Caratteristiche tecniche autogru 150.35 Telaio: struttura autoportante composta di un corpo centrale scatolato a nido d’ape e da quattro supporti esterni disposti a croce dove sono incernierate le scatole portatravi stabilizzatori. Costruito d’acciaio Weldox 900 è costruito e progettato in modo da poter avere la massima rigidità alla flessotorsione dovuta ai carichi statici e dinamici sollevati dall’autogru stessa. Nella parte posteriore del telaio è posizionato, con opportuno staffaggio, l’argano di recupero (optional) completo di carrucola auto-orientabile per guidafune. Tiro 25.000 kg con motore a pistoni assiali con valvola di controllo discesa e possibilità di disinserimento del tamburo (folle). Fune Ø 20 mm lunghezza 40 metri. Il comando può avvenire dalla cabina di comando gru, da terra e, dove previsto, dal radiocomando. Stabilizzatori: quattro portatravi costruite in acciaio Weldox 900 fulcrate al telaio da quattro perni in acciaio trattato termicamente in superfice; l’apertura delle quattro portatravi avviene mediante cilindri idraulici a doppio effetto completi di valvola di blocco. All’interno, le travi stabilizzatrici costruite in acciaio Weldox 900, sono sfilate idraulicamente da un cilindro doppio effetto. All’estremità delle travi si trovano i quattro cilindri verticali per la stabilizzazione della macchina; sono cilindri idraulici a doppio effetto con valvola di blocco flangiata sul fondello del cilindro stesso. Torretta: costruita in acciaio Weldox 900, completamente nervata e dotata di rinforzi nei punti nevralgici, è collegata al telaio tramite un cuscinetto di base e triplo giro di rulli di diametro 1790 mm a dentatura interna. Sulla torretta trovano dislocazione: il gruppo di rotazione epicicloidale con freno negativo, pignone per ingranamento dentatura ralla e motore orbitale controllato da valvola oleodinamica con possibilità di flottante idraulico (rotazione libera) e/o sbloccaggio freno. Scambiatore di calore aria-olio per il raffreddamento dell’olio in circolo. Cilindro di sollevamento braccio a doppio effetto con valvola di blocco flangiata e attacchi per trasduttori di pressione per funzionamento limitatore di carico elettronico. Argano principale con tamburo filettato sistema “LEBUS” per una maggior precisione dell’avvolgimento della fune avente tiro diretto max di 7.000 kg; freno negativo e motore a pistoni assiali a cilindrata variabile e valvola di controllo discesa; fune antigirevole ad alta resistenza Ø 18 mm, indicatore di rotazione con pulsante vibrante sul joystick. Aggancio per zavorra da 8.000 kg in ghisa, sezionabile (4.450 + 3.550 kg) a montaggio e smontaggio semiautomatico. Plancia di comando in lamiera comprendente di: Cabina di comando con porta scorrevole con vetratura ad alta visibilità, vetro posteriore e superiore apribili (quello superiore è dotato di tergilavavetro), cristallo anteriore ricurvo con tergilavavetro a doppia spazzola, coperchio anteriore apribile con fari alogeni, cruscotto portacomandi integrato nella cabina con pannello portainterrutori in alluminio inciso.Sul pannello sono installati tutti i comandi, spie e manometri per il funzionamento dell’autogru nonché il display grafico del limitatore di carico elettronico. Pedale per accelerazione motore autocarro. Sedile molleggiato a doppie guide con manipolatori a comando elettronico installati sui braccioli del sedile stesso (le operazioni effettuabili con i manipolatori sono personalizzabili). I joystick sono completi di: pulsante uomo presente sull'anteriore, pulsante per avvisatore acustico e pulsante per abilitazione mezza velocità delle manovre (sulla parte superiore del joystick) e di pulsante vibrante per segnalazione rotazione argano. Distributori proporzionali a comando elettroidraulico per tutti gli utilizzi dell’autogru (tranne gli stabilizzatori, i cui comandi sono disposti ai lati del telaio dell’autogru stessa). Riscaldatore a gasolio con distribuzione dell’aria calda su vari punti per ottenere un efficace riscaldamento e sbrinatura di tutti i vetri. Tutti i circuiti elettrici sono situati alle spalle della cabina di comando all'interno di un armadio IP67 protetto da una copertura in lamiera . I circuiti elettrici sono alloggiati all’interno di scatole in alluminio pressofuso con grado di protezione IP 65. Tutti i circuiti sono inguainati con guaina in nylon antitorsione e antifiamma. Braccio: a sei elementi telescopici a sezione poligonale nella parte inferiore e a piega a largo raggio nella parte superiore, costruiti in acciaio Weldox 900/960. Elemento braccio base incernierato alla torretta e movimentato tramite cilindro idraulico doppio effetto per un range di lavoro da –2° a 80°. Cinque elementi sfilabili idraulicamente tramite cilindri oleodinamici ad elevata spinta completi di valvole di blocco e controllo; primo e secondo elemento a sfilamento indipendente; terzo, quarto e quinto elemento a sfilamento sincrono proporzionale La lunghezza del braccio è 6,80-31,80 metri. Testata del braccio a sette carrucole, inclinabile tramite cilindro idraulico, per permettere di recuperare spazio sottogancio. Pattini di strisciamento in materiale ad alto grado di scorrevolezza denominato lamigamid 319. Carrucole della testata in nylatron GMS. Gancio ad ancora a cinque carrucole da 80 ton con possibilità di montaggio di ulteriori due carrucole supplementari per lavoro in 14 taglie. Impianto oleodinamico: n° 1 pompa tripla a configurazione mista collegata alla presa di forza applicata al cambio dell’autocarro tramite un albero cardanico d’adeguate dimensioni. Giunto idraulico rotante che permette il passaggio delle tubazioni oleodinamiche dal telaio alla torretta consentendo la rotazione continua di 360° della torretta stessa. Ai lati del telaio sono presenti i comandi elettroidraulici e manuali che consentono la movimentazione dei piedi stabilizzatori e dell’eventuale sollevatore idraulico del 4° asse (optional). L’azionamento dei piedi stabilizzatori e controllato da sicurezze per evitare interazione fra le manovre. Distributore a comando idraulico per i comandi dell’argano di traino e della traslazione (optional). Sulla torretta sono presenti: distributore a due elementi a comando elettroidraulico proporzionale per il funzionamento dell’argano principale e dell'eventuale argano secondario . Distributore a tre elemento a comando elettroidraulico proporzionale per il funzionamento della rotazione torretta e dei cilindri per posizionamento e bloccaggio zavorra. Distributore a quattro elementi a comando elettroidraulico per il funzionamento di: sollevamento braccio e comando sfili . Tutti i distributori sono dotati di valvola di massima pressione e valvole ausiliarie (dove necessario). E’ prevista la possibilità di effettuare le manovre a velocità dimezzata per posizionamenti di precisione, tramite pulsante. Potenziometro per la regolazione continua della velocità dell’argano principale. Impianto elettrico: completamente inguainato con guaina in nylon polyflex, derivazioni in guaina termorestringente, sezionamento telaio-collettore rotante con scatola a tenuta stagna IP 65, collettore rotante con piste dorate e spazzole a doppio contatto, scatole di comando ai lati del telaio in alluminio pressofuso IP 67, interruttori e manipolatori di comando di alta qualità, sistema di sicurezza finecorsa ad inibizione delle manovre , sistema di limitazione elettronica del carico HIRSCHMANN MENTOR con sistema digitale composto da: consolle installata nel pannello di comando indicante tutti i dati istantanei del carico (carico sollevato, carico sollevabile, numero delle taglie), indicazione istantanea della configurazione dell’autogru (angolo braccio, lunghezza sfili, altezza da terra della testata, tabella di carico installata in quel momento), diverse tabelle di carico installate (stabilizzatori estesi, a metà estensione, completamente retratti, su pneumatici, con varie punte tralicciate, etc) ; centrale di comando della gestione manovre posizionata nel cassoncino posto dietro alla cabina di comando gru, trasduttori di pressione sui due lati del cilindro di sollevamento, avvolgicavi installati sul braccio base facente funzione di: misuratori di lunghezza sfili, misuratore angolo braccio dal terreno, sensore finecorsa gancio alto. Omologazioni: l’autogru sarà fornita con dichiarazione di conformità a norme CEE, manualistica per uso e manutenzione in lingua inglese, manuale di sicurezza per l’operatore in lingua inglese, registro di controllo, schemi elettrici, oleodinamici e pneumatici, tutti redatti in lingua di destinazione. Collaudo M.C.T.C. a libera circolazione stradale. Verniciatura: con prodotti catalizzati bi-componente con colori a scelta del cliente. E’ prevista inoltre la personalizzazione con scritte e loghi a scelta del cliente. Installazione: su autocarro 8x4 di qualsiasi marca. Equipaggiamenti a richiesta: Traslazione: possibilità d’effetture spostamenti alla velocità max. di 4 km/h dalla cabina di comando gru. E’ installata una presa di forza integrale tra il cambio e il terzo asse. Su questa presa di forza è flangiato un motore idraulico a pistoni assiali con relativa valvola di sicurezza e controllo movimento; per la sterzatura è installato un motore idraulico che, tramite un ingranaggio ad inserimento elettromagnetico, agisce direttamente sul piantone dello sterzo. Il motore è pilotato da un distributore a comando elettroidraulico. Tramite un interruttore posto sul pannello di comando s’inserisce l’ingranaggeria della presa di forza e l’innesto elettromagnetico del gruppo di sterzatura, più lo sfrenaggio del freno di stazionamento dell’autocarro. Con un joystick a pedale si effettua lo spostamento idrostatico dell’autogru, mentre con un joystick monoasse si effettua la sterzatura. Bloccaggio ponte posteriore: si tratta di due spessori d’acciaio che, tramite un sistema pneumomeccanico, sono inseriti tra il telaio e l’ultimo asse, per impedirne il molleggio. E’ normalmente usato per effettuare spostamenti col carico sollevato posteriormente. L’inserimento può essere fatto sia da terra sia dalla cabina di comando. Argano secondario: da installare in linea all'argano principale, ha un tiro massimo di 3.600 kg, monta una fune Ø 14 con lunghezza 150 metri, indicatore di rotazione visiva e acustica. L’argano è previsto con un sistema di smontaggio rapido. Bilancino: accessorio per il sollevamento che permette di distanziare le brache d’aggancio. Con l’estrazione dei due bracci passa da una larghezza di 2,5 metri ad una larghezza di 3,4 metri. La portata passa dai 20.000 kg a bracci chiusi ai 16.000 kg a bracci estratti. Si aggancia direttamente al gancio dell’autogru senza l’ausilio d’accessori ulteriori, ottenendo così un’altezza d’aggancio ridotta. Jib: tralicciato a due sezioni, di lunghezza 6,50 + 5,60 metri, stivabile al fianco del braccio base, ha la possibilità di essere inclinato di 15° e 30° in pochi secondi. E’ compresa inoltre un tratto lungo circa 1,80 metri a una carrucola che funge da punta per sollevamento (runner). La punta può essere installata sulla testa lasciando stivato sul braccio base i due tratti. E’ possibile il montaggio della sola prima sezione lasciando stivata sul braccio base la seconda. Sollevatore idraulico ultimo asse: e’ un dispositivo oleodinamico che permette di sollevare l’ultimo asse dell’autocarro in modo da permettere un notevole aumento del raggio di sterzata dell’autogru. E’ indicato per effettuare manovre in luoghi stretti e poco accessibili. E’ costituito da due cilindri a doppio effetto con valvole di blocco che, tramite due brache di cavo d’acciaio ad alta resistenza, mediante l’azionamento di una leva posta a terra nel lato sinistro dell’autogru, sollevano d’alcuni centimetri i pneumatici dell’ultimo assale. Naturalmente per effettuare lo spostamento, (effettaubile sia dalla cabina dell’autocarro sia dalla cabina di comando gru) bisogna rammentare di inserire il blocco longitudinale dei differenziali dell’autocarro in quanto, negli autocarri 8x4, la trazione avviene sull’ultimo asse. Radiocomando: possibilità di comandare a distanza tutte le manovre dell’autogru (escluso stabilizzatori e traslazione) fino ad una distanza di 300 metri. Consolle di comando a marsupio e caricabatterie con due batterie a lunga autonomia. Crane ecopower: applicazione di un motore elettrico 380 Volt 45 kW per l'utilizzo della gru all'interno di stabili e/o capannoni, in modo da non utilizzare il motore dell'autocarro. Le capacità di sollevamento e la funzionalità dell'autogru non viene intaccata. Necessita una capacità di almeno 50 kW (alimentazione da rete fissa) o 110-120 kVA (da gruppo elettrogeno). Al motore è flangiato un gruppo pompe ad alta pressione che,tramite valvole “OR”, è connesso all'impianto oleodinamico dell'autogru.
© Copyright 2024 ExpyDoc