CineNotes appunti e spunti sul mercato del cinema e dell’audiovisivo Periodico in edizione telematica e su carta ● 2 luglio 2014 ● nuova serie 2227 (2540) CineNotes: nuova gestione Da questo numero, dopo il saluto di Felice Ambrosino, CineNotes viene realizzato a cura di Mario Mazzetti, Marta Proietti e Gabriele Spila, dando vita a una nuova forma di collaborazione tra Ufficio Cinema e Ufficio Comunicazione dell’Agis. Siamo consapevoli che sarà dura riuscire a eguagliare (quanto meno ad avvicinarvisi), la completezza e la tempestività garantite dal periodico che lo stesso Ambrosino ha creato e migliorato negli anni. Ci inseriamo sulla scia del lavoro svolto sinora con l’auspicio di non far rimpiangere la precedente gestione. Per notizie e commenti, vi invitiamo a scrivere alla mail: [email protected] (M.M.) Distributori, produttori, esercenti: “Dobbiamo fare sistema” I presidenti delle associazioni aprono a Riccione le giornate estive di cinema. RICCIONE - Il cinema non cresce: dopo i primi tre mesi dell’anno, che avevano segnato un’ottima crescita, la primavera ha visto una considerevole diminuzione delle presenze, tanto che il risultato, nei primi sei mesi del 2014 è in sostanziale pareggio: - 0,5% rispetto al primo semestre del 2013. A Ciné, la manifestazione che si sta svolgendo a Riccione, in cui distributori, produttori ed esercenti si incontrano per presentare i film della nuova stagione, i presidenti delle associazioni (ANICA, ANEC e ANEM), hanno auspicato una maggiore coesione tra i diversi comparti dell’industria cinematografica. Innanzitutto si è deciso di affrontare meglio la questione della stagionalità del prodotto, che proprio i dati del 2014 dimostrano essere di grande urgenza. Limitare a soli sei mesi il grande afflusso di pubblico nelle sale non è più possibile, anche perché in altri paesi “caldi”, come la Spagna, la partecipazione del pubblico cresce proprio nei mesi estivi. Sul tema è stato chiaro Andrea Occhipinti, presidente dei distributori dell’ANICA: “Dobbiamo fare in modo che si investa tutti di più nelle uscite estive”, ha dichiarato, ricordando anche il grande tema della pirateria, che con il regolamento AGCOM ha un nuovo efficace strumento. “A fare la differenza è il cinema italiano” ha affermato Occhipinti, sottolineando la necessità di diversificare il prodotto, aumentando il numero dei film medi. Francesca Cima, neo presidente dei produttori ANICA, ha messo in evidenza il grande fermento creativo del cinema italiano. “Ci troviamo in un momento di grande trasformazione soprattutto per le modalità di consumo dei film”, ha affermato, invitando a ripartire dal dialogo costante tra tutte le parti. Sull’esigenza di un confronto più serrato ha insistito il presidente dell’ANEC, Lionello Cerri: “Dobbiamo risolvere i problemi del mercato al più presto, guardando all’interesse di tutti e non del singolo, pensando al nostro pubblico”. La sala, ha aggiunto il presidente ANEC, è il luogo fondamentale per far apprezzare collettivamente il cinema e per far crescere ed emozionare gli spettatori. Cerri ha annunciato che l’ANEC, insieme ad AGIS, FICE, Schermi di qualità e AGISCUOLA, organizzerà a Venezia, in occasione della Mostra del Cinema, incontri ed eventi in una villa dove sarà possibile dialogare e confrontarsi. Anche Carlo Bernaschi, presidente dell’ANEM, ha fatto un richiamo all’esigenza di fare squadra tra i diversi operatori del settore, auspicando inoltre di vedere a Riccione un buon prodotto per i prossimi mesi e che, in particolare, “il mercato per crescere ha bisogno di una forte produzione nazionale”. N. 2227 (2540) 2-7-2014 Pag. 1 Le associazioni dell’esercizio cinematografico per la tutela dei minori ROMA - Le associazioni dell’esercizio cinematografico, Anec, Fice e Acec, da sempre attente al problema della tutela del pubblico dei minori, accolgono con favore la proposta (http://www.garanteinfanzia.org/news/stop-pubblicit%C3%A0inadatta-nei-film-i-pi%C3%B9-piccoli ) ad un confronto sul tema da parte dell’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e del Consiglio Nazionale degli Utenti. In particolare, le Associazioni dell’esercizio ribadiscono la necessità di evitare, d’intesa con i distributori, che, abbinati alla proiezione di film adatti ai minori, vi siano trailer che contengano scene di violenza o, comunque, inadatte alla sensibilità dei più giovani. Anec, Fice e Acec ricordano, peraltro, che esiste già un codice comportamentale siglato dalle associazioni dell’esercizio, insieme ai distributori dell’Anica, che, oltre ad occuparsi del tema della valorizzazione dell’opera cinematografica e della sua offerta, prevede anche l’impegno ad una programmazione dei trailer che tenga conto della necessità di tutelare i minori, non soltanto durante il periodo natalizio, ma durante tutto l’anno. (Fonte: Agenzia Notizie di Spettacolo) A Riccione anticipazioni sul Rapporto Ente dello Spettacolo-Mibact RICCIONE - Le prime anticipazioni sul rapporto dell’Ente dello Spettacolo e del Mibact Il mercato e l’industria del cinema italiano, che verrà presentato il 9 luglio a Roma, sono state oggetto di un incontro a Riccione nell’ambito di Ciné – Giornate Estive di Cinema. All’incontro sono intervenuti Antonio Urrata, direttore generale della Fondazione Ente dello Spettacolo, Lionello Cerri, presidente dell’Anec, e Paolo Protti, presidente del Comitato di gestione del progetto Schermi di Qualità. “Giunto alla sesta edizione, per la prima volta quest’anno il rapporto è stato coeditato con la Direzione Cinema del Mibact, con la quale c’è un importante rapporto di collaborazione” ha affermato Antonio Urrata, direttore generale della Fondazione Ente dello Spettacolo. Oltre ai dati aggiornati del mercato cinematografico, nel rapporto ci saranno dei focus dedicati alla digitalizzazione, con i casi di Microcinema e Nexo Digital, e al product placement, con un’analisi delle legislazioni presenti nei vari paesi europei. Ci saranno poi gli interventi di Cinecittà, il Centro Sperimentale di Cinematografia, l’Associazione Produttori Televisivi, Rai Cinema. Prevista una sezione dedicata a Schermi di Qualità. Apprezzamento per la “lucida analisi” del mondo del cinema italiano contenuta nel Rapporto è stato espresso da Lionello Cerri, che nel suo intervento ha fatto un quadro sulla situazione dell’esercizio. Cerri ha ricordato che in Italia sono circa 3900 gli schermi, dei quali l’82% digitalizzato. Sul fronte dei finanziamenti al settore, ha spiegato il presidente dell’Anec, della quota del Fondo unico per lo Spettacolo destinata al cinema, pari a 58 milioni di euro, soltanto una minima parte va all’esercizio: poco più di 5 milioni divisi tra il finanziamento al progetto Schermi di Qualità e alle sale d’essai. Dal 2009, inoltre, ha ricordato Cerri non viene più erogato il contributo in conto capitale, tanto che l’esercizio ha un credito di circa 15 milioni di euro. Del tax credit, pari a 115 milioni di euro che va alla produzione e all’audiovisivo, per l’esercizio è previsto soltanto un credito pari al 30% per l’acquisto del primo proiettore digitale, ma ad esempio non sono previsti interventi per sostituire il proiettore con uno nuovo: “si tratta di macchinari che si usurano più velocemente rispetto ai precedenti e molti esercenti dovrebbero già sostituirli”. In questo quadro, continua Cerri, “spesso sento dire che dovrebbero aprire nuove sale e che quelle che ci sono dovrebbero essere ammodernate. Mi piacerebbe che venisse anche detto che mancano gli incentivi per farlo”. Cerri ha inoltre ricordato che da gennaio ad aprile i dati del mercato vedevano un incremento delle presenze del 17%, ma che ora sono in negativo, con un calo dello 0,5%. “Purtroppo in questi mesi estivi ci sono pochissimi film. Il dato quindi peggiorerà ulteriormente. Speriamo nelle uscite autunnali, così da cercare di chiudere l’anno almeno in pareggio, rispetto al 2013”. “Come sale – ha concluso Cerri - continueremo a lavorare sul pubblico che va valorizzato, ma anche creato, sempre nell’ottica che i cinema sono elementi fondamentali per le nostre città, in termini di socialità aggregazione”. Per Schermi di Qualità, il presidente del Comitato di gestione, Paolo Protti, ha annunciato che proprio ieri si sono chiusi i conteggi relativi all’edizione 2013 e che saranno 505, sui circa 800 che hanno N. 2227 (2540) 2-7-2014 Pag. 2 partecipato, gli schermi che riceveranno il premio. Di base, il premio sarà di circa 3.200 euro a schermo, incrementato sulla base degli acceleratori previsti dal regolamento che consentono di raddoppiare e, in alcuni casi, anche di triplicare l’importo. Sono dieci gli schermi che riceveranno un premio di oltre sette mila euro. “Uno degli acceleratori – ha spiegato Protti - riguarda la programmazione durante il periodo estivo. Vista la carenza di film in estate, abbiamo pensato ad un acceleratore che favorisca chi programma film di qualità in questo periodo”. Protti ha inoltre sottolineato il valore del progetto, giunto alla nona edizione, nel sostenere, attraverso la sala, il cinema italiano ed europeo. L’appuntamento ora è per mercoledì 9 luglio a Roma alla presentazione del rapporto dell’Ente dello Spettacolo che si terrà presso il MiBACT, in Via del Collegio Romano 27, alle 10.30. Festa del Cinema francese: i risultati del primo giorno La Fête du Cinéma, che da domenica 29 giugno a mercoledì 2 luglio propone un prezzo di 3,50 euro per tutti i film, ha attirato nella prima giornata più di 970.000 spettatori, segnando un +2% rispetto alla prima giornata dell’edizione 2013 (920.000 biglietti venduti, con un aumento del 16% sull’anno precedente), che si è chiusa con 3,5 milioni di spettatori nei quattro giorni. Per quest’anno la FNCF, l’associazione degli esercenti, parla di un “buon risultato”, senza dubbio aiutato dal tempo piovoso e malgrado la Coppa del Mondo di calcio. Dopo un 2013 piuttosto deludente, nei primi cinque mesi del 2014 si sono registrati 95 milioni di spettatori, contro gli 82 milioni dello stesso periodo 2013 (+16,1% secondo le cifre del CNC). Oltre al prezzo scontato per scoprire i nuovi film, gli spettatori della Festa possono partecipare a un grande concorso i cui premi principali sono viaggi al Festival di Cannes, a Bollywood, a Hollywood, agli studi della Warner Bros. Il business del cinema cinese Tutti i numeri del cinema cinese: dai prezzi dei biglietti ai guadagni delle case di produzioni. Fotografia di un mercato in continua crescita. di Marco Spagnoli - 3438 sale cinematografiche, 3420 sale equipaggiate in 3D, 20.060 schermi, 12.607 schermi in 3D, 173 Imax Prezzo medio del biglietto: 8,38 dollari. Nelle città più piccole il biglietto costa tra i 3.17 $ e i 5.38$ . Nelle città più grandi il cosiddetto Premium ticket può raggiungere i 25 $. http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=59650&typeb=0&Il-business-del-cinema-cinese "I Grandi Festival a Roma" : la solidarietà del Sindacato Critici Il comunicato di deplorazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici “Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) ritiene un fatto molto grave ed estremamente negativo la cancellazione del progetto I Grandi Festival a Roma, occasione unica per gli appassionati di vedere e scoprire film e autori altrimenti invisibili, selezionati e lanciati in qualificati festival internazionali come Cannes, Pesaro, Locarno e Venezia. La manifestazione rappresentava un appuntamento di grande rilevanza culturale, uno dei pochi in grado di contribuire realmente alla formazione del pubblico con proposte di riconosciuta qualità. Appare perciò incomprensibile lo scarso punteggio che la commissione di esperti incaricata dal Comune di Roma di monitorare le iniziative da sostenere con denaro pubblico abbia assegnato a I grandi Festival a Roma. Ribadendo il proprio rincrescimento, il SNCCI ritiene sorprendente e inspiegabile che altre manifestazioni, pur utili, ma sicuramente meno interessanti sotto il profilo culturale e certamente meno rischiose e coraggiose, abbiano ottenuto punteggi più alti. Questa considerazione induce a ritenere evidentemente errati i criteri di valutazione utilizzati.” Dall'ANEC Lazio, il Presidente Giorgio Ferrero informa che con la Regione Lazio si sta cercando di salvare l'iniziativa e confermare la rassegna di opere provenienti da Locarno e Venezia, così rilevante per il pubblico cinematografico della Capitale. N. 2227 (2540) 2-7-2014 Pag. 3 Torino: cinema a Palazzo Reale. Sul tema delle arene, però, è polemica Trentotto serate, nove settimane ininterrotte di programmazione. Dal 6 luglio torna, nel cortile di Palazzo Reale, “Cinema a Palazzo Reale”, rassegna che quest’anno, visti i positivi esiti dei due anni precedenti, raddoppia la sua durata, proseguendo sino al 30 agosto. Si inizia con “La dolce vita”, di Federico Fellini, si chiude con “Frankenstein jr” di Mel Brooks, a 40 anni dall’uscita nelle sale. In cartellone i film più importanti della storia del cinema, alcuni in lingua originale con sottotitoli in italiano, visto l’apprezzamento del pubblico nella precedente edizione. Si va da “Quarto potere” a “I 400 colpi”, passando per “Il padrino”, “Easy rider” e “Il laureato” http://www.quotidianopiemontese.it/2014/06/25/dal-6-luglio-30-agosto-torna-cinema-palazzo-reale-lelencofilm-in-programma/#.U6u2Y_l_t50 Ma a Torino scoppia, come scrive La Repubblica di Torino. “Nessuno vuole togliere ai cittadini il cinema all'aperto, ma quelle arene sono fuorilegge. E’ tutto un proliferare di spazi abusivi”. A dirlo è il rappresentante di Slow Cinema-Arthouse, Gaetano Renda. Ma di quale legge stiamo parlando? Dal 2006 è in vigore – si legge - una normativa regionale, restrittiva rispetto alla legge Veltroni, che regola l'esercizio cinematografico e impedisce l'apertura di arene al di sopra dei 100 posti in aree nelle quali siano già presenti sale o multisale. “Molti di questi punti estivi operano senza autorizzazione” sostiene Renda. “La legge non è chiarissima — ammette Simone Castagno, presidente dell'Anec Piemonte — Regna una certa confusione, ci sono in effetti un paio di punti oscuri. Ma in presenza di eventuali abusi è giusto che vengano messe in atto le opportune correzioni. L'Associazione esercenti si muoverà per verificare con le istituzioni che tutte le arene siano aperte nel rispetto della normativa presente”. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/06/28/guerra-degli-schermi-per-il-cinemadestate-troppe-arene-illegaliTorino13.html?ref=search Bari - Il futuro alla cultura Workshop sull'accesso e l'educazione del pubblico alla cultura Un pomeriggio, quello del 26 giugno, di confronto nel Centro Polifunzionale dell'Università di Bari con il workshop "I luoghi del pubblico", inserito nel ciclo di tre appuntamenti "Il futuro alla cultura", organizzato da Agis di Puglia e Basilicata in collaborazione con Consis e Collab, all'interno del progetto E.Showcard. Nella prima parte del pomeriggio è stato condotto l’ultimo test del sistema E.Showcard, durante il quale sono stati mostrati agli ospiti il funzionamento del database interattivo della card e i servizi innovativi collegati. Il test ha permesso di valutare le grandi potenzialità della nuova card che rappresenta la prima proposta in Italia di uno strumento interattivo per la promozione della cultura e dello spettacolo. Durante la seconda parte, quella dedicata al workshop vero e proprio, invece si è discusso della delle politiche di promozione e educazione del pubblico nell'ambito degli spazi culturali, teatri, cinema, museo, laboratorio urbano. Per la prima volta un gruppo rappresentativo di luoghi, vocazioni culturali e artistiche diverse si incontra con esperti di comunicazione, giornalisti e studenti universitari, per tracciare un quadro delle proposte, delle strategie, e delle prospettive legate a all'azione di educazione e fidelizzazione del pubblico, un tema in Italia così importante quanto trascurato, tanto da non avere un corrispettivo di quella disciplina che in inglese si chiama audience development. All’insegna dell’audience development dunque, Roberto Ricco, project manager di E.Showcard, e Michele Casella, esperto in comunicazione, hanno guidato due gruppi di lavoro per un confronto e la proposizione di alcune soluzioni concrete per affrontare il problema. Le conclusioni finali sono state invece affidate a Paolo Ponzio, rappresentante dell'Università degli Studi di Bari, il quale ha evidenziato la scarsa considerazione diffusa fra gli operatori culturali sull'importanza della voce “comunicazione” per la riuscita dei progetti, in particolare nelle sue recenti esperienze di consulente culturale ha dovuto constatare quanto diffusa sia questa carenza. “Anche le reti tra gli operatori - aggiunge - sono quasi del tutto assenti. Si pensa che fare rete possa sottrarre pubblico, invece è il contrario, un'azione di rete produce una più generale crescita del pubblico. Su questo bisogna ancora lavorare, come avviene in altre parti d'Italia, altrimenti le imprese faranno fatica a affrontare da sole il problema. Fare rete tra imprese che fanno attività culturali diverse - conclude - può produrre economie di spesa creando sviluppo. Vorrei – conclude - che l'E.Showcard possa diventare una carta per tutta la regione, uno strumento semplice ma con potenzialità infinite da implementare in base ai bisogni del cittadino, e in grado di educarlo alla cultura e alla fruizione di spettacoli diversi tra loro". N. 2227 (2540) 2-7-2014 Pag. 4 "I primi a dover investire in comunicazione - ha rimarcato Francesca Rossini, segretario Agis Puglia e Basilicata - sono gli operatori che, a prescindere dagli strumenti che scelgono, devono indirizzarla verso pubblici specifici, creando il canale e usandolo in modo corretto, formando costantemente i propri comunicatori per coinvolgere il pubblico seguendo le tendenze. Per quanto riguarda la creazione della rete tra gli operatori - lo voglio dire con fermezza - la prima cosa da fare è imparare a fare squadra, in termini valoriali e emozionali, prima ancora che svilupparle giuridicamente, abbassando i contrasti tra i singoli per andare verso una crescita comune". Microcinema rilancia nelle sale “Song ‘e Napule”: “diventerà il cult dell’estate” Song ‘e Napule (foto) dei Manetti Bros è diventata la commedia più premiata dell’anno, che ha conquistato pubblico e critica in poco tempo. Ora il distributore Microcinema, che ha creduto in questo titolo fin dal Festival di Roma, lo rilancia nelle sale “con l’obiettivo di farlo diventare il cult dell’estate”. E in un momento storico in cui la stragrande maggioranza dei film non è più presente nelle sale dopo il terzo o quarto weekend, “Song ‘e Napule” arriva al suo dodicesimo fine settimana ancora in ben 30 sale, una tenitura che non era stata ottenuta neanche dal campione di incassi Checco Zalone e dal suo “Sole a catinelle”. http://www.rbcasting.com/altri-articoli/2014/07/01/microcinema-rilancia-nelle-sale-song-e-napulediventera-il-cult-dellestate/#sthash.iXsTssoJ.dpbs Variety - Nonostante “Transformers 4” l’estate Usa in calo Nonostante il successo di Transformers: Age of Extinction (foto), l’estate Usa fatica a tenere il passo con le cifre record dello scorso anno. I biglietti venduti sono a -0.9%, con 5,19 miliardi di dollari. Il principale motivo risiede nel minor numero di film di rilievo. Nel complesso, dal primo weekend di maggio il calo al botteghino ammonta a -13,1% e gli analisti ritengono che il secondo trimestre (aprile-giugno) chiuderà a -6%. “Rispetto al solito, quest’anno non abbiamo visto molti blockbuster”, ha commentato Eric Handler della MKM Partners. A inizio estate il botteghino Usa era intorno a +9% ma il vantaggio sta sfumando con l’uscita delle produzioni a grande budget. Solo tre film estivi (“Maleficent”, “The amazing Spider-Man 3” e “X-Men: Days of Future Past”) hanno superato i 200 milioni di dollari in patria. Nel 2012, il primo “Spider-Man” impiegò due settimane per raggiungere tale cifra, il seguito ci è riuscito a fatica dopo nove settimane. Nel 2013, 4 film avevano superato 220 milioni di dollari a questo punto dell’anno, uno dei quali (“Iron Man 3”) raggiungendo i 400 milioni. Preoccupati per la competizione con la Coppa del Mondo, gli Studios avranno deciso di non dare fuoco alle polveri fino al prossimo anno. Mentre “Blended” è stato un flop, “Edge of tomorrow” fatica a recuperare l’investimento, sebbene sia stato trainato dal box office estero. Esercenti e dirigenti degli Studios, consapevoli della natura ciclica del mercato, sono molto più ottimisti sul 2015, che offre film già largamente anticipati come “Star Wars 7,” “The Avengers 2″ e “Batman vs. Superman”. CineNotes – Appunti e spunti sul mercato del cinema e dell’audiovisivo Periodico in edizione telematica e su carta – stampato in proprio – Editore Spettacolo Service s.r.l. – Via di Villa Patrizi 10 – 00161 Roma – tel. +39 06 884731 fax +39 06 4404255 - Registrazione Tribunale di Roma n. 510 e n. 511 del 19.11.2001 – Direttore responsabile: Mario Mazzetti in attesa di autorizzazione del Tribunale, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazione Agis: Marta Proietti e Gabriele Spila e mail: [email protected] → Le notizie possono essere liberamente riprodotte citando la fonte e citando, quando evidenziata, la fonte originaria. 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