Piccolo Museo della Poesia Ed. Archivio Libri d’artista – Milano Alain Freixe – Gino Gini Alain Freixe – Fernanda Fedi Fernanda Fedi e Gino Gini Un cammino tra sacralità e poesia opere e libri d’artista a cura di Amedeo Anelli 27 settembre – 25 ottobre 2014 Amedeo Anelli – Gino Gini Amedeo Anelli – Fernanda Fedi inaugurazione: sabato 27 settembre ore 17 orari: dal mercoledi al sabato dalle 11 alle 19 domenica, lunedi, martedi su prenotazione dalle 17 alle 22 sabato 18 ottobre ore 17 presentazione sei numeri della collana Le Hasard Ed. Archivio Libri d’Artista – Milano con gli artisti Fedi, Gini ed i poeti Anelli, Freixe, Oldani Guido Oldani – Gino Gini Fernanda Fedi -Rep JKL- Guido Oldani – Fernanda Fedi cm 30x50x10 (chiuso) 2013 via Pace 5 – 29121 Piacenza e-mail: [email protected] tel: 347.0359629 – 345.7175217 Gino Gini -Meteo n.9- cm 60x50 2009 Fernanda Fedi Gino Gini In un mare più vasto di segni e luce Possibile, progettare il progetto? Amedeo Anelli Amedeo Anelli La maestria verbo-visuale di Fernanda Fedi si esemplifica fra pittura, scrittura e segno, in un “mare” più vasto di formatività, disegni, scritture, tracce e di luce. Vi è un’energia del tracciare che ha raggiunto un’estrema distillazione e raffinatezza, stile e memorabilità. Un’uscita anche plasticamente dinamica di segni che vanno dall’ombra e dall’oblio verso il luminoso e l’ostensivo. Un’antichità del futuro che lega e dipana tradizioni e le svolge in auspicio e segreta rigenerazione. Parafrasando Lucian Blaga si potrebbe dire che l’operare della Fedi è continuamente uno zampillare di segni e di temporalità, una sorgente viva e cangiante, in cui il carattere repertuale nelle sue opere, la presenza di frammenti, non è sotto dominio del tempo distruttore, ma in quella dell’auspicio di luce e la qualità, di ciò che viene da lontano e va lontano, fra presenza e cancellazione. Un universo instabile e mutevole di modalità, che contrappuntano scritture antiche e concettualità futuribili. Vi è una dolce ragione, vi sono strutture dialogiche, l’onda energetica della Fedi raccoglie ed accoglie un materiale vasto e variegato, l’ibridarsi di molte culture e tradizioni. Liber mutus che trattiene il condensarsi e il cristallizzarsi anche di oralità, codici, segni su rotoli e pergamene, in un potenziamento dell’artisticità che si confronta anche con l’evocazione e la parola poetica e sacrale. Nell’approfondimento del rigorismo geometrico degli anni Settanta, di strutture di colore e luce, in direzione di una poetica delle corporeità agenti nel mondo e nella storia è recuperata anche una tradizione di delimitazione e del sacro, uno scrigno, con accenni anche qui espliciti a consolidate tradizioni. Come una ola de fuerza y luz. La maestria verbo-visuale di Gino Gini è legata alla dimensione progettuale e del possibile. Possibile, che secondo alcuni, ulteriorizzando il reale e modificandolo anche immaginativamente, può diventare la più difficile e perigliosa delle categorie. Per Gini è senz’altro la modalità centrale dell’artisticità, in uno sviluppo realizzativo che può includere amplificazioni, evocazioni, predittività, concettualità, sogno, demitizzazione, spostamento, spiazzamento, decontestualizzazione – ricontestualizzante e via così. Abituato a seguire le modalità del pensiero e del concetto, Gini imbastisce percorsi e decostruzioni, ma in questo non si ferma al momento negativo o a quello meta-narrativo e desublimante, ma nell’attraversamento della storia, della tecnologia e quant’altro con la sua sensibilità per la cultura e di tecniche e tradizioni, pone un nuovo ed ipotetico progetto, un avviamento di senso. Senso che trasvaluta e trasforma l’eredità storica e la quotidianità in una dimensione nuova ed ipotetica: progettare il progetto. Questo progettare il progetto è una doppia cautela di concetto e sensibilità, di allontanamento, ma anche di prospettive. In ciò vi è una continua rigenerazione di sensi, si può procedere per isolamento, evidenziazione, congiunzione di funzioni significative in un testo dominato dalla decezione e dall’usura del significato o può far valere sensibili o momenti della nostra storia in unione stretta di movimenti tecnici, virtualità, realia, reperti iconici, pittura, collages, impaginati. A un momento analitico e relazionale, una dissoluzione in aggregati o elementi di base, segue un rilancio ponente ed esecutivo, un multiprospettivismo sotto l’egida della probabilità, della probità ed anche dell’ironia. In questa direzione di poetica il libro d’artista rappresenta un esito fondamentale nelle strategie verbo-visuali di Fernanda Fedi che con Gino Gini hanno dato vita anche all’Archivio Internazionale del Libro d’artista di Milano (dal 1983). Un lavoro pionieristico e collettivo, accanto a quello variegato della Mail-Art e di altre tensioni comunitarie in dialogo con Fluxus, che hanno avuto sviluppo dagli anni Settanta. Gli ultimi esiti di questo lungo “viaggio”, non qui riassumibili, hanno portato Fernanda Fedi al libro-scrigno che si può aperto appendere al muro, una politecnia di pittura, scultura, collages, assemblaggi di materiali diversi (legno, ceramica, papiro, argilla cotta, ecc…). Notevoli inoltre i libri a quattro mani. In questa direzione di poetica il libro d’artista rappresenta un esito fondamentale nelle strategie verbo-visuali di Gino Gini che con Fernanda Fedi hanno dato vita anche all’Archivio Internazionale del Libro d’artista di Milano (dal 1983). Un lavoro pionieristico e collettivo, accanto a quello variegato della Mail-Art e d’altre tensioni comunitarie in dialogo con Fluxus, che hanno avuto sviluppo dagli anni Settanta. Gli ultimi esiti di questo lungo “viaggio”, non qui riassumibili, hanno portato Gino Gini al libro-taccuino con finestre, siparietti con la caratteristica legatura e molti inserti sia pittorici sia di materiali industriali del libro-città o di piume timbri e quant’altro. Notevoli inoltre i libri a quattro mani. nota biografica nota biografica Pittrice, Scultrice. Espone dal 1968. Oltre settanta le mostre personali. Negli anni SettantaOttanta ha fatto parte di gruppi artistici e collettivi, a testimonianza di ciò ha scritto il saggio Collettivi e Gruppi artistici a Milano. Ideologie e Percorsi 1968-1985, ed. Endas. Ha collaborato col Comune di Milano in ‘Scuola al Museo’. Ha organizzato convegni su ‘Donna Arte e Società’ e su ‘Creatività e Terapia’. Dopo una lunga ricerca nel campo strutturale 1968–1978 (Quadriennale Roma, 1975; Realités Nouvelles, Parigi, 1976) ed un periodo concettuale in cui domina l’idea di assenza 1979–1982 (XVI Bienal de Sao Paulo Brasil 1981, Gall. Il Gelso Lodi 1979, Gall. di Porta Ticinese Milano 1980) passa alla scrittura segno, quale gesto della memoria-mente. La scrittura viene spesso associata alla musica, alla poesia. A partire dal 2004 la sua attenzione verte sulla Ecriture Plastique, con riferimenti alla scrittura etrusca, arcaica, minoica e micenea… nella convinzione che l’incomunicabilità del segno-scrittura sia la vera ‘fenomenologia’ della comunicazione. Sue opere sono presenti in musei, biblioteche e collezioni internazionali. Milano, 1939. Attivo fin dal 1968. È interessato agli aspetti della verbo-visualità nello specifico della narrative art. Animatore culturale promuove la Mail Art in Italia e nel 1983 dà vita assieme a Fedi all’Archivio Libri d’artista di Milano sollecitando l’attenzione intorno a questo intermedia, organizzando mostre e scrivendo testi. Numerosissime le mostre personali (65) in Italia e all’estero. Il libro d’artista resta il suo territorio privilegiato con oltre 120 libri in copia unica. Nel 2010 è artista/curatore con Fedi della IV Biennale Internazionale del libro d’artista alla Biblioteca Alexandrina, Egitto. Il suo lavoro si dispiega per cicli: da The Mythical Image (1976-1980) che troverà ampia divulgazione anche in ambito Mail Art al Viaggio in Italia (1980-89) alle Prove e ipotesi di volo (1989-1996). Seguono Volo Barocco ed Esercizi di Pittura (1996-1998). In questi ultimi anni i cicli operativi si fanno più serrati: Tavole celesti, Il cielo sopra, L’Araba Fenice, Icaro, Dedalo, Atlante, Alfabeto. Considerato tra i maggiori esponenti nel rinnovamento della Poesia Visiva.
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