Classe 5M - Tecnico delle Industrie Meccaniche

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Indirizzi: meccanico-termico, elettrotecnico, grafico pubblicitario, servizi sociali
Settore [email protected]
Anno Scolastico 2013-2014
Classe V M
Tecnico delle Industrie Meccaniche
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “F.LLI TADDIA”
Via Baruffaldi, 10
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SOMMARIO
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE:
 Illustrazione degli indirizzi
pag 3
 Composizione del consiglio di classe e quadro orario
pag 4
 Relazione sulla classe
( storia della classe, situazione iniziale e progresso; obiettivi trasversali
programmati dal C.d.C.; attività di recupero; attività di interesse generale ;
criteri e strumenti della verifica e della valutazione)
pag 5
 Simulazione delle prove d’esame
pag 8
SCHEDE
INFORMATIVE
ANALITICHE
RELATIVE
ALLE
DISCIPLINE
DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO E ALL’AREA PROFESSIONALIZZANTE
 Relazione del docente di Italiano
pag 9
 Relazione del docente di Storia
pag 13
 Relazione del docente di Inglese
pag 16
 Relazione del docente di Matematica
pag 18
 Relazione del docente di Elettrotecnica ed Elettronica
pag 20
 Relazione del docente di Tecnica della Produzione e Disegno
pag 22
 Relazione del docente di Macchine a Fluido
pag 25
 Relazione del docente di Educazione Fisica
pag. 28
 Relazione del docente di Religione
pag. 32
 Relazione del coordinatore della Terza area
pag .33
ALLEGATO A: TESTI DELLE SIMULAZIONI
ALLEGATO B: GRIGLIE DI VALUTAZIONE
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SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
ILLUSTRAZIONE DEGLI INDIRIZZI
Profilo del tecnico delle industrie meccaniche
Il tecnico delle industrie meccaniche svolge un ruolo di organizzazione e coordinamento operativo
nel settore produttivo. Tale processo formativo, atto a determinare una mentalità di operatore di
processo, contiene i prerequisiti utili sia per ulteriori approfondimenti, sia per il raccordo con la
formazione in azienda.
Competenze
Il tecnico delle industrie meccaniche al termine del biennio post - qualifica è in grado di:

gestire sistemi di produzione

utilizzare tecniche di produzione con macchine utensili tradizionali e cnc

utilizzare tecniche di rappresentazione grafica 2D e 3D
Sbocchi scolastici e professionali

proseguimento degli studi in corsi di laurea universitaria, in corsi di laurea breve e in corsi
biennali universitari

accesso a corsi di formazione professionale post - diploma ed ai corsi di formazione
integrata superiore

accesso al mondo del lavoro con impiego di tipo tecnico presso studi professionali ed
industrie
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE E QUADRO ORARIO
Materia
Ore
Docente
settimanali
4 Toscano Marco
Ore
annuali
132
STORIA
2 Toscano Marco
66
INGLESE
3 Passerini Lucia
99
MATEMATICA
3 Buzzi Cesare
99
ITALIANO
TECNICA DELLA PRODUZIONE E DISEGNO
MACCHINE A FLUIDO
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
8 Cremonini
Graziano
*6 Trozzo Domenico
4 Barbieri Danilo
264
132
99
EDUCAZIONE FISICA
3 Compagno
Roberto
2 Vecchi Paolo
RELIGIONE
1 De Santis Antonio
33
30 Totale ore annuali
990
Totale ore settimanali
* ore di compresenza
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Coordinatore: Ing. Danilo Barbieri
4
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CLASSE 5°M
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RELAZIONE SULLA CLASSE
Storia della classe:
La classe formatasi nell’anno scolastico 2012-2013 con gli allievi che provenivano dal corso di
qualifica di “Operatore Meccanico” .è composta da otto allievi, di cui due stranieri.
Tutti gli studenti provengono dalla classe IVM tranne due, ripetenti, ed è articolata con la classe VI
del settore elettrico.
La continuità didattica, intesa come stabilità del corpo docente, non è stata garantita nel passaggio
tra il quarto e il quinto anno nelle discipline di Italiano, Storia e Matematica.
Andamento didattico - disciplinare:
La frequenza durante tutto l’anno scolastico è stata regolare solo per un allievo e discontinua per
gli altri (uno di questi è studente lavoratore). Due studenti hanno interrotto la frequemza alle lezioni
nel secondo quadrimestre.
Il comportamento in classe è sempre stato corretto e non sono mai emerse singole problematiche
disciplinari.
Ad eccezione di un allievo, la limitata capacità di concentrazione nell’attività didattica e un
impegno nello studio finalizzato alle sole verifiche e alla possibilità di superare le prove con il
minimo sforzo, hanno condizionato negativamente il rendimento scolastico e non hanno portato
all’approfondimento teorico necessario per sviluppare i contenuti trasmessi nelle diverse discipline.
L’unico studente che si è avvaleva dell’insegnamento della Religione Cattolica non frequenta più
alcuna lezione svolta nell’Istituto dall’inizio del secondo quadrimestre.
In generale i programmi svolti hanno raggiunto obiettivi minimi.
Relativamente al percorso didattico seguito da ogni insegnante, si fa riferimento alle relazioni
contenute nel presente Documento.
Si fa presente inoltre che i programmi delle singole discipline saranno consegnati in segreteria
didattica entro il giorno 7 giugno p.v.
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OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVI E COGNITIVI
CONSIGLIO DI CLASSE
PROGRAMMATI DAL
Obiettivi educativi trasversali:
 promuovere negli studenti il senso di responsabilità
 autonomia di lavoro
 organizzazione e puntualità
 sensibilità ad informarsi
 sensibilità ad assumere posizioni e iniziative
Obiettivi cognitivi trasversali:
 imparare ad imparare
 comunicare
 individuare collegamenti e relazioni
 risolvere problemi
 progettare
 acquisire ed interpretare l’informazione
OBIETTIVI TRASVERSALI EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI
Gli obiettivi educativi e cognitivi trasversali fissati dal C.d.C sono stati conseguiti solo
parzialmente.
Infatti non tutti gli allievi
 dimostrano un comportamento serio e responsabile in tutte le situazioni.
 hanno raggiunto un livello sufficiente nell’autonomia di lavoro.
 sono in grado di affrontare problemi complessi , rielaborare concetti con soddisfacente capacità
critica ed utilizzare un linguaggio specifico appropriato.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Per colmare i debiti formativi e le lacune evidenziate durante l’anno scolastico sono stati attivati
corsi ed altre forme di recupero ad inizio secondo quadrimestre come prescritto dalla normativa
vigente e specificate nelle schede informative relative ad ogni disciplina.
Sono state altresì programmate attività di recupero in itinere o di studio autonomo, a discrezione dei
vari docenti interessati
ATTIVITA’ D’INTERESSE GENERALE
Durante l’anno scolastico la classe ha svolto le seguenti attività integrative:
 Tre settimane di stage aziendale nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro.
 Visite ad aziende del settore meccanico organizzate da associazioni (Confindustria e CNA.)
 Approfondimento dell’area motoria.
 Partecipazione alla Fiera Mecspe di Parma.
 Partecipazione ad un convegno sulla “ Lean Manufacturing”.
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CRITERI E STRUMENTI DELLA VERIFICA
Sono state assegnate prove diverse a seconda delle discipline e degli obiettivi che ci si proponeva
di verificare:
- relazioni e testi argomentativi; in questo caso la valutazione ha tenuto conto, in ordine di
importanza, della pertinenza, della coerenza e della chiarezza dei contenuti, della loro
organizzazione, della compiutezza dell’argomentazione, della correttezza grammaticale e
sintattica, della proprietà e ricchezza del lessico;
- interrogazioni tradizionali, miranti a verificare, oltre all’acquisizione dei contenuti della
disciplina, capacità espositive ed espressive simili a quelle che emergono dalla redazione delle
prove scritte e che quindi sono state valutate con gli stessi criteri;
- esercitazione a domande aperte tendenti a verificare le conoscenze di base e la capacità di
utilizzare varie tecniche risolutive;
- prove strutturate e semi-strutturate finalizzate a verificare con maggiore oggettività
l’acquisizione dei contenuti , attraverso test di tipologia vero/falso, completamento, scelta
multipla;
Il peso relativo delle prove di verifica per ogni tipologia utilizzata è quello individuato all’interno di
ogni coordinamento disciplinare.
CRITERI E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE
Secondo quanto stabilito dal Collegio dei Docenti, nella valutazione finale di ogni singola disciplina
si è tenuto conto di:
- esito delle prove durante l’ultimo quadrimestre;
- valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio;
- esito delle verifiche relative ad iniziative di sostegno e interventi di recupero;
- miglioramento o peggioramento rispetto alla situazione di partenza;
- valutazione dell’impegno, con un’incidenza da -0,5 a +0,5 rispetto al voto di profitto.
Nel voto di condotta è invece confluita la valutazione dei seguenti obiettivi educativi:
comportamento, capacità relazionale e partecipazione.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Il Consiglio di Classe attribuisce il credito scolastico in base ai criteri individuati dal Collegio dei
Docenti. Individuata la banda di oscillazione, in base al D. M. n. 42 del 22/5/2007, viene attribuito
il punteggio massimo della banda in presenza di almeno 3 dei cinque indicatori sottoelencati:
A.
MEDIA aritmetica dei voti superiore alla metà della banda di oscillazione prevista
B.
FREQUENZA assidua attestata con oggettiva evidenza da un numero di assenze non superiori
a 25 giorni di lezione;
C.
QUALITA’ della PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO L’indicatore viene
attribuito se il voto riportato in condotta è uguale o superiore a 8
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D.
PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE
ISTITUZIONALIZZATE NEL POF. Riguarda la partecipazione a progetti attivati dalla
scuola e rientra tra le esperienze acquisite all’interno di essa.
E.
CREDITO FORMATIVO attribuibile secondo quanto previsto dalla normativa e/o
partecipazione ad attività inter, extra e parascolastiche
Il Consiglio di Classe, anche in presenza dei requisiti sopraccitati, attribuisce, il punteggio minimo
della banda di oscillazione:
- in caso la sufficienza in 1 o 2 materie sia stata raggiunta dallo studente non in modo autonomo ma
con voto di consiglio o dopo attenta riflessione collegiale in sede di scrutinio;
- in caso di valutazione della condotta = 6
ATTIVITA’ DI SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
SIMULAZIONE DELLE PROVE SCRITTE
Sono state programmate due simulazioni di prove scritte d’esame per quanto riguarda:
- simulazione prima prova
- simulazione seconda prova
- simulazione di terza prova di tipologia B (tre domande a risposta aperta) su quattro materie;
tali prove sono state corredate da griglie di correzione, di misurazione e di valutazione, per
tendere alla massima oggettività. Le prove di verifica tradizionali disciplinari sono state, in
parte, sostituite da quelle previste per la terza prova.
Gli esiti delle simulazioni hanno permesso agli studenti di misurare il livello di preparazione e
focalizzare gli errori fatti.
Le prove hanno anche costituito un’opportunità per gli insegnanti di verificare la funzionalità delle
griglie di valutazione.
TESINE
Il Consiglio di Classe non ha dato obbligatorietà nello svolgimento della tesina
I lavori sono stati svolti in autonomia e ad eccezione di uno, rappresentano dei percorsi nei quali gli
allievi hanno individuato collegamenti tra le diverse discipline, cercando, in alcuni casi di
approfondire gli argomenti.
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SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE
DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO E ALL’AREA
PROFESSIONALIZZANTE
RELAZIONE DEL DOCENTE DI ITALIANO
Materia:
Docente:
Monte ore annuale:
ITALIANO
Prof. Toscano Marco
Testi adottati:
Paolo Di Sacco, Mappe di letteratura, Il
Settecento-l’Ottocento, Volume 1, Edizioni scolastiche, Bruno
Mondadori.
Paolo Di Sacco, Mappe di letteratura, Il Novecento, Volume 2,
Edizioni scolastiche, Bruno Mondadori.
132 ore ( 4 ore settimanali)
Situazione di partenza : La classe V M è composta da 8 studenti. Seguo il gruppo classe da
quest'anno. La classe si è mostrata eterogenea: la maggior parte degli allievi ha evidenziato fin
dall’inizio uno scarso interesse per le discipline umanistiche, ma ha interagito positivamente con
l’insegnante. E’ presente un gruppo di allievi che sebbene dotati di discrete potenzialità non sempre
le ha sfruttate in modo soddisfacente, avendo alternato nel corso del tempo momenti di impegno e
di crescita ad una forte discontinuità nello studio domestico. Quasi tutti gli allievi erano comunque
in possesso delle competenze minime indispensabili per affrontare le proposte didattiche previste
per il V anno, perlomeno per quanto concerne la comprensione testuale. Sono risultate, invece,
marcatamente differenziate sia le attitudini (molto modeste per alcuni, spiccate per altri) sia le
abilità produttive. Ciò si è evidenziato soprattutto nell’esposizione scritta e orale, con difficoltà di
tipo morfosintattico e di rielaborazione. Maggiori difficoltà sono emerse tra i due gruppi nel metodo
di studio. Un piccolo gruppo di allievi ha dimostrato di avere alcune difficoltà nello studio
autonomo e soprattutto nell’uso del libro di testo ed il metodo di studio è risultato piuttosto
mnemonico e settoriale. Gli alunni più deboli hanno raggiunto risultati accettabili grazie alla serietà
e all’impegno profuso.
In generale, il profitto della classe è sufficiente.
Comportamento Il comportamento è stato perlopiù corretto, anche se l’atteggiamento di gran parte
della classe non è stato sempre maturo e responsabile.
Partecipazione ed interesse
La classe non ha sempre seguito con attenzione e serietà e
l’atteggiamento è stato per lo più passivo: domande, interventi, riflessioni e commenti sono stati
quasi sempre episodici e circoscritti a poche persone.
In generale il coinvolgimento personale è risultato debole, se non limitatamente ad alcuni
argomenti, e modesto l’interesse, ad eccezione di qualcuno che ha manifestato alcuni momenti di
curiosità.
Impegno La maggior parte ha trascurato e rinviato lo studio domestico compattandolo a ridosso
delle verifiche, spesso affrontate con una preparazione superficiale e alle volte lacunosa, proprio in
conseguenza di un lavoro discontinuo ed eccessivamente concentrato; solo due allievI hanno dato
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prova di uno studio puntuale e continuativo dimostrando di avere acquisito un metodo di studio
efficace.
Profitto L’abitudine ad uno studio soprattutto mnemonico e appiattito sui dati nozionistici ha
evidenziato tutti i suoi limiti nel corso di quest’ultimo anno in cui gli argomenti in programma
risultavano particolarmente complessi, anche per le molte e varie interrelazioni possibili tra eventi,
fatti e situazioni. Fragilità e difficoltà sono emerse nella rielaborazione autonoma delle
conoscenze e nell’esposizione, soprattutto scritta.
Il livello delle conoscenze e delle competenze acquisite soddisfa gli obiettivi disciplinari minimi
fissati nel Piano di lavoro iniziale, ma per una trattazione dettagliata si rimanda alla sezione
successiva dedicata al raggiungimento degli obiettivi.
Gli obiettivi sono stati concordati negli incontri di coordinamento con i colleghi della stessa
disciplina.
Obiettivi generali
Educazione linguistica
 Saper analizzare un testo letterario.
 Saper comporre un articolo giornalistico di cronaca che specialistico e di opinione.
 Saper comporre un saggio breve.
 Saper usare in modo corretto le strutture morfo – sintattiche della lingua.
 Saper formulare il proprio punto di vista con chiarezza logica ed espressiva.
Educazione letteraria
 Saper decodificare i testi letterari nel linguaggio comune in maniera autonoma.
 Saper individuare l’idea centrale di un testo.
 Individuare autonomamente punti di vista o aspetti del pensiero di un autore, partendo dai testi.
 Individuare collegamenti tra autore, movimento culturale letterario e/o periodo storico cui egli
appartiene.
 Saper individuare le fasi essenziali della formazione culturale di un autore e le motivazioni
individuali, biografiche e culturali della sua ideologia.
 Saper confrontare testi della stessa epoca.
 Saper rielaborare le conoscenze acquisite.
 Comunicare, in maniera efficace, utilizzando un lessico appropriato.
Obiettivi minimi
Educazione linguistica
 Saper comporre un articolo di cronaca e di opinione.
 Saper analizzare i documenti proposti.
 Saper analizzare un testo letterario nelle sue componenti essenziali : comprensione generale
ed analisi guidata.
 Sapersi esprimere in modo chiaro ed efficace sia oralmente che per iscritto.
Educazione letteraria
 Conoscere e saper comunicare il contenuto dei testi proposti e le caratteristiche dei
movimenti studiati.
 Saper individuare l’idea centrale di un testo.
 Saper contestaualizzare i testi proposti.
 Saper sintetizzare l’evoluzione della poetica degli autori proposti.
 Saper analizzare e confrontare testi proposti.
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Obiettivi raggiunti:
 Quasi tutti gli allievi sono in grado di individuare l’idea centrale di un testo letterario non
particolarmente complesso, solo pochi però riescono ad operare collegamenti e a
confrontare testi dello stesso periodo.
 Pochi allievi sanno individuare collegamenti tra autore, movimento culturale letterario e/o
periodo storico cui egli appartiene.
 Un esiguo numero di studenti riesce ad esprimere giudizi motivando la propria opinione,
mentre la maggior parte della classe si limita ad esporre, in modo non sempre corretto il
proprio punto di vista.
Conoscenze, competenze e capacità disciplinari. Livello di acquisizione:
Mediamente la classe si presenta con una preparazione sufficiente..
Pochissimi allievi, o per le loro personali capacità o per un impegno serio e costante, hanno
raggiunto risultati discreti sotto tutti i punti di vista.
Altri , a causa di un impegno discontinuo e di una partecipazione non assidua, hanno conseguito
soltanto gli obiettivi minimi .
Anche per quanto riguarda le capacità espressive e le competenze più strettamente linguistiche
necessarie alla composizione del testo scritto, definirei raggiunti gli obiettivi soltanto per una parte
della classe. Permangono, infatti, non trascurabili difficoltà nella redazione del testo scritto che ha
molto guadagnato in articolazione e pertinenza ma che permane, per molti studenti, gravato da
sensibili carenze grammaticali e sintattiche.
Metodi dell’attività didattica:
Le lezioni sono state svolte con l’intento di coinvolgere la classe favorendone la partecipazione e
stimolandone gli interventi. Le lezioni, strutturate secondo criteri di gradualità, sono state frontali,
ma sempre interattive.
Per quanto riguarda lo studio della letteratura, ogni argomento è iniziato dall’analisi del testo. Ogni
brano presentato nel programma è stato letto in classe, all’occorrenza parafrasato, sempre analizzato
dal punto di vista tematico e formale, commentato e discusso.
Molta attenzione è stata dedicata al riconoscimento delle poetiche ed all’analisi dei temi che hanno
consentito di costruire percorsi diacronici e collegamenti.
Gli argomenti trattati sono stati utilizzati, il più possibile, anche come occasione per consolidare,
esercitare ed affinare le abilità linguistiche di base, sollecitando esercitazioni scritte di riflessione e
di analisi.
Interventi di recupero
E’ stato costantemente attivato il recupero in itinere.
Strumenti e strutture utilizzate:
 Paolo Di Sacco, “Mappe di letteratura 1. Il Settecento e l’Ottocento. Contesti, monografie,
raccordi, temi.”, Edizioni Scolastiche, Bruno Mondadori, 2008.
 Paolo Di Sacco, “Mappe di letteratura 2. Il Novecento. Contesti, monografie, raccordi,
temi.”, Edizioni Scolastiche, Bruno Mondadori, 2008.
Le lezioni sono state a volte anticipate e corredate da materiali prodotti in fotocopia.
La classe ha partecipato al progetto "Femminicidio".
Criteri di verifica:
Per le verifiche sono state utilizzate interrogazioni orali e prove semi-strutturate.
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Le verifiche orali sono state di vari tipi: esposizione e commento di un testo dato; capacità di
sintesi del contenuto delle lezioni svolte; interrogazione-colloquio.
Le esercitazioni scritte sono consistite in analisi di testi letterari e non, sviluppo di tracce in forma
argomentativa o di articolo di giornale.
Relativamente alla valutazione sono state assegnate prove diverse a seconda degli obiettivi da
verificare.
- Testi argomentativi(a partire dalla comprensione e rielaborazione di testi in prosa o consistenti nel
commento guidato di testi poetici).
In questo caso la valutazione ha tenuto conto della pertinenza, della coerenza e della chiarezza dei
contenuti, della loro organizzazione, della compiutezza dell’argomentazione, della correttezza
morfo- sintattica, della proprietà e ricchezza del lessico;
- Interrogazioni tradizionali finalizzate a verificare, oltre all’acquisizione dei contenuti della
disciplina, le capacità espositive ed espressive.
L’interrogazione orale è stata ritenuta sufficiente quando lo studente ha mostrato accettabile
chiarezza nell’esporre le sue conoscenze. Valutazioni superiori alla sufficienza sono state espresse
quando lo studente è stato capace di sostenere le proprie convinzioni in modo coerente ed articolato
e quando si è dimostrato capace di rielaborare autonomamente le proprie idee.
In ogni caso il colloquio orale, vista la tipologia dei nostri studenti, ha sempre avuto la funzione
didattica di abituare ad una maggiore capacità di comunicazione.
- Le Prove semi-strutturate sono state valutate senza tener conto in modo puntuale della
correttezza linguistica, a meno che le carenze espressive non fossero tali da pregiudicare la
chiarezza delle risposte.
Il Programma Consuntivo sarà depositato in segreteria didattica dal 7 giugno 2014
Cento 15 Maggio 2014
Prof. Toscano Marco
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RELAZIONE DEL DOCENTE DI STORIA
Materia:
Docente:
Monte ore annuale:
STORIA
Prof. Toscano Marco
Testi adottati:
Emilio Zanette “Interrogare il passato. Volume
1 Settecento e Ottocento” Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori.
Emilio Zanette “Interrogare il passato. Volume 2 Novecento”
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
66 ore ( 2 ore settimanali)
Il profilo della classe VM è lo stesso descritto nella precedente relazione di Italiano.
La classe VM, anche durante le lezioni di Storia, ha mantenuto lo stesso comportamento descritto
nella precedente relazione di Italiano. Pochi sono stati gli allievi che, particolarmente interessati
allo sviluppo dei contenuti storici, hanno lavorato con serietà e costanza. Si possono distinguere tre
livelli di profitto che variano dal modo con cui gli allievi hanno conseguito gli obiettivi prefissati.
Alcuni ragazzi, pur non avendo lavorato con costanza ed impegno, poiché dotati di discrete
capacità, sanno cogliere e collegare le relazioni tra gli elementi di un evento e tra fenomeni analoghi
e hanno conseguito una preparazione discreta; altri individuano, raccolgono e rielaborano le
informazioni e i dati più significativi di un periodo storico, dimostrando di possedere una
preparazione più che sufficiente; un gruppo di ragazzi, infine, conosce la disciplina nei suoi
contenuti essenziali e ha raggiunto risultati sufficienti.
Comportamento Il comportamento non è stato sempre corretto e rispettoso delle regole:
l’atteggiamento di gran parte della classe non è stato sempre maturo e responsabile.
Partecipazione La partecipazione al dialogo educativo è stata discontinua: non tutti gli studenti
hanno interagito in modo attivo con l’insegnante. In alcuni momenti si è lavorato sottotono ed in
modo non adeguato ad una classe quinta.
Interesse L’interesse dimostrato per la disciplina è stato, in generale, sufficiente, anche se non si è
sempre tradotto in partecipazione attiva da parte di tutti gli allievi.
Impegno Si è evidenziato un impegno non sempre adeguato che, a fronte di discrete capacità, non
ha sempre portato all'approfondimento teorico necessario per sviluppare tutti i contenuti trasmessi
nelle relative competenze. In generale, la maggioranza degli allievi si limita ad uno studio
finalizzato alle verifiche.
Profitto Per alcuni allievi, gli obiettivi minimi sono stati raggiunti con fatica nonostante sia stato
costante il recupero in itinere. Il livello di preparazione appare diversificato ed eterogeneo e a fronte
di allievi che hanno raggiunto risultati positivi ci sono sicuramente allievi che, a causa di uno studio
poco proficuo e poco costante, hanno raggiunto a stento la sufficienza. Mediamente il livello di
preparazione è sufficiente.
Programma Il programma preventivato ha subito delle variazioni sia quantitative sia nei livelli di
trattazione. La riduzione del programma è stata determinata da vari fattori:
 la mancanza di tempo e soprattutto il lungo periodo si Stage;
 la mancanza di attenzione e concentrazione durante le lezioni;
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 la mancanza di studio domestico che ha prodotto frequenti momenti di ripetizione degli
argomenti.
Le lezioni hanno privilegiato il metodo frontale, pur non mancando momenti di dibattito e di
riflessione collettiva degli argomenti in esame.
Gli obiettivi sono stati concordati negli incontri di coordinamento con i colleghi della stessa
disciplina.
Obiettivi generali
 Conoscere fenomeni e concetti relativi ai diversi Moduli studiati.
 Saper leggere testi specialistici e saperli poi rielaborare.
 Saper correlare logicamente dati, eventi e concetti.
 Saper costruire schemi e mappe concettuali.
 Saper utilizzare il linguaggio settoriale.
Obiettivi minimi
 Saper collocare eventi e fenomeni nello spazio e nel tempo.
 Conoscere i contenuti essenziali dei diversi Moduli proposti.
 Saper collegare in modo logico fatti, fenomeni e concetti studiati.
 Saper utilizzare in maniera appropriata il linguaggio settoriale.
 Saper costruire semplici schemi
Conoscenze, competenze e capacità disciplinari. Livello di acquisizione:
Mediamente tutti gli allievi hanno raggiungimento gli obiettivi minimi.
Obiettivi raggiunti
 Conoscere fenomeni e concetti relativi ai diversi Moduli studiati.
 Saper collocare eventi e fenomeni nello spazio e nel tempo.
 Conoscere i contenuti essenziali dei diversi Moduli proposti.
Metodi dell’attività didattica:
Il lavoro è stato impostato secondo una logica modulare, ma le lezioni sono state prevalentemente
frontali, anche per consentire l’agevole utilizzazione del manuale le cui caratteristiche non erano
sempre la semplicità e la concatenazione logica degli argomenti.
Nella trattazione degli avvenimenti più significativi si è cercato di affiancare frequentemente
momenti di riflessione storiografica, nell’intento di richiamare costantemente l’attenzione degli
alunni sull’intreccio complesso dei fenomeni di natura politica, economica, sociale e culturale.
Strumenti e strutture utilizzate:
Libri di testo:
 E. Zanette “Interrogare il passato 1 – Settecento e Ottocento”, Edizioni Scolastiche Bruno
Mondadori, 2005.
 E. Zanette “Interrogare il passato 2 – Novecento”, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori,
2005.
Le lezioni sono state frequentemente corredate da:
 materiali prodotti in fotocopia o in formato elettronico che hanno fornito un’integrazione ai
testi utilizzati;
 appunti dettati dall’insegnante;
 visione di film-documentari.
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DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
CLASSE 5°M
Anno Scolastico 2013-2014
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “F.LLI TADDIA”
Via Baruffaldi, 10
44042 CENTO (Fe)
Interventi di recupero: E’ stato costantemente attivato il recupero in itinere.
E’ comunque sempre stata adottata la strategia di alternanza sistematica tra momenti di spiegazione
e richieste di feed-back per recuperare eventuali difficoltà.
Due alunni hanno frequentato un corso di approfondimento di Storia contemporanea tenuto da un
docente della scuola.
Criteri di verifica Per la verifica sono state utilizzate:
 interrogazioni orali (meno numerose di quanto avrei voluto) in cui valutare anche le capacità
espositive;
 prove semi-strutturate tendenti a verificare le conoscenze e le capacità di rielaborazione.
Le prove sono sempre state precedute da discussioni collettive utili a focalizzare le problematiche
essenziali e a fornire l’opportunità di realizzare esercitazioni espositive non condizionate dalla
preoccupazione della valutazione.
Il Programma Consuntivo sarà depositato in segreteria didattica dal 7 giugno 2014
Cento 15 Maggio 2014
Prof. Toscano Marco
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DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
CLASSE 5°M
Anno Scolastico 2013-2014
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Via Baruffaldi, 10
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RELAZIONE DEL DOCENTE DI INGLESE
Materia:
Docente:
Testi adottati
Monte ore annuale:
INGLESE
Prof.ssa Passerini Lucia
“NEW MECHANICAL TOPICS” di G.Bernardini, M.A.Vidori,
G.De Benedittis, edizioni Hoepli
99 ore (3 ore settimanali)
Situazione di partenza Sul piano della preparazione di base, all’inizio del biennio finale, la
maggior parte degli alunni ha dimostrato di possedere, su argomenti di carattere generale, un
bagaglio lessicale e una capacità di comprensione appena sufficienti, ad eccezione di due allievi, in
possesso di buone competenze ricettive. Le capacità produttive, sia orali che scritte, sono apparse
per la maggioranza, molto più gravi, ostacolate da carenze di base di carattere grammaticale e
morfosintattico.
Comportamento Gli allievi presenti hanno tenuto un comportamento corretto. Le lezioni si sono
svolte alla presenza di pochi allievi alla volta, da un minimo di due ad un massimo di cinque. Tale
discontinuità di frequenza è stata l’elemento più negativo del comportamento che ha penalizzato
fortemente la didattica.
Partecipazione La partecipazione al dialogo educativo è stata condizionata dalla presenza
irregolare: tutti gli allievi, ad eccezione di uno, hanno accumulato nell’anno un numero rilevante di
assenze; alcuni hanno interrotto la frequenza a metà anno. Il numero esiguo di studenti, anziché
favorire il dialogo educativo, creando più occasioni ed opportunità di intervento, ha invece
trasmesso frustrazione e passività, impedendo anche di raggiungere un senso di identità di classe.
Interesse L’interesse è stato diverso a seconda degli argomenti trattati o dell’approssimarsi delle
verifiche. Tuttavia tale interesse non si è mai tradotto in proposte costruttive ed approfondimenti.
Impegno La maggior parte della classe, come da abitudini consolidate nel tempo, si è affidata al
lavoro svolto in classe, sotto la guida dell’insegnante e l’impegno, quando presente, si è tradotto
nell’operatività degli esercizi scritti proposti dal libro di testo. Fatta eccezione per uno studente, lo
studio e il consolidamento domestico sono stati praticamente inesistenti, tranne alcuni deboli
tentativi in prossimità delle verifiche.
Programma Il programma è stato svolto secondo quanto previsto dal piano di lavoro preventivo.
Gli argomenti di carattere tecnico sono stati svolti dal libro in adozione e sono stati integrati con
argomenti di civiltà da fonti varie e su materiale distribuito in fotocopie. In alcuni casi gli
argomenti sono stati integrati con la visione di filmati in inglese. Tutte le tematiche sono state scelte
per favorire gli agganci interdisciplinari con le altre materie curricolari, specialmente quelle
professionali.
Obiettivi
potenziamento delle quattro abilità linguistiche
consolidamento delle strutture morfo-sintattiche per affrontare testi più complessi
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CLASSE 5°M
Anno Scolastico 2013-2014
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arricchimento del lessico specifico e tecnico relativo all’indirizzo del corso di studi
potenziamento dell’esposizione orale, partendo dall’uso di scalette o appunti
potenziamento della produzione scritta con riferimento alla stesura sempre più autonoma
di brevi testi normativi e descrittivi.
Obiettivi minimi di conoscenza e competenza
conoscenza essenziale dei contenuti
comprensione delle idee principali e dei particolari significativi di un testo di media
difficoltà
produzione di brevi e semplici testi o relazioni orali con espressione comprensibile anche
se non sempre corretta.
Raggiungimento degli obiettivi
Ad eccezione di un allievo che si distingue per ottima
preparazione, ne complesso la preparazione finale relativamente ai soli allievi frequentanti a fine
anno è appena sufficiente. La maggior parte degli allievi ha acquisito la conoscenza di una certa
terminologia specifica di base e riesce a cogliere il messaggio principale di un testo di medio-bassa
difficoltà. Per quasi tutti gli allievi la produzione autonoma, sia scritta che orale, rimane carente.
Modalità di lavoro Le modalità hanno tenuto conto degli obiettivi e della situazione della classe
ed hanno imposto in alcuni casi degli adeguamenti rispetto quanto preventivato. L’insegnante ha
dovuto abbandonare il proposito di usare costantemente la lingua inglese in classe per poter
recuperare alla partecipazione alcuni allievi che, inibiti dalla mancata comprensione, si autoescludevano dalla lezione . Si è dato più spazio del previsto alla comprensione guidata e alla
semplificazione dei testi. Per sopperire alla difficoltà degli studenti ad organizzare un discorso in
modo autonomo, sono stati forniti modelli di risposta, quadri sintetici riassuntivi, traduzioni in
italiano dei testi più complessi .
Interventi di recupero Per il recupero del debito del primo quadrimestre sono state fornite delle
schede per il ripasso e le verifiche sono state somministrate su piccole porzioni di programma alla
volta. Per facilitare l’assimilazione dei concetti è stato svolto un costante lavoro di ripetizione in
classe, di riformulazione e semplificazione delle strutture linguistiche.
Verifica e valutazione Sono state somministrate prove sia di tipo oggettivo (scelta multipla,
vero/falso), sia soggettivo ( quesiti a risposta aperta, traduzioni…). Per quanto riguarda la
produzione orale sono stati oggetto di valutazione gli interventi degli alunni durante la lezione, la
capacità di usare la lingua in modo comprensibile ed adeguato al contesto e la capacità di effettuare
semplici operazioni di rielaborazione personale. Nella valutazione finale concorrono sia i risultati
delle singole prove, sia l’osservazione continua degli alunni considerando l’impegno e l’interesse
(obiettivi educativi ), nonché il rapporto tra i livelli di partenza e i risultati raggiunti.
Cento, 15 maggio 2014
Prof.ssa Lucia Passerini
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RELAZIONE DEL DOCENTE DI MATEMATICA
Materia:
Docente:
Testi adottati
Monte ore annuale:
MATEMATICA
Prof. Buzzi Cesare
“APPUNTI DI ANALISI INFINITESIMALE” di M Scovenna,
edizioni CEDAM
99 ore ( 3 ore settimanali )
La mia attività didattica con la classe 5M composta da 10 allievi è iniziata alla fine del mese di
ottobre 2013.
La situazione di partenza si è dimostrata subito molto problematica in quanto si è rilevato un
impegno e una partecipazione inadeguati da parte della maggior parte della classe che hanno portato
ad una preparazione iniziale mediamente appena sufficiente e alla difficoltà piuttosto diffusa ad
affrontare con la necessaria serietà e consapevolezza gli argomenti di analisi svolti nel corrente
anno scolastico. Si sono poi rilevate da parte di alcuni lentezza e lacune nel calcolo algebrico e
scarsa attitudine ad una rielaborazione personale e consapevole delle conoscenze, acquisite in modo
soprattutto mnemonico.
Comportamento Gli allievi hanno evidenziato un comportamento generalmente corretto, anche se
è stato necessario richiamarli spesso per l’uso improprio del cellulare e per le frequenti richieste
d’uscita dall’aula.
Partecipazione Si sono rilevate, durante tutto il corso dell’anno scolastico, assenze piuttosto diffuse
di una buona metà della classe. La maggior parte degli allievi ha seguito con scarsa attenzione le
lezioni, denotando una certa difficoltà di concentrazione e assimilazione dei concetti soprattutto
teorici della materia, prediligendone infatti la parte applicativa. Pochi allievi hanno dimostrato, con
i loro interventi, una conoscenza discreta degli argomenti e discrete capacità di rielaborazione.
Interesse Solo pochi allievi hanno denotato, con i loro interventi, un certo interesse per la
disciplina, gli altri si sono limitati a seguire in modo perlopiù passivo. Le lezioni si sono
generalmente svolte in un clima di attenzione e di rispetto reciproco e gli allievi hanno dimostrato
un certo interesse soprattutto per la parte operativa della materia.
Impegno Si è rilevata, fin dall’inizio di questo anno scolastico, una totale mancanza di
consapevolezza di buona parte della classe nel dover affrontare un Esame di Stato, infatti solo pochi
allievi hanno dimostrato una certa continuità e puntualità nello svolgimento del lavoro domestico,
lavoro indispensabile per l’assimilazione e il consolidamento degli argomenti proposti e soprattutto
per una rielaborazione personale dei contenuti; il resto della classe si è invece limitata ad uno studio
sporadico e superficiale soprattutto in vista delle verifiche e delle interrogazioni annunciate e allo
svolgimento degli esercizi solo in classe.
Programma Il programma svolto risulta ridotto rispetto a quello preventivato soprattutto per la
parte riguardante la teoria sui limiti, le funzioni continue solo nella loro parte operativa, tralasciando
i vari teoremi, per poter eseguire lo studio soprattutto di una funzione razionale fratta mentre le
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derivate non sono state affrontate. Questo a causa di una riduzione di ore di lezione avvenuta anche
per le molteplici attività a cui gli studenti hanno partecipato (stage aziendale della durata di tre
settimane e altre attività promosse dalla scuola) e soprattutto per la continua necessità di effettuare
un recupero degli argomenti svolti viste le difficoltà riscontrate via via e lo scarso impegno
domestico profuso dalla maggioranza della classe.
Obiettivi cognitivi :
1) usare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo
2) acquisire un corretto metodo di studio
3) organizzare i temi affrontati sotto l’aspetto concettuale
3) saper condurre personali procedimenti di induzione
4) comprendere il valore strumentale della matematica per le altre scienze e la tecnica.
Obiettivi minimi di conoscenza e competenza :
 conoscenza dei concetti fondamentali (funzione, limite, derivata)
 saper operare con i limiti in forma indeterminata
 saper ricercare asintoti di funzioni razionali fratte
 esecuzione corretta di semplici esercizi riguardanti tutti gli argomenti svolti
 “lettura” di grafici cartesiani con le loro principali caratteristiche
 costruzione di grafici limitatamente a funzioni algebriche razionali intere e fratte  uso corretto
della terminologia e simbologia adeguata ai contenuti svolti.
Raggiungimento degli obiettivi: nonostante si sia lavorato soprattutto per obiettivi minimi e la
preparazione risulta abbastanza eterogenea. Solo una parte degli allievi ha raggiunto in modo del
tutto autonomo gli obiettivi preventivati e sa applicare i contenuti per un corretto svolgimento degli
esercizi, alcuni ottenendo anche discreti o buoni risultati nelle verifiche scritte, permangono per altri
difficoltà e lentezza nel calcolo dovuti ad una scarsa applicazione e ad una abitudine consolidata a
svolgere esercizi solo in classe ma, opportunamente guidati, riescono comunque a svolgere gli
esercizi proposti e a raggiungere gli obiettivi minimi preventivati. Da rilevare inoltre in alcuni
allievi una certa tendenza a commettere errori grossolani anche nella risoluzione di semplici esercizi
e nell’applicazione di formule che dovrebbero ormai essere consolidate. Buona parte della classe ha
poi dimostrato di non aver acquisito un corretto metodo di studio assimilando gli argomenti in
modo mnemonico, infatti si è rilevata, durante le lezioni, questa attitudine a dimenticare in fretta
quegli argomenti che non si affrontano da un po’ di tempo e di volta in volta vi è stata la continua
necessità di ripetizione degli stessi, questo a riprova di un impegno non adeguato e di una
assimilazione dei contenuti rivolta soprattutto ad una loro applicazione immediata per lo
svolgimento degli esercizi richiesti. La preparazione risulta così, per una buona parte della classe,
piuttosto settoriale. Pochi allievi hanno dimostrato di avere discrete o buone capacità di
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rielaborazione e di collegamento degli argomenti svolti. Per la quasi totalità permangono difficoltà
nell’esprimersi e nell’uso di un linguaggio rigoroso.
Modalità di lavoro Le modalità di lavoro hanno tenuto conto degli obiettivi e della situazione
iniziale della classe. La programmazione è stata organizzata in moduli, a loro volta suddivisi in
unità didattiche. Parallelamente allo svolgimento del programma, sono stati ripresi anche argomenti
degli anni precedenti propedeutici a quelli del corrente anno e in particolare le disequazioni e le
prime caratteristiche delle funzioni.
Per la scarsità delle ore a disposizione e per la necessità di recuperare gli allievi in difficoltà, si è
privilegiato il metodo della lezione frontale per introdurre gli argomenti più impegnativi e quello
del problem-solving per un loro maggior coinvolgimento. Relativamente ad ogni argomento sono
stati dettati appunti e sono state fornite schematizzazioni dei concetti e delle procedure affrontate. Si
è privilegiato l’aspetto operativo su quello teorico per tutti gli argomenti affrontati. Il concetto di
limite è stato introdotto dapprima in maniera intuitiva e mediante il calcolo approssimato e poi sono
state date le definizioni in modo più rigoroso, si sono poi svolti esercizi soprattutto sul calcolo di
limiti nella forma indeterminata +∞-∞,0/0 e ∞/∞. E’ stata data solo la definizione di funzione
continua e di punti di discontinuità di 1°, 2° e 3° specie. Per le evidenti difficoltà si sono evitate
tutte le dimostrazioni e si è cercato di semplificare al massimo tutte le definizioni pur sforzandosi di
mantenere il più possibile un linguaggio rigoroso, ma più discorsivo.
Verifica e Valutazione Sono state somministrate prove di vario tipo : compiti tradizionali con
esercizi graduati, prove strutturate con item del tipo Vero/Falso, a scelta multipla. Le interrogazioni
si sono limitate alla richiesta di semplici definizioni e di esempi esplicativi degli argomenti teorici
svolti. E’ stata svolta, a tutt’oggi, una simulazione di terza prova comprendente la materia che ha
dato risultati abbastanza eterogenei sia a livello di conoscenze acquisite che di applicazione delle
stesse. Ogni segmento significativo delle unità didattiche svolte è stato seguito da una verifica
formativa e solo successivamente da quella sommativa. Per quanto riguarda i criteri di valutazione
si è fatto riferimento alla griglia approvata dal collegio dei docenti la quale prevede voti che vanno
dall’uno al dieci. Nella valutazione finale si tiene conto dei livelli di preparazione raggiunti
nell’ambito degli obiettivi disciplinari, nonché dell’impegno, dell’interesse e della progressione
individuale nell’apprendimento.
Interventi di recupero Si sono svolti, durante tutto il corso dell’anno scolastico, continui interventi
di recupero in itinere degli argomenti risultati più ostici; per gli allievi risultati insufficienti alla fine
del primo Quadrimestre si è proceduto al recupero con uno studio individuale che però non ha
consentito, per tutti, un recupero delle carenze riscontrate. Nel corso del secondo quadrimestre si è
proceduto fino ad oggi con un recupero in itinere per gli allievi in difficoltà su alcuni segmenti del
programma.
Cento, 15 Maggio 2014
Prof. Buzzi Cesare
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RELAZIONE DEL DOCENTE DI ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
Materia:
Docente:
Testi adottati
Monte ore annuale:
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
Prof. Compagno Roberto
Cottignoli, Mirandola; Fondamenti di elettronica ed elettrotecnica;
Calderini.
99 ore ( 3 ore settimanali )
Situazione di partenza La classe è composta da 8 studenti, due dei quali ormai non più
frequentanti, e uno dei quali lavoratore. Due studenti sono ripetenti. La classe ha goduto di
continuità didattica nell’insegnamento della disciplina. Alcuni studenti hanno frequentato in modo
irregolare. Una prova di ingresso somministrata all’inizio dell’anno scolastico ha evidenziato
carenze nella preparazione di base di elettrotecnica e in discipline propedeutiche quali matematica e
fisica. Ciò ha reso opportuno impiegare una buona parte del primo quadrimestre per rivisitare
argomenti, concetti, leggi e tecniche la cui conoscenza risultava lacunosa.
Comportamento Il comportamento degli studenti è sostanzialmente corretto, rispettoso delle
regole e delle attività didattiche.
Partecipazione La partecipazione al dialogo educativo è stata discontinua e non costruttiva, tranne
che per due studenti.
Interesse L’interesse durante l’anno scolastico è stato, per buona parte della classe, ridotto. Due
allievi hanno invece manifestato interesse per gli argomenti trattati, anche se quest’ultimo è andato
scemando nel corso dell’anno scolastico.
Impegno Tranne che per pochi allievi, l’impegno della classe è stato insufficiente.
casa, con le succitate eccezioni, è stato in buona misura inesistente.
Lo studio a
Programma Il programma è stato sviluppato seguendo il piano di lavoro preventivo, con qualche
omissione e trattazione poco approfondita di alcuni argomenti, e ciò a causa della rivisitazione di
parte del programma dell’anno precedente a cui è stata dedicata una buona parte del primo
quadrimestre.
Obiettivi
 uso consapevole di tecniche e procedure di calcolo
 acquisizione di un corretto metodo di studio
 potenziamento delle capacità logico espressive
 potenziamento delle capacità di analisi e di sintesi
Obiettivi minimi di conoscenza e competenza
 conoscenza dei fenomeni elettrici e delle relative leggi fisiche
 conoscenza dei simboli grafici dei componenti elettrici ed elettronici studiati nel corso
dell'anno e capacità descrittiva del loro comportamento e della loro funzione all'interno dei
circuiti studiati
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 conoscenza del principio di funzionamento di alcuni fondamentali dispositivi elettronici;
 capacità di analizzare e risolvere alcuni semplici circuiti elettrici ed elettronici.
Raggiungimento degli obiettivi Pochi studenti hanno raggiunto in modo sufficiente gli obiettivi,
sviluppando la potenziale capacità di approfondire la disciplina, altri hanno “galleggiato” su una
“superficie” di sufficienza, spesso discontinua, altri ancora hanno mostrato una preparazione
lacunosa e insufficiente.
Modalità di lavoro Le modalità di lavoro sono state condizionate dal raggiungimento degli
obiettivi e dalla condizione della classe. Alcuni argomenti che richiedevano strumenti matematici e
considerazioni quantitative sono stati affrontati in via puramente descrittiva per limitare
l’autoesclusione degli studenti per incomprensione dell’argomento. Parecchio tempo è stato speso
per “rinvenire” leggi e tecniche precedentemente studiate e dimenticate, e per ripetere argomenti
non assimilati perché non supportati dalla necessaria attenzione durante le lezioni e dal necessario
studio domestico.
Interventi di recupero Lo studente con debito formativo nel primo quadrimestre ha smesso di
frequentare rendendo non necessario l’intervento di recupero.
Verifica e valutazione Le prove somministrate sono state di tipo scritto e contenevano quesiti a
risposta multipla ed esercizi e quesiti a risposta aperta. Dopo la scelta, da parte del Consiglio di
Classe, della tipologia di stesura della simulazione di terza prova, le prove hanno assunto tale
tipologia, con tre quesiti a risposta aperta. Alla valutazione complessiva concorrono sia le singole
prove, sia l’osservazione dell’impegno e della partecipazione manifestati dagli alunni.
Cento, 15 maggio 2014
Prof. Compagno Roberto
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RELAZIONE DEL DOCENTE DI TECNICA DELLA PRODUZIONE E DISEGNO
Materia:
Docenti:
Testi adottati
TECNICA DELLA PRODUZIONE E DISEGNO
Ing.Cremonini Graziano – P.I. Trozzo Domenico
TECNICA DELLA PRODUZIONE
Mauro Olmastroni – Ed. HOEPLI
VADEMECUM PER IL DISEGNATORI E TECNICI
L. Baldassini – Ed. HOEPLI
MANUALE DEL PERITO INDUSTRIALE ( Consigliato)
AAVV – Ed. CREMONESE
Monte ore annuale:
MANUALE DEL DISEGNO MECCANICO
G. Manfè . R. Pozza – G. Sarato - Ed. PRINCIPATO
264 ore ( 8 ore settimanali )
Composizione della classe e frequenza. La classe risultava composta da 8 allievi di cui 6
provenienti dalla classe quarta e due ripetenti della classe quinta dell’anno scolastico precedente.
Nella classe risultano frequentare tre alunni extracomunitari. La frequenza è da ritenersi saltuaria
per quasi tutta la classe, tranne un allievo che ha frequentato regolarmente. Si precisa che nella
classe frequenta anche uno studente lavoratore con regolare contratto che non sempre a potuto
frequentare in modo continuativo, e che due allievi hanno smesso di frequentare in pratica all’inizio
del secondo quadrimestre.
Situazione iniziale. La classe si è presentata all’ultimo anno di corso con un bagaglio tecnico, in
relazione agli argomenti trattati negli anni scolastici con alcune lacune da colmarsi nell’anno in
corso. Soltanto alcuni allievi presentavano una preparazione adeguata nelle varie discipline. Per
questo motivo, e nel tentativo di recuperare la parte lacunosa si è proposto un percorso abbastanza
contenuto con un buon ripasso degli argomenti che si ritenevano fondamentali per le future carriere
lavorative degli stessi. Si è comunque proceduto per obbiettivi minimi penalizzando in parte gli
allievi più preparati.
Socializzazione e comportamento. La classe risulta abbastanza unita, anche se non sempre gli
allievi si sono rapportati in modo corretto tra loro. La classe, comunque, si è dimostrata da subito
estremamente dispersiva, alcuni allievi hanno, più di altri, dimostrato questo disinteresse. Il
comportamento degli allievi invece è sempre stato corretto e consono all’ambiente scolastico.,
Interesse, partecipazione e impegno. La classe ha dimostrato, in alcuni allievi, poco interesse e
scarsa partecipazione per il percorso didattico loro proposto, in particolare per quanto riguarda la
parte relativa al disegno di particolari e complessivi di macchine utilizzando il programma di
disegno tridimensionale INVERTOR. Un alunno ha avuto la possibilità durante lo stage aziendale
di apprendere ed utilizzare il programma SOLID WORK che ha potuto illustrare ai compagni di
classe. Poco interesse anche per lo studio delle metodologie e metodiche per la ricerca dei percorsi
ottimali per l’esecuzione dei particolari meccanici che componevano le macchine stesse. Questo
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poco interesse ha fatto si che risultati ottenuti siano da ritenersi in generale appena sufficienti, con
alcuni allievi, pochi per la verità, che hanno ottenuto risultati discreti, solo un allievo ha ottenuto
risultati da definirsi ottimi.
Obiettivi. Il corso ha come obiettivo quello di preparare una figura professionale che acquisisca la
capacità di organizzatore e coordinatore operativo nel settore produttivo. Il processo formativo,
deve tendere a determinare una mentalità di operatore di processo, affinando i prerequisiti utili sia
per ulteriori approfondimenti, verso livelli di studi superiori, sia per il raccordo con una formazione
in azienda.
Obbiettivi Minimi.
Il Tecnico delle Industrie Meccaniche al termine del corso di studi deve essere in grado di:








Leggere correttamente un disegno tecnico.
Disegnare semplici particolari di macchine ed assemblare semplici complessivi.
Gestire sistemi d’automazione.
Decidere il percorso costruttivo, ciclo di lavorazione, di particolari meccanici.
Sovraintendere al lavoro diretto alle macchine CNC, utilizzando eventualmente programmi
di CAD-CAM.
Fare il calcolo economico della produzione al fine di stilare semplici preventivi.
Coordinare controlli di qualità.
Gestire la manutenzione.
Metodologia, mezzi strumenti e spazi; tempi, esiti. Nell’insegnamento della materia in oggetto
(insegnamento che prevede 264 ore annue avendo a disposizione mezzi più che sufficienti), si sono
utilizzati soprattutto percorsi d’apprendimento atti a richiamare, coordinare e conseguentemente
usare concretamente i “saperi” acquisiti dagli allievi nel corso del percorso scolastico. In
particolare, essendo lo scopo del corso l’addestramento degli allievi alla realizzazione ed alla
gestione della produzione di manufatti che vengono prodotti dell’industria metalmeccanica, dal
disegno costruttivo alla definizione dei relativi cicli di lavorazione, queste conoscenze sono svariate
(matematica, fisica, meccanica, italiano, inglese ecc.) e complesse ma se bene assimilate
ampiamente sufficienti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Tali obiettivi sono:







tradurre un disegno di progetto in disegno di fabbricazione;
gestire metodi, tempi e costi di segmenti produttivi;
progettare-disegnare un’attrezzatura d’ausilio alle lavorazioni da eseguire;
progettazione e controllo dei processi produttivi;
analizzare i processi produttivi al fine di poter intervenire per gestire il controllo di qualità;
utilizzare le potenzialità dei sistemi flessibili di produzione.
Calcolo economico della produzione.
Gli obiettivi raggiunti risentono, in misura diversa a seconda dei soggetti, della scarsa propensione a
rielaborare la materia trattata con lo studio ed il “meditato” svolgimento degli esercizi proposti. Per
tali motivi la preparazione della classe si può considerare complessivamente appena sufficiente
proponendo per altro individualità con buone ed eccellenti capacità. In particolare si è notata la
tendenza a cercare soluzioni alle problematiche trattate avvalendosi, a volte in maniera quasi
casuale, delle tecnologie informatiche legate all’utilizzo dell’elaboratore ed alle ricerche in ambito
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Internet, da tutti utilizzato con buona abilità, pensando in questo modo di risolvere qualunque
questione.
Interventi di recupero Durante il percorso scolastico annuale si è provveduto a costanti e solleciti
interventi di recupero per gli allievi che si dimostravano in difficoltà. Le strategie messe in atto
hanno comportato spesso un rallentamento delle attività didattiche, quando non si è raggiunto
l’obbiettivo del pieno recupero da parte di tutti, si sono messi in atto percorsi di recupero
individualizzati, in particolare forme di studio assistito, con opportuni interventi mirati sui singoli
allievi, attraverso esercitazioni da svolgersi a domicilio, che hanno portato alla fine del percorso al
completo recupero da parte di tutti gli allievi in difficoltà. L’avvenuto recupero si è attestato
attraverso apposita verifica somministrata agli allievi in difficoltà a da essi superata.
Criteri e strumenti della valutazione Durante il corso sono proposte prove prettamente oggettive
sia per quanto riguarda le verifiche orali che scritte. Le prove proposte sono state a domanda chiuse
per le verifiche orali e a domande aperte ( esercizi relativi alle problematiche trattate) per le
verifiche scritte. La parte pratica e di disegno tecnico, si sono svolte facendo eseguire i cicli di
lavoro di semplici particolari meccanici che prevedevano l’utilizzo delle varie macchine utensili
presenti in piccole medie aziende. Questi cicli prevedevano l’esecuzione dei disegni costruttivi
rilevati da complessivi, la scelta del materiale, la scelta del percorso produttivo più adatti ed
eventuali trattamenti termici a cui sottoporre il particolare.
Nella valutazione di qualunque tipi di prova si è sempre privilegiata la conoscenza (60%) rispetto
alle abilità (40%) proponendo griglie di valutazioni chiare e rispondenti a quelle adottate dal
consiglio di classe (valutazione da uno a 10).
Esemplificando una prova può risultare insufficiente anche se svolta in maniera
approssimativamente (numericamente, graficamente….) corretta ma non fornisce elementi che
chiariscano se l’argomento è conosciuto e la soluzione è, di conseguenza, solo frutto di capacità
mnemoniche.
Le forme di recupero utilizzate sono state un intervento costante durante tutto il periodo scolastico,
per cui quando si manifestavano situazioni di difficoltà, si interrompeva per il tempo necessario la
normale attività didattica, per andare a chiarire eventuali problematiche non perfettamente recepite.
Praticamente, in relazione ai risultati di una verifica formativa, si è proceduto secondo il seguente
schema
 rallentamento dell’attività didattica nell’eventualità che il numero di insufficienze superi il 60%
degli alunni;
 lezioni di consolidamento a gruppi, inserendo nei diversi gruppi, gli alunni che evidenziano una
maggiore preparazione e attitudine alla disciplina;
 piani di lavoro individuali nel caso che la verifica evidenzi solo per alcuni allievi deficit
formativi;
 corsi di recupero intensivo, con sospensione dell’attività didattica, solo nel caso in cui i
precedenti interventi non siano risultati inefficaci nonostante l’impegno degli allievi.
Per alcuni allievi che alla fine del primo periodo scolastico avevano manifestato difficoltà, si è
proceduto ad un recupero individualizzato, attraverso la somministrazione di esercizi da farsi a casa
e conseguente verifica, superata da tutti gli allievi interessati alla fine del percorso di recupero.
Cento, 15 maggio
Ing. Cremonini Graziano
P.I. Trozzo Domenico
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RELAZIONE DEL DOCENTE DI MACCHINE A FLUIDO
Materia:
Docenti:
Testi adottati
Monte ore annuale
MACCHINE A FLUIDO
Ing. Barbieri Danilo
PRINCIPI DI MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO
Malaguti Paolo– Zanon Adriano , Cappelli
132 ore (4 ore settimanali)
Situazione di partenza La classe presentava un livello di conoscenza di base degli argomenti
propedeutici sufficiente dal punto di vista teorico e che non ha richiesto particolari interventi di
ripasso ad inizio anno.
Comportamento Il comportamento in classe è stato corretto e le lezioni si sono svolte regolarmente
e in un clima di rispetto dei ruoli. Ad eccezione di uno studente, la frequenza è stata irregolare ed ha
inciso negativamente sul processo didattico.
Partecipazione Solo due allievi hanno interagito frequentemente nelle tematiche sviluppate durante
la lezione, mentre per il resto della classe la partecipazione al dialogo educativo é stata passiva.
Interesse La classe, eccetto due allievi, non ha evidenziato un particolare interesse verso le
tematiche trattate e improntato all'approfondimento dei concetti esposti.
Impegno L’impegno della classe, a parte uno studente al di fuori delle ore svolte in aula si è
rivelato generalmente sporadico e superficiale e finalizzato unicamente al superamento delle
verifiche scritte e d orali.
Programma Regolare lo svolgimento del programma.
Obiettivi cognitivi:
 uso consapevole di tecniche e procedure di calcolo
 acquisizione di un corretto metodo di studio
 potenziamento di una buona capacità di schematizzazione dei problemi e d’impostazione dei
calcoli.
 uso consapevole di manuali tecnici e interpretazione di documentazione tecnica di settore.
Obiettivi minimi di conoscenza e competenza:
 Conoscere i sistemi Tecnico ed Internazionale di unità di misura;
 Conoscere gli elementi fondamentali dell’idrostatica;
 Conoscere gli elementi fondamentali dell’idrodinamica;
 Conoscere le più importanti macchine idrauliche operatrici (pompe centrifughe) e motrici
(turbine);
 Conoscere le turbine eoliche
 Conoscere gli elementi fondamentali della termodinamica;
 Conoscere gli elementi che sono alla base del funzionamento delle più diffuse macchine
termiche (motori ciclo Otto e Diesel 4 T);
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 Conoscere le turbine a gas.
Raggiungimento degli obiettivi La quasi totalità degli allievi ha raggiunto gli obiettivi minimi
fissati e sa applicare i contenuti proposti per un corretto svolgimento degli esercizi: per alcuni
permangono, però, difficoltà nella rielaborazione autonoma delle conoscenze acquisite e nell'uso di
un linguaggio rigoroso.
Modalità di lavoro Le modalità di lavoro hanno tenuto conto degli obiettivi e della situazione della
classe. La programmazione, in linea con le direttive ministeriali, è stata organizzata in moduli ed
unità didattiche. Sono stati ripresi vari argomenti degli anni precedenti necessari per lo svolgimento
del programma. Per la scarsità delle ore a disposizione si è privilegiato il metodo della lezione
frontale. Si è cercato di semplificare al massimo le definizioni pur sforzandosi di mantenere il più
possibile un linguaggio rigoroso.
Interventi di recupero Quattro allievi allievo presentavano debiti formativi per le lacune
accumulate nel corso del primo quadrimestre. Di questi, solo due hanno recuperato con studio
autonomo in quanto i rimanenti non hanno frequentato più alcuna lezione nel secondo quadrimestre.
Verifica e valutazione Sono state somministrate prove di verifica del tipo:
 compiti tradizionali con esercizi, domande aperte e chiuse.
 interrogazioni orali.
Nella valutazione finale concorrono sia i risultati delle singole prove con i criteri di valutazione
approvati dal collegio dei Docenti , sia l’osservazione continua degli alunni considerando l’impegno
e l’interesse (obiettivi educativi ), nonché il rapporto tra i livelli di partenza gli sforzi per recuperare
e i risultati raggiunti.
Cento, 15 Maggio 2014
Ing. Barbieri Danilo
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RELAZIONE DEL DOCENTE DI EDUCAZIONE FISICA
Materia:
Docente:
Testo consigliato
EDUCAZIONE FISICA
Prof.Vecchi Paolo
Corpo Movimento Sport - A.C. Cappellini, A. Naldi, F. Nanni –
Ed. Markes.
Monte ore annuale
66 ore (2 ore settimanali)
Frequenza: regolare quasi per tutti;
Impegno e partecipazione: si e’ rilevato un sufficiente livello di attenzione e di apprendimento, un
sufficiente interesse per le attività proposte. Le basi di partenza sono state discrete per alcuni, e nel
corso delle lezioni, le competenze sono migliorate in generale.
Comportamento: la classe è stata corretta e nel trasferimento scuola ed in palestra.
Progetto motorio: programmato con le seguenti attivita’ :
Torneo di calcio a 5;
Torneo di pallavolo;
Progetto nuoto: lezioni in piscina.
Livelli di partenza
Test di osservazione utilizzati per la rilevazione
 Test di rilevazione del livello di conoscenza della terminologia specifica dell’Educazione Fisica.
 Test di valutazione delle capacità di base.
Livelli rilevati
 L’analisi delle prove effettuate ha evidenziato, relativamente alle capacità testate, dei livelli di
partenza generalmente nella media.
Attività’ di recupero e di sostegno che si sono attivate per colmare le lacune rilevate
 Durante ogni unità didattica ci sono stati momenti di lavoro individuale differenziato per
recuperare le difficoltà evidenziatesi.
Standard minimi di apprendimento, conoscenze e abilita'
 Il livello minimo ritenuto sufficiente per ogni unità didattica, è stato un apprezzabile
miglioramento delle conoscenze, delle capacità e delle competenze motorie rispetto al livello di
partenza rilevato.
Obiettivi trasversali e ruolo specifico della disciplina nel loro raggiungimento
Comportamentali
 Si è cercato di:
 Far acquisire comportamenti rispettosi delle norme, dell’ambiente e delle cose;
 Far acquisire comportamenti rispettosi e disponibili nei confronti degli altri;
 Far acquisire capacità di lavorare in gruppo;
 Far rispettare le consegne.
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Cognitivi
 Si è cercato di:
 Far acquisire capacità critiche che consentano autonomie di giudizio e libertà di scelta;
 Far acquisire la consapevolezza dei progressi compiuti, delle difficoltà incontrate, dei problemi
irrisolti, al fine di acquisire la capacità di autovalutazione;
 Far accrescere la capacità di analisi, di sintesi e di elaborazione di risposte personalizzate;
 Far trasferire gli apprendimenti per migliorare la qualità della vita.
Modalita’ di lavoro
Le modalità di lavoro, oltre che essere adeguate al raggiungimento degli obiettivi prefissati, hanno
stimolato la partecipazione totale dell’alunno al processo di apprendimento.
Si è cercato di creare un clima relazionale favorevole al dialogo educativo, affinché l’allievo abbia
potuto divenire consapevole delle sue capacità e credere nelle sue potenzialità. Egli è stato
preventivamente informato sui risultati da perseguire e sulle modalità di lavoro; e posto in
condizione di conoscere lo scopo delle attività che ha realizzato, gli errori creatisi e corretti ed i
miglioramenti conseguiti.
Con la continua presa di coscienza di ciò che è avvenuto, stimolando le capacità di analisi, di
riflessione, di associazione, si sono ottenuti degli apprendimenti non rigidi, ma trasferibili in altre
situazioni .
Nelle attività pratiche si è partiti sempre da una situazione globale a cui è subentrato un momento
più specifico, di tipo analitico-percettivo. Si passati quindi ad una fase di lavoro di tipo globale
arricchito.
Si sono utilizzati momenti di lezione frontale, lavoro di gruppo, lavoro individuale.
Strumenti di lavoro
La scelta egli strumenti è stata il più possibile variata per sollecitare al massimo la partecipazione e
stimolare l’interesse degli alunni.
Si è utilizzata la palestra con i relativi attrezzi, l’ambiente naturale, gli impianti specifici.
Strumenti di verifica e valutazione
L’osservazione del processo di apprendimento è avvenuto attraverso i seguenti descrittori:
 rispetto delle consegne
 acquisizione di un atteggiamento volitivo tendente a superare le difficoltà e l’errore ed a
migliorare continuamente la risposta motoria.
 capacità di elaborare le conoscenze pregresse per progettare e realizzare nuove azioni.
Per le verifiche si sono utilizzate: prove pratiche individuali o di gruppo, griglie di osservazione,
tests, prove orali-descrittive: tutto ciò per apprezzare sia la capacità esecutiva delle varie attività sia
la conoscenza teorica e scientifica della disciplina e dei processi metodologici utilizzati.
In ogni caso gli alunni sono stati informati sui criteri su cui si basa la valutazione affinché coscienti
delle modalità con cui si opera e possano gradualmente imparare ad autovalutarsi.
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Tavola di programmazione
Premessa
Non è stato possibile quantificare preventivamente i tempi necessari al raggiungimento di tutti gli
obiettivi generali in quanto ogni obiettivo è perseguibile anche in U.D. non specifiche e spesso si
possono ottenere risultati significativi solo con un lavoro costante, protratto nell'arco del
quinquennio.
Obiettivi formativi e sotto obiettivi
Raggiungimento della consapevolezza delle metodologie utili al miglioramento delle capacità
condizionali
 Si sono applicate in modo consapevole le metodiche relative al miglioramento delle capacità di
resistenza, mobilità, velocità e forza in attivita’ individuali ed a coppie, a corpo libero e con
attrezzi.
Utilizzo delle proprie qualità fisiche e neuro muscolari in modo proporzionato alle richieste
delle diverse esigenze motorie
Si sono effettuate:
 esercitazioni per il mantenimento posture corrette;
 esercitazioni in varietà di ampiezza, di velocità e di ritmo, in condizioni spazio-temporali
diversificate, con piccoli e grandi attrezzi codificati e non;
 esercitazioni per le capacità di analisi, di sintesi e di elaborazione di risposte personalizzate;
 esercitazioni per il rilassamento globale e segmentario;
Lo stretching: principi fondamentali, tempi e modi applicativi, il suo ruolo nell’allenamento;
Miglioramento della funzione coordinativa
Si sono effettuate:
 esercitazioni per il miglioramento della coordinazione.
Approfondimento delle conoscenze relative alla prevenzione degli infortuni ed al
comportamento da adottare in caso di incidente
Sono state date nozioni
 delle norme per l’assistenza durante le diverse esercitazioni e per saper utilizzare i più semplici
criteri della prevenzione degli infortuni;
 per poter applicare le strategie più idonee in caso di incidente;
Approfondimento della tecnica e della tattica di gioco della pallavolo, della pallacanestro della
pallamano e del calcio e del calcio a 5: loro regole,
Si sono effettuate esercitazioni per
 Affinare la tecnica individuale e di squadra;
 Sviluppare la tecnica di attacco e di difesa;
 Sviluppare ed affinare le tattiche di gioco.
Acquisire le informazioni sulle basi scientifiche del movimento
Sono state date nozioni di.fisiologia articolare, circolatoria, respiratoria, e per contrastare la
sedentarieta’ ed il sovrappeso.
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L’alimentazione dello sportivo, le fonti energetiche e valutazioni sul problema del doping nello
sport;
Approfondimento di alcune specialità dell’atletica:
Si sono effettuate esercitazioni per
 Conoscere le regole fondamentali, la tecnica ed alcune semplici metodologie di allenamento
relative a: salti, lanci e corse.
Avviamento alla pratica di altri sport
Si sono effettuate esercitazioni per
 Conoscere le regole principali e praticare in modo globale sports diversi.
Organizzazione e realizzazione di progetti autonomi finalizzati
Sono state date nozioni per
 Gestire autonomamente la fase di riscaldamento e di allungamento;
 Acquisire un metodo per sviluppare le attività motorie in modo adeguato alla propria persona;
 Essere in grado di valutare le proprie attitudini e di applicarle operativamente per migliorare o
conservare la propria salute dinamica.
Cento, 15 Maggio 2014
Prof. Vecchi Paolo
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RELAZIONE DEL DOCENTE DI RELIGIONE
Materia:
Docente:
Testi adottati:
Monte ore annuale:
RELIGIONE
Prof. De Santis Antonio
Parola chiave 2° vol
33 ore ( 1 ora settimanale)
L’unico studente avvalentisi della RC è Carano che dal secondo quadrimestre non frequenta più
alcuna lezione svolta nell’Istituto
Cento, 15 Maggio 2014
Prof. De Santis Antonio
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RELAZIONE DEL COORDINATORE DEL PROGETTO “ALTERNANZA SCUOLALAVORO”
Tutti gli allievi della classe hanno partecipato al progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”..
Il progetto che si sviluppa in 260 ore (20 di lezione frontale nel biennio IV e V, 120 di stage in
azienda in IV e 120 di stage in azienda in V) consente di sperimentare un graduale inserimento nel
mondo del lavoro, in condizione protetta, nel normale svolgimento della filiera produttiva
dell'azienda e costituisce, pertanto, lo strumento per eccellenza di comprensione lavorativa e di
verifica delle capacità acquisite.
L’esperienza di alternanza deve infatti:
 offrire una conoscenza diretta del mondo del lavoro
 fornire una occasione di confronto tra le conoscenze-competenze offerte dell’Istituto e le loro
applicazioni pratiche in un ambiente di lavoro, tra il sapere ed il saper fare, tra la realtà della
formazione e quella del mondo del lavoro
 contribuire allo sviluppo integrale della professionalità e della personalità del partecipante
 favorire il futuro inserimento attivo in una azienda
Cento, 15 Maggio 2014
Ing. Barbieri Danilo
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
Prof.
Toscano Marco
………………………………………….
Prof.ssa Passerini Lucia
………………………………………….
Prof.
Buzzi Cesare
………………………………………….
Prof.
Compagno Roberto
………………………………………….
Ing.
Cremonini Graziano
………………………………………….
Prof.
Trozzo Domenico
………………………………………….
Ing.
Barbieri Danilo
………………………………………….
Prof.
Vecchi Paolo
………………………………………….
Prof.
De Santis Antonio
………………………………………….
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