legatumori senese inaugura la prevenzione sui luoghi di lavoro 02

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Maggio - Giugno 2014
LEGATUMORI SENESE INAUGURA
LA PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO
In circa mezzo secolo Legatumori Senese ha erogato
migliaia di prestazioni di prevenzione oncologica nel
suo Centro che ha oggi conseguito la qualifica di primo centro di eccellenza del nostro Paese. Anche se il
cancro è in progressivo aumento, tuttavia la mortalità
è in diminuzione, proprio grazie all’affermarsi della
prevenzione che, per raggiungere risultati confortanti, dovrebbe essere orientata verso il numero maggiore
possibile di soggetti, cercando di superare ostacoli di
varia natura: ambientali, economici, sociali, culturali.
Ecco perché Legatumori Senese, oltre al considerevole numero di controlli effettuati all’interno delle proprie strutture in Strada Massetana Romana, ha alle-
stito e reso operativo un Centro Diagnostico Mobile,
che potrà raggiungere direttamente gli agglomerati
di parecchie persone, come scuole, caserme, aziende,
fabbriche e Società di Contrada.
Su un capiente pulmino generosamente offerto da
Riccardo Rossi di “Siena Motori”, concessionario senese della Peugeot, corredato da moderni apparecchi
diagnostici portatili, gli specialisti e i tecnici di Legatumori si stanno avvicendando in un calendario
operativo che ha preso in esame le monache di un
convento di clausura, (Fig. 1) per proseguire poi con
i paracadutisti nella caserma della “Folgore” (Fig. 2)
e con alcune aziende private, cui sta a cuore la salute dei propri dipendenti: come ad esempio la ditta
Deytron del gruppo Pasqui (Fig. 3) ben nota per la
sua serietà professionale ed i suoi approcci etici che si
occupa, con una trentina di dipendenti, di prodotti e
servizi per la pulizia e l’igiene professionali.
Sono in corso i controlli ai VV.FF. (Fig. 4).
Ad ogni soggetto esaminato viene consegnato immediatamente il referto, conservato anche nell’archivio
informatizzato del Centro Mobile, insieme a pubblicazioni di informazione e di educazione sanitaria.
Anche altre aziende, fabbriche e imprese di Siena e
provincia si stanno mettendo in nota per gli esami
preventivi ai loro dipendenti richiedendo l’invio del
Centro Diagnostico Mobile, per risparmiare tempo e
denaro. Per prenotazioni e informazioni, occorre telefonare nelle ore d’ufficio al 0577 – 285147.
Riccardo Rossi, Concessionario Senese della Peugeot, offre le
chiavi del pulmino al Presidente di Legatumori Senese
Direttore responsabile
Franco Nobile
Segretaria
Daniela Pilli
Grafica e Impaginazione
Stefania Foderi
Stampa
Industria Grafica Pistolesi
Editrice Il Leccio S.r.l.
Loc. Badesse - Monteriggioni (SI)
Fig. 1 - Il convento delle monache di clausura di Lecceto
legatumori senese
Via Massetana Romana, 44
53100 Siena
Tel. 0577 285147
Fax 0577 44104
[email protected]
www.legatumori.siena.it
ISCRIZIONE AL REGISTRO DEI PERIODICI
Presso il Tribunale di Siena
n. 673 del 22/3/1999
Fig. 2 - I controlli alla caserma della “Folgore”
IL CONSIGLIO DI
legatumori senese
FRANCO NOBILE (presidente)
oncologo
GAIA TANCREDI (vicepresidente)
giornalista
ANGELA ANNESE
magistrato
PASQUALINO CAPPELLI
presidente Silog
GIORDANA DELL’EVA
ricercatrice
SUSANNA FRATIGLIONI
funzionaria comunale
NICOLA MARINI
magistrato
Fig. 3 - Deytron: i controlli ai dipendenti
GLAUCO MINERVINI
ten. col. ‘Folgore’
FLAVIO MOCENNI
gruppo MPS
ANTONELLA ROSI
infermiera professionale
GIORGIA ROMEO
naturalista
SINDACI REVISORI
STEFANO ANDREADIS
MARCO FOSSI
PAOLA SERPI
Fig. 4 - La prevenzione del melanoma ai 200 V.V.F.F di Siena e nei distaccamenti
di Montalcino, Montepulciano, Piancastagnaio e Poggibonsi
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Siena per legatumori
PARMIGIANO REGGIANO AL FIANCO
DEL TEAM LUNA ROSSA PER LA
LOTTA CONTRO I TUMORI A SIENA
È all’insegna della solidarietà la nuova e inedita partnership che il Consorzio del Parmigiano
Reggiano ha attivato con il team Luna Rossa in
vista della storica sfida dell’America’s Cup che
si terrà nelle acque statunitensi a tre anni esatti dalla sfida lanciata giovedì 12 giugno dall’equipaggio italiano.
Tre anni di preparazione, dunque, nel corso dei
quali il Parmigiano Reggiano non sarà soltanto
alimento dei componenti del team velistico. Nel
corso dei prossimi 36 mesi, infatti, saranno stagionate cinque forme di Parmigiano Reggiano
che saranno poi messe all’asta, per beneficenza,
a partire dal giorno inaugurale della trentacinquesima edizione della manifestazione alla quale il team italiano parteciperà per la quinta volta.
Le cinque forme, datate 12 giugno 2014 e provenienti dalle cinque province di produzione
del Parmigiano Reggiano (Parma, Reggio, Modena, Mantova e Bologna), saranno contrassegnate con il logo di Luna Rossa e la firma dello
skipper del team, Max Sirena.
Stagionate con cura fino al compimento del 36°
mese, che cadrà proprio alla vigilia dell’America’s Cup 2017, saranno le protagoniste di un’asta online che avverrà con cadenza giornaliera
e il cui ricavato sarà devoluto alla Lilt, la Lega
italiana per la lotta ai tumori di Siena, legata a
Luna Rossa da una lunga collaborazione.
La stessa associazione, che svolge un’importantissima attività di ricerca per combattere le malattie tumorali, sarà a fianco di Luna Rossa per
tutta la durata della competizione e svolgerà
monitoraggi e controlli per scongiurare la possibilità di insorgenza di tumori della pelle favoriti dall’esposizione continua ai raggi solari.
“Siamo particolarmente soddisfatti di questa
partnership – ha sottolineato il presidente del
Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe
Alai – che da una parte vede un prestigioso team
riconoscere anch’esso le peculiarità e il valore
alimentare del nostro prodotto e, soprattutto,
ci consente di portare anche in questa vetri-
na internazionale il sapore di quella solidarietà
che ha particolarmente unito i nostri produttori e ha mobilitato milioni di consumatori al
nostro fianco in occasione del terremoto di due
anni fa. Anche questo è un modo per ricambiare e dire grazie a tutti per quella solidarietà,
con l’augurio che queste cinque forme siano
davvero contese per il loro valore, il loro prestigio e le finalità dell’iniziativa”.
Apprezzamento per la collaborazione è stato
espresso anche dallo skipper di Luna Rossa Max
Sirena: “Il Parmigiano Reggiano è un alimento
fondamentale nella nostra dieta quotidiana in
virtù delle sue altissime proprietà energetiche
e della sua completa naturalità, tanto che il suo
consumo avviene anche durante gli allenamenti in mare, nelle pause in cui abbiamo solo pochi minuti per recuperare energie, grazie alle
vaschette con formaggio a tocchetti che sono
sempre presenti anche sulle barche appoggio.
In questo caso puntiamo a un doppio e importante risultato: quello sportivo, che compete a
noi, e quello di una gara di solidarietà cui ci
auguriamo concorrano davvero in tanti”.
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Siena per legatumori
LA DIAGNOSI PRECOCE DEL MELANOMA
CON L’UNITÀ DIAGNOSTICA MOBILE
Il melanoma è il più aggressivo tumore della
pelle. Tumori anche di piccole dimensioni, infatti, possono avere un decorso molto grave.
L’incidenza, che è un progressivo aumento in
tutto il mondo, viene imputata alla crescente, eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti
(U.V.) solari, non più schermati dalla fascia
protettiva dell’ozono. In Italia l’incidenza è
tendenzialmente maggiore nelle donne ed è
più frequente al Nord. Nella graduatoria per
mortalità da tumore, il melanoma è attualmente 13° con 2 casi ogni 100.000 abitanti
per le donne e 2,8 per i maschi.
Il melanoma continua pertanto ad essere,
per la bassa sopravvivenza in stati avanzati,
un problema di sanità pubblica a cui contribuisce anche l’invecchiamento progressivo
della popolazione.
Il melanoma nasce della trasformazione tumorale di quelle cellule della cute, i melanociti, che normalmente sono deputate alla difesa della pelle dai raggi UV mediante la produzione del pigmento cutaneo (la melanina)
sotto lo stimolo della luce solare. A riguardo
sono stati identificati 5 tipologie di fenotipi
(tabella 1) con differente sensibilità agli effetti nocivi delle radiazioni solari.
Le cause dell’insorgenza del melanoma non
sono state ancora identificate, ma la suo sviluppo concorrono sicuramente fattori genetico - familiari e ambientali.
FATTORI GENETICO - FAMILIARI
• Familiarità per melanoma
• Precedente melanoma
• Appartenenza al fenotipo I e II (difficoltà ad
abbronzarsi e facili scottature solari)
• Presenza di molti nevi (nei) (oltre 50)
• Presenza di nevi atipici
FATTORI AMBIENTALI
Il più importante fattore di rischio per la popolazione di pelle bianca è la scottatura da
eccessiva esposizione solare. La gran parte
dei melanomi è correlata con l’esposizione
intermittente alle radiazioni UV, soprattutto
in età infantile.
Occorre ricordare che l’intensità dell’irradiazione solare non è costante, ma aumenta:
- Tra le ore 11-16, quando si concentra il
95% di tutta l’irradiazione
- Con la stagione: in estate nel nostro emisfero
- Con l’altitudine (+4% ogni 300 metri)
- Con la latitudine (soggiorni in Paesi vicini
all’equatore)
- In vicinanza di superfici riflettenti: lago-mare +10%, sabbia+ 10-25%, neve + 80%.
Altri fattori di rischio sono rappresentati dalle radiazioni ionizzanti e da alcuni composti
chimici (arsenico, catrame e oli minerali) a
cui si può essere esposti per motivi lavorativi.
Si può prevenire il melanoma con due modalità.
PREVENZIONE PRIMARIA
Rivolta ad evitare alcuni fattori di rischio.
Questa rappresenta l’arma più efficace per
diminuire l’incidenza del melanoma, necessita di campagne di corretta informazione ed
educazione, soprattutto in età scolare, senza
scoraggiare le attività all’aria aperta, importanti per un sano sviluppo psico-fisico.
MESSAGGI DI PREVENZIONE PRIMARIA
• Evitare le ustioni solari soprattutto in giovane età e in soggetti con pelle chiara (fenotipo I e II) e con molti nei.
FENOTIPO
SCOTTATURE
ABBRONZATURA
CAPELLI
I
sempre
mai
rossi biondi
II
sempre
leggera
biondi o castano
chaiari
III
a volte
sempre
biondi o castani
IV – V
raramente/mai
sempre
castani o neri
OCCHI
chiari
chiari
qualsiasi
marroni o neri
Tabella1- Non tutte le persone reagiscono allo stesso modo al sole per il diverso fenotipo cutaneo.
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Siena per legatumori
• Utilizzare ombrelloni, teli, copricapo e indumenti.
• Evitare di esporsi nelle ore centrali della
giornata (dalle 11:00 alle 16:00).
• Evitare l’uso di essenze e profumi prima
dell’esposizione al sole, poiché possono
produrre effetti secondari di allergie e scottature a seguito dell’azione dei raggi UV.
• Proteggersi con creme solari adeguate al
proprio fototipo e al tempo di esposizione.
Queste devono essere applicate ripetutamente e non devono indurre comunque a
prolungare l’esposizione solare.
• Ricordare che i dispositivi abbronzanti (lampade UV-A) rappresentano comunque un rischio in età giovanile e nei fototipi I e II.
PREVENZIONE SECONDARIA
Consiste nella diagnosi precoce con l’autoesame della cute e un primo controllo dei nei
da parte del medico di Medicina Generale ed
eventualmente del dermatologo. Se si riesce
ad individuare il tumore in fase iniziale con
un limitato intervento chirurgico si guarisce.
Il melanoma, insorgendo sulla cute, è facilmente visibile e pertanto può essere sospettato con un “autoesame della pelle”.
AUTOESAME DELLA PELLE
Per un corretto autoesame è necessario spogliarsi completamente ed osservare tutta la
superficie cutanee, incluso il cuoio capelluto
e le pieghe interdigitali e la pianta dei piedi,
facendosi aiutare da un familiare o utilizzando due specchi per evidenziare le zone meno
accessibili.
Quali sono i segni per sospettare un melanoma?
Il melanoma anche se può insorgere su tutto
l’ambito cutaneo, è più frequente sulle gambe nelle donne e sul dorso nell’uomo. Più
spesso insorge su cute sana, a volte si associa
ad un neo preesistente.
SEGNALI D’ALLARME PER IL MELANOMA:
SISTEMA ABCDE
A = asimmetria della lesione
B = bordi irregolari, frastagliati
C = colore policromo o nero
D = dimensioni > 5 mm (diametro)
E = evoluzione : modificazioni in dimensione, forma e colore in un breve periodo di
tempo (6-8 mesi)
L’UNITÀ DIAGNOSTICA MOBILE
Al fine di raggiungere gruppi consistenti di
popolazione, anche in luoghi remoti, si può
utilizzare una Unità Diagnostica Mobile di
Dermatoscopia Digitale. Legatumori Senese
si è dotata di un mezzo mobile per erogare
prestazioni all’esterno del Centro Prevenzione: consistenti nella mappatura domiciliare
dei nei presso scuole, aziende, fabbriche, caserme, con un apposito apparecchio digitale trasportabile, modernissimo e molto più
rapido del dermatoscopio fisso già in nostro
possesso.
La valigetta con il dermatoscopio digitale portatile
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Siena per legatumori
UN’ALLEANZA SOCIALE CONTRO
IL CANCRO TRA IL COMUNE DI SIENA
E LEGATUMORI SENESE
È stato avviato a Siena uno screening per
la prevenzione del melanoma, un tumore invasivo della pelle in incremento, specie nei
giovani, in base ad un protocollo d’intesa appena stipulato tra Legatumori Senese ed il
Comune della nostra città amministrata da
una giunta particolarmente sensibile a queste tematiche. Il programma proseguirà in
autunno in tutte le scuole cittadine, a partire dalle medie superiori e potrà essere esteso
anche in provincia a quei Comuni che ne faranno richiesta.
Nell’occasione segnaliamo due esempi significativi circa il livello di stima e considerazione raggiunto da Legatumori Senese nel
nostro Paese.
Il prestigioso team di Luna Rossa, guidato
dallo skipper Max Sirena, trasferitosi dagli Stati Uniti in Sardegna per preparare la
prossima Coppa America ha scelto proprio
il Centro Prevenzione di Siena per eseguire l’abituale screening oncologico annuale
(vedi fig. pag. 8).
E la Fondazione creata da Cesare Prandelli,
per assistere gli immigrati affetti da tumori,
per superare le tenaci barriere linguistiche
potrà distribuire la traduzione in 30 lingue di
un prontuario inviato da Legatumori Senese
al C.T. della Nazionale di Calcio con gli auguri per il Mundialito. Il prontuario è pubblicato sul nostro sito: www.legatumori.siena.it
alla voce Pubblicazioni.
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Siena per legatumori
PROTOCOLLO D’INTESA
Tra
Il Comune di Siena, rappresentato dal Sindaco pro-tempore Dott. Bruno Valentini, con sede legale in
Siena – P.zza Il Campo 1,
e
La Lega Italiana contro i Tumori - L.I.L.T - Sezione di Siena, in seguito per brevità indicata come
“Legatumori Senese”, con sede in Siena – Via Massetana Romana n. 44, rappresentata dal Presidente pro
– tempore Prof. Franco Nobile,
Premesso che:
La Lega Italiana per la lotta contro i Tumori (L.I.L.T.):
è un Ente pubblico su base associativa con la specifica finalità di combattere il cancro e con il compito
istituzionale primario della prevenzione oncologica
opera senza fini di lucro su tutto il territorio nazionale, sotto l’alto patronato del Presidente della
Repubblica e la vigilanza del Ministero della Salute;
sostiene ed attua programmi di informazione ed educazione alla salute, promuovendo anche lo
svolgimento di studi e ricerche nel campo della prevenzione onocologica e dell’oncogenesi;
esplica la propria attività attraverso le 103 Sezioni Provinciali, organismi associativi autonomi privati
quale quella di Siena (con il Centro Prevenzione Oncologica).
la sezione Provinciale di Siena della L.I.L.T. è una organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale
(ONLUS) ed è iscritta all’Albo Regionale del Volontariato; dal 2009 ha ottenuto il riconoscimento di Impresa
Sociale conservando la qualifica di ONLUS.
E che
Il Comune di Siena in qualità di ente pubblico rappresentativo che cura gli interessi della comunità locale
intende, nei limiti delle proprie competenze e funzioni, sostenere iniziative finalizzate a informare, educare e
sensibilizzare la popolazione alla prevenzione oncologica;
Considerato quindi che sia il Comune di Siena che la Legatumori Senese hanno reciproco interesse a tutelare la
salute quale valore trasversale che attiene ad ogni realtà civile, sociale e del lavoro e che entrambi riconoscono
l’importanza della prevenzione oncologica e la necessità di un responsabile apporto dei cittadini organizzati su
base associativa e delle Istituzioni,
Tutto ciò premesso,
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1
Le premesse costituiscono parte integrante del presente Protocollo d’Intesa finalizzato a promuovere le attività
e i servizi di prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione, assistenza socio-sanitaria e ricerca scientifica nel
settore oncologico, preventivamente concordate con le modalità di cui all’articolo seguente.
Il Comune di Siena e la Legatumori Senese collaborano altresì al fine di promuovere iniziative volte a favorire
un’informazione corretta ed esauriente all’opinione pubblica sulla prevenzione nel settore oncologico, quale
potenziamento della cultura della salute.
Art. 2
La programmazione e la gestione delle attività di cui al precedente articolo, vengono concordate e gestite dai
contraenti il presente protocollo e/o dai delegati da loro designati, ognuno per la parte di propria competenza.
Art. 3
La stipula del presente Protocollo di Intesa non comporta assunzione di specifici oneri finanziari da entrambe le
parti, che, tuttavia, si impegnano a concordare le diverse iniziative di fund-raising che si riterranno opportune,
compresa l’eventuale costituzione di organismi giuridici che consentano una reale sinergia tra pubblico e privato
e in grado di conferire sia all’uno che all’altro contraente il giusto ruolo in un’ottica di efficacia e di efficienza.
Art. 4
Il Comune di Siena e la Legatumori Senese, coerentemente con le motivazioni di fondo che caratterizzano i loro
scopi istituzionali, intendono contribuire con tutti gli strumenti a loro disposizione alla crescita di un’effettiva
rete di servizi capace di integrare e ottimizzare tutte le risorse disponibili sia di tipo sociale che sanitario e del
volontariato.
Art. 5
Il presente Protocollo di Intesa assume validità con la sottoscrizione dello stesso ed avrà una durata quinquennale
con possibilità di rinnovo tacito per lo stesso periodo di tempo, salvo facoltà di disdetta da entrambe le parti, da
notificare mediante lettera raccomandata A.R., almeno novanta giorni prima della scadenza.
Le parti possono altresì recedere dall’intesa nel corso della sua validità, mediante comunicazione da inviare,
tramite raccomandata A/R, con almeno sessanta giorni di preavviso
Siena lì maggio 2014
Per il Comune di Siena
Dr. Bruno Valentini
Sindaco di Siena
Per Legatumori Senese
Prof. Franco Nobile
Presidente Provinciale
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Siena per legatumori
IL COMUNICATO STAMPA
DEL COMUNE
PROTOCOLLO D’INTESA
CON
LA LEGA TUMORI
Approvato dalla giunta comunale il protocollo d’intesa
con la Lega Tumori di Siena. Un atto con cui, come ha
evidenziato
l’assessore
alla
salute, l’amministrazione intende assicurare il proprio
sostegno a quelle iniziative
Il sindaco di Siena Bruno Valentini (al centro) in visita al Centro Prevenzione
in ambito oncologico che, attraverso la prevenzione, formazione e educazione, hanno
come obiettivo l’affermazione
della cultura della salute. Il
Comune, come previsto anche
nel suo statuto, dove si legge
che l’ente concorre a garantire il diritto alla salute
promuovendo l’educazione sanitaria, si
impegna a soste-
nere le attivita’ intraprese
dall’associazione.
Lo screening per il melanoma spiegato al sindaco
LUNA ROSSA SUPPORTA LA
LEGATUMORI SENESE E SI SOTTOPONE
AL DEPISTAGGIO ONCOLOGICO
Siena, 17 febbraio 2014: Max Sirena,
Francesco Bruni, Matteo
e altri membri del team Luna Rossa
hanno aderito, su base volontaria,
a sottoporsi ai controlli di prevenzione
oncologica organizzati dal
prof. Franco Nobile Presidente di
Legatumori Senese
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Siena per legatumori
OLIO, OLIO DELLE MIE BRAME…
LE ANALISI DI QUALIFICATI LABORATORI ESEGUITE SULL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DISTRIBUITO IN ITALIA DALLA LILT PER LE CAMPAGNE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE SONO RISULTATE PERFETTE E PIENAMENTE RISPONDENTI ALLE NORMATIVE NAZIONALI E COMUNITARIE
Uno dei settori in cui è tradizionalmente impegnata la
sezione di Siena della LILT è l’informazione e l’educazione alimentare nell’ottica più generale della prevenzione
oncologica, in quanto circa il 30% dei tumori dipende
da cause collegate all’alimentazione. Ne fanno fede, tra
l’altro, le ricerche tecnico-scientifiche eseguite con l’OCRA (Osservatorio per le contaminazioni nell’alimentazione) sin dagli anni ottanta, dell’epoca cioè della catastrofe nucleare di Chernobyl. Queste ricerche, per la loro
rilevanza, furono comunicate al Parlamento Europeo di
Strasburgo. Questa attenzione al panorama alimentare
è proseguita negli anni con la decennale consulenza alla
Commissione Parlamentare di inchiesta sulle eventuali
contaminazioni delle falde freatiche e degli alimenti da
Uranio Impoverito impiegato a scopi bellici, che motivò
nel 2004 l’assegnazione della medaglia d’oro al merito tNBS[P
della sanità pubblica del Presidente A.Ciampi al prof. Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica
Franco Nobile, presidente della sezione di Siena della LILT. Questa attività di sorveglianza alimentare stata
condotta anche in collaborazione con i Nuclei Operativi
Ecologici (N.O.E.) dei Carabinieri competenti per territorio, nonché con lo stesso Ministero delle Politiche
Agricole che nel 2002 produsse la pubblicazione del trattato “La salute vien mangiando” frutto della collaborazione paritetica della LILT di Siena con l’Istituto Nazionale di Ricerca degli Alimenti e della
Nutrizione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. In tempi più recenti la sezione
di Siena della LILT, per ottemperare alle direttive della propria Sede Centrale in materia, ha
compilato e distribuito mensilmente i Quaderni di Educazione Alimentare alle dieci consorelle dell’Unione Regionale Toscana della LILT.
Sulla scorta di questa pluridecennale attività sommariamente riassunta, a seguito del diffondersi delle allarmanti notizie sulle frequenti adulterazioni per motivi speculativi dell’olio
extravergine di oliva (olio e.v.o.) recentemente rilevate in diverse regioni italiane dalla Guardia di Finanza, la Sezione di Siena ha inviato a qualificati laboratori nazionali di analisi merceologiche i campioni di olio e.v.o. ricevuti in occasione della Settimana della Prevenzione
per poterli distribuire come esempio della corretta alimentazione della dieta mediterranea.
Di seguito pubblichiamo la refertazione conclusiva di queste accuratissime analisi, che hanno fugato qualsiasi preoccupazione al riguardo. Rendiamo pubblici questi risultati con legittima soddisfazione, assicurando che la nostra vigilanza in materia di sicurezza alimentare
proseguirà e verrà ulteriormente potenziata.
SOT TO
L ’ A LT O
PAT R O N AT O
DEL
PRESIDENTE
DELLA
REPUBBLICA
Insieme
contro
il cancro
si vince.
I
RISTORANTI
DEL BUON RICORDO
AIUTA LA LILT
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Siena per legatumori
REFERTO DELLE ANALISI
Il campione risulta conforme alla normativa europea per gli olii extra vergine di oliva per i parametri chimici di qualità (secondo l’ultimo aggiornamento normativo: REGOLAMENTO DI
ESECUZIONE (UE) N. 1348/2013 DELLA COMMISSIONE – del 16 dicembre 2013 che modifica il regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle
caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa
d’oliva nonché ai metodi ad essi attinenti).
Per quanto riguarda le positività ai pesticidi ,
anche questi risultano a norma per un Olio Extra Vergine di oliva da agricoltura convenzionale (i limiti massimi di residuo sulla matrice Olive
da Olio, definiti nel REGOLAMENTO (CEE) N.
396/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO del 23 febbraio 2005 concemente i
livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine
vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio sono per il Clorpirifos Etile 0,05 mg/kg, per il Fosmet 3 mg/kg). Infine anche i metalli pesanti risultano a norma:
l’unico risultato positivo è il Piombo, a livello di 0,014 mg/kg, inferiore al limite definito nella
normativa (REGOLAMETO (CE) N. 1881/2006 DELLA COMMISSIONE del 19 dicembre 2006
che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari) di 0,1 mg/kg.
I dettagli della refertazione sono pubblicati on line sul nostro sito
www.legatumori.siena.it cliccando sulla voce NEWS.
Per destinare il
5x1000 a Lega Tumori Senese basta apporre la firma
nell’allegato dei modelli CUD, 730-1 bis o UNICO con l’indicazione del nostro
codice fiscale:
92019720520
Lega Tumori Siena
Strada Massetana Romana, 44 - 53100 Siena (SI)
Tel. 0577 285147 - Fax 0577 44104
[email protected] - www.legatumori.siena.it
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Siena per legatumori
LA SALUTE VIEN MANGIANDO…
Comunicato della Sede Centrale LILT alle Sezioni provinciali
In data 27 febbraio u.s. è stato sottoscritto un importante protocollo d’intesa tra la LILT ed il
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Detto allegato protocollo – durata triennale – persegue l’obiettivo di educare alla salute un
numero sempre più ampio di cittadini di informare sull’importanza dell’adozione di stili corretti di vita e di una sana alimentazione, ovvero di sensibilizzare e diffondere la cultura della
prevenzione come “metodo di vita”.
Infatti – come da consolidate evidenze scientifiche – è dimostrato che un’alimentazione sbagliata è causa dello sviluppo di circa il 35% dei casi di tumore.
Quindi, è importante diffondere il messaggio di una sana e corretta alimentazione promuovendo programmi ed interventi di educazione alla salute rivolte alle famiglie e ai bambini, al
fine di prevenire e curare soprappeso, obesità e comportamenti a rischio.
Il citato protocollo rappresenta una rilevante occasione per condividere tutte quelle iniziative
che le Sezioni Provinciali vorranno promuovere sul territorio per la tutela di una sana alimentazione e di un corretto stile di vita.
A tal proposito la Sezione provinciale di Siena, in accordo con l’Unione Regionale Toscana ha
compilato una serie di Quaderni di Educazione Alimentare, inviandoli a tutte le Consorelle
toscane, nonché alla stessa Sede Centrale. I primi tre Quaderni sono già scaricabili in PDF
dal nostro sito www.legatumori.siena.it cliccando sulla voce Pubblicazioni. I successivi Quaderni saranno pubblicati on line con cadenza mensile.
A sinistra:
Prof. Francesco
Schittulli
Presidente LILT
con il prof. Nobile
alla recente
Assemblea dei
Presidenti a Roma
A destra:
la piramide
alimentare
PROTOCOLLO D’ INTESA
TRA IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI E LA LEGA ITALIANA PER
LA LOTTA CONTRO I TUMORI
PREMESSO CHE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (di seguito “Mipaaf), con sede in Via XX Settembre,
n. 20 – 00187 Roma, rappresentato dal Capo Dipartimento delle politiche competitive, della qualità
agroalimentare ippiche e della pesca Prof. Gianluca Maria Esposito
• elabora e coordina, ai sensi delle vigenti disposizioni normative, le linee di politica agricola, alimentare e forestale
nonché della pesca, curando,fra l’altro, le iniziative volte allo sviluppo delle imprese e dei mercati del sistema
agricolo ed agroalimentare nazionale nonché la tutela e la valorizzazione della qualità dei relativi prodotti;
• vigila sulle attività di ricerca, informazione e promozione nel campo degli alimenti e della nutrizione ai fini
della tutela del consumatore e del miglioramento qualitativo delle produzioni agro-alimentari, svolte dal
Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura;
• svolge attività di comunicazione e di informazione in materia di qualità dei prodotti agricoli ed agroalimentari;
• attività di educazione alimentare di carattere non sanitario e campagne di comunicazione istituzionali nelle scuole;
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Siena per legatumori
• servizi informativi di pubblica utilità per i cittadini consumatori.
• La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (di seguito LILT) con sede in Via Alessandro Torlonia, 15 – 00161
Roma, rappresentata dal Presidente e legale rappresentante Prof. Francesco Schittulli
• opera senza fini di lucro su tutto il territorio nazionale, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica,
la vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
• in considerazione delle attribuzioni di competenza come previste dalla vigenti disposizioni normative e
statutarie, promuove tra l’altro:
• l’informazione e l’educazione alla salute e alla prevenzione oncologica;
• le campagne di sensibilizzazione rivolte alle persone ed agli organismi pubblici, convenzionati e privati, che
operano nell’ambito sociosanitario e ambientale;
• le iniziative di formazione e di educazione alla prevenzione oncologica, anche nelle scuole e nei luoghi di
lavoro;
• la diffusione della cultura della prevenzione primaria per ridurre i fattori di rischio e di insorgenza della
malattia, della prevenzione secondaria attraverso visite mediche d esami strumentali per la diagnosi precoce
dei tumori, nonché della prevenzione terziaria per farsi carico delle problematiche del percorso di vita di chi
ha sviluppato un cancro
• promuove ogni anno eventi e campagne di comunicazione ed informazione nazionali, presso le principali
piazze d’Italia al fine di svolgere un’incisiva azione di sensibilizzazione verso i cittadini – tra le quali riveste
particolare importanza la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, che si tiene ogni anno nel mese
si marzo;
• che il presente Protocollo non comporta oneri per l’Amministrazione.
CONSIDERATO CHE
• il Mipaaf ha interesse a perseguire il proprio obiettivo di informare i consumatori e valorizzare il patrimonio
agroalimentare italiano, anche attraverso la partecipazione ad Expo 2015 di Milano;
• la LILT ha interesse a divulgare corretti stili di vita e di alimentazione che promuovono il consumo di prodotti
alimentari nazionali di qualità;
• Scienza e Medicina sono concordi nell’affermare che più di un terzo dei tumori diagnosticato non insorgerebbe
se ci si alimentasse in modo diverso, ossia con una sana e corretta alimentazione, che rappresenta un
indispensabile strumento di salvaguardia per la nostra salute. In particolare la “dieta mediterranea”, celebre
per la sue virtù salutari, che prevede l’assunzione di frutta fresca, verdura, cereali, pesce e, soprattutto, olio
extravergine di oliva. Quest’ultimo, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore, è
stato individuato quale testimonial storico della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica della
LILT del 2012, patrocinata anche da Mipaaf;
• Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e
all’innovazione nel settore dell’alimentazione riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali, al centro dei
quali c’è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura, sufficiente e durevole per tutto il pianeta. Fra i
temi trattati in questa manifestazione, verranno affrontati:
1. la prevenzione alle nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari,
dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche alimentari che permettono la soluzione di queste
malattie;
2. l’educazione ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli
adolescenti, i diversamente abili e gli anziani;
3. la valorizzazione della conoscenza delle “tradizioni alimentari”, come elementi culturali e etnici;
4. la garanzia della qualità del cibo, con appropriati sistemi di tutela e monitoraggio delle contraffazioni e delle
adulterazioni.
• l’educazione ad una vita sana, ed una corretta alimentazione è rilevante nella prevenzione della lotta contro
i tumori;
• si intende contribuire alla realizzazione di programmi, progetti e iniziative finalizzati ad accrescere il benessere
dei cittadini, influenzando gli stili di vita anche dei bambini e degli adolescenti con il fine di ridurre l’incidenza
dei tumori e migliorare la qualità della vita;
• il Mipaaf ha in corso la stipula con il MIUR di un Protocollo d’intesa per un programma di educazione alimentare
nelle scuole;
• le campagne informative e di comunicazione rappresentano, tra gli altri, lo strumento operativo più efficace
ed economico per assicurare la divulgazione e la diffusione di detti valori e beni-interessi, condivisi da Mipaaf
e LILT, oggetto della tutela del diritto all’integrità psicofisica, costituzionalmente riconosciuto in capo ai
cittadini.
LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE
1. Il Mipaaf concorre avvalendosi eventualmente anche del Consiglio per la ricerca e sperimentazione in
agricoltura, a promuovere l’educazione per una sana alimentazione e corretti stili di vita, anche attraverso
campagne di comunicazione volte a sensibilizzare i consumatori dalle prime età di vita, realizzando eventi
formativi anche nelle scuole;
2. La LILT diffonde le conoscenze e fornisce gli strumenti per una corretta alimentazione e per uno stile di vita
attivo e sano, al fine di prevenire e curare soprappeso, obesità e comportamenti a rischio;
3. La LILT e il Mipaaf, in particolare, hanno l’obiettivo comune di definire e promuovere programmi ed interventi
di educazione alla salute rivolti alle famiglie e ai bambini/adolescenti, valorizzando l’approccio intersettoriale
finalizzato alla modifica dello stile di vita ed alle strategie che incidano sulle abitudini alimentari, attraverso
campagne di informazione e comunicazione, realizzazione di materiale didattico nonché strumenti divulgativi,
sensibilizzazione dei media, partecipazione a programmi TV e convegni.
4. La LILT e il Mipaaf intendono sviluppare azioni per trasformare le buone pratiche in interventi consolidati,
mettendo in rete sistemi, competenze e responsabilità diverse, con l’obiettivo di promuovere l’importanza
dell’alimentazione per la salute, soprattutto, delle nuove generazioni, anche attraverso la promozione di
progetti/bandi rivolti alle scuole per lo sviluppo e l’approfondimento dei temi da EXPO 2015.
5. La LILT e il Mipaaf concordano che il presente accordo abbia una durata triennale (2014-2016).
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Siena per legatumori
I TUMORI IN ETÀ PEDIATRICA
Mario Cristofolini
ARMET, Associazione Ricerca Medica Trentina
Maurizio Amichetti
LILT – Sezione Provinciale di Trento
I tumori dell’età pediatrica dell’adolescenza, pur non rappresentando una entità numerica rilevante, rappresentano un impegno
socio-sanitario molto significativo, sia per la
peculiarità che presentano i piccoli pazienti,
sia per la complessità dei trattamenti oncologici che devono essere messi in atto.
In questa fascia d’età si evidenzia in Italia
un tasso di incidenza di 120-130 nuovi casi/
anno/ per 1.000.000 di soggetti, per cui ci
possiamo attendere ogni anno circa 15001800 nuovi casi di neoplasie maligne. Più di
metà dei casi è costituita da leucemie acute
seguita da tumori del sistema nervoso centrale seguiti da sarcomi, linfomi, neuroblastoma, tumore di Wilms ecc. In particolare i
neuroblastomi sono più frequenti tra i neonati (29%), le leucemie e i tumori nel sistema nervoso mostrano un picco di incidenza
tra gli 1 e 4 anni, i linfomi tra i 5 e i 9 anni.
Dopo i 10 anni invece i tumori ossei.
Le cause alla base dei tumori infantili sono
ancora poco conosciute. I dati degli studi
tipo caso-controllo suggeriscono che esposizioni ambientali (sostanze chimiche, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti) e a farma-
ci, occupazione dei genitori, fumo passivo,
trattamenti diagnostici e terapeutici o agenti
infettivi possono aumentare il rischio per tali
patologie. L’aumento del tasso di incidenza
dei tumori infantili (circa 2%) negli ultimi
decenni suggerirebbe che le cause siano da
riferire ai cambiamenti nello stile di vita e
nell’esposizione ad una varietà di agenti.
Dopo un picco nel 2000, l’incidenza pare ora
stabilizzarsi (dati dei Registri Tumori Italiani). La mortalità è di circa 200 decessi per
anno in Italia con un andamento, fortunatamente, recentemente in diminuzione.
Negli ultimi venti anni si sono succeduti
grossi cambiamenti per quanto riguarda la
terapia oncologica pediatrica. L’obiettivo dei
moderni protocolli è di arrivare alla cura
dopo la prima presentazione di malattia integrando chirurgia, radioterapia e chemioterapia in trattamenti multimodali. Questo approccio ha portato ad un netto miglioramento della sopravvivenza negli ultimi 50 anni
con valori globalmente dal 30% al 70% a 5
anni dalla diagnosi. La peculiarità del bambino, dovuta alla crescita di organi e tessuti
durante lo sviluppo lo rende particolarmente suscettibile a tutti quegli agenti (terapie,
farmaci e radiazioni) che possono interferire negativamente con l’armonioso sviluppo
dell’organismo infantile. Essendo il bambino
un essere in continuo sviluppo, gli specialisti
Incidenza di tumori infantili in Italia: dati AIRTUM - Trend temporale per genere
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Siena per legatumori
in oncologia medica e radioterapia si trovano frequentemente di fronte al problema di somministrare farmaci ed erogare dosi di radiazioni potenzialmente dannose per un organismo
in fase di crescita. Tanto più che chirurgia e anche radioterapia necessitano spesso di un
intervento anestesiologico anch’esso potenzialmente tossico.
Dal punto di vista terapeutico segnaliamo il recente impegno dell’Unità Operativa di Protonterapia dell’APSS di Trento che sta studiando nuove possibilità di cura utilizzando i protoni
che prefigurano in questi pazienti tutte le potenzialità di un impatto favorevole sul controllo
di malattia. Ciò avviene grazie alla documentata capacità di risparmio dei tessuti sani durante l’irradiazione che fa dei protoni un’arma terapeutica emergente ed in grande sviluppo in
questa branca oncologica.
In questo percorso terapeutico bambini e famiglie vanno seguiti da specialisti dei Servizi di
Psicologia con l’obiettivo di fornire un approccio il più completo possibile. Un numero sempre maggiore di bambini colpiti da tumore una volta curato diventerà adulto ed un rientro
equilibrato nella vita di tutti i giorni sarà tanto più possibile e facile, quanto più i piccoli
pazienti e le loro famiglie saranno stati aiutati a superare il difficile periodo della malattia.
(Estratto dal vol.2 – Obiettivo Salute – I tumori in età pediatrica di M. Cristofolini e M. Amichetti – Ed. LILT Trento 2013)
LA SEZIONE PROVINCIALE DI TRENTO
DELLA LILT A FIANCO DEI PICCOLI
PAZIENTI ONCOLOGICI
I tumori dell’età pediatrica e dell’adolescenza rappresentano un
impegno socio-sanitario significativo, sia per la peculiarità del
paziente, sia per la complessità dei trattamenti oncologici che
devono essere somministrati. L’approccio a questa problematica richiede un atteggiamento multidiciplinare, che coinvolge
diversi specialisti ed ha una ricaduta a livello familiare, sociale
e psicologico di forte impatto. Uno degli ultimi traguardi raggiunti a Trento su questo fronte è la creazione di un’Unità Operativa di Protonterapia, un centro avanzato di terapia oncologica con tecnologie di ultima generazione e personale altamente
specializzato, unico per il suo genere in Italia e per il quale ci si
aspetta affluenza non solo a livello nazionale ma anche dall’estero. Ne parleremo nell’articolo successivo.
Per questo la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione
Provinciale di Trento ha rafforzato ed integrato il Servizio per
l’accoglienza e l’aiuto ai bambini ed adolescenti colpiti da tumore e alle loro famiglie.
Anche il mondo del volontariato e dell’associazionismo, infatti,
può contribuire in questo ambito, affiancando risorse e servizi
a quelli già attivati dalle istituzioni sanitarie o addirittura, risolvendone eventuali carenze.
L’accoglienza e l’assistenza dei bambini e degli adolescenti sono servizi delicati e complessi
da seguire, richiedono cautele particolari e strumenti specifici: LILT si impegna per favorire
quel rapporto ottimale tra equipe terapeutica, bambino e famiglia che consente di superare
al meglio il trauma della malattia, migliorando quando possibile la realtà dei piccoli malati
di tumore.
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Siena per legatumori
IL RUOLO DELLA PROTONTERAPIA
IN ONCOLOGIA PEDIATRICA
Veduta frontale
del nuovo Centro di
Protonterapia
di Trento
Vinante Lorenzo, Vennarini Sabina, Rombi Barbara, Amichetti Maurizio
U.O. Protonterapia Azienda Provinciale per i
Servizi Sanitari (APSS) – Trento
Grazie ai crescenti progressi terapeutici e all’utilizzo di un approccio di trattamento multimodale, i risultati delle cure delle neoplasie pediatriche
sono ormai prossimi ai tassi di guarigione superiori all’80%. La radioterapia offre un sostanziale
contributo al controllo locale della malattia, ma
purtroppo gioca anche un ruolo negativo nello
sviluppo di sequele tardive a carico di tessuti sani
e/o di organi in accrescimento. Gli effetti tardivi
sono caratterizzati da disfunzioni d’organo, seconde neoplasie e sequele psicosociali, esiti che
inficiano pesantemente la qualità di vita dei sopravvissuti. La probabilità di insorgenza di tali
effetti collaterali correla con la dose di radiazioni ricevuta dai tessuti sani coinvolti nel campo
di irradiazione. La protonterapia, grazie alle sue
caratteristiche fisiche, riduce l’esposizione degli
organi a rischio limitrofi al tumore ed è potenzialmente in grado di ridurre l’insorgenza di tossicità tardiva multi-organo e l’incidenza di cancerogenesi secondaria. Ne consegue l’interesse
per la metodica e l’incremento del suo utilizzo
nel mondo oncologico pediatrico possibile anche
grazie alla sempre maggiore disponibilità e sviluppo di tale tecnologia.
La tossicità tardiva dei trattamenti radiochemioterapici pediatrici
L’elevato tasso di sopravvivenza dei bambini e degli adolescenti curati per tumore maligno è ancora accompagnato da un rischio significativo di
eventi tardivi. E’ stato stimato che il 62% delle
persone sopravvissute ad una neoplasia pediatrica presenta una o più patologie croniche, anche
gravi nel 28% dei casi. Il tipo di complicanza varia a seconda del distretto anatomico interessato
dall’irradiazione, ad esempio per la sede cerebrale la compromissione funzionale può riguardare
l’udito, la vista, la funzione endocrina e quella
neurocognitiva. Nel paziente in fase di accrescimento, l’irradiazione delle strutture muscolo-scheletriche può comportare importanti dismetrie, con conseguenti complicanze posturali
ed estetiche. Non trascurabile è il problema delle
neoplasie radio-indotte, il cui rischio di insorgenza aumenta al crescere della dose integrale che è
stata erogata. È facile intuire come tanto più piccoli siano i bambini irradiati, tanto maggiore è il
rischio di avere degli effetti collaterali tardivi. Ad
esempio dall’esperienza del St. Jude Children’s
Hospital emerge come il quoziente intellettivo
dei pazienti più giovani sottoposti a radioterapia
per glioma cerebrale risulti significativamente
diminuito. Alle complicanze funzionali ed estetiche si associano spesso delle problematiche psico-sociali importanti, che secondo un lavoro duìi
Lund e coll. interessano soprattutto i pazienti di
sesso femminile che hanno ricevuto un’irradiazione intracranica. Va inoltre sottolineato come
tali complicanze rappresentino un costo estremamente gravoso, prima di tutto per la qualità
di vita dei pazienti, ma anche per la collettività,
in quanto comportano un impegno ingente di
risorse sanitarie per i programmi di follow up e
la gestione delle tossicità. A tal proposito è stato
valutato come l’impiego della protonterapia nel
trattamento del medulloblastoma abbia un costo
iniziale più elevato, ma risulti comunque vantaggiosa a lungo termine per la minore incidenza di
eventi avversi, con una ricaduta sociale positiva.
Le potenzialità fisiche dell’impiego dei fotoni
La protonterapia è un tipo di radioterapia esterna
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Siena per legatumori
che utilizza i protoni accelerati ad alta energia
invece che i fotoni, impiegati in radioterapia convenzionale. Quando un fascio di protoni entra nel
corpo rilascia una dose costante durante il suo
percorso fino al termine del suo range, dove tutta
la rimanente energia viene depositata in pochi
millimetri (picco di Bragg). A differenza del trattamento con fotoni, l’impiego di protoni riduce
sia la dose prossimale al tumore, che soprattutto,
quella distale. Le moderne tecniche di radioterapia con fotoni hanno certamente permesso
un’ottima conformazione della dose al volume
bersaglio, ma spesso a discapito di un ampio volume di irradiazione. Comparando i piani di trattamento ottenuti con fotoni e con protoni appare
solitamente evidente come i secondi permettano
un significativo risparmio dei tessuti sani che ricevono medie- basse dosi. A titolo esemplificativo
la figura 1 mostra un confronto dosimetrico per
un craniofaringioma pediatrico tra protonterapia e radioterapia ad intensità modulata (IMRT),
la più moderna e avanzata forma di radioterapia.
Le prime evidenze cliniche
Allo stato attuale la maggior parte delle evidenze
favorevoli all’impiego della protonterapia in oncologia pediatrica derivano da studi dosimetrici
comprativi tra tecniche con fotoni e protoni. I
risultati clinici disponibili in letteratura che riportano i dati di sopravvivenza, controllo locale
di malattia, tolleranza acuta e tossicità tardiva
sono però ancora limitati. Le maggiori evidenze
riguardano i tumori intracranici, tra cui l’ependimoma, il medulloblastoma, i glomi di basso grado, il craniofaringioma, e quelli del basicranio,
Immagini TC assiali di un piano ottenuto con protonterapia ad
intensità modulata (B) per un paziente affetto da craniofaringioma.
La copertura del bersaglio è simile (isodose rossa e viola) mentre i
volumi che ricevono medie (isodose gialla e verde) e basse (isodose
azzurra e blu) dosi sono notevolmente ridotte con la protonterapia.
In questo caso vi è un maggiore risparmio dei lobi temporali, della
zona amigdala-ippocampale e delle strutture orbitarie, con una
potenziale riduzione del rischio di sequele neuro-cognitive, visive e
di secondi tumori.
come il cordoma e il condrosarcoma. La protonterapia è una valida opzione terapeutica anche
per i sarcomi dei tessuti molli, in particolare il
rabdomiosarcoma orbitarlo, parameningeo e prostatico, oltre che il sarcoma di Ewing e l’osteosarcoma. Si è poi rivelata utile nel trattamento del
retinoblastona dove un recente lavoro del Massachussets General Hospital ha dimostrato come il
rischio di carcinogenesi secondaria a 10 anni sia
risultato essere del 14% nel gruppo trattato con
fotoni e del 0% in quello trattato con protoni. Infine un interesse sempre maggiore sta emergendo per il neuroblastona e i linfomi, patologie in
cui le dosi richieste sono relativamente basse, ma
dove i volumi di trattamento sono generalmente
ampi, con la conseguente possibilità di ridurre
notevolmente la dose integrale grazie ai protoni.
In generale pur considerando la limitatezza
dei dati disponibili, le prime evidenze cliniche
stanno confermando un esito simile rispetto
alle casistiche storiche trattate con radioterapia
convenzionale. La tolleranza acuta e la tossicità
tardiva del trattamento con protoni sono invece
risultate solitamente ridotte sia in termini di tassi di incidenza che di gravità, così come il rischio
di neoplasie radio-indotte appare essere limitato.
I primi risultati clinici sembrerebbero pertanto
avvalorare quanto emerso dagli studi fisico-dosimetrici.
Conclusioni
La protonterapia è un’opzione terapeutica innovativa nel trattamento delle neoplasie pediatriche, che si prefigge l’obiettivo di garantire una
migliore tolleranza acuta e di ridurre l’incidenza
delle sequele tardive della radioterapia. Ciò rappresenta un obiettivo fondamentale, in quanto
lo straordinario aumento della possibilità di sopravvivenza per tali pazienti pone l’imperativo di
poter garantire loro una qualità di vita adeguata.
Se ormai di paradigma dell’oncologia pediatrica
è “curare non basta”, l’avvento dei protoni offre
sicuramente una possibilità nuova per migliorare la vita dei sopravvissuti ai tumori infantili.
Si ringraziano l’amico
carissimo prof. Mario
Cristofolini (nella foto),
presidente della sezione
LILT di Trento e i suoi
Collaboratori.
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