Intervento De Domenico - Università degli Studi di Messina

Università degli Studi di Messina
Intervento del Direttore Generale Prof. Francesco De Domenico
alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2014/2015
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Università degli Studi di Messina
Autorità, studenti, colleghi, Signore e Signori, a nome mio, dei Dirigenti e del
personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo che, per la prima volta, mi onoro di
rappresentare, in occasione di una cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico,
un cordiale saluto e un sentito apprezzamento per la calorosa partecipazione.
In apertura di questo mio intervento, un ringraziamento sincero va proprio al
personale tecnico-amministrativo, che con il suo operato, non sempre adeguatamente
valorizzato, costituisce la struttura portante dell’Università.
Questa cerimonia rappresenta una pietra miliare della mia esperienza quale
primo Direttore Generale della nostra università, sulla quale vorrei incidere le tappe
salienti dell’itinerario che insieme stiamo percorrendo, individuando la giusta rotta per
i futuri percorsi.
Negli ultimi anni, la progressiva contrazione delle risorse economiche e i vincoli
di bilancio hanno ristretto gli ambiti di discrezionalità dell’azione amministrativa,
limitando il raggio di azione delle scelte gestionali ed esigendo un rigore gestionale
congiunto all’obbiettivo di perseguire criteri di efficienza, efficacia ed economicità non
diversamente dai soggetti che operano in regime di mercato.
Organizzazione, risparmio, modernizzazione e semplificazione costituiscono le
parole d’ordine che caratterizzano, in linea con l’attuale orientamento politico e
normativo, la gestione del nostro Ateneo; l’incentivazione della trasparenza e la
promozione della legalità gli obiettivi strategici principali; l’interazione con il
territorio e la progettazione del futuro le leve per il cambiamento e l’innovazione.
MODERNIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE
Fin da quando ho assunto l’incarico di Direttore Generale mi sono prefissato
l’obiettivo di agire in linea con gli indirizzi strategici di riforma della pubblica
amministrazione. In questo contesto, la dematerializzazione assume un ruolo centrale,
atteso che l’utilizzo delle tecnologie più innovative, attraverso l’informatizzazione dei
processi, consente di semplificare e velocizzare i rapporti tra PA, cittadini, studenti e
imprese. Vorrei illustrare, pertanto, le innovazioni di processo di cui il nostro Ateneo
ha inteso avvalersi per la realizzazione dell’azione di modernizzazione e
semplificazione.
Protocollazione e gestione documentale informatizzata
L’attività di protocollazione costituisce un ambito strategico per
l’informatizzazione dei processi amministrativi. Dopo una complessa fase preparatoria,
il sistema di protocollo informatico e gestione documentale “Titulus” è stato esteso,
dall’inizio dell’anno, a tutte le strutture didattiche e di ricerca nonché ai Centri
autonomi dell’Ateneo. Al fine di fornire un valido supporto agli utilizzatori del sistema
Titulus, sono state organizzate numerose sessioni formative “in house” ed é stata
attivata, nel sito web dell’Ateneo, un’apposita sezione, ambito di pubblicazione di
cinque specifici manuali operativi, finalizzati alla dematerializzazione documentale.
Posta elettronica certificata (PEC)
La PEC, come è noto, è un sistema di posta elettronica in grado di poter essere
utilizzato qualora sia necessario avere prova opponibile dell’invio e della consegna di
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un determinato documento. La graduale diffusione della PEC ha consentito di
realizzare sensibili risparmi, considerato l’incremento quasi del 600% tra quelle inviate
nel 2012 (551) e quelle inviate nel 2013 (3.676) e l’ulteriore incremento constatato nel
corrente anno.
Nell’arco di soli tre anni, di conseguenza, si è realizzato un risparmio
consolidato di oltre 100.000,00 euro, considerando unicamente le spese postali
dell’Amministrazione centrale (senza tener conto del risparmio di carta e materiali di
consumo delle ore di lavoro del personale, dei mezzi di trasporto, etc.). A ciò, si
aggiunga che anche i Dipartimenti, da gennaio di quest’anno, utilizzano la PEC, in
sostituzione della posta raccomandata, nonché le e-mail e il sistema di protocollo
informatico, per le comunicazioni e la trasmissione di documenti all’interno
dell’Ateneo.
Firma digitale e verbalizzazione on line degli esami
L’utilizzo delle firma digitale, che garantisce, al pari di quella autografa sui
tradizionali documenti cartacei, l’autenticità e l’integrità degli stessi, è stato
decisamente incrementato sia per effetto della verbalizzazione on-line degli esami sia
mediante l’attribuzione della stessa a tutti i Direttori ed ai Segretari amministrativi di
Dipartimento, ai Dirigenti e ai funzionari dell’Ateneo, per l’adempimento delle
specifiche competenze. Dal 1° Gennaio 2014 la verbalizzazione online degli esami è
stata resa obbligatoria per tutti i Dipartimenti dell’Ateneo, consentendo di perseguire
gli obiettivi di semplificazione del procedimento, di maggiore efficienza, efficacia ed
economicità dell’attività e di riduzione al minimo dei tempi di aggiornamento delle
carriere degli studenti e di trasmissione delle informazioni al MIUR.
Ordinativo informatico (MIF)
Il sistema MIF - Ordinativo Informatico, attivo nell’Ateneo dall’1 ottobre 2013,
permette di sottoscrivere ordinativi di pagamento e di incasso con la piena validità
legale offerta dalla firma digitale. La generalizzata utilizzazione dell’ordinativo
informatico consente l’immediata esecuzione con notevole riduzione dei tempi di
pagamento della pubblica amministrazione e l’eliminazione dell’archiviazione
cartacea.
INCENTIVAZIONE DELLA TRASPARENZA E PROMOZIONE DELLA
LEGALITA’
Sistema misurazione delle performance
E’ stato progettato ed implementato un nuovo strumento informativo per la
gestione del ciclo della performance che consente, tra l’altro, un controllo di gestione
in tempo reale. Tramite il suddetto sistema informativo, realizzato integralmente dalle
professionalità del Centro Informatico di Ateneo (CIAM) e che ha ricevuto molti
apprezzamenti in occasione della sua presentazione a Forum Pa, si può monitorare in
tempo reale l’andamento del ciclo delle performance e il grado di raggiungimento degli
obiettivi assegnati e intervenire, qualora fosse necessario, per effettuare correttivi in
itinere. L’andamento a regime del suddetto sistema, oltre a fungere da “cruscotto
gestionale” per il Direttore generale, assolve anche alla funzione di monitorare
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l’attuazione del Piano triennale della trasparenza e del Piano triennale di prevenzione
della corruzione, attraverso il controllo della realizzazione degli obiettivi.
Trasparenza e prevenzione della corruzione
La gestione delle informazioni necessarie ad adempiere agli obblighi di
trasparenza costituisce una delle azioni qualificanti dell’Ateneo e, pertanto, al fine di
garantire l’inserimento e la pubblicazione dei dati in tempo reale, ciascun operatore
potrà inserire direttamente, nel Portale integrato di Ateneo, tramite le proprie
credenziali di accesso, le informazioni relative agli ambiti di competenza, in modo da
incrementarne la consapevolezza e il senso di responsabilità.
Relativamente alla promozione della legalità, si deve evidenziare che il nostro
Piano triennale di prevenzione della corruzione si distingue, all’interno del panorama
universitario, per la completezza della sua previsione, ricomprendendo nel suo ambito
di applicazione anche il personale docente e gli studenti e prevedendo tipologie di
rischio peculiari, oggetto di controlli a campione e di monitoraggi capillari tramite la
compilazione di appositi questionari.
INTERAZIONE CON IL TERRITORIO
Il nostro Statuto prevede che l’Università offra, in spirito di leale cooperazione,
alle istituzioni pubbliche e private ogni supporto utile ad un ottimale esercizio delle
loro funzioni, al fine del miglioramento della qualità della vita e dello sviluppo
occupazionale e sociale della collettività. A tal fine si segnalano le più significative
forme di interazione con gli altri enti e gli organismi presenti sul territorio allo scopo di
promuovere iniziative comuni e realizzare forme di efficace cooperazione istituzionale.
Insieme alla Soprintendenza BB.CC.AA. e alla Biblioteca Regionale, si sta
realizzando nei locali della ex Facoltà di Economia una Biblioteca delle scienze sociali
che consentirà di collocare funzionalmente e rendere fruibile l’imponente e pregevole
patrimonio librario regionale e universitario di oltre un milione di volumi. Nel
contempo l’accordo prevede il recupero, dopo tanti anni, dello storico edificio dell’ex
Biblioteca Regionale.
Nell’ambito delle attività di placement, sono state stipulate nel 2014 oltre 100
nuove convenzioni con imprese, enti pubblici e privati e associazioni di categoria per
consentire ai nostri studenti importanti esperienze di tirocinio post laurea,
raggiungendo un totale di circa 700 aziende convenzionate. E’ stato, inoltre, stipulato
un protocollo d’intesa con la Fondazione dei Consulenti per il Lavoro per la
realizzazione di attività di placement. Sono stati attivati più di 200 tirocini retribuiti
presso aziende nazionali ed estere, che, in buon numero, si sono evoluti in contratti di
collaborazione e di impiego.
Sono stati, inoltre, promossi 30 contratti di apprendistato in alta formazione e
ricerca, risultato che ha consentito alla Sicilia di raggiungere il 4° posto nella scala
nazionale degli Atenei, raggruppati su base regionale, dopo Piemonte, Lombardia ed
Emilia Romagna, grazie all’Università di Messina che è stata l’unica della Regione ad
attivare tali percorsi.
Con la nomina dei nuovi vertici aziendali dell’A.O.U. “Policlinico Gaetano
Martino”, è stato intrapreso un percorso, in piena sinergia, per rilanciare le attività di
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didattica, di ricerca e di assistenza dell’ex Facoltà di Medicina e Chirurgia. Elemento
fondante di tale sinergia è l’imminente stipula del Protocollo d’intesa UniversitàRegione che introduce importanti elementi di novità, a sottolineare la specificità
universitaria dell’Azienda Policlinico, riconosciuta come valore aggiunto per il sistema
sanitario regionale.
Con l’obiettivo di valorizzare il Dipartimento di scienze veterinarie che
costituisce una realtà unica nell’Italia meridionale da Napoli in giù, è stata avviata una
collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Messina che prevede,
entro l’anno, la piena integrazione tra i servizi sanitari della Provincia e l’Ospedale
Didattico Veterinario dell’Università. Attraverso il trasferimento nei locali universitari
dell’intero Dipartimento veterinario dell’ASP, si costituirà un unico polo dei servizi
veterinari a beneficio dell’Università e del territorio dei 108 comuni della Provincia,
nonché un centro di riferimento interregionale.
Infine, non secondaria importanza è da attribuire agli accordi con la Guardia di
Finanza, finalizzati alla prevenzione e contrasto dell’evasione contributiva e alla
promozione della legalità, con i CAF per la verifica delle dichiarazioni ISEE/ISEEU,
con la Prefettura di Messina per l’Osservatorio sugli appalti, con l’Azienda Municipale
Trasporti per garantire ai nostri studenti di fruire gratuitamente dell’intera rete di
trasporto pubblico e con il Cus UNIME per consentire l’utilizzo degli splenditi impianti
della Cittadella Sportiva Universitaria con tariffe dimezzate, nonchè con numerosi altri
enti ed istituzioni del territorio.
PROGETTAZIONE DEL FUTURO
Nonostante le consistenti riduzioni del FFO degli ultimi anni il nostro è un
Ateneo virtuoso che può vantare bilanci in ordine, è un Ateneo che non si accontenta di
mantenere il presente, ma che intende guardare con giustificato ottimismo al futuro, in
una prospettiva di significativo sviluppo, forte di una consolidata tradizione e
consapevole delle proprie attuali potenzialità, mirando ad acquisire un posto di rilievo
all’interno del sistema universitario italiano.
Per raggiungere tale obbiettivo l'Università di Messina ha puntato, oltre che su
una completa riorganizzazione della struttura organizzativa, su ricerca,
internazionalizzazione e rinnovamento generazionale.
Sul fronte della ricerca tra i progetti di entità più rilevante, che si avviano al
completamento entro il 2015, si annoverano i progetti Panlab, Ceris e Neuroncologia.
Con il PanLab saranno potenziati i laboratori dell’Università per analisi degli
alimenti, lo studio della loro incidenza sulla salute umana e la possibilità di fornire
consulenza alle aziende agroalimentari, con il progetto Cerisi, l’Università realizzerà
un moderno centro di ricerca e innovazione per strutture e infrastrutture di grandi
dimensioni nel campo dell’ingegneria, infine, con il progetto di Neuroncologia
l’Università e la Sanità Regionale acquisiranno infrastrutture uniche e di rilevanza
nazionale per la cura dei tumori cerebrali. L’intervento complessivo comporta un
arricchimento infrastrutturale di oltre 60 milioni di euro, la cui gestione progettuale ha
comportato l’organizzazione di complesse e considerevoli procedure d’appalto relative
all’acquisizione dei beni e dei servizi occorrenti per la realizzazione dei progetti.
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Il forte impulso all’internazionalizzazione è da considerarsi strategico e
determinante per il futuro del nostro Ateneo che già da quest’anno ha investito oltre un
milione di Euro per finanziare, tra l’altro, scambi di docenti con prestigiose università
e oltre 50 inviti a visiting professor. Sono state, inoltre, individuate le risorse utili a
raddoppiare il numero delle borse di studio per gli studenti nell’ambito del progetto
Erasmus.
Non meno importante è stata l’azione di rinnovamento generazionale portata
avanti nel corrente anno, legata ai risultati dell’abilitazione scientifica nazionale,
prevista dalla legge Gelmini, che si è tradotta in 89 nuove procedure di assunzione, tra
chiamate dirette, concorsi esterni e liberi.
Sono stati, inoltre, reclutati 41 ricercatori a tempo determinato, 12 unità di
personale tecnico amministrativo ed, infine, per valorizzare i giovani che si
approcciano al mondo accademico, sono stati istituiti nell’ultimo ciclo di dottorato 103
posti e conferiti n.130 assegni di ricerca, con un incremento, rispetto al 2013, di circa il
30 per cento.
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In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, in cui più che mai
le istituzioni sono chiamate a rispettare i propri doveri d’ufficio, non dobbiamo,
dimenticare che l’autonomia delle Università, garantita dall’art. 33 della Costituzione,
deriva dalla vocazione primigenia delle istituzioni universitarie, ovvero quella di esser
luoghi liberi di ricerca della verità e di trasmissione della conoscenza. L’autonomia
universitaria, infatti, è connaturata alla garanzia della libertà di ricerca e di
insegnamento e alla tutela delle chances dei capaci e meritevoli meno abbienti.
Queste considerazioni devono ispirare sia gli atti di programmazione che
l’operato quotidiano delle Università, soprattutto quando si stanno cronicizzando i
sintomi di una intensa diseguaglianza sociale, in particolare, al centro-sud. Spetta alla
scuola, all’università, alla società in generale e alla politica il compito di creare per i
giovani le condizioni per rivitalizzare la funzione di “ascensore sociale”
dell’istruzione, per consentire e agevolare il cambiamento e l’integrazione tra le
diverse stratificazioni della odierna società.
Se è vero che la cultura è l’unico bene che, diviso tra tutti, anziché diminuire
diventa più grande, il mio augurio è che l’Università, e in particolare l’Università di
Messina, possa continuare a svolgere con orgoglio il ruolo di fucina della cultura e
luogo di formazione della futura classe dirigente del paese.
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