breve report per EFRJ - European Forum for Restorative Justice

“Tempio Pausania e la costruzione di una comunità solidale: eventi di giustizia riparativa” La Cattedra di Psicologia giuridica della Prof.ssa Patrizia Patrizi dell’Università degli studi Sassari è impegnata da svariati anni nella diffusione delle pratiche di giustizia riparativa e sta per costruire in Sardegna la prima comunità riparativa in Italia sul modello delle esperienze inglesi di Leeds e Hull. Nel mese di novembre sono stati organizzati due grandi eventi per condividere con tutta la comunità scientiBica e la società civile le prospettive di cambiamento che questo modello porta con sé. Inoltre novembre è anche il mese nel quale ricorrono alcuni anniversari importanti, per esempio la Convenzione Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza fu approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e le Regole minime per l'Amministrazione della Giustizia minorile (Regole di Pechino) furono approvate dalla stessa assemblea il 29 novembre 1985. Mercoledì 12 novembre presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, si è svolto il Seminario di Studio “Comunità solidale, associazionismo e giustizia riparativa”, organizzato con PsicoIus -­‐ Scuola romana di psicologia giuridica, l’associazione che opera in continuità con la cornice teorico-­‐
metodologica e gli insegnamenti di uno dei padri della psicologia giuridica italiana, il Prof. Gaetano De Leo (1940-­‐2006) e l’AICS – Associazione Italiana Cultura e Sport, con la sua Direzione nazionale, il Settore Politiche Sociali e il Settore Cultura I tre organismi, tutti impegnati in progettualità tese allo sviluppo di coesione e inclusione sociale, hanno promosso uno spazio di riBlessione critica sugli interventi possibili nel nostro Paese per realizzare forme più efBicaci di attenzione, ascolto e tutela di vittime e autori di reato. L’ottica assunta è quella di corresponsabilità tra le istituzioni coinvolte e a vario titolo competenti sia in termini di prevenzione che di intervento in materia di sicurezza e di protezione. Un orientamento in tal senso è costituito dalla Direttiva 2012/29/UE del 25 ottobre 2012 (al suo secondo anniversario), che istituisce le norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che fa esplicito riferimento alle modalità attuative dei “servizi di giustizia riparativa” come strumento, non solo, di più rapida risoluzione del conBlitto e di riduzione di vittimizzazione secondaria, ma anche di prevenzione della criminalità, sviluppo di sicurezza e promozione del benessere per tutte le parti coinvolte. Il secondo evento si è tenuto il 19 novembre 2014, all’interno della settimana Internazionale della giustizia riparativa (dal 16 al 23 novembre), dove i membri del Forum Europeo per la Giustizia Riparativa (www.euforumrj.org) hanno condiviso la tavola e le idee durante il Pranzo Riparativo – Inspiring Innovation. Svariati Pranzi Riparativi sono stati organizzati in diverse parti d’Europa e in Italia è stato organizzato a Tempio Pausania dall’Università degli Studi di Sassari, dall’Istituto Penitenziario di Tempio Pausania -­‐ Nuchis e dal Comune di Tempio Pausania. Il tema di cui si è discusso durante il pranzo riparativo è il futuro della giustizia riparativa nel nostro paese. Il pranzo è parte integrante di un progetto di ricerca intervento che ha come obiettivo la sperimentazione di pratiche riparative in grado di coinvolgere tutta la comunità: scuola, famiglia, forze di polizia, tribunali, comuni, associazioni, sul modello delle città riparative inglesi. Il pranzo riparativo ha stimoltato un intenso dibattito tra tutti i partecipanti sullo sviluppo di comunità basate sulla gestione paciBica, responsabile, inclusiva e solidaristica del conBlitto. A partire da questi presupposti il pranzo è stato l’occasione per presentare la ricerca intervento sulla costruzione della comunità riparativa e relazionale. La ricerca intervento è 9inanziata con fondi della legge regionale 7 agosto 2007 n. 7, promozione della ricerca scienti9ica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna, nell’ambito di un progetto più ampio dal titolo Sistema informativo e governance delle politiche di intervento e contrasto dei fenomeni criminali. Durante il pranzo è stato proiettato il Bilm appositamente realizzato dall’European Forum of Restorative Justice che ha fatto da sfondo a tutta l’iniziativa. Numerosi sono stati i partecipanti (125 persone) tra i quali detenuti, agenti di polizia penitenziaria, cittadini e cittadine, rappresentanti delle associazione delle vittime, volontari, studenti, insegnanti, magistrati, educatori, avvocati, sindaci, assessori e amministratori locali e tante altre persone interessate a vario titolo a questo tema. L’équipe della Cattedra di Psicologia giuridica dell’Università degli Studi di Sassari oltre a promuovere una
diversa cultura della risposta di giustizia è impegnata concretamente nella costruzione di uno spazio di
ascolto dedicato specificatamente alle vittime di reato.