PROVINCIA MONZA BRIANZA SETTORE TERRITORIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, INTERVENTI STRATEGICI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DEL COMPLETAMENTO DELLA VARIANTE LUNGO LA SP 6 "MONZA - CARATE BRIANZA" PROGETTO ESECUTIVO AGGIORNAMENTI : 01 10.10.2013 INTEGRAZIONE INDAGINI GEOGNOSTICHE 2013 ES DT MM 00 24.06.2013 PRIMA EMISSIONE ES DT MM DATA OGG. REVISIONE DIS. CONTR. APPR. RESPONSABILE GEOLOGIA : TITOLO ELABORATO : C.01.00 SCALA : R.T.I. AFFIDATARIO PROGETTAZIONE : Capogruppo mandataria F.to GEOLOGIA E GEOTECNICA RELAZIONE GEOLOGICA PROGETTISTA E RESPONSABILE INTEGRAZIONE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE : F.to DATA : NUM. PROGETTO : Giugno 2013 NOME FILE : 145913ERMC01001 Mandante (Geologia) 1459-13-E CAD : AutoCad2010 IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO : F.to Arch. Antonio INFOSINI progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl SOMMARIO SOM M ARIO ......................................................................................................................... 1 PREM ESSA .......................................................................................................................... 2 NORM ATIVA GEOLOGICA E GEOTECNICA DI RIFERIM ENTO ........................................ 2 INQUADRAM ENTO GENERALE DELL’AREA ...................................................................... 2 INQUADRAM ENTO GEOLOGICO DELL’AREA ................................................................... 5 INQUADRAM ENTO IDROGEOLOGICO DELL’AREA .......................................................... 8 SEQUENZA STRATIGRAFICA DEI TERRENI .................................................................... 16 INQUADRAM ENTO SISM ICO (M ACROSISM ICA) ............................................................. 16 ALLEGATI ......................................................................................................................... 20 CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl Premessa Su incarico del Committente, Provincia di Monza Brianza, viene redatto il presente elaborato geologico e idrogeologico che tratta in merito alle caratteristiche litologiche, morfologiche, tettoniche ed idrogeologiche dei terreni interessati dalla galleria artificiale facente parte del completamento della variante per il Centro ospedaliero di Monza - 2° lotto, lungo la S.P. 6 "Monza - Carate Brianza", che connetterà la S.S. 36 con l'opera connessa T RMI10del sistema APL e con la storica S.P. 6. Oltre a tali informazioni vengono fornite indicazioni relative sismicità dell’area in esame. Lo studio è stato condotto in accordo con la Normativa in vigore che é descritta al paragrafo che segue. Gli elementi di natura geologica presi in esame per l’espletamento del presente lavoro derivano da rilievi geologici di superficie, da un attento esame della bibliografia geologica e stratigrafica resasi disponibile. Normativa geologica e geotecnica di riferimento Il presente lavoro è stato condotto in accordo alle norme in vigore ed in particolare: - DGR n. 2616/2011 (Serie Ordinaria BURL n. 50 del 15 dicembre 2011) - D.G.R. n. 8/1566 del 22 dicembre 2005 “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del T erritorio, - Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12”; - Piano di Governo del T erritorio del comune di Monza approvato con Del. CC. n. 71/2007; - Piano di Governo del T erritorio del comune di Lissone approvato con Del. CC. n. 19/2012. Inquadramento generale dell’area Il presente studio riguarda nello specifico il progetto di completamento della Variante per il Centro ospedaliero di Monza - 2° lotto, lungo la S.P. 6 "Monza - Carate Brianza", che interesserà i Comuni di Monza e di Lissone. In particolare il progetto prevede la realizzazione di una galleria artificiale di lunghezza pari a 356.58 m. In merito a quanto indicato dal PGT (Piano di Governo del T erritorio) del comune di Monza, si riporta in seguito un estratto della carte dei vincoli e della fattibilità geologica del territorio in esame. CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl T av A1 vincoli in atto sul territorio T av A2 carta della fattibilità geologica CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl Alla luce di quanto indicato dalla carta della fattibilità geologica si evince che l’area interessata dal tracciato della galleria risulta a fattibilità con consistenti limitazioni causate ( vedi T av 3 “ caratterizzazione geologica tecnica” che segue) dalla presenza di orizzonti soggetti a compressione e/o cavità. Nello specifico le porzioni nord-occidentali del territorio comunale sono interessate da un fenomeno particolare definito comunemente come “occhi pollini”. Si tratta di cavità di grandezze variabili da pochi centimetri ad alcuni metri, subsferiche , generalmente a fondo piatto e volta a cupola rivestiti da sedimenti fini argillosi, che si possono manifestare a profondità comprese tra pochi decimetri sotto il piano campagna sino a 20 m circa. Queste cavità si formano prevalentemente in depositi alterati antichi, quali quelli costituenti l’alloformazione di Binago, e il meccanismo genetico è legato ad erosione sotterranea dovuta a fenomeni di piping, favorito anche dalle variazioni del livello di falda sia per cause naturali che antropiche. Gli ultimi stadi dell’erosione sotterranea portano al manifestarsi di sprofondamenti (doline di crollo) e voragini dovuti al collasso della volta dell’”occhio pollino”. In genere, la presenza di un “occhio pollino” nel sottosuolo non comporta particolari manifestazioni superficiali; inoltre, non essendo associabili a strutture e morfologie ben definite, difficilmente è possibile riconoscere un areale interessato da “occhi pollini” nel sottosuolo. Da un punto di vista geotecnico, possono essere individuati tramite indagini geognostiche, quali prove penetrometriche o sondaggi, e scavi che ne intercettano le cavità, anche se le prove stesse, in quanto indagini puntuali, non consentono di definire puntualmente lo sviluppo del reticolo degli “occhi pollini”. Le problematiche legate alla loro presenza sono dovute a cedimenti differenziali anche di notevole importanza dei terreni, che si possono generare anche successivamente alla realizzazione delle opere. Ulteriori indagini che potenzialmente possono fornire maggior definizione del sottosuolo soggetto a tali problematiche risultano essere le tomografie da svolgersi in corrispondenza del piano di sedime delle fondazioni. Si raccomanda pertanto che durante la fase esecutiva dei lavori vengano svolte tali indagini ed eventualmente si adottino metodologie di costipazione profondo del terreno soggetto ad “occhi pollini”. CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl T av A3 caratterizzazione geologica tecnica Inquadramento geologico dell’area La Pianura Padana è costituita da una successione plio-quaternaria di ambiente marino e continentale, con spessori dell'ordine delle migliaia di metri, ricoprente in discordanza un substrato deformato, costituito da rocce carbonatiche e terrigene mesozoico-eoceniche e da depositi oligomiocenici. Essa comincia a delinearsi alla fine del Pliocene, quando nel braccio di mare Adriatico, che allora giungeva a lambire i piedi delle Alpi occidentali, si accumulano, su un complesso prevalentemente argilloso di origine marina, materiali provenienti attraverso i fiumi, dalle catene di neoformazione. A partire dal Pleistocene, e durante tutto il Quaternario, l'evoluzione geologica dell'area, è il risultato dei fenomeni di sollevamento che hanno comportato il passaggio da CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl condizioni ambientali marine a quelle continentali con la deposizione di sedimenti via via più grossolani. Le fasi di espansione e regressione dei ghiacciai succedutesi in età quaternaria, oltre che l'azione di erosione, trasporto e deposizione da parte di corsi d'acqua hanno determinato la formazione di depositi morenici nella parte alta della pianura padana e fluvioglaciali nella sua parte centrale. Durante le fasi di espansione, i ghiacciai hanno originato le grandi cerchie moreniche che man mano si sono accumulate ai piedi dei rilievi prealpini; nelle fasi di ritiro, i torrenti e le fiumare hanno invece eroso buona parte di questi accumuli, trasportando a valle grandi quantità di materiale, dai ciottoli più grandi al limo più fine, colmando progressivamente il bacino padanoadriatico. Ad ogni stadio interglaciale, la forza erosiva dei corsi d'acqua ha causato l'incisione e la rimozione dei sedimenti fluviali precedentemente deposti con la formazione di sistemi di terrazzi in corrispondenza dei nuovi percorsi fluviali all'interno della pianura. Dal punto di vista geomorfologico il territorio di Monza è compreso tra 200 m s.l.m. (limite settentrionale del Parco) e 145 m (limite meridionale della valle del Lambro). I principali elementi morfologici sono rappresentati da: 1) terminazione del terrazzo pre-LGM (LGM= Last Glacial Maximum= Würm Auct.) di Villa Reale; 2) superficie modale della pianura (Livello Fondamentale della Pianura Auct.), suddivisa a sua volta in sub-unità morfologiche di scarsa evidenza (e localmente di definizione problematica); 3) depressione della valle del Lambro, che assume carattere di forra all’interno del Parco. L’area interessata dal tracciato della galleria si colloca a circa 180 m.s.l.m. e geomorfologicamente appartiene alla superficie modale della pianura. Dal punto di vista geologico, alla luce dello stralcio del Foglio “118 Milano” riportato in seguito, l’area di indagine ricade nell’ambito di affioramento dei depositi di origine fluvioglaciale appartenenti all’unità di Guanzate (Pleistocene Medio- Pleistocene Superiore). CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl SINTEMA DI BESNATE L’unità è costituita da depositi fluvioglaciali di natura ghiaioso-sabbiosa: ghiaie a supporto clastico, con matrice sabbiosa e sabbioso limosa, da massive a grossolanamente stratificate. Le ghiaie formano l’ossatura della pianura in tutta l’area di affioramento dell’unità, ma supportano differenti sequenze sommitali: T ra i limite settentrionale del Foglio “118 Milano” ed il limite dell’urbanizzato della città di Milano e, più a E, fino all’altezza di Brugherio, le ghiaie arrivano alla superficie; possono essere discontinuamente presenti sedimenti sabbioso-ghiaiosi, completamente pedogenizzati, con CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl spessore medio di circa 0,5 m che poggiano con limite netto su esse. In tutto il settore settentrionale sono presenti, molto discontinuamente, depositi limosi rubefatti, a contenuto variabile di sabbie e argilla, con clasti sparsi; presentano tipicamente geometrie nastiformi di lunghezza decametrica, a sezione concava, con spessori massimi osservati di circa 2 m. Questi materiali sono interpretati come sedimenti di suolo fluitati in un reticolo di drenaggio secondario inciso nelle ghiaie. Questi depositi sono stati osservati solo puntualmente ed essendo privi di espressione morfologica, non è stato possibile tracciarne i limiti cartografici. Il limite inferiore è una superficie erosionale che taglia il sintema di Binago (parco della Villa Reale di Monza). Il limite superiore coincide in parte con la superficie topografica, in parte con una superficie erosionale su cui giacciono i depositi di piana alluvionale del sintema di Cantù di provenienza Seveso e del sintema del Po (unità postglaciale). Inoltre, nel settore settentrionale del Foglio, l’unità poggia a profondità di 5-6 m circa su orizzonti profondi (CB) di un suolo sepolto, di attribuzione incerta (Binago?). Alla luce della componente geologica dei documenti di piano del PGT del Comune di Monza riportiamo in seguito la carta geologica e geomorfologica: T av 3 caratterizzazione geologico tecnica T ale carta mette in luce il substrato costituito da ghiaie sabbiose, localmente sabbie e sabbie ghiaiose con copertura costituita da depositi recenti all’interno dell’unità geomorfologica del livello fondamentale della pianura. Inquadramento idrogeologico dell’area Il servizio di acquedotto della città di Monza è gestito dal 1986 dalla Agam Spa di Monza, che si occupa di captazione, trattamento, stoccaggi e/o distribuzione dell’acqua potabile, mentre per quanto riguarda il comune di Lissone la gestione è affidata a BrianzAcque. Da bibliografia, CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl precisamente dal Sistema Informativo Falda della Provincia di Monza Brianza è stato possibile reperire sia l’ubicazione che le stratigrafie dei pozzi pubblici e privati posizionati in aree limitrofe alla galleria (si vedano stratigrafie pozzi in allegato). Segue un’immagine che riporta i pozzi presi in esame: Nello specifico per i pozzi 151230037 e 151230038 situati nel Comune di Lissone l’autorità competente ci ha fornito le variazioni della falda misurate dal 2003 al 2013, riportate in allegato. T ali pozzi si trovano ad una quota compresa tra 186,7 e 187,9 m s.l.m.; le misure mostrano un soggiacenza dinamica della falda compresa tra un minimo di -33,5 m dal p.c. e un massimo di -48,9 m da p.c. La Società Agam Spa che si occupa dei pozzi all’interno del comune di Monza per i pozzi 82-13-31 limitrofi all’area di interesse e ubicati anche nella tavola 5 “punti di captazione idrica e rete dell’acquedotto” del PGT del Comune di Monza riportata nel seguito, ci ha fornito la planimetria che segue nonchè le misure della soggiacenza della falda risalenti a settembre 2012: CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl Come si può osservare le misure variano tra 34,5 e -36,00 m dal p.c. L'andamento delle unità idrogeologiche costituenti il sottosuolo è visualizzato nelle sezioni di T av. 3 del PGT del Comune di Monza. T ali sezioni sono orientate secondo direzioni E-W e N-S in modo da definire la distribuzione orizzontale e verticale dei corpi litologici nonché l'andamento della superficie piezometrica dell'acquifero superficiale superiore. Nello specifico si riporta la Sezione A: Alla base della caratterizzazione idrogeologica degli acquiferi presenti nell’area in esame, è stata adottata la suddivisione delle unità idro-stratigrafiche, dall’alto verso il basso, secondo la CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl classifica della Regione Lombardia, Eni Divisione Agip, 2002, nelle seguenti unità: Gruppo Acquifero A, gruppo Acquifero B, gruppo Acquifero C, gruppo Acquifero D. Gruppo Acquifero A (Olocene-Pleistocene Medio); costituita da una netta predominanza di litotipi ghiaioso-sabbiosi con ciottoli, con subordinate intercalazioni di livelli limoso-argillosi di limitata estensione areale, più frequenti nel settore SE. La geometria dell’unità è lenticolare con spessori molto variabili, da pochi metri dal piano campagna nelle porzioni settentrionali (Biassono; Vedano al Lambro, Lissone, Monza nord – sez. 1,2,3) a circa 50 m nelle porzioni sud-occidentali (Sesto San Giovanni – sez. 1, ) e sud-orientali (Brugherio – sez. 2). L’unità si presenta priva di circolazione idrica o caratterizzata da falde sospese a ridotta potenzialità. Gruppo Acquifero B (Pleistocene Medio); costituita prevalentemente da conglomerati di origine fluviale variamente cementati con intercalazioni sabbioso ghiaiose ad elevata trasmissività. All’interno dell’unità sono localmente presenti orizzonti a bassa permeabilità rappresentati da sabbie limose, limi e argille, generalmente caratterizzati da una limitata estensione laterale. L’unità, presente con continuità in tutto il territorio con spessori minimi di 10-20 m (settore centrale di Monza) e massimi di 50-60 m (settore settentrionale e settore occidentale) in corrispondenza di paleoalvei sepolti, è sede dell’acquifero principale di tipo libero, caratterizzato da una elevata permeabilità data dalla porosità, dalla fratturazione e dal carsismo; l’alimentazione è legata oltre che alla ricarica a monte, alle perdite per infiltrazione del T . Lambro e del Canale Villoresi. La soggiacenza varia da <10 a oltre 35 m dal piano campagna in funzione delle oscillazioni stagionali e pluriannuali del livello piezometrico (fonti bibliografiche in seguito riportate e pozzi posti in aree limitrofe riportati in allegato mostrano all’interno dell’area in oggetto una soggiacenza della falda tra -30,00 e -35,00 dal p.c.). L’elevata vulnerabilità intrinseca di tale falda è generalmente testimoniata dalle scadenti caratteristiche qualitative delle acque, che presentano talora elevati valori di nitrati. Gruppo Acquifero C (Pleistocene Medio); costituita da potenti successioni di argille grigie e gialle, talora fossilifere e torbose, caratterizzate da una discreta continuità laterale,a cui si alternano subordinati livelli di sabbie, ghiaie sabbiose ad alto contenuto argilloso e livelli di conglomerati. Nei livelli più grossolani e permeabili sono presenti falde idriche intermedie e profonde di tipo confinato, captate dai pozzi pubblici presenti sul territorio comunale. Dall’esame delle stratigrafie dei pozzi insistenti in Monza e dall'interpretazione generale delle sezioni idrogeologiche, il tetto dell'unità viene mediamente individuato alle profondità minime di circa 20 m e massime di circa 80 m da p.c. ed è delimitato da una superficie erosionale irregolare ed ondulata costituita dalla comparsa dei primi livelli limosi e argillosi aventi continuità areale in tutto il territorio in esame. Gruppo Acquifero D (Pleistocene Inf.); costituita da potenti successioni di argille grigie e gialle, talore fossilifere e torbose, caratterizzate da una discreta continuità laterale, a cui si alternano subordinati livelli di sabbie, ghiaie sabbiose ad alto contenuto argilloso e livelli di conglomerati. Nei livelli più grossolani e permeabili sono presenti falde idriche intermedie e CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl profonde di tipo confinato, captate dai pozzi pubblici presenti sul territorio comunale. Dall’esame delle stratigrafie dei pozzi insistenti in Monza e dall'interpretazione generale delle sezioni idrogeologiche, il tetto dell'unità viene mediamente individuato alle profondità minime di circa 20 m e massime di circa 80 m da p.c. ed è delimitato da una superficie erosionale irregolare ed ondulata costituita dalla comparsa dei primi livelli limosi e argillosi aventi continuità areale in tutto il territorio in esame. La zona della Valle del Lambro tra Lambrugo e Briosco costituisce una depressione interessata fino a notevoli profondità (80-100 m dal piano campagna) dalla presenza di depositi glaciolacustri prevalentemente limoso-argillosi che comprendono con ogni probabilità verso il basso anche le argille plio-pleistoceniche. Nel complesso, nonostante alcuni serbatoi idrici sotterranei locali, la zona può considerarsi poco produttiva come testimoniano le ricerche idrogeologiche sterili condotte nel passato. La zona del terrazzo di Monza è caratterizzata dalla presenza a piccola profondità dei conglomerati tipo ceppo e da uno scarso spessore di questa unità. Infatti a piccola profondità dal piano campagna si hanno le argille plio-pleistoceniche che risalgono bruscamente procedendo verso W dove si trovano a 25-30 m di profondità, costituendo quindi un alto strutturale di probabile origine tettonica. In quanto caratterizza una vasto settore che si estende fino all'Adda. Ciò determina una differenza di sfruttamento delle risorse idriche in quanto i pozzi posti ad E del terrazzo talora captano anche le acque contenute nell’acquifero dei conglomerati, mentre tale acquifero è di ridottissimo spessore verso W e quindi la captazione avviene all’interno degli orizzonti sabbiosi delle argille plio-pleistoceniche presenti fino a circa 140 m di profondità, il cui spessore è stato indagato localmente fino ad oltre 250 m di profondità, ritrovandosi talora facies idrochimiche negative. Nella zona ad W del terrazzo di Monza l’acquifero dei conglomerati tipo ceppo è di ridotto spessore e potenzialità (qualche l/s/m), mentre sono captate le falde più profonde contenute nelle lenti di sabbie delle argille plio-plesitoceniche fino a circa 140 m di profondità. T ali lenti permeabili non sono state individuate più in profondità fino circa 200 m. Per quanto riguarda la permeabilità, come si evince dalle note illustrative della carta geologica d’Italia, foglio 118 Milano; il sottosuolo monzese è costituito da materiali alluvionali caratterizzati da alti valori di permeabilità (10 - 5 m/sec); valori di permeabilità più elevati sono spesso riconducibili alla presenza di occhi pollini CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl A livello regionale i dati di conducibilità idraulica inseriti nel data-base idrogeologico sono per lo più riferiti al I e II Acquifero, oppure alla combinazione dei due (Acquifero T radizionale). Sulla base di tali dati è stato ricostruito con un buon grado di dettaglio l’andamento della permeabilità nel dominio in esame. Nella porzione settentrionale del Foglio 118 Milano, come a causa della notevole eterogeneità dell’acquifero, i valori medi della permeabilità si presentano piuttosto articolati. La permeabilità diminuisce poi procedendo verso Sud, in particolare nel settore centro-orientale. A partire dai valori di conducibilità idraulica ed utilizzando lo spessore dell’acquifero ricavato in base alle sezioni eseguite, è stato possibile procedere ad una valutazione della trasmissività del II Acquifero (non riportata nella cartografia). I valori ottenuti variano da un minimo di 5*10 - 4 m 2 /s ad un massimo di 7*10 - 2 m 2 /s e risultano particolarmente elevati nel settore occidentale. In queste zone, infatti, sono prevalenti le ghiaie, e la frazione fine presente nella matrice o in lenti è più ridotta rispetto al settore orientale. Inoltre, è proprio qui che il II Acquifero raggiunge i valori massimi di spessore, pari a circa 64 m ( si vedano note illustrative della carta geologica d’Italia, foglio 118 Milano). Alla luce del PGT del Comune di Monza, A16 componente geologica, idrogeologica e sismica, vengono qui riportati gli stralci delle carte idrogeologiche di riferimento: CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl T av 5 punti di captazione idrica e rete dell’acquedotto CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl T av 6 isopiezometriche e soggiacenza T ali carte elaborate nell’ottobre 2003, mettono in luce una soggiacienza della falda all’interno dell’area di progetto, che varia da – 28,65- 32,05 metri dal p.c.. Alla luce di tutti i dati raccolti resi disponibili dai vari enti competenti e lo studio eseguito in tale elaborato sui pozzi limitrofi dal 2003 ad oggi, è possibile concludere che la soggiacenza della falda all’interno dell’area di interesse non sia superiore al minimo dato registrato, pari a circa - 28,60 m dal p.c.. Alla luce sia delle ultime tendenze di mutamento climatico e di piovosità, con tropicalizzazione delle stesse, che della tendenza all’uso più appropriato delle risorse idriche mediante impianti di irrigazione a goccia, le sopra indicate misure di falda potrebbero presentare variazioni anche di notevole entità mettendo in luce un innalzamento dei livelli. CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl Sequenza stratigrafica dei terreni Il rapporto sulle indagini geotecniche integrative del 14 marzo 2007 a firma del dott. Geol. Alessandro Rebonato, per quanto riguarda i sondaggi del 2004(stratigrafie riportate in allegato alla relazione geotecnica elaborato C.02.00), indica: • in superficie una sequenza stratigrafica costituita fondamentalmente da due unità geotecniche sabbiose, ghiaiose e limose; • in profondità una sequenza costituita da ghiaie e sabbie più grossolane e cementate. Le prove CPT svolte dallo stesso professionista confermano le indicazioni stratigrafiche sopra indicate. Nel settembre 2013 è stata svolta una campagna di indagine ambientale che prevede, lungo la rampa di accesso alla galleria,in prossimità della rotatoria della Birona, n° 2 sondaggi uno di profondità pari a circa 3,00 m e uno di profondità pari a circa 6,00 m. e n°4 saggi con profondità pari a circa 2 m dal p.c.. Inoltre,lungo l’asse della galleria artificiale, n° 1 sondaggio con profondità pari a circa 10 m disposto lungo il tracciato. Le stratigrafie dei sondaggi e trincee dell’anno 2013 sono riportate nell’elaborato N.02.00. “Piano di Utilizzo”. Nel seguito viene riportata la sequenza stratigrafica del sottosuolo da noi elaborata: Unità stratigrafiche Sabbia fine ghiaiosa debolmente limosa Limo sabbioso Ghiaia Sabbia Per quanto riguarda la stratigrafia del sottosuolo, si raccomanda il lettore di prendere visione del profilo geotecnico tracciato lungo l’asse della galleria, elaborato C.04.00. Inquadramento sismico (macrosismica) Per la definizione delle azioni sismiche di progetto, in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite considerati, è necessario conoscere la “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione. Secondo la normativa sismica indicata nel D.M. 14.01.2008 si deve far riferimento alle locazioni delle opere riferite ai vertici sismici del reticolo nazionale. Mediante Google Earth si sono ricavate le coordinate del punto relativo all’intervento in progetto. Per tale punto viene indicata la pericolosità sismica sui suoli rigidi tramite i parametri di ag, F0, T c* per vari tempi di ritorno (T R). Introducendo i valori delle coordinate all’interno della sottostante tabella, si ricavano i sopra detti parametri. CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl Considerando un tempo di ritorno pari a 475 anni, si individua un’accelerazione sismica ag pari a 0,053 g. Come da indicazioni dell’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) che esprime i valori di ag (accelerazione sismica) in riferimento al O.P.C.M. del 28 aprile 2006, n. 3519 all. 1b, il comune di Verona ricade nell’intervallo compreso tra 0,050 e 0,075. Sulla base di quanto contenuto nel D.M. 14.01.2008, la valutazione delle azioni sismiche in fase di progettazione è specifica per ogni sito; la D.G.R. 8/7373 del 28.05.08 riporta che la suddivisione del territorio in zone sismiche omogenee ai sensi della O.P.C.M, 3519/06 individua unicamente l’ambito di applicazione dei vari livelli di approfondimento in fase pianificatoria. Qui di seguito si riporta - secondo quanto contenuto nel testo integrato “Norme tecniche per le Costruzioni” del D.M. 14.01.2008 ed in mancanza di una caratterizzazione sismica - una valutazione qualitativa della categoria di terreno corrispondente al sito esaminato. Categoria Definizione C : depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs30 compresi tra 180 e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT ,30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < cu, 30 < 250 kPa nei terreni a grana fina). CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl Le Norme T ecniche dell’Ordinanza 3431/2005 forniscono un ulteriore elemento utile per la progettazione costituito da 4 valori dell’accelerazione orizzontale di picco del suolo (ag) sulla base dei quali applicare le norme progettuali e costruttive fornite dalla normativa. Sulla base dei valori di accelerazione orizzontale, il territorio nazionale è stato suddiviso nelle seguenti zone: Come riportato nell’elenco allegato al testo dell’Ordinanza, i territori comunali di Monza e Lissone ricadono in zona 4. Secondo quanto contenuto nel P.G.T . comunale, l’area di intervento, come rappresentato in Figura, ricade parzialmente in una zona con scenario di pericolosità sismica locale S6, definita come zone terrazzate, a depositi fluviali e fluvioglaciali alterati, con coperture loessiche in genere inferiori a 1 m; presenza di cavità e piccole falde sospese. Per tali zone sono possibili cedimenti (Z2) ed è prevista la realizzazione del secondo livello di approfondimento. La banca dati della Regione Lombardia riporta, per ciascun Comune, un valore di soglia da raffrontare al Fattore di amplificazione (Fa) della risposta sismica dei terreni. Gli intervalli di tempo in cui è calcolato tale parametro sono scelti in funzione del periodo proprio delle tipologie edilizie presenti sul territorio: in particolare l’intervallo 0.1÷0.5 s è riferito a strutture relativamente basse, regolari e piuttosto rigide, mentre per strutture più alte e flessibili si considera l’arco di tempo 0.5÷1.5 s Per l classe di appartenenza C, il valore di soglia per il periodo compreso tra 0.1-0.5 s è di 1.9, mentre il valore di soglia per il periodo compreso tra 0.5-1.5 s è di 2.4. CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl Ai sensi della Deliberazione Giunta Regionale 28 maggio 2008 – n. 8/7374: Aggiornamento dei “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del T erritorio, in attuazione dell’art. 57, comma 1, della l.r. 11 marzo 2005, n. 12”, approvati con d.g.r. 22 dicembre 2005, n. 8/1566, per i criteri ricaduti in zona sismica 4 non sono previsti ulteriori approfondimenti. Verona 10.10.2013 editing grafico Diretto re Tecn ico Dott. geol. Pier Luigi Pezzo Dott.ssa Cecilia Raimondo CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; progetto esecutivo elaborato C.01.00 Srl Allegati • Planimetria pozzi; • Stratigrafia pozzo 151230012; • Stratigrafia pozzo 1080330322; • Stratigrafia pozzo 151490030; • Stratigrafia pozzo 151490151; • Stratigrafia pozzo 1080330315; • Variazioni della falda pozzi 151230037-38, CENT RO S V ILUP P O T ECNOLOGICO S .r .l. via dei Mutilati, n°8 - Sito Web. w w w . c s t e c . i t ; LISSONE Pozzi registrati al SIF in Provincia di Monza e Brianza Aprile 2013 scala 1:10.000 152160003 151290026 151290003 151230026 1080410020 152080036 151290002 152080008 151230023 151290007 1080290030 151290005 151230005 151290017 151290004 151290016 151290008 151290006 151230011 151000033 151000043 150230024 151230042 150230022 150230023 151230034 151230035 150230004 151230008 150230010 151000004 151230013 151230032 151230033 151230019 151230007 151230001 151230006 152320002 151230004 151230010 151230024 151230018 152320013 152320014 151230027 151230014 151230020 151000006 151230037 151230038 152320003 151230022 152320012 151230009 1080330315 151230021 151230017 151230015 151230016 151230012 151230025 151230029 151230028 1080330322 151490030 151490245 151490151 151490152 151490244 151490150 151490212 151490246 151490049 1080330320 151520003 151520006 151520012 152340015 151520008 151520009 151520005 151520013 151490047 151490037 151490068 151490067 151490069 L. Casadei Codice Manufatto PozzoRepubblicaLissone Elemento 0151230037 Data Altezza Statica Altezza dinamica 02/08/2004 0 36,36 20/04/2005 0 38,33 27/04/2006 40,39 41,13 30/04/2006 0 0 16/05/2006 40,5 41,19 18/05/2006 0 41,26 19/05/2006 0 41,26 23/05/2006 40,53 41,24 26/05/2006 40,54 41,26 31/05/2006 40,58 41,29 08/06/2006 0 41,34 21/06/2006 0 41,34 02/08/2006 0 44,16 08/08/2006 0 41,65 19/08/2006 0 41,63 19/09/2006 0 41,75 20/10/2006 0 41,81 17/11/2006 0 41,94 14/12/2006 0 42 03/01/2007 0 42,15 09/01/2007 0 42,13 30/01/2007 0 42,21 08/02/2007 0 42,29 18/02/2007 0 42,39 12/03/2007 0 42,48 29/03/2007 0 42,62 04/04/2007 0 42,68 05/04/2007 9.00 41,97 0 05/04/2007 13.00 41,97 0 05/04/2007 13.01 42 0 05/04/2007 17.00 0 43,6 06/04/2007 0 43,7 19/04/2007 0 43,73 28/04/2007 0 43,93 08/05/2007 0 43,91 11/05/2007 0 43,91 13/05/2007 0 44,07 07/06/2007 0 44,02 28/06/2007 0 44,26 02/07/2007 0 44,33 03/07/2007 42,76 44,36 04/07/2007 0 44,27 12/07/2007 42,79 0 01/08/2007 43,39 44,88 06/08/2007 43,35 0 12/08/2007 43,32 44,59 26/08/2007 0 44,63 30/08/2007 0 44,63 31/08/2007 43,3 44,63 22/09/2007 0 44,96 01/10/2007 0 44,82 28/12/2007 10.45 0 45 29/02/2008 10.30 0 44,8 07/03/2008 14.30 0 44,76 29/04/2008 0 44,8 30/05/2008 11.00 0 43 20/06/2008 10.30 0 44,37 30/06/2008 10.05 0 44,35 01/08/2008 0 44,35 28/08/2008 8.00 0 44,35 28/08/2008 14.00 0 44,35 01/09/2008 0 44,35 30/09/2008 0 44,35 30/10/2008 0 44,35 25/03/2009 0 41,39 29/01/2010 34,01 36,22 30/09/2011 31,6 33,5 01/02/2012 33,15 35,15 28/09/2012 34,65 36,35 31/01/2013 34,88 36,77 Data Altezza Statica Altezza dinamica 27/04/2006 41,2 41,2 26/07/2006 45,7 51,4 02/08/2006 0 41,69 08/08/2006 0 43,9 19/08/2006 0 43,44 19/09/2006 0 43,86 20/10/2006 0 43,75 17/11/2006 0 43,64 14/12/2006 0 43,58 03/01/2007 0 43,31 09/01/2007 0 43,66 30/01/2007 0 43,59 08/02/2007 0 43,41 18/02/2007 0 43,54 12/03/2007 0 44,06 29/03/2007 0 44,6 04/04/2007 0 44,34 04/04/2007 0.01 0 44,34 05/04/2007 9.00 43,99 0 05/04/2007 17.00 43,86 44,2 06/04/2007 0 45 19/04/2007 0 45,85 28/04/2007 0 45,9 08/05/2007 0 46,07 11/05/2007 0 46,28 13/05/2007 0 46,88 07/06/2007 0 48,43 28/06/2007 0 49 Elemento 0151230038 02/07/2007 0 48,5 03/07/2007 48,76 49,07 04/07/2007 0 48,06 12/07/2007 48,3 0 01/08/2007 48,61 48,91 06/08/2007 47,78 0 12/08/2007 47,06 47,18 26/08/2007 0 46,94 30/08/2007 0 47,11 31/08/2007 46,85 47,05 22/09/2007 46,97 47,1 01/10/2007 46,68 46,8 28/12/2007 10.45 45,44 0 29/02/2008 10.30 0 46,58 07/03/2008 14.30 0 46,31 29/04/2008 0 46,58 30/05/2008 11.00 0 44,72 20/06/2008 10.30 0 46,66 30/06/2008 10.05 0 46,9 01/08/2008 0 46,9 01/09/2008 0 46,9 30/09/2008 0 46,9 30/10/2008 0 46,9 25/03/2009 0 45,29 30/12/2009 35,43 35,83 30/09/2011 35,65 36,05 01/02/2012 35,9 36,35 28/09/2012 37,55 37,9 31/01/2013 35,19 35,52
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