La riforma delle politiche attive La legge 92/2012: una riforma a metà 1) La riforma Fornero prevedeva una delega al governo per la riforma delle politiche attive, delega che il governo non ha esercitato nei 6 mesi previsti. La riforma nasce quindi “zoppa”. 2) Viene ampliata la platea dei beneficiari di indennità di disoccupazione ed aumentata la durata del sussidio (con l’ introduzione dell’APSPI e della MINI ASPI) ma non viene garantita la condizionalità (già prevista dalla legge 2/09) ossia la partecipazione dei beneficiari a programmi di politica attiva. 3) Inoltre nella legge 92/2012 vengono richiamati i Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) dei servizi pubblici del lavoro ma il mancato esercizio della delega ha impedito di realizzarli. Le “regole” non applicate 1) Il nostro paese ha sempre sottovalutato il ruolo delle politiche attive nella regolazione del mercato del lavoro. Tuttavia anche le norme che avrebbero potuto favorire lo sviluppo delle politiche attive non sono state applicate. 2) Dalle riforme del ’96 e del 97, con il superamento del monopolio pubblico del collocamento ed il trasferimento a regioni e province delle competenze in materia di politiche attive del lavoro e servizi (consolidatosi nel 2000 con la riforma del Titolo V), la gran parte delle norme sulle politiche attive progressivamente introdotte non sono state applicate. Il caso dell’apprendistato è emblematico. Dalla sua istituzione la partecipazione all’attività formativa non è stata mai completamente garantita. 3) Analogo destino ha riguardato i diritti dei disoccupati. E’ il caso del decreto legislativo 181/2000 e delle sue successive modificazioni che prevedeva per tutti i disoccupati iscritti ad una centro per l’impiego, entro 120 giorni, la partecipazione a programmi di politica attiva. Nella pratica tale principio è stato quasi totalmente disatteso in gran parte delle regioni italiane. 4) Come già ricordato anche le norme che prevedevano la partecipazione a programmi di politica attiva per i beneficiari di ammortizzatori sociali e di indennità di disoccupazione non sono state applicate. Tale regola già presente nell’ordinamento è stata ulteriormente ribadita con la legge 2/2009 ma ancora oggi solo una minima parte dei lavoratori che beneficiano di indennità di disoccupazione partecipa a programmi di politica attiva del lavoro. 5) La legge 30/2003 ed il DL. 276/2003 prevedevano un processo di Accreditamento da parte delle regioni delle strutture formative e dei servizi privati per il lavoro “autorizzati” ma a distanza di oltre 10 anni dalla riforma Biagi solo un parte delle regioni ha completato tale processo. Solo recentemente c’è stata una certa accelerazione normativa ma sono ancora poche le regioni in cui l’accreditamento è operativo. Per altro l’ esistenza di regole diverse da regione a regione non favorisce lo sviluppo di servizi per il lavoro privati. 6) Fin dalla Riforma Treu era prevista la creazione di un Sistema Informativo del Lavoro (SIL) che tracciasse la partecipazione dei disoccupati iscritti ai servizi per l’impiego alle politiche attive (servizi e formazione professionale). Su questo tema sono intervenute la Riforma Biagi e (con la creazione della Borsa continua nazionale del lavoro) e tutte le successive norme, incluse quelle più recenti per la creazione della banca dati sulle politiche attive e passive. Il risultato è che le 20 regioni hanno sviluppato venti sistemi informativi diversi ed in alcuni casi anche le province di una stessa regione hanno sistemi informativi che non dialogano tra di loro. Ancora oggi non solo non esistete un sistema che tracci la partecipazione dei disoccupati alle politiche attive (inclusa la formazione professionale) ma non sappiamo nemmeno quale sia il numero di disoccupati amministrativi. 7) Si potrebbero citare numerosi altri esempi di norme sostanzialmente disattese. Tra questi i casi più eclatanti sono la legge che prevedeva il diritto dovere alla formazione (fino a 18 anni), quelle sull’alternanza scuola lavoro e quelle per il riconoscimento delle qualifiche professionali. Per altro sono pochissime le anagrafi degli studenti predisposte dalla regioni per contrastare la dispersione scolastica e formativa. 8) Si dice che le politiche attive non riscuotano grande attenzione da parte dei decisori o degli attori sociali. In realtà sembrerebbe il contrario visto che nella fase di applicazione si incontrano una enorme quantità di resistenze. I dati confermano i ritardi nello sviluppo delle politiche attive. 1) La spesa per le politiche attive ed i servizi pubblici per il lavoro in Italia è, storicamente, una delle più basse dell’Unione Europea. Investiamo sui servizi per il lavoro (in percentuale sul PIL) un decimo della Francia e quasi 15 volte in meno della Germania. (Tabella 1) 2) Anche sulle politiche attive la distanza dagli investimenti dei principali paesi europei è molto elevata. (Tabella 2 e Figura 1) 3) Il personale dei CPI è del tutto inadeguato ed il rapporto tra disoccupati ed operatori è tra i più elevati dell’Unione Europea. Inoltre nella maggior parte dei sistemi europei il coordinamento dei servizi è affidato ad Agenzie che svolgono soprattutto la funzione di integrare politiche attive e passive (Flexsecurity). (Tabelle 3, 4). 4) Il numero di disoccupati e di NEET per operatore è assai diverso da regione a regione e sono pochi gli operatori laureati (Tabella 5 e Figura 2). Viste le attuali dotazioni e le performance dei servizi (Tabella 6) è difficile immaginare che la rete degli SPI possa sopportare l’attività prevista per la Garanzia Giovani. 5) Ma non solo si spende poco per i servizi e le politiche attive ma si spende e si programma male. E’ noto che gran parte delle Regioni utilizza mediamente meno di due terzi delle risorse del FSE assegnate, ed in alcuni casi le percentuali sono molto più basse. Al 31 dicembre 2013 la spesa certificata ammontava mediamente al 61%, un valore basso per essere registrato al settimo anno di attività dei fondi. Il Campania è pari al 50,6% in Calabria e Puglia è al 54%. In Lombardia è il 60%. (Tabella 7) 6) Si spende poco e con scarsi risultati. Gli indicatori tratti dalla Banca dati ISTAT sulle politiche di sviluppo confermano i debolissimi risultati ottenuti attraverso le ultime tre edizioni del Fondo Sociale Europeo. 7) Il tasso di disoccupazione di lunga durata, che rappresenta uno degli indicatori chiave sull’uso del FSE, non solo non si riduce ma passa dal 44% del 1995 al 53% del 2012. In moltissime regioni del Sud la crescita e ancora più consistente, evidenziando la scarsissima efficienza dei sistemi di reinserimento professionale regionali. (Tabelle 8 e 9) 8) Resta sostanzialmente invariato il tasso di irregolarità sul lavoro: era pari al 13,8% nel 2001 e nel 2012 è al 12,1%, evidenziando risultati assai deboli su uno degli obiettivi chiave della Strategie Europea per l’Occupazione. (Tabella 10). 9) E’ rimasta costante dal 2004 (6,5%), la percentuale di occupati adulti che partecipa a programmi e corsi di formazione continua. (Tabella 11) 10) Anche tra i disoccupati e gli inattivi la partecipazione a programmi di formazione e di istruzione è ferma la 6,7% (era il 6,1% nel 2004), confermando la difficoltà di numerose regioni di favorire la partecipazione ad attività di formazione anche per i potenziali beneficiari di politiche attive. (Tabella 12) 11) La popolazione tra i 18 ed i 24 anni con la più la licenza media che non partecipa ad alcuna attività di formazione o di istruzione nel 2012 era pari al 17% del totale contro il 22% del 2004. (Tabella 13) 12) Il tasso di abbandono al secondo anno della secondaria superiore nel 2001 era pari al 7,7%. Dieci anni dopo è al 7,7%. (Tabella 14) 13) L’apprendistato rappresentava, nel 2012 il 2,8% delle assunzioni, la stessa percentuale che aveva nel 2011. La variabilità regionale è, comunque, altissima dimostrando una capacità’ di promozione delle regioni estremamente differenziata. Le norme che lo regolano variano molto da regione a regione e, come è noto, sulla domanda di apprendistato da parte delle imprese incide molto la scarsa capacità delle Regioni a garantire tempi burocratici ed una adeguata formazione soprattutto per i giovani nel ciclo dell’obbligo formativo. (Tabella 15) 14) I tirocini registrati dalle comunicazioni obbligatorie nel 2012 sono 151 mila in drastica diminuzione in tutte le Regioni. La scarsa utilizzazione in molte regioni di tale importante strumento di transizione al lavoro per i giovani dipende da una gestione spesso da una sottovalutazione del loro ruolo formativo. Nell’ ambito della Garanzia Giovani costituiranno una delle misure chiave. Tuttavia la loro scarsa diffusione indica una scarsa capacità di utilizzazione da parte dei numerose regioni. (Tabella 16) 15) Gli incentivi, inclusi i contratti di inserimento e l’apprendistato nel 2012 sono utilizzati in modo molto diverso da regione a regione ed anche in questo caso emerge una difficile gestione delle opportunità esistenti nelle regioni. L’indicatore che misura il numero di persone in cerca per incentivo mostra un diversa utilizzazione nei contesti regionali.(Tabella 17). Tabella 1 - Spesa per i servizi per il lavoro pubblici in Europa ( LMP Category 1 ) – Milioni di euro. Anni 2005 -2011 European Union (27 countries) European Union (15 countries) Belgium Bulgaria Czech Republic Denmark Germany Estonia Ireland Greece Spain France Italy Cyprus Latvia Lithuania Luxembourg Hungary Malta Netherlands Austria Poland Portugal Romania Slovenia Slovakia Finland Sweden United Kingdom Norway Fonte: Eurostat 2013 2005 24.258,853 23.711,937 591,163 15,826 129,170 330,054 6.565,536 2,485 321,425 22,081 833,512 4.035,482 553,290 : 7,988 14,876 14,200 83,690 : 1.990,372 419,482 168,717 217,403 30,657 28,243 65,263 214,490 527,672 7.075,775 292,825 2006 23.236,823 22.547,439 629,809 15,030 147,398 341,851 6.261,870 3,029 361,364 24,342 931,692 4.356,728 523,104 5,027 11,218 20,076 15,100 81,703 4,241 2.043,075 451,359 255,057 198,234 40,819 28,876 76,909 216,823 587,388 5.604,702 309,880 2007 23.558,468 22.803,140 667,365 15,592 169,760 328,229 6.540,013 3,832 402,409 37,567 956,473 4.237,248 600,305 6,676 13,470 23,838 16,432 84,491 6,021 1.927,712 455,807 297,123 199,107 46,225 30,030 58,270 223,838 560,714 5.649,922 313,615 2008 23.675,731 22.860,389 679,482 18,241 178,983 547,143 7.129,278 5,287 390,506 26,994 1.124,151 4.006,204 697,229 6,116 12,402 25,025 17,878 92,507 7,582 1.798,525 458,915 319,027 218,156 47,786 31,792 70,593 211,647 539,458 5.014,824 : 2009 27.585,653 26.809,982 737,733 15,290 177,733 692,165 9.048,503 12,145 317,361 23,883 1.401,580 4.893,747 543,058 6,034 8,164 26,629 17,878 81,443 6,008 2.179,715 508,787 305,416 200,294 37,043 35,412 64,353 215,352 610,127 5.419,801 : 2010 : : 773,442 13,923 167,851 1.122,285 9.468,657 12,442 261,659 23,883 1.319,462 5.866,005 483,274 6,198 7,298 22,472 20,996 87,042 7,239 2.301,166 536,195 327,241 196,458 34,769 38,619 65,835 237,280 907,175 : : 2011 : : 785,347 15,037 150,871 1.306,179 8.872,862 13,231 223,468 : 1.110,016 5.047,681 500,822 5,899 7,195 25,080 22,548 9,514 7,426 2.233,600 556,663 312,486 198,245 35,231 38,086 49,885 233,827 956,278 : : Tabella 2 . Spese pubbliche per le politiche del lavoro come percentuale sul PIL . Anno 2011 Servizi per il lavoro (LMP services - category 1) Politiche attive (LMP measures categories 2 to 7) Politiche passive (LMP supports - categories 8 and 9) EU-27 (2)(3) 0,21 0,50 1,24 Denmark (2) 0,54 1,55 1,65 Belgium 0,21 1,39 2,10 Ireland 0,14 0,74 2,74 Spain (2) 0,10 0,69 2,81 Netherlands (2) 0,37 0,70 1,63 Finland 0,12 0,84 1,45 France (2) 0,25 0,68 1,41 Austria (2) 0,19 0,57 1,28 Portugal 0,12 0,46 1,34 Germany (2) 0,35 0,45 1,04 Italy (2) 0,03 0,31 1,36 Sweden (2) 0,25 0,80 0,63 Slovenia 0,11 0,26 0,88 Luxembourg (2) 0,05 0,46 0,63 Cyprus (2)(4) 0,03 0,31 0,69 Hungary (2) 0,01 0,35 0,66 Greece (5) 0,01 0,22 0,71 Slovakia 0,07 0,22 0,50 Estonia (2) 0,08 0,15 0,50 Poland (2) 0,08 0,33 0,30 Latvia 0,04 0,33 0,32 Bulgaria 0,04 0,13 0,42 United Kingdom (2) 0,21 0,03 0,34 Lithuania (2) 0,08 0,18 0,30 Czech Republic 0,10 0,18 0,28 Malta 0,12 0,05 0,33 Romania (2) 0,03 0,02 0,24 Norway (6) : 0,46 (1) Croatia: not available.(2) Includes estimates.(3) Excluding Greece.(4) Includes provisional data.(5) 2010.(6) LMP services: not available. Fonte : Eurostat (online data code: lmp_expsumm) 0,41 Figura 1 - Spese pubbliche per le politiche del lavoro come percentuale sul PIL per tipologia di spesa . Anno 2011 4 3 2 1 LMP services (category 1) LMP measures (categories 2 to 7) LMP supports (categories 8 and 9) (1) Croatia: not available.(2) Includes estimates.(3) Excluding Greece.(4) Includes provisional data.(5) 2010.(6) LMP services: not available. Fonte : Eurostat (online data code: lmp_expsumm) Norway (6) Romania (2) Malta Czech Republic Lithuania (2) United Kingdom (2) Bulgaria Latvia Poland (2) Estonia (2) Slovakia Greece (5) Hungary (2) Cyprus (2)(4) Luxembourg (2) Slovenia Sweden (2) Italy (2) Germany (2) Portugal Austria (2) France (2) Finland Netherlands (2) Spain (2) Ireland Belgium Denmark (2) EU-27 (2)(3) 0 Tabella 3 - Personale dei Servizi Pubblici per l’Impiego (SPI = PES Public Employment Services) e rapporti per operatore in alcuni paesi europei. Valori per disoccupati in totale (Forze di lavoro), disoccupati più inattivi disponibili a lavorare (Forze di lavoro) ed utenti registrati . Anni 2007 e 2011. Personale PES (2006-2007) Personale PES (2011) Disoccupati (Forze di lavoro) per operatore (2007) Disoccupati (Forze di lavoro) per operatore (2011) Disoccupati + inattivi disponibili a lavorare per operatore (2011) Utenti registrati per operatore (2011) Spagna 7.996 11.331 229 441 526 358 Italia 9.989 8.575 151 245 584 254(*) Portogallo 3.839 4.019 117 175 218 139 Belgio 6.470 9.835 55 35 46 48 Finlandia 3.700 2.700 50 77 114 98 Olanda 5.633 19.317 49 20 35 25 Germania 74.099 115.000 49 22 27 28 Irlanda 2.240 1.882 46 168 192 235 Francia 28.459 49.400 46 53 59 54 Austria 4.348 5.413 43 33 59 46 Svezia 10.248 10.800 29 36 46 21 Regno Unito 67.110 77.722 24 32 43 19 Danimarca 6.400 2.500 17 88 118 55 Fonte: elaborazione Italia Lavoro su dati Eurostat, Istat e Ministero del lavoro e della politiche sociali. (*) Anno 2012 – Censimento Ministero del lavoro Utenti registrati che hanno effettuato la DID nel 2012 Tabella 4. - Numero medio di utenti che hanno effettuato la DID per operatori SPI e numero medio di utenti che hanno effettuato la DID per operatore impiegato in SPI front office (valori assoluti). Anno 2012 N. medio di individui che hanno effettuato la DID per operatore N. medio di individui che hanno effettuato la DID per operatore di front office Piemonte 219 308 Val D'Aosta 160 233 Lombardia 516 613 Trentino Alto Adige 279 359 Bolzano 416 536 Trento 202 259 Veneto 353 432 Friuli Venezia Giulia 256 338 Liguria 421 607 Emilia Romagna 324 393 Toscana 140 167 Umbria 156 165 Marche 256 381 Lazio 304 367 Abruzzo 225 288 Molise 138 177 Campania 336 508 Puglia 451 572 Basilicata 204 246 Calabria 151 242 Sicilia 103 209 Sardegna 199 253 TOTALE 254 354 REGIONE Fonte: Indagine sui Servizi per l’impiego – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Tabella 5 - Numero medio di NEET per operatore dei SPI e numero medio di NEET per SPI (valori assoluti). Anno 2012 REGIONE N. medio di NEET tra i 15 ed i 24 anni (RCFL-ISTAT) per operatore Piemonte 123 N. medio di NEET tra i 15 N. medio di NEET tra i 15 ed i ed i 29 anni (RCFL-ISTAT) 24 anni (RCFL -ISTAT) per CPI per operatore N. medio di NEET tra i 15 ed i 29 anni (RCFL -ISTAT) per CPI 203 2.129 3.516 667 Val D'Aosta 63 63 667 Lombardia 229 399 2.031 3.538 75 137 632 1.158 188 310 1.644 2.711 98 168 944 1.611 Liguria 106 190 1.429 2.571 Emilia Romagna 117 199 1.341 2.293 Toscana 69 128 1.163 2.163 Umbria 99 176 2.800 5.000 56 104 1.692 3.154 Lazio 178 316 3.057 5.429 Abruzzo 100 174 1.600 2.800 Molise 64 138 2.000 4.333 Campania 311 548 4.891 8.630 Puglia 224 399 2.886 5.136 Basilicata 104 195 2.000 3.750 Calabria 139 244 4.800 8.400 121 223 2.954 5.415 96 171 1.500 2.679 146 259 2.291 4.054 Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Marche Sicilia Sardegna TOTALE Fonte: Indagine sui Servizi per l’impiego – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Rilevazione Continua sulle Forze Lavoro – Istat Figura 2 - Operatori dei SPI con laurea e post lauream per regione (incidenza percentuale). Anno 2012 Fonte: Indagine sui Servizi per l’impiego – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Figura 3 - . Percentuale di disoccupati che hanno contattato i servizi per il lavoro pubblici o privati per cercare lavoro in Europa. Valori %sul totale delle persone in cerca di lavoro. Anno 2012 Tabella 6 - Occupati (15-64 anni) che hanno trovato lavoro per canale di ricerca e regione (v.a.). Media 2012 Etichette di riga Servizi pubblici per Impiego SPI / CPI Agenzia interinale o altra struttura di intermediazione Segnalazione di (pubblica o privata) una scuola, diversa da un dell'università, di Centro pubblico centri di per l'impiego * formazione Annunci sul giornale Via Internet Diretta richiesta ad un datore di lavoro Parenti e/o amici Precedenti esperienze (stage, tirocini, lavori di breve durata) nella stessa Inizio di impresa dove un'attività oggi lavora autonoma Concorso pubblico (comprese le graduatorie per gli insegnanti) Non sa Totale complessivo Abruzzo 2,0% 2,7% 1,0% 2,8% 0,6% 25,8% 28,6% 5,7% 18,1% 12,7% 0,0% 100,00% Basilicata 2,9% 0,6% 1,2% 4,2% 0,3% 23,5% 33,9% 5,3% 18,6% 9,5% 0,0% 100,00% Calabria 4,3% 0,4% 0,9% 6,1% 0,6% 21,1% 27,7% 5,9% 22,0% 10,7% 0,2% 100,00% Campania 1,9% 0,5% 1,1% 3,9% 0,4% 21,6% 30,1% 7,1% 20,8% 12,2% 0,3% 100,00% Emilia Romagna 2,0% 3,5% 2,1% 2,9% 1,1% 23,0% 33,6% 7,4% 14,8% 9,5% 0,1% 100,00% Friuli Venezia Giulia 2,5% 3,5% 2,0% 5,9% 0,6% 25,1% 28,6% 6,7% 14,3% 10,6% 0,1% 100,00% Lazio 2,0% 1,2% 1,4% 6,7% 1,3% 19,4% 35,9% 6,1% 14,7% 11,1% 0,1% 100,00% Liguria 1,9% 1,2% 1,5% 4,8% 0,8% 15,9% 34,4% 7,2% 20,0% 12,3% 0,1% 100,00% Lombardia 1,4% 3,8% 2,2% 4,8% 1,8% 21,0% 37,7% 6,9% 14,4% 5,9% 0,1% 100,00% Marche 2,0% 1,7% 1,7% 3,2% 0,9% 23,3% 32,2% 8,0% 17,3% 9,4% 0,1% 100,00% Molise 3,4% 2,3% 1,1% 5,3% 0,6% 20,3% 26,3% 9,0% 18,9% 12,7% 0,0% 100,00% Piemonte 2,0% 3,6% 2,2% 3,8% 0,7% 25,0% 30,5% 6,0% 16,3% 9,8% 0,1% 100,00% Puglia 1,7% 1,1% 0,6% 7,2% 0,6% 21,2% 33,1% 4,8% 20,1% 9,5% 0,1% 100,00% Sardegna 3,1% 1,0% 0,9% 5,2% 0,8% 14,9% 35,4% 8,9% 16,8% 12,9% 0,1% 100,00% Sicilia 5,3% 0,2% 0,8% 6,6% 0,6% 20,7% 30,0% 4,9% 18,2% 12,4% 0,2% 100,00% Toscana 2,0% 1,5% 1,6% 6,1% 0,7% 18,7% 36,8% 6,5% 17,1% 8,8% 0,0% 100,00% Trentino alto Adige 1,9% 1,9% 1,6% 8,4% 1,2% 24,0% 30,0% 6,8% 13,1% 11,0% 0,1% 100,00% Umbria 1,4% 1,5% 1,8% 4,7% 0,6% 18,8% 35,6% 9,9% 17,3% 8,4% 0,0% 100,00% Valle d'Aosta 2,0% 1,7% 1,1% 5,6% 0,3% 21,5% 31,5% 4,5% 17,0% 14,8% 0,1% 100,00% Veneto 1,6% 2,9% 1,4% 4,4% 0,9% 31,8% 31,2% 4,6% 14,3% 6,9% 0,0% 100,00% 1,6% 5,0% 1,0% 22,2% 33,4% 6,4% 16,4% 9,4% 0,1% 100,00% 2,1% 2,3% Fonte: Indagine sulle Forze di lavoro ISTAT media 2012 Totale complessivo *Il dato sulle Agenzie interinale o altra struttura di intermediazione (pubblica o privata) diversa da un Centro pubblico per l'impiego include i lavoratori interinali che hanno trovato lavoro grazie alle Agenzie di somministrazione. Figura 4 – Occupati che hanno trovato lavoro nel 2012 intermediati dalle Agenzia interinali o altra struttura di intermediazione (pubblica o privata) diversa da un Centro pubblico per l'impiego (esclusi i lavoratori interinali) e lavoratori intermediati da un CPI. Valori assoluti e percentuali per regione. Media 2012 Totale complessivo 53,8 46,2 Lazio 80,9 Lombardia 74,9 Emilia Romagna 69,2 Veneto 19,1 25,1 30,8 66,8 Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria 33,2 59,4 40,6 Trentino alto Adige 52,0 48,0 Toscana 51,2 48,8 Abruzzo e Molise 47,6 52,5 Marche e Umbria 47,3 52,7 Campania 44,7 Friuli Venezia Giulia 55,3 42,8 Basilicata e Puglia 57,1 25,0 Sardegna 75,0 12,8 Sicilia 87,2 5,2 94,8 Calabria 100,0 0,0 10,0 20,0 30,0 Intermediati dalle APL Fonte: elaborazione su micro dati RCFL media 2012 40,0 50,0 Intermediati dai CPI 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 Tabella 7 - Spese FSE 2007 -2013 per regioni al 31 dicembre 2012 e percentuale di spesa sul totale QSN_FONDO_COMUNI TARIO DOTAZIONE TOTALE PROGRAMMA POST PAC al 31 dicembre 2013 DOTAZIONE UE PROGRAMMA al 31 dicembre 2013 DOTAZIONE nazionale PROGRAMMA al 31 dicembre 2013 SPESA CERTIFICATA TOTALE al 31 dicembre 2013 % spesa certificata su totale FSE al 31 dicembre 2013 DPS_CODICE_PRO GRAMMA DPS_DESCRIZIONE_PROGRAMMA QSN_AREA_ OBIETTIVO_ UE 2007IT051PO001 POR CONV FSE CAMPANIA CONV FSE 868.000.000 559.000.000 309.000.000 439.499.555 50,6 2007IT051PO002 POR CONV FSE CALABRIA CONV FSE 800.498.754 430.249.377 370.249.377 476.735.617 59,6 2007IT051PO003 POR CONV FSE SICILIA CONV FSE 1.632.308.298 1.042.154.149 590.154.149 881.523.518 54,0 2007IT051PO004 POR CONV FSE BASILICATA CONV FSE 322.365.588 128.946.235 193.419.353 230.461.073 71,5 2007IT051PO005 POR CONV FSE PUGLIA CONV FSE 1.279.200.000 639.600.000 639.600.000 699.778.524 54,7 2007IT052PO001 POR CRO FSE ABRUZZO CRO FSE 316.563.222 127.719.591 188.843.631 184.151.488 58,2 2007IT052PO002 POR CRO FSE EMILIA ROMAGNA CRO FSE 847.204.199 313.496.873 533.707.326 579.386.022 68,4 2007IT052PO003 POR CRO FSE FRIULI VENEZIA GIULIA CRO FSE 316.635.088 119.378.894 197.256.194 218.785.054 69,1 2007IT052PO004 POR CRO FSE LAZIO CRO FSE 730.495.407 365.247.703 365.247.704 428.474.219 58,7 2007IT052PO005 POR CRO FSE LIGURIA CRO FSE 391.654.038 146.341.533 245.312.505 230.174.055 58,8 2007IT052PO006 POR CRO FSE LOMBARDIA CRO FSE 796.227.352 337.256.050 458.971.302 478.602.295 60,1 2007IT052PO007 POR CRO FSE MARCHE CRO FSE 278.735.407 110.438.698 168.296.709 169.792.591 60,9 2007IT052PO008 POR CRO FSE MOLISE CRO FSE 102.897.150 37.665.371 65.231.779 61.883.987 60,1 2007IT052PO009 POR CRO FSE PA BOLZANO CRO FSE 150.244.846 60.098.501 90.146.345 88.961.783 59,2 2007IT052PO010 POR CRO FSE PA TRENTO CRO FSE 217.266.246 60.833.846 156.432.400 169.946.651 78,2 2007IT052PO011 POR CRO FSE PIEMONTE CRO FSE 1.001.100.271 394.622.239 606.478.032 643.198.351 64,2 2007IT052PO012 POR CRO FSE TOSCANA CRO FSE 659.599.355 310.649.767 348.949.588 421.595.889 63,9 2007IT052PO013 POR CRO FSE UMBRIA CRO FSE 227.384.952 97.681.522 129.703.430 137.933.456 60,7 2007IT052PO014 POR CRO FSE VALLE D'AOSTA CRO FSE 64.278.325 32.139.162 32.139.163 39.245.738 61,1 2007IT052PO015 POR CRO FSE VENETO CRO FSE 711.589.515 346.518.568 365.070.947 459.024.439 64,5 2007IT052PO016 POR CRO FSE SARDEGNA CRO FSE 675.053.206 291.716.470 383.336.736 468.457.133 69,4 2007IT051PO007 PON CONV FSE COMPETENZE PER LO SVILUPPO CONV FSE 1.485.929.492 742.964.746 742.964.746 973.235.911 65,5 2007IT051PO007 PON CONV FSE COMPETENZE PER LO SVILUPPO CONV FSE 1.485.929.492 742.964.746 742.964.746 973.235.911 65,5 2007IT052PO017 PON CRO FSE AZIONI DI SISTEMA CRO FSE 72.000.000 28.680.066 43.319.934 50.034.821 69,5 2007IT051PO006 PON CONV FSE GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA CONV FSE 427.981.628 207.143.108 220.838.520 265.094.977 61,9 Totale FSE FSE 14.375.212.339 6.930.542.469 7.444.669.870 8.795.977.148 61,2 Fonte: Open coesione .it Tabella 8 - Incidenza della disoccupazione di lunga durata . Quota di persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi sul totale delle persone in cerca di occupazione (percentuale) Regioni, ripartizioni geografiche Anni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Piemonte 39,7 40,0 37,6 41,5 42,6 35,4 33,1 33,7 38,5 44,6 42,7 45,2 43,4 43,1 42,4 47,5 51,1 55,1 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 13,0 9,0 12,2 10,2 10,5 13,5 8,1 26,8 18,3 13,1 24,4 28,7 34,2 32,5 36,2 34,1 40,7 37,3 Lombardia 34,7 37,9 40,0 35,7 38,1 36,0 37,2 31,1 37,2 34,4 33,5 35,7 34,4 34,6 33,6 41,9 45,7 47,9 Trentino-Alto Adige 13,2 13,3 18,3 19,9 18,9 24,3 17,2 11,9 17,1 17,9 18,7 19,0 23,3 21,5 23,1 23,8 25,2 26,2 - Bolzano/Bozen 15,6 14,2 14,6 13,6 11,5 20,6 20,1 11,7 8,6 12,3 14,3 15,6 23,0 18,7 21,6 19,1 23,8 25,0 - Trento 12,4 13,0 20,0 22,2 22,0 25,5 16,4 12,0 21,9 22,6 22,2 21,9 23,5 23,6 24,4 26,8 26,4 27,0 Veneto 25,4 22,1 19,9 20,7 19,4 15,8 13,5 14,2 21,8 28,3 34,5 34,8 34,6 31,2 26,6 37,6 44,4 38,9 Friuli-Venezia Giulia 27,6 30,9 28,8 29,3 27,4 28,7 24,3 20,8 25,5 34,7 31,1 38,2 33,5 33,8 28,7 38,2 46,3 40,8 Liguria 36,3 37,6 35,0 31,0 35,6 30,5 26,6 27,5 40,1 43,4 37,6 42,0 31,6 35,2 40,0 41,5 37,5 40,4 Emilia-Romagna 26,7 25,5 26,0 26,3 29,8 20,3 26,1 22,2 28,6 27,1 28,8 28,7 28,5 26,0 26,5 34,8 41,2 37,5 Toscana 62,4 56,8 58,2 56,3 56,6 60,2 53,8 55,8 38,1 35,4 32,9 40,1 38,6 33,9 34,3 47,3 45,9 45,4 Umbria 42,7 47,1 47,9 44,0 50,2 44,0 41,3 47,1 41,0 40,3 42,6 40,5 40,5 36,4 34,9 43,0 41,7 40,7 Marche 53,8 43,3 44,2 43,3 48,7 50,9 44,9 45,9 34,1 29,9 36,7 34,2 35,7 34,5 31,2 43,4 43,2 46,2 Lazio 33,3 39,1 40,5 41,7 45,5 46,7 46,8 39,4 48,3 50,2 51,1 52,4 51,0 44,2 50,2 48,9 53,0 51,3 Abruzzo 62,7 61,2 63,2 61,3 65,0 65,6 59,8 61,3 50,6 43,2 45,3 46,3 46,6 44,2 42,3 50,7 51,1 55,8 Molise 56,1 55,5 53,2 54,2 60,8 59,3 55,9 48,7 52,1 51,7 51,8 55,5 49,2 51,6 50,0 48,3 54,3 54,0 Campania 47,7 47,5 49,9 53,6 53,4 52,5 54,0 49,1 53,5 52,4 57,7 59,1 54,1 57,0 57,2 59,3 62,7 65,3 Puglia 48,6 52,2 56,0 55,6 55,9 52,6 53,2 55,7 57,3 57,5 53,6 57,4 52,9 50,8 48,2 51,4 55,3 56,9 Basilicata 49,4 49,2 52,2 56,4 54,5 58,2 62,8 59,1 60,3 55,2 53,7 57,4 54,4 54,6 54,9 57,1 60,7 56,4 Calabria 53,6 53,8 60,1 62,5 62,1 62,9 61,6 56,2 58,1 55,9 58,7 56,6 55,5 50,7 51,8 54,5 58,5 61,0 Sicilia 52,3 57,9 58,8 60,5 60,7 62,4 62,6 61,9 61,0 58,2 58,0 60,0 60,7 58,1 60,0 57,9 58,6 62,0 Sardegna 52,7 56,4 55,0 60,8 58,9 61,2 58,4 52,5 55,2 50,0 53,6 52,4 46,4 48,8 44,7 45,8 52,8 58,3 Italia 43,9 45,7 47,1 48,7 50,1 49,7 49,4 46,9 49,3 47,7 48,3 49,7 47,4 45,7 44,4 48,5 51,9 53,1 Fonte: Istat; Banca dati degli indicatori per le politiche di sviluppo 2014 Tabella 9 - Incidenza della disoccupazione di lunga durata (femmine) (a) Quota di persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi sul totale delle persone in cerca di occupazione (percentuale) Regioni, ripartizioni geografiche Anni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Piemonte 32,9 32,2 29,0 31,7 34,7 25,8 20,4 23,9 35,2 48,2 49,4 48,7 45,8 47,9 44,5 48,3 51,0 55,3 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 30,0 13,2 29,3 29,1 24,3 54,8 26,0 78,6 30,6 15,3 20,0 29,2 35,2 35,1 34,0 40,3 40,5 35,7 Lombardia 35,5 41,6 44,6 37,2 39,3 35,4 41,2 30,7 37,4 38,6 37,3 39,6 36,3 37,4 39,1 43,2 47,0 52,2 Trentino-Alto Adige 14,0 20,1 20,3 26,7 22,1 25,5 16,6 11,9 18,2 19,6 22,4 21,5 26,1 22,0 23,6 22,1 26,7 27,2 - Bolzano/Bozen 32,6 34,0 26,0 40,3 23,4 35,8 35,5 26,6 10,5 10,4 17,2 19,0 23,9 10,7 12,2 10,1 28,7 26,7 - Trento 10,7 17,0 18,6 24,3 21,8 22,9 13,1 9,7 22,1 26,2 26,0 23,5 27,8 29,8 32,3 29,7 25,2 27,6 Veneto 30,0 25,5 23,1 23,1 22,1 19,7 15,8 17,8 23,0 31,1 37,5 39,4 36,9 32,6 32,3 37,9 46,9 40,3 Friuli-Venezia Giulia 14,0 18,6 16,8 14,7 15,7 12,6 7,6 0,3 17,4 39,2 33,0 34,5 42,8 36,9 27,0 30,8 45,5 42,9 Liguria 51,7 51,3 50,4 48,2 50,2 46,8 47,0 53,8 50,4 50,4 38,1 47,9 32,6 32,3 42,6 42,6 37,6 41,6 Emilia-Romagna 26,4 23,7 23,5 25,6 28,2 19,8 25,4 21,4 28,4 28,7 32,8 29,0 29,7 28,2 29,6 35,1 41,3 41,2 Toscana 60,6 57,5 57,0 55,4 56,0 62,6 55,0 55,0 43,4 37,7 34,1 43,4 39,7 36,0 37,6 49,7 48,2 49,7 Umbria 28,7 33,3 34,1 32,8 36,4 24,9 14,3 20,7 40,4 42,1 46,3 43,1 47,6 44,8 37,8 41,0 43,2 43,6 Marche 38,8 33,5 41,4 39,1 44,2 40,0 34,8 30,4 35,0 29,6 37,5 39,5 45,1 40,5 36,6 51,3 45,9 49,6 Lazio 37,7 41,2 41,3 42,0 45,1 48,8 46,6 42,8 48,1 51,8 54,1 52,2 52,9 44,7 53,4 49,1 53,2 49,6 Abruzzo 59,6 59,3 58,0 56,5 61,5 63,3 56,2 56,8 51,9 50,2 46,6 50,2 45,8 47,5 47,9 57,6 56,6 61,5 Molise 56,3 55,5 54,4 54,2 60,6 57,8 57,2 46,0 61,1 52,5 55,7 59,8 54,4 56,1 53,8 49,6 59,0 59,1 Campania 50,8 52,0 51,1 56,6 54,9 55,5 58,1 52,7 59,8 55,4 58,8 58,7 56,7 60,8 58,5 64,1 63,1 67,3 Puglia 44,5 46,2 51,3 51,1 54,0 52,5 50,8 53,1 59,4 60,2 56,4 58,9 55,7 55,0 51,1 54,6 55,0 59,1 Basilicata 37,9 38,3 42,6 51,1 47,6 51,6 59,9 55,6 66,2 60,7 61,0 62,9 60,2 59,2 60,6 60,2 64,8 60,3 Calabria 42,4 42,5 47,9 53,5 55,2 55,2 54,4 47,1 60,3 58,9 60,0 59,2 58,1 51,3 50,2 55,0 56,2 58,9 Sicilia 53,8 58,7 61,4 63,1 63,4 64,8 63,7 63,5 67,9 67,0 64,1 65,9 65,2 63,3 66,1 63,1 64,3 67,8 Sardegna 58,6 58,9 59,8 64,5 62,9 61,0 62,2 54,9 58,5 53,3 57,5 56,0 47,7 50,6 46,7 47,4 50,6 61,3 Italia 43,2 44,6 45,5 47,2 48,9 48,8 48,6 45,8 51,4 50,5 50,5 51,3 49,2 47,6 47,0 49,9 52,5 54,7 Fonte: Istat; Banca dati degli indicatori per le politiche di sviluppo 2014 Tabella 10 - Tasso di irregolarità del lavoro (a) (b)Unità di lavoro irregolari sul totale delle unità di lavoro (percentuale) Regioni, ripartizioni geografiche Anni 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Piemonte 10,8 9,6 8,4 8,8 9,7 10,1 10,0 10,3 10,8 11,1 11,6 11,3 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 10,4 10,0 9,9 10,5 10,9 11,2 10,8 13,4 11,0 11,5 11,3 11,4 Lombardia 9,5 8,2 7,1 7,6 7,5 8,0 8,5 8,2 8,1 7,5 7,3 7,1 Trentino-Alto Adige 9,2 8,8 8,6 8,6 9,1 8,7 8,6 8,0 8,0 7,5 7,5 7,6 - Bolzano/Bozen 9,2 9,2 9,1 8,9 9,2 8,6 8,6 7,8 7,7 7,0 7,0 7,0 9,2 8,3 8,0 8,4 8,9 8,7 8,7 8,1 8,3 8,0 8,0 8,2 Veneto - Trento 10,0 8,9 8,0 8,4 8,4 8,3 8,6 8,4 8,5 8,3 8,3 8,0 Friuli-Venezia Giulia 11,4 10,8 10,0 9,8 10,3 10,7 10,8 10,1 10,2 10,4 11,0 10,4 Liguria 13,9 12,0 10,7 11,5 12,5 12,5 12,0 11,6 12,1 12,2 12,7 12,3 9,5 8,6 7,5 7,7 7,9 7,8 8,0 8,3 8,3 8,1 8,2 7,9 Toscana 10,8 9,7 8,6 8,6 9,2 8,9 8,9 9,1 9,1 8,9 9,2 9,0 Umbria 14,8 13,1 11,1 12,0 12,1 12,5 12,6 11,7 11,6 12,0 12,2 12,4 Marche 11,8 10,5 9,8 9,8 9,6 10,0 10,2 9,7 9,9 9,9 9,4 9,4 Lazio 15,0 13,1 11,2 12,2 12,1 11,4 11,3 11,0 11,4 11,3 10,7 10,3 Abruzzo 13,7 13,6 12,2 12,3 13,0 12,7 11,9 12,4 13,1 13,3 13,7 14,0 Molise 18,0 18,5 17,7 16,9 18,2 19,0 19,3 21,6 23,8 22,9 22,9 24,6 Campania 22,9 22,0 21,1 21,0 19,8 19,2 17,7 18,5 18,4 18,4 18,5 19,3 Puglia 18,8 18,1 16,7 15,3 16,5 17,2 17,1 17,5 18,5 17,9 18,0 18,7 Basilicata 18,5 19,2 19,1 18,1 18,2 19,6 18,6 20,0 22,2 20,9 22,4 22,4 Calabria 25,6 25,5 24,2 25,6 27,0 27,7 27,0 26,6 28,6 30,9 28,5 30,9 Sicilia 22,8 21,6 20,9 19,3 21,0 19,7 18,9 18,7 20,3 20,4 20,8 21,3 Sardegna 18,4 17,1 17,7 19,1 18,7 19,4 18,8 18,4 19,4 20,7 21,9 22,9 Italia 13,8 12,7 11,6 11,7 12,0 12,0 11,9 11,8 12,2 12,1 12,0 12,1 Emilia-Romagna Fonte: Istat; Banca dati degli indicatori per le politiche di sviluppo 2014 Tabella 11 - Occupati che partecipano ad attività formative e di istruzione. Adulti occupati nella classe d'età 25-64 anni che partecipano ad attività formative e di istruzione per 100 adulti occupati nella classe di età corrispondente (percentuale) Regioni, ripartizioni geografiche 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Piemonte 5,5 4,6 5,2 5,4 5,5 5,2 6,4 5,7 6,7 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 4,9 4,0 4,5 4,9 5,3 4,3 3,7 4,1 7,2 Lombardia 6,7 5,8 6,3 6,4 6,7 6,3 6,8 5,9 7,0 Trentino-Alto Adige 8,7 8,1 7,9 8,9 8,7 8,4 7,9 7,8 10,3 - Bolzano/Bozen 8,5 7,7 6,4 7,4 7,4 7,7 7,2 6,8 9,7 - Trento 8,9 8,5 9,4 10,5 10,0 9,0 8,6 8,9 10,9 Veneto 6,6 6,5 6,7 6,9 7,0 6,4 6,2 5,3 6,1 Friuli-Venezia Giulia 8,4 6,8 7,6 8,1 7,6 7,3 8,7 5,6 7,3 Liguria 7,0 5,7 6,8 7,1 8,0 8,1 7,2 5,9 7,1 Emilia-Romagna 7,1 5,7 6,7 6,5 6,9 7,2 7,0 6,4 7,5 Toscana 6,5 6,9 7,2 6,1 6,9 6,4 7,0 6,0 7,7 Umbria 7,2 6,4 7,3 8,4 8,5 7,2 7,7 7,0 7,9 Marche 6,0 4,9 5,6 4,6 4,9 3,9 3,9 4,5 7,4 Lazio 8,1 7,4 7,5 8,1 7,9 6,9 7,0 6,0 6,8 Abruzzo 6,3 5,8 5,6 5,6 6,3 4,6 5,1 5,9 6,3 Molise 6,1 5,4 5,3 5,4 6,6 4,6 4,7 4,1 5,4 Campania 5,5 4,8 4,6 4,4 4,7 4,1 4,6 3,6 4,8 Puglia 4,4 4,0 4,3 4,8 5,9 4,9 4,6 4,3 4,8 Basilicata 4,4 4,4 5,1 5,3 5,6 4,6 4,3 4,2 5,0 Calabria 5,5 4,0 3,8 5,0 5,2 4,3 4,2 3,9 3,8 Sicilia 4,9 4,7 5,1 4,4 5,1 3,9 3,6 3,3 4,1 Sardegna 6,1 5,0 5,6 6,1 7,3 5,4 6,8 6,1 7,1 Italia 6,4 5,7 6,1 6,2 6,5 5,9 6,2 5,4 6,5 Fonte: Istat; Banca dati degli indicatori per le politiche di sviluppo 2014 Tabella 12 - Non occupati che partecipano ad attività formative e di istruzione. Adulti inoccupati (disoccupati e non forze di lavoro) nella classe d'età 25-64 anni che partecipano ad attività formative e di istruzione per 100 adulti inoccupati nella classe d'età corrispondente Regioni, Anni 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Piemonte 4,7 5,3 4,9 5,4 4,3 4,6 5,6 5,4 5,9 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 3,5 4,3 5,2 4,9 4,0 4,4 4,6 4,2 5,6 Lombardia 4,7 4,8 4,8 5,1 4,2 4,7 4,7 5,0 5,6 Trentino-Alto Adige 6,2 6,4 6,4 6,9 6,4 8,0 7,8 6,9 7,8 - Bolzano/Bozen 6,0 6,2 5,9 6,2 6,5 7,5 8,1 7,2 7,6 - Trento 6,4 6,6 6,9 7,4 6,4 8,5 7,6 6,7 8,0 Veneto 5,3 5,1 5,5 5,7 5,3 5,5 5,1 5,7 6,3 Friuli-Venezia Giulia 7,5 6,5 6,7 7,1 6,8 6,6 7,1 7,4 7,9 Liguria 5,2 6,1 7,1 5,7 4,8 5,7 5,9 5,7 7,1 Emilia-Romagna 5,6 5,9 6,0 6,4 6,0 6,3 6,1 6,3 7,1 Toscana 5,8 6,9 6,7 7,0 6,8 7,8 7,7 7,5 8,0 Umbria 8,3 8,3 6,8 6,1 5,4 7,5 6,5 6,9 8,0 Marche 6,0 6,5 7,2 8,3 6,8 6,4 6,4 6,2 7,3 Lazio 7,9 8,5 7,4 8,7 8,8 8,3 7,5 7,4 8,7 Abruzzo 9,4 9,6 9,4 8,2 8,2 7,1 8,2 8,2 9,5 Molise 7,4 7,8 7,9 9,2 8,5 10,3 9,0 7,6 7,4 Campania 6,3 5,3 6,3 5,9 5,7 5,7 6,4 5,8 6,6 Puglia 6,1 5,6 5,6 5,8 5,5 5,3 5,7 5,4 5,3 Basilicata 7,6 7,5 8,4 9,6 8,5 8,2 7,5 6,9 8,0 Calabria 8,3 8,1 8,4 7,5 7,4 8,1 7,0 7,0 6,9 Sicilia 5,4 5,3 5,7 5,5 5,3 5,8 5,7 5,3 5,5 Sardegna 7,4 7,4 6,4 7,4 7,9 7,8 7,8 7,5 8,2 Italia 6,1 6,1 6,2 6,4 6,0 6,2 6,2 6,1 6,7 Fonte: Istat; Banca dati degli indicatori per le politiche di sviluppo 2014 Tabella 13 - Giovani che abbandonano prematuramente gli studi . Popolazione 18-24 anni con al più la licenza media e che non frequenta altri corsi scolastici o svolge attività formative superiori ai 2 anni (percentuale) anni Regioni, 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Piemonte 22,2 20,6 20,0 17,3 18,4 19,8 17,6 16,0 16,3 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 22,3 22,1 21,9 24,2 25,9 21,4 21,2 22,4 21,5 Lombardia 21,7 21,5 18,5 18,3 19,8 19,9 18,4 17,3 15,3 Trentino-Alto Adige 21,6 19,5 17,3 17,2 17,0 16,7 17,3 14,0 15,9 - Bolzano/Bozen 30,6 26,4 23,5 23,3 21,5 21,0 22,5 18,2 19,5 - Trento 11,9 12,2 10,5 10,6 12,3 12,2 11,8 9,6 12,0 Veneto 18,1 18,4 15,0 13,1 15,6 16,9 16,0 16,8 14,2 Friuli-Venezia Giulia 13,6 15,8 19,7 12,6 15,2 14,5 12,1 13,9 13,3 Liguria 16,3 17,0 16,1 16,5 12,6 12,4 16,2 15,0 17,2 Emilia-Romagna 20,0 19,3 17,7 17,4 16,6 15,0 14,9 13,9 15,4 Toscana 20,9 17,2 16,3 17,9 16,5 16,9 17,6 18,6 17,6 Umbria 13,2 15,4 14,8 12,7 14,8 12,3 13,4 11,6 13,7 Marche 16,7 19,1 18,0 16,3 14,7 15,6 14,9 13,1 15,7 Lazio 15,6 14,8 12,3 10,9 13,2 11,2 13,4 15,7 13,0 Abruzzo 16,6 16,1 14,7 15,0 15,6 14,8 13,5 12,8 12,4 Molise 15,2 15,5 16,2 16,4 16,5 16,6 13,5 13,1 10,0 Campania 28,6 27,8 27,1 29,0 26,3 23,5 23,0 22,0 21,8 Puglia 30,2 29,2 27,0 25,1 24,3 24,7 23,4 19,5 19,7 Basilicata 16,8 18,1 15,2 14,1 13,9 12,0 15,1 14,5 13,8 Calabria 21,8 18,2 19,6 21,2 18,7 17,4 16,1 18,2 17,3 Sicilia 30,6 30,0 28,1 26,1 26,2 26,5 26,0 25,0 24,8 Sardegna 30,1 33,1 28,3 21,8 22,9 22,9 23,9 25,1 25,5 Italia 22,9 22,3 20,6 19,7 19,7 19,2 18,8 18,2 17,6 Fonte: Istat; Banca dati degli indicatori per le politiche di sviluppo 2014 Tabella 14 - Tasso di abbandono alla fine del primo biennio delle scuole secondarie superiori . Abbandoni sul totale degli iscritti al primo biennio delle scuole secondarie superiori (percentuale) Regioni, ripartizioni geografiche Piemonte Anni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 11,3 11,2 10,8 9,9 7,0 8,9 8,3 8,9 7,4 6,7 6,6 6,9 6,1 7,0 7,8 7,1 7,3 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 7,9 12,2 10,4 8,9 8,2 9,6 9,0 8,1 10,1 9,8 8,6 9,6 8,8 10,4 9,9 10,5 13,7 Lombardia 9,6 10,7 10,7 10,6 7,2 7,8 8,4 9,3 9,0 8,5 6,8 6,9 7,9 8,7 8,9 8,2 7,5 Trentino-Alto Adige 9,3 10,0 9,4 8,0 4,2 8,4 5,0 4,9 5,1 5,3 3,9 3,9 6,1 4,8 3,9 3,7 3,9 - Bolzano/Bozen 12,1 12,4 10,1 8,3 5,3 6,0 5,1 5,6 5,1 5,5 4,6 4,4 6,7 5,4 4,6 3,5 5,6 6,7 7,6 8,8 7,8 3,2 10,5 4,9 4,3 5,0 5,1 3,3 3,4 5,6 4,3 3,2 3,9 2,2 Veneto 7,7 8,1 8,1 7,6 5,9 5,5 5,9 6,8 6,4 4,3 3,5 4,1 4,0 5,0 4,9 4,6 4,7 Friuli-Venezia Giulia 8,4 8,1 7,6 7,9 5,0 3,2 4,6 4,5 5,6 4,2 3,6 3,5 3,4 5,1 5,0 6,4 5,2 Liguria 9,3 9,8 10,3 9,1 8,2 5,9 6,2 8,3 8,2 8,0 6,5 7,6 8,6 9,3 8,7 8,7 6,7 Emilia-Romagna 7,6 8,2 8,0 6,7 5,6 5,7 5,7 6,2 6,2 5,5 5,2 5,1 5,2 6,8 6,8 6,4 6,9 Toscana 9,8 9,8 10,5 9,8 7,4 6,7 7,2 6,3 8,4 6,9 5,9 6,2 6,9 7,6 7,7 7,7 7,3 Umbria 6,0 6,6 6,7 6,5 5,9 3,9 4,9 4,1 3,5 4,0 5,0 2,9 1,6 5,3 5,6 5,5 3,9 Marche 7,3 6,8 8,1 7,6 5,5 3,8 5,9 4,6 5,9 4,5 3,6 4,2 4,3 4,6 6,9 5,4 4,9 Lazio 9,7 10,1 10,2 10,7 7,0 6,6 7,1 6,8 7,6 7,0 6,5 7,1 6,5 7,6 7,4 7,4 6,9 Abruzzo 7,3 8,1 6,6 7,1 5,9 5,8 5,9 6,0 5,8 5,8 5,7 4,7 4,9 6,9 6,4 5,4 7,4 Molise 4,3 6,1 5,3 10,6 4,9 4,9 5,8 5,7 4,7 5,4 5,9 4,6 5,0 5,2 6,3 5,2 4,8 Campania 9,8 10,9 10,3 11,4 7,1 8,1 9,7 11,3 10,6 10,1 10,6 9,5 9,1 10,1 9,4 9,4 9,0 Puglia 8,4 8,6 9,6 8,8 7,0 7,0 7,8 9,7 9,9 9,2 7,9 7,3 7,9 7,7 7,3 7,2 6,2 Basilicata 8,9 9,0 8,6 8,3 7,3 5,3 6,8 7,3 6,6 6,5 4,7 6,4 5,1 6,1 6,5 7,8 4,2 - Trento Calabria 8,1 11,1 9,9 6,6 5,6 5,2 7,7 8,0 8,1 7,6 6,7 8,7 5,9 7,4 7,5 7,4 5,9 Sicilia 11,2 12,0 10,9 12,6 8,6 9,7 7,9 12,1 11,7 10,5 10,4 10,6 11,2 10,6 11,4 10,8 10,1 Sardegna 11,2 12,1 13,2 15,1 11,0 8,8 10,6 12,6 8,9 8,9 6,2 8,3 11,4 12,8 12,6 10,6 10,8 9,3 10,0 9,9 9,9 7,0 7,2 7,7 8,7 8,6 7,8 7,1 7,2 7,3 8,1 8,1 7,8 7,3 Italia Fonte: Istat; Banca dati degli indicatori per le politiche di sviluppo 2014 Tabella 15 - Attivazioni e cessazioni in apprendistato per regioni anni 2011 e 2012 . Valori assoluti e percentuale sul totale delle attivazioni 2011 2012 Attivazioni Attivazioni Apprendistato Piemonte 23361 % Attivazioni in apprendistato sul totale delle attivazioni 4,4 Attivazioni Apprendistato % Attivazioni in apprendistato Sul totale delle attivazioni 22046 4,5 Valle d'Aosta 1885 5,9 1615 4,7 45194 3,0 42384 3,0 Bolzano 2725 1,9 2582 1,9 Trento 5329 4,0 4004 3,1 Lombardia 39588 5,6 33248 5,0 Friuli Venezia Giulia 6015 3,6 5288 3,2 Liguria 12208 5,3 10897 5,0 Veneto 36507 4,3 33226 4,1 Toscana 28127 4,4 24108 3,9 Umbria 6352 4,4 5754 4,2 Emilia-Romagna 13814 5,5 11186 4,7 Lazio 22858 1,6 26780 1,9 Abruzzo 6055 2,6 5097 2,1 Marche 705 1,6 578 1,3 Campania 10635 1,4 13704 1,7 Puglia (b) 12920 1,3 11727 1,1 Molise 1493 1,1 1596 1,1 Calabria 4323 1,2 5320 1,6 Sicilia 13404 1,6 13961 1,7 2532 0,9 2658 0,9 296.030 2,8 277.759 2,7 Basilicata Sardegna Totale Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema informativo delle Comunicazioni Obbligatorie Tabella 16 – Volume di tirocini attivati in Italia e registrati dal sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie. Numero di NEET tra i 15 ed i 29 anni per tirocinio realizzato. Dati annuali 2009 -Terzo trimestre per Regione.. Regioni Numero NEET tra i 15 ed i 29 anni per tirocinio realizzato 2009 2010 2011 2012 15.284 20.644 21.502 19.893 5,0 69 129 125 163 16,5 27.286 36.954 39.294 39.076 5,6 4.855 5.172 5.189 5.343 927 1.043 1.038 1.173 5.782 6.215 6.227 6.516 2,9 17.149 21.377 22.245 22.650 5,0 06-FRIULI 3.072 4.356 4.198 4.181 6,1 07-LIGURIA 5.499 6.797 6.061 6.207 4,9 08-EMILIA ROMAGNA 13.480 16.574 16.712 11.591 7,8 09-TOSCANA 10.779 13.271 11.527 9.384 8,9 10-UMBRIA 1.782 1.920 2.101 1.518 13,9 11-MARCHE 5.264 6.150 7.095 5.733 6,4 17.032 22.801 21.577 17.388 11,0 13-ABRUZZO 5.451 6.845 6.567 3.813 10,0 14-MOLISE 1.054 917 989 814 15,0 15-CAMPANIA 5.041 7.122 7.402 7.367 54,3 16-PUGLIA 7.251 10.403 10.316 8.180 26,3 17-BASILICATA 1.335 1.414 1.173 2.288 12,2 18-CALABRIA 1.777 3.207 7.906 6.726 17,9 19-SICILIA 3.430 4.820 9.350 4.099 82,1 20-SARDEGNA 3.977 5.114 7.873 8.244 9,0 151.886 197.137 210.301 185.912 11,6 01-PIEMONTE 02-VALLE D'AOSTA 03-LOMBARDIA 04-BOLZANO 04-TRENTO Trentino alto Adige 05-VENETO 12-LAZIO Totale Italia Fonte: Ministero del lavoro Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie Esclusi i tirocini curriculari e quelli per l- ammissione ad esami si stato per la libera professione Tabella 17 - Numero medio annuo di beneficiari di politiche attive per tipologia, regione e ripartizione geografica di lavoro - Anno 2012 (valori assoluti) REGIONI Piemonte Apprendistato 40.319 Contratti di Inserimento 1.917 Assunzioni agevolate di disoccupati o beneficiari di CIGS da almeno 24 mesi, o di giovani già impegnati in borse di lavoro Assunzioni agevolate di lav. in cigs o mobilità servizi pubbl. essenziali Assunzioni agevolate di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità - tempo indeterminato 2.574 2 Sgravio contributivo totale per i lavoratori svantaggiati impiegati nelle cooperative sociali 1.668 Assunzioni agevolate di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità tempo determinato 2.275 Assunzioni agevolate in sostituzione di lavoratori in astensione obbligatoria 9.197 Trasformazione a tempo indeterminato di assunzioni dalle liste di mobilità 1.671 Trasformazion e a tempo indeterminato di contratto di apprendistato 4.394 Assunzioni agevolate di disabili 7.813 8 Totale Persone in cerca di lavoro per incentivo erogato nella regione 71.838 3,0 1.569 35 105 - 74 44 142 63 68 214 6 2.320 2,2 Liguria 16.346 355 1.013 3 599 1.186 3.873 637 1.804 2.684 59 28.559 2,4 Lombardia Valle d'Aosta/ 77.780 6.266 2.668 146 5.253 4.357 19.216 4.332 8.418 15.803 43 144.282 2,6 Trentino-Alto Adige 9.282 448 133 - 361 596 1.795 600 809 1.773 - 15.797 1,8 Bolzano-Bozen 4.004 277 18 - 182 219 591 264 231 859 - 6.645 1,7 Trento 5.278 171 115 - 179 377 1.205 336 578 914 - 9.153 1,8 Veneto 59.568 1.555 1.231 45 2.546 2.197 14.125 2.723 7.200 11.299 61 102.550 1,7 9.133 377 589 5 892 742 3.451 581 1.804 1.809 3 19.386 2,2 47.576 1.687 1.664 3 2.325 2.890 11.942 1.965 6.032 8.038 30 84.152 2,1 Toscana 40.822 849 3.490 8 2.119 1.764 10.566 1.546 5.265 7.398 32 73.859 2,0 Umbria 11.788 165 1.359 2 350 616 2.196 279 1.046 2.292 22 20.115 2,1 Marche 19.896 246 2.928 4 555 976 5.752 582 3.157 3.587 26 37.709 2,1 Lazio Friuli-Venezia Giulia EmiliaRomagna 47.588 4.725 18.795 28 5.350 2.486 7.615 1.434 3.639 7.768 187 99.615 3,1 Abruzzo 8.539 421 12.623 2 1.581 355 4.055 309 1.743 1.297 34 30.959 2,0 Molise 1.093 201 3.572 1 923 56 1.012 37 428 189 5 7.517 2,5 Campania 19.597 6.044 76.761 12 2.623 722 2.129 344 742 2.631 83 111.688 3,9 Puglia 20.510 6.243 47.413 9 2.265 888 3.572 471 1.697 3.492 40 86.600 3,3 2.459 522 6.297 - 257 152 342 63 115 351 17 10.575 3,0 Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia 7.468 848 24.710 0 315 518 291 102 106 854 55 35.267 4,3 22.209 4.790 79.493 2 1.404 488 1.066 357 359 3.085 45 113.298 3,1 5.882 1.749 17.539 2 1.493 788 2.975 331 1.084 1.153 62 33.058 3,5 469.422 39.441 304.956 274 32.951 24.096 105.309 18.427 49.909 83.528 816 1.129.129 2,8 Fonte: Ministero del lavoro INPS ed ISTAT Rapporto di coesione 2013
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