SIR 29 marzo 2014

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Martedì 29 Aprile 2014
18:49 - PROCREAZIONE ASSISTITA: PROPOSTA DI LEGGE GIGLI-BINETTI PER TUTELA
CONCEPITO
Attuare il “principio del contraddittorio nei procedimenti civili in materia di procreazione
medicalmente assistita”: è questo il titolo della proposta di legge di iniziativa dei deputati Gian
Luigi Gigli e Paola Binetti, presentata dagli stessi proponenti oggi pomeriggio durante una
conferenza stampa alla Camera dei deputati, presenti anche Carlo Casini, parlamentare
europeo e presidente del Movimento per la vita italiano (Mpv) ed Eugenia Roccella. “Di fronte
ai continui attacchi alla legge 40 - ha spiegato in apertura Gigli - abbiamo pensato con la
collega Binetti e con Carlo Casini a una ipotesi legislativa che preveda l’estensione della figura
del curatore speciale per gli interessi del nascituro, in caso di controversia a seguito di
procedure di fecondazione medicalmente assistita. In tal modo si verrebbero a tutelare, con il
giusto contraddittorio, non solo gli interessi dei genitori e dei medici che hanno effettuato le
procedure di fecondazione, ma anche quelli dello stesso nascituro, che risulta il soggetto
principale da difendere e che spesso è totalmente trascurato, come fosse un semplice
oggetto”. Dal canto suo Roccella ha parlato di “una valanga antropologica che sta arrivando
anche nel nostro Paese e che finora, sui temi etici, è stata in parte arginata dalla forte
presenza cattolica e dai difensori del valore della vita”. (segue)
19:03 - PROCREAZIONE ASSISTITA: PROPOSTA DI LEGGE GIGLI-BINETTI PER TUTELA
CONCEPITO (2)
Entrando nel merito della proposta di legge, Carlo Casini che ne è stato l’ispiratore e il
principale estensore, ha spiegato che l’art. 1 della Legge 40 “assicura i diritti di tutti i soggetti
coinvolti compreso il concepito”. “Proprio per questo motivo - ha sottolineato - abbiamo
pensato che anche i diritti del figlio generato o generando mediante procreazione artificiale
debbano essere tutelati, alla luce del fatto che finora la voce del nascituro è stata totalmente
assente nelle vicende giudiziarie nelle quali, come è recentemente accaduto, gli adulti
chiedono di poter ricorrere alla ‘eterologa’”. Il parlamentare europeo ha anche fatto cenno alla
“domanda di selezione di embrioni mediante diagnosi genetica preimpianto o rivendicando un
preteso diritto di proprietà sugli embrioni congelati che consentirebbe di chiederne la
distruzione”. “In questi casi - ha proseguito Casini - gli adulti fanno valere i loro interessi
proponendo azione contro i medici o gli enti che praticano la procreazione, i quali in realtà
spesso sono perfettamente d’accordo con gli attori, anzi hanno un interesse professionale ed
economico ad ampliare nel massimo grado la possibilità di effettuare tale procreazione
assistita”. (segue)
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Tra i diritti che la proposta di legge intende siano tutelati nei confronti del nascituro, ad opera di
un “curatore speciale”, ci sono oltre a quello basilare della vita stessa, intesa come
sopravvivenza dallo stato embrionale al suo successivo potenziale sviluppo - ha spiegato.
Casini - “quelli all’integrità fisica, alla conoscenza delle proprie origini, all’identità personale, ad
avere un padre e una madre certi per la coincidenza della genitorialità genetica, degli affetti e
legale, tutti diritti che dovrebbero sempre essere presi in seria considerazione”. Paola Binetti,
dal canto suo, ha sottolineato che “nonostante i ripetuti attacchi alla legge 40, non è stato
smontato l’art. 1 che ne costituisce il cuore affermando la parità dei diritti tra padre, madre e
concepito. Questo - ha affermato - dovrebbe essere un concetto elementare di democrazia,
che mette il più debole al pari dei più forti. E noi, con questa proposta di legge, ci schieriamo
dalla parte della tutela dei diritti dei più deboli, che sono gli embrioni da poco concepiti”. Binetti
ha ricordato che “già 2000 anni fa la legislazione romana prevedeva la figura del ‘curator
ventris’, una sorta di avvocato difensore del nascituro. Se l’Europa negherà le sue radici che
provengono dalla logica e filosofia greca, dal diritto romano e dalla visione cristiana, negherà i
propri valori fondativi”.
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