Gruppo Consiliare INSIEME PER GESSATE Gessate, 25.01.2014 Alla C.A. dell’ Ill.mo Sig. SINDACO E p.c. Arch. S. Pezzoli, Assessore all’Urbanistica, Edilizia, Tutela Amb., Ecologia Arch. F. Benfatto, Responsabile del Servizio Urbanistica, Edilizia e Tutela Amb. MOZIONE URGENTE DA PRESENTARE NEL CONSIGLIO COMUNALE del 31.01.2014 OGGETTO: urgenti interventi sull’asse viabilistico urbano afferente alla sp176 Premesso • • • • • • • • • • che i dati relativi agli ultimi due mesi confermano un preoccupante aumento dell’incidentalità ed in particolare della mortalità stradale (due incidenti mortali in meno di un mese), lungo l’asse viabilistico di Via Badia di competenza della sp 176 che l’Unione Europea nel Libro Bianco del 2001, ha previsto la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, e che la provincia di Milano non ha raggiunto già nel 2011 tale obiettivo che analizzando i dati pubblicati da Eupolis Lombardia e riferiti al periodo 2001‐2010 il numero di incidenti ogni 100 kmq di superficie, la Provincia di Milano spicca tra le province con i valori più elevati, con 11,6 incidenti per 100 kmq e che per quanto riguarda l’indice di mortalità (morti/incidenti x 100), la lesività (feriti/incidenti x 100) e la gravità (morti/(morti + feriti) x 100) la Provincia di Milano risulta ai primi posti in graduatoria che in materia di circolazione stradale, è pacificamente riconosciuta la centralità della triade costituita da infrastruttura stradale, uomo e veicolo che il legislatore ha preso atto del fatto che difetti di progettazione ovvero carenze di manutenzione della strada possano causare un vertiginoso aumento dell’incidentalità stradale, o perlomeno contribuirvi che si è ritenuto necessario individuare in capo ai soggetti proprietari e/o ai gestori della rete viaria una serie di obblighi di protezione nei confronti dell’utenza, che, partendo dalla più elementare manutenzione ordinaria, vanno a ricomprendere finanche l’azione di prevenzione che non è ritenuta sufficiente una azione di rilevazione ex post dei c.d. “punti neri”, onde intervenire per la loro eliminazione solo dopo che in quei tratti stradali si sono verificati e ripetuti incidenti, magari anche mortali che la violazione di detti obblighi comporta una responsabilità civile dell’Ente (oggettiva o semi-oggettiva) di cui questi può sottrarsi solo provando l’esistenza del caso fortuito che L’art. 2, comma 5, C.d.S., stabilisce, in primis, che: «(…) 5. Per le esigenze di carattere amministrativo e con riferimento all’uso e alle tipologie dei collegamenti svolti, le strade, come classificate ai sensi del comma 2, si distinguono in strade «statali», «regionali», «provinciali», «comunali», (…). Enti proprietari delle dette strade sono rispettivamente lo Stato, la regione, la provincia, il comune. (…)». che la definizione di strada provinciale è una classificazione amministrativa. Le SP possono essere classificate tecnicamente come strade extraurbane principali (di tipo B) o come strade extraurbane secondarie (tipo C) oppure come strade locali extraurbane (tipo F). Se • • • • • • • • • • • • attraversano centri abitati con popolazione superiore ai 9.999 abitanti sono strade di competenza comunale e quindi urbane (tipo D e E). Se attraversano centri o nuclei abitati con popolazione inferiore ai 9.999 abitanti sono urbane (tipo D, E o F), ma la competenza è della Provincia che il tratto di Via Badia appartiene a tutti gli effetti all’asse della Strada Provinciale 176 Gessate-Bellusco che attraversa il centro abitato da nord a sud lungo le vie Brianza-Monte San Michele-Badia-Piave-Garibaldi-Manzoni che la richiesta di nuovi interventi infrastrutturali, che proviene dai vari soggetti locali, deve costituire un punto di riferimento forte e condiviso: è questo uno dei requisiti basilari per orientare il processo decisionale verso un comportamento più razionale e trasparente nei suoi criteri di valutazione e scelta e che la politica della sicurezza stradale non può essere avulsa da questo scenario che i Piani del Traffico della Viabilità Extraurbana che, secondo il Codice della Strada, spetta alle Province formare, dovrebbero far propria quest’ottica per quanto concerne l’individuazione della gerarchia funzionale delle strade, le quali dovrebbero comprendere – secondo quanto previsto dalle linee guida nazionali – la viabilità extraurbana provinciale e regionale. Da ciò discende la necessità che questi piani vengano formati in stretta relazione con il piano regionale della mobilità, in modo che il loro assemblaggio dia luogo ad un quadro regionale coerente che è dunque inevitabile che la formazione dei Piani del Traffico della Viabilità Extraurbana veda una stretta cooperazione tra Regione, Province e Comuni per dare ai medesimi una valenza provinciale-regionale che un problema cruciale di questi piani di valenza provinciale-regionale concerne la fissazione dei target di efficienza e di sicurezza dei diversi tipi di strade che la politica della sicurezza stradale per la rete extraurbana e periurbana và dunque inquadrata in una più generale politica della mobilità mirata a recuperare efficienza e sicurezza che il piano della sicurezza stradale provinciale si occupa specificatamente delle strade di scorrimento a traffico misto e di quei connettori locali che competono alle Province che è dunque evidente come la gerarchizzazione funzionale delle strade e la qualificazione delle medesime costituisca un atto preliminare alla formazione del piano provinciale della sicurezza stradale che si è visto come, nel caso della realizzazione di tangenziali, la strada a traffico misto, liberata dal traffico di attraversamento, possa essere, a tutti gli effetti, considerata urbana, sebbene con sue caratteristiche peculiari, e possa rientrare all’interno dei piani di zona 30 che rimane tuttavia il problema delle modalità di intervento per le strade urbane e periurbane che, in assenza di tangenziale, continuano a mantenere la funzione di strada di scorrimento a traffico misto che nel caso di cui in oggetto ci troviamo di fronte ad una problematica che richiama quella incontrata a livello urbano in ordine alla necessità di distinguere tra gli interventi di messa in sicurezza delle strade urbane e gli interventi di messa in sicurezza delle strade di scorrimento a traffico misto. È utile, in proposito, richiamarsi ai criteri indicati negli indirizzi generali e linee guida di attuazione del PNSS per la messa in sicurezza delle strade extraurbane: “Fermo restando che le norme del Codice della strada e la segnaletica stradale svolgono un ruolo essenziale nell’indicare i comportamenti di guida sicuri, l’obiettivo è quello di creare un sistema infrastrutturale in grado di orientare “naturalmente” gli utenti verso un modello di guida sicuro”. Questa affermazione, fatta con riferimento alle strade extraurbane, vale a maggior ragione per quelle urbane. Nel momento in cui si affronta il tema della messa in sicurezza di questo tipo di strada ambigua, in quanto avente un carattere tra l’urbano e l’extraurbano, si profila un conflitto tra due ottiche opposte: quella che, ponendo in maggiore evidenza l’aspetto extraurbano, mira a privilegiare il conducente del veicolo motorizzato (consentendogli di procedere in modo fluido e spedito), e quella che, ponendo in rilievo l’aspetto urbano, mira a rendere sicuro uno spazio pubblico che è normalmente percorso anche da pedoni e ciclisti e che, per questo, richiede l’adozione di appropriate regole di moderazione del traffico. che in effetti, là dove la presenza dell’utente debole è parte dello scenario di traffico di queste strade, essa diventa l’elemento discriminante e decisivo per orientare gli interventi di messa in sicurezza: l’incolumità dell’utente debole diviene dunque il target che questi interventi devono raggiungere; il conseguimento di questo target definisce l’orientamento da perseguire. Riscontrata • • • che sarebbe utile per la sicurezza stradale consentire l’utilizzo delle strumentazioni senza obbligo di contestazione in centro abitato dove maggiore è il pericolo per gli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti e disabili in carrozzella così come definiti dall’articolo 3 comma 1 punto 53-bis del vigente cds) che ad oggi il legislatore non ha ritenuto prevederlo, limitando la possibilità di utilizzo delle postazioni “fisse” al di fuori del centro abitato oppure, in centro abitato, solo alle strade urbane di scorrimento che nell’AGGIORNAMENTO del PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO del Comune di Gessate è stata prevista la variante alla SP 176 il Consiglio Comunale dà mandato al Sig. Sindaco e ai Sig.ri Consiglieri di mettere in atto tutte le misure necessarie per poter procedere alla realizzazione in tempi brevissimi di un adeguato piano d’intervento in modo da poter addivenire al più presto alla risoluzione delle problematiche viabilistiche in essere in seno al territorio del Comune di Gessate con particolare riferimento - ai due itinerari che attraversano il centro abitato da nord a sud: il tracciato della SP176 (le vie Brianza-Monte San Michele-Badia-Piave-Garibaldi-Manzoni), e l’asse urbano Europa-De Gasperi-San Pancrazio; - e all’ itinerario est-ovest, SP216, che attraversa il centro abitato (le vie Lecco-Merano-IV Novembre-Monza). Nell’immediato, pur consapevoli che tale tipologia di intervento è contemplata solo in parte nella vigente normativa in materia, appellandosi però allo stato di urgente necessità si stabilisce: • che vengano istituite le opportune misure di moderazione di tipo orizzontale, quali porta di accesso ben evidenziata e nel contempo si rafforzino gli attraversamenti pedonali dotandoli di un adeguata illuminazione • che venga istituita una “zona 30”, oltresì dotata di postazioni fisse per il rilevamento della velocità, nel tratto della sp 176 insistente nel centro abitato del Comune di Gessate. In particolare, si riconosce che venga indicata come prioritaria la realizzazione della variante sp 176 in seno alle opere interconnesse alla realizzazione della TEM, riaprendo urgentemente un tavolo di trattativa con TEM s.p.a. al fine di ridestinare le risorse previste a suo tempo per la realizzazione della variante alla ss11 alla urgente realizzazione della variante alla sp 176. Gruppo Consigliare INSIEME PER GESSATE Il capogruppo Giulio Alfredo Sancini
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