COMUNE DI RAVENNA MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE COMMISSIONE CONSILIARE ASSETTO DEL TERRITORIO COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE, PARCHI, LITORALE SEDUTA DEL : 28/07/2014 commissione 3 inizio seduta ore: 15.15 Cognome e Nome Delegato: Cognome e Nome A.TARRONI F.SANTARELLA S. SAVORELLI N. FOSCHINI A. ANCARANI P. GUERRA A. ANCISI D. BUONOCORE A. FUSSI D. RUBBOLI S. RICCI entra esce 15:08 15:14 15:09 15:57 15:57 assente 16:00 15:12 assente 15:10 assente 17:58 17:58 17:58 17:58 17:58 / 17:58 16:45 / 16:45 / entra esce 15:08 15:00 14:59 15:57 assente assente 16:00 15:12 assente 15:10 assente 17:05 17:58 17:58 17:58 / / 17:58 16:45 / 16:45 / Commissione 4 Cognome e Nome P. VANDINI A. ZAMPIGA P. STROCCHI N. FOSCHINI F. BALDINI P. GUERRA A. ANCISI D. BUONOCORE A. FUSSI D. RUBBOLI S. RICCI Delegato: Cognome e Nome M. MANTOVANI PRESENTI PER L’UFFICIO: Dott.ssa P. Bissi, Arch. Francesca Proni, RELATORI ESTERNI: Geom. S. Sforzini – Hera, Ing. T. Fontanesi - Studio Caire PRESIDENTE: A. Tarroni – P. Vandini SEGRETARIA: R. Bendazzi ASSESSORE: L. Asioli ESPERTI ESTERNI: Geom. Bartolini per LRa, Geom. Raffaele Magri per PRI; Arch. P. Focaccia per PD Ordine del Giorno della seduta: 1. Approvazione verbale della seduta precedente; 2. POC Tematico Darsena di Città adottato con delibera di cc n° 95873/96 del 30/07/2013: 2.1. Illustrazione “Progetto preliminare delle reti fognarie in Dx Candiano e studio di fattibilità delle reti fognarie in Sx Candiano” approvato con delibera di Giunta Comunale 18997/49 del 11/02/2014 (Geom. S. Sforzini – Hera) 2.2. VALSAT e Dichiarazione di sintesi (Ing. T. Fontanesi - Studio Caire) Inizio seduta ore 15.15 Presiedono la seduta il Consigliere A. Tarroni, in qualità di Presidente della Commissione Consiliare Assetto del Territorio e il consigliere P. Vandini in qualità di Presidente della Commissione Consiliare Ambiente, Parchi, Litorale. Il Presidente, verificata la presenza del numero legale per la sua validità, dichiara aperta la seduta. Punto 1 dell’ordine del giorno: approvazione dei verbali delle sedute precedenti NON ci sono verbali delle sedute precedenti da mettere in approvazione. Punto 2.1 dell’ordine del giorno: POC Tematico Darsena di Città adottato con delibera di CC n° 95873/96 del 30/07/2013: Illustrazione “Progetto preliminare delle reti fognarie in Dx Candiano e studio di fattibilità delle reti fognarie in Sx Candiano” approvato con delibera di Giunta Ccomunale 18997/49 del 11/02/2014 (Geom. S. Sforzini – Hera) Il Presidente lascia la parola al Geom. Sforzini di Hera per l’illustrazione dello studio delle reti fognarie. Sforzini illustra lo studio attraverso la presentazione allegata al presente verbale. ore 15:20 esce il presidente Vandini Il Presidente lascia la parola ai commissari per il dibattito in merito allo studio delle reti fognarie. Santarella: nei riferimenti normativi si parla di POC Darsena, non vedo che valore abbia se è ancora solo adottato! Ho visto un passaggio da dx a sinistra, immagino sia da sotto il canale, mi chiedo a che profondità e se un domani ci sarà necessità di bonifiche, come questo interferirà? La via di spina coincide col tracciato fognario, mi chiedo nel caso in cui la via di spina venga adattata, come questo interferisca col percorso fognario? Focaccia: chiedo se può tornare sul passaggio dell'immagine del tracciato delle fogne nere. Rubboli: nel canale Candiano continuerà a finire qualcosa oppure no? Bissi: rispetto alla prima domanda della consigliera Santarella: forse il POC Darsena non è giuridicamente pieno, ma gli studi successivi devono avere una coerenza con lo strumento urbanistico che viene "tempisticamente" prima delle modalità esecutive di questi progetti, quindi è evidente che vadano tenuti presenti i vincoli del POC, poi se ci dovessero essere modifiche la fase esecutiva ne terrà presente. La modalità attuativa più agevole doveva essere comune e coerente con le previsioni del POC adottato. Sforzini: in merito alla possibilità di passare con canalizzazioni sotto al Candiano, ne esistono già che passano tipo: Snam, Acquedotto, gas ecc.. chi ne dovesse fare altre dorrà ottenere l'autorizzazione di Autorità Portuale che darà le eventuali relative prescrizioni di quote. Illustra anche la planimetria con il punto di passaggio delle fogne nere sotto al Candiano, richiesto da Focaccia. Le acque delle fognature nere vengono intercettate tra via Pirano e via Cherso con un collettore che sotto passa il Candiano e vengono recapitate in corrispondenza della rotonda Belgio dover è previsto la realizzazione di un nuovo impianto di sollevamento in sostituzione di quello già esistente. Il Candiano è già attuale recettore di acque meteoriche della città, con questa progettazione verranno realizzati impianti conformi alla normativa che fissa limiti di immissioni, per cui verranno scaricate acque pulite in linea con le normative in vigore. Per quanto riguarda il tracciato che segue la via di spina, sotto alla quale sono già realizzati degli impianti, se ne dovesse cambiare il tracciato dovranno essere riaffrontati in sede di progettazione esecutiva lungo la nuova via di spina. Foccaccia: chiedevo di rivedere la carta che raggruppa per fasi i comparti. Sforzini: la scelta operata (SN1 e condotta a valle), è stata predisposta per alleggerire la fogna nera di via Trieste, trasferendole da una parta all'altra del canale (nel punto SN3) questo consente di liberare portate per i comparti Darsena più prossimi alla città che non avrebbero possibilità di allacciarsi all'impianto SN1. nello specifico le tre fasi (vengono riproiettate) SN2 comparti dal 19 al 22 oltre al Candiano SN1 comparti dal 11 al 18 i comparti dal 2 al 9 direttamente sulla fognatura nera di via Trieste. Mantovani: Chiederei se può ripetere come mai è stata scelta via Tommaso Gulli e con che modalità. Ore 15: 44 rientra il presidente Vandini Sforzini: sulla via Trieste esistono già sotto servizi impegnativi e dorsali di sotto servizi di vario tipo, per cui posizionare un collettore sotto via Trieste avrebbe avuto costi elevati. L'unica alternativa era via Tommaso Gulli, sulla quale non ci risultano al momento sotto servizi importanti, attualmente non ce ne risultano in previsione, comunque sarà poi da meglio verificare meglio in fase di progettazione esecutiva. Punto 2.2 dell’ordine del giorno: POC Tematico Darsena di Città adottato con delibera di CC n° 95873/96 del 30/07/2013: VALSAT e Dichiarazione di sintesi (Ing. T. Fontanesi - Studio Caire) Il Presidente lascia la parola all’Ing. Fontanesi dello Studio Caire per l’illustrazione della VALSAT e della Dichiarazione di sintesi. Fontanesi illustra lo sviluppo della dichiarazione di sintesi della VALSAT attraverso la presentazione allegata al presente verbale. ore 15:57 ore 16:00 ore 16:02 ore 16:05 entrano i commissari Foschini e Ancarani entra il commissario Ancisi escono i commissari Foschini, Ancisi e Vandini entrano i commissari Foschini, Ancisi e Vandini Il Presidente ringrazia l'ing Fontanesi e lascia la parola ai commissari per il dibattito in merito all'illustrazione appena avvenuta. Santarella: ad un certo punto della relazione si parla di aggravio per le condizioni delle piallasse che verrà compensato: volevo capire qualcosa di più. Domando perché tutte queste integrazioni non possano essere oggetto di valutazione da parte dei portatori di interesse? Un'altra questione è quella della sostenibilità energetica che pare soddisfatta, ma porto ad esempio un edificio tutelato che nel POC viene trasformato e ricavato una piazza scoperta in questo modo viene perso praticamente un campo solare. Un'altra questione riguarda sempre lo stesso edificio vincolato dove le vostre valutazioni si basano su progetto dove la strada di spina attraversa l'edificio. Risottolineo e chiedo che vengano evidenziate le prescrizioni del vincolo. Rilegge il ricorso al TAR già letto nella seduta precedente ”....” da che punto di vista il vostro studio ha tenuto conto di questa dichiarazione di vincolo? Fontanesi: in tema di conformità ai vincoli: ogni volta che un valutatore si approccia ad uno strumento, il livello con cui ci si approccia deve essere quello dello strumento di riferimento. Abbiamo individuato i vincoli come da tabella che vi ho illustrato. L'ente da lei citato si è espresso e si deve ancora riesprimere in merito al successivo progetto. Quello che lei ha citato non ineriva il livello di piano stabilito. Per quanto riguarda il confronto tra scenari possibili ha avuto come imput i dati dimensionali del POC con le Sc attuali e le Sc future, ha considerato i consumi procapiti, i consumi degli edifici, divisi per categorie ed ha fatto valutazioni abbastanza realistiche sull'attuale, invece per la future ha verificato in che modo le prescrizioni sull'efficienza energetica potevano promuovere l'avanzamento di classe (energetica) delle nuove realizzazioni o riqualificazioni. Il confronto di questi valori ci ha fatto dire che il miglioramento è consistente. Per quanto riguarda il tema delle energie, se lei si riferisce alla demolizione di un edifico per fare una piazza sottintendendo che non essendoci più l'edifico viene a mancare la superficie per promuovere la qualificazione energetica, la valutazione che si è fatta è di comparto non puntale di progetto. In merito alle slide nuove non viste prima, dipende dal fatto che è così che deve essere l'iter procedurale. Il quale prevede, per la natura stessa della valutazione, che sia un working progress e ci debbano essere successive integrazioni ed valutazioni e dove a seguito della fase di deposito è l'autorità competente che è garante del fatto che il giudizio di sostenibilità sia differenziato e che la procedura di approvazione dello strumento possa andare avanti. Sforzini: per quanto riguarda la gestione acque reflue e meteoriche il progetto illustrato non va a gravare il canale Candiano, perché i nuovi impianti saranno realizzati in base alle normative vigenti e alle prescrizioni degli enti che devono rilasciare le autorizzazioni merito. In oltre razionalizza gli scarichi già esistenti unitamente al progetto di dotare gli impianti idrovore di vasche di pioggia. Fontanesi in merito alla richiesta di chiarimento sulle piallasse, la criticità e gli esiti in merito derivano dal fatto che un contributo di ARPA aveva posto l'attenzione sull'incremento degli abitanti e fosse da verificare la sostenibilità del fatto che gli impianti di depurazione potessero sostenere questo aumento. L'esito della valutazione è stato positivo. Santarella: non capisco allora in che modo le acque depurate che a quanto detto dovrebbero essere le uniche convogliate in Candiano, possano portare problemi alle pialasse che sono a diversi km di lontananza. Richiedo inoltre la questione della strada. Fontanesi per quanto riguarda la strada e l'edificio, non per togliere competenze alla valutazione, ma si tratta di un Piano Urbanistico di definizione Operativa (cioè di secondo livello) che valuta un oggetto complessivo, il fatto che l'ente che si è espresso non abbia considerato quell'edifico di cui lei parla significa che non fa parte del rango della pianificazione operativa, ma che è demandato alla progettazione quindi al livello successivo, se l'indicazione risulta in contrasto verrà indicato in quella fase. Sforzini per quanto riguarda le piallasse bisogna capire che tutto il sistema fognario recapita all'impianto di depurazione di Ravenna (situato dietro Hera) che ha come recettore le piallasse. Ci sono norme che prevedono l'adeguamento degli impianti di depurazione, piano finanziario ATERSIR, ma non solo per il POC darsena. Santarella : quindi questi studi di Valsat servono semplicemente a raccogliere i pareri che non vengono nemmeno messi in relazione tra loro, si elencano e si asservono? È questa la funzione della Valsat?? Fontanesi: la Valsat, lavora dall'inizio della pianificazione, fin dalle fasi di partecipazione e ha compito di rendicontazione del processo di valutazione durate tutto l'iter del processo di pianificazione. Raccogliendo e verificando le possibilità, valutando gli scenari, i possibili impatti e gli esiti della valutazione. Al momento siamo nella fase della dichiarazione di sintesi che però non può essere prodotta in maniera definitiva in quanto siamo in attesa del parere motivato/unico della Provincia (quale autorità competente) oggi si è quindi illustrato un quadro di sintesi del giudizio di sostenibilità allo stato attuale. Solo la Provincia è garante del peso dei pareri degli enti e delle osservazioni ambientali: a seguito il parere motivato la Provincia potrebbe anche valutare che il piano abbia necessità di ulteriori aggiustamenti. Santarella: la partecipazione del Consiglio Comunale come avviene in questa fase su questo strumento? Fontanesi rispiega l'iter del POC a partire dalla slide già illustrata “iter svolto e esiti delle consultazioni” a cui per sintesi si rimanda. Punto 2.1 dell’ordine del giorno: POC Tematico Darsena di Città adottato con delibera di cc n° 95873/96 del 30/07/2013: illustrazione e discussione delle osservazioni aventi oggetto: SOSTENIBILITÀ ore 16:45 escono i commissari Buonocore, Rubboli, Savorelli e Ancisi Il Presidente lascia la parola all’Arch. F. Proni per l’illustrazione delle osservazioni aventi oggetto SOSTENIBILITÀ Proni illustra 248 come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito accolta in relazione all'integrazione all'art.7 delle NdA inserita con osservazione Id 250 del servizio Progettazione Urbanistica. L'integrazione è finalizzata a salvaguardare le attività produttive e terziarie esistenti qualora compatibili con la residenza. Il nuovo comma consente, in attesa di PUA, interventi di recupero, riqualificazione e ampliamento degli edifici a servizio delle attività in essere, per preservarne l'occupazione e la produttività. Si evidenzia inoltre che la LR 31/2002 recepita dalla LR 15/2013 art.8, in assenza del PUA, consente l'intervento di ristrutturazione urbanistica, entro il quale si configurano anche i cambi di destinazione d'uso. Illustra 260, 261, 262, 263, 264, 265, 268, 288, 289, 290, 292, 293, 291, 296, come da schede inviate sono un gruppo che chiede in maniera più o meno diversificata l'eliminazione delle azioni obbligatorie aggiuntive dell'art. 14. per le quali l'ufficio propone esito non accolte, in quanto sono confermate tutte le azioni di sostenibilità scelte dal POC. Il presidente interrompe l'illustrazione per lasciare spazio ad alcuni chiarimenti. Santarella: pur essendo d'accordo con la linea della massima sostenibilità che è l'indirizzo del piano, però torno ad evidenziare il caso concreto del magazzino Ex Sir, com'è possibile perdere una superficie di 4000 mq attraverso l'eliminazione della copertura che permetterebbe di poter sfruttare la grande superficie ai fini delle fonti rinnovabili. Come si fa a stabilire che quel progetto è conforme a questo piano da questo punto di vista. Chiedo di riflettere attentamente su tutto questo. ore 16:55 rientrano i commissari Savorelli e Ancisi Proni Illustra 266, 294 come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolte anche in relazione dell'abbassamento dell'extraonere di cui all'osservazione Id 277 e delle altre forme di agevolazione previste dal POC Darsena. Si ritiene che "introduzione di ulteriori riduzioni/premialità proposte, rispetto all'apparato normativa adottato, possano inficiare " l'intero sistema messo in campo e finalizzato a favorire ed incentivare l'attuazione dei subcomparti contestualmente alla sostenibilità economica dell'intero piano. Illustra 270, 299 come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito accolta in parte pur non facendo modifiche in quanto il POC Darsena per la quantificazione dei parcheggi privati da attuare nei subcomparti applica quanto previsto dall'art. I.23 del RUE, attualmente in corso di revisione unitamente a tutto il corpo normativa del RUE stesso. In tale revisione è prevista una verifica in diminuzione delle dotazioni private di PK. Inoltre il POC Darsena prevede già alcune deroghe (vedi contenitori di archeologia industriale). Si ritiene inoltre di confermare anche il rapporto dei 2/3 di superficie a verde/scoperta di cui all'art. 33 c.4 in quanto scelta strategica del POC Darsena è il progetto degli spazi aperti pubblici/privati da intendersi come prioritario, integrato, continuo, di qualità. Ore 17:05 esce il presidente Vandini Illustra 275, 304 come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta. Quanto previsto all'art.46 c.3 (fascia di 30 ml) è una misura precauzionale aggiuntiva in caso non siano risolvibili le criticità con idonee misure di mitigazione previste all'art. 32 c.2. E' del tutto evidente che le misure (obiettivi prestazionali) raggiungibili mediante soluzioni tecniche e performative degli edifici e degli spazi aperti, da proporsi in sede di PUA, sono preferibili e prioritarie se risolutive della criticità. illustra 326, 379 come da scheda inviata dove l'ufficio ha fatto un'ulteriore riflessione e propone esito di parziale accoglimento rispetto a quanto precedentemente inviato (che era confermato), ma si ritiene necessaria una precisazione al comma 4 dell'art. 8 con il seguente ultimo capoverso: "....Ciò al fine della realizzazione di tutte le opere e interventi che i soggetti competenti riterranno necessari per garantire la sostenibilità ambientale dei subcomparti e conseguentemente del nuovo quartiere. " Si precisa tuttavia che livello del POC Tematico è quello proprio della pianificazione operativa, non attuativa. E' infatti a questo terzo livello che è demandata la verifica puntuale delle fattibilità da parte degli Enti Gestori delle infrastrutture tecnologiche. Questo non significa che il Quadro e il contesto di inserimento non devono essere noti, e infatti l'amministrazione ha commissionato due studi di fattibilità che ha sempre dichiarato recepire in sede di controdeduzione del POC stesso (si vedano osservazioni Id 335 e 295), studi che sono già stati redatti e trasmessi, unitamente a tutti gli altri documenti necessari, alla Provincia per la procedura di Valsat di competenza. Ovunque, nelle norme del POC generale, nelle norme del POC Darsena e nella VALSAT stessa, sono prescritte le verifiche sulle dotazioni infrastrutturali necessarie (e quindi dovute e obbligatorie) per la presentazione di un PUA, anche in forma associata. Anzi le norme stimolano la forma associata perchè ritenuta, correttamente, la miglior garanzia della non perdita della visione di insieme anche nell'affrontare eventuali criticità infrastrutturali. L'attuazione dei PUA è comunque già subordinata alle prescrizioni e gli impegni per la sostenibilità ambientale dettate dai soggetti competenti, oltre che al pagamento degli oneri ed oneri aggiuntivi previsti. Illustra 327 (di SEL), 380 come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta. Il POC Darsena ha quale obiettivo prioritario, la realizzazione di un quartiere "evoluto" e sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale ed economico, oltre che in grado di migliorare la vita dei suoi abitanti. Le premialità introdotte vogliono essere un incentivo, per chi interviene, a ricercare ed applicare tecniche, metodi e pratiche innovative di eccellenza per la sostenibilità, molto oltre a quelle di legge, al fine di raggiungere l'obiettivo prefissato e anche nella consapevolezza che le buone pratiche poi si propagheranno nel tempo sempre più velocemente e forse anche senza bisogno di premialità. Si evidenzia che da una comparazione eseguita fra dati omogenei del PRU febbraio '97 e dati del POC Darsena, le potenzialità edificatorie, escluso le premialità, si equivalgono. La quota aggiuntiva premiale pari a 0,08 mq/mq della St1 in proprietà, ha la finalità di perseguire i seguenti obiettivi: l'aggregazione fra subcomparti e le azioni di eccellenza per la sostenibilità. Azioni, queste ultime, che vanno oltre le normative nazionali e regionali in materia e che quindi costituiscono un valore aggiunto. Illustra 338 (di Garofalo per LRA) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta. Il processo di riqualificazione delle acque e dei fondali è un'operazione importante e inevitabilmente lunga, in quanto complessa e legata ad interventi particolarmente costosi e di difficile risoluzione. Le attività che possono essere esercitate sullo specchio d'acqua, ad eccezione della balneazione, non comportano rischi per la salute e possono essere intraprese fin d'ora. A maggior ragione ciò vale anche per le attività che si andranno ad insediare lungo il waterfront e nelle aree retrostanti. Illustra 342 (di Garofalo per LRA) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta, sia il POC Darsena che la relativa zonizzazione acustica prevedono per i soli edifici già esistenti (qualora vi sia un salto di classe fra le due zonizzazioni acustiche confinanti) una fascia di 30mt nella quale può essere tollerata una classe intermedia da applicarsi nei casi di edifici con attività presenti, comunque destinati nel tempo al loro trasferimento in ambito più idoneo, in quanto trattasi di attività produttive non compatibili con i nuovi tessuti residenziali/terziari. Mentre, per gli edifici previsti, la loro realizzazione, in caso gli impatti non siano risolvibili con le idonee misure di mitigazione, è subordinata alla delocalizzazione/cessazione dell'attività produttiva. Illustra 346 (di Garofalo per LRA) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito si conferma quanto richiesto. Il POC Darsena non vieta in nessuna sua norma o scheda "utilizzo a terra dei pannelli fotovoltaici, contestualmente però promuove la più ampia dimensione, integrazione e qualità degli spazi aperti pubblici e privati, con particolare riferimento alle aree verdi. Si evidenzia in ogni caso che le fonti rinnovabili non sono da intendersi solo nei pannelli fotovoltaici che comunque sono installabili previsto dalla DAL RER 6/12/2010 n.28. Illustra 347 (di Garofalo per LRA) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta ma è più non ammissibile in quanto chiede modifica a norme sovrordiante. Illustra 357 (di Garofalo per LRA) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito confermata quanto richiesto. Le eventuali necessarie opere di bonifica dei suoli nei subcomparti, preliminari all'attività edilizia prevista dai PUA, è già obbligatoria e prevista dall'art.13 delle NtA del POC 2010-2015. Illustra 376 come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito confermata. Il POC Darsena già subordina la riqualificazione del subcomparto al trasferimento/cessazione dell'attività produttiva esistente (si veda scheda subcomparto O8/09 al punto 9 delle prescrizioni). Si precisa che sono da tempo in atto incontri e verifiche congiunte fra Comune e proprietà per la risoluzione delle note problematiche causate dall'attività esistente. Il Presidente lascia la parola ai commissari per il dibattito in merito alle osservazioni illustrate. Santarella: in merito alla 347 sulla telefonia radio base, credo sia di competenza dei comuni la predisposizione dei piani per l'individuazione delle zone più idonee dove accoglierle ecc. mi chiedo perché non sia accoglibile? Per la 376 vorremo capire la risposta politica dell'assessore sulla questione del trasferimento SIC che si sta protraendo da quattro anni con pareri negativi degli enti e cittadini che vivono in condizioni di disagio assoluto non potendo nemmeno aprire le finestre, per non parlare degli effetti sulla salute. Asioli: in merito alla richiesta di delocalizzazione della ACR-SIC, si era ipotizzato un percorso di trasferimento che purtroppo ha avuto un'interruzione per cui quella struttura è ancora alla ricerca di una nuova localizzazione. Noi continuiamo ad invitare la proprietà a cercare un'area dove rilocalizzarla, ed auspichiamo che questo possa avvenire nei tempi più rapidi possibili, comunque questa struttura è continuamente monitorata, ed ha i termini per continuare a sussistere in loco, anche se stiamo facendo il possibile affinché la sua delocalizzazione avvenga. Bissi: in merito alla telefonia mobile preciserei che è sopravvenuta una modifica legislativa, rispetto a quello che dice la consigliera Santarella, del Codice nazionale delle comunicazioni, rispetto alla quale la Regione ha emesso una direttiva circolare dove sostanzialmente dice che per quanto riguarda le tipologie di impianti radio base di completamento della rete esistente, non prevede più la pianificazione annuale, ma la richiesta di autorizzazione singola dell'istallazione e la verifica dell'impatto acustico. Detto questo il criterio non è mai localizzativo , ma in fase istruttoria gli enti competenti verificano il rientro nei limiti emissivi. Per le nuove reti rimane un meccanismo di presentazione di programmi annuali, che però dall'entrata in vigore delle nuove leggi non abbiamo avuto, se ci fossero delle nuove tecnologie che prevedessero installazione di nuove reti allora si inizierebbe da zero. Santarella: allora se tutti i parametri sono rispettati che bisogno c'è di delocalizzare questa attività? e dove si possono verificare questi dati? Mi pareva fosse stato chiesto un monitoraggio? Non è tra i poteri del sindaco richiedere la chiusura di un attività per i danni che provoca alla salute, visto che sappiamo che i bitumifici sono tra gli impianti più a rischio per la salute! Asioli: volevo solo dire che ARPA e AUSL tengono monitorati i valori, l'assessore all'ambiente può avere ragione di questo. Proni illustra 412 (della consigliera Santarella) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta in quanto analogo contributo è stato valutato in sede di CCAT ritenendo eccessivamente penalizzante o inutile, la previsione sotto forma di obbligo se non verrà disposta una modalità di raccolta dei rifiuti porta a porta. Non attiene allo strumento urbanistico individuare le modalità di raccolta rifiuti quali "il porta a porta" che si configurano come modalità di carattere gestionale da verificare con il Gestore della raccolta dei rifiuti. Si è ritenuto di favorire il conseguimento dell'obiettivo attraverso l'introduzione di una specifica premialità (si veda art. 14 comma 8). Illustra 413 (della consigliera Santarella) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta. Pur condividendo appieno l'obiettivo di pervenire urgentemente agli interventi individuati nell'osservazione, non è nella disponibilità dell'Ente individuare le tempistiche di attuazione degli stessi. Con particolare riferimento alla bonifica dei suoli si evidenzia che le bonifiche devono essere necessariamente fatte, ove le caratterizzazioni ne rilevino l'esigenza, a cura e spese dei privati preliminarmente all'attuazione dei PUA di comparto, i cui tempi di presentazione attengono appunto alle decisioni dei proprietari dei comparti medesimi. Si evidenziano inoltre l'art. 46 comma 3 e l'art. 32 comma 2 che disciplinano gli interventi da effettuare quando si è in presenza di attività che possono ingenerare conflittualità, e che prevedono che la convenzione di PUA, in caso di conflitti non risolvibili, deve subordinare l'inizio lavori all'avvenuta cessazione o delocalizzazione dell'attività produttiva, come già rilevato per l'emendamento presentato in fase di adozione del POC. Illustra 414 (della consigliera Santarella) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta. Si evidenziano gli art. 46 comma 3 e 32 comma 2 che disciplinano gli interventi da effettuare quando si è in presenza di attività che possono ingenerare conflittualità, e che prevedono già che la convenzione di PUA, in caso di conflitti non risolvibili con fasce di mitigazione elo filtro, deve subordinare l'inizio lavori all'avvenuta cessazione o delocalizzazione dell'attività produttiva, come già rilevato per l'emendamento presentato in fase di adozione del POC. Illustra 415 (della consigliera Santarella) come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito non accolta. Quanto richiesto elimina totalmente una misura cautelativa, volta a consentire la riqualificazione del comparto solo in seguito all'avvenuta delocalizzazione dell'attività produttiva esistente, che si ritiene indispensabile mantenere pur condividendo la necessità di arrivare a breve alla risoluzione della problematica. Comunica che la 418 è stata già fatta insieme al sistema INSEDIATIVO Illustra 435 come da scheda inviata dove l'ufficio propone esito accolta inserendo nella specifica scheda di sostenibilità ES2 alla voce OBIETTIVI al sesto sotto punto dopo " ...all'uso di materiali biocompatibili e ... " la frase: " ....con caratteristiche di durabilità,.... ". Si precisa che quanto contenuto nella scheda azioni per la sostenibilità ES2 è da riferirsi a tutti i tipi di intervento compreso quindi anche quelli sugli immobili di archeologia industriale. Si precisa inoltre che quanto richiesto in merito all'autosufficienza è già previsto e incentivato dal POC Darsena che individua e premia azioni di eccellenza per l'autosufficienza energetica e/o innovative/sociali. Illustra 454 è stata già fatta insieme al sistema delle GENERALI. Il Presidente lascia la parola ai commissari per il dibattito in merito alle osservazioni illustrate. Strocchi: farei una riflessione sulla 412 presentata dalla consigliera Santarella in merito alla raccolta differenziata, secondo me non andrebbe trascurato l'aspetto della disponibilità di uno spazio. Quanto inserito non prescinde dalla necessità a monte ad avere spazi dedicati obbligatori. Dando uno spazio dedicato si da comodità alle famiglie per attivarsi positivamente nei confronti della raccolta differenziata. È una buona occasione da cogliere. 28 luglio 2014 - CCAT VALSAT DICHIARAZIONE DI SINTESI CAIRE Urbanistica - ing. Tatiana Fontanesi CENNI ALLA VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ POC ione del z ta lu a elte aV state sc ione dell o z n a i so d , o e seguit Le line zione di: , di cui in rare nella dire a n e rs a e D nibili a nto di op ze dispo con l’inte n e c s o n le co on are che ntesto, c ü verific omparto e di co ntali, b mi am ie c i te d is s o i ll a e liv ento ché le re riferim ime” affin o e il suo tt o e particola im lle “min Tematic tti in siano que disegno del POC sere reda s il e i, o n n io sa is s de c o po normativ apparato nibile; te rna del modo sos nza inte e r etto e o c ia la uella risp s q a re si a s c o fi , ü veri azione ncia, sia di pianific tesso enu icazioni s o n ia processo P ivi che il alle pianif agli obiett na, rispetto cioè ter quella es ettoriali; tativa inate e s rd o ali-quali sovra u e q e n io atico sull lutaz POC Tem re la va el a d r e e p h o ü litic à; egie e po stenibilit delle strat ponenti della so om i diverse c seguent etti con ff e ; li o g n re Pia ü valuta e delle azioni di n io z a ure di l’attu uali mis t n e v e are le ne; ü evidenzi e, compensazio n io con la mitigaz ntemente re e no di co re r po ta, il Pia a in rd o ü predis ra ione sov pianificaz aggio Monitor LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA MODALITA’ DI SVOLGIMENTO 1. FASE PRELIMINARE: elaborazione di un Rapporto Ambientale Preliminare per verifica di assoggettabilità o espletamento prima fase consultiva 2. FASE CONSULTIVA 3. FASE VALUTATIVA: elaborazione del Rapporto Ambientale a seguito degli esiti delle consultazioni 4. DECISIONE: valutazione da parte dell’Autorità Competente del RA definitivo ed espressione del Parere Motivato, eventuale modifica del RA, elaborazione della Dichiarazione di Sintesi, Sintesi trasmissione documentazione per approvazione 5. INFORMAZIONE SULLA DECISIONE: pubblicazione sul BUR e web 6. MONITORAGGIO DEL PIANO come da relativo Piano di Monitoraggio e Controllo elaborato in sede di VAS LA VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ DEL POC DARSENA ITER SVOLTO E ESITI DELLE CONSULTAZIONI LA VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ DEL POC DARSENA - ORIENTAMENTO LA DICHIARAZIONE DI SINTESI: CHE COS’E’, A COSA SERVE Art. 17, comma b, D.Lgs 152/2006 e s.m.i ativi per enti norm AS del POCm ri fe ri ali ALSAT/V I princip ne della V o zi a c li p l’ap : sono stati tematico no 2001 l 27 giug e d E C / l Consiglio 1/42 peo e de iva 200 ro tt u e E ir D to Øla amen effetti di a del Parl ne degli o zi nte”; a “Direttiv t lu a la v sull’ambie i te n m e m rn e ra c g con e pro ati piani ecreto determin II del D orme in te r a P II della 152 “N 2006, n. Øil Titolo le ri p a 3 entrato vo 8e Legislati bientale” e s.m.i., braio 200 b fe m 3 a 1 a il re 008 e materi te in vigo ato dal D.Lgs 4/2 n e m a iv definit odific amente m successiv 0 1 ; s 128/20 del D.Lgs dal D.Lg epimento c re i d 8 /200 Øla LR 9 a r zo del 24 m e le a 4/2008. n io g a Tutela gge Re della Le lina Generale sull lla L.R Øl’art. 5 p ificata da “Disci d 0 o 2 m . e n , m 0 200 così co rritorio” erno e Uso del te n. 6 “gov ritorio”; 9 0 0 2 o gli del Ter del 6 lu e solidale n io z ca fi li riqua E’ l’illustrazione del modo con cui si è tenuto conto ed integrato nel Piano: a.le Considerazioni Ambientali (da analisi conoscitiva e consultiva) b.gli esiti del Rapporto Ambientale c.gli esiti del confronto di diversi scenari d.gli esiti delle Consultazioni e.gli esiti del3.1.3.1 confronto di diversi scenariRER: innovazioni in Rif. Circolare Illustrativa materia di governo del territorio introdotte dal Titolo I e II … A tale scopo, fissa adempimenti minimi da osservare per lo svolgimento della valutazione ambientale dei piani. In particolare, per assicurare la trasparenza dell’iter decisionale e la completezza e affidabilità delle informazioni su cui poggia la valutazione, richiede che la valutazione sia contrassegnata: - dalla consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale e dalla partecipazione al procedimento del pubblico (cioè dei cittadini); - da una specifica motivazione delle scelte di piano, con la quale sia data evidenza a come si sia tenuto adeguatamente conto delle considerazioni ambientali (c.d. dichiarazione di sintesi) … LA VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ VALUTAZIONE EXPOST VALUTAZIONE EXANTE DEL POC DARSENA CONDIZIONI ESTERNE QUADRO LOGICO VALSAT POC DARSENA PIANO DI MONITORAGGIO Valutazione del POC tematico I PROFILI DI VALUTAZIONE la di analisi ella fase ena, d rs ti a si D e C li to g el PO ra d e à d it si il n ib o n C profili ste ne di So senti tre e io r z p ta o lu d a n V ave proprie ostruita icolare le è stata c rt a li a u sui q principali : e verifich , assolto sistema i d à it il enib lesso ella sost ice comp d d o in ll n e u u i q d ità che 1. orazione i Comun d le a zi n con l’elab etto, e ote ello del P le e stato di prog quale qu a u zioni stato att he valuta ic if c e p s raffronta di orazioni con l’elab obilità; m i d a tem ica degli d’area in à specif it il ibilità ib n e sost che la fatt a ll o e d d an o c ll fi veri 2 . qu e , assolta sionale, interventi in ambito dimen rente si fosse coe degli stes rale e gestionale ttu ioni; infrastru e valutaz su le e C con il PS a come ità intes bientale il b ti t fa della ia e am rato, 3. quello nanziar fi a ic rico Integ m Id lo ic C econo i in tema d (Verifica , …) , Energia Paesaggio LE MAGGIORI CRITICITA’ RILEVATE NELLA FASE PRELIMINARE E CONFERMATE DAGLI ESITI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI CORRISPONDONO AI SEGUENTI TRE ORDINI DI FATTORI 1. GESTIONE REGIME TRANSITORIO 2. MOBILITA’: INTERFERENZA RETE ATTUALE NELLA POLITICA DI RIQUALIFICAZIONE E NUOVI CARICHI 3. ACQUA E SUOLO: RETI, APPROVVIGIONAMENTI E SALUBRITA’ Definizione degli scenari di riferimento Analisi di Coerenza e Conformita' Valutazione Sistemica Valutazione degli effetti attuativi del POC LA VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ DEL POC DARSENA – IL REGIME TRANSITORIO Breve Periodo (2014-2019) 1. attuazione dei sub-comparti: 8/9 (al 60%), 10, 12, 13, 17b, 24, 26/28 (al 20% pubbliche), 31 (al 50%) 2. attuazione opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti i sub-comparti (viabilità interna, impianti a rete, illuminazione pubblica, parcheggi, verde pubblico attrezzato, piste ciclabili) oltre all'asilo nido e alla scuola della infanzia 3. realizzazione delle seguenti opere pubbliche di sostenibilità : collettore per rete fognaria acque nere, vasca Nord di prima pioggia (primo stralcio), asse viario di spina (primo tratto: da piazzale stazione a sub-comparto 10), collegamento fra via Antico Squero e via Industrie, sistemazione banchine (primo stralcio), realizzazione Parco delle Archeologie e restauro edifici ex Montecatini Medio Periodo (2021-2030) 1. 2. 3. attuazione dei sub-comparti : ex Dogana, 2, 3, 6, 7, 8/9 (al 40%), 16, 16, 18, 19a, Compagnia Portuale, Capitaneria di Porto, 25, 26/28 (all'80%), 29, 31 (al 50%) Medio-Lungo Periodo (2021-2030) attuazione opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti i sub-comparti (viabilità interna, impianti a rete, illuminazione pubblica, parcheggi, verde pubblico attrezzato, piste ciclabili) oltre all'attrezzatura collettiva 1. attuazione dei sub-comparti : 11, 19, 20, 20a, 21, 22, 30, 32 2. attuazione opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti i sub-comparti (viabilità interna, impianti a rete, illuminazione pubblica, parcheggi, verde pubblico attrezzato, piste ciclabili) 3. realizzazione delle seguenti opere pubbliche di sostenibilità : asse viario di spina (completamento), eventuale realizzazione secondo ponte mobile ciclopedonale apribile (con oneri a carico dei privati), intervento di bonifica delle acque del canale Candiano (conclusione intervento) realizzazione delle seguenti opere pubbliche di sostenibilità: vasca Nord di prima pioggia (completamento), vasca Bidente di prima pioggia, asse viario di spina (secondo tratto:dal sub-comparto 12), realizzazione ponte mobile ciclo-pedonale apribile, realizzazione Piazza sull'Acqua con parcheggio sotterraneo (400 posti auto) in regime di project financing, sistemazione banchine (completamento), intervento di bonifica delle acque del canale Candiano (avvio intervento) Sintesi del quadro conoscitivo SISTEMA INFRASTUTURALE vest ia) e est-o v o rr e (f d ' nord-su Criticita i sistemi e d ra u tt da 2 Fra no); edonale) ia -p d lo n ic a c C e le L (cana ile (TP ' sostenib 2 Mobilita ntare; ienti). ati insuffic e impleme (d re nord ile ta b le p ta m co interna a n valu e o n n io z le a a ll u i). tt va 2 Sosta a ella circon e a sud ( P.zza d’Arm d i d o n i u ) 's 2 Criticita one Rotonda a Nord eicolare da zi lla e a olc e v iere (circonv mobilita' d n il quart o la c r i e rt p o i n p nei rap 2 Relazio rico /migliorare re a ilita' rd a entro sto u c g il e e ale e mob salva n c lo io z o ta ic s ff a , tr n la Trieste co ne traffico pesante o ti is esterno. 2 Comm olazione c ir c i arsita' d . o ll lenta labile e sc ell’ane ic d c a te zz re te le ci. ma della 2 Incomp ieri periferi ' nel siste rt a a it u u q n i ti e n il forese 2 Disco ssioni con e n n o c lle de colatorio ll’anello cir e ' d a it to n n e u rt Oppo adeguam mento e ri ta le p m o c zione. 3 Il le della sta nto delle a d o rm . o te estern l polo in liorame mento de bile, e mig 3 Potenzia ento della rete cicla iam rico. 3 Potenz centro sto ilo n o c i connession Valutazione del POC tematico EFFETTI ATTUATIVI INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ • Valutare le sollecitazione sui nodi di e di uovo”ass n l e d e n zio la realizza a ce Per quanto sa garantire un’effic ella s i all’area d rn te in spina” po i s s gli u ne dei fl trascurati re se s e distribuzio o n ni non posso formazio s a tr ve o Darsena, u n vanti dalle effetti deri adale esistente. str sulla rete singole enti per le rv te in li g e atico è ibilita' d POC Tem con i l a d La sosten te is v ve pre mo luogo fasi attuati ione in pri z la re in rventi da mettere o generati dagli inte affic flussi di tr stessi. intersezione della via di Spina con via Darsena e via Monti, e sulle connessioni tra via Trieste e le vie di collegamento con l’asse di spina • Verificare la capacita' della nuova rotatoria da realizzarsi su via delle Industrie • Verificare in uno studio viabilistico l’ambito compreso tra la ferrovia e il Parco delle Archeologie Industriali • Superare la criticita' dell’attraversamento di P.za Aldo Moro e della stazione ferroviaria • Ripensare alla funzione di via Trieste • Riconfigurare il nodo strategico compreso tra i centro e la stazione GIORNO MATTINA ATTRATTI GENERATI ATTRATTI GENERATI INDOTTO EFFETTI ATTUATIVI ADDETTI ABITANTI Valutazione del POC tematico POMERIGGIO FASE 1 2705 3228 12573 536 452 643 1596 FASE 1+2 4048 4798 18954 905 820 964 2283 FASE 1+2+3 7053 7777 30365 1428 1250 1698 3258 Fasi attuative e incrementi dell’indotto Criticita' ed elementi da approfondire Breve termine Medio termine Lungo termine vo/h Valutazione del POC tematico EFFETTI ATTUATIVI DIR 1 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 DIR 3 DIR 2 Ingressi previsti Capacità Teorica Portata Max Reale Valutazione del POC tematico EFFETTI ATTUATIVI Sintesi del quadro conoscitivo SISTEMA AMBIENTALE ACQUA E CICLO IDRICO • Manc anza d ’impian fognar ti e retic io delle olo acque pioggia d i prim alla sc a a Raven na EST la della Dars ena e d ; •Quali i tà dell' a cqua d Candia el cana no med le iocre; • Conf litti d’u s o del c Candia anale no tra ambito industr ur iale-po rtuale e bano, naturale . • L’area della D a un sis tema d rsena è serv ita da i fogna • L e fo ture se gne ne par re all’imp ianto d sono collegate ate. i zona B depura as zione in • Le ac sette. que bia n solleva che ven te g in Via G a nord dall’id ono rovora allipoli posta , a sud dall’idro -o v e a sud ara posta in P vest -e ia Pirano st dall’idrovor zza d’Armi , e sca a posta ric in Via Destra Candia ate in Sinistra no. e in • Il tratt am pioggia ento delle a cq p insuffic resenta qual ue di prima c h ie la reali nza che verra e zzazio ne di d ' risolta con prima ue vas pioggia che di . Sintesi del quadro conoscitivo SISTEMA AMBIENTALE SUOLO E SOTTOSUOLO • Prop rie medioc tà geotecnic he re; • Alta im del suo permeabilizz lo azione • Suol ; ic attività ontaminati d alle pr • Risch oduttive; io di c o delle a cque s ntaminazion otterra e (presen nee za di fa lda frea tica • l’area d essere ella Darsena p s • l’area oggetta a ce uo’ dimen risulta ti ed senza condiz ificabile i o sismic namen i ti • ulterio ri geolog analisi sismic iche ve rranno he e sede d eseguit iP i in • non è UA stato ril e tipo di rischio vato nessun idroge ol •valuta ogelogico zio contam ne del grado di inazio n richies ta: risu e del suolo e lta su per alc uni dei ti delle indagin s i u ancora bcomp attuati a r ti n o n riv essere contam elano di non inati. Valutazione del POC tematico co Ciclo idri EFFETTI ATTUATIVI Suolo POC la si ento del m ta o la sinte n e ri attravers e di o , s o fa it u a ll ib e N e ntr AT ha co mbientale ativi le VAS/VALS i fatto (quadro a lit a u q d rmini dello stato a verificare in te seguenti ), le c a tti on territori nziali effe te o p ei ipotesi d no. ne del Pia io z a u tt a l’ a che valutativ ia g lo o d to che rte di me rnativi, an tti e i e Quella pa lt a ri a n ffe sce ssibili e confronta one i po d dotta n n o a c c fi è stata quanti i, re la tt a p li im i assolve d ia e z r n la o te ic o p art della ndo in p li: quello fi ro p o considera attr gistica” ne di qu e paesag ), quello le ta n trattazio ie ia ilità amb ci, energ sostenib lo, inquinanti fisi i d a o tem (acqua, su ostenibilità in trato il s i è dimos corso di la (s te à it il b o ineren m l per utture e rnito contributi a ibilità infrastr ha fo a sosten ll iù e p d e o ch ll e profilo no), qu tivo è il ne del pia ionale (significa enza formazio s alla pres d dimen o a t z a n in re e coe e determ e di attenzion o storico tr n e c o grado di im , quello ortantiss culturali) a di un imp pregio storico – onomic di bilità ec ti t fa elementi e à tenibilit della sos ento. rv dell’inte Acustica Energia Paesaggio SUOLO Le caratteristiche geotecniche dei non presentano particolari criticita'. Non sono stati valutati elementi comunque ostativi alle trasformazioni. Gli aspetti inerenti il risanamento dei suoli devono seguire quanto espressamente prescritto dalla specifica normativa, che prevede, in caso di contaminazione la preventiva azione di bonifica alla trasformazione. trasformazione Si rileva che gli elaborati prescrittivi del POC Darsena danno conto, sia in tema di sismica che di bonifica dei suoli, delle opportune e preventive azioni di indagine obbligatorie per la presentazione dei Piani Attuativi. ACUSTICA Valutazione del POC tematico EFFETTI ATTUATIVILe nuove previsioni hanno incluso fra i propri obiettivi CICLO Stato attuale IDRICO La somma delle capacita' dei tre depuratori è di 310.000 A.E, attualmente gli abitanti allacciati risultano il 97% della popolazione (POP. 2011 = 159.672). Il sistema di depurazione comunale, che necessita di un potenziamento, è oggetto di una convenzione ufficializzata ma non ancora adottata (aggiornamento settembre 2012) in capo a ATERSIR che prevede per il 2014 un aumento di circa 20.000 AE. Previsioni L’aumento del carico urbanistico determinato dall’attuazione (quella minima) del POC Darsena prevede un aumento di 3.395 abitanti e 5.941 addetti, che porta a stimare un numero di Abitanti Equivalenti pari a circa 6.848 AE Impatto Pur segnalando che un eventuale aumento della potenzialita' del depuratore comporterebbe un aumento della pressione su zone delicate come le Pialasse per le quali dovranno prevedersi adeguate misure di compensazione, si stima che la quota aggiuntiva di Abitanti Equivalenti portata dal POC Darsena è dunque sostenibile dall’attuale sistema depurativo potenziato come sopra detto. quello di migliorare il clima acustico riducendo l’esposizione della popolazione all’inquinamento relativo. E’ da valutarsi a tal garanzia la presenza di una disciplina normativa che obbliga tutte le trasformazioni urbanistiche ed edilizie al rispetto dei limiti massimi di rumore nell’ambiente esterno definiti sulla base della zonizzazione acustica. Permango alcuni conflitti derivanti dall’accostamento di classi acustiche che presentano un salto superiore a uno, ma se nello stato attuale il divario era di due classe nello stato progettuale il divario si limita ad una classe di differenza. Il POC Tematico comporta quindi alcune variazioni alle NTA dell’ dell’attuale Classificazione Acustica. Acustica. Valutazione del POC tematico EFFETTI ATTUATIVI ENERGIA Dato l’aumento di Carico Urbanistico di circa 3.400 unità, anche i consumi stimati nel lungo periodo aumentano, ma le prescrizioni in merito a efficienza energetica e produzione da fonti rinnovabili del POC Darsena stesso, compensano tale pressione. Il miglioramento è proporzionale al miglioramento della classe energetica degli edifici che, sempre a favore di sicurezza, si è considerata come prevalente nello stato attuale di tipo E e nello scenario futuro di tipo C-B. PAESAGGI • L’identità O unitaria è quindi garantita e dalla conservazione dei contenitori industriali e dalla valorizzazione degli stessi attraverso una corretta giustapposizione a questi ultimi di unità rchitettoniche più contemporanee. La qualità formale è tradotta da assetti dimensionali e altezze capaci di garantire uno sviluppo e un insieme armoniosi. • La funzionalità interna è tale da garantire un’ottima integrazione tra gli usi e gli spazi, i sistemi legati all’acqua e al verde sono tra i principali connettori. • I principali sistemi capaci di stabilire continuità all’interno e all’esterno del comparto son infatti il Canale Candiano e i sistemi del verde. • Il POC Darsena quindi per tutelare e valorizzare lo skyline dal quale emergono le presenze monumentali della Ravenna antica, prescrive che l’ l’area di testata dovrà dovrà rispettare il limite dei 40 metri di altezza (che trova riferimento negli edifici esistenti e consolidati), e che in prossimità delle archeologie industriale tale limite si abbassi ulteriormente. LA VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’ DEL POC DARSENA GLI ESITI DELLE CONSULTAZIONI Il presente documento contiene le integrazioni, i perfezionamenti, le modifiche o la mera correzione di errori materiali evidenziati in sede di Conferenza di Servizi, Servizi i cui esiti sono restituiti in coda al capitolo 4 “La Valutazione del POC Tematico”. Il presente documento, inviato alla Provincia di Ravenna e ai Soggetti Competenti in Materia Ambientale, Ambientale contiene inoltre gli adeguamenti integrativi richiesti dall’Ente sovraordinato per la ripresa dei termini dell’esame di cui all’art. 34 della LR 20/2000 e per gli adempimenti di cui all’art. 5 e della LR 20/2000 s.m.i. A meno della correzione e aggiustamenti minori, le integrazioni e approfondimenti apportate sono di volta in volta evidenziate e chiaramente rintracciabili (inserimento in box specifico). GLI ADEGUAMENTI La Legge Regionale n. 15 del 30 luglio 2013 “Semplificazione della La Leggeedilizia” Regionale n. 15 dell’art. 30 luglio 2013 “Semplificazione Disciplina attraverso 51 apporta modifiche all’art. della 19 Disciplina edilizia” attraverso l’art. 51 apporta modifiche ilall’art. 19 della LR 20/200 “Carta Unica del territorio”. In particolare comma della LR 20/200 “Carta Unica del territorio”. In particolare il comma 3-quinquies afferma. “Nella Valsat di ciascun piano urbanistico è 3-quinquies afferma. capitolo, “Nella Valsat di ciascun piano urbanistico è ai contenuto un apposito denominato “Verifica di conformità contenuto un apposito “Verifica diche conformità ai vincoli e prescrizioni, nelcapitolo, quale sidenominato dà atto analiticamente le vincoli e prescrizioni, nel quale si dà atto analiticamente che le previsioni del piano sono conformi ai vincoli e prescrizioni che previsioni del pianoterritoriale sono conformi ai vincoli e prescrizioni che gravano sull’ambito interessato”. gravano sull’ambito territoriale interessato”. Le previsioni del POC Darsena sono conformi ai vincoli e prescrizioni prescrizioni Legravano previsioni POC Darsena sono conformi ai vincoli e prescrizioni che sull’ ’ambito territoriale interessato. sulldel interessato che gravano sull’ambito territoriale interessato. Si riportano i vincoli e le prescrizioni esistenti per l’ambito del POC in Si riportano vincoli e le prescrizioni esistenti per l’ambito del POCdiin base a quanto igià analizzato in sede di PSC (approvato con delibera base a quanto già analizzato in sede di PSC (approvato con delibera di Consiglio Comunale PV 25/2007 del 27/02/2007) nelle apposite Consiglio Comunale 25/2007 del 27/02/2007) nellediapposite Tavole dei Vincoli del PV PSC; La ricognizione dei vincoli natura Tavole dei Vincoli del PSC; La ricognizione dei vincoli di natura ambientale, della tutela e valorizzazione delle risorse naturali, ambientale, della tutelae eantropiche, valorizzazione delle risorse naturali, del paesaggistiche, storiche nell’Ambito di Competenza paesaggistiche, storichedieCittà antropiche, nell’Ambito di Competenza del può essere così sintetizzata: POC Tematico Darsena POC Tematico Darsena di Città può essere così sintetizzata: GLI ADEGUAMENTI GLI ADEGUAMENTI GLI ADEGUAMENTI IN TEMA DI COMPATIBLITA’ GEOLOGICA
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