2 trimestre, rapporto di sintesi

Rapporto Trimestrale di Sintesi
Data: 30/06/2014 Rif: MAM/111070/SIN/RTS/02-14 Rev: 0
VIABILITÁ DI ADDUZIONE AL SISTEMA AUTOSTRADALE
A8 – A52 RHO – MONZA
RIQUALIFICA E POTENZIAMENTO DELLA SP 46
LOTTO 3 - VARIANTE DI BARANZATE
MONITORAGGIO AMBIENTALE
RAPPORTO TRIMESTRALE DI SINTESI
GENNAIO – GIUGNO 2014
Approvato
MSQX – RTS
Responsabile del Monitoraggio
30/06/2014
ing. F.Bucalo
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SOMMARIO
1.
INTRODUZIONE........................................................................................ 3
2.
AVANZAMENTO DEI LAVORI.................................................................. 5
3.
SINTESI DEI FENOMENI IN ATTO ........................................................... 7
3.1. RISULTATI................................................................................................ 7
3.1.1.
3.1.2.
SETTORE ANTROPICO ............................................................................. 7
SETTORE IDRICO..................................................................................... 7
ALLEGATI
Relazione Trimestrale Componente Atmosfera;
Relazione Trimestrale Componente Rumore;
Relazione Trimestrale Componente Vibrazioni;
Relazione Trimestrale Componenti Acque Sotterranee;
Relazione Trimestrale Componenti Acque Superficiali.
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1.
INTRODUZIONE
Nel presente documento sono sintetizzate le analisi condotte per le singole componenti
ambientali nel corso del monitoraggio in fase Ante Operam relativamente alle opere di riqualifica
e potenziamento Strada Provinciale SP46, nell’ambito della viabilità e adduzione al sistema
autostradale A8 – A52 Rho - Monza, in particolare del lotto 3 relativo alla variante di Baranzate.
Il tracciato autostradale in progetto presenta uno sviluppo complessivo pari a circa 2.45 km con
andamento prevalentemente est-ovest nell’area a nord di Milano, andando ad interessare
direttamente i territori dei comuni di Bollate, Baranzate, Novate Milanese e Milano.
Il progetto del lotto 3, che con i lotti 1 e 2 rientra nel progetto complessivo di adeguamento in
sede della SP46, consiste nella realizzazione di un tratto di viabilità autostradale fuori sede che si
sviluppa a nord dell’abitato di Baranzate, la cui realizzazione (studiata in modo tale da
minimizzare gli impatti ambientali) si rende necessaria in relazione a considerazioni di carattere
tecnico-geometrico e di rispetto della normativa sulla costruzione delle strade, che rendono non
praticabile un adeguamento in sede della tratta esistente tra la Varesina e la via Piave di
Baranzate e Novate.
Il tracciato nel tratto iniziale si presenta in trincea per l’attraversamento della linea ferroviaria che
avviene in galleria nell’ambito del lotto 2. Risale velocemente e si presenta in rilevato in
corrispondenza dello svincolo di Baranzate-Novate, per sovra-passare la rotatoria di svincolo e
subito dopo il torrente Pudiga alla progr. Km 0+659.56. Attraversato il Pudiga inizia il tratto il
trincea per l’attraversamento dell’abitato di Baranzate. Tra la progr. km 0+996.43 e la km
1+147.40 (L=150 m) è stata prevista la galleria artificiale di Baranzate per garantire la dovuta
permeabilità tra l’area urbana di Baranzate e le aree poste a nord del nuovo tracciato.
Il tracciato autostradale si mantiene in trincea sino alla progr. km 1+490 per poi attraversare i
canali secondari gestiti dal consorzio Villoresi e la SS 233 Varesina. Nel tratto finale il tracciato si
ricollega alla viabilità esistente in corrispondenza dello svincolo Rho Fiera. Per garantire la
dovuta sicurezza dell’opera, il nuovo tracciato è leggermente in rilevato in corrispondenza
dell’area di esondazione del torrente Merlata.
La Tabella successiva mostra l’estensione di ciascuna tipologia realizzativa del corpo stradale
principale (in galleria, in trincea e in basso rilevato), rapportata alla lunghezza complessiva della
tratta 3.
Galleria
Trincea
Viadotti
Basso rilevato
Sviluppo tot. Tratta 3
VARIANTE DI BARANZATE - LOTTO 3
150
831.93
93.3
1363.43
2438.66
6%
34%
4%
56%
100%
Lungo il suo percorso, il tracciato principale interseca una serie di assi stradali di vario livello
gerarchico, connettendosi direttamente con alcuni di essi attraverso gli svincoli di:
• Bollate/Novate M., di interconnessione con la via Piave e la via Di Vittorio;
• Baranzate - SS233 Varesina, a Baranzate, di interconnessione con le due tratte nord e sud della
prevista variante alla ex-SS233 e con l’asse storico.
Le interferenze con corsi d’acqua e con i tracciati stradali sono tutte risolte mediante la
sopraelevazione del nuovo tracciato autostradale e la realizzazione di opportune opere.
L’opera verrà di seguito descritta nel suo sviluppo da est ad ovest, ovvero seguendo la
carreggiata direzione Rho, rispetto alla quale sono state progressivate tutte le opere del progetto.
La progressiva 0+000 di inizio intervento è posizionata in corrispondenza della galleria sotto la
linea ferroviaria Milano-Saronno, gestita dalla società Ferrovie Nord Milano: l’opera ricade
all’interno della tratta precedente di competenza di Milano Serravalle, pertanto nell’ubicazione
della progressiva iniziale è stato preso come riferimento il punto iniziale della trincea fuori dalla
galleria.
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Al fine di dare conto nel modo più completo e chiaro possibile dei monitoraggi effettuati, il
documento sarà articolato in capitoli relativi ad ogni Settore Ambientale all’interno del quale verrà
descritta la situazione relativa ad ogni singola Componente.
I dati rilevati dal monitoraggio ambientale riguardano le seguenti componenti ambientali:
• settore Antropico: componenti Atmosfera; Rumore, Vibrazioni
• settore Idrico: componenti idrico superficiale, idrico sotteraneo
Le ubicazioni, le metodologie e le frequenze delle misure fanno riferimento al Piano di
Monitoraggio Ambientale trasmesso alla Regione Lombardia.
Lo sviluppo del lavoro viene condotto seguendo un filo logico comune che si può riassumere nei
seguenti contenuti:
• introduzione e presentazione del lavoro;
• indagini e studi eseguiti;
• conclusioni e commenti sui risultati.
Naturalmente, visto il limitato periodo di monitoraggio, i risultati non potranno descrivere
compiutamente la situazione ambientale presente nel territorio interessato dalle future attività di
cantiere ma rappresentano, comunque, i primi dati che concorreranno alla caratterizzazione A.O.
dell’area.
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2.
AVANZAMENTO DEI LAVORI
I rapporti presentati in questo periodo di monitoraggio sono relativi alla fase Ante Operam in
quanto l’intervento del citato ampliamento di potenziamento della SP 46 è stato avviato a partire
dal mese di luglio 2014. Si riporta quindi di seguito una breve descrizione del piano di
monitoraggio ambientale relativo all’intervento con specifiche sui settori ambientali interessati dal
monitoraggio.
DESCRIZIONE DEL PIANO DI MONITORAGGIO
Il “Piano di Monitoraggio” si propone di affrontare in modo approfondito il controllo, la
prevenzione, la limitazione e la compensazione di possibili danni arrecati all’ambiente dalla
realizzazione delle opere autostradali.
Il Piano di monitoraggio ambientale tiene conto delle informazioni presenti nello Studio di Impatto
Ambientale (SIA) del progetto in esame, nell’ambito del quale è stata condotta un’analisi
dettagliata di tutte le componenti ambientali potenzialmente impattate dai lavori di realizzazione
dell’intervento in oggetto
Le attività di monitoraggio prevedono, con un approccio quantitativo fondato su un’ampia serie di
dati e riscontri in campo tali da assicurare alle valutazioni il massimo grado di concretezza,
affidabilità ed oggettivazione, la valutazione degli effetti apportati dalle attività di costruzione del
tracciato, di cantiere, di realizzazione della viabilità di servizio, di approvvigionamento da cava e
di trasporto alle aree di deposito, nonché di esercizio autostradale sull'ambiente idrico
superficiale e sotterraneo, sull'ambiente atmosferico (sia come inquinamento da gas di scarico e
da sollevamento di polveri sia come rumore e vibrazioni).
Le finalità che il progetto si pone sono:
-
-
documentare l'evolversi della situazione ante operam al fine di verificare la dinamica dei
fenomeni ambientali;
garantire il controllo di situazioni specifiche, affinché sia possibile adeguare la conduzione
dei lavori a particolari esigenze ambientali;
verificare le modifiche ambientali che si possono manifestare per effetto della
realizzazione dell'opera, distinguendoli dalle alterazioni indotte da altri fattori naturali o
legati alle attività antropiche del territorio;
segnalare il manifestarsi di eventuali emergenze in modo da intervenire immediatamente
evitando lo sviluppo di eventi gravemente compromettenti della qualità ambientale;
accertare la reale efficacia dei provvedimenti adottati per la mitigazione degli impatti
sull'ambiente naturale ed antropico;
adottare misure di contenimento degli eventuali effetti non previsti.
Si sottolinea, inoltre, che la prerogativa principale del piano di monitoraggio è quella di
configurarsi come strumento flessibile in grado di adattarsi, durante la fase di corso d’opera, a
una eventuale riprogrammazione o integrazione di punti di monitoraggio, frequenze di
campionamento e parametri da ricercare, di cui se ne riscontri un’oggettiva necessità.
Il Piano Monitoraggio Ambientale (PMA) è stato redatto e strutturato in ottemperanza delle
indicazioni e delle prescrizioni della Regione Lombardia prot. TI.2010.0026939 del 16/12/2007 e
del Dec VIA n 0000437 del 10.08.2012.
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Il Piano delle indagini nel periodo di monitoraggio gennaio - giugno 2014 ha riguardato i settori
ambientali: antropico e idrico, nello specifico le componenti ambientali interessate sono state le
seguenti:
-
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Atmosfera;
Rumore;
Vibrazioni;
Ambiente idrico sotterraneo;
Ambiente idrico superficiale.
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3.
SINTESI DEI FENOMENI IN ATTO
3.1.
Risultati
3.1.1.
Settore Antropico
Componente atmosfera
I risultati dei rilievi svolti nel periodo gennaio - giugno 2014 relativi alla fase di monitoraggio ante
operam hanno riguardato tre campagne di monitoraggio della qualità dell’aria mediante mezzo
mobile strumentato nei siti VB-BA-A1-01 e VB-BA-A1-02. Nel sito VB-BA-A1-01 localizzato
all’interno dell’edificio scolastico “P.Levi” nel Comune di Bollate è stato possibile avviare il
monitoraggio ante operam solo a seguito dell’autorizzazione degli uffici competenti della Provincia
di Milano sia all’occupazione delle aree sia ad eseguire i lavori necesseri alla allaccio alla rete
elettrica e pertanto è stato possibile in questa fase eseguire una sola campagna di misure.
I risultati delle campagne di misura in entrambi i siti hanno evidenziato una distribuzione temporale
delle concentrazioni evidenzia nel complesso una significativa variabilità dei livelli ambientali,
probabilmente determinata oltre che da fattori meteorologici anche dalla variabilità delle emissioni
causata dal forte carico antropico presente nell’area oggetto di monitoraggio.
Componente rumore
Le attività di monitoraggio effettuate nel periodo gennaio - giugno 2014 sono state svolte in
corrispondenza di 13 punti e hanno avuto lo scopo di rilevare le condizioni di rumorosità ante
operam in relazione alle emissioni derivanti dall'esercizio stradale e dalle altre sorgenti di rumore
presenti sul territorio.
I livelli più elevati sono stati rilevati nel punto VB-BA-R3-13 postazione rappresentativa
dell'esposizione in condizioni di minima distanza dal raccordo stradale della Rho - Monza. In
diversi siti di misura si riscontra già in questa fase un esubero dei limiti normativi in entrambi i
periodi di riferimento diurno e notturno, si tratta in molti di questi casi di ricettori sensibili (ospedali,
case di cura e scuole), caratterizzati da limiti normativi molto restrittivi.
Componente vibrazioni
I rilievi svolti nel corso del periodo gennaio-giugno 2014 hanno avuto lo scopo di rilevare lo stato
vibrazionale delle aree che saranno interferite dai lavori di realizzazione del nuovo tracciato
autostradale.
Si può notare che tutti i valori ante operam rilevati nel monitoraggio sono ampiamente inferiori
(44.0÷54.4 dB) ai valori limite stabiliti dalla UNI9614, ponderazione assi combinati, per aree
residenziali in periodo diurno (77 dB) e notturno (74 dB). Tali valori testimoniano la scarsa
incidenza nel fenomeno vibratorio, attualmente dovuto al traffico autoveicolare leggero e pesante
che rappresenta la principale sorgente di emissione presente sul territorio.
Il “clima” vibrazionale dell’area in cui interverranno i lavori di potenziamento della Strada
Provinciale SP46 nell’ambito della viabilità e adduzione al sistema autostradale A8 – A52
Rho –
Monza nelle future aree di cantiere presenti nel Comune di Baranzate, è allo stato attuale
caratterizzato da valori molto bassi.
3.1.2.
Settore Idrico
Componente acque superficiali
Il rapporto illustra i risultati degli accertamenti svolti mediante campagne di misura, eseguite nei
mesi dicembre, gennai e giugno 2014. Le indagini sono relative alla fase ante operam del
monitoraggio, che ha avuto inizio nel mese di dicembre 2013.
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Il torrente Pudiga è risultato inaccessibile pertanto non è stato possibile effettuare misure di
portata. Per il torrente Merlata le campagne di misura del periodo in oggetto sono state eseguite
nel mese di giugno; negli altri periodi il corso d’acqua è risultato non raggiugngibile con la
strumentazione.
Nel trimestre in oggetto sono state effettuate anche le analisi chimiche delle acque. In fase Ante
Operam tali misure servono a caratterizzare le acque dei corsi d’acqua monitorati. Per quanto
riguarda le analisi chimiche di laboratorio, complessivamente le concentrazioni dei parametri
risultano basse o al di sotto dei limiti strumentali per tutti i corsi d’acqua.
Componente acque sotterranee
Le campagne di misura del periodo in oggetto sono state eseguite nei mesi febbraio, aprile, giugno
2014. Purtroppo sui siti VB-BA-SO-PP-05 e VB-BA-SO-PP-24 non è stato possibile effettuare il
monitoraggio perché sepolti e quindi inaccessibili.
Per il pozzo Presolana (VB-BA-SO-PP-14) le acque risultano caratterizzate da acque a bassa
mineralizzazione e pH leggermente basico; le misure effettuate non evidenziano variazioni
significative.
Nel trimestre in oggetto sono state effettuate anche le analisi chimiche delle acque. In fase Ante
Operam tali misure servono a caratterizzare le acque dei corsi d’acqua monitorati. Per quanto
riguarda le analisi chimiche di laboratorio, complessivamente le concentrazioni dei parametri
risultano basse o al di sotto dei limiti strumentali per tutti i corsi d’acqua.
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