Articolo presentazione “SCRITTI TRA

La Scuola e i suoi protagonisti
COME MOÈCA CHE LASCIA IL CARAPACE
In fondo il libro di Fusca, con la sua proposta socio-culturale tra Pedagogìa e Letteratura, vuole proprio
promuovere e incentivare il cambiamento della Scuola italiana verso quell’adattamento a contenere il
nuovo che vale e, cioè, che ‘serve’ alla Persona perché viva meglio e a livello soggettivo (sia felice) e a livello
sociale (nel Lavoro).
Come la moèca, che vive nella Laguna veneta e che è metafora di rinnovamento -mentre si adatta,
in fase di muta, nella nuova ‘corazza’ di granchio (il carapèce) che la deve contenere - così la Scuola del
nostro Paese e, in essa, la professionalità competente degli Operatori della Scuola (in primis, tutti i Docenti
della Sistema-Scuola; e poi, i Dirigenti scolastici).
Ci stanno provando, sostanzialmente, le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo (2012), mentre,
però, la Politica scolastica nazionale -di Governo- si barcamèna tra crisi istituzionale ed economica, alla
ricerca di identità… E ‘tagli’, sovente spropositati, di Persone e di fondi…
SCRITTI tra Pedagogìa e Letteratura di Francesco FUSCA (Expressiva, Spezzano Albanese [Cosenza]
2013, pp. 248, €. 14,00), presentato a Cantinella di Corigliano Calabro (il 21 febbraio 2014, Salone
dell’Istituto Comprensivo), è stata una ghiotta occasione, seguìta da un notevole e interessato pubblico, per
fare il punto sul “verso dove va, oggi?” la Scuola italiana - Scuola europea.
Ne hanno parlato Agostino GUZZO, Dirigente scolastico della “don Bosco” ospitante; Loredana
GANNICÒLA, Dirigente del Liceo “Lucrezia della Valle” di Cosenza; Erminia AVELLA, Docente dell’I. C. “don
Bosco”; Giuseppe TREBISACCE, Docente dell’Università della Calabria e Presidente della “Fondazione
Guaràsci” di Cosenza.
Per punti e in sintesi è emerso:
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Che l’attenzione politica e socio-culturale alla Persona (fine, mai mezzo: con I. KANT e oltre),
sempre da ‘includere’ nelle varie dimensioni socio-formative (e mai da ‘escludere’), è oggi
traiettoria di Senso e Valore esistenziale. Tutto ciò, nel libro di Fusca, è ampiamente presente: è il fil
rouge (il leitmotiv) che percorre e intreccia i quattro capitoli del libro e i conseguenti paragrafi;
Che, sulla scia di Edgar MORIN che invita ad apprezzare la bellezza della Cultura, anche l’Autore di
Spezzano Albanese gradisce e scommette su quella parte dello scìbile umano che di più va verso la
Poesìa, la Pittura, la Musica e il Canto, la Danza, il Teatro, …
La Persona, come nucleo
generativo, è sempre soggetto in formazione, per tutta la vita, e che le Istituzioni della Società
devono aiutare perché si liberi dall’ignoranza e si affermi nel mondo civile, lavorando (‘dentro’ la
Cultura della Costituzione repubblicana);
Che la competenza è Valore e si batte contro il pensiero dell’ovvio. Solo una Scuola inclusiva laica
liberatrice è palestra di Democrazia e di promozione umana;
Che il S. F. I. (Sistema Formativo Integrato), cavallo di battaglia, vincente, sin dagli anni SettantaOttanta del secolo scorso, è un tratto caratteristico degli studi e della ricerca di Fusca; e che
annovera, il SFI, tra i fondatori, anche Franco FRABBONI, Luciano CORRADINI, Giuseppe
TREBISACCE, Riccardo MASSA;
Che i Maestri dello spezzanese sono: (A) sul versante laico, sicuramente, tra i più importanti,
Roberto MAZZETTI, Maria MONTESSORI, Franco Frabboni (e, prima, Giovanni Maria BERTIN),; (B)
sul versante cattolico, sicuramente, tra i primi, don Lorenzo MILANI, don Giovanni BOSCO;
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Che la scommessa ontologica di Fusca è stata, da sempre, ed è sulle Persone ‘ultime’: sui poveri e
sugli ignoranti, inconsapevolmente ‘manovrati’ e fortemente ‘intontiti’ dai persuasori occulti
(uomini, con la u rigorosamente minuscola; e mezzi: mass-media caldi e freddi, tecnologie
multimediali di varie generazioni);
Che «lo stile letterario di Fusca (la sua scrittura) è inconfondibile», anche negli ‘azzardi’ linguistici e
nelle ‘innovazioni’ di tecniche espressive creative;
Che SCRITTI è un libro che si può leggere, agevolmente, o iniziando dalle prime pagine o dalle
ultime o… Insomma, con Daniel PENNAC, il libro è un ‘oggetto’ utile, piacevole, colto: che ama il
verbo piacere e non il verbo dovere. Come non si può dire: -Devi amare; devi sognare!, alla stessa
maniera non si può dire: Devi studiare! L’Insegnare, difatti, è l’arte fine del Docente esperto
professionalmente, che interessa e motiva all’imparare a imparare;
Che le dimensioni di personalità di Fusca, emergenti dalle pagine di SCRITTI sono, almeno tre: (a)
l’UOMO (e qui si inscrive la ‘testarda’ ricerca, di sempre, sulla Cultura della disabilità, sulla
formazione alta, competente, dei Docenti specializzati per il sostegno e del ruolo centrale degli
Insegnanti curricolari, per l’Inclusione, l’Integrazione, la Valorizzazione delle Persone che
frequentano la Scuola; (b) il POETA (e qui si inscrive, tra l’altro, la produzione di Letteratura per
l’infanzia); (c) l’EDUCATORE, infine (e qui si inscrive, la concezione terenziana dell’Autore di SCRITTI
secondo la quale… tutto ciò che è umano, mi interessa, mi sta a cuore, I care). Queste ‘dimensioni’
si intrecciano, fino a fòndersi, sviluppando un pensiero problematico critico liberante, che organizza
e unisce un lavoro teorico-pratico, che è in buona sostanza attività laboratoriale, ispirato alla
Metodologia della ricerc-azione. Difatti, in Fusca, ecletticamente, con-vivono il Docente (sino
all’intensa esperienza universitaria), il Capo d’Istituto, l’Ispettore tecnico (anche consulente ed
esperto del Ministero PI / IUR); quindi l’informatore e il formatore di intere generazioni di
Studenti/esse; di Docenti e di Dirigenti scolastici; di Genitori e di Operatori del Territorio.
I saluti di Giuseppe GERACI, Sindaco di Corigliano C.; di Mons. Antonio DE SIMONE, Amministratore della
diocesi di Rossano-Cariati; di Luigi GRECO, Comandante dei VV. UU. di Corigliano; di Antonietta BRUNO,
Presidente del Consiglio d’Istituto, tutti, hanno onorato l’impegno culturale dell’iniziativa voluta dal
Dirigente Guzzo e dal suo staff.
Ma, ciò che ha davvero impreziosito la ‘magica’ serata di venerdì 21 febbraio 2014, è stato
indubbiamente il lavoro proposto dai ragazzi e dalle ragazze della Scuola secondaria di 1° grado.
La fatica compiuta dai Professori Piergiorgio GARASTO e Stella CRITELLI, maestri di Musica e Canto;
il lavoro di fino del Professor Giuseppe MARASCO e dei suoi allievi, che hanno inventato e prodotto un
video sulla vita e l’opera di Francesco Fusca; nonché il lavoro dei Professori Maria Daniela LAMBRÈ e Zoila
DE BARTOLO, e del coordinatore vicario Enrico SCIGLIANO, ebbene, il tutto è stato gratificante e foriero,
relativamente al futuro socio-culturale dei giovani, di buone, fondate speranze di successo personale e non
solo.