cover story - Lavoropiù

INFORMAPIÙ
Marzo - Aprile 2014
INTERVISTA
FORTITUDO PALLACANESTRO
BOLOGNA
reportage
IL MATRIMONIO PERFETTO
a ruota libera
LA FIDELIZZAZIONE IN 7 GRAMMI
politiche attive
GARANZIA GIOVANI IN EMILIA
ROMAGNA
AGRICOOL
MELONE: STORIA DI UN FINTO
SCIOCCO
COVER
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PERSONALIZZATE DI INFORMAPIÙ
relax
RISOLVI I QUIZ E VINCI
SOMMARIO
EDITORIALE
3
DATI SUL TERRITORIO
6 PAROLE IN CERCA
D'AUTORE
Risorsa Umana
4
6
L'ACCENTO SULLE AZIENDE
7
INTRA LEGEM
Il Decreto Legge sul lavoro n.
34/2014
L'avvocato spiega...
8
IN BREVE
12
36 COVER
38AGGIORNAMENTI
CONTRATTUALI
Ceramica e Legno guidano i rinnovi di marzo e aprile
40 LAVOROPIÙ EVERYWHERE
Il Brasile a un passo dai Mondiali
22 REPORTAGE
L'EDICOLA DELLA SANITÀ
13
INTERVISTA
Fortitudo Pallacanestro Bologna
14
LO SCATTO IN PIÙ 18
Rimbalzi, schiacchiate e canestri
sotto le due Torri
CI PIACE IL GIOCO DI 20
SQUADRA
NOTIZIE DAL MONDO 21
REPORTAGE
Il matrimonio perfetto
22
NEWS
Primo cantiere Portico di San Luca
Lavoropiù Everywhere si trasferisce
Lavoropiù sponsor di
ACF Fiorentina
Torneo 6 Nazioni
34
14 INTERVISTA
42 A RUOTA LIBERA
La fidelizzazione in 7 grammi
44 I TRUCCHI DEL MESTIERE
I professionisti del miglioramento continuo
46AGRICOOL
Melone: storia di un finto sciocco
48 POLITICHE ATTIVE
Garanzia Giovani in Emilia Romagna
34 NEWS 58 STORIA ILLUSTRATA 50 ALTRI MERCATI
Cibo biologico e gluten free: moda o necessità?
8 INTRA LEGEM
50 ALTRI MERCATI
52TECNOLOGIE
Information & Communication Technology per tutti
54 LOST AND FOUND
56 PAUSA CAFFÈ
58 STORIA ILLUSTRATA
Il pasticcio di tortellini (cap. 2)
40 LAVOROPIÙ
EVERYWHERE
44 I TRUCCHI DEL
60VIAGGI
Israele
MESTIERE 62RELAX
INFORMAPIÙ
ANNO VI · NUMERO 56 · MARZO - APRILE 2014
Lavoropiù SpA · marketing interno
Tiratura 300 copie
Registrazione Tribunale di Bologna n. 7509 del 03/03/2005
Aut. Min. Prot. n. 1104-SG del 26/11/04
Direttore
MATTEO NALDI
Redazione
BARBARA MARTELLI, FRANCESCA NANNETTI, ELENA NANNETTI
Hanno collaborato
AGRIPIÙ, LUCA CASADIO, ELISABETTA FERRARI, GIULIA FORNI, FABIO FRANCIA,
LAVOROPIÙ EVERYWHERE, ILENIA POLUZZI, ALESSANDRO SERRA, ALICE SQUILLACIOTI,
FRANCESCA TANZILLI, RICCARDO TORREGGIANI, UFFICIO LEGALE,
UFFICIO OSI, FEDERICO ZAGNONI
Collaboratori esterni
SARA MENETTI, EMANUELE PALESE
Stampa
TIPOGRAFIA ALTEDO SRL
Fonti
AGI.IT, AGRICOLTURA24.COM, AFFARI E FiNANZA, ASSOCAMERESTERO.IT, ASSOINFORM, CONFINDUSTRIA,
CORRIERE ECONOMIA, CSOSERVIZI.COM, EURISPES, FEDERFARMA.IT, ICE, ICT FOR TRADE, IL RESTO DEL
CARLINO, IL SOLE 24 ORE, IPASVI.IT, ISTAT, ITESPRESSO.IT, LA REPUBBLICA, NANOPRESS ECONOMIA, OSSERVATORIODISTRETTI.ORG, REGIONE LAZIO, REGIONE LOMBARDIA, REGIONE TOSCANA, REGIONE VENETO,
SALUTE.GOV.IT, TRECCANI.IT, UNIONCAMERE
RELAX gen-feb 14
soluzioni REBUS: cerchiamo reali collaboratori valenti GHIGLIOTTINA: colpire
vincitori Elisabetta Ferrari. La collega ha vinto il libro di ricette "Mettiamoci a cucinare" di Benedetta Parodi.
EDITORIALE
di Matteo Naldi
M
a che paese meraviglioso è l'Italia?
Splendido, inimitabile, in un aggettivo:
unico!
Negli ultimi 25 anni siamo riusciti ad
accaparrarci l'organizzazione di tre eventi di portata
storica: i Mondiali di Calcio del 1990, le Olimpiadi Invernali del 2006 e l'EXPO del 2015.
Ecco, facciamo un piccolo passo indietro, i Mondiali
del '90… Per chi li ha vissuti in prima linea come me, si
ricorderà di un'atmosfera irripetibile, gioiosa, appunto
unica!
Io poi ebbi la fortuna di vedere alcune partite dal vivo,
finale compresa, e mi ricordo bene che la prima sensazione entrando allo Stadio di Bologna fu quella di un
uomo - un ragazzo all'epoca - a cui avevano appena
dato un pugno nei denti e gli avevano fatto credere che
fosse per il suo bene!
Avevano deciso di ristrutturare - e deliberatamente
rovinare - uno degli stadi più belli d'Italia incassandolo in una struttura verde e gialla che assomiglia ad un
ponteggio semi permanente, il tutto per guadagnare
qualche decina di posti in più e mettere un tabellone
che appena issato in curva San Luca era già vecchio ed
aveva pure smesso di funzionare.
Tutte le nazioni ospitanti hanno negli anni approfittato
dei Mondiali per migliorare le strutture esistenti o per
costruire nuovi impianti.
Noi, su dodici stadi utilizzati (i cui costi stimati sono
lievitati a consuntivo dell'84%) ne abbiamo ristrutturati 10, nella maggior parte dei casi male – Bologna,
Cagliari, Napoli,… – e ne abbiamo costruiti ex-novo 2:
il Delle Alpi di Torino, durato come un calippo lasciato
su uno scoglio ad agosto e il San Nicola di Bari (che
non è dedicato al cantante…), progettato da Renzo
Piano, che oltre ad essere costato come una città di media grandezza, è talmente malandato che ci vorrebbero
oltre 15 milioni di euro solo per dargli una parvenza
decente.
Pensate che stiamo ancora pagando il conto di quello
scempio. Nel biennio 2010/2011 nel bilancio dello Stato, tanto per gradire, abbiamo versato 115 milioni di
euro in mutui accesi all'epoca e ovviamente non ancora
estinti.
E visto che eravamo stati così bravi, siamo riusciti ad
accaparrarci anche le Olimpiadi invernali del 2006 a
Torino, e vai!
Grande evento, ben fatto, ottimo marketing, con due
piccoli problemi però: costi per la realizzazione delle
strutture faraonici e chiaramente incontrollati ed impianti che, un minuto dopo che l'ultimo atleta era sceso, erano già abbandonati!
Ogni anno, sempre per gradire, i costi dei mutui per le
Olimpiadi del 2006 pesano sul bilancio dello Stato per
144 milioni, non male eh?
Poi finalmente arriviamo ai giorni nostri, l'EXPO di
Milano del prossimo anno.
Che dire, volete che aggiunga qualcosa alle cronache di
queste ultime settimane, volete proprio che spari sulla
Croce Rossa?
Era l'evento giusto per ridare slancio all'economia e per
ridare lustro all'immagine italiana. Ecco appunto…
Decine di persone intercettate a promettersi soldi, donne, macchine, sigarette, vasetti di Nutella, non importa
cosa, l'importante era che questo o quell'appalto avesse
un costo.
Poi magari fra una cinquantina d'anni, alla scadenza
dei vari gradi di giudizio, i processi dimostreranno che
sono tutti innocenti e che quello che si promettevano
era legato a vecchie scommesse fatte al bar qualche
tempo prima su chi vincesse Sanremo o su chi fosse il
nuovo Papa… mah!
L'unico vero, grande, immenso rimorso degli ultimi
anni è la mancata assegnazione degli Europei del 2012.
Che peccato, chissà che imprese mirabolanti ci siamo
persi. Oddio, c'è da dire che ci hanno preferito Polonia
e Ucraina... mica pizza e fichi!
Comunque non molliamo proprio adesso, siamo in
lizza per le Olimpiadi del 2024 a Roma e proprio in
quel periodo finiranno i mutui di Italia '90, incrociamo
le dita (soprattutto le banche) e speriamo con tutto il
cuore di farcela.
DO WIDZENIA.
INFORMAPIÙ 3
DATI SUL TERRITORIO
Emilia Romagna
BIKELIFE
IN REGIONE
L'Emilia Romagna è la prima regione italiana
per diffusione di piste ciclabili. Con 8.000 km
di percorsi stradali, piste dedicate e tracciati
sterrati per mountain bike, si candida come
meta ideale per il cicloturismo. La “bikelife”
in regione è uno stile di vita molto diffuso
e praticato: la bicicletta infatti è utilizzata
da residenti e turisti per visitare i centri
storici delle città d'arte e sulle ciclabili che
costeggiano la Riviera Adriatica. Anche in
Pianura Padana vale la pena un'esperienza in
sella alle due ruote. Inoltre, la regione vanta
Lazio
INFORMAZIONI AI
CITTADINI VIA WEB
Lombardia
LA REGIONE AIUTA LE
IMPRESE AGRICOLE
Giovani e donne sono sempre più disposti a
investire in un'impresa agricola o artigianale.
La Regione Lombardia mette a disposizione
un bando a favore dei giovani imprenditori
locali, per incentivare la creazione e lo
sviluppo di imprese.
Con l'Albo degli agromeccanici, inoltre, la
Lombardia ha avuto un ruolo di traino e sarà
uno strumento utile per definire la professione
delle imprese di meccanizzazione agricola.
4 INFORMAPIÙ
la più alta concentrazione di
aziende bio dell'Italia centro-
settentrionale e le aziende
bio di Piacenza sono il
5,43% del totale: su 6.431
aziende della provincia, 344
sono bio. I numeri globali
del bio diffusi da IFOAM
(Inernational
Federation
of Organic Agricolture
Movements) nel corso di
BioFach, indicano che il
nostro Paese, uno dei pochi
in cui le superfici coltivate
bio sono in aumento, si
conferma in assoluto leader
per esportazione di prodotti
biologici, con 1.2 miliardi di euro l'anno.
Il Lazio scala la classifica della
trasparenza e della qualità
delle informazioni offerte ai
cittadini grazie al web. A dirlo
è il monitoraggio eseguito
dal Governo (con il sito della
Funzione pubblica “Magellano
la bussola della trasparenza”
gestito direttamente da Palazzo
Chigi) su diverse Regioni e
amministrazioni.
La
regione
passa
dal
tredicesimo al primo posto, in
meno di un anno. Lo studio
tiene conto di 68 indicatori
per l'accesso dei cittadini
a informazioni, dati e atti
amministrativi tramite web.
Inoltre, la regione ha aperto
un bando rivolto ai giovani
sviluppatori per creare “app”
innovative per smartphone e
tablet: una vera opportunità
per realizzare le proprie idee.
Saranno
infatti
finanziati
progetti originali funzionali
anche alla valorizzazione del
territorio e del turismo.
Le “app” dovranno essere
innovative anche rispetto
alle modalità di interazione e
utilizzo.
La finalità dell'Albo non nasce
con l'obiettivo di appesantire
ulteriormente la burocrazia, ma
nasce per qualificare la figura
professionale dell'imprenditore
agromeccanico.
Infatti, l'intenzione
della Regione Lombardia è quella di
ammettere le imprese agromeccaniche
ai bandi dello Sviluppo rurale destinati all'innovazione
delle macchine agricole.
Piemonte
I DATI EXPORT DEL
PIEMONTE
Il Piemonte ancora una volta è tra i
primi della classe. I risultati positivi
dell'export 2013, in particolare quelli
del IV trimestre, dimostrano ancora
una volta la capacità innovativa degli
imprenditori piemontesi, la qualità dei
loro prodotti e l'efficacia delle politiche
messe in atto a livello territoriale.
Nel 2013 il valore delle esportazioni
piemontesi ha raggiunto 41,4 miliardi
di euro, registrando un incremento del
3,8%, rispetto al 2012.
Toscana
REPORT DEL
CENTRO NAZIONALE
TRAPIANTI
Veneto
RETI WI-FI
PUBBLICHE
Il Veneto è apripista nelle politiche aziendali
e del lavoro, mettendo in campo il primo
contratto di rete: è una risposta innovativa
e concreta in grado di tutelare e proteggere
l'occupazione e i lavoratori, rispondendo in
modo efficace ai bisogni dell'impresa.
Questo contratto è in grado di garantire
flessibilità e permette un notevole
risparmio di risorse pubbliche evitando la
cassa integrazione.
Oltre alla variazione del
+0,7% del I trimestre 2013
sono seguite quelle del
+2,2% e del +5,8% del II e
del III trimestre. Nel periodo
da ottobre a dicembre
2013 l'export piemontese
è aumentato del
6,4% rispetto al
corrispondente
t r i m e s t r e
d e l l ' a n n o
precedente.
I comparti coinvolti sono quelli delle
esportazioni delle
merci di traspor-
to, dei prodotti alimentari,
dei prodotti tessili e dell'abbigliamento.
Mentre sul fronte delle importazioni la Regione Piemonte registra solo un lieve
incremento (+0,6%).
Il rapporto 2013 del Centro
Nazionale Trapianti, uscito in
questi giorni, fotografa una
sostanziale stabilità del sistema
donazioni e trapianti italiano. In
questo panorama, la Toscana si
distingue invece per consistente
crescita, sia di donazioni che di
trapianti.
I dati del Report pongono la
Toscana al primo posto per
donazione di organi e tra i primi
per i trapianti. Tanti i motivi di
questi buoni risultati: prima di
tutto la solidarietà dei cittadini e
poi un'organizzazione sanitaria
che funziona.
A livello nazionale, l'attività di
donazione è rimasta stabile in
questi ultimi anni: 38,1 donatori
per milione di abitanti (PMP)
nel 2010 e nel 2011, 38,2 nel
2012 e 2013.
Quanto all'attività di trapianto,
a livello nazionale si è registrata
una flessione: nel 2013 ci sono
stati 2.839 trapianti, 63 in meno
rispetto al 2012.
Inoltre, la Regione Veneto ha già
approvato un provvedimento
con cui vengono stanziati altri
3.5 milioni destinati sia alla
creazione ed al potenziamento
di punti d'accesso
pubblici di internet,
sia ai servizi digitali
della
pubblica
amministrazione.
In particolare, è
stata autorizzata
l'erogazione
di
contributi per due
milioni di euro
per lo sviluppo di reti WiFi pubbliche sui territori dei
singoli Comuni del Veneto,
promuovendo la diffusione di
servizi di accesso Wi-Fi gratuito.
INFORMAPIÙ 5
6 PAROLE IN CERCA D'AUTORE
Il termine risorsa umana viene usato nel
linguaggio manageriale e dell'economia
aziendale per designare il personale che
lavora in un'azienda e, in particolar modo, il
personale dipendente.
Le aziende in questi ultimi anni stanno
rivolgendo sempre più attenzione alle risorse
umane, poiché la qualità e le competenze di
queste ultime costituiscono un reale vantaggio
competitivo per le imprese operanti in tutti i
settori.
Nell'ultimo decennio, in particolare, le
imprese si sono trovate ad affrontare una
realtà caratterizzata da profonde rivoluzioni
tecnologiche, apportando conseguentemente
dei mutamenti nelle professioni.
L'importanza delle competenze, delle
conoscenze e della capacità di apprendimento
continuo si è rivelata fondamentale per le
imprese, dimostrando dunque interesse
nell'accaparrarsi e trattenere le persone con
maggior talento.
Perché le aziende possano mantenersi
competitive a livello internazionale, diventa
necessario considerare la rilevanza strategica
della gestione delle risorse umane nell'attuale
contesto economico.
Per ottenere una gestione efficiente in questo
contesto, le organizzazioni devono saper
sfruttare al massimo le potenzialità dei propri
dipendenti, dato che l'apporto e la produttività
che il capitale umano è in grado di dare
all'azienda costituiscono il perno attorno al
quale ruota il successo di un'impresa.
Il significato del concetto di risorse umane
inizia a prendere piede negli Stati Uniti nel
primo dopo guerra, nel periodo del Taylorismo.
Nel corso della storia, le grandi organizzazioni
americane sono state caratterizzate dalla
presenza di tre categorie di dipendenti:
l'élite manageriale, cioè le persone che
contavano; una classe professionale di
6 INFORMAPIÙ
detentori
di competenze tecniche; e la categoria
più bassa, quella dei lavoratori sostituibili, la
cosiddetta forza lavoro.
Questi ultimi erano considerati sostituibili
perché le loro funzioni potevano essere assolte
da chiunque visto che si trattava di compiti
meccanici, standard e ripetitivi.
Inoltre, la focalizzazione quasi ossessiva sulla
produttività di quei tempi, ha fatto sì che i datori
di lavoro esercitassero un potente controllo sui
lavoratori, a tutto danno della loro creatività.
E questo fenomeno ha causato, a sua volta, una
maggiore insoddisfazione tra i lavoratori e ha
creato una spirale negativa che ha coinvolto gli
atteggiamenti, i sentimenti e l'impegno.
I cosiddetti lavoratori sostituibili si sono
organizzati costituendo dei sindacati per
tutelare i loro posti di lavoro e di conseguenza
le aziende sono state obbligate a concentrarsi
maggiormente sulle problematiche interne.
Dalla fine della II guerra mondiale ai primi
anni '70, cambia il rapporto tradizionale tra
lavoratore e datore di lavoro, e cambia anche
il modo in cui le aziende gestiscono le proprie
risorse.
Il ruolo del management diventò quello di
organizzare le risorse umane in modo da non
rallentare o limitare il successo e lo sviluppo
dell'impresa.
L'azienda costruisce il suo successo, giorno
dopo giorno, grazie alla collaborazione
delle persone, ovvero le risorse interne,
che permettono di perseguire gli obiettivi,
portando avanti l'idea principale di business
o di servizio, concretizzandola e generando
profitti.
Diventa quindi importante assumere o
reclutare le persone giuste per costruire
un'organizzazione di successo.
Le aziende devono progettare i profili adatti al
tipo di persone che hanno o avranno successo al
loro interno. Una volta in possesso del profilo,
il professionista delle risorse umane deve
mettersi costantemente alla ricerca di persone
che corrispondano ai bisogni dell'azienda.
La Ricerca e Selezione del personale è il
primo servizio che Lavoropiù SpA offre alle
proprie aziende clienti.
Contando sull'appoggio delle proprie unità
operative, Lavoropiù si muove trasversalmente
sul territorio nazionale ed internazionale
avvalendosi dell'utilizzo delle più moderne
metodologie di recruitment, per cercare e, in
seguito, selezionare i profili richiesti dal cliente.
Per un'azienda, il fatto di avere a disposizione
le persone giuste, crea un differenziale positivo.
Oggi le aziende devono acquisire già
collaboratori pienamente produttivi e il fatto di
sapere di cosa si ha bisogno, e dove reperirlo,
pone l'organizzazione in vantaggio rispetto ai
concorrenti.
Le società di successo, e in via di sviluppo,
dovranno affidarsi sempre più a lavoratori
qualificati ed esperti, anche perché è il mercato
a richiederlo.
Nel mondo del lavoro di oggi le regole sono
completamente cambiate rispetto a dieci anni
fa. Nel nuovo patto aziendale non ci sono più
impegni di lungo termine e non ci sono più
responsabilità condivise.
Oggi i dipendenti sono fedeli all'azienda solo
nella misura in cui ne ricavano dei benefici
personali. Alla sicurezza del posto si sostituisce
la sicurezza della carriera.
Per attrarre i collaboratori più validi e più
brillanti, un management accorto deve fornire
loro delle opportunità di carriera che ne
accrescano le competenze.
Purtroppo non tutte le organizzazioni
hanno raggiunto questa consapevolezza e,
per esempio, vediamo ancora casi in cui la
Formazione del Personale viene vista come un
puro costo e non come un investimento nel
miglioramento delle competenze.
Lo sviluppo delle risorse umane può essere definito come lo sviluppo della sezione più importante di tutta l'organizzazione.
L'ACCENTO SULLE AZIENDE
I
IVS ITALIA SPA
settore vending system
sede: Seriate (BG)
tel: 035 301695
www.ivsitalia.com
VS Group SpA è il leader italiano e terzo operatore in Europa nella gestione
di distributori automatici e semiautomatici per la somministrazione di bevande
calde, fredde e snack (vending).
L'attività di svolge principalmente in Italia (oltre 85% del fatturato), in Francia ed in
Spagna, con circa 148.000 distributori automatici e semiautomatici, una rete di 60
stabilimenti logistici e oltre 2000 dipendenti e collaboratori.
IVS Italia ha una storia trentennale e i suoi distributori automatici erogano ogni
anno oltre 700 milioni di consumazioni presenti in uffici, piccole, medie e grandi
aziende, scuole, centri fitness, enti e luoghi pubblici di grande passaggio.
I numeri di IVS Italia sono propri di una realtà fuori dall'ordinario: 2050 dipendenti
in tutto il mondo, 50 filiali in Italia e 9 all'estero (Francia e Spagna), 298 milioni di
euro di fatturato 2012 e un utile netto di 11 milioni di euro.
S
interama, leader europea nella produzione di fili e filati di poliestere colorati,
nasce nel 1968 a Biella (Italia), dove ha sede e dove la cultura tessile conserva
radici profonde e di antica tradizione.
In oltre quarant'anni di sviluppo, l'azienda ha costruito con i propri clienti importanti
partnership apportando soluzioni innovative, investendo nella ricerca di prodotto e
ponendo la massima attenzione alla collaborazione ed al servizio.
Sinterama produce una vasta gamma di articoli in grado di soddisfare qualsiasi tipo
di esigenza legata ai tessuti per automotive, arredamento, abbigliamento, e per gli
impieghi tecnici.
Dal 2000 l'azienda ha avviato un importante sviluppo di internazionalizzazione,
costituendo unità produttive in Gran Bretagna, Turchia, Brasile e Cina.
Complessivamente Sinterama ogni anno produce oltre 35000 tonnellate di filo in 400
diverse tipologie, impiega 750 dipendenti e si affida ad una rete di vendita formata
da oltre 100 fra commerciali ed agenti, in grado di seguire più di 1600 clienti in 40
Paesi, con un fatturato complessivo di 140 milioni di euro. Per Sinterama la ricerca e
l'innovazione rappresentano il motore del proprio sviluppo e una solida garanzia per
il futuro.
AERTEKNO SRL
settore aeronautico
sede: Pomezia (RM)
tel: 0691 802241
www.aertekno.it
SINTERAMA SPA
settore tessile
sede: Sandigliano (BL)
tel: 015 24951
www.sinterama.it
A
ertekno opera nel mercato dell'aviazione generale e delle industrie del settore come distributore e costruttore di parti ed attrezzature aeronautiche
avvalendosi di un organico qualificato e specializzato.
La Società AERTEKNO S.R.L., fondata nel 2000 con sede a Pomezia (Roma), opera principalmente sul mercato dell'aviazione generale e militare, in Italia e all'estero. La Società ha come nicchia di eccellenza la progettazione, la costruzione, la
manutenzione, la commercializzazione ed il supporto post-vendita di attrezzature
di supporto al suolo per aeromobili.
L'ultimo bilancio depositato da AERTEKNO S.R.L. nel registro delle imprese corrisponde all'anno 2011, e riporta un range di fatturato tra 3.000.000 e 6.000.000
di euro.
INFORMAPIÙ 7
INTRA LEGEM
IL DECRETO LEGGE
SUL LAVORO N. 34/2014
Il
decreto legge sul lavoro entrato in vigore il 21
marzo, da convertire in legge da parte del Parlamento entro il prossimo 20 maggio, pena la
sua decadenza, viene approvato alla Camera
il 24 aprile con diverse modifiche rispetto alla stesura
originaria.
Perché il decreto legge?
Il provvedimento passa alla Commissione lavoro del
Senato, relatore Pietro Ichino, fortunatamente molto
esperto nella materia giuslavoristica, prima di essere
sottoposto di nuovo al voto dei parlamentari. Si preannunciano ulteriori novità, quanto mai necessarie non
solo nel merito delle disposizioni, che presuppongono
scelte di campo inevitabili, ma anche nella loro formulazione tecnica, al fine di semplificare e di lasciare poco
spazio alle interpretazioni di Giudici ed operatori del
diritto.
Le azioni necessarie ed urgenti riguardano in primis
costo del lavoro e cuneo fiscale. Si può ben comprendere come le ennesime modifiche legislative ai contratti,
in un'ottica di riforma e semplificazione, siano state
valutate urgenti. Tuttavia stabilita la necessità urgente
di intervenire sulle disposizioni concernenti contratto
a tempo determinato ed apprendistato, non risulta ragionevole tralasciare il contratto a tempo indeterminato (oggetto invece del disegno di legge delega).
La partita resta apertissima. Al momento in cui si scrive non si possono commentare le disposizioni di una
legge dal contenuto ancora incerto. Tuttavia si forniscono alcune riflessioni scaturite dallo studio e dall'esperienza di consulenza alle aziende, che faticano a
scegliere la forma contrattuale migliore e più tutelante,
a fronte di determinate esigenze di flessibilità.
8 INFORMAPIÙ
Tale provvedimento viene adottato dal Governo in casi
straordinari di necessità e di urgenza. Un commento
su tale scelta, data la situazione attuale, sarebbe fuorviante.
CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO
DETERMINATO E SOMMINISTRAZIONE
DI LAVORO
L'ACAUSALITÀ totale del contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato, invocata da tempo
dalle Agenzie per il Lavoro, non può che essere accolta
con favore anche dalle aziende.
Gli effetti dei contenziosi instaurati contro le aziende
che si erano rivolte alle ApL in cerca di flessibilità o che
avevano sottoscritto contratti a termine con causali considerate generiche e illegittime per interpretazione della
giurisprudenza, sono risultati in taluni casi abnormi.
rere a determinare il periodo di attività lavorativa utile a
conseguire il diritto di precedenza.
La legge dovrà contenere degli aggiustamenti, al fine di
non complicare la disciplina della somministrazione di
lavoro, che risulta ad oggi più organica e semplice delle
altre forme contrattuali.
Il limite percentuale di utilizzo dei contratti a tempo determinato pari al 20% degli occupati a tempo indeterminato dell'impresa, secondo l'interpretazione pressoché
unanime, riguarda solo il contratto a termine e non la
somministrazione di lavoro. La contrattazione collettiva potrà intervenire sui cosiddetti limiti di contingentamento, in mancanza troverà applicazione il suddetto
limite percentuale.
È chiaro che rimangono esclusi per la somministrazione
di lavoro il diritto di precedenza, la necessità di osservare un intervallo tra un contratto e l'altro tra le medesime
parti, la durata massima consentita per l'impiego di uno
stesso lavoratore in caso di sola somministrazione di lavoro.
È auspicabile il mantenimento della chiara distinzione
tra le due discipline del contratto a termine (D.Lgs. n.
368/2001) e della somministrazione di lavoro (D.Lgs. n.
276/2003) e che vengano risolte le questioni scaturenti
dagli aspetti di intersezione delle due discipline.
La direttiva comunitaria 2008/104/Ce invita gli Stati a rimuovere gli ostacoli alla somministrazione di lavoro. Le
restrizioni da parte delle legislazioni nazionali devono
essere giustificate da ragioni di interesse generale e per
la tutela dei lavoratori, ad esempio in materia di salute e
sicurezza sul lavoro.
L'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato (Direttiva 1999/70/CE) prevede che vengano poste una o
più misure relative alle ragioni obiettive per la giustificazione del rinnovo dei contratti o rapporti a termine; la
durata massima totale dei contratti o rapporti di lavoro a
tempo determinato successivi; il numero dei rinnovi dei
contratti a termine.
In base alla norma introdotta dalla Commissione Lavoro della Camera, per i contratti a tempo determinato la
legge approvata alla Camera prevede un tetto massimo
di 5 proroghe complessive, nell'arco dei 36 mesi, a prescindere dal numero dei rinnovi (mentre il limite delle
8 proroghe posto dal decreto legge riguardava il singolo
contratto). Non si è intervenuti sull'intervallo tra i contratti a termine di 10 o 20 giorni.
La Commissione Lavoro ha tentato di mitigare i possibili
effetti negativi dell'incremento del numero delle proroghe del contratto a termine sulla stabilizzazione del personale femminile, con la previsione che per le lavoratrici
madri il periodo di congedo di maternità potrà concor-
LIMITI QUANTITATIVI
Molto discussa è risultata la questione delle conseguenze
del superamento del limite, ossia l'obbligo di stabilizzazione dei contratti a termine che superino tale percentuale. È stata avanzata un'ipotesi di sostituire la stabilizzazione con un indennizzo economico al lavoratore a
termine non confermato.
La legge dovrà chiarire in maniera puntuale oltre a
quest'ultimo argomento, tutti gli aspetti del calcolo in
modo da evitare che il contenzioso si sposti dalla causale
ai limiti di contingentamento.
APPRENDISTATO
I tentativi di semplificare il contratto di apprendistato sono
deludenti. L'opzione tra formazione trasversale pubblica o
aziendale potrebbe costare all'Italia un'infrazione UE.
La non obbligatorietà del piano formativo scritto potrebbe risultare un boomerang per il datore di lavoro, che in
ogni caso dovrà garantire la formazione all'apprendista,
se si vuole che il contratto risulti genuino e non venga
snaturato nella sua componente formativa.
È stato ignorato l'obbligo, introdotto dalla cosiddetta
“legge Fornero” (n. 92/2012), per il datore di lavoro, di
versare all'INPS un contributo in caso di mancata stabilizzazione dell'apprendista qualificato; pertanto tale
disposizione non dovrebbe essere modificata.
L'obbligo di stabilizzazione del 20% dei contratti di apprendistato per rendere ammissibile la stipula di nuovi
contratti di apprendistato, non pare un eccessivo aggravio per i datori di lavoro né la sua eliminazione un input
a fare impennare tale tipologia contrattuale. La percentuale di conferma potrebbe essere cancellata durante l'iter di conversione in legge del decreto.
INFORMAPIÙ 9
INTRA LEGEM
L'AVVOCATO SPIEGA...
Il licenziamento
illegittimo
del dipendente assunto
con contratto a tempo
indeterminato
Licenziamento del dipendente assunto con
contratto a tempo indeterminato:
quali conseguenze per il datore di lavoro?
N
on è raro, purtroppo, che il datore di lavoro si
trovi nelle condizioni di dover affrontare la dolorosa decisione di licenziare un proprio dipendente. Tale scelta, anche a voler prescindere dai
risvolti di tipo personale sia per il datore di lavoro, sia (soprattutto) per il lavoratore, comporta notevoli conseguenze
giuridiche delle quali è bene essere a conoscenza. Vediamo,
con la sintesi imposta dall'ambito della presente nota, quali
sono le principali.
Occorre premettere, ovviamente, che il problema si pone
in modo rilevante solo ove il licenziamento risulti, per uno
qualsiasi dei motivi previsti dalla legge, invalido; ove invece
esso sia stato intimato osservando (dal punto di vista sia
formale che sostanziale) le disposizioni vigenti esso comporta “solo” la cessazione del rapporto di lavoro, l'obbligo
di corrispondere al dipendente gli elementi retributivi a ciò
conseguenti e l'obbligo di versamento del contributo di ingresso Aspi nei casi previsti dall'art. 2, comma 31, della legge n. 92/2012, come riformulato dopo le modifiche intervenute attraverso l'art. 1, comma 250 della legge n. 228/2012.
Venendo all'esame delle ipotesi di invalidità del licenziamento, occorre subito distinguere due tipologie di vizi:
quelli che comportano la nullità del licenziamento e quelli che
ne comportano l'illegittimità; almeno parzialmente diverse,
infatti, sono le conseguenze giuridiche derivanti dall'ascrivibilità del vizio all'una o all'altra categoria.
Rientrano nella più grave e radicale categoria della nullità le ipotesi disciplinate dal 1° comma dell'art. 18 della L.
300/1970: il licenziamento è nullo se ha natura discriminatoria, oppure è intimato nell'anno successivo alle pubblicazioni
10 INFORMAPIÙ
di matrimonio, o in violazione delle disposizioni di legge in
materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, ovvero ancora perché riconducibile ad altri casi di nullità
previsti dalla legge o determinato da un motivo illecito che
abbia assunto rilievo determinante nella decisione.
In tutte le ipotesi di nullità del licenziamento il menzionato
comma 1° dell'art. 18 prevede che il giudice, con la sentenza con la quale dichiara la nullità del licenziamento, ordini
al datore di lavoro (indipendentemente dal numero dei dipendenti che esso occupa) la reintegrazione del lavoratore
nel posto di lavoro; ma al lavoratore è data la facoltà (con
sua scelta unilaterale ed insindacabile) di chiedere al datore
di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di
lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità dell'ultima
retribuzione globale di fatto. Il giudice condanna altresì il
datore di lavoro al risarcimento del danno subito dal lavoratore per il licenziamento di cui sia stata accertata la nullità,
stabilendo a tal fine un'indennità commisurata all'ultima
retribuzione globale di fatto maturata dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione, dedotto
quanto percepito, nel periodo di estromissione, per lo svolgimento di altre attività lavorative. In ogni caso la misura
del risarcimento non potrà essere inferiore a cinque mensilità della retribuzione globale di fatto. Il datore di lavoro è
condannato inoltre, per il medesimo periodo, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Tale regime si applica anche al licenziamento dichiarato
inefficace perché intimato in forma orale, non per iscritto.
Parzialmente diverse, come si diceva, sono le conseguenze del licenziamento che risulta illegittimo in quanto non
ricorrono gli estremi della giusta causa (vale a dire un inadempimento del lavoratore di gravità tale da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro neppure per
la durata del periodo di preavviso) ovvero del giustificato
motivo con preavviso, vale a dire quello determinato da un
notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del lavoratore (giustificato motivo soggettivo) ovvero da ragioni
inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro
e al regolare funzionamento di essa (giustificato motivo oggettivo). Da tali norme si desume che il licenziamento può
essere fondatamente intimato al dipendente o come conseguenza di un inadempimento dello stesso (vale a dire di un
suo comportamento soggettivo contrario alle obbligazioni
contrattualmente assunte o comunque alla legge, all'ordine
pubblico o al buon costume), o in conseguenza di circostanze oggettive che riguardano non il comportamento del
dipendente ma l'organizzazione dell'attività produttiva. Nel
primo caso siamo nell'ambito dei licenziamenti per motivi
"soggettivi" ("giusta causa" o "giustificato motivo soggettivo"), nel secondo caso siamo nell'ambito del "giustificato
motivo oggettivo".
Se, dunque, il licenziamento non è sorretto da giusta causa o
giustificato motivo, le conseguenze sono diverse a seconda che
il datore di lavoro occupi oppure no più di quindici lavoratori nella sede nella quale ha avuto luogo il licenziamento o
comunque nell'ambito dello stesso Comune, o più sessanta in
totale: nella prima ipotesi si applicano le disposizioni di cui
all'art. 18 della L. 300/1970, nella seconda si applicano le
disposizioni di cui all'art. 8 della L. 604/1966.
Partendo da tale ultima fattispecie, applicabile dunque ai
datori di lavoro che occupano (semplificando) fino a 15
dipendenti, le norme di legge prevedono che il datore di
lavoro è tenuto a riassumere il lavoratore entro tre giorni
dalla sentenza che accerti l'illegittimità del licenziamento
o, qualora il datore di lavoro o il lavoratore (ciascuno con
propria scelta unilaterale ed insindacabile) non vogliano
ricostituire il rapporto di lavoro, a risarcire il danno versandogli un'indennità di importo compreso fra un minimo
di 2,5 ed un massimo di 6 mensilità dell'ultima retribuzione
globale di fatto, avuto riguardo al numero dei dipendenti
occupati, alle dimensioni dell'impresa, all'anzianità di servizio del prestatore di lavoro, al comportamento e alle condizioni delle parti.
Più articolata e complessa è la disciplina prevista dall'art.
18 della L. 300/1970 applicabile ai datori di lavoro di che
occupano un numero di dipendenti superiore.
In tale ipotesi il giudice:
(i) se accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato
motivo soggettivo o della giusta causa per insussistenza del
fatto contestato ovvero perché il fatto rientra tra le condotte punibili con una sanzione diversa dal licenziamento sulla
base delle previsioni dei contratti collettivi, annulla il licenziamento e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione
nel posto di lavoro ed al pagamento in suo favore di un'in-
dennità risarcitoria commisurata all'ultima retribuzione
globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello
dell'effettiva reintegrazione; in ogni caso la misura dell'indennità risarcitoria non può essere superiore a dodici mensilità della retribuzione globale di fatto. Il datore di lavoro è
condannato, altresì, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello della effettiva reintegrazione. Anche in questa ipotesi al
lavoratore è data la facoltà (con sua scelta unilaterale ed insindacabile) di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione
della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a
quindici mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto;
(ii) applica la medesima disciplina nel caso in cui accerti
il difetto di giustificazione del licenziamento intimato per
motivo oggettivo consistente nell'inidoneità fisica o psichica
del lavoratore, ovvero che il licenziamento è stato intimato
in violazione delle norme che garantiscono il mantenimento
del posto di lavoro durante la malattia (cd. “periodo di comporto”);
(iii) può altresì applicare la disciplina or ora richiamata nel
caso in cui accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a
base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo; nelle
altre ipotesi in cui accerta che non ricorrono gli estremi del
giustificato motivo oggettivo, invece, applica la disciplina di
cui al paragrafo seguente;
(iv) nelle altre ipotesi in cui accerta che non ricorrono gli
estremi del giustificato motivo soggettivo o della giusta
causa addotti dal datore di lavoro, dichiara risolto il rapporto di lavoro con effetto dalla data del licenziamento e
condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità
risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo
di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, in relazione all'anzianità
del lavoratore e tenuto conto del numero dei dipendenti
occupati, delle dimensioni dell'attività economica, del comportamento e delle condizioni delle parti;
(v) applica lo stesso regime qualora il licenziamento sia
dichiarato inefficace in conseguenza di un vizio formale
(perché il datore di lavoro non ha esplicitato la motivazione nella lettera di intimazione) o procedurale (perché non
ha rispettato la procedura necessaria per la contestazione
dell'addebito disciplinare), ma con attribuzione al lavoratore di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata, in relazione alla gravità della violazione formale o
procedurale commessa dal datore di lavoro, tra un minimo
di sei e un massimo di dodici mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto.
Ringraziamo l'Avvocato Luigi Andrea Cosattini
per il contributo.
INFORMAPIÙ 11
IN BREVE
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maggior produttore europeo e
secondo a livello mondiale
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Se gli italiani dovessero indicare un settore di
particolare interesse in cui andare a lavorare,
opterebbero per la moda e il lusso. Il fashion &
luxury è il settore pià attrattivo per i potenziali
dipendenti, con il 60% delle preferenze, con
un'assoluta prevalenza nelle donne, di tutte l'età
e di diverso livello di istruzione. Al lavoro nel
settore della moda e del lusso vengono associati in
particolare un'atmosfera di lavoro piacevole, una
buona condizione economica, un forte gruppo
manageriale e un buon equilibrio vita lavorativa/
vita privata. Al secondo posto si posiziona il settore
dei media, il più attrattivo per il 56% dei potenziali
dipendenti in particolare per il contenuto di lavoro
interessante. Al terzo posto l'elettronica (55%), che
interessa prevalentemente gli uomini con licenza
media o laurea di primo livello.
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@istat_it
A gennaio 2014 l'indice
della produzione industriale è aumentato, rispetto a dicembre 2013, dell'
1,0%.
I settori caratterizzati da
una crescita più marcata
sono: la fabbricazione dei
mezzi di trasporto (+12%),
la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo
(+9,6%), la fabbricazione di
articoli in gomma e materie
plastiche(+5,9%) e le altre
industrie manifatturiere, di
riparazione e installazione
di macchine e apparecchia12 INFORMAPIÙ
ture (+3,8%).
Mentre per il mese di febbraio 2014, i settori di attività economica che hanno
registrato la maggiore crescita tendenziale sono quelli
della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,6%),
della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo,
esclusi macchine e impianti
(+5,3%), della fabbricazione di mezzi di trasporto
(+4,9%) e delle Industrie
tessili, abbigliamento, pelli e
accessori (+4,7%).
La lana “rustica” italiana potrebbe avere un importante sbocco
di mercato, grazie a un fatturato
stimato attorno ai 450 milioni di
euro, e un appeal di sostenibilità
ambientale.
A questi risultati è arrivato il progetto Filiera del tessile sostenibile, finanziato dal dipartimento di
scienze bio-agroalimentari del Cnr
con la collaborazione di Unioncamere Toscana. Il convegno è stata
l'occasione per dimostrare che il
tessile sostenibile può essere veicolo di progresso e innovazione, tutela ambientale, valorizzazione del
territorio e sostegno del mestiere
artigiano con piena soddisfazione
dell'utente finale.
In Italia si producono grandi quantità di lana rustica, che però non
viene sfruttata a differenza della
Francia che ha quasi esaurito le risorse di lana grezza locale.
@Confagricoltura
I dati di consumo dei derivati del
pomodoro riportano che gli Italiani scelgono per oltre il 98% passata,
polpa, pelati e pomodorini, realizzati per legge da pomodoro fresco,
mentre il consumo di concentrato
rappresenta solo l'1,6% (dati IRI
Worldwide).
L'Italia è il secondo maggior produttore mondiale di pomodoro
industriale, preceduto solo dalla
California.
E non è tutto, il cielo sarà l'ultima
frontiera in fatto di qualità del pomodoro italiano. Grazie a una “pattuglia” di droni capaci di catturare
preziose immagini dei campi di pomodori verranno accelerati i tempi e
le produzioni saranno più efficienti.
L'obiettivo è quello di rendere la coltivazione del pomodoro sempre più
sostenibile. La tecnologia “ad alta
quota” è destinata a migliorare la vita
degli agricoltori e promette più sicurezza per i consumatori.
Contadini non si nasce, si diventa.
Lo afferma l’Associazione dei giovani imprenditori della Cia (Confederazione italiana agricoltori),
Secondo la confederazione, delle 158 mila aziende “under 40" presenti in Italia, il 39% è composto da nuove leve del settore che hanno deciso di
scommettere sull’agricoltura, pur non essendo
“figli d’arte”.
Il contadino 2.0 è più colto dei suoi predecessori: nel 30% dei casi i nuovi agricoltori hanno un
tasso molto più alto di scolarizzazione rispetto
ai loro colleghi senior. Infatti, l’aspetto più nuovo delle imprese agricole capitanate dai giovani
è la preparazione della guida aziendale. A capo
c’è di solito un addetto ai lavori e nel team non
mancano agronomi, enologi, biologi e figure prima impensabili come insegnanti e psicologi per
le fattorie didattiche, laureati in economia e in
lingue utili per aprirsi ai nuovi mercati, erboristi
e farmacisti.
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L'EDICOLA DELLA SANITÀ
LA FIGURA DEL MEDICO VETERINARIO
Durante il Consiglio Nazionale della Federazione nazionale Ordini
veterinari italiani (Fnovi), è stata presentata la nuova pubblicazione,
curata da Nomisma dal titolo: "La professione medico veterinaria:
prospettive future".
Gli obiettivi dello studio di Nomisma sono molteplici: fotografare lo
scenario attuale per la professione, tracciare le linee di sviluppo di
medio-lungo periodo, delineare i possibili percorsi di cambiamento
che il medico veterinario dovrà mettere in campo e soprattutto
individuare l'identikit delle competenze formative e professionali
necessarie per soddisfare le esigenze del mercato occupazionale.
Il numero dei medici veterinari in Italia è più che raddoppiato in
nemmeno 20 anni: nel 1995 gli iscritti agli Ordini erano 13.340
mentre oggi sono 30.415 (+128%).
La quota di iscrizioni femminili è passata dal 22% nel 1995 al 42%
nel 2013; la concentrazione della crescita è tra gli iscritti della fascia
dei più giovani (+135% dal 2009 al 2013 nella fascia di età 24-34
anni a fronte di un +5% nella fascia 35-50 e un +9% negli over 50); il
rapporto tra numero di medici veterinari e popolazione è il più alto
d'Europa (+48% tra il 1999 e il 2013).
I GOOGLE GLASS IN SALA OPERATORIA
I Google Glass 'sbarcano' in sala operatoria, per la prima volta in Italia, all'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano).
Per la prima volta in Italia il prototipo di occhiali per la realtà aumentata è stato utilizzato durante un intervento chirurgico.
Gli esperti potranno, durante un intervento chirurgico, visualizzare sui 'super-occhiali' informazioni relative al paziente e utilizzare
comandi vocali, ad esempio per scattare foto.
I Glass sono uno strumento agile da indossare e non disturbano, perché lo schermo è laterale e permette di concentrarsi sul paziente. Gli
sviluppi futuri permetteranno ai medici di visualizzare sulla lente molte informazioni utili, come i parametri vitali, e di prendere decisioni
più tempestive.
Un primo importante traguardo è quello di riuscire a portare fuori dalla sala operatoria l'esperienza del chirurgo.
COSMESI ITALIANA
TRAINATA DALL'EXPORT
Il valore del mercato cosmetico
italiano ha superato i 9.500
milioni di euro nel 2013. Il
comparto ha registrato un
aumento delle esportazioni
dell'11% per un valore vicino
ai 3.200 milioni di euro.
L'impatto dell'export sostiene la
produzione, con 9.300 milioni
di euro, in crescita del 2,6%: per
la prima volta le esportazioni
crescono sia in quantità sia in
valore, a testimonianza della più
ampia competitività acquisita
dalle imprese nazionali.
Le vendite dirette a domicilio
registrano un aumento del
4,5% superando i 450 milioni
di euro. Anche l'erboristeria
esprime una tendenza positiva,
con una crescita del 2,8%,
per un valore di 409 milioni
di euro. Nello specifico,
gli italiani non rinunciano
all'acquisto
del
cosmetico,
prodotto indispensabile di
igiene quotidiana e di benessere
personale. All'interno delle
varie famiglie di prodotto ci si
sposta però verso fasce di prezzo
più economiche e dal miglior
rapporto qualità-prezzo.
LA RIVOLUZIONE
DELL'HEALTHCARE
Non solo vendita di
medicinali. Ma anche
possibilità di effettuare
oltre 50 tipi di esami, dal
sangue al cuore alla pelle,
assistenza infermieristica,
psicologo,
consulenza
dietetica e perfino sostegno
nella ricerca di badanti.
Così cambia la farmacia
nel 2014, abbandonando
il suo ruolo tradizionale
e aprendosi a un nuovo
'status'. Una "farmacia dei
servizi" che si affianca al
cittadino nello screening
e nella prevenzione. A
Milano, e presto in tutta
Italia, apre il nuovo store
DrFleming. Si passa così dal
farmacista “dispensatore” al
farmacista “proscrittore”.
In questa ottica il concetto
di
farmacia
evolve,
superando la dispensazione
del farmaco a favore di
una sempre maggiore
concentrazione delle risorse
sull’erogazione di servizi e
consulenze per il paziente.
INFORMAPIÙ 13
INTERVISTA
IMPEGNO, TALENTO E CUORE
Lavoropiù incontra la Fortitudo Pallacanestro Bologna per un'intervista a più voci:
il Presidente Dante Anconetani, il coach Federico Politi e due giocatori simbolo di
questa stagione: Gabriele Fin e Gennaro Sorrentino.
Federico Politi, Gabriele Fin, Gennaro Sorrentino, Matteo Naldi e Dante Anconetani presso la Sede Direzionale di Lavoropiù
[L'intervista si è svolta il 22/04/14. Nel momento in cui si scrive la Fortitudo sta disputando i playoff e non siamo a conoscenza dei risultati finali della stagione]
La
stagione della Fortitudo si avvia alla conclusione. Di risultati non si parla ancora,
soprattutto se si è tifosi.
Eravamo curiosi, però, di rivolgere qualche domanda alla squadra e al Presidente per approfondire il legame di sponsorizzazione e collaborazione che
unisce Lavoropiù e Fortitudo da qualche anno.
Matteo Naldi, Direttore Marketing di Lavoropiù, ha condotto l'intervista a più voci, trasformatasi poi in una piacevole chiacchierata.
1. Presidente Anconetani, sei stato un grande giocatore
negli anni '70/'80, poi successivamente allenatore. Conosci molto bene il basket italiano. Come è cambiato
in questi 30 anni?
L'evoluzione naturale e fisiologica di tutti gli sport è che in
assoluto sono aumentate le potenzialità atletiche e fisiche
14 INFORMAPIÙ
dei giocatori. E sono rimaste costanti, senza diminuire, le
capacità tecniche. Un apporto del fisico notevole rispetto
ai miei tempi. Si è perso un po' quello che era il pane
di quei tempi: la tattica. Di conseguenza gli allenatori e i
giocatori dovevano essere pronti ad affrontare eventuali
cambiamenti istantanei di gioco e di schemi.
Oggi si vede un gioco un po' più spettacolare e atletico,
ma monocorde.
2. Coach Politi, mi pare che anche la tecnica sia un po'
inferiore a dieci anni fa o comunque che l'atletica abbia
acquisito più importanza. Sei d'accordo?
Io ritengo che l'atletica abbia spianato un po' tutto. Oggi
sei quasi costretto a giocare a uomo… La velocità è molto
aumentata. Adesso giocare a zona contro una squadra che
fa girare bene la palla con le percentuali al tiro che hanno
in serie A è un massacro.
Lo puoi fare dove il livello tecnico cala. Quando
trovi un livello tecnico
basso puoi permetterti di
sfruttare ancora qualche
espediente tattico. Ma con
un livello alto devi essere
atleticamente pronto all'uno contro uno e a tenere
le rotazioni difensive della
squadra.
Dal mio punto di vista il
livello tecnico dei giocatori si è abbassato molto.
Anni fa nei campionati
giovanili mi è capitato di
allenare giocatori fortissimi che sono poi finiti
a giocare in Europa e in
NBA. Oggi arrivano a giocare in Lega Silver o Gold.
3. Essere Presidente di una squadra come la Fortitudo non
è semplice, soprattutto in questo periodo. Come definiresTi il Tuo ruolo in 3 aggettivi?
Costanza, conoscenza, cuore.
4. Coach, la Tua carriera parla chiaro: hai indubbiamente
una vocazione da allenatore. Quali sono le qualità fondamentali che non devono mancare ad un coach per
guidare e gestire al meglio una squadra?
Avere la giusta personalità e riuscire a calarsi nel momento
e nelle situazioni in cui ci si trova. Nelle società minori in
cui ho allenato all'inizio della carriera c'erano degli obiettivi, poi una volta passato in Fortitudo ce n'erano degli altri.
L'importante è riuscire a calarsi sempre nell'ambiente, sia
se sei allenatore di squadre giovanili, sia quando ti trovi ad
allenare la Fortitudo.
Le qualità indispensabili sono dunque la professionalità e
la personalità.
Trovarsi ad allenare la prima squadra significa cambiare
obiettivi e rispondere ad aspettative più alte.
Ci sono poi tanti altri aspetti da curare, per esempio i rapporti con la stampa che prima erano solo sporadici.
L'adattamento deve avvenire anche tatticamente perché
ognuno può avere la sua filosofia, ma quando ti trovi ad
allenare una squadra che non hai plasmato tu devi riuscire
anche ad accontentare le esigenze dei giocatori.
5. Hai un allenatore a cui ti ispiri?
Uno in assoluto non c'è, però nel tempo mi piacerebbe ten-
Gabriele Fin e coach Federico Politi
dere a Jasmine Repesa e al lavoro che ha svolto a Bologna.
L'ho visto lavorare con la prima squadra e anche con i
giovani che a quei tempi seguivo io. Suo figlio era nel mio
gruppo e quindi lui ogni tanto veniva a vedere gli allenamenti. Si metteva lì in un angolo e guardava, io cercavo di
coinvolgerlo anche perché serviva a me in primis… E allora faceva qualche dimostrazione. Lavorava con i giovani
esattamente come lavorava con la prima squadra: arrivava
a fine allenamento completamente sudato perché dava tutto. Un bell'esempio. Insegnava cose tecnicamente e tatticamente molto semplici ma curate nei minimi dettagli…
Un'attenzione altissima ai particolari che fa la differenza.
6. Come convivono talento e impegno nel basket? Quanto
è importante l'impegno e quanto è importante il talento?
Se trovi talento e impegno nello stesso giocatore trovi Fin
(ride, ndr).
Se hai talento sei già al 50%, però potresti rimanere fermo anche al 50%... Servono entrambi. Trovarli nello stesso giocatore significa essere di fronte ad un TOP player.
Tanti giocatori invece sono tutto impegno e poco talento
ma riescono ad arrivare lo stesso, quindi significa che sono
ugualmente importanti.
7. Tu sei diventato tifoso Fortitudo per forza… Il tuo giocatore Fortitudo chi è?
Tra i giocatori stranieri, escludendo i campioni NBA passati di qui per finire la carriera, direi Aleksandar Djordjevic, perché ti cambiava la squadra, ti cambiava le partite e
INFORMAPIÙ 15
anche perchè ritengo che il playmaker sia fondamentale.
Tra i giocatori italiani faccio fatica a sceglierne uno…
Escludendo i grandi del passato (Fumagalli, Zatti ecc.),
per attaccamento alla maglia scelgo un trio: Basile, Belinelli per dove è arrivato e Mancinelli, perché insieme a
Sorrentino è quello con cui sono stato più a contatto.
8. Gabriele Fin, capitano e bolognese DOC. Profeta in
patria. Abbiamo letto che la Tua fonte di ispirazione
è Gianluca Basile, un giocatore fortissimo, un vero leader, anche se caratterialmente molto timido. Tu che
tipo di leader sei?
Per come sono fatto caratterialmente mi vedo somigliante a Basile. Riservato, parlo poco e lascio molto spazio a
quelli più vecchi, con maggiore esperienza. Mi ritrovo nel
leader silenzioso.
9. Da bambino Ti sei inizialmente avvicinato al calcio,
ma poi hai scelto il basket. Perché?
Ho scelto il basket principalmente per il fisico. Mio padre
era allenatore di calcio e in me non vedeva un grande talento (ride, ndr). Ho giocato fino ai 10 anni, poi mi sono
appassionato al basket anche perché ero tifoso Fortitudo e
andavo al palazzo a vedere le partite.
10. Gennaro Sorrentino, il Tuo non è stato un arrivo a Bo-
Gennaro Sorrentino
logna, ma un ritorno. Cosa Ti piace di questa città?
La prima volta che sono arrivato a Bologna avevo 14 anni
ed era il 1999/2000, questo è il secondo ritorno, la terza volta che arrivo in Fortitudo.
Di Bologna mi piacciono le dimensioni, è una città a grandezza d'uomo, puoi girarla a piedi senza problemi, da una
zona semicentrale camminando raggiungi il centro, diversamente da Napoli.
Vedo Bologna in modo così positivo anche grazie al mio
amore per la Fortitudo. Sono cresciuto con la Fortitudo, ho
vissuto qui gli anni tra i più belli della gioventù, il periodo
delle scuole superiori soprattutto. Sono molto legato a questa città.
11. Chi è la Tua fonte di ispirazione?
Gabriele Fin
16 INFORMAPIÙ
Anche per me è Gianluca Basile.
Perché quando sono arrivato lui era qui che giocava in prima squadra in serie A. Ho avuto la possibilità di conoscerlo
e di giocare con lui. Mi piace questo giocatore che viene
dal sud e riesce a sfondare con l'impegno, con tanto lavoro.
Basile si è costruito con il tempo e con il grande lavoro e
la costanza. Dove non ti porta il talento certe volte ti porta
il lavoro. Non è facile per un ragazzo del sud sfondare nel
basket. Lo ammiro.
12. Gabriele e Gennaro, come vivete il rapporto con la tifoseria della Fortitudo, con la Fossa dei Leoni? È un rapporto di fiducia e stima incondizionata o va conquistato
con il tempo?
La Fortitudo Pallacanestro Bologna 103
attualmente milita in Divisione Nazionale B,
il quarto campionato nazionale.
Gennaro: La Fossa dei Leoni ti dimostra affetto e tifo incondizionato, a prescindere da chi sei o dalla serie in cui
gioca la squadra. Però quello che ti chiede in cambio è di
dimostrare di tenerci, di sbatterti, dimostrare attaccamento alla maglia, alla Fortitudo. Quindi secondo me bisogna
conquistarselo questo affetto, bisogna meritarselo.
Gabriele: Vogliono vedere l'impegno, vogliono vedere che
ti butti su ogni pallone, che ci tieni.
Gli anni che i tifosi ricordano di più magari non sono quelli degli scudetti, ma quelli in cui si sono riconosciuti nella
squadra nonostante le sconfitte.
Nata nel 1932 in seno alla "Società Ginnastica Fortitudo", dalla quale nel 1962 venne istituita in Sezione
Autonoma come Fortitudo Pallacanestro Bologna,
è stata radiata dalla FiP il 14 luglio 2012 a causa di
inadempienze economiche ed è fallita il 13 settembre
2013. La società si è ricostituita nel 2013 con il nome
attuale dopo aver acquisito l'avviamento e la bacheca del vecchio sodalizio.
Impegno, talento e cuore.
Grazie all'apporto dell'industriale bolognese Giorgio
Seragnoli, a partire dagli anni novanta la Fortitudo è diventata uno dei club più ricchi e competitivi
d'Europa.
Nel corso della sua storia ha conquistato due scudetti
(in totale ha disputato dieci finali di play off in undici stagioni, dal 1996 al 2006), una Coppa Italia, due
Supercoppe italiane e una Coppa Italia LNP Serie A
Dilettanti.
3 caratteristiche che traspaiono in queste parole e nella Fortitudo.
3 caratteristiche proprie dello sport.
3 valori in cui Lavoropiù crede e che trasmette ai suoi dipendenti.
3 motivi per cui Lavoropiù affianca e sostiene numerose
squadre sportive italiane.
la Fossa dei Leoni (tifoseria organizzata Fortitudo)
La storia del club è caratterizzata dalla totale antitesi con i rivali cittadini della Virtus.
INFORMAPIÙ 17
LO SCATTO IN PIÙ
RIMBALZI, SCHIACCIATE E
CANESTRI SOTTO LE DUE TORRI
La pallacanestro parte dagli Stati Uniti e arriva sotto i portici di Bologna. La storia
di Basket City ci svela cosa si nasconde dietro alla passione per la palla a spicchi che
accende gli animi dei bolognesi.
“Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci
secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato
più di 9.000 tiri. Ho perso quasi 300 partite.
Per 36 volte i miei compagni si sono affidati a me per il
tiro decisivo... e l'ho sbagliato.
Ho fallito tante e tante e tante volte nella mia vita.
Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.”
Michael Jordan
È
domenica e in città c'è silenzio. Al suono della sirena si scatena l'inferno. È uno dei tanti
derby che per la Lega Basket rimane un partita come tante ma per i bolognesi no. Quel
momento è attesissimo da tutti. Quel momento sarà
la dimostrazione di saper essere all'altezza e lottare o
saper fare di meglio e conquistare la vittoria. Comunque vada, metà Bologna sarà felice. Non c'è scusa, a
Bologna non importa cosa tifi o cosa insegnerai ai
tuoi figli. L'importante è che tu scelga e non smetta
mai di credere...
Gennaio 1871 Bologna, la nebbia ricopre la
punta delle torri
e l'umidità sembra avere piena
consistenza. I
muri di Santa
Lucia recano in
sé molta storia
ma sono spogli
e meriterebbero
una sana e avvincente compagnia. Emilio
Baumann, mae-
18 INFORMAPIÙ
stro elementare e insegnante di ginnastica, fondatore della Società Sezionale di Ginnastica in Bologna,
pensò che non ci fosse posto migliore per ospitare le
"arti ginniche" in città e decise di destinare la bella
chiesa sconsacrata alle attività sportive di Bologna tra
le quali, qualche anno dopo la sua invenzione, uno degli sport più popolari al mondo: la pallacanestro.
Nata per la storia a Springfield ad opera del prof. Naismith che deve trovare soluzione per far sfogare i ragazzi costretti dal freddo a restare chiusi nell'università, il basketball è inizialmente un gioco semplice con
poche regole dove l'abilità deve prevalere sulla forza.
Pochi contatti fisici e una palla che va passata al compagno o lanciata verso il cesto posto in alto a poco più
di 3 metri dal pavimento (3,05 per la precisione, dalla
sua nascita fino ad oggi. Il basketball (basket è appunto cestino) conosce immediatamente una grande diffusione ed esce dall'ambito studentesco. La popolarità
cresce, arriva da insidiare lo sport nazionale degli Stati Uniti, il baseball e dopo la seconda guerra mondiale
nasce la prima lega professionistica, la BAA (Basketball
Association of
America) antenata dell'odierna NBA.
Ma
torniamo in Italia,
e precisamente a Bologna,
che, non ce
ne vogliano i
milanesi, è la
vera culla del
basket. 1921,
la neonata Federazione itascudetto 2001 Virtus Bologna
liana, palla al
cesto, organizza il campionato nazionale e a Bologna
si gioca in Santa Lucia con le prime partite ufficiali.
Ma è con il secondo dopoguerra, con il contributo decisivo delle truppe alleate di Liberazione, che la pallacanestro decolla come secondo sport nazionale alle
spalle del calcio. E a Bologna si sposta nella Sala Borsa in piazza Nettuno:
alla mattina le contrattazioni fra gli
agenti di cambio alla sera basket, avvincente e di qualità con le prime sfide stracittadine fra Virtus Minganti,
Gira e Motomorini. Bologna diventa
Basket City, ad insidiare le 'scarpette
rosse dell'Olimpia Milano (la squadra più titolata di sempre)
A Milano la fede è però unica e chiara
mentre a Bologna si può scegliere, anzi
dagli anni '70-'80 si deve scegliere: o sei
bianconero o biancoblù. È qui, tra un piatto di lasagne
e un giro sotto le Due torri, che i bambini imparano
ad andare al Palazzo prima che allo stadio, mantenendo costante la fede sportiva tramandata di genitore in
figlio. È qui che, a parte la breve parentesi del Gira
Fernet Tonic, terza squadra bolognese in A, a fare la
pallacanestro sono in due Virtus e Fortitudo. Una rivalità sportiva, sociale, azzarderei, anche culturale, che
si protrae ancora
oggi sebbene le
due squadre militino in campionati differenti e
manchi il fascino del derby. Un
campanilismo
affascinante
e
fortissimo ancora
oggi nonostante
le tante vicissitudini sportive
vissute dalle due
società.
Quelli
odierni
infatti,
non sono i fasti
della finale scudetto 1998, con l'Nba Wilkins che sfiora l'avambraccio dell'altro Nba Danilovic regalando il titolo alle Vu
Nere, o del primo scudetto targato F dell'era Seragno-
li, ma per Virtus e Fortitudo Bologna l'entusiasmo è
tornato. Basta un niente, un paio di acquisti azzeccati, l'orgoglio per la maglia, e in un giorno tra Unipol
Arena in bianconero con 7500 spettatori e lo storico
palazzo di Piazza Azzarita colmo della fede incrollabile della Fossa dei Leoni, che a Bologna si torna a parlare di Basket
City, con le abitudini correlate: un
brindisi dopo partita, macchine
con bandiere che sventoleranno
per le strade, discussioni nell'atrio
dell'ufficio aspettando l'ascensore
per decidere '…se Belinelli sia così
forte perché ha vestito la canotta
Virtus o quella Fortitudo'; nei bar,
i quotidiani aperti sulla pagina del
basket, gli amici di fede opposta
che avranno sempre qualcosa da
recriminare, e sponsor, locali, trasferte, indotto economico che produce lavoro e reddito alla città, alberghi pieni, parcheggi completi. In realtà, anche oggi,
non c'è Virtus senza Fortitudo, e non c'è Fortitudo senza
Virtus. Eliminata ogni sorta di differenza politicosociale, ogni tifoso è amante della sua parte senza i
formalismi di un tempo.
“È la grinta che ti
spinge a dare sempre
di più, se non hai
quella scordati di
diventare grande”
LeBron James
Il basket è uno sport di squadra con le caratteristiche
di solidarietà
scudetto 2000 Fortitudo Bologna
e impegno per
raggiungere un
obiettivo comune. Ad altissimi livelli arrivi
solo se hai doti
fisiche eccellenti ma anche
una cura maniacale per il
gesto tecnico.
Quando vedi
LeBron James
fare quei canestri incredibili
che ti fanno
gridare al miracolo sappi che dietro ci sono milioni di
ripetizioni che fanno diventare automatico quel gesto.
Migliaia di tiri, milioni di palleggi e alla base un grande
amore per lo sport.
INFORMAPIÙ 19
CI PIACE IL GIOCO DI SQUADRA
02/03/14
0 Verona
vs
Bologna 0
02/03/14
0 Sassuolo
vs
09/03/14
0 Bologna
vs
Sassuolo 0
09/03/14
2 Parma
vs
Verona 0
16/03/14
2 Livorno
vs
1
16/03/14
2 Milan
vs
Parma 4
23/03/14
1
vs
Cagliari 0
23/03/14
1
Parma
vs
Genoa
1
26/03/14
3 Chievo
vs
Bologna 0
26/03/14
2 Juventus
vs
Parma
1
30/03/14
0 Bologna
vs
Atalanta 2
30/03/14
3 Lazio
vs
Parma 2
05/04/14
2 Inter
vs
Bologna 2
06/04/14
1
Parma
vs
Napoli 0
13/04/14
1
Bologna
vs
13/04/14
1
Bologna
vs
Parma
19/04/14
1
Juventus
vs
Bologna 0
19/04/14
0 Parma
vs
Inter 2
26/04/14
0 Bologna
vs
Fiorentina 3
27/04/14
1
vs
Parma 0
Bologna
1
2
3
4
5
aggiornata al 27/04/14
aggiornata al 28/04/14 - serie B2 girone A
1
2
3
4
5
08/03/14
2
42
40
36
32
30
Olimpia S. Antioco CA
3
Conad Reggio Emilia
vs
1
Gruppobiokimica Lupi PI
vs
Conad Reggio Emilia
Bologna
Parma
1
Juventus
6
Roma
7
Napoli
8
Fiorentina
9
Inter
10
52
52
52
51
51
Milan
15
17
Genoa
18
Cagliari
19
Udinese
20
30
28
28
25
23
Fortitudo Pallacanestro Bologna
87
Montecatini Sc 1949
59
67
23/03/14
73 Basket Golfo Piombino
vs
Fortitudo Pallacanestro Bologna
29/03/14
66 US Empolese
vs
Fortitudo Pallacanestro Bologna 60
06/04/14
74 Fortitudo Pallacanestro Bologna
vs
Cus Torino
67
12/04/14
59 Basket Cecina
vs
Fortitudo Pallacanestro Bologna
70
23/04/14
79
vs
Fortitudo Pallacanestro Bologna
87
28/04/14
64 Fortitudo Pallacanestro Bologna
vs
Pall. Piacentina
57
Derthona Tortona
6
7
8
9
10
28
28
26
24
24
US Empolese
Benedetto XIV Cento
Basket Team E.Battaglia
Basket Golfo Piombino
Montecatini Sc 1949
Conad Reggio Emilia 3
Pall. Monterotondo RM
1
Conad Reggio Emilia 3
Meridiana Olbia SS 3
vs
Conad Reggio Emilia 2
Conad Reggio Emilia
vs
Volley Iglesias CA 0
aggiornata al 26/04/14, B1 Maschile girone B
20 INFORMAPIÙ
14
16
Sampdoria
vs
Pol. Tuscania VT
12
Parma
Fortitudo Pallacanestro Bologna
3
11
13
Atalanta
vs
vs
7
8
9
10
Verona
47
44
40
39
39
79
3
Conad Reggio Emilia
Augusta Cagliari Volley
Pol. Tuscania VT
Meridiana Olbia SS
GruppoBioKimica Lupi PI
Horizon Group-Globo VT
12
98 Abc Castelfiorentino
12/04/14
53
46
39
36
29
29
11
Lazio
16/03/14
26/04/14
1
2
3
4
5
6
Torino
Cagliari
Parma
02/03/14
vs
16/03/14
2
93
85
69
61
57
Derthona Tortona
Fortitudo Pallacanestro Bologna
Pall. Piacentina
Basket Cecina
Pavia Basket
23/03/14
05/04/14
le sponsorizzazioni di Lavoropiu' 2013-2014
26
25
25
22
21
9
02/03/14
3
22
20
20
18
1
Chievo
Sassuolo
Bologna
Livorno
Catania
Fase a orologio
Alessandria Basketball
Cus Torino
Don Bosco Livorno
Abc Castelf i orentino
Brunopremi Bassano VI
vs
Coveme S.Lazzaro VIP BO
1
08/03/14
1
Coveme S.Lazzaro VIP BO
vs
Emilbronzo 2000 Mont. MO 3
15/03/14
0
Isuzu Enermia 434 VR
vs
Coveme S.Lazzaro VIP BO 3
23/03/14
2
Coveme S.Lazzaro VIP BO
vs
Trentino Rosa TN 3
29/03/14
1
Atomat Volley Udine
vs
Coveme S.Lazzaro VIP BO 3
06/04/14
3
Coveme S.Lazzaro VIP BO
vs
Pavidea Steeltrade PC 0
13/04/14
3
Coveme S.Lazzaro VIP BO
vs
LIU JO Modena 0
26/04/14
1
V. Millenium Brescia
vs
Coveme S.Lazzaro VIP BO 3
aggiornata al 26/04/14, B1 Femminile girone B
Softer Volley Forlì
VBA Olimpia S. Antioco CA
Pall. Monterotondo RM
KA Group 4 Torri Ferrara
Imballplast Arno PI
Volley Iglesias CA
11
12
13
14
{
1
1
2
3
4
5
6
7
62
61
60
44
38
37
37
Trentino Rosa TN
Bakery Piacenza
Le Ali Padova V. Project
Coveme S.Lazzaro VIP BO
Studio 55 Ata Trento
Atomat Volley Udine
Emilbronzo 2000 Mont. MO
8
9
10
11
12
13
14
36
31
29
28
27
14
0
Isuzu Enermia 434 VR
Città Fiera Martignano UD
Brunopremi Bassano VI
V. Millenium Brescia
Domovip Porcia PN
Pavidea Steeltrade PC
Liu Jo Modena
NOTIZIE DAL MONDO
Il newyorkese Robert Samuel ha creato la sua
impresa con un'idea di business piuttosto
originale, aspettare in coda a pagamento.
Per 25 dollari la prima ora, e 10 dollari le
mezze ore successive, potete avere qualcuno
che aspetta in coda per voi diverse ore prima
che apra il negozio con i saldi, o per il lancio
del nuovo prodotto.
La domanda è talmente alta che Robert
ha assunto sette persone a lavorare per lui
ad aspettare in coda, e del resto un aiuto è
necessario anche quando i posti da riservare
sono più d'uno, specie nel caso di spettacoli
o mostre.
Sapevate che, tra i lavori più strani
al mondo, esiste anche quello di
collaudatore di cibo per gatti? Questa
figura professionale è fondamentale
per i nostri amici pelosi.
Quando viene prodotto un nuovo
alimento per gatti, è molto difficile
utilizzare direttamente i gatti come
collaudatori. Per ciascun prodotto,
infatti, servirebbero suggerimenti
ed indicazioni utili per apportare
eventuali migliorie.
Ecco quindi che subentra la figura
dell'assaggiatore umano che ha il
compito di testare questi alimenti e
dire se sono buoni o meno.
È dovuta intervenire la polizia per disperdere la folla di (arrabbiati) disoccupati dopo che un ufficio di collocamento di Stoccolma ha inviato per errore la convocazione per una serie di colloqui di lavoro a 61.000 persone.
La mail avrebbe dovuto essere inviata a circa 1.000 persone, ma invece sembra che siano stati invitati ai colloqui tutti gli iscritti all'ufficio di collocamento di Stoccolma. Si è così creata una calca di centinaia di persone, e la
tensione è salita al punto che i dipendenti dell'ufficio hanno chiamato la
polizia.
Fortunatamente, gli agenti sono riusciti a riportare la calma ed evitare che
la situazione degenerasse.Non sono state ancora identificate le cause dell'errore nell'invio della mail.
Colpo di sonno con contraccolpo: un
impiegato di banca si è appisolato sulla
tastiera del computer e ha trasferito
accidentalmente 222 milioni di euro.
L'impiegato di banca tedesco doveva infatti
eseguire un banale bonifico da 64,20 euro.
Era alla sua scrivania quando si è assopito
per pochi istanti. Purtroppo l'uomo si è
addormentato proprio sopra la tastiera del
computer ed è finito per premere il tasto «2»
trasformando così la modesta transazione in
un versamento multimilionario: 222.222.222,
22 euro. Il destinatario del bonifico record:
un pensionato, che però non ha fatto in
tempo a rallegrarsi dell'inaspettata fortuna.
INFORMAPIÙ 21
REPORTAGE
Il Matrimonio Perfetto
Tutti i retroscena di un matrimonio da sogno. Le avventure, le esperienze e semplici
consigli per un giorno da favola.
Mi
sveglio, apro gli occhi e
realizzo che oggi è il grande
giorno.
Il caldo estenuante mi
appiccica addosso il lenzuolo e la sveglia segna
le 6.
Prestissimo.
È il 24 luglio 2013, il giorno delle nozze di
Fabio e Paola e io sono Giorgio il loro Flower
Design.
Dopo mesi di sopralluoghi, incontri, bozzetti,
fiere, parenti, amici, nemici e chi più ne ha più
ne metta, il tanto atteso giorno è arrivato.
Oggi la mia carriera può avere una svolta.
Siamo a Bologna e la famiglia di Fabio è la
più in vista della città e la
riuscita di questo evento mi
proietterebbe ad un livello
altissimo nel mio ambito
lavorativo.
Planner è richiestissimo e, quando il budget
non è un problema, farebbero qualsiasi cosa per
averlo solo per il gusto di dire all'amica che tra
tante nobili sposine ha scelto lei.
da 30 anni. Dove lo fa questo evento?"
Paola mi guardò un pò stranita, forse nessuno
aveva ancora avuto il coraggio di non darle la
preziosa attenzione a cui era abituata e mi disse:
"Guardi Signora, nel nostro lavoro gli imprevisti
sono all'ordine del giorno, questa sposa mi
contattò mesi fa ma non si fece più sentire...sa il
nostro lavoro non è mica tutto rose e fiori."
"Si tratta del 24 luglio, io e il mio futuro marito
Fabio ci sposeremo qua sulle colline bolognesi"
Dentro di me un vulcano di emozioni esplosero,
ma fuori dovevo rimanere impassibile come un
giocatore di poker che sta bluffando nella mano
decisiva.
"Aspetti che controllo l'agenda"
Ovviamente non presi la mia agenda, ma presi
Bene, e adesso cosa le dico? A parte i famosi
faraglioni non so nulla… panico. Calma,
respira.
Funzionò. E oggi siamo qua. Il giorno è
arrivato.
Prendo il furgone vado in Atelier. È 6 giorni che
prepariamo le composizioni di fiori.
Tutti penseranno "solo sei giorni?". Sembrano
pochi, ma i fiori per essere belli e soprattutto
freschi devono essere lavorati pochissimi giorni
prima dell'evento.
Apro la porta e nel mentre
arrivano Elena, Stefania,
Savvas, Matteo e Mauro.
Siamo una bella squadra:
un misto di esperienza e
gioventù che sul campo
di battaglia ci rende
armoniosamente perfetti.
Riguardo l'orologio: 6.10
Chiamo Elena la mia complice
nel lavoro, ma soprattutto
nella vita.
Abbiamo tutti le facce più
o meno tese e non vola una
mosca.
Negli ultimi 12 mesi è stata
l'ombra di Paola.
Alta, bella, ma soprattutto
esigente,
estremamente
esigente, anzi morbosamente
esigente.
Era il settembre scorso quando
Paola e l'elegantissima signora
Egle (la mamma) varcarono
la soglia del mio Atelier e con
aria quasi nobiliare mi salutarono e mi dissero:
"Buonasera, passando di qua siamo rimaste
attratte dalla sua magnifica vetrina, volevamo
chiederle se lei si occupa anche di allestimenti per
cerimonie nuziali?"
I miei occhi brillavano, avevo già visto quella
ragazza in qualche esclusivo party della città.
Feci una pausa e nel momento prima di
rispondere mi venne un colpo di genio:
"Scusate, posso solo sapere la data delle nozze?
Perché non so se ho ancora date disponibili per
il 2013"
In realtà la mia agenda era vuota, stavo
rischiando, ma giocarsi la carta del “scusate non
ho tempo per voi” fu un'ottima mossa.
Le spose amano sapere che il loro Wedding
22 INFORMAPIÙ
Uno dei segreti della riuscita
perfetta è l'organizzazione
dei compiti che ogni membro
della squadra ha e tra di noi
basta uno sguardo.
Avoriophoto
l'agenda in cui scrivevo eventi inventati in date
improbabili, ma soprattutto in posti ancora
più improbabili, sempre per il gusto di farsi
desiderare.
"Allora il 10 luglio siamo a Villa d'Este sul Lago
di Como, il 17 a Roma e il 24…"
Quando aprii la pagina del 24 luglio e lessi
cosa avevo scritto in precedenza, avrei voluto
sotterrarmi.
L'avevo davvero sparata grossa, pensai.
C'era scritto Matrimonio Capri. A Capri c'ero
stato solo una volta, per di più in gita di classe a
visitare la costiera amalfitana.
"Il 24 Capri…". Neanche il tempo di pronunciare
Capri e la signora Egle esclamò:
"Capri stupenda, è la meta delle nostre vacanze
C'è chi inizia a caricare il
furgone, chi rifinisce i tagli dei
nastri in raso, chi fa le ultime
telefonate per sapere se tutti gli altri elementi,
come il catering, l'addobbatore, il tecnico delle
luci sono pronti come noi.
Un breve briefing e partiamo.
Elena e Stefania vanno a casa della sposa per
consegnarle il bouquet, i braccialetti delle
damigelle e le bottoniere dei testimoni.
Io e Mauro invece ci rechiamo dallo sposo.
E' sempre uno spettacolo vedere gli sposi a
poche ore dal fatidico si.
La sposa è agitata e a volte piange, invece lo
sposo, che magari fino a quel giorno è sempre
stato impassibile, si tramuta in un agnellino
smarrito.
Alcuni non stanno fermi, altri si vestono 14 ore
prima del matrimonio, alcuni mangiano, bevono
o si ubriacano.
lanterne, Tableau de Marriage, stoffe, insomma,
il negozio trasferito su un furgone.
Insomma sono quasi sempre nel caos più totale...
e così anche Fabio.
Finalmente varchiamo il maestoso cancello della
Villa con splendida vista sulla città... e il caos
regna.
Varcata la soglia dell'appartamento era in
camicia, mutande e calzini che vagava per il
salone inseguito dal fratello maggiore perché non
trovavano i gemelli.
Una scena che io Mauro avevamo visto un milione
di volte e per fortuna che stavano cercando i
gemelli e non le fedi!
Consegnate anche a lui le bottoniere e allestita
la macchina ci dirigiamo verso la chiesa della
cerimonia, dove ad attenderci c'erano gli altri
membri della squadra.
Erano nel piazzale della chiesa, avevano riposto
le composizioni all'ombra di una quercia e
imperterriti le vaporizzavano con acqua.
In queste giornate, il caldo è il nostro nemico
principale e, come si sa, i fiori lo temono in
maniera incredibile.
Il custode apre il portone e nello stesso momento
arrivano Elena e Stefania.
Il tempo è sovrano, ci mettiamo subito al lavoro
anche noi.
Posizioniamo le lanterne lungo il perimetro che
collega il cancello al prato dove si svolgerà la festa.
Attacchiamo lanternine a tutti i secolari alberi e
posizioniamo candele di diverse altezze su tutti i
davanzali della Villa.
Dopo un breve briefing con il catering e dopo
aver controllato che tutte le richieste della sposa
fossero state adempiute, iniziamo a posizionare i
centrotavola su ognuno dei 23 tavoli distribuiti in
maniera maniacalmente geometrica.
Per finire, allestiamo i buffet con vasi di fiori cosi
scenografici che avrebbero lasciato senza fiato
ogni invitato.
Via, si parte con l'allestimento della chiesa.
Posizioniamo la splendida composizione di
Orchidee Phalenopsis, Ortensie e Philadelpho
sull'altare. Adorniamo le due balaustre in marmo
con torchion di 4 metri, e con maniacalità estrema,
per tutta la navata centrale, posizioniamo vasi in
vetro di altezze diverse che accompagneranno la
sposa fino al tavolo della mensa.
Ma non è finita qui... un imprevisto c'è sempre.
Non è ancora arrivato il signor Fausto.
Poi di corsa in Atelier, doccia veloce, completo per
gli uomini della squadra e vestito da cerimonia
per le donne e massimo mezzora siamo tutti di
nuovo in Villa per essere come delle ombre a
controllare che tutto si svolga secondo i piani.
Si va in scena.
Gli invitati iniziano ad arrivare e iniziano a
curiosare ovunque nella speranza di trovare
qualcosa di sbagliato su cui spettegolare.
I parenti che ti riconosco ti fanno i complimenti
per l'allestimento della chiesa e per quel poco che
hanno visto appena arrivati in Villa.
Che soddisfazione...
Il signor Fausto è l'addobbatore, colui che deve
posizionare la moquette bianca e rivestire i pouf
con seta bianca in cui siederanno gli sposi e i
testimoni.
In un'ora la chiesa è pronta, maestosa ed
essenziale come la madre ha voluto.
Alcune foto per il nostro archivio personale e via
verso la Villa di famiglia sui colli bolognesi.
Un salto in negozio a prendere tutto quello che
ci sarebbe servito per allestire la location: fiori,
Avoriophoto
Inizia l'aperitivo di benvenuto.
Dopo aver acceso tutte le candele sui tavoli della
cena e aver ritoccato gli ultimi particolari dei
centrotavola, corriamo a nasconderci in qualche
meandro della Villa per allestire il tavolo dei
confetti e il tavolo delle bomboniere.
Di bomboniere nella mia vita ne ho viste di tutti i
tipi: statuette, libri, foto degli sposi, soprammobili
che prenderanno polvere a vita, ma queste sono
delle signore bomboniere.
Il pacchetto azzurro della gioielleria di cui tutte le
donne vanno pazze è inconfondibile.
E su quel tavolo di pacchetti ce ne saranno stati
almeno 200... impressionante.
Gli invitati, nel mentre, lasciano l'appetizier e si
dirigono verso la cena, noi come furtive gazze
ladre accendiamo tutte le candele del cortile
rendendo l'atmosfera fiabesca per il taglio della
torta.
Ogni volta sembra sempre di dirigere la
scenografia di un film.
Tutto è come l'avevi immaginato in questi mesi e
tutto funziona alla perfezione.
Speri solo che continui così fino a fine serata.
Speri che il taglio della torta sia un momento
magico come accade in ogni film d'amore, speri
che tutti gli invitati vadano fuori di testa per i
gusti dei confetti scelti con originalità, speri che
le danze si aprano e che tutti si tolgano le scarpe
per lasciarsi andare, speri che lo spettacolo
pirotecnico illuminerà tutto il cielo sopra
Bologna... e così sarà.
Ma il momento che aspettavo da sei mesi a questa
parte è l'abbraccio degli sposi per il lavoro svolto.
Il loro è un grazie così sentito che rimarrà per
sempre nel mio cuore, perché alla fine per me
la cosa più importante sono il sorriso e la gioia
nei volti dei miei sposi nel giorno più importante
della loro vita... e il merito è anche un pò mio."
Lo chiamo e mi tranquillizzo al primo squillo.
La suoneria del suo Nokia 3310 rimbomba nella
navata… respiro di sollievo, era appena entrato in
chiesa.
Siamo tutti molto soddisfatti.
Li vedi arrivare felici e sorridenti mano nella
mano, ormai il tutto è fatto... manca solo la festa:
divertimento è la parola d'ordine.
Il catering che allestisce i tavoli sotto la
tensostruttura posizionata sul curato giardino,
i camerieri che fanno le prove del servizio, i
tecnici delle luci indaffarati a collegare i fari
nascondendo tutti i collegamenti elettrici,
l'addobbatore arrivato come noi da poco, sudato e
assetato intento a curare tutti i dettagli e infine il
gruppo musicale che faceva le prove.
E nella stessa maniera posizioniamo anche i
cavalierini segnaposti, i menù e il nome del tavolo
per allestire di conseguenza il maestoso Tableau
de Mariage.
GdF Atelier
sono irriconoscibili.
Avoriophoto
Giorgio Faggion - Grazie dei Fiori Atelier
E poi arrivano loro, gli sposi. I veri e soli
protagonisti di quel giorno.
Non sembrano neanche gli stessi della mattina,
INFORMAPIÙ 23
Sposarsi al giorno d’oggi significa: organizzare un vero e proprio evento
Sono Elena, la compagna nella vita di
Giorgio il fiorista, e solo nell'ultimo
anno ho preso parte al suo Atelier.
Ho iniziato da semplice aiutante e sono
riuscita a scalare la montagna fino
ad arrivare ad assistente di Stefania,
fondatrice di Grazie dei
Fiori Atelier.
La seguo ovunque: agli
appuntamenti con gli
sposi, nei sopralluoghi,
nelle prove abito, in visita
ai fornitori e grazie a lei
ho imparato quello che
sto per raccontarvi.
Dei piccoli, ma grandi
passi per arrivare al
giorno del si.
L'impegno, la dedizione,
la determinazione, la
pazienza, gli imprevisti
sono l'abc di questo lavoro, ma alla fine
tutto si incastra alla perfezione.
Una delle prime cose che ho imparato
è che il matrimonio del 2014 non è
di certo paragonabile al matrimonio
degli anni '90.
La sposa è rimasta la vera protagonista,
ma è diventata anche l'artefice di tutta
l'organizzazione, dalle idee alla scelta
del dress code del matrimonio.
C'è la sposa “speedy” e la perfezionista,
ma l'elenco delle cose da fare non
cambia di molto.
Ci sono spose che iniziano ad
organizzarsi due anni prima, altre
che si preparano agli appuntamenti
con mille ritagli di fotografie prese da
internet con le idee più disparate, altre
che purtroppo non possono scegliere
niente perché chi comanda è la madre
o la suocera.
Insomma: nessuna sposa prende più il
matrimonio “sottogamba”.
Nessuna si sposa con indifferenza e
con distrazione, neppure
con un budget ridotto,
neppure con poco tempo
davanti o la famiglia
discorde.
Le cose da fare sono
innumerevoli e le decisioni
da prendere altrettante:
alcune creative, altre
organizzative,
altre
diplomatiche e altre
ancora
meramente
contabili.
Avoriophoto Organizzare un matrimonio
e farlo bene richiede
attitudini e attenzioni diverse, mette di
fronte a scelte importanti, implica spesso
la verifica dei rapporti di coppie e
familiari. Nemmeno la più tranquilla e
razionale delle spose sarà immune dai
momenti di stress e di ansia.
Wedding 2.0
Alzi la mano chi, soprattutto in questi ultimi quattro o
cinque anni, non si è trovato a sfogliare e a commentare
foto di matrimoni postate su Facebook.
Il fatto che con un click si possa “postare” qualunque cosa
non autorizza a invadere le bacheche dei vostri amici
con la cronaca minuto per minuto delle vostre nozze e,
soprattutto, a darne l'annuncio via etere.
Nel caso del matrimonio è meglio rispettare il galateo.
Questo significa che anche se le nuove tecnologie avanzano,
non devono sostituire la tradizione: invio di partecipazioni
e biglietti di ringraziamento in forma cartacea.
24 INFORMAPIÙ
“I social network possono essere strumenti utili e anche
divertenti, ma devono essere complementari ai metodi
tradizionali, mai sostituirli” – Barbara Sgarzi, giornalista,
blogger esperta di social network.
L'ideale è utilizzarli in un'ottica di servizio: ad esempio,
per segnalare i link alle mappe per raggiungere il luogo
della cerimonia, le istruzioni per il parcheggio, il sito
web della lista nozze.
Quanto sarà emozionante dopo le nozze,
sfogliare insieme il vostro album fotografico?
Il fotografo del matrimonio realizza ricordi irripetibili
che potrete gustarvi nel corso del tempo riuscendo a farvi
rivivere tutto il meglio del giorno del
vostro matrimonio.
Per questo la scelta del fotografo è
molto importante. Deve soddisfare
tutti i vostri requisiti necessari per
garantirvi la tranquillità che meritate,
in modo che il giorno del vostro
matrimonio rimanga semplicemente
la giornata indimenticabile che
sognate di vivere da sempre, senza le
preoccupazioni alimentate da un fotografo improvvisato.
La fotografia di matrimonio ai giorni nostri non è più un
genere fotografico, ma è semplicemente fotografia. Gli
sposi scelgono il fotografo in base all'interpretazione che
vorrebbero che questo desse al loro matrimonio: estetica
o emozione, essenza o apparenza... ad
ognuno il suo.
Posso affermare che se è vero che “chi
si somiglia si piglia”, ad ogni sposa
corrisponde un certo tipo di fotografo.
Da questa necessità nascono le diverse
proposte dei fotografi, dai servizi
GdF Atelier
essenziali ai più artistici. Le differenze
tra le varie proposte sono molte e, spesso,
non di immediata comprensione da
parte dei clienti, alla ricerca di qualcuno che sia in grado di
comporre un album che gli ricordi i momenti emozionati
del loro matrimonio.
La decennale esperienza nel mondo della moda, la predisposizione alla creatività e soprattutto la profonda
passione per la fotografia, hanno portato Veronica Zanetti di Avorio Photo ad essere una delle poche Wedding
Photographer più richieste nella città di Bologna. Con le sue fotografie spontanee e imprevedibili riesce a
cogliere i dettagli meravigliosi e indimenticabili del giorno del sì.
"Il fotografo in un matrimonio è
veramente importante, e non lo dico
solo perchè è il mio mestiere, ma perchè
le fotografie sono veramente l’unica
cosa che ti rimane per tutta la vita di
quella giornata.
Nel 99% dei casi gli sposi si perdono
tantissimi momenti speciali, infatti
molti sposi mi vengono a dire “se non
li avessi fotografati tu non li avremmo
mai visti."
Il Wedding Photographer è uno dei
fornitori più importanti, è una figura
principale ed è l'unica figura che ti
accompagna per tutta la giornata.
Durante i matrimoni io
sono molto riservata,
e non sono invasiva e
spesso mi dicono che non
si sono accorti della mia
presenza.
Le mie foto sono
spontanee, non amo le
pose, sono attenta alle
emozioni di tutti gli
invitati, non solo degli
sposi.
Avoriophoto
Amo mescolarmi.
Io faccio questo lavoro per
passione. Come molti ho
iniziato a fare fotografie
per piacere, poi pian piano
con la volontà, fare la
fotografa è diventato il mio
lavoro. Adesso la fotografia
è la mia vita e visto che
per me è così importante
posso permettermi anche di
scegliere i matrimoni da fare.
Avoriophoto
Nell’anno faccio pochi matrimoni, dai
12 ai 15 circa: essendo da sola con la
preparazione che c’è dietro, faccio fatica
a gestirne di più.
Quasi tutti mi contattano per email
dopo che hanno visto il mio blog o il
mio sito, difficilmente mi telefonano
o si presentano in studio, e grazie a
questa vetrina molti sposi mi lasciano
carta bianca.
INFORMAPIÙ 25
Il mio blog ha iniziato a prendere piede dal
2011 e devo dire che mi ha aperto un
mondo.
consegno dai 1.000 ai 1.500 scatti.
C’è un lungo lavoro di selezione, di
modifica, di ritaglio.
Per
chi
ha
un'attività
artistica, in cui
si
ha
la
possibilità di far
vedere le proprie
creazioni
ciclicamente,
il
blog
è
f o n d a m e nt a l e
come vetrina.
Ti apre un infinità
di porte, contatti,
collaborazioni,
amicizie virtuali.
Infatti, la mia seconda fotografa l’ho La vera difficoltà non è il giorno del
conosciuta grazie al blog.
matrimonio, ma è il dopo, è la post
Il blog piace alla gente e penso che serva produzione.
anche per inquadrare meglio l'autore,
così gli sposi che arrivano in studio Eliminare, scartare, sistemare tutti gli
scatti, ritagliare.
conoscono già il suo
Tutte le volte che gli Lavoro sulle immagini
mondo.
in maniera accurata,
A proposito di social, sposi escono dal mio ma impercettibile per
trovo intelligentissimo ufficio, dopo il primo esaltarne la bellezza,
il sito degli sposi
la
incontro, lo dico mantenendone
per il matrimonio
verità.
sempre:
perchè ti da un sacco
Nei miei pacchetti offro
di informazioni, è
servizi con consegna
"Mi
raccomando,
davvero funzionale.
esclusivamente
in
Soprattutto per chi indipendentemente da digitale, oppure il
viene da fuori città,
digitale accompagnato
me,
le indicazioni della
dall’album dei ricordi
SCEGLIETE UNA
location sono molto
con 100 scatti, creato
utili.
personalmente da me.
DONNA"
Se si decide di fare il
Nel mio lavoro ho solo
sito è anche da tenere
un'ossessione: la puntualità.
constantemente aggiornato, bisogna E' una grandissima insicurezza in realtà,
trovare qualcosa che coinvolga le persone non mi va di arrivare tardi e non mi
che lo visitano.
piace per niente aspettare gli altri.
E altra cosa che mi piace molto è
Il giorno del matrimonio infatti ho
l'hashtag personale del matrimonio per
un'ansia infinita! Anche perchè in genere
gli invitati.
ci si sposa nei week end estivi e non solo
La trovo un'idea molto carina. Magari nella città di Bologna. Mi è capitato
scegliendo solo un social network così anche di andare in giro per l'Italia e
si riesce a coinvolgere gli invitati, ma in code e treni in ritardo sono all'ordine del
maniera non eccessiva.
giorno.
In un matrimonio più o meno gli scatti La mia valigia e il mio set lo rifaccio
sono 3.000, mentre agli sposi di solito mille volte e di notte mi capita di sognare
26 INFORMAPIÙ
che mi sono scordata il flash oppure non
ho caricato le batterie!
Però non mi è mai capitata l'ansia di
perdere l'attimo
nel scattare una
foto. Spero sempre
che gli sposi che
entrano nel mio
studio
abbiano
già visto altri
fotografi prima
e dopo di me.
Così se scelgono
me l'hanno fatto
perchè
hanno
capito veramente
chi sono e hanno
Avoriophoto
scelto il mio stile
consapevolmente.
Come Wedding Photographer le donne
hanno una marcia in più, non c'è niente
da fare. Si vede tantissimo la mano
di una fotografa femminile, rispetto a
quella maschile.
L'occhio di una donna è diverso, è più
sul dettaglio, gli uomini invece sono
sulla panoramica....come nella vita!"
Veronica Zanetti - Avoriophoto
Avoriophoto
Avoriophoto
Avoriophoto
Avoriophoto
L'organizzazione di un matrimonio richiede impegni fin da un anno prima, a partire dalla scelta della chiesa nella
quale celebrare il rito dell’unione.
Celebrare il matrimonio in chiesa non rappresenta né una convenzione, né la ricerca di una cornice speciale. Implica
la consapevolezza del suo profondo significato e come tale il rispetto del luogo. In chiesa ci si può sposare con una
cerimonia tradizionale e formale, oppure, anche in maniera intima e raccolta.
Oggi sono molte anche le possibilità offerte alla cerimonia civile, perché non solo i Comuni mettono a disposizione
musei, palazzi storici e sale dall’atmosfera unica, ma anche perché il rito può essere celebrato da un amico o da una
persona cara, e a moltissimi piace l'idea. Forse perché ricorda un pò lo stile dei film americani...
“Oh Stanley, non capisci?
Il matrimonio, in chiesa, è il
sogno di ogni ragazza:
l’abito bianco, i fiori, la
musica. È una cosa che
ricorderà per tutta la vita. E
anche noi”
dal film “Il padre della sposa” 1950
Avoriophoto
Avoriophoto
Avoriophoto
INFORMAPIÙ 27
Non è semplice da trovare, anche perché
la location dei sogni spesso è troppo cara
o troppo distante da dove verrà celebrata la
cerimonia.
Quindi, la giusta scelta impone anche di
tener conto delle esigenze degli ospiti.
Wedding
Day
La lista potrebbe continuare all’infinito
quindi onde evitare inutili perdite di tempo,
occorre individuare la categoria di location
che più si addice e che maggiormente
rispecchia l'idea di matrimonio degli sposi.
In primavera o in inverno, in città o in
campagna, la festa del sì deve essere speciale,
L’unico consiglio è quello di selezionare a
con un pizzico di fantasia e di creatività.
monte la tipologia.
Basterà mescolare un pò di passione alla
voglia di stupire e si otterrà un party unico
Villa con parco?
È bene fare tutto ciò circa un anno
e indimenticabile.
prima, per verificare date e disponibilità,
Location vista mare?
soprattutto per la location del ricevimento.
Casale rustico? Castello?
GdF Atelier
GdF Atelier
GdF Atelier
Palazzo Gnudi è una affascinante dimora storica dei primi del ‘500.
Una prestigiosa location nel centro storico di Bologna che offre un servizio
di organizzazione matrimoni in ogni sua sfaccettatura, mettendo a
disposizone una Wedding Planner competente ed affidabile, Monica Billi.
"La location viene
considerata
come
la cornice ideale
del matrimonio. La
scelta avviene solo
quanto gli sposi
incontrano il luogo
che permette loro
di immedesimarsi nel “film” che hanno
sempre sognato, un sogno che diventa
realtà.
Palazzo Gnudi colpisce gli sposi perché
ha il fascino di una location storica ed il
Salone degli Specchi, la piccola Versailles, li
rapisce con la sua maestosità.
Il Salone è unico nel suo genere. Il suo punto
di forza è la possibilità di organizzare il
ricevimento con tutti gli ospiti in un’unica
spazio piuttosto che in varie sale, come
spesso accade nelle dimore storiche.
In veste di Wedding Planner accompagno gli
sposi in tutto il loro percorso di preparazione
28 INFORMAPIÙ
al matrimonio. Non ho
mai chiesto agli sposi
perché scelgono me, e non
vorrei certo peccare di
presunzione avanzando
delle supposizioni, ma
azzardo qualcosa che
posso percepire dai giovani
sposi: si crea un feeling ed una fiducia
reciproca incredibile, divento la loro
assistente personale, la loro confidente e il
loro sostegno.
Gli sposi percepiscono il mio entusiasmo
e la mia disponibilità, oltre all’esperienza
che permette loro di sentirsi tranquilli
nell’odissea dei preparativi.
Addirittura un giorno una sposa mi ha
fatto un grandissimo complimento: “Sei la
mia Bibbia!"
Il giorno del matrimonio la parola d'ordine
è "sveglia all’alba"! Sul mio comodino c’è
sempre un blocco appunti per i risvegli
Avoriophoto
notturni, e quando ti svegli comincia il
ripasso del timing della giornata.
Le prove non finiscono mai! Tutto deve
essere perfetto. Imprevisti sempre sotto
controllo.
Tutti i fornitori sono al centro della mia
attenzione, tutti dovranno poter lavorare
al meglio perchè è fondamentale per
l’ottima riuscita del matrimonio.
L'emozione è incontenibile... ogni
matrimonio resta comunque sempre
unico!"
Monica Billi, Wedding Planner
“Tutto perfetto, una bella occasione per fare festa con gli
amici, una cerimonia meravigliosa”
Francis Ford Coppola - a proposito del matrimonio della figlia Sofia
Il banchetto è la formula più classica
per festeggiare il si, ma bisogna
personalizzarlo: nella cura dei dettagli,
nella scelta del menu, nella disposizione
dei tavoli e nell’attenzione alle esigenze
degli invitati.
La cosa migliore è che si
rispetti
un'armonia
d'insieme
nell’organizzazione della festa, una
sorta di “fil rouge” sul quale costruire
l’allestimento e decidere su quali portate
puntare.
Senza contare che alla base della perfetta
riuscita c’è sicuramente la disposizione
dei posti a tavola. La cosa migliore è
mettere bene in vista lo schema dei tavoli
(il cosiddetto “tableau de mariage”)
con i nomi degli invitati, in modo che
tutti sappiano dove accomodarsi.
A tavola, nulla è lasciato al caso, il cibo
dovrebbe essere in armonia con la
giornata nel suo complesso, il luogo e la
stagione.
Il banchetto rappresenta la tradizione,
ma qualcosa è cambiato: prevalgono
la formula del menù di qualità e il
rispetto dei tempi.
Se prima l’eccesso era un atto
propiziatorio e le numerose portate un
segno di abbondanza, oggi la quantità
lascia il passo alla qualità e alle soluzioni
estetiche che permettono gli elementi
più divertenti, quelli con cui ci si può
sbizzarrire.
Possono realizzarsi nella preparazione
dei tavoli che deve essere originale,
personale; si possono declinare
nella scelta dei decori delle sedie, un
mazzolino di fiori personalizzato per
ciascun ospite, o nella scelta di sedute
tutte rigorosamente diverse.
Via libera a ortaggi, erbe aromatiche,
conchiglie, foglie di sottobosco, teli di
tulle, nastri.... scelte che nell’apparente
casualità ripercorrono un’idea di fondo
forte e chiara. Basta correre sul filo della
creatività.
Avoriophoto
Avoriophoto
GdF Atelier
GdF Atelier
Finger Food: tendenza di origine
inglese che ha generato spunti
diversi e rivoluzionato le regole
del galateo: portare alla bocca
qualcosa senza posate non è più
considerato un gesto poco elegante,
purchè sia previsto il tovagliolo.
Avoriophoto
INFORMAPIÙ 29
Il vero tocco magico
Tra i particolari che contribuiscono a rendere una cerimonia indimenticabile i fiori sono a
pieno titolo i protagonisti.
I fiori raccontano molto del carattere degli sposi, definiscono il tono, lo stile e la personalità
del grande giorno.
Guardati, ammirati, commentati dagli invitati, accompagnano e sottolineano ogni momento
importante, ogni passaggio.
La decorazione floreale è un elemento determinante, dall'ingresso ai banchi della chiesa, dai
centrotavola ai dettagli durante il banchetto: i fiori aggiungono personalità e gioia ad ogni
momento della giornata.
Stefania Di Baldassare, Flower Design e Flower Artist, nasce a Sanremo e fin da piccola i fiori
rappresentano la sua grande passione. Grazie alla sua esperienza non si accontenta, fa ricerca, inventa
soluzioni nuove e diverse a seconda dell'evento, dell'occasione e della sposa. Contamina con grazia
ogni spazio, ogni angolo, lo nobilita e lo sottolinea.
"Negli anni, è cambiata la concezione del
matrimonio .
Una volta era un evento molto più
scontato, mentre oggi la sposa del 2014
è documentata al 100%, la ricerca dei
particolari parte già da un anno prima.
Quando due neo sposi entrano in
Atelier una buonissima infarinatura del
nostro lavoro ce l'hanno grazie al sito e
alla nostra pagina di Facebook.
Noi abbiamo solo il compito di riuscire
a mettere in pratica tutti i loro desideri.
Ci sono capitate poche spose senza
neanche un'idea di partenza, e in quel
caso si affidano completamente alla
mia esperienza.
Avoriophoto
30 INFORMAPIÙ
Negli ultimi due anni la moda è
sposarsi prima in Comune e poi fare la
cerimonia “finta” nella location scelta.
Infatti, sfruttare al massimo la location
rende il tutto più fiabesco, l'atmosfera
è veramente magica e grandi e
piccole che siano le spose, la fiaba se
l'aspettano tutte quel giorno.
Il mio lavoro è la ricerca in assoluto del
mood del matrimonio. Tenendo conto
della location scelta, devo trovare le
soluzioni che si adattano meglio per
trovare una sorta di "fil rouge" che
caratterizza il matrimonio.
La sposa di oggi cerca e pretende il
fiore lavorato nel modo piu spontaneo
possibile, quasi il fiore che viene raccolto
direttamente dal campo.
E i fiori oggi devono essere
accompagnati da un complemento
d'arredo molto ricercato come ad
esempio pizzi, oggetti vintage, lo stile
francese va moltissimo.
Noi fiorai ci siamo “trasformati” in veri
ricercatori del pezzo unico, quello che
fa la differenza, quello che caratterizza
al meglio gli sposi e i mercatini
dell'antiquariato sono diventati la
nostra seconda casa: meglio un pezzo
unico e antico, che una composizione
decorativa degli anni '90.
Il mio percorso con la sposa parte,
quasi sempre, dal bouquet perchè il
protagonista in assoluto del matrimonio,
che tutti non vedono l'ora di vedere, è
il vestito. Ma un vestito da sposa senza
bouquet non è niente.
Il bouquet da sposa è un elemento che
Avoriophoto
completa il vestito, senza diventare il
protagonista. La maggior parte delle
spose scelgono i fiori piccoli o i fiori
grandi, non ci sono vere proporzioni.
Ma la curiosità che forse non tutti sanno
è che il bouquet e le bottoniere possono
essere diverse da tutto il resto dei fiori
scelti per la cerimonia e la location.
Il bouquet deve finire il vestito, deve
essere la chicca che completa la sposa.
Inoltre, negli ultimi anni, oltre al
classico bouquet c'è il bouquet da
lancio, una richiesta di quasi l'80%
delle spose.
Deve essere possibilmente buffo con
peperoncini o fiori colorati.
Avoriophoto
L'imprevisto nel nostro lavoro, e come
in tutti i lavori, c'è sempre, soprattutto
il giorno del matrimonio.
mio gusto.
Il mio modo di trovare il particolare e
la ricerca che faccio in ogni matrimonio
sono i miei punti di forza. Non è mai
capitato di fare due matrimoni uguali,
non è da me... non mi accontento
di quello che ho già fatto. Mi piace
trovare anche solo una piccola cosa che
differenzia gli sposi dagli altri, anche se
i fiori scelti sono gli stessi.
Abbiamo a che fare anche con sposi
stranieri, con gusti completamenti
diversi dagli italiani e il bello è proprio
studiare il gusto e lo stile di altri paesi.
Mentre in Italia l'addobbo è sempre
molto raffinato ed elegante, nella
maggior parte dei casi lo straniero
che si sposa in Italia tende sempre
ad esagere. Masse di fiori incredibili.
Abbondanza in tutto e per tutto, una
scenografia stratosferica, certe volte
rischiando anche di cadere nel troppo.
Ma in questi casi per noi fioristi è
una vera e propria soddisfazione.
L'importanza che gli stranieri danno ai
fiori è meravigliosa.
La televisione e internet aiutano tanto
noi professionisti a seguire la moda, le
tendenze e a trovare nuovi spunti.
Per quanto uno si prepari, faccia liste su
liste, è matematico che ci si dimentichi
qualcosa: cesoie, forbici, nastri, fil di
ferro.
La concorrenza nel mio lavoro c'è
e non c'è. Ognuno ha il suo modo di
lavorare, scelgono me perchè sanno
come lavoro, conoscono il mio stile e il
Apprezziamo molto quando ci
lasciano carta bianca, anche perchè
è una sfida riuscire a soddisfarle
pienamente.
Avoriophoto
Ogni matrimonio è a sé e ti lascia
nel cuore un'emozione unica... io mi
ricordo tutti gli sposi che ho fatto.
Sono stati fatti con il massimo
dell'impegno e dell'amore per il nostro
lavoro e difficilmente siamo stanchi
dopo aver finito l'allestimento di un
matrimonio, perchè la soddisfazione
più bella è vedere il lavoro finito come
davvero l'avevamo previsto."
Durante l'allestimento devi coordinarti
con tutto il resto dei fornitori: chiedere
al catering quanti buffet sono previsti,
se hanno bisogno di fiori anche per
la torta, se c'è bisogno di abbellire le
stanze di servizio dedicate agli sposi,
etc.
Per questo la figura della Wedding
Planner
è
importante,
perchè
coordina tutti i vari fornitori.
È sempre un aiuto in più.
Il feeling che riusciamo a creare con
gli sposi è fondamentale, la sposa si
deve fidare ciecamente di noi.
GdF Atelier
Ma è anche un'arma a doppio taglio,
perchè le spose, guardando un pò
qua e in là, non si rendono conto
dell'associazione di stili diversi e
soprattutto non tengono presente i costi
per la realizzazione delle idee prese da
internet.
Stefania Di Baldassare, Flower Design
INFORMAPIÙ 31
GdF Atelier
Avoriophoto
Avoriophoto
Avoriophoto
GdF Atelier
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GdF Atelier
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GdF Atelier
GdF Atelier
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"Il nostro Atelier è un vero e
proprio laboratorio di idee,
si crea, si pensa e si arriva
sempre a un finale unico per
ogni matrimonio"
Grazie dei Fiori Atelier
GdF Atelier
NEWS
INAUGURAZIONE DEL PRIMO CANTIERE PER
IL RESTAURO DEL PORTICO DI SAN LUCA:
Lavoropiu' SpA prima impresa privata a f inanziare il progetto
selfie di Matteo Lepore
Mercoledì 12 marzo - In occasione della conferenza
stampa per il restauro del Portico della Basilica di San
Luca, erano presenti l'assessore comunale Matteo Lepore,
il presidente del Comitato per il restauro Renato Sabbi,
Virginia Carolfi rappresentante di GINGER, il presidente
del quartiere Saragozza Roberto Fattori e Matteo Naldi,
Direttore Marketing di Lavoropiù SpA.
È stato presentato l'avvio del primo cantiere di
riqualificazione del Portico di San Luca, nel
percorso che parte dal Meloncello e arriva fino
alla Basilica. La ristrutturazione riguarderà
in primis la salvaguardia degli affreschi e
la rimozione dei graffiti e l'idea è quella di
proseguire poi con gli interventi più grandi
lungo tutto il percorso restante.
Matteo Naldi
Come è possibile notare dalla foto, il cantiere è circondato da pannelli informativi dell'iniziativa Un passo
per San Luca, ben visibili sia da chi passeggia sotto il portico, sia da chi percorre la strada accanto.
LAVOROPIU' EVERYWHERE
SI TRASFERISCE
everywhere
Lavoropiù Everywhere, la divisione specializzata di Lavoropiù SpA che si
propone come punto di riferimento per le imprese italiane già presenti nei
mercati esteri o intenzionate ad approcciarli,
si trasferisce in Piazza dei Martiri a Bologna.
Lavoropiù Everywhere ha un ufficio
strutturato con base in Italia e si avvale di
diverse unità operative sul territorio italiano.
All'estero è presente con le filiali di San Paolo
(Brasile) e Hong Kong (Cina).
Lavoropiù Everywhere
P.zza dei Martiri 1/2 - Tel 051 244652 - Fax 051 249162 - [email protected]
34 INFORMAPIÙ
NEWS
LAVOROPIU' SPONSOR DI ACF FIORENTINA
Continua l'attenzione di Lavoropiù verso il mondo del calcio italiano.
Accanto alla partnership con il Bologna FC e il Parma FC, Lavoropiù
SpA ha deciso di sostenere la ACF Fiorentina per tre incontri del
girone di ritorno della Stagione 2013/2014.
16/03/14
3
Fiorentina
vs
Chievo
1
06/04/14
2
Fiorentina
vs
Udinese
1
06/05/14
3
Fiorentina
vs
Sassuolo
4
stadio Artemio Franchi
Fiorentina - Udinese
del 06/04/2014
Fiorentina - Chievo
del 16/03/2014
TORNEO SEI NAZIONI
Lavoropiù SpA ha deciso di sostenere la Federazione Italiana Rugby nel Torneo Sei Nazioni
2014 che vede annualmente confrontarsi le Nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda,
Italia e Scozia.
La società è sponsor ufficiale del Torneo in cui l'Italrugby è stata impegnata contro la Scozia il
22 febbraio e contro l'Inghilterra il 15 marzo allo Stadio Olimpico di Roma.
22/02/14
20
Italia
vs
Scozia
21
15/03/14
11
Italia
vs
Inghilterra
52
foto della partita Italia - Inghilterra del 15/03/14
INFORMAPIÙ 35
COVER
{
le copertine di Informapiù personalizzate
da tutte le filiali, gli uffici e le divisioni di
Lavoropiù.
INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ
FiLIALE DI BOLOGNA
FiLIALE DI FIRENZE
cover story
specchio riflesso: i diversi
aspetti della somministrazione
cover story
direttamente dai Caraibi...
i "pirati" di Lavoropiu'
INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ
FILIALE DI FIORANO MODENESE (MO)
FiLIALE DI MONSELICE (PD)
cover story
Lavoropiu': siamo fatti della stessa
sostanza dei sogni
cover story
a Fiorano non solo ceramiche...
le Salse di Nirano
36 INFORMAPIÙ
INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ
PERPIU' MILANO
UFFICIO REDDITIVITA'
cover story
con Expo 2015 la Lombardia, Milano e
l'Italia riacquisteranno competitivita'
a livello europeo e internazionale
INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ
FiLIALE DI SERIATE (BG)
cover story
"Posso resistere a tutto tranne
che alle tentazioni"
Oscar Wilde
FILIALE DI NOVELLARA (RE)
cover story
la f i liale compie 10 anni: stessa
storia, stesso luogo, stesso pub
INFORMAPIÙ 37
AGGIORNAMENTI CONTRATTUALI
CERAMICA E LEGNO GUIDANO
I RINNOVI DI MARZO E APRILE
I
recenti rinnovi di Contratti Collettivi Nazionali di
Lavoro che interessano nello specifico la nostra Società e che non sono stati presi in esame precedentemente riguardano i settori:
•
•
•
Ceramica - Aziende Industriali
Area Legno e Lapidei Artigianato
Lapidei – Piccola e Media Industria – Confapi
Tra aprile e maggio sono poi previsti alcuni scatti economici per vari CCNL, tra cui: Tessili, Pelli e Cuoio, Calzature Pmi, Giocattoli Pmi (aprile), Alimentari Industria
e Cooperative, Oleari e Margarinieri Industria, Cartai e
Cartotecnici, Grafici ed Editoriali Pmi (maggio).
Altre notizie recenti
Da parte delle associazioni sindacali dei lavoratori ed in
seguito a consultazione c'è stato lo scioglimento delle riserve sull'ipotesi di rinnovo del CCNL Acqua e Gas, potendo così procedere all'erogazione dell'una tantum a parziale
indennizzo del periodo di vacanza contrattuale
38 INFORMAPIÙ
Il settore del CCNL Vigilanza Privata ha stipulato un accordo di armonizzazione per unificare e armonizzare i
trattamenti economici e normativi di tutto il settore.
Ricordiamo inoltre che proseguono le consultazioni tra le
parti sociali per la stipula del rinnovo del CCNL del Commercio e Terziario, scaduto il 31 dicembre 2013; così come
procedono le consultazioni dei rinnovi di altri Contratti
Collettivi dell'area del terziario e dei servizi già da tempo
scaduti, come ad esempio le Cooperative di Consumo, gli
Ortofrutticoli ed Agrumari, e tutti i settori del Turismo non
firmatari dell'ipotesi di rinnovo stipulata in data 18 gennaio 2014, quali i settori dei pubblici esercizi e delle agenzie di
viaggio, che continuano pertanto ad essere in situazione di
vacanza contrattuale.
Veniamo agli approfondimenti relativi ai recenti rinnovi
contrattuali:
Ceramica – Aziende Industriali
In data 18 marzo 2014, tra Confindustria Ceramica,
Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, è stata stipulata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per gli addetti
all'industria delle piastrelle di ceramica, dei materiali refrattari, ceramica sanitaria, di porcellane e ceramiche per
uso domestico e ornamentale, di ceramica tecnica, di tubi in
grès, scaduto il 30 giugno 2013.
Tale contratto ha validità triennale e decorre dal 1° luglio
2013 con scadenza 30 giugno 2016 sia per la parte normativa sia per quella economica.
Gli incrementi retributivi, dei minimi e dell'IPO (indennità di posizione organizzativa), sono a partire dal 1° aprile
2014. Inoltre, a favore di tutti i dipendenti in forza alla data
di stipula dell'accordo, è prevista la corresponsione di una
somma a titolo di una tantum rapportata al servizio prestato
nel periodo 1° luglio 2013 – 31 marzo 2014, eventualmente
riproporzionata al part-time. Gli iscritti al fondo pensione
contrattuale Foncer possono scegliere di versare l'una tantum nel suddetto fondo.
Nel testo del rinnovo è regolato il funzionamento del fondo
di assistenza sanitaria integrativa FASIE, che prevede l'iscrizione volontaria del dipendente che può includere il nucleo
familiare.
A decorrere dal 1° luglio 2015 è previsto un incremento
dell'aliquota contributiva a carico del datore di lavoro al
fondo di previdenza complementare di categoria Foncer,
che sarà pari all'1,9% della retribuzione utile per il calcolo
del TFR.
Curiosità: i circa 30.000 lavoratori del settore ceramico risultano operanti in gran parte nel polo ceramistico di Sassuolo.
importo a titolo di una tantum ai lavoratori in forza alla data
di stipula dell'ipotesi di accordo, ad esclusione di coloro che
hanno usufruito di importi a titolo di “futuri miglioramenti
contrattuali”.
Il CCNL ha poi recepito le recenti modifiche normative apportate alla disciplina del contratto a tempo determinato,
ampliandole (infatti il D.L. n. 34/2014 attribuisce ai contratti collettivi la facoltà di fissare limiti anche in misura non
uniforme). Si prevede la possibilità di assumere 2 lavoratori a tempo determinato per aziende fino a 5 dipendenti, 1
lavoratore a tempo determinato ogni 2 dipendenti in forza
per aziende da 6 a 18 dipendenti, le aziende con più di 18 dipendenti possono assumere lavoratori a tempo determinato
fino al 25% dei dipendenti in forza.
Le aziende che non aderiscono al fondo di assistenza sanitaria integrativa intercategoriale per l'artigianato San.Arti.
sono tenute ad erogare al singolo lavoratore un importo pari
a 25 euro lordi mensili per 13 mensilità a titolo di “Elemento
aggiuntivo della retribuzione”.
Lapidei – Piccola e Media Industria
Legno Lapidei – Artigianato
In data 25 marzo 2014, tra Confartigianato Legno e Arredo,
Confartigianato Marmisti, Cna Produzione, Cna Costruzioni, Casartigiani, Claai e le oo.ss. Fillea-Cgil, Filca-Cisl
e Feneal-Uil, è stato stipulato l'accordo per il rinnovo del
CCNL per i dipendenti dalle imprese del legno, arredamento, mobili, escavazione e lavorazione materiali lapidei. Il
contratto ha validità triennale, decorre dal 1° gennaio 2013
e scade il 31 dicembre 2015 sia per la parte economica sia
per la parte normativa.
Tale rinnovo prevede incrementi retributivi a partire dal 1°
aprile 2014 e, a totale copertura del periodo di vacanza contrattuale da gennaio 2013 a marzo 2014, l'erogazione di un
In data 5 marzo 2014 tra Confapi Aniem e le oo.ss. dei lavoratori è stato stipulato l'accordo per il rinnovo del CCNL per
i dipendenti delle piccole e medie industrie di escavazione
e lavorazione dei materiali lapidei. Si tratta di un diverso
accordo di rinnovo rispetto a quello sottoscritto in data 16
gennaio 2014 da Anie, Anier aderenti a Confimi Impresa e
non a Confapi, con le oo.ss. In questo caso, per la prima volta, oltre ad avere decorrenza e durata differenti, i due CCNL
differiscono anche nella parte economica. Verranno pertanto monitorati i futuri sviluppi contrattuali e di relazioni
industriali del settore.
Dai rinnovi contrattuali susseguitesi negli ultimi tempi si
evince la tendenza generalizzata ad incrementare i versamenti a carico del lavoratore ma soprattutto a carico del
datore di lavoro in favore dei fondi di assistenza sanitaria
integrativa e dei fondi di previdenza complementare di categoria, questo in una dinamica tendenziale nei paesi europei
di contrazione del Welfare a carico dello Stato sorretta da un
rafforzamento di forme di Welfare aziendali o di categoria.
INFORMAPIÙ 39
LAVOROPIÙ EVERYWHERE
IL BRASILE A UN PASSO DAI
MONDIALI
I grandi eventi sportivi dei Mondiali di calcio e delle Olimpiadi creano numerose aspettative di incremento di business e opportunità di lavoro... Il Brasile sarà all'altezza?
È
da ormai molti mesi che il Brasile è stato investito
da un'ondata di polemiche, interne ed esterne,
riguardanti sia lo stato dell'organizzazione dei
prossimi Mondiali di Calcio e le Olimpiadi di Rio
previste per il 2016, sia questioni inerenti alla politica e
all'economia domestica.
infrastrutture necessarie per ospitare i due eventi più
importanti a livello mondiale nel mondo dello sport:
a poche settimane dall'inizio del Mondiale, infatti,
i lavori preparatori sembrano andare a rilento,
nonostante la Fifa avesse richiesto esplicitamente
la consegna di tutti gli stadi entro la fine del 2013.
Ciò nonostante, per quanto le polemiche contro
il governo del Presidente Dilma Rousseff, stiano
mettendo seriamente in crisi l'immagine del paese
agli occhi dell'opinione pubblica mondiale, è
altrettanto vero che ci sono aspetti dell'economia
brasiliana che continuano a resistere e svilupparsi
malgrado la crisi mondiale.
L'opinione pubblica mondiale è estremamente divisa
sull'argomento: secondo molte fonti infatti, il Brasile
non sarebbe pronto ad ospitare un evento di importanza
internazionale come la World Cup e le motivazioni si
possono riassumere in due punti principali:
1. Le manifestazioni dei brasiliani contro il governo sono
sempre più frequenti e violente: ad essere messi sotto
accusa non sono solo i mondiali e le enormi spese La disoccupazione in Brasile registrata nel dicembre del
sostenute dallo Stato, ma moltissime misure politiche 2013 è infatti stata solo del 5,4%, dimostrando che allo
varate negli ultimi mesi. (aumento del prezzo stato attuale, l'economia del paese sta attraversando un
periodo di occupazione pressoché piena.
dei biglietti dei trasporti pubblici, all'allocazione
prevista per le risorse del 2014)
A svilupparsi enormemente negli ultimi tre anni è stato
2. L'enorme ritardo nella realizzazione delle soprattutto il settore petrolifero, con conseguente maggiore
40 INFORMAPIÙ
richiesta di professionisti: ingegneri, project manager e
tecnici competenti nella relativa tecnologia. Altri settori
che negli ultimi anni hanno visto una notevole crescita,
sono quello della cantieristica navale e delle costruzioni;
KONGNews online prevede che tra produzioni e consegne
di navi e impianti di trivellazione e costruzioni nel settore
delle infrastrutture, entro il 2020 si
creerà un fabbisogno di manodopera di
oltre 100.000 persone.
Nel settore delle costruzioni, oltre
alle figure tecniche, si sono create
molte opportunità anche per manager
organizzativi per tutto ciò che riguarda
la commercializzazione di terreni ed
edifici. Anche il settore dell'energia
e quello agro-alimentare hanno
visto un incremento nella richiesta di
manager e ingegneri, essendo entrambi
settori in cui il governo ha investito
moltissimo.
Questa enorme crescita e le relative
conseguenze da un punto di vista
occupazionale, sono strettamente
legate all'avvento dei prossimi Mondiali
di Calcio e delle Olimpiadi del 2016.
riguardanti le acquisizioni di permessi lavorativi da parte
degli stranieri.
Sempre secondo il KONGNews, nel 2012 il Ministero del
Lavoro brasiliano avrebbe concesso ben 7.300 permessi
di lavoro con un incremento nel rilascio di permessi
di soggiorno di oltre il 137%, avvenuto negli ultimi 3
anni. Lo scopo di queste misure
è
incrementare ulteriormente
la crescita economica del paese
attraverso un'importazione di
know-how straniero e un lavoro di
“formazione” della manodopera
locale.
Al momento, per ottenere permessi
di lavoro temporanei, è necessario
recarsi presso un qualsiasi
Consolato brasiliano ed entro
cinque giorni lavorativi la licenza
sarà valida. I permessi si possono
richiedere attraverso il sito web
del ministero del lavoro brasiliano
secondo quanto contenuto dal
decreto pubblicato il 6 agosto 2013
sul Diario Ufficiale.
I visti saranno concessi per due anni,
prorogabili fino al 31 dicembre 2014
per le attività legate alla World Cup e fino al 31 dicembre
2016, per quelli legati alle Olimpiadi. È inoltre richiesto
dalle autorità brasiliane che il paese di provenienza del
lavoratore assicuri che la permanenza del loro cittadino in
Brasile sia strettamente vincolata agli eventi sportivi.
La disoccupazione
in Brasile registrata
nel dicembre del
2013 è stata solo del
5,4%, dimostrando
che allo stato attuale,
l'economia del paese
sta attraversando un
periodo di occupazione
pressoché piena.
È infatti proprio grazie a questi due
eventi, ai lavori effettuati e ai progetti ancora in corso, che
molti ingegneri (non solo brasiliani, ma internazionali)
hanno potuto trovare impiego. La favorevole congiuntura
economica in cui si trova il paese, unita alla disponibilità
ancora troppo scarsa di professionisti qualificati,
ha reso necessario da parte del governo brasiliano
l'ammorbidimento delle restrittive misure protezioniste
INFORMAPIÙ 41
A RUOTA LIBERA
LA FIDELIZZAZIONE IN 7 GRAMMI
Cosa unisce lo sviluppo esponenziale del settore caffè ai candidati Lavoropiù?
D
urante il nostro secondo incontro, Fabio
propone alcuni temi che potrebbero essere
di interesse per questa nuova rubrica.
Mentre parla di settori in crescita e
competenze trasversali racconta un episodio che gli è
rimasto particolarmente in mente.
In una filiale della provincia di Bologna c'è un ex
lavoratore somministrato che, ogni volta che si trova
a passare davanti agli uffici, entra sorridendo e porta il
caffé per tutti i colleghi. Fabio ci racconta che di questi
episodi ne succedono spesso nelle nostre filiali e che i
nostri colleghi godono per anni della stima e dell'affetto
dei lavoratori. Chi porta in regalo un souvenir, chi entra
solo per un saluto, chi addirittura entra per chiedere
consigli! E chi per offrire ogni volta un caffé…
Chissà se questo lavoratore è consapevole di
quanta strada hanno fatto i chicchi di caffé prima
di diventare la bevanda con cui omaggia i nostri
colleghi!
Fabio è diventato un esperto in materia perché sta partecipando
ad un gruppo di lavoro in cui stanno sviscerando il mercato e
la produzione del caffé per potersi presentare ad alcune aziende
target in maniera professionale e preparata.
E, infatti, abbandona il discorso dell'affetto duraturo dei lavoratori
per lanciarsi in un'interessante disamina del settore.
Fabio: i numeri ci dicono che il settore è assolutamente in crescita,
soprattutto grazie all'import perché l'Italia importa tantissimo
caffé, è il secondo importatore in Europa e il quarto nel mondo.
Non è solo il consumo interno a crescere, perché c'è anche una
parte di re-export: l'Italia importa il caffé verde e riesporta quello
tostato. Questo passaggio non lo fanno le nazioni che producono
caffé perché si tratta di paesi come il Brasile, il Vietnam e gli stati del
centro America in cui l'energia elettrica e l'acqua utili al processo
di tostatura hanno costi troppo elevati. Il re-export è in mano ai
paesi industrializzati: 26 milioni di sacchi gli USA, 22 milioni la
Germania, 12 milioni di sacchi l'Italia.
In Italia il settore si sta differenziando e sta passando dai consumi
al bar che risente della crisi al sistema del vending.
Per quanto riguarda il processo di produzione, con i colleghi del
“progetto caffé” di Lavoropiù, stiamo acquisendo una serie di
informazioni utili e soprattutto poco note alla maggioranza e ci
stiamo specializzando nella terminologia propria del settore.
Lo sapete quanti grammi di caffé macinato occorrono per produrre
un espresso? Solo 7 grammi.
Inoltre, la “percolatura” – il passaggio del liquido attraverso il filtro
- deve durare dai 20 ai 25 secondi e la pressatura del macinato deve
essere di 12,5 bar.
Per apprendere queste cose stiamo visitando tante aziende che
42 INFORMAPIÙ
lavorano il caffé e stiamo diventando esperti dei processi produttivi
e delle regole per tostare e vendere un buon caffé.
Si parte dall'acquisto del chicco verde. Il caffé nasce da una pianta
che ha circa cento specie ma le più utilizzate sono soltanto la
“robusta”, l'“arabica” e, in misura minore, la liberica.
Il caffé viene poi trattato con una prima lavorazione e arriva
in Italia come chicco verde e qui viene tostato. Tutto il processo
richiede delle analisi qualitative e sensoriali, motivo per cui le più
grandi società del settore hanno dipendenti specializzati con il
ruolo di assaggiatori. Ovviamente non viene assaggiata la miscela
finita, quella a cui siamo abituati noi consumatori. Gli assaggiatori
testano tutte le tipologie di caffé che andranno a comporre la
miscela (in media ci sono 8 tipologie) e di ognuna devono avvertire
il retrogusto originario che può avere sentori di cereali, di cacao o
di altri specifici aromi.
A seguire viene eseguita un'analisi chimica per scongiurare
la presenza di muffe che, quasi impercettibili ad occhio nudo,
rovinerebbero tutta la partita, se presenti.
Ovviamente i pericoli di muffe o di miscele scadenti possono
essere ovviati solo acquistando caffé di alta qualità che consente
anche una tostatura pressoché perfetta perché l'alta qualità è data
da chicchi della stessa grandezza e, dunque, con lo stesso grado di
cottura. I chicchi rotti denotano la cattiva qualità del caffé poiché
in tostatura si sono sicuramente bruciati producendo alterazioni
nel gusto finale.
La miscela può essere fatta prima o dopo la tostatura.
Se le diverse tipologie vengono miscelate separatamente si otterrà
sicuramente un grado di cottura ottimale per tutte ma se vengono
miscelate tutte insieme si amalgameranno meglio gli aromi.
Al di là della tecnica impiegata, l'obiettivo di una torrefazione
è quello di garantire sempre lo stesso gusto alla propria miscela
per rendere ancora più accattivante il prodotto finale.
Ufficio marketing: nel tempo è aumentato il consumo di caffé? 50
anni fa in Italia si beveva meno caffé? Il caffé è molto associato
ad una vita frenetica, stressata. Magari 50 anni fa la vita era più
tranquilla e forse c'era meno bisogno di caffé… Anche le aziende
probabilmente cavalcano quest'onda…
indipendentemente dall'influenza di altri eventi (umidità,
conservazione, ecc.).
Ulteriori procedimenti vengono attivati quando si deve produrre
il caffé in capsule, attualmente fenomeno in crescita sia per qualità
del prodotto – ormai equiparabile all'espresso da bar – sia per dati
di fatturato.
A riprova del crescente uso del caffé in capsule, l'Istat lo ha
introdotto da quest'anno nel paniere dei consumi insieme a
sigarette elettroniche e giornali on line.
Ogni italiano consuma circa 6 chili di caffé all'anno, quasi 1000
tazzine. I francesi ne bevono in media 600 mentre in Cina bevono
solo 3 tazzine all'anno.
Ufficio marketing: è un prodotto alimentare che molto più di altri è
legato alla cultura e alla tradizione italiana.
Fabio: il consumo in Italia è radicato nella tradizione e nella
cultura del paese: qui è un rituale bere il caffé e non si smette
di berlo se non è buono quello del bar sotto casa: si cambia bar
piuttosto ma non si rinuncia al rito.
È un prodotto legato alla territorialità ed è diverso per gusto e
significato dal nord al sud del penisola ma anche dell'Europa.
A nord si beve molto allungato, scendendo verso sud si trova
l'espresso e il ristretto.
La varietà “robusta” ha un sapore molto forte e nel sud, soprattutto
in Sicilia, viene utilizzata al 100% e non miscelata con la varietà
“arabica” come succede, invece, nelle miscele più commerciali.
Il mercato, però, è saturo per cui tutte le aziende stanno attuando
una diversificazione del prodotto offrendo altri tipi di bevande
sempre a base di caffé ma con l'aggiunta di altri gusti come
ginseng, nocciola, cacao, ecc.
Ufficio marketing: le società che operano nel settore sanno che
il target a cui si riferiscono ha un tetto di consumo. Quindi
differenziano il prodotto. Fanno anche altre manovre?
Fabio: sì, vendono all'estero. L'attività del re- export serve a questo.
E, poi, come detto prima, diversificano, aumentano i prodotti e il
loro appeal. Nel mondo del caffé in capsule, ad esempio, è sorto
parallelamente il mercato delle macchine per il caffé che, per
design e funzionalità, assomigliano sempre di più alle macchine
da bar. Addirittura si progettano mobili adatti a esporre la
macchina da caffé, creando veri e propri corner domestici.
Si pensi, infine, alla pubblicità e all'utilizzo di testimonial famosi
Fabio: Il rito del caffé si associa ad un momento di stacco, di
pausa, oltre a rappresentare un buon momento di aggregazione.
50 anni fa era probabilmente bevuto a fine pasto o a colazione.
Anche perché non c'era ancora la cultura del bar intesa come
adesso.
Le aziende cavalcano quest'onda, ma oggi si è arrivati alla
saturazione del mercato italiano che porta ad una differenziazione
qualitativa del prodotto o distributiva (apertura di punti vendita
all'estero).
Con la riduzione dei tempi di trasporto aumenta il consumo in
tutto il mondo anche di prodotti facilmente deperibili come quelli
alimentari.
Altro sbocco commerciale importante è rappresentato dai derivati
del caffé: oltre agli usi alimentari, il caffé e gli scarti vengono
utilizzati nella cosmetica, nel settore biomedicale e in quello
farmaceutico, nelle concimazioni biologiche, ecc..
Ufficio marketing: perché ti ha colpito il fatto che l'ex lavoratore
torna nella filiale a offrire il caffé ai nostri colleghi?
Fabio: Perché rappresenta un ritorno di immagine e conferma
la qualità del nostro servizio su cui ogni giorno puntiamo nel
presentarci ai clienti.
La bassa percentuale di turn over interno comporta la
fidelizzazione di candidati e lavoratori da parte dei nostri colleghi
che, giorno dopo giorno e anno dopo anno, sono sempre a
disposizione, sempre presenti e sanno offrire la giusta attenzione.
Non fanno miracoli, non propongono lavori più belli o stipendi
più alti, sono semplicemente pronti, con il sorriso e con
l'empatia, ad accogliere in ufficio qualsiasi richiesta e a fornire
le giuste spiegazioni. Alla base c'è tanta professionalità e senso
di responsabilità, aspetti che i nostri candidati sanno cogliere e
ricambiare con stima e fedeltà.
CURIOSITÀ
Qual è il caffé più pregiato?
Il KOPI LUVAK. Si trova a Bali e nel Borneo. Le bacche rosse
della pianta di caffé vengono mangiate da uno zibetto, poi viene
raccolto il suo sterco e separato manualmente dalle bacche che
possono essere così tostate e macinate. Lo bevono praticamente
solo i giapponesi e i russi. È un caffé molto slavato, servito alla
turca (polvere di caffé in acqua). È il gioiello del settore caffé non
per qualità ma per costo.
Come è nato il caffé?
La leggenda della nascita del caffé: in Africa un pastore notava
che le sue capre tornavano particolarmente euforiche dopo aver
mangiato le bacche rosse di una pianta che non conosceva. Allora
raccolse le bacche e le usò macinate da bere… Da lì venne fuori
il caffé.
INFORMAPIÙ 43
I TRUCCHI DEL MESTIERE
I PROFESSIONISTI DEL
MIGLIORAMENTO CONTINUO
Dal modello fordista alla produzione snella. Scopriamo quali sono i profili professionali tipici della Lean production attraverso alcune ricerche condotte da Perpiù, la
Divisione Permanent di Lavoropiù.
U
na parte consistente delle selezioni per le aziende
emiliano-romagnole appartiene al settore metalmeccanico: nella maggioranza dei casi, quindi,
si tratta di figure professionali inserite
nel processo produttivo che meglio lo
caratterizza. Il settore metalmeccanico,
fin dalla rivoluzione industriale, è organizzato secondo i principi della Produzione di massa (ovvero la produzione in
serie, e spesso su larga
scala, basata sulla catena di montaggio di
Henry Ford), applicata
allora (e ancora oggi)
dalla quasi totalità delle
aziende occidentali.
Da circa un ventennio però, ma ancor di
più negli ultimi anni
di forte crisi economica, abbiamo notato che
anche le aziende metalmeccaniche italiane
si sono orientate verso
i principi della Produzione snella (dall'inglese
Lean manufacturing o
Lean production), una
filosofia
industriale
ispirata al Toyota Production System, che
mira a minimizzare gli sprechi fino ad
annullarli, ricercando, di conseguenza,
figure professionali “nuove”, parte attiva
di questa nuova filosofia.
I principi che sostengono questa “nuova” concezione di produzione sono riassumibili nell'idea di “Fare di più con
meno”, cioè quella di utilizzare le (poche) risorse disponibili nel modo più
produttivo possibile, con l'obiettivo di
incrementare esponenzialmente la produttività della fabbrica. La Toyota infatti,
44 INFORMAPIÙ
nell'immediato dopoguerra, si trovava
in condizioni gravissime di mancanza di
risorse, come peraltro gran parte dell'industria del Giappone, uscito sconfitto e
stremato da una guerra devastante.
Il processo produttivo viene trattato in
modo globale al fine di ridurre al massimo la complessità della produzione,
puntando sulla sua flessibilità e coinvolgendo, fin dall'inizio, tutte le funzioni
aziendali. È bene specificare come Lean
non sia solo un sistema di produzione,
ma un vero e proprio modo di pensare,
tanto da essere anche definito Lean Thinking. I principi che sono alla base della
Lean production sono il valore, la mappatura del flusso, la gestione “pull” e la
perfezione, o meglio il Miglioramento
continuo.
I principi Lean:
• Definizione di cosa rappresenta un
valore per il cliente.
Il punto di partenza della cac-
cia allo spreco è l'identificazione di
ciò che vale e che produce valore.
Il valore, però, va definito a partire dal
cliente e ha significato solo se è espresso
in termini di prodotti in grado di soddisfare le sue esigenze, ad un dato prezzo e
in un determinato momento.
• Corretta identificazione del flusso di
valore.
Una volta che le attività inutili sono state
eliminate, occorre che le altre fluiscano
al meglio, mediante la
corretta identificazione
del flusso del valore, che
è quell'insieme ordinato
di attività specifiche, e a
valore aggiunto, richieste per fornire un determinato prodotto.
• Attivare una gestione
scandita dagli ordini del
cliente (gestione “pull”).
Per attivare una gestione "pull" delle attività,
cioè non basata sulle
previsioni (come i sistemi “push”, in anticipo sulla domanda), ma
scandita dagli ordini del
cliente il flusso del valore va attivato solo quando c'è una reale
necessità a valle che nasce dalla richiesta
del cliente. Per soddisfare prontamente
questa richiesta, i tempi di attraversamento del prodotto devono diminuire
e la produzione non va portata avanti a
lotti, ma un pezzo per volta, in modo da
vedere subito se ci sono delle anomalie. I
tempi di attrezzaggio aumentano nel numero ma si riducono nell'estensione. Le
scorte vanno diminuite al massimo, producendo al ritmo del “tack time”(uguale
alle 8 ore di lavoro divise per le unità
vendute al giorno), che è scandito dal
ritmo di acquisto dei clienti. Si lavora,
dunque, “just in time” cioè con il minimo
delle risorse, quando serve, nella quantità che serve, dove serve e quando serve.
In un sistema di tipo "pull" i materiali vengono immessi nella fabbrica solo quando
gli ordini entrano nel portafoglio.
• Ricerca della perfezione.
- Le persone vanno coinvolte perché da
tutti devono uscire le idee per il miglioramento: responsabilizzare gli individui,
i quali devono riuscire ad attivarsi autonomamente davanti agli errori, affrontandoli in maniera proattiva. Fermare
la catena della produzione e dei servizi
appena si rilevi un'anomalia serve a non
farne aumentare l'impatto sul sistema e a
limitare i costi dell'evento negativo, potenzialmente ripetitivo.
- Le macchine e le attrezzature vanno
manutenute correttamente.
- Le risorse devono lavorare in maniera
integrata: sia all'interno tra diverse funzioni, sia all'esterno tra organizzazione e
fornitori.
Parlando concretamente dell'attività di
selezione inerente la filosofia della Lean
Production, di seguito sono descritte alcune ricerche, di profili di tipo tecnico e
gestionale, affrontate da Perpiù, in questi
ultimi 3 anni, in aziende della zona emiliano-romagnola.
Lean Operational Excellence
Leader/Specialist
Sono le figure di riferimento aziendale per
i progetti di miglioramento continuo applicati alle diverse aree
aziendali, non a quella produttiva: sono la
guida per il processo
di cambiamento che
la filosofia Lean deve
portare, non soltanto
a livello operativo/organizzativo, ma anche
culturale.
Kaizen Trainer
La vision della strategia Kaizen è quella
del rinnovamento a
piccoli passi, da farsi
giorno dopo giorno, con continuità, in
radicale contrapposizione con concetti
quali innovazione, rivoluzione, di matrice squisitamente occidentale. La base
del rinnovamento è quella di incoraggiare ogni persona ad apportare ogni giorno
piccoli cambiamenti, il cui effetto comples-
I principi che sono
alla base della
Lean production
sono il valore, la
mappatura del flusso,
la gestione “pull” e la
perfezione, o meglio il
miglioramento
continuo.
sivo diventa un processo di selezione e miglioramento dell'intera Organizzazione. Il
Kaizen Trainer è la figura che si occupa
della condivisione di tale strategia, mediante progetti concreti e relativi incontri
con le diverse figure aziendali coinvolte.
TPM Manager
Il TPM (Total Productive Maintenance) è un sistema produttivo che mira al
raggiungimento della massima efficienza aziendale, garantendo la massima
efficienza dei singoli impianti e focalizzando l'attenzione sulle attività degli
operatori, dei manutentori e dei tecnici
di processo. Il TPM Manager è la figura
che si assicura vengano applicate quell'insieme di azioni volte alla prevenzione, al
miglioramento continuo e al trasferimento
di funzioni elementari di manutenzione
al conduttore dell'impianto/macchinario,
oltre ad occuparsi delle azioni di controllo
e verifica che queste vengano applicate nel
modo e nelle tempistiche giusti.
Supplier Development Engineer
È la figura che si occupa del “Programma
di sviluppo dei fornitori”: le motivazioni
che portano ad implementare una strategia di questo tipo sono quelle di ridurre
il costo totale della catena di approvvigionamento, di migliorare la qualità del
prodotto e di garantire la puntualità di
consegna in ogni punto della catena di
fornitura. Un buon programma di sviluppo fornitori deve essere finalizzato a
migliorare le prestazioni del fornitore, non
semplicemente alla negoziazione dei prezzi di acquisto: il Supplier Development
Engineer (o Supplier Quality Engineer)
è la figura che si occupa di applicare concretamente questo programma attraverso diversi strumenti. Inoltre, una volta
implementato ed avviato il programma,
questa figura si occupa anche di attivare
indicatori chiave (KPI) per monitorare le
performance del fornitore e prendere le
eventuali azioni correttive per proseguire sulla strada del miglioramento continuo:
Value Stream Flow Engineer
È la figura di riferimento per l'identificazione del flusso del valore, cioè per applicare
quell'insieme di azioni
richieste per produrre
un dato prodotto. Nel
concreto, tali azioni
sono: la risoluzione
di problemi dall'ideazione al lancio in produzione, la gestione
delle informazioni dal
ricevimento dell'ordine alla consegna, la
trasformazione fisica
della materia prima in
un prodotto finito.
INFORMAPIÙ 45
AGRICOOL
MELONE: STORIA DI UN
FINTO SCIOCCO
Da dove nasce il termine "mellone" per indicare una persona stolta? Chi sono i principali paesi produttori di melone? Come si fa a riconoscere un buon melone?
F
ra i simboli gastronomici più
riconoscibili dell'estate italiana vi è sicuramente il melone,
insieme all'anguria, il frutto di
stagione per eccellenza.
Vi è ancora un dibattito aperto su
quale sia il luogo di origine del melone, alcuni sostengono che provenga
dall'Asia altri dall'Africa, comunque è
certo che furono gli egizi a partire dal
V secolo a.C. ad esportare il melone nei
paesi del Mediterraneo. Secondo il celebre trattato naturalistico "Naturalis
Historia" scritto da Plinio Il Vecchio, il
melone arrivò in Italia solo nel I secolo
d.C. e fu protagonista di una rapida diffusione soprattutto negli anni dell'Impero Romano, quando i nostri antenati
amavano consumarlo condito con sale e
pepe, da solo o
con insalata.
Tra i più celebri estimatori
del
melone
vi fu il drammaturgo francese Alexandre Dumas,
il quale nel
XVII
secolo stipulò un
curioso contratto con la
biblioteca della sua città: in
cambio delle
sue opere pretese e ottenne
un vitalizio
di 12 meloni
l'anno. Evi-
46 INFORMAPIÙ
dentemente Dumas, uomo di grande
saggezza, era a conoscenza del fatto
che il melone dà energia senza appesantire ed essendo un frutto con poche
calorie è particolarmente indicato per
le diete dimagranti.
In Italia, durante il Rinascimento, i
contadini laziali lo coltivavano per i
Papi presso la loro residenza estiva di
Cantalupo, vicino a Roma. Proprio
dalla località in questione ha preso il
nome la nota varietà di melone Cantalupo.
La percezione sociale del melone fu
segnata anche da una accusa poco
lusinghiera. Visti i numerosi semi che
presenta al suo interno il melone era
considerato un simbolo di fertilità e dal
momento che in tempi antichi la fecon-
dità incontrollata era contrapposta al
concetto di intelligenza, il melone finì
per essere associato al concetto di sciocco, da cui l'utilizzo del termine “mellone” per indicare una persona stolta.
Dal punto di vista nutrizionale le fibre
presenti in quantità conferiscono al
melone un significativo potere lassativo, mentre il ricco contenuto di ferro è
responsabile dell'effetto diuretico prezioso per chi soffre di anemia.
Per quanto riguarda il contenuto vitaminico il melone è ricco di vitamina
A, che dona alla polpa il caratteristico
colore arancione, e vitamina C, preziosa per il nutrimento della pelle che durante la stagione estiva è più che mai
esposta agli stress termici e all'effetto
nocivo dei raggi solari.
Sono presenti
in alta percentuale anche
sali minerali
come ferro,
fosforo, sodio,
calcio e potassio che contribuiscono a
tenere sotto
controllo la
pressione e a
ripristinare le
scorte idriche
perdute durante la sudorazione.
Questo suo
prodigioso effetto idratante
trova anche
applicazioni di tipo estetico, infatti la
sua polpa tagliata a fettine sottili può
essere utilizzata come maschera per il
viso con effetto nutriente e rinfrescante
soprattutto dopo una giornata di esposizione al sole. Utilizzata in questo
modo la polpa è in grado di assorbire
il calore della cute ristabilendo il giusto grado di idratazione.
Essendo privo di glutine, il melone
può essere consumato anche da chi è
affetto da Celiachia.
A livello mondiale i maggiori paesi
produttori di melone sono: Cina, che
da sola produce circa il 52 % dell'intera produzione mondiale, Turchia, Stati
Uniti, Marocco, Israele, Iran, Egitto e
India.
In Europa invece i principali produttori
sono Spagna, Italia, Francia e Romania.
In base alle caratteristiche si distinguono tre varietà di melone: cantalupo, retato e da inverno.
I meloni cantalupi si presentano con
buccia liscia o leggermente verrucosa,
di colore verde-grigio e con solchi ben
marcati. La loro polpa ha un colore
arancione o salmone ed è molto profumata.
I meloni retati hanno forma ovale o
tondeggiante, con buccia fittamente
reticolata, costolatura poco marcata o
mancante, polpa di colore verde-giallo
o arancione, molto profumata.
I meloni da inverno sono così chiamati
perchè possono essere conservati per
molti mesi, appunto fino all'inverno.
Esternamente sono lisci e senza costole, di colore giallo o verde scuro, con
polpa bianca, verde chiaro o gialla,
dolce ma poco profumata. Diversamente dalle altre due qualità questi
meloni sono coltivati principalmente
nelle regioni con clima particolarmente caldo e secco.
In Italia è stato riconosciuto il titolo
IGP al Melone Mantovano, prodotto
nelle province di Mantova e Cremona
e in diversi comuni della provincia di
Modena (Concordia, Mirandola, San
Felice sul Panaro), di Bologna (Cre-
Furono gli egizi a
partire dal V secolo
a.C. ad esportare il
melone nei paesi del
Mediterraneo.
In Italia arrivò solo
nel I secolo d.C. e si
diffuse rapidamente
soprattutto negli anni
dell'Impero Romano.
nere il gazpacho in frigo fino al momento di servirlo.
Nel frattempo scaldare un po' di olio
extra vergine in una padella pesante,
unire le fette di prosciutto tagliate a
pezzi, cuocendole su entrambi i lati finché sono croccanti. Farle asciugare su
carta assorbente, quindi spezzettarle a
piacimento.
Servire il gazpacho decorando ciascun
piatto con un po' di prosciutto, della
menta fresca tritata e una spolverata di
pepe nero.
valcore, Galliera, San Giovanni in Persiceto) e di Ferrara (Bondeno, Cento,
Sant'Agostino).
Come riconoscere un buon melone?
Di seguito alcuni trucchi per riconoscere un buon melone al momento dell'acquisto: il frutto deve essere
compatto in mano, deve emanare il
tipico profumo, le estremità devono
essere morbide al tatto ma non molli,
il picciolo deve essere di colore verde
brillante e infine battendo le nocche
sulla superficie esterna non deve risultare alcun suono.
In Cucina
Gazpacho di Melone
con Prosciutto e Menta
•
•
•
•
•
•
melone, al netto 1 kg ca.
3 pesche gialle
1 limone
1/2 scalogno, piccolo
2 cucchiai aceto balsamico
3-4 fette sottili prosciutto di Parma
• sale, pepe, olio di oliva, menta fresca q.b.
Tagliare il melone e le pesche a pezzi,
frullarli insieme al succo di limone, l'aceto balsamico, un pezzetto di scalogno,
un pizzico di sale e un po' di acqua. Te-
Carta d'identità
NOME Cucumis Melo
FAMIGLIA Cucurbitaceae
FUSTO strisciante, in grado di ra-
mificare e diventare rampicante
FOGLIE reniformi e arrotondate
POLPA dolce e succosa
PREGI diuretico e rinfrescante
PROVERBIO il cuore delle donne è
fatto a melone: a chi uno spicchio, a
chi un boccone
SOGNO NEL CASSETTO essere
avvolto da una fetta di prosciutto
crudo in una calda giornata d'estate
INFORMAPIÙ 47
POLITICHE ATTIVE
GARANZIA GIOVANI IN
EMILIA ROMAGNA
La regione Emilia Romagna è in prima linea per attivare misure concrete orientate
a favorire l'ingresso dei giovani NEET nel mondo del lavoro.
Il progetto europeo Garanzia Giovani definisce chiaramente tempi e interventi.
A
nche in Emilia Romagna come in altre Regioni
d'Italia prende il via, dal 1 maggio, la GARANZIA GIOVANI, il progetto dell'Unione europea indirizzato ai ragazzi/e tra i 15-29 anni che
non studiano e non lavorano.
La Regione Emilia Romagna è stata tra le prime in Italia a
partire, recependo la direttiva dell'Unione Europea che mira
nei prossimi anni a offrire una serie di servizi ai NEET
(Not in edication, employment or training), giovani compresi
fra la fascia di età 15-29 anni.
sono:
•
Colloqui di orientamento: per tutti i giovani tra i 15-29
anni, colloqui di orientamento per favorire una conoscenza del mercato del lavoro e delle opportunità che
offre, per individuare eventuali offerte di lavoro e per
costruire un Progetto Garanzia Giovani personalizzato
e coerente.
•
Reinserimento in un percorso formativo: per i giovani
tra i 15-18 anni, privi di qualifica o diploma, saranno
realizzati percorsi, anche
personalizzati, per rientrare
nella scuola o nella formazione e conseguire un titolo
di studio.
In particolare in Emilia Romagna per ora sono stati
stanziati oltre 74 milioni di
euro provenienti dal Fondo
sociale europeo e destinati a
nuove opportunità per acquisire competenze ed entrare
nel mercato del lavoro
• Tirocinio: per i giovani
tra i 18-24 anni, promozione, tutoraggio e individuazione di datori di lavoro
ospitanti per realizzare tirocini formativi extra-curriculari, anche in mobilità
geografica e transnazionale,
della durata massima di sei
mesi ( o 12 mesi per giovani
disabili o svantaggiati). L'indennità di frequenza al tirocinio, del valore minimo di
450 euro mensili, è finanziata dalla Regione per il 70%
con risorse pubbliche.
Il progetto Garanzia Giovani
permette in Emilia Romagna
di integrare e qualificare le diverse opportunità dell'infrastruttura formativa regionale
e si pone in continuità con
le scelte effettuate nel 2012
con il “ Piano per l'accesso dei
giovani al lavoro, la continuità
dei rapporti di lavoro, il sostegno e la promozione del fare
impresa”.
La Regione opera in sinergia e coerenza con il piano di comunicazione nazionale e nel rispetto delle linee guida elaborate dal Ministero di comunicazione orientativa e di servizio e favorisce la partecipazione e il coinvolgimento attivo
in particolare di giovani e imprese.
I servizi e le opportunità che la Regione metterà a disposizione dei giovani che deciderannodi aderire al progetto
48 INFORMAPIÙ
•
Sostegno all'inserimento lavorativo in particolare attraverso un contratto di apprendistato: rivolto ai giovani tra
i 15-29 anni, si parla di apprendistato per la qualifica e
per il diploma professionale, apprendistato professionalizzante, apprendistato per l'alta formazione e la ricerca. La formazione qualificata prevista dalle tre tipologie
di contratto è finanziata attraverso risorse pubbliche.
NEET
=
Not in Education,
Employment or
Training
=
giovani nella fascia
d'età 15-29 anni
Alle imprese che
assumono giovani con i contratti
di apprendistato
sopra riportati
verrà riconosciuto dalla Regione
un incentivo rispettivamente di
•
due, tre e sei mila
euro.
• Mobilità professionale in Italia e in Europa:
per i giovani tra
i 18-24 anni, servizi di informazione e orientamento
e sostegno economico alla realizzazione di progetti di
mobilità professionale all'interno del territorio nazionale o in paesi UE.
•
•
Servizio civile: per i giovani tra i 18-28 anni, sostegno
alla realizzazione di una esperienza di servizio civile
prioritariamente nell'ambito sell'assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento sociale, della cooperazione allo sviluppo e delle salvaguardia e fruizione
del patrimonio artistico, monumentale ed ambientale.
imprenditoriale: per i giovani tra i 18-29 anni percorsi
specialistici, mirati e personalizzati per l'avvio di attività autonome e la costituzione di nuove imprese giovanili. I percorsi prevedono un affiancamento tecnico
per la traduzione dell'idea di impresa in progetto di
fattibilità, un accompagnamento all'acquisiszione delle
competenze necessarie, la costruzione del business plan
e l'accompagnamento allo start up di impresa.
Bonus occupazionale: per promuovere l'inserimento occupazionale dei giovani fino a 29 anni, sono stati previsti incentivi alle imprese che assumono.
Per accedere al Programma i giovani potranno iscriversi
presso il Centro per l'Impiego competente per il proprio domicilio o compilando un modulo online dal 1° maggio.
Per iscriversi online alla Garanzia Giovani in Emilia Romagna occorre registrarsi nell'area riservata di questo portale:
//lavoroperte.regione.emilia-romagna.it
Dopo aver effettuato la registrazione sul portale si potrà
aderire al progetto cliccando sul banner Garanzia Giovani
presente nella pagina.
Entro 60 giorni dall'iscrizione i giovani saranno contattati
dal proprio Centro per l'Impiego per costruire insieme ad
un operatore il progetto formativo personalizzato e firmare
il Patto di servizio. Entro 4 mesi dalla firma del Patto di serAccompagnamento all'avvio di una attività autonoma e vizio il percorso individuato deve avere inizio.
INFORMAPIÙ 49
ALTRI MERCATI
CIBO BIOLOGICO E GLUTEN FREE:
MODA O NECESSITA'?
Il mercato italiano del bio cresce a vista d'occhio, tanto che l'Italia è al primo posto in
Europa per esportazione di prodotti biologici. Cresce anche il segmento dei prodotti
senza glutine: nascono negozi e locali specializzati.
O
ltre 63,8 miliardi di dollari ricavati dalla vendita
di prodotti a livello planetario, con una crescita del
27%, dal 2008 al 2012; 37,5 milioni di
ettari coltivati e 1,92 milioni di produttori in tutto il mondo: sono i numeri
del biologico che emergono dall'ultimo censimento Ifoam.
Il valore del mercato si concentra prevalentemente in
Nord America ed
Europa: nel Vecchio Continente,
stando a rielaborazioni Ismea
su dati Ifoam del
2012, la Germania è al primo
posto con un giro
d'affari di 7 miliardi di euro seguita da Francia
(4 miliardi) e Regno Unito (1,95
miliardi).
L'Italia, quarta
con 1,9 miliardi
di euro, gioca un
ruolo di primo
piano con oltre 1,167 milioni di superfici destinate al bio (un decimo del valore complessivo continentale) e poco
meno di 44 mila produttori su un totale
di 321 mila a livello europeo. Se questi
numeri misurano la capacità produttiva, sono altrettanto importanti quelli
sul mercato: l'Italia esprime infatti
nel complesso 3,1 miliardi di euro di
fatturato per la commercializzazione
50 INFORMAPIÙ
di prodotti bio, di cui poco più di un
terzo, ossia 1,2 miliardi di euro, legati
alle vendite Oltralpe, che ne fanno il
maggiore esportatore al mondo.
In Italia, nonostante il calo del 3,7%
dei consumi alimentari convenzionali,
si è registrato un incremento dell'8,8%
dei consumi di prodotti biologici. Sono
dati riportati in una ricerca elaborata
dall'Associazione italiana per l'agricol-
degli operatori biologici italiani salgono vertiginosamente registrando un
fatturato di oltre un miliardo di euro
consacrando l'Agricoltura Biologica a
settore leader del mercato.
Non a caso l'Italia è al primo posto tra
i paesi dell'Unione Europea per esportazione di prodotti biologici confermandosi inoltre leader nella scena
agroalimentare europea ed internazionale: poco meno
di 50 mila produttori
biologici, su 1,2 milioni di ettari di terreno, muovono un
giro d'affari di oltre 3
miliardi di euro.
La domanda estera
di ortaggi, agrumi,
uva, olive e cereali biologici ci porta
sempre al primo posto nella graduatoria
europea e la Germania si conferma come
principale acquirente
del mercato biologico
Made in Italy non
solo per l'ortofrutta,
ma anche e sopratura biologica (Aiab), sulla base di in- tutto per i prodotti biologici trasfordagini della Fondazione italiana per la mati come conserve, pasta, vino e olio
ricerca in agricoltura biologica e biodi- extravergine di oliva.
namica (Firab) e su rilevazioni Ismea
Nel mercato interno, il nocciolo duro
Gfk-Eurisko.
della domanda è rappresentato da una
Ma non solo, oltre al trend di crescita
fascia di heavy users che hanno svipositivo nel mercato interno, l'agricolluppato per convinzione, o attirati da
tura biologica continua la sua corsa
mode salutiste, la cultura del biologianche fuori confine. Secondo gli ultimi
co e che non badano al gap di prezzo
dati infatti, i numeri relativi all'export
rispetto al convenzionale, mentre per
i consumatori occasionali proprio il
prezzo, soprattutto in tempi di crisi,
può diventare una discriminante decisiva.
noverando imprese di piccole-medie
e grandi dimensioni. L'ambito in cui
operano è quello dei sostitutivi del
pane, della prima colazione, della pasta,
dei piatti pronti e dei gelati, nella versioL'incidenza dei prodotti bio sulla spesa
ne sia surgelata, sia secca. A conferma
alimentare è tuttora ridotta e ben lontano da quanto accade soprattutto in
paesi come Svizzera, Austria, Germania, Scandinavia, dove per alcune tipologie di prodotti il bio sfiora una quota
del 20%.
Le ragioni che mantengono il bio a una
dimensione di nicchia, se comparato al
consumo totale di alimenti e bevande,
sono molteplici: il ritardo nella modernizzazione distributiva in alcune
aree del paese; la scarsa promozione
del biologico a livello di consumatori;
la difficoltà di definire compiutamente
il biologico all'interno della distribuzione moderna (il sistema più seguito
rimane quello di disperdere i prodotti
bio nelle aree merceologiche di competenza). Quest'ultimo aspetto è rilevante perché la distribuzione moderna è il
format che potrebbe dare un impulso
decisivo verso una dimensione mass
market in termini di volumi.
Infine una caratteristica storica del
mercato, vale a dire la concentrazione
dei consumi al nord rispetto a una produzione localizzata prevalentemente al
sud.
Nel mercato interno,
la domanda è rappresentata da numerosi heavy users che
hanno sviluppato
per convinzione, o
attirati da mode salutiste, la cultura del
biologico e che non
badano al prezzo
alto.
delle potenzialità del segmento, Dr.
Schar ha avviato il network Ds Pizza
Point che raggruppa i locali che aderiscono al progetto in qualità di ristoran-
ti senza glutine.
Dr. Schar fornisce gli ingredienti, nonché la formazione necessaria ai gestori
per preparare i piatti in modo corretto e sicuro. Questo trend è supportato
anche dall'Associazione italiana celiachia che stima, infatti, che nel Belpaese
vi siano circa 400.000 potenziali celiaci
anche se ne sono stati diagnosticati solo
85.000. Ogni anno vengono effettuate,
inoltre, 5.000 nuove diagnosi e nascono
2.800 bambini affetti da questa intolleranza con un incremento annuo del
10%.
Nella fattispecie la celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica presente nell'avena, nel
frumento, nel farro, nel kamut, nell'orzo, nella segale, nella spelta e nel triticale. Non esistendo attualmente delle
cure per combatterla, l'unica soluzione
risiede nell'esclusione dalla dieta di alcuni degli alimenti più comuni quali,
pane, pasta, biscotti e pizza e ogni altro
alimento che contenga questi cereali o
sia stato a contatto con essi.
Quale miglior fattore, se non la crescente
“necessità”, può portare ad un aumento
delle vendite?
Ma all'interno di questo mercato c'è
un segmento che in particolare sta
aumentando ancor più la sua visibilità: il gluten-free.
Il segmento dei prodotti privi di glutine comincia, dunque, ad affacciarsi
sugli scaffali della Gdo con un'offerta
di prodotti e brand in crescita. Dalle aziende che per vocazione hanno
sposato questo tipo di produzione
(Pandea, Dr. Schar Ds, Pedon, Cerealvit, Farmo ecc.) a quelle che pur
non essendo specializzate in prodotti
dietetici hanno ampliato il proprio
portafoglio prodotti (Barilla, Nestlé
Motta, Findus, Bakery, Galbusera
ecc.), il mercato dei gluten free sta
conoscendo una nuova spinta anINFORMAPIÙ 51
TECNOLOGIE
INFORMATION &
COMMUNICATION TECHNOLOGY
PER TUTTI
Le tecnologie ICT sono ormai indispensabili per svolgere tutte le nostre attività, lavorative e non. L'accesso a questi strumenti è ritenuto fondamentale per il benessere e
lo sviluppo di persone e società.
P
rovate ad immaginare una giornata senza
smartphone. Niente chiamate, niente messaggi,
niente agenda e promemoria, niente musica,
niente foto. Sicuramente si può resistere, 10 anni
fa non avevamo tutto questo, oggi però... Immaginate
una giornata al lavoro senza energia elettrica o senza
connessione a internet: potrete riordinare la scrivania,
archiviare documenti, ma dopo un'ora che fare?
I sistemi informativi oggi sono enormemente presenti nelle
nostre attività quotidiane e lavorative automatizzando
attività, rendendo più rapido l'accesso ai dati e aggiungendo
funzionalità altrimenti impensabili, tanto che tendiamo
a darli per scontati per poi trovarci quasi bloccati in loro
assenza.
È per questo che l'accesso alle tecnologie ICT è ritenuto
elemento fondamentale per lo sviluppo e il benessere di
persone e società.
A supporto di questo principio
nel 2005 nasce Informatici Senza
Frontiere (ISF), organizzazione
non profit con la mission di
abbattere (o per lo meno ridurre)
il digital divide e assicurare a tutti
le stesse possibilità di sviluppo
economico e sociale.
ISF già nel 2006 ha sviluppato
openHospital
(OH),
un'applicazione opensource per la
gestione di piccoli ospedali, è in
grado quindi di gestire l'anagrafica
del paziente, le sue visite, gli esami,
la somministrazione di farmaci e
terapie, vaccini, la gestione della
farmacia e dello scadenziario dei
medicinali. Insomma un software
52 INFORMAPIÙ
gestionale completo.
OH è stato installato
per la prima volta
nell'ospedale
di
St.Luke di Angal
in Uganda, è stato
pensato per essere
'leggero' (è leggero
un software che non
richiede
hardware
molto
potente
per essere fruito
velocemente) e con un'interfaccia molto semplice adatta
anche a persone con poche conoscenze informatiche.
Il software, sviluppato in Java su database MySQL, ha
raggiunto la versione 1.7 nel febbraio 2013 ed è utilizzabile
sia su sistemi Linux che Windows. Alla realizzazione
di quest'ultima versione hanno partecipato circa 30
volontari, quasi tutti italiani in vari ruoli, principalmente
programmatori ma anche traduttori (è stata infatti aggiunta
la traduzione in lingua spagnola del software).
telefono che tiene in mano, ad ogni tasto è associata
la lettura del comando stesso (così da dare conferma
del comando inviato) e in pochi passi si può sfogliare il
quotidiano e ascoltarne gli articoli.
OH è scaricabile gratuitamente e liberamente e pertanto
non è possibile sapere quante sono le installazioni del
prodotto; alcune realtà in Madagascar, Guinea Bissau,
Somalia, Etiopia, Eritrea, Grecia sono stati supportati
direttamente da ISF per l'installazione, per la configurazione
e formazione del software con interventi di alcuni volontari
sul posto al fine di formare gli utilizzatori, ma soprattutto
creare un pool di formatori e amministratori che possano
assicurare la continuità del funzionamento del sistema in
loco.
Oltre a rendere disponibili risorse informatiche semplici
a realtà che non hanno normalmente accesso alle stesse,
ISF si occupa anche di sviluppare applicazioni ad hoc per
utenti disabili, in particolare ha sviluppato le interfacce
I.S.A. e I.M.A. (I Speak Again e I Move Again), applicazioni
basate sull'eye tracking (cattura dei movimenti oculari) per
ridare funzionalità a persone con gravi problemi motori
temporanei o definitivi.
•
I.S.A. è un'applicazione, fruibile anche via web, che
mette a disposizione una tastiera virtuale che permette,
grazie all'uso di una webcam, la scrittura semplicemente
con lo sguardo e con movimenti della testa; è dotata
di un motore XT9 (quello che nei normali cellulari
permette la scrittura veloce proponendo un insieme di
parole a partire dalla digitazione dei primi caratteri) e
un plugin permette l'integrazione con Firefox per poter
accedere alla navigazione in internet alternando l'uso
della tastiera virtuale a quello del mouse virtuale. I.S.A.
è nata su un progetto della sezione pugliese di ISF per
sviluppare un sistema opensource e gratuito che potesse
sostituire altri software esistenti ma estremamente
costosi. Per l'acquisizione dei movimenti oculari
il software si appoggia su altri software già maturi
sempre opensource.
•
I.M.A. è un'applicazione, per ora in fase solo prototipale,
che permette di fornire un joystick virtuale, azionato,
come I.S.A., dallo sguardo del paziente per guidare il
movimento di una carrozzina. Il software sfrutta una
semplice interfaccia grafica e Arduino per convertire
i comandi in segnali elettrici al circuito di comando
della carrozzina.
•
Strillone è un app per smartphone che va invece in
aiuto di persone ipovedenti facilitando l'accesso
ai quotidiani: Il touch screen è diviso in 4 parti,
permettendo alla persona ipovedente o non vedente
di individuare facilmente i comandi dagli angoli del
Un altro tipo di intervento dell'associazione è stato in
occasione del terremoto del 2012 in Emilia quando ISF si è
mobilitata per fornire il proprio supporto alle città colpite
dal terremoto. I molti volontari che hanno partecipato
hanno portato le proprie conoscenze aiutando il normale
personale IT dei comuni coinvolti nel ripristino di tutti
i servizi informatici normalmente erogati. In quella
condizione critica l'accesso agli archivi delle anagrafi e
dei catasti comunali erano ancora più indispensabili per
assicurare la ricerca delle persone e i controlli dell'agibilità
degli edifici oltre che alle normali pratiche amministrative.
Gli interventi in questo caso non prevedevano lo sviluppo
di software specifico, ma solo il ripristino delle connessioni
di rete in nuovi ambienti, lo spostamento e il riavvio di
servizi centralizzati, l'installazione di software in pc nuovi
in sostituzione di quelli andati persi o non raggiungibili per
i crolli, il collegamento di nuove stampanti e un help desk di
primo livello nelle normali operazioni degli utenti, spesso
molto apprezzato in condizioni di lavoro assolutamente
precarie e di emergenza.
INFORMAPIÙ 53
LOST AND FOUND
Cosa è successo nel mondo
negli ultimi due mesi?
Qui trovi ciò che ti sei perso...
MALESIA
8 marzo
Il volo MH370 era in viaggio da Kuala Lumpur (Malesia) a
Pechino (Cina) quando smise di comunicare a terra mentre
stava sorvolando il Golfo di Thailandia con 239 persone a
bordo. Da allora è stata avviata una ricerca che ha coinvolto
decine di nazioni e che fino a ora non ha portato a molti
risultati. L'aereo non è stato trovato.
AFRICA
marzo
La più grande epidemia di ebola in Africa degli ultimi sette anni
si è diffusa probabilmente dalla Guinea alla vicina Liberia, minacciando anche la Sierra Leone. In Guinea, ha detto il ministro
della Sanità del paese, ci sono stati almeno 86 casi e 59 morti.
I FESTIVAL PIU' STRANI DEL MONDO
marzo
Masterton, Nuova Zelanda: Golden Shears Sheep Shearing Festival (tosatura delle pecore)
aprile
Thailandia: Songkran Festival (festival dell'acqua)
Tokyo, Giappone: Naki Sumo Festival (lottatori di sumo spaventano bambini fino a farli piangere. Vince il bimbo che piange di più)
TURCHIA
21 marzo
Erdogan ha accusato il social network Twitter di minacciare la sicurezza dello Stato e ha bloccato il sito di microblogging in tutto il paese. Il premier teme l'ampia
circolazione che stanno avendo, a partire dall'inizio di febbraio, alcune intercettazioni telefoniche che lo vedrebbero coinvolto in un grosso scandalo di corruzione.
La Turchia ha oltre 10 milioni di utilizzatori di iscritti alla piattaforma.
USA
22 marzo
Una grossa frana ha interessato alcuni piccoli comuni americani a nord di Seattle fra Arlington e Darrington, nello stato di
Washington, nei pressi del ramo nord del fiume Stillaguamish.
27 morti e altrettanti dispersi.
54 INFORMAPIÙ
ITALIA
26 marzo
Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti d'America, fa visita all'Italia. Ha incontrato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e Papa Francesco.
UCRAINA
30 marzo
Il capitano della Dinamo Kiev, Oleg Gusev, deve la vita a un avversario.
Jaba Kankava, del Dnipro, lo ha soccorso tempestivamente dopo un tremendo
scontro di gioco con il portiere avversario. Gusev è rimasto a terra e solo l'intervento tempestivo di Kankava ha impedito che soffocasse.
CILE
1 aprile
Un terremoto di magnitudo 8.2 al largo della costa
settentrionale del Cile ha causato uno tsunami con onde
alte fino a 2 metri e la morte di almeno 6 persone.
USA
22 aprile
L'account ufficiale della polizia di New York ha diffuso un messaggio su Twitter
in cui invitava gli utenti a farsi fotografare con gli agenti in giro per la città e a
pubblicare le foto sui social network utilizzando l'hashtag #myNYPD. Le cose però
sono andate diversamente: decine di utenti hanno pubblicato fotografie di momenti tutt'altro che amichevoli con le forze dell'ordine della città e le hanno associate
all'hashtag che doveva essere veicolo di promozione della polizia.
CITTA' DEL VATICANO
27 aprile
Si è tenuta a Roma la cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II
(Karol Wojtyla, che fu papa tra il 1978 e il 2005) e Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli, che lo fu tra il 1958 e il 1963). È stata la prima
volta che due papi venivano proclamati santi nella stessa occasione,
e anche la prima volta che una cerimonia religiosa veniva officiata da
due papi: quello in carica, Francesco, e Benedetto XVI, che si è dimesso
dalla carica di papa nel febbraio 2013.
USA
29 aprile
La NBA ha sospeso a vita il patron della squadra di basket dei Los Angeles
Clippers, Donald Sterling, accusato di avere pronunciato frasi razziste.
Sterling, che non potrà mai più assistere a partite del campionato, riceverà
anche una multa di 2,5 milioni di dollari, la «cifra più alta che può essere
imposta», come precisato dal commissario della NBA, Adam Silver, che ha
anche spiegato che Sterling, ascoltato nel corso dell'indagine condotta dalla
NBA, ha ammesso di avere pronunciato quelle frasi, ma senza chiedere
scusa.
INFORMAPIÙ 55
PAUSA CAFFÈ
consiglio per la lettura
Baci scagliati altrove
Sandro Veronesi
Fandango 2011
L'autore è uno degli scrittori contemporanei più
famosi e letti in Italia e la sua bravura l'ha dimostrata in quasi tutte le opere finora editate. Una
delle più recenti è questa raccolta di racconti in
cui il filo rosso è il dolore e il male in tutte le sue
forme. La condizione umana è narrata attraverso
i vari protagonisti dei racconti che riescono a non
soccombere alle avversità e a far tesoro delle loro
debolezze per affrontare i piccoli grandi drammi
quotidiani.
Molte storie sono spiazzanti e si fa fatica a comprenderne il senso; lo si riconosce solo lasciandosi trasportare dalla scrittura e dalla fantasia.
Su tutti spicca il primo racconto, “Profezia”, e
qualsiasi recensione leggerete su queste prime
venti pagine del libro Vi confermerà che è un capolavoro di letteratura.
Ricetta
Libri
consiglio per la lettura
Anche gli orsi
faranno la guerra
Paolo Alberti
Rizzoli 2011
Zico non si chiama Zico, ma è Zico da sempre.
Il suo vero nome è Ivan Mladovic e lo sanno in
pochi, tutti sanno che ha il dono di una precisione formidabile: Zico una pallottola la mette dove
vuole e quando vuole.
Negli anni '80 la Jugoslavia era una, una e unita.
Doveva esserlo come ha sempre voluto il Maresciallo Tito. Unita sotto una stella rossa. Ma nel
1991 arriva la guerra, una guerra folle e spietata
quella tra la Serbia e la Jugoslavia. Mirko, il fratello di Zico, è un ufficiale dell'esercito e decide
di portare Zico in guerra con lui, per salvarlo dai
rischi che correvano i civili. Zico è un bambino,
non ha ancora tredici anni e si trova affidato alle
Tigri serbe che si muovevano nelle retrovie e il
ragazzino in breve tempo diventa il cecchino più
letale dei Balcani. L'inferno di una guerra fratricida e senza onore, ogni incertezza veniva fugata
dall'eroina, una guerra sugli eccidi di massa e con
ogni genere di atrocità vissuta in prima linea da
un ragazzino che si è ritrovato a odiare chi fino
a qualche giorno prima era il suo vicino di casa.
consiglio per la lettura
Bullfighting
Roddy Doyle
Guanda 2013
L'Irlanda di Roddy Doyle è fatta di gente chiassosa, pub fumosi e fiumi di birra. I suoi protagonisti
sono spesso uomini raccontati con piglio ironico, quasi umoristico ma sempre molto autentico.
Bullfighting è una raccolta di racconti incentrati
sul tema dello scorrere del tempo e della difficoltà
di rimanere in bilico tra famiglia, lavoro, disoccupazione, amicizie. Brevi storie in cui ridere di
se stessi diventa il rimedio ai problemi che la vita
inevitabilmente ci pone di fronte. La crisi di mezza età fa da sfondo a molti dei racconti presentati
e con essa la crisi che deriva da una perdita, che
sia un cane, la salute o l'amore.
Dopo aver spostato il focus sulle donne e aver
narrato in due libri la storia di Paula Spencer,
Doyle torna a caratterizzare i personaggi che più
l'hanno reso noto e con cui,forse, si trova più a suo
agio: uomini alle prese con le piccole disillusioni
quotidiane che si raccontano e si incoraggiano tra
di loro con l'immancabile pinta di birra davanti.
grado di difficoltà
Per il sugo:
Preparate una ciotola con acqua fredda in cui avrete spremuto il succo di un limone, per evitare che i carciofi puliti si
anneriscano. Una volta preparata la ciotola, cominciate con la pulizia dei carciofi: per prima cosa eliminate la punta,
tagliandone circa 2-3 cm. Procedete sfogliando il carciofo, ovvero eliminando le foglie esterne più dure fino a quelle
più tenere. Tagliate i carciofi a metà e immergeteli nell'acqua con limone. Dopo 10 minuti prendete 1 carciofo e mezzo e tagliatelo a spicchi sottili. Preparate una padella antiaderente con olio e aglio (poco) e fate soffriggere, quando è
pronto mettete i carciofi, un pizzico di sale e fate insaporire per pochi minuti.
Mettete un po' di brodo e lasciate sfumare per 10 minuti (fino a quando i carciofi sono cotti).
Ingredienti (4 persone)
Per il sugo:
2 carciofi
100 gr di guanciale
Un po' di brodo
Aglio
Olio
4 uova
Per la pastella:
Acqua gasata
Un pizzico di bicarbonato
Farina
Sale
Olio di semi per friggere
56 INFORMAPIÙ
Contemporaneamente mettete il guanciale in una padella antiaderente e fatelo andare sul fuoco fino a quando non diventa croccante.
Prima che finisca la cottura dei carciofi (non deve esserci più liquido) aggiungete il guanciale già croccante per insaporire.
Per i carciofi fritti:
Preparate la pastella mettendo in una ciotola farina, bicarbonato e un pizzico di sale, aggiungete gradualmente e sempre mescolando
l'acqua gasata fino a quando l'impasto risulta elastico.
Prendete la metà del carciofo rimasto e tagliatelo a spicchi spessi, immergete gli spicchi nella pastella, preparate una padella con l'olio,
mettetela sul fuoco e quando è ben caldo mettete a friggere i carciofi.
Prima della frittura mettete a bollire l'acqua e iniziate a fare le uova in camicia.
Uova in camicia:
Mettete a bollire sul fuoco una pentola contenente un paio di litri d'acqua leggermente acidulata utilizzando dell'aceto di vino bianco
che servirà ad indurire meglio l'uovo.
Una volta che l'acqua inizierà a bollire, versate delicatamente l'uovo nella pentola facendo attenzione a non romperlo. Abbassate leggermente la fiamma. Fate cuocere il vostro uovo in camicia per circa tre minuti fino a quando l'albume non raggiunge un colore bianco
ed opaco. A cottura terminata estraete l'uovo dalla pentola servendovi d un mestolo forato. Mettete l'uovo su un tagliere e, servendovi
di un coltellino, tagliate tutti i bordi sbavati dando una forma piuttosto regolare all'uovo. Scolate la pasta, fate saltare gli spaghetti per
un 1 minuto nella padella con il sugo di carciofi e impiattate mettendo sopra a ogni piatto l'uovo in camicia e i carciofi fritti.
Buon appetito... e ricordate che gli spaghetti sono pronti quando vengono su (dopo pochi minuti)!
SPAGHETTI ALLA CHITARRA CON CARBONARA E CARCIOFI
Programma TV
gradimento
MASTERCHEF
JUNIOR
Programmazione
talent show in onda su
SKY UNO
(dal 13 marzo al 10 aprile)
Musica
Masterchef Junior, a differenza di tante altre trasmissioni
dove bambini cantano meglio di Ray Charles, ballano come
Roberto Bolle o suonano la chitarra come Eric Clapton, mi ha
da subito incuriosito.
Mi sono avvicinata alla prima puntata con uno spirito
“new romatic”; erano ancora freschi in me i bei pomeriggi
dell'infanzia passati con mia nonna a cucinare torte e stendere
la sfoglia quando, a soli 5 minuti dalla sigla, il mio ricordo
bucolico andava già in frantumi. Una sensazione di terrore mi
ha colto di fronte al primo branzino sfilettato a regola d'arte
dalle mani grassottelle di un bambino di 10 anni… neanche
un chirurgo estetico avrebbe potuto fare meglio!
E mentre guardo mia figlia sul divano galvanizzata dalla gara
mi domando incuriosita di cosa si siano nutriti fino adesso
quei bambini dal momento che, quando ne ospito qualcuno,
non riesco a mettere a tavola più di due piatti, sempre quelli e
che non comprendono di certo pesce e verdure.
Ma loro usano gli ingredienti più disparati, assaggiano e
mangiano con la curiosità di un adulto, conoscono la cucina
popolare, impiattano, sbucciano, sfilettano. Osservo quasi
antropologicamente i loro genitori, nonni e fratelli eppure mi
sembrano normali…
Sì, forse quei bambini sono più normali di quanto io possa
pensare perché quei piccoli chef nella loro ingenuità e
tenerezza confidano di aver iniziato a cucinare da “piccoli”, di
avere uno stile rustico e non sono per la cucina macrobiotica
o di avere iniziato a cucinare il pesce per la propria ragazza
dell'estate che non mangiava il pesce e così ha iniziato a
mangiarlo (invidio tantissimo quella ragazza!).
Da genitore mi domando cosa sia meglio: un figlio che passa
la domenica pomeriggio a giocare a calcio con gli amici e
torna con le ginocchia sbucciate o un figlio che sfiletta il
pesce meglio di Bruno Barbieri. Io sicuramente non lo saprò
mai ma bisogna ammettere che il puro talento e la passione
soprattutto a quella età suscitano grandissime emozioni!
SKUNK ANANSIE
Bologna, Teatro Auditorium Manzoni, 20 marzo 2014
gradimento
Il Teatro Auditorium Manzoni di Bologna è pieno, ha registrato il sold out.
Questa sera ad esibirsi sul palco sarà un gruppo simbolo degli anni '90:
Skunk Anansie.
Leader del gruppo è Skin, facilmente riconoscibile negli anni per la sua abitudine a portare i capelli completamente rasati.
Il gruppo nasce in Gran Bretagna nel 1994 e prende il nome da una puzzola
(skunk, anche se nello slang britannico skunk è anche la marijuana) e da una
divinità giamaicana metà ragno e metà uomo (Anansie).
Secondo il bassista Cass Lewis, l'idea che il nome dovrebbe rendere è quella
di una musica pungente come l'odore della puzzola.
Il tour della band quest'anno prevede un concerto in versione unplugged
con nuovi arrangiamenti, resi magici dalla voce strabiliante di Skin, colorata come il suo splendido kimono-murales.
La scaletta del concerto soddisfa il pubblico che canta, balla e risponde alle
numerose domande di Skin, molto simpatica e socievole.
Tra i vari brani spiccano indubbiamente le interpretazioni di Secretly, You'll
Follow Me Down e, ovviamente, Hedonism. L'attesissima Charlie Big Potato,
I Believed In You, My Ugly Boy e la conclusiva I Can Dream coronano un'esibizione potente e praticamente perfetta.
Quando una band riesce a spostare tutta l'intensità e l'energia dal palco al
pubblico si percepisce chiaramente che ha fatto centro, ha ripagato ampiamente il prezzo del biglietto: ha emozionato.
INFORMAPIÙ 57
STORIA ILLUSTRATA
capitolo 2
il pasticcio di
tortellini
N
ella cucina della trattoria tutti erano accorsi a vedere cosa fosse successo. Lo chef
Sandrone piangeva come un bambino e
picchiava pugni sul tavolo.
“La mia ricetta....Uèèèè...Come faccio senza la mia ricettaaaa? Uèèèèèè”
“Che succede?” chiese il commissario Spoleti arrivando.
“È sparita la ricetta dei tortellini al pasticcio” disse la
58 INFORMAPIÙ
cameriera Daniela.
“E perchè hai bisogno della ricetta, Sandrone? Saranno vent'anni che li fai”
L'omone finalmente si ridestò e fissò con occhi bagnati di lacrime il commissario.
“Non può capire, commissario. Io senza ricetta, sono
finito” disse. Poi fece un lungo respiro e cominciò a
raccontare una storia che in pochi conoscevano.
Quando era piccolo Sandrone era Sandrino. Un bambino mingherlino e dispettoso che odiava mangiare e
aveva una passione smisurata per gli UFO.
Tanto che la nonna Ermelinda, una settantenne ostinata e furbissima, ebbe un'idea per farlo innamorare
del cibo fatto in casa. Una domenica all'ora di pranzo
obbligò tutta la famiglia a travestirsi e colorarsi la faccia e le mani di verde e quando il piccolo Sandrino si
presentò in casa, si spacciarono tutti per marziani che
avevano portato in dono dallo spazio un cibo speciale. Per rendere credibile la faccenda, la nonna aveva
asciugato i tortellini in un ragù di piselli verde, che
tutta la famiglia aveva trovato squisito e che anche
Sandrino aveva divorato in un baleno.
“Lascio a te questa ricetta” disse la nonna marziana a
Sandrino, che da quel giorno non rifiutò più un pasto.
Anzi, da Sandrino a Sandrone ci vollero in tutto due
anni.
“E io non ho mai voluto imparare la ricetta a memoria per rispetto della nonna che ne è la vera ideatrice”
disse Sandrone, concludendo il racconto.
“Mi stai prendendo in giro, vero?” disse il commissario.
“È qui per la ricetta, immagino” disse il Conte. Spoleti
notò con la coda dell'occhio che stringeva tra le dita
una busta bianca.
“E lei come fa a saperlo?” chiese il commissario.
“Abito sopra la cucina. Ho sentito tutto quello che
avete detto. Ma mi dispiace complicare la sua indagine: non sono stato io a rubare la ricetta” disse porgendogli la busta che aveva in mano. Il commissario
lo scrutò perplesso.
Era l'atto di vendita della trattoria. A quanto pareva,
Ermanno, il precedente titolare l'aveva ceduta proprio
il giorno stesso al Conte.
“Quindi...” disse il commissario.
“Quindi sono il nuovo proprietario della trattoria. E
benchè , come è risaputo, io non sia un estimatore dei
tortellini al pasticcio, ho ovviamente tutto l'interesse a
mantenerli nel menù”.
Nello scendere le scale lo stomaco del commissario
Spoleti mandò chiarissimi segnali: o la cosa si risolveva in fretta, o una pizza sarebbe stata davvero più
che sufficiente.
“No, commissario. È la verità” rispose lo chef, i cui
occhi erano abbastanza ingenui da convincere Spoleti
a non insistere oltre.
“Vabbè, veniamo al sodo. Dove tieni la ricetta di solito?”
“La tengo sempre qui, dentro l'agenda delle prenotazioni” disse Sandrone indicando una vecchia agenda
aperta sul tavolo vicino ai fornelli.
“E quand'è l'ultima volta che l'hai vista?”
“Stasera, prima di lei, nessuno me li aveva ancora
chiesti. Quindi da oggi a pranzo” disse Sandrone che
però poi proseguì con un'espressione accigliata “Ma
non stia a perdere tempo, è stato il Conte. Ne sono sicuro! È l'uomo in città che li odia di più, i miei tortellini. Sarà entrato prima di uscire e l'ha rubata, mentre
tutti eravamo distratti per salutare lei. Vada a chiederglielo direttamente, abita qui sopra!”
Spinto dalle imprecazioni del proprio stomaco, il
commissario Spoleti fece i gradini a due a due per
raggiungere il prima possibile l'imperioso portone di
casa del Conte. Non trovando campanelli da suonare,
il commissario stava per usare l'enorme batacchio a
forma di squalo, quando il portone si spalancò ed il
Conte si presentò davanti a lui. Abiti impeccabili ed
una faccia da pompe funebri, accolsero il commissario.
INFORMAPIÙ 59
VIAGGI
ISRAELE
Israele è uno Stato del Vicino Oriente. Affacciato
sul Mar Mediterraneo, è situato in Palestina, in
un'area che approssimativamente corrisponde
ai territori che, secondo la Bibbia, ospitarono in
epoca antica il Regno di Giuda e Israele.
I suoi confini e la sua stessa esistenza furono
oggetto di molti conflitti con i paesi limitrofi già a
partire dal 1948. Ad oggi, Israele ha raggiunto accordi definitivi sui confini solo con Egitto (1979)
e Giordania (1994). La popolazione israeliana
nel dicembre 2012 è di 7.978.100 abitanti. È l'unico Stato al mondo a maggioranza ebraica (circa
il 76,4% della popolazione).
I
sraele è una terra che da sempre mi ha affascinato e visitarla
in occasione del matrimonio di un amico ebreo è ancora più
suggestivo.
Ci prendiamo qualche giorno prima del matrimonio per visitare Gerusalemme. Durante il tragitto, un misto di adrenalina e
curiosità comincia a salire. Con l'auto oltrepassiamo il cartello che
indica Holyland e cominciamo a cercare, invano, l'albergo. Alcune
persone cercano addirittura di ostruirci il passaggio... Gli ebrei ortodossi, infatti, osservano in maniera rigida lo shabbat. Non si può
fare nulla, figuriamoci guidare un auto!
Sapete quanto è grande Gerusalemme? Udite, udite: circa 900 metri
quadrati. La città ha il classico colore della pietra bianca. È strettissima, racchiude miriadi di vicoli spesso semi coperti, un vero e
proprio labirinto! Abbiamo alloggiato nel quartiere musulmano e
ricordo perfettamente l'odore acre nell'aria, dovuto ai cibi cotti, alle
spezie, ai banchi di frutta fresca e secca. La visita di Gerusalemme
comincia da porta Jaffa: una delle prime cose che la guida ci fa osservare sono proprio le mura. Parlano di storia, anzi di battaglie,
si vedono ancora i buchi dei proiettili. Tra i luoghi più significativi
della città ci sono sicuramente il Santo Sepolcro che al suo interno
racchiude 7 confessioni religiose; il Muro del Pianto, che si pensa sia
eretto sui resti del tempio di Re Salomone ed è diviso in due sezioni:
una molto piccola per le donne, l'altra molto ampia per gli uomini;
la Via Dolorosa, con tutte le soste che fece Gesù prima di morire; il
luogo del Calvario e della crocifissione di Gesù all'interno del Santo
Sepolcro; la Cupola della Roccia, luogo dove secondo i musulmani
è passato Maometto e dove Dio chiese ad Abramo di sacrificare l'u-
60 INFORMAPIÙ
nico figlio Isacco; il Monte degli Ulivi; la Porta Dorata che è l'unica
porta di Gerusalemme murata.
Ciò che lascia stupiti è che in meno di un chilometro convivono 4
religioni così diverse tra loro (Cristiani, Armeni, Ebrei, Musulmani). Tensioni ce ne sono ancora... Più di una volta abbiamo incrociato soldati coi fucili e persone in borghese con le pistole. Ci sono
stati periodi, in cui agli ebrei era vietato entrare nei quartieri musulmani e viceversa. L'insieme di tutti questi luoghi e queste caratteristiche ha reso la visita di Gerusalemme un'esperienza emozionante e profonda. È un luogo mistico, che porta a tante riflessioni,
anche per chi non ha un Credo.
Nei giorni successivi visitiamo anche Masada e il Mar Morto. Ne
vale davvero la pena: Masada per la sua importanza storica per gli
ebrei e il Mar Morto... Beh, siamo a -423 metri sotto il livello del
mare, nel punto non ghiacciato più basso del mondo!
Riprendiamo il nostro viaggio verso Tel Aviv per festeggiare il matrimonio dei nostri amici.
La cerimonia si svolge in una villa molto caratteristica. Il rito ebraico del matrimonio si compone di diversi momenti. Nei giorni precedenti sono previsti degli incontri in cui si definisce il contratto
matrimoniale che prevede gli obblighi dello sposo e la dote della
sposa, fino ad arrivare al giorno della cerimonia, tutta in lingua
ebraica: la consegna del contratto matrimoniale, l'anello donato
dallo sposo alla sposa, la coppa di vino che sancisce l'inizio della
convivenza matrimoniale... Un matrimonio bellissimo, ricco di riti
tradizionali, festa e gioia.
*
*
COSA NON PUÒ MANCARE IN VALIGIA
cartina, guida, qualcosa per coprirsi nei luoghi sacri
I'm kissing you, Des'ree. La canzone degli sposi.
COSA LASCIARE A CASA
le chiusure mentali
*
LA CANZONE
*
*
LA PAROLA
shabbat = sabato
tutto l'anno (per Pasqua Gerusalemme diventa molto caotica…
dipende per quale motivazione si va)
*
una settimana
QUANDO ANDARE
*
DURATA DEL VIAGGIO
COSA MANGIARE
HUMMUS: è una salsa a base di ceci che
gli ebrei mangiano accompagnata da pane
azzimo... Buonissimo!
CURIOSITÀ
il rito ebraico del matrimonio
il Muro del Pianto
Holyland
la Porta Dorata
Monte degli Ulivi
Mar Morto
Gerusalemme
INFORMAPIÙ 61
*
ISTRUZIONI
RELAX
Risolvi i quiz scrivendo le varie risposte negli spazi indicati, segna le differenze in modo chiaro in una delle
due vignette, scansiona la pagina compilata e inviala tramite mail a
[email protected]
Tra tutti i colleghi che risponderanno correttamente ai quiz ne sorteggeremo 3 che riceveranno un premio.
MOTORE
TAPPETO
INVESTIRE
MERCATO
GRUPPO
REBUS
TROVA LE 10 DIFFERENZE
(7, 7, 2, 4, 6)
62 INFORMAPIÙ
LA GHIGLIOTTINA
Trova la parola (sostantivo o verbo o aggettivo)
che si lega ad ognuna delle 5 parole indicate.
Piemonte
Lugo (RA)
Via Mentana 49
Tel 0545 900567 Fax 0545 288462
[email protected]
Emilia Romagna
Modena
Via Emilia Est 613-615
Tel 059 370377 Fax 059 367685
[email protected]
Bazzano (BO)
Via Circonvallazione Nord 4/B
Tel 051 833559 Fax 051 831173
[email protected]
Bologna
P.zza XX Settembre 5
Tel 051 6390037 Fax 051 245062
[email protected]
Budrio (BO)
Via Savino 1/A
Tel 051 6926258 Fax 051 6922294
[email protected]
Casalecchio di Reno (BO)
Via Porrettana 63/2
Tel 051 6194041 Fax 051 6194018
[email protected]
Ozzano Emilia (BO)
Via Allende 4/A
Tel 051 790201 Fax 051 796287
[email protected]
Lucca
Via Borgo Giannotti 544
Tel 0583 331114 Fax 0583 341534
[email protected]
Parma
Viale Piacenza 39/D
Tel 0521 294970 Fax 0521 980400
[email protected]
Veneto
San Lazzaro di Savena (BO)
Via Emilia 251/B
Tel 051 6272396 Fax 051 6272369
[email protected]
Cento (FE)
Via Ugo Bassi 82
Tel 051 6853944 Fax 051 6830640
[email protected]
Toscana
Firenze
Viale F.lli Rosselli 39/R
Tel 055 2286179 Fax 055 2335665
[email protected]
San Giovanni in Persiceto (BO)
Via Circonvallazione Liberazione 1
Tel 051 6871180 Fax 051 6871572
[email protected]
Castelnovo ne’ Monti (RE)
Viale E. Bagnoli 35/A
Tel 0522 812666 Fax 0522 613362
[email protected]
Torino
Via San Dalmazzo 24
Tel 011 5185352 Fax 011 4407681
[email protected]
Novellara (RE)
Via Andrea Costa 13
Tel 0522 662617 Fax 0522 654599
[email protected]
Reggio Emilia
Viale Regina Elena 5/B
Tel 0522 232683 Fax 0522 511291
[email protected]
Castel Maggiore (BO)
P.zza della Pace 9
Tel 051 715648 Fax 051 6320392
[email protected]
Nichelino (TO)
Via Vivaldi 4
Tel 011 6207921 Fax 011 626823
[email protected]
Castelfranco Veneto (TV)
Borgo Pieve 43
Tel 0423 723856 Fax 0423 724229
[email protected]
Monselice (PD)
Piazza Ossicella 25
Tel 0429 781061 Fax 0429 767320
[email protected]
San Donà di Piave (VE)
Via Ancillotto 57
Tel 0421 336599 Fax 0421 336568
[email protected]
Lazio
Faenza (RA)
Viale Baccarini 29/2
Tel 0546 680501 Fax 0546 22524
[email protected]
Pomezia (RM)
Via La Marmora 12-14
Tel 06 9123913 Fax 06 91250163
[email protected]
Fidenza (PR)
Via Abate P. Zani 9/A
Tel 0524 523012 Fax 0524 514946
[email protected]
Lombardia
Crema (CR)
Via Carlo Urbino 20/C
Tel 0373 250591 Fax 0373 256018
[email protected]
Finale Emilia (MO)
Piazza Garibaldi 11/1
Tel 0535 760001 Fax 0535 93204
[email protected]
Milano
Viale Gran Sasso 2
Tel 02 29414719 Fax 02 29414709
[email protected]
Fiorano Modenese (MO)
Via Vittorio Veneto 81-83
Tel 0536 911494 Fax 0536 910970
[email protected]
Seriate (BG)
Via Marconi 14
Tel 035 301995 Fax 035 293865
[email protected]
Imola (BO)
Via Mazzini 53-55
Tel 0542 20634 Fax 0542 22498
[email protected]
everywhere
Bologna
P.zza dei Martiri 1/2
Tel 051 244652 Fax 051 249162
[email protected]
São Paulo
[email protected]
Hong Kong
Hong Kong
[email protected]
Lombardia
Permanent Milano
Emilia Romagna
Permanent Bologna
Via Zago 2
Tel 051 364415 Fax 051 358520
[email protected]
Permanent Faenza (RA)
Viale Baccarini 29/2
Tel 0546 668127 Fax 0546 22524
[email protected]
Viale Gran Sasso 2
Tel 02 72021668 Fax 02 72095345
[email protected]
Piemonte
Permanent Torino
Via San Dalmazzo 24
Tel 011 5185352 Fax 011 4407681
[email protected]
Divisione Agricoltura
Via Circonvallazione Liberazione 1
San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel 051 6871180 Fax 051 6871572
[email protected]
DOC. 116 Ed. 06 del 23/04/2014
Aut. Min. Prot. n. 1104-SG del 26/11/04
Divisione Sanità
Casalecchio di Reno (BO)
Via Porrettana 63/2,
Tel 051 564401 Fax 051 6183217
[email protected]
Piemonte
Divisione Sanità Torino
Via San Dalmazzo 24
Tel 011 5185352 Fax 011 4407681
[email protected]
Permanent Parma
Via Ghiretti 2
Tel 0521 981749 Fax 0521 992513
[email protected]
Emilia Romagna
Outplacement
Piazza XX Settembre 1, Bologna
Tel 051 6391125 Fax 051 6391155
[email protected]
Divisione Farmaceutica
P.zza XX Settembre 1, Bologna
Tel 051 6391116 Fax 051 6391155
[email protected]
continuano le nuove aperture su
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Aut. Min. Prot. n. 1104-SG del 26/11/04
pubblicità di Lavoropiù SpA su Il Corriere dello Sport Stadio - Emilia Romagna
in occasione delle Olimpiadi 2012