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PwC Tax and Legal Services
(TLS)
TLS Newsletter
N° 9
Anno 8
17 settembre 2014
Mensile di aggiornamento in materia legale e fiscale
Pubblicato e distribuito gratuitamente
Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 760 in data 11 dicembre 2006
Legal and Tax monthly newsletter
Published and distributed free of charge
Registration before the Court of Milan n. 760 dated December 11, 2006
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TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
2
Indice - Index Pag
1.
Tassazione di gruppo e società non residenti: il caso SCA Holding e la possibile incompatibilità
comunitaria del consolidato nazionale italiano
Tax group and non-resident companies: the SCA Holding case and the potential incompatibility
of the Italian tax group with EU law
(Claudio Valz – Gabriele Colombaioni)
5
2.
Le nuove misure contro i ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni nelle transazioni commerciali
The new measures against the delayed payments of the Public Administrations in commercial transactions
(Rosario Pace – Federica Facchini)
7
3.
Il modello di convenzione OCSE contro le doppie imposizioni: approvati gli aggiornamenti 2014
OECD model tax convention on income and on capital:adopted the 2014 updates
(Ugo Cannavale – Elena Luzi) 12
4.Sentenza Kamino della Corte di Giustizia: provvedimenti amministrativi e previo contraddittorio
Kamino judgment of the Court of Justice: administrative measures and right to be heard in advance
(Daniele Conti - Maurizio Foti) 15
5.
L’utilità delle spese di regia salva la deducibilità
Comments about deduction of management fees for intra group services
(Mia Pasini – Valeria Forner) 19
6.
Cassa integrazione straordinaria anche per i partiti politici
Extraordinary Unemployment Insurance Found for political parties
(Gianluigi Baroni – Stefano Miniati – Claudio Burello)
21
7.
Trasformazione delle imposte anticipate ai fini IRAP in credito d’imposta
Conversion of the regional tax (IRAP) deferred tax assets (DTA) in tax credit
(Marta Primavesi – Jacopo Meregalli) 24
8.
Le modifiche al Testo Unico Bancario ed al Testo Unico della Finanza apportate dal “Decreto Competitività”
Amendments to Consolidated Law on Banking and to Consolidated Law on Financial Intermediation
by “Competitiveness Decree”
(Mario Zanin - Giulio Farolfi) 28
9.
Impugnabilità dell’estratto del ruolo esattoriale. La parola passa alle Sezioni Unite
The appealability of the tax register excerpt. The case is referred to the Joint sitting
of the divisions of the Supreme Court
(Carlo Romano - Francesca Russi)
30
10.
Ultime novità in merito alla fatturazione elettronica ed alla archiviazione elettronica
Latest news related to the electronic invoicing and the electronic archiving
(Alessia Angela Zanatto - Andrea Werner Beilin) 32
11.
Fusioni transfrontaliere: per le Stabili Organizzazioni le perdite fiscali sono determinate in base
al fondo di dotazione “figurativo”
Cross border mergers: tax losses can be carried forward within the limits of “notional” capital endowment
for permanent establishments.
(Elena Robicci – Matteo Merli)
35
3
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
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Tassazione di gruppo e società
non residenti: il caso SCA Holding
e la possibile incompatibilità
comunitaria del consolidato
nazionale italiano
Tax group and non-resident
companies: the SCA Holding case
and the potential incompatibility
of the Italian tax group with EU
law
(Claudio Valz – Gabriele Colombaioni)
(Claudio Valz – Gabriele Colombaioni)
In data 12 giugno 2014 la Corte di Giustizia Europea ha
emesso un’importante sentenza in risposta alle domande
di pronuncia pregiudiziale riunite nelle cause C-39/13,
C-40/13 e C-41/13. Le cause in analisi indagano la
compatibilità della normativa olandese che disciplina la
tassazione di gruppo con riguardo all’accesso al regime di
tassazione consolidata in presenza di soggetti non residenti
nella catena societaria.
On 12 June 2014, the Court of Justice of the European Union
(“CJEU”) issued an important judgment with regard to the
joined cases C-39/13, C-40/13 e C-41/13. In the cases at
stake, the CJEU has pronounced on the compatibility of the
provisions of the Dutch tax group regime in case of groups
with non-resident companies in the chain of control.
Le conclusioni a cui è giunta la Corte potrebbero
evidenziare alcuni possibili profili di contrasto della
normativa italiana sul consolidato fiscale in relazione alle
libertà fondamentali.
In the light of the principles laid down by the Court in the
mentioned cases, some provisions of the Italian tax group law
could be found not in line with the fundamental freedoms.
Le tre cause analizzate dalla CGUE possono essere
raggruppate in due tipologie di situazioni. La prima
tipologia è costituita dalle cause C-39/13 e C-41/13. Le
due società appellanti (SCA Group Holding BV e MSA
Nederland BV) in tali cause erano società residenti nei
Paesi Bassi che detenevano delle partecipazioni di controllo
in altre società residenti nei Paesi Bassi attraverso delle
società intermedie tedesche. Le appellanti presentavano
richiesta alle autorità olandesi per poter accedere al regime
di tassazione di gruppo assieme alle proprie controllate
residenti nei Paesi Bassi. Le Autorità olandesi rigettavano
la richiesta delle società sostenendo che il diritto olandese
concede l’accesso ai benefici della tassazione di gruppo
solamente a condizione che le controllate intermedie
siano anch’esse residenti o dispongano di una stabile
organizzazione nei Paesi Bassi. La CGUE, chiamata
per rinvio pregiudiziale a pronunciarsi sul punto,
ha concluso che la disciplina in questione comporta
una discriminazione a danno dei gruppi olandesi con
controllate intermedie non residenti e, quindi, è contraria
alla libertà di stabilimento. In particolare, secondo la Corte,
se da un lato un gruppo composto solamente da società
residenti ha sempre la facoltà di accedere al regime di
tassazione consolidata, un gruppo come quello analizzato
nella presente causa, non può accedere a tale regime
per il solo fatto di comprendere delle società intermedie
non residenti nei Paesi Bassi. La Corte ha stabilito che,
una normativa come quella oggetto d’analisi comporta
una differenza di trattamento non giustificabile e una
conseguente violazione della libertà di stabilimento ai sensi
degli artt. 49 e 54 del TFUE.
The cases decided by the CJEU deal with two main situations.
The first situation is represented by the cases C-39/13 and
C-41/13. In these cases, the appellants were two Dutch
companies (SCA Group Holding BV e MSA Nederland BV)
which held the control of their Dutch resident subsidiaries by
means of German sub-holding companies. Both the appellant
companies had asked the Dutch Authorities to be treated as
a single tax entity with their other resident subsidiaries. The
Tax Authorities denied the request on the grounds that, in
accordance with the applicable domestic tax law, in order
to be eligible for the tax group regime, all the intermediate
companies either have to be resident in the Netherlands
or have to be present in that State with a permanent
establishment. The CJEU, being asked to pronounce under
a preliminary ruling, concludes that the Dutch law at stake
led to a discrimination of Dutch groups with non-resident
companies and, thus, it is in breach of the freedom of
establishment. In the Court’s view in particular, on the one
hand, a group entirely composed by resident companies is
always eligible to be treated as a single tax entity, whereas, on
the other hand, a group like the ones of the appellants, cannot
apply for the tax unity regime due to the mere fact that the
Dutch subsidiaries are held by the Dutch parents indirectly
through sub-holdings resident in another member State. The
Court finally states that a legislation like the one analyzed in
the cases at stake leads to a difference of treatment that adds
up to an infringement of the freedom of establishment within
the meaning of articles 49 and 54 of TFEU.
La causa C-40/13 analizza invece una situazione in cui tre
società di diritto Olandese sono controllate direttamente o
indirettamente da un’unica società madre tedesca. Anche
in questo caso le società olandesi appellanti avevano
The case C-40/13 is relevant to a situation where three Dutch
companies were directly or indirectly controlled by the same
German company. In this case, like in the aforementioned
other two, the Dutch companies applied to be treated as a
5
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
presentato richiesta di poter formare tra di loro un’unica
entità fiscale. Le Autorità olandesi rigettavano tale richiesta
in quanto, in base all’applicabile diritto interno, le società
controllate olandesi possono formare un’unica entità
fiscale con la propria società controllante solo quando
questa è residente nei paesi Bassi o è ivi presente con una
stabile organizzazione. La CGUE, evidenziando il vantaggio
finanziario riservato alle società controllanti olandesi
rispetto a quelle non residenti, conclude che la normativa
olandese comporta una disparità di trattamento, non
giustificata da una differenza di situazione oggettiva, in
contrasto con la libertà di stabilimento. Infatti, secondo la
Corte, dato che l’obiettivo del regime del consolidato fiscale
è quello di consentire alle società di uno stesso gruppo di
essere considerate fiscalmente come un unico contribuente,
tale obiettivo può e deve essere raggiunto, con riferimento
alle sole società controllate residenti nel medesimo Stato
membro, anche ove la società controllante sia residente in
un altro Stato membro.
tax unity under the Dutch group regime. The Dutch Tax
Authorities rejected their requests arguing that, according
to Dutch tax law, Dutch subsidiaries are allowed to form a
tax unity with their parent only if the latter is resident in The
Netherlands or have therein a permanent establishment. The
CJEU highlighted that the tax unity regime grants the Dutch
parents a financial benefit that is denied to non-resident
parents. Given that, the Court concludes that Dutch tax law
leads to a different treatment which infringes the freedom
of establishment and that cannot be justified neither by any
reason in the public interest nor by any difference of the
situation considered. In fact, it is the view of the CJEU that the
objective of the tax group is to allow companies of the same
group to be treated as an unique taxpayer. With reference to
sister companies which are taxable in the same member State,
such scope shall be achieved both by groups where the parent
company is resident in the same member State and by those
groups whose parent company is resident in another Member
State.
Si ritiene che le conclusioni elaborate dalla CGUE possano
avere delle ripercussioni riguardo la compatibilità del
diritto interno italiano in materia di consolidato fiscale.
In light of the CJEU’s conclusions, the current Italian tax
group regime could feature some aspects in breach of EU law.
Per quanto concerne la prima tipologia di discriminazione
analizzata dalla Corte (cause C-39/13 e C-41/13), il diritto
italiano non sembra presentare elementi di incompatibilità.
Infatti, la normativa domestica (art. 117 ss, TUIR)
consente il consolidamento fiscale anche in caso di società
intermedie del gruppo residenti in un altro Stato membro
(come esplicitato dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate
n. 53 del 2004, paragrafo 3.4).
With regard to the first form of discrimination analyzed by
the CJEU in the judgment in comment (cases C-39/13 and
C-41/13), the Italian tax group provisions seem to be in
accordance with EU law. In fact, under such regime, Italian
resident parent and Italian resident subsidiaries can apply for
the group regime even if the parent controls the subsidiary via
a non resident company (as explained in the 2004 Italian Tax
Authorities Circular Letter no. 53, paragraph 3.4).
Con riferimento invece alla seconda tipologia di situazione,
si può notare come, in un contesto equivalente a quello
preso in analisi dalla CGUE nella sentenza in commento
(causa C-40/13), anche la normativa italiana impedisce il
consolidamento dei redditi di società “sorelle” controllate
da un’unica controllante non residente. L’Art. 117 del TUIR
dispone infatti, al comma 2, che i soggetti non residenti
(Art. 73, comma 1, lettera d)), possono esercitare l’opzione
per la tassazione di gruppo solo in qualità di controllanti ed
a condizione:
• di essere residenti in Paesi con i quali l’Italia ha
stipulato un accordo per evitare la doppia imposizione;
• di esercitare attività di impresa tramite una stabile
organizzazione in Italia, nel cui patrimonio sia
compresa la partecipazione in ciascuna società
controllata che si intende consolidare.
Differently, with regard to the discrimination found in the
case C-41/13, Italian tax law, likewise Dutch tax law, prevent
sister resident companies, controlled by a mutual nonresident company, from applying for the tax unity regime.
In fact, article 117, paragraph 2, of Presidential Decree No.
917/1986 (TUIR) states that non-resident companies may
opt for the group consolidation regime as parent only and
provided that they:
Alla luce di quanto sopra, considerate le similarità con la
disciplina olandese, la normativa italiana sul consolidato
fiscale nazionale sembrerebbe manifestare profili di
incompatibilità con il diritto dell’Unione europea. Alla
luce della giurisprudenza della CGUE, infatti, l’Italia
dovrebbe consentire alle società italiane, controllate da
un medesimo soggetto residente in un altro Stato membro
dell’Unione europea, la possibilità di accedere ai benefici
del consolidato fiscale.
Considering that, as regards the group tax regime, Italian tax
law is similar with Dutch tax law, the former could be found
in breach of EU law as well. In fact, pursuant to the CJEU case
law, Italy should allow Italian resident subsidiaries controlled
by a same parent company resident in another member State,
to form a tax unity.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
•
•
are resident in a State with which Italy has concluded an
agreement to avoid double taxation;
carry on a business activity by means of a permanent
establishment in Italy and the relevant participations are
attributed to such permanent establishment.
6
Le nuove misure contro i ritardi
di pagamento delle Pubbliche
Amministrazioni nelle transazioni
commerciali
The new measures against the
delayed payments of the Public
Administrations in commercial
transactions
(Rosario Pace – Federica Facchini)
(Rosario Pace – Federica Facchini)
La riduzione dei ritardi di pagamento nelle transazioni
commerciali costituisce uno degli obiettivi che l’Unione
Europea si è prefissata di raggiungere promuovendo
l’adozione di una disciplina uniforme negli Stati Membri,
volta alla realizzazione ed al buon funzionamento del
mercato interno.
The reduction of the delayed payments in commercial
transactions is one of the purposes that the European Union
has resolved to achieve by promoting the adoption of uniform
rules in the Member States, aimed to the implementation and
the proper functioning of the internal market.
A tal proposito, gli Stati Membri sono stati chiamati a
recepire le disposizioni contenute nella Direttiva 2011/7/
UE che (a differenza della precedente Direttiva 2000/35/
CE, sostituita dalla stessa Direttiva 2011/7/UE) prevede
due regimi differenti a seconda che la transazione
commerciale intercorra tra privati o tra un privato e la
pubblica amministrazione.
In this regard, the Member States have been called to adopt
the provisions set forth by the Directive 2011/7/EU which
(differently to the previous Directive 2000/35/EC, replaced
by the same Directive 2011/7/EU) provides two different
systems depending on whether the commercial transaction
exists between private parties or between a private individual
and the public administration.
Per ciò che concerne le transazioni commerciali tra privati,
la direttiva ha introdotto, in generale, un regime che,
rispetto alla previgente disciplina, risulta maggiormente
cautelativo nei confronti del creditore, prevedendo, a titolo
esemplificativo, la decorrenza automatica degli interessi di
mora (art. 3), l’innalzamento del tasso di interesse legale
di mora (art. 2, punto 6), l’obbligo di risarcire i costi di
recupero del credito (art. 6), stabilendo, altresì, maggiori
limitazioni alla possibilità di introdurre deroghe, sia a
livello contrattuale che di prassi, in senso peggiorativo per
il creditore (art. 7).
With regard to the commercial transactions between private
parties, the directive introduced, in general terms, a system
that, compared to the previous legislation, results to be more
precautionary for the creditor, providing, for example, the
automatic accruing of the late payment interests (art. 3),
the increase of the legal rate of the interests for the delayed
payment (art. 2, point 6), the obligation to compensate
the costs of credit recovery (art. 6), providing, also, more
limitations to the possibility to introduce detrimental
derogations for the creditor, both by contracts and at a
practice level, (art. 7).
Per quanto riguarda, invece, le transazioni commerciali
intercorrenti tra un privato e la pubblica amministrazione,
la Direttiva 2011/7/UE ha introdotto un regime
differenziato (art. 4) che si connota, rispetto a quello
relativo al rapporto tra imprese private, per la maggiore
rigidità. Se, infatti, l’art. 3, par. 5, prevede la possibilità tra
imprese private di stabilire contrattualmente un termine
di pagamento superiore a 60 giorni purché non risulti
gravemente iniquo per il creditore, l’art. 4, par. 3, lett. a),
stabilisce in 30 giorni il termine massimo per l’esecuzione
dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni,
prorogabile sino ad un massimo di 60 giorni solo in ipotesi
tassative, restando comunque esclusa la possibilità di una
deroga negoziale a tali termini.
Instead, as far as the commercial transactions between a
private party and the public administration are concerned,
the Directive 2011/7/EU has introduced a different system
(art. 4), which is characterized, in comparison to the one
concerning the relationship between private companies, for its
higher rigidity. In fact, if, on one side, the article 3, paragraph
5, provides for the possibility, between private companies,
to settle a payment period longer than 60 days, as long as it
is not grossly unfair for the creditor, article 4, paragraph 3,
letter a), fixes in 30 days the maximum term for the execution
of payments to be executed by the public administrations,
which may be extended up to a maximum of 60 days only
in case of peremptory circumstances, being, in any case,
excluded the possibility to negotiate a derogation to these
terms.
Il principale provvedimento normativo con cui la Direttiva
2011/7/UE è stata recepita da parte dello Stato italiano
è costituito dal D.Lgs n. 231/2002 (riformato ad opera
del D.Lgs n. 192/2012 proprio a seguito del recepimento
della Direttiva 2011/7/UE), applicabile sia alle transazioni
commerciali intercorrenti tra imprese private che tra queste
ultime e le pubbliche amministrazioni. Preme precisare
che, in base all’articolo 2, lettera b, del D.Lgs. N. 231/2012,
The main act through which the Directive 2011/7/EU
has been adopted by the Italian State is constituted by the
Legislative Decree no. 231/2002 (amended by the Legislative
Decree no. 192/2012 as result of the adoption of the Directive
2011/7/EU), which is applicable both to commercial
transactions existing between private companies and between
the latter and the public administrations. It is necessary to
specify that, according to art. 2, letter b, of the Legislative
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TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
sono da considerarsi pubbliche amministrazioni sia le
amministrazioni aggiudicatrici, di cui all’articolo 3, comma
25, del D.Lgs n. 163/2006 (i.e. le amministrazioni dello
Stato; gli enti pubblici territoriali; gli altri enti pubblici non
economici; gli organismi di diritto pubblico; le associazioni,
unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti
soggetti), sia “ogni altro soggetto allorquando svolga attività
per la quale è tenuto al rispetto della disciplina” del Codice
dei contratti pubblici.
Decree no. 231/2012, public administrations are considered
the entrusted entities set forth by the article 3, paragraph 25,
of the Legislative Decree n. 163/2006 (i.e. the administrations
of the State; local public entities; other non-economic public
entities; the bodies under public law; associations, unions,
consortiums, anyhow denominated, incorporated by such
subjects), and “any other subject when it executes activity for
which it is required to comply with the rules” of the Code of
public contracts.
In estrema sintesi, il riformato D.Lgs n. 231/2002, con
riferimento alle transazioni commerciali intercorrenti
tra privati, prevede, ad oggi, termini di pagamento
di regola non superiori a 30 giorni con facoltà delle
parti di derogarvi concordemente alla sola condizione
che, ove gli stessi siano superiori a 60 giorni, vengano
pattuiti espressamente e per iscritto a fini probatori e
non risultino gravemente iniqui per il creditore (art. 4,
comma 3, D.Lgs n. 231/2002). Qualora, invece, la parte
debitrice sia una pubblica amministrazione, i termini di
pagamento possono arrivare fino ad un massimo di 60
giorni “quando ciò sia giustificato dalla natura o dall’oggetto
del contratto o dalle circostanze esistenti al momento della
sua conclusione”, fermo l’obbligo di concordare per iscritto
tale clausola (art. 4, comma 4, D.Lgs n. 231/2002).
Peraltro, per determinati tipi di soggetti pubblici (i.e.
le imprese pubbliche tenute al rispetto dei requisiti di
trasparenza di cui al D.Lgs. n. 333/2003 nonché gli enti
pubblici che forniscono assistenza sanitaria) l’art. 4,
comma 5 del D.Lgs. n. 231/2002 prevede l’applicazione
diretta dei più ampi termini di pagamento di 60 giorni.
Risultano, pertanto, evidenti le sostanziali divergenze
tra le disposizioni contenute nella Direttiva 2011/7/UE
ed il D.Lgs. n. 231/2002, con particolare riguardo alla
disciplina dei ritardi di pagamento da parte delle pubbliche
amministrazioni.
In a nutshell, with regards to commercial transactions
existing between private party, the amended Legislative
Decree no. 231/2002 currently provides payment terms
generally not longer than 30 days with the possibility for
the parties to derogate it by mutual consent under the only
condition that, if such terms are more than 60 days, it
shall be negotiated expressly and in writing for probatory
purposes and it shall be not grossly unfair for the creditor
(art. 4, paragraph 3, of Legislative Decree no. 231/2002).
Instead, if the debtor is a public administration, the payment
terms may be extended to a maximum of 60 days “when it is
justified by the nature or by the object of the contract or by the
circumstances existing at the time of its conclusion”, subject
to the obligation to agree in writing a such clause (art. 4,
paragraph 4, of Legislative Decree no. 231/2002). Moreover,
for certain types of public subjects (i.e. public companies
obliged to be compliant to the transparency requirements
set forth by the Legislative Decree no. 333/2003 as well as
public entities providing healthcare assistance) the art. 4,
paragraph 5 of Legislative Decree no. 231/2002 provides
for the direct applicability of the wider payment terms of
60 days. Therefore, are evident the substantial differences
between the provisions set forth by the Directive 2011/7/EU
and the Legislative Decree no. 231/2002, with particular
regard to the regulation of the delayed payment by public
administrations.
Conseguentemente, in considerazione delle modalità
con cui l’Italia ha recepito la Direttiva 2011/7/UE nella
parte riferita al rapporto tra imprese private e pubblica
amministrazione, e, più in generale, dell’inefficienza
complessiva del sistema normativo che attualmente
regolamenta in Italia i rapporti creditori intercorrenti
tra imprese private e pubblica amministrazione, la
Commissione Europea ha formulato alcuni rilievi nei
confronti dell’Italia in una formale lettera di messa in mora.
Consequently, in consideration of the modalities by which
Italy has transposed the Directive 2011/7/EU with regards
to the part referred to the relationship between private
companies and public administration, and, more generally, of
the overall inefficiency of the regulatory system that currently
governs in Italy the credit relationships existing between
private companies and public administration, the European
Commission expressed some remarks against Italy in an
official letter of formal notice.
Per far fronte ai rilievi della Commissione Europea ed al
fine di evitare che tali rilievi possano sfociare in una vera
e propria procedura di infrazione, le istituzioni italiane
hanno avviato una serie di iniziative volte a rendere
maggiormente conforme con le regole ed i principi
dell’Unione Europea la disciplina nazionale in tema di
ritardo nei pagamenti della pubblica amministrazione.
To remedy the remarks of the European Commission and in
order to avoid that these findings might lead to an official
infringement procedure, the Italian institutions have begun
several initiatives aimed to made the national law regarding
the delayed payments of the public administration more
compliant to the rules and the principles of the Union
European,.
In primo luogo, con specifico riferimento al D.Lgs.
231/2002, risulta attualmente in corso di approvazione da
parte del Parlamento italiano il disegno di legge europea
2013-bis (n. S1533), “Disposizioni per l’adempimento degli
obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione
europea - Legge europea 2013 bis” contenete modifiche e
Firstly, with specific regards to the Legislative Decree no.
231/2002, currently under approval proceedings by the
Italian Parliament is the European bill of law 2013-bis (n.
S1533), “Provisions for the fulfillment of the obligations
arising from belonging of Italy to the European Union
- European Law 2013 bis”, providing amendments and
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
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specificazioni alle disposizioni di cui al medesimo testo
normativo. In particolare, il disegno di legge europea 2013bis, inter alia, emenda il testo dell’art. 4, comma 4, del
D.Lgs n. 231/2002, criticato dalla Commissione europea,
proponendo una formulazione maggiormente in linea con
quello della direttiva, prevedendo che la deroga ai termini
di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni
non debba genericamente essere giustificata “dalla
natura o dall’oggetto del contratto o dalle circostanze
esistenti al momento della sua conclusione” (come nella sua
versione attualmente in vigore), bensì, “oggettivamente
giustificata dalla natura particolare del contratto o da
talune sue caratteristiche”. In tal modo, si mira a limitare
ed a circoscrivere la discrezionalità delle pubbliche
amministrazioni nell’adottare termini di pagamento diversi
e più lunghi rispetto a quelli previsti per legge.
Inoltre, attraverso il recente D.L. del 24 aprile 2014,
n. 66 (di seguito il “Decreto Legge”), convertito con
modificazioni dalla L. del 23 giugno 2014, n. 89,
significativi interventi sono stati registrati sul piano della
prevenzione nei ritardi di pagamento da parte delle
pubbliche amministrazioni, rafforzando le misure volte a
rendere più celeri e trasparenti i pagamenti alle imprese da
parte delle stesse pubbliche amministrazioni.
specifications to the provisions of the same legislative text.
In particular, the European bill of law 2013-bis, inter alia,
amends the text of the article 4, paragraph 4 of the Legislative
Decree no. 231/2002, criticized by the European Commission,
proposing a formulation more in line with the one of the
Directive, providing that the derogation to the terms of
payments by public administrations should not be generally
justified “by the nature or by the object of the contract or
by the circumstances existing at the time of its conclusion”
(as in the version currently in force), but rather “objectively
justified by the specific nature of the contract or by certain its
features”. Such amendment is aimed to limit and circumscribe
the discretion of the public administration to adopt different
payments terms and longer than those required by law.
Nella medesima prospettiva, già il D.L. n. 78/2009
aveva introdotto misure per indurre le pubbliche
amministrazioni a dotarsi di sistemi organizzativi idonei
a garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute
per somministrazioni, forniture ed appalti, obbligando il
singolo funzionario (a pena di responsabilità disciplinare
ed amministrativa) che intenda far assumere obblighi di
spesa alla pubblica amministrazione di appartenenza,
a verificare preventivamente che il programma
dei conseguenti pagamenti sia coperto da appositi
stanziamenti di bilancio. Successivamente, il D.L. n.
95/2012, convertito in L. n. 135/2012, ha previsto l’obbligo
gravante sui dirigenti dell’amministrazione pubblica di
predisporre un cronoprogramma finanziario dei pagamenti
connessi agli impegni assunti dall’ente in relazione a
ciascun impegno assunto con riferimento ai capitoli di
bilancio di propria pertinenza.
In the same perspective, the Law Decree no. 78/2009
has already introduced measures to push the public
administrations to adopt organizational systems able
to ensure the prompt payments of the amounts due for
the execution of supply contracts, forcing the single
official (under penalty of disciplinary and administrative
responsibility) willing that its administrative department
assumes expenditure’s obligations, to check in advance that
the plan of the consequent payments be covered by properly
balance funds. Subsequently, the Law Decree no. 95/2012,
turned into Law no. 135/2012, prescribed to the executive
officiers of the public administration the obligation of prepare
a time-schedule of the payments related to the financial
commitments assumed by the entity in relation to each
obligation committed with reference to the balance ‘s sections
of its competence.
In tale contesto, pertanto, sopraggiunge il Decreto
Legge, rafforzando ed innovando le norme in materia di
pagamenti delle pubbliche amministrazioni per rendere
più trasparenti i ritardi di pagamento e lo stato del
debito delle pubbliche amministrazioni verso le imprese,
prevedendo altresì un sistema di incentivi e sanzioni, al fine
di accelerare il perseguimento dell’obiettivo della riduzione
dei tempi di pagamento.
The above provisions, therefore, have been joined by the Law
Decree, which strengthens and innovates the rules regarding
the payments by public administrations for making more
transparent the delayed payments and the state of the debt
of the public administrations towards the companies, also
providing a system of incentives and sanctions, in order to
speed up the pursuing of the goal of the reduction of the time
of payments.
L’art. 8, comma 1, lettera c, del Decreto, rubricato
“Trasparenza e razionalizzazione della spesa pubblica per
beni e servizi”, a parziale modifica dell’art. 33, comma 1,
del D.Lgs n. 33/2013, ha introdotto la previsione in forza
della quale le pubbliche amministrazioni, oltre a dover
pubblicare con cadenza annuale un indicatore dei propri
tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni,
servizi e forniture (come già previsto), dall’anno 2015
dovranno pubblicare, altresì, l’indicatore trimestrale di
The article 8, paragraph 1, letter c, of the Decree, entitled
“Transparency and rationalization of public spending on
goods and services”, in partial modification of the article 33,
paragraph 1, of Legislative Decree no. 33/2013, introduced
the provision according to which the public administrations,
in addition to the obligation to annually issue an indicator
of the own average time of payments for the purchases of
goods, services and supplies (as already prescribed), since
2015 will have also publish the quarterly indicator of the
9
Moreover, through the recent Law Decree on April 24,
2014, no. 66 (hereinafter the “Law Decree”), turned with
amendments into Law on June, 23, 2014, no. 89, significant
actions have been launched in terms of prevention of the
delayed payments by public administrations, strengthening
the measures aimed to make more efficient and transparent the payments to the companies by the same public
administrations.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2013
tempestività dei pagamenti. Merita precisare che, ai sensi
dell’46, D.Lgs n. 33/2013, la violazione della menzionata
disposizione normativa costituisce “elemento di valutazione
della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di
responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione
e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della
retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato
alla performance individuale dei responsabili”.
timeliness of payments. It has to be pointed out that, under
the article 46, Legislative Decree no. 33/2013, the violation
of the mentioned provision of law constitutes “element of
assessment of managerial responsibility, possible cause of
liability for images’ damage of the administration, being in
any case evalued for the payment of the results’ wage and for
the accessory treatment linked to the individual performance
of the persons responsible”.
L’obiettivo della riduzione dei tempi di pagamento da
parte della pubblica amministrazione viene perseguito dal
Decreto Legge anche attraverso l’introduzione di sistemi
di tipo premiale, ovvero, in alcuni casi, disincentivanti.
Infatti, essendo stati previsti, all’art. 8, comma 4, degli
obiettivi generali di riduzione della spesa pubblica, il
successivo comma 5 del medesimo articolo del Decreto
Legge, dispone, da un lato, benefici in termini di minori
obblighi di riduzione di spesa per le amministrazioni più
solerti nel pagare i fornitori; dall’altro lato, l’art. 47, comma
9 lett. a) del Decreto Legge, prevede un aumento del 5 per
cento degli importi previsti come target per la riduzione
delle spese per beni e servizi per i comuni che abbiano
registrato, per gli anni dal 2014 al 2017 “tempi medi nei
pagamenti relativi a transazioni commerciali superiori a
90 giorni, rispetto a quanto disposto dal decreto legislativo
9 ottobre 2002, n. 231”. Tali aumenti andranno, invece,
a beneficio (in termini di minore riduzione di spesa) dei
comuni più solerti nei pagamenti dei fornitori, con la
finalità di innescare, in tal modo, una sorta di gara virtuosa
tra comuni.
The purpose of the reduction of the time for payments by
the public administration is pursued by the Law Decree also
through the introduction of rewards and, in some cases,
disincentive systems. In fact, having been provided, by article
8, paragraph 4, general targets of the public expenditure’s
reduction, the following paragraph 5 of the same article of the
Law Decree, provides, on one hand, benefits in terms of lower
obligations of expenditure’s reduction for the administrations
more diligent in paying suppliers; on the other hand, the
article 47, paragraph 9 letter a) of the Law Decree, provides
for an increase equal to the 5 percent of the amounts provided
as target for the expenditure’s reduction on goods and services
for the municipalities whom will have had, for the years 20142017 “average time for the payments related to commercial
transactions exceeding 90 days, compared with the provisions
of the Legislative Decree October, 9, 2002, no. 231”. Such
increases will be, instead, assigned (in terms of lower
expenditure’s reduction) to the most diligent municipalities
in paying suppliers, with the aim of triggering, in that way, a
kind of virtuous competition between municipalities.
La maggiore trasparenza nella gestione dei debiti della
pubblica amministrazione e dei relativi pagamenti, viene
altresì perseguita attraverso un parallelo programma di
digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Infatti,
in tale contesto, l’art. 27 del Decreto Legge, dispone
uno specifico obbligo, a decorrere dall’1 luglio 2014, a
carico delle pubbliche amministrazioni, di trasmettere
alla piattaforma elettronica di cui all’art. 7 del D.L. n.
35/2013, convertito, con modificazioni, in L. n. 64/2013,
le informazioni inerenti alla ricezione ed alla rilevazione
di fatture o richieste equivalenti di pagamento relative
a debiti per somministrazioni, forniture e appalti e
obbligazioni per prestazioni professionali, ivi incluse quelle
risalenti a tutto il primo semestre 2014.
A greater transparency in the management of the debts of
the public administration and of the related payments, is
also pursued through a parallel program of digitization of
public administration. In fact, in this context, article 27 of
the Law Decree pescribes a specific obligation on the public
administrations, being effective from July 1st, 2014, to
transmit to the electronic platform set forth by the article 7,
Law Decree no. 35/2013, turned with amendments into Law
no. 64/2013, the information related to the reception and
the detection of the invoices or equivalent payment’s requests
related to the debts for supplies, furnishings and supply
agreements and obligations for professional services, included
those related to the first half of 2014.
Inoltre, sempre a decorre dall’1 luglio 2014, le pubbliche
amministrazioni sono altresì chiamate ad aggiornare
mensilmente la medesima piattaforma elettronica con i
dati relativi ai debiti commerciali per i quali siano stati
superati i termini per la decorrenza degli interessi moratori
(art. 27, comma 4, Decreto Legge), nonché con i dati
relativi alle ordinazioni di pagamento (art. 27, comma 5,
Decreto Legge).
In addition, starting from July 1st, 2014, the public
administrations are also monthly called to update the same
electronic platform with the data relative to the commercial
debts for which the terms for the interests on the delayed
payments have been exceeded (article 27, paragraph 4, of
the Law Decree), as well as the data relative to the payment’s
orders (article 27, paragraph 5 of the Law Decree).
Il mancato rispetto degli obblighi sopra riportati rileverà
ai fini della misurazione e della valutazione della
performance individuale del dirigente responsabile e
comporterà responsabilità dirigenziale e disciplinare.
In pratica, il sistema sopra delineato dovrebbe garantire
un monitoraggio costante ed in tempo reale di tutti i debiti
commerciali della pubblica amministrazione.
The failure to comply with the requirements mentioned above
will be relevant for the measurement and the evaluation of the
individual performance of the responsible managing and will
imply managerial and disciplinary responsibility. In practice,
the system outlined above would ensure a constant and realtime monitoring of all the commercial debts of the public
administration.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
10
Ancora, l’art. 41 del Decreto Legge, dispone che alle
relazioni ai bilanci consuntivi o di esercizio delle pubbliche
amministrazioni, venga allegato un prospetto che attesti
l’importo dei pagamenti relativi a transazioni commerciali,
effettuati dopo la scadenza dei termini previsti dal
D.Lgs. n. 231/2002, unitamente all’indicatore annuale
di tempestività dei pagamenti. In caso di superamento
dei predetti termini, i prospetti devono riportare anche
le misure adottate o previste per consentire la tempestiva
effettuazione dei pagamenti.
Moreover, the article 41 of the Law Decree provides that a
schedule is attached to the reports of the final balance sheets
or of the financial statement of the public administrations,
certifying the amount of the payments related to the
commercial transactions, executed after the expiration of
the terms provided by the Legislative Decree no. 231/2002,
jointly to the annual indicator of the timeliness of payments.
In case of exceeding of the above terms, the schedule shall
also mention the measures taken or provided for ensuring the
timely execution of the payments.
Inoltre, alle pubbliche amministrazioni (fatta eccezione per
gli enti del Servizio Sanitario Nazionale) che sforino tempi
medi di pagamento pari a 90 giorni nel 2014 e 60 giorni
nel 2015, sarà preclusa l’assunzione di nuovo personale a
qualsiasi titolo, ivi inclusa la stipula di contratti di servizio
con soggetti privati che possano considerarsi elusivi di tale
disposizione (art. 41, comma 2, Decreto Legge).
Furthermore, to the public authorities (except for the entities
of the National Health Service) which exceed the average time
of payments equal to 90 days in the 2014 and 60 days in the
2015, will be precluded the hiring, in no way, of new staff,
here including the signing of service contracts with private
individuals which can be considered elusive of that provision
(art. 41, paragraph 2, of the Law Decree).
Infine, l’art. 42 del Decreto Legge, prevede l’adozione da
parte delle pubbliche amministrazioni del registro unico
delle fatture, nel quale, entro 10 giorni dal ricevimento,
devono essere annotate le fatture o le richieste equivalenti
di pagamento per somministrazioni, forniture e appalti e
per obbligazioni relative a prestazioni professionali emesse
nei loro confronti, con specifica indicazione della relativa
scadenza (art. 42, comma 1, lettera h, Decreto Legge).
In particolare si segnala che, proprio al fine di avere un
quadro unitario e trasparente della situazione debitoria
dell’ente evitando il frazionamento delle informazioni, è
espressamente esclusa la possibilità di ricorrere a registri di
settore o di reparto.
Finally, Article 42 of the Law Decree provides for the adoption
by the public administrations of the single register of invoices,
in which, within 10 days from the receipt, it shall be recorded
the invoices or the equivalent requests of payment for supplies,
furnishing and supply contracts and for the obligations
relating to professional services executed in its favor, with
specific indication of the relative expiration date (article 42,
paragraph 1, letter h, Law Decree). In particular, it should be
noted that, just in order to have an unified and transparent
framework of the debts situation of the entity, avoiding the
fragmentation of information, it is expressly excluded the
possibility of adopting sector’s or department’s registers.
Ad oggi, non è ancora possibile valutare la reale incisività
e capacità del Decreto Legge in commento di determinare
un’effettiva riduzione dei tempi medi di pagamento delle
pubbliche amministrazioni. Occorrerà, pertanto, attendere
i primi dati ufficiali per poter esprimere un giudizio,
sperando che, almeno in questo, non vi siano ritardi.
Up to today, it is yet not possible to assess the real incisiveness
and capability of the Law Decree, here analyzed, to determine
an effective reduction of the average time of payments
executed by the public administrations. Therefore, it will be
necessary to wait for the first official data before to be able to
express a judgment, hoping that, at least in this case, there
will be no delays.
11
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Il Modello di Convenzione OCSE
contro le doppie imposizioni:
approvati gli aggiornamenti 2014
OECD Model Tax Convention on
Income and on Capital:
adopted the 2014 Updates
(Ugo Cannavale – Elena Luzi)
(Ugo Cannavale – Elena Luzi)
In data 15 luglio 2014 è stato approvato dal Consiglio
dell’OCSE l’aggiornamento all’OCED Model Tax Convention
on Income and on Capital (nel seguito, “Modello di
Convenzione”) ed al suo Commentario. Tali modifiche
erano state già approvate in data 26 giugno 2014 dal
Comitato degli Affari fiscali dell’OCSE.
L’aggiornamento recepisce i risultati dei lavori effettuati
dall’OCSE sul Modello di Convenzione nel triennio 20102013 ed è incluso nella versione riveduta e condensata del
modello che è stata resa disponibile il 20 agosto 2014.
On July 15, 2014 the OECD Council approved the 2014
Update to the OECD Model Tax Convention and its
Commentary. This Update was previously approved on June
26, 2014 by the Committee on Fiscal Affairs. Meritano attenzione le modifiche relative all’articolo 26 (e
relativo commentario) in tema di trasparenza e scambio di
informazioni ed agli articoli 10 e 11 (e relativi commentari,
compreso quello all’articolo 12) avente ad oggetto
chiarimenti sul significato di beneficial owner, una tematica
molto dibattuta sia in sede giurisprudenziale che da parte
delle amministrazioni finanziarie di diverse giurisdizioni
fiscali.
The changes that require attention are related to Article 26
(and related Commentary) on transparency and exchange of
information and Articles 10 and 11 (and related Commentary
including those to Article 12) related to the clarification to the
meaning of the beneficial owner, a debated topic both in case
laws and by tax authorities in various jurisdictions.
Sono state inoltre recepite, in tutto o in parte, le modifiche
relative:
1. all’applicazione dell’articolo 17 (Artisti e sportivi) in
relazione al trattamento convenzionale dei redditi
derivanti da attività artistiche e sportive. Il background
per le modifiche in parola è fornito all’interno del
documento denominato “Issues related to article 17 of
the Model Tax Convention” il quale include i commenti
al documento pubblicato in precedenza dall’OCSE
e denominato “Discussion draft on the application of
article 17 (artistes and sportsmen) of the OECD Model
Tax Convention”;
2. il trattamento del TFR ai fini convenzionali. In merito,
l’OCSE aveva pubblicato in data 25 giugno 2013 il
documento denominato “Oecd Model Tax Convention:
Tax Treaty Treatment of Termination Payments”;
3. il trattamento convenzionale del commercio dei
permessi di emissione per i gas serra. L’OCSE aveva
pubblicato in data 19 ottobre 2012 il documento
denominato “OECD Model Tax Convention: revised
discussion draft on tax treaty issues related to emissions
permits and credits”;
4. cambiamenti tecnici aventi ad oggetto, ad esempio,
correzioni di tipo linguistico. A tale proposito, l’OCSE
ha pubblicato in data 15 novembre 2013 il documento
denominato “Technical changes to be included in the next
update to the OECD Model Tax Convention”.
In addition, the following changes have been adopted
partially or entirely:
1. the application of Article 17 (Artistes and Sportsmen) in
relation to the tax treaty treatment of income deriving
from artistic activities and sports. The background for
the changes under analysis is provided in the document
named “Issues related to article 17 of the Model Tax
Convention” which includes comments received to the
document published by the OECD and called “Discussion
draft on the application of article 17 (artistes and
sportsmen) of the OECD Model Tax Convention”;
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
The 2014 Update adopts the results of the work on the Model
Tax Convention carried out by the OECD in the 3-year period
2010-2013 and it was included in the revised and condensed
version of the model that was made available on August 20,
2014.
2. the tax treaty treatment of termination payments. In
this regard, the OECD published on June 25, 2013 the
documentation named “Oecd Model Tax Convention: Tax
Treaty Treatment of Termination Payments”;
3. the tax treaty issues related to emissions permits and
credits. The OECD published on October 19, 2012 the
document named “Revised discussion draft on tax treaty
issues related to emissions permits and credits”;
4. technical changes to be included related, for instance, to
language corrections. In this regard, the OECD published
on November 15, 2013 the document named “Technical
changes to be included in the next update to the OECD
Model Tax Convention”.
12
Appare rilevante notare che gli aggiornamenti approvati
e recepiti nel nuovo Modello OCSE non hanno ancora
ad oggetto eventuali risultati parziali del lavoro in seno
all’OCSE in ambito BEPS.
It is worth to notice that the updates approved and included
in the new OECD Model do not concern any partial result
deriving from the OECD work on BEPS.
Pertanto, lo stesso non include quanto previsto all’interno
del discussion draft denominato “Revised proposals
concerning the interpretation and application of Article 5
(Permanent Establishment)” datato 19 ottobre 2012 in
tema di stabile organizzazione. Lo stesso sarà oggetto di
finalizzazione e integrazione nel Modello di Convenzione
a seguito degli esiti dell’Action n. 7 “Prevent the Artificial
Avoidance of PE Status” del Piano di Azione BEPS. Therefore, the Update does not include what included in
the discussion draft named “Revised proposals concerning
the interpretation and application of Article 5 (Permanent
Establishment)” dated October 19, 2012 with respect to
permanent establishment issues. This document will be
finalized and integrated after the results of the Action Plan n.
7 “Prevent the Artificial Avoidance of PE Status” of the BEPS
Action Plan.
Trasparenza e scambio di informazioni (art. 26 e
relativo commentario)
Transparency and exchange of information (Art. 26 and
its commentary)
L’aggiornamento del Modello di Convenzione OCSE include
i cambiamenti all’articolo 26 e relativo commentario già
approvati dal Consiglio in data 17 luglio 2012 e pubblicati
nel documento denominato “Update to article 26 of the
OECD Model Tax Convention and its commentary”.
The Update to the OECD Model Tax Convention includes
changes to Article 26 and its commentary that were approved
by the OECD Council on July 17, 2012 and published in the
document named “Update to article 26 of the OECD Model Tax
Convention and its commentary”.
In particolare, il primo paragrafo dell’articolo 26 prevede
che le autorità competenti degli stati contraenti possano
scambiare le informazioni cd. foreseeably relevant al fine di
assicurare l’applicazione delle disposizioni convenzionali
o per l’amministrazione o l’applicazione del diritto
interno concernente imposte di ogni tipo e descrizioni
imposte per conto dello stato contraente, o delle loro
suddivisioni politiche o autorità locali, nella misura in cui
la imposte in analisi non siano contrarie alla Convenzione.
Il secondo paragrafo dell’articolo 26 prevede un obbligo
di confidenzialità da parte dello stato ricevente le
informazioni ai sensi del paragrafo 1.
Inoltre, l’articolo 26 prevedeva, nella sua precedente
formulazione, l’utilizzo delle informazioni solo da parte
delle persone o autorità (includendo le amministrazioni
fiscali e i tribunali) in relazione all’accertamento o
riscossione, alle procedure o procedimenti concernenti tali
imposte, alle decisioni sui ricorsi in materia di imposte di
cui al paragrafo 1, o la supervisione di quanto sopra.
L’aggiornamento al Modello di Convenzione OCSE ha
esteso l’utilizzo delle informazioni “for other purposes when
such information may be used for such other purposes under
the laws of both States and the competent authority of the
supplying State authorises such use”.
In particular, the first paragraph of Article 26 provides
that the competent authorities of the contracting states
shall exchange information so called “foreseeably relevant”
for carrying out the application of the provisions of the
Convention or to the administration or enforcement of the
domestic laws concerning taxes of every kind and description
imposed on behalf of the Contracting States, or of their
political subdivisions or local authorities, insofar as the
taxation thereunder is not contrary to the Convention.
The second paragraph of Article 26 provides an obligation
of confidentiality from the contracting state that receives the
information in accordance to Paragraph 1.
In addition, Article 26 provided, in its previous formulation,
the disclosure of the information only to people or authorities
(including Administration and courts) concerning the
assessment or collection of, the enforcement or prosecution in
respect of these taxes, the determination of appeals in relation
to the taxes referred to in paragraph 1, or the oversight of the
above.
The Update to the OECD Model Convention extended the use of
information “for other purposes when such information may
be used for such other purposes under the laws of both States
and the competent authority of the supplying State authorises
such use”.
L’aggiornamento, pertanto, ha previsto un ampliamento
della possibilità di utilizzo delle informazioni se previsto
dalla normativa di entrambi gli stati contraenti e nel
caso in cui l’autorità competente dello stato che fornisce
l’informazione autorizza tale uso.
Therefore, the Update increased the cases in which the
information can be used if these cases are provided by the law
of both contracting states and if the competent authority of the
supplying authorises such use
In aggiunta, sono state previste le seguenti indicazioni nel
commentario:
a) l’interpretazione del termine “foreseeable relevance”;
b) la definizione del concetto di “fishing expeditions”;
c) la possibilità di concordare di termini entro cui procedere
allo scambio di informazioni ai sensi dell’articolo 26.
In addition, the following guidelines have been provided in the
commentary:
a) the interpretation of the standard of “foreseeable
relevance”;
b) the definition of the concept of “fishing expeditions”;
c) the possibility of agreeing time limits within which the
information has to be provided in accordance to Article 26.
13
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Chiarimenti sul significato di beneficial owner
Clarification on the meaning of beneficial owner
Al fine di fornire chiarimenti sul significato di beneficiario
effettivo, in data 19 aprile 2011, l’OCSE aveva pubblicato
il documento denominato “Clarification of the meaning of
beneficial owner in the OECD Model Tax Convention”.
Alla luce dei commenti ricevuti su tale prima bozza di
discussione, il Comitato, attraverso il Gruppo di lavoro
Working Party 1, aveva altresì pubblicato in data 19 ottobre
2012 il documento rivisto e denominato “Revised proposals
concerning the meaning of “beneficial owner” in articles 10,
11 and 12”.
Il concetto di beneficiario effettivo è attualmente utilizzato
all’interno degli articoli 10 (“Dividendi”), 11 (“Interessi”) e
12 (“Royalties”) e costituisce, tra gli altri, uno dei requisiti
per usufruire dei benefici previsti dalla convenzione contro
le doppie imposizioni per ciascuna categoria di reddito.
In order to provide clarification on the meaning of the
beneficial owner, on April 19, 2011, the OECD published the
document named “Clarification of the meaning of beneficial
owner in the OECD Model Tax Convention”.
In view of the comments received on the first draft for the
discussion, the Committee, through the Working Party 1, had
also published on October 19, 2012 the revised document
entitled “Revised proposals Concerning the meaning of”
beneficial owner “in articles 10, 11 and 12”.
Il requisito del beneficial owner è una delle misure introdotte
a livello sovranazionale finalizzata a disconoscere
l’applicazione delle norme convenzionali agevolative nel
caso in cui venga interposto strumentalmente un soggetto
che svolga il ruolo di “mero collettore di compensi” nelle
transazioni economiche e commerciali.
The beneficial owner requirement is one of the measure
introduced at a supranational level aimed at denying the
application of the benefit under the Convention if a subject is
speciously interposed performing the role of a merely conduit
company in the economic and commercial transactions.
Il concetto di beneficiario effettivo ha dato luogo a
diverse interpretazioni da parte sia delle autorità fiscali
che dalla giurisprudenza dovuta alla mancata previsione
di una definizione puntuale all’interno del Modello di
Convenzione.
The concept of beneficial owner has differently been
interpreted both by the tax authorities and by tax
administrations due to the non-provision of a precise
definition in the OECD Model Tax Convention.
Nell’aggiornamento viene statuito che il concetto di
beneficial owner è stato previsto al fine di affrontare i
potenziali abusi derivanti dall’uso delle parole “paid
to a resident” all’interno degli articoli nel Modello di
Convenzione. Pertanto, viene indicato che tale clausola
deve essere interpretata nel contesto convenzionale e non
può riferirsi ad eventuali definizioni tecniche presenti
all’interno dei diritti domestici di un determinato paese.
Inoltre, viene specificato che “the term beneficial owner is
therefore not used in a narrow technical sense (such as the
meaning that it has under the trust law of many common law
countries), rather, it should be understood in its context, in
particular in relation to the words “paid … to a resident and
in light of the object and purposes of the Convention, including
avoiding double taxation and the prevention of fiscal evasion
and avoidance”. Si rileva che, rispetto alla prima versione del discussion
draft, l’OCSE ha recepito l’eliminazione della seguente
frase di chiusura che rendeva più incerti i chiarimenti in
esame: “This does not mean, however, that the domestic law
meaning of “beneficial owner” is automatically irrelevant for
the interpretation of that term in the context of the Article:
that domestic law meaning is applicable to the extent that
it is consistent with the general guidance included in this
Commentary”.
In the Update it is stated that the concept of beneficial owner
has been provided in order to address the potential abuse
arising from the use of the words “paid to a resident” within
the articles in the OECD Model Tax Convention. Therefore, it is
provided that this clause should be interpreted in the context
of the Tax Treaty and cannot refer to any technical definitions
contained within the domestic rights of a specific country.
In addition, it is specified that “the term beneficial owner is
therefore not used in a narrow technical sense (such as the
meaning that it has under the trust law of many common law
countries), rather, it should be understood in its context, in
particular in relation to the words “paid … to a resident and
in light of the object and purposes of the Convention, including
avoiding double taxation and the prevention of fiscal evasion
and avoidance”.
L’eliminazione va maggiormente a supporto di
quell’orientamento – invero già maggioritario in dottrina
– secondo il quale la locuzione “beneficiario effettivo”
dovrebbe intendersi quale concetto autonomo ai fini
The elimination goes further in support of that orientation
- indeed already the majority in doctrine - according to
which the term “beneficial owner” should be understood
as autonomous concept to conventional purposes, without
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
The concept of beneficial owner is currently used within
articles 10 (“Dividends”), 11 (“Interest”) and 12 (“Royalties”)
and provides, among others, one of the requirements to avail
the benefits under the Convention against double taxation for
each category of income.
It should be noted that, compared to the first version of the
discussion draft, the OECD has adopted the elimination of
the following closing sentence that made more uncertain the
explanations in question: “This does not mean, However,
That the domestic law meaning of” beneficial owner “is
automatically irrelevant for the interpretation of That term
in the context of the Article: that meaning is applicable
domestic law to the extent That it is consistent with the general
guidance included in this Commentary.”
14
convenzionali, senza la necessità che esso sia interpretato
utilizzando eventuali normative interne degli stati
contraenti.
L’aggiornamento specifica che la definizione di beneficiario
effettivo utilizzato nel contesto di altri strumenti che hanno
ad oggetto, ad esempio, l’individuazione della persona
che esercita l’ultimo controllo su entità o assets non può
applicarsi nel contesto del Modello di Convenzione OCSE.
requiring that it be interpreted using any domestic laws of the
Contracting States .
Con riferimento alla definizione proposta dall’OCSE, viene
indicato che il destinatario di un dividendo, interesse o
royalty non è considerato il beneficiario effettivo nel caso
in cui i diritti di uso e di godimento dei flussi di reddito
siano limitati dalle previsioni contrattuali o legali per cui
il pagamento ricevuto deve essere trasmetto ad un altro
soggetto.
Nell’aggiornamento viene specificato che, normalmente,
tali limitazioni sono previste contrattualmente, ma possono
anche essere basate su fatti e circostanze che mostrano che,
nella sostanza, il percipiente chiaramente non ha il diritto
di uso e di godimento dei redditi (cfr. Par. 12.4).
Ancora, con riferimento alla definizione,
nell’aggiornamento viene precisato (in maniera non molto
chiara) che le limitazioni previste devono essere legate alla
percezione finanziaria del flusso di reddito.
Infine, viene ribadito che tali modifiche non hanno
alcun impatto con riferimento ai risultati dell’Azione n. 6
(“Prevent Treaty Abuse”) in ambito BEPS.
With reference to the definition proposed by the OECD, it is
indicated that the recipient of a dividend, interest or royalty
is not considered the beneficial owner in the case in which the
rights to use and enjoy the income flows are constrained by a
contractual or legal obligation to pass on the payment received
to another person.
Sentenza Kamino della Corte
di Giustizia: provvedimenti
amministrativi e previo
contraddittorio
Kamino judgment of the Court of
Justice: administrative measures
and right to be heard in advance
(Daniele Conti - Maurizio Foti)
(Daniele Conti - Maurizio Foti)
La sentenza Kamino della Corte di Giustizia del 3 luglio
2014 (C-129/13 e C-130/13) riguarda i rapporti tra
l’applicazione del codice doganale comunitario ed
il principio della difesa e del previo contraddittorio,
inserendosi nella scia della nota giurisprudenza Sopropé
(sentenza 18 dicembre 2008, causa C-349/07). Invero, il
principio del contraddittorio antecedente i provvedimenti
amministrativi “lesivi” del cittadino, ivi contenuto, ha
portata generale nell’ambito del diritto dell’Unione (incluse
le misure statali attuative ovvero ostative), non limitandosi
all’applicazione del codice doganale. La sentenza in parola,
inoltre, si spinge oltre le esigenze di meccanica applicazione
di princìpi ormai consolidati nella giurisprudenza,
tracciando la strada futura che l’interpretazione giuridica
dovrà percorrere nel riconoscimento – ora normativo, per
mezzo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione – del
principio del contraddittorio amministrativo e del diritto di
difesa (anche) del contribuente.
Kamino judgment of the European Court of Justice of 3 July
2014 (C-129/13 and C-130/13) connects the application of
the Community Customs Code with the principle of respect for
the rights of the defence and with the right to be heard before
any individual measure, in the wake of the Sopropé ruling
(judgment of 18 December 2008, case C-349/07). Actually,
the right of every person to be heard before any individual
measure which would affect him adversely is taken (described
in Sopropé) has general application within EU law (also
towards the related national measures, either implementing
or preventive). The arguments urged by the Court in Kamino
eventually track a new legal basis for the aforementioned
principles, being set forth by the Charter of Fundamental
Rights of the European Union.
15
The Update specifies that the definition of beneficial owner
used in the context of other instruments that relate to, for
example, the identification of the person who exercises
ultimate control over the assets or entity may not apply in the
context of the OECD model convention.
In the Update is specified that, normally, such obligations
will normally derive from relevant legal documents but may
also be found to exist on the basis of facts and circumstances
showing that, in substance, the recipient clearly does not have
the right to use and enjoy the income (see. Par. 12.4).
Again, with reference to the definition, in the Update is stated
(in a not very clear manner) that the obligations have to be
related to the perception of the financial flow of the income.
Finally, it is reiterated that these changes do not prejudge in
any way the outcome of the work on Action 6 (“Prevent Abuse
Treaty”) within the BEPS.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Le vicende del procedimento traggono origine da due
intimazioni di pagamento emesse nell’aprile 2005
dall’Amministrazione finanziaria olandese nei confronti
di due spedizionieri doganali, i quali avevano proceduto
ad un’errata classificazione delle merci che gli stessi
intendevano immettere in libera pratica.
Case facts go back to demands for payment issued in April
2005 by the Dutch Financial Administration against two
customs agents, who declared an incorrect classification of the
goods for the purposes of the release for free circulation.
In particolare, a detta delle autorità competenti, alla
corretta identificazione delle merci avrebbe fatto seguito
l’applicazione di un’aliquota daziaria più elevata (il 12,2%
anziché il 4,7%). A seguito della riclassificazione operata,
l’Autorità olandese procedeva a notificare i detti avvisi di
intimazione senza consentire agli stessi spedizionieri di
esporre ed esplicare le proprie ragioni. Conseguentemente,
il giudice nazionale, ai sensi dell’articolo 267 del Trattato
sul Funzionamento dell’Unione europea, ha posto ai giudici
comunitari le seguenti questioni pregiudiziali, ai fini della
successiva definizione del contenzioso interno (punto 25
della sentenza Kamino, cit.):
1. se il principio di diritto dell’Unione relativo al rispetto
dei diritti della difesa da parte dell’amministrazione
possa essere invocato dinanzi ai giudici nazionali in
quanto produttivo di effetti diretti nell’ordinamento
statale;
2. se detto principio si possa considerare violato anche
nell’ipotesi in cui il destinatario di un atto lesivo
(quale l’intimazione di pagamento) - che non sia
stato sentito prima dell’emanazione del medesimo
- abbia comunque la possibilità di fare valere la
propria posizione tramite un rimedio amministrativo
successivo;
3. se spetti allo stesso diritto nazionale determinare
gli effetti giuridici della violazione del principio
del contraddittorio e quali siano le circostanze
eventualmente rilevanti in giudizio, in particolare
se possa rilevare la c.d. resistenza dell’atto (ossia
il fatto che, senza violazione, l’esito dell’attività
amministrativa non sarebbe stato diverso).
More precisely, according to the competent authority, the
correct classification of the goods would have implied the
application of a higher rate of customs duty (12.2% instead
of 4.7%). After the reclassification, the Dutch Authority
notified the said demands for payment without allowing
the addressees to state their case. Consequently, pursuant to
article 267 of the Treaty on the Functioning of the European
Union, the national court referred the following questions
to the Court of Justice for a preliminary ruling (§ 25 of
Kamino):
I giudici della Corte si pronunciano sulla prima questione
affermando che il principio del rispetto da parte
dell’Amministrazione dei diritti della difesa e, più in
particolare, il diritto del contribuente ad essere ascoltato
prima dell’emanazione di un provvedimento che possa
incidere sui propri interessi può essere fatto valere
immediatamente dinanzi ai giudici nazionali.
Si premette che in materia si è costituito un consolidato
orientamento della giurisprudenza comunitaria
riassumibile nella seguente massima: «il rispetto dei
diritti della difesa in qualsiasi procedimento a carico di una
persona e che possa concludersi con un atto per essa lesivo
costituisce un principio fondamentale di diritto comunitario
e dev’essere garantito anche se non vi è una normativa
specifica». Questa, come completa formulazione del
suddetto principio, è la testuale statuizione della Corte
di Giustizia progressivamente formatasi a partire dalla
fine degli Anni Settanta, in seno ai procedimenti condotti
dalla Commissione in materia di violazioni del diritto
concorrenziale (CGCE, 13 febbraio 1979, causa 85/76,
In the past years, the Court of Justice, in accordance with its
established case-law, stated the following rule: «observance of
the rights of the defence is, in all procedures initiated against
a person which are liable to culminate in a measure adversely
affecting that person, a fundamental principle of Community
law which must be guaranteed even in the absence of any
rules governing the procedure in question».
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
1. May the EU law principle of respect for the rights of the
defence by the authorities the national courts be invoked
before national courts as a provision with direct effects in
the Member States’ law?
2. Is the said principle infringed even in case the addressee
of the adversely affecting measure, such as the demand
for payment, could only object in a subsequent
administrative stage?
3. Are the legal consequences of the said violation governed
by national law and may the national court take into
account certain circumstances, inter alia whether the
proceedings would have had a different outcome (or
not) without the violation of EU law? Answering the first
question, the Court states that the respect of the rights
of the defence by the Administration (e.g.: taxpayer’s
right to be heard before a measure which will adversely
affect him) lends itself to be immediately applied before
national courts.
This is the complete statement of the aforementioned
principle, progressively developed since the late 1970s
within the proceedings before the Commission regarding
violations of antitrust EU law (ECCJ, 13 February 1979,
case 85/76, Hoffmann-La Roche). In the aftermath of
the defence of individuals and enterprises before the
16
caso Hoffmann-La Roche). Dalla difesa dei privati innanzi
alla Commissione, si è giunti al compiuto perfezionamento
della suesposta massima in vari successivi ricorsi per
infrazione (ex plurimis, CGCE, 10 luglio 1986, causa
234/84, Regno del Belgio c. Commissione, e 14 febbraio
1990, causa C-301/87, Repubblica francese c. Commissione),
in cui il contraddittorio avanti la Commissione doveva
garantirsi anche agli Stati membri. Attualmente, i
“diritti della difesa” sono stati estesi anche ai rapporti
tra cittadini e Stati membri, nell’ambito della generale e
uniforme applicazione del diritto dell’Unione (tra i vari,
recentemente: CG, Sopropé, cit.).
La Corte non si è limitata a richiamare i principi
fondamentali dell’ordinamento comunitario. Sempre
con riferimento al diritto doganale comunitario, la cit.
sentenza Sopropé inquadrava il diritto di difesa nei
“diritti fondamentali” che sono parte integrante dei
principi generali del diritto comunitario, rammentando
l’ispirazione di quest’ultimo alle tradizioni costituzionali
comuni agli Stati membri nonché ai trattati internazionali
stipulati dagli stessi e relativi alla tutela dei diritti umani
(punto 33 sent. ult. cit.). In realtà, la Corte non sviluppava
questa connessione e ora la pronuncia Kamino ritorna su
questo inquadramento, attraverso un esplicito richiamo
delle norme contenute nella Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea (c.d. Carta di Nizza del 2000).
Commission, the said rule was definitively fashioned with
respect to numerous infringement procedures (inter alia,
ECCJ, 10 July 1986, case 234/84, Kingdom of Belgium v.
Commission, and 14 February 1990, case C-301/87, French
Republic v. Commission). In those cases, the Court stated
that also Member States have the right to be heard before the
Commission. Currently, “the rights of the defence” extend
to government-citizen relations, pursuant to the general
and uniform application of EU law (inter alia, recently: CJ,
Sopropé, cit.).
Gli artt. 47 e 48 della Carta, infatti, garantiscono il diritto
ad un processo equo e il diritto alla difesa, mentre l’art. 41
il cui par. 2 prevede il diritto dell’individuo ad una buona
amministrazione. Invero, la Corte precisa che questo
testo normativo è vincolante soltanto dal 1° dicembre
2009, ossia oltre quattro anni dopo i fatti di causa del
procedimento principale nel quale, dunque, non può
applicarsi (punto 29 sent. ult. cit.). Ciò sebbene si fosse
più volte prospettato in dottrina nonché in atti di causa
dedotti innanzi alla Corte di Giustizia che la mancanza di
vincolatività della Carta ratione temporis non impedirebbe
a quest’ultima di contribuire comunque alla formazione
del convincimento del giudice (tra i vari, cfr. Conclusioni
dell’Avv. Gen. Colomer del 4 dicembre 2001, causa
C-208/00, Überseering, punto 59 e nota 47).
Articles 47 and 48 of the Charter enshrine the right to a fair
trial and the right of defence, whilst article 41, par. 2, sets
forth the right of every person to good administration. In the
case at issue, the Court finds the Charter inapplicable (§ 29
of Kamino), since its full legal effect dates from 1 December
2009 and the case facts in the main proceedings happened
approximately four years earlier. The Court urged this
argument although certain scholars and opinions of Advocate
General (such as Opinion of Advocate General Colomer of
4 December 2001, case C-208/00, Überseering, § 59, fn.
47) in many cases disregarded the uncertain legal status of
the Charter ratione temporis (and its lack of bindingness),
weighing up its persuasive capability towards the Court’s
judgment.
Inoltre, la Corte ha probabilmente inteso tracciare la
futura strada che la giurisprudenza comunitaria dovrà
percorrere per qualificare normativamente i “diritti
della difesa” nei procedimenti amministrativi. Pertanto,
il «principio fondamentale» insito nel diritto alla
difesa e al contraddittorio resta ancorato alle vicende
giurisprudenziali sopra ricostruite (e, probabilmente, alla
capacità persuasiva di pregevoli cataloghi di diritti), ma
è pronto ad affrancarsi da questo approccio per trovare
finalmente residenza nell’interpretazione di esplicite
norme di rango primario nel diritto dell’Unione (articoli
41, 47 e 48 della Carta di Nizza). Infatti, la Carta di Nizza,
oltre ad essere attualmente dotata di capacità vincolante,
è pariordinata agli stessi Trattati istitutivi (articolo 6,
paragrafo 1, del Trattato dell’Unione europea).
Furthermore, the Court presumably minds to the future
case-law by qualifying “the rights of the defence” in the
administrative proceedings under the written provisions
of law (i.e. of the Charter). Therefore, the «fundamental
principle» of the right of defence and to be heard still lays on
the old case-law (and, maybe, on the persuasive capability of
valuable inventories of rights). Despite this, the said principle
is being freed from this approach, as it is explicitly set out in
primary EU law (articles 41, 47 and 48 of the Charter). In
fact, the Charter, beside its current binding value, has the
same legal value as the Treaties (article 6, paragraph 1, of the
Treaty of the European Union).
17
In Sopropé, dealing with the EU customs law, the Court
included the rights of the defence in the “fundamental rights”
which form integral part of the general principles of law
whose observance the Court insures. Those principles are
interpreted in light of constitutional traditions common to
member States and by virtue of international treaties for the
protection of human rights stipulated by the said States (§
33 of Sopropé). Anyway, the Court did not further explain
how the described considerations implied the holding of that
case; lately, in Kamino the Court have explicitly recalled
the Charter of Fundamental Rights of the European Union
(hereinafter: the Charter).
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Secondo la Corte, l’importanza dei diritti della difesa non
potrebbe risultare frustrata neppure qualora la normativa
comunitaria dovesse prevedere termini assai brevi. Nel caso
di specie, il termine di due giorni entro cui contabilizzare
i dazi non riscossi, ai sensi dell’articolo 220, paragrafo 1,
del codice doganale, non può finire per ledere il diritto al
contraddittorio di cui è titolare un contribuente. Infatti,
trattasi di un obbligo di riscossione gravante sullo Stato che
inerisce ai rapporti tra quest’ultimo e l’Unione e non rileva
nei confronti del privato.
Agli effetti pratici, comunque, l’efficacia diretta del
principio del “rispetto dei diritti della difesa” negli
ordinamenti statali obbliga il giudice nazionale, se del
caso, a disapplicare (ossia “ignorare”) il diritto interno
che vi contrasta. In questo caso, è motivo sufficiente per
invalidare il provvedimento amministrativo dell’autorità
competente, fatte salve le considerazioni che seguono.
Nel rispondere alla questione successiva posta dal giudice
nazionale, la Corte chiarisce altresì che il principio del
previo contraddittorio amministrativo si estrinseca proprio
nella precisa anteposizione della “difesa” del contribuente
all’emissione del provvedimento amministrativo “lesivo”.
Pertanto, la Corte ritiene che il diritto di un soggetto
ad essere sentito risulta violato anche nell’ipotesi in cui
il contribuente abbia comunque fatto valere la propria
posizione nel corso di una successiva fase amministrativa.
Tuttavia, tale violazione non sussiste allorché la normativa
nazionale consente di sospendere temporaneamente
l’esecuzione dell’atto lesivo, alla stregua della
giurisprudenza Texdata Software (CG, 26 settembre 2013,
causa C-418/11).
Infine, la Corte precisa che il giudice nazionale può
tenere conto di una norma nazionale in forza della
quale l’annullamento del provvedimento è valutato
previo esperimento di un “test di resistenza” sull’atto.
Il riferimento è ad una norma di diritto olandese,
richiamata dal giudice del rinvio, secondo cui una
violazione procedimentale (nel caso di specie, del
diritto al contraddittorio) determina l’annullamento
del provvedimento finale solo se questo avrebbe potuto
essere diverso in mancanza della suddetta violazione.
Allorché la violazione si mostra ininfluente ai fini del
provvedimento finale, pertanto, il diritto dell’Unione non
impone l’annullamento dell’atto amministrativo, in quanto
l’autonomia procedurale degli Stati membri, espressa in
questi termini, non lede i principi di piena applicazione
del diritto dell’Unione (effettività) e di tutela equivalente
rispetto a comparabili situazioni di diritto nazionale
(equivalenza).
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
According to the Court, no frustration of the rights of the
defence can occur, even if the EU law stipulates short deadlines
for proceedings. In the case at issue, the Member States are
supposed to account for the non-collected customs duties
within a two-day term, pursuant to article 220, paragraph
1, of the Customs Code. A similar provision must not lead to a
violation of the right to be heard, which the taxpayer is clearly
entitled to. In fact, the obligation of collecting the customs
duties is borne by the Member States toward the European
Union; therefore, it has no relevance in administration-citizen
relations.
Practically, provided the direct effect of the “principle of the
respect of the rights of the defence” in the national law, the
national courts shall refrain from applying the non-compliant
national law. In the case at issue, the said principle would
suffice for the annulment of the national administrative
measure, without prejudice for the following arguments,
urged by the Court in Kamino.
Pursuant to the subsequent question referred by the national
court, the Court of Justice specifies the timing of the right to
be heard which shall advance the issuing of the administrative
measure adversely affecting the individual. Consequently,
the Court holds that the said right is violated also if the
taxpayer is later given an opportunity to be heard, i.e. during
a subsequent administrative objection stage. However, there is
no violation if the national law allows to temporarily suspend
the implementation of the adversely affecting measure, by
virtue of Court’s holding in the Texdata Software case (CJ, 26
September 2013, case C-418/11).
Lastly, the Court does not object to a provision of the national
law according to which the outcome of certain proceedings
could be annulled only if really affected by the committed
violation. This statement is concerned with a principle
belonging to Dutch administrative law, recalled by the
national court, according to which a violation of the law
governing the proceeding (in the case at issue, the right to
be heard) would imply the annulment of the final measure
adopted only if the outcome could have been different after
no violation had been committed. Therefore, if the said
infringement has clearly not affected the outcome of the
proceeding (i.e. the final administrative measure), there is no
obligation to annul the administrative measure under EU law.
In this case, the procedural autonomy invoked by the Member
State does not violate the principles of full application of EU
law (effectiveness) and of equal procedural protection as in
comparable situations under national law (equivalence).
18
L’utilità delle spese di regia salva
la deducibilità
Comments about deduction of
management fees for intra group
services
(Mia Pasini – Valeria Forner)
(Mia Pasini – Valeria Forner)
Con il termine “spese di regia” si intendono i costi per servizi amministrativi (quali ad esempio tesoreria,
marketing, sistemi informativi) forniti alle società
appartenenti ad un gruppo e gestiti in maniera accentrata.
The term “management fees” refers to costs auxiliary
to the business which are sustained by a subsidiary of a
multinational group to obtain administrative services (such
as, for example, treasury, marketing, IT) that are managed
centrally at a group level.
La ragione che spinge i gruppi di società a concentrare
le suddette funzioni è chiaramente di natura economica,
in quanto ne permette la razionalizzazione, mediante il
raggiungimento di economie di scala.
The reason behind the decision of centrally managing the
mentioned functions is mainly linked to economic efficiency,
as in this way multinational group are able to save costs.
Per quanto riguarda la deducibilità di tali spese ai fini
IRES, il comma 5 dell’art. 109 del TUIR, dispone che
i componenti negativi esclusi interessi, oneri fiscali e
contributivi, “sono deducibili se e nella misura in cui si
riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o proventi
che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono
in quanto esclusi”.
With reference to the deduction of these expenses, it is
necessary to note that according to the art. 109, paragraph
5 of the Legislative Decree n.917/1986, costs, excluding
for interest, taxes and social security contribution, “are
deductible if they are related to the business activity carried
out that will produce taxable income”.
Le spese di regia sono pertanto deducibili ai fini delle
imposte sul reddito solo se risultano inerenti all’attività.
As a consequence of the above, management fees are
deductible by taxable income, only in the case in which these
are related to the business activity.
In generale, tale requisito si ritiene soddisfatto quando
fra tali componenti negativi e i beni o le attività da cui
successivamente scaturiranno componenti positivi di
reddito esiste un rapporto di causa-effetto.
In general, this condition is met when it exists a relationship
between costs incurred and taxable income realized.
Deve, pertanto, individuarsi una correlazione fra il costo
sostenuto e la sua utilità nel successivo ottenimento di
ricavi tassabili. Dall’esistenza della correlazione deriva la
deducibilità del componente passivo di reddito.
Therefore, it is necessary to identify a connection between
the cost incurred and the benefit for the company in terms of
positive income. Where this requirement is met, it is possible
to deduct costs incurred.
Considerata la complessità della fattispecie trattata,
la stessa è stata più volte oggetto di pronunce
giurisprudenziali.
Due to the complexity of the matter at hand, the deduction of
this costs is frequently examined by tax courts.
In particolare si ricordano le sentenze della Corte di
Cassazione n. 26851/2009 e 8808/2012, nelle quali
si afferma che la deducibilità delle spese di regia,
adeguatamente documentate, va determinata in relazione
al grado di utilità effettiva dei servizi ricevuti e del rispetto
del requisito dell’inerenza.
In this regard, the Supreme Court, by the decisions n.
26851/2009 and 8808/2012, stated that that the deduction
of management fees has to be examined taking into account
the actual benefit for the taxpayer and the connection with
the business activity carried out.
Inoltre, gli Ermellini hanno nel tempo ribadito che
l’onere della prova dell’utilità effettiva delle spese spetti
esclusivamente alla società che le ha sostenute.
In addition, the judges pointed out that, in order to deduct
management fees, the burden of the proof lies on the taxpayers
that incurred such expenses.
Recentemente, la Corte di Cassazione, con la sentenza
n.16480, depositata il 18 luglio 2014, ha ulteriormente
confermato il proprio orientamento.
Recently, the Supreme Court, by the decision n. 16480, dated
July 18 2014, has confirmed again its position.
19
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Più precisamente, il caso sottoposto all’attenzione dei
Giudici di Legittimità riguardava la deducibilità per costi
di servizi relativi ad un contratto di “servizi generali di
management” quali telefonia, marketing, EDP e consulenza
legale, contabile, e fiscale forniti dalla capogruppo alla
società accertata.
In particular, the mentioned decision pertained the
deductibility of costs for “general management services” such
as communication, marketing, EDP, tax, legal and other
administrative services rendered by a foreign holding company
to its Italian subsidiary.
Sulla base di tale accordo, la controllante ha riaddebitato
alle controllate costi e spese sostenute ripartendo le stesse
in relazione ai ricavi delle vendite e delle prestazioni delle
singole imprese del Gruppo (cosiddetto “Cost Sharing”).
The holding company, based on a cost sharing agreement,
recharged to its subsidiaries the mentioned costs, using
the turnover realized by each of the mentioned controlled
companies as “allocation key” to allocate the expenses
incurred.
L’Amministrazione Finanziaria aveva contestato la
deduzione, in capo ad una delle società controllate, delle
spese che erano state addebitate, difettando del requisito
dell’inerenza, che, a giudizio dell’ufficio, non era stato
debitamente provato dalla contribuente.
Italian Tax Authorities disregarded the deduction of such costs
in the hands of the controlled subsidiary as, it did not provide
the proof of the actual relation between costs incurred and
business activity carried out.
La Suprema Corte, nell’esaminare la questione,
preliminarmente ha ricordato che, nell’ambito dei gruppi
multinazionali si sono diffuse operazioni aziendali, tra
cui il riaddebito delle spese di regia, che sono spesso
risultate meramente elusive, con lo scopo esclusivo di una
più conveniente allocazione dell’imponibile tra le società
associate.
The Supreme Court that examined the case at hand, first of all
pointed out that, frequently, management fees represent the
instrument used by multinational group in order to obtain an
undue tax saving allocating income to the subsidiaries with
the sole aim of a “tax efficiency” .
A parere degli Ermellini, è pertanto ritenuto giustificato un
trattamento con particolare rigore di tali fattispecie.
Taking into account the above, the Judges stated that it
is appropriate that tax authorities carry out an in depth
examination where such expenses are deducted.
In merito all’onere della prova, i Giudici di legittimità
hanno ribadito che: “l’onere della prova in ordine all’esistenza
ed all’inerenza dei costi sopportati incombe sulla società che
affermi di aver ricevuto il servizio, occorrendo, affinché il
corrispettivo riconosciuto alla capogruppo sia deducibile ai
fini delle imposte dirette e l’iva contestualmente assolta sia
detraibile, che la controllata tragga dal servizio remunerato
un’effettiva utilità e che quest’ultima sia obiettivamente
determinabile e adeguatamente documentata […]”.
With reference to the burden of the proof, the judges stated
that taxpayers have to be able to prove that the services
obtained are actually relevant to the business activity
performed and, in order to deduct the costs incurred from
taxable income and deduct the relevant input VAT, it is
necessary to prove that the controlled company has an actual
benefit from such services and this benefit has to be duly
documented […]”.
Ai fini della deducibilità dei costi di regia, è stato poi
precisato che non risulta determinante la forfetizzazione
percentuale dei costi riaddebitati dalla capogruppo alle
controllate, ma che, tuttavia, “quando si utilizza un metodo
di imputazione indiretta, la relazione tra costi e servizi forniti
appare poco chiara e pertanto può essere difficile valutare il
beneficio ottenuto”.
In addition, concerning the amount of management fees
deduction, it has been pointed out that where is is used an
indirect cost allocation method, it is difficult to identify the
benefit of the services received in the hand of the subsidiary.
This is because the relationship between costs and services
is not clear and it can be difficult to determine the effective
benefit”.
Pertanto, gli Ermellini hanno sottolineato la correttezza
della prassi amministrativa e più precisamente hanno
confermato che: “Ne deriva la legittimità della prassi
amministrativa (C.M.32/9/2267 del 22 settembre 1980) che
fondatamente subordina la deducibilità dei costi derivanti
da accordi contrattuali sui servizi prestati dalla controllante
(cost sharing agreements) all’effettività e all’inerenza della
spesa all’attività d’impresa esercitata dalla controllata e al
reale vantaggio che deriva a quest’ultima, senza che rilevino
in proposito quelle esigenze di controllo della capogruppo,
peculiari della sua funzione di shareholder. In siffatta
prospettiva non è sufficiente l’esibizione del contratto
Therefore, the judges, in the decision at hand, agreed with the
interpretations of the tax authorities and confirmed that the
legitimacy of the Circular Letter 32/9/2267 dated September
22 1980. In particular, it is correct to provides that (as Tax
Authorities used to do) the deduction of intercompany’ s
costs, incurred in consequence of a cost sharing agreement,
is allowed to the extent their effectiveness and inherence to
the business activity is proved. Consequently, it is necessary
that the subsidiary obtain a real benefit from these costs,
without any possibility to deduct so called “shareholders costs”
incurred to the benefit of the controlling entity in its function
of control. In this regard, it is not sufficient entering in a
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
20
riguardante le prestazioni di servizi fornite dalla controllante
alle controllate e la fatturazione dei corrispettivi, dovendo
emergere specificamente quegli elementi necessari per
determinare l’utilità effettiva o potenziale conseguita dalla
consociata che riceve il servizio”.
In conclusione, alla luce dell’orientamento
giurisprudenziale sopra esposto, ai fini della deducibilità
delle spese di regia, non si ritiene sufficiente la mera
esibizione del contratto relativo alla fornitura dei servizi
intercompany ma è necessario che la società che ha ricevuto
il servizio, ne provi l’utilità effettiva o potenziale.
written cost sharing agreement but it is crucial to demonstrate
the specific elements that allow to determine the actual (or, at
least) potential benefit for the subsidiary which receives that
service”.
Cassa integrazione straordinaria
anche per i partiti politici
Extraordinary Unemployment
Insurance Found for political
parties
(Gianluigi Baroni – Stefano Miniati –
Claudio Burello)
(Gianluigi Baroni – Stefano Miniati –
Claudio Burello)
Con il Decreto Legge n. 149 del 28 Dicembre 2013
(di seguito il “DL”), convertito con Legge n. 13 del 21
Febbraio 2014, che ha stabilito, inter alia, l’abolizione del
finanziamento pubblico diretto ai partiti politici italiani, il
governo Italiano ha esteso l’applicabilità dell’istituto della
cassa integrazione guadagni straordinaria (di seguito la
“CIGS”) e dei contratti di solidarietà difensivi (di seguito il
“CDS”) anche ai partiti politici.
Il DL, che ha ad oggetto, principalmente, la riforma del
sistema di finanziamento dei partiti politici, introduce,
dunque, nell’ordinamento italiano la possibilità anche per
tali soggetti giuridici di accedere sia alla CIGS che ai CDS,
stabilendo i requisiti di accessibilità a tali strumenti ed il
limite finanziario delle erogazioni disponibili.
With the Law Decree no. 149 of December, 28th 2013
(hereinafter the “DL”), converted into Law no. 13 of February,
21st 2014, which has established, inter alia, the abolition
of direct public funding for the Italian political parties, the
Italian government has extended the applicability of the
extraordinary unemployment insurance fund (hereinafter the
“CIGS”) and the defensive contracts of solidarity (hereinafter
the “CDS”) also to the political parties.
The DL, which mainly concerns the reform of the funding
system of political parties, introduces in the Italian system the
opportunity, for these legal entities, to access both to the CIGS
and the CDS, establishing the requirements to access to those
instruments and their financial limit.
Tali ammortizzatori sociali sono stati originariamente ideati
dal legislatore quali strumenti finalizzati ad integrare o
sostituire la retribuzione di lavoratori, esclusivamente per
le imprese industriali che si fossero trovate ad affrontare
situazioni di crisi, ristrutturazione, riorganizzazione,
conversione produttiva, privatizzazioni, fallimento ecc., con
lo scopo di mantenere l’occupazione ed evitare, quindi, la
riduzione del personale.
Queste situazioni possono dipendere da problemi della
singola azienda, del settore merceologico o di un’intera
economia e che, poiché implicano un’impossibilità di
ripresa dell’attività, determinano un’eccedenza strutturale
di personale.
Benché, dunque, nel corso degli anni il novero dei
soggetti ammessi ad accedere a tali strumenti sia stato
ripetutamente allargato, sino all’entrata in vigore del
DL i partiti politici erano esclusi dalla fruibilità di tali
ammortizzatori sociali.
These social security measures were originally designed, by
the legislator, as instruments aimed to integrate or replace
the employee salary, only for the industrial enterprises, which
were dealing with crisis, restructuring, reorganizations,
productive conversions, privatizations, bankruptcy, etc.,
with the aim of maintaining the employment and avoiding
personnel reductions.
21
In conclusion, according to the Supreme Court’s view, in order
to deduct management fees for intra group services, it is not
sufficient the mere exhibition of written agreements but it
is necessary that the subsidiary, which received the services,
is able to prove that it obtained an actual benefit from such
services.
These are the situations that can derive from problem of the
single company, of the business sector, or of the entire economy
and that, since they imply the impossibility of the business
recovery, determine a structural staff redundancy.
Although, thus, during the years the range of subjects
admitted to these social security measures has been repeatedly
extended, until the entry into force of the DL, the political
parties were excluded from the application of such social
security measures.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Successivamente all’emanazione del DL ed alla sua
conversione, è poi intervenuto, come previsto dal DL stesso,
il decreto ministeriale 22 aprile 2014 (di seguito il “DM”),
con cui si è fornita una regolamentazione di dettaglio della
materia.
In particolare, il DM prevede, in merito ai CDS richiamati
nel DL, che i partiti politici possono avere accesso
esclusivamente a quelli di “tipo A”, ovvero quelli previsti
appositamente per le aziende rientranti nel campo di
applicazione della disciplina in materia di CIGS, senza
possibilità, quindi, di usufruire di quelli di “tipo B”, che
possono venire attivati in genere solo in casi particolari.
A seguito dell’intervento normativo del 2013 e
dell’emanazione del successivo DM, l’INPS, in data 8
Luglio 2014, ha emanato la circolare n. 87 (di seguito la
“Circolare”), con l’intento di chiarire alcuni aspetti che
erano ancora rimasti in sospeso ed aperti a molteplici
interpretazioni.
Questo, dunque, il quadro di riferimento, sia normativo che
regolamentare.
Nel merito, la norma del DL che viene in primo luogo in
rilievo è l’articolo n. 16, che estende ai partiti e movimenti
politici e alle loro rispettive articolazioni e sezioni, a
prescindere dal numero di dipendenti, le disposizioni
in materia di trattamento straordinario di integrazione
salariale, ivi compresi i relativi obblighi contributivi,
nonché la disciplina in materia di contratti di solidarietà.
Following the emission and the conversion of the DL,
a Ministerial decree, April 22nd 2014, has been issues
(hereinafter the “DM”), as foreseen by the DL, which has
provided a regulatory detail of the subject.
Per “partiti politici”, sempre secondo il DL (articolo n. 18)
devono intendersi i partiti, i movimenti e i gruppi politici
organizzati che abbiano presentato candidati sotto il
proprio simbolo alle elezioni per il rinnovo del Senato della
Repubblica, della Camera dei deputati, dei membri del
Parlamento Europeo spettanti all’Italia o in uno dei consigli
regionali o delle province autonome di Trento e di Bolzano
riportando almeno un candidato eletto.
“Political parties,” according to the DL (article no. 18) shall
be considered the parties, movements and organized political
groups who have submitted candidates under their own
symbol in the elections for the renewal of the Senate, the
Chamber of Deputies, the Italian members of the European
Parliament or of one the regional councils or the autonomous
provinces of Trento and Bolzano, reporting at least one elected
candidate.
Tali soggetti giuridici potranno, dunque, avvalersi degli
strumenti di integrazioni salariali indicati nel DL, ma
esclusivamente alle seguenti condizioni:
1. siano dotati di uno statuto, redatto nella forma dell’atto
pubblico, che riporti le informazioni e con i requisiti di
cui all’articolo n. 3 del DL;
2. siano iscritti in apposito registro tenuto da specifica
commissione.
These legal entities may access to the treatments of CIGS and
CDS specified in the DL, but only at the following conditions:
In merito ai destinatari delle prestazioni di integrazioni
salariali di cui al DL,come chiarito ancora dall’INPS con
la Circolare, questi devono intendersi tutti i dipendenti
dei partiti politici inquadrati come operai, intermedi,
impiegati e quadri, anche se assunti con contratto a tempo
determinato o part-time.
Restano, dunque, esclusi i dirigenti, gli apprendisti e i
lavoratori a domicilio.
Quanto al finanziamento delle prestazioni previste dagli
ammortizzatori sociali oggetto del presente articolo, il
secondo comma dell’articolo n. 16 autorizza una spesa
complessiva di n. 15 mln di Euro per l’anno 2014, di n. 8,5
mln di Euro per l’anno 2015 e di n. 11,25 mln di Euro a
decorrere dall’anno 2016.
With regard to the recipients of the treatment of CIGS and CDS
referred to the DL, then, as clarified moreover by INPS with the
Communication, these should be all the employees of political
parties, classified as blue collars, white collars and upper
white collars, even if employed under a fixed-term or part-time
contract.
Therefore, the executives, apprentices and home workers are
excluded.
Regarding the financing of the treatment of CIGS and CDS,
described in this article, the second paragraph of the Article
no. 16 authorizes a total expenditure of no. 15 mln of Euros
for the 2014, no. 8.5 mln of Euros for 2015 and no. 11.25 mln
of Euros for 2016.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
In particular, the DM establishes, regarding the CDS regulated
in the DL, that political parties may access only to those of
“type A”, that are those specifically provided for companies
falling within the scope of the rules of CIGS, without the
possibility, therefore, to access at those of “type B”, which
generally, can be activated only in special cases.
After the legislative intervention of 2013 and the emission
of the subsequent DM, then, the INPS, on July, 8th, 2014,
has published the communication no. 87 (hereinafter the
“Communication”) aiming at clarifing certain suspended
aspects that could have lead to multiple interpretations.
What above, then, is the framework, both legislative and
regulatory.
With reference to the legislative regulation, the main rule
of the DL that has to be firstly taken into consideration is
the article no. 16, which extends to political parties and
movements and their respective connected structures and
sections, regardless to the number of their employees, the
provisions of the CIGS, including the related contributory
obligations, as well as the rules governing the contracts of
solidarity.
1. to have a constitution, draft as public act, which must
include the information and the requirements of the
Article n. 3 of DL;
2. to be enrolled in a special register, kept by a specific
committee.
22
In aggiunta a quanto sopra, per quanto concerne la CIGS,
questa sarà finanziata anche da ulteriori fondi e cioè dal
c.d. “contributo ordinario”. Tale contributo, secondo le
regole generali, è posto a carico sia dei datori di lavoro
che dei lavoratori e ammonta allo 0,9% della retribuzione
imponibile di tutto il personale per il quale è astrattamente
possibile il ricorso alla CIGS quanto alla quota a carico dei
datori di lavoro, allo 0,3% della retribuzione imponibile per
la quota a carico dei lavoratori.
Al fine di stabilire un ordine di priorità, è stabilito poi nel
DM che la concessione dei trattamenti di CIGS e CDS sarà
autorizzata, sino ad esaurimento fondi, in virtù dell’ordine
cronologico di presentazione delle relative istanze da parte
dei soggetti interessati.
In addition to the above, the CIGS will be also financed by
additional funds, the so called “ordinary contribution”.
This contribution, according to the general rules, is due
both by employers and employees and, for what is due by
the employers, amounted to the 0.9% of taxable retribution
of all the staff for which it is theoretically possible the CIGS,
to the 0.3% of taxable remuneration for the part due by the
employees.
Ancora in tema di fondi, una volta attivata la CIGS,
chiarisce l’INPS con la Circolare, il partito politico
interessato dovrà, secondo le regole generali, versare anche
il c.d. “contributo addizionale”.
Still on the matter of funds, once activated the CIGS, the INPS
has clarified within the Communication that the political
party that requests the CIGS will have to pay, in accordance
with the general rules, also the “additional contribution”.
Per quanto riguarda, invece, la procedura da espletare per
l’ottenimento del trattamento di integrazione salariale, i
partiti politici hanno l’obbligo di presentare la necessaria
domanda alla Direzione Generale delle politiche attive
e passive del Ministero Del Lavoro, secondo le vigenti
disposizioni in materia.
Con gli interventi sia legislativi che regolamentari di cui
sopra il legislatore italiano ha, pertanto, esteso ai partiti
politici la possibilità di accedere ad alcune forme di
integrazione salariale.
In particolare, dal luglio 2014 i partiti politici hanno
accesso, a tutti gli effetti, agli ammortizzatori sociali cd.
“straordinari” (e cioè alla CIGS e al CDS).
Regarding the procedure that must be followed for obtaining
the treatment of CIGS and CDS, the political parties have to
submit the mandatory application to the General Directorate
for the active and passive policies of the Ministry of Work,
according to the general applicable provisions on the matter.
Al fine di comprendere le ragioni della descritta novità
per i partiti politivi è necessario calarla nel ben noto
contesto economico e produttivo attuale, che non ha
ancora dato chiari segni di stabile ripresa, ove l’abolizione,
proprio per il tramite del DL, del finanziamento pubblico
ai partiti potrebbe portare ad un generale indebolimento
della solidità finanziaria di alcuni soggetti del panorama
politico attuale, con evidente esposizione, in mancanza
della descritta estensione, dei lavoratori dipendenti di tali
soggetti alla mancanza di quelle tutele previste invece per
gran parte degli altri lavoratori dipendenti.
23
In order to establish a priority parameter for the treatments
concession, it is established in the DM that the concession of
treatment of CIGS and CDS will be authorized, until funds
are exhausted, in accordance with the chronological order of
presentation of the requests from the subjects involved.
With both the legislative and regulatory acts described above,
then, the Italian legislator has extended to the political parties
the opportunity to have some means of salary integration.
In particular, since July 2014, the political parties have access
to all intents and purposes, to the so-called social security
measure defined as “extraordinary” (i.e. the CIGS and the
CDS).
In order to proper understand the reasons of the new
legislation for the political parties, must be taken in
consideration the well-known current economic and
productive context, that has not shown clear signs of steady
recovery yet, and the abolition, through the DL, of the
public financing of political parties, that could lead to a
general weakening of the financial viability of some of the
subjects of the current Italian political framework, with the
clear exposure, in absence of the described extension, of the
employees of these entities to the lack of those protections
provided instead for most of other employees.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Trasformazione delle imposte
anticipate ai fini IRAP in credito
d’imposta
Conversion of the regional tax
(IRAP) deferred tax assets (DTA) in
tax credit
(Marta Primavesi – Jacopo Meregalli)
(Marta Primavesi – Jacopo Meregalli)
Premessa
Premise
Si ricorda che l’articolo 2, commi da 55 a 58, del
decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225 (c.d. Decreto
milleproroghe) ha introdotto la disciplina in presenza di
una perdita d’esercizio (si veda la TLS Newsletter n. 3,
Anno 2011, “Milleproroghe e le imposte anticipate nel bilancio
delle banche e degli enti finaiziari”) della trasformazione in
credito di imposta delle attività per imposte anticipate (di
seguito “DTA”) iscritte in bilancio, relative alle svalutazioni
di crediti – non ancora dedotte ai sensi dell’articolo 106,
comma 3, del TUIR – e al valore dell’avviamento e delle
altre attività immateriali i cui componenti negativi sono
deducibili ai fini delle imposte sui redditi in più periodi
d’imposta.
We remind you that Article 2, paragraphs from 55 to 58,
Law Decree no. 225, dated December 29, 2010 (i.e. the so
called “Decreto Milleproroghe”), introduced the discipline,
of the conversion of deferred tax assets related to write
downs of receivables not yet deducted from the taxable
income according to paragraph 3, Article 106, ITC, and
those related to goodwill and other intangible assets that
are deductible from the taxable income in several periods in
case the Financial Statements show a loss (please see the TLS
Newsletter no. 3/2011, “The “Milleproroghe” bill: conversion
of deferred tax assets for banks and financial companies”),.
Tale disciplina è stata successivamente modificata
dall’articolo 9 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201
(c.d. “Decreto Monti”) il quale ha aggiunto il comma 56bis all’articolo 2 del decreto milleproroghe che prevede la
conversione delle DTA iscritte in bilancio in presenza di
perdite fiscali rilevanti ai sensi dell’articolo 84 del TUIR (si
veda la TLS Newsletter n. 12, Anno 2011, “Trasformazione
delle imposte anticipate in credito di imposta”).
The above mentioned discipline has been amended by Article
9, Law Decree no. 201, dated December 6, 2011 (i.e. the so
called “Decreto Monti”), which added the paragraph 56bis to Article 2, Law Decree “Milleproroghe”, providing the
conversion of the deferred tax assets booked in the Financial
Statements in case of tax losses, according to Article 84, ITC
(please see the TLS Newsletter no. 12/2011, “Conversion of
deferred tax assets in tax credit”).
Fermo restando quanto già chiarito con la risoluzione
ministeriale n. 94/2011 e con la circolare ministeriale n.
37/2012, il presente articolo illustra le ulteriori novità
introdotte dall’articolo 1, commi da 167 a 171, legge 27
dicembre 2013, n. 147 (c.d. “legge di stabilità 2014”) che ha
ulteriormente esteso l’ambito applicativo della disciplina
in esame alle DTA IRAP afferenti ai medesimi componenti
negativi (i.e. svalutazione crediti, ammortamenti
/ svalutazioni dell’avviamento e delle altre attività
immateriali) in caso di perdita civilistica e valore della
produzione netta negativo, nonché i relativi chiarimenti
forniti in merito dalla circolare ministeriale n. 17 del 16
giugno 2014 (di seguito la “Circolare”).
Without prejudice to what was already clarified by the Italian
Tax Authority with Resolution no. 94/2011 and Circular no.
37/, this article would illustrate the new rules introduced
by Article 1, paragraph from 167 to 171, Law no. 147, dated
December 27 2013 (i.e. the so called “Legge di stabilità 2014”)
extending the discipline to the IRAP deferred tax assets relating
to the same negative components (i.e. bad debts, depreciation
and amortization of goodwill and other intangible assets)
in the case of statutory loss and negative IRAP taxable base,
as well as the relevant clarifications provided by the Italian
Tax Authority with Circular no. 17, dated 16 June 2014
(hereinafter the “Circular”) in this respect.
Trasformazione in credito di imposta delle DTA IRAP in
caso di perdita di esercizio (commi 55 e 56)
Conversion of the IRAP DTA in tax credit in case of
statutory loss (paragraphs 55 and 56)
La fattispecie della trasformazione in credito di imposta
delle DTA iscritte in bilancio nell’ipotesi in cui venga
rilevata una perdita di esercizio (articolo 2, comma 55, del
Decreto milleproroghe) è stata integrata dall’articolo 1,
comma 167 della legge di stabilità 2014 il quale dispone che
le “rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti non
ancora dedotte dalla base imponibile dell’imposta regionale
sulle attività produttive ai sensi degli articoli 6, comma
1, lettera c-bis), e 7, comma 1, lettera b-bis), del decreto
legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, nonché quelle relative
The discipline of the conversion of the DTA booked in the
Financial Statements in tax credit in case of statutory loss
(Article 2, Paragraph 55 of the “Decreto Milleproroghe”) has
been extended by Article 1, paragraph 167, of the “Legge di
stabilità” which states that the “net value adjustments for
depreciation of receivables not yet deducted from the IRAP
taxable base according to Article 6, paragraph 1, letter c-bis),
and Article 7, paragraph 1, letter b bis), Legislative Decree 15
December 1997, no. 446, as well as those relating to goodwill
and other intangible assets that are deductible in several
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
24
al valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali,
i cui componenti negativi sono deducibili in più periodi
d’imposta ai fini (…) dell’imposta regionale sulle attività
produttive, sono trasformate in crediti d’imposta qualora nel
bilancio individuale della società venga rilevata una perdita
d’esercizio”.
periods (...) from the IRAP taxable base , are converted in tax
credits in case the Financial Statements show a Statutory
loss”.
Ne discende che risultano trasformabili in credito di
imposta anche le DTA IRAP afferenti a:
• rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti
non ancora dedotte dalla base imponibile IRAP per
i soggetti che applicano l’articolo 106, comma 3, del
TUIR (ovvero banche e altri enti finanziari nonché
imprese assicurative);
• componenti negativi relativi al valore dell’avviamento
e delle altre attività immateriali, la cui deducibilità
è rinviata in più esercizi (ovvero tutti i contribuenti
interessati come già chiarito dalla Risoluzione n.
94/2011).
As a consequence, the following IRAP DTA can be converted in
tax credits:
• those relating to the net value adjustments for
depreciation of receivables not yet deducted from the
IRAP taxable base for taxpayers which apply Article
106, paragraph 3, ITC (i.e. banks and other financial
institutions and insurance companies);
• those relating to negative components relating to goodwill
and other intangible assets, whose deductibility is
deferred over several years (i.e. all taxpayers as already
clarified by Resolution no. 94/2011).
Ai fini della quantificazione delle DTA IRAP trasformabili
restano fermi i chiarimenti forniti dalla circolare n.
37/E del 2012 in relazione alle modalità applicative,
in ambito IRES, dell’articolo 2, comma 56, del Decreto
Milleproroghe.
In order to quantify the amount of the IRAP DTA which can
be converted in tax credits, the clarifications provided by
Circular no. 37/2012 in connection with the income tax
(IRES) DTA remain valid.
Trasformazione in credito di imposta delle DTA IRAP in
caso di valore della produzione netta negativo (comma
56-bis.1)
Conversion of the IRAP DTA in tax credit in case of
negative IRAP taxable base (paragraph 56-bis.1)
L’articolo 1, comma 168 della legge di stabilità 2014, ha
inserito all’articolo 2 del Decreto milleproroghe, il comma
56-bis.1, il quale dispone che “qualora dalla dichiarazione ai
fini dell’imposta regionale sulle attività produttive emerga un
valore della produzione netta negativo, la quota delle attività
per imposte anticipate di cui al comma 55 che si riferisce ai
componenti negativi di cui al medesimo comma che hanno
concorso alla formazione del valore della produzione netta
negativo, è trasformata per intero in crediti d’imposta”.
Article 1, paragraph 168, of the “Legge di stabilità 2014”,
added the paragraph 56-bis.1 to Article 2 of the “Decreto
Milleproroghe” stating that “in case the IRAP return shows
a negative taxable base, the share of deferred tax assets
referring to the negative components indicated in the
paragraph 55 which contributed to the determination of the
negative IRAP taxable base, are converted in tax credits “.
La disposizione in esame introduce una nuova ipotesi di
trasformazione in credito di imposta delle DTA afferenti i
componenti negativi di cui al medesimo comma 55 per la
quota riferita ai reversal che trovano capienza nel valore
della produzione netta negativo.
The above provision introduces a new hypothesis of
conversion of the DTA in tax credit, i.e. those referring to the
negative components indicated in the above paragraph 55 in
the extent of the amounts relating to the reversal included in
the negative IRAP taxable base.
Come chiarito dalla Circolare e analogamente a quanto
chiarito in relazione alla trasformazione delle DTA IRES
in presenza di una perdita fiscale (circolare ministeriale n.
37/2012), si ritiene che anche in ipotesi di conversione di
DTA IRAP il valore della produzione netta negativo vada
prioritariamente riferito alle variazioni in diminuzione
connesse ai componenti che hanno dato luogo all’iscrizione
di imposte anticipate (ad esempio, ammortamenti
/ svalutazioni dell’avviamento e delle altre attività
immateriali).
As clarified by the Circular and as explained in the same way
in connection with the conversion of the IRES DTA in case of
a tax loss (Ministerial Circular no. 37/2012), it is believed
that also in case of conversion of the IRAP DTA , the negative
taxable base has to be primarily attributed to the decreases
relating to the components that gave rise to deferred tax
assets (i.e. amortization / depreciation of goodwill and other
intangible assets).
25
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Aspetti applicativi
Applicative aspects
Per quanto riguarda le rettifiche di valore nette per
deterioramento di crediti di cui agli articoli 6, comma 1,
lettera c-bis) e 7, comma 1, lettera b-bis) del decreto IRAP,
la Circolare chiarisce che sono convertibili le DTA connesse
alle svalutazioni operate a partire dal periodo di imposta in
corso al 31 dicembre 2013; le rettifiche su crediti operate
in periodi d’imposta antecedenti a quello in corso al 31
dicembre 2013, non danno luogo a DTA convertibili.
With reference to the net value adjustments for depreciation
of receivables according to Articles 6, paragraph 1, letter
c-bis) and 7, paragraph 1, letter b-bis) of the IRAP Decree, the
Circular clarifies that the DTA relating to the depreciation
booked starting from the fiscal period in progress at December
31, 2013 can be converted; the adjustments on receivables
made in prior fiscal periods to those in progress at December
31, 2013 are not relevant for the conversion of the DTA in tax
credits.
Tale soluzione appare confermata dal dato letterale del
comma 55, che fa espresso riferimento alle rettifiche di
valore nette dei crediti operate ai sensi degli articoli 6,
comma 1, lettera c-bis e 7, comma 1, lettera b-bis del decreto
legislativo n. 446 del 1997. Si tratta, dunque, di componenti
valutative che, ai fini della disciplina IRAP, trovano concreto
riconoscimento solo a partire dal periodo d’imposta in corso
al 31 dicembre 2013 (i.e. esercizio 2013 per i contribuenti
con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare).
This solution is confirmed by paragraph 55, which expressly
refers to the net value adjustments of receivables made
pursuant to Articles 6, paragraph 1, letter c-bis and 7,
paragraph 1, letter b-bis, Legislative Decree no. 446/1997.
These evaluation adjustments are relevant for IRAP purposes
only starting from the fiscal period in progress at December
31, 2013 (i.e. starting from the fiscal year 2013 for those
taxpayers having the calendar year coinciding with the fiscal
year).
Con riferimento all’ammortamento ovvero alle svalutazioni
dell’avviamento e delle altre attività immateriali, la
Circolare chiarisce che sono convertibili anche le DTA
connesse a variazioni in aumento operate in periodi
d’imposta antecedenti a quello in corso al 31 dicembre
2013, trattandosi di componenti rilevanti agli effetti
dell’IRAP anche anteriormente all’entrata in vigore della
normativa in esame.
With reference to the amortization and depreciation of
goodwill and other intangible assets, the Circular clarifies that
the DTA relating to the adjustments made in fiscal years prior
the year in progress at December 31, 2013 are also convertible,
because they were relevant for IRAP purposes also before the
entry into force of the Law under discussion.
In altri termini, in ordine a tali componenti, la
trasformazione opera anche in relazione alle DTA
correttamente iscritte nel bilancio 2013 riferite a
componenti negativi contabilizzati in esercizi anteriori al
periodo d’imposta considerato.
Ad analoghe conclusioni si perviene con riferimento alla
rilevanza delle DTA IRAP convertibili ai sensi del comma
56-bis.1 del decreto legge n. 225 del 2010 in presenza di
valore della produzione netta negativo.
In other words, for these adjustments, the conversation is
applicable also to the DTA correctly booked in the Financial
Statements relating to FY 2013 but relating to costs booked in
prior fiscal years.
A similar conclusion is reached out with respect to the IRAP
DTA which can be converted pursuant to paragraph 56-bis.1,
Law Decree no. 225/2010 in presence of negative IRAP taxable
base.
Ne discende che ai fini della trasformazione:
• la quota delle DTA corrispondenti ad eventuali reversal
afferenti alle rettifiche di valore dei crediti operate in
esercizi antecedenti al 2013 non assume rilevanza;
• trovano, per contro, riconoscimento fiscale le DTA
corrispondenti ai reversal connessi a variazioni in
aumento operate in esercizi antecedenti al 2013
relative alle svalutazioni e/o all’ammortamento
dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
As a consequence, in order to convert the DTA in tax credit:
• the share of DTA relating to reversals related to
depreciation of receivables made in fiscal years prior to
2013 is not relevant;
• the share of DTA relating to the reversal made in the
years prior to 2013 and related to depreciation and / or
amortization of goodwill and other intangible assets is
relevant.
Modalità di utilizzo del credito d’imposta
How to use the tax credit
La Circolare rammenta che il credito di imposta de quo non
è produttivo di interessi e può essere utilizzato, senza limiti
di importo in compensazione, ovvero può essere ceduto
al valore nominale a società del gruppo secondo quanto
previsto dall’art. 43-ter, D.P.R. 602/1973; è consentito,
inoltre, chiedere a rimborso l’eventuale credito che residui
dopo aver effettuato le compensazioni.
The Circular clarified that the tax credit at issue does not
produce interests and can be offset without any limit, and/
or can be sold at arm’s length principle to other group
companies in accordance with Article 43-ter, Presidential
Decree 602/1973; it is also possible asking for the refund of
the residual credit after the offsetting.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
26
Nell’ambito del regime della tassazione di gruppo, il credito
d’imposta rientra tra quelli cedibili alla società o ente
consolidante secondo quanto consentito dall’articolo 7,
D.M. 9.6.2004.
In the tax group regime, the tax credit can be transferred to
another group companies according to the provision of Article
7, Ministerial Decree dated June 9, 2004.
Compatibilmente con le peculiarità proprie del regime della
tassazione di gruppo, la società consolidata ha la possibilità
di trasferire il credito d’imposta con gli stessi limiti di
utilizzazione che incontrerebbe se operasse al di fuori del
regime del consolidato.
In accordance with the tax group regime provisions, the
consolidated company has the possibility to transfer the tax
credit under the same limitations that it would meet in the
absence of the tax group regime.
Poiché in via generale il credito da DTA può essere utilizzato
dalla società che lo ha maturato per abbattere l’IRES
dovuta senza limiti di importo, una società consolidata può
trasferire il credito DTA alla consolidante senza tener conto
degli eventuali utilizzi effettuati in proprio, anche oltre il
limite di Euro 700.000, di cui all’art. 17, D.Lgs. 241/1997,
purché entro il limite dell’IRES corrispondente al proprio
reddito imponibile, al netto di eventuali elementi trasferiti
al consolidato quali detrazioni, crediti per imposte pagate
all’estero, ritenute alla fonte a titolo di acconto, versamenti
in acconto e eccedenze e, comunque, fino a concorrenza
dell’IRES dovuta dalla fiscal unit.
Because in general the DTA credit can be used by the company
to reduce the IRES due without any limit, a consolidated
company may transfer the DTA credit into the tax group
without taking into account any its own offsetting , even
more than the limit of Euro 700,000, pursuant to Article
17, Legislative Decree no. 241/1997, but within the limit of
IRES corresponding to group taxable base, net of any items
transferred to the tax group regime such as credits for foreign
taxes paid, withholding tax, advance payments and surpluses
and, in any case, up to the amount of the IRES due by the fiscal
unit.
Per la parte di credito che eccede le compensazioni
effettuate può essere attivata la procedura di rimborso.
The amount of the tax credit not offset can be asked for the
refund.
Entrata in vigore delle modifiche normative e periodo
transitorio
Entry into force of the new rules and transitional period
L’articolo 1, comma 171, della legge di stabilità 2014
dispone che la nuova disciplina di cui ai commi da 167 a
170 si applica a partire “(…) dal periodo di imposta in corso
al 31 dicembre 2013”.
In particolare, in relazione alle DTA IRAP convertibili ai
sensi del comma 55, la trasformazione decorre “dalla data
di approvazione del bilancio da parte dell’assemblea dei soci,
o dei diversi organi competenti per legge (…)” ; pertanto,
assumono rilievo le DTA IRAP risultanti dal bilancio relativo
all’esercizio 2013.
Article 1, paragraph 171, of the “Legge di Stabilità 2014”
provides that the new rules provided by paragraphs from 167
to 170 are applicable starting from “(...) the tax period in
progress at December 31, 2013”.
In particular, with reference to the IRAP DTA indicated in
paragraph 55, the conversation applies “starting from
the date of the approval of the financial statements by the
shareholder, or by the competent organ (...)”; therefore, the
IRAP DTA resulting from the financial statements at December
31, 2013 are relevant.
Per quanto riguarda le DTA IRAP trasformabili ai sensi
del comma 56-bis.1 la “trasformazione decorre dalla data
di presentazione della dichiarazione ai fini dell’imposta
regionale sulle attività produttive in cui viene rilevato il valore
della produzione netta negativo (...)”.
Ai fini della prima applicazione della norma, si fa dunque
riferimento alla dichiarazione IRAP 2014, relativa al
periodo d’imposta 2013.
With reference to the IRAP DTA which can be converted
according to paragraph 56-bis.1 the “conversion applies from
the date of filing of the IRAP return showing the negative
taxable base (...) “.
For the purposes of the first application of the rule, you should
make reference to the IRAP 2014, relating to the fiscal period
2013.
27
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Le modifiche al Testo Unico
Bancario ed al Testo Unico della
Finanza apportate dal “Decreto
Competitività”
Amendments to Consolidated Law
on Banking and to Consolidated
Law on Financial Intermediation
by “Competitiveness Decree”
(Mario Zanin e Giulio Farolfi)
(Mario Zanin e Giulio Farolfi)
Il decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014 (c.d. “Decreto
Competitività”; “D.C.”), convertito con modificazioni
dalla legge n. 116 dell’11 agosto 2014, entrata in vigore il
successivo 21 agosto, ha apportato talune modifiche - fra
l’altro - al d.lgs. n. 385/1993 (c.d. “Testo Unico delle leggi
in materia bancaria e creditizia”; “TUB”) ed al d.lgs. n.
58/1998 (c.d. “Testo Unico delle disposizioni in materia di
intermediazione finanziaria”; “TUF”).
Law Decree no. 91 of June 24, 2014 (“Competitiveness
Decree”; “D.C.”), converted with amendments by Law no. 116
of August 11, 2014, entered into force on following August,
21, has brought by several amendments – inter alia – to
Legislative Decree no. 385/1993 (“Consolidated Law on
Banking”; “TUB”) and to Legislative Decree no. 58/1998
(“Consolidated Law on Financial Intermediation”; “TUF”).
In particolare, quanto al TUB, l’art. 22, comma 3, D.C.,
ha introdotto all’art. 114 il comma 2-bis, che consente
alle imprese di assicurazione italiane di svolgere l’attività
di concessione diretta di finanziamenti sotto qualsiasi
forma (ad esclusione di quella di rilascio di garanzie),
alle seguenti condizioni: (i) esclusivamente nei confronti
di soggetti diversi da persone fisiche e “microimprese”
(come definite dall’allegato alla raccomandazione della
Commissione 2003/361/CE); (ii) nei limiti stabiliti dal
d.lgs. n. 209/2005 (c.d. “Codice delle Assicurazioni
Private”) e dalle relative disposizioni attuative emanate
dall’IVASS (già ISVAP); ed, infine, (iii) adempiendo
agli obblighi di invio a Banca d’Italia delle segnalazioni
periodiche e di ogni altro dato e documento richiesto
secondo modalità e tempi stabiliti dalla stessa Banca
d’Italia, nonché di partecipazione alla Centrale Rischi. In
sede di conversione è stato specificato che Banca d’Italia
può prevedere che l’invio di tali dati e la partecipazione
alla Centrale Rischi avvengano per il tramite di banche ed
intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’art. 106,
TUB.
In particular, as to TUB, art. 22, par. 3, D.C., has added
to art. 114 the paragraph 2-bis, which allows the Italian
insurance companies to carry out the business of direct
granting of loans in whatsoever form (except for the issuance
of guarantees), under the following conditions: (i) exclusively
to parties other than natural persons and “microenterprises”
(as defined in the annex to Commission Recommendation
2003/361/EC); (ii) within the limits set forth by Legislative
Decree no. 209/2005 (“Code of Private Insurance”) and
by the related implementing provisions issued by IVASS
(previously, ISVAP); and, finally, (iii) fulfilling the obligations
of sending to the Bank of Italy every periodic report and any
other required information and document, in accordance
with the rules and time established by the Bank of Italy, and
of participating to the Central Credit Register. With the law
decree’s conversion it has been specified that Bank of Italy
may dispose that the submission of such data, as well as the
participation in the Central Credit Register, may be carried
out through banks and financial intermediaries entered in the
register referred to in art. 106, TUB.
Peraltro, si evidenzia, la possibilità di concedere
finanziamenti in favore dei suindicati soggetti è stata
introdotta, dal successivo comma 6 del medesimo art. 22,
D.C., anche per le società di cartolarizzazione dei crediti,
mediante opportune modifiche alla legge n. 130/1999
finalizzate, dunque, a stabilire limiti e condizioni della
nuova operatività in questione.
Quanto, invece, alle principali modifiche al TUF,
innanzitutto l’art. 20, comma 1, lett. aa), D.C.,
ha disciplinato, per il tramite del nuovo articolo
127-quinquies, l’istituto della “maggiorazione del voto”,
ovvero la possibilità per le società quotate o quotande di
prevedere un’apposita clausola statutaria che attribuisca
un diritto di voto maggiorato, fino ad un massimo di due
voti, agli azionisti di “lungo periodo” (ossia a quelli iscritti
da almeno 2 anni in un apposito elenco, la cui tenuta è
disciplinata dallo statuto).
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Moreover, it should be noted, the faculty of granting loans
in favour of the above-mentioned subjects has also been
introduced, by paragraph 6 of that art. 22, D.C., for the
securitisation special purpose entities, by appropriate
amendments to Law no. 130/1999 aimed at setting the limits
and conditions of such new business.
As to, instead, the main changes to TUF, first of all art. 20,
par. 1, lett. aa), D.C., has regulated, through the new article
127-quinquies, the institution of the “vote’s increase”, this
being the possibility for listed companies or IPO companies
to insert a specific bylaws provision conferring a right to an
increased vote, up to a maximum of two votes, for the “long
term” shareholders (i.e. those enrolled for at least two years in
a special list, the keeping of which is governed by the bylaws).
28
L’introduzione delle azioni a voto maggiorato è volta
ad incentivare l’accesso alla quotazione delle “imprese
familiari italiane”: infatti, è stato ritenuto che una
maggiore flessibilità nella struttura del capitale possa
consentire l’aumento della dimensione del flottante offerto
al pubblico e della liquidità delle azioni quotate, senza al
contempo determinare una diluizione in sede assembleare
per gli azionisti di controllo. Per le società quotande sarà
possibile computare ai fini del possesso continuativo
anche il periodo precedente all’introduzione della clausola
statutaria; diversamente, per le società quotate, il voto
maggiorato potrà essere attribuito soltanto una volta
decorso il periodo continuativo di iscrizione nell’apposito
elenco.
The introduction of the increased vote shares is intended
to encourage the access to listing of the “Italian family
enterprises”: in fact, it has been deemed that a greater
flexibility in the capital’s structure would enhance the size
of the float out to the public and the liquidity of the listed
shares, without lead, in turn, to a dilution for the controlling
shareholders at the general meeting. The IPO companies
will be able to compute, for the purpose of the continuous
possession, also the period preceding the introduction of
the bylaws provision; differently, the listed companies will
be able to assign the increased vote only when the period of
continuous enrolment in the above-mentioned list will have
elapsed.
La disciplina dell’art. 127-quinquies, TUF, non è
comunque di immediata operatività, dovendosi attendere
l’emanazione da parte della Consob – prevista entro il
prossimo 31 dicembre – di un regolamento che stabilisca le
relative disposizioni di attuazione.
The rules disposed by art. 127-quinquies, TUF, are
nonetheless not of immediate applicability, as it is necessary
to wait for the issue by Consob - expected within the next 31st
of December - of a regulation laying down the provisions for
their implementation.
Infine, si sottolinea che l’art. 20, comma 8-bis, D.C.,
aggiunto in sede di conversione, ha sostituito i commi terzo
e quarto dell’art. 2351, codice civile, stabilendo che:
• tutte le società potranno prevedere nel proprio statuto
che, in relazione alla quantità delle azioni possedute da
uno stesso soggetto, il diritto di voto sia limitato ad una
misura massima o sia “scaglionato”;
• solo le società diverse da quelle quotate potranno
prevedere nel proprio statuto la creazione di azioni con
diritto di voto plurimo, anche per particolari argomenti
ovvero subordinato al verificarsi di determinate
condizioni non meramente potestative, con un
massimo di tre voti.
Pertanto, a superamento del principio “one share one vote”
finora imperante nel nostro ordinamento, nell’ambito
delle società quotate saranno possibili azioni con due voti
(azioni a voto maggiorato), mentre in quelle non quotate
saranno possibili azioni con massimo tre voti (azioni a voto
plurimo).
Finally, it should be noted that art. 20, par. 8-bis, D.C., added
pending the law decree’s conversion, has replaced the third
and fourth paragraphs of art. 2351, Civil Code, stating that:
• every company is able to insert in its bylaws, in relation
to the sum of shares owned by the same person, a
provision which limits its right to vote to a maximum
amount or divides it into “ranges”;
• only the companies other than those listed are able
to provide in their bylaws the creation of shares with
multiple voting rights, even for particular topics or
subject to the satisfaction of certain conditions not merely
discretionary, up to a maximum of three votes.
Ulteriore novità è l’introduzione nell’ambito del TUF, da
parte dell’art. 20, comma 1, D.C., della categoria delle
“piccole e medie imprese” (“PMI”), definite alla lett.
w-quater.1) dell’art. 1, comma 1, TUF, come “emittenti
azioni quotate che abbiano, in base al bilancio approvato
relativo all’ultimo esercizio, anche anteriore all’ammissione
alla negoziazione delle proprie azioni, un fatturato fino a 300
milioni di euro, ovvero una capitalizzazione media di mercato
nell’ultimo anno solare inferiore ai 500 milioni di euro”, e,
altresì, dedicandovi una disciplina apposita.
In sintesi, le nuove previsioni sono finalizzate a favorire
la quotazione delle PMI, concedendo loro la facoltà di
modificare in via statutaria la soglia al superamento della
quale scaturisce l’obbligo di lancio di offerta pubblica
di acquisto (di base fissata nella misura del 30% della
partecipazione o dei diritti di voto); più in particolare, la
soglia in questione potrà esser scelta nell’intervallo fra il
25% (qualora l’interesse prevalente dei soci fosse quello
di tutelarsi maggiormente contro il rischio di perdita
del controllo) ed il 40% (nel caso, opposto, di volontà di
favorire l’ingresso nel capitale di ulteriori soggetti).
Another novelty is that art. 20, par. 1, D.C., has introduced
within TUF the category of “small and medium-sized
enterprises” (“PMI”), by defining them at art. 1, par. 1, letter.
w-quater.1), TUF, as “listed issuers who have, according to the
approved financial statement for the last year, even prior to
the admission to trading of its shares, a turnover of up to Euro
300 million, or an average market capitalization of the last
calendar year less than Euro 500 million” and providing upon
them a specific regulation.
29
Therefore, overcoming the principle “one share one vote”, so
far prevailing in our legal system, listed companies are now
allowed to create shares with up to two votes (increased vote
shares), while those unlisted are allowed to create shares with
up to three votes (multiple vote shares).
In summary, the new rules aim at easing the listing of PMI,
granting them the right to choose, by amending their bylaws,
the threshold the overcoming of which results in the obligation
to launch a takeover bid (in general fixed at 30% of the
capital or voting rights); more in detail, such threshold may
be chosen in the range between 25% (if the main interest
of the shareholders was to better protect against the risk of
loss of control) and 40% (in the opposite case in which there
was the desire to facilitate the acquisition of capital by other
persons).
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Infine, l’art. 22, comma 5, D.C., ha modificato l’art. 1,
comma 1, lett. k), TUF, ricomprendendo la specifica
tipologia dei crediti “erogati a valere sul patrimonio
dell’OICR” nel novero dei beni in cui può investire
l’organismo di investimento collettivo del risparmio
(“OICR”, appunto). Specularmente, si osserva, la
previsione in questione è stata inserita nelle versioni, già
poste in consultazione pubblica, sia dell’art. 4, comma 1,
lett. e), dello schema di regolamento attuativo dell’art.
39, TUF (avente ad oggetto la determinazione dei criteri
generali cui devono uniformarsi gli OICR italiani), sia del
“Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio” (cfr.
Titolo V, Capitolo III, Sezione V, Paragrafo 1).
La possibilità di utilizzare il patrimonio dell’OICR per la
concessione di finanziamenti è stata riconosciuta al fine
di favorire l’iniezione nel mercato di capitali aggiuntivi
rispetto a quelli di natura bancaria, in linea con le
principali tendenze normative europee; in tal caso, a
norma del menzionato schema di regolamento attuativo
dell’art. 39, TUF, il fondo dovrà necessariamente assumere
la forma “chiusa” e potrà essere oggetto di offerta anche
nei confronti di investitori al dettaglio.
Finally, art. 22, par. 5, D.C., has amended art. 1, par. 1,
lett. k), TUF, by including the specific type of credits “paid
out of the assets of the UCI” in the group of assets in which
the collective investment undertaking (“UCI”) may invest.
Similarly, it is observed, such provision has been included in
the versions, already submitted to Italian public consultation,
of both art. 4, par. 1, lett. e), of the draft regulation
implementing art. 39, TUF (concerning the determination of
the general criteria which Italian UCI must comply with) and
of the “Regulation on collective asset management” (cfr. Title
V, Chapter III, Section V, Paragraph 1).
Impugnabilità dell’estratto del
ruolo esattoriale. La parola passa
alle Sezioni Unite
The appealability of the tax register
excerpt. The case is referred to the
Joint sitting of the divisions of the
Supreme Court
(Carlo Romano - Francesca Russi)
(Carlo Romano - Francesca Russi)
L’impugnabilità dell’estratto del ruolo esattoriale torna
a far discutere e la questione verrà decisa dalle Sezioni
Unite. Questo è quanto emerge dall’ordinanza n. 16055
dell’11 luglio 2014 con la quale la Suprema Corte, valutata
la complessità e la presenza di orientamenti contrastanti
nella giurisprudenza di legittimità, ha deciso di sottoporre
la questione al Primo Presidente per l’eventuale rimessione
della causa alle Sezioni Unite.
The appealability of the tax register excerpt is back to
discussion and the issue will be decided by the Joint sitting
of the divisions of the Supreme Court. In fact, due to the
conflicting case-law regarding this complex legal issue,
the order no. 16055 of 11 July 2014 of the Supreme Court
submits the issue to the First President of the Court so that the
Joint sitting of the divisions of the Supreme Court could state
the case.
L’ordinanza in questione ha svolto una attenta e critica
analisi dei diversi orientamenti giurisprudenziali formatisi
negli ultimi anni.
In particolare, ha posto in evidenza come una serie di
pronunce si sono orientate verso la non impugnabilità
dell’estratto del ruolo esattoriale se non in via di eccezione,
in quanto un mero atto interno quale il medesimo non
sarebbe impugnabile, potendo quindi rientrare nel novero
degli atti di cui al combinato disposto degli artt. 2 e 19 D.
Lgs. 546/92 solo ed unicamente nel caso in cui lo stesso
sia stato notificato autonomamente rispetto alla cartella,
assurgendo così alla funzione di atto impositivo, oppure
quando i vizi del ruolo, per effetto di specifiche norme di
legge – come ad esempio l’art. 17, D.P.R. 602/73 con cui
fissa i termini per l’iscrizione – si riverberano sul rapporto
tributario (Cass. nn. 6395/2014, 6610/2013, 6906/2013,
139/2004).
In this regards, the Supreme Court provides a high and
accurate analysis of the conflicting doctrines developed by the
case-law.
More specifically, the aforementioned order highlights that
certain judgments went mostly through the unappealability
of the tax register excerpt: according to this doctrine, the said
excerpt is an internal document, i.e. unappealable pursuant
to articles 2 and 19 of the Legislative Decree no. 546/1992.
The only exception would occur in case the tax register excerpt
is notified either apart from the recovery notice or in breach
of procedure (Supreme Court judgments nos. 6395/2014.
6610/2013, 6906/2013, 139/2004).
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
The ability to use the assets of the UCI for the granting of
loans has been recognized in order to facilitate the injection
of capital into the market in addition to those of a banking
nature, in line with the main European legislative trends; in
this case, in accordance with the recalled draft regulation
implementing art. 39, TUF, the fund will necessarily have to
be “closed-end” and could be offered also to retail investors.
30
Secondo tale orientamento, in difetto della notifica di
un atto nel quale il ruolo sia trasfuso “mancherebbe un
interesse concreto ed attuale ex art. 100 c.p.c., ad impugnare
una imposizione che mai è venuta ad esistenza” atteso “che
il processo tributario ha semplice struttura oppositiva di
manifestazioni di volontà fiscali “esternate” al contribuente,
senza cioè che possa farsi luogo a prevenire azioni di
accertamento negativo del tributo”.
According to the described doctrine, in case the measure
which transposes the tax register is not notified, “there would
be no vested and present interest in appealing the taxing
measure pursuant to article 100 of the Civil Procedure Code”
provided that “the tax appeal is fashioned like an objection by
the taxpayer, therefore no action for a negative declaration
may be pleaded in court”.
Sul punto la suddetta ordinanza dei giudici di legittimità
obietta altresì come risulti alquanto “inverosimile l’ipotesi
di notifica (autonoma e postuma) di un estratto di ruolo”.
Infatti, l’estratto di ruolo non è altro che una documento
da cui si evincono i debiti che il contribuente ha con il fisco,
pertanto risulterebbe assai improbabile una notifica dello
stesso da parte dell’Agente della riscossione.
Furthermore, the Court deems “unrealistic a(n autonomous
and posthumous) notification of a tax register excerpt”.
In fact, in the tax register excerpt all the taxpayer debts
towards the tax authorities are listed; therefore, its separate
notification by the Italian tax authorities is unlikely.
La Corte nel prosieguo richiama la sentenza n. 2248
del 3 febbraio 2014, con la quale, contrariamente alle
precedenti, nel ritenere impugnabile l’estratto di ruolo
pone in evidenza il momento di formazione del ruolo.
Quest’ultimo, quindi, secondo tale ricostruzione sarebbe
impugnabile entro 60 giorni dalla visura dell’estratto. Dello
stesso tenore le sentenze nn. 724/2010 e 27385/2008,
nelle quali si afferma la legittimità dell’impugnazione
di ogni atto adottato dall’ente impositore che porti a
conoscenza del contribuente una pretesa impositiva.
Afterwards, the Court recalls the judgment no. 2248 of 3
February 2014 which, unlike its precedents, deems the tax
register excerpt appealable because of its peculiar nature.
Consequently, according to this doctrine, the said excerpt
may be appealed within 60 days, accruing from when the
taxpayer views the records. This doctrine was upheld by the
Court also in judgments nos. 724/2010 and 27385/2008,
whose holdings confirm that the taxpayer can challenge any
measure making him aware of a tax demand.
Nell’ordinanza in commento, i giudici evidenziano come
le sentenze che ritengono ammissibile l’impugnazione
dell’estratto di ruolo si pongono in continuità logica con
quelle che ritengono non tassativo l’elenco degli atti
impugnabili di cui all’art. 19, D.Lgs. 546/1992, in quanto
l’impugnabilità è da ricondursi alla natura dell’atto
“sostanzialmente impositivo”.
Da qui, l’esigenza di rimettere la questione alle Sezioni
Unite, di modo da evitare il protrarsi per
altri anni dei descritti contrasti sul punto.
In the order at issue, the Court argues that this doctrine
logically derives from the theory according to which the list
set forth by article 19 of the Legislative Decree no. 546/1992
is not exhaustive. In other words, the appealability of the tax
register excerpt is inferred from its tax imposing nature.
31
Since then, the Court decided to refer the case to the Joint
Sitting of the divisions of the Supreme Court, so as to avoid
the persistence of the conflicting case-law.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Ultime novità in merito alla
fatturazione elettronica ed alla
archiviazione elettronica
Latest news related to the electronic
invoicing and the electronic
archiving
(Alessia Angela Zanatto – Andrea Werner
Beilin)
(Alessia Angela Zanatto - Andrea Werner
Beilin)
Nel mese di giugno 2014 sono stati emanati due documenti
chiave per la semplificazione dei processi di fatturazione
elettronica e di archiviazione elettronica.
In June 2014, the Italian tax authorities and the Italian
Government published two acts with the aim at simplifying
the e-invoicing and e-archiving obligations.
Si tratta, in particolare:
• della circolare n. 18/E del 24 Giugno 2014 dell’Agenzia
delle Entrate (“Circolare”), che ha, tra l’altro, fornito
importanti chiarimenti in merito alla fatturazione
elettronica;
• del decreto 17 giugno 2014 del Ministero
dell’Economia e delle Finanze (“Decreto”) (pubblicato
in Gazzetta Ufficiale n. 146 del 26 giugno), che ha
disciplinato le modalità di assolvimento degli obblighi
fiscali relativi ai documenti informatici.
In particular:
• the Italian tax authorities’ Circular letter no. 18/E/2014,
dated June 24, 2014 provided for important clarifications
related to the e-invoicing;
La circolare n. 18E/2014
Più in dettaglio, la Circolare fornisce chiarimenti, tra gli
altri, in merito ai seguenti punti.
1. Requisiti di autenticità dell’origine (“A”), integrità del
contenuto (“I”) e leggibilità (“L”) necessari per la fattura
elettronica (i.e. “AIL”).
Circular letter no. 18/E/2014
More in the detail, the Circular letter provides for
clarifications about:
1. the authenticity of the origin (“A”), integrity of the content
(“I”) and legibility of the invoice (“L”) that are necessary to
have a compliant electronic invoice (i.e “AIL”).
Per la definizione di tali requisiti, l’Agenzia delle Entrate
fa esplicito riferimento alle Note esplicative alla Direttiva
2010/45/UE.
In this respect, the Italian tax authorities made explicit
reference to the requirements outlined by the explanatory
notes of the Directive 2010/45/EU.
A titolo esemplificativo, l’Agenzia chiarisce che:
• l’autenticità dell’origine (i.e. identità del fornitore/
prestatore dei beni/servizi o dell’emittente della
fattura) è garantita obbligatoriamente sia per il
soggetto passivo fornitore/prestatore che per il
soggetto passivo cessionario/committente;
• in merito all’integrità del contenuto (i.e. i dati
obbligatori previsti dall’art. 21, d.P.R. n. 633/1972 non
possono essere alterati), “a condizione che sia garantita
l’invariabilità del contenuto obbligatorio della fattura, il
relativo formato può essere convertito in altri formati”;
By way of example, the Italian tax authorities clarify that:
• the authenticity of the origin (i.e. identity of the supplier/
provider of goods/services or the issuer of the invoice)
must be guaranteed by both the taxable supplier and
business customer;
• con riferimento alla leggibilità, le Note esplicative
“prescrivono la disponibilità, per tutto il periodo di
archiviazione, di un visualizzatore adeguato e affidabile
del formato elettronico delle fatture … la fattura
può essere resa leggibile anche solo in sede di accesso,
ispezione o verifica da parte degli organi accertatori”.
•
2.
Accordo tra fornitore e cliente per la definizione di
fattura elettronica.
L’Agenzia, richiamando le Note esplicative, precisa che il
termine accettazione non presuppone necessariamente
un accordo formale (precedente o successivo) alla
fatturazione tra le parti.
2. Agreement between the supplier and buyer for the
electronic invoicing definition.
The Italian tax authorities, making explicit reference to
the explanatory notes, states that the “acceptance” (of the
customer) does not necessarily imply a formal agreement
between supplier and customer.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
•
•
the Ministry of Economy and Finance’s decree dated
June 17, 2014 (published on the Official Gazette on 26
June 2014, hereinafter “Decree”) stated the e-archiving
obligations related to informatics documents.
in relation to the integrity of the content (i.e. the
mandatory requirement provided by art. 21, Presidential
Decree no. 633/1972 should not be subject to
amendments once the invoice is issued), “provided that it
is ensured the immutability of the mandatory content of
the invoice, the invoice format can be converted into other
ones”;
with reference to legibility, the explanatory notes
“prescribe availability, for the entire period of storage, of
an appropriate and reliable viewer of electronic invoices
format ... the invoice must be made readable at least at
the time of access, inspection or audit by the authorities”.
32
In sostanza, al fine di non creare vincoli alla diffusione
della fatturazione elettronica, all’emittente non viene
impedito di procedere all’integrazione del processo di
fatturazione ed archiviazione elettronica anche nel caso in
cui il destinatario non accetti “tale processo” (“anche nel
caso in cui il destinatario non accetti il documento elettronico,
all’emittente non è impedito di procedere all’integrazione
del processo di fatturazione con quello di conservazione
elettronica, sempre che la fattura generata e trasmessa in via
elettronica abbia i requisiti di A.I.L. dal momento della sua
emissione fino al termine del suo periodo di conservazione”).
In practice, in order to avoid constrains for the use of the
electronic invoice, the supplier can proceed with the electronic
invoice and electronic archiving even in case the buyer does
not accept to receive the electronic document. (“even if the
recipient does not accept the electronic document, the issuer
is not prevented from proceeding with the integration of the
electronic invoice and electronic archiving process, provided
that the invoice generated and transmitted by electronic
means meets the requirements of AIL from the time of its
issuance until the end of its storage period”).
Qualora il destinatario della fattura non accetti il processo
di fatturazione elettronica ai fini fiscali, lo stesso “potrà
materializzare il documento – garantendone la leggibilità
…. Pertanto, la stampa e la conservazione analogica del
documento ricevuto elettronicamente rappresentano un
comportamento concludente per esprimere l’intenzione del
destinatario di non accettare la fattura come ‘elettronica’
(pur procedendo, viceversa, al suo pagamento e alla sua
registrazione)”.
In this respect, where the invoice recipient does not accept
the e-invoicing process for tax purposes, the latter “can
materialize the document - ensuring legibility ... Therefore, the
printing and the storage in hard copy of the document received
electronically by the recipient represent its intention not to
accept the invoice as ‘electronic’ (even in case he proceed with
its payment and its registration”).
Qualora, invece, il cedente/prestatore demandi ad un terzo
la trasmissione della fattura, sarà necessario uno specifico
accordo tra le parti.
On the other hand, in case the supplier decided to delegate to a
third party the transmission of the invoice (i.e.”outsourcing”),
a specific agreement between the supplier and the third party
is required.
3.
Modalità che garantiscono i requisiti della fattura
elettronica.
3. Arrangements/ways in order to guarantee the requirements
of electronic invoice
Le tecnologie ritenute idonee per garantire i requisiti AIL,
previsti dall’art. 21, comma 3, d.P.R. n. 633/1972, sono a
titolo esemplificativo:
• i sistemi di controllo di gestione che assicurino un
collegamento affidabile tra la fattura e la cessione di
beni o la prestazione di servizi;
• la firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente;
• i sistemi EDI (“Electronic Data Exchange”) di
trasmissione elettronica dei dati;
• le altre tecnologie, non specificate, lasciate alla
discrezionalità del soggetto passivo.
The technologies that the taxpayer should use to guarantee
the AIL, provided for by art. 21, paragraph 3, of Presidential
Decree no. 633/1972 are:
• business control systems that ensure a reliable connection
between the invoice and the supply goods or the provision
of services;
• the qualified or digital signature of the issuer;
• the EDI systems (“Electronic Data Exchange”) for the
electronic transmission of data;
• other technologies, unspecified, left at the discretion of the
taxable person.
L’Agenzia, oltre a chiarimenti in merito al sistema EDI ed
alla firma qualificata o digitale (già in parte affrontati dalla
stessa Agenzia con le precedenti circolari – e.g. Circolare
36/E/2006), fornisce i tanto attesi chiarimenti in merito al
sistema di controllo di gestione.
The Italian tax authorities, in addition to guidelines on the
EDI system and on the qualified or digital signature (already
clarified, in part, with the previous circular letters – e.g.
Circular letter 36/E/2006), it provides for the long awaited
clarifications about the business control systems.
Il sistema di controllo di gestione è “un processo con il
quale un soggetto passivo crea, attua e aggiorna la garanzia
riguardo l’identità del fornitore/prestatore di beni/servizi
o dell’emittente della fattura (autenticità dell’origine) e
controlla che il contenuto della fattura non sia stato alterato
(integrità del contenuto) …. durante tutto il ciclo di vita
della fattura. Ciò significa che non deve essere conservata
solo la fattura, ma – per lo stesso periodo – anche tutta la
documentazione che ne garantisce l’autenticità e l’integrità”.
“Il sistema di controllo di gestione deve permettere di verificare
che l’ordine di acquisto corrisponda a quanto inviato dal
fornitore e a quanto effettivamente consegnato, che la fattura
sia corretta e che il pagamento sia stato effettuato e sia
The business control system is “a process by which a taxable
person creates, implements and updates the guarantee
regarding the identity of the supplier/provider of goods/
services or of the issuer of the invoice (authenticity of the
origin) and checks that the contents of the invoice has not been
altered (integrity of the content) ... during the life-cycle of the
invoice. This means that the taxpayer must archive, besides
the invoice, also all the documentation that guarantees the
authenticity and integrity for the entire storage period”.
“The business control system should allow to verify that
the purchase order matches with what sent and actually
delivered to the customer, that the invoice is correct and that
the payment was made and corresponds to the invoice itself,
33
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
corrispondente alla fattura stessa, seguendo passo per passo
la storia documentata di una operazione dal suo inizio fino al
suo completamento”.
Tali processi potranno realizzarsi anche attraverso un
sistema integrato ERP (“Enterprise Resource Planning”,
ovvero un qualsiasi sistema applicativo che gestisca
l’elaborazione dei processi di business) che rispetti
determinati requisiti. Nella Circolare l’Agenzia fornisce
delle esemplificazioni di sistemi di controllo di gestione.
following step by step the recorded history of the transaction
from its beginning to its completion”.
Il decreto 17 giugno 2014
The decree date June 17, 2014
Il Decreto, relativo alla conservazione sostitutiva, è
strettamente connesso al decreto sulle nuove regole
tecniche del 12 marzo 2014 (rif. TLS flash-news del 28-042014).
The Decree, related to e-archiving, is strictly connected with
the technical Decree dated 12 March 2014 (rif. TLS flash-news
dated April 28, 2014).
Con tale Decreto:
• viene, di fatto, abolito il termine di 15 giorni per la
conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche;
• la comunicazione all’Amministrazione finanziaria della
scelta per la conservazione in modalità elettronica
viene effettuata attraverso la dichiarazione dei redditi
relativa al periodo di imposta di riferimento; in questo
modo, viene, di fatto, eliminato l’obbligo di invio
dell’impronta dell’archivio all’Agenzia delle Entrate;
• vengono semplificate le modalità di assolvimento
dell’imposta di bollo sui documenti informatici. In
particolare, il versamento dell’imposta di bollo sui
documenti conservati elettronicamente (non solo per
le fatture elettroniche) dovrà essere effettuato entro
120 giorni dalla chiusura dell’esercizio;
• viene, di fatto, prevista la possibilità di utilizzare
la conservazione sostitutiva anche per i documenti
doganali;
• viene abrogato il previgente decreto del Ministero
Economia e Finanze del 23 gennaio 2004. Quest’ultimo
decreto rimane, tuttavia, valido per i documenti già
conservati, che possono, alternativamente, essere
riversati in un sistema di conservazione tenuto secondo
le nuove disposizioni.
According to the decree:
• the 15 days term to proceed with the electronic archiving
of electronic invoices is, in practice, abolished;
• the taxpayer should communicate the e-archiving
option in the Tax return related to the FY in which the
e-archiving is adopted; in practice, the communication
of the e-archive footprint to the Italian tax authorities is
abolished;
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
These processes could be realized even with an ERP system
(“Enterprise Resource Planning”, i.e. an integrated
informatics system which manages the business processes)
that meets specific requirements.
In the Circular Letter, the Italian tax authorities provide
examples of business control systems.
•
the payment procedure of the stamp duty on electronic
invoice is simplified; In particular, the payment of the
stamp duty on documents stored electronically (not only
for electronic invoices) must be made within 120 days
from the fiscal year end;
•
in practice, the Decree provides for the possibility to
e-archive also customs documents;
•
the Ministerial decree 23 January 2004, previously
in force, is revoked. However, the latter is still valid
for the documents that are already archived (such a
documentation can, in any case, reversed in a new
archive kept according to the new decree).
34
Fusioni transfrontaliere: per le
Stabili Organizzazioni le perdite
fiscali sono determinate in base al
fondo di dotazione “figurativo”
Cross border mergers: tax losses
can be carried forward within
the limits of “notional” capital
endowment for permanent
establishments
(Elena Robicci - Matteo Merli)
(Elena Robicci – Matteo Merli)
L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione del 17 giugno
2014, n. 63/E, è intervenuta recentemente sul tema delle
perdite fiscali riportabili a nuovo in ipotesi di fusione
transfrontaliera.
Italian Tax Authorities, with Resolution dated 17 June 2014,
no. 63/E, has recently issued a ruling concerning the topic
of the tax losses that can be carried forward in case of cross
border merger.
Secondo il citato documento di prassi, il limite del
patrimonio netto previsto dall’articolo 172, comma 7 del
TUIR deve intendersi riferito al fondo di dotazione della
stabile organizzazione fiscalmente congruo (c.d. fondo
figurativo), al netto di eventuali incrementi effettuati nei 24
mesi antecedenti la fusione mediante rettifiche sia contabili
che fiscali.
According to the mentioned ruling, the net equity limit
set forth by article 172, paragraph 7 of TUIR has to be
considered referred to the capital endowment of permanent
establishment tax adequate (so-called notional capital
endowment), net of the increases made in the previous 24
months before the merger by means of either accounting or
tax adjustments.
Il quadro normativo di riferimento
Legislative background
Il trattamento tributario applicabile alle perdite
fiscali pregresse nell’ambito di operazioni di fusione
transfrontaliere è disciplinato dall’articolo 181 del TUIR,
secondo cui “…le perdite fiscali sono ammesse in deduzione
da parte del soggetto non residente alle condizioni e nei
limiti di cui all’art. 172, comma 7, proporzionalmente
alla differenza tra gli elementi dell’attivo e del passivo
effettivamente connessi alla stabile organizzazione sita nel
territorio dello Stato risultante dall’operazione e nei limiti di
detta differenza”.
The tax regime applicable to tax losses within the context of
cross border merger is ruled by article 181 of TUIR, according
to which “…tax losses can be deducted by the non-resident
entity in accordance with the conditions and limits set forth
by article 172, paragraph 7, proportionally to the difference
between assets and liabilities which are actually connected to
the permanent establishment resulting from the transaction
in Italy and within the limits of the said difference”.
In base alla norma surriferita, il riporto delle perdite fiscali
pregresse è ammesso in caso di operazioni di fusione
transfrontaliere:
• proporzionalmente alla differenza tra gli elementi
dell’attivo e del passivo effettivamente connessi alla
stabile organizzazione sita nel territorio dello Stato del
soggetto non residente (incorporante o risultante dalla
fusione);
• alle condizioni e nei limiti previsti per le operazioni di
fusione domestiche a norma dell’articolo 172, comma
7 del TUIR.
According to the mentioned law provision, tax losses can be
carried forwarded in case of cross border merger:
Per effetto del richiamo operato all’articolo 172, comma
7, del TUIR, quindi, le perdite fiscali sono ammesse in
deduzione solo per la parte del loro ammontare che
non eccede il patrimonio netto, quale risulta dall’ultimo
bilancio o, se inferiore, dalla situazione patrimoniale di
fusione di cui all’articolo 2501-quater del codice civile,
senza tener conto dei conferimenti operati negli ultimi 24
mesi anteriori alla data cui si riferisce la situazione stessa
(c.d. limite patrimoniale).
Thereby, as result of the reference made to article 172,
paragraph 7 of TUIR, tax losses can be deducted only for
the amount not exceeding the net equity, as resulting in the
last balance sheet or, if lower, from the merger balance sheet
situation as per article 2501-quarter of the civil code, without
considering the contributions made in the last 24 months
preceding the date the accounting situation refers to (socalled, equity limit).
35
•
•
proportionally to the difference between the assets
and liabilities actually connected to the permanent
establishment placed into the Italian territory of the
non-resident entity (incorporating or resulting from the
merger);
under the conditions and within the limits set forth for
domestic mergers by article 172, paragraph 7, TUIR.
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
Inoltre, le perdite fiscali così parametrate sono riportabili
a nuovo, sempreché dal conto economico relativo
all’esercizio precedente a quello in cui la fusione è stata
deliberata, risulti un ammontare di ricavi ed un ammontare
di spese per prestazioni di lavoro subordinato superiore al
40% di quello risultante dalla media degli ultimi 2 esercizi
anteriori (c.d. test di vitalità).
Furthermore, tax losses - so commisurated - can be carried
forward, provided that the revenues and labour costs,
reported in the profit and loss of the financial year preceding
that in which the merger has been resolved, have an amount
exceeding 40% of the average of the previous two last years
(so-called, vitality test).
Il caso sottoposto all’Agenzia delle Entrate
The case submitted to the Tax office
La fattispecie esaminata dall’Agenzia delle Entrate nel
citato interpello è relativa ad un’operazione di fusione
per incorporazione di una società per azioni italiana
in una società residente nel Regno Unito con stabile
organizzazione in Italia.
The case examined by the Tax Office in the mentioned ruling
is related to a cross border merger entered into by an Italian
company with a company resident in the United Kingdom and
having a permanent establishment in Italy.
Nello scenario prospettato, l’operazione comporta
l’integrazione delle attività della società italiana nella
preesistente stabile organizzazione italiana della società
incorporante. Per effetto della fusione, il patrimonio
della società italiana incorporata confluisce nella stabile
organizzazione della società incorporante.
Under the envisaged scenario, the transaction implies the
integration of the activities of the Italian company with the
Italian permanent establishment of the merging company.
As a result of the merger, the assets of the Italian merged
company would flow into the merging company.
Con riferimento alla suddetta operazione, la società istante
ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di confermare la
correttezza delle seguenti soluzioni interpretative:
-
possibilità di assumere, in luogo del patrimonio
netto contabile, il c.d. fondo figurativo determianto secondo
i principi OCSE quale parametro per verificare la capienza
patrimoniale delle perdite riportabili, ai sensi del citato
articolo 172, comma 7 del TUIR, richiamato dall’articolo
181 in materia di fusione transfrontaliera;
-
possibilità di non sterilizzare il fondo figurativo
degli eventuali incrementi effettuati nei 24 mesi
antecedenti alla fusione al fine di rendere fiscalmente
“congruo” il fondo in conformità ai principio dell’arm’s
lenght.
With regard to the mentioned transaction, the applicant
company has asked Tax Authorities to confirm the fairness of
the following interpretative solutions:
-
assume, instead of the accounting net equity, the
so-called notional capital fund, determined in accordance
with OECD principles, as parameter to verify the capacity for
the carrying forward of tax losses pursuant to the mentioned
article 172, paragraph 7 of TUIR, as referenced by article 181
for cross border merger;
-
not freeze the notional capital endowment with
increases (if any) made in the previous 24 months before
the merger in order to make the endowment fund amount
consistent with tax arm’s length principle.
Il limite del “Patrimonio netto” nel parere dell’Agenzia
delle Entrate
The limit of “Net equity” in the ruling issued by the Tax
Office
L’Amministrazione Finanziaria, condividendo la soluzione
prospettata dall’istante, ha chiarito che, per una stabile
organizzazione di società estera, il limite del patrimonio
netto è rappresentato dal fondo di dotazione contabile
risultante dall’ultimo rendiconto di cui all’art. 14, comma
5, del D.P.R n. 600/73, integrato delle eventuali variazioni
fiscali effettuate per realizzarne la congruità in base alle
Guidelines OCSE.
Tax Authorities, sharing the interpretative solution envisaged
by the applicant, has clarified that, for a permanent
establishment of a foreign company, the net equity limit
would be given by the capital endowment resulting from the
last financial statement as per article 14, paragraph 5 of DPR
no. 600/1973, increased by adjustments made to be arm’s
length pursuant to OCED Guidelines.
Nella pratica, secondo l’Agenzia delle Entrate, il limite
del patrimonio netto rilevante agli effetti del riporto delle
perdite fiscali in ipotesi di fusione transfrontaliera deve
essere quindi determinato quale sommatoria dei seguenti
elementi:
• fondo di dotazione (o patrimonio netto) contabile
da rendiconto ex articolo 14, comma 5 del DPR n.
600/1973;
• adeguamenti fiscali posti in essere al fine di ottenere
la riclassificazione figurativa dei debiti (produttivi
di interessi passivi) risultanti nel proprio passivo
patrimoniale in fondo di dotazione.
In essence, according to the Tax Office, the net equity limit
relevant for the purposes of the carrying forward of the tax
losses in case of cross border merger has to be determined as
sum of the following items:
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
•
•
accounting capital endowment (or net equity) reported in
the financial statement as per article 14, paragraph 5 of
DPR n. 600/1973; tax adjustments made in order to obtain a notional
reclassification of debts (interest bearing) reported
among the liabilities of balance sheet into the capital
endowment.
36
La sterilizzazione del fondo di dotazione figurativo
della stabile organizzazione
The freezing of the notional capital endowment of
permanent establishment
In merito al secondo quesito, relativo alla necessità o
meno di sterilizzare l’importo del fondo di dotazione degli
eventuali incrementi effettuati nei 24 mesi precedenti la
fusione, l’Amministrazione Finanziaria non ha accolto
invece la soluzione prospettata dall’istante.
Concerning the second topic, related to the necessity of
freezing (or not) capital endowment by the contributions
made in the 24 months before the merger (if any), instead Tax
Authorities have not accepted the solution proposed by the
applicant.
Secondo l’Agenzia, la previsione del periodo di
sorveglianza di 24 mesi antecedenti all’operazione di
fusione previsto dall’art. 172, comma 7 del TUIR, è volta,
infatti, a contrastare le ipotesi in cui i conferimenti
e versamenti operati artificiosamente durante tale
periodo incrementino il patrimonio netto incidendo sulla
determinazione del plafond delle perdite riportabili.
According to the Tax Office, the provision requiring
monitoring period of 24 months before the merger, set forth
by article 172, paragraph 7 of TUIR, is aimed to contrast the
situations where contributions and payments are artificially
made during this period to increase the net equity, affecting
the plafond of carrying forward tax losses.
Stante la finalità antielusiva di poratata generale, la
suddetta previsione è stata estesa anche all’ipotesi in cui la
casa madre incrementi il fondo di dotazione della propria
branch nel periodo di sorveglianza.
Given the general anti-avoidance purpose, the said law
provision has been considered applicable also to the
hypothesis in which the head office increases the capital
endowment of the branch in the monitoring period.
Ai fini della verifica degli incrementi di patrimonio netto
effettuati nel periodo di sorveglianza da sterilizzare,
l’Agenzia delle Entrate ha precisato che, oltre ai
conferimenti ed i versamenti, assumono rilevanza anche
le rettifiche contabili e fiscali del fondo, ad essi assimilabili
per funzione.
In order to verify the increases of net equity made in the
monitoring period to be frozed, the Tax Office has also
clarified that, accounting and tax adjustments are relevant,
besides to contributions and payments, since functionally
assimilated.
Da quanto precede, il fondo di dotazione figurativo
dovrebbe essere quindi assunto al netto degli adeguamenti
effettuati nei 24 mesi precedenti la fusione realizzati
mediante:
• apporti in denaro effettuati a qualsiasi titolo dalla casa
madre alla stabile organizzazione;
• riclassificazione operata nel rendiconto contabile dei
debiti (produttivi di interessi) risultanti dal passivo
patrimoniale in fondo di dotazione contabile, con
conseguente rettifica del conto economico attraverso
lo storno dei relativi interessi passivi (c.d. rettifiche
contabili);
• riclassificazione figurativa dei debiti (produttivi di
interessi) risultanti dal passivo patrimoniale in fondo
di dotazione contabile, realizzata attraverso apposita
variazione in aumento in dichiarazione dei redditi dei
relativi interessi passivi al fine di rendere fiscalmente
congruo il fondo (c.d. rettifiche fiscali).
In light of the above, the notional capital endowment should
be decreased by the adjustments made in the 24 months before
the merger, including:
Come opportunamente evidenziato dalla stessa Agenzia,
trattandosi di una norma anti-elusiva, la stessa può essere
disapplicata nell’ambito della procedura di interpello di cui
all’art. 37-bis, comma 8 del DPR n.600/1973 in relazione
al caso concreto, qualora si riscontri l’assenza degli effetti
elusivi che la norma intende contrastare.
As conveniently pointed out by the Tax Office, being an
anti-avoidance law provision, the latter can be in any case
disallowed by means of ruling within the context of the
specific procedure set forth by article 37-bis, paragraph 8 of
DPR no. 600/1973 with regard to concrete case, should the
absence of avoidance effects, which the law intends to oppose,
may be proved.
In ultimo, rileviamo che la disciplina in esame potrebbe
essere rivisitata in occasione dell’attuazione della delega di
cui alla Legge 11 marzo 2014, n. 23 che prevede all’articolo
12 la revisione della disciplina impositiva relativa alle
operazioni transfrontaliere, nonché il regime di tassazione
delle stabili organizzazioni in Italia di soggetti esteri al fine
di favorire l’internazionalizzazione dei soggetti economici
operanti in Italia.
Finally, it is to be noted that the tax rules under examination
could be modified following the revision of the tax treatment
of cross border transactions and taxation of permanent
establishment as result of the enforcement of the delegated
legislation set forth by article 12 of Law 11 March 2014, no.
23, which is aimed to favour internationalisation of economic
operators doing business in Italy.
37
•
•
•
cash contributions made by the head office to the
permanent establishment for whatsoever purpose;
reclassification of (interest bearing) debts from liabilities
to capital endowment in the balance sheet, with
consequent adjustment of the profit and loss by means of
the write-off of the relevant payable interest (so-called,
accounting adjustments);
notional reclassification of (interest bearing) debt from
liabilities to capital endowment, achieved by means of
increasing tax adjustment of the relevant payable interest
in the tax return in order to make tax adequate the
endowment fund (so-called, tax adjustments).
TLS Newsletter n° 9 Anno 2014
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38
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