13_11_2014 - CGIL Basilicata

RASSEGNASTAMPA
RASSEGNASTAMPA
13 novembre 2014
RASSEGNASTAMPA
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ANNO 14 - N. 313 - e 1,20
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LAGONEGRO
Si ribalta un tir
e travolge un’auto
Un morto e due feriti
FALABELLA a pagina 28
MONTICCHIO
L’auto
coinvolta
VENTO DEL SUD
Al lago con vista
su spazzatura
e fango non rimosso
Revocati gli arresti
Dionigi Pastore
torna in Regione
Monticchio
ZOLFO a pagina 27
I “visionari della scuola”
a rapporto dal direttore
I ragazzi davanti la sede
dell’Arpab e il direttore Schiassi
con il megafono
Firmato l’accordo. Polemica per l’attesa di Pisticci
9 milioni per l’aeroporto
di Pontecagnano
La Basilicata “espatria”
Ragazzi davanti
la sede dell’Arpab
Schiassi parla
col megafono
E replica a Rosa
«Lo porterò
in tribunale»
ROSA alle pagine 8 e 9
a pagina 7
IL RAPPORTO
BOSHMA E LO
SBLOCCA ITALIA
Articolo 38, i sindaci della Valle
impugneranno la legge
di NICOLA BISCEGLIA
Petrolio: 5 milioni per 10 comuni
Bonus gas per la Val d’Agri
SE NE leggono tante,
troppe forse, in questi
giorni delicati, a proposito del petrolio. L’editoriale di qualche
segue a pagina 9
AMATO a pagina 10
MATERA 2019
MELFI
PISTICCI
Giovedì 13 novembre 2014
AMATO a pagina 14
Pastore
FIAT - SATA
Marchionne
«Senza la 500X
per Melfi c’era
poco da fare»
La Basilicata risponderà?
di GIUSEPPE TRALLI
COME una fucilata. La dichiarazione, fatta alla “Gazzetta dello
Sport”, da Sergio Marchionne:
“Senza la 500X per lo stabilimento
continua a pagina 17
MATERA Nodo primarie
Sì o no ad Adduce
Partita a scacchi
nel Pd sul sindaco
QUARTO a pagina 11
POTENZA Per le scale mobili
21mila ticket venduti
Bar, edicole e negozi
saranno riforniti a breve
a pagina 18
«Un modello di sviluppo fondato sulla cultura e decuplichiamo i turisti»
a pagina 29
Una fabbrica di armi clandestine in casa: ai domiciliari l’artigiano
a pagina 22
Allarme degli ex del Club Med: riapertura lontana e progetti inesistenti
a pagina 32
SPORT
CALCIO - SERIE D
Una mazzata
sul Francavilla
Quattro squalificati
Picci
41113
9
771974
617259
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Giovedì 13 novembre 2014
TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI PREVISTI DALLA LEGGE N° 250/90
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LA GAZZETTA
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Abb. Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 127° Numero 312
«TRENI D’ORO» IN PUGLIA LA PROCURA PRONTA A CHIUDERE: 5 INDAGATI
IL COMMERCIANTE FU UCCISO ESATTAMENTE QUATTRO ANNI FA
Ferrovie Sud Est, una Bmw
tangente a un funzionario
Delitto Forestieri a Lauria
un messaggio anonimo
può far riaprire l’inchiesta
AMENDOLARA IN GAZZETTA DI BASILICATA A PAGINA III >>
Sorpresa dalle carte dell’inchiesta della Gdf
al manager Fiorillo stipendio di 518 mila euro
GIALLO Forestieri è stato ucciso per rapina
LONGO E SCAGLIARINI A PAGINA 11 >>
IL VERTICE QUASI DUE ORE D’INCONTRO: NON C’È L’INTESA SU PREMIO DI LISTA E SBARRAMENTO. QUIRINALE: GRILLO DISPOSTO AL DIALOGO
LA STRAGE IL PG DI ROMA DEPONE ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA
Tornano le preferenze (non per i capilista). Ok alla soglia del 40%
D’Alema e la minoranza interna disertano la direzione del Pd
e al consulente Usa
di Moro
Il «pattino» Matteo-Silvio Rapimento
accuse agli 007
LEGGE DI STABILITÀ
TRA POLITICA
E AZIENDE
TRA «DETTO»
E «NON DETTO»
La Cgil: il 5 dicembre
lo sciopero generale
Appello a Cisl e Uil: state con noi
di GIUSEPPE DE TOMASO
L
e stagioni politiche
del Patto del Nazareno potrebbero risultare più numerose
delle stagioni artistiche del genio spagnolo Pablo Picasso
(1881-1973). Nel mosaico originario del Patto quasi certamente mancava il tassello del Quirinale. Adesso, la lacuna sembra essere colmata. Strada facendo, il Patto sarà suscettibile
di altri ritocchi e integrazioni,
anche perché la politica italiana non è mai avara di colpi
di scena.
Da quando Silvio Berlusconi
ha varcato l’ingresso della sede
piddina, retroscenisti e dietrologi non hanno trascorso un
giorno di riposo. Tutti a caccia
della «pistola fumante», della
carta che canta in grado di
svelare i dettagli del piccolo
compromesso storico tra i due
leader più mediatici del dopoguerra.
LEZIONE: L’UOMO
E LA LIBERTÀ
PIÙ IMPORTANTI
DELLO STATO
l Otto ore di sciopero generale il 5 dicembre.
E poi altre 4 di mobilitazione e di lotta da decidere sul territorio. La Cgil va all’attacco su
Jobs act e manovra. Gli altri sindacati fanno
però sapere di preferire una linea più attendista. Il governo intanto accelera sulla riforma
del lavoro e appare sempre più probabile che il
Jobs act sorpassi in Parlamento la legge di stabilità già all’inizio della prossima settimana.
SERVIZI ALLE PAGINE 2 E 3 >>
SERVIZIO A PAGINA 4 >>
MALTEMPO. AL NORD EMERGENZA CONTINUA: DUE MORTI
Giù mille ulivi
campi allagati
un altro flagello
sul Tarantino
LORETO CON ALTRI SERVIZI IN 27 >>
di TONIO TONDO
«O
VIA FANI La strage della scorta
FLAVETTA, MANCINO E SORINO
CON ALTRI SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7 >>
NEL BRINDISINO
Licenziate, si barricano
nella casa di riposo
A PAGINA 25 >>
REGIONE PUGLIA
TORRE OVO Alberi divelti e muretti di cinta abbattuti
SEGUE A PAGINA 33 >>
ROMA VERTICE AL MINISTERO
SPAZIO «COME SULLA LUNA»
Ilva, a giorni l’offerta «Rosetta» atterra
di ArcelorMittal
sulla cometa
Gnudi: servono soldi una pagina di storia
l Incontro a Roma tra sindacati, commissario governativo Ilva e presidente di Federacciaio. Il
futuro del siderurgico tarantino
legato ad un’offerta d’acquisto,
non vincolante, di ArcelorMittal,
gruppo lussemburghese, e Marcegaglia. Più lontana la cordata tra
Giovanni Arvedi e i brasiliani di
Csn. E intanto si guarda alle banche per lo sblocco di 125 milioni,
seconda tranche del prestito ponte,
per pagare gli stipendi.
Il primo atterraggio su una
cometa è stato un successo senza precedenti: una pagina di
storia nell’esplorazione spaziale che ha ricordato l’epica impresa del primo uomo sulla Luna. La sonda Rosetta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e il
piccolo lander Philae hanno
impiegato 10 anni per raggiungere la meta. Un successo anche italiano, visto il grande ruolo di nostri studiosi e aziende.
FLAVETTA A PAGINA 8 >>
SERVIZI IN CULTURA >>
Stop alla legge elettorale
rinvio a dopo le primarie
A PAGINA 14 >>
ggi ci sono le
condizioni per
scrivere la verità…
occorre
chiudere i conti con il passato»,
aveva detto fiducioso il presidente
della commissione Moro, Giuseppe Fioroni, all’atto dell’insediamento. E così a ogni sussulto, a
ogni informazione, la parte di opinione pubblica più attenta, purtroppo sempre più minoritaria,
spera realmente che sia giunto il
momento della grande rivelazione
in grado di spiegare l’enigma Moro. Cioè l’intera verità sulla strage
di via Fani del 16 marzo 1978, e
soprattutto il perché dell’uccisione di Moro la mattina del 9 maggio. Una verità oltre quella fissata
dalle sentenze giudiziarie di cinque processi, dal 1983 al 1996, con
decine di ergastoli, in testa Mario
Moretti, organizzatore efficiente e
freddo dell’agguato di via Fani ed
esecutore, insieme a un altro brigatista, dell’assassinio.
SEGUE A PAGINA 33 >>
RASSEGNASTAMPA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887
Giovedì 13 novembre 2014
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LAGONEGRO AVVIATA L’ANALISI GRAFOLOGICA PER INDIVIDUARE CHI HA SCRITTO LA FRASE SUL REGISTRO
LAGONEGRO
Omicidio Forestieri
È l’assassino
che chiede perdono?
Delitto
Chiacchio
all’udienza
dal gup
l La Procura di Lagonegro ha chiesto il rinvio a giudizio di Francesca Cozzi, 64
anni, di Lauria, indiziata
dell’omicidio del 47enne,
Domenico Chiacchio, anche
lui di Lauria, che il 31 marzo
2012 fu trovato con un coltello conficcato nello sterno
dopo che con la sua auto aveva sfondato la vetrina della
macelleria di cui era titolare
l’imputata. Ieri, a Lagonegro, la prima udienza Gup.
Fu scritto sul registro delle grazie del santo
Un nuovo elemento per sbrogliare
il giallo. Il resto è costituito dai
bossoli di una pistola 6.35, un paio
di guanti di lattice e un cappello
l «Aiutatemi se potete, perdonatemi». I familiari
della vittima si accorgono di questa frase scritta sul
quaderno lasciato ai piedi di un’urna votiva del beato
Domenico Lentini nella chiesa di S.Nicola a Lauria.
Su quel quaderno i fedeli chiedono le grazie. Il messaggio è stato annotato sotto la data del 16 novembre,
giorno che precedeva i funerali di Pino Forestieri, 50
anni, ucciso nel suo ufficio del «Central Market» a
Pecorone di Lauria, 4 anni fa.
AMENDOLARA A PAGINA III >>
BERLINGUER
I TELEFONI MUTI
E LA VOCE
DEI RAGAZZI
di MIMMO SAMMARTINO
L
o spopolamento fa rima
con spoliazione, servizi
negati, isolamento. Processo in atto da tempo
sul territorio lucano: collegamenti che fanno acqua, centri decisionali e uffici trasferiti, «banda
larga» assente e persino telefoni
senza linea. Non mancano solo le
strade fisiche. C’è una perifericità anche sul versante immateriale. L’assessore regionale al territorio e all’ambiente, Aldo Berlinguer, ha denunciato ad Agcom
(l’Autorità per la garanzia nelle
comunicazioni) e al Mise l’assenza (o insufficienza) di segnale telefonico in vaste aree della Basilicata. Sul sito della Regione lo
stesso Berlinguer ha voluto inserire un «banner»: «Diamo un
segnale». Con un clic, chiunque
può segnalare i «buchi» della telefonia sul territorio regionale.
Una iniziativa meritoria che
però dà il senso di quanto abbandono e di quante distrazioni abbiano accompagnato le politiche
di sviluppo sul territorio lucano.
O c’è l’assalto causato dai grossi
interessi in gioco, con comunità e
territori tacitati per decreto, o c’è
indifferenza e dimenticanza. L’ultima speranza sta negli occhi dei
ragazzi che, da giorni, discutono e
sfilano nei cortei, esprimendo un
amore e un attaccamento a questa
terra che pochi sospettavano. Si
sente spesso ripetere che le nuove
generazioni sono refrattarie
all’impegno sociale e alla politica.
I fatti smentiscono questo luogo
comune. Sono i ragazzi l’ultima
possibilità per questa terra, con
buona pace dei vecchi tromboni
che non sanno ascoltare la loro
voce. O forse non hanno potuto
perché, come denuncia l’assessore Berlinguer, in questa regione ci
sono troppi spazi senza «campo».
GIALLO Pino Forestieri è stato ucciso per una rapina nel suo market
SBLOCCA ITALIA ALLO STUDIO LE POSSIBILITÀ DEI RICORSI CONTRO IL DECRETO. STUDENTI IN CORTEO A POTENZA
I consigli del costituzionalista
ai sindaci riuniti a Viggiano
Le 5 giornate di Potenza
concluse con un
incontro degli studenti
col direttore dell’Arpab
STUDENTI
Le 5 giornate
di Potenza
hanno vissuto
ieri un’altra
giornata di
mobilitazione
studentesca. I
ragazzi hanno
incontrato il
neo direttore
dell’Arpab,
Schiassi
[foto Tony Vece]
.
PER L’AEROPORTO
Schema d’accordo
fra Regione
e Pontecagnano
l È stato il costituzionalista
Enzo Di Salvatore, collegato con
l’assemblea dei sindaci a Viggiano e con il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza,
a suggerire la modalità tecnica
per poter presentare ricorso, davanti alla Corte Costituzionale,
contro il decreto Sblocca Italia.
Rinnovato, comunque, l’appello
al governatore Marcello Pittella
perché proceda in tal senso. A Potenza nuovo corteo degli studenti
concluso con l’incontro con il direttore dell’Arpab, Aldo Schiassi.
l Perdite accumulate finora non a carico della Regione Basilicata e loro azzeramento prima dell’ingresso dell’ente regionale, «esentato dal dover sostenere
eventuali disavanzi futuri»: sono i «punti
fermi dello schema di protocollo d’intesa
per l’adeguamento strutturale e l'allungamento della pista dell’aeroporto di Salerno Pontecagnano», approvato dalla giunta
regionale lucana. «L'intesa – ha spiegato
l’ufficio stampa della giunta – dovrà essere firmato dal presidente della Regione
Basilicata, Marcello Pittella, dai rappresentanti del Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti, dalla Regione Campania e
dal Consorzio Aeroporto di Salerno Pontecagnano». Con lo stesso provvedimento
la Giunta regionale di Basilicata ha inoltre dato il via alla sottoscrizione dell’atto
di acquisto delle quote consortili per ventimila euro. La sottoscrizione di ulteriori
quote sono state subordinate a successivi
provvedimenti e compatibilmente con gli
equilibri di bilancio regionale.
PERCIANTE E PINTO A PAG. V >>
INCISO A PAGINA IV >>
LAGONEGRO L’AUTISTA DEL MEZZO PESANTE È STATO SBALZATO FUORI POLICORO CI SONO SVILUPPI NELL’INCHIESTA SULL'INCIDENTE
A3, scontro camion-auto L’uomo che lo ha investito
un morto e due feriti
era in stato d’ubriachezza
AUTOSTRADA Incidente sull’A3
l È morto in serata, nell’ospedale San Carlo di Potenza, a causa della gravità delle ferite riportate, Antonio D’Amore, 51
anni, originario di Cava dei Tirreni, autista che era alla guida
di un camion, rimasto coinvolto
in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A3, all’altezza dello svincolo per Lagonegro Nord. Dimessi i due feriti
che viaggiavano sull’altra auto
coinvolta nel sinistro.
SERVIZIO A PAGINA VII >>
SERVIZIO A PAGINA III >>
LA VITTIMA Mariglen Dingozi
l POLICORO. Era ubriaco l’uomo che attorno alle 17 di domenica
scorsa ha investito il giovane Mariglen Dingozi, nato 19 anni fa a
Lushnje, in Albania. Ci sono sviluppi nell’inchiesta sull'incidente
stradale costato la vita al giovane
arrivato nel centro jonico per lavorare e studiare. Inchiesta coordinata dal pm Annafranca Ventricelli. Magistrato che ha disposto per oggi l’esecuzione dell’autopsia sulla salma del ragazzo.
MELE A PAGINA X >>
MELFI
Fabbricava armi
dai giocattoli
arrestato dai Cc
SERVIZIO A PAGINA VII >>
POTENZA
Uno sportello
per l’inclusione
dei migranti
LAGUARDIA A PAGINA II >>
RASSEGNASTAMPA
1,30
Anno 91 n. 201
Giovedì 31 Luglio 2014
Odio gli indifferenti. Credo che vivere
voglia dire essere partigiani. Chi vive
veramente non può non essere
cittadino e partigiano. L’indifferenza è
abulia, è parassitismo, è vigliaccheria,
non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
Alcuni piagnucolano pietosamente,
altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano:
se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia
volontà, sarebbe successo ciò che è
successo?
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi
non parteggia, odio gli indifferenti.
L’Unità
è viva
Antonio Gramsci 11 febbraio 1917
RASSEGNASTAMPA
2 PRIMO PIANO
Giovedì 13 novembre 2014
GOVERNO E PARTITI
TORNANO LE PREFERENZE
Bloccati soli i capilista. E il premio di
passa dal 37% al 40%.
CONFRONTO SEMPRE PIÙ SERRATO maggioranza
Pd e FI: «Capolavoro di equilibrismo»
RENZI
Durante i lavori
della direzione
del Pd, riunita
nella tarda
serata di ieri
.
Renzi-ex Cav, l’intesa regge
ma restano le differenze
Sarà il Parlamento a sciogliere i nodi su premio alla lista e soglia di sbarramento
l ROMA. Le differenze restano ma la
volontà politica di un lavoro comune
«nell’interesse del paese», inclusa la partita Quirinale, vince sulle distanze. Matteo
Renzi e Silvio Berlusconi blindano il Patto
del Nazareno e, pur lasciando irrisolti
alcuni punti dell’Italicum, come l’assegnazione del premio e la soglia di sbarramento, confermano l’intesa «più solida
che mai» anche in vista di prossimi passaggi cruciali. Una intesa di «sistema»,
come viene definita in ambienti vicini
all’ex premier e che soddisfa i due leader
anche se lascia volutamente aperti alcuni
punti, a cominciare da quelli relativi alla
legge elettorale, che potranno essere definiti «strategicamente» nelle prossime
settimane. Tanto che l’ex Cav ai suoi fedelissimi avrebbe sintetizzato la situazione con una battuta: alcuni temi sono ancora aperti perché devono rimanere aperti.
Dopo quasi due ore di vertice e un
comunicato definito sia nel Pd sia in Fi «un
capolavoro di equilibrismo», sia Renzi sia
Berlusconi possono mostrare i muscoli
davanti alle rispettive minoranze. Il premier, che ieri sera ha sfidato la direzione
Pd, ha dalla sua l’impegno, per lui prioritario, da parte di Forza di arrivare al via
libera alla legge elettorale in Senato entro
dicembre e alla riforma del Senato entro
gennaio. Per il presidente del Consiglio il
timing è fondamentale per chiudere «il
tempo dei rinvii», convinto che le distanze
saranno appianate in commissione al Senato. Dal canto suo, Berlusconi incassa
l’impegno a proseguire la legislatura fino
al 2018 e a restare al tavolo delle trattative
anche su altre partite, il Colle in primis. E
su questi dossier Renzi, si ragiona in
ambienti parlamentari, avrebbe garantito
che non utilizzerà in nessun caso la politica dei «due forni».
Dopo una settimana di ultimatum e
contro-ultimatum, con il patto del Nazareno sull’orlo della rottura, il segretario
Pd ed il leader azzurro decidono di giurarsi fiducia reciproca. Troppo rischioso
per entrambi dirsi addio: il premier sa che
l’apertura di nuovi forni con M5S è troppo
difficile mentre l’ex Cavaliere non può
permettersi di restare fuori dai giochi. «Un
percorso difficile ma significativo» si ammette nel comunicato finale dove si fissano
i punti fermi e quelli ancora in discussione
dell’Italicum, da ieri incardinato in commissione a Palazzo Madama.
Renzi e l’ex Cav concordano sulla soglia
per il premio di maggioranza al 40 per
cento, rispetto al 37% del testo votato alla
Camera, e l’ex premier cede «sulle preferenze dopo i capilista bloccati in 100
collegi». Berlusconi potrà però rivendicare
la «schiena dritta» chiesta da Raffaele
Fitto per non aver ceduto ieri sul premio
alla lista e sulla soglia di sbarramento. Il
Cavaliere, a quanto si apprende, avrebbe
condizionato la soglia del 3 per cento al
premio alla coalizione e non alla lista.
Nella nota congiunta si prende, infatti, atto
delle «differenze» e si rinvia ai lavori
parlamentari la soluzione dei nodi. Ma il
premier ai suoi spiega che prevarrà l'accordo sul premio alla lista e la soglia di
sbarramento al 3 per cento, definiti nel
vertice di maggioranza. D’altra parte i
numeri in commissione a Palazzo Chigi
sono dalla parte della maggioranza. Ed
infatti Angelino Alfano esulta per un «incontro ottimo». Ma per il momento l’ex
Cavaliere può dimostrare di non aver ceduto e soprattutto di essere ancora al
centro della partita.
TRA CAMERA E SENATO IN AULA E NELLE COMMISSIONI I PROSSIMI SARANNO GIORNI DECISIVI
XXXX CON OTTO VOTI SU QUATTORDICI
ELETTO
Criscuolo, nuovo presidente
della Corte Costituzionale
«Necessaria la legge elettorale»
l ROMA. «La legge elettorale è necessaria, un Paese non può farne
a meno». È sulla norma che regola il voto, il primo appello del neo
presidente della Corte Costituzionale, Alessandro Criscuolo. Sull’Italicum la politica sta ancora cercando la quadra e nel giorno del
vertice Renzi-Berlusconi, le sue parole acquistano maggior peso.
Criscuolo le pronuncia poco dopo l’elezione, pungolato dai cronisti.
La risposta è calibrata («i tempi spettano al Parlamento, saranno
quelli necessari per una legge valida») ma il senso è quello di uno
sprone, perché da quando nel dicembre 2013 la Consulta ha impallinato il Porcellum è passato quasi un anno e la nuova legge non
c’è.
Nato a Napoli, 77 anni, Criscuolo proviene dalla Cassazione. Giurò
come giudice costituzionale l’11 novembre 2008 e resterà in carica 3
anni. Su di lui non c’è stata l’unanimità: 8 voti su 14, e questo disegna
una Corte divisa, sebbene collegiale. Le altre 6 preferenze sono
BRUXELLES IL LEADER DEL M5S HA PRESENTATO LA CAMPAGNA REFERENDERIA ANTI-EURO
Un colpo di acceleratore E Grillo attacca la Germania
su Italicum e riforme
«Paese più corrotto d’Europa»
SENATO
In alto,
l’aula di
Palazzo
Madama
.
l ROMA. Il complicato puzzle della riforma del Senato e di quella elettorale sembra comporsi: mentre infatti la Commissione affari costituzionali di palazzo Madama calendarizzava per martedì prossimo
l’inizio dell’esame dell’Italicum, l’analoga
commissione della Camera stringeva i tempi sulla riforma costituzionale, che approderà nell’Aula di Montecitorio il 10 o l’11
dicembre.
Esattamente
dopo
8
mesi
dall’approvazione
della Camera (12
marzo) della riforma elettorale, questa è stata finalmente incardinata dalla commissione Affari costituzionali del Senato, dove la presidente Anna Finocchiaro avrà
anche il ruolo di
relatrice: da martedì 18 si comincerà. A favore della
calendarizzazione
hanno votato tutti
i gruppi, tranne M5s che si è astenuto e l’ex
grillino Francesco Campanella. Il sì di Forza Italia, e soprattutto di Lega e Sel, e degli
altri «piccoli», è stato definito «incoraggiante» da Finocchiaro secondo la quale, al netto
del comunicato congiunto Renzi-Berlusconi
che lo dà per scontato, «è possibile» che
entro l’anno si concluda l’esame almeno
della Commissione. Un ottimismo che nasce
dal via libera al nuovo Italicum da parte di
tutti i partiti di maggioranza emersa nella
riunione di lunedì notte alle novità, a partire dall’attribuzione del premio alla lista
vincente e non alla coalizione, e dallo sbarramento al 3%.
Sono proprio questi due punti, non ancora condivisi ieri da Berlusconi nel suo
incontro con Renzi, a spingere Lega e Sel a
mostrare un forte interesse. Le due novità
svincolano questi due partiti «radicali»
dall’obbligo di entrare in una coalizione per
assicurarsi i seggi in parlamento. La Lega,
con 15 senatori, e Sel con 7, con il loro
eventuale consenso metterebbero al sicuro
l’approvazione dell’Italicum in Senato, anche se ci fosse lo sgambetto di qualche singolo senatore della maggioranza, e indipendentemente dalla posizione di Forza Italia,
la cui posizione a questo punto diventa residuale.
Il nuovo Italiacum, o il «renzellum» come
qualcuno lo ha già battezzato, è un sistema
proporzionale che assegna il premio di maggioranza al partito che raggiunge il 40% dei
voti; se questo non avviene si svolge il ballottaggio tra le prime due liste. I seggi vengono poi concretamente assegnati proiettando i risultati su dei collegi piuttosto ampi, in ciascuno dei quali vengono eletti 8-10
deputati. Il capolista sarà bloccato, come
chiedeva Berlusconi, mentre per i posti successivi varranno le preferenze, come chiedeva Ncd e la minoranza del Pd.
La marcia dell’Italicum al Senato è favorita dal passo in avanti della riforma costituzionale all’esame da settembre alla Camera. Infatti più va avanti questa riforma
che abroga l’attuale Senato, più si allontana
lo spettro di elezioni anticipate, che è il
maggior freno da parte di molti parlamentari all’approvazione della riforma elettorale. Ebbene, la commissione Affari costituzionali di Montecitorio ha fissato al 24
novembre il termine per presentare gli
emendamenti, che dovranno essere votati
entro il 10 o 11 dicembre, quando il testo
approderà in Aula. Non è tutto in discesa,
perché la minoranza del Pd chiede alcune
modifiche sostanziali alla riforma del Senato su cui gli alleati e Fi storcono il naso.
Insomma si profila un faticoso lavoro di
mediazione come è avvenuto a Palazzo Madama, dove il testo dovrà tornare in terza
lettura.
BRUXELLES
Beppe Grillo in
una delle sale
del Parlamento
europeo, dove
ha presentato
la campagna
referendaria
anti-euro
l BRUXELLES. Attacca tutti, dalla Bce,
alla Germania, all’Europa dei banchieri.
Ma anche Jean Claude Juncker, Matteo Renzi e Giorgio Napolitano. Beppe Grillo show
anche all’Europarlamento, dove la presentazione della campagna referendaria anti-euro si trasforma in una performance, un
monologo nel solco del suo repertorio, sempre in bilico tra la filippica politica e la
satira del «clown». Finita però con un scontro con un cronista italiano al quale il leader del M5s
ha negato la possibilità di fare una
domanda, per poi
dare la parola a un
«portavoce
dell’Ukip» che ha
elogiato l’iniziativa. Il giornalista
fatto tacere, Lorenzo Consoli, ha
reagito a brutto
muso e ha urlato a
Grillo: «È Putin a
fare le conferenza
stampa in cui intervengono
gli
amici suoi!».
Aprendo il suo intervento, Grillo rileva
che il solo fatto che un comico, anzi «un ex
clown, forse un ex politico», parli a Bruxelles dà il senso di un «mondo che va al
contrario», di un «delirio della politica, senza democrazia». «Sono venuto qui, entrando
con un cartellino, come uno qualsiasi, con
un forte senso di militanza patriottica. Anche se non sono così. Ma il mio dovere è
battersi con i cadaveri di cera che sono i
banchieri». Quindi demolisce la Germania
e l’austerity: «Bisogna dirlo a tutti: siamo
noi e la Ddr ad aver pagato la riunificazione
tedesca, con i nostri soldi. La Germania è il
Paese più corrotto d’Europa, che impone
idee e allucinazioni economiche: è ora di
combattere il Jobs act tedesco che ha pro-
dotto solo disastri, una crescita negativa». A
testa bassa contro il Presidente della Commissione Juncker: «Da chi è stato eletto?
Ricordiamoci che si tratta di un ex ministro
delle finanze di un Paese paradiso fiscale».
Boccia anche l’organizzazione interna
dell’Europarlamento: «Chiedete sacrifici a
noi, ma qui ci sono 4mila persone che passano 4 giorni al mese al Parlamento di Strasburgo, una “tangentina” alla Francia». Durissimo anche contro l’Eurotower: «Noi esclama - non siamo in guerra con l’Isis o
con la Russia, ma con la Bce!». E infine
rilancia l’appello a farla finita con la stagione dell’Euro: «Siamo stanchi dei sacrifici, vogliamo riprenderci la sovranità della
nostra moneta, salvare le nostre aziende. È
caduto il muro di Berlino, ma non quello
delle carte di credito. Noi vi manderemo a
casa, non so quante case avete, ma lo faremo.
Anche i premi Nobel - sottolinea Grillo hanno cominciato a parlare di uscita
dell’Euro. Stiamo combattendo contro la
feccia della democrazia». Non gli vanno giù
alcune critiche della stampa tedesca, che lo
hanno bollato come un fuhrer, e così sbotta:
«Qualcuno dice che siamo noi i nazisti, ma
ve li ricordate chi erano? Se cadiamo noi,
arrivano sì i nazisti. Abbiamo già fatto una
rivoluzione, la gente si sta organizzando
ovunque, i partiti sono scomparsi grazie a
noi. Ormai i figli dei mafiosi, quelli con il
master, stanno nelle multinazionali. Sono
quelli che detengono il vero potere». Più
tardi, nella sua lunga giornata a Bruxelles,
nuove bordate contro Matteo Renzi, «Con
lui ho un rapporto peggiore di quello che ho
con i giornalisti, non lo sopporto per più di
trenta secondi» e con il Capo dello Stato,
Giorgio Napolitano: «Abbiamo chiesto il
suo impeachment: siamo convinti che senza
di lui questa mancanza di dignità economica e sociale non ci sarebbe stata». Infine,
una breve riunione con il suo alleato, l’euroscettico inglese Nigel Farage e la previsione fatta alla Bbc: «Sarà lui il prossimo
premier».
RASSEGNASTAMPA
PRIMO PIANO 3
Giovedì 13 novembre 2014
IL RUOLO DEL LÌDER MASSIMO
Intorno all’ex premier si sta formando un
gruppo sempre più coeso: dall’ex presidente
Cuperlo al capogruppo alla Camera, Speranza
LA RIUNIONE ALLA CAMERA
Prima che cominciassero i lavori, si sono
incontrati Massimo D’Alema, Pier Luigi
Bersani, Piero Civati e il ministro Martina
Ma la minoranza Dem
dà battaglia in direzione
E alla fine il premier decide di non mettere ai voti la sua proposta
andate tutte a Paolo Maria Napolitano: Criscuolo lo ha indicato come
vice presidente, ma lui, all’esito del voto, ha preferito non assumere
questo ruolo, che Criscuolo – a cui sono arrivate le congratulazioni di
molti rappresentanti delle istituzioni, dal presidente del Senato
Grasso al guardasigilli Orlando – ha affidato a Marta Cartabia e Giorgio Lattanzi. Anche questo retroscena è indicativo del clima che si respira all’interno
della Corte. Dove, tra l’altro, manca ancora un componente per raggiungere il
plenum di 15 membri: il Parlamento deve
trovare l'intesa su un ultimo giudice e lo
stesso Criscuolo ha auspicato che si superi lo stallo. Un auspicio che è piaciuto ai
Cinque Stelle, col vice presidente della
Commissione Affari costituzionali Toninelli che gli chiede di «rafforzare la centralità del Parlamento».
IL PRESIDENTE Criscuolo
Criscuolo ha affrontato un altro tema
di stretta attualità: la legge Severino che
il Tar, investito del caso de Magistris, ha rimesso alla Consulta. A
pochi giorni dalle dichiarazioni di Tesauro, che lo ha preceduto alla
guida della Corte, anche Criscuolo sottolinea come «sia sempre
meglio che il Parlamento intervenga prima del giudice».
l ROMA. «Siamo nel momento
più delicato della legislatura perché i nodi stanno venendo al pettine tutti insieme». Matteo Renzi si
presenta davanti alla direzione del
Partito democratico quando sono
quasi le dieci di sera. Ha in tasca il
patto del Nazareno appena rinnovato con Silvio Berlusconi. E davanti a sè difficili passaggi parlamentari, a iniziare da legge elettorale (sul premio alla lista, spiega, FI è "perplessa") e Jobs act. La
minoranza del Pd siede in platea
unita e battagliera, pronta a non
votare, nel caso in cui il segretario-premier chieda la «ratifica»
dell’accordo col Cav. Ma Renzi un
voto decide di non chiederlo anche
perchè, rivendica, si sta muovendo
nel solco del mandato ricevuto dal
partito. Il parlamentino del partito
viene preceduto da un’accesa polemica della minoranza. Civatiani
e bersaniani lamentano lo scarso
preavviso della convocazione e
l’essere stati chiamati a vidimare
l’intesa raggiunta da presidente
del Consiglio con Berlusconi. Pri- questo tema da un anno». Al Pd
ma della direzione tutte le com- Renzi spiega che nel merito della
ponenti della minoranza (da legge non c’è un accordo su tutti i
D’Alema a Bersani, dal capogrup- punti con il Cavaliere. FI ha «perpo Speranza a Cuperlo, dal mini- plessità» sul premio alla lista. E
stro Martina a Civati) si vedono manca l’intesa anche sulla soglia
alla Camera e annunciano batta- al 3%. Ma c’è un’intesa politica sul
glia sulla legge
voto al Senato enelettorale («No ai
tro l’anno: se ci sacapilista bloccati»)
ranno divergenze
e sul Jobs act
e Pd-FI voteranno
(«Servono modifidivisi su singoli
che sostanziali»).
punti, prevarrà la
Ed è in questo clilinea che raccoma che il premier
glierà più voti, ma
prende la parola.
poi l’Italicum nel
Per ribadire che la
suo complesso satabella di marcia
rà portato «avantracciata deve es- DIVISI Renzi e D’Alema
ti».
sere
rispettata:
Quanto al Jobs
Jobs act e legge elettorale al Senato act, nel giorno in cui in commisentro l’anno, riforma costituzio- sione vengono depositati 550
nale entro gennaio.
emendamenti, il premier ribadiSull’Italicum rivendica i passi sce di non voler transigere sui temavanti compiuti. Innanzitutto sui pi. Dunque in commissione alla
tempi, «anche se parlare di acce- Camera si pongono due alternalerazione – ammette – fa venir da tive: «Procedere con la fiducia o
ridere visto che siamo fermi su garantire l’entrata in vigore dal
primo gennaio anche con modifiche da verificare insieme alle forze della coalizione». Mantenere gli
impegni, ribadisce Renzi, è fondamentale per poter andare a rivendicare il proprio ruolo in Europa. Ma vuol dire anche assumersi la responsabilità di cambiare le
cose mentre «fuori in tanti cercano
di aizzare la piazza rischiando di
esserne sommersi». Parole che,
precisa, non si riferiscono al «sindacato» che «merita rispetto»
L’intervento del segretario però
non convince affatto la minoranza
del partito. Sulla legge elettorale
c’è la richiesta di modificare il sistema dei capilista bloccati. Sul
Jobs act la fiducia su una delega in
bianco, dice Stefano Fassina, porrebbe «un problema politico e costituzionale». Se il testo restasse
immutato, anticipa Francesco
Boccia, «molti» non lo voterebbero. Alla fine non si va alla conta.
Renzi rinuncia a mettere ai voti la
sua proposta, come aveva auspicato la minoranza.
ENNESIMOM MONITO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. DAL QUIRINALE MASSIMO RISERBO SUI TEMPI DELLE DIMISSIONI
«L’Italia ha il record di caduta dei governi»
Napolitano: vorrei che lo cedessimo ad altri
l ROMA. «L’Italia ha il record mondiale di caduta
dei governi: un record che volentieri io vorrei che
cedessimo a qualcun altro». Si affida a un inciso
Giorgio Napolitano per ricordare a tutti quello che è
stato il faro della sua azione al Quirinale: compito
primario di un presidente è quello di garantire la
stabilità degli esecutivi e non certamente agevolare
eventuali scioglimenti anticipati dei governi.
Mentre le voci si rincorrono e molti dal Pd si
affannano a far sapere che è in atto una pressione
sul capo dello Stato affinché ritardi il più possibile il
suo addio al Colle, il Quirinale mantiene il massimo
riserbo su quelle che già nei giorni scorsi ha definito
«illazioni» della libera stampa. Ma ciò detto la decisione è presa, anche se è ovvio che si tratterà di
una personalissima riflessione in cui certamente il
presidente bilancerà con attenzione le proprie solitarie valutazioni con l’andamento della scena politica. Prevedibile quindi che ci possa essere una
«finestra» più o meno ampia per formalizzare le
dimissioni in modo da impattare il meno possibile
sull'attività del Parlamento e sulla tenuta del Governo. Il minimo sindacale di fibrillazioni, quindi.
Con alcuni paletti fermi che tutti conoscono: nessuna crisi immotivata e, soprattutto, nessuno scioglimento anticipato delle Camere.
Chi conosce Napolitano e le sue determinazioni
sa con sicurezza che il presidente non chiuderebbe
mai questa lunga permanenza al Quirinale mettendo la propria firma sotto un decreto di scio-
glimento. D’altronde ieri i venti di crisi si sono
allontanati dopo l’ennesimo incontro tra Renzi e
Berlusconi che sembra aver blindato il patto del
Nazareno avvicinando di molto Pd e Forza Italia a
un patto di legislatura.
Sembra quasi che il premier e il Cavaliere abbiano raccolto nei fatti l’appello di ieri del presidente: «di fronte alle grandi scelte (leggi riforme,
ndr) bisogna lasciar da parte la conflittualità permanente per una visione comune, per l'interesse
generale». La stessa visione comune che prima o poi
le forze politiche dovranno saper trovare per eleggere il nuovo presidente. Che non potrà avere –
almeno a parere dell’influente quotidiano della City
Financial Times – un profilo troppo diverso da
NAPOLITANO Presidente della Repubblica
quello di Napolitano. «Grazie a lui e a Carlo Azeglio
Ciampi, l’istituzione Quirinale è l’unica che esce
illesa, se non rafforzata» da questi ultimi terribili 15
anni nei quali la qualità della politica italiana si è
avvitata in «incompetenza, corruzione e declino».
Una conferma di quanto i mercati guardino al Colle
e alla credibilità del suo futuro inquilino.
RASSEGNASTAMPA
4 PRIMO PIANO
Giovedì 13 novembre 2014
LEGGE DI STABILITÀ
OTTO ORE DI STOP IL 5 DICEMBRE
IL MINISTRO DEL LAVORO
Poletti: non ci sono i motivi per indire una
manifestazione ma questa è una
responsabilità che compete al sindacato
«Sciopero generale
per manovra e jobs act»
La Cgil lancia la sfida al governo. Più attendisti gli altri sindacati
l ROMA. Otto ore di sciopero generale il 5 dicembre. E poi altre
quattro di mobilitazione e di lotta da decidere nei territori. La Cgil va
all’attacco su Jobs act e manovra e chiede alla Cisl e alla Uil di fare
altrettanto.
Le altre confederazioni fanno però sapere di preferire una linea più
attendista. Il governo intanto accelera sulla riforma del lavoro e sembra
sempre più probabile che il Jobs act sorpassi in Parlamento la legge di
stabilità, approdando in Aula alla Camera (dove l’iter potrebbe essere
blindato con la fiducia) già all’inizio della prossima settimana. E il
ministro del Lavoro Giuliano Poletti si dice convinto che non «ci siano i
motivi per indire uno sciopero» ma anche che questa sia «una responsabilità che compete al sindacato. Da questo punto di vista –
aggiunge - credo che non si possa che prendere atto e rispettare la scelta
fatta». Oltre che sul contenuto e il metodo, la polemica scoppia anche sul
calendario. Il duello è con i renziani: «E' questa l'idea – replica via twitter
il sindacato – che il Pd ha dei problemi del mondo del lavoro? Altro che
Ponte». Ma il deputato dem, Ernesto Carbone, membro della segreteria
Pd, risponde per le rime: «E' questa l’idea che ha la Cgil di uno strumento
così importante come lo sciopero? Il ponte è servito. «Coincidence».
Ironia, quella del deputato Pd, condivisa anche da qualche altro collega
ma che non piace al presidente del partito Matteo Orfini, convinto che si
tratti di «un’inutile offesa». «E' triste – dice anche la parlamentare del Pd
Rosy Bindi – che nel mio partito ci sia chi pur di delegittimare il
sindacato attacca il diritto di sciopero previsto dalla Costituzione».
La Cgil si dice comunque pronta a essere «stupita da effetti speciali»
ma dice anche di dubitare «che il governo si stia accingendo a decidere
un cambiamento strutturale della legge di stabilità. Per questo penso –
afferma Susanna Camusso – che dovremo continuare la nostra mobilitazione». E, in effetti, gli spazi per le modifiche alla manovra non
sono mai stati molti. I saldi sono intoccabili, va ripetendo l’esecutivo, e
chi propone correzioni ha l’onere anche di trovare le risorse. Poi certo ci
sono temi, anche vicini al sindacato come il taglio ai patronati, che
hanno qualche chance di essere rivisti. Ma ad esempio appare difficile –
viene evidenziato da fonti di governo - che si riesca a incrementare
ulteriormente il fondo per gli ammortizzatori sociali. Una partita,
quella della legge di stabilità, che si intreccia con quella del Jobs act e
che potrebbe subire per questa ragione qualche rinvio. A formalizzare il
timing sarà una conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che potrebbe essere convocata nella giornata di oggi.
Chiara Scalise
ROMA, CONTESTAZIONE: UN FERITO
Draghi ai governi
«Altre misure
per la crescita»
I DATI INPS A OTTOBRE UN AUMENTO DEL 22,4% SU SETTEMBRE E DEL 19,3% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE. PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI
Cassa integrazione, un fiume in piena
verso un miliardo di ore nel 2014
l ROMA. Proseguono a ritmo serrato le richieste di cassa integrazione da parte delle
imprese e anche nel 2014, come accaduto già in
tre dei cinque anni passati di crisi, si supererà
abbondantemente quota un miliardo di ore. A
ottobre, secondo i dati diffusi dall’Inps, sono
state date autorizzazioni per 118 milioni di ore
di cassa con un aumento del 22,4% su settembre
e del 19,3% su ottobre 2013. Nei primi 10 mesi
dell’anno quindi si sono superati i 937 milioni
di ore. Alte anche le richieste complessive di
sussidi di disoccupazione con 223.000 domande
arrivate a settembre anche se in lieve frenata
(-2,3%) rispetto allo stesso mese del 2013.
Si registra un aumento significativo per la
cassa straordinaria e per la deroga mentre si
segnala un calo della cassa ordinaria (possibile
anche per esaurimento della possibilità di ottenerla). Le ore di cassa integrazione ordinaria
autorizzate a ottobre sono state 20 milioni
(-40,7%) con un calo consistente soprattutto
nell’industria (-45,1%) e una riduzione del 21%
nell’edilizia. Rispetto a settembre si registra un
aumento dell’1,2%. A ottobre 2014 sono state
richieste 65,4 milioni di ore per la cassa straor-
l ROMA. Torna la web tax e
rispunta anche la rateizzazione
delle cartelle fiscali, senza interessi di mora e sanzioni per
ritardato pagamento.
Sono alcune delle novità
emerse dalla spunta degli
emendamenti alla legge di stabilità segnalati dai gruppi parlamentari. Dal setaccio vengono a galla anche proposte finora passate inosservate per la
pensione degli insegnanti a
quota 96 o già annunciate come
l’Iva al 4% per gli e-book, ma sul
tavolo restano anche il Tfr in
busta paga, la tassazione dei
fondi pensione, i patronati e la
local tax. Argomenti su cui il
governo ha cominciato a ragionare in un primo incontro tra il
premier, Matteo Renzi, e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
dinaria con un incremento del 27,1% rispetto a
ottobre 2013 e una crescita su settembre del
22,2%. Gli interventi in deroga che risentono
dei fermi amministrativi per carenza di stanziamenti sono stati pari a 32,8 milioni di ore
autorizzate (+136,4% su ottobre 2014). Rispetto
a settembre le autorizzazioni di cassa in deroga
sono aumentate del 40,1%. «Il 58% delle ore –
dice il segretario confederale Uil Guglielmo
Loy – è assorbito dalla straordinaria che nel
mese di ottobre ha raggiunto il picco più alto
dall’inizio della crisi. In questa fase vanno
mantenuti, con gli stessi criteri di sempre, gli
ammortizzatori sociali esistenti e destinate
congrue risorse alla cassa in deroga. Politiche
diverse, al momento, produrrebbero incertezze
e blocchi del sistema di sostegno al reddito, con
danni per le imprese e gli oltre 1,5 milioni di
lavoratori protetti da questo strumento». Anche la Cisl si dice preoccupata e avverte che i
due miliardi previsti dalla legge di stabilità per
l’estensione degli ammortizzatori sociali potrebbero non bastare. Si tratta – afferma il
segretario confederale Gianni Petteni – di dati
pesanti che mostrano un Paese ancora in piena
La Cassa integrazione
A ottobre 2014
su ottobre 2013
su settembre 2014*
118
milioni di ore
autorizzate a ottobre
(totale gen-ott 2014:
937 milioni)
ORDINARIA
20 mln ore
IN DEROGA
18,5 mln ore
STRAORDINARIA
65,4 mln ore
TOTALE
118 mln ore
+136,4%
+40,1%
+1,2%
+27,1% +22,2% +19,3% +22,4%
-40,7%
Fonte: Inps
*dati destagionalizzati
ANSA
recessione, a fronte dei quali le misure della
legge di stabilità, benchè vi si sia uno sforzo di
equità e di scelte espansive, da sole non sono in
grado di produrre una spinta che faccia ripartire l’economia».
l ROMA. Gli applausi di studenti, accademici e colleghi
riuniti all’Università Roma Tre, rivolti al presidente di una Bce
che promette ulteriori misure contro una crisi che tocca «specialmente l’Italia». I lanci di vernice, lo slogan dei manifestanti
«fuori i banchieri dall’Università», ad attendere Mario Draghi
all’uscita dall’ateneo, in uno scontro con la polizia che lascia un
ragazzo ferito con un visibile taglio alla fronte. È il bilancio
della giornata romana di Draghi, da sempre legato a Federico
Caffè con cui aveva fatto la tesi di laurea, e che per questo non
voleva mancare alla commemorazione del centenario della
nascita dell’economista keynesiano all’Università Roma Tre.
Dopo il precedente di due anni fa, su twitter da giorni circolavano messaggi che invitavano a far sentire la protesta in
occasione della visita di Draghi alla sede dell’ateneo nel quartiere Ostiense. Forse per questo, la sua presenza non era stata
data per certa fino all’ultimo. Alla fine ha prevalso la volontà di
esserci, accanto al governatore di Bankitalia Ignazio Visco, ai
molti economisti presenti e agli studenti, cui Draghi si è rivolto
con calore. «E' un grande piacere essere fra gli studenti, è come
una famiglia d’origine che si è lasciata tanto tempo fa ma
rimane parte di sè». Cambiando uno dei paradigmi della Bce
(che nel suo statuto prevede il solo obiettivo della stabilità dei
prezzi), Draghi non a caso si sofferma su come risolvere
l’«attuale, inaccettabile livello della disoccupazione - il 23% dei
giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni non ha un lavoro –
contro ogni nozione di equità». E con Visco sottolinea l’importanza dell’istruzione, che merita «più risorse» secondo il
governatore.
Non è bastato a placare chi protestava, meno di un centinaio
di giovani, un piccolo corteo che giunto di fronte al cancello da
dove Draghi stava per lasciare la sede universitaria, trova
agenti in tenuta antisommossa e un blindato della Polizia. La
tensione sale quando i manifestanti lanciano uova e vernice (in
direzione di Draghi ma atterrati sugli agenti). Fra loro molti
studenti che lamentavano di non esser stati lasciati entrare,
anche se l’ingresso non era blindato e uno studente, nell’Aula
Magna, aveva protestato per non aver potuto fare una domanda
a Draghi. L’ateneo precisa che i manifestanti non erano suoi
iscritti. Una carica per allontanarli dal cancello lascia un
ragazzo ferito e sanguinante, altri con contusioni minori, fra
gli slogan che nel frattempo virano contro «l'Europa dei manganelli». Draghi sfreccia via nell’auto di scorta, amareggiato.
Domenico Conti
Angelica Folonari
Dalla web tax fino alle cartelle a rate
500 emendamenti sotto la lente del governo
Accompagnati dai relativi
staff, il presidente del Consiglio
e il titolare del Tesoro hanno
iniziato a prendere in considerazione i punti clou della manovra, evidenziati proprio in
molti dei 500 emendamenti segnalati, dandosi appuntamento
nel week end per tornare a discutere delle principali problematiche del provvedimento. Solo dal Pd arrivano 140 proposte
di modifica «segnalate», e questo da la misura di come è facile
preventivare l’arrivo di molte
modifiche.
La prospettiva è comunque
quella di tempi piuttosto lunghi
per l’esame effettivo del testo.
Come annunciato dal sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, il governo sembra infatti intenzionato a dare priorità al Jobs act a Montecitorio e
alla legge elettorale al Senato,
facendo slittare l’approdo in
Aula della manovra probabilmente a inizio dicembre.
Per vedere concretizzate le
modifiche bisognerà aspettare
dunque ancora qualche settimana, anche se i temi in discussione sembrano ormai già
chiari. Il primo riguarda il Tfr
in busta paga, sottoposto a tassazione ordinaria. Il coro delle
critiche è stato unanime e, nonostante la bocciatura degli
emendamenti del Pd per riportarlo a tassazione separata, rimangono in vita le proposte di
modifica di Movimento 5 Stelle,
Forza Italia e Sel. Lo stesso Pd,
con Maino Marchi, propone
inoltre di concedere al lavoratore la possibilità di poter revocare la propria decisione sull'anticipo dopo un anno e non
dopo tre come attualmente previsto.
Allo stesso modo resta in piedi anche l’ipotesi di moderare
l'aumento della tassazione sui
fondi pensione, che la manovra
eleva al 20%. Una delle possibilità è di portarla al 15%. Proposte sul tavolo, avanzate in al-
cuni casi in modo bipartisan,
sono poi anche quelle che puntano ad abbassare l’Iva sugli
ebook, integrare il fondo per la
non autosufficienza, ragionare
sulla platea dei bonus da 80 euro. Nel caso Irpef, Forza Italia e
Ncd chiedono – con poche chance – di estenderla e la minoranza Pd di restringerla a redditi più bassi, mentre per il bonus mamme, molti deputati del
Pd pensano di ridurla, destinando le risorse ad altri servizi
per l’infanzia, come gli asili nido. Dal partito di Renzi anche la
proposta di attivare nuovamente la legge «Sabatini» per aiutare le imprese a fronteggiare la
crisi, e una maggiore flessibilità sui conti degli enti locali.
Forza Italia ha tra i suoi cavalli di battaglia l’abolizione
del bollo auto e tout court anche
della Tasi, oltre alla difesa dei
patronati su cui conviene comunque anche il Pd. Inevitabile prevedere quindi un ritocco anche in questa direzione.
Fatta la spunta degli emendamenti, e nonostante la volontà del governo di concedere una
corsia preferenziale al ddl lavoro, la Commissione Bilancio
guidata da Francesco punta comunque ad entrare nel vivo la
prossima settimana. Oggi si dovrebbe votare il disegno di legge Bilancio, per poi acquisire
entro lunedì mattina i pareri
del governo sugli emendamenti
ed iniziare a votare lunedì pomeriggio o forse martedì.
RASSEGNASTAMPA
28 ATTUALITÀ
Giovedì 13 novembre 2014
AMBIENTE
«SCINTILLE» SUI DIRITTI UMANI
In conferenza stampa i due presidenti
hanno avuto posizioni divergenti sulla
questione di Hong Kong e del Tibet
OBAMA E XI: STORICO ACCORDO
ALTA TENSIONE
La Nato denuncia
«Truppe russe
sono in Ucraina»
Ma Mosca nega
Clima, intesa Usa-Cina
sul taglio alle emissioni
Le due potenze sono responsabili del 45% dei gas serra
l PECHINO. Nell’ambito del
vertice dei capi di Stato dell’Asia
Pacifico, il presidente cinese Xi
Jinping e quello americano Barack Obama hanno siglato uno
storico accordo. Le due potenze
responsabili del 45% delle emissioni totali di anidride carbonica
sono pronte a collaborare per salvare l’ambiente e prendono impegni precisi per la loro riduzione.
La Cina, per la prima volta, dichiara l’obiettivo di raggiungere il
picco delle emissioni nel 2030 e di
iniziare a tagliarle da quel momento in poi. Entro quella data, ha
annunciato Xi, le cosiddette fonti
energetiche pulite, come il solare
e l’eolico, potrebbero rappresentare il 20 per cento della produzione totale cinese. Gli Usa, da parte loro, confermano che entro il
2025 taglieranno le loro emissioni
del 26-28%.
L’intesa ha richiesto lunghi negoziati segreti e, secondo il segretario dell’Onu Ban Ki-moon, è
«un importante contributo al nuovo accordo sul clima che deve essere varato l’anno prossimo a Parigi».
L’annuncio, venuto prima dalla
Casa Bianca e a pochi minuti di
Gli impegni dei due grandi inquinatori
PECHINO
Il presidente
americano
Obama e il
presidente
cinese Xi
Jinping
bali, dobbiamo avere la seconda
economia del mondo dalla nostra
parte», ha precisato.
Xi ha risposto sottolineando
che «l’Oceano Pacifico è grande
abbastanza da avere posto per lo
sviluppo sia della Cina che degli
Stati Uniti, e i due Paesi devono
lavorare insieme per garantire la
sicurezza in Asia».
Un momento di imbarazzo si è
avuto quando Xi Jinping ha prima
ignorato, poi risposto con durezza
- «è colpa vostra, che non rispettate le regole», ha detto in sostanza
- a un reporter del New York Times
che gli ha chiesto di spiegare perché viene negato il visto ad alcuni
dei suoi colleghi. Divergenze sono
poi emerse su Hong Kong, quando
Obama ha affermato di aver «spiegato chiaramente» al suo interlocutore che gli Usa «sostengono
la democrazia» nell’ex colonia britannica ma non hanno «nulla a
che fare» con le manifestazioni
delle scorse settimane che, secondo la stampa cinese, sarebbero orchestrate da Washington. Xi ha
risposto che le proteste sono «illegali» e che Pechino «appoggia il
governo» locale.
Stesso copione sui diritti umani
e Tibet, temi sui quali i due presidenti si sono scambiati critiche
a colpi di fioretto.
Insieme agli accordi annunciati sulla detassazione del commercio di alcuni beni elettronici e alla
tregua dichiarata sul problema di
un mercato comune dell’Asia Pacifico, la dichiarazione d’intenti di
ieri rilancia la collaborazione tra
Pechino e Washington.
l MOSCA. Sale il rischio di
una nuova escalation del conflitto nell’est ucraino, dopo che
la Nato ha confermato che negli ultimi due giorni sono entrate colonne con mezzi e militari russi. Mosca nega, ma
Kiev ha annunciato che si prepara a combattere.
La diplomazia si è rimessa
in moto rapidamente per scongiurare il peggio. Il ministro
degli Esteri italiano Paolo
Gentiloni ha telefonato al suo
collega russo Serghiei Lavrov,
mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu - dove la Russia ha
potere di veto - è stato chiamato a riunirsi d’urgenza per
discutere della crisi ed ascoltare
i
rappresentanti
dell’Osce, incaricati di monitorare l’applicazione della tregua prevista dagli accordi di
Minsk del 5 settembre scorso.
Una tregua sempre più «virtuale», come ha ammesso il segretario generale dell’Osce,
Lamberto Zannier, secondo
cui l’afflusso di armi pesanti
nelle zone ribelli rilevato negli
ultimi giorni potrebbe «portare ad un conflitto più aperto».
È venuto a mancare all’affetto dei
Suoi cari all’età di 73 anni il
Serenamente si è spento all’età di
84 anni l’
ADRIANA e GIUSEPPE SCELSI
piangono la perdita del caro amico
Quota di gas serra (carbonio)
emessa dai due Paesi
45%
.
OLANDA
USA
CINA
Ridurre
le emissioni
del 26-28%
Entro il 2025
SI IMPEGNANO A
SFORZI COMUNI
PER NEGOZIARE UN NUOVO
ACCORDO GLOBALE SUL CLIMA
ENTRO IL 2015
Diminuire
le emissioni
A partire dal 2030
(anno di picco),
possibilmente prima
ANSA
distanza dal governo cinese, è stato dato mentre i due leader entravano in una delle enormi stanze della Sala dell’Assemblea del
Popolo, il tetro edificio stalinista
che domina piazza Tiananmen,
per rispondere alle domande di
una selezionata platea di giornalisti. I due leader sono apparsi soddisfatti e rilassati. Obama si è di-
chiarato «orgoglioso» dell’accordo «storico» e ha aggiunto che
«una forte, collaborativa relazione con la Cina» è fondamentale,
respingendo le critiche secondo le
quali Washington non vede di
buon occhio l’emergere di Pechino quale seconda potenza mondiale. «Se gli Usa continueranno a
guidare il mondo nelle sfide glo-
Messico, «giallo»
Juncker: non c’è conflitto sui corpi bruciati
di interesse per l’inchiesta «I resti non sono
degli studenti»
contro il Lussemburgo
SCANDALO LUXLEAKS PRESIDENTE COMMISSIONE UE NEI GUAI
l BRUXELLES. Dopo una settimana di silenzio sullo scandalo
LuxLeaks, Jean Claude Juncker (neo eletto Presidente della
Commissione europea) contrattacca: nessun conflitto d’interesse, nessuna illegalità, nessun intervento diretto per favorire le
multinazionali, i «tax ruling» che hanno ridotto praticamente a
zero le tasse per imprese e grandi ricchi sono previsti non solo in
Lussemburgo ma «in 22 paesi» d’Europa e sono «il risultato della
mancanza di armonizzazione fiscale in Europa». È questa l’arma
del contrattacco: lotta a elusione e evasione fiscale, massima trasparenza sugli
accordi. Esattamente quello che chiede
il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble: in
una lettera a Moscovici afferma che la
Germania è pronta a
«sostenere molto»
un’iniziativa della
Commissione per lo
scambio di informazioni tra autorità fiJUNCKER Presidente della Commissione Ue
scali.
Juncker ammette
che «è stato un errore aver taciuto» per sette giorni, ma rivendica di essere già passato all’azione. Afferma di essersi battuto a favore di regole fiscali più coerenti anche ai tempi della
presidenza dell’Eurogruppo e promette passi avanti in fretta, sia
sul fronte dell’armonizzazione fiscale, sia per lo scambio automatico di informazioni sui «ruling», che arriverà a proporre
anche al G20. Dimissioni, neanche parlarne.
«Non mi scuso per ciò che ho fatto per il mio paese» dice il
presidente della Commissione che nella «vita precedente» è stato
primo ministro del Lussemburgo per 18 anni consecutivi, dal
1995 al 2013. Ammette di essere «responsabile politicamente» di
quanto successo in Lussemburgo. Ma sottolinea in tono perentorio: «Non ho mai dato istruzioni all’amministrazione fiscale»
per gli accordi, «nè lo ha fatto il ministro delle finanze».
l CITTÀ DEL MESSICO. I resti di 24 dei 30 cadaveri trovati
in tre punti diversi nel municipio di Iguala non corrispondono a quelli dei 43 ragazzi scomparsi lo scorso 26
settembre in quella località
messicana: lo rendono noto gli
esperti dell’Equipe argentina
di antropologia forense (Eaaf),
che in passato hanno già lavorato nei casi di «desaparecidos».
«Per il momento non c’è stata
alcuna identificazione tra i resti recuperati e i 43 studenti»,
ha sottolineato in un comunicato l’Eaaf, precisando che
gli studi per accertare l’identità dei resti proseguono.
L’Eaaf, composta da forensi
argentini, colombiani, messicani, uruguaiani, francesi e
americani, ha avuto l’incarico
di compiere tali studi dai familiari degli studenti.
Per un sovrappiù di indagini, i resti umani trovati disintegrati nella discarica e in
un fiume nel sud del Messico
sono stati spediti ieri a Innsbruck, in Austria, dove una
squadra di esperti cercherà di
stabilire se corrispondono ai 43
studenti. Quando il materiale è
in pessime condizioni, ha spiegato il direttore dell’istituto,
Richard Scheithauer, «con il
Dna mitocondriale si hanno
più possibilità di raggiungere
un risultato utile».
PUTIN Presidente russo
Prof.
Giovanni Poliseno
Ne danno il triste annuncio la
moglie ISABELLA, i figli LORENZO
e LILIANA, la nuora BARBARA, il
genero GIANPIERO, i diletti nipoti.
Il funebre sarà celebrato oggi 13
novembre alle ore 16,00 presso la
Parrocchia di San Giovanni Battista.
Bari, 12 novembre 2014
I.O.F. Pacucci Srl
Via Giovanni Laterza, 5 Bari
Tel. 080/542.62.35
VINCENZO, FRANCA, EDELWEISS e ANTONELLA POLISENO
con immenso dolore piangono la dipartita di
Gianni
adoratissimo fratello, grande cognato e amato zio.
Bari, 12 novembre 2014
TANINO e LETIZIA NATÌ con
UMBERTO ed EMMA sono fraternamente vicini a Vincenzo, Franca,
Isa e familiari tutti per la perdita del
caro
Gianni Poliseno
Bari, 12 novembre 2014
Affrante abbracciano Isa, Lorenzo
e Liliana per la scomparsa dell’amatissimo
Gianni
MARIA TERESA e LOREDANA
CARNIMEO.
Bari, 12 novembre 2014
L’ASSEMBLEA, il CONSIGLIO
DIRETTIVO, il CONSIGLIO SCIENTIFICO del Consorzio Interuniversitario Reattività Chimica e Catalisi CIRCC esprimono profondi sentimenti di cordoglio al direttore
prof.ssa Angela Dibenedetto per la
perdita della adorata madre
Renzina Cornacchia
Bari, 13 novembre 2014
L’ASSEMBLEA dei SOCI, il CONSIGLIO di AMMINISTRAZIONE ed
il CONSIGLIO SCIENTIFICO della
Società CIRCsrl sentitamente partecipano al dolore della prof.ssa Angela Dibenedetto per la perdita della
cara madre
Renzina Cornacchia
Bari, 13 novembre 2014
Avv.
Franco Bonifacio
Ne danno il triste annuncio i figli
POMPEO con CINZIA, VINCENZO
con SARA, le adorate nipoti PAOLA
e FRANCESCA e la sorella ITALA.
Il rito funebre avrà luogo oggi 13
c.m. alle ore 15,30 in Francavilla
Fontana, Chiesa del Carmine.
Francavilla Fontana, 13 novembre
BICE GIORDANO con CHIARA e
ANDREA partecipa con sentito affetto al grande dolore di Pompeo
Vincenzo e familiari per la scomparsa del caro
Franco
ricordandone l’autentica fraterna
amicizia con il loro congiunto Dario.
Bari, 13 novembre 2014
Il SEGRETARIO, i COMPONENTI
del Consiglio Direttivo, i CONSIGLIERI NAZIONALI e AMICI del
Sindacato Avvocati di Bari affettusamente abbracciano l’amico Vincenzo per la perdita del caro papà
Avv.
Francesco Bonifacio
Bari, 13 novembre 2014
Avvocato
Vittorio Mitolo
Bari, 12 novembre 2014
CLAUDIO CIRIELLO, LUCIANO
MARCHIANÒ e SALVATORE SANTOVITO si uniscono al dolore dei
familiari e del Foro per la scomparsa
dell’insigne giurista ed indimenticato maestro
Avv.
Vittorio Mitolo
Bari, 12 novembre 2014
Avv.
Vittorio Mitolo
Ci uniamo a Camelia nel ricordo
del Suo esempio di passione per il
lavoro ed onestà.
NICOLA,
ANNA,
AURELIA,
ENRICA, MARZANO.
Bari, 12 novembre 2014
ROSMARA e famiglia vicini a Stefano nel doloroso saluto finale a
Rosa Carlone
Bari, 12 novembre 2014
TRIGESIMO
13 Ottobre 2014
13 Novembre 2014
Ad un anno dalla scomparsa
dell’amatissima
Luigia Lupelli
PIERO INGLESE, PINO VERNAGLIONE e tutti i COLLABORATORI
della Meridionale Servizi partecipano con grande commozione al lutto
ed al dolore della famiglia Melchionna per la scomparsa della
i familiari tutti si raccoglieranno in
preghiera durante la Santa Messa
che sarà celebrata nella Chiesa San
Francesco da Paola giovedì 13 novembre alle ore 18,30.
Signora
ANNIVERSARIO
13 Novembre 2012 13 Novembre 2014
Isabella Scarpelli
Bari, 13 novembre 2014
A due anni dalla scomparsa
dell’amatissimo
Ing.
Filippo Ambruosi
con struggente rimpianto ed immutato amore i Suoi cari Lo ricordano a
coloro che ne hanno conosciuto le
alte doti di uomo retto e stimato
professionista.
13 Novembre 1999 13 Novembre 2014
Il tempo vissuto insieme dolcissima
Marilina
è qui, fermo, nel mio ricordo.
GIANNI.
Bari, 13 novembre 2014
RASSEGNASTAMPA
Giovedì 13 novembre 2014
29
ECONOMIA&FINANZA
Banche, scandalo cambi
multa da 3,3 miliardi
A 6 maxi-istituti: manipolazione dei tassi a scapito dei clienti
l NEW YORK. Una stangata da 4,3 miliardi
di dollari (3,3 miliardi di euro) su sei delle
maggiori banche al mondo. Le autorità americane, inglesi e svizzere puniscono Ubs, Citigroup, JPMorgan, Hsbc, Royal Bank of Scotland e Bank of America per manipolazione
dei tassi di cambio, in alcuni casi a scapito dei
clienti, per gonfiare i loro profitti. Operazioni
di manipolazione, condotte tramite le chat
room delle banche, che sono andate avanti fino
all’ottobre 2013, quando le indagini erano in
corso già da mesi ed era già stato raggiunto il
patteggiamento con Barclays su un caso simile, quello del Libor. Proprio Barclays è una
delle banche che manca all’appello. Il colosso
inglese avrebbe dovuto patteggiare così come
le altre sei banche ma all’ultimo minuto di
sarebbe tirata indietro per prendersi altro
tempo e raggiungere un patteggiamento ad
hoc. Una decisione che – secondo indiscrezioni
– avrebbe avuto come effetto immediato quello
di spingere la autorità di New York a insediare
all’interno dell’istituto una società di monitoraggio per esaminare e valutare le soluzioni
individuate e attuate sul sistema dei cambi.
La Financial Conduct Authority inglese ha
multato cinque banche per un totale di 1,8
miliardi di dollari per non aver gestito rischi
ovvii sulla riservatezza, il conflitto di interesse e la condotta nel trading. La Fca ha
comminato sanzioni per 344 milioni di dollari
a Rbs, per 352 milioni a JPMorgan, per 358
milioni a Citigroup, per 343 milioni a Hsbc e
per 371 milioni a Ubs. Plaude alla punizione il
AI VERTICI
A sinistra
il presidente
della Banca
centrale
europea,
Mario Draghi.
Sopra
il governatore
della Banca
d’Italia
Ignazio Visco
.
cancelliere dello scacchiere, Goerge Osborne:
è stata decisa un’azione «dura» per ripulire
dalla «corruzione di pochi». Le stesse cinque
banche sono state punite dalla Commodity
Futures Trading Commission americana per
un totale di 1,5 miliardi di dollari, per aver
«tentato di manipolare o aiutato altre banche a
manipolare i tassi di cambio e i loro riferimenti». Il mercato «funziona solo se c'è fiducia nel processo di determinare i benchmark, i tassi di riferimento» afferma la Cftc
americana, che ha comminato a JPMorgan e
Citigroup multe per 310 milioni di dollari, a
fronte dei 290 milioni di dollari inflitti a Rbs e
Ubs e i 275 milioni a Hsbc. L’Office of Comptroller of the Currency (Occ) americano ha
colpito JPMorgan e Citigroup con altri 350
milioni di dollari di multa ciascuna mentre ha
inflitto una sanzione da 250 milioni di dollari a
Bank of America. La Finma svizzera ha sanzionato Ubs per 138 milioni di dollari. «La
soluzione raggiunta oggi è un importante passo nel nostro processo di trasformazione. Continuiamo a cooperare con le indagini in corso»
mette in evidenza l’amministratore delegato
di Ubs, Sergio Ermotti.
Le indagini hanno fatto luce sul ruolo delle
chat room, che legano elettronicamente trader
in diverse banche e sono usate da decine di
migliaia di dipendenti. Alcune delle comunicazioni che si sono svolte al loro interno
sono trapelate al pubblico durante le indagini,
spingendo molte banche a chiuderle o limitarne le attività.
Borse europee giù. Milano maglia nera
Mercoledì nero per Piazza Affari, peggiore listino del Vecchio Continente: -2%. In attesa delle possibili mosse della
Bce, le Borse europee - penalizzate anche dall’avvio negativo
di Wall Street - virano decisamente al ribasso.
A Piazza Affari, ondata di vendite sui titoli bancari nonostante
un round di trimestrali con risultati positivi. Bpm chiude a
-7,3%; perdite superiori al 6% per Mps e Bper, mentre Unicredit e Intesa Sanpaolo lasciano sul terreno rispettivamente il
5,6% e il 3,6%. Forti vendite anche su Enel (-5,8%) che ha
peggiorato le stime sul debito di fine anno. In cima al listino,
invece, Mediaset (+6%) festeggia la previsione di utile a fine
anno e Moncler (+4,1%) la trimestrale in forte crescita.
La debacle dei bancari mette in crisi Milano che chiude come
peggior Borsa del Vecchio Continente con un ribasso del
2,8%. Parigi perde infatti l’1,5%, Francoforte l’1,7% e Londra
solo lo 0,25%. Il round di trimestrali delle banche, in alcuni casi anche superiori alle attese, non ha dunque convinto gli operatori che hanno approfittato della seduta di ieri anche per
realizzare i guadagni degli ultimi giorni sul comparto del credito. Bpm, in chiusura, perde il 7,2% nonostante l'utile netto trimestrale a 27,8 milioni sopra le attese degli analisti. Mps cede
il 6,4% e Bper il 6%. Unicredit (-5,6%), secondo gli operatori
sconta il leggero calo dei ricavi e degli accantonamenti mentre, per guardare fuori dal comparto del credito, Enel chiude a
-5,8% a seguito del peggioramento, da 37 a 39,5 milioni, delle
previsioni per il debito netto su fine anno. La più brillante di
Piazza Affari è invece Mediaset, che nei nove mesi ha perso
46,8 milioni ma ha scatenato gli acquisti per due motivi: l’indicazione di un novembre stabile (o addirittura in crescita) sul
fronte pubblicitario e la sostanziale tenuta nel terzo trimestre,
tradizionalmente negativo per i media. Per quanto riguarda le
altre piazze, Francoforte (-1,57%), Madrid (-1,55%), Parigi
(-1,3%) e Londra (-0,2%).
Olio d’oliva, in Puglia
la produzione
perde più di un terzo
LA SCOSSA RICHIAMO A GOVERNANTI E RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI IN VISTA DI «QUELL'IMPRESA DI ENORME PORTATA»
l ROMA. Non solo frane e alluvioni, il maltempo ci toglie anche un terzo dell’olio nuovo. Tra
gli oliveti italiani, vanto dei nostri
paesaggi, la campagna produttiva
2014-2015 del prodotto-principe
della dieta mediterranea si presenta – salvo fortunate eccezioni
in Sardegna (+30%) e Piemonte
(+30%) – problematica, dopo una
estate troppo piovosa che ha favorito gli attacchi di patogene (in
primis la mosca olearia), provocando danni sia sul fronte quantitativo, sia qualitativo dell’olio.
Soprattutto in importanti aree olivicole della penisola come Umbria (-45%), Toscana (-40%), Campania (-40%), Puglia (-35%), «big
producer» dove il calo produttivo
è a doppia cifra.
Secondo le stime elaborate da
Ismea, Unaprol e altri operatori,
l’andamento produttivo della
campagna 2014/2015 di olio si attesterebbe ad un livello pari a 302
mila tonnellate, contro le 464 mila
diffuse dall’Istat per il 2013. Il dato
stimato per il 2014 è, di fatto, una
sintesi tra un’ipotesi minima che
porterebbe la produzione a 286 mila tonnellate (-38%) ed una massima che potrebbe invece portare i
volumi verso le 310 mila tonnellate (-33%). Nel frattempo i listini
salgono, alla luce della domanda
sostenuta, soprattutto per i prezzi
dell’extravergine.
In molte aree vocate, quest’anno sono annullate sagre dell’olio
novello e feste della bruschetta.
l ROMA. «La faccia ce l’abbiamo messa tutti e dobbiamo farcela
tutti». Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, ha concluso il suo saluto al Quirinale in occasione della cerimonia di presentazione di
Expo 2015.
Un’esortazione a «governanti e
rappresentanti delle istituzioni»
Ma non tutto è perduto, sottolinea
Unaprol: se le prossime settimane
permettessero una permanenza
ottimale delle olive sulle piante si
potrebbe anche avere una situazione meno pesante. Intanto il
mercato sta rispondendo con
prezzi in aumento soprattutto
nell’extravergine. C'è infatti una
domanda già molto dinamica su
questo prodotto e soprattutto sulle
partite di qualità migliore. Nella
geografia dell’annus horribilis
per l’olio made in Italy a pesare sul
risultato finale sono sicuramente
Puglia (-35%), e Calabria (-35%). A
mitigare, in parte, tale risultato
c'è la Sicilia la cui flessione è attesa al -22%. Ma è in tutto il Sud
che si attendono flessioni a due
cifre con punte di -45% per Basilica e Abruzzo, nonchè -40% per
la Campania.
Nel Centro ed in Liguria si attende una produzione quasi dimezzata: si stima una produzione
decurtata di più di un terzo rispetto allo scorso anno nelle Marche (-45%), in Liguria (-45%), nel
Lazio (-37%), mentre in Molise il
calo stimato si attesta a -30%. Al
Nord si segnala la flessione a due
cifre in tutte le regioni che concorrono alla Dop Garda. Veneto e
Trentino si stimano al -25% rispetto al 2013, mentre si scende al
-30% per la Lombardia. In decisa
flessione anche l’Emilia Romagna
(-40%) dove si è anticipata di molto
la raccolta per preservare le olive
da ulteriori attacchi di mosca.
Expo, Napolitano: dobbiamo riuscirci
noi tutti abbiamo messo la faccia
in vista di quell'«impresa di enorme portata» che sarà l’esposizione
universale del prossimo anno. Alla presentazione in grande stile al
Quirinale di Expo 2015 e del suo
programma di avvicinamento sono stati Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole e presidente della Commissione di
Coordinamento per le attività
connesse all’Expo 2015, e l’ad e
commissario unico per Expo Giuseppe Sala ad illustrarne i capisaldi al capo dello Stato davanti a
una platea colma di personalità.
Dai ministri Lupi e Giannini e il
governatore della Lombardia Maroni, al presidente uscente di Federalimentare Filippo Ferrua ed
il suo successore Luigi Scordamaglia, ai n.1 delle organizzazioni
agricole, nonchè celebrities dello
spettacolo come Andrea Bocelli,
testimonial dell’evento. Napolitano ha espresso la convinzione che
«Nonostante la rappresentazione
che si dà dell’Italia come Paese
perennemente conflittuale e irrimediabilmente diviso, diamo la
prova che sulle grandi scelte sappiamo esprimere una visione comune e l'interesse generale».
Che le zone di luce sulla prossima Expo siano tante, nonostante le problematiche organizzative
e giudiziarie attraversate, è stato
più volte sottolineato nell’incontro al Quirinale. Per Sala questa
manifestazione «può e deve essere
l'Expo della fiducia». Tra i segnali
di «una voglia crescente di Expo
2015», il commissario unico evidenzia gli oltre 6,5 milioni di biglietti già richiesti e gli oltre
100mila candidati a far parte dello
staff interno. Il ministro Martina
ha invitato a considerare Expo
«un motore di riforma nazionale,
occasione per ripartire nei territori».
Nell’ottica dei prossimi obiet-
tivi del Millennio – ha aggiunto
Martina – Expo 2015 contribuirà
«ad aprire la strada per una vera
global food security e policy». Per
l’Italia «una doverosa ambizione
che noi espliciteremo nella Carta
di Milano che sarà presentata alla
fine del semestre di Expo». Intanto La Lombardia torna a batter
cassa presso il governo per avere i
25 milioni di euro per i nuovi servizi di trasporto per Expo. «Abbiamo chiesto al governo di sostenere questa spesa. Non abbiamo avuto risposta ma continueremo a chiedere al governo le risorse necessarie», ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture Alberto Cavalli durante la
conferenza stampa di presentazione del piano di investimenti di
Rfi. La controllata Fs ha annunciato un investimento di 3,8 miliardi di euro per potenziare il trasporto ferroviario lombardo anche in vista di Expo 2015, secondo
il piano di investimenti 2014-2017.
Nel dettaglio, il programma
prevede il «potenziamento delle
stazioni, in particolare quelle che
saranno interessate da Expo», come ha spiegato l’ad di Rfi, Maurizio Gentile Intanto, dopo il «biglietto da visita» lasciato al Quirinale, Expo 2015 in serata ne ha
consegnato uno anche all’Europarlamento dove è spettato al
commissario per il Padiglione Italia Diana Bracco fare il punto organizzativo.
Cristina Latessa
RASSEGNASTAMPA
LETTERE E COMMENTI 33
Giovedì 13 novembre 2014
DE TOMASO
Tra «detto» e «non detto»
>> CONTINUA DALLA PRIMA
R
iforma elettorale, riforma costituzionale, organigrammi futuri:
i radar di giornalisti e politologi
hanno puntato soprattutto in
questa direzione, ipotizzando scenari più o
meno verosimili, affollati da premi di maggioranza, voti di preferenze, listini bloccati
e via discorrendo.
Ma, per concordare un percorso comune,
non è necessario lasciare traccia nero su
bianco. È sufficiente intendersi sulla parola, meglio se davanti a testimoni autorevoli, ritenuti tali da entrambi gli interlocutori. Se così fosse, se cioè il «non
detto» del vecchio, del nuovo e del futuro
Patto del Nazareno, fosse prevalente o più
importnte rispetto alla (presunta) parte
«scritta» dell’accordo, vuol dire che non ci
sarebbe molto da fantasticare, e che le esigenze del Berlusconi imprenditore, più di
quelle del Berlusconi politico, hanno un
peso decisivo nel ménage della strana coppia Matteo-Silvio.
Al Berlusconi imprenditore stanno a
cuore innanzitutto due cose: mantenere a
debita distanza il temibile concorrente televisivo Rupert Murdoch, patron di Sky,
che non fa mistero di voler entrare anche
nel campo del digitale, con una decina di
canali televisivi gratuiti; cercare sempre di
rintuzzare gli orientamenti europei tesi a
ridurre gli spazi pubblicitari sulle tv italiane. Se, per una serie di combinazioni,
Murdoch approdasse prepotentemente nel
mercato pubblicitario delle tv non a pagamento; e se il monte degli spot trasmessi
da Mediaset fosse ridotto secondo direttive
anti-monopolistiche, per Berlusconi la
stangata sarebbe tremenda. Di qui forse la
resistenza dell’ex Cavaliere a tutti i consigli bellicosi suggeritigli da anti-renziani
irriducibili come Renato Brunetta; di qui
INCONTRO Berlusconi dopo il vertice con Renzi
forse i richiami frequenti dell’aziendalista
Fedele Confalonieri a favore di una linea
soft verso il governo; di qui forse l’attivismo
di personaggi (Paolo Romani) assai vicini
alla governance di Mediaset, personaggi
ritenuti addirittura in predicato di sostituire Denis Verdini nella trattativa, segreta e palese, con lo stato maggiore renziano e
il suo irrefrenabile comandante.
Insomma. Se Berlusconi rompesse con
Renzi non commetterebbe un suicidio politico, bensì un suicidio finanziario, aziendale, dinastico. Il che, successivamente, lo
indebolirebbe anche sul piano politico. Ma
questo è un altro discorso. Sta di fatto che
l’ex Cavaliere non può permettersi di ricorrere alla linea dura contro il premier:
anche per l’inventore di Canale Cinque,
come per il resto delle imprese italiane, non
è un buon affare mettersi a sparare contro
Palazzo Chigi. Prima o poi i colpi, di rimbalzo, ferirebbero gli stessi sparatori. Del
resto, come ammoniva il senatore Giovanni Agnelli (1866-1945), fondatore della Fiat,
gli industriali italiani sono e devono essere
governativi per convinzione e convenienza. In soldoni: il Patto del Nazareno è una
scelta obbligata non tanto per il Berlusconi
leader quanto per il Berlusconi magnate.
Di qui la necessità, per il fondatore di
Forza Italia, di non rompere con Renzi sulla
riforma elettorale e sull’agenda del governo, compresa quella pagina tassaiòla che
spaventa i quadri, i militanti e gli elettori
moderati più colpiti dai prelievi del Fisco.
Non rompere con Renzi sul pacchetto delle
riforme significa per Berlusconi non essere escluso dalla partita per il Quirinale,
tenzone che dal 1999 in poi lo ha visto
sempre in posizione defilata, se non in
panchina. La designazione del successore
di Giorgio Napolitano arriverà dal premier-segretario. E quasi sicuramente sarà
un nome non ostile a Forza Italia. In caso
contrario i grillini potrebbero inserirsi
nella trattativa lanciando una candidatura
(Romano Prodi) in grado di creare scompiglio e trovare adesioni nel Pd.
Berlusconi e Renzi si giocano tutto nel
campionato per la successione a Re Giorgio. Il primo, in caso di sconfitta dell’asse
con Matteo, potrebbe ritrovarsi nell’angolo
politicamente e fuori gioco aziendalmente.
Il premier, nonostante il 41% alle europee,
potrebbe ritrovarsi schiacciato nella morsa tra la Presidenza della Repubblica e la
minoranza interna del Pd.
Sì, perché in un Paese a instabilità congenita come l’Italia solo il Quirinale rappresenta un’istituzione solida come il Monte Bianco. Un leader politico può vincere
tutte le elezioni che vuole, ma se sul Colle
risiede un nemico, il suo patrimonio elettorale si può disperdere in un amen. Soprattutto in politica chi trova un amico
trova un tesoro. Specie se l’amico dimora
nell’ex reggia di papi e sovrani.
Giuseppe De Tomaso
[email protected]
TONDO
L’uomo e la libertà più importanti
>> SEGUE DALLA PRIMA
M
a è sufficiente una legge che impone la caduta del
<segreto d’ufficio>, cioè che consenta l’accesso ad
alcuni documenti, in parte già conosciuti, per
ottenere la Verità (con la maiuscola) su una
tragedia che ha sconvolto l’Italia e ha finito per avvelenarla
ancor più per le domande rimaste insolute? Una Verità assoluta
oppure una piccola verità fattuale? Una verità politica che
costringa l’autorità giudiziaria a riaprire i processi per rintracciare mandanti e alleati, dentro e fuori l’Italia? Troppa
confusione che rischia di debilitare ancor più la nostra
comunità nazionale convinta che il potere poggia solo sull’inganno e la menzogna e che i cattivi vincono sempre.
In realtà, quello che è da fare è una lettura onesta dei fatti e
del quadro mentale, politico e anche metafisico di quegli anni
terribili. L’intero arco della politica dovrebbe porsi domande
decisive per fare i conti fino in fondo e senza autoindulgenze
con la propria storia, segnata da eroismi ma anche da brutalità,
da tensione ideale e da compromissioni e sostegni occulti. E’
questo il tempo giusto per un’autocritica della nostra coscienza
nazionale che ha bisogno di liberarsi di tutte le zavorre per
poter affrontare un futuro difficile. Tra queste zavorre, oltre ai
nostri difetti riconosciuti– dal cinismo alla retorica, dal
familismo amorale alla mancanza di senso pubblico -, ce ne
sono alcune che riguardano direttamente il Politico, cioè il
modo e la concezione del dibattito e del conflitto sui destini
dell’Italia. L’affermazione di una nuova generazione politica è
condizione buona perché avvenga questa <liberazione> delle
coscienze e che finalmente si possa affermare l’anelito alla
verità rispetto agli inganni del potere. Abbiamo bisogno di
questo esame di coscienza perché le doppiezze segnano ancora
il presente.
Sarebbe questo il modo migliore per onorare Moro e la
memoria. Moretti, nelle sue interviste, si dice deluso dalle
risposte di Moro durante il processo-farsa nella prigione. Nello
statista il capo stragista voleva trovare il <cuore dello stato> e
del suo potere. Imbevuto di ideologia, sommerso dai cascami
della guerra di classe, Moretti colpendo Moro sognava il
disfacimento delle istituzioni e l’avvento messianico della
rivoluzione proletaria. Invece, con i suoi pensieri e gesti malati
Moretti stava celebrando un sacrificio che avrebbe rafforzato
quanti, anche nel torbido della storia, puntavano a tenere
bloccato il Paese e la sua fragile democrazia. Avendo deciso di
colpire il leader con il pensiero più alto e trasparente il
brigatista ha voluto dare un sostegno formidabile alla menzogna che ha tenuto bloccata l’Italia e ancora la blocca con il
rischio di una disfacimento.
Contro questo stato-menzogna, affermato e rilanciato dal
fascismo e dal comunismo, Moro si era sempre battuto. In un
discorso a Milano, nel 1959, aveva indicato con rigore la
funzione dello stato: >libertà di pensare, di muoversi, di fare, di
progettare; libertà di iniziativa in ogni ordine, potere di
assumere la propria responsabilità nella vita sociale>. Mai
mancava la parola libertà nei suoi discorsi, ripetuta più volte.
Oggi non la pronuncia più nessuna, dopo la svalutazione
berlusconiana che ha ridotto il valore della libertà al suo
simulacro più riduttivo. Eppure, senza coltivare e promuovere
la libertà non si uscirà dalla palude.
Moro faceva parte della minoranza del Paese, non era l’uomo
simbolo del potere. Un uomo solo è stato definito dai suoi pochi
amici.
Cosa significa autocritica? <Governare è far credere> scrive
Machiavelli nel Principe. Un certo grado di menzogna accompagna l’esercizio del potere, soprattutto quando deve
evitare tragedie. Ma la menzogna è una patologia della politica
perché minaccia la funzione della conoscenza e del pensiero
indispensabili alla politica e al suo sviluppo. Per questo
interviene la verità per liberare il campo dalle ambiguità, le
dissimulazioni e l’inganno. Non la Verità assoluta, incompatibile con il Politico, ma la verità dei fatti, quelli che si
costruiscono giorno per giorno nella pena dello spazio pubblico.
Moro è stato maestro di questo approccio alla politica, con
l’uomo e la sua dignità al vertice della gerarchia e non lo stato,
per conquistare le verità possibili. Questa rivoluzione attende
ancora l’Italia per allinearsi alla coscienza di libertà degli altri
popoli europei.
Tonio Tondo
DALLA MANIFATTURA
ALL’ALTA TECNOLOGIA
CHI SI FERMA È PERDUTO
di VITO SPADA
L
a diversa situazione economica costringe le maggiori Banche Centrali a comportamenti divergenti
sui mercati. La Fed ha praticamente cessato l’acquisto di titoli sul mercato , terminando il suo programma di facilitazioni quantitative (QE) e si avvia ad innalzare i tassi di interesse negli Usa. La Bank of England ,
grazie al migliore clima economico inglese , probabilmente si
appresta a seguirla. La Bank of Japan , per ragioni alquanto
diverse, ha deciso invece di moltiplicare i suoi tentativi di
rivitalizzare l’economia del Sol Levante con una maggiore
quantità di liquidità . E per finire , la nostra BCE tenta di
nuovo di migliorare l’efficacia della sua politica monetaria
con maggiore sostegno alla liquidità dell’eurozona. Quest’ultima ha infatti comunicato che intende espandere il suo bilancio in maniera sostanziale al livello di qualche anno fa, e
si avvia ad operare sul mercato usando “operazioni non convenzionali” come l’acquisto di titoli Abs e covered bonds,
oltre al programma di LTRO per invogliare le banche commerciali a riaprire il credito. Queste differenti risposte, volte
ad incoraggiare la ripresa globale, sono tutte legate all’andamento delle rispettive economie. Gli Usa hanno registrato
nel terzo trimestre del 2014, un aumento del PNL del 3,5%
contro il 4,2% del precedente trimestre, con una disoccupazione scesa al 5,9% ed una ripresa del mercato immobiliare. Questi dati positivi non devono farci dimenticare tuttavia, che l’ultimo aumento trimestrale del Pnl americano è
stato influenzato dalle spese militari con un consumo che non
riparte come dovrebbe, e che la disoccupazione scende anche
perché c’è un alto tasso di abbandono nella ricerca di lavoro.
Nell’eurozona la crescita economica langue, con un misero
0,8% di aumento del Pnl previsto per 2014 e con una disoccupazione nella media dei Paesi all’11,5%. Anche la Germania inizia a sentire i morsi della mancata crescita, con una
produzione delle imprese che mostra decrementi rispetto al
2013. Se a questo si aggiunge nell’eurozona, la bassa domanda
aggregata ed una conseguente più bassa inflazione distante
dall’obiettivo massimo accettato, che non giova alla ripresa
complessiva, è evidente che siamo arrivati al limite dell’utilizzo degli strumenti di politica monetaria. Abbiamo bisogno
sempre di più e sempre più velocemente di interventi strutturali nell’economia reale che possano aiutare la crescita. La
domanda che si aggira a questo punto sui mercati, è se siamo
giunti alla stagnazione secolare per l’economia globale. Dopotutto, anche negli Usa, gli ultimi dati sulla produttività ci
dicono che questa è al di sotto dei suoi valori storici.
PESSIMISMO DI MANIERA -Non bisogna tuttavia, farsi
prendere da un pessimismo di maniera che rischia di complicare ancora di più la situazione. Anzitutto, le ultime statistiche dell’ONU ci dicono che oggi la sfida alla povertà
assoluta sta facendo passi da gigante. Dal 1990 al 2011 il numero delle persone povere che vivono nel mondo con meno di
us$ 1,25 al giorno è crollato da oltre un miliardo e duecento
cinquanta milioni di persone a 250 milioni. Il numero dei
poveri assoluti , nonostante l’incremento demografico, è sceso dal 43% al 15% della popolazione mondiale. In questo
contesto la globalizzazione, ci piaccia o no, ha consentito
l’emersione dalla povertà di Paesi come la Cina e l’India con
le loro enormi masse. Molti più Paesi sono oggi entrati nel
mercato globale delle merci e della finanza non solo in Asia,
ma anche in Africa e Sudamerica. Certo anche in questi
Paesi come i BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) si sente oggi
la minore tensione della crescita complessiva. Ma non bisogna nemmeno sottovalutare gli enormi progressi tecnologici che stanno avvenendo sotto i nostri occhi. Il mondo
della robotica, con la creazione di macchine con robot, quello
delle biotecnologie con le scoperte di una nuova dimensione
delle applicazioni mediche e scientifiche (dalle nanostrutture
al carbonio, a quello sulle nuove batterie li-ion, alle applicazione del genoma umano) e quello dei computer con le loro
più potenti velocità e con i loro nuovi programmi, si stanno
diffondendo sempre di più. La produzione di massa e la commercializzazione di queste invenzioni chiede ovviamente
tempo, come è successo in passato nella precedente rivoluzione industriale dalle macchine a vapore, al motore diesel ed
alla elettricità. Ciò significa che dovrà esserci nel tempo un
più grande spostamento della produzione dal settore manifatturiero puro, a quello dei servizi più incline alla ricezione
del progresso tecnologico. E quindi, abbiamo bisogno per
sostenere questo processo, di maggiori spese per la ricerca
scientifica e di maggiore riqualificazione per tutto il lavoro
generico e manufatturiero con nuove infrastrutture per il
nuovo mondo. E’ in questa cornice che i richiami alla modifica delle nostre condizioni strutturali dell’offerta, dal mondo del lavoro, a quello della giustizia, a quello della efficienza
dei servizi pubblici e dell’amministrazione dello Stato, sono
necessari se vogliamo andare incontro al futuro. Questo non
può essere lasciato solo nelle mani dei banchieri centrali.
RASSEGNASTAMPA
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Primo piano
Giovedì 13 novembre 2014
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POLITICA
Tra tensioni sullo Sblocca Italia e schermaglie iniziali
sul rimpasto di giunta regionale, vince l’attendismo
Il Pd rinvia ancora
le scelte difficili
Non arriva la convocazione ai 100 delegati
e l’Assemblea salta: ora si parla del 30 novembre
di SALVATORE SANTORO
POTENZA - Altro che accordo raggiunto all’interno
del Partito democratico: spostata ancora la data della riunione dell’assemblea regionale del Partito democratico. Quella riunione attesa da mesi e che deve mettere la parola fine alla fase post congressuale.
Riunione che oramai viene in pratica rinviata di settimana in settimana.
Il resoconto cronologico: prima è circolata la data
di domenica 9 novembre. Poi dal Pd hanno fatto sapere che non c’era stato nessun rinvio perchè la data
non era stata ufficializzata. Ma con le solite rassicurazioni che la volta buona sarebbe stata domenica
prossima (e cioè il 16 novembre). Poi di nuovo imbarazzo. E convocazione che continua a non arrivare
ai 100 delegati eletti all’ultimo congresso e che
aspettano di poter finalmente essere convocati per
svolgere il proprio ruolo di dirigenti politici.
Ma il massimo che si ottiene cercando notizie
“Non è stata fatta nessuna convocazione. Nessuna
data è stata decisa”.
Ed è diventato in pratica il gioco delle previsione.
Esponenti di spicco del partito ora parlano del 30
novembre. O comunque entro la fine del mese. Di
certo prima o poi questa riunione dei vertici del partito si dovrà fare. Piaccia o non piaccia. Perchè i vertici del Partito democratico di Basilicata restano
monchi: non è stato designato ancora il presidente
regionale (si continua a parlare di Braia ma anche
di Margiotta o Locantore) e non è stata composta la
segreteria del partito. Insomma c’è Antonio Luongo come uomo solo al comando e poco più.
Chiaro che Luongo non è isolato e continua a tessere la tela insieme agli altri big del Pd. Lo fa informalmente evidentemente. E che questo sia il metodo preferito dell’ex parlamentare diessino non ci sono dubbi. Ma non c’è di certo accordo. Se ci fosse, la
riunione sarebbe stata già svolta da un pezzo.
Due i punti delicati su cui il Pd riflette e su cui ancora non è stata trovata la quadratura. Il primo è la
questione dell’impugnativa o no all’artioclo 38 dello
Sblocca Italia. Marcello Pittella e Roberto Speranza
sono usciti allo scoperto lunedì scorso e hanno detto
a chiare lettere che le modifiche ottenute in sede di
approvazione del decreto hanno soddisfatto le
preoccupazioni e quindi eliminato i punti a sfavore
della Basilicata. Con loro c’è la stragrande maggioranza del Pd. Tutti, in pratica, escluso Piero Lacorazza e i 17 delegati (su 100) eletti al congresso dal’area Paradiso. Loro erano già pronti a presentare
una mozione a favore dell’impugnativa nell’assemblea del 16. Che però non si farà più. Immaginabile
che questo possa alzare ancora più la febbre tra i civatiani di Paradiso e Lacorazza.
Ma questo è solo una parte del problema. E se non
ci fossero anche le proteste in piazza di questi giorni
sarebbe un nodo facile da risolvere: si vota in assemblea e decide la maggioranza. Punto.
C’è però anche tutta la partita sugli assetti politici
interni ed esterni al Pd in materia di rimpasto di
giunta regionale. Lo schema Folino è già stato anticipato: Pittella mette mano alla sua squadra di assessori nominando Vincenzo Santochirico e Luca
Braia in giunta e consentendo così il via libera a Salvatore Adduce per la corsa alla poltrona bis del sindaco di Matera. Ma si tratta di uno schema. Non dell’accordo definitivo.
Intanto sono iniziati anche i colloqui tra i partiti
minori del centrosinistra lucano. E si parla di due o
tre assessori in quota Pd (magari con il terzo nominato a scelta tra Centro democratico e Realtà Italia)
e il quarto socialista. Fosse così però, la riunione domenica non sarebbe stata rinviata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sopra Folino e Luongo. A sinistra un vertice della
maggioranza di centrosinistra
Continua l’esame dello Statuto in Commissione
Passi avanti sulle norme
ma rimane il nodo politico
POTENZA - E’ ripreso alla Regione l’approfondimento sulla bozza del nuovo
Statuto regionale. Come è noto se ne sta
occupando la Prima Commissione consiliare presieduta dal consigliere regionale Vito Santarsiero.
I lavori consiliari sulle nuove regole
dell’ente Regione sono ripresi ieri con
l’esame delle procedure di programmazione con la previsione (su proposta di
Perrino del M5s) «che i documenti di
programmazione, prima della loro adozione, vengano resi pubblici attraverso
il sito istituzionale dell'ente e la rete internet al fine di permettere ai cittadini di
partecipare e concorrere alla loro definizione».
Sempre durante la riunione delle
Commissione è stato ribadito - secondo
la nota ufficiale della Regione - «il principio di separazione tra l'indirizzo politico e la gestione, che comporta la responsabilità dei dirigenti. La legge assicura
l'imparzialità e il buon andamento nell'organizzazione degli uffici. Le funzioni pubbliche sono svolte nel rispetto dei
criteri di economicità, di efficacia, di
pubblicità e di trasparenza».
Secondo quanto stabilito nella proposta di nuovo Statuto «la Regione sostiene e promuove l'utilizzo delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione. Per l'esercizio delle funzioni amministrative la Regione può istituire con
legge le agenzie, le aziende, gli enti e le
società». «La Regione inoltre - si legge
sempre nella nota regionale - per il con-
Il Consiglio regionale di Basilicata
seguimento di obiettivi comuni può promuovere intese con gli enti locali e, nelle
materie di competenza regionale sulla
base dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione (previsti dal
Titolo V della Costituzione e richiamati
in questo contesto su proposta del presidente Santarsiero) provvede al conferimento delle funzioni amministrative
agli enti locali». Questo il commento di
Santarsiero: «La Commissione ha esaminato ormai i due terzi dell'articolato
del nuovo Statuto, e ci sono le condizioni
per chiudere il lavoro entro l'anno».
Ad ogni modo non è ancora stato affrontato il tema più delicato dal punto di
vista politico che c’è sul tavolo: decidere
se una volta nominati assessori, i consiglieri regionali decadano dal ruolo in
Consiglio a favore dei primi non eletti
oppure no. Ed è un nodo complesso.
EUROPA
Pittella a Juncker
«azioni serie contro
i paradisi fiscali»
«LA credibilità delle istituzioni
europee è in gioco. Chiediamo
al presidente Juncker di adottare misure concrete immediate per regolare definitivamente
gli accordi fiscali e il dumping
per arrivare a una piena armonizzazione delle politiche fiscali tra gli Stati membri».
Lo ha detto il presidente del
gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo,
Gianni Pittella, dopo l’intervento del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker,
sull'evasione fiscale e il tax ruling.
«Prima di tutto - continua
Gianni Pittella - chiediamo a
Juncker e alla sua Commissione di adottare una definizione
chiara e criteri comuni per
identificare i paradisi fiscali».
«Inoltre - ha sottolineato il capogruppo europeo - la Commissione e gli Stati membri "dovrebbero astenersi dal concedere finanziamenti europei alle
imprese che violano le regole fiscali».
«Le tasse - conclude Gianni
Pittella, dovrebbero essere pagate nel paese in cui sono realizzati i profitti. Questo è quello
che ci aspettiamo da parte della
Commissione e ciò che chiediamo».
RASSEGNASTAMPA
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Primo piano
Giovedì 13 novembre 2014
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Previsti 9 milioni da parte della Regione sui fondi Ue 2014 - 2020
Aeroporto di Pontecagnano
decolla subito la polemica
POTENZA - La Regione Basilicata va avanti con l’impegno
sull’aeroporto di Pontecagnano
Salerno. Fissati i paletti dalla
giunta regionale che ha approvato lo schema di un protocollo
d’intesa.
Il prossimo passaggio è la firma dell’accordo che il presidente della Regione Marcello Pittella firmerà con i rappresentati
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Regione
Campania e del Consorzio dell’aeroporto di Pontecagnano Salerno. Emersi anche alcuni
dettagli dell’operazione: confermato l’acquisto di azioni del consorzio pari a 20 mila euro come
già previsto nell’Assestamento
di bilancio regionale approvato
dal Consiglio lo scorso agosto.
E’ già polemica però. Non per i
20 mila euro, ma per le parole
che il dirigente generale del Dipartimento Programmazione e
Finanze della Regione, Elio
Manti ha rilasciato nell’audizione della Terza Commissione
consiliare. Manti illustrando il
progetto ha spiegato che è previsto un finanziamento di 23 milioni della Regione Campania ed
un finanziamento di 9 milioni di
euro della Regione Basilicata,
«a valere sul programma dei
fondi europei 2014 - 2020 e
quindi da confermare dopo la
definizione dell’accordo con l’Unione europea».
La questione però ha già scatenato reazioni e polemiche. I
primi a reagire sono stati gli
esponenti di Sinistra ecologia
e libertà del Materano che difendendo la “Pista
Mattei” di Pisticci
hanno dichiarato:
«Ci sarebbe da cominciare a pensare
che il governo regionale sia particolarmente impegnato ad un disinteresse programmato
circa il presente e il
futuro delle nostre
comunità. La notizia in cui si annuncia, da parte della
Regione Basilicata, la sottoscrizione di quote del Consorzio aeroporto di Salerno Pontecagnano per 9 milioni di euro appare
come un vero e proprio schiaffo
in faccia non solo alle difficoltà
finanziarie denunciate dalla
stessa Regione, ma anche a
quante e quanti in queste ultime
settimane (primo fra questi il
Comune di Pisticci) hanno sollecitato lo stesso ente regionale a
potenziare e candidare ad “aeroporto regionale” l’aviosuperficie Mattei di Pisticci».
Sulla stessa linea anche il commento della consigliera provinciale
di Matera di Centro democratico,
Rossana Florio:
«L’accelerazione
impressa alla sottoscrizione di quote del Consorzio
aeroporto di Salerno da parte della
Giunta regionale non tiene conto della posizione espressa da
numerosi Comuni del Metapontino a sostegno della proposta
del comune di Pisticci che ha
Per Florio
di Centro democratico
e Sel si tratta
di uno schiaffo
agli accordi già assunti
con la Pista Mattei di Pisticci
Rosa di Fratelli d’Italia
parla di lucani presi in giro e di
consiglio regionale «esautorato dei propri
poteri. Pittella
già aveva deciso»
Un’immagine dell’aeroporto di Pontecagnano Salerno
nuovamente chiesto alla Regio- nivano nell’aeroporto campano.
ne il potenziamento e la candi- Già il 3 luglio, la Regione aveva
datura ad aeroporto regionale inviato una comunicazione al
dell’aviosuperficie Mattei di Pi- Ministero delle Infrastrutture e
sticci Scalo e di conseguenza lo dei Trasporti per candidare il
snellimento dell’iter procedura- ‘Progetto aeroporto di Salerno
le».
Pontecagnano” a valere sulle riLa Florio aggiunge: «Dare il sorse Pon Infrastrutture e Reti
via libera al fi2014 - 2020
nanziamento di
per un impor9 milioni di euro
to di milioni di
che la Regione
euro».
Basilicata prePer il consinota dai fondi
gliere regionacomunitari inolle di Fratelli
tre disattende
d’Italia quindi,
quanto disposto
è stato «preso
dalla legge rein giro il Congionale di Assesiglio e presi
stamento di biin giro i lucalancio sulla conni». Rosa quintemporaneità
di si appella al
dei
provvedipresidente del
menti da approconsiglio revare per dotare
gionale, Piero
la Basilicata di
Lacorazza afun sistema aefinchè «interreoportuale
venga a ristaintegrato
a Sopra Florio (Cd) sotto Rosa (FdI)
bilire l’equiliservizio
del
brio tra le istiterritorio retuzioni regiogionale. Non è
nali con l’unigiustificabile
co fine di evipertanto la “pitare che il
sta preferenConsiglio venziale”
scelta
ga
ridotto,
per l’aeroporto
dalle
scelte
di Salerno».
autoritarie
Si iscrive aldel governala polemica antore, ad un orche il consigano privo di
gliere regionapoteri decisiole di Fratelli
nali».
d’Italia. GianQuesto per
ni Rosa: «Era
le polemiche.
già tutto deciMa c’è dell’also. Pittella avetro in termini
va già deciso
di dettagli sul
tutto ben priprotocollo apma che la norma spuntasse nel- provato dalla giunta. Dall’uffil’assestamento di bilancio. Era cio comunicazione della Regioagosto, avevamo chiesto spiega- ne hanno infatti spiegato che
zioni sui 20 mila euro di investi- «la sottoscrizione di quote del
menti nell’aeroporto campano. Consorzio Aeroporto di Salerno
Avevamo chiesto approfondi- Pontecagnano da parte della Rementi. In fondo Pontecagnano gione Basilicata non comportenon Capodichino. Anzi è in defi- rà la possibilità che la Regione
cit e ha un’utenza che non rag- debba farsi carico delle perdite
giunge un paio di centinaia di accumulate dall’attuale gestiopasseggeri a settimana. Il go- ne del Consorzio. Lo stesso è obvernatore ci aveva risposto che bligato ad azzerare le perdite,
quei 20 mila euro servivano solo prima di ricostituire il capitale
ad aprire, diciamo così, il discor- sociale e prima dell’ingresso
so. Discorso che sarebbe stato della Regione Basilicata e della
approfondito insieme al Consi- Regione Campania nella compaglio ed alle Commissioni». E Ro- gine societaria. La Regione Basa aggiunge: «Ora scopriamo, silicata sarà inoltre esentata dal
invece, che quei 20 mila euro dover sostenere eventuali disanon erano i primi soldi sottratti vanzi futuri».
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ad infrastrutture lucane che fi-
7
BREVI
Latronico (FI) su rischio
chiusura Corte
d’Appello di Potenza
UN’interrogazione a risposta scritta è stata presentata al Ministro della Giustizia dal
deputato lucano di Forza Italia, Cosimo
Latronico, in merito al rischio chiusura della Corte d’Appello di Potenza. «Una simile
scelta - scrive il parlamentare rivolgendosi
al Guardasigilli - comporterebbe in Basilicata lo smembramento di altri uffici giudiziari come Procura generale, Tribunale di
sorveglianza, Tribunale e Procura minorenni, Procura distrettuale antimafia, Tribunale del riesame, con gravi ricadute sul
piano della legalità e sui costi economici a
danno dei cittadini e degli operatori della
giustizia. Ma non solo, la riduzione dell’efficienza del sistema giudiziario nel distretto di Potenza comporterebbe la riduzione
delle forze dell’ordine e una minore difesa
del territorio e pericolose ingerenze della
criminalità presente nei territori circostanti».
Barozzino (Sel):
«Lotta di classe
non è mai terminata»
«La lotta di classe non è mai terminata, solo che adesso è al contrario: è stata sferrata, con un attacco senza precedenti, dai
poteri forti e dai padroni nei confronti del
mondo del lavoro. E la politica, che dovrebbe difendere i lavoratori e colmare il
gap tra lavoratori e poteri forti, prende tempo e intanto resta inerme». Lo ha detto in
Aula il senatore Giovanni Barozzino di Sel
che ha aggiunto: «Il problema è che i lavoratori non possono più permettersi di
aspettare. Se si vogliono davvero difendere gli operai delle acciaierie di Terni e i lavoratori degli altri 160 tavoli aperti, il Governo deve subito cambiare rotta con un
serio Piano industriale, invece si continuano ad usare i soliti mezzucci, compresi
quelli contenuti nel jobs act, i soliti trucchetti dell'Ottocento, volti a smantellare le
tutele dei lavoratori. Si vuol far credere ai
cittadini che togliere i diritti equivale a
creare nuovi posti di lavoro: un assioma
che non regge».
III Commissione:
Definiti i termini per
il sostegno alla locazione
LICENZIATO a maggioranza ieri in Terza
commissione consiliare della Regionel’atto che definisce i requisiti per l’accesso ai
contributi del Fondo nazionale per il sostegno alla locazione relativo al 2014. Avviata poi la discussione su due proposte di
legge in materia di tutela del territorio. La
prima “Tutela governo ed uso del territorio” d’iniziativa del consigliere Mollica
(Udc), la seconda, “Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico”, d’iniziativa dei consiglieri Robortella (Pd) e
Pietrantuono (Psi).
Lunedì conferenza
Galante e Pietrantuono
su “reddito minimo”
SARANNO presentate alla stampa lunedì
prossimo alle ore 10 presso la Sala “A” del
Consiglio regionale le 2 proposte di legge
avanzate dai consiglieri regionali Paolo
Galante (RI) e Francesco Pietrantuono
(Psi) relativamente alle nuove “Norme sul
riordino ed il rilancio del settore forestale
regionale” e al “Reddito minimo di inserimento. Misure in favore dell’occupazione
e del rilancio dell’economia”. Alla conferenza stampa prenderanno parte anche i
consiglieri Bradascio e Cifarelli.
RASSEGNASTAMPA
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Primo piano
Giovedì 13 novembre 2014
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PETROLIO
Gli allievi degli istituti potentini non mollano
e continuano a chiedere di impugnare il decreto
L’Arpab rassicura
gli studenti
Continua il pressing dei giovani sull’articolo 38
Oltre un migliaio davanti l’agenzia ambientale
di GIOVANNI ROSA
perato dell’ente accompagnato da alcuni dirigenti della struttura - Katarzyna Pilat e Bruno Bove HANNO ribadito il concetto: impugnare l’articolo che hanno risposto alle questioni più scottanti
38 dello “Sblocca Italia”. E dopo aver fatto visita al che attanagliano il sistema dei servizi in Basilicagovernatore nella giornata di martedì, ieri oltre ta: i dati del progetto Pertusillo, la qualità delle acun migliaio di studenti hanno voluto portare sot- que, la bonifica dei siti Sin di Val Basento e Tito, le
to l’Arpab, tutto il loro disagio. Gli studenti hanno estrazioni petrolifere in Val d’Agri e le preoccuparipreso “l’assedio” continuandolo sotto gli uffici zioni sulle possibili relazioni tra ambiente e saludell’Agenzia regionale per l’ambiente. Un corteo te.
pacifico che ha creato solo qualche problema di
Oltre agli studenti erano presenti qualche rapcircolazione in particolare per quelli che sovente presentante delle associazioni ambientaliste, imusano viale dell’Unicef.
prenditori, ma anche alcuni docenti che hanno
E a chi pensava che la replica di ieri, sarebbe sta- voluto restare al fianco degli studenti in questi
ta un flop si è dovuto ricredere. Il “corteo” ha “te- giorni di contestazione.
nuto” nonostante la distanza e così viale della FiE dopo circa un’ora di risposte il direttore
sica è stata invasa dall’orda degli studenti che non Schiassi ha invitato tutti ad andare nell’Agenzia
hanno lesinato critiche e
ma anche ad assistere all’oslogan al presidente della
perato dei tanti tecnici impeRegione Marcello Pittella.
gnati quotidianamente sul
«Noi aspettiamo le deciterritorio della regione.
sioni della Regione - ha
Infine sono stati assunti alspiegato uno dei responsacuni impegni di responsabibili della manifestazione,
lità reciproca che ha come
Pietro De Angelis - sopratobiettivo quello di informare
tutto dopo l’incontro di ieri
non solo gli studenti, ma tutcon il governatore Marcello
te i cittadini sensibili ai temi
Pittella: ci aspettiamo che il
ambientali.
decreto venga discusso già
«Entro dieci giorni - ha detnella prossima seduta del
to il direttore Schiassi - sarà
Consiglio regionale, o la noreso disponibile, sul sito ististra protesta proseguirà a
tuzionale, il report sulle dioltranza». Il corteo, una vol- La manifestazione nei pressi dell’Arpab
verse attività svolte sul Perta arrivato sotto gli uffici, è
tusillo, da illustrare evenstato accolto da una delegazione dell’agenzia con tualmente anche al mondo scolastico, nelle prosa capo il direttore Aldo Schiassi. Il responsabile sime settimane, grazie ad un accordo col provvedell’Arpab regionale, nonostante qualcuno gli ditorato agli studi e l’aggiornamento del sito isticonsigliasse di attendere l’arrivo degli studenti tuzionale per una fruizione più facile dei dati e dei
all’interno del perimetro dell’agenzia è voluto report».
uscire mettendoci la faccia, rispondendo alle diInsomma Schiassi apre le porte dell’Arpab (a dir
verse domande poste dai ragazzi.
la verità lo aveva già fatto per una delegazione di
Schiassi, ricordando la funzione dell’Agenzia studenti qualche settimana fa). Un gesto apprezRegionale per la Protezione dell’Ambiente di Ba- zato. Ai fischi con cui è stato accolto, hanno fatto
silicata, quale «laboratorio pubblico di diagnosti- da contraltare gli applausi che gli studenti gli
ca e monitoraggio ambientale», ha illustrato l’o- hanno tributato alla fine dell’incontro.
Polemiche sui social. Le proteste di Sel e del Movimento 5 Stelle
Servizio del Tgr indigesto per molti
HA creato un vero e proprio putiferio. Il servizio
del Tgr delle 14 di ieri sulla manifestazione degli
studenti, non è andato giù a molti. Su Facebook
si è scatenato una vera e propria crociata contro
la giornalista “rea” di aver fatto alcune domande
che avrebbero messo in ridicolo gli studenti. Domande a cui molti studenti non hanno saputo rispondere. Duro il Movimento 5 Stelle di Potenza
che in una nota ufficiale ha definito: «Una situazione sgradevole» ha detto Giannizzari che ha
aggiunto: «le polemiche, scaturite dal servizio,
riguardano le domande poste dalla giornalista ai
giovani studenti considerate troppo tecniche rispetto al tema che i ragazzi hanno voluto portare
in piazza insieme agli organizzatori. Rischia di
sviare dal tema e di rendere “ingiustizia” sulla
preparazione di chi la manifestazione l'ha organizzata. Tutte persone che del tema si occupano
da tempo con impegno e costanza». Sul servizio
“incriminato”, Sinistra ecologica e libertà sostiene che: «c’è una sottile linea d'ombra che separa
una rigorosa inchiesta sociologica dal tentativo
di delegittimazione di una protesta che forse comincia a spaventare, al di là del sapere che l’attraversa». La bacheca Facebook della giornalista
Cinzia Grenci è stata invasa da post di protesta.
Tra i vari post quello di Nicola Abbiuso del Comitato diritto alla Salute di Lavello: «mi sarebbe piaciuto - ha scritto - ascoltare le domande che sono
state sottoposte al direttore dell'Arpab Schiassi e
le sue risposte (visto che era li con un megafono
in mano e a fianco a lui c'era il responsabile dei
monitoraggi). Ma di questo nel servizio non c'è
traccia». Molti comunque hanno difeso il servizio e la giornalista. Come Luigi Scaglione che ha
scritto: «In fondo il servizio è l'altra faccia della
medaglia. Ieri, per esempio, è stato intervistato
un ex 5 stelle mi sembra, che guidava la protesta
degli studenti pur avendo un’età da adulto. Allora meglio i ragazzi che scendono in piazza senza
sapere perfettamente perché di chi fa il maestro
senza averne i titoli. Sul piano giornalistico, basta dire che in Italia ci sono 60 milioni di allenatori della Nazionale».
Gli studenti sulla Fondovalle di Potenza (FOTO MATTIACCI)
La “lezione”
del direttore
UNO SCHIASSI che non ti cittadini. L'obiettivo – ha contiaspetti. Ieri mattina il direttore nuato – è quello di mettere sotdell’Agenzia dell’ambiente re- to controllo e a migliorare l'atgionale non ha avuto remore e tività ambientale di questa retimori e insieme ai tecnici del- gione. I dati sono pubblicati sul
l'istituto, è uscito fuori dai suoi nostro sito». Gli studenti hanuffici per rispondere alle do- no incalzato. La qualità dell’acmande dequa
del
gli studenPertusillo
ti. E dopo
è stata al
un primo
centro di
momento
buona parin cui non è
te dell'inriuscito a
contro. I
esprimersi
tecnici co(qualcuno
me il dirigli ha grigente Bove
dato cone la dottotro: “Vergoressa Pilat
gna”), ha
hanno
poi, con paspiegato il
zienza
processo
snocciolato
chimico
dati e situache ha porzioni.
Ha
tato negli
cominciatoanni scortra i fischi,
si alla forha
finito
mazione
con gli ap- Il direttore Schiassi mentre parla agli studenti
delle
alplausi dei
ghe e la
pochi stusuccessidenti rimasti ad ascoltarlo. va moria di pesci. «Non difen«Siamo a vostra disposizione. diamo gli interessi di nessuno,
E' aperta tutti i giorni e voi po- - ha voluto ribadire Schiassi tete venire quando volete». E ma di tutti, compresi voi. Siaha continuato: «Arpa è un'a- mo persone oneste e perbene
genzia regionale che monitora che fa il proprio lavoro. Sono
le matrici ambientali. Esegue, qui a organizzare una macchiin poche parole, esami ambien- na che aveva dei problemi, ma
tali nella maniera più traspa- che adesso stiamo cercando di
rente, virtuosa e certificata migliorare».
rendendoli accessibili a tutti i
g. r.
RASSEGNASTAMPA
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Primo piano
Giovedì 13 novembre 2014
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9
L’INTERVENTO
Il rapporto Boshma
e lo “Sblocca Italia”
di NICOLA BISCEGLIA
segue dalla prima
LA POLEMICA Caso Atr di Acerra, la replica del numero uno dell’ente
Aldo Schiassi: «Questa falsità
sarà perseguita in sede giudiziaria»
«IO STO alla camorra come il diavolo con l’acqua
santa».
Ha respinto con forza
ogni addebito annunciando che «la falsità sarà perseguita in sede giudiziaria».
Al centro della questione la “denuncia” di Gianni
Rosa di “Fratelli d’Italia”
(da una notizia battuta dal
sito Basilicata 24) nel quale venivano evidenziati dei
dubbi circa l’affidamento
di un appalto a un’azienda
di Acerra che sarebbe stata al centro di scandali
ambientali. Il consigliere
regionale aveva fatto sapere di aver presentato
un’interrogazione. «Curioso - scrive Rosa in un Un’altra immagine degli studenti nei pressi dell’Agenzia
comunicato - che il nuovo dirigente si hanno portato all’affidamento della
affidi a un’impresa proveniente pro- gara del servizio di manutenzione rete
prio da quelle zone. Così com’è curioso piezometrica in Val Basento. Le proceche da quando si è insediato il nuovo dure svolte dal gruppo “Patrimonio e
direttore, negli uffici dell’Arpab, si ag- Approvvigionamenti” dell’Agenzia
giri l’avvocato Antonio Bruno che scaturiscono - ha detto - da due motisvolge, ci dicono, funzioni di segreta- vi.
Il primo «è dovuto alla presenza di
rio particolare di Schiassi e di direttore amministrativo ma senza alcun un albo fornitori scaduto e non conforcontratto di collaborazione. Anche per me alle nuove regole di gara pubblica,
vederci chiaro su questa presenza ‘fi- tra l’altro più volte richiesto dall’Uffiduciaria’ abbiamo chiesto spiegazioni cio competente alla vecchia direzione.
Il secondo dall’urgenza che imponeva
alla Giunta».
La risposta è arrivata nella mattina- di individuare il contraente nel più
ta di ieri e senza peli sulla lingua e da- breve tempo possibile, anche al fine di
vanti a studenti che non gli hanno le- evitare che la Regione Basilicata fosse
mosinato fischi e una buona dose di inadempiente con i termini imposti
“Vergogna, vergogna”, il direttore dal crono-programma predisposto
Schiassi ha spiegato i passaggi che dall’Ispra per la caratterizzazione e
successiva bonifica dei siti
di interesse Nazionale, tra
cui anche la Val Basento».
«La procedura di cottimo
fiduciario prescelta per
l’individuazione del contraente al quale affidare
l’incarico di ripristino e
spurgo dei piezometri è
scaturita anche da un confronto con la Regione che,
in quella fase, si opponeva
– dati i tempi ristretti – ad
un bando aperto». E’ utile
sottolineare che all’atto
del mio insediamento
presso l’agenzia l’ufficio
approvvigionamenti era
stato sostanzialmente privato di personale, tant’è
che il sottoscritto ha ritenuto, nell’immediatezza,
di riattivare ed riorganizzare – preliminarmente all’espletamento della procedura di gara – l’ufficio competente ed a motivare i dipendenti che avevano lasciato l’agenzia.
Pertanto le procedure attivate si sono
confrontate ai principi virtuosi di efficienza e trasparenza nel pieno rispetto
della legge». In ultima istanza, il direttore ha precisato che «l’ulteriore verifica dei requisiti generali in capo ai
soggetti muniti di rappresentanza
dell’Atr, legale rappresentante e socio
di maggioranza, effettuata da parte
degli uffici presso il casellario giudiziale del tribunale di Potenza si è conclusa favorevolmente, evidenziato
l’insussistenza di elementi ostativi all’affidamento del servizio di spurgo e
ripristino dei piezometri».
giorno fa del direttore mi ha dato uno spunto per
mettere nero su bianco alcune riflessioni che stavo
facendo già da qualche tempo. Parto dal presupposto che dire “no” e basta non sia la strada da percorrere, non mi è mai piaciuto come atteggiamento e non è quello di cui la nostra regione ha bisogno. Per cui faccio riferimento al rapporto Boshma, commissionato dalla regione per tracciare
la strada dello sviluppo regionale nel periodo
2014-2020. Questo rapporto (al quale hanno collaborato gli esperti internazionali Ron Boschma,
Riccardo Crescenzi, Ana Maria Esteves, Marco
Percoco, Lisa de Propris e Mara Thiene) analizza
quattro pilastri principali su cui basare lo sviluppo regionale e mi voglio soffermare sul secondo:
ambiente, turismo e prodotti agricoli ed sul terzo:
energia. Per quanto concerne il secondo pilastro,
copio e incollo dal documento che è disponibile
online: “è importante valorizzare gli asset naturali e culturali della regione in quanto possono creare esperienze uniche che attraggono i visitatori
nella regione e producono un effetto moltiplicatore tra i settori simili. Questo significa capire i punti di forza e i punti di debolezza degli asset naturali
e culturali e sviluppare una gestione intelligente e
sostenibile delle risorse naturali e culturali a disposizione”. Va da sé che quando si parla di asset
naturali non si fa riferimento a pozzi di estrazione
petrolifera e per esperienze uniche che attraggono i visitatori, non si pensa alle visite guidate sulle
trivelle. Gli esperti danno anche alcuni suggerimenti sulle politiche da mettere in campo: “Le industrie culturali possono essere i motori dell’innovazione: Matera è un ottimo esempio di come gli
investimenti pubblici siano stati finalizzati alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.
Per sfruttare ancora meglio i benefici sostanziali
generati dal restauro di edifici/siti i progetti devono mirare a sviluppare attività economiche relative alla cultura, all’arte e all’intrattenimento”. Ah,
il rapporto è datato inizio 2013, Matera2019 era
più simile ad un miraggio che ad una speranza.
L’agricoltura fa parte del secondo pilastro ed i
suggerimenti sono quelli di valorizzare le specificità del territorio e trovare il modo affinché diventino il volano per l’economia del settore, indubbiamente da rilanciare. Tutto questo può andare d’accordo con la trivellazione selvaggia (si parla di un
63% del territorio)? Forse no.
Per quanto riguarda il terzo pilastro, l’energia,
il paragrafo 5.1. titola: “Aumentare la produzione
di energia da fonti rinnovabili e ridurre il consumo energetico da fonti non rinnovabili”. Ecco, appunto. Ed i consigli degli esperti vanno in questa
direzione “sarebbe interessante concentrarsi anche sull’energia eolica e idroelettrica e considerare le fonti di energia alternative come le biomasse… e l’energia delle biomasse sta diventando sempre più importante così come afferma la DG Energia, che sulla base di un paragone di 25 su 27 Piani
di Azione Nazionali di Energia Rinnovabile (PANER) a livello europeo ha constatato che entro il
2020 circa 130 Mtoe di energia primaria sarà prodotta dalle biomasse, di cui il 60% sarà ottenuto
dalle foreste (Langue, 2011)”.
Al paragrafo 5.2. “Aumentare i benefici derivanti dall’estrazione energetica per la regione Basilicata e ridurre gli impatti negativi” si legge:
“Per aumentare i benefici derivanti dall’estrazione
petrolifera e di gas l’attenzione viene focalizzate
su tre aree (i) contenuto locale delle attività di
estrazione del gas e del petrolio; (ii) le royalty attraverso una pianificazione collaborativa; e (iii)
una migliore gestione democratica delle royalty.
Inoltre (iv), occorre valutare e minimizzare l’impatto sull’ambiente dell’attività di estrazione petrolifera e del gas attraverso una pianificazione
strategica”. Tutto questo cozza con la situazione
attuale, dove il sito web dell’osservatorio Val D’Agri è in aggiornamento da sempre e quando si
chiedono informazioni a riguardo non si ricevono
risposte ne alle mail ne alle telefonate. E allora va
bene il dialogo politico, va bene i monitoraggi e va
bene la cittadinanza attiva, di cui sono convinto
sostenitore, ma capiamo se vogliamo la regione
prospettata dalla cartina (presa dal sito web del
Ministero dello Sviluppo Economico) o se vogliamo provare a trovare un’alternativa valida ed economicamente vantaggiosa, considerando che
quello in Val D’Agri è già ad oggi il giacimento più
grande d’Europa.
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Primo piano
PETROLIO
Giovedì 13 novembre 2014
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Viggiano annuncia un ricorso contro l’articolo 38
per mantenere le competenze in materia urbanistica
Sblocca Italia, la Val d’Agri impugna
Legali già al lavoro, anche Grumento Nova, Sarconi e Spinoso deliberano contro
di ANGELA PEPE
VIGGIANO - Un terza
strada contro lo Sblocca
Italia. L’ha illustrata il
Sindaco di Viggiano,
Amedeo Cicala nel corso
dell’incontro-confronto
dal tema “Blocca lo sblocca
Italia” organizzato dalle
associazioni ambientaliste la Ola, Laboratorio per
Viggiano, WWF Basilicata, Onda Rosa e Libera Basilicata.
In una sala gremita di
cittadini e rappresentanti
istituzionali,
l’amministratore della capitale del
petrolio ha prospettato la
possibilità di un ricorso
contro il comma 2 dell’articolo 38 che andrebbe a ledere i territori comunali
con la variazione automatica degli assetti urbanistici in seguito alla con- dell’attività estrattiva» alcessione di nuove autoriz- la presenza anche del prezazioni per l’esplorazione sidente del consiglio ree l’estrazione di petrolio e gionale, Piero Lacorazza.
gas. Espropriando le comAd introdurre i lavori è
petenze in materia finora stato il responsabile di Lariconosciute alle ammini- boratorio per Viggiano
strazioni comunali.
Giambattista Mele.
Appoggiato da altri pri«E’ un momento delicami cittadini valligiani, Ci- to - ha commentato Melecala ha dato mandato già a dove si discute per il futudue legali per valutare la ro di questa regione e amcosa. Durante l’intervento ministratori e cittadini deil sindaco ha spiegato che vono andare insieme. Con
deliberare contro lo Sbloc- lo Sblocca Italia i territori
ca Italia «è solo una solle- hanno sempre meno voce
citazione ma non serve a in capitolo».
niente ed è per questo che
Da parte del presidente
il Comune non lo ancora del Wwf, Vito Mazzilli, è
fatto».
arrivato l’ennesimo appelSullo delo al presicreto appedente PittelZONE FRANCHE
na converla «affinché
tito in legsi opponga
ge ha eviin modo dedenziato
cisivo e invache
sono
lidi l’articolo
tante le per- “LE ZONE franche come poli- 38 che cozza
plessità ma tica di sviluppo del mezzogior- palesemente
la cosa peg- no” è il tema di un convegno di con il titolo V
giore è che studi organizzato a Roma della Costiè mancata presso il Ministero degli affari tuzione che
la condivi- regionali, per domani, ed al attualmente
quale parteciperà anche l’assione.
c’è e dobbiaPer il pri- sessore regionale Aldo Berlin- mo farlo vamo cittadi- guer. L’iniziativa è stata voluta lere».
no «è grave dal Laboratorio Democratico.
Due le riche si vo- Parteciperanno anche l’as- chieste della
sessore all’Industria della Regliono
responsabile
gione Sardegna, l’avvocato
prendere
del
movidelle deci- Filippo Quattrocchi della fon- mento Onda
sioni solo dazione Uckmar, il professor rosa, Camda
Roma Francesco Russo dell’Univer- milla Nigro:
che vedono sità mediterranea di Reggio che «le paroil territorio Calabria e Anna Lucia Valvo le vengano
come
un dell’Università Kore di Enna. trasformati
Sono previsti anche altri interpiccolo
in atti in atti
venti. Le conclusioni saranno
puntino
concreti» e
geografico. affidate a Gianni Pittella, ca- che non si
E’ fonda- pogruppo S&D al Parlamento vada «oltre i
mentale se- europeo.
104 barili al
dersi attorgiorno».
no a un taQuelli
già
volo.
Le
autorizzati
perplessità ci sono. Da sin- nel 1998.
daco posso dire francaNel frattempo i comuni
mente che sono molto valligiani di Grumento
preoccupato. Il problema Nova, Sarconi e Spinoso
e’ anche della sicurezza hanno già deliberato conValle e di Viggiano».
tro la legge.
L’incontro ha avuto coIn collegamento Skype
me obiettivo principale era presente anche il proproprio quello di far «dia- fessore Enzo Salvatore,
logare e chiarire la posi- costituzionalista che ha
zione dei sindaci della Val posto una serie di dubbi
d’Agri, punto nevralgico sull’articolo 38.
Ne parla a Roma
Aldo Berlinguer
Al tavolo
dei relatori
Giambattista
Mele,
il presidente
del Consiglio
regionale
Lacorazza
e il sindaco
Cicala
|
COMPENSAZIONI PER LA «PRODUZIONE ADDIZIONALE»
|
Intanto via libera al bonus gas
Riparte il tavolo con Eni e Shell
POTENZA - E’ ripreso martedì il
tavolo tecnico tra i comuni della
Val d’Agri, Regione Basilicata,
Sel, Eni e Shell sulla «compensazione per lo sviluppo territoriale»
legata all’aumento di produzione
di petrolio e gas in Val d’Agri.
Una «contribuzione in natura» da
45mila metri cubi di gas al giorno
destinata a trasformarsi in un
“bonus gas” da 5milioni di euro
all’anno per i 10 comuni dell’area
delle estrazioni.
L’incontro è stato aggiornato a
data da destinarsi per valutare la
fattibilità e i dettagli operativi del
progetto di conversione in moneta sonante delle quantità pattuite
a settembre del 2013 tra il comune capofila di Viggiano e le compagnie. Ad oggi sembra quindi
accantonata in maniera definitiva l’idea di realizzare una rete intercomunale di distribuzione del
gas con un autonomo un impianto di stoccaggio, che avrebbe abbattuto il valore della «contribuzione» per gli elevati costi di gestione. Ferma restando la destinazione del bonus
che secondo le “linee guida” approvate in una delle
ultime sedute della
giunta De Filippo
andrà speso per
«usi sociali, prioritariamente (consumi
domestici,
ospedali, scuole e
centri anziani, famiglie)». E in secondo luogo per sostenere i consumi dei piccoli imprenditori della zona abbattendo la bolletta
energetica di chi ha scelto di lavorare nel primo distretto petrolifero lucano.
All’interno delle “Linee guida”
sottoscritte a settembre del 2013
dall’ex sindaco di Viggiano Giuseppe Alberti e dall’ex senatore
La firma delle “Linee guida”
Romualdo Coviello, per conto anche dei comuni di Grumento Nova, Marsico Nuovo, Marsico Vetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, Sarconi, Spinoso e Tramutola, nella sede romana dell’Eni c’è
tutto quello che serve sapere sull’operazione “gas gratis”.
L’ok della giunta regionale capeggiata da Vito
De Filippo è arrivato un mese dopo ma la relativa
delibera è stata
pubblicata solo il
22 ottobre, alla vigilia dell’apertura delle urne per
l’elezione del suo
successore.
Definendo le «Attività» (con la
maiuscola) di Eni e Shell in Val
d’Agri viene spiegato che le due
compagnie «intendono perseguire programmi di investimento nel
territorio lucano che prevedano la
produzione di greggio e gas naturale con una possibile successiva
fase di sviluppo sostenibile del
giacimento da definire con la Regione Basilicata».
I 45mila
metri cubi al giorno
previsti saranno
convertiti in un buono
da 5 milioni l’anno
Non è un caso che la
perifrasi riecheggi
quella del Memorandum siglato nel 2011
da De Filippo e l’ex
sottosegretario “azzurro” allo sviluppo
economico Guido Viceconte, in cui si gettavano le basi di un tavolo col Governo, in
particolare sui programmi industriali di
Eni e Shell per la Basilicata, che puntano a
portare i livelli di produzione dai 105mila
barili al giorno autorizzati nel 1998 almeno fino a 130mila.
«Con riferimento alle Attività proseguono infatti “le linee guida” - la Regione, Eni e Shell stanno verificando il percorso amministrativo per definire un accordo
integrativo» che di seguito è indicato con la maiuscola («Accordo
integrativo»). Accordo che «dovrà prevedere, tra l’altro, la messa
a disposizione della Regione di un
certo quantitativo di gas naturale
proveniente dalla produzione addizionale del giacimento Val d’Agri derivante dalle Attività per
consentire la riduzione del costo
del gas per le utenze finali presenti sul territorio».
Sul tavolo - insomma - ci sono
45mila metri cubi di gas al giorno
derivati dalla «produzione addizionale» autorizzata definiti
“Contribuzione in natura”. Ma - a
scanso di ogni equivoco - Regione, Eni e Shell «si danno reciprocamente atto che il quantitativo
di gas naturale di cui alla Contribuzione in Natura è da considerarsi parte di quello oggetto dell’ipotesi di Accordo integrativo la
cui definizione non sospenderà la
fornitura».
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Primo piano
Giovedì 13 novembre 2014
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POLITICA
La corsa e le scelte
per le Comunali 2015
sono più che mai
aperte ma molte
restano le incognite
di PIERO QUARTO
IL fuoco cova sotto la cenere. Le prossime Comunali 2015 restano l’argomento
preferito di cui parlare. La situazione
non è ancora entrata nel vivo ma certo il
punto di partenza rimane quello dell’Adduce bis e della possibile (al momento quantomeno difficile) convergenza
unitaria delle diverse anime del Pd sulla
ricandidatura dell’ex sindaco. Ma in
realtà la situazione rimane ancora tutta
in divenire e gli ultimi appuntamenti
politici hanno messo le prime carte in tavola. Legando anche le questioni regionali, gli equilibri politici lucani a quelli
della città di Matera. Se la questione
giunta regionale diventerà oggetto della discussione non potrà essere scissa da
quella di Matera città.
In questo senso il ruolo del presidente
della Regione Marcello Pittella è quello
di attore protagonista per la forza acquisita a livello politico sul territorio ma anche per la necessità di tenere legata la
propria azione con quella del Pd e del
territorio.
Ma fondamentale diventa anche il
ruolo del segretario regionale Luongo
che proverà ad arrivare ad una soluzione unitaria partendo certamente dall’ipotesi Adduce.
Ma sia nel primo sia nel secondo caso
c’è da capire quando davvero l’importanza di una scelta strategica come il
sindaco della città in una consiliatura
che porterà oltre il 2019 viene percepita
e quando gli attori principali del Pd regionale intendono
spendersi per questa scelta ritenendola davvero essenziale per la crescita dell’intera regione. Il
dato politico fondamentale è tutto racchiuso in questo elemento. L’equilibrio
politico da trovare è
un passaggio successivo, la prima ipotesi rimane Adduce e oggi si parte da lì.
E’ per questo che qualche preoccupazione, anche se non ai più stretti collaboratori, l’apertura di Pittella di due giorni
fa nel corso di alcune dichiarazioni a
margine del convegno di Iniziativa Popolare sull’Adduce bis ha creato. Soprattutto in coloro che immaginavano un
presidente della Regione “tiepido” nei
confronti di un Adduce bis e più propenso a voltar pagina al Comune di Matera.
Un messaggio che qualcuno e più di
qualcuno ha letto tra le righe sin dalla
nomina della città a capitale della cultura. Ma ad oggi però la responsabilità di
separare il campo, già di suo frastagliato, della politica materana è troppo gravosa da prendersi ed allora l’apertura di
Pittella va ben interpretata.
Ed è in soldoni una fotografia esatta
della difficoltà politica che Adduce ha e
nulla di più. Non un veto a chi ha conquistato il risultato di Matera capitale
della cultura ma la necessità di combinare con questo risultato una ricucitura
politica nelle diverse anime del Pd e in
parte anche con la città che non viene
percepita all’interno di tutto quanto il
Partito Democratico. La conferma che
gli ostacoli alla ricandidatura sono lì
tutti quanti intatti e che occorrerà rimuoverne qualcuno, trovare un equilibrio innanzitutto nel partito per provare
ad arrivare ad una soluzione.
Ad oggi difficile ma non impossibile.
Anche se c’è anche la tentazione, anche
questa concreta, di andare ognuno per
sè alla corsa per le Comunali 2015 con
almeno tre candidati sindaci diversi, tre
anime del partito e capire davvero quali
sono le forze in campo. Un’idea politica
che però non pare molto lungimirante
anche se rimane di fatto la più concreta e
Gli equilibri
regionali
sono l’altro
nodo decisivo
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce e il presidente della Regione Marcello Pittella
Sì e no all’Adduce bis
è una partita a scacchi
Pittella apre ma sa che la ricucitura politica è complicata
Rimane il nodo delle primarie, chi le vuole e chi le chiede
realistica.
L’altro punto su cui la tattica delle diverse parti permane è quello di un’eventuale ricorso ad elezioni primarie che il
Pd, visto anche quando già deciso a Potenza, proverà forse ad evitare ma anche
qui le spinte appaiono diverse. Adduce
sicuramente non le vuole anche perchè
“è il sindaco in carica e non può essere
messo in discussione con le primarie”
dicono dall’interno del partito, da altre
parti da Cotugno a Braia fino a Santochirico vengono probabilmente ben viste. Sono il vero nodo della vicenda anche se al momento nessuno le ha ancora
chieste ufficialmente. La partita è già
iniziata ma ha tutta l’aria di una partita
a scacchi in cui nessuno vuole fare la
prima mossa. La tattica abbonda e il
punto di partenza potrebbe non essere
anche quello di arrivo.
Il pericolo per Adduce è proprio que-
sto che in una partita nella quale le carte
non sono tutte quante visibili la ricandidatura è un’opzione che tutti maneggiano con cura. Nessuno la scarta ma chi
davvero la vuole all’interno del Pd?. Il
tempo risponderà a molti interrogativi
ma la scelta appare ancora lontano tra
equilibri regionali, comunali, tatticismi
ed una distanza interna al Pd che è oramai una sorta di costante.
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GLI ALTRI MOVIMENTI
Il quadro delle candidature va oltre Pd, movimenti anche a sinistra
Benedetto e Stella sono già in campo
Adesso si attendono grillini e centrodestra
SONO già due ed indubbiamente di peso trattandosi
di un ex presidente della
Provincia e di un consigliere regionale, le candidature in campo per il sindaco della città di Matera.
E mentre il Partito Democratico e l’intero centrosinistra continuano ad
attendere le decisioni da
prendere, l’eventuale spaccatura che potrebbe maturare ed allora da altre parti
il quadro comincia a prendere forma. E si annuncia
un quadro alquanto complesso al di là che il Pd sia o
meno compatto. Oltre a
queste candidature infatti
è lecito prevederne una an-
Franco Stella e Nicola Benedetto
A questo si potrebbero
che per il centrodestra ed
una per il Movimento Cin- aggiungere anche una o
que Stelle che proprio a più soluzioni “civiche” che
Matera ha la sua roccafor- vadano a complicare ultete ed il suo punto di riferi- riormente il quadro politico già frastagliato che si
mento politico in regione.
avrà davanti.
Tra queste soluzioni è
aperta, ma ancora in fase
iniziale, una interlocuzione tra le forze che dall’Italia dei Valori a Sel e fino ai
Socialisti sono pronte a
rappresentare un mondo
di sinistra che potrebbe
scegliere una strada propria. “Se è il caso anche con
un nostro candidato a sindaco” era la presa di posizione solo di qualche giorno fa.
Ma queste scelte dovranno necessariamente incastrarsi, prima di essere definite, con quello che avverrà nel Pd.
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Primo piano
Giovedì 13 novembre 2014
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CAPOLUOGO
Sempre più vicino
il default del Comune
In aula le direttive
del primo cittadino
Saranno larghe intese?
di SARA LORUSSO
POTENZA - Due consigli a distanza di
pochi giorni, ed entrambi con un valore
politico importante.
Il primo, già convocato, si svolgerà lunedì 17 novembre: sarà la seduta in cui
il sindaco di Potenza Dario De Luca
svolgerà la relazione programmatica di
inizio mandato. Un appuntamento istituzionale previsto anche dallo statuto,
ma che a Potenza è stato posticipato per
un contesto politico e amministrativo
particolare.
Dopo il ballottaggio di giugno, De Luca si è trovato alle prese con una situazione di grande disequilibrio. Maggioranza del centrosinistra in consiglio comunale, governo sostenuto dal segno
opposto:
anatra zoppa, in gergo. A questa
dichiarata
«ingovernabilità» si è
aggiunta
una situazione molto
difficile rispetto
ai
conti
dell’ente: il disavanzo di
23 milioni
di euro, la
Michele Cannizzaro
mancata
presentazione del bilancio di previsione, l’arrivo del commissario ad acta, l’interlocuzione con la
Regione per evitare il dissesto. Sono i temi che hanno riempito i mesi più recenti dell’agenda potentina.
De Luca si troverà a relazionare sul tipo di città che ha immaginato e che dovrà traghettare quando sarà ormai
chiaro se i tentativi di evitare il default
economico saranno andati o meno a
buon fine.
Il prefetto Rosaria Cicala, del resto, ha
dato come termine ultimo per presentare il bilancio in pareggio il 25 novembre. Una settimana prima sarà chiaro
quale sarà il destino del capoluogo, dissesto o meno.
Nel caso non ci fosse soluzione tecnica alla copertura del disavanzo (il tavolo
«Il dissesto si evita
se c’è volontà politica»
La proposta di Cannizzaro sull’anticipazione retroattiva dei fondi
In Consiglio arriva la relazione programmatica del sindaco De Luca
Regione - Comune sta valutando l’esistenza di iter formali legittimi per il
passaggio di contributi a copertura del
disavanzo), la strada più o meno condivisa resta quella della dichiarazione del
dissesto da parte del consiglio comunale.
Una scelta, quest’ultima, che apre un
fronte di lacerazione nel centrosinistra,
nel Pd in particolare. Come affrontare
una votazione che molti interpreterebbero come una certificazione di errore
verso la precedente legislatura del democratico Santarsiero? Come gestire il
voto rispetto agli scenari futuri a Palazzo di Città?
Proprio la questione politica, facile
immaginarlo, dovrebbe essere al centro
del discorso che De Luca farà in aula.
Sono passati alcuni mesi dall’appello
lanciato dal sindaco (l’occasione, la festa della Cgil).
Sancita «l’ingovernabilità», non
avrebbe accettato una situazione di in-
stabilità a tutti i costi. Da qui la richiesta di collaborazione a tutte le forze politiche per il bene della città.
Con il dissesto conclamato, con il bisogno di taglio ulteriore ai servizi e di
grande lavoro sulla rimodulazione della spesa futura, si prospettano tempi
duri per la cittadinanza e per l’amministrazione.
Anche i servizi rientreranno sicuramente nella relazione programmatica
del primo cittadino. Da tempo, del resto,
IL CASO Polemica sulla rimodulazione di spesa dei fondi europei
«L’amministrazione continua ad alzare muri
Non è questo il metodo della condivisione»
Il consigliere
comunale
Gianpaolo
Carretta (PD)
«È oggettivamente preoccupante il modo
di agire di questa amministrazione comunale. Da un lato, il sindaco, consapevole della propria inesperienza amministrativa e di non avere una maggioranza
politica in consiglio comunale, annuncia
e professa partecipazione e condivisione
delle scelte, dall’altro assume decisioni in
maniera preliminare ed unilaterale, per
poi farle condividere». Quello a cui si riferisce Gianpaolo Carretta, consigliere comunale del Pd, è la rimodulazione delal
quota di Fondo Sociale Europeo destinato a Potenza, per alcuni interventi programmati durante la legislatura di Vito
Santarsiero. Partendo dalla bozza di
cambiamento proposta dell’esecutivo di
De Luca, la terza commissione consiliare
(delega Urbanistica) ha analizzato i progetti e fatto ulteriori contro-proposte.
«Questi 26 milioni di euro sono stati ottenuti dall’amministrazione uscente di
centro-sinistra - ricorda Carretta in una
nota - in relazione a progetti che avevano
l’ambizione, attraverso la strategia denominata “Potenza 2020”, di assicurare alla città parte del suo completamento infrastrutturale, nonché azioni di sviluppo
socio-economico. L’attuale amministrazione comunale ha autonomamente, con
una propria bozza, proposto dei cambiamenti per poi condividerli successivamente con la commissione preposta e con
i consiglieri comunali, mettendo in essere per l’appunto una metodologia di partecipazione sbagliata, con proposte che
riteniamo estemporanee, non di largo respiro e frutto di una visione non chiara,
che rischia di assicurare qualche contentino qui e lì, ma non un progetto organico
di rimodulazione».
Certo, aggiunge, «la terza commissione consiliare ha messo in essere un lavoro di confronto importante nel rispetto
delle tempistiche regionali, ma necessita
un confronto più ampio con la città, con i
comitati di quartiere, anche tramite un
referendum popolare, per capire cosa la
città si aspetta da questi 26 milioni di euro, prima che il provvedimento venga licenziato dal consiglio comunale». Entrando nel dettaglio della proposta, «è
impensabile cassare la realizzazione del
polo scolastico di Macchia Romana, che è
un quartiere in espansione, tenuto conto
anche del sovraffolamento scolastico degli istituti di Via Lazio e Via Perugia e
delle problematiche di viabilità e mobilità
collegate». Nè «si presta una attenzione
articolata e definita alla questione del
centro storico, che merita così come programmato dall’amministrazione precedente, oltre al finanziamento per il rifacimento di tutti i vicoli, la riqualificazione
di piazza del Sedile, di “Palazzo Palermo”,
del completamento di “Palazzo D’ Errico,
della risoluzione, d’intesa con i privati,
della questione Cinema Ariston».
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Giovedì 13 novembre 2014
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COMMENTO Il punto dei dem Iudicello e Meccariello
«Giudizi irresponsabili»
La replica a Bellettieri (FdI) sulla gestione del Pd
Sopra e a lato il consiglio comunale di Potenza
sta spiegando quanto sia urgente lo
sforzo di revisione di alcuni contratti e
strategie di gestione, come nel caso di
rifiuti e trasporto. Tra i temi cari a De
Luca, c’è anche quello della riorganizzazione della macchina amministrativa. In campagna elettorale il sindaco ha
promesso una risposta veloce e più efficiente, chiedendo contemporaneamente ai cittadini un impegno nel rispetto
delle regole.
Quello che le forze politiche si aspettano dal sindaco è il disegno della città
che dovrà essere.
È nella relazione programmatica che
vorranno incrociare una prospettiva di
capoluogo. E magari partire da lì per
decidere se aderire a una strada che va
verso la grande coalizione.
L’urgenza dei conti resta sempre sullo sfondo. Il tema sarà al centro del secondo consiglio comunale che molto
probabilmente sarà sempre convocato
nella prossima settimana.
«Evitare o meno il dissesto è una scelta politica», tuonava ieri Michele Cannizzaro. L’ex candidato sindaco denunciava il clima di grande confusione presente a Palazzo di Città. Sul dissesto si
rincorrono speranze, smentite, incontri, convocazioni, rinvii.
«La verità - ha detto - è che se ci fosse
stata volontà politica, il governatore
Pittella avrebbe trovato il modo di aiutare il capoluogo». La proposta che Can-
nizzaro avrebbe voluto avanzare nella
riunione prevista per martedì e poi rinviata proponeva di coprire il disavanzo
cittadino con una presa di posizione politica ed economica.
«Da anni la Regione assegna a Potenza alcuni fondi per
tappare l’emergenza del buco di bilancio mai colmato. In
una lettera recente,
però, Pittella ha riconosciuto il ruolo
di capoluogo come
erogatore di servizi
sovracomunali
e
quindi centro di
spesa. Ecco, perché
non concedere i 24
milioni di euro necessari anche a copertura retroattiva
di quei servizi erogati e mai ripagati?
Del resto non siamo
capoluogo solo da
questo anno».
Poi il percorso dovrebbe completarsi
con una legge regionale adatta a certificare il sostegno anche ad altri centri lucani erogatori di servizi sovracomunali, come Melfi, Lagonegro o Matera.
«Ma serve la volontà. Al momento, invece, la città di Potenza è come un malato
di cancro, a cui si applica l’eutanasia».
CONFERENZA STATO-REGIONI
«Evitare conflitti sulle competenze»
«LA Conferenza delle Regioni, attraverso un processo di confronto e proposte emendative che sono state consegnate nella
prima parte del 2014, ha sostanzialmente dato un giudizio positivo al testo sulla revisione della seconda parte della Costituzione, così come era stato configurato nella Commissione. Nel passaggio in aula ci sono state alcune modifiche che non vedono la
nostra condivisione». Così il presidente della Conferenza delle
Regioni, Sergio Chiamparino, in audizione davanti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera in tema di riforme costituzionali. «Apprezzando lo sforzo volto a fare chiarezza nella articolazione delle competenze legislative - ha osservato Chiamparino - non si può eliminare un dato di natura: data la complessità dei sistemi è difficile evitare che vi sia una concorrenza di materia su varie tematiche. Tutti i grandi Paesi federali hanno nella
concorrenzialità delle materie il loro caposaldo. Chiediamo che si
preveda una legge bicamerale che regolamenti e definisca il
campo di materie proprio delle Regioni e dello Stato per evitare il
rischio di far rientrare dalla finestra quello che si vorrebbe scacciare, giustamente, dalla porta».
«Ma - al di là della puntuale definizione delle competenze
esclusive dello Stato e delle Regioni - per agevolare l’attuazione
del nuovo Titolo V e per prevenire e ridurre il contenzioso StatoRegioni, poiché ci sono competenze che per loro natura restano
e resteranno comunque concorrenti, occorre garantire una funzione di equilibrio per il futuro Senato».
Alcuni momenti
in consiglio
comunale a
Potenza
«IL vicesindaco nonché coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Gerardo Bellettieri, farebbe bene a concentrarsi sulle questioni amministrative della
città e su quelle organigrammatiche che riguardano il suo
partito, piuttosto che sprecare tempo ed energie nell’avventurarsi in giudizi sul segretario provinciale Antonello Molinari e sulla vita interna
del nostro partito». La replica
piccata di Giampiero Iudicello
(capogruppo PD) e Gianluca
Meccariello (capogruppo Insieme si Cambia) mette anche
il punto sulla relazione tra le
due controparti del consiglio.
I giudizi di Bellettieri sul
Partito democratico lucano sono stati visti
come un’uscita poco felice.
«Le considerazioni di Bellettieri - scrivono - hanno il sapore dell’attacco politico e
rappresentano una inopportuna ingerenza
da parte di chi ricopre il ruolo istituzionale
di vicesindaco ed assessore del Comune di
Potenza. Appare singolare che il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia decida
arbitrariamente quale esponente del Pd
debba essere il suo interlocutore politico.
Non stupisce però questo
modo di agire, ormai caratterizzante gli esponenti della
destra cittadina, che fa della
mancanza di stile e dell’attacco meramente strumentale una prassi consolidata.
Basti pensare, al riguardo,
al recente comunicato del
consigliere Vigilante nel
quale sono espresse considerazioni sul consigliere del Pd
Gianpaolo Carretta che sono
andate ben oltre quella che è
la legittima dialettica politiDall’alto Iudicello e Meccariello
ca, mancando di contenuti e
scadendo in offese di carattere strettamente personale».
Nella nota spiegano che il disappunto è
legato anche alla condizione politica della
città. Che cosa ne è della ricerca di un equilibrio da larghe intese? «La fase che viviamo richiede maggiore attenzione e un più
grande senso di responsabilità e non certo
la ricerca ossessiva di una presenza, sterile
e improduttiva, sui media - scrivono - Il Partito democratico si sente pienamente e degnamente rappresentato dai suoi segretari
e da tutti i suoi dirigenti che, nell’interesse
esclusivo dei cittadini, in questa fase ed a
tutti i livelli, stanno profondendo ogni sforzo per evitare il dissesto».
IL CASO Cauto ottimismo sull’intesa dell’Anci con il Governo
Enti locali, taglio di 4,1 miliardi di euro
«Peso insostenibile per tutto il comparto»
«Come Anci contiamo, nelle
prossime ore, prima della definizione del testo finale della
legge di stabilità, di arrivare a
un’intesa con il governo: siamo
cautamente ottimisti, come si dice in
gergo».
Così il sindaco di
Lecce e vicepresidente vicario di Anci Paolo Perrone, in
una
conferenza
stampa all’Europarlamento organizzata da Alessandra
Mussolini e dalla delegazione
di Forza Italia sul Patto di Stabilità.
Perrone ha spiegato come i
16 miliardi
dal 2011
La metà
sul patto
comuni italiani vivano un periodo «nero» legato ad anni di
tagli, che complessivamente
ammontano a «16 miliardi dal
2011 a oggi: otto di taglio reale
e otto di restringimento del
Patto di Stabilità».
«Ad oggi - ha aggiunto il vicepresidente dell’Anci - a questi tagli si aggiungono quelli
di un miliardo e mezzo della Finanziaria, che coincide con
l’entrata in vigore di nuovi
principi della contabilità, un’operazione che costa al comparto dei comuni 2 miliardi e 600
milioni».
In totale quindi, secondo Perrone «il taglio per il 2015 per
gli enti locali è di 4,1 miliardi di
euro, cioè il 10% delle spese correnti di tutto il comparto: è evidente che si tratta di un’operazione difficilmente sostenibile,
specie per i comuni del Centro
Sud».
Nel tavolo aperto con Palazzo
Chigi «registro - ha concluso la grandissima disponibilità
del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano
Delrio, che ha dato delle garanzie a che questo combinato disposto di taglio e di entrata in
vigore della nuova contabilità
possa avere idonei correttivi
che permettano ai comuni italiani di superare questo momento» ha concluso il rappresentante dell’Anci.
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Giovedì 13 novembre 2014
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VENTO DEL SUD
Revocati gli arresti domiciliari per Dionigi Pastore
Accolta l’istanza della difesa, resta l’obbligo di firma
L’economo ritorna in Regione
Il 12 dicembre udienza dal gup per i 13 imputati, tra le accuse anche la corruzione sessuale
POTENZA - Può tornare in
Regione Dionigi Pastore, il
funzionario dell’ufficio economato della Regione finito
agli arresti domiciliari il 15
luglio con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta.
Lo ha deciso il gip Amerigo Palma accogliendo l’istanza presentata dalla difesa di Pastore, assistito dall’avvocato Gianfranco Robilotta.
L’economo di via Anzio
dovrà resta sottoposto soltanto all’obbligo di firma.
Resistono invece i sigilli su
beni e conti correnti «fino alla concorrenza della somma
di circa 86.750 euro», considerati l’equivalente del prezzo pagato da alcuni imprenditori in cambio di appalti e
commesse pilotate.
Gli investigatori hanno
dedicato un’intera informativa alle sue ricchezze: un tesoretto difficile da nascondere, al punto che anche lui
ne parla più volte vicino alle
microspie piazzate nel suo
ufficio.
Da lì sono partite una serie di verifiche che hanno
evidenziato come nel giro di
6 anni sui conti correnti di
marito e moglie sarebbero
stati accreditati poco meno
di un milione e 360mila euro, anche se entrambi nello
stesso periodo non hanno
dichiarato più di 200mila
euro di reddito.
Dopo la scoperta delle indagini sono state registrate
anche le presunte contromisure adottate per cercare di
giustificare certi rapporti
economici con ditte fornitrici di via Verrastro. Ad esempio una serie di «fatture di
comodo» emesse dagli imprenditori amici per i «lavori ottenuti da Pastore». Lavori effettuati sugli immobili, «a dire il vero piuttosto
numerosi» a sua disposizione, da parte di imprese che
grazie a lui «avevano ottenuti affidamenti e aggiudicazioni per opere pubbliche», come la Prisica e la Uel
dei ruotesi Gerardo Priore e
Giovanni Sileo (entrambi finiti ai domiciliari) e la Zaccagnino impianti del potentinoVito Antonio Zaccagnino.
Pastore è al centro del terzo filone dell’inchiesta Vento del Sud, condotta dagli
agenti della mobile di Potenza coordinati dal pm Francesco Basentini, che approderà in udienza preliminare
il prossimo 12 dicembre.
Al centro ci sono proprio
le gare gestite da Pastore al
provveditorato di via Verrastro, a cominciare da quelle
assegnate all’“amico” Leonardo Mecca.
Secondo gli investigatori
sarebbe esistito un vero e
proprio cartello di piccoli
imprenditori disposti ad accordarsi per pilotare le gare
presentando offerte in maniera tale da assicurare ora
l’affidamento all’uno ora
l’affidamento a un altro, anche a costo di ricompensare
gli “sconfitti” con commesse e subappalti.
In tutto gli indagati sono
in 13 da sommare ai 19 coinvolti nel primo filone dell’inchiesta e ai 5 del secondo, inclusi i “ricorrenti” Mecca e
Zaccagnino.
Tra gli episodi per cui il
gip aveva respinto le misure
cautelari richieste dal pm ce
n’è anche uno ambientato
nel Comune di Potenza per
cui l’ex assessore Luciano
De Rosa è finito sul registro
degli indagati per corruzione “sessuale”. Infatti in varie occasioni si sarebbe attivato per aiutare Mecca accelerando le liquidazioni di alcuni pagamenti e cercando
di fargli ottenere ulteriori
commesse in cambio di «una
serie di utilità, ivi comprese
diverse prestazioni sessuali
offerte da giovani donne».
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Dionigi Pastore
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DROGA
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L’ombra del santo arriva a Potenza
Trasferita per competenza l’inchiesta sullo spaccio tra Napoli, Tolve, Tito e il capoluogo
POTENZA - E’ stata trasferita per compeL’ingresso tenza a Potenza l’inchiesta sullo spaccio
della tra Napoli, Tolve, Tito e il capoluogo soQuestura prannominata “All’ombra del santo”.
Lo ha deciso il Tribunale del riesame del
capoluogo partenopeo accogliendo l’eccezione sollevata dall’avvocato Gianpaolo
Carretta, che assiste uno degli indagati
raggiunti dalla misura cautelare eseguita
a ottobre.
A gestire il fascicolo sarà il pm Gerardo
Salvia che nei prossimi giorni dovrà rinnovare gli atti pena la decadenza delle misure
disposte dal gip di Napoli.
L’inchiesta condotta dagli agenti della
squadra mobile di Potenza era partita da
un esposto anonimo recapitato in Questura a ottobre del 2012, e due anni dopo ha
portato in carcere: Vito Colangelo, 35, e
Marco Porzio, 27, entrambi di Tolve, con il
25enne napoletano Giovanni “Gio’” De Rosa, considerato il loro refentente nel Lotto
G di Scampia, casamatta, almeno fino a
qualche anno fa, del clan degli scissionisti.
Mentre il tolvese Luigi Lorato, 24, che ieri è
stato fermato a Verona, il napoletano Luigi Attrattiva, 50, e il potentino Flavio Viola, 29, sono finiti ai domiciliari. Solo obbligo di firma, invece, per il titese Laviero Salvia, 36.
Per quasi tutta l’accusa è di spaccio di
droga, perlopiù eroina, pura fino all’80%,
ma anche cocaina, hashish e marijuana
che veniva acquistata nei famigerati supermarket della droga di Napoli e poi riveduta tra Tolve, Tito e il capoluogo.
Ma tra gli indagati a piede libero c’è anche chi è stato individuato come un consumatore-cliente dei presunti pusher, ma di
fronte agli investigatori ha negato di conoscerli e di aver mai acquistato droga da loro, e adesso rischia un processo per favoreggiamento.
L’inchiesta è stata soprannominata “All’ombra del santo” perché spesso i cilindretti con cui sono confezionate le dosi, venivano venduti a Tolve vicino al santuario
di San Rocco. Ma anche in piazza Mario Pagano, sempre a Tolve, dove il ritrovo era alla «fontana».
I fatti risalgono alperiodo tra maggio e
novembre del 2013.
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La protesta di Figisc/Anisa Confcommercio, Faib-Confesercenti e Fegica-Cisl
I benzinai vanno in sciopero del bancomat
COME forma di protesta contro
«gli alti costi delle commissioni imposte dal sistema bancario sui pagamenti elettronici» i gestori degli
impianti di distribuzione carburanti aderenti a Figisc/Anisa-Confcommercio,
Faib-Confesecenti,
Fegica-Cisl hanno annunciato in
una nota che nella giornata di ieri
non hanno accettato «alcuna carta
di credito né bancomat», e sottolineano che «nella terra che produce
petrolio i costi alla pompa sono
troppo alti e i margini di guadagno
dei gestori troppo bassi».
«I costo delle commissioni imposte dal sistema bancario - è scritto
nel comunicato - è talmente alto da
assorbire l’intero margine di gestione e da costringere di fatto gli
«Nella terra che produce petrolio i costi alla pompa sono
troppo alti e i margini di guadagno dei gestori troppo bassi»
operatori a scaricarne gli oneri direttamente sul prezzo al pubblico
dei carburanti. Questo il risultato
dei provvedimenti emanati dal governo che hanno finito per penalizzare, ancora una volta, piccole imprese, lavoratori e consumatori ad
esclusivo vantaggio delle banche e
dei consorzi interbancari che gestiscono sostanzialmente in regime
di oligopolio l’emissione e l’utilizzo
delle carte di credito e del pagobancomat».
Maurizio Micheli, Presidente di
Figisc Confcommercio per i prossimi giorni dichiara che vi sono tutte
le condizioni per una diminuzione
dei prezzi nei prossimi giorni: «In
una settimana la quotazione internazionale dei prodotti lavorati è
scesa di -2,1 cent/litro per la benzina e di -1,3 cent/litro per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti sono
stati ceduti dalle Compagnie petrolifere ai propri gestori della rete di
marchio, vincolati all’esclusiva di
acquisto, a prezzi di cessione mediamente
più
sostenuti
di
17,6/18,3 cent/litro rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti (le “pompe bianche” e la grande distribuzione).
Al monitoraggio – effettuato in
collaborazione con Assopetroli-Assoe-nergia - dei prezzi pubblicati
dalla Commissione Europea risulta che il 3 novembre lo “stacco Italia
delle imposte sui carburanti” (ovvero quante imposte si pagano di
più in Italia rispetto alla media dei
28 Paesi Ue) è di +24,6 cent/litro
per la benzina e +23,8 per il gasolio.»
Ma proprio oggi – avvertono le sigle Confcommercio – gli entusiasmi per il calo prezzi carburanti sono raffreddati dalle notizie di stampa su un possibile rincaro al 2015
di 8 cent al litro se il Governo non
riuscirà a far quadrare i conti della
Legge di Stabilità. Di qui l’impegno
a vigilare.
RASSEGNASTAMPA
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Giovedì 13 novembre 2014
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LA PIENA
SOLIDARIETÀ
DEI VESCOVI LUCANI
QUATTRO ESEMPI PER DIRE
CHE LO STATO CI E’ NEMICO
di VINCENZO MAIDA
di sac. CAMILLO PERRONE*
SOLIDARIETÀ È condivisione, essa “non è un
sentimento di vaga compassione o di superficiale
intenerimento per i mali di tante persone, ma è la
determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune” (SRS,38).
Ed è il contrario di corporativismi, localismi, leghismi, protezionismi, finalizzati ad esclusivi interessi di parte.
E’ ben noto che contro il decreto “sblocca Italia”
che da mano libera alle trivelle petrolifere è intervenuta opportunamente la conferenza Episcopale
di Basilicata che esprime vicinanza ai manifestanti, mentre rivolge un forte appello a chi di competenza per impugnare le decisioni del Governo.
I vescovi auspicano che ogni attività che interessa e interesserà il nostro territorio risulti compatibile con lo sviluppo autoctono della regione, con la
valorizzazione delle sue tante valenze umane, ambientali ed economiche.
Tagli, trivelle e pressione fiscale. L’Italia non
cresce. Il PIL è fermo.
L’aumento dei pozzi di petrolio non è sviluppo e
rilancio, ma inquinamento, desertificazione e
morte, impoverimento e marginalizzazione.
Arricchisce le multinazionali.
La manovra di stabilità varata di 36 miliardi di
euro è senza copertura, senza progetti e senza
strategie. Un fallimento la politica di riforma per
il lavoro.
Intanto la Chiesa lucana, impegnata quotidianamente ad assistere, attraverso la Caritas, migliaia di famiglie in difficoltà, per effetto della
grave crisi economica, non sarà d’ora in poi lasciata sola, anche grazie alla trasformazione della carta carburanti in “social card” da assegnare solo ai
più poveri.
La vera politica è quella che, con decisione, parte
dai più deboli per assicurare il nutrimento della
giustizia a tutti.
Affinchè ciò possa realizzarsi è necessario camminare compatti verso il bene comune.
Si verifica che le famiglie della nostra regione
non riescono a far fronte ai debiti che via via vanno
aumentando, non sono in grado di saldare le bollette, soffrono di mancanza di mezzi economici di
sussistenza.
La Basilicata annaspa con un tasso alto di disoccupazione che la relega all’ultimo posto anche tra
le regioni meridionali.
La crisi mette a rischio la spina dorsale dell’economia lucana, composta da piccole e piccolissime
imprese e questo da molto tempo.
Lo Stato del capitalismo selvaggio, nella sua
marcia spietata verso il maggior profitto a ogni
costo, ha schiacciato i più deboli, e lo Stato dell’assistenzialismo, ha sperperato il pubblico danaro
senza promuovere l’autosviluppo del nostro popolo.
Le nostre popolazioni devono seriamente affrontare il problema della dimensione sociale dell’esistenza che tocca nello stesso tempo il versante
ecclesiale e quello civile.
I cattolici, poi, ovunque sono, devono portare il
proprio specifico, il proprio contributo con coraggio, con chiarezza, contributo culturale, propositivo che è riassunto nella dottrina sociale della
chiesa.
Se questo lo fanno con coerenza, chiarezza, con
coraggio senza sottomettersi a logiche di parte, loro portano un contributo valido.
E quindi per rendere efficace l’evangelizzazione
del sociale è necessario, in primo luogo, individuare nel lavoro, nell’economia e nella politica attuali gli aspetti più lontani dalla prospettiva antropologica del Vangelo o ad essa contrari: proprio su questi aspetti è urgente intervenire con
una coerente e comunitaria testimonianza cristiana e non semplicemente con la proposta di una
dottrina sociale. Nell’impatto, che non potrà essere eluso, con l’ambito politico, il compito specifico
dei pastori e del prete, consiste in una coraggiosa
azione critica, profetica, pedagogica, che denunzi
con franchezza quanto ferisce la dignità dell’uomo e annunzi senza reticenza il Vangelo dell’universale libertà dei figli di Dio, educando le coscienza a farne il criterio di fondo delle scelte e dei comportamenti, anche e, direi, soprattutto nel settore
specifico dell’economia e della politica.
Il Vangelo della carità, dunque, comporta una
visione della persona e dei principi etici della vita,
iniziative e impegni coerenti per lo sviluppo e per
l’ordinamento veramente umano della società.
*parroco emerito
di San Severino Lucano
LO STATO COME NEMICO. Sentimento diffuso. Negli ultimi giorni
siamo venuti a conoscenza di quattro episodi, documentabili, in tre diversi settori della vita pubblica; l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e la Giustizia.
Il primo riguarda l’INPS ed ha dell’incredibile: i suoi ispettori per il
calcolo delle giornate necessarie a
condurre i terreni agricoli, utilizzano ancora delle tabelle del 1971.
E’ successo così che alcuni piccoli
proprietari terrieri, che non riescono a vivere con il raccolto delle loro
produzioni e sono costretti ad andare a lavorare per conto terzi, regolarmente assunti, versando le giornate e percependo poche centinaia di
euro di indennità di disoccupazione,
sono stati pesantemente sanzionati
dall’ INPS con ingiunzioni di pagamento per 30,40, 50 mila euro e sono
stati costretti a rivolgersi ai legali
per dimostrare che la loro attività di
bracciantato per conto terzi è prevalente rispetto a quella per conto proprio e quindi non sono tenuti ad
iscriversi come coltivatori diretti.
Anche un funzionario di media intelligenza avrebbe capito che se i ricavi dalla loro terra fossero sufficiente al sostentamento del nucleo
familiare, non avrebbero sicuramente voglia di andare a spaccarsi
la schiena in terreni altrui. Per l’INPS, invece, dal 2006 avrebbero dovuto iscriversi come coltivatori diretti,
pagare i contributi e non percepire
l’indennità di disoccupazione. Secondo l’INPS per condurre i terreni,
in base ai loro calcoli, derivanti dalla
citata tabella, avrebbero bisogno di
oltre 400 lavorative. Gli interessati
hanno contestato il provvedimento,
la causa è in corso. Il giudice ha nominato un tecnico terzo di sua fiducia, il quale ha stabilito che in effetti
servono meno di 100 giornate.
Per la vetusta tabella dell’INPS, la
conduzione di un appezzamento con
100 alberi di olivi, ad esempio, necessita di mezza giornata ad albero,
cioè 50 giorni. Oggi invece con le attrezzature di cui si dispongono ne
servono molto meno della metà.
Chi risarcirà gli interessati delle
giornate perse? Possibile che in tanti anni a nessun politico, assessore,
sindacalista sia venuto in mente di
chiedere un aggiornamento delle tabelle?
Il secondo caso riguarda l’Agenzia delle Entrate che va a controllare
una piccola attività autonoma, perché ritiene che non sia congrua con
gli studi di settore. Non avendo trovato nulla di irregolare e non avendo altri appigli, chiede il pagamento
di poco più di 2000 euro, perché dal
reddito risulta ingiustificato il possesso e il mantenimento di sette autovetture. Un errore madornale anche in questo caso, perchè si tratta di
auto possedute nell’arco di 36 anni e
cinque sono state demolite.
Terzo caso una causa con l’assicurazione per un sinistro che si trascina dal mese di giugno 2004. Era stata fissata un’udienza il 5 novembre,
ma vi è stato un ulteriore rinvio. Dopo 11 anni non si va a sentenza.
Ultimo caso un’ispezione dei carabinieri dei NAS, che per altri versi
svolgono un lavoro encomiabile, soprattutto nell’ambito delle sofisticazioni alimentari, ad una piccola
struttura sanitaria. Dai controlli è
emerso che è tutto in perfetta regola:
condizioni igieniche e autorizzazioni. Ci sono però due confezioni di
farmaci scaduti. I titolari fanno presente che non sono in uso, le confezioni sono infatti ancora chiuse,
mentre quelle utilizzate sono aperte
e in regola. Quei farmaci scaduti sono invece in attesa del passaggio della ditta per lo smaltimento dei rifiuti
speciali. Ma non c’è verso di ragionare: i NAS anziché complimentarsi
per la diligenza mostrata, avrebbero
potuto anche buttarli tra i rifiuti indifferenziati, sequestrano le due
confezioni di farmaci e denunciano
gli interessati all’autorità giudiziaria. Dopo un po’ di anni il giudice li
assolve con formula piena, perché
“il fatto non costituisce reato” , in
quanto vi sono prove in senso contrario all’intenzione di utilizzare
farmaci scaduti, erano lì infatti per
essere smaltiti. Ci voleva tanto a capirlo? Chi, anche in questo episodio,
risarcirà gli imputati delle spese legali, del tempo perso, ecc...ecc …
In tutti questi casi gli enti o gli
ispettori che sbagliano, non dovrebbero essere loro a pagare?
Sono solo alcuni esempi. Gli interessati potranno mai sentirsi apparentanti ad uno Stato le cui regole
vanno rispettate, ma che ti aiuta a vivere e produrre?
TAGLI AI PATRONATI
ACCANIMENTO SUI DEBOLI
di MIMMO MASTRANGELO
STAVA MESSO LÌ in un posto non
certo alla vista della Legge di Stabilità, poi qualcuno - più tignoso e
paziente a districarsi nella lettura
delle normative - l’ha scovato. Mettendo a nudo il bubbone E’ il taglio
dei fondi ai Patronati deciso dal governo Renzi, una forbiciata che ci
appare come l’ennesimo schiaffo
rifilato a tradimento dall’attuale
esecutivo ai ceti più deboli. Secondo la manovra di bilancio si prevede per i Patronati un taglio di 150
milioni nel 2015, il dimezzamento
dall’80 al 45% degli anticipi erogati sulle somme spettanti e una suc-
cessiva aliquota di contribuzione
dallo 0,226% allo 0,148, il rischio
di licenziamento per mille operatori di Patronati (ma in bilico ci sono
circa novemila posti lavoro)… E’
vero che allo stato attuale esistono
delle disfunzioni e che tutto il sistema dei Patronati andrebbe soggetto ad una “riformulazione”, ma
non si può perdere di vista un dato
nazionale complessivo. Ogni anno
il sistema dei Patronati fa risparmiare alla Pubblicazione Amministrazione oltre seicentocinquanta
milioni di euro, ed ora il rischio che
si viene a prospettare con la ridu-
zione dei fondi, è che il servizio non
potrà essere più gratuito né più appannaggio per tutti. Ma frattempo
(o meglio, nella speranza) che vengano discusse ed apportate variazioni alla nuova normativa, bene
hanno fatto Acli, Inas Cisl, Inca
Cgil, Ital Quil a far partire una raccolta firma contro il taglio governativo. Campagna che non ha un
numero di firme da raggiungere,
ma “si prefigge solamente di far
comprendere l’importanza che
hanno i Patronati per i servizi offerti, soprattutto, ai ceti più deboli.
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Intervista a Umberto Ranieri presidente di Europa Mezzogiorno
“Il Sud artefice del riscatto”
Se le regioni meridionali decadono, la ripresa del Paese non ci sarà
di NORBERTO VITALE
Giornalista, docente universitario, parlamentare per
quattro legislature, ma soprattutto dal 2011, presidente della Fondazione Europa
Mezzogiorno, vicinissima a
Giorgio Napolitano. Umberto Ranieri è impegnato in
questi giorni a presentare il
suo libro “Napolitano, Berlinguer e la Luna. La sinistra
riformista tra il comunismo
e Renzi”. Un bilancio rigoroso di occasioni perdute, battaglie vinte, “di una storia
non ancora conclusa”.
Sedici anni fa, il 12 novembre del 1998, la svolta
della Bolognina di Achille
Occhetto. Alla luce degli
anni trascorsi, è da archiviare tra le occasioni perdute?
Quella svolta fu resa inevitabile dal crollo del muro di
Berlino. Era necessario un
mutamento profondo nei caratteri, nel modo di essere,
nella politica di quello che
era stato un grande partito
della sinistra. Non era più
possibile lasciare quella denominazione. In realtà giungemmo anche molto tardi
perchè la trasformazione
avrebbe prodotto risultati
migliori se l’avessimo realizzata già negli anni Ottanta.
Era evidente, già con Gorbaciov, che il comunismo aveva
concluso la parabola e che
non era più una risposta ai
problemi del mondo, dei lavoratori, alle domande di benessere e libertà che erano
presenti. Si avviò comunque
una trasformazione e noi riformisti del Pci, che venivamo definiti Miglioristi, volevamo dare al nuovo partito il
carattere di una forza socialdemocratica. In questo non
riuscimmo, tuttavia si avviò
una nuova fase politica nella
storia italiana.
Sedici anni dopo, il riformismo in campo è quello di
Renzi. Qual è la cifra, la natura di questo riformismo?
Rispetto ad altri Paesi europei dove ci sono state significative e autorevoli esperienze di governo, penso a
Blair, Zapatero, Schroeder,
in Italia abbiamo sempre pagato il prezzo di una debolezza del riformismo che si è
manifestata anche nel corso
di questi sedici anni. Renzi
interpreta una nuova stagione del riformismo, in particolare perchè mi sembra
spinto dalla necessità di realizzare le riforme per far
uscire il Paese dai problemi
in cui si dibatte. Il vero punto
intorno a cui si deciderà dell’efficacia del riformismo di
Renzi, è la realizzazione di
alcune riforme.
Nonostante lo slancio del
premier, nella pubblica
opinione europea permane
la diffidenza nei confronti
dell’Italia. Il Financial Time scrive che rimpiangeremo il presidente Napolitano (ed anche Ciampi) a fronte di una politica italiana
segnata da incompetenza,
corruzione, declino. Hanno
ragione?
Che tutti guarderanno alla esperienza di Ciampi e a
quella di Napolitano, e spero
che prosegua ancora nel suo
mandato, sottolineandone il
valore e la portata, credo sia
indiscutibile. Lasciando perdere quelli che vedono nel
nostro Paese unicamente le
cose che non funzionano, è
chiaro che ha un fondamento la preoccupazione sulle
prospettive dell’Italia. Ma
credo che il nostro Paese abbia ancora le forze e le energie per reagire, per scongiurare rischi di declino e marginalizzazione e dimostrare
a quelli che manifestano sfi-
ducia che hanno torto.
Le riforme istituzionali
sono davvero così strettamente collegate a rendere
possibili politiche strategiche per il Paese e soprattutto per il Mezzogiorno,
che nei report continua ad
affondare?
Il governo sembra essersi
reso conto che i destini dell’Italia, nel complesso, dipendono dalla ripresa economica e civile delle regioni meridionali. Continuo a pensare
che sia illusorio ritenere possibile la ripresa se il Mezzogiorno continua a decadere.
La intravede?
Dipende molto da quello
che saprà fare la classe dirigente meridionale, che deve
reclamare interventi nazionali ma deve soprattutto valorizzare le risorse del Mezzogiorno. Serve un indirizzo
della politica economica nazionale con un recupero dello sviluppo del Sud. Tuttavia, l’avvenire del Mezzogiorno è nelle mani dei meridionali e della classe dirigente meridionale che deve dimostrarsi all’altezza del
compito: utilizzando le risorse, a cominciare da quelle europee, migliorando la propria capacità di programmare e realizzare opere fondamentali per nuove infrastrutture materiali e immateriali, per creare un ambiente più favorevole agli investimenti.
Umberto Ranieri, presidente della Fondazione Europa Mezzogiorno
Secondo Segugio.it, in Campania, Calabria e Puglia le maggiori diminuzioni
RcAuto, prezzi in discesa nelle regioni del Sud
Tariffe RcAuto in calo in tutta Italia
Le tariffe delle assicurazioni Rca
sono in calo in tutta Italia, in particolare in alcune regioni del sud dove storicamente sono più care. E’
quanto emerge dall'ultimo studio
dell'Osservatorio
Assicurazioni
Auto di Segugio.it, che ha registrato a partire dalla fine del 2013 un
continuo calo dei premi assicurativi: a livello nazionale l'offerta media registrata durante il secondo
semestre 2014 è già diminuita del
7,3% rispetto al periodo luglio-dicembre 2013. A livello nazionale,
solo negli ultimi dodici mesi, il pre-
mio medio Rc è passato da circa 545
a 505 euro. Tra le cause di questa
discesa dei prezzi c'è sicuramente
la crisi che spinge le famiglie ad
utilizzare sempre meno l'auto - causando conseguentemente meno incidenti e quindi minori costi per le
compagnie - e la maggiore competizione tra le assicurazioni derivante
dalla comparazione di prezzo, abitudine sempre più diffusa tra gli
automobilisti italiani. Secondo le
stime, i prezzi continueranno a calare negli ultimi mesi del 2014 e
raggiungeranno il punto più basso
A Bruxelles per lanciare il referendum anti euro
Grillo contro tutti: “Guerra
totale alla Bce non all’Isis”
“Noi siamo in guerra con la Bce, non l'Isis o mania e Angela Merckel: “La Cancelliera
con la Russia”. E’ uno dei tanti passaggi du- glorifica la caduta del Muro, ma la riunifiri di Beppe Grillo che ieri a Bruxelles, nella cazione tedesca l’abbiamo pagata noi e i citsede del Parlamento europeo, insieme ai 17 tadini della ex Ddr”. Quindi, l’attacco froneletti del M5s, ha lanciato la raccolta di fir- tale: “La Germania è il Paese più corrotto
me per il referendum consultivo contro l’eu- d'Europa”, ha detto Grillo che poi ha aggiunto: “Dobbiamo combatro. E’ stato un lungo monotere il Jobs act tedesco, impologo che si è concluso con la
sto dai tedeschi che ha prointerruzione della conferendotto disastri, una crescita
za stampa in seguito alle
negativa. Siamo stanchi dei
proteste dei giornalisti presacrifici, vogliamo riprensenti, dopo che Grillo aveva
derci la sovranità della noaccettato la domanda di un
stra moneta, salvare le noeurodeputato dell’Ukip, il
stre aziende. E’ caduto il Mupartito di Farage alleato del
ro, non quello delle carte di
M5s. Prima di interrompere
credito. Questa Germania ci
la conferenza stampa, Grillo
impone le sue idee e le sue alha lanciato un monito ai
lucinazioni economiche, cose
giornalisti: “In questa situache sono il contrario della dezione, avete più responsabiGrillo
ieri
a mocrazia, persone non elette
lità dei politici. Meno male Beppe
da nessuno. Questo perchè
che i vostri giornali stanno Bruxelles
chiudendo. Trovatevi un altro lavoro per- anche la sua economia sta stagnando, menchè i finanziamenti tra un po’ non ci saran- tre noi siamo in recessione totale”.
L’obiettivo è quello di raccogliere fino a
no più”.
In precedenza Grillo aveva messo nel mi- quattro milioni di firme, e avere a fianco la
rino la Bce e i banchieri (“Una banda di usu- Lega non costituisce un problema: “Non è
rai, cadaveri di cera”), quindi Jean-Claude importante se è Salvini o la destra o la siniJunker, (“Juncker da chi è stato eletto? Si stra. Noi andiamo avanti su dei progetti: se
tratta di un ex ministro delle finanze di un il progetto è buono ed è condiviso da chiunpaese paradiso fiscale”) e soprattutto la Ger- que, noi andiamo avanti con chiunque”.
nel corso del 2015. Se a livello nazionale i costi sono diminuiti del
7,3%, a livello regionale le dinamiche sono più varie: la maggiore diminuzione si è registrata in Puglia
(-19,7%), in Calabria (-14,6%) e in
Campania (-14,0%). Inoltre, considerando congiuntamente il premio
medio e la variazione del premio rispetto al secondo semestre 2013 si
nota che in Trentino Alto Adige,
Veneto, Molise e Basilicata ci sono
premi medi più bassi con una riduzione maggiore del premio medio
rispetto a quello nazionale.
Il testo approvato a larga maggioranza
Ogm, passa la linea Italia:
ogni singolo Paese
deciderà in autonomia
“E' un nuovo passo avanti
sulla linea italiana. La libertà di scelta degli Stati di limitare o bandire la coltivazione di ogm sul proprio
territorio, è la soluzione più
equa per l’Italia e per l’Europa e lo ribadiremo al Consiglio dei ministri Ambiente dell’Ue che si riunirà a
Bruxelles il 17 dicembre
prossimo”. E’ soddisfatto il
ministro
dell’Ambiente,
Gianluca Galletti del traguardo che, dopo anni di dibattito, si avvicina. A premere l’acceleratore sul potere di blocco dei 28 Stati
membri è l’Europarlamento, con un nuovo testo approvato a larga maggioranza che promette anche la
“flessibilità” tanto richiesta
dai governi.
La nuova direttiva rivista
e corretta dagli eurodeputati “fornisce agli Stati
membri basi legali solide
per bandire le coltivazioni
dai propri territori” spiega
Marco Contiero, direttore
Una coltivazione Ogm
per le politiche agricole europee di Greenpeace. Stesso
messaggio di Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, che
vede nell’introduzione del
criterio ambientale, “un importante passo in avanti”
per il potere di divieto dei
singoli Paesi, una posizione
condivisa anche dalla Federazione internazionale del
movimento del biologico.
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Quale è il senso delle parole dell’ad di Fiat alla presentazione della 500X
La Basilicata risponderà a Marchionne?
Potrebbe essere una sfida per chiedere quella produttività mai ottenuta finora
«Per Melfi la 500x è essenziale: senza questa auto per
lo stabilimento di Melfi ci
sarebbe stato poco da fare. Il
futuro sono la 500x e la Jeep
Renegade, costruita anch’essa a Melfi». Lo ha detto
l’ad Fca, Sergio Marchionne, alla presentazione della
nuova 500x.
segue dalla prima
di GIUSEPPE TRALLI
di Melfi ci sarebbe stato poco
da fare” squarcia il cielo del
più importante comparto industriale della Basilicata.
Ma qual’ è il senso di queste
parole taglienti che arrivano
in piena salita produttiva della Renegade e con la 500X in
rampa di lancio? E soprattutto: al fulmine seguirà il tuono? Marchionne, lo sappiamo, non è persona che parla a
sproposito.
Con ogni probabilità intende rispondere così alle invocazioni a mantenere gli attuali
livelli produttivi dello stabilimento lucano che, da più parti, si sono levate per la prevista caduta produttiva della
Punto e lo spostamento di parte della produzione della Renegade.
Infatti, oggi, nello stabili-
Marchionne assediato dai giornalisti
mento Sata, funzionano due
linee produttive: quella appena rinnovata, capace di produrre contemporaneamente
anche 4 diverse autovetture
(max 1.200 al giorno) della
nuova piattaforma “small wide” (la Jeep Renegade e la
500x) e la seconda, di vecchia
generazione (Piattaforma B),
dove si assembla, ormai con i
volumi in forte discesa (circa
350 al giorno), la Punto. Ma il
piano Industriale di FCA prevede che il piccolo SUV Jeep
(oggi realizzata solo a Melfi)
sia prodotta, entro la prima
metà del 2015 e per servire il
mercato nordamericano, anche nel nuovo stabilimento
brasiliano di Pernambuco.
Mentre, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, la
Punto a fine 2015 andrà in
pensione lasciando inutilizzata la linea della piattaforma B
della Sata.
E allora se non si vogliono
perdere posti di lavoro le strade sono due: o a Melfi si dovrà
allocare la produzione di una
vettura del segmento B ( Mito,
Ypsilon) da assemblare sulla
stessa linea della Punto oppure, anche grazie al successo in
Europa della Renegade e dei
primi positivi riscontri della
500X, si dovrà concentrare la
produzione solo sulla nuova
linea produttiva, saturandola.
Ma questo significa passare
da una produzione organizzata su 15 turni di oggi ai famigerati 18/21 che, gli operai di
Melfi, hanno sempre strenuamente rifiutato.
Forse è proprio questo il
tuono che dobbiamo aspettarci. E cioè che Marchionne potrebbe sfidare lavoratori e sindacati a garantire quella produttività mai ottenuta fino ad
adesso.
Una sfida forte, lanciata con
un messaggio forte e dalle
forti conseguenze.
Perché se così fosse lo stabilimento lucano tornerebbe ai
fasti del 2004 quando era il
più produttivo d’Europa,
quando “i ragazzi di Melfi”
producevano 88 auto l’anno
ciascuno, quasi il doppio rispetto alle 49 di Mirafiori e vicino alle 99 della Nissan in
Giappone.
Una sfida che, se accolta e
vinta, garantirebbe non solo
anche nuova occupazione ma
sarebbe uno spot importante
per la valenza industriale dell’intera regione.
www.basilicatapost.it
Tante idee e proposte da mettere in atto
Dai “Visionari della scuola”
l’esigenza di un cambiamento
TANTE IDEE E proposte da mettere in atto, l’esigenza di cambiamenti emersa forte dalla due giorni dei “Visionari della
scuola”.
Ora non resta che fare sintesi e mettere
subito in atto le proposte più interessanti,
portandole sui tavoli della programmazione, e magari facendosi accompagnare
nel percorso da questo “gruppo di visionari”, che diventi una vera e propria task
force per rinnovare la scuola lucana.
Si è assistito a dibattiti interessanti e
partecipati sui temi dell’istruzion
e e della scuola per rispondere alle domande "Quale scuola vogliamo? Quale visione a lungo termine vogliamo concretizzare?"
Si è trattato di un momento corale, aper-
to, promosso dall'assessore Liberali in
collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale di Basilicata, nel quadro di una
più ampia discussione in atto a livello nazionale con la consultazione del Governo
“La Buona Scuola”.
Nella giornata conclusiva il presidente
Pittella ha ribadito la necessità di portare
avanti in maniera parallela una innovazione tecnologica e metodologica con una
più ampia rivoluzione culturale.
Diversi studenti hanno chiesto e proposto soluzioni, mentre docenti, dirigenti,
personale amministrativo, genitori, associazioni si sono alternati al microfono a
un ritmo serrato, rispettando timer e tempi con interventi critici, ma costruttivi
per andare avanti e far fronte ai problemi.
CONTRO LA CRISI tante idee
per innovare, e tra queste anche quella lanciata dalla startup potentina Pedro (una piattaforma software), voluta da
SolEthEn e che è finita tra i finalisti della sezione Energia
del premio Edison che è stato
consegnato ieri sera a Milano.
Non ha ricevuto premi (era-
IN TERZA COMMISSIONE
Modifiche al fondo
per abitazioni locate
LA TERZA Commissione consiliare
permanente del Consiglio regionale
della Basilicata, presieduta da Francesco Pietrantuono (Psi), ha approvato a maggioranza una delibera
della giunta sul fondo nazionale per
il sostegno alle abitazioni in locazione. Con il provvedimento sono state
approvate alcune modifiche sui requisiti per l’accesso ai contributi, lo
schema del bando, il modulo di domanda e le modalità attuative. Successivamente sono state discusse
due proposte di legge su “Tutela governo ed uso del territorio» di Franco Mollica (Udc), e su «Conservazione e valorizzazione del patrimonio
geologico», di Vincenzo Robortella
(Pd) e Pietrantuono.
FIRMATO UN PROTOCOLLO
Intesa coi cuochi
per la crescita
“LA GASTRONOMIA tipica regionale può rappresentare un importante veicolo di promozione delle
produzioni agroalimentari tipiche e
di diffusione delle consuetudini alimentari locali e della cultura rurale;
l’agroalimentare rappresenta un
settore importante della vita economica e sociale della regione Basilicata”: è quanto si legge nel protocollo
d’intesa tra Regione Basilicata e
l’Urcl (Unione regionale cuochi lucani. I due soggetti intendono sviluppare la reciproca collaborazione
con riferimento ad azioni di sistema
nel settore turistico/ristorativo e
culturale, promuovendo il binomio
prodotto-territorio e valorizzando le
giovani professionalità attraverso
attività formative e seminariali”.
VOLONTARI NEL SERVIZIO CIVILE
Giandomenico Marchese e l’assessore Liberali
“Bella la digitalizzazione – hanno rimarcato - ma dateci i laboratori”.
I “Visionari della Scuola” hanno rappresentato, dunque, un primo step ricco
di spunti su cui lavorare e che renderanno la scuola lucana più moderna e rispondente alle esigenze di chi la vive ogni giorno.
La potentina SolEthEn con “Pedro”
tra le migliori startup italiane
no messi in palio tre riconoscimenti da 100 mila euro per
ognuno dei settori in gara, ed
un encomio ai secondi classificati, ma l’idea voluta dai titolari della società è stata assai apprezzata ed ha fornito ai protagonisti la possibilità di farsi conoscere da una platea nazionale e non solo, per possibili contatti futuri. La SolEthEn acronimo di “Solutions for Ethical
Engineering”, è una start-up
innovativa con sede a Potenza.
IN BREVE
Fornisce servizi d’ingegneria
ad alto valore aggiunto per migliorare i processi produttivi e
le prestazioni di Piccole Medie
Imprese ed Enti pubblici, attraverso mediante l'utilizzo di tecniche e metodologie ingegneristico-matematiche: modellazione metematica, simulazione
numerica, statistica applicata,
calcolo scientifico. Il team è
composto da tre giovani lucani
- Paola Curci, Pasquale Molinari, Michele Giordano - con una
consolidata esperienza nel
campo della ricerca industriale e accademica.
Al concorso Edison Start, un
bando nazionale indetto per celebrare i 130 anni del gruppo, e
che punta a promuovere lo sviluppo di progetti innovativi e
sostenibili proposti da giovani
talenti, startup e PMI nei settori Energia, Sviluppo Sociale e
Culturale, Smart Communy,
hanno partecipato 841 idee
presentate nella prima fase.
Garanzia giovani,
sì a 50 progetti
SONO stati firmati i bandi per la selezione di volontari di servizio civile
nazionale per le 10 Regioni che condividono con il Dipartimento della
gioventù e del servizio civile nazionale l’attuazione della misura Servizio civile nazionale del programma
Garanzia Giovani. Per i ragazzi e le
ragazze che vorranno partecipare ai
progetti i bandi attiveranno complessivamente 5.463 posti distribuiti nelle Regioni come di seguito riportato. Lo rende noto il ministero
del Lavoro in un comunicato.
In Abruzzo sono stati valutati positivamente 49 progetti per 181 volontari, in Basilicata 50 per 236 volontari, in Campania 298 per 2.005,
in Friuli Venezia Giulia 14 per 57,
nel Lazio 120 per 504 volontari, in
Piemonte 90 progetti per 329 volontari, in Puglia 122 per 554, in Sardegna 23 per 109, in Sicilia 215 per
1.185, in Umbria 76 per 303 volontari. Al completamento dell’esame
dei progetti da parte della Regione
Molise, verrà emanato un ulteriore
bando destinato ad attivare oltre
300 posti di volontario in Servizio civile nazionale, fino al raggiungimento di 5.790 posti.
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Il consigliere Pergola sollecita interventi per ridurre al minimo i disagi ai cittadini
Scale mobili, 21mila ticket venduti
Il vice sindaco si scusa con i potentini. Bar, edicole e negozi saranno riforniti a breve
VENTUNOMILA i biglietti
che Cotrab ha consegnato, in
soli tre giorni, alle abituali
rivendite e che risultano
quasi completamente esauriti.
Pertanto l’azienda, che gestisce il servizio di trasporto
urbano, ha invitato i titolari
degli esercizi commerciali
che hanno intenzione di mettere in vendita i ticket per i
bus e le scale mobili di fare richiesta agli uffici Cotrab, anche contattandoli telefonicamente allo 0971508310.
Uffici che provvederanno
a rifornire i bar, le edicole e i
negozi nel minor tempo possibile. «Si tratta di dati estremamente positivi – ha commentato il vicesindaco nonché assessore comunale alla
Mobilità Gerardo Bellettieri
– soprattutto per la città. I
potentini hanno dimostrato
grande senso civico e volontà di utilizzare il mezzo pubblico, supportando noi amministratori in scelte come
quella di far pagare i servizi
forniti, finalizzate prioritariamente all’equità e al benessere di tutti».
Dopo tre giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo di
acquistare i ticket per usufruire degli impianti meccanizzati il consigliere comunale del gruppo i “I socialisti” Rocco Pergola «ritiene
necessario ridurre al minimo i disagi per gli utenti».
Utenti che, soprattutto il primo giorno, si sono trovati a
dovere fare i conti con oblite-
PIANO DI ESERCIZIO DEL TRASPORTO
Cotrab, meno chilometri
Si taglia sul personale
Nessun tornello né obliteratrice per chi volesse usufruire delle scale mobili senza pagare
ratrici non funionanti o con scale mobili delle tariffe e l’azienda di trasporto pubblipersonale del Cotrab che in delle modalità di acquisto co locale e l’amministraziopiù di qualche caso ha fer- dei biglietti». Non solo. Sa- ne comunale per offrire un
mato i cittadini lungo le rebbe anche opportuno che servizio di mobilità efficienrampe delle scale mobili «siano affissi avvisi mag- te e di qualità attraverso inchiedendo loro di mostrare il giormente visibili all’ingres- formazioni dettagliate che
biglietto. Un controllo che, so delle scale mobili» e che in questa fase di adattameninvece, si dovrebbe effettua- «si intensifichi la rete di dif- to a delle nuove modalità del
re in entrata o al massimo in fusione dei biglietti» predi- servizio di trasporto sono
uscita. E, invece, i cittadini sponendo anche l’installa- necessarie».
sono stati “fermati” lungo le zione «di distributori autoE proprio alla luce delle lascale. Una procedura che ha matici per permettere l’ac- mentele di molti cittadini il
provocato non poca irrita- quisto dei ticket anche du- vicesindaco Bellettieri si è
zione.
rante gli orari di chiusura scusato «per i disagi creati,
Alla luce anche di ciò il delle attività commerciali giustificabili solo in questa
consigliere Pergola ha riba- che vendono i biglietti».
prima fase, diciamo di “assedito che «è necessario che il
Per fare tutto ciò «è neces- stamento”, e ai quali comunpersonale Cotrab informi i saria - ha aggiunto Pergola - que stiamo cercando di porcittadini all’ingresso delle una maggiore sinergia tra re rimedio».
Dipendenti Cotrab durante la protesta di settembre
TECNICAMENTE è l’ to quando l’agenzia inte“annullamento in auto- rinale Tempor, per conto
tutela” del piano di tra- del Cotrab, assume 6 consporto pubblico locale vi- trollori entrati in attività
gente.
lunedì, in concomitanza
Praticamente, la giun- con il pagamento obblita comunale con un atto gatorio del trasporto
amministrativo e secon- pubblico locale da parte
do quanto concesso dal degli utenti. Anche se i
“potere di autotutela” contratti sono gestiti
(annullamento d’ufficio dalla Tempor, di fatto,
o di convalida degli atti pagando il consorzio l’aamministrativi illegitti- genzia, si tratta di risormi) ha annullato quanto se economiche aggiuntistabilito a dicembre 2013 ve che pesano sull’aziendalla precedente ammi- da, nonostante un avviso
nistrazione negli ultimi della stessa ai dipendenti
accordi con Cotrab, il sulla possibilità di fare
Consorzio che gestisce il domanda per assurgere
trasporto pubblico in cit- alla funzione di controltà e, rigettando in so- lori. Da un lato dunque la
stanza il piano di eserci- questione
lavoratori,
zio vigente, sta redigen- dall’altra la questione
do già il nuovo. Fin qui utenti. Perché la riduziopotrebbe anche essere ne dei chilometri percoruna buona notizia.
si costringerà a una reviSe non che il nuovo tra- sione di tutte le linee esisporto al quale si sta la- stenti, con l’annullamenvorando prevede un ta- to di alcune e l’efficientaglio dei chilometri per- mento di altre, che necescorsi su gomma pari a sariamente dovrà sacricirca 700.000 con un ficare delle zona a difesa
passaggio da 1350 chilo- di altre. Insomma, l’anmetri a 2.700.
nosa questione del traSi torna praticamente sporto pubblico a Potenal piano antecedente al za sembra davvero un
2011, nato quando l’in- rompicapo a cui è difficitermodalità era ancora le trovare una soluzione,
una parola sconosciuta, che va ad aggiungere sale scale mobili erano solo le sulla ferita. I lavoratoquelle di viale Dante e la ri, infatti, hanno da poco
metropolitana leggera ricevuto lo stipendio di
nell’immaginario collet- agosto e avanzano ancotivo si identificava con ra delle mensilità. Senza
quella sotterranea delle dimenticare che a far
grandi città. Non solo. esplodere il caso Cotrab
Una
riduzione
di furono i dipendenti as700.000 chilometri do- sunti proprio tramite la
vrebbe equivalere al li- Tempor con continui
cenziamento di 50 o poco contratti interinali e che
più dipendenti Cotrab, a portarono l’azienda in
maggioranza conducen- Tribunale, per di più vinti di autobus. Ed ecco che cendo. Queste anomalie
piomba di nuovo sui la- nelle assunzioni, infine,
voratori lo spettro dei ta- così come nell’affidagli al personale. Insom- mento del servizio, sono
ma, far rientrare i conti anche oggetto di valutadel Comune di Potenza, zione della Corte dei Convicino al dissesto, signi- ti.
Anna Martino
fica farlo a spese dei più
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deboli: i lavoratori. Il tut-
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Potenza
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Nella “Nave” il corto di Kieslowski su un quartiere di Varsavia simile a Cocuzzo
Un “Decalogo” per il Serpentone
Obiettivo: dare voce al rione potentino attraverso il racconto degli abitanti
IL “Festival Città delle 100
scale”, realtà lucana tra le
più interessanti in Italia e
nel Mezzogiorno per la
danza contemporanea e le
arti performative, apre le
porte al cinema e lo fa in
collaborazione con la “Lucana film commission”.
L’incontro tra Giuseppe Biscaglia e Francesco Scaringi, ideatori e curatori del
Festival, e Paride Leporace, direttore della fondazione lucana per il cinema, nasce dall’idea di creare un laboratorio di sceneggiatura
cinematografica all’interno della stiva della “Nave”
di rione Cocuzzo. «La scelta
della location non è affatto
casuale – ha spiegato Francesco Scaringi - Il percorso
formativo che vogliamo
realizzare prevede una duplice attività: far vedere cinema e fare cinema». Ieri
sera, infatti, all’interno
della stiva del bastimento
cementizio, è stato proiettato il primo episodio del
“Decalogo”, la serie di 10
mediometraggi del regista
polacco Krzysztof Kieslowski ambientati, a fine an-
Aiuole
adottate
Facilitazioni
per ditte
e privati
“L’AMMINISTRAZIONE comunale ha rivolto
apposita richiesta all'Acquedotto lucano per
la predisposizione di
idonei allacci alla condotta pubblica dell’acqua per consentire un
migliore mantenimento delle aiuole, che non
si limiti, laddove eseguito, alla cura dell’esistente»
La notizia è stata comunicata, nel corso di
un incontro, dall’assessore all’Ambiente Pasquale Pepe alle associazioni che in città hanno adottato alcune aiuole. Nel corso dell’incontro è stata data ampia
disponibilità alle ditte e
alle associazioni ad utilizzare i punti luce che
si trovano nei pressi delle aiuole «per consentire anche un allestimento natalizio e non solo».
Da parte loro le ditte e
le associazioni si sono
dette pronte a questa
nuova scommessa che,
tra l’altro, è in sintonia
con il più ampio e complesso disegno di decoro urbano voluto dall’amministrazione comunale.
«È indispensabile – ha
detto Pepe - che si faccia
questo ulteriore sforzo.
Con l’impegno costante
del Comune e la necessaria collaborazione dei
privati, che mostrano
grande interesse, va ripensata la tenuta della
città».
Nella “Nave” ci si confronta all’ombra del
ni 80, in un quartiere della taristi del ‘900, quale è staPolonia molto simile al Ser- to Kieslowski, nel suo Depentone. «Sono sempre ri- calogo, un film che per
masto affascinato, da po- quelli della mia generaziotentino acquisito, dall’ar- ne, è stato e continua a eschetipo architettonico di sere un elemento ecceziorione Cocuzzo – ha affer- nale e un avvenimento inmato Paride Leporace – Per credibile». I dieci film che
me è stato inevitabile il pa- fanno parte del Decalogo di
ragone con i luoghi rac- Kieslowski sono ispirati ai
contati da uno dei più dieci comandamenti e racgrandi registi e documen- contano storie di vita quoti-
diana degli abitanti del
quartiere polacco. «Parlare
del quartiere attraverso i
suoi protagonisti: questo
sarà anche il nostro obiettivo che va ad affiancarsi alle
attività di recupero urbano
già messe in atto con l’iniziativa Serpentone Reload», ha dichiarato Francesco Scaringi. La seconda
parte del progetto nato dalla collaborazione tra “Lucana film commission” e “Festival delle 100 scale”, riguarderà invece la creazione di un laboratorio di sceneggiatura cinematografica, da tenersi sempre all’interno della “Nave”. «Sarebbe un grande obiettivo riuscire a creare una scuola di
sceneggiatura
magari
coinvolgendo gli abitanti
del quartiere», ha dichiarato Paride Leporace. «Il sogno nel cassetto – ha concluso il direttore della “Lucana film commission” – è
quello di realizzare un
omaggio a KieSlowski con
la produzione di un film.
Noi ci proviamo».
Francesco Cutro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La sesta commissione rassicura i cittadini
Bucaletto, acqua potabile
Esaminati i dati di Aql
L’ACQUA a Bucaletto è potabile e non contiene sostanze inquinanti. Questo
in sintesi quanto emerso al
termine dei lavori della sesta commissione consiliare, presieduta da Donato
Nolè.
I componenti della commissione hanno potuto verificare la documentazione riguardante le analisi
effettuate sui campioni
d’acqua prelevati a Bucaletto.
«Gli organi ufficiali preposti al controllo - ha spiegato Donato Nolè - hanno
fornito assicurazioni in
merito alla potabilità dell’acqua distribuita attraverso la rete di Acquedotto
lucano nel popoloso quartiere potentino». Come si è
sparsa la notizia su un pos-
La riunione della sesta commissione
sibile inquinamento idrico esito negativo. I compol’amministrazione comu- nenti della Sesta commisnale si è subito «attivata» sione si sono adoperati «da
per fare luce sulla vicenda subito affinché i risultati
«chiedendo e ottenendo da fossero comunicati tempeAql le analisi del caso».
stivamente ai residenti di
Analisi che hanno dato Bucaletto».
Alliance Francaise, incontro
all’Unibas sulla Grande guerra
FORMAZIONE docenti di lingua francese e performance culturale in occasione
del centenario della Prima Guerra mondiale attraverso la lirica di Apollinaire.
Anche quest’anno l’Alliance Française
Basilicata ripropone oggi presso l’aula
Magna dell’Unibas, in collaborazione
con il “Centro linguistico d’Ateneo”, la
giornata di formazione per gli insegnanti di lingua francese.
«Rinnoviamo questo momento di formazione e di incontro annuale della nostra associazione con una iniziativa di
connubio tra l’arte, la celebrazione della
lingua francese e il ricordo, attraverso i
versi di Apollinaire, dello scoppio della
Grande Guerra», ha dichiarato Raffaele
Romano, presidente Alliance Basilicata.
La giornata si aprirà intorno alle 9 con
una performance di letture poetiche accompagnate da immagini e musiche su
alcune poesie scritte dal fronte da Apollinaire e con la presentazione di “Calligrammi alla rovescia” creati appositamente dall’artista potentina Teri Volini e
di un suo testo poetico in lingua francese.
Si susseguiranno diversi interventi tra
cui quello di di Giuseppe Martoccia, direttore di Alliance, sulle sfide del web
partecipativo negli scambi scolastici con
l’estero.
IL SERVIZIO A “FILI D’ERBA”
Sportello immigrati
Tra accoglienza
e integrazione
Stigliani e Cudemo durante la conferenza (f. Mattiacci)
FINO a una decina di an- consulenti legali e della
ni fa si chiamava “La cit- possibilità di creare una
tà dei colori”. Il primo e cartella informatizzata
unico sportello per gli per ogni utente, valido
immigrati della città di per tutta la rete, grazie
Potenza e dell’intera Ba- all’attivazione di un porsilicata. Poi negli anni tale informatico sui sersempre più associazioni, vizi sociali del Comune.
sindacati ed enti privati Il tutto grazie a fondi rehanno cominciato a gionali ed europei (Fonsvolgere la stessa fun- do di coesione sociale e
zione. Così lo sportello di sviluppo). «In un mo“La città dei colori” circa mento di difficoltà per la
quattro anni fa ha chiu- città – afferma l’assessoso, anche a causa della re comunale alle Politimancanza dei fondi re- che sociali Nicola Stigionali destinati a quel- gliani – questa iniziativa
l’azione. Oggi il Comune può essere fraintesa.
di Potenza apre nuova- Ospitare i migranti è un
mente lo sportello per dovere in uno Stato civigli immigrati, con una le. Come amministraziofunzione diversa rispet- ne abbiamo il dovere di
to al passato: presa in ca- non solo di accoglierli
rico attraverso un’azio- ma educarli a una intene di rete e di coordina- grazione sociale che sia
mento con le associazio- fondata sul rispetto dei
ne e gli enti già attivi sul diritti e dei doveri che gli
campo – una ventina in immigrati hanno in
tutto – nonché gli organi un’ottica di inclusione
di sicurezza (questura e sociale completa». Da
polizia locale) e sanitari qui anche «la lotta all’ac(ospedale San Carlo e cattonaggio davanti ai
Asp) con i quali saranno supermercati, per la
firmati dei protocolli quale ci sarà a breve un
d’intesa. Il servizio è sta- incontro con le forze delto affidato, tramite rego- l’ordine, affinchè i milare bando di gara, alla granti entrino a far parcooperativa “Fili d’erba” te del tessuto sociale».
che si occupa di assi- Tra gli obiettivi dell’amstenza agli anziani. Lo ministrazione, la realizsportello - aperto il mer- zazione di un centro
coledì e il venerdì dalle diurno per minori in via
8.30 alle 12 e il giovedì Sicilia, dove attualmendalle 8.30 alle 12 e dalle te è ubicato il Centro dei
16.30 alle 18 - prevede la servizi di volontariato,
presenza di un operato- esattamente nella parte
re, individuato nel socio di proprietà del Comune
fondatore dell’associa- ancora inutilizzata. Per
zione, Rossella Cudemo concludere, il messagche, dopo un primo in- gio finale di Stigliani alcontro con l’immigrato la cittadinanza: «I proper individuarne le esi- blemi delle città italiane
genze, lo indirizza verso non li creano gli immii servizi a lui indispensa- grati che, anzi, possono
bili presenti sul territo- anche innescare dei
rio. All’interno dello meccanismi positivi che
sportello sono previsti riguardano l’impiego di
servizi di pronto inter- determinate figure provento relativi a media- fessionali o l’occupaziozione interculturale, in- ne di abitazioni altriterpretariato e consu- menti sfitte, come seconlenza legale. Su richie- do me è il caso di molti alsta è possibile attivare il loggi di Potenza oggi ocprofessionista
entro cupati dai profughi poli24/48 ore. La cooperati- tici».
an.ma.
va si avvarrà anche di un
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registro di interpreti e
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Potenza e provincia
Giovedì 13 novembre 2014
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21
BELLA Tappa nel Comprensivo per il progetto “Coder dojo” promosso da Paolicelli
Alfabetizzazione sì, ma digitale
Gli alunni affiancati da mentori hanno appreso il funzionamento del multimediale
BELLA – Il progetto “Coder dojo”
è approdato all’Istituto comprensivo di Bella.
Un laboratorio di creatività
multimediale per futuri programmatori che si è svolto presso la sede scolastica, e che ha
coinvolto una fascia di alunni
compresa tra i 7 e i 17, affiancati
da alcuni mentori, ossia figure in
grado di trasmettere a ciascun allievo il linguaggio informatico,
per una corretta alfabetizzazione
digitale e un utilizzo dei principali strumenti software open
source (programmi di libero accesso o senza licenza).
La giornata si è svolta in due
momenti fondamentali: in primis, la fase di formazione dei
mentori, successivamente la fase
pratica, quindi l’interazione con i
ragazzi attraverso l’utilizzo del
programma Scratch.
Per la dirigente dell’Istituto
comprensivo di Bella, Carmela
Gallipoli si è trattato di «una
giornata molto importante per la
nostra scuola, con l’approccio a
una nuova metodologia didattica
innovativa. Grazie al “Coder dojo”, nella scuola 2.0, gli alunni diventano protagonisti e non soggetti passivi», imparando a programmare sin da piccoli semplici
Alunni e insegnanti al lavoro con i pc. A destra Paolicelli spiega cosa fare
applicazioni, videogiochi, pro- di coding (programmazione ingrammi da utilizzare su pc e ta- formatica), affinché gli alunni
blet.
diventino produttori digitali.
«Abbiamo sostanzialmente an- Aver portato a Bella questa initicipato - ha aggiunto - il piano ziativa costituisce un banco di
del Governo sulla “Buona scuo- prova interessante, finalizzato
la”, ancora in fase di consultazio- alla preparazione dell’evento in
ne, per introdurre le buone prati- programma il prossimo 24 noche come metodo di insegnamen- vembre, nell’ambito dell’iniziatito. Infatti nel tema 4 del docu- va CoderBas».
mento governativo, “Ripensare
L’Istituto comprensivo di Bella
ciò che si impara a scuola”, si ipo- sarà una delle 7 sedi prescelte in
tizza l’introduzione, già a partire cui saranno coinvolti tutti i 131
dalla scuola primaria, di un’ora comuni della Basilicata.
POTENZA Incontro dei docenti di Educazione fisica
Sport, rispetto delle regole
e fattore di aggregazione
POTENZA - Nell’aula magna del liceo classico
“Quinto Orazio Flacco” si
è tenuta una conferenza di
servizio per dirigenti scolastici e docenti di Educazione fisica.
Promossa dal Miur presenti il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Claudia Datena , e la
coordinatrice per l’educazione fisica e sportiva della Provincia di Potenza,
Giovannina Molinari - e
dal Coni - presente il presidente regionale, Leopoldo
Desiderio - nella conferenza sono state illustrate le
indicazioni circa l’attività
sportiva del corrente anno
scolastico.
Ad accogliere i relatori, i
dirigenti scolastici ed i docenti, giunti da ogni parte
della provincia, il dirigente scolastico del Liceo classico “Orazio Fliacco”, Silvana Gracco che, consapevole «delle ristrettezze
economiche con cui bisogna fare i conti per i giochi sportivi studenteschi»
ha ribadito il fatto che «gli
studenti non possono fare
a meno dello sport nella
scuola».
Ospiti l’assessore comunale allo Sport , Giovanni
Salvia, e il presidente della
sezione arbitri della provincia di Potenza, Roberto
Celi.
Datena nel suo intervento ha detto: «il Coni è il nostro partner istituzionale.
Oggi si va nella direzione
di un potenziamento e rafforzamento dello sport
nella scuola ad iniziare da
Il tavolo dei relatori
quella primaria, con l’alfabetizzazione motoria. Le
linee guida della scuola,
riconoscono lo sport, un
veicolo che si contrappone
al fenomeno del bullismo e
della violenza».
Leopoldo Desiderio ha
illustrato i progetti che il
Coni vuole intraprendere:
«a partire dallo “Sport in
classe”, “Sport in fiera“,
POTENZA - Nel segno della continuità. L’Efmea (Ente per la formazione edile)
di Potenza con pieno merito ha conquistato il terzo
posto alle finali di Bologna
valevoli per la settima edizione della sfida nazionale
di “Ediltrophy 2014”, ovvero della gara di arte muraria organizzata dal Formedil (Ente nazionale per
la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia), con il patrocinio
della Cnce (Commissione
nazionale paritetica per le
casse edili) dell’Inail e della
Cncpt (Commissione nazionale per la prevenzione
infortuni) e in collaborazione con il Saie ( Salone internazionale dell’ industrializzazione edilizia che
“Vetrina dello sport”, “Mini-Olimpiadi e “Luoghi in
sport” che saranno attivati nel corrente anno scolastico con il coinvolgimento anche di 4 comuni
sprovvisti di società ed associazioni sportive: Ginestra, Castelmezzano, Pietrapertosa e Valsinni.».
L’assessore allo Sport
ha aggiunto: «sono felice e
orgoglioso di essere in
mezzo a docenti, considerati il vero motore dello
sport. Tutti gli amministratori comunali devono
sostenere lo sport, da sempre considerato veicolo di
messaggi positivi: aggregazione, rispetto dell’avversario e di regole».
Lorenzo Zolfo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Colgo l’occasione - ha concluso il dirigente scolastico - per ringraziare tutti i partecipanti: dai
genitori agli alunni e ai loro docenti, che avranno il compito di
continuare nelle classi e nei laboratori le attività proposte durante l’evento dal mentore dei mentori, Piero Paolicelli, promotore
dell’iniziativa».
Paolicelli che ha dichiarato come «lo spirito del progetto è quello del divertimento e dell’insegnamento creativo, perché i bam-
bini imparano sperimentando,
copiando, sbagliando e collaborando».
Secondo Michele Ventrelli, dirigente scolastico del Comprensivo “Pascoli” di Matera, «il nostro obiettivo è stato quello di inserire il “Coder dojo” nella scuola
lucana. La sfida è quella di formare i ragazzi del domani, rendendoli in grado di confrontarsi
nei prossimi anni con i colleghi
di tutto il mondo».
A Bella i partecipanti sono stati
oltre 150, tra docenti, alunni e
genitori provenienti dalle scuole
del territorio. Così si è espresso
Paolicelli, che ha condotto magistralmente i lavori in un clima festoso: «Sembrava di essere in racconti fiabeschi, dall’infanzia alle
medie, biblioteca (vissuta), iPad
per gli scolari, Lim, professori e
maestre motivate, colori allegri,
paesaggio mozzafiato tra le alture lucane. Clima cordiale e affiatamento di tutto il personale. Dimenticavo, unica Scuo@ 2.0 della
Basilicata. Se la scuola del futuro
ha un nome, vorrei che fosse
quello del Comprensivo di Bella».
Allora, appuntamento a Bella il
prossimo 24 novembre.
Davide Di Vito
SAVOIA Il progetto del Gal Marmo-Melandro
Fattorie multifunzionali
Un network territoriale
SAVOIA - Si è parlato del lancio del network territoriale delle fattorie multifunzionali nel corso della giornata informativa che si è tenuta nella sede del Gal Csr
Marmo Melandro. L’evento è
parte integrante del progetto
“La rete delle
fattorie multifunzionali”
realizzato in
convenzione
dall’Ati “Forcopim-Officina
Rambaldi”. Nel
corso dell’incontro è stato
presentato ai titolari delle fattorie multifunzionali il brand “Colti Vi Amo” e sono
stati trasferiti gli elementi fondamentali
dell’impostazione concettuale del network e della strategia di comunicazione
integrata. L’incontro è stato l’occasione
per raccogliere feed back e orientamenti
dal territorio ai fini di implementare nell’area comprensoriale del Gal Csr Marmo Melandro il network delle fattorie
multifunzionali. Gli operatori selezionati e interessati ad aderire al network sottoscriveranno un codice di buona condotta e un disciplinare e potranno, così,
fregi arsi di un marchio di qualità dell’accoglienza. Nel corso dell’incontro è
stato anche presentato il marchio di
qualità e una sessione di incontri “one to
one” con gli operatori interessati ha consentito all’Ati di illustrare le procedure
di accreditamento. Seguiranno sopralluoghi in azienda volti a fornire assistenza individuale e personalizzata per
adeguare l’infrastruttura e i servizi delle
fattorie multifunzionali allo standard di
qualità richiesto per l’adesione alla rete.
Risultato finale saranno l’assegnazione
del marchio e la formalizzazione del network territoriale mediante stipula di un
con tratto di Rete.
“Ediltrophy”, muratori potentini
terzi classificati in quel di Bologna
quest’anno ha festeggiato
i 50 anni di attività).
La finale nazionale ha visto all’opera 22
squadre partecipanti di tutta
Italia tra cui,
nella categoria
senior, pure
l’Efmea Potenza che ha conquistato
appunto il terzo
piazzamento.
L’Efmea è risultata inoltre
la Scuola edile meglio classificata dell’intero Centro-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sud. In gara i maestri lucani Leonardo Micca e Felice
Salinardi,che
accompagnati a Bologfna
da
Raffaele Arbia della “Gife costruzioni”,
hanno
realizzato il
manufatto di
competenza.
I due concorrenti hanno
realizzato a regola d’arte
una “Stone chair”, ovvero
una poltrona in mattoni
faccia a vista per arredo
urbano completata da una
seduta in pietra leccese originale. Soddisfazione per
il risultato conseguito è arrivata dal presidente e del
vice-presidente di Efmea
Potenza, Donato Antonio
Claps e Andrea Rossi. «Il
terzo posto di questa edizione aggiunto al quarto
posto dello scorso anno
conferma che le nostre
maestranze sono di ottima
qualità – spiega il presidente di Efmea Potenza
Donato Antonio Claps –
questo risultato è fondamentale e dà la misura del
mondo delle costruzioni.
Bisogna lavorare ad una
formazione sempre più mirata verso i giovani e ad un
futuro che veda l’edilizia
come parte trainante dell’economia. Per questo ci
auguriamo di partecipare
l’anno prossimo a questa
iniziativa anche con una
squadra Junior e magari
organizzando la Fase interregionale a Potenza. Bisognerebbe incentivare le
manifestazioni di questo
genere perché aiutano a
promuovere e a ridare valore a un’attività, quella
del lavoratore edile e delle
professioni del passato,
che hanno bisogno di sostegno e visibilità».
RASSEGNASTAMPA
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Giovedì 13 novembre 2014
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85100 Potenza
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MELFI Ai domiciliari l’“artigiano” di quarantacinque anni Michele Posa
Una fabbrica di armi clandestine
In un capannone agricolo in contrada San Nicola scoperto un laboratorio
MELFI - Scoperto e arrestato un fabbricatore clandestino di armi. Si tratta
del 45enne Michele Posa
che è stato arrestato dai
carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di
Melfi ed Atella guidati dal
capitano Giovanni Diglio
l’otto novembre scorso.
Tutte le armi trovate nel
suo “covo” erano prodotte
artigianalmente, tra queste spiccava un modello di
bomba a mano costruito
interamente in legno. I carabinieri da tempo seguivano l’uomo, a causa dei
suoi precedenti. Adesso è
accusato di detenzione
abusiva di armi clandestine artigianali e detenzione di munizioni. L’8 novembre, di pomeriggio,
Michele Posa è stato fermato sulla strada provinciale Melfi-Foggia. Nel
portabagagli della sua Alfa Romeo, dopo la perquisizione, sono state trovate
100 cartucce calibro nove
e 7,65. la questione, ovviamente, ha portato ad una
perquisizione del domici-
Una volante dei carabinieri e parte delle armi sequestrate al laboratorio
lio e in un capannone agricolo nella zona di San Nicola di Melfi. Qui è stato
scoperto un vero e proprio
laboratorio d’armi.
Non una coincidenza,
Posa infatti è ritenuto dai
carabinieri un esperto di
meccanica e di armi da
fuoco. Non a caso all’interno del capannone sono
state trovate diverse armi
clandestine modificate. In
pratica utilizzava quel
luogo per poter approtare
modifiche ai più disparati
tipi di arma da fuoco, dalle
pistole fino ai fucili. un la-
voro piuttosto lungo e
scrupoloso, effettuato con
precisione assoluta. In alcuni casi si trattava di copie vere e proprie modificate per l’occasione. Molto
probabilmente si tratta di
armi modificate e poi vendute per gli scopi più di-
sparati.
Tra il materiale sequestrato spicca una pistola a
tamburo, due pistole automatiche e altre due pistole
con tanto di silenziatore
artigianale completamente smontate. In più il modello in legno di una bom-
ba a mano oltre ai “ferri
del mestiere” e piccole parti utili al montaggio delle
armi.
Michele Posa è stato arrestato e trasferito ai domiciliari in attesa di giudizio.
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MASCHITO L’area è stata sequestrata dai carabinieri, rischio alto per la salute
Lastre di amianto abbandonate tra i campi
L’amministrazione promette tolleranza zero
MASCHITO – Nei giorni
scorsi nel piccolo centro
arbereshe, in una zona di
campagna, in pieno cielo
aperto, è stato avvistato
del materiale di risulta abbandonato. Si tratta di numerose lastre di amianto,
probabilmetne coperture
di vecchi edifici, lasciate a
marcire a cielo aperto proprio a ridosso di alcuni
campi coltivati. Una circostanza non certo favorevole per la salute. Molto probabilmente si tratta di materiale abbandonato da alcune persone nel cuore
della notte. Sulla questione stanno già indagando
le forze dell’ordine, che sono state allertate da una
segnalazione precisa. I carabinieri adesso stanno
cercando di identificare il
responsabile, operazione
piuttosto complessa. Intanto l’area è stata messa
sotto sequestro e sigillata.
Ma ad essere informata
è, ovviamente, anche l’amministratore comunale. Il
vice sindaco Michelangelo
Volpe promette tolleranza
zero sui responsabili, ma
non soltanto in questo caso. «Dopo il sopralluogo
effettuato con i carabinieri di Maschito, l’area è stata sottoposta a sequestro e
dopo le verifiche e indagini che faranno in questo
periodo, qualcuno pagherà e pure a caro prezzo».
Tommaso Campera, un
emigrante, ogni anno ritorna nel suo paese di origine, ha aggiunto: «Ma
questi “sconsiderati”, si
rendono conto che così facendo avvelenano la loro
stessa terra? Si rendono
conto che quelle stesse
scorie così abbandonate,
prima o poi, le potranno
respirare loro stessi? Si
tratta di pura ignoranza,
oppure della solita ingordigia per ottenere un risparmio dal mancato corretto smaltimento? Altra
domanda che gli investigatori dovrebbero porsi è:
“I colpevoli saranno gente
del territorio oppure (così
come tante volte fanno
con i cani randagi) “forestieri” che hanno abbandonato quelle lastre in terra d’altri?».
Il rpblema resta comunque piuttosto sentito nell’area di Maschito, anche
perché l’abbandono di rifiuti pericolosi non è cosa
nuova. L’abbandono di lastre di cemento amianto è
un problema che colpisce
tutto il territorio. Il problema è che i costi di smaltimento e di gestione delle
lastre sono piuttosto proibiltivi, così in molti decidono di lasciarli in mezzo
ad una strada, senza poi
preoccuparsi delle possibili conseguenze sullla salute dei cittadini. In più la
questione della vicinanza
ai campi coltivati vale come aggravante. Saranno
davvero forestieri?
Lorenzo Zolfo
L’amianto abbandonato a ridosso dei campi
GINESTRA Visibilità ridotta ai minimi termini, chiesto un intervento urgente di ripristino
Le erbacce sovrastano la provinciale 152
La strada provinciale sovrastata dalle erbacce
GINESTRA – La strada provinciale n° 152 che collega velocemente Ginestra con Barile e la superstrada Potenza-Melfi, da
quando è stata migliorata ed
inaugurata alcuni anni fa, non
viene tenuta per niente in considerazione.
Da mesi, in alcune curve, la vegetazione che cresce spontaneamente ai bordi della strada, riduce la visibilità, per cui uil rischio
di incidenti stradali è considerevole, soprattutto in questo periodo di piogge che già di per sé compromettono la stabilità delle auto
in transito.
Questa situazione di pericolo è
stata segnalato all’amministrazione comunale. Il piano è quello
di utilizzare gli stessi braccianti
agricoli della zona per ripulire il
bordo strada ed eliminare del tutto il pericolo. Ma, visto che la competenza sulla strada è della provincia, bisognerà aspettare l’autorizzazione prima di poter procedere.
Eppure la Provincia su questa
strada interviene solo in caso di
ghiaccio e neve, per cui ci si augura, con l’approssimarsi dell’inverno, non venga meno a questo intervento.
Ma senza un ripristino della visibilità già da ora la situazione potrebbe risultare molto più complicata del previsto con l’approssimarsi dell’inverno.
Lorenzo Zolfo
RASSEGNASTAMPA
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Giovedì 13 novembre 2014
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85100 Potenza
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VULTURE
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MONTICCHIO Bastano le piogge per rendere impraticabile la strada d’accesso
Visita ai laghi tra fango e spazzatura
Domenica scorsa un solo punto di ristoro aperto e preso letteralmente d’assalto
MONTICCHIO - Basta un
po’ di pioggia per rendere
questo incantevole posto
l’esatto opposto del luogo
ameno dove potersi rilassare e passare un buon fine settimana. E non è soltanto un problema di infrastrutture, ma anche di
servizi, spesso carenti e assolutamente impreparati.
L’ultimo caso è quello di
domenica scorsa. Il Vulture e i suoi laghi sono stati
letteralmente presi d’assalto da turisti. Persone
che, per un solo giorno,
hanno scelto di esplorare
una delle zone più belle
della Basilicata arrivando
anche da fuori regione.
Eppure lo spettacolo davanti l’ingresso della
struttura era tutt’altro che
affascinante. L’ingresso
dell’area, per esempio, era
quasi del tutto sommersa
dal fango. Non certo un bel
biglietto da visita per chi
decide di attraversare una
regione pur di poter assistere alle meraviglie della
La spazzatura a ridosso dei cestini e il fango che domina all’ingresso
dell’area dei laghi di Monticchio
Basilicata. Ci si chiede a
questo punto a chi spetta
la pulizia della strada, e a
quanto pare Comune di
Rionero e Atella, assieme
alla Provincia non sono
proprio esenti da responsabilità.
Andando oltre, più precisamente nell’area pedo-
nale del lago piccolo, sorge
il secondo problema: i marciapiedi sono completamente sprovvisti di pavimentazione. E proprio per
questo sono evitati dagli
avventori, che preoferiscono non prendere uno scivolone o, in caso di terreno
bagnato, finire nel fango.
A questo fa da sfondo l’immondizia. La spazzatura
infatti regna sovrana,
quasi sempre fuori dai cestini della raccolta. Questo
non è soltanto un problema di pulizia, ma anche di
inciviltà dei turisti e di
scarsa considerazione del
territorio e delle sue bellez-
MELFI L’ultima iniziativa in ordine di tempo del Club Alpino
Ecco la mostra collettiva
organizzata in cima al monte Vulture
MELFI – L’alpinismo come collante per socializzare e strumento
per creare occasioni che facilitano l’incontro tra “l’uomo e la montagna”, tra la bellezza contemplata e la bellezza prodotta e divulgata.
Questa la filosofia che ispira il
Club Alpino Italiano, sottosezione
di Melfi. E per questo l’Associazione non si limita a organizzare
escursioni, ma promuove iniziative finalizzate a valorizzare arte e
pittura, a tutelare la natura e ad
integrare le fasce più deboli. Ricordiamo, al riguardo, che nel
mese di ottobre avevamo presentato su queste stesse colonne l’escursione sul Monte Vulture realizzata dall’associazione con un
gruppo di utenti del Centro di Salute Mentale di Rionero per superare le barriere culturali, eliminare pregiudizi e preconcetti favorendo la socializzazione delle persone in stato di disagio.
L’ultima iniziativa del Cai di
Melfi riguarda la natura. «All’interno del rifugio sul monte Vulture, in una suggestiva atmosfera
di inizio autunno, con un magnifico sole che riscaldava i cuori ed
esaltava i colori della natura abbiamo promosso una collettiva di
pittura sul tema “I Colori della
Montagna”- ci dice Michele Moscaritolo, presidente Cai-Melfi L’iniziativa ha suscitato molto interesse e tanta curiosità».
E, infatti, sono stati in tanti che
hanno risposto all’invito a partecipare alla iniziativa. In mostra
opere presentate da artisti professionisti e non, che si sono messi in
gioco credendo e partecipando al
simpatico evento. E tanti anche
gli escursionisti saliti apposita-
Un momento della mostra
mente al rifugio sul Monte Vulture per visitare la mostra. un lavoro audace, che coniuga esplorazione dei luoghi con la possibilità
di scoperta dell’arte pittorica.
«A dare maggiore lustro alla
iniziativa, la presenza Barbara
Martino, direttore della galleria
di arte contemporanea di Venosa
“Galleria 25”- sottolinea Silvia
Ferrara, coordinatrice della mostra – Per consentire agli escursionisti e camminatori, giunti a
piedi da diversi comuni del Vulture, di apprezzare a fondo l’iniziativa, la Martino ha illustrato ogni
singola opera in esposizione, descrivendone lo stile e delineandone l’essenza». Il tema sviluppato
nella mostra ha riguardato “il
monte Vulture” con opere di pae-
saggisti. Responsabile della manifestazione è la socia e pittrice
Silvia Ferrara, e ad ogni aderente
è stato assegnato uno spazio espositivo coerente con le dimensioni
dell’opera. L’inaugurazione si è
aperta con una escursione a piedi
con partenza dalla sede dell’associazione fino alla sommità del
Vulture.
In cima, dopo aver ripreso fiato
e recuperate le energie, si è svolto
un pic-nic tra i partecipanti con la
presentazione delle opere del
maestro Gaetano Maranzino, Maria Pina Logrippo, Cesare Sterpellone, Alessandro Cesarano,
Ariella Nador, Davide Laviano,
Antonio Volonnino, Silvia Ferrara.
Giuseppe ORLANDO.
ze naturali.
C’è poi la questione dei
posti di ristoro. Pochi
quelli aperti. Domenica
scorsa uno solo risultava
operativo, tant’è che è stato letteralmente preso
d’assalto. Ci auguriamo
che l’incontro tra i sindaci
di Rionero, Atella e Melfi,
avvenuto alcuni mesi fa,
con l’obiettivo di migliorare questa oasi di verde con
l’installazione della funivia, possa anche dare un
concreto segnale per la tutela e la pulizia di questo
invidiatissimo luogo della
Basilicata.
Lorenzo Zolfo
Lorenza Francese
è il nuovo
“sindaco dei ragazzi”
E’ Lorenza Francese, 13 anni, studentessa
della Scuola Media dell’Istituto Comprensivo
"Berardi-Nitti", il nuovo sindaco dei ragazzi.
Allo spoglio delle schede elettorali Lorenza
è risultata la più votata dagli studenti dei due
Istituti coinvolti in questo progetto in rete,
mentre Edith Di Benedetto sarà il suo vice.
Nel corso delle elezioni sono stati eletti anche 4 assessori e 20 consiglieri che potranno
avanzare proposte e
suggerimenti su tematiche di rilevanza
sociale.
E’ bene ricordare
che ci sarà un corpo
unico e non ci saranno né colori né opposte fazioni.
Sulla scorta dell’esperienza dello scorso anno, l’obiettivo
infatti, resta quello
di avvicinare i più
piccoli al mondo delle istituzioni, educarli alle regole della
convivenza e stimolare la loro partecipazione attiva alla vita sociale. Con ogni Il centro storico
probabilità l’insedia- di Melfi
mento ufficiale del
nuovo baby consiglio comunale avverrà a dicembre.
Il Consiglio Comunale dei ragazzi è una
realtà nella nostra città da diversi anni, la cui
attività è finalizzata ad educare alla democrazia e per aprire un dialogo e un confronto con
il mondo degli adulti.
L’ obiettivo principale rimane quello di preparare i ragazzi a diventare i cittadini di domani e favorire una idonea crescita socio-culturale degli stessi. Il consiglio comunale dei
ragazzi, il cui insediamento è previsto nelle
prossime settimane, resterà in carica due anni.
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LAGONEGRESE
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LAURIA Il ministero “premia” i Comuni impegnati nel contrasto
Un contributo per la lotta all’evasione
LAURIA - Sono 280 euro
per Lauria e 200 euro per
Ripacandida. Questo è il
“prezzo” dei contributi ministeriali per il contrasto
all’evasione fiscale elargiti in Basilicata.
Ma si tratta soltanto di
una rimanenza di quanto
già accontato nel 2012.
Con provvedimento del
ministero dell’interno del
22 ottobre 2014 è stata disposta l'erogazione del
contributo, anno 2013,
spettante ai comuni per la
partecipazione al contrasto all’evasione fiscale e
contributiva.
Con lo stesso provvedi-
mento, inoltre, si e’ proceduto all’erogazione del
saldo
relativoall’anno
2012a favore dei comuni
che nel 2013 avevano ricevuto un acconto pari al
98,52% delle risorse ad essi spettanti.
Per alcuni enti si è proceduto alla sospensione
del pagamento delle risorse finanziarie per il suddetto contributo in considerazione della mancata
trasmissione al ministero
dell’interno delle certificazioni relative al rendiconto della gestione dell’anno
2012 come previsto dal
comma 3, dell’articolo 161
del decreto legislativo 18
agosto 2000, numero 267
per poter procedere al pagamento, entro la chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario, degli importi sospesi occorre procedere alla formalizzazione degli adempimenti richiesti entro e non oltre il
20 novembre 2014.
I comuni sono stati premiati per l’attività di verifica svolta nei diversi ambiti di gestione della macchina comunale, sia sul
piano territoriale che urbanistico.
Il contributo assegnato
è il frutto dell'impegno e
della dedizione al lavoro
dei dipendenti ed è la dimostrazione che il pubblico può essere, molto più
spesso di quanto si immagina, esempio di efficienza.
Dunque riguarda tutta
quella serie di attività yutili a contrastare il fenomeno sul territorio. Purchè siano partite dalla
stessa amministrazione
comunale da una precedente segnalazione da
parte di cittadini o enti.
Un buon risultato, che
porta Ripacandida e Lauria sulla strada giusta.
Lauria
LAGONEGRO Il camionista sbalzato fuori dall’abitacolo è deceduto al San Carlo
Ennesima morte sull’autostrada
Il camion ha percorso 150 metri senza conducente, ferita una coppia
LAGONEGRO – E’ morto ieri pomeriggio all’ospedale San Carlo di Potenza il camionista coinvolto nell’incidente avvenuto sull’A3 nella
mattinata di ieri. L’uomo, ricoverato dopo un trasporto in elissoccorso è deceduto durante una delicata
operazione neurochirurgica. L’incidente è avvenuto intono le 12,
precisamente all’uscita della galleria Renazza in direzione nord, tra
gli svincoli di Lagonegro sud e Lagonegro nord. Si tratta proprio del
pezzo di strada inaugurato soltanto lo scorso 31 ottobre alla presenza
del direttore centrale dell’Anas
Giuseppe Scanni e del direttore per
le nuove costruzioni Stefano Liani,
che aveva illustrato davanti i sistemi di sicurezze e le tecnologie all’avanguardia utilizzate per renderne
agevole la percorrenza. L’incidente
è avvenuto dopo il tratto terminale
della galleria, in un punto dove tuttora insistono deviazioni e lavori in
corso.
Per cause ancora sconosciute,
potrebbe essere stato il manto stradale reso scivoloso dalla pioggia, la
Due scatti dall’incidente sull’A3
scarsa visibilità dovuta alla nebbia,
un momento di distrazione o una
combinazione di questi ed altri fattori il conducente di un mezzo autoarticolato con semi-rimorchio,
avrebbe perso il controllo alla gui-
da sbattendo violentemente contro
il guardrail. L’impatto ha sbalzato
al di fuori dell’abitacolo il conducente. Non è bastato il trasporto immediato al San Carlo.
Secondo la testimonianza del so-
stituto commissario Lucio Latorraca, comandante della stazione della
Polizia Stradale di Lagonegro, l’autoarticolato ha poi percorso circa
150 metri senza conducente, durante la marcia impazzita ha urtato
un’autovettura che intanto stava
sopravvenendo, al cui interno guidatore e passeggeri erano naturalmente ignari che nel trattore non ci
fosse nessuno al volante.
L’autovettura ha tentato il sorpasso del mezzo a rimorchio venendo improvvisamente urtata nella
fiancata destra e finendo per contraccolpo fuori strada, mentre il camion alla fine si è ribaltato.
A bordo dell’automobile c’erano
due persone anziane - un uomo e
una donna, due coniugi ricoverati
presso l’ospedale di Lagonegro per
fortuna senza gravi complicazioni.
Entrambi sono stati dimessi dopo
qualche ora. Sul posto si sono recate immediatamente numerose pattuglie della Polstrada, coadiuvate
dai mezzi di soccorso e da quelli dell’Anas, che grazie alla tempestività
e all’efficienza dell’intervento sono
riuscite a ridurre al minimo le ripercussioni sul normale andamento della circolazione.
Il traffico è stato deviato sulla statale 585 Fondovalle del Noce.
Fabio Falabella
Latronico, per la prima volta in mostra Maratea, riaperta al traffico la statale 18
i reperti dal complesso delle Grotte ma il senso di marcia resta alternato
LATRONICO - Nell’ambito
della Prima Edizione di NaturArte 2014, evento di
grande valenza culturale
promosso dall’Ente Parco
Nazionale del Pollino, la Provincia di Potenza offre la sua
compartecipazione attraverso l’organizzazione, nel Comune di Latronico, della mostra archeologica “L’eterno
rinnovarsi della vita: i segni
e i simboli”, un’esposizione
di reperti pre-protostorici
provenienti dal complesso
delle Grotte in località La
Calda di Latronico e facenti
parte della mostra permanente del Museo Archeologico Provinciale di Potenza.
L’iniziativa assume un valore molto significativo ed
eccezionale per il Comune di
Una delel grotte di Latronico
Latronico, perché, per la prima volta dalla fine delle ultime campagne di scavo nel
1988, le testimonianze materiali dell’antica comunità sono rese fruibili, offrendo alle
nuove generazioni l’oppor-
tunità di conoscere l’importanza del sito di Latronico
negli studi della preistoria
dell’Italia Meridionale. L’esposizione sarà visitabile fino al 30 novembre, tutti i
giorni dalle ore 9 alle 14.
MARATEA - L'Anas comunica che è stata
riaperta al traffico, con un senso unico
alternato, regolato da impianto semaforico, la strada statale 18 "Tirrena Inferiore", al km 223,000, in località Acquafredda, nel comune di Maratea.
Il tratto era stato chiuso lo scorso 7 novembre a causa di una caduta massi.
La Regione Basilicata (Dipartimento
Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità) ha comunicato all’Anas e all’Amministrazione comunale di aver completato i
lavori di messa in sicurezza sul costone a
monte della sede stradale attraverso il disgaggio dei massi pericolanti e l`installazione di nuove reti paramassi provvisorie.
Il senso unico alternato è stato istituito
provvisoriamente per consentire alla Regione il completamento delle attività di
'installazione delle reti paramassi lungo
il costone roccioso fuori dalle aree di
competenza Anas.
La frana a Maratea
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Audizione del primo cittadino in commissione cultura alla conferenza delle Regioni
«Un modello che duri nel tempo»
Adduce indica gli obiettivi nel 2019: «Puntiamo a decuplicare i turisti»
MATERA - «DECUPLICARE il numero di turisti e
fornire un modello di sviluppo economico che si
fondi sulla cultura e che si
affermi e permanga nel
tempo». Sono i concetti che
il sindaco di Matera ha
espresso ieri nel corso di
un incontro a Roma presso
la Commissione Cultura
della Conferenza delle Regioni.
Adduce ha svolto un ampio e articolato racconto
sul riconoscimento di "Matera Capitale europea della
Cultura 2019", evidenziando che "non ci sono vincitori o sconfitti ma una grande opportunità per tutto il
Paese" e che quindi si puo'
parlare di "Italia 2019", per
valorizzare l'impegno di
tutte le 21 citta' che hanno
presentato la propria candidatura. Ha quindi consegnato simbolicamente i
due dossier
presentati alla Commissione Europea che hanno illustrato
la candidatura di Matera,
definita "un
dono del Sud
al resto d'Italia e d'Europa
che puo' cambiare il destino delle comunita' puntando sulla
cultura",
mettendo in
rete territori
e infrastrutture.
"Abbiamo chiesto passione" ha spiegato, ricordando i tanti apporti gratuiti e
generosi che ci sono stati,
anche da parte di tanti intellettuali italiani e stranieri.
"Abbiamo promosso e
realizzato una ricognizione delle idee e della creatività, proponendo non un
elenco di eventi ma un'area
di produzione della cultura.
E' un progetto politico,
con azioni che possono
mutare il destino delle comunità, con iniziative che
non culminano e si esauriscono con il 2019, ma si
mantengono nel tempo.
Adduce ha quindi concluso dicendo che per l'occasione, com'e' avvenuto
negli altri casi, "e' prevista
una decuplicato dei turisti,
ma quello che a noi interessa e' la creazione di un modello di sviluppo economico basato sulla cultura che
si autosostenga nel tempo".
Sono quindi intervenuti
alcuni degli assessori regionali presenti.
Tra questi, Silvia Godelli
(Puglia) che ha ribadito come "Matera 2019" metta in
evidenza le potenzialità
L’INTESA
Avviato un percorso
culturale in Comune
con la Regione Calabria
I Sassi di Matera emblema della città capitale della cultura e sotto l’intesa Matera-Calabria
delle aree interne del Mezzogiorno, che deve procedere unito per esaltare le
tante risorse di cui dispone, cogliendo subito l'opportunità dell'Expo di Milano. Per Massimo Mezzet-
ti (Emilia-Romagna) occorre fare crescere questa
candidatura e considerarla un fiore all'occhiello di
tutta l'Italia.
Cleo Li Calzi (Sicilia) ha
apprezzato il metodo adot-
tato per il riconoscimento
di "Matera 2019" che rappresenta un progetto di
sviluppo
complessivo.
"Matera 2019" puo' essere
un brand di rilancio per
tutta l'Italia ha detto Giuseppe Mellarini (Provincia
autonoma di Trento) che
ha inteso anche ricordare
il ruolo di Alcide De Gasperi per la salvaguardia e il
riscatto della citta' dei sassi.
La riunione e' stata conclusa dal Coordinatore Caligiuri che ha rilevato come l'incontro abbia rappresentato un momento di alto significato che illustra il
lavoro svolto dalla Commissione Cultura delle Regioni in questi anni per
porre la cultura al centro
della vita degli italiani e alla base del progresso personale e del benessere collettivo.
NELLA sede della Regione Calabria, in Piazza
Campitelli, è stato sottoscritto un documento di
intenti tra la Regione Calabria, la Direzione Regionale dei Beni Culturali
della Calabria e il Comune
di Matera per mettere in
collegamento musei, beni
e attività culturali lungo
la strada di "Matera capitale europea della Cultura
2019".
Si tratta di un prototipo
che può diventare un modello anche per tutte le altre regioni italiane.
Il documento prevede il
coordinamento di azioni
comuni, la valorizzazione
del comune patrimonio
culturale e azioni specifiche per "Matera 2019" nell'ambito della programmazione 2014-2020.
Previsto anche un tavolo permanente tra i sottoscrittori che si riunirà periodicamente.
Inoltre l'intesa prevede
il coinvolgimento delle altre cinque città capoluogo
della Calabria. "Fin dal
primo momento abbiamo
avviato un lavoro lungo il
progetto Italia 2019. Questo lavoro - ha aggiunto il
sindaco di Matera, Salvatore Adduce - continua anche oggi che Matera è capitale europea della cultura per il 2019. Per questa
ragione coinvolgeremo
tutte le città candidate, e
tra queste anche Reggio
Calabria, e tutte le regioni
italiane. Cominciare a definire queste intese partendo dalla Calabria, regione confinante e ricca di
cultura, è per noi motivo
di particolare soddisfazione". L'Assessore Caligiuri
ha evidenziato come "l'occasione di Matera è fondamentale, cosi come l'Expo
2015 di Milano, per cambiare il clima del Paese
partendo dalla cultura. Ed
è anche una bella opportunità per mettere in mostra
il grande patrimonio culturale del Sud. In questo
quadro la Calabria, a cominciare dai bronzi di Riace, ma non solo, ha una
bella storia da raccontare,
collegandola con quanto
succede e succederà a Matera adesso, nel 2019 ed oltre". Caligiuri e Adduce
hanno poi concluso dicendo che "nel corso degli anni Basilicata e Calabria
hanno condiviso esperienze di sviluppo nell'ambito
dei trasporti, con le ferrovie, e del credito, con la
Cassa di Risparmio. Adesso proseguire con la condivisione e l'integrazione
tra i nostri territori attraverso la cultura e i beni
culturali può rappresentare un cambio di passo
positivo non solo per il
Sud ma per tutto il Paese".
La Asm ottiene l’oscar del bilancio 2013
“un premio a un’azienda in pareggio”
La
premiazione
degli Oscar
del bilancio
2013 all’Asm
di Matera
“IL Bilancio d’Esercizio 2013 è conforme ai più stringenti principi contabili, completo e ricco di informazioni”.
E’ questa la motivazione che ha indotto la commissione di valutazione
della Ferpi (Federazione Relazioni
Pubbliche Italiane), presieduta dall’ex Ministro ed economista Piero
Giarda, ad assegnare alle aziende sanitarie di Ferrara, Legnago e Matera
(unica nel centrosud) l’Oscar di Bi-
lancio 2014.
Il premio, alla sua cinquantesima
edizione, si riferisce all’ultimo bilancio approvato, il 2013, e parte dal
presupposto che una completa e tempestiva diffusione dell’informazione
rappresenti uno dei presupposti fondamentali per un corretto, equo ed
efficiente funzionamento del mercato, e dunque di ogni moderno sistema economico.
La Commissione che ha valutato le
candidature è composta da economisti ed esperti di primissimo ordine,
che si occupano di esaminare gli
aspetti di comunicazione e fruibilità
dei documenti da parte di tutti gli
stakeholder, secondo una logica di
miglioramento della comunicazione
economico finanziaria.
L’assegnazione del premio presuppone, come è avvenuto per la
Asm, la sussistenza del pareggio di
bilancio, con l’aderenza completa dei
documenti contabili ai principi di
chiarezza, veridicità, trasparenza,
intelligibilità introdotti dal decreto
legislativo 118 del 2011, e la predisposizione del bilancio sociale, ovvero la divulgazione degli obiettivi conseguiti dall’Azienda attraverso grafici e tabelle che dimostrano agli stakeholder (cittadini, enti locali, associazioni etc.) quanto e come le risorse
pubbliche sono state spese per rag-
giungere gli obiettivi istituzionali.
Il premio è stato ritirato dall’ex Direttore Generale della Asm Rocco
Maglietta e dal Direttore Amministrativo dott. Pietro Quinto (accompagnati dai responsabili della Ragioneria e Valutazione della Asm, Michele Viggiano, Angela D’Onofrio e
Vito D’Alessandro), durante una cerimonia che si è svolta nella sala Protomoteca del Campidoglio a Roma,
alla presenza di un folto gruppi di
economisti ed esperti.
“L’Oscar di Bilancio –hanno detto
Martorano e Franconi- è il giusto riconoscimento al lavoro dalla attuale
direzione aziendale, che in appena
due anni è riuscita ad imprimere nella gestione dell’Azienda i canoni della buona amministrazione e della attenta ed oculata gestione delle risorse pubbliche. Risultati straordinari
in tempi di spending review”
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PISTICCI «Le uniche certezze riguardano i soldi pubblici sprecati per gli impianti»
Ex lavoratori Club Med: «Ora basta»
Silenzio di Italia Turismo. Preoccupano riapertura lontana e progetti inesistenti
TUTTO tace rispetto all’attesa riapertura dell’ex Club
Med.
A diversi anni dalla chiusura del villaggio turistico
di Marina di Pisticci tutto
sembra fermo, senza alcuna
prospettiva, in quanto nulla
traspare dai progetti di Italia Turismo in relazione alla
riapertura del complesso turistico.
«Unica certezza sono le
somme di denaro pubblico
utilizzate per il rifacimento
degli impianti idrici e elettrici, ultimati e abbandonati
- scrivono gli ex lavoratori
in una nota - È ovvio che se
così dovesse rimanere la situazione qualcuno dovrebbe
rispondere dello spreco di
risorse pubbliche che ammontano a circa 5 milioni di
euro che in un momento di
crisi non sono poca cosa».
L’auspicio degli ex lavoratori, ora disoccupati, è quello di poter finalmente tornare al lavoro in una storica
struttura del turismo metapontino che ha sempre saputo offrire pacchetti interessanti. «Ad oggi registria-
La Winfly si presenta
Incontro alla Pista Mattei
La struttura dell’ex Club Med di Marina di Pisticci, attualmente non in funzione
mo l’impegno del sindaco
che ripetutamente ha sollecitato la proprietà a presentare un cronoprogramma
certo, dichiarandosi disponibile ad ogni forma di sostegno ritenuto utile».
Proprio per favorire la
prosecuzione dei necessari
lavori di ristrutturazione
del complesso turistico e
consentirne la riapertura,
nell’agosto scorso il primo
cittadino ha promosso un
incontro tra l’Amministratore Delegato di Italia Turismo e Elio Manti, Direttore
Generale del Dipartimento
Programmazione e Finanze
della Presidenza della Giunta Regionale di Basilicata.
«Nel prendere atto dell’impegno della Regione e
del Comune di Pisticci nella
ricerca di finanziatori e gestori del Villaggio - continuano gli ex lavoratori - lamentiamo la fumosità dei
programmi della proprietà
che al di la degli annunci
stucchevoli, nulla produce
se non la certezza di aver
consumato inutilmente 5
milioni di euro. Sollecitiamo, pertanto, Italia Turismo a dare quelle risposte
dalle quali rifugge da tempo. In caso del perdurare
della mancanza di prospettive certe i lavoratori si mobiliteranno con di lotta».
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PISTICCI (MT) - Nuovi
passi in avanti per l’avvio dell’aviosuperfice di
Pisticci Scalo.
La Winfly srl, società
di gestione dell’aviosuperficie “Enrico Mattei”
di Pisticci Scalo (Mt), organizza l’incontro di approfondimento sulle potenzialità della struttura
materana
nell’ambito
delle prospettive di sviluppo del settore aeronautico sul territorio
della Basilicata.
La manifestazione vedrà la partecipazione di
esponenti
territoriali
istituzionalmente impegnati al Governo, in Parlamento, in Regione,
nelle Province, nei Comuni. Saranno inoltre
presenti, tra gli altri,
esponenti del settore
produttivo privato per
approfondire anche altre tematiche, legate all’avvio dell’attività aeroportuale.
L’incontro si svolgerà
presso l’aviosuperficie
“Enrico Mattei” a partire
dalle ore 9 di sabato.
Compatibilmente con le
condizioni meteorologiche, considerato il numero dei velivoli disponibili e nell’ambito del regolamento Enac per le
attività su aviosuperficie, sarà possibile per
Winfly effettuare voli dimostrativi a beneficio
dei rappresentanti delle
delegazioni Istituzionali
e produttive presenti all’incontro.
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MARCONIA Il primo passo è stato parlarne con il sindaco Di Trani
Scendono in campo le mamme
Una task force tutta in rosa per migliorare la qualità della vita dei propri piccoli
UNA “Task Force di Mamme” per veder migliorata la
qualità della vita dei loro piccoli.
E’ nata a Marconia e punta
principalmente alla riqualificazione delle aree verdi del
centro abitato più popoloso
del territorio pisticcese.
Questa sorta di comitato di
fatto, circa una decina di giovani mamme, ha chiesto ed
ottenuto in breve tempo un
incontro con il sindaco, Vito
Di Trani. Nella sede del Centro Tilt sono state formulate
richieste ben precise. Le proposte, si diceva, riguardano
per lo più le aree verdi «che come è stato successivamente ribadito in un documento da troppo tempo sono in uno
stato di degrado e abbandono». Ci sono «giostrine rotte
che mettono in pericolo l’incolumità dei più piccoli, vetri di bottiglie rotti molto pericolosi per i bambini, scarsa
illuminazione». Ed ancora il
«verde incolto e privo di manutenzione ordinaria» impedisce la fruizione di questi
spazi e delle loro strutture, a
volte, «utilizzate impropriamente da adulti che, oltre a
danneggiarle, ne compromettono le condizioni igienico-sanitarie».
Nel corso dell’incontro è
stata più volte ribadita la necessità di veder garantita
una manutenzione più puntuale di queste aree ed aumentata la quantità dei controlli, prevenendo il vandali-
smo. In un altro passaggio
del loro documento, infatti,
le mamme hanno denunciato, rispetto alle ville di Marconia, «totale assenza di pattugliamento, di Forze dell’Ordine di qualsiasi specie,
Polizia Municipale e non,
con il conseguente comportamento incivile da parte dei
fruitori degli spazi comuni».
Inoltre, le giovani donne
hanno chiesto che «si dia
completamento alle aree destinate a verde attrezzato, le
quali attualmente risultano
dei lotti di terreno liberi ed
incolti, dove cresce soltanto
vegetazione infestante; situazione, questa, indecorosa per un quartiere cittadino
residenziale come quello di
Marconia. Al sindaco ed ai
funzionari responsabili, l’invito a mostrare i segni concreti di un’inversione di tendenza. Perché la manutenzione deve essere sinonimo
di normalità, e non di straordinarietà». Le mamme hanno tenuto a precisare la finalità a politica ed apartitica
della loro iniziativa, ribadendo di avere un obiettivo
concreto che è richiesta di risposte concrete. «La Task
Force di Mamme, nata da
un’iniziativa spontanea e
apartitica, potrà essere sentinella o incubo dell’amministrazione, dipenderà dalle
risposte concrete che si otterranno nel breve e medio
periodo». La Task Force tornerà ad incontrarsi sabato
prossimo. Nel frattempo si è
data organizzazione anche
su internet. In uno specifico
Giostrine rotte in un parco del centro di Marconia
gruppo facebook la discussione si é allargata ad altre
problematiche, come quella
dei tombini della fogna lungo alcuni marciapiedi, tombini che risultano aperti o
mal posizionati esponendo
al rischio di incidenti bambini ed adulti. Anche per il ripristino di queste condizioni
di sicurezza le mamma chiedono più attenzione e tempi
rapidi.
Roberto D’Alessandro
POMARICO Stanziati 30 mila euro dai fondi della Protezione civile
Tempe-Piana Pacilio sarà ripristinata
POMARICO - Pronti per il ripristino
della strada Tempe - Piana Pacilio.
Con delibera di giunta comunale,
datata 27 ottobre scorso, il Comune
di Pomarico ha approvato la perizia
tecnica necessaria ad arrivare agli
interventi per il collegamento stradale fra i rioni Tempe-Fontanelle e
Piana.
«A seguito degli eventi alluvionali del dicembre scorso - si legge fra le
altre cose nell’atto - e delle ultime
piogge, nella strada di collegamento Tempe-Piana Pacilio si sono avuti
ingenti danni, tanto da causare la
chiusura della stessa, che per poter
metter in sicurezza la strada occorrono lavori di pulizia della strada e
realizzazione di alcune opere, che la
spesa occorrente per tutte queste
operazioni ammonta a 30.000,00
euro». I fondi da utilizzare per l’opera saranno quelli della Protezione
civile. Nell’atto deliberativo, inoltre,
il richiamo a una deliberazione datata 8 settembre: “Approvazione lavori per il ripristino della strada di
collegamento Tempe-Piana Pacilio”
(poi annullata da una dello stesso
oggetto del 7 ottobre successivo).
La perizia è stata firmata dal tecnico comunale Michele Angelotti. Il
lavoro darà nuova attenzione a uno
dei punti maggiormente critici,
sempre dal punto di vista del dissesto idrogeologico, di Pomarico. Siamo, infatti, nel vasto spazio dei lavori precedenti franati, caduti, usura-
ti dalle tensioni del sottosuolo della
frana dell’area del Fosso Capo d’Inferno. Bisogna dunque stare molto
attenti. Anche considerando, dunque, il sostanziale fallimento di parte, almeno, dei lavori di consolidamento eseguiti negli anni scorsi.
Come da tanto tempo Il Quotidiano testimonia puntualmente. Nonostante quello che ancora non è
stato chiarito fino a oggi. La situazione, poi, è costantemente monitorata dal Comitato Piana Pacilio. Che
tra le altre cose ha due spazi virtuali
di riferimento, ovvero le pagine fb
“Comitato Piana Pacilio” ed “Emergenza Frana Pomarico.” Come altrimenti non si sarebbe potuto fare.
Nunzio Festa
Uno scorsio della frana a Piana Pacilio
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SCANZANO JONICO In campo anche Bellitti e telefonicamente Luongo per risolvere la querelle
Iacobellis verifica la sua maggioranza
Nessuno vuole prendere il posto di Ceruzzo alla presidenza del consiglio comunale
SCANZANO JONICO - Cercasi presidente del Consiglio
comunale di Scanzano.
Dopo le dimissioni di Ceruzzo, per colmare il vuoto,
sono iniziate le grandi manovre all'interno della coalizione di centrosinistra che sostiene da otto anni il sindaco
del Pd, l’architetto Salvatore
Iacobellis. C’é aria di verifica
politica e organigrammatica
nella giunta municipale, già
da un po’, ma la conclusione
del rebus stenta ad arrivare.
Gli otto componenti della
maggioranza (composta da
Pd, Psi e Sel), sindaco incluso
siederanno presto, già nella
settimana entrante intorno a
un tavolo per discutere a trecentosessanta gradi di cosa
fare nel presente e soprattutto nell'imminente futuro.
Ovvio che, un ruolo fondamentale in tutto questo lo
rappresenta il Pd, che di fatto é quasi monocolore nella
maggioranza (6 su 8) è che si
é riunito nella serata di martedì scorso (partito più gruppo consiliare) alla presenza
Il presidente del consiglio comunale uscente, Tonino Ceruzzo
Accanto a destra il sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis
del segretario provinciale
Pasquale Bellitti. In un primo momento era prevista
anche la presenza del segretario regionale Antonio
Luongo, che a causa di altri
impegni non ha potuto essere presente fisicamente, anche se é stato contattato telefonicamente in “viva voce”.
Le elezioni amministrative
sono fissate per la primavera
del 2016. Mancano circa 18
mesi all’appello. Il là alla verifica lo ha dato senza dubbio
il fatto che all'interno della
maggioranza non é stata trovata la soluzione su chi dovrà prendere il posto di Tonino Ceruzzo, postazione va-
cante che sembra non interessare a nessuno. Di certo
non é appetibile per gli attuali quattro assessori: Angelo
Lunati (indipendente di matrice socialista e vice sindaco), Giuseppe Stasi, Fulvio
Tataranno e Antonietta Clemente (tutti del Pd), ma pare
non interessare nemmeno, e
MONTALBANO J. «Ricevo quotidiane lamentele, bisogna proteggere l’agricoltura»
L’assessore Zaccaria: «Basta incuria»
L’invito è rivolto, per l’ennesima volta, al Consorzio di bonifica
E’ l’Assessore Massimo Zaccaria,
del comune di Montalbano Jonico che, ancora una volta, denuncia, in una nota, il Consorzio di
bonifica di Bradano e Metaponto
per l’irrisolto problema dei canali ostriuti che insistono nella valle dell’Agri in territorio di Montalbano Jonico a partire dal confine di Scanzano e fino a fosso del
Lupo in prossimità della diga di
Gannano.
«Le piogge torrenziali - scrive
Zaccaria - di queste ultime ore
hanno evidenziato ancora di più
l’inefficienza dei canali di scolo,
che in quanto a manutenzione lasciano sicuramente a desiderare». L’assessore, essendo a conoscenza di tutte le problematiche,
è solidale con le rimostranze che
gli agricoltori riportano. «Ricevo quotidianamente utenti che
vengono danneggiati dal riversamento delle acque piovane nei
propri fondi. Non è mio stile - aggiunge Zaccaria - far rimbalzare
le competenze, cerco sempre di
porre rimedio e dare una mano a
questa categoria tartassata da
numerose problematiche. Però
in questo caso chi mette in cattiva luce l’amministrazione comunale è la mancata sinergia tra chi
segnala (Comune) e chi dovrebbe
risolvere (Consorzio di Bonifica).
Mi preme segnalare che questi
continui allagamenti interessano non solo i terreni agricoli, ma
anche la statale che attraversa la
valle dell’Agri mettendo a repentaglio gli automobilisti che transitano su tale tratto. Lo confermano i numerosi incidenti che
nel periodo invernale sono il risultato dell’incuria e di mancata
manutenzione». Su questo
aspetto l’assessore non è disposto a transigere e sicuramente
indirizzerà e consiglierà gli
eventuali malcapitati di questi
gravi eventi a intraprendere
azioni legali verso chi ha la responsabilità della manutenzione
del tratto stradale in questione.
«Per queste motivazioni - conclude Zaccaria - auspico un pronto
intervento per porre rimedio a
tali inconvenienti al fine di salvare sia gli impianti fruttiferi, fonte di reddito di una categoria già
di per se malconcia, che per evitare eventuali incidenti stradali».
Anna Carone
Massimo Zaccaria scrive al Consorzio di bonifica,
l’assessore di Montalbano stanco delle lamentele
Anniversario di Scanziamolescorie
«Non dimentichiamo quei giorni»
SCANZANO JONICO - «Sono passati
11 anni dalla protesta contro il decreto
che designava Terzo Cavone come sito
unico per il deposito dei rifiuti nucleari, ma l’attenzione e la voglia di ricordare non si sono affievoliti». Così il Comitato Scanziamolescorie vuole tenere
viva l’attenzione sul tema, nel giorno
dell’undicesimo anniversario. «In questi anni non è cambiato nulla: nessun
progresso, nessuna ricerca fondata e
soprattutto nessuna informazione spiega il Comitato - Per l'individuazione del futuro deposito di scorie nucleari siamo indietro rispetto alla tabella di
marcia; solo pochi mesi fa abbiamo
avuto l’onore di poter vedere la fantomatica guida tecnica 29 che dovrebbe
dare il là all’individuazione del sito idoneo a diventare deposito; solo un mese
fa abbiamo conosciuto il nome (ma sa-
rebbe stato meglio non conoscerlo) del
futuro direttore dell’Isin che non conosce nulla di radioprotezione e nucleare. Ecco perché ScanZiamo le scorie
non abbassa la guardia e continua a celebrare questo anniversario». Tra le
iniziative il 20 novembre alle 18, “La
messa in sicurezza dei centri nucleari.
A distanza di 11 anni dalla protesta di
Scanzano cosa è stato fatto e cosa serve
ancora?” che si terrà nella sala consiliare del Comune di Scanzano. L'incontro, con il professor Massimo Scalia,
vuole essere un confronto aperto tra le
Istituzioni del territorio, le Associazioni e i cittadini. Il 21 novembre, presso il
Liceo scientifico “Fermi” di Policoro, il
secondo appuntamento dell’anniversario con gli studenti per parlare di
“Energia e Cambiamento climatico”.
[email protected]
per ovvi motivi, ai tre “soldati semplici” della maggioranza: la consigliera Pina
Malvasi (Sel) che si é detta
fermamente indisponibile;
lo stesso Ceruzzo, così disinteressato che si é dimesso e il
capogruppo del Pd, nonché
segretario del partito cittadino, Claudio Scarnato, il qua-
le avrebbe serie motivazioni
di opportunità a cumulare
una carica istituzionale ad
un già doppio ruolo politico
quale quello di capogruppo
in Comune e segretario del
circolo.
Inoltre se Scarnato, per assurdo facesse il presidente, il
Pd a chi dovrebbe dare la carica di capogruppo, visto che
la restante parte della delegazione consiliare é impegnata sugli scranni della
giunta? Un bel problema.
Per cui a Iacobellis non é rimasto altro da fare che demandare lo sbrogliare della
matassa ai vertici provinciali
e regionali del Pd. L’assenza
di Ceruzzo non ha consentito
ai presenti di mettere in atto
un ragionamento per farlo
ritornare sui suoi passi.
Nel frattempo Bellitti ha
detto a margine dell’incontro che proverà a telefonare a
Ceruzzo per richiamarlo al
senso di responsabilità. Basterà?
Pierantonio Lutrelli
[email protected]
MONTALBANO «Stop emergenze»
Devincenzis e il M5S
Chieste le dimissioni
«BASTANO quattro gocce di pioggia, l’ennesima allerta meteo, per mandare in tilt un Prefetto, i nominati consiglieri della Provincia di Matera e, chiaramente, il sindaco di Montalbano
Jonico, Enzo Devincenzis. Che ha accettato (non
era obbligato) l’allerta meteo della Prefettura e
ha chiuso per due giorni le scuole di Montalbano (se gli istituti hanno problemi di stabilità ce
lo dica apertamente, anziché farcelo intuire)».
Apre così la nota polemica del gruppo 5 Stelle del
centro jonico. «Questa moda dell’allerta meteo, il cui
primo risultato è far perdere giorni di scuola ai ragazzi, è il solito modo all’italiana di risolvere un problema, creandone un altro. Gli
amministratori non puliscono gli argini? Non tengono sgombri i canali di deflusso delle acque? Non
consolidano le aree a rischio frana? Consentono di
costruire dove il buon senso e la legge lo vieterebbero? Bene, chiudono le strade, sbarrano i paesi e bloccano i servizi essenziali. Bel
modo di amministrare. In- Enzo Devincenzis,
vece di sperperare il denaro sindaco di Montalbano Jonico
pubblico ottenuto tassando
la gente. La sua gestione finanziaria è talmente
fallimentare che in questi 5 anni si è aggravato
moltissimo il problema delle fogne bianche, oramai inadeguate: quando piove, chi ha cantine o
abitazioni e attività commerciali a piano terra,
deve sistematicamente ripulire da allagamenti.
Risultato: che l’acqua si infiltra dovunque, anche nei fragili e franosi calanchi su cui si erge
l’abitato». Dunque, secondo gli attivisti Meetup
M5S di Montalbano, alla prossima allerta meteo
del Prefetto «non sono le scuole da chiudere, ma
è il sindaco con la sua giunta a dover chiudere
battente e a doversene andare a casa».
[email protected]
RASSEGNASTAMPA
II I BASILICATA PRIMO PIANO
SOCIETÀ MULTIETNICA
LE INIZIATIVE IN BASILICATA
Giovedì 13 novembre 2014
OBIETTIVO
L’assessore Stigliani: «Alla base
dell’iniziativa,c’è la volontà di favorire un
percorso di vera integrazione»
PROTOCOLLI DI INTESA
Per l’attuazione dei servizi il Comune
sottoscriverà protocolli di intesa con altre
istituzioni e con le associazioni di volontariato
POTENZA Il
Comune ha
attivato uno
sportello per
fornire aiuto
ai cittadini
stranieri
immigrati
[foto Tony Vece]
SERVIZI
Saranno
presenti
mediatori
culturali,
interpreti,
consulenti
legali
[foto Tony Vece]
.
.
Uno sportello per l’inclusione
Da oggi il Comune di Potenza mette in rete tutti i servizi per gli immigrati
GIOVANNA LAGUARDIA
l Uno sportello unico comunale per aiutare i cittadini immigrati a districarsi nei meandri della burocrazia italiana.
Ma soprattutto per tracciare la
strada verso una società che sia
davvero multietnica. Con diritti e doveri uguali per tutti. È
stato presentato ieri mattina
nel corso di una conferenza
stampa nella sala dell’Arco del
Comune di Potenza lo Sportello
immigrati del Comune di Potenza. Lo sportello, che sarà gestito dalla cooperativa Fili d’Erba che si è aggiudicata un bando finanziato con i fondi europei e regionali, sarà operativo da oggi presso gli uffici dei
Servizi Sociali in Via Lacava.
Sarà aperto il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12
ed il giovedì anche dalle 16.30
alle 18. Da un punto di vista
strettamente operativo lo sportello avrà funzioni di raccordo
della rete di servizi a favore
dell’immigrazione, coordinamento tra i vari Enti ed associazioni che già hanno avviato
sportelli di questo tipo sul nostro territorio, accompagnando in questo caso gli immigrati
al soddisfacimento delle diverse esigenze che dovessero presentarsi.
Alla base dell’iniziativa, però, come ha spiegato l’assessore
comunale alle politiche sociali
Nicola Stigliani, c’è la volontà
di «favorire un percorso di vera
integrazione in una società che
purtroppo dimostra ancora delle difficoltà ad accettare i cittadini di altre nazionalità, soprattutto in questo momento in
cui l’economia italiana è in difficoltà. Ma, visto che lo Stato
italiano, in un’ottica di civiltà,
decide di ospitare le popolazio-
COMUNE
La
presentazione
del nuovo
sportello per i
migranti nella
Sala dell’Arco
al Comune di
Potenza
.
ni straniere, come amministrazioni comunali il nostro dovere
è quello di mettere gli immigrati nelle migliori condizioni
di vita, richiamando contemporaneamente al rispetto delle
regole, cosa che del resto già si
sta facendo. L’obiettivo ultimo
deve essere quello di una società davvero multietnica».
Insomma, la città di Potenza
che, come ha ricordato la di-
LE LEGGI DELLA REGIONE, LA TASK FORCE, LA STRAORDINARIA ESPERIENZA DELLA FONDAZIONE CITTÀ DELLA PACE
rigente dei Servizi Sociali Rosa
Maria Salvia, quindici anni fa
per prima si è attivata sul territorio lucano sul fronte dell’accoglienza con lo sportello «la
città dei colori», oggi si è data
una nuova mission. «Essendo
nate nel frattempo tantissime
realtà che si occupano dei problemi degli immigrati - ha detto
salvia - abbiamo capito che era
necessario soprattutto coordinare gli sforzi e mettere in rete
le varie realtà Di questo si occuperà il nostro sportello, sulla
falsariga di quanto accade, ad
esempio, con lo sportello unico
per l’edilizia. Il cittadino immigrato vi si potrà recare per
trovare risposte ad ogni sua esigenza, anche attraverso professionisti come mediatori culturali, interpreti, consulenti legali».
Secondo l’assessore e il dirigente l’attivazione dello spor-
tello potrà anche fare in modo
che «un'opportuna gestione di
questo fenomeno possa trasformarsi da peso sociale, come ora
è visto dalla maggioranza dei
cittadini, ad una vera e propria
opportunità di sviluppo locale
per tutti, attraverso il coinvolgimento di nuove professionalità, di nuovi servizi per il territorio, nonché potenziando
quelli già esistenti e attirando
beni materiali che sarebbero
comunque a beneficio di tutta
la cittadinanza».
Per l’attuazione dei servizi
collegati allo sportello il Comune sottoscriverà protocolli di
intesa con altre istituzioni e
con le associazioni di volontariato. Tra le iniziative in cantiere c’è anche un centro diurno per minori, in cui una parte
dei posti sarà riservata ai bimbi
figli di immigrati, che sorgerà
in via Sicilia.
POTENZA I DATI DEL VENTITREESIMO RAPPORTO DELLA CARITAS SUI MIGRANTI
rumeni e marocchini
Migranti e rifugiati in Basilicata Sono
la maggior parte degli stranieri
tutti i numeri dell’accoglienza
Il settore di maggiore impiego è quello agricolo
l Ma quanti sono i rifugiati presenti in Basilicata? Siamo all’incirca sulle novecento unità: circa
400 collegati ai 13 progetti Sprar
(Sistema protezione per richiedenti asilo e rifugiati); altri 500 nell’ambito dei programmi gestiti direttamente dalle Prefetture in diversi
comuni delle province di Potenza e
di Matera. Lo scenario di fondo è
quello connesso all’Operazione
Mare Nostrum. Secondo i dati forniti da Amnesty International, aggiornati a fine settembre, sono stati
130 mila i rifugiati che hanno oltrepassato il confine dell’Europa
via mare, 118 mila sono arrivati via
nave in Italia. In maggioranza provenivano dalla Libia. Fra le 2500 e le
3 mila persone sono morte nella
grande tomba del Mediterraneo.
Uno su 53.
In Basilicata che cosa si sta facendo? Oltre alle iniziative di accoglienza per i circa novecento rifugiati e richiedenti asilo, gli stranieri residenti in Basilicata, secondo il 23° rapporto Caritas-Migrantes, sono circa quindicimila (il 2,6%
della popolazione), mentre in tutta
Italia gli stranieri regolari sono 5
milioni e 186 mila e rappresentano
per il Paese un beneficio di 1,4 miliardi di euro, pari cioé alla differenza tra i contributi previden-
RIFUGIATI Molti comuni accolgono
ziali e le tasse pagate dagli immigrati e la spesa pubblica per l’immigrazione (stime del dossier statistico immigrazione 2013).
Tra le iniziative lucane più rilevanti in questa materia, da ricordare la partecipazione della regione, con propri rappresentanti,
al tavolo di coordinamento regionale istituito dalla Prefettura di Potenza. La stessa Giunta regionale
ha approvato, nel maggio scorso,
un disegno di legge su «Norme per
l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini stranieri migranti» che ha l’obiettivo di mettere
a sistema le varie azioni presenti in
regione in materia di accoglienza,
tutela e integrazione per rifugiati e
richiedenti asilo, e di gestione dei
flussi migratori. Il disegno di legge,
attualmente al vaglio del Consiglio
regionale, considera i fenomeni migratori come elementi strutturali
che non possono essere più affrontati in maniera emergenziale.
La giunta regionale ha anche costitutito una task force finalizzata
al coordinamento degli interventi a
favore dell’accoglienza dei lavoratori stagionali migranti in agricoltura che opera per migliorare la
situazione dei lavoratori stagionali
e per favorire l’emersione dal lavoro nero. Finora questa iniziativa
ha consentito l’emersione di circa
800 contratti di lavoro in agricoltura e l’accoglienza di centinaia di
lavoratori stagionali migranti, in
possesso di permesso di soggiorno,
nei campi attrezzati predisposti
dalla task force regionale a Palazzo
San Gervasio e a Venosa.
Inoltre la regione partecipa attivamente, sin dal 2009, alla Fondazione Città della Pace per i bambini Basilicata, presieduta dal premio Nobel per la pace Betty Williams che accoglie rifugiati e richiedneti protezione internazionale implementando un modello virtuoso di accoglienza.
l Secondo il XXIII rapporto sull’immigrazione della Caritas, i cui dati risalgono al 2013, la popolazione straniera
residente in Basilicata è di 14.728 persone. La maggior parte sono donne,
l’etnia più rappresentata è quella rumena ed il settore di impiego principale
è l’agricoltura.
Scendendo nel dettaglio, sui quasi
15mila stranieri risultati presenti in
Basilicata ad inizio 2013, pari al 2,6 per
cento dell’intera popolazione, oltre 8mila non erano comunitari. Gli stranieri
sono in prevalenza europei ed in particolare rumeni, con oltre il 40 per cento
degli stranieri residenti, pari a circa
6100 persone, ed albanesi con circa l11
per cento, pari a poco più di 1700 persone. Fra gli stranieri non comunitari
l’etnia più rappresentata è quella marocchina o comunque di area magrebina, con oltre 1500 persone, pari al 10
per cento. Seguono i cinesi (poco meno
di mille) e gli ucraini (circa 850). La
maggior parte dei cittadini stranieri
risiede in provincia di Potenza (7.861).
Sia a Potenza, sia a Matera c’è una
leggera prevalenza dei cittadini stranieri di sesso femminile.
In regione quasi il dieci per cento
degli occupati è costituito da lavoratori
stranieri. Tra i settori con maggiore
impiego di manodopera straniera c’è
quello primario, con il 39,4 per cento. ,
seguito dal terziario, con il 31,9 per
STRANIERI Rapporto Caritas [foto Tony Vece]
cento e da quello industriale (27,1 per
cento).
Nelle scuole, gli alunni con cittadinanza straniera sono in totale 2326, di
cui il 18,7 per cento frequentano la
scuola dell’infanzia, il 33,7 per cento la
scuola primaria, il 21,5 per cento la
scuola secondaria di primo grado e il
26,2 per cento la scuola secondaria di
secondo grado.
Questo per quanto riguarda i cittadini stranieri residenti. Secondo il rapporto della Caritas, tuttavia, vi è anche
sul territorio regionale una elevata presenza di lavoratori stranieri stagionali
in condizione di grave sfruttamento.
[g.lag.]
RASSEGNASTAMPA
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Giovedì 13 novembre 2014
BASILICATA NOIR
IL DELITTO DEL SUPERMERCATO
I REPERTI UTILI
Gli elementi per sbrogliare il giallo: i
bossoli di una pistola calibro 6,35, un paio
di guanti in lattice e un cappello
UCCISO 4 ANNI FA
Il caso riaperto da un anonimo
«Perdonatemi se potete». Analisi grafologica per sbrogliare il giallo
In cerca
della pista
giusta
FABIO AMENDOLARA
re a risalire all’autore.
Tra i reperti utili ci sono anl LAURIA. «Aiutatemi se po- che i bossoli di una pistola catete, perdonatemi». I familiari libro 6,35, un paio di guanti in
della vittima si accorgono di lattice e un cappello. Sono gli
questa frase scritta sul quader- elementi che al momento hanno
no lasciato ai piedi di un’urna in mano gli investigatori e che
votiva del beato Domenico Len- hanno reso l’omicidio di Pino
tini nella chiesa di San Nicola a Forestieri un giallo molto ingarLauria.
bugliato. I carabinieri di LagoSu quel quaderno i fedeli chie- negro e la Procura ci lavorano
dono le grazie e annotano quelle senza sosta da quattro anni.
ricevute.
Il
L’ipotesi più
particolare inaccreditata è
quietante: il
quella di una
messaggio è
rapina finita
stato annotato
nel sangue.
sotto la data
Il piccolo
del 16 novemcalibro
dei
bre,
giorno
bossoli usati
che precedeva
lascia dedurre
i funerali di
che chi ha spaPino Forestierato potrebbe
ri, 50 anni, ucnon essere un
ciso nel suo ufkiller profesficio del «Censionista. L’astral Market»
sassino, inolin località Pe- 6.35 Trovati sei bossoli di pistola tre, ha sparato
corone di Lausei colpi. Solo
ria esattamente quattro anni fa. uno ha colpito la vittima in un
Su quel quaderno sono stati ef- punto vitale.
fettuati rilievi scientifici. Gli inL’assassino è entrato nell’ufvestigatori hanno raccolto trac- ficio del negozio all’orario di
ce di sudore e impronte digitali. chiusura serale, lì ha trovato FoForse quelle dell’assassino.
restieri e ha sparato. Poi, stando
Sulla scrittura - si apprende alla ricostruzione degli investida indiscrezioni al momento gatori, è fuggito a piedi, forse per
non confermate da fonti ufficia- una scaletta che si trova a pochi
li - sarebbe in corso una perizia metri di distanza dal supermergrafologica che potrebbe aiuta- cato e che porta sulla strada sta-
MARKET Esattamente un anno fa la rapina finita in tragedia a Pecorone di Lauria
tale. Ma in quanti erano conoscenza dell’esistenza di quella
scaletta?identikit «Un uomo che
non parlava in italiano, sui 40
anni, con il volto coperto». È la
descrizione sommaria fornita
da Rita, la moglie della vittima,
agli investigatori. La donna,
unica testimone del delitto, non
ha riconosciuto il cappello trovato insieme ai guanti in lattice
nelle vicinanze del negozio. Ha
escluso: «Non è quello che indossava l’assassino». Il killer,
stando al racconto della donna,
con molta probabilità indossava
un passamontagna.
Per non dimenticare
Libera consegna un riconoscimento
per l’operaio morto sul cantiere A3
Oggi sarà celebrata una messa in ricordo di Pino Forestieri e a seguire alle 18 nella scuola elementare di Pecorone ci sarà una conferenza alla quale è prevista la partecipazione del sindaco di Lauria Gaetano Mitidieri, dei
referenti di Libera Anna Maria Palermo e Gerardo Melchionda e del parroco di Lauria don Vincenzo Iacovino.
Durante l’incontro sarà consegnato alla famiglia di Giuseppe Palagano, l’operaio morto nello scorso mese di
marzo mentre lavorava nel cantiere della galleria Renazza
sulla A3, il riconoscimento in ricordo di Forestieri. [pi. per.]
LAGONEGRO LA PROCURA HA CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO DI FRANCESCA COZZI, 64 ANNI, ACCUSATA DI AVER ACCOLTELLATO LA VITTIMA DUE ANNI FA A LAURIA
Delitto Chiacchio all’udienza gup
L’uomo aveva sfondato la vetrina della macelleria dell’indagata con la sua auto
MACELLERIA
Domenico
Chiacchio
aveva
sfondato la
vetrina della
macelleria di
Francesca
Cozzi con la
sua auto prima
di morire
accoltellato
PINO PERCIANTE
l LAGONEGRO. La Procura
di Lagonegro ha chiesto il rinvio a giudizio di Francesca Cozzi, 64 anni, di Lauria, indiziata
dell’omicidio del 47enne, Domenico Chiacchio, anche lui di
Lauria, che il 31 marzo del 2012
fu trovato con un coltello conficcato nello sterno dopo che
con la sua auto aveva sfondato
la vetrina della macelleria di
cui era titolare l’imputata. Ieri,
nel tribunale di Lagonegro, è
stata celebrata la prima udienza gup che è stata aggiornata al
17 dicembre.
Il giudice dell’udienza preliminare, Salvatore Bloise, ha accolto la richiesta delle parti di
tenere un’udienza solo per questo processo. In aula non c’era
Francesca Cozzi. C’erano invece sia i genitori che il fratello e
la sorella della vittima che si
sono costituiti parte civile. Il
difensore dell’imputata, l’avvocato Giovanni Leonasi, non ha
voluto rilasciare alcuna anticipazione sulla linea difensiva
che adotterà il prossimo 17 dicembre quando l’udienza preliminare dovrebbe cominciare
ad entrare nel vivo. Nella richiesta di rinvio a giudizio, il
pm Anna Grillo, conferma sostanzialmente quanto sostenuto dall'impianto complessivo
delle indagini svolte dai carabinieri di Lagonegro nell’im-
UCCISO Pino Forestieri
.
mediatezza dei fatti. Francesca
Cozzi deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario. Il
delitto sarebbe stato commesso
durante la colluttazione che la
donna avrebbe avuto con Chiacchio quella sera all’interno della macelleria. Francesca Cozzi
avrebbe afferrato un coltello
poggiato sul bancone e, stando a
quanto appurò l’autopsia, colpì
l’uomo più volte infliggendogli
sei coltellate. Quando intervennero i carabinieri trovarono il
corpo dell’uomo sul pavimento
della macelleria dietro il ban-
Estorsioni sui cantieri della Salerno-Reggio Calabria
Discusso al Riesame il ricorso dell’indagato Buldo
l POTENZA. Si è discusso davanti ai giudici del Tribunale del riesame il ricorso presentato dall’avvocato Antonio Boccia per
conto di Guerino Buldo, 52 anni di Lagonegro, agli arresti domiciliari per il reato di
concorso in tentata estorsione, aggravata dal
metodo mafioso, nei riguardi di imprenditori impegnati nei lavori di ammodernamento del tratto lucano della Salerno–Reggio Calabria.
I giudici si sono riservati la decisione.
L’inchiesta è denominata «Teseo». All’alba di
martedì 28 ottobre ha portato a scoprire un
vero e proprio giro di racket. Oltre a Buldo (ai
domiciliari), sono state arrestate altre due
persone di Lagonegro: Biagio Riccio, 50 anni,
ed Eugenio Torino, 39 (entrambe in carcere).
Anche i loro legali hanno presentato ricorso
al tribunale del Riesame ma l’udienza non è
stata ancora fissata. Sul gruppo di taglieggiatori lagonegresi continuano le indagini
alla ricerca di collegamenti e alleanze con le
cosche calabresi. Secondo gli inquirenti questo tipo di reati estorsivi non sarebbe stato
possibile senza il consenso di organizzazioni
mafiose. A subire attentati o ad essere minacciati erano tutte imprenditori direttamente o indirettamente legati ad aziende che
gestiscono appalti lungo l’autostrada. Le indagini hanno riguardato una decina di episodi che si sono verificati nell’area da maggio
dello scorso anno: ordigni e bombole del gas
sono stati gli strumenti principali utilizzati
[pi. per.]
per intimidire gli imprenditori.
cone con il coltello ancora conficcato nello sterno. Gli ultimi
due colpi inferti, sempre secondo l’autopsia, furono quelli
mortali perché raggiunsero organi vitali come cuore e polmoni. All’arresto della macellaia si giunse dopo che inizialmente la vicenda presentava
aspetti che facevano credere
che si potesse trattare anche di
un suicidio. In realtà questa
ipotesi non convinse fin da subito né i carabinieri né i magistrati che però preferirono attendere l’esito dell’autopsia prima di prendere provvedimenti
nei confronti della donna (poi
scarcerata il 23 aprile dopo la
discussione davanti al Riesame
del ricorso presentato dal suo
difensore). L’attenzione degli
inquirenti si diresse nei riguardi della macellaia in quanto al
momento della tragedia risultava essere l’unica presente nel
negozio. Dopo aver sfondato
con la sua Fiat Punto di colore
bianco la vetrata della macelleria l’uomo sarebbe sceso
dall’abitacolo dirigendosi dietro al bancone dove si trovava la
donna. A quanto pare ne sarebbe scaturita una furiosa lite che
sarebbe sfociata nel grave fatto
di sangue. I motivi che spinsero
l’uomo a scagliarsi con la sua
auto contro la macelleria sono
rimasti sempre oscuri. Pare che
in passato tra i due vi fosse stata
una relazione.
l La sera del 13 novembre
del 2010 veniva ucciso a colpi
di pistola nell’ufficio del suo
supermercato, a Pecorone di
Lauria, Giuseppe Forestieri.
Quattro anni dopo dell’assassino non c’è ancora una pista concreta. Ma l’impegno
di chi indaga (Procura e carabinieri) non è mai cessato.
L’indagine non è facile.
Fin dall’inizio gli elementi
a disposizione degli investigatori sono scarsi.
Non un identikit e neppure una minima indicazione su come il rapinatore sia
arrivato o su come se ne sia
andato da Pecorone di Lauria.
Inoltre, le tracce di sangue
trovate nel locale appartengono solo a Forestieri.
Le indagini, dopo aver
puntato un extracomunitario, si sono concentrate su
Lauria e dintorni: la pista
locale, dunque, che non è
stata mai abbandonata anche se gli elementi a disposizione non sono ancora sufficienti per ipotizzare un’accusa nei confronti di nessuno. Quasi certamente l’assassino non è un killer professionista.
Negli ultimi tempi le indagini si erano concentrate
su Lauria e dintorni.
Fin dall’inizio gli investigatori l’hanno definita una
rapina «anomala», perché il
rapinatore ha svuotato l’intero caricatore (sei colpi).
La Procura contava poi
sulla collaborazione della
gente del posto, ma nessun
testimone utile ne si è mai
fatto vivo. Nessuno che avesse visto allontanarsi un auto
a forte velocità o notato in
quei giorni movimenti strani o facce sospette a Pecorone. Qualcosa insomma che
potesse mettere gli investigatori sulla strada giusta. Un
svolta sembrava arrivata
quando le indagini portarono ad un quarantenne di Senise finito in un’indagine
per spaccio di droga.
Aveva un giubbotto identico a quello indicato dalla
moglie di Forestieri. I carabinieri perquisirono l’abitazione dell’uomo ma, oltre al
giubbotto, non trovarono
nessun altro riscontro.
Poco dopo sembrava esserci una svolta: il caso di Pecorone fu collegato a un omicidio avvenuto a Sanremo.
Vittima un giovane di Praia
a Mare, ucciso, forse, da un
amico d’infanzia mentre i
due erano per strada nelle
vicinanze di un negozio di
frutta e verdura. Tra i due
delitti ci sono delle similitudini, prima fra tutte l’arma usata: una 6.35 di cui,
pure in qual caso, si sono
perse le tracce.
RASSEGNASTAMPA
IV I
Giovedì 13 novembre 2014
POLITICA
DESTRA NEL CICLONE
Parole di fuoco anche nei confronti degli
esponenti della destra accusati «di
I RISVOLTI TRA COMUNE E REGIONE altri
fare attacchi meramente strumentali»
DISSESTO
I consiglieri comunali evidenziano
l’impegno «dei democrat a tutti i livelli per
evitare la bancarotta del Comune»
Locazioni
e contributi
cambiano
le regole
Commissione
Statuto, riforma
chiusa entro l’anno
La prima Commissione consiliare permanente nel Consiglio
regionale della Basilicata, presieduta da Vito Santarsiero (Pd), ha
ripreso il dibattito sulla riforma
dello Statuto Regionale.
In particolare, i consiglieri hanno
analizzato i temi che riguardano
l’organizzazione degli uffici e della pubblicazione on line dei documenti che riguardano la programmazione. "Continua con
uno spirito unitario e di grande
responsabilità istituzionale – ha
detto Santarsiero attraverso l’ufficio stampa del Consiglio - un lavoro che ci ha visto condividere
importanti principi sulle funzioni
amministrative e sugli atti di programmazione. Di rilievo il costante coinvolgimento degli enti
locali e la informazione e partecipazione dei cittadini interessati.
La Commissione ha esaminato
ormai i due terzi dell’articolato
del nuovo Statuto, e ci sono le
condizioni per chiudere il lavoro
entro l’anno".
COMUNE Il Municipio di Potenza [foto Tony Vece]
Il Pd fa scudo al suo segretario
e insorge contro Bellettieri
«Le sue considerazioni hanno il sapore dell’attacco» tuonano Iudicello e Meccariello
ANTONELLA INCISO
l Come prevedibile l’unione è difficile.
Partito democratico e Fratelli d’Italia non
riescono a trovare punti di contatto. Anzi
più passano i giorni più la situazione si
ingarbuglia. Soprattutto dopo i duri giudizi espressi dal segretario provinciale di
Fdi e vice- sindaco, Gerardo Bellettieri,
nei confronti del segretario provinciale
dem, Antonello Molinari. Ad insorgere
contro quelle valutazioni, questa volta,
però, non sono solo i consiglieri del partito ma anche gli esponenti della lista
civica «Insieme si cambia». «Il vicesindaco nonché coordinatore provinciale di
Fratelli d’Italia Gerardo Bellettieri, farebbe bene a concentrarsi sulle questioni
amministrative della città e su quelle organigrammatiche che riguardano il suo
partito - vanno all’attacco il capigruppo
del Partito Democratico, Giampiero Iu-
dicello, e del gruppo “Insieme si Cambia”
Gianluca Meccariello in una nota - piuttosto che sprecare tempo ed energie
nell’avventurarsi in giudizi sul segretario provinciale Antonello Molinari e sulla
vita interna del nostro partito. Tali
giudizi, oltre a denotare una mancanza di stile e di
fondamento, non
competono in alcun modo all’assessore Bellettieri». Aggiungendo,
poi, con altrettanta durezza: «Le considerazioni di Bellettieri hanno il sapore
dell'attacco politico e rappresentano una
inopportuna ingerenza da parte di chi
ricopre il ruolo istituzionale di vicesindaco ed assessore del Comune di Potenza.
Appare singolare che il coordinatore pro-
vinciale di Fratelli d’Italia decida arbitrariamente quale esponente del Pd debba
essere il suo interlocutore politico». Insomma, per Iudicello e Meccariello le valutazioni di Bellettieri sono state decisamente inopportune. Come quelle
di altri esponenti
di destra. «Non stupisce però questo
modo di agire, ormai caratterizzante gli esponenti della destra cittadina continuano - che fa
della mancanza di stile e dell'attacco meramente strumentale una prassi consolidata. Basti pensare, al riguardo, al recente comunicato del consigliere Vigilante nel quale sono espresse considerazioni
sul consigliere del Pd Gianpaolo Carretta
che sono andate ben oltre quella che è la
IL PARTICOLARE
La replica dopo il giudizio
espresso dall’esponente politico di
Fdi sul segretario provinciale dem
legittima dialettica politica, mancando di
contenuti e scadendo in offese di carattere
strettamente personale». E sono inopportune, in particolar modo, in un momento
come quello attuale in cui il comune è ad
un passo dal dissesto. «La fase che viviamo richiede maggiore attenzione e un
più grande senso di responsabilità- sottolineano ancora Iudicello e Meccariello e non certo la ricerca ossessiva di una
presenza, sterile e improduttiva, sui media». «Il Partito democratico si sente pienamente e degnamente rappresentato dai
suoi segretari e da tutti i suoi dirigenti
che, nell’interesse esclusivo dei cittadini,
in questa fase ed a tutti i livelli, stanno
profondendo ogni sforzo per evitare il dissesto» tagliano corto, alla fine, i due capigruppo. Facendo scudo al segretario
provinciale, ma confermando anche, con
le loro parole, che l’intesa con Fratelli
d’Italia non è certo semplice.
AEROPORTO LA GIUNTA UFFICIALIZZA LO SCHEMA DELL’ACCORDO. MA SULL’INTESA INSORGE L’OPPOSIZIONE
AEROPORTO
Approvato lo
schema per
l’aeroporto di
Pontecagnano
Pontecagnano, le perdite
non le pagherà la Regione
l Perdite accumulate finora
non a carico della Regione Basilicata e loro azzeramento prima
dell’ingresso dell’ente regionale,
«esentato dal dover sostenere
eventuali disavanzi futuri»: sono i
«punti fermi dello schema di protocollo d’intesa per l’adeguamento strutturale e l'allungamento
della pista dell’aeroporto di Salerno Pontecagnano», approvato dalla giunta regionale lucana.
«L'intesa – ha spiegato l’ufficio
stampa della giunta – dovrà essere
firmato dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, dai rappresentanti del Mini-
stero delle infrastrutture e dei trasporti, dalla Regione Campania e
dal Consorzio Aeroporto di Salerno Pontecagnano». Con lo stesso
provvedimento la Giunta regionale di Basilicata ha inoltre dato il
via alla sottoscrizione dell’atto di
acquisto delle quote consortili per
ventimila euro. La sottoscrizione
di ulteriori quote sono state subordinate a successivi provvedimenti e compatibilmente con gli
equilibri di bilancio regionale.
Della questione si è parlato nei
giorni scorsi anche nella terza
commissione consiliare del consiglio regionale, con l'audizione
del dirigente generale del dipartimento programmazione e finanze della Regione, Elio Manti.
Il dirigente ha spiegato che «la
società che gestisce l’aeroporto di
Pontecagnano ha sottoscritto accordi con alcuni vettori, e che nel
decreto Sblocca Italia è previsto
un finanziamento di 40 milioni di
euro per le opere infrastrutturali
necessarie allo sviluppo di questa
infrastruttura ed al suo collegamento con il nodo ferroviario. Previsto inoltre un finanziamento 23
milioni della Regione Campania
ed un finanziamento di nove milioni di euro della Regione Basi-
l La terza Commissione consiliare permanente del Consiglio
regionale della Basilicata, presieduta da Francesco Pietrantuono
(Psi), ha approvato a maggioranza
una delibera della giunta sul fondo nazionale per il sostegno alle
abitazioni in locazione. Con il
provvedimento – è scritto in una
nota dell’ufficio stampa dell’assemblea – sono state approvate alcune modifiche sui requisiti per
l’accesso ai contributi, lo schema
del bando, il modulo di domanda e
le modalità attuative. In particolare, la Commissione ha deciso di
trasmettere alla Giunta regionale
parere favorevole con un’osservazione: l’invito a ridurre il requisito reddituale annuo per l’accesso ai contributi a 10mila euro.
Le modifiche ai requisiti previsti dalla delibera della Giunta
regionale riguardano l’esclusione
dall’accesso ai contributi dei soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi pubblici. Potranno
accedere al Fondo esclusivamente
i soggetti titolari di reddito da pensione, di reddito da lavoro dipendente e assimilato e i soggetti titolari di reddito da lavoro autonomo aventi all’interno del proprio nucleo familiare un componente con invalidità superiore al
74 per cento; i lavoratori sottoposti
a procedure di mobilità o licenziamento fino al 2013 e che, alla
data di approvazione del provvedimento, siano ancora in attesa di
occupazione, nonché i richiedenti
in possesso di un reddito annuo
complessivo del nucleo familiare,
riferito al 2013, fiscalmente imponibile non superiore alla somma
di due pensioni minime Inps con
riferimento all’importo fissato
per il 2014, pari a complessivi euro
13.035,88, rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione annuo risulti superiore al 20 per cento. Successivamente sono state discusse due proposte di legge su
«Tutela governo ed uso del territorio» di Franco Mollica (Udc), e
su «Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico», di
Vincenzo Robortella (Pd) e Pietrantuono. La Commissione ha
poi deciso di approfondire il tema
attraverso le audizioni del presidente dell’ordine dei geologi della
Basilicata e del direttore dell’Apt
della Basilicata.
.
licata, a valere sul programma dei
fondi europei 2014-2020 e quindi da
confermare dopo la definizione
dell’accordo con l’Unione europea».
Intanto, sulla vicenda aeroporto ad insorgere è l’opposizione con
Fratelli d’Italia che, ieri, ha chiesto l’intervento del presidente La-
corazza. «Che importanza può
avere la clausola del “parere della
Commissione” se è già stato tutto
deciso? - precisa il consigliere regionale Gianni Rosa - Si potrà, ora
che sono stati investiti 9 milioni di
euro dei fondi Pon, impedire di
partecipare all’aumento di capitale sociale di 2 milioni di euro? Il
capitolo è già chiuso. Le discussioni nelle Commissioni sono tempo perso. Non ci resta che appellarci al presidente Lacorazza come garante delle prerogative dei
consiglieri e del Consiglio tutto
affinché intervenga a ristabilire
l’equilibrio tra le istituzioni regionali».
RASSEGNASTAMPA
POTENZA CITTÀ I V
Giovedì 13 novembre 2014
TERRITORIO
SBLOCCA ITALIA SU AMBIENTE E SALUTE
Gli studenti
chiedono garanzie
all’Arpab
LA BASILICATA IN MOVIMENTO
INCONTRO
L’incontro a Viggiano
con sindaci, cittadini
e il presidente del
consiglio regionale,
Piero Lacorazza.
Sopra: l’intervento in
teleconferenza del
costituzionalista,
Enzo Di Salvatore
Li incontra il direttore Schiassi
.
Sblocca Italia, il costituzionalista
spiega come si può ricorrere
Il confronto fra i sindaci a Viggiano. Il sostegno di Lacorazza
PINO PERCIANTE
l VIGGIANO. Tutti d’accordo a
preparare le delibere per impegnare il presidente della Regione a
impugnare l’articolo 38 dello
Sblocca Italia. A quali cavilli legislativi possono far ricorso i Comuni e i cittadini per contrastare i
contenuti dell'articolo 38 dello
Sblocca Italia in materia di risorse
del sottosuolo? I militanti delle
associazioni Wwf, Libera Basilicata, Laboratorio per Viggiano,
l’Onda Rosa e alcuni sindaci della
Val d'Agri si sono confrontati con
il presidente del consiglio regionale Piero Lacorazza (Pd) – una
delle poche voci contro l'articolo 38
– e con il costituzionalista Enzo Di
Salvatore, 44 anni, professore associato di giurisprudenza dell’Università di Teramo (collegato in
videoconferenza con il sistema
voip).
I sindaci di Grumento Nova,
Paterno, Tramutola, Spinoso e
Montemurro sono pronti a preparare le delibere anti Sblocca
Italia.
Piero Lacorazza era con loro:
«La mia opinione è chiara: l’articolo 38 dello Sblocca Italia va
impugnato. In questi giorni su
questo tema sembra essersi costruita una sbagliata e lacerante
guerra di posizione. Non può essere questo il modo per affrontare
la questione del petrolio nelle nostra regione. Vi è la consapevolezza, nella stessa posizione di tanti sindaci e amministratori locali,
persino tra gli studenti, le associazioni e i cittadini, che rispetto
al testo originario il lavoro fatto
dai parlamentari e dal Presidente
Pittella è stato migliorativo. Come
alcuni sanno, ho ribadito che il
decreto era lo strumento più sbagliato per affrontare il tema petrolio nel quadro di una intesa e
nella leale collaborazione tra stato
e regione. Il decreto scandisce,
come una bomba, un termine perentorio per la sua conversione, 60
giorni. Se si aggiunge il “vincolo
della fiducia” al Governo - aggiunge Lacorazza - peraltro con un
parlamento eletto con sistema elettorale fortemente centralista, si
capisce che ci sono pochi margini
per intervenire. Se si aggiunge,
inoltre, che i deputati lucani sono 6
su 630, come ha detto lo stesso
Speranza, se ne devono comprendere le difficoltà e gli spazi di
manovra. Ognuno potrà dare le
sue ragioni, ognuno potrà, come
accade per i tantissimi commis-
sari tecnici della nazionale, essere
un novello costituzionalista. Penso, quindi, che impugnare l’articolo 38, oltre che per i forti dubbi
di costituzionalità che presenta, è
un’altra strada: I comuni non possono impugnare direttamente «ma
c’è una strada incidentale». Quando viene dato il primo titolo concessorio il Comune può fare ri-
la strada giusta tanto per evitare
che la partita petrolio sia chiusa
quanto per aver il tempo, anche
noi, di fare qualche compito a
casa».
Il costituzionalista suggerisce
corso al Tar e può chiedere ai
giudici amministrativi di sospendere il giudizio in corso. A quel
punto - spiega il costituzionalista si può porre il quesito di legittimità costituzionale.
MARIA VITTORIA PINTO
ARPAB Il neo
direttore dell’Arpab,
Aldo Schiassi, illustra
l’attività dell’Agenzia
[servizio fotografico di
Tony Vece ]
REGIONE INSEDIATO UN GRUPPO DI LAVORO PER REDARRE IL DISCIPLINARE
Gas gratuito ai Comuni
dell’area della Val d’Agri
l Nella Basilicata Saudita, che tanto sta
inquietando i sonni dei lucani (per gli effetti
su ambiente e salute, ma anche per le scarse
ricadute sinora avute su lavoro, economia e
qualità di vita dei residenti), c’è una paradossale situazione: benzina, gas e via dicendo qui costano quanto (se non di più) di
altrove. Ora si è compiuto, almeno su questo,
un passo avanti prevedendo l’attribuzione di
gas naturale ai Comuni della Val d’Agri. È
stata concordata infatti una fornitura gratuita ai cittadini di gas naturale pari a 45.000
standard metri cubi al giorno.
Presso la Regione si è insediato il gruppo
di lavoro per redazione del Disciplinare che
individuerà le modalità di valorizzazione
della fornitura gratuita di gas naturale da
destinare al Comune di Viggiano e ai Comuni della Val d’Agri interessati dalle attività estrattive (Grumento Nova, Marsico
Nuovo, Marsico Vetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, Sarconi, Spinoso, Tramutola). In considerazione del fatto che le at-
POTENZA I ragazzi di Potenza in corteo [foto Tony Vece]
REGIONE La sede della Regione Basilicata
tività di produzione riguardano prioritariamente il territorio della Val d'Agri, Eni e
Shell hanno concordato con la Regione e i
Comuni una fornitura gratuita ai cittadini
di gas naturale pari a 45.000 standard metri
cubi al giorno.
l L’ultimo corteo è arrivato, ieri, al cospetto dell’Agenzia
regionale per la Protezione Ambientale di Basilicata. Le
cinque giornate di Potenza si sono concluse alla presenza del
nuovo direttore Arpab, il dottor Aldo Schiassi. Ma, non finisce
qui. In programma altre manifestazioni di protesta da diversi
fronti. Associazioni ambientaliste, liberi cittadini, e rappresentanti comunali si sono uniti nella richiesta, alla Regione
Basilicata, di impugnare lo Sblocca Italia.
La settimana scorsa Legambiente, WWF, Greenpeace e gli
studenti hanno lanciato una petizione popolare e al presidente Marcello Pittella spiegavano che «il testo compie
stravolgimenti epocali nel processo di autorizzazione di ricerca ed estrazione delle risorse petrolifere, mettendo in
secondo piano la tutela dell’ambiente, della biodiversità e
della salute di tutti i cittadini lucani. È inaccettabile il modo in
cui lo Stato centrale sposta i processi decisionali riguardanti
le Valutazioni di Impatto Ambientale dall’Ente locale al Ministero dell’Ambiente, violando di fatto le disposizioni del
Titolo V della Costituzione sulla legislazione concorrente fra
Stato e Regioni».
Anche i vescovi lucani hanno firmato una nota ufficiale
nella quale sottolineavano «vicinanza a quanti manifestano
contro lo Sblocca trivelle con l’auspicio che ogni attività che
interessa il nostro territorio risulti compatibile con la valorizzazione delle sue
tante valenze umane,
ambientali ed economiche». Lunedì è stata la
volta dei Comuni: due le
riunioni tra amministratori di diverse parti
della regione che hanno
ribadito la contrarietà
alle due istanze di permesso di ricerca idrocarburi denominati “La
Bicocca” (Vulture) e
Muro Lucano e hanno
chiesto di convocare,
con la massima urgenza, un tavolo tecnico che
coinvolga tutte le istituzioni preposte.
E, ancora, la manifestazione a Scanzano, in
contemporanea con al- POTENZA Un «serpente» in città [foto T. Vece]
tre otto regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Insomma, la piccola e poco conosciuta Lucania è in fermento.
E ieri, il corte degli studenti, è arrivato all’Arpab. Presente il
direttore Aldo Schiassi, in carica dallo scorso luglio. Insieme
ai tecnici, scesi in strada, ha ascoltato e risposto, per più di
un’ora, a tutte le domande fatte dai manifestanti. Tutti con le
stesse preoccupazioni. Una fra tutte, la salute. Il direttore
dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale di Basilicata, premettendo che «l’agenzia sarà aperta a tutti coloro
che vorranno informazioni o avranno dubbi», sottolinea che
“parlare di ambiente e salute significa toccare un tema che è di
interesse mondiale. Un dibattito che coinvolge il mondo.
L’Arpab, pur avendo eseguito migliaia di controlli in questi
anni, non ha parametri di riferimento con i quali tranquillizzare i cittadini. Né allarmarli. Ho trovato molte asimmetrie
e fragilità e, soprattutto, un personale attrezzato ma demotivato, perché lasciato solo. I dati, fra tecnici, si devono unire.
L’Arpab non è l’unico interessato». Una sinergia che deve
mettere in atto il Governo regionale. Anzi, avrebbe già dovuto
farlo, da decenni. Da quando in Basilicata si estrae oro nero.
RASSEGNASTAMPA
POTENZA E PROVINCIA I VII
Giovedì 13 novembre 2014
MELFI IN UN CAPANNONE AGRICOLO AVEVA REALIZZATO UN LABORATORIO DOVE LE PRODUCEVA
Fabbricava armi
Arrestato dai carabinieri un uomo di 45 anni
l In un capannone agricolo aveva
realizzato un laboratorio dove fabbricava e modificava armi: a Melfi
un uomo di 45 anni, Michele Posa,
con precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri che gli hanno
sequestrato numerose munizioni e
armi clandestine.
L’uomo, che è ai domiciliari, è
stato fermato lungo la Strada provinciale Melfi-Foggia. I carabinieri
del Nucleo operativo e radiomobile
di Melfi, coadiuvati dai militari delle
Stazioni di Melfi, San nicola di Melfi
e Atella, diretti dal capitano Giovanni Diglio, comandante della com-
pagnia, lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione abusiva di munizioni e di armi clandestine prodotte artigianalmente.
Gli investigatori, che ben conoscevano l’uomo per i suoi trascorsi e
che da tempo lo tenevano sotto controllo, dopo averlo bloccato sulla S.P.
Melfi-Foggia, mentre si trovava alla
guida dell’autovettura Alfa. 147, sottoposto a perquisizione personale e
veicolare, hanno trovato nel vano
portabagagli circa cento cartucce calibro 9 e calibro 7.65. La successiva
perquisizione domiciliare eseguita
anche presso un capannone agricolo,
sempre di sua pertinenza, sito
nell’area di San Nicola di Melfi, ha
permesso di recuperare altre 100
cartucce e numerose armi clandestine modificate. In sostanza, l’arrestato, esperto in meccanica ed in
armi, nel capannone aveva realizzato un vero e proprio laboratorio
ove con maestria realizzava e modificava armi. Le armi e le munizioni son state poste sotto sequestro per gli accertamenti del caso e
l’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trasportato
nella sua abitazione in regime di
arresti domiciliari.
IL SEQUESTRO Le armi scoperte dai carabinieri nel capannone agricolo
ISTITUZIONI CONTRO LENTEZZE E INERZIE FP CGIL, CISL FP E UIL FPL MINACCIANO LA «MOBILITAZIONE A OLTRANZA»
Province di Potenza e Matera
stato di agitazione degli addetti
I sindacati: «La Regione convochi il tavolo sulla riforma»
l «Gravissima la situazione delle Province»:
Fp Cgil, Cisl Fp e e Uil Fpl proclamano lo stato
di agitazione di tutti i lavoratori della Provincia
di Potenza e Matera - la Regione convochi
subito il tavolo regionale su riforma o sarà
mobilitazione ad oltranza.
I segretari dei tre sindacati, Roberta Laurino,
Giuseppe Bollettino, Antonio Guglielmi, di
fronte all’indifferenza e all’inerzia della Regione rispetto alla richiesta più volte reiterata
da parte delle organizzazioni sindacali di convocare il tavolo regionale sul processo di riforma delle province della legge Delrio e di
procedere con immediatezza alla istituzione
dell’osservatorio regionale previsto dal dpcm di
attuazione della legge 56/2014, Fp Cgil, Cisl Fp
e Uil Fpl proclamano lo stato di agitazione di
tutti i lavoratori delle Provincia di Potenza e
Matera.
«È inammissibile - dicono i sindacati - che, a
distanza di oltre due mesi, la Regione ancora
non si sia preoccupata di attivare il tavolo
permanente di confronto che dovrà servire non
solo per discutere del riordino delle funzioni
ma anche delle possibili ricadute sui servizi,
sui cittadini e sui lavoratori. Siamo di fronte a
una situazione veramente critica che peggiora
di ora in ora considerate anche le ulteriori
misure drastiche di tagli previste nel disegno di
legge di stabilità in discussione che se confermate potrebbero portare ad un sicuro col-
lasso di tutto il sistema, mettendo a rischio
anche i livelli occupazionali. Un ulteriore taglio
di un miliardo di euro sulle Province farà
saltare la possibilità di garantire i servizi ai
cittadini mettendo a rischio lo stesso processo
di riforma appena avviato».
«Non possiamo più aspettare - proseguono che si definisca un quadro normativo che ogni
giorno diventa sempre più confuso per la
mancanza di una visione chiara ed organica da
parte degli organi di Governo anche in merito
alle altre funzioni quali i servizi per l’impiego,
la formazione professionale, il trasporto pubblico locale, i servizi sociali, la cultura, il
turismo e lo sport. Dobbiamo da subito decidere rispetto alle opzioni in campo come
mettere in sicurezza i servizi e i livelli occupazionali».
I sindacati ribadiscono «la necessità e l’urgenza di aprire immediatamente la discussione
sull’intero impianto della nuova governance
delle Province e su come e dove attestare le
funzioni. Così come non è più procrastinabile la
definizione di un accordo che veda coinvolte
tutte le parti in causa su quale sarà il futuro e
come ci apprestiamo ad affrontare il presente
considerato che i tempi dettati dallo stesso
dpcm sono stringenti e prevedono che l’intero
iter di questo percorso debba chiudersi entro la
fine dell’anno. Tempi ancora più ristretti se
consideriamo che alla luce di quelli che po-
RIFORME La sede della Provincia di Potenza [T. Vece ]
POTENZA SVILUPPO ALIMENTARE
Intesa tra la Regione
e l’Unione Cuochi
sullo sviluppo del settore
POTENZA SESTA COMMISSIONE
Acqua di Bucaletto
rassicurazioni
sulla sua potabilità
LAGONEGRO INCIDENTI STRADALI
Scontro sull’A3
muore in ospedale
l’autista del camion
l La Regione Basilicata e l’Urcl (Unione
regionale cuochi lucani) collaboreranno nelle
attività per lo sviluppo del settore turistico,
ristorativo e culturale, «promuovendo il binomio prodotto-territorio e valorizzando le giovani professionalità attraverso attività formative e seminariali». È quanto previsto nello
schema di Protocollo d’intesa approvato dalla
giunta regionale.
«La gastronomia tipica regionale – è scritto
nel documento - può rappresentare un importante veicolo di promozione delle produzioni agroalimentari tipiche e di diffusione
delle consuetudini alimentari locali e della cultura rurale e l'agroalimentare rappresenta un
settore importante della vita economica e sociale della regione Basilicata», pertanto «è indispensabile dare maggiore visibilità e diffusione ai prodotti agroalimentari tipici, prodotti ittici e prodotti della pesca regionali anche al fine di garantirne un’adeguata valorizzazione commerciale sui mercati internazionali».
l POTENZA. La documentazione riguardante le
analisi condotte sull’acqua in contrada Bucaletto è
stata esaminata durante i lavori della Sesta commissione presieduta da Donato Nolè. «Su sollecitazione di alcuni consiglieri – ha spiegato Nolé –
abbiamo ritenuto di approfondire le notizie apparse
sulla stampa locale secondo le quali l’acqua di Bucaletto potesse contenere sostanze inquinanti. Gli
organi ufficiali preposti al controllo, hanno fornito
assicurazioni in merito alla potabilità dell’acqua distribuita attraverso la rete di Acquedotto Lucano
nel popoloso quartiere potentino. Non possiamo che
ringraziare l’Amministrazione comunale per la celerità con la quale ha ottenuto le informazioni richieste e Aql per aver effettuato le analisi del caso,
producendo i dati richiesti dal Comune con la massima trasparenza. È importante fornire rassicurazioni ai cittadini, e i componenti della Sesta Commissione si sono adoperati da subito affinché le stesse potessero giungere rapidamente ai residenti di
Bucaletto. Resta invariato il nostro impegno – ha
concluso Nolè – nel garantire la massima disponibilità e collaborazione a tutti i potentini».
l È morto in serata, nell’ospedale San Carlo di
Potenza, a causa della gravità delle ferite riportate,
Antonio D’Amore, 51 anni, originario di Cava dei
Tirreni, autista che era alla guida di un camion,
rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A3, all’altezza dello svincolo
per Lagonegro Nord.
Per ragioni in corso d’accertamento, D’Amore ha
perso il controllo del mezzo ed è stato sbalzato fuori. Il camion ha proseguito la sua corsa, senza conducente a bordo, per altri 200 metri. Il mezzo pesante si è scontrato cn un’autovettura con a bordo
due coniugi di Salerno. L’auto era in fase di sorpasso. I coniugi hanno riportato ferite non gravi e,
nella serata di ieri, sono stati già dimessi dall’ospedale di Lagonegro dove erano stati ricoverati.
D’Amore era stato invece trasportato all’ospedale San Carlo di Potenza con un elicottero del 118
dove è stato sottoposto a intervento chirurgico. Ma
non ce l’ha fatta. Sul posto sono intervenute le
squadre dell’Anas e la Polizia stradale per gli accertamenti di rito.
[pi.per.]
tranno essere gli ulteriori tagli, dal 1 gennaio
2015 ci potremmo trovare di fronte ad una
situazione davvero drammatica».
Roberta Laurino (Fp Cgil), Giuseppe Bollettino (Cisl Fp) e Antonio Guglielmi (Uil Fpl)
proclamano pertanto «lo stato di agitazione di
tutti i lavoratori della Provincia di Potenza e
Matera» e «diffidano la Regione a convocare
con urgenza il tavolo regionale preannunciando che, se nei prossimi 7 giorni non
arriverà una convocazione in tal senso, saranno assunte iniziative di mobilitazione ad
oltranza con presidi davanti alla Regione».
SAVOIA L. GAL MARMO MELANDRO
«Colti Vi Amo»
e le fattorie
multifunzionali
l SAVOIA DI LUCANIA. Giornata informativa
per il lancio del network territoriale delle fattorie multifunzionali dell’area del Gal Csr Marmo Melandro. L’evento è parte integrante del
Progetto «La rete delle fattorie multifunzionali»,
realizzato in convenzione dall’Ati Forcopim Officina Rambaldi Srl, con Avviso Pubblico del
Gal Csr Marmo Melandro. L’incontro, in cui è
stato presentato il brand «COLTI VI AMO», è
stato l’occasione per raccogliere feed back e
orientamenti dal territorio per implementare
nell’area comprensoriale il network delle fattorie multifunzionali. Gli operatori selezionati e
interessati ad aderire al network sottoscriveranno un codice di buona condotta ed un Disciplinare e potranno fregiarsi di un marchio di
qualità dell’accoglienza. Tale marchio viene riconosciuto solo agli operatori dell’area in possesso di specifici standard e requisiti tecnici.
Nell’incontro è stato presentato il marchio di
qualità e una sessione di incontri con gli operatori interessati ha consentito all’Ati di illustrare le procedure di accreditamento. Seguiranno sopralluoghi in azienda, garantiti
dall’Ati, per fornire assistenza individuale e
personalizzata per adeguare l’infrastruttura e i
servizi delle fattorie multifunzionali allo standard di qualità richiesto per l’adesione alla rete.
Risultato finale: l’assegnazione del marchio e la
formalizzazione del network territoriale mediante stipula di un contratto di Rete.
le altre notizie
LAURENZANA
SCUOLA
«I rischi del web: il pericolo in rete»
se ne parla al liceo Pasolini
n Venerdì, alle 10, al Liceo Scientifico Statale «Pasolini», plesso distaccato di Laurenzana, studenti
e insegnanti incontreranno l’Ispettore Capo Filippo Squicciarini del Comparto Polizia Postale e
della Comunicazioni di Basilicata e l’Assistente
Capo Pasquale Basile dello stesso Ufficio che sensibilizzeranno i ragazzi sui rischi della rete.
MURO LUCANO
SPORT RURALE
Convivialità e divertimento
sabato alle «Ruraliadi»
n Muro Lucano, città dello sport rurale, vincitrice
della prima edizione, ospiterà sabato le «Ruraliadi», con gli atleti e tutte le comunità del Marmo
Platano Melandro che saranno nella cittadina
murese per una serata all’insegna della convivialità e del divertimento. A un mese di distanza
dall’ultima tappa a Balvano, le comunità si ritroveranno nel centro murese, grazie anche al volere
della squadra di casa che offrirà ai partecipanti
un banchetto rurale con la moneta «RuralEuro».
RASSEGNASTAMPA
VIII I MATERA CITTÀ
IL CASO ENEL
VA VIA UN ALTRO PEZZO
Giovedì 13 novembre 2014
UNA VISIONE MIOPE
La struttura materana sarà accorpata
a Potenza. È destinata a scomparire
anche l’Unità operativa di Policoro
«Non ha compreso
cos’è Matera 2019»
Togliere il ruolo di Zona alla città stride con quel risultato
ENZO FONTANAROSA
l La Zona Enel di Matera pare destinata ad andare via per essere accorpata
a Potenza. Stessa sorte si preannuncia per
l’Unità operativa di Policoro. È un processo di smantellamento in atto che ha già
visto in città soccombere la Banca d’Italia, le Poste, la ex Sip, il Genio civile e,
secondo le previsioni, quanto prima la
Camera di commercio e la Prefettura. A
ben vedere, una dinamica che stride con
le ambizioni della città designata quale
capitale europea della Cultura per il 2019,
mentre nel 2014, ancora in corso, altri
servizi finiscono per subire un inevitabile
indebolimento in chiave territoriale.
«Matera non è “capitale” per l’Enel», scri-
vono in un comunicato congiunto i segreteri regionali delle organizzazioni di
categoria Michele Palma e Angelo Vaccaro (Filtctem Cgil), Rocco Padula (Flaei
Cisl Reti) e Giuseppe Martino (Uiltec
Uil). «Il definitivo superamento della Zona di Matera – si legge nel documento – e,
contemporaneamente, delle Unità operative di Baragiano, Viggiano, Senise e Policoro, rappresentano un autentico attacco alla comunità di Basilicata. Quello di
Matera è, addirittura, la sfida miope al
cuore pulsante della nostra regione». La
nota, inoltre, afferma essere «paradossale
che una multinazionale qual è Enel non
riesca ad intravvedere la necessità di rafforzare il suo presidio nella città eletta a
capitale europea della Cultura per il 2019 e
che non tenga alcun conto delle dinamiche socio-economiche che tale “elezione”
innescherà nell’area territoriale interessata». Lunedì 17 novembre sui tavoli romani ci sarà un tavolo nazionale di confronto, tra le organizzazioni sindacali e
l’Azienda, nel corso del quale si dovrebbero chiarire diversi aspetti per quanto
riguarda il riassetto di Enel Distribuzione. Dallo scorso luglio, si susseguono notizie non proprio rassicuranti su quelle
che sono le intenzioni aziendali e cioè di
eliminare 27 delle attuali 114 Zone sul
territorio nazionale. «Non si vuole assolutamente che avvenga il superamento
dell’importante presidio territoriale rappresentato da Matera, anche in considerazione del traguardo di Matera 2019»,
FUTURO INCERTO I sindacati in modo unitario non vogliono la ulteriore spoliazione
ribadisce Giovanni Trentadue, delegato
lucano per il settore elettrico di Uiltec Uil.
«In uno scenario del genere – continua – è
impensabile che la città non abbia più la
funzione di Zona. Sulla Unità operativa di
Policoro, poi, si sa che sarà accorpata a
che sarà accorpata a Matera, se tutto resta
invariato. In ogni modo, per come si presenta, quello dell’Enel è un progetto di
organizzazione miope perché non riesce a
vedere i problemi causati dalla chiusura
di un presidio come quello di Matera. Se
l’Europa ha visto tutte le potenzialità della città, non si comprende come mai ciò
non accade per l’Enel». Si pensa pure a un
ridimensionamento di personale? «Al
momento non se ne parla – spiega il sindacalista –. Col tempo però potrebbe es-
serci nell’ordine del 50 per cento. Non ci
sono scadenze, ma è sicuro che si è di
fronte anche a scenari del genere. I sindacati, in maniera unitaria, sono per un
deciso no a un nuovo caso di spogliazione
del territorio. Chiediamo all'Enel in modo
forte che, in quanto concessionaria del
servizio elettrico pubblico, si deve fare
carico della responsabilità che le compete
di fronte al traguardo di Matera 2019.
L’Azienda sembra voglia non fare passi
indietro rispetto alla chiusura della Zona
Matera a favore di un unico presidio a
Potenza, quale unica Zona che gestirebbe
da sola tutta la Basilicata. Una ipotesi,
questa, per la quale è forte il rischio del
peggioramento della qualità del servizio
elettrico nel complesso».
INIZIATIVE L’ASSOCIAZIONE MATERANA HA PROMOSSO UNA ATTIVITÀ DI SCAMBIO SOCIO-CULTURALE CHE PUNTA ANCHE A PREVENIRE L’ABBANDONO SCOLASTICO
L’inclusione parte dalla scuola
Un progetto di Tolbà consentirà a 300 stranieri di meglio integrarsi nel tessuto sociale
È un progetto concreto di inclusione dei
cittadini stranieri nel tessuto sociale cittadino. Una attività che vuole facilitare lo
scambio socio-culturale tra le comunità di
stranieri presenti a Matera partendo dai
banchi di scuola. In questo modo, oltre a
favorire l’integrazione scolastica di alunni
di altre nazioni, si concilia anche l’importante obiettivo di prevenire l'abbandono
scolastico. Con queste finalità ha preso il
via il progetto “Samarcanda - Sulla strada
dell’inclusione scolastica” elaborato e gestito dall’associazione Tolbà e finanziato a
valere sull'azione Tre delprogramma annuale 2013 del “Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi”, cofinanziato dall’Unione europea e dal Ministero dell’Interno. Il programma, inoltre,
coinvolge in un percorso di rete il Comune
di Matera, gli Istituti comprensivi “Minozzi”, “Torraca” e quello di via Fermi. Hanno
aderito anche gli istituti comprensivi di via
Semeria, via Moro e via Parini. A partecipare alla iniziativa saranno trecento giovani stranieri, di diverse nazionalità e tutti
residenti in città, molti dei quali iscritti
nelle scuole secondarie di primo grado già
citate. Di questi, in 40 usufruiranno del
sostegno del dopo-scuola, mentre 100 saranno impegnati in attività sportive e 200
nei laboratori creativi intitolati “Vasi Comunicanti”, diretti dal regista, pedagogo e
PERCORSO
NON SOLO
DI IDEE
Si chiama
“Samarcanda
- Sulla strada
dell’inclusione
scolastica”
il progetto che
ha preso il via
a fine luglio
e che è stato
illustrato
nel corso
di un incontro
in Prefettura
.
autore teatrale Massimo Lanzetta. I particolari del progetto sono stati illustrati nel
corso di un incontro in Prefettura presieduto dal prefetto Luigi Pizzi. «L’incremento della popolazione immigrata, e quindi di
cittadini stranieri che si sono radicati sul
nostro territorio – ha detto il rappresentante del Governo –, ha creato la necessità
di favorire sempre di più la loro integrazione e, soprattutto, quella dei giovani, che
sono i nostri futuri connazionali. La loro
presenza tra di noi deve costituire un arricchimento anche per i nostri figli. È una
nuova realtà che ci vede tutti coinvolti e la
scuola ha un funzione importante nei processi di inclusione. La Prefettura vede con
grande favore questa iniziativa e la partecipazione dell’associazionismo da protagonista in queste attività, in quanto le Istituzioni su questi problematiche hanno bisogno di grande supporto da parte della
società civile». Un concetto, quest’ultimo,
ripreso anche da Graziella Cormio, presidente di Tolbà: «Questo progetto è immaginato per mettere a sistema l’associazionismo, con la sua esperienza, e le istituzioni perché, oltre la Prefettura, ci sono le
scuole. Il progetto è iniziato ufficialmente
alla fine di luglio con la collaborazione delle
dirigenti scolastiche Abbatino e Di Franco
e del Comune. Gli operatori, che sono coordinati da Enza Lacetera, hanno una formazione interculturale consolidata; due di
loro, Serena Altamura e Angela Amendolagine, conoscono la lingua araba e quella
cinese. Sarà anche realizzato un disegno
animato plurilingue, a cura della stessa
Amendolagine e Gianni Maragno, su una
storia di integrazione. La nostra iniziativa
non si sostituisce alla scuola ma vuole interagire con essa. In questo senso sono pensati i dopo-scuola e i seminari formativi per
i docenti, che diventeranno dei quaderni
come materiale didattico a disposizione degli insegnanti e degli operatori. Le aree
didattiche dei seminari sono, oltre l’Italiano, la matematica, la storia e la geografia».
Ai seminari si stanno iscrivendo anche degli stranieri. Come Claudine Kenzo, originaria del Camerun, laureata in Geografia
e Storia che ha testimoniato il suo interesse
«nell’arricchire la mia formazione partecipando a questo processo di integrazione
degli stranieri, promosso da Tolbà, mettendo anche a disposizione le mie competenze». All’incontro, sono intervenuti i
dirigenti scolastici Isabella Abbatino, Patrizia Di Franco, Marialuisa Sabino, il
vicario Venturella Masciandaro e la
prof.ssa Silvia Palumbo. [Enzo Fontanarosa]
MATERA 2019 L’INIZIATIVA PREVEDE UN COINVOLGIMENTO NEL PERCORSO DELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
Un modello per le altre Regioni
Siglato a Roma un documento per mettere in rete beni e attività culturali
l Ieri mattina a Roma nella sede
della Regione Calabria, in Piazza
Campitelli, è stato sottoscritto un documento di intenti tra la Regione Basilicata, la Direzione regionale dei Beni Culturali e il Comune di Matera per
mettere in collegamento musei, beni e
attività culturali in vista di "Matera
capitale europea della Cultura 2019".
Si tratta di un prototipo che può essere un modello anche per tutte le altre regioni italiane. Non a caso la sottoscrizione è avvenuta a margine della
riunione della Commissione Cultura
della Conferenza delle Regioni
nell’ambito della quale c'è stata anche
l’audizione del sindaco Salvatore Adduce. Alla sottoscrizione erano presenti anche il dirigente della presidenza della Giunta per la Cultura il Turismo della Regione Basilicata Patrizia Minardi e il dirigente dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria Armando Pagliaro. È intervenuta anche Marilena Cersoso in rappresentanza del Comune di Cosenza.
Il documento prevede il coordinamento di azioni comuni, la valorizza-
zione del comune patrimonio culturale e azioni specifiche per "Matera
2019" nella programmazione 2014-2020.
Previsto anche un tavolo permanente
tra i sottoscrittori che si riunirà periodicamente. Inoltre è previsto anche
il coinvolgimento delle cinque città capoluogo della Calabria.
Il sindaco Adduce ha dichiarato che
«è nostra intenzione coinvolgere tutte
le città candidate, e tra queste c’era
anche Reggio Calabria, e tutte le regioni italiane in questa grande vetrina per il nostro Paese».
MATERA Il logo di Capitale della cultura 2019
le altre notizie
INCONTRO NAZIONALE
Da domani a domenica
il congresso dell’Anvil
n Convegno e Congresso Nazionale Anils 2014. Organizzato
dalla Sezione della Basilicata
dell'Associazione nazionale
degli insegnanti di lingue
straniere in collaborazione
con il Centro linguistico di
Ateneo dell'Università della
Basilicata, il congresso si terrà quest'anno dal 14 al 16 novembre 2014 a Matera. Le giornate formative prevedono interventi di esperti di alto livello, conferenze, tavole rotonde,
dibattiti e workshop sugli
aspetti pratici e teorici dell'apprendimento e dell'insegnamento delle lingue. Si parte
domani alle 16 nella sala convegni dell’Hotel San Domenico.
PER «CAVIAMO CULTURA»
In Casa Cava si discute
di economia e finanza
n Per la rassegna “Caviamo Cultura” inserita nella XVII edizione del Gezziamoci organizzato dall’Onyx Jazz Club, nella
Casa Cava di Matera oggi e domani si discute di crisi economica e finanziaria che obbliga
chi per professione si occupa
di cultura e spettacolo a ripensare azioni, dinamiche e metodologie operative. Temi che
saranno al centro del Zif “Zero
Impact Festival” - per un nuovo welfare della cultura che
per due giorni avrà come ospite Luciano Vanni, direttore ed
editore delle piattaforme editoriali Jazzit, Il Turismo Culturale, Muz e Roma e organizzatore del Jazzit Fest. A partire dalle 18 guiderà un workshop sui temi dell’organizzazione, produzione e comunicazione di un evento ispirandosi
a cinque nuovi valori: sostenibilità economica più impatto
zero più inclusione sociale più
innovazione più responsabilità etica. Nel corso della serata
sarà presentato anche il protocollo di valori del “Zif - Zero
Impact Festival” destinato a
riunire promoter con lo stesso
[c.cos.]
modo di sentire.
RASSEGNASTAMPA
MATERA CITTÀ I IX
Giovedì 13 novembre 2014
VICO PIAVE
NOVE MESI FA
PADRONI DEL NULLA
«Abbiamo perso tutto ma chiediamo
che venga individuata una soluzione
per chi non ha ricevuto l’alloggio»
«Dopo la tragedia
spenti i riflettori»
I residenti chiedono una sistemazione dignitosa
DONATO MASTRANGELO
l Nove mesi dopo il crollo
sembra che sia calato un velo di
silenzio sulla tragedia che inghiottì tra le macerie Antonella Favale e Vito Nicola Oreste, il quale morì in ospedale
alcuni mesi dopo. In vico Piave,
dopo quel drammatico 11 gennaio, resta quel fabbricato
sventrato tra i civici 18 e 26 a
segnare lo spartiacque tra il
disastro e la normalità. Un luogo che pulsava vita e segnava,
come in ogni condominio, vicende di quotidiana normalità
dove ora gli unici abitanti sono
i piccioni che nidificano nelle
crepe dell’edificio che non c’è
più.
Dopo l’assegnazione dei primi quattro alloggi, avvenuta
nel luglio scorso da parte
dell’Amministrazione comunale, permangono molteplici le
difficoltà dei residenti del sito a
ridosso del Sasso Barisano.
Cinque famiglie, sono ancora
in attesa di una casa e si trovano ancora in una sistemazione provvisoria. È il caso di
Eustachio Casamassima che
vive con i propri genitori. «Ci
sentiamo indubbiamente abbandonati - è lo sfogo dell’uomo, invece avremmo preferito
una maggiore vicinanza da
parte del Comune ed in particolare dei servizi sociali. Dopo nove mesi siamo ancora in
piena emergenza e dobbiamo
soltanto ringraziare parenti ed
amici se il disagio è quanto
meno attenuato. Dopo aver perso le nostre case acquistate con
tanto lavoro e sacrifici economici adesso ci sentiamo padroni del nulla. Eppure, a mio
avviso - prosegue Casamassima - non sarebbe difficile individuare una soluzione anche
perchè stiamo parlando solo di
cinque famiglie. In vico Piave,
dove c’erano le nostre abitazioni vorremmo ritornare ad
abitare. Nel frattempo, tuttavia, non chiediamo altro che
una sistemazione dignitosa.
Penso, ad esempio, alle tante
“case parcheggio” che si trovano nei rioni Sassi come in
via Fiorentini, ristrutturate e
disabitate. Non sarebbe difficile per le istituzioni prevederne la destinazione per queste famiglie che si sono ritrovate senza un tetto a causa di
una tragedia. A parte i contributi che ci sono stati assegnati per fronteggiare la prima emergenza e, comunque,
erogati in ritardo, non abbiamo
ricevuto più nulla. Anche se
volessi acquistare a mie spese
una piccola casa da ristrutturare, quindi senza eccessivi
oneri economici, mi troverei
dinanzi ad una burocrazia quasi insormontabile, a partire
dalla impossibilità di accedere
alla detrazioni fiscali in quanto
l’alloggio verrebbe equiparato
ad una seconda abitazione. Sono tutti aspetti da non sottovalutare ma nessuno si fa carico concretamente di queste
problematiche, senza tenero
conto - conclude Casamassima
- che gli altri residenti di vico
Piave ai quali è stato assegnato
l’alloggio corrispondono un canone mensile equiparato ai
prezzi di mercato».
Giuseppe Gambetta, invece, da pochi mesi, vive in uno
degloi alloggi assegnati dal Comune. Si trova in via Conversi
ed ha una superficie di appena
37 metri quadrati. «Un fitto evidenzia - che mi costa caro
considerati i 224 euro mensili
oltre alle spese condominiali».
Per l’operaio che lavorava in
un salottificio e che ora percepisce l’indennità di mobilità
di 750 euro, potrebbe essere un
Natale amaro. «A fine mese
dovrò riprendere a pagare il
mutuo della casa che l’istituto
di credito aveva congelato per
la vicenda del crollo. A questo
punto ed alle condizioni attuali, ritengo che sarò costretto a
lasciare l’alloggio che il Comune mi ha assegnato».
UNA FERITA
APERTA
Il sito di vico
Piave dove
ci fu il crollo
l’11 gennaio
[foto Genovese]
COMMERCIO LETTERA APERTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA ALLA VIGILIA DI NATALE
«In assenza di prevenzione
l’abusivismo sta dilagando»
l «L'abusivismo è una piaga
che ha ormai raggiunto un’insopportabile livello di guardia. Un vero ” virus” che si diffonde per emulazione e contagio; una vera e propria pandemia per i bilanci di centinaia di piccole e medie imprese
che in questo momento arranca-
PIANETA SANITÀ UNICA NEL CENTROSUD AD AVER OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO
All’Azienda sanitaria materana
assegnato l’Oscar per il bilancio
l «Il Bilancio d’Esercizio 2013 è conforme ai
più stringenti principi contabili, completo e
ricco di informazioni». Con questa la motivazione, la commissione di valutazione della Ferpi
(Federazione Relazioni Pubbliche Italiane), presieduta dall’ex Ministro ed economista Piero
Giarda, ha assegnato alle aziende sanitarie di
Ferrara, Legnago e Matera (unica nel centrosud) l’Oscar di Bilancio 2014. Il premio, alla sua
cinquantesima edizione, si riferisce all’ultimo
bilancio approvato, il 2013, e parte dal presupposto che una completa e tempestiva diffusione
dell’informazione rappresenti uno dei presupposti fondamentali per un corretto, equo ed
efficiente funzionamento del mercato, e dunque
di ogni moderno sistema economico.
La Commissione (di cui fa parte anche il prof.
Elio Borgonovo del Cergas Bocconi di Milano)
è composta da noti economisti ed esperti. L’assegnazione del premio presuppone, come è avvenuto per la Asm, la sussistenza del pareggio di
bilancio, con l’aderenza completa dei documenti contabili ai principi di chiarezza, veridicità,
trasparenza, intelligibilità introdotti dal decreto legislativo 118 del 2011, e la predisposizione
del bilancio sociale, ovvero la divulgazione degli
obiettivi conseguiti dall’Azienda attraverso
grafici e tabelle che dimostrano agli stakeholder
(cittadini, enti locali, associazioni etc.) quanto e
come le risorse pubbliche sono state spese per
raggiungere gli obiettivi istituzionali.
Il premio è stato ritirato dall’ex Direttore
Generale della Asm Rocco Maglietta e dal Direttore Amministrativo dott. Pietro Quinto durante una cerimonia che si è svolta ieri nella
sala Protomoteca del Campidoglio a Roma.
no». Lo denunciano in un comunicato stampa Confesercenti e
Confcommercio provinciale. «I
commercianti sono costretti quotidianamente a confrontarsi con
una vera e propria concorrenza
sleale, un esercito di venditori (anche porta a porta) con merci di
tutti i tipi, che
crea evasione
fiscale e tributaria ed erosione di incassi a
chi opera rispettando le regole e pagando
ogni tipo di tassa e tributo; il
rischio di degenerare in conflitti sociali che vanno a incrinare il fragile tessuto
sociale di solidarietà e collaborazione è grande. Pertanto, occorronoazioni di prevenzione e di
controllo dell’abusivismo commerciale che garantiscano condizioni di sicurezza alle migliaia di
persone che frequentano fiere,
mercati e luoghi storici del commercio con i negozi ”regolari”».
«La vigilanza - secondo le organizzazioni di categoria - deve
essere soprattutto azione preventiva di dissuasione e presidio delle
zone più esposte. Un’azione costante e continua a difesa delle
regole, prima che commerciali, ci-
vili. Non occorre ricordare che
l’abusivismo significa concorrenza sleale per chi opera nella legalità ma è anche un pericolo per i
consumatori, considerata la scarsa qualità delle merci in vendita e
la dubbia provenienza, alimentando un diffuso senso di insicurezza
tra imprese,
consumatori e
residenti. Confesercenti
e
Confcommercio auspicano
che le medesime azioni di
prevenzione e
di
controllo
possano essere
intraprese e se possibile intensificate nel periodo più commerciale dell’anno, quello natalizio e dei
saldi di fine stagione. Sono fermamente convinte che il rispetto
della legalità – non solo commerciale – sia la condizione irrinunciabile per uno shopping vivace,
sereno, sicuro e di qualità ma sia
anche e soprattutto un’ occasione
di rilancio del centro storico nelle
sue varie funzioni. Anche il contrasto all’abusivismo e all’illegalità contribuisce a creare quelle
condizioni di sicurezza sociale indispensabili a motivare e muovere
investimenti sia nel commercio
che negli altri settori produttivi».
COME UN VIRUS
«Piaga che ha raggiunto
un livello di guardia
ormai insopportabile»
RASSEGNASTAMPA
X I MATERA E PROVINCIA
Giovedì 13 novembre 2014
POLICORO GLI SVILUPPI DELLE INDAGINI SULL'INCIDENTE STRADALE COSTATO LA VITA AL 19ENNE MARIGLEN DINGOZI
Quando ha investito l’albanese
era in uno stato di ubriachezza
FILIPPO MELE
l POLICORO. Era ubriaco l’uomo che attorno alle 17 di domenica scorsa ha investito
il giovane Mariglen Dingozi, nato 19 anni fa
a Lushnje, in Albania. Ci sono sviluppi, quindi, nell’inchiesta sull'incidente stradale costato la vita al giovane arrivato nel centro
jonico per lavorare e studiare. Inchiesta coordinata dal pubblico ministero del tribunale
di Matera, Annafranca Ventricelli. Lo stesso magistrato che ha disposto per oggi l’esecuzione dell’autopsia sulla salma del ragazzo. L’autopsia, che sarà eseguita nell’ospedale Giovanni Paolo II dal medico legale della
Asm, Aldo Di Fazio, servirà ad accertare le
cause della morte. Essa verrà effettuata, dunque, ben quattro giorni dopo il decesso per
motivi, si è saputo, di burocrazia tra Italia ed
Albania. Intanto, l’uomo alla guida dell’auto
investitrice, all’incrocio tra via Fellini e via
Puglia, la strada dove è avvenuto l’impatto
mortale, da informazioni da noi assunte, è
stato denunciato per guida in stato di ebbrezza alcoolica. Allo stesso soggetto è stata
anche ritirata la patente di guida. Insomma,
si tratta di una autentica svolta nelle indagini sul caso. Mariglen stava recandosi nel
centro della città con la sua bicicletta dopo
aver lasciato la casa famiglia in cui viveva.
Attorno alle 19.30 avrebbe preso servizio nel
pub in cui lavorava. Ma domenica sera Mariglen non ha potuto recarsi sul luogo di
lavoro. Attorno alle ore 19 di domenica scorsa, sul punto dell’incidente, abbiamo visto la
Polizia stradale del locale Distaccamento
eseguire i dovuti rilievi. E carabinieri e Polizia dello Stato collaboravano alla gestione
della triste situazione. Vedere il corpo del
giovane albanese, chiuso in un involucro argentato, nella cunetta laterale di via Puglia è
stato come un pugno nello stomaco. Vicino a
lui la bicicletta contorta. Sul lato opposto
della strada, la Punto con la parte anteriore
sinistra ammaccata ed il parabrezzi infranto. Sul posto abbiamo potuto scambiare solo
poche parole con alcune persone che lavorano nella casa famiglia dove viveva Mariglen. Piangevano. Non avevano la forza di
dire nulla. «Era un bravissimo ragazzo – ha
detto tra le lacrime una di loro. Lavorava e
studiava all’Istituto professionale Pitagora
di Policoro. Voleva vivere il sogno italiano».
Un sogno infranto violentemente. Ed i suoi
familiari, giunti dall’Albania per prendere
in consegna le sue spoglie, sono disperati.
Chi ora lo piange
Il sogno e i tanti amici
Morire a 19 anni, lontani dal
Paese natio, per vivere il sogno
italiano. Un sogno fatto di amicizie, lavoro, simpatia, accoglienza,
studio. Sino ad una tragica sera
di una domenica di novembre. In
tanti si sono commossi per la
morte di Mariglen Dingozi. Due
manifesti funebri sono stati affissi. Il primo è dell’Isis Pitagora, la
scuola frequentata dal 19enne.
Ecco il testo: “L'Isis Pitagora ad
un alunno esemplare, ad un ragazzo semplice e per bene, che
rimarrà sempre nei nostri cuori.
Ciao Mariglen”. Il secondo non
sembra un manifesto funebre
poiché la scritta è stata stampata
su un cielo azzurro con qualche
nuvola. Su esso si legge: “Alla fine non è mai la fine... . Il tuo sorriso sempre con noi. Ciao mariglen... . La tua Famiglia Italiana
Casa Famiglia Peter Pan”. [fi.me.]
MANIFESTO Gli amici hanno ricordato il ragazzo scomparso
VITTIMA Mariglen Dingozi
PISTICCI LA DENUNCIA DEL COMITATO DEI LAVORATORI CHE OPERARONO NEL VILLAGGIO VACANZE
Ex Club Med, 5 milioni
di soldi pubblici buttati
PIERO MIOLLA
LA SPIAGGIA Marina di Pisticci
l PISTICCI. Cinque milioni di euro
di risorse pubbliche buttati al vento,
almeno allo stato attuale. Lo denuncia
il “Comitato dei Lavoratori ex Club
Med di Marina di Pisticci” che in una
nota rileva come «a diversi anni dalla
chiusura del villaggio tutto sembra
fermo senza alcuna prospettiva, in
quanto nulla traspare dai progetti di
Italia Turismo in relazione alla sua
riapertura. Unica certezza le somme
di denaro pubblico utilizzate per il
rifacimento di impianti idrici ed elettrici, ultimati e abbandonati. È ovvio
SCANZANO JONICO INCIDENTE SUL LAVORO
Precipita dal tetto dell’ufficio
postale. Operaio in ospedale
con prognosi di quaranta giorni
È CADUTO
DA 5 METRI
Finisce
in ospedale
il dipendente di una ditta
impegnata
nei lavori
in via Togliatti
l SCANZANO JONICO. Un incidente sul lavoro si è verificato ieri,
intorno alle 11.30. Un dipendente di una ditta impegnata in lavori di
manutenzione all’Ufficio postale, in via Togliatti, è precipitato al suolo
da un’altezza di circa 5 metri. Una pensilina non ha resistito al suo peso.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato il
ferito al pronto soccorso dell’ospedale di Policoro. Qui l’infortunato è
stato sottoposto agli accertamenti del caso prima del suo trasferimento
all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, in chirurgia toracica.
L’operaio ha riportato più fratture tra cui alcune costali. Per lui la
prognosi è di 40 giorni. Sulle cause dell’incidente e sull'adozione delle
previste misure di prevenzione stanno indagando Asm e Polizia. (fi.
me.)
che se così dovesse rimanere la situazione qualcuno dovrebbe rispondere dello spreco di risorse pubbliche
che ammontano a circa 5 milioni di
euro che in un momento di crisi non
sono poca cosa». Ciò posto, l’auspicio
degli ex lavoratori, ora tutti disoccupati, è quello «di poter finalmente tornare al lavoro in una storica struttura
del turismo Metapontino che ha sempre saputo offrire pacchetti interessanti. Ad oggi registriamo l’impegno
del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani,
che ripetutamente ha sollecitato la
proprietà a presentare un cronoprogramma certo, dichiarandosi dispo-
nibile ad ogni forma di sostegno utile.
Per favorire la prosecuzione dei lavori
di ristrutturazione del complesso turistico e consentirne la riapertura, ad
agosto ha promosso un incontro tra
l’amministratore delegato di Italia
Turismo e Elio Manti, direttore generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della presidenza della
giunta regionale di Basilicata». I lavoratori, «nel prendere atto dell’impegno di Regione e Comune di Pisticci
nella ricerca di finanziatori e gestori
del villaggio», lamentano la «fumosità
dei programmi della proprietà che,
annunci stucchevoli a parte, nulla
produce se non la certezza di aver
consumato inutilmente 5 milioni di
euro». Per questo, il Comitato sollecita Italia Turismo a dare quelle «risposte dalle quali rifugge da tempo: lo
deve ai pisticcesi, alle istituzioni locali, ai lavoratori. Se dovesse perdurare la mancanza di prospettive certe
ci mobiliteremo con azioni di lotta».
BERNALDA IL RICONOSCIMENTO A CHI HA OPERATO A FAVORE DEI DISABILI
Il Premio Globus assegnato
a Palma Giordano del Lions
l BERNALDA. In un’affollata cornice di pubblico,
nell’auditorium della Domus dei Padri Trinitari, è
stato assegnato il Premio Globus 2014, ideato
dall’omonima associazione onlus fondata e presieduta da Enzo Dell’Isola, che si occupa di disabilità. Il
riconoscimento, giunto alla terza edizione, è stato
assegnato, quest’anno, a Palma Giordano, presidente del Lions club host di Matera, che da sempre
opera accanto a chi vive il disagio. Sempre pronta ad
ascoltare tutti, a cercare soluzioni concrete per chi si
rivolge a lei, la Giordano si dedica fattivamente a
promuovere la cultura a favore della «disabilità, per
combattere l’isolamento e sostenere percorsi di risalita dall’abisso del dolore. Il Premio Globus, il cui
manufatto è stato realizzato dall’ingegno dell’artista
bernaldese Franco Carella, direttore della Pinacoteca d’Arte moderna di Bernalda-Metaponto, è
l’unico premio regionale del settore. La serata ha
visto la presenza del direttore della struttura dei
Trinitari Padre Angelo Cipollone e del sindaco di
Bernalda Domenico Tataranno, ed è stata condotta
dal cabarettista Dino Paradiso, coadiuvato dai volontari dell’Associazione Globus. Presentati i risultati di un anno di attività: la Tma del dottor Gianni
Barberino, la celebrazione della VII Giornata Mondiale di «Consapevolezza dell’Autismo», il concerto
«Motivi di Cuore», il corso di musicoterapia, tenuto
dalla della dottoressa Laura Sacco, il corso di formazione promosso da Globus e dal Centro Servizi di
Volontariato, il servizio di formazione, coordinato
dal dottor Luciano Antezza.
Interessante il dibattito sul tema «I nuovi approcci
terapeutici per l’autismo. Azioni e progetti da sostenere a attuare per le persone autistiche e le loro
famiglie». Un’iniziativa organizzata da Enzo Dell’Isola, in cui si è parlato degli interventi assistenziali nel
settore dei disturbi pervasivi dello sviluppo, con particolare riferimento allo spettro autistico. In sinergia
con l’Ordine dei Medici di Matera, rappresentato dal
presidente Raffaele Tataranno, l’Asm, con Vito Cilla, la Regione Basilicata, con Luigi Bradascio, l’Unità complessa di Neuropsichiatria Infantile di Matera
coi dottori Carlo Calzone e Domenico Mangione e
il sociologo Rocco Di Santo.
Assegnati attestati di «Valore sociale all’Istituto di
Istruzione Superiore Pitagora di Policoro, a Rocco
Luigi Leone, sindaco di Policoro, all’Università degli
Studi di Basilicata, servizio disabilità e Dsa, rappresentato da rettore Aurelia Sole e a Salvatore Martelli, presidente dell’associazione Amici dei padri
Trinitari. Altri riconoscimenti sono andati alle organizzazioni «Affare Fatto», «Nova Salus», ad Antonella Gioia e a Mario Di Trani. Momenti di musica
affidati alla «Banda senza problemi» dell’Istituto Trinitari.
Messaggi di vicinanza all’agire dell’Associazione
onlus sono giunti dai cantautori Povia, Mango e da
[an.mor.]
Franco e Andrea Antonello.
le altre notizie
POLICORO
Il consiglio comunale
sullo Sblocca Italia
n Il Consiglio comunale si
riunisce alle 18 in seduta
straordinaria aperta al
pubblico per deliberare,
come avvenuto in altri comuni lucani, d’impegnare
il presidente della Giunta
regionale ad impugnare il
decreto legge. 133 del 12
settembre 2014 davanti alla Corte Costituzionale. Si
chiederà d’impugnare l’articolo 38 del decreto
“Sblocca Italia” che sottrae alle Regioni, agli enti
locali ed ai territori ogni
potere in materia di autorizzazione delle attività
[n.buc.]
petrolifere.
SCANZANO JONICO
Prelievi per il plasma
con l’Avis promotore
n Nuova occasione per i donatori dell’Avis. Sarà effettuata la donazione della parte
liquida del sangue, il plasma, e non della parte cellulare (globuli rossi e bianchi, piastrine). Questo tipo
di donazione è resa possibile grazie alla plasmaferesi,
le cellule vengono restituite
al donatore tramite lo stesso
[fi.me.]
ago di prelievo.
NOVA SIRI
Raccolta rifiuti plastici
per decorazioni Natale
n Si pensa all’organizzazione
degli eventi natalizi e l’Amministrazione comunale con
le associazioni culturali promuovono una raccolta di bottiglie di plastica. Materiale di
riciclo per realizzare delle originali e divertenti decorazioni natalizie. A tal proposito
sono stati sistemati dei contenitorivicino l’edificio comunale, nei pressi dell’anfiteatro
e in piazza Papa Giovanni
XXIII della marina dove poter
conferire le bottiglie integre,
di qualunque dimensione e
colore. Partecipazione e risparmio, per una sintesi solidale e vincente. [Piano Acciardi]
RASSEGNASTAMPA
LETTERE E COMMENTI I XI
Giovedì 13 novembre 2014
MARIA ANTONIETTA LAROCCA, CARMELA RAGO, VINCENZO ANTONIO TELESCA *
PIO ABIUSI *
rifiuti
Petrolio, i dilemmi di Brindisi L’emergenza
la discarica colma
I
l Sindaco del Comune di Brindisi
Montagna, apparso con la fascia
tricolore sabato scorso, a margine
del corteo contro le trivellazioni petrolifere conclusosi in Piazza Prefettura, a
guardare bene, non sembra poi così strenuamente contrario.
Dal 21 settembre 2014, a Brindisi Montagna è partita una raccolta firme finalizzata a chiedere la pronuncia del
Consiglio Comunale contro ogni tipo di
aggressione petrolifera al proprio territorio: raccolta firme che non annovera
fra le tante quella del primo cittadino,
nonostante le occasioni per apporre il
sentito “scippo” antitrivella non siano
mancate.
In data 14 ottobre 14, la Giunta Comunale di Brindisi Montagna, assente il
Sindaco, ha deliberato per chiedere al
Presidente della Giunta Regionale di impugnare il Decreto Sblocca Italia, impegnandosi a trasmettere la D.G.C. n.59 a
Marcello Pittella. A quasi un mese di
distanza, della trasmissione ufficiale della
delibera da parte del Comune non vi è
traccia. Il nostro gruppo consiliare, vista
la renitenza del primo cittadino, già in
data 29 ottobre 2014, aveva provveduto a
depositare suddetta delibera all'ufficio del
protocollo della Presidenza della Giunta
Regionale.
In data 21 ottobre 2014, il nostro gruppo
consiliare ha depositato la richiesta di
Consiglio Comunale straordinario ed
aperto sul tema delle estrazioni petrolifere, chiedendo di recepire integralmente il testo della petizione popolare, nonché
di deliberare contro ogni tentativo di
ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi o gassosi sul territorio del comune
di Brindisi Montagna, di impegnarsi pubblicamente ad opporsi ad essi con tutti i
mezzi consentiti, di sostenere le iniziative
cittadine a tutela dell'integrità dell'ambiente e della salute.
«Fino a qui tutto bene», come si recitava
in un famoso film francese... Invece no,
perché, ad oggi, il nostro gruppo si è visto
costretto a procedere, secondo la normativa vigente, con la formale diffida ad
adempiere inviata al Prefetto di Potenza,
affinché solleciti il dott. Nicola Allegretti,
“sindaco antitrivelle” a comando, a convocare il Consiglio Comunale. Non sono
bastati al primo cittadino, evidentemente,
i venti giorni che la legge mette a sua
disposizione, per fare fronte ai propri
doveri istituzionali, nonostante gli scatti
fotografici di rito, debole scudo al vuoto
delle dichiarazioni.
Per quanto ci riguarda, non possiamo
che constatare con amarezza questo ennesimo atto di arroganza di una politica
miope, lontana, beffarda, pregna di quella
“sbornia di potere” che, particolarmente
in questa regione, sembra farle credere
che tutto le sia possibile, dovuto, tollerato,
e che, al contrario, nulla debba essere
spiegato, giustificato, condiviso con i cittadini.
[* Il gruppo consiliare “Progetto per Brindisi”]
e la Provincia di Matera
RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO - COMITATO REGIONALE DI SERVIZIO
Hanno risposto oltre 2.500 fedeli
D
all'incontro personale con Cristo a testimoni del
Vangelo. È la "novità" che Papa Francesco ha
introdotto nella Chiesa durante il suo ministero
petrino. Un invito che Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, ha ripreso nell'ambito della XXII Convocazione regionale dei gruppi del
"Rinnovamento nello Spirito Santo" che si è tenuta domenica
scorsa a Policoro. Un evento ecclesiale che ha visto la
partecipazione di oltre 2.500 fedeli provenienti da ogni parte
della regione, per riflettere sul tema tratto dagli Atti degli
Apostoli: «E tutti furono ripieni di Spirito Santo». «Non basta
più essere nel registro del battesimo per far parte della Chiesa,
- ha continuato padre Cantalamessa - occorre invece una
decisione personale perchè Gesù è una persona e quindi con
Lui bisogna rapportarsi come da persona a persona».
Il predicatore della casa pontificia ha esortato i fedeli: «a
passare da un cristianesimo di costrizione, a uno di attrazione» in cui la "gioia" ha un carattere preminente.
«L'evangelizzazione - ha ripreso - è collaborare alla gioia di
Dio». Pertanto il cristiano che sente di «proclamare che Gesù
è il Signore» anche al di fuori della Chiesa, deve necessariamente essere "felice".
Una felicità che passa prima di tutto «dall'incontro personale con Cristo». «Questo - ha concluso il frate cappuccino creerà in noi il dinamismo per annunciarlo agli altri».
Dopo padre Cantalamessa ha preso la parola, Patti Mansfield, una testimone delle origine del movimento del "Rinnovamento" che ha raccontati la sua vita: dall'incontro con
Cristo, al matrimonio, fino alla “chiamata” che ancora oggi la
porta nel mondo a "proclamare " la bellezza che viene dal
Vangelo. Quella di domenica è stata una giornata scandita non
solo dalla riflessione, ma anche dalla preghiera (con l'adorazione eucaristica) e da momenti di festa e confronto.
"Cuore" della giornata la celebrazione eucaristica presieduta
dal vescovo di Tursi Lagonegro, monsignor Francesco Nolè
.
L'associazione "Rinnovamento nello Spirito" di Basilicata
nell'ambito della XXII Convocazione regionale ha inoltre
organizzato un ulteriore incontro che si è tenuto lunedì scorso
presso l'auditorium dell'Immacolata del Parco del Seminario.
Un centinaio tra sacerdoti e consacrati si sono ritrovati a
Potenza per riflettere sulla loro vocazione alla presenza
dell'Arcivescovo monsignor Agostino Superbo. Hanno guidato
i lavori padre Raniero Cantalamessa e Patti Mansfield.
SALVATORE PARADISO *
Crisi e imprenditori cristiani
L’
UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) sezione di Potenza si è riunita, in
occasione
dell’Assemblea
dei Soci 2014, il sette novembre 2014
presso il Centro Sociale di Malvaccaro a
Potenza.
Durante il consueto incontro annuale,
in continuità con quanto effettuato negli
anni passati, è stato individuato ed
affrontato un tema specifico del mondo
imprenditoriale e del lavoro: il rapporto
tra Cattolici e Lavoro, argomento molto
sentito soprattutto nell’attuale congiuntura economica che affligge l’Italia ed il
suo Mezzogiorno.
Gli ospiti chiamati a dare il loro
contributo sono stati: don Filippo Lombardi, delegato regionale per i problemi
sociali e del lavoro, il dott. Carmine
Vaccaro, segretario regionale della UIL
ed il sindaco di Potenza ing. Dario De
Luca.
Alle ore 19,45, dopo i saluti ai Soci, ai
simpatizzanti dell’UCID di Potenza e ai
numerosi ospiti presenti in sala, l’ing.
Paolo Cuoco, presidente dell’UCID Potenza, ha dato il via all’incontro leggendo un brano del discorso di Papa
Giovanni Paolo II al mondo del lavoro,
industriale ed agricolo della Basilicata durante l’incontro allo stabilimento
Enichem di Pisticci del 27 aprile 1991 che a distanza di 23 anni è drammaticamente attuale.
Don Filippo Lombardi ha introdotto il
tema di base con un’approfondita relazione, affrontando le questioni dell’etica e della visione cristiana del lavoro. In
IMPRESE
Gli
imprenditori
cristiani
affrontano i
problemi posti
dalla crisi
.
particolare Don Filippo ha posto l’accento da un lato sulla necessità di
guardare concretamente in faccia alla
realtà del mondo imprenditoriale e del
lavoro in Basilicata e dall’altro sull’evidenza che non esistono ricette miracolistiche in grado di risolvere problemi
complessi.
Sul guardare in faccia alla realtà, il
dott. Carmine Vaccaro ha posto l’accento sui dati drammatici della disoccupazione in Basilicata e sulla necessità
di riprendere a “costruire convenienze”
in grado di rendere la regione economicamente ed imprenditorialmente
attrattiva. Il Segretario UIL ha ribadito
con forza che tornare a programmare è
una priorità assoluta per la Basilicata.
Il Sindaco di Potenza, ing. Dario De
Luca, ha innanzitutto illustrato la grave
situazione economica del Comune e le
pesanti difficoltà che giornalmente deve
affrontare. Il Sindaco ha parlato con
lucidità e passione dell’urgenza di riportare al centro dell’azione di ciascun
individuo, a tutti i livelli sia di governo
che amministrativi, un comportamento
basato su valori etici e morali del cristianesimo.
Alle ore 22.00, l’incontro è terminato
con l’impegno condiviso di organizzare,
con il supporto dell’UCID di Potenza, un
tavolo di studio con istituzioni cattoliche, politiche e sindacali per individuare i problemi e porre in essere
soluzioni concrete per il mondo imprenditoriale e del lavoro.
[* Segretario UCID Potenza]
RIFIUTI Il problema «monnezza» affligge le nostre città
C
appuccetto Rosso si è perso nel bosco. È proprio
così. Il neo presidente della Provincia di Matera appare disorientato e nel frattempo il buco
sul TPL- Trasporto Pubblico locale- viaggia
inesorabilmente verso il mezzo milione di euro.
Disastrosa è l'ignoranza nella gestione dei rifiuti solidi
urbani in Provincia di Matera, si potrebbe autorizzare lo
scarico dei rifiuti del Comune di Matera nella piazza di
Grottole che immaginiamo ampia. Al momento nel
territorio provinciale esiste solo una discarica sulla
quale si può fare affidamento ed è quella di La Recisa in
agro di Pisticci che dispone di 40 mila mc ma abbisogna di
attrezzature per aumentare la capacità di lavorazione e di
sicuro in essa dovrà andare solo quel rifiuto non altrimenti riutilizzabile altrimenti nel giro di qualche
mese è colma.
Si spera, poi, che venga fatta chiarezza sulla discarica
di Tricarico circa l'attribuzione dei costi della bonifica ed
anche lì vi sarebbero altri 40 mila mc da utilizzare con le
stesse problematiche impiantistiche da realizzare come
per la discarica di Pisticci.
Ma veniamo al nodo cruciale, la discarica di Matera è
colma e sarebbe il caso di mandare qualcuno laggiù a
prendere bene le misure
perchè i conti non tornano. Al 30 Marzo la discarica veniva data con
un residuo di 8100 mc e
con un conferimento di
84 tonnellate al giorno,
volendo essere magnanimi sia per il rapporto
mc/ton ma anche per le
giornate lavorative ed a volere eccedere si sarebbe arrivati a fine Agosto.
Al 30 Agosto invece la tela di Penelope si allunga e
quelle volumetrie residue vengono date prima per 1500
mc e poi aumentano a 2500. Anche in questo caso, pur se
il conferimento si riduce - stranamente - ad 80 tonnellate
al giorno, la discarica si sarebbe dovuta esaurire a fine
Ottobre. Nulla ancora è accaduto. Siamo in grado di
sapere con certezza quali sono le volumetrie disponibili
se vi sono o dovranno essere altri soggetti ad attivarsi? Vi
sono, inoltre, altre problematiche che si sono incancrenite.
La discarica di La Martella inquina, lo ha rilevato
l'Arpab nella primavera del 2013, ma da allora nulla è
accaduto e l'inquinamento è rimasto presunto . Il Comune di Matera, sulla base dell'art. 142 del d.lgs 152/06
avrebbe dovuto convocare una conferenza dei servizi
entro 24 ore dal verificarsi dell'evento ma sono passati 18
mesi.
La conferenza è stata convocata solo il 18 Settembre
dell'anno in corso e non è stato redatto neppure il verbale.
Si son dette delle cose da buoni amici. È emerso che
bisogna adeguare e potenziare la rete dei piezometri,
caratterizzare le falde e solo dopo redigere l'analisi del
rischio e procedere, infine, alla bonifica c'è tanta strada
da fare ancora. I gestori della discarica non hanno
ottemperato neppure ad alcune prescrizioni dell'AIA
scaduta l'11 Dicembre del 2011 e nel sub settore D del 5°
settore vi è percolato che va rimosso ed è pari a 2 metri di
battente-un lago- oltre ad altro percolato giacente un po'
in tutto l'impianto. Appare evidente che stante le attuali
condizioni nessuno potrà mai concedere alcuna deroga
rischiando in prima persona sia in chiave amministrativa che penale e rischiando una infrazione comunitaria. Ciò detto quali sono le alternative, dove
verranno trattati i rifiuti prodotti dal Comune di Matera?
Su queste cose si sta girando ancora intorno ed il morto
è già in Chiesa.
[* Associazione Ambiente e Legalità]
Emergenza monnezza. La
discarica di Matera è colma
e, nella vicenda smaltimento,
i conti non tornano
RASSEGNASTAMPA
corriere.it
«Accordo più solido che mai»
Ok a preferenze e soglia al 40%
Un’ora e mezzo di «faccia a faccia» sulla legge elettorale Divergenze su soglia minima di ingresso e su attribuzione del premio alla lista. La minoranza Pd «boccia» l’intesa
di Redazione Online
Berlusconi lascia palazzo Chigi dopo l’incontro con Renzi (Ansa) Berlusconi lascia palazzo Chigi dopo
l’incontro con Renzi (Ansa) shadow
Ok a preferenze e a soglia al 40 per cento, divergenze su soglia minima d’ingresso e attribuzione del premio
di maggioranza. Anche se differenze restano, l’accordo c’è. E anzi «è più solido che mai». È la conclusione
dell’incontro lampo, circa un’ora e trenta, per concordare i dettagli dell’accordo sull’Italicum a palazzo Chigi
tra il premier Renzi e il leader Fi Berlusconi. Il vertice finisce con un comunicato congiunto che parla della
necessità di «dare all’Italia un vincitore certo la sera delle elezioni». (LEGGI IL TESTO INTEGRALE CONGIUNTO DELL’INTESA). L’impianto del patto sta in queste parole, vergate dopo un’ora circa dal termine del
«faccia a faccia»: c’è la «comune volontà di alzare al 40 per cento la soglia dell’Italicum - è l’assicurazione che
arriva dalla nota - e dall’introduzione delle preferenze dopo il capolista bloccati nei 100 collegi».
Le divergenze su soglia minima e premio maggioranza
Restano delle divergenze tra Pd e Fi. Ed è la stessa nota congiunta a rilevarle, sia pure all’insegna
dell’ottimismo. «Le differenze registrate sulla soglia minima di ingresso e sulla attribuzione del premio di
maggioranza alla lista - si legge nella nota - anziché alla coalizione, non impediscono di considerare positivo
il lavoro fin qui svolto e di concludere i lavori in Aula al Senato dell’Italicum entro il mese di dicembre e della
riforma costituzionale entro gennaio 2015».
Alfano: «Bene, molto bene»
Dopo l’intesa, arrivano le prime reazioni. «Bene, molto bene, direi ottimo incontro Renzi-Berlusconi», scrive
su Twitter Angelino Alfano, leader Ncd, aggiungendo alla fine del testo l’hashtag «#avantitutta». Parla anche
il sindaco di Firenze Dario Nardella a «Otto e mezzo: «Penso siano stati fatti importanti passi in avanti, le
regole vanno cambiate e il primo obiettivo, rafforzato oggi, è che l’accordo tiene e viene confermato che le
regole si scrivono insieme».
ore 21, la riunione al Nazareno
Terminato l’incontro con Berlusconi, Renzi è andato al largo del Nazareno per la Direzione Pd dedicata a
legge elettorale e jobs act. In mezzo ai due appuntamenti si era intanto riunita la minoranza del partito che ha
bocciato l’accordo. A questo incontro, promosso dalla corrente di Area Riformista Dem, c’erano anche Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani. Non c’erano invece, e non si sono visti neppure in Direzione, i fedelissimi
di Pippo Civati, leader della sinistra piddina, che hanno disertato per protesta l’incontro convocato in tempi
giudicati troppo stretti.