Regione Lombardia Allegato III

Regione Lombardia
Provincia di Bergamo
Proposta di Piano Cave
In attuazione della Sentenza TAR BS n. 611/2013
Allegato III
Elenco di sintesi dei contributi pervenuti
a seguito della prima conferenza di valutazione
e forum aperto al pubblico
Giugno 2014
Proposta di Piano cave - Provincia di Bergamo
Allegato III
giugno 2014
ALLEGATO III
Elenco dei contributi pervenuti a seguito della prima conferenza di valutazione e forum aperto al pubblico del
11/02/2014.
N°
ATE
Soggetto
Sintesi
1 ATEg5
Avv. Tanzarella per impresa Trasmette richiesta di ampliamento ATEg5 comune di
Milesi geom. Sergio S.r.l.
Calcinate per un volume di 2.000.000 mc.
2 ATEg5
Comune di Calcinate
3 ATEg5
Cava Santo Stefano S.r.l.
4 ATEg7
Comune di Mornico al Serio
5 ATEg8
ATEg14
Holcim
6 ATEg11
Ditta BREVi S.r.l.
7 ATEg16
Comune di Bagnatica
8 ATEg18
Comune di Arcene
Evidenzia nell’ambito della VAS l’elevata vulnerabilità del
territorio comunale, per la presenza di attività che producono
degrado. Ribadisce la necessità di non prevedere nuovi ATE
sul territorio comunale, collocando i volumi corrispondenti ai
fabbisogni nell’ATE esistente. Segnala l’importanza di
rispettare alcuni criteri nelle previsioni di Piano: 1. Prof
scavo max 12 m dal p.c.; 2. Recupero solo con materiale
proveniente da scavi autorizzati ai sensi del DM n. 161 del
10/08/2012. 3. Non si dovranno creare nuove viabilità a
servizio dell’attività estrattiva.
Evidenzia che l’ATEg5 è stato oggetto di sentenze passate in
giudicato e di DGR di ottemperanze con le quali sono stati
assegnati 3.250.000 mc di produzione decennale. Evidenzia
inoltre che l’ATE è stato condiviso con il comune di
Calcinate, le aree interessate non hanno alcuna valenza
ambientale pertanto confida nella piena conferma di quanto
stabilito nella DGR di ottemperanza 2151 del 04/08/2011.
Chiede di stralciare l' ATEg7dal territorio comunale e che nel
documento di scoping, nel Rapporto ambientale e nel
documento programmatico sia dato spazio alle problematiche
emerse, spesso confluite in procedimenti penali, quanto
all'illegale gestione degli ATE e del loro recupero.
Chiede conferma delle aree e volumi del Piano annullato per
gli ATE g8 e g14.
Chiede di non inserire l’ATEg11 in comune di Telgate,
evidenziando che la proposta di ricollocazione presentata
dalla ditta Milesi S.p.A. si inserisce ad un contesto di
urbanizzazione diverso da quello presentato dalla ditta Milesi
S.p.A, segnala inoltre che la ditta è fallita.
Evidenzia che l’area di cava inserita con DGR di
Ottemperanza verso l’abitato di Cassinone è inserita nella
RER ed è riconosciuta come Varco da tenere, l’ampliamento
ATEg16 è incompatibile con RER. PGT ha tutelato le aree di
RER. Piano dei Servizi comunale prevede per le aree
estrattive al termine delle operazioni di recupero una serie di
azioni di progetto. Formula le seguenti osservazioni: 1. Non
ampliamento sul lato ovest; 2. Se l’ampliamento dovesse
essere ritenuto necessario per i diritti nascenti da sentenze,
verificare area di minor valenza ambientale.
Esprime parere non favorevole al nuovo Piano cave di
Bergamo, per la previsione dell’ATEg18 che contrasta
gravemente con la salvaguardia dell’ambiente, considerato
che l’escavazione in falda rischierebbe di mettere in contatto i
diversi livelli di falda, accelerando e aggravando la diffusione
dell’inquinante Cromo esavalente. Evidenzia inoltre la
situazione ambientale critica della zona.
2
Proposta di Piano cave Provincia di Bergamo
9 ATEg2 ATEg18
ATEg29
10 ATEg25
11 ATEg28
Allegato III
giugno 2014
Evidenzia per ATEg2 – l’incompatibilità conseguente
all’interferenza della porzione nord dell’ATE con il corridoio
di salvaguarda della Gronda est; ATEg18 incompatibilità
conseguente all’interferenza della porzione nord ovest
Direzione Generale Infrastrutture dell’ATE con il tracciato dell’autostrada regionale IPB;
e Mobilità Infrastrutture Viarie e ATEg29 già approvato ed interessato dai tracciati di
Aeroportuali
–
Regione Pedemontana, chiede di integrare la scheda di Piano con le
Lombardia
previsioni infrastrutturali.
Giudici S.p.A.
Chiede la modifica dell’art. 31 delle NTA, eliminando la
fascia di 10 m attorno all’area lacustre, per un migliore
sfruttamento della risorsa.
Pesenti Serafino S.r.l.
Chiede l’ampliamento dell’ATEg28 in area a nord est per
40.000 mc, per ammortizzare gli investimenti effettuati.
12 ATEg28
Comune di Brembate
13 ATEg29
Cava Sabbionera S.p.A.
14 ATEg31
Comuni di Solza e Medolago
15 ATEg35
Comune di Grassobbio
Segnala di prevedere in ciascun ATE l’area impianti;
prescrivere una congrua distanza dalle zone residenziali; nel
Rapporto Ambientale si dovrebbero tener conto delle
prescrizioni previste dalla VAS dei comuni interessati al
Piano cave.
Chiede ampliamento a nord ovest per recuperare volumi di
materiale sterile rinvenuto nelle aree del progetto autorizzato
per un totale di 218.000 mc. E’ stata richiesta una variante al
progetto di ATE alla Provincia di Bergamo.
Chiedono, che il nuovo percorso istruttorio del Piano cave
confermi l'AdP (del 17 marzo 1999, sottoscritto tra Provincia
di Bergamo, comuni di Calusco d’Adda – Solza – Medolago,
Parco Adda Nord e Regione – pubblicato su BURL Serie
inserzioni n. 15 del 14/04/1999), che venga confermata la
scheda di Piano dell'ATEg31, senza ulteriori modifiche
dando attuazione alle sentenze del TAR e del Consiglio di
Stato. Chiede inoltre di tener conto del contesto di alta
valenza ambientale e paesaggistica, nonchè del valore storico
culturale in cui si inserisce l'ATEg31.
Parere non favorevole alla previsione di inserimento del
nuovo ATEg35, in quanto il territorio è gravemente
penalizzato dalla presenza di altre infrastrutture,
l’amministrazione negli ultimi anni sta perseguendo attenta
politica ambientale. In riferimento all’ATEg35 evidenzia che:
presenza di cave per circa 9 mil di mc nell’intorno di qualche
chilometro; PTCP individua l’area agricola con finalità di
protezione e conservazione, è vicina al PLIS del Rio Morla e
delle rogge del Comune di Zanica. Si richiede verifica
puntuale di coerenza esterna con tutti i Piani e Programmi.
L’area ingloba un’ex cava di prestito per una superficie di
24.000 mq non recuperata; viabilità inesistente; presenza
vasta zona rocciosa; presenza infrastrutture quali Snam, linea
elettrica alta tensione, presenza di derivazioni e rogge.
Ritiene inoltre fondamentale l’applicazione dei seguenti
criteri nell’individuare gli ATE: favorire il risparmio di
territorio e materiali non rinnovabili, attenta verifica dei
materiali riciclati; priorità a siti con accordi preliminari tra
comune e operatore;recupero per lotti massimo triennali;
prevedere interventi di compensazione, mitigazione e
garanzia patrimoniale; prevedere il “bilancio ambientale” per
attuare interventi di compensazione anche nel territorio
circostante la cava, con cessione gratuita agli enti locali;
convenzione funzionale a convenire modalità, tempi modi e
risorse per l’integrazione ambientale e territoriale dell’attività
estrattiva; redazione di specifici progetti di compensazione
con budget per la realizzazione per gli impatti residuali, in
3
Proposta di Piano cave Provincia di Bergamo
16 ATEg39
17 ATEg39
18 ATEg39
19 ATEg40
Allegato III
giugno 2014
relazione alla risorsa estratta, ponderato rispetto alle pressioni
ambientali di progetto. Trasmette le osservazioni del 2007
inviate alla Commissione VI relative al Piano annullato.
Comune di Telgate
Trasmette parere non favorevole alla previsione di
inserimento del nuovo ATE g39. Presenta osservazioni in
merito alla vincolistica dell'area, alla destinazione finale, alla
viabilità, alla falda, impatto residenti, impatto socio
economico. Chiede di eliminare l'ATEg39, o ridurre lo scavo,
prescrivendo che il recupero potrà essere attuato solo con
terre e rocce da scavo.
Comune di Palazzolo sull’Oglio
Segnala assoluta contrarietà alle previsioni della nuova cava
nel comune limitrofo di Telgate. Ricordando la dcr n. 541 del
31/07/2012 di risoluzione in merito all’ATEg39 che
impegnava tra l’altro la Giunta regionale a porre particolar
riguardo relativamente all’area di Telgate e comuni limitrofi,
agli effetti cumulativi dovuti alla presenza di molteplici
impianti di trattamento/smaltimento rifiuti, infrastrutture,
cave e quant’altro nell’area stessa.
Fabio Turani - Comitato Civico Si evidenziano le ragioni della contrarietà al progetto di cava
sovracomunale(Telgate,
per l'ATEg39 in quanto la finalità del progetto non consiste
Palazzolo e Palosco) "No alla nel soddisfacimento del fabbisogno provinciale di sabbia e
discarica di Telgate"
ghiaia, ma del consumo di 162.000 mq di suolo agricolo allo
scopo di realizzare una cavità da riempire con rifiuti. Si
evidenziano le criticità ambientali del sito ATEg39. Sono
state trasmesse le osservazioni presentate nel procedimento di
Valutazione di Impatto ambientale, con dettagliata relazione
tecnica, sia in riferimento all'attività estrattiva che all'attività
successiva di discarica. Si evidenzia altresì la non
condivisione delle comunità territoriali anche dei comuni
limitrofi di Ponteoglio e Palazzolo sull'Oglio.
Comune di Antegnate
Conferma l’inserimento dell’ATEg40 sul proprio territorio
comunale.
20 ATEg40
Enzo Pesenti S.r.l.
21 ATEg41
Comune di Casirate d'Adda
22 ATEg42
BRE S.r.l.
23 ATc5
Comune di Sedrina
Segnala che non ritiene che possa esserci ragione o elemento
giuridico ambientale, per l’ATEg40 di stralcio, riduzione o
penalizzazione avendo superato la procedura di verifica VIA,
e avendo quasi terminato l’iter di approvazione del progetto
d’ATE, condiviso da sempre dal Comune.
Evidenzia che l'amministrazione ha sempre espresso parere
non favorevole all'ATEg41; il territorio di Casirate d’Adda
dal 2005 è profondamente mutato e l'area di cava è inserita in
un contesto che contrasta con i progetti realizzati. Si
evidenziano anche problemi sulla viabilità.
Propone delle considerazioni di tipo ambientali sull’area di
cava, evidenzia altresì che l’attività estrattiva contribuirebbe
ad un miglioramento del sito, dal punto di vista agricolo, con
nuova rete idrica, risparmio acque per irrigazione,
riqualificazione paesaggistica, con recupero vegetazionale,
anche in termini di incremento di habitat. Concordati con il
comune importanti opere sulla Viabilità. Chiede inoltre la
modifica dell’art. 30 delle NTA, eliminazione del franco 1,5
m dalla falda previsto per le cave a secco, con aumento della
produzione decennale da 940.000 mc a 1.500.000 mc.
Evidenzia lo stato della cava S. Barbara negli ultimi anni,
chiedendo di dichiarare esaurita l’attività estrattiva, e di
indicare come destinazione finale dell’area di cava un uso
agricolo di interesse pubblico, nonché area destinata ad
attrezzature e infrastrutture d’uso pubblico.
4
Proposta di Piano cave Provincia di Bergamo
24 ATEc5
Comune di Zogno
25 ATEc5
Unicalce S.p.a.
26 ATEc7
Comune di Casnigo
27 ATEc9
Nicem S.r.L.
28 ATEc10
ATEo14
Comune di Zandobbio
Allegato III
giugno 2014
Il Comune comunica la propria contrarietà all’apertura della
nuova cava. Evidenzia comunque che l’attività dovrebbe
svolgersi esclusivamente in sotterraneo. La VAS dovrà
valutare le conseguenze in ordine ambientale e paesaggistico,
con scelte di pianificazione territoriale PGT e con il sistema
economico dell’area per valutare conseguenze sul sistema
turistico e ricadute sulla vita dei cittadini e dei turisti.
Chiede la riperimentrazione dell'ATEc5 in comune di Sedrina
in ottemperanza alla sentenza del TAR n. 6186/2009, per i
volumi di calcare assegnati.
Segnala che il progetto di coltivazione dell’ATEc7
comprende la demolizione di un crinale posto
prospetticamente alle spalle del santuario della Madonna
d’Erbia e che la demolizione del crinale andrebbe a
modificare un paesaggio storico consolidato nel tempo per la
popolazione locale.
Chiede di inserire in Piano il volume delle riserve residue per
garantire la continuità dell’attività programmata; nell’attività
di pianificazione tenere conto solo dei volumi estratti e del
fabbisogno a livello provinciale, può risultare troppo
penalizzante per alcune realtà imprenditoriali. Indica che
parte dei materiali lavorati per scelte aziendali imprenditoriali
sono acquistati e solo il 33% del prodotto venduto proviene
dalla lavorazione del materiale estratto (indica dati annuali
dal 2004 al 2013). Chiede una durata ventennale del Piano
per le cave di monte.
Segnala elementi di carattere tecnico per individuare il
giacimento e perimetrare correttamente l’ATE, proponendo la
divisione in 2. Per il settore orientale: evidenzia le criticità
ambientali di gestione dell’attività polveri, rumori, vibrazioni,
chiede che il perimetro ad est venga riconfermato come da
Piano cave 2000 e che le attività di coltivazione siano
coordinate tra i due operatori presenti in sito. Si propongono
tecniche di coltivazione per ridurre al minimo i disturbi ai
residenti della frazione Selva. Per il settore centrale: chiede lo
stralcio delle aree a nord per presenza di un elevato spessore
di copertura, anche in questo settore evidenzia problemi di
polveri, rumore, chiede altresì che venga definito un
programma vincolante di interventi di recupero anche con
scopo di mascheramento paesaggistico, lo sviluppo di questo
settore deve essere coordinato con quello orientale. Per il
settore occidentale si evidenzia: che sono prevalenti i fronti
non recuperati, presenza di case sparse nelle vicinanze,
problemi di polveri, rumori. Evidenzia anche criticità nello
sviluppo della porzione nord, con attente valutazioni alle
interferenze sulla qualità vita dei residenti della frazione
Entratico. Lo sviluppo della porzione a monte della cava
Bombardieri, genera un significativo impatto paesaggistico,
lo sviluppo in tale porzione non è auspicabile. Chiede che
venga definito un programma vincolante per gli interventi di
recupero, come vincoli sulla prosecuzione dell’attività. Per
l’ATEo14: evidenzia prescrizioni puntuali per la coltivazione
e recupero, non prevedere la ricostituzione del profilo
morfologico originario con riporto materiale inerte per tutela
della risorsa. Per gli aspetti relativi alla procedura VAS
chiede che il monitoraggio preveda un indicatore
paesaggistico, definendo la struttura dell’indicatore.
5
Proposta di Piano cave Provincia di Bergamo
Allegato III
29 ATEc17
Legambiente Bergamo
30 ATEo11
Comune di San Giovanni Bianco
31 ATEo13
Fornoni
Ardesio
32 ATEo16
ATEo18
33 No ATE
34 Nuovo
ATE
Giovanni
giugno 2014
Chiede che venga effettuata la VIC sul SIC Val Parina RER
unitamente ad ATEo10; l’ATEc17 viola il PTR, in quanto
l’area di cava incide un profilo morfologico di culmine. Alla
luce delle linee guida per i recuperi si dovrà effettuare una
revisione sulle prescrizione relative al recupero dell’ATEc17
qualora fosse confermato; verificare la compatibilità
idrogeologica imponendo prescrizioni di dettaglio a tutela
della sicurezza del territorio; l’ATE ha avuto un impatto
economico sociale negativo sul territorio dagli anni 80 a
livello turistico, con chiusura alberghi, calo richiesta affitti,
calo popolazione demografica, impoverimento diffuso;
problemi sulla viabilità locale, trattasi di strada di montagna
stretta con tornanti, pericolo per la circolazione locale;
problemi di emissioni sonore e polveri. La VAS deve farsi
carico di queste criticità, nel caso di conferma dell’ATE
individuare prescrizioni dettagliate e ineludibili.
Segnala la necessità di modificare il perimetro dell’ATE e
farlo coincidere con elementi fisici riscontrabili nel sito.
-
Marmi Chiede la semplificazione burocratica (anche per poter essere
concorrenziali con altri paesi), presenta proposte operative e
tecniche per la coltivazione e gestione dell'attività estrattiva:
a. dividere cave a cielo aperto da cave in sotterraneo; b.
eliminare contratto affitto dei terreni sovrastanti a cave in
sotterraneo; c. quando si ha un progetto approvato poter
cavare fuori della concessione pur restando all’interno del
progetto; d. garanzia di poter coltivare la risorsa in funzione
delle richieste del mercato; e. eliminare le domande che sono
legate ai lavori a cielo aperto per interventi di sicurezza.
Comune di Castelli Calepio
Evidenzia la condizione territoriale locale descrivendo le
tematiche più significative per l’attuale fase pianificatoria: 1.
Territorio e contesto locale - Il RA dovrebbe tener conto
quanto già assunto nel RA della VAS sul PGT; 2.
Monitoraggio – la valutazione della sostenibilità deve essere
verificata con step intermedi e finali, si pone attenzione su
risarcimenti diretti dei siti produttivi, ma anche di riequilibri
ambientali come misure compensative anche in altri siti.
Dovranno essere indicati precisi e concreti meccanismi di
verifica nel tempo degli effetti ambientali da demandare alla
Provincia; 3. Indicatori ambientali – Si suggerisce di
coordinare gli indicatori di monitoraggio con quelli del RA
del PGT, si propone inoltre di introdurre gli indicatori di
risultato; 4. Disciplina urbanistica della fase post recupero
ambientale – definire la destinazione urbanistica delle aree
una volta recuperate Inserendo appositi dispositivi normativi
che definita la previsione urbanistica, consentano
un’autoregolazione e aggiornamento nel tempo mediante gli
strumenti di governo del territorio locali.
Comune di Suisio
Trasmette la DGC n. 17 del 26/02/2014 nella quale si
ribadisce in chiave preventiva alla Provincia di Bergamo che
ogni attività di escavazione venga mantenuta lontana dal
territorio comunale, in particolare si riferisce all’area posta a
sud ovest del territorio comunale di Suisio a ridosso del
fiume Adda.
Fondamenta S.r.l.
Trasmette richiesta d’inserimento di nuovo ATE in Comune
di Valgoglio di pietra ornamentale "porfido quarzifero",
località Novazza per una potenzialità di 2000 mc/anno.
6
Proposta di Piano cave Provincia di Bergamo
35 Vari ATE
36
37
38
39
Allegato III
giugno 2014
Cavatori Zandobbio - Castro - Chiedono la semplificazione dell’iter burocratico per le
Rogno - Pisogne
autorizzazioni: eliminare obbligo progetti ATE; eliminare
l'acquisizione delle autorizzazioni paesaggistiche e di
svincolo idrogeologico in quanto il Piano ha già fatto le
valutazioni di compatibilità ambientale con VAS e con VIC.
Comune di Fara Gera d'Adda
In qualità di ente capofila del PLIS della Geradadda, chiede
che tutte le richieste dei comuni interessati dal PLIS vengano
tenute in massima considerazione.
WWF Italia
1. Le informazioni del Documento programmatico, in
particolare tabelle C, devono essere di maggiore dettaglio. Si
chiede inoltre di rendere note le reali criticità con
l’indicazione degli ATE che sono interessati da procedimenti
penali, da sequestro, quelli oggetto di sanzioni, recupero
prescritto, recuperi non effettuati. 2. La VIC dovrà valutare
gli impatti cumulativi; 3. VIA e Verifiche di assoggettabilità
a VIA, valutino gli impatti cumulativi; 4. Fornire planimetrie
rappresentative della realtà provinciale; 4. Il Piano cave non
deve farsi carico del fabbisogno di opere pubbliche; 5. si
chiede che il fabbisogno venga costruito sulla base
dell'analisi degli scenari della domanda provinciale, regionale
e nazionale, non su elemento di speranza di ripresa del
settore.
SNAM Rete Gas
Chiede di inserire nel rapporto preliminare, uno specifico
riferimento per minimizzare le interferenze con le
infrastrutture lineari del trasporto del gas.
ANEPLA
A. Fabbisogni: 1. In merito alla stima dei fabbisogni, si
lamenta che nell'analisi di mercato manca il dato relativo al
materiale lavorato e venduto non proveniente dal sito
estrattivo, ma acquistato anche da altre Province; 2. Si
segnala che i dati di materiale lavorato sono desumibili dalle
schede statistiche in possesso della Provincia; 3. la funzione
di supplenza delle altre Province ed in particolare della
provincia di Brescia difficilmente potrà essere esercitata per
il futuro, anche in considerazione della prossima scadenza del
Piano di Brescia; 4. valutare scenario ottimista in termine di
fabbisogni, precisando che senza richiesta non si estrae
risorsa, che pertanto l'eventuale eccedenza nella previsione
dei volumi di Piano, come già accaduto costituirebbe volume
residuo per gestire e superare il vuoto pianificatorio (tra un
Piano e il successivo); 5. si propone di concentrare
l'attenzione sulla qualità della progettazione. B. Durata del
Piano: Accoglie l'ipotesi di una maggior durata del Piano, da
verificare da parte dei commissari. C. Giacimenti e
giacimenti di riserva: 1. chiede la possibilità di aver
riconosciute le odierne previsioni di piano classificandole
come "riserva", ridurrebbero i contenziosi; 2. Lo sviluppo
sostenibile si compone di tre elementi, ognuno deve essere
valutato con il giusto peso; D. ordinamento di preferibilità
degli ATE: 1. Valorizzazione dei progetti che incrementano
la biodiversità; 2. priorità a progetti con VIA espletata; 3.
correzione di errori materiali, e correzione perimetri ATE con
inserimento nelle NTA tale possibilità; 4. valutare l'operato
eccellente degli operatori storici; 5. mantenere in Piano i
nuovi ATE che hanno accordo con enti locali; 6. Priorità ai
nuovi ATE che sono la ricollocazione di ATE esauriti; 7.
revisione dell'art. 31 per gli scavi sottofalda eliminare la
fascia di rispetto di 10 metri lungo il lago di cava. 8. recepire
in toto i volumi assegnati ad ATE con sentenze passate in
giudicato.
7
Proposta di Piano cave Provincia di Bergamo
40
41
42
Allegato III
giugno 2014
Soprintentenza per i
Archeologici
LombardiaArcheologica
beni Chiede di essere coinvolta, per espressione di parere sia nella
della fase autorizzativa che nella fase di approvazione dei
progetti.(Segnale in merito alla nuova legge in materia di
cave: che i ribassamenti agricoli a scopo estrattivo hanno pari
incidenza delle cave nella compromissione di stratificazioni
che possono avere interesse archeologico, si chiede pertanto
di pianificare anche queste attività con medesimo iter
procedurale per le cave).
Confindustria Bergamo e ANCE Evidenziano che il Piano di Riferimento elaborato nel
Documento Programmatico è un nuovo Piano ridefinito in
funzione di fabbisogni. Si rendono disponibili a supportare le
autorità per lo sviluppo della VAS, ma solo nei limiti della
sentenza, per scongiurare una nuova stagione di ricorsi, che
porterebbero ad un ulteriore blocco di del Piano.
ARPA – Dipartimento di Evidenzia di indicare nel RA informazioni relative: 1.
Bergamo
procedimenti di VIA/Verifiche di assoggettabilità
avviati/conclusi, con codici SILVIA, il RA del piano
dovrebbe recepire le informazioni di maggior dettagli
contenute nei documenti di VIA/verifiche; 2. Ai possibili
PATE , reciproche relazioni/interazioni con analisi di
contesto, da estendere agli altri strumenti di Pianificazione,
rappresentazione cartografica d’insieme, cogliere le
opportunità che l’analisi di contesto può suggerire in termini
di mitigazione e compensazione, recupero ambientale e
gestione delle aree recuperate. Riportare le informazioni
relative alle superfici da ripristinare a livello di ciascun ATE;
3. Prendere in esame alternative sia “macro” (quantitativi,
localizzazioni ATE, ecc.) che “micro” sui singoli ATE
(quantitativi, sviluppi, recuperi, misure di mitigazione e
compensazione, ecc.); elenco criteri finalizzati a una corretta
programmazione delle attività, si propone di redigere una
griglia utile all’individuazione di eventuali nuovi ATE o alla
definizione di priorità attuative/autorizzative, privilegiando
quelli che risulteranno più sostenibili dal punto di vista
localizzativo, di gestione delle attività e di proposte di
ripristino. 4. Da indicazioni sul Piano di monitoraggio,
attraverso l’individuazione di indicatori, ARPA potrà
partecipare all’attività di monitoraggio a titolo oneroso.
Criteri generali per l’individuazione dei PATE: 1. i criteri di
precedenza e di continuità delle attività esistenti dovrebbero
essere unificati; 2. Le aree funzionali alle attività estrattive
dovrebbero essere inserite in ATE. 3. Valutare l’opportunità
di prevedere forme di incentivazione/compensazione/
perequazione per premiare ATE che offrono di più sotto una
pluralità di aspetti ambientali.
8
Proposta di Piano cave Provincia di Bergamo
43
ASL – Provincia di Bergamo
Allegato III
giugno 2014
Evidenzia gli elementi che posso costituire criticità in
riferimento a Popolazione e salute, fornire elementi di
dettaglio anche sintetici, dati e indicatori utili
all’aggiornamento e integrazione del RA. Si trasmettono
informazioni sintetiche sui ricoveri e criticità di carattere
socio-sanitario con cartografia. Impatti specifici: tipici
dell’attività di estrazione e coltivazione, emissioni di polveri,
emissioni sonore, traffico veicolare con ripercussioni sia
sull’inquinamento dell’aria, sia sulle emissioni sonore, sia
sulla sicurezza e incidentalità stradale. Osservazioni e
proposte: Particolare attenzione alla localizzazione e alla
corretta organizzazione e gestione dell’attività. Individuare le
necessarie cautele da adottare, imponendo specifiche
prescrizioni in fase di rilascio di autorizzazione. Si propone
tale valutazione per tutto il territorio provinciale, ma
soprattutto per le attività localizzate nei distretti con maggior
criticità sotto il profilo sanitario epidemiologico. Si trasmette
tabella con indicazione degli stessi. Dovranno essere
implementati specifici indicatori per monitoraggio di
eventuali ripercussioni sulla salute derivanti dall’attuazione
del Piano cave, si suggeriscono n. 3 indicatori.
9