FRABERT ver assoggetabilità VAS

AVIGLIANA P.E.C.L.I. Cc4 – via Almese
Relazione tecnica di Verifica di Assoggettabilità a VAS
Proprietà soc. FRA.BERT s.a.s.
_____________________________________________________
Comune
di
AVIGLIANA
_____________________________________________________
Progetto di Piano Esecutivo
Convenzionato di libera iniziativa
ai sensi degli artt. 43, 44, 45 della L.U.R. n° 56/77 e s.m.i.
AMBITO DI ZONA Cc4
_____________________________________________________
Rapporto preliminare per verifica di
assoggettabilità alla procedura VAS
ai sensi della DGR 12-8931 del 06/06/2008
Verifica di assoggettabilità V.A.S
DOCUMENTO TECNICO
Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 27 giugno 2001, 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani
e programmi sull'ambiente
D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i., art. 12 e Allegato I “Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e
programmi”
Art. 12 D.Lgs 4/2008 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia
ambientale" e Allegato I
Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte 9 giugno 2008, n. 12-8931 “D.lgs. 152/2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale.
Primi indirizzi operativi per l’applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e programmi”.
_____________________________________________________
Proponente : FRA.BERT s.a.s. , con sede legale in Avigliana via Moncenisio n. 198 .
Progettista : Ing. TOMATIS Patrizia con studio in Avigliana via Don Balbiano n.11
Avigliana 20/05/2014
progettista: ing.TOMATIS Patrizia
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INDICE
INTRODUZIONE
PARTE I - CARATTERISTICHE DEL PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO
1. Inquadramento territoriale
2. Descrizione del P.E.C.
2.1. Caratteristiche dell'area
2.2. Descrizione dell'intervento
2.2.1. Organizzazione dell'insediamento
2.2.2. Tipologia edilizia
2.3. Tabella riassuntiva dei dati di progetto
2.4. Il P.E.C come quadro di riferimento per progetti e altre attività o per quanto riguarda
l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative.
2.5. Rapporti fra il P.E.C. e altri livelli di Piani o programmi
2.5.1. Coerenza con strumenti a livello comunale
2.5.2. Coerenza con strumenti di livello provinciale
2.5.3. Coerenza con strumenti di livello regionale
2.5.3.1. Il Piano Territoriale Regionale (P.T.R.)
2.5.3.2. Il Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.)
2.6. Problemi ambientali pertinenti al PEC
2.7. Pertinenza del PEC per l’integrazione delle considerazioni ambientali al fine di promuovere lo
sviluppo sostenibile.
PARTE II - CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE INTERESSATE
3. Caratteristiche degli impatti ambientali e delle aree interessate. Impatti potenziali del PEC sulle
componenti ambientali, paesaggistiche e antropiche considerate ed interventi di mitigazione e/o
compensazione.
3.1. Aria
3.2. Acqua
3.3. Suolo
3.4. Flora e fauna
3.5. Rumore
3.6. Rifiuti
3.7. Energia
3.8. Traffico e viabilità
3.9. Paesaggio
3.10. Salute
4. Considerazioni conclusive
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INTRODUZIONE
Il presente Documento tecnico per la verifica di assoggettabilità a V.A.S. si riferisce al progetto di
P.E.C. di iniziativa privata per l’ambito di zona individuato come Cc4 dal PRGC vigente del Comune
di Avigliana approvato con i seguenti procedimenti amministrativi:
- in data 30/01/1995 con deliberazione della Giunta Regionale n. 44-42736, veniva approvato il
vigente P.R.G.C. del Comune di Avigliana;
- in data 22/09/1997 con deliberazione della Giunta Regionale n. 5-22506, veniva approvata la
Variante n. 1 al P.R.G.C. vigente;
- in data 18/07/2005 con deliberazione della Giunta Regionale n. 18-495, veniva approvata la
Variante n. 15 al P.R.G.C. vigente;
- in data 21/12/2009 con deliberazione del Consiglio Comunale n. 172 veniva approvato il Testo
Coordinato delle Norme Tecniche di Attuazione con tutte le varianti approvate sino al 2009;
- con successive deliberazioni del Consiglio Comunale, venivano approvate varianti strutturali e non
strutturali al P.R.G.C. vigente;
- con deliberazione del Consiglio Comunale n. 3 del 07/03/2012 è stata approvata la Variante n.47
strutturale al PRGC vigente relativa al “Centro Abitato”
- con deliberazione del Consiglio Comunale n. 94 del 17/12/2013 è stata approvata la Variante
strutturale al PRGC vigente relativa alle “Borgate – Ambiti Eb, Ct, Fip6 e Fip8” ai sensi dell’articolo
31 ter della LR 56/77 così come modificata dalla LR 1/2007;
La Legge regionale del Piemonte 25 marzo 2013, n. 3 “Modifiche alla legge regionale 5 dicembre
1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e ad altre disposizioni regionali in materia di urbanistica ed
edilizia” ha integrato il procedimento urbanistico con il procedimento di Valutazione Ambientale
Strategica, già previsto dal D.Lgs 152/2006, secondo il principio per il quale sono sottoposti alla
verifica di assoggettabilità alla VAS esclusivamente i piani particolareggiati attuativi di PRG che non
sono già stati sottoposti a VAS o ad analisi di compatibilità ambientale ai sensi della legge regionale
14 dicembre 1998, n. 40 (Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di
valutazione) e che non sono sottoposti a VAS o a verifica i piani particolareggiati che non
comportano variante quando lo strumento sovraordinato, in sede di VAS o di analisi di compatibilità
ambientale ai sensi della L.R. 40/1998, ha definito l’assetto localizzativo delle nuove previsioni e
delle dotazioni territoriali, gli indici di edificabilità, gli usi ammessi e i contenuti plano volumetrici,
tipologici e costruttivi degli interventi, dettando i limiti e le condizioni di sostenibilità ambientale delle
trasformazioni previste.
Per quanto il PRGC vigente (in applicazione della L.R. n. 40 del 14/12/98, art. 20 “Disposizioni
concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”) abbia affrontato le tematiche
ambientali, il PEC in oggetto, redatto in conformità all’ Art. 43 – della legge regionale 56/77 e s.m.i.,
sembra comunque dover essere sottoposto a verifica di assoggettabilità alla V.A.S.
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Il presente Documento tecnico è redatto ai sensi della Direttiva del Parlamento Europeo e del
Consiglio 27 giugno 2001, 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e
programmi sull'ambiente, del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 ”Norme in materia ambientale” e s.m.i.,
art. 12 e Allegato I alla Parte II “Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi”,
dell’Art. 12 D.Lgs 16 gennaio 2008, n.
4 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante
norme in materia ambientale” e relativo Allegato I, della Deliberazione Giunta Regionale del
Piemonte n. 12-8931 del 09/06/2008 “D.lgs. 152/2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale. Primi
indirizzi operativi per l’applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica
di piani e programmi”.
In particolare, il Documento tecnico è suddiviso in due parti, che riprendono i contenuti dell’Allegato I
“Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi” alla Parte II del D.Lgs. n. 152/06 e
s.m.i.
- Parte I: Caratteristiche del Piano Esecutivo Convenzionato
- Parte II: Caratteristiche degli impatti e delle aree interessate.
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PARTE I
CARATTERISTICHE DEL PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO
1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE
L’area del P.E.C. (Piano Esecutivo Convenzionato) di iniziativa privata oggetto del presente
documento tecnico è compresa nel territorio del Comune di Avigliana, situato a circa 25 km ad ovest
del capoluogo Torino. E’ un centro di media grandezza (circa 12.200 abitanti) con un’estensione
territoriale di circa 23.3 Km2 confinanate a nord, con i Comuni di Almese e Villar Dora; ad ovest con
Sant’Ambrogio di Torino e Valgioie; a sud con Giaveno e Trana; a est con Reano, Buttigliera e
Casellette. La città è situata all’imbocco della basse valle di Susa a ridosso dello spartiacque con la
Valsangone ed è attraversata in direzione est-ovest, da due strade statali (SS24 ora SP024 e
SS25), dall’autostrada A32, dalla ferrovia Torino Bardonecchia Modane e dal fiume Dora Riparia;
perpendicolarmente, in direzione nord-sud, dal centro abitato si diramano la strada statale SS589
dei laghi di Avigliana, la circonvallazione (variante alla SS589) che nasce dallo svincolo autostradale
e la strada provinciale del Col del Lys (SP187); dalla Valmessa posta a nord della città confluisce
nel fiume Dora Riparia il Torrente Messa.
La cittadina è caratterizzata da un territorio con un profilo geometrico irregolare, con variazioni
altimetriche accentuate, con zone pianeggianti, collinari e premontane.
Urbanisticamente è costituito da un centro storico arroccato lungo le pendici del monte Pezzulano
sul quale si ergono le rovine del vecchio castello medioevale, un centro abitato di più recente
edificazione che si sviluppa lungo gli assi viari di corso Torino (SS25) e corso Laghi (SS589),
formanti un unico agglomerato urbano contiguo. Agli estremi Est e Ovest dell’abitato, si trovano due
zone industriali storiche ricadenti in parte anche sui comuni confinanti di Sant’Ambrogio di Torino (a
Ovest) e Buttigliera Alta l.tà Ferriere (a Est)
Oltre il fiume Dora Riparia, verso Nord , si trovano due agglomerati urbani di storica origine e di
recente espansione, frazione Drubliaglio e borgata Grangia. Il lotto interessato dall’intervento è
ubicato al limite sud dell’agglomerato urbano della borgata Grangia, lungo il lato Ovest della Strada
Provinciale n. 187 del Col del Lys (via Almese) in prossimità dell’incrocio tra via cascina Rolle e via
Musiné.
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Figura 1 Estratto CTR
2. DESCRIZIONE DEL P.E.C.
L'area oggetto d'intervento è situata nel Comune di Avigliana, sul lato sinistro di Via Almese in
corrispondenza dell'incrocio con via Cascina Rolle e via Musinè, ed è contraddistinta nella
planimetria del P.R.G.C. vigente con il simbolo Cc4, ed ha destinazione d'uso residenziale +
connesse con obbligo di Piano Esecutivo Convenzionato se previste più di due unità abitative.
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Figura 2. Estratto del PRGC
2.1. CARATTERISTICHE DELL'AREA
L'area Cc4, con una superficie territoriale di mq 3.235, caratterizzata da morfologia piana, è
soggetta a Piano Esecutivo Convenzionato. Essa comprende i seguenti terreni insistenti sul Foglio
2: particelle 405 - 406 - 407. Confina rispettivamente: sui lati Ovest con un terreno agricolo, sul lato
Sud con via cascina Rolle, sul lato Nord con lotto residenziale già edificato e sul Est con via Almese;
i lati Sud e Ovest sono lambiti da un canale scaricatore della bealera di Casellette
L’area oggetto d’intervento, quindi, risulta posta al margine sud ovest dell'agglomerato urbano della
borgata Grangia
L'accesso al lotto avviene su via Almese mediante un varco nel muretto di recinzione lungo il
confine stradale.
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Figura 3. Estratto catastale – Fg 2 con evidenziata in rosso l’area soggetta a P.E.C. Cc4
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Figura 4. foto da incrocio via Almese – via C.na Rolle (dir. Nord-Ovest)
Figura 5. foto da confine su Almese – (dir. Sud)
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Figura 6. foto da via C.na Rolle – (dir. Nord)
Figura 7. foto da angolo N-O lotto – (dir. Est)
.
2. 2 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
2.2.1 ORGANIZZAZIONE DELL'INSEDIAMENTO
In funzione delle indicazioni previste dal PRGC, il Piano Esecutivo Convenzionato prevede l'utilizzo
della superficie fondiaria per la realizzazione di due fabbricati di tipo condominiale a tre piani fuori
terra senza interrato con 6 unità abitative ciascuno. Le autorimesse, non essendo possibile secondo
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le prescrizione del PRGC vigente edificarle nel sottosuolo, saranno collocate al piano terra dei
singoli edifici, ottimizzando il consumo del suolo ed evitando la costruzione di autorimesse esterne
adiacenti ai fabbricati che se pur previste dal PRGC causerebbero maggior uso del suolo.
La sistemazione del lotto prevede la realizzazione di una strada di penetrazione lungo il confine sud
di larghezza 6mt con una rotonda finale per l’inversione marcia senza manovra, nel lato Sud sarà
dotata di posti auto disposti parallelamente al senso di marcia e di un marciapiede pedonale sul lato
Nord.
Nella sistemazione finale il lotto sarà suddiviso in una zona di libero accesso dalla strada provinciale
e un’area privata chiusa da recinzioni e cancellate con all’interno i due fabbricati.
Nell’area interna delimitata dalla recinzione, oltre ai fabbricati, verranno realizzate delle aree di
manovre prospicienti gli accessi ai box disposti su ciascun lato Est e Ovest dei due fabbricati; la
rimanente parte libera verrà adibita ad uso aiuole e giardino condominiale
Gli accessi alle quattro aree di manovra avverranno tramite quattro cancelli scorrevoli delimitati da
pilastrini in c.a. disposti nella recinzione collocata a ridosso del marciapiede lungo la strada privata.
Nella realizzazione dei fabbricati si prevedono delle strutture di fondazione che
andranno a
invadere il sottosuolo in maniera limitata, in quanto non verranno realizzati piani interrati. Si prevede
quindi una profondità di scavo, compatibilmente con le condizioni geotecniche, di circa 1,0- 1,5mt. Si
porrà inoltre particolare attenzione ad un riutilizzo compensativo dei materiali di scavo per realizzare
i riporti necessari a formare i rilevati
Figura 8 Planimetria del PEC
2.2.2 TIPOLOGIA EDILIZIA
Il progetto si è orientato verso tipologie edilizia di edifici isolati a tre piani fuori terra, di cui il piano
terra adibito a deposito e/o autorimessa come ammesso dal P.R.G.C. per la zona Cc4. Gli edifici
sono dotati di autorimesse private con uno o più posti, inoltre nell’area esterna verranno realizzati
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posti auto in misura di uno per ogni unità immobiliare, in modo da soddisfare ampiamente lo
standard richiesto dalla legge 122/89 e quanto previsto dalle N.d.A. del P.R.G.C.
La superficie coperta totale dei due fabbricati in progetto risulta essere di circa mq 534.
Figura 9- Schemi sezioni e prospetti degli edifici previsti dal P.E.C.
2.3. TABELLA RIASSUNTIVA DEI DATI DI PROGETTO
Si riassumono di seguito i dati relativi alle superfici del Piano, calcolate sulla base dei dati tabellari,
con riferimento alla superficie totale dell’ambito.
Destinazione d’uso
Residenziale e connessi.
Superficie territoriale
mq 3.235
Indice territoriale
mc/mq 0,85
Volumetria realizzabile
mc 2.749,75
Superficie fondiaria
mq 2.969
Superficie a verde
mq 1.201
Superficie permeabile
mq 1.361
Abitanti insediabili
30
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Densità abitativa media
90 mc/ab
Nel P.E.C. non sono previste aree in dismissione come stabilito dalle N.T.A. del PRGC vigente in
merito all’ambito Cc4
2.4 IL P.E.C COME QUADRO DI RIFERIMENTO PER PROGETTI E ALTRE ATTIVITÀ O PER
QUANTO RIGUARDA L’UBICAZIONE, LA NATURA, LE DIMENSIONI E LE CONDIZIONI
OPERATIVE.
L’approccio progettuale, in generale, tiene conto delle preesistenze e affronta il completamento
dell’area residenziale secondo un approccio integrato che tenga conto del contesto, della
morfologia del sito, del paesaggio, dei servizi e della viabilità pubblica esistenti, reperendo all’interno
dell’ambito tutte le aree necessarie per soddisfare il fabbisogno di servizi e attrezzature pubbliche
previsti dalla normativa urbanistica, con riferimento alla destinazione d’uso residenziale, ammessa
dal PRGC.
Il P.E.C. Cc4 costituirà il completamento dell’area residenziale e per eventuali sviluppi delle aree a
servizi pubblici e di viabilità.
L’area è attualmente utilizzata ad uso agricolo, seppur posta al margine di una zona residenziale
consolidata della borgata Grangia che, tuttavia, si è sviluppata nel corso degli anni nelle varie aree
libere site all’interno del nucleo abitato e dislocate lungo gli assi principali di via Almese e via
Moncenisio.
La realizzazione delle previsioni del PEC permetteranno di completare un tassello sfrangiato di area
residenziale, potenziando i servizi pubblici per tutto l’ambito.
Il progetto di PEC in particolare tiene conto delle preesistenze, lette in senso positivo,
come le visuali paesaggistiche verso i rilievi montuosi formanti l’anfiteatro naturale dell’imbocco della
valle.
2.5 RAPPORTI FRA IL P.E.C. E ALTRI LIVELLI DI PIANI O PROGRAMMI
Il PEC deve essere coerente rispetto agli strumenti di pianificazione, di indirizzo e di gestione del
territorio gerarchicamente sovraordinati: si prendono, pertanto, in considerazione:
•
a livello comunale, il PRGC vigente;
•
a livello provinciale, il Piano Territoriale Provinciale (P.T.P.)
•
a livello regionale, il Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) e il Piano Paesaggistico Regionale
(P.P.R.)
2.5.1. Coerenza con strumenti a livello comunale
Il rapporto fra il PEC e il PRGC vigente della Città di Avigliana è di completa coerenza: il PEC non
costituisce variante al PRGC e si attiene alle indicazioni generali per gli ambiti Cc e a quelle
specifiche per l’ambito Cc4. Gli ambiti Cc4 – (aree prevalentemente libere parzialmente o totalmente
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dotate di opere di urbanizzazione da edificare (completamento) con destinazione prevalentemente
residenziale); regolamentati dall’art. 14 - Insediamenti residenziali: condizioni di ammissibilità degli
interventi, dall’art.15 - Insediamenti residenziali: definizione degli ambiti normativi delle Norme
Tecniche di Attuazione e nelle relative schede normative degli ambiti di zona e nelle tavole
planimetriche di PRGC.
2.5.2 Coerenza con strumenti di livello provinciale
Il Piano Territoriale Provinciale della provincia di Torino (PTC2) adottato dal Consiglio Provinciale
con deliberazione n. 26817 del 20 luglio 2010 e approvato dal Consiglio Regionale con D.C.R. n.
121-29759 del 21 luglio 2011 si pone come obiettivo strategico “la qualità territoriale come fattore di
sviluppo e la messa a sistema dei territori, valutandone criticità e opportunità, e assumendo la
diversità territoriale come valore”.
Tra i vari obiettivi del PTC della Provincia di Torino - che comunque interessano esclusivamente la
pianificazione d’area vasta e non si esprimono in merito alla scala locale di PEC – possiamo
identificare una sostanziale coerenza con uno dei principi fondamentali del Piano, ovvero di
provvedere a sostenere la compatibilità fra l’ecosistema ambiente e naturale ed il sistema antropico,
armonizzando la reciproca salvaguardia della tutela e valorizzazione del primo e di evoluzione e
sviluppo del secondo.
Interessa in questa sede di analisi di compatibilità ambientale, come il PTP prenda in
considerazione, nella definizione del proprio sistema di obiettivi, strategie e progetti, i criteri di
sostenibilità dell’Unione Europea. Il PEC Cc4 si riconosce come azione che concorre al
raggiungimento, in particolare, nell’obiettivo dell’UE di “Conservare e migliorare la qualità
dell'ambiente locale”. Come definito dal PTP, “La qualità territoriale come fattore di sviluppo non può
essere solamente uno slogan, ma diviene una vera e propria politica da perseguire attraverso
numerose linee d’azione, perché la qualità territoriale non è da confondere con la semplice qualità
dell’ambiente naturale, ma va perseguita su più fronti e permea tutte le politiche rivolte a:
•
sistema insediativo;
•
sistema delle aree libere e le aree naturali;
•
sistema delle connessioni infrastrutturali, materiali ed immateriali;
•
pressioni antropiche e le risorse naturali (aria, acqua, suolo,...);
•
prevenzione del rischio idrogeologico e difesa del suolo
Naturalmente, la qualità territoriale intesa come fattore di sviluppo, deve essere riferimento anche
nel complesso sistema delle relazioni che si determinano nella ricerca della qualità dei luoghi per
vivere, in contrapposizione ai troppi non luoghi che caratterizzano ampie aree dei nostri territori.
Territori ricchi di bellezze paesaggistiche e naturalistiche, mete per il tempo libero di chi vi abita, e
allo stesso tempo capaci di attrarre turismo e di accogliere talenti capaci di apportare innovazione al
sistema; l’innovazione ricerca luoghi ospitali in cui insediarsi , al sicuro da fenomeni di rischio
ambientale e idrogeologico e riconosciuti per la qualità delle risorse primarie come l’aria, l’acqua, il
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suolo. Sviluppo, innovazione e qualità della vita richiedono, al contempo, una elevata efficienza di
sistemi interni per la mobilità e per la comunicazione, ed altrettanta efficienza di reti in ingresso ed in
uscita verso il mondo esterno: efficienza ed innovazione delle reti materiali e di quelle della
conoscenza sono indispensabili”.
Con l’attuazione del PEC Cc4 è possibile migliorare sostanzialmente un ambiente locale
con
l’introduzione di nuovi elementi riqualificativi, che completino il comparto residenziale, dotandolo di
zone servizi , di percorsi pedonali e parcheggi
La porzione di territorio del Comune di Avigliana nella quale ricade l’ambito soggetto a PEC Cc4
vista attraverso gli elaborati cartografici del PTP, non presenta particolari criticità e risulta in
generale conforme nelle previsioni a livello provinciale.
La tavola A.3.1 del PTP e “Sistema delle aree agricole in contesto metropolitano” non evidenzia per
l’area in oggetto caratteristiche paesaggistiche particolare: l’area risulta posizionata in una zona a
destinazione urbana.
Figura 10. Estratto tavola PTC Sistema del aree agricole in contesto metropolitano.
Con freccia rossa su area d’intervento
Il PTP nella Direttiva per i nuovi insediamenti residenziali, fornisce alcuni requisiti di qualità, tra i
quali
1. la progettazione – pur giovandosi delle proprie libertà compositive ed espressive – dovrà tendere
ad evitare volute fratture col contesto e a non imporre vistose discontinuità sia planimetriche che
volumetriche ma, al contrario a porsi come elemento di dialogo o di corretta dialettica anche formale
con l’esistente
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2. laddove siano ancora leggibili e descrivibili quei rapporti fondativi che legavano la città storica (o
parti della città esistente) al territorio – ad esempio col sito naturale o antropizzato – in termini di
modalità di giacitura sul terreno o in termini di rispetto del clima o del soleggiamento o delle visuali
prospettiche, anche i nuovi insediamenti dovranno ricercarli, interpretarli e ottimizzarli
3. Analoghe attenzioni dovranno essere riservate ed esercitate nella scelta delle tipologie,
privilegiando quelle legate al luogo, alla tradizione ed ai desideri degli abitanti; alla scelta delle
modalità costruttive, del tipo di coperture, dell’impiego dei materiali, sia per le costruzioni che per gli
spazi a terra.
Il PEC, nelle sue previsioni insediative, rispetta l’indicazione ricevuta dall’Amministrazione, di dotare
l’area di adeguate aree a verde e una viabilità interna dotata di idonee superfici a parcheggio. .
Le previsioni di PEC risultano pertanto coerenti anche rispetto al PTP della Provincia di Torino
2.5.3 Coerenza con strumenti di livello regionale
2.5.3.1 Il Piano Territoriale Regionale (P.T.R.)
Il Piano Territoriale Regionale – PTR della regione Piemonte è stato approvato dal Consiglio
Regionale con DCR n. 122-29783 del 21 luglio 2011.
Il Comune di Avigliana è compreso nell’Ambito di Integrazione Territoriale n. 12 di SUSA.
L’area oggetto di PEC sottoposto a verifica preventiva di assoggettabilità a VAS può essere
classificata tra le “Aree urbane esterne ai centri storici”, disciplinate dall’art. 20 delle Norme di
Attuazione del PTR. Si tratta, infatti, di aree “in gran parte caratterizzate da una complessiva
assenza di qualità urbana, da un’organizzazione diffusa sul territorio, spesso in modo arteriale lungo
le vie di comunicazione”. Obiettivo prioritario del PTR e perseguito anche dal PEC in progetto è la
rivitalizzazione e la rifunzionalizzazione delle aree urbane principalmente mediante interventi volti
alla valorizzazione dell’ambiente fisico. Questo tipo di aree, secondo il PTR, si configurano come il
luogo privilegiato per la nuova edificazione, (tramite azioni di riordino, completamento,
compattamento e densificazione dell’edificato) e la qualificazione ambientale (mediante interventi di
riassetto funzionale, valorizzazione della scena urbana, riuso del patrimonio edilizio). Il PTR precisa,
inoltre, che “le espansioni e gli sviluppi lineari dell’urbanizzato preesistente, le situazioni ambientali
di degrado e i margini edificati dal disegno sfilacciato costituiscono oggetto di specifici interventi volti
alla qualificazione e integrazione paesaggistica”.
Le direttive del PTR contemplano azioni per promuovere la stabilizzazione dei limiti urbani
preesistenti privilegiando azioni di riordino, qualificazione formale e funzionale dei margini e delle
aree di frangia urbana.
Proprio in queste definizioni e indirizzi per la riqualificazione urbana dei margini edificati del tessuto
urbano si possono riconoscere le caratteristiche delle previsioni progettuali per l’ambito del PEC Cc4
che, pertanto, appare coerente e compatibile anche con il livello di pianificazione territoriale
regionale.
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Figura 11. Estratto tavola PTR – tavola di progetto – area 12 - Susa
2.5.3.2 IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE (P.P.R.)
Il Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.) è stato adottato con D.G.R. n. 53-11975 del 04 agosto
2009: attualmente non sono consentiti sugli immobili e sulle aree tutelate ai sensi dell’articolo 134
del Codice dei beni culturali e del paesaggio interventi in contrasto con le prescrizioni degli articoli
13, 14, 16, 18, 26, 33, delle norme di attuazione del piano, che sono sottoposte alle misure di
salvaguardia di cui all’articolo 143, comma 9, del Codice stesso.
Il Comune di Avigliana ricade nell’Ambito Paesaggistico n. 37 “Anfiteatro Morenico di Avigliana” ed è
identificato dall’Unità di Paesaggio n. 3703, corrispondente alla tipologia normativa IV –
“Naturale/rurale o rurale rilevante alterato da insediamenti”.
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Figura 12. Estratto scheda ambito 37
Fra gli obiettivi specifici e le corrispondenti linee d’azione definite dal PPR per l’ambito 37 Anfiteatro Morenico di Avigliana, non pare vi siano riferimenti specifici alle caratteristiche dell’area
oggetto di PEC. Tuttavia per quanto riguarda l’intervento può rientrare tra quelli tendenti a
privilegiare per il nuovo costruito il consolidamento e la densificazione dei nuclei già urbanizzati.
Il PPR non segnala, per l’area in oggetto, aree ed elementi di rilievo sottoposti a tutela ai sensi degli
artt.136-142-157 del D.Lgs 42/2004 e s.m.i.” (cfr. Tav. 2 del PPR).
Dalla tav. P4-4 “Componenti Paesaggistiche” in scala 1:100.000 non emergono particolari rilevanze
paesaggistiche per l’area oggetto d’intervento, l’area è classificata come “Tessuti discontinui
suburbani”.
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Figura 13. Estratto tavola P4-4 del PPR Componenti caratteristiche
Il PPR non individua per l’area oggetto d’intervento particolari valenze paesaggistiche, tuttavia il
PEC, in virtù del fatto che la Convenzione Europea del Paesaggio riconosce “che il paesaggio è in
ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni: nelle aree urbane e
nelle campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate
eccezionali, come in quelle della vita quotidiana”, deve considerare con attenzione il contesto, le
visuali paesaggistiche, il sistema del verde e ogni elemento che possa concorrere alla modificazione
del paesaggio esistente, mirando alla riqualificazione dell’area e al miglioramento della qualità della
vita nel comparto di interesse. In particolare, il progetto di PEC permette di mantenere le relazioni
visuali con il paesaggio circostante, pone attenzione alla componente del verde e all’organizzazione
dello spazio pubblico.
Si ritiene, pertanto, che la compatibilità del PEC Cc4 rispetto agli obiettivi generali e specifici del
PPR sia verificata.
2.6 PERTINENZA DEL PEC PER L’INTEGRAZIONE DELLE CONSIDERAZIONI AMBIENTALI AL
FINE DI PROMUOVERE LO SVILUPPO SOSTENIBILE.
Al fine di mettere in relazione la descrizione degli elementi del PEC rispetto alle considerazioni
ambientali per la promozione dello sviluppo sostenibile, si prendono in considerazione gli obiettivi
della Deliberazione CIPE - Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica n. 57 del 2
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agosto 2002 ”Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia”, selezionando quelli
raffrontabili con l’intervento di PEC che risultano essere:
Natura e biodiversità:
•
Protezione della biodiversità
Qualità dell’ambiente e qualità della vita negli ambienti urbani:
•
Riequilibrio territoriale ed urbanistico
•
Migliore qualità dell’ambiente urbano
•
Uso sostenibile delle risorse ambientali
•
Riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e mantenimento delle concentrazioni di
inquinanti al di sotto di limiti che escludano danni alla salute umana, agli ecosistemi e al
patrimonio monumentale
•
Riduzione dell’inquinamento acustico e riduzione della popolazione esposta.
•
Riduzione dell’esposizione a campi elettromagnetici in tutte le situazioni a rischio per la
salute umana e l’ambiente naturale.
Prelievo delle risorse e produzione dei rifiuti:
•
Riduzione del prelievo di risorse senza pregiudicare gli attuali livelli di qualità della vita
•
Conservazione o ripristino della risorsa idrica
•
Miglioramento della qualità della risorsa idrica
•
Gestione sostenibile del sistema produzione/ consumo della risorsa idrica
•
Riduzione della produzione, recupero di materia e recupero energetico dei rifiuti
Le finalità generali del PEC, riassumibili nella riqualificazione di un’area di margine dell’edificato,
paiono del tutto coerenti con gli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dalla Comunità Europea
così come recepiti dall’Italia.
I principali obiettivi del PEC sono, infatti, riassumibili nel completamento di un tassello di frangia del
costruito a margine dell’abitato, migliorando la qualità dell’ambiente urbano (verde, percorsi
pedonali, illuminazione pubblica), con attenzione al contenimento dei consumi energetici e alla
gestione delle risorse.
Gli obiettivi specifici sono:
•
la riqualificazione di un’area ai margini dell’edificato attualmente inutilizzata;
•
l’integrazione dell’intervento con il contesto e, in particolare, con l’intervento sulla costruenda
area Cc4;
•
la viabilità interna privata con possibilità di inversione di marcia senza manovra e
dotazione parcheggi più che sufficienti;
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la
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•
l’impiego di tipologie costruttive, materiali e finiture coerenti con il contesto;
•
privilegiare la sostenibilità dell’intervento edilizio sotto il profilo del risparmio energetico, della
riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e della prevenzione e protezione dal rumore
e dall’inquinamento acustico con la dotazione di soluzioni costruttive e impianti adeguati e
con la dotazione di verde pubblico e privato.
•
attenzione agli aspetti ambientali legati alla conservazione della risorsa idrica, prevedendo,
per la parte privata dell’insediamento, la presenza di ampie zone verdi e di pavimentazioni
esterne realizzate con materiali che assicurino adeguata permeabilità all’acqua;
Dal confronto fra gli obiettivi del PEC e quelli della Deliberazione CIPE, si ritiene che il progetto di
Piano Esecutivo sia sostanzialmente coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale nazionali.
2.7 PROBLEMI AMBIENTALI PERTINENTI AL PEC
Non si rilevano problemi ambientali pertinenti alla proposta di PEC.
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PARTE II
CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE INTERESSATE
3. Caratteristiche degli impatti ambientali e delle aree interessate. Impatti potenziali
del PEC sulle componenti ambientali, paesaggistiche e antropiche considerate ed
interventi di mitigazione e/o compensazione.
In ottemperanza ai criteri previsti per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi di cui all’art.
12 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. esplicitati nell’Allegato I, rispetto ai possibili impatti conseguenza
dell’attuazione degli interventi edilizi previsti nel PEC Cc4, sono stati presi in considerazione i
seguenti elementi:
- Aria
- Acqua
- Suolo
- Flora e fauna
- Rumore
- Rifiuti
- Energia
- Traffico e viabilità
- Paesaggio
- Salute
Per ogni elemento preso in considerazione sono descritte le caratteristiche degli eventuali impatti
generati dall’attuazione del PEC sull’ambito d’interesse e sul contesto, prendendo come riferimento,
stante la dimensione limitata dell’intervento, la scala di quartiere, quindi limitando l’analisi agli impatti
sul contesto costituito dalla Borgata Grangia. Per ogni elemento, inoltre, sono indicati eventuali
impatti generati dalla fase di cantiere di costruzione e gli eventuali interventi di mitigazione o
compensazione previsti.
3.1 Aria
La Provincia di Torino si è dotata fin dal 2005 di un Piano d’Azione per la riduzione del rischio di
superamento dei valori limite e delle soglie di allarme in materia di qualità dell’aria che prevede
l’adozione, da parte dei Comuni, di provvedimenti principalmente finalizzati a contenere le emissioni
di PM10, di biossido di azoto, di biossido di zolfo, di benzene e di monossido di carbonio generate
dal traffico veicolare, dagli impianti produttivi e dagli impianti di riscaldamento ambientale.
Data l'ubicazione e le caratteristiche dell’area soggetta a PEC, gli elementi di pressione sulla
componente ambientale sono da individuarsi principalmente nelle emissioni indirette in atmosfera
provenienti dal traffico veicolare indotto e nelle emissioni dirette dalle caldaie utilizzate per il
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riscaldamento dei locali. In entrambi i casi, gli inquinanti emessi sono quelli tipici della combustione:
NOx (ossidi di azoto), VOC (composti organici volatili), PM10 (particolato atmosferico), CO
(monossido di carbonio).
L’incremento di traffico indotto dall’intervento edilizio appare trascurabile non essendo prevista
nuova viabilità o poli di servizi tali da determinare nuovi flussi di traffico veicolare.
Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico dovuto al riscaldamento degli edifici residenziali, il
PEC opererà su più fronti: sul contenimento dei consumi energetici, attraverso elementi passivi
(orientamento degli edifici, isolamento termico, soluzioni di involucro edilizio, schermature, ecc.) e
attivi (impianti di riscaldamento con caldaie alimentate a metano di ultima generazione, pannelli
radianti a pavimento, pannelli solari termici ad integrazione dell’impianto di riscaldamento, eventuali
scambiatori aria con recupero calore)
Si ritiene, pertanto, che le emissioni di VOC e PM10 dovute a tali sorgenti emissive siano
trascurabili.
Le interferenze ambientali potenziali in fase di cantiere possono essere connesse a:
•
polverosità conseguente alle attività di costruzione (movimenti di terra, accumulo di materiali
polverulenti, ecc). L'interferenza non appare significativa in quanto lo scavo sarà di
dimensioni limitate e la fase di scavo sarà di durata limitata;
•
emissioni da macchine operatrici presenti in cantiere e da mezzi di trasporto. Anche in
questo caso l'interferenza non appare significativa data la dimensione limitata del cantiere.
3.2 Acqua
L’area del PEC è già servita da acquedotto comunale gestito dall’ente Smat Torino; il PEC prevede
il potenziamento dell’acquedotto con la realizzazione di un nuovo tratto di allacciamento.
Per quanto riguarda le acque di scarico, è previsto l’allacciamento alla rete fognaria pubblica
esistente per le acque nere, mentre per le acque meteoriche si prevede lo scarico nel canale
scolmatore che lambisce il confine. La rete delle acque bianche sarà dotata di vasche di ritenzione
di adeguati dimensioni con eventuali pompe per recupero dell’acqua a fini irrigui.
Le porzioni di terreno che verranno edificate rispetto all’area sono modeste: l’area destinata a
servizi, attualmente costituita da terreno pianeggiante prativo dotato di discreta capacità di
assorbimento delle acque meteoriche, rimarrà verde, così come gran parte della superficie non
edificata. Il PEC prevede, infatti, ampie zone verdi private e ampie aiuole all’interno delle aree
private degli edifici e ai margini della strada di penetrazione i posti lungo essa saranno realizzati con
pavimentazione drenate.
In fase di cantiere non sono previste interferenze né con l'ambiente idrico sotterraneo né con quello
superficiale in quanto anche gli scavi delle fondazioni degli edifici, che tra l’altro non prevedono piani
interrati, avranno una profondità limitata che non andranno a interferire con le fale freatiche presenti
nel sottosuolo.
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3.3 Suolo
La zona in esame è pianeggiante e inserita ai margini di un contesto già antropizzato ove l’uso
prevalente del suolo è in maggior parte di tipo residenziale. L’area è classificata secondo la classe
di pericolosità idrogeologica
come classe IIIbβ2, verranno pertanto osservate e prese in
considerazione tutte le prescrizioni inerenti, tra i quali l’esclusione della realizzazione di locali
interrati.
E’ previsto un modesto consumo di nuovo suolo limitato al sedime dei due edifici a progetto. Il PEC
prevedrà spazi a verde privato e verde pubblico che determinano effetti positivi rispetto a questo
indicatore.
3.4 Flora e fauna
Nell’area d’intervento, inserita ai limiti ci un contesto urbanizzato consolidato, non si rilevano
particolari evidenze da tutelare.
E’ prevista la sistemazione a verde (prato e siepi) delle pertinenze degli edifici, e per il verde privato
è previsto l’impiego di specie arboree locali e già presenti nel contesto urbanistico.
3.5 RUMORE
In base al Piano di Classificazione Acustico del Comune di Avigliana l’ambito soggetto a PEC è
nella Classe 2 - “aree destinate ad uso prevalentemente residenziale”, rientrano in questa classe le
aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di
popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e
artigianali.”. Non si rilevano incrementi dei livelli di rumorosità dell’area indotto dall’intervento né
particolari problematiche ambientali rispetto al problema acustico.
Durante la fase di cantiere si richiede l'utilizzo di macchine operatrici e mezzi di trasporto (persone e
materiali) che determinano, per alcune fasi di lavorazioni, emissione di rumore nei luoghi nell'intorno
dell'area interessata. L'interferenza, anche se significativa, avrà comunque carattere temporaneo.
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Figura 14 Estratto della Classificazione acustica del territorio comunale di Avigliana
3.6 Rifiuti
La raccolta dei rifiuti solidi urbani è del tipo differenziato “porta a porta” attraverso il servizio
attualmente gestito dall’ente sovracomunale ACSEL Valsusa.
Durante la fase di cantiere, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti di lavorazione diventa importante,
soprattutto in quanto l’ambito oggetto di intervento è inserito in un’area urbanizzata a carattere
residenziale. Sarà necessario, pertanto, prendere tutte le misure necessarie per limitare la
produzione di rifiuti in cantiere: prevedere la raccolta differenziata dei rifiuti in cantiere,
predisponendo contenitori separati e chiaramente identificabili per legno, carta/cartone, metallo,
vetro, plastica, inerti, oli ecc.; prevedere il divieto di abbandono, smaltimento attraverso
combustione e interramento dei rifiuti prodotti in cantiere, ecc.
E’ prevista la realizzazione di una idonea piazzola opportunamente dimensionata e mimetizzata per
il deposito dei contenitori dei rifiuti da posizionarsi in prossimità dell’accesso sulla nuova viabilità
privata
3.7. Energia
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La zona risulta servita dalla rete di distribuzione energia elettrica. Gli edifici previsti nel PEC saranno
realizzati con attenzione agli aspetti di contenimento dei consumi energetici sia per quanto riguarda
l’orientamento e i sistemi costruttivi utilizzati (soluzioni di involucro, isolamento termico, ecc.) che le
dotazioni impiantistiche. E’ prevista l’installazione di pannelli solari termici e, per l’illuminazione delle
pertinenze private, di sistemi a basso consumo di energia.
3.8 Traffico e viabilità
Il PEC prevede l’insediamento di soli 30 abitanti con un incremento del carico antropico e del traffico
veicolare limitato rispetto alla zona. La viabilità veicolare comunale non sarà modificata; sarà
predisposta una viabilità interna di accesso ai fabbricati con una strada di larghezza 6 dotata da un
lato di marciapiede e posti auto disposti parallelamente al senso di marcia sul lato opposto,
all’estremità, verrà realizzata una rotonda opportunamente dimensionata per l’inversione di marcia
dei veicoli senza manovre aggiuntive
Per l’insediamento residenziale è previsto un solo accesso carraio da via Almese.
All’interno della nuova area vi saranno posti auto e spazi di parcamento auto sufficienti che non
influenzano la rimanente viabilità esistente della zona
3.9 Paesaggio
L’area non risulta soggetta a vincoli di tipo paesaggistico ai sensi del D.Lgs 42/2004 e
s.m.i., tuttavia presenta visuali interessanti, partendo dalla meno prospiciente Collina Morenica di
Rivoli, in senso orario si possono scorgere le vette principali dell’anfiteatro morenico di bassa valle
quali il monte Pirchiriano, il monte Rocciamelone, il monte Rocca Sella e il monte Musinè. Le
modeste dimensioni degli edifici non sono tali da occultare in modo evidente le suddette visuali
3.10 Salute
Gli aspetti relativi alla tutela della salute umana sono considerati in relazione alla presenza di
possibili elementi inquinanti o di disturbo. Nell’area di PEC Cc4 non sono presenti fattori rilevanti ai
fini della salute.
4. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Dall'analisi degli effetti che l’attuazione del PEC avrà sul luogo e sul contesto, si può affermare
come gli interventi non interferiscano né con ambiti di tutela della natura (parchi, riserve, aree
protette), né abbiano alcun effetto indiretto su siti di interesse comunitario, zone di protezione
speciale o habitat protetti.
La realizzazione del complesso edilizio prevede un incremento del carico antropico di 30 abitanti
teorici, con conseguenti incrementi di traffico locale, di produzione di rifiuti, di consumi energetici
che possono essere considerati ininfluenti rispetto alla situazione di contesto.
Va considerato inoltre che:
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pag. 26
AVIGLIANA P.E.C.L.I. Cc4 – via Almese
Relazione tecnica di Verifica di Assoggettabilità a VAS
Proprietà soc. FRA.BERT s.a.s.
- l’area di influenza del PEC è limitata a scala locale, ovvero gli esigui impatti ambientali attesi
graveranno solo su scala ridotta a livello dell’area costituente il PEC e quelle limitrofe e non
sull’intero Comune
- il PEC non costituisce variante al PRGC vigente ed è conforme alle previsioni di insediamento del
medesimo
- la dimensione dell’intervento edilizio previsto dal PEC è limitata
- l’attuazione del PEC apporterà un miglioramento della qualità urbana complessiva per il
completamento e la riqualificazione di un ambito di frangia dell’abitato
Data la natura e l’entità del progetto e la modesta entità degli effetti potenziali attesi sull’ambiente
dall'attuazione degli interventi previsti dal PEC, illustrati nelle pagine precedenti, si propone
l’esclusione del PEC Cc4 dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del D.Lgs.
152/2006.
Avigliana , lì 20/05/2014
La Proprietà
Il Tecnico
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