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COMUNE DI
ALA
(Provincia di Trento)
N 039 registro delibere
Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale
OGGETTO: Ordine del giorno presentato dal consigliere Alberto Pinter in
merito alla presenza stabile del lupo sul territorio della
Lessinia
L'anno duemilaquattordici, addì uno di ottobre ad ore 20.00 nella sede
comunale, a seguito di convocazione disposta con avviso recapitato nelle
forme di legge ai consiglieri comunali, si è riunito
IL CONSIGLIO COMUNALE
composto dai signori
Presenti
FERRARI
PERONI
AMBROSI
BELLORIO
BRUSCO
BRUSCO
CAMPOSTRINI
CATTOI
DEIMICHEI
FRACCHETTI
LORENZINI
LORENZINI
MARCHIORI
MONDINI
PINTER
TOMASI
ZENATTI
ZENDRI
ZOMER
ZOMER
FEDELE
LUIGINO
MASSIMO
FRANCA
ENRICO
NARCISO
ALBERTO
VANESSA
GIORGIO
ANDREA
LUIGINO
MANUEL
SILVANO
PAOLO
ALBERTO
ANTONELLA
ORNELLA
ROBERTO
LUCA
MICHELE
PRESIDENTE
SINDACO
CONSIGLIERE
ASSESSORE
ASSESSORE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
ASSESSORE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
ASSESSORE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
VICEPRESIDENTE
CONSIGLIERE
ASSESSORE
CONSIGLIERE
Assenti
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Assiste il Segretario comunale: DOTT. GIAN ANDREA MOZ
Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, la dott.ssa Fedele Ferrari nella
sua qualità di Presidente del Consiglio dichiara aperta la seduta per la
trattazione dell'oggetto suindicato
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto l’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Pinter Alberto in data 4
settembre 2014 prot. 13902;
Viste le modifiche apportate nel corso della seduta consiliare del 1° ottobre 2014;
Vista la L.R. 4.1.1993 n. 1 e succ. mod.;
Con voti favorevoli 15, astenuti 2 (Campostrini Alberto e Zenatti Ornella) espressi
per alzata di mano dagli 15 consiglieri votanti su 17 presenti. Risulta assente il Sindaco
Peroni Luigino
DELIBERA
di approvare l’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Pinter Alberto nel testo di
seguito riportato:
Premessa:
(fonti: http://www.ambientetrentino.it/ e www.lifewolfalps.eu)
Il lupo è una specie rigorosamente protetta secondo la normativa internazionale (All. II
della “Convenzione di Berna” del 1979), comunitaria (All. II e IV della Direttiva
92/43/CEE “Habitat”) e nazionale (Legge quadro sulla protezione della fauna e caccia,
n. 157/92). A testimonianza dell’importanza che la collettività riserva alla specie, va
citato il fatto che l’abbattimento, cattura o detenzione di un esemplare di lupo è
addirittura un reato penale per la normativa italiana, punito con l’arresto da tre mesi ad
un anno (art. 30 della citata L.N. 157/92).
L’assetto legale è la certa dimostrazione che – al di là delle legittime istanze di
particolari gruppi di interesse – la collettività considera il lupo come una risorsa da
tutelare.
Il lupo (scientificamente denominato Canis lupus) rappresenta infatti una importante
componente dell’ecosistema alpino: posto al vertice della catena alimentare, esso è
una presenza significativa per il mantenimento degli equilibri naturali degli ecosistemi
di cui è parte. In maniera analoga all’orso e alla lince, gli altri grandi carnivori italiani, il
lupo è una specie che necessita di un ambiente complesso, ricco e differenziato: la
sua protezione passa pertanto attraverso la salvaguardia dell’intera biodiversità
dell’habitat in cui vive. Tutelare il lupo significa, in definitiva, difendere l’intero
ecosistema montano e l’esistenza di un ambiente più integro.
Oltre agli aspetti ambientali, il lupo è però anche un importante elemento nella cultura
dell’uomo e un animale simbolo della natura italiana, in grado di suscitare da sempre
interesse. Oggi la sua “straordinaria” presenza, in grado di appassionare e attrarre
l’attenzione dell’opinione pubblica nei confronti di tutte le componenti dell’ecosistema,
è una opportunità per facilitare l’adozione di politiche di gestione del territorio più
attente ai temi ambientali.
È evidente che il futuro del lupo sulle Alpi, così come in Italia e in Europa, è
strettamente dipendente e non può prescindere dall’instaurarsi di una positiva
convivenza con l’uomo. È infatti indubbio che la presenza della specie in un territorio
può risultare conflittuale, soprattutto a causa dei danni che essa può causare alla
zootecnia.
Va peraltro sottolineato come l’adozione di adeguate pratiche di prevenzione dai danni
possa aiutare a diminuire il confitto. In questo senso, nelle Alpi da quasi due decenni
vengono messe in campo azioni per la conoscenza e la conservazione della specie,
per la prevenzione dei danni al bestiame domestico e per l’attuazione di un regime di
coesistenza stabile tra lupo ed attività economiche.
Con riferimento al nostro territorio comunale è soltanto della primavera del 2012 la
notizia del ritorno della specie in Lessinia (prealpi orientali).
Nel 2013 è stata documentata sui monti della Lessinia la riproduzione della prima
coppia formata da un lupo proveniente dalle Alpi Dinariche, “Slavc”, e da una femmina
proveniente dalle Alpi Occidentali, “Giulietta”. L’eccezionale evento riconduce a quanto
zoologi e ricercatori avevano previsto e attendevano da tempo: il ricongiungimento di
due popolazioni diverse non più in contatto da secoli con la formazione di un branco,
l’unico noto (al 2014) per le Alpi orientali, un fatto di elevatissimo valore biologico e
conservazionistico.
Recentemente è stata accertata in Lessinia veronese la seconda riproduzione della
coppia, appurando la presenza di ben sette lupetti. L’elevato tasso di mortalità dei
cuccioli durante il primo inverno (circa il 60%-80% dopo il primo anno di vita) e la
naturale propensione all’allontanamento dal nucleo originario, consentono al branco di
autoregolarsi numericamente in modo che la popolazione di lupo in un determinato
territorio rimanga stabile nel tempo.
Ciò premesso e considerato
IL CONSIGLIO COMUNALE SI IMPEGNA,
ED IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA
1.
ad individuare le migliori forme e collaborazioni per fornire un’adeguata
informazione in merito alla presenza del lupo alla popolazione e alle categorie
economiche locali operanti in ambiti interferenti (in maniera non esaustiva si citano gli
allevatori e gli operatori turistico-alberghieri), da attuare di concerto con il Servizio
Foreste e Fauna della PAT e con le eventuali Associazioni locali che dovessero
manifestarne interesse;
2.
a considerare con attenzione l'opportunità di promuovere, di concerto con altri
enti pubblici e di ricerca interessati, uno specifico congresso a carattere sovra
regionale in merito all’eccezionalità del fenomeno di ricongiungimento di due
popolazioni diverse avvenuto negli ultimi anni sui monti Lessini, da ospitare sul nostro
territorio comunale;
LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
(dott.ssa Fedele Ferrari)
IL SEGRETARIO COMUNALE
(dott. Gian Andrea Moz)
RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE
Copia del presente verbale è stata
pubblicata all’albo pretorio
Dal 16 ottobre 2014
per rimanervi fino a tutto
il 26 ottobre 2014
IL SEGRETARIO COMUNALE
(dott. Gian Andrea Moz)
Deliberazione divenuta esecutiva il 27 ottobre 2014
ai sensi del 2° comma dell’art. 54 della L.R. 1/93.
IL SEGRETARIO COMUNALE
(dott. Gian Andrea Moz)