Schede rilevazione e prospetti di sintesi 1 Sommario Schede 3 Asse I Ot 1 – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione ................ 4 Asse II Ot3 Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese .................... 23 Asse III Ot 4 Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori ............................................................................ 46 Asse IV Ot 5 Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi ................................................................................... 66 Asse IV Ot 6 Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (Tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse) .............. 92 Asse V Ot 6 Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (Tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse) ................................117 Asse VI Ot 7 Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete .......................................................140 Prospetti riepilogativi ....................................................................................................163 Obiettivo Tematico 1 – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione ....................................................................................................................164 Obiettivo Tematico 3 – Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese ....................................................................................................................171 Obiettivo Tematico 4 – Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori .......................................................................177 Obiettivo tematico 5 – Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi ..........................................................183 Obiettivo Tematico 6 – Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (Tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse) .............188 Obiettivo Tematico 7 – Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete ...................................199 2 Schede 3 Asse I Ot 1 – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione Sezione 2 2.1 Assi prioritari Asse Prioritario 1 - Promozione della Ricerca, dell'innovazione e dell'Agenda Digitale 2.1.1 ID e Titolo ID dell'asse prioritario 1 Titolo dell'asse prioritario Promozione della Ricerca, dell'Agenda Digitale dell'Innovazione L'intero asse prioritario sarà attuato unicamente tramite strumenti finanziari NO L'intero asse prioritario sarà attuato unicamente tramite strumenti finanziari stabiliti a livello dell'Unione NO L'intero asse prioritario sarà attuato tramite sviluppo locale di tipo partecipativo NO e 2.1.2 Motivazione della definizione di un asse prioritario che riguarda più di una categoria di regioni, di un obiettivo tematico o di un Fondo (se applicabile) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013) Max 3500 caratteri spazi compresi Le politiche per la ricerca&innovazione rappresentano l’unica chance di aggancio alla crescita per la regione. Investire oggi in R&I è cruciale e rappresenta la condizione per avere sistemi territoriali attrezzati ad uscire dalla dipendenza quando si manifesteranno le condizioni della ripresa. Allo stesso modo, le azioni per promuovere l'Agenda Digitale Italiana assumono un ruolo centrale per conseguire un miglioramento della produttività delle imprese e dell'efficienza della pubblica amministrazione. Allo scopo di ottenere il massimo contributo di questo Asse prioritario, si ritiene indispensabile che gli investimenti in R&I siano strettamente integrati con quelli finalizzati a migliorare l'accesso alle TIC. Ciò consentirà di favorire un riposizionamento strutturale, aumentando la quota di valore a iunto pro otto in atti it inno ati e e acceleran o la tras or a ione ei siste i pro utti i regionali che avranno la disponibilità di usufruire di banda larga e di infrastrutture adeguate in funzione dell'evoluzione delle attività economiche. 4 Altrettanto importante, è consolidare e razionalizzare l'infrastruttura ICT pubblica, necessaria a garantire, da parte della PA, servizi innovati di qualità adeguata ai cittadini e alle imprese, da accompagnare ad azioni di stimolo della domanda pubblica di innovazione volta alla generazione di soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale. Una particolare forma di integrazione tra le due priorità è evidente nell'ambito dello sviluppo di soluzioni intelligenti a supporto degli obiettivi di sviluppo urbano e rurale, laddove l'individuazione di soluzioni "smart" per migliorare la vita dei cittadini e per favorire la "crescita verde" devono necessariamente abbinate alla disponibilità di banda larga e ultralarga. Il digitale e la ricerca&Innovazione sono quindi un fattore di innovazione congiunto: 1. dei processi economici (sviluppo della capacità produttiva ICT-base , ell’econo ia ella conoscenza e delle start-up, realizzazione delle smart cities & communities, imprenditoria sociale, ecc); 2. dei processi sociali (capacita ione all’eserci io ella citta inan a i itale, supporto ai processi di comunità ed alla produzione di beni comuni, innovazione sociale, crowdsourcing e crowdfounding, ecc); 3. dei processi istituzionali ed amministrativi (servizi di e-government, identità digitale, framework di interoperabilità, semplificazione istituzionale ed amministrativa, servizi associati, sistema informativo di supporto alle politiche regionali ed inter-regionali, ecc). Conseguentemene è necessario agire su queste tre dimensioni in modo sinergico ed integrato, in modo da attivare e supportare un impatto strutturale. Particolare i portan a in quest’a bito è ri estita speciali a ione intelli ente” (RIS3). all'inte ra ione con le “Strate ie per la ......... 2.1.3 Fondo, categoria di regioni e base di calcolo per il sostegno dell'Unione (Da ripetere per ogni combinazione nell'ambito di un asse prioritario) Fondo FESR Categoria di regioni Regioni meno sviluppate Base di calcolo (spesa ammissibile da definire totale o spesa ammissibile pubblica) 2.1.4 Priorità d'investimento (Da ripetere per ogni priorità d'investimento nell'ambito di un asse prioritario) Priorità d'investimento 1a) Potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I e promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo 1b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando 5 collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore 2.1.5 Obiettivi specifici corrispondenti alla priorità d'investimento e ai risultati attesi (Da ripetere per ogni obiettivo specifico nell'ambito della priorità d'investimento) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punti i) e ii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento 1a) Potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I e promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo ID 1.1 Obiettivo specifico Rafforzamento del sistema innovativo regionale e incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca e il loro potenziamento Risultati che gli Stati membri intendono ottenere con il sostegno dell'UE Max 3500 caratteri spazi compresi La Rete Re ionale ell’inno a ione - RRI, costituita dalle Università e dagli Enti di Ricerca pubblici, dai laboratori di ricerca industriale, dai Distretti Tecnologici, dai Laboratori Pubblici Privati, dagli Sportelli per l'Innovazione e dai Poli di Innovazione Regionali, rappresenta lo strumento cardine per favorire il rafforzamento e la competitività del sistema produttivo regionale e per conseguire il primo insieme di risultati: - potenziamento delle connessioni tra il sistema della ricerca e il sistema produttivo regionale; - incre ento ell’atti it i inno a ione el siste a pro utti o, - valorizzazione degli ambiti di specializzazione innovativa sostenibile e delle eccellenze territoriali; - realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su aree tematiche di rilievo e di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione della Strategia regionale di specializzazione intelligente (Smart Specialisation Strategy - S3). Per raggiungere questi risultati la Regione adotterà un sistema di governance della RRI snello e altamente qualificato dedicato essenzialmente ad attività di stimolo, diffusione di standard di servizio più elevati, monitoraggio e supporto alla valutazione dei risultati dei nodi della rete. La Regione garantirà, inoltre, l'applicazione di sistemi di incentivazione che condizioni il finanziamento agli esiti intermedi, di adeguati meccanismi di selezione delle domande e una maggiore certezza sui tempi di istruttoria. A tal fine predisporrà un solido ed efficace sistema di monitoraggio e di aluta ione ei risultati pro otti, anche tra ite l’utili o i co issioni giudicatrici altamente qualificate, avvalendosi anche di strutture centralizzate accreditate a tale scopo e con caratteristiche di terzietà. Accrescere il livello di apertura europeo e internazionale del sistema della 6 ricerca e innovazione in tutte le sue componenti pubbliche e private è un ulteriore risultato atteso. In particolare, la maggiore capacità di accesso ai programmi di ricerca e innovazione europei (Horizon2020 e COSME in primo luogo) e internazionali, soprattutto da parte delle imprese, rappresenterebbe un contributo importante all'apertura internazionale del sistema regionale, in termini di accresciute competenze, presenza nelle reti e accesso e visibilità sui mercati europei e internazionali. In questo ambito, è determinante coordinare le azioni per l'internazionalizzazione del sistema produttivo (cfr. ASSE II Competitività dei sistemi produttivi) con quelle di valorizzazione del sistema della ricerca regionale in chiave di attrazione di imprese esterne e attivazione di collaborazioni in ambito extra-regionale. Infine, un ulteriore risultato perseguito è quello della valorizzazione delle infrastrutture di ricerca regionali considerate critiche/cruciali per i sistemi transeuropei, nazionali e regionali selezionate sulla base dei criteri adottati dall'ESFRI per l'individuazione della road map europea per le Infrastrutture di Ricerca. Le infrastrutture di ricerca hanno un impatto potenziale molto elevato a condizione che siano in grado di costruire una capacità operativa che vada oltre la realizzazione di specifici progetti di ricerca (che pure è condizione fondamentale), di attrarre grandi player internazionali e di avviare processi di internazionalizzazione e di valorizzazione dei risultati della ricerca. Per quanto richiamato, inoltre, la coerenza e il collegamento con il quadro europeo indicato dall'ESFRI per lo sviluppo delle infrastrutture di ricerca è un elemento prioritario. In termini di impatto di sistema, ci si attende un incremento sostanziale della spesa sostenuta per attività di ricerca e sviluppo intra muros della Pubblica Amministrazione, dell'Università e delle imprese pubbliche e private sul PIL. Priorità d'investimento 1b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore ID 1.2 Obiettivo specifico Incremento dell'attività di innovazione delle imprese Risultati che gli Stati membri intendono ottenere con il sostegno dell'UE Max 3500 caratteri spazi compresi Le caratteristiche dimensionali del sistema produttivo regionale e il deficit di competitività sui mercati extra-regionali spingono verso l'attivazione di un sistema di servizi qualificati per l'innovazione che sia in grado di produrre i seguenti risultati: - stimolare la domanda di innovazione anche da parte di micro e piccole imprese, attraverso il forte coinvolgendo del sistema di offerta dell'innovazione; - fornire soluzioni concrete per un'ampia scala di esigenze di innovazione (da quelle più specifiche a quelle più complesse) delle micro e piccole imprese; 7 - accreditare i fornitori di servizi attraverso soglie minime di accesso (fissati a livello regionale) e con meccanismi di reputazione (alimentati direttamente dalle imprese); - garantire la validazione dei risultati della ricerca e la loro industrializzazione. In questo ambito è importante: - riconsiderare l'impiego di strumenti di incentivazione che permettano di rispondere in modo flessibile e rapido alle esigenze individuate, da quelle puntuali a quelle più complesse, e capaci di stimolare e intercettare la domanda di innovazione in modo capillare. A tale proposito, è da preferire l'utilizzo di strumenti quali i voucher tecnologici che prevedano procedure di selezione multistadio e l'utilizzo di fornitori di servizi tecnico-scientifici accreditati, capaci di rispondere a esigenze specifiche delle aziende e accompagnare ove necessario lo sviluppo di progetti di ricerca e innovazione di maggiore impatto; - affiancare a servizi qualificati delle attività di intermediazione intelligente (es.: pro otori ell’inno a ione, inno ation assistant, audit del potenziale innovativo etc.) per decodificare i bisogni delle imprese più piccole e meno strutturate; - definire con grande cura i servizi qualificati per le imprese, nei contenuti, nei eto i, nelle atti it richieste e ne li in icatori i risultato (“catalo o ei ser i i”). Particolare attenzione è posta, inoltre, allo stimolo della capacità delle piccole imprese regionali di assorbire nuova conoscenza attraverso l'impiego di capitale umano qualificato (ricercatori, tecnici specializzati, ecc.), come premessa per l'incremento dell'attività di innovazione, e di attivare progetti di R&S cooperativi. In termini di impatto di sistema, ci si attende un incremento del numero di ricercatori occupati nelle imprese e di imprese che svolgono attività R&S intra muros in collaborazione con soggetti esterni. Priorità d'investimento 1b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore ID 1.3 Obiettivo specifico Promozione di nuovi mercati per l’innovazione Risultati che gli Stati membri intendono ottenere con il sostegno dell'UE Max 3500 caratteri spazi compresi Il raggiungimento di questo obiettivo è misurato dall'aumento della domanda pubblica di prodotti e servizi non ancora presenti sul mercato e della capacità del sistema della ricerca regionale di rispondere a specifici problemi di rilevanza sociale, dalla sanità all'istruzione, dall'ambiente alla cultura. 8 Attraverso la promozione di questi nuovi mercati sarà possibile sostenere lo sviluppo nella filiera produttiva regionale di settori strategici ad alta intensità di conoscenza, nonché accrescere la co petiti it ell’intero siste a econo ico attra erso l’utili o i eccanis i co petiti i per la fornitura di beni e servizi (quali, ad esempio, il Pre-commercial Public Procurement – PCP) che consentano di: - incrementare il valore aggiunto creato dagli investimenti pubblici; - favorire il posizionamento strategico del sistema imprenditoriale regionale in domini chiave; - attivare un circuito virtuoso fra la spesa pubblica in innovazione e gli investimenti in ricerca delle imprese innovative. La sperimentazione di servizi innovativi, non esistenti sul mercato, che rispondono a specifici fabbisogni della collettività (e-healt, intelligentmobility, smart-energy, smart-university, e-education, ecc.) dovrà essere avviata coinvolgendo nella fase di sperimentazione singoli o gruppi di utilizzatori finali in ambienti di innovazione aperta come i living lab, ottenendo come ulteriore risultato quello di pervenire allo sviluppo di servizi non soltanto intelligenti, ma anche sostenibili e inclusivi. Questo obiettivo specifico è strettamente correlato alle aree di innovazione definite nella Strategia regionale di specializzazione intelligente (Smart Specialisation Strategy - S3), sopratutto con riferimento all'ambito del miglioramento della qualità della vita (smart cities, ambiente, scienze della vita). In termini di impatto di sistema, ci si attende un incremento degli occupati nei settori manifatturieri ad alta tecnologia e in quelli dei servizi ad elevata intensità di conoscenza, consentendo alla Regione di raggiungere una buona specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza. Priorità d'investimento 1b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore ID 1.4 Obiettivo specifico Aumento dell’incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza Risultati che gli Stati Max 3500 caratteri spazi compresi membri intendono Lo sviluppo e la qualificazione del sistema produttivo regionale passa dal ottenere con il sostegno alla creazione di nuove imprese innovative (spin off della ricerca, sostegno dell'UE start up e microimprese innovative). Per conseguire tale obiettivo, la Regione attiverà un mix diversificato e integrato di interventi, in grado di sostenere l’intero percorso i crea ione elle neo-imprese, dalla fase di definizione della semplice idea di business a quella di avvio e sviluppo ell’atti it i pren itoriale, all’incuba ione. La scelta di puntare su questo ambito strategico parte dall'assunto che 9 queste imprese giochino, nel contesto attuale, un ruolo particolarmente importante soprattutto per quanto riguarda la creazione di nuova occupazione, la competitività complessiva del sistema regionale ed i processi di innovazione. Si ritiene infatti che le imprese innovative: abbiano un’i portan a econo ica più che proporzionale rispetto al loro peso e costituiscono il principale motore della creazione di nuova occupazione; siano uno dei motori con cui si creano e si diffondono l’inno a ione e la conoscenza; siano maggiormente in grado di sfruttare le sinergie offerte dal territorio e le esternalità (i c.d. effetti di spillover) prodotte delle università e dei centri di ricerca. Peraltro, è bene evidenziare che la presenza di numerose imprese innovative costituisce soltanto una condizione necessaria, ma non sufficiente per la competitività del sistema. In particolare, il contesto di policy in cui esse si trovano ad operare può risultare decisivo per sfruttare a pieno il potenziale di queste imprese. Di conseguenza, accanto ad interventi diretti per la nascita e il loro rafforzamento, sono necessari interventi di sistema volti a ridurre le diseconomie che pervadono il sistema regionale, sia sul fronte dell'adeguatezza delle infrastrutture a supporto che del sistema del credito. In merito ai primi, si sottolinea che la Regione attiverà una specifica azione per il poten ia ento, la quali ica ione nonché la “certi ica ione” el network degli incubatori regionali, quali strutture dedicate a supportare la creazione e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali, a partire dalla selezione di idee, risultati della ricerca e progetti innovativi. Sul versante finanziario, saranno attivate sia politiche per favorire il capitale di rischio che iniziative innovative sul credito. Come risultato di questi interventi ci si attende un aumento consistente delle start up innovative, sopratutto basate sulla valorizzazione e lo sfruttamento dei risultati della ricerca e insistenti ne li a biti ell’alta tecnologia, delle industrie creative e culturali, dei servizi ad alta intensità di conoscenza, con priorità ad iniziative promosse da giovani e donne e rispondenti ai principali drivers di innovazione della Smart Specialisation Strategy. 10 Tabella 3: Indicatori di risultato specifici per programma, ripartiti per obiettivo specifico (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto ii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) ID Indicatore Unità di misura 1.1 Spesa sostenuta per attività di ricerca e sviluppo intra muros della Pubblica Amministrazione, dell'Università e delle imprese pubbliche e private sul PIL. euro 1.2 Ricercatori occupati nelle imprese sul totale degli addetti 1.2 1.3 1.4 1 Imprese che hanno svolto attività R&S intra muros in collaborazione con soggetti esterni Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza: Percentuale di occupati nei settori manifatturieri ad alta tecnologia e in quelli dei servizi ad elevata intensità di conoscenza sul totale occupati Tasso di natalità delle imprese nei settori knowledge intensive Categoria di regioni (se pertinente) Valore di base Anno di riferimento 1 Valore obiettivo (2023) Fonte di dati Istat, Rilevazione su R&S Istat, Rilevazione su R&S nelle imprese Istat, Rilevazione su R&S nelle imprese % numero % Istat % Istat Per il FESR e il Fondo di coesione i valori obiettivo possono essere qualitativi o quantitativi. 11 Periodicità dell’informativa 2.1.6 Azioni da sostenere nell'ambito della priorità d'investimento (ripartite per priorità d'investimento) 2.1.6.1 Descrizione della tipologia e degli esempi delle azioni da sostenere e del loro contributo atteso agli obiettivi specifici, compresa, se del caso, l'individuazione dei principali gruppi di destinatari, dei territori specifici interessati e dei tipi di beneficiari (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento 1a) Potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I e promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo Max 17500 caratteri spazi compresi 1.1.1 Sostegno alle infrastrutture della ricerca considerate critiche/cruciali per i sistemi transeuropei, nazionali e regionali ...... Esempi di interventi - Interventi per sostenere la valorizzazione delle infrastrutture di ricerca, con azioni specifiche e di contesto di promozione, formazione, mobilità internazionale, sostegno di piattaforme tecnologiche interdisciplinari, ricerca finalizzata anche alle grandi sfide sociali e produttive, che siano integrate in una politica più ampia di apertura internazionale della regione; - Interventi per sostenere il consolidamento strutturale di laboratori di ricerca, anche di nicchia, in risposta a specifiche esigenze del sistema produttivo regionale ed extra-regionale. Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Università e Entri di Ricerca pubblici, Distretti tecnologici, Poli innovazione, Imprese singole o associate, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Sistema della ricerca 1.1.2 Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica, come i Cluster Tecnologici Nazionali, e a progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l’innovazione (come Horizon 2020) ll Programma Hori on 2020 per la ricerca e l’inno a ione rappresenta una occasione cruciale per un significativo salto di qualità della Rete Regionale dell'Innovazione - RRI attraverso un suo collocamento anche a livello internazionale come una rete in grado di esprimere eccellenza tecnico scientifica nel campo della ricerca applicata. Una eccellenza che può esprimersi grazie al rapporto, a un lato con le istitu ioni i ricerca, all’altro, ra ie allo s iluppo di partenariati con le imprese del territorio, mettendo a frutto i rapporti che in questi anni si sono consolidati. L'Azione intende sostenere la realizzazione di studi di fattibilità finalizzati alla messa a punto di pro etti a presentare nell’a bito delle prossime call di Horizon 2020, coinvolgendo 12 prioritariamente le imprese della regione. A partire dai risultati ottenuti dai programmi di ricerca in corso, ai nodi della RRI è quindi chiesto di identificare possibili modalità di ulteriore sviluppo e valorizzazione di tali risultati, che possano concretizzarsi nella presentazione di proposte progettuali nell’a bito i Hori on 2020. Si intende, inoltre, sostenere la partecipazione delle imprese, degli intermediari dell'innovazione e degli Organismi di Ricerca a reti e cluster nazionali ed europei per garantire l'apertura del sistema regionale dell'innovazione, attraverso il sostegno alla partecipazione ad eventi di brokeraggio tecnologico, di partenariato internazionale, ecc... In connessione con il POR FSE sarà, inoltre, garantito il sostegno a programmi europei ed internazioni che favoriscano la mobilità di giovani ricercatori. Esempi di interventi - Concessione di incentivi per sostenere le azioni preparatorie alla partecipazione delle PMI e degli Organismi di ricerca ai Programmi UE per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione (Horizon2020), alle piattaforme e reti nazionali di specializzazione tecnolgica; - Interventi per la partecipazione attiva a reti e cluster nazionali ed europei (es. mobilità e attività sperimentali collaterali su piattaforme tecnologiche europee e cluster tecnologici nazionali) destinato a imprese e centri di ricerca - Finanziamento di attività di promozione e assistenza alla partecipazione a programmi europei e internazionali da parte degli uffici di trasferimento tecnologico dei nodi della RRI (Liaison Office Università, Poli di Innovaizone, Sportelli per l'innovazione); - Cofinanziamento di programmi europei e internazionali per la mobilità dei ricercatori [in connnesione con il POR FSE]. Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Università e Entri di Ricerca pubblici, Distretti tecnologici, Poli innovazione, CCIAA, Associazioni di categoria, Imprese singole o associate, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Sistema della ricerca 1.1.3 Azioni di sistema per il rafforzamento della domanda di innovazione e della Rete Regionale per l'Innovazione - RRI ........ Esempi di interventi - Interventi di animazione, coordinamento e governance della Rete Regionale dell'Innovazione RRI - Interventi di animazione e scouting della domanda di innovazione delle PMI regionali; - Interventi per elevare e standardizzare la qualità dei servizi per l'innovazione e il trasferimento tecnologico dei nodi della RRI (Liaison Office Università, Poli di Innovaizone, Sportelli per l'innovazione); - Azioni per la mappatura periodica delle competenze e della strumentazione (Catalogo delle Competenze) della RRI e catalogazione per aree tematiche; - Analisi dei trend internazionali, relativi alle nuove tecnologie ed ai possibili impatti sui settori industriali, delle tendenze di sviluppo macroeconomico globale e degli scenari strategici - Analisi di scenario volte ad identificare le aree strategiche che hanno una forte rilevanza in 13 regione e per le quali è particolarmente utile identificare le tendenze tecnologiche - Monitoraggio e valutazione dei risultati del sistema regionale dell'innovazione, mediante l’i ple enta ione i stru enti i analisi e misurazione dei risultati della ricerca e ell’inno a ione per alutare l’i patto elle policy re ionali e e inire i uturi in iri i strate ici. Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Università e Entri di Ricerca pubblici, Distretti tecnologici, Poli innovazione, CCIAA, Associazioni di categoria, Imprese singole o associate, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Sistema della ricerca 1.1.4 Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e all’applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di S3 ........ Esempi di interventi - Incentivi per la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione promossi dalle PMI aggregate ai Poli di Innovazione Regionali relative a tematiche funzionali alla realizzazione della strategia della S3 - Incentivi per l'attrazione attraverso procedure negoziali di grandi imprese esterne che intendono realizzare progetti di ricerca e sviluppo funzionali alla realizzazione della strategia della S3 - Incentivi alle imprese per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo e l'applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie della S3. Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Università e Entri di Ricerca pubblici, Distretti tecnologici, Poli innovazione, CCIAA, Associazioni di categoria, Imprese singole o associate, ecc. Territori: territori da individuare sulla base della S3 Target group: Imprese, Sistema della ricerca Priorità d'investimento 1b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore Max 17500 caratteri spazi compresi 1.2.1 Incentivi alle imprese per l’impiego di ricercatori (dottori di ricerca e laureati magistrali con profili tecnico-scientifici) L’A ione è ri olta a i liorare la propensione all’inno a ione el siste a pro utti o, accrescen o le competenze tecnico-scienti iche ell’or ani a ione i pren itoriale. Co ’è noto, le i prese regionali risultano in gran parte poco strutturate, con dimensioni medie contenute, limitate risorse inan iarie e co peten e or ani ati e per sostenere l’intro u ione i inno a ioni utili alla crescita e alla competitività. 14 Tale intervento, da attuare in connessione con le risorse del FSE, risponde, prioritariamente, alla necessità di creare le condizione all’interno elle a ien e per rilevare e far emergere i fabbisogni di innovazione e recepire l’a o ione i solu ioni inno ati e i processo e i pro otto, tra ucen ole in vantaggi competitivi concreti. A seguito di una fase di scouting dei fabbisogni occupazionali, dei profili tecnico-scientifici richiesti e ella o an a i la oro pro eniente a ricercatori, l’inter ento potr essere attuato e iante la concessione, ai sensi della disciplina comunitaria, di - borse di studio/lavoro per la realizzazione di stage nelle aziende. - voucher formativi per ricercatori e tecnici, allo scopo della loro qualificazione per il successivo inserimento nelle imprese; - incenti i alle i prese per l’occupa ione i personale qualificato. Esempi di interventi - Incenti i alle i prese per l'i pie o i ricercatori con pro ili tecnico‐scienti ici da impiegare in attività di ricerca o ad elevato contenuto scientifico (in connessione con il POR FSE) - Incentivi alle imprese per il finanziamento di dottorati di ricerca, in collaborazione con le università e i centri di ricerca, con caratterizzazione industriale - Incentivi alle imprese per l'assunzione/stabilizzazione a tempo indeterminato di personale in possesso di laurea magistrale o dottorato di ricerca e di tecnici specializzati (in connessione con il POR FSE) Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari dell'Innovazione, Imprese singole o associate, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Laureati, Dottori di Ricerca, Ricercatori, Sistema della ricerca 1.2.2 Sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese Le piccole e e ie i prese acce ono con i icolt alla ricerca e o alle onti pri e ella inno a ione tecnologica e organizzativa. .......... Esempi di interventi - Concessione di voucher alle micro e piccole imprese per l'acquisizione di servizi per l'innovazione Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari dell'Innovazione, Imprese singole o associate, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Sistema della ricerca 1.2.3 Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese ........... Esempi di interventi - Concessioni di voucher per l'avvio di progetti pilota e azioni di validazione dei risultati della ricerca e di dimostrazione su larga scala 15 - Concessione di voucher per la messa a punto di processi di industrializzazione dei risultati della ricerca Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Università e Entri di Ricerca pubblici, Distretti tecnologici, Poli innovazione, Imprese singole o associate, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Sistema della ricerca 1.3.1 Rafforzamento e qualificazione della domanda di innovazione della PA attraverso il sostegno ad azioni di Precommercial Public Procurement e di Procurement dell’innovazione ......... Esempi di interventi - Interventi per favorire la collaborazione fra istituzioni pubbliche e imprese private mediante la collaborazione in progetti di R&S - Interventi per prototipare e sperimentare nuovi prodotti e servizi rispondenti ai fabbisogni della PA nei settori della formazione, cultura, università, istruzione, ambiente, sanità, ecc. - Interventi per prototipare e sperimentare nuovi servizi in ambito smart city, bio-edilizia, ecc. sulla base della domanda espressa dalle città e dalle aree urbane regionali Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Città e Aree Urbane Regionali, Università ed Enti di Ricerca Pubblici, Distretti Tecnologici, Poli ’Inno a ione, Imprese singole o associate, ecc.. Territori: intero territorio regionale Target group: Amministrazione regionali, Enti pubblici, Imprese, Sistema della ricerca 1.3.2 Sostegno alla generazione di soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, anche attraverso l’utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Living Labs ........ Esempi di interventi - Incentivi per la prototipizzazione e la sperimentazione di prodotti e servizi innovativi, non esistenti sul mercato, che rispondono a specifici fabbisogni della collettività (e-healt, intelligentmobility, smart-energy, smart-university, e-education, ecc.) e che coinvolgano nella fase di sperimentazione singoli o gruppi di utilizzatori finali in un ambiente living lab. Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari ell’inno a ione, I prese sin ole o associate, Enti non pro it, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Sistema della ricerca, Cittadinanza 1.3.3 Interventi a supporto delle imprese operanti nel settore dei servizi ad alta intensità di conoscenza e ad alto valore aggiunto tecnologico ......... Esempi di interventi - Informazione, orientamento e supporto ai percorsi di investimento, capitalizzazione, crescita delle imprese innovative, in particolare start-up 16 - Azioni di attrazione di risorse, capitali, competenze, per la nascita e lo sviluppo di progetti imprenditoriali di innovazione sul territorio - Iniziative e azioni per favorire l'incontro domanda-offerta di risorse e capitali - Inter enti per l'accesso nelle arie asi i i ea ione e crea ione ell’i presa inno ati a a li strumenti di ingegneria finanziaria (pre-seed, seed, venture capital, equity) Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari ell’inno a ione, I prese sin ole o associate, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Sistema della ricerca 1.4.1 Sostegno alla creazione e al consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e alle iniziative di spin-off della ricerca in ambiti in linea con le Strategie di specializzazione intelligente ......... Esempi di interventi - Attività di animazione territoriale e scouting, percorsi di pre-incubazione delle idee di business, attra erso asi i trainin or ati o e i coachin entorship, per s iluppare pro etti ’i presa sostenibili - Incentivi per lo svolgimento di test sperimentali finalizzati a verificare e/o dimostrare aspetti tecnici e/o prestazionali rilevanti ai fini delle proteggibilità e/o della commercializzazione dei risultati della ricerca - Concessione di incentivi finanziari per la creazione e l’a io i spin o e start up inno ati e e la realizzazione di progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e di know-how, innovazione organizzativa; - Interventi di ingegneria finanziaria nelle varie fasi di ideazione e crea ione innovativa (pre-seed, seed, venture capital, equity) - Ero a ione i ser i i i incuba ione alle i prese nei pri i anni i ita (incuba ione “ isica”, accesso ai servizi logistici, erogazione di consulenze specialistiche, utilizzo della strumentazione dei laboratori degli Atenei e degli Enti di Ricerca Regionali, networking, formazione tecnica e imprenditoriale, ecc.) - Potenziamento e qualificazione degli incubatori esistenti in ambito universitario e creazione di nuovi incubatori in ambito universitario e di fab-lab. ell’i presa Tipologie indicative di beneficiari: Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari ell’inno a ione, Inter e iari inan iari, I prese sin ole o associate, ecc. Territori: intero territorio regionale Target group: Imprese, Ricercatori, Sistema della ricerca 2.1.6.2 Principi guida per la selezione delle operazioni (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) 17 Priorità d'investimento 1a) Potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I e promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo 1b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore Max 5000 caratteri spazi compresi - Piano d'Azione Ricerca Triennale .......... 2.1.6.3 Uso programmato degli strumenti finanziari (se del caso) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento Uso programmato degli strumenti finanziari Max 7000 caratteri spazi compresi - Fondo di Ingegneria finanziaria per le imprese innovative (in connesione con l'Asse II Competitività dei Sistemi Produttivi) ......... 2.1.6.4 Uso programmato dei grandi progetti (se del caso) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Non previsto 18 2.1.6.5 Indicatori di output per priorità d'investimento e, ove pertinente, per categoria di regioni (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iv) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Tabella 4: Indicatori di output comuni e specifici per programma (per priorità d'investimento, ripartiti per categoria di regioni per il FSE e, ove pertinente, per il FESR) ID 1.1 1.1 1.1 1.1 1.1 1.1 1.2 1.2 1.3 1.4 1.4 2 Indicatore Infrastrutture di ricerca realizzate/ potenziate Piattaforme/reti partecipate Progetti finanziati su programmi europei Interventi di animazione/ coordinamento e governance della RRI Analisi realizzate a supporto del sistema regionale dell'innovazione Progetti finanziati Ricercatori impiegati Voucher tecnologici erogati Progetti finanziati Imprese start up create Imprese spin off create Unità di misura Fondo Categoria di regioni (se pertinente) Valore obiettivo (2023)2 U D T Fonte di dati Periodicità dell’informativa Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero Per il FSE questo elenco comprende gli indicatori di output comuni per i quali è stato stabilito un valore obiettivo. I valori obiettivi possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. Per il FESR e il Fondo di coesione la ripartizione per genere non è pertinente nella maggior parte dei casi. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. 19 2.1.7 Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto v) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Tabella 5: Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione dell'asse prioritario (per fondo e, per il FESR e il FSE, categoria di regioni)3 Asse prioritario Tipo di indicatore (Fase di attuazione principale, indicatore finanziario, di output o, ove pertinente, di risultato) ID Indicatore o fase Unità di misura, di attuazione ove pertinente principale Fondo Categoria di regioni Target intermedio per il 4 2018 U D T Target finale 5 (2023) U D T Fonte di dati Se del caso, spiegazione della pertinenza dell'indicatore Informazioni qualitative aggiuntive sull'istituzione del quadro di riferimento dell'efficienza dell'attuazione (facoltative) 3 4 5 Se l'IOG viene attuata in quanto parte di un asse prioritario, i target intermedi e i target finali dell'IOG devono essere differenziati da altri target intermedi e finali dell'asse prioritario, in conformità agli atti esecutivi di cui all'articolo 22, paragrafo 7, comma quinto del regolamento (UE) n. 1303/2013, in quanto le risorse IOG (dotazione specifica e sostegno integrativo del FSE) sono escluse dalla riserva di efficacia dell'attuazione. I target intermedi possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. I valori obiettivo o target possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. 20 2.1.9 Categorie di operazione (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, lettera b), punto iv) del regolamento (UE) n. 1303/2013). Categorie di operazione corrispondenti al contenuto dell'asse prioritario basate su una nomenclatura adottata dalla Commissione e una ripartizione indicativa del sostegno dell'Unione. Tabelle 7-11: Categorie di operazione6 (ripartite per Fondo e categoria di regioni se l'asse prioritario si riferisce a più di un Fondo o categoria) Tabella 7: Dimensione 1 - Settore di intervento Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Codice Importo (in EUR) Tabella 8: Dimensione 2 - Forma di finanziamento Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Codice Importo (in EUR) Codice Importo (in EUR) Tabella 9: Dimensione 3 - Tipo di territorio Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Tabella 10: Dimensione 4 – Meccanismi territoriali di attuazione Fondo Categoria di regioni Asse prioritario 6 Codice Importo (in EUR) Gli importi comprendono il sostegno totale dell'Unione (dotazioni principali e dotazione a carico della riserva di efficienza dell'attuazione), 21 2.1.10 Sintesi dell'uso programmato dell'assistenza tecnica comprese, se necessario, azioni volte a rafforzare la capacità amministrativa delle autorità coinvolte nella gestione e nel controllo dei programmi e dei beneficiari (se del caso) (per asse prioritario) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, lettera b), punto vii) del regolamento (UE) n. 1303/2013). Asse prioritario Max 2000 caratteri spazi compresi 22 Asse II Ot3 Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese Scheda di rilevazione delle indicazioni dei Dipartimenti regionali per la redazione del PO Fesr 2014-2020 Dipartimento Attività Produttive Settore Industria Obiettivo Tematico 3 - Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese RA 3.1 , 3.3, 3.5 e 3.6 23 Parte prima: le premesse rilevanti del settore [UNA SOLA VOLTA PER TUTTI I RISULTATI ATTESI DELL’O.T.] Aggiornamento dello stato attuale della programmazione del settore Aggiornamento del paragrafo 4 del documento “Indirizzi per la definizione di un documento di orientamento strategico alla programmazione operativa 2014-2020” Non ci sono aggiornamenti Articola ione ell’OT per priorit , obiettivi specifici e azioni Priorità d’investimento Risultato atteso Azioni 3.1.1 Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione, ristrutturazione e rafforzamento aziendale c) Sostenere la creazione e l'ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi 3.1.2 Aiuti agli investimenti per la riduzione degli RA 3.1 Rilancio della impatti ambientali dei sistemi produttivi propensione agli investimenti del sistema produttivo 3.1.3 Attrazione di investimenti in grado di assicurare una ricaduta sulle PMI a livello territoriale 3.1.4 Rafforzamento degli sportelli per le attività produttive b) Sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione RA 3.3 Consolidamento, modernizzazione e 3.3.1 Sostegno al riposizionamento competitivo dei diversificazione dei sistemi produttivi territoriali sistemi produttivi territoriali a) Promuovere l'imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori di imprese RA 3.5 Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese 3.5.1 Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese 3.5.2 Supporto a soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI 3.6.1 Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l’espansione el cre ito d) Sostenere la capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione RA 3.6 Miglioramento dell’accesso al credito e 3.6.3 Promozione e accompagnamento per del finanziamento delle l’utili o ella inan a innovativa per le PMI imprese 3.6.4 Contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di capitale di rischio per le nuove imprese 24 Parte seconda: elementi per la scelta delle priorità di investimento, degli obiettivi specifici/risultati attesi e degli indicatori [DA RIPETERE PER OGNI RISULTATO ATTESO] Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda RA 3.1 - Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo Ra a cui si riferisce la scheda. Negli ultimi anni si è registrato un deciso rallentamento degli investimenti da parte delle imprese regionali a causa del generalizzato calo della domanda di beni e servizi, da una parte, e della contrazione dei finanziamenti concessi da sistema del credito e della mancanza i un e iciente e e icace siste a pubblico i incenti a ione, all’altra. Occorre pertanto sostenere le imprese regionali, attraverso l’a o ione i proce ure semplificate di sostegno alla realizzazione degli investimenti materiali e immateriali, in modo che le stesse possano strutturarsi, riorganizzarsi e rafforzarsi per operare sui mercati regionali, nazionali e internazionali e per agganciare la ripresa economica che mostra alcuni primi deboli segnali. Occorre inoltre continuare il percorso avviato nella programmazione 2007-13 per quanto ri uar a la se pli ica ione a inistrati a per la crea ione e la estione ell’atti it imprenditoriale attraverso il potenziamento degli sportelli unici per le attività produttive. Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) La scelta ell’obietti o rispon e alla necessit i otare l’A inistra ione re ionale i strumenti di intervento che accompagnino e sostengano le PMI regionali nei processi di sviluppo, riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, ampliando il numero di soggetto che possono fare riferimento a forme di sostegno finanziario. Particolarmente importante in questa fase è anche il supporto alla realizzazione di interventi che migliorino le performance ambientali delle aziende, attraverso la riduzione delle emissioni, la gestione efficiente dei ri iuti, l’uso otti ale elle risorse i riche, ecc. Inoltre, si punta a a orire l’attra ione i in esti enti esterni, tra ite l’incenti a ione all’inse ia ento nella re ione i i prese esterne in colle a ento con i siste i imprenditoriali locali. In ine, si inten ono i liorare le con i ioni per la nascita e l’operati it elle i prese, attraverso il rafforzamento del sistema regionale degli sportelli unici per le attività produttive. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Il settore ’inter ento è alle prese con diverse criticità, che hanno caratterizzato pesante ente l’attua ione ella pro ra a ione 2007-2013. Tali criticità riguardano sia il 25 contesto socioeconomico e territoriale in cui operano le imprese, sia le caratteristiche strutturali e organizzative delle aziende, sia la capacità della la Pubblica Amministrazione di intervenire efficacemente e tempestivamente a sostegno della stessa. Tra le criticità del contesto è possibile evidenziare - un basso livello quali-quantitativo di infrastrutture materiali ed immateriali e servizi per il siste a pro utti o, che rena la locali a ione e l’attra ione i nuo e i prese; - una limitata integrazione tra il sistema imprenditoriale e il sistema della ricerca e della formazione, che non consente di attivare virtuosi processi di competizione e globalizzazione, in atto nelle aree più avanzate del Paese; - uno scarso peso ell’in ustria ani atturiera, peraltro incentrata su atti it pro utti e tradizionali, sensibili alla concorrenza internazionale, soprattutto da parte dei paesi asiatici di nuova industrializzazione, e orientate alla domanda locale (alimentare, edilizia, commercio). - un difficile accesso al credito da parte delle imprese, che non consente alle stesse di fare riferimento a risorse a breve e medio termine al fine di mantenere un adeguato equilibrio economico e finanziario. Inoltre, li assetti i pren itoriali si connotano per un’ele ata racilità e frammentazione, il che limita drasticamente qualità e quantità degli investimenti e dei processi di crescita aziendale e il livello di apertura internazionale. La debolezza strutturale delle imprese si riflette nella sottocapitalizzazione delle stesse e, di conseguenza, nella bassa capacità di cofinanziare e sostenere la realizzazione di investimenti, quantunque agevolati a valere su dispositivi comunitari, nazionali e/o regionali. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione regionale si evidenziano difficoltà organizzative e estionali nell’attua ione e li stru enti i incenti a ione per le i prese e i sostegno ai sistemi produttivi, anche in considerazione delle complessità e delle lungaggini proce urali, el non a e uato i ensiona ento ell’or anico e elle proble atiche legate al coordinamento fra Dipartimenti, Fondi e Settori e strumenti di intervento. Per i liorare l’attua ione e li stru enti i soste no alle i prese, superan o le criticit che si sono registrate negli anni passati (lungaggini, elevati costi di accesso, ecc.), occorre definire un efficace ed efficiente assetto organizzativo, gestionale, procedurale per la gestione del sistema di incentivazione alle imprese. Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. Il conse ui ento ell’obietti o consentirà di rafforzare e ampliare la base produttiva del sistema regionale, contrastan o l’eccessi o eno eno el turn o er a ien ale che ha caratteri ato l’econo ia calabrese ne li ulti i anni. In particolare, attra erso il perseguimento dell’obietti o si punta ad: - aumentare il numero di imprese regionali che migliorano le proprie performance di organizzative e di mercato; - accrescere il numero delle aziende che investe nella riduzione degli impatti negativi sull’a biente; - incrementare il numero di imprese extraregionali che si localizzano in Calabria, 26 rafforzando i sistemi produttivi locali; - se pli icare le proce ure burocratiche e ri urre i te pi necessari per l’a io un’atti it i pren itoriale i Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS RA 3.1 Indicatore Quota degli investimenti privati sul PIL rispetto alla Media UE Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline % Valore Target 2023 Fonte dati Frequenza rilevazione IstatEurostat Annuale Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa Azione 3.1.1 Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione, ristrutturazione e rafforzamento aziendale Descrizione L’a ione è ri olta a sostenere li in esti enti nelle i prese calabresi per a orire i processi i rafforzamento e ristrutturazione aziendale. Si tratta di sostenere progetti che permettano un salto qualitativo alle singole aziende e alle loro reti, incentivando investimenti produttivi che favoriscano processi di specializzazione produttiva, innalzino la competitività delle imprese e a oriscano rica ute positi e sull’occupa ione elle imprese in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità e di uso efficiente delle risorse. L’Azione, per quanto riguarda i micro-interventi con investimento di importo contenuto, viene attuata mediante procedure automatiche, di rapida e semplificata esecuzione che, riducendo all’essen iale l’inter e ia ione, e contenen o i requisiti e li oneri i accesso, consenta i raggiungere e beneficiare tempestivamente una platea ampia di imprese. Nel caso di interventi complessi, con investimenti elevati, viene adottata la procedura valutativa. Esempi di intervento - Interventi i incenti a ione inali ati all’acquisizione di macchinari, impianti, attrezzature e beni intangibili a sostegno dei processi di rafforzamento, riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e di realizzazione di nuovi impianti produttivi; - Inter enti i incenti a ione inali ati all’acquisi ione i ser i i reali a soste no ei processi di rafforzamento, riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e di realizzazione di nuovi impianti produttivi. 27 Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Imprese singole e in rete Territori Intero territorio regionale Gruppi target Imprese Azione 3.1.2 Aiuti agli investimenti per la riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi Descrizione L’A ione punta a i liorare le perfomance ambientali delle imprese e dei sistemi produttivi regionali, sostenendo la realizzazione di investimenti di ammodernamento e riconversione degli impianti produttivi finalizzati alla riduzione della quantità e della pericolosità della gestione dei rifiuti, al sostegno a progetti di simbiosi industriale, alla gestione efficiente ell’acqua nei cicli pro utti i, ecc. Esempi di intervento - Inter enti a soste no e li in esti enti per la ri u ione e li i patti ne ati i sull’a biente e li i pianti in ustriali all’interno elle aree per li inse ia enti pro utti i; - Interventi di incentivazione per la realizzazione da parte delle imprese di investimenti ateriali e i ateriali olti alla ri u ione e li i patti ne ati i sull’a biente. Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Enti strumentali della Regione, Soggetti gestori di aree per gli insediamenti produttivi, Consorzio Regionale per lo sviluppo delle aree produttive (CORAP), Enti locali singoli e in forma associata, Imprese singole e in rete Territori Intero territorio regionale Gruppi target Imprese Azione 3.1.3 Attrazione di investimenti in grado di assicurare una ricaduta sulle PMI a livello territoriale Descrizione L’a ione inten e contribuire all’apertura el siste a pro utti o re ionale, a oren o l’attra ione i i prese esterne nel territorio calabrese, in un’ottica i inte ra ione pro uttiva 28 e commerciale con i sistemi e le filiere produttive presenti nella regione. L’azione è da attuarsi con procedure negoziali, ed in collegamento con misure di contesto anche nell’a bito i strate ie inte rate i s iluppo locale nonché con le politiche e le azioni di internazionalizzazione del sistema produttivo. Inoltre, si potr pre e ere l’attua ione ell’A ione in raccor o con li inter enti i soste no ai processi i inno a ione per l’attra ione i i prese esterne i cui all’Asse Ricerca e Innovazione. Esempi di intervento - Interventi di sostegno alla realizzazione di piani integrati di investimento promossi da imprese extraregionali congiuntamente con imprese regionali Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Imprese singole e in rete Territori Intero territorio regionale Gruppi target Sistema produttivo Azione 3.1.4 Rafforzamento degli sportelli per le attività produttive Descrizione L’A ione pro uo e il ra or a ento e il i liora ento ell’e icacia e li sportelli per le atti it pro utti e, al ine i ri urre i te pi e se pli icare le proce ure le ate all’a io e alla aria ione ell’atti it i i presa. L’A ione si inserisce nel solco delle attività avviate nel corso della programmazione 2007-2013 per la creazione del SURAP (Sportello unico regionale per le attività produttive) e a sostegno dei SUAP (Sportelli unici per le attività produttive) comunali. Gli interventi saranno definiti in siner ia con quelli ell’OT2. Esempi di intervento - Interventi di potenziamento degli sportelli per le attività produttive e di qualificazione ser i i, attra erso il soste no all’a o erna ento e al i liora ento ei processi organizzativi e procedimentali, delle dotazioni tecnologiche e dei sistemi informativi. Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Città metropolitane, Amministrazioni comunali singole e associate, Camere di Commercio, Imprese singole e in rete Territori Intero territorio regionale Gruppi target Imprese 29 Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Nella selezione delle operazioni sarà garantito il rispetto delle direttive comunitarie sugli appalti pubblici e del regolamento comunitario in materia di aiuti di stato, così come di tutte le altre normative cogenti a livello nazionale e comunitario. Le Azioni 3.1.1 e 3.1.2 verranno attuate prevalentemente mediante procedure di selezione automatica ovvero a sportello valutativo, in modo da garantire modalità semplificate di accesso, di concessione e di erogazione degli aiuti. Le forme di concessione degli aiuti potranno comprendere sia il contributo in conto impianti che il contributo in conto interessi. Inoltre, le azioni potranno essere attuate con strumenti di ingegneria finanziaria, mediante la concessione di prestiti e/o il rilascio di garanzie. Preli inar ente all’a io ell’A ione 3.1.3, a attuare e iante proce ura ne o iale, verranno identificati gli ambiti prioritari territoriali e settoriali più i onei all’attra ione e li investimenti esterni. In generale, nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi che: - evidenziano connessioni dirette con la strategia di specializzazione intelligente; - contribuiscono a creare/consolidare network di imprese; - contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (ai sensi del Reg. (UE) n. 215/2014 della Commissione). Dovranno, inoltre, essere definite modalità di integrazione e coordinamento tra le Azioni pre iste, il PON I prese e Co petiti it (per l’A ioni 3.1.1), l’OT2 (per l’A ione 3.1.3) e l’OT6 (per l’A ione 3.1.2). Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Non è previsto il ricorso a strumenti finanziari Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non è prevista la realizzazione di Grandi Progetti Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Imprese finanziate Investimento privato associato all’inter ento Procedimenti organizzativi Suap potenziati Unità di Misura n. euro Fondo n. FESR Categoria di Regione Valore Target (2023) FESR FESR Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15) 30 Fonte Frequenza rilevazione Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda RA 3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo RA a cui si riferisce la scheda. L’assetto pro utti o re ionale è caratteri ato a i ersi li iti strutturali le ati all’esi uit delle imprese, alle ridotte dimensioni medie, allo scarso livello di innovazione e di internazionalizzazione. Tuttavia, presenta alcuni cluster produttivi di imprese, artigiani e in ustriali, operanti nei settori ell’agroindustria, della metalmeccanica, della filiera del legno, ecc., che se adeguatamente valorizzati possono evolvere in sistemi produttivi dinamici e strutturati, in grado di generare economie di integrazione, agglomerazione e di scopo su più ambia scala. Occorre, pertanto, sostenere i processi di sviluppo di tali imprese al fine di accrescerne le performance competitive sui mercati globali, anche migliorando le condizioni di operatività e del contesto di insediamento. Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) Il risultato atteso risponde alla necessità di sostenere i processi di sviluppo delle reti e cluster produttivi regionali al fine di accrescerne le performance competitive sui mercati extraregionali. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Come evidenziato il RA intende rimuovere i vincoli che frenano lo sviluppo dei cluster e delle reti di impresa regionali. Per quanto riguarda le aree per gli insediamenti produttivi, in base a quanto riportato nel Piano Regionale per le Infrastrutture Produttive (di cui alle DGR n. 184/2009 e n. 164/2010, si delineano di seguito i fabbisogni emersi e le possibili prospettive: i liorare e or ani are l’o erta co plessi a elle Aree per le atti it pro utti i al ine i attrarre nuovi e qualificati investimenti; - qualificare e rafforzare le opere di infrastrutturazione primaria e secondaria degli Agglomerati Industriali a servizio delle aziende già insediate attraverso il miglioramento e il potenziamento delle reti esistenti; - s iluppare ser i i ITC a a ore elle a ien e, tra ite l’atti a ione i in esti enti in infrastrutture immateriali e accordi di cooperazione con i soggetti gestori; - migliorare le prestazioni ambientali ed energetiche delle aree industriali, favorendo l’a e ua ento e il poten ia ento elle strutture, e li i pianti e ei ser i i per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili, il risparmio energetico, la gestione efficace ed efficiente del ciclo integrato dei rifiuti e delle risorse idriche, la riduzione delle - 31 emissioni inquinanti, ecc.; - sostenere la crescita delle imprese insediate attraverso la creazione e il rafforzamento di reti di cooperazione interaziendale a livello territoriale, regionale e interregionale; - accrescere le co peten e tecnico or ani ati e per i liorare l’e icien a e l’e icacia ell’operati it ei so etti che estiscono le aree per li inse ia enti pro utti i, al ine di ampliare e qualificare la gamma dei servizi reali offerti alle aziende insediate o che intendono insediarsi; - pro uo ere l’istitu ione elle aree ecolo ica ente attre ate ai sensi ella L.R. 38 2001 con l’obietti o i atti are le acilita ioni pre iste alla nor ativa nazionale; - specializzare quali distretti di produzione di energia rinnovabile gli Agglomerati Industriali che presentano maggiori disponibilità di allocazione; - promuovere una maggiore coesione fra le Aree Industriali ed i territori contermini attraverso la condivisione di servizi, strutture, programmi comuni. Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. I risultati attesi ri uar ano l’incre ento ella co petiti it e el li ello i inno ati it elle reti e dei cluster di imprese regionali, migliorando le condizioni di insediamento e operatività in ambiti territorialmente delimitati, rafforzando le imprese esistenti e favorendo la nascita i nuo e in un’ottica i inte ra ione pro utti a e co erciale. Cfr. box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS Indicatore Tasso di innovazione del sistema produttivo: Percentuale di imprese che hanno introdotto innovazioni tecnologiche (di prodotto e processo), nel triennio di riferimento sul totale delle imprese con almeno 10 addetti. Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline Valore Target Fonte Frequenza 2023 dati rilevazione % Istat Annuale Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa 3.3.1 Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all’attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente. Descrizione L’A ione sostiene la reali a ione i operazioni riguardanti misure di aiuto per le imprese, la quali ica ione ell’o erta di infrastrutture e servizi di supporto alla competitività delle imprese 32 esistenti e l’attra ione i nuo e atti it . Gli interventi potranno essere realizzati in raccordo con quelli pre isti nell’a bito el PO FSE ri uar ati il ra or a ento i presi i or ati i e i istru ione tecnica, l’a e ua ento elle competenze dei lavoratori ai fabbisogni emergenti anche da nuove opportunità di mercato, il sostegno alla creazione di nuova occupazione anche di tipo autonomo. Le operazioni dovranno essere definite attraverso specifici Piani di intervento, definiti a partire da: (i) l’in i i ua ione i aree attra erso analisi i tren e biso ni ei siste i, dei cluster e delle reti di imprese, (ii) la diagnosi delle principali criticità e delle potenzialità di sviluppo delle aree stesse in partenariato con soggetti portatori di interessi a livello locale (enti locali, università, camere di commercio, sindacati dei lavoratori, imprese singole o associate); (iii) l’atti a ione i or anis i i ascolto e partenariato i li ello ’area ra più li elli elle amministrazioni competenti e con gli stakeholders individuati come rilevanti. L’a ione può attuarsi i concerto con l’Amministrazione centrale laddove intercetti, sulla scala territoriale rilevante, le misure di politica industriale in favore dei settori in transizione. Esempi di intervento - Interventi di sostegno agli investimenti produttivi materiali e immateriali (es. acquisizione di macchinari, impianti, attrezzature e beni intangibili a sostegno dei processi di riconversione, servizi reali, ecc.); - Interventi per la riqualificazione e la razionalizzazione delle aree per gli insediamenti produttivi e dei servizi collegati (es. opere infrastrutturali, reti tecnologiche e telematiche, centri servizi, sistemi logistici, reti e strutture per la gestione efficiente dei rifiuti e delle e issioni, per il rispar io i rico e ener etico, ecc.), nell’ottica ella reali a ione el modello APEA – Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate. Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Enti strumentali della Regione, Soggetti gestori di aree per gli insediamenti produttivi, Consorzio Regionale per lo sviluppo delle aree produttive (CORAP), Enti locali singoli e associati, Imprese singole e in rete Territori Aree per li inse ia enti pro utti i all’interno el territorio re ionale Gruppi target Imprese, lavoratori Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA 33 La selezione delle operazioni verrà effettuata mediante procedure negoziali per l’in i i ua ione ei piani i inter ento a issibili e proce ure alutati e per l’i enti ica ione delle operazioni da finanziare. Le forme di sostengo alle imprese potranno riguardare la concessione di contributi in conto impianti e/o in conto interesse. In generale, nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi che: - evidenziano connessioni dirette con la strategia di specializzazione intelligente; - contribuiscono a creare/consolidare network di imprese anche con il coinvolgimento di imprese extraregionali; - favoriscono la crescita dei livelli occupazionali; - contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (ai sensi del Reg. (UE) n. 215/2014 della Commissione). Dovranno, inoltre, essere definite modalità di integrazione e coordinamento tra gli interventi previsti, il PON Imprese e Competitività e il POR FSE per quanto riguarda le politiche attive del lavoro (incentivi occupazionale, formazione professionale, ecc.). Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Si potrà prevedere uno specifico strumento finanziario a supporto degli investimenti pubblici nelle aree per li inse ia enti pro utti i attra erso l’ero a ione i prestiti a tasso a e olato. Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non è prevista la realizzazione di Grandi Progetti Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Progetti imprenditoriali finanziati Interventi infrastrutturali materiali o immateriali finanziati Unità di Misura n. Fondo n. FESR Categoria di Regione Valore Target (2023) FESR Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15) 34 Fonte Frequenza rilevazione Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda RA 3.5 Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo RA a cui si riferisce la scheda. La Calabria è caratterizzata da una base e da una densità imprenditoriale particolarmente esigue. Per sostenere lo sviluppo economico e occupazionale regionale è necessario incrementare il numero delle imprese e, in particolare, di quelle caratterizzate da una più ele ata propensione all’inno a ione, a un orienta ento ai ercati extrare ionali e operanti in settori in espansione. Occorre altresì innalzare i livelli di performance produttiva, organizzativa e istributi a pro uo en o l’intro u ione i servizi e soluzioni informatiche e telematiche. Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) La scelta ell’obietti o è coerente con: - le analisi dei fabbisogni del sistema produttivo regionale; - le indicazioni strategiche e operative emerse nella precedente fase di programmazione del FESR; - le opzioni e gli obiettivi strategiche di Europa 2020, recepiti da ulti o nell’Accor o i Partenariato presentato dal Governo Italiano alla Commissione Europea. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Si veda RA 3.1 Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. I risultati attesi fanno riferimento a: - aumentare il numero delle imprese della regione, accrescendone altresì le dimensioni e ie, attra erso l’incre ento ell’occupa ione, i li elli i capitali a ione e i investimenti; - innal are il tasso i inno ati it elle i prese re ionali, attra erso l’in or ati a ione ei processi a ien ali e l’a o ione i ser i i e soluzioni avanzate, anche di connessione veloce. Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. 35 Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS Indicatore Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline Valore Target 2023 Fonte dati Frequenza rilevazione - Dimensione media in RA termini di addetti delle 3.5 imprese della classe % dimensionale 10-250. - Valore degli investimenti in capitale di rischio early stage in percentuale del Pil. Istat Annuale Istat Annuale Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa 3.5.1 Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese Descrizione L’A ione sostiene la nascita i nuo e i prese attra erso l’o erta i ser i i, l’ero a ione i incentivi e interventi di micro-finanza. Si tratta di promuovere iniziative imprenditoriali che presentino potenzialità concrete di sviluppo e consolidamento, in una logica di filiera, garantendo oltre al supporto all’in esti ento e alla costitu ione, acilita ioni nelle con i ioni di accesso al credito, pre e ano l’acquisi ione ei ser i i necessari a arantire alle nuo e i prese stabilit e crescita, quali ad esempio percorsi mirati di internazionalizzazione, forme di partnership con imprese esistenti, accompagnamento alla maturazione di competenze tecniche delle funzioni gestionali, creazione di rete e presenza di manager di rete. Esempi di intervento - Interventi per la realizzazione di attività di informazione, animazione, scouting e assistenza per la definizione del progetto imprenditoriale - Interventi per la concessione di incentivi per la creazione di nuove imprese - Inter enti i supporto allo start up attra erso l’ero a ione i ser i i assisten a, i tutoraggio, di incubazione, ecc. alle imprese sia per la gestione che per l’interna ionali a ione, il networkin , l’accesso al cre ito. Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Imprese singole e in rete, Territori Intero territorio regionale Gruppi target 36 Imprese, Potenziali imprenditori 3.5.2 Supporto a soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI Descrizione L’A ione supporta le i prese calabresi nell’a o ione i soluzioni ICT (commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale, sicurezza informatica, ecc.) nei processi produttivi, coerentemente con la strategia di smart specialization. In particolare, si inten e a orire l’intro u ione e l’uso e icace nelle i prese re ionali i strumenti ICT nelle forme più avanzate, in grado di accrescere l’inno a ione i itale nei processi aziendali, con particolare riguardo alle piattaforme di eCommerce, eProcurement, eLearning, Digital Marketing, Multimedia Content. Si tratta, partendo dalle competenze e dalle conoscenze tecnologiche, di sostenere progetti delle imprese che impattino anche sulla componente organizzativa promuovendo in modo diffuso l’innovazione nei processi, nei prodotti e nella gestione delle imprese e delle loro reti. Esempi di intervento - Inter enti per l’a o ione da parte delle imprese regionali di strumenti e soluzioni ICT avanzate (acquisto e customizzazione di software, servizi avanzati di supporto informatico e telematico, servizi di connessione BUL, ecc.) per migliorare i processi aziendali. Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Imprese singole e associate Territori Intero territorio regionale Gruppi target Imprese Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA La selezione delle operazioni verrà effettuata mediante procedure di selezione di tipo valutativo. Le forme di sostengo alle imprese potranno riguardare la concessione di contributi in conto impianti e/o in conto interesse. In generale, nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi che: - evidenziano connessioni dirette con la strategia di specializzazione intelligente; contribuiscono a creare/consolidare network di imprese; favoriscono la crescita dei livelli occupazionali; evidenziano caratteristiche i inno ati it o creati it nell’i ea i pren itoriale, nelle or e di gestione, nei prodotti o processi; - riguardano la creazione di neoimprese promosse da giovani e donne; 37 - riguardano gli ambiti dell'eco-innovazione e della promozione di un uso efficace delle risorse e della crescita e della valorizzazione ambientale, culturale e della biodiversità; - contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (ai sensi del Reg. (UE) n. 215/2014 della Commissione). Dovranno, inoltre, essere definite modalità di integrazione e coordinamento fra gli interventi pre isti e l’OT1, relati a ente a li strumenti per la creazione di nuove imprese, il POR FSE, per quanto riguarda specificatamente le attività di scouting elle i ee i pren itoriali, e l’OT2 per l’intro u ione elle solu ioni ICT Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Non è previsto il ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non è prevista la realizzazione di Grandi Progetti Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Progetti imprenditoriali finanziati per la creazione di nuove imprese Progetti imprenditoriali inan iati per l’a o ione di soluzioni ICT Unità di Misura n. Fondo n. FESR Categoria di Regione Valore Target (2023) FESR Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15) 38 Fonte Frequenza rilevazione Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda RA 3.5 Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo RA a cui si riferisce la scheda. L'economia della Calabria è ancora tra le meno sviluppate in Italia, caratterizzata dalla mancanza di una massa critica di popolazione attiva e di un'economia meno sviluppata rispetto ad altre regioni italiane. Inoltre, la dotazione di infrastrutture materiali e immateriali della Calabria resta deficitaria rispetto alle altre regioni più avanzate del Paese e costituisce un ostacolo fisico e funzionale importante allo sviluppo delle imprese. Gli investimenti in R & S rimangono insufficienti e la Regione occupa uno dei più bassi livelli dei tassi di innovazione di tutte le imprese italiane. Ciò tenuto conto che l’a biente i pren itoriale calabrese è costituito prevalentemente da micro e piccole imprese: circa il 99% delle imprese regionali ha meno di 20 dipendenti. Peraltro tali tipologie di imprese incontrano crescenti difficoltà di accesso al credito, anche a causa della crisi finanziaria internazionale. Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) La scelta ell’obietti o è coerente con: - le analisi dei fabbisogni del sistema produttivo regionale; - le indicazioni strategiche e operative emerse nella precedente fase di programmazione del FESR; - le opzioni e gli obiettivi strategiche di Europa 2020, recepiti da ulti o nell’Accor o i Partenariato presentato dal Governo Italiano alla Commissione Europea. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Le limitate performance economiche del sistema produttivo regionale sono determinati all’esisten a i fallimenti nel mercato del credito che possono essere riassunti come segue. Nel corso del 2012 i prestiti bancari alla clientela residente in regione sono diminuiti ell’1,9%. Il cre ito al settore pro utti o ha atto re istrare a ice bre 2012 una contrazione dello 0,5%, flessione ascrivibile al calo dei prestiti alle imprese di piccole dimensioni (-3,5%). Sulla generale riduzione dei finanziamenti delle banche a imprese e famiglie ha pesato sia la debolezza della domanda di finanziamenti sia un ulteriore lieve irrigidimento dei criteri di offerta. A livello settoriale, la contrazione più marcata si è avuta per le imprese edili (Banca ’Italia 2013). Nell’ulti a parte el 2012 si è accentuata la ri u ione ella o an a inali ata a li 39 investimenti produttivi, ed è venuto meno il contributo positivo delle richieste di finanziamento per la copertura del capitale circolante e per operazioni di ristrutturazione del debito. La contrazione dei finanziamenti ha interessato i maggiori comparti del manifatturiero (quello dei prodotti alimentari e quello della metallurgia) e del terziario (commercio e trasporti). Viceversa, i prestiti hanno avuto un’accelera ione nel settore elle utilities e, in misura meno accentuata, nel settore primario. L’inaspri ento elle con i ioni i accesso al cre ito è stato attuato principal ente attra erso l’au ento el costo e io ei inan ia enti, in particolare, di quello praticato sulle posi ioni più rischiose. Le i icolt nell’accesso ai inan ia enti sono ri aste più accentuate per le imprese delle costruzioni. I crediti più strettamente associati alla gestione del portafoglio commerciale (anticipi e altri crediti autoliquidanti) nel 2012 si sono ridotti del 19,5% (-0,7% nel 2011), in corrispondenza con il rallentamento dell'attività produttiva. Le aperture di credito in conto corrente hanno registrato un lieve aumento. I mutui e gli altri rischi a scadenza, compreso il leasing, sono diminuiti del 3,3% (-2,4 a fine 2011) a causa della debolezza dell'attività di investimento delle imprese. Nel 2012 i tassi praticati alle imprese di piccole dimensioni si sono mantenuti su un livello superiore di circa 1,5 punti percentuali rispetto a quelli registrati per le imprese medioran i. I tassi ’interesse sui nuo i prestiti a e io e lun o ter ine alle i prese sono cresciuti di 29 punti base, al 6,1%. I due terzi del volume di impiego sono stati dedicati alle imprese più strutturate (più di 20 dipendenti), dovuto principalmente all'offerta di migliori garanzie. Pertanto, l'ammontare dei prestiti risulta direttamente proporzionale alla dimensione delle PMI: più è basso il numero di dipendenti, minore è la quantità di prestito per le PMI. Sulla base di quanto riportato sopra emerge con evidenza un significativo deficit di finanziamento per le micro e piccole imprese operanti in Calabria, soffrendo le stesse in misura maggiore – rispetto alle imprese calabresi più strutturate o a quelle insistenti in altre aree del Paese – di limitazioni di accesso al credito per lo sviluppo delle loro attività. Per far fronte a tali criticità, a valere sulle risorse del POR Calabria Fesr 2007-2013, con DGR n. 53 ell’11 2 2013, è stato istituito il unico Fon o re ionale i “In e neria Finan iaria”, a carattere “rotati o”, per l’atti a ione ei se uenti stru enti inan iari: - Fon o “Me anine Financin ”; - Fondo di Garanzia; - Fondo per la creazione e il potenziamento di imprese innovative; - Fondo per il rafforzamento delle imprese industriali, artigiane e di servizi esistenti. Attra erso il presente OS si inten e prose uire il percorso a iato nell’a bito el richia ato Fon o per sostenere l’accesso al cre ito e sostenere li in esti enti da parte delle imprese regionali. 40 Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. La disponibilità di risorse finanziarie è uno fattori più importanti per rilanciare i processi di sviluppo delle imprese regionali. Negli ultimi anni, complice la crisi economica e finanziaria, gli impieghi bancari si sono ridotti drasticamente, a causa del calo degli investimenti pro utti i a parte elle i prese e ell’applica ione i tassi più elevati, di procedure più selettive e di richieste di maggiori garanzie da parte degli istituti di credito. Peraltro, in presenza di condizioni di accesso al credito restrittive, la domanda di finanziamento delle imprese si è via via indirizzata alla ristrutturazione del debito e al sostegno del circolante. Si tratta quindi di agire sia sul rafforzamento della garanzia pubblica, favorendo le diverse forme tecniche di sostegno, sia di costituire e/o rafforzare strumenti finanziari per la crescita delle imprese, in continuità con gli interventi avviati nella programmazione 2007-2013. Risultato atteso è pertanto quello di favorire la disponibilità di credito per il sistema pro utti o e sostenere l’accesso alla inan a a parte elle PMI. Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS Indicatore Unità di Valore Misura baseline Anno Valore Target Fonte dati Frequenza 2023 Baseline rilevazione - Quota valore fidi globali RA utilizzati da imprese 3.6 afferente alla classe inferiore % Banca ’Italia Annuale % Banca ’Italia Annuale a 200.000 euro RA - Impieghi bancari sul Pil 3.6 Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa 3.6.1 Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l’espansione del credito Descrizione La Regione inten e ra or are le ini iati e a iate in quest’a bito nel corso ella programmazione 2007-2013, con l’istitu ione el Fon o re ionale i in e neria inan iaria ( i cui alla DGR n. 53/2013), sostenendo l’accesso al cre ito da parte delle imprese regionali. Gli interventi potranno riguardare il sostegno a strumenti finanziari, in complementarietà con le azioni promosse anche a livello nazionale, mediante la costituzione di specifici fondi, il rafforzamento dei fondi esistenti e/o la compartecipazione a fondi di garanzia gestiti da Con i i e inter e iari inan iari iscritti all’albo ei so etti i ilati alla Banca ’Italia, pre isto all’art. 107 el Testo Unico bancario. 41 Si tratta, da una parte, di attivare interventi di sostegno al credito volti a garantire operazioni di investimenti, finanziamenti e aperture di credito, prestiti partecipativi, consolidamento delle passività, locazioni finanziarie immobiliari e mobiliari, factoring, a favore di imprese re ionali, anche in or a a re ata; all’altra, i promuovere strumenti finanziari anche tematico/settoriali a soste no e li in esti enti, ella ricerca e ell’inno a ione. Esempi di intervento - Interventi per la costituzione o il rafforzamento di Fondi di ingegneria finanziaria, anche settoriali, a sostegno del finanziamento degli investimenti produttivi tangibili e intangibili, ella ricerca e ell’inno a ione; - Interventi per la costituzione, il rafforzamento o la compartecipazione a fondi di garanzia gestiti da Confidi e intermediari finanziari iscritti all’albo ei so etti i ilati alla Banca ’Italia, pre isto all’art. 107 el Testo Unico bancario a supporto elle opera ioni finanziarie riguardanti investimenti, finanziamenti e aperture di credito, prestiti partecipativi, consolidamento delle passività, locazioni finanziarie, ecc.; Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Confidi e intermediari finanziari vigilati, Imprese singole e associate Territori Intero territorio regionale Gruppi target Imprese 3.6.3 Promozione e accompagnamento per l’utilizzo della finanza obbligazionaria innovativa per le PMI Descrizione L’A ione è finalizzata a sostenere e assistere le imprese regionali nelle attività relative: - all’e issione i stru enti i ebito a bre e e a e io lun o ter ine (es. minibond); - all’accesso a stru enti inan iari anche diversi dal credito bancario ordinario, destinati al finanziamento del rischio o strumenti di debito a breve e a medio lungo termine a sostegno degli investimenti materiali e immateriali per lo sviluppo delle attività di impresa. L’A ione iene reali ata in continuit con il pro etto SMOAC (Siste a Microcre ito OrientatoAssistito per le i prese calabresi) a iato nell’a bito el POR Calabria FESR 2007-2013, che ha ri uar ato l’a ianca ento alle PMI nei rapporti con gli enti di credito e le istituzioni finanziarie per il sostegno ai progetti di impresa, attraverso servizi di orientamento, tutoraggio e assistenza. Esempi di intervento - Interventi i assisten a e a ianca ento alle i prese per l’e issione di strumenti di debito a breve (es. minibond) e per l’accesso a stru enti inan iari a soste no e li in esti enti; - Inter enti per l’acquisi ione i ser i i a parte elle i prese per l’a e ua ento e il 42 i liora ento ell’assetto inan iario, funzionali a favorire le condizioni di accesso a strumenti di finanziamento a sostegno degli investimenti. Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari finanziari, Imprese singole e associate Territori Intero territorio regionale Gruppi target Imprese 3.6.4 Contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di capitale di rischio per lo start-up d’impresa Descrizione La realizzazione di strumenti finanziari a sostegno delle nuove imprese rappresenta un elemento importante per favorire lo s iluppo e l’a plia ento ella base pro utti a, soprattutto nell’attuale ase i crisi econo ica e inan iaria, in cui risulta particolarmente complesso ed oneroso per gli operatori accedere alle tradizionali forme di credito. Per favorire e assecondare gli investimenti delle imprese regionali, con particolare riferimento a quelle innovative e ad alto contenuto tecnologico, si prevede la creazione di strumenti inan iari per l’accesso a capitale di rischio a sostegno dello sviluppo e ell’espansione delle strutture aziendali. Tali strumenti dovranno essere in grado, pertanto, di rispondere sia alle esigenze di start up (venture capital) che di espansione (equity) delle imprese. L’A ione si attua in coeren a con quanto pre isto nell’OT1 per quanto ri uar a il soste no alla nascita di imprese spin off e microimprese innovative. Esempi di intervento Interventi per la promozione e la realizzazione di strumenti inan iari per l’accesso a capitale i rischio nelle fasi di start up e di espansione delle imprese Beneficiari Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari finanziari, Imprese singole e in rete Territori Intero territorio regionale Gruppi target Imprese, Potenziali imprenditori Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA 43 La selezione delle operazioni verrà effettuata prevalentemente mediante sportello valutativo. In generale, nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi che: - evidenziano connessioni dirette con la strategia di specializzazione intelligente; - consentono di estendere il credito a classi di rischio pre-identificate in cui ricadono imprese erite oli a ra ionate nell’accesso al cre ito bancario (A ione 3.6.1); - vedono la compartecipazione finanziaria di risorse private; - sono promossi da soggetti con adeguate e consolidate capacità tecniche ed economiche; - riguardano attività imprenditoriali promosse da giovani e donne; - contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (ai sensi del Reg. (UE) n. 215/2014 della Commissione). Dovranno, inoltre, essere definite modalità di integrazione e coordinamento fra gli interventi pre isti e l’OT1, relati a ente a li stru enti per la crea ione i nuo e i prese. Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). L’obietti o verrà attuato attraverso il rafforzamento del Fondo regionale di ingegneria inan iaria, l’istitu ione i strumenti ad hoc per la concessione di garanzie gestiti con il supporto di Confidi regionali vigilati e/o la compartecipazione a Fondi gestiti da Intermediari finanziari specializzati, per quanto riguarda in particolar modo gli strumenti di equity. Si tratta essenzialmente di dare continuità, con i necessari adeguamenti normativi e regolamentari, agli strumenti già avviati nella programmazione operativa regionale 2007-2013, attraverso la creazione di fondi finalizzati alla concessione di garanzie (compresa la cogaranzia e la contro aran ia) e all’ero a ione di finanziamenti e di prestiti partecipativi, a tassi vantaggiosi e che arri ano a coprire l’intero fabbisogno di finanziamento. Gli strumenti saranno orientati prevalentemente a arantire l’accessibilit elle risorse finanziarie alle piccole e piccolissime imprese, che trovano maggiori difficoltà di accesso al credito. Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non è prevista la realizzazione di Grandi Progetti Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Interventi/strumenti finanziari attuati Unità di Misura n. Fondo Categoria di Regione Valore Target (2023) FESR 44 Fonte Frequenza rilevazione Progetti imprenditoriali finanziati n. FESR Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15) Eventuali commenti conclusivi Da verificare le integrazioni e le complementarietà con i vari OT e OS che interessano l’OT3 nonché con i programmi nazionali. Allegare materiali e documenti ritenuti utili (es. piani di settore, studi e indagini, analisi di contesto, etc.). Data ________________ Firma ___________________ 45 Asse III Ot 4 Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori Scheda di rilevazione delle indicazioni dei Dipartimenti regionali per la redazione del PO Fesr 2014-2020 Dipartimento Regionale 5 - Attività Produttive Settore Energia Obiettivo Tematico 4 Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori 46 Parte prima: le premesse rilevanti del settore [UNA SOLA VOLTA PER TUTTI I RISULTATI ATTESI DELL’O.T.] Aggiornamento dello stato attuale della programmazione del settore Aggiornamento del paragrafo 4 del documento “Indirizzi per la definizione di un documento di orientamento strategico alla programmazione operativa 2014-2020” Non ci sono aggiornamenti Articola ione ell’OT per settore, priorità e obiettivi specifici Priorità d’investimento Risultato atteso Azioni 4.1.1 Pro o ione ell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche 4.1.2 Installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all'autoconsumo c) Sostenere l'efficienza energetica, la gestione intelligente dell'energia e l'uso dell'energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche, compresi gli edifici pubblici, e nel settore dell'edilizia abitativa RA 4.1 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili b) Promuovere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle imprese RA 4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili 4.2.1 Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive RA 4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico d) Sviluppare e realizzare sistemi di coperto da generazione distribuzione intelligenti operanti a distribuita sviluppando e bassa e media tensione realizzando sistemi di distribuzione intelligenti 4.3.1 Realizzazione di reti intelligenti di istribu ione ell’ener ia (smart grids) e di stoccaggio 4.1.3 Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica 4.6.1 Realizzazione di infrastrutture e nodi di intersca bio inali ati all’incre ento ella mobilità collettiva e relativi sistemi di trasporto e) Promuovere strategie per basse emissioni di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare le aree RA 4.6 Aumentare la mobilità urbane, inclusa la promozione sostenibile nelle aree urbane della mobilità urbana multimodale sostenibile e di pertinenti misure di adattamento e mitigazione 4.6.2 Interventi di mobilità sostenibile urbana anche incentivando l’utili o i siste i i trasporto a basso impatto ambientale, il co pleta ento, l’attre a io el siste a e il rinnovamento delle flotte 4.6.3 Sistemi infrastrutturali e tecnologici di gestione del traffico e per l'integrazione tariffaria attraverso la realizzazione di sistemi di pagamento interoperabili (quali ad esempio, bigliettazione elettronica, infomobilità, strumenti antielusione) 47 Priorità d’investimento Risultato atteso Azioni 4.6.4 Sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utili o el e o a basso i patto ambientale anche attraverso iniziative di charginghub 4.6.5 Incenti i per l’a o ione e la razionalizzazione di sistemi e infrastrutture di distribuzione eco compatibile delle merci Motivare brevemente la scelta di Priorità, obiettivi e azioni (max 600 caratteri) La scelta elle priorit , e li obietti i e elle a ioni ell’OT ipen e sostan ial ente a: - le analisi dei fabbisogni nel settore energetico regionale, che in particolare evidenziano la necessità di riqualificare il patrimonio edilizio pubblico e di migliorarne l’e icien a energetica, nonché di favorire la riduzione dei consumi finali del sistema produttivo; - le indicazioni strategiche e operative emerse nella precedente fase di programmazione del FESR; - le opzioni e gli obiettivi strategiche di Europa 2020, recepiti a ulti o nell’Accor o i Partenariato presentato dal Governo Italiano alla Commissione Europea. 48 Parte seconda: elementi per la scelta delle priorità di investimento, degli obiettivi specifici/risultati attesi e degli indicatori [DA RIPETERE PER OGNI RISULTATO ATTESO] Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda 4.1 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo Ra a cui si riferisce la scheda. Come evidenziato anche nel DOS Calabria 2014-2020, nella programmazione 2007-2013 sono state avviate numerose iniziati e in iri ate all’au ento ella pro u ione i ener ia elettrica a onti rinno abili, all’e icienta ento e li e i ici ella PA e alla ri u ione ei consumi nella pubblica illuminazione. Contestualmente, sono state attivate azioni di sensibilizzazione, con l’obietti o i i on ere a un a pio strato ella popola ione re ionale la consape ole a ell’i portan a el rispar io ener etico e ell’e icien a ener etica, nonché e li e etti bene ici eri anti all’utili o i uso i piccoli i pianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Tuttavia resta elevata la necessità di riqualificazione energetica di una parte importante del patrimonio edilizio pubblico residenziale e non residenziale Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) Le analisi di contesto evidenziano un significativo fabbisogno da soddisfare in termini di riqualificazione energetica degli edifici pubblici e di efficientamento degli edifici pubblici. La necessità di intervenire in tale direzione è evidenziata nell’Accordo di Partenariato Stato-UE, che recependo le indicazioni strategiche di Europa 2020, pone una particolare attenzione alla problematiche dell’efficienza energetica, a cominciare dalla riduzione dei consumi negli edifici e nelle strutture pubbliche o a uso pubblico residenziale. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Le criticità di intervento risiedono principalmente: - nella mancanza di un Piano Energetico Ambientale Regionale aggiornato al nuovo contesto, che potrebbe contribuire a definire con maggiore accuratezza gli ambiti in cui intervenire; - nei ritardi relativi alla definizione e al consolidamento di un quadro di strumenti innovativi i inter ento nel settore re ionale e na ionale, tra cui a ese pio il “contratto i ren i ento ener etico” - nella necessità di rafforzare il sistema di governance, gestione, monitoraggio e 49 valutazione degli interventi in materia di energia. Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. Nella programmazione 2007-2013 sono stati fatti passi importanti, anche in funzione delle risorse finanziarie disponibili, nella direzione di contribuire alla riduzione dei consumi finali di energia. Tuttavia, vi è la necessità di rafforzare le dinamiche attivate, stabilendo una correlazione forte tra le politiche energetiche messe in atto e la riduzione delle emissioni cli alteranti, con particolare ri uar o al rispar io e uso ra ionale ell’ener ia e all’i pie o sostitutivo di fonti energetiche rinnovabili. L’Obietti o Speci ico a ri eri ento a ue a biti operati i, rispetto ai quali eclina specifiche Azioni: - I ple entare percorsi e processi olti a supportare un’e ili ia sostenibile attra erso la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico (residenziale e non) in termini di e icienta ento e rispar io ener etico. L’Obietti o consente non solo di sostenere, in senso lato, processi di sviluppo più compatibili dal punto di vista ambientale, ma anche di sal a uar are la “qualit abitati a” elle asce eboli ella popola ione. - Incrementare il numero di edifici pubblici che puntano all’autosostenibilit enert etica. - Fa orire il conteni ento ell’inquina ento lu inoso e il rispar io ener etico, stimolando e supportando gli Enti pubblici a rinnovare i propri impianti di illuminazione pubblica. Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS 4.1 Indicatore Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline - Consumi finali di energia per GWh settore per industria, trasporti, edilizia civile di cui PA. n. 32 Diminuzione del consumo GWh annuale di energia primaria degli edifici pubblici (indicatore comune) Valore Target 2023 Fonte dati Frequenza rilevazione ENEAIstat Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa 50 Azione 4.1.1 Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche. Descrizione L’A ione sostiene la reali a ione i inter enti i ristruttura ione i sin oli e i ici o co plessi di edifici e di installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attra erso l’utili o i ix tecnolo ici. Le forme di sostegno dovranno pre e ere prioritaria ente l’i pie o i un ix i stru enti inan iari (contributo c i pianti, c interessi, aran ie, ecc.), co presi i c “contratti i ren i ento ener etico”, allo scopo i incre entare li i patti ella spesa pubblica. Esempi di intervento - Interventi di riqualificazione energetica sulle scuole di primo e secondo grado nonché sul patrimonio edilizio residenziale pubblico (ATERP), riguardanti le seguenti azioni: interventi sull’in olucro (reali a ione i cappotti ter ici, sostitu ione infissi, eliminazione dei ponti termici, schermi solari, ecc.); interventi sugli impianti di riscaldamento e/o climatizzazione (sostituzione di caldaie, impianti solari termici, impianti di solar cooling; pompe di calore basate sull’utili o i son e eotermiche, ecc.); interventi sui dispositivi di illuminazione attra erso l’i pie o prepon erante i ispositi i le ; installa ione i siste i intelli enti i telecontrollo, regolazione e gestione e di monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings); - Interventi per la realizzazione di nuovi edifici pubblici esemplari ad energia zero, in accordo con quanto stabilito dalla Direttiva CE 2012/27. Beneficiari Amministrazione regionale, Enti Locali, ATERP, Altri Enti Pubblici regionali e locali Territori Intero territorio regionale Gruppi target Enti pubblici, Imprese, Cittadinanza Azione 4.1.2 Installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all'autoconsumo. Descrizione L’A ione a orisce la reali a ione i i pianti i pro u ione i ener ia rinno abile estinati 51 all’autoconsu o, nell’a bito i e i ici pubblici, associati a inter enti ener etico e attra erso l’utili o i tecnolo ie a alta e icien a. i e icienta ento Esempi di intervento - Interventi di installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile (solare termico, solar cooling, geotermia, mini/microeolico, fotovoltaico, ecc.) ad alta efficienza energetica, compresi gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, di co enera ione e tri enera ione e l’istalla ione i ispositi i i ener ia pro otta direttamente presso le utenze. Beneficiari Amministrazione regionale, Enti Locali, ATERP, Altri Enti Pubblici regionali e locali Territori Intero territorio regionale Gruppi target Enti pubblici, Imprese, Cittadinanza Azione 4.1.3 Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica. Descrizione L’A ione è ri olta a incenti are li enti pubblici a a ottare solu ioni tecnolo iche (tecnologia a led) per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica, pro uo en o l’installa ione e i siste i auto atici i re ola ione (sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di telegestione energetica della rete) e favorendo altresì il conteni ento li inter enti i anuten ione e la ri u ione ell’inquina ento lu inoso. Esempi di intervento - Interventi di riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica attra erso la ra ionali a ione e l’otti i a ione ei punti i illu ina ione, l’a o ione i tecnologia a led in sostituzione delle tecnologie tradizionali; - Interventi di installazione di sistemi automatici di regolazione (sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di telegestione energetica della rete) delle reti di illuminazione pubblica. Beneficiari Amministrazione regionale, Enti Locali, ATERP, Altri Enti Pubblici regionali e locali 52 Territori Intero territorio regionale, con priorità ai centri urbani Gruppi target Enti pubblici, Imprese, Cittadinanza Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Le operazioni verranno selezionate attraverso specifiche procedure di evidenza ovvero attraverso piani di intervento coerenti con la programmazione degli enti proponenti. Nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi: - realizzati con il coinvolgimento delle ESCO – Energy Service Company, attraverso contratti di rendimento energetico (in particolare per le Azioni 4.1.1 e 4.1.3); - estinati a i obili i propriet ell’A inistra ione re ionale, e li enti locali o i altri enti pubblici re ionali) in un’ottica i inte ra ione con le isure previste dal PON nonché dei Fondi istituiti a livello nazionale e dedicati all’e icienta ento energetico degli edifici pubblici; - che interessano più edifici o aree. Gli interventi ammissibili dovranno essere individuati, inoltre, in raccordo con quanto previsto dal PON I&C, dal PON Città Metropolitane e dal PON Cultura. Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Da verificare la possibilità di istituire specifici strumenti finanziari (fondi rotativi) per l’ero a ione i utui e aran ie pubbliche a sostegno degli interventi previsti, anche in colle a ento con l’OT3 e l’OT5 Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non applicabile Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Interventi di efficientamento energetico finanziati Sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile finanziati Unità di Misura Fondo Numero FESR Numero Categoria di Regione Valore Target (2023) FESR 53 Fonte Frequenza rilevazione Interventi di riduzione dei consumi energetici finanziati Numero FESR Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15) Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda 4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo Ra a cui si riferisce la scheda. L’OS rispon e all’esi en a di riduzione dei consumi di energia da fonti non rinnovabili delle i prese re ionali. Tale biso no risulta tanto più e i ente se si consi era che nell’a bito della programmazione comunitaria regionale 2007-13 non sono stati attivati strumenti specifici per le imprese per far fronte alla contrazione dei consumi energetici. Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) Le analisi di contesto evidenziano un crescente fabbisogno da soddisfare in termini di riduzione dei costi, e segnatamente quelli energetici, per le aziende regionali. La necessità di intervenire in tale direzione è evidenziata nell’Accordo di Partenariato Stato-UE, che recependo le indicazioni strategiche di Europa 2020, pone una particolare attenzione alla problematiche dell’efficienza energetica e nella riduzione dei consumi anche nell’ambito della struttura produttiva. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Le criticità di intervento risiedono principalmente: - nella mancanza di un Piano Energetico Ambientale Regionale aggiornato al nuovo contesto, che potrebbe contribuire a definire con maggiore accuratezza gli ambiti settoriali e tematici su cui intervenire; - nei ritardi relativi alla definizione e al consolidamento di un quadro di sostegno pubblico maggiormente efficiente; - nella necessità di rafforzare il sistema di governance, gestione, monitoraggio e valutazione degli interventi in materia di energia. Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. L’OS ha co e risultato atteso quello i ri urre i consumi energetici, e di conseguenza i costi gestionali, da parte delle imprese calabresi, con effetti positivi anche nel contenimento delle e issioni annose per l’a biente. Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. 54 Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS 4.2 Indicatore - Consumi finali di energia per settore per industria, trasporti, edilizia civile di cui PA. Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline GWh Valore Target 2023 Fonte dati Frequenza rilevazione ENEAIstat Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa Azione 4.2.1 Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive. Descrizione L’A ione pre e e il soste no a li inter enti i riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa la sostituzione di dispositivi a bassa efficienza e l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza. Esempi di intervento - Inter enti i e icienta ento ener etico e li e i ici ri uar anti l’in olucro (reali a ione di cappotti termici, sostituzione infissi, eliminazione dei ponti termici, schermi solari, ecc.); gli impianti di riscaldamento e/o climatizzazione (sostituzione di caldaie, impianti solari ter ici, i pianti i solar coolin ; po pe i calore basate sull’utili o i son e eoter iche, ecc.); i ispositi i i illu ina ione attra erso l’impiego preponderante di dispositivi led; - Interventi di installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile (solare termico, solar cooling, geotermia, mini/microeolico, fotovoltaico, ecc.) ad alta efficienza energetica, compresi gli impianti i co enera ione e tri enera ione e l’istalla ione i dispositivi di energia prodotta direttamente presso le utenze; - Interventi di installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione e gestione e di monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings). Beneficiari Amministrazione regionale, Enti pubblici, Soggetti gestori di aree produttive, Organismi in house, Imprese singole o associate Territori Intero territorio regionale Gruppi target 55 Imprese Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Nella selezione delle operazioni, che avverrà attraverso avvisi pubblici, verrà data priorità agli interventi che: - evidenziano connessioni dirette con la strategia di specializzazione intelligente; promossi da network di imprese; prevedono il coinvolgono di enti e amministrazioni pubbliche; contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (ai sensi del Reg. (UE) n. 215/2014 della Commissione). Gli interventi ammissibili dovranno essere individuati, inoltre, in raccordo con quanto previsto dal PON I&C, dal PON Città Metropolitane e dal PON Cultura. Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Da verificare la possibilità di istituire specifici strumenti finanziari (fondi rotativi) per l’ero a ione i utui e aran ie pubbliche a soste no e li inter enti pre isti, anche in colle a ento con l’OT3 Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non applicabile Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Progetti di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni finanziati Unità di Misura Fondo Numero FESR Categoria di Regione Valore Target (2023) Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15) 56 Fonte Frequenza rilevazione Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda 4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo Ra a cui si riferisce la scheda. L’OS rispon e all’esi en a i ammodernamento e efficientamento delle reti di distribuzione che garantiscano, oltre al necessario potenziamento strutturale delle grandi dorsali di trasmissione, che o r essere assicurato attra erso l’utili o elle risorse or inarie statali, la compiuta implementazione delle tecnologie in grado di integrare in maniera efficiente il comportamento e le azioni di tutti gli utenti collegati alla rete elettrica, in particolare per la produzione distribuita di grandi quantità di elettricità in particolare da fonti di energia rinnovabili e per la risposta alla domanda dei consumatori. Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) L’Accordo di Partenariato Stato-UE, recependo le indicazioni strategiche di Europa 2020, pone una particolare attenzione alla problematiche dell’efficienza energetica e nella riduzione dei consumi. Per il conseguimento di tali obiettivi è importante dotare la regione di una rete di distribuzione efficiente e intelligente. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Le criticità di intervento risiedono principalmente: - nella mancanza di un Piano Energetico Ambientale Regionale aggiornato al nuovo contesto, che potrebbe contribuire a definire con maggiore accuratezza gli ambiti settoriali e tematici su cui intervenire; - nei ritardi relativi alla definizione e al consolidamento di un quadro di incentivazione maggiormente efficiente; - nella necessità di rafforzare il sistema di governance, gestione, monitoraggio e valutazione degli interventi in materia di energia. Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. L’OS ha co e risultato atteso quello i i liorare l’e icien a istributi a ell’ener ia elettrica orientan o i consu i erso l’utili o i ener ia a onti rinno abili e incre entare il 57 numero di utenti collegati a reti di distribuzione intelligenti. Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS 4.3 4.3 Indicatore Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline Consumi di energia elettrica GWh coperti da fonti rinnovabili. n. 33 Numero di utenti di energia N. utenti addizionali collegati a reti intelligenti (utenti) Valore Fonte dati Target 2023 Frequenza rilevazione Terna-Istat (Indicatore comune) Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa Azione 4.3.1 Realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grids) e di stoccaggio. Descrizione L’A ione sostiene la reali a ione i reti intelli enti i istribu ione ell’ener ia (s art ri s) e di interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari, l’introduzione di apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale, misurazione intelligente e controllo e monitoraggio come infrastruttura elle “citt ”, elle aree periurbane e elle “aree interne”. Inoltre, supporta gli interventi per la realizzazione di sistemi intelligenti di stoccaggio asserviti a reti intelligenti di distribuzione e a impianti di produzione da fonti di energia rinnovabile (FER). Gli interventi da finanziare dovranno essere individuati in stretto raccordo con il PON I&C. Esempi di intervento - Interventi per la realizzazione i reti intelli enti i istribu ione ell’ener ia (s art ri s) e reti di trasmissione strettamente complementari - Inter enti per l’introduzione di apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale, misurazione intelligente e controllo e monitoraggio. - Interventi per la realizzazione di sistemi intelligenti di stoccaggio asserviti a reti intelligenti di distribuzione (smart grids) e a impianti di produzione da FER. Beneficiari Amministrazione regionale, Enti pubblici, Organismi in house, Società distribuzione energia elettrica, Imprese singole o associate. 58 Territori Intero territorio regionale Gruppi target Imprese Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi che: - prevedono un incremento di utenti collegati a reti intelligenti; accrescono l’e icien a ella rete i distribuzione; privilegiano la distribuzione di energia elettrica da fonti rinnovabili contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (ai sensi del Reg. (UE) n. 215/2014 della Commissione). Gli interventi ammissibili dovranno essere individuati, inoltre, in raccordo con quanto previsto dal PON I&C. Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Non applicabile Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non applicabile Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Unità di Misura Fondo Reti intelligenti realizzate Numero FESR Sistemi di stoccaggio collegati a reti smart grids realizzati Numero FESR Categoria di Regione Valore Target (2023) Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15) 59 Fonte Frequenza rilevazione Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda 4.6 Aumentare la mobilità sostenibile nelle aree urbane Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo Ra a cui si riferisce la scheda. L’OS rispon e all’esi en a i i liorare la qualit ella ita nelle aree urbane, attra erso la riduzione del congestionamento el tra ico e il conteni ento ell’inquina ento acustico e at os erico e l’incre ento ella qualit e ell’e icien a elle strutture e ei ser i i i mobilità. Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) La strategia Europa 2020 mette in evidenza il ruolo cruciale svolto dai centri urbani quali motori per lo sviluppo sociale ed economico. Tuttavia, le città soprattutto quelle medie si trovano ad affrontare una serie di problemi legati alla congestione generata dai veicoli, all’inquinamento atmosferico e acustico, all’occupazione del suolo; ciò si traduce da una parte in elevati costi operativi per le amministrazioni e per i gestori dei servizi di mobilità e, dall’altra, in un decadimento della qualità e della quantità dei servizi di mobilità per l’utenza. Tale situazione riguarda anche le città calabresi che evidenziano un significativo fabbisogno di investimenti nell’implementazione di servizi di trasporto pubblico sempre più efficaci ed ecocompatibili. Diventa prioritario, pertanto, incidere in maniera significativa sulla mobilità sostenibile delle aree urbane che appaiono più deficitarie dal punto di vista dell’infrastrutturazione e dell’efficiente gestione dei servizi di mobilità tradizionali e/o più innovativi. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Le criticità di intervento risiedono principalmente: - nella mancanza di un Piano Energetico Ambientale Regionale aggiornato al nuovo contesto, che potrebbe contribuire a definire con maggiore accuratezza gli ambiti settoriali e tematici su cui intervenire; - nei ritardi relativi alla definizione e al consolidamento di un quadro di sostegno finanziario maggiormente efficiente; - nella necessità di rafforzare il sistema di governance, gestione, monitoraggio e valutazione degli interventi in materia di energia. Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. L’OS ha co e risultato atteso quello i accrescere la quota delle persone che per spostarsi nelle aree urbane e nelle città capoluogo utilizzano il trasporto pubblico locale, riducendo pertanto il nu ero ei oto eicoli e auto eicoli circolanti e l’inquina ento acustico e atmosferico. 60 Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS Indicatore Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline Utilizzo di mezzi pubblici. n. utenti Passeggeri trasportati dal TPL nei comuni capoluogo di provincia per abitante Passeggeri del TPL per abitante Valore Target 2023 Fonte dati Frequenza rilevazione Fonte: Istat, Indagine multiscopo Fonte: Istat Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa Azione 4.6.1 Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva e relativi sistemi di trasporto Descrizione L’A ione contribuisce all’au ento ella obilit sostenibile sostenendo la realizzazione di siste i ulti o ali i trasporto atti a pro uo ere l’utili o ei e i i trasporto pubblico locale da parte dei pendolari e degli abitanti dei centri urbani e convogliare il trasporto privato su quello pubblico attraverso la messa a punto di apposite misure che ne agevolino l’accesso e la sosta (parche i per auto, ciclo otori e biciclette; percorsi e attraversamenti idonei e facilmente riconoscibili/percepibili). Esempi di intervento - Realizzazione di Centri/hub di mobilità nei principali snodi urbani della regione ad alta pendolarizzazione attraverso il potenziamento o la riqualificazione dei centri viaggiatori delle stazioni ferroviarie. - Realizzazione di parcheggi/box, servizi di noleggio e di centri per la ricarica di mezzi a basso i patto a bientale nell’a bito ei Centri i obilit . - Realizzazione di parcheggi di interscambio, bike/car-sharin nell’a bito dei Centri di mobilità. - Realizzazione di centri di informazione multimediale con erogazione di informazioni in tempo reale (Infopoint) nei Centri di mobilità. 61 Beneficiari Amministrazione regionale, Enti pubblici, Organismi in house, Imprese singole o associate, Associazioni non profit Territori Aree urbane Gruppi target Enti pubblici, Imprese, Cittadinanza, Turisti Azione 4.6.2 Interventi di mobilità sostenibile urbana incentivando l’utilizzo di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale, il completamento, l’attrezzaggio del sistema e il rinnovamento delle flotte Da verificare con Asse Città Azione 4.6.3 Sistemi infrastrutturali e tecnologici di gestione del traffico e per l'integrazione tariffaria Descrizione L’A ione è inali ata migliorare l’o erta e la estione el trasporto pubblico locale, attra erso la pro etta ione, l’i ple enta ione e la rui ione i siste i in or ati i intelligenti che consentano di rispondere alle esigenze conoscitive degli utenti e dei gestori. Inoltre, è diretta ad elevare i livelli di qualità del servizio offerto in tema di TPL, non solo ra ionali an o il settore (es: a plian o, inte ran o e coor inan o l’o erta i trasporto erogata da diversi concessionari), ma anche predisponendo pacchetti combinati di misure orientati alla sostenibilità e alla trasparenza (es. essa in rete i tutta l’in or a ione all’uten a). Esempi di intervento - Interventi per l’installa ione di software per la gestione dei centri di infomobilità per la creazione di una piattaforma che integri le diverse fonti informative in grado di divulgare le informazioni a utilizzatori e utenti finali; - Inter enti per l’installa ione di apparecchiature informative (infomonitor, monitor e totem per il trasporto pubblico locale) e di distributori automatici per ticket; - Inter enti per l’i ple enta ione i un siste a ina ico i informazione TPL con monitoraggio in tempo reale della localizzazione dei vettori. - Implementazione sui mezzi pubblici di trasporto di un sistema il sistema di monitoraggio del veicolo (es. stato dei componenti meccanici, consumi, sicurezza, ecc.) - Interventi per la realizzazione di sistemi per la diffusione al pubblico (anche attraverso 62 Apps per mobile) delle informazioni circa le linee urbane, i tempi di attesa, eventuali criticità e perturbazioni atmosferiche. Beneficiari Amministrazione regionale, Enti pubblici, Organismi in house, Imprese singole o associate, Associazioni non profit Territori Aree urbane Gruppi target Enti pubblici, Imprese, Cittadinanza, Turisti Azione 4.6.3 Sistemi infrastrutturali e tecnologici di gestione del traffico e per l'integrazione tariffaria attraverso la realizzazione di sistemi di pagamento interoperabili (quali ad esempio, bigliettazione elettronica, infomobilità, strumenti antielusione) Da verificare con Asse Città Azione 4.6.4 Sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utilizzo del mezzo a basso impatto ambientale anche attraverso iniziative di charginghub Descrizione L’A ione pro uo e inter enti inali ati a incrementare il livello di efficienza modale del sistema di mobilità nelle aree urbane, sostenendo un complesso di interventi riferito al sistema viario, alla disciplina del traffico, all’o erta i trasporto pubblico e di servizi volti a sostenere forme di mobilità alternativa (bike/carsharing, ma anche iniziative di charginghub) che renda economicamente e funzionalmente con eniente l’a o ione i stili i obilit sempre più compatibili sotto il profilo ambientale. Esempi di intervento - Interventi per la creazione di una rete di centri di ricarica finalizzata a incrementare l’uso di veicoli elettrici; - Interventi per la realizzazione o il completamento di piste ciclabili con riferimento a strumenti di pianificazione già predisposti dai comuni - Interventi per la realizzazione di stazioni di noleggio (anche prevedendo forme di mobilità condivisa – bike/car-sharing), di prima assistenza e di ricarica di mezzi a basso impatto 63 ambientale; - Inter enti per l’installazione di stazioni per la gestione del noleggio e per il monitoraggio dei flussi ciclabili. Beneficiari Amministrazione regionale, Enti pubblici, Organismi in house, Imprese singole o associate, Associazioni non profit Territori Aree urbane Gruppi target Enti pubblici, Imprese, Cittadinanza, Turisti Azione 4.6.5 Incentivi per l’adozione e la razionalizzazione di sistemi e infrastrutture di distribuzione eco compatibile delle merci Da verificare con Asse Città Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Le operazioni saranno selezionate sulla base di procedure di evidenza pubblica o attraverso la condivisione di piani di intervento proposti dalle amministrazioni locali con riferimento alle priorità identificate nella programmazione di competenza. Relativamente ai soggetti privati, si procederà ad emanare specifici avvisi pubblici per la concessione dei aiuti. Nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi predisposti congiuntamente da più Amministrazioni comunali e/o soggetti pubblici e privati. Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Da verificare Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. 64 Non applicabile Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Interventi a supporto della mobilità collettiva finanziati Interventi di mobilità sostenibile finanziati Interventi per la realizzazione di sistemi di pagamento interoperabili Inter enti per l’utili o i e i a basso impatto Inter enti per l’a o ione i siste i ecocompatibili delle merci Unità di Misura Numero Fondo Numero FESR Numero FESR Numero FESR Numero FESR Categoria di Regione Valore Target (2023) FESR Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15) Eventuali commenti conclusivi Data ________________ Firma ___________________ 65 Fonte Frequenza rilevazione Asse IV Ot 5 Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi Scheda di rilevazione delle indicazioni dei Dipartimenti regionali per la redazione del PO Fesr 2014-2020 Dipartimento Regionale: Presidenza – Protezione Civile Diparti ento Re ionale n. 9 “LL.PP.” Settore 2 Autorità di Bacino della Regione Calabria Obiettivo Tematico 5 Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi RA 5.1 – 5.2 – 5.3 66 Parte prima: le premesse rilevanti del settore [UNA SOLA VOLTA PER TUTTI I RISULTATI ATTESI DELL’O.T.] Aggiornamento dello stato attuale della programmazione del settore Aggiornamento del paragrafo 4 del documento “Indirizzi per la definizione di un documento di orientamento strategico alla programmazione operativa 2014-2020” I litorali della Regione Calabria hanno uno sviluppo complessivo di circa 800 km. Il fenomeno ell’erosione elle coste è particolar ente rile ante: in ase i re a ione el Piano Stralcio per l’Assetto I ro eolo ico (PAI), l’Autorit i Bacino Re ionale (ABR) ha effettuato un confronto tra la posi ione ella linea i ri a nell’anno 1954 e quella nel 1998 e ha sti ato un’erosione areale co plessi a i circa 11 k q. L’e olu ione or olo ica elle spia e ha a uto, in più occasioni e in molte località, conseguenze gravi, determinando non solo la perdita di arenili, ma anche danni a strutture portuali e interramenti degli approdi, danneggiamenti di opere di difesa di diversa natura, di lungomari di centri abitati, di rilevati ferroviari e stradali, di attrezzature turistiche e balneari, di manufatti e reti di servizio, nonché di edifici pubblici e privati. Il PAI Calabria, approvato con Delibera del Consiglio Regionale n. 115 del 28 dicembre 2001, ha perimetrato e classificato i tratti di costa in avanzamento o in erosione e le aree a rischio erosione costiera in tre livelli, da R1 a R3 (rischio elevato). Oltre al PAI, è stata e ettuata nel 2003, a parte ell’ABR, a se uito i stu i etta liati sulle aree a a iore criticit , un’ulteriore classi ica ione ei tratti di litorale sulla base della definizione di un in ice i criticit per ciascuna unit isio ra ica che ri lette: l’e olu ione elle spia e nel perio o più recente, la ulnerabilit ella spia ia stessa e elle aree a terra, la natura e l’entit ei fenomeni di deficit dei sedimenti e dei fattori di rischio già individuati nel PAI. Da tale analisi sono risultati n. 43 tratti di costa a maggiore criticità, per una lunghezza complessiva di circa 400 km, pari cioè a circa il 50% delle coste calabresi. Per quanto riguarda la programmazione di interventi strutturali per la difesa e salvaguardia delle coste si citano i piani realizzati utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Legge 331/2001, i fondi comunitari del P.O.R. Calabria 2000/2006 – Asse I “Risorse Naturali” – Misura 1.4 “Siste i Inse iati i” e quelli stanziati dalla Legge Regionale n. 13 del 17 agosto 2005 - “inter enti pilota”. La Giunta Re ionale con Delibera ione n. 1158 el 27 Dice bre 2005, in esecu ione ell’art. 10 ella Legge Regionale n. 13 2005, ha a i ato all’ABR, il co pito ella re a ione el “Piano di gestione integrata delle coste”. Con l’attua ione ell’Accor o i Pro ra a (APQ) Di esa el Suolo – Erosione delle Coste, stipulato il 29 settembre 2006 tra la Regione Calabria, il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero ell’A biente e ella Tutela el Territorio e el Mare, i i porto co plessi o pari a M€ 45, sono stati programmati e realizzati dalle Amministrazioni Comunali, sotto la regia del Dipartimento LL.PP., n. 47 interventi lungo i litorali a maggiore rischio di erosione (classificati R3 nel Piano Stralcio per l’Assetto I ro eolo ico). In coeren a con l’obietti o 5, sono stati s iluppati i contenuti ell’Asse III el POR Calabria FESR 20072013, con l’attua ione ella Linea i Inter ento 3.2.2.3, “Azioni per la messa in sicurezza delle aree a rischio erosione costiera e per il ripascimento e la ricostituzione delle spiagge”. Nel 2013, l’ABR, con lo scopo i superare le proble atiche le ate all’eccessi a ra mentazione dei finanziamenti e alla realizzazione di opere con effetti limitati a scala locale, in collaborazione con il Diparti ento La ori Pubblici, le Pro ince e l’U icio el Genio Ci ile alle Opere Maritti e, enti che si 67 occupano specificatamente delle proble atiche i i esa elle aree costiere, ha a iato un’a ione con iunta, inali ata all’in i i ua ione elle principali criticit esistenti sulla base i ati scienti ici e alla pre isposi ione el “Master Plan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria”, a reali are nelle n. 21 acro-aree i analisi in cui è stato su i iso l’intero territorio costiero calabrese. Il su etto Master Plan è uno stru ento ina ico che ha l’obietti o i esa inare lo stato ei fenomeni in atto lungo le coste calabresi e di indicare, in prima analisi, gli interventi prioritari per la messa in salvaguardia delle infrastrutture e delle strutture maggiormente esposte a rischio e, a medio-lungo termine, la programmazione integrata attraverso una strategia condivisa, improntata alla tutela e alla conser a ione el territorio e all’e etti o riequilibrio el trasporto soli o litoraneo. Dalle analisi realizzate ai fini della redazione del Master Plan emerge un aggravamento delle situazioni già riconosciute orte ente critiche e l’instaurarsi i nuo i eno eni i erosione in aree litoranee precedentemente esenti da tali fenomenologie. Il nuo o qua ro ornito all’analisi ella situa ione i atto, ei risultati ottenuti a se uito ella realizzazione degli interventi strutturali e degli studi precedenti, ha consentito di individuare una prima stima attendibile del fabbisogno complessivo necessario per la messa in sicurezza dei tratti a maggior rischio di erosione costiera, in termini di interventi strutturali e dal punto di vista delle risorse finanziarie necessarie, specificando le strategie attuative in termini sia generali che locali. È stato, pertanto, possibile e inire l’estensione elle aree i rischio associan o a ciascuna i esse un grado di criticità e di priorità di intervento. In ata 5 ar o 2013 è stato stipulato l’Accor o i Pro ra a Qua ro (APQ) ra or ato “Di esa el Suolo e Erosione elle Coste” tra la Re ione Calabria, il Ministero ello S iluppo Econo ico e il Ministero ell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a valere sui fondi di cui alla Delibera CIPE n. 87 el 3 a osto 2012 “Fon o per lo S iluppo e la Coesione (FSC) - Programmazione Regionale delle residue risorse del FSC a favore del settore ambiente per la manutenzione straordinaria del territorio” e sulle risorse resi ue el POR Calabria FESR 2007 2013 - Linea di Intervento 3.2.2.3, “Azioni per la messa in sicurezza delle aree a rischio erosione costiera e per il ripascimento e la ricostituzione delle spiagge”. La Regione Calabria è caratterizzata da un numero elevato di eventi alluvionali, franosi e di erosione costiera. In tutti i comuni calabresi sono presenti aree a rischio frane e idraulico elevato e molto elevato che interessano centri abitati, aree produttive, viabilità, infrastrutture di rete. Molti litorali presentano una stimata erosione areale complessiva di diverse decine di kmq negli ultimi 50 anni. Precipitazioni, sempre più intense e frequenti per i cambiamenti climatici in atto, un territorio che ogni anno è reso più vulnerabile dal consumo di suolo e una politica di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico basata in prevalenza su interventi di difesa puntuali, spesso dettati dalla necessità di intervenire tempestivamente per limitare i danni (interventi di somma urgenza) invece che su un’a ione i pre en ione e anuten ione i usa su tutto il territorio sono le cause el problema. L’obietti o te atico si sinteti a nella necessit i a ottare i onei stru enti i piani ica ione e misure di prevenzione del rischio idrogeologico attraverso una programmazione partecipata dei diversi tipi di intervento ad alta compatibilità ambientale finalizzati a diminuire le condizioni di rischio, alla rinaturalizzazione e riqualificazione paesistico-ambientale, alla cura e tutela del paesa io, ell’uso el suolo, e li a bienti naturali e ella bio i ersit , alla tutela e estione elle acque. 68 Il dipartimento nazionale di Protezione Civile ha avviato un importante programma nazionale di riduzione del rischio sismico attraverso diverse azioni, in particolare studi di microzonazione sismica del territorio, interventi strutturali su edifici strategici ed edifici privati. La Calabria, essendo tra le regioni a più elevato rischio del paese è destinataria di importanti risorse del programma nazionale, tuttavia esse non sono sufficienti. Con i fondi della programmazione comunitaria 2020 ci si propone dunque di sostenere ed integrare il programma nazionale al fine di raggiungere un maggior livello di mitigazione del rischio sismico sul territorio regionale. Per quanto riguarda le competenze in materia di Protezione civile, con Delibera di Giunta Regionale n. 172 el 29.03.2007 “Appro a ione Diretti a Re ionale per l’allerta ento per il rischio idrogeologico ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio ei Ministri 27.02.2004 e s. .i.” la Regione Calabria ha istituito il Sistema di Allertamento regionale per il Rischio idrogeologico e idraulico in Calabria ai fini di Protezione Civile, predisposto ai sensi del D.Lgvo 112/98, della legge n. 401/2001, della Legge regionale n. 4/1997 e della sopra citata Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 e s.m.i.. I compiti previsti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio del 27 febbraio 2004 e dalla Direttiva sul Sistema di allertamento per il rischio idrogeologico ed idraulico in Calabria sono svolti dal Centro Funzionale Multirischi (CFM) della Regione Calabria (Centro Funzionale di cui alla L.n.100/2012 “Rior ino ella Prote ione Ci ile italiana” ). Tale centro è una struttura dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPACAL). Nell’Asse III del POR Calabria 2007-2013 si registrano una serie di azioni sia in corso che concluse coerenti con l’obietti o 5, e in particolare: 3.2.3.1 A ioni per potenziare il Sistema Regionale di Previsione e Prevenzione dei Rischi; 3.5.2.1- Azioni per completare e potenziare i sistemi di onitora io e conoscen a ello stato ell’a biente . Il centro, nato per la diffusione di messaggi di allertamento per il rischio idrogeologico si è speciali ato anche per l’elabora ione i in or a ioni relati e a altri rischi naturali quale il rischio siccità e desertificazione ed alla gestione del rischio incendi boschivi. Per quanto riguarda il RISCHIO SICCITA’ è stata implementata sul sito istituzionale del CFM la sezione “Osser atorio Siccit ” , a iornato o ni 30 iorni con appe i sintesi e i con ronto con le e ie storiche, Rapporto ensile sullo stato i siccit nonché, nell’a bito ella carto ra ia te atica relativa alla caratterizzazione climatica della Calabria, la mappatura delle aree sensibili alla desertificazione. Le azioni descritte, concluse utilizzando risorse provenienti da programmi INTERREG, sono coerenti con l’OT n.5. Per quanto riguarda il rischio INCENDI BOSCHIVI si è conclusa un’a ione coerente con l’obietti o 5, ed in particolare: Asse III del POR Calabria 2007-2013 3.2.3.1- Azioni per potenziare il Sistema Re ionale i Pre isione e Pre en ione ei Rischi con la reali a ione i un “Siste a sperimentale di pre en ione e onitora io incen i in aree boschi e ella Re ione Calabria”. Articola ione ell’OT per settore, priorit e obietti i speci ici [Istru ioni per l’incaricato ella raccolta: PRECOMPILARE e ettere istru ioni] OT Priorità di investimento Risultato atteso Azioni 5.a) sostenendo OT investimenti riguardanti 5 l'adattamento al cambiamento climatico, 5.1.1 Interventi di messa in sicurezza di RA 5.1 Riduzione del rischio aree a rischio di erosione costiera e per idrogeologico e di erosione il ripascimento e la ricostituzione delle costiera spiagge 69 OT Priorità di investimento Risultato atteso Azioni compresi gli approcci basati sugli ecosistemi; 5.1.3 Interventi di manutenzione del territorio, prevenzione del rischio idrogeologico e rinaturazione dei corsi d’acqua attraverso la riqualificazione 5.b) promuovendo idromorfologica ed ecologica volta a investimenti destinati a far incrementare la biodiversità fronte a rischi specifici, 5.1.4 -Integrazione e sviluppo di sistemi garantendo la resilienza di prevenzione e gestione alle catastrofi e dell’emergenza, anche attraverso sviluppando sistemi di meccanismi e reti digitali interoperabili di gestione delle catastrofi; allerta precoce 5.2.1 - Interventi volti a migliorare la RA 5.2 Riduzione del rischio … gestione delle risorse idriche, compresa di desertificazione la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi 5.3.1 -Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione, anche attraverso reti digitali interoperabili di coordinamento operativo precoce 5.b) promuovendo 5.3.2 - Interventi di messa in sicurezza investimenti destinati a far sismica degli edifici strategici e rilevanti fronte a rischi specifici, RA 5.3 Riduzione del rischio pubblici/privati ubicati nelle aree garantendo la resilienza maggiormente a rischio incendi e il rischio sismico alle catastrofi e 5.3.3 – Recupero e allestimento degli sviluppando sistemi di edifici pubblici strategici destinati ai gestione delle catastrofi; Centri Funzionali e operativi. 5.3.4 - Interventi di micro zonazione sismica e sviluppo di sistemi di prevenzione Motivare brevemente la scelta di Priorità, obiettivi e azioni (max 600 caratteri) L’A atta ento a li e etti pro otti al ca bia ento cli atico rientra tra le principali strate iche pro osse all’Unione Europea. Occorre: irettrici 1. elaborare misure e progetti per proteggere, ripristinare e rigenerare le aree costiere e marine, migliorare la gestione della proliferazione urbana; 2. aumentare il grado di resistenza delle infrastrutture e dei servizi rispetto a fenomeni meteorologici estremi e ad altri rischi naturali e dagli impatti negativi dei cambiamenti climatici, in particolare nelle aree urbane e nelle zone ad alta concentrazione di attività e di imprese; 3. a orire approcci inno ati i, ulti isciplinari e i prontati al rispetto ell’ecosiste a. Creare una cultura di prevenzione, diffusa a vari livelli, i perniata sull’in i i ua ione elle con i ioni i rischio e sull’a o ione i inter enti a co patibilit a bientale inali ati al onitora io, controllo e ri u ione ell’i patto e li e enti, atti an o tutti li enti co petenti e raccor an o le a ioni che riguardano non solo la difesa del suolo o la qualità delle acque ma anche la riqualificazione e alori a ione elle aree urbane e extra urbane a erenti ai corsi ’acqua. Di usione ella cultura della manutenzione ordinaria e cura del territorio come presidio territoriale. Pianificazione integrata a scala di bacino per superare la visione settoriale e promuovere la partecipazione attiva dei portatori di 70 interesse. Per quanto riguarda la Protezione civile evidenzia la necessità di: Sostenere ed incentivare il programma di mitigazione del rischio sismico avviato Dipartimento Nazionale di Protezione Civile; Completare ed aggiornare il censimento degli edifici di interesse strategico presenti sul territorio regionale e della loro vulnerabilità sismica, ai fini di una migliore pianificazione per la gestione dell'emergenza e dell'ottimizzazione dell'impiego delle risorse pubbliche per interventi di miglioramento/adeguamento degli edifici strategici; Razionalizzare la conoscenza sulle alterazioni che lo scuotimento sismico può subire in superficie, restituendo informazioni utili per la pianificazione del territorio, per la progettazione, per la gestione dell'emergenza. Il monitoraggio è un elemento essenziale di ogni strategia efficace di adattamento ed ha lo scopo di se uire l’e olu ione ei ca bia enti cli atici e i i enti icare a priori le situa ioni critiche, ossia quelle nelle quali gli effetti delle variazioni del clima rischiano di sovrapporsi a situazioni di spiccato cambiamento idrologico causato a altri attori. Un’a e uata a ione i onitora io el territorio deve necessariamente basarsi su una rete capillare di rilevamento meteo-idro-geologico e areo ra ica. La isponibilit ell’enor e ole i ati così rile ati consentir i s iluppare DSS nei settori dei rischi idrogeologici, siccità e desertificazione, incendi boschivi che moltiplicheranno l’e icacia elle a ioni con obietti o i ra iun ere la totalit ella popola ione esposta ai pre etti rischi. Parte seconda: elementi per la scelta delle priorità di investimento, degli obiettivi specifici/risultati attesi e degli indicatori [DA RIPETERE PER OGNI RISULTATO ATTESO] Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda RA 5.1-Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo Ra a cui si riferisce la scheda. L’obietti o enerale ella estione inte rata ella ascia costiera e e essere perse uito attra erso un approccio inte rato e ulti isciplinare alla i esa ella costa all’erosione nonché alla conservazione e alla valorizzazione degli habitat marino costieri ivi presenti. Gli interventi devono mirare al riequilibrio sedimentario dei litorali e alla stabilizzazione della costa alta, nel rispetto degli assetti naturali e della loro tendenza evolutiva, degli usi compatibili e dello sviluppo sostenibile. E’ necessario otarsi i uno stru ento conosciti o, nor ati o e tecnico – operativo attraverso il quale sono fissati e conseguiti gli obiettivi a scala di unità fisiografica per la diminuzione del rischio da 71 eventi meteo marini lungo i tratti di costa bassa e di costa alta e delle criticità ambientali individuate. Per quanto riguarda il settore dei Lavori pubblici è opportuno prevedere: Interventi di manutenzione, sia sul tronco fluviale che nelle aree di pertinenza fluviale fino ai versanti del bacino sotteso, attraverso un uso sostenibile del territorio e con particolare attenzione ai meccanismi naturali di assorbimento di carbonio Interventi di messa in sicurezza dei territori più esposti a rischio di frana, di alluvione e di erosione costiera di bio-ingegneria a basso impatto ambientale; Interventi di bio-in e neria olti a preser are la un ionalit el suolo e pre enire l’erosione ei versanti controllo ella qualit elle acque e ell’intero habitat; utilizzo e valorizzazione delle aree in adiacenze ai corsi ’acqua (parchi lu iali, percorsi naturalistici); raccordo con altri progetti inerenti la difesa del suolo Per la Protezione civile è necessario sostenenre: anteni ento e poten ia ento, o e necessario, elle reti esistenti, con l’installa ione di stazioni alla testata dei piccoli bacini, in grado di misurare tutte le variabili di interesse (i.e. precipitazione liquida e solida, temperatura); verifica della capacità delle stazioni esistenti di registrare correttamente eventi di precipita-zione breve e intensa; ali a ione e l’inte ra ione ei ra ar eteorolo ici con la rete eteorolo ica a terra; Nell’a bito ella pre en ione e iti a ione el rischio e più in particolare ella estione el rischio sostenibile assumono fondamentale importanza sistemi di allerta precoce affidabili e in grado di raggiungere in maniera efficace la popolazione esposta al rischio. In questo con-testo investimenti su tecnologie di monitoraggio, miglioramento della modellistica, ma so-prattutto miglioramento della comunicazione al cittadino e della sua percezione del rischio, sono da consi erarsi co e isure i a atta ento “non strutturali” nel contesto el ca -biamento climatico tra le più efficaci almeno per quanto riguarda specifici rischi diffusi sul territorio italiano (i.e. franamento superficiale, piene improvvise); attività di ricerca scientifica finalizzate a predisporre: eto i appropriati i enera ione i scenari plu iali che co pren ano (i) un’a e uata rappresentazione stocastica dei campi di pioggia ad elevato controllo orografico e la sua rela ione con la escri ione eter inistica ei nubi ra i, (ii) un’a e uata rappresenta ione e li e etti le ati alla par iali a ione ella copertura spa iale ell’e ento eteorico a loro volta legati alla trasposizione spaziale del campo e al fattore di riduzione areale del tasso di precipita ione, (iii) un’a e uata sensiti it ei ca pi i pio ia estre i alla or ante cli atica e (iv) un maggiore uso congiunto della modellistica climatica, regionalizzata alla scala di bacino, e quella idrologico-idraulica al fine di effettuare, ex-ante, e li scenari “what-i ” per valutare la risposta dei bacini idrografici a diversi scenari di precipitazione e, parallelamente, di uso dei suoli (includendo anche gli impatti delle opere i “ i esa”); metodi appropriati di generazione di scenari di piena che comprendano (i) la rappresentazione della probabilità congiunta della portata al colmo e del volume di piena nelle sezioni di misura (ii) la simulazione dinamica, integrata idrometeorologica, del bacino idrografico ad alta risoluzione spazio-temporale con attenzione alle interazioni tra suolo, vegetazione ed atmosfera, al manto nevoso e ai serbatoi di accumulazione idrica; sistemazione idraulica delle sezioni fluviali in prossimità di stazioni di misura teleidrometrica anche al fine di migliorare il sistema di allertamento, attualmente basato solo sul superamento di soglie pluviometriche, introducendo modelli idrologici che tengono conto delle misurazioni idrometriche. 72 Potenziamento della rete ondametrica e mareografica regionale anche al fine di monitorare la ina ica costiera in rela ione alla pro etta ione i opere i i esa all’erosione elle co-ste. Rispristino del presidio territoriale per il controllo del territorio da parte di tecnici ed opera-tori esperti, in punti critici già individuati, attraverso attività di vigilanza non strumentale, di pronto intervento idraulico e primi interventi urgenti Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) Le politiche volte alla prevenzione e alla mitigazione dei rischi ambientali in generale e del rischio idrogeologico nello specifico, di fatto già comprese nella programmazione dei fondi strutturali comunitari 2014-2020, possono prevedere approcci e strumenti nuovi rispetto a quelli fino ad ora sperimentati, modelli integrati e multidisciplinari di gestione e di supporto alle decisioni, in linea con la Diretti a 2007 60 CE “Valuta ione e estione ei rischi i allu ioni”, recepita con DL s 49 2010, secondo al quale i piani di gestione del rischio di alluvioni che devono includere le fasce costiere. “Dopo anni i risorse irtuali e i inan ia enti ero ati sulla base i sche i e er en iali, occorre are impulso ad investimenti veri, duraturi, di buona finan a a soprattutto i buona pre en ione”. Questa dovrebbe essere la nuova politica in grado di superare quella puntuale emergenziale che ha caratteri ato l’a ione i i esa el suolo ino a ora. La riquali ica ione lu iale, la anuten ione ordinaria, il controllo e la tutela del territorio e dei fiumi, devono essere gli elementi privilegiati delle nuove politiche di prevenzione, abbandonando la logica del ricorso a sole opere strutturali e di somma urgenza e pensando – come richiesto dalle Direttive Europee - a un insieme di strumenti e misure che puntino a ridurre il rischio assecondando maggiormente le dinamiche fluviali. Serve una scelta politica orte e alternati a a quelle ino a ora a ottate, con inti che l’attua ione i tutto questo non solo produrrà un beneficio in termini di sicurezza, ma anche un rilancio occupazionale ed economico dei territori. Occorre attuare una nuova, alternativa e seria politica di mitigazione del rischio da frane e allu ioni parten o all’applica ione elle iretti e europee 2000/60/CE sulla qualità delle acque e 2007/60/CE sulla prevenzione e riduzione del rischio alluvioni, partendo da una governance del territorio che ragioni a scala di bacino. Le politiche volte alla prevenzione e mitigazione dei rischi ambientali in generale e del rischio idrogeologico nello specifico, di fatto già comprese nella programmazione dei fondi strutturali comunitari 2014-2020, possono prevedere approcci e strumenti nuovi rispetto a quelli fino ad ora sperimentati. Per la Protezione Civile, la Diretti a re ionale per l’allerta ento per il rischio i ro eolo ico e i raulico descrive per ogni comune del territorio calabrese i seguenti scenari di rischio: 1. erosione di suolo e smottamenti diffusi, 2. erosioni ’al eo, 3. esondazioni localizzate, 4. alluvioni. Gli scenari di rischio attuali non tengono conto di potenziali cambiamenti climatici. Non sono disponibili scenari di rischio per altre tipologie di rischi naturali (rischio sismico, siccità, erosione costiera, ecc) 73 Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. Dal 2000 ad oggi, sono stati programmati e realizzati, con diverse fonti di finanziamento, numerosi interventi di protezione dei litorali, individuati però per lo più a carattere puntuale e che non sempre hanno generato effetti positivi estesi alle intere sub-unità fisiografiche; in alcuni casi essi si sono rivelati poco efficaci e hanno rappresentato elementi di ulteriore disequilibrio e pertanto causa di erosione. La scarsità di risorse, a fronte di un fabbisogno molto elevato, impone non solo una migliore e più appro on ita conoscen a ella pluralit i situa ioni i rischio a anche i ri e ere l’approccio alle diverse problematiche connesse alle aree a rischio e conseguentemente conduce nella direzione di una pianificazione più mirata ed efficace delle risorse. Per tale ra ione è on a entale s iluppare un o ello che pre e a un’a ione unitaria e con i isa delle attività riferite alla protezione della costa, nel quale possano confluire gli elementi e le criticità più generali relative alla gestione integrata delle fasce costiere, in linea con le esperienze europee già sviluppate in materia. Per poter disporre di informazioni di dettaglio, utili allo sviluppo dei progetti e alla gestione delle risorse, in collaborazione con il Centro funzionale multirischi – Arpacal (Regione Calabria) dovrà essere avviato il Centro di Monitoraggio dei Litorali regionali e realizzato un relativo WEB-GIS, da rendere pienamente compatibile con la direttiva comunitaria INSPIRE, e poter così condividere con gli stakeholders, i cittadini e i partner europei i dati disponibili, da implementare con dataset e strumenti concordati in sede di cooperazione. Per i Lavori pubblici, si evidenzia: l’e icacia e li inter enti nel ca po ella pre en ione ei rischi a bientali è stata li itata prevalentemente perché diretta a colmare le lacune della politica ordinaria in assenza di una strategia generale; Le risorse del FESR 2007-2013 hanno consentito di attenuare alcune situazioni di rischio, ma le stesse sono chiaramente insufficienti in considerazione della capillarità dell'estensione del rischio sul territorio regionale. La scarsità di risorse, a fronte di un fabbisogno molto elevato, impone non solo una migliore e più approfondita conoscenza della pluralità di rischi ma anche a rivedere il modo con cui approcciarsi alle diverse problematiche connesse alle aree a rischio e conseguentemente una pianificazione più mirata ed efficace delle risorse Mancata attuazione di azioni di monitoraggio e sorveglianza ossia rilevazione dei parametri fisici dei processi in atto (che indicano lo stato del bacino e del suo equilibrio) dei corsi ’acqua, mancata rilevazione dei principali elementi di criticità esistenti lungo il reticolo idrografico regionale e mancata acquisizione dei relativi indicatori fisici e loro utilizzo per attività di manutenzione del territorio, programmazione degli interventi di difesa dalle alluvioni e in generale delle aree in dissesto nelle aree di pertinenza fluviale Per la Protezione Civile Criticità di carattere strumentale: La densità dei tele pluviometri si rivela insufficiente nei riguardi delle caratteristiche morfologiche della regione e delle modalità del verificarsi dei fenomeni pluviometrici che, soprattutto nelle stagioni di transizione, assumono una elevata variabilità spazio-temporale con fenomeni che si presentano con forti intensità su aree limitate. Per una i liore caratteri a ione el re i e i raulico ei corsi ’acqua necessita 74 l’i ple enta ione i ulteriori sta ioni tele i ro etriche che in olti casi co porteranno anche la ri o ella ione i raulica el tronco i corso ’acqua con i onee opere i rauliche. Si e e rappresentare, altresì, l’insu icien a el solo i pianto ra ar-meteo di M.Pettinascura, sull’altopiano Silano, a coprire l’intero territorio re ionale. Si riscontra la caren a i un’i onea rete on a etrica re ionale in te po reale ai ini ella valutazione dei rischi in ambito marino costiero. Si riscontra la carenza di un efficace sistema di comunicazione al cittadino e della sua percezione del rischio per quanto riguarda gli specifici rischi diffusi sul territorio regionale. Criticità di carattere analitico-procedurale: Allo stato non è possibile appro on ire il te a ei poten iali ca bia enti cli atici nell’ottica i tener conto del possibile futuro impatto nella valutazione dei rischi naturali connessi sia di tipo idrogeologico che nei riguardi delle disponibilità idriche e degli incendi boschivi Non sono disponibili scenari di rischio per altre tipologie di rischi naturali (rischio sismico, siccità, erosione costiera, ecc.) Criticit i piani ica ione e estione ell’e er en a: Assenza del presidio territoriale in punti critici già noti per il controllo capillare del territorio e per ronte iare l’e er en a attra erso a ioni i pri o inter enti Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. - Mitigare il rischio di erosione costiera mediante la messa in sicurezza dei tratti a forte criticità; - Aumentare la conoscenza del rischio per una programmazione ed un impiego più efficace delle risorse; - Mi liorare la piani ica ione ell’e er en a e otti i are l’utili o elle risorse. Per i Lavori Pubblici Considerate le condizioni del contesto regionale in materia di rischi ambientali, è evidente la necessità di intensificare le azioni di riduzione dei suddetti rischi, con una forte sinergia tra politiche di coesione e politiche e strumenti ordinari. La programmazione regionale perseguirà la riduzione del rischio idrogeologico (frane e alluvioni) privilegiando non solo gli interventi puntuali di messa in sicurezza dei territori più esposti ma favorendo costanti interventi di manutenzione del territorio e i più complessi e articolati progetti integrati, da realizzare a scala di bacino (Contratti di fiume, Contratti di foce, ecc.). Interventi di ingegneria naturalistica, misure agro-climatico ambientali e silvoambientali, pratiche di forestazione e gestione attiva contribuiranno sia alla difesa dai rischi, sia come or e i a ricoltura sostenibile per l’a atta ento ai ca bia enti climatici in atto. In continuit con l’atti it i a iata nel ciclo i pro ra a ione 2007-2013, la riduzione del rischio 75 di erosione costiera sarà perseguita attraverso interventi di messa in sicurezza dei territori più esposti, individuati attraverso una pianificazione eseguita a scala di unità fisiografica; saranno inoltre favoriti i processi di naturalizzazione delle aree costiere e in particolare delle foci dei fiumi. Per contrastare il eno eno ell’erosione in aniera sostenibile si ar priorit all’atti it i ricerca i ca e sotto arine e al riutili o el ateriale pro eniente al ripristino ell’o iciosit ei corsi ’acqua, per il ripasci ento e li arenili. Per la Protezione civile 1- Integrazione e potenziamento del sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico: Allo stato la rete di monitoraggio delle stazioni meteorologiche in uso al Centro Funziona-le risulta sottodimensionata rispetto alle modalità con la quale si verificano gli eventi pluviometrici estre i, ancor a ior ente nell’ottica ei ca bia enti cli atici in atto, e è pertanto necessario aumentare la densità delle stazioni di monitoraggio. Inoltre a causa delle caratteristiche peculiari dei bacini calabresi è necessario effettuare un potenziamento della rete di radiocomunicazione che comporti un contenimento dei tempi di comunica-zione dei dati provenienti dalle stazioni entro i 10 minuti. Miglioramento delle performances previsionali del sistema di allertamento realizzabili mediante: - la generazione di ulteriori scenari di rischio connessi al verificarsi di eventi naturali che mettano in conto l’a atta ento al ca bia ento cli atico, in i i ua ione i scenari uturi i ca bia ento climatico con esteso orizzonte temporale, revisione consequenziale degli scenari di rischio attuali; - la realizzazione di DSS per la valutazione ed il now-casting con RADAR METEO dei campi di precipitazione con integrazione delle misure effettuate al suolo dalla rete in telemisura idrometeorologica; - sistemazioni idrauliche delle sezioni sede di teleidrometri per consentire la valutazione diretta del-le portate transitanti nelle sezioni di misura fluviale onde adottare livelli di soglia idrometrici ai fini della valutazione della criticità degli eventi e conseguente miglioramento della capacità di allerta-mento precoce; - realizzazione di sistemi di comunicazione ad alto contenuto di innovazione tecnologica (sito uni icato re ionale per l’allerta ento per rischio i rolo ico e i raulico, piatta or a web per la consultazione interattiva dei piani comunali di emergenza, utilizzo dei social network per la diffusione del-le informazioni relative agli allertamenti) per conseguire il miglioramento della comunicazione al cittadino e della sua percezione del rischio. 2- Integrazione e poten ia ento ella rete on a etrica e areo ra ica re ionale : L’obietti o è finalizzato alla messa a regime di un sistema di monitoraggio dei parametri e delle condizioni meteoarine inte rato all’interno el siste a i allerta ento re ionale, con il molteplice scopo di prevenire e prevedere le mareggiate lungo le coste esposte, disporre di una banca dati ai fini degli studi di idraulica marittima e costiera, effettuare analisi e valutazioni di erosioni e ripascimenti, progettare interventi costieri e alutare l’e icacia e li inter enti e ettuati. 3- Presidio Territoriale: Oltre al sistema di monitoraggio strumentale è necessario disporre, in punti critici ovvero strategici, di operatori esperti che agiscono sul territorio in fasi differenti: 1) in fase ordinaria, effettuano un controllo capillare del territorio per identificare punti o aree di maggiore interesse ai fini del rischio, 2) in fase di emergenza, comunicano informazioni utili agli organi competenti, sia preventivo che in corso, dell’e olu ione e li e enti i raulici e i rolo ici. 76 Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS Indicatore Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline 5.1.3 Eventi di piena nei bacini successivi agli interventi numero /Eventi di piena nei bacini precedenti agli eventi, a parità di eventi pluviometrici; numero n. punti critici rimossi /n. punti critici rilevati; Valore Target 2023 Fonte dati Frequenza rilevazione 2014 n. di aziende messe in numero sicurezza /n. di aziende presenti in aree a rischio; numero Superfici, abitazioni, infrastrutture dei centri abitati messi in sicurezza o delocalizzate /superfici, abitazioni, infrastrutture dei centri abitati a rischio; numero superficie e/o estensione lineare degli interventi di bio-ingegneria/ superficie e/o estensione lineare degli interventi eseguiti con metodiche correnti; n. di aree riqualificate /n. numero di aree degradate; n. di interventi di numero rinaturalizzazione realizzati/n. di interventi previsti; n. di superamenti annui degli indicatori ell’inquina ento el Numero fiume/n. di campionamenti annui suerfici recuperateper realizzazione strutture, attività ricreativosportive, attività culturali, percorsi ciclabili, parchi urbani e di quartiere/aree a rischio e/o degradate 5.1.1 Riduzione dei tratti di costa Km spiaggia in 278 2013 250 ABR Centro 77 - Annuale OS Indicatore soggetti ad erosione Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline Valore Target 2023 forte erosione Fonte dati Frequenza rilevazione funzionale multirischi ARPACal 5.1.1 % km di costa interessata % dagli interventi di messa in sicurezza dal rischio erosione/coste interessate da rilevanti fenomeni erosivi 11 2013 20 ABR - Annuale Centro funzionale multirischi ARPACal 5 Densità areale pluviometri 1/102 km2 2014 1/70 km2 CFMARPACal annuale 5 Densità lineare media boe 1/km ondametriche 1/400 km 2014 1/133 km CFMARPACal annuale 5 Riduzione tempo di min acquisizione dati rete idro-meteorologica 15 min 2014 <10 min CFMARPACal annuale 5 Numero di contatti alle n.accessi/anno 100.000 circa informazioni allerte idrometeo 2013 >500000 CFMARPACal media 1/km2 Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa 5.1.1 - Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza delle infrastrutture nei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera In continuit con l’atti it i a iata nel ciclo i pro ra a ione 2007-2013, la riduzione del rischio di erosione costiera sarà perseguita attraverso interventi di messa in sicurezza dei territori più esposti, individuati attraverso strumenti una pianificazione eseguita a scala di unità fisiografica; in particolare si prevede di realizzare opere per la protezione di centri abitati, delle infrastrutture strategiche (assi di collegamento stradale e ferroviario), di aree di interesse naturalistico, turistico e culturale e di interventi di ripascimento per la ricostituzione delle spiagge danneggiate o ridotte per effetto delle mareggiate. Saranno, inoltre, favoriti i processi di naturalizzazione delle aree costiere a rischio e in particolare elle oci ei iu i. Per contrastare il eno eno ell’erosione in aniera sostenibile si ar priorit , per l’utili o ei ateriali, all’atti it i ricerca i ca e sotto arine e al riutili o el ateriale pro eniente al ripristino ell’o iciosit ei corsi ’acqua, ai ini el ripascimento degli arenili. Saranno a iate e sostenute le atti it pre iste alla “Carta elle Re ioni Europee per la pro o ione di un quadro comune di azioni strategiche dirette alla protezione e sviluppo sostenibile delle aree 78 costiere el Me iterraneo”, eno inata “Carta i Bolo na 2012”, ocu ento pro ra atico a cui la Re ione Calabria ha a erito con Delibera ione i Giunta n. 411 ell’11 ice bre 2013, che prevede la realizzazione di una rete di cooperazione tra le Regioni mediterranee europee. In particolare, verrà costituito un osservatorio interregionale europeo per la difesa della costa mediterranea e saranno sostenuti lo sviluppo di reti di monitoraggio comuni, la valutazione su larga scala del fenomeno erosi o e l’elabora ione i una strate ia co une per a orire la resilien a ei siste i costieri ai cambiamenti climatici. SI prevedono inoltre interventi per barriere soffolte, pennelli, ripascimenti di arenili Beneficiari: Amministrazione regionale, Soggetti pubblici Territorio: litorale costiero calabrese in erosione Gruppi di target: Residenti, turisti 5.1.3 - Interventi di manutenzione del territorio, prevenzione del rischio idrogeologico e rinaturazione dei corsi d’acqua attraverso la riqualificazione idromorfologica ed ecologica volta a incrementare la biodiversità; Definizione di nuovi strumenti di pianificazione integrata e di gestione di politiche territoriali multisettoriali, a scala di bacino idrografico, sub-bacino, tratto di fiume, ecc.) attraverso ad esempio i Contratti di Fiume, di Foce, di Lago di Mare. Esempi di interventi: Sistemazione e consolidamenti dei pendii ed interventi di regimazione e sistemazione fluviale con tecniche di ingegneria naturalistica (viminate, palificate vive, briglie, soglie, argini, ecc.) Gruppi di target: aree fluviali e di pertinenza fluviale, montane e collinari, urbane e peri-urbane, di piana alluvionale, di foce, ecc. Beneficiari: Amministrazioni Provinciali e Comunali, Enti Pubblici e Privati, Associazioni, comunità, ecc. Territorio: Regione Calabria 5.1.4 - Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione e gestione dell’emergenza, anche attraverso meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce 1-Integrazione e potenziamento del sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico : per conse uire un au ento ella ensit areale elle sta ioni plu io etriche, con l’obietti o i portarla a circa 1 pluviometro ogni 70 km2 circa (che è stimato come parametro ottimale nel rapporto costi di mantenimento della rete/miglioramento della definizione dei campi di precipitazione a scala comunale) si prevede di integrare la rete esistente con ulteriori 60 telepluviometri con sensore inte rato i isura ell’intensit i pio ia. Inoltre si reali er un i liora ento ell’in rastruttura i co unica ione ella rete, basata su siste a in ra io requen a UHF, sia in termini di aumento di affidabilità in caso di malfunzionamenti di apparati isolati sia in 79 ter ini i i liora ento elle per or ances el pollin sui ati. L’inter ento consister nella crea ione i una ter a sottorete sul territorio re ionale e l’i ple enta ione i una struttura a a lia che ottimizzi ed assicuri i percorsi di raggiungimento di qualsiasi stazione in caso di avaria dei ripetitori i rete, ulteriore obietti o è il conteni ento ei te pi i pollin ell’intera rete entro i 10 minuti rispetto agli attuali 15 minuti. Si dovranno attivare apposite convenzioni con i Centri di Ricerca e le Università per: - produrre i necessari studi per definire i nuovi scenari di rischio idrologico ed idraulico, a scala co unale che ettano in conto l’a atta ento al ca bia ento cli atico, nonché l’in i i ua ione i scenari futuri di cambiamento climatico con esteso orizzonte temporale e revisione consequenziale degli scenari di rischio attuali. Si dovrà realizzare un DSS per la valutazione ed il now-casting con RADAR METEO dei campi di precipitazione con integrazione delle misure effettuate al suolo dalla rete in telemisura idroeteorolo ica che, unita ente all’inte ra ione elle proce ure i estione el siste a i allerta ento, consentir un note ole incre ento ell’e icacia el siste a i allerta ento in ter ini di definizione spazio-temporale degli eventi pluviometrici. Dovranno essere progettate e realizzate le sistemazioni idrauliche delle sezioni sede di teleidrometri per consentire la valutazione diretta delle portate transitanti nelle sezioni di misura fluviale (definizione delle scale di deflusso) onde adottare livelli di soglia idrometrici ai fini della valutazione della criticità degli eventi e conseguente miglioramento della capacità di allertamento precoce, inoltre l’otteni ento i se ioni i raulica ente stabili consentir l’in i i ua ione i scale i e lusso standardizzate che consentiranno di avere informazioni in continuo sulla disponibilità idrica dei sistemi idrografici sottesi alla sezione di misura con possibilità di elaborare bilanci idrologici estremamente attendibili ai fini della gestione della risorsa idrica. L’inter ento consentir i in i i uare eto i appropriati per un i lior uso con iunto ella modellistica climatica, regionalizzata alla scala di bacino, e quella idrologico-idraulica al fine di effettuare, ex-ante, e li scenari “what-i ” per alutare la risposta ei bacini i ro ra ici a i ersi scenari di precipitazione. 2- Integrazione e potenziamento della rete ondametrica e mareografica regionale: integrazione della rete ondametrica e mareografica in corso di realizzazione, costituita da n.2 boe ondametriche, con ulteriori n.4 boe complete di correntometri e sensori meteo marini. I dati dovranno essere integrati nel sistema di acquisizione esistente al fine di generare un data-base completo di parametri idro-meteo-marini. 3- Presidio Territoriale: Il presidio territoriale deve essere effettuato ottimizzando le risorse umane e tecniche disponibili presso gli uffici pubblici e assicurando la presenza di tecnici ed operatori che effettuino sia il monitoraggio che le manutenzioni necessarie. Per realizzare questo obiettivo è necessario un patto tra il governo regionale e quelli locali per la manutenzione, messa in sicurezza ed il riassetto idrogeologico del territorio, con una interazione costante tra gli amministratori, i gestori degli interventi ed eventuali stakeholder. Realizzazione di sistemi di comunicazione ad alto contenuto di innovazione tecnologica (sito unificato re ionale per l’allerta ento per rischio i rolo ico e i raulico, piattaforma web per la consultazione interattiva dei piani comunali di emergenza, applicazioni web per la comunicazione tra i tecnici del presidio territoriale e gli organi competenti, utilizzo dei social network per la diffusione delle 80 informazioni relative agli allertamenti) per conseguire il miglioramento della comunicazione al cittadino e della sua percezione del rischio. I so etti bene iciari e li inter enti sono il Centro Fun ionale Multirischi ell’ARPACal e il Settore i Protezione Civile ella Calabria, istitu ional enti eputati all’espleta ento elle co peten e.Il tar et elle a ioni è l’intero siste a ella Prote ione Ci ile e ella i esa el suolo, i citta ini ella regione Calabria intesi come base informata e partecipata del sistema comunale di protezione civile, entre il territorio interessato alle a ioni è l’intera Re ione Calabria. Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Saranno adottate le procedure previste nella vigente normativa nazionale sugli appalti pubblici di servizi e forniture. Gli interventi relati i all’erosione costiera dovranno essere gestiti a titolarità da parte del Dipartimento LLPP e le procedure di selezione dei progetti da finanziare saranno in aderenza agli stru enti i piani ica ione in i i uati, con particolare ri eri ento al “Master Plan e li inter enti i iti a ione el rischio i erosione costiera in Calabria”, che in i i ua criticit e priorit i inter ento a scala di dettaglio. Possono essere individuati sistemi di incentivazione al co-finanziamento degli interventi strutturali, di manutenzione e di monitoraggio da parte di soggetti privati. Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). N/A Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. N/A Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Unità di Fondo Categoria di Regione Valore Target (2023) 81 Fonte Frequenza rilevazione Misura 1 n. interventi di messa in sicurezza di aree a rischio di erosione costiera e ripascimento per la ricostruzione delle spiagge n. FESR 15 Regione annuale Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda RA 5.2-Riduzione del rischio di desertificazione Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo Ra a cui si riferisce la scheda. Gli scenari di cambiamento climatico potranno da un lato accelerare i processi di desertificazione in aree che attualmente risultano vulnerabili ai processi di forte ed irreversibile degradazione del territorio, all’altro, a se uito i au entati e prolun ati eno eni siccitosi, potranno pro ocare nel breve periodo una riduzione dei raccolti, dei pascoli, della produttività forestale, l’au ento ell’abban ono elle terre e el rischio i incen i, entre nel lun o perio o potranno ettere in luce l’ina e uate a e li attuali siste i i rici, o uta non solo a li iti strutturali elle opere e el sistema idrico nel suo complesso, ma a problematiche gestionali della risorsa che accentuano la vulnerabilità di un territorio agli effetti della siccità e quindi alla desertificazione. La mitigazione del rischio di desertificazione e in generale degli effetti negativi sul suolo e sul territorio degli scenari di cambiamento climatico, comunque, deve essere basata sulla conoscenza e approfondita valutazione dello stato delle risorse idriche superficiali e sotterranee, in particolare nelle zone più aride della Regione, dove la disponibilità di risorse idriche di buona qualità, mediante infrastrutture adeguate di accumulo, trasferimento e distribuzione, ha infatti consentito di i piantare colture i qualit all’interno i a pi pro ra i i s iluppo pro ossi al secon o dopoguerra ad oggi. In generale, comunque, il verificarsi di eventi siccitosi e gli scenari climatici con il possibile aumento di probabilità e di durate dei periodi di deficit potranno mettere in luce l’ina e uate a e li attuali siste i i rici, o uta non solo a li iti strutturali elle opere e del sistema idrico nel suo complesso, ma a problematiche gestionali della risorsa che accentuano la vulnerabilità di un territorio agli effetti della siccità e quindi alla desertificazione. La diffusione ell’uso poi elle risorse i riche sotterrane ha portato il sovra-sfruttamento degli acquiferi a con i ioni i irre ersibilit in alcune aree ella Re ione e a orito l’intrusione e la salini a ione ei suoli causata all’irri a ione intensi a con acque a ele ato tenore i salinit . È e i ente che l’in i i ua ione i a ioni i a atta ento olte a contenere la eserti ica ione, il e ra o el territorio e la siccità sono interconnesse con quelle riguardanti le risorse idriche: in particolare il degrado della qualità dei corpi idrici sotterranei è un tema cruciale da affrontare in maniera intersettoriale. Il Centro Fun ionale Multirischi utili an o risorse inan iarie esse a isposi ione nell’a bito ei programmi INTERREG dei primi anni del 2000, ha realizzato delle attività di studio e di realizzazione di ser i i on line sul te a el rischio siccit e eserti ica ione. Per quanto ri uar a il RISCHIO SICCITA’ E 82 DESERTIFICAZIONE è stata i ple entata sul sito istitu ionale el CFM la se ione “Osser atorio Siccit ” , a iornato o ni 30 iorni con appe di sintesi e di confronto con le medie storiche, Rapporto ensile sullo stato i siccit nonché, nell’a bito ella carto ra ia te atica relati a alla caratterizzazione climatica della Calabria, la mappatura delle aree sensibili alla desertificazione. E’ pertanto opportuno alori are le esperien e pre resse sopra escritte, la isponibilit ei ati provenienti dalla rete di monitoraggio idro-meteorologico, i potenziamenti previsti con gli interventi pro ra ati nell’attuale POR, al fine di attivare misure di mitigazione del rischio siccità e desertificazione di tipo non strutturale di cui la Calabria è, allo stato, carente quali: 1. Introduzione sistematica del minimo deflusso vitale (MDV) nei piani e nelle pratiche di gestione considerando anche le variazioni attese per condizioni climatiche e deflussi; 2. Gestione ottimizzata dei livelli di laghi e bacini; 3. Sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni (servizi di consulenza irrigua, sistemi early warning per rischio siccità, alluvioni, frane, esondazioni, fitopatie e attacchi patogeni); 4. Monitorare gli indicatori ambientali di trasformazione confrontandoli con valori ottenuti per siti di riferimento; 5. Migliorare i modelli per acque superficiali e sotterranee per ottenere stime più affidabili sulla consistenza delle risorse; 6. Migliorare la comprensione dei fattori di controllo del clima e dei feedback del suolo; 7. Indagini ad alta risoluzione per individuare le zone più vulnerabili alle inondazioni e alla siccità. 8. Comunicazione 9. Raccogliere e disseminare le informazioni disponibili sul cambiamento climatico. Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) L’utili o ei ati cli atici raccolti siste atica ente e in te po reale al Centro Fun ionale costituisce una soli a base, a costo ero, per l’i ple enta ione i stru enti non strutturali per la valutazione ed il monitoraggio del rischio siccità e desertificazione, in prosecuzione e completamento elle atti it i base i reali ate con altri pro etti co unitari. L’a atta ento ai ca bia enti climatici, peraltro già osservati ne li stu i prece enti, ren e non più procrastinabile l’a o ione i eto olo ie i supporto alla ecisione per l’otti i a ione elle risorse i riche in enerale e a uso irriguo in particolare, attese le implicazioni a carattere trasversale di tipo socio-economico. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. 1. Carenze di tipo strumentale finalizzate al monitoraggio della risorsa idrica. 2. Carenze di analisi di scenario connessa al rischio siccità e desertificazione. Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. 83 L’a ione consentir la reali a ione i un webGIS in grado di perseguire i seguenti risultati: possibilità di disporre di un metodo standardizzato per la stima delle curve di durata e di portate critiche su tutto il territorio regionale, ed in particolare in bacini non strumentati per cui non sono disponibili bacini analoghi con misure di portata osservata. La modellazione delle curve di durata può basarsi sia su dati osservati che su scenari di cambiamento climatico, tramite la definizione attraverso opportuni sistemi di modellazione (downscaling dalla scala globale a quella sinottica fino a quella i bacino) ell’i patto i rolo ico el cambiamento climatico. possibilità di valutazione delle tendenze delle principali variabili meteo-idrologiche (es. precipita ione, e lusso, eten ione in al a) sull’intero territorio re ionale. Lo stru ento consente di evidenziare a livello regionale eventuali zone maggiormente vulnerabili al cambiamento climatico dal punto di vista meteo-idrologico. La modellazione del bilancio idrologico può basarsi sia su dati osservati che su scenari di cambiamento climatico tramite la definizione, attraverso opportuni sistemi di modellazione e tecniche di downscaling, ell’i patto i rolo ico el ca bia ento cli atico. possibilit i aluta ione ell’e olu ione elle requen e e elle intensit i e enti siccitosi e ell’i patto sul ciclo idrologico, soprattutto in termini di immagazzinamento della risorsa i rica in al a, sull’intero territorio re ionale. Lo stru ento consente i e i en iare a li ello regionale eventuali zone di maggiore criticità in termini di disponibilità di risorsa idrica, consentendo di riorientare gli strumenti di pianificazione e gestione della stessa. La stima degli indici può basarsi sia su dati osservati che su scenari di cambiamento climatico tramite la definizione, attraverso opportuni sistemi di modellazione e tecniche di downscaling, ell’i patto i rolo ico el ca bia ento cli atico. possibilità di valutazione immediata del livello di allerta rispetto alla disponibilità di risorsa idrica nelle reti servite dagli invasi (o sistemi di invasi) modellati. La modellazione della gestione della risorsa idrica nei sistemi analizzati può basarsi sia su dati osservati che su scenari di cambiamento climatico, tramite la definizione (attraverso opportuni sistemi di o ella ione) ell’i patto i rolo ico el ca bia ento climatico, nonché su scenari di variazione della domanda (es. richiesta per irrigazione o per produzione di energia idroelettrica) Inoltre saranno installate stazioni automatiche multiparametriche di rilevamento della qualità ell’acqua nei principali in asi ella re ione che consentiranno i alutare l’inci en a ell’uso i fertilizzanti e pesticidi derivanti dalle partiche agricole di questo territorio. Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS Indicatore Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline Valore Target 2023 Fonte dati Frequenza rilevazione 5 Ettari di territorio HA regionale coperto all’inter ento 0,00 2014 1.500.000 CFMARPACal annuale 5 Numero 0 2014 6 CFM- Annuale di n. 84 stazioni qualità acque laghi silani ARPACal Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa 5.2.1 - Interventi volti a migliorare la gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi Presso il Centro Funzionale Multirischi sarà realizzato il DSS per la gestione ottimale delle risorse idriche ad uso irriguo implementando un webGIS open source con le seguenti funzioni: 1. la stima delle curve di durata su qualsiasi punto del reticolo idrografico della regione Calabria, con una risoluzione pari a 250 m. 2. la aluta ione el bilancio i rolo ico a partire al 1960 sull’intero territorio calabrese a scala temporale mensile ed a scala spaziale pari a 5 km. 3. la stima di indici di siccità meteorologica (precipitazione) ed idrologica (accumulo in falda) a partire al 1960 sull’intero territorio calabrese a scala te porale ensile e a scala spa iale pari a 5 km. 4. la stima delle soglie di attenzione nei livelli degli invasi nei sistemi idrici complessi della regione Calabria. Inoltre, per poter disporre degli ulteriori parametri da utilizzare nelle modellazioni sopradescritte, verranno installate una serie di nuove strumentazioni integrate nella rete regionale di rilevamento meteo-idrologico : sta ioni auto atiche per il rile a ento ultipara etrico ella qualit ell’acqua e i ran e e idro-meteorologiche nei principali invasi della regione; stazioni automatiche di rilevamento multiparametrico per la valutazione delbilancio di evapotraspirazione; Integrazione di sensoristica per la valutazione del contenuto idrico nel sottosuolo su stazioni esistenti della rete idro-meteorologica. Il soggetto bene iciario el siste a è il Centro Fun ionale Multirischi ell’ARPACal, il tar et è costituito dagli Enti che gestiscono la risorsa idrica ad uso irriguo, aziende agricole, Autorità di Bacino Re ionale, siste a i prote ione ci ile. L’a ione interessa tutto il territorio regionale Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Saranno adottate le procedure previste nella vigente normativa nazionale sugli appalti pubblici di servizi e forniture. 85 Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Non previsto Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Saranno adottate le procedure previste nella vigente normativa nazionale sugli appalti pubblici di servizi e forniture. Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Non previsto Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non previsto Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID Indicatore Unità di Misura Fondo Categoria di Regione Valore Target (2023) Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15 86 Fonte Frequenza rilevazione Risultato Atteso/Obiettivo Specifico a cui si riferisce la scheda RA 5.3 –Riduzione del rischio incendi e del rischio sismico Indicare in sintesi, ma in o o co pleto, i abbiso ni ’intervento regionale allo scopo di conseguire lo Ra a cui si riferisce la scheda. La Re ione Calabria ha reali ato, nell’a bito ell’Asse III el POR Calabria 2007-2013 3.2.3.1- Azioni per potenziare il Sistema Regionale i Pre isione e Pre en ione ei Rischi,un “Siste a speri entale i pre en ione e onitora io incen i in aree boschi e ella Re ione Calabria”. Quest’inter ento riguarda 12 aree pilota del territorio regionale per le quali sono stati realizzati sistemi di sorveglianza con telecamere ad alta risoluzione e con termocamere per il rilevamento degli inneschi di incendi boschi i, inoltre è stato s iluppato un o ello i propa a ione ell’incen io rile ato al siste a sulla base di parametri vegetazionali, morfologici, meteorologici e di uso dei suoli. Il sistema, per essere efficace inoltre, deve essere affiancato ad un piano regionale di incendi boschivi, costantemente aggiornato, che stabilisca gli organi coinvolti nella lotta agli incendi boschivi e le azioni da compiere, sia preventive che per gli eventi in atto. Deve essere previsto un opportuno strumento di supporto alle decisioni ovvero un modello multicriteriale che in sia in grado di valutare, in condizioni di emergenza, le risorse necessarie, a disposizione della Struttura. Vi è l’esi en a i au entare la super icie territoriale coperta al eno realizzazione in altre 6 aree pilota. el 50% pre e en o la Motivazioni della scelta del Risultato atteso con riferimento a contesto, strategia regionale, Europa 2020 e/o altro (max 600 caratteri anche per punti) L’a o ione i un e icace siste a i rile a ento e li incen i boschi i si ri ela un’otti a attività di prevenzione nei confronti della mitigazione del rischio incendi boschivi in quanto consente di otti i are l’atti it i schiera ento e i coor ina ento operati o precoce elle risorse stru entali a ibite all’atti it i spe ni ento. Indicare in sintesi, ma in modo completo, le criticità del settore di intervento regionale pertinente da rimuovere allo scopo di conseguire lo R.A. a cui si riferisce la scheda. 87 1. Caren e i risorse u ane e stru entali a e icare all’atti it i coor ina ento e spe ni ento degli incendi boschivi; 2. Li iti operati i e te porali eri anti all’or inario ser i io i vedette; 3. Valutazione delle situazioni effettuate da più soggetti con disomogeneità dei risultati Realizzazioni e risultati che ci si aspetta di conseguire. Integrazione e potenziamento sistema di prevenzione incendi boschivi e coordinamento operativo precoce Auto ati are l’atti it i rile a ento precoce e li incen i boschi i consente: 1. Di concentrare risorse u ane e stru entali nell’atti it i coor ina ento e spe ni ento e li incendi boschivi; 2. Di prolun are l’atti it i rile a ento anche oltre i li iti eri anti all’or inario ser i io i vedette; 3. Concentrare tutte le informazioni presso un unico soggetto valutatore. Cfr box nelle pagine 9 e 10 della Section 2.A.1 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per indicatori di risultato (I.R.) per ciascun Obiettivo Specifico/Risultato Atteso OS Indicatore 5 Numero n aree pilota Unità di Valore Anno Misura baseline Baseline 12 2014 Valore Target 2023 18 Fonte dati Frequenza rilevazione Regione CalabriaProtezione Civile annuale Descrizione delle azioni scelte per il conseguimento del RA (Da ripetere per ogni azione) Riportare la denominazione e una breve descrizione dell’Azione anche con esempi di interventi; specificare i gruppi target, i beneficiari e i territori in cui attuare l’Azione stessa 5.3.1-Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione, anche attraverso reti digitali interoperabili di coordinamento operativo precoce Il nuo o Piano e li incen i boschi i ella Re ione Calabria e e tenere conto el “Sistema sperimentale di prevenzione e monitoraggio incendi in aree boschive della Regione Calabria”, considerando tale sistema come supporto alle scelte e alle azioni che gli operatori preposti devono compiere per fronteggiare le emergenze, in atto o previste. 88 Il o ello i supporto alle ecisioni e e essere reali ato per essere applicato all’a bito territoriale regionale, per tale motivo è necessario: 1. Reali are uno stru ento per l’archi ia ione e la consulta ione e li incen i storici; 2. Realizzare mappe forestali, ad alta risoluzione, tramite strumenti accoppiati di telerilevamento e indagine sul campo; 3. I enti icare e censire le risorse u ane e i e i a isposi ione per ronte iare l’e er en a degli incendi boschivi. L’a ione i estensione a altre 6 aree pilota del sistema di prevenzione degli incendi boschivi per il coordinamento precoce delle attività di mitigazione e contrasto prevede: 1. l’installa ione i n.6 posta ioni i i eosor e lian a con teleca ere a alta risolu ione e termocamere integrate nell’attuale rete i onitora io AIB; 2. installazione di n.6 stazioni idro- eteorolo iche ultipara etriche inte rate nell’attuale rete idrometeorologica del Centro Funzionale Multirischi; 3. estensione della modellistica di propagazione degli incendi rilevati alle ulteriori 6 aree pilota. 5.3.2 - Interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti pubblici/privati ubicati nelle aree maggiormente a rischio. Si prevedono interventi di adeguamento/miglioramento sismico e eventualmente demolizione e ricostruzione degli edifici. I beneficiari saranno gli enti locali della Regione Calabria. 5.3.3 – Recupero e allestimento degli edifici pubblici strategici destinati ai Centri Funzionali e operativi. Il nuovo Piano degli incendi boschivi della Re ione Calabria e e tenere conto el “Sistema sperimentale di prevenzione e monitoraggio incendi in aree boschive della Regione Calabria”, considerando tale sistema come supporto alle scelte e alle azioni che gli operatori preposti devono compiere per fronteggiare le emergenze, in atto o previste. Il o ello i supporto alle ecisioni e e essere reali ato per essere applicato all’a bito territoriale regionale, per tale motivo è necessario: 4. Reali are uno stru ento per l’archi ia ione e la consulta ione degli incendi storici; 5. Realizzare mappe forestali, ad alta risoluzione, tramite strumenti accoppiati di telerilevamento e indagine sul campo; 6. I enti icare e censire le risorse u ane e i e i a isposi ione per ronte iare l’e er en a degli incendi boschivi. L’a ione i estensione a altre 6 aree pilota el siste a i pre en ione e li incen i boschi i per il coordinamento precoce delle attività di mitigazione e contrasto prevede: 1. l’installa ione i n.6 posta ioni i i eosor e lian a con teleca ere ad alta risoluzione e ter oca ere inte rate nell’attuale rete i onitora io AIB; 2. installazione di n.6 stazioni idro- eteorolo iche ultipara etriche inte rate nell’attuale rete idrometeorologica del Centro Funzionale Multirischi; 3. estensione della modellistica di propagazione degli incendi rilevati alle ulteriori 6 aree pilota. 89 5.3.4 – Interventi di microzonazione sismica e sviluppo di sistemi di prevenzione. Verranno redatti studi di microzonazione sismica di livello 1 e lì dove necessario si approfondiranno al li ello 2 o li ello 3. Gli stu i saranno acco pa nati all’analisi ella Con i ione Li ite per l’E er en a (CLE) al ine i i liorare la estione elle atti it i e er en a nella ase immediatamente successiva al terremoto. Descrizione delle procedure e dei criteri per la selezione delle operazioni per OS/RA Saranno adottate le procedure previste nella vigente normativa nazionale sugli appalti pubblici di servizi e forniture. Descrivere gli strumenti finanziari che si intendono utilizzare per la realizzazione delle Azioni programmate (laddove applicabile). Non previsto Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.3 del documento “Draft Template del Por”. Identificare e descrivere i Grandi progetti, se applicabile. Non previsto Cfr. pagina 14 della Section 2.A.2.4 del documento “Draft Template del Por”. Suggerimenti per gli Indicatori di output (I.O.) o di realizzazione per il RA/OS di riferimento ID 531 532 532 534 534 Indicatore Unità di Misura Fondo Categoria di Regione Valore Target (2023) Numero interventi Numero di strategici/rilevanti sicurezza edifici messi in Studi di micronizzazione di I livello approvati Studi di micronizzazione di III livello approvati Analisi di condizione limite di 90 Fonte Frequenza rilevazione emergenza approvate 534 Numero aree pilota Cfr anche il documento “Draft Template del Por” - Table 5 della Section 2.A.2.5 (pag. 15 Eventuali commenti conclusivi Allegare materiali e documenti ritenuti utili (es. piani di settore, studi e indagini, analisi di contesto, etc). Data ….. Firma ___________________ 91 Asse IV Ot 6 Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (Tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse) 2.6 Asse Prioritario 4 - Prevenzione dei rischi e tutela ambientale 2.6.1 ID e Titolo ID dell'asse prioritario 4 Titolo dell'asse prioritario Prevenzione dei rischi e tutela ambientale L'intero asse prioritario sarà attuato unicamente tramite strumenti finanziari L'intero asse prioritario sarà attuato unicamente tramite strumenti finanziari stabiliti a livello dell'Unione L'intero asse prioritario sarà attuato tramite sviluppo locale di tipo partecipativo 2.3.2 Motivazione della definizione di un asse prioritario che riguarda più di una categoria di regioni, di un obiettivo tematico o di un Fondo (se applicabile) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013) 2.6.3 Fondo, categoria di regioni e base di calcolo per il sostegno dell'Unione (Da ripetere per ogni combinazione nell'ambito di un asse prioritario) Fondo FESR Categoria di regioni Regioni meno sviluppate 92 Base di calcolo (spesa ammissibile totale o spesa ammissibile pubblica) 2.6.4 Priorità d'investimento (Da ripetere per ogni priorità d'investimento nell'ambito di un asse prioritario) Priorità d'investimento Preser are e tutelare l’a biente e pro uo ere l’uso e iciente elle risorse: a) investendo nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa ell’Unione in ateria a bientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati Membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’a biente e pro uo ere l’uso e iciente elle risorse: e) a en o per i liorare l’a biente urbano, rivitalizzare le città, riqualificare e decontaminare le aree industriali dismesse (comprese le aree di riconversione), ridurre l’inquina ento at osferico e promuovere isure i ri u ione ell’inquina ento acustico Priorità d'investimento Preser are e tutelare l’a biente e pro uo ere l’uso e iciente elle risorse: b) in esten o nel settore ell’acqua per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in ateria a bientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi Priorità d'investimento Preser are e tutelare l’a biente e pro uo ere l’uso e iciente elle risorse: d) proteggendo e ripristinando la biodiversità e i suoli, e promuovendo i servizi per gli ecosistemi, anche attraverso Natura 2000 e l’in rastruttura verde Priorità d’investimento Preser are e tutelare l’a biente e pro uo ere l’uso e iciente elle risorse: c) conservando, proteggendo, promuovendo e 93 sviluppando il patrimonio naturale e culturale 2.6.5 Obiettivi specifici corrispondenti alla priorità d’investimento e ai risultati attesi (Da ripetere per ogni obiettivo specifico nell’ambito della priorità d’investimento) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punti i) e ii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d’investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: a) investendo nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati Membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi ID 6.1 4.1 Obiettivo specifico Ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria Risultati che gli Stati membri Le Linee guida per la rimodulazione del Piano intendono ottenere con il Regionale della gestione dei rifiuti (emanate a sostegno dell'UE febbraio 2013 dalla regione), definiscono il nuovo Max 3500 caratteri spazi scenario operativo regionale in tema di rifiuti, in recepimento del nuovo quadro di riferimento compresi normativo comunitario e nazionale, nelle more el co pleta ento ell’a iornamento del piano medesimo. Di fatto la politica regionale di settore si incentra, in via generale, sugli obiettivi di seguito evidenziati: Prevenzione della produzione dei rifiuti; Incremento della percentuale di raccolta differenziata; Ammodernamento ed adeguamento alla i ente nor ati a ell’attuale siste a impiantistico, valorizzando e salvaguardando quanto più possibile tutto ciò che risulta funzionante ed efficiente, al fine di minimizzare gli investimenti necessari e, di conseguenza , le tariffe applicate all’uten a; Massimizzazione del recupero/riciclo negli impianti; Criteri tariffari innovativi che valorizzino flussi riciclabili/valorizzabili in uscita dagli impianti. Le azioni previste nella presente 94 programmazione, si inquadrano in maniera complementare alla strategia più ampia che la regione ha intrapreso per conseguire, a regime, l’autosu icien a territoriale per il tratta ento el rifiuto urbano indifferenziato, secondo il principio di prossimità, nonché per realizzare un incremento della raccolta differenziata ed una massimizzazione del recupero/riciclo di materia. I risultati che si intendono perseguire sono, fondamentalmente: concorrere al rafforzamento e all’a e ua ento el sistema impiantistico pubblico regionale, mediante la concentrazione degli investimenti, già in parte disponibili ed in corso di realizzazione, per il completamento del quadro programmatico che la regione ha recentemente posto in essere, in seguito alla cessazione della gestione del Commissario Straor inario per l’E er enza Ambientale in Calabria; stimolare il settore privato nella realizzazione di iniziative imprenditoriali, a forte carattere innovativo, che concorrano nella filiera del recupero e del riciclo dei rifiuti, affiancando il sistema pubblico e dando risposta in termini di risposta all’occupa ione. Ciò consentir i inci ere sull’e olu ione el sistema infrastruttrale, collegato alla possibilità di migliorare il livello del servizio al cittadino, così come ad una maggiore tutela delle risorse ambientali e della salute pubblica. La governance regionale in materia dei rifiuti, inoltre, si completerà con la prossima approvazione del progetto di legge regionale sul riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, già in corso di discussione presso la competente commissione consiliare. Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: e) agendo per migliorare l’ambiente urbano, rivitalizzare le città, riqualificare e decontaminare le aree industriali dismesse (comprese le aree di riconversione), ridurre l’inquinamento atmosferico e promuovere 95 misure di riduzione dell’inquinamento acustico ID 6.2 4.2 Obiettivo specifico Restituzione all’uso produttivo di aree inquinate Risultati che gli Stati membri Sia a livello regionale che nazionale, si registra intendono ottenere con il una ra e insu icien a nell’o erta i sostegno dell'UE discariche/siti di stoccaggio ed impianti di tratta ento ell’a ianto e i ateriali contenenti amianto. Tale caren a co porta l’au ento ei costi unitari i s alti ento, e i ente ente a ra ati all’alta incidenza dei costi di trasporto nei siti disponibili e condiziona, altresì, la corretta attuazione degi interventi di bonifica dei manufatti contenenti amianto, che nella peggiore delle ipotesi vengono eseguiti con il rischio di abbandono incontrollato di materiale contenente amianto. Occorre, pertanto che la regione si doti di un rete di impianti, basati su tecnologie innovative che consentano il trattamento dei rifiuti contenenti amianto diminuendone, per quanto possibile, il ricorso allo smaltimento finale in discarica. Il risultato perse uito nell’a bito della presente programmazione, è quello di realizzare impianti finalizzati al trattamento, recupero e/o riduzione di pericolosità dei rifiuti speciali contenenti amianto, mediante incentivi per la creazione di imprese che possano stimolare e sostenere proposte di attività imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico, innovative ad alternative allo smaltimento in discarica. L’e etto in otto sarà quello di incrementare le atti it pro utti e e quin i l’occupa ione, a orire gli interventi di bonifica dei manufatti contenenti amianto, inocraggiati sia da una maggiore disponibilità di strutture per il loro conferimento, sia all’abbatti ento ei costi indotti dalla libera concorrenza del mercato. Inoltre, la ri o ione ell’a ianto e il corretto stoccaggio/trattamento, consentiranno di operare un risanamento ambientale, generando livelli più elevati di tutela della salute pubblica. 96 Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: b) investendo nel settore dell’acqua per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi ID 6.3 4.3 Obiettivo specifico Miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e ridurre le perdite di rete di acquedotto Risultati che gli Stati membri Il miglioramento infrastrutturale del servizio intendono ottenere con il idrico integrato è il principale risultato da sostegno dell'UE conseguire, attraverso azioni ordinarie finalizzate all’istitu ione i nuo i assetti i o ernance, alla corretta applicazione di sistemi tariffari, co unque in icati all’Autority (Autorit per l’Ener ia Elettrica e GAS e Sr i io I rico Inte rato AEEGSI), alla realizzazione di interventi finalizzati al potenziamento ed adeguamento delle infrastrutture, in tutti i comparti, per un uso complessivamente più razionale della risorsa. Per sopperire alle criticità che caratterizzano il servizio idrico integrato calabrese è necessario un concorso di azioni volte certamente a garantire la corretta applicazione dei dettami normativi comunitari e nazionali, così come al riordino ell’assetto ella o ernance, a che soprattutto sosten ano il co une obietti o ell’e oluzione strutturale delle infrastrutture e dei servizi (grandi invasi, schemi acquedottistici esterni, sistemi di accumulo, reti di distribuzione, sistemi di raccolta, trattamento e risuo delle acque reflue) nella prospettiva di migliorare la qualità dei servizi al cittadino per incidere sul deficit di cittadinanza. Con la presente programmazione, che deve necessariamente inserirsi nel quadro più generale della riorganizzazione del SII attualmente in corso nella Regione, e di programmazione ordinaria degli interventi e delle risorse nel settore, si 97 intende incidere sulle seguenti priorità: Per quanto attiene al segmento della captazione, adduzione, distribuzione, le azioni si concentreranno sia per conseguire un adeguato livello della conoscenza fisica e funzionale delle infrastrutture e dei sistemi idrici, preordinato ai processi decisionali per una gestione più efficace ed efficiente del servizio al cittadino, a costi sostenibili, sia per adeguare e potenziare le infrastrutture di captazione, adduzione e distribuzione per usi civili, (verificare con il Dip.LL.PP) Per il segmento fognario e depurativo, laddove si registrano ancora rilevanti deficit, rispetto agli standard normativi (direttiva 91/2717CE ), di copertura, efficacia ed efficienza del sistema, gli interventi si concentreranno sul potenziamento e l’ottimizzazione dei sistemi di raccolta e trattamento dei reflui urbani, ai fini della tutela dell'ambiente marino-costiero dall'inquinamento. Il risultato che si intende perseguire è quello di conformare le sorgenti puntuali e diffuse dovute a deficit di collettamento e di depurazione, all’interno ei bacini ersanti più critici, che condizionano negativamente il livello qualitativo delle acque marino-costiere della regione, compromettendone il potenziale turistico. Ciò in coerenza con la normativa sulla gestione delle acque di balneazione (Dir.2006/7/CE) e sulla base dei dati del monitoraggio annuale condotto all’ARPACAL. Tale risultato si inquadra in una logica più ampia di conseguire una maggiore protezione della risorsa mare, strettamente collegata alla tutela ed alla valorizzazione integrata delle risorse territoriali, per il rilancio ell’econo ia ella regione, in particolare, nel settore del turismo balneare. Per effetto, raggiungere, nel quadro del funzionamento del mercato comune, gli obiettivi della Comunità in materia di miglioramento delle condizioni di vita e di sviluppo armonioso delle attività economiche. ID 6.4 4.4 Obiettivo specifico Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici 98 Risultati che gli Stati membri L’obietti o a perse uire è quello ella tutela intendono ottenere con il quali-quantitativa dei corpi idrici superficiali. Ciò sostegno dell'UE comporterà un risanamento delle aste fluviali a maggior carico inquinante, presenti sul territorio regionale, che sottende ai seguenti risultati: - Riduzione del carico inquinante da sorgenti puntuali e diffuse, mediante la riduzione del gap infrastrutturale rispetto agli standard normativi, sia in termini di copertura delle reti che di adeguattezza impiantistica e gestionale dei sistemi depurativi; - Miglioramento delle performance dei processi depurativi anche finalizzati al riuso delle risorse idriche, a favore del bilancio idrico e della tutela degli ecosistemi acquatici, e iante l’applica ione elle i liori tecnologie disponibili (BAT)e delle migliori prassi ambientali (BMP). - Uso sostenibile e durevole delle risorse idriche mediante la diminuzione dei prelievi, il riequilibrio del bilancio idrico, il mantenimento del minimo deflusso vitale, il contrasto ell’intrusione salina. Inoltre risulta fondamentale il rafforzamento dei sistemi informativi e di monitoraggio qualiqantitativo della risorsa idrica, anche mediante tecnologie innovative, sia per una adeguata conoscenza sullo stato dei corpi idrici sia come supporto alle decisioni. 99 Tabella 3: Indicatori di risultato specifici per programma, ripartiti per obiettivo specifico (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto ii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) ID 6.1 6.1 6.1 6.2 6.3 6.3 6.4 Indicatore Percentuale di R.D. Rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante Quota di frazione umida trattata in impianti di compostaggio sulla frazione umida totale prodotta(*) Quantità di rifiuti contenenti amianto trattati (**) Quota di popolazione equivalente servita da depurazione (***) Km costa balneabili in qualità sufficiente Percentuale di corpi idrici in buono stato di qualità % Kg 14,6 2012 81,8 2012 65 23 Periodicit à Fonte di dati dell’infor mativa ISPRA annuale ISPRA annuale % 12,8 2012 25 ARPACAL annuale MUD annuale ISTAT annuale ARPACAL annuale ISPRA ..verificare Categoria di Unità di misura regioni (se pertinente) Valore di base Anno di Valore obiettivo riferimento (2023) 7 Kg % Abitanti Equivalenti 53,8 2012 km % 95 2013 N.D. ??? (*) co ento: il alore baseline al 2012 tiene conto sia ell’aliquota e li scarti i la ora ione ei ri iuti pro otti a li impianti di tratta ento, sia ell’aliquota ei ri iuti urbani non trattati, s altiti iretta ente in iscarica, in or a i pro edimenti straordinari (Ordinanze contigibili e urgenti resosi necessarie per superare le attuali carenze del sistema). Dal 2015 questo dato è suscettibile di un graduale miglioramento derivante dal superamento delle criticità impiantistiche e gestionali che consentiranno di inviare in discarica solo ed esclusivamente gli scarti di lavorazione. (**) co ento: l’in icatore proposto può are in ica ioni utili circa l’e icacia e l’e icien a i piantistica e icata alla produzione di compost di qualità, che a sua volta, comporta una riduzione dei rifiuti urbani conferiti in discarica. Per contro, inefficienze del sistema potrebbe co portare una inci en a ne ati a sull’an a ento ell’in icatore “Ri iuti urbani s altiti in iscarica per abitante”. Appare quindi utile la lettura contestuale dei due indicatori. (***) sull’in icatore inci eranno anche li in esti enti el settore a erenti a altre onti inan iarie. 7 Per il FESR e il Fondo di coesione i valori obiettivo possono essere qualitativi o quantitativi. 100 2.6.6 Azioni da sostenere nell'ambito della priorità d'investimento (ripartite per priorità d'investimento) 2.6.6.1 Descrizione della tipologia e degli esempi delle azioni da sostenere e del loro contributo atteso agli obiettivi specifici, compresa, se del caso, l'individuazione dei principali gruppi di destinatari, dei territori specifici interessati e dei tipi di beneficiari (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Max 17500 caratteri spazi compresi Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: a) investendo nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati Membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi ID 6.1 4.1 Ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria Gli interventi si concentreranno prevalentemente sul potenziamento ed il riefficientamento della dotazione infrastrutturale, per concorrere al completamento impiantistico, preordinato al corretto funzionamento del sistema regionale. Saranno realizzati interventi in complementarietà con la programmazione regionale in atto, ritenuti fondamentali per lo sviluppo di un sistema che assicuri un funzionamento efficiente, razionale ed economicamente sostenibile e che a orisca l’intera iliera i gestione dei rifiuti, della raccolta differenziata, del recupero e del riciclaggio. Per alcuni degli interventi previsti è già in corso di redazione la progettazione preliminare e definitiva. Le azioni concorreranno altresì a realizzare interventi ed iniziative imprenditoriali finalizzate a prevenire la produzione di rifiuti, promuovendo il reimpiego, il riciclaggio e altre forme di recupero, riducendone la quantità da avviare allo smaltimento. Az. 6.1.1 4.1.1 Realizzare le azioni previste nei piani di prevenzione e promuovere la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunità L’aspetto ella pre en ione è anche strettamente legato alla possibilità di influenzare i modelli di consumo ed alla riduzione dei rifiuti connessi al ciclo di vita del prodotto. Le a ioni, nell’a bito ella presente pro ra a ione si concentreranno sulle ini iati e i comunicazione,sensibilizzazione, ed educazione ambientale, al fine di incidere sul grado di conoscenza e di consapevolezza nonché sulle abitudini ed i comporamenti dei cittadini, in relazione alla produzione ed alla corretta gestione dei rifiuti. Interventi - Attivazione di progetti in materia di educazione ambientale, campagne informative 101 e di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti. Gruppi di target - cittadini, scuole, cooperative e associazioni ambientaliste locali coinvolte, operatori economici, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici. Beneficiari - Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Infrastrutture e Servizi Pubblici o di Pubblica Utilità, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici. Territori Regione Calabria Az. 6.1.2 4.1.2 Realizzare i migliori sistemi di raccolta differenziata e un’adeguata rete di centri di raccolta Le azioni programmate, sono finalizzate a favorire e accelerare lo sviluppo della raccolta dif eren iata a parte ei Co uni. A tal ine, nell’a bito ella presente pro ra a ione, si inten e concentrare l’a ione sul co pleta ento elle struture a servizio della R.D. e delle iniziative imprenditoriali collegate al trattamento ed alla valorizzazione delle frazioni Interventi - Realizzazione di centri di raccolta comunali, e i n. 5 ’area, a supporto della Raccolta Differenziata, in continuità con quanto già avviato con il precedente ciclo di programmazione POR FESR 2007-2013, al fine di garantire una adeguata copertura su tutto il territorio regionale, tale da soddisfare il principio di prossimità. - Sostenere progetti di raccolta differenziata della frazione umida presso categorie di utenza ad elevata produzione di rifiuti (mercati, mense, ristoranti, etc.), al fine di incidere quantitativamente sulla percentuale di raccolta differenziata e qualitativamente sulla produzione di compost. - Incentivi per la creazione di una rete di impianti di trattamento e valorizzazione delle frazioni provenienti dalla raccolta differenziata (es. compostaggio di qualità, recupero delle frazioni valorizzabili, recupero dei RAE e dei rifiuti ingombranti) attraverso lo sviluppo di iniziative imprenditoriali, utilizzando le migliori tecnologie disponibili. Gruppi di target - cittadini; Beneficiari - Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali, Enti Locali, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Infrastrutture e Servizi Pubblici o di Pubblica Utilità, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici, imprese e loro consorzi. 102 Territori Regione Calabria Az. 4.1.3 Rafforzare le dotazioni impiantistiche per il trattamento e per il recupero, anche di energia, ai fini della chiusura del ciclo di gestione, in base ai principi di autosufficienza, prossimità territoriale e minimizzazione degli impatti ambientali L’a inistra ione re ionale ha in i i uato nelle Linee guida per la rimodulazione del Piano Regionale della gestione dei rifiuti (febbraio 2013), il nuovo scenario operativo regionale in tema di rifiuti, in recepimento del nuovo quadro di riferimento normativo comunitario e nazionale. In tale quadro, nella presente programmazione FESR, gli interventi si concentreranno, in particolare, sul potenziamento della dotazione infrastrutturale, in complementarietà con gli interventi già programmati ed in corso di attuazione su altri canali finanziari (POR 2007-2013 – Premialità Ob. Servizio ecc.), per concorrere al completamento impiantistico, preordinato al corretto funzionamento dell’intero sistema regionale. Interventi - - - - Adeguamento e completamento delle linee di trattamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro e realizzazione della linea di inertizzazione, al fine di ridurre la pericolosità dei residui prodotti dal processo. Poten ia ento ella linea i pro u ione el co post i qualit nell’i pianto i Lamezia Terme e realizzazione di un nuovo impianto di compostaggio anaerobico nelle provincie di Crotone e Vibo Valentia e nell’Alto Tirreno Cosentino. Creazione di almeno 5 stazioni di trasferenza, finalizzate ad ottimizzare i flussi, ridurre la movimentazione dei rifiuti da inviare agli impianti di trattamento con conseguente abbattimento dei costi. Incentivi per la creazione di una rete di impianti di trattamento, recupero e/o riduzione del grado di pericolosità di rifiuti speciali pericolosi, su tutto il territorio regionale. Gruppi di target - Cittadini, imprese. Beneficiari Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali, Enti Locali/Comunità ’a bito, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Infrastrutture e Servizi Pubblici o di Pubblica Utilità, Imprese e loro consorzi. Territori Regione Calabria 103 Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: e) agendo per migliorare l’ambiente urbano, rivitalizzare le città, riqualificare e decontaminare le aree industriali dismesse (comprese le aree di riconversione), ridurre l’inquinamento atmosferico e promuovere misure di riduzione dell’inquinamento acustico ID 4.2 Restituzione all’uso produttivo di aree inquinate Az. 6.2.2 4.2.2 Realizzazione di impianti per lo smaltimento dell’amianto L’a ione è finalizzata al coinvolgimento di imprese private per la creazione di un sistema per la raccolta, trattamento, recupero e/o riduzione della pericolosità di rifiuti contenenti amianto, sotto forma di regime di aiuto. L’a ione punta a sti olare un settore in cui risulta ancora carente la capacità di iniziativa imprenditoriale da parte dei privati, condizionata probabilemnte da una incertezza di mercato e quindi da un maggiore rischio di impresa. Sarà pertanto incentivata la realizzazione di una rete di impianti, su tuttto il territorio regionale, con il ricorso a tecnologie innovative che consentano il trattamento dei rifiuti contenenti amianto, diminuendone, per quanto possibile, il ricorso allo s alti ento inale in iscarica. L’a ione consenti i incora giare, indirettamente, gli interventi di bonifica dei manufatti contenenti amianto da parte dei privati cittadini e/o aziende, sia per la maggiore disponibilità di strutture per il loro conferimento, che per l’abbattimento dei costi indotti dalla libera concorrenza del mercato. Inoltre, la ri o ione ell’a ianto, così come il corretto stoccaggio/trattamento, consentiranno di operare un risanamento ambientale, generando livelli più elevati di tutela ell’a biente e ella salute pubblica. Interventi - Incentivi per la creazione di una rete, sul territorio regionale, di impianti per il trattamento, recupero e/o riduzione di pericolosità dei rifiuti speciali contenenti amianto, ricorrendo a tecnologie innovative di comprovate sperimentazioni, per poter essere attuate su scala industriale. Gruppi di target Imprese di settore, Cooperative, Cittadini. Beneficiari Regione Calabria, ATO. Territori Regione Calabria 104 Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: b) investendo nel settore dell’acqua per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi ID 6.3 4.3 Miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e ridurre le perdite di rete di acquedotto Az. 6.3.1 4.3.1 Potenziare le infrastrutture di captazione, adduzione, distribuzione, fognarie e depurative per usi civili. a. interventi segmento captazione, adduzione, distribuzione (da verificare con il DIP.LL.PP.) L’a ione concorrer a co pletare a o ernare il sistema infrastrutturale del segmento di captazione e grande adduzione (grandi invasi, schemi acquedottistici esterni), in linea con i programmi di investimento del concessionario regionale SoRiCal s.p.a. L’a ione concorrer , altresì, a ri urre il e icit conosciti o e in rastrutturale riferito ai segmenti della captazione, adduzione e distribuzione delle risorsa idrica, attraverso un approfondito livello di conoscenza delle reti, associato a lavorazioni di carattere strutturale ui ate all’a ione conosciti a. L’atti it i conoscen a sar finalizzata alla raccolta ed alla sistematizzazione degli elementi geometrici e localizzativi delle reti, alla costruzione di modelli di funzionamento, nonché alla selezione delle lavorazioni che consentiranno di massimizzare il risultato in termini di volumi di risorsa recuperati. Alle azioni di cui sopra sarà anche associata una attività di censimento delle utenze che consentirà di incidere sulla quota di perdite amministrative. In esito alle attività di cui sopra sarà disponibile presso gli Enti interessati dagli interventi, uno strumento utile anche per le future programmazioni di settore ed al contempo sarà possibile consegnare, in prospettiva, al soggetto gestore, elementi conoscitivi e sistemi di rete urbana parzialmente equilibrati, imprescindibili per la formulazione di valide proposte di gestione del sistema. Con le azioni di cui sopra si darà continuità ad interventi già in corso di attuazione a cura della Regione (Diparti ento 9) con l’obietti o i reali are un’a ione inte rata e or ani ata, sia esten en one l’applica ione a territori più a pi, sia la o e necessario, a plian one lo scopo. Si prevedono le seguenti tipologie di azioni: - - Inter enti per il co pleta ento e l’a o erna ento el siste a infrastrutturale del segmento di captazione e grande adduzione (grandi invasi, schemi acquedottistici esterni). ingegnerizzazione delle reti e censimento delle utenze b. Interventi nel segmento fognario e depurativo L’a ione consentir i ri urre il e icit in rastrutturale, sia per a e piere alle disposizioni normative comunitarie e nazionali di recepimento, in materia di trattamento dei reflui urbani, sia per attuare adeguati livelli di tutela per il 105 miglioramento dello stato ell’a biente e elle acque i balnea ione, collegate anche alla promozione turistica della regione. A tale scopo, gli interventi di potenziamento ed ottimizzazione dei sistemi di raccolta e tratta ento ei re lui urbani si concentreranno prioritaria ente all’interno i quei bacini versanti più critici, che determinano un impatto negativo sul livello qualitativo delle acque di balneazione, in coerenza con la normativa del settore (Dir.2006/7/CE), ed in continuità con quanto già avviato nel precedente ciclo di programmazione FESR 2007-2013. In particolare è necessario che gli interventi realizzino un miglioramento in termini di copertura delle opere fognarie e depurative così come di gestione delle stesse, negli agglomerati con popolazione superiore a 2.000 abitanti equivalenti, secondo le disposizioni normative della Direttiva 91/271/Ce e del D.lgs 152/2006 e ss.mm.ii. Saranno favorite forme di raggruppamento dei comuni, per aree omogenee di intervento, al fine di ottimizzare gli schemi depurativi nella logica di una maggiore efficacia di processo ed efficienza di gestione. Si prevedono le seguenti tipologie di azioni: - Realizzazione, riefficientamento, completamento ed ottimizzazione delle reti fognarie, delle opere di collettamento e degli impianti di depurazione, necessari a garantire, oltre alla conformità normativa, adeguati livelli di protezione ell’a biente, elle acque i balnea ione e ella salute pubblica. Gruppi di target - Utenti del SII; - cittadini; Beneficiari - Re ione Calabria, Autorit Enti locali ’A bito Territoriale (ATO) e relati i So etti Gestori, Territori ID Regione Calabria 6.4 4.4 Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici Az. 6.4.1 4.4.1 Sostegno all’introduzione di misure innovative in materia di risparmio idrico, depurazione per il contenimento dei carichi inquinanti, riabilitazione dei corpi idrici degradati attraverso un approccio ecosistemico [si tratta di diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, efficientamento degli usi nei vari settori di impiego e il miglioramento e/o ripristino graduale delle falde acquifere]. L’a ione concorre in aniera iretta al conse ui ento ell’obietti o speci ico, in stretta coerenza con gli obiettivi della direttiva quadro sulla tutela delle acque 2000 60 CE. Il ra iun i ento i un buono stato ecolo ico presuppone l’inter ento sui fattori che influiscono negativamente sugli ecosistemi acquatici. Nel contesto regionale, tra i principali fattori di inquinamento dei corpi idricivi vi è l’inquina ento causato da inadeguati sistemi di trattamento dei reflui urbani. In tal senso, l’a ione mira a migliorare il sistema depurativo, eliminando situazioni di sversamento di 106 liquame sul suolo e nell’acqua, favorendo tecnologie e processi depurativi spinti, per ridurre il carico dei nutrienti e delle sostanze dannose per gli ecosistemi acquatici. Le azioni dovranno concentrarsi prevalentemente per il risanamento dei corpi idrici maggiormente a rischio, sulla base ell’esito elle campagne di monitoraggio sullo stato quali-quantitativo dei corpi idrici e degli indirizzi del Piano di Gestione del Distretto I ro ra ico ell’Appennino Meri ionale. Si pre e ono i se uenti inter enti: Realizzazione di infrastrutture fognarie e depurative con processi e tecnologie volti a conseguire un livello più alto di protezione ambientale, in presenza di ecosistemi “critici” nei territori ei bacini i ro ra ici elle aste lu iali a alto carico inquinante della regione. Gruppi di target - cittadini. Beneficiari - Re ione Calabria, Autorit ’A bito Territoriale (ATO) e relativi Soggetti Gestori. Territori Bacini idrografici delle aste ad alto carico inquinante della Regione Calabria Az. 6.4.2 4.4.2 Integrazione e rafforzamento dei sistemi informativi di monitoraggio della risorsa idrica, L’a ione consente i sopperire alla ancan a i reti i onitora io e icate e quin i a colmare la lacuna dei dati necessari per una corretta pianificazione e programmazione degli interventi, anche inali ate all’osser a ione i eno eni e al monitoraggio di rischi ambientali, in coerenza con i principi di precauzione e prevenzione. La disponibilità dei dati è necessaria,altresì, di per adempiere agli obbli hi i ali entare e inte rare l’in or a ione territoriale e i dati del monitoraggio ambientale, secondo principi e obiettivi della Comunicazione della Commissione Europea co e, a ese pio, i Siste i in or ati i a bientali istribuiti “SEIS, Share En iron ental In or ation Syste ”, (C r. Decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32 “Attua ione ella iretti a 2007 2 CE, che istituisce un’in rastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea – INSPIRE; Questionario UWWTD Direttiva 91/271/CE; ecc.). - Realizzazione, potenziamento ed innovazione tecnologica delle monitoraggio e dei sistemi di controllo applicati alle matrici ambientali. - Realizzazione del Sistema Informativo Regionale per la raccolta, gestione e diffusione dei dati di monitoraggio ai diversi utenti, anche al fine di adempiere in maniera compiuta agli obblighi di trasmissione dei dati agli organi centrali dello Stato e alla Co issione Europea e aranten o il iritto ’accesso all’in or a ione a bientale. - Creazione di osservatori dedicati per il monitoraggio dei rischi ambientali correlati alla risorsa idrica quali, ad esempio, l’intrusione salina, fenomeni di desertificazione, aree vulnerabili da nitrati, contaminazione da metalli pesanti, sostanze prioritarie, eutrofizzazione ecc. 107 reti di Gruppi di target Utenti del SII, cittadini; Beneficiari Regione Calabria, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPACAL), Enti locali, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Infrastrutture e Servizi Pubblici o di Pubblica Utilità Territori Regione Calabria 2.6.6.2 Principi guida per la selezione delle operazioni (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: a) investendo nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati Membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi Procedura di attuazione Gli interventi/operazioni proposte nella presente priorità, si inseriscono nel quadro programmatico del Piano di gestione dei rifiuti (2007), in corso di aggiornamento, e delle Linee guida per la rimodulazione del Piano Regionale della gestione dei rifiuti (febbraio 2013). Essi saranno a titolarit re ionale sino all’istituzione delle Comunità ’A bito pre iste nella proposta i le e i rior ino el settore, in corso di discussione presso la competente commissione consiliare regionale. Una volta co pletato l’iter le islati o, gli interventi saranno a regia regionale sulla base ell’assetto, ei so etti e elle co peten e in i i uate alla le e. E’ pre ista l’a o ione i proce ure a e i en a pubblica attra erso l’in i ione i ban i gara, anche con ricorso a forme di Partenariato Pubblico Privato, o sovvenzioni al gestore del servizio pubblico locale, compatibilmente con le regole comunitarie in materia di aiuti di stato. Criteri di selezione delle operazioni Coerenza con la pianificazione di settore e degli indirizzi programmatici regionali. Popolazione servita. Quantitativi trattati. Livelli tariffari. Validità tecnica-economica. Completezza tipologica della R.D.. Grado di innovatività (modelli organizzativi, piattaforme tecnologiche, soluzioni logistiche, etc.). Impatto occupazionale (con priorità alle categorie giovanili e femminili). Grado di integrazione funzionale degli interventi rispetto al contesto regionale.Sostenibilità ambientale degli interventi. 108 Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: e) agendo per migliorare l’ambiente urbano, rivitalizzare le città, riqualificare e decontaminare le aree industriali dismesse (comprese le aree di riconversione), ridurre l’inquinamento atmosferico e promuovere misure di riduzione dell’inquinamento acustico Procedura di attuazione Gli interventi previsti nella presente priorità saranno a titolarità regionale. L’attua ione e li inter enti a err e iante procedure ad evidenza pubblica attra erso l’in i ione i ban i ara, in conformità con le regole comunitarie in materia di aiuti di stato. Criteri di selezione delle operazioni Popolazione servita. Quantitativi trattati. Livelli tariffari. Validità tecnica-economica. Grado di innovatività (modelli organizzativi, piattaforme tecnologiche, soluzioni logistiche, etc.). Impatto occupazionale (con priorità alle categorie giovanili e femminili). Sostenibilità ambientale degli interventi. Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: b) investendo nel settore dell’acqua per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi Procedura di attuazione Gli interventi previsti nella presente priorità saranno a titolarità regionale, nelle more ella co piuta e ini ione ell’A bito Territoriale unico Re ionale e quin i el Gestore Unico. La selezione degli interventi avverrà mediante una programmazione regionale, sulla base della pianificazione del settore e dei dati di monitoraggio disponibili. L’attua ione a err con procedure ad evidenza pubblica anche mediante forme di partenariato pubblico privato. Criteri di selezione delle operazioni Popolazione servita. Impatto sul deficit infrastrutturale. Grado di efficacia sull’abbatti ento ei carichi inquinanti. Vali it tecnica-economica. Vantaggio tariffario per gli utenti. Partecipazione finanziaria del privato. Grado di ottimizzazione e di innovazione del sistema e dei processi (modelli organizzativi e gestionali, razionalizzazione del sistema impiantistico, utilizzo fonti energetiche rinnovabili). Sostenibilità ambientale degli interventi. 109 2.6.6.3 Uso programmato degli strumenti finanziari (se del caso) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento Uso programmato degli strumenti finanziari 2.6.6.4 Uso programmato dei grandi progetti (se del caso) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento 110 2.6.6.5 Indicatori di output per priorità d'investimento e, ove pertinente, per categoria di regioni (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iv) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Tabella 4: Indicatori di output comuni e specifici per programma (per priorità d'investimento, ripartiti per categoria di regioni per il FSE e, ove pertinente, per il FESR) PER ALCUNI R.A. LA LISTA CE (ALL. 1 REG. 1301 2013) NON CONTIENE IDICATORI COMUNI DI RISULTATO DEI PROGRAMMI PERTINENTI! … VEDASI ULTIMA VERSIONE ACCORDO DI PARTENARIATO 18.04.2014 (necessità di chiarimenti in merito!) ID Indicatore 6.1 4.1 (La lista CE non contiene indicatori pertinenti) Percentuale di aree bonificate su totale aree da bonificare Popolazione addizionale beneficiaria del trattamento delle acque reflue potenziato (La lista CE non contiene indicatori pertinenti) 6.2 4.2 6.3 4.3 6.4 4.4 8 Fonte di dati Periodicità dell’informativa FESR ISPRA/Regioni biannuale FESR ISTAT Unità di misura Fondo % Popolazione equivalente Categoria di regioni (se pertinente) Valore obiettivo (2023)8 U D T Per il FSE questo elenco comprende gli indicatori di output comuni per i quali è stato stabilito un valore obiettivo. I valori obiettivi possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. Per il FESR e il Fondo di coesione la ripartizione per genere non è pertinente nella maggior parte dei casi. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. 111 2.6.7 Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto v) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Tabella 5: Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione dell'asse prioritario (per fondo e, per il FESR e il FSE, categoria di regioni)9 Asse prioritario Tipo di indicatore (Fase di attuazione principale, indicatore finanziario, di output o, ove pertinente, di risultato) ID Indicatore o fase Unità di misura, di attuazione ove pertinente principale Fondo Categoria di regioni Target intermedio per il 10 2018 U D T Target finale 11 (2023) U D T Fonte di dati Se del caso, spiegazione della pertinenza dell'indicatore Informazioni qualitative aggiuntive sull'istituzione del quadro di riferimento dell'efficienza dell'attuazione (facoltative) 9 10 11 Se l'IOG viene attuata in quanto parte di un asse prioritario, i target intermedi e i target finali dell'IOG devono essere differenziati da altri target intermedi e finali dell'asse prioritario, in conformità agli atti esecutivi di cui all'articolo 22, paragrafo 7, comma quinto del regolamento (UE) n. 1303/2013, in quanto le risorse IOG (dotazione specifica e sostegno integrativo del FSE) sono escluse dalla riserva di efficacia dell'attuazione. I target intermedi possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. I valori obiettivo o target possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. 112 2.6.9 Categorie di operazione (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, lettera b), punto iv) del regolamento (UE) n. 1303/2013). Categorie di operazione corrispondenti al contenuto dell'asse prioritario basate su una nomenclatura adottata dalla Commissione e una ripartizione indicativa del sostegno dell'Unione. Tabelle 7-11: Categorie di operazione12 (ripartite per Fondo e categoria di regioni se l'asse prioritario si riferisce a più di un Fondo o categoria) Tabella 7: Dimensione 1 - Settore di intervento Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Codice Importo (in EUR) Tabella 8: Dimensione 2 - Forma di finanziamento Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Codice Importo (in EUR) Codice Importo (in EUR) Tabella 9: Dimensione 3 - Tipo di territorio Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Tabella 10: Dimensione 4 – Meccanismi territoriali di attuazione Fondo Categoria di regioni Asse prioritario 12 Codice Importo (in EUR) Gli importi comprendono il sostegno totale dell'Unione (dotazioni principali e dotazione a carico della riserva di efficienza dell'attuazione), 113 2.6.10 Sintesi dell'uso programmato dell'assistenza tecnica comprese, se necessario, azioni volte a rafforzare la capacità amministrativa delle autorità coinvolte nella gestione e nel controllo dei programmi e dei beneficiari (se del caso) (per asse prioritario) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, lettera b), punto vii) del regolamento (UE) n. 1303/2013). Asse prioritario 114 a inserire nell’asse 5 Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: d) Proteggendo e ripristinando la biodiversità e i suoli, e promuovendo i servizi per gli ecosistemi, anche attravero Natura 2000 e l’infrastruttura verde ID 6.5 4.5 Obiettivo specifico Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio rurale mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici Risultati che gli Stati membri Migliorare lo stato di conservazione delle specie e intendono ottenere con il degli habitat di interesse comunitario al fine di sostegno dell'UE contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità in ambito terrestre e marino. Rafforzare le attività di educazione ambientale presso i laboratori e centri di esperienza della rete regionale INFEA accreditati presso la Regione Calabria. a inserire nell’asse 5 Priorità d'investimento Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: c) conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e culturale ID 6.6 4.6 Obiettivo specifico Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio naturale Risultati che gli Stati membri Valorizzare e migliorare la fruizione delle aree del intendono ottenere con il sistema Natura 2000 e delle aree protette istituite sostegno dell'UE e/o da istituire (parchi, riserve, oasi, etc) in ambito Rete Ecologica Regionale, nel territorio regionale. 115 ID 6.5 13 n Categoria di regioni (se pertinente) 0 (HA) 0 n 6 2014 Sup. della ISPRA rete natura 2000 2014 tutti n 0 2014 178 Unità di misura Indicatore progetti di studio e ricerca per approfondire la conoscenza delle specie biologiche e degli habitat presenti sul territorio regionale Superficie cartografata degli habitat dei siti di rete natura 2000 Stato di Attuazione/aggior namento degli strumenti di gestione dei Parchi e delle aree natura 2000 ZSC (zone speciali di conservazione) istituite Valore di base Anno di riferiment o 2014 5 Valore 13 obiettivo (2023) Periodicit à Fonte di dati dell’infor mativa Regione Calabria Per il FESR e il Fondo di coesione i valori obiettivo possono essere qualitativi o quantitativi. 116 Asse V Ot 6 Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (Tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse) 2.5 Asse Prioritario 5 – Valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale 2.5.1 ID e Titolo ID dell'asse prioritario 5 Titolo dell'asse prioritario Valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale L'intero asse prioritario sarà attuato NO unicamente tramite strumenti finanziari L'intero asse prioritario sarà attuato NO unicamente tramite strumenti finanziari stabiliti a livello dell'Unione L'intero asse prioritario sarà attuato tramite NO sviluppo locale di tipo partecipativo 2.5.2 Motivazione della definizione di un asse prioritario che riguarda più di una categoria di regioni, di un obiettivo tematico o di un Fondo (se applicabile) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013) Non applicabile 2.5.3 Fondo, categoria di regioni e base di calcolo per il sostegno dell'Unione (Da ripetere per ogni combinazione nell'ambito di un asse prioritario) Fondo FESR 117 Categoria di regioni REGIONI MENO SVILUPPATE Base di calcolo (spesa ammissibile totale o spesa ammissibile pubblica) 2.5.4 Priorità d'investimento (Da ripetere per ogni priorità d'investimento nell'ambito di un asse prioritario) Priorità d'investimento c) conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e culturale 2.5.5 Obiettivi specifici corrispondenti alla priorità d'investimento e ai risultati attesi (Da ripetere per ogni obiettivo specifico nell'ambito della priorità d'investimento) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punti i) e ii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento d) proteggendo e ripristinando la biodiversità e i suoli, e promuovendo i servizi per gli ecosistemi, anche attraverso Natura 2000 e l’infrastruttura verde ID 6.5 Obiettivo specifico Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio rurale mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici Per realizzare gli obiettivi di conservazione della Risultati che gli Stati membri biodiversità in Europa la Commissione europea intendono ottenere con il ha assegnato agli Stati membri e quindi alle sostegno dell'UE Regioni non solo il dovere di garantire lo stato di conservazione degli habitat e delle specie elencate negli Allegati alle due direttive, ma anche di monitorare periodicamente lo stato di salute di specie e habitat, per poi trasmetterne i dati relativi in un report completo, ogni sei anni, alla stessa Commissione europea. Il monitoraggio dello stato di conservazione di habitat e specie, indispensabile per valutare gli obiettivi di tutela raggiunti, costituisce evidentemente anche uno strumento conoscitivo particolarmente importante, a disposizione del legislatore regionale, nazionale e comunitario, per valutare la necessità di rimodulare gli interventi di tutela e aggiornare il quadro normativo nella direzione di una sempre maggiore 118 efficacia delle azioni intraprese per la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità a livello nazionale ed europeo; Tra l’altro, l’attività di controllo nel tempo dello Stato di Conservazione Favorevole (S.F.C.) di tutti gli habitat in Allegato I e le specie in Allegato II, IV e V, della direttiva habitat 92-43-CEE, va effettuata sia all’interno dei Siti per verificare l’efficacia della gestione dei Siti stessi (indicatori di prestazione), sia all’esterno dei Siti per verificare l’efficacia della Direttiva nel mantenimento o ripristino di un S.F.C. per habitat e specie d’interesse comunitario. Con la deliberazione di Giunta regionale n. DGR 579/2011 è stato costituito l’Osservatorio Regionale per la Biodiversità di cui al DM Mattm– DEC–2011–0085–06-062001 e in adempimento al protocollo di intesa con il medesimo Mattm stipulato 12/01/2012, con il compito di raccogliere, elaborare e interpretare dati e informazioni sulla biodiversità, le aree naturali protette e la rete ecologica, nonché di provvedere al coordinamento delle azioni di conservazione, monitoraggio e uso sostenibile delle risorse territoriali naturali. L’azione di sviluppo mira quindi a potenziare in maniera sostanziale la base di conoscenze gli habitat in Allegato I e le specie in Allegato II, IV e V della direttiva Habitat e di avifauna di cui alla direttiva Uccelli e, in sintonia con gli obiettivi delineati nella Strategia Regionale per la Biodiversità, approvata con DGR n. 845 del 2112-2010, mettere in atto di politiche e quindi di azioni/interventi tesi a migliorare lo stato di conservazione della Rete e l’uso sostenibile della biodiversità, riducendo la frammentazione degli habitat naturali. Priorità d'investimento c) conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e culturale ID 6.6 Obiettivo specifico Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale attraverso la valorizzazione integrata di risorse e competenze territoriali Risultati che gli Stati membri intendono ottenere con il La strategia di sviluppo sostenuta dal FESR per migliorare gli standard di offerta e la fruizione del sostegno dell'UE patrimonio nelle aree di attrazione naturale mira a concentrare le risorse per la valorizzazione delle aree in cui il patrimonio ambientale presenta caratteri di 119 rilevanza scientifica e paesaggistica. Gli interventi, definiti in stretta sintonia con il settore turistico, di Ricerca ed Innovazione e di Logistica, saranno rivolti a far confluire in tali aree prioritarie in una strategia unica di valorizzazione e competitività finalizzata a: - - - attuare interventi integrati in sinergia con i settori turis o, a biente, ricerca e l’inno a ione, logistica per la valorizzazione e la fruizione delle ARS; rendere competitiva la filiera produttiva regionale nel settore della valorizzazione del patrimonio naturale attra erso l’innal a ento egli standard di offerta; mettere in rete l'offerta delle are di attrazione naturale e sviluppare sistemi informativi in grado di favorire una maggiore conoscenza e fruizione. ID 6.7 Obiettivo specifico Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione Risultati che gli Stati membri Malgrado i precedenti cicli di programmazione intendono ottenere con il abbiano destinato ingenti risorse per la tutela e la conser a ione ell’i portante e i uso patrimonio sostegno dell'UE culturale calabrese, il settore soffre ancora di scarsa visibilità ed attratti it . Consi erata l’i portan a el patrimonio di beni culturali regionali, il settore potrebbe senza dubbio divenire un driver importante per lo sviluppo economico del territorio, se inserito in un disegno organico di politiche di intervento volte alla valorizzazione delle attrazioni culturali di maggior valore ed alla competitività generale del settore. Le analisi empiriche, infatti, mettono in evidenza il ruolo che la cultura può ricoprire per lo sviluppo economico e sociale di un territorio, risultando un potenziale snodo caratterizzato da un elevato grado di infungibilità. Tale argomento è sostanziale tanto per la letteratura economica quanto per le istituzioni europee che aprono spazi inediti per le politiche dirette alle citt ’arte e i cultura viste – alla luce di un’e icace strate ia i in esti ento e ’i pe no – come poli territoriali capaci di coniugare la domanda di senso espressa dalla comunità residente e l’aspettati a i esperien a ani estata al turis o internazionale emergente. Questi elementi sono ancora più rilevanti per la Calabria, in cui si registrano deficit significativi dei 120 principali indicatori socioeconomici rispetto al resto el Paese e ell’Europa e che allo stesso te po detiene un patrimonio culturale, materiale e immateriale, di notevole pregio ancora non adeguatamente conosciuto e apprezzato. Gli interventi, definiti in stretta sintonia con il settore turistico, di Ricerca ed Innovazione e di Logistica, saranno rivolti a far confluire le Aree di Attrazione Culturale di Rilevanza Strategica, già individuate dalla programmazione regionale, in una strategia unica di valorizzazione e competitività finalizzata a: - attuare interventi integrati in sinergia con i settori turismo, ambiente, ricerca e l’inno a ione, logistica per la valorizzazione e la fruizione delle ARS; - rendere competitiva la filiera produttiva regionale nel settore della valorizzazione del patrimonio culturale attra erso l’innal a ento e li stan ar di offerta; - mettere in rete l'offerta culturale e sviluppare sistemi informativi in grado di favorire una maggiore conoscenza e fruizione. ID 6.8 Obiettivo specifico Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche Risultati che gli Stati membri intendono ottenere con il sostegno dell'UE L’assen a i una politica strate ica i settore ha determinato il perpetrarsi di una dicotomia fra azione pubblica e quella privata, la prima polverizzata indistintamente su tutto il territorio regionale, la seconda orientata ad assecondare in maniera approssimativa e poco professionale gli andamenti del mercato. Ciò ha determinato, negli ultimi cicli di pro ra a ione, l’i possibilit i ra iun ere significativi risultati in termini di aumento di presenze registrate, soprattutto per quanto riguarda i visitatori stranieri. L’in ustria ell’ospitalit calabrese risulta ancora alquanto disomogenea e poco strutturata, formata prevalentemente da imprese di piccole dimensioni, con strutture qualitativamente obsolete, posti letto limitati, e personale non qualificato. La mancanza di una logistica adeguata e a servizio delle destinazioni turistiche più importanti, inoltre, condiziona pesantemente lo sviluppo del settore, determinando l’i possibilit i i ple entare i lussi esistenti e lo sviluppo dei nuovi. Sulla base di tali considerazioni, la strategia che la 121 Regione intende adottare attraverso il FESR è volta alla concentrazione degli interventi sul territorio, destinando gran parte delle risorse allo sviluppo delle destinazioni turistiche che già oggi registrano le maggiori presenze a livello regionale. Le azioni intraprese, in linea con gli andamenti del mercato, saranno rivolte prettamente allo sviluppo ed alla qualificazione del turismo balneare, del turismo “business”, non trascuran o però i portanti nicchie di mercato che necessitano di specifici interventi per aumentare la propria attrattività. Gli interventi saranno rivolti al miglioramento degli elementi di contesto necessari allo sviluppo turistico, ovvero al migliora ento ei cosi etti “ attori re i”(organizzazione, ottimizzazione delle connessione nei trasporti, abbattimento dei costi di mobilità) ma anche ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza del patrimonio regionale a cittadini e nuovi potenziali investitori al fine di rimuovere gli ostacoli che ancora oggi posizionano la Calabria fra le re ioni eno co petiti e ell’Europa. Particolare attenzione, inoltre, sarà posta alla capacità di sostenere l’inno a ione e la crescita qualitati a ell’Industria dell’ospitalità in un ambito di sviluppo sostenibile e di affermazione delle logiche di filiera e di rete, in coerenza i principali documenti comunitari di riferimento. Tale impostazione strategica nasce dalla volontà di fare scelte mirate e consapevoli, dirette alla concentrazione delle risorse su pochi elementi chiave. Ovviamente le azioni qui descritte, si completano con quanto previsto dagli altri assi (ASSE 4 Prevenzione dei rischi e tutela ambientale, ASSE 8 Città e aree interne) e strumenti finanziari (FEASR, FAS), al fine di s iluppare l’intere a e li ele enti strate ici contenuti nel Documento di Orientamento Strategico Regionale per lo sviluppo del settore turistico. 122 Tabella 3: Indicatori di risultato specifici per programma, ripartiti per obiettivo specifico (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto ii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) ID 6.5 6.5 6.5 6.5 6.7 6.8 14 Valore di base Anno di riferimento n 0 2014 5 Regione Calabria (HA) 0 2014 Sup. della rete natura 2000 ISPRA n 6 2014 tutti n 0 2014 178 Indicatore Unità di misura progetti di studio e ricerca per approfondire la conoscenza delle specie biologiche e degli habitat presenti sul territorio regionale Superficie cartografata degli habitat dei siti di rete natura 2000 Stato di Attuazione/aggiornamento degli strumenti di gestione dei Parchi e delle aree natura 2000 ZSC (zone speciali di conservazione) istituite Categoria di regioni (se pertinente) Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale Tasso di turisticità - Rapporto tra presenze turistiche totali e popolazione residente Per il FESR e il Fondo di coesione i valori obiettivo possono essere qualitativi o quantitativi. 123 Valore obiettivo 14 (2023) Fonte di dati 2014 Istat, MIBAC 2014 Istat Periodicità dell’informativ a 2.5.6 Azioni da sostenere nell'ambito della priorità d'investimento (ripartite per priorità d'investimento) 2.5.6.1 Descrizione della tipologia e degli esempi delle azioni da sostenere e del loro contributo atteso agli obiettivi specifici, compresa, se del caso, l'individuazione dei principali gruppi di destinatari, dei territori specifici interessati e dei tipi di beneficiari (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento d) proteggendo e ripristinando la biodiversità e i suoli, e promuovendo i servizi per gli ecosistemi, anche attraverso Natura 2000 e l’in rastruttura verde 124 6.5.1 Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000 [le azioni sono realizzate con il concorso del FEASR – Focus Area 4.a]. Le azioni chiave sono quelle che consentono di migliorare e/o mantenere lo stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario al fine di contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità in ambito terrestre e marino con particolare riferimento al paesaggio rurale e alle unità ambientali (habitat) ecologicamente omogenee secondo la nomenclatura europea Corine biotopes Esempi di interventi: Azioni di ricerca per il completamento del quadro delle conoscenze sulla biodiversità, Azioni di monitoraggio lo stato delle specie/habitat presenti, anche al fine di valorizzare gli ecosistemi; inter enti i in or a ione, co unica ione e sensibili a ione ell’opinione pubblica con particolare attenzione alla popolazione scolastica sui temi della biodiversità; Realizzare una cartografia degli habitat a scala adeguata, strumento di pianificazione territoriale del patrimonio naturalistico regionale, nonché informativo quale base di riferimento per le amministrazioni locali; Aggiornare e adeguare i piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 e delle aree protette istituite e/o da istituire (parchi, riserve, oasi, etc) in ambito RER; Redazione delle misure di conservazione nei siti afferenti a Rete Natura 2000 volte al mantenimento o ripristino di un soddisfacente stato di conservazione di habitat e specie ’interesse co unitario. Le a ioni ri uar eranno sia l’a o ione elle isure i conser a ione Sito e specie/habitat prioritari specifiche per tutti i SIC che ne sono sprovvisti presenti sul territorio re ionale, in cui sono inclusi habitat e o specie prioritari, nonché l’a iorna ento elle isure i conser a ione i a ottate e il onitora io ell’e icacia elle stesse; Attuare le azioni previste nei PAF indicate nel quadro G e per come sono specificate nelle relative schede raggruppate per tipologie di habitat; Valorizzare la naturalità diffusa presente nel territorio regionale, anche quella non inserita all’interno i aree protette; Promuovere azioni di contenimento delle specie biologiche esotiche invasive che possono minacciare alcune specie autoctone tipiche degli habitat calabresi. Ripristinare gli ecosistemi naturali e seminaturali Gruppi di target comunità locale. Per le attività di educazione ambientale i destinatari saranno le Scuole Beneficiari Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali, Comuni, Enti Parco, Enti Gestori di Aree Protette e siti natura 2000, Associazioni Ambientaliste, Istituti Scolastici, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici, Comunità montane, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di Pubblica Utilità, Imprese e loro consorzi, Organizzazioni Non Governative (ONG), Agenzie di Sviluppo Locale, Laboratori e centri di esperienza regionali rete INFEA accreditati presso la Regione Calabria. Territori Intero territorio regionale 125 6.5.2 Interventi per ridurre la frammentazione degli habitat e mantenere il collegamento ecologico e funzionale [le azioni sono realizzate con il concorso del FEASR – Focus Area 4.a] . Rafforzare il ruolo dei servizi ecosistemici riducendo la frammentazione degli habitat; in particolare, attraverso le azioni di completamento della rete ecologica regionale (connessioni ecologiche) di cui alla DGR 759/2003. Esempi di interventi: - Verificare, individuare e supportare con studi scientifici i corridoi ecologici di connessione, tra i nodi della Rete Ecologica ed i siti Natura 2000, ad alto valore naturalistico per una più efficace conservazione delle specie e degli habitat, favorendo i movimenti delle specie lungo i corridoi a maggior naturalità. - Completare il quadro delle conoscenze sulla biodiversità - Monitorare lo stato delle specie/habitat presenti, anche al fine di valorizzare gli ecosistemi - Ripristinare gli ecosistemi naturali e seminaturali Beneficiari Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali, Comuni, Enti Parco, Enti Gestori di Aree Protette e siti natura 2000, Associazioni Ambientaliste, Istituti Scolastici, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici, Comunità montane, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di Pubblica Utilità, Imprese e loro consorzi, Organizzazioni Non Governative (ONG), Agenzie di Sviluppo Locale, Laboratori e centri di esperienza regionali rete INFEA accreditati presso la Regione Calabria. Territori Intero territorio regionale Priorità d'investimento c) conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e culturale 126 6.6.1 Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo. Esempi di intervento - creazione di servizi /opere innovative per la fruizione delle risorse naturali - realizzazione di prodotti e servizi divulgativi - recupero e realizzazione di sentieristica e di altre vie di accesso (piste ciclabili, ippovie, percorsi per diversamente abili, etc.) nelle aree della Rete Ecologica Regionale; - reali a ione i aree er i attre ate per la ricrea ione all’area aperta, orti botanici, tipolo ie i strutture dirette al miglioramento della fruizione del patrimonio ambientale; - recupero di strutture non utilizzate con caratteristiche legate alle tradizioni o alla storia del territorio (es. fortini, mulini, strutture rurali, etc.) per la realizzazione di centri visita, punti di informazione e piccole strutture ricettive, ecc. - interventi di informazione, comunicazione ed educazione ambientale. Gruppi target Cittadinanza Beneficiari Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali, Comuni, Enti Parco, Enti Gestori di Aree Protette e siti natura 2000, Associazioni Ambientaliste, Istituti Scolastici, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di Pubblica Utilità, Imprese e loro consorzi, Organizzazioni Non Governative (ONG), Agenzie di Sviluppo Locale, Laboratori e centri di esperienza regionali rete INFEA accreditati presso la Regione Calabria Territori Area di attrazione naturale di rilevanza strategica 127 6.6.2 Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio naturale attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate. Esempi di intervento - a ioni per lo s iluppo i icro iliere i pren itoriali nei settori ell’arti ianato e elle produzioni tipiche locali tradizionali, dei servizi turistici connessi alla gestione del patrimonio naturalistico; - azioni per la creazione e/o lo sviluppo di attivit sporti e ecoco patibili, a s ol ersi all’aria aperta; - a ioni per la crea ione i strutture i ser i io a co pleta ento ell’o erta elle atti it sportive, quali: posti tappa, rifugi, centri di addestramento, aree e percorsi opportunamente attrezzati, etc. ; - interventi di divulgazione ed educazione ambientale; - pro o ione e l’a o ione i Siste i i Gestione A bientale (E as e ISO 14001) e la i usione ell’uso i archi i qualit ecolo ica (Ecolabel, archi i qualit na ionali, marchi di qualità per aree di provenienza – es. Parchi naturali nazionale e regionali). Beneficiari Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali, Comuni, Enti Parco, Enti Gestori di Aree Protette e siti natura 2000, Associazioni Ambientaliste, Istituti Scolastici, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di Pubblica Utilità, Imprese e loro consorzi, Organizzazioni Non Governative (ONG), Agenzie di Sviluppo Locale, Laboratori e centri di esperienza regionali rete INFEA accreditati presso la Regione Calabria Territori Area di attrazione naturale di rilevanza strategica 128 Azione 6.7.1 - Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo. L’A ione è finalizzata alla valorizzazione degli attrattori culturali regionali attraverso interventi volti al miglioramento delle condizioni strutturali e di contesto, all'aumento degli standard di qualità dei servizi, soprattutto per quelli relativi alla fruizione ed alla gestione degli attrattori culturali. L'Azione si concentra, inoltre, sulla realizzazione di un sistema di comunicazione integrata, in stretta connessione con la creazione di brand per le principali destinazioni turistiche regionali. Gli interventi di natura sistemica saranno costruiti intorno agli attrattori culturali siti nelle Aree di attrazione culturale di Rilevanza Strategica - ARS e negli itinerari/reti culturali tematiche individuate dalla programmazione regionale ai fini dell'innalzamento competitivo del territorio e del sistema delle imprese ad esso collegato. L'individuazione degli attrattori sui cui intervenire sarà definita sulla base di una valutazione economica che terrà conto del n. di biglietti venduti, della capacità di attivare sinergie ed integrazioni con il sistema ambientale, turistico e produttivo locale e della domanda potenziale in grado di attivare. Esempi di intervento - Interventi volti a migliorare le condizioni strutturali, gli standard di qualità per la fruizione del patrimonio culturale e le condizioni di contesto per l'accessibilità degli attrattori culturali siti nelle ARS. - Interventi volti alla creazione e rafforzamento dei servizi di gestione, fruizione e valorizzazione degli attrattori culturali e degli itinerari/reti culturali tematiche (aree e parchi archeologici, sistema dei castelli e delle fortificazioni, aree e strutture di archeologia industriale, edifici storici e di pregio archiettenico, identità culturali). - Sistemi di comunicazione ed informazione turistico-culturale integrata per la promozione degli attrattori culturali. Beneficiari Regione Calabria, Enti locali, Enti Strumentali Regionali, Istituti Centrali e periferici del MIBACT,Enti ed Istituzioni Ecclesiastici,Fondazioni, Enti culturali e Associazioni culturali, Altre amministrazioni centrali proprietarie di beni culturali Territori - Attrattori siti nelle Aree di Attrazione Culturale di Rilevanza Strategica - ARS - Intero territorio regionale per gli itinerari/Reti Culturali Tematiche Gruppi target Cittadini, Visitatori, Turisti 129 Azione 6.7.2 - Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate. L’A ione sostiene la creazione di servizi e/o di sistemi innovativi e l'utilizzo delle nuove tecnologie ICT per garantire la maggiore conoscenza e fruizione del patrimonio culturale, materiale ed immateriale. Saranno privilegiati interventi integrati in grado di garantire la messa in rete dell'offerta locale nell'ambito di parchi/distretti culturali, la realizzazione di sistemi innovativi di comunicazione ed informazione turistico-culturale, la promozione e la valorizzazione economica e sostenibile del patrimonio regionale, l'applicazione di tecnologie innovative nella gestione dei beni culturali capaci di rispondere alle nuove domande di fruizione turistico-culturale. L'Azione prevede, infine, l'avvio del Sistema Informativo Cultura e dell'Osservatorio Culturale quali strumenti per innalzare il livello di conoscenza dei fenomeni che interessano il settore e per garantire la valutazione della qualità e della sostenibilità degli interventi realizzati. Esempi di intervento - S iluppo i siste i i Realt Au entata (AR) per la alori a ione el elle risorse storiche, culturali e paesaggistiche; - S iluppo i siste i i i ul a ione ri olti a au entare l’o erta i ser i i creati intorno ai ran i attrattori culturali; - Sviluppo di sistemi di tutela innovativi; - Avvio e sviluppo del Sistema Informativo Cultura e dell'Osservatorio Culturale; - Sistemi informativi per la valutazione della qualità e a supporto delle attività di gestione dell’o erta culturale re ionale. Beneficiari Regione Calabria, Enti locali, Enti Strumentali Regionali, Istituti Centrali e periferici del MIBACT,Enti ed Istituzioni Ecclesiastici,Fondazioni, Enti culturali e Associazioni culturali, Altre amministrazioni centrali proprietarie di beni culturali Territori Attrattori siti nelle Aree di Attrazione Culturale di Rilevanza Strategica - ARS Intero territorio regionale per gli itinerari/Reti Culturali Tematiche Gruppi target Cittadini, Visitatori, Turisti 130 Azione 6.7.3 - Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo. L’A ione sostiene l'applica ione i nuo i o elli ruiti i ei luo hi ella cultura re ionale ( usei, biblioteche, ecc..) e nelle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica in grado di garantire l'apertura durante tutto l'anno delle strutture, il potenziamento e il rafforzamento delle relazioni con gli utenti, l'erogazione di servizi complementari e di generare circuiti turistici più stabili. L'A ione conte pla, inoltre, li inter enti sul siste a econo ico culturale “allar ato” che in Calabria risulta animato da più di 32mila aziende, di cui, secondo la classificazione delle attività culturali a ottata all’Unesco, la et a erisce al Trasversal Domain, ovvero a quei settori che supportano, facilitano, incoraggiano e sostengono la creazione, la produzione e la distribuzione dei beni e servizi strettamente culturali o connessi al settore culturale. Si prevede, nello specifico, di sostenere la nascita e il rafforzamento delle imprese operanti nelle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo ricorrendo a strumenti, anche di ingegneria finanziaria, per la concessione di aiuti per lo start-up e per il sostegno dei processi di innovazione e ricerca. Esempi di intervento - Interventi per lo sviluppo di servizi complementari e per la gestione integrata ed efficiente dei luoghi della cultura regionali (musei, biblioteche, ecc..) - Interventi per la nascita e il sostegno di imprese nelle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo. Beneficiari Regione Calabria, Enti locali, Enti Strumentali Regionali, Istituti Centrali e periferici del MIBACT,Enti ed Istituzioni Ecclesiastici,Fondazioni, Enti culturali e Associazioni culturali, Altre amministrazioni centrali proprietarie di beni culturali Territori Attrattori siti nelle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica e nelle Aree di Attrazione Culturale di Rilevanza Strategica - ARS Intero territorio regionale per gli itinerari/Reti Culturali Tematiche Gruppi target Cittadini, Visitatori, Turisti 131 6.8.1 (Azione 3.3.3) Sostegno a processi di aggregazione e integrazione tra imprese (reti di imprese) per la costruzione di un prodotto integrato nelle destinazioni turistiche (da verificare opportunità ad attivare questa azione) e 6.8.2 (Azione 3.3.4) Sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche attraverso interventi di qualificazione dell'offerta e innovazione di prodotto/servizio, strategica ed organizzativa Le Azioni sostengono l’attua ione i isure i aiuto ri olte alle imprese, singole ed in rete, al fine di supportare la quali ica ione ell’o erta turistica e iante la quali ica ione ell’in ustria ell’ospitalità, la creazione di nuove infrastrutture e servizi di supporto alla competitività delle imprese esistenti e la creazione di nuove attività. I beneficiari saranno definiti sulla base di priorità strategiche regionali che mirano a valorizzare le destinazioni turistiche di maggior pregio ed a creare intorno ad esse un contesto capace di supportare e gestire con qualità i flussi turistici attuali e futuri. Esempi di intervento - Sviluppo di nuove imprese ed al miglioramento degli standard di qualità delle strutture ricettive esistenti. Particolare attenzione sarà posta nella riqualificazione delle seconde case per la creazione di nuova ospitalità. - Potenziamento dei servizi reali a sostegno dei processi di rafforzamento, riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e di realizzazione di nuove realtà produttive; - introduzione e consolidamento delle tecniche di e-booking e delle tecnologie relative alle strate ie i re enue ana e ent e estione ell’o er bookin ; - Progettazione e implementazione di sistemi integrati per la promozione ed il marketing; - Gestione integrata di servizi legati essenzialmente alla logistica ed alla mobilità dei turisti oltre che all’i ple enta ione i nuo i ser i i iretti allo s a o. Beneficiari Imprese e Reti di imprese Gruppi target Visitatori, Turisti 132 6.8.3 Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche L’A ione è inali ata alla alori a ione e alla rui ione inte rata e li attrattori culturali e naturali regionali oltre che alla emersione ed allo sviluppo delle destinazioni turistiche di pregio attraverso interventi volti al miglioramento delle condizioni strutturali e di contesto, all'aumento degli standard di qualità dei servizi e ad una maggiore fruibilità degli stessi oltre che ad azioni di promozione integrata e continuativa degli stessi. Gli investimenti saranno strutturati su tre ambiti di intervento: una prima linea diretta prioritaria ente al i liora ento ei cosi etti “ attori re i” di contesto (organizzazione, logistica, ottimizzazione delle connessioni nei trasporti, abbattimento costi di mobilità…),una seconda linea diretta ad aumentare l’attratti it elle ARS e ei Siste i Inte rati turistici per una maggiore fruizione del patrimonio da parte della cittadinanza e di nuovi potenziali investitori (resi en e artistiche, cantieri i pro u ione culturale, percorsi nelle scuole…), ter a ed ultima linea iretta all’ani a ione ei contesti e alla crea ione i nuo i “appunta enti” capaci i creare attrazione (fiere, festival, eventi, manifestazioni internazionali ecc.). L'Azione si concentra, inoltre, in sinergia con quanto previsto per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, sulla realizzazione di un sistema di comunicazione integrata capace di affinare la creazione e la comunicazione dei brand relativi alle principali destinazioni turistiche regionali. Esempi di intervento - Poten ia ento ella lo istica e conteni ento ei costi i destinazioni turistiche regionali; obilit per l’accesso alle a iori - Miglioramento di condizioni strutturali, standard di qualità, accessibilità per la fruizione delle destinazioni turistiche principali e degli attrattori culturali e naturali - Interventi volti a diffondere una percezione positiva dei Sistemi Integrati Turistici individuati dalla programmazione regionale e far maturare nuove esperienze intorno alla valorizzazione degli attrattori naturali e culturali materiali ed immateriali (residenze artistiche, cantieri di produzione culturale, eventi contenuti negli attrattori culturali) - Interventi volti alla creazione di un sistema di ospitalità regionale delle seconde case gestito attraverso canali di e-booking e accoglienza centralizzata presso le APT locali. - Rafforzamento dei sistemi di comunicazione ed informazione turistica integrata per la promozione delle destinazioni turistiche principali ed i grandi attrattori. Beneficiari Regione Calabria, Enti locali, APT, Enti Strumentali Regionali, GAL o altri organismi intermedi, Imprese singole e in rete Gruppi target Cittadini, Visitatori, Turisti 2.5.6.2 Principi guida per la selezione delle operazioni (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento c) conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e culturale 133 La selezione delle operazioni verrà effettuata mediante procedure negoziali per l’in i i uazione dei piani di valorizzazione ammissibili e procedure valutative per l’i enti ica ione elle opera ioni a inan iare per imprese e loro reti. Per quanto attiene al settore turistico, i criteri che supporteranno la scelta degli interventi pre ili eranno le estina ioni secon o l’or ine i se uito riportato: - destinazioni turistiche internazionali, ovvero destinazioni individuate sulla base della presenza del turismo internazionale in quota parte rispetto al totale regionale; - destina ioni turistiche “business”: o ero presenza di alberghi aperti tutto l'anno; - destinazioni turistiche balneari di prossimità: ovvero destinazioni balneari, non comprese nella prima categoria, individuate sulla base di presenza di alberghi che registrano un notevole flusso di presenze; - destinazioni turistiche di nicchia: destinazioni che presentano tipicità proprie o un attuale mercato di riferimento significativo. estina ioni in i i uate sulla base i In generale, nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi che: - evidenziano connessioni dirette con la strategia di specializzazione intelligente; - contribuiscono a creare/consolidare network di imprese anche con il coinvolgimento di imprese extraregionali; - favoriscono la crescita dei livelli occupazionali; - contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (ai sensi del Reg. (UE) n. 215/2014 della Commissione). - Promuovere forme di turismo responsabile e sostenibile Dovranno, inoltre, essere definite modalità di integrazione e coordinamento tra gli interventi previsti, il PON Cultura, PON Città Metropolitane e il POR FSE per quanto riguarda le politiche attive del lavoro (incentivi occupazionale, formazione professionale, ecc.). 2.5.6.3 Uso programmato degli strumenti finanziari (se del caso) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento c) conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e culturale Uso programmato degli strumenti finanziari Per le azioni dirette al finanziamento di imprese e reti di imprese si strutturerà un apposito Fon o i Garan ia iretto a supportare l’in esti ento pre isto. 134 2.5.6.4 Uso programmato dei grandi progetti (se del caso) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento Non sono previsti grandi progetti 135 2.5.6.5 Indicatori di output per priorità d'investimento e, ove pertinente, per categoria di regioni (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iv) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Tabella 4: Indicatori di output comuni e specifici per programma (per priorità d'investimento, ripartiti per categoria di regioni per il FSE e, ove pertinente, per il FESR) ID 15 Indicatore Unità di misura Fondo Categoria di regioni (se pertinente) Valore obiettivo (2023)15 U D T Fonte di dati Periodicità dell’informativa Per il FSE questo elenco comprende gli indicatori di output comuni per i quali è stato stabilito un valore obiettivo. I valori obiettivi possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. Per il FESR e il Fondo di coesione la ripartizione per genere non è pertinente nella maggior parte dei casi. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. 136 2.5.7 Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto v) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Tabella 5: Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione dell'asse prioritario (per fondo e, per il FESR e il FSE, categoria di regioni)16 Asse prioritario Tipo di indicatore (Fase di attuazione principale, indicatore finanziario, di output o, ove pertinente, di risultato) ID Indicatore o fase di attuazione principale Unità di Fondo Categoria di Target Target finale Fonte di dati misura, ove regioni intermedio per (2023)18 pertinente il 201817 U D T U D T Se del caso, spiegazione della pertinenza dell'indicatore Informazioni qualitative aggiuntive sull'istituzione del quadro di riferimento dell'efficienza dell'attuazione (facoltative) 16 17 18 Se l'IOG viene attuata in quanto parte di un asse prioritario, i target intermedi e i target finali dell'IOG devono essere differenziati da altri target intermedi e finali dell'asse prioritario, in conformità agli atti esecutivi di cui all'articolo 22, paragrafo 7, comma quinto del regolamento (UE) n. 1303/2013, in quanto le risorse IOG (dotazione specifica e sostegno integrativo del FSE) sono escluse dalla riserva di efficacia dell'attuazione. I target intermedi possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. I valori obiettivo o target possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. 137 2.5.9 Categorie di operazione (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, lettera b), punto iv) del regolamento (UE) n. 1303/2013). Categorie di operazione corrispondenti al contenuto dell'asse prioritario basate su una nomenclatura adottata dalla Commissione e una ripartizione indicativa del sostegno dell'Unione. Tabelle 7-11: Categorie di operazione19 (ripartite per Fondo e categoria di regioni se l'asse prioritario si riferisce a più di un Fondo o categoria) Tabella 7: Dimensione 1 - Settore di intervento Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Codice Importo (in EUR) Tabella 8: Dimensione 2 - Forma di finanziamento Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Codice Importo (in EUR) Codice Importo (in EUR) Tabella 9: Dimensione 3 - Tipo di territorio Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Tabella 10: Dimensione 4 – Meccanismi territoriali di attuazione Fondo Categoria di regioni Asse prioritario 19 Codice Importo (in EUR) Gli importi comprendono il sostegno totale dell'Unione (dotazioni principali e dotazione a carico della riserva di efficienza dell'attuazione), 138 2.5.10 Sintesi dell'uso programmato dell'assistenza tecnica comprese, se necessario, azioni volte a rafforzare la capacità amministrativa delle autorità coinvolte nella gestione e nel controllo dei programmi e dei beneficiari (se del caso) (per asse prioritario) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, lettera b), punto vii) del regolamento (UE) n. 1303/2013). Asse prioritario 139 Asse VI Ot 7 Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete 2.7 Asse Prioritario 7 – Promuovere sistemi di trasporto sostenibili 2.7.1 ID e Titolo ID dell'asse prioritario 7 Titolo dell'asse prioritario Promuovere sistemi di trasporto sostenibili L'intero asse prioritario sarà attuato NO unicamente tramite strumenti finanziari L'intero asse prioritario sarà attuato NO unicamente tramite strumenti finanziari stabiliti a livello dell'Unione L'intero asse prioritario sarà attuato tramite NO sviluppo locale di tipo partecipativo 2.7.2 Motivazione della definizione di un asse prioritario che riguarda più di una categoria di regioni, di un obiettivo tematico o di un Fondo (se applicabile) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013) Non applicabile 2.7.3 Fondo, categoria di regioni e base di calcolo per il sostegno dell'Unione (Da ripetere per ogni combinazione nell'ambito di un asse prioritario) Fondo FESR Categoria di regioni Base di calcolo ammissibile totale ammissibile pubblica) (spesa Spesa ammissibile pubblica o spesa 140 2.7.4 Priorità d'investimento (Da ripetere per ogni priorità d'investimento nell'ambito di un asse prioritario) Priorità d'investimento b) Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T, compresi i nodi multimodali. Priorità d'investimento c) sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell'ambiente (anche a bassa rumorosità) e a bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile. 2.7.5 Obiettivi specifici corrispondenti alla priorità d'investimento e ai risultati attesi (Da ripetere per ogni obiettivo specifico nell'ambito della priorità d'investimento) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punti i) e ii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento b) Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T, compresi i nodi multimodali. ID 7.1 Obiettivo specifico Potenziamento dell’offerta ferroviaria e miglioramento del servizio in termini di qualità e tempi di percorrenza Risultati che gli Stati membri I abbiso ni ’inter ento re ionale per la mobilità ferroviaria a intendono ottenere con il scala regionale sono costituiti da: sostegno dell'UE ammodernamento e potenziamento dei collegamenti ferroviari trasversali tra i versanti tirrenico e ionico; completamento e potenziamento della rete di connessioni ferroviarie tra le principali aree urbane; completamento e potenziamento della rete ferroviaria di interesse regionale; co pleta ento ell’applica ione i tecnolo ie i tipo ITS al sistema del TPL regionale; rinnovamento del parco rotabile regionale più vecchio di 10 anni. Il RA inciderà sulla riqualificazione dei servizi di TPL riducendo il gap con il trasporto privato. Il potenziamento della rete su erro, la riquali ica ione el ateriale rotabile e l’utili o i sistemi ITS supporteranno uno sviluppo territoriale sostenibile che consentirà di tradurre gli investimenti in crescita dei 141 servizi per i cittadini e le imprese, abbattendo i deficit di cittadinanza e di attività produttiva privata. La strategia regionale individua nel potenziamento del sistema ferroviario il fattore chiave per la obilit sostenibile e per l’au ento ell’accessibilit . Le principali criticità da rimuovere sono: lungo la direttrice ferroviaria tirrenica, assenza di collegamenti ferroviari AV/AC; inadeguatezza funzionale della direttrice ferroviaria ionica; inadeguatezza delle connessioni trasversali tra le direttrici ferroviarie ionica e tirrenica e dei collegamenti con le principali conurbazioni, in particolare: assenza di una connessione diretta tra direttrice ionica Reggio Calabria-Catanzaro Lido e direttrice trasversale Catanzaro Lido-Lamezia Terme C.; per la direttrice Lamezia Terme–Catanzaro Lido, tempi di percorrenza eccessivi e assenza di un collegamento diretto con il centro; per la direttrice trasversale Paola-Sibari, presenza di binario unico sulla tratta tra Castiglione Cosentino e Paola; limitazioni consistenti sul carico assiale sulla trasversale Paola-Sibari e sulla Sibari-Taranto; limitazioni sulla sagoma limite sulla direttrice tirrenica a nord di Paola; stato di vetustà, obsolescenza ed eterogeneità del parco rotabile regionale; ebole propensione all’utili a ione el trasporto ferroviario e assenza di integrazione tra i diversi servizi di TPL; elevato grado di insoddisfazione circa il servizio di trasporto ferroviario, da parte degli utenti calabresi rispetto al livello nazionale. L’a e ua ento, il poten ia ento e il co pleta ento ella rete ferroviaria di adduzione alla comprehensive network, il i liora ento ell’interconnessione tra quest’ulti a e la core network, il potenziamento del parco rotabile e l’applica ione di tecnologie ITS al comparto, consentiranno di conseguire: incremento della diversione modale da gomma a ferro, a vantaggio di modalità di trasporto più sostenibili; incremento di accessibilità ai sistemi territoriali interni, con conseguente valorizzazione, innalzamento dei livelli di competitività e di sviluppo sostenibile; sviluppo delle specifiche vocazioni commerciali, industriali, agricole, turistiche e culturali delle principali località costiere meglio servite; incremento del grado di soddisfazione del servizio di trasporto ferroviario; 142 incremento di sicurezza, interoperabilità, fruibilità, efficienza del sistema ferroviario regionale. ID 7.4 Obiettivo specifico Rafforzamento delle connessioni con la rete globale delle aree interne Risultati che gli Stati membri I abbiso ni ’inter ento re ionale, corrispon enti alle priorit intendono ottenere con il di intervento per il rafforzamento delle connessioni con la rete globale delle aree interne, difficilmente raggiungibili dalla sostegno dell'UE erro ia, se non a costi non co patibili con l’esi uit domanda di trasporto, sono costituiti da: ella un corposo programma infrastrutturale di riqualificazione, ammodernamento, riammagliamento, messa in sicurezza della rete stradale secondaria, costituita dalle strade provinciali e dalla rete viaria minore, la cui qualità complessiva risulta generalmente modesta; applicazione di tecnologie di tipo ITS al sistema viario regionale, per incrementare gli standard di sicurezza e di gestione della rete. Il R.A. inci er sull’accessibilit elle aree interne a o an a debole o interessate da fenomeni locali di congestione. L’incre ento e li stan ar i sicure a e un ionalit ella rete stradale secondaria rappresenta una delle modalità per colmare i deficit di cittadinanza e di attività produttiva privata in aree disagiate dal punto di vista orografico, idrogeologico e e o ra ico, per le quali la rete stra ale rappresenta l’unica modalità di trasporto possibile, non risultando sostenibile realizzare nuovi collegamenti ferroviari o riqualificare linee esistenti. Le principali criticità da rimuovere sono: sui 9.000 km di estesa della rete stradale extraurbana regionale, circa 7.500 sono costituiti dalla viabilità provinciale, che sconta le notevoli difficoltà di gestione del patrimonio stradale da parte delle Province territorialmente competenti, legate alla grave carenza di risorse, sempre più inadeguate a poter garantire la sicurezza della circolazione, la funzionalità di base della rete e la soluzione di problematiche locali di congestione e/o interconnessione; in particolare, la viabilità secondaria presenta in genere limiti strutturali e funzionali, sia per l’ina e uate a ei tracciati (ele ate pen en e, eccessiva tortuosità, ridotte sezioni trasversali), sia per le difficili caratteristiche geomorfologiche dei luoghi attraversati (le strade attraversano spesso luoghi soggetti a dissesti idrogeologici, con conseguenti danni al corpo stradale ed alle opere 143 ’arte). Il programma infrastrutturale di riqualificazione, ammodernamento, riammagliamento, messa in sicurezza ella rete stra ale secon aria, e l’applica ione i tecnolo ie i tipo ITS al sistema viario regionale a servizio delle aree interne consentirà di conseguire: un significativo incremento degli standard di sicurezza della rete; il miglioramento dello stato funzionale della rete, con conseguente miglioramento delle condizioni e dei costi di gestione della stessa; l’otti i a ione tecnico-funzionale della rete tramite il completamento/riammagliamento di tratte preesistenti e/o di opere in corso di realizzazione; l’i ple enta ione i siste i i controllo tele atico della rete per il miglioramento della gestione del traffico, per il monitoraggio dei fenomeni idrogeologici che interessano il corpo stradale per il onitora io elle opere ’arte lun o la rete. Priorità d'investimento c) sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell'ambiente (anche a bassa rumorosità) e a bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile ID 7.2 Obiettivo specifico Aumento della competitività del sistema portuale e interportuale Risultati che gli Stati membri I abbiso ni ’inter ento re ionale, corrispon enti alle priorit intendono ottenere con il di intervento, per aumentare la competitività del sistema 144 sostegno dell'UE portuale, sono individuati nel Master Plan della portualità calabrese approvato con DGR n. 450/2011: sviluppo di tutte le operazioni connesse alla predisposizione dei porti di Vibo Valentia, Reggio Calabria e Crotone per lo sviluppo dei traffici di tipo crocieristico; sviluppo di tutte le operazioni connesse alla predisposizione del porto di Corigliano e delle relative aree retroportuali per lo sviluppo dei traffici merci. Il suddetto documento individua, in particolare, nelle strutture di Vibo V., Reggio C., Crotone e Corigliano i poli crocieristici della rete portuale regionale. È riconosciuta, altresì, vocazione commerciale al porto di Corigliano che è identificato come ele ento i s iluppo ell’area li itro a peraltro efficacemente connessa alla rete stradale TEN-T. Il R.A. identifica il principale fattore di sviluppo della portualità regionale attraverso interventi di specializzazione dei porti in base alla vocazione prevalente. Sono state selezionate azioni di potenziamento dei porti del Masterplan regionale per lo sviluppo di attività industriali e logistiche nelle aree retroportuali, in sinergia con interventi ferroviari tesi a spostare quote significative di merci da gomma a ferro. Ulteriore stimolo alla creazione di opportunità occupazionali saranno gli interventi sui porti di Vibo V., Reggio C. e Crotone per l’acco li ento ei tra ici crocieristici. Le principali criticità da rimuovere in relazione al trasporto marittimo del sistema portuale calabrese, interessato anche dal progetto di realizzazione della macroregione adriaticojonica, riguardano sia il livello di infrastrutturazione (estensione degli accosti, estensione dei piazzali e capacità di magazzinaggio), che la carenze di connessioni alle reti primarie e la scarsa dotazione di servizi e attrezzature di supporto alle attività portuali. Inoltre il sistema portuale regionale è caratterizzato da elevata frammentazione con numerose strutture di differente dimensione cui difetta un funzionamento di tipo unitario o a rete. Lo sviluppo della portualità regionale attraverso interventi finalizzati a specializzare i porti in base alla vocazione territoriale prevalente consentirà di conseguire i seguenti risultati: incremento degli standard di sicurezza dei porti o etto ’inter ento; per il porto di Corigliano, incremento del traffico merci con stabilizzazione di linee di collegamento; per i porti di Vibo V., Reggio C. e Crotone, incremento del traffico crocieristico con stabilizzazione di linee di collegamento; incre ento ell’attratti it elle in rastrutture portuali ai fini della gestione delle opere di accosto; 145 incremento dei livelli occupazionali, legati alle attività logistiche ad alto valore aggiunto svolte nelle piattaforme logistiche retroportuali di trasformazione delle merci; s iluppo ell’in otto interessato all’incre ento el traffico portuale; sviluppo delle specifiche vocazioni commerciali, industriali, agricole, turistiche e culturali dei territori ser iti ai porti o etto ’inter ento. ID 7.3 Obiettivo specifico Integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali con i principali nodi urbani, produttivi e logistici e la rete centrale, globale e locale Risultati che gli Stati membri I fabbisogni ’inter ento re ionale, corrispon enti alle priorit intendono ottenere con il di intervento, per aumentare la competitività del sistema portuale e interportuale, sono costituiti da: sostegno dell'UE Miglioramento del collegamento dei porti a vocazione commerciale con la rete ferroviaria core; Razionalizzazione e specializzazione delle aree portuali da adibire a funzioni di trasporto merci o di trasporto di persone. Il R.A. identifica il principale fattore di sviluppo della logistica e della intermodalità attraverso la messa in rete dei porti a vocazione commerciale con la rete ferroviaria TEN-T che eliminino dispendiose rotture di carico e la creazione di piattaforme logistiche retroportuali di trasformazione delle merci. Ulteriore motivazione è la necessità di garantire la continuità territoriale con la Sicilia ottimizzando i flussi passeggeri e merci nello Stretto mediante la specializzazione delle aree portuali di Villa S. Giovanni adibite a tali differenti funzioni. Le criticità del trasporto marittimo del sistema portuale calabrese, interessato anche dal progetto di realizzazione della macroregione adriatico-jonica, riguardano sia il livello di infrastrutturazione (estensione degli accosti, estensione dei piazzali e capacità di magazzinaggio), che la carenze di connessioni alle reti primarie e la scarsa dotazione di servizi e attrezzature di supporto alle attività portuali. Inoltre, all’attuale con i ura ione operati a el porto i Gioia Tauro, primo porto italiano nelle attività di transhipment di merci containerizzate, che svolge un ruolo trainante nel trend positivo rilevato nelle annualità 2007/2011, della domanda di mobilità delle merci in Calabria, che ha registrato un incremento delle quantità totali movimentate, manca ancora l’attributo ella poli un ionalit che lo apra anche a realt pro utti e i erse nell’a bito i un concreto e più a pio progetto di sviluppo che coinvolga il territorio retroportuale e l’hinterlan re ionale e interre ionale. 146 La messa in rete dei porti a vocazione commerciale con la rete ferroviaria TEN-T consentirà: di incentivare la creazione di piattaforme logistiche retroportuali di trasformazione delle merci, favorendo l’incre ento el alore a iunto eri ante a atti it logistiche; di eliminare dispendiose rotture di carico, favorendo l’incre ento el tra ico ferroviario. La specializzazione delle aree portuali di Villa S. Giovanni adibite a differenti funzioni consentirà, inoltre, di garantire la continuità territoriale con la Sicilia ottimizzando i flussi passeggeri e merci nello Stretto. 147 Tabella 3: Indicatori di risultato specifici per programma, ripartiti per obiettivo specifico (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto ii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) ID 20 Indicatore Unità di misura Categoria di regioni (se pertinente) Valore di base Anno di riferimento Fonte di dati Periodicità dell’informativ a + 20% Società gestione servizi ferroviari Ogni anno - 10 % ISTAT Ogni anno Valore obiettivo 20 (2023) 7.1 Incremento % utenti trasportati dal servizio pubblico ferroviario extraurbano. % 7.4 Riduzione % n. incidenti stradali lungo le tratte extraurbane oggetto di intervento % 7.2 Incremento Tonnellate di merci sbarcate e imbarcate % 2014 +xx% ISTAT Ogni xx anni 7.2 Numero di navi da crociera in transito numero 2014 xx Capitanerie di Porto Ogni xx anni 7.3 Incremento traffico ferroviario generato da porti e piattaforme logistiche retroportuali % 2014 +xx% ISTAT Ogni xx anni 7.3 Incremento del valore aggiunto derivante da attività logistiche % 2014 +xx% ISTAT Ogni xx anni 2014 Per il FESR e il Fondo di coesione i valori obiettivo possono essere qualitativi o quantitativi. 148 2.7.6 Azioni da sostenere nell'ambito della priorità d'investimento (ripartite per priorità d'investimento) 2.7.6.1 Descrizione della tipologia e degli esempi delle azioni da sostenere e del loro contributo atteso agli obiettivi specifici, compresa, se del caso, l'individuazione dei principali gruppi di destinatari, dei territori specifici interessati e dei tipi di beneficiari (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento b) Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T, compresi i nodi multimodali. [Max. 17.500 caratteri con gli spazi] 1137 Azione 7.1.2.1: Ammodernamento e potenziamento dei collegamenti ferroviari tra la direttrice ionica e quella tirrenica comprensivi delle connessioni alle conurbazioni principali. Descri ione: l’a ione pre e e la ra ionali a ione ei ser i i inte rati i TPL tra i poli urbani i maggior rilievo del territorio re ionale tra ite l’interconnessione ei colle a enti erro iari sulla rete TEN-T core (già oggetto di potenziamento a valere sul PON Trasporti) e la rete co prehensi e e l’inte ra ione ei reali an i siste i i obilit su erro elle aree urbane principali. Esempi di Interventi: o Prolun a ento linea etropolitana conurba ione i Cosen a ino all’intersca bio con la rete FS, realizzazione nuova stazione di interscambio multimodale ed opere di riqualificazione di eventuali aree dismesse; o Integrazione dei sistemi urbani attraverso il collegamento alla rete ferroviaria principale; Gruppi target: pendolari, studenti, cittadini, turisti. Beneficiari: RFI; Regione Calabria, Ferrovie della Calabria, Concessionari di servizi di gestione delle reti. Territori in cui attuare l’A ione: intero territorio re ionale 791 Azione 7.1.4.1: Velocizzazione, ammodernamento e messa in sicurezza delle tratte ferroviarie regionali con particolare riferimento alle connessioni tra i centri urbani principali. Descri ione: l’a ione si pre i e i inter enire sulla rete erro iaria i rilie o re ionale, attualmente in capo a Ferrovie della Calabria, con particolare riguardo alla riattivazione e/o alla rifunzionalizzazione dei collegamenti esistenti tra i principali centri della Regione; Esempi di Interventi: o Ripristino, ammodernamento, messa in sicurezza e velocizzazione della tratta Cosenza – Catanzaro delle Ferrovie della Calabria. 149 Gruppi target: pendolari, studenti, cittadini, turisti. Beneficiari: Regione Calabria, Ferrovie della Calabria. Territori in cui attuare l’A ione: intero territorio re ionale 934 Azione 7.1.4.2: Programma di aumento di accessibilità intermodale mediante realizzazione di nuove stazioni/fermate e rifunzionalizzazione e adeguamento tecnologico delle principali stazioni esistenti per l’espletamento dei servizi di trasporto regionali Descri ione: l’a ione si pre i e i inter enire sui no i i sca bio ella rete erro iaria regionale con particolare riguardo a quelli collocati nei principali centri urbani e nei centri caratterizzati da una forte vocazione turistica. Esempi di Interventi: o Ra ionali a ione el siste a i er ate sta ioni nell’area etropolitana i Re io Calabria; o Miglioramento dei sistemi di accoglienza e i in or a ione all’uten a nei centri a spiccata valenza turistica (Tropea, Soverato, Scilla) Gruppi target: pendolari, studenti, turisti, cittadini. Beneficiari: RFI, Regione Calabria, Ferrovie della Calabria. Territori in cui attuare l’A ione: intero territorio regionale. 639 Azione 7.1.4.3: Miglioramento della qualità dell’offerta ferroviaria regionale, anche attraverso l’acquisto/il revamping di materiale rotabile Descri ione: l’a ione si pre i e i conse uire il i liora ento ell’attratti it del servizio ferroviario attraverso interventi mirati di rinnovamento del parco mezzi circolante sulla rete del territorio della Regione Calabria che assicuri adeguati livelli di comfort e sicurezza. Gruppi target: pendolari, studenti, cittadini, turisti. Beneficiari: Regione Calabria, Trenitalia, Ferrovie della Calabria, Imprese Ferroviarie. Territori in cui attuare l’A ione: intero territorio re ionale. 1129 Azione 7.1.4.4: Programma di aumento degli standard di sicurezza della rete ferroviaria regionale, anche mediante soppressione dei PP.LL. e interventi di difesa della sede ferroviaria Descri ione: l’a ione si pre i e i inter enire sulle situa ioni i criticit nello s iluppo ei tracciati della rete ferroviaria regionale con particolare riguardo alla risoluzione delle interferenze a raso con il sistema della viabilità, particolarmente frequenti lungo la direttrice ionica. Sono altresì inclusi interventi di difesa della sede ferroviaria da situazioni di dissesto idrogeologico ovvero di erosione costiera. Esempi di Interventi: o protezione della linea dall'erosione marina mediante realizzazione di scogliere; o messa in sicurezza da caduta massi e/o frane; o soppressione di passaggi a livello; o realizzazione di sottovia; o nuove fermate (San Leo, S. Elia di Lazzaro, Bivio Settimo); Gruppi target: pendolari, studenti, cittadini, turisti. Beneficiari: RFI, Regione Calabria, Ferrovie della Calabria, Concessionari di servizi di gestione delle reti. 150 Territori in cui attuare l’A ione: intero territorio re ionale. Azione 7.1.4.5: Implementazione di tecnologie del tipo ITS (Intelligent transportation system) per monitoraggio, gestione e controllo dei servizi di TPL, per l’erogazione all’utenza di servizi integrati di infomobilità multicanale, per l’aumento della sicurezza e dell’efficienza del trasporto e per l’adozione dell’integrazione tariffaria mediante bigliettazione elettronica Descrizione: (A ione a eli inare in quanto i pre ista nell’OT4 ) Interventi: Gruppi target: Beneficiari: Regione Calabria; Territori in cui attuare l’A ione: 1695 Azione 7.4.1.1: Programma di completamento, riammagliamento, messa in sicurezza e rifunzionalizzazione delle connessioni stradali a servizio delle aree interne, mediante interventi infrastrutturali e tecnologici Descri ione: l’a ione si pre i e i co pletare ri un ionali are e o ettere in rete le infrastrutture strategiche stradali di accessibilità delle aree interne regionali: o già finanziate con il POR Calabria FESR 2007/2013; o già contemplate in apposite Delibere CIPE/Accordi di Programmazione Negoziata (APQ)/Delibere di Giunta Regionale, etc. Sono altresì previsti interventi finalizzati al controllo telematico della rete, al monitoraggio del co porta ento elle opere ’arte e o i eno eni i ro eolo ici che interessano le infrastrutture viarie. Esempi di interventi: o Grande Progetto "Gallico – Gambarie III Lotto. Tratto Mulini di Calanna –Svincolo per Podargoni – Santo Stefano di Aspromonte" approvato dalla Commissione Europea e finanziato con il POR Calabria FESR 2007/2013; o ANAS VV01-02-03 S.S. 182 “Tras ersale elle Serre” incluso nell’APQ Siste a elle Infrastrutture di Trasporto e finanziato con il POR Calabria FESR 2007/2013; o Lotti un ionali ella SS 182 “Tras ersale elle Serre” inclusi nella Delibera CIPE n. 62/2011; o Lotti funzionali per il completamento dei collegamenti trasversali SS Due Mari Medio Savuto) inclusi nella Delibera CIPE n. 62/2011; o ulteriori lotti funzionali afferenti ad infrastrutture già ricomprese in atti di programmazione negoziata (APQ). Gruppi target: pendolari, studenti, cittadini Beneficiari: ANAS, Amministrazioni Provinciali, Comuni, Comunità Montane. Territori in cui attuare l’A ione: aree interne ella Calabria. Priorità d'investimento c) sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell'ambiente (anche a bassa rumorosità) e a bassa emissione di 151 carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile Azione 7.2.2.1: Interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e adeguamento dei poli crocieristici della rete portuale della Regione Calabria in coerenza con il “Masterplan per lo sviluppo della portualità calabrese” Descri ione: l’a ione si pre i e i inci ere sulle ota ioni in rastrutturali, su li stan ar i sicure a nonché sui pro ili i i oneit all’acco li ento ei tra ici ei porti a ior ente rilevanti della rete portuale regionale a vocazione crocieristica. Esempi di Interventi: o Adeguamento della dotazione infrastrutturale e messa in sicurezza dei porti di Vibo V., Reggio C., Crotone e Corigliano. o Adeguamento della dotazione infrastrutturale e messa in sicurezza dei porti della rete portuale regionale. Gruppi target: compagnie di navigazione, turisti, cittadini. Beneficiari: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità Portuale di Gioia Tauro, Comuni, Società concessionarie di aree portuali. Territori in cui attuare l’A ione: intero territorio re ionale. Azione 7.2.2.2: Interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e adeguamento dei porti a vocazione commerciale/industriale della rete portuale della Regione Calabria. Descri ione: l’a ione si prefigge di incidere sulle dotazioni infrastrutturali, sugli standard di sicure a nonché sui pro ili i i oneit all’acco li ento ei tra ici ei porti a ior ente rilevanti della rete portuale regionale a vocazione commerciale. Esempi di Interventi: o Interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e adeguamento dei porti a oca ione co erciale in ustriale per l’incre ento el tra ico erci. o Adeguamento della dotazione infrastrutturale e messa in sicurezza dei porti della rete portuale regionale. Gruppi target: compagnie di navigazione, turisti, cittadini. Beneficiari: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità Portuale di Gioia Tauro, Comuni, Società concessionarie di aree portuali. Territori in cui attuare l’A ione: intero territorio regionale. Azione 7.3.1.1: Miglioramento delle connessioni intermodali tra i porti della rete portuale della Regione Calabria e la rete TEN-T core e comprehensive per il traffico passeggeri e merci Descri ione: l’a ione si pre i e i inci ere sulla integrazione delle strutture maggiormente rilevanti della rete portuale regionale con la rete TEN-T al fine di agevolare il traffico passeggeri e merci. Esempi Interventi: o Miglioramento della connessione intermodale tra il porto di Villa S. Giovanni e la rete TEN-T per il traffico passeggeri e merci. 152 o Miglioramento della connessione intermodale tra il porto di Corigliano e la rete TEN-T per il traffico passeggeri e merci. o Miglioramento delle connessioni intermodali tra i porti della rete regionale e la rete TEN-T per il traffico passeggeri e merci. Gruppi target: operatori intermodali, turisti, cittadini. Beneficiari: Autorità Portuale di Gioia Tauro, Comuni, Società concessionarie di aree portuali, Imprese ferroviarie e Concessionari di servizi di gestione delle reti ferroviarie. Territori in cui attuare l’A ione: intero territorio re ionale. Azione 7.3.1.2: Completamento e potenziamento del raccordo ferroviario di rilievo regionale del porto di Gioia Tauro con la rete TEN-T Descri ione: l’a ione si pre i e i inter enire sul colle a ento erro iario tra il porto i Gioia Tauro e la rete TEN-T ( irettrice tirrenica all’alte a ella sta ione i Rosarno). Il colle a ento allo stato è affidato ad un doppio binario di cui uno elettrificato concesso alla Società RFI SpA e che deve essere integrato nella struttura del nuovo terminal intermodale di Gioia Tauro pro ra ato nell’a bito el PON 2007-2013. Gruppi target: operatori intermodali, compagnie di navigazione, società concessionaria del terminal intermodale. Beneficiari: Regione Calabria, Autorità Portuale di Gioia Tauro, Società concessionarie di reti e/o servizi. Territori in cui attuare l’A ione: a bito portuale i Gioia Tauro. 2.7.6.2 Principi guida per la selezione delle operazioni (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento b) Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T, compresi i nodi multimodali. Aspetti procedurali Nella isura in cui le a ioni inan iate anno luo o all’a i a ento i appalti pubblici, le A G applicano la normativa e la giurisprudenza europea in materia, in particolare le Direttive sugli appalti pubblici, nonché la normativa di recepimento nazionale e/o regionale. Per l’a i a ento i atti it che anno luo o a pubblici appalti le A G a ottano procedure di selezione per la concessione di finanziamenti, in osservanza della legge sul procedimento amministrativo, sulla base dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza, e nel pieno rispetto delle norme in materia di concorrenza e dei principi comunitari di parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e mutuo riconoscimento. Eventuali situazioni specifiche di rilevanza generale sono preventivamente esaminate e sottoposte ad approvazione nelle sedi competenti, d'intesa con la Commissione europea. Laddove abbiano una dimensione solo regionale, sono preventivamente esaminate e sottoposte all’appro a ione el Co itato i Sor e lian a el Pro ra a Operati o 153 interessato, ’intesa con la Co issione europea. In continuità con la programmazione 2007-2013, e nel rispetto delle previsioni del Re ola ento sulle isposi ioni co uni circa l’a issibilit elle spese (art.55), per consentire il tempestivo avvio della programmazione operativa 2014-2020 le Autorità di Gestione potranno avviare operazioni a valere sul Programma Operativo anche prima ell’appro a ione a parte el Co itato i Sor e lian a ei criteri i sele ione elle opera ioni i cui all’art. 100 c. 2, lett. a). A tale ri uar o, nelle ore ell'appro a ione potranno essere ritenuti validi anche i criteri adottati nella programmazione 2007-2013. Ai ini ell’inseri ento elle relati e spese nelle o an e i pa a ento, l’Autorit i Gestione dovrà effettuare una verifica tesa ad accertare che tali operazioni siano conformi ai criteri i sele ione appro ati al Co itato i Sor e lian a; nello stesso te po l’A G o r assicurarsi che sia stata rispettata la normativa comunitaria in materia di pubblicità e comunicazione. Non saranno pertanto giudicate ammissibili le operazioni che non sono state selezionate sulla base di criteri conformi a quelli stabiliti dal Comitato di sorveglianza e per le quali non sia possibile rispettare la normativa comunitaria in materia di informazione e pubblicità. Selezione degli interventi R.A. 7.1 Per gli interventi di tipo ferroviario di livello regionale, la cui competenza programmatoria, laddove non riferita alla rete nazionale, è in capo alla Regione, la selezione avverrà tenendo conto del contesto programmatico di livello europeo e nazionale, dello stato degli in esti enti in corso, elle criticit riscontrate, el li ello i aturit pro ettuale, ell’iter autorizzativo, dei tempi di attuazione, della sostenibilità finanziaria della fase di gestione, della compatibilità dei fabbiso ni ell’inter ento con le ota ioni inan iarie pre iste, ella possibilità di attivare progressivamente lotti funzionali delle singole opere. La selezione delle operazioni potrà inoltre essere effettuata mediante: Procedura negoziata della Regione con i beneficiari degli interventi (Protocolli di Intesa, Accordi, ecc.); Procedura ad evidenza pubblica attraverso la quale i potenziali beneficiari potranno candidare interventi compatibili con gli obiettivi prefissati nel PO. Nella selezione degli interventi verranno tenuti in conto, in ogni caso, il livello della progettazione disponibile nonché le valutazioni in ordine alla sostenibilità degli interventi anche riguardo ai benefici apportati. R.A. 7.4 Le procedure per la selezione delle operazioni seguiranno due modalità distinte: Procedura negoziata della Regione con i beneficiari degli interventi (Protocolli di Intesa, Accordi, ecc.) per gli interventi di valenza territoriale più rilevante; Procedura ad evidenza pubblica attraverso la quale i potenziali beneficiari potranno candidare interventi di valenza territoriale di scala locale a finanziamento. Per la selezione delle operazioni da finanziare mediante procedura ad evidenza pubblica per il raggiungimento del RA 7.4, si darà priorità alle infrastrutture stradali di accessibilità alle aree interne regionali connesse alla core e comprehensive network TEN-T che: siano parte i itinerari i ser i i i TPL i tipo “intercity” a riquali icare e eloci are; presentino maggiori indici di danno sociale connessi al eno eno ell’inci entalit ; 154 completino e/o funzionalizzino i progetti già sviluppati nel precedente ciclo di programmazione, compatibilmente con le disponibilità finanziarie previste; rispettino i tempi di attuazione del PO. Nella selezione degli interventi verranno tenuti in conto, in ogni caso, il livello della progettazione disponibile nonché le valutazioni in ordine alla sostenibilità degli interventi anche riguardo ai benefici apportati. Priorità d'investimento c) sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell'ambiente (anche a bassa rumorosità) e a bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile Aspetti procedurali Nella isura in cui le a ioni inan iate anno luo o all’a i a ento i appalti pubblici, le A G applicano la normativa e la giurisprudenza europea in materia, in particolare le Direttive sugli appalti pubblici, nonché la normativa di recepimento nazionale e/o regionale. Per l’a i a ento i atti it che anno luo o a pubblici appalti le A G a ottano procedure di selezione per la concessione di finanziamenti, in osservanza della legge sul procedimento amministrativo, sulla base dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza, e nel pieno rispetto delle norme in materia di concorrenza e dei principi comunitari di parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e mutuo riconoscimento. Eventuali situazioni specifiche di rilevanza generale sono preventivamente esaminate e sottoposte ad approvazione nelle sedi competenti, d'intesa con la Commissione europea. Laddove abbiano una i ensione solo re ionale, sono pre enti a ente esa inate e sottoposte all’appro a ione el Co itato i Sor e lian a el Pro ra a Operati o interessato, ’intesa con la Co issione europea. In continuità con la programmazione 2007-2013, e nel rispetto delle previsioni del Regolamento sulle isposi ioni co uni circa l’a issibilit elle spese (art.55), per consentire il te pesti o a io ella programmazione operativa 2014-2020 le Autorità di Gestione potranno avviare operazioni a valere sul Pro ra a Operati o anche pri a ell’appro a ione a parte el Co itato i Sor e lian a ei criteri i sele ione elle opera ioni i cui all’art. 100 c. 2, lett. a). A tale ri uar o, nelle ore dell'approvazione potranno essere ritenuti validi anche i criteri adottati nella programmazione 20072013. Ai ini ell’inseri ento elle relati e spese nelle o an e i pa a ento, l’Autorit i Gestione o r effettuare una verifica tesa ad accertare che tali operazioni siano conformi ai criteri di selezione appro ati al Co itato i Sor e lian a; nello stesso te po l’A G o r assicurarsi che sia stata rispettata la normativa comunitaria in materia di pubblicità e comunicazione. Non saranno pertanto giudicate ammissibili le operazioni che non sono state selezionate sulla base di criteri conformi a quelli stabiliti dal Comitato di sorveglianza e per le quali non sia possibile rispettare la normativa comunitaria in materia di informazione e pubblicità. Selezione degli interventi R.A. 7.2 Per la sele ione e li inter enti relati i a li a biti portuali rica enti nella iuris i ione ell’Autorit Portuale di Gioia Tauro gli interventi selezionati saranno coerenti con il Piano Operativo Triennale 155 redatto dalla suddetta Autorità Portuale. Per la selezione degli interventi relativi agli ambiti degli altri porti nazionali, non ricadenti nella iuris i ione ell’Autorit Portuale i Gioia Tauro, si ar ri eri ento ai ocu enti pro ra atici delle competenti autorità ministeriali. Per gli altri interventi si farà riferimento al Master Plan per la portualità calabrese approvato con DGR n. 450/2011. In generale, si darà priorità al completamento di interventi su strutture portuali esistenti e già attive, con l’iter pro ettuale e autorizzativo più maturo e con un profilo di spesa coerente con le disponibilità finanziarie previste. Inoltre sarà elemento premiante la creazione di nuovi posti di lavoro nonché l’attra ione i capitali pri ati. La selezione delle operazioni potrà inoltre essere effettuata mediante: Procedura negoziata della Regione con i beneficiari degli interventi (Protocolli di Intesa, Accordi, ecc.); Procedura ad evidenza pubblica attraverso la quale i potenziali beneficiari potranno candidare interventi compatibili con gli obiettivi prefissati nel PO. Nella selezione degli interventi verranno tenuti in conto, in ogni caso, il livello della progettazione disponibile nonché le valutazioni in ordine alla sostenibilità degli interventi anche riguardo ai benefici apportati. R.A. 7.3 Per la sele ione e li inter enti relati i a li a biti portuali rica enti nella iuris i ione ell’Autorit Portuale di Gioia Tauro gli interventi selezionati saranno coerenti con il Piano Operativo Triennale redatto dalla suddetta Autorità Portuale. Per la selezione degli interventi relativi agli ambiti degli altri porti nazionali, non ricadenti nella iuris i ione ell’Autorit Portuale i Gioia Tauro, si ar ri eri ento ai ocu enti pro ra atici delle competenti autorità ministeriali. Per gli altri interventi si farà riferimento al Master Plan per la portualità calabrese approvato con DGR n. 450/2011. La selezione delle operazioni potrà inoltre essere effettuata mediante: Procedura negoziata della Regione con i beneficiari degli interventi (Protocolli di Intesa, Accordi, ecc.); Procedura ad evidenza pubblica attraverso la quale i potenziali beneficiari potranno candidare interventi compatibili con gli obiettivi prefissati nel PO. Nella selezione degli interventi verranno tenuti in conto, in ogni caso, il livello della progettazione disponibile nonché le valutazioni in ordine alla sostenibilità degli interventi anche riguardo ai benefici apportati. 2.7.6.3 Uso programmato degli strumenti finanziari (se del caso) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento b) Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari 156 all'infrastruttura della TEN-T, compresi i nodi multimodali. Uso programmato degli strumenti finanziari NO Non applicabile Priorità d'investimento c) sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell'ambiente (anche a bassa rumorosità) e a bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile Uso programmato degli strumenti finanziari NO Non applicabile 2.7.6.4 Uso programmato dei grandi progetti (se del caso) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iii) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Priorità d'investimento b) Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T, compresi i nodi multimodali. R.A. 7.1 Titolo: “Velocizzazione, ammodernamento e messa in sicurezza della tratta Cosenza – Catanzaro delle Ferrovie della Calabria” (Si atten e l’esito ella eri ica tecnica, econo ica e proce urale e li u ici, anche in rela ione all’i enti ica ione i un e entuale lotto un ionale ell’i porto in eriore a 50 Meuro) Descrizione: Contributo agli O.S.: R.A. 7.4 NON SI PREVEDE L’ATTIVAZIONE DI GRANDI PROGETTI a iunti i rispetto al GP "Gallico – Gambarie III Lotto. Tratto Mulini di Calanna –Svincolo per Podargoni – Santo Stefano di Aspromonte", individuato nel precedente ciclo di programmazione. 157 Priorità d'investimento c) sviluppare dell'ambiente vie navigabili infrastrutture sostenibile e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista (anche a bassa rumorosità) e a bassa emissione di carbonio, inclusi interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale R.A. 7.2 NON SI PREVEDE L’ATTIVAZIONE DI GRANDI PROGETTI R.A. 7.3 NON SI PREVEDE L’ATTIVAZIONE DI GRANDI PROGETTI 158 2.7.6.5 Indicatori di output per priorità d'investimento e, ove pertinente, per categoria di regioni (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto iv) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Tabella 4: Indicatori di output comuni e specifici per programma (per priorità d'investimento, ripartiti per categoria di regioni per il FSE e, ove pertinente, per il FESR) ID Indicatore Unità di misura Fondo numero FESR N° Interventi di 7.1 acquisizione di tecnologie di tipo ITS numero FESR N° di UdT acquistate /revampizzate numero N° Sistemi di monitoraggio, 7.4 informazione, allerta attivati N° Interventi infrastrutturali per 7.4 l’accessibilit elle aree interne Valore obiettivo (2023) U D Periodicità Fonte di dati dell’informativ a T numero numero Una stima di massima Sistema di è l’i porto allocato monitoraggio diviso 2.000.000 1 sistema FESR Da progetto FESR Da progetto FESR Da progetto N. di interventi di riqualificazione, 7.2 messa in sicurezza e adeguamento numero FESR 3 7.3 N. di interventi numero FESR 3 21 21 Da progetto N° Interventi infrastrutturali e/o di 7.1 aumento degli standard di sicurezza 7.1 Categoria di regioni (se pertinente) Sistema di monitoraggio Sistema di monitoraggio Sistema di monitoraggio Sistema di monitoraggio Sistema di monitoraggio Sistema di monitoraggio Continuativa Continuativa Continuativa Continuativa Continuativa Continuativa Continuativa Per il FSE questo elenco comprende gli indicatori di output comuni per i quali è stato stabilito un valore obiettivo. I valori obiettivi possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. Per il FESR e il Fondo di coesione la ripartizione per genere non è pertinente nella maggior parte dei casi. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. 159 2.7.7 Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, primo comma, lettera b), punto v) del regolamento (UE) n. 1303/2013) Tabella 5: Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione dell'asse prioritario (per fondo e, per il FESR e il FSE, categoria di regioni)22 Asse prioritario Tipo di indicatore (Fase di attuazione principale, indicatore finanziario, di output o, ove pertinente, di risultato) ID Indicatore o fase Unità di misura, di attuazione ove pertinente principale Fondo Categoria di regioni Target intermedio per il 23 2018 U D T Target finale 24 (2023) U D T Fonte di dati Se del caso, spiegazione della pertinenza dell'indicatore Informazioni qualitative aggiuntive sull'istituzione del quadro di riferimento dell'efficienza dell'attuazione (facoltative) 22 23 24 Se l'IOG viene attuata in quanto parte di un asse prioritario, i target intermedi e i target finali dell'IOG devono essere differenziati da altri target intermedi e finali dell'asse prioritario, in conformità agli atti esecutivi di cui all'articolo 22, paragrafo 7, comma quinto del regolamento (UE) n. 1303/2013, in quanto le risorse IOG (dotazione specifica e sostegno integrativo del FSE) sono escluse dalla riserva di efficacia dell'attuazione. I target intermedi possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. I valori obiettivo o target possono essere riportati come totale (uomini+donne) o ripartiti per genere. "U" = uomini, "D" = donne, "T"= totale. 160 2.7.9 Categorie di operazione (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, lettera b), punto iv) del regolamento (UE) n. 1303/2013). Categorie di operazione corrispondenti al contenuto dell'asse prioritario basate su una nomenclatura adottata dalla Commissione e una ripartizione indicativa del sostegno dell'Unione. Tabelle 7-11: Categorie di operazione25 (ripartite per Fondo e categoria di regioni se l'asse prioritario si riferisce a più di un Fondo o categoria) Tabella 7: Dimensione 1 - Settore di intervento Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Codice Importo (in EUR) Tabella 8: Dimensione 2 - Forma di finanziamento Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Codice Importo (in EUR) Codice Importo (in EUR) Tabella 9: Dimensione 3 - Tipo di territorio Fondo Categoria di regioni Asse prioritario Tabella 10: Dimensione 4 – Meccanismi territoriali di attuazione Fondo Categoria di regioni Asse prioritario 25 Codice Importo (in EUR) Gli importi comprendono il sostegno totale dell'Unione (dotazioni principali e dotazione a carico della riserva di efficienza dell'attuazione), 161 2.7.10 Sintesi dell'uso programmato dell'assistenza tecnica comprese, se necessario, azioni volte a rafforzare la capacità amministrativa delle autorità coinvolte nella gestione e nel controllo dei programmi e dei beneficiari (se del caso) (per asse prioritario) (Riferimento: articolo 96, paragrafo 2, lettera b), punto vii) del regolamento (UE) n. 1303/2013). Asse prioritario 162 Prospetti riepilogativi 163 POR Calabria FESR 2014-2020 Obiettivo Tematico 1 – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazione Azioni Esempi di Intervento Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target GP Indicatori di realizzazione No n. ricercatori impiegati No No n. voucher tecnologici erogati No No n. voucher tecnologici erogati SF Incentivi alle imprese per l'impiego di ricercatori con pro ili tecnico‐scienti ici b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore RA 1.1 Incremento dell'attività di innovazione delle imprese - Ricercatori PON R&I occupati nelle POR FSE imprese (valori percentuali sul totale degli addetti). Fonte: ISTAT, Rilevazione su R&S nelle imprese - N° imprese che hanno svolto attività R&S intra PON Imprese e muros in collaborazione con competitività soggetti esterni. Fonte: ISTAT, Rilevazione su R&S nelle imprese Incentivi alle imprese per il finanziamento di dottorati di 1.1.1 Incentivi alle ricerca, in collaborazione con le i prese per l’i pie o università e i centri di ricerca, di ricercatori (dottori con caratterizzazione di ricerca e laureati industriale magistrali con profili Incentivi alle imprese per tecnico-scientifici) l'assunzione/ stabilizzazione a tempo indeterminato di personale in possesso di laurea magistrale o dottorato di ricerca e di tecnici specializzati 1.1.2 Sostegno per l’acquisto i ser i i per l’inno a ione Concessione di voucher alle tecnologica, micro e piccole imprese per strategica, l'acquisizione di servizi per organizzativa e l'innovazione commerciale delle imprese 1.1.3 Sostegno all’a an a ento tecnologico delle imprese 164 Concessioni di voucher per l'avvio di progetti pilota e azioni di validazione dei risultati della ricerca e di dimostrazione su larga scala Concessione di voucher per la messa a punto di processi di Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari ell’inno a ione, Imprese singole o associate Territorio regionale Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari ell’inno a ione, Imprese singole o associate Territorio regionale Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari ell’inno a ione Imprese singole o Territorio regionale Imprese Laureati Ricercatori No Sistema della ricerca Imprese Sistema della ricerca Imprese Sistema della ricerca Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazione Azioni Esempi di Intervento Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target Territorio regionale Imprese, Sistema della ricerca SF GP Indicatori di realizzazione No N. infrastruttu re della ricerca realizzate/ potenziate industrializzazione dei risultati associate della ricerca a) Potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I e promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo RA 1.2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale e incremento della b) Promuovere collaborazione gli investimenti tra imprese e delle imprese in strutture di ricerca e il loro R&I potenziamento sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore PON R&I - Spesa sostenuta per attività di ricerca e sviluppo intra muros della Pubblica Amministrazione, dell'Università e delle imprese pubbliche e private sul PIL. Fonte: Istat, Rilevazione su R&S Interventi per sostenere l'avvio di attività di valorizzazione 1.2.1 Sostegno alle degli investimenti strutturali in infrastrutture della R&S, con azioni specifiche e di ricerca considerate contesto di promozione, critiche/cruciali per i formazione, mobilità sistemi transeuropei, internazionale, sostegno di nazionali e regionali piattaforme tecnologiche interdisciplinari, ricerca finalizzata anche alle grandi sfide sociali e produttive, che siano integrate in una politica [Il finanziamento alle più ampia di apertura infrastrutture di ricerca è condizionato alla internazionale della regione; Amministrazione regionale, Università, ERPP, Distretti tecnologici, Poli innovazione, Imprese singole o associate, ecc. No realizzazione di piani industriali di sviluppo che Interventi per sostenere il consolidamento strutturale di ne evidenzino la capacità prospettica di laboratori di ricerca anche di autosostenersi] nicchia in risposta a specifiche esigenze del sistema produttivo regionale ed extra-regionale PON R&I 165 1.2.2 Azioni di sistema Concessione di incentivi per per il sostegno alla sostenere le azioni partecipazione degli preparatorie alla attori dei territori a partecipazione delle PMI e piattaforme di degli Organismi di ricerca ai concertazione e reti Programmi UE per il nazionali di finanziamento della ricerca e specializzazione dell'innovazione tecnologica, come i (Horizon2020), alle piattaforme Cluster Tecnologici e reti nazionali di Nazionali, e a progetti specializzazione tecnolgica finanziati con altri Interventi per la partecipazione programmi europei attiva a reti e cluster nazionali per la ricerca e ed europei (es. mobilità e Amministrazione regionale, Organismi in house, Università, ERPP, Intermediari Territorio ell’inno a ione, regionale CCIAA, Associazioni di categoria, Imprese singole o associate, ecc. Imprese, Sistema della ricerca n. piattaforme /reti partecipate No No n. progetti finanziati su programmi europei Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazione Azioni l’inno a ione (co e Horizon 2020) Esempi di Intervento Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target SF GP Indicatori di realizzazione attività sperimentali collaterali su piattaforme tecnologiche europee e cluster tecnologici nazionali) destinato a imprese e centri di ricerca Finanziamento di attività di promozione e assistenza alla partecipazione a programmi europei e internazionali da parte degli uffici di trasferimento tecnologico dei nodi della RRI (Liaison Office Università, Poli di Innovaizone, Sportelli per l'innovazione) Cofinanziamento di programmi europei e internazionali per la mobilità dei ricercatori [POR FSE] Interventi di animazione, coordinamento e governance della rete regionale dell'innovazione - RRI Interventi di animazione e scouting della domanda di innovazione delle PMI regionali 1.2.3 Azioni di sistema Interventi per elevare e per il rafforzamento standardizzare la qualità dei della domanda di servizi per l'innovazione e il innovazione e della trasferimento tecnologico dei Rete Regionale per nodi della RRI (Liaison Office l'Innovazione - RRI Università, Poli di Innovaizone, Sportelli per l'innovazione) Azioni per la mappatura periodica delle competenze e della strumentazione (Catalogo delle Competenze) della RRI e catalogazione per aree 166 Amministrazione regionale, Organismi in house, Università, Territorio ERPP, Intermediari regionale ell’inno a ione, CCIAA, Associazioni di categoria Imprese, Sistema della ricerca n. interventi di animazione /coordinam ento e governance della RRI No No n. analisi realizzate a supporto del sistema regionale dell'innovaz ione Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazione PON R&I 167 Azioni Esempi di Intervento tematiche. Analisi dei trend internazionali, relativi alle nuove tecnologie ed ai possibili impatti sui settori industriali, delle tendenze di sviluppo macroeconomico globale e degli scenari strategici Analisi di scenario volte ad identificare le aree strategiche che hanno una forte rilevanza in regione e per le quali è particolarmente utile identificare le tendenze tecnologiche Monitoraggio e valutazione dei risultati del sistema regionale dell'innovazione, mediante l’i ple enta ione i stru enti di analisi e misurazione dei risultati della ricerca e ell’inno a ione per alutare l’i patto elle policy re ionali e definire i futuri indirizzi strategici Incentivi per la realizzazione di 1.2.4 Supporto alla progetti di ricerca e realizzazione di innovazione promossi dalle progetti complessi di PMI aggregate ai Poli di attività di ricerca e Innovazione Regionali relative sviluppo su poche a tematiche funzionali alla aree tematiche di realizzazione della strategia rilievo e della S3 all’applica ione i Incentivi per l'attrazione soluzioni tecnologiche attraverso procedure negoziali funzionali alla di grandi imprese esterne che realizzazione delle intendono realizzare progetti di strategie di S3 ricerca e sviluppo funzionali Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target SF GP Indicatori di realizzazione Amministrazione regionale, Organismi in house, Università, ERPP, Intermediari ell’inno a ione, Distretti Tecnologici, Poli ’Inno a ione, Imprese singole o associate, ecc. Territori da individuare sulla base della S3 Imprese, Sistema della ricerca No No n. progetti complessi finanziati Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazione Azioni [da realizzarsi anche attraverso la valorizzazione dei partenariati pubblicoprivati esistenti, come i Distretti Tecnologici, i Laboratori PubblicoPrivati e i Poli di Innovazione] b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore RA 1.3 Promozione di nuovi mercati per l’inno a ione Specializzazione produttiva nei PON R&I settori ad alta intensità di conoscenza: Percentuale di occupati nei settori manifatturieri ad alta tecnologia e in quelli dei servizi ad elevata intensità di conoscenza sul totale occupati. Fonte: Istat 168 Esempi di Intervento Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target SF GP Indicatori di realizzazione alla realizzazione della strategia della S3 Incentivi alle imprese per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo e l'applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie della S3 Interventi per favorire la collaborazione fra istituzioni pubbliche e imprese private mediante la collaborazione in 1.3.1 Rafforzamento e progetti di R&S qualificazione della Interventi per prototipare e domanda di sperimentare nuovi prodotti e innovazione della PA servizi rispondenti ai fabbisogni attraverso il sostegno della PA nei settori della ad azioni di formazione, cultura, università, Precommercial Public istruzione, ambiente, sanità Procurement e di Interventi per prototipare e Procurement sperimentare nuovi servizi in ell’inno a ione. ambito smart city, bio-edilizia, ecc. sulla base della domanda espressa dalle città e dalle aree urbane regionali Amministrazione regionale, Organismi in house, Città e Aree Urbane Regionali, Università, ERPP, Territorio Intermediari regionale ell’inno a ione, Distretti Tecnologici, Poli ’Inno a ione, Imprese singole o associate, ecc. Amministr azione regionali, Enti pubblici, No Imprese, Sistema della ricerca No 1.3.2 Sostegno alla Amministrazione Incentivi per la generazione di regionale, prototipizzazione e soluzioni innovative a lasperimentazione di prodotti e Organismi in specifici problemi di servizi innovativi, non esistenti house, Territorio rilevanza sociale, sul mercato, che rispondono a Intermediari regionale anche attraverso ell’inno a ione, specifici fabbisogni della l’utili o i a bienti i collettività (e-healt, intelligent- Imprese singole o innovazione aperta mobility, smart-energy, smart- associate, Enti non come i Living Labs university, e-education, ecc.) e profit, ecc. Imprese, Sistema della No ricerca, Cittadinan za No n. progetti finanziati n. progetti finanziati Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazione Azioni Esempi di Intervento Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target SF Imprese, Sistema della ricerca Fondo di ingegneria finanziaria per le No imprese innovative [OT 3] n. progetti finanziati Imprese, Ricercatori , Sistema della ricerca Fondo di ingegneria finanziaria per le No imprese innovative [OT 3] n. imprese start up create n. imprese spin off create GP Indicatori di realizzazione che coinvolgano nella fase di sperimentazione singoli o gruppi di utilizzatori finali in un ambiente living lab Informazione, orientamento e supporto ai percorsi di investimento, capitalizzazione, crescita delle imprese innovative, in particolare startup 1.3.3 Interventi a supporto delle imprese operanti nel settore dei servizi ad OT 3 (RA 3.6) alta intensità di conoscenza e ad alto valore aggiunto tecnologico. Azioni di attrazione di risorse, capitali, competenze, per la nascita e lo sviluppo di progetti imprenditoriali di innovazione sul territorio Iniziative e azioni per favorire l'incontro domanda-offerta di risorse e capitali Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari ell’inno a ione, Imprese singole o associate, ecc. Territorio regionale Interventi per l'accesso nelle varie fasi di ideazione e crea ione ell’i presa innovativa agli strumenti di ingegneria finanziaria (preseed, seed, venture capital, equity) RA 1.4 Aumento ell’inci en a i specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza Attività di animazione 1.4.1 Sostegno alla territoriale e scouting, percorsi creazione e al di pre-incubazione delle idee di consolidamento di Tasso di natalità business, attraverso fasi di start-up innovative ad delle imprese nei training formativo e di alta intensità di OT 3 (RA 3.6) settori knowledge coaching/mentorship, per applicazione di PO FSE intensive. Fonte: s iluppare pro etti ’i presa conoscenza e alle Istat sostenibili iniziative di spin-off della ricerca in ambiti Incentivi per lo svolgimento di in linea con le test sperimentali finalizzati a Strategie di verificare e/o dimostrare 169 Amministrazione regionale, Organismi in house, Intermediari Territorio ell’inno a ione, regionale Intermediari finanziari, Imprese singole o associate, ecc. Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazione Azioni specializzazione intelligente [anche tramite la promozione delle fasi di pre-seed e seed e attraverso strumenti di venture capital] Esempi di Intervento aspetti tecnici e/o prestazionali rilevanti ai fini delle proteggibilità e/o della commercializzazione dei risultati della ricerca Concessione di incentivi finanziari per la creazione e l’a io di spin off e start up innovative e la realizzazione di progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e di know-how, innovazione organizzativa; Interventi di ingegneria finanziaria nelle varie fasi di ideazione e creazione ell’i presa inno ati a (preseed, seed, venture capital, equity) Erogazione di servizi di incubazione alle imprese nei primi anni di vita (incubazione “ isica”, accesso ai servizi logistici, erogazione di consulenze specialistiche, utilizzo della strumentazione dei laboratori degli Atenei e degli Enti di Ricerca Regionali, networking, formazione tecnica e imprenditoriale, ecc.) Potenziamento e qualificazione degli incubatori esistenti in ambito universitario e creazione di nuovi incubatori in ambito universitario e di fablab. 170 Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target SF GP Indicatori di realizzazione POR Calabria 2014 – 2020 Obiettivo Tematico 3 – Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese Risultati attesi (RA) 3.1, 3.3, 3,4, 3.5 e 3.6 dell’AdP Scheda riepilogativa Priorità d’investiment o c) Sostenere la creazione e l'ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione RA 3.1 Rilancio della propension e agli investimen ti del sistema produttivo - Quota degli PON I&C investimenti privati sul PIL rispetto alla media UE. Fonte: IstatEurostat (OT3) - Riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Fonte: Ispra - n. 34 Diminuzione annuale stimata dei gas a effetto Azioni – Esempi Azioni - Beneficiari Azioni – Territori Amministrazione Intera - Interventi di incentivazione finalizzati regionale, Organismi regione all’acquisi ione i acchinari, i pianti, in house, Imprese attrezzature e beni intangibili a 3.1.1 Aiuti per singole e in rete sostegno dei processi di investimenti in rafforzamento, riorganizzazione e macchinari, ristrutturazione aziendale e di impianti e beni realizzazione di nuovi impianti intangibili, e accompagnament produttivi; o dei processi di - Interventi di incentivazione finalizzati riorganizzazione, all’acquisi ione i ser i i reali a ristrutturazione e sostegno dei processi di rafforzamento rafforzamento, riorganizzazione e aziendale ristrutturazione aziendale e di Azioni – Indicatori di Gruppi SF GP realizzazione target Imprese NO NO n. Progetti finanziati realizzazione di nuovi impianti produttivi OT4 - Interventi a sostegno degli 3.1.2 Aiuti agli investimenti per la riduzione degli investimenti per la i patti ne ati i sull’a biente e li riduzione degli i pianti in ustriali all’interno elle impatti ambientali 171 Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Enti regionale strumentali regionali, Soggetti gestori di Imprese SI, NO n. Progetti da finanziati verif icar e Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione serra (Teq. CO2) (Indicatore comune) dei sistemi produttivi PON I&C OT2 3.1.3 Attrazione di investimenti in grado di assicurare una ricaduta sulle PMI a livello territoriale Azioni – Esempi Azioni - Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi SF target GP Indicatori di realizzazione aree per gli insediamenti produttivi; aree per gli insediamenti - Interventi di incentivazione per la produttivi, Enti locali realizzazione da parte delle imprese di singoli e in forma investimenti materiali e immateriali associata, Imprese volti alla riduzione degli impatti singole e in rete ne ati i sull’a biente. - Interventi di sostegno alla realizzazione di piani integrati di investimento promossi da imprese extraregionali congiuntamente con imprese regionali - Interventi di potenziamento degli sportelli per le attività produttive e di qualificazione ser-vizi, attraverso il 3.1.4 soste no all’a o erna ento e al Rafforzamento miglioramento dei processi degli sportelli per organizzativi e procedimentali, delle le attività dotazioni tecnologiche e dei sistemi produttive informativi Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Imprese regionale singole e in rete Imprese ... NO n. Progetti finanziati Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Città regionale metropolitane, Amministrazioni comunali singole e associate, Camere di Commercio, Imprese singole e in rete Imprese ... NO N. Imprese finanziate Investimento privato associato all’inter ento Procedimenti organizzativi Suap potenziati b) Sviluppare e RA 3.3 - Tasso di PON I&C - Interventi di sostegno agli Amministrazione Aree per gli Imprese NO NO - Progetti 3.3.1 Sostegno al realizzare Consolida innovazione PON FSE investimenti produttivi materiali e regionale, Organismi insediamenti imprenditoriali riposizionamento nuovi modelli mento, del sistema immateriali (es. acquisizione di in house, Enti produttivi finanziati competitivo, alla di attività per modernizza produttivo: macchinari, impianti, attrezzature e strumentali della all’interno capacità di le PMI, in zione e Percentuale di beni intangibili a sostegno dei processi Regione, Soggetti del territorio - Interventi adattamento al particolare per diversificaz imprese che di riconversione, servizi reali, ecc.); gestori di aree per gli regionale infrastrutturali mercato, l'internazionali ione dei hanno insediamenti materiali o all’attratti it per - Interventi per la riqualificazione e la zzazione sistemi introdotto produttivi, Consorzio immateriali potenziali razionalizzazione delle aree per gli 172 Priorità Risultato d’investiment atteso o produttivi territoriali Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione innovazioni tecnologiche (di prodotto e processo), nel triennio di riferimento sul totale delle imprese con almeno 10 addetti. Fonte Istat b) Sviluppare e RA 3.4 - Grado di PON I&C realizzare Incremento apertura nuovi modelli del livello commerciale: di attività per di Export totale le PMI, in internazion e Import di particolare per alizzazione beni l'internazionali dei sistemi intermedi su zzazione produttivi Valore Aggiunto ell’in ustria manifatturiera e del settore agroalimentar e. Fonte: Istat PON I&C - Addetti delle imprese italiane a controllo estero/Addett i totali. Fonte: investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente 3.4.1 Progetti di promozione ell’export (anche attraverso la partecipazione a Expo 2015), destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale 3.4.2 Incentivi all’acquisto i servizi di supporto all’interna ionali azione in favore delle PMI 173 Azioni – Territori Azioni – Gruppi SF target GP Indicatori di realizzazione Azioni – Esempi Azioni - Beneficiari insediamenti produttivi e dei servizi collegati (es. opere infrastrutturali, reti tecnologiche e telematiche, centri servizi, sistemi logistici, reti e strutture per la gestione efficiente dei rifiuti e delle emissioni, per il risparmio idrico e ener etico, ecc.), nell’ottica della realizzazione del modello APEA – Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate Regionale per lo sviluppo delle aree produttive (CORAP), Enti locali singoli e associati, Imprese singole e in rete [Si finanzia l’erogazione di servizi, la valorizzazione dei canali di incontro tra domanda e offerta, il miglioramento dell’accesso a servizi di informazione, orientamento, affiancamento, servizi di consulenza e promozione per l’internazionalizzazione rivolti a insiemi – aggregazioni di imprese] Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Imprese regionale associate Imprese No No n. Progetti finanziati [Lo strumento prioritario con cui si prevede di finanziare l’acquisto di questi servizi è l’emissione di voucher di importo limitato, che raggiungano un elevato numero di imprese anche grazie ai bassi oneri amministrativi che impongono] Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Imprese regionale associate Imprese No No n. voucher erogati finanziati Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione Istat PON I&C PON I&C a) Promuovere RA 3.5 l'imprenditoria Nascita e lità, in Consolida particolare mento facilitando lo delle sfruttamento Micro, economico di Piccole e nuove idee e Medie promuovendo Imprese la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori di 3.4.3 Missioni incoming e outgoing 3.4.4 Azioni di sistema a carattere informativo e conoscitivo volte a diffondere e omogeneizzare la base informativa a disposizione delle imprese - Dimensione PON I&C media in termini di addetti delle imprese della classe 3.5.1 Interventi di dimensionale supporto alla 10-250. Fonte: nascita di nuove Istat imprese - Valore degli investimenti in capitale di rischio early stage in 174 Azioni – Territori Azioni – Esempi Azioni - Beneficiari Interventi di promozione ell’attratti it e altre ini iati e atti e di informazione e promozione rivolte a potenziali investitori esteri Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Imprese regionale singole e associate Azioni – Indicatori di Gruppi SF GP realizzazione target Imprese No No n. interventi realizzati [si finanziano piattaforme di raccolta e scambio di informazioni, repository di dati e fonti di supporto all’internazionalizzazione] Da verificare - Si realizza con il PON I&C - Interventi per la realizzazione di attività di informazione, animazione, scouting e assistenza per la definizione del progetto imprenditoriale - Interventi per la concessione di incentivi per la creazione di nuove imprese - Interventi di supporto allo start up attra erso l’ero a ione i ser i i assistenza, di tutoraggio, di incubazione, ecc. alle imprese sia per la gestione che per l’interna ionali a ione, il networkin , l’accesso al cre ito Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Imprese regionale singole e in rete Imprese No No Progetti imprenditoriali finanziati per la creazione di nuove imprese Priorità Risultato d’investiment atteso o imprese Indicatori di risultato d) Sostenere la capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione RA 3.6 Migliorame nto dell’access o al credito e del finanziame nto delle imprese Integrazi Azioni one Descrizione Azioni – Territori Azioni – Indicatori di Gruppi SF GP realizzazione target Imprese No No Progetti imprenditoriali finanziati per l’a o ione i soluzioni ICT Azioni – Esempi Azioni - Beneficiari percentuale PON I&C del Pil. Fonte: OT2 3.5.2 Supporto a Istat soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI - Inter enti per l’a o ione a parte delle imprese regionali di strumenti e soluzioni ICT avanzate (acquisto e customizzazione di software, servizi avanzati di supporto informatico e telematico, servizi di connessione BUL, ecc.) per migliorare i processi aziendali. Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Imprese regionale singole e in rete - Quota valore PON I&C fidi globali utilizzati da imprese afferente alla classe inferiore a 200.000 euro. Fonte: Banca ’Italia - Interventi per la costituzione o il rafforzamento di Fondi di ingegneria finanziaria, anche settoriali, a sostegno del finanziamento degli investimenti produttivi tangibili e intangibili, della ricerca e ell’inno a ione; Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Confidi e regionale intermediari finanziari vigilati, Imprese singole e associate Imprese Si Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, Istituti regionale finanziari, Imprese singole e associate Imprese SI - Impieghi bancari sul Pil. Fonte: Banca ’Italia PON I&C 3.6.1 Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l’espansione el credito 3.6.3 Promozione e accompagnament o per l’utili o della finanza innovativa per le 175 - Interventi per la costituzione, il rafforzamento o la compartecipazione a fondi di garanzia gestiti da Confidi e intermediari finanziari iscritti all’albo ei so etti i ilati alla Banca ’Italia, pre isto all’art. 107 el Testo Unico bancario a supporto delle operazioni finanzia-rie riguardanti investimenti, finanziamenti e aperture di credito, prestiti partecipativi, consolidamento delle passività, locazioni finanziarie, ecc.; - Interventi di assistenza e affiancamento alle imprese per l’e issione i stru enti i ebito a breve (es. minibond) e per l’accesso a strumenti finanziari a sostegno degli investimenti; No Interventi/strume nti finanziari attuati Progetti imprenditoriali finanziati No n. strumenti attuati Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione PMI PON I&C Azioni – Esempi Azioni - Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi SF target GP Indicatori di realizzazione - Inter enti per l’acquisi ione i ser i i da parte delle imprese per l’a e ua ento e il i liora ento ell’assetto inan iario, un ionali a favorire le condizioni di accesso a strumenti di finanziamento a sostegno degli investimenti. 3.6.4 Contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di capitale di rischio per lo start-up ’i presa 176 Interventi per la promozione e la realizzazione di strumenti finanziari per l’accesso a capitale i rischio nelle asi di start up e di espansione delle imprese Amministrazione Intero regionale, Organismi territorio in house, regionale Intermediari finanziari vigilati, Imprese singole e in rete Imprese SI No n. strumenti attuati POR Calabria FESR 2014 – 2020 Obiettivo Tematico 4 – Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori Priorità d’investimento Risultato atteso c) Sostenere l'efficienza energetica, la gestione intelligente dell'energia e l'uso dell'energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche, compresi gli edifici pubblici, e nel settore dell'edilizia abitativa RA 4.1 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili Indicatori di risultato Integrazi one Azioni - Esempi - Consumi finali di energia per settore per industria, trasporti, edilizia civile di cui PA. Fonte: ENEA-Istat n. 32 Diminuzione del consumo annuale di energia primaria degli edifici pubblici (indicatore comune) 177 PON I&C PON Città M PON Cultura 4.1.1 Pro o ione ell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche. In particolare, si prevede il sostegno alla realizzazione di: 1) interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, 2) installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attra erso l’utili o i ix tecnolo ici Le operazioni saranno individuate mediante specifici piani di intervento. I piani potranno riguardare: - interventi di riqualificazione energetica sulle scuole di primo e secondo grado nonché sul patrimonio edilizio residenziale pubblico (ATERP), favorendo le seguenti azioni: interventi sull’in olucro (reali a ione i cappotti termici, sostituzione infissi, eliminazione dei ponti termici, schermi solari, ecc.); interventi sugli impianti di riscaldamento e/o climatizzazione (sostituzione di caldaie, impianti solari termici, impianti Azioni Beneficiari Azioni – Territori Amministrazio Intero ne regionale territorio Enti Locali, regionale ATERP, Altri Enti Pubblici regionali e locali Azioni – Gruppi SF target Enti … pubblici, Cittadina nza GP Indicatori di realizzazione No N. interventi di efficientame nto energetico finanziati Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazi one Azioni - Esempi di solar cooling; pompe di calore basate sull’utili o i son e eoter iche, ecc.); interventi sui dispositivi di illuminazione attra erso l’i pie o preponderante di dispositivi led; installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione e gestione e di monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings); - interventi per la realizzazione di nuovi edifici pubblici esemplari ad energia zero, in accordo con quanto stabilito dalla Direttiva CE 2012/27. Nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi: - realizzati con il coinvolgimento delle ESCO – Energy Service Company, attraverso contratti di rendimento energetico (D.V.); - destinati a immobili di proprietà ell’A inistra ione re ionale, e li enti locali o di altri enti pubblici re ionali) in un’ottica i inte ra ione con le misure previste dal PON nonché dei on i na ionali iretti all’e icienta ento energetico degli edifici pubblici. Per quanto riguarda la forma di sostegno finanziario dovranno essere privilegiate o alit che pre e ano l’i pie o i un mix di strumenti finanziari (contributo c/impianti, c/interessi, garanzie, ecc.) 178 Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi SF target GP Indicatori di realizzazione Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazi one Azioni - Esempi PON I&C PON Città M PON Cultura PON Città M 4.1.2 Installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile (solare termico, solar cooling, geotermia, mini/microeolico, fotovoltaico, ecc.) da destinare all'autoconsumo associati a interventi di efficientamento energetico dando priorità all’utili o i tecnolo ie a alta efficienza, all’atti a ione i i pianti i cogenerazione e trigenerazione e all’istalla ione di dispositivi di energia prodotta direttamente presso le utenze 4.1.3 Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica (attra erso l’utili o i tecnolo ia a le ), pro uo en o l’installa ione e i siste i automatici di regolazione (sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di telegestione energetica della rete) e favorendo altresì il contenimento ell’inquina ento lu inoso. Azioni Beneficiari Azioni – Territori Amministrazio Intero ne regionale territorio Enti Locali, regionale ATERP, Altri Enti Pubblici regionali e locali Azioni – Indicatori di Gruppi SF GP realizzazione target Enti No No N. sistemi di pubblici, produzione Cittadina di energia da nza fonte rinnovabile finanziati Amministrazio Centri urbani Enti No No N. interventi ne regionale del territorio pubblici, di riduzione Enti pubblici regionale Cittadina dei consumi nza energetici finanziati Nella selezione delle operazioni verrà data priorità agli interventi realizzati con il coinvolgimento delle ESCO, attraverso contratti di rendimento energetico. (D.V.) b) Promuovere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia RA 4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle Consumi energetici nelle imprese industriali e 179 Amministrazio Intero 4.2.1 Incentivi finalizzati alla riduzione dei ne regionale, territorio consumi energetici e delle emissioni di gas Enti pubblici, regionale climalteranti delle imprese e delle aree Soggetti produttive compresa la sostituzione di Imprese … No N. progetti di riduzione dei consumi energetici e Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazi one Azioni - Esempi rinnovabile nelle imprese imprese e agricole. integrazione di fonti Fonte: Inea-ENEArinnovabili Istat d) Sviluppare e realizzare sistemi di distribuzione intelligenti operanti a bassa e media tensione RA 4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti PON I&C Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili. Fonte: Terna-Istat n. 33 Numero di utenti di energia addizionali collegati a reti intelligenti (utenti) (Indicatore comune) Azioni – Territori dispositivi a bassa efficienza e l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile (solare termico, solar cooling, geotermia, mini/microeolico, fotovoltaico, ecc.) per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza. gestori di aree produttive, Organismi in house, Imprese singole o associate 4.3.1 Realizzazione di reti intelligenti di istribu ione ell’ener ia (smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari, introduzione di apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale, misurazione intelligente e controllo e monitoraggio come infrastruttura delle “citt ”, elle aree periurbane e elle “aree interne”. Amministrazio Intero ne regionale, territorio Enti pubblici, regionale Organismi in house, Società distribuzione energia elettrica, Imprese singole o associate Azioni – Gruppi SF target GP Indicatori di realizzazione delle emissioni realizzati Enti No No N. Reti pubblici, intelligenti Imprese, realizzate Cittadina nza Gli interventi da finanziare dovranno essere individuati in stretto raccordo con il PON I&C PON I&C 180 Azioni Beneficiari Amministrazio Intero 4.3.2 Realizzazione di sistemi intelligenti di ne regionale, territorio stoccaggio asserviti a reti intelligenti di Enti pubblici, regionale distribuzione (smart grids) e a impianti di Organismi in produzione da FER house, Società distribuzione energia Gli interventi da finanziare dovranno elettrica, essere individuati in stretto raccordo con il Imprese PON I&C singole o Enti No No N. sistemi di pubblici, stoccaggio Imprese, collegati a Cittadina reti smart nza grids realizzati Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazi one Azioni - Esempi Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi SF target GP Indicatori di realizzazione associate e) Promuovere strategie per basse emissioni di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare le aree urbane, inclusa la promozione della mobilità urbana multimodale sostenibile e di pertinenti misure di adattamento e mitigazione RA 4.6 Aumentare la mobilità sostenibile nelle aree urbane PON - Utilizzo di mezzi Città pubblici. Metro Fonte: Istat, Indagine multiscopo - Passeggeri trasportati dal TPL nei comuni capoluogo di provincia per abitante. Fonte: Istat PON Città Metro Amministrazio Aree urbane Enti No No n. interventi 4.6.1 Realizzazione di infrastrutture e nodi ne regionale, pubblici, a supporto i intersca bio inali ati all’incre ento Enti pubblici, Imprese, della della mobilità collettiva e relativi sistemi di Organismi in Cittadina mobilità trasporto house, nza, collettiva Da verificare con ASSE CITTA’ Imprese Turisti finanziati singole o associate Amministrazio Aree urbane Enti No No n. interventi 4.6.2 Interventi di mobilità sostenibile ne regionale, pubblici, di mobilità urbana anche incenti an o l’utili o i Enti pubblici, Imprese, sostenibile sistemi di trasporto a basso impatto Organismi in Cittadina finanziati ambientale, il completamento, house, nza, l’attre a io del sistema e il Imprese Turisti rinnovamento delle flotte singole o associate Da verificare con ASSE CITTA’ PON Città Metro 4.6.3 Sistemi infrastrutturali e tecnologici di gestione del traffico e per l'integrazione tariffaria attraverso la realizzazione di sistemi di pagamento interoperabili (quali ad esempio, bigliettazione elettronica, infomobilità, strumenti antielusione) Amministrazio Aree urbane ne regionale, Enti pubblici, Organismi in house, Imprese singole o associate Enti No No n. interventi pubblici, per la Imprese, realizzazione Cittadina di sistemi di nza, pagamento Turisti interoperabil i Da verificare con ASSE CITTA’ PON Città 181 4.6.4 Sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utili o el e o a basso Amministrazio Aree urbane Enti No No n. interventi ne regionale, pubblici, per l’utili o Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di risultato Integrazi one Azioni - Esempi Metro impatto ambientale anche attraverso iniziative di charginghub Da verificare con ASSE CITTA’ PON Città Metro 4.6.5 Incenti i per l’a o ione e la razionalizzazione di sistemi e infrastrutture di distribuzione eco compatibile delle merci Da verificare con ASSE CITTA’ f) Promuovere la ricerca e l'innovazione nel campo delle tecnologie a bassa emissione di carbonio e la loro adozione OT1 Promuovere, di concerto con il mondo delle università, della ricerca scientifica e delle imprese, la realizzazione di attività di ricerca nell’a bito i speci ici settori (es. solare termico, mini hidro, ecc.) favorendo i processi di trasferimento tecnologico e ricerca applicata, anche nella direzione dello sviluppo di impresa (spin-off, start up, ecc.). 182 Azioni Beneficiari Azioni – Territori Enti pubblici, Organismi in house, Imprese singole o associate Amministrazio Aree urbane ne regionale, Enti pubblici, Organismi in house, Imprese singole o associate Azioni – Gruppi SF target Imprese, Cittadina nza, Turisti GP Indicatori di realizzazione di mezzi a basso impatto Enti No No n. interventi pubblici, per Imprese, l’a o ione i Cittadina sistemi nza, ecocompatib Turisti ili delle merci POR Calabria FESR 2014 – 2020 Obiettivo tematico 5 – Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi Priorità di Risultato investimento atteso 5.a) sostenendo investimenti riguardanti l'adattamento al cambiamento climatico, compresi gli RA 5.1 approcci basati Riduzione sugli del rischio ecosistemi; idrogeologi co e di erosione 5.b) costiera promuovendo investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantendo la resilienza alle catastrofi e sviluppando Indicatore di risultato Integ Azioni – razio Descrizione ne Azioni – Esempi di interventi Azioni – Beneficiari - Interventi di messa in sicurezza dei territori più esposti, individuati attraverso strumenti una pianificazione eseguita a scala di unità fisiografica; - Interventi di 5.1.1 Interventi naturalizzazione delle di messa in aree costiere a rischio e sicurezza di in particolare delle foci aree a rischio dei fiumi; - Soggetti di erosione - Creazione di un costiera e per il pubblici osservatorio ripascimento e interregionale europeo la per la difesa della costa ricostituzione mediterranea e sviluppo delle spiagge di reti di monitoraggio comuni del fenomeno erosivo e l’elabora ione di una strategia comune per favorire la resilienza dei sistemi costieri ai cambiamenti climatici. n. 20 Popolazione beneficiaria di misure di protezione contro le alluvioni (Indicatore comune) Riduzione dei tratti di costa soggetti ad erosione (ABR Centro funzionale multirischi ARPACal) % km di costa interessata dagli interventi di messa in sicurezza dal rischio erosione/coste interessate da rilevanti fenomeni erosivi (ABR - Centro funzionale multirischi ARPACal) 183 Azioni Territori - Aree costiere Azioni – SF Gruppi target - Popolazione - GP Indicatori di Dipartimenti realizzazione - Settori - - n. interventi di messa in sicurezza di aree a rischio di erosione costiera e ripasciment o per la ricostruzion e delle spiagge - Dipartimen to Lavori Pubblici - Dipartimen to Presidenza – Settore Protezione Civile Priorità di Risultato investimento atteso Indicatore di risultato Integ Azioni – razio Descrizione ne sistemi di gestione delle catastrofi; 5.1.3 Interventi di manutenzione del territorio, prevenzione del rischio idrogeologico e rinaturazione dei corsi d’acqua attraverso la riqualificazione idromorfologic a ed ecologica volta a incrementare la biodiversità 5.1.4 Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione e gestione dell’emergenza , anche attraverso meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce 184 Azioni – Esempi di interventi - Definizione di nuovi strumenti di pianificazione integrata e di gestione di politiche territoriali multisettoriali, a scala di bacino idrografico, sub-bacino, tratto di fiume, ecc.) attraverso ad esempio i Contratti di Fiume, di Foce, di Lago di Mare. - Sistemazione e consolidamenti dei pendii ed interventi di regimazione e sistemazione fluviale con tecniche di ingegneria naturalistica (viminate, palificate vive, briglie, soglie, argini, ecc.) - Integrazione e potenziamento del sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico per conseguire un aumento della densità areale delle stazioni pluviometriche - Integrazione e potenziamento della rete ondametrica e mareografica regionale - Rafforzamento del Azioni – Beneficiari - Amministra zioni Regionale, Provinciali e Comunali, Enti Pubblici e Privati, Associazion i, comunità, ecc. Azioni Territori Azioni – SF Gruppi target - Aree fluviali e di pertinenz a fluviale, montane e collinari, - Popolazione urbane e periurbane, di piana alluvional e, di foce, ecc. - Regione Calabria Settore di Protezione Civile della - Intero Calabria territorio - Popolazione - Centro regionale Funzionale Multirischi ell’ARPAC al GP Indicatori di Dipartimenti realizzazione - Settori - - n. interventi di manutenzio ne e prevenzion e - Dipartimen to Lavori Pubblici – Settore 2 Autorità di bacino - - n. interventi di monitoragg io e manutenzio ne - Dipartimen to Presidenza – Settore Protezione Civile Priorità di Risultato investimento atteso Indicatore di risultato Integ Azioni – razio Descrizione ne … 5.2.1 - Interventi Percentuale di volti a RA 5.2 superficie agricola o migliorare la Riduzione forestale sotto gestione delle del rischio contratto silvo e agro- FEA risorse idriche, di climatico-ambientale SR compresa la desertificazi oggetto di impegni gestione dei one che migliorano la fertilizzanti e gestione dell’acqua dei pesticidi (Indicatore comune) 5.b) promuovendo investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantendo la resilienza alle RA 5.3 Riduzione del rischio incendi e il rischio sismico 5.3.1 Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione, anche attraverso reti digitali n. 21 Popolazione beneficiaria di misure di protezione contro gli incendi forestali (Indicatore comune) 185 Azioni – Esempi di interventi presidio territoriale per le attività di manutenzione e monitoraggio - Realizzazione di sistemi di comunicazione ad alto contenuto di innovazione tecnologica (sito unificato regionale per l’allerta ento per rischio idrologico ed idraulico, piattaforma web per la consulta-zione interattiva dei piani comunali di emergenza, - Realizzazione di Decision Support System (DSS) per la gestione ottimale delle risorse idriche ad uso irriguo; - Installazione di strumentazioni integrate nella rete regionale di rilevamento meteoidrologico (Da verificare con il FEASR) - Interventi per la aggiornamento e l’attua ione el Piano degli incendi boschivi della Regione Calabria a supporto delle scelte e delle azioni che gli operatori preposti Azioni – Beneficiari Azioni Territori Azioni – SF Gruppi target - Amministra zione regionale, - Intero Centro - Enti locali, territorio Funzionale Popolazione regionale Multirischi ell’ARPAC al - Amministra - Intero - Enti locali, zione territorio Popolazione regionale regionale GP Indicatori di Dipartimenti realizzazione - Settori - - n. interventi per la riduzione dl rischio di desertificaz ione - Dipartimen to Presidenza – Settore Protezione Civile - - n. interventi di prevenzion e - Dipartimen to Presidenza – Settore Protezione Civile Priorità di Risultato investimento atteso catastrofi e sviluppando sistemi di gestione delle catastrofi; Indicatore di risultato Integ Azioni – razio Descrizione ne interoperabili di coordinamento operativo precoce Azioni – Esempi di interventi Azioni Territori Azioni – SF Gruppi target GP Indicatori di Dipartimenti realizzazione - Settori - - n. interventi - Dipartimen di to Lavori adeguamen Pubblici to devono compiere per fronteggiare le emergenze, in atto o previste. - Interventi pilota per estendere le aree del sistema di prevenzione degli incendi boschivi per il coordinamento precoce delle attività di mitigazione e contrasto, attraverso: l’installa ione di postazioni di videosorveglianza; installazione stazioni idro-meteorologiche multiparametriche; estensione della modellistica di propagazione degli incendi rilevati. 5.3.2 Interventi di messa in sicurezza - Interventi di sismica degli adeguamento/miglioram edifici ento sismico e strategici e eventualmente rilevanti pubblici/privati demolizione e ricostruzione degli edifici. ubicati nelle aree maggiormente a rischio 186 Azioni – Beneficiari - Amministra zione - Intero regionale, - Enti locali, territorio Enti locali, Popolazione regionale Enti pubblici Priorità di Risultato investimento atteso Indicatore di risultato Integ Azioni – razio Descrizione ne 5.3.3 – Recupero e allestimento degli edifici pubblici strategici destinati ai Centri Funzionali e operativi. 5.3.4 Interventi di micro zonazione sismica e sviluppo di sistemi di prevenzione 187 Azioni – Esempi di interventi Azioni – Beneficiari Azioni Territori Azioni – SF Gruppi target - Allestimento del Centro Funzionale Multirischi ristrutturando ed - Amministra - Intero adeguando un plesso del - Enti locali, zione territorio complesso immobiliare Popolazione regionale regionale sede della Protezione Civile della regione Calabria - Redazione di studi di micro zonazione sismica di livello 1 e lì dove necessario si approfondiranno al livello 2 o livello 3. Gli studi saranno accompagnati - Amministra - Intero - Enti locali, all’analisi ella zione territorio Popolazione Condizione Limite per regionale regionale l’E er en a (CLE) al ine di migliorare la gestione delle attività di emergenza nella fase immediatamente successiva al terremoto. GP Indicatori di Dipartimenti realizzazione - Settori - - n. - Dipartimen interventi to di recupero Presidenza e – Settore allestiment Protezione o Civile - - N. interventi di micro zonazione sismica - Dipartimen to Lavori Pubblici POR Calabria FESR 2014 – 2020 Obiettivo Tematico 6 – Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (Tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse) Priorità Risultato d’investiment atteso o Preservare e tutelare l’a biente e pro uo ere l’uso efficiente delle risorse: a) investendo nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa ell’Unione in materia ambientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati Membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi R.A. 6.1 Ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione Percentuale di R.D. (Fonte ISPRA) - Rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante (Fonte ISPRA) - Azioni – Esempi di interventi 188 Azioni – Azioni – Gruppi Territori target - Regione Calabria, - Regione Amministrazioni Calabria Provinciali, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Infrastrutture e Servizi Pubblici o di Pubblica Utilità, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici. - cittadini, scuole, cooperative e associazioni ambientaliste locali coinvolte, operatori economici, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici. - Realizzazione di centri di raccolta comunali - Regione Calabria - Regione (almeno 200 isole ecologiche), a supporto della - Amministrazioni Calabria Raccolta Differenziata; Provinciali, - Sviluppare e realizzare progetti a sostegno - Enti Locali della raccolta differenziata della frazione umida - Regione Calabria, - cittadini; - cooperative e associazioni ambientaliste 6.1.1 Realizzare le azioni Progetti in materia di educazione ambientale, previste nei piani di campagne informative e di sensibilizzazione. prevenzione e promuovere la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunità. 6.1.2 Realizzare i migliori sistemi di raccolta differenziata e un’adeguata rete di centri di raccolta Azioni Beneficiari SF Indicatori di GP realizzazion e No Es. - Manifestazioni /eventi (N.) - Siti/reti informative (N.) - Spot pubblicitari (N.) - Materiali infromativi (N.) No - centri di raccolta (N.) - Raccolta Differenziata rifiuti urbani e Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari Azioni – Azioni – Gruppi Territori target presso categorie di utenza ad elevata produzione di rifiuti (mercati, mense, ristoranti, etc.); - Creazione di una rete di impianti di trattamento e valorizzazione delle frazioni provenienti dalla raccolta differenziata (compostaggio di qualità, valorizzazione delle frazioni valorizzabili o pericolose) attraverso lo sviluppo di iniziative imprenditoriali, utilizzando le migliori tecnologie disponibili. - Sviluppo di progetti ed impianti per il recupero e gestione dei RAEE, dei beni ingombranti e durevoli usati prima della loro trasformazione in rifiuti e re-immissione nel ciclo di utilità. - Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse: e) agendo per migliorare l’ambiente urbano, R.A. 6.2 Restituzione all’uso produttivo di aree inquinate - Percentuale di aree bonificate su totale aree da bonificare. (Fonte ISPRA) Amministrazioni Provinciali, Enti Locali, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Infrastrutture e Servizi Pubblici o di Pubblica Utilità, Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici, imprese e loro consorzi 6.1.3 Rafforzare le - Adeguamento e completamento delle linee di - Regione Calabria, Regione dotazioni impiantistiche trattamento del termovalorizzatore di Gioia Enti Calabria per il trattamento e per Tauro e realizzazione della linea di ocali/Comunità il recupero, anche di inertizzazione, al fine di ridurre la pericolosità d’ambito, Enti o energia, ai fini della dei residui prodotti dal processo. Soggetti chiusura del ciclo di - Potenziamento della linea di produzione del Concessionari o gestione, in base ai compost di qualità nell’impianto di Lamezia Affidatari o principi di Terme e realizzazione di un nuovo impianto di Gestori di autosufficienza, compostaggio anaerobico nella provincia di Infrastrutture e prossimità territoriale e Vibo Valentia e nell’Alto Tirreno Cosentino. Servizi Pubblici o minimizzazione degli - Creazione di almeno 5 stazioni di trasferenza, di Pubblica Utilità, impatti ambientali finalizzate ad ottimizzare i flussi, ridurre la Imprese e loro movimentazione dei rifiuti da inviare agli consorzi. impianti di trattamento con conseguente abbattimento dei costi. ; - operatori economici; - Enti pubblici 6.2.1 Bonifica di aree inquinate secondo le priorità previste dal Piano regionale di bonifica e realizzazione di infrastrutture per l’insediamento di imprese da collegare a progetti di sviluppo e - Cittadini - Imprese - Cooperative e associazioni ambientaliste - Imprese di settore 189 Bonifica e/o riqualificazione ambientale dei siti - Regione contenuti nel Piano delle Bonifiche e successive - Enti Locali integrazioni, secondo l’ordine di priorità dettato dalla stesso Piano, ai fini della proposizione di interventi finalizzati all’insediamento di imprese. (da integrare con OT3) (commento: probabilmente questa azione non sarà opzionata) Regione Calabria Cittadini SF Indicatori di GP realizzazion e assimilati (Kg/anno) - Quantità di materiale recuperato, per tipologia (KG/anno) - Imprese avviate nel settore del trattamento, recupero e valorizzazione (N.) No - Quantità di rifiuti trattati (T/anno) - Quantità di compost prodotto (T/anno) No Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato rivitalizzare le città, riqualificare e decontaminare le aree industriali dismesse (comprese le aree di riconversione), ridurre l’inquinamento atmoserico e promuovere misure di riduzione dell’inquinament o acustico Preservare e tutelare l’a biente e pro uo ere l’uso efficiente delle risorse: Integrazi Azioni one Descrizione Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari 6.2.2 Realizzazione di impianti per lo smaltimento dell’amianto Creazione di una rete di impianti per il trattamento, recupero e/o riduzione di pericolosità dei rifiuti speciali contenenti amianto, ricorrendo a tecnologie innovative di comprovate sperimentazioni per poter essere attuate su scala industriale - Regione - Enti Locali - ATO - Imprese 6.3.1 Potenziare le infrastrutture di captazione, adduzione, distribuzione, fognarie e depurative per usi civili Azioni – Azioni – Gruppi Territori target SF Indicatori di GP realizzazion e occupazione - Quota di popolazione equivalente urbana servita da depurazione. (Fonte: Istat) Utilizzo delle risorse idriche per il consumo umano [(acqua b) investendo nel immessa-acqua settore ell’acqua R.A. 6.3 erogata)/acqua per rispondere immessa nella rete di Miglioramento agli obblighi del servizio idrico distribuzione imposti dalla integrato per usi comunale]. (Fonte: normativa civili e ridurre le Istat) ell’Unione in perdite di rete di materia acquedotto ambientale e per soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi - Imprese di settore - Cooperative e associazioni ambientaliste - Cittadini No - Quantità di (Dip. Ambiente) - Regione Calabria, Regione Realizzazione, riefficientamento, Autorità d’Ambito Calabria completamento ed ottimizzazione delle reti Territoriale (ATO) fognarie, delle opere di collettamento e degli e relativi Soggetti impianti di depurazione, necessari a garantire, Gestori, Enti oltre alla conformità noramativa, adeguati livelli locali. di protezione dell’ambiente, delle acque di balneazione e della salute pubblica. Gli interventi interesseranno prioritariamente i bacini versanti dei transetti costieri che registrano livelli qualitativi delle acque di balneazione scarsi e/o sufficienti. - Utenti del SII No (Dip.LL.PP.) Utenti del SII No Interventi per il completamento e l’ammodernamento del sistema infrastrutturale del segmento di captazione e grande adduzione (grandi invasi, schemi acquedottistici esterni). 190 Regione Calabria - Regione Calabria, Regione Autorità d’Ambito Calabria Territoriale (ATO) e relativi Soggetti Gestori, Enti locali. materiale contenente amianto, trattato e/o recuperato(K G/anno) - Imprese avviate nel settore del trattamento, recupero e/o riduzione pericolosità amianto (N.) - Reti fognarie realizzate (Km) - Impianti realizzati/rieffi cientati (N.) - Acque di balneazione di classe qualitativa “Buono” (%) (?) Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari Azioni – Azioni – Gruppi Territori target SF Indicatori di GP realizzazion e 6.3.2 Interventi di (Dip.LL.PP. nessuna azione prevista) miglioramento\ripristino delle capacità di invaso - 6.3.3 Incentivi all'installazione dei sistemi di monitoraggio delle perdite di rete e di contabilizzazione dei consumi Regione Calabria, Regione Autorità d’Ambito Calabria Interventi per la riduzione del deficit conoscitivo ed Territoriale (ATO) e relativi Soggetti infrastrutturale riferito ai segmenti della Gestori, Enti locali. captazione, adduzione e distribuzione delle risorsa idrica. (Dip.LL.PP.) Utenti del SII No Cittadinanza; Sistema Produttivo No Attività di censimento delle utenze finalizzato anche ad incidere sulla quota di perdite amministrative. R.A. 6.4 Percentuale di corpi Mantenimento e idrici in buono stato di miglioramento qualità della qualità dei corpi idrici - 6.3.4 Realizzazione e adeguamento di impianti di dissalazione e relativi schemi idrici, limitatamente ai territori che non abbiano sorgenti o falde e in cui sia stata ottimizzata la gestione sostenibile della risorsa idrica 6.4.1 Sostegno all’introduzione di misure innovative in materia di risparmio idrico, depurazione per il contenimento dei carichi inquinanti, riabilitazione dei corpi idrici degradati attraverso un approccio ecosistemico [si tratta di diminuzione dei prelievi e dei carichi inquinanti, efficientamento degli usi nei vari settori di impiego e il miglioramento e/o ripristino graduale delle falde acquifere]. 191 (Dip.LL.PP. nessuna azione prevista) Miglioramento del sistema e dei processi depurativi, finalizzati a conseguire un livello più alto di protezione ambientale nei bacini dei corpi idrici ad alto carico inquinante, imputabile ad un non corretto trattamento dei reflui urbani. Regione Calabria, Regione Autorità d’Ambito Calabria Territoriale (ATO) e relativi Soggetti Gestori, Enti locali. Abbattimento nutrienti reflui depurati(%) Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione - - Preservare e R.A. 6.5 tutelare Contribuire ad l’a biente e arrestare la pro uo ere l’uso perdita di efficiente delle biodiversità risorse: terrestre e marina, anche d) proteggendo e legata al ripristinando la paesaggio rurale biodiversità e i mantenendo e suoli, e ripristinando i promuovendo i Superficie degli habitat con un migliore stato di conservazione. (Fonte: Ispra) Superficie delle Aree agricole ad Alto Valore Naturale (in Percentuale Azioni – Azioni – Gruppi Territori target Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari 6.4.2 Integrazione e rafforzamento dei sistemi informativi di monitoraggio della risorsa idrica, Potenziamento e mantenimento delle reti di monitoraggio e dei sistemi di controllo dedicati; Organizzazione e strutturazione del Sistema Informativo Regionale per la raccolta, gestione e diffusione dei dati di monitoraggio ai diversi utenti, anche al fine di adempiere in maniera compiuta agli obblighi di trasmissione dei dati agli organi centrali dello Stato ed alla Commissione Europea e garantendo il diritto d’accesso all’informazione ambientale. Creazione di osservatori dedicati per il monitoraggio dei rischi ambientali correlati alla risorsa idrica quali, ad esempio, desertificazione, intrusione salina, aree vulnerabili da nitrati, , contaminazione da metalli pesanti e sostanze prioritarie, eutrofizzazione ecc. Regione Calabria, Regione Agenzia Regionale Calabria per la Protezione Ambientale (ARPACAL), Enti locali, Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Infrastrutture e Servizi Pubblici o di Pubblica Utilità, Società Miste partecipate da Enti pubblici, Imprese e loro consorzi 6.4.3 Infrastrutture per il pretrattamento, stoccaggio e riutilizzo delle acque reflue depurate. 6.4.4 Infrastrutture per il convogliamento e lo stoccaggio delle acque pluviali . (Nessuna azione prevista) Realizzazione delle infrastrutture necessarie per il convogliamento, lo stoccaggio ed il trattamento delle acque pluviali, anche a scopo del riuso secondo gli usi consentiti dalle norme vigenti, in condizioni di sicurezza ambientale, senza alterazioni agli ecosistemi, al suolo ed alle colture e senza rischi igienico-sanitari per la popolazione e per gli esseri viventi. (Commento: probabilmente questa azione non sarà opzionata) FEASR – 6.5.1 Azioni previste Completare il quadro delle conoscenze sulla Focus nei Prioritized Action biodiversità Area 4.a]. Framework (PAF) e nei Monitorare lo stato delle specie/habitat presenti, Piani di gestione della anche al fine di valorizzare gli ecosistemi; Rete Natura 2000 Mettere in atto interventi di informazione, comunicazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica con particolare attenzione alla popolazione scolastica sui temi della biodiversità; Realizzare una cartografia degli habitat a scala adeguata, strumento di pianificazione territoriale del patrimonio naturalistico regionale, nonché informativo quale base di riferimento per le 192 Regione Calabria, Autorità d’Ambito Territoriale (ATO) e relativi Soggetti Gestori, Enti locali. Cittadinanza; Sistema Produttivo Città e Cittadinanza; Aree Sistema urbane Produttivo principali, Centri intermedi del Sistema insediativo Regionale Regione Calabria, Regione Amministrazioni Calabria Provinciali Comuni della Calabria, città Metropolitane Enti Parco, Enti Gestori di Aree Protette e siti natura 2000, Associazioni Ambientaliste. Istituti Scolastici. Comunità locale; Scuole SF Indicatori di GP realizzazion e No - Superficie regionale indagata dalla rete di controllo e monitoraggio (Kmq) - Reti di monitoraggio dedicate installate (N.) - Osservatori creati (N.) No No Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato servizi per gli servizi ecosistemi, anche ecosistemici attravero Natura 2000 e l’in rastruttura verde sulla superficie territoriale regionale). (Fonte: Inea) Integrazi Azioni one Descrizione FEASR – 6.5.2 Interventi per Focus ridurre la Area 4.a]. frammentazione degli habitat e mantenere il collegamento ecologico e funzionale 193 Azioni – Azioni – Gruppi Territori target Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari amministrazioni locali; Aggiornare e adeguare i piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 e delle aree protette istituite e/o da istituire (parchi, riserve, oasi, etc) in ambito RER; Redazione delle misure di conservazione nei siti afferenti a Rete Natura 2000 volte al mantenimento o ripristino di un soddisfacente stato di conservazione di habitat e specie d’interesse comunitario. Le azioni riguarderanno sia l’adozione delle misure di conservazione Sito e specie/habitat prioritari specifiche per tutti i SIC che ne sono sprovvisti presenti sul territorio regionale, in cui sono inclusi habitat e/o specie prioritari, nonché l’aggiornamento delle misure di conservazione già adottate e il monitoraggio dell’efficacia delle stesse; Attuare le azioni previste nei PAF indicate nel quadro G e per come sono specificate nelle relative schede raggruppate per tipologie di habitat; Valorizzare la naturalità diffusa presente nel territorio regionale, anche quella non inserita all’interno di aree protette; Promuovere azioni di contenimento delle specie biologiche esotiche invasive che possono minacciare alcune specie autoctone tipiche degli habitat calabresi. Ripristinare gli ecosistemi naturali e seminaturali Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici. Comiunità montane Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di Pubblica Utilità. Imprese e loro consorzi. Organizzazioni Non Governative (ONG). Agenzie di Sviluppo Locale Laboratori e centri di esperienza regionali rete INFEA accreditati presso la Regione Calabria Verificare, individuare e supportare con studi scientifici i corridoi ecologici di connessione, tra i nodi della Rete Ecologica ed i siti Natura 2000, ad alto valore naturalistico per una più efficace conservazione delle specie e degli habitat, favorendo i movimenti delle specie lungo i corridoi a maggior naturalità. Completare il quadro delle conoscenze sulla biodiversità Monitorare lo stato delle specie/habitat presenti, anche al fine di valorizzare gli ecosistemi Ripristinare gli ecosistemi naturali e seminaturali Regione Calabria, Regione Amministrazioni Calabria Provinciali Comuni della Calabria. E città Metropolitane Enti Parco, Enti Gestori di Aree Protette e siti natura 2000, Associazioni Ambientaliste. Istituti Scolastici. Comunità locale; SF Indicatori di GP realizzazion e No Priorità Risultato d’investiment atteso o Preservare e RA 6.6 tutelare Miglioramento l’a biente e delle condizioni e pro uo ere l’uso degli standard di efficiente delle offerta e fruizione risorse: del patrimonio naturale c) conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e culturale Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione Tasso di turisticità in aree protette, rapporto tra presenze turistiche totali e popolazione residente nelle aree protette (Fonte Istat) Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari Azioni – Azioni – Gruppi Territori target Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici. Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di Pubblica Utilità. Imprese e loro consorzi. Organizzazioni Non Governative (ONG). Agenzie di Sviluppo Locale. Laboratori e centri di esperienza regionali rete INFEA accreditati presso la Regione Calabria 6.6.1 Interventi per la creazione di servizi /opere innovative per la Regione Calabria, Regione tutela e la fruizione delle risorse naturali. Amministrazioni Calabria valorizzazione di aree realizzazione di prodotti e servizi divulgativi Provinciali di attrazione naturale recupero e realizzazione di sentieristica e di Comuni della di rilevanza strategica altre vie di accesso (piste ciclabili, ippovie, Calabria. E città (aree protette in ambito percorsi per diversamente abili, etc.) nelle aree Metropolitane terrestre e marino, della Rete Ecologica Regionale; Enti Parco, Enti paesaggi tutelati) tali realizzazione di aree verdi attrezzate per la Gestori di Aree da consolidare e ricreazione all’area aperta, orti botanici, Protette e siti promuovere processi di tipologie di strutture dirette al miglioramento natura 2000, sviluppo. della fruizione del patrimonio ambientale; Associazioni recupero di strutture non utilizzate con Ambientaliste. caratteristiche legate alle tradizioni o alla storia Istituti Scolastici. del territorio (es. fortini, mulini, strutture rurali, Università, Enti etc.) per la realizzazione di centri visita, punti di Pubblici di Ricerca, informazione e piccole strutture ricettive, ecc. Centri di Ricerca interventi di informazione, comunicazione ed Pubblici e Privati, educazione ambientale Parchi Scientifici e Tecnologici. 194 Comunità locale; SF Indicatori di GP realizzazion e No Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione - 6.6.2 Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio naturale attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utili o i tecnolo ie avanzate. 195 Azioni – Esempi di interventi azioni per lo sviluppo di microfiliere imprenditoriali nei settori dell’artigianato e delle produzioni tipiche locali tradizionali, dei servizi turistici connessi alla gestione del patrimonio naturalistico; azioni per la creazione e/o lo sviluppo di attività sportive ecocompatibili, da svolgersi all’aria aperta; azioni per la creazione di strutture di servizio a completamento dell’offerta delle attività sportive, quali: posti tappa, rifugi, centri di addestramento, aree e percorsi opportunamente attrezzati, etc. ; interventi di divulgazione ed educazione ambientale; promozione e l’adozione di Sistemi di Gestione Ambientale (Emas e ISO 14001) e la diffusione dell’uso di marchi di qualità ecologica (Ecolabel, marchi di qualità nazionali, marchi di qualità per aree di provenienza – es. Parchi naturali nazionale e regionali). Azioni Beneficiari Azioni – Azioni – Gruppi Territori target Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di Pubblica Utilità. Imprese e loro consorzi. Organizzazioni Non Governative (ONG). Agenzie di Sviluppo Locale. Laboratori e centri di esperienza regionali rete INFEA accreditati presso la Regione Calabria Regione Calabria, Regione Amministrazioni Calabria Provinciali Comuni della Calabria. E città Metropolitane Enti Parco, Enti Gestori di Aree Protette e siti natura 2000, Associazioni Ambientaliste. Istituti Scolastici. Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e Tecnologici. Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di Comunità locale; SF Indicatori di GP realizzazion e No Priorità Risultato d’investiment atteso o Preservare e RA 6.7 tutelare Miglioramento l’a biente e delle condizioni pro uo ere l’uso e degli standard efficiente delle di offerta e risorse: c) conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e culturale fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione attraverso la valorizzazione integrata di risorse e competenze territoriali Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione Azioni – Esempi di interventi Azione 6.7.1 - Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo. - Azione 6.7.2 - Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utili o i tecnolo ie avanzate. 196 - Azioni Beneficiari Pubblica Utilità. Imprese e loro consorzi. Organizzazioni Non Governative (ONG). Agenzie di Sviluppo Locale. Laboratori e centri di esperienza regionali rete INFEA accreditati presso la Regione Calabria Regione Calabria, Interventi volti a migliorare le condizioni strutturali, gli standard di qualità per la Enti locali, Enti Strumentali fruizione del patrimonio culturale e le Regionali, Istituti condizioni di contesto per l'accessibilità degli attrattori culturali siti nelle ARS. Centrali e periferici del MIBACT,Enti Interventi volti alla creazione e ed Istituzioni rafforzamento dei servizi di gestione, Ecclesiastici,Fond fruizione e valorizzazione degli attrattori azioni, Enti culturali e degli itinerari/reti culturali culturali e tematiche (aree e parchi archeologici, Associazioni sistema dei castelli e delle fortificazioni, aree e strutture di archeologia industriale, culturali, Altre amministrazioni edifici storici e di pregio archiettenico, centrali identità culturali). Sistemi di comunicazione ed informazione proprietarie di beni culturali turistico-culturale integrata per la promozione degli attrattori culturali. Sviluppo di sistemi di Realtà Aumentata (AR) per la valorizzazione del delle risorse storiche, culturali e paesaggistiche; Sviluppo di sistemi di divulgazione rivolti ad aumentare l’offerta di servizi creati intorno ai grandi attrattori culturali; Sviluppo di sistemi di tutela innovativi; Avvio e sviluppo del Sistema Informativo Cultura e dell'Osservatorio Culturale; Sistemi informativi per la valutazione della qualità e a supporto delle attività di gestione dell’offerta culturale regionale. Regione Calabria, Enti locali, Enti Strumentali Regionali, Istituti Centrali e periferici del MIBACT,Enti ed Istituzioni Ecclesiastici,Fond azioni, Enti culturali e Associazioni culturali, Altre amministrazioni Azioni – Azioni – Gruppi Territori target Attrattori Cittadini, siti nelle Visitatori, Aree di Turisti Attrazione Culturale di Rilevanza Strategica - ARS SF Indicatori di GP realizzazion e No No No No itinerari/Re ti Culturali Tematiche Attrattori Cittadini, siti nelle Visitatori, Aree di Turisti Attrazione Culturale di Rilevanza Strategica - ARS itinerari/Re ti Culturali Tematiche Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari Azioni – Azioni – Gruppi Territori target SF Indicatori di GP realizzazion e No No centrali proprietarie di beni culturali Azione 6.7.3 - Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attra erso l’inte ra ione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo. RA 6.8 Riposizionamen to competitivo delle destinazioni turistiche, attraverso la valorizzazione integrata di risorse e competenze territoriali 6.8.1 (Azione 3.3.3) Sostegno a processi di aggregazione e integrazione tra imprese (reti di imprese ) per la costruzione di un prodotto integrato nelle destinazioni turistiche L’Azione sostiene l'applicazione di nuovi modelli fruitivi dei luoghi della cultura regionale (musei, biblioteche, ecc..) e nelle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica in grado di garantire l'apertura durante tutto l'anno delle strutture, il potenziamento e il rafforzamento delle relazioni con gli utenti, l'erogazione di servizi complementari e di generare circuiti turistici più stabili e la creazione di nuova imprenditorialità nei settori più avanzati. Esempi: - Interventi per lo sviluppo di servizi complementari e per la gestione integrata ed efficiente dei luoghi della cultura regionali (musei, biblioteche, ecc..) - Interventi per la nascita e il sostegno di imprese nelle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo. - - 6.8.2 (Azione 3.3.4) Sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche attraverso interventi di qualificazione dell'offerta e innovazione di prodotto/servizio, strategica ed 197 Regione Calabria, Enti locali, Enti Strumentali Regionali, Istituti Centrali e periferici del MIBACT,Enti ed Istituzioni Ecclesiastici,Fond azioni, Enti culturali e Associazioni culturali, Altre amministrazioni centrali proprietarie di beni culturali Imprese e reti di Sviluppo di nuove imprese ed al miglioramento degli standard di qualità imprese delle strutture ricettive esistenti. Particolare attenzione sarà posta nella riqualificazione delle seconde case per la creazione di nuova ospitalità. Potenziamento dei servizi reali a sostegno dei processi di rafforzamento, riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e di realizzazione di nuove realtà produttive; introduzione e consolidamento delle tecniche di e-booking e delle tecnologie relative alle strategie di revenue management e gestione dell’over booking; Progettazione e implementazione di sistemi integrati per la promozione ed il marketing; Gestione integrata di servizi legati essenzialmente alla logistica ed alla mobilità dei turisti oltre che all’implementazione di nuovi servizi diretti allo svago. Aree di Cittadini, attrazione Visitatori, naturale di Turisti rilevanza strategica Attrattori siti nelle Aree di Attrazione Culturale di Rilevanza Strategica - ARS itinerari/Re ti Culturali Tematiche Intero Visitatori, territorio Turisti Priorità Risultato d’investiment atteso o Indicatori di risultato Integrazi Azioni one Descrizione Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari Gli investimenti saranno strutturati su tre ambiti di intervento: una prima linea diretta prioritariamente al miglioramento dei cosiddetti “fattori freddi” di contesto (organizzazione, logistica, ottimizzazione delle connessioni nei trasporti, abbattimento costi di mobilità…),una seconda linea diretta ad aumentare l’attrattività delle ARS e dei Sistemi Integrati turistici per una maggiore fruizione del patrimonio da parte della cittadinanza e di nuovi potenziali investitori (residenze artistiche, cantieri di produzione culturale, percorsi nelle scuole…), terza ed ultima linea diretta all’animazione dei contesti ed alla creazione di nuovi “appuntamenti” capaci di creare attrazione (fiere, festival, eventi, manifestazioni internazionali ecc.). Regione Calabria, Enti locali, APT, Enti Strumentali Regionali, GAL o altri organismi intermedi, Imprese singole e in rete Azioni – Azioni – Gruppi Territori target SF Indicatori di GP realizzazion e No No organizzativa 6.8.3 Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche 198 Destinazio Cittadini, ni Visitatori, turistiche Turisti di valenza regionale POR Calabria FESR 2014 – 2020 Obiettivo Tematico 7 – Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete Priorità d’investimento Risultato atteso b) Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T, compresi i nodi multimodali. Indicatori di Integrazio risultato ne Azioni - Descrizione Azioni – Gruppi SF target 7.1.2 pendolari, - Ammodernamento e potenziamento dei RFI; Regione Intero RA 7.1 PON - Incremento Completare le infrastrutture Calabria, territorio studenti, collegamenti ferroviari tra la direttrice Infrastrutt % utenti strategiche relative agli archi Ferrovie della regionale cittadini, Potenziamento ionica e quella tirrenica comprensivi ure e trasportati nazionali di adduzione ai corridoi delle connessioni alle conurbazioni Calabria, turisti dell’offerta dal servizio Reti; ferroviari europei della rete Concessionari ferroviaria e principali. pubblico essenziale (infrastrutture e di servizi di miglioramento ferroviario tecnologie anche ERTMS della gestione delle del servizio in reti. termini di qualità extraurbano.. POR Asse rete comprehensive) Fonte: e tempi di 4 Società percorrenza 7.1.4 RFI, Regione Intero pendolari, gestione - Velocizzazione, ammodernamento e POR Asse Potenziare i servizi di trasporto Calabria, territorio studenti, servizi messa in sicurezza delle tratte 2 pubblico regionale ed Ferrovie della regionale turisti, ferroviari ferroviarie regionali con particolare cittadini POR Asse interregionale, su tratte dotate riferimento alle connessioni tra i centri Calabria, di domanda potenziale Concessionari 4 urbani principali; significativa, anche attraverso il di servizi di POR Asse sostegno al rinnovo del gestione delle Programma di aumento di accessibilità 6 materiale rotabile, al rinnovo intermodale mediante realizzazione di reti, Imprese ell’ar a ento, al Ferroviarie nuove stazioni/fermate e potenziamento, efficientamento rifunzionalizzazione e adeguamento della rete, allo sviluppo tecnologico delle principali stazioni ell’interoperabilit e la esistenti per l’espletamento dei servizi pro o ione ell’inte ra ione di trasporto regionali; tariffaria (infrastrutture e tecnologie anche ERTMS della - Mi liora ento ella qualit ell’o erta rete locale) ferroviaria regionale, anche attraverso l’acquisto il re a pin i ateriale rotabile; Azioni – Esempi di interventi - Programma di aumento degli standard 199 Azioni Beneficiari Azioni – Territori GP Indicatori di realizzazione verif N. Interventi icare infrastrutturali e/o di aumento degli standard di sicurezza finanziati No N. Interventi infrastrutturali e/o di aumento degli standard di sicurezza finanziati; N. Interventi di acquisizione di tecnologie di tipo ITS finanziati; N. di UdT acquistate /revampizzate Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di Integrazio risultato ne Azioni - Descrizione Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari Azioni – Territori ANAS, Amministrazio ni Provinciali, Comuni, Comunità Montane. aree interne della Calabria Azioni – Gruppi target SF GP Indicatori di realizzazione di sicurezza della rete ferroviaria regionale, anche mediante soppressione dei PP.LL. e interventi di difesa della sede ferroviaria; - Implementazione di tecnologie del tipo ITS (Intelligent transportation system) per monitoraggio, gestione e controllo ei ser i i i TPL, per l’ero a ione all’utenza di ser-vizi integrati di in o obilit ulticanale, per l’au ento ella sicure a e ell’e icien a el trasporto e per l’a o ione ell’inte ra ione tari aria e iante bigliettazione elettronica. b) Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T, compresi i nodi multimodali. RA 7.4 Riduzione % n. incidenti Rafforzamento delle connessioni stradali lungo le tratte con la rete globale delle aree extra-urbane oggetto di interne intervento Fonte: Istat - Programma di completamento, riammagliamento, messa in sicurezza e Rafforzare le connessioni delle rifunzionalizzazione delle connessioni aree interne per favorire la stradali a servizio delle aree interne e coesione e la continuità delle aree interessate da fenomeni di territoriale privilegiando il congestione, mediante interventi completamento di interventi già infrastrutturali e tecnologici. avviati e mediante interventi seletti i sull’in rastruttura iaria volti a rimuovere strozzature e barriere, laddove non risulti sostenibile realizzare nuovi collegamenti ferroviari o riqualificare linee già esistenti [Assicurare il completamento dei progetti che garantiscono continuità territoriale. Migliorare le connessioni interne, contemporaneamente diminuendo i fenomeni di congestione e innalzando la Azione 7.4.1 200 pendolari, studenti, cittadini Com plet ame nto GP prec eden te ciclo ?? N. Sistemi di monitoraggio, informazione, allerta attivati; N. Interventi infrastrutturali per l’accessibilit delle aree interne finanziati Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di Integrazio risultato ne Azioni - Descrizione Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target SF GP Indicatori di realizzazione sicurezza] Incremento % Tonnellate di merci Aumento della competitività del sbarcate e sistema portuale imbarcate Fonte: Istat e interportuale c) sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell'ambiente (anche a bassa rumorosità) e a bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile RA 7.2 c) sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell'ambiente (anche a bassa rumorosità) e a bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale RA 7.3 PON Azione 7.2.2 Infrastrutt Potenziare infrastrutture e ure e attrezzature portuali e Reti interportuali di interesse regionale, ivi inclusi il loro POR Asse adeguamento ai migliori N. di navi da 3 standard ambientali, energetici e POR Asse crociera in operativi e potenziare 5 transito l’inte ra ione ei porti con le POR Asse Fonte: aree retro portuali Capitanerie 6 [infrastrutture e tecnologie della POR Asse di Porto rete globale/locale] 8 Incremento traffico ferroviario Integrazione generato da modale e porti e miglioramento dei collegamenti piattaforme multimodali con i logistiche retroportuali principali nodi urbani, produttivi Fonte: Istat e logistici e la rete centrale, globale Incremento del valore e locale aggiunto derivante da attività logistiche Fonte: Istat PON Azione 7.3.1 Infrastrutt Potenziare i collegamenti ure e plurimodali di porti, aeroporti e Reti interporti con la rete globale (“ulti o i lio”) e a oren o POR Asse una logica di unitarietà del 3 sistema POR Asse 8 201 - Interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e adeguamento dei poli crocieristici della rete portuale della Regione Calabria in coerenza con il “Masterplan per lo s iluppo ella portualit calabrese”; Ministero Intero delle territorio Infrastrutture regionale e dei Trasporti, Autorità Portuale di - Interventi di riqualificazione, messa in Gioia Tauro, Comuni, sicurezza e adeguamento dei porti a vocazione commerciale/industriale della Società concessionari rete portuale della Regione Calabria. e di aree portuali. compagnie di navigazion e, turisti, cittadini No Regione Intero Calabria, territorio Autorità regionale Portuale di Gioia Tauro, Comuni, Società - Completamento e potenziamento del raccordo ferroviario di rilievo regionale concessionari del porto di Gioia Tauro con la rete TEN- e di aree portuali, T. Imprese ferroviarie e Concessionari di servizi di gestione delle reti ferroviarie turisti, cittadini, operatori intermodali , compagnie di navigazion e, società concession aria del terminal intermodal e No - Miglioramento delle connessioni intermodali tra i porti della rete portuale della Regione Calabria e la rete TEN-T core e comprehensive per il traffico passeggeri e merci; N. di interventi di riqualificazion e, messa in sicurezza e adeguamento finanziati N. di interventi finanziati Priorità d’investimento Risultato atteso Indicatori di Integrazio risultato ne Azioni - Descrizione sostenibile 202 Azioni – Esempi di interventi Azioni Beneficiari Azioni – Territori Azioni – Gruppi target SF GP Indicatori di realizzazione
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