La Settimana parlamentare 19_2014

La Settimana Parlamentare
n. 19/2014
Roma, 6 giugno 2014
Indice
SENATO...................................................................................................... 3
DL SPENDING - REVIEW ............................................................................................................. 3
DDL DELEGA LAVORO ............................................................................................................... 4
ATTUAZIONE DELEGA FISCALE .............................................................................................. 4
AUDIZIONE MINISTRO DELL’AMBIENTE: Linee programmatiche del suo dicastero ............ 5
CAMERA .................................................................................................... 7
DDL LEGGE EUROPEA 2013-bis ................................................................................................ 7
DDL DELEGAZIONE EUROPEA 2013 – II Semestre .................................................................. 8
DDL COLLEGATO AMBIENTALE .............................................................................................. 9
SCHEMA D.LGS EFFICIENZA ENERGETICA ........................................................................... 9
Indagine conoscitiva sulla green economy: audizione del Viceministro De Vincenti ................... 10
2
SENATO
DL SPENDING REVIEW-IRPEF (AS. 1465)
Giovedì, 5 giugno, l’Aula con 159 voti favorevoli e 112 contrari ha concesso la fiducia al Governo
sull’approvazione dell’emendamento interamente sostitutivo dell’articolo unico del disegno di legge
di conversione in legge del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante misure urgenti per la
competitività e la giustizia sociale (AS. 1465) (scade il 23 giugno 2014).
Il provvedimento verrà ora inviato al Camera per la seconda lettura.
Di seguito l’indicazione di disposizioni di possibile interesse con la segnalazione delle modifiche
apportate durante l’esame al Senato:
o art. 22 - Riduzione delle spese fiscali – il quale dispone l’inasprimento della fiscalità per la
produzione di energia da fonti agroforestali o fotovoltaiche a decorrere da periodo d’imposta
successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 (anziché 31 dicembre 2013 come
inizialmente previsto). Il comma 1 bis (prevede che limitatamente all'anno 2014, la
produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali, sino
2.400.000 kWh anno, e fotovoltaiche, sino a 260.000 kWh anno, nonché di carburanti
ottenuti da produzioni vegetali provenienti prevalentemente dal fondo e di prodotti chimici
derivanti da prodotti agricoli provenienti prevalentemente dal fondo effettuate dagli
imprenditori agricoli, costituiscono attività connesse e si considerano produttive di reddito
agrario. Per la produzione di energia oltre i limiti suddetti, il reddito ai fini IRPEF ed IRES è
determinato applicando all'ammontare dei corrispettivi delle operazioni effettuate a fini
IVA, relativamente alla componente riconducibile alla valorizzazione dell'energia ceduta,
con esclusione della quota incentivo, il coefficiente di redditività del 25 per cento.
o art. 50 – Disposizioni finanziarie - comma 11: clausola di salvaguardia: nel caso in cui lo
Stato incassi meno dei 650 milioni di euro previsti dalle maggiore entrate derivanti dal
gettito IVA, a seguito dei pagamenti dei debiti della PA, il Ministro dell'economia e delle
finanze, con proprio decreto, da emanare entro il 30 settembre 2014, stabilisce l'aumento
delle accise di cui alla Direttiva del Consiglio 2008/118/CE del 16 dicembre 2008, in misura
tale da assicurare il conseguimento del predetto obiettivo.
3
I prodotti soggetti alle accise di cui alla Direttiva richiamata sono:
-
prodotti energetici ed elettricità di cui alla direttiva 2003/96/CE;
-
alcole e bevande alcoliche di cui alle direttive 92/83/CEE e 92/84/CEE;
-
tabacchi lavorati di cui alle direttive 95/59/CE, 92/79/CEE e 92/80/CEE
DDL DELEGA LAVORO (AS. 1428 Governo)
La Commissione Lavoro ha proseguito il ciclo di audizioni informali nell’ambito dell’esame del
disegno di legge recante deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei
servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di
sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (AS. 1428 Governo).
In particolare, la Commissione ha ascoltato i rappresentanti di:
o CONFAPRI
o CONFIMI
o CONFPROFESSIONI
o CONFETRA
o FIDALDO
o ABI
o ANIA
o Ordine dei consulenti del lavoro
o AGI
o ACTA
o ALTA Partecipazione
ATTUAZIONE DELEGA FISCALE (legge 11 marzo 2014, n. 23)
Le Commissioni Finanze congiunte di Camera e Senato hanno ascoltato il Viceministro
dell’economia e delle finanze Luigi Casero sull'attuazione della legge 11 marzo 2014, n. 23 recante
delega per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
Casero ha esordito facendo presente come l’attuazione della delega fiscale sia un obiettivo primario
di politica economica del Governo che verrà perseguito attraverso un confronto con le istituzioni e
4
le parti sociali nonché avvalendosi del Comitato ristretto che interverrà nella fase di preparazione e
stesura dei decreti attuativi previsti dalla delega.
Entrando nel merito, il Viceministro ha sottolineato come siano essenzialmente quattro i pilastri sui
quali verrà costruita la riforma del fisco:
o Semplificazione degli adempimenti burocratici di costo eccessivamente oneroso;
o Certezza delle norme fiscali;
o Riduzione della pressione fiscale per imprese e famiglie;
o Attuazione dell’agenda digitale fiscale.
Casero ha poi illustrato uno schema di cronoprogramma che il Governo dovrebbe seguire nei
prossimi mesi.
Per quanto di interesse Casero non ha fornito un’indicazione temporale precisa riguardo la
riorganizzazione della fiscalità energetica e ambientale. Tuttavia il Viceministro prevede che questo
tema sarà affrontato verso la fine dell’anno.
AUDIZIONE MINISTRO DELL’AMBIENTE: Linee programmatiche del suo dicastero
Giovedì, 5 giugno, la Commissione Territorio ha ascoltato il Ministro dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, sulle linee programmatiche del suo Dicastero.
Galletti ha sottolineato che in un Paese che vuole rapidamente uscire dalla crisi e tornare a crescere,
la scelta di puntare sull’ambiente non è solo strategica, ma irrinunciabile, anche al fine di rilanciare
e sostenere l’economia. Ritiene infatti che l’unico sviluppo possibile passi attraverso la
declinazione in ogni settore produttivo della green economy, il ricorso sempre maggiore alle fonti
rinnovabili e una nuova fiscalità ambientale.
Il Ministro si è poi soffermato sul ripristino e la valorizzazione degli ecosistemi, sia naturali che
urbani, divenuti a suo giudizio sempre più il fondamento di un diverso modello economico e sociale
declinato in profonde trasformazioni delle produzioni e dei consumi, basate su un più avanzato
equilibrio tra pubblico e privato, tra beni disponibili e indisponibili, tra sfruttamento intensivo e
salvaguardia delle risorse comuni.
Galletti ha poi evidenziato altresì la "configurazione mobile" della politica per l’ambiente, in quanto
possiede una sua componente verticale e specifica e pervade opzioni e scelte di competenza di altri
ambiti amministrativi e gestionali. Appare perciò indispensabile a suo giudizio operare nella logica
di un "sistema amministrativo" che attui il massimo grado di cooperazione e convergenza, per
5
interpretare il quadro dei fabbisogni e delle scelte all’interno di una "programmazione ambientale
unitaria". Fa presente peraltro che la governance del Ministero è alquanto complessa, in quanto
risente di una organizzazione verticale ed orizzontale, atteso che molte decisioni dipendono
innanzitutto dalle scelte attuate in sede europea e da accordi internazionali.
L’audito si è poi soffermato sui temi delle bonifiche e della gestione delle risorse idriche.
In particolare, per quanto riguarda le bonifiche, il Ministro giudica assai importante accelerare
ulteriormente l’iter di approvazione e realizzazione dei progetti di bonifica nei siti inquinati di
interesse nazionale, anche con l’adozione di specifici interventi normativi e di aggiornamento della
regolamentazione tecnica, nonché introdurre semplificazioni che individuino con chiarezza gli
obiettivi da conseguire e le modalità per realizzarli.
Riguardo la gestione delle risorse idriche, ritiene opportuno uno sforzo per l’adeguamento dei
sistemi depurativi e per la realizzazione di interventi di salvaguardia delle risorse stesse, puntando a
modelli innovativi di gestione integrata del ciclo delle acque che riguardino non solo gli usi civili,
ma anche quelli agricoli e industriali. Occorrono altresì risorse per completare il Piano di
depurazione per il Sud finanziato dal CIPE e per attuare un Piano di depurazione per il CentroNord. Risulta peraltro necessario, a suo avviso, individuare forme di sostegno agli investimenti e di
garanzia, a partire dal ruolo della Cassa Depositi e Prestiti.
Infine, ha messo in luce due temi centrali dell'imminente semestre di presidenza italiana
dell'Unione, a partire dal cosiddetto dossier Clima ed energia, che impone precisi limiti in termini di
riduzione di emissioni di anidride carbonica, di efficientamento energetico e di impiego di fonti
rinnovabili.
Sul sito di Confindustria Energia al seguente link è disponibile il documento sugli indirizzi
programmatici del Ministero dell’Ambiente.
6
CAMERA
DDL LEGGE EUROPEA 2013 – bis (AC. 1864 Governo)
Martedì, 3 giugno l’Aula ha proseguito l’esame del disegno di legge recante disposizioni per
l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge
europea 2013-bis (AC. 1864-A Governo). Il seguito della discussione del disegno di legge avrà
luogo martedì, 10 giugno.
Si riporta di seguito una selezione degli emendamenti di possibile interesse che sono stati presentati
e che sono all’esame dell’Aula:
o 13.0101 Borghesi (LNA) – Bonifica discariche. Prevede che entro novanta giorni dalla data
di entrata in vigore della legge, le regioni interessate dalla procedura di infrazione
2003/2077, in relazione alla quale la Commissione europea ha presentato ricorso alla Corte
di giustizia europea approvano i progetti per la bonifica o messa in sicurezza dei siti delle
discariche presenti nel proprio territorio;
o 17.102 Borghesi (LNA) – aggiunge norme in materia di informazioni sulle caratteristiche
del progetto e sui suoi probabili effetti significativi sull'ambiente (emissioni previste e
produzione di rifiuti);
o 18.0200 Governo - rilevamento delle caratteristiche del bacino idrografico ed analisi
dell'impatto esercitato dall'attività antropica nelle aree protette e individuazione di misure
vincolanti di controllo dell'inquinamento;
o 19.200 Governo - intende sopprimere l’articolo;
o 22.100 Borghesi (LNA) – sopprime l’articolo
o 22.2 Ricciatti (SEL) – prevede che il potere di accesso agli atti, alle informazioni e ai
documenti di indagine previsto dall’articolo sia sempre consentito, ove richiesto, ai membri
del Parlamento
o 22.4. Ricciatti (SEL) – stabilisce che agli adempimenti previsti dall’articolo in capo
all'Autorità per l'energia elettrica e il gas, al GME, all'Antitrust e alla CONSOB, si provveda
nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente;
o 23.100 Borghesi (LNA) - intende sopprimere l’articolo (RITIRATO)
7
o 23.2 Prataviera (LNA) – elimina il riferimento all’assistenza (self service) per le stazioni di
distribuzione di carburanti;
o 35.2 Gallinella (M5S) – sostituisce la copertura prevista relativa al consumi medi
standardizzati di gasolio in agricoltura con il prelievo sui giochi;
o 35.100 Borghesi (LNA) - sostituisce la copertura prevista relativa al consumi medi
standardizzati di gasolio in agricoltura con il prelievo dal Fondo per gli interventi strutturali
di politica economica.
DDL DELEGAZIONE EUROPEA 2013 – II Semestre (AC. 1836 – A Governo)
L’Aula ha proseguito l’esame del disegno di legge recante delega al Governo per il recepimento
delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea
2013 – secondo semestre (AC.1836-A Governo). Il seguito della discussione del disegno di legge
avrà luogo martedì, 10 giugno.
Tra gli emendamenti di possibile interesse per il settore all’esame dell’Aula si segnalano:
o 1.55 Borghesi (LNA) - inserisce nell’Allegato B la direttiva 2014/52/UE concernente la
valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati;
o 11.050 Borghesi (LNA) – valutazione di impatto ambientale. Conferisce una delega al
Governo ad adottare un decreto legislativo di modifica della parte seconda del testo unico
ambientale (decreto legislativo 152/2006) finalizzato a garantire l’armonizzazione della
normativa nazionale in materia di valutazione di impatto ambientale con la direttiva 2014/52
riguardante la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati,
anche per evitare rischi di procedure di infrazione per il non corretto recepimento della citata
direttiva.
Tra le disposizioni di interesse, si segnalano l’Allegato B - direttiva 2012/35/UE: requisiti minimi di
formazione per la gente di mare; l’Allegato B - 2013/30/UE sicurezza delle operazioni in mare nel
settore degli idrocarburi.
8
DDL COLLEGATO AMBIENTALE (AC. 2093 Governo)
La Commissione Ambiente nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante disposizioni in
materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso
eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014) (AC. 2093 Governo), ha
ascoltato informalmente i rappresentanti di Assoebios, Assobioplastiche, Consiglio Nazionale dei
Chimici presso il Ministero della Giustizia,Associazione Italiana di Acusticae CONAI.
SCHEMA D.LGS EFFICIENZA ENERGETICA (Atto n. 90)
La Commissione Attività produttive ha proseguito l’esame, in sede consultiva, dello schema di
decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che
modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE
(Atto n. 90).
Il relatore Gianluca Benamati (PD) ha illustrato le linee generali della proposta di parere che
intende formalizzare in una successiva seduta. Nel formulare tale proposta ha tenuto conto dei
suggerimenti e delle sollecitazioni che sono emersi nel corso del dibattito da parte di tutti i gruppi
parlamentari, nonché delle criticità evidenziate durante le audizioni svolte in sede congiunta con il
Senato. La proposta di parere tiene anche in considerazione le proposte di modifica contenute nel
parere espresso dalla Conferenza Unificata.
Durante la seduta, Davide Crippa (M5S) ha chiesto al Governo tre chiarimenti: il primo relativo
all'autolettura: in base alla formulazione del testo non risulta chiaro se l'autolettura sia sostitutiva
dell'obbligo dell'unica lettura in capo al fornitore di energia, oppure sia complementare rispetto ai
controlli dei gestori.
Il secondo quesito riguarda la garanzia di origine rilasciata dal GSE. Nel testo si fa riferimento
anche alla garanzia di origine rilasciata da altri Paesi dell'Unione europea e al riguardo è importante
capire se la quota parte di cogenerazione di un singolo Paese possa essere raggiunta utilizzando
l'energia da cogenerazione prodotta da un altro Paese europeo in cui, ad esempio, il gas costa
meno.
Il terzo quesito riguarda l'articolo 16, comma 1, che prevede la possibilità di irrogare sanzioni da
parte del MiSE nei confronti delle imprese a forte consumo di energia che non effettuano la
9
diagnosi energetica. Crippa ha chiesto se il MiSE possa emettere sanzioni dal momento che si tratta
di una competenza generalmente attribuita all'Autorità.
Il viceministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti, con riferimento alle questioni poste
da Crippa, ha osservato che i controlli sull'adempimento dell'obbligo di diagnosi energetica nei
confronti della grande impresa sono demandati all'Enea che comunica eventuali inadempienze al
Ministero dello sviluppo economico, soggetto competente all'irrogazione delle sanzioni. Del resto,
il Ministero irroga sanzioni nella procedura relativa all’Emission Trading System (ETS).
Relativamente alla certificazione di origine del calore cogenerato, De Vincenti ha sottolineato
l'esigenza di qualificare il calore prodotto in modalità di cogenerazione ad altro rendimento (CAR)
che gode di una serie di benefici.
Il viceministro ha quindi precisato che uno Stato membro non ha nessun obbligo quantitativo di
produrre calore in modalità CAR. L'indicazione dell'Unione europea è di promuovere le reti di
teleriscaldamento in modalità CAR.
Per quanto riguarda l'autolettura De Vincenti ha dichiarato che essa ha carattere sostitutivo: l'utente
comunica il proprio consumo al fornitore di energia che ne deve tenere conto, posto che è
nell'interesse
della
società
verificare
la
veridicità
dei
dati
forniti
dal
cliente.
Indagine conoscitiva sulla green economy: audizione del Viceministro De Vincenti
Le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera hanno ascoltato mercoledì, 4
giugno, il Viceministro dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, nell’ambito dell’indagine
conoscitiva sulla green economy.
La memoria depositata dal Viceministro è consultabile sul sito di Confindustria Energia al seguente
link.
10