PDF Speciale Fontana

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VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014
LODI
il Cittadino
VIAGGIO NEI QUARTIERI
Fontana
Isolati dalla città:
«Siamo senza bus
e sulla pista ciclabile
si rischia la vita»
I residenti denunciano: «Il tragitto
in bicicletta è pericoloso e buio, siamo
assediati dal traffico e senza trasporti»
n Agganciati quasi per caso o per
fortunaallacittà.ÈcosìchesisentonoiresidentidiFontana,unafrazionedicirca400anime,“riassunte”in
120 famiglie, collegata al capoluogo
da una pista ciclabile bollata come
pericolosaedaunviavaidicamione
auto, cresciuto con la tangenziale.
A. A. A. CERCASI BUS
Tre bus in tutta la giornata, questo il
serviziogarantitotraFontanaeLodi.
Troppo poco per i suoi abitanti, che
chiedonounpotenziamento.Maurizio De Berardinis, residente in via
Gerad’Adda,spiega:«Ilproblemadi
fondoèchemancanoicollegamenti
del trasporto pubblico con la città.
C’è solo una corrierina alle 7.30 che
va verso Lodi, poi un rientro alle
14.25 e un altro alla sera alle 20.30.
Così siamo tagliati fuori e la cosa assurdaèchesiamoa500metridaldeposito della Line. Per segnalare la
questionehoanchescrittoall’aziendaealComunediLodi».Ilresidente
ha poi rimarcato la necessità di installare una barriera antirumore a
Fontana,perattutireildisturbocreato dal passaggio costante di mezzi
pesanti sulla 235. «Nel 2008 gli abitantiavevanoraccolto124firmeper
sollecitare il progetto - afferma De
Berardinis -; dopo l’apertura della
tangenzialeiltrafficoècresciutonotevolmente.Sarebbenecessarioper
latuteladellaquietepubblicalacreazionediunaprotezioneperlecase.
Unabarrierasimileèstataautorizzata a San Bernardo, c’è già stato il via
libera del Comune. Noi vorremmo
che un piano analogo venisse adottatoanchequi, lanostrarichiestarisale ad alcuni anni fa».
Unaltroargomentoèstatosollevato
dall’amministratore di casa, Paolo
Sasso,chegestisceglistabilialcivico
5 e 3: «Devono essere terminati gli
allacciamenti per la fognatura. I lavorisonogiàstaticompiutiinpartee
adesso devono essere terminati».
L’interventoperl’allacciamentoalla
fognatura cittadina è partito l’anno
scorso e si concluderà quest’anno.
CICLABILE AL BUIO
Più sicurezza (e più manutenzione)
sulla pista ciclabile: è il desiderio
espressodatutti,perchégliattraversamentisonoalbuioopocoilluminati. «La ciclabile non è sicura - dice
Giorgio Codecasa -, poi ci sono stati
deifurtiinpassato.Ioabitoquadadiversianni-riferisceil64ennevolontariodellaparrocchiadell’Addolorata
- una volta c’era la pizzeria, ma ha
chiuso.Noncisonoquindimoltiservizi». E l’insegnante di inglese del
Maffeo Vegio, madrelingua, Susan
Armstrong, aggiunge: «Qui ci muoviamo prevalentemente con l’auto,
servirebbepiùcuraperlapistaciclabile che usano in tanti, soprattutto i
ragazzi». L’ex direttore della banca
San Paolo dal 2002 al 2004 in piazza
Mercato, Roberto Scolari, precisa:
«C’è da sistemare la pista ciclabile, è
ilcollegamentoconlafrazione.L’illuminazioneèscarsa,poil’attraversamentosuviaCavallottièpericoloso.È
spessopienadierbacce».AdirloèancheLucaSesini,benzinaioaCadilana.
«Le mamme vanno in bici, da qui
versoLodi-dice-aportareibimbia
scuola,conicamioncherischianodi
falciarlevia.Lapistaandrebbeallungataepoiilluminatainalcunipunti».
VILLETTE PRIVATE: UNA COMUNITÀ
Lamaggiorpartedellacomunitàvive
nella Residenza Fontana, villette disposte a ferro di cavallo dove si entra
solosemunitidichiaveotelecomando.
«Ci siamo trasferiti qui poco dopo la
costruzione.Questaèunazonatranquilla. Noi qui viviamo bene. Una
voltaciconoscevamoquasitutti,organizzavamodellegrigliateinsieme.
Oggilecosesonounpo’cambiate.Ci
sonodiversecaseinaffitto,lepersonenonsiconosconopiù–riferiscono
LuigiaeLeandroRosa,luiexdirigenteEneleleicasalinga,duepuntidiriferimentodelquartieredovevivono
da oltre 20 anni – qui non ci sono
moltiservizi,néassociazioni.C’èsolo il santuario».
IN VIAGGIO A FONTANA A fianco,
i coniugi Rosa; in alto, a destra,
De Berardinis e Sasso; qui sopra,
dall’alto, Scolari, Codecasa,
Armstrong e Belli (foto Borella)
LE CURIOSITÀ
LA FRAZIONE DEI “NUMERI UNO”:
MARINI, BELLI E PRIMA FERRI
n Questa è la frazione dei “numeri uno”. Dei campioni
dello sport, anche se qualcuno di loro ha abbandonato
da tempo la località. Di sicuro ci vive Gianpiero Marini,
cuore nerazzurro, ex calciatore lodigiano tra gli eroi del
“Mundial” spagnolo del 1982, vinto a spese della Germania. Qui, poi, abita anche Aldo Belli, leggenda vivente dell’hockey lodigiano, oggi ancora in pista (o meglio,
in panchina) come allenatore del plotone giallorosso.
In passato, inoltre, questa è stata la dimora di Riccardo
Ferri, ex calciatore dell’Inter e della Nazionale.
Aldo Belli e Gianpiero Marini sono sulla stessa lunghezza d’onda: «Questa è una zona tranquilla e si vive
bene». Dal canto suo, il re dell’hockey sottolinea che
Fontana è una frazione abitata soprattutto da commercianti e anziani, allo stesso tempo osserva che il
servizio bus sarebbe da potenziare perché il numero
delle corse è esiguo.
Marini è un residente storico, negli anni ‘80 è stato uno
dei primi ad arrivare: «Fontana è cambiata molto, all’inizio c’erano solo quattro case, poi si è allargata - racconta -. L’accesso alla provinciale in passato era pericoloso, oggi non più. Consiglierei questa frazione a
chiunque per viverci».
C’è però un’altra curiosità che contraddistingue questa
località: la presenza di una comunità, quella della Residenza Fontana, accessibile solo... attraverso un telecomando. O suonando un citofono. Il complesso, che conta più di 50 villette e un condominio, è privato ma rappresenta un nucleo di residenti molto numeroso. Gente
cordiale che apre subito la porta, senza timori, ti fa entrare in casa e si racconta. Come nei piccoli paesi di
campagna o nelle case di cortile, a Fontana, i residenti
sono estranei alla logica frenetica della modernità.
IL CUORE SOLIDALE
Servizi a cura
di Matteo Brunello
Greta Boni
Cristina Vercellone
Un santuario
e una nuova
comunità
n Dipinti del 700 e persino un
Piazza attraggono turisti e pellegrini al santuario di Fontana. Qui,
alla periferia della città, lontano da
tutti e da tutto, a pulsare è il cuore
artistico e religioso. Insieme a
quello solidale dei lodigiani che
stanno facendo della frazione un
punto per l’accoglienza di tanti
minori in difficoltà.
Il parroco don Andreano Prina va
orgoglioso del santuario, soprattutto al termine dei restauri che
hanno restituito alla comunità il
sacro edificio. «Nel santuarietto
trovano spazio dipinti del ‘700 spiega il sacerdote -, mentre nel
santuario grande è collocata persino una Madonna del 500 firmata
da Callisto Piazza. I restauri sono
costati 450mila euro, ma abbiamo
avuto finanziamenti dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione
Comunitaria, oltre che dalla diocesi. Abbiamo acceso un mutuo
che dobbiamo pagare ancora per
altri 13 anni».
L’attività parrocchiale si svolge al
Revellino. A Fontana, invece, don
Prina e don Luigi Rossi riescono a
garantire la celebrazione della
Messa domenicale, alle 17. A Fontana trova spazio anche una struttura della Casa del giovane di Pavia: dal 2003 abita una coppia che
accoglie 6 ragazzi. La prossima
estate arriverà una nuova famiglia
disponibile ad ospitare fino a 6 minori e anche due ragazze madri
con il loro bambino. Questo all’interno di un progetto diocesano.
«Quest’estate - spiega il direttore
della Caritas diocesana don Andrea Tenca - aprirà una nuova casa famiglia. È stata individuata una
coppia per l’accoglienza di minori.
Adesso hanno appena avuto il loro
secondo figlio naturale, ma si
aprono ad avere altri bimbi in affido fino ad un massimo di 6. È un
bella esperienza, un segno voluto
dalla Chiesa di Lodi per dare una
testimonianza a tutto il territorio.
Testimonianza dell’importanza di
essere famiglie aperte ed accoglienti. Il progetto si costruirà nel
tempo, non arriveranno subito 6
bambini, la comunità si svilupperà
piano piano. È la prima esperienza
di questo tipo per la diocesi. Ci sarà
un confronto con le altre realtà che
ruotano nell’ambito dell’accoglienza. La Caritas provvederà all’accompagnamento dei bambini,
mentre degli educatori contribuiranno alla crescita della famiglia».