Anteprima - TIMreading

edizione italiana - ottobre 2014
TrenD
arreDo
Forme scultoree
per i nuovi
camini décor
CASE
LUXURY
mAtERiALi ESCLUSivi
dEttAgLi SU miSUr
numero speciale
RUSSiA
IL DESIGN ITALIANO
CHE PIACE A MOSCA
russian
TexT
lifestyle
hmc italia - anno 12 - mensile
n. 10 ottobre 2014 “Poste italiane
s.P.a. - sPed. in a.P. - d.l. 353/2003
(conv. in l. 27/02/2004 n° 46)
art.1, comma 1 dcb milano”
GLI INDIrIzzI CuLT
DI SAN PIETrOburGO
n.105
sommario
A sinistra, il designer Andrey
Dokuchaev, firma emergente
della scena moscovita.
Sotto, il nuovo terminal
dell’aeroporto di Pulkovo.
Ottobre 2014 – In copertina, finiture e mobili Meritalia e lampadario
Corbett Lighting per la biblioteca di una dimora a Mosca, ispirata agli
Anni 30. Foto di Franck Herfort/Photofoyer ; servizio da pag. 108.
49
63
55
19
Editoriale L’Italia che piace a Mosca.
AGENDA
21
News Mostre ed eventi da non perdere questo mese.
TENDENzE
37
Ballets Russes Torna l’opulenza esotica ispirata
alle coreografie anni Venti del grande Sergej Djagilev.
41
A sinistra, vaso
effetto diamante
Charade Studded,
di Jonathan Adler.
A destra, outfit
in velluto, Etro,
e, in basso, consolle
Ecstasy, Opium.
Tonalità ambrate Luminosa come il sole, la gemma di stirpe
imperiale veste di screziature chic moda e design.
43
Sovrana di stile Oro a profusione e bagliori gioiello
ci riportano ai fasti della leggendaria imperatrice Caterina II.
DEsiGN
49
Lezioni di geometria Tre soli lati, ma una forza unica.
Il triangolo dà ritmo alle architetture più avveniristiche.
52
A tutto tondo La produzione fa cerchio attorno a oggetti
dal potente impatto. Tanto eccentrici quanto concentrici.
55
Taglio diamante Linee poligonali dalle mille sfaccettature
moltiplicano riflessi e virtuosismi formali.
LuoGhi & PErsoNE
57
L’arte abita qui Appassionata gallerista a San Pietroburgo,
Marina Gisich integra lo spazio espositivo nella sua casa.
63
Il genio della lampada Dalla Russia con talento, il giovane
Andrey Dokuchaev firma oggetti pratici e accattivanti.
67
122
Bellezza eclettica Designer cosmopolita e versatile,
Lera Moiseeva vanta un mentore celebre: Luca Nichetto.
72
Sopra, toni cioccolato extradark e mandarino
per la biblioteca della residenza curata dalla
designer Kate Hume, alle porte di Mosca. Sotto,
la villa realizzata dallo studio Raboni Architetti
di Milano appena fuori dalla capitale russa.
37
96
Nuove aperture I negozi da segnare subito in agenda.
sommario
Case & arredo
84
Variazioni in grigio Gioco di volumi, sfumature e contrasti
in un quartiere esclusivo della capitale russa. Per un lusso italiano.
A destra, un interno
di Palazzo Shuvalov,
sede del Museo
Fabergé a San
Pietroburgo. Sotto,
uno scorcio del
giardino botanico di
Kerdalo (Bretagna).
94
Riflessologia Brillantezza e luccichio accomunano i vasi scultura.
96
Splendore nell’erba Una casa moscovita progettata da uno
studio milanese. Pietra, legno e toni neutri in una cornice green.
146
106
Astri lucenti Lampade e sospensioni ad alto tasso di poesia.
108
Grandeur Déco Citazioni anni Trenta in una villa dove tutto
è sontuoso. Glamour allo stato puro, senza rinunciare al comfort.
156
120
Formato tessera Mosaici artistici che fanno rivivere l’età dell’oro.
122
Fascino noir Atmosfere dark, energizzate da bagliori vitaminici,
per una dimora moscovita curata dalla designer Kate Hume.
132
Armonia degli opposti Chiaroscuri vincenti in sala da bagno.
134
Stile luxury Materiali, decori e arredi ricercati interpretano
un contesto dove la ricchezza è fascino. In versione limited edition.
LifestyLe
146
Rinascimento russo Il revamping di San Pietroburgo anima
palazzi e musei. E la città svela uno spirito sempre più creativo.
156
Il giardino del principe In Bretagna, nell’eden di un discendente
di Tolstoj, vanno in scena talento pittorico e cultura botanica.
162
Pavlova haute couture Candidi ricami e merletti immacolati
per il dessert che rende omaggio alla famosa ballerina.
Sotto, da sinistra: la foto di apertura del nostro
Focus, dedicato ai nuovi camini, stufe e
radiatori; abito con colletto in pelle abbinato
a stivali in pitone, Gucci, e bergère
Candy di Munna, che sfoggia toni ambrati.
foCus
173
Brivido caldo Una passione ardente. Camini, stufe e radiatori
sposano l’estetica, per farsi ammirare come quadri d’autore.
rubriChe
185
173
Tropical look Trionfa lo stile jungle, con foglie XL e maxipetali.
189
Primafila Musica. Cinema. Lettura.
202
Ospite d’onore Le 10 passioni di Natalia Valevskaya.
indirizzi
195
Dove trovare tutti i mobili e gli accessori di questo numero.
russian text
203
162
Le traduzioni in russo degli articoli principali.
appuntamento
dal 16 ottobre
A sinistra,
rivisitazione di
un grande classico
dei dessert: è la
pavlova in formato
tronchetto, con
brandy e pere
sciroppate.
di novembre
41
editoriale
U
l’italia che
piace a mosca
n idillio artistico consolidato nei secoli. È quello che lega la Russia ai geniali architetti
italiani. Dalla cattedrale dell’Assunzione (1475 — 1479), opera dell’ingegnere bolognese
Aristotele Fioravanti (che impressionò il gran principe Ivan III avviando la produzione
di un nuovo tipo di mattoni: più sottili, allungati e resistenti, impiegati con una tecnica
rivoluzionaria, precorritrice del cemento armato) alle formidabili mura, torri e palazzi all’interno
del Cremlino, edificate dai lombardi Antonio Gilardi, Marco Ruffo e Pietro Antonio Solari,
in uno sfaccettato linguaggio formale fatto di colonne, capitelli, inserti di pietra bugnata
e merlature a coda di rondine, capaci di vestire la funzionalità difensiva di maestosa eleganza.
E ancora, dalla cattedrale dell’Arcangelo Michele (1505 — 1508), del veneziano Alvise
Lamberti da Montagnana (alias Aloisio Nuovo), con quel cornicione divisorio in grado di produrre
l’effetto trompe-l’œil di un edificio a due piani, gli elaborati capitelli corinzi e le conchiglie
a pettine nei frontoni circolari, fino alla chiesa dell’Ascensione di Kolomenskoe (1529 — 1532),
del toscano Pietro Francesco Annibale, protetta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
In sintesi, tra il Quattrocento e il Cinquecento furono oltre sessanta i progettisti invitati a lavorare
a Mosca, artefici di un Rinascimento che rese l’edilizia locale più leggera, luminosa e gioiosa.
Un miracolo creativo destinato a ripetersi due secoli dopo a San Pietroburgo con l’avvento
del Barocco firmato da Francesco Bartolomeo Rastrelli (palazzo d’Inverno, 1754 — 1762, e palazzo
di Caterina, a Carskoe Selo, 1752 — 1756, dalle opulente decorazioni), seguito dall’evidente
impronta palladiana di Giacomo Quarenghi (emblematico il suo palazzo Inglese a Peterhof, con
le linee sobrie e orgogliosamente prive di orpelli, 1781 — 1789) e dai capolavori di Carlo Rossi,
espressione ultima del classicismo, tra i quali si staglia il palazzo dello Stato Maggiore (1819 — 1829),
in purissimo stile Impero, le cui due ali sono collegate al centro da un doppio arco trionfale.
Il riconoscimento del gusto italiano si conferma anche al tempo presente. Tra i mille esempi
spicca il grande magazzino moscovita Gum, tornato a splendere nel 2008 grazie alla poderosa
ristrutturazione dell’architetto milanese Michele De Lucchi, proprio come quando venne
costruito, nel 1893, per rivaleggiare con l’omologo tempio del lusso londinese Harrod’s. È targato
invece 2014 il poetico intervento di riqualificazione del Khodynka Park, condotto dallo studio
Land Milano nell’area dell’ex aeroporto militare di Mosca, la cui struttura si ispira alle trame
delle nervature delle foglie, geometrie frattali e a elementi decorativi della tradizione moscovita.
A questo si aggiunge il progetto Living Art, assegnato a Dante Oscar Benini, allievo
di Carlo Scarpa e Oscar Niemeyer: un complesso residenziale composto da cinque grattacieli
collocati in un parco di dieci ettari e affrescati dal pittore Mario Arlati: nel 2016, a conclusione
dei lavori, si candida a diventare “l’opera d’arte abitabile più grande al mondo”. Prestigioso pure
l’incarico affidato alle archistar Massimiliano e Doriana Fuksas, relativo al Moscow Polytechnic
Museum and Educational Centre: un’imponente scultura avveniristica rivestita in rame
preossidato e dalla silhouette irregolare, che sembra tagliata dal vento e vedrà la luce nel 2017.
Non stupisce che l’export nell’ex Unione Sovietica dell’arredo e del design prodotti
orgogliosamente nel nostro Paese abbia raggiunto nel 2013 la cifra record di 589 milioni di euro,
confermando l’Italia secondo fornitore dopo la Cina. Un successo che Marie Clarie Maison
ha deciso di festeggiare con un numero speciale, monografico e bilingue, dedicato al meglio del
made in Italy da esportazione e alla nuova, sorprendente sensibilità estetica russa. Buona lettura!
Foto Imaxtree.com
tenDenze
Sopra, sedia Flame, uno dei progetti
storici di Christopher Guy, e2.046;
qui accanto, abito in velluto fantasia
con gilet a contrasto e nappine,
Etro; sotto, tappeto in lana Yvette,
Korhani, cm 286x390, e144.
A sinistra, Le D.ish
di Federico Pepe
per Le Dictateur,
da Spazio Pontaccio,
e290 tre pezzi, e vaso
New Antique di Marcel
Wanders, Baccarat.
Sotto, Trapezoid, Kelly
Wearstler, e 1.150.
P
e r l’i nve rno dian e von fUrste n b e rg ha PUntato
sU i nte nse fantasi e art déco, m e ntre etro ri lancia
con Un tri PUdio di ve llUti n eofolK : implicito omaggio
ai fondali disegnati da Léon Bakst, direttore artistico dei leggendari Ballets
Russes. La compagnia di balletto nata dal genio dell’impresario russo Sergej
Djagilev torna a essere consacrata dal mondo dell’arte e della creatività,
proprio come accadde fra il 1909 e il 1929, quando seppe conquistare
i teatri delle capitali europee con un mix erudito di suggestioni letterarie
e tradizioni dell’Est. Le sue rappresentazioni magiche ispirano ora i sontuosi
arabeschi sulla carta da parati di Farrow&Ball e i ramage del tappeto cremisi
di Korhani. L’abbinamento oro/nero sulla consolle di Opium e sulla poltrona
Chandra per Koket lasciano emergere una femminilità sensuale, in perfetta
sintonia con l’atmosfera dell’opera Cleopatra, messa in scena nel 1909
dai grandi ballerini Tamara Karsavina e Vaslav Nijinsky. L’anno successivo
fu la volta degli scintillanti riflessi lamé dei costumi ideati per Shéhérazade.
Quindi, in Carnaval, a stupire fu la calzamaglia a rombi optical del ballerino
e coreografo Michel Fokine: Arlecchino elegantissimo e rivoluzionario.
A sinistra, romantico
portacandela
Marbella, di Villari,
e156; sotto, cuscino
Yastik, di Amara,
cm 60x40, e295.
Qui, consolle Ecstasy
firmata Opium, cm
140x50x85h, e6.000.
Da sinistra, pannello decorativo
Declan, in metallo, Three Hands,
cm 103x113h, e190,50; stivaletto
in camoscio rosso, di Giuseppe
Zanotti Design; sopra, tappeto
Genova, Sitap, cm 135x195, e173.
Qui sopra, pochette
decorata da piume e
strass, Marni; pelliccia
su top incrociato e
gonna lunga, Diane
von Furstenberg;
lampadario Medusa,
in 3 misure, Currey &
Company, e1.360.
Foto Imaxtree.com
Grafismi ripresi anche dalla stupefacente madia Ondulation 2, di Aymeric
Lefort, e dalla scultura Trapezoid di Kelly Wearstler. La sapiente interazione
tra colori luminosi, ritmo e movimento che affascinò intere platee — come
raccontò Marcel Proust nel 1910, entusiasta spettatore di L’uccello di fuoco —
trova un’interpretazione contemporanea nello stivaletto rosso fiammante
di Giuseppe Zanotti o nella pochette piumata e tempestata di strass di Marni.
Intarsi decorativi degni di Il pomeriggio di un fauno impreziosiscono cuscini
e tavoli dai profili in metallo ondulato. Quanto alla dimensione onirica
di Parade (del 1917: Pablo Picasso per le scenografie, Jean Cocteau in qualità
di librettista ed Erik Satie per le musiche ipnotiche) si riflettono sul pannello
decorativo di Three Hands e sui bagliori in ottone e vetro del lampadario
di Currey & Company. Il bracciale Chanel, con la sua studiata preziosità,
ben ornerebbe le mise della splendida étoile Anna Pavlova. E se nessuno
stilista dell’epoca rimase insensibile a tanta magnificenza, fu Coco Chanel
a disegnare gli abiti per Le train bleu (musicato da Darius Milhaud), stringendo
con Djagilev un rapporto di profonda stima, terminato nel 1929 con la morte
dell’impresario, i cui funerali vennero offerti proprio dalla couturière. n
Qui, poltroncina Chandra di Koket,
e4.400. A destra, tavolino Fenton
in metallo dorato, Cyan Design,
cm 70Øx65h, e1.350; bracciale
firmato Chanel, come il profumo
Cuir de Russie, 75 ml, e131,50.
OTTOBRE 2014 / MC MAISON 39
Gli eleganti pilastri
di noce ritmano il salone
a doppia altezza. Il legno
rende più caldo l’ambiente,
dove trovano posto
i coffee table Saint-Tropez
e i divani lineari, tutto
di Baker. Tappeto ton sur
ton di The Rug Company;
parquet di Ebony and Co.
grnDeur
DÉco
citazioni anni trenta in questa
villa dove tutto È sontuoso.
glamour allo stato Puro,
senza rinunciare al comFort
Foto Frank Herfort/Photofoyer - Testo Rita Ferrauto
STILE Luxury
Di Bruno Tarsia - Foto Lorenzo Pennati
Da sinistra, a parete, specchiera
Caesar, elledue. Poltrona A-Round,
in acciaio e tessuto, Trussardi Casa
e divano Lutetia, con rivestimento
in velluto, design Antonio Citterio,
coll. Maxalto di B&B Italia, da e5.349;
sopra, i cuscini: Le vase baroque,
in seta, Versace Home, e323; in seta
color salmone Elissa Vogue, Fendi
Casa, e403; con motivo “labirinti”
Megastar, JAB Anstoetz, e109,90/m;
a stampa animalier, coll. Parrots,
Roberto Cavalli Home, e140. Tavolino
dorato con top in marmo Manfred,
Fratelli Longhi, e4.514; scultura
in bronzo di Erik Cohrt, anno 1902,
da Flair Milano, e3.500; pouf Cilindro
Coomba, in velluto a macrocoste,
di Missoni Home, e267. A seguire,
Regina Side Table, in bronzo, Fendi
Casa, da e5.295 il set da tre; sopra:
candelabro in argento, del 1930,
da Carlo Eleuteri; sfera con piedistallo
in peltro lucido, di Piero Figura, e480.
Dietro, lampada da terra Bacall,
con paralume in velluto, di Alessandro
La Spada per Besana, da e3.095.
Poltrona Modà, Orsenigo, e842;
cuscino di Bagnaresi, e345. Pouf
Nossen, trama a zigzag in misto
cotone, Missoni Home, costa e329.
Per la modella: vestito Genny; scarpe
Sergio Rossi; collana Stefano De Lellis;
bracciale Panthère, in oro bianco
con diamanti, Cartier; orecchini Nudo
di Pomellato, in oro rosa, ametista
e diamanti, e4.200. Carta da parati
Formation, m 10x0,52h, e87,50/rollo,
e tappeto, in lana e seta, e5.000,
entrambi del brand JAB Anstoetz.
materiali nobili, decori sfarzosi, arredi ricercati
interpretano un contesto esclusivo, dove
la ricchezza è fascino. in versione limited edition