RASSEGNASTAMPA RASSEGNASTAMPA 13 novembre 2014 RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. ANNO 14 - N. 313 - e 1,20 Direzione: Edizioni Proposta sud s.r.l. Via Annarumma, 39/A - 83100 - Avellino Redazione di POTENZA,: via Nazario Sauro 102, 85100 - Potenza (PZ) - tel. 0971 69309 - fax 0971 476797 - email [email protected] Redazione di MATERA: Piazza Mulino 15, 75100 - Matera (MT) - tel. 0835 256440 - fax 0835 256466 - email [email protected] LAGONEGRO Si ribalta un tir e travolge un’auto Un morto e due feriti FALABELLA a pagina 28 MONTICCHIO L’auto coinvolta VENTO DEL SUD Al lago con vista su spazzatura e fango non rimosso Revocati gli arresti Dionigi Pastore torna in Regione Monticchio ZOLFO a pagina 27 I “visionari della scuola” a rapporto dal direttore I ragazzi davanti la sede dell’Arpab e il direttore Schiassi con il megafono Firmato l’accordo. Polemica per l’attesa di Pisticci 9 milioni per l’aeroporto di Pontecagnano La Basilicata “espatria” Ragazzi davanti la sede dell’Arpab Schiassi parla col megafono E replica a Rosa «Lo porterò in tribunale» ROSA alle pagine 8 e 9 a pagina 7 IL RAPPORTO BOSHMA E LO SBLOCCA ITALIA Articolo 38, i sindaci della Valle impugneranno la legge di NICOLA BISCEGLIA Petrolio: 5 milioni per 10 comuni Bonus gas per la Val d’Agri SE NE leggono tante, troppe forse, in questi giorni delicati, a proposito del petrolio. L’editoriale di qualche segue a pagina 9 AMATO a pagina 10 MATERA 2019 MELFI PISTICCI Giovedì 13 novembre 2014 AMATO a pagina 14 Pastore FIAT - SATA Marchionne «Senza la 500X per Melfi c’era poco da fare» La Basilicata risponderà? di GIUSEPPE TRALLI COME una fucilata. La dichiarazione, fatta alla “Gazzetta dello Sport”, da Sergio Marchionne: “Senza la 500X per lo stabilimento continua a pagina 17 MATERA Nodo primarie Sì o no ad Adduce Partita a scacchi nel Pd sul sindaco QUARTO a pagina 11 POTENZA Per le scale mobili 21mila ticket venduti Bar, edicole e negozi saranno riforniti a breve a pagina 18 «Un modello di sviluppo fondato sulla cultura e decuplichiamo i turisti» a pagina 29 Una fabbrica di armi clandestine in casa: ai domiciliari l’artigiano a pagina 22 Allarme degli ex del Club Med: riapertura lontana e progetti inesistenti a pagina 32 SPORT CALCIO - SERIE D Una mazzata sul Francavilla Quattro squalificati Picci 41113 9 771974 617259 RASSEGNASTAMPA Giovedì 13 novembre 2014 TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI PREVISTI DALLA LEGGE N° 250/90 La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,30 LA GAZZETTA DI PUGLIA - CORRIERE DELLE Quotidiano fondato nel 1887 PUGLIE www.lagazzettadelmezzogiorno.it B A S I L I C ATA Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l’Africano 264 - 70124 Bari. 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Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 127° Numero 312 «TRENI D’ORO» IN PUGLIA LA PROCURA PRONTA A CHIUDERE: 5 INDAGATI IL COMMERCIANTE FU UCCISO ESATTAMENTE QUATTRO ANNI FA Ferrovie Sud Est, una Bmw tangente a un funzionario Delitto Forestieri a Lauria un messaggio anonimo può far riaprire l’inchiesta AMENDOLARA IN GAZZETTA DI BASILICATA A PAGINA III >> Sorpresa dalle carte dell’inchiesta della Gdf al manager Fiorillo stipendio di 518 mila euro GIALLO Forestieri è stato ucciso per rapina LONGO E SCAGLIARINI A PAGINA 11 >> IL VERTICE QUASI DUE ORE D’INCONTRO: NON C’È L’INTESA SU PREMIO DI LISTA E SBARRAMENTO. QUIRINALE: GRILLO DISPOSTO AL DIALOGO LA STRAGE IL PG DI ROMA DEPONE ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA Tornano le preferenze (non per i capilista). Ok alla soglia del 40% D’Alema e la minoranza interna disertano la direzione del Pd e al consulente Usa di Moro Il «pattino» Matteo-Silvio Rapimento accuse agli 007 LEGGE DI STABILITÀ TRA POLITICA E AZIENDE TRA «DETTO» E «NON DETTO» La Cgil: il 5 dicembre lo sciopero generale Appello a Cisl e Uil: state con noi di GIUSEPPE DE TOMASO L e stagioni politiche del Patto del Nazareno potrebbero risultare più numerose delle stagioni artistiche del genio spagnolo Pablo Picasso (1881-1973). Nel mosaico originario del Patto quasi certamente mancava il tassello del Quirinale. Adesso, la lacuna sembra essere colmata. Strada facendo, il Patto sarà suscettibile di altri ritocchi e integrazioni, anche perché la politica italiana non è mai avara di colpi di scena. Da quando Silvio Berlusconi ha varcato l’ingresso della sede piddina, retroscenisti e dietrologi non hanno trascorso un giorno di riposo. Tutti a caccia della «pistola fumante», della carta che canta in grado di svelare i dettagli del piccolo compromesso storico tra i due leader più mediatici del dopoguerra. LEZIONE: L’UOMO E LA LIBERTÀ PIÙ IMPORTANTI DELLO STATO l Otto ore di sciopero generale il 5 dicembre. E poi altre 4 di mobilitazione e di lotta da decidere sul territorio. La Cgil va all’attacco su Jobs act e manovra. Gli altri sindacati fanno però sapere di preferire una linea più attendista. Il governo intanto accelera sulla riforma del lavoro e appare sempre più probabile che il Jobs act sorpassi in Parlamento la legge di stabilità già all’inizio della prossima settimana. SERVIZI ALLE PAGINE 2 E 3 >> SERVIZIO A PAGINA 4 >> MALTEMPO. AL NORD EMERGENZA CONTINUA: DUE MORTI Giù mille ulivi campi allagati un altro flagello sul Tarantino LORETO CON ALTRI SERVIZI IN 27 >> di TONIO TONDO «O VIA FANI La strage della scorta FLAVETTA, MANCINO E SORINO CON ALTRI SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7 >> NEL BRINDISINO Licenziate, si barricano nella casa di riposo A PAGINA 25 >> REGIONE PUGLIA TORRE OVO Alberi divelti e muretti di cinta abbattuti SEGUE A PAGINA 33 >> ROMA VERTICE AL MINISTERO SPAZIO «COME SULLA LUNA» Ilva, a giorni l’offerta «Rosetta» atterra di ArcelorMittal sulla cometa Gnudi: servono soldi una pagina di storia l Incontro a Roma tra sindacati, commissario governativo Ilva e presidente di Federacciaio. Il futuro del siderurgico tarantino legato ad un’offerta d’acquisto, non vincolante, di ArcelorMittal, gruppo lussemburghese, e Marcegaglia. Più lontana la cordata tra Giovanni Arvedi e i brasiliani di Csn. E intanto si guarda alle banche per lo sblocco di 125 milioni, seconda tranche del prestito ponte, per pagare gli stipendi. Il primo atterraggio su una cometa è stato un successo senza precedenti: una pagina di storia nell’esplorazione spaziale che ha ricordato l’epica impresa del primo uomo sulla Luna. La sonda Rosetta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e il piccolo lander Philae hanno impiegato 10 anni per raggiungere la meta. Un successo anche italiano, visto il grande ruolo di nostri studiosi e aziende. FLAVETTA A PAGINA 8 >> SERVIZI IN CULTURA >> Stop alla legge elettorale rinvio a dopo le primarie A PAGINA 14 >> ggi ci sono le condizioni per scrivere la verità… occorre chiudere i conti con il passato», aveva detto fiducioso il presidente della commissione Moro, Giuseppe Fioroni, all’atto dell’insediamento. E così a ogni sussulto, a ogni informazione, la parte di opinione pubblica più attenta, purtroppo sempre più minoritaria, spera realmente che sia giunto il momento della grande rivelazione in grado di spiegare l’enigma Moro. Cioè l’intera verità sulla strage di via Fani del 16 marzo 1978, e soprattutto il perché dell’uccisione di Moro la mattina del 9 maggio. Una verità oltre quella fissata dalle sentenze giudiziarie di cinque processi, dal 1983 al 1996, con decine di ergastoli, in testa Mario Moretti, organizzatore efficiente e freddo dell’agguato di via Fani ed esecutore, insieme a un altro brigatista, dell’assassinio. SEGUE A PAGINA 33 >> RASSEGNASTAMPA LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 Giovedì 13 novembre 2014 www.lagazzettadelmezzogiorno.it LA GAZZETTA DI POTENZA - LA GAZZETTA DI MATERA Redazione Potenza: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 0971/418511 - Fax: 080/5502360 - Email: [email protected] Redazione Matera: via Cappelluti, 4/b - Tel. 0835/251311 - Fax: 080/5502350 - Email: [email protected] Pubblicità-Mediterranea S.p.a. Potenza e Matera: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 080/5485395 - Fax: 0971/274883 Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com LE ALTRE REDAZIONI Siamo presenti a: Anzi, Brienza, Calvello, Corleto Perticara, Francavilla in Sinni Bari: Barletta: 080/5470430 0883/341011 Foggia: Brindisi: 0881/779911 0831/223111 Lecce: Taranto: 0832/463911 099/4580211 ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00; trim. 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Il resto è costituito dai bossoli di una pistola 6.35, un paio di guanti di lattice e un cappello l «Aiutatemi se potete, perdonatemi». I familiari della vittima si accorgono di questa frase scritta sul quaderno lasciato ai piedi di un’urna votiva del beato Domenico Lentini nella chiesa di S.Nicola a Lauria. Su quel quaderno i fedeli chiedono le grazie. Il messaggio è stato annotato sotto la data del 16 novembre, giorno che precedeva i funerali di Pino Forestieri, 50 anni, ucciso nel suo ufficio del «Central Market» a Pecorone di Lauria, 4 anni fa. AMENDOLARA A PAGINA III >> BERLINGUER I TELEFONI MUTI E LA VOCE DEI RAGAZZI di MIMMO SAMMARTINO L o spopolamento fa rima con spoliazione, servizi negati, isolamento. Processo in atto da tempo sul territorio lucano: collegamenti che fanno acqua, centri decisionali e uffici trasferiti, «banda larga» assente e persino telefoni senza linea. Non mancano solo le strade fisiche. C’è una perifericità anche sul versante immateriale. L’assessore regionale al territorio e all’ambiente, Aldo Berlinguer, ha denunciato ad Agcom (l’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni) e al Mise l’assenza (o insufficienza) di segnale telefonico in vaste aree della Basilicata. Sul sito della Regione lo stesso Berlinguer ha voluto inserire un «banner»: «Diamo un segnale». Con un clic, chiunque può segnalare i «buchi» della telefonia sul territorio regionale. Una iniziativa meritoria che però dà il senso di quanto abbandono e di quante distrazioni abbiano accompagnato le politiche di sviluppo sul territorio lucano. O c’è l’assalto causato dai grossi interessi in gioco, con comunità e territori tacitati per decreto, o c’è indifferenza e dimenticanza. L’ultima speranza sta negli occhi dei ragazzi che, da giorni, discutono e sfilano nei cortei, esprimendo un amore e un attaccamento a questa terra che pochi sospettavano. Si sente spesso ripetere che le nuove generazioni sono refrattarie all’impegno sociale e alla politica. I fatti smentiscono questo luogo comune. Sono i ragazzi l’ultima possibilità per questa terra, con buona pace dei vecchi tromboni che non sanno ascoltare la loro voce. O forse non hanno potuto perché, come denuncia l’assessore Berlinguer, in questa regione ci sono troppi spazi senza «campo». GIALLO Pino Forestieri è stato ucciso per una rapina nel suo market SBLOCCA ITALIA ALLO STUDIO LE POSSIBILITÀ DEI RICORSI CONTRO IL DECRETO. STUDENTI IN CORTEO A POTENZA I consigli del costituzionalista ai sindaci riuniti a Viggiano Le 5 giornate di Potenza concluse con un incontro degli studenti col direttore dell’Arpab STUDENTI Le 5 giornate di Potenza hanno vissuto ieri un’altra giornata di mobilitazione studentesca. I ragazzi hanno incontrato il neo direttore dell’Arpab, Schiassi [foto Tony Vece] . PER L’AEROPORTO Schema d’accordo fra Regione e Pontecagnano l È stato il costituzionalista Enzo Di Salvatore, collegato con l’assemblea dei sindaci a Viggiano e con il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, a suggerire la modalità tecnica per poter presentare ricorso, davanti alla Corte Costituzionale, contro il decreto Sblocca Italia. Rinnovato, comunque, l’appello al governatore Marcello Pittella perché proceda in tal senso. A Potenza nuovo corteo degli studenti concluso con l’incontro con il direttore dell’Arpab, Aldo Schiassi. l Perdite accumulate finora non a carico della Regione Basilicata e loro azzeramento prima dell’ingresso dell’ente regionale, «esentato dal dover sostenere eventuali disavanzi futuri»: sono i «punti fermi dello schema di protocollo d’intesa per l’adeguamento strutturale e l'allungamento della pista dell’aeroporto di Salerno Pontecagnano», approvato dalla giunta regionale lucana. «L'intesa – ha spiegato l’ufficio stampa della giunta – dovrà essere firmato dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, dai rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dalla Regione Campania e dal Consorzio Aeroporto di Salerno Pontecagnano». Con lo stesso provvedimento la Giunta regionale di Basilicata ha inoltre dato il via alla sottoscrizione dell’atto di acquisto delle quote consortili per ventimila euro. La sottoscrizione di ulteriori quote sono state subordinate a successivi provvedimenti e compatibilmente con gli equilibri di bilancio regionale. PERCIANTE E PINTO A PAG. V >> INCISO A PAGINA IV >> LAGONEGRO L’AUTISTA DEL MEZZO PESANTE È STATO SBALZATO FUORI POLICORO CI SONO SVILUPPI NELL’INCHIESTA SULL'INCIDENTE A3, scontro camion-auto L’uomo che lo ha investito un morto e due feriti era in stato d’ubriachezza AUTOSTRADA Incidente sull’A3 l È morto in serata, nell’ospedale San Carlo di Potenza, a causa della gravità delle ferite riportate, Antonio D’Amore, 51 anni, originario di Cava dei Tirreni, autista che era alla guida di un camion, rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A3, all’altezza dello svincolo per Lagonegro Nord. Dimessi i due feriti che viaggiavano sull’altra auto coinvolta nel sinistro. SERVIZIO A PAGINA VII >> SERVIZIO A PAGINA III >> LA VITTIMA Mariglen Dingozi l POLICORO. Era ubriaco l’uomo che attorno alle 17 di domenica scorsa ha investito il giovane Mariglen Dingozi, nato 19 anni fa a Lushnje, in Albania. Ci sono sviluppi nell’inchiesta sull'incidente stradale costato la vita al giovane arrivato nel centro jonico per lavorare e studiare. Inchiesta coordinata dal pm Annafranca Ventricelli. Magistrato che ha disposto per oggi l’esecuzione dell’autopsia sulla salma del ragazzo. MELE A PAGINA X >> MELFI Fabbricava armi dai giocattoli arrestato dai Cc SERVIZIO A PAGINA VII >> POTENZA Uno sportello per l’inclusione dei migranti LAGUARDIA A PAGINA II >> RASSEGNASTAMPA 1,30 Anno 91 n. 201 Giovedì 31 Luglio 2014 Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. L’Unità è viva Antonio Gramsci 11 febbraio 1917 RASSEGNASTAMPA 2 PRIMO PIANO Giovedì 13 novembre 2014 GOVERNO E PARTITI TORNANO LE PREFERENZE Bloccati soli i capilista. E il premio di passa dal 37% al 40%. CONFRONTO SEMPRE PIÙ SERRATO maggioranza Pd e FI: «Capolavoro di equilibrismo» RENZI Durante i lavori della direzione del Pd, riunita nella tarda serata di ieri . Renzi-ex Cav, l’intesa regge ma restano le differenze Sarà il Parlamento a sciogliere i nodi su premio alla lista e soglia di sbarramento l ROMA. Le differenze restano ma la volontà politica di un lavoro comune «nell’interesse del paese», inclusa la partita Quirinale, vince sulle distanze. Matteo Renzi e Silvio Berlusconi blindano il Patto del Nazareno e, pur lasciando irrisolti alcuni punti dell’Italicum, come l’assegnazione del premio e la soglia di sbarramento, confermano l’intesa «più solida che mai» anche in vista di prossimi passaggi cruciali. Una intesa di «sistema», come viene definita in ambienti vicini all’ex premier e che soddisfa i due leader anche se lascia volutamente aperti alcuni punti, a cominciare da quelli relativi alla legge elettorale, che potranno essere definiti «strategicamente» nelle prossime settimane. Tanto che l’ex Cav ai suoi fedelissimi avrebbe sintetizzato la situazione con una battuta: alcuni temi sono ancora aperti perché devono rimanere aperti. Dopo quasi due ore di vertice e un comunicato definito sia nel Pd sia in Fi «un capolavoro di equilibrismo», sia Renzi sia Berlusconi possono mostrare i muscoli davanti alle rispettive minoranze. Il premier, che ieri sera ha sfidato la direzione Pd, ha dalla sua l’impegno, per lui prioritario, da parte di Forza di arrivare al via libera alla legge elettorale in Senato entro dicembre e alla riforma del Senato entro gennaio. Per il presidente del Consiglio il timing è fondamentale per chiudere «il tempo dei rinvii», convinto che le distanze saranno appianate in commissione al Senato. Dal canto suo, Berlusconi incassa l’impegno a proseguire la legislatura fino al 2018 e a restare al tavolo delle trattative anche su altre partite, il Colle in primis. E su questi dossier Renzi, si ragiona in ambienti parlamentari, avrebbe garantito che non utilizzerà in nessun caso la politica dei «due forni». Dopo una settimana di ultimatum e contro-ultimatum, con il patto del Nazareno sull’orlo della rottura, il segretario Pd ed il leader azzurro decidono di giurarsi fiducia reciproca. Troppo rischioso per entrambi dirsi addio: il premier sa che l’apertura di nuovi forni con M5S è troppo difficile mentre l’ex Cavaliere non può permettersi di restare fuori dai giochi. «Un percorso difficile ma significativo» si ammette nel comunicato finale dove si fissano i punti fermi e quelli ancora in discussione dell’Italicum, da ieri incardinato in commissione a Palazzo Madama. Renzi e l’ex Cav concordano sulla soglia per il premio di maggioranza al 40 per cento, rispetto al 37% del testo votato alla Camera, e l’ex premier cede «sulle preferenze dopo i capilista bloccati in 100 collegi». Berlusconi potrà però rivendicare la «schiena dritta» chiesta da Raffaele Fitto per non aver ceduto ieri sul premio alla lista e sulla soglia di sbarramento. Il Cavaliere, a quanto si apprende, avrebbe condizionato la soglia del 3 per cento al premio alla coalizione e non alla lista. Nella nota congiunta si prende, infatti, atto delle «differenze» e si rinvia ai lavori parlamentari la soluzione dei nodi. Ma il premier ai suoi spiega che prevarrà l'accordo sul premio alla lista e la soglia di sbarramento al 3 per cento, definiti nel vertice di maggioranza. D’altra parte i numeri in commissione a Palazzo Chigi sono dalla parte della maggioranza. Ed infatti Angelino Alfano esulta per un «incontro ottimo». Ma per il momento l’ex Cavaliere può dimostrare di non aver ceduto e soprattutto di essere ancora al centro della partita. TRA CAMERA E SENATO IN AULA E NELLE COMMISSIONI I PROSSIMI SARANNO GIORNI DECISIVI XXXX CON OTTO VOTI SU QUATTORDICI ELETTO Criscuolo, nuovo presidente della Corte Costituzionale «Necessaria la legge elettorale» l ROMA. «La legge elettorale è necessaria, un Paese non può farne a meno». È sulla norma che regola il voto, il primo appello del neo presidente della Corte Costituzionale, Alessandro Criscuolo. Sull’Italicum la politica sta ancora cercando la quadra e nel giorno del vertice Renzi-Berlusconi, le sue parole acquistano maggior peso. Criscuolo le pronuncia poco dopo l’elezione, pungolato dai cronisti. La risposta è calibrata («i tempi spettano al Parlamento, saranno quelli necessari per una legge valida») ma il senso è quello di uno sprone, perché da quando nel dicembre 2013 la Consulta ha impallinato il Porcellum è passato quasi un anno e la nuova legge non c’è. Nato a Napoli, 77 anni, Criscuolo proviene dalla Cassazione. Giurò come giudice costituzionale l’11 novembre 2008 e resterà in carica 3 anni. Su di lui non c’è stata l’unanimità: 8 voti su 14, e questo disegna una Corte divisa, sebbene collegiale. Le altre 6 preferenze sono BRUXELLES IL LEADER DEL M5S HA PRESENTATO LA CAMPAGNA REFERENDERIA ANTI-EURO Un colpo di acceleratore E Grillo attacca la Germania su Italicum e riforme «Paese più corrotto d’Europa» SENATO In alto, l’aula di Palazzo Madama . l ROMA. Il complicato puzzle della riforma del Senato e di quella elettorale sembra comporsi: mentre infatti la Commissione affari costituzionali di palazzo Madama calendarizzava per martedì prossimo l’inizio dell’esame dell’Italicum, l’analoga commissione della Camera stringeva i tempi sulla riforma costituzionale, che approderà nell’Aula di Montecitorio il 10 o l’11 dicembre. Esattamente dopo 8 mesi dall’approvazione della Camera (12 marzo) della riforma elettorale, questa è stata finalmente incardinata dalla commissione Affari costituzionali del Senato, dove la presidente Anna Finocchiaro avrà anche il ruolo di relatrice: da martedì 18 si comincerà. A favore della calendarizzazione hanno votato tutti i gruppi, tranne M5s che si è astenuto e l’ex grillino Francesco Campanella. Il sì di Forza Italia, e soprattutto di Lega e Sel, e degli altri «piccoli», è stato definito «incoraggiante» da Finocchiaro secondo la quale, al netto del comunicato congiunto Renzi-Berlusconi che lo dà per scontato, «è possibile» che entro l’anno si concluda l’esame almeno della Commissione. Un ottimismo che nasce dal via libera al nuovo Italicum da parte di tutti i partiti di maggioranza emersa nella riunione di lunedì notte alle novità, a partire dall’attribuzione del premio alla lista vincente e non alla coalizione, e dallo sbarramento al 3%. Sono proprio questi due punti, non ancora condivisi ieri da Berlusconi nel suo incontro con Renzi, a spingere Lega e Sel a mostrare un forte interesse. Le due novità svincolano questi due partiti «radicali» dall’obbligo di entrare in una coalizione per assicurarsi i seggi in parlamento. La Lega, con 15 senatori, e Sel con 7, con il loro eventuale consenso metterebbero al sicuro l’approvazione dell’Italicum in Senato, anche se ci fosse lo sgambetto di qualche singolo senatore della maggioranza, e indipendentemente dalla posizione di Forza Italia, la cui posizione a questo punto diventa residuale. Il nuovo Italiacum, o il «renzellum» come qualcuno lo ha già battezzato, è un sistema proporzionale che assegna il premio di maggioranza al partito che raggiunge il 40% dei voti; se questo non avviene si svolge il ballottaggio tra le prime due liste. I seggi vengono poi concretamente assegnati proiettando i risultati su dei collegi piuttosto ampi, in ciascuno dei quali vengono eletti 8-10 deputati. Il capolista sarà bloccato, come chiedeva Berlusconi, mentre per i posti successivi varranno le preferenze, come chiedeva Ncd e la minoranza del Pd. La marcia dell’Italicum al Senato è favorita dal passo in avanti della riforma costituzionale all’esame da settembre alla Camera. Infatti più va avanti questa riforma che abroga l’attuale Senato, più si allontana lo spettro di elezioni anticipate, che è il maggior freno da parte di molti parlamentari all’approvazione della riforma elettorale. Ebbene, la commissione Affari costituzionali di Montecitorio ha fissato al 24 novembre il termine per presentare gli emendamenti, che dovranno essere votati entro il 10 o 11 dicembre, quando il testo approderà in Aula. Non è tutto in discesa, perché la minoranza del Pd chiede alcune modifiche sostanziali alla riforma del Senato su cui gli alleati e Fi storcono il naso. Insomma si profila un faticoso lavoro di mediazione come è avvenuto a Palazzo Madama, dove il testo dovrà tornare in terza lettura. BRUXELLES Beppe Grillo in una delle sale del Parlamento europeo, dove ha presentato la campagna referendaria anti-euro l BRUXELLES. Attacca tutti, dalla Bce, alla Germania, all’Europa dei banchieri. Ma anche Jean Claude Juncker, Matteo Renzi e Giorgio Napolitano. Beppe Grillo show anche all’Europarlamento, dove la presentazione della campagna referendaria anti-euro si trasforma in una performance, un monologo nel solco del suo repertorio, sempre in bilico tra la filippica politica e la satira del «clown». Finita però con un scontro con un cronista italiano al quale il leader del M5s ha negato la possibilità di fare una domanda, per poi dare la parola a un «portavoce dell’Ukip» che ha elogiato l’iniziativa. Il giornalista fatto tacere, Lorenzo Consoli, ha reagito a brutto muso e ha urlato a Grillo: «È Putin a fare le conferenza stampa in cui intervengono gli amici suoi!». Aprendo il suo intervento, Grillo rileva che il solo fatto che un comico, anzi «un ex clown, forse un ex politico», parli a Bruxelles dà il senso di un «mondo che va al contrario», di un «delirio della politica, senza democrazia». «Sono venuto qui, entrando con un cartellino, come uno qualsiasi, con un forte senso di militanza patriottica. Anche se non sono così. Ma il mio dovere è battersi con i cadaveri di cera che sono i banchieri». Quindi demolisce la Germania e l’austerity: «Bisogna dirlo a tutti: siamo noi e la Ddr ad aver pagato la riunificazione tedesca, con i nostri soldi. La Germania è il Paese più corrotto d’Europa, che impone idee e allucinazioni economiche: è ora di combattere il Jobs act tedesco che ha pro- dotto solo disastri, una crescita negativa». A testa bassa contro il Presidente della Commissione Juncker: «Da chi è stato eletto? Ricordiamoci che si tratta di un ex ministro delle finanze di un Paese paradiso fiscale». Boccia anche l’organizzazione interna dell’Europarlamento: «Chiedete sacrifici a noi, ma qui ci sono 4mila persone che passano 4 giorni al mese al Parlamento di Strasburgo, una “tangentina” alla Francia». Durissimo anche contro l’Eurotower: «Noi esclama - non siamo in guerra con l’Isis o con la Russia, ma con la Bce!». E infine rilancia l’appello a farla finita con la stagione dell’Euro: «Siamo stanchi dei sacrifici, vogliamo riprenderci la sovranità della nostra moneta, salvare le nostre aziende. È caduto il muro di Berlino, ma non quello delle carte di credito. Noi vi manderemo a casa, non so quante case avete, ma lo faremo. Anche i premi Nobel - sottolinea Grillo hanno cominciato a parlare di uscita dell’Euro. Stiamo combattendo contro la feccia della democrazia». Non gli vanno giù alcune critiche della stampa tedesca, che lo hanno bollato come un fuhrer, e così sbotta: «Qualcuno dice che siamo noi i nazisti, ma ve li ricordate chi erano? Se cadiamo noi, arrivano sì i nazisti. Abbiamo già fatto una rivoluzione, la gente si sta organizzando ovunque, i partiti sono scomparsi grazie a noi. Ormai i figli dei mafiosi, quelli con il master, stanno nelle multinazionali. Sono quelli che detengono il vero potere». Più tardi, nella sua lunga giornata a Bruxelles, nuove bordate contro Matteo Renzi, «Con lui ho un rapporto peggiore di quello che ho con i giornalisti, non lo sopporto per più di trenta secondi» e con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: «Abbiamo chiesto il suo impeachment: siamo convinti che senza di lui questa mancanza di dignità economica e sociale non ci sarebbe stata». Infine, una breve riunione con il suo alleato, l’euroscettico inglese Nigel Farage e la previsione fatta alla Bbc: «Sarà lui il prossimo premier». RASSEGNASTAMPA PRIMO PIANO 3 Giovedì 13 novembre 2014 IL RUOLO DEL LÌDER MASSIMO Intorno all’ex premier si sta formando un gruppo sempre più coeso: dall’ex presidente Cuperlo al capogruppo alla Camera, Speranza LA RIUNIONE ALLA CAMERA Prima che cominciassero i lavori, si sono incontrati Massimo D’Alema, Pier Luigi Bersani, Piero Civati e il ministro Martina Ma la minoranza Dem dà battaglia in direzione E alla fine il premier decide di non mettere ai voti la sua proposta andate tutte a Paolo Maria Napolitano: Criscuolo lo ha indicato come vice presidente, ma lui, all’esito del voto, ha preferito non assumere questo ruolo, che Criscuolo – a cui sono arrivate le congratulazioni di molti rappresentanti delle istituzioni, dal presidente del Senato Grasso al guardasigilli Orlando – ha affidato a Marta Cartabia e Giorgio Lattanzi. Anche questo retroscena è indicativo del clima che si respira all’interno della Corte. Dove, tra l’altro, manca ancora un componente per raggiungere il plenum di 15 membri: il Parlamento deve trovare l'intesa su un ultimo giudice e lo stesso Criscuolo ha auspicato che si superi lo stallo. Un auspicio che è piaciuto ai Cinque Stelle, col vice presidente della Commissione Affari costituzionali Toninelli che gli chiede di «rafforzare la centralità del Parlamento». IL PRESIDENTE Criscuolo Criscuolo ha affrontato un altro tema di stretta attualità: la legge Severino che il Tar, investito del caso de Magistris, ha rimesso alla Consulta. A pochi giorni dalle dichiarazioni di Tesauro, che lo ha preceduto alla guida della Corte, anche Criscuolo sottolinea come «sia sempre meglio che il Parlamento intervenga prima del giudice». l ROMA. «Siamo nel momento più delicato della legislatura perché i nodi stanno venendo al pettine tutti insieme». Matteo Renzi si presenta davanti alla direzione del Partito democratico quando sono quasi le dieci di sera. Ha in tasca il patto del Nazareno appena rinnovato con Silvio Berlusconi. E davanti a sè difficili passaggi parlamentari, a iniziare da legge elettorale (sul premio alla lista, spiega, FI è "perplessa") e Jobs act. La minoranza del Pd siede in platea unita e battagliera, pronta a non votare, nel caso in cui il segretario-premier chieda la «ratifica» dell’accordo col Cav. Ma Renzi un voto decide di non chiederlo anche perchè, rivendica, si sta muovendo nel solco del mandato ricevuto dal partito. Il parlamentino del partito viene preceduto da un’accesa polemica della minoranza. Civatiani e bersaniani lamentano lo scarso preavviso della convocazione e l’essere stati chiamati a vidimare l’intesa raggiunta da presidente del Consiglio con Berlusconi. Pri- questo tema da un anno». Al Pd ma della direzione tutte le com- Renzi spiega che nel merito della ponenti della minoranza (da legge non c’è un accordo su tutti i D’Alema a Bersani, dal capogrup- punti con il Cavaliere. FI ha «perpo Speranza a Cuperlo, dal mini- plessità» sul premio alla lista. E stro Martina a Civati) si vedono manca l’intesa anche sulla soglia alla Camera e annunciano batta- al 3%. Ma c’è un’intesa politica sul glia sulla legge voto al Senato enelettorale («No ai tro l’anno: se ci sacapilista bloccati») ranno divergenze e sul Jobs act e Pd-FI voteranno («Servono modifidivisi su singoli che sostanziali»). punti, prevarrà la Ed è in questo clilinea che raccoma che il premier glierà più voti, ma prende la parola. poi l’Italicum nel Per ribadire che la suo complesso satabella di marcia rà portato «avantracciata deve es- DIVISI Renzi e D’Alema ti». sere rispettata: Quanto al Jobs Jobs act e legge elettorale al Senato act, nel giorno in cui in commisentro l’anno, riforma costituzio- sione vengono depositati 550 nale entro gennaio. emendamenti, il premier ribadiSull’Italicum rivendica i passi sce di non voler transigere sui temavanti compiuti. Innanzitutto sui pi. Dunque in commissione alla tempi, «anche se parlare di acce- Camera si pongono due alternalerazione – ammette – fa venir da tive: «Procedere con la fiducia o ridere visto che siamo fermi su garantire l’entrata in vigore dal primo gennaio anche con modifiche da verificare insieme alle forze della coalizione». Mantenere gli impegni, ribadisce Renzi, è fondamentale per poter andare a rivendicare il proprio ruolo in Europa. Ma vuol dire anche assumersi la responsabilità di cambiare le cose mentre «fuori in tanti cercano di aizzare la piazza rischiando di esserne sommersi». Parole che, precisa, non si riferiscono al «sindacato» che «merita rispetto» L’intervento del segretario però non convince affatto la minoranza del partito. Sulla legge elettorale c’è la richiesta di modificare il sistema dei capilista bloccati. Sul Jobs act la fiducia su una delega in bianco, dice Stefano Fassina, porrebbe «un problema politico e costituzionale». Se il testo restasse immutato, anticipa Francesco Boccia, «molti» non lo voterebbero. Alla fine non si va alla conta. Renzi rinuncia a mettere ai voti la sua proposta, come aveva auspicato la minoranza. ENNESIMOM MONITO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. DAL QUIRINALE MASSIMO RISERBO SUI TEMPI DELLE DIMISSIONI «L’Italia ha il record di caduta dei governi» Napolitano: vorrei che lo cedessimo ad altri l ROMA. «L’Italia ha il record mondiale di caduta dei governi: un record che volentieri io vorrei che cedessimo a qualcun altro». Si affida a un inciso Giorgio Napolitano per ricordare a tutti quello che è stato il faro della sua azione al Quirinale: compito primario di un presidente è quello di garantire la stabilità degli esecutivi e non certamente agevolare eventuali scioglimenti anticipati dei governi. Mentre le voci si rincorrono e molti dal Pd si affannano a far sapere che è in atto una pressione sul capo dello Stato affinché ritardi il più possibile il suo addio al Colle, il Quirinale mantiene il massimo riserbo su quelle che già nei giorni scorsi ha definito «illazioni» della libera stampa. Ma ciò detto la decisione è presa, anche se è ovvio che si tratterà di una personalissima riflessione in cui certamente il presidente bilancerà con attenzione le proprie solitarie valutazioni con l’andamento della scena politica. Prevedibile quindi che ci possa essere una «finestra» più o meno ampia per formalizzare le dimissioni in modo da impattare il meno possibile sull'attività del Parlamento e sulla tenuta del Governo. Il minimo sindacale di fibrillazioni, quindi. Con alcuni paletti fermi che tutti conoscono: nessuna crisi immotivata e, soprattutto, nessuno scioglimento anticipato delle Camere. Chi conosce Napolitano e le sue determinazioni sa con sicurezza che il presidente non chiuderebbe mai questa lunga permanenza al Quirinale mettendo la propria firma sotto un decreto di scio- glimento. D’altronde ieri i venti di crisi si sono allontanati dopo l’ennesimo incontro tra Renzi e Berlusconi che sembra aver blindato il patto del Nazareno avvicinando di molto Pd e Forza Italia a un patto di legislatura. Sembra quasi che il premier e il Cavaliere abbiano raccolto nei fatti l’appello di ieri del presidente: «di fronte alle grandi scelte (leggi riforme, ndr) bisogna lasciar da parte la conflittualità permanente per una visione comune, per l'interesse generale». La stessa visione comune che prima o poi le forze politiche dovranno saper trovare per eleggere il nuovo presidente. Che non potrà avere – almeno a parere dell’influente quotidiano della City Financial Times – un profilo troppo diverso da NAPOLITANO Presidente della Repubblica quello di Napolitano. «Grazie a lui e a Carlo Azeglio Ciampi, l’istituzione Quirinale è l’unica che esce illesa, se non rafforzata» da questi ultimi terribili 15 anni nei quali la qualità della politica italiana si è avvitata in «incompetenza, corruzione e declino». Una conferma di quanto i mercati guardino al Colle e alla credibilità del suo futuro inquilino. RASSEGNASTAMPA 4 PRIMO PIANO Giovedì 13 novembre 2014 LEGGE DI STABILITÀ OTTO ORE DI STOP IL 5 DICEMBRE IL MINISTRO DEL LAVORO Poletti: non ci sono i motivi per indire una manifestazione ma questa è una responsabilità che compete al sindacato «Sciopero generale per manovra e jobs act» La Cgil lancia la sfida al governo. Più attendisti gli altri sindacati l ROMA. Otto ore di sciopero generale il 5 dicembre. E poi altre quattro di mobilitazione e di lotta da decidere nei territori. La Cgil va all’attacco su Jobs act e manovra e chiede alla Cisl e alla Uil di fare altrettanto. Le altre confederazioni fanno però sapere di preferire una linea più attendista. Il governo intanto accelera sulla riforma del lavoro e sembra sempre più probabile che il Jobs act sorpassi in Parlamento la legge di stabilità, approdando in Aula alla Camera (dove l’iter potrebbe essere blindato con la fiducia) già all’inizio della prossima settimana. E il ministro del Lavoro Giuliano Poletti si dice convinto che non «ci siano i motivi per indire uno sciopero» ma anche che questa sia «una responsabilità che compete al sindacato. Da questo punto di vista – aggiunge - credo che non si possa che prendere atto e rispettare la scelta fatta». Oltre che sul contenuto e il metodo, la polemica scoppia anche sul calendario. Il duello è con i renziani: «E' questa l'idea – replica via twitter il sindacato – che il Pd ha dei problemi del mondo del lavoro? Altro che Ponte». Ma il deputato dem, Ernesto Carbone, membro della segreteria Pd, risponde per le rime: «E' questa l’idea che ha la Cgil di uno strumento così importante come lo sciopero? Il ponte è servito. «Coincidence». Ironia, quella del deputato Pd, condivisa anche da qualche altro collega ma che non piace al presidente del partito Matteo Orfini, convinto che si tratti di «un’inutile offesa». «E' triste – dice anche la parlamentare del Pd Rosy Bindi – che nel mio partito ci sia chi pur di delegittimare il sindacato attacca il diritto di sciopero previsto dalla Costituzione». La Cgil si dice comunque pronta a essere «stupita da effetti speciali» ma dice anche di dubitare «che il governo si stia accingendo a decidere un cambiamento strutturale della legge di stabilità. Per questo penso – afferma Susanna Camusso – che dovremo continuare la nostra mobilitazione». E, in effetti, gli spazi per le modifiche alla manovra non sono mai stati molti. I saldi sono intoccabili, va ripetendo l’esecutivo, e chi propone correzioni ha l’onere anche di trovare le risorse. Poi certo ci sono temi, anche vicini al sindacato come il taglio ai patronati, che hanno qualche chance di essere rivisti. Ma ad esempio appare difficile – viene evidenziato da fonti di governo - che si riesca a incrementare ulteriormente il fondo per gli ammortizzatori sociali. Una partita, quella della legge di stabilità, che si intreccia con quella del Jobs act e che potrebbe subire per questa ragione qualche rinvio. A formalizzare il timing sarà una conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che potrebbe essere convocata nella giornata di oggi. Chiara Scalise ROMA, CONTESTAZIONE: UN FERITO Draghi ai governi «Altre misure per la crescita» I DATI INPS A OTTOBRE UN AUMENTO DEL 22,4% SU SETTEMBRE E DEL 19,3% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE. PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI Cassa integrazione, un fiume in piena verso un miliardo di ore nel 2014 l ROMA. Proseguono a ritmo serrato le richieste di cassa integrazione da parte delle imprese e anche nel 2014, come accaduto già in tre dei cinque anni passati di crisi, si supererà abbondantemente quota un miliardo di ore. A ottobre, secondo i dati diffusi dall’Inps, sono state date autorizzazioni per 118 milioni di ore di cassa con un aumento del 22,4% su settembre e del 19,3% su ottobre 2013. Nei primi 10 mesi dell’anno quindi si sono superati i 937 milioni di ore. Alte anche le richieste complessive di sussidi di disoccupazione con 223.000 domande arrivate a settembre anche se in lieve frenata (-2,3%) rispetto allo stesso mese del 2013. Si registra un aumento significativo per la cassa straordinaria e per la deroga mentre si segnala un calo della cassa ordinaria (possibile anche per esaurimento della possibilità di ottenerla). Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a ottobre sono state 20 milioni (-40,7%) con un calo consistente soprattutto nell’industria (-45,1%) e una riduzione del 21% nell’edilizia. Rispetto a settembre si registra un aumento dell’1,2%. A ottobre 2014 sono state richieste 65,4 milioni di ore per la cassa straor- l ROMA. Torna la web tax e rispunta anche la rateizzazione delle cartelle fiscali, senza interessi di mora e sanzioni per ritardato pagamento. Sono alcune delle novità emerse dalla spunta degli emendamenti alla legge di stabilità segnalati dai gruppi parlamentari. Dal setaccio vengono a galla anche proposte finora passate inosservate per la pensione degli insegnanti a quota 96 o già annunciate come l’Iva al 4% per gli e-book, ma sul tavolo restano anche il Tfr in busta paga, la tassazione dei fondi pensione, i patronati e la local tax. Argomenti su cui il governo ha cominciato a ragionare in un primo incontro tra il premier, Matteo Renzi, e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. dinaria con un incremento del 27,1% rispetto a ottobre 2013 e una crescita su settembre del 22,2%. Gli interventi in deroga che risentono dei fermi amministrativi per carenza di stanziamenti sono stati pari a 32,8 milioni di ore autorizzate (+136,4% su ottobre 2014). Rispetto a settembre le autorizzazioni di cassa in deroga sono aumentate del 40,1%. «Il 58% delle ore – dice il segretario confederale Uil Guglielmo Loy – è assorbito dalla straordinaria che nel mese di ottobre ha raggiunto il picco più alto dall’inizio della crisi. In questa fase vanno mantenuti, con gli stessi criteri di sempre, gli ammortizzatori sociali esistenti e destinate congrue risorse alla cassa in deroga. Politiche diverse, al momento, produrrebbero incertezze e blocchi del sistema di sostegno al reddito, con danni per le imprese e gli oltre 1,5 milioni di lavoratori protetti da questo strumento». Anche la Cisl si dice preoccupata e avverte che i due miliardi previsti dalla legge di stabilità per l’estensione degli ammortizzatori sociali potrebbero non bastare. Si tratta – afferma il segretario confederale Gianni Petteni – di dati pesanti che mostrano un Paese ancora in piena La Cassa integrazione A ottobre 2014 su ottobre 2013 su settembre 2014* 118 milioni di ore autorizzate a ottobre (totale gen-ott 2014: 937 milioni) ORDINARIA 20 mln ore IN DEROGA 18,5 mln ore STRAORDINARIA 65,4 mln ore TOTALE 118 mln ore +136,4% +40,1% +1,2% +27,1% +22,2% +19,3% +22,4% -40,7% Fonte: Inps *dati destagionalizzati ANSA recessione, a fronte dei quali le misure della legge di stabilità, benchè vi si sia uno sforzo di equità e di scelte espansive, da sole non sono in grado di produrre una spinta che faccia ripartire l’economia». l ROMA. Gli applausi di studenti, accademici e colleghi riuniti all’Università Roma Tre, rivolti al presidente di una Bce che promette ulteriori misure contro una crisi che tocca «specialmente l’Italia». I lanci di vernice, lo slogan dei manifestanti «fuori i banchieri dall’Università», ad attendere Mario Draghi all’uscita dall’ateneo, in uno scontro con la polizia che lascia un ragazzo ferito con un visibile taglio alla fronte. È il bilancio della giornata romana di Draghi, da sempre legato a Federico Caffè con cui aveva fatto la tesi di laurea, e che per questo non voleva mancare alla commemorazione del centenario della nascita dell’economista keynesiano all’Università Roma Tre. Dopo il precedente di due anni fa, su twitter da giorni circolavano messaggi che invitavano a far sentire la protesta in occasione della visita di Draghi alla sede dell’ateneo nel quartiere Ostiense. Forse per questo, la sua presenza non era stata data per certa fino all’ultimo. Alla fine ha prevalso la volontà di esserci, accanto al governatore di Bankitalia Ignazio Visco, ai molti economisti presenti e agli studenti, cui Draghi si è rivolto con calore. «E' un grande piacere essere fra gli studenti, è come una famiglia d’origine che si è lasciata tanto tempo fa ma rimane parte di sè». Cambiando uno dei paradigmi della Bce (che nel suo statuto prevede il solo obiettivo della stabilità dei prezzi), Draghi non a caso si sofferma su come risolvere l’«attuale, inaccettabile livello della disoccupazione - il 23% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni non ha un lavoro – contro ogni nozione di equità». E con Visco sottolinea l’importanza dell’istruzione, che merita «più risorse» secondo il governatore. Non è bastato a placare chi protestava, meno di un centinaio di giovani, un piccolo corteo che giunto di fronte al cancello da dove Draghi stava per lasciare la sede universitaria, trova agenti in tenuta antisommossa e un blindato della Polizia. La tensione sale quando i manifestanti lanciano uova e vernice (in direzione di Draghi ma atterrati sugli agenti). Fra loro molti studenti che lamentavano di non esser stati lasciati entrare, anche se l’ingresso non era blindato e uno studente, nell’Aula Magna, aveva protestato per non aver potuto fare una domanda a Draghi. L’ateneo precisa che i manifestanti non erano suoi iscritti. Una carica per allontanarli dal cancello lascia un ragazzo ferito e sanguinante, altri con contusioni minori, fra gli slogan che nel frattempo virano contro «l'Europa dei manganelli». Draghi sfreccia via nell’auto di scorta, amareggiato. Domenico Conti Angelica Folonari Dalla web tax fino alle cartelle a rate 500 emendamenti sotto la lente del governo Accompagnati dai relativi staff, il presidente del Consiglio e il titolare del Tesoro hanno iniziato a prendere in considerazione i punti clou della manovra, evidenziati proprio in molti dei 500 emendamenti segnalati, dandosi appuntamento nel week end per tornare a discutere delle principali problematiche del provvedimento. Solo dal Pd arrivano 140 proposte di modifica «segnalate», e questo da la misura di come è facile preventivare l’arrivo di molte modifiche. La prospettiva è comunque quella di tempi piuttosto lunghi per l’esame effettivo del testo. Come annunciato dal sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, il governo sembra infatti intenzionato a dare priorità al Jobs act a Montecitorio e alla legge elettorale al Senato, facendo slittare l’approdo in Aula della manovra probabilmente a inizio dicembre. Per vedere concretizzate le modifiche bisognerà aspettare dunque ancora qualche settimana, anche se i temi in discussione sembrano ormai già chiari. Il primo riguarda il Tfr in busta paga, sottoposto a tassazione ordinaria. Il coro delle critiche è stato unanime e, nonostante la bocciatura degli emendamenti del Pd per riportarlo a tassazione separata, rimangono in vita le proposte di modifica di Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Sel. Lo stesso Pd, con Maino Marchi, propone inoltre di concedere al lavoratore la possibilità di poter revocare la propria decisione sull'anticipo dopo un anno e non dopo tre come attualmente previsto. Allo stesso modo resta in piedi anche l’ipotesi di moderare l'aumento della tassazione sui fondi pensione, che la manovra eleva al 20%. Una delle possibilità è di portarla al 15%. Proposte sul tavolo, avanzate in al- cuni casi in modo bipartisan, sono poi anche quelle che puntano ad abbassare l’Iva sugli ebook, integrare il fondo per la non autosufficienza, ragionare sulla platea dei bonus da 80 euro. Nel caso Irpef, Forza Italia e Ncd chiedono – con poche chance – di estenderla e la minoranza Pd di restringerla a redditi più bassi, mentre per il bonus mamme, molti deputati del Pd pensano di ridurla, destinando le risorse ad altri servizi per l’infanzia, come gli asili nido. Dal partito di Renzi anche la proposta di attivare nuovamente la legge «Sabatini» per aiutare le imprese a fronteggiare la crisi, e una maggiore flessibilità sui conti degli enti locali. Forza Italia ha tra i suoi cavalli di battaglia l’abolizione del bollo auto e tout court anche della Tasi, oltre alla difesa dei patronati su cui conviene comunque anche il Pd. Inevitabile prevedere quindi un ritocco anche in questa direzione. Fatta la spunta degli emendamenti, e nonostante la volontà del governo di concedere una corsia preferenziale al ddl lavoro, la Commissione Bilancio guidata da Francesco punta comunque ad entrare nel vivo la prossima settimana. Oggi si dovrebbe votare il disegno di legge Bilancio, per poi acquisire entro lunedì mattina i pareri del governo sugli emendamenti ed iniziare a votare lunedì pomeriggio o forse martedì. RASSEGNASTAMPA 28 ATTUALITÀ Giovedì 13 novembre 2014 AMBIENTE «SCINTILLE» SUI DIRITTI UMANI In conferenza stampa i due presidenti hanno avuto posizioni divergenti sulla questione di Hong Kong e del Tibet OBAMA E XI: STORICO ACCORDO ALTA TENSIONE La Nato denuncia «Truppe russe sono in Ucraina» Ma Mosca nega Clima, intesa Usa-Cina sul taglio alle emissioni Le due potenze sono responsabili del 45% dei gas serra l PECHINO. Nell’ambito del vertice dei capi di Stato dell’Asia Pacifico, il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Barack Obama hanno siglato uno storico accordo. Le due potenze responsabili del 45% delle emissioni totali di anidride carbonica sono pronte a collaborare per salvare l’ambiente e prendono impegni precisi per la loro riduzione. La Cina, per la prima volta, dichiara l’obiettivo di raggiungere il picco delle emissioni nel 2030 e di iniziare a tagliarle da quel momento in poi. Entro quella data, ha annunciato Xi, le cosiddette fonti energetiche pulite, come il solare e l’eolico, potrebbero rappresentare il 20 per cento della produzione totale cinese. Gli Usa, da parte loro, confermano che entro il 2025 taglieranno le loro emissioni del 26-28%. L’intesa ha richiesto lunghi negoziati segreti e, secondo il segretario dell’Onu Ban Ki-moon, è «un importante contributo al nuovo accordo sul clima che deve essere varato l’anno prossimo a Parigi». L’annuncio, venuto prima dalla Casa Bianca e a pochi minuti di Gli impegni dei due grandi inquinatori PECHINO Il presidente americano Obama e il presidente cinese Xi Jinping bali, dobbiamo avere la seconda economia del mondo dalla nostra parte», ha precisato. Xi ha risposto sottolineando che «l’Oceano Pacifico è grande abbastanza da avere posto per lo sviluppo sia della Cina che degli Stati Uniti, e i due Paesi devono lavorare insieme per garantire la sicurezza in Asia». Un momento di imbarazzo si è avuto quando Xi Jinping ha prima ignorato, poi risposto con durezza - «è colpa vostra, che non rispettate le regole», ha detto in sostanza - a un reporter del New York Times che gli ha chiesto di spiegare perché viene negato il visto ad alcuni dei suoi colleghi. Divergenze sono poi emerse su Hong Kong, quando Obama ha affermato di aver «spiegato chiaramente» al suo interlocutore che gli Usa «sostengono la democrazia» nell’ex colonia britannica ma non hanno «nulla a che fare» con le manifestazioni delle scorse settimane che, secondo la stampa cinese, sarebbero orchestrate da Washington. Xi ha risposto che le proteste sono «illegali» e che Pechino «appoggia il governo» locale. Stesso copione sui diritti umani e Tibet, temi sui quali i due presidenti si sono scambiati critiche a colpi di fioretto. Insieme agli accordi annunciati sulla detassazione del commercio di alcuni beni elettronici e alla tregua dichiarata sul problema di un mercato comune dell’Asia Pacifico, la dichiarazione d’intenti di ieri rilancia la collaborazione tra Pechino e Washington. l MOSCA. Sale il rischio di una nuova escalation del conflitto nell’est ucraino, dopo che la Nato ha confermato che negli ultimi due giorni sono entrate colonne con mezzi e militari russi. Mosca nega, ma Kiev ha annunciato che si prepara a combattere. La diplomazia si è rimessa in moto rapidamente per scongiurare il peggio. Il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha telefonato al suo collega russo Serghiei Lavrov, mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu - dove la Russia ha potere di veto - è stato chiamato a riunirsi d’urgenza per discutere della crisi ed ascoltare i rappresentanti dell’Osce, incaricati di monitorare l’applicazione della tregua prevista dagli accordi di Minsk del 5 settembre scorso. Una tregua sempre più «virtuale», come ha ammesso il segretario generale dell’Osce, Lamberto Zannier, secondo cui l’afflusso di armi pesanti nelle zone ribelli rilevato negli ultimi giorni potrebbe «portare ad un conflitto più aperto». È venuto a mancare all’affetto dei Suoi cari all’età di 73 anni il Serenamente si è spento all’età di 84 anni l’ ADRIANA e GIUSEPPE SCELSI piangono la perdita del caro amico Quota di gas serra (carbonio) emessa dai due Paesi 45% . OLANDA USA CINA Ridurre le emissioni del 26-28% Entro il 2025 SI IMPEGNANO A SFORZI COMUNI PER NEGOZIARE UN NUOVO ACCORDO GLOBALE SUL CLIMA ENTRO IL 2015 Diminuire le emissioni A partire dal 2030 (anno di picco), possibilmente prima ANSA distanza dal governo cinese, è stato dato mentre i due leader entravano in una delle enormi stanze della Sala dell’Assemblea del Popolo, il tetro edificio stalinista che domina piazza Tiananmen, per rispondere alle domande di una selezionata platea di giornalisti. I due leader sono apparsi soddisfatti e rilassati. Obama si è di- chiarato «orgoglioso» dell’accordo «storico» e ha aggiunto che «una forte, collaborativa relazione con la Cina» è fondamentale, respingendo le critiche secondo le quali Washington non vede di buon occhio l’emergere di Pechino quale seconda potenza mondiale. «Se gli Usa continueranno a guidare il mondo nelle sfide glo- Messico, «giallo» Juncker: non c’è conflitto sui corpi bruciati di interesse per l’inchiesta «I resti non sono degli studenti» contro il Lussemburgo SCANDALO LUXLEAKS PRESIDENTE COMMISSIONE UE NEI GUAI l BRUXELLES. Dopo una settimana di silenzio sullo scandalo LuxLeaks, Jean Claude Juncker (neo eletto Presidente della Commissione europea) contrattacca: nessun conflitto d’interesse, nessuna illegalità, nessun intervento diretto per favorire le multinazionali, i «tax ruling» che hanno ridotto praticamente a zero le tasse per imprese e grandi ricchi sono previsti non solo in Lussemburgo ma «in 22 paesi» d’Europa e sono «il risultato della mancanza di armonizzazione fiscale in Europa». È questa l’arma del contrattacco: lotta a elusione e evasione fiscale, massima trasparenza sugli accordi. Esattamente quello che chiede il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble: in una lettera a Moscovici afferma che la Germania è pronta a «sostenere molto» un’iniziativa della Commissione per lo scambio di informazioni tra autorità fiJUNCKER Presidente della Commissione Ue scali. Juncker ammette che «è stato un errore aver taciuto» per sette giorni, ma rivendica di essere già passato all’azione. Afferma di essersi battuto a favore di regole fiscali più coerenti anche ai tempi della presidenza dell’Eurogruppo e promette passi avanti in fretta, sia sul fronte dell’armonizzazione fiscale, sia per lo scambio automatico di informazioni sui «ruling», che arriverà a proporre anche al G20. Dimissioni, neanche parlarne. «Non mi scuso per ciò che ho fatto per il mio paese» dice il presidente della Commissione che nella «vita precedente» è stato primo ministro del Lussemburgo per 18 anni consecutivi, dal 1995 al 2013. Ammette di essere «responsabile politicamente» di quanto successo in Lussemburgo. Ma sottolinea in tono perentorio: «Non ho mai dato istruzioni all’amministrazione fiscale» per gli accordi, «nè lo ha fatto il ministro delle finanze». l CITTÀ DEL MESSICO. I resti di 24 dei 30 cadaveri trovati in tre punti diversi nel municipio di Iguala non corrispondono a quelli dei 43 ragazzi scomparsi lo scorso 26 settembre in quella località messicana: lo rendono noto gli esperti dell’Equipe argentina di antropologia forense (Eaaf), che in passato hanno già lavorato nei casi di «desaparecidos». «Per il momento non c’è stata alcuna identificazione tra i resti recuperati e i 43 studenti», ha sottolineato in un comunicato l’Eaaf, precisando che gli studi per accertare l’identità dei resti proseguono. L’Eaaf, composta da forensi argentini, colombiani, messicani, uruguaiani, francesi e americani, ha avuto l’incarico di compiere tali studi dai familiari degli studenti. Per un sovrappiù di indagini, i resti umani trovati disintegrati nella discarica e in un fiume nel sud del Messico sono stati spediti ieri a Innsbruck, in Austria, dove una squadra di esperti cercherà di stabilire se corrispondono ai 43 studenti. Quando il materiale è in pessime condizioni, ha spiegato il direttore dell’istituto, Richard Scheithauer, «con il Dna mitocondriale si hanno più possibilità di raggiungere un risultato utile». PUTIN Presidente russo Prof. Giovanni Poliseno Ne danno il triste annuncio la moglie ISABELLA, i figli LORENZO e LILIANA, la nuora BARBARA, il genero GIANPIERO, i diletti nipoti. Il funebre sarà celebrato oggi 13 novembre alle ore 16,00 presso la Parrocchia di San Giovanni Battista. Bari, 12 novembre 2014 I.O.F. Pacucci Srl Via Giovanni Laterza, 5 Bari Tel. 080/542.62.35 VINCENZO, FRANCA, EDELWEISS e ANTONELLA POLISENO con immenso dolore piangono la dipartita di Gianni adoratissimo fratello, grande cognato e amato zio. Bari, 12 novembre 2014 TANINO e LETIZIA NATÌ con UMBERTO ed EMMA sono fraternamente vicini a Vincenzo, Franca, Isa e familiari tutti per la perdita del caro Gianni Poliseno Bari, 12 novembre 2014 Affrante abbracciano Isa, Lorenzo e Liliana per la scomparsa dell’amatissimo Gianni MARIA TERESA e LOREDANA CARNIMEO. Bari, 12 novembre 2014 L’ASSEMBLEA, il CONSIGLIO DIRETTIVO, il CONSIGLIO SCIENTIFICO del Consorzio Interuniversitario Reattività Chimica e Catalisi CIRCC esprimono profondi sentimenti di cordoglio al direttore prof.ssa Angela Dibenedetto per la perdita della adorata madre Renzina Cornacchia Bari, 13 novembre 2014 L’ASSEMBLEA dei SOCI, il CONSIGLIO di AMMINISTRAZIONE ed il CONSIGLIO SCIENTIFICO della Società CIRCsrl sentitamente partecipano al dolore della prof.ssa Angela Dibenedetto per la perdita della cara madre Renzina Cornacchia Bari, 13 novembre 2014 Avv. Franco Bonifacio Ne danno il triste annuncio i figli POMPEO con CINZIA, VINCENZO con SARA, le adorate nipoti PAOLA e FRANCESCA e la sorella ITALA. Il rito funebre avrà luogo oggi 13 c.m. alle ore 15,30 in Francavilla Fontana, Chiesa del Carmine. Francavilla Fontana, 13 novembre BICE GIORDANO con CHIARA e ANDREA partecipa con sentito affetto al grande dolore di Pompeo Vincenzo e familiari per la scomparsa del caro Franco ricordandone l’autentica fraterna amicizia con il loro congiunto Dario. Bari, 13 novembre 2014 Il SEGRETARIO, i COMPONENTI del Consiglio Direttivo, i CONSIGLIERI NAZIONALI e AMICI del Sindacato Avvocati di Bari affettusamente abbracciano l’amico Vincenzo per la perdita del caro papà Avv. Francesco Bonifacio Bari, 13 novembre 2014 Avvocato Vittorio Mitolo Bari, 12 novembre 2014 CLAUDIO CIRIELLO, LUCIANO MARCHIANÒ e SALVATORE SANTOVITO si uniscono al dolore dei familiari e del Foro per la scomparsa dell’insigne giurista ed indimenticato maestro Avv. Vittorio Mitolo Bari, 12 novembre 2014 Avv. Vittorio Mitolo Ci uniamo a Camelia nel ricordo del Suo esempio di passione per il lavoro ed onestà. NICOLA, ANNA, AURELIA, ENRICA, MARZANO. Bari, 12 novembre 2014 ROSMARA e famiglia vicini a Stefano nel doloroso saluto finale a Rosa Carlone Bari, 12 novembre 2014 TRIGESIMO 13 Ottobre 2014 13 Novembre 2014 Ad un anno dalla scomparsa dell’amatissima Luigia Lupelli PIERO INGLESE, PINO VERNAGLIONE e tutti i COLLABORATORI della Meridionale Servizi partecipano con grande commozione al lutto ed al dolore della famiglia Melchionna per la scomparsa della i familiari tutti si raccoglieranno in preghiera durante la Santa Messa che sarà celebrata nella Chiesa San Francesco da Paola giovedì 13 novembre alle ore 18,30. Signora ANNIVERSARIO 13 Novembre 2012 13 Novembre 2014 Isabella Scarpelli Bari, 13 novembre 2014 A due anni dalla scomparsa dell’amatissimo Ing. Filippo Ambruosi con struggente rimpianto ed immutato amore i Suoi cari Lo ricordano a coloro che ne hanno conosciuto le alte doti di uomo retto e stimato professionista. 13 Novembre 1999 13 Novembre 2014 Il tempo vissuto insieme dolcissima Marilina è qui, fermo, nel mio ricordo. GIANNI. Bari, 13 novembre 2014 RASSEGNASTAMPA Giovedì 13 novembre 2014 29 ECONOMIA&FINANZA Banche, scandalo cambi multa da 3,3 miliardi A 6 maxi-istituti: manipolazione dei tassi a scapito dei clienti l NEW YORK. Una stangata da 4,3 miliardi di dollari (3,3 miliardi di euro) su sei delle maggiori banche al mondo. Le autorità americane, inglesi e svizzere puniscono Ubs, Citigroup, JPMorgan, Hsbc, Royal Bank of Scotland e Bank of America per manipolazione dei tassi di cambio, in alcuni casi a scapito dei clienti, per gonfiare i loro profitti. Operazioni di manipolazione, condotte tramite le chat room delle banche, che sono andate avanti fino all’ottobre 2013, quando le indagini erano in corso già da mesi ed era già stato raggiunto il patteggiamento con Barclays su un caso simile, quello del Libor. Proprio Barclays è una delle banche che manca all’appello. Il colosso inglese avrebbe dovuto patteggiare così come le altre sei banche ma all’ultimo minuto di sarebbe tirata indietro per prendersi altro tempo e raggiungere un patteggiamento ad hoc. Una decisione che – secondo indiscrezioni – avrebbe avuto come effetto immediato quello di spingere la autorità di New York a insediare all’interno dell’istituto una società di monitoraggio per esaminare e valutare le soluzioni individuate e attuate sul sistema dei cambi. La Financial Conduct Authority inglese ha multato cinque banche per un totale di 1,8 miliardi di dollari per non aver gestito rischi ovvii sulla riservatezza, il conflitto di interesse e la condotta nel trading. La Fca ha comminato sanzioni per 344 milioni di dollari a Rbs, per 352 milioni a JPMorgan, per 358 milioni a Citigroup, per 343 milioni a Hsbc e per 371 milioni a Ubs. Plaude alla punizione il AI VERTICI A sinistra il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Sopra il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco . cancelliere dello scacchiere, Goerge Osborne: è stata decisa un’azione «dura» per ripulire dalla «corruzione di pochi». Le stesse cinque banche sono state punite dalla Commodity Futures Trading Commission americana per un totale di 1,5 miliardi di dollari, per aver «tentato di manipolare o aiutato altre banche a manipolare i tassi di cambio e i loro riferimenti». Il mercato «funziona solo se c'è fiducia nel processo di determinare i benchmark, i tassi di riferimento» afferma la Cftc americana, che ha comminato a JPMorgan e Citigroup multe per 310 milioni di dollari, a fronte dei 290 milioni di dollari inflitti a Rbs e Ubs e i 275 milioni a Hsbc. L’Office of Comptroller of the Currency (Occ) americano ha colpito JPMorgan e Citigroup con altri 350 milioni di dollari di multa ciascuna mentre ha inflitto una sanzione da 250 milioni di dollari a Bank of America. La Finma svizzera ha sanzionato Ubs per 138 milioni di dollari. «La soluzione raggiunta oggi è un importante passo nel nostro processo di trasformazione. Continuiamo a cooperare con le indagini in corso» mette in evidenza l’amministratore delegato di Ubs, Sergio Ermotti. Le indagini hanno fatto luce sul ruolo delle chat room, che legano elettronicamente trader in diverse banche e sono usate da decine di migliaia di dipendenti. Alcune delle comunicazioni che si sono svolte al loro interno sono trapelate al pubblico durante le indagini, spingendo molte banche a chiuderle o limitarne le attività. Borse europee giù. Milano maglia nera Mercoledì nero per Piazza Affari, peggiore listino del Vecchio Continente: -2%. In attesa delle possibili mosse della Bce, le Borse europee - penalizzate anche dall’avvio negativo di Wall Street - virano decisamente al ribasso. A Piazza Affari, ondata di vendite sui titoli bancari nonostante un round di trimestrali con risultati positivi. Bpm chiude a -7,3%; perdite superiori al 6% per Mps e Bper, mentre Unicredit e Intesa Sanpaolo lasciano sul terreno rispettivamente il 5,6% e il 3,6%. Forti vendite anche su Enel (-5,8%) che ha peggiorato le stime sul debito di fine anno. In cima al listino, invece, Mediaset (+6%) festeggia la previsione di utile a fine anno e Moncler (+4,1%) la trimestrale in forte crescita. La debacle dei bancari mette in crisi Milano che chiude come peggior Borsa del Vecchio Continente con un ribasso del 2,8%. Parigi perde infatti l’1,5%, Francoforte l’1,7% e Londra solo lo 0,25%. Il round di trimestrali delle banche, in alcuni casi anche superiori alle attese, non ha dunque convinto gli operatori che hanno approfittato della seduta di ieri anche per realizzare i guadagni degli ultimi giorni sul comparto del credito. Bpm, in chiusura, perde il 7,2% nonostante l'utile netto trimestrale a 27,8 milioni sopra le attese degli analisti. Mps cede il 6,4% e Bper il 6%. Unicredit (-5,6%), secondo gli operatori sconta il leggero calo dei ricavi e degli accantonamenti mentre, per guardare fuori dal comparto del credito, Enel chiude a -5,8% a seguito del peggioramento, da 37 a 39,5 milioni, delle previsioni per il debito netto su fine anno. La più brillante di Piazza Affari è invece Mediaset, che nei nove mesi ha perso 46,8 milioni ma ha scatenato gli acquisti per due motivi: l’indicazione di un novembre stabile (o addirittura in crescita) sul fronte pubblicitario e la sostanziale tenuta nel terzo trimestre, tradizionalmente negativo per i media. Per quanto riguarda le altre piazze, Francoforte (-1,57%), Madrid (-1,55%), Parigi (-1,3%) e Londra (-0,2%). Olio d’oliva, in Puglia la produzione perde più di un terzo LA SCOSSA RICHIAMO A GOVERNANTI E RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI IN VISTA DI «QUELL'IMPRESA DI ENORME PORTATA» l ROMA. Non solo frane e alluvioni, il maltempo ci toglie anche un terzo dell’olio nuovo. Tra gli oliveti italiani, vanto dei nostri paesaggi, la campagna produttiva 2014-2015 del prodotto-principe della dieta mediterranea si presenta – salvo fortunate eccezioni in Sardegna (+30%) e Piemonte (+30%) – problematica, dopo una estate troppo piovosa che ha favorito gli attacchi di patogene (in primis la mosca olearia), provocando danni sia sul fronte quantitativo, sia qualitativo dell’olio. Soprattutto in importanti aree olivicole della penisola come Umbria (-45%), Toscana (-40%), Campania (-40%), Puglia (-35%), «big producer» dove il calo produttivo è a doppia cifra. Secondo le stime elaborate da Ismea, Unaprol e altri operatori, l’andamento produttivo della campagna 2014/2015 di olio si attesterebbe ad un livello pari a 302 mila tonnellate, contro le 464 mila diffuse dall’Istat per il 2013. Il dato stimato per il 2014 è, di fatto, una sintesi tra un’ipotesi minima che porterebbe la produzione a 286 mila tonnellate (-38%) ed una massima che potrebbe invece portare i volumi verso le 310 mila tonnellate (-33%). Nel frattempo i listini salgono, alla luce della domanda sostenuta, soprattutto per i prezzi dell’extravergine. In molte aree vocate, quest’anno sono annullate sagre dell’olio novello e feste della bruschetta. l ROMA. «La faccia ce l’abbiamo messa tutti e dobbiamo farcela tutti». Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concluso il suo saluto al Quirinale in occasione della cerimonia di presentazione di Expo 2015. Un’esortazione a «governanti e rappresentanti delle istituzioni» Ma non tutto è perduto, sottolinea Unaprol: se le prossime settimane permettessero una permanenza ottimale delle olive sulle piante si potrebbe anche avere una situazione meno pesante. Intanto il mercato sta rispondendo con prezzi in aumento soprattutto nell’extravergine. C'è infatti una domanda già molto dinamica su questo prodotto e soprattutto sulle partite di qualità migliore. Nella geografia dell’annus horribilis per l’olio made in Italy a pesare sul risultato finale sono sicuramente Puglia (-35%), e Calabria (-35%). A mitigare, in parte, tale risultato c'è la Sicilia la cui flessione è attesa al -22%. Ma è in tutto il Sud che si attendono flessioni a due cifre con punte di -45% per Basilica e Abruzzo, nonchè -40% per la Campania. Nel Centro ed in Liguria si attende una produzione quasi dimezzata: si stima una produzione decurtata di più di un terzo rispetto allo scorso anno nelle Marche (-45%), in Liguria (-45%), nel Lazio (-37%), mentre in Molise il calo stimato si attesta a -30%. Al Nord si segnala la flessione a due cifre in tutte le regioni che concorrono alla Dop Garda. Veneto e Trentino si stimano al -25% rispetto al 2013, mentre si scende al -30% per la Lombardia. In decisa flessione anche l’Emilia Romagna (-40%) dove si è anticipata di molto la raccolta per preservare le olive da ulteriori attacchi di mosca. Expo, Napolitano: dobbiamo riuscirci noi tutti abbiamo messo la faccia in vista di quell'«impresa di enorme portata» che sarà l’esposizione universale del prossimo anno. Alla presentazione in grande stile al Quirinale di Expo 2015 e del suo programma di avvicinamento sono stati Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole e presidente della Commissione di Coordinamento per le attività connesse all’Expo 2015, e l’ad e commissario unico per Expo Giuseppe Sala ad illustrarne i capisaldi al capo dello Stato davanti a una platea colma di personalità. Dai ministri Lupi e Giannini e il governatore della Lombardia Maroni, al presidente uscente di Federalimentare Filippo Ferrua ed il suo successore Luigi Scordamaglia, ai n.1 delle organizzazioni agricole, nonchè celebrities dello spettacolo come Andrea Bocelli, testimonial dell’evento. Napolitano ha espresso la convinzione che «Nonostante la rappresentazione che si dà dell’Italia come Paese perennemente conflittuale e irrimediabilmente diviso, diamo la prova che sulle grandi scelte sappiamo esprimere una visione comune e l'interesse generale». Che le zone di luce sulla prossima Expo siano tante, nonostante le problematiche organizzative e giudiziarie attraversate, è stato più volte sottolineato nell’incontro al Quirinale. Per Sala questa manifestazione «può e deve essere l'Expo della fiducia». Tra i segnali di «una voglia crescente di Expo 2015», il commissario unico evidenzia gli oltre 6,5 milioni di biglietti già richiesti e gli oltre 100mila candidati a far parte dello staff interno. Il ministro Martina ha invitato a considerare Expo «un motore di riforma nazionale, occasione per ripartire nei territori». Nell’ottica dei prossimi obiet- tivi del Millennio – ha aggiunto Martina – Expo 2015 contribuirà «ad aprire la strada per una vera global food security e policy». Per l’Italia «una doverosa ambizione che noi espliciteremo nella Carta di Milano che sarà presentata alla fine del semestre di Expo». Intanto La Lombardia torna a batter cassa presso il governo per avere i 25 milioni di euro per i nuovi servizi di trasporto per Expo. «Abbiamo chiesto al governo di sostenere questa spesa. Non abbiamo avuto risposta ma continueremo a chiedere al governo le risorse necessarie», ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture Alberto Cavalli durante la conferenza stampa di presentazione del piano di investimenti di Rfi. La controllata Fs ha annunciato un investimento di 3,8 miliardi di euro per potenziare il trasporto ferroviario lombardo anche in vista di Expo 2015, secondo il piano di investimenti 2014-2017. Nel dettaglio, il programma prevede il «potenziamento delle stazioni, in particolare quelle che saranno interessate da Expo», come ha spiegato l’ad di Rfi, Maurizio Gentile Intanto, dopo il «biglietto da visita» lasciato al Quirinale, Expo 2015 in serata ne ha consegnato uno anche all’Europarlamento dove è spettato al commissario per il Padiglione Italia Diana Bracco fare il punto organizzativo. Cristina Latessa RASSEGNASTAMPA LETTERE E COMMENTI 33 Giovedì 13 novembre 2014 DE TOMASO Tra «detto» e «non detto» >> CONTINUA DALLA PRIMA R iforma elettorale, riforma costituzionale, organigrammi futuri: i radar di giornalisti e politologi hanno puntato soprattutto in questa direzione, ipotizzando scenari più o meno verosimili, affollati da premi di maggioranza, voti di preferenze, listini bloccati e via discorrendo. Ma, per concordare un percorso comune, non è necessario lasciare traccia nero su bianco. È sufficiente intendersi sulla parola, meglio se davanti a testimoni autorevoli, ritenuti tali da entrambi gli interlocutori. Se così fosse, se cioè il «non detto» del vecchio, del nuovo e del futuro Patto del Nazareno, fosse prevalente o più importnte rispetto alla (presunta) parte «scritta» dell’accordo, vuol dire che non ci sarebbe molto da fantasticare, e che le esigenze del Berlusconi imprenditore, più di quelle del Berlusconi politico, hanno un peso decisivo nel ménage della strana coppia Matteo-Silvio. Al Berlusconi imprenditore stanno a cuore innanzitutto due cose: mantenere a debita distanza il temibile concorrente televisivo Rupert Murdoch, patron di Sky, che non fa mistero di voler entrare anche nel campo del digitale, con una decina di canali televisivi gratuiti; cercare sempre di rintuzzare gli orientamenti europei tesi a ridurre gli spazi pubblicitari sulle tv italiane. Se, per una serie di combinazioni, Murdoch approdasse prepotentemente nel mercato pubblicitario delle tv non a pagamento; e se il monte degli spot trasmessi da Mediaset fosse ridotto secondo direttive anti-monopolistiche, per Berlusconi la stangata sarebbe tremenda. Di qui forse la resistenza dell’ex Cavaliere a tutti i consigli bellicosi suggeritigli da anti-renziani irriducibili come Renato Brunetta; di qui INCONTRO Berlusconi dopo il vertice con Renzi forse i richiami frequenti dell’aziendalista Fedele Confalonieri a favore di una linea soft verso il governo; di qui forse l’attivismo di personaggi (Paolo Romani) assai vicini alla governance di Mediaset, personaggi ritenuti addirittura in predicato di sostituire Denis Verdini nella trattativa, segreta e palese, con lo stato maggiore renziano e il suo irrefrenabile comandante. Insomma. Se Berlusconi rompesse con Renzi non commetterebbe un suicidio politico, bensì un suicidio finanziario, aziendale, dinastico. Il che, successivamente, lo indebolirebbe anche sul piano politico. Ma questo è un altro discorso. Sta di fatto che l’ex Cavaliere non può permettersi di ricorrere alla linea dura contro il premier: anche per l’inventore di Canale Cinque, come per il resto delle imprese italiane, non è un buon affare mettersi a sparare contro Palazzo Chigi. Prima o poi i colpi, di rimbalzo, ferirebbero gli stessi sparatori. Del resto, come ammoniva il senatore Giovanni Agnelli (1866-1945), fondatore della Fiat, gli industriali italiani sono e devono essere governativi per convinzione e convenienza. In soldoni: il Patto del Nazareno è una scelta obbligata non tanto per il Berlusconi leader quanto per il Berlusconi magnate. Di qui la necessità, per il fondatore di Forza Italia, di non rompere con Renzi sulla riforma elettorale e sull’agenda del governo, compresa quella pagina tassaiòla che spaventa i quadri, i militanti e gli elettori moderati più colpiti dai prelievi del Fisco. Non rompere con Renzi sul pacchetto delle riforme significa per Berlusconi non essere escluso dalla partita per il Quirinale, tenzone che dal 1999 in poi lo ha visto sempre in posizione defilata, se non in panchina. La designazione del successore di Giorgio Napolitano arriverà dal premier-segretario. E quasi sicuramente sarà un nome non ostile a Forza Italia. In caso contrario i grillini potrebbero inserirsi nella trattativa lanciando una candidatura (Romano Prodi) in grado di creare scompiglio e trovare adesioni nel Pd. Berlusconi e Renzi si giocano tutto nel campionato per la successione a Re Giorgio. Il primo, in caso di sconfitta dell’asse con Matteo, potrebbe ritrovarsi nell’angolo politicamente e fuori gioco aziendalmente. Il premier, nonostante il 41% alle europee, potrebbe ritrovarsi schiacciato nella morsa tra la Presidenza della Repubblica e la minoranza interna del Pd. Sì, perché in un Paese a instabilità congenita come l’Italia solo il Quirinale rappresenta un’istituzione solida come il Monte Bianco. Un leader politico può vincere tutte le elezioni che vuole, ma se sul Colle risiede un nemico, il suo patrimonio elettorale si può disperdere in un amen. Soprattutto in politica chi trova un amico trova un tesoro. Specie se l’amico dimora nell’ex reggia di papi e sovrani. Giuseppe De Tomaso [email protected] TONDO L’uomo e la libertà più importanti >> SEGUE DALLA PRIMA M a è sufficiente una legge che impone la caduta del <segreto d’ufficio>, cioè che consenta l’accesso ad alcuni documenti, in parte già conosciuti, per ottenere la Verità (con la maiuscola) su una tragedia che ha sconvolto l’Italia e ha finito per avvelenarla ancor più per le domande rimaste insolute? Una Verità assoluta oppure una piccola verità fattuale? Una verità politica che costringa l’autorità giudiziaria a riaprire i processi per rintracciare mandanti e alleati, dentro e fuori l’Italia? Troppa confusione che rischia di debilitare ancor più la nostra comunità nazionale convinta che il potere poggia solo sull’inganno e la menzogna e che i cattivi vincono sempre. In realtà, quello che è da fare è una lettura onesta dei fatti e del quadro mentale, politico e anche metafisico di quegli anni terribili. L’intero arco della politica dovrebbe porsi domande decisive per fare i conti fino in fondo e senza autoindulgenze con la propria storia, segnata da eroismi ma anche da brutalità, da tensione ideale e da compromissioni e sostegni occulti. E’ questo il tempo giusto per un’autocritica della nostra coscienza nazionale che ha bisogno di liberarsi di tutte le zavorre per poter affrontare un futuro difficile. Tra queste zavorre, oltre ai nostri difetti riconosciuti– dal cinismo alla retorica, dal familismo amorale alla mancanza di senso pubblico -, ce ne sono alcune che riguardano direttamente il Politico, cioè il modo e la concezione del dibattito e del conflitto sui destini dell’Italia. L’affermazione di una nuova generazione politica è condizione buona perché avvenga questa <liberazione> delle coscienze e che finalmente si possa affermare l’anelito alla verità rispetto agli inganni del potere. Abbiamo bisogno di questo esame di coscienza perché le doppiezze segnano ancora il presente. Sarebbe questo il modo migliore per onorare Moro e la memoria. Moretti, nelle sue interviste, si dice deluso dalle risposte di Moro durante il processo-farsa nella prigione. Nello statista il capo stragista voleva trovare il <cuore dello stato> e del suo potere. Imbevuto di ideologia, sommerso dai cascami della guerra di classe, Moretti colpendo Moro sognava il disfacimento delle istituzioni e l’avvento messianico della rivoluzione proletaria. Invece, con i suoi pensieri e gesti malati Moretti stava celebrando un sacrificio che avrebbe rafforzato quanti, anche nel torbido della storia, puntavano a tenere bloccato il Paese e la sua fragile democrazia. Avendo deciso di colpire il leader con il pensiero più alto e trasparente il brigatista ha voluto dare un sostegno formidabile alla menzogna che ha tenuto bloccata l’Italia e ancora la blocca con il rischio di una disfacimento. Contro questo stato-menzogna, affermato e rilanciato dal fascismo e dal comunismo, Moro si era sempre battuto. In un discorso a Milano, nel 1959, aveva indicato con rigore la funzione dello stato: >libertà di pensare, di muoversi, di fare, di progettare; libertà di iniziativa in ogni ordine, potere di assumere la propria responsabilità nella vita sociale>. Mai mancava la parola libertà nei suoi discorsi, ripetuta più volte. Oggi non la pronuncia più nessuna, dopo la svalutazione berlusconiana che ha ridotto il valore della libertà al suo simulacro più riduttivo. Eppure, senza coltivare e promuovere la libertà non si uscirà dalla palude. Moro faceva parte della minoranza del Paese, non era l’uomo simbolo del potere. Un uomo solo è stato definito dai suoi pochi amici. Cosa significa autocritica? <Governare è far credere> scrive Machiavelli nel Principe. Un certo grado di menzogna accompagna l’esercizio del potere, soprattutto quando deve evitare tragedie. Ma la menzogna è una patologia della politica perché minaccia la funzione della conoscenza e del pensiero indispensabili alla politica e al suo sviluppo. Per questo interviene la verità per liberare il campo dalle ambiguità, le dissimulazioni e l’inganno. Non la Verità assoluta, incompatibile con il Politico, ma la verità dei fatti, quelli che si costruiscono giorno per giorno nella pena dello spazio pubblico. Moro è stato maestro di questo approccio alla politica, con l’uomo e la sua dignità al vertice della gerarchia e non lo stato, per conquistare le verità possibili. Questa rivoluzione attende ancora l’Italia per allinearsi alla coscienza di libertà degli altri popoli europei. Tonio Tondo DALLA MANIFATTURA ALL’ALTA TECNOLOGIA CHI SI FERMA È PERDUTO di VITO SPADA L a diversa situazione economica costringe le maggiori Banche Centrali a comportamenti divergenti sui mercati. La Fed ha praticamente cessato l’acquisto di titoli sul mercato , terminando il suo programma di facilitazioni quantitative (QE) e si avvia ad innalzare i tassi di interesse negli Usa. La Bank of England , grazie al migliore clima economico inglese , probabilmente si appresta a seguirla. La Bank of Japan , per ragioni alquanto diverse, ha deciso invece di moltiplicare i suoi tentativi di rivitalizzare l’economia del Sol Levante con una maggiore quantità di liquidità . E per finire , la nostra BCE tenta di nuovo di migliorare l’efficacia della sua politica monetaria con maggiore sostegno alla liquidità dell’eurozona. Quest’ultima ha infatti comunicato che intende espandere il suo bilancio in maniera sostanziale al livello di qualche anno fa, e si avvia ad operare sul mercato usando “operazioni non convenzionali” come l’acquisto di titoli Abs e covered bonds, oltre al programma di LTRO per invogliare le banche commerciali a riaprire il credito. Queste differenti risposte, volte ad incoraggiare la ripresa globale, sono tutte legate all’andamento delle rispettive economie. Gli Usa hanno registrato nel terzo trimestre del 2014, un aumento del PNL del 3,5% contro il 4,2% del precedente trimestre, con una disoccupazione scesa al 5,9% ed una ripresa del mercato immobiliare. Questi dati positivi non devono farci dimenticare tuttavia, che l’ultimo aumento trimestrale del Pnl americano è stato influenzato dalle spese militari con un consumo che non riparte come dovrebbe, e che la disoccupazione scende anche perché c’è un alto tasso di abbandono nella ricerca di lavoro. Nell’eurozona la crescita economica langue, con un misero 0,8% di aumento del Pnl previsto per 2014 e con una disoccupazione nella media dei Paesi all’11,5%. Anche la Germania inizia a sentire i morsi della mancata crescita, con una produzione delle imprese che mostra decrementi rispetto al 2013. Se a questo si aggiunge nell’eurozona, la bassa domanda aggregata ed una conseguente più bassa inflazione distante dall’obiettivo massimo accettato, che non giova alla ripresa complessiva, è evidente che siamo arrivati al limite dell’utilizzo degli strumenti di politica monetaria. Abbiamo bisogno sempre di più e sempre più velocemente di interventi strutturali nell’economia reale che possano aiutare la crescita. La domanda che si aggira a questo punto sui mercati, è se siamo giunti alla stagnazione secolare per l’economia globale. Dopotutto, anche negli Usa, gli ultimi dati sulla produttività ci dicono che questa è al di sotto dei suoi valori storici. PESSIMISMO DI MANIERA -Non bisogna tuttavia, farsi prendere da un pessimismo di maniera che rischia di complicare ancora di più la situazione. Anzitutto, le ultime statistiche dell’ONU ci dicono che oggi la sfida alla povertà assoluta sta facendo passi da gigante. Dal 1990 al 2011 il numero delle persone povere che vivono nel mondo con meno di us$ 1,25 al giorno è crollato da oltre un miliardo e duecento cinquanta milioni di persone a 250 milioni. Il numero dei poveri assoluti , nonostante l’incremento demografico, è sceso dal 43% al 15% della popolazione mondiale. In questo contesto la globalizzazione, ci piaccia o no, ha consentito l’emersione dalla povertà di Paesi come la Cina e l’India con le loro enormi masse. Molti più Paesi sono oggi entrati nel mercato globale delle merci e della finanza non solo in Asia, ma anche in Africa e Sudamerica. Certo anche in questi Paesi come i BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) si sente oggi la minore tensione della crescita complessiva. Ma non bisogna nemmeno sottovalutare gli enormi progressi tecnologici che stanno avvenendo sotto i nostri occhi. Il mondo della robotica, con la creazione di macchine con robot, quello delle biotecnologie con le scoperte di una nuova dimensione delle applicazioni mediche e scientifiche (dalle nanostrutture al carbonio, a quello sulle nuove batterie li-ion, alle applicazione del genoma umano) e quello dei computer con le loro più potenti velocità e con i loro nuovi programmi, si stanno diffondendo sempre di più. La produzione di massa e la commercializzazione di queste invenzioni chiede ovviamente tempo, come è successo in passato nella precedente rivoluzione industriale dalle macchine a vapore, al motore diesel ed alla elettricità. Ciò significa che dovrà esserci nel tempo un più grande spostamento della produzione dal settore manifatturiero puro, a quello dei servizi più incline alla ricezione del progresso tecnologico. E quindi, abbiamo bisogno per sostenere questo processo, di maggiori spese per la ricerca scientifica e di maggiore riqualificazione per tutto il lavoro generico e manufatturiero con nuove infrastrutture per il nuovo mondo. E’ in questa cornice che i richiami alla modifica delle nostre condizioni strutturali dell’offerta, dal mondo del lavoro, a quello della giustizia, a quello della efficienza dei servizi pubblici e dell’amministrazione dello Stato, sono necessari se vogliamo andare incontro al futuro. Questo non può essere lasciato solo nelle mani dei banchieri centrali. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 6 Primo piano Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] POLITICA Tra tensioni sullo Sblocca Italia e schermaglie iniziali sul rimpasto di giunta regionale, vince l’attendismo Il Pd rinvia ancora le scelte difficili Non arriva la convocazione ai 100 delegati e l’Assemblea salta: ora si parla del 30 novembre di SALVATORE SANTORO POTENZA - Altro che accordo raggiunto all’interno del Partito democratico: spostata ancora la data della riunione dell’assemblea regionale del Partito democratico. Quella riunione attesa da mesi e che deve mettere la parola fine alla fase post congressuale. Riunione che oramai viene in pratica rinviata di settimana in settimana. Il resoconto cronologico: prima è circolata la data di domenica 9 novembre. Poi dal Pd hanno fatto sapere che non c’era stato nessun rinvio perchè la data non era stata ufficializzata. Ma con le solite rassicurazioni che la volta buona sarebbe stata domenica prossima (e cioè il 16 novembre). Poi di nuovo imbarazzo. E convocazione che continua a non arrivare ai 100 delegati eletti all’ultimo congresso e che aspettano di poter finalmente essere convocati per svolgere il proprio ruolo di dirigenti politici. Ma il massimo che si ottiene cercando notizie “Non è stata fatta nessuna convocazione. Nessuna data è stata decisa”. Ed è diventato in pratica il gioco delle previsione. Esponenti di spicco del partito ora parlano del 30 novembre. O comunque entro la fine del mese. Di certo prima o poi questa riunione dei vertici del partito si dovrà fare. Piaccia o non piaccia. Perchè i vertici del Partito democratico di Basilicata restano monchi: non è stato designato ancora il presidente regionale (si continua a parlare di Braia ma anche di Margiotta o Locantore) e non è stata composta la segreteria del partito. Insomma c’è Antonio Luongo come uomo solo al comando e poco più. Chiaro che Luongo non è isolato e continua a tessere la tela insieme agli altri big del Pd. Lo fa informalmente evidentemente. E che questo sia il metodo preferito dell’ex parlamentare diessino non ci sono dubbi. Ma non c’è di certo accordo. Se ci fosse, la riunione sarebbe stata già svolta da un pezzo. Due i punti delicati su cui il Pd riflette e su cui ancora non è stata trovata la quadratura. Il primo è la questione dell’impugnativa o no all’artioclo 38 dello Sblocca Italia. Marcello Pittella e Roberto Speranza sono usciti allo scoperto lunedì scorso e hanno detto a chiare lettere che le modifiche ottenute in sede di approvazione del decreto hanno soddisfatto le preoccupazioni e quindi eliminato i punti a sfavore della Basilicata. Con loro c’è la stragrande maggioranza del Pd. Tutti, in pratica, escluso Piero Lacorazza e i 17 delegati (su 100) eletti al congresso dal’area Paradiso. Loro erano già pronti a presentare una mozione a favore dell’impugnativa nell’assemblea del 16. Che però non si farà più. Immaginabile che questo possa alzare ancora più la febbre tra i civatiani di Paradiso e Lacorazza. Ma questo è solo una parte del problema. E se non ci fossero anche le proteste in piazza di questi giorni sarebbe un nodo facile da risolvere: si vota in assemblea e decide la maggioranza. Punto. C’è però anche tutta la partita sugli assetti politici interni ed esterni al Pd in materia di rimpasto di giunta regionale. Lo schema Folino è già stato anticipato: Pittella mette mano alla sua squadra di assessori nominando Vincenzo Santochirico e Luca Braia in giunta e consentendo così il via libera a Salvatore Adduce per la corsa alla poltrona bis del sindaco di Matera. Ma si tratta di uno schema. Non dell’accordo definitivo. Intanto sono iniziati anche i colloqui tra i partiti minori del centrosinistra lucano. E si parla di due o tre assessori in quota Pd (magari con il terzo nominato a scelta tra Centro democratico e Realtà Italia) e il quarto socialista. Fosse così però, la riunione domenica non sarebbe stata rinviata. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sopra Folino e Luongo. A sinistra un vertice della maggioranza di centrosinistra Continua l’esame dello Statuto in Commissione Passi avanti sulle norme ma rimane il nodo politico POTENZA - E’ ripreso alla Regione l’approfondimento sulla bozza del nuovo Statuto regionale. Come è noto se ne sta occupando la Prima Commissione consiliare presieduta dal consigliere regionale Vito Santarsiero. I lavori consiliari sulle nuove regole dell’ente Regione sono ripresi ieri con l’esame delle procedure di programmazione con la previsione (su proposta di Perrino del M5s) «che i documenti di programmazione, prima della loro adozione, vengano resi pubblici attraverso il sito istituzionale dell'ente e la rete internet al fine di permettere ai cittadini di partecipare e concorrere alla loro definizione». Sempre durante la riunione delle Commissione è stato ribadito - secondo la nota ufficiale della Regione - «il principio di separazione tra l'indirizzo politico e la gestione, che comporta la responsabilità dei dirigenti. La legge assicura l'imparzialità e il buon andamento nell'organizzazione degli uffici. Le funzioni pubbliche sono svolte nel rispetto dei criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità e di trasparenza». Secondo quanto stabilito nella proposta di nuovo Statuto «la Regione sostiene e promuove l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Per l'esercizio delle funzioni amministrative la Regione può istituire con legge le agenzie, le aziende, gli enti e le società». «La Regione inoltre - si legge sempre nella nota regionale - per il con- Il Consiglio regionale di Basilicata seguimento di obiettivi comuni può promuovere intese con gli enti locali e, nelle materie di competenza regionale sulla base dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione (previsti dal Titolo V della Costituzione e richiamati in questo contesto su proposta del presidente Santarsiero) provvede al conferimento delle funzioni amministrative agli enti locali». Questo il commento di Santarsiero: «La Commissione ha esaminato ormai i due terzi dell'articolato del nuovo Statuto, e ci sono le condizioni per chiudere il lavoro entro l'anno». Ad ogni modo non è ancora stato affrontato il tema più delicato dal punto di vista politico che c’è sul tavolo: decidere se una volta nominati assessori, i consiglieri regionali decadano dal ruolo in Consiglio a favore dei primi non eletti oppure no. Ed è un nodo complesso. EUROPA Pittella a Juncker «azioni serie contro i paradisi fiscali» «LA credibilità delle istituzioni europee è in gioco. Chiediamo al presidente Juncker di adottare misure concrete immediate per regolare definitivamente gli accordi fiscali e il dumping per arrivare a una piena armonizzazione delle politiche fiscali tra gli Stati membri». Lo ha detto il presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, dopo l’intervento del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, sull'evasione fiscale e il tax ruling. «Prima di tutto - continua Gianni Pittella - chiediamo a Juncker e alla sua Commissione di adottare una definizione chiara e criteri comuni per identificare i paradisi fiscali». «Inoltre - ha sottolineato il capogruppo europeo - la Commissione e gli Stati membri "dovrebbero astenersi dal concedere finanziamenti europei alle imprese che violano le regole fiscali». «Le tasse - conclude Gianni Pittella, dovrebbero essere pagate nel paese in cui sono realizzati i profitti. Questo è quello che ci aspettiamo da parte della Commissione e ciò che chiediamo». RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] Previsti 9 milioni da parte della Regione sui fondi Ue 2014 - 2020 Aeroporto di Pontecagnano decolla subito la polemica POTENZA - La Regione Basilicata va avanti con l’impegno sull’aeroporto di Pontecagnano Salerno. Fissati i paletti dalla giunta regionale che ha approvato lo schema di un protocollo d’intesa. Il prossimo passaggio è la firma dell’accordo che il presidente della Regione Marcello Pittella firmerà con i rappresentati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Regione Campania e del Consorzio dell’aeroporto di Pontecagnano Salerno. Emersi anche alcuni dettagli dell’operazione: confermato l’acquisto di azioni del consorzio pari a 20 mila euro come già previsto nell’Assestamento di bilancio regionale approvato dal Consiglio lo scorso agosto. E’ già polemica però. Non per i 20 mila euro, ma per le parole che il dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione, Elio Manti ha rilasciato nell’audizione della Terza Commissione consiliare. Manti illustrando il progetto ha spiegato che è previsto un finanziamento di 23 milioni della Regione Campania ed un finanziamento di 9 milioni di euro della Regione Basilicata, «a valere sul programma dei fondi europei 2014 - 2020 e quindi da confermare dopo la definizione dell’accordo con l’Unione europea». La questione però ha già scatenato reazioni e polemiche. I primi a reagire sono stati gli esponenti di Sinistra ecologia e libertà del Materano che difendendo la “Pista Mattei” di Pisticci hanno dichiarato: «Ci sarebbe da cominciare a pensare che il governo regionale sia particolarmente impegnato ad un disinteresse programmato circa il presente e il futuro delle nostre comunità. La notizia in cui si annuncia, da parte della Regione Basilicata, la sottoscrizione di quote del Consorzio aeroporto di Salerno Pontecagnano per 9 milioni di euro appare come un vero e proprio schiaffo in faccia non solo alle difficoltà finanziarie denunciate dalla stessa Regione, ma anche a quante e quanti in queste ultime settimane (primo fra questi il Comune di Pisticci) hanno sollecitato lo stesso ente regionale a potenziare e candidare ad “aeroporto regionale” l’aviosuperficie Mattei di Pisticci». Sulla stessa linea anche il commento della consigliera provinciale di Matera di Centro democratico, Rossana Florio: «L’accelerazione impressa alla sottoscrizione di quote del Consorzio aeroporto di Salerno da parte della Giunta regionale non tiene conto della posizione espressa da numerosi Comuni del Metapontino a sostegno della proposta del comune di Pisticci che ha Per Florio di Centro democratico e Sel si tratta di uno schiaffo agli accordi già assunti con la Pista Mattei di Pisticci Rosa di Fratelli d’Italia parla di lucani presi in giro e di consiglio regionale «esautorato dei propri poteri. Pittella già aveva deciso» Un’immagine dell’aeroporto di Pontecagnano Salerno nuovamente chiesto alla Regio- nivano nell’aeroporto campano. ne il potenziamento e la candi- Già il 3 luglio, la Regione aveva datura ad aeroporto regionale inviato una comunicazione al dell’aviosuperficie Mattei di Pi- Ministero delle Infrastrutture e sticci Scalo e di conseguenza lo dei Trasporti per candidare il snellimento dell’iter procedura- ‘Progetto aeroporto di Salerno le». Pontecagnano” a valere sulle riLa Florio aggiunge: «Dare il sorse Pon Infrastrutture e Reti via libera al fi2014 - 2020 nanziamento di per un impor9 milioni di euro to di milioni di che la Regione euro». Basilicata prePer il consinota dai fondi gliere regionacomunitari inolle di Fratelli tre disattende d’Italia quindi, quanto disposto è stato «preso dalla legge rein giro il Congionale di Assesiglio e presi stamento di biin giro i lucalancio sulla conni». Rosa quintemporaneità di si appella al dei provvedipresidente del menti da approconsiglio revare per dotare gionale, Piero la Basilicata di Lacorazza afun sistema aefinchè «interreoportuale venga a ristaintegrato a Sopra Florio (Cd) sotto Rosa (FdI) bilire l’equiliservizio del brio tra le istiterritorio retuzioni regiogionale. Non è nali con l’unigiustificabile co fine di evipertanto la “pitare che il sta preferenConsiglio venziale” scelta ga ridotto, per l’aeroporto dalle scelte di Salerno». autoritarie Si iscrive aldel governala polemica antore, ad un orche il consigano privo di gliere regionapoteri decisiole di Fratelli nali». d’Italia. GianQuesto per ni Rosa: «Era le polemiche. già tutto deciMa c’è dell’also. Pittella avetro in termini va già deciso di dettagli sul tutto ben priprotocollo apma che la norma spuntasse nel- provato dalla giunta. Dall’uffil’assestamento di bilancio. Era cio comunicazione della Regioagosto, avevamo chiesto spiega- ne hanno infatti spiegato che zioni sui 20 mila euro di investi- «la sottoscrizione di quote del menti nell’aeroporto campano. Consorzio Aeroporto di Salerno Avevamo chiesto approfondi- Pontecagnano da parte della Rementi. In fondo Pontecagnano gione Basilicata non comportenon Capodichino. Anzi è in defi- rà la possibilità che la Regione cit e ha un’utenza che non rag- debba farsi carico delle perdite giunge un paio di centinaia di accumulate dall’attuale gestiopasseggeri a settimana. Il go- ne del Consorzio. Lo stesso è obvernatore ci aveva risposto che bligato ad azzerare le perdite, quei 20 mila euro servivano solo prima di ricostituire il capitale ad aprire, diciamo così, il discor- sociale e prima dell’ingresso so. Discorso che sarebbe stato della Regione Basilicata e della approfondito insieme al Consi- Regione Campania nella compaglio ed alle Commissioni». E Ro- gine societaria. La Regione Basa aggiunge: «Ora scopriamo, silicata sarà inoltre esentata dal invece, che quei 20 mila euro dover sostenere eventuali disanon erano i primi soldi sottratti vanzi futuri». © RIPRODUZIONE RISERVATA ad infrastrutture lucane che fi- 7 BREVI Latronico (FI) su rischio chiusura Corte d’Appello di Potenza UN’interrogazione a risposta scritta è stata presentata al Ministro della Giustizia dal deputato lucano di Forza Italia, Cosimo Latronico, in merito al rischio chiusura della Corte d’Appello di Potenza. «Una simile scelta - scrive il parlamentare rivolgendosi al Guardasigilli - comporterebbe in Basilicata lo smembramento di altri uffici giudiziari come Procura generale, Tribunale di sorveglianza, Tribunale e Procura minorenni, Procura distrettuale antimafia, Tribunale del riesame, con gravi ricadute sul piano della legalità e sui costi economici a danno dei cittadini e degli operatori della giustizia. Ma non solo, la riduzione dell’efficienza del sistema giudiziario nel distretto di Potenza comporterebbe la riduzione delle forze dell’ordine e una minore difesa del territorio e pericolose ingerenze della criminalità presente nei territori circostanti». Barozzino (Sel): «Lotta di classe non è mai terminata» «La lotta di classe non è mai terminata, solo che adesso è al contrario: è stata sferrata, con un attacco senza precedenti, dai poteri forti e dai padroni nei confronti del mondo del lavoro. E la politica, che dovrebbe difendere i lavoratori e colmare il gap tra lavoratori e poteri forti, prende tempo e intanto resta inerme». Lo ha detto in Aula il senatore Giovanni Barozzino di Sel che ha aggiunto: «Il problema è che i lavoratori non possono più permettersi di aspettare. Se si vogliono davvero difendere gli operai delle acciaierie di Terni e i lavoratori degli altri 160 tavoli aperti, il Governo deve subito cambiare rotta con un serio Piano industriale, invece si continuano ad usare i soliti mezzucci, compresi quelli contenuti nel jobs act, i soliti trucchetti dell'Ottocento, volti a smantellare le tutele dei lavoratori. Si vuol far credere ai cittadini che togliere i diritti equivale a creare nuovi posti di lavoro: un assioma che non regge». III Commissione: Definiti i termini per il sostegno alla locazione LICENZIATO a maggioranza ieri in Terza commissione consiliare della Regionel’atto che definisce i requisiti per l’accesso ai contributi del Fondo nazionale per il sostegno alla locazione relativo al 2014. Avviata poi la discussione su due proposte di legge in materia di tutela del territorio. La prima “Tutela governo ed uso del territorio” d’iniziativa del consigliere Mollica (Udc), la seconda, “Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico”, d’iniziativa dei consiglieri Robortella (Pd) e Pietrantuono (Psi). Lunedì conferenza Galante e Pietrantuono su “reddito minimo” SARANNO presentate alla stampa lunedì prossimo alle ore 10 presso la Sala “A” del Consiglio regionale le 2 proposte di legge avanzate dai consiglieri regionali Paolo Galante (RI) e Francesco Pietrantuono (Psi) relativamente alle nuove “Norme sul riordino ed il rilancio del settore forestale regionale” e al “Reddito minimo di inserimento. Misure in favore dell’occupazione e del rilancio dell’economia”. Alla conferenza stampa prenderanno parte anche i consiglieri Bradascio e Cifarelli. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 8 Primo piano Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] PETROLIO Gli allievi degli istituti potentini non mollano e continuano a chiedere di impugnare il decreto L’Arpab rassicura gli studenti Continua il pressing dei giovani sull’articolo 38 Oltre un migliaio davanti l’agenzia ambientale di GIOVANNI ROSA perato dell’ente accompagnato da alcuni dirigenti della struttura - Katarzyna Pilat e Bruno Bove HANNO ribadito il concetto: impugnare l’articolo che hanno risposto alle questioni più scottanti 38 dello “Sblocca Italia”. E dopo aver fatto visita al che attanagliano il sistema dei servizi in Basilicagovernatore nella giornata di martedì, ieri oltre ta: i dati del progetto Pertusillo, la qualità delle acun migliaio di studenti hanno voluto portare sot- que, la bonifica dei siti Sin di Val Basento e Tito, le to l’Arpab, tutto il loro disagio. Gli studenti hanno estrazioni petrolifere in Val d’Agri e le preoccuparipreso “l’assedio” continuandolo sotto gli uffici zioni sulle possibili relazioni tra ambiente e saludell’Agenzia regionale per l’ambiente. Un corteo te. pacifico che ha creato solo qualche problema di Oltre agli studenti erano presenti qualche rapcircolazione in particolare per quelli che sovente presentante delle associazioni ambientaliste, imusano viale dell’Unicef. prenditori, ma anche alcuni docenti che hanno E a chi pensava che la replica di ieri, sarebbe sta- voluto restare al fianco degli studenti in questi ta un flop si è dovuto ricredere. Il “corteo” ha “te- giorni di contestazione. nuto” nonostante la distanza e così viale della FiE dopo circa un’ora di risposte il direttore sica è stata invasa dall’orda degli studenti che non Schiassi ha invitato tutti ad andare nell’Agenzia hanno lesinato critiche e ma anche ad assistere all’oslogan al presidente della perato dei tanti tecnici impeRegione Marcello Pittella. gnati quotidianamente sul «Noi aspettiamo le deciterritorio della regione. sioni della Regione - ha Infine sono stati assunti alspiegato uno dei responsacuni impegni di responsabibili della manifestazione, lità reciproca che ha come Pietro De Angelis - sopratobiettivo quello di informare tutto dopo l’incontro di ieri non solo gli studenti, ma tutcon il governatore Marcello te i cittadini sensibili ai temi Pittella: ci aspettiamo che il ambientali. decreto venga discusso già «Entro dieci giorni - ha detnella prossima seduta del to il direttore Schiassi - sarà Consiglio regionale, o la noreso disponibile, sul sito ististra protesta proseguirà a tuzionale, il report sulle dioltranza». Il corteo, una vol- La manifestazione nei pressi dell’Arpab verse attività svolte sul Perta arrivato sotto gli uffici, è tusillo, da illustrare evenstato accolto da una delegazione dell’agenzia con tualmente anche al mondo scolastico, nelle prosa capo il direttore Aldo Schiassi. Il responsabile sime settimane, grazie ad un accordo col provvedell’Arpab regionale, nonostante qualcuno gli ditorato agli studi e l’aggiornamento del sito isticonsigliasse di attendere l’arrivo degli studenti tuzionale per una fruizione più facile dei dati e dei all’interno del perimetro dell’agenzia è voluto report». uscire mettendoci la faccia, rispondendo alle diInsomma Schiassi apre le porte dell’Arpab (a dir verse domande poste dai ragazzi. la verità lo aveva già fatto per una delegazione di Schiassi, ricordando la funzione dell’Agenzia studenti qualche settimana fa). Un gesto apprezRegionale per la Protezione dell’Ambiente di Ba- zato. Ai fischi con cui è stato accolto, hanno fatto silicata, quale «laboratorio pubblico di diagnosti- da contraltare gli applausi che gli studenti gli ca e monitoraggio ambientale», ha illustrato l’o- hanno tributato alla fine dell’incontro. Polemiche sui social. Le proteste di Sel e del Movimento 5 Stelle Servizio del Tgr indigesto per molti HA creato un vero e proprio putiferio. Il servizio del Tgr delle 14 di ieri sulla manifestazione degli studenti, non è andato giù a molti. Su Facebook si è scatenato una vera e propria crociata contro la giornalista “rea” di aver fatto alcune domande che avrebbero messo in ridicolo gli studenti. Domande a cui molti studenti non hanno saputo rispondere. Duro il Movimento 5 Stelle di Potenza che in una nota ufficiale ha definito: «Una situazione sgradevole» ha detto Giannizzari che ha aggiunto: «le polemiche, scaturite dal servizio, riguardano le domande poste dalla giornalista ai giovani studenti considerate troppo tecniche rispetto al tema che i ragazzi hanno voluto portare in piazza insieme agli organizzatori. Rischia di sviare dal tema e di rendere “ingiustizia” sulla preparazione di chi la manifestazione l'ha organizzata. Tutte persone che del tema si occupano da tempo con impegno e costanza». Sul servizio “incriminato”, Sinistra ecologica e libertà sostiene che: «c’è una sottile linea d'ombra che separa una rigorosa inchiesta sociologica dal tentativo di delegittimazione di una protesta che forse comincia a spaventare, al di là del sapere che l’attraversa». La bacheca Facebook della giornalista Cinzia Grenci è stata invasa da post di protesta. Tra i vari post quello di Nicola Abbiuso del Comitato diritto alla Salute di Lavello: «mi sarebbe piaciuto - ha scritto - ascoltare le domande che sono state sottoposte al direttore dell'Arpab Schiassi e le sue risposte (visto che era li con un megafono in mano e a fianco a lui c'era il responsabile dei monitoraggi). Ma di questo nel servizio non c'è traccia». Molti comunque hanno difeso il servizio e la giornalista. Come Luigi Scaglione che ha scritto: «In fondo il servizio è l'altra faccia della medaglia. Ieri, per esempio, è stato intervistato un ex 5 stelle mi sembra, che guidava la protesta degli studenti pur avendo un’età da adulto. Allora meglio i ragazzi che scendono in piazza senza sapere perfettamente perché di chi fa il maestro senza averne i titoli. Sul piano giornalistico, basta dire che in Italia ci sono 60 milioni di allenatori della Nazionale». Gli studenti sulla Fondovalle di Potenza (FOTO MATTIACCI) La “lezione” del direttore UNO SCHIASSI che non ti cittadini. L'obiettivo – ha contiaspetti. Ieri mattina il direttore nuato – è quello di mettere sotdell’Agenzia dell’ambiente re- to controllo e a migliorare l'atgionale non ha avuto remore e tività ambientale di questa retimori e insieme ai tecnici del- gione. I dati sono pubblicati sul l'istituto, è uscito fuori dai suoi nostro sito». Gli studenti hanuffici per rispondere alle do- no incalzato. La qualità dell’acmande dequa del gli studenPertusillo ti. E dopo è stata al un primo centro di momento buona parin cui non è te dell'inriuscito a contro. I esprimersi tecnici co(qualcuno me il dirigli ha grigente Bove dato cone la dottotro: “Vergoressa Pilat gna”), ha hanno poi, con paspiegato il zienza processo snocciolato chimico dati e situache ha porzioni. Ha tato negli cominciatoanni scortra i fischi, si alla forha finito mazione con gli ap- Il direttore Schiassi mentre parla agli studenti delle alplausi dei ghe e la pochi stusuccessidenti rimasti ad ascoltarlo. va moria di pesci. «Non difen«Siamo a vostra disposizione. diamo gli interessi di nessuno, E' aperta tutti i giorni e voi po- - ha voluto ribadire Schiassi tete venire quando volete». E ma di tutti, compresi voi. Siaha continuato: «Arpa è un'a- mo persone oneste e perbene genzia regionale che monitora che fa il proprio lavoro. Sono le matrici ambientali. Esegue, qui a organizzare una macchiin poche parole, esami ambien- na che aveva dei problemi, ma tali nella maniera più traspa- che adesso stiamo cercando di rente, virtuosa e certificata migliorare». rendendoli accessibili a tutti i g. r. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 9 L’INTERVENTO Il rapporto Boshma e lo “Sblocca Italia” di NICOLA BISCEGLIA segue dalla prima LA POLEMICA Caso Atr di Acerra, la replica del numero uno dell’ente Aldo Schiassi: «Questa falsità sarà perseguita in sede giudiziaria» «IO STO alla camorra come il diavolo con l’acqua santa». Ha respinto con forza ogni addebito annunciando che «la falsità sarà perseguita in sede giudiziaria». Al centro della questione la “denuncia” di Gianni Rosa di “Fratelli d’Italia” (da una notizia battuta dal sito Basilicata 24) nel quale venivano evidenziati dei dubbi circa l’affidamento di un appalto a un’azienda di Acerra che sarebbe stata al centro di scandali ambientali. Il consigliere regionale aveva fatto sapere di aver presentato un’interrogazione. «Curioso - scrive Rosa in un Un’altra immagine degli studenti nei pressi dell’Agenzia comunicato - che il nuovo dirigente si hanno portato all’affidamento della affidi a un’impresa proveniente pro- gara del servizio di manutenzione rete prio da quelle zone. Così com’è curioso piezometrica in Val Basento. Le proceche da quando si è insediato il nuovo dure svolte dal gruppo “Patrimonio e direttore, negli uffici dell’Arpab, si ag- Approvvigionamenti” dell’Agenzia giri l’avvocato Antonio Bruno che scaturiscono - ha detto - da due motisvolge, ci dicono, funzioni di segreta- vi. Il primo «è dovuto alla presenza di rio particolare di Schiassi e di direttore amministrativo ma senza alcun un albo fornitori scaduto e non conforcontratto di collaborazione. Anche per me alle nuove regole di gara pubblica, vederci chiaro su questa presenza ‘fi- tra l’altro più volte richiesto dall’Uffiduciaria’ abbiamo chiesto spiegazioni cio competente alla vecchia direzione. Il secondo dall’urgenza che imponeva alla Giunta». La risposta è arrivata nella mattina- di individuare il contraente nel più ta di ieri e senza peli sulla lingua e da- breve tempo possibile, anche al fine di vanti a studenti che non gli hanno le- evitare che la Regione Basilicata fosse mosinato fischi e una buona dose di inadempiente con i termini imposti “Vergogna, vergogna”, il direttore dal crono-programma predisposto Schiassi ha spiegato i passaggi che dall’Ispra per la caratterizzazione e successiva bonifica dei siti di interesse Nazionale, tra cui anche la Val Basento». «La procedura di cottimo fiduciario prescelta per l’individuazione del contraente al quale affidare l’incarico di ripristino e spurgo dei piezometri è scaturita anche da un confronto con la Regione che, in quella fase, si opponeva – dati i tempi ristretti – ad un bando aperto». E’ utile sottolineare che all’atto del mio insediamento presso l’agenzia l’ufficio approvvigionamenti era stato sostanzialmente privato di personale, tant’è che il sottoscritto ha ritenuto, nell’immediatezza, di riattivare ed riorganizzare – preliminarmente all’espletamento della procedura di gara – l’ufficio competente ed a motivare i dipendenti che avevano lasciato l’agenzia. Pertanto le procedure attivate si sono confrontate ai principi virtuosi di efficienza e trasparenza nel pieno rispetto della legge». In ultima istanza, il direttore ha precisato che «l’ulteriore verifica dei requisiti generali in capo ai soggetti muniti di rappresentanza dell’Atr, legale rappresentante e socio di maggioranza, effettuata da parte degli uffici presso il casellario giudiziale del tribunale di Potenza si è conclusa favorevolmente, evidenziato l’insussistenza di elementi ostativi all’affidamento del servizio di spurgo e ripristino dei piezometri». giorno fa del direttore mi ha dato uno spunto per mettere nero su bianco alcune riflessioni che stavo facendo già da qualche tempo. Parto dal presupposto che dire “no” e basta non sia la strada da percorrere, non mi è mai piaciuto come atteggiamento e non è quello di cui la nostra regione ha bisogno. Per cui faccio riferimento al rapporto Boshma, commissionato dalla regione per tracciare la strada dello sviluppo regionale nel periodo 2014-2020. Questo rapporto (al quale hanno collaborato gli esperti internazionali Ron Boschma, Riccardo Crescenzi, Ana Maria Esteves, Marco Percoco, Lisa de Propris e Mara Thiene) analizza quattro pilastri principali su cui basare lo sviluppo regionale e mi voglio soffermare sul secondo: ambiente, turismo e prodotti agricoli ed sul terzo: energia. Per quanto concerne il secondo pilastro, copio e incollo dal documento che è disponibile online: “è importante valorizzare gli asset naturali e culturali della regione in quanto possono creare esperienze uniche che attraggono i visitatori nella regione e producono un effetto moltiplicatore tra i settori simili. Questo significa capire i punti di forza e i punti di debolezza degli asset naturali e culturali e sviluppare una gestione intelligente e sostenibile delle risorse naturali e culturali a disposizione”. Va da sé che quando si parla di asset naturali non si fa riferimento a pozzi di estrazione petrolifera e per esperienze uniche che attraggono i visitatori, non si pensa alle visite guidate sulle trivelle. Gli esperti danno anche alcuni suggerimenti sulle politiche da mettere in campo: “Le industrie culturali possono essere i motori dell’innovazione: Matera è un ottimo esempio di come gli investimenti pubblici siano stati finalizzati alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Per sfruttare ancora meglio i benefici sostanziali generati dal restauro di edifici/siti i progetti devono mirare a sviluppare attività economiche relative alla cultura, all’arte e all’intrattenimento”. Ah, il rapporto è datato inizio 2013, Matera2019 era più simile ad un miraggio che ad una speranza. L’agricoltura fa parte del secondo pilastro ed i suggerimenti sono quelli di valorizzare le specificità del territorio e trovare il modo affinché diventino il volano per l’economia del settore, indubbiamente da rilanciare. Tutto questo può andare d’accordo con la trivellazione selvaggia (si parla di un 63% del territorio)? Forse no. Per quanto riguarda il terzo pilastro, l’energia, il paragrafo 5.1. titola: “Aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre il consumo energetico da fonti non rinnovabili”. Ecco, appunto. Ed i consigli degli esperti vanno in questa direzione “sarebbe interessante concentrarsi anche sull’energia eolica e idroelettrica e considerare le fonti di energia alternative come le biomasse… e l’energia delle biomasse sta diventando sempre più importante così come afferma la DG Energia, che sulla base di un paragone di 25 su 27 Piani di Azione Nazionali di Energia Rinnovabile (PANER) a livello europeo ha constatato che entro il 2020 circa 130 Mtoe di energia primaria sarà prodotta dalle biomasse, di cui il 60% sarà ottenuto dalle foreste (Langue, 2011)”. Al paragrafo 5.2. “Aumentare i benefici derivanti dall’estrazione energetica per la regione Basilicata e ridurre gli impatti negativi” si legge: “Per aumentare i benefici derivanti dall’estrazione petrolifera e di gas l’attenzione viene focalizzate su tre aree (i) contenuto locale delle attività di estrazione del gas e del petrolio; (ii) le royalty attraverso una pianificazione collaborativa; e (iii) una migliore gestione democratica delle royalty. Inoltre (iv), occorre valutare e minimizzare l’impatto sull’ambiente dell’attività di estrazione petrolifera e del gas attraverso una pianificazione strategica”. Tutto questo cozza con la situazione attuale, dove il sito web dell’osservatorio Val D’Agri è in aggiornamento da sempre e quando si chiedono informazioni a riguardo non si ricevono risposte ne alle mail ne alle telefonate. E allora va bene il dialogo politico, va bene i monitoraggi e va bene la cittadinanza attiva, di cui sono convinto sostenitore, ma capiamo se vogliamo la regione prospettata dalla cartina (presa dal sito web del Ministero dello Sviluppo Economico) o se vogliamo provare a trovare un’alternativa valida ed economicamente vantaggiosa, considerando che quello in Val D’Agri è già ad oggi il giacimento più grande d’Europa. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 10 Primo piano PETROLIO Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] Viggiano annuncia un ricorso contro l’articolo 38 per mantenere le competenze in materia urbanistica Sblocca Italia, la Val d’Agri impugna Legali già al lavoro, anche Grumento Nova, Sarconi e Spinoso deliberano contro di ANGELA PEPE VIGGIANO - Un terza strada contro lo Sblocca Italia. L’ha illustrata il Sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala nel corso dell’incontro-confronto dal tema “Blocca lo sblocca Italia” organizzato dalle associazioni ambientaliste la Ola, Laboratorio per Viggiano, WWF Basilicata, Onda Rosa e Libera Basilicata. In una sala gremita di cittadini e rappresentanti istituzionali, l’amministratore della capitale del petrolio ha prospettato la possibilità di un ricorso contro il comma 2 dell’articolo 38 che andrebbe a ledere i territori comunali con la variazione automatica degli assetti urbanistici in seguito alla con- dell’attività estrattiva» alcessione di nuove autoriz- la presenza anche del prezazioni per l’esplorazione sidente del consiglio ree l’estrazione di petrolio e gionale, Piero Lacorazza. gas. Espropriando le comAd introdurre i lavori è petenze in materia finora stato il responsabile di Lariconosciute alle ammini- boratorio per Viggiano strazioni comunali. Giambattista Mele. Appoggiato da altri pri«E’ un momento delicami cittadini valligiani, Ci- to - ha commentato Melecala ha dato mandato già a dove si discute per il futudue legali per valutare la ro di questa regione e amcosa. Durante l’intervento ministratori e cittadini deil sindaco ha spiegato che vono andare insieme. Con deliberare contro lo Sbloc- lo Sblocca Italia i territori ca Italia «è solo una solle- hanno sempre meno voce citazione ma non serve a in capitolo». niente ed è per questo che Da parte del presidente il Comune non lo ancora del Wwf, Vito Mazzilli, è fatto». arrivato l’ennesimo appelSullo delo al presicreto appedente PittelZONE FRANCHE na converla «affinché tito in legsi opponga ge ha eviin modo dedenziato cisivo e invache sono lidi l’articolo tante le per- “LE ZONE franche come poli- 38 che cozza plessità ma tica di sviluppo del mezzogior- palesemente la cosa peg- no” è il tema di un convegno di con il titolo V giore è che studi organizzato a Roma della Costiè mancata presso il Ministero degli affari tuzione che la condivi- regionali, per domani, ed al attualmente quale parteciperà anche l’assione. c’è e dobbiaPer il pri- sessore regionale Aldo Berlin- mo farlo vamo cittadi- guer. L’iniziativa è stata voluta lere». no «è grave dal Laboratorio Democratico. Due le riche si vo- Parteciperanno anche l’as- chieste della sessore all’Industria della Regliono responsabile gione Sardegna, l’avvocato prendere del movidelle deci- Filippo Quattrocchi della fon- mento Onda sioni solo dazione Uckmar, il professor rosa, Camda Roma Francesco Russo dell’Univer- milla Nigro: che vedono sità mediterranea di Reggio che «le paroil territorio Calabria e Anna Lucia Valvo le vengano come un dell’Università Kore di Enna. trasformati Sono previsti anche altri interpiccolo in atti in atti venti. Le conclusioni saranno puntino concreti» e geografico. affidate a Gianni Pittella, ca- che non si E’ fonda- pogruppo S&D al Parlamento vada «oltre i mentale se- europeo. 104 barili al dersi attorgiorno». no a un taQuelli già volo. Le autorizzati perplessità ci sono. Da sin- nel 1998. daco posso dire francaNel frattempo i comuni mente che sono molto valligiani di Grumento preoccupato. Il problema Nova, Sarconi e Spinoso e’ anche della sicurezza hanno già deliberato conValle e di Viggiano». tro la legge. L’incontro ha avuto coIn collegamento Skype me obiettivo principale era presente anche il proproprio quello di far «dia- fessore Enzo Salvatore, logare e chiarire la posi- costituzionalista che ha zione dei sindaci della Val posto una serie di dubbi d’Agri, punto nevralgico sull’articolo 38. Ne parla a Roma Aldo Berlinguer Al tavolo dei relatori Giambattista Mele, il presidente del Consiglio regionale Lacorazza e il sindaco Cicala | COMPENSAZIONI PER LA «PRODUZIONE ADDIZIONALE» | Intanto via libera al bonus gas Riparte il tavolo con Eni e Shell POTENZA - E’ ripreso martedì il tavolo tecnico tra i comuni della Val d’Agri, Regione Basilicata, Sel, Eni e Shell sulla «compensazione per lo sviluppo territoriale» legata all’aumento di produzione di petrolio e gas in Val d’Agri. Una «contribuzione in natura» da 45mila metri cubi di gas al giorno destinata a trasformarsi in un “bonus gas” da 5milioni di euro all’anno per i 10 comuni dell’area delle estrazioni. L’incontro è stato aggiornato a data da destinarsi per valutare la fattibilità e i dettagli operativi del progetto di conversione in moneta sonante delle quantità pattuite a settembre del 2013 tra il comune capofila di Viggiano e le compagnie. Ad oggi sembra quindi accantonata in maniera definitiva l’idea di realizzare una rete intercomunale di distribuzione del gas con un autonomo un impianto di stoccaggio, che avrebbe abbattuto il valore della «contribuzione» per gli elevati costi di gestione. Ferma restando la destinazione del bonus che secondo le “linee guida” approvate in una delle ultime sedute della giunta De Filippo andrà speso per «usi sociali, prioritariamente (consumi domestici, ospedali, scuole e centri anziani, famiglie)». E in secondo luogo per sostenere i consumi dei piccoli imprenditori della zona abbattendo la bolletta energetica di chi ha scelto di lavorare nel primo distretto petrolifero lucano. All’interno delle “Linee guida” sottoscritte a settembre del 2013 dall’ex sindaco di Viggiano Giuseppe Alberti e dall’ex senatore La firma delle “Linee guida” Romualdo Coviello, per conto anche dei comuni di Grumento Nova, Marsico Nuovo, Marsico Vetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, Sarconi, Spinoso e Tramutola, nella sede romana dell’Eni c’è tutto quello che serve sapere sull’operazione “gas gratis”. L’ok della giunta regionale capeggiata da Vito De Filippo è arrivato un mese dopo ma la relativa delibera è stata pubblicata solo il 22 ottobre, alla vigilia dell’apertura delle urne per l’elezione del suo successore. Definendo le «Attività» (con la maiuscola) di Eni e Shell in Val d’Agri viene spiegato che le due compagnie «intendono perseguire programmi di investimento nel territorio lucano che prevedano la produzione di greggio e gas naturale con una possibile successiva fase di sviluppo sostenibile del giacimento da definire con la Regione Basilicata». I 45mila metri cubi al giorno previsti saranno convertiti in un buono da 5 milioni l’anno Non è un caso che la perifrasi riecheggi quella del Memorandum siglato nel 2011 da De Filippo e l’ex sottosegretario “azzurro” allo sviluppo economico Guido Viceconte, in cui si gettavano le basi di un tavolo col Governo, in particolare sui programmi industriali di Eni e Shell per la Basilicata, che puntano a portare i livelli di produzione dai 105mila barili al giorno autorizzati nel 1998 almeno fino a 130mila. «Con riferimento alle Attività proseguono infatti “le linee guida” - la Regione, Eni e Shell stanno verificando il percorso amministrativo per definire un accordo integrativo» che di seguito è indicato con la maiuscola («Accordo integrativo»). Accordo che «dovrà prevedere, tra l’altro, la messa a disposizione della Regione di un certo quantitativo di gas naturale proveniente dalla produzione addizionale del giacimento Val d’Agri derivante dalle Attività per consentire la riduzione del costo del gas per le utenze finali presenti sul territorio». Sul tavolo - insomma - ci sono 45mila metri cubi di gas al giorno derivati dalla «produzione addizionale» autorizzata definiti “Contribuzione in natura”. Ma - a scanso di ogni equivoco - Regione, Eni e Shell «si danno reciprocamente atto che il quantitativo di gas naturale di cui alla Contribuzione in Natura è da considerarsi parte di quello oggetto dell’ipotesi di Accordo integrativo la cui definizione non sospenderà la fornitura». [email protected] RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 11 POLITICA La corsa e le scelte per le Comunali 2015 sono più che mai aperte ma molte restano le incognite di PIERO QUARTO IL fuoco cova sotto la cenere. Le prossime Comunali 2015 restano l’argomento preferito di cui parlare. La situazione non è ancora entrata nel vivo ma certo il punto di partenza rimane quello dell’Adduce bis e della possibile (al momento quantomeno difficile) convergenza unitaria delle diverse anime del Pd sulla ricandidatura dell’ex sindaco. Ma in realtà la situazione rimane ancora tutta in divenire e gli ultimi appuntamenti politici hanno messo le prime carte in tavola. Legando anche le questioni regionali, gli equilibri politici lucani a quelli della città di Matera. Se la questione giunta regionale diventerà oggetto della discussione non potrà essere scissa da quella di Matera città. In questo senso il ruolo del presidente della Regione Marcello Pittella è quello di attore protagonista per la forza acquisita a livello politico sul territorio ma anche per la necessità di tenere legata la propria azione con quella del Pd e del territorio. Ma fondamentale diventa anche il ruolo del segretario regionale Luongo che proverà ad arrivare ad una soluzione unitaria partendo certamente dall’ipotesi Adduce. Ma sia nel primo sia nel secondo caso c’è da capire quando davvero l’importanza di una scelta strategica come il sindaco della città in una consiliatura che porterà oltre il 2019 viene percepita e quando gli attori principali del Pd regionale intendono spendersi per questa scelta ritenendola davvero essenziale per la crescita dell’intera regione. Il dato politico fondamentale è tutto racchiuso in questo elemento. L’equilibrio politico da trovare è un passaggio successivo, la prima ipotesi rimane Adduce e oggi si parte da lì. E’ per questo che qualche preoccupazione, anche se non ai più stretti collaboratori, l’apertura di Pittella di due giorni fa nel corso di alcune dichiarazioni a margine del convegno di Iniziativa Popolare sull’Adduce bis ha creato. Soprattutto in coloro che immaginavano un presidente della Regione “tiepido” nei confronti di un Adduce bis e più propenso a voltar pagina al Comune di Matera. Un messaggio che qualcuno e più di qualcuno ha letto tra le righe sin dalla nomina della città a capitale della cultura. Ma ad oggi però la responsabilità di separare il campo, già di suo frastagliato, della politica materana è troppo gravosa da prendersi ed allora l’apertura di Pittella va ben interpretata. Ed è in soldoni una fotografia esatta della difficoltà politica che Adduce ha e nulla di più. Non un veto a chi ha conquistato il risultato di Matera capitale della cultura ma la necessità di combinare con questo risultato una ricucitura politica nelle diverse anime del Pd e in parte anche con la città che non viene percepita all’interno di tutto quanto il Partito Democratico. La conferma che gli ostacoli alla ricandidatura sono lì tutti quanti intatti e che occorrerà rimuoverne qualcuno, trovare un equilibrio innanzitutto nel partito per provare ad arrivare ad una soluzione. Ad oggi difficile ma non impossibile. Anche se c’è anche la tentazione, anche questa concreta, di andare ognuno per sè alla corsa per le Comunali 2015 con almeno tre candidati sindaci diversi, tre anime del partito e capire davvero quali sono le forze in campo. Un’idea politica che però non pare molto lungimirante anche se rimane di fatto la più concreta e Gli equilibri regionali sono l’altro nodo decisivo Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce e il presidente della Regione Marcello Pittella Sì e no all’Adduce bis è una partita a scacchi Pittella apre ma sa che la ricucitura politica è complicata Rimane il nodo delle primarie, chi le vuole e chi le chiede realistica. L’altro punto su cui la tattica delle diverse parti permane è quello di un’eventuale ricorso ad elezioni primarie che il Pd, visto anche quando già deciso a Potenza, proverà forse ad evitare ma anche qui le spinte appaiono diverse. Adduce sicuramente non le vuole anche perchè “è il sindaco in carica e non può essere messo in discussione con le primarie” dicono dall’interno del partito, da altre parti da Cotugno a Braia fino a Santochirico vengono probabilmente ben viste. Sono il vero nodo della vicenda anche se al momento nessuno le ha ancora chieste ufficialmente. La partita è già iniziata ma ha tutta l’aria di una partita a scacchi in cui nessuno vuole fare la prima mossa. La tattica abbonda e il punto di partenza potrebbe non essere anche quello di arrivo. Il pericolo per Adduce è proprio que- sto che in una partita nella quale le carte non sono tutte quante visibili la ricandidatura è un’opzione che tutti maneggiano con cura. Nessuno la scarta ma chi davvero la vuole all’interno del Pd?. Il tempo risponderà a molti interrogativi ma la scelta appare ancora lontano tra equilibri regionali, comunali, tatticismi ed una distanza interna al Pd che è oramai una sorta di costante. [email protected] GLI ALTRI MOVIMENTI Il quadro delle candidature va oltre Pd, movimenti anche a sinistra Benedetto e Stella sono già in campo Adesso si attendono grillini e centrodestra SONO già due ed indubbiamente di peso trattandosi di un ex presidente della Provincia e di un consigliere regionale, le candidature in campo per il sindaco della città di Matera. E mentre il Partito Democratico e l’intero centrosinistra continuano ad attendere le decisioni da prendere, l’eventuale spaccatura che potrebbe maturare ed allora da altre parti il quadro comincia a prendere forma. E si annuncia un quadro alquanto complesso al di là che il Pd sia o meno compatto. Oltre a queste candidature infatti è lecito prevederne una an- Franco Stella e Nicola Benedetto A questo si potrebbero che per il centrodestra ed una per il Movimento Cin- aggiungere anche una o que Stelle che proprio a più soluzioni “civiche” che Matera ha la sua roccafor- vadano a complicare ultete ed il suo punto di riferi- riormente il quadro politico già frastagliato che si mento politico in regione. avrà davanti. Tra queste soluzioni è aperta, ma ancora in fase iniziale, una interlocuzione tra le forze che dall’Italia dei Valori a Sel e fino ai Socialisti sono pronte a rappresentare un mondo di sinistra che potrebbe scegliere una strada propria. “Se è il caso anche con un nostro candidato a sindaco” era la presa di posizione solo di qualche giorno fa. Ma queste scelte dovranno necessariamente incastrarsi, prima di essere definite, con quello che avverrà nel Pd. [email protected] RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 12 Primo piano Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] CAPOLUOGO Sempre più vicino il default del Comune In aula le direttive del primo cittadino Saranno larghe intese? di SARA LORUSSO POTENZA - Due consigli a distanza di pochi giorni, ed entrambi con un valore politico importante. Il primo, già convocato, si svolgerà lunedì 17 novembre: sarà la seduta in cui il sindaco di Potenza Dario De Luca svolgerà la relazione programmatica di inizio mandato. Un appuntamento istituzionale previsto anche dallo statuto, ma che a Potenza è stato posticipato per un contesto politico e amministrativo particolare. Dopo il ballottaggio di giugno, De Luca si è trovato alle prese con una situazione di grande disequilibrio. Maggioranza del centrosinistra in consiglio comunale, governo sostenuto dal segno opposto: anatra zoppa, in gergo. A questa dichiarata «ingovernabilità» si è aggiunta una situazione molto difficile rispetto ai conti dell’ente: il disavanzo di 23 milioni di euro, la Michele Cannizzaro mancata presentazione del bilancio di previsione, l’arrivo del commissario ad acta, l’interlocuzione con la Regione per evitare il dissesto. Sono i temi che hanno riempito i mesi più recenti dell’agenda potentina. De Luca si troverà a relazionare sul tipo di città che ha immaginato e che dovrà traghettare quando sarà ormai chiaro se i tentativi di evitare il default economico saranno andati o meno a buon fine. Il prefetto Rosaria Cicala, del resto, ha dato come termine ultimo per presentare il bilancio in pareggio il 25 novembre. Una settimana prima sarà chiaro quale sarà il destino del capoluogo, dissesto o meno. Nel caso non ci fosse soluzione tecnica alla copertura del disavanzo (il tavolo «Il dissesto si evita se c’è volontà politica» La proposta di Cannizzaro sull’anticipazione retroattiva dei fondi In Consiglio arriva la relazione programmatica del sindaco De Luca Regione - Comune sta valutando l’esistenza di iter formali legittimi per il passaggio di contributi a copertura del disavanzo), la strada più o meno condivisa resta quella della dichiarazione del dissesto da parte del consiglio comunale. Una scelta, quest’ultima, che apre un fronte di lacerazione nel centrosinistra, nel Pd in particolare. Come affrontare una votazione che molti interpreterebbero come una certificazione di errore verso la precedente legislatura del democratico Santarsiero? Come gestire il voto rispetto agli scenari futuri a Palazzo di Città? Proprio la questione politica, facile immaginarlo, dovrebbe essere al centro del discorso che De Luca farà in aula. Sono passati alcuni mesi dall’appello lanciato dal sindaco (l’occasione, la festa della Cgil). Sancita «l’ingovernabilità», non avrebbe accettato una situazione di in- stabilità a tutti i costi. Da qui la richiesta di collaborazione a tutte le forze politiche per il bene della città. Con il dissesto conclamato, con il bisogno di taglio ulteriore ai servizi e di grande lavoro sulla rimodulazione della spesa futura, si prospettano tempi duri per la cittadinanza e per l’amministrazione. Anche i servizi rientreranno sicuramente nella relazione programmatica del primo cittadino. Da tempo, del resto, IL CASO Polemica sulla rimodulazione di spesa dei fondi europei «L’amministrazione continua ad alzare muri Non è questo il metodo della condivisione» Il consigliere comunale Gianpaolo Carretta (PD) «È oggettivamente preoccupante il modo di agire di questa amministrazione comunale. Da un lato, il sindaco, consapevole della propria inesperienza amministrativa e di non avere una maggioranza politica in consiglio comunale, annuncia e professa partecipazione e condivisione delle scelte, dall’altro assume decisioni in maniera preliminare ed unilaterale, per poi farle condividere». Quello a cui si riferisce Gianpaolo Carretta, consigliere comunale del Pd, è la rimodulazione delal quota di Fondo Sociale Europeo destinato a Potenza, per alcuni interventi programmati durante la legislatura di Vito Santarsiero. Partendo dalla bozza di cambiamento proposta dell’esecutivo di De Luca, la terza commissione consiliare (delega Urbanistica) ha analizzato i progetti e fatto ulteriori contro-proposte. «Questi 26 milioni di euro sono stati ottenuti dall’amministrazione uscente di centro-sinistra - ricorda Carretta in una nota - in relazione a progetti che avevano l’ambizione, attraverso la strategia denominata “Potenza 2020”, di assicurare alla città parte del suo completamento infrastrutturale, nonché azioni di sviluppo socio-economico. L’attuale amministrazione comunale ha autonomamente, con una propria bozza, proposto dei cambiamenti per poi condividerli successivamente con la commissione preposta e con i consiglieri comunali, mettendo in essere per l’appunto una metodologia di partecipazione sbagliata, con proposte che riteniamo estemporanee, non di largo respiro e frutto di una visione non chiara, che rischia di assicurare qualche contentino qui e lì, ma non un progetto organico di rimodulazione». Certo, aggiunge, «la terza commissione consiliare ha messo in essere un lavoro di confronto importante nel rispetto delle tempistiche regionali, ma necessita un confronto più ampio con la città, con i comitati di quartiere, anche tramite un referendum popolare, per capire cosa la città si aspetta da questi 26 milioni di euro, prima che il provvedimento venga licenziato dal consiglio comunale». Entrando nel dettaglio della proposta, «è impensabile cassare la realizzazione del polo scolastico di Macchia Romana, che è un quartiere in espansione, tenuto conto anche del sovraffolamento scolastico degli istituti di Via Lazio e Via Perugia e delle problematiche di viabilità e mobilità collegate». Nè «si presta una attenzione articolata e definita alla questione del centro storico, che merita così come programmato dall’amministrazione precedente, oltre al finanziamento per il rifacimento di tutti i vicoli, la riqualificazione di piazza del Sedile, di “Palazzo Palermo”, del completamento di “Palazzo D’ Errico, della risoluzione, d’intesa con i privati, della questione Cinema Ariston». RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Primo piano Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 13 COMMENTO Il punto dei dem Iudicello e Meccariello «Giudizi irresponsabili» La replica a Bellettieri (FdI) sulla gestione del Pd Sopra e a lato il consiglio comunale di Potenza sta spiegando quanto sia urgente lo sforzo di revisione di alcuni contratti e strategie di gestione, come nel caso di rifiuti e trasporto. Tra i temi cari a De Luca, c’è anche quello della riorganizzazione della macchina amministrativa. In campagna elettorale il sindaco ha promesso una risposta veloce e più efficiente, chiedendo contemporaneamente ai cittadini un impegno nel rispetto delle regole. Quello che le forze politiche si aspettano dal sindaco è il disegno della città che dovrà essere. È nella relazione programmatica che vorranno incrociare una prospettiva di capoluogo. E magari partire da lì per decidere se aderire a una strada che va verso la grande coalizione. L’urgenza dei conti resta sempre sullo sfondo. Il tema sarà al centro del secondo consiglio comunale che molto probabilmente sarà sempre convocato nella prossima settimana. «Evitare o meno il dissesto è una scelta politica», tuonava ieri Michele Cannizzaro. L’ex candidato sindaco denunciava il clima di grande confusione presente a Palazzo di Città. Sul dissesto si rincorrono speranze, smentite, incontri, convocazioni, rinvii. «La verità - ha detto - è che se ci fosse stata volontà politica, il governatore Pittella avrebbe trovato il modo di aiutare il capoluogo». La proposta che Can- nizzaro avrebbe voluto avanzare nella riunione prevista per martedì e poi rinviata proponeva di coprire il disavanzo cittadino con una presa di posizione politica ed economica. «Da anni la Regione assegna a Potenza alcuni fondi per tappare l’emergenza del buco di bilancio mai colmato. In una lettera recente, però, Pittella ha riconosciuto il ruolo di capoluogo come erogatore di servizi sovracomunali e quindi centro di spesa. Ecco, perché non concedere i 24 milioni di euro necessari anche a copertura retroattiva di quei servizi erogati e mai ripagati? Del resto non siamo capoluogo solo da questo anno». Poi il percorso dovrebbe completarsi con una legge regionale adatta a certificare il sostegno anche ad altri centri lucani erogatori di servizi sovracomunali, come Melfi, Lagonegro o Matera. «Ma serve la volontà. Al momento, invece, la città di Potenza è come un malato di cancro, a cui si applica l’eutanasia». CONFERENZA STATO-REGIONI «Evitare conflitti sulle competenze» «LA Conferenza delle Regioni, attraverso un processo di confronto e proposte emendative che sono state consegnate nella prima parte del 2014, ha sostanzialmente dato un giudizio positivo al testo sulla revisione della seconda parte della Costituzione, così come era stato configurato nella Commissione. Nel passaggio in aula ci sono state alcune modifiche che non vedono la nostra condivisione». Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, in audizione davanti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera in tema di riforme costituzionali. «Apprezzando lo sforzo volto a fare chiarezza nella articolazione delle competenze legislative - ha osservato Chiamparino - non si può eliminare un dato di natura: data la complessità dei sistemi è difficile evitare che vi sia una concorrenza di materia su varie tematiche. Tutti i grandi Paesi federali hanno nella concorrenzialità delle materie il loro caposaldo. Chiediamo che si preveda una legge bicamerale che regolamenti e definisca il campo di materie proprio delle Regioni e dello Stato per evitare il rischio di far rientrare dalla finestra quello che si vorrebbe scacciare, giustamente, dalla porta». «Ma - al di là della puntuale definizione delle competenze esclusive dello Stato e delle Regioni - per agevolare l’attuazione del nuovo Titolo V e per prevenire e ridurre il contenzioso StatoRegioni, poiché ci sono competenze che per loro natura restano e resteranno comunque concorrenti, occorre garantire una funzione di equilibrio per il futuro Senato». Alcuni momenti in consiglio comunale a Potenza «IL vicesindaco nonché coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Gerardo Bellettieri, farebbe bene a concentrarsi sulle questioni amministrative della città e su quelle organigrammatiche che riguardano il suo partito, piuttosto che sprecare tempo ed energie nell’avventurarsi in giudizi sul segretario provinciale Antonello Molinari e sulla vita interna del nostro partito». La replica piccata di Giampiero Iudicello (capogruppo PD) e Gianluca Meccariello (capogruppo Insieme si Cambia) mette anche il punto sulla relazione tra le due controparti del consiglio. I giudizi di Bellettieri sul Partito democratico lucano sono stati visti come un’uscita poco felice. «Le considerazioni di Bellettieri - scrivono - hanno il sapore dell’attacco politico e rappresentano una inopportuna ingerenza da parte di chi ricopre il ruolo istituzionale di vicesindaco ed assessore del Comune di Potenza. Appare singolare che il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia decida arbitrariamente quale esponente del Pd debba essere il suo interlocutore politico. Non stupisce però questo modo di agire, ormai caratterizzante gli esponenti della destra cittadina, che fa della mancanza di stile e dell’attacco meramente strumentale una prassi consolidata. Basti pensare, al riguardo, al recente comunicato del consigliere Vigilante nel quale sono espresse considerazioni sul consigliere del Pd Gianpaolo Carretta che sono andate ben oltre quella che è la legittima dialettica politiDall’alto Iudicello e Meccariello ca, mancando di contenuti e scadendo in offese di carattere strettamente personale». Nella nota spiegano che il disappunto è legato anche alla condizione politica della città. Che cosa ne è della ricerca di un equilibrio da larghe intese? «La fase che viviamo richiede maggiore attenzione e un più grande senso di responsabilità e non certo la ricerca ossessiva di una presenza, sterile e improduttiva, sui media - scrivono - Il Partito democratico si sente pienamente e degnamente rappresentato dai suoi segretari e da tutti i suoi dirigenti che, nell’interesse esclusivo dei cittadini, in questa fase ed a tutti i livelli, stanno profondendo ogni sforzo per evitare il dissesto». IL CASO Cauto ottimismo sull’intesa dell’Anci con il Governo Enti locali, taglio di 4,1 miliardi di euro «Peso insostenibile per tutto il comparto» «Come Anci contiamo, nelle prossime ore, prima della definizione del testo finale della legge di stabilità, di arrivare a un’intesa con il governo: siamo cautamente ottimisti, come si dice in gergo». Così il sindaco di Lecce e vicepresidente vicario di Anci Paolo Perrone, in una conferenza stampa all’Europarlamento organizzata da Alessandra Mussolini e dalla delegazione di Forza Italia sul Patto di Stabilità. Perrone ha spiegato come i 16 miliardi dal 2011 La metà sul patto comuni italiani vivano un periodo «nero» legato ad anni di tagli, che complessivamente ammontano a «16 miliardi dal 2011 a oggi: otto di taglio reale e otto di restringimento del Patto di Stabilità». «Ad oggi - ha aggiunto il vicepresidente dell’Anci - a questi tagli si aggiungono quelli di un miliardo e mezzo della Finanziaria, che coincide con l’entrata in vigore di nuovi principi della contabilità, un’operazione che costa al comparto dei comuni 2 miliardi e 600 milioni». In totale quindi, secondo Perrone «il taglio per il 2015 per gli enti locali è di 4,1 miliardi di euro, cioè il 10% delle spese correnti di tutto il comparto: è evidente che si tratta di un’operazione difficilmente sostenibile, specie per i comuni del Centro Sud». Nel tavolo aperto con Palazzo Chigi «registro - ha concluso la grandissima disponibilità del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, che ha dato delle garanzie a che questo combinato disposto di taglio e di entrata in vigore della nuova contabilità possa avere idonei correttivi che permettano ai comuni italiani di superare questo momento» ha concluso il rappresentante dell’Anci. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. 14 Primo piano Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] VENTO DEL SUD Revocati gli arresti domiciliari per Dionigi Pastore Accolta l’istanza della difesa, resta l’obbligo di firma L’economo ritorna in Regione Il 12 dicembre udienza dal gup per i 13 imputati, tra le accuse anche la corruzione sessuale POTENZA - Può tornare in Regione Dionigi Pastore, il funzionario dell’ufficio economato della Regione finito agli arresti domiciliari il 15 luglio con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Lo ha deciso il gip Amerigo Palma accogliendo l’istanza presentata dalla difesa di Pastore, assistito dall’avvocato Gianfranco Robilotta. L’economo di via Anzio dovrà resta sottoposto soltanto all’obbligo di firma. Resistono invece i sigilli su beni e conti correnti «fino alla concorrenza della somma di circa 86.750 euro», considerati l’equivalente del prezzo pagato da alcuni imprenditori in cambio di appalti e commesse pilotate. Gli investigatori hanno dedicato un’intera informativa alle sue ricchezze: un tesoretto difficile da nascondere, al punto che anche lui ne parla più volte vicino alle microspie piazzate nel suo ufficio. Da lì sono partite una serie di verifiche che hanno evidenziato come nel giro di 6 anni sui conti correnti di marito e moglie sarebbero stati accreditati poco meno di un milione e 360mila euro, anche se entrambi nello stesso periodo non hanno dichiarato più di 200mila euro di reddito. Dopo la scoperta delle indagini sono state registrate anche le presunte contromisure adottate per cercare di giustificare certi rapporti economici con ditte fornitrici di via Verrastro. Ad esempio una serie di «fatture di comodo» emesse dagli imprenditori amici per i «lavori ottenuti da Pastore». Lavori effettuati sugli immobili, «a dire il vero piuttosto numerosi» a sua disposizione, da parte di imprese che grazie a lui «avevano ottenuti affidamenti e aggiudicazioni per opere pubbliche», come la Prisica e la Uel dei ruotesi Gerardo Priore e Giovanni Sileo (entrambi finiti ai domiciliari) e la Zaccagnino impianti del potentinoVito Antonio Zaccagnino. Pastore è al centro del terzo filone dell’inchiesta Vento del Sud, condotta dagli agenti della mobile di Potenza coordinati dal pm Francesco Basentini, che approderà in udienza preliminare il prossimo 12 dicembre. Al centro ci sono proprio le gare gestite da Pastore al provveditorato di via Verrastro, a cominciare da quelle assegnate all’“amico” Leonardo Mecca. Secondo gli investigatori sarebbe esistito un vero e proprio cartello di piccoli imprenditori disposti ad accordarsi per pilotare le gare presentando offerte in maniera tale da assicurare ora l’affidamento all’uno ora l’affidamento a un altro, anche a costo di ricompensare gli “sconfitti” con commesse e subappalti. In tutto gli indagati sono in 13 da sommare ai 19 coinvolti nel primo filone dell’inchiesta e ai 5 del secondo, inclusi i “ricorrenti” Mecca e Zaccagnino. Tra gli episodi per cui il gip aveva respinto le misure cautelari richieste dal pm ce n’è anche uno ambientato nel Comune di Potenza per cui l’ex assessore Luciano De Rosa è finito sul registro degli indagati per corruzione “sessuale”. Infatti in varie occasioni si sarebbe attivato per aiutare Mecca accelerando le liquidazioni di alcuni pagamenti e cercando di fargli ottenere ulteriori commesse in cambio di «una serie di utilità, ivi comprese diverse prestazioni sessuali offerte da giovani donne». [email protected] Dionigi Pastore | DROGA | L’ombra del santo arriva a Potenza Trasferita per competenza l’inchiesta sullo spaccio tra Napoli, Tolve, Tito e il capoluogo POTENZA - E’ stata trasferita per compeL’ingresso tenza a Potenza l’inchiesta sullo spaccio della tra Napoli, Tolve, Tito e il capoluogo soQuestura prannominata “All’ombra del santo”. Lo ha deciso il Tribunale del riesame del capoluogo partenopeo accogliendo l’eccezione sollevata dall’avvocato Gianpaolo Carretta, che assiste uno degli indagati raggiunti dalla misura cautelare eseguita a ottobre. A gestire il fascicolo sarà il pm Gerardo Salvia che nei prossimi giorni dovrà rinnovare gli atti pena la decadenza delle misure disposte dal gip di Napoli. L’inchiesta condotta dagli agenti della squadra mobile di Potenza era partita da un esposto anonimo recapitato in Questura a ottobre del 2012, e due anni dopo ha portato in carcere: Vito Colangelo, 35, e Marco Porzio, 27, entrambi di Tolve, con il 25enne napoletano Giovanni “Gio’” De Rosa, considerato il loro refentente nel Lotto G di Scampia, casamatta, almeno fino a qualche anno fa, del clan degli scissionisti. Mentre il tolvese Luigi Lorato, 24, che ieri è stato fermato a Verona, il napoletano Luigi Attrattiva, 50, e il potentino Flavio Viola, 29, sono finiti ai domiciliari. Solo obbligo di firma, invece, per il titese Laviero Salvia, 36. Per quasi tutta l’accusa è di spaccio di droga, perlopiù eroina, pura fino all’80%, ma anche cocaina, hashish e marijuana che veniva acquistata nei famigerati supermarket della droga di Napoli e poi riveduta tra Tolve, Tito e il capoluogo. Ma tra gli indagati a piede libero c’è anche chi è stato individuato come un consumatore-cliente dei presunti pusher, ma di fronte agli investigatori ha negato di conoscerli e di aver mai acquistato droga da loro, e adesso rischia un processo per favoreggiamento. L’inchiesta è stata soprannominata “All’ombra del santo” perché spesso i cilindretti con cui sono confezionate le dosi, venivano venduti a Tolve vicino al santuario di San Rocco. Ma anche in piazza Mario Pagano, sempre a Tolve, dove il ritrovo era alla «fontana». I fatti risalgono alperiodo tra maggio e novembre del 2013. [email protected] La protesta di Figisc/Anisa Confcommercio, Faib-Confesercenti e Fegica-Cisl I benzinai vanno in sciopero del bancomat COME forma di protesta contro «gli alti costi delle commissioni imposte dal sistema bancario sui pagamenti elettronici» i gestori degli impianti di distribuzione carburanti aderenti a Figisc/Anisa-Confcommercio, Faib-Confesecenti, Fegica-Cisl hanno annunciato in una nota che nella giornata di ieri non hanno accettato «alcuna carta di credito né bancomat», e sottolineano che «nella terra che produce petrolio i costi alla pompa sono troppo alti e i margini di guadagno dei gestori troppo bassi». «I costo delle commissioni imposte dal sistema bancario - è scritto nel comunicato - è talmente alto da assorbire l’intero margine di gestione e da costringere di fatto gli «Nella terra che produce petrolio i costi alla pompa sono troppo alti e i margini di guadagno dei gestori troppo bassi» operatori a scaricarne gli oneri direttamente sul prezzo al pubblico dei carburanti. Questo il risultato dei provvedimenti emanati dal governo che hanno finito per penalizzare, ancora una volta, piccole imprese, lavoratori e consumatori ad esclusivo vantaggio delle banche e dei consorzi interbancari che gestiscono sostanzialmente in regime di oligopolio l’emissione e l’utilizzo delle carte di credito e del pagobancomat». Maurizio Micheli, Presidente di Figisc Confcommercio per i prossimi giorni dichiara che vi sono tutte le condizioni per una diminuzione dei prezzi nei prossimi giorni: «In una settimana la quotazione internazionale dei prodotti lavorati è scesa di -2,1 cent/litro per la benzina e di -1,3 cent/litro per il gasolio. Nella settimana, i prodotti sono stati ceduti dalle Compagnie petrolifere ai propri gestori della rete di marchio, vincolati all’esclusiva di acquisto, a prezzi di cessione mediamente più sostenuti di 17,6/18,3 cent/litro rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti (le “pompe bianche” e la grande distribuzione). Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoe-nergia - dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che il 3 novembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” (ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi Ue) è di +24,6 cent/litro per la benzina e +23,8 per il gasolio.» Ma proprio oggi – avvertono le sigle Confcommercio – gli entusiasmi per il calo prezzi carburanti sono raffreddati dalle notizie di stampa su un possibile rincaro al 2015 di 8 cent al litro se il Governo non riuscirà a far quadrare i conti della Legge di Stabilità. Di qui l’impegno a vigilare. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 15 LA PIENA SOLIDARIETÀ DEI VESCOVI LUCANI QUATTRO ESEMPI PER DIRE CHE LO STATO CI E’ NEMICO di VINCENZO MAIDA di sac. CAMILLO PERRONE* SOLIDARIETÀ È condivisione, essa “non è un sentimento di vaga compassione o di superficiale intenerimento per i mali di tante persone, ma è la determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il bene comune” (SRS,38). Ed è il contrario di corporativismi, localismi, leghismi, protezionismi, finalizzati ad esclusivi interessi di parte. E’ ben noto che contro il decreto “sblocca Italia” che da mano libera alle trivelle petrolifere è intervenuta opportunamente la conferenza Episcopale di Basilicata che esprime vicinanza ai manifestanti, mentre rivolge un forte appello a chi di competenza per impugnare le decisioni del Governo. I vescovi auspicano che ogni attività che interessa e interesserà il nostro territorio risulti compatibile con lo sviluppo autoctono della regione, con la valorizzazione delle sue tante valenze umane, ambientali ed economiche. Tagli, trivelle e pressione fiscale. L’Italia non cresce. Il PIL è fermo. L’aumento dei pozzi di petrolio non è sviluppo e rilancio, ma inquinamento, desertificazione e morte, impoverimento e marginalizzazione. Arricchisce le multinazionali. La manovra di stabilità varata di 36 miliardi di euro è senza copertura, senza progetti e senza strategie. Un fallimento la politica di riforma per il lavoro. Intanto la Chiesa lucana, impegnata quotidianamente ad assistere, attraverso la Caritas, migliaia di famiglie in difficoltà, per effetto della grave crisi economica, non sarà d’ora in poi lasciata sola, anche grazie alla trasformazione della carta carburanti in “social card” da assegnare solo ai più poveri. La vera politica è quella che, con decisione, parte dai più deboli per assicurare il nutrimento della giustizia a tutti. Affinchè ciò possa realizzarsi è necessario camminare compatti verso il bene comune. Si verifica che le famiglie della nostra regione non riescono a far fronte ai debiti che via via vanno aumentando, non sono in grado di saldare le bollette, soffrono di mancanza di mezzi economici di sussistenza. La Basilicata annaspa con un tasso alto di disoccupazione che la relega all’ultimo posto anche tra le regioni meridionali. La crisi mette a rischio la spina dorsale dell’economia lucana, composta da piccole e piccolissime imprese e questo da molto tempo. Lo Stato del capitalismo selvaggio, nella sua marcia spietata verso il maggior profitto a ogni costo, ha schiacciato i più deboli, e lo Stato dell’assistenzialismo, ha sperperato il pubblico danaro senza promuovere l’autosviluppo del nostro popolo. Le nostre popolazioni devono seriamente affrontare il problema della dimensione sociale dell’esistenza che tocca nello stesso tempo il versante ecclesiale e quello civile. I cattolici, poi, ovunque sono, devono portare il proprio specifico, il proprio contributo con coraggio, con chiarezza, contributo culturale, propositivo che è riassunto nella dottrina sociale della chiesa. Se questo lo fanno con coerenza, chiarezza, con coraggio senza sottomettersi a logiche di parte, loro portano un contributo valido. E quindi per rendere efficace l’evangelizzazione del sociale è necessario, in primo luogo, individuare nel lavoro, nell’economia e nella politica attuali gli aspetti più lontani dalla prospettiva antropologica del Vangelo o ad essa contrari: proprio su questi aspetti è urgente intervenire con una coerente e comunitaria testimonianza cristiana e non semplicemente con la proposta di una dottrina sociale. Nell’impatto, che non potrà essere eluso, con l’ambito politico, il compito specifico dei pastori e del prete, consiste in una coraggiosa azione critica, profetica, pedagogica, che denunzi con franchezza quanto ferisce la dignità dell’uomo e annunzi senza reticenza il Vangelo dell’universale libertà dei figli di Dio, educando le coscienza a farne il criterio di fondo delle scelte e dei comportamenti, anche e, direi, soprattutto nel settore specifico dell’economia e della politica. Il Vangelo della carità, dunque, comporta una visione della persona e dei principi etici della vita, iniziative e impegni coerenti per lo sviluppo e per l’ordinamento veramente umano della società. *parroco emerito di San Severino Lucano LO STATO COME NEMICO. Sentimento diffuso. Negli ultimi giorni siamo venuti a conoscenza di quattro episodi, documentabili, in tre diversi settori della vita pubblica; l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e la Giustizia. Il primo riguarda l’INPS ed ha dell’incredibile: i suoi ispettori per il calcolo delle giornate necessarie a condurre i terreni agricoli, utilizzano ancora delle tabelle del 1971. E’ successo così che alcuni piccoli proprietari terrieri, che non riescono a vivere con il raccolto delle loro produzioni e sono costretti ad andare a lavorare per conto terzi, regolarmente assunti, versando le giornate e percependo poche centinaia di euro di indennità di disoccupazione, sono stati pesantemente sanzionati dall’ INPS con ingiunzioni di pagamento per 30,40, 50 mila euro e sono stati costretti a rivolgersi ai legali per dimostrare che la loro attività di bracciantato per conto terzi è prevalente rispetto a quella per conto proprio e quindi non sono tenuti ad iscriversi come coltivatori diretti. Anche un funzionario di media intelligenza avrebbe capito che se i ricavi dalla loro terra fossero sufficiente al sostentamento del nucleo familiare, non avrebbero sicuramente voglia di andare a spaccarsi la schiena in terreni altrui. Per l’INPS, invece, dal 2006 avrebbero dovuto iscriversi come coltivatori diretti, pagare i contributi e non percepire l’indennità di disoccupazione. Secondo l’INPS per condurre i terreni, in base ai loro calcoli, derivanti dalla citata tabella, avrebbero bisogno di oltre 400 lavorative. Gli interessati hanno contestato il provvedimento, la causa è in corso. Il giudice ha nominato un tecnico terzo di sua fiducia, il quale ha stabilito che in effetti servono meno di 100 giornate. Per la vetusta tabella dell’INPS, la conduzione di un appezzamento con 100 alberi di olivi, ad esempio, necessita di mezza giornata ad albero, cioè 50 giorni. Oggi invece con le attrezzature di cui si dispongono ne servono molto meno della metà. Chi risarcirà gli interessati delle giornate perse? Possibile che in tanti anni a nessun politico, assessore, sindacalista sia venuto in mente di chiedere un aggiornamento delle tabelle? Il secondo caso riguarda l’Agenzia delle Entrate che va a controllare una piccola attività autonoma, perché ritiene che non sia congrua con gli studi di settore. Non avendo trovato nulla di irregolare e non avendo altri appigli, chiede il pagamento di poco più di 2000 euro, perché dal reddito risulta ingiustificato il possesso e il mantenimento di sette autovetture. Un errore madornale anche in questo caso, perchè si tratta di auto possedute nell’arco di 36 anni e cinque sono state demolite. Terzo caso una causa con l’assicurazione per un sinistro che si trascina dal mese di giugno 2004. Era stata fissata un’udienza il 5 novembre, ma vi è stato un ulteriore rinvio. Dopo 11 anni non si va a sentenza. Ultimo caso un’ispezione dei carabinieri dei NAS, che per altri versi svolgono un lavoro encomiabile, soprattutto nell’ambito delle sofisticazioni alimentari, ad una piccola struttura sanitaria. Dai controlli è emerso che è tutto in perfetta regola: condizioni igieniche e autorizzazioni. Ci sono però due confezioni di farmaci scaduti. I titolari fanno presente che non sono in uso, le confezioni sono infatti ancora chiuse, mentre quelle utilizzate sono aperte e in regola. Quei farmaci scaduti sono invece in attesa del passaggio della ditta per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Ma non c’è verso di ragionare: i NAS anziché complimentarsi per la diligenza mostrata, avrebbero potuto anche buttarli tra i rifiuti indifferenziati, sequestrano le due confezioni di farmaci e denunciano gli interessati all’autorità giudiziaria. Dopo un po’ di anni il giudice li assolve con formula piena, perché “il fatto non costituisce reato” , in quanto vi sono prove in senso contrario all’intenzione di utilizzare farmaci scaduti, erano lì infatti per essere smaltiti. Ci voleva tanto a capirlo? Chi, anche in questo episodio, risarcirà gli imputati delle spese legali, del tempo perso, ecc...ecc … In tutti questi casi gli enti o gli ispettori che sbagliano, non dovrebbero essere loro a pagare? Sono solo alcuni esempi. Gli interessati potranno mai sentirsi apparentanti ad uno Stato le cui regole vanno rispettate, ma che ti aiuta a vivere e produrre? TAGLI AI PATRONATI ACCANIMENTO SUI DEBOLI di MIMMO MASTRANGELO STAVA MESSO LÌ in un posto non certo alla vista della Legge di Stabilità, poi qualcuno - più tignoso e paziente a districarsi nella lettura delle normative - l’ha scovato. Mettendo a nudo il bubbone E’ il taglio dei fondi ai Patronati deciso dal governo Renzi, una forbiciata che ci appare come l’ennesimo schiaffo rifilato a tradimento dall’attuale esecutivo ai ceti più deboli. Secondo la manovra di bilancio si prevede per i Patronati un taglio di 150 milioni nel 2015, il dimezzamento dall’80 al 45% degli anticipi erogati sulle somme spettanti e una suc- cessiva aliquota di contribuzione dallo 0,226% allo 0,148, il rischio di licenziamento per mille operatori di Patronati (ma in bilico ci sono circa novemila posti lavoro)… E’ vero che allo stato attuale esistono delle disfunzioni e che tutto il sistema dei Patronati andrebbe soggetto ad una “riformulazione”, ma non si può perdere di vista un dato nazionale complessivo. Ogni anno il sistema dei Patronati fa risparmiare alla Pubblicazione Amministrazione oltre seicentocinquanta milioni di euro, ed ora il rischio che si viene a prospettare con la ridu- zione dei fondi, è che il servizio non potrà essere più gratuito né più appannaggio per tutti. Ma frattempo (o meglio, nella speranza) che vengano discusse ed apportate variazioni alla nuova normativa, bene hanno fatto Acli, Inas Cisl, Inca Cgil, Ital Quil a far partire una raccolta firma contro il taglio governativo. Campagna che non ha un numero di firme da raggiungere, ma “si prefigge solamente di far comprendere l’importanza che hanno i Patronati per i servizi offerti, soprattutto, ai ceti più deboli. 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Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 16 REDAZIONE: via Annarumma, 39/A 83100 Avellino (AV) Tel. 0825.792424 - Fax 0825.792440 Europa Mezzogiorno [email protected] Intervista a Umberto Ranieri presidente di Europa Mezzogiorno “Il Sud artefice del riscatto” Se le regioni meridionali decadono, la ripresa del Paese non ci sarà di NORBERTO VITALE Giornalista, docente universitario, parlamentare per quattro legislature, ma soprattutto dal 2011, presidente della Fondazione Europa Mezzogiorno, vicinissima a Giorgio Napolitano. Umberto Ranieri è impegnato in questi giorni a presentare il suo libro “Napolitano, Berlinguer e la Luna. La sinistra riformista tra il comunismo e Renzi”. Un bilancio rigoroso di occasioni perdute, battaglie vinte, “di una storia non ancora conclusa”. Sedici anni fa, il 12 novembre del 1998, la svolta della Bolognina di Achille Occhetto. Alla luce degli anni trascorsi, è da archiviare tra le occasioni perdute? Quella svolta fu resa inevitabile dal crollo del muro di Berlino. Era necessario un mutamento profondo nei caratteri, nel modo di essere, nella politica di quello che era stato un grande partito della sinistra. Non era più possibile lasciare quella denominazione. In realtà giungemmo anche molto tardi perchè la trasformazione avrebbe prodotto risultati migliori se l’avessimo realizzata già negli anni Ottanta. Era evidente, già con Gorbaciov, che il comunismo aveva concluso la parabola e che non era più una risposta ai problemi del mondo, dei lavoratori, alle domande di benessere e libertà che erano presenti. Si avviò comunque una trasformazione e noi riformisti del Pci, che venivamo definiti Miglioristi, volevamo dare al nuovo partito il carattere di una forza socialdemocratica. In questo non riuscimmo, tuttavia si avviò una nuova fase politica nella storia italiana. Sedici anni dopo, il riformismo in campo è quello di Renzi. Qual è la cifra, la natura di questo riformismo? Rispetto ad altri Paesi europei dove ci sono state significative e autorevoli esperienze di governo, penso a Blair, Zapatero, Schroeder, in Italia abbiamo sempre pagato il prezzo di una debolezza del riformismo che si è manifestata anche nel corso di questi sedici anni. Renzi interpreta una nuova stagione del riformismo, in particolare perchè mi sembra spinto dalla necessità di realizzare le riforme per far uscire il Paese dai problemi in cui si dibatte. Il vero punto intorno a cui si deciderà dell’efficacia del riformismo di Renzi, è la realizzazione di alcune riforme. Nonostante lo slancio del premier, nella pubblica opinione europea permane la diffidenza nei confronti dell’Italia. Il Financial Time scrive che rimpiangeremo il presidente Napolitano (ed anche Ciampi) a fronte di una politica italiana segnata da incompetenza, corruzione, declino. Hanno ragione? Che tutti guarderanno alla esperienza di Ciampi e a quella di Napolitano, e spero che prosegua ancora nel suo mandato, sottolineandone il valore e la portata, credo sia indiscutibile. Lasciando perdere quelli che vedono nel nostro Paese unicamente le cose che non funzionano, è chiaro che ha un fondamento la preoccupazione sulle prospettive dell’Italia. Ma credo che il nostro Paese abbia ancora le forze e le energie per reagire, per scongiurare rischi di declino e marginalizzazione e dimostrare a quelli che manifestano sfi- ducia che hanno torto. Le riforme istituzionali sono davvero così strettamente collegate a rendere possibili politiche strategiche per il Paese e soprattutto per il Mezzogiorno, che nei report continua ad affondare? Il governo sembra essersi reso conto che i destini dell’Italia, nel complesso, dipendono dalla ripresa economica e civile delle regioni meridionali. Continuo a pensare che sia illusorio ritenere possibile la ripresa se il Mezzogiorno continua a decadere. La intravede? Dipende molto da quello che saprà fare la classe dirigente meridionale, che deve reclamare interventi nazionali ma deve soprattutto valorizzare le risorse del Mezzogiorno. Serve un indirizzo della politica economica nazionale con un recupero dello sviluppo del Sud. Tuttavia, l’avvenire del Mezzogiorno è nelle mani dei meridionali e della classe dirigente meridionale che deve dimostrarsi all’altezza del compito: utilizzando le risorse, a cominciare da quelle europee, migliorando la propria capacità di programmare e realizzare opere fondamentali per nuove infrastrutture materiali e immateriali, per creare un ambiente più favorevole agli investimenti. Umberto Ranieri, presidente della Fondazione Europa Mezzogiorno Secondo Segugio.it, in Campania, Calabria e Puglia le maggiori diminuzioni RcAuto, prezzi in discesa nelle regioni del Sud Tariffe RcAuto in calo in tutta Italia Le tariffe delle assicurazioni Rca sono in calo in tutta Italia, in particolare in alcune regioni del sud dove storicamente sono più care. E’ quanto emerge dall'ultimo studio dell'Osservatorio Assicurazioni Auto di Segugio.it, che ha registrato a partire dalla fine del 2013 un continuo calo dei premi assicurativi: a livello nazionale l'offerta media registrata durante il secondo semestre 2014 è già diminuita del 7,3% rispetto al periodo luglio-dicembre 2013. A livello nazionale, solo negli ultimi dodici mesi, il pre- mio medio Rc è passato da circa 545 a 505 euro. Tra le cause di questa discesa dei prezzi c'è sicuramente la crisi che spinge le famiglie ad utilizzare sempre meno l'auto - causando conseguentemente meno incidenti e quindi minori costi per le compagnie - e la maggiore competizione tra le assicurazioni derivante dalla comparazione di prezzo, abitudine sempre più diffusa tra gli automobilisti italiani. Secondo le stime, i prezzi continueranno a calare negli ultimi mesi del 2014 e raggiungeranno il punto più basso A Bruxelles per lanciare il referendum anti euro Grillo contro tutti: “Guerra totale alla Bce non all’Isis” “Noi siamo in guerra con la Bce, non l'Isis o mania e Angela Merckel: “La Cancelliera con la Russia”. E’ uno dei tanti passaggi du- glorifica la caduta del Muro, ma la riunifiri di Beppe Grillo che ieri a Bruxelles, nella cazione tedesca l’abbiamo pagata noi e i citsede del Parlamento europeo, insieme ai 17 tadini della ex Ddr”. Quindi, l’attacco froneletti del M5s, ha lanciato la raccolta di fir- tale: “La Germania è il Paese più corrotto me per il referendum consultivo contro l’eu- d'Europa”, ha detto Grillo che poi ha aggiunto: “Dobbiamo combatro. E’ stato un lungo monotere il Jobs act tedesco, impologo che si è concluso con la sto dai tedeschi che ha prointerruzione della conferendotto disastri, una crescita za stampa in seguito alle negativa. Siamo stanchi dei proteste dei giornalisti presacrifici, vogliamo riprensenti, dopo che Grillo aveva derci la sovranità della noaccettato la domanda di un stra moneta, salvare le noeurodeputato dell’Ukip, il stre aziende. E’ caduto il Mupartito di Farage alleato del ro, non quello delle carte di M5s. Prima di interrompere credito. Questa Germania ci la conferenza stampa, Grillo impone le sue idee e le sue alha lanciato un monito ai lucinazioni economiche, cose giornalisti: “In questa situache sono il contrario della dezione, avete più responsabiGrillo ieri a mocrazia, persone non elette lità dei politici. Meno male Beppe da nessuno. Questo perchè che i vostri giornali stanno Bruxelles chiudendo. Trovatevi un altro lavoro per- anche la sua economia sta stagnando, menchè i finanziamenti tra un po’ non ci saran- tre noi siamo in recessione totale”. L’obiettivo è quello di raccogliere fino a no più”. In precedenza Grillo aveva messo nel mi- quattro milioni di firme, e avere a fianco la rino la Bce e i banchieri (“Una banda di usu- Lega non costituisce un problema: “Non è rai, cadaveri di cera”), quindi Jean-Claude importante se è Salvini o la destra o la siniJunker, (“Juncker da chi è stato eletto? Si stra. Noi andiamo avanti su dei progetti: se tratta di un ex ministro delle finanze di un il progetto è buono ed è condiviso da chiunpaese paradiso fiscale”) e soprattutto la Ger- que, noi andiamo avanti con chiunque”. nel corso del 2015. Se a livello nazionale i costi sono diminuiti del 7,3%, a livello regionale le dinamiche sono più varie: la maggiore diminuzione si è registrata in Puglia (-19,7%), in Calabria (-14,6%) e in Campania (-14,0%). Inoltre, considerando congiuntamente il premio medio e la variazione del premio rispetto al secondo semestre 2013 si nota che in Trentino Alto Adige, Veneto, Molise e Basilicata ci sono premi medi più bassi con una riduzione maggiore del premio medio rispetto a quello nazionale. Il testo approvato a larga maggioranza Ogm, passa la linea Italia: ogni singolo Paese deciderà in autonomia “E' un nuovo passo avanti sulla linea italiana. La libertà di scelta degli Stati di limitare o bandire la coltivazione di ogm sul proprio territorio, è la soluzione più equa per l’Italia e per l’Europa e lo ribadiremo al Consiglio dei ministri Ambiente dell’Ue che si riunirà a Bruxelles il 17 dicembre prossimo”. E’ soddisfatto il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti del traguardo che, dopo anni di dibattito, si avvicina. A premere l’acceleratore sul potere di blocco dei 28 Stati membri è l’Europarlamento, con un nuovo testo approvato a larga maggioranza che promette anche la “flessibilità” tanto richiesta dai governi. La nuova direttiva rivista e corretta dagli eurodeputati “fornisce agli Stati membri basi legali solide per bandire le coltivazioni dai propri territori” spiega Marco Contiero, direttore Una coltivazione Ogm per le politiche agricole europee di Greenpeace. Stesso messaggio di Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, che vede nell’introduzione del criterio ambientale, “un importante passo in avanti” per il potere di divieto dei singoli Paesi, una posizione condivisa anche dalla Federazione internazionale del movimento del biologico. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 17 Quale è il senso delle parole dell’ad di Fiat alla presentazione della 500X La Basilicata risponderà a Marchionne? Potrebbe essere una sfida per chiedere quella produttività mai ottenuta finora «Per Melfi la 500x è essenziale: senza questa auto per lo stabilimento di Melfi ci sarebbe stato poco da fare. Il futuro sono la 500x e la Jeep Renegade, costruita anch’essa a Melfi». Lo ha detto l’ad Fca, Sergio Marchionne, alla presentazione della nuova 500x. segue dalla prima di GIUSEPPE TRALLI di Melfi ci sarebbe stato poco da fare” squarcia il cielo del più importante comparto industriale della Basilicata. Ma qual’ è il senso di queste parole taglienti che arrivano in piena salita produttiva della Renegade e con la 500X in rampa di lancio? E soprattutto: al fulmine seguirà il tuono? Marchionne, lo sappiamo, non è persona che parla a sproposito. Con ogni probabilità intende rispondere così alle invocazioni a mantenere gli attuali livelli produttivi dello stabilimento lucano che, da più parti, si sono levate per la prevista caduta produttiva della Punto e lo spostamento di parte della produzione della Renegade. Infatti, oggi, nello stabili- Marchionne assediato dai giornalisti mento Sata, funzionano due linee produttive: quella appena rinnovata, capace di produrre contemporaneamente anche 4 diverse autovetture (max 1.200 al giorno) della nuova piattaforma “small wide” (la Jeep Renegade e la 500x) e la seconda, di vecchia generazione (Piattaforma B), dove si assembla, ormai con i volumi in forte discesa (circa 350 al giorno), la Punto. Ma il piano Industriale di FCA prevede che il piccolo SUV Jeep (oggi realizzata solo a Melfi) sia prodotta, entro la prima metà del 2015 e per servire il mercato nordamericano, anche nel nuovo stabilimento brasiliano di Pernambuco. Mentre, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, la Punto a fine 2015 andrà in pensione lasciando inutilizzata la linea della piattaforma B della Sata. E allora se non si vogliono perdere posti di lavoro le strade sono due: o a Melfi si dovrà allocare la produzione di una vettura del segmento B ( Mito, Ypsilon) da assemblare sulla stessa linea della Punto oppure, anche grazie al successo in Europa della Renegade e dei primi positivi riscontri della 500X, si dovrà concentrare la produzione solo sulla nuova linea produttiva, saturandola. Ma questo significa passare da una produzione organizzata su 15 turni di oggi ai famigerati 18/21 che, gli operai di Melfi, hanno sempre strenuamente rifiutato. Forse è proprio questo il tuono che dobbiamo aspettarci. E cioè che Marchionne potrebbe sfidare lavoratori e sindacati a garantire quella produttività mai ottenuta fino ad adesso. Una sfida forte, lanciata con un messaggio forte e dalle forti conseguenze. Perché se così fosse lo stabilimento lucano tornerebbe ai fasti del 2004 quando era il più produttivo d’Europa, quando “i ragazzi di Melfi” producevano 88 auto l’anno ciascuno, quasi il doppio rispetto alle 49 di Mirafiori e vicino alle 99 della Nissan in Giappone. Una sfida che, se accolta e vinta, garantirebbe non solo anche nuova occupazione ma sarebbe uno spot importante per la valenza industriale dell’intera regione. www.basilicatapost.it Tante idee e proposte da mettere in atto Dai “Visionari della scuola” l’esigenza di un cambiamento TANTE IDEE E proposte da mettere in atto, l’esigenza di cambiamenti emersa forte dalla due giorni dei “Visionari della scuola”. Ora non resta che fare sintesi e mettere subito in atto le proposte più interessanti, portandole sui tavoli della programmazione, e magari facendosi accompagnare nel percorso da questo “gruppo di visionari”, che diventi una vera e propria task force per rinnovare la scuola lucana. Si è assistito a dibattiti interessanti e partecipati sui temi dell’istruzion e e della scuola per rispondere alle domande "Quale scuola vogliamo? Quale visione a lungo termine vogliamo concretizzare?" Si è trattato di un momento corale, aper- to, promosso dall'assessore Liberali in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale di Basilicata, nel quadro di una più ampia discussione in atto a livello nazionale con la consultazione del Governo “La Buona Scuola”. Nella giornata conclusiva il presidente Pittella ha ribadito la necessità di portare avanti in maniera parallela una innovazione tecnologica e metodologica con una più ampia rivoluzione culturale. Diversi studenti hanno chiesto e proposto soluzioni, mentre docenti, dirigenti, personale amministrativo, genitori, associazioni si sono alternati al microfono a un ritmo serrato, rispettando timer e tempi con interventi critici, ma costruttivi per andare avanti e far fronte ai problemi. CONTRO LA CRISI tante idee per innovare, e tra queste anche quella lanciata dalla startup potentina Pedro (una piattaforma software), voluta da SolEthEn e che è finita tra i finalisti della sezione Energia del premio Edison che è stato consegnato ieri sera a Milano. Non ha ricevuto premi (era- IN TERZA COMMISSIONE Modifiche al fondo per abitazioni locate LA TERZA Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Francesco Pietrantuono (Psi), ha approvato a maggioranza una delibera della giunta sul fondo nazionale per il sostegno alle abitazioni in locazione. Con il provvedimento sono state approvate alcune modifiche sui requisiti per l’accesso ai contributi, lo schema del bando, il modulo di domanda e le modalità attuative. Successivamente sono state discusse due proposte di legge su “Tutela governo ed uso del territorio» di Franco Mollica (Udc), e su «Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico», di Vincenzo Robortella (Pd) e Pietrantuono. FIRMATO UN PROTOCOLLO Intesa coi cuochi per la crescita “LA GASTRONOMIA tipica regionale può rappresentare un importante veicolo di promozione delle produzioni agroalimentari tipiche e di diffusione delle consuetudini alimentari locali e della cultura rurale; l’agroalimentare rappresenta un settore importante della vita economica e sociale della regione Basilicata”: è quanto si legge nel protocollo d’intesa tra Regione Basilicata e l’Urcl (Unione regionale cuochi lucani. I due soggetti intendono sviluppare la reciproca collaborazione con riferimento ad azioni di sistema nel settore turistico/ristorativo e culturale, promuovendo il binomio prodotto-territorio e valorizzando le giovani professionalità attraverso attività formative e seminariali”. VOLONTARI NEL SERVIZIO CIVILE Giandomenico Marchese e l’assessore Liberali “Bella la digitalizzazione – hanno rimarcato - ma dateci i laboratori”. I “Visionari della Scuola” hanno rappresentato, dunque, un primo step ricco di spunti su cui lavorare e che renderanno la scuola lucana più moderna e rispondente alle esigenze di chi la vive ogni giorno. La potentina SolEthEn con “Pedro” tra le migliori startup italiane no messi in palio tre riconoscimenti da 100 mila euro per ognuno dei settori in gara, ed un encomio ai secondi classificati, ma l’idea voluta dai titolari della società è stata assai apprezzata ed ha fornito ai protagonisti la possibilità di farsi conoscere da una platea nazionale e non solo, per possibili contatti futuri. La SolEthEn acronimo di “Solutions for Ethical Engineering”, è una start-up innovativa con sede a Potenza. IN BREVE Fornisce servizi d’ingegneria ad alto valore aggiunto per migliorare i processi produttivi e le prestazioni di Piccole Medie Imprese ed Enti pubblici, attraverso mediante l'utilizzo di tecniche e metodologie ingegneristico-matematiche: modellazione metematica, simulazione numerica, statistica applicata, calcolo scientifico. Il team è composto da tre giovani lucani - Paola Curci, Pasquale Molinari, Michele Giordano - con una consolidata esperienza nel campo della ricerca industriale e accademica. Al concorso Edison Start, un bando nazionale indetto per celebrare i 130 anni del gruppo, e che punta a promuovere lo sviluppo di progetti innovativi e sostenibili proposti da giovani talenti, startup e PMI nei settori Energia, Sviluppo Sociale e Culturale, Smart Communy, hanno partecipato 841 idee presentate nella prima fase. Garanzia giovani, sì a 50 progetti SONO stati firmati i bandi per la selezione di volontari di servizio civile nazionale per le 10 Regioni che condividono con il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale l’attuazione della misura Servizio civile nazionale del programma Garanzia Giovani. Per i ragazzi e le ragazze che vorranno partecipare ai progetti i bandi attiveranno complessivamente 5.463 posti distribuiti nelle Regioni come di seguito riportato. Lo rende noto il ministero del Lavoro in un comunicato. In Abruzzo sono stati valutati positivamente 49 progetti per 181 volontari, in Basilicata 50 per 236 volontari, in Campania 298 per 2.005, in Friuli Venezia Giulia 14 per 57, nel Lazio 120 per 504 volontari, in Piemonte 90 progetti per 329 volontari, in Puglia 122 per 554, in Sardegna 23 per 109, in Sicilia 215 per 1.185, in Umbria 76 per 303 volontari. Al completamento dell’esame dei progetti da parte della Regione Molise, verrà emanato un ulteriore bando destinato ad attivare oltre 300 posti di volontario in Servizio civile nazionale, fino al raggiungimento di 5.790 posti. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 18 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 POTENZA [email protected] Il consigliere Pergola sollecita interventi per ridurre al minimo i disagi ai cittadini Scale mobili, 21mila ticket venduti Il vice sindaco si scusa con i potentini. Bar, edicole e negozi saranno riforniti a breve VENTUNOMILA i biglietti che Cotrab ha consegnato, in soli tre giorni, alle abituali rivendite e che risultano quasi completamente esauriti. Pertanto l’azienda, che gestisce il servizio di trasporto urbano, ha invitato i titolari degli esercizi commerciali che hanno intenzione di mettere in vendita i ticket per i bus e le scale mobili di fare richiesta agli uffici Cotrab, anche contattandoli telefonicamente allo 0971508310. Uffici che provvederanno a rifornire i bar, le edicole e i negozi nel minor tempo possibile. «Si tratta di dati estremamente positivi – ha commentato il vicesindaco nonché assessore comunale alla Mobilità Gerardo Bellettieri – soprattutto per la città. I potentini hanno dimostrato grande senso civico e volontà di utilizzare il mezzo pubblico, supportando noi amministratori in scelte come quella di far pagare i servizi forniti, finalizzate prioritariamente all’equità e al benessere di tutti». Dopo tre giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo di acquistare i ticket per usufruire degli impianti meccanizzati il consigliere comunale del gruppo i “I socialisti” Rocco Pergola «ritiene necessario ridurre al minimo i disagi per gli utenti». Utenti che, soprattutto il primo giorno, si sono trovati a dovere fare i conti con oblite- PIANO DI ESERCIZIO DEL TRASPORTO Cotrab, meno chilometri Si taglia sul personale Nessun tornello né obliteratrice per chi volesse usufruire delle scale mobili senza pagare ratrici non funionanti o con scale mobili delle tariffe e l’azienda di trasporto pubblipersonale del Cotrab che in delle modalità di acquisto co locale e l’amministraziopiù di qualche caso ha fer- dei biglietti». Non solo. Sa- ne comunale per offrire un mato i cittadini lungo le rebbe anche opportuno che servizio di mobilità efficienrampe delle scale mobili «siano affissi avvisi mag- te e di qualità attraverso inchiedendo loro di mostrare il giormente visibili all’ingres- formazioni dettagliate che biglietto. Un controllo che, so delle scale mobili» e che in questa fase di adattameninvece, si dovrebbe effettua- «si intensifichi la rete di dif- to a delle nuove modalità del re in entrata o al massimo in fusione dei biglietti» predi- servizio di trasporto sono uscita. E, invece, i cittadini sponendo anche l’installa- necessarie». sono stati “fermati” lungo le zione «di distributori autoE proprio alla luce delle lascale. Una procedura che ha matici per permettere l’ac- mentele di molti cittadini il provocato non poca irrita- quisto dei ticket anche du- vicesindaco Bellettieri si è zione. rante gli orari di chiusura scusato «per i disagi creati, Alla luce anche di ciò il delle attività commerciali giustificabili solo in questa consigliere Pergola ha riba- che vendono i biglietti». prima fase, diciamo di “assedito che «è necessario che il Per fare tutto ciò «è neces- stamento”, e ai quali comunpersonale Cotrab informi i saria - ha aggiunto Pergola - que stiamo cercando di porcittadini all’ingresso delle una maggiore sinergia tra re rimedio». Dipendenti Cotrab durante la protesta di settembre TECNICAMENTE è l’ to quando l’agenzia inte“annullamento in auto- rinale Tempor, per conto tutela” del piano di tra- del Cotrab, assume 6 consporto pubblico locale vi- trollori entrati in attività gente. lunedì, in concomitanza Praticamente, la giun- con il pagamento obblita comunale con un atto gatorio del trasporto amministrativo e secon- pubblico locale da parte do quanto concesso dal degli utenti. Anche se i “potere di autotutela” contratti sono gestiti (annullamento d’ufficio dalla Tempor, di fatto, o di convalida degli atti pagando il consorzio l’aamministrativi illegitti- genzia, si tratta di risormi) ha annullato quanto se economiche aggiuntistabilito a dicembre 2013 ve che pesano sull’aziendalla precedente ammi- da, nonostante un avviso nistrazione negli ultimi della stessa ai dipendenti accordi con Cotrab, il sulla possibilità di fare Consorzio che gestisce il domanda per assurgere trasporto pubblico in cit- alla funzione di controltà e, rigettando in so- lori. Da un lato dunque la stanza il piano di eserci- questione lavoratori, zio vigente, sta redigen- dall’altra la questione do già il nuovo. Fin qui utenti. Perché la riduziopotrebbe anche essere ne dei chilometri percoruna buona notizia. si costringerà a una reviSe non che il nuovo tra- sione di tutte le linee esisporto al quale si sta la- stenti, con l’annullamenvorando prevede un ta- to di alcune e l’efficientaglio dei chilometri per- mento di altre, che necescorsi su gomma pari a sariamente dovrà sacricirca 700.000 con un ficare delle zona a difesa passaggio da 1350 chilo- di altre. Insomma, l’anmetri a 2.700. nosa questione del traSi torna praticamente sporto pubblico a Potenal piano antecedente al za sembra davvero un 2011, nato quando l’in- rompicapo a cui è difficitermodalità era ancora le trovare una soluzione, una parola sconosciuta, che va ad aggiungere sale scale mobili erano solo le sulla ferita. I lavoratoquelle di viale Dante e la ri, infatti, hanno da poco metropolitana leggera ricevuto lo stipendio di nell’immaginario collet- agosto e avanzano ancotivo si identificava con ra delle mensilità. Senza quella sotterranea delle dimenticare che a far grandi città. Non solo. esplodere il caso Cotrab Una riduzione di furono i dipendenti as700.000 chilometri do- sunti proprio tramite la vrebbe equivalere al li- Tempor con continui cenziamento di 50 o poco contratti interinali e che più dipendenti Cotrab, a portarono l’azienda in maggioranza conducen- Tribunale, per di più vinti di autobus. Ed ecco che cendo. Queste anomalie piomba di nuovo sui la- nelle assunzioni, infine, voratori lo spettro dei ta- così come nell’affidagli al personale. Insom- mento del servizio, sono ma, far rientrare i conti anche oggetto di valutadel Comune di Potenza, zione della Corte dei Convicino al dissesto, signi- ti. Anna Martino fica farlo a spese dei più © RIPRODUZIONE RISERVATA deboli: i lavoratori. Il tut- RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Potenza Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 19 Nella “Nave” il corto di Kieslowski su un quartiere di Varsavia simile a Cocuzzo Un “Decalogo” per il Serpentone Obiettivo: dare voce al rione potentino attraverso il racconto degli abitanti IL “Festival Città delle 100 scale”, realtà lucana tra le più interessanti in Italia e nel Mezzogiorno per la danza contemporanea e le arti performative, apre le porte al cinema e lo fa in collaborazione con la “Lucana film commission”. L’incontro tra Giuseppe Biscaglia e Francesco Scaringi, ideatori e curatori del Festival, e Paride Leporace, direttore della fondazione lucana per il cinema, nasce dall’idea di creare un laboratorio di sceneggiatura cinematografica all’interno della stiva della “Nave” di rione Cocuzzo. «La scelta della location non è affatto casuale – ha spiegato Francesco Scaringi - Il percorso formativo che vogliamo realizzare prevede una duplice attività: far vedere cinema e fare cinema». Ieri sera, infatti, all’interno della stiva del bastimento cementizio, è stato proiettato il primo episodio del “Decalogo”, la serie di 10 mediometraggi del regista polacco Krzysztof Kieslowski ambientati, a fine an- Aiuole adottate Facilitazioni per ditte e privati “L’AMMINISTRAZIONE comunale ha rivolto apposita richiesta all'Acquedotto lucano per la predisposizione di idonei allacci alla condotta pubblica dell’acqua per consentire un migliore mantenimento delle aiuole, che non si limiti, laddove eseguito, alla cura dell’esistente» La notizia è stata comunicata, nel corso di un incontro, dall’assessore all’Ambiente Pasquale Pepe alle associazioni che in città hanno adottato alcune aiuole. Nel corso dell’incontro è stata data ampia disponibilità alle ditte e alle associazioni ad utilizzare i punti luce che si trovano nei pressi delle aiuole «per consentire anche un allestimento natalizio e non solo». Da parte loro le ditte e le associazioni si sono dette pronte a questa nuova scommessa che, tra l’altro, è in sintonia con il più ampio e complesso disegno di decoro urbano voluto dall’amministrazione comunale. «È indispensabile – ha detto Pepe - che si faccia questo ulteriore sforzo. Con l’impegno costante del Comune e la necessaria collaborazione dei privati, che mostrano grande interesse, va ripensata la tenuta della città». Nella “Nave” ci si confronta all’ombra del ni 80, in un quartiere della taristi del ‘900, quale è staPolonia molto simile al Ser- to Kieslowski, nel suo Depentone. «Sono sempre ri- calogo, un film che per masto affascinato, da po- quelli della mia generaziotentino acquisito, dall’ar- ne, è stato e continua a eschetipo architettonico di sere un elemento ecceziorione Cocuzzo – ha affer- nale e un avvenimento inmato Paride Leporace – Per credibile». I dieci film che me è stato inevitabile il pa- fanno parte del Decalogo di ragone con i luoghi rac- Kieslowski sono ispirati ai contati da uno dei più dieci comandamenti e racgrandi registi e documen- contano storie di vita quoti- diana degli abitanti del quartiere polacco. «Parlare del quartiere attraverso i suoi protagonisti: questo sarà anche il nostro obiettivo che va ad affiancarsi alle attività di recupero urbano già messe in atto con l’iniziativa Serpentone Reload», ha dichiarato Francesco Scaringi. La seconda parte del progetto nato dalla collaborazione tra “Lucana film commission” e “Festival delle 100 scale”, riguarderà invece la creazione di un laboratorio di sceneggiatura cinematografica, da tenersi sempre all’interno della “Nave”. «Sarebbe un grande obiettivo riuscire a creare una scuola di sceneggiatura magari coinvolgendo gli abitanti del quartiere», ha dichiarato Paride Leporace. «Il sogno nel cassetto – ha concluso il direttore della “Lucana film commission” – è quello di realizzare un omaggio a KieSlowski con la produzione di un film. Noi ci proviamo». Francesco Cutro © RIPRODUZIONE RISERVATA La sesta commissione rassicura i cittadini Bucaletto, acqua potabile Esaminati i dati di Aql L’ACQUA a Bucaletto è potabile e non contiene sostanze inquinanti. Questo in sintesi quanto emerso al termine dei lavori della sesta commissione consiliare, presieduta da Donato Nolè. I componenti della commissione hanno potuto verificare la documentazione riguardante le analisi effettuate sui campioni d’acqua prelevati a Bucaletto. «Gli organi ufficiali preposti al controllo - ha spiegato Donato Nolè - hanno fornito assicurazioni in merito alla potabilità dell’acqua distribuita attraverso la rete di Acquedotto lucano nel popoloso quartiere potentino». Come si è sparsa la notizia su un pos- La riunione della sesta commissione sibile inquinamento idrico esito negativo. I compol’amministrazione comu- nenti della Sesta commisnale si è subito «attivata» sione si sono adoperati «da per fare luce sulla vicenda subito affinché i risultati «chiedendo e ottenendo da fossero comunicati tempeAql le analisi del caso». stivamente ai residenti di Analisi che hanno dato Bucaletto». Alliance Francaise, incontro all’Unibas sulla Grande guerra FORMAZIONE docenti di lingua francese e performance culturale in occasione del centenario della Prima Guerra mondiale attraverso la lirica di Apollinaire. Anche quest’anno l’Alliance Française Basilicata ripropone oggi presso l’aula Magna dell’Unibas, in collaborazione con il “Centro linguistico d’Ateneo”, la giornata di formazione per gli insegnanti di lingua francese. «Rinnoviamo questo momento di formazione e di incontro annuale della nostra associazione con una iniziativa di connubio tra l’arte, la celebrazione della lingua francese e il ricordo, attraverso i versi di Apollinaire, dello scoppio della Grande Guerra», ha dichiarato Raffaele Romano, presidente Alliance Basilicata. La giornata si aprirà intorno alle 9 con una performance di letture poetiche accompagnate da immagini e musiche su alcune poesie scritte dal fronte da Apollinaire e con la presentazione di “Calligrammi alla rovescia” creati appositamente dall’artista potentina Teri Volini e di un suo testo poetico in lingua francese. Si susseguiranno diversi interventi tra cui quello di di Giuseppe Martoccia, direttore di Alliance, sulle sfide del web partecipativo negli scambi scolastici con l’estero. IL SERVIZIO A “FILI D’ERBA” Sportello immigrati Tra accoglienza e integrazione Stigliani e Cudemo durante la conferenza (f. Mattiacci) FINO a una decina di an- consulenti legali e della ni fa si chiamava “La cit- possibilità di creare una tà dei colori”. Il primo e cartella informatizzata unico sportello per gli per ogni utente, valido immigrati della città di per tutta la rete, grazie Potenza e dell’intera Ba- all’attivazione di un porsilicata. Poi negli anni tale informatico sui sersempre più associazioni, vizi sociali del Comune. sindacati ed enti privati Il tutto grazie a fondi rehanno cominciato a gionali ed europei (Fonsvolgere la stessa fun- do di coesione sociale e zione. Così lo sportello di sviluppo). «In un mo“La città dei colori” circa mento di difficoltà per la quattro anni fa ha chiu- città – afferma l’assessoso, anche a causa della re comunale alle Politimancanza dei fondi re- che sociali Nicola Stigionali destinati a quel- gliani – questa iniziativa l’azione. Oggi il Comune può essere fraintesa. di Potenza apre nuova- Ospitare i migranti è un mente lo sportello per dovere in uno Stato civigli immigrati, con una le. Come amministraziofunzione diversa rispet- ne abbiamo il dovere di to al passato: presa in ca- non solo di accoglierli rico attraverso un’azio- ma educarli a una intene di rete e di coordina- grazione sociale che sia mento con le associazio- fondata sul rispetto dei ne e gli enti già attivi sul diritti e dei doveri che gli campo – una ventina in immigrati hanno in tutto – nonché gli organi un’ottica di inclusione di sicurezza (questura e sociale completa». Da polizia locale) e sanitari qui anche «la lotta all’ac(ospedale San Carlo e cattonaggio davanti ai Asp) con i quali saranno supermercati, per la firmati dei protocolli quale ci sarà a breve un d’intesa. Il servizio è sta- incontro con le forze delto affidato, tramite rego- l’ordine, affinchè i milare bando di gara, alla granti entrino a far parcooperativa “Fili d’erba” te del tessuto sociale». che si occupa di assi- Tra gli obiettivi dell’amstenza agli anziani. Lo ministrazione, la realizsportello - aperto il mer- zazione di un centro coledì e il venerdì dalle diurno per minori in via 8.30 alle 12 e il giovedì Sicilia, dove attualmendalle 8.30 alle 12 e dalle te è ubicato il Centro dei 16.30 alle 18 - prevede la servizi di volontariato, presenza di un operato- esattamente nella parte re, individuato nel socio di proprietà del Comune fondatore dell’associa- ancora inutilizzata. Per zione, Rossella Cudemo concludere, il messagche, dopo un primo in- gio finale di Stigliani alcontro con l’immigrato la cittadinanza: «I proper individuarne le esi- blemi delle città italiane genze, lo indirizza verso non li creano gli immii servizi a lui indispensa- grati che, anzi, possono bili presenti sul territo- anche innescare dei rio. All’interno dello meccanismi positivi che sportello sono previsti riguardano l’impiego di servizi di pronto inter- determinate figure provento relativi a media- fessionali o l’occupaziozione interculturale, in- ne di abitazioni altriterpretariato e consu- menti sfitte, come seconlenza legale. Su richie- do me è il caso di molti alsta è possibile attivare il loggi di Potenza oggi ocprofessionista entro cupati dai profughi poli24/48 ore. La cooperati- tici». an.ma. va si avvarrà anche di un © RIPRODUZIONE RISERVATA registro di interpreti e RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Potenza e provincia Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 21 BELLA Tappa nel Comprensivo per il progetto “Coder dojo” promosso da Paolicelli Alfabetizzazione sì, ma digitale Gli alunni affiancati da mentori hanno appreso il funzionamento del multimediale BELLA – Il progetto “Coder dojo” è approdato all’Istituto comprensivo di Bella. Un laboratorio di creatività multimediale per futuri programmatori che si è svolto presso la sede scolastica, e che ha coinvolto una fascia di alunni compresa tra i 7 e i 17, affiancati da alcuni mentori, ossia figure in grado di trasmettere a ciascun allievo il linguaggio informatico, per una corretta alfabetizzazione digitale e un utilizzo dei principali strumenti software open source (programmi di libero accesso o senza licenza). La giornata si è svolta in due momenti fondamentali: in primis, la fase di formazione dei mentori, successivamente la fase pratica, quindi l’interazione con i ragazzi attraverso l’utilizzo del programma Scratch. Per la dirigente dell’Istituto comprensivo di Bella, Carmela Gallipoli si è trattato di «una giornata molto importante per la nostra scuola, con l’approccio a una nuova metodologia didattica innovativa. Grazie al “Coder dojo”, nella scuola 2.0, gli alunni diventano protagonisti e non soggetti passivi», imparando a programmare sin da piccoli semplici Alunni e insegnanti al lavoro con i pc. A destra Paolicelli spiega cosa fare applicazioni, videogiochi, pro- di coding (programmazione ingrammi da utilizzare su pc e ta- formatica), affinché gli alunni blet. diventino produttori digitali. «Abbiamo sostanzialmente an- Aver portato a Bella questa initicipato - ha aggiunto - il piano ziativa costituisce un banco di del Governo sulla “Buona scuo- prova interessante, finalizzato la”, ancora in fase di consultazio- alla preparazione dell’evento in ne, per introdurre le buone prati- programma il prossimo 24 noche come metodo di insegnamen- vembre, nell’ambito dell’iniziatito. Infatti nel tema 4 del docu- va CoderBas». mento governativo, “Ripensare L’Istituto comprensivo di Bella ciò che si impara a scuola”, si ipo- sarà una delle 7 sedi prescelte in tizza l’introduzione, già a partire cui saranno coinvolti tutti i 131 dalla scuola primaria, di un’ora comuni della Basilicata. POTENZA Incontro dei docenti di Educazione fisica Sport, rispetto delle regole e fattore di aggregazione POTENZA - Nell’aula magna del liceo classico “Quinto Orazio Flacco” si è tenuta una conferenza di servizio per dirigenti scolastici e docenti di Educazione fisica. Promossa dal Miur presenti il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Claudia Datena , e la coordinatrice per l’educazione fisica e sportiva della Provincia di Potenza, Giovannina Molinari - e dal Coni - presente il presidente regionale, Leopoldo Desiderio - nella conferenza sono state illustrate le indicazioni circa l’attività sportiva del corrente anno scolastico. Ad accogliere i relatori, i dirigenti scolastici ed i docenti, giunti da ogni parte della provincia, il dirigente scolastico del Liceo classico “Orazio Fliacco”, Silvana Gracco che, consapevole «delle ristrettezze economiche con cui bisogna fare i conti per i giochi sportivi studenteschi» ha ribadito il fatto che «gli studenti non possono fare a meno dello sport nella scuola». Ospiti l’assessore comunale allo Sport , Giovanni Salvia, e il presidente della sezione arbitri della provincia di Potenza, Roberto Celi. Datena nel suo intervento ha detto: «il Coni è il nostro partner istituzionale. Oggi si va nella direzione di un potenziamento e rafforzamento dello sport nella scuola ad iniziare da Il tavolo dei relatori quella primaria, con l’alfabetizzazione motoria. Le linee guida della scuola, riconoscono lo sport, un veicolo che si contrappone al fenomeno del bullismo e della violenza». Leopoldo Desiderio ha illustrato i progetti che il Coni vuole intraprendere: «a partire dallo “Sport in classe”, “Sport in fiera“, POTENZA - Nel segno della continuità. L’Efmea (Ente per la formazione edile) di Potenza con pieno merito ha conquistato il terzo posto alle finali di Bologna valevoli per la settima edizione della sfida nazionale di “Ediltrophy 2014”, ovvero della gara di arte muraria organizzata dal Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia), con il patrocinio della Cnce (Commissione nazionale paritetica per le casse edili) dell’Inail e della Cncpt (Commissione nazionale per la prevenzione infortuni) e in collaborazione con il Saie ( Salone internazionale dell’ industrializzazione edilizia che “Vetrina dello sport”, “Mini-Olimpiadi e “Luoghi in sport” che saranno attivati nel corrente anno scolastico con il coinvolgimento anche di 4 comuni sprovvisti di società ed associazioni sportive: Ginestra, Castelmezzano, Pietrapertosa e Valsinni.». L’assessore allo Sport ha aggiunto: «sono felice e orgoglioso di essere in mezzo a docenti, considerati il vero motore dello sport. Tutti gli amministratori comunali devono sostenere lo sport, da sempre considerato veicolo di messaggi positivi: aggregazione, rispetto dell’avversario e di regole». Lorenzo Zolfo © RIPRODUZIONE RISERVATA «Colgo l’occasione - ha concluso il dirigente scolastico - per ringraziare tutti i partecipanti: dai genitori agli alunni e ai loro docenti, che avranno il compito di continuare nelle classi e nei laboratori le attività proposte durante l’evento dal mentore dei mentori, Piero Paolicelli, promotore dell’iniziativa». Paolicelli che ha dichiarato come «lo spirito del progetto è quello del divertimento e dell’insegnamento creativo, perché i bam- bini imparano sperimentando, copiando, sbagliando e collaborando». Secondo Michele Ventrelli, dirigente scolastico del Comprensivo “Pascoli” di Matera, «il nostro obiettivo è stato quello di inserire il “Coder dojo” nella scuola lucana. La sfida è quella di formare i ragazzi del domani, rendendoli in grado di confrontarsi nei prossimi anni con i colleghi di tutto il mondo». A Bella i partecipanti sono stati oltre 150, tra docenti, alunni e genitori provenienti dalle scuole del territorio. Così si è espresso Paolicelli, che ha condotto magistralmente i lavori in un clima festoso: «Sembrava di essere in racconti fiabeschi, dall’infanzia alle medie, biblioteca (vissuta), iPad per gli scolari, Lim, professori e maestre motivate, colori allegri, paesaggio mozzafiato tra le alture lucane. Clima cordiale e affiatamento di tutto il personale. Dimenticavo, unica Scuo@ 2.0 della Basilicata. Se la scuola del futuro ha un nome, vorrei che fosse quello del Comprensivo di Bella». Allora, appuntamento a Bella il prossimo 24 novembre. Davide Di Vito SAVOIA Il progetto del Gal Marmo-Melandro Fattorie multifunzionali Un network territoriale SAVOIA - Si è parlato del lancio del network territoriale delle fattorie multifunzionali nel corso della giornata informativa che si è tenuta nella sede del Gal Csr Marmo Melandro. L’evento è parte integrante del progetto “La rete delle fattorie multifunzionali” realizzato in convenzione dall’Ati “Forcopim-Officina Rambaldi”. Nel corso dell’incontro è stato presentato ai titolari delle fattorie multifunzionali il brand “Colti Vi Amo” e sono stati trasferiti gli elementi fondamentali dell’impostazione concettuale del network e della strategia di comunicazione integrata. L’incontro è stato l’occasione per raccogliere feed back e orientamenti dal territorio ai fini di implementare nell’area comprensoriale del Gal Csr Marmo Melandro il network delle fattorie multifunzionali. Gli operatori selezionati e interessati ad aderire al network sottoscriveranno un codice di buona condotta e un disciplinare e potranno, così, fregi arsi di un marchio di qualità dell’accoglienza. Nel corso dell’incontro è stato anche presentato il marchio di qualità e una sessione di incontri “one to one” con gli operatori interessati ha consentito all’Ati di illustrare le procedure di accreditamento. Seguiranno sopralluoghi in azienda volti a fornire assistenza individuale e personalizzata per adeguare l’infrastruttura e i servizi delle fattorie multifunzionali allo standard di qualità richiesto per l’adesione alla rete. Risultato finale saranno l’assegnazione del marchio e la formalizzazione del network territoriale mediante stipula di un con tratto di Rete. “Ediltrophy”, muratori potentini terzi classificati in quel di Bologna quest’anno ha festeggiato i 50 anni di attività). La finale nazionale ha visto all’opera 22 squadre partecipanti di tutta Italia tra cui, nella categoria senior, pure l’Efmea Potenza che ha conquistato appunto il terzo piazzamento. L’Efmea è risultata inoltre la Scuola edile meglio classificata dell’intero Centro- © RIPRODUZIONE RISERVATA sud. In gara i maestri lucani Leonardo Micca e Felice Salinardi,che accompagnati a Bologfna da Raffaele Arbia della “Gife costruzioni”, hanno realizzato il manufatto di competenza. I due concorrenti hanno realizzato a regola d’arte una “Stone chair”, ovvero una poltrona in mattoni faccia a vista per arredo urbano completata da una seduta in pietra leccese originale. Soddisfazione per il risultato conseguito è arrivata dal presidente e del vice-presidente di Efmea Potenza, Donato Antonio Claps e Andrea Rossi. «Il terzo posto di questa edizione aggiunto al quarto posto dello scorso anno conferma che le nostre maestranze sono di ottima qualità – spiega il presidente di Efmea Potenza Donato Antonio Claps – questo risultato è fondamentale e dà la misura del mondo delle costruzioni. Bisogna lavorare ad una formazione sempre più mirata verso i giovani e ad un futuro che veda l’edilizia come parte trainante dell’economia. Per questo ci auguriamo di partecipare l’anno prossimo a questa iniziativa anche con una squadra Junior e magari organizzando la Fase interregionale a Potenza. Bisognerebbe incentivare le manifestazioni di questo genere perché aiutano a promuovere e a ridare valore a un’attività, quella del lavoratore edile e delle professioni del passato, che hanno bisogno di sostegno e visibilità». RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 22 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 VULTURE [email protected] MELFI Ai domiciliari l’“artigiano” di quarantacinque anni Michele Posa Una fabbrica di armi clandestine In un capannone agricolo in contrada San Nicola scoperto un laboratorio MELFI - Scoperto e arrestato un fabbricatore clandestino di armi. Si tratta del 45enne Michele Posa che è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Melfi ed Atella guidati dal capitano Giovanni Diglio l’otto novembre scorso. Tutte le armi trovate nel suo “covo” erano prodotte artigianalmente, tra queste spiccava un modello di bomba a mano costruito interamente in legno. I carabinieri da tempo seguivano l’uomo, a causa dei suoi precedenti. Adesso è accusato di detenzione abusiva di armi clandestine artigianali e detenzione di munizioni. L’8 novembre, di pomeriggio, Michele Posa è stato fermato sulla strada provinciale Melfi-Foggia. Nel portabagagli della sua Alfa Romeo, dopo la perquisizione, sono state trovate 100 cartucce calibro nove e 7,65. la questione, ovviamente, ha portato ad una perquisizione del domici- Una volante dei carabinieri e parte delle armi sequestrate al laboratorio lio e in un capannone agricolo nella zona di San Nicola di Melfi. Qui è stato scoperto un vero e proprio laboratorio d’armi. Non una coincidenza, Posa infatti è ritenuto dai carabinieri un esperto di meccanica e di armi da fuoco. Non a caso all’interno del capannone sono state trovate diverse armi clandestine modificate. In pratica utilizzava quel luogo per poter approtare modifiche ai più disparati tipi di arma da fuoco, dalle pistole fino ai fucili. un la- voro piuttosto lungo e scrupoloso, effettuato con precisione assoluta. In alcuni casi si trattava di copie vere e proprie modificate per l’occasione. Molto probabilmente si tratta di armi modificate e poi vendute per gli scopi più di- sparati. Tra il materiale sequestrato spicca una pistola a tamburo, due pistole automatiche e altre due pistole con tanto di silenziatore artigianale completamente smontate. In più il modello in legno di una bom- ba a mano oltre ai “ferri del mestiere” e piccole parti utili al montaggio delle armi. Michele Posa è stato arrestato e trasferito ai domiciliari in attesa di giudizio. [email protected] MASCHITO L’area è stata sequestrata dai carabinieri, rischio alto per la salute Lastre di amianto abbandonate tra i campi L’amministrazione promette tolleranza zero MASCHITO – Nei giorni scorsi nel piccolo centro arbereshe, in una zona di campagna, in pieno cielo aperto, è stato avvistato del materiale di risulta abbandonato. Si tratta di numerose lastre di amianto, probabilmetne coperture di vecchi edifici, lasciate a marcire a cielo aperto proprio a ridosso di alcuni campi coltivati. Una circostanza non certo favorevole per la salute. Molto probabilmente si tratta di materiale abbandonato da alcune persone nel cuore della notte. Sulla questione stanno già indagando le forze dell’ordine, che sono state allertate da una segnalazione precisa. I carabinieri adesso stanno cercando di identificare il responsabile, operazione piuttosto complessa. Intanto l’area è stata messa sotto sequestro e sigillata. Ma ad essere informata è, ovviamente, anche l’amministratore comunale. Il vice sindaco Michelangelo Volpe promette tolleranza zero sui responsabili, ma non soltanto in questo caso. «Dopo il sopralluogo effettuato con i carabinieri di Maschito, l’area è stata sottoposta a sequestro e dopo le verifiche e indagini che faranno in questo periodo, qualcuno pagherà e pure a caro prezzo». Tommaso Campera, un emigrante, ogni anno ritorna nel suo paese di origine, ha aggiunto: «Ma questi “sconsiderati”, si rendono conto che così facendo avvelenano la loro stessa terra? Si rendono conto che quelle stesse scorie così abbandonate, prima o poi, le potranno respirare loro stessi? Si tratta di pura ignoranza, oppure della solita ingordigia per ottenere un risparmio dal mancato corretto smaltimento? Altra domanda che gli investigatori dovrebbero porsi è: “I colpevoli saranno gente del territorio oppure (così come tante volte fanno con i cani randagi) “forestieri” che hanno abbandonato quelle lastre in terra d’altri?». Il rpblema resta comunque piuttosto sentito nell’area di Maschito, anche perché l’abbandono di rifiuti pericolosi non è cosa nuova. L’abbandono di lastre di cemento amianto è un problema che colpisce tutto il territorio. Il problema è che i costi di smaltimento e di gestione delle lastre sono piuttosto proibiltivi, così in molti decidono di lasciarli in mezzo ad una strada, senza poi preoccuparsi delle possibili conseguenze sullla salute dei cittadini. In più la questione della vicinanza ai campi coltivati vale come aggravante. Saranno davvero forestieri? Lorenzo Zolfo L’amianto abbandonato a ridosso dei campi GINESTRA Visibilità ridotta ai minimi termini, chiesto un intervento urgente di ripristino Le erbacce sovrastano la provinciale 152 La strada provinciale sovrastata dalle erbacce GINESTRA – La strada provinciale n° 152 che collega velocemente Ginestra con Barile e la superstrada Potenza-Melfi, da quando è stata migliorata ed inaugurata alcuni anni fa, non viene tenuta per niente in considerazione. Da mesi, in alcune curve, la vegetazione che cresce spontaneamente ai bordi della strada, riduce la visibilità, per cui uil rischio di incidenti stradali è considerevole, soprattutto in questo periodo di piogge che già di per sé compromettono la stabilità delle auto in transito. Questa situazione di pericolo è stata segnalato all’amministrazione comunale. Il piano è quello di utilizzare gli stessi braccianti agricoli della zona per ripulire il bordo strada ed eliminare del tutto il pericolo. Ma, visto che la competenza sulla strada è della provincia, bisognerà aspettare l’autorizzazione prima di poter procedere. Eppure la Provincia su questa strada interviene solo in caso di ghiaccio e neve, per cui ci si augura, con l’approssimarsi dell’inverno, non venga meno a questo intervento. Ma senza un ripristino della visibilità già da ora la situazione potrebbe risultare molto più complicata del previsto con l’approssimarsi dell’inverno. Lorenzo Zolfo RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 27 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 VULTURE [email protected] MONTICCHIO Bastano le piogge per rendere impraticabile la strada d’accesso Visita ai laghi tra fango e spazzatura Domenica scorsa un solo punto di ristoro aperto e preso letteralmente d’assalto MONTICCHIO - Basta un po’ di pioggia per rendere questo incantevole posto l’esatto opposto del luogo ameno dove potersi rilassare e passare un buon fine settimana. E non è soltanto un problema di infrastrutture, ma anche di servizi, spesso carenti e assolutamente impreparati. L’ultimo caso è quello di domenica scorsa. Il Vulture e i suoi laghi sono stati letteralmente presi d’assalto da turisti. Persone che, per un solo giorno, hanno scelto di esplorare una delle zone più belle della Basilicata arrivando anche da fuori regione. Eppure lo spettacolo davanti l’ingresso della struttura era tutt’altro che affascinante. L’ingresso dell’area, per esempio, era quasi del tutto sommersa dal fango. Non certo un bel biglietto da visita per chi decide di attraversare una regione pur di poter assistere alle meraviglie della La spazzatura a ridosso dei cestini e il fango che domina all’ingresso dell’area dei laghi di Monticchio Basilicata. Ci si chiede a questo punto a chi spetta la pulizia della strada, e a quanto pare Comune di Rionero e Atella, assieme alla Provincia non sono proprio esenti da responsabilità. Andando oltre, più precisamente nell’area pedo- nale del lago piccolo, sorge il secondo problema: i marciapiedi sono completamente sprovvisti di pavimentazione. E proprio per questo sono evitati dagli avventori, che preoferiscono non prendere uno scivolone o, in caso di terreno bagnato, finire nel fango. A questo fa da sfondo l’immondizia. La spazzatura infatti regna sovrana, quasi sempre fuori dai cestini della raccolta. Questo non è soltanto un problema di pulizia, ma anche di inciviltà dei turisti e di scarsa considerazione del territorio e delle sue bellez- MELFI L’ultima iniziativa in ordine di tempo del Club Alpino Ecco la mostra collettiva organizzata in cima al monte Vulture MELFI – L’alpinismo come collante per socializzare e strumento per creare occasioni che facilitano l’incontro tra “l’uomo e la montagna”, tra la bellezza contemplata e la bellezza prodotta e divulgata. Questa la filosofia che ispira il Club Alpino Italiano, sottosezione di Melfi. E per questo l’Associazione non si limita a organizzare escursioni, ma promuove iniziative finalizzate a valorizzare arte e pittura, a tutelare la natura e ad integrare le fasce più deboli. Ricordiamo, al riguardo, che nel mese di ottobre avevamo presentato su queste stesse colonne l’escursione sul Monte Vulture realizzata dall’associazione con un gruppo di utenti del Centro di Salute Mentale di Rionero per superare le barriere culturali, eliminare pregiudizi e preconcetti favorendo la socializzazione delle persone in stato di disagio. L’ultima iniziativa del Cai di Melfi riguarda la natura. «All’interno del rifugio sul monte Vulture, in una suggestiva atmosfera di inizio autunno, con un magnifico sole che riscaldava i cuori ed esaltava i colori della natura abbiamo promosso una collettiva di pittura sul tema “I Colori della Montagna”- ci dice Michele Moscaritolo, presidente Cai-Melfi L’iniziativa ha suscitato molto interesse e tanta curiosità». E, infatti, sono stati in tanti che hanno risposto all’invito a partecipare alla iniziativa. In mostra opere presentate da artisti professionisti e non, che si sono messi in gioco credendo e partecipando al simpatico evento. E tanti anche gli escursionisti saliti apposita- Un momento della mostra mente al rifugio sul Monte Vulture per visitare la mostra. un lavoro audace, che coniuga esplorazione dei luoghi con la possibilità di scoperta dell’arte pittorica. «A dare maggiore lustro alla iniziativa, la presenza Barbara Martino, direttore della galleria di arte contemporanea di Venosa “Galleria 25”- sottolinea Silvia Ferrara, coordinatrice della mostra – Per consentire agli escursionisti e camminatori, giunti a piedi da diversi comuni del Vulture, di apprezzare a fondo l’iniziativa, la Martino ha illustrato ogni singola opera in esposizione, descrivendone lo stile e delineandone l’essenza». Il tema sviluppato nella mostra ha riguardato “il monte Vulture” con opere di pae- saggisti. Responsabile della manifestazione è la socia e pittrice Silvia Ferrara, e ad ogni aderente è stato assegnato uno spazio espositivo coerente con le dimensioni dell’opera. L’inaugurazione si è aperta con una escursione a piedi con partenza dalla sede dell’associazione fino alla sommità del Vulture. In cima, dopo aver ripreso fiato e recuperate le energie, si è svolto un pic-nic tra i partecipanti con la presentazione delle opere del maestro Gaetano Maranzino, Maria Pina Logrippo, Cesare Sterpellone, Alessandro Cesarano, Ariella Nador, Davide Laviano, Antonio Volonnino, Silvia Ferrara. Giuseppe ORLANDO. ze naturali. C’è poi la questione dei posti di ristoro. Pochi quelli aperti. Domenica scorsa uno solo risultava operativo, tant’è che è stato letteralmente preso d’assalto. Ci auguriamo che l’incontro tra i sindaci di Rionero, Atella e Melfi, avvenuto alcuni mesi fa, con l’obiettivo di migliorare questa oasi di verde con l’installazione della funivia, possa anche dare un concreto segnale per la tutela e la pulizia di questo invidiatissimo luogo della Basilicata. Lorenzo Zolfo Lorenza Francese è il nuovo “sindaco dei ragazzi” E’ Lorenza Francese, 13 anni, studentessa della Scuola Media dell’Istituto Comprensivo "Berardi-Nitti", il nuovo sindaco dei ragazzi. Allo spoglio delle schede elettorali Lorenza è risultata la più votata dagli studenti dei due Istituti coinvolti in questo progetto in rete, mentre Edith Di Benedetto sarà il suo vice. Nel corso delle elezioni sono stati eletti anche 4 assessori e 20 consiglieri che potranno avanzare proposte e suggerimenti su tematiche di rilevanza sociale. E’ bene ricordare che ci sarà un corpo unico e non ci saranno né colori né opposte fazioni. Sulla scorta dell’esperienza dello scorso anno, l’obiettivo infatti, resta quello di avvicinare i più piccoli al mondo delle istituzioni, educarli alle regole della convivenza e stimolare la loro partecipazione attiva alla vita sociale. Con ogni Il centro storico probabilità l’insedia- di Melfi mento ufficiale del nuovo baby consiglio comunale avverrà a dicembre. Il Consiglio Comunale dei ragazzi è una realtà nella nostra città da diversi anni, la cui attività è finalizzata ad educare alla democrazia e per aprire un dialogo e un confronto con il mondo degli adulti. L’ obiettivo principale rimane quello di preparare i ragazzi a diventare i cittadini di domani e favorire una idonea crescita socio-culturale degli stessi. Il consiglio comunale dei ragazzi, il cui insediamento è previsto nelle prossime settimane, resterà in carica due anni. RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 28 REDAZIONE: via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza Tel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 LAGONEGRESE [email protected] LAURIA Il ministero “premia” i Comuni impegnati nel contrasto Un contributo per la lotta all’evasione LAURIA - Sono 280 euro per Lauria e 200 euro per Ripacandida. Questo è il “prezzo” dei contributi ministeriali per il contrasto all’evasione fiscale elargiti in Basilicata. Ma si tratta soltanto di una rimanenza di quanto già accontato nel 2012. Con provvedimento del ministero dell’interno del 22 ottobre 2014 è stata disposta l'erogazione del contributo, anno 2013, spettante ai comuni per la partecipazione al contrasto all’evasione fiscale e contributiva. Con lo stesso provvedi- mento, inoltre, si e’ proceduto all’erogazione del saldo relativoall’anno 2012a favore dei comuni che nel 2013 avevano ricevuto un acconto pari al 98,52% delle risorse ad essi spettanti. Per alcuni enti si è proceduto alla sospensione del pagamento delle risorse finanziarie per il suddetto contributo in considerazione della mancata trasmissione al ministero dell’interno delle certificazioni relative al rendiconto della gestione dell’anno 2012 come previsto dal comma 3, dell’articolo 161 del decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267 per poter procedere al pagamento, entro la chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario, degli importi sospesi occorre procedere alla formalizzazione degli adempimenti richiesti entro e non oltre il 20 novembre 2014. I comuni sono stati premiati per l’attività di verifica svolta nei diversi ambiti di gestione della macchina comunale, sia sul piano territoriale che urbanistico. Il contributo assegnato è il frutto dell'impegno e della dedizione al lavoro dei dipendenti ed è la dimostrazione che il pubblico può essere, molto più spesso di quanto si immagina, esempio di efficienza. Dunque riguarda tutta quella serie di attività yutili a contrastare il fenomeno sul territorio. Purchè siano partite dalla stessa amministrazione comunale da una precedente segnalazione da parte di cittadini o enti. Un buon risultato, che porta Ripacandida e Lauria sulla strada giusta. Lauria LAGONEGRO Il camionista sbalzato fuori dall’abitacolo è deceduto al San Carlo Ennesima morte sull’autostrada Il camion ha percorso 150 metri senza conducente, ferita una coppia LAGONEGRO – E’ morto ieri pomeriggio all’ospedale San Carlo di Potenza il camionista coinvolto nell’incidente avvenuto sull’A3 nella mattinata di ieri. L’uomo, ricoverato dopo un trasporto in elissoccorso è deceduto durante una delicata operazione neurochirurgica. L’incidente è avvenuto intono le 12, precisamente all’uscita della galleria Renazza in direzione nord, tra gli svincoli di Lagonegro sud e Lagonegro nord. Si tratta proprio del pezzo di strada inaugurato soltanto lo scorso 31 ottobre alla presenza del direttore centrale dell’Anas Giuseppe Scanni e del direttore per le nuove costruzioni Stefano Liani, che aveva illustrato davanti i sistemi di sicurezze e le tecnologie all’avanguardia utilizzate per renderne agevole la percorrenza. L’incidente è avvenuto dopo il tratto terminale della galleria, in un punto dove tuttora insistono deviazioni e lavori in corso. Per cause ancora sconosciute, potrebbe essere stato il manto stradale reso scivoloso dalla pioggia, la Due scatti dall’incidente sull’A3 scarsa visibilità dovuta alla nebbia, un momento di distrazione o una combinazione di questi ed altri fattori il conducente di un mezzo autoarticolato con semi-rimorchio, avrebbe perso il controllo alla gui- da sbattendo violentemente contro il guardrail. L’impatto ha sbalzato al di fuori dell’abitacolo il conducente. Non è bastato il trasporto immediato al San Carlo. Secondo la testimonianza del so- stituto commissario Lucio Latorraca, comandante della stazione della Polizia Stradale di Lagonegro, l’autoarticolato ha poi percorso circa 150 metri senza conducente, durante la marcia impazzita ha urtato un’autovettura che intanto stava sopravvenendo, al cui interno guidatore e passeggeri erano naturalmente ignari che nel trattore non ci fosse nessuno al volante. L’autovettura ha tentato il sorpasso del mezzo a rimorchio venendo improvvisamente urtata nella fiancata destra e finendo per contraccolpo fuori strada, mentre il camion alla fine si è ribaltato. A bordo dell’automobile c’erano due persone anziane - un uomo e una donna, due coniugi ricoverati presso l’ospedale di Lagonegro per fortuna senza gravi complicazioni. Entrambi sono stati dimessi dopo qualche ora. Sul posto si sono recate immediatamente numerose pattuglie della Polstrada, coadiuvate dai mezzi di soccorso e da quelli dell’Anas, che grazie alla tempestività e all’efficienza dell’intervento sono riuscite a ridurre al minimo le ripercussioni sul normale andamento della circolazione. Il traffico è stato deviato sulla statale 585 Fondovalle del Noce. Fabio Falabella Latronico, per la prima volta in mostra Maratea, riaperta al traffico la statale 18 i reperti dal complesso delle Grotte ma il senso di marcia resta alternato LATRONICO - Nell’ambito della Prima Edizione di NaturArte 2014, evento di grande valenza culturale promosso dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, la Provincia di Potenza offre la sua compartecipazione attraverso l’organizzazione, nel Comune di Latronico, della mostra archeologica “L’eterno rinnovarsi della vita: i segni e i simboli”, un’esposizione di reperti pre-protostorici provenienti dal complesso delle Grotte in località La Calda di Latronico e facenti parte della mostra permanente del Museo Archeologico Provinciale di Potenza. L’iniziativa assume un valore molto significativo ed eccezionale per il Comune di Una delel grotte di Latronico Latronico, perché, per la prima volta dalla fine delle ultime campagne di scavo nel 1988, le testimonianze materiali dell’antica comunità sono rese fruibili, offrendo alle nuove generazioni l’oppor- tunità di conoscere l’importanza del sito di Latronico negli studi della preistoria dell’Italia Meridionale. L’esposizione sarà visitabile fino al 30 novembre, tutti i giorni dalle ore 9 alle 14. MARATEA - L'Anas comunica che è stata riaperta al traffico, con un senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, la strada statale 18 "Tirrena Inferiore", al km 223,000, in località Acquafredda, nel comune di Maratea. Il tratto era stato chiuso lo scorso 7 novembre a causa di una caduta massi. La Regione Basilicata (Dipartimento Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità) ha comunicato all’Anas e all’Amministrazione comunale di aver completato i lavori di messa in sicurezza sul costone a monte della sede stradale attraverso il disgaggio dei massi pericolanti e l`installazione di nuove reti paramassi provvisorie. Il senso unico alternato è stato istituito provvisoriamente per consentire alla Regione il completamento delle attività di 'installazione delle reti paramassi lungo il costone roccioso fuori dalle aree di competenza Anas. La frana a Maratea RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 29 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 MATERA [email protected] Audizione del primo cittadino in commissione cultura alla conferenza delle Regioni «Un modello che duri nel tempo» Adduce indica gli obiettivi nel 2019: «Puntiamo a decuplicare i turisti» MATERA - «DECUPLICARE il numero di turisti e fornire un modello di sviluppo economico che si fondi sulla cultura e che si affermi e permanga nel tempo». Sono i concetti che il sindaco di Matera ha espresso ieri nel corso di un incontro a Roma presso la Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni. Adduce ha svolto un ampio e articolato racconto sul riconoscimento di "Matera Capitale europea della Cultura 2019", evidenziando che "non ci sono vincitori o sconfitti ma una grande opportunità per tutto il Paese" e che quindi si puo' parlare di "Italia 2019", per valorizzare l'impegno di tutte le 21 citta' che hanno presentato la propria candidatura. Ha quindi consegnato simbolicamente i due dossier presentati alla Commissione Europea che hanno illustrato la candidatura di Matera, definita "un dono del Sud al resto d'Italia e d'Europa che puo' cambiare il destino delle comunita' puntando sulla cultura", mettendo in rete territori e infrastrutture. "Abbiamo chiesto passione" ha spiegato, ricordando i tanti apporti gratuiti e generosi che ci sono stati, anche da parte di tanti intellettuali italiani e stranieri. "Abbiamo promosso e realizzato una ricognizione delle idee e della creatività, proponendo non un elenco di eventi ma un'area di produzione della cultura. E' un progetto politico, con azioni che possono mutare il destino delle comunità, con iniziative che non culminano e si esauriscono con il 2019, ma si mantengono nel tempo. Adduce ha quindi concluso dicendo che per l'occasione, com'e' avvenuto negli altri casi, "e' prevista una decuplicato dei turisti, ma quello che a noi interessa e' la creazione di un modello di sviluppo economico basato sulla cultura che si autosostenga nel tempo". Sono quindi intervenuti alcuni degli assessori regionali presenti. Tra questi, Silvia Godelli (Puglia) che ha ribadito come "Matera 2019" metta in evidenza le potenzialità L’INTESA Avviato un percorso culturale in Comune con la Regione Calabria I Sassi di Matera emblema della città capitale della cultura e sotto l’intesa Matera-Calabria delle aree interne del Mezzogiorno, che deve procedere unito per esaltare le tante risorse di cui dispone, cogliendo subito l'opportunità dell'Expo di Milano. Per Massimo Mezzet- ti (Emilia-Romagna) occorre fare crescere questa candidatura e considerarla un fiore all'occhiello di tutta l'Italia. Cleo Li Calzi (Sicilia) ha apprezzato il metodo adot- tato per il riconoscimento di "Matera 2019" che rappresenta un progetto di sviluppo complessivo. "Matera 2019" puo' essere un brand di rilancio per tutta l'Italia ha detto Giuseppe Mellarini (Provincia autonoma di Trento) che ha inteso anche ricordare il ruolo di Alcide De Gasperi per la salvaguardia e il riscatto della citta' dei sassi. La riunione e' stata conclusa dal Coordinatore Caligiuri che ha rilevato come l'incontro abbia rappresentato un momento di alto significato che illustra il lavoro svolto dalla Commissione Cultura delle Regioni in questi anni per porre la cultura al centro della vita degli italiani e alla base del progresso personale e del benessere collettivo. NELLA sede della Regione Calabria, in Piazza Campitelli, è stato sottoscritto un documento di intenti tra la Regione Calabria, la Direzione Regionale dei Beni Culturali della Calabria e il Comune di Matera per mettere in collegamento musei, beni e attività culturali lungo la strada di "Matera capitale europea della Cultura 2019". Si tratta di un prototipo che può diventare un modello anche per tutte le altre regioni italiane. Il documento prevede il coordinamento di azioni comuni, la valorizzazione del comune patrimonio culturale e azioni specifiche per "Matera 2019" nell'ambito della programmazione 2014-2020. Previsto anche un tavolo permanente tra i sottoscrittori che si riunirà periodicamente. Inoltre l'intesa prevede il coinvolgimento delle altre cinque città capoluogo della Calabria. "Fin dal primo momento abbiamo avviato un lavoro lungo il progetto Italia 2019. Questo lavoro - ha aggiunto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce - continua anche oggi che Matera è capitale europea della cultura per il 2019. Per questa ragione coinvolgeremo tutte le città candidate, e tra queste anche Reggio Calabria, e tutte le regioni italiane. Cominciare a definire queste intese partendo dalla Calabria, regione confinante e ricca di cultura, è per noi motivo di particolare soddisfazione". L'Assessore Caligiuri ha evidenziato come "l'occasione di Matera è fondamentale, cosi come l'Expo 2015 di Milano, per cambiare il clima del Paese partendo dalla cultura. Ed è anche una bella opportunità per mettere in mostra il grande patrimonio culturale del Sud. In questo quadro la Calabria, a cominciare dai bronzi di Riace, ma non solo, ha una bella storia da raccontare, collegandola con quanto succede e succederà a Matera adesso, nel 2019 ed oltre". Caligiuri e Adduce hanno poi concluso dicendo che "nel corso degli anni Basilicata e Calabria hanno condiviso esperienze di sviluppo nell'ambito dei trasporti, con le ferrovie, e del credito, con la Cassa di Risparmio. Adesso proseguire con la condivisione e l'integrazione tra i nostri territori attraverso la cultura e i beni culturali può rappresentare un cambio di passo positivo non solo per il Sud ma per tutto il Paese". La Asm ottiene l’oscar del bilancio 2013 “un premio a un’azienda in pareggio” La premiazione degli Oscar del bilancio 2013 all’Asm di Matera “IL Bilancio d’Esercizio 2013 è conforme ai più stringenti principi contabili, completo e ricco di informazioni”. E’ questa la motivazione che ha indotto la commissione di valutazione della Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiane), presieduta dall’ex Ministro ed economista Piero Giarda, ad assegnare alle aziende sanitarie di Ferrara, Legnago e Matera (unica nel centrosud) l’Oscar di Bi- lancio 2014. Il premio, alla sua cinquantesima edizione, si riferisce all’ultimo bilancio approvato, il 2013, e parte dal presupposto che una completa e tempestiva diffusione dell’informazione rappresenti uno dei presupposti fondamentali per un corretto, equo ed efficiente funzionamento del mercato, e dunque di ogni moderno sistema economico. La Commissione che ha valutato le candidature è composta da economisti ed esperti di primissimo ordine, che si occupano di esaminare gli aspetti di comunicazione e fruibilità dei documenti da parte di tutti gli stakeholder, secondo una logica di miglioramento della comunicazione economico finanziaria. L’assegnazione del premio presuppone, come è avvenuto per la Asm, la sussistenza del pareggio di bilancio, con l’aderenza completa dei documenti contabili ai principi di chiarezza, veridicità, trasparenza, intelligibilità introdotti dal decreto legislativo 118 del 2011, e la predisposizione del bilancio sociale, ovvero la divulgazione degli obiettivi conseguiti dall’Azienda attraverso grafici e tabelle che dimostrano agli stakeholder (cittadini, enti locali, associazioni etc.) quanto e come le risorse pubbliche sono state spese per rag- giungere gli obiettivi istituzionali. Il premio è stato ritirato dall’ex Direttore Generale della Asm Rocco Maglietta e dal Direttore Amministrativo dott. Pietro Quinto (accompagnati dai responsabili della Ragioneria e Valutazione della Asm, Michele Viggiano, Angela D’Onofrio e Vito D’Alessandro), durante una cerimonia che si è svolta nella sala Protomoteca del Campidoglio a Roma, alla presenza di un folto gruppi di economisti ed esperti. “L’Oscar di Bilancio –hanno detto Martorano e Franconi- è il giusto riconoscimento al lavoro dalla attuale direzione aziendale, che in appena due anni è riuscita ad imprimere nella gestione dell’Azienda i canoni della buona amministrazione e della attenta ed oculata gestione delle risorse pubbliche. Risultati straordinari in tempi di spending review” RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 32 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 PISTICCI [email protected] PISTICCI «Le uniche certezze riguardano i soldi pubblici sprecati per gli impianti» Ex lavoratori Club Med: «Ora basta» Silenzio di Italia Turismo. Preoccupano riapertura lontana e progetti inesistenti TUTTO tace rispetto all’attesa riapertura dell’ex Club Med. A diversi anni dalla chiusura del villaggio turistico di Marina di Pisticci tutto sembra fermo, senza alcuna prospettiva, in quanto nulla traspare dai progetti di Italia Turismo in relazione alla riapertura del complesso turistico. «Unica certezza sono le somme di denaro pubblico utilizzate per il rifacimento degli impianti idrici e elettrici, ultimati e abbandonati - scrivono gli ex lavoratori in una nota - È ovvio che se così dovesse rimanere la situazione qualcuno dovrebbe rispondere dello spreco di risorse pubbliche che ammontano a circa 5 milioni di euro che in un momento di crisi non sono poca cosa». L’auspicio degli ex lavoratori, ora disoccupati, è quello di poter finalmente tornare al lavoro in una storica struttura del turismo metapontino che ha sempre saputo offrire pacchetti interessanti. «Ad oggi registria- La Winfly si presenta Incontro alla Pista Mattei La struttura dell’ex Club Med di Marina di Pisticci, attualmente non in funzione mo l’impegno del sindaco che ripetutamente ha sollecitato la proprietà a presentare un cronoprogramma certo, dichiarandosi disponibile ad ogni forma di sostegno ritenuto utile». Proprio per favorire la prosecuzione dei necessari lavori di ristrutturazione del complesso turistico e consentirne la riapertura, nell’agosto scorso il primo cittadino ha promosso un incontro tra l’Amministratore Delegato di Italia Turismo e Elio Manti, Direttore Generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Presidenza della Giunta Regionale di Basilicata. «Nel prendere atto dell’impegno della Regione e del Comune di Pisticci nella ricerca di finanziatori e gestori del Villaggio - continuano gli ex lavoratori - lamentiamo la fumosità dei programmi della proprietà che al di la degli annunci stucchevoli, nulla produce se non la certezza di aver consumato inutilmente 5 milioni di euro. Sollecitiamo, pertanto, Italia Turismo a dare quelle risposte dalle quali rifugge da tempo. In caso del perdurare della mancanza di prospettive certe i lavoratori si mobiliteranno con di lotta». [email protected] PISTICCI (MT) - Nuovi passi in avanti per l’avvio dell’aviosuperfice di Pisticci Scalo. La Winfly srl, società di gestione dell’aviosuperficie “Enrico Mattei” di Pisticci Scalo (Mt), organizza l’incontro di approfondimento sulle potenzialità della struttura materana nell’ambito delle prospettive di sviluppo del settore aeronautico sul territorio della Basilicata. La manifestazione vedrà la partecipazione di esponenti territoriali istituzionalmente impegnati al Governo, in Parlamento, in Regione, nelle Province, nei Comuni. Saranno inoltre presenti, tra gli altri, esponenti del settore produttivo privato per approfondire anche altre tematiche, legate all’avvio dell’attività aeroportuale. L’incontro si svolgerà presso l’aviosuperficie “Enrico Mattei” a partire dalle ore 9 di sabato. Compatibilmente con le condizioni meteorologiche, considerato il numero dei velivoli disponibili e nell’ambito del regolamento Enac per le attività su aviosuperficie, sarà possibile per Winfly effettuare voli dimostrativi a beneficio dei rappresentanti delle delegazioni Istituzionali e produttive presenti all’incontro. [email protected] MARCONIA Il primo passo è stato parlarne con il sindaco Di Trani Scendono in campo le mamme Una task force tutta in rosa per migliorare la qualità della vita dei propri piccoli UNA “Task Force di Mamme” per veder migliorata la qualità della vita dei loro piccoli. E’ nata a Marconia e punta principalmente alla riqualificazione delle aree verdi del centro abitato più popoloso del territorio pisticcese. Questa sorta di comitato di fatto, circa una decina di giovani mamme, ha chiesto ed ottenuto in breve tempo un incontro con il sindaco, Vito Di Trani. Nella sede del Centro Tilt sono state formulate richieste ben precise. Le proposte, si diceva, riguardano per lo più le aree verdi «che come è stato successivamente ribadito in un documento da troppo tempo sono in uno stato di degrado e abbandono». Ci sono «giostrine rotte che mettono in pericolo l’incolumità dei più piccoli, vetri di bottiglie rotti molto pericolosi per i bambini, scarsa illuminazione». Ed ancora il «verde incolto e privo di manutenzione ordinaria» impedisce la fruizione di questi spazi e delle loro strutture, a volte, «utilizzate impropriamente da adulti che, oltre a danneggiarle, ne compromettono le condizioni igienico-sanitarie». Nel corso dell’incontro è stata più volte ribadita la necessità di veder garantita una manutenzione più puntuale di queste aree ed aumentata la quantità dei controlli, prevenendo il vandali- smo. In un altro passaggio del loro documento, infatti, le mamme hanno denunciato, rispetto alle ville di Marconia, «totale assenza di pattugliamento, di Forze dell’Ordine di qualsiasi specie, Polizia Municipale e non, con il conseguente comportamento incivile da parte dei fruitori degli spazi comuni». Inoltre, le giovani donne hanno chiesto che «si dia completamento alle aree destinate a verde attrezzato, le quali attualmente risultano dei lotti di terreno liberi ed incolti, dove cresce soltanto vegetazione infestante; situazione, questa, indecorosa per un quartiere cittadino residenziale come quello di Marconia. Al sindaco ed ai funzionari responsabili, l’invito a mostrare i segni concreti di un’inversione di tendenza. Perché la manutenzione deve essere sinonimo di normalità, e non di straordinarietà». Le mamme hanno tenuto a precisare la finalità a politica ed apartitica della loro iniziativa, ribadendo di avere un obiettivo concreto che è richiesta di risposte concrete. «La Task Force di Mamme, nata da un’iniziativa spontanea e apartitica, potrà essere sentinella o incubo dell’amministrazione, dipenderà dalle risposte concrete che si otterranno nel breve e medio periodo». La Task Force tornerà ad incontrarsi sabato prossimo. Nel frattempo si è data organizzazione anche su internet. In uno specifico Giostrine rotte in un parco del centro di Marconia gruppo facebook la discussione si é allargata ad altre problematiche, come quella dei tombini della fogna lungo alcuni marciapiedi, tombini che risultano aperti o mal posizionati esponendo al rischio di incidenti bambini ed adulti. Anche per il ripristino di queste condizioni di sicurezza le mamma chiedono più attenzione e tempi rapidi. Roberto D’Alessandro POMARICO Stanziati 30 mila euro dai fondi della Protezione civile Tempe-Piana Pacilio sarà ripristinata POMARICO - Pronti per il ripristino della strada Tempe - Piana Pacilio. Con delibera di giunta comunale, datata 27 ottobre scorso, il Comune di Pomarico ha approvato la perizia tecnica necessaria ad arrivare agli interventi per il collegamento stradale fra i rioni Tempe-Fontanelle e Piana. «A seguito degli eventi alluvionali del dicembre scorso - si legge fra le altre cose nell’atto - e delle ultime piogge, nella strada di collegamento Tempe-Piana Pacilio si sono avuti ingenti danni, tanto da causare la chiusura della stessa, che per poter metter in sicurezza la strada occorrono lavori di pulizia della strada e realizzazione di alcune opere, che la spesa occorrente per tutte queste operazioni ammonta a 30.000,00 euro». I fondi da utilizzare per l’opera saranno quelli della Protezione civile. Nell’atto deliberativo, inoltre, il richiamo a una deliberazione datata 8 settembre: “Approvazione lavori per il ripristino della strada di collegamento Tempe-Piana Pacilio” (poi annullata da una dello stesso oggetto del 7 ottobre successivo). La perizia è stata firmata dal tecnico comunale Michele Angelotti. Il lavoro darà nuova attenzione a uno dei punti maggiormente critici, sempre dal punto di vista del dissesto idrogeologico, di Pomarico. Siamo, infatti, nel vasto spazio dei lavori precedenti franati, caduti, usura- ti dalle tensioni del sottosuolo della frana dell’area del Fosso Capo d’Inferno. Bisogna dunque stare molto attenti. Anche considerando, dunque, il sostanziale fallimento di parte, almeno, dei lavori di consolidamento eseguiti negli anni scorsi. Come da tanto tempo Il Quotidiano testimonia puntualmente. Nonostante quello che ancora non è stato chiarito fino a oggi. La situazione, poi, è costantemente monitorata dal Comitato Piana Pacilio. Che tra le altre cose ha due spazi virtuali di riferimento, ovvero le pagine fb “Comitato Piana Pacilio” ed “Emergenza Frana Pomarico.” Come altrimenti non si sarebbe potuto fare. Nunzio Festa Uno scorsio della frana a Piana Pacilio RASSEGNASTAMPA E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 13 novembre 2014 [email protected] 33 REDAZIONE: piazza Mulino,15 75100 Matera Tel. 0835.256440 - Fax 0835.256466 POLICORO [email protected] SCANZANO JONICO In campo anche Bellitti e telefonicamente Luongo per risolvere la querelle Iacobellis verifica la sua maggioranza Nessuno vuole prendere il posto di Ceruzzo alla presidenza del consiglio comunale SCANZANO JONICO - Cercasi presidente del Consiglio comunale di Scanzano. Dopo le dimissioni di Ceruzzo, per colmare il vuoto, sono iniziate le grandi manovre all'interno della coalizione di centrosinistra che sostiene da otto anni il sindaco del Pd, l’architetto Salvatore Iacobellis. C’é aria di verifica politica e organigrammatica nella giunta municipale, già da un po’, ma la conclusione del rebus stenta ad arrivare. Gli otto componenti della maggioranza (composta da Pd, Psi e Sel), sindaco incluso siederanno presto, già nella settimana entrante intorno a un tavolo per discutere a trecentosessanta gradi di cosa fare nel presente e soprattutto nell'imminente futuro. Ovvio che, un ruolo fondamentale in tutto questo lo rappresenta il Pd, che di fatto é quasi monocolore nella maggioranza (6 su 8) è che si é riunito nella serata di martedì scorso (partito più gruppo consiliare) alla presenza Il presidente del consiglio comunale uscente, Tonino Ceruzzo Accanto a destra il sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis del segretario provinciale Pasquale Bellitti. In un primo momento era prevista anche la presenza del segretario regionale Antonio Luongo, che a causa di altri impegni non ha potuto essere presente fisicamente, anche se é stato contattato telefonicamente in “viva voce”. Le elezioni amministrative sono fissate per la primavera del 2016. Mancano circa 18 mesi all’appello. Il là alla verifica lo ha dato senza dubbio il fatto che all'interno della maggioranza non é stata trovata la soluzione su chi dovrà prendere il posto di Tonino Ceruzzo, postazione va- cante che sembra non interessare a nessuno. Di certo non é appetibile per gli attuali quattro assessori: Angelo Lunati (indipendente di matrice socialista e vice sindaco), Giuseppe Stasi, Fulvio Tataranno e Antonietta Clemente (tutti del Pd), ma pare non interessare nemmeno, e MONTALBANO J. «Ricevo quotidiane lamentele, bisogna proteggere l’agricoltura» L’assessore Zaccaria: «Basta incuria» L’invito è rivolto, per l’ennesima volta, al Consorzio di bonifica E’ l’Assessore Massimo Zaccaria, del comune di Montalbano Jonico che, ancora una volta, denuncia, in una nota, il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto per l’irrisolto problema dei canali ostriuti che insistono nella valle dell’Agri in territorio di Montalbano Jonico a partire dal confine di Scanzano e fino a fosso del Lupo in prossimità della diga di Gannano. «Le piogge torrenziali - scrive Zaccaria - di queste ultime ore hanno evidenziato ancora di più l’inefficienza dei canali di scolo, che in quanto a manutenzione lasciano sicuramente a desiderare». L’assessore, essendo a conoscenza di tutte le problematiche, è solidale con le rimostranze che gli agricoltori riportano. «Ricevo quotidianamente utenti che vengono danneggiati dal riversamento delle acque piovane nei propri fondi. Non è mio stile - aggiunge Zaccaria - far rimbalzare le competenze, cerco sempre di porre rimedio e dare una mano a questa categoria tartassata da numerose problematiche. Però in questo caso chi mette in cattiva luce l’amministrazione comunale è la mancata sinergia tra chi segnala (Comune) e chi dovrebbe risolvere (Consorzio di Bonifica). Mi preme segnalare che questi continui allagamenti interessano non solo i terreni agricoli, ma anche la statale che attraversa la valle dell’Agri mettendo a repentaglio gli automobilisti che transitano su tale tratto. Lo confermano i numerosi incidenti che nel periodo invernale sono il risultato dell’incuria e di mancata manutenzione». Su questo aspetto l’assessore non è disposto a transigere e sicuramente indirizzerà e consiglierà gli eventuali malcapitati di questi gravi eventi a intraprendere azioni legali verso chi ha la responsabilità della manutenzione del tratto stradale in questione. «Per queste motivazioni - conclude Zaccaria - auspico un pronto intervento per porre rimedio a tali inconvenienti al fine di salvare sia gli impianti fruttiferi, fonte di reddito di una categoria già di per se malconcia, che per evitare eventuali incidenti stradali». Anna Carone Massimo Zaccaria scrive al Consorzio di bonifica, l’assessore di Montalbano stanco delle lamentele Anniversario di Scanziamolescorie «Non dimentichiamo quei giorni» SCANZANO JONICO - «Sono passati 11 anni dalla protesta contro il decreto che designava Terzo Cavone come sito unico per il deposito dei rifiuti nucleari, ma l’attenzione e la voglia di ricordare non si sono affievoliti». Così il Comitato Scanziamolescorie vuole tenere viva l’attenzione sul tema, nel giorno dell’undicesimo anniversario. «In questi anni non è cambiato nulla: nessun progresso, nessuna ricerca fondata e soprattutto nessuna informazione spiega il Comitato - Per l'individuazione del futuro deposito di scorie nucleari siamo indietro rispetto alla tabella di marcia; solo pochi mesi fa abbiamo avuto l’onore di poter vedere la fantomatica guida tecnica 29 che dovrebbe dare il là all’individuazione del sito idoneo a diventare deposito; solo un mese fa abbiamo conosciuto il nome (ma sa- rebbe stato meglio non conoscerlo) del futuro direttore dell’Isin che non conosce nulla di radioprotezione e nucleare. Ecco perché ScanZiamo le scorie non abbassa la guardia e continua a celebrare questo anniversario». Tra le iniziative il 20 novembre alle 18, “La messa in sicurezza dei centri nucleari. A distanza di 11 anni dalla protesta di Scanzano cosa è stato fatto e cosa serve ancora?” che si terrà nella sala consiliare del Comune di Scanzano. L'incontro, con il professor Massimo Scalia, vuole essere un confronto aperto tra le Istituzioni del territorio, le Associazioni e i cittadini. Il 21 novembre, presso il Liceo scientifico “Fermi” di Policoro, il secondo appuntamento dell’anniversario con gli studenti per parlare di “Energia e Cambiamento climatico”. [email protected] per ovvi motivi, ai tre “soldati semplici” della maggioranza: la consigliera Pina Malvasi (Sel) che si é detta fermamente indisponibile; lo stesso Ceruzzo, così disinteressato che si é dimesso e il capogruppo del Pd, nonché segretario del partito cittadino, Claudio Scarnato, il qua- le avrebbe serie motivazioni di opportunità a cumulare una carica istituzionale ad un già doppio ruolo politico quale quello di capogruppo in Comune e segretario del circolo. Inoltre se Scarnato, per assurdo facesse il presidente, il Pd a chi dovrebbe dare la carica di capogruppo, visto che la restante parte della delegazione consiliare é impegnata sugli scranni della giunta? Un bel problema. Per cui a Iacobellis non é rimasto altro da fare che demandare lo sbrogliare della matassa ai vertici provinciali e regionali del Pd. L’assenza di Ceruzzo non ha consentito ai presenti di mettere in atto un ragionamento per farlo ritornare sui suoi passi. Nel frattempo Bellitti ha detto a margine dell’incontro che proverà a telefonare a Ceruzzo per richiamarlo al senso di responsabilità. Basterà? Pierantonio Lutrelli [email protected] MONTALBANO «Stop emergenze» Devincenzis e il M5S Chieste le dimissioni «BASTANO quattro gocce di pioggia, l’ennesima allerta meteo, per mandare in tilt un Prefetto, i nominati consiglieri della Provincia di Matera e, chiaramente, il sindaco di Montalbano Jonico, Enzo Devincenzis. Che ha accettato (non era obbligato) l’allerta meteo della Prefettura e ha chiuso per due giorni le scuole di Montalbano (se gli istituti hanno problemi di stabilità ce lo dica apertamente, anziché farcelo intuire)». Apre così la nota polemica del gruppo 5 Stelle del centro jonico. «Questa moda dell’allerta meteo, il cui primo risultato è far perdere giorni di scuola ai ragazzi, è il solito modo all’italiana di risolvere un problema, creandone un altro. Gli amministratori non puliscono gli argini? Non tengono sgombri i canali di deflusso delle acque? Non consolidano le aree a rischio frana? Consentono di costruire dove il buon senso e la legge lo vieterebbero? Bene, chiudono le strade, sbarrano i paesi e bloccano i servizi essenziali. Bel modo di amministrare. In- Enzo Devincenzis, vece di sperperare il denaro sindaco di Montalbano Jonico pubblico ottenuto tassando la gente. La sua gestione finanziaria è talmente fallimentare che in questi 5 anni si è aggravato moltissimo il problema delle fogne bianche, oramai inadeguate: quando piove, chi ha cantine o abitazioni e attività commerciali a piano terra, deve sistematicamente ripulire da allagamenti. Risultato: che l’acqua si infiltra dovunque, anche nei fragili e franosi calanchi su cui si erge l’abitato». Dunque, secondo gli attivisti Meetup M5S di Montalbano, alla prossima allerta meteo del Prefetto «non sono le scuole da chiudere, ma è il sindaco con la sua giunta a dover chiudere battente e a doversene andare a casa». [email protected] RASSEGNASTAMPA II I BASILICATA PRIMO PIANO SOCIETÀ MULTIETNICA LE INIZIATIVE IN BASILICATA Giovedì 13 novembre 2014 OBIETTIVO L’assessore Stigliani: «Alla base dell’iniziativa,c’è la volontà di favorire un percorso di vera integrazione» PROTOCOLLI DI INTESA Per l’attuazione dei servizi il Comune sottoscriverà protocolli di intesa con altre istituzioni e con le associazioni di volontariato POTENZA Il Comune ha attivato uno sportello per fornire aiuto ai cittadini stranieri immigrati [foto Tony Vece] SERVIZI Saranno presenti mediatori culturali, interpreti, consulenti legali [foto Tony Vece] . . Uno sportello per l’inclusione Da oggi il Comune di Potenza mette in rete tutti i servizi per gli immigrati GIOVANNA LAGUARDIA l Uno sportello unico comunale per aiutare i cittadini immigrati a districarsi nei meandri della burocrazia italiana. Ma soprattutto per tracciare la strada verso una società che sia davvero multietnica. Con diritti e doveri uguali per tutti. È stato presentato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa nella sala dell’Arco del Comune di Potenza lo Sportello immigrati del Comune di Potenza. Lo sportello, che sarà gestito dalla cooperativa Fili d’Erba che si è aggiudicata un bando finanziato con i fondi europei e regionali, sarà operativo da oggi presso gli uffici dei Servizi Sociali in Via Lacava. Sarà aperto il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12 ed il giovedì anche dalle 16.30 alle 18. Da un punto di vista strettamente operativo lo sportello avrà funzioni di raccordo della rete di servizi a favore dell’immigrazione, coordinamento tra i vari Enti ed associazioni che già hanno avviato sportelli di questo tipo sul nostro territorio, accompagnando in questo caso gli immigrati al soddisfacimento delle diverse esigenze che dovessero presentarsi. Alla base dell’iniziativa, però, come ha spiegato l’assessore comunale alle politiche sociali Nicola Stigliani, c’è la volontà di «favorire un percorso di vera integrazione in una società che purtroppo dimostra ancora delle difficoltà ad accettare i cittadini di altre nazionalità, soprattutto in questo momento in cui l’economia italiana è in difficoltà. Ma, visto che lo Stato italiano, in un’ottica di civiltà, decide di ospitare le popolazio- COMUNE La presentazione del nuovo sportello per i migranti nella Sala dell’Arco al Comune di Potenza . ni straniere, come amministrazioni comunali il nostro dovere è quello di mettere gli immigrati nelle migliori condizioni di vita, richiamando contemporaneamente al rispetto delle regole, cosa che del resto già si sta facendo. L’obiettivo ultimo deve essere quello di una società davvero multietnica». Insomma, la città di Potenza che, come ha ricordato la di- LE LEGGI DELLA REGIONE, LA TASK FORCE, LA STRAORDINARIA ESPERIENZA DELLA FONDAZIONE CITTÀ DELLA PACE rigente dei Servizi Sociali Rosa Maria Salvia, quindici anni fa per prima si è attivata sul territorio lucano sul fronte dell’accoglienza con lo sportello «la città dei colori», oggi si è data una nuova mission. «Essendo nate nel frattempo tantissime realtà che si occupano dei problemi degli immigrati - ha detto salvia - abbiamo capito che era necessario soprattutto coordinare gli sforzi e mettere in rete le varie realtà Di questo si occuperà il nostro sportello, sulla falsariga di quanto accade, ad esempio, con lo sportello unico per l’edilizia. Il cittadino immigrato vi si potrà recare per trovare risposte ad ogni sua esigenza, anche attraverso professionisti come mediatori culturali, interpreti, consulenti legali». Secondo l’assessore e il dirigente l’attivazione dello spor- tello potrà anche fare in modo che «un'opportuna gestione di questo fenomeno possa trasformarsi da peso sociale, come ora è visto dalla maggioranza dei cittadini, ad una vera e propria opportunità di sviluppo locale per tutti, attraverso il coinvolgimento di nuove professionalità, di nuovi servizi per il territorio, nonché potenziando quelli già esistenti e attirando beni materiali che sarebbero comunque a beneficio di tutta la cittadinanza». Per l’attuazione dei servizi collegati allo sportello il Comune sottoscriverà protocolli di intesa con altre istituzioni e con le associazioni di volontariato. Tra le iniziative in cantiere c’è anche un centro diurno per minori, in cui una parte dei posti sarà riservata ai bimbi figli di immigrati, che sorgerà in via Sicilia. POTENZA I DATI DEL VENTITREESIMO RAPPORTO DELLA CARITAS SUI MIGRANTI rumeni e marocchini Migranti e rifugiati in Basilicata Sono la maggior parte degli stranieri tutti i numeri dell’accoglienza Il settore di maggiore impiego è quello agricolo l Ma quanti sono i rifugiati presenti in Basilicata? Siamo all’incirca sulle novecento unità: circa 400 collegati ai 13 progetti Sprar (Sistema protezione per richiedenti asilo e rifugiati); altri 500 nell’ambito dei programmi gestiti direttamente dalle Prefetture in diversi comuni delle province di Potenza e di Matera. Lo scenario di fondo è quello connesso all’Operazione Mare Nostrum. Secondo i dati forniti da Amnesty International, aggiornati a fine settembre, sono stati 130 mila i rifugiati che hanno oltrepassato il confine dell’Europa via mare, 118 mila sono arrivati via nave in Italia. In maggioranza provenivano dalla Libia. Fra le 2500 e le 3 mila persone sono morte nella grande tomba del Mediterraneo. Uno su 53. In Basilicata che cosa si sta facendo? Oltre alle iniziative di accoglienza per i circa novecento rifugiati e richiedenti asilo, gli stranieri residenti in Basilicata, secondo il 23° rapporto Caritas-Migrantes, sono circa quindicimila (il 2,6% della popolazione), mentre in tutta Italia gli stranieri regolari sono 5 milioni e 186 mila e rappresentano per il Paese un beneficio di 1,4 miliardi di euro, pari cioé alla differenza tra i contributi previden- RIFUGIATI Molti comuni accolgono ziali e le tasse pagate dagli immigrati e la spesa pubblica per l’immigrazione (stime del dossier statistico immigrazione 2013). Tra le iniziative lucane più rilevanti in questa materia, da ricordare la partecipazione della regione, con propri rappresentanti, al tavolo di coordinamento regionale istituito dalla Prefettura di Potenza. La stessa Giunta regionale ha approvato, nel maggio scorso, un disegno di legge su «Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini stranieri migranti» che ha l’obiettivo di mettere a sistema le varie azioni presenti in regione in materia di accoglienza, tutela e integrazione per rifugiati e richiedenti asilo, e di gestione dei flussi migratori. Il disegno di legge, attualmente al vaglio del Consiglio regionale, considera i fenomeni migratori come elementi strutturali che non possono essere più affrontati in maniera emergenziale. La giunta regionale ha anche costitutito una task force finalizzata al coordinamento degli interventi a favore dell’accoglienza dei lavoratori stagionali migranti in agricoltura che opera per migliorare la situazione dei lavoratori stagionali e per favorire l’emersione dal lavoro nero. Finora questa iniziativa ha consentito l’emersione di circa 800 contratti di lavoro in agricoltura e l’accoglienza di centinaia di lavoratori stagionali migranti, in possesso di permesso di soggiorno, nei campi attrezzati predisposti dalla task force regionale a Palazzo San Gervasio e a Venosa. Inoltre la regione partecipa attivamente, sin dal 2009, alla Fondazione Città della Pace per i bambini Basilicata, presieduta dal premio Nobel per la pace Betty Williams che accoglie rifugiati e richiedneti protezione internazionale implementando un modello virtuoso di accoglienza. l Secondo il XXIII rapporto sull’immigrazione della Caritas, i cui dati risalgono al 2013, la popolazione straniera residente in Basilicata è di 14.728 persone. La maggior parte sono donne, l’etnia più rappresentata è quella rumena ed il settore di impiego principale è l’agricoltura. Scendendo nel dettaglio, sui quasi 15mila stranieri risultati presenti in Basilicata ad inizio 2013, pari al 2,6 per cento dell’intera popolazione, oltre 8mila non erano comunitari. Gli stranieri sono in prevalenza europei ed in particolare rumeni, con oltre il 40 per cento degli stranieri residenti, pari a circa 6100 persone, ed albanesi con circa l11 per cento, pari a poco più di 1700 persone. Fra gli stranieri non comunitari l’etnia più rappresentata è quella marocchina o comunque di area magrebina, con oltre 1500 persone, pari al 10 per cento. Seguono i cinesi (poco meno di mille) e gli ucraini (circa 850). La maggior parte dei cittadini stranieri risiede in provincia di Potenza (7.861). Sia a Potenza, sia a Matera c’è una leggera prevalenza dei cittadini stranieri di sesso femminile. In regione quasi il dieci per cento degli occupati è costituito da lavoratori stranieri. Tra i settori con maggiore impiego di manodopera straniera c’è quello primario, con il 39,4 per cento. , seguito dal terziario, con il 31,9 per STRANIERI Rapporto Caritas [foto Tony Vece] cento e da quello industriale (27,1 per cento). Nelle scuole, gli alunni con cittadinanza straniera sono in totale 2326, di cui il 18,7 per cento frequentano la scuola dell’infanzia, il 33,7 per cento la scuola primaria, il 21,5 per cento la scuola secondaria di primo grado e il 26,2 per cento la scuola secondaria di secondo grado. Questo per quanto riguarda i cittadini stranieri residenti. Secondo il rapporto della Caritas, tuttavia, vi è anche sul territorio regionale una elevata presenza di lavoratori stranieri stagionali in condizione di grave sfruttamento. [g.lag.] RASSEGNASTAMPA BASILICATA PRIMO PIANO I III Giovedì 13 novembre 2014 BASILICATA NOIR IL DELITTO DEL SUPERMERCATO I REPERTI UTILI Gli elementi per sbrogliare il giallo: i bossoli di una pistola calibro 6,35, un paio di guanti in lattice e un cappello UCCISO 4 ANNI FA Il caso riaperto da un anonimo «Perdonatemi se potete». Analisi grafologica per sbrogliare il giallo In cerca della pista giusta FABIO AMENDOLARA re a risalire all’autore. Tra i reperti utili ci sono anl LAURIA. «Aiutatemi se po- che i bossoli di una pistola catete, perdonatemi». I familiari libro 6,35, un paio di guanti in della vittima si accorgono di lattice e un cappello. Sono gli questa frase scritta sul quader- elementi che al momento hanno no lasciato ai piedi di un’urna in mano gli investigatori e che votiva del beato Domenico Len- hanno reso l’omicidio di Pino tini nella chiesa di San Nicola a Forestieri un giallo molto ingarLauria. bugliato. I carabinieri di LagoSu quel quaderno i fedeli chie- negro e la Procura ci lavorano dono le grazie e annotano quelle senza sosta da quattro anni. ricevute. Il L’ipotesi più particolare inaccreditata è quietante: il quella di una messaggio è rapina finita stato annotato nel sangue. sotto la data Il piccolo del 16 novemcalibro dei bre, giorno bossoli usati che precedeva lascia dedurre i funerali di che chi ha spaPino Forestierato potrebbe ri, 50 anni, ucnon essere un ciso nel suo ufkiller profesficio del «Censionista. L’astral Market» sassino, inolin località Pe- 6.35 Trovati sei bossoli di pistola tre, ha sparato corone di Lausei colpi. Solo ria esattamente quattro anni fa. uno ha colpito la vittima in un Su quel quaderno sono stati ef- punto vitale. fettuati rilievi scientifici. Gli inL’assassino è entrato nell’ufvestigatori hanno raccolto trac- ficio del negozio all’orario di ce di sudore e impronte digitali. chiusura serale, lì ha trovato FoForse quelle dell’assassino. restieri e ha sparato. Poi, stando Sulla scrittura - si apprende alla ricostruzione degli investida indiscrezioni al momento gatori, è fuggito a piedi, forse per non confermate da fonti ufficia- una scaletta che si trova a pochi li - sarebbe in corso una perizia metri di distanza dal supermergrafologica che potrebbe aiuta- cato e che porta sulla strada sta- MARKET Esattamente un anno fa la rapina finita in tragedia a Pecorone di Lauria tale. Ma in quanti erano conoscenza dell’esistenza di quella scaletta?identikit «Un uomo che non parlava in italiano, sui 40 anni, con il volto coperto». È la descrizione sommaria fornita da Rita, la moglie della vittima, agli investigatori. La donna, unica testimone del delitto, non ha riconosciuto il cappello trovato insieme ai guanti in lattice nelle vicinanze del negozio. Ha escluso: «Non è quello che indossava l’assassino». Il killer, stando al racconto della donna, con molta probabilità indossava un passamontagna. Per non dimenticare Libera consegna un riconoscimento per l’operaio morto sul cantiere A3 Oggi sarà celebrata una messa in ricordo di Pino Forestieri e a seguire alle 18 nella scuola elementare di Pecorone ci sarà una conferenza alla quale è prevista la partecipazione del sindaco di Lauria Gaetano Mitidieri, dei referenti di Libera Anna Maria Palermo e Gerardo Melchionda e del parroco di Lauria don Vincenzo Iacovino. Durante l’incontro sarà consegnato alla famiglia di Giuseppe Palagano, l’operaio morto nello scorso mese di marzo mentre lavorava nel cantiere della galleria Renazza sulla A3, il riconoscimento in ricordo di Forestieri. [pi. per.] LAGONEGRO LA PROCURA HA CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO DI FRANCESCA COZZI, 64 ANNI, ACCUSATA DI AVER ACCOLTELLATO LA VITTIMA DUE ANNI FA A LAURIA Delitto Chiacchio all’udienza gup L’uomo aveva sfondato la vetrina della macelleria dell’indagata con la sua auto MACELLERIA Domenico Chiacchio aveva sfondato la vetrina della macelleria di Francesca Cozzi con la sua auto prima di morire accoltellato PINO PERCIANTE l LAGONEGRO. La Procura di Lagonegro ha chiesto il rinvio a giudizio di Francesca Cozzi, 64 anni, di Lauria, indiziata dell’omicidio del 47enne, Domenico Chiacchio, anche lui di Lauria, che il 31 marzo del 2012 fu trovato con un coltello conficcato nello sterno dopo che con la sua auto aveva sfondato la vetrina della macelleria di cui era titolare l’imputata. Ieri, nel tribunale di Lagonegro, è stata celebrata la prima udienza gup che è stata aggiornata al 17 dicembre. Il giudice dell’udienza preliminare, Salvatore Bloise, ha accolto la richiesta delle parti di tenere un’udienza solo per questo processo. In aula non c’era Francesca Cozzi. C’erano invece sia i genitori che il fratello e la sorella della vittima che si sono costituiti parte civile. Il difensore dell’imputata, l’avvocato Giovanni Leonasi, non ha voluto rilasciare alcuna anticipazione sulla linea difensiva che adotterà il prossimo 17 dicembre quando l’udienza preliminare dovrebbe cominciare ad entrare nel vivo. Nella richiesta di rinvio a giudizio, il pm Anna Grillo, conferma sostanzialmente quanto sostenuto dall'impianto complessivo delle indagini svolte dai carabinieri di Lagonegro nell’im- UCCISO Pino Forestieri . mediatezza dei fatti. Francesca Cozzi deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario. Il delitto sarebbe stato commesso durante la colluttazione che la donna avrebbe avuto con Chiacchio quella sera all’interno della macelleria. Francesca Cozzi avrebbe afferrato un coltello poggiato sul bancone e, stando a quanto appurò l’autopsia, colpì l’uomo più volte infliggendogli sei coltellate. Quando intervennero i carabinieri trovarono il corpo dell’uomo sul pavimento della macelleria dietro il ban- Estorsioni sui cantieri della Salerno-Reggio Calabria Discusso al Riesame il ricorso dell’indagato Buldo l POTENZA. Si è discusso davanti ai giudici del Tribunale del riesame il ricorso presentato dall’avvocato Antonio Boccia per conto di Guerino Buldo, 52 anni di Lagonegro, agli arresti domiciliari per il reato di concorso in tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, nei riguardi di imprenditori impegnati nei lavori di ammodernamento del tratto lucano della Salerno–Reggio Calabria. I giudici si sono riservati la decisione. L’inchiesta è denominata «Teseo». All’alba di martedì 28 ottobre ha portato a scoprire un vero e proprio giro di racket. Oltre a Buldo (ai domiciliari), sono state arrestate altre due persone di Lagonegro: Biagio Riccio, 50 anni, ed Eugenio Torino, 39 (entrambe in carcere). Anche i loro legali hanno presentato ricorso al tribunale del Riesame ma l’udienza non è stata ancora fissata. Sul gruppo di taglieggiatori lagonegresi continuano le indagini alla ricerca di collegamenti e alleanze con le cosche calabresi. Secondo gli inquirenti questo tipo di reati estorsivi non sarebbe stato possibile senza il consenso di organizzazioni mafiose. A subire attentati o ad essere minacciati erano tutte imprenditori direttamente o indirettamente legati ad aziende che gestiscono appalti lungo l’autostrada. Le indagini hanno riguardato una decina di episodi che si sono verificati nell’area da maggio dello scorso anno: ordigni e bombole del gas sono stati gli strumenti principali utilizzati [pi. per.] per intimidire gli imprenditori. cone con il coltello ancora conficcato nello sterno. Gli ultimi due colpi inferti, sempre secondo l’autopsia, furono quelli mortali perché raggiunsero organi vitali come cuore e polmoni. All’arresto della macellaia si giunse dopo che inizialmente la vicenda presentava aspetti che facevano credere che si potesse trattare anche di un suicidio. In realtà questa ipotesi non convinse fin da subito né i carabinieri né i magistrati che però preferirono attendere l’esito dell’autopsia prima di prendere provvedimenti nei confronti della donna (poi scarcerata il 23 aprile dopo la discussione davanti al Riesame del ricorso presentato dal suo difensore). L’attenzione degli inquirenti si diresse nei riguardi della macellaia in quanto al momento della tragedia risultava essere l’unica presente nel negozio. Dopo aver sfondato con la sua Fiat Punto di colore bianco la vetrata della macelleria l’uomo sarebbe sceso dall’abitacolo dirigendosi dietro al bancone dove si trovava la donna. A quanto pare ne sarebbe scaturita una furiosa lite che sarebbe sfociata nel grave fatto di sangue. I motivi che spinsero l’uomo a scagliarsi con la sua auto contro la macelleria sono rimasti sempre oscuri. Pare che in passato tra i due vi fosse stata una relazione. l La sera del 13 novembre del 2010 veniva ucciso a colpi di pistola nell’ufficio del suo supermercato, a Pecorone di Lauria, Giuseppe Forestieri. Quattro anni dopo dell’assassino non c’è ancora una pista concreta. Ma l’impegno di chi indaga (Procura e carabinieri) non è mai cessato. L’indagine non è facile. Fin dall’inizio gli elementi a disposizione degli investigatori sono scarsi. Non un identikit e neppure una minima indicazione su come il rapinatore sia arrivato o su come se ne sia andato da Pecorone di Lauria. Inoltre, le tracce di sangue trovate nel locale appartengono solo a Forestieri. Le indagini, dopo aver puntato un extracomunitario, si sono concentrate su Lauria e dintorni: la pista locale, dunque, che non è stata mai abbandonata anche se gli elementi a disposizione non sono ancora sufficienti per ipotizzare un’accusa nei confronti di nessuno. Quasi certamente l’assassino non è un killer professionista. Negli ultimi tempi le indagini si erano concentrate su Lauria e dintorni. Fin dall’inizio gli investigatori l’hanno definita una rapina «anomala», perché il rapinatore ha svuotato l’intero caricatore (sei colpi). La Procura contava poi sulla collaborazione della gente del posto, ma nessun testimone utile ne si è mai fatto vivo. Nessuno che avesse visto allontanarsi un auto a forte velocità o notato in quei giorni movimenti strani o facce sospette a Pecorone. Qualcosa insomma che potesse mettere gli investigatori sulla strada giusta. Un svolta sembrava arrivata quando le indagini portarono ad un quarantenne di Senise finito in un’indagine per spaccio di droga. Aveva un giubbotto identico a quello indicato dalla moglie di Forestieri. I carabinieri perquisirono l’abitazione dell’uomo ma, oltre al giubbotto, non trovarono nessun altro riscontro. Poco dopo sembrava esserci una svolta: il caso di Pecorone fu collegato a un omicidio avvenuto a Sanremo. Vittima un giovane di Praia a Mare, ucciso, forse, da un amico d’infanzia mentre i due erano per strada nelle vicinanze di un negozio di frutta e verdura. Tra i due delitti ci sono delle similitudini, prima fra tutte l’arma usata: una 6.35 di cui, pure in qual caso, si sono perse le tracce. RASSEGNASTAMPA IV I Giovedì 13 novembre 2014 POLITICA DESTRA NEL CICLONE Parole di fuoco anche nei confronti degli esponenti della destra accusati «di I RISVOLTI TRA COMUNE E REGIONE altri fare attacchi meramente strumentali» DISSESTO I consiglieri comunali evidenziano l’impegno «dei democrat a tutti i livelli per evitare la bancarotta del Comune» Locazioni e contributi cambiano le regole Commissione Statuto, riforma chiusa entro l’anno La prima Commissione consiliare permanente nel Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Vito Santarsiero (Pd), ha ripreso il dibattito sulla riforma dello Statuto Regionale. In particolare, i consiglieri hanno analizzato i temi che riguardano l’organizzazione degli uffici e della pubblicazione on line dei documenti che riguardano la programmazione. "Continua con uno spirito unitario e di grande responsabilità istituzionale – ha detto Santarsiero attraverso l’ufficio stampa del Consiglio - un lavoro che ci ha visto condividere importanti principi sulle funzioni amministrative e sugli atti di programmazione. Di rilievo il costante coinvolgimento degli enti locali e la informazione e partecipazione dei cittadini interessati. La Commissione ha esaminato ormai i due terzi dell’articolato del nuovo Statuto, e ci sono le condizioni per chiudere il lavoro entro l’anno". COMUNE Il Municipio di Potenza [foto Tony Vece] Il Pd fa scudo al suo segretario e insorge contro Bellettieri «Le sue considerazioni hanno il sapore dell’attacco» tuonano Iudicello e Meccariello ANTONELLA INCISO l Come prevedibile l’unione è difficile. Partito democratico e Fratelli d’Italia non riescono a trovare punti di contatto. Anzi più passano i giorni più la situazione si ingarbuglia. Soprattutto dopo i duri giudizi espressi dal segretario provinciale di Fdi e vice- sindaco, Gerardo Bellettieri, nei confronti del segretario provinciale dem, Antonello Molinari. Ad insorgere contro quelle valutazioni, questa volta, però, non sono solo i consiglieri del partito ma anche gli esponenti della lista civica «Insieme si cambia». «Il vicesindaco nonché coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Gerardo Bellettieri, farebbe bene a concentrarsi sulle questioni amministrative della città e su quelle organigrammatiche che riguardano il suo partito - vanno all’attacco il capigruppo del Partito Democratico, Giampiero Iu- dicello, e del gruppo “Insieme si Cambia” Gianluca Meccariello in una nota - piuttosto che sprecare tempo ed energie nell’avventurarsi in giudizi sul segretario provinciale Antonello Molinari e sulla vita interna del nostro partito. Tali giudizi, oltre a denotare una mancanza di stile e di fondamento, non competono in alcun modo all’assessore Bellettieri». Aggiungendo, poi, con altrettanta durezza: «Le considerazioni di Bellettieri hanno il sapore dell'attacco politico e rappresentano una inopportuna ingerenza da parte di chi ricopre il ruolo istituzionale di vicesindaco ed assessore del Comune di Potenza. Appare singolare che il coordinatore pro- vinciale di Fratelli d’Italia decida arbitrariamente quale esponente del Pd debba essere il suo interlocutore politico». Insomma, per Iudicello e Meccariello le valutazioni di Bellettieri sono state decisamente inopportune. Come quelle di altri esponenti di destra. «Non stupisce però questo modo di agire, ormai caratterizzante gli esponenti della destra cittadina continuano - che fa della mancanza di stile e dell'attacco meramente strumentale una prassi consolidata. Basti pensare, al riguardo, al recente comunicato del consigliere Vigilante nel quale sono espresse considerazioni sul consigliere del Pd Gianpaolo Carretta che sono andate ben oltre quella che è la IL PARTICOLARE La replica dopo il giudizio espresso dall’esponente politico di Fdi sul segretario provinciale dem legittima dialettica politica, mancando di contenuti e scadendo in offese di carattere strettamente personale». E sono inopportune, in particolar modo, in un momento come quello attuale in cui il comune è ad un passo dal dissesto. «La fase che viviamo richiede maggiore attenzione e un più grande senso di responsabilità- sottolineano ancora Iudicello e Meccariello e non certo la ricerca ossessiva di una presenza, sterile e improduttiva, sui media». «Il Partito democratico si sente pienamente e degnamente rappresentato dai suoi segretari e da tutti i suoi dirigenti che, nell’interesse esclusivo dei cittadini, in questa fase ed a tutti i livelli, stanno profondendo ogni sforzo per evitare il dissesto» tagliano corto, alla fine, i due capigruppo. Facendo scudo al segretario provinciale, ma confermando anche, con le loro parole, che l’intesa con Fratelli d’Italia non è certo semplice. AEROPORTO LA GIUNTA UFFICIALIZZA LO SCHEMA DELL’ACCORDO. MA SULL’INTESA INSORGE L’OPPOSIZIONE AEROPORTO Approvato lo schema per l’aeroporto di Pontecagnano Pontecagnano, le perdite non le pagherà la Regione l Perdite accumulate finora non a carico della Regione Basilicata e loro azzeramento prima dell’ingresso dell’ente regionale, «esentato dal dover sostenere eventuali disavanzi futuri»: sono i «punti fermi dello schema di protocollo d’intesa per l’adeguamento strutturale e l'allungamento della pista dell’aeroporto di Salerno Pontecagnano», approvato dalla giunta regionale lucana. «L'intesa – ha spiegato l’ufficio stampa della giunta – dovrà essere firmato dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, dai rappresentanti del Mini- stero delle infrastrutture e dei trasporti, dalla Regione Campania e dal Consorzio Aeroporto di Salerno Pontecagnano». Con lo stesso provvedimento la Giunta regionale di Basilicata ha inoltre dato il via alla sottoscrizione dell’atto di acquisto delle quote consortili per ventimila euro. La sottoscrizione di ulteriori quote sono state subordinate a successivi provvedimenti e compatibilmente con gli equilibri di bilancio regionale. Della questione si è parlato nei giorni scorsi anche nella terza commissione consiliare del consiglio regionale, con l'audizione del dirigente generale del dipartimento programmazione e finanze della Regione, Elio Manti. Il dirigente ha spiegato che «la società che gestisce l’aeroporto di Pontecagnano ha sottoscritto accordi con alcuni vettori, e che nel decreto Sblocca Italia è previsto un finanziamento di 40 milioni di euro per le opere infrastrutturali necessarie allo sviluppo di questa infrastruttura ed al suo collegamento con il nodo ferroviario. Previsto inoltre un finanziamento 23 milioni della Regione Campania ed un finanziamento di nove milioni di euro della Regione Basi- l La terza Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Francesco Pietrantuono (Psi), ha approvato a maggioranza una delibera della giunta sul fondo nazionale per il sostegno alle abitazioni in locazione. Con il provvedimento – è scritto in una nota dell’ufficio stampa dell’assemblea – sono state approvate alcune modifiche sui requisiti per l’accesso ai contributi, lo schema del bando, il modulo di domanda e le modalità attuative. In particolare, la Commissione ha deciso di trasmettere alla Giunta regionale parere favorevole con un’osservazione: l’invito a ridurre il requisito reddituale annuo per l’accesso ai contributi a 10mila euro. Le modifiche ai requisiti previsti dalla delibera della Giunta regionale riguardano l’esclusione dall’accesso ai contributi dei soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi pubblici. Potranno accedere al Fondo esclusivamente i soggetti titolari di reddito da pensione, di reddito da lavoro dipendente e assimilato e i soggetti titolari di reddito da lavoro autonomo aventi all’interno del proprio nucleo familiare un componente con invalidità superiore al 74 per cento; i lavoratori sottoposti a procedure di mobilità o licenziamento fino al 2013 e che, alla data di approvazione del provvedimento, siano ancora in attesa di occupazione, nonché i richiedenti in possesso di un reddito annuo complessivo del nucleo familiare, riferito al 2013, fiscalmente imponibile non superiore alla somma di due pensioni minime Inps con riferimento all’importo fissato per il 2014, pari a complessivi euro 13.035,88, rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione annuo risulti superiore al 20 per cento. Successivamente sono state discusse due proposte di legge su «Tutela governo ed uso del territorio» di Franco Mollica (Udc), e su «Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico», di Vincenzo Robortella (Pd) e Pietrantuono. La Commissione ha poi deciso di approfondire il tema attraverso le audizioni del presidente dell’ordine dei geologi della Basilicata e del direttore dell’Apt della Basilicata. . licata, a valere sul programma dei fondi europei 2014-2020 e quindi da confermare dopo la definizione dell’accordo con l’Unione europea». Intanto, sulla vicenda aeroporto ad insorgere è l’opposizione con Fratelli d’Italia che, ieri, ha chiesto l’intervento del presidente La- corazza. «Che importanza può avere la clausola del “parere della Commissione” se è già stato tutto deciso? - precisa il consigliere regionale Gianni Rosa - Si potrà, ora che sono stati investiti 9 milioni di euro dei fondi Pon, impedire di partecipare all’aumento di capitale sociale di 2 milioni di euro? Il capitolo è già chiuso. Le discussioni nelle Commissioni sono tempo perso. Non ci resta che appellarci al presidente Lacorazza come garante delle prerogative dei consiglieri e del Consiglio tutto affinché intervenga a ristabilire l’equilibrio tra le istituzioni regionali». RASSEGNASTAMPA POTENZA CITTÀ I V Giovedì 13 novembre 2014 TERRITORIO SBLOCCA ITALIA SU AMBIENTE E SALUTE Gli studenti chiedono garanzie all’Arpab LA BASILICATA IN MOVIMENTO INCONTRO L’incontro a Viggiano con sindaci, cittadini e il presidente del consiglio regionale, Piero Lacorazza. Sopra: l’intervento in teleconferenza del costituzionalista, Enzo Di Salvatore Li incontra il direttore Schiassi . Sblocca Italia, il costituzionalista spiega come si può ricorrere Il confronto fra i sindaci a Viggiano. Il sostegno di Lacorazza PINO PERCIANTE l VIGGIANO. Tutti d’accordo a preparare le delibere per impegnare il presidente della Regione a impugnare l’articolo 38 dello Sblocca Italia. A quali cavilli legislativi possono far ricorso i Comuni e i cittadini per contrastare i contenuti dell'articolo 38 dello Sblocca Italia in materia di risorse del sottosuolo? I militanti delle associazioni Wwf, Libera Basilicata, Laboratorio per Viggiano, l’Onda Rosa e alcuni sindaci della Val d'Agri si sono confrontati con il presidente del consiglio regionale Piero Lacorazza (Pd) – una delle poche voci contro l'articolo 38 – e con il costituzionalista Enzo Di Salvatore, 44 anni, professore associato di giurisprudenza dell’Università di Teramo (collegato in videoconferenza con il sistema voip). I sindaci di Grumento Nova, Paterno, Tramutola, Spinoso e Montemurro sono pronti a preparare le delibere anti Sblocca Italia. Piero Lacorazza era con loro: «La mia opinione è chiara: l’articolo 38 dello Sblocca Italia va impugnato. In questi giorni su questo tema sembra essersi costruita una sbagliata e lacerante guerra di posizione. Non può essere questo il modo per affrontare la questione del petrolio nelle nostra regione. Vi è la consapevolezza, nella stessa posizione di tanti sindaci e amministratori locali, persino tra gli studenti, le associazioni e i cittadini, che rispetto al testo originario il lavoro fatto dai parlamentari e dal Presidente Pittella è stato migliorativo. Come alcuni sanno, ho ribadito che il decreto era lo strumento più sbagliato per affrontare il tema petrolio nel quadro di una intesa e nella leale collaborazione tra stato e regione. Il decreto scandisce, come una bomba, un termine perentorio per la sua conversione, 60 giorni. Se si aggiunge il “vincolo della fiducia” al Governo - aggiunge Lacorazza - peraltro con un parlamento eletto con sistema elettorale fortemente centralista, si capisce che ci sono pochi margini per intervenire. Se si aggiunge, inoltre, che i deputati lucani sono 6 su 630, come ha detto lo stesso Speranza, se ne devono comprendere le difficoltà e gli spazi di manovra. Ognuno potrà dare le sue ragioni, ognuno potrà, come accade per i tantissimi commis- sari tecnici della nazionale, essere un novello costituzionalista. Penso, quindi, che impugnare l’articolo 38, oltre che per i forti dubbi di costituzionalità che presenta, è un’altra strada: I comuni non possono impugnare direttamente «ma c’è una strada incidentale». Quando viene dato il primo titolo concessorio il Comune può fare ri- la strada giusta tanto per evitare che la partita petrolio sia chiusa quanto per aver il tempo, anche noi, di fare qualche compito a casa». Il costituzionalista suggerisce corso al Tar e può chiedere ai giudici amministrativi di sospendere il giudizio in corso. A quel punto - spiega il costituzionalista si può porre il quesito di legittimità costituzionale. MARIA VITTORIA PINTO ARPAB Il neo direttore dell’Arpab, Aldo Schiassi, illustra l’attività dell’Agenzia [servizio fotografico di Tony Vece ] REGIONE INSEDIATO UN GRUPPO DI LAVORO PER REDARRE IL DISCIPLINARE Gas gratuito ai Comuni dell’area della Val d’Agri l Nella Basilicata Saudita, che tanto sta inquietando i sonni dei lucani (per gli effetti su ambiente e salute, ma anche per le scarse ricadute sinora avute su lavoro, economia e qualità di vita dei residenti), c’è una paradossale situazione: benzina, gas e via dicendo qui costano quanto (se non di più) di altrove. Ora si è compiuto, almeno su questo, un passo avanti prevedendo l’attribuzione di gas naturale ai Comuni della Val d’Agri. È stata concordata infatti una fornitura gratuita ai cittadini di gas naturale pari a 45.000 standard metri cubi al giorno. Presso la Regione si è insediato il gruppo di lavoro per redazione del Disciplinare che individuerà le modalità di valorizzazione della fornitura gratuita di gas naturale da destinare al Comune di Viggiano e ai Comuni della Val d’Agri interessati dalle attività estrattive (Grumento Nova, Marsico Nuovo, Marsico Vetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, Sarconi, Spinoso, Tramutola). In considerazione del fatto che le at- POTENZA I ragazzi di Potenza in corteo [foto Tony Vece] REGIONE La sede della Regione Basilicata tività di produzione riguardano prioritariamente il territorio della Val d'Agri, Eni e Shell hanno concordato con la Regione e i Comuni una fornitura gratuita ai cittadini di gas naturale pari a 45.000 standard metri cubi al giorno. l L’ultimo corteo è arrivato, ieri, al cospetto dell’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale di Basilicata. Le cinque giornate di Potenza si sono concluse alla presenza del nuovo direttore Arpab, il dottor Aldo Schiassi. Ma, non finisce qui. In programma altre manifestazioni di protesta da diversi fronti. Associazioni ambientaliste, liberi cittadini, e rappresentanti comunali si sono uniti nella richiesta, alla Regione Basilicata, di impugnare lo Sblocca Italia. La settimana scorsa Legambiente, WWF, Greenpeace e gli studenti hanno lanciato una petizione popolare e al presidente Marcello Pittella spiegavano che «il testo compie stravolgimenti epocali nel processo di autorizzazione di ricerca ed estrazione delle risorse petrolifere, mettendo in secondo piano la tutela dell’ambiente, della biodiversità e della salute di tutti i cittadini lucani. È inaccettabile il modo in cui lo Stato centrale sposta i processi decisionali riguardanti le Valutazioni di Impatto Ambientale dall’Ente locale al Ministero dell’Ambiente, violando di fatto le disposizioni del Titolo V della Costituzione sulla legislazione concorrente fra Stato e Regioni». Anche i vescovi lucani hanno firmato una nota ufficiale nella quale sottolineavano «vicinanza a quanti manifestano contro lo Sblocca trivelle con l’auspicio che ogni attività che interessa il nostro territorio risulti compatibile con la valorizzazione delle sue tante valenze umane, ambientali ed economiche». Lunedì è stata la volta dei Comuni: due le riunioni tra amministratori di diverse parti della regione che hanno ribadito la contrarietà alle due istanze di permesso di ricerca idrocarburi denominati “La Bicocca” (Vulture) e Muro Lucano e hanno chiesto di convocare, con la massima urgenza, un tavolo tecnico che coinvolga tutte le istituzioni preposte. E, ancora, la manifestazione a Scanzano, in contemporanea con al- POTENZA Un «serpente» in città [foto T. Vece] tre otto regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Insomma, la piccola e poco conosciuta Lucania è in fermento. E ieri, il corte degli studenti, è arrivato all’Arpab. Presente il direttore Aldo Schiassi, in carica dallo scorso luglio. Insieme ai tecnici, scesi in strada, ha ascoltato e risposto, per più di un’ora, a tutte le domande fatte dai manifestanti. Tutti con le stesse preoccupazioni. Una fra tutte, la salute. Il direttore dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale di Basilicata, premettendo che «l’agenzia sarà aperta a tutti coloro che vorranno informazioni o avranno dubbi», sottolinea che “parlare di ambiente e salute significa toccare un tema che è di interesse mondiale. Un dibattito che coinvolge il mondo. L’Arpab, pur avendo eseguito migliaia di controlli in questi anni, non ha parametri di riferimento con i quali tranquillizzare i cittadini. Né allarmarli. Ho trovato molte asimmetrie e fragilità e, soprattutto, un personale attrezzato ma demotivato, perché lasciato solo. I dati, fra tecnici, si devono unire. L’Arpab non è l’unico interessato». Una sinergia che deve mettere in atto il Governo regionale. Anzi, avrebbe già dovuto farlo, da decenni. Da quando in Basilicata si estrae oro nero. RASSEGNASTAMPA POTENZA E PROVINCIA I VII Giovedì 13 novembre 2014 MELFI IN UN CAPANNONE AGRICOLO AVEVA REALIZZATO UN LABORATORIO DOVE LE PRODUCEVA Fabbricava armi Arrestato dai carabinieri un uomo di 45 anni l In un capannone agricolo aveva realizzato un laboratorio dove fabbricava e modificava armi: a Melfi un uomo di 45 anni, Michele Posa, con precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri che gli hanno sequestrato numerose munizioni e armi clandestine. L’uomo, che è ai domiciliari, è stato fermato lungo la Strada provinciale Melfi-Foggia. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Melfi, coadiuvati dai militari delle Stazioni di Melfi, San nicola di Melfi e Atella, diretti dal capitano Giovanni Diglio, comandante della com- pagnia, lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione abusiva di munizioni e di armi clandestine prodotte artigianalmente. Gli investigatori, che ben conoscevano l’uomo per i suoi trascorsi e che da tempo lo tenevano sotto controllo, dopo averlo bloccato sulla S.P. Melfi-Foggia, mentre si trovava alla guida dell’autovettura Alfa. 147, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, hanno trovato nel vano portabagagli circa cento cartucce calibro 9 e calibro 7.65. La successiva perquisizione domiciliare eseguita anche presso un capannone agricolo, sempre di sua pertinenza, sito nell’area di San Nicola di Melfi, ha permesso di recuperare altre 100 cartucce e numerose armi clandestine modificate. In sostanza, l’arrestato, esperto in meccanica ed in armi, nel capannone aveva realizzato un vero e proprio laboratorio ove con maestria realizzava e modificava armi. Le armi e le munizioni son state poste sotto sequestro per gli accertamenti del caso e l’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trasportato nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari. IL SEQUESTRO Le armi scoperte dai carabinieri nel capannone agricolo ISTITUZIONI CONTRO LENTEZZE E INERZIE FP CGIL, CISL FP E UIL FPL MINACCIANO LA «MOBILITAZIONE A OLTRANZA» Province di Potenza e Matera stato di agitazione degli addetti I sindacati: «La Regione convochi il tavolo sulla riforma» l «Gravissima la situazione delle Province»: Fp Cgil, Cisl Fp e e Uil Fpl proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori della Provincia di Potenza e Matera - la Regione convochi subito il tavolo regionale su riforma o sarà mobilitazione ad oltranza. I segretari dei tre sindacati, Roberta Laurino, Giuseppe Bollettino, Antonio Guglielmi, di fronte all’indifferenza e all’inerzia della Regione rispetto alla richiesta più volte reiterata da parte delle organizzazioni sindacali di convocare il tavolo regionale sul processo di riforma delle province della legge Delrio e di procedere con immediatezza alla istituzione dell’osservatorio regionale previsto dal dpcm di attuazione della legge 56/2014, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori delle Provincia di Potenza e Matera. «È inammissibile - dicono i sindacati - che, a distanza di oltre due mesi, la Regione ancora non si sia preoccupata di attivare il tavolo permanente di confronto che dovrà servire non solo per discutere del riordino delle funzioni ma anche delle possibili ricadute sui servizi, sui cittadini e sui lavoratori. Siamo di fronte a una situazione veramente critica che peggiora di ora in ora considerate anche le ulteriori misure drastiche di tagli previste nel disegno di legge di stabilità in discussione che se confermate potrebbero portare ad un sicuro col- lasso di tutto il sistema, mettendo a rischio anche i livelli occupazionali. Un ulteriore taglio di un miliardo di euro sulle Province farà saltare la possibilità di garantire i servizi ai cittadini mettendo a rischio lo stesso processo di riforma appena avviato». «Non possiamo più aspettare - proseguono che si definisca un quadro normativo che ogni giorno diventa sempre più confuso per la mancanza di una visione chiara ed organica da parte degli organi di Governo anche in merito alle altre funzioni quali i servizi per l’impiego, la formazione professionale, il trasporto pubblico locale, i servizi sociali, la cultura, il turismo e lo sport. Dobbiamo da subito decidere rispetto alle opzioni in campo come mettere in sicurezza i servizi e i livelli occupazionali». I sindacati ribadiscono «la necessità e l’urgenza di aprire immediatamente la discussione sull’intero impianto della nuova governance delle Province e su come e dove attestare le funzioni. Così come non è più procrastinabile la definizione di un accordo che veda coinvolte tutte le parti in causa su quale sarà il futuro e come ci apprestiamo ad affrontare il presente considerato che i tempi dettati dallo stesso dpcm sono stringenti e prevedono che l’intero iter di questo percorso debba chiudersi entro la fine dell’anno. Tempi ancora più ristretti se consideriamo che alla luce di quelli che po- RIFORME La sede della Provincia di Potenza [T. Vece ] POTENZA SVILUPPO ALIMENTARE Intesa tra la Regione e l’Unione Cuochi sullo sviluppo del settore POTENZA SESTA COMMISSIONE Acqua di Bucaletto rassicurazioni sulla sua potabilità LAGONEGRO INCIDENTI STRADALI Scontro sull’A3 muore in ospedale l’autista del camion l La Regione Basilicata e l’Urcl (Unione regionale cuochi lucani) collaboreranno nelle attività per lo sviluppo del settore turistico, ristorativo e culturale, «promuovendo il binomio prodotto-territorio e valorizzando le giovani professionalità attraverso attività formative e seminariali». È quanto previsto nello schema di Protocollo d’intesa approvato dalla giunta regionale. «La gastronomia tipica regionale – è scritto nel documento - può rappresentare un importante veicolo di promozione delle produzioni agroalimentari tipiche e di diffusione delle consuetudini alimentari locali e della cultura rurale e l'agroalimentare rappresenta un settore importante della vita economica e sociale della regione Basilicata», pertanto «è indispensabile dare maggiore visibilità e diffusione ai prodotti agroalimentari tipici, prodotti ittici e prodotti della pesca regionali anche al fine di garantirne un’adeguata valorizzazione commerciale sui mercati internazionali». l POTENZA. La documentazione riguardante le analisi condotte sull’acqua in contrada Bucaletto è stata esaminata durante i lavori della Sesta commissione presieduta da Donato Nolè. «Su sollecitazione di alcuni consiglieri – ha spiegato Nolé – abbiamo ritenuto di approfondire le notizie apparse sulla stampa locale secondo le quali l’acqua di Bucaletto potesse contenere sostanze inquinanti. Gli organi ufficiali preposti al controllo, hanno fornito assicurazioni in merito alla potabilità dell’acqua distribuita attraverso la rete di Acquedotto Lucano nel popoloso quartiere potentino. Non possiamo che ringraziare l’Amministrazione comunale per la celerità con la quale ha ottenuto le informazioni richieste e Aql per aver effettuato le analisi del caso, producendo i dati richiesti dal Comune con la massima trasparenza. È importante fornire rassicurazioni ai cittadini, e i componenti della Sesta Commissione si sono adoperati da subito affinché le stesse potessero giungere rapidamente ai residenti di Bucaletto. Resta invariato il nostro impegno – ha concluso Nolè – nel garantire la massima disponibilità e collaborazione a tutti i potentini». l È morto in serata, nell’ospedale San Carlo di Potenza, a causa della gravità delle ferite riportate, Antonio D’Amore, 51 anni, originario di Cava dei Tirreni, autista che era alla guida di un camion, rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada A3, all’altezza dello svincolo per Lagonegro Nord. Per ragioni in corso d’accertamento, D’Amore ha perso il controllo del mezzo ed è stato sbalzato fuori. Il camion ha proseguito la sua corsa, senza conducente a bordo, per altri 200 metri. Il mezzo pesante si è scontrato cn un’autovettura con a bordo due coniugi di Salerno. L’auto era in fase di sorpasso. I coniugi hanno riportato ferite non gravi e, nella serata di ieri, sono stati già dimessi dall’ospedale di Lagonegro dove erano stati ricoverati. D’Amore era stato invece trasportato all’ospedale San Carlo di Potenza con un elicottero del 118 dove è stato sottoposto a intervento chirurgico. Ma non ce l’ha fatta. Sul posto sono intervenute le squadre dell’Anas e la Polizia stradale per gli accertamenti di rito. [pi.per.] tranno essere gli ulteriori tagli, dal 1 gennaio 2015 ci potremmo trovare di fronte ad una situazione davvero drammatica». Roberta Laurino (Fp Cgil), Giuseppe Bollettino (Cisl Fp) e Antonio Guglielmi (Uil Fpl) proclamano pertanto «lo stato di agitazione di tutti i lavoratori della Provincia di Potenza e Matera» e «diffidano la Regione a convocare con urgenza il tavolo regionale preannunciando che, se nei prossimi 7 giorni non arriverà una convocazione in tal senso, saranno assunte iniziative di mobilitazione ad oltranza con presidi davanti alla Regione». SAVOIA L. GAL MARMO MELANDRO «Colti Vi Amo» e le fattorie multifunzionali l SAVOIA DI LUCANIA. Giornata informativa per il lancio del network territoriale delle fattorie multifunzionali dell’area del Gal Csr Marmo Melandro. L’evento è parte integrante del Progetto «La rete delle fattorie multifunzionali», realizzato in convenzione dall’Ati Forcopim Officina Rambaldi Srl, con Avviso Pubblico del Gal Csr Marmo Melandro. L’incontro, in cui è stato presentato il brand «COLTI VI AMO», è stato l’occasione per raccogliere feed back e orientamenti dal territorio per implementare nell’area comprensoriale il network delle fattorie multifunzionali. Gli operatori selezionati e interessati ad aderire al network sottoscriveranno un codice di buona condotta ed un Disciplinare e potranno fregiarsi di un marchio di qualità dell’accoglienza. Tale marchio viene riconosciuto solo agli operatori dell’area in possesso di specifici standard e requisiti tecnici. Nell’incontro è stato presentato il marchio di qualità e una sessione di incontri con gli operatori interessati ha consentito all’Ati di illustrare le procedure di accreditamento. Seguiranno sopralluoghi in azienda, garantiti dall’Ati, per fornire assistenza individuale e personalizzata per adeguare l’infrastruttura e i servizi delle fattorie multifunzionali allo standard di qualità richiesto per l’adesione alla rete. Risultato finale: l’assegnazione del marchio e la formalizzazione del network territoriale mediante stipula di un contratto di Rete. le altre notizie LAURENZANA SCUOLA «I rischi del web: il pericolo in rete» se ne parla al liceo Pasolini n Venerdì, alle 10, al Liceo Scientifico Statale «Pasolini», plesso distaccato di Laurenzana, studenti e insegnanti incontreranno l’Ispettore Capo Filippo Squicciarini del Comparto Polizia Postale e della Comunicazioni di Basilicata e l’Assistente Capo Pasquale Basile dello stesso Ufficio che sensibilizzeranno i ragazzi sui rischi della rete. MURO LUCANO SPORT RURALE Convivialità e divertimento sabato alle «Ruraliadi» n Muro Lucano, città dello sport rurale, vincitrice della prima edizione, ospiterà sabato le «Ruraliadi», con gli atleti e tutte le comunità del Marmo Platano Melandro che saranno nella cittadina murese per una serata all’insegna della convivialità e del divertimento. A un mese di distanza dall’ultima tappa a Balvano, le comunità si ritroveranno nel centro murese, grazie anche al volere della squadra di casa che offrirà ai partecipanti un banchetto rurale con la moneta «RuralEuro». RASSEGNASTAMPA VIII I MATERA CITTÀ IL CASO ENEL VA VIA UN ALTRO PEZZO Giovedì 13 novembre 2014 UNA VISIONE MIOPE La struttura materana sarà accorpata a Potenza. È destinata a scomparire anche l’Unità operativa di Policoro «Non ha compreso cos’è Matera 2019» Togliere il ruolo di Zona alla città stride con quel risultato ENZO FONTANAROSA l La Zona Enel di Matera pare destinata ad andare via per essere accorpata a Potenza. Stessa sorte si preannuncia per l’Unità operativa di Policoro. È un processo di smantellamento in atto che ha già visto in città soccombere la Banca d’Italia, le Poste, la ex Sip, il Genio civile e, secondo le previsioni, quanto prima la Camera di commercio e la Prefettura. A ben vedere, una dinamica che stride con le ambizioni della città designata quale capitale europea della Cultura per il 2019, mentre nel 2014, ancora in corso, altri servizi finiscono per subire un inevitabile indebolimento in chiave territoriale. «Matera non è “capitale” per l’Enel», scri- vono in un comunicato congiunto i segreteri regionali delle organizzazioni di categoria Michele Palma e Angelo Vaccaro (Filtctem Cgil), Rocco Padula (Flaei Cisl Reti) e Giuseppe Martino (Uiltec Uil). «Il definitivo superamento della Zona di Matera – si legge nel documento – e, contemporaneamente, delle Unità operative di Baragiano, Viggiano, Senise e Policoro, rappresentano un autentico attacco alla comunità di Basilicata. Quello di Matera è, addirittura, la sfida miope al cuore pulsante della nostra regione». La nota, inoltre, afferma essere «paradossale che una multinazionale qual è Enel non riesca ad intravvedere la necessità di rafforzare il suo presidio nella città eletta a capitale europea della Cultura per il 2019 e che non tenga alcun conto delle dinamiche socio-economiche che tale “elezione” innescherà nell’area territoriale interessata». Lunedì 17 novembre sui tavoli romani ci sarà un tavolo nazionale di confronto, tra le organizzazioni sindacali e l’Azienda, nel corso del quale si dovrebbero chiarire diversi aspetti per quanto riguarda il riassetto di Enel Distribuzione. Dallo scorso luglio, si susseguono notizie non proprio rassicuranti su quelle che sono le intenzioni aziendali e cioè di eliminare 27 delle attuali 114 Zone sul territorio nazionale. «Non si vuole assolutamente che avvenga il superamento dell’importante presidio territoriale rappresentato da Matera, anche in considerazione del traguardo di Matera 2019», FUTURO INCERTO I sindacati in modo unitario non vogliono la ulteriore spoliazione ribadisce Giovanni Trentadue, delegato lucano per il settore elettrico di Uiltec Uil. «In uno scenario del genere – continua – è impensabile che la città non abbia più la funzione di Zona. Sulla Unità operativa di Policoro, poi, si sa che sarà accorpata a che sarà accorpata a Matera, se tutto resta invariato. In ogni modo, per come si presenta, quello dell’Enel è un progetto di organizzazione miope perché non riesce a vedere i problemi causati dalla chiusura di un presidio come quello di Matera. Se l’Europa ha visto tutte le potenzialità della città, non si comprende come mai ciò non accade per l’Enel». Si pensa pure a un ridimensionamento di personale? «Al momento non se ne parla – spiega il sindacalista –. Col tempo però potrebbe es- serci nell’ordine del 50 per cento. Non ci sono scadenze, ma è sicuro che si è di fronte anche a scenari del genere. I sindacati, in maniera unitaria, sono per un deciso no a un nuovo caso di spogliazione del territorio. Chiediamo all'Enel in modo forte che, in quanto concessionaria del servizio elettrico pubblico, si deve fare carico della responsabilità che le compete di fronte al traguardo di Matera 2019. L’Azienda sembra voglia non fare passi indietro rispetto alla chiusura della Zona Matera a favore di un unico presidio a Potenza, quale unica Zona che gestirebbe da sola tutta la Basilicata. Una ipotesi, questa, per la quale è forte il rischio del peggioramento della qualità del servizio elettrico nel complesso». INIZIATIVE L’ASSOCIAZIONE MATERANA HA PROMOSSO UNA ATTIVITÀ DI SCAMBIO SOCIO-CULTURALE CHE PUNTA ANCHE A PREVENIRE L’ABBANDONO SCOLASTICO L’inclusione parte dalla scuola Un progetto di Tolbà consentirà a 300 stranieri di meglio integrarsi nel tessuto sociale È un progetto concreto di inclusione dei cittadini stranieri nel tessuto sociale cittadino. Una attività che vuole facilitare lo scambio socio-culturale tra le comunità di stranieri presenti a Matera partendo dai banchi di scuola. In questo modo, oltre a favorire l’integrazione scolastica di alunni di altre nazioni, si concilia anche l’importante obiettivo di prevenire l'abbandono scolastico. Con queste finalità ha preso il via il progetto “Samarcanda - Sulla strada dell’inclusione scolastica” elaborato e gestito dall’associazione Tolbà e finanziato a valere sull'azione Tre delprogramma annuale 2013 del “Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi”, cofinanziato dall’Unione europea e dal Ministero dell’Interno. Il programma, inoltre, coinvolge in un percorso di rete il Comune di Matera, gli Istituti comprensivi “Minozzi”, “Torraca” e quello di via Fermi. Hanno aderito anche gli istituti comprensivi di via Semeria, via Moro e via Parini. A partecipare alla iniziativa saranno trecento giovani stranieri, di diverse nazionalità e tutti residenti in città, molti dei quali iscritti nelle scuole secondarie di primo grado già citate. Di questi, in 40 usufruiranno del sostegno del dopo-scuola, mentre 100 saranno impegnati in attività sportive e 200 nei laboratori creativi intitolati “Vasi Comunicanti”, diretti dal regista, pedagogo e PERCORSO NON SOLO DI IDEE Si chiama “Samarcanda - Sulla strada dell’inclusione scolastica” il progetto che ha preso il via a fine luglio e che è stato illustrato nel corso di un incontro in Prefettura . autore teatrale Massimo Lanzetta. I particolari del progetto sono stati illustrati nel corso di un incontro in Prefettura presieduto dal prefetto Luigi Pizzi. «L’incremento della popolazione immigrata, e quindi di cittadini stranieri che si sono radicati sul nostro territorio – ha detto il rappresentante del Governo –, ha creato la necessità di favorire sempre di più la loro integrazione e, soprattutto, quella dei giovani, che sono i nostri futuri connazionali. La loro presenza tra di noi deve costituire un arricchimento anche per i nostri figli. È una nuova realtà che ci vede tutti coinvolti e la scuola ha un funzione importante nei processi di inclusione. La Prefettura vede con grande favore questa iniziativa e la partecipazione dell’associazionismo da protagonista in queste attività, in quanto le Istituzioni su questi problematiche hanno bisogno di grande supporto da parte della società civile». Un concetto, quest’ultimo, ripreso anche da Graziella Cormio, presidente di Tolbà: «Questo progetto è immaginato per mettere a sistema l’associazionismo, con la sua esperienza, e le istituzioni perché, oltre la Prefettura, ci sono le scuole. Il progetto è iniziato ufficialmente alla fine di luglio con la collaborazione delle dirigenti scolastiche Abbatino e Di Franco e del Comune. Gli operatori, che sono coordinati da Enza Lacetera, hanno una formazione interculturale consolidata; due di loro, Serena Altamura e Angela Amendolagine, conoscono la lingua araba e quella cinese. Sarà anche realizzato un disegno animato plurilingue, a cura della stessa Amendolagine e Gianni Maragno, su una storia di integrazione. La nostra iniziativa non si sostituisce alla scuola ma vuole interagire con essa. In questo senso sono pensati i dopo-scuola e i seminari formativi per i docenti, che diventeranno dei quaderni come materiale didattico a disposizione degli insegnanti e degli operatori. Le aree didattiche dei seminari sono, oltre l’Italiano, la matematica, la storia e la geografia». Ai seminari si stanno iscrivendo anche degli stranieri. Come Claudine Kenzo, originaria del Camerun, laureata in Geografia e Storia che ha testimoniato il suo interesse «nell’arricchire la mia formazione partecipando a questo processo di integrazione degli stranieri, promosso da Tolbà, mettendo anche a disposizione le mie competenze». All’incontro, sono intervenuti i dirigenti scolastici Isabella Abbatino, Patrizia Di Franco, Marialuisa Sabino, il vicario Venturella Masciandaro e la prof.ssa Silvia Palumbo. [Enzo Fontanarosa] MATERA 2019 L’INIZIATIVA PREVEDE UN COINVOLGIMENTO NEL PERCORSO DELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA Un modello per le altre Regioni Siglato a Roma un documento per mettere in rete beni e attività culturali l Ieri mattina a Roma nella sede della Regione Calabria, in Piazza Campitelli, è stato sottoscritto un documento di intenti tra la Regione Basilicata, la Direzione regionale dei Beni Culturali e il Comune di Matera per mettere in collegamento musei, beni e attività culturali in vista di "Matera capitale europea della Cultura 2019". Si tratta di un prototipo che può essere un modello anche per tutte le altre regioni italiane. Non a caso la sottoscrizione è avvenuta a margine della riunione della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni nell’ambito della quale c'è stata anche l’audizione del sindaco Salvatore Adduce. Alla sottoscrizione erano presenti anche il dirigente della presidenza della Giunta per la Cultura il Turismo della Regione Basilicata Patrizia Minardi e il dirigente dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria Armando Pagliaro. È intervenuta anche Marilena Cersoso in rappresentanza del Comune di Cosenza. Il documento prevede il coordinamento di azioni comuni, la valorizza- zione del comune patrimonio culturale e azioni specifiche per "Matera 2019" nella programmazione 2014-2020. Previsto anche un tavolo permanente tra i sottoscrittori che si riunirà periodicamente. Inoltre è previsto anche il coinvolgimento delle cinque città capoluogo della Calabria. Il sindaco Adduce ha dichiarato che «è nostra intenzione coinvolgere tutte le città candidate, e tra queste c’era anche Reggio Calabria, e tutte le regioni italiane in questa grande vetrina per il nostro Paese». MATERA Il logo di Capitale della cultura 2019 le altre notizie INCONTRO NAZIONALE Da domani a domenica il congresso dell’Anvil n Convegno e Congresso Nazionale Anils 2014. Organizzato dalla Sezione della Basilicata dell'Associazione nazionale degli insegnanti di lingue straniere in collaborazione con il Centro linguistico di Ateneo dell'Università della Basilicata, il congresso si terrà quest'anno dal 14 al 16 novembre 2014 a Matera. Le giornate formative prevedono interventi di esperti di alto livello, conferenze, tavole rotonde, dibattiti e workshop sugli aspetti pratici e teorici dell'apprendimento e dell'insegnamento delle lingue. Si parte domani alle 16 nella sala convegni dell’Hotel San Domenico. PER «CAVIAMO CULTURA» In Casa Cava si discute di economia e finanza n Per la rassegna “Caviamo Cultura” inserita nella XVII edizione del Gezziamoci organizzato dall’Onyx Jazz Club, nella Casa Cava di Matera oggi e domani si discute di crisi economica e finanziaria che obbliga chi per professione si occupa di cultura e spettacolo a ripensare azioni, dinamiche e metodologie operative. Temi che saranno al centro del Zif “Zero Impact Festival” - per un nuovo welfare della cultura che per due giorni avrà come ospite Luciano Vanni, direttore ed editore delle piattaforme editoriali Jazzit, Il Turismo Culturale, Muz e Roma e organizzatore del Jazzit Fest. A partire dalle 18 guiderà un workshop sui temi dell’organizzazione, produzione e comunicazione di un evento ispirandosi a cinque nuovi valori: sostenibilità economica più impatto zero più inclusione sociale più innovazione più responsabilità etica. Nel corso della serata sarà presentato anche il protocollo di valori del “Zif - Zero Impact Festival” destinato a riunire promoter con lo stesso [c.cos.] modo di sentire. RASSEGNASTAMPA MATERA CITTÀ I IX Giovedì 13 novembre 2014 VICO PIAVE NOVE MESI FA PADRONI DEL NULLA «Abbiamo perso tutto ma chiediamo che venga individuata una soluzione per chi non ha ricevuto l’alloggio» «Dopo la tragedia spenti i riflettori» I residenti chiedono una sistemazione dignitosa DONATO MASTRANGELO l Nove mesi dopo il crollo sembra che sia calato un velo di silenzio sulla tragedia che inghiottì tra le macerie Antonella Favale e Vito Nicola Oreste, il quale morì in ospedale alcuni mesi dopo. In vico Piave, dopo quel drammatico 11 gennaio, resta quel fabbricato sventrato tra i civici 18 e 26 a segnare lo spartiacque tra il disastro e la normalità. Un luogo che pulsava vita e segnava, come in ogni condominio, vicende di quotidiana normalità dove ora gli unici abitanti sono i piccioni che nidificano nelle crepe dell’edificio che non c’è più. Dopo l’assegnazione dei primi quattro alloggi, avvenuta nel luglio scorso da parte dell’Amministrazione comunale, permangono molteplici le difficoltà dei residenti del sito a ridosso del Sasso Barisano. Cinque famiglie, sono ancora in attesa di una casa e si trovano ancora in una sistemazione provvisoria. È il caso di Eustachio Casamassima che vive con i propri genitori. «Ci sentiamo indubbiamente abbandonati - è lo sfogo dell’uomo, invece avremmo preferito una maggiore vicinanza da parte del Comune ed in particolare dei servizi sociali. Dopo nove mesi siamo ancora in piena emergenza e dobbiamo soltanto ringraziare parenti ed amici se il disagio è quanto meno attenuato. Dopo aver perso le nostre case acquistate con tanto lavoro e sacrifici economici adesso ci sentiamo padroni del nulla. Eppure, a mio avviso - prosegue Casamassima - non sarebbe difficile individuare una soluzione anche perchè stiamo parlando solo di cinque famiglie. In vico Piave, dove c’erano le nostre abitazioni vorremmo ritornare ad abitare. Nel frattempo, tuttavia, non chiediamo altro che una sistemazione dignitosa. Penso, ad esempio, alle tante “case parcheggio” che si trovano nei rioni Sassi come in via Fiorentini, ristrutturate e disabitate. Non sarebbe difficile per le istituzioni prevederne la destinazione per queste famiglie che si sono ritrovate senza un tetto a causa di una tragedia. A parte i contributi che ci sono stati assegnati per fronteggiare la prima emergenza e, comunque, erogati in ritardo, non abbiamo ricevuto più nulla. Anche se volessi acquistare a mie spese una piccola casa da ristrutturare, quindi senza eccessivi oneri economici, mi troverei dinanzi ad una burocrazia quasi insormontabile, a partire dalla impossibilità di accedere alla detrazioni fiscali in quanto l’alloggio verrebbe equiparato ad una seconda abitazione. Sono tutti aspetti da non sottovalutare ma nessuno si fa carico concretamente di queste problematiche, senza tenero conto - conclude Casamassima - che gli altri residenti di vico Piave ai quali è stato assegnato l’alloggio corrispondono un canone mensile equiparato ai prezzi di mercato». Giuseppe Gambetta, invece, da pochi mesi, vive in uno degloi alloggi assegnati dal Comune. Si trova in via Conversi ed ha una superficie di appena 37 metri quadrati. «Un fitto evidenzia - che mi costa caro considerati i 224 euro mensili oltre alle spese condominiali». Per l’operaio che lavorava in un salottificio e che ora percepisce l’indennità di mobilità di 750 euro, potrebbe essere un Natale amaro. «A fine mese dovrò riprendere a pagare il mutuo della casa che l’istituto di credito aveva congelato per la vicenda del crollo. A questo punto ed alle condizioni attuali, ritengo che sarò costretto a lasciare l’alloggio che il Comune mi ha assegnato». UNA FERITA APERTA Il sito di vico Piave dove ci fu il crollo l’11 gennaio [foto Genovese] COMMERCIO LETTERA APERTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA ALLA VIGILIA DI NATALE «In assenza di prevenzione l’abusivismo sta dilagando» l «L'abusivismo è una piaga che ha ormai raggiunto un’insopportabile livello di guardia. Un vero ” virus” che si diffonde per emulazione e contagio; una vera e propria pandemia per i bilanci di centinaia di piccole e medie imprese che in questo momento arranca- PIANETA SANITÀ UNICA NEL CENTROSUD AD AVER OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO All’Azienda sanitaria materana assegnato l’Oscar per il bilancio l «Il Bilancio d’Esercizio 2013 è conforme ai più stringenti principi contabili, completo e ricco di informazioni». Con questa la motivazione, la commissione di valutazione della Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiane), presieduta dall’ex Ministro ed economista Piero Giarda, ha assegnato alle aziende sanitarie di Ferrara, Legnago e Matera (unica nel centrosud) l’Oscar di Bilancio 2014. Il premio, alla sua cinquantesima edizione, si riferisce all’ultimo bilancio approvato, il 2013, e parte dal presupposto che una completa e tempestiva diffusione dell’informazione rappresenti uno dei presupposti fondamentali per un corretto, equo ed efficiente funzionamento del mercato, e dunque di ogni moderno sistema economico. La Commissione (di cui fa parte anche il prof. Elio Borgonovo del Cergas Bocconi di Milano) è composta da noti economisti ed esperti. L’assegnazione del premio presuppone, come è avvenuto per la Asm, la sussistenza del pareggio di bilancio, con l’aderenza completa dei documenti contabili ai principi di chiarezza, veridicità, trasparenza, intelligibilità introdotti dal decreto legislativo 118 del 2011, e la predisposizione del bilancio sociale, ovvero la divulgazione degli obiettivi conseguiti dall’Azienda attraverso grafici e tabelle che dimostrano agli stakeholder (cittadini, enti locali, associazioni etc.) quanto e come le risorse pubbliche sono state spese per raggiungere gli obiettivi istituzionali. Il premio è stato ritirato dall’ex Direttore Generale della Asm Rocco Maglietta e dal Direttore Amministrativo dott. Pietro Quinto durante una cerimonia che si è svolta ieri nella sala Protomoteca del Campidoglio a Roma. no». Lo denunciano in un comunicato stampa Confesercenti e Confcommercio provinciale. «I commercianti sono costretti quotidianamente a confrontarsi con una vera e propria concorrenza sleale, un esercito di venditori (anche porta a porta) con merci di tutti i tipi, che crea evasione fiscale e tributaria ed erosione di incassi a chi opera rispettando le regole e pagando ogni tipo di tassa e tributo; il rischio di degenerare in conflitti sociali che vanno a incrinare il fragile tessuto sociale di solidarietà e collaborazione è grande. Pertanto, occorronoazioni di prevenzione e di controllo dell’abusivismo commerciale che garantiscano condizioni di sicurezza alle migliaia di persone che frequentano fiere, mercati e luoghi storici del commercio con i negozi ”regolari”». «La vigilanza - secondo le organizzazioni di categoria - deve essere soprattutto azione preventiva di dissuasione e presidio delle zone più esposte. Un’azione costante e continua a difesa delle regole, prima che commerciali, ci- vili. Non occorre ricordare che l’abusivismo significa concorrenza sleale per chi opera nella legalità ma è anche un pericolo per i consumatori, considerata la scarsa qualità delle merci in vendita e la dubbia provenienza, alimentando un diffuso senso di insicurezza tra imprese, consumatori e residenti. Confesercenti e Confcommercio auspicano che le medesime azioni di prevenzione e di controllo possano essere intraprese e se possibile intensificate nel periodo più commerciale dell’anno, quello natalizio e dei saldi di fine stagione. Sono fermamente convinte che il rispetto della legalità – non solo commerciale – sia la condizione irrinunciabile per uno shopping vivace, sereno, sicuro e di qualità ma sia anche e soprattutto un’ occasione di rilancio del centro storico nelle sue varie funzioni. Anche il contrasto all’abusivismo e all’illegalità contribuisce a creare quelle condizioni di sicurezza sociale indispensabili a motivare e muovere investimenti sia nel commercio che negli altri settori produttivi». COME UN VIRUS «Piaga che ha raggiunto un livello di guardia ormai insopportabile» RASSEGNASTAMPA X I MATERA E PROVINCIA Giovedì 13 novembre 2014 POLICORO GLI SVILUPPI DELLE INDAGINI SULL'INCIDENTE STRADALE COSTATO LA VITA AL 19ENNE MARIGLEN DINGOZI Quando ha investito l’albanese era in uno stato di ubriachezza FILIPPO MELE l POLICORO. Era ubriaco l’uomo che attorno alle 17 di domenica scorsa ha investito il giovane Mariglen Dingozi, nato 19 anni fa a Lushnje, in Albania. Ci sono sviluppi, quindi, nell’inchiesta sull'incidente stradale costato la vita al giovane arrivato nel centro jonico per lavorare e studiare. Inchiesta coordinata dal pubblico ministero del tribunale di Matera, Annafranca Ventricelli. Lo stesso magistrato che ha disposto per oggi l’esecuzione dell’autopsia sulla salma del ragazzo. L’autopsia, che sarà eseguita nell’ospedale Giovanni Paolo II dal medico legale della Asm, Aldo Di Fazio, servirà ad accertare le cause della morte. Essa verrà effettuata, dunque, ben quattro giorni dopo il decesso per motivi, si è saputo, di burocrazia tra Italia ed Albania. Intanto, l’uomo alla guida dell’auto investitrice, all’incrocio tra via Fellini e via Puglia, la strada dove è avvenuto l’impatto mortale, da informazioni da noi assunte, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza alcoolica. Allo stesso soggetto è stata anche ritirata la patente di guida. Insomma, si tratta di una autentica svolta nelle indagini sul caso. Mariglen stava recandosi nel centro della città con la sua bicicletta dopo aver lasciato la casa famiglia in cui viveva. Attorno alle 19.30 avrebbe preso servizio nel pub in cui lavorava. Ma domenica sera Mariglen non ha potuto recarsi sul luogo di lavoro. Attorno alle ore 19 di domenica scorsa, sul punto dell’incidente, abbiamo visto la Polizia stradale del locale Distaccamento eseguire i dovuti rilievi. E carabinieri e Polizia dello Stato collaboravano alla gestione della triste situazione. Vedere il corpo del giovane albanese, chiuso in un involucro argentato, nella cunetta laterale di via Puglia è stato come un pugno nello stomaco. Vicino a lui la bicicletta contorta. Sul lato opposto della strada, la Punto con la parte anteriore sinistra ammaccata ed il parabrezzi infranto. Sul posto abbiamo potuto scambiare solo poche parole con alcune persone che lavorano nella casa famiglia dove viveva Mariglen. Piangevano. Non avevano la forza di dire nulla. «Era un bravissimo ragazzo – ha detto tra le lacrime una di loro. Lavorava e studiava all’Istituto professionale Pitagora di Policoro. Voleva vivere il sogno italiano». Un sogno infranto violentemente. Ed i suoi familiari, giunti dall’Albania per prendere in consegna le sue spoglie, sono disperati. Chi ora lo piange Il sogno e i tanti amici Morire a 19 anni, lontani dal Paese natio, per vivere il sogno italiano. Un sogno fatto di amicizie, lavoro, simpatia, accoglienza, studio. Sino ad una tragica sera di una domenica di novembre. In tanti si sono commossi per la morte di Mariglen Dingozi. Due manifesti funebri sono stati affissi. Il primo è dell’Isis Pitagora, la scuola frequentata dal 19enne. Ecco il testo: “L'Isis Pitagora ad un alunno esemplare, ad un ragazzo semplice e per bene, che rimarrà sempre nei nostri cuori. Ciao Mariglen”. Il secondo non sembra un manifesto funebre poiché la scritta è stata stampata su un cielo azzurro con qualche nuvola. Su esso si legge: “Alla fine non è mai la fine... . Il tuo sorriso sempre con noi. Ciao mariglen... . La tua Famiglia Italiana Casa Famiglia Peter Pan”. [fi.me.] MANIFESTO Gli amici hanno ricordato il ragazzo scomparso VITTIMA Mariglen Dingozi PISTICCI LA DENUNCIA DEL COMITATO DEI LAVORATORI CHE OPERARONO NEL VILLAGGIO VACANZE Ex Club Med, 5 milioni di soldi pubblici buttati PIERO MIOLLA LA SPIAGGIA Marina di Pisticci l PISTICCI. Cinque milioni di euro di risorse pubbliche buttati al vento, almeno allo stato attuale. Lo denuncia il “Comitato dei Lavoratori ex Club Med di Marina di Pisticci” che in una nota rileva come «a diversi anni dalla chiusura del villaggio tutto sembra fermo senza alcuna prospettiva, in quanto nulla traspare dai progetti di Italia Turismo in relazione alla sua riapertura. Unica certezza le somme di denaro pubblico utilizzate per il rifacimento di impianti idrici ed elettrici, ultimati e abbandonati. È ovvio SCANZANO JONICO INCIDENTE SUL LAVORO Precipita dal tetto dell’ufficio postale. Operaio in ospedale con prognosi di quaranta giorni È CADUTO DA 5 METRI Finisce in ospedale il dipendente di una ditta impegnata nei lavori in via Togliatti l SCANZANO JONICO. Un incidente sul lavoro si è verificato ieri, intorno alle 11.30. Un dipendente di una ditta impegnata in lavori di manutenzione all’Ufficio postale, in via Togliatti, è precipitato al suolo da un’altezza di circa 5 metri. Una pensilina non ha resistito al suo peso. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato il ferito al pronto soccorso dell’ospedale di Policoro. Qui l’infortunato è stato sottoposto agli accertamenti del caso prima del suo trasferimento all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, in chirurgia toracica. L’operaio ha riportato più fratture tra cui alcune costali. Per lui la prognosi è di 40 giorni. Sulle cause dell’incidente e sull'adozione delle previste misure di prevenzione stanno indagando Asm e Polizia. (fi. me.) che se così dovesse rimanere la situazione qualcuno dovrebbe rispondere dello spreco di risorse pubbliche che ammontano a circa 5 milioni di euro che in un momento di crisi non sono poca cosa». Ciò posto, l’auspicio degli ex lavoratori, ora tutti disoccupati, è quello «di poter finalmente tornare al lavoro in una storica struttura del turismo Metapontino che ha sempre saputo offrire pacchetti interessanti. Ad oggi registriamo l’impegno del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, che ripetutamente ha sollecitato la proprietà a presentare un cronoprogramma certo, dichiarandosi dispo- nibile ad ogni forma di sostegno utile. Per favorire la prosecuzione dei lavori di ristrutturazione del complesso turistico e consentirne la riapertura, ad agosto ha promosso un incontro tra l’amministratore delegato di Italia Turismo e Elio Manti, direttore generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della presidenza della giunta regionale di Basilicata». I lavoratori, «nel prendere atto dell’impegno di Regione e Comune di Pisticci nella ricerca di finanziatori e gestori del villaggio», lamentano la «fumosità dei programmi della proprietà che, annunci stucchevoli a parte, nulla produce se non la certezza di aver consumato inutilmente 5 milioni di euro». Per questo, il Comitato sollecita Italia Turismo a dare quelle «risposte dalle quali rifugge da tempo: lo deve ai pisticcesi, alle istituzioni locali, ai lavoratori. Se dovesse perdurare la mancanza di prospettive certe ci mobiliteremo con azioni di lotta». BERNALDA IL RICONOSCIMENTO A CHI HA OPERATO A FAVORE DEI DISABILI Il Premio Globus assegnato a Palma Giordano del Lions l BERNALDA. In un’affollata cornice di pubblico, nell’auditorium della Domus dei Padri Trinitari, è stato assegnato il Premio Globus 2014, ideato dall’omonima associazione onlus fondata e presieduta da Enzo Dell’Isola, che si occupa di disabilità. Il riconoscimento, giunto alla terza edizione, è stato assegnato, quest’anno, a Palma Giordano, presidente del Lions club host di Matera, che da sempre opera accanto a chi vive il disagio. Sempre pronta ad ascoltare tutti, a cercare soluzioni concrete per chi si rivolge a lei, la Giordano si dedica fattivamente a promuovere la cultura a favore della «disabilità, per combattere l’isolamento e sostenere percorsi di risalita dall’abisso del dolore. Il Premio Globus, il cui manufatto è stato realizzato dall’ingegno dell’artista bernaldese Franco Carella, direttore della Pinacoteca d’Arte moderna di Bernalda-Metaponto, è l’unico premio regionale del settore. La serata ha visto la presenza del direttore della struttura dei Trinitari Padre Angelo Cipollone e del sindaco di Bernalda Domenico Tataranno, ed è stata condotta dal cabarettista Dino Paradiso, coadiuvato dai volontari dell’Associazione Globus. Presentati i risultati di un anno di attività: la Tma del dottor Gianni Barberino, la celebrazione della VII Giornata Mondiale di «Consapevolezza dell’Autismo», il concerto «Motivi di Cuore», il corso di musicoterapia, tenuto dalla della dottoressa Laura Sacco, il corso di formazione promosso da Globus e dal Centro Servizi di Volontariato, il servizio di formazione, coordinato dal dottor Luciano Antezza. Interessante il dibattito sul tema «I nuovi approcci terapeutici per l’autismo. Azioni e progetti da sostenere a attuare per le persone autistiche e le loro famiglie». Un’iniziativa organizzata da Enzo Dell’Isola, in cui si è parlato degli interventi assistenziali nel settore dei disturbi pervasivi dello sviluppo, con particolare riferimento allo spettro autistico. In sinergia con l’Ordine dei Medici di Matera, rappresentato dal presidente Raffaele Tataranno, l’Asm, con Vito Cilla, la Regione Basilicata, con Luigi Bradascio, l’Unità complessa di Neuropsichiatria Infantile di Matera coi dottori Carlo Calzone e Domenico Mangione e il sociologo Rocco Di Santo. Assegnati attestati di «Valore sociale all’Istituto di Istruzione Superiore Pitagora di Policoro, a Rocco Luigi Leone, sindaco di Policoro, all’Università degli Studi di Basilicata, servizio disabilità e Dsa, rappresentato da rettore Aurelia Sole e a Salvatore Martelli, presidente dell’associazione Amici dei padri Trinitari. Altri riconoscimenti sono andati alle organizzazioni «Affare Fatto», «Nova Salus», ad Antonella Gioia e a Mario Di Trani. Momenti di musica affidati alla «Banda senza problemi» dell’Istituto Trinitari. Messaggi di vicinanza all’agire dell’Associazione onlus sono giunti dai cantautori Povia, Mango e da [an.mor.] Franco e Andrea Antonello. le altre notizie POLICORO Il consiglio comunale sullo Sblocca Italia n Il Consiglio comunale si riunisce alle 18 in seduta straordinaria aperta al pubblico per deliberare, come avvenuto in altri comuni lucani, d’impegnare il presidente della Giunta regionale ad impugnare il decreto legge. 133 del 12 settembre 2014 davanti alla Corte Costituzionale. Si chiederà d’impugnare l’articolo 38 del decreto “Sblocca Italia” che sottrae alle Regioni, agli enti locali ed ai territori ogni potere in materia di autorizzazione delle attività [n.buc.] petrolifere. SCANZANO JONICO Prelievi per il plasma con l’Avis promotore n Nuova occasione per i donatori dell’Avis. Sarà effettuata la donazione della parte liquida del sangue, il plasma, e non della parte cellulare (globuli rossi e bianchi, piastrine). Questo tipo di donazione è resa possibile grazie alla plasmaferesi, le cellule vengono restituite al donatore tramite lo stesso [fi.me.] ago di prelievo. NOVA SIRI Raccolta rifiuti plastici per decorazioni Natale n Si pensa all’organizzazione degli eventi natalizi e l’Amministrazione comunale con le associazioni culturali promuovono una raccolta di bottiglie di plastica. Materiale di riciclo per realizzare delle originali e divertenti decorazioni natalizie. A tal proposito sono stati sistemati dei contenitorivicino l’edificio comunale, nei pressi dell’anfiteatro e in piazza Papa Giovanni XXIII della marina dove poter conferire le bottiglie integre, di qualunque dimensione e colore. Partecipazione e risparmio, per una sintesi solidale e vincente. [Piano Acciardi] RASSEGNASTAMPA LETTERE E COMMENTI I XI Giovedì 13 novembre 2014 MARIA ANTONIETTA LAROCCA, CARMELA RAGO, VINCENZO ANTONIO TELESCA * PIO ABIUSI * rifiuti Petrolio, i dilemmi di Brindisi L’emergenza la discarica colma I l Sindaco del Comune di Brindisi Montagna, apparso con la fascia tricolore sabato scorso, a margine del corteo contro le trivellazioni petrolifere conclusosi in Piazza Prefettura, a guardare bene, non sembra poi così strenuamente contrario. Dal 21 settembre 2014, a Brindisi Montagna è partita una raccolta firme finalizzata a chiedere la pronuncia del Consiglio Comunale contro ogni tipo di aggressione petrolifera al proprio territorio: raccolta firme che non annovera fra le tante quella del primo cittadino, nonostante le occasioni per apporre il sentito “scippo” antitrivella non siano mancate. In data 14 ottobre 14, la Giunta Comunale di Brindisi Montagna, assente il Sindaco, ha deliberato per chiedere al Presidente della Giunta Regionale di impugnare il Decreto Sblocca Italia, impegnandosi a trasmettere la D.G.C. n.59 a Marcello Pittella. A quasi un mese di distanza, della trasmissione ufficiale della delibera da parte del Comune non vi è traccia. Il nostro gruppo consiliare, vista la renitenza del primo cittadino, già in data 29 ottobre 2014, aveva provveduto a depositare suddetta delibera all'ufficio del protocollo della Presidenza della Giunta Regionale. In data 21 ottobre 2014, il nostro gruppo consiliare ha depositato la richiesta di Consiglio Comunale straordinario ed aperto sul tema delle estrazioni petrolifere, chiedendo di recepire integralmente il testo della petizione popolare, nonché di deliberare contro ogni tentativo di ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi o gassosi sul territorio del comune di Brindisi Montagna, di impegnarsi pubblicamente ad opporsi ad essi con tutti i mezzi consentiti, di sostenere le iniziative cittadine a tutela dell'integrità dell'ambiente e della salute. «Fino a qui tutto bene», come si recitava in un famoso film francese... Invece no, perché, ad oggi, il nostro gruppo si è visto costretto a procedere, secondo la normativa vigente, con la formale diffida ad adempiere inviata al Prefetto di Potenza, affinché solleciti il dott. Nicola Allegretti, “sindaco antitrivelle” a comando, a convocare il Consiglio Comunale. Non sono bastati al primo cittadino, evidentemente, i venti giorni che la legge mette a sua disposizione, per fare fronte ai propri doveri istituzionali, nonostante gli scatti fotografici di rito, debole scudo al vuoto delle dichiarazioni. Per quanto ci riguarda, non possiamo che constatare con amarezza questo ennesimo atto di arroganza di una politica miope, lontana, beffarda, pregna di quella “sbornia di potere” che, particolarmente in questa regione, sembra farle credere che tutto le sia possibile, dovuto, tollerato, e che, al contrario, nulla debba essere spiegato, giustificato, condiviso con i cittadini. [* Il gruppo consiliare “Progetto per Brindisi”] e la Provincia di Matera RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO - COMITATO REGIONALE DI SERVIZIO Hanno risposto oltre 2.500 fedeli D all'incontro personale con Cristo a testimoni del Vangelo. È la "novità" che Papa Francesco ha introdotto nella Chiesa durante il suo ministero petrino. Un invito che Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, ha ripreso nell'ambito della XXII Convocazione regionale dei gruppi del "Rinnovamento nello Spirito Santo" che si è tenuta domenica scorsa a Policoro. Un evento ecclesiale che ha visto la partecipazione di oltre 2.500 fedeli provenienti da ogni parte della regione, per riflettere sul tema tratto dagli Atti degli Apostoli: «E tutti furono ripieni di Spirito Santo». «Non basta più essere nel registro del battesimo per far parte della Chiesa, - ha continuato padre Cantalamessa - occorre invece una decisione personale perchè Gesù è una persona e quindi con Lui bisogna rapportarsi come da persona a persona». Il predicatore della casa pontificia ha esortato i fedeli: «a passare da un cristianesimo di costrizione, a uno di attrazione» in cui la "gioia" ha un carattere preminente. «L'evangelizzazione - ha ripreso - è collaborare alla gioia di Dio». Pertanto il cristiano che sente di «proclamare che Gesù è il Signore» anche al di fuori della Chiesa, deve necessariamente essere "felice". Una felicità che passa prima di tutto «dall'incontro personale con Cristo». «Questo - ha concluso il frate cappuccino creerà in noi il dinamismo per annunciarlo agli altri». Dopo padre Cantalamessa ha preso la parola, Patti Mansfield, una testimone delle origine del movimento del "Rinnovamento" che ha raccontati la sua vita: dall'incontro con Cristo, al matrimonio, fino alla “chiamata” che ancora oggi la porta nel mondo a "proclamare " la bellezza che viene dal Vangelo. Quella di domenica è stata una giornata scandita non solo dalla riflessione, ma anche dalla preghiera (con l'adorazione eucaristica) e da momenti di festa e confronto. "Cuore" della giornata la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Tursi Lagonegro, monsignor Francesco Nolè . L'associazione "Rinnovamento nello Spirito" di Basilicata nell'ambito della XXII Convocazione regionale ha inoltre organizzato un ulteriore incontro che si è tenuto lunedì scorso presso l'auditorium dell'Immacolata del Parco del Seminario. Un centinaio tra sacerdoti e consacrati si sono ritrovati a Potenza per riflettere sulla loro vocazione alla presenza dell'Arcivescovo monsignor Agostino Superbo. Hanno guidato i lavori padre Raniero Cantalamessa e Patti Mansfield. SALVATORE PARADISO * Crisi e imprenditori cristiani L’ UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) sezione di Potenza si è riunita, in occasione dell’Assemblea dei Soci 2014, il sette novembre 2014 presso il Centro Sociale di Malvaccaro a Potenza. Durante il consueto incontro annuale, in continuità con quanto effettuato negli anni passati, è stato individuato ed affrontato un tema specifico del mondo imprenditoriale e del lavoro: il rapporto tra Cattolici e Lavoro, argomento molto sentito soprattutto nell’attuale congiuntura economica che affligge l’Italia ed il suo Mezzogiorno. Gli ospiti chiamati a dare il loro contributo sono stati: don Filippo Lombardi, delegato regionale per i problemi sociali e del lavoro, il dott. Carmine Vaccaro, segretario regionale della UIL ed il sindaco di Potenza ing. Dario De Luca. Alle ore 19,45, dopo i saluti ai Soci, ai simpatizzanti dell’UCID di Potenza e ai numerosi ospiti presenti in sala, l’ing. Paolo Cuoco, presidente dell’UCID Potenza, ha dato il via all’incontro leggendo un brano del discorso di Papa Giovanni Paolo II al mondo del lavoro, industriale ed agricolo della Basilicata durante l’incontro allo stabilimento Enichem di Pisticci del 27 aprile 1991 che a distanza di 23 anni è drammaticamente attuale. Don Filippo Lombardi ha introdotto il tema di base con un’approfondita relazione, affrontando le questioni dell’etica e della visione cristiana del lavoro. In IMPRESE Gli imprenditori cristiani affrontano i problemi posti dalla crisi . particolare Don Filippo ha posto l’accento da un lato sulla necessità di guardare concretamente in faccia alla realtà del mondo imprenditoriale e del lavoro in Basilicata e dall’altro sull’evidenza che non esistono ricette miracolistiche in grado di risolvere problemi complessi. Sul guardare in faccia alla realtà, il dott. Carmine Vaccaro ha posto l’accento sui dati drammatici della disoccupazione in Basilicata e sulla necessità di riprendere a “costruire convenienze” in grado di rendere la regione economicamente ed imprenditorialmente attrattiva. Il Segretario UIL ha ribadito con forza che tornare a programmare è una priorità assoluta per la Basilicata. Il Sindaco di Potenza, ing. Dario De Luca, ha innanzitutto illustrato la grave situazione economica del Comune e le pesanti difficoltà che giornalmente deve affrontare. Il Sindaco ha parlato con lucidità e passione dell’urgenza di riportare al centro dell’azione di ciascun individuo, a tutti i livelli sia di governo che amministrativi, un comportamento basato su valori etici e morali del cristianesimo. Alle ore 22.00, l’incontro è terminato con l’impegno condiviso di organizzare, con il supporto dell’UCID di Potenza, un tavolo di studio con istituzioni cattoliche, politiche e sindacali per individuare i problemi e porre in essere soluzioni concrete per il mondo imprenditoriale e del lavoro. [* Segretario UCID Potenza] RIFIUTI Il problema «monnezza» affligge le nostre città C appuccetto Rosso si è perso nel bosco. È proprio così. Il neo presidente della Provincia di Matera appare disorientato e nel frattempo il buco sul TPL- Trasporto Pubblico locale- viaggia inesorabilmente verso il mezzo milione di euro. Disastrosa è l'ignoranza nella gestione dei rifiuti solidi urbani in Provincia di Matera, si potrebbe autorizzare lo scarico dei rifiuti del Comune di Matera nella piazza di Grottole che immaginiamo ampia. Al momento nel territorio provinciale esiste solo una discarica sulla quale si può fare affidamento ed è quella di La Recisa in agro di Pisticci che dispone di 40 mila mc ma abbisogna di attrezzature per aumentare la capacità di lavorazione e di sicuro in essa dovrà andare solo quel rifiuto non altrimenti riutilizzabile altrimenti nel giro di qualche mese è colma. Si spera, poi, che venga fatta chiarezza sulla discarica di Tricarico circa l'attribuzione dei costi della bonifica ed anche lì vi sarebbero altri 40 mila mc da utilizzare con le stesse problematiche impiantistiche da realizzare come per la discarica di Pisticci. Ma veniamo al nodo cruciale, la discarica di Matera è colma e sarebbe il caso di mandare qualcuno laggiù a prendere bene le misure perchè i conti non tornano. Al 30 Marzo la discarica veniva data con un residuo di 8100 mc e con un conferimento di 84 tonnellate al giorno, volendo essere magnanimi sia per il rapporto mc/ton ma anche per le giornate lavorative ed a volere eccedere si sarebbe arrivati a fine Agosto. Al 30 Agosto invece la tela di Penelope si allunga e quelle volumetrie residue vengono date prima per 1500 mc e poi aumentano a 2500. Anche in questo caso, pur se il conferimento si riduce - stranamente - ad 80 tonnellate al giorno, la discarica si sarebbe dovuta esaurire a fine Ottobre. Nulla ancora è accaduto. Siamo in grado di sapere con certezza quali sono le volumetrie disponibili se vi sono o dovranno essere altri soggetti ad attivarsi? Vi sono, inoltre, altre problematiche che si sono incancrenite. La discarica di La Martella inquina, lo ha rilevato l'Arpab nella primavera del 2013, ma da allora nulla è accaduto e l'inquinamento è rimasto presunto . Il Comune di Matera, sulla base dell'art. 142 del d.lgs 152/06 avrebbe dovuto convocare una conferenza dei servizi entro 24 ore dal verificarsi dell'evento ma sono passati 18 mesi. La conferenza è stata convocata solo il 18 Settembre dell'anno in corso e non è stato redatto neppure il verbale. Si son dette delle cose da buoni amici. È emerso che bisogna adeguare e potenziare la rete dei piezometri, caratterizzare le falde e solo dopo redigere l'analisi del rischio e procedere, infine, alla bonifica c'è tanta strada da fare ancora. I gestori della discarica non hanno ottemperato neppure ad alcune prescrizioni dell'AIA scaduta l'11 Dicembre del 2011 e nel sub settore D del 5° settore vi è percolato che va rimosso ed è pari a 2 metri di battente-un lago- oltre ad altro percolato giacente un po' in tutto l'impianto. Appare evidente che stante le attuali condizioni nessuno potrà mai concedere alcuna deroga rischiando in prima persona sia in chiave amministrativa che penale e rischiando una infrazione comunitaria. Ciò detto quali sono le alternative, dove verranno trattati i rifiuti prodotti dal Comune di Matera? Su queste cose si sta girando ancora intorno ed il morto è già in Chiesa. [* Associazione Ambiente e Legalità] Emergenza monnezza. La discarica di Matera è colma e, nella vicenda smaltimento, i conti non tornano RASSEGNASTAMPA corriere.it «Accordo più solido che mai» Ok a preferenze e soglia al 40% Un’ora e mezzo di «faccia a faccia» sulla legge elettorale Divergenze su soglia minima di ingresso e su attribuzione del premio alla lista. La minoranza Pd «boccia» l’intesa di Redazione Online Berlusconi lascia palazzo Chigi dopo l’incontro con Renzi (Ansa) Berlusconi lascia palazzo Chigi dopo l’incontro con Renzi (Ansa) shadow Ok a preferenze e a soglia al 40 per cento, divergenze su soglia minima d’ingresso e attribuzione del premio di maggioranza. Anche se differenze restano, l’accordo c’è. E anzi «è più solido che mai». È la conclusione dell’incontro lampo, circa un’ora e trenta, per concordare i dettagli dell’accordo sull’Italicum a palazzo Chigi tra il premier Renzi e il leader Fi Berlusconi. Il vertice finisce con un comunicato congiunto che parla della necessità di «dare all’Italia un vincitore certo la sera delle elezioni». (LEGGI IL TESTO INTEGRALE CONGIUNTO DELL’INTESA). L’impianto del patto sta in queste parole, vergate dopo un’ora circa dal termine del «faccia a faccia»: c’è la «comune volontà di alzare al 40 per cento la soglia dell’Italicum - è l’assicurazione che arriva dalla nota - e dall’introduzione delle preferenze dopo il capolista bloccati nei 100 collegi». Le divergenze su soglia minima e premio maggioranza Restano delle divergenze tra Pd e Fi. Ed è la stessa nota congiunta a rilevarle, sia pure all’insegna dell’ottimismo. «Le differenze registrate sulla soglia minima di ingresso e sulla attribuzione del premio di maggioranza alla lista - si legge nella nota - anziché alla coalizione, non impediscono di considerare positivo il lavoro fin qui svolto e di concludere i lavori in Aula al Senato dell’Italicum entro il mese di dicembre e della riforma costituzionale entro gennaio 2015». Alfano: «Bene, molto bene» Dopo l’intesa, arrivano le prime reazioni. «Bene, molto bene, direi ottimo incontro Renzi-Berlusconi», scrive su Twitter Angelino Alfano, leader Ncd, aggiungendo alla fine del testo l’hashtag «#avantitutta». Parla anche il sindaco di Firenze Dario Nardella a «Otto e mezzo: «Penso siano stati fatti importanti passi in avanti, le regole vanno cambiate e il primo obiettivo, rafforzato oggi, è che l’accordo tiene e viene confermato che le regole si scrivono insieme». ore 21, la riunione al Nazareno Terminato l’incontro con Berlusconi, Renzi è andato al largo del Nazareno per la Direzione Pd dedicata a legge elettorale e jobs act. In mezzo ai due appuntamenti si era intanto riunita la minoranza del partito che ha bocciato l’accordo. A questo incontro, promosso dalla corrente di Area Riformista Dem, c’erano anche Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani. Non c’erano invece, e non si sono visti neppure in Direzione, i fedelissimi di Pippo Civati, leader della sinistra piddina, che hanno disertato per protesta l’incontro convocato in tempi giudicati troppo stretti.
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