COLOMBIA CONGIUNTURA ECONOMICA (primo semestre 2014) OTTOBRE 2014 ICE BOGOTA’ ANALISI MACROECONOMICA Diversamente dalla maggior parte delle economie latino-americane che mostrano segni di stagnazione e nessuna indicazione di una forte ripresa entro la fine del 2014, la Colombia continua ad essere una notevole eccezione e offre prospettive interessanti per gli investimenti esteri. Riportando il parere della Commissione Economica per l'America Latina (CEPAL1), secondo gli indicatori macroeconomici di breve termine dell’ America Latina e dei Caraibi, la crescita economica generale della regione ha presentato una contrazione moderata e quindi si é dovuta abbassare l'aspettativa dei paesi latinoamericani da una crescita media del 2,7% ad un piú realistico 2,2%, per la chuisura di quest'anno. Nel suo rapporto, l'Agenzia ha identificato "la debolezza della domanda estera, un basso dinamismo della domanda interna, insufficienti investimenti e uno spazio limitato per l'attuazione di politiche che promuovono il recupero", come le principali cause di tale rallentamento. Tuttavia, mentre in America Latina si prevede una crescita media del 2,2%, la Colombia è una delle eccezioni, visto che il suo prodotto interno lordo si espanderà ad un tasso vicino al 5%. Nel frattempo, il Cile non raggiungerà il 2%, cifre simili o inferiori hanno Brasile, Argentina e Venezuela. Secondo la CEPAL, alla fine di quest'anno, i paesi con la migliore perfomance nella regione saranno: Panama(6,7%) e Bolivia (5,5%). COLOMBIA: INDICATORI 2014* PIL (migliaia di milioni di $ a prezzi correnti) 744.837 PIL (milloni di US$) 398.543 Crescita del PIL reale 5,4% Popolazione 47.661.790 PIL / Pro capite (US$) 8.300 Inflazione annuale 2,57% Disoccupazione 9,0% Ocupati (migliaia di persone – media annua) 21.535 Tasso globale di partecipazione (TGP %) 64,0 Tasso di cambio (rispetto al dollaro) $1.914,3 Tasso di interesse 4,5% Export (milloni di US$) 27.973,5 Import (milloni di US$) 18.234, Debito estero (milloni US$) 96.704 Debito estero (% PIL) 24,4% Debito estero pubblico (milioni US$) 56.561 Debito estero privato (milioni US$) 40.143 Riserve internazionali (milioni US$) 46.711 (agosto) IDE esteri (milioni US$) 744.837 Fonte: Dane – DNP – Banco de la República – Banco Mundial. *Dati a giugno 2014 2013 – gen/giu 2012 2011 693,504 378.125 4,2% 47.121.090 7.930 1,94% 9,6% 21.048 64,2 $1.926,83 3,25% 58.821, - 29.287,6 59.397 – 15.084,8 91.879 24,4% 52.102 39.777 43.639 693,504 665.764 370.115 4,0% 46.582.000 7.748 2,44% 10.4% 20.696 64.5 $1.768,23 4,25% 60.125,1 59.111,4 78.643 21,2% 46.401 32.242 37.474 665.764 621.614 336.341 6,6% 46.045.000 7.149 3,73% 10.8% 20.017 63,7 $1.942 4,75% 56.953,5 54,674,8 75.859 22,8% 42.769 33.090 32.302 621.614 Nel 2013, il deficit fiscale del Governo Centrale ha chiuso al 2,4% del PIL, nel rispetto della normativa fiscale. Nel frattempo, l'inflazione si é attestata all'1,94%, il valore più basso degli ultimi 58 anni, e nel primo semestre di quest'anno è rimasta controllata al 2,57%, all’interno del range stabilito (2 - 4%). 1Estudio Económico de América Latina y el Caribe 2014. CEPAL. Consultato www.cepal.org 15 settembre 2014. ICE BOGOTA’ Il tasso di cambio si é stabilito al di sopra dei $ 1,900, grazie a interventi sul mercato finanziario da parte della banca centrale, che ha anche notevolmente aumentato lo stock di riserve internazionali (quantificabili a US $ 44.298 milioni al giugno 2014). Nel frattempo, pur mantenendosi a buoni livelli, il valore degli investimenti diretti esteri (IDE) nel primo semestre del 2014 si é ridotto dell'8,4%, raggiungendo il valore di 8.016 mila dollari. Secondo la Banca della Repubblica, la variazione negativa degli IDE si spiega con la riduzione degli investimenti nel settore petrolifero e minerario, che ha registrato un decremento del 7,4%, arrivando a 6,723 milioni dollari nel primo semestre dell'anno. Inoltre, occorre evidenziare il consolidamento della crescita economica, che durante il primo semestre del 2014 ha registrato un incremento del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2013; allo stesso modo, occorre sottolineare l'aumento del tasso di investimento (30,4% del PIL per il primo trimestre), la creazione di nuovi posti di lavoro e il decremento del tasso di disoccupazione, che nel corso dell'anno si è mantenuto in cifra singola. In questo ambito, la Colombia è il paese della regione che ha generato più posti di lavoro in proporzione alla Popolazione Economicamente Attiva, tra l’agosto del 2010 e il giugno 2014. Questa dinamica si è concentrata nella occupazione formale, che ha mostrato un aumento, tra dicembre del 2012 e lo stesso mese del 2013, dell'8,6%, mentre l’occupazione “informale” è caduta del 2,9%. Allo stesso modo, nel mese di dicembre 2013 l'indice di povertà si è attestato al 9,1%, il più basso degli ultimi 50 anni. La Colombia é il secondo Paese della regione ad aver ridotto di più la povertà tra il 2010 e il giugno 2014, ed è quello che ha ridotto di più la disuguaglianza nello stesso periodo . Grazie a questi risultati, poco a poco, le agenzie di rating più importanti del mondo hanno migliorato gli indici di affidabilitá della Colombia, come riferimento per i mercati internazionali. Ció significa che il debito acquisito dallo Stato e delle sue imprese è percepito come a basso rischio e che i tassi di interesse internazionali si sono abbassati. Per la prima volta, alla fine del luglio 2014, l’agenzia Moody ha aggiornato il rating sulla valuta colombiana a lungo termine, da Baa3 a Baa2, e a breve termine da P-3 a P-2, confermando il periodo di slancio che la nazione andina sta attraversando. Secondo Moody, uno dei vantaggi della Colombia per ottenere un miglior rating è rappresentata dalla crescita del 4,7% dell'economia nel 2013 rispetto al 4% dell’anno precedente, mentre gli altri paesi della regione hanno mostrato una tendenza al rallentamento. Il migliorato rating di Moody’s si unisce a quello di Standard & Poors e Fitch, che, rispettivamente, posizionano la Colombia nella BBB / categoria Baa2, (due livelli superiori all'investment grade), confermando che il paese continua ad affermarsi come una forte economia a bassa incertezza economica. Un altro indicatore che riflette il buono stato della Colombia è l'indice EMBI di JP Morgan, che tra gennaio e agosto del 2004, ha ridotto il punteggio del rischio del paese da 172 a 147, con una variazione dell’11,45%, confermando i sempre minori rischi di investimento nel Paese. Anche tra i paesi dell'Alleanza del Pacifico (Colombia - Messico - Perù - Cile), la Colombia ha mantenuto la migliore performance. Il Perù con 148 punti ha ridotto il suo rischio del 6,92%; il Messico, che ha 144 punti, ha avuto una riduzione del 7,10%, mentre il Brasile, con 209 punti, ha ridotto il rischio di investimeto al 6,7% per l'anno in corso. Al contrario, paesi come l'Argentina e il Venezuela hanno una riduzione dell’indice di rischio EMBI rispettivamente dello 0,62% e dell'1,93%, con i punteggi di 803 e 1.119 rispettivamente. La prospettiva dell'economia colombiana per la chiusura dell'anno 2014 e la prima metà del 2015 resta favorevole. Tuttavia, il paese deve affrontare sfide importanti nel breve periodo, che determineranno il futuro della nazione. ICE BOGOTA’ Tra i principali obiettivi, il governo colombiano auspica che la crescita a lungo termine sia sostenuta dal suo programma di investimenti in infrastrutture, chiamato “Quarta Generazione” (4G), che comprende la costruzione di strade e vie nel paese, per migliorare il trasporto di passeggeri e merci e raggiungere una maggiore competitività dei prodotti nazionali . Storicamente, i problemi di competitività hanno limitato il raggiungimento di livelli più elevati di crescita della Colombia. Anche se nel rapporto del Fondo Economico Mondiale (FMI2), il paese non ha un posto di rilievo, tra il 2013 e la prima metà del 2014 ha ottenuto un miglioramento di otto posizioni in termini di competitivitá, che hanno permesso alla Colombia di scalare tre posizioni nella lista delle 144 economie principali, passando dal 69° posto al 66°. Al fine di mantenere la tendenza a lungo termine, oltre ai miglioramenti nei trasporti e nelle infrastrutture, saranno necessari cospicui investimenti nell'istruzione, nella salute, nell'industria e nel commercio. Allo stesso modo, il paese e la comunità internazionale hanno concentrato gran parte delle loro aspettative sul buon esito del processo di pace, che è in corso tra il governo e il gruppo ribelle FARC a L'Avana Cuba. Secondo il presidente Juan Manuel Santos Calderon, se la Colombia riuscirà a porre fine al conflitto armato che la affligge da 50 anni, l'economia potrá raggiugere una crescita di due punti percentuali, iportando tassi tra il 5% e il 7% nei prossimi 10 anni. Si stima che entro il 2018 il reddito nazionale pro capite aumenterebbe a US $ 11.700 e in 10 anni (2024) potrebbe raggiungere i 20.000 $ pro capite, simile a quello odierno del Portogallo. Prodotto Interno Lordo Il dato ufficiale sulla crescita del PIL, che per il secondo trimestre del 2014 è stata del 4,3%, mostra che la Colombia è diventata la sesta migliore economia a livello internazionale. Prodotto interno lordo 2012 / I - 2014 / II Periodo Variazione annua (%) Variazione trimestrale (%) Variazione semestrale (%) 2012 - I II III IV 2013 - I II III IV 2014 - I II 6 5,1 2,5 2,7 3 4,5 5,8 5,4 6,5 4,3 1,2 0,6 -0,4 1,3 1,5 2 0,9 0,9 2,5 -0,1 5,6 3,7 5,4 Fonte: DANE. Direzione di sintesi e conti nazionali Colombia. 2The Global Competitiveness Report 2013 – 2014. Ultima consultazione su www.weforum.org/reports – 15/9/2014 ICE BOGOTA’ Rispetto alle principali economie del mondo, la Colombia é superata solo dalla Cina (+ 7,5%), da Panama (+6,3%), dall'India (+5,7%), dall'Indonesia (+5,3%) e da Singapore (+4,9%). Dopo la Colombia, figurano gli USA, con una crescita del 4,2% nel periodo esaminato. Tra aprile e giugno 2014, in America Latina, la Colombia ottenuto il secondo miglior risultato in termini di crescita, superata solo da Panama (+6,3%). Nel resto del continente, l'aumento del PIL non supera il 2%. L’Uruguay ha registrato un incremento del 2%, il Cile dell'1,9%, il Perù dell'1,7%, il Messico dell'1,6 %, Argentina dello 0,2%, mentre il Brasile segna una regressione dello 0,9%. Secondo il Dane, l'istituto di statistica colombiano, nei primi sei mesi del 2014, l'economia del paese è cresciuta del 5,4%, vale a dire 1,7 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2013, grazie soprattutto a settori come l'edilizia (+14,2%), le attività bancarie e finanziarie (+6,1%) e i servizi sociali, servizi per comunità e personali (+6,1%). La crescita più bassa si è registrata nel settore miniere e cave con un valore dell'1,7% e nel settore manifatturiero (+0,9%). Tuttavia, anche questi risultati evidenziano un miglioramento notevole per i due settori, caratterizzati da un trend negativo nel 2013. A proposito di questi risultati, il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha detto: "La cosa più importante è che questa crescita continui ad essere una crescita sana, accompagnata da bassa inflazione, e che crei posti di lavoro, con l'obiettivo di mantenere la Colombia un paese in pace, equo e più istruito". ICE BOGOTA’ PIL pro capite e potere d'acquisto Il reddito attuale pro-capite in Colombia è stimato a 8.300 dollari annui. Il livello di spesa del consumatore colombiano è cresciuto del 32% ripetto ai livelli del 2010. Nello stesso periodo, l’accesso a Internet è cresciuto del 55%. Oltre alla quantitá, anche la tipologia di spesa é profondamente mutata, con maggiori consumi in cibo e servizi. L'acquisto di nuovi veicoli ha mostrato una tendenza al rialzo negli ultimi cinque anni. ICE BOGOTA’ Nonostante l'aumento del PIL pro-capite registrato negli ultimi anni, l'indice “Gini”, che misura la disuguaglianza, è rimasto costante. Considerando zero la perfetta uguaglianza e uno la disuguaglianza totale, in Colombia l'indice di disuguaglianza è aumentato dal livello 0.554 nel 2003 al valore 0.539 nel 2013, con picchi fino al livello 0,6. A livello internazionale, la Colombia è il paese con il secondo reddito pro-capite piú basso fra i membri dell'Alleanza del Pacifico, considerando che, secondo la Banca Mondiale, nel 2013 il Cile ha registrato un PIL pro-capite di $ 15.230 US, il Messico di US $ 9.940, la Colombia ed il Perù rispettivamente di $ 8.025 e $ 6.390. Il livello colombiano é altresí piuttosto lontano dalla media dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), stimato a $ 43.864. Occorre sottolineare che anche in Cile, dove si registra il PIL pro-capite piú alto fra i Paesi dell'Alleanza del Pacifico, il coefficiente “Gini” risulta pari a 0,50, a testimonianza di una non stretta correlazione fra reddito e uguaglianza. Per affrontare questa situazione di sprerequazione, il governo colombiano mira ad aumentare gli investimenti in infrastrutture, istruzione e sanità nei prossimi quattro anni, generando una migliore redistribuzione delle risorse. Allo stesso modo, si sta sviluppando una nuova riforma fiscale, con l’obiettivo di aumentare il reddito nazionale, continuando ad espandere la classe media e a ridurre la povertà (dal 30,6% del 2013 al 25% nel 2018) e la povertá estrema (dal 9,1% al 5%). ICE BOGOTA’ Inflazione Negli ultimi dieci anni, la Banca Centrale colombiana ha compiuto sforzi fiscali per mantenere i livelli di inflazione dell'economia sotto controllo, facendo rimanere il valore ad una sola cifra. Negli ultimi quattro anni dal 2010, l'indice dei prezzi è rimasto compreso in un range tra il 2 e il 3,5%, con il livello piú basso raggiunto nel 2013 (1,9%). Quest'anno, nel secondo trimestre, l'inflazione in Colombia è cresciuta del 2,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Fino a giugno, si è registrata una variazione del 2,57% su base annua. Questo tasso è di 0,84 punti percentuali maggiore rispetto allo stesso periodo del 2013 (1,73%). Tra luglio 2013 e giugno 2014, vale a dire negli ultimi dodici mesi, i prezzi dei principali beni e servizi della Colombia hanno presentato un aumento del 2,79%. ICE BOGOTA’ Disoccupazione La creazione di posti di lavoro in Colombia ha mostrato una crescita moderata. Alla fine del 2001 la disoccupazione era pari al 14%, mentre nel mese di dicembre 2013 ha chiuso al 9,6%. Gli ultimi dati mostrano che il trend positivo continua, anche se il numero di disoccupati colombiani ammonta a più di due milioni. Il tasso di disoccupazione per il mese di luglio 2014 è stato del 9,3%, che rappresenta una diminuzione rispetto all'anno precedente quando il valore era del 9,9%. Questo livello è il più basso degli ultimi 14 anni; dal 2000, mai nel mese di luglio si era verificato un risultato simile . La disoccupazione è stato uno dei temi piú difficili da affrontare: la politica governativa sta ottenendo positivi risultati, in quanto l'indice é progressivamente diminuito e mostra una chiara tendenza al ribasso. Anche la qualitá dei nuovi posti di lavoro creati sembra in aumento, risultato straordinario in un paese dove il “sommerso” coinvolge il cinquanta per cento dei lavoratori. Si prevede che tale trend si mantenga fino alla fine del 2014: secondo i risultati dell'ultima indagine sull'occupazione, condotta dalla ditta ManpowerGroup3, nel periodo ottobre - dicembre 2014, il 26% dei datori di lavoro intervistati prevedono di aumentare i loro impiegati, mentre il 6% pensa di diminuirlo e il 68% confida di mantenerlo stabile. 3Inchiesta sull'occupazione Manpower Colombia. Ultima consultazione www.manpowergroup.com- il 15/9/2014 ICE BOGOTA’ Debito estero Secondo i dati della Banca Centrale, a giugno 2014, il debito estero della Colombia è aumentato di 2,2 punti percentuali del PIL, rispetto a giugno 2013, raggiungendo il livello di US $ 96.704 milioni, che rappresenta il 24.4% del PIL. L'aumento del saldo è stato spiegato dalla crescita del debito a lungo termine (17%) e, in misura minore, da debiti a breve termine (6%). Il debito estero si concentra principalmente su finanziamenti bancari (US $ 47,515 milioni, 50% del totale) e obbligazioni (US $ 37.589 milioni, 40%). L'aumento del 15,9% nel saldo delle obbligazioni estere nell'ultimo anno é riconducibile al settore pubblico, il cui debito si é incrementato di US $ 7,421 mlm. (16%), mentre il settore privato registra un aumento di US $ 5,547 mln. (15.8%). Salario minimo Nel 2014, l'aumento retributivo per i lavoratori colombiani è stato del 4,5%, passando da Cop 589.500 (US $ 295,97) a Cop 616.027 (US $ 309,29), mentre il sussidio di trasporto é salito a 72 mila pesos ($ 36,15). Solo il 6,15% della forza lavoro totale, rappresentato da circa 1.272.715 persone, guadagna il salario minimo. Storico del salario mínimo in Colombia Anno Salario en pesos Salario in dollari Sussidio trasporto in pesos Sussidio trasporto in dollari 2008 $461.500 US$231,71 $55.000 US$27,61 2009 $496.900 US$249,48 $59.300 US$29,77 2010 $515.000 US$258,57 $61.500 US$61.500 2011 $535.600 US$268,91 $63.600 US$31,93 2012 $566.700 US$284,53 $67.800 US$34,04 2013 $589.500 US$295,97 $70.500 US$35,40 2014 $616.000 US$309,28 $72.000 US$36,15 Fonte: Ministerio del Trabajo ICE BOGOTA’ Tasso di cambio Il tasso medio di cambio con il dollaro USA è stato di 1 US $ = Pco 1,914.3 nel secondo trimestre del 2014, che rappresenta una svalutazione nominale del 2,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A giugno 2014, il tasso di cambio reale è diminuito complessivamente del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2013, passando da 102,4 nel 2013 a 99,5 nel secondo trimestre del 2014. Periodo 2012 2013 2014 Valore I II III IV I II III IV I II 1.800,7 1.787,0 1.798,0 1.806,4 1.790,5 1.863,20 1.907,90 1.914,00 2.005,20 1.914,30 Variazone % annuale -4,1 -0,7 0,2 -6 -0,6 4,3 6,1 6 12,1 2,7 Fonte: Banco de la República. * Media trimestrale Riserve internazionali Nel giugno del 2014, le riserve internazionali nette hanno registrato un livello pari a US $ 45,501.6 milioni, contro US $ 40,816.7 milioni del giugno 2013, con un aumento della acquisizione netta pari a US $ 4.685 mila. Progresso economico e sociale Grazie al miglioramento dell'economia, la classe media del paese è raddoppiata tra il 2002 e il 2013, passando dal 16,3 al 30% della popolazione. Tale crescita è stata rafforzata negli ultimi anni con l'afflusso di 4,5 milioni di persone, lel qauli hanno abbandonato il livello di povertá e si stanno inserendo nella nuova frangia sociale. In Colombia, questo fenomeno é testimoniato dal maggiore reddito medio, dall'aumento della scolarizzazione e da un decremento del tasso di natalità, registrato negli ultimi dieci anni. La presenza della classe media è concentrata nelle città (92%), mentre l'8% vive nelle zone rurali. Delle tredici aree metropolitane principali, Bucaramanga e la capitale Bogotà presentano la più alta percentuale di persone di questo segmento (rispettivamente 52% e 48%). A Cali, la classe media rappresneta il 33% della popolazione totale (circa 700.000 persone). Oggi i colombiani hanno più opportunità di lavoro ed un migliore accesso all'istruzione e alla sanità. Il 48,8% dei dipendenti lavora in piccole imprese, mentre il 42% è impiegato in aziende di medie e grandi dimensioni. Il settore pubblico assorbe Il 9,2% della forza lavoro. ICE BOGOTA’
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