Produzione Valvole Tenuta perfetta, senza 130 tecnologie meccaniche Aprile 2014 www.techmec.it Dossier tornitura guarnizioni Emco ha realizzato due versioni personalizzate di Emcoturn 900 e Maxxturn 110 in grado di realizzare operazioni di tornitura e rettifica sulla stessa macchina per soddisfare al meglio le esigenze di lavorazione di Orton, azienda impegnata nella produzione di valvole di piccole, medie e grandi dimensioni. di Davide Davò L e tecnologie legate alle macchine utensili si stanno evolvendo sempre più, consentendo la realizzazione di lavorazioni che fino ad alcuni decenni fa erano considerate difficilmente eseguibili. Un esempio su tutti è rappresentato dai centri di lavoro, ovvero macchine la cui struttura consente di portare a termine operazioni di tornitura e di fresatura sullo stesso impianto e con elevata qualità in entrambe le tipologie di lavorazione. L’accoppiata tornio/ fresa è a oggi una soluzione realizzabile per la maggior parte dei costruttori di macchine utensili, ma la situazione è decisamente differente se si parla invece di unire tornitura e rettifica. Si tratta infatti di una soluzione poco richiesta dagli utilizzatori di macchine utensili, motivo per cui la produzione di tali impianti richiede al costruttore un attento studio dell’applicazione e una stretta collaborazione con il cliente. Tra le società che hanno acquisito un consistente know how nella realizzazione di questi macchinari di tornitura/rettifica rientra Emco, che grazie alla collaborazione www.techmec.it con Orton vanta oggi differenti soluzioni capaci di portare a termine entrambe le operazioni con facilità e con un elevato livello qualitativo delle lavorazioni. Know how di prim’ordine Orton è un’azienda piacentina impegnata dal 1963 nella produzione di valvole per svariati ambiti industriali. «Inizialmente la nostra attenzione era rivolta alle nicchie di mercato, ma con il passare degli anni e soprattutto con l’arrivo della crisi abbiamo deciso di ampliare i settori di sbocco dei nostri prodotti per affrontare con maggiore serenità gli andamenti altalenanti dei vari mercati - spiega Enzo Stendardo, Marketing Manager di Orton - A oggi possiamo vantare clienti in tutto il mondo con applicazioni principalmente nel settore dell’Oil&Gas, ma abbiamo installato numerose valvole anche in impianti dedicati alla desalinizzazione delle acque e nei power plant per la produzione di energia elettrica». I cambiamenti legati alla nuova politica aziendale hanno coinvolto anche il pacchetto offerto al cliente, che oggi copre Aprile 2014 Uno dei reparti di lavorazione della Orton l’intero ciclo produttivo. Orton infatti non si limita a produrre le valvole su richiesta del committente, ma grazie al supporto dello studio di ingegneria al quale si appoggia è in grado di affiancare il cliente già nella fase di progettazione delle valvole stesse. «Nel momento del cambio di strategia aziendale abbiamo deciso di continuare la nostra produzione di soluzioni speciali con lotti da 1 a 200 pezzi al massimo, e di non puntare ai grandi tecnologie meccaniche 131 Tenuta perfetta, senza guarnizioni K. Shibuya, QC Manager JGC Corporation Japan (al centro in prima fila) consegna al MD Orton Alberto Aliani (a destra in prima fila) l’Official Appreciation Certificate per la fornitura di valvole Orton per il progetto CSPC LOP Project (Nanhai, China) per il cliente CNOOC-Shell numeri e alle soluzioni standard - continua Stendardo - Questo perché siamo strutturati in modo da essere sempre più competitivi all’aumentare della difficoltà dell’applicazione e delle criticità. Quando ci troviamo di fronte per esempio a temperature altissime o bassissime, oppure alle alte pressioni, la nostra produzione riesce a distinguersi da quella dei nostri competitor». Anche il reparto produttivo è stato mo- A destra, il Direttore Generale della Orton Alberto Aliani Orton è un’azienda piacentina impegnata dal 1963 nella produzione di valvole per svariati ambiti industriali dificato a seguito delle nuove direttive aziendali: grazie agli ultimi macchinari installati le lavorazioni vengono esternalizzate solo in caso di picchi di lavoro, e comunque a patto che si tratti di operazioni standard. Le lavorazioni critiche, ovvero quelle che richiedono particolari attrezzature o quelle soggette a segreto industriale, vengono svolte interamente nello stabilimento piacentino, controlli non distruttivi compresi, così da non disperdere il know how finora acquisito. «In particolare, l’investimento nei controlli non distruttivi da effettuare sui nostri prodotti è avvenuto in concomitanza con il passaggio dalla vecchia sede a quella attuale, nel 2007/2008 - precisa Stendardo Al nostro interno abbiamo un reparto che si occupa della verifica della qualità sia del materiale in entrata sia nelle fasi finali del ciclo. I nostri strumenti ci permettono di effettuare il test del PMI, la magnetosco- Rigidità strutturale Le macchine installate Emco Emcoturn 900 e Maxxturn 110 rappresentano sia l’evoluzione del prodotto Emco, sia la costanza di qualità e versatilità del prodotto stesso. L’utilizzo del tornio come rettifica, su masse sbilanciate e materiali duri per l’ottenimento di superfici che richiedono una finitura eccellente, necessita di rigidità sia a livello strutturale che nella trasmissione del moto agli utensili motorizzati. La prima macchina, il centro di tornitura Emco- Le macchine Emco vantano eccellente stabilità anche nella trasmissione del moto agli utensili motorizzati 132 tecnologie meccaniche Aprile 2014 turn 900, è un tornio con bancale inclinato a guide piane e scorrimenti su materiale antifrizione; la struttura in acciaio elettrosaldato dimostra che è la qualità dell’esecuzione e dei materiali utilizzati a garantire le prestazioni e sfata la tradizione che vuole la ghisa come principale elemento di qualità nelle macchine di queste dimensioni. Il mandrino attacco ASA 15” con cambio gamma meccanico permette di usufruire di una coppia di asportazione di 7860 Nm e di una potenza di 80 kW già a 100 giri/ min. Il grande piatto portautensili combina la possibilità di montare bareni fino a 80 mm di diametro su posizioni dedicate all’utilizzo di portautensili motorizzati VDI 60 con potenza di 17,5 kW. La seconda macchina acquistata da Orton a seguito delle prestazioni garantite www.techmec.it Dossier tornitura Enzo Stendardo e Stefano Nucci fotografati di fronte a due valvole realizzate dalla Orton L’Emcoturn 900 in azione nello stabilimento piacentino della Orton pia e di utilizzare i liquidi penetranti di contrasto. L’unico controllo che subcontrattiamo è l’esame radiografico che affidiamo direttamente alle fonderie dalle quali acquistiamo il materiale, anche a garanzia della certificazione del materiale in ingresso». Tenuta metallica Grande attenzione al materiale in ingresso, dunque, anche perché la materia dall’ET 900 è il centro di tornitura Maxxturn 110 con asse Y. Anche questa macchina garantisce la qualità richiesta, con bancale in Hydropol e asse Y a 90° rispetto all’asse X; la corsa di 180 mm permette tutte le operazioni di fresatura richieste e, con il sistema di maschiatura a pettine, pone ben pochi limiti alle possibilità di filettatura fuori asse. Maxxturn 110 può essere fornito fino a distanza punte 3.600 mm, lunette a richiesta anche come asse CN, torretta 12 posizioni VDI 50 e due tipologie di mandrino, ASA 8” e ASA 11” con cambio gamma meccanico, che ne fanno una macchina ideale per la lavorazione di alberi, flange e particolari complessi. www.techmec.it prima utilizzata per la realizzazione delle valvole Orton è di primissimo livello. L’azienda piacentina infatti è impegnata nella lavorazione di acciaio inox (Super Duplex) e leghe a base di nichel come Inconel, Monel, oltre a leghe speciali quali Stellite grado 21. Quest’ultima fa parte di una famiglia di leghe cobalto-cromo particolarmente indicate per le applicazioni che richiedono elevata resistenza a usura, e che la società utilizza come riporto nella sede della valvola a farfalla per garantire la tenuta dei fluidi. «I nostri prodotti esercitano tenute meccaniche, non ci sono guarnizioni nelle nostre valvole - spiega Gianluca Zilli, Assistant Manager Machining Shop di Orton - Per questo motivo le finiture della sede della valvola e dall’anello devono essere di grado elevato. Impedire il passaggio di gas con un accoppiamento metallo su metallo richiede una rugosità superficiale Ra 0,8 e tolleranze nell’ordine dei 5 centesimi di mm. Inoltre, è indispensabile che il piano della sede e l’anello di tenuta siano perfettamente allineabili l’uno con l’altro». Alla luce di quanto detto è facilmente intuibile l’esigenza di Orton di trovare una soluzione capace di portare a termine operazioni di sgrossatura e di rettifica all’interno della stessa macchina e con una sola presa del pezzo, così da migliorare ulteriormente la qualità dei Aprile 2014 propri prodotti. Tale ricerca si è conclusa con l’acquisizione di Emcoturn 900, tornio a controllo numerico realizzato da Emco. «Abbiamo scelto questo tornio per una serie di motivazioni - aggiunge Zilli - Anzitutto prima dell’acquisto avevamo notato la tendenza del mercato a richiedere valvole di dimensioni sempre maggiori, e quindi dovevamo attrezzarci con una macchina dal campo di lavoro ampio. Con i suoi 1.050 mm di diametro di volteggio e una lunghezza tornibile fino a 5.000 mm Emcoturn 900 si è subito mostrato adatto alle nostre esigenze». Robuste e customizzate La decisione di appoggiarsi a Emco è legata anche alla volontà di personalizzare la propria soluzione sulle esigenze specifiche del cliente che il costruttore di macchine utensili ha messo in mostra fin dai primi contatti. L’operazione di rettifica effettuata da Orton infatti viene eseguita posizionando la valvola lungo un piano inclinato, evidenziando l’ulteriore criticità dell’elevato sbilanciamento del pezzo. Per risolvere tale problematica i tecnici Emco hanno lavorato a stretto contatto con quelli dell’azienda piacentina, arrivando a produrre una soluzione studiata ad hoc: la mola viene montata su uno dei sei utensili motorizzati che equipaggiano Emcoturn 900, i cui attacchi sono stati mo- tecnologie meccaniche 133 Tenuta perfetta, senza guarnizioni La Maxxturn 110 di Emco installata in Orton presenta un massimo diametro di volteggio di 700 mm. Con 12 utensili motorizzati e l’aggiunta di un asse Y è in grado di eseguire anche fresature o filettature, realizzando valvole con caratteristiche differenti Orton non si limita a produrre le valvole su richiesta del committente, ma grazie al supporto dello studio di ingegneria al quale si appoggia è in grado di affiancare il cliente già nella fase di progettazione delle valvole stesse La zona di lavoro con la macchina in fase di rettificatura dificati in base alle lunghezze specifiche segnalate da Orton. In pratica, l’azienda ha realizzato dei veri e propri utensili speciali per il proprio cliente, fornendo così una soluzione di rettifica completa di utensile e portautensile. «Un aspetto che abbiamo molto apprezzato riguarda gli attacchi della torretta portautensile - prosegue Zilli - Questi attacchi sono di tipo VDI, il che significa che Emco non ha voluto vincolarci nella scelta delle attrezzature con le quali equipaggiare la macchina, rendendola interfacciabile con numerose soluzioni presenti sul mercato». Il terzo elemento di particolare rilievo in questa collaborazione è la struttura di Emcoturn 900. La rettifica, infatti, pur non essendo una lavorazione complicata da portare a termine richiede un’elevata rigidità della macchina. Tale caratteristica è ampiamente garantita dalla soluzione Emco, la cui struttura estremamente rigida è stata pensata principalmente per le lavorazioni pesanti. A ogni modo la collaborazione tra le due società non si è interrotta nel 2008 con l’acquisto del tornio, ma prosegue tuttora. Recentemente Orton ha acquistato un centro di tornitura Maxxturn 110, più piccolo di dimensioni 134 tecnologie meccaniche ma con un maggiore livello di customizzazione. «Abbiamo installato nel nostro stabilimento il Maxxturn 110 con l’obiettivo di ampliare la gamma di prodotti che possiamo fornire ai nostri clienti - spiega Zilli - Il campo di lavoro infatti è inferiore, in quanto il massimo diametro di volteggio è di 700 mm, ma con 12 utensili motorizzati e l’aggiunta di un asse Y siamo in grado di eseguire anche fresature o filettature, realizzando valvole con caratteristiche differenti». Altro fattore che ha convinto Orton a scegliere Maxxturn 110 è la sua accessibilità. Come già accennato in precedenza, l’azienda piacentina effettua controlli non distruttivi sui componenti in macchina. Motivo per cui il centro di tornitura deve avere ampi accessi alla zona di lavoro, così da consentire all’operatore di effettuare tali controlli senza particolari difficoltà di movimento. In generale, il sistema di rettifica e tutte le caratteristiche di rigidezza e precisione relative a Emcoturn 900 si possono ritrovare anche in Maxxturn 110, con i dovuti accorgimenti legati all’evoluzione delle tecnologie. Per esempio, i movimenti sono su guide a rulli precaricati e non su guide piane con Aprile 2014 scorrimento in Turcite®-, e il controllo numerico equipaggiato è il Siemens 840 Solution Line che rappresenta l’evoluzione del 840 Power Line installato sulle macchine precedenti. Il centro di tornitura Emco inoltre è dotato di una serie di soluzioni che migliorano l’efficienza della macchina, come il sistema di azionamento a recupero di energia che trasforma l’energia da cinetica a elettrica per poi reintrodurla in rete, oppure il sistema idraulico con accumulatore di pressione che attiva la pompa solo in caso di reale necessità. «Oltre alle prestazioni e all’affidabilità delle macchine, ritengo corretto sottolineare la qualità del servizio post vendita di Emco - conclude Zilli - Una volta installata la macchina, infatti, Emco ha sempre organizzato un corso dove vengono affrontate e risolte tutte le problematiche degli operatori. Le spiegazioni sono semplici e riguardano anzitutto gli elementi basilari per il buon funzionamento della macchina. Inoltre, nei rari casi in cui abbiamo avuto difficoltà nell’avviamento della macchina con una semplice telefonata i tecnici Emco ci hanno raggiunto nello stabilimento, risolvendo il problema con la massima tempestività». www.techmec.it
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