Se tu ti fermi all’apparenza, io ti offro profondità, io vado oltre il tuo gesto, la tua elemosina, il tuo digiuno e la preghiera, e arrivo a te. Ti chiedo di non fermarti al tuo gesto, al rito, ma di andare oltre, di scendere in profondità; per un attimo non guardarti allo specchio, ma osserva la luce che ti circonda, che arriva da dietro, che segna un confine tra te e te stessa, tra i tuoi puri bisogni e il senso che stai cercando. Incontro famiglie 2013-2014 Bergamo, 09 marzo 2014 Tempo di Quaresima NEL SEGRETO Ricorda chi sei, chi sei chiamata ad essere. Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà! Specchiati in questa immagine: ed è Genesi: “A immagine e somiglianza di Dio”; rigenerati a quest’acqua viva, diventerai viva! Diventerai sorgente che rigenera. E a tua volta non ti limiterai al bisogno dell’altro, ma arriverai all’altro. Viva. Come la donna alla destra del quadro: il cui vestito è pieno di luce, attinta dalla profondità di Dio. “A sua immagine”. Questa donna continua a tenere gli occhi sulla luce, che è verità (il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà!), che è il messaggio da regalare agli altri: “Quando fai l’elemosina, quando digiuni, quando preghi fallo per essere meno finto, aperto all’Infinito …”. Metodo per PREGARE IL TESTO Entro in preghiera con un momento di silenzio respirando lentamente pensando che incontrerò il Signore chiedendo perdono delle offese fatte e perdonando quelle ricevute Mi raccolgo immaginando il luogo in cui si svolge la scena da considerare Chiedo al Signore ciò che voglio sarà il dono che quel brano di Vangelo mi vuole fare e che corrisponde a quanto Gesù fa o dice in quel racconto Medito e contemplo la scena Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi un cuore nuovo, che ravvivi in noi tutti i doni da Te ricevuti con la gioia di essere Cristiani, un cuore nuovo sempre giovane e lieto. Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi un cuore puro, allenato ad amare Dio, un cuore puro, che non conosca il male se non per definirlo, per combatterlo e per fuggirlo; un cuore puro, come quello di un fanciullo, capace di entusiasmarsi e di trepidare. Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi un cuore grande, aperto alla Tua silenziosa e potente parola ispiratrice, e chiuso ad ogni meschina ambizione, un cuore grande e forte ad amare tutti, a tutti servire, con tutti soffrire; un cuore grande, forte, solo beato di palpitare col cuore di Dio. Paolo VI leggendo il testo lentamente, punto per punto sapendo che dietro ogni parola c’è il Signore che parla a me usando la memoria per ricordare, l’intelligenza per capire e applicare alla mia vita, la volontà per desiderare, chiedere, ringraziare… Non avrò fretta, non occorre fare tutto, è importante sentire e gustare interiormente. Sosto dove e finché trovo frutto, ispirazione, pace e consolazione… Concludo con un colloquio col Signore, da amico ad amico su ciò che ho meditato finisco con un Padre nostro esco lentamente dalla preghiera Testi utili Sal 51; Sal 139,2-3;Gl 2,12; Is 1,10-20; Sir 7,14; Lc 12,33s Jackson Pollok, Foresta incantata, 1947, olio su tela, Venezia Dal Vangelo secondo Matteo (6,1-6;16-18) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Messaggio nel CONTESTO Lettura del TESTO Dal Vangelo di Matteo (cap.5) Non sono venuto per abolire, ma per portare a compimento … Avete ascoltato, ma io vi dico … non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro … potremo trovare la nostra identità, la verità dinoi solo negli occhi del Padre: “Tanto è uno quanto è ai tuoi occhi e nulla di più” (San Francesco) Gesù, prima di tutto, prima di dirci cosa fare, come farlo, perché, a chi… ci invita a ricordarci CHI SIAMO. Noi non siamo uomini della Legge, prima di tutto SIAMO FIGLI, a sua immagine e somiglianza (Genesi), chiamati alla relazione; quante volte lo abbiamo ricordato: Gesù è il modello di uomo, di figlio che il Padre ha in mente quando pensa a ciascuno di noi. “Ritornate a me …” (Gioele 2,12) è l’invito che il Signore ci rivolge all’inizio di ogni Quaresima: ritorna a casa, sei figlio! Se torni a casa sei figlio! “Ascolta”, ma non più semplicemente una parola, “ascolta” il Dio della Parola, ascolta il Figlio, il frutto più maturo della Parola dell’Amore. Quaresima è tempo di ascolto, di intimità, di passi dentro i passi, passi di ritorno a casa, passi del Padre in cerca del figlio, del figlio in cerca del Padre. “Sul pavimento mi trovo … più vicino al dipinto … perché in questo modo posso camminarci attorno, lavorarci da tutti e quattro i lati ed essere letteralmente “dentro” il dipinto”. (Jackson Pollock*) v.1 Attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini … attenti a non lasciarsi vincolare dalla forma … l’uomo agisce sempre “davanti agli occhi” di qualcuno … Noi davanti a quali occhi vogliamo stare? v. 2 … come fanno gli ipocriti … ipocrita è un attore, una maschera: il capocoro. La vita è una sceneggiata dove ognuno litiga con l’altro per primeggiare. per essere lodati dalla gente … se il fine del mio agire è sempre e comunque l’altro, il suo giudizio, l’altro diventerà mio tiranno, che mi spinge ad agire per essere accettato,per non essere criticato, per essere a posto … l’ipocrita è schiavo. Degas ama il ritratto: Madame Jeantaud allo specchio possiede una forza d’attrazione incredibile. Non tanto, o non subito almeno, la donna in carne ed ossa in primo piano di profilo, ma la sua immagine riflessa nello specchio ti attrae, ti guarda, e quegli occhi, sia pure dai contorni sfuocati, non si allontanano più da te. Occhi vivi dietro una maschera scura. Occhi che osservano profondamente, ma non vogliono essere guardati. Maschera o verità? Nell’ipocrita, in colui che nella vita recita, fa l’attore, c’è una ferita, come il livido spalmato sul volto della donna, dalla quale può sgorgare la vita. L’ipocrita è finto, non-persona, solo anche se costantemente “davanti agli occhi di tutti”. La donna del dipinto è sola, profondamente sola, nemmeno sola con se stessa, ma lontana anche da se stessa. Eppure in quello sguardo da dietro la maschera, affiora un profondo bisogno di occhi, attenzioni. Ha sete! Ha sete, ma cerca acqua, sorgenti di senso nel riconoscimento di un pubblico che applauda alla sua recitazione: all’elemosina, al suo digiuno, alla preghiera … Illusa che quell’applauso le dia senso. Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà! Solitudine, non senso, vita che si riempie di gesti ormai vuoti, che la donna del dipinto nasconde dietro un portamento e un abbigliamento nobile; in realtà custodisce dentro di sé una profonda povertà Ha tutto? Ha tanto? Forse le manca tutto … La quaresima è tempo prezioso per riscoprire il gusto del camminare attorno al dipinto che è in noi, che siamo noi, attorno a Gesù, il Nazareno. Tempo e spazio per lavorarci da tutti e quattro i lati, per esserci dentro! Che bello! Quaresima per ritornare dentro, per essere dentro! * Pollok è uno dei maggiori esponenti dell’Arte Informale, che si basa, cioè sul rifiuto della forma; Pollok usa la tecnica del dripping (sgocciolamento) che consiste nel far colare dall’alto su una superficie le vernici direttamente dal barattolo. Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà! Condivido la mia sete con te, condivido la tua sete. Non mi fermo alla tua maschera, vado oltre. Io ho sete di te, non della tua apparenza, ho sete di te! Edgar Degas, Madame Jeantaud allo specchio, 1875 Olio su tela Parigi, Musée d’Orsay
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