AVICOLTURA Editoriale VICULTUR Poste Italiane S.p.A. - Sped. abb. post. - 70% - LO/BS Tassa riscossa - Taxe percue Aut. N. 1623/2002 del 30/01/2002 del Trib. di MO A Anno XIII - N. 47 - Aprile-Giugno 2014 A VICOLTUR VICULTUR ORGANO UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI AVICOLE FAVEROLLES FRANCESE ArgentataFrumento 1 AVICOLTURA VICULTUR Anno XIII - N. 47 Aprile-Giugno 2014 Trimestrale di Cultura, Selezione e Salvaguardia Avicola Organo Ufficiale F.I.AV. Federazione Italiana Associazioni Avicole FAVEROLLES FRANCESE Argentata frumento Registrato al Tribunale di Modena n. 1623/2002 del 30.01.2002 EDITRICE FIAV Viale Zancanaro 22 33077 Sacile (PN) www.fiav.info Presidente: Giuseppe Da Giau Tel. 347 1331644 E-mail: segreteria [email protected] COCINCINA NANA Perniciata a maglie nere Direttore: Giuseppe Da Giau Responsabile Comitato di Redazione Paolo Rolla Comitato di Redazione Simone Cepollina Rachele Grati Alessandro Perini Francesco Vellei Stampa: Tipolitografia Editrice LUMINI Via Averolda, 20 25039 Travagliato (BS) E-mail: [email protected] Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Cennini Adamo, Cepollina Simone, Da Giau Giuseppe, Focardi Fabrizio, Gioffrè Domenico, Grati Rachele, Neri Louis, Piazza Angelo, Zanni Elena. I collaboratori assumono piena responsabilità delle affermazioni contenute nei loro scritti. Le opinioni espresse dagli autori non impegnano la rivista e la sua direzione. Il prossimo numero sarà chiuso il 15.09.2014 Avicoltura-Avicultura non è in vendita. Distribuito gratuitamente ai soci. 2 MEETING GIUDICI E.E. 2014 AVICOLTURA Editoriale VICULTUR Editoriale Sommario Care lettrici e cari lettori, quante volte ci siamo chiesti se sarà mai possibile disporre di un libro degli standard veramente “Europeo”. In un tempo in cui parlare di Europa ed integrazione culturale è diventato molto difficile, l’Assemblea annuale di Entente Européenne svoltasi a Sarajevo, lascia intravvedere un’opportunità. La scelta della città innanzitutto: Sarajevo, un esempio di pacifica convivenza di culture e religioni, dove si rispettano i cristiani dell’Ortodossia e la Chiesa cattolica, la maggioranza musulmana e una forte enclave dell’ebraismo, un crogiolo di popoli che ha vissuto e superato le atrocità di una guerra fratricida, si è proposta a noi come un simbolo della mediazione possibile. La riflessione: nell’ universo dell’avicoltura europea i “nazionalismi” hanno sempre pesato molto e hanno portato al particolarismo degli standard. Tutto ciò che poteva offrire uno spiraglio ad una diversa interpretazione un pò alla volta è divenuto anche materia diversa, pensiamo alla nostra amata Livorno e in quanti modi essa sia stata presentata: Leghorn, Livorno inglese, Italiana…siamo nel paradosso che oggi, per capirci qualcosa, dobbiamo darle almeno un attributo di nazionalità, livorno italiana piuttosto che olandese o inglese. Ma questo, a rigor di logica, non dovrebbe proprio essere, le galline sono del Paese che le ha viste nascere e basta. Concetto semplice ma non condiviso. Per molti anni è stato muro contro muro, ognuno a difendere una particolarità oppure asservito al “diktat” di Paesi forti e avi-culturalmente dominanti. Il progetto: dall’Assemblea di Sarajevo, sembra arrivare una buona notizia per tutti gli allevatori del nostro continente, ha preso corpo l’idea che ci si possa dotare di un libro degli standard veramente europeo. La condivisione sarà un passaggio importantissimo di questa produzione. Se si partirà dal presupposto che le razze appartengono alle nazioni dove sono state selezionate, a queste andrà onere e onore di produrne lo standard. Vi sarà quindi una fase di condivisione dei contenuti in cui Commissione Standard Europea e CTS nazionali si confronteranno e quindi seguirà l’integrazione vera e propria nel libro o in un supporto informatico che saranno proposti a tutti i Paesi aderenti ad EE. Se il progetto prenderà veramente il via, l’Italia sarà in prima fila perché il lavoro svolto dal CTS riguardo alle razze autoctone è già nel “formato” che l’Europa ci chiede. A lavoro terminato sarà un pò come parlare una sola lingua quindi tutto sarà più facile anche alle mostre Europee. Nell’attesa continuiamo ad occuparci di Europa utilizzando tutti i canali che ci sono concessi e cogliendo al volo alcune opportunità, qui ne voglio citare due: Internationale preisrichtertagung. Vi sareste sicuramente chiesti di cosa si tratta. Presto detto, è l’incontro annuale in seno all’ Entente Europèenne dei giudici delle sezioni avicoli e colombi. Un appuntamento che FIAV ha scelto di ospitare in Italia insieme a FIAC (Federazione delle Associazione Colombofile Italiane). La Provincia di Treviso è stata lieta di offrirci il patrocinio. L’iniziativa è rivolta principalmente ai giudici, che saranno circa un centinaio provenienti da tutti i Paesi iscritti ad EE. E’ una bella occasione per mostrare le nostre buone capacità organizzative e la nostra ospitalità, ma sarà anche una vetrina per alcune specialità dell’allevamento nazionale cui teniamo particolarmente. E ancora, Campionato Europeo 2015. da Sarajevo portiamo a casa l’esortazione dei nostri colleghi d’oltralpe che invitano tutti a Metz la settimana del 6-8 novembre 2015 per la kermesse sportiva più importante del nostro settore, solo una piccola anticipazione di un discorso che ci occuperà tutto il prossimo anno… L’Europa ci sembrerà sempre più vicina. Giuseppe Da Giau Razze e Colorazioni FAVEROLLES4 di Cepollina Simone PERNICIATA A MAGLIE di Focardi Fabrizio Area Tecnica PSEUDOPESTE AVIARE di Piazza Angelo DISEGNI di Grati Rachele 11 15 18 Associazioni e Club Club Italiano della Cocincina di Cepollina Simone24 A.F.A.C. di Neri Louis24 A.E.R.Av. di Zanni Elena25 AVESICULO a cura della segreteria Fiav25 Federazione MEETING GIUDICI E.E. di TREVISO a cura della segreteria Fiav VERBALE ASSEMBLEA DEI SOCI 2014 a cura della segreteria Fiav News EVOLUZIONI SELETTIVE ATTITUDINALI di Cennini Adamo ANCONA ROSSA di Gioffrè Domenico 26 27 32 34 Contatti Presidente: Da Giau Giuseppe Viale Zancanaro 22 - 33077 Sacile (PN) Vice Presidente: Cepollina Simone [email protected] - 347/9706557 Segretaria: Tortora Sonia [email protected] Responsabile notiziario FIAV: Rolla Paolo [email protected] - 338/2223871 Distribuzione Anelli: Colosio Massimo [email protected] - 349/3409699 Responsabile Mostre: Grondona Stefano [email protected] Referente Logistico: Tura Gabriele [email protected] 3 AVICOLTURA Razze e Colorazioni VICULTUR FAVEROLLES Faverolles. Così mi piace chiamarla, senza alcun aggettivo e perchè è questo il suo vero nome. Siamo oramai abituati a sentire parlare di faverolles francese e di faverolles tedesca per distinguere due tipologie provenienti della stessa razza ma con alcune importanti caratteristiche diverse che bisogna ben conoscere se ci si vuole dedicare all’allevamento dell’una o dell’altra. Non è quindi corretto chiamarla faverolles francese perchè in origine vi era solo la”faverolles” la cui paternità spetta solo alla Francia. La tipologia tedesca è apparsa solo molti anni dopo, agli inizi del ‘900, grazie al lavoro di alcuni allevatori che hanno selezionato e cambiato alcune caratteristiche sia morfologiche che di colorazione. Credo pertanto che sia più giusto, anche per rispetto verso i francesi, nominarla semplicemente “Faverolles”. ORIGINI La Faverolles è una razza molto antica ed è il risultato di incroci, iniziati verso la metà del diciannovesimo secolo (1870), ai quali hanno preso parte polli provenienti da diverse parti, quali le razze Brahma, Cocincina, Langshan (asiatici) Dorking (inglese) ed Houdan (francese). Inizialmente i francesi, per esigenze commerciali e dei mercati parigini, si erano prefissati di ottenere un pollo da carne a pelle bianca e a rapido accrescimento come appunto la Houdan ma che non presentasse il ciuffo perchè considerato difetto nelle razze con l’attitudine alla produzione della carne. Il corredo genetico fu quindi molto vario e il risultato altrettanto eterogeneo. Al Sig. Roullier Arnoult, direttore della scuola di Gambais venne dato il merito di aver fissato la razza che venne chiamata Faverolles poichè tutto partì dal villaggio di Faverolle situato tra Dreux e Houdan. Bisogna precisare che questi primi polli selezionati erano diversi dall’attuale Faverolles che tutti noi oggi conosciamo: i galli presentavano un piumaggio interamente bianco mentre nelle galline era fulvo o rosso, inoltre potevano indifferentemente avere 4 o 5 dita. Curiosamente veniva comunque data preferenza ai polli con 4 dita per il più rapido accrescimento ed una costituzione più forte. La Faverolles fu successivamente esportata in Inghilterra dove fu selezionata ulteriormente al fine di ottenere un peso maggiore ma anche per modificarne la forma e rendergli un corpo più corto, ma furono appunto i tedeschi a modificare profondamente ed in maniera decisiva la razza Faverolles (1912). I tedeschi chiamarono questi polli Deutsche Lachshuehner (Polli salmonati tedeschi) e ne presero la paternità. Solo nel 2001 (quasi un secolo dopo) la razza venne chiamata Faverolles tedesca. In Germania la tipologia originale, quella francese, è stata riconosciuta solo l’anno scorso (2013) nella colorazione argentata frumento, mentre in Francia sono state riconosciute, da alcuni anni, entrambe le razze e vengono chiamate Faverolles Claire (Faverolles chiara), la selezione francese, e Faverolles Foncè (Faverolles scura) la selezione tedesca. Questa distinzione è stata fatta in base alla differenza presente nella colorazione principale ovvero la francese più chiara, denominata argentata frumento, e la tedesca più scura, denominata salmonata. Nel ventesimo secolo la Faverolles non è più stata considerata una razza da carne ma principalmente una razza da esposizione e da compagnia grazie ad alcune sue particolari caratteristiche morfologiche quasi uniche. CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DELLA FAVEROLLES La Faverolles è un pollo imponente e pesante con un corpo largo, profondo ma non troppo lungo, presenta inoltre un abbondante piumaggio. Nonostante la sua importante mole il suo aspetto è privo di grossolanità e pesentezza, bensì assume un portamento maestoso ed elegante. Nella testa e nelle zampe si trovano alcune delle più importanti caratteristiche della razza. La sua testa viene detta a “gufo” poichè è dotata di barba e favoriti molto sviluppati tanto da nascondere rispettivamente bargigli e faccia. Le zampe invece sono dotate di 5 dita e i tarsi esternamente sono leggermente impiumati così come il dito più esterno. Vengono considerati difetti gravi le forme del corpo troppo slanciate così come i dorsi stretti e lunghi, anche i soggetti “leggeri” che non raggiungono i pesi minimi indicati dallo standard ( il gallo deve avere un peso minimo di Kg.3,5 e la gallina di Kg.2,8) sono da eliminare dall’allevamento . Naturalmente i soggetti che presentano barbe e favoriti poco sviluppati, se non del tutto assenti, non saranno i migliori riproduttori. Per concludere l’elenco dei difetti più importanti va segnalata che in alcuni soggetti si verifica l’assenza del 5° dito. L’allevatore deve fare molta attenzione a questo particolare, non tanto perchè in esposizione si otterrebbe una squalifica, bensì perchè introdurrebbe nel proprio allevamento un difetto genetico difficilmente eliminabile. Nelle foto seguenti possiamo vedere chiaramente, ed in modo più semplice, tutte le varie parti che compongono la testa. In particolare si nota che la faccia e i bargigli sono sempre poco visibili se abbiamo un soggetto 4 AVICOLTURA VICULTUR Razze e Colorazioni che possiede una folta barba e favoriti molto sviluppati mentre gli orecchioni sono del tutto coperti e quindi non visibili. Un buon becco invece non è mai troppo lungo e il colore preferibile degli occhi è arancio/rosso. La cresta è semplice, dritta in entrambi i sessi e mai troppo sviluppata. Il collo della Faverolles è ricoperto da una abbondante e rigonfia mantellina, le spalle larghe e il dorso, come già detto, non troppo lungo, largo e soprattutto piatto, il gallo è fornito nella groppa di abbondanti lanceolate. Le ali sono corte, sempre portate aderenti al corpo e mai cadenti. La coda è portata, sia nel gallo che nella gallina, leggermente rialzata a formare un angolo di 45° con la linea dorsale. Per finire il petto è molto largo, ben sviluppato e portato leggermente in alto, mentre il ventre è sempre ben sviluppato e ricco di piumino. Le zampe sono forti, di media lunghezza e di colore bianco rosato. Oltre all’importante caratteristica dell’impiumatura dei tarsi, già descritta precedentemente, l’allevatore deve dare molta importanza ad una buona attaccatura tra il 4° e 5° dito. In particolare bisogna osservare che non vi sia una membrana (tipo quella dei palmipedi) che unisce le due dita che devono invece essere ben separate. Si potrà tollerare una membrana interdigitale appena accennata ma non più estesa. Altro particolare importante del tarso è che il 5° dito, sempre molto più lungo del 4° dito, deve sempre essere rivolto verso l’alto. E’ altresì importante che tutte le dita siano fornite di unghie. 5 Razze e Colorazioni AVICOLTURA VICULTUR Gli allevatori di questa razza hanno la possibilità e la fortuna di fare una prima selezione fin dal primo giorno di nascita dei pulcini. Si vedrà infatti, molto chiaramente, i pulcini che da adulti saranno dotati di una buona barba e favoriti, di una corretta calzatura e di una buona posizione e attaccatura del 4° e 5° dito. COLORAZIONI L’argentata frumento è senz’altro la colorazione principale e più conosciuta nella razza Faverolles, per la sua descrizione si rimanda alla sottostante tabella comparativa, che evidenzia le differenze dalla colorazione salmonata della Faverolles tedesca. Le maggiori e più importanti differenze sono, per essere meglio comprese, evidenziate con alcune immagini. Cosa meno nota è che nella Faverolles esiste anche la colorazione sparviero. Questa colorazione è certamente meno diffusa e non differisce dal colore e disegno sparviero esistente in tante altre razze. Nel riquadro si riporta fedelmente, per una maggiore precisione, la sua descrizione come indicata dal nostro standard che è la stessa riportata sullo standard francese. 6 AVICOLTURA Razze e Colorazioni VICULTUR SPARVIERO Piumaggio in generale: su ogni penna bianco sale si alternano barre grigio/blu chiaro. Colore di fondo con tonalità più chiara nel gallo, più scura nella gallina. Ricercare una ripartizione del disegno il più uniforme possibile. Se il disegno delle penne del ventre può essere confuso, barba e favoriti devono invece essere ben disegnati. Nel gallo qualche traccia di bianco alla base delle grandi falciformi è tollerata. Nella gallina, dalla testa fino al dorso, il colore di fondo è bianco sale, diventa progressivamente grigio bluastro dalla groppa alla coda. Di conseguenza le barre grigio scure diventano progressivamente più scure dalla groppa alla coda. Una leggera velatura rosata nell’insieme del piumaggio è tollerato nella gallina adulta. Colore del becco: nel gallo bianco senza tracce di nero, nella gallina bianco sale spesso macchiato di nero. Lo standard non precisa che anche le penne dei tarsi devono avere un minimo di disegno sparviero e che soprattutto il piumino deve riportare una sperviaratura fino alla base, rachide compresa. ARGENTATA FRUMENTO SALMONATA (Faverolles Tedesca) gallo gallo BARBA e FAVORITI Neri. Presenza di piumino BARBA e FAVORITI bianco argento nei soggetti con più di 1 anno. Neri. Presenza di piumino bianco argento nei soggetti con più di 1 anno. Si verifica spesso una leggera presenza di bruno che è difetto. MANTELLINA Crema con sottili e corte MANTELLINA fiamme nere. Avorio con presenza di mouche (macchie irregolari ai lati del collo) brunastre nella parte mediana. Richieste nei galli ed augurabili nei soggetti giovani. DORSO, SPALLE e Bianco crema mischiati COPRITRICI DELLE ALI DORSO, SPALLE e Bruno-rossastre, eventualCOPRITRICI DELLE ALI mente mischiate con un pò di bianco-giallastro 7 AVICOLTURA Razze e Colorazioni VICULTUR LANCEOLATE DELLA GROPPA Crema con accennate LANCEOLATE DELLA fiamme nere (come nella GROPPA mantellina ma con meno nero) Avorio GRANDI COPRITRICI DELLE ALI Nere (fascia dell’ala nera) GRANDI COPRITRICI DELLE ALI Nere (fascia dell’ala nera) REMIGANTI PRIMARIE Nere, barbe esterne orlate REMIGANTI PRIMARIE di bianco Barbe interne nere e barbe REMIGANTI esterne bianche (formano SECONDARIE il triangolo dell’ala bianco) Nere, barbe esterne orlate di bianco Barbe interne nere e barbe esterne bianche (formano il triangolo dell’ala bianco) Nere. Tracce bianche sono PETTO, VENTRE, tollerate. GAMBE Nere. Presenza di piumino bianco argento. REMIGANTI SECONDARIE PETTO, VENTRE, GAMBE CODA, PIUMAGGIO DEI Nera. TARSI CODA, PIUMAGGIO DEI Nera. TARSI Dalla comparazione di queste due foto si vedono bene le differenze presenti nella colorazione del piumaggio, ma si possono osservare anche le diverse caratteristiche morfologiche tra le due selezioni. In particolare si nota che nella selezione francese il dorso è più corto mentre quello della selezione tedesca oltre ad essere più lungo è anche più orizzontale al suolo e rettangolare. L’altra differenza si può vedere nel portamento della coda, dove nella francese risulta essere più rilevata andando a formare un angolo di 45° con la linea del dorso, mentre la tedesca, sebbene sia leggermente rilevata, non forma alcun angolo, bensì una linea continua e dolce che sale dal dorso verso la coda. Stesse particolarità si possono riportare alle forme delle galline. 8 AVICOLTURA Razze e Colorazioni VICULTUR gallina BARBA e FAVORITI MANTELLINA gallina Bianco crema BARBA e FAVORITI Salmone con sottili fiam- MANTELLINA me brune senza mai essere nere (la testa è bianco crema) Biancastra Salmone rosso, ogni piuma orlata di bianco o avorio (la testa è bianco avorio) DORSO, SPALLE e Salmone chiaro uniforme DORSO, SPALLE e Salmone rosso uniforme, COPRITRICI DELLE ALI (ne slavato ne troppo scu- COPRITRICI DELLE ALI ogni penna orlata di bianro) senza orlature. co o avorio con rachide bianca. REMIGANTI PRIMARIE e SECONDARIE Salmone chiaro REMIGANTI PRIMARIE e SECONDARIE Barbe esterne salmone rosso, barbe interne mischiate a grigio-nero PETTO, VENTRE, GAMBE Bianco crema PETTO, VENTRE, GAMBE Bianco crema CODA Salmone chiaro con estre- CODA mità più o meno scura Salmone rosso, ogni piuma orlata di bianco o avorio con estremità più o meno scur 9 Razze e Colorazioni AVICOLTURA VICULTUR Bisogna precisare che nella selezione tedesca esistono altre colorazioni, il nostro standard, oltre alla salmonata, riconosce anche la bianca e la bianca columbia nera ma ne esistono altre quali la nera, riconosciuta in Francia e la salmonata blu, la blu orlata e la fulva in altri Paesi europei. ALLEVAMENTO La Faverolles è stata inizialmente creata per essere una buona produttrice di carne ma è oggi considerata una razza prevalentemente da compagnia e da esposizione. Sono infatti polli dal carattere tranquillo e amichevole che si adattano a vivere anche in piccoli giardini dotati di recinti anche non molto alti visto che, essendo una razza abbastanza pesante, hanno difficoltà a volare. Tuttavia hanno bisogno di uno spazio sufficientemente ampio per il semplice fatto che devono muoversi per evitare di ingrassare in poco tempo. Bisogna pertanto stare anche molto attenti a non somministrare alimenti in eccesso e che siano altamente calorici. Amano quindi muoversi e, essendo stati selezionati per la produzione della carne, crescono abbastanza velocemente nonostante i suoi progenitori siano polli asiatici dal lento accrescimento. Le galline iniziano a deporre precocemente con una buona frequenza sebbene la sua produzione non sia così elevata come quella di alcune razze ovaiole. La gallina non ha una buona attitudine alla cova ed è quindi raro vedere una Faverolles con i suoi pulcini. Nella colorazione argentata frumento è facile riconoscere quasi subito il sesso poichè i maschi presentano penne delle ali molto scure (nere) mentre le femmine penne delle ali chiare (frumento). Cepollina Simone Ringrazio il Sig. Rolla Paolo e la Sig.ra Wisselink Marion per le foto delle Faverolles francesi, la Sig.ra Varnier Isabella per le foto della Faverolles tedesca. Bibliografia: Standard Italiano delle razze avicole Altre fonti: H.F.C.F. Houdan Faverolles Club de France 10 AVICOLTURA VICULTUR Razze e Colorazioni VARIETA’ PERNICIATE A MAGLIE Mi sono più volte occupato di queste varietà poiché sono presenti in molte razze e perché, sia per la selezione che per la valutazione, è necessaria una buona conoscenza delle caratteristiche che contribuiscono alla formazione di questo bellissimo disegno. Purtroppo mi accorgo, dai soggetti che vengono esposti e da come vengono giudicati, che non si hanno le idee ben chiare; questo ovviamente vale per tutte le razze in questa varietà. E’ proprio in occasione delle esposizioni che i giudici dovrebbero dare agli allevatori, con le loro note sul cartellino, le giuste indicazioni per la scelta di buoni riproduttori. Naturalmente ogni razza ha le sue tolleranze - ad esempio nella Brahma, dove nel petto del gallo è tollerata l’assenza dell’orlatura - ma deve essere chiaro che tutto ciò che è tollerato non è ovviamente la regola e poi, attenzione, ciò che si tollera nel giudizio non è detto che si debba tollerare anche nell’allevamento: qui le regole spesso cambiano. Penso pertanto sia giusto tornare sull’argomento; cercherò di essere più chiaro, aiutandomi anche con delle foto e dei disegni. Cominciamo con un po’ di genetica: Perniciata Maglie Nere: eb/eb, s+/s+ (s+/. per la gallina), Pg/Pg E’ la colorazione classica in cui il colore di fondo della gallina è bruno dorato ed il disegno nero. 11 Razze e Colorazioni AVICOLTURA VICULTUR Perniciata a Maglie Blu: eb/eb, s+/s+ (s+/. per la gallina), Pg/Pg, Bl/bl Vale quanto detto per la Perniciata a Maglie; qui il nero a causa del gene “Bl” sarà sostituito dal blu. Perniciata Argento a Maglie Nere: eb/eb, S/S (S/. per a gallina), Pg/Pg Come la Perniciata a Maglie Nere, qui il rosso/oro a causa del gene “S” sarà sostituito dal bianco argento. Perniciata Argento a Maglie Blu: eb/eb, S/S (S/. per a gallina), Pg/Pg, Bl/bl Come la Perniciata Argento a Maglie Nere, qui il nero, a causa del gene “Bl”, sarà sostituito dal blu. Perniciata Argento a Maglie Blu e Spalle Arancio: eb/eb – Pg/Pg – Bl/bl+ - S/S Ar+/Ar+ Vale tutto quanto già detto per la “Perniciata Argento a Maglie Blu”, solo che qui, a causa all’azione combinata di S/S - Ar+/Ar+ (Silver/Authosomic red) in omozigosi, il colore rosso sul dorso, sulle spalle e sulle piccole copritrici delle ali non viene coperto dall’argento. In realtà “S”, a causa di Ar+, non riesce a imprimere un colore bianco argento e proprio grazie alla presenza del rosso autosomico si esprime in un colore paglierino, con tracce rosse sulle spalle, sul dorso e sulle piccole copritrici delle ali. E’ dunque chiaro che è “Pg” (da pencilling, patterning gene), autosomico incompletamente dominante - e pertanto con un’azione incostante -, che su base “eb” (Perniciata) è responsabile del disegno a maglie, detto anche pluriorlato. Nella gallina è la pepatura esistente nel piumaggio che, a causa di questo gene, si raggruppa generando il disegno. Ma vediamo ora dettagliatamente nei due sessi il risultato fenotipico, perché ovviamente “Pg” agisce anche nel gallo. Come deve essere il disegno del gallo? Prima di tutto è bene sapere che, in tutte le varietà, la “perfezione” delle caratteristiche del disegno del gallo contribuiranno in modo determinante ad ottenere un buon disegno nella gallina. Purtroppo il genotipo non è visibile, né tantomeno quantificabile, pertanto ritengo assolutamente necessario, anche nel gallo, la presenza di quelle caratteristiche che sappiamo derivanti da un determinato genotipo. Quali sono queste caratteristiche? I galli hanno un piumaggio chiaramente di tipo selvatico; qui la presenza del gene “Pg” è poco visibile, ma come vedremo non poco importante. Il gallo deve avere, nella mantellina e nella groppa, le fiamme interrotte lungo il rachide, nella parte alta della piuma, da una lancia bianco argento o bruna. E’ una caratteristica che, guardando superficialmente il soggetto, si può non vedere in quanto coperta in questa parte dal piumaggio soprastante; si potrà accertare meglio solo prendendo in mano l’animale ed esaminando le lanceolate fino alla base. L’assenza della lancia determinerebbe una fiamma piena, come nella “Collo Oro”, dove nella gallina abbiamo solo una pepatura e non un disegno. Una piccola differenza che darà però un importante risultato nel disegno della gallina e sarà pertanto penalizzabile se assente. Il petto, il ventre e le gambe sono richieste nere con una sottile orlatura, bianco argento o bruna, all’estremità della piuma. Questa orlatura potrà essere più o meno sottile, ma la regolarità è determinante. Deve però rimanere un’orlatura e non invadere il campo della piuma, o continuare lungo il rachide, altrimenti, a seconda della gravità del caso, sarà un difetto penalizzabile. Nell’allevamento la sottigliezza dello spessore dell’orlatura avrà una importanza minore in quanto, con un gallo non da esposizione a causa di un’orlatura troppo grossolana, si avrà un migliore risultato assicurando 12 AVICOLTURA VICULTUR Razze e Colorazioni alla prole anche l’omogeneità e la giusta intensità nel colore di fondo, sia argento che bruno, a seconda della varietà. Non va sottovalutato neanche il piumino, che deve essere chiaro alla radice della piuma per poi diventare grigio acciaio: un piumino troppo scuro darà anche un colore di fondo altrettanto scuro e non omogeneo. Il triangolo dell’ala deve essere pulito e nettamente delineato. Come deve essere il disegno della gallina? Il disegno dovrà essere ben netto, brillante e ricco di riflessi. Si potrà ottenere un buon predicato solo in presenza di un disegno perfetto, in quanto solo in questo caso si potrà apprezzare il giusto contrasto. Il colore di fondo deve essere pulito e lucente; la presenza di pepatura sparsa svaluterà molto il soggetto. Qui gioca un ruolo importante anche la qualità del piumaggio: una penna larga avrà più spazio per il disegno e questo sarà più godibile. Il disegno, in tutte le parti del mantello, ad eccezione delle remiganti e delle timoniere, deve essere ben netto e le maglie devono avere la giusta forma: maglie multiple che seguono regolarmente la forma della piuma. Se il disegno, invece di seguire la forma della penna (come purtroppo molto spesso succede) è presente con delle barre, o finisce a punta, o è interrotto o sfumato, non va assolutamente bene: queste galline non saranno adatte né per l’esposizione né tantomeno per l’allevamento. Nel disegno qui a lato, la piuma n° 7 ha un disegno netto e ben formato, mentre nella n° 7a si può notare cosa intendo per disegno interrotto, irregolare o sfumato. Questo vale per tutto il mantello in quanto spesso si ha un ottimo disegno nel petto, ma non altrettanto nella parte anteriore del collo, nella groppa o nelle copritrici della coda. Una buona tolleranza va usata per il disegno delle gambe e dei tarsi quando impiumati. Le remiganti primarie sono nere con un bordo esterno mischiato a bruno, mentre le secondarie hanno le barbe interne nere e le barbe esterne brune, o bianco argento, con un disegno a barre nero. Non si deve assolutamente sottovalutare il disegno della mantellina, anzi va valutato con molta attenzione. Per meglio chiarire le idee inserisco un disegno dello “American Standard of Perfection” presente a pag. 27. La penna n° 4 Neck (Collo ndt.) è della mantellina ed è nettamente e chiaramente disegnata, non da una fiamma, ma da un disegno a maglie. E’ ovvio che anche nella mantellina della gallina le piume hanno una forma più stretta e appuntita, specialmente nella parte alta, quindi non si potrà mai pretendere un disegno come nel resto del piumaggio, ma ci deve assolutamente essere, anche se abbozzato, un disegno a maglie. Le piume che ho inserito sono state, ahimè, da me tolte a due galline Brahma, una di un allevatore italiano ed una di un allevatore tedesco presente alla mostra di Dortmund: e qui ho rischiato grosso! Sono tutte penne della parte più alta della mantellina, pertanto strette ma con un chiaro ed evidente abbozzo di disegno. 13 Razze e Colorazioni Nei due sessi i tarsi sono richiesti gialli, ma in queste varietà, a causa dell’intenso disegno, si deve tollerare una leggera velatura scura. Tutto quello che ho sopra descritto va sempre attentamente valutato, piumino compreso, e segnalato sul cartellino di giudizio per dar modo all’allevatore di comprenderne l’importanza. Il giudice deve comunque tenere in considerazione che disegni come la magliatura multipla comportano maggiori difficoltà di allevamento delle varietà monocromatiche, e di questo si deve tenere conto nella valutazione, sia per il disegno stesso che per le altre caratteristiche di forma e posizione. CONCLUSIONE: questa è la perfezione, e lo standard questa deve riportare. In sede di giudizio il giudice potrà tenerne più o meno conto, o anche non tenerne conto affatto, ma sempre con giusta cognizione di causa. A mio avviso, però, è sbagliato ignorarla, come spesso purtroppo succede, perché questo può portare fuori strada l’allevatore che continuerà a sottovalutare nella selezione una caratteristica importante. La giusta azione del gene “Pg” determina il raggruppamento di tutta la pepatura presente nel mantello della gallina, creando così un disegno a maglie, perciò la perfezione di queste si otterrà solo con la giusta selezione. I difetti che prima ho sottolineato - pepatura che resta tale o maglie che in alcune parti del mantello sono barre o semplici fiamme nella mantellina della gallina - sono il segno di una selezione blanda che sottovaluta le richieste dello standard. Fabrizio Focardi Ringrazio la rivista tedesca “Der Kleintier-Zuechter Gefluegel Zeitung” per avermi autorizzato ad usare alcune foto. Biblografia -Brahma und Zwerg-Brahma/ Cochin und Zwerg Cochin Oertel+Spoerer 14 AVICOLTURA VICULTUR AVICOLTURA Area Tecnica VICULTUR Pseudopeste Aviare o Malattia di Newcastle Newcastle disease (ND) La malattia di Newcastle e’ una malattia virale che puo’ colpire numerose specie di uccelli domestici, selvatici e da gabbia, caratterizzata da una marcata variabilita’ nella morbilita’ (n. soggetti colpiti),mortalita’ (n. morti tra i soggetti colpiti), sintomi e lesioni. A causa di questa variabilita’ e dell’elevata incidenza della ND nei polli e negli uccelli selvatici e da gabbia i punti seguenti chiariranno la definizione che ho dato: 1. nei polli, la ND causata da ceppi virali a bassa patogenicita’(lentogeni) puo’ causare pochi o nessun sintomo e bassa o nulla mortalita’. 2. Nei pulcini la ND causata da ceppi a moderata patogenicita’(mesogeni) e’ caratterizzata da sintomi respiratori con concomitante o immediatamente susseguente coinvolgimento del sistema nervoso centrale ed elevata mortalita’. Nelle ovaiole la ND causa un marcato ed improvviso calo della deposizione accompagnato a pochi o nessun sintomo e bassa o nulla mortalita’. 3. Nei polli, la forma piu’ patogena(velogena) di ND e’ di solito caratterizzata da decorso breve, grave sintomatologia respiratoria, diarrea e paralisi seguiti dalla morte della maggior parte degli animali colpiti. 4. Nei volatili selvatici e da gabbia, la ND e’ spesso inapparente. I sintomi ,quando manifesti, sono variabili ma spesso consistono in difficolta’ respiratoria, diarrea e coinvolgimento del sistema nervoso centrale. La morte improvvisa e’ spesso indicatore precoce di ND. INCIDENZA La malattia di solito colpisce i polli o (meno frequentemente ) i tacchini sebbene la maggior parte degli avicoli e dei volatili selvatici e da gabbia siano sensibili a tale infezione. La ND e’ una malattia diffusa in tutti i paesi dove si allevano avicoli, viene controllata sufficientemente bene con i programmi vaccinali, possono verificarsi sporadiche epidemie i Europa e in altri paesi importanti da un punto di vista avicolo. STORIA La ND e’ comparsa la prima volta a Java e nella contea di Newcastle in Inghilterra nel 1926, nel giro di 16 anni si e’ diffusa in molti paesi del mondo, USA esclusi, causando la prima pandemia. Negli anni ‘40 laND sia a bassa che ad alta patogenicita’ ha fatto la propria comparsa negli Stati Uniti. La seconda pandemia e’ stata riconosciuta alla fine degli anni ‘60 e nel giro di quattro anni ha fatto il giro di tutto il mondo. Questa rapida diffusione e’ stata attribuita al grande sviluppo della avicoltura industriale e all’ intensificarsi del commercio di uccelli da gabbia. Una terza pandemia si e’ verificata negli anni ‘70 probabilmente favorita dall’esteso uso della vaccinazione e la conseguente selezione di varianti antigeniche del virus della ND.In quegli anni e’ stato dimostrato che uccelli da gabbia e voliera (soprattutto psittacidi) spesso importati illegalmente sono stati i vettori della forma velogena del virus (forma grave).Negli anni ‘80 e’ iniziata una terza pandemia causata da una particolare variante del virus, denominata “ceppo piccione ppmv-1, che ha coinvolto prevalentemente i piccioni ed altri columbiformi e sporadiche segnalazioni nei polli. Attualmente questa variante e’ endemica in Italia ed in altri paesi europei. Ad oggi la malattia continua ad essere presente in molti paesi e nella sua forma velogena e’ una delle piu’ devastanti malattie dei polli con mortalita’ fino al 90/100%. EZIOLOGIA (CAUSE) La malattia di Newcastle e’ causata da un Paramyxovirus aviare sierotipo 1 (NDV); oltre a NDV si conoscono altri 8 sierotipi di paramyxovirus aviari variamente classificati a secondo della loro patogenicita’(gravita’); per motivi di spazio tralascerei la descrizione di ogni singolo sierotipo ricordando che essi sono variamente presenti nel nostro paese. EPIDEMIOLOGIA (fattori che influenzano la diffusione del virus) Le secrezioni ed escrezioni contaminate dal virus, quali aerosol e feci , possono contaminare mangime , acqua, indumenti, strumenti, attrezzature e ambiente. Le uova di galline infette possono contenere il virus. Queste uova raramente schiudono, e la produzio- 15 Area Tecnica ne diminuisce moltissimo fino a cessare. Quando le uova si rompono durante la schiusa , si puo’ infettare l’intero gruppo di animali e i pulcini apparentemente normali , ma esposti al virus, possono essere fonte di contagio. Il virus della ND e’ stato isolato ,oltre che da volatili domestici , anche da numerosi uccelli selvatici (circa 240 specie), quali passeri,piccioni tortore, corvi, cornacchie , uccelli acquatici. E’ stato ipotizzato che questi uccelli, soprattutto gli acquatici migratori possano rappresentare una riserva del virus ed essere responsabili della diffusione della malattia anche a distanza di migliaia di chilometri. SINTOMATOLOGIA POLLI ADULTI • ND lentogena -puo’ non causare alcun sintomo o puo’ determinare lievi sintomi respiratori e diminuita produzione delle uova nei gruppi in deposizione. Alcune uova possono presentare guscio molle rugoso o deformato. • ND mesogena- comparsa improvvisa con depressione e anoressia(mancanza di appetito) .Di solito si hanno sintomi respiratori ma possono essere lievi o inapparenti, la mortalita’ bassa o assente. Segni indicativi di malattia nervosa possono essere presenti in pochi soggetti, ma spesso non compaiono affatto. Nelle ovaiole , l’ovodeposizione cessa quasi completamente nel giro di pochi giorni,le uova deposte possono presentare guscio molle, rugoso o deformato;la produzione riprende lentamente o non riprende piu’ a seconda della fase dell’ovodeposizione al momento dell’infezione. 16 AVICOLTURA VICULTUR • ND velogena- I sintomi variano in base al tropismo del virus. La dispnea(difficolta’ respiratoria grave) e’ spesso marcata, c’e’ diarrea, congiuntivite, paralisi e morte in 2-3-gg in alta percentuale dei soggetti colpiti. Ci puo’ essere gonfiore e cianosi dei tessuti intorno agli occhi con scolo mucoso nasale e oculare. Alcuni soggetti che sopravvivono ai primi giorni post-infezione possono presentare sintomi nervosi (tremori. torsioni del collo e della testa, movimenti in cerchio, paralisi etc..); la morbilita’ e la mortalita’ sono elevate e raggiungere anche il 100%. PULCINI • ND lentogena Nei giovani soggetti si puo’ avere comparsa improvvisa di sintomi respiratori , quali dispnea,starnuti, tosse,e scolo nasale e lacrimale.Alcuni soggetti possono avere la testa gonfia; questa forma puo’, talvolta , essere causata da ceppi vaccinali quali il B1 che possono essere responsabili di tale sintomatologia in soggetti con debole immunita’. • ND mesogena- Comparsa improvvisa con depressione e prostrazione; sintomi respiratori marcati, quali dispnea, tosse, scolo nasale. I sintomi nervosi possono accompagnare o seguire quelli respiratori. Sono comuni posizioni anomale della testa e del collo( di solito una modesta percentuale di animali presenta tali sintomi 0-25 %). A volte c’e’ paralisi, prostrazione, calpestamento da parte dei compagni del gruppo e morte. La mortalita’ puo’ arrivare al 50 % a seconda se si abbiano sintomi nervosi o meno. • ND velogena- Nei pulcini la sintomatologia indotta da tali ceppi virali e’ simile a quella descritta in precedenza ma la mortalita’ e’ molto piu’ elevata (50-100 %). AVICOLTURA Area Tecnica VICULTUR DIAGNOSI La diagnosi clinica basata sulla storia, sintomi e lesioni puo’ essere di forte sospetto quando la ND e’ presente in un determinato territorio, ma bisogna avere la conferma di laboratorio per l’identificazione del ceppo in causa. L’ NDV viene comunemente isolato dalle feci o contenuto intestinale, cervello, trachea, polmoni, fegato e milza. Eviterei di entrare in dettaglio circa le tecniche di laboratorio che portano all’identificazione dell’ infezione ma mi soffermermei un momento su alcune difficolta’ diagnostiche: mi riferisco al fatto che a causa dell’ampio utilizzo di vaccini, la presenza di anticorpi specifici nei confronti di NDV ha scarso valore diagnostico. Il ricorso alla sierologia post-vaccinale puo’ risultare utile , pero’, per rilevare una adeguata risposta degli animali alla vaccinazione. La Malattia di Newcastle deve essere differenziata da numerose malattie , prevalentemente respiratorie , quali Influenza aviare,Colera aviare, Laringotracheite aviare, bronchite infettiva forma difterica del vaiolo aviare etc..Risulta fondamentale per poter inquadrare questa malattia da un punto di vista epidemiologico e diagnostico l’intervento professionale di un medico veterinario il quale potra’ individuare i percorsi diagnostici piu’ opportuni ed in seguito aiutarvi nel preparare , programmare e gestire un corretto protocollo vaccinale di ceppi differenti(antigenicamente). Nonostante la vaccinazione protegga da gravi forme di malattia, essa non previene la replicazione virale e l’escrezione del virus, che potrebbe quindi rappresentare fonte di infezione per altri gruppi.Il livello di anticorpi materni nei pulcini puo’ interferire con l’efficacia del vaccino e richiedere ulteriori interventi( risulta importante conoscere con precisione lo stato sanitario del proprio allevamento!!). La risposta immunitaria aumenta all’aumentare della patogenicita’ del vaccino vivo. Quindi per ottenere il livello di protezione desiderato, senza incorrere in gravi reazioni, i programmi vaccinali devono prevedere l’uso sequenziale di virus progressivamente piu’ virulenti,seguiti da vaccini a virus inattivati. Solitamente la prima vaccinazione viene effettuata utilizzando ceppi vaccinali blandi( ad es. ulster 2c, 6/10 , V/4 etc..) seguiti dal ceppo La Sota alcune settimane piu’ tardi. Nelle ovaiole e nei riproduttori e’ necessario intervenire piu’ volte per mantenere un sufficiente livello di anticorpi protettivi ( quindi prime vaccinazioni con vaccini vivi , seguite da intervento con vaccino inattivato prima dell’inizio della ovo deposizione.)Nel tacchino valgono le stesse considerazioni fatte per le ovaiole e i riproduttori. Normalmente i vaccini vivi vengono somministrati nell’acqua di bevanda o per istillazione con goccia oculo-congiuntivale e programmati a partire dalla schiusa e durante il periodo di accrescimento. Vaccini inattivati vengono somministrati per via parenterale (intramuscolare o sottocutanea) per l’effetto booster(potenziamento produzione anticorpi) dopo un priming con vaccini vivi e programmati prima dell’ovodeposizione. TRATTAMENTO Non esiste trattamento efficace. Angelo Piazza PREVENZIONE La biosicurezza e’ la prima linea di difesa contro l’introduzione e la diffusione tra i vari allevamenti della Malattia di Newcastle. E’ necessario ridurre al minimo o evitare il contatto dei nostri soggetti con uccelli selvatici, in particolare i piccioni; la movimentazione di animali vivi,delle persone, di attrezzature , di automezzi; evitare l’elevata concentrazioni di animali in allevamento (trasmissione aerogena). La profilassi della ND si basa anche sull’utilizzo della vaccinazione. Sono disponibili in commercio sia vaccini vivi che vaccini inattivati; i vaccini sono ad oggi in grado di proteggere anche nei confronti 17 AVICOLTURA Area Tecnica VICULTUR DISEGNI - Corso Genetica (2a parte) Il disegno a maglie (aka orlato multiplo) Il gene responsabile dell’orlatura multipla meglio conosciuto come perniciato a maglie è Pg (Pattern gene) che come potete vedere dal nome è incompletamente dominante (P in maiuscolo). Il gene Pg è un gene ordinatore, dove trova il nero lo rende concentrico: il colore delle maglie sarà quindi da nero a relative diluizioni: blu (e anche splash), grigioperla, cioccolata ecc Il disegno a maglie è il capostipite dei disegni orlato doppio (il disegno della Barneveld) e orlato singolo (il disegno della Sebright), considerate quindi varietà di disegno secondarie che necessitano della cooperazione di piu geni, vediamo nello specifico quali: In ogni colorazione si parte da una base genetica, la base genetica che meglio esalta il disegno a maglie è il perniciato perché ha una buona presenza e ripartizione dei due pigmenti nero e rosso (una base genetica con la presenza di un solo pigmento oppure di due pigmenti mal ripartiti produrrebbe un disegno non visibile nel primo caso oppure poco definito o definito in certe aree solamente nel secondo caso). Da qui inizierete a comprendere l’alto valore della base genetica di partenza per la costruzione di soggetti di qualità a livello di colore. BASE GENETICA Perniciato (eb) Si tratta di un marrone pepato oro (per la versione oro) oppure di un nero pepato argento (per la versione argento) OGNI BASE GENETICA E OGNI COLORAZIONE ESISTE NELL’ORIGINALE VERSIONE ORO E NELLA SUA MUTAZIONE ARGENTO + Gene disegno Pg si ottiene il perniciato a maglie o orlato multiplo Leghorn – Foto Club olandese Versione oro (foto Simone Cepollina) Versione argento (foto Simone Cepollina) Varietà esistenti: perniciato oro maglie nere, perniciato argento maglie nere, perniciato oro maglie blu, perniciato argento maglie blu, perniciato isabella maglie grigioperla, perniciato argento maglie grigioperla. La perniciatura a maglie potrà essere costruita anche sulle altre diluizioni di nero come il cioccolato. Nota: il termine perniciato non è da abbinare sempre al concetto di disegno a maglie perché esiste anche il perniciato puro, senza le maglie: esiste quindi il perniciato semplice e il perniciato a maglie! 18 AVICOLTURA Area Tecnica VICULTUR Aggiungendo al gene Pg il gene scuritore del nero Ml (Melanotic) si ottiene l’orlato doppio Versione oro (foto Alberto Pifferi) Versione argento (foto Alberto Pifferi) Varietà esistenti: argento doppia orlatura nera, bruna doppia orlatura nera, bruna doppia orlatura blu, argento doppia orlatura blu, argento doppia orlatura grigioperla Notate la differenza con il disegno a maglie? Le linee sono: piu’ nere – piu’ spesse – ma soprattutto l’ultima maglia coincide con il bordo della piuma a causa dell’aumento di spessore + Aggiungendo un altro gene ancora, chiamato Co (Columbian) si arriva a una colorazione molto apprezzata l’orlata singola (tipica della Sebright), o piu semplicemente orlata Nota: quest’ultimo tipo di orlatura si può ottenere attraverso altri passaggi ( che si originano dal barrato autosomico, passando per il pagliettato, infine aggiungendo il columbia) Il piumino striato dei pulcini è identificativo della base genetica del perniciato o della presenza del gene delle maglie Pg? E’ una domanda che mi sono posta, a suo tempo, per la razza che allevo in selezione da quasi 10 anni, la Moroseta, e che comparando una Moroseta serica con una non serica (occasionalmente nascono soggetti dalla poca sericità) avevo concluso con la presenza del gene delle maglie Pg. 19 AVICOLTURA Area Tecnica VICULTUR Poco tempo fa per meglio capire il funzionamento della striatura (che in America chiamano chipmunk stripe, a riferimento della razza di scoiattolo giapponese caratterizzata da questo tipo di manto) ho voluto estendere la questione ad altre razze in cui il gene Pg nel piumaggio adulto non era presente seppur il pulcino nascesse striato. Ho anche fatto dei testings sulla mia razza, accoppiandola con soggetti di una razza a penna normale che mi potessero mostrare a cosa questo tipo di piumino facesse riferimento. Ho utilizzato quindi un’altra razza in una colorazione costruita su una diversa base genetica e senza la presenza del gene delle maglie Pg. Prole quindi che potesse prendere sia la base genetica del perniciato che l’eventuale gene Pg solo dalla Moroseta. A destra pulcino di 3° generazione, di poco più di un mese. A prescindere dal fatto che la maggior parte delle Moroseta perniciate abbiano il gene Pg e questo sia quello richiesto da tutti gli standard europei, anche quelli che omettono l’aggettivo a maglie nella nomenclatura della colorazione (faranno poi accenno al disegno nello standard di colorazione) esistono sia Moroseta perniciate semplici che a maglie. Attualmente solo l’Olanda inserisce espressamente nella nomenclatura della colorazione l’aggettivo a maglie con “ perniciato oro a maglie nere e perniciato argento a maglie nere” Riconoscere un perniciato semplice da un perniciato a maglie su piumaggio setoso risulta veramente difficile, le remiganti, dove il piumaggio è meno serico, possono mostrare accenni della presenza di Pg. Tornando alla domanda iniziale e studiando il piumaggio adulto di razze a penna normale viene da concludere che il piumino striato identifica la base genetica del perniciato e non la presenza del gene Pg. La striatura fa parte anche di un’altra base genetica, seppur con intensità e peculiarità diverse che verranno trattate nell’ultimo corso. Il perniciato esiste anche diluito dai geni diluitori del nero, Bl del Blue, choc del cioccolata, lav del grigioperla ecc. Notate il perniciato diluito in questi piumini di varietà che ho creato 4 anni fa su piumaggio setoso e che non ho continuato per dedicarmi ad altre colorazioni. Qui il gene diluitore è lav del grigioperla in entrambi i casi. Prima foto a destra Moroseta perniciata argento maglie grigioperla – Moroseta perniciata isabella maglie grigioperla. Il colore di fondo è rappresentato dalla banda centrale Adesso parliamo di due colorazioni fra le più divertenti e ricercate: appartengono a pochissime razze, alla Moroseta nel primo caso e alla Cocincina Nana nel secondo caso. 20 AVICOLTURA Area Tecnica VICULTUR BIANCO PEZZATA NERO Questa colorazione è stata creata utilizzando il bianco dominante, presente in altre razze come la Leghorn. La Moroseta è una razza dal bianco tipicamente recessivo. Il bianco dominante quando accoppiato con il nero produce soggetti bianchi, da qui il nome bianco dominante. Se il soggetto di partenza non è un buon nero ma un nero con presenza di oro, il bianco dominante è più permissivo rispetto al bianco recessivo nel mostrarlo. Quindi copre le aree nere e mantiene, in forma più o meno marcata, le aree dorate o rosse; viene infatti utilizzato per la costruzione della colorazione pile. Nella Moroseta però il comportamento del gene del bianco dominante è diverso, va anche detto che questa colorazione risulta tutt’oggi in parte sconosciuta. Il bianco allo stato impuro, in questa razza, permette non solo l’espressione dell’oro o addirittura del rosso autosomico, ma anche quella del nero, con pezze che variano di dimensioni, forma e dislocazione. Inoltre, l’area di espressione dell’oro o del rosso autosomico non sempre va di pari passo con quella del soggetto di partenza, producendo talvolta un “pezzato rosso o fulvo”. Secondo il soggetto di partenza (un nero uniforme e di qualità, oppure un nero fiammato oro) si otterranno risultati più o meno qualitativi. Resta il fatto che la velatura grigiastra è un difetto che fa parte della natura di questa colorazione. Ciò che deve essere scartato e squalificato in sede di giudizio è la presenza di piume fulve o rosse in qualsiasi area del manto oltre a un generale basso livello del candore del bianco. E’ una colorazione molto variabile, guardate nella foto in alto come i soggetti possano avere pezze anche particolarmente grandi e dalla forma particolare, due sorelle nate da una mia linea che non hanno però riproposto nella prole tale disegno, a dimostrazione della variabilità del gene. Questa colorazione non è da confondere con la Excheque (presente solo nella Leghorn) e caratterizzata da una minore variabilità. Il colore inibisce la pigmentazione scura di vari caratteri, visibile nelle razze, come la Moroseta, dove si richiedono pelle, tarsi, becco, cresta e colore occhio scuri. Alcuni pulcini, soprattutto quelli con meno pezze, possono mostrare una pigmentazione totalmente o parzialmente chiara, che generalmente scurisce con l’accrescimento. I soggetti di pezzata a livello di pigmentazione devono quindi essere giudicati dopo i 3 mesi per poter essere selezionati correttamente. E qualora mostrassero qualità morfologiche possono essere ben scuriti attraverso l’accoppiamento con il nero. Un occhio chiaro da una parte e uno scuro dall’altra? E’ frequente in questa colorazione la presenza di un occhio più chiaro. Si tratta di un “interferenza” della colorazione; benché lo Standard 21 AVICOLTURA Area Tecnica VICULTUR richieda per qualsiasi colorazione della razza Moroseta (fa eccezione la colorazione sparviero) un colore dell’occhio scuro, tendete a tolleralo se il soggetto eccelle in forma ed altri caratteri. Varietà esistenti: bianco pezzata nero, bianco pezzata cioccolata, bianco pezzata blu, bianco pezzata sparviero. Il pezzato può essere costruito oltre che su colori uniformi anche su disegni. Personalmente sto trasportando la colorazione anche nella razza Chabo, varietà setosa Pezzata Sparviero – Foto di Yves Silvestri BOBTAIL Da cosa deriva il nome: esiste una razza di cane dal colore simile, il nome fa riferimento al colore di questa razza e non alla caratteristica “senza coda” di cui il termine bobtail è la traduzione. A sinistra foto di S. Cepollina Il colore, apparso per la prima volta in Germania nell’allevamento di Dieter Achenbach e, ad oggi, presente solo in questa razza (sebbene sia stato già trasportato all’estero nella razza Moroseta), risulta essere una mutazione della colorazione collo oro (un perniciato asiatico senza il gene delle maglie Pg). La bobtail è una colorazione a dimorfismo sessuale, questo significa che il maschio ha colori e/o tonalità diverse rispetto alla femmina. Anche questa colorazione risulta in parte sconosciuta; stanno studiando, attraverso testings, il suo comportamento con varie colorazioni e soprattutto quale risulta la più idonea per mantenere bene il colore. In genetica viene classificato con la sigla s^al (albinismo imperfetto), è recessivo e legato al sesso (il maschio può avere le classiche due dosi, s^al/s^al, mentre la femmina una soltanto s^al/-). Il gene diluisce entrambi i pigmenti, nero e rosso, esattamente come il grigioperla. Per mantenere buono il disegno bicolore della femmina è necessario che il soggetto di partenza abbia una buona e ben ripartita presenza dei due pigmenti. Possono infatti presentarsi femmine “monocolore”, dal colore troppo chiaro, quasi uniformemente bianche, o viceversa dal colore uniformemente grigio, della stessa tonalità della parte finale del corpo. Il maschio non presenta invece la classica divisione bicolore, ha una tonalità quasi uniformemente grigiastra, talvolta giallastra, che tende a “degenerare” con il superamento dell’anno di età o con l’esposizione solare. I pulcini possono nascere bianchi o grigiastri. Albinismo imperfetto legato al sesso: Mueller e Hutt nel 1941 trovarono un gene che non era capace di rimuovere completamente il pigmento dalla Plymouth Rock barrata, razza nella quale fu trovato per la prima volta tale gene. 22 AVICOLTURA VICULTUR Area Tecnica Difficoltà di deposizione e Ovidutto “bloccato” da più uova Come riconoscere una gallina con difficoltà di deposizione: durante la gestione dei propri animali, capita, seppur raramente, di notare una femmina con coda bassa e aria sofferente; la gallina può anche tentare per più giorni di andare nei nidi di deposizione senza mai lasciare un uovo. A volte non si notano difficoltà di deposizione se non toccando la gallina nel basso ventre, appena dopo lo sterno: al tatto risulta la presenza di un uovo formato. Attenzione: non sempre l’uovo è formato, talvolta è presente la sola membrana senza guscio, è quindi difficile riconoscere la sua presenza, in questo caso è necessario munirsi di guanti e ispezionare l’ovidutto internamente. Come comportarsi: è necessario aiutare la gallina ad espellerlo; in questo senso è importante conoscere la parte anatomica vicino la cloaca e sapere che ci sono due condotti, uno per l’espulsione delle feci e uno, chiamato appunto ovidutto, che conduce le uova. Non esiste quindi un solo tratto e l’uovo dovrà essere spinto verso un preciso condotto per non lacerare altri parti anatomiche. Per una maggiore praticità vi consiglio di posizionare la gallina con il ventre rivolto verso l’alto e il dorso sdraiato su un piano, cercate poi di condurre l’uovo verso la parte finale del condotto (se è sdraiata sarà il primo condotto verso l’alto), a questo punto parte della “parete” del condotto fuoriuscirà insieme all’uovo, l’importante è notare la presenza di guscio libero dalla parete del condotto nella direzione verso la quale lo state spingendo altrimenti non siete “sulla strada giusta” e potreste provocare inutili lacerazioni e sanguinamenti della parete. Una volta espulso l’uovo la membrana (o parete) del condotto rientrerà nella sua posizione. Benché ci sia una certa elasticità della parete, qualsiasi movimento dell’uovo verso l’esterno dovrà essere fatto con estrema delicatezza. La contemporanea fuoriuscita di materiale fecale, soprattutto all’inizio, è normale, basta sciacquare la cloaca sotto un getto di acqua fresca e riniziare. Se l’uovo è formato ed ha il guscio evitate di romperlo e cercate di espellerlo per la sua interezza, qualora fosse presente la sola membrana può capitare che nell’afferrarlo si rompa, cercate di fare fuoriuscire il liquido composto dal tuorlo e dalla chiara e fate dei “lavaggi interni” con acqua. Nella maggior parte dei casi la difficoltà di deposizione riguarda un solo uovo ma cosa accade quando l’ovidutto è bloccato, come in questa femmina, dalla presenza di più uova formate e da uova ancora in corso di formazione, con la sola membrana collagena, o che forse non completeranno il ciclo di formazione del guscio. Ho notato il blocco solo prendendo la femmina e sentendo il peso eccessivo, quasi mezzo kilo in più, oltre alla presenza di una specie di bollicine d’acqua che si muovevano al tatto nella zona dei fianchi. Effettivamente avrei dovuto accorgermene anche dal fatto che la femmina non deponeva da tempo mentre le figlie erano già in produzione ma la mancata deposizione ha tante motivazioni, spesso di altra natura. Il primo uovo era formato (foto di destra con la bottiglia), il secondo era senza guscio, con la sola membrana ed è riuscito a mantenersi intatto. Il terzo, aveva il guscio ma era completamente schiacciato. Altre 4 uova con il solo panno sono riuscita a toglierle solo rompendole internamente e sciacquando l’ovidutto in un secondo momento. Separate la femmina dal maschio per almeno una settimana. Evitate interventi chirurgici, se possibile, le galline mal sopportano questo tipo di interventi e relative anestesie. Nel prossimo numero parleremo di uno fra i vizi più distruttivi per la stagione riproduttiva, l’ovofagia che trae la sua origine da una sbagliata gestione degli animali e quasi mai da carenza di calcio. Il modo piu’ efficace per risolverla e poi di fecaloma nei pulcini (tappo di feci interno alla cloaca anziché esterno come di frequente). 23 AVICOLTURA Associazioni e Club CLUB ITALIANO DELLA COCINCINA Presidente Reghezza Remo Via Mirabello 10 Cervasca (CN) tel. 0171/85016 e-mail:[email protected] Web: cocincinaclub.it VII ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL CLUB In data 27 aprile 2014 si è tenuta a Loano (SV) la 7° Assemblea generale dei soci. Nell’occasione, oltre a valutare i bilanci e a definire il programma di attività per la stagione 2014/2015, si è provveduto al rinnovo delle cariche sociali valevoli per il triennio 2014/2016. Sono pertanto state elette le seguenti persone che andranno a comporre il nuovo consiglio direttivo del Club: REGHEZZA REMO (Presidente) BOER ANDREA (Vice-Presidente) CEPOLLINA SIMONE (Segretario) BRIGNONE MASSIMO (Consigliere) COGHETTO ALBERTO (Consigliere) D’AMICO CAROLA (Consigliere) DILONARDO GABRIELE (Consigliere) da sx: Tortora Sonia, Boer Andrea, Cepollina Simone, Rolla Paolo, Donghi Giuseppe, Dilonardo Gabriele, Coghetto Alberto, Giusto Giorgio, D’Amico Carola, Reghezza Remo. VICULTUR Nel pomeriggio dello stesso giorno si è tenuto un mini-corso sulla caratteristiche principali della razza cocincina e sulla colorazione fulva e sparviero fulva della stessa razza. Nelle pagine “razze e colorazioni” di questa rivista sono riportati gli appunti sull’argomento trattato. PROGRAMMA ATTIVITA’ 2014/2015 • Fossano (CN) 8 Giugno 2014 mostra-mercato con vendita di uova e pulcini della cocincina e della cocincina nana. • Zeddam (NL) 13 settembre 2014 - pertecipazione dei soci al 10° Cochinday • Fossano (CN) 8/9 novembre 2014 - stand del Club presso mostra sociale del Club 3C • Chambery (F) 13/14 dicembre 2014 - Pertecipazione dei soci alla mostra europea della cocincina/cocincina nana • Montichiari (BS) 20/22 marzo 2015 - 2° mostra nazionale “The big one” della cocincina. Verrà comunicata, sul prossimo notiziario federale, la data e il luogo della 7° mostra nazionale del Club Italiano della Cocincina. A.F.A. Presidente Neri Louis Via Carducci 9 33052 Cervignano del Friuli tel. 392/2806111 e-mail: [email protected] RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO 2014-2016 Dal 1 Gennaio 2014 è entrato in carica il nuovo Consiglio Direttivo dell’AFA così composto: Presidente - LOUIS NERI Vice Presidente – MAURIZIO TREVISAN Segretario: ROBERTO TROMBETTA 24 Consiglieri - LINO BASSI, GIANPIERO BIRARDA, STEFANO BIN, CARLO CASETTA, GIANLUCA MOSANGHINI. MOSTRA SOCIALE AFA 2013 Dopo il successo dello scorso anno, l’A.F.A. ha voluto riproporre l’esperienza della Mostra Sociale. Sede consolidata dell’evento l’ameno parco della Villa ‘CorrerDolfin’ a Porcia di Pordenone. Settanta gli esemplari esposti a giudizio, di ben 24 razze diverse con atrettante colorazioni. Nove i Campioni di razza con il predicato di MB95: • Australorp nera dell’all. Franco Tulis (CAMPIONE RAZZE PESANTI); • Ancona nera picchiettata bianco dell’all. Lino Bassi; • Italiener perniciata dell’all. Louis Neri (CAMPIONE RAZZE MEDIE); • Padovana bianca dell’all. Silvano Bergamo (CAMPIONE RAZZE ITALIANE); • Combattente Inglese Moderno betulla dell’all. Mario Mizzau; • Padovana nana nera dell’all. Louis Neri; • Bantam nera dell’all. Lino Bassi; • Sebright argento orlato nero dell’all. Roberto Trombetta; • Olandese nana collo oro dell’all. Lino Bassi (CAMPIONE RAZZE NANE). Un Campione di razza con il predicato di D96: • Combattente Inglese Antico dorata frumento dell’all. Mario Mizzau (CAMPIONE ASSOLUTO MOSTRA). Giudice della mostra è statol’amico Sergio Savi a cui va un grazie particolare per l’impegno e l’aiuto che ci ha fornito, nonché per la grande disponibilità. Nella mattinata di domenica abbiamo organizzato una conferenza, tenuta dal Giudice Sergio Savi, sui corretti metodi di inanellamento degli animali e sulle principali caratteristiche delle razze presenti in Mostra, nonché sui loro principali difetti. Oltre i soci dell’A.F.A., sono convenuti per AVICOLTURA Associazioni e Club VICULTUR l’occasione diversi soci della vicina Avinordest. L’A.F.A. vuole ringraziare oltre al giudice Sergio Savi, il Presidente nazionale Giuseppe Da Giau, da sempre vicino all’A.F.A. e presente alla cerimonia di premiazione. Inoltre si ringraziano la ProLoco ProPorcia, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, i soci intervenuti e tutti coloro che hanno partecipato per la buona riuscita della mostra. Cogliendo l’occasione di salutarvi vi do appuntamento a settembre, alla prossima edizione della Mostra Sociale. Louis Neri AGRIEST 2014 Anche quest’anno l’AFA ha organizzato, in occasione della manifestazione Agriest, presso i padiglioni della fiera di Udine, nel mese di gennaio, una rassegna sociale. Circa un centinaio di animali esposti, dai polli delle piu diverse razze e colorazioni ai tacchini e alle anatre. Ottima l’affluenza del pubblico e l’interesse generale per i nostri animali e il nostro hobby. POLLICE VERDE 2014 Dal 4 al 6 aprile 2014, all’interno dei padiglioni della fiera di Gorizia, in occasione della manifestazione “Pollice verde”, abbiamo organizzato una rassegna sociale che ha visto presenti diverse razze di polli di taglia grande e nana. L’interesse riscosso è stato davvero notevole. I nostri soci si sono trovati impegnati a fornire diverse informazioni sulle razze presenti e sull’attività della nostra Associazione, non solo al vasto pubblico italiano presente ma anche al notevole numero di spettatori provenienti dalla vicina Slovenia e Croazia. Dopo tre anni possiamo affermare che Gorizia si è dimostrata un’ottima vetrina per la nostra Associazione. Ci riproponiamo di migliorare e far crescere sempre di più questo evento già a partire dalla prossima edizione di aprile 2015. Louis Neri A.E.R.Av. Presidente Zanni Elena Via Alfredo Oriani 54 – 40137 Bologna tel. 339/4566088 e.mail [email protected] RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO 2014-2016 Durante l’incontro annuale, tenutosi il 23 marzo scorso, l’Assemblea dei Soci AERAV ha votato per eleggere il nuovo Consiglio sociale per il triennio 2014/2016. Il nuovo consiglio é composto dai seguenti Consiglieri: sig. Giancarlo Canepari sig. Ugo Cavagnini -sig. Luca Gianesini -sig. Lucio Peruzzo -Sig. Nazzareno Rabitti -sig. Luigi Ruggeri -sig.ra Elena Zanni Durante la sua prima seduta, svoltasi immediatamente dopo l’elezione, il nuovo Consiglio ha provveduto alla nomina del Presidente, nella mia persona, ed a quella del Vice Presidente nella persona del sig. Luigi Ruggeri. Sono poi stati distribuiti,con voto unanime ,i seguenti incarichi : -Segretario Luca Gianesini -Tesoriere Ugo Cavagnini -Addetto alla gestione degli anelli Lucio Peruzzo -Gestione logistica Nazzareno Rabitti -Addetto agli allestimenti mostre Giancarlo Canepari A tutti auguro un buon e proficuo lavoro nelle mansioni assunte. Sono davvero onorata di presiedere questa Associazione per il prossimo triennio. Voglio inoltre ringraziare i Consiglieri che mi hanno eletta, riponendo nella mia persona la loro fiducia e tutti i Soci che mi hanno sostenuta durante l’As- semblea con il loro voto. Ringrazio il sig. Mauro Cabassi, che, con il suo lavoro generoso e competente, svolto nei dieci anni della sua Presidenza, ci lascia un’ Associazione vitale e con un posto preminente nel panorama dell’allevamento amatoriale italiano. Il nuovo Consiglio ed io, riteniamo che si debba continuare l’attività sociale nel solco tracciato dai nostri predecessori, puntando sempre più, nel contempo, a coinvolgere le nuove generazioni, con nuovi progetti e nuove tecnologie. Riteniamo, inoltre di dover dialogare in modo propositivo con la Federazione per contribuire insieme alla diffusione della passione che ci accomuna. Elena Zanni AVE-SICULO Presidente Palazzolo Antonio Via Linea Ferrata 43b – 90046 Monreale (PA) tel. 339/4638439 e.mail [email protected] ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI Domenica 9 febbraio 2014 si è svolta l’Assemblea ordinaria Ave-Siculo per l’elezione del consiglio direttivo, i presenti hanno votato ed eletto il consiglio che è così composto: - Presidente Antonino Palazzolo [email protected] - Vice-Presidente Antonio Ferrante [email protected] - Segretario Rocco Munaco’ [email protected] - Cassiere Vito Militello vito.mil@ tiscali.it - Responsabile Anelli Calogero Costanza calogero.costanza1@ istruzioni.it - Consigliere Gaetano Avellone [email protected] 25 AVICOLTURA Federazione VICULTUR INCONTRO INTERNAZIONALE DEI GIUDICI DI AVICOLI E COLOMBI Finalmente, dopo tanti anni, l’Italia ospita, a Ponzano Veneto (Treviso) nei giorni 27-28 settembre 2014, un evento di prestigio quale la riunione tecnica dei giudici europei. Parteciperanno a questo meeting molti giudici, di avicoli e di colombi, provenienti da diversi Paesi aderenti all’Entente Europèenne. L’iniziativa, nata in seno al precedente Consiglio Direttivo FIAV (2011) in accordo con quello della FIAC, è stata possibile realizzarla grazie all’opportunità offertaci dal Sig. Lochmann Urs (Presidente dei giudici dell’E.E.). Si preannuncia un incontro di grande spessore ed interesse che potrà essere molto utile alla nostra Federazione, ed in particolare al nostro corpo giudici. Un evento pertanto irrinunciabile, per gli addetti ai lavori, che sarà curato nei minimi particolari dagli organizzatori della FIAV e della FIAC che porterà senz’altro un valore aggiunto a tutto l’ambiente del nostro settore. Il programma sotto riportato evidenzia gli argomenti che verranno trattati ognuno dei quali ha, come relatori, importanti e competenti personaggi del panorama avicolo europeo. PROGRAMMA CONFERENZA - Orari delle Discussioni SABATO, 27.09.2014 Ore 09.00 09.00 09.30 10.00 10.45 12.00-13.30 13,30 14.00 15.00 16.00 18.00 20.00 Inizio conferenza Teoria Valdarno Fabrizio Focardi Teoria Livorno Fabrizio Focardi Teoria Cocincina Nana Mathieu Leuridan Discussione davanti agli animali delle razze Valdarno/Livorno/Cocincina Nana pranzo Teoria Tacchini Italiani/Anatra Germanata Veneta Andy Verelst Teoria Moroseta Mathieu Leuridan Discussione davanti agli animali Tacchini Italiani/Anatra Germanata Veneta/Moroseta Cresta a Rosa Andy Verelst Cena Riunione Commissione Standard Europea DOMENICA, 28.09.2014 Ore 26 08.30 08.30 09.00 09,30 10,00 11.30 Inizio conferenza Teoria Padovana Hendrick Timmer Teoria Olandese con Ciuffo Hendrick Timmer Teoria Ko Shamo Urs Lochman Discussione davanti agli animali Padovana/Olandese con Ciuffo/Ko-Shamo Pranzo e chiusura conferenza AVICOLTURA VICULTUR Federazione VERBALE ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI - 6 APRILE 2014 L’anno 2014, il giorno 6 del mese di aprile in Sivizzano Sporzana (PR) è riunita l’Assemblea generale ordinaria dei soci della FIAV per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Situazione sociale Approvazione del bilancio consuntivo 2013 Approvazione del bilancio preventivo 2014 Campionati Italiani di Avicoltura 2014 Riunione giudici E.E. prevista a Settembre 2014 Relazione sulla nuova formazione giudici Varie ed eventuali Dopo opportuna registrazione dei Presidenti e dei loro delegati, presiede l’Assemblea il Presidente del Consiglio Direttivo Sig. Da Giau Giuseppe, affiancato dalla segretaria Sig.ra Tortora Sonia e dai consiglieri Sig.Cepollina Simone, Colosio Massimo, Grondona Stefano e Rolla Paolo. Il Consigliere Gabriele Tura assente perché ammalato. Viene dato atto che: • L’Assemblea è in seconda convocazione essendo andata deserta la prima; • Sono rappresentate dai relativi Presidenti e/o delegati, le Associazioni di seguito elencate: AERAV - AFA - AMAC - ATA – ASAVIT - SAMASA - AIRPA – Avinordest - ALA – AUAV – AVILA- Avicoltori Trentini – Club 3C - LIA. Sono rappresentate per delega le Associazioni APAC e ASCAV. • Per il Comitato Tecnico Scientifico sono presenti i sig.ri Focardi Fabrizio e Simeoni Marco. • Per L’Ordine dei Giudici il Presidente, Sig. Ferri Fabio • Per il Club Italiano della Moroseta è presente il Sig. Nardon Stefano e per il Club Italiano della Cocincina il Sig. Reghezza Remo. 1) Il Presidente del C.D.F., Sig. Giuseppe Da Giau, dà il benvenuto ai partecipanti e in particolar modo saluta la nuova Associazione Campana che dal corrente anno entra a far parte della Federazione; la nuova Presidentessa Aerav, Sig.ra Zanni Elena; il Sig. Mazzeo Sandro delegato dell’Associazione siciliana ASAVIT e i rappresentanti dei Club di razza. Passa quindi la parola alla segretaria Sig.ra Tortora Sonia che presenta la situazione sociale della F.I.A.V. nella quale si rileva che ogni anno c’è un costante incremento nel numero dei soci (pari a circa un 5% annuo). Si è infatti registrata negli ultimi anni la seguente situazione: 625 soci nel 2011, 672 nel 2012, 703 nel 2013 e 730 nel 2014. Si fa presente che i soci dell’anno 2014 potrebbero ancora aumentare dato che molte Associazioni non chiudono la campagna tesseramento alla data dell’Assemblea dei soci ma successivamente. Si sottolinea comunque che per poter continuare in questo trend positivo è necessario che tutte le Associazioni, che sono le agenzie effettivamente operanti sul territorio, si adoperino il più possibile per guadagnare visibilità e quindi appeal nei confronti degli appassionati del settore. Anche il numero delle Associazioni aderenti alla Federazione tende ad aumentare e attualmente se ne contano 20. Come già indicato dal 2014 è entrata a far parte della F.I.A.V. una nuova Associazione (A.C.A. - Associazione Campana Avicoltori) mentre, dopo alcuni contatti informali, si rimane in attesa di chiarimenti da parte del Presidente dell’Associazione A.S.A. in merito alle intenzioni di proseguire o meno l’attività associativa e quindi di continuare a far parte della Federazione. Il Presidente federale sottolinea all’Assemblea che il miglior modo di far fronte alla crisi imperante di questi tempi e di mantenere la vitalità della Federazione, è che ciascuna Associazione si impegni a fondo per incrementare il numero di soci che sono una risorsa indispensabile per il contributo di idee che ciascuno singolarmente può portare, per garantire un ricambio generazionale quanto mai necessario e per dare anche una solida base finanziaria alla Federazione. Maggiori disponibilità e idee vincenti ci aiuteranno a crescere e a realizzare obiettivi importanti. 2) Si passa quindi a esaminare il bilancio consuntivo del 2013. Il sig. Simone Cepollina espone brevemente i punti salienti del bilancio F.I.A.V. che si chiude con un disavanzo di euro 3.233,74. Viene chiarito all’Assemblea che tale passività si è verificata principalmente per il sostanzioso investimento avanzato per la stampa della prima parte del “libro standard italiano delle razze avicole” (€ 5.694,80). Per quanto riguarda le spese generali si sottolinea che all’interno di questa voce al p.to 7e) vi sono circa €.1.600 di beni patrimoniali della Federazione (poster ed altro materiale vendibile). Viene comunque detto che la passività del bilancio consuntivo 2013 è stata in parte compen- 27 Federazione sata da maggiori entrate derivanti dalle quote associative. Viene quindi analizzato il bilancio del Campionato Italiano di Avicoltura che ha chiuso con un disavanzo di €. 4.058,29 da non considerarsi del tutto negativo, nonostante le aspettative fossero diverse e ben più rosee, poiché la Federazione in passato ha sempre stanziato una cifra pari €. 3.500 a favore dell’organizzazione dei CI beneficiando le Associazioni ospitanti. Inoltre per la passata edizione dei Campionati Italiani sono stati stanziati per la prima volta contributi per trasporti collettivi alle Associazioni svantaggiate perché più distanti (quantificati in €. 1.480) e sono stati attribuiti premi in denaro alle Associazioni classificatesi ai primi 3 posti (quantificati in €. 600). Viene poi chiesto all’Assemblea se abbia osservazioni e/o chiarimenti a riguardo. Non venendo sollevate questioni di sostanza si passa alla votazione per l’approvazione. Con votazione palese si approva con 15 voti favorevoli e 1 contrario (AVILA) il bilancio consuntivo 2013. 3) Il consigliere Cepollina Simone dà lettura al bilancio di previsione per l’anno 2014 facendo presente che si partirà da una disponibilità iniziale di €. 27.993,31. Si calcolano infatti per l’anno 2014, entrate pari a €. 32.000,00 da fonte ordinaria (quote associative , anelli federali), varie generiche (quote mostre e altro) e straordinarie. Si è quindi provveduto ad una ripartizione della spesa come di consueto: costo anelli, spese del Consiglio Direttivo, spese per l’Assemblea dei soci, spese per i giudici e il C.T.S., spese Entente Europea (in questo capitolo si prevedono maggiori uscite rispetto all’annualità passata a causa dell’organizzazione in Italia del meeting E.E. dei giudici), spese per il notiziario federale, spese generali di segreteria. Si prevedono anche nuove voci di uscita riguardanti la gestione del sito, le spese per la realizzazione dello stand Federale e della consulenza di un commercialista necessaria per il nuovo inquadramento fiscale della F.I.A.V.. Vengono infine messe in bilancio le spese per il completamento dello standard italiano delle razze avicole (circa €.5.000 da attingere dalle disponibilità iniziali economiche della Federazione). Nel complesso quindi le uscite risultano essere pari a €. 37.000,00 pertanto si prevede anche per l’anno 2014 una chiusura in passivo. Non viene presentata la voce riguardante il Campionato Italiano di Avicoltura poiché restano ancora aperte troppe variabili che non consentono se non una stima approssimativa e che comunque non dovrebbe nelle intenzioni discostarsi dal pareggio. Saranno quindi trattati con un bilancio separato e aggregato. Il bilancio di previsione 2014 viene 28 AVICOLTURA VICULTUR quindi sottoposto a votazione e viene approvato con 13 voti favorevoli e 3 astenuti (AIRPA, AFA, AVILA). 4) Il Presidente Da Giau Giuseppe affronta il tema riguardante l’organizzazione dei prossimi Campionati Italiani di Avicoltura. Il nodo cruciale una volta individuata la sede sarà la necessità di trovare una formula diversa per curare l’organizzazione di un evento che deve considerarsi il più importante nel panorama italiano di settore. Vengono esposte all’Assemblea le diverse opportunità presentatesi al Consiglio Direttivo federale, concernenti le possibili sedi individuate. In particolare si presenta all’Assemblea il preventivo ricevuto dall’ente Fiera di Piacenza, l’offerta formulata in via preliminare dai gestori della Fiera di Reggio Emilia e quella di Romagna Fiere s.r.l. per il polo fieristico di Forlì. Viene inoltre chiesto all’Assemblea se vi sono ulteriori proposte da valutare al fine di scegliere la sede più idonea. Non essendoci altre proposte si passa ad analizzare nel dettaglio quanto sopra. A Piacenza il costo d’affitto della struttura è di circa mille euro ogni 1000 m2 espositivi, sede già accantonata da FIAC perché troppo costosa. A Forli la struttura fieristica è stata proposta senza costo d’affitto, resterebbero da affrontare solo le spese dei servizi (non trascurabili in proporzione), a Reggio Emilia è stata fatta una previsione di spesa d’affitto di circa 4000 euro per 6000 m2 espositivi e su questa sede possono convogliare agevolmente i materiali espositivi di FIAC mentre per quanto riguarda FIAV è disponibile un cospicuo parco gabbie dell’Associazione territoriale, AERAV. Questa sede è già stata utilizzata da FIAC nel 2014 (gennaio) per l’esposizione nazionale con ottimi risultati. Dopo attenta valutazione dei vari parametri l’Assemblea all’unanimità stabilisce che la sede più idonea per svolgere il Campionato italiano sia quella di Reggio Emilia. Resta fermo il punto di una collaborazione paritetica con FIAC (colombi) e l’ospitalità offerta ad A.N.A.C. (cavie) e forse all’A.N.C.I. (conigli). Per queste due si dovranno discutere in dettaglio i livelli di contribuzione e/o collaborazione. Come già detto la scelta di questa collocazione risponde a ragioni varie, non prettamente economiche ma anche logistiche, e nei suoi confronti è stato espresso gradimento anche dalle altre Federazioni compartecipanti all’evento. Questo passaggio verso una formula aperta e plurale del CI sul modello di grandi esposizioni europee dovrebbe nelle intenzioni portare maggiori vantaggi e migliori garanzie di successo della manifestazione. Nella sede di Reggio Emilia la data di svol- AVICOLTURA VICULTUR gimento è vincolata e potrà cadere sul secondo o terzo week end di gennaio 2015. Nonostante la location sembri più vantaggiosa di altre sarà bene tenere sotto controllo i costi dell’evento considerando anche che le principali fonti di entrata riguarderanno i biglietti di ingresso, gli sponsor e le quote di ingabbio consuete (4 euro a soggetto) che l’Assemblea non ha intenzione di aumentare per non disincentivare la partecipazione. Si apre quindi un dibattito per definire come e a chi affidare la gestione dell’evento. Aerav sostiene che Reggio Emilia debba diventare la sede fissa per ospitare i Campionati italiani di Avicoltura e che l’organizzazione deve essere condivisa con la suddivisione dei compiti tra le diverse Associazioni aderenti alla Federazione. La Sig.ra Zanni Elena (AERAV) dichiara che, qualora si ritenesse utile, è anche possibile variare alcune date abituali del calendario delle manifestazioni di Aerav (esempio Avincontro) in maniera tale da distanziarle maggiormente dal Campionato Italiano. Il Sig. Muscella Massimo (SAMASA) sostiene che ogni Associazione dovrebbe individuare almeno due persone quale manovalanza per la gestione della manifestazione oppure, nel caso non riesca Federazione a reclutarle, corrispondere in denaro un indennizzo per pagare manovalanza esterna che la Federazione si troverà costretta a utilizzare. Su quest’ultima proposta non c’è unità di vedute. Il Presidente federale vede opportuno costituire un Comitato organizzatore che comprende, oltre al CDF, altri esponenti delle diverse Associazioni a partire da Aerav territorialmente competente. Quindi una volta individuate sarà necessario procedere ad una riunione operativa da svolgersi entro i primi 15 giorni di giugno. Comunque, a stretto giro di posta, sarebbe auspicabile che tutte le Associazioni comunichino alla segreteria Fiav i nominativi delle persone che faranno parte del comitato organizzatore della mostra e le attrezzature che le Associazioni potrebbero mettere a disposizione (numero gabbie convenzionali con relative misure). A tale riguardo la Sig.ra Zanni Elena sottolinea, visto quanto accaduto nell’ultima edizione dei campionati italiani di avicoltura, che AERAV metterà a disposizione le proprie attrezzature ma solo dietro il pagamento di una cauzione. Si raccolgono quindi alcuni nominativi di persone che entreranno a far parte del CO allargato. Il Presidente rilancia quindi sollecitando 29 AVICOLTURA Federazione l’Assemblea su altre possibili iniziative, idee o innovazioni da proporre per i CI ricordando che in questo prossimo anno si celebrerà il ventennale della FIAV. Riguardo alle premiazioni, il sig. Ferri dichiara che non è favorevole alla corresponsione dei premi in denaro, afferma inoltre che sarebbe bene aggiungere alla premiazione attestati di merito per i vincitori (diplomi). Il Sig. Santoni Giuseppe lancia l’idea che il comitato di organizzazione sia dotato di divise di riconoscimento per praticità e per rendere un servizio migliore ai visitatori partecipanti, sostiene inoltre che le premiazioni si potrebbero effettuare in un secondo momento (esempio durante l’Assemblea dei soci) considerando gli innumerevoli adempimenti che si devono sostenere nei giorni della manifestazione. Su questo ultimo punto il Sig. Ferri sostiene che la premiazione è invece un momento celebrativo importante e che la sua gestione andrebbe migliorata. L’Assemblea conclude dichiarandosi favorevole al mantenimento della Band come oggetto di premio per i campioni, ma che sarà data in numero di una ad ogni allevatore indipendentemente dal numero di Campioni che avrà ottenuto, mentre saranno consegnati, anche in un secondo tempo, diplomi di merito per ciascun campione di categoria. 5) Il Presidente Da Giau Giuseppe comunica che in data 26/28 del mese di settembre 2014 avrà luogo a Treviso il meeting europeo dei giudici dove il nostro CTS sarà impegnato nel presentare alcune razze italiane. A tale incontro si auspica la partecipazione dei giudici e degli allievi giudici italiani. Gli aspetti organizzativi della manifestazione sono già stati attuati. E’ stata chiesta ed ottenuta la disponibilità di Avinordest, Associazione territoriale, a dare supporto logistico al meeting. 6) Alla luce di quanto discusso nella riunione del CDF tenutosi nel giorno precedente l’Assemblea, il Presidente Da Giau fa presente che è stata illustrata e consegnata al Presidente dell’Ordine dei giudici una proposta per dare nuova forma alla scuola giudici con l’intento di sollevare, dalla cronica situazione di criticità, questo organo federale. Sarà pertanto compito del CDODG valutare tale proposta ed elaborarla nel modo che ritiene più opportuno al fine di raggiungere, a breve termine, un risultato concreto di miglioramento che verrà poi valutato. Il Sig. Fabio Ferri, in qualità di Presidente dell’ODG, sostiene che sono soprattutto le Associazioni a dover intervenire su questo argomento, impegnandosi nell’incentivare i propri associati ad avvicinarsi alla carriera di giudice federale. 30 VICULTUR 7) Varie ed eventuali. Il Sig. De Simone Emanuele (AVILA) sottopone all’Assemblea la valutazione di alcuni argomenti: la variazione dell’attuale sistema elettivo del Consiglio direttivo federale, la riedizione dei seminari aperti a tutti nel corso giudici, l’integrazione dell’attuale numero dei componenti del CTS. Per quanto riguarda il primo punto, già proposto nella precedente Assemblea dei soci e non approvato, si effettua una votazione palese dove risultano favorevoli 4 Associazioni, 2 astenute e 10 contrarie. La proposta di modificare il sistema elettorale vigente del Consiglio Direttivo Federale viene accantonata. In merito alla proposta di reindire i seminari nei corsi giudici, il Presidente Da Giau Giuseppe risponde che essa è già contenuta nella bozza del nuovo ordinamento della scuola giudici consegnata all’ODG il giorno precedente. Infine per quanto riguarda l’ampliamento dell’organico del CTS si fa presente che nei mesi precedenti era stata inviata comunicazione a tutte le Associazioni invitandole a segnalare nuovi nominativi da inserire in questo organo federale, ma nessuno ha provveduto in tal senso, perciò è stata la Federazione stessa che ha contattato e inserito 2 nuovi componenti, in deroga al regolamento che prevede un CTS di 5 membri. Ma la proposta è sempre valida, pertanto chiunque avesse nominativi da proporre per integrare l’organico del CTS ha totale facoltà di inviare comunicazione alla segreteria della Federazione che provvederà a darne comunicazione all’organo interessato. Il Presidente AVILA sostiene infine che la manifestazione di Montichiari (“Fiera di primavera”) a cui la FIAV ha partecipato su invito non è stata ben reclamizzata e che sembrava un’iniziativa riservata a pochi prescelti. Il CDF risponde che tutto ciò non è si assolutamente verificato perché la partecipazione era estesa a tutti i tesserati della FIAV e che l’evento è stato reso noto in via ufficiale con ampio margine di tempo, sul notiziario federale. Il Presidente Bindocci Marco (AUAV), in qualità di delegato dell’APAC, riporta, a nome di questa Associazione, che sarebbe opportuno per motivi di etica e obiettività evitare che i giudici espongano in occasione dei Campionati Italiani dove sono chiamati ad operare, così come già avviene in altri settori analoghi a quello dell’avicoltura sportiva. La proposta potrà venire discussa in sede dei prossimi CDF. Non essendoci altre argomenti da dibattere l’Assemblea viene sciolta. La Segretaria Tortora Sonia Il Presidente Da Giau Giuseppe AVICOLTURA VICULTUR News 31 AVICOLTURA News VICULTUR EVOLUZIONI SELETTIVE ATTITUDINALI Non capita di rado sentir dire da alcuni avicoltori che le razze si sono rovinate, che l’allevamento in quel paese ha cambiato il tipo o che l’apporto di quella colorazione ha distrutto una razza oppure che gli allevatori moderni hanno orrendamente estremizzato quell’altra.. tanto é vero che trovando delle vecchie foto di epoche passate di alcuni soggetti non sembrano neppure appartenere alle razze che ci troviamo di fronte oggi. Obiettivamente esiste un sobstrato di verità in alcune di queste affermazioni, questa verità risiede nel rischio di cadere nella mancanza di attitudine di alcune razze oggi. Le razze di polli, anatre, cani, cavalli etc in tanto esistono in quanto hanno attitudini diverse, ovvero l’uomo le ha selezionate “ad hoc” per uno scopo preciso, quando l’indirizzo di selezione porta a caratteristiche fisiche che non collimano con quella che dovrebbe essere l’attitudine della razza.. si sta percorrendo una strada sbagliata. Pensiamo ad una linea di selezione che alleggerisse la mole di una orpington: che razza da carne sarebbe... Oppure ad una tendenza che arrotondasse la linea di una Livorno per favorirne una posizione da cova: che razza da uova sarebbe? Orbene tutti noi sappiamo che esistono razze ornamentali pure , razze la cui selezione é stata sempre indirizzata a rendere le stesse notevolmente piacevoli alla vista ed allo scopo di abbellire le corti o come dettaglio, non indispensabile ma preziosissimo, di giardini privati. 32 Se pensiamo alle due razze maggiormente allevate e diffuse tra gli allevatori e nei giardini familiari quale richiesta può essere fatta ad una cocincina nana o ad una moroseta se non quella di avere forme sempre più arrotondate per un espressione ancora maggiore di plasticità e morbidezza delle linee, una rotonditá sempre più piena che arrivi ad avvicinare il piumaggio del corpo alla fluente calzatura, caratteristica che al contempo le fornisca una maggiore predisposizione ,anche solo visiva, ad ottimizzare una delle fasi più amate dagli estimatori della vita di campagna, la cova e la cura di una piccola squadra di pulcini. Ed il loro aspetto segue l’onda del pet (traduzione dall’inglese: animale domestico da accarezzare): i becchi corti, le code che ricordano un gradevole pon pon , ed i ciuffi voluminosi (per le moroseta), altro non sono se non le loro caratteristiche di maggiore successo, poiché ebbene si (!!) le orientali “moroseta” e “cochin” piacciono tantissimo .. agli avicoltori esperti ed a quelli dell’ultima ora e soprattutto anche a chi nutre una certa fobia per i volatili (ornitofobia) o in particolare delle galline (alektorofobia) poiché affrontano le tre sottocategorie di queste paure: hanno piedi ben calzati (confondendo chi non gradisce la cosiddetta zampa da rettile “a squamatura scudata”), hanno pochissima cresta quasi assente (e spesso l’elemento carnoso genera ribrezzo in chi ha a che fare con i mammiferi domestici più comuni che non hanno pelle nuda a vista) e la moroseta non ha le classiche piume (quindi esclude anche la pteronofobia o paura delle piume) ma un “pelo” soffice poiché le piume hanno struttura serica. Con queste premesse queste due signore delle razze avicole negli Stati Uniti ed in Scandinavia si stanno sempre più insediando nelle case e non solo nei giardini, cambiando il ruolo che hanno svolto per anni .. anzi no ..ritornando a quel ruolo che avevano nei palazzi imperiali orientali... AVICOLTURA VICULTUR News Ed acciocché questo avvenga questi indirizzi vanno seguiti nelle forme, nelle calzature , nei ciuffi e nei disegni plastici (senza arrivare a violare il benessere animale). Poiché ricordiamoci che queste sono razze di selezione squisitamente umana...in natura una gallina a piuma serica non sopravviverebbe al primo predatore nei paraggi poiché non vola oltre gli 80 cm, ed una gallina fittamente impiumata come una co- nenza di una barbuta, od alla sorprendente docilità di una chabo ed alla elegante e discreta presenza di una serama... Una qualsiasi di queste potrebbe essere una vivace presenza casalinga e riposare in una voliera nei momenti in cui non la si desidera in giro, poiché non occuperebbe più spazio di un qualsiasi pappagallo (numerosissimi nelle case italiane) anzi alcuni nostri polli sono anche più piccoli di un pappagallo cenerino o di un cacatua. cincina nana soccomberebbe per le infestazioni da parassiti ed entrambe morirebbero di fame vista la scarsa attitudine a razzolare .. in natura esiste il gallus gallus bankiva che mal sopporta l’allevamento ed il contatto umano... e vola via al minimo fastidio.. Indi uno degli obbiettivi che potrebbe segnare un punto di svolta per tutti noi avicoltori italiani é quello di far evolvere ed elevare qiunto negli Stati Uniti, dove l’avicoltura in ogni suo aspetto é decenni avanti) pensate a quanta minore pressione burocratica potremmo subire nei trasporti, nelle cure mediche e nelle importazioni, nella partecipazione alle manifestazioni nonché nelle vidimazioni dei documenti che li riguardano. Vieppiù, con una maggiore diffusione, si creerebbe una fetta di mercato ancora sconosciuta che potrebbe convincere le case farmaceutiche italiane ad investire nell’avicoltura con più farmaci specifici e confezioni di vaccini calibrate per i piccoli numeri. A ben pensare chi di noi potrebbe negare l’attitudine caratteriale di tante altre nostre razze ad essere degli eccellenti pet? Pensiamo alla curiosità tenace delle cocincine nane o alla tranquilla domesticità delle moroseta (caratteristica che personalmente ho ritrovato maggiormente in quelle con barba) ma anche alla deliziosa imperti- Ogni razza ha uno standard e spesso ,come é giusto che sia, gli standard vengono aggiornati, cambiano, si evolvono perché non corrispondono più alle attuali caratteristiche di selezione e proprio questa selezione se ben fatta negli anni riesce a produrre quel “quid” in più che caratterizza e dá un tipo sempre più forte alla razza e crea quelle che potremmo chiamare evoluzioni selettive attitudinali. >E per chi dopo questo articolo mi accuserá di sacrilegio invocando immagini dell’800 di un pollo o di un altro vorrei raccontare di Agustina Otero Iglesias... Che visse tra la fine dell’Ottocento fino a metà del novecento, cantante ballerina ed attrice di origini spagnole, fece innamorare principi ed uomini comuni, da Enrico VII d’Inghilterra a Gabriele D’Annunzio, costei era “La Bella Otero” tutte le notizie che la riguardano dicono che rispecchiava tutti i canoni di bellezza dell’epoca...di quell’epoca...chiunque cerchi una sua immagine su google troverà una ragazzetta con una fronte notevolmente bassa , con un modesto décolleté e gambe non proprio snelle... Ci perdonerà La Bella Otero, che avrà avuto di sicuro una ammaliante personalità ed i canoni giusti dei primi del 900, Ma lei oggi ci dimostra in pieno che in taluni casi alcune proporzioni non sono eternamente belle... 33 AVICOLTURA News VICULTUR ANCONA ROSSA Molte razze italiane sono allevate anche all’estero con risultati talvolta superiori rispetto a quelli raggiunti da noi. Tra queste vi è l’ancona, estremamente diffusa tra gli avicoltori australiani. Ho avuto modo di osservare nel web delle bellissime ancona nera picchiettata bianco, con un disegno pressoché impeccabile e sono venuto a conoscenza di un’altra colorazione selezionata in Australia: la rossa. Essendo un amante della razza ho cercato persone che mi potessero fornire delle informazioni e alcuni allevatori si sono dimostrati molto disponibili, tra loro David Simons, rinomato allevatore di ancona nella colorazione nera picchiettata, che ha allevato l’ancona rossa fino a quindici anni fa.Mi racconta che la selezione dell’ancona rossa è cominciata circa trent’anni fa, quando degli allevatori dell’ancona nera picchiettata bianco si accorsero della presenza di tracce rosse nel colore di fondo dei propri animali. Si selezionarono soggetti con una presenza di rosso sempre maggiore, fino ad arrivare all’attuale ‘’Red ancona’’ che si può trovare sia nella taglia grande che nana con cresta semplice e a rosa (questa più rara). Ancona nella colorazione rossa sono esposte in mostre ‘’monorazza’’ dai membri dell’‘’Ancona Club of Australia’’ e dell’ ‘’Ancona Club of Queensland ’’ da circa venticinque anni , tuttavia venne inclusa nello standard Australiano solo nel 2008 ed è descritta come segue: ‘’ Piumaggio : Ogni piuma deve avere una distinta perla bianca a forma di V, una sottile barra nera che separa il bianco dal resto della piuma.Testa, collo, dorso, sella , petto e corpo: colore di fondo castagna o rosso scuro.Il maschio deve avere un piumaggio più lucente su testa, collo, schiena, sella e coda. Timoniere: rosso scuro o castagna, qualche riflesso nero permesso. Ali: piccole e grandi copritrici delle ali, come il dorso ecc., le remiganti primarie rosso scuro con del nero accettabile. Secondarie: lato esterno da castagna a rosso scuro, lato interno nere. Colore di fondo: rosso e ardesia. Complessivamente il colore di fondo deve avere meno nero possibile. Il resto come l’ancona nera picchiettata bianco. David mi ha riferito che ha smesso di allevarla oltre che per fare spazio alle altre razze che possiede, anche perché le remiganti presentavano moltissimo bianco e per la presenza di muffa sulla faccia. Mi ha detto che da quindici anni a questa parte gli allevatori sono riusciti a migliorare molti aspetti della colorazione tuttavia i soggetti delle foto che mi sono state mandate, sebbene siano campioni delle mostre dell’Ancona Club of Queensland , presentano caratteristiche disomogenee, specialmente tra varietà grande e nana, e questo mi fa pensare che ancora ci sia molto da fare nella selezione.Per il momento è riconosciuta oltre che in Australia solo in Nuova Zelanda, ma chissà se tra poco la vedremo anche qui da noi! 34 ANCONA NANA Rossa 1,0 – cresta a rossa Ancona nana Rossa 1,0 Ancona nana Rossa 0,1 AVICOLTURA VICULTUR News 35
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