Novosibirsk , dicembre 2013 Carissimi Amici , in queste festività il pensiero corre a Voi per l'aiuto che ci date per poter continuare la nostra missione in questa terra di Siberia. La terra è gelida ma i cuori sono caldi, in questo periodo natalizio. A Natale erano presenti molti genitori e il nostro vescovo S.E. Mons. Joseph Werth . Abbiamo vissuto l'Avvento contemplando una stella che portava il mistero del Natale. Questo anno ci siamo impegnati a risolvere un grosso problema, che con la crisi, è ritornato in modo evidente: la gran parte dei nostri alunni non riescono a soddisfare nemmeno i bisogni primari ; molti non hanno nemmeno i vestiti per proteggersi dal freddo. In tempo di Avvento, i nostri alunni iniziavano la giornata scolastica con un canto-preghiera e l'apertura di una finestrella del calendario di avvento: in questa finestrella era riportata una invocazione di un santo, in particolare quelle di San Sergio e San Nikola. Il giorno di Santo Stefano ci siamo dati appuntamento per le cinque del pomeriggio. Era una giornata particolarmente buia e fredda: da nord arrivava un'aria gelida che tanto ci ha ricordato la nostra rappresentazione. Nel salone della scuola i bambini del terzo corso hanno offerto uno spettacolo che ha avuto per tema la fiaba di Andersen ”la regina della neve”. Il papà della bambina che interpretava Gerda , la coprotagonista della fiaba, mi ha confidato che ha avuto la pelle d'oca quando ha assistito alla recita della sua figliola. Alla fine della stupenda rappresentazione, abbiamo letto la lettera che abbiamo ricenuto dalla nunziatura di Mosca. Il Nunzio Apostolico, rispondeva in nome del Papa, ad una lettera che gli alunni della terza, gli hanno scritto in occasione del suo Onomastico. Per San Francesco. Una piccola scuola della Siberia: la scuola cattolica francescana Natale del Signore a Novosibirsk...e' nella preghiera di Papa Francesco. Auguriamo a tutti Buon Anno. Qui siamo a -25 e le previsioni parlano di -30 e poi meno -40°C. La Siberia non si smentisce. Tra le zone piu' fredde del mondo. Però il nostro cuore è al caldo, sicuri nelle nostre amicizie. Grazie ai nostri Amici Italiani. Pace e Bene. Buon Anno. Padre Corrado Trabucchi o.f.m. Novosibirsk Russia La Regina delle Nevi PADRONI DEGLI OCCHI E DEL CUORE ( qualche considerazione sulla fiaba ) E’ facile rimproverare ai ragazzi di oggi la fragilità o addirittura l’inesistenza della vita interiore. Scordano con indisponente noncuranza quanto riguarda la loro vita spirituale: valori, norme, consigli. Tutto svanisce come neve al sole quando entrano in gioco gli innumerevoli fattori di pressione e di distorsione che nell’attuale assetto sociale riescono a scardinare le radici stesse della religiosità. E’ difficile che i ragazzi possano integrare fede e vita, se la loro vita è preda di nemici diffusi e insidiosi che li proiettano a vivere continuamente “fuori”, nella confusione di valori e non-valori, nel consumismo, nella ricerca di ciò che “piace”, di ciò che “più diverte”, nei riti imposti dalla moda. E’ sempre esistita comunque la seduzione che incatena l’uomo alle cose meno importanti, che gli impedisce un’autentica religiosità interiore. Oggi agisce soprattutto sui ragazzi. Immersi in un mondo di cose inanimate e circondati da un vuoto sempre più terrificante di affetti, non possono fare altro, crescendo, che adeguarsi all’ambiente: cancellare le loro originarie cariche di amore e sostituirle con l’ansia del possedere. Come tutti gli adulti che li circondano. Il guaio è che i ragazzi di amore ne hanno tanto bisogno, ed invece di possesso no. E’ necessario insegnare ai ragazzi anche l’arte della difesa della propria vita interiore, dei valori e dei principi morali contro le seduzioni che possono incontrare con ossessiva facilità anche tra le mura di casa. Per introdursi in questo argomento, abbiamo realizzato la recita traendo liberamente le linee guida da questa fiaba di Andersen, riassunta e adattata, perche è ricca di affascinanti simbologie. . LA REGINA DELLE NEVI La regina delle nevi (Sneedronningen, del 1844) è una fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen. È una delle fiabe più lunghe di Andersen e fra quelle più apprezzate. Il suo sottotitolo è una fiaba in sette storie, poiché è divisa in sette sezioni, ognuna delle quali descrive una vicenda compiuta. 1° Storia : lo specchio e le schegge. In questa prima storia viene narrato l' antefatto : si racconta come uno spirito malvagio abbia creato uno specchio capace di far sparire tutto ciò che di bello si specchia in lui e di accentuare e di deformare tutto il cattivo. In seguito, lo specchio si rompe in mille frammenti che vengono dispersi per il mondo, entrando negli occhi e nei cuori degli uomini corrompendo le loro anime. 2° Storia : Un bambino ed una bambina. Si presentano i protagonisti, il bambino Kay e la bambina Gerda. Kay e Gerda sono vicini di casa e le loro finestre, all'ultimo piano di alti palazzi, sono unite da un piccolo giardino pensile, ricolmo di rose. Un giorno, mentre i bambini sono nel giardinetto, un frammento dello specchio malvagio entra nell'occhio di Kay. Da quel momento Kay divenne cattivo ed acido con tutti, persino con Gerda. Un giorno, mentre Kay gioca con lo slittino nella piazza del paese, si attacca alla slitta della regina delle nevi e viene trascinato via, senza riuscire più a staccarsi. La regina delle nevi lo incanta con un bacio, facendogli perdere la memoria e impedendogli di avvertire il freddo. 3° Storia. : Il giardino fiorito della donna che sapeva compiere magie. Nella terza parte Gerda, disperata per la scomparsa di Kay, decide di andare a cercarlo. Sale su una barchetta e chiede al fiume , in cambio delle sue scarpette rosse, di portarla da Kay. La barca si arena nei pressi di una casetta in mezzo ad un giardino di fiori, dove vive una vecchia maga. La maga incanta Gerda facendole dimenticare Kay e fa scomparire tutte le rose del giardino sottoterra, affinché queste non le ricordino il suo amico perduto. Ciononostante, dopo qualche tempo Gerda vede una rosa dipinta, si ricorda di Kay e, dopo aver interrogato invano tutti i fiori del giardino, riparte alla sua ricerca. Nel frattempo è arrivato l'autunno. 4° Storia : Il principe e la principessa. Nella quarta storia Gerda incontra una cornacchia, che le racconta di come un ragazzo sconosciuto abbia da poco sposato la principessa del paese. Nella sua descrizione Gerda crede di riconoscere Kay e, con l'aiuto della cornacchia, entra nella reggia nella stanza della principessa e del suo sposo. Però questi non è Kay, sebbene gli somigli. Commossi dalla sua storia, i principi regalano a Gerda una carrozza con la quale proseguire la ricerca. 5° Storia : La figlia del brigante. In questa sezione Gerda viene assalita dai briganti, a causa della carrozza e dei ricchi vestiti che le sono stati donati. I briganti vogliono ucciderla, ma vengono fermati dalla figlia del capo, che desidera che Gerda diventi la sua compagna di giochi. La figlia del brigante tiene prigionieri due colombi selvatici e una renna , i quali, dopo aver ascoltato la storia di Gerda, le dicono di avere visto Kay in Lapponia , nel palazzo della regina delle nevi. La figlia del brigante lascia liberi Gerda e gli animali, che partono per la Lapponia. 6° Storia : La donna di Lapponia e la donna di Finlandia Gerda trova ospitalità in Lapponia presso una povera donna. La donna di Lapponia le affida un messaggio - scritto su un pesce - per la donna di Finlandia, che potrà aiutarla. La donna di Finlandia, una maga, spiega a Gerda dove sia il palazzo della regina delle nevi, e le spiega che non avrà bisogno di altri poteri per sconfiggere la regina oltre quelli che ha già. 7° Storia : Che cosa era successo nel castello della regina delle nevi e che cosa accadde in seguito... Nella settima storia viene raccontato innanzitutto come Kay sia stato soggiogato dalla regina delle nevi e costretto a comporre all'infinito parole con alcuni frammenti di ghiaccio. Solo se riuscirà a comporre la parola "eternità" potrà arrivare ad essere padrone della propria vita. Mentre Gerda sta arrivando al palazzo, la regina lo lascia. Gerda trova Kay, lo abbraccia e con le lacrime scioglie il ghiaccio nel cuore di Kay. Kay la riconosce e si mette a piangere, facendo così uscire dall'occhio il frammento di specchio. Mentre Kay e Gerda festeggiano, i frammenti di ghiaccio compongono spontaneamente la parola "eternità", liberando Kay. Liberamente tratto da Wikipedia enciclopedia libera Vuoi leggere la fiaba completa ? http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/andersen/reginaneve.htm L’ESPERIENZA NASCOSTA NEL RACCONTO: ·La Regina della Neve rappresenta la seduzione, dalle molte identità, che entra di solito attraverso gli occhi, “finestre dell’anima”, e si impossessa del cuore umano, rendendolo insensibile all’amore per gli altri e ai valori più alti. Il ghiacciolo entrato negli occhi di Kay gli fa dimenticare il “Padre Nostro“ e, alla fine, gli impedisce di comporre la parola “eternità”. ·Kay viene salvato dall’amicizia coraggiosa di Gerda. I buoni amici, un gruppo ricco di gioia e di affetto, possono neutralizzare le seduzioni che rendono il cuore “di ghiaccio”. Ma è importante anche imparare a custodire il “potere” della propria anima. Ci sono tante “regine della neve” che fanno volare i propri ghiaccioli, oggi. E tra i ragazzi c’è un’alta “mortalità affettiva”. ANCHE LA BIBBIA RACCONTA… Nel Vangelo di Luca,capitolo 11, versetti 34-35, Gesù dice: “I tuoi occhi sono come una lampada per il tuo corpo: se i tuoi occhi sono buoni, tu vivi nella luce; se invece sono cattivi, tu vivi nelle tenebre. Perciò stai attento che la tua luce non diventi tenebra”.
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