EVENTI «Mai dimenticare i nostri eroi silenziosi» Enzo Ranaudo A Pescara la prima “Giornata nazionale del Vigile del Fuoco“. Mancini: «Per chi fa del lavoro una devozione, fino al punto di sacrificare la propria vita». Cordella: «La politica e le istituzioni si devono impegnare affinché il sacrificio di questi uomini non rimanga vano» «Una giornata dedicata a chi ha tenuto tanto al proprio lavoro fino al punto di rimetterci la vita. A chi lo considera non solo una fonte di reddito ma anche, e soprattutto, una vocazione, una missione, da portare a termine sempre col massimo impegno e rispetto, nei confronti dei propri concittadini e del proprio Paese». Motiva così il Segretario Confederale dell’Ugl, Geremia Mancini, la volontà di organizzare la “Giornata nazionale del Vigile del fuoco”, la cui prima edizione si è tenuta a Pescara, sabato 25 gennaio, presso la sala “Figlia di Iorio“ dell’amministrazione provinciale. «Nessuno – ha continuato - meglio dei Vigili del Fuoco per impersonare il simbolo di una figura che va oltre il concetto di lavoro e che diventa voglia di essere al servizio del prossimo anche se questo costa enormi ed estremi sacrifici. Tanti sono stati gli esempi di eroi nella storia di questo Corpo. Anche se questa non è esclusiva solo di questa professione: di fatto la “Giornata nazionale del Vigile del Fuoco” si inserisce in una serie di altre iniziative fortemente volute dal Segretario Generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, volte a valorizzare all’interno di ogni realtà sindacale, il valore dell’uomo, e che vanno a colmare una lacuna, perché di queste giornate se ne contano sempre meno». Uno di questi esempi senz’altro è Agostino Regis, vigile del fuoco morto tragicamente ed eroicamente sul lavoro il 10 giugno 1912 a Torino, e salutato ai suoi funerali dal oltre 100 mila persone. «In suo onore – ha spiegato Mancini - è stato istituito un riconoscimento che porta il suo nome e che sarà assegnato, di anno in anno, a personaggi meritevoli per il loro legame al mondo dei Vigili del Fuoco». A riceve l’onorificenza, quest’anno, Robert Triozzi, Comandante ufficiale antincendio capo delle Nazioni Unite; Dante Ambrosini, già direttore regionale dell’Abruzzo e provinciale di Pescara dei Vigili del fuoco; Francesco Fusco, Vigile del fuoco che operò eroicamente salvando numerosi bimbi nel crollo della scuola a San Giuliano di Puglia; Anselmo Silvino, campione olimpico di sollevamento pesi che prestò, in tale veste, servizio con i Vigili del fuoco; Michele Marchetti, coraggioso capo squadra volontario del comando di Ferrara. Un premio “Agostino Regis“ è stato conferito anche al Distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Montesilvano e Popoli, ritirato da Antonio Gasparoni, dell’Associazione nazionale Vigili del fuoco del Corpo nazionale, sezione di Pescara. Inoltre durante la manifestazione sono stati ricordati e premiati “alla memoria“, numerosi Vigili del fuoco, tra i quali, Maurizio Berardinucci, morto recentemente per l’esplosione di una fabbrica di petardi, e Carlo La Catena, scomparso nella strage di mafia di via Palestro a Milano nel 1993. E’ stata anche omaggiata la figura di Alberto Giombini, fondatore del Corpo. «In occasione della prima “Giornata nazionale del Vigili del Fuoco” – ha spiegato il Segretario Nazionale dell’Ugl Vigili del Fuoco, Fernando Cordella, presente alla manifestazione - dopo aver ricordato Il sacrificio dei caduti nel proprio dovere, è stato giusto ribadire l’importanza della formazione professionale e della continua conoscenza anche sui nuovi rischi tecnologici, questo per far in modo che si riducano gli incidenti che coinvolgono il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Purtroppo alle continue emergenze, che ultimamente colpiscono in modo assiduo il nostro Paese, registriamo Vigili del Fuoco che si infortunano, ed è importante che a questi lavoratori le istituzioni rivolgano massima attenzione e non li abbandonino a loro stessi ed alle proprie ansie. Nel ringraziare della presenza i familiari e i parenti dei Vigili del Fuoco che hanno perso la vita durante lo svolgimento del proprio dovere è stato necessario ribadire che la politica e le istituzioni si devono impegnare affinché il sacrificio di questi uomini non rimanga vano». 27
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