DOCP - scheda progetto

COLOMBIA
progetto di cooperazione
nelle regioni di Chocò, Cauca, Valle del Cauca e Sucre
DONNE ORGANIZZATE
PER LA COSTRUZIONE DI UNA SOCIETA' DELLA PACE
(DOCP)
Contesto
La Colombia sta affrontanto un momento cruciale della sua storia recente: mentre a La
Habana (Cuba) si sta negoziando la fine del conflitto armato ed un Accordo di Pace tra il
Arci
Comitato Territoriale di Firenze
Presidenza, Segreteria, Uff. Tesseramento, Centro Servizi e Consulenze, Arci Servizio Civile:
Piazza dei Ciompi 11 - 50122 Firenze - tel. 055/26297218 – Fax 055/26297266
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governo colombiano e le Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejercito del
Pueblo (FARC–EP), sul territorio colombiano continuano le ostilità e si combatte la guerra
civile.
Nel 2012, dopo 50 anni di guerra civile, sono stati faticosamente avviati i negoziati di Pace
e le trattative per promuovere una soluzione politica al conflitto armato interno
colombiano. Per la prima volta negli ultimi 25 anni, le azioni per una soluzione non
militare del conflitto contano su un importante appoggio popolare. Per favorire un clima
favorevole ad una possibile riconciliazione nazionale il governo colombiano ha adottato
una serie di leggi, come ad esempio la Ley de Víctimas y Restitución de Tierras (Ley 1448)
e il Conpes 161 sulle politiche di genere, che hanno l’obiettivo di promuovere una politica
pubblica sui Diritti Umani costruita in maniera partecipata con la società civile. Lo Stato
colombiano, per la prima volta, vuole conquistare legittimità attraverso il dialogo, per
costruire le basi che evitino la continuazione del conflitto armato.
Il progetto “Donne organizzate per la costruzione di una società della Pace (DOCP)”,
promosso da ARCS – Arci Cultura e Sviluppo, con il cofinanziamento del Ministero degli
Affari Esteri italiano, e che vede l’importante ruolo di Arci Comitato Territoriale di Firenze,
si inserisce in questo contesto attraverso il sostegno alle organizzazioni della società civile
(OSC) colombiane.
Problematiche affrontate
In vaste zone del Paese il conflitto armato prosegue quotidianamente. La società civile si
trova in condizioni di difficoltà operativa per i pericoli della guerra, per la scarsa fiducia
reciproca con le autorità locali e per l’insufficiente conoscenza dei metodi per sviluppare
una partecipazione democratica efficace. Queste difficoltà si aggravano maggiormente se si
prende in analisi la situazione femminile: le donne rappresentano il 70% delle vittime del
conflitto armato (CODHES) e subiscono violenze e discriminazioni sia in ambito privato
che sociale. Le conseguenze dirette sono sparizioni forzate, morte per “pulizia sociale”,
violenza sessuale, reclutamento forzato da parte dei gruppi armati e sfollamento armato;
mentre gli effetti indiretti sono l’aumento della violenza domestica, la povertà, lo
sfaldamento della rete di appoggio familiare e comunitaria e l’aumento delle ragazze
madri. Dal momento che le donne sono attori chiave nella costruzione della Pace e nella
risoluzione e prevenzione dei conflitti (Ris. ONU 1325/2000), in una situazione di
transizione, quale quella che la Colombia sta vivendo, ora che dopo 50 anni di guerra civile
è stato rilanciato il negoziato di Pace tra governo e FARC–EP, è fondamentale promuovere
la partecipazione attiva delle donne nei processi decisionali, valorizzandone il ruolo nella
costruzione di una società di diritto e di una cultura di Pace.
Attività e Obiettivi del progetto
L’approccio del progetto è quello di consolidare il processo di Pace attraverso una
maggiore partecipazione femminile al governo dei territori e si svilupperà attraverso due
linee d’intervento: una formativa e l’altra partecipativa. Da una parte si stimolerà la
consapevolezza e la conoscenza degli strumenti partecipativi attraverso attività formative
dirette alle rappresentanti delle OSC locali, mentre dall’altra si garantirà l’accesso agli
spazi decisionali, al godimento e all’esercizio dei diritti e delle pari opportunità per le
donne attraverso l’apertura di nuovi spazi di partecipazione in cui le rappresentanti della
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società civile potranno interloquire direttamente con le autorità locali. La formazione sulle
opportunità e sulle tutele garantite da alcune leggi, l’accompagnamento alle OSC di donne
e la promozione di opportunità di confronto con altre esperienze simili a livello
internazionale, in zone dove si è verificata, e si verifica tuttora, una costante violazione dei
diritti umani e dei diritti di genere in particolare, avrà l’obiettivo di stimolare e mettere in
condizioni queste cittadine di sostenere un confronto con le autorità, incoraggiando la
formulazione di proposte comunitarie, finalizzate ad integrare i Piani di Sviluppo locali.
Così facendo si intende Rafforzare il protagonismo delle Donne nella costruzione della
Pace attraverso il rafforzamento del dialogo tra lo Stato e le organizzazioni delle donne
nei Dipartimenti di Chocò, Cauca, Valle del Cauca e Sucre. Il riconoscimento delle donne
come interlocutrici potrà contribuire a far avanzare il processo di transizione verso cui la
Colombia è orientata e, in linea generale, Contribuire a consolidare una cittadinanza
impegnata nella costruzione e nella sostenibilità della Pace nel quadro dei Diritti Umani
in Colombia. In tale prospettiva il progetto vuole promuovere non solo azioni a favore dei
diritti delle donne ma anche contribuire alla trasformazione delle strutture, delle pratiche e
delle gerarchie della società colombiana. Per questo agiremo in coerenza con quanto
rivendicato dai movimenti sociali e dalle organizzazioni della società civile delle donne
colombiane: la Pace non consiste solo nel far tacere le armi, ma nel realizzare la giustizia
sociale per tutti e tutte senza differenza di etnia, religione, sesso e nel riconoscimento del
diritto alla riparazione per le vittime della violenza.
Zona d’intervento
Le attività di progetto si concentreranno nei Dipartimenti di Chocò, Cauca, Valle del Cauca
e Sucre. Le popolazioni di queste regioni si caratterizzano per essere composte
principalmente da comunità afro discendenti, contadine, indigene, ecc. le quali hanno
largamente sofferto per le conseguenze del conflitto armato (violenza, sfollamento forzato,
estrema povertà, isolamento). La popolazione femminile di queste aree, contraddistinte da
uno degli Indici di Sviluppo Umano più bassi del Paese, è tra le più vulnerabili. Inoltre i
Dipartimenti del Cauca, Valle del Cauca e Chocò presentano un alto livello di violenza,
essendo zone contese per la facilità di accesso ad uno dei corridoi utilizzati dal
narcotraffico, ovvero l’Oceano Pacifico. Sucre invece si caratterizza per l’alto controllo
mafioso del territorio a causa della storica presenza degli eserciti paramilitari si è assistito
ad una costante permeazione delle strutture mafiose nei gangli del potere locale.
Beneficiarie
In questi territori le organizzazioni femminili hanno promosso, ognuna con le proprie
caratteristiche, varie forme di resistenza alla violenza della guerra e alla rottura dei legami
familiari e sociali. Le beneficiarie del progetto, circa 420 donne nell’arco dei tre anni, fanno
parte di queste organizzazioni della società civile ed avranno il compito, al termine del
processo, di condividere la loro esperienza con le loro comunità di origine. Attraverso la
formazione e il rafforzamento delle capacità delle beneficiarie si consoliderà il ruolo delle
OSC locali. I beneficiari indiretti saranno circa 2.000 persone che fanno parte delle
famiglie delle donne direttamente coinvolte nel progetto e circa 20.000 persone che
appartengono alle loro comunità di origine.
Organizzazioni coinvolte
Arci
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Arci Comitato Territoriale di Firenze avrà il ruolo di coordinare e monitorare,
insieme ad ARCS, le attività del progetto per tutta la sua durata. In particolare sarà
responsabilità di Arci Firenze l’organizzazione dello scambio di buone pratiche tra le
beneficiarie del progetto e la società civile italiana (con particolare attenzione per quella
toscana), la realizzazione del Seminario internazionale su negoziati di Pace e la
realizzazione di una Mostra itinerante negli spazi associativi toscani.
Arci, attraverso la sua Ong ARCS, opera in Colombia dal 2003 nei settori dell’educazione
alla cittadinanza e della democrazia partecipativa attraverso la promozione di Escuelas de
Liderazgo Democratico e Agendas Ciudadanas, ovvero interventi di formazione e
rafforzamento della società civile colombiana e promozione della partecipazione e del
dialogo con le istituzioni. Nel corso di questi anni sono stati formati più di 7.000 leader
comunitari e sono stati creati 14 spazi di partecipazione cittadina che hanno elaborato delle
proposte, alcune delle quali sono entrate a far parte delle politiche pubbliche e dei
rispettivi Piani di Sviluppo locali.
L’organizzazione partner colombiana sarà Corporación Viva la Ciudadanía, che lavora
con Arci dal 2003 e metterà a disposizione del progetto il suo ampio bagaglio di esperienza
nel lavoro di educazione alla cittadinanza e difesa dei Diritti Umani. Le istituzioni
colombiane che hanno aderito al progetto sono la Vice Presidenza della Repubblica
della Colombia, Programa Presidencia de Derechos Humanos y Derecho
Internacional Humanitario e il Dipartimento del Cauca. In Italia, prenderà parte
al progetto il Comune di Firenze, che avrà un importante ruolo nell’organizzazione del
percorso di scambio di esperienze.
Arci
Comitato Territoriale di Firenze
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