6 il turismo culturale ottobre 2014 agenda evento del mese iglù de vent la seconda vita delle mongolfiere Matera Balloon Festival MACCHIE DI COLORE PER TORNARE BAMBINI Si deve alla grande sensibilità spagnola per la salvaguardia dell’ambiente il progetto Igloo del vento, per il riciclaggio delle vele dei palloni aerostatici da riutilizzare con creatività nella realizzazione di architetture effimere. C’è una forte componente poetica in queste strutture temporanee che creano dal nulla nuovi spazi da condividere, portando luce e colore in esperienze di convivialità, animando concerti e manifestazioni in giro per il mondo. Ma i ragazzi di Iglù de Vent, gli ideatori del progetto, hanno sede nella Catalogna di Igualada, la città delle mongolfiere. Non potrebbe esserci miglior biglietto da visita. di livia montagnoli i Matera Dal 9 al 12 ottobre www.materaballoonfestival.it Le mongolfiere, giganteschi palloni colorati che incedono in cielo come per magia, sanno risvegliare l’animo fanciullesco in ciascuno di noi. Raffinati congegni di evasione aerostatica che per quattro giorni volteggeranno sui Sassi di Matera, colorando un territorio aspro, ma ospitale, dalla storia millenaria preservata tra le grotte della città lucana Q uando nel 2004 Mel Gibson scelse di rievocare il mito di Gerusalemme affidandosi al fascino millenario di un paesaggio dalle sfumature epiche, la città di Matera, con i suoi blocchi di pietra antichi di ottomila anni e il sole che ardeva in cielo insinuandosi nel buio delle grotte scavate nella roccia, dovette sembrargli un’occasione unica al mondo. Ed è proprio una bellezza schiva e spigolosa, inalterata in millenni di storia e ancora oggi preservata dal relativo isolamento di cui soffre il territorio lucano (difficile raggiungerla, ma il viaggio vale la pena), ad aver garantito al complesso museale dei celebri Sassi il riconoscimento dell’Unesco arrivato nel 1993. Dal canto suo la città è in continuo fermento e al giorno d’oggi offre numerose soluzioni di ospitalità e molte attrazioni ed eventi culturali; non a caso il Comune ha scelto di candidarsi come Città Capitale europea della Cultura per il 2019, intraprendendo un lungo percorso il cui esito sarà reso noto in questi giorni. Non stupisce quindi l’entusiasmo che ha spinto il Comitato Matera 2019, in collaborazione con l’Associazione Murgiamadre, nell’organizzazione del Matera Balloon Festival che, per il secondo anno consecutivo, vedrà spiccare il volo sui cieli della città colorate mongolfiere «Alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante» Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli in arrivo da tutta Europa. Saranno dieci gli equipaggi che si sfideranno in competizioni aerostatiche, sorvolando Matera e le Murge due volte al dì nelle quattro giornate della rassegna, mentre a terra i palloni aerostatici di recupero degli Iglù de Vent – in arrivo da Igualada, la città catalana sede dell’European Balloon Festival – si trasformeranno in base operativa per i laboratori didattici dedicati a scuole e famiglie. Sarà una manifestazione sostenibile e solidale, ideata per condividere con tutti – in condizioni di sicurezza – l’emozione di un volo sui Sassi di Matera, al ritmo ondeggiante di una mongolfiera che lentamente incede nell’aria: così anche ipovedenti e persone con disabilità potranno partecipare alle attività, prendendo parte alle visite guidate alla scoperta della natura selvaggia del Parco della Murgia lungo il percorso Parco per tutti. Le guide del Parco favoriranno l’interazione con un territorio aspro, ma mai ostile e anzi ricco di segreti e sorprese da rivelare a coloro che vorranno ascoltare, toccare con mano la consistenza della roccia calcarea, respirare i profumi della macchia mediterranea, scoprire le proprietà curative delle erbe officinali. Senza dimenticare l’intervento dell’uomo e le tracce di un passato lontano che raccontano il tentativo di convivere con la natura, trasformandola in un luogo familiare, attribuendole nuovi significati: le chiese rupestri che si incontrano frequenti ci ricordano l’evoluzione di tradizioni artistiche e credi religiosi. Inoltre il Parco della Murgia Materana ben si presta alle attività sportive previste da un nutrito calendario di appuntamenti, tra gare di tiro con l’arco e passeggiate in bicicletta e a cavallo, di sosta in sosta osteria pico Tre livelli scavati nel tufo dei sassi di Matera, l’ultima sala che scende a una profondità di tredici metri e uno spazio raffinato che non cede alla leziosità, IL valorizzando il fascino del tempo. In cucina la mano di Enza Leone, che ha fatto la buon RISTORO storia della ristorazione materana, si concede generosa alle tradizioni culinarie locali, valorizzando i prodotti del territorio lucano in una sintesi di estrema semplicità che privilegia il gusto: peperoni cruschi e lampascioni, zuppa di fagioli con castagne e ravioli di ceci con baccalà. www.osteriapico.it | Via Fiorentini, 42 – Matera ilturismoculturale.it trekking e arrampicate. I più sedentari godranno degli showcooking delle scuole di cucina lucana, degustando i prodotti enogastronomici locali nei Laboratori del Gusto curati da Slow Food. L’atteso show conclusivo, il Night Glow, porterà a volteggiare nel cielo, tramontato il sole, le mongolfiere che a ritmo di musica si accenderanno come gigantesche lampadine. Un saluto di commiato in attesa del prossimo anno. Per tornare a sognare. i sassi di matera storie di pietra Barisano e Caveoso: nomi degni del Signore degli Anelli, i due appellativi identificano i due rioni principali di Matera, separati tra loro dal colle della Civita, antico nucleo medievale della città. Entrambi scavati nella roccia calcarenitica, mentre il Sasso Caveoso ha mantenuto intatto il fascino antico, abitazioni scavate nella roccia e grotte arroccate le une sulle altre da cui si accede ad intricati labirinti sotterranei, al Sasso Barisano è oggi demandata l’ospitalità, in seguito a una riuscita ristrutturazione che ha reso possibile l’insediamento di ristoranti e strutture alberghiere all’interno di grotte e cunicoli. Insieme costituiscono un paesaggio culturale unico al mondo, che raccoglie i sedimenti della storia, tra cisterne e chiese bizantine, facciate rinascimentali e architetture ipogee. palazzo degli abati la buona notte Grotta e palazzo nobiliare del Settecento: tutto è possibile nella città in cui la storia si è divertita a rimescolare le carte di un’urbanistica a dir poco fantasiosa. Così soggiornerete negli spazi dell’antico Capitolo della chiesa rupestre di San Pietro Barisano sapientemente restaurati e dotati di ogni comfort. Due delle cinque camere sono ricavate nella grotta, le altre conservano soffitti a volta affrescati nel XVIII secolo, ma ognuna di esse ha accesso indipendente alla grande terrazza panoramica con vista sulla città. www.palazzodegliabati.it | Via San Pietro Barisano, 27 – Matera viaggiare per conoscere
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