16 VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 LODI il Cittadino VIAGGIO NEI QUARTIERI Fontana Isolati dalla città: «Siamo senza bus e sulla pista ciclabile si rischia la vita» I residenti denunciano: «Il tragitto in bicicletta è pericoloso e buio, siamo assediati dal traffico e senza trasporti» n Agganciati quasi per caso o per fortunaallacittà.ÈcosìchesisentonoiresidentidiFontana,unafrazionedicirca400anime,“riassunte”in 120 famiglie, collegata al capoluogo da una pista ciclabile bollata come pericolosaedaunviavaidicamione auto, cresciuto con la tangenziale. A. A. A. CERCASI BUS Tre bus in tutta la giornata, questo il serviziogarantitotraFontanaeLodi. Troppo poco per i suoi abitanti, che chiedonounpotenziamento.Maurizio De Berardinis, residente in via Gerad’Adda,spiega:«Ilproblemadi fondoèchemancanoicollegamenti del trasporto pubblico con la città. C’è solo una corrierina alle 7.30 che va verso Lodi, poi un rientro alle 14.25 e un altro alla sera alle 20.30. Così siamo tagliati fuori e la cosa assurdaèchesiamoa500metridaldeposito della Line. Per segnalare la questionehoanchescrittoall’aziendaealComunediLodi».Ilresidente ha poi rimarcato la necessità di installare una barriera antirumore a Fontana,perattutireildisturbocreato dal passaggio costante di mezzi pesanti sulla 235. «Nel 2008 gli abitantiavevanoraccolto124firmeper sollecitare il progetto - afferma De Berardinis -; dopo l’apertura della tangenzialeiltrafficoècresciutonotevolmente.Sarebbenecessarioper latuteladellaquietepubblicalacreazionediunaprotezioneperlecase. Unabarrierasimileèstataautorizzata a San Bernardo, c’è già stato il via libera del Comune. Noi vorremmo che un piano analogo venisse adottatoanchequi, lanostrarichiestarisale ad alcuni anni fa». Unaltroargomentoèstatosollevato dall’amministratore di casa, Paolo Sasso,chegestisceglistabilialcivico 5 e 3: «Devono essere terminati gli allacciamenti per la fognatura. I lavorisonogiàstaticompiutiinpartee adesso devono essere terminati». L’interventoperl’allacciamentoalla fognatura cittadina è partito l’anno scorso e si concluderà quest’anno. CICLABILE AL BUIO Più sicurezza (e più manutenzione) sulla pista ciclabile: è il desiderio espressodatutti,perchégliattraversamentisonoalbuioopocoilluminati. «La ciclabile non è sicura - dice Giorgio Codecasa -, poi ci sono stati deifurtiinpassato.Ioabitoquadadiversianni-riferisceil64ennevolontariodellaparrocchiadell’Addolorata - una volta c’era la pizzeria, ma ha chiuso.Noncisonoquindimoltiservizi». E l’insegnante di inglese del Maffeo Vegio, madrelingua, Susan Armstrong, aggiunge: «Qui ci muoviamo prevalentemente con l’auto, servirebbepiùcuraperlapistaciclabile che usano in tanti, soprattutto i ragazzi». L’ex direttore della banca San Paolo dal 2002 al 2004 in piazza Mercato, Roberto Scolari, precisa: «C’è da sistemare la pista ciclabile, è ilcollegamentoconlafrazione.L’illuminazioneèscarsa,poil’attraversamentosuviaCavallottièpericoloso.È spessopienadierbacce».AdirloèancheLucaSesini,benzinaioaCadilana. «Le mamme vanno in bici, da qui versoLodi-dice-aportareibimbia scuola,conicamioncherischianodi falciarlevia.Lapistaandrebbeallungataepoiilluminatainalcunipunti». VILLETTE PRIVATE: UNA COMUNITÀ Lamaggiorpartedellacomunitàvive nella Residenza Fontana, villette disposte a ferro di cavallo dove si entra solosemunitidichiaveotelecomando. «Ci siamo trasferiti qui poco dopo la costruzione.Questaèunazonatranquilla. Noi qui viviamo bene. Una voltaciconoscevamoquasitutti,organizzavamodellegrigliateinsieme. Oggilecosesonounpo’cambiate.Ci sonodiversecaseinaffitto,lepersonenonsiconosconopiù–riferiscono LuigiaeLeandroRosa,luiexdirigenteEneleleicasalinga,duepuntidiriferimentodelquartieredovevivono da oltre 20 anni – qui non ci sono moltiservizi,néassociazioni.C’èsolo il santuario». IN VIAGGIO A FONTANA A fianco, i coniugi Rosa; in alto, a destra, De Berardinis e Sasso; qui sopra, dall’alto, Scolari, Codecasa, Armstrong e Belli (foto Borella) LE CURIOSITÀ LA FRAZIONE DEI “NUMERI UNO”: MARINI, BELLI E PRIMA FERRI n Questa è la frazione dei “numeri uno”. Dei campioni dello sport, anche se qualcuno di loro ha abbandonato da tempo la località. Di sicuro ci vive Gianpiero Marini, cuore nerazzurro, ex calciatore lodigiano tra gli eroi del “Mundial” spagnolo del 1982, vinto a spese della Germania. Qui, poi, abita anche Aldo Belli, leggenda vivente dell’hockey lodigiano, oggi ancora in pista (o meglio, in panchina) come allenatore del plotone giallorosso. In passato, inoltre, questa è stata la dimora di Riccardo Ferri, ex calciatore dell’Inter e della Nazionale. Aldo Belli e Gianpiero Marini sono sulla stessa lunghezza d’onda: «Questa è una zona tranquilla e si vive bene». Dal canto suo, il re dell’hockey sottolinea che Fontana è una frazione abitata soprattutto da commercianti e anziani, allo stesso tempo osserva che il servizio bus sarebbe da potenziare perché il numero delle corse è esiguo. Marini è un residente storico, negli anni ‘80 è stato uno dei primi ad arrivare: «Fontana è cambiata molto, all’inizio c’erano solo quattro case, poi si è allargata - racconta -. L’accesso alla provinciale in passato era pericoloso, oggi non più. Consiglierei questa frazione a chiunque per viverci». C’è però un’altra curiosità che contraddistingue questa località: la presenza di una comunità, quella della Residenza Fontana, accessibile solo... attraverso un telecomando. O suonando un citofono. Il complesso, che conta più di 50 villette e un condominio, è privato ma rappresenta un nucleo di residenti molto numeroso. Gente cordiale che apre subito la porta, senza timori, ti fa entrare in casa e si racconta. Come nei piccoli paesi di campagna o nelle case di cortile, a Fontana, i residenti sono estranei alla logica frenetica della modernità. IL CUORE SOLIDALE Servizi a cura di Matteo Brunello Greta Boni Cristina Vercellone Un santuario e una nuova comunità n Dipinti del 700 e persino un Piazza attraggono turisti e pellegrini al santuario di Fontana. Qui, alla periferia della città, lontano da tutti e da tutto, a pulsare è il cuore artistico e religioso. Insieme a quello solidale dei lodigiani che stanno facendo della frazione un punto per l’accoglienza di tanti minori in difficoltà. Il parroco don Andreano Prina va orgoglioso del santuario, soprattutto al termine dei restauri che hanno restituito alla comunità il sacro edificio. «Nel santuarietto trovano spazio dipinti del ‘700 spiega il sacerdote -, mentre nel santuario grande è collocata persino una Madonna del 500 firmata da Callisto Piazza. I restauri sono costati 450mila euro, ma abbiamo avuto finanziamenti dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Comunitaria, oltre che dalla diocesi. Abbiamo acceso un mutuo che dobbiamo pagare ancora per altri 13 anni». L’attività parrocchiale si svolge al Revellino. A Fontana, invece, don Prina e don Luigi Rossi riescono a garantire la celebrazione della Messa domenicale, alle 17. A Fontana trova spazio anche una struttura della Casa del giovane di Pavia: dal 2003 abita una coppia che accoglie 6 ragazzi. La prossima estate arriverà una nuova famiglia disponibile ad ospitare fino a 6 minori e anche due ragazze madri con il loro bambino. Questo all’interno di un progetto diocesano. «Quest’estate - spiega il direttore della Caritas diocesana don Andrea Tenca - aprirà una nuova casa famiglia. È stata individuata una coppia per l’accoglienza di minori. Adesso hanno appena avuto il loro secondo figlio naturale, ma si aprono ad avere altri bimbi in affido fino ad un massimo di 6. È un bella esperienza, un segno voluto dalla Chiesa di Lodi per dare una testimonianza a tutto il territorio. Testimonianza dell’importanza di essere famiglie aperte ed accoglienti. Il progetto si costruirà nel tempo, non arriveranno subito 6 bambini, la comunità si svilupperà piano piano. È la prima esperienza di questo tipo per la diocesi. Ci sarà un confronto con le altre realtà che ruotano nell’ambito dell’accoglienza. La Caritas provvederà all’accompagnamento dei bambini, mentre degli educatori contribuiranno alla crescita della famiglia».
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