MAGGIO 2014 newsletter NOTIZIE SCIENTIFICHE IL 2014 DELLA FONDAZIONE IBSA Forum “STEM CELL THERAPY: HYPE OR HOPE” Fellowships I VINCITORI DELLE BORSE DI STUDIO 2013 EDITORIALE EVENTI ATTIVITA’ EDITORIALE FOCUS SU ATTIVITA’ Un impegno che si consolida, nuove sfide da raccogliere: il 2014 della Fondazione IBSA Al forum “Stem cell therapy: Hype or Hope” di fondazione IBSA il punto sulle reali prospettive delle cure con le cellule staminali Premiati i primi due vincitori delle borse di studio della fondazione IBSA ATTIVITA’ APPUNTAMENTI INTERVISTA INTERVISTA Intervista al Prof. Antonio Musarò Università degli Studi La Sapienza – Roma, componente del Comitato Scientifico del forum “Stem cell therapy: hype or hope?” OVERVIEW APPUNTAMENTI I prossimi forum Borse di studio 2014 Studio sulla percezione dei problemi della fertilità Attualità editoriale Un impegno che si consolida, nuove sfide da raccogliere: il 2014 della Fondazione IBSA La Fondazione IBSA per la ricerca scientifica ha iniziato con rinnovato entusiasmo il suo secondo anno di attività, dopo i risultati soddisfacenti del primo. L’obiettivo che ci si era posti era infatti quello di creare una struttura partendo da zero, darle credibilità e farla conoscere alla comunità scientifica. ATTIVITA’ Per raggiungere questo scopo, la Fondazione ha organizzato nel 2013 un ciclo di forum dedicati all’ipotiroidismo, patologia in crescita, molto diffusa nel mondo, ma ancora troppo spesso sottovalutata. I convegni di Stresa e Gubbio hanno visto la partecipazione di relatori di prestigio internazionale e rappresentano un’esperienza che lascia ben sperare per il futuro. Entrambi gli appuntamenti hanno avuto infatti una buona eco presso la comunità scientifica e un buon risalto sui media. Un primo passo che ha permesso alla Fondazione di farsi conoscere aprendosi alla collaborazione con i principali centri scientifici ed ospedalieri di Lugano e Bellinzona. Attività, quella dei forum, che vede la Fondazione impegnata anche nel 2014, un anno per noi molto importante. Abbiamo organizzato appuntamenti su argomenti molto “caldi” e contraddittori. Ad iniziare dal primo, che si è tenuto il 29 marzo presso l’Università della Svizzera italiana di Lugano, e che era incentrato sulle terapie attraverso l’uso di cellule staminali, per provare a fare il punto sullo stato dell’arte di queste cure cercando, insieme agli addetti ai lavori, di capirne le reali prospettive future. Un momento di confronto molto apprezzato, che ha visto la partecipazione di 11 tra i più importanti esperti Attualità internazionali, oltre 200 partecipanti, perlopiù studenti universitari, ricercatori e medici specialistici, e ha riscontrato molto interesse pure da parte dei giornalisti, alcuni dei quali venuti anche dall’Italia per seguirlo. Il secondo incontro, il 21 giugno sempre a Lugano, sarà dedicato alle malattie del metabolismo e al loro legame con le tendinopatie. A chiudere il ciclo di eventi il congresso in programma il 27 settembre all’Università di Francoforte sull’invecchiamento della popolazione. Già dal suo primo anno, la Fondazione ha inaugurato un bando per l’erogazione di borse di studio per giovani ricercatori. Con orgoglio, proprio a fine aprile abbiamo premiato nella nostra sede di Lugano i primi due borsisti, selezionati tra i tanti giovani ricercatori provenienti da tutta Europa che hanno fatto editoriale l’applicazione: Anna Scanu, post doc presso l’Unità di Reumatologia dell’Università di Padova, per l’area reumatologia, con uno studio sul ruolo del liquido sinoviale nelle artriti da cristalli; e Jingjing Chen, post doc presso l’Istituto Oncologico della Svizzera italiana (IOSI) di Bellinzona, per quella di dermatologia, con uno studio sulla senescenza cellulare nel melanoma. ATTIVITA’ Per il 2014, la Fondazione rinnova e rilancia con un nuovo bando per tre borse di studio: endocrinologia, della fertilità e della terapia del dolore. E porteremo avanti anche tutta l’attività divulgativa e di pubblicazioni che caratterizza la nostra Fondazione fin dai suoi esordi, ad es. verrà presentato un importante studio sulla percezione dei problemi della fertilità nella popolazione. L’obiettivo anche per il 2014 è quello di affermare sempre più l’identità e il valore della Fondazione IBSA per farla diventare un punto di riferimento per la diffusione della cultura scientifica di qualità. Per questo, siamo aperti a cogliere tutte le idee e i suggerimenti che ci vengono proposti da singoli o gruppi di ricercatori oltre che a sviluppare una nostra linea di produzione scientifica. Tutto questo mossi da un’idea di partenza, che caratterizza la nostra attività fin dall’inizio, quella della “contaminazione” che permette di affrontare singole tematiche da diversi punti di vista, verificandone somiglianze e differenze, sempre nella convinzione che la scienza e in particolare la medicina hanno dei Attualità costanti punti di contatto tra branche che apparentemente non hanno attinenza tra loro. focus su Al forum “Stem cell therapy: Hype or Hope” di fondazione IBSA il punto sulle reali prospettive delle cure con le cellule staminali ATTIVITA’ Erano circa 200, perlopiù studenti universitari, ricercatori e medici specialistici, i partecipanti al Forum “Stem cell therapy: hype or hope?”, organizzato sabato 29 marzo 2014 dalla Fondazione IBSA per la ricerca scientifica presso l’Auditorium dell’Università della Svizzera italiana di Lugano. Un’importante occasione di condivisione scientifica, resa possibile grazie al supporto della Fondazione, durante la quale è stato fatto il punto sullo stato dell’arte della biologia cellulare per capirne le reali prospettive future. Fitto il programma degli interventi degli 11 tra i maggiori esperti internazionali presenti, da Paolo Bianco (Dir. Laboratorio Cellule staminali, Università Sapienza di Roma) a Pierre Gonczy (Swiss Institute for Experimental Cancer Research, Losanna), da Shahragim Tajbakhsh (Dir. Lab. di Cellule staminali, Istituto Pasteur di Parigi) a Vania Broccoli (Capo Unità Div. Neuroscienze Stem Cell Research Institute San Raffaele di Milano), Attualità da Thomas Rando (Dir. Glenn Laboratories for the Biology of Ageing, Stanford University) a Austin Smith (Dir. Wellcome Trust-Medical Research Council Stem Cell Institute, Cambridge University), professionisti di prestigio mondiale che hanno illustrato e condiviso i principali risultati delle loro attività di ricerca. Ad accomunarli nei loro progetti un’aspirazione ambiziosa, la possibilità di rigenerare ogni parte del focus su corpo danneggiata, e la consapevolezza che una cura efficace passa attraverso la piena conoscenza dei suoi benefici, dei suoi rischi e dei suoi limiti. Partendo da queste considerazioni, gli interventi hanno fatto chiarezza che le cellule staminali sono in grado di “riparare” i tessuti da cui vengono prelevate: le staminali della pelle curano le ustioni della pelle, le staminali ematopoietiche curano patologie associate alle cellule del sangue, le staminali del limbus corneale curano i danni alla cornea. Proprio il trapianto dell’epitelio corneale è stato al centro del dibattito grazie alla presenza del Prof. Michele De Luca, docente di Biochimica e direttore del Centro di Medicina Rigenerativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha presentato un caso di successo della terapia cellulare grazie alla quale è stato possibile restituire l’integrità della cornea e la capacità visiva a pazienti con gravi danni dovuti a ustioni chimiche e termiche. Durante il forum sono stati inoltre presentati lo studio del Prof. Giulio Cossu, docente di Biologia all’University College of London, che ha caratterizzato una nuova popolazione di cellule staminali, i mesoangioblasti, trapiantati in bambini dai 5 ai 10 anni malati di Distrofia Muscolare di Duchenne; e quello sulle implicazioni della terapia cellulare per la cura del morbo di Parkinson del Prof. Anders Björklund, Direttore della divisione di neurobiologia della Lund University Sweden. Il Forum è stato anche occasione per sottolineare, grazie all’intervento di Nadia Rosenthal, Direttore dell’Australian Regenerative Medicine Institute, gli obiettivi futuri della ricerca in questo campo, primo tra tutti la comprensione del contesto tessutale nel quale agiscono le cellule trapiantate. Il pubblico ha dimostrato grande interesse e apprezzamento per il Forum, numerose le domande da parte dei partecipanti che hanno incontrato la disponibilità degli speakers. Il Forum “Stem cell therapy: hype or hope?” si è quindi confermato un appuntamento di riferimento e di crescita per la comunità scientifica internazionale che, oltre a dover affrontare ogni giorno alcuni limiti che la terapia cellulare ancora presenta, in questo ultimo periodo ha dovuto assistere al moltiplicarsi di studi senza basi scientifiche che hanno creato false speranze e illusioni nei pazienti. attivita' Premiati i primi due vincitori delle borse di studio della fondazione IBSA Sono Anna Scanu per l’area reumatologica e Jingjing Chen per quella della dermatologia i primi, di quella che ci auguriamo sarà un’ampia schiera di ricercatori che potranno usufruire negli anni delle borse di studio volute dalla Fondazione IBSA per la ricerca scientifica per sostenere i giovani, coloro che, ogni giorno, portano avanti il loro lavoro dividendosi tra laboratori e corsie di ospedale in condizioni di grande difficoltà e precarietà. E’ stata tutta la Fondazione IBSA a voler festeggiare i vincitori con una cerimonia di premiazione che si è tenuta nella sede a Lugano. ATTIVITA’ intuizioni affinché possano contribuire appieno allo sviluppo scientifico. I premi sono stati consegnati dal Presidente Arturo Licenziati, che nel suo intervento ha sottolineato come, oggi più che mai, sia importante sostenere la ricerca scientifica attraverso iniziative concrete. Ad aprire, Silvia Misiti, Direttore della Fondazione IBSA, che ha ribadito l’obiettivo della Fondazione di diventare un punto di riferimento per la diffusione della cultura scientifica e che proprio per questo ha deciso di supportare i giovani ricercatori e le loro Alla cerimonia di consegna era presente Flavio Attualità Cotti, ex presidente della Confederazione Svizzera, che ha voluto complimentarsi sia con i vincitori delle borse di studio sia con la Fondazione che, grazie al suo impegno, consente di inserire alla realtà ticinese di venir riconosciuta a livello internazionale nella ricerca e nello sviluppo scientifico. Anna Scanu, post doc presso l’Unità di Reumatologia dell’Università di Padova, ha tenuto attivita' a salutare e ringraziare il Prof. Leonardo Punzi con il quale collabora quotidianamente e che purtroppo non ha potuto essere presente alla cerimonia. La ricercatrice ha quindi presentato lo studio grazie al quale si è aggiudicata la borsa di studio, uno studio sul ruolo del liquido sinoviale nelle artriti da cristalli, infiammazioni che derivano dal deposito di elementi di minuscola entità all’interno dell’organismo e che causano, tra le altre, la forma di artropatia più diffusa, la gotta. Obiettivo del progetto è quello di studiare i meccanismi che causano le artriti per giungere a cure più efficaci e personalizzate per prevenire e trattare questo tipo di malattie. Grazie alla borsa di studio offerta da Fondazione IBSA, Anna Scanu cercherà di identificare le molecole e i meccanismi principalmente coinvolti nell’attivazione e nell’amplificazione della risposta infiammatoria indotta da microcristalli. I risultati consentiranno di individuare nuovi potenziali target attivita' per l’intervento farmacologico nella prevenzione e nel trattamento delle artriti microcristalline, e lo sviluppo di una migliore terapia farmacologica “su misura” per ogni paziente. L’altro premiato, per l’area della dermatologia, è stato Jingjing Chen, studioso di nazionalità cinese, post doc presso l’Istituto Oncologico della Svizzera italiana (IOSI) di Bellinzona. Ad accompagnarlo, il Dr. Andrea Alimonti, noto oncologo e group leader presso lo stesso Istituto, con il quale Jingjing Chen sta sviluppando uno studio sulla senescenza cellulare nel melanoma, forma di cancro della pelle particolarmente aggressiva e maggiore causa di morte per tumori cutanei. I pazienti affetti da melanoma metastatico sono di solito refrattari alle terapie classiche, la maggior parte infatti ha ricadute a pochi mesi dal trattamento. L’obiettivo dello studio è quello di analizzare i meccanismi che potrebbero arrestare la proliferazione di cellule tumorali mirando, piuttosto che ad ucciderle (come si fa con la chemioterapia ad es.), ad accelerarne l’invecchiamento, incoraggiando così la cura del cancro attivando la risposta immunitaria dell’organismo del malato. Grazie alla borsa di studio vinta Jingjing Chen potrà continuare a lavorare per l’identificazione di nuove terapie pro-senescenti rivolte alla cura del melanoma con lo scopo di incrementare le probabilità di risposte in questa terribile malattia. La premiazione è stata anche l’occasione per annunciare l’apertura di tre nuovi bandi per il 2014. Il successo del primo anno e le numerose proposte ricevute da giovani ricercatori provenienti da tutta Europa, hanno convinto infatti la Fondazione IBSA a confermare, ed anzi aumentare, il suo impegno con l’erogazione di 3 nuove borse di studio – sempre del valore di 24.000 euro ciascuna e per giovani ricercatori under 40 – nelle aree della endocrinologia, della fertilità e della terapia del dolore. intervista Prof. Antonio Musarò Università degli Studi La Sapienza – Roma, componente del Comitato Scientifico del forum “Stem cell therapy: hype or hope?”, organizzato dalla Fondazione IBSA il 29 Marzo a Lugano, con lo scopo di fare il punto sullo stato dell’arte della biologia delle cellule staminali sia embrionali sia da tessuti adulti e delle loro reali implicazioni terapeutiche. fEsistono oggi evidenze che ci permettono di dire che la terapia cellulare può curare diverse patologie degenerative? Ci sono sicuramente tanti risultati preliminari incoraggianti, ma purtroppo ancora poche certezze. Una delle aspirazioni più ambiziose della scienza medica moderna è la possibilità di rigenerare ogni parte del corpo danneggiata. Questo desiderio ha spinto medici e ricercatori a sperimentare tecnologie sempre più innovative, come la terapia cellulare, volte alla sostituzione di organi e tessuti ormai irrimediabilmente compromessi. Negli ultimi quindici anni la ricerca di base e clinica ha contribuito enormemente a definire i possibili benefici e i potenziali rischi della terapia cellulare, basata sull’utilizzo di cellule staminali, per trattare diverse patologie degenerative. Tuttavia, nonostante alcuni risultati incoraggianti, la terapia cellulare presenta, ad oggi, molti limiti che precludono un suo immediato utilizzo in clinica. fQuali sono i successi ottenuti finora attraverso l’uso di cellule staminali? Possiamo formulare la domanda in maniera più diretta: Che cosa si cura, ad oggi, con le cellule staminali? Risposta: Molto poco! ATTIVITA’ Ad oggi infatti, ci sono pochissimi esempi di provate terapie con cellule staminali; tra queste, le ustioni della pelle e della cornea, il trapianto di cartilagine e osso e il trattamento di alcuni tumori del sangue. Il Prof. De Luca, per esempio, ci ha spiegato al forum che cellule staminali dell’epidermide possono essere prelevate da un paziente, coltivate e moltiplicate in coltura e poi utilizzate per formare dei lembi di epidermide in laboratorio. Questi strati di epidermide possono poi essere trapiantati nel paziente come innesto cutaneo. E’ possibile anche trapiantare l’epitelio corneale coltivato in vitro partendo dalle cellule staminali del limbus corneale estratte da una piccola biopsia dell’occhio del paziente stesso per trattare danni irreversibili della cornea incurabili con la sola tecnica di trapianto intervista di cornea da donatore. Il trattamento di diversi tipi di tumore del sangue, come la leucemia mieloide cronica, leucemie acute e linfomi sono malattie che da tempo beneficiano dell’impiego delle cellule staminali ematopoietiche, attraverso il trapianto di midollo osseo. Quello che emerge, in maniera forte e chiara, da questi comprovati approcci terapeutici è che le cellule staminali “curano” i tessuti da cui vengono prelevate: le staminali della pelle curano le ustioni della pelle, le staminali del limbus corneale curano i danni alla cornea, le staminali ematopoietiche curano patologie associate alle cellule del sangue. esperimenti del Dr. Rando, che muscoli di topi vecchi esposti ad un ambiente giovane (attraverso esperimenti di parabiosi: l’unione di due individui vivi che condividono il sistema circolatorio) siano in grado di ripristinare i normali processi rigenerativi, normalmente compromessi dall’invecchiamento. Questi risultati dimostrano l’importanza della nicchia (microambiente) tissutale in cui le diverse popolazioni staminali si trovano ad agire. Dunque potrebbe non essere sufficiente, o addirittura rischioso, trapiantare cellule staminali in un tessuto danneggiato senza tener conto della nicchia tissutale. fQuali sono gli obiettivi futuri che la ricerca prova Una cura efficace passa attraverso la piena conoscenza dei benefici, dei rischi e dei limiti delle cellule staminali. L’interesse dei ricercatori e dei medici è di mettere a disposizione dei malati terapie efficaci e sicure e non terapie commerciali. Pensare per esempio di curare patologie neurodegenerative, come la SLA, la sclerosi multipla o le lesioni al midollo spinale, e quindi di formare neuroni, con cellule staminali mesenchimali (deputate a formare osso, cartilagine e tessuto adiposo), è pura finzione e una pericolosa illusione. a raggiungere attraverso l’uso di cellule staminali? Primo fra tutti l’efficacia funzionale e la sicurezza per il paziente. In secondo luogo è importante capire il contesto tissutale in cui le cellule staminali trapiantate si trovano ad agire; in altre parole è fondamentale comprendere meglio il ruolo del microambiente nel condizionare il destino differenziativo delle cellule staminali. Oggi sappiamo che tutti i tessuti hanno la capacità di “rinnovarsi” e hanno una riserva, più o meno ricca, di cellule pronte ad entrare in gioco per rimodellare il tessuto o ripararlo in seguito a piccoli traumi; queste cellule sono le cellule staminali. In teoria, molti tessuti malati avrebbero una riserva di cellule pronte ad entrare in funzione, ma purtroppo in condizioni patologiche le cellule staminali endogene non funzionano. Perchè? E’ paradigmatica l’osservazione, grazie agli appuntamenti Il 2014 è un anno molto importante per la Fondazione, nel quale consolidare quanto fatto ai suoi esordi e creare così le basi per attività stabili e continuative. L’attività dei forum proseguirà con i prossimi due in calendario: metabolic diseases and tendinopathies : the missing link Lugano • June 21, 2014 Università della Svizzera italiana (USI) welcome lecture Nicola Maffulli (University of Salerno, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Italy - Queen Mary University of London, Centre for Sports and Exercise Medicine, UK) topics Xavier Chevalier, France (University of Paris) Christian Candrian, Switzerland (Ente Ospedaliero Cantonale Lugano) Michael T. Hirschmann, Switzerland (Kantonsspital Baselland-Bruderholz) scientific committee ● Obesity and tendinopathies ● How hormones can modify autologous Platelet Rich Plasma therapies ● Thyroid diseases and tendons ● Metabolic aspects of calcific tendinopathy ● Cushing, acromegaly, GH deficiency and tendons ● Tenocyte metabolism in aging and oestrogen deficiency ● How oestrogens and androgens modify tendons ● Occurrence of tendon pathologies in metabolic disorders ● How tendons modify during diabetes ● Hypercholesterolemia and tendon degeneration speakers expert discussants Michele Abate, Italy (University G. d’Annunzio, Chieti) Isabel Andia, Spain (Cruces University Hospital, Barakaldo) Anna C. Berardi, Italy (Spirito Santo Hospital, Pescara) Andrew J. Carr, UK (Oxford University) Anna Maria Colao, Italy (University of Naples) Antonio Frizziero, Italy (University of Padua) Michael Kjaer, Denmark (University of Copenhagen) Jess G. Snedeker, Switzerland (University of Zurich) Louis J. Soslowsky, USA (University of Pennsylvania) Nicola Maffulli (University of Salerno, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Italy Queen Mary University of London, Centre for Sports and Exercise Medicine) Francesco Oliva (University of Rome “Tor Vergata”) Silvia Misiti (Director of Fondazione IBSA) Giuseppe Zizzo (Secretary of Fondazione IBSA) practical information Saturday June 21, 2014 h 9.00 - 18.00 Auditorium USI, Via Giuseppe Buffi 13, Lugano (Switzerland) Free pre-registration, including coffee breaks and lunch, is required at: Tel. +39 06 39 37 25 81 Fax +39 06 45 43 82 92 • Email [email protected] Registrations will be accepted on first come, first served basis by May 31, 2014, available seats about 200. The working language of the forum will be English, a simultaneous translation service from English into Italian will be provided. Info: www.fondazioneibsa.org 21 giugno Aging: is it a disease? Università della Svizzera italiana (USI) Metabolic diseases and tendinopathies: the missing link Frankfurt am Main September 27, 2014 Goethe University topics expert discussants ● Aging and Cardiovascular Disease ● Role of Non-coding RNAs in Cardiovascular Aging ● Molecular Mechanisms of Cancer and Aging ● Animal Models of Aging ● Stem Cells and Aging ● Aging and Telomeres ● Thyroid Hormones and Aging ● Aging and Epigenetics Silvia Bacchetti, Canada (McMaster University, Hamilton) Maurizio C. Capogrossi, Italy (P.I.C.F.I.C. IDI, IRCCS, Rome) Carlo Gaetano, Germany (Klinikum Goethe University, Frankfurt am Main) José-Arturo Londono Vallejo, France (CNRS, Institut Curie, Paris) speakers Antonella Farsetti (National Research Council, Rome, Italy and Goethe University) Silvia Misiti (Director of Fondazione IBSA) Giuseppe Zizzo (Secretary of Fondazione IBSA) Maria A. Blasco, Spain (Spanish National Cancer Centre, CNIO, Madrid) Reinier Boon, Germany (Goethe University, Frankfurt am Main) Judith Campisi, USA (Buck Institute for Research on Aging, Novato, CA) Alessandro Cellerino, Italy (Normale University of Pisa) Barbara Demeneix, France (Muséum Nationale d’Histoire Naturelle/CNRS, Paris) Stefanie Dimmeler, Germany (Goethe University, Frankfurt am Main) Edward Lakatta, USA (National Institute on Aging, NIH, Baltimore, MD) Pier Giuseppe Pelicci, Italy (European Oncology Institute, IEO, Milan) Karl Lenhard Rudolph, Germany (Leibniz Institute for Age Research - Fritz Lipmann Institute, Jena) Manuel Serrano, Spain (Spanish National Cancer Centre, CNIO, Madrid) Eric Verdin, USA (Gladstone Institute of Virology and Immunology, UCSF, San Francisco, CA) Ashley Webb, USA (Stanford University, CA) scientific committee ATTIVITA’ 27 settembre Goethe University Frankfurt-am-Main Aging: is this a disease? local organizer Carlo Gaetano, Department of Internal Medicine III, Klinikum Goethe University, KGU practical information Saturday September 27, 2014 h 8.45 - 18.00 Paul Ehrlich-Hörsaal (Building 22), Klinikum Goethe University, Theodor-Stern-Kai 7, 60590 Frankfurt am Main, Germany Free pre-registration, including coffee breaks and lunch, is required at: Tel. +39 06 39 37 25 81 Email [email protected] Fax +39 06 45 43 82 92 Registrations will be accepted on first come, first served basis by August 31, 2014, available seats about 240. The working language of the forum will be English. Info: www.fondazioneibsa.org E’ aperto fino a dicembre il nuovo bando per le borse di studio 2014. Sono 3, del valore di 24.000 euro ciascuna, per giovani ricercatori (under 40 e precari,) nelle aree di: endocrinologia, terapia del dolore e infertilità fellow ships Call 2014 FONDAZIONE IBSA PROMOTES SCIENTIFIC RESEARCH AND EDUCATION BY SUPPORTING THE RESEARCH ACTIVITY OF THE MOST DESERVING SCHOLARS FROM ALL COUNTRIES OF THE WORLD. eligibility criteria Applicants are under 40, who are graduates of medicine, biology, pharmacy, biotechnology degree programs (including individuals with prior clinical or research experience), who seek additional research experience in centers of excellence. application Applicants should include in the proposal: • Curriculum vitae and bibliography E’ prevista intorno a giugno, in data da confermarsi, la presentazione di un importante studio sulla percezione dei problemi della fertilità nella popolazione FONDAZIONE IBSA OFFERS 3 FELLOWSHIPS OF € 24,000.00 PER GRANT FOR 12 MONTHS OF RESEARCH ACTIVITY IN THESE SCIENTIFIC AREAS: 1 IN ENDOCRINOLOGY 1 IN FERTILITY 1 IN PAIN THERAPY • Short description of the research that they propose and the research plan (2 pages max) with clear indication of interested research area • Letter of acceptance by the host institution for the 12-month duration of the fellowship evaluation A confidential evaluation of the proposals will be conducted by the international scientific board of the Fondazione IBSA. The Fondazione IBSA Direction will make final award decisions upon considering the recommendations of the international scientific board. Final award decisions are indisputable. Awardees will be invited to attend a ceremony that will take place in the first quarter of 2015 at the headquarters of the Foundation in Lugano (CH). Applicants are invited to submit proposals no later than 31st december 2014 • by e-mail at [email protected] and by hard copy by mail to the following address: Fondazione IBSA per la ricerca scientifica Via del Piano, 29 • 6915 Pambio Noranco (CH) www.fondazioneibsa.org Anche per la seconda metà dell’anno stiamo pensando ad un evento di punta di cui stiamo studiando la fattibilità Attualità Sono molti, in sintesi, gli appuntamenti che ci aspettano, perché il 2014 sia un anno ricco di conferme e di nuove sfide che permettano alla Fondazione di crescere e dare un contributo sempre più distintivo. Anche per questo, siamo aperti a tutte le idee e i suggerimenti possibili: da qualunque parte arrivino, sono sempre ben accetti, perché l’operato della Fondazione sia di utilità ed interesse per tutti. Per maggiori informazioni sulle attività, i progetti realizzati e in calendario, news dal mondo scientifico e dalla Commissione Europea, interviste, video e foto, forum di registrazione agli eventi, rassegne stampa degli eventi organizzati: www.fondazioneibsa.org.
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