LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI - CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5 SEZIONE B Documento del Consiglio di Classe 15 maggio 2014 1 VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^ SCIENTIFICO SEZ. B, 14 MAGGIO 2014 Il giorno 14 maggio 2014, alle ore 17.00 si riunisce nella classe quinta liceo scientifico sez. A il Consiglio di Classe della quinta scientifico sezione B per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.: verifica ed approvazione del Documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame, come previsto dall’articolo 5 comma 2 del D.P.R. n. 323 dal 23/7/1998 e dall’articolo 6 dell’O.M. n. 43 dell’11/4/2002. Sono presenti tutti i docenti della classe, presiede il Coordinatore didattico ed educativo, prof. Francesco Viganò, funge da segretario la prof.ssa Marina Fumagalli Il Documento è stato impostato nella sua struttura generale già all’inizio dell’anno scolastico, ed è stato scritto un mese fa da diversi insegnanti, che si sono divisi i compiti secondo un piano di lavoro precedentemente formulato; il Coordinatore di Classe, professoressa Marina Fumagalli, ha curato la redazione finale, assemblando le varie parti. Tutti i docenti della classe hanno già avuto modo di leggere il testo completo e di segnalare al coordinatore le loro osservazioni in merito. La Professoressa Marina Fumagalli dà lettura del testo definitivo, durante la lettura vengono di comune accordo apportate variazioni di entità marginale; al termine il Consiglio approva il Documento all’unanimità. Il Coordinatore didattico ed educativo incarica il segretario di curare che una copia sia posta agli atti della scuola, una copia sia inviata via email ad ogni alunno e ad ogni insegnante, il testo completo sia inserito sul sito della scuola ed infine un quantitativo di copie cartacee sia depositato in segreteria per chiunque ne facesse richiesta. La seduta viene tolta alle ore 18.00. Letto, approvato e sottoscritto. IL SEGRETARIO Prof.ssa Marina Fumagalli IL PRESIDENTE prof. Francesco Viganò I DOCENTI Marina Fumagalli, italiano ___________________________________________ Diletta Redaelli, latino ___________________________________________ Stefania Pagnussat, inglese ___________________________________________ Gianni Bianchi, storia e filosofia ___________________________________________ Silvia Sommaruga, scienze ___________________________________________ Paola Balzarotti, matematica ___________________________________________ Paola Balzarotti, fisica ___________________________________________ Rita Tagliabue, disegno e storia dell’arte ___________________________________________ Elizabeth Esteves ___________________________________________ Chiara Borgonovo, educazione fisica ___________________________________________ Alfonso Villa, educazione fisica ___________________________________________ __ 2 Villa don Ottavio, religione ___________________________________________ 3 INDICE Parte generale Presentazione della classe e del Consiglio di Classe Obiettivi e Metodi Profilo della classe Criteri e strumenti di misurazione e valutazione Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di Classe Terza prova Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Attività realizzate Strumentazioni messe a disposizione della scuola pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 4 5 6 7 8 9 11 11 14 pag. pag. 16 19 Italiano Lingua e letteratura latina Lingua e letteratura inglese Storia ed Educazione civica Filosofia Scienze della Terra Matematica Fisica Disegno e storia dell’arte Educazione Fisica maschile Educazione Fisica femminile Religione pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 22 25 29 33 36 39 41 42 44 47 49 51 Allegato 3: Programmi effettivamente svolti: Italiano Lingua e letteratura latina Lingua e letteratura inglese Storia ed Educazione civica Filosofia Scienze della Terra Matematica Fisica Disegno e storia dell’arte Educazione Fisica femminile Educazione Fisica maschile Religione pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 52 58 64 68 71 73 75 77 78 80 82 84 Allegati Allegato 1: Testi delle terze prove assegnate Prova del 9/12/2014 Prova del 30/4/2014 Allegato 2: Relazioni personali dei docenti 4 LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 5^ SCIENTIFICO – SEZ. B Documento del Consiglio di Classe Presentazione della classe e del Consiglio di Classe La classe attuale è composta da 19 studenti, di cui 17 provengono dal gruppo classe costituitosi il primo anno di frequenza al liceo. In prima liceo la classe contava ad inizio anno 21 alunni, due non sono stati ammessi alla classe seconda e un alunno si è trasferito ad altro istituto. In seconda liceo si inseriscono 4 nuovi alunni. Al termine degli scrutini finali di seconda liceo uno studente viene respinto, mentre un altro studente si trasferisce in un altro istituto. In terza liceo si inseriscono tre nuovi elementi: Gli scrutini finali di terza liceo vedono la promozione di 17 studenti, sei con sospensione del giudizio a settembre. Due alunni, invece, non vengono ammessi alla classe quarta. In quarta liceo due elementi si trasferiscono ad altra scuola. Negli scrutini finali risultano promossi 12 studenti, 6 con sospensione del giudizio a settembre, mentre due alunni non vengono ammessi alla classe successiva. Dalla presentazione risulta che la composizione della classe stessa è stata sufficientemente omogenea nel suo zoccolo duro. Al termine sia del terzo sia del quarto anno il Consiglio di Classe ha previsto ed attuato corsi di recupero estivi per gli studenti che presentavano difficoltà nel percorso di apprendimento durante l’anno scolastico: nel mese di luglio corsi personalizzati tenuti da docenti esterni, a settembre corsi collettivi tenuti dai docenti stessi del Consiglio di Classe. Per gli alunni che mostravano particolari difficoltà di apprendimento sono stati, inoltre, attivati percorsi individuali pomeridiani paralleli al lavoro mattutino, tenuti dai docenti stessi o da docenti esterni al Consiglio di Classe, ma coordinati dal docente di materia su direttiva del Consiglio di Classe. -Per l’alunna Federica Cassina è stato predisposto, a partire da questo ultimo quinto anno di liceo, un PDP (piano didattico personalizzato), la cui documentazione è depositata agli atti della scuola. La composizione del Consiglio di Classe, per quanto si riferisce alla componente docenti, ha subito variazioni nel triennio in Italiano, Scienze, Fisica e Religione. Obiettivi e metodi Il Consiglio di Classe riconosce come scopo degli studi liceali la formazione nei giovani di una capacità di rapporto con la realtà carico di ragioni, quindi consapevole e critico. Parlare di realtà nell’ambito scolastico corrisponde a riconoscerla nei contenuti e nelle metodologie propri delle discipline scolastiche, il cui apprendimento avviene nella dinamica di rapporti tra adulti e studenti. La frequentazione delle discipline può favorire negli studenti un tessuto culturale che, nell’intreccio storico dei tentativi, degli insuccessi e dei traguardi raggiunti, costituisce la 5 formazione di un pensiero sulla realtà in senso lato e che implica una loro responsabilità nell’ambito scolastico. Il Consiglio di classe ha lavorato in questi anni perseguendo gli obiettivi identificati in termini di conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno di singole discipline, sia in più aree disciplinari collegate. Si intende per conoscenze il possesso di informazioni note in modo corretto e sicuro, espresse con chiarezza terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal docente. Si intende per competenze la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione della complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste ultime. Si intende per capacità l’abilità nell’utilizzo degli strumenti pertinenti a ciascuna disciplina. Pur avendo ciascuna disciplina e area disciplinare una specifica strumentazione, che guida l’alunno nello strutturare le sue capacità di indagine conoscitiva del reale, si possono individuare cinque strumenti a tutti comuni: a) l’osservazione; b) la memorizzazione; c) la formalizzazione; d) l’esposizione; e) l’argomentazione. Dal momento che ogni oggetto di conoscenza (e perciò il contenuto stesso delle singole discipline) si presenta alla persona come richiesta di significato e come tale si pone come problema, i contenuti delle discipline non sono stati presentati come un sapere predefinito, ma come scoperta e verifica critica di una ipotesi di lettura del reale, secondo un percorso indicato dall’insegnante, per consentire agli studenti di apprendere nella libertà di un paragone. Il Consiglio di Classe ha cercato di attuare quanto detto attraverso un metodo di apprendimento che si struttura nelle seguenti azioni: 1) l’osservazione dei dati in quanto espressione della realtà; 2) la formulazione di un’ipotesi, ovvero una sua formalizzazione e codificazione; 3) l’attenta considerazione della tradizione, ovvero l’imitazione critica dei passi di chi ha già studiato quegli oggetti; 4) la verifica, ovvero la costruzione di una risoluzione interpretativa attraverso il dialogo docente/studente; 5) la produzione personale. Il luogo paradigmatico, dove quanto descritto è avvenuto, è stato l’ora di lezione, perché è nell’ora di lezione che l’oggetto di conoscenza diventa presente allo studente nel rapporto con il docente, conoscitore della disciplina e dei suoi metodi. I docenti del Consiglio hanno, pertanto, configurato le ore di lezione come avvenimenti imprescindibili per l’esperienza della conoscenza; in esse sono accaduti i processi della comprensione perché i percorsi conoscitivi, già sperimentati da altri e fissati dalla tradizione, sono stati presentati non solo nelle loro conclusioni, ma proprio nel loro sviluppo, permettendo agli studenti di appropriarsi, contemporaneamente, dei contenuti e del metodo precipui delle discipline. Il lavoro personale si è configurato, in prevalenza, come un momento importante di ripresa, di sviluppo e di ricerca in merito a quanto presentato o proposto durante l’attività didattica mattutina. Le ore di lezione si sono poste con una fisionomia sia esemplare che propositiva: esse hanno costituito il momento esemplificativo di come avvenga il processo conoscitivo, hanno cercato di mettere in movimento le energie intellettuali ed affettive degli studenti e hanno rappresentato, infine, occasione di valutazione del loro lavoro di personalizzazione. Le attività di recupero hanno perseguito lo scopo di consentire l’esperienza di un cammino adeguato a quei ragazzi per i quali, per diverse ragioni, il normale binomio “ora di lezione in classe - lavoro personale a casa” si fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza di percorso. I docenti, avendo tenuto come interlocutori tanto il coordinatore di classe che il Consiglio, hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di predisporre un’attività di recupero, sviluppata con forme diverse: dal tutor pomeridiano, che ha seguito sistematicamente le situazioni più carenti; al recupero con l’insegnante stesso anche sotto forma di esercitazione assegnata. Le attività di approfondimento, invece, sono state attuate come occasioni di sviluppo di percorsi conoscitivi con gruppi di studenti, a partire da domande e/o interessi, sorti all’interno della 6 attività curricolare mattutina. L’attività di approfondimento è sempre stata concepita non come un atto estrinseco od aggiuntivo rispetto al lavoro ordinario, ma come uno sviluppo, suggerito dal docente o richiesto dallo studente, inerente il percorso intrapreso ed offerto a tutta la classe, anche come lezione tenuta dagli alunni. Da questa attività sono nate occasioni di lavoro personale significative in relazione alla definizione degli argomenti d’apertura della prova orale. Profilo della classe All’inizio del triennio la classe mostrava, almeno in alcuni suoi elementi, un certo interesse nell’aprirsi alla proposta culturale delle diverse discipline, cui però – come già avvenuto nel corso del biennio – non corrispondeva ancora, nella maggioranza degli alunni, una adeguata e diffusa capacità e continuità di lavoro. A seguito di ciò non mancavano difficoltà di diverso tipo: in particolare, numerosi ragazzi, pur possedendo una buona capacità di comprensione, manifestavano una evidente resistenza nel dedicare un tempo adeguato alla conoscenza analitica dei contenuti necessari ad un cammino di comprensione realmente efficace. In diversi elementi si manifestava quindi anche una difficoltà a raggiungere un’adeguata conoscenza dei contenuti o una sufficiente capacità sintetica in alcune materie. Tale diffusa resistenza ad un adeguato livello di impegno personale ha reso il percorso di terza piuttosto difficoltoso: a testimonianza di ciò, vedasi il significativo numero di studenti bocciati o promossi con sospensione del giudizio a settembre. Tali difficoltà si sono progressivamente appianate in parte solo nel corso del quarto anno liceale. Gli alunni in difficoltà hanno recuperato nella quasi totalità le conoscenze di base ed alcune competenze fondamentali. Tale recupero è stato dovuto soprattutto ad un lavoro in classe più consapevole ed omogeneo nel tempo e ad un maggior livello di impegno personale nello studio domestico, accompagnato, in alcuni studenti, da un crescente clima di apertura e di fiducia verso la proposta educativa che veniva indicata. Vi è stato dunque un qualche incremento della capacità di studio personale e di rielaborazione critica del percorso effettuato nell’ora di lezione, anche se tale percorso di maturazione non ha visto protagonista la totalità della classe. Esso ha consentito una chiusura sostanzialmente positiva del lavoro di quarta, con il potenziamento raggiunto da alcuni alunni delle loro capacità e del loro bagaglio di conoscenze ed il conseguimento da parte degli elementi più in difficoltà di conoscenze e abilità sufficienti nella maggior parte delle discipline. Il percorso di quinta è stato complessivamente più omogeneo: la classe ha seguito in maniera generalmente più costruttiva il percorso del lavoro mattutino; a ciò si è unita una costanza abbastanza diffusa nello svolgere personalmente un’adeguata ripresa dei contenuti proposti. Permangono alcune difficoltà in quegli elementi che non hanno retto la costanza del lavoro personale nella conoscenza dei contenuti in tutte le discipline, ma in complesso vari alunni hanno collaborato a creare un clima di lavoro comune proficuo e non privo di spunti interessanti e significativi. A fronte di questo cammino, la classe arriva all’esame di stato con alcuni elementi in difficoltà in alcune discipline, con un bagaglio di conoscenze e capacità complessivamente adeguato e con capacità di lavoro positiva, pur presentando valutazioni molto diverse da studente a studente e da disciplina a disciplina. Criteri e strumenti di misurazione e valutazione La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di un alunno rispetto alle oggettività che questi ha, di volta in volta, messo in campo; essa ha riguardato perciò dati oggettivi (ciò che il ragazzo ha detto, scritto, fatto, disegnato, prodotto...), ma in essa si è sempre cercato di individuare e giudicare l’esperienza conoscitiva compiuta dall’alunno. La 7 valutazione si è configurata pertanto come un atto in sé complesso. E’ chiaro che, nel descrivere le ragioni di una valutazione, occorre fare riferimento ai diversi aspetti che la compongono (es. indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è scomponibile, perché la valutazione è anche un atto unitario nel quale ogni aspetto in evidenza è legato agli altri. Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione di misurazione, da noi così intesa: la misurazione di una prova svolta dall’alunno è l’attestazione della sua distanza-vicinanza rispetto al raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal docente per quella prova. Poiché una singola prova è uno dei momenti del processo di apprendimento messo in atto dal ragazzo, la misurazione è meglio espressa con lo studio dell’andamento delle sequenze di misurazione, ovvero l’individuazione di un trend di apprendimento. Detta misurazione corrisponde per noi ad uno dei principali indicatori della valutazione. Pur riconoscendo la possibilità di distinguere i criteri di misurazione in punteggi e livelli, essi vengono presentati in forma unitaria e si intendono modulati in rapporto alla diversa natura della prova, se analitica o sintetica. Infatti la valutazione della singola prova si presenta differentemente dalla valutazione dell’insieme delle singole prove, in quanto in quest’ultima vengono a confluire altri indicatori, fra i quali individuiamo: - la partecipazione dell’alunno alla proposta educativa e culturale del docente - l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro - la continuità di lavoro attuata dall’alunno nello svolgersi del lavoro disciplinare e nell’arco delle diverse discipline proposte. Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni, si ritengono infine indicatori: - la quantità del possesso di informazioni - la capacità di uso degli strumenti - la consapevolezza di percorso - l’organizzazione delle conoscenze in termini di complessità - l’elaborazione personale - la significativa produzione culturale L’attribuzione dei voti nelle singole valutazioni è stata stabilita secondo questi criteri: voto 2 assoluta mancanza di informazioni. voto 3 insufficiente con elementi di particolare gravità in presenza di diffusi errori che attestano un approccio disordinato e logicamente scorretto, per una chiara incapacità di uso degli strumenti propri della disciplina. voto 4 chiaramente insufficiente, se la carenza di informazioni è significativa ed è aggravata da errori che compromettono seriamente la coerenza interna del lavoro presentato. voto 5 insufficienza per la presenza di una conoscenza inadeguata delle informazioni, che tuttavia non compromette in maniera grave l’esito della prova; oppure insufficienza in quanto il possesso minimo ma adeguato delle informazioni è condizionato da errori diffusi o circoscritti che indeboliscono la coerenza del lavoro. voto 6 sufficienza con fragilità, se c’è un possesso delle principali conoscenze, organizzate con qualche fragilità nell’utilizzo degli strumenti, ma non tali da indebolire la coerenza del lavoro presentato. voto 7 sufficienza piena, se c’è un possesso adeguato delle informazioni, organizzate con consapevolezza del percorso e degli strumenti. 8 voto 8 evidente e sicura acquisizione personale dell’argomento, in presenza di un saldo possesso delle conoscenze e di una spiccata capacità di gestire con consapevolezza i percorsi sviluppati in classe; oppure pur in presenza di lievi imperfezioni nella restituzione dell’argomento, rielaborazione personale e pertinente tale da introdurre accenti nuovi rispetto al lavoro comune. voto 9 capacità di autonomi e significativi passi in avanti rispetto al lavoro comune, grazie al sicuro possesso delle conoscenze elaborate in modo personale e coerente e documentate in modo rigoroso ed espresse con finezza e pertinenza linguistica. voto 10 le conoscenze, competenze e capacità indicate nel punto precedente sono tali da permettere allo studente il pieno dominio di percorsi culturali complessi, nel quadro di una sintesi efficace ed ordinata, elaborata criticamente e sistematicamente, alla luce di un’ipotesi convincente ed adeguata, rigorosamente verificata ed espressa. Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di classe - tema o composizione scritta - problema - compito breve di definizione di termini e concetti - interrogazione scritta con domanda su tema ampio - prove scritte di traduzione - brevi relazioni scritte su argomenti significativi trattati nell’anno di carattere sintetico - relazioni scritte su esperienze di laboratorio - colloquio orale - breve esposizione su contenuti dei programmi Terza prova La conduzione del percorso scolastico durante l’anno si è sviluppata in modo da tener conto dello sviluppo organico dei singoli percorsi disciplinari, finalizzati ad una solida acquisizione del metodo specifico della disciplina, con cura nell’indicare possibilità di connessioni fra diverse discipline. Il Consiglio di Classe si è orientato a sviluppare ed esercitare gli alunni su terze prove del Tipo B (“Quesiti a risposta singola”, “volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti […] non più di cinque materie […] e composti da 8 a 15 quesiti a risposta singola” come indicato nel D.M. del 18/9/1998, dal D.M. del 8/11/1999 n. 520 e dal D.M.del 20/11/2000). Il carattere pluridisciplinare delle prove, il lavoro di discussione e di preparazione del Consiglio di Classe e specifiche considerazioni di opportunità didattica, hanno indirizzato il Consiglio a sottoporre alla classe tali prove a partire dal mese di dicembre in modo scadenzato perché tutte le discipline potessero contribuire appieno alla loro preparazione. Sono state proposte a rotazione tutte le materie. La prima è stata assegnata e svolta in data 2/12/2011; la seconda il 04/04/2011. La modalità scelta di costruzione di queste prove è tale per cui ogni disciplina ha formulato, a partire dal programma svolto due o tre domande aventi due specifiche caratteristiche: una di tipo analitico (eventualmente suddivisa in alcuni sotto-quesiti specifici) e l’altra di tipo sintetico. Per lo svolgimento delle risposte alle domande inerenti ogni disciplina sono state assegnate un numero massimo totale di 25 righe. 9 Al fine di una maggior semplificazione all’atto della valutazione, il Consiglio si è orientato ad assegnare un punteggio equivalente alle domande poste in ciascuna disciplina, a lasciare espresso in termini di frazione ogni punteggio nella singola disciplina interessata alla prova e a esprimere un punteggio conclusivo calcolato mediante la media aritmetica e corretto in intero mediante la maggior vicinanza (per esempio se la media è data dal numero 13,α allora il punteggio conclusivo è 13 se 0 ≤ α < 5, diversamente è 14). I criteri per la valutazione di queste prove sono stati espressi preventivamente allo svolgimento delle medesime con la stesura di una griglia di correzione comune a tutte le discipline. Ogni docente, in base al testo della prova, elabora una griglia di correzione particolare riguardante il contenuto. In particolare il Consiglio si è attenuto a questi criteri: a- la presenza o meno delle informazioni previste dalla griglia di correzione predisposta dal docente (ossia la quantità e la pertinenza delle informazioni fornite); la padronanza del linguaggio tecnico proprio della disciplina (soprattutto per le materie scientifiche); la correttezza sintattica, morfologica e lessicale per quanto riguarda la lingua straniera; b- in mancanza di alcuni elementi previsti dalla griglia di correzione predisposta dal docente si possono assegnare fino ad un massimo di due punti (fino ad un punteggio complessivo non superiore a 15), se l’elaborato contiene informazioni non previste dalla griglia di correzione ma di pregio e pertinenti e/o se l’elaborato presenta una coerenza globale nell’argomentazione e/o una logica interna tale per cui gli elementi di contenuto mancanti siano imputabili ad insufficienza di tempo o di numero di righe previste. La griglia di correzione della terza prova comune alle discipline, viene riportata di seguito. GRIGLIA DI CORREZIONE PER LA TERZA PROVA MATERIA ………………………………………… CANDIDATO ……………………………………………………………….. Punteggio in quindicesimi Gravi carenze nella conoscenza dei contenuti 1-4 Contenuti decisamente errati. Modesta pertinenza all’argomento. Esposizione disorganica Conoscenze incomplete, presenza di errori anche significativi. Argomentazioni non sempre pertinenti. Esposizione poco ordinata. Conoscenze sommarie. Argomentazioni a volte non pertinenti. Competenze linguistiche limitatamente appropriate. Esposizione abbastanza ordinata. Conoscenze sufficientemente esaurienti ed espresse in modo linguisticamente accettabile. Sufficiente pertinenza all’argomento. Conoscenze nel complesso esaurienti, espresse in linguaggio sufficientemente chiaro. Pertinenza accettabile all’argomento. Conoscenze esaurienti nell’esplicitazione di alcuni argomenti ed espresse in modo linguisticamente chiaro. Pertinenza complessiva all’argomento. Conoscenze esaurienti ed espresse, almeno in parte, in modo linguisticamente preciso. Chiara pertinenza all’argomento. Esposizione strutturata. Conoscenze articolate. Buona pertinenza concettuale e sicure competenze linguistiche. Organizzazione articolata dell’argomento. Conoscenze pienamente rispondenti ai concetti chiave. Chiaro sviluppo concettuale. Organizzazione articolata dell’argomento che evidenzia una visione sintetica apprezzabile. Sicure competenze linguistiche 10 5-6 7-8 9 10 11 12 13 14 15 Punteggio attribuito Nella formulazione delle domande e nella valutazione delle risposte i docenti hanno tenuto in considerazione la conoscenza, la comprensione e il corretto impiego dei contenuti presenti nei libri di testo o esposti durante le lezioni. La valutazione in quindicesimi è stata effettuata nel modo seguente: le domande di ciascuna disciplina hanno ricevuto un punteggio in quindicesimi; dai punteggi parziali è stata poi effettuata una media arrotondata all’unità superiore. Tale media è stata considerata il punteggio della prova. Per ciascuna di queste prove il Consiglio ha deciso di assegnare il tempo di tre ore, al fine di consentire un’esposizione più controllata: abbiamo stimato in mezz’ora il tempo necessario per rispondere alle domande in ciascuna delle materie implicate e in mezz’ora il tempo per una rilettura globale o per eventuali correzioni da apportare. Ogni docente ha liberamente deciso se tenere in considerazione l’esito di queste prove per la valutazione dell’apprendimento nella sua materia, riformulando in voto il punteggio, dalla scala in quindicesimi a quella in decimi secondo un criterio di diretta proporzionalità. Si allegano i testi delle prove assegnate (Allegato n. 1). Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Credito scolastico Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe della Quinta B utilizzerà i seguenti indicatori per definire il credito scolastico di ogni singolo alunno: 1) il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti. Questo indicatore viene utilizzato sia per stabilire all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in oggetto, sia per determinare l’oscillazione all’interno della banda. 2) L’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative. 3) I crediti formativi. Gli ultimi indicatori sono considerati, in linea generale, di pari valore. Credito formativo Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe della Quinta B utilizzerà come criteri per la valutazione di ammissibilità delle attestazioni di esperienze presentate dagli studenti al fine di ottenere un credito formativo e per il peso da attribuire ad ognuna di esse in sede di definizione del credito scolastico, quelli previsti dalla normativa. Verranno prese in esame qualificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si terrà conto della rilevanza qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo all’acquisizione di crediti formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale. Parimenti verranno considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali, artistici-ricreativi, ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione e sport. Si terrà conto delle esperienze compiute negli ultimi tre anni. 11 ATTIVITÀ REALIZZATE Diversi alunni della classe hanno potuto arricchire la loro formazione e preparazione culturale grazie ad alcune attività extracurricolari, alcune programmate per tutta la classe e nelle ore della mattina, altre alle quali hanno liberamente aderito. Italiano Uscita didattica del mattino per partecipare allo spettacolo “Le operette morali” di Giacomo Leopardi, presso il Teatro Manzoni di Monza, in data 3 dicembre 2013 Inglese Giovedì 10 aprile uscita serale per assistere allo spettacolo "L'Importanza di Chiamarsi Ernesto" al Teatro Manzoni di Monza in lingua italiana, con la compagnia teatrale del Teatro Stabile di Calabria diretta da Geppy Gleijeses. Filosofia Relazione incontro Alexandr Filonenko Il giorno 5-10 le classi quinte del liceo don Gnocchi hanno incontrato il prof. Alexandr Filonenko, , Docente di Filosofia all'Università Nazionale di Char'kov, Ucraina. L’incontro ha mostrato l’evoluzione culturale dell’ex blocco sovietico che è passato dall’osservanza marxista al confronto culturale e sociale con il mondo occidentale a partire dal 1989. In questa parabola di cambiamento, la vicenda personale del relatore ha attraversato dapprima l’adesione entusiasta all’ideologia marxista e alla sua promessa di cambiamento fattuale e interiore per l’uomo per approdare, quindi, a un ripensamento critico della stessa ideologia e all’apertura alla tradizione filosofica e culturale classico-medievale dell’Occidente. Da questo incontro è maturata, oltre che la conversione personale del relatore alla fede ortodossa, una nozione di ragione come apertura al mondo nella sua totalità, che interroga la vita di ogni uomo sulle ragioni ultime del vivere e del relazionarsi. Si tratta di una razionalità in polemica con la riduzione scientista del problema del vero, che non teme di accettare l’evidenza come tale, pur nell’impossibilità di padroneggiare pienamente contenuti e fondamenti del mondo dell’esperienza Preparazione al test di ammissione alla facolta’ di ingegneria Del politecnico di milano Nei mesi di febbraio e marzo 2014, gli insegnanti di matematica e fisica del liceo don Carlo Gnocchi hanno tenuto 5 incontri in preparazione al test di ammissione alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. A seguito di questo corso gli alunni possono accedere ad una sessione anticipata e riservata del test di ammissione alle facoltà di ingegneria. Il corso verte esclusivamente sulla Sezione di Matematica e sulla sezione di fisica del test. All’interno del corso sono state somministrate alcune prove di simulazione e sono state poi corrette insieme prendendo spunto da esse per ripassare i contenuti o per trattare ciò che eventualmente fosse stato sviluppato solo in parte nei programmi curricolari. I ragazzi si sono poi esercitati individualmente con prove di simulazione delle altre Sezioni del test, direttamente fornite dal Politecnico nel loro sito. Seminario sulle applicazioni della fisica in ambito medico e diagnostico. 12 Il giorno 10 marzo 2014, la Dottoressa Antonella Del Vecchio, fisico medico presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, ha tenuto un seminario di 2 ore per le classi 5°A e 5°B liceo scientifico. La lezione ha toccato numerosi esempi di applicazione di fisica nucleare e di elettromagnetismo nelle apparecchiature per la diagnosi e la cura di alcune malattie oncologiche (TAC, RMN, Gamma Knife,…). Gli alunni erano stati preparati da due lezioni introduttive tenute dalle loro insegnanti di matematica e fisica, sui principi di fisica del nucleo e di dosimetria. Lo scopo dell’intervento della dottoressa Del Vecchio, oltre a quello di presentare le applicazioni più all’avanguardia nel campo della fisica medica, è stato quello di far conoscere una possibilità di lavoro e di studio di un laureto in fisica. Ha avuto, pertanto, una valenza notevole anche dal punto di vista dell’orientamento universitario. A colloquio con il grande matematico lafforgue La ricchezza delle cose semplici Il giorno 10 aprile 2014, il matematico Laurent Lafforgue, medaglia Fields (equivalente del premio Nobel per la matematica), docente presso l'Ecole Normale Superior di Parigi, ha incontrato studenti e docenti del Liceo "Don Gnocchi" di Carate Brianza, accettando di sottoporsi alle loro domande sul suo lavoro. Ne è emersa una riflessione a tutto campo sul senso della matematica e sulla ricerca della verità. Di seguito riportiamo le domande che gli sono state poste nel corso dell’intervista. Nella sua vita, cosa le ha fatto capire con certezza che la sua strada era la matematica? Cioè, quale aspetto l’ha conquistata e continua a ritenere essenziale? Che valore ha dedicare la vita allo studio di un ambito, la matematica, così capace di concedere una conoscenza profonda delle cose ma così particolare? Che rapporto hanno la ricerca in ambito matematico ma, potremmo dire, in qualunque ambito particolare, con la ricerca della verità? Che cosa si prova quando si riesce, finalmente, dopo tanto lavoro, a domare un problema che ha occupato gran parte del proprio tempo e delle proprie energie? Cioè, che fisionomia ha l’esperienza del fare matematica e del sentimento di soddisfazione che sorprende quando finalmente si può dire:”Ho capito!”? E’ differente l’esperienza di scoperta del matematico di frontiera da quella dello studente che si sorprende capace di ricavare un risultato (per lui) nuovo? Nel 1997 , il grande fisico matematico V.I.Arnold scrisse: ”Mathematics is a part of physics. Physics is an experimental science, a part of natural science. Mathematics is the part of physics where experiments are cheap. The Jacoby identity (which forces the heights of a triangle to cross at one point) is an experimental fact in the same way as that the Earth is round (that is, homeomorphic to a ball). But it can be discovered with less expense. In the middle of the twentieth century it was attempted to divide physics and mathematics. The consequences turned out to be catastrophic”. Questa frase ci interroga perchè la più grande difficoltà dei nostri ragazzi nell’affrontare la matematica è la scarsa convinzione che le cose che si trattano abbiano un senso e che siano conoscibili ed esplorabili, che gli oggetti della matematica siano reali tanto quanto un fenomeno. Cosa ne pensa? Nell’insegnamento della matematica ci accorgiamo che un ruolo fondamentale è rivestito dal linguaggio: non si raggiunge una comprensione veramente profonda se non si impara a disporre con precisione delle cose con cui si ha a che fare. Se ciò è vero, a che cosa non dobbiamo rinunciare da insegnanti? Che cosa bisogna privilegiare nell’insegnamento della matematica? E ancora, qual è il valore formativo dell’insegnamento della matematica nel percorso di crescita di una persona? Ci può far intuire il contenuto del suo lavoro? Sappiamo che ha lavorato o lavora al programma Langlands. Di che cosa si tratta? 13 Lei ha parlato della ricerca matematica come parte della ricerca della verità. Ciò implica aver in mente qual è la fisionomia della verità nel suo complesso. Qual è la sua immagine della verità? Uno studioso, a seguito di una scoperta, riparte subito per una nuova ricerca, anche se questo implica sofferenza. Da dove trae la certezza per riprendere il cammino? Corso di cosmologia – 6 e 11 dicembre 2013 E’ stato organizzato presso il nostro Istituto scolastico un corso di approfondimento tenuto dal Dott. Maurizio Tomasi, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il corso si è svolto in due lezioni: nella prima lezione è stata presentata la storia della cosmologia moderna, con particolare attenzione allo studio della radiazione cosmica di fondo e dell’espansione dell’Universo. Nella seconda lezione è stato proposto un seminario di presentazione della missione del satellite Planck e l’analisi dei primi risultati cosmologici. Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di medicina. Nel secondo quadrimestre è stata offerta la possibilità, agli studenti che volessero sostenere il test per l’accesso alla facoltà di medicina, di un corso in preparazione ad esso. La chiusura del corso è prevista nella seconda metà di maggio. Il corso si è sviluppato in 8 lezioni (nel pomeriggio) di chimica e biologia e 6 simulazioni di test. I contenuti affrontati nel corso sono stati i seguenti: - Bioenergetica: i diversi tipi di metabolismo; le reazioni di ossidoriduzione di importanza biologica; la relazione tra ATP e ‘informazione’. - Fisiologia cellulare: i diversi tipi di ‘risposta’ di un organismo (impulso nervoso e potenziale di membrana; risposta immunitaria e selezione clonale; ormoni e recettori). - Biologia molecolare: l’importanza delle interazioni chimiche deboli; replicazione, trascrizione e traduzione a livello molecolare; regolazione genica; tecniche del DNA ricombinante. - Genetica: mappe di ricombinazione; uso degli enzimi di restrizione; genetica evoluzionistica (EvoDevo). - Chimica organica: cenni di nomenclatura; stereoisomeria; gruppi funzionali principali; macromolecole biologiche. Viaggio Di Istruzione: Berlino, 18-22 Marzo 2014 Abbiamo programmato questo viaggio per il contributo che può offrire al cammino didattico della maggior parte delle discipline dell’ultimo anno di Liceo: da una parte un ampio percorso storicoculturale nella Berlino del Novecento, dall’altra la visita del “Deutsches Technik Museum Berlin – Scienze Center Spectrum” ci ha consentito un significativo impatto con la più recente ricerca scientifica. Nessun luogo è stato segnato dalla storia contemporanea come Berlino: dalla Welt Politik di Guglielmo II, foriera della Prima guerra mondiale, alle due esperienze totalitarie contrapposte ma speculari, fino alla riunificazione. Visitare Berlino equivale perciò a ripercorrere il Novecento europeo, il nostro passato prossimo. La visita guidata della città di Berlino, in particolare di alcuni luoghi e musei particolarmente significativi per la storia recente della città, dalle tracce del regime nazista ai resti del Muro, consente di introdurre gli studenti di quinta superiore alla visione e dunque a una più piena comprensione delle vicende del Novecento nelle sue dimensioni politica, artistica e scientifica. 14 Attività di orientamento. Il Collegio Docenti ritiene che la prima attività di orientamento per lo studente si colloca nel quotidiano lavoro nelle diverse discipline e nel dialogo coi propri insegnanti quale luogo di scoperta e verifica di attitudini, inclinazioni, capacità. Si è ritenuto comunque opportuno offrire una più specifica attività di orientamento prevalentemente finalizzata alle prospettive di uno studio universitario e articolata nei seguenti momenti: · un incontro preparatorio che ha coinvolto gli studenti interessati alla progettazione dell’attività di orientamento. Scopo della riunione era individuare le richieste dei ragazzi e strutturare in modo adeguato l’attività, rendendo i ragazzi corresponsabili dell’iniziativa; · uno “sportello” -previsto per la fine di maggio- di dialogo con studenti universitari delle facoltà richieste dai nostri studenti allo scopo di permettere una conoscenza più dettagliata delle diverse possibilità di studio; · un’attività di verifica condotta con i docenti del Consiglio di Classe (valutazione dei criteri adottati, verifica disciplinare delle attitudini e inclinazioni); · la preparazione pomeridiana dei test di ammissione alle facoltà che li richiedono, impostata e curata dai docenti della nostra scuola; · l’opportunità, su richiesta, di una consulenza personale o a gruppi con docenti universitari da noi conosciuti su natura e contenuti di specifici indirizzi di studio o di aree disciplinari (facoltà umanistiche, lingue, facoltà scientifiche, facoltà giuridico – politiche, facoltà economico – statistiche, ingegneria, architettura, medicina) e sulle varie opportunità di studio fornite dalle università milanesi; Laboratorio d’informatica E’ stata offerta la possibilità di frequentare alcuni corsi di informatica aventi per obiettivo il conseguimento dell’ECDL e la possibilità di sostenere esami in sede. Il diploma ECDL. il Liceo Don Carlo Gnocchi è stato accreditato dall’A.I.C.A. (Associazione italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico) come Test Center per il conferimento dell’ECDL (European Computer Driving Licence). L’ECDL, o patente europea del computer, è un documento che certifica il possesso minimo di abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer. Il programma legato all’ECDL fa capo al CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies), ente che riunisce tutte le società europee di informatica di cui l’AICA fa parte. Attualmente l’ECDL è l’attestato più diffuso e riconosciuto a livello internazionale; in particolare l’Unione Europea sostiene l’ECDL e ne ha inserito la realizzazione e il perfezionamento nei suoi progetti comunitari. L’ECDL è riconosciuto dalle principali Università italiane. Strumentazioni messe a disposizione della scuola - Laboratorio informatico: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, cui gli studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. - Laboratorio di Fisica: il laboratorio è a disposizione per l’attività didattica mattutina; è possibile effettuare, a scelta del docente, attività di gruppo o lezioni frontali di illustrazione di esperienze relative allo svolgimento del programma su tutto l’arco del triennio. E’ possibile anche l’utilizzo pomeridiano, se autorizzato dal docente o dal responsabile di laboratorio, per l’effettuazione o l’allestimento di esperienze di singoli o di gruppi come attività di approfondimento. La dotazione disponibile è raccolta in un inventario depositato in segreteria e aggiornato annualmente. 15 - Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel secondo e quarto anno di corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati sono stati soprattutto i microscopi, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali e rocce. - Laboratorio multimediale: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, proiettore di diapositive, lavagna luminosa, televisione, videoregistratore, videoproiettore, impianto stereofonico con lettore di cassette e compact disc., cui gli studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. Viene usato abitualmente anche come laboratorio linguistico. - Biblioteca d’istituto: 2.120 volumi consultabili liberamente (oltre i 1.000 libri di testo, in uso e non nella classe, disponibili in biblioteca), oltre alle risorse messe a disposizione degli studenti dalla biblioteca civica di Carate Brianza e dal servizio bibliotecario brianteo. - Apertura pomeridiana della scuola per attività di studio degli studenti o per iniziative facoltative di altro genere. - Accesso personale, regolamentato, degli studenti alle strumentazioni messe a disposizione (Laboratori e servizio fotocopiatrice). Unitamente al presente documento si allegano Allegato n. 1 - Testi delle terze prove assegnate. Allegato n. 2 - Relazioni personali dei docenti Allegato n. 3 - Programmi per materia Carate Brianza, 15 maggio 2014 16 ALLEGATO N.1 SIMULAZIONI DELLE TERZE PROVE SIMULAZIONE TERZA PROVA 9 dicembre 2013 FISICA NOME……………………………………………. 1. Una particella carica q positiva e massa m viene immessa in una regione sede di un campo elettrico 𝐸 uniforme, con velocità iniziale 𝑣! inclinata di un angolo 𝛼 rispetto alla perpendicolare alle linee di campo. Studiare, a seconda dell’angolo 𝛼, (con 0 ≤ 𝛼 ≤ 90°),il moto della particella all’interno del campo dopo aver scelto un opportuno sistema di riferimento. (Si ricavi l’equazione della traiettoria nel sistema di riferimento scelto e la si rappresenti nella figura in modo qualitativo. Si trascuri la forza gravitazionale). Circa 15 righe escluso formule e disegni ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 17 ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… FILOSOFIA Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 12 righe: 1. Cosa intende Fichte con “idealismo”? Perché? 2. Cosa significa dialettica in Hegel? Quali le differenze con Fichte? STORIA DELL’ARTE DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 1) Dell’impressionismo scientifico, o postimpressionismo: a) spiegare le ricerche sulla fisica dei colori che lo caratterizzano (5 righe) b) spiegare gli studi sulla forma e sulla composizione (5 righe) c) indicare la tecnica pittorica utilizzata (5 righe) 2) Attraverso l’esempio di una/due opere (di cui indicare titolo, data, tecnica) illustrare la ricerca espressiva e pittorica di Gauguin (15 righe) titolo ..................................................... data ......................................................... tecnica ...................................................... titolo.......................................................... data ......................................................... tecnica ...................................................... LATINO 1) “La morte come esperienza quotidiana” (Epistulae morales ad Lucilium 24, 17-20) Moriar: hoc dicis, desinam aegrotare posse, desinam alligari posse, desinam mori posse. Non sum tam ineptus ut Epicuream cantilenam hoc loco persequar et dicam vanos esse inferorum metus, nec 18 Ixionem rota volvi nec saxum umeris Sisyphi trudi in adversum nec ullius viscera et renasci posse cotidie et carpi: nemo tam puer est ut Cerberum timeat et tenebras et larvalem habitum nudis ossibus cohaerentium. Mors nos aut consumit aut exuit; emissis meliora restant onere detracto, consumptis nihil restat, bona pariter malaque summota sunt. Permitte mihi hoc loco referre versum tuum, si prius admonuero ut te iudices non aliis scripsisse ista sed etiam tibi. Turpe est aliud loqui, aliud sentire: quanto turpius aliud scribere, aliud sentire! Memini te illum locum aliquando tractasse, non repente nos in mortem incidere sed minutatim procedere. Cotidie morimur; cotidie enim demitur aliqua pars vitae, et tunc quoque cum crescimus vita decrescit. Infantiam amisimus, deinde pueritiam, deinde adulescentiam. Usque ad hesternum quidquid transit temporis perit; hunc ipsum quem agimus diem cum morte dividimus. - Proponi un’adeguata traduzione delle frasi sottolineate (max. 5 righe) - Illustra in breve, a partire dal contenuto del testo proposto, il nucleo della riflessione sulla morte di Seneca così come emerge dai passi finora letti in lingua originale e in traduzione (max. 10 righe) 2) Spiega come si configura nelle opere e nella vita di Seneca la dialettica tra otium e negotium, anche in rapporto alla situazione storico – politica del tempo (max. 10 righe) INGLESE DOMANDA 1 Read the following stanzas taken from "The Rime of the Ancient Mariner"-Book 4 - by S.T. Coleridge Beyond the shadow of the ship, I watched the water-snakes: They moved in tracks of shining white, And when they reared, the elfish light Fell off in hoary flakes. Within the shadow of the ship I watched their rich attire: Blue, glossy green, and velvet black, They coiled and swam; and every track Was a flash of golden fire. O happy living things! no tongue Their beauty might declare: A spring of love gushed from my heart, And I blessed them unaware: Sure my kind saint took pity on me, And I blessed them unaware. Now answer the following questions: 1. Comparing this part to the one in Book 1 we read in class, how different is the Mariner's description of the sea creatures?(refer back to the extract) 2. How does the vision of these creatures affect him? 3. Why is this event extremely important for the story? DOMANDA 2 19 Explain the role of melodrama and humour in Dickens's novels. If you want, you can support your answers with examples from the novels you studied. SIMULAZIONE TERZA PROVA 30 aprile 2014 FISICA 1. In figura è rappresentato schematicamente un tubo a vuoto impiegato per l’esperimento di J.J.Thomson. Si descriva l’esperimento avendo cura di esplicitarne le due diverse fasi. Circa 20 righe escluso formule e disegni ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 20 2. Descrivi il principio di funzionamento del generatore di corrente alternata. Motivare adeguatamente le affermazioni fatte e ricavare l’espressione della corrente indotta. Circa 7 righe escluso formule e disegni ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… SCIENZE 1. 2. 3. Illustra le cause e le conseguenze del susseguirsi delle stagioni astronomiche. (max 15 righe) Dopo aver dato la definizione di giorno sidereo e di giorno solare, spiega da cosa dipende la differenza di durata tra i due. (max 8 righe) Che cos’è un’eclissi di Sole? Quali sono le condizioni necessarie perché si verifichi? Definisci anche la differenza tra eclissi anulare e totale spiegando la causa di tale differenza. (max 12 righe) STORIA DELL’ARTE Sezione di storia dell’arte domanda n.1 Attraverso l’opera “La città che sale” illustra alcune tematiche e tecniche formali del movimento futurista (10 righe) autore………………………………. data………………………………… tecnica pittorica…………………….. domanda n. 2 Sviluppa i concetti di cubismo “analitico”, cubismo “sintetico” e “orfico” indicando un’opera di riferimento per ogni ricerca (15 righe) cubismo “analitico”: opera ……………… autore ………………… data…………… cubismo “sintetico”: opera ……………… autore ………………… data…………… 21 cubismo “orfico”: opera ……………… autore ………………… data…………… INGLESE DOMANDA 1 Read the following excerpt and answer the questions below : “He gazed up at the enormous face. Forty years it had taken him to learn what kind of smile was hidden beneath the dark moustache. O cruel, needless misunderstanding! O stubborn, self-willed exile from the loving breast! Two gin-scented tears trickled down the sides of his nose. But it was all right, everything was all right, the struggle was finished. He had won the victory over himself. He loved Big Brother." end of "1984" by G. Orwell 1. What is Winston Smith gazing at? 2. What is meant by "self-willed exile from the loving breast" ? 3. Which struggle is he talking about? 4. What does "his victory" consist of? DOMANDA 2 How could W.H. Auden's poems Refugee Blues and The Unknown Citizen be connected to the dystopian novels "1984" and "Brave New World"? 22 ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO: 2013-2014 CLASSE: 5^ SCIENTIFICO – SEZ. B DISCIPLINA: ITALIANO DOCENTE: MARINA FUMAGALLI OBIETTIVI E METODOLOGIA Ho inteso introdurre i miei alunni alla conoscenza della storia letteraria del periodo considerato nel programma di studio dell’ultima classe di corso privilegiando un approccio scandito lungo i seguenti momenti: a) L’indagine dei testi: ho impostato il mio lavoro attribuendo grande importanza allo studio diretto dei testi letterari, non certo considerandoli come un’espressione creativa assoluta, indipendente dalla personalità dell’autore o dalla rilevanza del contesto storico – culturale in cui sono stati concepiti. Semplicemente ho voluto favorire una dinamica di apprendimento che sia in grado di sviluppare nei ragazzi un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici mediante un’esperienza e una frequentazione dirette dell’oggetto proprio della disciplina. In questo modo, il testo è, contemporaneamente, il punto di partenza e di conquista dell’indagine dei ragazzi: lavorando su di esso, essi possono considerarne il valore artistico, valutarne la portata culturale, indagarne le relazioni con la vicenda umana dell’autore e il periodo storico in cui essa si colloca, svilupparne i nessi pluridisciplinari, secondo una prospettiva orizzontale, ma anche verticale, così da poter ritornare sul testo con una consapevolezza accresciuta, in cui i più attenti tra loro siano in grado di valutare e discutere anche le implicazioni critiche e le chiavi di lettura proposte dal libro di testo o suggerite dalle letture da me indicate. b) Questa prospettiva ha richiesto un’attenzione particolare agli aspetti linguistici e formali (lessico, sintassi, genere, metro, tono, stile, figure retoriche ecc.), che non sono stati oggetto di uno studio analitico, ma piuttosto sottoposti all’attenzione dei ragazzi, anche attraverso le opportunità consentite dal libro di testo, come competenze strumentali essenziali alla natura della disciplina, in considerazione della sostanziale unità di forma e contenuto che caratterizza l’espressione letteraria. c) Le relazioni con la vicenda umana dell’autore e con il contesto storico-culturale sono state evidenziate con attenzione e valutate nel loro valore oggettivo, più che come rigidi schemi interpretativi di causa – effetto. In questa direzione sono state valorizzate le scoperte e i suggerimenti dei ragazzi, verificati con l’aiuto degli altri docenti del consiglio di classe. d) Scopo fondamentale è stata l’acquisizione un rigore disciplinare non fine a se stesso, ma funzionale allo sviluppo di un’autentica capacità critica, fondata su un’esperienza diretta della materia e nel contempo strumentata con le competenze necessarie a consentire un itinerario argomentativo compiuto (ipotesi, verifica, sintesi). Ho ritenuto essenziale sottolineare ai ragazzi l’importanza di una valutazione critica, di un giudizio personale, alla luce della loro sensibilità e delle loro aspettative, indicando loro le competenze strumentali e metodologiche necessarie all’espressione di un pensiero non arbitrario, anche se non specialistico, su una disciplina così ricca di suggestioni e suggerimenti. Le due fasi fondamentali di questo lavoro sono state la lettura condotta durante le lezioni e la lettura condotta personalmente dagli alunni, integrata da un’ulteriore ripresa in classe e dai 23 riferimenti necessari alla vita dell’autore e al contesto storico – culturale. La lettura da me condotta, che ha avuto anche valore esemplificativo, ha inteso eminentemente mettere in evidenza le caratteristiche lessicali, sintattiche, stilistiche di ogni testo, secondo il principio dell’intrinseca unità di forma e contenuto, evitando di perseguire un’eccessiva frantumazione dell’opera in esame, ma salvaguardandone l’interezza. Anche la necessaria localizzazione storica e l’approfondimento critico hanno assunto il carattere di una verifica dell’indagine condotta sul testo, senza sostituirla o sovrapporsi ad essa meccanicamente. La lettura condotta personalmente dagli studenti aveva lo scopo di sollecitarli a fissare, verificare ed approfondire le acquisizioni maturate in classe. Il libro di testo ha favorito questa impostazione grazie ad una buona scelta antologica, alle preziose analisi linguistiche e stilistiche, al costante riferimento ai fenomeni storico – culturali e alle numerose indicazioni bibliografiche. Sono stati letti anche testi in fotocopia dove ho ritenuto opportuno integrare il libro di testo. VALUTAZIONE E VERIFICHE Per quanto riguarda la parte orale della disciplina ho verificato il lavoro dei ragazzi utilizzando le seguenti modalità: a) Il lavoro ordinario sui testi, specialmente in fase di ripresa, condotto sollecitando, attraverso domande specifiche, di lettura, comprensione e valutazione, il contributo, anche dialogato, dei ragazzi; b) Colloqui orali su ampie parti del programma e con riferimenti interdisciplinari pertinenti; c) Colloqui personali di ripresa di singoli argomenti in presenza di difficoltà di comprensione denunciate dagli alunni. Per ciò che concerne lo scritto ho svolto sei verifiche scritte (tre nel primo quadrimestre, tre nel secondo) adottando l’impostazione dell’Esame di Stato: a) Analisi del testo, su brani prevalentemente letterari secondo la seguente scansione: comprensione complessiva, analisi del testo, considerazioni conclusive; b) I tradizionali temi di attualità e storico, formulati, corretti e valutati con la collaborazione degli altri insegnanti del consiglio di classe, su titoli preparati ad hoc o utilizzando precedenti prove d’esame; c) Le forme dell’articolo di giornale e del saggio breve, su argomenti pluridisciplinari o comunque di ampio respiro culturale. Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni ho adottato i seguenti indicatori : • la quantità delle informazioni possedute • le competenze strumentali e metodologiche • l’organizzazione delle conoscenze • la consapevolezza del percorso • la pertinenza espressiva • l’elaborazione personale Nella valutazione dell’insieme delle prove ho aggiunto questi ulteriori indicatori : • la partecipazione dell’alunno all’itinerario culturale proposto dall’insegnante • l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro • la continuità e sistematicità del lavoro • la strutturazione organica e consapevole delle conoscenze in una preparazione culturale complessiva articolata, documentata e persuasiva. Per quanto riguarda l’attribuzione dei voti mi sono attenuta alla scala dei voti approvata in Collegio docenti e riportata nel P.O.F. 24 RELAZIONE SULLA CLASSE Essendo entrata a far parte del consiglio di classe solo dal quarto anno, per sostituzione della docente precedente, il lavoro è stato piuttosto lento all’inizio dell’anno in quanto gli studenti erano poco abituati ad un lavoro che partisse da un’esperienza e una frequentazione dirette del testo per arrivare ad un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici. Tutta la prima parte dell’anno è stata dedicata dunque a tale lavoro, ritenuto fondamentale come descritto precedentemente negli “Obiettivi e Metodologia”. Dopo un’iniziale fatica, gli studenti hanno compreso le richieste rispondendo positivamente, ognuno secondo le proprie capacità. Un gruppo di studenti ha dimostrato attenzione al lavoro in classe e lo ha verificato personalmente, maturando una autonoma e personale consapevolezza del percorso culturale svolto e una capacità di analisi testuale buona o molto buona. Un secondo gruppo, per cui è stato invece più debole il lavoro personale di ripresa e approfondimento dei testi, dimostra di aver acquisito una sufficiente capacità di analisi e conoscenza dei dati, ma di avere qualche difficoltà a condurre un’indagine approfondita e personale in maniera autonoma o debole capacità di pertinenza espressiva. Per un ultimo gruppo di studenti la continuità nel lavoro e la ripresa personale sono state scarse: questo è stato causa di una debolezza metodologica, anche in presenza di sufficienti dati e contenuti, e non ha favorito la piena maturazione di capacità critica e di analisi totalmente autonoma. Più difficoltoso è risultato il lavoro sullo scritto, soprattutto quando esige capacità di analisi dei documenti proposti, in quanto l’elaborazione di un proprio testo richiede una maggior capacità di analisi critica e rielaborazione: anche su questo aspetto inizialmente la classe ha mostrato difficoltà a comprendere e mettere in atto la nuova proposta metodologica e tali difficoltà permangono ancora in molti studenti. Parte della classe dimostra buone capacità di scrittura, di uso del lessico e delle strutture linguistiche, di analisi dei dati proposti e di strutturazione di una propria argomentazione articolata, approfondita e personale. La maggior parte della classe, che ha acquisito la capacità di strutturare il proprio lavoro, dimostra ancora delle difficoltà nell’approfondimento della propria argomentazione e nell’analisi critica dei documenti proposti. Alcuni studenti dimostrano di avere ancora gravi difficoltà nell’analisi critica e personale dei testi e nell’argomentazione oppure una debole capacità espressiva. Carate Brianza, 15 maggio 2014 Prof.ssa Marina Fumagalli 25 LINGUA E LETTERATURA LATINA LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “DON CARLO GNOCCHI” CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5^B LINGUA E LETTERATURA LATINA RELAZIONE SULLA CLASSE Prof.ssa Diletta Redaelli Contenuti e metodi disciplinari Oggetto dell’insegnamento della lingua e delle lettere latine è il testo, in quanto veicola un significato, permette un incontro, documenta e testimonia una storia. Il latino è, infatti, prima di tutto lo strumento di comunicazione di una civiltà, cha sta in stretto rapporto di “continuità” e “alterità” con la nostra, che da essa è generata. Tale civiltà è ciò che ho inteso, anche quest’anno, far conoscere in modo profondo e maturo agli alunni, perché potesse illuminare di consapevolezza il presente che da essa in qualche modo deriva. Tale preoccupazione ha guidato il lavoro strettamente unitario di letteratura e autori, svolto allo scopo di far percepire la complessità formale, linguistica e stilistica e di educare, al contempo, a una sensibilità culturale in grado di intravedere nel confronto interlinguistico il confronto interculturale. Le tre ore settimanali sono state, pertanto, suddivise in un’ora di storia della letteratura, una di prosa in lingua originale, riservata alla traduzione di passi di Seneca, e, infine, una di poesia, sempre in lingua originale, dedicata alla produzione di Lucano, per consentire la prosecuzione dello studio del genere epico iniziato lo scorso anno sul poema virgiliano. Nel secondo quadrimestre, tuttavia, quest’ora di poesia è stata commutata in un’altra di storia della letteratura, poiché ci si è trovati nella necessità di dedicare maggior spazio a questa parte del lavoro per provare a completare (peraltro senza riuscirci appieno) il programma che ci si era proposti di trattare a inizio anno. Per quanto concerne lo studio della storia della letteratura, dunque, partendo dalla consapevolezza che essa è costituita essenzialmente dalle opere e che nelle opere essa vive, si è voluto incentrare il discorso storico – letterario costantemente e concretamente sui testi, sempre letti e commentati in classe, in lingua o in traduzione, mirando a condurre gli alunni a una piena comprensione, interpretazione e fruizione anche estetica degli stessi. Ci si è proposti, infatti, di far emergere, per quanto possibile, dai testi stessi la storia delle forme letterarie, delle idee e della cultura latina dell’età imperiale dalla dinastia giulio – claudia all’età degli imperatori per adozione. Riguardo, poi, l’ormai annosa disputa tra impostazione cronologica o per generi della storia letteraria, si è scelto di seguire una strada intermedia, inserendo ogni autore considerato all’interno di un discorso sui generi letterari, allo scopo di indagarne le regole e di vedere il rapporto fra tradizione e innovazione nelle diverse personalità poetiche. In questa prospettiva lo studio della storia della letteratura latina è stato condotto prevalentemente secondo una scansione diacronica, con l’inserimento di un’unità tematica relativa allo sviluppo della satira nella prima età imperiale, che ha richiesto l’anticipazione della trattazione di Giovenale. Le numerose letture critiche consigliate agli studenti e riprese in classe sono servite come strumento di arricchimento e approfondimento critico. Tenendo sempre in considerazione il tipo di rapporto intercorrente fra i letterati e il potere imperiale, sono stati, dunque, oggetto di studio gli autori ritenuti più rappresentativi dei periodi analizzati, affrontando in particolare i nuclei tematici indicati di seguito in estrema sintesi. Età giulio – claudia: la crisi del mecenatismo e il rapporto fra gli intellettuali e il potere; Seneca: il passaggio dalla collaborazione con il potere al ripiegamento verso la coscienza individuale; Lucano: 26 il rovesciamento del genere epico e la distruzione dei miti augustei; Persio: l’evoluzione del genere satirico; Petronio: la questione del genere letterario, la vocazione realistica e alla parodia. L’età dei Flavi: la restaurazione classicistica; il programma pedagogico di Quintiliano e il ritorno programmatico a Cicerone; la scelta del genere epigrammatico di Marziale: la polemica contro il contenuto mitologico e il realismo. L’età degli imperatori per adozione: Tacito: la crisi dell’eloquenza, la riflessione sulla necessità dell’impero e il rapporto tra libertà e principato; la satira tragica di Giovenale e la poetica dell’indignatio; la complessa personalità di Apuleio, le matrici letterarie delle Metamorfosi e l’interpretazione dell’opera. È stata a malincuore omessa, invece, la trattazione della letteratura cristiana in lingua latina perché il poco tempo a disposizione ne avrebbe consentito solo un superficiale compendio. Per la lettura di autori in lingua originale sono state scelte due personalità rappresentative dell’epoca in oggetto di studio, per consentire, tentando di porre rimedio al grave problema della mancanza di tempo, l’approfondimento e il completamento dello studio dell’evoluzione dei generi letterari e dello stile “barocco” della prima età imperiale, con l’analisi di versi dell’epica lucanea e della prosa filosofica di Seneca. Lo studio dei due autori è stato condotto in maniera da consentire la contestualizzazione dei vari passi e i necessari approfondimenti di carattere storico, sociale e culturale. Sono stati, perciò, scelti i brani ritenuti più adatti a far capire alla classe, tenendo conto degli spunti di dibattito offerti, le peculiarità dei due scrittori e fulcro del lavoro è stata la traduzione come strumento privilegiato per un affronto critico dell’autore in esame. La conduzione dell’ora di lezione ha alternato, secondo il tipo di lavoro proposto, la lezione frontale, necessaria per tracciare un panorama di riferimento, con occasioni di discussione guidata e riflessione in forma partecipata, in cui gli studenti sono stati chiamati a formulare ipotesi possedendo già il bagaglio di conoscenze necessario. Il metodo induttivo è, invece, risultato efficace per stimolare un determinato percorso mentale di apprendimento poiché più di altri chiama lo studente a essere protagonista e rispetta i suoi tempi e le sue procedure di ragionamento. Si è privilegiata, infine, l’analisi morfologica, sintattica e retorica guidata dall’insegnante nell’ambito della traduzione dei testi. L’ora di lezione ha, pertanto, sempre assicurato il fondamentale carattere di guida del lavoro personale per la sua valenza esemplare e propositiva. Si è, inoltre, dedicato spazio, in orario mattutino, alle necessità e ai desideri di approfondimento che il lavoro ordinario ha suscitato, anche se ciò ha comportato una dilatazione nella trattazione di alcuni autori e temi rispetto ai tempi programmati. Questo ha condotto a raffronti con la letteratura moderna che hanno consentito, in accordo con la docente di Italiano, di sottoporre alla classe proposte di saggi brevi di argomento letterario su questioni come la concezione del tempo, il sentimento della noia e la poetica del realismo, in una prospettiva di confronto fra mondo classico e moderno. Tempi di svolgimento del programma Primo quadrimestre Letteratura: la produzione di età giulio – claudia (terminata all’inizio del secondo quadrimestre); autori: Lucano e Seneca Secondo quadrimestre Letteratura: la produzione dell’età flavia e dell’età degli imperatori per adozione; autori: Seneca Obiettivi didattici Gli obiettivi di seguito presentati si configurano come analitica descrizione di quanto la disciplina Latino si è proposta di raggiungere nell’ambito della proposta culturale formulata dal Consiglio di Classe: 27 Conoscenza e comprensione degli elementi di analisi sintattica e retorica e dei fenomeni letterari oggetto del programma, con riferimento, per questi ultimi, alle dinamiche storiche e culturali che fecero da sfondo al loro sorgere e svilupparsi; Conoscenza delle linee di sviluppo della storia letteraria tenendo presente i caratteri dei generi letterari, i contenuti e la struttura delle principali opere trattate, con particolare attenzione ai testi considerati in lingua originale e in traduzione; Conoscenza, comprensione ed esatta esposizione delle problematiche affrontate dai diversi autori considerati; Capacità di inserire il testo singolo all’interno dell’intero mondo concettuale dell’autore e di operare connessioni e collegamenti all’interno dei diversi fenomeni letterari considerati; Capacità di rielaborazione coerente dei contenuti assimilati, intesa come capacità di affrontare una questione letteraria, interpretare personalmente i testi d’autore e approfondirli mediante letture critiche; Competenza nella formulazione e nella verifica di un’ipotesi interpretativa nella traduzione scritta e orale e sviluppo di un’adeguata capacità di lettura, analisi e traduzione del testo d’autore in lingua originale; Sviluppo di un interesse specificamente culturale per l’analisi delle figure retoriche e degli accorgimenti stilistici degli autori analizzati sotto il profilo linguistico e retorico; Capacità di esprimersi con proprietà lessicale, fluidità espositiva e persuasività argomentativa; Acquisizione dei dati fondamentali della struttura metrica dell’esametro dattilico e lettura metrica dello stesso. Criteri e strumenti di valutazione Si sono svolte, in ogni quadrimestre, due prove scritte di traduzione a prima vista dal latino, di un’ora l’una, su brevi temi di versione, tratti da passi di Seneca, coerenti per tematiche e caratteristiche formali agli argomenti trattati in classe. Nel secondo quadrimestre si è, inoltre, svolta una prova scritta di recupero su passi dello stesso autore già tradotti in classe. Nella valutazione di esse si è tenuto conto, secondo i parametri espressi dal Collegio Docenti nel POF, della comprensione complessiva del contenuto del passo, della corretta individuazione delle strutture morfo-sintattiche del testo, dell’efficacia della resa italiana e della proprietà lessicale. Tali verifiche hanno dunque messo alla prova le capacità analitiche (individuazione dei singoli dati in un contesto complesso) accanto a quelle di sintesi (riconoscimento dei nessi logici fondamentali), saggiando anche l’abilità di ricodificare il senso del testo originale attraverso la formulazione e la verifica di ipotesi. Si sono, poi, effettuate una simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato (tipologia B), nel primo quadrimestre, e in media tre interrogazioni a testa in forma orale e/o scritta a quadrimestre, sia su testi di autori in lingua originale sia su argomenti di natura storico – letteraria. Nel valutare queste ultime si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti del programma, della quantità e della qualità delle informazioni, delle competenze di analisi e traduzione dei testi in lingua, della corretta lettura metrica per i testi in poesia, della capacità di rielaborazione autonoma e personale di quanto appreso e della capacità di stabilire nessi all’interno della singola materia e fra le discipline. Le interrogazioni hanno, dunque, consentito di verificare la capacità di osservazione dei dati, la memorizzazione ordinata degli stessi, la completezza e l’efficacia del lavoro personale e infine lo sviluppo delle capacità di analisi e di interpretazione di un passo in lingua. I colloqui orali hanno quasi sempre preso avvio da una domanda di carattere generale, che permettesse allo studente di introdurre l’argomento secondo la prospettiva a lui più familiare, e sono, poi, proseguiti attraverso approfondimenti dei contenuti proposti, sia nella direzione di un’esplicita richiesta delle ragioni e dei criteri che avessero condotto alla tesi interpretativa presentata, sia in quella di un’argomentazione ampia in grado di tener conto, in modo adeguato, dei dati oggettivi relativi al tema e di altri possibili elementi interpretativi. 28 Profilo della classe Per la maggioranza della classe, che la docente conosce dalla prima, si è dovuto sempre far fronte a una difficoltà nell’approccio ai testi in lingua originale soprattutto in un lavoro di traduzione autonomo, poiché gran parte degli alunni si è spesso implicata con esso in maniera piuttosto saltuaria. È stata pertanto cura dell’insegnante cercare di condurre la classe ad acquisire maggiore dimestichezza con il testo, attraverso una continua esemplificazione dei corretti procedimenti di analisi, in particolare, per quel che concerne il triennio, nelle ore di autori, durante le quali la lettura dei passi in lingua originale è stata sempre opportunamente guidata e verificata in classe. Un discreto numero degli alunni, d’altro canto, ha dimostrato interesse per gli scrittori e le problematiche connesse allo studio della letteratura, partecipando seriamente al lavoro didattico. Tali studenti hanno in questo modo maturato un interesse specificamente culturale per la contestualizzazione dell’opera letteraria antica, l’analisi delle figure retoriche e degli accorgimenti stilistici dei diversi autori, l’interpretazione critica dei testi oggetto di studio e, infine, i possibili raffronti con la letteratura moderna. Per altri ha, invece, spesso costituito un limite il fatto che il lavoro personale abbia tenuto conto delle scadenze delle prove di verifica, piuttosto che dello sviluppo degli argomenti secondo la scansione delle ore di lezione. In conclusione si può affermare che discreta parte della classe possiede un’adeguata conoscenza degli argomenti di storia della letteratura, fondata su un’acquisizione ordinata dei dati e sulla capacità di riproporli in una forma espressiva corretta e con riferimenti al lessico specialistico della disciplina, ed è sufficientemente in grado di analizzare e tradurre i passi d’autore letti in lingua originale. Pertanto, sebbene permangano in numerosi studenti difficoltà nel riconoscimento delle strutture linguistiche latine e nell’operazione di ricodificazione del testo in italiano in maniera corretta e adeguata, nel complesso il percorso conoscitivo compiuto nei cinque anni ha reso possibile un paragone adeguato con gli obiettivi disciplinari fondamentali e il consolidamento della correttezza metodologica nell’affronto della disciplina. Carate Brianza, 15 maggio 2014 Il docente Prof.ssa Diletta Redaelli 29 LINGUA E LETTERATURA INGLESE LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “DON CARLO GNOCCHI” CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5^B DOCENTE: STEFANIA PAGNUSSAT 1. GIUDIZIO FINALE SULLA CLASSE: La classe, con la quale ho lavorato sin dal primo anno, ha conosciuto diversi mutamenti sia nella conformazione del gruppo studenti sia nelle modalità di lavoro. Infatti, dopo un primo anno di lavoro piuttosto regolare in presenza di una classe sicuramente eterogenea e con diversi elementi in difficoltà, ha affrontato il secondo anno in modo un po' più faticoso risentendo di una generale fragilità linguistica che anche nel corso del triennio ha reso difficile ad alcuni studenti il raggiungimento di un livello pienamente sufficiente in tutte le abilità linguistiche. Nel triennio la classe ha lavorato con ritmi e capacità diversi a seconda dell'argomento trattato o del momento, e ha in parte anche sofferto dei diversi cambiamenti di assetto della classe. Dal terzo anno abbiamo intensificato e approfondito il lavoro sulla lingua che ha poi portato nel corso del quarto anno un buon numero di studenti a sostenere l'esame First Certificate conseguendo risultati generalmente sufficienti; infatti, anche i pochi che non hanno raggiunto il pass grade hanno comunque ottenuto la certificazione di livello B1. Mentre per quanto riguarda la letteratura, la classe si è sempre dimostrata sufficientemente interessata e partecipe, soprattutto nell'affronto di alcuni autori e argomenti, anche se alcuni hanno sempre mostrato delle evidenti fragilità, in particolar modo nella gestione della lingua scritta. L'anno di quinta ha avuto un inizio molto positivo, la classe si è interessata al lavoro proposto e ha partecipato in modo attivo; inoltre, ha accolto subito con interesse la novità dell'introduzione dell'ora di compresenza con la madrelingua anche in quinta, mostrandosi disponibile ad un'organizzazione diversa del lavoro e curiosa rispetto ai contenuti in programma. Ci sono stati periodi successivi in cui la classe si è invece mostrata un po' stanca e poco attiva, anche se alcuni studenti hanno sempre lavorato in modo costante e partecipe. In generale gli studenti hanno affrontato in modo positivo il lavoro sulla letteratura dimostrandosi interessati e coinvolti anche su un piano personale con i temi toccati dai vari autori. Una buona parte di loro è riuscita anche a crescere a livello linguistico soprattutto grazie al lavoro sui testi, mentre alcuni hanno continuato a mostrare un po' le stesse fragilità faticando a crescere di livello. Inoltre, un gruppo di studenti ha più volte dimostrato di essere in grado di creare collegamenti tra diversi autori anglofoni nonché tra autori anglofoni e italiani, dimostrando una certa agilità di pensiero e una conoscenza più che adeguata dei contenuti. Complessivamente la classe ha seguito il lavoro proposto in modo sufficientemente adeguato al livello richiesto permettendo lo svolgimento del programma secondo la tempistica prevista. 2. OBIETTIVI DIDATTICI Gli obiettivi principali sono articolati in tre punti: conoscenze, competenze e capacità. Le conoscenze Si intende come conoscenze: * Possesso dei dati relativi all’indagine dei testi letterari e legati all’aspetto biografico/storico/culturale presentati nella dinamica del lavoro didattico e oggetto della singola prova di verifica (orale/scritta) * Organizzazione lineare e ordinata dei dati * Comprensione del contesto culturale e storico di riferimento implicito nella domanda/quesito/ 30 (prova scritta e orale) * Ampiezza dell’orizzonte culturale * Le competenze Per quanto riguarda le competenze, vengono qui dettagliate le specifiche disciplinari: * Commento in lingua dei testi oggetto di lavoro comune in classe e individuazione da essi dei tratti significativi del pensiero dell'autore attraverso l’imitazione e la ricomposizione del metodo di indagine conoscitiva proposto dal docente . * Comprensione del significato globale del testo in quanto micro-esempio della macro-realtà dell’autore o del movimento/scuola/periodo * Individuazione e successiva esposizione delle problematiche culturali che dominano il periodo/l’autore oggetto di studio; * Elaborazione dei contenuti proposti nel confronto fra varie scuole e/o autori e/o movimenti * Elaborazione dei contenuti proposti come capacità di individuare, documentare e motivare influssi fra i vari momenti del percorso letterario * Coscienza della diversità culturale e della specificità del mondo anglosassone Per quanto riguarda le capacità, scopo generale ed unificante è quello dello sviluppo della capacità espressiva orale in termini di corretta produzione fonetica, proprietà formale (cioè un accettabile grado di correttezza in ambito morfosintattico, tale da non precludere una comunicazione efficace), proprietà lessicale e fluidità espositiva; e quello della capacità espressiva scritta in termini di proprietà formale (cioè un accettabile grado di correttezza in ambito morfosintattico, tale da non precludere l’efficacia della comunicazione scritta), proprietà lessicale ed ordine espositivo. 3. METODOLOGIA DIDATTICA. Il quinto anno prevede un lavoro orientato esclusivamente allo studio della letteratura abbandonando il lavoro sulla lingua conclusosi con il quarto anno. Poiché le ore a disposizione sono quattro, ho deciso di seguire un ordine cronologico affrontando però contemporaneamente generi letterari diversi per diversificare il lavoro all’interno della settimana. Per esempio la lettura e lo studio di poesie in concomitanza con l’analisi di esempi tratti da romanzi o di estratti da opere teatrali. Inoltre da quest'anno la classe ha seguito il lavoro su un doppio binario considerando l'ora di compresenza con l'insegnante madrelingua la quale ha affrontato autori diversi da quelli proposti da me, aiutando i ragazzi ad avere una visione ancora più ampia della letteratura e cultura anglofona, aprendosi anche ad autori americani. Il lavoro di compresenza è stato in maggior parte organizzato sulla divisione della classe in due gruppi che hanno lavorato in alternanza con me e la mia collega madrelingua. La divisione in due gruppi più piccoli ha permesso di intensificare l'attività di speaking anche se ha dilatato, a volte in modo esagerato, i tempi di lavoro. Inoltre, a volte i ragazzi hanno avuto qualche difficoltà nel gestire più autori e contenuti contemporaneamente, anche se alla fine ne hanno tratto guadagno in termini di visione complessiva dei periodi letterari e di una maggiore agilità nella gestione dei contenuti. I metodi propri dalla disciplina sono stati precisamente quelli proposti dal manuale in adozione; il punto centrale dell’attività didattica è stata sempre la lettura-analisi dei testi svolta durante l’ora di lezione come momento di avvio ad un'indagine conoscitiva che ha poi portato ad una visione sintetica secondo criteri di estrema economicità. Ci si è concentrati infatti sugli autori e i testi presi in considerazione, mentre le parti di storia/cultura/società presentati nel libro sono state date principalmente come lettura a casa oppure considerate già sapute grazie al lavoro in Storia ( per esempio per quanto riguarda l'età Moderna). Il lavoro personale dei ragazzi è stato principalmente dedicato alla lettura e analisi delle parti del manuale dedicata alla vita degli autori e, come già detto, ai periodi storico-letterari, anche se questi ultimi hanno trovato decisamente meno spazio nell’approfondimento in classe. Come lavoro 31 personale i ragazzi si sono dedicati anche all’elaborazione personale scritta in forma di composizione e/o analisi del testo concepita come esercitazione alla scrittura in L2, anche in vista dell’esame finale. Infatti, sia nel corso del primo quadrimestre sia nel secondo gli studenti hanno dovuto svolgere dei lavori scritti (soprattutto in forma di terza prova) a casa, che sono stati poi valutati. Le prove di verifiche utilizzate sono state principalmente in forma di terza prova per quanto riguarda la parte scritta e in forma di interrogazione orale per la parte orale. Per questione di tempo, sia nel primo quadrimestre sia nel secondo si sono svolte delle interrogazioni scritte per tutti, e nel secondo quadrimestre si è ricorso anche ad interrogazioni programmate finali. Il laboratorio è stato usato per la visione di scene tratte da versioni cinematografiche di opere affrontate e/o documentari su autori e periodi in programma. Per la precisione i ragazzi hanno terminato di vedere la serie di tre documentari della BBC curati da Peter Ackroyd sui Poeti Romantici (The Romantics) reperiti su Youtube in versione integrale che già avevano iniziato a vedere alla fine del quarto anno; si sono viste delle scene tratte da una versione televisiva di The Picture of Dorian Gray del 1976 ; delle scene di una versione televisiva di The Importance of Being Earnest curata dalla BBC del 1986 (in particolar modo il primo atto, la fine del secondo e del terzo) e delle scene tratte da Pygmalion nella famosa versione musical My Fair Lady con Audrey Hepburn (per la precisione la scena iniziale e quelle delle lezioni di fonetica). Inoltre si sono viste alcune parti di una versione sempre televisiva di 1984 di George Orwell degli anni '60, e le scene finali del primo e secondo atto di Waiting For Godot da una versione teatrale curata dallo stesso Samuele Beckett. Alla fine dell'anno hanno guardato il film "East is East" di D. O'Donnell in relazione al lavoro su Kureishi per un'affinità di contenuti. Tutto il materiale audiovisivo è stato sempre messo in relazione con le parti dei testi analizzate, o come introduzione o come visione successiva per trovare riscontro e supporto di quanto letto. Quest'anno ho anche deciso di utilizzare la piattaforma di Moodle per condividere con loro questi materiali audio-visivi e fare in modo che potessero accedervi in ogni momento anche in autonomia. Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento. Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti, si rimanda al programma analitico in allegato e si precisano in questa sede i criteri adottati per la programmazione del lavoro didattico nonché i percorsi formativi con i relativi tempi di svolgimento. Settembre - Novembre: il Romanticismo: sono stati trattati i maggiori rappresentanti della poesia Romantica (introdotta già alla fine del quarto anno) e contemporaneamente si è affrontato lo studio del romanzo sempre dello stesso periodo (Frankenstein di Mary Shelly è stato studiato sempre alla fine del quarto anno). Novembre - Febbraio: si è introdotta l’Età Vittoriana di cui sono stati considerati principalmente gli autori di prosa, fatta eccezione per l’analisi delle poesie My Last Duchess di R. Browning e di Ulysses di Tennyson come esempio di dramatic monologue e, quindi, come introduzione alla lettura di The Love Song Of J. Alfred Prufrock di T.S. Eliot. Per quanto riguarda il teatro, ci siamo concentrati sull’opera di O. Wilde “The Importance of Being Earnest” che i ragazzi hanno letto autonomamente in versione integrale. Inoltre nel mese di Aprile, precisamente il 10 di Aprile, più della metà della classe è venuta a vedere la suddetta commedia messa in scena al teatro Manzoni di Monza in lingua italiana. Febbraio-Maggio: il Novecento (fondamentalmente la prima metà): il criterio di scelta antologica è stato quello di privilegiare quegli autori che hanno determinato cambiamenti radicali nella poesia, nel teatro o nella prosa e le opere che hanno espresso il disagio e le contraddizioni dell'età contemporanea portando a compimento la “crisi” preannunciata nel periodo a cavallo fra i due secoli. Inoltre si è proposto un autore contemporaneo, Hanif Kureishi, come rappresentante della letteratura post- colonialista in Inghilterra, per aprire lo sguardo dei ragazzi sulle problematiche dell'integrazione sociale e religiosa degli immigrati pakistani e indiani. Per quanto riguarda il lavoro dell'insegnante madrelingua, si sono affrontati circa due autori a 32 quadrimestre; anche in questo caso, dove si è ritenuto opportuno, si è ricorso all'utilizzo di materiale audiovisivo: un esempio il film "The Great Gatsby" nella nuova versione, sul quale poi hanno fatto un lavoro di riflessione ed esposizione orale personale. L’insegnante Stefania Pagnussat Carate Brianza, 15 maggio 2014 33 STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE: 5° B SCIENTIFICO DISCIPLINA: STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA DOCENTE: GIANNI BIANCHI Obiettivi Nell’approcciarsi al mondo dei fatti storici propri del periodo oggetto del nostro lavoro comune, l’obiettivo principale è stato innanzitutto quello di permettere agli alunni di entrare ragionevolmente nel merito dei contenuti affrontati. Tale intento va declinato innanzitutto sull’aspetto della metodologia storica che è stata offerta ai ragazzi, dove lo studio dei fatti e dei personaggi ha avuto connotazioni analitiche anche serrate, fatte di contestualizzazioni, precisione nella cronologia degli avvenimenti e enucleazioni di alcune problematiche socio-economiche persistenti lungo l’intero arco del periodo in esame. I contenuti, inoltre, sono stati presentati entro un’ipotesi esplicativa di fondo, coincidente con il tentativo di rendere ragione di alcuni aspetti istituzionali, ideali e sociali propri del nostro tempo, quali la formazione della nostra identità nazionale, l’emergere delle grandi ideologie del ‘900 e la creazione di equilibri politico-economici che sono anche il frutto di ben precise scelte dei protagonisti del recente passato. Inoltre l’affronto del programma ha cercato di documentare come il primo protagonista della storia sia l’uomo portatore di tutta la complessità delle sue dimensioni e dei suoi rapporti, irriducibili le une agli altri, complessità che rende lo studio degli avvenimenti storici un’avventura non facile ed ancora passibile di innumerevoli scoperte. La disciplina storica è stata così un tentativo sempre meno approssimato di avvicinare i ragazzi ai fatti ed ai documenti con senso critico, volto non solo ad evidenziare i termini di una complessità di fattori non banalizzante, ma anche a rintracciare eventuali piste di rilettura dei dati venuti alla luce ed a favorire un’immedesimazione sempre più matura degli alunni con i contesti ed i problemi presi in esame. Rispetto alla classica tripartizione degli obiettivi didattici perseguiti durante il corrente anno scolastico, suddivisi in conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è stato: - Circa le conoscenze un possesso adeguato, ordinato e sistematico dei fatti storici, della loro complessità ed articolazione sociale, politica, economica e ideale. - sul piano delle competenze, un, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale) adeguatamente coerente e precisa dei fatti nelle loro dinamiche complesse, dell'intreccio con le idee e le interpretazioni, il riconoscimento del materiale documentativo cui essi fanno riferimento, il confronto della differente modalità di ricostruzione di uno stesso evento. - sul piano delle capacità, il raggiungimento, oltre che di una rielaborazione personale dei temi ma soprattutto dei percorsi affrontati, di una consapevolezza della profondità "storica" dell'esperienza umana; l’utilizzo, quindi, di riferimenti anche pluridisciplinari volti a mettere in opera una sensibilità ed una capacità consapevolmente e criticamente disponibile nei confronti di una realtà attuale complessa e storicamente profonda. Giudizio sulla classe La classe ha seguito i contenuti proposti con attenzione più costante e partecipazione nel tempo sempre attiva nella maggior parte degli alunni, conseguendo risultati nel complesso adeguati, con punte diffuse di eccellenza. La maggior parte dei ragazzi è, infatti, in grado di lavorare 34 autonomamente e ha imparato ad usare del tempo in classe e del lavoro personale a casa in maniera sempre più adulta nel corso dell’ultimo triennio di studi superiori. Sono stati, inoltre, capaci di sfruttare adeguatamente le occasioni di recupero personale che la scuola offre loro e di utilizzare in senso costruttivo le verifiche orali e scritte quali strumenti di ripresa dei contenuti disciplinari svolti. Gli alunni hanno generalmente mostrato un’adeguata sistematicità nello studio che, salvo rare eccezioni, ha portato la maggioranza di loro ad acquisire un buon bagaglio di conoscenze di base. Inoltre si sono evidenziate capacità di gestione di dati complessi e di fonti storiche soddisfacenti, fattore che ha permesso l’acquisizione di una capacità critica personale buona in alcuni alunni. Maggiori difficoltà si sono avute in quegli elementi che hanno sofferto, lungo il loro percorso scolastico, di difficoltà nella continuità del lavoro, dovuta anche a una storia scolastica non sempre lineare. Tuttavia anche gli elementi più deboli hanno conseguito comunque risultati apprezzabili sia nelle conoscenze di base che nella capacità di rielaborazione personale di tali conoscenze. Contenuti disciplinari Il programma ha attraversato alcuni grandi nuclei tematici: innanzitutto abbiamo visto le grandi rivoluzioni nazionali e sociali del 1848 e le condizioni della società europea durante la diffusione della rivoluzione industriale e le tematiche sociali ad essa collegate, quali le diverse forme di socialismo e di interventismo statale volte a contenere i disagi della popolazione. In continuità con questo tema, abbiamo inoltre attraversato le principali problematiche legate alla diffusione delle politiche di colonizzazione dell’Africa e dell’Asia da parte delle maggiori potenze europee, fino all’età dell’imperialismo e al congresso di Berlino. Un secondo nucleo tematico affrontato nel corso dell’anno ha visto al centro il susseguirsi dei fatti e delle problematiche proprie all’Italia post-unitaria, l’emergere della questione romana e sociale nel nostro paese, la destra e la sinistra storica e l’era giolittiana. Di seguito è stato affrontato il tema della Prima Guerra Mondiale, delle sue cause e dei trattati di pace ad essa conseguenti. Siamo quindi passati al costituirsi delle grandi ideologie politiche del ‘900, con la nascita dello stato sovietico, del fascismo e del nazismo. Si è quindi trattato delle cause, dello svolgimento e della conclusione della Seconda Guerra Mondiale, delle ideologie in essa espresse, compresa quella che ha dato origine alla Shoa. Sul secondo dopoguerra ci siamo soffermati unicamente sul costituirsi della repubblica in Italia, della nascita dell’Onu e della Guerra Fredda, fino a giungere alla seconda metà del secolo con l’affronto degli anni ’50 e ’60 sulla scena internazionale e sul fronte della politica interna Per un maggior dettaglio sul programma e sui suoi contenuti specifici, rinvio al programma effettivamente svolto allegato alla presente relazione. Metodi Al fine di rendere il più efficace possibile il cammino di personalizzazione dei contenuti proposti, l’insegnamento della storia ha avuto tre modalità principali di svolgimento, applicate in maniera progressiva e avendo come principale preoccupazione la cura dell’efficacia nell’apprendimento educativo dei temi via via svolti. Uno spazio significativo è stato innanzitutto dedicato a lezioni frontali, cui è stato affidato principalmente il compito di introdurre gli argomenti, dare le coordinate temporali fondamentali ed illustrare i principali avvenimenti in esame. Le difficoltà di partecipazione attiva della classe al dialogo educativo non hanno comunque impedito lo svolgersi di iniziative volte a valorizzare il lavoro di quanti liberamente hanno assunto il rischio di letture e approfondimenti personali, poi comunicati alla classe con buoni risultati sia da parte di quanti si impegnavano in questa attività, sia per la classe che ha ascoltato queste relazioni. Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti presi durante le lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti abbisognino di una 35 ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni contenuti rimasti non risolti. Da ultimo, grazie alla disponibilità di materiali in questo senso significativi, sono stati utilizzati alcuni supporti multimediali che, grazie a filmati d’epoca, hanno permesso un maggior approfondimento di alcuni temi riguardanti in particolare la storia italiana. Tipologia delle prove di verifica e criteri di valutazione: Le verifiche sono state condotte sia in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto da un lato lo scopo di sondare le conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e circostanziate. Ma, sempre all’interno della prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di rielaborazione personale dei contenuti appresi che fosse documentata e capace di chiarire aspetti non immediatamente evidenti all’interno della problematica affrontata. Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a registro. Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito nel documento del Consiglio di classe. Testo in adozione Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3. Carate Brianza, 15. 05.2014 L’insegnante Gianni Bianchi 36 FILOSOFIA LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE: 5° B SCIENTIFICO DISCIPLINA: FILOSOFIA DOCENTE: GIANNI BIANCHI Obiettivi I contenuti e le metodologie didattiche attraversate nel corso dell’anno hanno avuto come scopo sia il tentativo di rendere ragione di alcune delle posizioni culturalmente dominanti la nostra età, sia l’incrementare negli alunni la capacità di formulare giudizi critici complessi e articolati, attinenti ai contenuti proposti. Tripartendo le tipologie degli obiettivi perseguiti nel corso del corrente anno scolastico in conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è stato: - Dal punto di vista delle conoscenze un possesso adeguato dei contenuti compresi entro la parte di storia della filosofia presa in considerazione in classe, vale a dire un possesso delle dottrine dei filosofi nonché dei loro presupposti, del loro contenuto concettuale, terminologico ed argomentativo, del loro influsso; - sul piano delle competenze, un approccio, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale) adeguatamente coerente e precisa delle filosofie nonché una attiva familiarità con i concetti, le caratteristiche logiche ed argomentative specifiche di ciascuna di esse; - sul piano delle capacità, il raggiungimento di un livello maturo di personalizzazione dei temi, dei presupposti e delle “soluzioni” offerte dalle filosofie prese in considerazione. Parte integrante di tutto ciò ho ritenuto fosse il graduale sviluppo da parte della classe, oltre che di uno sguardo valutante e critico delle dottrine affrontate, anche di una capacità di giungere ad un certo punto ad approcciare una nuova dottrina con un bagaglio già “pronto” di attese, domande e previsioni, la capacità quindi di un dialogo preciso ed attento sul “valore” di una soluzione filosofica. Giudizio sulla classe La classe ha evidenziato un profitto positivo diffuso nella maggioranza degli alunni. Innanzitutto al termine del percorso liceale è divenuta consueta una certa frequentazione personale dei contenuti svolti in classe e la partecipazione alla lezione, con un coinvolgimento pubblico da parte di alcuni ragazzi, ha avuto nell’iniziativa personale di quanti accettavano un percorso di immedesimazione un riscontro positivo dei positivi cambiamenti avvenuti nel corso degli ultimi tre anni. Non mancano tuttavia i punti di criticità, alcuni dei quali riconducibili ai passaggi più astratti della disciplina che hanno richiesto percorsi più cadenziati e ripetuti per essere adeguatamente assimilati. Altre difficoltà sono emerse nel lavoro di quanti o per mancanza di studio su parte del programma o per lontananza di categorie rispetto ai percorsi proposti hanno dovuto, con l’aiuto dell’insegnante, strutturare un metodo di studio ed un lessico più adeguato rispetto ai temi proposti. Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento Dal punto di vista dei nodi tematici affrontati nel corso dell’anno, non si può che notare l’inevitabile peso che hanno avuto la filosofia kantiana e idealista in generale ed hegeliana in particolare. Questo perché Kant introduce una novità metodologica e terminologica fondamentale; la filosofia idealista, a sua volta, è da un lato la fedele erede del kantismo e della sua rivoluzione metodologica, dall’altro Hegel costituisce l’autore di riferimento delle grandi ideologie del ‘900. 37 Oltre all’idealismo, sono state analizzate le teorie della sinistra hegeliana e di quanti hanno voluto criticare l’impostazione di fondo dell’idealismo, soprattutto Schopenhauer e Kiergegaard. Abbiamo inoltre affrontato l’avvento del positivismo di Comte e della psicanalisi di Freud, correnti culturali colte però solo nei loro momenti più rilevanti. È stato quindi affrontato il pensiero di Nietzsche, quale punto di sintesi del secolo XIX e apertura al XX. Circa la filosofia dell’ultimo secolo, vista la sua complessità e il suo dividersi in una serie di tematiche molto specialistiche, sono stati attraversati solo tre autori: Husserl, Heidegger e Arendt come esemplificazioni dei diversi stili filosofici poi sviluppatisi. Per un quadro analitico dei contenuti disciplinari della materia e delle letture assegnate si rinvia all’allegato programma effettivamente svolto. Metodi e strumenti Al fine di perseguire gli obiettivi sopra indicati, la lezione in classe ha avuto un ruolo centrale, merito anche della diffusa e costante partecipazione della maggior parte degli alunni. Le lezioni hanno avuto una struttura tendenzialmente omogenea secondo diverse tipologie, che possiamo evidenziare con: - lezioni frontali di introduzione e spiegazione analitica e sintetica dei temi e dei nuclei portanti del programma. - momenti di lettura di testi dagli autori presi in considerazione. Tale lettura ha mirato soprattutto a prendere confidenza, oltre che con la terminologia specifica dell’autore anche con le sue peculiarità argomentative. - momenti di confronto attorno a questioni di particolare interesse e centralità del programma, con ampio ricorso a dialogo ed al contraddittorio. Il raggiungimento degli obiettivi in ordine ai contenuti disciplinari si è accompagnato ad una costante preoccupazione metodologica. Sotto tale aspetto la particolare complessità dei temi trattati, l’articolata sistematicità dei temi trattati hanno reso possibile che il lavoro in classe, almeno inizialmente sia stato molto guidato nella scoperta, nell’appropriazione dei contenuti e nella loro esposizione. La sufficiente familiarità ottenuta grazie al lavoro in classe e da una attività di ripresa a casa ha fatto sì che si potesse con più facilità sollecitare i ragazzi a sottolineare la rilevanza pluridisciplinare di molti temi affrontati. Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti presi durante le lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti abbisognino di una ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni contenuti rimasti non risolti. Tipologie delle prove di verifica e criteri di valutazione Le verifiche hanno avuto una struttura simile a quelle utilizzate per Storia, e sono state condotte sia in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto da un lato lo scopo di sondare le conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e circostanziate. Ma, sempre all’interno della prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di rielaborazione personale dei contenuti appresi che fosse documentata e capace di chiarire aspetti non immediatamente evidenti all’interno della problematica affrontata. Soprattutto la prova orale si è inoltre spesso trasformata in un’occasione non solo di recupero di eventuali lacune per tutti i componenti della classe, ma anche di approfondimento critico circa i temi proposti non solo da parte di chi era in quel momento interrogato, ma per buona parte dei componenti della classe. Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in 38 voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a registro. Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito nel documento del Consiglio di classe. Testi in adozione Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2-3 Carate Brianza, 15.05.2014 L’insegnante Gianni Bianchi 39 CLASSE 5 B DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA DOCENTE: SILVIA SOMMARUGA RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe La classe ha seguito con attenzione e interesse le attività didattiche proposte. Le lezioni si sono svolte in un clima sereno e collaborativo che ha favorito la comprensione e l’assimilazione dei contenuti. Le lezioni sono sempre state caratterizzate dalla presenza di interventi, domande, richieste di chiarimenti, soprattutto da parte di alcuni alunni, che hanno permesso di approfondire alcuni aspetti del percorso didattico. Solo per alcuni alunni la partecipazione è stata scarsa e sterile. In particolare a partire dall’interesse di alcuni studenti verso gli argomenti di geografia astronomica e cosmologia è stato possibile proporre un percorso di approfondimento: un breve corso di cosmologia e un seminario di presentazione dei risultati cosmologici del satellite Planck tenuto presso il nostro Istituto scolastico. Il profitto raggiunto dalla classe è complessivamente buono. La maggior parte dei ragazzi ha lavorato in modo costante utilizzando opportunamente capacità analitiche e di sintesi raggiungendo una buona capacità di interpretazione e di rielaborazione dei fenomeni riuscendo anche a contestualizzarli in ambiti sufficientemente ampi. Solo alcuni studenti hanno limitato l’impegno lavorando con discontinuità e ottenendo dei risultati inferiori rispetto alle reali potenzialità. Obiettivi disciplinari (conoscenze, competenze, capacità) Nel corso dell’anno scolastico si sono perseguiti i seguenti obiettivi: • Conoscenza dei contenuti e capacità di individuare i collegamenti tra i singoli argomenti trattati. • Capacità di compiere una sintesi critica dei temi affrontati in modo da raggiungere una piena consapevolezza del percorso svolto. • Capacità di esprimersi utilizzando una terminologia adeguata ai contenuti studiati. Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento del programma Le Scienze della Terra racchiudono una serie di discipline autonome (Astronomia, Cosmologia, Mineralogia, Geologia) che sono accomunate dall'avere come oggetto d’indagine il pianeta Terra inserito all’interno del Sistema Solare e dell’Universo e di cui ciascuna affronta un aspetto particolare. E' stato quindi necessario operare una scelta di argomenti che, compatibilmente con il tempo a disposizione, desse la possibilità di trattare temi connessi tra loro e utili a fornire una visione globale di alcuni fenomeni. Nella prima parte dell’anno scolastico si è affrontata la parte di Geografia astronomica dando ampio spazio allo studio delle stelle, delle galassie e dell’Universo e successivamente del Sistema Solare, dalla sua formazione, alle caratteristiche del Sole e dei pianeti. Nel secondo quadrimestre è stato introdotto lo studio del pianeta Terra, iniziando dai moti del nostro pianeta e le loro conseguenze, per poi indagare le caratteristiche della Luna, i fenomeni delle fasi lunari e delle eclissi. Nell’ultima parte dell’anno si è affrontato lo studio della composizione della litosfera (minerali e rocce magmatiche) e la vulcanologia. 40 Strumenti e metodi Lo strumento utilizzato prevalentemente è stato il libro di testo in adozione (Ivo Neviani & Cristina Pignocchino Feyles - Geografia generale - Ed. SEI, quarta edizione). Gli argomenti sono stati interamente trattati durante l'ora di lezione. Considerando la parte di geografia astronomica, data la natura degli argomenti presentati, che poco si offrono ad attività di laboratorio, la principale metodologia impiegata è stata la lezione frontale lasciando sempre spazio a domande e ponendo interrogativi allo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati. La parte di geologia ha invece offerto l’opportunità di osservare, in aula o in laboratorio, diversi campioni di rocce e di minerali, in dotazione alla scuola, che hanno permesso una verifica pratica delle nozioni teoricamente apprese in classe dove, ancora una volta, la lezione frontale è stata la prima metodologia didattica utilizzata sostenuta da immagini e filmati. Valutazione Allo scopo di valutare il percorso didattico compiuto dai singoli, si sono svolte prove di verifica sia scritte che orali. Le prove orali, accanto ai contenuti, hanno testato le facoltà espositive dei ragazzi, la capacità di costruire collegamenti tra più nodi concettuali, l'inquadramento degli argomenti secondo una visione sintetica. Le prove scritte, strutturate sulla tipologia della terza prova, hanno invece evidenziato, insieme alla comprensione degli argomenti, le capacità sintetiche, analitiche ed espositive. Carate Brianza, 15 maggio 2014 L’insegnante Prof. Silvia Sommaruga 41 MATEMATICA LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 5°B DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: PROF. PAOLA BALZAROTTI Profilo della classe La classe è composta da alunni mediamente dotati di capacità intuitive e di attitudini in ambito scientifico. Alcuni di loro hanno saputo coltivare e potenziare le loro personali attitudini attraverso un impegno sistematico nell’intero quinquennio ed hanno raggiunto un buon livello di preparazione. Altri, non altrettanto costanti, pur con una preparazione sufficiente, incontrano alcune difficoltà nella risoluzione dei problemi più complessi o negli studi di funzione in cui si richiede una capacità di indagine più raffinata. Soltanto alcuni di loro, pur avendo una preparazione complessivamente sufficiente, sostenuta dalla conoscenza analitica dei contenuti del programma, non sono in grado di dominare pienamente la prova scritta nella quale è richiesta una capacità di intuizione più matura ed una preparazione più solida sul pregresso. Obiettivi L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi: - conoscenza dei contenuti analitici del programma di analisi. - Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di applicare le conoscenze acquisite allo studio di funzioni reali di variabile reale e alla soluzione dei problemi. - Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati. - Capacità di adeguata formalizzazione. Metodo di lavoro Nello svolgimento del programma ho dedicato una certa cura nel presentare loro innanzitutto quei problemi che hanno dato origine allo sviluppo della analisi matematica: i problemi di ottimizzazione, il problema della determinazione della retta tangente, il problema del calcolo delle aree. Nell’affronto della prima parte del programma, è stato necessario sviluppare una adeguata capacità di calcolo, di impostazione e lettura del problema e di astrazione. Pertanto, tutti gli aspetti fondamentali del programma sono stati esplorati a lezione con i ragazzi costruendo ogni argomento attraverso una successione di passi che risolvevano un problema ed aprivano il successivo. Il loro libro di testo è strutturato in tal modo ed ha rappresentato, pertanto, un supporto prezioso e facilmente utilizzabile. Le verifiche scritte hanno riguardato la risoluzione del problema geometrico, lo studio di funzione, il calcolo di limiti, di derivate, di primitive. Abbiamo effettuato due prove di simulazione dell’esame di stato: la prima in maggio e la seconda in giugno (di 5 ore ciascuna). Nelle verifiche orali ho cercato di favorire l’acquisizione di competenze lessicali e di una ampia capacità argomentativa riguardo ai temi trattati. L’attività di arricchimento consiste nella proposta di argomenti di approfondimento su alcuni temi legati all’analisi matematica o alla matematica in generale che, solitamente, diventano poi argomento di inizio colloquio all’esame di stato. Carate B.za, 15 maggio 2014 Prof.ssa Paola Balzarotti 42 FISICA LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “DON CARLO GNOCCHI” DI CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5^ SCIENTIFICO SEZIONE B FISICA RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe. La classe è costituita da alunni di buone capacità, da una gran maggioranza di ragazzi mediamente capaci ma che, a causa di un impegno non sempre sistematico, risultano più deboli nell’analisi dei fenomeni più complessi. Una esigua minoranza, o per lacune pregresse o per scarsa attitudine agli studi scientifici raggiungono un livello di sufficienza fragile. Tutti possiedono una conoscenza sufficiente di tutti i contenuti trattati, sanno descrivere con consapevolezza le proprietà dei conduttori e dei campi e sono in grado di analizzare situazioni fenomenologiche elementari. Coloro che hanno conseguito un profitto complessivamente superiore al 7 hanno raggiunto un buon grado di consapevolezza anche nelle parti più “astratte” del programma (le equazioni di Maxwell, la teoria delle onde elettromagnetiche, e la prima quantizzazione). Per quel che riguarda l’attività di laboratorio abbiamo osservato la struttura di alcuni campi elettrici generati dai conduttori attraverso la “mappatura” delle linee di forza. Abbiamo verificato la prima legge di Ohm e svolto l’esperimento di Millikan. Abbiamo introdotto l’espressione della forza di Lorentz attraverso le misure con la bilancia elettrodinamica e verificato qualitativamente la legge di Faraday Lenz con alcune esperienze sull’induzione elettromagnetica. Obiettivi L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi: - conoscenza dei contenuti analitici del programma di elettromagnetismo e di alcuni argomenti scelti di fisica moderna. - Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di applicare le conoscenze acquisite alla soluzione del problema di fisica. - Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati. - Capacità di formalizzare in linguaggio matematico le proprietà delle grandezze fisiche introdotte ed i principi dell’elettromagnetismo. Metodo di lavoro L’elettromagnetismo conclude in un certo senso lo studio della fisica a livello liceale. Nell’esercizio del metodo proprio della disciplina ha un ruolo fondamentale e, a mio parere, paradigmatico. Si tratta infatti di una teoria molto articolata, basata sull’osservazione di esperimenti ma anche dall’analisi di esperimenti ideali e dallo studio delle proprietà utilizzando un metodo matematico deduttivo. (Si pensi, per esempio, al teorema di Gauss sul flusso del campo elettrico e al calcolo di campi elettrici generati da particolari distribuzioni di cariche). Per i ragazzi del liceo è un’esperienza fondamentale perché tutti gli elementi caratteristici del metodo della disciplina (osservazione, formulazione di un’ipotesi, verifica, formalizzazione matematica, scoperta di nuove proprietà) sono presenti con egual peso ed interagiscono continuamente con grande evidenza. Pertanto, ritengo molto importante presentare (o anche solamente descrivere) gli esperimenti che storicamente hanno portato alla formulazione di una certa teoria. Il secondo passo è certamente non tanto illustrare la teoria conseguente, ma suscitare delle domande sulla possibile interpretazione del dato sperimentale. Il modello teorico si costruisce nelle sue parti essenziali come risposta possibile 43 alle suddette domande e viene poi sviluppato attraverso una adeguata formalizzazione nella quale la matematica si rivela sempre più utile e potente. Il raggiungimento, nel lavoro in classe, dell’ultimo livello descritto è indispensabile e deve essere curato dall’insegnante perché nell’elettromagnetismo e, ancor più nella fisica del XX secolo, il linguaggio matematico si rivela essere spesso una forma rivelatrice di un significato. Ho dovuto operare una selezione dei contenuti per quel che riguarda la fisica del XX secolo. Ho scelto di trattare quegli argomenti che credo abbiano segnato una svolta nella fisica del novecento: l’interpretazione dello spettro di emissione del corpo nero, l’effetto fotoelettrico e l’ipotesi di Einstein del fotone; il modello atomico di Bohr e la quantizzazione dei livelli energetici nell’atomo di idrogeno e negli atomi idrogenoidi. La scelta è dettata dall’importanza che tali esperimenti, e le rispettive teorie interpretative, hanno rappresentato nella storia della fisica e nelle successive evoluzioni del pensiero scientifico. Nel corso dell’anno ho dato spazio a verifiche orali sui contenuti visitati in classe e a prove scritte sul modello della terza prova dell’esame di stato nonché, almeno nella prima parte dell’anno, a prove di carattere più analitico. Per quel che concerne la valutazione ho utilizzato tutta la scala in uso con particolare attenzione all’emergere dei seguenti elementi significativi: - conoscenza dei contenuti fondamentali ed esposizione degli stessi con pertinenza linguistica e rigore logico; - capacità di ripercorrere i nodi fondamentali esplicitando i nessi fra i diversi contenuti studiati. Prof.ssa Paola Balzarotti Carate Brianza, 15.05.2014 44 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE LICEO SCIENTIFICO paritario Don Carlo Gnocchi, Carate Brianza ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5B SCIENTIFICO DISEGNO E STORIA DELL’ARTE PROF. RITA TAGLIABUE Profilo della classe Al termine del percorso liceale, l’interesse generale della classe verso le tematiche affrontate dalla disciplina si è rivelato di livello medio: l’attenzione nei confronti dello studio della storia dell’arte non sempre è stata originale e critica, rivelando piuttosto i tratti di uno studio discontinuo e descrittivo. Tuttavia, alcuni studenti hanno trovato nella frequentazione delle opere e delle questioni proposte una risorsa per arricchire la propria personalità e sensibilità culturale. Altri studenti invece, si sono mostrati solo preoccupati di avere dei quadri di riferimento generali piuttosto che di sviluppare una capacità anche personale di rapporto con le problematiche culturali poste. Con la guida dell’insegnante alcune lezioni, riguardanti argomenti monografici, sono state condotte dagli alunni, con una partecipazione che, per alcuni, è diventata motivo di sviluppi personali. Gli studenti hanno sicuramente mostrato un maggior interesse e capacità di lavoro per disegno, in particolare rispetto al lavoro sulla architettura moderna svolto dall’anno di quarta. Per queste ragioni, la qualità del lavoro in questi anni è stata a volte differente nei due ambiti della disciplina, storia dell’arte e disegno, a seconda della capacità e dell’interesse degli studenti verso l’uno o l’altro aspetto della materia. In storia dell’arte alcuni studenti della classe manifestano ancora delle fragilità rispetto a uno studio accurato e una continuità nel lavoro scolastico. Si individuano, quindi, risultati differenti: accanto ad alcuni studenti che hanno dimostrato autonomia nello studio e capacità di elaborazione personale, di sintesi e di collegamento fra le problematiche all’interno della disciplina, altri hanno mostrato una risposta sufficiente nella conoscenza e capacità di strumentazione sulla disciplina, ma con inferiore competenza sulla materia. Anche gli studenti che hanno ottenuto risultati non sempre sufficienti per quanto riguarda la conoscenza degli argomenti in storia dell’arte, hanno raggiunto buoni risultati per quanto riguarda la conoscenza e la competenza del lavoro svolto in disegno. Obiettivi e metodi didattici In disegno si è verificata la capacità di autonomia degli studenti nel costruire il proprio lavoro e la personale verifica dello stesso (svolto singolarmente o per piccoli gruppi), lasciando libertà di scelta nei soggetti e nella loro restituzione grafica, utilizzando i diversi metodi di rappresentazione imparati negli anni precedenti e le diverse tecniche di grafica espressiva trattate (vedi programma analitico). Particolare attenzione si è prestata alla conoscenza dell’impostazione teorica del metodo di rappresentazione studiato, così come verso l’esemplificazione delle espressioni grafiche (diversi sono i generi proposti: architettura, ornato, esempi studiati in storia dell’arte). Questi due elementi sono ritenuti necessari per indirizzare lo studente a sviluppare la competenza sulla disciplina e un linguaggio grafico personale. Gli obiettivi sono stati anche declinati attraverso l’applicazione ed elaborazione dei metodi e degli strumenti appresi, ovvero della comprensione e dell’applicazione del procedimento corretto di risoluzione di un esercizio. Il lavoro in classe si sviluppa principalmente sulla conoscenza teorica della disciplina, sulle esemplificazioni da eseguire, sulla risoluzione di casi o problematiche incontrati dagli studenti e sulla discussione/spiegazione delle correzioni e valutazioni fatte sugli esercizi svolti, sul tipo di esecuzione grafica adeguata. Il contributo che fornisce lo studente a questo lavoro, indica il livello di conoscenza e competenza reale sulla disciplina. La scelta del tema di lavoro è proposta dallo studente e verificato con l’insegnante così come la sua risoluzione rappresentativa, grafica ed 45 espressiva. L’alunno lavora dagli anni precedenti alla composizione della tavola: come impostarla, come renderla migliore (sostituire ad un segno un altro, declinare diversamente un soggetto), l’uso del colore, come ottenere un equilibrio, una “bellezza”. In storia dell’arte lo svolgimento dei fenomeni artistici è stato puntualizzato mediante l’analisi di opere e di architetture che, per le loro caratteristiche, sono state ritenute indicative di un particolare ambito culturale e di una fase storica, per far acquisire agli studenti una capacità di lettura dei caratteri specifici del linguaggio dell’opera d’arte. Le lezioni in classe hanno cercato di chiarire i periodi presi in esame dal punto di vista artistico, stimolando la capacità degli studenti di tenere presente un ampio orizzonte culturale e sollecitando i riferimenti ad altre discipline. La produzione artistica è vista come strumento d'espressione di una cultura e quindi inserita nel suo tempo: gli argomenti sono introdotti pertanto con un quadro di riferimento che leghi la problematica artistica a quella storica, letteraria, filosofica, sociale. Diventano inoltre esemplificative le relazioni fatte dallo studente alla classe, anche per sviluppare l'impostazione personale di un argomento: lo studente infatti sceglie il tipo di lettura da dare all’autore secondo i propri interessi o gusto e come costruire il percorso di esposizione del tema scelto. Queste sono state occasioni significative per lavori di approfondimento in vista dell’Esame di Stato, rispetto alle quali l’insegnante ha dato la disponibilità per incontri individuali con gli studenti, per eventuali riflessioni sulla costruzione dei loro approfondimenti e per indicazioni bibliografiche. Attività proposte -Viaggio di istruzione: Berlino, 18-22 marzo (vedi alla voce Attività realizzate nella parte generale del Documento di classe) Contenuti e tempi di svolgimento In storia dell’arte i temi sono stati: il Realismo in Francia e in Italia, l’Impressionismo, svolti nella prima parte del quadrimestre. Il postimpressionismo, il passaggio al novecento in architettura, le personalità di P. Cezanne, V.Van Gogh, P. Gauguin: argomenti svolti a gennaio e febbraio. Marzo, aprile e maggio sono stati dedicati al fenomeno delle Avanguardie storiche del ‘900: espressionismo, cubismo, astrattismo, futurismo, dadaismo, surrealismo. Strumenti Nelle lezioni vengono utilizzati testi tra loro differenti, quali esemplificazioni d'approcci diversi al prodotto artistico e come repertorio iconografico (per questo citiamo gli ArtDossier della Giunti, Storia dell’arte italiana di G.C. Argan). I testi in adozione nella classe sono “Itinerario nell’arte” Dall’età dei lumi ai giorni nostri di G. Cricco e F.P. Di Teodoro, Zanichelli 2005 In particolare, nell’impostazione del lavoro sulle Avanguardie sono state lette le introduzioni ai movimenti dal volume di Mario de Micheli "Le avanguardie artistiche del Novecento" (1996), anche per la capacità di fornire spunti di riflessione per comprendere i movimenti d’Avanguardia e il tempo che li ha prodotti. Altro strumento significativo come supporto didattico è stato l’uso dell’aula video nella quale è stato possibile visionare proiezioni ed immagini per una migliore frequentazione dei testi figurativi in esame e per arricchire il repertorio iconografico degli studenti. Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione La valutazione è stata legata ad interrogazioni scritte ed orali. 46 Le prove scritte sono state impostate sulla tipologia prevista dal Consiglio di classe per la Terza prova dell’Esame di Stato: domande specifiche di conoscenza di argomenti trattati, domande sintetiche sulla capacità di sintesi e di spiegazione attraverso un’opera o un autore di una problematica artistica studiata. Nei colloqui orali viene verificata l’acquisizione degli argomenti, la loro elaborazione personale, la capacità di collegamenti all’interno della disciplina e rispetto ad altre discipline. Altri strumenti di valutazione sono state le relazioni fatte da alcuni alunni alla classe di autori o di argomenti approfonditi personalmente in storia dell’arte. Per quanto concerne i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito dal Consiglio di Classe ed espresso nel Documento di classe. 15 maggio 2014 prof. Rita Tagliabue 47 EDUCAZIONE FISICA MASCHILE LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “ DON CARLO GNOCCHI “ DI CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 CLASSE: 5^B SCIENTIFICO DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: ALFONSO VILLA RELAZIONE FINALE La classe, costituita da 15 alunni, ha lavorato come nel precedente anno scolastico con la parte maschile della classe 5^ Classico, così da formare una squadra classe di 24 alunni. Gli allievi si sono mostrati fin dal primo mese ben disposti al nuovo cammino didattico di quinta, chiaramente differente rispetto agli altri anni per complessità di obiettivi e percorsi. La richiesta di una maggior presa di coscienza dell’attività sportiva ha visto diversi ragazzi partecipare con curiosità alle spiegazioni teoriche e coinvolgersi con serietà a livello motorio. L’impegno è andato in crescendo di lezione in lezione, così da permettere un miglioramento di forza, velocità e coordinazione. Alcuni alunni, dalle spiccate capacità atletiche e umane, hanno appreso movimenti tecnici di elevata difficoltà nelle diverse discipline sportive e hanno raggiunto risultati di notevole valore nei campionati studenteschi. Gli studenti generalmente sono diventati capaci di giudizio su quanto vissuto nelle varie fasi di una partita o più in generale del lavoro personale e della classe. Interessante è stato il paragone tra i risultati di alcuni test, di valutazione delle capacità condizionali, eseguiti in prima liceo e riproposti quest’anno: il giudicare la propria e altrui prestazione è stata occasione per un approfondimento di ciò che sostiene le azioni sportive; infatti l’obiettivo di quest’anno è stato quello di portare i ragazzi a guardare con maggior consapevolezza l’attività fisica in ogni suo aspetto - tecnico, di motivazione, fisiologico, di limite umano, di creatività. Negli sport di squadra si è insistito particolarmente sulle situazioni di partita: sintesi di quanto uno ha appreso negli anni precedenti in esercizi e continue ripetizioni. Nella seconda parte dell’anno è stata affrontata la novità del tirocinio: occasione per vivere e sperimentare da protagonisti la propria lezione. Ogni alunno, o coppia di alunni, ha deciso in dialogo con il docente un argomento da proporre alla classe, che partisse da un vissuto sportivo o da una curiosità personale su uno sport o gioco sportivo. Oltre al piano di lezione è stata richiesta alla classe l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento di tirocinio; in questo tipo di lavoro alcuni alunni si sono distinti per l’originalità delle proposte fatte. Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti: OBIETTIVI EDUCATIVI Personalizzazione, intesa come desiderio di far propri i contenuti per sviluppare la capacità di intervento sulla realtà. . Accettazione consapevole delle regole, sia sportive che di lavoro, come metodo indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte. . Saper rispettare, interpretare ed utilizzare le informazioni della realtà (bisogni ed esigenze 48 del proprio corpo, indicazioni che emergono dai giochi) per poter costruire adeguatamente il proprio operato motorio. . Nelle esperienze di gioco e di squadra saper applicare i ruoli e i compiti motori in base alle caratteristiche individuali. . Capacità di autovalutazione e di valutazione delle prove dei compagni sia individuali che collettive. . Lettura critica degli avvenimenti sportivi sia negli aspetti tecnici sia morali. . Sviluppo delle attitudini individuali e di gruppo con relativi approfondimenti. Capacità di organizzare e condurre un lavoro. OBIETTIVI DIDATTICI . Conoscenza delle nozioni teorico-scientifico-tecniche per una chiara comprensione del movimento umano. . Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte. . Sviluppo delle attività sportive a livello personale e di squadra, con particolare attenzione agli aspetti tattici. . Applicazione adeguata delle metodiche di allenamento sportivo: tecnico e atletico. . Consolidamento della socialità, del carattere e del senso civico attraverso l'esperienza dei giochi di squadra. . Conoscenza delle regole e della simbologia arbitrale nelle diverse discipline affrontate. . Saper organizzare una lezione di educazione fisica in tutte le sue parti e saper gestire il gruppo classe. METODOLOGIA DIDATTICA Il metodo di apprendimento proposto ha stimolato negli alunni una continua presa di coscienza di ciò che stava accadendo nel percorso, per il raggiungimento dell'obiettivo. Il ruolo dell' insegnante è stato quello di creare situazioni di apprendimento reale, di aiuto e di provocazione all'alunno per fargli sfruttare al meglio le sue potenzialità. Il metodo è sempre stato imposto dall' oggetto, cioè dal contesto umano ed ambientale in cui si è operato, il tutto in relazione alle attività e all'obiettivo immediato da conseguire. Il metodo utilizzato è stato globale, analitico e misto. Criteri per le verifiche le verifiche si sono basate su prove oggettive, relative alle attività specifiche e accompagnate da un’osservazione costante del comportamento motorio e relazionale di ogni singolo alunno. La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto dal ragazzo e il ragazzo stesso, ha tenuto conto dei seguenti criteri: - livello di partenza (verificato attraverso dei test) - acquisizione dell' abilità richiesta - impegno personale e partecipazione costruttiva alle attività. Carate Brianza, 15.05.2014 L’insegnante Alfonso Villa 49 LICEO SCIENTIFICO l.r. DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE: 5B SCIENTIFICO DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE DOCENTE: CHIARA BORGONOVO RELAZIONE FINALE La classe, costituita da 4 allieve, è dotata di un livello motorio buono, le capacità motorie sono distribuite in modo omogeneo nel gruppo. Affinché lo svolgimento della lezione fosse possibile con un numero adeguato di allieve, dal terzo anno sono state abbinate ad un’altra classe: la quinta liceo classico con 17 allieve; quindi le lezioni venivano svolte con 20 allieve complessivamente. Le allieve si sono mostrate ben disposte al lavoro, partecipando con impegno e attivamente alle attività proposte. Il clima di lavoro è sempre stato positivo; anche il rapporto di stima e fiducia che si è instaurato fra allieve e insegnante ha portato ad un lavoro proficuo. Obiettivo del triennio ed in particolare di quest’ultimo anno è stato l’approfondimento dell’attività fisica dal punto di vista sportivo e non semplicemente ludico. Le allieve hanno portato a compimento questo tipo di percorso durante l’intero anno, raggiungendo conoscenze tecniche e didattiche della disciplina. Nel corso del II quadrimestre le allieve sono state maggiormente protagoniste nelle lezioni in quanto è stato loro richiesto un intervento didattico di tirocinio. Nella preparazione del tirocinio sono state guidate dall’insegnante. Oltre al piano di lezione è stata loro richiesta l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento scelto; anche in questo tipo di lavoro, prettamente teorico, le allieve si sono dimostrate serie ed i risultati ottenuti nelle tesine sono stati molto buoni. Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti: OBIETTIVI EDUCATIVI Personalizzazione intesa come desiderio di fare propri i contenuti per sviluppare la capacità di intervento sulla realtà. Accettazione consapevole della regola, sia sportiva che di lavoro, come metodo indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte: programmazione ed organizzazione del lavoro. Nell’esperienza di gruppo saper distribuire i ruoli ed i compiti motori, in base alle caratteristiche personali, attraverso la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità. Capacità critiche di valutazione del lavoro rispetto a sé ed ai compagni. OBIETTIVI DIDATTICI Conoscenza delle nozioni teorico-tecnico-scientifiche, con particolare attenzione agli elementi fisiologici di base per una comprensione chiara del movimento umano. Elementi di tecnica, regolamento ed arbitraggio di alcuni giochi sportivi. Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte. Sviluppo dell’attività sportiva a livello personale e collettivo. Applicazione adeguata dei metodi di sviluppo delle capacità fisiche. METODO Il lavoro è stato proposto inizialmente in forma globale per arrivare in seguito all’analisi tecnica del gesto. Sono state esaminate le seguenti fasi: Presentazione in forma globale. Dimostrazione (quando necessaria). Attuazione in forma globale. Correzione ed autocorrezione. Scomposizione in fasi analitiche. Attuazione in forma globale. Pertanto il metodo usato è stato globale-analitico-misto 50 CRITERI PER LE VERIFICHE Le verifiche si sono basate su prove oggettive relative alle attività specifiche, accompagnate dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale di ogni singola allieva e del rapporto con la disciplina. La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto e la persona, ha tenuto conto dei seguenti criteri: livello di partenza. Acquisizione dell’abilità richiesta. Impegno personale e partecipazione costruttiva all’attività. Carate B.za, 15 Maggio 2014 L’insegnante Chiara Borgonovo 51 LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 5° B RELIGIONE DON OTTAVIO VILLA RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Per favorire un confronto personale, il lavoro in classe ha seguito la forma del dialogo a seguito di letture di documenti offerti dal testo in dotazione (“Il Senso Religioso”, Luigi Giussani ) o in fotocopia di articoli dai giornali. Si sarebbe potuto insistere su proposte di elaborazione personale con la richiesta di lavori scritti e di raccolta di materiale; il livello di partecipazione e di interesse è stato comunque buono da parte di quasi tutta la classe che ha raggiunto una conoscenza motivata e dotata di un metodo proprio, in ragione a tematiche che spesso si è abituati al affrontare soggettivamente, legandosi alle convinzioni personali in materia di opzioni religiose o sulla base di opinioni personali. La modalità di valutazione ha riguardato il grado di interesse e la disponibilità mostrata nella partecipazione e nel contributo al dialogo durante le lezioni dell’alunno. Il lavoro è stato sostanzialmente svolto con l’ausilio del libro di testo in dotazione. Al lavoro proposto la classe ha risposto con una buona partecipazione e un personale confronto. 52 ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI PROGRAMMA ITALIANO NOTE SUI CONTENUTI: I contenuti fondamentali del presente corso di studio possono essere così schematizzati: -‐ i rapporti tra Illuminismo, Neolassicismo, Romanticismo, specie per ciò che concerne il rapporto complesso tra ragione e sentimento; -‐ l’ottocento, secolo di prosa: Manzoni e il romanzo moderno; rapporto storia-letteratura; -‐ l’anacronismo di Leopardi; -‐ letteratura-scienza; il romanzo sperimentale; -‐ la stagione della crisi; la forma tra prosa e poesia; -‐ l’anti-prosopopea del primo novecento; -‐ prospettive ed esempi di romanzo contemporaneo. 1) IL ROMANTICISMO (restaurazione e risorgimento 1815-1861; il Romanticismo in Italia). Introduzione al Romanticismo europeo: linee generali di poetica, temi fondamentali, panoramica sui principali protagonisti. La polemica classico-romantica. L’età del risorgimento: il Risorgimento in Italia (linee fondamentali). GIACOMO LEOPARDI Vita, personalità ed opere. Dai Canti: - L’Infinito (pp. 1063-65) - Alla luna (pp.1065-67) - La sera del dì di festa - Alla sua donna (fotocopia) - A Silvia (p.1113-17) - Le ricordanze (p. 1118-36) - Canto notturno di un pastore errante dell’Asia (p. 1133-40) - La quiete dopo la tempesta (p. 1126-29) - Il sabato del villaggio (p. 1129-32) - A se stesso (p.1155-56) - La ginestra (p. 1156-70) - Ultimo canto di Saffo (p. 1081-86) Da Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica: - Il potere della fantasia dell’infanzia - L’imitazione della natura nella poesia antica Da Lo Zibaldone: - L’infinito (fotocopia) - La sera del dì di festa (fotocopia) - Alla luna (fotocopia) - Il sabato del villaggio (fotocopia) - Le idee indefinite (p. 1058) - La teoria del piacere (p. 1056-58) 53 - Il giardino del dolore (p. 1059-61) - L’esclusione dello straniero (p. 1061-62) Operette morali: lettura integrale. - Giorgio Colli, introduzione alle operette morali. ALESSANDRO MANZONI Vita, personalità e opere. Dal Carme in monte di Carlo Imbonati: - Sentir e meditar (p. 917-921) Da Inni Sacri: - Il natale (p.922-928) - La pentecoste Da Il conte di Carmagnola: - Prefazione (p.936-939) - S’ode a destra uno squillo di tromba (p.939-945) Da Adelchi: - Adelchi e Anfrido (p. 952-956) - Dagli atri muscosi, dai fori cadenti (p. 957-961) - Delirio di Ermengarda (p.961-970) - Sparsa le trecce morbide (p.970-976) - Morte di Adelchi (p.976-982) Da Lettre a Monsieur Chauvet sur l’unité de temps et de lieu dans la tragédie: - Il rapporto tra la poesia e la storia (p.983-85) Da Lettera sul Romanticismo al marchese Cesare D’Azeglio: - il fine della letteratura. Dalle Odi: - Il cinque maggio (p.989-96) I promessi sposi: personaggi, vicende e tematiche principali. 2) ETA’ DEL REALISMO : La nuova Italia 1861-1910: Scapigliatura e dintorni; Carducci e il classicismo; Giovanni Verga e il verismo; nell’orbita del naturalismo. IL ROMANZO BORGHESE E IL NATURALISMO Linee generali di poetica dei principali romanzi di: FLAUBERT (tav 178, p. 22) e ZOLA 54 GIOVANNI VERGA Vita personalità e opere. Da Vita dei campi: - La lupa (p.201-105) - Fantasticheria (p. 186-191) - Rosso Malpelo (p. 191-201) - La roba (p. 214-218) - Libertà (p. 218-223) Da Vagabondaggio: - Lacrymae rerum (fotocopia) Da Mastro don Gesualdo: - Incendio Palazzo Trao (p. 224-230) - La morte di Gesualdo nelle due redazioni (p. 231-37) I malavoglia: lettura integrale. GIOSUE’ CARDUCCI Vita, personalità e opere. Da Rime nuove: - San Martino (p.159-161) - Pianto Antico (p. 158-159) - Traversando la Maremma toscana (p. 157) Da Odi barbare: - Alla stazione in una mattina d’autunno (p.169-173) SCAPIGLIATURA E DINTORNI: Arrigo Boito: Da Il libro dei versi: - lezione d’anatomia (fotocopia) - Dualismo (p. 146) - Scritto sull’ultima pagina (p. 151) Emilio Praga: Da Penombre: - Preludio (p. 143) 3) DAL REALISMO AL SIMBOLISMO : La nuova Italia 1861-1910: verso una nuova poesia: Giovanni Pascoli; D’Annunzio e l’estetismo; l’alba del nuovo secolo: il crepuscolarismo. Introduzione al simbolismo: caratteri propri del decadentismo e dell’estetismo. IL SIMBOLISMO FRANCESE: 55 CHARLES BAUDELAIRE: -Al lettore, fotocopia - Spleen (fotocopia) - L’albatros (fotocopia) - I fiori del male (p.20) RIMBAUD (tav 179, p. 24) GIOVANNI PASCOLI: Vita, personalità e opere. Lettura e commento di G.Contini, Discorso su Pascoli 1955 (fotocopia) Da Myricae: - Arano (p. 325-26) - Lavandare (p. 327) - L’assiuolo (p. 329) Da Primi Poemetti: - Il libro (fotocopia) - Il focolare (fotocopia) - Il cieco (fotocopia) - I due orfani (fotocopia) - Digitale purpurea (p. 328) Da Canti di Castelvecchio: - Nebbia (p. 340-41) - Il gelsomino notturno (p. 344-47) Da Il fanciullino: - E’ dentro di noi un fanciullino (I,III) Da Poemi Conviviali: - Alexandros Prefazione Myricae (fotocopia) Prefazione Canti di Castelvecchio (fotocopia) GABRIELE D’ANNUNZIO Vita, personalità e opere. Il piacere (lettura integrale) Da Alcyone: - La sera fiesolana (p. 304-307) - La pioggia nel pineto (p. 307-312) 56 Da Il notturno: - prima offerta (p. 321-24) Da Le novelle della pescara L’eroe (fotocopie) 4) L’ALBA DEL NUOVO SECOLO I CREPUSCOLARI: GOZZANO: Vita, personalità e opere. Da I colloqui: - L’amica di nonna Speranza (p. 366-372) - La signorina Felicita ovvero la Felicità (p. 360-366) - Toto merumeni (p. 372-375) - Invernale (fotocopia) SERGIO CORAZZINI: Vita, personalità ed opera. Da Piccolo libro inutile: - Desolazione del povero poeta sentimentale. (p. 357-60) MARINO MORETTI: Vita, personalità ed opera. Da Il giardino dei frutti - Io non ho nulla da dire (376-78) 5) GUERRE E FASCISMO (1910-1945) ITALO SVEVO: Vita, personalità ed opere. La coscienza di Zeno (lettura integrale) LUIGI PIRANDELLO: Vita, personalità ed opere. Il fu Mattia Pascal (lettura integrale) Da L’Umorismo: - Il sentimento del contrario (p. 595-598) Da Novelle per un anno: - Il treno ha fischiato (p. 610-614) - Ciaula scopre la luna (fotocopia) - La tragedia di un personaggio (p. 604-609) 57 Linee generali del teatro pirandelliano e del primo Novecento: Da I Sei personaggi in cerca d’autore :L’irruzione dei personaggi 6) AVANGUARDIA ED ESPRESSIONISMO: PALAZZESCHI: Vita, personalità ed opere: Da Poemi: - Chi sono? (fotocopia) Da L’Incendiario - L’incendiario (p. 567-574) CORRADO GOVONI Vita, personalità ed opere: Da l’inaugurazione della Primavera - Povertà Da Gli aborti: - Le dolcezze (p. 562) Da Il quaderno dei sogni e delle stelle: -‐ La trombettina (fotocopia) CLEMENTE REBORA: Vita, personalità ed opere Da Frammenti lirici: - O carro vuoto sul binario morto (p.691-693) Sciorinati giorni dispersi, fotocopia Da Canti anonimi: -dall’immagine tesa, fotocopia Da Poesie sparse e prose liriche: - Voce di vedetta morta (p.693-694) 7) LA NUOVA POESIA: GIUSEPPE UNGARETTI Vita, personalità e opere Da L’Allegria: Agonia (pag.718) In memoria (pag.719-720) Silenzio (pag.722) I fiumi (pag.723-726) Allegria di naufragi (pag.726) Soldati (pag.727) Destino, fotocopia Veglia, fotocopia Fratelli, fotocopia Commiato, fotocopia 58 San Martino al Carso, fotocopia Da Sentimento del tempo: o La madre (pag.727-728) EUGENIO MONTALE Vita, personalità ed opera Da Ossi di seppia: In limine I limoni Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Forse un mattino (in fotocopia) Spesso il male di vivere ho incontrato (in fotocopia) Cigola la carrucola nel pozzo (in fotocopia) Da Le occasioni: Ti libero la fronte dai ghiaccioli Da La bufera e altro La bufera L'anguilla Da Satura: Ho sceso dandoti il braccio (in fotocopia) Incespicare (in fotocopia) Prima del viaggio (in fotocopia) DANTE ALIGHIERI Paradiso I, II, III, VI, XI. STRUMENTI G. Ferroni, L’esperienza letteraria in Italia, vol. 2, 3A, 3B Einaudi Scuola Dante Alighieri, Il Paradiso, a cura di M.Chiavacci Leonardi Saggi di critica letteraria forniti a lezione in fotocopia Carate Brianza, 15 maggio 2014 Prof. Marina Fumagalli 59 ALLEGATO N. 3 LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “DON CARLO GNOCCHI” CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5^B LINGUA E LETTERATURA LATINA PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO STORIA DELLA LETTERATURA Disegno storico della letteratura latina della prima età imperiale, con lettura di passi antologici svolta sempre in classe L’ETA’ DEI GIULIO – CLAUDI Il contesto storico – culturale: la crisi del mecenatismo e il rapporto fra gli intellettuali e il potere; le resistenze della nobilitas senatoria e l’opposizione stoica; la spettacolarizzazione della letteratura: declamationes e recitationes SENECA I Dialogi: la saggezza stoica nel suo difficile rapporto con il potere; la continua fluttuazione fra aspirazione contemplativa e ambizione politica; il saggio a qualunque costo deve rendersi utile agli uomini, dalla vita attiva alla scelta dell’otium I trattati “politici”: De Clementia e De Beneficiis La pratica quotidiana della filosofia: la scoperta dell’interiorità e le Epistulae morales ad Lucilium (la meditazione sul tempo e sulla morte, l’autosufficienza del saggio e il dominio di sé) Filosofia e scienza: le Naturales quaestiones. La dimensione morale dell’opera Una satira menippea: l’Apokolokyntosis Le tragedie e il conflitto tra furor e ratio Lo stile “drammatico” e “anticlassico” Letture antologiche: Consolatio ad Marciam 19, 3-20, 3 (“Solo la morte ci rende liberi”), pp. 178-181 Consolatio ad Polybium 7 (“Elogio di Claudio”), p. 186 De Brevitate vitae 8 (“Il valore del tempo”), fotocopie; 10, 2-5 (“Solo il passato ci appartiene”), fotocopie; 12, 1-7 e 13, 1-3 (“La galleria degli occupati”), fotocopie De Clementia I, 1 (“Elogio di Nerone”), pp. 187-189 De Ira III, 36 (“L’esame di coscienza”), pp. 184-185 De Tranquillitate animi 2, 1-4, 6-11 e 13-15 (“Inquietudine e insoddisfazione”), fotocopie Epistulae morales ad Lucilium 47, 1-6 e 15-21 (“Anche gli schiavi sono uomini”), pp. 201-203 Apokolokyntosis 1-4, 1 (“L’esordio”), fotocopie; 5-7, 1 (“Claudio sale in cielo”), pp. 207-211; 14-15 (“Il giudizio infernale”), fotocopie Medea 116-178 (“Il furore di Medea”), pp. 212-215 Thyestes 920-1068 (“Un nefando banchetto”), pp. 216-219 Letture critiche consigliate: G.G. Biondi, Introduzione a “Seneca, Medea – Fedra”, Milano 1989 (pp. 19-20), pp. 219-220 I. Lana, “Introduzione a Seneca” in Quaderni della “Biblioteca filosofica di Torino” XIII, 1996 (pp. 6-7), pp. 190-191 60 A. Traina, Lo stile “drammatico” del filosofo Seneca, Bologna 19874, (pp. 9-23 “Il linguaggio dell’interiorità” e pp. 24-41 “Il linguaggio della predicazione”), fotocopie LUCANO La Pharsalia: struttura del poema e rapporto con i modelli della tradizione epica La violazione del codice epico e il tema tragico “Il poema senza eroe”: i personaggi della Pharsalia Il poeta e il principe: l’evoluzione della poetica lucanea La visione del mondo: Lucano e lo stoicismo; pessimismo storico e mundi ruina Lo stile della Pharsalia Letture antologiche: Pharsalia VI, 719-830 (“Macabro rito di negromanzia”), pp. 106-112 Pharsalia VII, 786-846 (“Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage”), pp. 114-117 Pharsalia VIII, 663-711 (“Il truncus di Pompeo”), fotocopie Pharsalia IX, 378-410 (“la virtù di Catone”), pp. 118-119 Letture critiche consigliate: E. Narducci, “Il tronco sfigurato di Pompeo” in Ideologia e tecnica allusiva nella ‘Pharsalia’, in ANRW 32.3, Berlin-New York 1985 (pp. 1545-1547), fotocopie E. Narducci, La provvidenza crudele – Lucano e la distruzione dei miti augustei, Pisa 1979 (cap. I, “Il poeta e il congiurato” pp. 17-30), fotocopie e (cap. III, “Il poema senza eroe”, pp. 91-92 e 110112), pp. 104-105 E. Narducci, “Provvidenzialismo e antiprovvidenzialismo in Seneca e in Lucano”, in Atti del Convegno su Hispania terris omnibus felicior. Premesse ed esiti di un processo di integrazione (Cividale del Friuli 27-29 Settembre 2001), Pisa 2002 (pp. 241-253), fotocopie PETRONIO La questione petroniana e la datazione dell’opera Il Satyricon: il problema del genere letterario e i modelli La “vocazione alla parodia”, l’originalità e l’amoralità del Satyricon Struttura del romanzo e strategie narrative; il “narratore mitomane” e l’autore nascosto Realismo mimetico ed effetti di pluristilismo Aspetti di attualità del Satyricon Letture antologiche: Satyricon 1-4 (“Una disputa de causis corruptis eloquentiae”), pp. 239-240 Satyricon Cap. V, 31 (“Cena Trimalchionis: al bagno, il gioco della palla”), fotocopie Satyricon 32-34 (“Cena Trimalchionis: l’ingresso di Trimalcione”), pp. 241-245 Satyricon Cap. VII (“Cena Trimalchionis: Fortunata, l’opulenza di Trimalcione, la ricchezza dei liberti”), fotocopie Satyricon XIV (“Cena Trimalchionis: il testamento di Trimalcione”), fotocopie Satyricon XV (“Cena Trimalchionis: Il canto del gallo”), fotocopie Satyricon 75-78 (“Cena Trimalchionis: conclusione e fuga”), pp. 251-253 Satyricon 110, 6-113, 2 (“La novella della matrona di Efeso”), pp. 255-258 Satyricon 141 (“Una suasoria antropofagica”), p. 264 Letture critiche consigliate: E. Auerbach, “Fortunata” in Mimesis – Il realismo nella letteratura occidentale I, Torino 1956 (pp. 30 e segg.), fotocopie 61 I. Ramelli, “Il Satyricon di Petronio: tradizione, parodia e allusione”, in Atti Corso Maturandi AICC Monza e Brianza, (fine anni Novanta), fotocopie I. Ramelli, “Petronio e i Cristiani: allusioni al Vangelo di Marco nel Satyricon?”, in Aevum 1, anno LXX, gennaio-aprile 1998 (pp. 75 e segg.), fotocopie LA SATIRA SOTTO IL PRINCIPATO La trasformazione del genere sotto il principato: il mutamento del destinatario e l’invettiva PERSIO Il rapporto con la tradizione satirica: il mutato rapporto autore – pubblico Satira e pensiero stoico: dalla satira all’esame di coscienza La “funzione chirurgica” della satira: radere, defigere, revellere Lo stile: la iunctura acris, il lessico corporale e la diatriba per immagini Letture antologiche: Choliambi (“Una dichiarazione di poetica”), pp. 91-93 Saturae III, 60-118 (“Malattie del corpo e malattie dell’animo”), pp. 93-96 Saturae V, 1-51 (“Elogio del maestro Anneo Cornuto”), pp. 96-99 Lettura critica consigliata: A. La Penna, “Persio e le vie nuove della satira latina”, introduzione a “Persio, Satire”, trad. di E. Barelli, premessa al testo di F. Bellandi, Milano 1979 (pp. 60-63), pp. 99-100 GIOVENALE La poetica dell'indignatio Il realismo di Giovenale Temi ricorrenti: realtà e apparenza; decadenza del genere umano La lingua e lo stile: lo stile satirico sublime (la satira “tragica”); la farrago: la tecnica elencatoria e accumulatoria; la condensazione espressiva delle sententiae; i paradossi; il mondo disumanizzato Letture antologiche: Saturae I, 1-87 e 141-171 (“Una satira programmatica: facit indignatio versum”), pp. 355-361 Saturae II, 65-109 (“Uomini che si comportano da donne”), fotocopie Saturae III, 232-267 (“La ridda infernale nelle strade di Roma”), pp. 362-363 Saturae VI, 434-473 (“Ritratti di donne: la letterata saccente e la dama che si fa bella”), pp. 364-366 e 627-661 (“La satira tragica”), fotocopie Lettura critica consigliata: I. Lana – A. Fellin, Civiltà letteraria di Roma antica III, Messina-Firenze 1970 (pp. 294-295), pp. 360-361 L’ETA’ DEI FLAVI L’anno dei quattro imperatori; Vespasiano, Tito e Domiziano; Il contesto storico – culturale: la restaurazione classicista; il rapporto fra intellettuali e potere: l’organizzazione del consenso; l’affermazione della retorica e il declino della filosofia; neoclassicismo e manierismo MARZIALE E LA POESIA EPIGRAMMATICA Origini e sviluppi dell’epigramma Il corpus delle opere: Liber de spectaculis, Xenia, Apophoreta, i libri di Epigrammata La poetica di Marziale: ritrarre la vita Poesia celebrativa e poesia d’intrattenimento: il rapporto con il pubblico e con il committente 62 Epigramma d’intrattenimento, celebrativo e scoptico (o scommatico) La tecnica e lo stile: la struttura dell’epigramma; l’aprosdóketon; il catalogo; la varietà della lingua Letture antologiche: Epigrammata I, 4; III, 26; IV, 49; VIII, 3; X, 4 (“La poetica”), pp. 329-331 Epigrammata I, 10; I, 30; I, 47; I, 83; II, 38; III, 83; VIII, 10; X, 8; X, 91 (“Epigrammi satirici”), pp. 337-338 e fotocopie Epigrammata XII, 32 (“Quadri di vita romana: lo sfratto di Vacerra”), pp. 340-341 Liber de spectaculis 4 (“Spettacoli: la sfilata dei delatori”), p. 334 Letture critiche consigliate: S. Beta, “Marziale: il poeta e il suo pubblico”, in Atti Corso Maturandi AICC Monza e Brianza, (fine anni Novanta), fotocopie M. Citroni, “Musa pedestre” in Lo spazio letterario di Roma antica, I – La produzione del testo, Roma 1989 (pp. 339-340), p. 339 QUINTILIANO Il dibattito sulla corruzione dell’eloquenza: De causis corruptae eloquentiae Il programma retorico – pedagogico: l’Institutio oratoria come illusoria risposta alla decadenza dell’oratoria Le idee pedagogiche. La scuola e l’insegnamento Il ritorno programmatico, formale e contenutistico a Cicerone; il perfetto oratore L’indirizzo classicista dello stile fra ideale ciceroniano e influssi senecani Letture antologiche: Institutio oratoria I, 2, 17-29 (“Vantaggi della scuola pubblica e gradualità dell’apprendimento”), pp. 280-282; 6-20 e 25-27 (“L’esordio”), fotocopie; 8, 1-5 (“Il valore formativo delle letture”), pp. 282-283 Institutio oratoria X, 1, 125-131 (“Lo stile corruttore di Seneca”), pp. 283-284; 2 passim (“L’imitazione come emulazione”), fotocopie; 2, 4-10 (“L’aemulatio”), fotocopie Institutio oratoria XII, 1-13 (“Onestà e idealità nell’attività politica”), fotocopie L’ETA’ DEGLI IMPERATORI PER ADOZIONE La felicitas temporum e il clima culturale TACITO Il Dialogus de oratoribus: la decadenza dell'eloquenza e l'ideologia politica tacitiana L’Agricola: l’incrocio di generi letterari; il realismo politico: la medietas di Agricola tra il deforme obsequium e l’abrupta contumacia La Germania: il polemico confronto con i costumi romani Le Historiae e gli Annales: il tema politico della libertà e del principato; il rapporto fra la nobilitas senatoria e il principato; il metodo storiografico: obiettività storiografica e passione politica; il moralismo della storiografia tacitiana; l’arte del ritratto Lingua e stile: brevitas, inconcinnitas, gravitas, un lessico raro e arcaizzante Letture antologiche: Dialogus de oratoribus 36 (“L’antica fiamma dell’eloquenza”), pp. 408-409 Agricola 1-3 (“Il proemio”), pp. 409-411; 30 – 31, 3 (“Il discorso di Càlgaco”), fotocopie; 42 (“L’anti-eroismo esemplare di Agricola”), pp. 412-413 63 Historiae I, 1-3 (“Il proemio”), pp. 418-421; I, 10 (“Il ritratto ‘paradossale’: Licinio Muciano”), fotocopie; I, 16 (“Discorso di Galba a Pisone”), p. 422; IV, 73-74 (“Il punto di vista dei Romani: il discorso di Petilio Ceriale”), fotocopie Annales I, 6 (“Il ritratto ‘indiretto’: Tiberio”), fotocopie e 7-12 passim (“Doppiezza di Tiberio e servilismo dei senatori”), pp. 426-429; XV, 62-64 (“La morte di Seneca”), pp. 171-172; XVI, 18-19 (“La morte di Petronio”), p. 234 Letture critiche consigliate: C. Marchesi, Storia della letteratura latina II, Milano 1970 (pp. 318-320), pp. 439-440 A. Michel, Tacito e il destino dell’impero, Torino 1973 (pp. 118-120), pp. 414-416 I. Lana, Le “Historiae” di Tacito, Torino 1967 (pp. 181-183), pp. 420-421 APULEIO Una figura complessa: intellettuale della “Seconda Sofistica” e philosophus platonicus L’Apologia o De Magia: l’accusa di magia e il processo Le Metamorfosi ovvero l’Asino d’oro: il titolo; il genere letterario; i modelli; la struttura della narrazione; la curiositas; la magia; le avventure picaresche; il misticismo isiaco e misterico; le insertae fabulae; l’interpretazione e l’ambiguità dell’opera Letture antologiche: Metamorphoseon I, 1 (“Prologo dell’opera”), pp. 505-507 Metamorphoseon III, 21-25 (“Metamorfosi di Lucio in asino”), pp. 514-517 Metamorphoseon V, 21-23 (“Amore e Psiche”), pp. 519-521 Metamorphoseon XI, 1-7 (“Apparizione di Iside”), pp. 526-529; 12-15 (“Nuova metamorfosi di Lucio e svelamento retrospettivo: il discorso del sacerdote di Iside”), pp. 531-534 È stata a malincuore omessa la trattazione della letteratura cristiana in lingua latina perché il poco tempo a disposizione ne avrebbe consentito solo un superficiale compendio. Le indicazioni tematiche riferite a ciascun fenomeno letterario, autore e argomento non pretendono di esaurire la trattazione degli stessi e sono, pertanto, da intendersi come spunti sintetici di ciò che è stato oggetto di riflessione. AUTORI Lettura di passi d’autore in lingua originale, accompagnata da analisi linguistico – stilistica, traduzione e commento LUCANO, Pharsalia: I, 1-32 (“Il proemio”), fotocopie I, 33-45 (“L’elogio a Nerone”) e 46-66 in traduzione, fotocopie I, 121-157 (“La syncrisis: la quercia e il fulmine”), fotocopie Teoria e lettura metrica dell’esametro dattilico SENECA Epistulae morales ad Lucilium: 1, 1-5 (“Il tempo e la morte”), pp. 191-192 24, 17-21 (“La morte come esperienza quotidiana”) e integrale in traduzione, fotocopie 49, 2-3 (“La nostra vita dura meno di un attimo”), fotocopie 93, 1-4 (“Non importa quanto, ma come si vive”), fotocopie De Providentia: 64 2, 1-7, 8 passim, 9, 10 passim, 11-12 (“Le avversità sono la palestra dell’anima”) e integrale in traduzione, fotocopie TESTI IN ADOZIONE G. Pontiggia – M.C. Grandi, Letteratura latina, Storia e testi, vol. 3, Principato Gran parte delle letture antologiche e critiche, oltre ai passi di autori in lingua originale, come segnalato, è stata fornita in fotocopia dall’insegnante Carate B.za, 15 maggio 2014 Prof. Diletta Redaelli 65 LINGUA E LETTERATURA INGLESE LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE: 5^ SCIENTIFICO – SEZ. B DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA INGLESE DOCENTE: STEFANIA PAGNUSSAT PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Testi in adozione: “Literary tracks – a modular anthology of literature in English (from the Middle Ages to the Romantics), di Arturo Cattaneo, Donatella De Flaviis – Carlo Signorelli Editore “Literary tracks – a modular anthology of literature in English (from the Victorians to the Present) di Arturo Cattaneo, Donatella De Flaviis – Carlo Signorelli Editore N.B. Dove viene riportata la dicitura “the writer” significa che è assegnata anche la vita dell’autore da studiare, mentre l'abbreviazione "fot." indica che il brano o l'autore sono stati forniti su fotocopie perché non presenti nel libro di testo o perché diversi da quanto proposto nel libro. THE 19TH CENTURY The Romantic Age : pp. 180-182; 184-187; 190-193 The novel of manners: J.AUSTEN (1775/1817): the writer From “Pride and Prejudice”: “Hunting for a husband” ROMANTIC POETRY First-generation Romantics W.WORDSWORTH (1770/1850): the writer From “The Lyrical Ballads” “I wandered lonely as a cloud” "Lines Composed on Westminster Bridge" fot. From: the “Immortality Ode” le parti sul libro Extract from “The Preface to Lyrical Ballads” p.224 S.T. COLERIDGE (1772/1834): the writer extracts from“The Rime of the Ancient Mariner”(pp. 230-239) from “Biographia Literaria” ch. 14 p. 241 The second-generation Romantics: G. LORD BYRON (1788/1824): the writer (focusing on the "Byronic Hero") P.B.SHELLEY (1792/1822): the writer two sonnets: "England 1819" and "Ozymandias" excerpt from "Defence of Poetry" fot. fot. 66 J. KEATS (1795/1821): the writer “Ode on a Grecian Urn” THE VICTORIAN AGE pp. 2-5; 8; 11-12; 15-16 The Victorian compromise Early Victorian Novelists C. DICKENS (1812/1870): the writer From Oliver Twist “Oliver is taken to the workhouse” from Hard Times "A classroom's definition of a horse" e “Coketown” Late Victorian Novelists R.LOUIS STEVENSON (1850-1894): the writer From “The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde” “Jekyll turns into Hyde” “Jekyll can no longer control Hyde” O.WILDE (1854-1900): the writer From “The Picture of Dorian Gray” “The Preface” “Life as the Greatest of the Arts” Decadentism and Aestheticism: p. 70 British Drama in the Victorian Age: O.WILDE (1854/1900): “The Importance of Being Earnest” - the whole play (Special focus on act I and act III) Poetry in the Victorian Age: R. BROWNING: “My Last Duchess” e A. TENNYSON "Ulysses" (especially as examples of dramatic monologues) The Modern Age: pp. 118-120; pp 124-127 The Theatre of Ideas G.B.SHAW (1856-1950): the writer from Pygmalion “ Liza learns how to say her alphabet” War poets: W.OWEN (1893-1918): the writer “Dulce et decorum est” R. BROOKE "The Soldier" Modernist Poetry T.S.ELIOT (1888/1965): the writer 67 From “Prufrock and other observations” “The Love Song of J.Alfred Prufrock” fot. “the Waste Land”: from "The Burial of the Dead" (v. 1-11) - fot. Excerpt from "What the Thunder Said" p. 160 Extract from "Tradition and Individual Talent"- fot. Ezra Pound and Imagism: “In a station of the metro” fot. The Modernist novel J.JOYCE (1882/1940): the man and the novelist From “The Dubliners” “Eveline” From “Ulysses”: An example of stream of consciousness: Bloom at a funeral - fot. V. WOOLF (1882-1941): the writer From “The Common Reader”: The modern novel fot. Second-generation modernists W. H. AUDEN (1907-1973) : the writer “Refugee Blues” "The Unknown Citizen" fot. The dystopian novel: G.ORWELL (1903/1950): the writer From “1984”: Big Brother is watching you H. HUXLEY: the writer From “Brave New World” : State Child Conditioning - fot. The Fifties The Theatre of the Absurd : S.BECKETT (1906/1989): the writer From “Waiting for Godot" : final part of act I p. 266 Final part of act II - fot. Post - colonial writers HANIF KUREISHI : the writer Short Story "My Son the Fanatic" - fot. PARTI AFFRONTATE DALL'INSEGNANTE MADRELINGUA NELL'ORA DI COMPRESENZA: Joseph Conrad, Heart of Darkness 1902 Literary Tracks 2 pp. 132-138 Text 2. Chapter 3 "We broke down.....he dead" 68 Achebe, "An image of racism in Conrad's 'Heart of Darkness' " 1977 - fot. Edward Forster, A Passage to India 1924 Literary Tracks 2 pp. 187-190 Francis Scott Fitzgerald , The Great Gatsby. 1925 Literary Tracks 2 pp. 208-212 Arthur Miller, Death of a Salesman 1949 Act 2 "Biff:Now hear....put him to bed" - fot. l’insegnante Stefania Pagnussat Carate B.za, li 15 maggio 2014 69 STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE: 5B SCIENTIFICO DISCIPLINA: STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA DOCENTE: GIANNI BIANCHI PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Libro di testo: Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3 1. Le rivoluzioni nell’Europa del 1848 - I moti in Francia e l’ascesa di Luigi Napoleone Bonaparte (pp. 378-379, vol. 2) - La fallita rivoluzione in Germania (pp. 379-380, vol. 2) - I moti nazionalisti nell’impero austro-ungarico (pp. 381-383, vol. 2) - La prima guerra di indipendenza e le differenti possibili visioni dell’unità nazionale (pp. 369370; pp. 383-390 vol. 2) 2. La rivoluzione industriale in Europa - La diffusione dell’industrializzazione in Europa (pp. 241-249, vol. 2) - Disagio sociale ed interventi governativi (pp. 249-253, vol. 2) - Il socialismo “utopico” (pp. 275-277, vol. 2) - Il socialismo “scientifico” di K. Marx (pp.171-175; 176-184 vol. 3 di Filosofia) - Le internazionali socialiste e legislazioni sociali (pp. 448-449; 452-453; 469-472; 478-481; 484486, vol. 2) 3. Il colonialismo europeo - L’espansionismo coloniale francese (pp. 453-454, vol. 2) Il colonialismo informale inglese: i protettorati (pp. 448-451, vol. 2) L’inserimento della potenza tedesca e il congresso di Berlino (pp. 455-459, vol. 2) L’età degli imperialismi (pp. 4-14; 17-19; 22-30 vol. 3) 4. L’Italia unita fino alla crisi di fine secolo (1861-1900) a) b) La seconda guerra di indipendenza e la nascita dell’Italia unita (pp. 418-433, vol. 2) la situazione del 1861: i problemi dell’Italia unita il centralismo e l’amministrazione (pp. 433-441, vol. 2) la politica economica (pp. 441-442, vol. 2) - il completamento dell’Unità a) la terza guerra di indipendenza (pp. 462-463, vol. 2) b) la questione romana (pp. 464-466, vol. 2) 70 - l’Unità come problema politico: la Destra storica a) la politica interna (pp. 466-468, vol. 2) b) la questione meridionale (pp. 388-390, vol. 2) - la Sinistra storica a) Depretis e la politica interna (pp. 110-116, vol. 3) b) la politica estera: le alleanze (pp. 116-117, vol. 3) c) il colonialismo italiano (p. 117, vol. 3) - Crispi a) la politica interna e la politica estera (pp. 119-122, vol. 3) b) movimenti e partiti alla fine dell’800 (pp. 117-119, vol. 3) c) la nascita del partito socialista italiano (pp. 46-48, vol. 3) d) la crisi di fine secolo (pp. 122-124, vol. 3) 5. Il Novecento fino alla Prima Guerra Mondiale - L'Italia giolittiana a) il liberalismo di Giolitti (pp. 124-125, vol. 3) b) la politica economica (pp. 130-133, vol. 3) c) Giolitti e le altre forze politiche: socialisti e cattolici (pp. 127-129, vol. 3) d) il quarto governo Giolitti: la ripresa del colonialismo e le elezioni del 1913 (pp. 133-135, vol. 3) - L'Europa e lo scoppio della guerra a) le cause della guerra (pp. 142-143, vol. 3) b) i focolai di guerra (pp. 144-146, vol. 3) c) i fronti di guerra (pp. 146-148; 153-154, vol. 3) d) dal 1917 alle conferenze di pace (pp. 160-164; 169-173, vol. 3) - L'Italia dalla guerra alla crisi a) dalla neutralità all'intervento (pp. 149-152, vol. 3) b) l'Italia in guerra (pp. 152; 165-167, vol. 3) c) la crisi dello Stato liberale: i governi fino al 1922 (pp. 208-216, vol. 3) d) la situazione sociale (pp. 216-220, vol. 3) e) il movimento fascista (pp. 208-209, vol. 3) 6. La Russia - la Russia zarista dell’800 (pp. 299; 336-337, p. 400 vol. 2) - il cauto riformismo degli zar e i conflitti interni (pp. 90-91, vol. 3) - i moti del 1905 (pp. 91-93) - la rivoluzione del 1917 a) guerra e tensioni sociali (pp. 161-165, vol. 3) b) i soviet e il ruolo del partito (appunti) c) Lenin (pp. 164-165, vol. 3) d)la Rivoluzione d'Ottobre e il potere bolscevico (p. 165; 188- 190, vol. 3) 71 - l'U.R.S.S. a)i conflitti interni (pp. 183-185, vol. 3) b) il comunismi di guerra e la repressione delle opposizioni (pp. 186-188, vol. 3) c) Stalin: l’abbandono della NEP e i piani quinquennali per lo sviluppo (pp. 244-253, vol. 3) 7. L’Italia fascista - Dalla marcia su Roma al delitto Matteotti: la presa del potere (pp. 223-225; pp. 226-227 vol. 3) - Il regime a) le leggi “fascistissime” e la dissoluzione dello Stato liberale (pp. 228-232 vol. 3) b) il plebiscito del 1929 e i “Patti Lateranensi” (pp. 237-238, vol. 3) c) la politica economica e il corporativismo: dal liberismo all’autarchia (pp. 235-237, vol. 3) d) la politica estera: dalla guerra d'Etiopia all'alleanza con la Germania (pp. 274-279, vol. 3) 8. La Germania da Weimar al nazismo - La repubblica di Weimar (pp. 261-263, vol. 3) - L’ascesa di Hitler e il nazionalsocialismo al potere (pp. 263-264, vol. 3) - La supremazia tedesca: l’espansione, il razzismo, il totalitarismo (pp. 264-268; 272-273, vol. 3) 9. La Seconda Guerra mondiale - Le cause del conflitto (pp. 272-274; 320-326, vol. 3) L’andamento della guerra (pp. 327-352, vol. 3) I patti tra le potenze alleate (p. 357; 366-374, vol. 3) La conclusione del conflitto (pp. 352-360, vol. 3) 10. Il secondo dopoguerra - La fine della monarchia in Italia e il costituirsi della repubblica (pp. 422-433, vol. 3) - I blocchi contrapposti: la cortina di ferro (pp. 374-386, vol. 3) - La guerra di Corea e il comunismo cinese (pp. 390-393, vol. 3) 11. - La metà del ‘900 La nascita dello stato d’Israele e il problema palestinese (pp. 395-399, vol. 3) Le crisi comuniste di Budapest 1956 e Praga 1968 (pp. 403-406, vol. 3) La guerra del Vietnam e la politica americana (pp. 407-413, vol. 3) L’Italia del boom economico (pp. 432-437, vol. 3) Il centrosinistra italiano (pp. 438-443, vol. 3) Contenuti e testi affrontati da singoli ragazzi e di cui vi è stata relazione in classe - Lo statuto albertino del 1848 - Il Manifesto del Partito Comunista, di Karl Marx (cap 1-2) - Rerum Novarum, di Leone XIII (piccola antologia) Carate Brianza, 15 maggio 2014 L’insegnante Prof. Gianni Bianchi 72 FILOSOFIA LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE: 5°B SCIENTIFICO DISCIPLINA: FILOSOFIA DOCENTE: GIANNI BIANCHI PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Libro di testo: Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2 e 3 1. Fichte - L’ideale di libertà e le origini kantiane (pp. 497-499, vol. 2) - La Dottrina della Scienza (pp. 501-54; 506, vol. 2) - l’ultimo Fichte dei Discorsi alla nazione tedesca e della missione dei dotti (pp. 506-510, vol. 2) 2. Hegel - l’impostazione del problema hegeliano (pp. 541-544, vol. 2) - le critiche a Kant e agli idealisti (pp. 544-545; 548-550, vol. 2) - la Fenomenologia dello Spirito a) Natura e finalità dell’opera (pp. 551-554, vol. 2) b) la Coscienza e le sue figure (pp. 554-555, vol. 2) c) l’Autocoscienza e le sue figure (pp. 555-557, vol. 2) d) La Ragione e) Lo Spirito, la Religione e il Sapere assoluto (p. 558-561, vol. 2) - La Logica e la dottrina dell’essere (pp. 561-564, vol. 2) - la Filosofia della natura - Filosofia dello Spirito: soggettività e oggettività - Famiglia, società e stato (572-573, vol. 2) - lo Spirito Assoluto (arte, religione, filosofia) (pp. 576-580, vol. 2) 3. La sinistra hegeliana - la differenza tra sinistra e destra hegeliana (pp. 3, vol. 3) - Feuerbach: a) il materialismo (pp. 5-6, vol. 3) b) l’umanità come compimento (pp. 6, vol. 3) 4. La contestazione a Hegel - Schopenhauer a) il mondo come volontà e rappresentazione (pp. 48-52, vol. 3) b) l’uomo: dolore e noia (pp. 52-53, vol. 3) c) arte, compassione, ascesi (pp. 53-56, vol. 3) 73 - Kierkegaard a) La filosofia come riflessione sull’esistenza (pp.64-67 vol. 3) b) la libertà come scelta (pp. 71-74, vol. 3) c) vita estetica, etica e religiosa (pp. 74-80, vol. 3) d) il rapporto con la rivelazione biblica (pp. 80-83, vol. 3) 5. Positivismo e scienze umane - Comte a) Che cos’è il Positivismo (pp. 97-98, vol. 3) b) La religione della Scienza (pp. 98-100, vol. 3) c) la legge dei tre stadi (pp. 100-101, vol. 3) d) la nascita delle scienze “umane” (pp.105-109) a) b) c) Freud Che cos’è la psicanalisi La struttura della psiche umana: conscio, inconscio e super-io (pp. 455-457, vol. 3) Dinamiche dello sviluppo della persona umana (pp. 458-460, vol. 3) 6. L’esordio del XX secolo - Nietzsche a) Dioniso e Apollo (pp. 141-143, vol. 3) b) la morale e la verità (pp. 145-150, vol. 3) c) il nichilismo attivo e il superuomo (pp. 151-159, vol. 3) - La fenomenologia di Husserl a) La formazione del pensiero (pp. 248-252, vol. 3) b) la nozione di fenomenologia (pp. 252-254) c) Logica, intuizione delle essenze e intenzionalità (pp. 255-259, vol. 3) d) Le strutture trascendentali della coscienza e l’epoché (pp. 260-264, vol. 3) 7. Alcune piste della filosofia del secolo XX - L’esistenzialismo teoretico di M. Heidegger a) La biografia e il suo portato esistenziale (pp. 278-283, vol. 3) b) L’approccio fenomenologico (pp. 283-287, vol. 3) c) L’approccio di Essere e Tempo (pp. 292-305, vol. 3) - La filosofia politica di Hanna Arendt a) la storia dell’autrice ed i suoi legami (pp. 495-496, vol. 3) b) L’analisi del totalitarismo (pp. 496-500, vol. 3) c) La vita umana e la banalità del male (pp. 500-505, vol. 3) Carate B.za, 15.05.2014 Il docente Prof.Gianni Bianchi 74 LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE: 5^ SCIENTIFICO – SEZ. B DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA DOCENTE: PROF.SSA SILVIA SOMMARUGA GEOGRAFIA ASTRONOMICA Osservare il cielo: La posizione della Terra nell’Universo. Gli elementi di riferimento della sfera celeste: asse del mondo, polo nord e polo sud celeste, equatore celeste, meridiani e paralleli celesti, parallelo e meridiano celeste fondamentali, piano dell’orizzonte astronomico, Zenit e nadir. I movimenti apparenti degli astri sulla sfera celeste. La luce: Natura elettromagnetica e caratteristiche della propagazione della luce. La spettroscopia, spettri di emissione continui e a righe, spettri di assorbimento. Le stelle: Le distanze stellari: il metodo della parallasse. Luminosità apparente e assoluta, Magnitudine apparente e assoluta. Le unità di misura delle distanze in astronomia: unità astronomica, anno luce, parsec. Analisi spettrale della luce delle stelle per la determinazione della composizione chimica e della temperatura. L’effetto Doppler e gli spettri stellari. Relazione fra la massa e il volume delle stelle. Il diagramma Hertzsprung-Russell e la sua interpretazione. Le forze che agiscono nelle stelle. Nascita, vita e morte delle stelle. Le stelle come elementi capaci di modificare la composizione dell’Universo. Le galassie: Le galassie nell’Universo. Movimenti e classificazione delle galassie (galassie ellittiche, a spirale e dalla forma irregolare). La Via Lattea. Il red shift delle galassie e la scoperta dell’espansione dell’Universo. L’origine dell’Universo secondo la teoria del Big Bang. Prove a favore del Big Bang. Il Sistema Solare: Corpi in movimento uniti dalla forza di gravità. L’origine del Sistema Solare. Le caratteristiche generali del Sole. La struttura del Sole. I fenomeni solari e le conseguenze sulla Terra dell’attività solare (tempeste magnetiche, aurore polari). I pianeti: I pianeti e i loro movimenti: le leggi di Keplero. Divisione tra pianeti terrestri e gioviani; breve descrizione delle caratteristiche geologiche ed astronomiche di ognuno. I movimenti della Terra: Moto di rotazione (senza prove), velocità angolare e velocità lineare di rotazione. Conseguenze del moto di rotazione: l’alternarsi del dì e della notte, il moto apparente della sfera celeste, la forza centrifuga e l’accelerazione di gravità, la forza di Coriolis. Il moto di rivoluzione (senza prove). La posizione del circolo di illuminazione. Conseguenze della rivoluzione terrestre: giorno solare e giorno sidereo, moto apparente del Sole, le stagioni astronomiche. Moti millenari della Terra: moto conico dell’asse terrestre e precessione, anno sidereo e anno solare. La Luna: Caratteristiche generali ed effetti gravitazionali del sistema Terra-Luna. I moti di rotazione e rivoluzione. Le fasi lunari. Le eclissi di Luna e di Sole. Il pianeta Terra: La Terra: un pianeta unico nel Sistema Solare. L’interno della Terra: struttura e calore interno. 75 PETROGRAFIA E GEOLOGIA I Minerali: Definizione di Minerale; struttura cristallina e stato amorfo; reticolo cristallino e abito cristallino; isomorfismo (Fe e Mg nell'olivina); polimorfismo (diamante e grafite). Proprietà fisiche: densità, durezza (scala di Mohs), sfaldatura, colore (minerali idiocromatici ed allocromatici), birifrangenza (calcite), proprietà organolettiche. Classificazione dei minerali. Struttura dei silicati e classificazione in silicati femici e sialici. Genesi dei minerali: solidificazione di una massa fusa, precipitazione chimica, solidificazione diretta di un vapore; stato cristallino o amorfo in relazione alla velocità delle variazioni di temperatura e pressione. Le rocce magmatiche: Composizione del magma. Il processo magmatico: rocce intrusive, effusive e ipoabissali e loro struttura (olocristallina, porfirica, vetrosa e pegmatitica). Composizione delle rocce magmatiche: minerali essenziali; minerali sialici e femici; classificazione in base al tenore di silice (rocce sialiche, intermedie, femiche, ultrafemiche) e alla composizione mineralogica. Esempi di famiglie: granito e riolite, diorite, basalto, peridotite. Magmi primari e secondari: diversità di origine e di composizione. Differenziazione dei magmi: cristallizzazione frazionata, assimilazione e contaminazione. I fenomeni vulcanici: Definizione di vulcano e vulcanesimo. Genesi dei magmi. Magma primario e secondario: diversa origine, composizione e comportamento. Contenuto in silice e acqua come causa della diversa mobilità dei magmi. Eruzioni vulcaniche effusive ed esplosive in relazione a fluidità e mobilità del magma. Carate brianza, 15 maggio 2014 Prof Silvia Sommaruga 76 LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 5°B DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: PROF. PAOLA BALZAROTTI PROGRAMMA SVOLTO Ho indicato con la sottolineatura i teoremi che sono stati dimostrati. Alcuni problemi introduttivi all’analisi. Il problema della soluzione ottimale, il problema della retta tangente. Il campo numerico: i numeri reali. Sottoinsiemi di ℜ: intervalli e intorni. Punti di accumulazione e punti isolati. Insiemi numerici limitati o illimitati: estremo superiore, estremo inferiore, massimo e minimo. LIMITI Definizione del limite di una funzione in un punto 𝑥! ∈ 𝑅: definizione topologica e metrica. Verifica di alcuni limiti mediante la definizione. Limite destro e limite sinistro in un punto. Teorema di unicità del limite. Teorema del confronto. Teorema di permanenza del segno. Limite di una somma, di un prodotto, di un rapporto. Casi di indecisione: ∞ − ∞; 0 ⋅ ∞; 0 / 0; ∞ / ∞ . Soluzione dei casi di indecisione: funzioni razionali fratte, funzioni irrazionali. Limiti notevoli: 1 lim 1 + !→! 𝑛 ! log ! 𝑥 + 1 !→! 𝑥 lim 𝑎! − 1 !→! 𝑥 lim Tutti questi limiti sono stati ricavati a partire dal primo limite che era stato introdotto in quarta come definizione del numero di Eulero. sin 𝑥 Lim !→! 𝑥 Dimostrato col teorema del confronto. Limiti di funzioni composte con potenze, esponenziali e logaritmi: casi di indecisione 1∞ ; 00 ; ∞0 e ad essi riconducibili. Soluzione dei casi di indecisione. Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui. Definizione di asintoto. Teorema sull’asintoto obliquo di una funzione. CONTINUITÀ Definizione locale (continuità della funzione in un punto 𝑥! ∈ 𝑅) e globale (continuità di una funzione in un intervallo di R). Caratterizzazione delle discontinuità: di I, II, II specie. Analisi delle continuità delle funzioni elementari. Proprietà delle funzioni continue su un intervallo chiuso e limitato di R. Teorema di Weierstrass sugli estremanti di funzioni continue definite su intervalli chiusi e limitati. Teorema di Bolzano-Darboux. 77 IL PROBLEMA DELLA RETTA TANGENTE. Definizione di retta tangente al grafico di una curva nel piano. Il problema del calcolo dell’equazione della retta tangente al grafico di una funzione 𝑦 = 𝑓 𝑥 in un punto 𝑃 𝑥! ; 𝑓 𝑥! . DERIVABILITÀ Definizione di derivata prima per una funzione. Significato geometrico della derivata prima di una funzione. Derivata sinistra e derivata destra di una funzione in un punto. Derivabilità e continuità: legame tra derivabilità e continuità per una funzione reale di variabile reale. Teorema: Se una funzione è derivabile in un punto xo appartenente al suo dominio allora è ivi continua. Derivabilità ed estremanti ( condizione necessaria: se x0 è estremante e la funzione è ivi derivabile allora x0 è stazionario). Il problema dell’invertibilità del teorema. Derivabilità su un aperto (definizione). Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione: derivata di una somma, derivata di un prodotto, derivata di un quoziente, derivata di una funzione composta. Monotonia e derivabilità. Teoremi sulle funzioni derivabili in un punto xo del loro dominio: legame tra la monotonia ed il segno della derivata prima in un punto xo. Funzioni continue su un intervallo [a,b]e derivabili nell’aperto (a,b). Teorema di Rolle, teorema di Lagrange. Legame tra monotonia di una funzione su un intervallo [a;b] e derivata prima. Derivata seconda: definizione di punto di flesso. Concavità e punti di flesso. Legame tra concavità e segno della derivata seconda per le funzioni due volte derivabili in R. Infinitesimi ed infiniti e loro confronti: teorema di De L’Hospital. OPERATORE DERIVATA e INVERSO (L’OPERATORE PRIMITIVA) Inversione dell’operatore derivata: la primitiva. Linearità dell’operatore primitiva. Calcolo delle primitive delle funzioni elementari e delle funzioni algebriche fratte con denominatore di secondo grado. Teorema di integrazione per parti. Integrazione per sostituzione. CALCOLO INTEGRALE Il problema del calcolo delle aree in geometria piana. Definizione di integrale definito per una funzione. L’integrale di Riemann come limite delle somme inferiori/somme superiori). Integrabilità e continuità (Teorema: una funzione continua in un intervallo è ivi integrabile) . Integrabilità e monotonia (teorema: una funzione monotona in un intervallo [a;b]di R è ivi integrabile). Il teorema fondamentale del calcolo integrale. Definizione di media integrale. Teorema della media integrale. Definizione di funzione integrale. Calcolo del volume e delle superfici dei solidi di rotazione. Integrali generalizzati come limite di integrali definiti. Carate Brianza, 15/05/2014 L’insegnante: Paola Balzarotti 78 LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 CLASSE: 5B DISCIPLINA: FISICA DOCENTE: PAOLA BALZAROTTI PROGRAMMA SVOLTO ELETTROMAGNETISMO Fenomeni elementari di elettrizzazione. La legge di Coulomb. Il campo elettrico: definizione di vettore campo elettrico. Alcuni esempi: campo radiale, campo generato da un dipolo, campo uniforme. La rappresentazione del campo attraverso le linee di forza. Flusso di un vettore campo attraverso una superficie: definizione. Il teorema di Gauss per il vettore campo elettrico. La circuitazione di un vettore: definizione. Il teorema della circuitazione del vettore campo elettrico. Il potenziale elettrostatico, l’energia potenziale elettrica. Superfici equipotenziali e relazione tra potenziale e campo elettrico nel caso di campo uniforme. Moto di una carica in un campo elettrico. La misura della carica elettrica: esperimento di Millikan. I conduttori elettrostatici in equilibrio. Le proprietà dei conduttori elettrostatici. Il campo elettrico nei conduttori elettrostatici. Il potenziale nei punti di un conduttore. Distribuzione della carica elettrica depositata su un conduttore elettrostatico in equilibrio. Capacità di un conduttore. Il condensatore e le batterie di condensatori (calcolo della capacità per una batteria di condensatori in serie/parallelo). La corrente elettrica continua. Velocità di deriva degli elettroni di conduzione. Le leggi di Ohm. La potenza elettrica. L’effetto Joule. Collegamenti di resistenze in serie e in parallelo. Magneti e poli magnetici. L’esperimento di Oërsted. La forza che agisce su un filo percorso da corrente ed immerso in un campo magnetico. Definizione del vettore B di induzione magnetica. Interpretazione delle azioni magnetiche su correnti attraverso il vettore B. La forza di Lorentz. Campo generato da un filo indefinito percorso da corrente, da una spira, da un solenoide. Proprietà del campo B: flusso e circuitazione. Moto di una particella carica in un campo elettromagnetico. L’esperimento di Thomson per la determinazione di e/m per l’elettrone. Un’applicazione: il ciclotrone. Induzione elettromagnetica: f.e.m. indotta. La legge di Faraday -Lenz. Autoinduzione: calcolo della f.e.m. autoindotta nel caso del solenoide. Il principio di funzionamento del motore elettrico e il generatore di corrente alternata. Energia associata ad un campo elettromagnetico. Le equazioni di Maxwell per il campo elettromagnetico. Le onde elettromagnetiche: equazione dell’onda elettromagnetica. FISICA MODERNA La quantizzazione dell’energia: l’interpretazione dello spettro del corpo nero e l’ipotesi di Planck. Modelli atomici: l’esperimento della diffusione delle particelle alfa su lamina d’oro. Quantizzazione dell’energia dell’elettrone nell’atomo di idrogeno: il modello di Bohr. Quanti di luce: l’effetto fotoelettrico e la teoria di Einstein dei fotoni. Carate Brianza, 15 maggio 2014 Prof.Paola Balzarotti 79 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE LICEO SCIENTIFICO paritario Don Carlo Gnocchi, Carate Brianza ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5B SCIENTIFICO DISEGNO E STORIA DELL’ARTE PROF. RITA TAGLIABUE PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (Vengono indicate tra parentesi alcune opere conosciute e con immagine sui libri di testo o in fotocopia distribuita, in grassetto le opere di cui il testo, o il lavoro in classe, ha sviluppato un’analisi d’opera) Naturalismo e realismo in Francia: G. Courbet (Gli spaccapietre, Funerale ad Ornans, L’atelier del pittore); di J.F. Millet Le spigolatrici di H.Daumier Il vagone di terza classe. La pittura italiana tra Risorgimento e unità nazionale: i Macchiaioli (A. Cecioni: Il caffè Michelangelo, R. Sernesi: Tetti al sole, S. Lega: Il Pergolato), le opere di G. Fattori (Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta, In vedetta, Soldati francesi, La rotonda dei bagni Palmieri), Impressionismo: le opere di E. Manet (Olympia, Colazione sull’erba, Bar alle “Folies Bergère”), C. Monet (Impressione, sole nascente, Le ninfee, la serie della Cattedrale di Rouen), E. Degas (L’assenzio, La lezione di danza), A. Renoir (Colazione dei canottieri, Ballo al “Moulin de la Gallette”). Tematiche individuate: - l’architettura, le esposizioni industriali e le arti applicate, le nuove tecniche costruttive; - le tendenze architettoniche: Neogotico, Eclettismo. Il Neoimpressionismo di G. Seurat (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte, Il circo, Une baignade à Asnières). I segni della perdita di unità dell’Ottocento e le radici dell’arte contemporanea: la ricerca della forma, le opere di P. Cezanne (La casa dell’impiccato, opere con soggetto la Montagna Sainte-Victorie, Due giocatori di carte, opere con soggetto la Natura morta, Le Grandi bagnanti); i segni della crisi, le opere di V.Van Gogh (I mangiatori di patate, La camera dell’artista ad Arles, La notte stellata, Autoritratti, Campo di grano con corvi); i miti dell’evasione, le opere di P. Gauguin (La visione dopo il sermone, Il Cristo giallo, Due donne Tahitiane, Da dove veniamo?Chi siamo?Dove andiamo?). Le ricerche del Simbolismo (O. Redon: Orfeo, G. Moreau: L’apparizione, Orfeo) Secessioni e modernità: la Secessione di Vienna in pittura (Padiglione della Secessione), le opere di G. Klimt (Giuditta I e II, Il bacio, Le tre età della donna, il Fregio di Beethoven); Il Divisionismo in Italia nella pittura di G. Previati (Maternità), G. Segantini (Ave Maria a trasbordo, Le due madri, trittico delle Alpi), Pelizza da Volpedo (Il quarto stato). Tematiche individuate: 80 - architettura e arti applicate: Art nouveau, Jugendstil, Liberty; Le avanguardie del primo Novecento: verso l’Espressionismo: E. Munch (L’urlo) Espressionismo: i Fauves in Francia con H. Matisse (La danza, La stanza rossa, Donna con cappello); Die Brucke in Germania con E.L. Kirchner (Cinque donne nella strada), E. Heckel (Giornata limpida). l’Espressionismo austriaco con E. Schiele (L’abbraccio, La famiglia) e O. Kokoschka (La sposa del vento). Le ricerche del Cubismo, le opere di P. Picasso (Les demoiselles d’Avignon, Ritratto di Ambroise Vollard, Natura morta con sedia impagliata, Donne che corrono sulla spiaggia) e G.P. Braque (Violino e brocca, Le Quotidien, violino e pipa); dal Cubismo analitico e sintetico al Cubismo orfico (R.Delaunay: La torre Eiffel, Primo disco simultaneo). La riflessione sulla guerra di P. Picasso “Guernica” 1937. Il Futurismo in Italia nelle opere di U. Boccioni (Rissa in Galleria, La città che sale, Stati d’animo:gli addii, Materia, Forme uniche di continuità nello spazio), G. Balla (Lampada ad arco, Dinamismo di un cane al guinzaglio, Velocità d’automobile), C. Carrà (I funerali dell’anarchico Galli); Marinetti e il Manifesto del Futurismo (1909); l’architettura di Antonio Sant’Elia. L’arte come libertà e nonsense: il Dadaismo, nuove tecniche di produzione artistica, le opere di M. Duchamp (Nudo che scende una scala, Fontana, Ruota di bicicletta, L.H.O.O.Q. Grande vetro). L’inconscio prende voce: il Surrealismo espresso nelle opere di S. Dalì (Costruzione molle con fave bollite, Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia, Sogno causato dal volo di un’ape, La persistenza della memoria), R. Magritte (L’uso della parola, La condizione umana (o La passeggiata di Euclide) L’impero delle luci, La battaglia delle Argonne). Le immagini dell’Astrattismo: Der Blaue Reiter, il linguaggio dello spirito di V. Kandisky (Primo acquarello astratto (senza titolo); i tre stadi del percorso di astrazione: Impressione III e VI, Improvvisazione VII e Improvvisazioni, Composizione VI e VII; Alcuni cerchi), il percorso di P. Klee (Architettura nel piani, Monumenti a G., Fuoco nella sera), l’abbandono dell’oggetto di P. Mondrian (sequenza di immagini dall’albero rosso al melo in fiore, Composizione n.10, Composizione in rosso, blu e giallo), K. Malevic (Quadro bianco su fondo bianco). L’esperienza del Bauhaus (1919-1933) Carate Brianza 15 maggio 2015 Prof.ssa Rita Tagliabue 81 LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “ DON CARLO GNOCCHI “ DI CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 CLASSE: 5^ B DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: ALFONSO VILLA PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO . LE CAPACITA’ CONDIZIONALI : resistenza, forza, velocità e mobilità affrontate singolarmente ed in maniera approfondita attraverso: la conoscenza teorica (classificazione dei vari tipi e forme di velocità, forza e resistenza), lo sviluppo personale (potenziamento), il tutto attraverso le diverse metodologie di allenamento. Test di valutazione delle capacità condizionali. . LE CAPACITA’ COORDINATIVE: approfondimento delle capacità coordinative generali e speciali attraverso esercizi di elevata difficoltà, creatività e non usuali. . COORDINAZIONE A CORPO LIBERO: salti di preacrobatica al trampolino elastico, salti al volteggio, elementi tecnici a corpo libero di ginnastica artistica. . PALLAVOLO: approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; schemi di attacco con doppio alzatore; schemi di difesa, ricezione a W, regolamento ed arbitraggio. . INTER-CROSSE: conoscenza e pratica del gioco. Le regole . ATTIVITA’ COMPLEMENTARE: Pallagoal, Madball, Basket, Badminton, Calcio a 5. . ATTIVITA’ DI TIROCINIO: • Flag Football • Pugilato • Frisbee • Pallamano • Basket • Tennis • Stage Combat • Rugby • Arrampicata sportiva • Orienteering Ogni tirocinio è costituito da una parte pratica- lezione in palestra- ed una parte teorica- una tesina relativa all’argomento scelto-. Dal punto di vista prettamente teorico gli argomenti trattati nel corso dell’intero anno scolastico 82 sono stati i seguenti: - Avviamento motorio: importanza del riscaldamento e dello stretching. Modalità corretta di esecuzione dello stretching. - Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero. - Conoscenza degli sport affrontati e della simbologia arbitrale. - Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe (attraverso l’esercitazione di tirocinio) - Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento e potenziamento. Carate Brianza, 15.05.2014 L’insegnante Alfonso Villa 83 LICEO SCIENTIFICO l.r. DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5B SCIENTIFICO DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE DOCENTE: CHIARA BORGONOVO PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Le capacità condizionali Parte teorica e pratica. La forza: definizione, classificazione dei vari tipi di forza, metodi di allenamento (in particolare attraverso il power training), test di valutazione. La resistenza: parametro della frequenza cardiaca a riposo e sotto sforzo con l’ausilio del cardiofrequenzimetro. Teoria del metabolismo aerobico e anaerobico. Test dei 1000 metri con analisi dei dati ottenuti. La velocità: velocità di reazione, traslocazione ed esecuzione; giochi di velocità di reazione ed esecuzione. La mobilità articolare Le capacità coordinative Coordinazione dinamico-generale Coordinazione spazio-temporale Coordinazione oculo-manuale / podale/ altri segmenti Giochi pre-sportivi a squadre per l’affinamento della destrezza: palla goal in diverse modalità, madball, rugby. Pallavolo: ripresa dei contenuti dei cinque anni di liceo e torneo interclasse. Ginnastica artistica: lezione riassuntiva di coordinazione a corpo libero e ai grandi attrezzi (trave e trampolino) Attività di tirocinio (II quadrimestre) Giochi presportivi e popolari, GAG (potenziamento muscolare e step), il teatro comico, basket, calcio a 5, yoga, balli latino-americani, quiddish, softball. Ogni tirocinio consta di una parte pratica, ovvero la lezione in palestra della durata di un’ora e mezza ed una parte teorica, ovvero una tesina relativa all’argomento scelto. Dal punto di vista prettamente teorico sono stati trattati nel corso dell’intero anno scolastico i seguenti temi: Avviamento motorio Modalità corretta di esecuzione dello stretching e della mobilità articolare. Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero. Conoscenza degli sport sopra citati e dei loro segni convenzionali. Arbitraggi degli incontri da parte delle allieve. Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe. (attraverso le esercitazioni di tirocinio). Norme da rispettare nelle attività di potenziamento muscolare. Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento. Carate B.za,15 Maggio 2014 L’insegnante Chiara Borgonovo 84 LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 5° B RELIGIONE DON OTTAVIO VILLA PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Il lavoro per il quinto anno ha riguardato il programma previsto. In particolare si è insistito sul nesso tra il “fatto” di Cristo e la realtà della Chiesa, modalità scelta dal ‘mistero’ per comunicarsi nella storia. La comprensione di tale unità è stata sottolineata nelle varie problematiche a partire dalla vita stessa degli studenti e dalle loro reazioni agli argomenti proposti. Dai temi sociali e da quelli di attualità, ai chiarimenti dottrinali, si è cercato di toccare l’arco dell’esperienza umana, approfondendo così la possibilità di una verifica esistenziale che la pretesa cristiana porta con se. In particolare il programma previsto si è svolto proponendo un percorso di approfondimento della concezione che la Chiesa ha di se stessa, come esperienza umana di comunicazione del ‘divino’, quindi della concezione che le deriva rispetto all’intero arco dell’esistenza umana. Si è insistito sulla conoscenza del ‘fenomeno’ Chiesa, del suo contributo alla ricerca del senso e del destino dell’uomo; il valore del “magistero”, la forma della “comunionalità” e dell’unità nello sviluppo della conoscenza e dell’affronto dei problemi attraverso l’ “autorità”. Uno sforzo di particolare attenzione è stato quello di rendere più concreta possibile la proposta di lavoro con il collegamento a temi raccolti dal dibattito o dai fatti di attualità. Così si è affrontato il tema del rapporto ‘ragione-fede’ (sollecitati dall’intervento di Benedetto XVI all’Università La Sapienza di Roma), come le questioni relative al tema del valore della vita (provocati dalle riflessioni sull’eutanasia), al tema sul valore della famiglia e dell’educazione, la problematica del “lavoro” dell’uomo e la sua organizzazione secondo la Dottrina sociale della Chiesa. 85
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