N. 1 - Maggio 2014

MAGGIO 2014
newsletter
NOTIZIE SCIENTIFICHE
IL 2014 DELLA FONDAZIONE IBSA
Forum
“STEM CELL THERAPY: HYPE OR HOPE”
Fellowships
I VINCITORI DELLE BORSE DI STUDIO 2013
EDITORIALE
EVENTI
ATTIVITA’
EDITORIALE
FOCUS SU
ATTIVITA’
Un impegno che si consolida,
nuove sfide da raccogliere: il
2014 della Fondazione IBSA
Al forum “Stem cell therapy: Hype or Hope” di
fondazione IBSA il punto sulle reali prospettive delle
cure con le cellule staminali
Premiati i primi due vincitori delle
borse di studio della fondazione
IBSA
ATTIVITA’
APPUNTAMENTI
INTERVISTA
INTERVISTA
Intervista al Prof. Antonio Musarò
Università degli Studi La Sapienza – Roma, componente del Comitato
Scientifico del forum “Stem cell therapy: hype or hope?”
OVERVIEW
APPUNTAMENTI
I prossimi forum
Borse di studio 2014
Studio sulla percezione dei problemi della fertilità
Attualità
editoriale
Un impegno che si consolida, nuove sfide da raccogliere:
il 2014 della Fondazione IBSA
La Fondazione IBSA per la ricerca scientifica ha iniziato
con rinnovato entusiasmo il suo secondo anno di attività,
dopo i risultati soddisfacenti del primo. L’obiettivo che
ci si era posti era infatti quello di creare una struttura
partendo da zero, darle credibilità e farla conoscere alla
comunità scientifica.
ATTIVITA’
Per raggiungere questo scopo, la Fondazione ha organizzato nel 2013 un ciclo di forum dedicati
all’ipotiroidismo, patologia in crescita, molto diffusa nel mondo, ma ancora troppo spesso sottovalutata.
I convegni di Stresa e Gubbio hanno visto la partecipazione di relatori di prestigio internazionale e
rappresentano un’esperienza che lascia ben sperare per il futuro. Entrambi gli appuntamenti hanno avuto
infatti una buona eco presso la comunità scientifica e un buon risalto sui media. Un primo passo che ha
permesso alla Fondazione di farsi conoscere aprendosi alla collaborazione con i principali centri scientifici
ed ospedalieri di Lugano e Bellinzona.
Attività, quella dei forum, che vede la Fondazione impegnata anche nel 2014, un anno per noi molto
importante. Abbiamo organizzato appuntamenti su argomenti molto “caldi” e contraddittori. Ad iniziare
dal primo, che si è tenuto il 29 marzo presso l’Università della Svizzera italiana di Lugano, e che era
incentrato sulle terapie attraverso l’uso di cellule staminali, per provare a fare il punto sullo stato dell’arte
di queste cure cercando, insieme agli addetti ai lavori, di capirne le reali prospettive future.
Un momento di confronto molto apprezzato, che ha visto la partecipazione di 11 tra i più importanti esperti
Attualità
internazionali, oltre 200 partecipanti, perlopiù studenti universitari, ricercatori e medici specialistici, e
ha riscontrato molto interesse pure da parte dei giornalisti, alcuni dei quali venuti anche dall’Italia per
seguirlo.
Il secondo incontro, il 21 giugno sempre a Lugano, sarà dedicato alle malattie del metabolismo e al
loro legame con le tendinopatie. A chiudere il ciclo di eventi il congresso in programma il 27 settembre
all’Università di Francoforte sull’invecchiamento della popolazione.
Già dal suo primo anno, la Fondazione ha inaugurato un bando per l’erogazione di borse di studio per
giovani ricercatori. Con orgoglio, proprio a fine aprile abbiamo premiato nella nostra sede di Lugano i
primi due borsisti, selezionati tra i tanti giovani ricercatori provenienti da tutta Europa che hanno fatto
editoriale
l’applicazione: Anna Scanu, post doc presso l’Unità di Reumatologia dell’Università di Padova, per l’area
reumatologia, con uno studio sul ruolo del liquido sinoviale nelle artriti da cristalli; e Jingjing Chen, post
doc presso l’Istituto Oncologico della Svizzera italiana (IOSI) di Bellinzona, per quella di dermatologia,
con uno studio sulla senescenza cellulare
nel melanoma.
ATTIVITA’
Per il 2014, la Fondazione rinnova e
rilancia con un nuovo bando per tre borse
di studio: endocrinologia, della fertilità e
della terapia del dolore.
E porteremo avanti anche tutta l’attività
divulgativa e di pubblicazioni che
caratterizza la nostra Fondazione fin dai
suoi esordi, ad es. verrà presentato un
importante studio sulla percezione dei
problemi della fertilità nella popolazione.
L’obiettivo anche per il 2014 è quello di
affermare sempre più l’identità e il valore
della Fondazione IBSA per farla diventare
un punto di riferimento per la diffusione della cultura scientifica di qualità. Per questo, siamo aperti a
cogliere tutte le idee e i suggerimenti che ci vengono proposti da singoli o gruppi di ricercatori oltre che
a sviluppare una nostra linea di produzione scientifica.
Tutto questo mossi da un’idea di partenza, che caratterizza la nostra attività fin dall’inizio, quella della
“contaminazione” che permette di affrontare singole tematiche da diversi punti di vista, verificandone
somiglianze e differenze, sempre nella convinzione che la scienza e in particolare la medicina hanno dei
Attualità
costanti punti di contatto tra branche che apparentemente non hanno attinenza tra loro.
focus su
Al forum “Stem cell therapy: Hype or Hope” di
fondazione IBSA il punto sulle reali prospettive delle
cure con le cellule staminali
ATTIVITA’
Erano circa 200, perlopiù studenti universitari,
ricercatori e medici specialistici, i partecipanti
al Forum “Stem cell therapy: hype or hope?”,
organizzato sabato 29 marzo 2014 dalla Fondazione
IBSA per la ricerca scientifica presso l’Auditorium
dell’Università della Svizzera italiana di Lugano.
Un’importante occasione di condivisione scientifica,
resa possibile grazie al supporto della Fondazione,
durante la quale è stato fatto il punto sullo stato
dell’arte della biologia cellulare per capirne le
reali prospettive future. Fitto il programma degli
interventi degli 11 tra i maggiori esperti internazionali
presenti, da Paolo Bianco (Dir. Laboratorio Cellule
staminali, Università Sapienza di Roma) a Pierre
Gonczy (Swiss Institute for Experimental Cancer
Research, Losanna), da Shahragim Tajbakhsh (Dir.
Lab. di Cellule staminali, Istituto Pasteur di Parigi) a
Vania Broccoli (Capo Unità Div. Neuroscienze Stem
Cell Research Institute San Raffaele di Milano),
Attualità
da Thomas Rando (Dir. Glenn Laboratories
for the
Biology of Ageing, Stanford University) a Austin
Smith (Dir. Wellcome Trust-Medical Research
Council Stem Cell Institute, Cambridge University),
professionisti di prestigio mondiale che hanno
illustrato e condiviso i principali risultati delle loro
attività di ricerca.
Ad accomunarli nei loro progetti un’aspirazione
ambiziosa, la possibilità di rigenerare ogni parte del
focus su
corpo danneggiata, e la consapevolezza che una
cura efficace passa attraverso la piena conoscenza
dei suoi benefici, dei suoi rischi e dei suoi limiti.
Partendo da queste considerazioni, gli interventi
hanno fatto chiarezza che le cellule staminali
sono in grado di “riparare” i tessuti da cui
vengono prelevate: le staminali della pelle curano
le ustioni della pelle, le staminali ematopoietiche
curano patologie associate alle cellule del sangue,
le staminali del limbus corneale curano i danni alla
cornea.
Proprio il trapianto dell’epitelio corneale è stato al
centro del dibattito grazie alla presenza del Prof.
Michele De Luca, docente di Biochimica e direttore
del Centro di Medicina Rigenerativa dell’Università
di Modena e Reggio Emilia, che ha presentato
un caso di successo della terapia cellulare grazie
alla quale è stato possibile restituire l’integrità
della cornea e la capacità visiva a pazienti con
gravi danni dovuti a ustioni chimiche e termiche.
Durante il forum sono stati inoltre presentati
lo studio del Prof. Giulio Cossu, docente di
Biologia all’University College of London, che ha
caratterizzato una nuova popolazione di cellule
staminali, i mesoangioblasti, trapiantati in bambini
dai 5 ai 10 anni malati di Distrofia Muscolare di
Duchenne; e quello sulle implicazioni della terapia
cellulare per la cura del morbo di Parkinson del
Prof. Anders Björklund, Direttore della divisione
di neurobiologia della Lund University Sweden. Il
Forum è stato anche occasione per sottolineare,
grazie all’intervento di Nadia Rosenthal, Direttore
dell’Australian Regenerative Medicine Institute, gli
obiettivi futuri della ricerca in questo campo, primo
tra tutti la comprensione del contesto tessutale nel
quale agiscono le cellule trapiantate.
Il pubblico ha dimostrato grande interesse e
apprezzamento per il Forum, numerose le domande
da parte dei partecipanti che hanno incontrato la
disponibilità degli speakers. Il Forum “Stem cell
therapy: hype or hope?” si è quindi confermato
un appuntamento di riferimento e di crescita per
la comunità scientifica internazionale che, oltre
a dover affrontare ogni giorno alcuni limiti che la
terapia cellulare ancora presenta, in questo ultimo
periodo ha dovuto assistere al moltiplicarsi di studi
senza basi scientifiche che hanno creato false
speranze e illusioni nei pazienti.
attivita'
Premiati i primi due vincitori delle borse di studio
della fondazione IBSA
Sono Anna Scanu per l’area reumatologica e
Jingjing Chen per quella della dermatologia i primi,
di quella che ci auguriamo sarà un’ampia schiera di
ricercatori che potranno usufruire negli anni delle
borse di studio volute dalla Fondazione IBSA per
la ricerca scientifica per sostenere i giovani, coloro
che, ogni giorno, portano avanti il loro lavoro
dividendosi tra laboratori e corsie di ospedale
in condizioni di grande difficoltà e precarietà. E’
stata tutta la Fondazione IBSA a voler festeggiare i
vincitori con una cerimonia di premiazione che si è
tenuta nella sede a Lugano.
ATTIVITA’
intuizioni affinché possano contribuire appieno allo
sviluppo scientifico.
I premi sono stati consegnati dal Presidente Arturo
Licenziati, che nel suo intervento ha sottolineato
come, oggi più che mai, sia importante sostenere
la ricerca scientifica attraverso iniziative concrete.
Ad aprire, Silvia Misiti, Direttore della Fondazione
IBSA, che ha ribadito l’obiettivo della Fondazione
di diventare un punto di riferimento per la diffusione
della cultura scientifica e che proprio per questo ha
deciso di supportare i giovani ricercatori e le loro
Alla cerimonia di consegna era presente
Flavio
Attualità
Cotti, ex presidente della Confederazione Svizzera,
che ha voluto complimentarsi sia con i vincitori delle
borse di studio sia con la Fondazione che, grazie
al suo impegno, consente di inserire alla realtà
ticinese di venir riconosciuta a livello internazionale
nella ricerca e nello sviluppo scientifico.
Anna Scanu, post doc presso l’Unità di
Reumatologia dell’Università di Padova, ha tenuto
attivita'
a salutare e ringraziare il Prof. Leonardo Punzi con
il quale collabora quotidianamente e che purtroppo
non ha potuto essere presente alla cerimonia.
La ricercatrice ha quindi presentato lo studio
grazie al quale si è aggiudicata la borsa di studio,
uno studio sul ruolo del liquido sinoviale nelle
artriti da cristalli, infiammazioni che derivano dal
deposito di elementi di minuscola entità all’interno
dell’organismo e che causano, tra le altre, la forma
di artropatia più diffusa, la gotta.
Obiettivo del progetto è quello di studiare i
meccanismi che causano le artriti per giungere a
cure più efficaci e personalizzate per prevenire e
trattare questo tipo di malattie.
Grazie alla borsa di studio offerta da Fondazione
IBSA, Anna Scanu cercherà di identificare le
molecole e i meccanismi principalmente coinvolti
nell’attivazione e nell’amplificazione della risposta
infiammatoria indotta da microcristalli. I risultati
consentiranno di individuare nuovi potenziali target
attivita'
per l’intervento farmacologico nella prevenzione
e nel trattamento delle artriti microcristalline, e lo
sviluppo di una migliore terapia farmacologica “su
misura” per ogni paziente.
L’altro premiato, per l’area della dermatologia, è
stato Jingjing Chen, studioso di nazionalità cinese,
post doc presso l’Istituto Oncologico della Svizzera
italiana (IOSI) di Bellinzona. Ad accompagnarlo, il
Dr. Andrea Alimonti, noto oncologo e group leader
presso lo stesso Istituto, con il quale Jingjing
Chen sta sviluppando uno studio sulla senescenza
cellulare nel melanoma, forma di cancro della pelle
particolarmente aggressiva e maggiore causa di
morte per tumori cutanei.
I pazienti affetti da melanoma metastatico sono di
solito refrattari alle terapie classiche, la maggior
parte infatti ha ricadute a pochi mesi dal trattamento.
L’obiettivo dello studio è quello di analizzare
i meccanismi che potrebbero arrestare la
proliferazione di cellule tumorali mirando, piuttosto
che ad ucciderle (come si fa con la chemioterapia
ad es.), ad accelerarne l’invecchiamento,
incoraggiando così la cura del cancro attivando la
risposta immunitaria dell’organismo del malato.
Grazie alla borsa di studio vinta Jingjing Chen
potrà continuare a lavorare per l’identificazione
di nuove terapie pro-senescenti rivolte alla cura
del melanoma con lo scopo di incrementare le
probabilità di risposte in questa terribile malattia.
La premiazione è stata anche l’occasione per
annunciare l’apertura di tre nuovi bandi per il 2014.
Il successo del primo anno e le numerose proposte
ricevute da giovani ricercatori provenienti da tutta
Europa, hanno convinto infatti la Fondazione IBSA
a confermare, ed anzi aumentare, il suo impegno
con l’erogazione di 3 nuove borse di studio –
sempre del valore di 24.000 euro ciascuna e
per giovani ricercatori under 40 – nelle aree della
endocrinologia, della fertilità e della terapia del
dolore.
intervista
Prof. Antonio Musarò
Università degli Studi La Sapienza – Roma, componente del Comitato Scientifico del forum “Stem
cell therapy: hype or hope?”, organizzato dalla Fondazione IBSA il 29 Marzo a Lugano, con lo
scopo di fare il punto sullo stato dell’arte della biologia delle cellule staminali sia embrionali sia da
tessuti adulti e delle loro reali implicazioni terapeutiche.
fEsistono
oggi evidenze che ci permettono di
dire che la terapia cellulare può curare diverse
patologie degenerative?
Ci sono sicuramente tanti risultati preliminari
incoraggianti, ma purtroppo ancora poche certezze.
Una delle aspirazioni più ambiziose della scienza
medica moderna è la possibilità di rigenerare ogni
parte del corpo danneggiata. Questo desiderio
ha spinto medici e ricercatori a sperimentare
tecnologie sempre più innovative, come la terapia
cellulare, volte alla sostituzione di organi e tessuti
ormai irrimediabilmente compromessi. Negli
ultimi quindici anni la ricerca di base e clinica ha
contribuito enormemente a definire i possibili
benefici e i potenziali rischi della terapia cellulare,
basata sull’utilizzo di cellule staminali, per trattare
diverse patologie degenerative.
Tuttavia, nonostante alcuni risultati incoraggianti, la
terapia cellulare presenta, ad oggi, molti limiti che
precludono un suo immediato utilizzo in clinica.
fQuali
sono i successi ottenuti finora attraverso
l’uso di cellule staminali?
Possiamo formulare la domanda in maniera più
diretta: Che cosa si cura, ad oggi, con le cellule
staminali? Risposta: Molto poco!
ATTIVITA’
Ad oggi infatti, ci sono pochissimi esempi di provate
terapie con cellule staminali; tra queste, le ustioni
della pelle e della cornea, il trapianto di cartilagine
e osso e il trattamento di alcuni tumori del sangue.
Il Prof. De Luca, per esempio, ci ha spiegato
al forum che cellule staminali dell’epidermide
possono essere prelevate da un paziente, coltivate
e moltiplicate in coltura e poi utilizzate per formare
dei lembi di epidermide in laboratorio. Questi strati
di epidermide possono poi essere trapiantati nel
paziente come innesto cutaneo. E’ possibile anche
trapiantare l’epitelio corneale coltivato in vitro
partendo dalle cellule staminali del limbus corneale
estratte da una piccola biopsia dell’occhio del
paziente stesso per trattare danni irreversibili della
cornea incurabili con la sola tecnica di trapianto
intervista
di cornea da donatore. Il trattamento di diversi tipi
di tumore del sangue, come la leucemia mieloide
cronica, leucemie acute e linfomi sono malattie
che da tempo beneficiano dell’impiego delle cellule
staminali ematopoietiche, attraverso il trapianto di
midollo osseo.
Quello che emerge, in maniera forte e chiara, da
questi comprovati approcci terapeutici è che le
cellule staminali “curano” i tessuti da cui vengono
prelevate: le staminali della pelle curano le ustioni
della pelle, le staminali del limbus corneale curano
i danni alla cornea, le staminali ematopoietiche
curano patologie associate alle cellule del sangue.
esperimenti del Dr. Rando, che muscoli di topi
vecchi esposti ad un ambiente giovane (attraverso
esperimenti di parabiosi: l’unione di due individui
vivi che condividono il sistema circolatorio) siano in
grado di ripristinare i normali processi rigenerativi,
normalmente compromessi dall’invecchiamento.
Questi risultati dimostrano l’importanza della
nicchia (microambiente) tissutale in cui le diverse
popolazioni staminali si trovano ad agire. Dunque
potrebbe non essere sufficiente, o addirittura
rischioso, trapiantare cellule staminali in un tessuto
danneggiato senza tener conto della nicchia
tissutale.
fQuali sono gli obiettivi futuri che la ricerca prova
Una cura efficace passa attraverso la piena
conoscenza dei benefici, dei rischi e dei limiti
delle cellule staminali. L’interesse dei ricercatori e
dei medici è di mettere a disposizione dei malati
terapie efficaci e sicure e non terapie commerciali.
Pensare per esempio di curare patologie
neurodegenerative, come la SLA, la sclerosi
multipla o le lesioni al midollo spinale, e quindi di
formare neuroni, con cellule staminali mesenchimali
(deputate a formare osso, cartilagine e tessuto
adiposo), è pura finzione e una pericolosa illusione.
a raggiungere attraverso l’uso di cellule staminali?
Primo fra tutti l’efficacia funzionale e la sicurezza
per il paziente.
In secondo luogo è importante capire il contesto
tissutale in cui le cellule staminali trapiantate si
trovano ad agire; in altre parole è fondamentale
comprendere meglio il ruolo del microambiente nel
condizionare il destino differenziativo delle cellule
staminali.
Oggi sappiamo che tutti i tessuti hanno la capacità
di “rinnovarsi” e hanno una riserva, più o meno
ricca, di cellule pronte ad entrare in gioco per
rimodellare il tessuto o ripararlo in seguito a piccoli
traumi; queste cellule sono le cellule staminali. In
teoria, molti tessuti malati avrebbero una riserva di
cellule pronte ad entrare in funzione, ma purtroppo
in condizioni patologiche le cellule staminali
endogene non funzionano. Perchè?
E’ paradigmatica l’osservazione, grazie agli
appuntamenti
Il 2014 è un anno molto importante per la Fondazione, nel quale consolidare quanto fatto ai suoi esordi e
creare così le basi per attività stabili e continuative.
L’attività dei forum proseguirà con i prossimi due in calendario:
metabolic diseases
and tendinopathies :
the missing link
Lugano • June 21, 2014
Università della Svizzera italiana (USI)
welcome lecture
Nicola Maffulli
(University of Salerno, Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Italy - Queen Mary University of London, Centre
for Sports and Exercise Medicine, UK)
topics
Xavier Chevalier, France (University of Paris)
Christian Candrian, Switzerland (Ente Ospedaliero
Cantonale Lugano)
Michael T. Hirschmann, Switzerland (Kantonsspital
Baselland-Bruderholz)
scientific committee
● Obesity and tendinopathies
● How hormones can modify autologous Platelet
Rich Plasma therapies
● Thyroid diseases and tendons
● Metabolic aspects of calcific tendinopathy
● Cushing, acromegaly, GH deficiency and tendons
● Tenocyte metabolism in aging and oestrogen
deficiency
● How oestrogens and androgens modify tendons
● Occurrence of tendon pathologies
in metabolic disorders
● How tendons modify during diabetes
● Hypercholesterolemia and tendon degeneration
speakers
expert discussants
Michele Abate, Italy (University G. d’Annunzio, Chieti)
Isabel Andia, Spain (Cruces University Hospital,
Barakaldo)
Anna C. Berardi, Italy (Spirito Santo Hospital, Pescara)
Andrew J. Carr, UK (Oxford University)
Anna Maria Colao, Italy (University of Naples)
Antonio Frizziero, Italy (University of Padua)
Michael Kjaer, Denmark (University of Copenhagen)
Jess G. Snedeker, Switzerland (University of Zurich)
Louis J. Soslowsky, USA (University of Pennsylvania)
Nicola Maffulli (University of Salerno,
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Italy
Queen Mary University of London, Centre for Sports
and Exercise Medicine)
Francesco Oliva (University of Rome “Tor Vergata”)
Silvia Misiti (Director of Fondazione IBSA)
Giuseppe Zizzo (Secretary of Fondazione IBSA)
practical information
Saturday June 21, 2014
h 9.00 - 18.00 Auditorium USI,
Via Giuseppe Buffi 13,
Lugano (Switzerland)
Free pre-registration, including coffee breaks
and lunch, is required at: Tel. +39 06 39 37 25 81
Fax +39 06 45 43 82 92 • Email [email protected]
Registrations will be accepted on first come, first
served basis by May 31, 2014, available seats
about 200. The working language of the forum
will be English, a simultaneous translation service
from English into Italian will be provided.
Info: www.fondazioneibsa.org
21 giugno
Aging:
is it a disease?
Università della Svizzera italiana (USI)
Metabolic diseases and
tendinopathies: the missing link
Frankfurt am Main
September 27, 2014
Goethe University
topics
expert discussants
● Aging and Cardiovascular Disease
● Role of Non-coding RNAs in Cardiovascular
Aging
● Molecular Mechanisms of Cancer and Aging
● Animal Models of Aging
● Stem Cells and Aging
● Aging and Telomeres
● Thyroid Hormones and Aging
● Aging and Epigenetics
Silvia Bacchetti, Canada (McMaster University,
Hamilton)
Maurizio C. Capogrossi, Italy (P.I.C.F.I.C. IDI,
IRCCS, Rome)
Carlo Gaetano, Germany (Klinikum Goethe
University, Frankfurt am Main)
José-Arturo Londono Vallejo, France (CNRS,
Institut Curie, Paris)
speakers
Antonella Farsetti (National Research Council,
Rome, Italy and Goethe University)
Silvia Misiti (Director of Fondazione IBSA)
Giuseppe Zizzo (Secretary of Fondazione IBSA)
Maria A. Blasco, Spain (Spanish National
Cancer Centre, CNIO, Madrid)
Reinier Boon, Germany (Goethe University,
Frankfurt am Main)
Judith Campisi, USA (Buck Institute for
Research on Aging, Novato, CA)
Alessandro Cellerino, Italy (Normale University
of Pisa)
Barbara Demeneix, France (Muséum Nationale
d’Histoire Naturelle/CNRS, Paris)
Stefanie Dimmeler, Germany (Goethe
University, Frankfurt am Main)
Edward Lakatta, USA (National Institute
on Aging, NIH, Baltimore, MD)
Pier Giuseppe Pelicci, Italy (European
Oncology Institute, IEO, Milan)
Karl Lenhard Rudolph, Germany (Leibniz
Institute for Age Research - Fritz Lipmann
Institute, Jena)
Manuel Serrano, Spain (Spanish National
Cancer Centre, CNIO, Madrid)
Eric Verdin, USA (Gladstone Institute of Virology
and Immunology, UCSF, San Francisco, CA)
Ashley Webb, USA (Stanford University, CA)
scientific committee
ATTIVITA’
27 settembre
Goethe University
Frankfurt-am-Main
Aging: is this a disease?
local organizer
Carlo Gaetano, Department of Internal
Medicine III, Klinikum Goethe University, KGU
practical information
Saturday September 27, 2014
h 8.45 - 18.00 Paul Ehrlich-Hörsaal (Building 22),
Klinikum Goethe University, Theodor-Stern-Kai 7,
60590 Frankfurt am Main, Germany
Free pre-registration, including coffee breaks and lunch,
is required at: Tel. +39 06 39 37 25 81
Email [email protected] Fax +39 06 45 43 82 92
Registrations will be accepted on first come,
first served basis by August 31, 2014, available
seats about 240. The working language of the
forum will be English.
Info: www.fondazioneibsa.org
E’ aperto fino a dicembre il nuovo bando per le borse di studio 2014.
Sono 3, del valore di 24.000 euro ciascuna, per giovani ricercatori (under 40
e precari,) nelle aree di: endocrinologia, terapia del dolore e infertilità
fellow
ships
Call 2014
FONDAZIONE IBSA
PROMOTES SCIENTIFIC
RESEARCH AND EDUCATION
BY SUPPORTING THE
RESEARCH ACTIVITY
OF THE MOST DESERVING
SCHOLARS FROM ALL
COUNTRIES OF THE WORLD.
eligibility criteria
Applicants are under 40, who are graduates of
medicine, biology, pharmacy, biotechnology degree
programs (including individuals with prior clinical or
research experience), who seek additional research
experience in centers of excellence.
application
Applicants should include in the proposal:
• Curriculum vitae and bibliography
E’ prevista intorno a giugno, in data da confermarsi, la presentazione di un
importante studio sulla percezione dei problemi della fertilità nella popolazione
FONDAZIONE IBSA
OFFERS
3 FELLOWSHIPS
OF € 24,000.00
PER GRANT
FOR 12 MONTHS
OF RESEARCH
ACTIVITY IN THESE
SCIENTIFIC AREAS:
1 IN ENDOCRINOLOGY
1 IN FERTILITY
1 IN PAIN THERAPY
• Short description of the research that they propose
and the research plan (2 pages max) with clear
indication of interested research area
• Letter of acceptance by the host institution
for the 12-month duration of the fellowship
evaluation
A confidential evaluation of the proposals will be
conducted by the international scientific board of the
Fondazione IBSA. The Fondazione IBSA Direction
will make final award decisions upon considering the
recommendations of the international scientific board.
Final award decisions are indisputable. Awardees will
be invited to attend a ceremony that will take place
in the first quarter of 2015 at the headquarters of the
Foundation in Lugano (CH).
Applicants are invited to submit proposals
no later than 31st december 2014
• by e-mail at [email protected]
and by hard copy by mail
to the following address:
Fondazione IBSA per la ricerca scientifica
Via del Piano, 29 • 6915 Pambio Noranco (CH)
www.fondazioneibsa.org
Anche per la seconda metà dell’anno stiamo pensando ad un evento di
punta di cui stiamo studiando la fattibilità
Attualità
Sono molti, in sintesi, gli appuntamenti che ci aspettano, perché il 2014 sia un anno ricco di conferme
e di nuove sfide che permettano alla Fondazione di crescere e dare un contributo sempre più distintivo.
Anche per questo, siamo aperti a tutte le idee e i suggerimenti possibili: da qualunque parte arrivino, sono
sempre ben accetti, perché l’operato della Fondazione sia di utilità ed interesse per tutti.
Per maggiori informazioni sulle attività, i progetti realizzati e in calendario, news dal mondo scientifico e
dalla Commissione Europea, interviste, video e foto, forum di registrazione agli eventi, rassegne stampa
degli eventi organizzati: www.fondazioneibsa.org.