. Corriere di Romagna Mer 12/03/2014 Pagina 5 Cronaca di Rimini MERCOLEDÌ 12 MARZO 2014 CAMPUS UNIVERSITÀ Bulletti contro Hera: più che dominante monopolista «Il Villaggio Azzurro ormai è in vendita Resta il Giulio Cesare» RIMINI. Era stato preso in considerazione per trasformarlo in un campus universitario: il “Villaggio Azzurro”. Non è più così. Se ne è accorto l’onorevole Tiziano Arlotti (Pd) durante la sua attività parlamentare. Tutt’altro. E’ stata avviata la procedura di alienazione degli appartamenti compresi nell’area. Lo ha deciso il ministero e l’obiettivo è ovviamente quello di fare cassa. Dato che l’interesse pubblico dell’area pare compromesso, il parlamentare riminese suggerisce di cambiare obiettivo e di puntare sulla caserma Giulio Cesare, in vista di una sua eventuale chiusura o dimissione. Infatti. «La situazione del Villaggio Azzurro è ormai compromessa, con buona parte degli alloggi rogitati o in via di alienazione». L’onorevole Tiziano Arlotti nei giorni scorsi ha scoperto una novità che riguarda il Villaggio Azzurro: un’area presa in considerazione negli anni passati per realizzarvi un campus universitario. «Ho però potuto constatare che non vi è più alcuna prospettiva per tale progetto - scrive il parlamentare - né per qualsiasi altra ripianificazione dell’area: è infatti già in stato avanzato la procedura di alienazione degli appartamenti che compongono L’onorevole Arlotti scopre il destino dell’area militare il Villaggio Azzurro». Possibile? «Della totalità dell’area, inizialmente dell’Aeronautica Militare e poi ceduta per la maggior parte all’Esercito, è stata avviata l’alienazione dei 116 alloggi, a fronte della indisponibilità di risorse: tutti gli alloggi del villaggio non hanno un programma di manuten- Lettera del Circolo Tre Martiri-Centro storico “Sala del commiato” Il Pd la vuole in fretta RIMINI. Il Circolo Pd “Tre Martiri Centro storico” sabato scorso ha salutato Giordano Gentilini, ex vice sindaco ed ex assessore scomparso recentemente. «Un uomo di valore - recita una lettera - che ha dedicato gran parte della sua vita agli ideali laici». L’occasione - anche - per ricordare un’antica promessa o necessità. «Per la festa laica in onore di Giordano, con un rapido e consensuale passaparola tra alcuni di noi, si è detto che è giunto il momento di vedere finalmente a disposizione di tutti (e presto) la Sala del Commiato, anche nella nostra città. Non solamente dignitosa, ma di buon gusto e festosa, tale da accogliere chi non desidererebbe mai essere ricordato con le liturgie di qualsiasi fede. E affinché a chi non ha il privilegio di avere a disposizione una sede di sindacato o di partito di appartenenza, venga garantita comunque la possibilità di essere salutato da amici e parenti nel calore collettivo. Ciò vale anche per il testamento biologico e sono centinaia di migliaia le firme di cittadini che testimoniano come siamo in molti a chiedere libertà di scelta sul fine vita, l’eutanasia». L’area della caserma Giulio Cesare zione, attività che, a meno di interventi di carattere strutturale imprevisti e urgenti, è devoluta agli occupanti. Inoltre sono state recentemente realizzate dal ministero della Difesa due ulteriori palazzine residenziali». Le operazioni di negoziazione e di rogito - stima Arlotti - potranno andare avanti per almeno un anno, successivamente gli alloggi invenduti verranno messi all’asta tra il personale militare e civile della Difesa. «Attual- «In due anni il complesso è totalmente privato» mente dei 116 alloggi 26 sono liberi, 5 rogitati e 36 occupanti hanno espresso interesse all’acquisto, mentre ulteriori 49 non hanno ancora risposto all’offerta. La previsione è che nell’arco di due anni il complesso potrà essere totalmente privato». Come finirà? «E’ e vidente che la legge sul fe- deralismo fiscale e la possibilità concessa ai Comuni di avere una prelazione sui beni immobili dello Stato cozza con un modus operandi non coordinato con il territorio. La situazione del Villaggio Azzurro è ormai compromessa, con buona parte degli alloggi rogitati o in via di alienazione. E’ ovvio che oggi, come area strategica di interesse pubblico, non ci resta che puntare sulla caserma Giulio Cesare in vista di una sua eventuale chiusura e dismissione». Demanio, vertice Ncd Associazioni di categoria dal ministro Alfano RIMINI. Quando tutti credevano che le concessioni balneari fossero finite nel dimenticatoio, ecco che il paladino dei bagnini regala una buona notizia: oggi alle ore 16 in Parlamento, il ministro Angelino Alfano e il Nuovo centro destra incontrano le associazioni di categoria del settore turistico-balneare sul tema della riforma delle concessioni. All’incontro, promosso da Pizzolante, vice capogruppo Ncd alla Camera, sono presenti anche Luigi Casero, vice ministro all’economia e finanze, e 5 Nunzia De Girolamo, capogruppo Ncd alla Camera. Partecipano: Sib-Fipe Confcommercio, Fiba Confesercenti, Cna Balneatori, Assobalneari Italia Confindustria, OasiConfartigianato, Itb Associazione Italiana Imprenditori Turistici Balneari , Federbalneari Italia. Intanto dalla Sardegna arrivano buone notizie. I manufatti amovibili degli stabilimenti balneari potranno restare installati per 12 mesi all’anno. È l’obiettivo, limitato alla Regione Sardegna, del recente disegno di legge 1.322 presentato in Senato dal Pd. Relatore del ddl è il senatore Luigi Zanda (Pd), ma tra i 92 firmatari figurano anche alcuni senatori di centrodestra. Un provvedimento bipartisan, dunque, subito condiviso dalle associazioni di categoria con il desiderio di estenderlo alle imprese balneari di altre zone d’Italia. Lo scopo del provvedimento è favorire gli introiti turistici anche al di fuori della stagione estiva, in modo da attenuare la crisi occupazionale che ha colpito le aziende costiere della Sardegna. RIMINI. Che fra Provincia ed Hera non corra buon sangue lo sanno tutti. Il presidente Stefano Vitali (Pd) in passato si è esibito in una personale “crociata” contro i vertici della spa e dei relativi stipendi: «Devono prendere meno di Obama». Male. La pagina Facebook opportunamente creata è stata abbandonata al suo mesto destino. In genere è la vetrina social più seguita, quella in cui gli amministratori pubblici danno il meglio. Ieri mattina ci ha pensato il vice di Vitali, Carlo Bulletti, ha dedicare un post alla multiutility. «Dominante? Ma va? Può dominare chi è in un gruppo. Come fa a dominare chi è solo, per legge?». Piccolo passo indietro. Hera ed Herambiente sono state condannate dall’Antitrust a pagare una multa da 1,9 milioni di euro. Motivo? «Abuso di posizione dominante nei mercati collegati alla raccolta differenziata di carta in numerosi comun i d e l l ’ E m i l i a R o m agna». Va detto. La spa ha subito precisato di avere rispettato tutte le norme di legge e che avrebbe fatto ricorso. Ecco, commentando la notizia, Bulletti ha messo in evidenza un aspetto intingendo la penna nel pepe. In sintesi: ma quale dominante, Hera agisce in monopolio. Che se vogliamo, è anche peggio. Il vice presidente provinciale aveva già fatto notare questa caratteristica di Hera, in una precedente presa di posizione. «Nei riepiloghi dei controlli sulle acque potabili rilasciate dalla società monopolista, si legge che i sono stati svolti da Romagna Acque, Hera, Ausl. Come dire che io ti distribuisco l’acqua e sempre io ti dico com’è l’acqua che bevi». 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