VOLANTINO SCIOPERO 24 OTTOBRE 2014 ex-lsu ata

UNIONE SINDACALE DI BASE
LAVORO PRIVATO
GARA CONSIP E SCUOLE BELLE….HANNO GARANTITO SOLO GUADAGNI AI CONSORZI, MA
NULLA DI BUONO AI LAVORATORI EX LSU ATA e dipendenti appalti scuola !
Già avviate le procedure di licenziamento collettivo in alcune aziende
e tutte le altre pronte a fare altrettanto se non arriveranno ulteriori fondi entro fine anno
A conti fatti e come avevamo preannunciato a tempo debito, l’avvio della gara Consip nelle varie
Regioni d’Italia ha portato solo un peggioramento delle condizioni lavorative degli ex lsu ata e dipendenti
appalti miur e della qualità del servizio di pulizia nelle scuole, senza alcun risparmio sulla spesa pubblica.
L’accordo del 28 marzo (dalla USB non siglato) che ha dato il via al progetto “scuole belle” è stato - ad oggiun vero fallimento che non solo non ha garantito quanto in campagna elettorale aveva dichiarato il Presidente
del Consiglio RENZI agli Italiani, ma non ha garantito neanche ai lavoratori ex lsu ata e appalti miu un lavoro
stabile e dignitoso.
Lavoratori che vivono oggi momenti drammatici con trasferimenti in altre sedi lavorative distanti anche
oltre i 70 km senza alcun rimborso spese, con un’ accumulo di ore lavorative in “banca ore” difficilmente
recuperabile, con personale in sospensione lavorativa per assenza di posti accantonati sulle scuole e aumenti
dei carichi di lavoro con parametri produttivi improponibili ad un personale oramai ultracinquantenne e
soprattutto già provato fisicamente da un ventennio di lavoro nelle scuole senza il rispetto delle norme
elementari sulla sicurezza al lavoro.
Per non parlare poi dell’arroganza di numerose aziende Consorziate che senza alcun ordine di
servizio scritto, ma con semplici disposizioni verbali, attuano trasferimenti selvaggi e riduzioni orarie in banca
ore ai lavoratori, minacciando anche licenziamenti e trasferimenti a chi osa far valere i propri diritti.
In Campania e Sicilia, le uniche regioni in cui non è partita ancora la gara Consip, i lavoratori e ex lsu
non se la passano poi meglio, anche in queste regioni si stanno attuando analoghe disposizioni con
l’aggravante che su questi lavoratori pende la scadenza di una proroga che finirà al 31 dicembre 2014.
Per anni siamo stati accusati, anche da altri sindacati, di fare allarmismo fra i lavoratori per aver
tentato in tutti modi di spiegare le palesi conseguenze dell’attuazione di soluzioni quali la Gara Consip e
Scuole Belle e oggi chiediamo a chi continua a denigrare la proposta risolutiva della USB, che rivendica il
riconoscimento agli ex lsu ata di un anzianità di servizio prestata nelle scuole dal 1995 e la “doverosa” e
“conveniente” assunzione come ata degli addetti pulizia scuole, chiediamo perché, visto quello che sta
succedendo, ostinarsi a negare tale possibilità? Perché continuare a legare il futuro occupazionale dei
lavoratori agli appalti e ai lavori di manutenzione a scadenza e costringere gli ex lsu a rimanere alle
dipendenze delle aziende di pulizia e in tali condizioni e continuare a negare non solo l’assunzione diretta, ma
persino il riconoscimento dei titoli di servizio per partecipare ai concorsi ata pur svolgendo da sempre e
ancora oggi le mansioni di collaboratore scolastico?
Noi crediamo che se noi abbiamo fatto allarmismo …altri abbiano invece fatto terrorismo costringendo una
categoria di lavoratori a subire l’ennesimo supplizio che si poteva benissimo evitare se solo si fosse
veramente voluto garantire il lavoro e la qualità dei servizi nelle scuole prima di altri interessi.
Vi invitiamo ad aderire il 24 ottobre 2014 allo Sciopero Generale della USB
Appuntamento: Catanzaro, piazza Matteotti a partire dalle ore 10:00
Per Fermare le privatizzazioni e reinternalizzare i lavoratori e i servizi, perché le tasse che i cittadini
pagano tornino loro sotto forma di servizi efficienti e di buon livello.
Per il diritto a condizioni lavorative dignitose, per difendere il lavoro dagli appetiti delle aziende e
perché solo con lavoro stabile, salari dignitosi e servizi efficienti sarà possibile far ripartire l’economia
delle famiglie di questo paese. Per protestare contro un governo che come i precedenti non ha messo
e non mette al centro delle sue politiche la garanzia del lavoro e dei servizi ma, in sintonia con i diktat
europei, anzi precarizza e privatizza, mettendo le mani solo e sempre sui diritti dei lavoratori (anche
l’art.18 ci vogliono togliere!) per difendere imprese e banche che invece affamano il Paese.
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