2 Maggio - Giugno 2014 LEGATUMORI SENESE INAUGURA LA PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO In circa mezzo secolo Legatumori Senese ha erogato migliaia di prestazioni di prevenzione oncologica nel suo Centro che ha oggi conseguito la qualifica di primo centro di eccellenza del nostro Paese. Anche se il cancro è in progressivo aumento, tuttavia la mortalità è in diminuzione, proprio grazie all’affermarsi della prevenzione che, per raggiungere risultati confortanti, dovrebbe essere orientata verso il numero maggiore possibile di soggetti, cercando di superare ostacoli di varia natura: ambientali, economici, sociali, culturali. Ecco perché Legatumori Senese, oltre al considerevole numero di controlli effettuati all’interno delle proprie strutture in Strada Massetana Romana, ha alle- stito e reso operativo un Centro Diagnostico Mobile, che potrà raggiungere direttamente gli agglomerati di parecchie persone, come scuole, caserme, aziende, fabbriche e Società di Contrada. Su un capiente pulmino generosamente offerto da Riccardo Rossi di “Siena Motori”, concessionario senese della Peugeot, corredato da moderni apparecchi diagnostici portatili, gli specialisti e i tecnici di Legatumori si stanno avvicendando in un calendario operativo che ha preso in esame le monache di un convento di clausura, (Fig. 1) per proseguire poi con i paracadutisti nella caserma della “Folgore” (Fig. 2) e con alcune aziende private, cui sta a cuore la salute dei propri dipendenti: come ad esempio la ditta Deytron del gruppo Pasqui (Fig. 3) ben nota per la sua serietà professionale ed i suoi approcci etici che si occupa, con una trentina di dipendenti, di prodotti e servizi per la pulizia e l’igiene professionali. Sono in corso i controlli ai VV.FF. (Fig. 4). Ad ogni soggetto esaminato viene consegnato immediatamente il referto, conservato anche nell’archivio informatizzato del Centro Mobile, insieme a pubblicazioni di informazione e di educazione sanitaria. Anche altre aziende, fabbriche e imprese di Siena e provincia si stanno mettendo in nota per gli esami preventivi ai loro dipendenti richiedendo l’invio del Centro Diagnostico Mobile, per risparmiare tempo e denaro. Per prenotazioni e informazioni, occorre telefonare nelle ore d’ufficio al 0577 – 285147. Riccardo Rossi, Concessionario Senese della Peugeot, offre le chiavi del pulmino al Presidente di Legatumori Senese Direttore responsabile Franco Nobile Segretaria Daniela Pilli Grafica e Impaginazione Stefania Foderi Stampa Industria Grafica Pistolesi Editrice Il Leccio S.r.l. Loc. Badesse - Monteriggioni (SI) Fig. 1 - Il convento delle monache di clausura di Lecceto legatumori senese Via Massetana Romana, 44 53100 Siena Tel. 0577 285147 Fax 0577 44104 [email protected] www.legatumori.siena.it ISCRIZIONE AL REGISTRO DEI PERIODICI Presso il Tribunale di Siena n. 673 del 22/3/1999 Fig. 2 - I controlli alla caserma della “Folgore” IL CONSIGLIO DI legatumori senese FRANCO NOBILE (presidente) oncologo GAIA TANCREDI (vicepresidente) giornalista ANGELA ANNESE magistrato PASQUALINO CAPPELLI presidente Silog GIORDANA DELL’EVA ricercatrice SUSANNA FRATIGLIONI funzionaria comunale NICOLA MARINI magistrato Fig. 3 - Deytron: i controlli ai dipendenti GLAUCO MINERVINI ten. col. ‘Folgore’ FLAVIO MOCENNI gruppo MPS ANTONELLA ROSI infermiera professionale GIORGIA ROMEO naturalista SINDACI REVISORI STEFANO ANDREADIS MARCO FOSSI PAOLA SERPI Fig. 4 - La prevenzione del melanoma ai 200 V.V.F.F di Siena e nei distaccamenti di Montalcino, Montepulciano, Piancastagnaio e Poggibonsi 2 Siena per legatumori PARMIGIANO REGGIANO AL FIANCO DEL TEAM LUNA ROSSA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI A SIENA È all’insegna della solidarietà la nuova e inedita partnership che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha attivato con il team Luna Rossa in vista della storica sfida dell’America’s Cup che si terrà nelle acque statunitensi a tre anni esatti dalla sfida lanciata giovedì 12 giugno dall’equipaggio italiano. Tre anni di preparazione, dunque, nel corso dei quali il Parmigiano Reggiano non sarà soltanto alimento dei componenti del team velistico. Nel corso dei prossimi 36 mesi, infatti, saranno stagionate cinque forme di Parmigiano Reggiano che saranno poi messe all’asta, per beneficenza, a partire dal giorno inaugurale della trentacinquesima edizione della manifestazione alla quale il team italiano parteciperà per la quinta volta. Le cinque forme, datate 12 giugno 2014 e provenienti dalle cinque province di produzione del Parmigiano Reggiano (Parma, Reggio, Modena, Mantova e Bologna), saranno contrassegnate con il logo di Luna Rossa e la firma dello skipper del team, Max Sirena. Stagionate con cura fino al compimento del 36° mese, che cadrà proprio alla vigilia dell’America’s Cup 2017, saranno le protagoniste di un’asta online che avverrà con cadenza giornaliera e il cui ricavato sarà devoluto alla Lilt, la Lega italiana per la lotta ai tumori di Siena, legata a Luna Rossa da una lunga collaborazione. La stessa associazione, che svolge un’importantissima attività di ricerca per combattere le malattie tumorali, sarà a fianco di Luna Rossa per tutta la durata della competizione e svolgerà monitoraggi e controlli per scongiurare la possibilità di insorgenza di tumori della pelle favoriti dall’esposizione continua ai raggi solari. “Siamo particolarmente soddisfatti di questa partnership – ha sottolineato il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai – che da una parte vede un prestigioso team riconoscere anch’esso le peculiarità e il valore alimentare del nostro prodotto e, soprattutto, ci consente di portare anche in questa vetri- na internazionale il sapore di quella solidarietà che ha particolarmente unito i nostri produttori e ha mobilitato milioni di consumatori al nostro fianco in occasione del terremoto di due anni fa. Anche questo è un modo per ricambiare e dire grazie a tutti per quella solidarietà, con l’augurio che queste cinque forme siano davvero contese per il loro valore, il loro prestigio e le finalità dell’iniziativa”. Apprezzamento per la collaborazione è stato espresso anche dallo skipper di Luna Rossa Max Sirena: “Il Parmigiano Reggiano è un alimento fondamentale nella nostra dieta quotidiana in virtù delle sue altissime proprietà energetiche e della sua completa naturalità, tanto che il suo consumo avviene anche durante gli allenamenti in mare, nelle pause in cui abbiamo solo pochi minuti per recuperare energie, grazie alle vaschette con formaggio a tocchetti che sono sempre presenti anche sulle barche appoggio. In questo caso puntiamo a un doppio e importante risultato: quello sportivo, che compete a noi, e quello di una gara di solidarietà cui ci auguriamo concorrano davvero in tanti”. 3 Siena per legatumori LA DIAGNOSI PRECOCE DEL MELANOMA CON L’UNITÀ DIAGNOSTICA MOBILE Il melanoma è il più aggressivo tumore della pelle. Tumori anche di piccole dimensioni, infatti, possono avere un decorso molto grave. L’incidenza, che è un progressivo aumento in tutto il mondo, viene imputata alla crescente, eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti (U.V.) solari, non più schermati dalla fascia protettiva dell’ozono. In Italia l’incidenza è tendenzialmente maggiore nelle donne ed è più frequente al Nord. Nella graduatoria per mortalità da tumore, il melanoma è attualmente 13° con 2 casi ogni 100.000 abitanti per le donne e 2,8 per i maschi. Il melanoma continua pertanto ad essere, per la bassa sopravvivenza in stati avanzati, un problema di sanità pubblica a cui contribuisce anche l’invecchiamento progressivo della popolazione. Il melanoma nasce della trasformazione tumorale di quelle cellule della cute, i melanociti, che normalmente sono deputate alla difesa della pelle dai raggi UV mediante la produzione del pigmento cutaneo (la melanina) sotto lo stimolo della luce solare. A riguardo sono stati identificati 5 tipologie di fenotipi (tabella 1) con differente sensibilità agli effetti nocivi delle radiazioni solari. Le cause dell’insorgenza del melanoma non sono state ancora identificate, ma la suo sviluppo concorrono sicuramente fattori genetico - familiari e ambientali. FATTORI GENETICO - FAMILIARI • Familiarità per melanoma • Precedente melanoma • Appartenenza al fenotipo I e II (difficoltà ad abbronzarsi e facili scottature solari) • Presenza di molti nevi (nei) (oltre 50) • Presenza di nevi atipici FATTORI AMBIENTALI Il più importante fattore di rischio per la popolazione di pelle bianca è la scottatura da eccessiva esposizione solare. La gran parte dei melanomi è correlata con l’esposizione intermittente alle radiazioni UV, soprattutto in età infantile. Occorre ricordare che l’intensità dell’irradiazione solare non è costante, ma aumenta: - Tra le ore 11-16, quando si concentra il 95% di tutta l’irradiazione - Con la stagione: in estate nel nostro emisfero - Con l’altitudine (+4% ogni 300 metri) - Con la latitudine (soggiorni in Paesi vicini all’equatore) - In vicinanza di superfici riflettenti: lago-mare +10%, sabbia+ 10-25%, neve + 80%. Altri fattori di rischio sono rappresentati dalle radiazioni ionizzanti e da alcuni composti chimici (arsenico, catrame e oli minerali) a cui si può essere esposti per motivi lavorativi. Si può prevenire il melanoma con due modalità. PREVENZIONE PRIMARIA Rivolta ad evitare alcuni fattori di rischio. Questa rappresenta l’arma più efficace per diminuire l’incidenza del melanoma, necessita di campagne di corretta informazione ed educazione, soprattutto in età scolare, senza scoraggiare le attività all’aria aperta, importanti per un sano sviluppo psico-fisico. MESSAGGI DI PREVENZIONE PRIMARIA • Evitare le ustioni solari soprattutto in giovane età e in soggetti con pelle chiara (fenotipo I e II) e con molti nei. FENOTIPO SCOTTATURE ABBRONZATURA CAPELLI I sempre mai rossi biondi II sempre leggera biondi o castano chaiari III a volte sempre biondi o castani IV – V raramente/mai sempre castani o neri OCCHI chiari chiari qualsiasi marroni o neri Tabella1- Non tutte le persone reagiscono allo stesso modo al sole per il diverso fenotipo cutaneo. 4 Siena per legatumori • Utilizzare ombrelloni, teli, copricapo e indumenti. • Evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata (dalle 11:00 alle 16:00). • Evitare l’uso di essenze e profumi prima dell’esposizione al sole, poiché possono produrre effetti secondari di allergie e scottature a seguito dell’azione dei raggi UV. • Proteggersi con creme solari adeguate al proprio fototipo e al tempo di esposizione. Queste devono essere applicate ripetutamente e non devono indurre comunque a prolungare l’esposizione solare. • Ricordare che i dispositivi abbronzanti (lampade UV-A) rappresentano comunque un rischio in età giovanile e nei fototipi I e II. PREVENZIONE SECONDARIA Consiste nella diagnosi precoce con l’autoesame della cute e un primo controllo dei nei da parte del medico di Medicina Generale ed eventualmente del dermatologo. Se si riesce ad individuare il tumore in fase iniziale con un limitato intervento chirurgico si guarisce. Il melanoma, insorgendo sulla cute, è facilmente visibile e pertanto può essere sospettato con un “autoesame della pelle”. AUTOESAME DELLA PELLE Per un corretto autoesame è necessario spogliarsi completamente ed osservare tutta la superficie cutanee, incluso il cuoio capelluto e le pieghe interdigitali e la pianta dei piedi, facendosi aiutare da un familiare o utilizzando due specchi per evidenziare le zone meno accessibili. Quali sono i segni per sospettare un melanoma? Il melanoma anche se può insorgere su tutto l’ambito cutaneo, è più frequente sulle gambe nelle donne e sul dorso nell’uomo. Più spesso insorge su cute sana, a volte si associa ad un neo preesistente. SEGNALI D’ALLARME PER IL MELANOMA: SISTEMA ABCDE A = asimmetria della lesione B = bordi irregolari, frastagliati C = colore policromo o nero D = dimensioni > 5 mm (diametro) E = evoluzione : modificazioni in dimensione, forma e colore in un breve periodo di tempo (6-8 mesi) L’UNITÀ DIAGNOSTICA MOBILE Al fine di raggiungere gruppi consistenti di popolazione, anche in luoghi remoti, si può utilizzare una Unità Diagnostica Mobile di Dermatoscopia Digitale. Legatumori Senese si è dotata di un mezzo mobile per erogare prestazioni all’esterno del Centro Prevenzione: consistenti nella mappatura domiciliare dei nei presso scuole, aziende, fabbriche, caserme, con un apposito apparecchio digitale trasportabile, modernissimo e molto più rapido del dermatoscopio fisso già in nostro possesso. La valigetta con il dermatoscopio digitale portatile 5 Siena per legatumori UN’ALLEANZA SOCIALE CONTRO IL CANCRO TRA IL COMUNE DI SIENA E LEGATUMORI SENESE È stato avviato a Siena uno screening per la prevenzione del melanoma, un tumore invasivo della pelle in incremento, specie nei giovani, in base ad un protocollo d’intesa appena stipulato tra Legatumori Senese ed il Comune della nostra città amministrata da una giunta particolarmente sensibile a queste tematiche. Il programma proseguirà in autunno in tutte le scuole cittadine, a partire dalle medie superiori e potrà essere esteso anche in provincia a quei Comuni che ne faranno richiesta. Nell’occasione segnaliamo due esempi significativi circa il livello di stima e considerazione raggiunto da Legatumori Senese nel nostro Paese. Il prestigioso team di Luna Rossa, guidato dallo skipper Max Sirena, trasferitosi dagli Stati Uniti in Sardegna per preparare la prossima Coppa America ha scelto proprio il Centro Prevenzione di Siena per eseguire l’abituale screening oncologico annuale (vedi fig. pag. 8). E la Fondazione creata da Cesare Prandelli, per assistere gli immigrati affetti da tumori, per superare le tenaci barriere linguistiche potrà distribuire la traduzione in 30 lingue di un prontuario inviato da Legatumori Senese al C.T. della Nazionale di Calcio con gli auguri per il Mundialito. Il prontuario è pubblicato sul nostro sito: www.legatumori.siena.it alla voce Pubblicazioni. 6 Siena per legatumori PROTOCOLLO D’INTESA Tra Il Comune di Siena, rappresentato dal Sindaco pro-tempore Dott. Bruno Valentini, con sede legale in Siena – P.zza Il Campo 1, e La Lega Italiana contro i Tumori - L.I.L.T - Sezione di Siena, in seguito per brevità indicata come “Legatumori Senese”, con sede in Siena – Via Massetana Romana n. 44, rappresentata dal Presidente pro – tempore Prof. Franco Nobile, Premesso che: La Lega Italiana per la lotta contro i Tumori (L.I.L.T.): è un Ente pubblico su base associativa con la specifica finalità di combattere il cancro e con il compito istituzionale primario della prevenzione oncologica opera senza fini di lucro su tutto il territorio nazionale, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e la vigilanza del Ministero della Salute; sostiene ed attua programmi di informazione ed educazione alla salute, promuovendo anche lo svolgimento di studi e ricerche nel campo della prevenzione onocologica e dell’oncogenesi; esplica la propria attività attraverso le 103 Sezioni Provinciali, organismi associativi autonomi privati quale quella di Siena (con il Centro Prevenzione Oncologica). la sezione Provinciale di Siena della L.I.L.T. è una organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS) ed è iscritta all’Albo Regionale del Volontariato; dal 2009 ha ottenuto il riconoscimento di Impresa Sociale conservando la qualifica di ONLUS. E che Il Comune di Siena in qualità di ente pubblico rappresentativo che cura gli interessi della comunità locale intende, nei limiti delle proprie competenze e funzioni, sostenere iniziative finalizzate a informare, educare e sensibilizzare la popolazione alla prevenzione oncologica; Considerato quindi che sia il Comune di Siena che la Legatumori Senese hanno reciproco interesse a tutelare la salute quale valore trasversale che attiene ad ogni realtà civile, sociale e del lavoro e che entrambi riconoscono l’importanza della prevenzione oncologica e la necessità di un responsabile apporto dei cittadini organizzati su base associativa e delle Istituzioni, Tutto ciò premesso, SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Art. 1 Le premesse costituiscono parte integrante del presente Protocollo d’Intesa finalizzato a promuovere le attività e i servizi di prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione, assistenza socio-sanitaria e ricerca scientifica nel settore oncologico, preventivamente concordate con le modalità di cui all’articolo seguente. Il Comune di Siena e la Legatumori Senese collaborano altresì al fine di promuovere iniziative volte a favorire un’informazione corretta ed esauriente all’opinione pubblica sulla prevenzione nel settore oncologico, quale potenziamento della cultura della salute. Art. 2 La programmazione e la gestione delle attività di cui al precedente articolo, vengono concordate e gestite dai contraenti il presente protocollo e/o dai delegati da loro designati, ognuno per la parte di propria competenza. Art. 3 La stipula del presente Protocollo di Intesa non comporta assunzione di specifici oneri finanziari da entrambe le parti, che, tuttavia, si impegnano a concordare le diverse iniziative di fund-raising che si riterranno opportune, compresa l’eventuale costituzione di organismi giuridici che consentano una reale sinergia tra pubblico e privato e in grado di conferire sia all’uno che all’altro contraente il giusto ruolo in un’ottica di efficacia e di efficienza. Art. 4 Il Comune di Siena e la Legatumori Senese, coerentemente con le motivazioni di fondo che caratterizzano i loro scopi istituzionali, intendono contribuire con tutti gli strumenti a loro disposizione alla crescita di un’effettiva rete di servizi capace di integrare e ottimizzare tutte le risorse disponibili sia di tipo sociale che sanitario e del volontariato. Art. 5 Il presente Protocollo di Intesa assume validità con la sottoscrizione dello stesso ed avrà una durata quinquennale con possibilità di rinnovo tacito per lo stesso periodo di tempo, salvo facoltà di disdetta da entrambe le parti, da notificare mediante lettera raccomandata A.R., almeno novanta giorni prima della scadenza. Le parti possono altresì recedere dall’intesa nel corso della sua validità, mediante comunicazione da inviare, tramite raccomandata A/R, con almeno sessanta giorni di preavviso Siena lì maggio 2014 Per il Comune di Siena Dr. Bruno Valentini Sindaco di Siena Per Legatumori Senese Prof. Franco Nobile Presidente Provinciale 7 Siena per legatumori IL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE PROTOCOLLO D’INTESA CON LA LEGA TUMORI Approvato dalla giunta comunale il protocollo d’intesa con la Lega Tumori di Siena. Un atto con cui, come ha evidenziato l’assessore alla salute, l’amministrazione intende assicurare il proprio sostegno a quelle iniziative Il sindaco di Siena Bruno Valentini (al centro) in visita al Centro Prevenzione in ambito oncologico che, attraverso la prevenzione, formazione e educazione, hanno come obiettivo l’affermazione della cultura della salute. Il Comune, come previsto anche nel suo statuto, dove si legge che l’ente concorre a garantire il diritto alla salute promuovendo l’educazione sanitaria, si impegna a soste- nere le attivita’ intraprese dall’associazione. Lo screening per il melanoma spiegato al sindaco LUNA ROSSA SUPPORTA LA LEGATUMORI SENESE E SI SOTTOPONE AL DEPISTAGGIO ONCOLOGICO Siena, 17 febbraio 2014: Max Sirena, Francesco Bruni, Matteo e altri membri del team Luna Rossa hanno aderito, su base volontaria, a sottoporsi ai controlli di prevenzione oncologica organizzati dal prof. Franco Nobile Presidente di Legatumori Senese 8 Siena per legatumori OLIO, OLIO DELLE MIE BRAME… LE ANALISI DI QUALIFICATI LABORATORI ESEGUITE SULL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DISTRIBUITO IN ITALIA DALLA LILT PER LE CAMPAGNE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE SONO RISULTATE PERFETTE E PIENAMENTE RISPONDENTI ALLE NORMATIVE NAZIONALI E COMUNITARIE Uno dei settori in cui è tradizionalmente impegnata la sezione di Siena della LILT è l’informazione e l’educazione alimentare nell’ottica più generale della prevenzione oncologica, in quanto circa il 30% dei tumori dipende da cause collegate all’alimentazione. Ne fanno fede, tra l’altro, le ricerche tecnico-scientifiche eseguite con l’OCRA (Osservatorio per le contaminazioni nell’alimentazione) sin dagli anni ottanta, dell’epoca cioè della catastrofe nucleare di Chernobyl. Queste ricerche, per la loro rilevanza, furono comunicate al Parlamento Europeo di Strasburgo. Questa attenzione al panorama alimentare è proseguita negli anni con la decennale consulenza alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulle eventuali contaminazioni delle falde freatiche e degli alimenti da Uranio Impoverito impiegato a scopi bellici, che motivò nel 2004 l’assegnazione della medaglia d’oro al merito tNBS[P della sanità pubblica del Presidente A.Ciampi al prof. Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica Franco Nobile, presidente della sezione di Siena della LILT. Questa attività di sorveglianza alimentare stata condotta anche in collaborazione con i Nuclei Operativi Ecologici (N.O.E.) dei Carabinieri competenti per territorio, nonché con lo stesso Ministero delle Politiche Agricole che nel 2002 produsse la pubblicazione del trattato “La salute vien mangiando” frutto della collaborazione paritetica della LILT di Siena con l’Istituto Nazionale di Ricerca degli Alimenti e della Nutrizione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. In tempi più recenti la sezione di Siena della LILT, per ottemperare alle direttive della propria Sede Centrale in materia, ha compilato e distribuito mensilmente i Quaderni di Educazione Alimentare alle dieci consorelle dell’Unione Regionale Toscana della LILT. Sulla scorta di questa pluridecennale attività sommariamente riassunta, a seguito del diffondersi delle allarmanti notizie sulle frequenti adulterazioni per motivi speculativi dell’olio extravergine di oliva (olio e.v.o.) recentemente rilevate in diverse regioni italiane dalla Guardia di Finanza, la Sezione di Siena ha inviato a qualificati laboratori nazionali di analisi merceologiche i campioni di olio e.v.o. ricevuti in occasione della Settimana della Prevenzione per poterli distribuire come esempio della corretta alimentazione della dieta mediterranea. Di seguito pubblichiamo la refertazione conclusiva di queste accuratissime analisi, che hanno fugato qualsiasi preoccupazione al riguardo. Rendiamo pubblici questi risultati con legittima soddisfazione, assicurando che la nostra vigilanza in materia di sicurezza alimentare proseguirà e verrà ulteriormente potenziata. SOT TO L ’ A LT O PAT R O N AT O DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Insieme contro il cancro si vince. I RISTORANTI DEL BUON RICORDO AIUTA LA LILT 9 Siena per legatumori REFERTO DELLE ANALISI Il campione risulta conforme alla normativa europea per gli olii extra vergine di oliva per i parametri chimici di qualità (secondo l’ultimo aggiornamento normativo: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1348/2013 DELLA COMMISSIONE – del 16 dicembre 2013 che modifica il regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa d’oliva nonché ai metodi ad essi attinenti). Per quanto riguarda le positività ai pesticidi , anche questi risultano a norma per un Olio Extra Vergine di oliva da agricoltura convenzionale (i limiti massimi di residuo sulla matrice Olive da Olio, definiti nel REGOLAMENTO (CEE) N. 396/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 febbraio 2005 concemente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio sono per il Clorpirifos Etile 0,05 mg/kg, per il Fosmet 3 mg/kg). Infine anche i metalli pesanti risultano a norma: l’unico risultato positivo è il Piombo, a livello di 0,014 mg/kg, inferiore al limite definito nella normativa (REGOLAMETO (CE) N. 1881/2006 DELLA COMMISSIONE del 19 dicembre 2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari) di 0,1 mg/kg. I dettagli della refertazione sono pubblicati on line sul nostro sito www.legatumori.siena.it cliccando sulla voce NEWS. Per destinare il 5x1000 a Lega Tumori Senese basta apporre la firma nell’allegato dei modelli CUD, 730-1 bis o UNICO con l’indicazione del nostro codice fiscale: 92019720520 Lega Tumori Siena Strada Massetana Romana, 44 - 53100 Siena (SI) Tel. 0577 285147 - Fax 0577 44104 [email protected] - www.legatumori.siena.it 10 Siena per legatumori LA SALUTE VIEN MANGIANDO… Comunicato della Sede Centrale LILT alle Sezioni provinciali In data 27 febbraio u.s. è stato sottoscritto un importante protocollo d’intesa tra la LILT ed il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Detto allegato protocollo – durata triennale – persegue l’obiettivo di educare alla salute un numero sempre più ampio di cittadini di informare sull’importanza dell’adozione di stili corretti di vita e di una sana alimentazione, ovvero di sensibilizzare e diffondere la cultura della prevenzione come “metodo di vita”. Infatti – come da consolidate evidenze scientifiche – è dimostrato che un’alimentazione sbagliata è causa dello sviluppo di circa il 35% dei casi di tumore. Quindi, è importante diffondere il messaggio di una sana e corretta alimentazione promuovendo programmi ed interventi di educazione alla salute rivolte alle famiglie e ai bambini, al fine di prevenire e curare soprappeso, obesità e comportamenti a rischio. Il citato protocollo rappresenta una rilevante occasione per condividere tutte quelle iniziative che le Sezioni Provinciali vorranno promuovere sul territorio per la tutela di una sana alimentazione e di un corretto stile di vita. A tal proposito la Sezione provinciale di Siena, in accordo con l’Unione Regionale Toscana ha compilato una serie di Quaderni di Educazione Alimentare, inviandoli a tutte le Consorelle toscane, nonché alla stessa Sede Centrale. I primi tre Quaderni sono già scaricabili in PDF dal nostro sito www.legatumori.siena.it cliccando sulla voce Pubblicazioni. I successivi Quaderni saranno pubblicati on line con cadenza mensile. A sinistra: Prof. Francesco Schittulli Presidente LILT con il prof. Nobile alla recente Assemblea dei Presidenti a Roma A destra: la piramide alimentare PROTOCOLLO D’ INTESA TRA IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI E LA LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI PREMESSO CHE Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (di seguito “Mipaaf), con sede in Via XX Settembre, n. 20 – 00187 Roma, rappresentato dal Capo Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare ippiche e della pesca Prof. Gianluca Maria Esposito • elabora e coordina, ai sensi delle vigenti disposizioni normative, le linee di politica agricola, alimentare e forestale nonché della pesca, curando,fra l’altro, le iniziative volte allo sviluppo delle imprese e dei mercati del sistema agricolo ed agroalimentare nazionale nonché la tutela e la valorizzazione della qualità dei relativi prodotti; • vigila sulle attività di ricerca, informazione e promozione nel campo degli alimenti e della nutrizione ai fini della tutela del consumatore e del miglioramento qualitativo delle produzioni agro-alimentari, svolte dal Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura; • svolge attività di comunicazione e di informazione in materia di qualità dei prodotti agricoli ed agroalimentari; • attività di educazione alimentare di carattere non sanitario e campagne di comunicazione istituzionali nelle scuole; 11 Siena per legatumori • servizi informativi di pubblica utilità per i cittadini consumatori. • La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (di seguito LILT) con sede in Via Alessandro Torlonia, 15 – 00161 Roma, rappresentata dal Presidente e legale rappresentante Prof. Francesco Schittulli • opera senza fini di lucro su tutto il territorio nazionale, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze; • in considerazione delle attribuzioni di competenza come previste dalla vigenti disposizioni normative e statutarie, promuove tra l’altro: • l’informazione e l’educazione alla salute e alla prevenzione oncologica; • le campagne di sensibilizzazione rivolte alle persone ed agli organismi pubblici, convenzionati e privati, che operano nell’ambito sociosanitario e ambientale; • le iniziative di formazione e di educazione alla prevenzione oncologica, anche nelle scuole e nei luoghi di lavoro; • la diffusione della cultura della prevenzione primaria per ridurre i fattori di rischio e di insorgenza della malattia, della prevenzione secondaria attraverso visite mediche d esami strumentali per la diagnosi precoce dei tumori, nonché della prevenzione terziaria per farsi carico delle problematiche del percorso di vita di chi ha sviluppato un cancro • promuove ogni anno eventi e campagne di comunicazione ed informazione nazionali, presso le principali piazze d’Italia al fine di svolgere un’incisiva azione di sensibilizzazione verso i cittadini – tra le quali riveste particolare importanza la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, che si tiene ogni anno nel mese si marzo; • che il presente Protocollo non comporta oneri per l’Amministrazione. CONSIDERATO CHE • il Mipaaf ha interesse a perseguire il proprio obiettivo di informare i consumatori e valorizzare il patrimonio agroalimentare italiano, anche attraverso la partecipazione ad Expo 2015 di Milano; • la LILT ha interesse a divulgare corretti stili di vita e di alimentazione che promuovono il consumo di prodotti alimentari nazionali di qualità; • Scienza e Medicina sono concordi nell’affermare che più di un terzo dei tumori diagnosticato non insorgerebbe se ci si alimentasse in modo diverso, ossia con una sana e corretta alimentazione, che rappresenta un indispensabile strumento di salvaguardia per la nostra salute. In particolare la “dieta mediterranea”, celebre per la sue virtù salutari, che prevede l’assunzione di frutta fresca, verdura, cereali, pesce e, soprattutto, olio extravergine di oliva. Quest’ultimo, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore, è stato individuato quale testimonial storico della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica della LILT del 2012, patrocinata anche da Mipaaf; • Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali, al centro dei quali c’è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura, sufficiente e durevole per tutto il pianeta. Fra i temi trattati in questa manifestazione, verranno affrontati: 1. la prevenzione alle nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche alimentari che permettono la soluzione di queste malattie; 2. l’educazione ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani; 3. la valorizzazione della conoscenza delle “tradizioni alimentari”, come elementi culturali e etnici; 4. la garanzia della qualità del cibo, con appropriati sistemi di tutela e monitoraggio delle contraffazioni e delle adulterazioni. • l’educazione ad una vita sana, ed una corretta alimentazione è rilevante nella prevenzione della lotta contro i tumori; • si intende contribuire alla realizzazione di programmi, progetti e iniziative finalizzati ad accrescere il benessere dei cittadini, influenzando gli stili di vita anche dei bambini e degli adolescenti con il fine di ridurre l’incidenza dei tumori e migliorare la qualità della vita; • il Mipaaf ha in corso la stipula con il MIUR di un Protocollo d’intesa per un programma di educazione alimentare nelle scuole; • le campagne informative e di comunicazione rappresentano, tra gli altri, lo strumento operativo più efficace ed economico per assicurare la divulgazione e la diffusione di detti valori e beni-interessi, condivisi da Mipaaf e LILT, oggetto della tutela del diritto all’integrità psicofisica, costituzionalmente riconosciuto in capo ai cittadini. LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE 1. Il Mipaaf concorre avvalendosi eventualmente anche del Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura, a promuovere l’educazione per una sana alimentazione e corretti stili di vita, anche attraverso campagne di comunicazione volte a sensibilizzare i consumatori dalle prime età di vita, realizzando eventi formativi anche nelle scuole; 2. La LILT diffonde le conoscenze e fornisce gli strumenti per una corretta alimentazione e per uno stile di vita attivo e sano, al fine di prevenire e curare soprappeso, obesità e comportamenti a rischio; 3. La LILT e il Mipaaf, in particolare, hanno l’obiettivo comune di definire e promuovere programmi ed interventi di educazione alla salute rivolti alle famiglie e ai bambini/adolescenti, valorizzando l’approccio intersettoriale finalizzato alla modifica dello stile di vita ed alle strategie che incidano sulle abitudini alimentari, attraverso campagne di informazione e comunicazione, realizzazione di materiale didattico nonché strumenti divulgativi, sensibilizzazione dei media, partecipazione a programmi TV e convegni. 4. La LILT e il Mipaaf intendono sviluppare azioni per trasformare le buone pratiche in interventi consolidati, mettendo in rete sistemi, competenze e responsabilità diverse, con l’obiettivo di promuovere l’importanza dell’alimentazione per la salute, soprattutto, delle nuove generazioni, anche attraverso la promozione di progetti/bandi rivolti alle scuole per lo sviluppo e l’approfondimento dei temi da EXPO 2015. 5. La LILT e il Mipaaf concordano che il presente accordo abbia una durata triennale (2014-2016). 12 Siena per legatumori I TUMORI IN ETÀ PEDIATRICA Mario Cristofolini ARMET, Associazione Ricerca Medica Trentina Maurizio Amichetti LILT – Sezione Provinciale di Trento I tumori dell’età pediatrica dell’adolescenza, pur non rappresentando una entità numerica rilevante, rappresentano un impegno socio-sanitario molto significativo, sia per la peculiarità che presentano i piccoli pazienti, sia per la complessità dei trattamenti oncologici che devono essere messi in atto. In questa fascia d’età si evidenzia in Italia un tasso di incidenza di 120-130 nuovi casi/ anno/ per 1.000.000 di soggetti, per cui ci possiamo attendere ogni anno circa 15001800 nuovi casi di neoplasie maligne. Più di metà dei casi è costituita da leucemie acute seguita da tumori del sistema nervoso centrale seguiti da sarcomi, linfomi, neuroblastoma, tumore di Wilms ecc. In particolare i neuroblastomi sono più frequenti tra i neonati (29%), le leucemie e i tumori nel sistema nervoso mostrano un picco di incidenza tra gli 1 e 4 anni, i linfomi tra i 5 e i 9 anni. Dopo i 10 anni invece i tumori ossei. Le cause alla base dei tumori infantili sono ancora poco conosciute. I dati degli studi tipo caso-controllo suggeriscono che esposizioni ambientali (sostanze chimiche, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti) e a farma- ci, occupazione dei genitori, fumo passivo, trattamenti diagnostici e terapeutici o agenti infettivi possono aumentare il rischio per tali patologie. L’aumento del tasso di incidenza dei tumori infantili (circa 2%) negli ultimi decenni suggerirebbe che le cause siano da riferire ai cambiamenti nello stile di vita e nell’esposizione ad una varietà di agenti. Dopo un picco nel 2000, l’incidenza pare ora stabilizzarsi (dati dei Registri Tumori Italiani). La mortalità è di circa 200 decessi per anno in Italia con un andamento, fortunatamente, recentemente in diminuzione. Negli ultimi venti anni si sono succeduti grossi cambiamenti per quanto riguarda la terapia oncologica pediatrica. L’obiettivo dei moderni protocolli è di arrivare alla cura dopo la prima presentazione di malattia integrando chirurgia, radioterapia e chemioterapia in trattamenti multimodali. Questo approccio ha portato ad un netto miglioramento della sopravvivenza negli ultimi 50 anni con valori globalmente dal 30% al 70% a 5 anni dalla diagnosi. La peculiarità del bambino, dovuta alla crescita di organi e tessuti durante lo sviluppo lo rende particolarmente suscettibile a tutti quegli agenti (terapie, farmaci e radiazioni) che possono interferire negativamente con l’armonioso sviluppo dell’organismo infantile. Essendo il bambino un essere in continuo sviluppo, gli specialisti Incidenza di tumori infantili in Italia: dati AIRTUM - Trend temporale per genere 13 Siena per legatumori in oncologia medica e radioterapia si trovano frequentemente di fronte al problema di somministrare farmaci ed erogare dosi di radiazioni potenzialmente dannose per un organismo in fase di crescita. Tanto più che chirurgia e anche radioterapia necessitano spesso di un intervento anestesiologico anch’esso potenzialmente tossico. Dal punto di vista terapeutico segnaliamo il recente impegno dell’Unità Operativa di Protonterapia dell’APSS di Trento che sta studiando nuove possibilità di cura utilizzando i protoni che prefigurano in questi pazienti tutte le potenzialità di un impatto favorevole sul controllo di malattia. Ciò avviene grazie alla documentata capacità di risparmio dei tessuti sani durante l’irradiazione che fa dei protoni un’arma terapeutica emergente ed in grande sviluppo in questa branca oncologica. In questo percorso terapeutico bambini e famiglie vanno seguiti da specialisti dei Servizi di Psicologia con l’obiettivo di fornire un approccio il più completo possibile. Un numero sempre maggiore di bambini colpiti da tumore una volta curato diventerà adulto ed un rientro equilibrato nella vita di tutti i giorni sarà tanto più possibile e facile, quanto più i piccoli pazienti e le loro famiglie saranno stati aiutati a superare il difficile periodo della malattia. (Estratto dal vol.2 – Obiettivo Salute – I tumori in età pediatrica di M. Cristofolini e M. Amichetti – Ed. LILT Trento 2013) LA SEZIONE PROVINCIALE DI TRENTO DELLA LILT A FIANCO DEI PICCOLI PAZIENTI ONCOLOGICI I tumori dell’età pediatrica e dell’adolescenza rappresentano un impegno socio-sanitario significativo, sia per la peculiarità del paziente, sia per la complessità dei trattamenti oncologici che devono essere somministrati. L’approccio a questa problematica richiede un atteggiamento multidiciplinare, che coinvolge diversi specialisti ed ha una ricaduta a livello familiare, sociale e psicologico di forte impatto. Uno degli ultimi traguardi raggiunti a Trento su questo fronte è la creazione di un’Unità Operativa di Protonterapia, un centro avanzato di terapia oncologica con tecnologie di ultima generazione e personale altamente specializzato, unico per il suo genere in Italia e per il quale ci si aspetta affluenza non solo a livello nazionale ma anche dall’estero. Ne parleremo nell’articolo successivo. Per questo la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale di Trento ha rafforzato ed integrato il Servizio per l’accoglienza e l’aiuto ai bambini ed adolescenti colpiti da tumore e alle loro famiglie. Anche il mondo del volontariato e dell’associazionismo, infatti, può contribuire in questo ambito, affiancando risorse e servizi a quelli già attivati dalle istituzioni sanitarie o addirittura, risolvendone eventuali carenze. L’accoglienza e l’assistenza dei bambini e degli adolescenti sono servizi delicati e complessi da seguire, richiedono cautele particolari e strumenti specifici: LILT si impegna per favorire quel rapporto ottimale tra equipe terapeutica, bambino e famiglia che consente di superare al meglio il trauma della malattia, migliorando quando possibile la realtà dei piccoli malati di tumore. 14 Siena per legatumori IL RUOLO DELLA PROTONTERAPIA IN ONCOLOGIA PEDIATRICA Veduta frontale del nuovo Centro di Protonterapia di Trento Vinante Lorenzo, Vennarini Sabina, Rombi Barbara, Amichetti Maurizio U.O. Protonterapia Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) – Trento Grazie ai crescenti progressi terapeutici e all’utilizzo di un approccio di trattamento multimodale, i risultati delle cure delle neoplasie pediatriche sono ormai prossimi ai tassi di guarigione superiori all’80%. La radioterapia offre un sostanziale contributo al controllo locale della malattia, ma purtroppo gioca anche un ruolo negativo nello sviluppo di sequele tardive a carico di tessuti sani e/o di organi in accrescimento. Gli effetti tardivi sono caratterizzati da disfunzioni d’organo, seconde neoplasie e sequele psicosociali, esiti che inficiano pesantemente la qualità di vita dei sopravvissuti. La probabilità di insorgenza di tali effetti collaterali correla con la dose di radiazioni ricevuta dai tessuti sani coinvolti nel campo di irradiazione. La protonterapia, grazie alle sue caratteristiche fisiche, riduce l’esposizione degli organi a rischio limitrofi al tumore ed è potenzialmente in grado di ridurre l’insorgenza di tossicità tardiva multi-organo e l’incidenza di cancerogenesi secondaria. Ne consegue l’interesse per la metodica e l’incremento del suo utilizzo nel mondo oncologico pediatrico possibile anche grazie alla sempre maggiore disponibilità e sviluppo di tale tecnologia. La tossicità tardiva dei trattamenti radiochemioterapici pediatrici L’elevato tasso di sopravvivenza dei bambini e degli adolescenti curati per tumore maligno è ancora accompagnato da un rischio significativo di eventi tardivi. E’ stato stimato che il 62% delle persone sopravvissute ad una neoplasia pediatrica presenta una o più patologie croniche, anche gravi nel 28% dei casi. Il tipo di complicanza varia a seconda del distretto anatomico interessato dall’irradiazione, ad esempio per la sede cerebrale la compromissione funzionale può riguardare l’udito, la vista, la funzione endocrina e quella neurocognitiva. Nel paziente in fase di accrescimento, l’irradiazione delle strutture muscolo-scheletriche può comportare importanti dismetrie, con conseguenti complicanze posturali ed estetiche. Non trascurabile è il problema delle neoplasie radio-indotte, il cui rischio di insorgenza aumenta al crescere della dose integrale che è stata erogata. È facile intuire come tanto più piccoli siano i bambini irradiati, tanto maggiore è il rischio di avere degli effetti collaterali tardivi. Ad esempio dall’esperienza del St. Jude Children’s Hospital emerge come il quoziente intellettivo dei pazienti più giovani sottoposti a radioterapia per glioma cerebrale risulti significativamente diminuito. Alle complicanze funzionali ed estetiche si associano spesso delle problematiche psico-sociali importanti, che secondo un lavoro duìi Lund e coll. interessano soprattutto i pazienti di sesso femminile che hanno ricevuto un’irradiazione intracranica. Va inoltre sottolineato come tali complicanze rappresentino un costo estremamente gravoso, prima di tutto per la qualità di vita dei pazienti, ma anche per la collettività, in quanto comportano un impegno ingente di risorse sanitarie per i programmi di follow up e la gestione delle tossicità. A tal proposito è stato valutato come l’impiego della protonterapia nel trattamento del medulloblastoma abbia un costo iniziale più elevato, ma risulti comunque vantaggiosa a lungo termine per la minore incidenza di eventi avversi, con una ricaduta sociale positiva. Le potenzialità fisiche dell’impiego dei fotoni La protonterapia è un tipo di radioterapia esterna 15 Siena per legatumori che utilizza i protoni accelerati ad alta energia invece che i fotoni, impiegati in radioterapia convenzionale. Quando un fascio di protoni entra nel corpo rilascia una dose costante durante il suo percorso fino al termine del suo range, dove tutta la rimanente energia viene depositata in pochi millimetri (picco di Bragg). A differenza del trattamento con fotoni, l’impiego di protoni riduce sia la dose prossimale al tumore, che soprattutto, quella distale. Le moderne tecniche di radioterapia con fotoni hanno certamente permesso un’ottima conformazione della dose al volume bersaglio, ma spesso a discapito di un ampio volume di irradiazione. Comparando i piani di trattamento ottenuti con fotoni e con protoni appare solitamente evidente come i secondi permettano un significativo risparmio dei tessuti sani che ricevono medie- basse dosi. A titolo esemplificativo la figura 1 mostra un confronto dosimetrico per un craniofaringioma pediatrico tra protonterapia e radioterapia ad intensità modulata (IMRT), la più moderna e avanzata forma di radioterapia. Le prime evidenze cliniche Allo stato attuale la maggior parte delle evidenze favorevoli all’impiego della protonterapia in oncologia pediatrica derivano da studi dosimetrici comprativi tra tecniche con fotoni e protoni. I risultati clinici disponibili in letteratura che riportano i dati di sopravvivenza, controllo locale di malattia, tolleranza acuta e tossicità tardiva sono però ancora limitati. Le maggiori evidenze riguardano i tumori intracranici, tra cui l’ependimoma, il medulloblastoma, i glomi di basso grado, il craniofaringioma, e quelli del basicranio, Immagini TC assiali di un piano ottenuto con protonterapia ad intensità modulata (B) per un paziente affetto da craniofaringioma. La copertura del bersaglio è simile (isodose rossa e viola) mentre i volumi che ricevono medie (isodose gialla e verde) e basse (isodose azzurra e blu) dosi sono notevolmente ridotte con la protonterapia. In questo caso vi è un maggiore risparmio dei lobi temporali, della zona amigdala-ippocampale e delle strutture orbitarie, con una potenziale riduzione del rischio di sequele neuro-cognitive, visive e di secondi tumori. come il cordoma e il condrosarcoma. La protonterapia è una valida opzione terapeutica anche per i sarcomi dei tessuti molli, in particolare il rabdomiosarcoma orbitarlo, parameningeo e prostatico, oltre che il sarcoma di Ewing e l’osteosarcoma. Si è poi rivelata utile nel trattamento del retinoblastona dove un recente lavoro del Massachussets General Hospital ha dimostrato come il rischio di carcinogenesi secondaria a 10 anni sia risultato essere del 14% nel gruppo trattato con fotoni e del 0% in quello trattato con protoni. Infine un interesse sempre maggiore sta emergendo per il neuroblastona e i linfomi, patologie in cui le dosi richieste sono relativamente basse, ma dove i volumi di trattamento sono generalmente ampi, con la conseguente possibilità di ridurre notevolmente la dose integrale grazie ai protoni. In generale pur considerando la limitatezza dei dati disponibili, le prime evidenze cliniche stanno confermando un esito simile rispetto alle casistiche storiche trattate con radioterapia convenzionale. La tolleranza acuta e la tossicità tardiva del trattamento con protoni sono invece risultate solitamente ridotte sia in termini di tassi di incidenza che di gravità, così come il rischio di neoplasie radio-indotte appare essere limitato. I primi risultati clinici sembrerebbero pertanto avvalorare quanto emerso dagli studi fisico-dosimetrici. Conclusioni La protonterapia è un’opzione terapeutica innovativa nel trattamento delle neoplasie pediatriche, che si prefigge l’obiettivo di garantire una migliore tolleranza acuta e di ridurre l’incidenza delle sequele tardive della radioterapia. Ciò rappresenta un obiettivo fondamentale, in quanto lo straordinario aumento della possibilità di sopravvivenza per tali pazienti pone l’imperativo di poter garantire loro una qualità di vita adeguata. Se ormai di paradigma dell’oncologia pediatrica è “curare non basta”, l’avvento dei protoni offre sicuramente una possibilità nuova per migliorare la vita dei sopravvissuti ai tumori infantili. Si ringraziano l’amico carissimo prof. Mario Cristofolini (nella foto), presidente della sezione LILT di Trento e i suoi Collaboratori. 16 Siena per legatumori
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