TITOLETTO PRIMO PIANO / GIANCARLO OLGIATI LE TRE GRANDI PASSIONI DELLA MIA VITA: ARTE, POLITICA E CULTURA DI MICHELE FAZIOLI (foto di Max Veronesi) TITOLARE DI UNO STUDIO LEGALE DI PRESTIGIO, ATTIVO PER ANNI NELLA VITA POLITICA TICINESE (E DELLA CULTURA POLITICA), OGGI GIANCARLO OLGIATI È SOPRATTUTTO UN COLLEZIONISTA D’ARTE DI RILIEVO INTERNAZIONALE E CON LA MOGLIE DANNA HA ANCHE DATO VITA ALLO SPAZIO “-1”, ANTICIPAZIONE DELLA GRANDE AREA CULTURALE DEL LAC LUGANESE. 8 TICINO WELCOME - MAR / MAG 2014 G iancarlo Olgiati mi riceve nel suo studio di via Nassa e il bell’ufficio in cui sediamo già dice la bivalenza feconda di una vita: la scrivania è circondata da opere d’arte di autori dell’avanguardia, dell’arte astrattista e in particolare pop. E anche nelle altre sale e nell’atrio spiccano opere d’eccellenza: è la sintesi visualizzata della passione di una vita, accanto e oltre il lavoro. TICINO WELCOME - MAR / MAG 2014 9 TITOLETTO PRIMO PIANO / GIANCARLO OLGIATI 01 Veduta generale di alcune opere allo spazio “-1” «Sono nato in una casa dove ho respirato correnti d’aria benefiche di politica e di cultura. Mio padre, Libero Olgiati, era un politico di prima fila, i miei nutrivano anche una forte curiosità per il bello, la cultura. Quando ero piccolo riuscii anche a intuire che a casa mia, negli anni della Guerra, passavano personaggi importanti soprattutto dell’antifascismo italiano, incentrati intorno alla figura di organizzatore della Resistenza di Guglielmo Canevascini, amicissimo di mio padre che lo aiutava, ma con discrezione: in quel momento come capitano dell’esercito mobilitato, ebbe agli inizi della guerra il delicato compito di aiutante di campo del generale Guisan per oltre un anno poi il coordinamento con la Brigata 9: il suo ruolo lo obbligava alla cautela. A Guerra finita, nel 1947, mio padre e Canevascini furono i due soli svizzeri ad essere invitati a Roma a seguire i lavori della Costituente». “Mio padre, Libero Olgiati, era un politico di prima fila, i miei nutrivano anche una forte curiosità per il bello, la cultura.” foto: Igor Ponti 01 PRIMO PIANO / GIANCARLO TITOLETTO OLGIATI 10 TICINO WELCOME - MAR / MAG 2014 Questo per la politica. E per l’arte? «Adolescente, ebbi modo di conoscere l’artista Edmondo Dobrzansky. Mi piaceva vedere che lui, pittore di matrice espressionista, lavorava su una “arte di condizione”, collegata cioè alle dolorose vicende della guerra. Ragazzo, usai i miei risparmi per acquistare una sua matita grassa colorata su “I ferrovieri al lavoro” e lui rimase colpito da questa mia passione di collezionista in erba per cui ne nacque un rapporto intenso. Fu lui, parlandomi dei suoi maestri, a farmi conoscere le avanguardie storiche dell’espressionismo: e questo metodo di confrontare l’avanguardia contemporanea con quella storica che la giustificava non mi abbandonò mai. Poi naturalmente ci furono gli studi, le due lauree in diritto e in economia a Ginevra. Mio padre mi esortò nel 1962 a ‘sciacquare i panni’ nel mondo dell’economia e della finanza a Düsseldorf, alla Kommerzbank. Là c’era un membro della Direzione generale che mi invitò a recarmi, a due passi dalla banca, alla Galleria Schmeila, uno dei maggiori luoghi europei dedicati all’avanguardia contemporanea. Lo feci, mi imbattei due mesi prima della sua morte nell’ultima mostra di Yves Klein, di cui ignoravo tutto (oggi opere sue fanno parte della nostra collezione). Leggendo il catalogo ebbi modo di cogliere di Klein la tensione quasi mistica, la sua ascesi cosmica, conobbi i suoi monocromi, il suo celebre blu. Notai pure per la prima volta il nome e qualche opera di Arman e dei Nouveaux Réalistes, che poi alla fine degli anni ’70 divennero il centro dei miei interessi di collezionista. In quei due anni a Düsseldorf non solo rafforzai molto la conoscenza dell’“Hochdeutsch” ma anche del pianeta complesso dell’Arte andando spesso per Musei allora in piena ricostruzione: si sentiva fortissima la voglia di riparare soprattutto nei confronti dell’avanguardia storica espressionista alle nefandezze del nazismo». Poi ci fu il rientro in Ticino, l’attività di avvocato, la politica… «Quasi per osmosi familiare mi sono occupato di politica. Ho cominciato a fare l’avvocato in Ticino, ho deciso di aprire un mio studio, non ho fatto l’erede automatico e comodo dello studio di mio padre, ho camminato con una mia autonomia che nulla toglieva al grande affetto per papà. E anche in politica, io mi distinguevo da lui per un approccio diverso. Mio padre aveva responsabilità dirette di esecutivo, di legislativo e di partito, doveva destreggiarsi con chiarezza di idee in modo realistico, con una attenzione particolare per l’unità del partito liberale che per lui era un bene fondamentale per il governo del Paese. Io fui subito invece attirato dallo spirito critico della cultura politica liberale. La mia attività è stata ovviamente anche concreta (sono stato per sedici anni nel parlamento comunale e cantonale, ho fatto parte di commissioni parlamentari e del governo che ho anche presieduto) ma soprattutto è stata caratterizzata da una mia costante attenzione per la cultura politica liberale». “In quei due anni a Düsseldorf non solo rafforzai molto la conoscenza dell’“Hochdeutsch” ma anche del pianeta complesso dell’Arte andando spesso per Musei allora in piena ricostruzione...” TICINO WELCOME - MAR / MAG 2014 11 PRIMO PIANO / GIANCARLO OLGIATI PRIMO PIANO / GIANCARLO OLGIATI e Paolini). In quella stagione, grazie alla nostra rivista, la politica del ‘fare’ non era del tutto staccata da quella del ‘pensare’ politica». E oggi, avvocato? «Oggi, purtroppo, oso parlare di una certa mortificazione della politica. Primeggiano gli schieramenti sui contenuti, gli ideologismi e gli slogan sullo studio di dossier complessi. Si rinuncia a un minimo di progettazione per logiche elettorali di breve periodo, si sono gonfiate oltre la comune percezione le correnti di partito e le opposizioni fra città e regioni più per poco nobili contrasti elettorali e di carriera o per affermare poteri e sottopoteri che per sostanza. Ma da questa crisi della politica si sta forse uscendo, con la rinascita di una vera volontà di ‘sistema paese’, penso». 02 In effetti Giancarlo Olgiati fu all’origine di quell’esperimento culturale, abbastanza raro in Ticino, che fu una rivista di pensiero politico, Ragioni critiche, un periodico che andava oltre la politica di partito per riflettere a fondo sulla cultura liberale, con ampie aperture anche fuori Ticino… «Fu una stagione intensa. Ragioni critiche la condussi, come redattore responsabile, soprattutto insieme con il compianto Antonio Spadafora, straordinario compagno di cordata, e con la collaborazione di pochi amici. Accendemmo anche continui fervidi contatti con riviste internazionali di prestigio, esplorammo il pensiero liberale nella lunga scia tra Croce e Popper, passando per Nicola Matteucci, Raymond Aron e Bobbio, invitammo in Ticino personaggi di grande rilievo (gli stessi Popper, Bobbio e Matteucci nonché Dahrendorf, Pera, Touraine, Bodei, Michnik, Walser, Pellicani, Veca e altri ancora fra cui artisti come Isgrò Vaccari “Accendemmo anche continui fervidi contatti con riviste internazionali di prestigio, esplorammo il pensiero liberale nella lunga scia tra Croce e Popper...” 12 TICINO WELCOME - MAR / MAG 2014 Torniamo alla cultura. Tocchiamo dapprima l’esperienza importante del “Montecinemaverità”, creata per una continuità di cultura cinematografica oltre il picco del festival di Locarno. «Abbiamo messo in piedi una Fondazione per l’avvio di promozioni e produzioni cinematografiche internazionali, con una attenzione verso le cinematografie del Sud e dell’Est (Cina, Iran, Russia) le cui attività erano spesso represse. Con l’aiuto determinante del Gruppo Benetton (in particolare dell’amico Luciano Benetton) di Swisscom e del Ministero degli Esteri svizzero, con me delegato all’attività organizzativa come vice-presidente, la presidenza prestigiosa di Harald Szeemann e la direzione artistica di alta competenza di Marco Müller abbiamo avviato film che hanno ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo e persino, con “No Man’s Land”, il premio Oscar come migliore film straniero». E poi, soprattutto, l’arte. Oggi Giancarlo Olgiati si afferma in Svizzera e sul piano internazionale come un collezionista di prestigio nel campo dell’arte di avanguardia. E lo è da anni assieme alla moglie Danna: con lei ha continuato, ampliato, organizzato, meglio e con più severa attenzione alla qualità, il cammino di collezionista… «Memore del soggiorno di Düsseldorf, alla fine degli anni ’70, studiando e collezionando a fondo i “Nouveaux Réalistes” e in particolare Arman, di cui divenni amico e avvocato in Svizzera, non potevo non constatare che questa avanguardia neo-dadaista e pop aveva chiarissimi legami con le avanguardie storiche (futuristi, dadaisti e i russi). Con Arman ebbi discussioni molto stimolanti e i suoi lavori d’inizio carriera come le “allures d’objets”, i “tampons” e le “accumulations” mi portarono a scoprire le sue ascendenze: Balla, Schwitters e Duchamp. Le “Allures” mi conducevano alla ricerca di Balla. Proprio per trovare una “velocità” di Balla conobbi nel 1985 a Venezia al SIMA, l’importantissima Fiera veneziana, Danna. Non solo trovai i Balla, ma anche mia moglie perché di lei mi im- “Con Arman ebbi discussioni molto stimolanti e i suoi lavori d’inizio carriera come le “allures d’objets”, i “tampons” e le “accumulations” mi portarono a scoprire le sue ascendenze...” 03 02 Giancarlo Olgiati ritratto nel suo studio in via Nassa 03 Arman Accumulation Renault TICINO WELCOME - MAR / MAG 2014 13 PRIMO PIANO / GIANCARLO OLGIATI “La nostra collezione si collega al progetto del LAC, un punto di qualità artistica offerta per arricchire la vita culturale del Paese.” 04 TITOLETTO ballai (qui Giancarlo Olgiati accende un sorriso divertito…). Danna era titolare a Modena di una importante galleria d’arte che aprì poi anche a Milano: “La Fonte d’Abisso”, che era un luogo centrale per il futurismo, sia per le opere pittoriche, sia per una ricca raccolta di edizioni librarie e documenti originali futuristi che oggi, vieppiù arricchita negli anni, è una delle più importanti al mondo ed è integrata nella nostra collezione». Giancarlo e Danna hanno dato vita due anni fa allo Spazio “-1”, mediante un contratto di prestito di sei anni alla Città di Lugano: sono attualmente 175 opere, di un valore molto ingente a causa dell’evoluzione del mercato dell’arte e della influenza della finanza su di esso. Il “-1” si trova proprio a due passi dal LAC, il nuovo centro culturale luganese… «La nostra collezione si collega al progetto del LAC, un punto di qualità artistica offerta per arricchire la vita culturale del Paese. Il nostro prestito per sei anni a Lugano si trasformerà, più tardi, in una donazione di opere di giovani autori e alla fine della nostra vita in una definitiva donazione. Tuttavia quest’accordo prevede ovviamente certe condizioni che consentono in prospettiva uno sviluppo della collaborazione fra pubblico e privato su basi paritarie. In sintesi, si tratta dell’unificazione di tutti i Musei a Lugano e del consolidamento dell’associazionismo privato coinvolgendo il contributo popolare e quello dei mecenati. Ci dovrà essere con i musei un proficuo scambio di servizi e di programmi e di prestiti nostri per mostre fondamentali». 04 Giancarlo Olgiati insieme alla moglie Dana FISCHER Aste di arte ed antichità Vendita dal 18 al 20 giugno 2014 Esposizione dal 7 al 15 giugno 2014 © STUDIOSOUS-SOL/MARGHERITA CROCCO Si può ben parlare, nel caso della collezione di Giancarlo e Danna Olgiati, di mecenatismo contemporaneo e rigoroso: la vita culturale ticinese ha un tassello prestigioso in più, con finestre spalancate sul mondo. Creazioni di Melania Crocco Siamo a disposizione per inserire i vostri oggetti d‘arte nella nostra asta fino al inizio di aprile. VARLIN, “Schwingerdenkmal in Luzern“ (destra) Firmato sul verso “Varlin“ ed inscritto “(19)54“. Olio su tela, 150 x 74,5 cm Valutatione: 30‘000/50‘000 CHF 14 TICINO WELCOME - MAR / MAG 2014 JOHANN GOTTFRIED STEFFAN, “Bergbach im Haslital“ (sinistra) Firmato “J. G. Steffan“, inscritto “1847“ e “München“. Olio su tela, 82 x 120 cm Valutatione: 25‘000/35‘000 CHF Via Nassa 19 6900 Lugano (Switzerland) Tel.: +41 (0)91 923 21 60 [email protected] Galerie Fischer Auktionen AG Haldenstrasse 19 | CH - 6006 Luzern Tel. +41(0)41 418 10 10 | www.fischerauktionen.ch | [email protected] TICINO WELCOME - MAR / MAG 2014 15
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