V ITI EA - L. Campedelli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Prot. 3729/C29 del 15/05/14
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Documento del Consiglio di Classe
V ITI EA
15 Maggio 2014
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
INDICE
•
Presentazione della scuola
•
Profilo professionale del PERITO INDUSTRIALE ELETTROTECNICO ED
AUTOMAZIONE
•
Obiettivi educativi e didattici della scuola
•
Presentazione della classe
•
Percorso educativo disciplinare di
ITALIANO
•
Percorso educativo disciplinare di
STORIA
•
Percorso educativo disciplinare di
DIRITTO
ECONOMIA INDUSTRIALE ED EL. DI
•
Percorso educativo disciplinare di
PROGETTAZIONE
TECNOLOGIE ELETTRICHE, DISEGNO E
•
Percorso educativo disciplinare di
SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI
•
Percorso educativo disciplinare di
ELETTROTECNICA
•
Percorso educativo disciplinare di
IMPIANTI
•
Percorso educativo disciplinare di
MATEMATICA
•
Percorso educativo disciplinare di
INGLESE
•
Percorso educativo disciplinare di
EDUCAZIONE FISICA
•
Percorso educativo disciplinare di
RELIGIONE
•
Simulazioni prove di esame
TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
•
Simulazione del colloquio di esame GRIGLIA
•
Area di progetto
PROGETTO
•
Alternanza Scuola / Lavoro
ATTIVITA’ SVOLTE
•
Attività collaterali
ATTIVITA’ SVOLTE
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
L’ITI “Francesco Vecchiacchi” nasce nel 2006/2007 con l’intento di rispondere alle
esigenze del territorio e del mondo del lavoro, che richiedeva e richiede sempre più periti
specializzati nei settori meccanico ed elettrotecnico.
La scuola nasce con due indirizzi sul triennio
• Perito meccanico
• Perito elettrotecnico/automazione.
Il Perito in Elettrotecnica ed Automazione progetta e calcola impianti elettrici di
utilizzazione e semplici macchine elettriche.
Conosce la tecnica delle misure di laboratorio e del collaudo di componenti circuitali e di
macchine elettriche.
E’ in grado di applicare e gestire l’automazione di processi industriali, anche con l’uso di
PLC, nonché degli impianti civili (Domotica).
Opera su strategie e impianti per l’uso ottimale dell’energia (risparmio energetico / impianti
fotovoltaici).
Dall’a.s. 2010/2011 è stata concessa l’attivazione del biennio ITI iniziale ad indirizzo
Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione / Meccanica, Meccatronica ed Energia.
Dall'anno scolastico 2013/2014 lITI “F. Vecchiacchi” fa parte dell'ISI Garfagnana, insieme al
Liceo scientifico “G. Galilei”, l'ITCG “L. Campedelli e l'IPSIA “S. Simoni”
Ai fini di attuare il miglioramento della funzionalità didattica ed operativa dell’Istituto, si
sono allestiti nuovi laboratori che sono collocati presso la sede dell ‘IPIA “S. SIMONI”.
Si è inoltre effettuata ,sin dal quarto anno, l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro e
l’attività relativa all’area di progetto.
Qui di seguito si riportano:
• Quadri orari dell’ITI
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Castelnuovo di Garfagnana
PERITO INDUSTRIALE PER L’ELETTROTECNICA E L’AUTOMAZIONE
Materie di insegnamento
3 anno
3
2
3
4 anno
3
2
2
5 anno
3
2
2
-
2
2
Matematica
Meccanica e Macchine
Elettrotecnica
Elettronica
Sistemi elettrici automatici
Impianti elettrici
3
3
6(2)
3(2)
3(2)
-
3
4(2)
3
3(2)
3
3
6(2)
3(2)
5
Tecnologie elettriche, Disegno e Progettazione
3(2)
4(3)
3(3)
2
1
2
1
2
1
Lingua e Lettere italiane
Storia
Lingua straniera
Economia industriale ed Elementi di Diritto
Educazione fisica
Religione/Attività alternative
Area di progetto (*)
Totale ore settimanali
32(8)
32(7)
32(7)
•Fra parentesi sono riportate le ore di lezione settimanali che vengono svolte in laboratorio.
•La classe ha subito le riduzioni di orario effettuate negli anni 2010 e 2011.
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COMPORTAMENTI COMUNI DEL CONSIGLIO NEI CONFRONTI DELLA CLASSE
(Definizione delle norme di comportamento e degli atteggiamenti comuni dei docenti da assumere per l'applicazione delle stesse; atteggiamenti
relazionali comuni)
Esplicitazione dei comportamenti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
L'importanza degli obiettivi comportamentali sarà chiarita agli studenti
Gli obiettivi disciplinari breve, medio e a lungo termine saranno esplicitati agli studenti
Gli standard minimi disciplinari saranno comunicati agli studenti
Non sarà accettata più di una giustificazione di impreparazione a quadrimestre, comunicata
tempestivamente dall'alunno all'inizio delle lezioni. Nel caso di interrogazioni programmate
l’accettazione della giustificazione è a discrezione del singolo docente.
Si potrà procedere comunque alla verifica orale dello studente dichiaratosi impreparato
successivamente.
Non si preavviserà necessariamente della verifica formativa
Prima delle verifiche, si comunicheranno agli studenti i criteri di valutazione che saranno
applicati
Si comunicherà sempre l'esito delle verifiche attraverso un giudizio riferito agli obiettivi
prefissati e un voto espresso in decimi
Si eviterà, attraverso una tempestiva programmazione, più di una verifica scritta sommativa al
giorno, ad eccezione di particolari situazioni (scioperi, assenze collettive, prove già rimandate…)
Si compilerà con attenzione e tempestività il registro di classe per le attività scolastiche
Si restituiranno le verifiche sommative possibilmente entro 15 giorni
OBIETTIVI TRASVERSALI
•
Obiettivi socio-affettivi/comportamentali (esplicitare chiaramente ogni obiettivo ed indicare se a breve, medio o
lungo termine)
Obiettivi
1
Sviluppare l’attitudine alla partecipazione, al confronto dialettico e democratico, al
rispetto di opinioni e prospettive diverse dalle proprie
2
Educare al rispetto dell’ambiente
3
4
Rafforzare l’autocontrollo per un comportamento sempre più responsabile e
consapevole
Motivare allo studio attraverso la partecipazione interessata alle lezioni.
Breve Medio
1/4
/5
1/2
2/3
3/5
Lungo
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Strategie da mettere in atto per il loro conseguimento
(per ogni obiettivo indicare la/le strategia/a più adeguata/e):
Strategie
1
2
3
4
5
Controllare gli atteggiamenti individuali dei ragazzi ,essere sempre disposti al dialogo e al confronto
Controllare la pulizia dell’aula, l’integrità degli arredi e dei beni pubblici
Controllare i lavori svolti dagli allievi, stimolare ad uno studio critico e consapevole
Sviluppare la fiducia in se stessi
Applicare una metodologia che prediliga lezioni partecipate
6
•
Obiettivi cognitivi trasversali
Obiettivi
1
2
3
4
Potenziare capacità di analisi e sintesi
Rielaborare correttamente i contenuti concettuali delle discipline
Possedere una buona conoscenza del lessico settoriale per esprimersi in modo adeguato
Dimostrare di saper costruire collegamenti all’interno della disciplina, tra discipline affini e/o diverse
Strategie da mettere in atto per il loro conseguimento (per ogni obiettivo indicare la/le strategia/a più
adeguata/e):
Strategie
1
2
3
4
5
Proporre esercizi e casi pratici per sviluppare la capacità di analisi e sintesi
Esercitare gli studenti ad usare schemi e mappe concettuali
Abituare gli studenti ad esporre con rigore e precisione
Insegnare la pluridisciplinarità
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Presentazione della Classe
Elenco nominativo degli allievi
1
Ansaldi Gianni
2
Bertoncini Raffaele
3
Biondi Eugenio
4
Buonaiuto Matteo
5
Burbulia Razvan
6
Ciutelli Bruno
7
Graziani Diego
8
Lemetti Alessandro Sergio
9
Mori Cristian
10
Petruzzi Fabiano
11
Pieroni Diego
12
Rocchi Francesco
13
Romei Edoardo
14
Rossi Romano
15
Ulivi Marco
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Composizione del Consiglio di Classe
Prof.
Bonuccelli Diego
Elettrotecnica e Impianti elettrici
Prof.ssa Martone Iris Lucrezia Italiano e Storia
Prof.ssa Pieroni Federica
Matematica
Prof.
Mammi Franco
Economia industriale ed elementi di Diritto
Prof.
Giusti Patrizio
TDP
Prof.ssa Dati Caterina
Inglese
Prof.ssa Gemignani Marco
Sistemi
Prof.
Finielli Claudia
Educazione fisica
Prof.
Forti Alfredo
Lab. Elettrotecnica, TDP, Sistemi
Prof.ssa Iacopi Lorella
Religione
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Profilo della classe
La classe V EA inizialmente composta da 16 alunni, si è ritrovata a 15 per il ritiro di uno
studente in data 25/11/13.
Quasi tutti gli studenti provengono dalla IV EA e dalla III EA dei precedenti anni scolastici.
Due studenti provengono dalla V dello scorso anno (non erano stati ammessi all’esame).
La maggior parte degli studenti proviene dal BIENNIO TECNOLOGICO, un corso IPSIA
sperimentale propedeutico al triennio ITI, attivato utilizzando la flessibilità del 20% prevista
dal DPR 275/1999; tale sperimentazione è stata portata avanti negli anni scolastici
2008/2009 e 2009/2010 a causa della natura dell’ITI Vecchiacchi, al quale è stato
riconosciuto solo dal 2010 il percorso formativo a partire dalla classe prima, in precedenza
era stato riconosciuto soltanto il triennio superiore.
Il percorso didattico in questo triennio non è stato regolare in tutte le discipline a causa del
variare dei docenti, in particolare in matematica, lingua inglese, diritto.
In questo anno scolastico si sono alternati tre insegnanti di inglese e quattro di diritto.
All'inizio dell'anno sono stati svolti test di ingresso per valutare la preparazione della classe;
gli esiti di questi test hanno avuto risultati alterni , evidenziando fasce di diverso livello a
esclusione di matematica che ha rilevato diffuse e gravissime insufficienze.
Durante l'anno sono state necessarie continue sollecitazioni per alcuni studenti a causa di
un impegno dispersivo e bisognoso di attenzioni.
Dall’inizio dell’anno i docenti hanno svolto il recupero in itinere, volto a consolidare le
conoscenze e le abilità.
Nel secondo periodo scolastico si sono svolti i corsi di recupero in itinere programmati dal
Consiglio di Classe. (vedi tabelle A).
Al termine di detti corsi, come previsto dall’O.M. 92/11/07, sono state effettuate prove di
verifica i cui risultati sono riassunti nella tabella B.
Possiamo affermare che per due/tre studenti si sono raggiunti buoni risultati in tutte le
materie, per alcuni discreti per gran parte della materie, mentre per due/tre studenti non si
può affermare che abbiano raggiunto risultati sufficienti.
Permangono carenze da sottolineare in matematica, sistemi, TDP.
Per quanto riguarda gli obiettivi trasversali del POF, possiamo dire che sono stati raggiunti
in parte dalla classe; si segnalano infatti numerose assenze, soprattutto per compiti e
interrogazioni, effettuate da alcuni studenti che hanno rallentato la programmazione dei
docenti.
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METODI DI INSEGNAMENTO
Tipo di attività
( da 1 = nessuno o quasi nessun docente a 5 = tutti o quasi tutti i docenti)
Attività
1
2
3
4
Lezione frontale
Lezione dialogata
Dibattito in classe
5
x
x
x
Esercitazioni individuali in classe
x
Esercitazioni a coppia in classe
x
x
x
x
Esercitazioni in piccoli gruppi in classe
Elaborazione di schemi
Relazioni su ricerche individuali e collettive
Verifiche
x
Esercitazioni grafiche e pratiche
x
Altro (specificare) ......................................................
Modalità di lavoro (da 1 = nessuno o quasi nessun docente a 5 = tutti o quasi tutti i docenti)
Modalità
1
2
3
4
Lezione/applicazione (lezione seguita da esercizi applicativi)
Scoperta guidata (conduzione dello studente all'acquisizione di una abilità attraverso alternanza di
domande, risposte brevi, brevi spiegazioni)
5
x
x
Problem-solving (presentazione di una situazione problematica, mai incontrata prima, per la
x
quale si richiede una soluzione)
Analisi di casi
x
Progetto/indagine
x
Altro (specificare) ......................................................
Materiali e strumenti utilizzati (1 = nessuno o quasi nessun docente a 5 = tutti o quasi tutti i docenti)
3.1 Materiali
1
2
3
4
Libro di testo
Altri testi
x
x
Dispense
Fotografie
x
Fotocopie
x
Software didattici/Internet/Power point
3.2 Laboratori e aule speciali
Laboratori e aule speciali
5
x
x
1
2
3
4
x
5
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3.3 Strumenti
1
Registratore audio
Televisore e videoregistratore
2
x
x
Proiettore
3
4
5
4
5
x
x
x
LIM
Personal computer
Altro (specificare)
3.4 Visite/conferenze/dibattiti
1
Visite guidate/uscite didattiche
Incontri con esperti
2
3
x
x
VERIFICA E VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO
•
Strumenti per la verifica formativa (controllo in itinere)
a) Frequenza (indicare la frequenza media barrando una delle caselle da 1 a 5 (1= quasi mai;
5=sempre)
1
2
3
4
5
x
b) Tipologia verifiche formative (prove tradizionali, prove strutturate, prove semi-strutturate, ecc.)
•
•
•
•
•
•
•
X correzione individualizzata di esercizi
X domande a risposta breve scritte e orali
X questionari
x prove strutturate di vario genere
x correzione di esercizi alla lavagna
x test motori
altro (specificare) …………………………………………………..
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•
Strumenti per la verifica sommativa
•
a) Modalità previste (da 1 = nessuno o quasi nessun docente a 5 = tutti o quasi tutti i docenti)
Tipologia
PROVE
TRADIZ.LI
PROVE
SEMISTRU
TTURATE
(controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione)
Modalità
1
2
3
PROVE
X
temi
composizioni e saggi brevi
X
attività di ricerca
x
esperienze di laboratorio
X
riassunti e relazioni
X
X
interrogazioni semistrutturate
X
risoluzione di problemi a percorso non obbligato
X
problem solving
X
test a scelta multipla
X
brani da completare ("cloze")
X
corrispondenze
X
quesiti del tipo "vero/falso"
X
X
esercizi di grammatica, sintassi, ...
X
esecuzione di calcoli
ALTRE
PROVE
X
risoluzione di problemi a percorso obbligato
X
simulazioni
esercizi e test motori
altro
5
X
interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza
questionari
STRUTTURAT
E
4
X
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b) Numero minimo di prove per quadrimestre (completare con le materie proprie di ogni indirizzo)
IR
C
ST
O
RI
A
M
A
TE
M
A
TI
CA
IN
GL
ES
E
grafiche
1/1 2/3 1/1
orali
T
DP
2/2 2/2 2/3 1/1
I
M
PI
A
N
TI
DI
RI
TT
O
2/3 2/3
2/2 2/2 2/2 3/4
pratiche
•
SI
ST
E
M
I
SC
IE
N
ZE
M
O
T
O
RI
E
2/3 2/2 2/3 2/2 1/1 2/3
3
2/3 1/1
scritte
PRO
VE
IT
AL
IA
N
O
EL
ET
TR
O
TE
CN
IC
A
Fattori che concorreranno alla valutazione periodica e finale (attribuire ad ogni fattore un peso, 1= minimo; 5=
massimo)
Fattori
i
1
2
3
4
Metodo di studio
Partecipazione all’attività didattica
Impegno
Progressione nell’apprendimento rispetto al livello di partenza
Conoscenze, competenze e capacità acquisite
Permanenza di debiti scolastici non saldati
•
Liv.
Definizione e criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità.
Descrizione dei livelli.
Voti
(in decimi)
I
1-4
III
5
IV
6
Descrizione dei livelli di prestazioni/abilità/conoscenze
Gravemente insufficiente quando lo studente:
non dà alcuna informazione sull’argomento proposto
non coglie il senso del testo
la comunicazione e incomprensibile.
Gli obiettivi non sono stati raggiunti
Lievemente insufficiente quando lo studente:
riferisce in modo frammentario e generico
produce comunicazioni poco chiare
si avvale di un lessico povero e/o improprio.
Gli obiettivi sono stati raggiunti solo parzialmente
Sufficiente quando lo studente:
individua gli elementi essenziali del programma (argomento – tema - problema …)
espone con semplicità sufficiente proprietà e correttezza
5
X
X
X
X
X
X
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V
7/8
VII
9-10
si avvale, soprattutto, di capacità mnemoniche
Gli obiettivi sono stati generalmente raggiunti
Discreto/Buono
Coglie la complessità del programma
Sviluppa analisi corrette
Espone con lessico appropriato e corretto.
Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti
Ottimo/eccellente quando lo studente:
Definisce e discute con competenza i termini della problematica
Sviluppa sintesi concettuali organiche ed anche personalizzate
Mostra proprietà, ricchezza e controllo dei mezzi espressivi.
Gli obiettivi sono stati raggiunti a livello massimo
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Recupero insufficienza primo quadrimestre (O.M. 92/07 )
Quadro interventi recupero attivati nella classe A.S. 2013/2014
(II periodo scolastico)
Recuperi effettuati in itinere (TABELLA A)
MATERIE
Ore di recupero effettuate in
itinere
ITALIANO (prof.ssa MARTONE IRIS LUCREZIA)
5
MATEMATICA (prof.ssa PIERONI FEDERICA)
5
STORIA (prof.ssa MARTONE IRIS LUCREZIA)
2
INGLESE (prof.ssa DATI CATERINA)
4
TDP (prof. GIUSTI PATRIZIO)
4
ELETTROTECNICA (prof. BONUCCELLI DIEGO)
6
SISTEMI (prof.ssa GEMIGNANI MARCO)
?
IMPIANTI (prof. BONUCCELLI DIEGO)
6
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Allegato B
GESTIONE INSUFFICIENZA relativo allo scrutinio del 1° periodo scolastico
Biondi Eugenio
Ciutelli Bruno
C
C
R
C
R
C
Buonaiuto Matteo
Burbulia Razvan
R
C
C
C
Graziani Diego
R
C
C
C
R
C
C
R
C
C
C
C
C
C
Lemetti Alessandro
Sergio
C
C
Mori Cristian
C
R
Petruzzi Fabiano
C
C
Pieroni Diego
R
R
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
Romei Edoardo
Rossi Romano
T.D.P.
Bertoncini Raffaele
IMPIANTI ELETT.
R
SISTEMI
Ansaldi Gianni
ELETTROTECNICA
Alunni
MATEMATICA
ED. FISICA
INGLESE
STORIA
ITALIANO
Materia
C
Ulivi Marco
Legenda:
R insufficienza recuperata
C insufficienza confermata
C
C
R
C
C
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REPORT CREDITO SCOLASTICO
CL.3 a
ALUNNO
1
Ansaldi Gianni
2
Bertoncini Raffaele
3
Biondi Eugenio
4
5
6
Buonaiuto Matteo
7
Graziani Diego
Lemetti Alessandro
Sergio
Mori Cristian
8
9
10
11
12
13
14
15
Burbulia Razvan
Ciutelli Bruno
Petruzzi Fabiano
Pieroni Diego
Rocchi Francesco
Romei Edoardo
Rossi Romano
Ulivi Marco
Media
voti
.
CL.4 a
Credito
Media
scolastico
voti
CL.5 a
Credito
Credito
Media
scolastico
voti
scolastico
6,36
6,45
6,64
7,27
6,36
6,18
6,45
4
5
5
6
4
4
5
6,50
7,00
6,75
8,08
6,50
6,50
6,75
5
5
5
7
5
5
5
6,91
5
7,00
5
6,64
6,45
6,18
6,82
6,73
6,82
6,18
5
5
4
5
5
5
5
6,50
6,67
6,58
8,17
7,67
6,33
6,75
5
5
5
7
6
4
5
CREDITO
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Castelnuovo di Garfagnana
ESPERIENZE DI RICERCA FINALIZZATE AL COLLOQUIO PLURIDICIPLINARE
Alunno
Argomento ipotizzato
1
Ansaldi Gianni
2
Bertoncini Raffaele
Inquinamento elettromagnetico
3
Biondi Eugenio
Inquinamento elettromagnetico
4
Buonaiuto Matteo
5
Burbulia Razvan
6
Ciutelli Bruno
7
Graziani Diego
Illuminazione galleria
8
Lemetti Alessandro Sergio
Impianti antiintrusione
9
Mori Cristian
10
Petruzzi Fabiano
11
Pieroni Diego
12
Rocchi Francesco
13
Romei Edoardo
Illuminotecnica
14
Rossi Romano
Fotovoltaico
15
Ulivi Marco
Energia alternative
Illuminotecnica
Centrali nucleari
PLC
Protezione contatti diretti e indiretti
Centrali di produzione
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Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di Italiano
Docente : Lucrezia Iris Martone
Contenuti
1 : Positivismo, Naturalismo, Verismo
• L'età del Positivismo: principi fondamentali, il rapporto con la scienza, i
limiti. La Scapigliatura (cenni)
• Il Naturalismo francese: i fondamenti teorici; i precursori; la poetica di Zola.
• Il Verismo italiano: i princìpi di Luigi Capuana (l'impersonalità e l' “eclisse”
dell'autore).
• Differenze fondamentali tra Naturalismo e Verismo.
Tempi
Settembre
2 : Giovanni Verga
La vita. I romanzi preveristi. La svolta verista. La poetica dell'impersonalità.
Le tecniche narrative e stilistiche: lo straniamento e lo straniamento
rovesciato, l’artificio di regressione, la tecnica dell'accumulo, il discorso
indiretto libero.
L'ideologia verghiana: il “diritto di giudicare” e il pessimismo.
Le differenze fondamentali tra Verga e Zola.
Le novelle:
da Vita dei campi: Rosso Malpelo; La lupa
da Novelle rusticane: La roba
Ottobre
Il ciclo dei vinti: la lotta per la vita e la “fiumana del progresso”.
I Malavoglia: l'intreccio; il mondo arcaico e l'irruzione della Storia; la visione
anti-idillica e l'idealizzazione di pochi personaggi idealizzati; il tempo e lo
spazio del romanzo. Letture dal cap. I (Il mondo arcaico e l'irruzione della
Storia); dal cap. IV (Valori ideali e interesse economico)
Il Mastro-don Gesualdo: l'intreccio, l'impianto narrativo, la critica alla
“religione della roba”. Lettura del brano La morte di Gesualdo.
3. Il Decadentismo
Il quadro storico-culturale; i caratteri della modernità: Simbolismo e Estetismo;
il linguaggio analogico e la sinestesia
Novembre
Dicembre
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Castelnuovo di Garfagnana
I presupposti filosofici: Nietzsche e il concetto di Super-Uomo; Vitalismo e
Superomismo
4. Gabriele D'Annunzio
La vita. L'Estetismo e il romanzo Il Piacere; l'influenza di Nietzsche e il
Superomismo; il Panismo.
Gennaio
Febbraio
Le Laudi: il progetto;
Alcyone. Lettura e analisi di: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto.
5. Giovanni Pascoli
La vita, la visione del mondo, la poetica, il linguaggio, le opere.
I temi della poesia pascoliana.
Le soluzioni formali: l'onomatopea, il fonosimbolismo, lo sperimentalismo
linguistico, il linguaggio analogico e la sinestesia.
Il fanciullino: le fonti (Platone, Leopardi, Freud).
Da Myricae: X Agosto, Temporale.
Da I Poemetti: Digitale purpurea; Italy (brani tratti dai capp. II-VIII)
Da I Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno.
Marzo
6. L'età dell'ansia e dell'incertezza. L'astrazione. La psicanalisi di Freud: Es,
Io, Super-Io; la scoperta dell'inconscio.
7. Luigi Pirandello
La vita. La visione del mondo: il Vitalismo e la critica dell'identità
individuale, la “trappola” della vita sociale. Il relativismo conoscitivo e la
“rivoluzione copernicana”.
La poetica dell’Umorismo: la differenza tra comicità e umorismo (in part.: La
“vecchia imbellettata”);
Le novelle: Il treno ha fischiato; La Giara.
I romanzi: Il fu Mattia Pascal: la maschera, l'identità e il “forestiere della
Aprile
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
vita”. Lo “strappo nel cielo di carta”.
Maggio
La rivoluzione teatrale di Pirandello: il metateatro. Sei personaggi in cerca
d'autore: l'impossibilità di scrivere il dramma dei personaggi, il rapporto tra
verità e finzione.
8. Italo Svevo
La vita. I maestri del suo pensiero: Schopenhauer, Nietzsche, Darwin. I
rapporti con il Marxismo e la Psicanalisi. I maestri letterari.
La figura dell'inetto.
La Coscienza di Zeno: il nuovo impianto narrativo, il “tempo misto”, le
vicende e l'inattendibilità di Zeno narratore. La funzione critica di Zeno.
Letture: La morte del padre; Psico-analisi.
Laboratorio Linguistico:
•
Le tipologie della prima prova d’esame: esercitazione
Vari momenti
nel corso
dell’anno
Metodi utilizzati
Ho alternato il metodo per scoperta a quello per ricezione, il metodo induttivo a quello deduttivo.
Quando ho adoperato la lezione frontale, ho cercato sempre il coinvolgimento degli studenti. Ho
operato un parallelismo più ampio possibile tra Italiano e Storia, evidenziando anche i collegamenti
con Filosofia.
Alla fine del primo trimestre sono state svolte 5 ore di corso di recupero in itinere.
Strumenti utilizzati
Gli strumenti utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi cognitivi sono stati il libro di testo,
fotocopie, schemi alla lavagna.
Libro di testo: G. Baldi / S. Giusso / M. Razetti / G. Zaccaria, Il libro della letteratura. Testi e Storia,
Paravia, Milano-Torino 2011.
La classe ha assistito alla rappresentazione teatrale di “Lumie di Sicilia” e “La Giara” di Pirandello a
opera della Compagnia Teatrale “I Guitti”,al Teatro Politeama di Viareggio, il 03/04/'14.
Strumenti di valutazione adottati
I criteri di valutazione adottati sono stati:
la valutazione sommativa (effettuata alla fine del percorso formativo) e la valutazione formativa
(valore diagnostico). Per la correzione degli elaborati scritti sono stati osservati i seguenti aspetti: la
pertinenza, l’ordine logico, l’ampiezza dei contenuti, la correttezza ortografica e della punteggiatura,
la struttura sintattica, la ricchezza lessicale, l’originalità della comunicazione.
Per la valutazione delle prove orali sono stati osservati i seguenti aspetti: l’acquisizione dei contenuti
propri della disciplina, la capacità di operare collegamenti, la capacità di esporre con un linguaggio
appropriato i contenuti appresi, la capacità di analisi, di sintesi, di rielaborazione.
Si è tenuto anche conto dell’interesse, della partecipazione e del coinvolgimento degli alunni nelle
attività proposte.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Sia per le prove scritte che orali sono state utilizzate votazioni sull’ arco dei voti 2- 10.
Obiettivi raggiunti
La maggior parte degli alunni (conosciuti quest’anno per la prima volta) ha mostrato nel corso
dell'anno scolastico un impegno di studio saltuario, anche se in classe la partecipazione è stata nel
complesso sufficientemente accettabile. Il metodo di studio degli alunni è risultato perlopiù
mnemonico e meccanico. L’approfondimento domestico dei contenuti trattati non è stato svolto da
tutti nella misura attesa in una classe quinta. Ciò ha avuto un riflesso negativo sui risultati,
specialmente nel primo trimestre, ed ha richiesto continui interventi di recupero. Inoltre, non pochi
alunni hanno spesso cercato di rinviare le verifiche, assentandosi. Di conseguenza, l'attività didattica
ha subìto notevoli rallentamenti e tagli al programma da svolgere, al fine di adattarsi al ritmo di
apprendimento della maggior parte degli alunni.
Per quanto concerne dunque i risultati ottenuti, sia sul piano delle competenze che su quello delle
conoscenze e delle capacità, globalmente la situazione può essere così riassunta:
a. pochi alunni hanno raggiunto pienamente (con impegno e partecipazione) gli obiettivi indicati
nel piano di lavoro;
b. un gruppo ha raggiunto sufficientemente tali obiettivi mostrando tuttavia partecipazione ed
impegno saltuari e, riferibile ad alcuni alunni, un atteggiamento poco collaborativo;
• per un altro gruppo gli obiettivi raggiunti non sono del tutto sufficienti, e alcuni alunni non
hanno acquisito abilità sufficienti sia nell’esposizione orale che in quella scritta.
Al momento tuttavia le verifiche scritte ed orali non sono terminate, così come pure lo svolgimento
del programma.
I risultati attesi sono così riassumibili:
• conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina
• esposizione dei contenuti acquisiti in un linguaggio appropriato
• capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione nella produzione scritta
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di Storia
Docente : Lucrezia Iris Martone
Contenuti
1: L'età giolittiana
•Sviluppo, squilibri, lotte sociali alla fine dell'Ottocento.
•L’età di Crispi: il trasformismo; la scelta protezionistica; la politica
estera: la Triplice Alleanza; la figura di Crispi e la sua politica; la
“parentesi” di Giolitti e il secondo governo Crispi; l’esordio del
colonialismo italiano.
3. I caratteri generali dell’età giolittiana; il “doppio volto” di
Giolitti; il governo di Giolitti e le sue riforme; la conquista della
Libia e il suffragio universale maschile; la crescita del movimento
socialista e del movimento cattolico; la nascita della CGIL e della
USI; la corrente intransigente di Mussolini; il Patto Gentiloni.
2. Il Novecento fra guerra, crisi e rivoluzione
La prima guerra mondiale: cause e inizio della guerra;
neutralisti e interventisti in Italia; il patto di Londra e l’Italia in
guerra; i principali avvenimenti del conflitto; la svolta del 1917; la
disfatta di Caporetto; la conclusione del conflitto. I trattati di pace.
Il significato storico e le eredità della guerra.
La rivoluzione russa: la guerra russo-giapponese del 1905;
la rivoluzione di febbraio 1917; il ritorno di Lenin e le Tesi di
Aprile; la rivoluzione di ottobre; la nascita dell’URSS: la pace di
Brest-Litovsk; la guerra civile; il comunismo di guerra; la Nuova
Politica Economica e il partito unico. L’URSS di Stalin:
l’industrializzazione forzata; la collettivizzazione forzata; il
totalitarismo.
I problemi del dopoguerra: i limiti dei trattati di pace; la
Società delle Nazioni; problemi demografici ed economici; la
sfiducia nella democrazia liberale.
La crisi del 1929: gli “anni ruggenti”; il “Big crash”;
Roosevelt e il “New Deal”
Tempi
Settembre
Ottobre
Ottobre
Novembre
Dicembre
3. L'Italia fascista
Gennaio
1. La crisi del dopoguerra in Italia: l’occupazione della città di Fiume; la
crisi economica; le attese dei contadini e l’acuirsi delle lotte sociali; il
Febbraio
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Partito Popolare Italiano e i Fasci di combattimento.
2. La crisi dello stato liberale e l’avvento del fascismo: il biennio rosso in
Italia; la nascita del Partito Comunista.
3. Il regime fascista: la marcia su Roma; Mussolini al governo; il delitto
Matteotti; si afferma la dittatura. Le leggi fascistissime; il partito unico;
propaganda e consenso. I Patti Lateranensi; la politica economica dal
liberismo all’intervento statale e all’autarchia; la guerra di Etiopia. L’Asse
Roma-Berlino.
4. L’Italia antifascista.
4. Il Nazismo
Marzo
1. La caduta della monarchia in Germania; il movimento socialista;
l’insurrezione spartachista; la Costituzione della Repubblica di Weimar.
La crisi della Repubblica e l’elezione di Hindeburg; la disfatta del
Reichstag; la fine della Repubblica.
2. Il nazismo: i fondamenti ideologici; Hitler e il successo del suo partito.
L’incendio del Reichstag; la “notte dei lunghi coltelli”; la persecuzione
degli Ebrei.
3. I diffusione dei movimenti di estrema destra in Europa e la guerra
civile spagnola.
5. La seconda guerra mondiale
•
•
•
Crisi e tensioni in Europa; la Conferenza di Stresa; l’Asse RomaBerlino-Tokyo.
La vigilia della guerra mondiale: il pangermanesimo: l’annessione
dell’Austria e la fine della Cecoslovacchia; il Patto d’acciaio e il
Patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop.
Lo svolgimento della seconda guerra mondiale: 1939-’40: “la
guerra-lampo”; il crollo della Francia; l’intervento dell’Italia ; la
“battaglia d’Inghilterra”.
Aprile
Maggio
Metodi utilizzati
Lezione frontale, interattiva, discussione guidata, problem-solving.
Alla fine del primo trimestre sono state svolte alcune ore di corso di recupero in itinere.
Strumenti utilizzati
Gli strumenti utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi cognitivi sono stati il libro di testo e
schemi alla lavagna.
Libro di testo: Fossati, Luppi, Zanette, Passato Presente vol. III, B. Mondadori, Firenze 2006.
Strumenti di valutazione adottati
I criteri di valutazione adottati sono stati:
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l’acquisizione dei contenuti propri della disciplina, la capacità di operare collegamenti, la capacità di
esporre con un linguaggio appropriato i contenuti appresi, la capacità di analisi, di sintesi, di
rielaborazione.
Si è tenuto anche conto dell’interesse, della partecipazione e del coinvolgimento degli alunni nelle
attività proposte. Per le prove eseguite sono state utilizzate votazioni sull’arco dei voti 2-10.
Obiettivi raggiunti
Rispetto al raggiungimento degli obiettivi indicati nel piano di lavoro, generalmente valgono le
osservazioni descritte nella relazione di Italiano.
Gli obiettivi richiesti, sia sul piano delle competenze che su quello delle conoscenze e delle capacità,
sono così riassumibili:
•conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina
•esposizione dei contenuti acquisiti in un linguaggio appropriato
•capacità di analisi, di sintesi, di rielaborazione
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare
Materia: Economia Industriale e diritto
Docente : Prof. Franco Mammi
Contenuti
Modulo 1: L’imprenditore e le varie tipologie d'impresa
Nozione ex art. 2082 cc.
Varie tipologie imprenditoriali
Lo statuto dell’imprenditore commerciale
Tempi
Ottobre
Novembre
Modulo 2: L’azienda e i suoi segni distintivi
•
•
•
•
Nozione
I segni distintivi
Gli atti di trasferimento dell’azienda
I crediti e debiti in caso di cessione dell’azienda
Dicembre
Modulo 3: Le società in generale
• Il contratto di società
• L’autonomia patrimoniale
• Classificazioni generali
Gennaio
Modulo 4: La società semplice e le altre società di persone
• Costituzione
• Obblighi e diritti dei soci
• Le obbligazioni sociali
• Morte, recesso, esclusione del socio
• Lo scioglimento della società
• Le S.n.c.
•
Le S.a.s.
Febbraio
Marzo
Modulo 5: La società per azioni e le altre società di capitali
•S.p.a.: nozione
•Atto costitutivo e statuto
•Organi
•Azioni e obbligazioni
•Modificazione dello statuto e scioglimento della S.p.a.
• La S.r.l.
• La Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.)
Aprile
Maggio
Modulo 6: Le Società cooperative
• Lo scopo mutualistico
• La disciplina delle società cooperative
Maggio
Modulo 7: Mercato monetario e mercato finanziario
• La moneta e la politica monetaria
• Le operazioni bancarie e il moltiplicatore dei depositi
• Titoli e quotazioni
• Le offerte pubbliche di acquisto (O.P.A.)
Da
svolgere
in maggio
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Strumenti utilizzati:
•
•
•
•
•
Lezione frontale svolta cercando di stimolare la partecipazione critica da parte della
classe
Libro di testo
Lettura e commento degli articoli del codice civile
Fotocopie con appunti elaborati dal docente su alcuni argomenti
Lettura e commento di quotidiani in classe
Strumenti di valutazione adottati:
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la
comprensione dei singoli argomenti trattati e sono state suddivise in:
• Prove orali con discussione di carattere principalmente teorico dei vari argomenti
trattati
• Prove scritte comprendenti domande a risposta aperta, quesiti a risposta multipla
•
Prove di simulazione della terza prova d’esame costituite da quattro quesiti a
risposta multipla e due a risposta aperta.
Per le prove scritte sono state utilizzate valutazioni dei voti da 2 a 10. Le prove scritte sono
state: 1 nel primo quadrimestre; nel secondo quadrimestre si è sfruttata la necessità di
svolgere la simulazione della terza prova e si è adottato un campo di valutazione da 0 a 10
attuando una conversione del voto in decimi per materia tenendo conto della
corrispondenza della sufficienza al punteggio normativo di 10 su 15, così come previsto in
sede di esame di stato, quindi le simulazioni sono state in numero di 2 a ricoprire i moduli 3,
4, 5 (S.a.p.a. escluse).
Per le prove orali nella valutazione si è tenuto conto della comprensione degli argomenti,
dell'esposizione e della terminologia giuridica adottata. Le prove orali sono state: 1 nel
primo quadrimestre; 3 nel secondo quadrimestre.
Obiettivi raggiunti:
La classe ha potuto svolgere un numero di ore di lezione minore rispetto a quanto
preventivato ad inizio anno scolastico, a causa di problemi nell'individuazione di un docente
supplente nella disciplina in oggetto verificatisi a cavallo del primo e del secondo periodo
dell'anno scolastico in corso. Ciò nonostante, a parte pochi casi di risultati insufficienti o
modesti, comunque ancora migliorabili alla data del presente documento, la classe ha
dimostrato un certo interesse e un'accettabile partecipazione, raggiungendo quindi una
preparazione più che sufficiente ed in alcuni casi buona, vista anche la complessità degli
argomenti affrontati.
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di Matematica
Anno scolastico 2013/2014
Classe V ITI EA
Docente : Federica Pieroni
Contenuti
Tempi
Modulo1: Ripasso di tecniche algebriche
Equazioni e disequazioni razionali intere e fratte di primo e di
secondo grado.
Settembre
Modulo 2: Funzioni reali di variabile reale
Concetto di funzione, di grafico di funzione e di funzione composta.
Determinazione del dominio, delle intersezioni con gli assi e studio
del segno di funzioni razionali intere e fratte e di semplici funzioni Ottobre
irrazionali, esponenziali e logaritmiche.
Rappresentazione grafica dei risultati ottenuti.
Modulo 3: Limiti e asintoti
Introduzione al concetto di limite e calcolo di limiti di funzioni
razionali, irrazionali, esponenziali e logaritmiche.
Calcolo dei limiti agli estremi del dominio. Ricerca degli asintoti
verticali orizzontali ed obliqui di una funzione.
Rappresentazione grafica dei risultati ottenuti.
Ottobre-NovembreDicembre
Modulo 4: Funzioni continue
Concetto di funzione continua, descrizione dei vari tipi di
discontinuità ed enunciato dei principali teoremi riguardanti le
funzioni continue (Teorema di Weierstrass e Teorema di esistenza
degli zeri).
Dicembre
Modulo 5: Derivate e studi di funzione.
Introduzione al concetto di derivata attraverso il suo significato
geometrico.
Punti di non derivabilità: cuspidi, punti angolosi e punti di flesso a
tangente verticale.
Calcolo di derivate di funzioni razionali, irrazionali, esponenziali e
logaritmiche.
Enunciato dei principali teoremi sulle funzioni derivabili (Teorema di
Rolle, Teorema di Lagrange, Teorema di De l’Hospital).
Studio della monotonia e della concavità di una funzione derivabile
Gennaio-Febbraio-Marzo
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attraverso lo studio del segno della derivata prima e della derivata
seconda.
Definizione di punti di massimo e di minimo relativi ed assoluti e
definizione di punti di flesso. Ricerca dei punti di massimo, di
minimo e di flesso di una funzione.
Rappresentazione grafica dei risultati ottenuti e, viceversa, studio
delle proprietà di una funzione e della sua derivata a partire dal
grafico della funzione stessa.
Modulo6: Integrale indefinito
Concetto di primitiva di una funzione continua e definizione di
integrale indefinito.
Proprietà dell’integrale indefinito. Integrali indefiniti immediati e
calcolo di integrali con il metodo di scomposizione e con la regola
di derivazione delle funzioni composte.
mx + q
dx. )
Integrazione di semplici funzioni fratte (del tipo ∫ 2
ax + bx + c
Aprile-Maggio
Modulo7: Integrale definito
(ANCORA DA SVOLGERE)
L'area del trapezoide e l'integrale definito. Calcolo di un integrale
definito attraverso il Teorema fondamentale del calcolo integrale.
Calcolo di semplici aree.
Maggio-Giugno
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Metodi utilizzati
I metodi utilizzati sono stati essenzialmente quelli della lezione frontale e della lezione
partecipata.
Al di là di un indispensabile bagaglio teorico, si è cercato di concedere molto tempo alla
risoluzione di esercizi e problemi privilegiando l’aspetto applicativo ed operativo della
matematica che sembra essere più vicino alla preparazione e alle attitudini degli alunni.
Alla fine del primo trimestre sono state svolte alcune ore di recupero in itinere.
Strumenti utilizzati
Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo adottato (“Matematica Tecnica” di Re
Fraschini e Grazzi TOMO D Analisi) ed alcune fotocopie, soprattutto di esercizi, fornite
come integrazione al testo.
Strumenti e criteri di valutazione adottati
Nel corso dell’anno sono state effettuate prove orali, prove scritte e prove di simulazione
della terza prova di esame (costituite da quattro quesiti a risposta multipla e due a risposta
aperta).
Ad ogni esercizio, problema o quesito proposto sia nelle prove scritte che, per quanto
possibile, nelle prove orali, è stato attribuito un punteggio. Nella valutazione si è tenuto
conto della corretta impostazione dell’esercizio, del corretto svolgimento dei calcoli e della
chiara rappresentazione dei risultati. Ad ogni errore, più o meno grave, in ognuno di questi
tre ambiti corrisponde una diminuzione, maggiore o minore, del punteggio. I voti vanno da 2
a 10 e il voto 2 riguarda solo compiti in bianco o prove comunque prive di contenuti.
Obiettivi raggiunti
La classe, che ho conosciuto quest’anno per la prima volta, ha tenuto un atteggiamento
sempre disciplinato e per lo più corretto anche se talvolta poco partecipe.
Fin dalle prime lezioni ho rilevato un livello estremamente lacunoso di tutta la classe: i
principali argomenti di analisi, a partire dal concetto di funzione e di limite, non erano stati
assimilati.
Ho deciso quindi di riprendere questi concetti, vista la loro importanza sia come strumenti
per lo studio di modelli matematici della realtà, sia come prerequisiti essenziali alla
frequenza di qualsiasi corso di laurea di ambito tecnico-scientifico.
Una parte della classe ha però continuato a mostrare lacune pregresse, in alcuni casi ancora
nel calcolo algebrico, e questo ha rallentato e reso difficoltoso lo svolgimento del
programma così come la risoluzione di molti esercizi o problemi proposti.
Soprattutto nella trattazione degli argomenti previsti nella fase finale si sono riscontrate
grosse difficoltà da parte della maggior parte degli alunni. Il programma che avevo previsto
inizialmente è stato quindi ridotto e semplificato: ad esempio non sono state affrontate le
tecniche di integrazione per sostituzione e per parti.
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Francesco Vecchiacchi
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In questo momento le verifiche scritte ed orali non sono terminate così come pure lo
svolgimento del programma, comunque circa un terzo della classe dimostra attualmente di
conoscere in modo sufficiente i contenuti essenziali della disciplina e di saper affrontare la
risoluzione di problemi, sempre non troppo complessi sul piano del calcolo, senza
commettere gravi errori nella comprensione e nell'applicazione delle procedure risolutive.
La rimanente parte della classe presenta invece risultati inadeguati sul piano del profitto ed,
in un paio di casi, insufficienze anche molto gravi.
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Francesco Vecchiacchi
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Percorso formativo disciplinare di
Sistemi automatici e Laboratorio
Docente: Marco Gemignani
Codocente: Alfredo Forti
Contenuti
Tempi
Modulo 1 : Segnali e trasformata di Laplace
•
•
•
•
•
Introduzione alla rappresentazione con schemi a blocchi di sistemi lineari
analogici
La trasformata di Laplace
Tabella di trasformazione di segnali comuni ( gradino, rampa ,esponenziale,
sinusoidale)
Antitrasformata di Laplace
Metodo di antitrasformazione di funzioni di trasferimento con poli reali
semplici
Modulo 2 : Applicazione della Trasformata di Laplace
all’analisi dei circuiti
•
•
•
•
La funzione di trasferimento
Rappresentazione dei componenti circuitali nell’ambito delle trasformate
Studio della risposta nei sistemi di primo e secondo ordine con segnale
d’ingresso a gradino, a rampa ed esponenziale
Distinzione tra risposta libera e risposta forzata
Ottobre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Modulo 3 : Rappresentazione della funzione di
trasferimento mediante i diagrammi di Bode
•
•
•
•
•
•
•
Generalità sui diagrammi di Bode
Rappresentazione di una costante
Rappresentazione di un polo reale negativo
Rappresentazione di uno zero reale negativo
Rappresentazione di poli e zeri nell’origine
Rappresentazione di poli complessi coniugati
Costruzione dei diagrammi asintotici di Bode di una funzione generica
Dicembre
Gennaio
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Modulo 4 : Sistemi di controllo retroazionati
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Generalità
Sistemi di controllo ad anello aperto ed anello chiuso
Stabilità
Correlazione tra stabilità e posizione dei poli nel piano S
Criterio generale di stabilità di Bode
da Febbraio
Margine di fase e margine di guadagno
a Giugno
Criterio semplificato di stabilità di Bode
Influenza del guadagno della catena diretta sulla stabilità del sistema
Rete di compensazione a polo dominante, ritardatrice ed anticipatrice
Velocità di risposta e precisione di un sistema
Accenni sui regolatori industriali di tipo proporzionale, derivativo ed integrativo
(da fare)
Modulo 5 : Laboratorio
Cenni sui linguaggi di programmazione
Studio delle funzionalità di base hardware di un sistema PLC
Semplici esempi di progetti con l’utilizzo del PLC
da
Settembre
a Giugno
Modalità di svolgimento della lezione
Una volta definiti gli obiettivi, i prerequisiti necessari allo svolgimento dei moduli, individuati i
contenuti da trattare nella lezione e gli strumenti da fornire allo studente, sono state stabilite
le strategie necessarie per un adeguato approccio metodologico.
In particolare sono stati seguiti i seguenti punti ad ogni passo della lezione:
•svolgimento della lezione interagendo con gli studenti;
•valutazione del feedback di risposta degli studenti;
•utilizzo di diverse strategie e modalità di esposizione;
•valutazione dell’attenzione e dell’interesse della classe;
•esempi ed esercizi.
Il recupero è stato effettuato in itinere, sia nel corso del trimestre che del pentamestre.
Strumenti utilizzati
Il libro di testo
Dispense a cura dell’insegnante
Strumenti di valutazione adottati
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la
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comprensione dei singoli argomenti trattati, e sono state suddivise in:
prove orali con discussioni di carattere teorico dei vari argomenti trattati ed esempi
pratici
prove scritte comprendenti problemi ed esercizi.
Per le prove scritte sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti 1÷10, pesando in
modo opportuno e diverso per le singole prove i diversi esercizi. Le prove scritte sono state
due nel corso del primo trimestre e due nel secondo periodo.
Per le prove orali si è adottato tutto l’arco dei voti 1÷10 e, nella valutazione, si è tenuto
conto della comprensione degli argomenti e della esposizione. Sono state effettuate anche
prove scritte valevoli come voto per l’orale.
Obiettivi raggiunti
All’inizio la classe ha mostrato poco interesse verso la materia. La mancanza di un buon
metodo di studio, accompagnato da lacune a livello matematico a reso l’approccio alla
materia abbastanza difficoltoso. Durante il primo trimestre è’ stato necessario sollecitare
l’attenzione e l’interesse più volte. Solo circa metà della classe ha raggiunto
l’apprendimento minimo richiesto.
Durante il secondo periodo, soprattutto nell’ultima parte, la classe ha mostrato un maggior
interesse dovuto forse anche al tipo di argomenti trattati. Comunque l’impegno di circa metà
della classe è risultato insufficiente a raggiungere gli obbiettivi prefissati all’inizio dell’anno
scolastico. Il programma non è stato terminato a causa di diverse ore di lezioni non svolte
per occupazione della scuola, scioperi ed attività extra e a causa del fatto che è stato
necessario dedicare un maggior numero di ore del previsto ai recuperi in itinere.
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Percorso formativo della materia
ELETTROTECNICA e LABORATORIO
Docente: Diego Bonuccelli
Codocente: Alfredo Forti
CONTENUTI
TEMPI
Modulo 0: Trasformatore monofase
•circuito equivalente ridotto semplificato al secondario.
•circuito equivalente ridotto semplificato al primario;
•prova a vuoto e in corto circuito;
•caduta di tensione industriale nel trasformatore;
•potenze, perdite nel ferro e nel rame;
•rendimento.
•Laboratorio: prova a vuoto e in corto circuito trasformatore monofase
CONTENUTI
Settembre
TEMPI
Modulo 1: Trasformatore trifase
•tipi di collegamento,
•circuiti equivalenti,
•potenze, perdite e rendimento,
•variazione di tensione da vuoto a carico,
•dati di targa del trasformatore trifase,
•influenza delle armoniche;
•trasformatori trifasi in parallelo.
•Laboratorio: prova a vuoto e in corto circuito trasformatore trifase.
CONTENUTI
Modulo 2: Macchina asincrona
•(Prerequisiti): Elementi di cinematica e dinamica dei moti rotatori, relazione
tra coppia e potenza.
Aspetti costruttivi
•struttura generale del motore asincrono trifase,
•cassa statorica,
•circuito magnetico statorico,
•circuito magnetico rotorico,
•avvolgimento statorico,
•avvolgimento rotorico,
•tipi di raffreddamento.
•Campo magnetico rotante trifase,
•campo magnetico rotante nella macchina asincrona trifase,
•tensioni indotte nell'avvolgimento statorico,
•tensioni indotte nell'avvolgimento rotorico a rotore fermo,
•funzionamento con rotore in movimento,
•scorrimento,
•circuito equivalente del motore asincrono trifase,
•funzionamento a carico,
•bilancio delle potenze,
•funzionamento a vuoto,
•funzionamento a rotore bloccato,
•dati di targa del motore asincrono trifase,
•caratteristica meccanica del motore asincrono trifase,
Settembre
Ottobre
TEMPI
Da
Dicembre
a
Marzo
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Castelnuovo di Garfagnana
•diagramma circolare del motore asincrono trifase,
•m.a.t. con rotore avvolto e reostato di avviamento,
•motori a doppia gabbia e a barre alte,
•riduzione della corrente di spunto mediante avviamento a tensione ridotta,
•regolazione della velocità mediante variazione della frequenza e della
tensione,
•Laboratorio: misura resistenza statorica, prova a vuoto e in corto circuito,
frenatura.
CONTENUTI
TEMPI
Modulo 3: Macchina sincrona
•struttura generale del generatore sincrono trifase,
•rotore e avvolgimenti di eccitazione,
•statore e avvolgimento indotto,
•sistemi di eccitazione,
•funzionamento a vuoto e a carico,
•reazione di indotto,
•circuito equivalente e diagramma vettoriale di Behn-Eschemburg,
•determinazione dell'impedenza sincrona,
•variazione di tensione
•bilancio delle potenze e rendimento,
•potenza e coppia,
•dati di targa della macchina sincrona,
•Laboratorio: Rilievo caratteristica a vuoto del generatore, prova in corto
circuito, determinazione della reattanza sincrona. (DA FARE)
Da
Marzo
a
fine Aprile
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CONTENUTI
TEMPI
Modulo 4: Macchina in corrente continua
(Prerequisiti) macchina rotante con collettore
•
struttura generale della macchina a corrente continua
•
nucleo magnetico statorico,
•
avvolgimento induttore,
•
nucleo magnetico rotorico,
•
avvolgimento indotto,
•
collettore e spazzole,
Generatore a corrente continua
•
Funzionamento a vuoto,
•
funzionamento a carico,
•
reazione di indotto, (DA FARE)
•
commutazione,(DA FARE)
•
poli ausiliari e avvolgimenti compensatori, (DA FARE)
•
bilancio delle potenze, (DA FARE)
•
rendimento,(DA FARE)
•
dinamo con
•
dinamo con eccitazione in derivazione, (DA FARE)
eccitazione indipendente,(DA FARE)
Motore a corrente continua
•Principio di funzionamento, (DA FARE)
•funzionamento a vuoto, (DA FARE)
• funzionamento a carico, (DA FARE)
•bilancio delle potenze, (DA FARE)
•coppie e rendimento,(DA FARE)
• caratteristica meccanica, (DA FARE)
Da
Maggio
a
Giugno
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Castelnuovo di Garfagnana
Modalità di svolgimento della lezione
Una volta definiti gli obiettivi, i prerequisiti necessari allo svolgimento dei moduli, individuati i
contenuti da trattare nella lezione e gli strumenti da fornire allo studente, devono essere
stabilite le strategie necessarie per un adeguato approccio metodologico.
In particolare sono stati eseguiti i seguenti punti ad ogni passo della lezione:
• svolgimento della lezione interagendo con gli studenti;
• valutazione del feed-back di risposta degli studenti;
• utilizzo di diverse strategie e modalità di esposizione;
• valutazione dell’attenzione e dell’interesse della classe;
• esempi ed esercizi;
Libri di testo: “Macchine elettriche”, Autore: Gaetano Conte, Editore: HOEPLI;
“Elettrotecnica generale” seconda edizione, Autore: Gaetano Conte, Editore:HOEPLI;
manuale tecnico “Elettrotecnica ed automazione” Editore HOEPLI.
Testi di lettura, di consultazione, dispense, fotocopie: appunti del docente per
approfondimento (se necessari), testi scaricati gratuitamente da internet.
Sussidi audiovisivi, informatici e/o laboratori (modalità e frequenza
d’uso): laboratorio multimediale.
Appunti e tabelle fornite per la risoluzione di problemi
Soluzione numerica di esercizi abbastanza semplici
Strumenti di valutazione adottati
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la
comprensione dei singoli argomenti trattati, e sono state suddivise in:
prove orali con discussioni di carattere principalmente teorico dei vari argomenti
trattati
prove scritte comprendenti domande di tipo aperto, quesiti a risposta multipla e
problemi ed esercizi.
prova di simulazione della seconda prova d’esame (testo negli allegati)
Per le prove scritte sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti 2÷10, pesando in
modo opportuno e diverso per le singole prove i diversi esercizi. Le prove scritte sono state
2 nel corso del primo trimestre e 2 nel secondo periodo.
Per le prove orali si è adottato tutto l’arco dei voti 2÷10 e, nella valutazione, si è tenuto
conto della comprensione degli argomenti e della esposizione. Sono state effettuate anche
prove scritte (a domande aperte) valevoli come voto per l’orale, in particolare 1 nel primo
trimestre e 3 nel secondo periodo (considerando le due simulazioni delle terze prove)
Per la simulazioni della seconda prova di esame (effettuata in data 14/05/14) è stata
utilizzate la griglia di correzione deliberata dal Consiglio di Classe.
Obiettivi raggiunti
Per rilevare il livello di partenza della classe, sono state effettuate domande orali di alcune
delle unità didattiche trattate il precedente anno scolastico nella materia di Elettrotecnica ed
esercizi svolti alla lavagna relativi al calcolo di correnti e potenze in circuiti trifasi.
-Livelli rilevati: I livelli rilevati sono stati globalmente sufficienti. Nella classe sono presenti
due studenti ripetenti la classe quinta dell'anno scolastico precedente di questo istituto che
non sono stati ammessi all'esame di maturità.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Prima di iniziare con il programma di quarta vero e proprio si è reso necessario richiamare
alcuni concetti riguardanti circuiti trifasi e funzionamento del trasformatore quest'ultimo
propedeutico per affrontare lo studio del trasformatore trifase.
Non è stato possibile terminare il programma di massima concordato all'inizio dell'anno
scolastico per cause riconducibili a numerose assenze strategiche effettuate in prossimità di
compiti e correzione da un piccolo gruppo di studenti, molteplici incontri con
docenti/referenti esterni nelle ore curricolari non preventivate, recuperi in itinere per
recupero debito primo trimestre interrotti più volte per quanto indicato sopra e autogestione.
I disagi descritti sono stati accuratamente trascritti sui verbali dei consigli di classe.
Per questo motivo alcuni moduli elencati nella tabella sopra presentano la dicitura (DA
FARE)
Per quanto riguarda le attività di laboratorio risultano non effettuate le seguenti
prove:
Macchina sincrona in parallelo con la rete, prova a vuoto e in cc della dinamo,
determinazione del rendimento effettivo della dinamo, prova diretta del motore a corrente
continua.
Nel corso del secondo periodo scolastico è stato fatto un recupero in itinere di sei ore per
consentire ai due ragazzi insufficienti di recuperare. Il recupero ha coinvolto comunque tutta
la classe. Entrambi hanno confermato il debito.
L'impegno della classe non è stato costante soprattutto nel secondo periodo scolastico.
Gli esercizi per casa sono stati svolti saltuariamente da un gruppo di studenti. Questo ha
fatto si che durante la lezione fosse svolto interamente l'esercizio alla lavagna aumentando
ulteriormente il ritardo sul programma. L'impegno per la materia aumentava in prossimità
delle verifiche scritte e delle interrogazioni.
Per alcuni studenti è stato necessario sollecitare l'attenzione e l'interesse più volte.
Globalmente il livello degli obiettivi conseguiti è più che sufficiente.
Cinque studenti hanno inoltre acquisito una buona sicurezza nel risolvere problemi per i
quali è richiesta una certa capacità di collegamento ed analisi dei diversi argomenti trattati
durante l’intero anno scolastico ottenendo pieni risultati.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo della materia
IMPIANTI ELETTRICI
Docente: Diego Bonuccelli
CONTENUTI
Modulo 1: Calcolo elettrico delle linee R-L
•Criterio della perdita di potenza ammissibile
•criterio della caduta di tensione ammissibile
•calcolo di linee in cavo in bassa tensione con il metodo della
caduta di tensione unitaria.
CONTENUTI
Modulo 2: Calcolo elettrico di linee con carichi distribuiti e diramati
•Momenti amperometrici
•linea aperta con carichi distribuiti,
•linea aperta diramata,
•linea alimentata alle due estremità.
CONTENUTI
Modulo 3: Apparecchi di manovra
•classificazione degli apparecchi di manovra,
•arco elettrico e sue modalità di estinzione,
•tipi di interruttori (cenni),
•caratteristiche funzionali degli interruttori,
•sezionatori e interruttori di manovra,
•contattori.
CONTENUTI
Modulo 4: Protezione dalle sovracorrenti
•relè termico di massima corrente
•relè elettromagnetico di massima corrente,
•protezione magnetotermica di massima corrente,
•interruttori automatici in bassa tensione,
•fusibili e loro caratteristiche,
•protezione delle condutture dal sovraccarico,
•protezione delle condutture dal corto circuito,
•determinazione della corrente di corto circuito.
•Protezione in serie (back-up)
TEMPI
Settembre
TEMPI
Ottobre
Novembre
TEMPI
Novembre
TEMPI
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
CONTENUTI
TEMPI
Modulo 5: Trasmissione e distribuzione
•Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica,
•confronto tra i pesi di materiale conduttore,
•criteri di scelta della tensione.
Marzo
CONTENUTI
TEMPI
Modulo 6: Cabine elettriche MT/BT
•definizione e classificazione,
•schemi tipici delle cabine elettriche,
•dimensionamento dei componenti lato MT,
Marzo
•trasformatore MT/BT,
•dimensionamento dei componenti lato BT,
•sistemi di protezione e loro scelta,
Aprile
•impianti di terra delle cabine,
•dimensionamento di una cabina elettrica di trasformazione e di
smistamento
CONTENUTI
Modulo 7: Sistemi di distribuzione in media e in bassa tensione
•baricentro elettrico di un impianto,
•sistemi di distribuzione in media tensione, (cenni)
•sistemi di distribuzione in bassa tensione, (cenni)
•quadri elettrici per bassa tensione (cenni)
CONTENUTI
TEMPI
Maggio
TEMPI
Modulo 8: Rifasamento degli impianti elettrici
•Richiami teorici,
•cause e conseguenze di un basso fattore di potenza,
Maggio
•calcolo della potenza reattiva e della capacità delle batterie di
rifasamento,
Giugno
•modalità di rifasamento
•caratteristiche funzionali dei condensatori,
•apparecchiature di protezione (cenni).
Modalità di svolgimento della lezione
Una volta definiti gli obiettivi, i prerequisiti necessari allo svolgimento dei moduli, individuati i
contenuti da trattare nella lezione e gli strumenti da fornire allo studente, devono essere
stabilite le strategie necessarie per un adeguato approccio metodologico.
In particolare sono stati eseguiti i seguenti punti ad ogni passo della lezione:
• svolgimento della lezione interagendo con gli studenti;
• valutazione del feed-back di risposta degli studenti;
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
•
•
•
•
Castelnuovo di Garfagnana
utilizzo di diverse strategie e modalità di esposizione;
valutazione dell’attenzione e dell’interesse della classe;
esempi ed esercizi;
prove esami di stato anni precedenti.
Libri di testo: “Impianti elettrici volume 1”, Autore: Gaetano Conte, Editore: HOEPLI;
“Impianti elettrici volume 2”, Autore: Gaetano Conte, Editore: HOEPLI“ manuale tecnico
“Elettrotecnica ed automazione” Editore HOEPLI.
Testi di lettura, di consultazione, dispense, fotocopie: appunti del docente per
approfondimento (se necessari), testi scaricati gratuitamente da internet.
Sussidi audiovisivi, informatici e/o laboratori (modalità e frequenza
d’uso): laboratorio multimediale.
Appunti e tabelle fornite per la risoluzione di problemi
Soluzione numerica di esercizi abbastanza semplici
Strumenti di valutazione adottati
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la
comprensione dei singoli argomenti trattati, e sono state suddivise in:
prove orali con discussioni di carattere principalmente teorico dei vari argomenti
trattati
prove scritte comprendenti domande di tipo aperto, quesiti a risposta multipla e
problemi ed esercizi.
Per le prove scritte sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti 2÷10, pesando in
modo opportuno e diverso per le singole prove i diversi esercizi. Le prove scritte sono state
2 nel corso del primo trimestre e 4 nel secondo periodo.
Per le prove orali si è adottato tutto l’arco dei voti 2÷10 e, nella valutazione, si è tenuto
conto della comprensione degli argomenti e della esposizione. Sono state effettuate anche
prove scritte (a domande aperte) valevoli come voto per l’orale, in particolare 1 nel primo
trimestre e 1 nel secondo periodo.
Obiettivi raggiunti
Per rilevare il livello di partenza della classe, è stato somministrato un test di un'ora che ha
avuto per argomenti alcune delle unità didattiche trattate il precedente anno scolastico nella
materia di Impianti, tra i quali: legislazione e normative inerente gli impianti elettrici,
classificazione dei sistemi in base alla tensione, fattore di utilizzazione, fattore di
contemporaneità, potenza convenzionale, calcolo di linee aeree e interrate, protezione dai
contatti diretti e indiretti.
-Livelli rilevati: I risultati del test hanno rilevato una sufficiente preparazione degli
argomenti trattati l’anno scolastico precedente.
Nella classe sono presenti due studenti ripetenti la classe quinta dell'anno scolastico
precedente di questo istituto che non sono stati ammessi all'esame di maturità.
Non è stato possibile terminare il programma di massima concordato all'inizio dell'anno
scolastico per cause riconducibili a numerose assenze strategiche effettuate in prossimità di
compiti e correzione da un piccolo gruppo di studenti, molteplici incontri con
docenti/referenti esterni nelle ore curricolari non preventivate, recuperi in itinere per
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
recupero debito primo trimestre interrotti più volte per quanto indicato sopra e autogestione.
I disagi descritti sono stati accuratamente trascritti sui verbali dei consigli di classe.
Per questo motivo non sono stati trattati i seguenti moduli preventivati ad inizio anno:
Impianti elettrici per alcuni ambienti particolari
ambienti a maggior rischi in caso di incendio, luoghi di pubblico spettacolo e di
intrattenimento, luoghi con pericolo di esplosione, aree di campeggio per caravan e camper.
Verifiche degli impianti elettrici utilizzatori
generalità e definizioni, obbligatorietà e periodicità delle verifiche, esame a vista, prove,
Nel corso del secondo periodo scolastico è stato fatto un recupero in itinere di sei ore per
consentire ai due ragazzi insufficienti di recuperare. Il recupero ha coinvolto comunque tutta
la classe.
Entrambi gli studenti hanno confermato il debito.
L'impegno della classe non è stato costante soprattutto nel secondo periodo scolastico.
Gli esercizi per casa sono stati svolti saltuariamente da un gruppo di studenti. Questo ha
fatto si che durante la lezione fosse svolto interamente l'esercizio alla lavagna aumentando
ulteriormente il ritardo sul programma. L'impegno per la materia aumentava in prossimità
delle verifiche scritte e delle interrogazioni.
Per alcuni studenti è stato necessario sollecitare l'attenzione e l'interesse più volte.
Globalmente il livello degli obiettivi conseguiti è più che sufficiente.
Sei studenti hanno inoltre acquisito una buona sicurezza nel risolvere problemi per i quali è
richiesta una certa capacità di collegamento ed analisi dei diversi argomenti trattati durante
l’intero anno scolastico ottenendo pieni risultati.
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di
TDP-Tecnologie, Disegno e Progettazione e Laboratorio
Docente: Patrizio Giusti
Codocente: Alfredo Forti
Contenuti
Tempi
Modulo 1 : Elettronica industriale di potenza
•Semiconduttori.
•Diodi raddrizzatori, Zener, LED
•Transistor (richiemia) ed SCR/Tiristori
•Esame delle caratteristiche e datasheet.
•Raddrizzatori non controllati, a singola e doppia semionda, a ponte di
Graetz.
•Richiami sui vari valori della tensione alternata, RMS, sviluppo con
Fourier (cenni) problemi relativi alle armoniche,in particolare la 3^. Ripple.
•Alimentatori: stabilizzazione e dimensionamento.
•Raddrizzatori semicontrollati e controllati: introduzione e generalità.
•Inverter monofase a ponte. (da completare)
da
Settembre
a
Giugno
Modulo 2 : Alimentazione elettrica di emergenza
•
•
•
•
Problemi che portano alla necessità della alimentazione di
emergenza. Cenni normativi.
Cenni sulle problematiche presenti durante la carica delle batterie:
possibile presenza di atmosfera esplosiva e necessità di una
opportuna ventilazione.
Gruppi di continuità rotanti (cenni).
Gruppi statici di continuità, studio delle differenti configurazioni.
Modulo 3 : Normative
• Generalità. Impostazione del sistema normativo.
• Norme di legge riguardanti l’impiantistica.
• Impianti in luoghi particolari: bagni e piscine.
• Nomenclatura IP. Impianti Selv.
Gennaio
Febbraio
Marzo
Novembre
Dicembre
Gennaio
Modulo 4 : TA e TV
•
•
•
Marzo
Aprile
Generalità. Motivazioni.
Impieghi.
Principali parametri.
Modulo 5 : Organizzazione aziendale
Aprile
Maggio
Giugno
1. Generalità. Motivazioni.
2. Esempi di analisi dei costi.
3. Sistema Qualità: generalità (da completare).
Modulo 6 : Laboratorio
•
Esemplificazioni degli argomenti trattati.
da
Settembre
a Giugno
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Metodi utilizzati
In classe è stata ricercata e incentivata la partecipazione attiva degli studenti. I vari
argomenti sono stati affrontati alternando lezioni frontali a lezioni partecipate. Si è dato
spazio all’esercitazione in classe pur non trascurando la sistemazione, la più rigorosa
possibile, dei contenuti. Il recupero è stato affrontato in itinere.
Strumenti utilizzati
• Libro di testo: “Tecnologie e Disegno per la Progettazione elettrica” di Bove-Guidi – ed.
Tramontana.
• Manuale di Elettrotecnica ed Automazione ed. HOEPLI .
• Soluzione numerica di quesiti semplici per chiarire la trattazione di alcuni dei temi
trattati
• Filmati e presentazioni di carattere tecnico, compatibilmente con le disponibilità
delle attrezzature
• Visione di materiale presente su Internet, compatibilmente con le disponibilità delle
attrezzature
• Cataloghi e data sheet delle industrie di settore con eventuale materiale cartaceo
fornito in copia
Strumenti di valutazione adottati
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la
comprensione dei singoli argomenti trattati, e sono state suddivise in:
brevi prove orali con discussioni sulla teoria ed applicazioni dei vari
argomenti trattati;
prove scritte comprendenti la risoluzione di esercizi e problemi
semplici;
prove di laboratorio comprendenti l’elaborazione individuale e di
gruppo;
prova di simulazione della seconda prova d’esame: materia non
indicata come argomento della seconda prova scritta;
prove di simulazione della terza prova d’esame: materia individuata
dal Consiglio di Classe come possibile componente.
Valutazione:
Si è tenuto conto dei seguenti fattori:
•conoscenza della disciplina
•interesse e partecipazione all’attività svolta in classe e assegnata a casa
•sviluppo delle esercitazioni
•correttezza nel comportamento in laboratorio
•frequenza
Per le valutazioni sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti 1÷10, pesando in
modo opportuno e diverso per le singole prove i vari quesiti.
Obiettivi raggiunti
Nello scrutinio del primo quadrimestre quattordici alunni hanno conseguito l’insufficienza.
Per il recupero sono state effettuate sei ore di recupero in itinere. Quasi tutti gli studenti
interessati non hanno recuperato il debito relativo al primo quadrimestre.
La classe ha raggiunto gli obiettivi minimi di seguito riportati in modo mediamente scarso:
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
soltanto una ridotta parte degli alunni possiede padronanza della materia e conoscenza
specifica degli argomenti trattati; inoltre solo alcuni allievi possiedono capacità di
organizzazione e di elaborazione critica accettabili. La causa di tutto ciò può essere
ricercata nel fatto che gli alunni presentano lacune evidenti nelle materie di base che
soltanto in parte sono state colmate durante l’anno scolastico.
Avendo la classe avuto diversi docenti nella materia negli anni precedenti, si sono
evidenziati i classici problemi di collegamento e di comprensione verbale consueti in tale
situazione; purtroppo solo una parte degli alunni ha mostrato adeguato impegno nel voler
recuperare questa situazione.
Obiettivi minimi
Agli studenti sono richiesti i seguenti standard minimi:
Essere in grado di orientarsi nel campo dell’attività tecnica-professionale, con conoscenze
di base del settore tecnologico specialmente elettrico ed elettronico.
Conoscenza dei principali componenti di impiantistica elettrica e di automazione e di
elettronica industriale.
Conoscenza dei principali termini e costituzione della componentistica elettrica ed
elettronica.
Conoscenza dei principi di progettazione tecnica di automazioni con realizzazione di
semplici progetti e stesura di relazioni tecniche connesse.
Conoscenza di elementi di antinfortunistica, sicurezza sul lavoro ed organizzazione
aziendale..
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare
di Educazione Fisica
Docente: Claudia Finielli
Contenuti
Tempi
Modulo 1 : Sviluppo delle qualità fisiche
•
•
•
•
Vari tipi di corsa, andature, test su qualità fisiche, esercizi a
corpo libero e a carico naturale
Conoscenza e pratica sport individuali e di squadra ( basket,
calcio a 5)
Nozioni teoriche sui regolamenti sportivi
Test di velocità (20 m, 30m, 50m)
Ottobre
Novembre
Dicembre
Modulo 2 : Consolidamento della coordinazione
neuro-motoria
•
•
•
•
•
•
Esercizi di abilità, destrezza ed equilibrio, staffetta , esercizi
con piccoli e grandi attrezzi
Pratica sport individuali e di squadra (pallavolo, calcio a 5)
Test resistenza alla velocità (150 m)
Test di Cooper (12 min)
Torneo Champions League calcio a 5
Potenziamento arti inferiori e superiori, addominali e dorsali ed
esercizi di compensazione posturale.
Gennaio
Febbraio
Marzo
Modulo 3 : Nozioni teoriche
•Regolamento degli sport proposti
•Paramorfismi e dismorfismi dello scheletro
•Traumatologia e pronto soccorso
• Torneo Champions League calcio a 5
• Schemi riguardo il gioco del calcetto; nozioni inerenti il
comportamento nei giochi di squadra e rispetto
dell’avversario
Aprile
Maggio
Strumenti utilizzati
•
•
Metodo induttivo, deduttivo, analitico e globale
Strategie didattiche; lezione frontale, lavoro individualizzato o a gruppi, dal semplice
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
•
al complesso
Strumenti di lavoro: palestra, campo di atletica (pista) piccoli e grandi attrezzi,
strumenti audiovisivi.
Strumenti di valutazione adottati
•
•
Verifiche tecniche, pratiche, osservazione del gesto sportivo. I criteri di valutazione
tengono conto sia dei risultati raggiunti, sia dei progressi effettivamente compiuti,
nonché dell’impegno e della partecipazione mostrata durante le lezioni
Verifiche effettuate:
1. test velocità (20m-30m-50m)
2. test resistenza alla velocità (150 m e/o staffetta)
3. test di Cooper (12 min)
4. test mobilità articolare scapolo omerale con l’utilizzo della bacchetta, coxo
femorale, tibio tarsica.
5. Test sulla forza (utilizzo di palloni medicinali (da 3 a 5kg)
Obiettivi raggiunti
•
Rispetto degli ambienti e delle attrezzature
•
Comportamenti sociali adeguati al contesto scolastico e uso consapevole della
propria motricità
Miglioramento delle capacità fisiche condizionali e consolidamento delle capacità
coordinative
Conoscenza e pratica di attività sportive e individuali
Obiettivi trasversali del Consiglio di classe (foglio alleg. Programmazione didattica)
•
•
•
Nel corso dell’anno scolastico le attività motorie sono state svolte serenamente,
raggiungendo gli obiettivi di apprendimento prefissati; gli alunni, inoltre, hanno evidenziato
impegno, vivo interesse e partecipazione attiva.
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di Lingua Inglese: V ITI/ Ea a.s. 2013/14
Docente : Caterina Dati
Contenuti
Tempi
Modulo 1 : COMPUTERS
1. Electronics circuits
2. Types of computers
3. Computer hardware
4. Computer software
5. Input and out devices
6. The range of computer programs
7. Grammar: revision of past simple
Settembre
Ottobre
Novembre
Modulo 2 : AUTOMATION
1. Introduction to automation
2. Advantages and disadvantages of automation
3. How automation works
4. Programmed commands in CNC system
5. Sensors
6. Two automated systems: the heating system and the alarm system
Dicembre
Gennaio
Febbraio
•
Modulo 3 : ROBOTICS
1.Robots in manufacturing
2.How does a robot work?
3.Industrial robots
4.Mobile robots
5.What a robot looks like?
6.Grammar: Adverbs and expressions used as linkers
Marzo
Aprile
Modulo 4 : MATTER OF CIVILIZATION
1. The Great Depression, the New Deal
2. The main European Union institutions
3. The United Nations (UN)
4. Revision of the whole programme
Maggio
Giugno
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Strumenti utilizzati
LIBRI DI TESTO:
1. Kiaran O' Malley, GATEWAY
TELECOMMUNICATIONS, ed Lang.
TO
ELECTRICITY,
ELECTRONICS
AND
2. Kiaran O' Malley, DIRECTIONS. GATEWAY TO THE ENGLISH-SPEAKING WORLD,
ed Lang.
4. Appunti e materiale forniti direttamente dal docente
Strumenti di valutazione adottati
•
prove scritte: comprendenti domande di tipo aperto, esercizi di completamento e
prove semi-strutturate.
•
prove orali: discussione sui vari argomenti trattati. Lettura dei brani in lingua inglese.
Traduzione dall'inglese all'italiano, ponendo attenzione anche agli aspetti lessicali e
grammaticali della frase.
•
prove di simulazione della terza prova d’esame costituite da quattro quesiti a
risposta multipla e due a risposta aperta.
Per le prove scritte del primo quadrimestre sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei
voti 2÷10 tenendo conto di volta in volta della diversa difficoltà della prova in base alla
tipologia dell'esercizio da svolgere . Le prove scritte sono due nel primo quadrimestre
(coprendo gli argomenti del modulo1 e del modulo2) e 3 nel secondo quadrimestre
(coprendo gli argomenti del modulo 2 e 3 ).
Per le prove orali si è adottata una scala valutativa più limitata ( 3÷9 ) che tenesse
necessariamente conto della comprensione degli argomenti . Le prove orali sono state una
nel primo quadrimestre, due nel secondo.
Per le prove di simulazione si è adottato un campo di valutazione 0÷15 attribuendo un
punteggio di 1,25 per ciascun quesito a risposta multipla e un punteggio massimo di 5 per
ciascun quesito a risposta aperta. Le simulazioni sono in numero di due e vanno a ricoprire i
moduli 2 e 3.
Interventi di recupero
Il recupero è stato effettuato in itinere durante l'inizio del secondo quadrimestre, con lo
scopo di consolidare le conoscenze e le abilità dei discenti.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Obiettivi raggiunti:
La classe è composta da 15 alunni, ma condividono le ore di insegnamento di lingua
inglese con 7 alunni frequentanti l'indirizzo meccanico. La classe si è mostrata sin dall'inizio
molto collaborativa e diligente, ad eccezione di qualche elemento, ha seguito con interesse
e partecipazione le lezioni, svolgendo con regolarità e impegno le consegne.
Appena insediatami alla fine del mese di marzo, ho ritenuto opportuno selezionare i moduli
che in genere sono previsti per le classi quinte e, considerato il numero esiguo di ore
rimanenti, ho deciso di ridurre i contenuti ai nodi fondamentali. Ritengo doveroso, una volta
terminata la didattica degli argomenti sopra menzionati, revisionare anche quelli svolti e
trattati dalle insegnanti precedenti, in modo che gli alunni possano affrontare con maggiore
padronanza e sicurezza le prove d'esame.
I risultati conseguiti possono ritenersi soddisfacenti per la maggior parte della classe;
qualche alunno si è distinto brillantemente ottenendo ottimi risultati nella materia e
dimostrando grande senso di responsabilità e maturità.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Percorso formativo disciplinare di
Religione
Docente : prof.ssa Lorella IACOPI
Contenuti
Modulo 1 : Quale etica?
Cos’è l’etica?
Le etiche contemporanee.
L’etica religiosa.
Etica laica e etica religiosa a confronto.
Problematiche etiche : aborto, eutanasia, divorzio ecc.
Modulo 2 : Religione e valori
Riscoperta dei valori.
Da dove cominciare?
Incontrare l’altro. Fermarsi e condividere.
L’amore cristiano.
Modulo 3 : La risposta delle religioni
Cenni sulle religioni non cristiane.
Islam, Buddismo, Induismo.
Tempi
Ottobre Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Metodologia utilizzata.
Spiegazioni di tipo espositivo svolte cercando di stimolare la partecipazione critica da
parte della classe
Strumenti utilizzati.
Il libro di testo seguito in modo libero, schede fotocopiate e video
Strumenti di valutazione adottati.
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per
volta, la comprensione dei singoli argomenti trattati.
Obiettivi raggiunti.
La classe generalmente ha raggiunto gli obiettivi didattici minimi di seguito riportati in
modo soddisfacente, tuttavia non sempre tutti hanno partecipato attivamente alle attività
proposte.
Obiettivi didattici raggiunti.
Affrontare i pregiudizi riconoscendoli come tali.
Confrontarci con le idee diverse.
Accogliere la complessità del reale di fronte alla stupidità delle interpretazioni
preconfezionate.
Il rispetto come valore e atteggiamento da esprimere anche in classe.
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
TERZE PROVE
Per quanto riguarda la simulazione della terza prova d’esame, il Consiglio di Classe,
valutato il percorso didattico degli allievi e tenuto conto delle indicazioni ministeriali, ha
scelto prove di tipologia mista B+C.
Tutte le prove sono state costruite su quattro materie, per un totale di 16 quesiti a risposta
multipla con quattro alternative e una sola esatta, più 8 quesiti a risposta singola.
Non sono state previste penalizzazioni per risposte errate o mancanti.
Le materie coinvolte sono state: matematica, inglese, economia e diritto, elettrotecnica.
date:
07/03/2014
07/05/2014
PRIMA PROVA
data:
19/05/2013
SECONDA PROVA
data:
14/05/13
Di seguito si riportano le griglie con i criteri di valutazione delle prove e si allegano copie
delle prove stesse.
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTA (ITALIANO)
CANDIDATO ______________________________ CLASSE __________ SEZ ________
INDICATORI
1. Conoscenza
specifica degli
argomenti richiesti
PUNTEGGIO
MAX.
3. Padronanza
della lingua,
capacità logicolinguistiche
4.Capacità di
elaborazione critica,
originalità e/o
creatività
Punteggio di
ogni livello
6
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/ottimo
2
3
4
5
6
4
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/ottimo
1
2,5
3
3,5
4
4
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono/ottimo
1,5
2,5
3
3,5
4
Non presente
Presente
0
1
(aderenza alla
traccia)
2. Capacità di
organizzare il testo
Livelli di valore
della
valutazione
Voto di ogni
indicatore
1
Voto
complessivo
GIUDIZIO MOTIVATO
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 2a PROVA SCRITTA
Candidato ____________________ cl. V EA
Indicatori
1
2
Padronanza della
Materia
(concetti base)
Conoscenza
specifica degli
argomenti richiesti
Punteggio
massimo
attribuibile
organizzazione e
4 punti
Grav. Insuf/nte
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
1
2
3
3.5
4
1
1,5
3 punti
Grav. Insuf/nte
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
2 punti
Grav. Insuf/nte
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Voto complessivo
Punteggio
attribuito
all’indicatore
2
6 punti
elaborati
Capacità di
elaborazione
4 critica, originalità
e/o creatività
Punteggio
corrispondente
ai diversi livelli
Grav. Insuf/nte
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottimo
Capacità di
3 precisione negli
Livelli di valore
3
4
5
6
2
..... , ..…
..... , ..…
..... , ..…
2,5
3
0
0.5
1
1.5
2
..... , ..…
…..,…..
GIUDIZIO MOTIVATO
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 3a PROVA SCRITTA
(valutazione su quindici punti )
__________________________________________________________________________________________
materia ___________________________________
CANDIDATO______________________________ CLASSE 5a ITI EA
Punteggio
MAX.
INDICATORI
Livelli di valore della valutazione
1.Conoscenza
specifica degli
argomenti richiesti
(aderenza alla
traccia)
2,50
o Indicazione non pertinente al quesito
Il candidato possiede conoscenze:
o Scorrette
o Limitate
o Corrette nonostante qualche errore o non approfondite
o Corrette con qualche imprecisione
o Corrette nel complesso
2.Capacità di sintesi e
di organizzazione
della risposta
1,25
o Espone i problemi in modo non chiaro
o Espone i problemi in modo sufficientemente chiaro
o Si esprime in modo chiaro e corretto
1,25
o Elenca le nozioni assimilate in modo incompleto e/o
inorganico, usa un linguaggio non adeguato
o Sa cogliere i problemi ed organizza i contenuti dello
studio in modo sufficientemente completo
o Coglie i problemi ed organizza i contenuti dello studio in
modo completo, con linguaggio adeguato
3.Padronanza del
linguaggio specifico e
capacità
logico/critiche
Voto singola domanda
Quesito
Punteggio MAX.
C1
1,25
C2
1,25
C3
1,25
C4
1,25
Livelli di valutazione
o
o
o
o
o
o
o
o
corretta
errata
corretta
errata
corretta
errata
corretta
errata
Voto complessivo della prova ………, ……
.
Voto B1
Voto B2
0,50
0,50
0,75
1,00
1,40
2,00
2,50
0,75
1,00
1,40
2,00
2,50
0,25
0,75
1,25
0,25
0,75
1,25
0,25
0,25
0,75
0,75
1,25
1,25
..…,……
…..,……
Voto di ogni
indicatore
.…,……
.…,……
.…,……
.…,……
arrotondato a ……, … 0
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
SIMULAZIONE DEL COLLOQUIO
Nella simulazione del colloquio sono stati usati i criteri di valutazione proposti
dal Consiglio di classe secondo la griglia sotto riportata.
Fase
Indicatori
Punteggio
1. Argomento scelto
dal candidato
Coerenza espositiva ed efficacia
comunicativa
Correttezza morfo-sintattica
Collegamenti
2. Argomenti a cura
della commissione
Conoscenza
Padronanza lessicale
Collegamenti
Argomentazioni
Capacità di autocorrezione
3. Discussione prove Capacità di motivare le scelte
PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO
/30
Totale
punti
1-4
1-3
1-3
3-10
1-8
1-3
1-4
1-2
4-17
1-3
1-3
Tempi
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E AREA DI PROGETTO
L’attuale V, durante il percorso triennale, è stata coinvolta nei seguenti progetti:
a.s. 2011/2012
•
Progetto regionale di mobilità internazionale “Mobireg”, gemellaggio/stage presso
una scuola tecnica catalana. Nei dieci giorni di permanenza la classe ha visitato
centri di ricerca e importanti aziende all’avanguardia nel settore elettrico e meccanico
a.s. 2012/2013
•
•
Visita centrale geotermoelettrica di San Martino a Larderello ed al museo della
geotermia
Visita Istituto Superiore di robotica S. Anna a Pontedera
a.s. 2013/2014
•
Visita Centro di ripartizione dell'energia elettrica TERNA (FI) e della stazione elettrica
di Casellina (FI)
•
Visita della centrale idroelettrica di Piano della Rocca
•
Corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro svolto durante l’anno con la V Meccanici:
sono stati effettuati tre incontri di due ore ciascuno con i rappresentanti della ASL, dei
Vigili del fuoco, dell’INAIL e di un rappresentante per le aziende (Sofidel).
In questo ambito è stata effettuata una visita guidata alla cartiera di Valdottavo.
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
ATTIVITA’ COLLATERALI
•
Partecipazione presso il cinema di Viareggio opera di Pirandello
•
Caponneto
•
Attività di cineforum
•
partecipazione al convegno su economia presso la sala “Suffredini” di Castelnuovo
di Garfagnana.
•
Incontri con associazioni quali ADMO e donatori di sangue
•
Nell’ambito dell’orientamento post diploma partecipazione ad incontri presso il Liceo
Scientifico con professori universitari facoltà di ingegneria, economia, rappresentanti
della guardia di finanza e carabinieri.
Partecipazione ad incontro con docenti Università di Pisa (giornata orientamento
università)
•
Visite aziendali in zona
•
Incontri con responsabili centro per l’impiego (potenzialità presso il centro per
l’impiego, come scrivere un cv, simulazione di colloquio di lavoro)
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Francesco Vecchiacchi
Castelnuovo di Garfagnana
Documento approvato nel consiglio di classe del giorno : 08/05/14
I componenti del consiglio di classe:
D.S. Carlo Popaiz Presidente
Prof. Bonuccelli Diego
Coordinatore di classe
Prof.ssa Pieroni Federica
Prof.ssa Martone Iris Lucrezia
Prof. Patrizio Giusti
Prof.ssa Dati Caterina
Prof. ssa Finielli Claudia
Prof. Mammi Franco
Prof. Gemignani Marco
Prof. Alfredo Forti
Prof.ssa Lorella Iacopi
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