Dislessia sotto screening

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COMUNICATO STAMPA
Dislessia sotto screening
Un progetto innovativo alla “Pascoli” di Sant’Anna: lo screening
per l’individuazione precoce dei bambini a rischio di difficoltà scolastiche
I numeri del problema sono sotto gli occhi di tutti gli operatori della scuola: i casi di DSA sono
in crescita esponenziale un po’ dappertutto, dalla Primaria alle Medie, fino alle scuole
superiori. Si tratta dei cosiddetti disturbi specifici di apprendimento, che consistono in
problematiche relative alla lettura (dislessia), alla corretta scrittura (disgrafia e disortografia) e
ai calcoli matematici (discalculia) che colpiscono i bambini e i ragazzi di ogni età.
Contrariamente a quanto si poteva ritenere, questi disturbi non sono derivanti da un ritardo
dell’alunno, ma da una difficoltà costituzionale determinata biologicamente, che si
manifesta fin dalle prime fasi dell'apprendimento. E’ un circolo vizioso: il bambino affetto da
DSA fa più fatica e ottiene risultati meno brillanti, il che incide sul successivo impegno e sulle
conseguenti votazioni, e così via, in un percorso che tende ad essere fortemente involutivo.
Oggi i DSA sono diagnosticati con più attenzione rispetto al passato e addirittura una legge (la
n. 170 del 2010, con le conseguenti Linee guida del 2011) ha stabilito alcune tutele per gli
allievi colpiti da questi disturbi; così attraverso vari tipi di strumenti compensativi e
dispensativi, da utilizzare anche durante gli esami, si cerca di alleviare la fatica che gli alunni
devono affrontare.
L’Istituto Comprensivo Rapallo, in collaborazione con due psicologhe esperte in materia, le
dottoresse Maria Ida Federici e Alessandra Guagliardo, promuove un progetto
innovativo per la rilevazione precoce dei bambini a rischio di DSA, con un intervento che
coinvolgerà le prime due classi della scuola primaria (elementare).
“L’identificazione preventiva delle difficoltà di apprendimento – afferma Maria Ida Federici, la
psicologa responsabile del progetto – consente di intervenire precocemente sulle aree di
carenza, limitando così le esperienze di insuccesso che potrebbero avere ripercussione da un
punto di vista emotivo e motivazionale. Trattandosi di un'attività di screening deve focalizzarsi
su quella fascia scolastica in cui non e' ancora possibile fare diagnosi, che potrà essere
effettiva alla fine della seconda elementare”.
Il progetto, che coinvolgerà complessivamente circa un centinaio di bambini della scuola
primaria Pascoli di S.Anna, ha già previsto una formazione per genitori e docenti a partire dallo
scorso novembre; questa settimana sono cominciate le prove collettive e individuali per gli
allievi; seguirà, in base ai risultati, un’attività di rinforzo svolta dalle docenti e a maggio una
prova. Il percorso verrà concluso con la restituzione dei dati analizzati in un incontro
pubblico di approfondimento della tematica.
“In questi casi – aggiunge Giacomo Daneri, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo
Rapallo - è fondamentale la collaborazione tra scuola, famiglie ed operatori sanitari, nell’ottica
dell’importanza del bene del bambino. Siamo quindi davvero orgogliosi di ospitare un progetto
così significativo e unico per il nostro territorio”.
Per informazioni: Ufficio Stampa Istituto Comprensivo Rapallo: Tel. 347 3631356