Unità introduttiva di Geografia LA GEOGRAFIA Geo grafia: la parola “geo” significa Terra, la parola “grafia” ha due significati, “scrittura” e “disegno”, quindi la Geografia è la scienza che descrive e disegna la Terra nei suoi vari aspetti. La Geografia si divide in due parti: FISICA La Geografia Fisica descrive gli aspetti naturali (= elementi creati dalla natura): - Morfologia: ci dice come è fatto il territorio, se ci sono rilievi (monti, colline), pianure. - Idrografia: ci dice se ci sono mari, laghi, fiumi, ghiacciai. - Clima: ci dice le caratteristiche costanti del tempo meteorologico (piovoso, secco, caldo, freddo…) - Fauna e flora: animali e piante tipiche di un luogo - (Geografia astronomica: studia la Terra in rapporto al Sistema solare) UMANA La Geografia Umana descrive gli aspetti umani = tutto ciò che l’uomo ha costruito e con cui ha modificato quanto era stato fatto dalla Natura: - Popolazione (ad esempio il numero e la densità* degli abitanti) - Insediamenti: città, villaggi - Geografia Politica: come l’uomo ha messo dei confini e ha diviso il territorio per amministrarlo - Lingue e culture - Economia = tutti i lavori svolti in un territorio per produrre beni utili all’uomo - Comunicazioni: trasporti e telecomunicazioni. *DENSITA’ = abitanti : km quadrati Studio la Geografia per orientarmi: questa parola deriva da “oriente”, ovvero dal verbo latino “oriri” che vuol dire “sorgere, nascere”; per orientarmi, per sapere dove sono e verso dove mi devo muovere, ho bisogno di punti di riferimento e gli antichi hanno scelto come primo punto di riferimento il punto in cui nasce il sole e lo hanno chiamato “oriente” oppure “est”, orientarsi infatti vuol dire “volgersi a oriente”. I CONTINENTI – L’EUROPA FISICA I Geografi individuano sulla Terra 6 Continenti (CONTINENTE = vasta estensione di terra tutta circondata dal mare): ASIA AMERICA (ma si parla di AMERICHE perché sono due blocchi di Terra uniti da un Istmo: una sottile fascia di terra che separa due mari) AFRICA ANTARTIDE EUROPA OCEANIA Ma l’Asia e L’Europa non sono divise dal mare! Infatti questo blocco di Terra viene chiamato EURASIA: si parla di due continenti non tanto per ragioni fisiche, quanto perché qui sono nate e si sono sviluppate due civiltà molto diverse che vengono chiamate appunto civiltà occidentale e civiltà orientale. Allora i geografi hanno cercato di stabilire un confine terrestre tra Europa ed Asia ricorrendo ad a spetti naturali che sono: i Monti Urali, il fiume Ural, il Mar Caspio, le montagne del Caucaso, il Mar Nero, lo stretto del Bosforo., il Mar di Marmara e lo stretto dei Dardanelli. Ma alcuni geografi non sono d’accordo e includono in Europa anche Georgia, Azerbaigian, Armenia e tutta la Turchia. La geografia della fame (pp. 116 – 117) Il problema 850 milioni di persone nel mondo sono sottoalimentate ( = non hanno cibo a sufficienza) altri due miliardi sono malnutrite ( = fame nascosta, cioè mancanza di ferro e vitamine) Il problema Nel mondo vengono usate oltre 60 000 sostanze chimiche dannose, ma solo poche vengono proibite; le più pericolose tra queste sono gli inquinanti organici persistenti, che non si degradano, ma rimangono nell’ambiente: attraverso la catena alimentare si accumulano nell’uomo trasferendosi anche alle generazioni successive. Le cause Grandi masse di popolazione sono prive di terra, quindi prive della possibilità di produrre ciò che è necessario per vivere (le terre sono delle Multinazionali che vi coltivano prodotti da esportare: cotone, ananas, ma anche grano destinato agli animali da allevamento, che alimenteranno una minoranza di popolazione ricca). Le conseguenze Ogni anno milioni di persone muoiono per fame, tra cui 6 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni: in media più di 10 persone al minuto! RIDURRE L’INQUINQMENTO, pp. 172 – 174 Le cause Le conseguenze Il continuo aumento della - Aumenta l’effetto produzione e dei consumi, serra provoca un crescente - Si altera il regime inquinamento del pianeta, delle piogge sia nei paesi sviluppati che - La vita di milioni in quelli in via di sviluppo: di persone è in atmosfera, acque interne, pericolo per acque marine costiere alluvioni, siccità, vengono inquinate dalle terreni e acque emissioni di autoveicoli, inquinate. industrie, incendi. - I paesi ricchi riversano i loro rifiuti nei paesi poveri. Le soluzioni - Riforme agrarie per una più giusta distribuzione della terra. - Crediti e agevolazioni per permettere ai contadini di produrre - Abolire le sovvenzioni alle esportazioni agricole ed a chi impianta allevamenti e colture foraggere nei paesi in via di sviluppo. Le soluzioni Non solo è necessario usare misure tecniche come i depuratori, ma adottare un tipo di sviluppo sostenibile, cioè rispettoso dell’ambiente. DEFORESTAZIONE (PP. 176 – 179) È il fenomeno causato dalla distruzione delle foreste da parte dell’uomo Quanto è grave? Le cause Le conseguenze Cosa fare? Oltre 70.000 km quadrati di foreste perse ogni anno! Le foreste più colpite sono quelle tropicali. Vengono tagliati alberi per diverse cause: - Grandi compagnie internazionali disboscano per far posto alle loro attività industriali (attività minerarie, ricerca di legni pregiati, legname per fare carta, monocolture, allevamenti) - I contadini disboscano per ricavare terreni coltivabili - Si cerca legna da ardere e per le costruzioni - - - - Degradazione del suolo con conseguenti frane e smottamenti Desertificazione: il terreno senza alberi tende ad inaridirsi, diventa “sterile” non produce più perché povero di sostanze Riduzione della biodiversità: molte specie animali e vegetali si estinguono perché vedono ridotto il loro habitat. Alterazione del clima: gli alberi grazie alla fotosintesi riducono la quantità di anidride carbonica nell’aria, se li taglio, l’anidride carbonica aumenta ed aumenta anche l’effetto - Regolamentare la deforestazione Aumentare il rimboschimento Attuare riforme agricole che distribuiscano ai contadini terreni coltivabili senza abbattere la foresta. Ma anche noi possiamo fare qualcosa: - comprare quaderni e libri in carta riciclata - comprare mobili, carne e oggetti in pelle per la cui produzione non sono state disboscate le foreste serra. Analfabetismo Il problema - - 800 milioni di analfabeti nel mondo di cui il 99% si trova nei paesi meno sviluppati su 100 analfabeti 64 sono donne Le cause Le conseguenze Le soluzioni Nei paesi meno sviluppati i bambini non vanno a scuola o abbandonano quella primaria - per la povertà delle famiglie, - perché devono lavorare - perché non ci sono scuole Analfabetismo di ritorno = molti bambini dimenticano quello che hanno imparato, così il numero degli analfabeti supera quello delle stime ufficiali - - Dare a tutti una scuola gratuita e obbligatoria Migliorare le situazioni di vita di queste popolazioni Per fare ciò però occorrono investimenti mentre molti paesi sviluppati hanno ridotto l’assistenza per l’istruzione. EMIGRAZIONE (pp. 48 – 51) = individui o popolazioni abbandonano il loro luogo di origine con l’obiettivo di stabilirsi in un nuovo territorio A seconda del tipo di spostamento si parla di: Emigrazione interna Ci si sposta da una regione all’altra dello stesso paese (es. dal sud al nord Italia) Emigrazione esterna Ci si sposta in un paese diverso dal proprio (es. dall’Italia in Francia) A seconda del periodo di permanenza nel nuovo paese si parla di: Emigrazione stagionale Ci si sposta per una stagione Temporanea Ci si sposta per alcuni anni Definitiva Ci si sposta per sempre A seconda del tipo di “spinta” si parla di: Emigrazione coatta Si è “forzati” a partire (ad es. per evitare di andare in prigione) Emigrazione volontaria Si sceglie di partire (ad es. per trovare un lavoro migliore) Le cause possono essere di tre tipi: socio – politiche Lascio il mio paese per la povertà o la guerra Religiose Lascio il mio paese perché è imposta una religione che non condivido ideologiche Lascio il mio paese perché viene imposta un’idea che non condivido. Le conseguenze: demografiche Se molti emigrano ci sono paesi dove la popolazione, soprattutto quella giovane, diminuisce. Economiche Gli emigranti arricchiscono con il loro lavoro il paese di adozione, ma, inviando soldi a casa, arricchiscono il paese di origine (i soldi inviati alle famiglie si chiamano “rimesse”) sociali Partono gli uomini giovani e attivi, quindi nel paese di origine rimangono donne, bambini, anziani Le soluzioni per limitare il flusso migratorio: Stanziare fondi per migliorare l’economia degli stati di provenienza Stanziare fondi per sostenere i paesi a più alta percentuale di emigrazione EMIGRAZIONE CLANDESTINA = persone che si trasferiscono di nascosto in un altro paese, di solito alla ricerca di lavoro, senza avere la necessaria autorizzazione; è legata in genere ad organizzazioni criminali che speculano sui cosiddetti “viaggi della speranza” (vedi i casi dei tanti naufraghi disperati accolti nell’isola di Lampedusa). Il problema L’acqua che utilizziamo ogni giorno proviene da risorse idriche (fiumi, laghi, falde acquifere) che si rinnovano grazie alle precipitazioni atmosferiche (pioggia e neve), ma Asia meridionale, medio Oriente e nord Africa si trovano in una situazione di stress idrico, ovvero la popolazione è priva di acqua potabile. AFFRONTARE LA CRISI IDRICA, pp. 168 – 171 Le Cause Le conseguenze L’acqua del pianeta è La disponibilità di acqua varia sufficiente per tutta la da paese a paese. popolazione mondiale, ma le risorse idriche e la popolazione sono distribuite in modo ineguale. I gas inquinanti emessi dai paesi industrializzati hanno alterato il clima e provocato la siccità in Africa. Le acque di superficie e sotterranee sono inquinate da scarichi urbani, agricoli e industriali Cause - - E’ diminuita la produzione agricola. Aumento delle malattie diarroiche e della mortalità infantile. Le soluzioni Non sprecare l’acqua, ad esempio migliorando i sistemi di irrigazione. Diminuire l’inquinamento Dotare di pozzi le popolazioni che sono prive di acqua potabile (il sottosuolo africano, ad esempio, è ricco di acqua, ma occorre studiare sistemi di sfruttamento sostenibili, cioè che non prosciughino le falde e non devastino il terreno). INURBAMENTO ( o URBANESIMO) (pp. 44 – 47) Sempre più la popolazione mondiale, in aumento, va a vivere nelle città Conseguenze Lo sviluppo economico ha fatto crescere l’occupazione nelle industrie e nei servizi, che sono appunto concentrati nelle città e, allo stesso tempo, ha fatto diminuire il numero di chi lavora in agricoltura. La povertà, che nelle regioni meno sviluppate, ha costretto molti contadini, privi di terra e di mezzi di sostentamento, a fuggire dalle campagne. - - Nascita di megalopoli ( = agglomerati urbani che oltre alla città comprendono tutto il territorio circostante) Nascita delle bidonville (si dicono anche baraccopoli o slum) = insieme di baracche costruite con materiali di recupero, dove i poveri vanno ad abitare, magari pagando anche un affitto; sono prive di servizi igienici, acqua, luce, gas, mancano le fognature e questo è causa di malattie; gli abitanti vivono spesso dei rifiuti della città. Soluzioni Ridurre, o meglio, eliminare la povertà. LA SPARTIZIONE COLONIALE DELL’AFRICA (pp. 201 – 202) (fine ‘800, inizi del ‘900) Problema Cause Conseguenze Le potenze europee dividono il continente Le potenze europee cercano nuovi Gli africani sono espropriati delle terre africano in stati coloniali: tracciano territori da sfruttare, materie prime a più fertili e delle ricchezze del confini artificiali che talvolta separano basso costo e nuovi mercati dove sottosuolo. una stessa popolazione, oppure riuniscono vendere i prodotti delle loro industrie. I contadini lavorano nelle piantagioni in un unico stato popolazioni diverse. degli europei, destinate a monocolture, Impongono governi diretti = il potere è oppure sono costretti a produrre nei esercitato in prima persona da funzionari loro campi le stesse colture da europei; esportazione prodotte nelle piantagioni oppure governi indiretti = il potere è e vendute a prezzi bassissimi con il esercitato sempre da funzionari europei, divieto di trasformarle in prodotto ma attraverso amministratori del luogo. finito. Il potere europeo è comunque imposto con la Forza militare.
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