CITTA’ DI MESSINA Consiglio Comunale Gruppo PD ALL’ILL.MO SIG. COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA ex PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA- LIBERO CONSORZIO MEDOTT. Filippo Romano A SUA ECCELLENZA IL PREFETTO DI MESSINA DOTT. Stefano Trotta Al SIG. SINDACO DEL COMUNE DI MESSINA Prof. Renato Accorinti AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE Dott.ssa Emilia Barrile AL PRESIDENTE DELLA III COMMISSIONE CONSILIARE Dott.ssa Nora Scuderi Lettera aperta Sin dai tempi più remoti, Messina, città dello Stretto, è stata un centro essenzialmente marinaro. Essendo luogo obbligato di transito per le più importanti rotte nel Mediterraneo, la città assunse sin dall’antichità un ruolo di spicco quanto a scambi e commerci, basando sul mare la propria vita economica. I Messinesi, quindi, hanno da sempre fondato la propria vita economica quasi esclusivamente sulle attività marinare e su quelle connesse al mare. A tutt’oggi Messina è sede di una delle cinque basi strategiche dislocate in tutta Italia del Comando Aeronavale della Guardia di Finanza, del “Centro di formazione nazionale VTMIS” (Vessel Traffic Management and Information System) della Guardia Costiera, polo d’eccellenza nel Mediterraneo, e dell’Arsenale della Marina Militare. L’istruzione nautica a Messina è stata introdotta per la prima volta il 1° giugno 1823. A partire dal 1843 la Scuola nautica iniziò ad essere mantenuta con i proventi delle imposte sui legni mercantili dei Comuni marittimi della Provincia. Con Regio Decreto del 30 ottobre 1862 venne fondato a Messina l’Istituto Nautico Commerciale con gestione finanziaria interamente a carico dello Stato e nel 1876 fu denominato “Reale Istituto tecnico e nautico”. Nel 1878 l’istituto passò dal Ministero d’Agricoltura, Industria e Commercio a quello dell’Istruzione e la popolazione scolastica andò progressivamente ad incrementarsi. Successivamente al sisma del 1908, la Scuola fu rapidamente ricostruita nel 1909 ed il 1° ottobre del 1917 l’Istituto, che divenne di competenza del Ministero della Marina, fu collocato nell’attuale sede che rappresentava la decorosa sistemazione che ben meritava, assumendo il nome di “Caio Duilio”. La Scuola ha sempre mantenuto un’alta tradizione di serietà grazie al valore dei docenti che vi hanno prestato servizio, per la qualità dell’insegnamento ed il profitto degli alunni, parecchi dei quali prestarono opera apprezzata nella Marina mercantile, in quella da guerra ed in Aeronautica; degni di menzione Luigi Rizzo, l’“affondatore”, allievo dell’Istituto nel biennio 190305 e Luigi Boer, eroicamente caduto nella transvolata atlantica, che ivi conseguì la licenza nel 1920 Sezione Macchinisti. L’Istituto Tecnico Nautico – oggi Trasporti e Logistica – “Caio Duilio”, è stato sempre ubicato nel centro cittadino, sede storica assegnata dalle oculate amministrazioni del tempo, in posizione strategica e facilmente raggiungibile, vicino al mare, essendo l'unico Istituto di settore della provincia di Messina e di quella di Reggio Calabria. Collegandosi al territorio ed alla sua vocazione naturale, la sua specificità risponde alla necessità di cultura nautica aggiornata del mondo marittimo e del suo indotto, (trasporti navali, terrestri, cantieristica, ecc.) che rappresentano le principali potenzialità del nostro territorio e del mercato del lavoro ad esso collegato. La richiesta nel mercato del lavoro di esperti e di professionalità qualificate nel settore marittimo determina l’incremento dell’interesse di tutti quei giovani di Messina e della sua provincia e dei tanti calabresi che desiderano avvicinarsi alle professioni collegate al mare, ragion per cui negli anni la scuola ha aumentato in maniera considerevole il numero dei giovani che vi si accostano. D’altra parte, la consapevolezza delle richieste di formazione provenienti dalle organizzazioni marittime locali e internazionali, impegna l’istituto a farsi garante di un processo formativo qualificato, attraverso l’attuazione di un processo di miglioramento, che vede la partecipazione responsabile delle sue componenti e che si sviluppa secondo alcune grandi direttrici che rappresentano i punti di forza su cui poggia l'identità stessa dell'Istituto, tra cui fondamentale importanza riveste l’incremento dei rapporti con le istituzioni esterne, la creazione di un dialogo costante con il territorio attraverso una rete di collegamenti interattiva di interscambio di competenze e risorse. Grande importanza in questo processo di miglioramento riveste lo sviluppo di attività progettuali e di laboratorio, che hanno lo scopo di favorire il contatto con le attività lavorative e con le responsabilità che un lavoro comporta, favorire la crescita umana e sociale, consentire agli studenti di acquisire tutte le competenze utili e le conoscenze tecnico-professionali nel settore necessarie. L’originaria ed attuale posizione del Nautico, peraltro, vicina alle strutture portuali e cantieristiche, alla sede della Marina Militare e del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza, al Bacino navale ed all’Arsenale Militare, delle Navi traghetto delle Ferrovie dello Stato, della Capitaneria di Porto, della Guardia Costiera e VTMIS della Marina Militare, agli approdi delle Compagnie di Navigazione sulla tratta Messina – Salerno e attraversamento dello Stretto, private e pubbliche, tutti partner a vario titolo del Nautico di Messina, nonché alla stazione ferroviaria e marittima (logistica fondamentale per garantire il facile accesso agli studenti fuori sede), permette di svolgere, con facilità, l’attività di stage curriculare quotidiana di alternanza scuolalavoro, agli studenti che agevolmente vi si recano a piedi presso le strutture sopra menzionate, grazie proprio alla estrema vicinanza con l’istituto. Solo nel precedente anno scolastico, più di 200 allievi hanno partecipato ad attività di Stage a bordo, con intese con varie Compagnie di Navigazione, ed altrettanti hanno partecipato ad attività di Stage curriculare presso l’Arsenale Militare ed il VTMIS della Guardia Costiera. Tali attività si intensificheranno ancora, con l’imminente avvio delle attività previste dal nascente Polo Tecnico Professionale, unico della provincia di Messina (solo 4 in tutta la regione), che vede l’Istituto C. Duilio titolare della rete della Filiera Nautica. Orbene, per tutta risposta, sgomenta e preoccupa che con un sol colpo di penna e rifacendosi a meri elementi di puro stampo ragionieristico, l’attuale Commissario straordinario della Provincia Regionale di Messina con la delibera n. 181 del 3/7/2014 abbia individuato per l’ITN Caio Duilio una pseudo nuova allocazione nei locali di viale Giostra, attualmente in uso all’ITI Marconi e all’IPIAM Maiorana. La superficie totale dell’immobile di viale Giostra, calcolata in mq 10740 individuata per ospitare i 1077 allievi previsti nell’organico 2014/2015 con annesse 19 aule necessarie per laboratori e aule speciali, è insufficiente alle esigenze dell’ITN Caio Duilio! Il disegno amministrativo ipotizzato, se attuato, produrrebbe complicazioni di diversa natura, arrecherebbe disagi enormi e risulterebbe insostenibile per svariati motivi. L’utenza dell’ITN Caio Duilio è quella con la più alta percentuale di pendolari, ovvero allievi non residenti nel comune di Messina, tra tutte le scuole della provincia (n. 507 residenti fuori dal Comune tra cui 107 provenienti dalla Calabria e dalle Isole Eolie; Il bacino di utenza comprende la provincia di Reggio Calabria. Tra i non pendolari, solo alcune unità risiedono nel centro urbano e la stragrande maggioranza degli allievi residenti nel comune di Messina proviene dai villaggi della zona nord e sud. La quasi totalità dei ragazzi, pertanto, viene giornalmente sottoposta ad un notevole stress da viaggio, con tempi gravosi in andata e ritorno nel tentativo, non sempre positivo, di rispettare gli orari di lezioni (8:00 – 14:00); tuttavia, grazie alla vicinanza dell’istituto ai terminal ferroviario, marittimo e dei bus extraurbani e urbani, è possibile ai ragazzi raggiungere la scuola in tempo utile e, all’uscita, prendere gli stessi mezzi che li riporteranno nei diversi luoghi di residenza. Nell’ipotesi di trasferimento nei locali di viale Giostra, assai distanti dai terminal di cui sopra e scarsamente collegati col centro città, la particolare utenza dell’Istituto Nautico andrebbe incontro a difficoltà logistiche pesantissime che inciderebbero in modo netto sui tempi già gravosi della giornata scolastica, con immaginabili conseguenze nel profitto anche per l’incidenza degli inevitabili ritardi che si accuserebbero nell’anno scolastico. A questo proposito, l’atto d’indirizzo nr. 4050/gab del 2 ottobre 2013 avente per oggetto: “Razionalizzazione e adeguamento degli ambienti scolastici dell’ISS Verona Trento-MajoranaMarconi e dell’ITN Caio Duilio”, a firma dell’ing. Carditello, nella parte relativa alle conclusioni, suona come una offesa per l’intera utenza pendolare di quest’ultimo, poiché enfatizza il miglioramento della raggiungibilità dell’istituto di via La Farina (ex Nautico) da parte degli allievi dell’ITI Marconi e IPIAM Maiorana, provenienti dalla zona nord e sud della città “che chiedono sempre più numerosi l’iscrizione all’IIS Verona Trento proprio per la sua centralità urbana”. Perché non si mostra la stessa, anzi maggiore, sensibilità vista l’eterogeneità di residenza, per gli allievi del Nautico che si iscrivono sempre più numerosi, incoraggiati dalla facilità di raggiungimento della sede scolastica, vicina ai terminal di tutti i mezzi di trasporto pubblico di collegamento con i comuni della provincia e della Calabria, nonché della zona nord e sud della città? L’ipotesi di spostamento – già oggetto di un ricorso giurisdizionale da parte dei genitori degli studenti, le cui rimostranze dovranno essere tenute nella debita considerazione - considerata l’unicità dell’indirizzo dell’Istituto Duilio nella nostra provincia, a fronte di decine di Istituti tecnici ad indirizzo industriale e tecnologico, sparsi per il territorio messinese, priverebbe sicuramente una gran parte dell’attuale e futura utenza, del sacrosanto ed inviolabile “diritto allo studio ed alle pari opportunità formative e di istruzione”. Gli studenti del Nautico non possono considerarsi allievi di serie “B” e, quindi, le Istituzioni preposte devono valutare attentamente le conseguenze di ogni provvedimento posto in essere, atteso che lo stesso potrebbe nuocere in maniera pregnante al loro diritto allo studio! Altresì, l’attuale posizione del Nautico prossima alle strutture portuali e cantieristiche, alla sede della Marina Militare e del Gruppo Aeronavale della G.F. , al bacino navale ed all’Arsenale Militare, agli approdi delle compagnie di navigazione sulla tratta Messina – Salerno e attraversamento dello stretto private e pubbliche, tutti partners a vario titolo del Nautico di Messina, permette di svolgere, con facilità, l’attività di stage quotidiana dei nostri ragazzi, che si recano a piedi presso le strutture sopra menzionate, grazie proprio alla estrema vicinanza con l’istituto di via La Farina, attività che si intensificheranno ancora, già a partire dal prossimo mese di settembre, con l’avvio delle attività previste dal nascente Polo Tecnico Professionale, unico della provincia di Messina (solo 4 in tutta la regione), che vede l’Istituto C.Duilio titolare della rete. L’ipotizzato trasferimento del Nautico nei locali di viale Giostra renderebbe impossibile, stante l’allungamento dei tempi necessari, l’effettuazione degli stage giornalieri, delle esercitazioni, delle visite didattiche con grave ripercussione sulla qualità della formazione dei futuri ufficiali di Marina Mercantile, sempre stimati e apprezzati in tutto il mondo per competenza e professionalità. La logica e il buon senso suggeriscono, semmai, lo spostamento verso il mare di un istituto nautico, non certo una allocazione pedemontana, come risulterebbe dal progetto di trasferimento in questione. Ci chiediamo, altresì, quale sarebbe la tanto auspicata “convenienza economica” di tale razionalizzazione che tra l’altro implica un elevato impegno di spesa per lo spostamento (smontaggio e montaggio) di apparecchiature sofisticate dei laboratori specialistici e d’indirizzo, recentemente acquistate con cospicui finanziamenti sui fondi europei e regionali, posate in opera da ditte specializzate con sede in altre regioni d’Italia. Parimenti, nel corrente anno scolastico, tutte le aule dell’ITN Caio Duilio sono state dotate di lavagne LIM (più di 40), grazie ai finanziamenti europei, che andrebbero smontate e rimontate da personale qualificato con relativo severo impegno di spesa. Inoltre, solo pochi giorni fa nella sede di Via la Farina dell’Istituto nautico, sono stati ultimati i lavori, in collaborazione con la Telecom, di impianto della Rete GARR, effettuati a seguito di apposito finanziamento, unico Istituto della Provincia ad averlo ottenuto; per non parlare di alcune attrezzature didattiche, come la Stazione Metereologica o il Motore navale, gemello di quello della Nave Cariddi, di dimensioni reali e funzionante, che necessitano di personale ed attrezzature altamente specialistici, per il trasferimento in altre sedi; senza contare le spese relative alla ricollocazione dell’Albero Maestro con la ricostruzione della relativa struttura di supporto. Inoltre, all’interno dell’Istituto, sono custoditi strumentazioni di bordo e reperti di grande valore storico e tecnico, tutti catalogati ed inventariati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, che necessitano di grande attenzione e cura, per lo spostamento da questa ad altre allocazioni. L’istituto medesimo, recentemente, con apposita comunicazione della stessa Soprintendenza, è stato dichiarato “bene d’interesse” storico e culturale. Il paventato ed ipotizzato “spostamento” dell’Istituto Nautico Caio Duilio sembrerebbe ai più, me compreso, incomprensibile anche per la portata storica dell’ istituto, il più antico della città, che merita una allocazione centrale anche per la visibilità che gli spetta. Altrimenti, viene davvero difficile comprendere come un altro storico istituto della città, il Liceo Maurolico , continui a rimanere nei locali di Corso Cavour semivuoti, e adiacenti ad un altro liceo classico, il La Farina, mentre nelle zone nord e sud della città non esiste un liceo classico statale. L’intero edificio, in atto occupato parzialmente dal Nautico, è stato a suo tempo costruito per le attività e le necessità dello stesso. In tempi recenti l’Amministrazione provinciale ha consentito il suo smembramento, cedendo a pressioni di altri Enti e provocando, di fatto, la situazione attuale. Paradossalmente, oggi si potrebbe riparare a tutto, restituendo l’intero edificio al suo antico inquilino, magari operando le stesse pressioni nei confronti degli Enti che, in passato, hanno beneficiato della “generosità” della Provincia. In quest’ottica e in periodi di spending review, anche al fine di garantire la sostenibilità economica delle scelte, si dovrebbe certamente pianificare in materia di edilizia scolastica avendo ben chiaro l’intero sistema, in termini di strutture, e conseguentemente operare le scelte facendo buon uso di tutti i criteri di valutazione possibili. Alla luce di quanto sopra descritto, i sottoscritti Consigliere Comunali, con la presente, CHIEDONO Al Commissario del Libero Consorzio di Messina dott. Filippo Romano, - di revocare in autotutela, con i poteri conferiti di Giunta e Consiglio, la discutibile delibera nr. 181 del 3 luglio 2014 avente per oggetto: “Razionalizzazione e adeguamento degli ambienti scolastici dell’ISS Verona Trento-Majorana-Marconi e dell’ITN Caio Dulio di Messina” . - di prendere in seria considerazione l’ipotesi di allocare l’ITN Caio Duilio sull’intero edificio dell’ITI Verona Trento e trasferire quest’ultimo nell’immobile di viale Giostra, sito nel quale sono già stanziati i consociati e dipendenti istituti Marconi e Maiorana, atteso che dal confronto dello storico del numero degli alunni iscritti negli ultimi aa.ss. nei due istituti VeronaTrento-MaioranaMarconi e ITN Caio Duilio, chiaramente emerge un trend di crescita di segno negativo per il primo e di segno più che positivo per il secondo. - di porre in essere la soluzione de quo suggerita in quanto potrebbe rappresentare un percorso più “economico, razionale e dinamico”, considerato che si tratterebbe solo di spostare parte delle attrezzature e dei laboratori di un unico e solo istituto. Crediamo di non dover aggiungere altro, se non invitare gli organi cittadini in epigrafe, ad intervenire ognuno per la parte di propria competenza affinché si scongiuri definitivamente il paventato ed ipotizzato “spostamento” dell’Istituto Nautico Caio Duilio che merita una allocazione centrale anche per la visibilità che gli spetta, dunque, auspichiamo che quanto sopra esposto possa servire da “pungolo” per il primo cittadino -il quale, nella sua qualità di professore, dovrebbe mostrare maggiore impegno e sensibilità per temi trattati- affinché lo stesso possa ricercare con tutte le istituzione interessate le giuste sinergie che consentano alla città di mantenere e incentivare, nella giusta sede, questo fiore all’occhiello di cui andare fieri. Messina, 21 dicembre 2014 I Consiglieri Comunali Nicola CUCINOTTA Francesco PAGANO Simona CONTESTABILE Benedetto VACCARINO Donatella SINDONI Giuseppe SANTALCO
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