INFORMAPIÙ Marzo - Aprile 2014 INTERVISTA FORTITUDO PALLACANESTRO BOLOGNA reportage IL MATRIMONIO PERFETTO a ruota libera LA FIDELIZZAZIONE IN 7 GRAMMI politiche attive GARANZIA GIOVANI IN EMILIA ROMAGNA AGRICOOL MELONE: STORIA DI UN FINTO SCIOCCO COVER SCOPRI TUTTE LE COPERTINE PERSONALIZZATE DI INFORMAPIÙ relax RISOLVI I QUIZ E VINCI SOMMARIO EDITORIALE 3 DATI SUL TERRITORIO 6 PAROLE IN CERCA D'AUTORE Risorsa Umana 4 6 L'ACCENTO SULLE AZIENDE 7 INTRA LEGEM Il Decreto Legge sul lavoro n. 34/2014 L'avvocato spiega... 8 IN BREVE 12 36 COVER 38AGGIORNAMENTI CONTRATTUALI Ceramica e Legno guidano i rinnovi di marzo e aprile 40 LAVOROPIÙ EVERYWHERE Il Brasile a un passo dai Mondiali 22 REPORTAGE L'EDICOLA DELLA SANITÀ 13 INTERVISTA Fortitudo Pallacanestro Bologna 14 LO SCATTO IN PIÙ 18 Rimbalzi, schiacchiate e canestri sotto le due Torri CI PIACE IL GIOCO DI 20 SQUADRA NOTIZIE DAL MONDO 21 REPORTAGE Il matrimonio perfetto 22 NEWS Primo cantiere Portico di San Luca Lavoropiù Everywhere si trasferisce Lavoropiù sponsor di ACF Fiorentina Torneo 6 Nazioni 34 14 INTERVISTA 42 A RUOTA LIBERA La fidelizzazione in 7 grammi 44 I TRUCCHI DEL MESTIERE I professionisti del miglioramento continuo 46AGRICOOL Melone: storia di un finto sciocco 48 POLITICHE ATTIVE Garanzia Giovani in Emilia Romagna 34 NEWS 58 STORIA ILLUSTRATA 50 ALTRI MERCATI Cibo biologico e gluten free: moda o necessità? 8 INTRA LEGEM 50 ALTRI MERCATI 52TECNOLOGIE Information & Communication Technology per tutti 54 LOST AND FOUND 56 PAUSA CAFFÈ 58 STORIA ILLUSTRATA Il pasticcio di tortellini (cap. 2) 40 LAVOROPIÙ EVERYWHERE 44 I TRUCCHI DEL 60VIAGGI Israele MESTIERE 62RELAX INFORMAPIÙ ANNO VI · NUMERO 56 · MARZO - APRILE 2014 Lavoropiù SpA · marketing interno Tiratura 300 copie Registrazione Tribunale di Bologna n. 7509 del 03/03/2005 Aut. Min. Prot. n. 1104-SG del 26/11/04 Direttore MATTEO NALDI Redazione BARBARA MARTELLI, FRANCESCA NANNETTI, ELENA NANNETTI Hanno collaborato AGRIPIÙ, LUCA CASADIO, ELISABETTA FERRARI, GIULIA FORNI, FABIO FRANCIA, LAVOROPIÙ EVERYWHERE, ILENIA POLUZZI, ALESSANDRO SERRA, ALICE SQUILLACIOTI, FRANCESCA TANZILLI, RICCARDO TORREGGIANI, UFFICIO LEGALE, UFFICIO OSI, FEDERICO ZAGNONI Collaboratori esterni SARA MENETTI, EMANUELE PALESE Stampa TIPOGRAFIA ALTEDO SRL Fonti AGI.IT, AGRICOLTURA24.COM, AFFARI E FiNANZA, ASSOCAMERESTERO.IT, ASSOINFORM, CONFINDUSTRIA, CORRIERE ECONOMIA, CSOSERVIZI.COM, EURISPES, FEDERFARMA.IT, ICE, ICT FOR TRADE, IL RESTO DEL CARLINO, IL SOLE 24 ORE, IPASVI.IT, ISTAT, ITESPRESSO.IT, LA REPUBBLICA, NANOPRESS ECONOMIA, OSSERVATORIODISTRETTI.ORG, REGIONE LAZIO, REGIONE LOMBARDIA, REGIONE TOSCANA, REGIONE VENETO, SALUTE.GOV.IT, TRECCANI.IT, UNIONCAMERE RELAX gen-feb 14 soluzioni REBUS: cerchiamo reali collaboratori valenti GHIGLIOTTINA: colpire vincitori Elisabetta Ferrari. La collega ha vinto il libro di ricette "Mettiamoci a cucinare" di Benedetta Parodi. EDITORIALE di Matteo Naldi M a che paese meraviglioso è l'Italia? Splendido, inimitabile, in un aggettivo: unico! Negli ultimi 25 anni siamo riusciti ad accaparrarci l'organizzazione di tre eventi di portata storica: i Mondiali di Calcio del 1990, le Olimpiadi Invernali del 2006 e l'EXPO del 2015. Ecco, facciamo un piccolo passo indietro, i Mondiali del '90… Per chi li ha vissuti in prima linea come me, si ricorderà di un'atmosfera irripetibile, gioiosa, appunto unica! Io poi ebbi la fortuna di vedere alcune partite dal vivo, finale compresa, e mi ricordo bene che la prima sensazione entrando allo Stadio di Bologna fu quella di un uomo - un ragazzo all'epoca - a cui avevano appena dato un pugno nei denti e gli avevano fatto credere che fosse per il suo bene! Avevano deciso di ristrutturare - e deliberatamente rovinare - uno degli stadi più belli d'Italia incassandolo in una struttura verde e gialla che assomiglia ad un ponteggio semi permanente, il tutto per guadagnare qualche decina di posti in più e mettere un tabellone che appena issato in curva San Luca era già vecchio ed aveva pure smesso di funzionare. Tutte le nazioni ospitanti hanno negli anni approfittato dei Mondiali per migliorare le strutture esistenti o per costruire nuovi impianti. Noi, su dodici stadi utilizzati (i cui costi stimati sono lievitati a consuntivo dell'84%) ne abbiamo ristrutturati 10, nella maggior parte dei casi male – Bologna, Cagliari, Napoli,… – e ne abbiamo costruiti ex-novo 2: il Delle Alpi di Torino, durato come un calippo lasciato su uno scoglio ad agosto e il San Nicola di Bari (che non è dedicato al cantante…), progettato da Renzo Piano, che oltre ad essere costato come una città di media grandezza, è talmente malandato che ci vorrebbero oltre 15 milioni di euro solo per dargli una parvenza decente. Pensate che stiamo ancora pagando il conto di quello scempio. Nel biennio 2010/2011 nel bilancio dello Stato, tanto per gradire, abbiamo versato 115 milioni di euro in mutui accesi all'epoca e ovviamente non ancora estinti. E visto che eravamo stati così bravi, siamo riusciti ad accaparrarci anche le Olimpiadi invernali del 2006 a Torino, e vai! Grande evento, ben fatto, ottimo marketing, con due piccoli problemi però: costi per la realizzazione delle strutture faraonici e chiaramente incontrollati ed impianti che, un minuto dopo che l'ultimo atleta era sceso, erano già abbandonati! Ogni anno, sempre per gradire, i costi dei mutui per le Olimpiadi del 2006 pesano sul bilancio dello Stato per 144 milioni, non male eh? Poi finalmente arriviamo ai giorni nostri, l'EXPO di Milano del prossimo anno. Che dire, volete che aggiunga qualcosa alle cronache di queste ultime settimane, volete proprio che spari sulla Croce Rossa? Era l'evento giusto per ridare slancio all'economia e per ridare lustro all'immagine italiana. Ecco appunto… Decine di persone intercettate a promettersi soldi, donne, macchine, sigarette, vasetti di Nutella, non importa cosa, l'importante era che questo o quell'appalto avesse un costo. Poi magari fra una cinquantina d'anni, alla scadenza dei vari gradi di giudizio, i processi dimostreranno che sono tutti innocenti e che quello che si promettevano era legato a vecchie scommesse fatte al bar qualche tempo prima su chi vincesse Sanremo o su chi fosse il nuovo Papa… mah! L'unico vero, grande, immenso rimorso degli ultimi anni è la mancata assegnazione degli Europei del 2012. Che peccato, chissà che imprese mirabolanti ci siamo persi. Oddio, c'è da dire che ci hanno preferito Polonia e Ucraina... mica pizza e fichi! Comunque non molliamo proprio adesso, siamo in lizza per le Olimpiadi del 2024 a Roma e proprio in quel periodo finiranno i mutui di Italia '90, incrociamo le dita (soprattutto le banche) e speriamo con tutto il cuore di farcela. DO WIDZENIA. INFORMAPIÙ 3 DATI SUL TERRITORIO Emilia Romagna BIKELIFE IN REGIONE L'Emilia Romagna è la prima regione italiana per diffusione di piste ciclabili. Con 8.000 km di percorsi stradali, piste dedicate e tracciati sterrati per mountain bike, si candida come meta ideale per il cicloturismo. La “bikelife” in regione è uno stile di vita molto diffuso e praticato: la bicicletta infatti è utilizzata da residenti e turisti per visitare i centri storici delle città d'arte e sulle ciclabili che costeggiano la Riviera Adriatica. Anche in Pianura Padana vale la pena un'esperienza in sella alle due ruote. Inoltre, la regione vanta Lazio INFORMAZIONI AI CITTADINI VIA WEB Lombardia LA REGIONE AIUTA LE IMPRESE AGRICOLE Giovani e donne sono sempre più disposti a investire in un'impresa agricola o artigianale. La Regione Lombardia mette a disposizione un bando a favore dei giovani imprenditori locali, per incentivare la creazione e lo sviluppo di imprese. Con l'Albo degli agromeccanici, inoltre, la Lombardia ha avuto un ruolo di traino e sarà uno strumento utile per definire la professione delle imprese di meccanizzazione agricola. 4 INFORMAPIÙ la più alta concentrazione di aziende bio dell'Italia centro- settentrionale e le aziende bio di Piacenza sono il 5,43% del totale: su 6.431 aziende della provincia, 344 sono bio. I numeri globali del bio diffusi da IFOAM (Inernational Federation of Organic Agricolture Movements) nel corso di BioFach, indicano che il nostro Paese, uno dei pochi in cui le superfici coltivate bio sono in aumento, si conferma in assoluto leader per esportazione di prodotti biologici, con 1.2 miliardi di euro l'anno. Il Lazio scala la classifica della trasparenza e della qualità delle informazioni offerte ai cittadini grazie al web. A dirlo è il monitoraggio eseguito dal Governo (con il sito della Funzione pubblica “Magellano la bussola della trasparenza” gestito direttamente da Palazzo Chigi) su diverse Regioni e amministrazioni. La regione passa dal tredicesimo al primo posto, in meno di un anno. Lo studio tiene conto di 68 indicatori per l'accesso dei cittadini a informazioni, dati e atti amministrativi tramite web. Inoltre, la regione ha aperto un bando rivolto ai giovani sviluppatori per creare “app” innovative per smartphone e tablet: una vera opportunità per realizzare le proprie idee. Saranno infatti finanziati progetti originali funzionali anche alla valorizzazione del territorio e del turismo. Le “app” dovranno essere innovative anche rispetto alle modalità di interazione e utilizzo. La finalità dell'Albo non nasce con l'obiettivo di appesantire ulteriormente la burocrazia, ma nasce per qualificare la figura professionale dell'imprenditore agromeccanico. Infatti, l'intenzione della Regione Lombardia è quella di ammettere le imprese agromeccaniche ai bandi dello Sviluppo rurale destinati all'innovazione delle macchine agricole. Piemonte I DATI EXPORT DEL PIEMONTE Il Piemonte ancora una volta è tra i primi della classe. I risultati positivi dell'export 2013, in particolare quelli del IV trimestre, dimostrano ancora una volta la capacità innovativa degli imprenditori piemontesi, la qualità dei loro prodotti e l'efficacia delle politiche messe in atto a livello territoriale. Nel 2013 il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto 41,4 miliardi di euro, registrando un incremento del 3,8%, rispetto al 2012. Toscana REPORT DEL CENTRO NAZIONALE TRAPIANTI Veneto RETI WI-FI PUBBLICHE Il Veneto è apripista nelle politiche aziendali e del lavoro, mettendo in campo il primo contratto di rete: è una risposta innovativa e concreta in grado di tutelare e proteggere l'occupazione e i lavoratori, rispondendo in modo efficace ai bisogni dell'impresa. Questo contratto è in grado di garantire flessibilità e permette un notevole risparmio di risorse pubbliche evitando la cassa integrazione. Oltre alla variazione del +0,7% del I trimestre 2013 sono seguite quelle del +2,2% e del +5,8% del II e del III trimestre. Nel periodo da ottobre a dicembre 2013 l'export piemontese è aumentato del 6,4% rispetto al corrispondente t r i m e s t r e d e l l ' a n n o precedente. I comparti coinvolti sono quelli delle esportazioni delle merci di traspor- to, dei prodotti alimentari, dei prodotti tessili e dell'abbigliamento. Mentre sul fronte delle importazioni la Regione Piemonte registra solo un lieve incremento (+0,6%). Il rapporto 2013 del Centro Nazionale Trapianti, uscito in questi giorni, fotografa una sostanziale stabilità del sistema donazioni e trapianti italiano. In questo panorama, la Toscana si distingue invece per consistente crescita, sia di donazioni che di trapianti. I dati del Report pongono la Toscana al primo posto per donazione di organi e tra i primi per i trapianti. Tanti i motivi di questi buoni risultati: prima di tutto la solidarietà dei cittadini e poi un'organizzazione sanitaria che funziona. A livello nazionale, l'attività di donazione è rimasta stabile in questi ultimi anni: 38,1 donatori per milione di abitanti (PMP) nel 2010 e nel 2011, 38,2 nel 2012 e 2013. Quanto all'attività di trapianto, a livello nazionale si è registrata una flessione: nel 2013 ci sono stati 2.839 trapianti, 63 in meno rispetto al 2012. Inoltre, la Regione Veneto ha già approvato un provvedimento con cui vengono stanziati altri 3.5 milioni destinati sia alla creazione ed al potenziamento di punti d'accesso pubblici di internet, sia ai servizi digitali della pubblica amministrazione. In particolare, è stata autorizzata l'erogazione di contributi per due milioni di euro per lo sviluppo di reti WiFi pubbliche sui territori dei singoli Comuni del Veneto, promuovendo la diffusione di servizi di accesso Wi-Fi gratuito. INFORMAPIÙ 5 6 PAROLE IN CERCA D'AUTORE Il termine risorsa umana viene usato nel linguaggio manageriale e dell'economia aziendale per designare il personale che lavora in un'azienda e, in particolar modo, il personale dipendente. Le aziende in questi ultimi anni stanno rivolgendo sempre più attenzione alle risorse umane, poiché la qualità e le competenze di queste ultime costituiscono un reale vantaggio competitivo per le imprese operanti in tutti i settori. Nell'ultimo decennio, in particolare, le imprese si sono trovate ad affrontare una realtà caratterizzata da profonde rivoluzioni tecnologiche, apportando conseguentemente dei mutamenti nelle professioni. L'importanza delle competenze, delle conoscenze e della capacità di apprendimento continuo si è rivelata fondamentale per le imprese, dimostrando dunque interesse nell'accaparrarsi e trattenere le persone con maggior talento. Perché le aziende possano mantenersi competitive a livello internazionale, diventa necessario considerare la rilevanza strategica della gestione delle risorse umane nell'attuale contesto economico. Per ottenere una gestione efficiente in questo contesto, le organizzazioni devono saper sfruttare al massimo le potenzialità dei propri dipendenti, dato che l'apporto e la produttività che il capitale umano è in grado di dare all'azienda costituiscono il perno attorno al quale ruota il successo di un'impresa. Il significato del concetto di risorse umane inizia a prendere piede negli Stati Uniti nel primo dopo guerra, nel periodo del Taylorismo. Nel corso della storia, le grandi organizzazioni americane sono state caratterizzate dalla presenza di tre categorie di dipendenti: l'élite manageriale, cioè le persone che contavano; una classe professionale di 6 INFORMAPIÙ detentori di competenze tecniche; e la categoria più bassa, quella dei lavoratori sostituibili, la cosiddetta forza lavoro. Questi ultimi erano considerati sostituibili perché le loro funzioni potevano essere assolte da chiunque visto che si trattava di compiti meccanici, standard e ripetitivi. Inoltre, la focalizzazione quasi ossessiva sulla produttività di quei tempi, ha fatto sì che i datori di lavoro esercitassero un potente controllo sui lavoratori, a tutto danno della loro creatività. E questo fenomeno ha causato, a sua volta, una maggiore insoddisfazione tra i lavoratori e ha creato una spirale negativa che ha coinvolto gli atteggiamenti, i sentimenti e l'impegno. I cosiddetti lavoratori sostituibili si sono organizzati costituendo dei sindacati per tutelare i loro posti di lavoro e di conseguenza le aziende sono state obbligate a concentrarsi maggiormente sulle problematiche interne. Dalla fine della II guerra mondiale ai primi anni '70, cambia il rapporto tradizionale tra lavoratore e datore di lavoro, e cambia anche il modo in cui le aziende gestiscono le proprie risorse. Il ruolo del management diventò quello di organizzare le risorse umane in modo da non rallentare o limitare il successo e lo sviluppo dell'impresa. L'azienda costruisce il suo successo, giorno dopo giorno, grazie alla collaborazione delle persone, ovvero le risorse interne, che permettono di perseguire gli obiettivi, portando avanti l'idea principale di business o di servizio, concretizzandola e generando profitti. Diventa quindi importante assumere o reclutare le persone giuste per costruire un'organizzazione di successo. Le aziende devono progettare i profili adatti al tipo di persone che hanno o avranno successo al loro interno. Una volta in possesso del profilo, il professionista delle risorse umane deve mettersi costantemente alla ricerca di persone che corrispondano ai bisogni dell'azienda. La Ricerca e Selezione del personale è il primo servizio che Lavoropiù SpA offre alle proprie aziende clienti. Contando sull'appoggio delle proprie unità operative, Lavoropiù si muove trasversalmente sul territorio nazionale ed internazionale avvalendosi dell'utilizzo delle più moderne metodologie di recruitment, per cercare e, in seguito, selezionare i profili richiesti dal cliente. Per un'azienda, il fatto di avere a disposizione le persone giuste, crea un differenziale positivo. Oggi le aziende devono acquisire già collaboratori pienamente produttivi e il fatto di sapere di cosa si ha bisogno, e dove reperirlo, pone l'organizzazione in vantaggio rispetto ai concorrenti. Le società di successo, e in via di sviluppo, dovranno affidarsi sempre più a lavoratori qualificati ed esperti, anche perché è il mercato a richiederlo. Nel mondo del lavoro di oggi le regole sono completamente cambiate rispetto a dieci anni fa. Nel nuovo patto aziendale non ci sono più impegni di lungo termine e non ci sono più responsabilità condivise. Oggi i dipendenti sono fedeli all'azienda solo nella misura in cui ne ricavano dei benefici personali. Alla sicurezza del posto si sostituisce la sicurezza della carriera. Per attrarre i collaboratori più validi e più brillanti, un management accorto deve fornire loro delle opportunità di carriera che ne accrescano le competenze. Purtroppo non tutte le organizzazioni hanno raggiunto questa consapevolezza e, per esempio, vediamo ancora casi in cui la Formazione del Personale viene vista come un puro costo e non come un investimento nel miglioramento delle competenze. Lo sviluppo delle risorse umane può essere definito come lo sviluppo della sezione più importante di tutta l'organizzazione. L'ACCENTO SULLE AZIENDE I IVS ITALIA SPA settore vending system sede: Seriate (BG) tel: 035 301695 www.ivsitalia.com VS Group SpA è il leader italiano e terzo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici per la somministrazione di bevande calde, fredde e snack (vending). L'attività di svolge principalmente in Italia (oltre 85% del fatturato), in Francia ed in Spagna, con circa 148.000 distributori automatici e semiautomatici, una rete di 60 stabilimenti logistici e oltre 2000 dipendenti e collaboratori. IVS Italia ha una storia trentennale e i suoi distributori automatici erogano ogni anno oltre 700 milioni di consumazioni presenti in uffici, piccole, medie e grandi aziende, scuole, centri fitness, enti e luoghi pubblici di grande passaggio. I numeri di IVS Italia sono propri di una realtà fuori dall'ordinario: 2050 dipendenti in tutto il mondo, 50 filiali in Italia e 9 all'estero (Francia e Spagna), 298 milioni di euro di fatturato 2012 e un utile netto di 11 milioni di euro. S interama, leader europea nella produzione di fili e filati di poliestere colorati, nasce nel 1968 a Biella (Italia), dove ha sede e dove la cultura tessile conserva radici profonde e di antica tradizione. In oltre quarant'anni di sviluppo, l'azienda ha costruito con i propri clienti importanti partnership apportando soluzioni innovative, investendo nella ricerca di prodotto e ponendo la massima attenzione alla collaborazione ed al servizio. Sinterama produce una vasta gamma di articoli in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza legata ai tessuti per automotive, arredamento, abbigliamento, e per gli impieghi tecnici. Dal 2000 l'azienda ha avviato un importante sviluppo di internazionalizzazione, costituendo unità produttive in Gran Bretagna, Turchia, Brasile e Cina. Complessivamente Sinterama ogni anno produce oltre 35000 tonnellate di filo in 400 diverse tipologie, impiega 750 dipendenti e si affida ad una rete di vendita formata da oltre 100 fra commerciali ed agenti, in grado di seguire più di 1600 clienti in 40 Paesi, con un fatturato complessivo di 140 milioni di euro. Per Sinterama la ricerca e l'innovazione rappresentano il motore del proprio sviluppo e una solida garanzia per il futuro. AERTEKNO SRL settore aeronautico sede: Pomezia (RM) tel: 0691 802241 www.aertekno.it SINTERAMA SPA settore tessile sede: Sandigliano (BL) tel: 015 24951 www.sinterama.it A ertekno opera nel mercato dell'aviazione generale e delle industrie del settore come distributore e costruttore di parti ed attrezzature aeronautiche avvalendosi di un organico qualificato e specializzato. La Società AERTEKNO S.R.L., fondata nel 2000 con sede a Pomezia (Roma), opera principalmente sul mercato dell'aviazione generale e militare, in Italia e all'estero. La Società ha come nicchia di eccellenza la progettazione, la costruzione, la manutenzione, la commercializzazione ed il supporto post-vendita di attrezzature di supporto al suolo per aeromobili. L'ultimo bilancio depositato da AERTEKNO S.R.L. nel registro delle imprese corrisponde all'anno 2011, e riporta un range di fatturato tra 3.000.000 e 6.000.000 di euro. INFORMAPIÙ 7 INTRA LEGEM IL DECRETO LEGGE SUL LAVORO N. 34/2014 Il decreto legge sul lavoro entrato in vigore il 21 marzo, da convertire in legge da parte del Parlamento entro il prossimo 20 maggio, pena la sua decadenza, viene approvato alla Camera il 24 aprile con diverse modifiche rispetto alla stesura originaria. Perché il decreto legge? Il provvedimento passa alla Commissione lavoro del Senato, relatore Pietro Ichino, fortunatamente molto esperto nella materia giuslavoristica, prima di essere sottoposto di nuovo al voto dei parlamentari. Si preannunciano ulteriori novità, quanto mai necessarie non solo nel merito delle disposizioni, che presuppongono scelte di campo inevitabili, ma anche nella loro formulazione tecnica, al fine di semplificare e di lasciare poco spazio alle interpretazioni di Giudici ed operatori del diritto. Le azioni necessarie ed urgenti riguardano in primis costo del lavoro e cuneo fiscale. Si può ben comprendere come le ennesime modifiche legislative ai contratti, in un'ottica di riforma e semplificazione, siano state valutate urgenti. Tuttavia stabilita la necessità urgente di intervenire sulle disposizioni concernenti contratto a tempo determinato ed apprendistato, non risulta ragionevole tralasciare il contratto a tempo indeterminato (oggetto invece del disegno di legge delega). La partita resta apertissima. Al momento in cui si scrive non si possono commentare le disposizioni di una legge dal contenuto ancora incerto. Tuttavia si forniscono alcune riflessioni scaturite dallo studio e dall'esperienza di consulenza alle aziende, che faticano a scegliere la forma contrattuale migliore e più tutelante, a fronte di determinate esigenze di flessibilità. 8 INFORMAPIÙ Tale provvedimento viene adottato dal Governo in casi straordinari di necessità e di urgenza. Un commento su tale scelta, data la situazione attuale, sarebbe fuorviante. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO E SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO L'ACAUSALITÀ totale del contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato, invocata da tempo dalle Agenzie per il Lavoro, non può che essere accolta con favore anche dalle aziende. Gli effetti dei contenziosi instaurati contro le aziende che si erano rivolte alle ApL in cerca di flessibilità o che avevano sottoscritto contratti a termine con causali considerate generiche e illegittime per interpretazione della giurisprudenza, sono risultati in taluni casi abnormi. rere a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza. La legge dovrà contenere degli aggiustamenti, al fine di non complicare la disciplina della somministrazione di lavoro, che risulta ad oggi più organica e semplice delle altre forme contrattuali. Il limite percentuale di utilizzo dei contratti a tempo determinato pari al 20% degli occupati a tempo indeterminato dell'impresa, secondo l'interpretazione pressoché unanime, riguarda solo il contratto a termine e non la somministrazione di lavoro. La contrattazione collettiva potrà intervenire sui cosiddetti limiti di contingentamento, in mancanza troverà applicazione il suddetto limite percentuale. È chiaro che rimangono esclusi per la somministrazione di lavoro il diritto di precedenza, la necessità di osservare un intervallo tra un contratto e l'altro tra le medesime parti, la durata massima consentita per l'impiego di uno stesso lavoratore in caso di sola somministrazione di lavoro. È auspicabile il mantenimento della chiara distinzione tra le due discipline del contratto a termine (D.Lgs. n. 368/2001) e della somministrazione di lavoro (D.Lgs. n. 276/2003) e che vengano risolte le questioni scaturenti dagli aspetti di intersezione delle due discipline. La direttiva comunitaria 2008/104/Ce invita gli Stati a rimuovere gli ostacoli alla somministrazione di lavoro. Le restrizioni da parte delle legislazioni nazionali devono essere giustificate da ragioni di interesse generale e per la tutela dei lavoratori, ad esempio in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato (Direttiva 1999/70/CE) prevede che vengano poste una o più misure relative alle ragioni obiettive per la giustificazione del rinnovo dei contratti o rapporti a termine; la durata massima totale dei contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato successivi; il numero dei rinnovi dei contratti a termine. In base alla norma introdotta dalla Commissione Lavoro della Camera, per i contratti a tempo determinato la legge approvata alla Camera prevede un tetto massimo di 5 proroghe complessive, nell'arco dei 36 mesi, a prescindere dal numero dei rinnovi (mentre il limite delle 8 proroghe posto dal decreto legge riguardava il singolo contratto). Non si è intervenuti sull'intervallo tra i contratti a termine di 10 o 20 giorni. La Commissione Lavoro ha tentato di mitigare i possibili effetti negativi dell'incremento del numero delle proroghe del contratto a termine sulla stabilizzazione del personale femminile, con la previsione che per le lavoratrici madri il periodo di congedo di maternità potrà concor- LIMITI QUANTITATIVI Molto discussa è risultata la questione delle conseguenze del superamento del limite, ossia l'obbligo di stabilizzazione dei contratti a termine che superino tale percentuale. È stata avanzata un'ipotesi di sostituire la stabilizzazione con un indennizzo economico al lavoratore a termine non confermato. La legge dovrà chiarire in maniera puntuale oltre a quest'ultimo argomento, tutti gli aspetti del calcolo in modo da evitare che il contenzioso si sposti dalla causale ai limiti di contingentamento. APPRENDISTATO I tentativi di semplificare il contratto di apprendistato sono deludenti. L'opzione tra formazione trasversale pubblica o aziendale potrebbe costare all'Italia un'infrazione UE. La non obbligatorietà del piano formativo scritto potrebbe risultare un boomerang per il datore di lavoro, che in ogni caso dovrà garantire la formazione all'apprendista, se si vuole che il contratto risulti genuino e non venga snaturato nella sua componente formativa. È stato ignorato l'obbligo, introdotto dalla cosiddetta “legge Fornero” (n. 92/2012), per il datore di lavoro, di versare all'INPS un contributo in caso di mancata stabilizzazione dell'apprendista qualificato; pertanto tale disposizione non dovrebbe essere modificata. L'obbligo di stabilizzazione del 20% dei contratti di apprendistato per rendere ammissibile la stipula di nuovi contratti di apprendistato, non pare un eccessivo aggravio per i datori di lavoro né la sua eliminazione un input a fare impennare tale tipologia contrattuale. La percentuale di conferma potrebbe essere cancellata durante l'iter di conversione in legge del decreto. INFORMAPIÙ 9 INTRA LEGEM L'AVVOCATO SPIEGA... Il licenziamento illegittimo del dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato Licenziamento del dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato: quali conseguenze per il datore di lavoro? N on è raro, purtroppo, che il datore di lavoro si trovi nelle condizioni di dover affrontare la dolorosa decisione di licenziare un proprio dipendente. Tale scelta, anche a voler prescindere dai risvolti di tipo personale sia per il datore di lavoro, sia (soprattutto) per il lavoratore, comporta notevoli conseguenze giuridiche delle quali è bene essere a conoscenza. Vediamo, con la sintesi imposta dall'ambito della presente nota, quali sono le principali. Occorre premettere, ovviamente, che il problema si pone in modo rilevante solo ove il licenziamento risulti, per uno qualsiasi dei motivi previsti dalla legge, invalido; ove invece esso sia stato intimato osservando (dal punto di vista sia formale che sostanziale) le disposizioni vigenti esso comporta “solo” la cessazione del rapporto di lavoro, l'obbligo di corrispondere al dipendente gli elementi retributivi a ciò conseguenti e l'obbligo di versamento del contributo di ingresso Aspi nei casi previsti dall'art. 2, comma 31, della legge n. 92/2012, come riformulato dopo le modifiche intervenute attraverso l'art. 1, comma 250 della legge n. 228/2012. Venendo all'esame delle ipotesi di invalidità del licenziamento, occorre subito distinguere due tipologie di vizi: quelli che comportano la nullità del licenziamento e quelli che ne comportano l'illegittimità; almeno parzialmente diverse, infatti, sono le conseguenze giuridiche derivanti dall'ascrivibilità del vizio all'una o all'altra categoria. Rientrano nella più grave e radicale categoria della nullità le ipotesi disciplinate dal 1° comma dell'art. 18 della L. 300/1970: il licenziamento è nullo se ha natura discriminatoria, oppure è intimato nell'anno successivo alle pubblicazioni 10 INFORMAPIÙ di matrimonio, o in violazione delle disposizioni di legge in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, ovvero ancora perché riconducibile ad altri casi di nullità previsti dalla legge o determinato da un motivo illecito che abbia assunto rilievo determinante nella decisione. In tutte le ipotesi di nullità del licenziamento il menzionato comma 1° dell'art. 18 prevede che il giudice, con la sentenza con la quale dichiara la nullità del licenziamento, ordini al datore di lavoro (indipendentemente dal numero dei dipendenti che esso occupa) la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro; ma al lavoratore è data la facoltà (con sua scelta unilaterale ed insindacabile) di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto. Il giudice condanna altresì il datore di lavoro al risarcimento del danno subito dal lavoratore per il licenziamento di cui sia stata accertata la nullità, stabilendo a tal fine un'indennità commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto maturata dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione, dedotto quanto percepito, nel periodo di estromissione, per lo svolgimento di altre attività lavorative. In ogni caso la misura del risarcimento non potrà essere inferiore a cinque mensilità della retribuzione globale di fatto. Il datore di lavoro è condannato inoltre, per il medesimo periodo, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Tale regime si applica anche al licenziamento dichiarato inefficace perché intimato in forma orale, non per iscritto. Parzialmente diverse, come si diceva, sono le conseguenze del licenziamento che risulta illegittimo in quanto non ricorrono gli estremi della giusta causa (vale a dire un inadempimento del lavoratore di gravità tale da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro neppure per la durata del periodo di preavviso) ovvero del giustificato motivo con preavviso, vale a dire quello determinato da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del lavoratore (giustificato motivo soggettivo) ovvero da ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa (giustificato motivo oggettivo). Da tali norme si desume che il licenziamento può essere fondatamente intimato al dipendente o come conseguenza di un inadempimento dello stesso (vale a dire di un suo comportamento soggettivo contrario alle obbligazioni contrattualmente assunte o comunque alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume), o in conseguenza di circostanze oggettive che riguardano non il comportamento del dipendente ma l'organizzazione dell'attività produttiva. Nel primo caso siamo nell'ambito dei licenziamenti per motivi "soggettivi" ("giusta causa" o "giustificato motivo soggettivo"), nel secondo caso siamo nell'ambito del "giustificato motivo oggettivo". Se, dunque, il licenziamento non è sorretto da giusta causa o giustificato motivo, le conseguenze sono diverse a seconda che il datore di lavoro occupi oppure no più di quindici lavoratori nella sede nella quale ha avuto luogo il licenziamento o comunque nell'ambito dello stesso Comune, o più sessanta in totale: nella prima ipotesi si applicano le disposizioni di cui all'art. 18 della L. 300/1970, nella seconda si applicano le disposizioni di cui all'art. 8 della L. 604/1966. Partendo da tale ultima fattispecie, applicabile dunque ai datori di lavoro che occupano (semplificando) fino a 15 dipendenti, le norme di legge prevedono che il datore di lavoro è tenuto a riassumere il lavoratore entro tre giorni dalla sentenza che accerti l'illegittimità del licenziamento o, qualora il datore di lavoro o il lavoratore (ciascuno con propria scelta unilaterale ed insindacabile) non vogliano ricostituire il rapporto di lavoro, a risarcire il danno versandogli un'indennità di importo compreso fra un minimo di 2,5 ed un massimo di 6 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, avuto riguardo al numero dei dipendenti occupati, alle dimensioni dell'impresa, all'anzianità di servizio del prestatore di lavoro, al comportamento e alle condizioni delle parti. Più articolata e complessa è la disciplina prevista dall'art. 18 della L. 300/1970 applicabile ai datori di lavoro di che occupano un numero di dipendenti superiore. In tale ipotesi il giudice: (i) se accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa per insussistenza del fatto contestato ovvero perché il fatto rientra tra le condotte punibili con una sanzione diversa dal licenziamento sulla base delle previsioni dei contratti collettivi, annulla il licenziamento e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione nel posto di lavoro ed al pagamento in suo favore di un'in- dennità risarcitoria commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione; in ogni caso la misura dell'indennità risarcitoria non può essere superiore a dodici mensilità della retribuzione globale di fatto. Il datore di lavoro è condannato, altresì, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello della effettiva reintegrazione. Anche in questa ipotesi al lavoratore è data la facoltà (con sua scelta unilaterale ed insindacabile) di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto; (ii) applica la medesima disciplina nel caso in cui accerti il difetto di giustificazione del licenziamento intimato per motivo oggettivo consistente nell'inidoneità fisica o psichica del lavoratore, ovvero che il licenziamento è stato intimato in violazione delle norme che garantiscono il mantenimento del posto di lavoro durante la malattia (cd. “periodo di comporto”); (iii) può altresì applicare la disciplina or ora richiamata nel caso in cui accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo; nelle altre ipotesi in cui accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo oggettivo, invece, applica la disciplina di cui al paragrafo seguente; (iv) nelle altre ipotesi in cui accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa addotti dal datore di lavoro, dichiara risolto il rapporto di lavoro con effetto dalla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, in relazione all'anzianità del lavoratore e tenuto conto del numero dei dipendenti occupati, delle dimensioni dell'attività economica, del comportamento e delle condizioni delle parti; (v) applica lo stesso regime qualora il licenziamento sia dichiarato inefficace in conseguenza di un vizio formale (perché il datore di lavoro non ha esplicitato la motivazione nella lettera di intimazione) o procedurale (perché non ha rispettato la procedura necessaria per la contestazione dell'addebito disciplinare), ma con attribuzione al lavoratore di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata, in relazione alla gravità della violazione formale o procedurale commessa dal datore di lavoro, tra un minimo di sei e un massimo di dodici mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto. Ringraziamo l'Avvocato Luigi Andrea Cosattini per il contributo. INFORMAPIÙ 11 IN BREVE i settor Ecco i i in cui iv t t produ lavorare gli bero vorreb italiani ò e e pu ibil gresso n e t o s r o e s o di p ! e ssil ol Il te e veic vazion o r e n s n s i e e nlin VO C p o @T #pomodoro da industria: italia maggior produttore europeo e secondo a livello mondiale ws_it NGne @KO Se gli italiani dovessero indicare un settore di particolare interesse in cui andare a lavorare, opterebbero per la moda e il lusso. Il fashion & luxury è il settore pià attrattivo per i potenziali dipendenti, con il 60% delle preferenze, con un'assoluta prevalenza nelle donne, di tutte l'età e di diverso livello di istruzione. Al lavoro nel settore della moda e del lusso vengono associati in particolare un'atmosfera di lavoro piacevole, una buona condizione economica, un forte gruppo manageriale e un buon equilibrio vita lavorativa/ vita privata. Al secondo posto si posiziona il settore dei media, il più attrattivo per il 56% dei potenziali dipendenti in particolare per il contenuto di lavoro interessante. Al terzo posto l'elettronica (55%), che interessa prevalentemente gli uomini con licenza media o laurea di primo livello. #produz ioneindu striale: a febbra io 2014 -0,5% su gennaio e +0,4% in un an no @istat_it A gennaio 2014 l'indice della produzione industriale è aumentato, rispetto a dicembre 2013, dell' 1,0%. I settori caratterizzati da una crescita più marcata sono: la fabbricazione dei mezzi di trasporto (+12%), la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+9,6%), la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche(+5,9%) e le altre industrie manifatturiere, di riparazione e installazione di macchine e apparecchia12 INFORMAPIÙ ture (+3,8%). Mentre per il mese di febbraio 2014, i settori di attività economica che hanno registrato la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,6%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+5,3%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+4,9%) e delle Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+4,7%). La lana “rustica” italiana potrebbe avere un importante sbocco di mercato, grazie a un fatturato stimato attorno ai 450 milioni di euro, e un appeal di sostenibilità ambientale. A questi risultati è arrivato il progetto Filiera del tessile sostenibile, finanziato dal dipartimento di scienze bio-agroalimentari del Cnr con la collaborazione di Unioncamere Toscana. Il convegno è stata l'occasione per dimostrare che il tessile sostenibile può essere veicolo di progresso e innovazione, tutela ambientale, valorizzazione del territorio e sostegno del mestiere artigiano con piena soddisfazione dell'utente finale. In Italia si producono grandi quantità di lana rustica, che però non viene sfruttata a differenza della Francia che ha quasi esaurito le risorse di lana grezza locale. @Confagricoltura I dati di consumo dei derivati del pomodoro riportano che gli Italiani scelgono per oltre il 98% passata, polpa, pelati e pomodorini, realizzati per legge da pomodoro fresco, mentre il consumo di concentrato rappresenta solo l'1,6% (dati IRI Worldwide). L'Italia è il secondo maggior produttore mondiale di pomodoro industriale, preceduto solo dalla California. E non è tutto, il cielo sarà l'ultima frontiera in fatto di qualità del pomodoro italiano. Grazie a una “pattuglia” di droni capaci di catturare preziose immagini dei campi di pomodori verranno accelerati i tempi e le produzioni saranno più efficienti. L'obiettivo è quello di rendere la coltivazione del pomodoro sempre più sostenibile. La tecnologia “ad alta quota” è destinata a migliorare la vita degli agricoltori e promette più sicurezza per i consumatori. Contadini non si nasce, si diventa. Lo afferma l’Associazione dei giovani imprenditori della Cia (Confederazione italiana agricoltori), Secondo la confederazione, delle 158 mila aziende “under 40" presenti in Italia, il 39% è composto da nuove leve del settore che hanno deciso di scommettere sull’agricoltura, pur non essendo “figli d’arte”. Il contadino 2.0 è più colto dei suoi predecessori: nel 30% dei casi i nuovi agricoltori hanno un tasso molto più alto di scolarizzazione rispetto ai loro colleghi senior. Infatti, l’aspetto più nuovo delle imprese agricole capitanate dai giovani è la preparazione della guida aziendale. A capo c’è di solito un addetto ai lavori e nel team non mancano agronomi, enologi, biologi e figure prima impensabili come insegnanti e psicologi per le fattorie didattiche, laureati in economia e in lingue utili per aprirsi ai nuovi mercati, erboristi e farmacisti. tto i tra Ri nuov i: r i o ie e t l d co eat in i r r u ag i, la voro a van dal l o i g i tà ine s t lu ci aonl de i nc ara @l L'EDICOLA DELLA SANITÀ LA FIGURA DEL MEDICO VETERINARIO Durante il Consiglio Nazionale della Federazione nazionale Ordini veterinari italiani (Fnovi), è stata presentata la nuova pubblicazione, curata da Nomisma dal titolo: "La professione medico veterinaria: prospettive future". Gli obiettivi dello studio di Nomisma sono molteplici: fotografare lo scenario attuale per la professione, tracciare le linee di sviluppo di medio-lungo periodo, delineare i possibili percorsi di cambiamento che il medico veterinario dovrà mettere in campo e soprattutto individuare l'identikit delle competenze formative e professionali necessarie per soddisfare le esigenze del mercato occupazionale. Il numero dei medici veterinari in Italia è più che raddoppiato in nemmeno 20 anni: nel 1995 gli iscritti agli Ordini erano 13.340 mentre oggi sono 30.415 (+128%). La quota di iscrizioni femminili è passata dal 22% nel 1995 al 42% nel 2013; la concentrazione della crescita è tra gli iscritti della fascia dei più giovani (+135% dal 2009 al 2013 nella fascia di età 24-34 anni a fronte di un +5% nella fascia 35-50 e un +9% negli over 50); il rapporto tra numero di medici veterinari e popolazione è il più alto d'Europa (+48% tra il 1999 e il 2013). I GOOGLE GLASS IN SALA OPERATORIA I Google Glass 'sbarcano' in sala operatoria, per la prima volta in Italia, all'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano). Per la prima volta in Italia il prototipo di occhiali per la realtà aumentata è stato utilizzato durante un intervento chirurgico. Gli esperti potranno, durante un intervento chirurgico, visualizzare sui 'super-occhiali' informazioni relative al paziente e utilizzare comandi vocali, ad esempio per scattare foto. I Glass sono uno strumento agile da indossare e non disturbano, perché lo schermo è laterale e permette di concentrarsi sul paziente. Gli sviluppi futuri permetteranno ai medici di visualizzare sulla lente molte informazioni utili, come i parametri vitali, e di prendere decisioni più tempestive. Un primo importante traguardo è quello di riuscire a portare fuori dalla sala operatoria l'esperienza del chirurgo. COSMESI ITALIANA TRAINATA DALL'EXPORT Il valore del mercato cosmetico italiano ha superato i 9.500 milioni di euro nel 2013. Il comparto ha registrato un aumento delle esportazioni dell'11% per un valore vicino ai 3.200 milioni di euro. L'impatto dell'export sostiene la produzione, con 9.300 milioni di euro, in crescita del 2,6%: per la prima volta le esportazioni crescono sia in quantità sia in valore, a testimonianza della più ampia competitività acquisita dalle imprese nazionali. Le vendite dirette a domicilio registrano un aumento del 4,5% superando i 450 milioni di euro. Anche l'erboristeria esprime una tendenza positiva, con una crescita del 2,8%, per un valore di 409 milioni di euro. Nello specifico, gli italiani non rinunciano all'acquisto del cosmetico, prodotto indispensabile di igiene quotidiana e di benessere personale. All'interno delle varie famiglie di prodotto ci si sposta però verso fasce di prezzo più economiche e dal miglior rapporto qualità-prezzo. LA RIVOLUZIONE DELL'HEALTHCARE Non solo vendita di medicinali. Ma anche possibilità di effettuare oltre 50 tipi di esami, dal sangue al cuore alla pelle, assistenza infermieristica, psicologo, consulenza dietetica e perfino sostegno nella ricerca di badanti. Così cambia la farmacia nel 2014, abbandonando il suo ruolo tradizionale e aprendosi a un nuovo 'status'. Una "farmacia dei servizi" che si affianca al cittadino nello screening e nella prevenzione. A Milano, e presto in tutta Italia, apre il nuovo store DrFleming. Si passa così dal farmacista “dispensatore” al farmacista “proscrittore”. In questa ottica il concetto di farmacia evolve, superando la dispensazione del farmaco a favore di una sempre maggiore concentrazione delle risorse sull’erogazione di servizi e consulenze per il paziente. INFORMAPIÙ 13 INTERVISTA IMPEGNO, TALENTO E CUORE Lavoropiù incontra la Fortitudo Pallacanestro Bologna per un'intervista a più voci: il Presidente Dante Anconetani, il coach Federico Politi e due giocatori simbolo di questa stagione: Gabriele Fin e Gennaro Sorrentino. Federico Politi, Gabriele Fin, Gennaro Sorrentino, Matteo Naldi e Dante Anconetani presso la Sede Direzionale di Lavoropiù [L'intervista si è svolta il 22/04/14. Nel momento in cui si scrive la Fortitudo sta disputando i playoff e non siamo a conoscenza dei risultati finali della stagione] La stagione della Fortitudo si avvia alla conclusione. Di risultati non si parla ancora, soprattutto se si è tifosi. Eravamo curiosi, però, di rivolgere qualche domanda alla squadra e al Presidente per approfondire il legame di sponsorizzazione e collaborazione che unisce Lavoropiù e Fortitudo da qualche anno. Matteo Naldi, Direttore Marketing di Lavoropiù, ha condotto l'intervista a più voci, trasformatasi poi in una piacevole chiacchierata. 1. Presidente Anconetani, sei stato un grande giocatore negli anni '70/'80, poi successivamente allenatore. Conosci molto bene il basket italiano. Come è cambiato in questi 30 anni? L'evoluzione naturale e fisiologica di tutti gli sport è che in assoluto sono aumentate le potenzialità atletiche e fisiche 14 INFORMAPIÙ dei giocatori. E sono rimaste costanti, senza diminuire, le capacità tecniche. Un apporto del fisico notevole rispetto ai miei tempi. Si è perso un po' quello che era il pane di quei tempi: la tattica. Di conseguenza gli allenatori e i giocatori dovevano essere pronti ad affrontare eventuali cambiamenti istantanei di gioco e di schemi. Oggi si vede un gioco un po' più spettacolare e atletico, ma monocorde. 2. Coach Politi, mi pare che anche la tecnica sia un po' inferiore a dieci anni fa o comunque che l'atletica abbia acquisito più importanza. Sei d'accordo? Io ritengo che l'atletica abbia spianato un po' tutto. Oggi sei quasi costretto a giocare a uomo… La velocità è molto aumentata. Adesso giocare a zona contro una squadra che fa girare bene la palla con le percentuali al tiro che hanno in serie A è un massacro. Lo puoi fare dove il livello tecnico cala. Quando trovi un livello tecnico basso puoi permetterti di sfruttare ancora qualche espediente tattico. Ma con un livello alto devi essere atleticamente pronto all'uno contro uno e a tenere le rotazioni difensive della squadra. Dal mio punto di vista il livello tecnico dei giocatori si è abbassato molto. Anni fa nei campionati giovanili mi è capitato di allenare giocatori fortissimi che sono poi finiti a giocare in Europa e in NBA. Oggi arrivano a giocare in Lega Silver o Gold. 3. Essere Presidente di una squadra come la Fortitudo non è semplice, soprattutto in questo periodo. Come definiresTi il Tuo ruolo in 3 aggettivi? Costanza, conoscenza, cuore. 4. Coach, la Tua carriera parla chiaro: hai indubbiamente una vocazione da allenatore. Quali sono le qualità fondamentali che non devono mancare ad un coach per guidare e gestire al meglio una squadra? Avere la giusta personalità e riuscire a calarsi nel momento e nelle situazioni in cui ci si trova. Nelle società minori in cui ho allenato all'inizio della carriera c'erano degli obiettivi, poi una volta passato in Fortitudo ce n'erano degli altri. L'importante è riuscire a calarsi sempre nell'ambiente, sia se sei allenatore di squadre giovanili, sia quando ti trovi ad allenare la Fortitudo. Le qualità indispensabili sono dunque la professionalità e la personalità. Trovarsi ad allenare la prima squadra significa cambiare obiettivi e rispondere ad aspettative più alte. Ci sono poi tanti altri aspetti da curare, per esempio i rapporti con la stampa che prima erano solo sporadici. L'adattamento deve avvenire anche tatticamente perché ognuno può avere la sua filosofia, ma quando ti trovi ad allenare una squadra che non hai plasmato tu devi riuscire anche ad accontentare le esigenze dei giocatori. 5. Hai un allenatore a cui ti ispiri? Uno in assoluto non c'è, però nel tempo mi piacerebbe ten- Gabriele Fin e coach Federico Politi dere a Jasmine Repesa e al lavoro che ha svolto a Bologna. L'ho visto lavorare con la prima squadra e anche con i giovani che a quei tempi seguivo io. Suo figlio era nel mio gruppo e quindi lui ogni tanto veniva a vedere gli allenamenti. Si metteva lì in un angolo e guardava, io cercavo di coinvolgerlo anche perché serviva a me in primis… E allora faceva qualche dimostrazione. Lavorava con i giovani esattamente come lavorava con la prima squadra: arrivava a fine allenamento completamente sudato perché dava tutto. Un bell'esempio. Insegnava cose tecnicamente e tatticamente molto semplici ma curate nei minimi dettagli… Un'attenzione altissima ai particolari che fa la differenza. 6. Come convivono talento e impegno nel basket? Quanto è importante l'impegno e quanto è importante il talento? Se trovi talento e impegno nello stesso giocatore trovi Fin (ride, ndr). Se hai talento sei già al 50%, però potresti rimanere fermo anche al 50%... Servono entrambi. Trovarli nello stesso giocatore significa essere di fronte ad un TOP player. Tanti giocatori invece sono tutto impegno e poco talento ma riescono ad arrivare lo stesso, quindi significa che sono ugualmente importanti. 7. Tu sei diventato tifoso Fortitudo per forza… Il tuo giocatore Fortitudo chi è? Tra i giocatori stranieri, escludendo i campioni NBA passati di qui per finire la carriera, direi Aleksandar Djordjevic, perché ti cambiava la squadra, ti cambiava le partite e INFORMAPIÙ 15 anche perchè ritengo che il playmaker sia fondamentale. Tra i giocatori italiani faccio fatica a sceglierne uno… Escludendo i grandi del passato (Fumagalli, Zatti ecc.), per attaccamento alla maglia scelgo un trio: Basile, Belinelli per dove è arrivato e Mancinelli, perché insieme a Sorrentino è quello con cui sono stato più a contatto. 8. Gabriele Fin, capitano e bolognese DOC. Profeta in patria. Abbiamo letto che la Tua fonte di ispirazione è Gianluca Basile, un giocatore fortissimo, un vero leader, anche se caratterialmente molto timido. Tu che tipo di leader sei? Per come sono fatto caratterialmente mi vedo somigliante a Basile. Riservato, parlo poco e lascio molto spazio a quelli più vecchi, con maggiore esperienza. Mi ritrovo nel leader silenzioso. 9. Da bambino Ti sei inizialmente avvicinato al calcio, ma poi hai scelto il basket. Perché? Ho scelto il basket principalmente per il fisico. Mio padre era allenatore di calcio e in me non vedeva un grande talento (ride, ndr). Ho giocato fino ai 10 anni, poi mi sono appassionato al basket anche perché ero tifoso Fortitudo e andavo al palazzo a vedere le partite. 10. Gennaro Sorrentino, il Tuo non è stato un arrivo a Bo- Gennaro Sorrentino logna, ma un ritorno. Cosa Ti piace di questa città? La prima volta che sono arrivato a Bologna avevo 14 anni ed era il 1999/2000, questo è il secondo ritorno, la terza volta che arrivo in Fortitudo. Di Bologna mi piacciono le dimensioni, è una città a grandezza d'uomo, puoi girarla a piedi senza problemi, da una zona semicentrale camminando raggiungi il centro, diversamente da Napoli. Vedo Bologna in modo così positivo anche grazie al mio amore per la Fortitudo. Sono cresciuto con la Fortitudo, ho vissuto qui gli anni tra i più belli della gioventù, il periodo delle scuole superiori soprattutto. Sono molto legato a questa città. 11. Chi è la Tua fonte di ispirazione? Gabriele Fin 16 INFORMAPIÙ Anche per me è Gianluca Basile. Perché quando sono arrivato lui era qui che giocava in prima squadra in serie A. Ho avuto la possibilità di conoscerlo e di giocare con lui. Mi piace questo giocatore che viene dal sud e riesce a sfondare con l'impegno, con tanto lavoro. Basile si è costruito con il tempo e con il grande lavoro e la costanza. Dove non ti porta il talento certe volte ti porta il lavoro. Non è facile per un ragazzo del sud sfondare nel basket. Lo ammiro. 12. Gabriele e Gennaro, come vivete il rapporto con la tifoseria della Fortitudo, con la Fossa dei Leoni? È un rapporto di fiducia e stima incondizionata o va conquistato con il tempo? La Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 attualmente milita in Divisione Nazionale B, il quarto campionato nazionale. Gennaro: La Fossa dei Leoni ti dimostra affetto e tifo incondizionato, a prescindere da chi sei o dalla serie in cui gioca la squadra. Però quello che ti chiede in cambio è di dimostrare di tenerci, di sbatterti, dimostrare attaccamento alla maglia, alla Fortitudo. Quindi secondo me bisogna conquistarselo questo affetto, bisogna meritarselo. Gabriele: Vogliono vedere l'impegno, vogliono vedere che ti butti su ogni pallone, che ci tieni. Gli anni che i tifosi ricordano di più magari non sono quelli degli scudetti, ma quelli in cui si sono riconosciuti nella squadra nonostante le sconfitte. Nata nel 1932 in seno alla "Società Ginnastica Fortitudo", dalla quale nel 1962 venne istituita in Sezione Autonoma come Fortitudo Pallacanestro Bologna, è stata radiata dalla FiP il 14 luglio 2012 a causa di inadempienze economiche ed è fallita il 13 settembre 2013. La società si è ricostituita nel 2013 con il nome attuale dopo aver acquisito l'avviamento e la bacheca del vecchio sodalizio. Impegno, talento e cuore. Grazie all'apporto dell'industriale bolognese Giorgio Seragnoli, a partire dagli anni novanta la Fortitudo è diventata uno dei club più ricchi e competitivi d'Europa. Nel corso della sua storia ha conquistato due scudetti (in totale ha disputato dieci finali di play off in undici stagioni, dal 1996 al 2006), una Coppa Italia, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia LNP Serie A Dilettanti. 3 caratteristiche che traspaiono in queste parole e nella Fortitudo. 3 caratteristiche proprie dello sport. 3 valori in cui Lavoropiù crede e che trasmette ai suoi dipendenti. 3 motivi per cui Lavoropiù affianca e sostiene numerose squadre sportive italiane. la Fossa dei Leoni (tifoseria organizzata Fortitudo) La storia del club è caratterizzata dalla totale antitesi con i rivali cittadini della Virtus. INFORMAPIÙ 17 LO SCATTO IN PIÙ RIMBALZI, SCHIACCIATE E CANESTRI SOTTO LE DUE TORRI La pallacanestro parte dagli Stati Uniti e arriva sotto i portici di Bologna. La storia di Basket City ci svela cosa si nasconde dietro alla passione per la palla a spicchi che accende gli animi dei bolognesi. “Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di 9.000 tiri. Ho perso quasi 300 partite. Per 36 volte i miei compagni si sono affidati a me per il tiro decisivo... e l'ho sbagliato. Ho fallito tante e tante e tante volte nella mia vita. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.” Michael Jordan È domenica e in città c'è silenzio. Al suono della sirena si scatena l'inferno. È uno dei tanti derby che per la Lega Basket rimane un partita come tante ma per i bolognesi no. Quel momento è attesissimo da tutti. Quel momento sarà la dimostrazione di saper essere all'altezza e lottare o saper fare di meglio e conquistare la vittoria. Comunque vada, metà Bologna sarà felice. Non c'è scusa, a Bologna non importa cosa tifi o cosa insegnerai ai tuoi figli. L'importante è che tu scelga e non smetta mai di credere... Gennaio 1871 Bologna, la nebbia ricopre la punta delle torri e l'umidità sembra avere piena consistenza. I muri di Santa Lucia recano in sé molta storia ma sono spogli e meriterebbero una sana e avvincente compagnia. Emilio Baumann, mae- 18 INFORMAPIÙ stro elementare e insegnante di ginnastica, fondatore della Società Sezionale di Ginnastica in Bologna, pensò che non ci fosse posto migliore per ospitare le "arti ginniche" in città e decise di destinare la bella chiesa sconsacrata alle attività sportive di Bologna tra le quali, qualche anno dopo la sua invenzione, uno degli sport più popolari al mondo: la pallacanestro. Nata per la storia a Springfield ad opera del prof. Naismith che deve trovare soluzione per far sfogare i ragazzi costretti dal freddo a restare chiusi nell'università, il basketball è inizialmente un gioco semplice con poche regole dove l'abilità deve prevalere sulla forza. Pochi contatti fisici e una palla che va passata al compagno o lanciata verso il cesto posto in alto a poco più di 3 metri dal pavimento (3,05 per la precisione, dalla sua nascita fino ad oggi. Il basketball (basket è appunto cestino) conosce immediatamente una grande diffusione ed esce dall'ambito studentesco. La popolarità cresce, arriva da insidiare lo sport nazionale degli Stati Uniti, il baseball e dopo la seconda guerra mondiale nasce la prima lega professionistica, la BAA (Basketball Association of America) antenata dell'odierna NBA. Ma torniamo in Italia, e precisamente a Bologna, che, non ce ne vogliano i milanesi, è la vera culla del basket. 1921, la neonata Federazione itascudetto 2001 Virtus Bologna liana, palla al cesto, organizza il campionato nazionale e a Bologna si gioca in Santa Lucia con le prime partite ufficiali. Ma è con il secondo dopoguerra, con il contributo decisivo delle truppe alleate di Liberazione, che la pallacanestro decolla come secondo sport nazionale alle spalle del calcio. E a Bologna si sposta nella Sala Borsa in piazza Nettuno: alla mattina le contrattazioni fra gli agenti di cambio alla sera basket, avvincente e di qualità con le prime sfide stracittadine fra Virtus Minganti, Gira e Motomorini. Bologna diventa Basket City, ad insidiare le 'scarpette rosse dell'Olimpia Milano (la squadra più titolata di sempre) A Milano la fede è però unica e chiara mentre a Bologna si può scegliere, anzi dagli anni '70-'80 si deve scegliere: o sei bianconero o biancoblù. È qui, tra un piatto di lasagne e un giro sotto le Due torri, che i bambini imparano ad andare al Palazzo prima che allo stadio, mantenendo costante la fede sportiva tramandata di genitore in figlio. È qui che, a parte la breve parentesi del Gira Fernet Tonic, terza squadra bolognese in A, a fare la pallacanestro sono in due Virtus e Fortitudo. Una rivalità sportiva, sociale, azzarderei, anche culturale, che si protrae ancora oggi sebbene le due squadre militino in campionati differenti e manchi il fascino del derby. Un campanilismo affascinante e fortissimo ancora oggi nonostante le tante vicissitudini sportive vissute dalle due società. Quelli odierni infatti, non sono i fasti della finale scudetto 1998, con l'Nba Wilkins che sfiora l'avambraccio dell'altro Nba Danilovic regalando il titolo alle Vu Nere, o del primo scudetto targato F dell'era Seragno- li, ma per Virtus e Fortitudo Bologna l'entusiasmo è tornato. Basta un niente, un paio di acquisti azzeccati, l'orgoglio per la maglia, e in un giorno tra Unipol Arena in bianconero con 7500 spettatori e lo storico palazzo di Piazza Azzarita colmo della fede incrollabile della Fossa dei Leoni, che a Bologna si torna a parlare di Basket City, con le abitudini correlate: un brindisi dopo partita, macchine con bandiere che sventoleranno per le strade, discussioni nell'atrio dell'ufficio aspettando l'ascensore per decidere '…se Belinelli sia così forte perché ha vestito la canotta Virtus o quella Fortitudo'; nei bar, i quotidiani aperti sulla pagina del basket, gli amici di fede opposta che avranno sempre qualcosa da recriminare, e sponsor, locali, trasferte, indotto economico che produce lavoro e reddito alla città, alberghi pieni, parcheggi completi. In realtà, anche oggi, non c'è Virtus senza Fortitudo, e non c'è Fortitudo senza Virtus. Eliminata ogni sorta di differenza politicosociale, ogni tifoso è amante della sua parte senza i formalismi di un tempo. “È la grinta che ti spinge a dare sempre di più, se non hai quella scordati di diventare grande” LeBron James Il basket è uno sport di squadra con le caratteristiche di solidarietà scudetto 2000 Fortitudo Bologna e impegno per raggiungere un obiettivo comune. Ad altissimi livelli arrivi solo se hai doti fisiche eccellenti ma anche una cura maniacale per il gesto tecnico. Quando vedi LeBron James fare quei canestri incredibili che ti fanno gridare al miracolo sappi che dietro ci sono milioni di ripetizioni che fanno diventare automatico quel gesto. Migliaia di tiri, milioni di palleggi e alla base un grande amore per lo sport. INFORMAPIÙ 19 CI PIACE IL GIOCO DI SQUADRA 02/03/14 0 Verona vs Bologna 0 02/03/14 0 Sassuolo vs 09/03/14 0 Bologna vs Sassuolo 0 09/03/14 2 Parma vs Verona 0 16/03/14 2 Livorno vs 1 16/03/14 2 Milan vs Parma 4 23/03/14 1 vs Cagliari 0 23/03/14 1 Parma vs Genoa 1 26/03/14 3 Chievo vs Bologna 0 26/03/14 2 Juventus vs Parma 1 30/03/14 0 Bologna vs Atalanta 2 30/03/14 3 Lazio vs Parma 2 05/04/14 2 Inter vs Bologna 2 06/04/14 1 Parma vs Napoli 0 13/04/14 1 Bologna vs 13/04/14 1 Bologna vs Parma 19/04/14 1 Juventus vs Bologna 0 19/04/14 0 Parma vs Inter 2 26/04/14 0 Bologna vs Fiorentina 3 27/04/14 1 vs Parma 0 Bologna 1 2 3 4 5 aggiornata al 27/04/14 aggiornata al 28/04/14 - serie B2 girone A 1 2 3 4 5 08/03/14 2 42 40 36 32 30 Olimpia S. Antioco CA 3 Conad Reggio Emilia vs 1 Gruppobiokimica Lupi PI vs Conad Reggio Emilia Bologna Parma 1 Juventus 6 Roma 7 Napoli 8 Fiorentina 9 Inter 10 52 52 52 51 51 Milan 15 17 Genoa 18 Cagliari 19 Udinese 20 30 28 28 25 23 Fortitudo Pallacanestro Bologna 87 Montecatini Sc 1949 59 67 23/03/14 73 Basket Golfo Piombino vs Fortitudo Pallacanestro Bologna 29/03/14 66 US Empolese vs Fortitudo Pallacanestro Bologna 60 06/04/14 74 Fortitudo Pallacanestro Bologna vs Cus Torino 67 12/04/14 59 Basket Cecina vs Fortitudo Pallacanestro Bologna 70 23/04/14 79 vs Fortitudo Pallacanestro Bologna 87 28/04/14 64 Fortitudo Pallacanestro Bologna vs Pall. Piacentina 57 Derthona Tortona 6 7 8 9 10 28 28 26 24 24 US Empolese Benedetto XIV Cento Basket Team E.Battaglia Basket Golfo Piombino Montecatini Sc 1949 Conad Reggio Emilia 3 Pall. Monterotondo RM 1 Conad Reggio Emilia 3 Meridiana Olbia SS 3 vs Conad Reggio Emilia 2 Conad Reggio Emilia vs Volley Iglesias CA 0 aggiornata al 26/04/14, B1 Maschile girone B 20 INFORMAPIÙ 14 16 Sampdoria vs Pol. Tuscania VT 12 Parma Fortitudo Pallacanestro Bologna 3 11 13 Atalanta vs vs 7 8 9 10 Verona 47 44 40 39 39 79 3 Conad Reggio Emilia Augusta Cagliari Volley Pol. Tuscania VT Meridiana Olbia SS GruppoBioKimica Lupi PI Horizon Group-Globo VT 12 98 Abc Castelfiorentino 12/04/14 53 46 39 36 29 29 11 Lazio 16/03/14 26/04/14 1 2 3 4 5 6 Torino Cagliari Parma 02/03/14 vs 16/03/14 2 93 85 69 61 57 Derthona Tortona Fortitudo Pallacanestro Bologna Pall. Piacentina Basket Cecina Pavia Basket 23/03/14 05/04/14 le sponsorizzazioni di Lavoropiu' 2013-2014 26 25 25 22 21 9 02/03/14 3 22 20 20 18 1 Chievo Sassuolo Bologna Livorno Catania Fase a orologio Alessandria Basketball Cus Torino Don Bosco Livorno Abc Castelf i orentino Brunopremi Bassano VI vs Coveme S.Lazzaro VIP BO 1 08/03/14 1 Coveme S.Lazzaro VIP BO vs Emilbronzo 2000 Mont. MO 3 15/03/14 0 Isuzu Enermia 434 VR vs Coveme S.Lazzaro VIP BO 3 23/03/14 2 Coveme S.Lazzaro VIP BO vs Trentino Rosa TN 3 29/03/14 1 Atomat Volley Udine vs Coveme S.Lazzaro VIP BO 3 06/04/14 3 Coveme S.Lazzaro VIP BO vs Pavidea Steeltrade PC 0 13/04/14 3 Coveme S.Lazzaro VIP BO vs LIU JO Modena 0 26/04/14 1 V. Millenium Brescia vs Coveme S.Lazzaro VIP BO 3 aggiornata al 26/04/14, B1 Femminile girone B Softer Volley Forlì VBA Olimpia S. Antioco CA Pall. Monterotondo RM KA Group 4 Torri Ferrara Imballplast Arno PI Volley Iglesias CA 11 12 13 14 { 1 1 2 3 4 5 6 7 62 61 60 44 38 37 37 Trentino Rosa TN Bakery Piacenza Le Ali Padova V. Project Coveme S.Lazzaro VIP BO Studio 55 Ata Trento Atomat Volley Udine Emilbronzo 2000 Mont. MO 8 9 10 11 12 13 14 36 31 29 28 27 14 0 Isuzu Enermia 434 VR Città Fiera Martignano UD Brunopremi Bassano VI V. Millenium Brescia Domovip Porcia PN Pavidea Steeltrade PC Liu Jo Modena NOTIZIE DAL MONDO Il newyorkese Robert Samuel ha creato la sua impresa con un'idea di business piuttosto originale, aspettare in coda a pagamento. Per 25 dollari la prima ora, e 10 dollari le mezze ore successive, potete avere qualcuno che aspetta in coda per voi diverse ore prima che apra il negozio con i saldi, o per il lancio del nuovo prodotto. La domanda è talmente alta che Robert ha assunto sette persone a lavorare per lui ad aspettare in coda, e del resto un aiuto è necessario anche quando i posti da riservare sono più d'uno, specie nel caso di spettacoli o mostre. Sapevate che, tra i lavori più strani al mondo, esiste anche quello di collaudatore di cibo per gatti? Questa figura professionale è fondamentale per i nostri amici pelosi. Quando viene prodotto un nuovo alimento per gatti, è molto difficile utilizzare direttamente i gatti come collaudatori. Per ciascun prodotto, infatti, servirebbero suggerimenti ed indicazioni utili per apportare eventuali migliorie. Ecco quindi che subentra la figura dell'assaggiatore umano che ha il compito di testare questi alimenti e dire se sono buoni o meno. È dovuta intervenire la polizia per disperdere la folla di (arrabbiati) disoccupati dopo che un ufficio di collocamento di Stoccolma ha inviato per errore la convocazione per una serie di colloqui di lavoro a 61.000 persone. La mail avrebbe dovuto essere inviata a circa 1.000 persone, ma invece sembra che siano stati invitati ai colloqui tutti gli iscritti all'ufficio di collocamento di Stoccolma. Si è così creata una calca di centinaia di persone, e la tensione è salita al punto che i dipendenti dell'ufficio hanno chiamato la polizia. Fortunatamente, gli agenti sono riusciti a riportare la calma ed evitare che la situazione degenerasse.Non sono state ancora identificate le cause dell'errore nell'invio della mail. Colpo di sonno con contraccolpo: un impiegato di banca si è appisolato sulla tastiera del computer e ha trasferito accidentalmente 222 milioni di euro. L'impiegato di banca tedesco doveva infatti eseguire un banale bonifico da 64,20 euro. Era alla sua scrivania quando si è assopito per pochi istanti. Purtroppo l'uomo si è addormentato proprio sopra la tastiera del computer ed è finito per premere il tasto «2» trasformando così la modesta transazione in un versamento multimilionario: 222.222.222, 22 euro. Il destinatario del bonifico record: un pensionato, che però non ha fatto in tempo a rallegrarsi dell'inaspettata fortuna. INFORMAPIÙ 21 REPORTAGE Il Matrimonio Perfetto Tutti i retroscena di un matrimonio da sogno. Le avventure, le esperienze e semplici consigli per un giorno da favola. Mi sveglio, apro gli occhi e realizzo che oggi è il grande giorno. Il caldo estenuante mi appiccica addosso il lenzuolo e la sveglia segna le 6. Prestissimo. È il 24 luglio 2013, il giorno delle nozze di Fabio e Paola e io sono Giorgio il loro Flower Design. Dopo mesi di sopralluoghi, incontri, bozzetti, fiere, parenti, amici, nemici e chi più ne ha più ne metta, il tanto atteso giorno è arrivato. Oggi la mia carriera può avere una svolta. Siamo a Bologna e la famiglia di Fabio è la più in vista della città e la riuscita di questo evento mi proietterebbe ad un livello altissimo nel mio ambito lavorativo. Planner è richiestissimo e, quando il budget non è un problema, farebbero qualsiasi cosa per averlo solo per il gusto di dire all'amica che tra tante nobili sposine ha scelto lei. da 30 anni. Dove lo fa questo evento?" Paola mi guardò un pò stranita, forse nessuno aveva ancora avuto il coraggio di non darle la preziosa attenzione a cui era abituata e mi disse: "Guardi Signora, nel nostro lavoro gli imprevisti sono all'ordine del giorno, questa sposa mi contattò mesi fa ma non si fece più sentire...sa il nostro lavoro non è mica tutto rose e fiori." "Si tratta del 24 luglio, io e il mio futuro marito Fabio ci sposeremo qua sulle colline bolognesi" Dentro di me un vulcano di emozioni esplosero, ma fuori dovevo rimanere impassibile come un giocatore di poker che sta bluffando nella mano decisiva. "Aspetti che controllo l'agenda" Ovviamente non presi la mia agenda, ma presi Bene, e adesso cosa le dico? A parte i famosi faraglioni non so nulla… panico. Calma, respira. Funzionò. E oggi siamo qua. Il giorno è arrivato. Prendo il furgone vado in Atelier. È 6 giorni che prepariamo le composizioni di fiori. Tutti penseranno "solo sei giorni?". Sembrano pochi, ma i fiori per essere belli e soprattutto freschi devono essere lavorati pochissimi giorni prima dell'evento. Apro la porta e nel mentre arrivano Elena, Stefania, Savvas, Matteo e Mauro. Siamo una bella squadra: un misto di esperienza e gioventù che sul campo di battaglia ci rende armoniosamente perfetti. Riguardo l'orologio: 6.10 Chiamo Elena la mia complice nel lavoro, ma soprattutto nella vita. Abbiamo tutti le facce più o meno tese e non vola una mosca. Negli ultimi 12 mesi è stata l'ombra di Paola. Alta, bella, ma soprattutto esigente, estremamente esigente, anzi morbosamente esigente. Era il settembre scorso quando Paola e l'elegantissima signora Egle (la mamma) varcarono la soglia del mio Atelier e con aria quasi nobiliare mi salutarono e mi dissero: "Buonasera, passando di qua siamo rimaste attratte dalla sua magnifica vetrina, volevamo chiederle se lei si occupa anche di allestimenti per cerimonie nuziali?" I miei occhi brillavano, avevo già visto quella ragazza in qualche esclusivo party della città. Feci una pausa e nel momento prima di rispondere mi venne un colpo di genio: "Scusate, posso solo sapere la data delle nozze? Perché non so se ho ancora date disponibili per il 2013" In realtà la mia agenda era vuota, stavo rischiando, ma giocarsi la carta del “scusate non ho tempo per voi” fu un'ottima mossa. Le spose amano sapere che il loro Wedding 22 INFORMAPIÙ Uno dei segreti della riuscita perfetta è l'organizzazione dei compiti che ogni membro della squadra ha e tra di noi basta uno sguardo. Avoriophoto l'agenda in cui scrivevo eventi inventati in date improbabili, ma soprattutto in posti ancora più improbabili, sempre per il gusto di farsi desiderare. "Allora il 10 luglio siamo a Villa d'Este sul Lago di Como, il 17 a Roma e il 24…" Quando aprii la pagina del 24 luglio e lessi cosa avevo scritto in precedenza, avrei voluto sotterrarmi. L'avevo davvero sparata grossa, pensai. C'era scritto Matrimonio Capri. A Capri c'ero stato solo una volta, per di più in gita di classe a visitare la costiera amalfitana. "Il 24 Capri…". Neanche il tempo di pronunciare Capri e la signora Egle esclamò: "Capri stupenda, è la meta delle nostre vacanze C'è chi inizia a caricare il furgone, chi rifinisce i tagli dei nastri in raso, chi fa le ultime telefonate per sapere se tutti gli altri elementi, come il catering, l'addobbatore, il tecnico delle luci sono pronti come noi. Un breve briefing e partiamo. Elena e Stefania vanno a casa della sposa per consegnarle il bouquet, i braccialetti delle damigelle e le bottoniere dei testimoni. Io e Mauro invece ci rechiamo dallo sposo. E' sempre uno spettacolo vedere gli sposi a poche ore dal fatidico si. La sposa è agitata e a volte piange, invece lo sposo, che magari fino a quel giorno è sempre stato impassibile, si tramuta in un agnellino smarrito. Alcuni non stanno fermi, altri si vestono 14 ore prima del matrimonio, alcuni mangiano, bevono o si ubriacano. lanterne, Tableau de Marriage, stoffe, insomma, il negozio trasferito su un furgone. Insomma sono quasi sempre nel caos più totale... e così anche Fabio. Finalmente varchiamo il maestoso cancello della Villa con splendida vista sulla città... e il caos regna. Varcata la soglia dell'appartamento era in camicia, mutande e calzini che vagava per il salone inseguito dal fratello maggiore perché non trovavano i gemelli. Una scena che io Mauro avevamo visto un milione di volte e per fortuna che stavano cercando i gemelli e non le fedi! Consegnate anche a lui le bottoniere e allestita la macchina ci dirigiamo verso la chiesa della cerimonia, dove ad attenderci c'erano gli altri membri della squadra. Erano nel piazzale della chiesa, avevano riposto le composizioni all'ombra di una quercia e imperterriti le vaporizzavano con acqua. In queste giornate, il caldo è il nostro nemico principale e, come si sa, i fiori lo temono in maniera incredibile. Il custode apre il portone e nello stesso momento arrivano Elena e Stefania. Il tempo è sovrano, ci mettiamo subito al lavoro anche noi. Posizioniamo le lanterne lungo il perimetro che collega il cancello al prato dove si svolgerà la festa. Attacchiamo lanternine a tutti i secolari alberi e posizioniamo candele di diverse altezze su tutti i davanzali della Villa. Dopo un breve briefing con il catering e dopo aver controllato che tutte le richieste della sposa fossero state adempiute, iniziamo a posizionare i centrotavola su ognuno dei 23 tavoli distribuiti in maniera maniacalmente geometrica. Per finire, allestiamo i buffet con vasi di fiori cosi scenografici che avrebbero lasciato senza fiato ogni invitato. Via, si parte con l'allestimento della chiesa. Posizioniamo la splendida composizione di Orchidee Phalenopsis, Ortensie e Philadelpho sull'altare. Adorniamo le due balaustre in marmo con torchion di 4 metri, e con maniacalità estrema, per tutta la navata centrale, posizioniamo vasi in vetro di altezze diverse che accompagneranno la sposa fino al tavolo della mensa. Ma non è finita qui... un imprevisto c'è sempre. Non è ancora arrivato il signor Fausto. Poi di corsa in Atelier, doccia veloce, completo per gli uomini della squadra e vestito da cerimonia per le donne e massimo mezzora siamo tutti di nuovo in Villa per essere come delle ombre a controllare che tutto si svolga secondo i piani. Si va in scena. Gli invitati iniziano ad arrivare e iniziano a curiosare ovunque nella speranza di trovare qualcosa di sbagliato su cui spettegolare. I parenti che ti riconosco ti fanno i complimenti per l'allestimento della chiesa e per quel poco che hanno visto appena arrivati in Villa. Che soddisfazione... Il signor Fausto è l'addobbatore, colui che deve posizionare la moquette bianca e rivestire i pouf con seta bianca in cui siederanno gli sposi e i testimoni. In un'ora la chiesa è pronta, maestosa ed essenziale come la madre ha voluto. Alcune foto per il nostro archivio personale e via verso la Villa di famiglia sui colli bolognesi. Un salto in negozio a prendere tutto quello che ci sarebbe servito per allestire la location: fiori, Avoriophoto Inizia l'aperitivo di benvenuto. Dopo aver acceso tutte le candele sui tavoli della cena e aver ritoccato gli ultimi particolari dei centrotavola, corriamo a nasconderci in qualche meandro della Villa per allestire il tavolo dei confetti e il tavolo delle bomboniere. Di bomboniere nella mia vita ne ho viste di tutti i tipi: statuette, libri, foto degli sposi, soprammobili che prenderanno polvere a vita, ma queste sono delle signore bomboniere. Il pacchetto azzurro della gioielleria di cui tutte le donne vanno pazze è inconfondibile. E su quel tavolo di pacchetti ce ne saranno stati almeno 200... impressionante. Gli invitati, nel mentre, lasciano l'appetizier e si dirigono verso la cena, noi come furtive gazze ladre accendiamo tutte le candele del cortile rendendo l'atmosfera fiabesca per il taglio della torta. Ogni volta sembra sempre di dirigere la scenografia di un film. Tutto è come l'avevi immaginato in questi mesi e tutto funziona alla perfezione. Speri solo che continui così fino a fine serata. Speri che il taglio della torta sia un momento magico come accade in ogni film d'amore, speri che tutti gli invitati vadano fuori di testa per i gusti dei confetti scelti con originalità, speri che le danze si aprano e che tutti si tolgano le scarpe per lasciarsi andare, speri che lo spettacolo pirotecnico illuminerà tutto il cielo sopra Bologna... e così sarà. Ma il momento che aspettavo da sei mesi a questa parte è l'abbraccio degli sposi per il lavoro svolto. Il loro è un grazie così sentito che rimarrà per sempre nel mio cuore, perché alla fine per me la cosa più importante sono il sorriso e la gioia nei volti dei miei sposi nel giorno più importante della loro vita... e il merito è anche un pò mio." Lo chiamo e mi tranquillizzo al primo squillo. La suoneria del suo Nokia 3310 rimbomba nella navata… respiro di sollievo, era appena entrato in chiesa. Siamo tutti molto soddisfatti. Li vedi arrivare felici e sorridenti mano nella mano, ormai il tutto è fatto... manca solo la festa: divertimento è la parola d'ordine. Il catering che allestisce i tavoli sotto la tensostruttura posizionata sul curato giardino, i camerieri che fanno le prove del servizio, i tecnici delle luci indaffarati a collegare i fari nascondendo tutti i collegamenti elettrici, l'addobbatore arrivato come noi da poco, sudato e assetato intento a curare tutti i dettagli e infine il gruppo musicale che faceva le prove. E nella stessa maniera posizioniamo anche i cavalierini segnaposti, i menù e il nome del tavolo per allestire di conseguenza il maestoso Tableau de Mariage. GdF Atelier sono irriconoscibili. Avoriophoto Giorgio Faggion - Grazie dei Fiori Atelier E poi arrivano loro, gli sposi. I veri e soli protagonisti di quel giorno. Non sembrano neanche gli stessi della mattina, INFORMAPIÙ 23 Sposarsi al giorno d’oggi significa: organizzare un vero e proprio evento Sono Elena, la compagna nella vita di Giorgio il fiorista, e solo nell'ultimo anno ho preso parte al suo Atelier. Ho iniziato da semplice aiutante e sono riuscita a scalare la montagna fino ad arrivare ad assistente di Stefania, fondatrice di Grazie dei Fiori Atelier. La seguo ovunque: agli appuntamenti con gli sposi, nei sopralluoghi, nelle prove abito, in visita ai fornitori e grazie a lei ho imparato quello che sto per raccontarvi. Dei piccoli, ma grandi passi per arrivare al giorno del si. L'impegno, la dedizione, la determinazione, la pazienza, gli imprevisti sono l'abc di questo lavoro, ma alla fine tutto si incastra alla perfezione. Una delle prime cose che ho imparato è che il matrimonio del 2014 non è di certo paragonabile al matrimonio degli anni '90. La sposa è rimasta la vera protagonista, ma è diventata anche l'artefice di tutta l'organizzazione, dalle idee alla scelta del dress code del matrimonio. C'è la sposa “speedy” e la perfezionista, ma l'elenco delle cose da fare non cambia di molto. Ci sono spose che iniziano ad organizzarsi due anni prima, altre che si preparano agli appuntamenti con mille ritagli di fotografie prese da internet con le idee più disparate, altre che purtroppo non possono scegliere niente perché chi comanda è la madre o la suocera. Insomma: nessuna sposa prende più il matrimonio “sottogamba”. Nessuna si sposa con indifferenza e con distrazione, neppure con un budget ridotto, neppure con poco tempo davanti o la famiglia discorde. Le cose da fare sono innumerevoli e le decisioni da prendere altrettante: alcune creative, altre organizzative, altre diplomatiche e altre ancora meramente contabili. Avoriophoto Organizzare un matrimonio e farlo bene richiede attitudini e attenzioni diverse, mette di fronte a scelte importanti, implica spesso la verifica dei rapporti di coppie e familiari. Nemmeno la più tranquilla e razionale delle spose sarà immune dai momenti di stress e di ansia. Wedding 2.0 Alzi la mano chi, soprattutto in questi ultimi quattro o cinque anni, non si è trovato a sfogliare e a commentare foto di matrimoni postate su Facebook. Il fatto che con un click si possa “postare” qualunque cosa non autorizza a invadere le bacheche dei vostri amici con la cronaca minuto per minuto delle vostre nozze e, soprattutto, a darne l'annuncio via etere. Nel caso del matrimonio è meglio rispettare il galateo. Questo significa che anche se le nuove tecnologie avanzano, non devono sostituire la tradizione: invio di partecipazioni e biglietti di ringraziamento in forma cartacea. 24 INFORMAPIÙ “I social network possono essere strumenti utili e anche divertenti, ma devono essere complementari ai metodi tradizionali, mai sostituirli” – Barbara Sgarzi, giornalista, blogger esperta di social network. L'ideale è utilizzarli in un'ottica di servizio: ad esempio, per segnalare i link alle mappe per raggiungere il luogo della cerimonia, le istruzioni per il parcheggio, il sito web della lista nozze. Quanto sarà emozionante dopo le nozze, sfogliare insieme il vostro album fotografico? Il fotografo del matrimonio realizza ricordi irripetibili che potrete gustarvi nel corso del tempo riuscendo a farvi rivivere tutto il meglio del giorno del vostro matrimonio. Per questo la scelta del fotografo è molto importante. Deve soddisfare tutti i vostri requisiti necessari per garantirvi la tranquillità che meritate, in modo che il giorno del vostro matrimonio rimanga semplicemente la giornata indimenticabile che sognate di vivere da sempre, senza le preoccupazioni alimentate da un fotografo improvvisato. La fotografia di matrimonio ai giorni nostri non è più un genere fotografico, ma è semplicemente fotografia. Gli sposi scelgono il fotografo in base all'interpretazione che vorrebbero che questo desse al loro matrimonio: estetica o emozione, essenza o apparenza... ad ognuno il suo. Posso affermare che se è vero che “chi si somiglia si piglia”, ad ogni sposa corrisponde un certo tipo di fotografo. Da questa necessità nascono le diverse proposte dei fotografi, dai servizi GdF Atelier essenziali ai più artistici. Le differenze tra le varie proposte sono molte e, spesso, non di immediata comprensione da parte dei clienti, alla ricerca di qualcuno che sia in grado di comporre un album che gli ricordi i momenti emozionati del loro matrimonio. La decennale esperienza nel mondo della moda, la predisposizione alla creatività e soprattutto la profonda passione per la fotografia, hanno portato Veronica Zanetti di Avorio Photo ad essere una delle poche Wedding Photographer più richieste nella città di Bologna. Con le sue fotografie spontanee e imprevedibili riesce a cogliere i dettagli meravigliosi e indimenticabili del giorno del sì. "Il fotografo in un matrimonio è veramente importante, e non lo dico solo perchè è il mio mestiere, ma perchè le fotografie sono veramente l’unica cosa che ti rimane per tutta la vita di quella giornata. Nel 99% dei casi gli sposi si perdono tantissimi momenti speciali, infatti molti sposi mi vengono a dire “se non li avessi fotografati tu non li avremmo mai visti." Il Wedding Photographer è uno dei fornitori più importanti, è una figura principale ed è l'unica figura che ti accompagna per tutta la giornata. Durante i matrimoni io sono molto riservata, e non sono invasiva e spesso mi dicono che non si sono accorti della mia presenza. Le mie foto sono spontanee, non amo le pose, sono attenta alle emozioni di tutti gli invitati, non solo degli sposi. Avoriophoto Amo mescolarmi. Io faccio questo lavoro per passione. Come molti ho iniziato a fare fotografie per piacere, poi pian piano con la volontà, fare la fotografa è diventato il mio lavoro. Adesso la fotografia è la mia vita e visto che per me è così importante posso permettermi anche di scegliere i matrimoni da fare. Avoriophoto Nell’anno faccio pochi matrimoni, dai 12 ai 15 circa: essendo da sola con la preparazione che c’è dietro, faccio fatica a gestirne di più. Quasi tutti mi contattano per email dopo che hanno visto il mio blog o il mio sito, difficilmente mi telefonano o si presentano in studio, e grazie a questa vetrina molti sposi mi lasciano carta bianca. INFORMAPIÙ 25 Il mio blog ha iniziato a prendere piede dal 2011 e devo dire che mi ha aperto un mondo. consegno dai 1.000 ai 1.500 scatti. C’è un lungo lavoro di selezione, di modifica, di ritaglio. Per chi ha un'attività artistica, in cui si ha la possibilità di far vedere le proprie creazioni ciclicamente, il blog è f o n d a m e nt a l e come vetrina. Ti apre un infinità di porte, contatti, collaborazioni, amicizie virtuali. Infatti, la mia seconda fotografa l’ho La vera difficoltà non è il giorno del conosciuta grazie al blog. matrimonio, ma è il dopo, è la post Il blog piace alla gente e penso che serva produzione. anche per inquadrare meglio l'autore, così gli sposi che arrivano in studio Eliminare, scartare, sistemare tutti gli scatti, ritagliare. conoscono già il suo Tutte le volte che gli Lavoro sulle immagini mondo. in maniera accurata, A proposito di social, sposi escono dal mio ma impercettibile per trovo intelligentissimo ufficio, dopo il primo esaltarne la bellezza, il sito degli sposi la incontro, lo dico mantenendone per il matrimonio verità. sempre: perchè ti da un sacco Nei miei pacchetti offro di informazioni, è servizi con consegna "Mi raccomando, davvero funzionale. esclusivamente in Soprattutto per chi indipendentemente da digitale, oppure il viene da fuori città, digitale accompagnato me, le indicazioni della dall’album dei ricordi SCEGLIETE UNA location sono molto con 100 scatti, creato utili. personalmente da me. DONNA" Se si decide di fare il Nel mio lavoro ho solo sito è anche da tenere un'ossessione: la puntualità. constantemente aggiornato, bisogna E' una grandissima insicurezza in realtà, trovare qualcosa che coinvolga le persone non mi va di arrivare tardi e non mi che lo visitano. piace per niente aspettare gli altri. E altra cosa che mi piace molto è Il giorno del matrimonio infatti ho l'hashtag personale del matrimonio per un'ansia infinita! Anche perchè in genere gli invitati. ci si sposa nei week end estivi e non solo La trovo un'idea molto carina. Magari nella città di Bologna. Mi è capitato scegliendo solo un social network così anche di andare in giro per l'Italia e si riesce a coinvolgere gli invitati, ma in code e treni in ritardo sono all'ordine del maniera non eccessiva. giorno. In un matrimonio più o meno gli scatti La mia valigia e il mio set lo rifaccio sono 3.000, mentre agli sposi di solito mille volte e di notte mi capita di sognare 26 INFORMAPIÙ che mi sono scordata il flash oppure non ho caricato le batterie! Però non mi è mai capitata l'ansia di perdere l'attimo nel scattare una foto. Spero sempre che gli sposi che entrano nel mio studio abbiano già visto altri fotografi prima e dopo di me. Così se scelgono me l'hanno fatto perchè hanno capito veramente chi sono e hanno Avoriophoto scelto il mio stile consapevolmente. Come Wedding Photographer le donne hanno una marcia in più, non c'è niente da fare. Si vede tantissimo la mano di una fotografa femminile, rispetto a quella maschile. L'occhio di una donna è diverso, è più sul dettaglio, gli uomini invece sono sulla panoramica....come nella vita!" Veronica Zanetti - Avoriophoto Avoriophoto Avoriophoto Avoriophoto Avoriophoto L'organizzazione di un matrimonio richiede impegni fin da un anno prima, a partire dalla scelta della chiesa nella quale celebrare il rito dell’unione. Celebrare il matrimonio in chiesa non rappresenta né una convenzione, né la ricerca di una cornice speciale. Implica la consapevolezza del suo profondo significato e come tale il rispetto del luogo. In chiesa ci si può sposare con una cerimonia tradizionale e formale, oppure, anche in maniera intima e raccolta. Oggi sono molte anche le possibilità offerte alla cerimonia civile, perché non solo i Comuni mettono a disposizione musei, palazzi storici e sale dall’atmosfera unica, ma anche perché il rito può essere celebrato da un amico o da una persona cara, e a moltissimi piace l'idea. Forse perché ricorda un pò lo stile dei film americani... “Oh Stanley, non capisci? Il matrimonio, in chiesa, è il sogno di ogni ragazza: l’abito bianco, i fiori, la musica. È una cosa che ricorderà per tutta la vita. E anche noi” dal film “Il padre della sposa” 1950 Avoriophoto Avoriophoto Avoriophoto INFORMAPIÙ 27 Non è semplice da trovare, anche perché la location dei sogni spesso è troppo cara o troppo distante da dove verrà celebrata la cerimonia. Quindi, la giusta scelta impone anche di tener conto delle esigenze degli ospiti. Wedding Day La lista potrebbe continuare all’infinito quindi onde evitare inutili perdite di tempo, occorre individuare la categoria di location che più si addice e che maggiormente rispecchia l'idea di matrimonio degli sposi. In primavera o in inverno, in città o in campagna, la festa del sì deve essere speciale, L’unico consiglio è quello di selezionare a con un pizzico di fantasia e di creatività. monte la tipologia. Basterà mescolare un pò di passione alla voglia di stupire e si otterrà un party unico Villa con parco? È bene fare tutto ciò circa un anno e indimenticabile. prima, per verificare date e disponibilità, Location vista mare? soprattutto per la location del ricevimento. Casale rustico? Castello? GdF Atelier GdF Atelier GdF Atelier Palazzo Gnudi è una affascinante dimora storica dei primi del ‘500. Una prestigiosa location nel centro storico di Bologna che offre un servizio di organizzazione matrimoni in ogni sua sfaccettatura, mettendo a disposizone una Wedding Planner competente ed affidabile, Monica Billi. "La location viene considerata come la cornice ideale del matrimonio. La scelta avviene solo quanto gli sposi incontrano il luogo che permette loro di immedesimarsi nel “film” che hanno sempre sognato, un sogno che diventa realtà. Palazzo Gnudi colpisce gli sposi perché ha il fascino di una location storica ed il Salone degli Specchi, la piccola Versailles, li rapisce con la sua maestosità. Il Salone è unico nel suo genere. Il suo punto di forza è la possibilità di organizzare il ricevimento con tutti gli ospiti in un’unica spazio piuttosto che in varie sale, come spesso accade nelle dimore storiche. In veste di Wedding Planner accompagno gli sposi in tutto il loro percorso di preparazione 28 INFORMAPIÙ al matrimonio. Non ho mai chiesto agli sposi perché scelgono me, e non vorrei certo peccare di presunzione avanzando delle supposizioni, ma azzardo qualcosa che posso percepire dai giovani sposi: si crea un feeling ed una fiducia reciproca incredibile, divento la loro assistente personale, la loro confidente e il loro sostegno. Gli sposi percepiscono il mio entusiasmo e la mia disponibilità, oltre all’esperienza che permette loro di sentirsi tranquilli nell’odissea dei preparativi. Addirittura un giorno una sposa mi ha fatto un grandissimo complimento: “Sei la mia Bibbia!" Il giorno del matrimonio la parola d'ordine è "sveglia all’alba"! Sul mio comodino c’è sempre un blocco appunti per i risvegli Avoriophoto notturni, e quando ti svegli comincia il ripasso del timing della giornata. Le prove non finiscono mai! Tutto deve essere perfetto. Imprevisti sempre sotto controllo. Tutti i fornitori sono al centro della mia attenzione, tutti dovranno poter lavorare al meglio perchè è fondamentale per l’ottima riuscita del matrimonio. L'emozione è incontenibile... ogni matrimonio resta comunque sempre unico!" Monica Billi, Wedding Planner “Tutto perfetto, una bella occasione per fare festa con gli amici, una cerimonia meravigliosa” Francis Ford Coppola - a proposito del matrimonio della figlia Sofia Il banchetto è la formula più classica per festeggiare il si, ma bisogna personalizzarlo: nella cura dei dettagli, nella scelta del menu, nella disposizione dei tavoli e nell’attenzione alle esigenze degli invitati. La cosa migliore è che si rispetti un'armonia d'insieme nell’organizzazione della festa, una sorta di “fil rouge” sul quale costruire l’allestimento e decidere su quali portate puntare. Senza contare che alla base della perfetta riuscita c’è sicuramente la disposizione dei posti a tavola. La cosa migliore è mettere bene in vista lo schema dei tavoli (il cosiddetto “tableau de mariage”) con i nomi degli invitati, in modo che tutti sappiano dove accomodarsi. A tavola, nulla è lasciato al caso, il cibo dovrebbe essere in armonia con la giornata nel suo complesso, il luogo e la stagione. Il banchetto rappresenta la tradizione, ma qualcosa è cambiato: prevalgono la formula del menù di qualità e il rispetto dei tempi. Se prima l’eccesso era un atto propiziatorio e le numerose portate un segno di abbondanza, oggi la quantità lascia il passo alla qualità e alle soluzioni estetiche che permettono gli elementi più divertenti, quelli con cui ci si può sbizzarrire. Possono realizzarsi nella preparazione dei tavoli che deve essere originale, personale; si possono declinare nella scelta dei decori delle sedie, un mazzolino di fiori personalizzato per ciascun ospite, o nella scelta di sedute tutte rigorosamente diverse. Via libera a ortaggi, erbe aromatiche, conchiglie, foglie di sottobosco, teli di tulle, nastri.... scelte che nell’apparente casualità ripercorrono un’idea di fondo forte e chiara. Basta correre sul filo della creatività. Avoriophoto Avoriophoto GdF Atelier GdF Atelier Finger Food: tendenza di origine inglese che ha generato spunti diversi e rivoluzionato le regole del galateo: portare alla bocca qualcosa senza posate non è più considerato un gesto poco elegante, purchè sia previsto il tovagliolo. Avoriophoto INFORMAPIÙ 29 Il vero tocco magico Tra i particolari che contribuiscono a rendere una cerimonia indimenticabile i fiori sono a pieno titolo i protagonisti. I fiori raccontano molto del carattere degli sposi, definiscono il tono, lo stile e la personalità del grande giorno. Guardati, ammirati, commentati dagli invitati, accompagnano e sottolineano ogni momento importante, ogni passaggio. La decorazione floreale è un elemento determinante, dall'ingresso ai banchi della chiesa, dai centrotavola ai dettagli durante il banchetto: i fiori aggiungono personalità e gioia ad ogni momento della giornata. Stefania Di Baldassare, Flower Design e Flower Artist, nasce a Sanremo e fin da piccola i fiori rappresentano la sua grande passione. Grazie alla sua esperienza non si accontenta, fa ricerca, inventa soluzioni nuove e diverse a seconda dell'evento, dell'occasione e della sposa. Contamina con grazia ogni spazio, ogni angolo, lo nobilita e lo sottolinea. "Negli anni, è cambiata la concezione del matrimonio . Una volta era un evento molto più scontato, mentre oggi la sposa del 2014 è documentata al 100%, la ricerca dei particolari parte già da un anno prima. Quando due neo sposi entrano in Atelier una buonissima infarinatura del nostro lavoro ce l'hanno grazie al sito e alla nostra pagina di Facebook. Noi abbiamo solo il compito di riuscire a mettere in pratica tutti i loro desideri. Ci sono capitate poche spose senza neanche un'idea di partenza, e in quel caso si affidano completamente alla mia esperienza. Avoriophoto 30 INFORMAPIÙ Negli ultimi due anni la moda è sposarsi prima in Comune e poi fare la cerimonia “finta” nella location scelta. Infatti, sfruttare al massimo la location rende il tutto più fiabesco, l'atmosfera è veramente magica e grandi e piccole che siano le spose, la fiaba se l'aspettano tutte quel giorno. Il mio lavoro è la ricerca in assoluto del mood del matrimonio. Tenendo conto della location scelta, devo trovare le soluzioni che si adattano meglio per trovare una sorta di "fil rouge" che caratterizza il matrimonio. La sposa di oggi cerca e pretende il fiore lavorato nel modo piu spontaneo possibile, quasi il fiore che viene raccolto direttamente dal campo. E i fiori oggi devono essere accompagnati da un complemento d'arredo molto ricercato come ad esempio pizzi, oggetti vintage, lo stile francese va moltissimo. Noi fiorai ci siamo “trasformati” in veri ricercatori del pezzo unico, quello che fa la differenza, quello che caratterizza al meglio gli sposi e i mercatini dell'antiquariato sono diventati la nostra seconda casa: meglio un pezzo unico e antico, che una composizione decorativa degli anni '90. Il mio percorso con la sposa parte, quasi sempre, dal bouquet perchè il protagonista in assoluto del matrimonio, che tutti non vedono l'ora di vedere, è il vestito. Ma un vestito da sposa senza bouquet non è niente. Il bouquet da sposa è un elemento che Avoriophoto completa il vestito, senza diventare il protagonista. La maggior parte delle spose scelgono i fiori piccoli o i fiori grandi, non ci sono vere proporzioni. Ma la curiosità che forse non tutti sanno è che il bouquet e le bottoniere possono essere diverse da tutto il resto dei fiori scelti per la cerimonia e la location. Il bouquet deve finire il vestito, deve essere la chicca che completa la sposa. Inoltre, negli ultimi anni, oltre al classico bouquet c'è il bouquet da lancio, una richiesta di quasi l'80% delle spose. Deve essere possibilmente buffo con peperoncini o fiori colorati. Avoriophoto L'imprevisto nel nostro lavoro, e come in tutti i lavori, c'è sempre, soprattutto il giorno del matrimonio. mio gusto. Il mio modo di trovare il particolare e la ricerca che faccio in ogni matrimonio sono i miei punti di forza. Non è mai capitato di fare due matrimoni uguali, non è da me... non mi accontento di quello che ho già fatto. Mi piace trovare anche solo una piccola cosa che differenzia gli sposi dagli altri, anche se i fiori scelti sono gli stessi. Abbiamo a che fare anche con sposi stranieri, con gusti completamenti diversi dagli italiani e il bello è proprio studiare il gusto e lo stile di altri paesi. Mentre in Italia l'addobbo è sempre molto raffinato ed elegante, nella maggior parte dei casi lo straniero che si sposa in Italia tende sempre ad esagere. Masse di fiori incredibili. Abbondanza in tutto e per tutto, una scenografia stratosferica, certe volte rischiando anche di cadere nel troppo. Ma in questi casi per noi fioristi è una vera e propria soddisfazione. L'importanza che gli stranieri danno ai fiori è meravigliosa. La televisione e internet aiutano tanto noi professionisti a seguire la moda, le tendenze e a trovare nuovi spunti. Per quanto uno si prepari, faccia liste su liste, è matematico che ci si dimentichi qualcosa: cesoie, forbici, nastri, fil di ferro. La concorrenza nel mio lavoro c'è e non c'è. Ognuno ha il suo modo di lavorare, scelgono me perchè sanno come lavoro, conoscono il mio stile e il Apprezziamo molto quando ci lasciano carta bianca, anche perchè è una sfida riuscire a soddisfarle pienamente. Avoriophoto Ogni matrimonio è a sé e ti lascia nel cuore un'emozione unica... io mi ricordo tutti gli sposi che ho fatto. Sono stati fatti con il massimo dell'impegno e dell'amore per il nostro lavoro e difficilmente siamo stanchi dopo aver finito l'allestimento di un matrimonio, perchè la soddisfazione più bella è vedere il lavoro finito come davvero l'avevamo previsto." Durante l'allestimento devi coordinarti con tutto il resto dei fornitori: chiedere al catering quanti buffet sono previsti, se hanno bisogno di fiori anche per la torta, se c'è bisogno di abbellire le stanze di servizio dedicate agli sposi, etc. Per questo la figura della Wedding Planner è importante, perchè coordina tutti i vari fornitori. È sempre un aiuto in più. Il feeling che riusciamo a creare con gli sposi è fondamentale, la sposa si deve fidare ciecamente di noi. GdF Atelier Ma è anche un'arma a doppio taglio, perchè le spose, guardando un pò qua e in là, non si rendono conto dell'associazione di stili diversi e soprattutto non tengono presente i costi per la realizzazione delle idee prese da internet. Stefania Di Baldassare, Flower Design INFORMAPIÙ 31 GdF Atelier Avoriophoto Avoriophoto Avoriophoto GdF Atelier GdF Atelier Avoriophoto GdF Atelier Avoriophoto GdF Atelier GdF Atelier GdF Atelier GdF Atelier GdF Atelier "Il nostro Atelier è un vero e proprio laboratorio di idee, si crea, si pensa e si arriva sempre a un finale unico per ogni matrimonio" Grazie dei Fiori Atelier GdF Atelier NEWS INAUGURAZIONE DEL PRIMO CANTIERE PER IL RESTAURO DEL PORTICO DI SAN LUCA: Lavoropiu' SpA prima impresa privata a f inanziare il progetto selfie di Matteo Lepore Mercoledì 12 marzo - In occasione della conferenza stampa per il restauro del Portico della Basilica di San Luca, erano presenti l'assessore comunale Matteo Lepore, il presidente del Comitato per il restauro Renato Sabbi, Virginia Carolfi rappresentante di GINGER, il presidente del quartiere Saragozza Roberto Fattori e Matteo Naldi, Direttore Marketing di Lavoropiù SpA. È stato presentato l'avvio del primo cantiere di riqualificazione del Portico di San Luca, nel percorso che parte dal Meloncello e arriva fino alla Basilica. La ristrutturazione riguarderà in primis la salvaguardia degli affreschi e la rimozione dei graffiti e l'idea è quella di proseguire poi con gli interventi più grandi lungo tutto il percorso restante. Matteo Naldi Come è possibile notare dalla foto, il cantiere è circondato da pannelli informativi dell'iniziativa Un passo per San Luca, ben visibili sia da chi passeggia sotto il portico, sia da chi percorre la strada accanto. LAVOROPIU' EVERYWHERE SI TRASFERISCE everywhere Lavoropiù Everywhere, la divisione specializzata di Lavoropiù SpA che si propone come punto di riferimento per le imprese italiane già presenti nei mercati esteri o intenzionate ad approcciarli, si trasferisce in Piazza dei Martiri a Bologna. Lavoropiù Everywhere ha un ufficio strutturato con base in Italia e si avvale di diverse unità operative sul territorio italiano. All'estero è presente con le filiali di San Paolo (Brasile) e Hong Kong (Cina). Lavoropiù Everywhere P.zza dei Martiri 1/2 - Tel 051 244652 - Fax 051 249162 - [email protected] 34 INFORMAPIÙ NEWS LAVOROPIU' SPONSOR DI ACF FIORENTINA Continua l'attenzione di Lavoropiù verso il mondo del calcio italiano. Accanto alla partnership con il Bologna FC e il Parma FC, Lavoropiù SpA ha deciso di sostenere la ACF Fiorentina per tre incontri del girone di ritorno della Stagione 2013/2014. 16/03/14 3 Fiorentina vs Chievo 1 06/04/14 2 Fiorentina vs Udinese 1 06/05/14 3 Fiorentina vs Sassuolo 4 stadio Artemio Franchi Fiorentina - Udinese del 06/04/2014 Fiorentina - Chievo del 16/03/2014 TORNEO SEI NAZIONI Lavoropiù SpA ha deciso di sostenere la Federazione Italiana Rugby nel Torneo Sei Nazioni 2014 che vede annualmente confrontarsi le Nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia. La società è sponsor ufficiale del Torneo in cui l'Italrugby è stata impegnata contro la Scozia il 22 febbraio e contro l'Inghilterra il 15 marzo allo Stadio Olimpico di Roma. 22/02/14 20 Italia vs Scozia 21 15/03/14 11 Italia vs Inghilterra 52 foto della partita Italia - Inghilterra del 15/03/14 INFORMAPIÙ 35 COVER { le copertine di Informapiù personalizzate da tutte le filiali, gli uffici e le divisioni di Lavoropiù. INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ FiLIALE DI BOLOGNA FiLIALE DI FIRENZE cover story specchio riflesso: i diversi aspetti della somministrazione cover story direttamente dai Caraibi... i "pirati" di Lavoropiu' INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ FILIALE DI FIORANO MODENESE (MO) FiLIALE DI MONSELICE (PD) cover story Lavoropiu': siamo fatti della stessa sostanza dei sogni cover story a Fiorano non solo ceramiche... le Salse di Nirano 36 INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ PERPIU' MILANO UFFICIO REDDITIVITA' cover story con Expo 2015 la Lombardia, Milano e l'Italia riacquisteranno competitivita' a livello europeo e internazionale INFORMAPIÙ INFORMAPIÙ FiLIALE DI SERIATE (BG) cover story "Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni" Oscar Wilde FILIALE DI NOVELLARA (RE) cover story la f i liale compie 10 anni: stessa storia, stesso luogo, stesso pub INFORMAPIÙ 37 AGGIORNAMENTI CONTRATTUALI CERAMICA E LEGNO GUIDANO I RINNOVI DI MARZO E APRILE I recenti rinnovi di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro che interessano nello specifico la nostra Società e che non sono stati presi in esame precedentemente riguardano i settori: • • • Ceramica - Aziende Industriali Area Legno e Lapidei Artigianato Lapidei – Piccola e Media Industria – Confapi Tra aprile e maggio sono poi previsti alcuni scatti economici per vari CCNL, tra cui: Tessili, Pelli e Cuoio, Calzature Pmi, Giocattoli Pmi (aprile), Alimentari Industria e Cooperative, Oleari e Margarinieri Industria, Cartai e Cartotecnici, Grafici ed Editoriali Pmi (maggio). Altre notizie recenti Da parte delle associazioni sindacali dei lavoratori ed in seguito a consultazione c'è stato lo scioglimento delle riserve sull'ipotesi di rinnovo del CCNL Acqua e Gas, potendo così procedere all'erogazione dell'una tantum a parziale indennizzo del periodo di vacanza contrattuale 38 INFORMAPIÙ Il settore del CCNL Vigilanza Privata ha stipulato un accordo di armonizzazione per unificare e armonizzare i trattamenti economici e normativi di tutto il settore. Ricordiamo inoltre che proseguono le consultazioni tra le parti sociali per la stipula del rinnovo del CCNL del Commercio e Terziario, scaduto il 31 dicembre 2013; così come procedono le consultazioni dei rinnovi di altri Contratti Collettivi dell'area del terziario e dei servizi già da tempo scaduti, come ad esempio le Cooperative di Consumo, gli Ortofrutticoli ed Agrumari, e tutti i settori del Turismo non firmatari dell'ipotesi di rinnovo stipulata in data 18 gennaio 2014, quali i settori dei pubblici esercizi e delle agenzie di viaggio, che continuano pertanto ad essere in situazione di vacanza contrattuale. Veniamo agli approfondimenti relativi ai recenti rinnovi contrattuali: Ceramica – Aziende Industriali In data 18 marzo 2014, tra Confindustria Ceramica, Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, è stata stipulata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per gli addetti all'industria delle piastrelle di ceramica, dei materiali refrattari, ceramica sanitaria, di porcellane e ceramiche per uso domestico e ornamentale, di ceramica tecnica, di tubi in grès, scaduto il 30 giugno 2013. Tale contratto ha validità triennale e decorre dal 1° luglio 2013 con scadenza 30 giugno 2016 sia per la parte normativa sia per quella economica. Gli incrementi retributivi, dei minimi e dell'IPO (indennità di posizione organizzativa), sono a partire dal 1° aprile 2014. Inoltre, a favore di tutti i dipendenti in forza alla data di stipula dell'accordo, è prevista la corresponsione di una somma a titolo di una tantum rapportata al servizio prestato nel periodo 1° luglio 2013 – 31 marzo 2014, eventualmente riproporzionata al part-time. Gli iscritti al fondo pensione contrattuale Foncer possono scegliere di versare l'una tantum nel suddetto fondo. Nel testo del rinnovo è regolato il funzionamento del fondo di assistenza sanitaria integrativa FASIE, che prevede l'iscrizione volontaria del dipendente che può includere il nucleo familiare. A decorrere dal 1° luglio 2015 è previsto un incremento dell'aliquota contributiva a carico del datore di lavoro al fondo di previdenza complementare di categoria Foncer, che sarà pari all'1,9% della retribuzione utile per il calcolo del TFR. Curiosità: i circa 30.000 lavoratori del settore ceramico risultano operanti in gran parte nel polo ceramistico di Sassuolo. importo a titolo di una tantum ai lavoratori in forza alla data di stipula dell'ipotesi di accordo, ad esclusione di coloro che hanno usufruito di importi a titolo di “futuri miglioramenti contrattuali”. Il CCNL ha poi recepito le recenti modifiche normative apportate alla disciplina del contratto a tempo determinato, ampliandole (infatti il D.L. n. 34/2014 attribuisce ai contratti collettivi la facoltà di fissare limiti anche in misura non uniforme). Si prevede la possibilità di assumere 2 lavoratori a tempo determinato per aziende fino a 5 dipendenti, 1 lavoratore a tempo determinato ogni 2 dipendenti in forza per aziende da 6 a 18 dipendenti, le aziende con più di 18 dipendenti possono assumere lavoratori a tempo determinato fino al 25% dei dipendenti in forza. Le aziende che non aderiscono al fondo di assistenza sanitaria integrativa intercategoriale per l'artigianato San.Arti. sono tenute ad erogare al singolo lavoratore un importo pari a 25 euro lordi mensili per 13 mensilità a titolo di “Elemento aggiuntivo della retribuzione”. Lapidei – Piccola e Media Industria Legno Lapidei – Artigianato In data 25 marzo 2014, tra Confartigianato Legno e Arredo, Confartigianato Marmisti, Cna Produzione, Cna Costruzioni, Casartigiani, Claai e le oo.ss. Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, è stato stipulato l'accordo per il rinnovo del CCNL per i dipendenti dalle imprese del legno, arredamento, mobili, escavazione e lavorazione materiali lapidei. Il contratto ha validità triennale, decorre dal 1° gennaio 2013 e scade il 31 dicembre 2015 sia per la parte economica sia per la parte normativa. Tale rinnovo prevede incrementi retributivi a partire dal 1° aprile 2014 e, a totale copertura del periodo di vacanza contrattuale da gennaio 2013 a marzo 2014, l'erogazione di un In data 5 marzo 2014 tra Confapi Aniem e le oo.ss. dei lavoratori è stato stipulato l'accordo per il rinnovo del CCNL per i dipendenti delle piccole e medie industrie di escavazione e lavorazione dei materiali lapidei. Si tratta di un diverso accordo di rinnovo rispetto a quello sottoscritto in data 16 gennaio 2014 da Anie, Anier aderenti a Confimi Impresa e non a Confapi, con le oo.ss. In questo caso, per la prima volta, oltre ad avere decorrenza e durata differenti, i due CCNL differiscono anche nella parte economica. Verranno pertanto monitorati i futuri sviluppi contrattuali e di relazioni industriali del settore. Dai rinnovi contrattuali susseguitesi negli ultimi tempi si evince la tendenza generalizzata ad incrementare i versamenti a carico del lavoratore ma soprattutto a carico del datore di lavoro in favore dei fondi di assistenza sanitaria integrativa e dei fondi di previdenza complementare di categoria, questo in una dinamica tendenziale nei paesi europei di contrazione del Welfare a carico dello Stato sorretta da un rafforzamento di forme di Welfare aziendali o di categoria. INFORMAPIÙ 39 LAVOROPIÙ EVERYWHERE IL BRASILE A UN PASSO DAI MONDIALI I grandi eventi sportivi dei Mondiali di calcio e delle Olimpiadi creano numerose aspettative di incremento di business e opportunità di lavoro... Il Brasile sarà all'altezza? È da ormai molti mesi che il Brasile è stato investito da un'ondata di polemiche, interne ed esterne, riguardanti sia lo stato dell'organizzazione dei prossimi Mondiali di Calcio e le Olimpiadi di Rio previste per il 2016, sia questioni inerenti alla politica e all'economia domestica. infrastrutture necessarie per ospitare i due eventi più importanti a livello mondiale nel mondo dello sport: a poche settimane dall'inizio del Mondiale, infatti, i lavori preparatori sembrano andare a rilento, nonostante la Fifa avesse richiesto esplicitamente la consegna di tutti gli stadi entro la fine del 2013. Ciò nonostante, per quanto le polemiche contro il governo del Presidente Dilma Rousseff, stiano mettendo seriamente in crisi l'immagine del paese agli occhi dell'opinione pubblica mondiale, è altrettanto vero che ci sono aspetti dell'economia brasiliana che continuano a resistere e svilupparsi malgrado la crisi mondiale. L'opinione pubblica mondiale è estremamente divisa sull'argomento: secondo molte fonti infatti, il Brasile non sarebbe pronto ad ospitare un evento di importanza internazionale come la World Cup e le motivazioni si possono riassumere in due punti principali: 1. Le manifestazioni dei brasiliani contro il governo sono sempre più frequenti e violente: ad essere messi sotto accusa non sono solo i mondiali e le enormi spese La disoccupazione in Brasile registrata nel dicembre del sostenute dallo Stato, ma moltissime misure politiche 2013 è infatti stata solo del 5,4%, dimostrando che allo varate negli ultimi mesi. (aumento del prezzo stato attuale, l'economia del paese sta attraversando un periodo di occupazione pressoché piena. dei biglietti dei trasporti pubblici, all'allocazione prevista per le risorse del 2014) A svilupparsi enormemente negli ultimi tre anni è stato 2. L'enorme ritardo nella realizzazione delle soprattutto il settore petrolifero, con conseguente maggiore 40 INFORMAPIÙ richiesta di professionisti: ingegneri, project manager e tecnici competenti nella relativa tecnologia. Altri settori che negli ultimi anni hanno visto una notevole crescita, sono quello della cantieristica navale e delle costruzioni; KONGNews online prevede che tra produzioni e consegne di navi e impianti di trivellazione e costruzioni nel settore delle infrastrutture, entro il 2020 si creerà un fabbisogno di manodopera di oltre 100.000 persone. Nel settore delle costruzioni, oltre alle figure tecniche, si sono create molte opportunità anche per manager organizzativi per tutto ciò che riguarda la commercializzazione di terreni ed edifici. Anche il settore dell'energia e quello agro-alimentare hanno visto un incremento nella richiesta di manager e ingegneri, essendo entrambi settori in cui il governo ha investito moltissimo. Questa enorme crescita e le relative conseguenze da un punto di vista occupazionale, sono strettamente legate all'avvento dei prossimi Mondiali di Calcio e delle Olimpiadi del 2016. riguardanti le acquisizioni di permessi lavorativi da parte degli stranieri. Sempre secondo il KONGNews, nel 2012 il Ministero del Lavoro brasiliano avrebbe concesso ben 7.300 permessi di lavoro con un incremento nel rilascio di permessi di soggiorno di oltre il 137%, avvenuto negli ultimi 3 anni. Lo scopo di queste misure è incrementare ulteriormente la crescita economica del paese attraverso un'importazione di know-how straniero e un lavoro di “formazione” della manodopera locale. Al momento, per ottenere permessi di lavoro temporanei, è necessario recarsi presso un qualsiasi Consolato brasiliano ed entro cinque giorni lavorativi la licenza sarà valida. I permessi si possono richiedere attraverso il sito web del ministero del lavoro brasiliano secondo quanto contenuto dal decreto pubblicato il 6 agosto 2013 sul Diario Ufficiale. I visti saranno concessi per due anni, prorogabili fino al 31 dicembre 2014 per le attività legate alla World Cup e fino al 31 dicembre 2016, per quelli legati alle Olimpiadi. È inoltre richiesto dalle autorità brasiliane che il paese di provenienza del lavoratore assicuri che la permanenza del loro cittadino in Brasile sia strettamente vincolata agli eventi sportivi. La disoccupazione in Brasile registrata nel dicembre del 2013 è stata solo del 5,4%, dimostrando che allo stato attuale, l'economia del paese sta attraversando un periodo di occupazione pressoché piena. È infatti proprio grazie a questi due eventi, ai lavori effettuati e ai progetti ancora in corso, che molti ingegneri (non solo brasiliani, ma internazionali) hanno potuto trovare impiego. La favorevole congiuntura economica in cui si trova il paese, unita alla disponibilità ancora troppo scarsa di professionisti qualificati, ha reso necessario da parte del governo brasiliano l'ammorbidimento delle restrittive misure protezioniste INFORMAPIÙ 41 A RUOTA LIBERA LA FIDELIZZAZIONE IN 7 GRAMMI Cosa unisce lo sviluppo esponenziale del settore caffè ai candidati Lavoropiù? D urante il nostro secondo incontro, Fabio propone alcuni temi che potrebbero essere di interesse per questa nuova rubrica. Mentre parla di settori in crescita e competenze trasversali racconta un episodio che gli è rimasto particolarmente in mente. In una filiale della provincia di Bologna c'è un ex lavoratore somministrato che, ogni volta che si trova a passare davanti agli uffici, entra sorridendo e porta il caffé per tutti i colleghi. Fabio ci racconta che di questi episodi ne succedono spesso nelle nostre filiali e che i nostri colleghi godono per anni della stima e dell'affetto dei lavoratori. Chi porta in regalo un souvenir, chi entra solo per un saluto, chi addirittura entra per chiedere consigli! E chi per offrire ogni volta un caffé… Chissà se questo lavoratore è consapevole di quanta strada hanno fatto i chicchi di caffé prima di diventare la bevanda con cui omaggia i nostri colleghi! Fabio è diventato un esperto in materia perché sta partecipando ad un gruppo di lavoro in cui stanno sviscerando il mercato e la produzione del caffé per potersi presentare ad alcune aziende target in maniera professionale e preparata. E, infatti, abbandona il discorso dell'affetto duraturo dei lavoratori per lanciarsi in un'interessante disamina del settore. Fabio: i numeri ci dicono che il settore è assolutamente in crescita, soprattutto grazie all'import perché l'Italia importa tantissimo caffé, è il secondo importatore in Europa e il quarto nel mondo. Non è solo il consumo interno a crescere, perché c'è anche una parte di re-export: l'Italia importa il caffé verde e riesporta quello tostato. Questo passaggio non lo fanno le nazioni che producono caffé perché si tratta di paesi come il Brasile, il Vietnam e gli stati del centro America in cui l'energia elettrica e l'acqua utili al processo di tostatura hanno costi troppo elevati. Il re-export è in mano ai paesi industrializzati: 26 milioni di sacchi gli USA, 22 milioni la Germania, 12 milioni di sacchi l'Italia. In Italia il settore si sta differenziando e sta passando dai consumi al bar che risente della crisi al sistema del vending. Per quanto riguarda il processo di produzione, con i colleghi del “progetto caffé” di Lavoropiù, stiamo acquisendo una serie di informazioni utili e soprattutto poco note alla maggioranza e ci stiamo specializzando nella terminologia propria del settore. Lo sapete quanti grammi di caffé macinato occorrono per produrre un espresso? Solo 7 grammi. Inoltre, la “percolatura” – il passaggio del liquido attraverso il filtro - deve durare dai 20 ai 25 secondi e la pressatura del macinato deve essere di 12,5 bar. Per apprendere queste cose stiamo visitando tante aziende che 42 INFORMAPIÙ lavorano il caffé e stiamo diventando esperti dei processi produttivi e delle regole per tostare e vendere un buon caffé. Si parte dall'acquisto del chicco verde. Il caffé nasce da una pianta che ha circa cento specie ma le più utilizzate sono soltanto la “robusta”, l'“arabica” e, in misura minore, la liberica. Il caffé viene poi trattato con una prima lavorazione e arriva in Italia come chicco verde e qui viene tostato. Tutto il processo richiede delle analisi qualitative e sensoriali, motivo per cui le più grandi società del settore hanno dipendenti specializzati con il ruolo di assaggiatori. Ovviamente non viene assaggiata la miscela finita, quella a cui siamo abituati noi consumatori. Gli assaggiatori testano tutte le tipologie di caffé che andranno a comporre la miscela (in media ci sono 8 tipologie) e di ognuna devono avvertire il retrogusto originario che può avere sentori di cereali, di cacao o di altri specifici aromi. A seguire viene eseguita un'analisi chimica per scongiurare la presenza di muffe che, quasi impercettibili ad occhio nudo, rovinerebbero tutta la partita, se presenti. Ovviamente i pericoli di muffe o di miscele scadenti possono essere ovviati solo acquistando caffé di alta qualità che consente anche una tostatura pressoché perfetta perché l'alta qualità è data da chicchi della stessa grandezza e, dunque, con lo stesso grado di cottura. I chicchi rotti denotano la cattiva qualità del caffé poiché in tostatura si sono sicuramente bruciati producendo alterazioni nel gusto finale. La miscela può essere fatta prima o dopo la tostatura. Se le diverse tipologie vengono miscelate separatamente si otterrà sicuramente un grado di cottura ottimale per tutte ma se vengono miscelate tutte insieme si amalgameranno meglio gli aromi. Al di là della tecnica impiegata, l'obiettivo di una torrefazione è quello di garantire sempre lo stesso gusto alla propria miscela per rendere ancora più accattivante il prodotto finale. Ufficio marketing: nel tempo è aumentato il consumo di caffé? 50 anni fa in Italia si beveva meno caffé? Il caffé è molto associato ad una vita frenetica, stressata. Magari 50 anni fa la vita era più tranquilla e forse c'era meno bisogno di caffé… Anche le aziende probabilmente cavalcano quest'onda… indipendentemente dall'influenza di altri eventi (umidità, conservazione, ecc.). Ulteriori procedimenti vengono attivati quando si deve produrre il caffé in capsule, attualmente fenomeno in crescita sia per qualità del prodotto – ormai equiparabile all'espresso da bar – sia per dati di fatturato. A riprova del crescente uso del caffé in capsule, l'Istat lo ha introdotto da quest'anno nel paniere dei consumi insieme a sigarette elettroniche e giornali on line. Ogni italiano consuma circa 6 chili di caffé all'anno, quasi 1000 tazzine. I francesi ne bevono in media 600 mentre in Cina bevono solo 3 tazzine all'anno. Ufficio marketing: è un prodotto alimentare che molto più di altri è legato alla cultura e alla tradizione italiana. Fabio: il consumo in Italia è radicato nella tradizione e nella cultura del paese: qui è un rituale bere il caffé e non si smette di berlo se non è buono quello del bar sotto casa: si cambia bar piuttosto ma non si rinuncia al rito. È un prodotto legato alla territorialità ed è diverso per gusto e significato dal nord al sud del penisola ma anche dell'Europa. A nord si beve molto allungato, scendendo verso sud si trova l'espresso e il ristretto. La varietà “robusta” ha un sapore molto forte e nel sud, soprattutto in Sicilia, viene utilizzata al 100% e non miscelata con la varietà “arabica” come succede, invece, nelle miscele più commerciali. Il mercato, però, è saturo per cui tutte le aziende stanno attuando una diversificazione del prodotto offrendo altri tipi di bevande sempre a base di caffé ma con l'aggiunta di altri gusti come ginseng, nocciola, cacao, ecc. Ufficio marketing: le società che operano nel settore sanno che il target a cui si riferiscono ha un tetto di consumo. Quindi differenziano il prodotto. Fanno anche altre manovre? Fabio: sì, vendono all'estero. L'attività del re- export serve a questo. E, poi, come detto prima, diversificano, aumentano i prodotti e il loro appeal. Nel mondo del caffé in capsule, ad esempio, è sorto parallelamente il mercato delle macchine per il caffé che, per design e funzionalità, assomigliano sempre di più alle macchine da bar. Addirittura si progettano mobili adatti a esporre la macchina da caffé, creando veri e propri corner domestici. Si pensi, infine, alla pubblicità e all'utilizzo di testimonial famosi Fabio: Il rito del caffé si associa ad un momento di stacco, di pausa, oltre a rappresentare un buon momento di aggregazione. 50 anni fa era probabilmente bevuto a fine pasto o a colazione. Anche perché non c'era ancora la cultura del bar intesa come adesso. Le aziende cavalcano quest'onda, ma oggi si è arrivati alla saturazione del mercato italiano che porta ad una differenziazione qualitativa del prodotto o distributiva (apertura di punti vendita all'estero). Con la riduzione dei tempi di trasporto aumenta il consumo in tutto il mondo anche di prodotti facilmente deperibili come quelli alimentari. Altro sbocco commerciale importante è rappresentato dai derivati del caffé: oltre agli usi alimentari, il caffé e gli scarti vengono utilizzati nella cosmetica, nel settore biomedicale e in quello farmaceutico, nelle concimazioni biologiche, ecc.. Ufficio marketing: perché ti ha colpito il fatto che l'ex lavoratore torna nella filiale a offrire il caffé ai nostri colleghi? Fabio: Perché rappresenta un ritorno di immagine e conferma la qualità del nostro servizio su cui ogni giorno puntiamo nel presentarci ai clienti. La bassa percentuale di turn over interno comporta la fidelizzazione di candidati e lavoratori da parte dei nostri colleghi che, giorno dopo giorno e anno dopo anno, sono sempre a disposizione, sempre presenti e sanno offrire la giusta attenzione. Non fanno miracoli, non propongono lavori più belli o stipendi più alti, sono semplicemente pronti, con il sorriso e con l'empatia, ad accogliere in ufficio qualsiasi richiesta e a fornire le giuste spiegazioni. Alla base c'è tanta professionalità e senso di responsabilità, aspetti che i nostri candidati sanno cogliere e ricambiare con stima e fedeltà. CURIOSITÀ Qual è il caffé più pregiato? Il KOPI LUVAK. Si trova a Bali e nel Borneo. Le bacche rosse della pianta di caffé vengono mangiate da uno zibetto, poi viene raccolto il suo sterco e separato manualmente dalle bacche che possono essere così tostate e macinate. Lo bevono praticamente solo i giapponesi e i russi. È un caffé molto slavato, servito alla turca (polvere di caffé in acqua). È il gioiello del settore caffé non per qualità ma per costo. Come è nato il caffé? La leggenda della nascita del caffé: in Africa un pastore notava che le sue capre tornavano particolarmente euforiche dopo aver mangiato le bacche rosse di una pianta che non conosceva. Allora raccolse le bacche e le usò macinate da bere… Da lì venne fuori il caffé. INFORMAPIÙ 43 I TRUCCHI DEL MESTIERE I PROFESSIONISTI DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO Dal modello fordista alla produzione snella. Scopriamo quali sono i profili professionali tipici della Lean production attraverso alcune ricerche condotte da Perpiù, la Divisione Permanent di Lavoropiù. U na parte consistente delle selezioni per le aziende emiliano-romagnole appartiene al settore metalmeccanico: nella maggioranza dei casi, quindi, si tratta di figure professionali inserite nel processo produttivo che meglio lo caratterizza. Il settore metalmeccanico, fin dalla rivoluzione industriale, è organizzato secondo i principi della Produzione di massa (ovvero la produzione in serie, e spesso su larga scala, basata sulla catena di montaggio di Henry Ford), applicata allora (e ancora oggi) dalla quasi totalità delle aziende occidentali. Da circa un ventennio però, ma ancor di più negli ultimi anni di forte crisi economica, abbiamo notato che anche le aziende metalmeccaniche italiane si sono orientate verso i principi della Produzione snella (dall'inglese Lean manufacturing o Lean production), una filosofia industriale ispirata al Toyota Production System, che mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli, ricercando, di conseguenza, figure professionali “nuove”, parte attiva di questa nuova filosofia. I principi che sostengono questa “nuova” concezione di produzione sono riassumibili nell'idea di “Fare di più con meno”, cioè quella di utilizzare le (poche) risorse disponibili nel modo più produttivo possibile, con l'obiettivo di incrementare esponenzialmente la produttività della fabbrica. La Toyota infatti, 44 INFORMAPIÙ nell'immediato dopoguerra, si trovava in condizioni gravissime di mancanza di risorse, come peraltro gran parte dell'industria del Giappone, uscito sconfitto e stremato da una guerra devastante. Il processo produttivo viene trattato in modo globale al fine di ridurre al massimo la complessità della produzione, puntando sulla sua flessibilità e coinvolgendo, fin dall'inizio, tutte le funzioni aziendali. È bene specificare come Lean non sia solo un sistema di produzione, ma un vero e proprio modo di pensare, tanto da essere anche definito Lean Thinking. I principi che sono alla base della Lean production sono il valore, la mappatura del flusso, la gestione “pull” e la perfezione, o meglio il Miglioramento continuo. I principi Lean: • Definizione di cosa rappresenta un valore per il cliente. Il punto di partenza della cac- cia allo spreco è l'identificazione di ciò che vale e che produce valore. Il valore, però, va definito a partire dal cliente e ha significato solo se è espresso in termini di prodotti in grado di soddisfare le sue esigenze, ad un dato prezzo e in un determinato momento. • Corretta identificazione del flusso di valore. Una volta che le attività inutili sono state eliminate, occorre che le altre fluiscano al meglio, mediante la corretta identificazione del flusso del valore, che è quell'insieme ordinato di attività specifiche, e a valore aggiunto, richieste per fornire un determinato prodotto. • Attivare una gestione scandita dagli ordini del cliente (gestione “pull”). Per attivare una gestione "pull" delle attività, cioè non basata sulle previsioni (come i sistemi “push”, in anticipo sulla domanda), ma scandita dagli ordini del cliente il flusso del valore va attivato solo quando c'è una reale necessità a valle che nasce dalla richiesta del cliente. Per soddisfare prontamente questa richiesta, i tempi di attraversamento del prodotto devono diminuire e la produzione non va portata avanti a lotti, ma un pezzo per volta, in modo da vedere subito se ci sono delle anomalie. I tempi di attrezzaggio aumentano nel numero ma si riducono nell'estensione. Le scorte vanno diminuite al massimo, producendo al ritmo del “tack time”(uguale alle 8 ore di lavoro divise per le unità vendute al giorno), che è scandito dal ritmo di acquisto dei clienti. Si lavora, dunque, “just in time” cioè con il minimo delle risorse, quando serve, nella quantità che serve, dove serve e quando serve. In un sistema di tipo "pull" i materiali vengono immessi nella fabbrica solo quando gli ordini entrano nel portafoglio. • Ricerca della perfezione. - Le persone vanno coinvolte perché da tutti devono uscire le idee per il miglioramento: responsabilizzare gli individui, i quali devono riuscire ad attivarsi autonomamente davanti agli errori, affrontandoli in maniera proattiva. Fermare la catena della produzione e dei servizi appena si rilevi un'anomalia serve a non farne aumentare l'impatto sul sistema e a limitare i costi dell'evento negativo, potenzialmente ripetitivo. - Le macchine e le attrezzature vanno manutenute correttamente. - Le risorse devono lavorare in maniera integrata: sia all'interno tra diverse funzioni, sia all'esterno tra organizzazione e fornitori. Parlando concretamente dell'attività di selezione inerente la filosofia della Lean Production, di seguito sono descritte alcune ricerche, di profili di tipo tecnico e gestionale, affrontate da Perpiù, in questi ultimi 3 anni, in aziende della zona emiliano-romagnola. Lean Operational Excellence Leader/Specialist Sono le figure di riferimento aziendale per i progetti di miglioramento continuo applicati alle diverse aree aziendali, non a quella produttiva: sono la guida per il processo di cambiamento che la filosofia Lean deve portare, non soltanto a livello operativo/organizzativo, ma anche culturale. Kaizen Trainer La vision della strategia Kaizen è quella del rinnovamento a piccoli passi, da farsi giorno dopo giorno, con continuità, in radicale contrapposizione con concetti quali innovazione, rivoluzione, di matrice squisitamente occidentale. La base del rinnovamento è quella di incoraggiare ogni persona ad apportare ogni giorno piccoli cambiamenti, il cui effetto comples- I principi che sono alla base della Lean production sono il valore, la mappatura del flusso, la gestione “pull” e la perfezione, o meglio il miglioramento continuo. sivo diventa un processo di selezione e miglioramento dell'intera Organizzazione. Il Kaizen Trainer è la figura che si occupa della condivisione di tale strategia, mediante progetti concreti e relativi incontri con le diverse figure aziendali coinvolte. TPM Manager Il TPM (Total Productive Maintenance) è un sistema produttivo che mira al raggiungimento della massima efficienza aziendale, garantendo la massima efficienza dei singoli impianti e focalizzando l'attenzione sulle attività degli operatori, dei manutentori e dei tecnici di processo. Il TPM Manager è la figura che si assicura vengano applicate quell'insieme di azioni volte alla prevenzione, al miglioramento continuo e al trasferimento di funzioni elementari di manutenzione al conduttore dell'impianto/macchinario, oltre ad occuparsi delle azioni di controllo e verifica che queste vengano applicate nel modo e nelle tempistiche giusti. Supplier Development Engineer È la figura che si occupa del “Programma di sviluppo dei fornitori”: le motivazioni che portano ad implementare una strategia di questo tipo sono quelle di ridurre il costo totale della catena di approvvigionamento, di migliorare la qualità del prodotto e di garantire la puntualità di consegna in ogni punto della catena di fornitura. Un buon programma di sviluppo fornitori deve essere finalizzato a migliorare le prestazioni del fornitore, non semplicemente alla negoziazione dei prezzi di acquisto: il Supplier Development Engineer (o Supplier Quality Engineer) è la figura che si occupa di applicare concretamente questo programma attraverso diversi strumenti. Inoltre, una volta implementato ed avviato il programma, questa figura si occupa anche di attivare indicatori chiave (KPI) per monitorare le performance del fornitore e prendere le eventuali azioni correttive per proseguire sulla strada del miglioramento continuo: Value Stream Flow Engineer È la figura di riferimento per l'identificazione del flusso del valore, cioè per applicare quell'insieme di azioni richieste per produrre un dato prodotto. Nel concreto, tali azioni sono: la risoluzione di problemi dall'ideazione al lancio in produzione, la gestione delle informazioni dal ricevimento dell'ordine alla consegna, la trasformazione fisica della materia prima in un prodotto finito. INFORMAPIÙ 45 AGRICOOL MELONE: STORIA DI UN FINTO SCIOCCO Da dove nasce il termine "mellone" per indicare una persona stolta? Chi sono i principali paesi produttori di melone? Come si fa a riconoscere un buon melone? F ra i simboli gastronomici più riconoscibili dell'estate italiana vi è sicuramente il melone, insieme all'anguria, il frutto di stagione per eccellenza. Vi è ancora un dibattito aperto su quale sia il luogo di origine del melone, alcuni sostengono che provenga dall'Asia altri dall'Africa, comunque è certo che furono gli egizi a partire dal V secolo a.C. ad esportare il melone nei paesi del Mediterraneo. Secondo il celebre trattato naturalistico "Naturalis Historia" scritto da Plinio Il Vecchio, il melone arrivò in Italia solo nel I secolo d.C. e fu protagonista di una rapida diffusione soprattutto negli anni dell'Impero Romano, quando i nostri antenati amavano consumarlo condito con sale e pepe, da solo o con insalata. Tra i più celebri estimatori del melone vi fu il drammaturgo francese Alexandre Dumas, il quale nel XVII secolo stipulò un curioso contratto con la biblioteca della sua città: in cambio delle sue opere pretese e ottenne un vitalizio di 12 meloni l'anno. Evi- 46 INFORMAPIÙ dentemente Dumas, uomo di grande saggezza, era a conoscenza del fatto che il melone dà energia senza appesantire ed essendo un frutto con poche calorie è particolarmente indicato per le diete dimagranti. In Italia, durante il Rinascimento, i contadini laziali lo coltivavano per i Papi presso la loro residenza estiva di Cantalupo, vicino a Roma. Proprio dalla località in questione ha preso il nome la nota varietà di melone Cantalupo. La percezione sociale del melone fu segnata anche da una accusa poco lusinghiera. Visti i numerosi semi che presenta al suo interno il melone era considerato un simbolo di fertilità e dal momento che in tempi antichi la fecon- dità incontrollata era contrapposta al concetto di intelligenza, il melone finì per essere associato al concetto di sciocco, da cui l'utilizzo del termine “mellone” per indicare una persona stolta. Dal punto di vista nutrizionale le fibre presenti in quantità conferiscono al melone un significativo potere lassativo, mentre il ricco contenuto di ferro è responsabile dell'effetto diuretico prezioso per chi soffre di anemia. Per quanto riguarda il contenuto vitaminico il melone è ricco di vitamina A, che dona alla polpa il caratteristico colore arancione, e vitamina C, preziosa per il nutrimento della pelle che durante la stagione estiva è più che mai esposta agli stress termici e all'effetto nocivo dei raggi solari. Sono presenti in alta percentuale anche sali minerali come ferro, fosforo, sodio, calcio e potassio che contribuiscono a tenere sotto controllo la pressione e a ripristinare le scorte idriche perdute durante la sudorazione. Questo suo prodigioso effetto idratante trova anche applicazioni di tipo estetico, infatti la sua polpa tagliata a fettine sottili può essere utilizzata come maschera per il viso con effetto nutriente e rinfrescante soprattutto dopo una giornata di esposizione al sole. Utilizzata in questo modo la polpa è in grado di assorbire il calore della cute ristabilendo il giusto grado di idratazione. Essendo privo di glutine, il melone può essere consumato anche da chi è affetto da Celiachia. A livello mondiale i maggiori paesi produttori di melone sono: Cina, che da sola produce circa il 52 % dell'intera produzione mondiale, Turchia, Stati Uniti, Marocco, Israele, Iran, Egitto e India. In Europa invece i principali produttori sono Spagna, Italia, Francia e Romania. In base alle caratteristiche si distinguono tre varietà di melone: cantalupo, retato e da inverno. I meloni cantalupi si presentano con buccia liscia o leggermente verrucosa, di colore verde-grigio e con solchi ben marcati. La loro polpa ha un colore arancione o salmone ed è molto profumata. I meloni retati hanno forma ovale o tondeggiante, con buccia fittamente reticolata, costolatura poco marcata o mancante, polpa di colore verde-giallo o arancione, molto profumata. I meloni da inverno sono così chiamati perchè possono essere conservati per molti mesi, appunto fino all'inverno. Esternamente sono lisci e senza costole, di colore giallo o verde scuro, con polpa bianca, verde chiaro o gialla, dolce ma poco profumata. Diversamente dalle altre due qualità questi meloni sono coltivati principalmente nelle regioni con clima particolarmente caldo e secco. In Italia è stato riconosciuto il titolo IGP al Melone Mantovano, prodotto nelle province di Mantova e Cremona e in diversi comuni della provincia di Modena (Concordia, Mirandola, San Felice sul Panaro), di Bologna (Cre- Furono gli egizi a partire dal V secolo a.C. ad esportare il melone nei paesi del Mediterraneo. In Italia arrivò solo nel I secolo d.C. e si diffuse rapidamente soprattutto negli anni dell'Impero Romano. nere il gazpacho in frigo fino al momento di servirlo. Nel frattempo scaldare un po' di olio extra vergine in una padella pesante, unire le fette di prosciutto tagliate a pezzi, cuocendole su entrambi i lati finché sono croccanti. Farle asciugare su carta assorbente, quindi spezzettarle a piacimento. Servire il gazpacho decorando ciascun piatto con un po' di prosciutto, della menta fresca tritata e una spolverata di pepe nero. valcore, Galliera, San Giovanni in Persiceto) e di Ferrara (Bondeno, Cento, Sant'Agostino). Come riconoscere un buon melone? Di seguito alcuni trucchi per riconoscere un buon melone al momento dell'acquisto: il frutto deve essere compatto in mano, deve emanare il tipico profumo, le estremità devono essere morbide al tatto ma non molli, il picciolo deve essere di colore verde brillante e infine battendo le nocche sulla superficie esterna non deve risultare alcun suono. In Cucina Gazpacho di Melone con Prosciutto e Menta • • • • • • melone, al netto 1 kg ca. 3 pesche gialle 1 limone 1/2 scalogno, piccolo 2 cucchiai aceto balsamico 3-4 fette sottili prosciutto di Parma • sale, pepe, olio di oliva, menta fresca q.b. Tagliare il melone e le pesche a pezzi, frullarli insieme al succo di limone, l'aceto balsamico, un pezzetto di scalogno, un pizzico di sale e un po' di acqua. Te- Carta d'identità NOME Cucumis Melo FAMIGLIA Cucurbitaceae FUSTO strisciante, in grado di ra- mificare e diventare rampicante FOGLIE reniformi e arrotondate POLPA dolce e succosa PREGI diuretico e rinfrescante PROVERBIO il cuore delle donne è fatto a melone: a chi uno spicchio, a chi un boccone SOGNO NEL CASSETTO essere avvolto da una fetta di prosciutto crudo in una calda giornata d'estate INFORMAPIÙ 47 POLITICHE ATTIVE GARANZIA GIOVANI IN EMILIA ROMAGNA La regione Emilia Romagna è in prima linea per attivare misure concrete orientate a favorire l'ingresso dei giovani NEET nel mondo del lavoro. Il progetto europeo Garanzia Giovani definisce chiaramente tempi e interventi. A nche in Emilia Romagna come in altre Regioni d'Italia prende il via, dal 1 maggio, la GARANZIA GIOVANI, il progetto dell'Unione europea indirizzato ai ragazzi/e tra i 15-29 anni che non studiano e non lavorano. La Regione Emilia Romagna è stata tra le prime in Italia a partire, recependo la direttiva dell'Unione Europea che mira nei prossimi anni a offrire una serie di servizi ai NEET (Not in edication, employment or training), giovani compresi fra la fascia di età 15-29 anni. sono: • Colloqui di orientamento: per tutti i giovani tra i 15-29 anni, colloqui di orientamento per favorire una conoscenza del mercato del lavoro e delle opportunità che offre, per individuare eventuali offerte di lavoro e per costruire un Progetto Garanzia Giovani personalizzato e coerente. • Reinserimento in un percorso formativo: per i giovani tra i 15-18 anni, privi di qualifica o diploma, saranno realizzati percorsi, anche personalizzati, per rientrare nella scuola o nella formazione e conseguire un titolo di studio. In particolare in Emilia Romagna per ora sono stati stanziati oltre 74 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo e destinati a nuove opportunità per acquisire competenze ed entrare nel mercato del lavoro • Tirocinio: per i giovani tra i 18-24 anni, promozione, tutoraggio e individuazione di datori di lavoro ospitanti per realizzare tirocini formativi extra-curriculari, anche in mobilità geografica e transnazionale, della durata massima di sei mesi ( o 12 mesi per giovani disabili o svantaggiati). L'indennità di frequenza al tirocinio, del valore minimo di 450 euro mensili, è finanziata dalla Regione per il 70% con risorse pubbliche. Il progetto Garanzia Giovani permette in Emilia Romagna di integrare e qualificare le diverse opportunità dell'infrastruttura formativa regionale e si pone in continuità con le scelte effettuate nel 2012 con il “ Piano per l'accesso dei giovani al lavoro, la continuità dei rapporti di lavoro, il sostegno e la promozione del fare impresa”. La Regione opera in sinergia e coerenza con il piano di comunicazione nazionale e nel rispetto delle linee guida elaborate dal Ministero di comunicazione orientativa e di servizio e favorisce la partecipazione e il coinvolgimento attivo in particolare di giovani e imprese. I servizi e le opportunità che la Regione metterà a disposizione dei giovani che deciderannodi aderire al progetto 48 INFORMAPIÙ • Sostegno all'inserimento lavorativo in particolare attraverso un contratto di apprendistato: rivolto ai giovani tra i 15-29 anni, si parla di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, apprendistato professionalizzante, apprendistato per l'alta formazione e la ricerca. La formazione qualificata prevista dalle tre tipologie di contratto è finanziata attraverso risorse pubbliche. NEET = Not in Education, Employment or Training = giovani nella fascia d'età 15-29 anni Alle imprese che assumono giovani con i contratti di apprendistato sopra riportati verrà riconosciuto dalla Regione un incentivo rispettivamente di • due, tre e sei mila euro. • Mobilità professionale in Italia e in Europa: per i giovani tra i 18-24 anni, servizi di informazione e orientamento e sostegno economico alla realizzazione di progetti di mobilità professionale all'interno del territorio nazionale o in paesi UE. • • Servizio civile: per i giovani tra i 18-28 anni, sostegno alla realizzazione di una esperienza di servizio civile prioritariamente nell'ambito sell'assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento sociale, della cooperazione allo sviluppo e delle salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico, monumentale ed ambientale. imprenditoriale: per i giovani tra i 18-29 anni percorsi specialistici, mirati e personalizzati per l'avvio di attività autonome e la costituzione di nuove imprese giovanili. I percorsi prevedono un affiancamento tecnico per la traduzione dell'idea di impresa in progetto di fattibilità, un accompagnamento all'acquisiszione delle competenze necessarie, la costruzione del business plan e l'accompagnamento allo start up di impresa. Bonus occupazionale: per promuovere l'inserimento occupazionale dei giovani fino a 29 anni, sono stati previsti incentivi alle imprese che assumono. Per accedere al Programma i giovani potranno iscriversi presso il Centro per l'Impiego competente per il proprio domicilio o compilando un modulo online dal 1° maggio. Per iscriversi online alla Garanzia Giovani in Emilia Romagna occorre registrarsi nell'area riservata di questo portale: //lavoroperte.regione.emilia-romagna.it Dopo aver effettuato la registrazione sul portale si potrà aderire al progetto cliccando sul banner Garanzia Giovani presente nella pagina. Entro 60 giorni dall'iscrizione i giovani saranno contattati dal proprio Centro per l'Impiego per costruire insieme ad un operatore il progetto formativo personalizzato e firmare il Patto di servizio. Entro 4 mesi dalla firma del Patto di serAccompagnamento all'avvio di una attività autonoma e vizio il percorso individuato deve avere inizio. INFORMAPIÙ 49 ALTRI MERCATI CIBO BIOLOGICO E GLUTEN FREE: MODA O NECESSITA'? Il mercato italiano del bio cresce a vista d'occhio, tanto che l'Italia è al primo posto in Europa per esportazione di prodotti biologici. Cresce anche il segmento dei prodotti senza glutine: nascono negozi e locali specializzati. O ltre 63,8 miliardi di dollari ricavati dalla vendita di prodotti a livello planetario, con una crescita del 27%, dal 2008 al 2012; 37,5 milioni di ettari coltivati e 1,92 milioni di produttori in tutto il mondo: sono i numeri del biologico che emergono dall'ultimo censimento Ifoam. Il valore del mercato si concentra prevalentemente in Nord America ed Europa: nel Vecchio Continente, stando a rielaborazioni Ismea su dati Ifoam del 2012, la Germania è al primo posto con un giro d'affari di 7 miliardi di euro seguita da Francia (4 miliardi) e Regno Unito (1,95 miliardi). L'Italia, quarta con 1,9 miliardi di euro, gioca un ruolo di primo piano con oltre 1,167 milioni di superfici destinate al bio (un decimo del valore complessivo continentale) e poco meno di 44 mila produttori su un totale di 321 mila a livello europeo. Se questi numeri misurano la capacità produttiva, sono altrettanto importanti quelli sul mercato: l'Italia esprime infatti nel complesso 3,1 miliardi di euro di fatturato per la commercializzazione 50 INFORMAPIÙ di prodotti bio, di cui poco più di un terzo, ossia 1,2 miliardi di euro, legati alle vendite Oltralpe, che ne fanno il maggiore esportatore al mondo. In Italia, nonostante il calo del 3,7% dei consumi alimentari convenzionali, si è registrato un incremento dell'8,8% dei consumi di prodotti biologici. Sono dati riportati in una ricerca elaborata dall'Associazione italiana per l'agricol- degli operatori biologici italiani salgono vertiginosamente registrando un fatturato di oltre un miliardo di euro consacrando l'Agricoltura Biologica a settore leader del mercato. Non a caso l'Italia è al primo posto tra i paesi dell'Unione Europea per esportazione di prodotti biologici confermandosi inoltre leader nella scena agroalimentare europea ed internazionale: poco meno di 50 mila produttori biologici, su 1,2 milioni di ettari di terreno, muovono un giro d'affari di oltre 3 miliardi di euro. La domanda estera di ortaggi, agrumi, uva, olive e cereali biologici ci porta sempre al primo posto nella graduatoria europea e la Germania si conferma come principale acquirente del mercato biologico Made in Italy non solo per l'ortofrutta, ma anche e sopratura biologica (Aiab), sulla base di in- tutto per i prodotti biologici trasfordagini della Fondazione italiana per la mati come conserve, pasta, vino e olio ricerca in agricoltura biologica e biodi- extravergine di oliva. namica (Firab) e su rilevazioni Ismea Nel mercato interno, il nocciolo duro Gfk-Eurisko. della domanda è rappresentato da una Ma non solo, oltre al trend di crescita fascia di heavy users che hanno svipositivo nel mercato interno, l'agricolluppato per convinzione, o attirati da tura biologica continua la sua corsa mode salutiste, la cultura del biologianche fuori confine. Secondo gli ultimi co e che non badano al gap di prezzo dati infatti, i numeri relativi all'export rispetto al convenzionale, mentre per i consumatori occasionali proprio il prezzo, soprattutto in tempi di crisi, può diventare una discriminante decisiva. noverando imprese di piccole-medie e grandi dimensioni. L'ambito in cui operano è quello dei sostitutivi del pane, della prima colazione, della pasta, dei piatti pronti e dei gelati, nella versioL'incidenza dei prodotti bio sulla spesa ne sia surgelata, sia secca. A conferma alimentare è tuttora ridotta e ben lontano da quanto accade soprattutto in paesi come Svizzera, Austria, Germania, Scandinavia, dove per alcune tipologie di prodotti il bio sfiora una quota del 20%. Le ragioni che mantengono il bio a una dimensione di nicchia, se comparato al consumo totale di alimenti e bevande, sono molteplici: il ritardo nella modernizzazione distributiva in alcune aree del paese; la scarsa promozione del biologico a livello di consumatori; la difficoltà di definire compiutamente il biologico all'interno della distribuzione moderna (il sistema più seguito rimane quello di disperdere i prodotti bio nelle aree merceologiche di competenza). Quest'ultimo aspetto è rilevante perché la distribuzione moderna è il format che potrebbe dare un impulso decisivo verso una dimensione mass market in termini di volumi. Infine una caratteristica storica del mercato, vale a dire la concentrazione dei consumi al nord rispetto a una produzione localizzata prevalentemente al sud. Nel mercato interno, la domanda è rappresentata da numerosi heavy users che hanno sviluppato per convinzione, o attirati da mode salutiste, la cultura del biologico e che non badano al prezzo alto. delle potenzialità del segmento, Dr. Schar ha avviato il network Ds Pizza Point che raggruppa i locali che aderiscono al progetto in qualità di ristoran- ti senza glutine. Dr. Schar fornisce gli ingredienti, nonché la formazione necessaria ai gestori per preparare i piatti in modo corretto e sicuro. Questo trend è supportato anche dall'Associazione italiana celiachia che stima, infatti, che nel Belpaese vi siano circa 400.000 potenziali celiaci anche se ne sono stati diagnosticati solo 85.000. Ogni anno vengono effettuate, inoltre, 5.000 nuove diagnosi e nascono 2.800 bambini affetti da questa intolleranza con un incremento annuo del 10%. Nella fattispecie la celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica presente nell'avena, nel frumento, nel farro, nel kamut, nell'orzo, nella segale, nella spelta e nel triticale. Non esistendo attualmente delle cure per combatterla, l'unica soluzione risiede nell'esclusione dalla dieta di alcuni degli alimenti più comuni quali, pane, pasta, biscotti e pizza e ogni altro alimento che contenga questi cereali o sia stato a contatto con essi. Quale miglior fattore, se non la crescente “necessità”, può portare ad un aumento delle vendite? Ma all'interno di questo mercato c'è un segmento che in particolare sta aumentando ancor più la sua visibilità: il gluten-free. Il segmento dei prodotti privi di glutine comincia, dunque, ad affacciarsi sugli scaffali della Gdo con un'offerta di prodotti e brand in crescita. Dalle aziende che per vocazione hanno sposato questo tipo di produzione (Pandea, Dr. Schar Ds, Pedon, Cerealvit, Farmo ecc.) a quelle che pur non essendo specializzate in prodotti dietetici hanno ampliato il proprio portafoglio prodotti (Barilla, Nestlé Motta, Findus, Bakery, Galbusera ecc.), il mercato dei gluten free sta conoscendo una nuova spinta anINFORMAPIÙ 51 TECNOLOGIE INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY PER TUTTI Le tecnologie ICT sono ormai indispensabili per svolgere tutte le nostre attività, lavorative e non. L'accesso a questi strumenti è ritenuto fondamentale per il benessere e lo sviluppo di persone e società. P rovate ad immaginare una giornata senza smartphone. Niente chiamate, niente messaggi, niente agenda e promemoria, niente musica, niente foto. Sicuramente si può resistere, 10 anni fa non avevamo tutto questo, oggi però... Immaginate una giornata al lavoro senza energia elettrica o senza connessione a internet: potrete riordinare la scrivania, archiviare documenti, ma dopo un'ora che fare? I sistemi informativi oggi sono enormemente presenti nelle nostre attività quotidiane e lavorative automatizzando attività, rendendo più rapido l'accesso ai dati e aggiungendo funzionalità altrimenti impensabili, tanto che tendiamo a darli per scontati per poi trovarci quasi bloccati in loro assenza. È per questo che l'accesso alle tecnologie ICT è ritenuto elemento fondamentale per lo sviluppo e il benessere di persone e società. A supporto di questo principio nel 2005 nasce Informatici Senza Frontiere (ISF), organizzazione non profit con la mission di abbattere (o per lo meno ridurre) il digital divide e assicurare a tutti le stesse possibilità di sviluppo economico e sociale. ISF già nel 2006 ha sviluppato openHospital (OH), un'applicazione opensource per la gestione di piccoli ospedali, è in grado quindi di gestire l'anagrafica del paziente, le sue visite, gli esami, la somministrazione di farmaci e terapie, vaccini, la gestione della farmacia e dello scadenziario dei medicinali. Insomma un software 52 INFORMAPIÙ gestionale completo. OH è stato installato per la prima volta nell'ospedale di St.Luke di Angal in Uganda, è stato pensato per essere 'leggero' (è leggero un software che non richiede hardware molto potente per essere fruito velocemente) e con un'interfaccia molto semplice adatta anche a persone con poche conoscenze informatiche. Il software, sviluppato in Java su database MySQL, ha raggiunto la versione 1.7 nel febbraio 2013 ed è utilizzabile sia su sistemi Linux che Windows. Alla realizzazione di quest'ultima versione hanno partecipato circa 30 volontari, quasi tutti italiani in vari ruoli, principalmente programmatori ma anche traduttori (è stata infatti aggiunta la traduzione in lingua spagnola del software). telefono che tiene in mano, ad ogni tasto è associata la lettura del comando stesso (così da dare conferma del comando inviato) e in pochi passi si può sfogliare il quotidiano e ascoltarne gli articoli. OH è scaricabile gratuitamente e liberamente e pertanto non è possibile sapere quante sono le installazioni del prodotto; alcune realtà in Madagascar, Guinea Bissau, Somalia, Etiopia, Eritrea, Grecia sono stati supportati direttamente da ISF per l'installazione, per la configurazione e formazione del software con interventi di alcuni volontari sul posto al fine di formare gli utilizzatori, ma soprattutto creare un pool di formatori e amministratori che possano assicurare la continuità del funzionamento del sistema in loco. Oltre a rendere disponibili risorse informatiche semplici a realtà che non hanno normalmente accesso alle stesse, ISF si occupa anche di sviluppare applicazioni ad hoc per utenti disabili, in particolare ha sviluppato le interfacce I.S.A. e I.M.A. (I Speak Again e I Move Again), applicazioni basate sull'eye tracking (cattura dei movimenti oculari) per ridare funzionalità a persone con gravi problemi motori temporanei o definitivi. • I.S.A. è un'applicazione, fruibile anche via web, che mette a disposizione una tastiera virtuale che permette, grazie all'uso di una webcam, la scrittura semplicemente con lo sguardo e con movimenti della testa; è dotata di un motore XT9 (quello che nei normali cellulari permette la scrittura veloce proponendo un insieme di parole a partire dalla digitazione dei primi caratteri) e un plugin permette l'integrazione con Firefox per poter accedere alla navigazione in internet alternando l'uso della tastiera virtuale a quello del mouse virtuale. I.S.A. è nata su un progetto della sezione pugliese di ISF per sviluppare un sistema opensource e gratuito che potesse sostituire altri software esistenti ma estremamente costosi. Per l'acquisizione dei movimenti oculari il software si appoggia su altri software già maturi sempre opensource. • I.M.A. è un'applicazione, per ora in fase solo prototipale, che permette di fornire un joystick virtuale, azionato, come I.S.A., dallo sguardo del paziente per guidare il movimento di una carrozzina. Il software sfrutta una semplice interfaccia grafica e Arduino per convertire i comandi in segnali elettrici al circuito di comando della carrozzina. • Strillone è un app per smartphone che va invece in aiuto di persone ipovedenti facilitando l'accesso ai quotidiani: Il touch screen è diviso in 4 parti, permettendo alla persona ipovedente o non vedente di individuare facilmente i comandi dagli angoli del Un altro tipo di intervento dell'associazione è stato in occasione del terremoto del 2012 in Emilia quando ISF si è mobilitata per fornire il proprio supporto alle città colpite dal terremoto. I molti volontari che hanno partecipato hanno portato le proprie conoscenze aiutando il normale personale IT dei comuni coinvolti nel ripristino di tutti i servizi informatici normalmente erogati. In quella condizione critica l'accesso agli archivi delle anagrafi e dei catasti comunali erano ancora più indispensabili per assicurare la ricerca delle persone e i controlli dell'agibilità degli edifici oltre che alle normali pratiche amministrative. Gli interventi in questo caso non prevedevano lo sviluppo di software specifico, ma solo il ripristino delle connessioni di rete in nuovi ambienti, lo spostamento e il riavvio di servizi centralizzati, l'installazione di software in pc nuovi in sostituzione di quelli andati persi o non raggiungibili per i crolli, il collegamento di nuove stampanti e un help desk di primo livello nelle normali operazioni degli utenti, spesso molto apprezzato in condizioni di lavoro assolutamente precarie e di emergenza. INFORMAPIÙ 53 LOST AND FOUND Cosa è successo nel mondo negli ultimi due mesi? Qui trovi ciò che ti sei perso... MALESIA 8 marzo Il volo MH370 era in viaggio da Kuala Lumpur (Malesia) a Pechino (Cina) quando smise di comunicare a terra mentre stava sorvolando il Golfo di Thailandia con 239 persone a bordo. Da allora è stata avviata una ricerca che ha coinvolto decine di nazioni e che fino a ora non ha portato a molti risultati. L'aereo non è stato trovato. AFRICA marzo La più grande epidemia di ebola in Africa degli ultimi sette anni si è diffusa probabilmente dalla Guinea alla vicina Liberia, minacciando anche la Sierra Leone. In Guinea, ha detto il ministro della Sanità del paese, ci sono stati almeno 86 casi e 59 morti. I FESTIVAL PIU' STRANI DEL MONDO marzo Masterton, Nuova Zelanda: Golden Shears Sheep Shearing Festival (tosatura delle pecore) aprile Thailandia: Songkran Festival (festival dell'acqua) Tokyo, Giappone: Naki Sumo Festival (lottatori di sumo spaventano bambini fino a farli piangere. Vince il bimbo che piange di più) TURCHIA 21 marzo Erdogan ha accusato il social network Twitter di minacciare la sicurezza dello Stato e ha bloccato il sito di microblogging in tutto il paese. Il premier teme l'ampia circolazione che stanno avendo, a partire dall'inizio di febbraio, alcune intercettazioni telefoniche che lo vedrebbero coinvolto in un grosso scandalo di corruzione. La Turchia ha oltre 10 milioni di utilizzatori di iscritti alla piattaforma. USA 22 marzo Una grossa frana ha interessato alcuni piccoli comuni americani a nord di Seattle fra Arlington e Darrington, nello stato di Washington, nei pressi del ramo nord del fiume Stillaguamish. 27 morti e altrettanti dispersi. 54 INFORMAPIÙ ITALIA 26 marzo Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti d'America, fa visita all'Italia. Ha incontrato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e Papa Francesco. UCRAINA 30 marzo Il capitano della Dinamo Kiev, Oleg Gusev, deve la vita a un avversario. Jaba Kankava, del Dnipro, lo ha soccorso tempestivamente dopo un tremendo scontro di gioco con il portiere avversario. Gusev è rimasto a terra e solo l'intervento tempestivo di Kankava ha impedito che soffocasse. CILE 1 aprile Un terremoto di magnitudo 8.2 al largo della costa settentrionale del Cile ha causato uno tsunami con onde alte fino a 2 metri e la morte di almeno 6 persone. USA 22 aprile L'account ufficiale della polizia di New York ha diffuso un messaggio su Twitter in cui invitava gli utenti a farsi fotografare con gli agenti in giro per la città e a pubblicare le foto sui social network utilizzando l'hashtag #myNYPD. Le cose però sono andate diversamente: decine di utenti hanno pubblicato fotografie di momenti tutt'altro che amichevoli con le forze dell'ordine della città e le hanno associate all'hashtag che doveva essere veicolo di promozione della polizia. CITTA' DEL VATICANO 27 aprile Si è tenuta a Roma la cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla, che fu papa tra il 1978 e il 2005) e Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli, che lo fu tra il 1958 e il 1963). È stata la prima volta che due papi venivano proclamati santi nella stessa occasione, e anche la prima volta che una cerimonia religiosa veniva officiata da due papi: quello in carica, Francesco, e Benedetto XVI, che si è dimesso dalla carica di papa nel febbraio 2013. USA 29 aprile La NBA ha sospeso a vita il patron della squadra di basket dei Los Angeles Clippers, Donald Sterling, accusato di avere pronunciato frasi razziste. Sterling, che non potrà mai più assistere a partite del campionato, riceverà anche una multa di 2,5 milioni di dollari, la «cifra più alta che può essere imposta», come precisato dal commissario della NBA, Adam Silver, che ha anche spiegato che Sterling, ascoltato nel corso dell'indagine condotta dalla NBA, ha ammesso di avere pronunciato quelle frasi, ma senza chiedere scusa. INFORMAPIÙ 55 PAUSA CAFFÈ consiglio per la lettura Baci scagliati altrove Sandro Veronesi Fandango 2011 L'autore è uno degli scrittori contemporanei più famosi e letti in Italia e la sua bravura l'ha dimostrata in quasi tutte le opere finora editate. Una delle più recenti è questa raccolta di racconti in cui il filo rosso è il dolore e il male in tutte le sue forme. La condizione umana è narrata attraverso i vari protagonisti dei racconti che riescono a non soccombere alle avversità e a far tesoro delle loro debolezze per affrontare i piccoli grandi drammi quotidiani. Molte storie sono spiazzanti e si fa fatica a comprenderne il senso; lo si riconosce solo lasciandosi trasportare dalla scrittura e dalla fantasia. Su tutti spicca il primo racconto, “Profezia”, e qualsiasi recensione leggerete su queste prime venti pagine del libro Vi confermerà che è un capolavoro di letteratura. Ricetta Libri consiglio per la lettura Anche gli orsi faranno la guerra Paolo Alberti Rizzoli 2011 Zico non si chiama Zico, ma è Zico da sempre. Il suo vero nome è Ivan Mladovic e lo sanno in pochi, tutti sanno che ha il dono di una precisione formidabile: Zico una pallottola la mette dove vuole e quando vuole. Negli anni '80 la Jugoslavia era una, una e unita. Doveva esserlo come ha sempre voluto il Maresciallo Tito. Unita sotto una stella rossa. Ma nel 1991 arriva la guerra, una guerra folle e spietata quella tra la Serbia e la Jugoslavia. Mirko, il fratello di Zico, è un ufficiale dell'esercito e decide di portare Zico in guerra con lui, per salvarlo dai rischi che correvano i civili. Zico è un bambino, non ha ancora tredici anni e si trova affidato alle Tigri serbe che si muovevano nelle retrovie e il ragazzino in breve tempo diventa il cecchino più letale dei Balcani. L'inferno di una guerra fratricida e senza onore, ogni incertezza veniva fugata dall'eroina, una guerra sugli eccidi di massa e con ogni genere di atrocità vissuta in prima linea da un ragazzino che si è ritrovato a odiare chi fino a qualche giorno prima era il suo vicino di casa. consiglio per la lettura Bullfighting Roddy Doyle Guanda 2013 L'Irlanda di Roddy Doyle è fatta di gente chiassosa, pub fumosi e fiumi di birra. I suoi protagonisti sono spesso uomini raccontati con piglio ironico, quasi umoristico ma sempre molto autentico. Bullfighting è una raccolta di racconti incentrati sul tema dello scorrere del tempo e della difficoltà di rimanere in bilico tra famiglia, lavoro, disoccupazione, amicizie. Brevi storie in cui ridere di se stessi diventa il rimedio ai problemi che la vita inevitabilmente ci pone di fronte. La crisi di mezza età fa da sfondo a molti dei racconti presentati e con essa la crisi che deriva da una perdita, che sia un cane, la salute o l'amore. Dopo aver spostato il focus sulle donne e aver narrato in due libri la storia di Paula Spencer, Doyle torna a caratterizzare i personaggi che più l'hanno reso noto e con cui,forse, si trova più a suo agio: uomini alle prese con le piccole disillusioni quotidiane che si raccontano e si incoraggiano tra di loro con l'immancabile pinta di birra davanti. grado di difficoltà Per il sugo: Preparate una ciotola con acqua fredda in cui avrete spremuto il succo di un limone, per evitare che i carciofi puliti si anneriscano. Una volta preparata la ciotola, cominciate con la pulizia dei carciofi: per prima cosa eliminate la punta, tagliandone circa 2-3 cm. Procedete sfogliando il carciofo, ovvero eliminando le foglie esterne più dure fino a quelle più tenere. Tagliate i carciofi a metà e immergeteli nell'acqua con limone. Dopo 10 minuti prendete 1 carciofo e mezzo e tagliatelo a spicchi sottili. Preparate una padella antiaderente con olio e aglio (poco) e fate soffriggere, quando è pronto mettete i carciofi, un pizzico di sale e fate insaporire per pochi minuti. Mettete un po' di brodo e lasciate sfumare per 10 minuti (fino a quando i carciofi sono cotti). Ingredienti (4 persone) Per il sugo: 2 carciofi 100 gr di guanciale Un po' di brodo Aglio Olio 4 uova Per la pastella: Acqua gasata Un pizzico di bicarbonato Farina Sale Olio di semi per friggere 56 INFORMAPIÙ Contemporaneamente mettete il guanciale in una padella antiaderente e fatelo andare sul fuoco fino a quando non diventa croccante. Prima che finisca la cottura dei carciofi (non deve esserci più liquido) aggiungete il guanciale già croccante per insaporire. Per i carciofi fritti: Preparate la pastella mettendo in una ciotola farina, bicarbonato e un pizzico di sale, aggiungete gradualmente e sempre mescolando l'acqua gasata fino a quando l'impasto risulta elastico. Prendete la metà del carciofo rimasto e tagliatelo a spicchi spessi, immergete gli spicchi nella pastella, preparate una padella con l'olio, mettetela sul fuoco e quando è ben caldo mettete a friggere i carciofi. Prima della frittura mettete a bollire l'acqua e iniziate a fare le uova in camicia. Uova in camicia: Mettete a bollire sul fuoco una pentola contenente un paio di litri d'acqua leggermente acidulata utilizzando dell'aceto di vino bianco che servirà ad indurire meglio l'uovo. Una volta che l'acqua inizierà a bollire, versate delicatamente l'uovo nella pentola facendo attenzione a non romperlo. Abbassate leggermente la fiamma. Fate cuocere il vostro uovo in camicia per circa tre minuti fino a quando l'albume non raggiunge un colore bianco ed opaco. A cottura terminata estraete l'uovo dalla pentola servendovi d un mestolo forato. Mettete l'uovo su un tagliere e, servendovi di un coltellino, tagliate tutti i bordi sbavati dando una forma piuttosto regolare all'uovo. Scolate la pasta, fate saltare gli spaghetti per un 1 minuto nella padella con il sugo di carciofi e impiattate mettendo sopra a ogni piatto l'uovo in camicia e i carciofi fritti. Buon appetito... e ricordate che gli spaghetti sono pronti quando vengono su (dopo pochi minuti)! SPAGHETTI ALLA CHITARRA CON CARBONARA E CARCIOFI Programma TV gradimento MASTERCHEF JUNIOR Programmazione talent show in onda su SKY UNO (dal 13 marzo al 10 aprile) Musica Masterchef Junior, a differenza di tante altre trasmissioni dove bambini cantano meglio di Ray Charles, ballano come Roberto Bolle o suonano la chitarra come Eric Clapton, mi ha da subito incuriosito. Mi sono avvicinata alla prima puntata con uno spirito “new romatic”; erano ancora freschi in me i bei pomeriggi dell'infanzia passati con mia nonna a cucinare torte e stendere la sfoglia quando, a soli 5 minuti dalla sigla, il mio ricordo bucolico andava già in frantumi. Una sensazione di terrore mi ha colto di fronte al primo branzino sfilettato a regola d'arte dalle mani grassottelle di un bambino di 10 anni… neanche un chirurgo estetico avrebbe potuto fare meglio! E mentre guardo mia figlia sul divano galvanizzata dalla gara mi domando incuriosita di cosa si siano nutriti fino adesso quei bambini dal momento che, quando ne ospito qualcuno, non riesco a mettere a tavola più di due piatti, sempre quelli e che non comprendono di certo pesce e verdure. Ma loro usano gli ingredienti più disparati, assaggiano e mangiano con la curiosità di un adulto, conoscono la cucina popolare, impiattano, sbucciano, sfilettano. Osservo quasi antropologicamente i loro genitori, nonni e fratelli eppure mi sembrano normali… Sì, forse quei bambini sono più normali di quanto io possa pensare perché quei piccoli chef nella loro ingenuità e tenerezza confidano di aver iniziato a cucinare da “piccoli”, di avere uno stile rustico e non sono per la cucina macrobiotica o di avere iniziato a cucinare il pesce per la propria ragazza dell'estate che non mangiava il pesce e così ha iniziato a mangiarlo (invidio tantissimo quella ragazza!). Da genitore mi domando cosa sia meglio: un figlio che passa la domenica pomeriggio a giocare a calcio con gli amici e torna con le ginocchia sbucciate o un figlio che sfiletta il pesce meglio di Bruno Barbieri. Io sicuramente non lo saprò mai ma bisogna ammettere che il puro talento e la passione soprattutto a quella età suscitano grandissime emozioni! SKUNK ANANSIE Bologna, Teatro Auditorium Manzoni, 20 marzo 2014 gradimento Il Teatro Auditorium Manzoni di Bologna è pieno, ha registrato il sold out. Questa sera ad esibirsi sul palco sarà un gruppo simbolo degli anni '90: Skunk Anansie. Leader del gruppo è Skin, facilmente riconoscibile negli anni per la sua abitudine a portare i capelli completamente rasati. Il gruppo nasce in Gran Bretagna nel 1994 e prende il nome da una puzzola (skunk, anche se nello slang britannico skunk è anche la marijuana) e da una divinità giamaicana metà ragno e metà uomo (Anansie). Secondo il bassista Cass Lewis, l'idea che il nome dovrebbe rendere è quella di una musica pungente come l'odore della puzzola. Il tour della band quest'anno prevede un concerto in versione unplugged con nuovi arrangiamenti, resi magici dalla voce strabiliante di Skin, colorata come il suo splendido kimono-murales. La scaletta del concerto soddisfa il pubblico che canta, balla e risponde alle numerose domande di Skin, molto simpatica e socievole. Tra i vari brani spiccano indubbiamente le interpretazioni di Secretly, You'll Follow Me Down e, ovviamente, Hedonism. L'attesissima Charlie Big Potato, I Believed In You, My Ugly Boy e la conclusiva I Can Dream coronano un'esibizione potente e praticamente perfetta. Quando una band riesce a spostare tutta l'intensità e l'energia dal palco al pubblico si percepisce chiaramente che ha fatto centro, ha ripagato ampiamente il prezzo del biglietto: ha emozionato. INFORMAPIÙ 57 STORIA ILLUSTRATA capitolo 2 il pasticcio di tortellini N ella cucina della trattoria tutti erano accorsi a vedere cosa fosse successo. Lo chef Sandrone piangeva come un bambino e picchiava pugni sul tavolo. “La mia ricetta....Uèèèè...Come faccio senza la mia ricettaaaa? Uèèèèèè” “Che succede?” chiese il commissario Spoleti arrivando. “È sparita la ricetta dei tortellini al pasticcio” disse la 58 INFORMAPIÙ cameriera Daniela. “E perchè hai bisogno della ricetta, Sandrone? Saranno vent'anni che li fai” L'omone finalmente si ridestò e fissò con occhi bagnati di lacrime il commissario. “Non può capire, commissario. Io senza ricetta, sono finito” disse. Poi fece un lungo respiro e cominciò a raccontare una storia che in pochi conoscevano. Quando era piccolo Sandrone era Sandrino. Un bambino mingherlino e dispettoso che odiava mangiare e aveva una passione smisurata per gli UFO. Tanto che la nonna Ermelinda, una settantenne ostinata e furbissima, ebbe un'idea per farlo innamorare del cibo fatto in casa. Una domenica all'ora di pranzo obbligò tutta la famiglia a travestirsi e colorarsi la faccia e le mani di verde e quando il piccolo Sandrino si presentò in casa, si spacciarono tutti per marziani che avevano portato in dono dallo spazio un cibo speciale. Per rendere credibile la faccenda, la nonna aveva asciugato i tortellini in un ragù di piselli verde, che tutta la famiglia aveva trovato squisito e che anche Sandrino aveva divorato in un baleno. “Lascio a te questa ricetta” disse la nonna marziana a Sandrino, che da quel giorno non rifiutò più un pasto. Anzi, da Sandrino a Sandrone ci vollero in tutto due anni. “E io non ho mai voluto imparare la ricetta a memoria per rispetto della nonna che ne è la vera ideatrice” disse Sandrone, concludendo il racconto. “Mi stai prendendo in giro, vero?” disse il commissario. “È qui per la ricetta, immagino” disse il Conte. Spoleti notò con la coda dell'occhio che stringeva tra le dita una busta bianca. “E lei come fa a saperlo?” chiese il commissario. “Abito sopra la cucina. Ho sentito tutto quello che avete detto. Ma mi dispiace complicare la sua indagine: non sono stato io a rubare la ricetta” disse porgendogli la busta che aveva in mano. Il commissario lo scrutò perplesso. Era l'atto di vendita della trattoria. A quanto pareva, Ermanno, il precedente titolare l'aveva ceduta proprio il giorno stesso al Conte. “Quindi...” disse il commissario. “Quindi sono il nuovo proprietario della trattoria. E benchè , come è risaputo, io non sia un estimatore dei tortellini al pasticcio, ho ovviamente tutto l'interesse a mantenerli nel menù”. Nello scendere le scale lo stomaco del commissario Spoleti mandò chiarissimi segnali: o la cosa si risolveva in fretta, o una pizza sarebbe stata davvero più che sufficiente. “No, commissario. È la verità” rispose lo chef, i cui occhi erano abbastanza ingenui da convincere Spoleti a non insistere oltre. “Vabbè, veniamo al sodo. Dove tieni la ricetta di solito?” “La tengo sempre qui, dentro l'agenda delle prenotazioni” disse Sandrone indicando una vecchia agenda aperta sul tavolo vicino ai fornelli. “E quand'è l'ultima volta che l'hai vista?” “Stasera, prima di lei, nessuno me li aveva ancora chiesti. Quindi da oggi a pranzo” disse Sandrone che però poi proseguì con un'espressione accigliata “Ma non stia a perdere tempo, è stato il Conte. Ne sono sicuro! È l'uomo in città che li odia di più, i miei tortellini. Sarà entrato prima di uscire e l'ha rubata, mentre tutti eravamo distratti per salutare lei. Vada a chiederglielo direttamente, abita qui sopra!” Spinto dalle imprecazioni del proprio stomaco, il commissario Spoleti fece i gradini a due a due per raggiungere il prima possibile l'imperioso portone di casa del Conte. Non trovando campanelli da suonare, il commissario stava per usare l'enorme batacchio a forma di squalo, quando il portone si spalancò ed il Conte si presentò davanti a lui. Abiti impeccabili ed una faccia da pompe funebri, accolsero il commissario. INFORMAPIÙ 59 VIAGGI ISRAELE Israele è uno Stato del Vicino Oriente. Affacciato sul Mar Mediterraneo, è situato in Palestina, in un'area che approssimativamente corrisponde ai territori che, secondo la Bibbia, ospitarono in epoca antica il Regno di Giuda e Israele. I suoi confini e la sua stessa esistenza furono oggetto di molti conflitti con i paesi limitrofi già a partire dal 1948. Ad oggi, Israele ha raggiunto accordi definitivi sui confini solo con Egitto (1979) e Giordania (1994). La popolazione israeliana nel dicembre 2012 è di 7.978.100 abitanti. È l'unico Stato al mondo a maggioranza ebraica (circa il 76,4% della popolazione). I sraele è una terra che da sempre mi ha affascinato e visitarla in occasione del matrimonio di un amico ebreo è ancora più suggestivo. Ci prendiamo qualche giorno prima del matrimonio per visitare Gerusalemme. Durante il tragitto, un misto di adrenalina e curiosità comincia a salire. Con l'auto oltrepassiamo il cartello che indica Holyland e cominciamo a cercare, invano, l'albergo. Alcune persone cercano addirittura di ostruirci il passaggio... Gli ebrei ortodossi, infatti, osservano in maniera rigida lo shabbat. Non si può fare nulla, figuriamoci guidare un auto! Sapete quanto è grande Gerusalemme? Udite, udite: circa 900 metri quadrati. La città ha il classico colore della pietra bianca. È strettissima, racchiude miriadi di vicoli spesso semi coperti, un vero e proprio labirinto! Abbiamo alloggiato nel quartiere musulmano e ricordo perfettamente l'odore acre nell'aria, dovuto ai cibi cotti, alle spezie, ai banchi di frutta fresca e secca. La visita di Gerusalemme comincia da porta Jaffa: una delle prime cose che la guida ci fa osservare sono proprio le mura. Parlano di storia, anzi di battaglie, si vedono ancora i buchi dei proiettili. Tra i luoghi più significativi della città ci sono sicuramente il Santo Sepolcro che al suo interno racchiude 7 confessioni religiose; il Muro del Pianto, che si pensa sia eretto sui resti del tempio di Re Salomone ed è diviso in due sezioni: una molto piccola per le donne, l'altra molto ampia per gli uomini; la Via Dolorosa, con tutte le soste che fece Gesù prima di morire; il luogo del Calvario e della crocifissione di Gesù all'interno del Santo Sepolcro; la Cupola della Roccia, luogo dove secondo i musulmani è passato Maometto e dove Dio chiese ad Abramo di sacrificare l'u- 60 INFORMAPIÙ nico figlio Isacco; il Monte degli Ulivi; la Porta Dorata che è l'unica porta di Gerusalemme murata. Ciò che lascia stupiti è che in meno di un chilometro convivono 4 religioni così diverse tra loro (Cristiani, Armeni, Ebrei, Musulmani). Tensioni ce ne sono ancora... Più di una volta abbiamo incrociato soldati coi fucili e persone in borghese con le pistole. Ci sono stati periodi, in cui agli ebrei era vietato entrare nei quartieri musulmani e viceversa. L'insieme di tutti questi luoghi e queste caratteristiche ha reso la visita di Gerusalemme un'esperienza emozionante e profonda. È un luogo mistico, che porta a tante riflessioni, anche per chi non ha un Credo. Nei giorni successivi visitiamo anche Masada e il Mar Morto. Ne vale davvero la pena: Masada per la sua importanza storica per gli ebrei e il Mar Morto... Beh, siamo a -423 metri sotto il livello del mare, nel punto non ghiacciato più basso del mondo! Riprendiamo il nostro viaggio verso Tel Aviv per festeggiare il matrimonio dei nostri amici. La cerimonia si svolge in una villa molto caratteristica. Il rito ebraico del matrimonio si compone di diversi momenti. Nei giorni precedenti sono previsti degli incontri in cui si definisce il contratto matrimoniale che prevede gli obblighi dello sposo e la dote della sposa, fino ad arrivare al giorno della cerimonia, tutta in lingua ebraica: la consegna del contratto matrimoniale, l'anello donato dallo sposo alla sposa, la coppa di vino che sancisce l'inizio della convivenza matrimoniale... Un matrimonio bellissimo, ricco di riti tradizionali, festa e gioia. * * COSA NON PUÒ MANCARE IN VALIGIA cartina, guida, qualcosa per coprirsi nei luoghi sacri I'm kissing you, Des'ree. La canzone degli sposi. COSA LASCIARE A CASA le chiusure mentali * LA CANZONE * * LA PAROLA shabbat = sabato tutto l'anno (per Pasqua Gerusalemme diventa molto caotica… dipende per quale motivazione si va) * una settimana QUANDO ANDARE * DURATA DEL VIAGGIO COSA MANGIARE HUMMUS: è una salsa a base di ceci che gli ebrei mangiano accompagnata da pane azzimo... Buonissimo! CURIOSITÀ il rito ebraico del matrimonio il Muro del Pianto Holyland la Porta Dorata Monte degli Ulivi Mar Morto Gerusalemme INFORMAPIÙ 61 * ISTRUZIONI RELAX Risolvi i quiz scrivendo le varie risposte negli spazi indicati, segna le differenze in modo chiaro in una delle due vignette, scansiona la pagina compilata e inviala tramite mail a [email protected] Tra tutti i colleghi che risponderanno correttamente ai quiz ne sorteggeremo 3 che riceveranno un premio. MOTORE TAPPETO INVESTIRE MERCATO GRUPPO REBUS TROVA LE 10 DIFFERENZE (7, 7, 2, 4, 6) 62 INFORMAPIÙ LA GHIGLIOTTINA Trova la parola (sostantivo o verbo o aggettivo) che si lega ad ognuna delle 5 parole indicate. Piemonte Lugo (RA) Via Mentana 49 Tel 0545 900567 Fax 0545 288462 [email protected] Emilia Romagna Modena Via Emilia Est 613-615 Tel 059 370377 Fax 059 367685 [email protected] Bazzano (BO) Via Circonvallazione Nord 4/B Tel 051 833559 Fax 051 831173 [email protected] Bologna P.zza XX Settembre 5 Tel 051 6390037 Fax 051 245062 [email protected] Budrio (BO) Via Savino 1/A Tel 051 6926258 Fax 051 6922294 [email protected] Casalecchio di Reno (BO) Via Porrettana 63/2 Tel 051 6194041 Fax 051 6194018 [email protected] Ozzano Emilia (BO) Via Allende 4/A Tel 051 790201 Fax 051 796287 [email protected] Lucca Via Borgo Giannotti 544 Tel 0583 331114 Fax 0583 341534 [email protected] Parma Viale Piacenza 39/D Tel 0521 294970 Fax 0521 980400 [email protected] Veneto San Lazzaro di Savena (BO) Via Emilia 251/B Tel 051 6272396 Fax 051 6272369 [email protected] Cento (FE) Via Ugo Bassi 82 Tel 051 6853944 Fax 051 6830640 [email protected] Toscana Firenze Viale F.lli Rosselli 39/R Tel 055 2286179 Fax 055 2335665 [email protected] San Giovanni in Persiceto (BO) Via Circonvallazione Liberazione 1 Tel 051 6871180 Fax 051 6871572 [email protected] Castelnovo ne’ Monti (RE) Viale E. Bagnoli 35/A Tel 0522 812666 Fax 0522 613362 [email protected] Torino Via San Dalmazzo 24 Tel 011 5185352 Fax 011 4407681 [email protected] Novellara (RE) Via Andrea Costa 13 Tel 0522 662617 Fax 0522 654599 [email protected] Reggio Emilia Viale Regina Elena 5/B Tel 0522 232683 Fax 0522 511291 [email protected] Castel Maggiore (BO) P.zza della Pace 9 Tel 051 715648 Fax 051 6320392 [email protected] Nichelino (TO) Via Vivaldi 4 Tel 011 6207921 Fax 011 626823 [email protected] Castelfranco Veneto (TV) Borgo Pieve 43 Tel 0423 723856 Fax 0423 724229 [email protected] Monselice (PD) Piazza Ossicella 25 Tel 0429 781061 Fax 0429 767320 [email protected] San Donà di Piave (VE) Via Ancillotto 57 Tel 0421 336599 Fax 0421 336568 [email protected] Lazio Faenza (RA) Viale Baccarini 29/2 Tel 0546 680501 Fax 0546 22524 [email protected] Pomezia (RM) Via La Marmora 12-14 Tel 06 9123913 Fax 06 91250163 [email protected] Fidenza (PR) Via Abate P. Zani 9/A Tel 0524 523012 Fax 0524 514946 [email protected] Lombardia Crema (CR) Via Carlo Urbino 20/C Tel 0373 250591 Fax 0373 256018 [email protected] Finale Emilia (MO) Piazza Garibaldi 11/1 Tel 0535 760001 Fax 0535 93204 [email protected] Milano Viale Gran Sasso 2 Tel 02 29414719 Fax 02 29414709 [email protected] Fiorano Modenese (MO) Via Vittorio Veneto 81-83 Tel 0536 911494 Fax 0536 910970 [email protected] Seriate (BG) Via Marconi 14 Tel 035 301995 Fax 035 293865 [email protected] Imola (BO) Via Mazzini 53-55 Tel 0542 20634 Fax 0542 22498 [email protected] everywhere Bologna P.zza dei Martiri 1/2 Tel 051 244652 Fax 051 249162 [email protected] São Paulo [email protected] Hong Kong Hong Kong [email protected] Lombardia Permanent Milano Emilia Romagna Permanent Bologna Via Zago 2 Tel 051 364415 Fax 051 358520 [email protected] Permanent Faenza (RA) Viale Baccarini 29/2 Tel 0546 668127 Fax 0546 22524 [email protected] Viale Gran Sasso 2 Tel 02 72021668 Fax 02 72095345 [email protected] Piemonte Permanent Torino Via San Dalmazzo 24 Tel 011 5185352 Fax 011 4407681 [email protected] Divisione Agricoltura Via Circonvallazione Liberazione 1 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel 051 6871180 Fax 051 6871572 [email protected] DOC. 116 Ed. 06 del 23/04/2014 Aut. Min. Prot. n. 1104-SG del 26/11/04 Divisione Sanità Casalecchio di Reno (BO) Via Porrettana 63/2, Tel 051 564401 Fax 051 6183217 [email protected] Piemonte Divisione Sanità Torino Via San Dalmazzo 24 Tel 011 5185352 Fax 011 4407681 [email protected] Permanent Parma Via Ghiretti 2 Tel 0521 981749 Fax 0521 992513 [email protected] Emilia Romagna Outplacement Piazza XX Settembre 1, Bologna Tel 051 6391125 Fax 051 6391155 [email protected] Divisione Farmaceutica P.zza XX Settembre 1, Bologna Tel 051 6391116 Fax 051 6391155 [email protected] continuano le nuove aperture su L AV O giov R O P I Ú ane RI a spec ialist tleta gia C E R C A a nel maic Rich ie la a comp sta capa velocità no, c . e diale tizioni a ità di vin c . e livell Com o m re pete onalme nze n alme o 3 rec necessa o r n alleg o 10 me rd mond ie: iali, ria e dagl Disp ie d’ talen oro, o t www nibilità o. imm .lavo e ropi u.it diata. Aut. Min. Prot. n. 1104-SG del 26/11/04 pubblicità di Lavoropiù SpA su Il Corriere dello Sport Stadio - Emilia Romagna in occasione delle Olimpiadi 2012
© Copyright 2024 ExpyDoc