www.pwc.com/it PwC Tax and Legal Services (TLS) TLS Newsletter N° 9 Anno 8 17 settembre 2014 Mensile di aggiornamento in materia legale e fiscale Pubblicato e distribuito gratuitamente Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 760 in data 11 dicembre 2006 Legal and Tax monthly newsletter Published and distributed free of charge Registration before the Court of Milan n. 760 dated December 11, 2006 © Copyright 2014- TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti La presente newsletter non costituisce parere professionale ed il relativo contenuto ha esclusivamente carattere informativo. Gli articoli contenuti nella presente newsletter non possono essere riprodotti senza la preventiva espressa autorizzazione di TLS. 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Le nuove misure contro i ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni nelle transazioni commerciali The new measures against the delayed payments of the Public Administrations in commercial transactions (Rosario Pace – Federica Facchini) 7 3. Il modello di convenzione OCSE contro le doppie imposizioni: approvati gli aggiornamenti 2014 OECD model tax convention on income and on capital:adopted the 2014 updates (Ugo Cannavale – Elena Luzi) 12 4.Sentenza Kamino della Corte di Giustizia: provvedimenti amministrativi e previo contraddittorio Kamino judgment of the Court of Justice: administrative measures and right to be heard in advance (Daniele Conti - Maurizio Foti) 15 5. L’utilità delle spese di regia salva la deducibilità Comments about deduction of management fees for intra group services (Mia Pasini – Valeria Forner) 19 6. Cassa integrazione straordinaria anche per i partiti politici Extraordinary Unemployment Insurance Found for political parties (Gianluigi Baroni – Stefano Miniati – Claudio Burello) 21 7. Trasformazione delle imposte anticipate ai fini IRAP in credito d’imposta Conversion of the regional tax (IRAP) deferred tax assets (DTA) in tax credit (Marta Primavesi – Jacopo Meregalli) 24 8. Le modifiche al Testo Unico Bancario ed al Testo Unico della Finanza apportate dal “Decreto Competitività” Amendments to Consolidated Law on Banking and to Consolidated Law on Financial Intermediation by “Competitiveness Decree” (Mario Zanin - Giulio Farolfi) 28 9. Impugnabilità dell’estratto del ruolo esattoriale. La parola passa alle Sezioni Unite The appealability of the tax register excerpt. The case is referred to the Joint sitting of the divisions of the Supreme Court (Carlo Romano - Francesca Russi) 30 10. Ultime novità in merito alla fatturazione elettronica ed alla archiviazione elettronica Latest news related to the electronic invoicing and the electronic archiving (Alessia Angela Zanatto - Andrea Werner Beilin) 32 11. Fusioni transfrontaliere: per le Stabili Organizzazioni le perdite fiscali sono determinate in base al fondo di dotazione “figurativo” Cross border mergers: tax losses can be carried forward within the limits of “notional” capital endowment for permanent establishments. (Elena Robicci – Matteo Merli) 35 3 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 4 Tassazione di gruppo e società non residenti: il caso SCA Holding e la possibile incompatibilità comunitaria del consolidato nazionale italiano Tax group and non-resident companies: the SCA Holding case and the potential incompatibility of the Italian tax group with EU law (Claudio Valz – Gabriele Colombaioni) (Claudio Valz – Gabriele Colombaioni) In data 12 giugno 2014 la Corte di Giustizia Europea ha emesso un’importante sentenza in risposta alle domande di pronuncia pregiudiziale riunite nelle cause C-39/13, C-40/13 e C-41/13. Le cause in analisi indagano la compatibilità della normativa olandese che disciplina la tassazione di gruppo con riguardo all’accesso al regime di tassazione consolidata in presenza di soggetti non residenti nella catena societaria. On 12 June 2014, the Court of Justice of the European Union (“CJEU”) issued an important judgment with regard to the joined cases C-39/13, C-40/13 e C-41/13. In the cases at stake, the CJEU has pronounced on the compatibility of the provisions of the Dutch tax group regime in case of groups with non-resident companies in the chain of control. Le conclusioni a cui è giunta la Corte potrebbero evidenziare alcuni possibili profili di contrasto della normativa italiana sul consolidato fiscale in relazione alle libertà fondamentali. In the light of the principles laid down by the Court in the mentioned cases, some provisions of the Italian tax group law could be found not in line with the fundamental freedoms. Le tre cause analizzate dalla CGUE possono essere raggruppate in due tipologie di situazioni. La prima tipologia è costituita dalle cause C-39/13 e C-41/13. Le due società appellanti (SCA Group Holding BV e MSA Nederland BV) in tali cause erano società residenti nei Paesi Bassi che detenevano delle partecipazioni di controllo in altre società residenti nei Paesi Bassi attraverso delle società intermedie tedesche. Le appellanti presentavano richiesta alle autorità olandesi per poter accedere al regime di tassazione di gruppo assieme alle proprie controllate residenti nei Paesi Bassi. Le Autorità olandesi rigettavano la richiesta delle società sostenendo che il diritto olandese concede l’accesso ai benefici della tassazione di gruppo solamente a condizione che le controllate intermedie siano anch’esse residenti o dispongano di una stabile organizzazione nei Paesi Bassi. La CGUE, chiamata per rinvio pregiudiziale a pronunciarsi sul punto, ha concluso che la disciplina in questione comporta una discriminazione a danno dei gruppi olandesi con controllate intermedie non residenti e, quindi, è contraria alla libertà di stabilimento. In particolare, secondo la Corte, se da un lato un gruppo composto solamente da società residenti ha sempre la facoltà di accedere al regime di tassazione consolidata, un gruppo come quello analizzato nella presente causa, non può accedere a tale regime per il solo fatto di comprendere delle società intermedie non residenti nei Paesi Bassi. La Corte ha stabilito che, una normativa come quella oggetto d’analisi comporta una differenza di trattamento non giustificabile e una conseguente violazione della libertà di stabilimento ai sensi degli artt. 49 e 54 del TFUE. The cases decided by the CJEU deal with two main situations. The first situation is represented by the cases C-39/13 and C-41/13. In these cases, the appellants were two Dutch companies (SCA Group Holding BV e MSA Nederland BV) which held the control of their Dutch resident subsidiaries by means of German sub-holding companies. Both the appellant companies had asked the Dutch Authorities to be treated as a single tax entity with their other resident subsidiaries. The Tax Authorities denied the request on the grounds that, in accordance with the applicable domestic tax law, in order to be eligible for the tax group regime, all the intermediate companies either have to be resident in the Netherlands or have to be present in that State with a permanent establishment. The CJEU, being asked to pronounce under a preliminary ruling, concludes that the Dutch law at stake led to a discrimination of Dutch groups with non-resident companies and, thus, it is in breach of the freedom of establishment. In the Court’s view in particular, on the one hand, a group entirely composed by resident companies is always eligible to be treated as a single tax entity, whereas, on the other hand, a group like the ones of the appellants, cannot apply for the tax unity regime due to the mere fact that the Dutch subsidiaries are held by the Dutch parents indirectly through sub-holdings resident in another member State. The Court finally states that a legislation like the one analyzed in the cases at stake leads to a difference of treatment that adds up to an infringement of the freedom of establishment within the meaning of articles 49 and 54 of TFEU. La causa C-40/13 analizza invece una situazione in cui tre società di diritto Olandese sono controllate direttamente o indirettamente da un’unica società madre tedesca. Anche in questo caso le società olandesi appellanti avevano The case C-40/13 is relevant to a situation where three Dutch companies were directly or indirectly controlled by the same German company. In this case, like in the aforementioned other two, the Dutch companies applied to be treated as a 5 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 presentato richiesta di poter formare tra di loro un’unica entità fiscale. Le Autorità olandesi rigettavano tale richiesta in quanto, in base all’applicabile diritto interno, le società controllate olandesi possono formare un’unica entità fiscale con la propria società controllante solo quando questa è residente nei paesi Bassi o è ivi presente con una stabile organizzazione. La CGUE, evidenziando il vantaggio finanziario riservato alle società controllanti olandesi rispetto a quelle non residenti, conclude che la normativa olandese comporta una disparità di trattamento, non giustificata da una differenza di situazione oggettiva, in contrasto con la libertà di stabilimento. Infatti, secondo la Corte, dato che l’obiettivo del regime del consolidato fiscale è quello di consentire alle società di uno stesso gruppo di essere considerate fiscalmente come un unico contribuente, tale obiettivo può e deve essere raggiunto, con riferimento alle sole società controllate residenti nel medesimo Stato membro, anche ove la società controllante sia residente in un altro Stato membro. tax unity under the Dutch group regime. The Dutch Tax Authorities rejected their requests arguing that, according to Dutch tax law, Dutch subsidiaries are allowed to form a tax unity with their parent only if the latter is resident in The Netherlands or have therein a permanent establishment. The CJEU highlighted that the tax unity regime grants the Dutch parents a financial benefit that is denied to non-resident parents. Given that, the Court concludes that Dutch tax law leads to a different treatment which infringes the freedom of establishment and that cannot be justified neither by any reason in the public interest nor by any difference of the situation considered. In fact, it is the view of the CJEU that the objective of the tax group is to allow companies of the same group to be treated as an unique taxpayer. With reference to sister companies which are taxable in the same member State, such scope shall be achieved both by groups where the parent company is resident in the same member State and by those groups whose parent company is resident in another Member State. Si ritiene che le conclusioni elaborate dalla CGUE possano avere delle ripercussioni riguardo la compatibilità del diritto interno italiano in materia di consolidato fiscale. In light of the CJEU’s conclusions, the current Italian tax group regime could feature some aspects in breach of EU law. Per quanto concerne la prima tipologia di discriminazione analizzata dalla Corte (cause C-39/13 e C-41/13), il diritto italiano non sembra presentare elementi di incompatibilità. Infatti, la normativa domestica (art. 117 ss, TUIR) consente il consolidamento fiscale anche in caso di società intermedie del gruppo residenti in un altro Stato membro (come esplicitato dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 53 del 2004, paragrafo 3.4). With regard to the first form of discrimination analyzed by the CJEU in the judgment in comment (cases C-39/13 and C-41/13), the Italian tax group provisions seem to be in accordance with EU law. In fact, under such regime, Italian resident parent and Italian resident subsidiaries can apply for the group regime even if the parent controls the subsidiary via a non resident company (as explained in the 2004 Italian Tax Authorities Circular Letter no. 53, paragraph 3.4). Con riferimento invece alla seconda tipologia di situazione, si può notare come, in un contesto equivalente a quello preso in analisi dalla CGUE nella sentenza in commento (causa C-40/13), anche la normativa italiana impedisce il consolidamento dei redditi di società “sorelle” controllate da un’unica controllante non residente. L’Art. 117 del TUIR dispone infatti, al comma 2, che i soggetti non residenti (Art. 73, comma 1, lettera d)), possono esercitare l’opzione per la tassazione di gruppo solo in qualità di controllanti ed a condizione: • di essere residenti in Paesi con i quali l’Italia ha stipulato un accordo per evitare la doppia imposizione; • di esercitare attività di impresa tramite una stabile organizzazione in Italia, nel cui patrimonio sia compresa la partecipazione in ciascuna società controllata che si intende consolidare. Differently, with regard to the discrimination found in the case C-41/13, Italian tax law, likewise Dutch tax law, prevent sister resident companies, controlled by a mutual nonresident company, from applying for the tax unity regime. In fact, article 117, paragraph 2, of Presidential Decree No. 917/1986 (TUIR) states that non-resident companies may opt for the group consolidation regime as parent only and provided that they: Alla luce di quanto sopra, considerate le similarità con la disciplina olandese, la normativa italiana sul consolidato fiscale nazionale sembrerebbe manifestare profili di incompatibilità con il diritto dell’Unione europea. Alla luce della giurisprudenza della CGUE, infatti, l’Italia dovrebbe consentire alle società italiane, controllate da un medesimo soggetto residente in un altro Stato membro dell’Unione europea, la possibilità di accedere ai benefici del consolidato fiscale. Considering that, as regards the group tax regime, Italian tax law is similar with Dutch tax law, the former could be found in breach of EU law as well. In fact, pursuant to the CJEU case law, Italy should allow Italian resident subsidiaries controlled by a same parent company resident in another member State, to form a tax unity. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 • • are resident in a State with which Italy has concluded an agreement to avoid double taxation; carry on a business activity by means of a permanent establishment in Italy and the relevant participations are attributed to such permanent establishment. 6 Le nuove misure contro i ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni nelle transazioni commerciali The new measures against the delayed payments of the Public Administrations in commercial transactions (Rosario Pace – Federica Facchini) (Rosario Pace – Federica Facchini) La riduzione dei ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali costituisce uno degli obiettivi che l’Unione Europea si è prefissata di raggiungere promuovendo l’adozione di una disciplina uniforme negli Stati Membri, volta alla realizzazione ed al buon funzionamento del mercato interno. The reduction of the delayed payments in commercial transactions is one of the purposes that the European Union has resolved to achieve by promoting the adoption of uniform rules in the Member States, aimed to the implementation and the proper functioning of the internal market. A tal proposito, gli Stati Membri sono stati chiamati a recepire le disposizioni contenute nella Direttiva 2011/7/ UE che (a differenza della precedente Direttiva 2000/35/ CE, sostituita dalla stessa Direttiva 2011/7/UE) prevede due regimi differenti a seconda che la transazione commerciale intercorra tra privati o tra un privato e la pubblica amministrazione. In this regard, the Member States have been called to adopt the provisions set forth by the Directive 2011/7/EU which (differently to the previous Directive 2000/35/EC, replaced by the same Directive 2011/7/EU) provides two different systems depending on whether the commercial transaction exists between private parties or between a private individual and the public administration. Per ciò che concerne le transazioni commerciali tra privati, la direttiva ha introdotto, in generale, un regime che, rispetto alla previgente disciplina, risulta maggiormente cautelativo nei confronti del creditore, prevedendo, a titolo esemplificativo, la decorrenza automatica degli interessi di mora (art. 3), l’innalzamento del tasso di interesse legale di mora (art. 2, punto 6), l’obbligo di risarcire i costi di recupero del credito (art. 6), stabilendo, altresì, maggiori limitazioni alla possibilità di introdurre deroghe, sia a livello contrattuale che di prassi, in senso peggiorativo per il creditore (art. 7). With regard to the commercial transactions between private parties, the directive introduced, in general terms, a system that, compared to the previous legislation, results to be more precautionary for the creditor, providing, for example, the automatic accruing of the late payment interests (art. 3), the increase of the legal rate of the interests for the delayed payment (art. 2, point 6), the obligation to compensate the costs of credit recovery (art. 6), providing, also, more limitations to the possibility to introduce detrimental derogations for the creditor, both by contracts and at a practice level, (art. 7). Per quanto riguarda, invece, le transazioni commerciali intercorrenti tra un privato e la pubblica amministrazione, la Direttiva 2011/7/UE ha introdotto un regime differenziato (art. 4) che si connota, rispetto a quello relativo al rapporto tra imprese private, per la maggiore rigidità. Se, infatti, l’art. 3, par. 5, prevede la possibilità tra imprese private di stabilire contrattualmente un termine di pagamento superiore a 60 giorni purché non risulti gravemente iniquo per il creditore, l’art. 4, par. 3, lett. a), stabilisce in 30 giorni il termine massimo per l’esecuzione dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, prorogabile sino ad un massimo di 60 giorni solo in ipotesi tassative, restando comunque esclusa la possibilità di una deroga negoziale a tali termini. Instead, as far as the commercial transactions between a private party and the public administration are concerned, the Directive 2011/7/EU has introduced a different system (art. 4), which is characterized, in comparison to the one concerning the relationship between private companies, for its higher rigidity. In fact, if, on one side, the article 3, paragraph 5, provides for the possibility, between private companies, to settle a payment period longer than 60 days, as long as it is not grossly unfair for the creditor, article 4, paragraph 3, letter a), fixes in 30 days the maximum term for the execution of payments to be executed by the public administrations, which may be extended up to a maximum of 60 days only in case of peremptory circumstances, being, in any case, excluded the possibility to negotiate a derogation to these terms. Il principale provvedimento normativo con cui la Direttiva 2011/7/UE è stata recepita da parte dello Stato italiano è costituito dal D.Lgs n. 231/2002 (riformato ad opera del D.Lgs n. 192/2012 proprio a seguito del recepimento della Direttiva 2011/7/UE), applicabile sia alle transazioni commerciali intercorrenti tra imprese private che tra queste ultime e le pubbliche amministrazioni. Preme precisare che, in base all’articolo 2, lettera b, del D.Lgs. N. 231/2012, The main act through which the Directive 2011/7/EU has been adopted by the Italian State is constituted by the Legislative Decree no. 231/2002 (amended by the Legislative Decree no. 192/2012 as result of the adoption of the Directive 2011/7/EU), which is applicable both to commercial transactions existing between private companies and between the latter and the public administrations. It is necessary to specify that, according to art. 2, letter b, of the Legislative 7 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 sono da considerarsi pubbliche amministrazioni sia le amministrazioni aggiudicatrici, di cui all’articolo 3, comma 25, del D.Lgs n. 163/2006 (i.e. le amministrazioni dello Stato; gli enti pubblici territoriali; gli altri enti pubblici non economici; gli organismi di diritto pubblico; le associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti), sia “ogni altro soggetto allorquando svolga attività per la quale è tenuto al rispetto della disciplina” del Codice dei contratti pubblici. Decree no. 231/2012, public administrations are considered the entrusted entities set forth by the article 3, paragraph 25, of the Legislative Decree n. 163/2006 (i.e. the administrations of the State; local public entities; other non-economic public entities; the bodies under public law; associations, unions, consortiums, anyhow denominated, incorporated by such subjects), and “any other subject when it executes activity for which it is required to comply with the rules” of the Code of public contracts. In estrema sintesi, il riformato D.Lgs n. 231/2002, con riferimento alle transazioni commerciali intercorrenti tra privati, prevede, ad oggi, termini di pagamento di regola non superiori a 30 giorni con facoltà delle parti di derogarvi concordemente alla sola condizione che, ove gli stessi siano superiori a 60 giorni, vengano pattuiti espressamente e per iscritto a fini probatori e non risultino gravemente iniqui per il creditore (art. 4, comma 3, D.Lgs n. 231/2002). Qualora, invece, la parte debitrice sia una pubblica amministrazione, i termini di pagamento possono arrivare fino ad un massimo di 60 giorni “quando ciò sia giustificato dalla natura o dall’oggetto del contratto o dalle circostanze esistenti al momento della sua conclusione”, fermo l’obbligo di concordare per iscritto tale clausola (art. 4, comma 4, D.Lgs n. 231/2002). Peraltro, per determinati tipi di soggetti pubblici (i.e. le imprese pubbliche tenute al rispetto dei requisiti di trasparenza di cui al D.Lgs. n. 333/2003 nonché gli enti pubblici che forniscono assistenza sanitaria) l’art. 4, comma 5 del D.Lgs. n. 231/2002 prevede l’applicazione diretta dei più ampi termini di pagamento di 60 giorni. Risultano, pertanto, evidenti le sostanziali divergenze tra le disposizioni contenute nella Direttiva 2011/7/UE ed il D.Lgs. n. 231/2002, con particolare riguardo alla disciplina dei ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni. In a nutshell, with regards to commercial transactions existing between private party, the amended Legislative Decree no. 231/2002 currently provides payment terms generally not longer than 30 days with the possibility for the parties to derogate it by mutual consent under the only condition that, if such terms are more than 60 days, it shall be negotiated expressly and in writing for probatory purposes and it shall be not grossly unfair for the creditor (art. 4, paragraph 3, of Legislative Decree no. 231/2002). Instead, if the debtor is a public administration, the payment terms may be extended to a maximum of 60 days “when it is justified by the nature or by the object of the contract or by the circumstances existing at the time of its conclusion”, subject to the obligation to agree in writing a such clause (art. 4, paragraph 4, of Legislative Decree no. 231/2002). Moreover, for certain types of public subjects (i.e. public companies obliged to be compliant to the transparency requirements set forth by the Legislative Decree no. 333/2003 as well as public entities providing healthcare assistance) the art. 4, paragraph 5 of Legislative Decree no. 231/2002 provides for the direct applicability of the wider payment terms of 60 days. Therefore, are evident the substantial differences between the provisions set forth by the Directive 2011/7/EU and the Legislative Decree no. 231/2002, with particular regard to the regulation of the delayed payment by public administrations. Conseguentemente, in considerazione delle modalità con cui l’Italia ha recepito la Direttiva 2011/7/UE nella parte riferita al rapporto tra imprese private e pubblica amministrazione, e, più in generale, dell’inefficienza complessiva del sistema normativo che attualmente regolamenta in Italia i rapporti creditori intercorrenti tra imprese private e pubblica amministrazione, la Commissione Europea ha formulato alcuni rilievi nei confronti dell’Italia in una formale lettera di messa in mora. Consequently, in consideration of the modalities by which Italy has transposed the Directive 2011/7/EU with regards to the part referred to the relationship between private companies and public administration, and, more generally, of the overall inefficiency of the regulatory system that currently governs in Italy the credit relationships existing between private companies and public administration, the European Commission expressed some remarks against Italy in an official letter of formal notice. Per far fronte ai rilievi della Commissione Europea ed al fine di evitare che tali rilievi possano sfociare in una vera e propria procedura di infrazione, le istituzioni italiane hanno avviato una serie di iniziative volte a rendere maggiormente conforme con le regole ed i principi dell’Unione Europea la disciplina nazionale in tema di ritardo nei pagamenti della pubblica amministrazione. To remedy the remarks of the European Commission and in order to avoid that these findings might lead to an official infringement procedure, the Italian institutions have begun several initiatives aimed to made the national law regarding the delayed payments of the public administration more compliant to the rules and the principles of the Union European,. In primo luogo, con specifico riferimento al D.Lgs. 231/2002, risulta attualmente in corso di approvazione da parte del Parlamento italiano il disegno di legge europea 2013-bis (n. S1533), “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea - Legge europea 2013 bis” contenete modifiche e Firstly, with specific regards to the Legislative Decree no. 231/2002, currently under approval proceedings by the Italian Parliament is the European bill of law 2013-bis (n. S1533), “Provisions for the fulfillment of the obligations arising from belonging of Italy to the European Union - European Law 2013 bis”, providing amendments and TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 8 specificazioni alle disposizioni di cui al medesimo testo normativo. In particolare, il disegno di legge europea 2013bis, inter alia, emenda il testo dell’art. 4, comma 4, del D.Lgs n. 231/2002, criticato dalla Commissione europea, proponendo una formulazione maggiormente in linea con quello della direttiva, prevedendo che la deroga ai termini di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni non debba genericamente essere giustificata “dalla natura o dall’oggetto del contratto o dalle circostanze esistenti al momento della sua conclusione” (come nella sua versione attualmente in vigore), bensì, “oggettivamente giustificata dalla natura particolare del contratto o da talune sue caratteristiche”. In tal modo, si mira a limitare ed a circoscrivere la discrezionalità delle pubbliche amministrazioni nell’adottare termini di pagamento diversi e più lunghi rispetto a quelli previsti per legge. Inoltre, attraverso il recente D.L. del 24 aprile 2014, n. 66 (di seguito il “Decreto Legge”), convertito con modificazioni dalla L. del 23 giugno 2014, n. 89, significativi interventi sono stati registrati sul piano della prevenzione nei ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni, rafforzando le misure volte a rendere più celeri e trasparenti i pagamenti alle imprese da parte delle stesse pubbliche amministrazioni. specifications to the provisions of the same legislative text. In particular, the European bill of law 2013-bis, inter alia, amends the text of the article 4, paragraph 4 of the Legislative Decree no. 231/2002, criticized by the European Commission, proposing a formulation more in line with the one of the Directive, providing that the derogation to the terms of payments by public administrations should not be generally justified “by the nature or by the object of the contract or by the circumstances existing at the time of its conclusion” (as in the version currently in force), but rather “objectively justified by the specific nature of the contract or by certain its features”. Such amendment is aimed to limit and circumscribe the discretion of the public administration to adopt different payments terms and longer than those required by law. Nella medesima prospettiva, già il D.L. n. 78/2009 aveva introdotto misure per indurre le pubbliche amministrazioni a dotarsi di sistemi organizzativi idonei a garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, obbligando il singolo funzionario (a pena di responsabilità disciplinare ed amministrativa) che intenda far assumere obblighi di spesa alla pubblica amministrazione di appartenenza, a verificare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia coperto da appositi stanziamenti di bilancio. Successivamente, il D.L. n. 95/2012, convertito in L. n. 135/2012, ha previsto l’obbligo gravante sui dirigenti dell’amministrazione pubblica di predisporre un cronoprogramma finanziario dei pagamenti connessi agli impegni assunti dall’ente in relazione a ciascun impegno assunto con riferimento ai capitoli di bilancio di propria pertinenza. In the same perspective, the Law Decree no. 78/2009 has already introduced measures to push the public administrations to adopt organizational systems able to ensure the prompt payments of the amounts due for the execution of supply contracts, forcing the single official (under penalty of disciplinary and administrative responsibility) willing that its administrative department assumes expenditure’s obligations, to check in advance that the plan of the consequent payments be covered by properly balance funds. Subsequently, the Law Decree no. 95/2012, turned into Law no. 135/2012, prescribed to the executive officiers of the public administration the obligation of prepare a time-schedule of the payments related to the financial commitments assumed by the entity in relation to each obligation committed with reference to the balance ‘s sections of its competence. In tale contesto, pertanto, sopraggiunge il Decreto Legge, rafforzando ed innovando le norme in materia di pagamenti delle pubbliche amministrazioni per rendere più trasparenti i ritardi di pagamento e lo stato del debito delle pubbliche amministrazioni verso le imprese, prevedendo altresì un sistema di incentivi e sanzioni, al fine di accelerare il perseguimento dell’obiettivo della riduzione dei tempi di pagamento. The above provisions, therefore, have been joined by the Law Decree, which strengthens and innovates the rules regarding the payments by public administrations for making more transparent the delayed payments and the state of the debt of the public administrations towards the companies, also providing a system of incentives and sanctions, in order to speed up the pursuing of the goal of the reduction of the time of payments. L’art. 8, comma 1, lettera c, del Decreto, rubricato “Trasparenza e razionalizzazione della spesa pubblica per beni e servizi”, a parziale modifica dell’art. 33, comma 1, del D.Lgs n. 33/2013, ha introdotto la previsione in forza della quale le pubbliche amministrazioni, oltre a dover pubblicare con cadenza annuale un indicatore dei propri tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture (come già previsto), dall’anno 2015 dovranno pubblicare, altresì, l’indicatore trimestrale di The article 8, paragraph 1, letter c, of the Decree, entitled “Transparency and rationalization of public spending on goods and services”, in partial modification of the article 33, paragraph 1, of Legislative Decree no. 33/2013, introduced the provision according to which the public administrations, in addition to the obligation to annually issue an indicator of the own average time of payments for the purchases of goods, services and supplies (as already prescribed), since 2015 will have also publish the quarterly indicator of the 9 Moreover, through the recent Law Decree on April 24, 2014, no. 66 (hereinafter the “Law Decree”), turned with amendments into Law on June, 23, 2014, no. 89, significant actions have been launched in terms of prevention of the delayed payments by public administrations, strengthening the measures aimed to make more efficient and transparent the payments to the companies by the same public administrations. TLS Newsletter n° 9 Anno 2013 tempestività dei pagamenti. Merita precisare che, ai sensi dell’46, D.Lgs n. 33/2013, la violazione della menzionata disposizione normativa costituisce “elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili”. timeliness of payments. It has to be pointed out that, under the article 46, Legislative Decree no. 33/2013, the violation of the mentioned provision of law constitutes “element of assessment of managerial responsibility, possible cause of liability for images’ damage of the administration, being in any case evalued for the payment of the results’ wage and for the accessory treatment linked to the individual performance of the persons responsible”. L’obiettivo della riduzione dei tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione viene perseguito dal Decreto Legge anche attraverso l’introduzione di sistemi di tipo premiale, ovvero, in alcuni casi, disincentivanti. Infatti, essendo stati previsti, all’art. 8, comma 4, degli obiettivi generali di riduzione della spesa pubblica, il successivo comma 5 del medesimo articolo del Decreto Legge, dispone, da un lato, benefici in termini di minori obblighi di riduzione di spesa per le amministrazioni più solerti nel pagare i fornitori; dall’altro lato, l’art. 47, comma 9 lett. a) del Decreto Legge, prevede un aumento del 5 per cento degli importi previsti come target per la riduzione delle spese per beni e servizi per i comuni che abbiano registrato, per gli anni dal 2014 al 2017 “tempi medi nei pagamenti relativi a transazioni commerciali superiori a 90 giorni, rispetto a quanto disposto dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231”. Tali aumenti andranno, invece, a beneficio (in termini di minore riduzione di spesa) dei comuni più solerti nei pagamenti dei fornitori, con la finalità di innescare, in tal modo, una sorta di gara virtuosa tra comuni. The purpose of the reduction of the time for payments by the public administration is pursued by the Law Decree also through the introduction of rewards and, in some cases, disincentive systems. In fact, having been provided, by article 8, paragraph 4, general targets of the public expenditure’s reduction, the following paragraph 5 of the same article of the Law Decree, provides, on one hand, benefits in terms of lower obligations of expenditure’s reduction for the administrations more diligent in paying suppliers; on the other hand, the article 47, paragraph 9 letter a) of the Law Decree, provides for an increase equal to the 5 percent of the amounts provided as target for the expenditure’s reduction on goods and services for the municipalities whom will have had, for the years 20142017 “average time for the payments related to commercial transactions exceeding 90 days, compared with the provisions of the Legislative Decree October, 9, 2002, no. 231”. Such increases will be, instead, assigned (in terms of lower expenditure’s reduction) to the most diligent municipalities in paying suppliers, with the aim of triggering, in that way, a kind of virtuous competition between municipalities. La maggiore trasparenza nella gestione dei debiti della pubblica amministrazione e dei relativi pagamenti, viene altresì perseguita attraverso un parallelo programma di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Infatti, in tale contesto, l’art. 27 del Decreto Legge, dispone uno specifico obbligo, a decorrere dall’1 luglio 2014, a carico delle pubbliche amministrazioni, di trasmettere alla piattaforma elettronica di cui all’art. 7 del D.L. n. 35/2013, convertito, con modificazioni, in L. n. 64/2013, le informazioni inerenti alla ricezione ed alla rilevazione di fatture o richieste equivalenti di pagamento relative a debiti per somministrazioni, forniture e appalti e obbligazioni per prestazioni professionali, ivi incluse quelle risalenti a tutto il primo semestre 2014. A greater transparency in the management of the debts of the public administration and of the related payments, is also pursued through a parallel program of digitization of public administration. In fact, in this context, article 27 of the Law Decree pescribes a specific obligation on the public administrations, being effective from July 1st, 2014, to transmit to the electronic platform set forth by the article 7, Law Decree no. 35/2013, turned with amendments into Law no. 64/2013, the information related to the reception and the detection of the invoices or equivalent payment’s requests related to the debts for supplies, furnishings and supply agreements and obligations for professional services, included those related to the first half of 2014. Inoltre, sempre a decorre dall’1 luglio 2014, le pubbliche amministrazioni sono altresì chiamate ad aggiornare mensilmente la medesima piattaforma elettronica con i dati relativi ai debiti commerciali per i quali siano stati superati i termini per la decorrenza degli interessi moratori (art. 27, comma 4, Decreto Legge), nonché con i dati relativi alle ordinazioni di pagamento (art. 27, comma 5, Decreto Legge). In addition, starting from July 1st, 2014, the public administrations are also monthly called to update the same electronic platform with the data relative to the commercial debts for which the terms for the interests on the delayed payments have been exceeded (article 27, paragraph 4, of the Law Decree), as well as the data relative to the payment’s orders (article 27, paragraph 5 of the Law Decree). Il mancato rispetto degli obblighi sopra riportati rileverà ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale del dirigente responsabile e comporterà responsabilità dirigenziale e disciplinare. In pratica, il sistema sopra delineato dovrebbe garantire un monitoraggio costante ed in tempo reale di tutti i debiti commerciali della pubblica amministrazione. The failure to comply with the requirements mentioned above will be relevant for the measurement and the evaluation of the individual performance of the responsible managing and will imply managerial and disciplinary responsibility. In practice, the system outlined above would ensure a constant and realtime monitoring of all the commercial debts of the public administration. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 10 Ancora, l’art. 41 del Decreto Legge, dispone che alle relazioni ai bilanci consuntivi o di esercizio delle pubbliche amministrazioni, venga allegato un prospetto che attesti l’importo dei pagamenti relativi a transazioni commerciali, effettuati dopo la scadenza dei termini previsti dal D.Lgs. n. 231/2002, unitamente all’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti. In caso di superamento dei predetti termini, i prospetti devono riportare anche le misure adottate o previste per consentire la tempestiva effettuazione dei pagamenti. Moreover, the article 41 of the Law Decree provides that a schedule is attached to the reports of the final balance sheets or of the financial statement of the public administrations, certifying the amount of the payments related to the commercial transactions, executed after the expiration of the terms provided by the Legislative Decree no. 231/2002, jointly to the annual indicator of the timeliness of payments. In case of exceeding of the above terms, the schedule shall also mention the measures taken or provided for ensuring the timely execution of the payments. Inoltre, alle pubbliche amministrazioni (fatta eccezione per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale) che sforino tempi medi di pagamento pari a 90 giorni nel 2014 e 60 giorni nel 2015, sarà preclusa l’assunzione di nuovo personale a qualsiasi titolo, ivi inclusa la stipula di contratti di servizio con soggetti privati che possano considerarsi elusivi di tale disposizione (art. 41, comma 2, Decreto Legge). Furthermore, to the public authorities (except for the entities of the National Health Service) which exceed the average time of payments equal to 90 days in the 2014 and 60 days in the 2015, will be precluded the hiring, in no way, of new staff, here including the signing of service contracts with private individuals which can be considered elusive of that provision (art. 41, paragraph 2, of the Law Decree). Infine, l’art. 42 del Decreto Legge, prevede l’adozione da parte delle pubbliche amministrazioni del registro unico delle fatture, nel quale, entro 10 giorni dal ricevimento, devono essere annotate le fatture o le richieste equivalenti di pagamento per somministrazioni, forniture e appalti e per obbligazioni relative a prestazioni professionali emesse nei loro confronti, con specifica indicazione della relativa scadenza (art. 42, comma 1, lettera h, Decreto Legge). In particolare si segnala che, proprio al fine di avere un quadro unitario e trasparente della situazione debitoria dell’ente evitando il frazionamento delle informazioni, è espressamente esclusa la possibilità di ricorrere a registri di settore o di reparto. Finally, Article 42 of the Law Decree provides for the adoption by the public administrations of the single register of invoices, in which, within 10 days from the receipt, it shall be recorded the invoices or the equivalent requests of payment for supplies, furnishing and supply contracts and for the obligations relating to professional services executed in its favor, with specific indication of the relative expiration date (article 42, paragraph 1, letter h, Law Decree). In particular, it should be noted that, just in order to have an unified and transparent framework of the debts situation of the entity, avoiding the fragmentation of information, it is expressly excluded the possibility of adopting sector’s or department’s registers. Ad oggi, non è ancora possibile valutare la reale incisività e capacità del Decreto Legge in commento di determinare un’effettiva riduzione dei tempi medi di pagamento delle pubbliche amministrazioni. Occorrerà, pertanto, attendere i primi dati ufficiali per poter esprimere un giudizio, sperando che, almeno in questo, non vi siano ritardi. Up to today, it is yet not possible to assess the real incisiveness and capability of the Law Decree, here analyzed, to determine an effective reduction of the average time of payments executed by the public administrations. Therefore, it will be necessary to wait for the first official data before to be able to express a judgment, hoping that, at least in this case, there will be no delays. 11 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Il Modello di Convenzione OCSE contro le doppie imposizioni: approvati gli aggiornamenti 2014 OECD Model Tax Convention on Income and on Capital: adopted the 2014 Updates (Ugo Cannavale – Elena Luzi) (Ugo Cannavale – Elena Luzi) In data 15 luglio 2014 è stato approvato dal Consiglio dell’OCSE l’aggiornamento all’OCED Model Tax Convention on Income and on Capital (nel seguito, “Modello di Convenzione”) ed al suo Commentario. Tali modifiche erano state già approvate in data 26 giugno 2014 dal Comitato degli Affari fiscali dell’OCSE. L’aggiornamento recepisce i risultati dei lavori effettuati dall’OCSE sul Modello di Convenzione nel triennio 20102013 ed è incluso nella versione riveduta e condensata del modello che è stata resa disponibile il 20 agosto 2014. On July 15, 2014 the OECD Council approved the 2014 Update to the OECD Model Tax Convention and its Commentary. This Update was previously approved on June 26, 2014 by the Committee on Fiscal Affairs. Meritano attenzione le modifiche relative all’articolo 26 (e relativo commentario) in tema di trasparenza e scambio di informazioni ed agli articoli 10 e 11 (e relativi commentari, compreso quello all’articolo 12) avente ad oggetto chiarimenti sul significato di beneficial owner, una tematica molto dibattuta sia in sede giurisprudenziale che da parte delle amministrazioni finanziarie di diverse giurisdizioni fiscali. The changes that require attention are related to Article 26 (and related Commentary) on transparency and exchange of information and Articles 10 and 11 (and related Commentary including those to Article 12) related to the clarification to the meaning of the beneficial owner, a debated topic both in case laws and by tax authorities in various jurisdictions. Sono state inoltre recepite, in tutto o in parte, le modifiche relative: 1. all’applicazione dell’articolo 17 (Artisti e sportivi) in relazione al trattamento convenzionale dei redditi derivanti da attività artistiche e sportive. Il background per le modifiche in parola è fornito all’interno del documento denominato “Issues related to article 17 of the Model Tax Convention” il quale include i commenti al documento pubblicato in precedenza dall’OCSE e denominato “Discussion draft on the application of article 17 (artistes and sportsmen) of the OECD Model Tax Convention”; 2. il trattamento del TFR ai fini convenzionali. In merito, l’OCSE aveva pubblicato in data 25 giugno 2013 il documento denominato “Oecd Model Tax Convention: Tax Treaty Treatment of Termination Payments”; 3. il trattamento convenzionale del commercio dei permessi di emissione per i gas serra. L’OCSE aveva pubblicato in data 19 ottobre 2012 il documento denominato “OECD Model Tax Convention: revised discussion draft on tax treaty issues related to emissions permits and credits”; 4. cambiamenti tecnici aventi ad oggetto, ad esempio, correzioni di tipo linguistico. A tale proposito, l’OCSE ha pubblicato in data 15 novembre 2013 il documento denominato “Technical changes to be included in the next update to the OECD Model Tax Convention”. In addition, the following changes have been adopted partially or entirely: 1. the application of Article 17 (Artistes and Sportsmen) in relation to the tax treaty treatment of income deriving from artistic activities and sports. The background for the changes under analysis is provided in the document named “Issues related to article 17 of the Model Tax Convention” which includes comments received to the document published by the OECD and called “Discussion draft on the application of article 17 (artistes and sportsmen) of the OECD Model Tax Convention”; TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 The 2014 Update adopts the results of the work on the Model Tax Convention carried out by the OECD in the 3-year period 2010-2013 and it was included in the revised and condensed version of the model that was made available on August 20, 2014. 2. the tax treaty treatment of termination payments. In this regard, the OECD published on June 25, 2013 the documentation named “Oecd Model Tax Convention: Tax Treaty Treatment of Termination Payments”; 3. the tax treaty issues related to emissions permits and credits. The OECD published on October 19, 2012 the document named “Revised discussion draft on tax treaty issues related to emissions permits and credits”; 4. technical changes to be included related, for instance, to language corrections. In this regard, the OECD published on November 15, 2013 the document named “Technical changes to be included in the next update to the OECD Model Tax Convention”. 12 Appare rilevante notare che gli aggiornamenti approvati e recepiti nel nuovo Modello OCSE non hanno ancora ad oggetto eventuali risultati parziali del lavoro in seno all’OCSE in ambito BEPS. It is worth to notice that the updates approved and included in the new OECD Model do not concern any partial result deriving from the OECD work on BEPS. Pertanto, lo stesso non include quanto previsto all’interno del discussion draft denominato “Revised proposals concerning the interpretation and application of Article 5 (Permanent Establishment)” datato 19 ottobre 2012 in tema di stabile organizzazione. Lo stesso sarà oggetto di finalizzazione e integrazione nel Modello di Convenzione a seguito degli esiti dell’Action n. 7 “Prevent the Artificial Avoidance of PE Status” del Piano di Azione BEPS. Therefore, the Update does not include what included in the discussion draft named “Revised proposals concerning the interpretation and application of Article 5 (Permanent Establishment)” dated October 19, 2012 with respect to permanent establishment issues. This document will be finalized and integrated after the results of the Action Plan n. 7 “Prevent the Artificial Avoidance of PE Status” of the BEPS Action Plan. Trasparenza e scambio di informazioni (art. 26 e relativo commentario) Transparency and exchange of information (Art. 26 and its commentary) L’aggiornamento del Modello di Convenzione OCSE include i cambiamenti all’articolo 26 e relativo commentario già approvati dal Consiglio in data 17 luglio 2012 e pubblicati nel documento denominato “Update to article 26 of the OECD Model Tax Convention and its commentary”. The Update to the OECD Model Tax Convention includes changes to Article 26 and its commentary that were approved by the OECD Council on July 17, 2012 and published in the document named “Update to article 26 of the OECD Model Tax Convention and its commentary”. In particolare, il primo paragrafo dell’articolo 26 prevede che le autorità competenti degli stati contraenti possano scambiare le informazioni cd. foreseeably relevant al fine di assicurare l’applicazione delle disposizioni convenzionali o per l’amministrazione o l’applicazione del diritto interno concernente imposte di ogni tipo e descrizioni imposte per conto dello stato contraente, o delle loro suddivisioni politiche o autorità locali, nella misura in cui la imposte in analisi non siano contrarie alla Convenzione. Il secondo paragrafo dell’articolo 26 prevede un obbligo di confidenzialità da parte dello stato ricevente le informazioni ai sensi del paragrafo 1. Inoltre, l’articolo 26 prevedeva, nella sua precedente formulazione, l’utilizzo delle informazioni solo da parte delle persone o autorità (includendo le amministrazioni fiscali e i tribunali) in relazione all’accertamento o riscossione, alle procedure o procedimenti concernenti tali imposte, alle decisioni sui ricorsi in materia di imposte di cui al paragrafo 1, o la supervisione di quanto sopra. L’aggiornamento al Modello di Convenzione OCSE ha esteso l’utilizzo delle informazioni “for other purposes when such information may be used for such other purposes under the laws of both States and the competent authority of the supplying State authorises such use”. In particular, the first paragraph of Article 26 provides that the competent authorities of the contracting states shall exchange information so called “foreseeably relevant” for carrying out the application of the provisions of the Convention or to the administration or enforcement of the domestic laws concerning taxes of every kind and description imposed on behalf of the Contracting States, or of their political subdivisions or local authorities, insofar as the taxation thereunder is not contrary to the Convention. The second paragraph of Article 26 provides an obligation of confidentiality from the contracting state that receives the information in accordance to Paragraph 1. In addition, Article 26 provided, in its previous formulation, the disclosure of the information only to people or authorities (including Administration and courts) concerning the assessment or collection of, the enforcement or prosecution in respect of these taxes, the determination of appeals in relation to the taxes referred to in paragraph 1, or the oversight of the above. The Update to the OECD Model Convention extended the use of information “for other purposes when such information may be used for such other purposes under the laws of both States and the competent authority of the supplying State authorises such use”. L’aggiornamento, pertanto, ha previsto un ampliamento della possibilità di utilizzo delle informazioni se previsto dalla normativa di entrambi gli stati contraenti e nel caso in cui l’autorità competente dello stato che fornisce l’informazione autorizza tale uso. Therefore, the Update increased the cases in which the information can be used if these cases are provided by the law of both contracting states and if the competent authority of the supplying authorises such use In aggiunta, sono state previste le seguenti indicazioni nel commentario: a) l’interpretazione del termine “foreseeable relevance”; b) la definizione del concetto di “fishing expeditions”; c) la possibilità di concordare di termini entro cui procedere allo scambio di informazioni ai sensi dell’articolo 26. In addition, the following guidelines have been provided in the commentary: a) the interpretation of the standard of “foreseeable relevance”; b) the definition of the concept of “fishing expeditions”; c) the possibility of agreeing time limits within which the information has to be provided in accordance to Article 26. 13 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Chiarimenti sul significato di beneficial owner Clarification on the meaning of beneficial owner Al fine di fornire chiarimenti sul significato di beneficiario effettivo, in data 19 aprile 2011, l’OCSE aveva pubblicato il documento denominato “Clarification of the meaning of beneficial owner in the OECD Model Tax Convention”. Alla luce dei commenti ricevuti su tale prima bozza di discussione, il Comitato, attraverso il Gruppo di lavoro Working Party 1, aveva altresì pubblicato in data 19 ottobre 2012 il documento rivisto e denominato “Revised proposals concerning the meaning of “beneficial owner” in articles 10, 11 and 12”. Il concetto di beneficiario effettivo è attualmente utilizzato all’interno degli articoli 10 (“Dividendi”), 11 (“Interessi”) e 12 (“Royalties”) e costituisce, tra gli altri, uno dei requisiti per usufruire dei benefici previsti dalla convenzione contro le doppie imposizioni per ciascuna categoria di reddito. In order to provide clarification on the meaning of the beneficial owner, on April 19, 2011, the OECD published the document named “Clarification of the meaning of beneficial owner in the OECD Model Tax Convention”. In view of the comments received on the first draft for the discussion, the Committee, through the Working Party 1, had also published on October 19, 2012 the revised document entitled “Revised proposals Concerning the meaning of” beneficial owner “in articles 10, 11 and 12”. Il requisito del beneficial owner è una delle misure introdotte a livello sovranazionale finalizzata a disconoscere l’applicazione delle norme convenzionali agevolative nel caso in cui venga interposto strumentalmente un soggetto che svolga il ruolo di “mero collettore di compensi” nelle transazioni economiche e commerciali. The beneficial owner requirement is one of the measure introduced at a supranational level aimed at denying the application of the benefit under the Convention if a subject is speciously interposed performing the role of a merely conduit company in the economic and commercial transactions. Il concetto di beneficiario effettivo ha dato luogo a diverse interpretazioni da parte sia delle autorità fiscali che dalla giurisprudenza dovuta alla mancata previsione di una definizione puntuale all’interno del Modello di Convenzione. The concept of beneficial owner has differently been interpreted both by the tax authorities and by tax administrations due to the non-provision of a precise definition in the OECD Model Tax Convention. Nell’aggiornamento viene statuito che il concetto di beneficial owner è stato previsto al fine di affrontare i potenziali abusi derivanti dall’uso delle parole “paid to a resident” all’interno degli articoli nel Modello di Convenzione. Pertanto, viene indicato che tale clausola deve essere interpretata nel contesto convenzionale e non può riferirsi ad eventuali definizioni tecniche presenti all’interno dei diritti domestici di un determinato paese. Inoltre, viene specificato che “the term beneficial owner is therefore not used in a narrow technical sense (such as the meaning that it has under the trust law of many common law countries), rather, it should be understood in its context, in particular in relation to the words “paid … to a resident and in light of the object and purposes of the Convention, including avoiding double taxation and the prevention of fiscal evasion and avoidance”. Si rileva che, rispetto alla prima versione del discussion draft, l’OCSE ha recepito l’eliminazione della seguente frase di chiusura che rendeva più incerti i chiarimenti in esame: “This does not mean, however, that the domestic law meaning of “beneficial owner” is automatically irrelevant for the interpretation of that term in the context of the Article: that domestic law meaning is applicable to the extent that it is consistent with the general guidance included in this Commentary”. In the Update it is stated that the concept of beneficial owner has been provided in order to address the potential abuse arising from the use of the words “paid to a resident” within the articles in the OECD Model Tax Convention. Therefore, it is provided that this clause should be interpreted in the context of the Tax Treaty and cannot refer to any technical definitions contained within the domestic rights of a specific country. In addition, it is specified that “the term beneficial owner is therefore not used in a narrow technical sense (such as the meaning that it has under the trust law of many common law countries), rather, it should be understood in its context, in particular in relation to the words “paid … to a resident and in light of the object and purposes of the Convention, including avoiding double taxation and the prevention of fiscal evasion and avoidance”. L’eliminazione va maggiormente a supporto di quell’orientamento – invero già maggioritario in dottrina – secondo il quale la locuzione “beneficiario effettivo” dovrebbe intendersi quale concetto autonomo ai fini The elimination goes further in support of that orientation - indeed already the majority in doctrine - according to which the term “beneficial owner” should be understood as autonomous concept to conventional purposes, without TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 The concept of beneficial owner is currently used within articles 10 (“Dividends”), 11 (“Interest”) and 12 (“Royalties”) and provides, among others, one of the requirements to avail the benefits under the Convention against double taxation for each category of income. It should be noted that, compared to the first version of the discussion draft, the OECD has adopted the elimination of the following closing sentence that made more uncertain the explanations in question: “This does not mean, However, That the domestic law meaning of” beneficial owner “is automatically irrelevant for the interpretation of That term in the context of the Article: that meaning is applicable domestic law to the extent That it is consistent with the general guidance included in this Commentary.” 14 convenzionali, senza la necessità che esso sia interpretato utilizzando eventuali normative interne degli stati contraenti. L’aggiornamento specifica che la definizione di beneficiario effettivo utilizzato nel contesto di altri strumenti che hanno ad oggetto, ad esempio, l’individuazione della persona che esercita l’ultimo controllo su entità o assets non può applicarsi nel contesto del Modello di Convenzione OCSE. requiring that it be interpreted using any domestic laws of the Contracting States . Con riferimento alla definizione proposta dall’OCSE, viene indicato che il destinatario di un dividendo, interesse o royalty non è considerato il beneficiario effettivo nel caso in cui i diritti di uso e di godimento dei flussi di reddito siano limitati dalle previsioni contrattuali o legali per cui il pagamento ricevuto deve essere trasmetto ad un altro soggetto. Nell’aggiornamento viene specificato che, normalmente, tali limitazioni sono previste contrattualmente, ma possono anche essere basate su fatti e circostanze che mostrano che, nella sostanza, il percipiente chiaramente non ha il diritto di uso e di godimento dei redditi (cfr. Par. 12.4). Ancora, con riferimento alla definizione, nell’aggiornamento viene precisato (in maniera non molto chiara) che le limitazioni previste devono essere legate alla percezione finanziaria del flusso di reddito. Infine, viene ribadito che tali modifiche non hanno alcun impatto con riferimento ai risultati dell’Azione n. 6 (“Prevent Treaty Abuse”) in ambito BEPS. With reference to the definition proposed by the OECD, it is indicated that the recipient of a dividend, interest or royalty is not considered the beneficial owner in the case in which the rights to use and enjoy the income flows are constrained by a contractual or legal obligation to pass on the payment received to another person. Sentenza Kamino della Corte di Giustizia: provvedimenti amministrativi e previo contraddittorio Kamino judgment of the Court of Justice: administrative measures and right to be heard in advance (Daniele Conti - Maurizio Foti) (Daniele Conti - Maurizio Foti) La sentenza Kamino della Corte di Giustizia del 3 luglio 2014 (C-129/13 e C-130/13) riguarda i rapporti tra l’applicazione del codice doganale comunitario ed il principio della difesa e del previo contraddittorio, inserendosi nella scia della nota giurisprudenza Sopropé (sentenza 18 dicembre 2008, causa C-349/07). Invero, il principio del contraddittorio antecedente i provvedimenti amministrativi “lesivi” del cittadino, ivi contenuto, ha portata generale nell’ambito del diritto dell’Unione (incluse le misure statali attuative ovvero ostative), non limitandosi all’applicazione del codice doganale. La sentenza in parola, inoltre, si spinge oltre le esigenze di meccanica applicazione di princìpi ormai consolidati nella giurisprudenza, tracciando la strada futura che l’interpretazione giuridica dovrà percorrere nel riconoscimento – ora normativo, per mezzo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione – del principio del contraddittorio amministrativo e del diritto di difesa (anche) del contribuente. Kamino judgment of the European Court of Justice of 3 July 2014 (C-129/13 and C-130/13) connects the application of the Community Customs Code with the principle of respect for the rights of the defence and with the right to be heard before any individual measure, in the wake of the Sopropé ruling (judgment of 18 December 2008, case C-349/07). Actually, the right of every person to be heard before any individual measure which would affect him adversely is taken (described in Sopropé) has general application within EU law (also towards the related national measures, either implementing or preventive). The arguments urged by the Court in Kamino eventually track a new legal basis for the aforementioned principles, being set forth by the Charter of Fundamental Rights of the European Union. 15 The Update specifies that the definition of beneficial owner used in the context of other instruments that relate to, for example, the identification of the person who exercises ultimate control over the assets or entity may not apply in the context of the OECD model convention. In the Update is specified that, normally, such obligations will normally derive from relevant legal documents but may also be found to exist on the basis of facts and circumstances showing that, in substance, the recipient clearly does not have the right to use and enjoy the income (see. Par. 12.4). Again, with reference to the definition, in the Update is stated (in a not very clear manner) that the obligations have to be related to the perception of the financial flow of the income. Finally, it is reiterated that these changes do not prejudge in any way the outcome of the work on Action 6 (“Prevent Abuse Treaty”) within the BEPS. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Le vicende del procedimento traggono origine da due intimazioni di pagamento emesse nell’aprile 2005 dall’Amministrazione finanziaria olandese nei confronti di due spedizionieri doganali, i quali avevano proceduto ad un’errata classificazione delle merci che gli stessi intendevano immettere in libera pratica. Case facts go back to demands for payment issued in April 2005 by the Dutch Financial Administration against two customs agents, who declared an incorrect classification of the goods for the purposes of the release for free circulation. In particolare, a detta delle autorità competenti, alla corretta identificazione delle merci avrebbe fatto seguito l’applicazione di un’aliquota daziaria più elevata (il 12,2% anziché il 4,7%). A seguito della riclassificazione operata, l’Autorità olandese procedeva a notificare i detti avvisi di intimazione senza consentire agli stessi spedizionieri di esporre ed esplicare le proprie ragioni. Conseguentemente, il giudice nazionale, ai sensi dell’articolo 267 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, ha posto ai giudici comunitari le seguenti questioni pregiudiziali, ai fini della successiva definizione del contenzioso interno (punto 25 della sentenza Kamino, cit.): 1. se il principio di diritto dell’Unione relativo al rispetto dei diritti della difesa da parte dell’amministrazione possa essere invocato dinanzi ai giudici nazionali in quanto produttivo di effetti diretti nell’ordinamento statale; 2. se detto principio si possa considerare violato anche nell’ipotesi in cui il destinatario di un atto lesivo (quale l’intimazione di pagamento) - che non sia stato sentito prima dell’emanazione del medesimo - abbia comunque la possibilità di fare valere la propria posizione tramite un rimedio amministrativo successivo; 3. se spetti allo stesso diritto nazionale determinare gli effetti giuridici della violazione del principio del contraddittorio e quali siano le circostanze eventualmente rilevanti in giudizio, in particolare se possa rilevare la c.d. resistenza dell’atto (ossia il fatto che, senza violazione, l’esito dell’attività amministrativa non sarebbe stato diverso). More precisely, according to the competent authority, the correct classification of the goods would have implied the application of a higher rate of customs duty (12.2% instead of 4.7%). After the reclassification, the Dutch Authority notified the said demands for payment without allowing the addressees to state their case. Consequently, pursuant to article 267 of the Treaty on the Functioning of the European Union, the national court referred the following questions to the Court of Justice for a preliminary ruling (§ 25 of Kamino): I giudici della Corte si pronunciano sulla prima questione affermando che il principio del rispetto da parte dell’Amministrazione dei diritti della difesa e, più in particolare, il diritto del contribuente ad essere ascoltato prima dell’emanazione di un provvedimento che possa incidere sui propri interessi può essere fatto valere immediatamente dinanzi ai giudici nazionali. Si premette che in materia si è costituito un consolidato orientamento della giurisprudenza comunitaria riassumibile nella seguente massima: «il rispetto dei diritti della difesa in qualsiasi procedimento a carico di una persona e che possa concludersi con un atto per essa lesivo costituisce un principio fondamentale di diritto comunitario e dev’essere garantito anche se non vi è una normativa specifica». Questa, come completa formulazione del suddetto principio, è la testuale statuizione della Corte di Giustizia progressivamente formatasi a partire dalla fine degli Anni Settanta, in seno ai procedimenti condotti dalla Commissione in materia di violazioni del diritto concorrenziale (CGCE, 13 febbraio 1979, causa 85/76, In the past years, the Court of Justice, in accordance with its established case-law, stated the following rule: «observance of the rights of the defence is, in all procedures initiated against a person which are liable to culminate in a measure adversely affecting that person, a fundamental principle of Community law which must be guaranteed even in the absence of any rules governing the procedure in question». TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 1. May the EU law principle of respect for the rights of the defence by the authorities the national courts be invoked before national courts as a provision with direct effects in the Member States’ law? 2. Is the said principle infringed even in case the addressee of the adversely affecting measure, such as the demand for payment, could only object in a subsequent administrative stage? 3. Are the legal consequences of the said violation governed by national law and may the national court take into account certain circumstances, inter alia whether the proceedings would have had a different outcome (or not) without the violation of EU law? Answering the first question, the Court states that the respect of the rights of the defence by the Administration (e.g.: taxpayer’s right to be heard before a measure which will adversely affect him) lends itself to be immediately applied before national courts. This is the complete statement of the aforementioned principle, progressively developed since the late 1970s within the proceedings before the Commission regarding violations of antitrust EU law (ECCJ, 13 February 1979, case 85/76, Hoffmann-La Roche). In the aftermath of the defence of individuals and enterprises before the 16 caso Hoffmann-La Roche). Dalla difesa dei privati innanzi alla Commissione, si è giunti al compiuto perfezionamento della suesposta massima in vari successivi ricorsi per infrazione (ex plurimis, CGCE, 10 luglio 1986, causa 234/84, Regno del Belgio c. Commissione, e 14 febbraio 1990, causa C-301/87, Repubblica francese c. Commissione), in cui il contraddittorio avanti la Commissione doveva garantirsi anche agli Stati membri. Attualmente, i “diritti della difesa” sono stati estesi anche ai rapporti tra cittadini e Stati membri, nell’ambito della generale e uniforme applicazione del diritto dell’Unione (tra i vari, recentemente: CG, Sopropé, cit.). La Corte non si è limitata a richiamare i principi fondamentali dell’ordinamento comunitario. Sempre con riferimento al diritto doganale comunitario, la cit. sentenza Sopropé inquadrava il diritto di difesa nei “diritti fondamentali” che sono parte integrante dei principi generali del diritto comunitario, rammentando l’ispirazione di quest’ultimo alle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri nonché ai trattati internazionali stipulati dagli stessi e relativi alla tutela dei diritti umani (punto 33 sent. ult. cit.). In realtà, la Corte non sviluppava questa connessione e ora la pronuncia Kamino ritorna su questo inquadramento, attraverso un esplicito richiamo delle norme contenute nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (c.d. Carta di Nizza del 2000). Commission, the said rule was definitively fashioned with respect to numerous infringement procedures (inter alia, ECCJ, 10 July 1986, case 234/84, Kingdom of Belgium v. Commission, and 14 February 1990, case C-301/87, French Republic v. Commission). In those cases, the Court stated that also Member States have the right to be heard before the Commission. Currently, “the rights of the defence” extend to government-citizen relations, pursuant to the general and uniform application of EU law (inter alia, recently: CJ, Sopropé, cit.). Gli artt. 47 e 48 della Carta, infatti, garantiscono il diritto ad un processo equo e il diritto alla difesa, mentre l’art. 41 il cui par. 2 prevede il diritto dell’individuo ad una buona amministrazione. Invero, la Corte precisa che questo testo normativo è vincolante soltanto dal 1° dicembre 2009, ossia oltre quattro anni dopo i fatti di causa del procedimento principale nel quale, dunque, non può applicarsi (punto 29 sent. ult. cit.). Ciò sebbene si fosse più volte prospettato in dottrina nonché in atti di causa dedotti innanzi alla Corte di Giustizia che la mancanza di vincolatività della Carta ratione temporis non impedirebbe a quest’ultima di contribuire comunque alla formazione del convincimento del giudice (tra i vari, cfr. Conclusioni dell’Avv. Gen. Colomer del 4 dicembre 2001, causa C-208/00, Überseering, punto 59 e nota 47). Articles 47 and 48 of the Charter enshrine the right to a fair trial and the right of defence, whilst article 41, par. 2, sets forth the right of every person to good administration. In the case at issue, the Court finds the Charter inapplicable (§ 29 of Kamino), since its full legal effect dates from 1 December 2009 and the case facts in the main proceedings happened approximately four years earlier. The Court urged this argument although certain scholars and opinions of Advocate General (such as Opinion of Advocate General Colomer of 4 December 2001, case C-208/00, Überseering, § 59, fn. 47) in many cases disregarded the uncertain legal status of the Charter ratione temporis (and its lack of bindingness), weighing up its persuasive capability towards the Court’s judgment. Inoltre, la Corte ha probabilmente inteso tracciare la futura strada che la giurisprudenza comunitaria dovrà percorrere per qualificare normativamente i “diritti della difesa” nei procedimenti amministrativi. Pertanto, il «principio fondamentale» insito nel diritto alla difesa e al contraddittorio resta ancorato alle vicende giurisprudenziali sopra ricostruite (e, probabilmente, alla capacità persuasiva di pregevoli cataloghi di diritti), ma è pronto ad affrancarsi da questo approccio per trovare finalmente residenza nell’interpretazione di esplicite norme di rango primario nel diritto dell’Unione (articoli 41, 47 e 48 della Carta di Nizza). Infatti, la Carta di Nizza, oltre ad essere attualmente dotata di capacità vincolante, è pariordinata agli stessi Trattati istitutivi (articolo 6, paragrafo 1, del Trattato dell’Unione europea). Furthermore, the Court presumably minds to the future case-law by qualifying “the rights of the defence” in the administrative proceedings under the written provisions of law (i.e. of the Charter). Therefore, the «fundamental principle» of the right of defence and to be heard still lays on the old case-law (and, maybe, on the persuasive capability of valuable inventories of rights). Despite this, the said principle is being freed from this approach, as it is explicitly set out in primary EU law (articles 41, 47 and 48 of the Charter). In fact, the Charter, beside its current binding value, has the same legal value as the Treaties (article 6, paragraph 1, of the Treaty of the European Union). 17 In Sopropé, dealing with the EU customs law, the Court included the rights of the defence in the “fundamental rights” which form integral part of the general principles of law whose observance the Court insures. Those principles are interpreted in light of constitutional traditions common to member States and by virtue of international treaties for the protection of human rights stipulated by the said States (§ 33 of Sopropé). Anyway, the Court did not further explain how the described considerations implied the holding of that case; lately, in Kamino the Court have explicitly recalled the Charter of Fundamental Rights of the European Union (hereinafter: the Charter). TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Secondo la Corte, l’importanza dei diritti della difesa non potrebbe risultare frustrata neppure qualora la normativa comunitaria dovesse prevedere termini assai brevi. Nel caso di specie, il termine di due giorni entro cui contabilizzare i dazi non riscossi, ai sensi dell’articolo 220, paragrafo 1, del codice doganale, non può finire per ledere il diritto al contraddittorio di cui è titolare un contribuente. Infatti, trattasi di un obbligo di riscossione gravante sullo Stato che inerisce ai rapporti tra quest’ultimo e l’Unione e non rileva nei confronti del privato. Agli effetti pratici, comunque, l’efficacia diretta del principio del “rispetto dei diritti della difesa” negli ordinamenti statali obbliga il giudice nazionale, se del caso, a disapplicare (ossia “ignorare”) il diritto interno che vi contrasta. In questo caso, è motivo sufficiente per invalidare il provvedimento amministrativo dell’autorità competente, fatte salve le considerazioni che seguono. Nel rispondere alla questione successiva posta dal giudice nazionale, la Corte chiarisce altresì che il principio del previo contraddittorio amministrativo si estrinseca proprio nella precisa anteposizione della “difesa” del contribuente all’emissione del provvedimento amministrativo “lesivo”. Pertanto, la Corte ritiene che il diritto di un soggetto ad essere sentito risulta violato anche nell’ipotesi in cui il contribuente abbia comunque fatto valere la propria posizione nel corso di una successiva fase amministrativa. Tuttavia, tale violazione non sussiste allorché la normativa nazionale consente di sospendere temporaneamente l’esecuzione dell’atto lesivo, alla stregua della giurisprudenza Texdata Software (CG, 26 settembre 2013, causa C-418/11). Infine, la Corte precisa che il giudice nazionale può tenere conto di una norma nazionale in forza della quale l’annullamento del provvedimento è valutato previo esperimento di un “test di resistenza” sull’atto. Il riferimento è ad una norma di diritto olandese, richiamata dal giudice del rinvio, secondo cui una violazione procedimentale (nel caso di specie, del diritto al contraddittorio) determina l’annullamento del provvedimento finale solo se questo avrebbe potuto essere diverso in mancanza della suddetta violazione. Allorché la violazione si mostra ininfluente ai fini del provvedimento finale, pertanto, il diritto dell’Unione non impone l’annullamento dell’atto amministrativo, in quanto l’autonomia procedurale degli Stati membri, espressa in questi termini, non lede i principi di piena applicazione del diritto dell’Unione (effettività) e di tutela equivalente rispetto a comparabili situazioni di diritto nazionale (equivalenza). TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 According to the Court, no frustration of the rights of the defence can occur, even if the EU law stipulates short deadlines for proceedings. In the case at issue, the Member States are supposed to account for the non-collected customs duties within a two-day term, pursuant to article 220, paragraph 1, of the Customs Code. A similar provision must not lead to a violation of the right to be heard, which the taxpayer is clearly entitled to. In fact, the obligation of collecting the customs duties is borne by the Member States toward the European Union; therefore, it has no relevance in administration-citizen relations. Practically, provided the direct effect of the “principle of the respect of the rights of the defence” in the national law, the national courts shall refrain from applying the non-compliant national law. In the case at issue, the said principle would suffice for the annulment of the national administrative measure, without prejudice for the following arguments, urged by the Court in Kamino. Pursuant to the subsequent question referred by the national court, the Court of Justice specifies the timing of the right to be heard which shall advance the issuing of the administrative measure adversely affecting the individual. Consequently, the Court holds that the said right is violated also if the taxpayer is later given an opportunity to be heard, i.e. during a subsequent administrative objection stage. However, there is no violation if the national law allows to temporarily suspend the implementation of the adversely affecting measure, by virtue of Court’s holding in the Texdata Software case (CJ, 26 September 2013, case C-418/11). Lastly, the Court does not object to a provision of the national law according to which the outcome of certain proceedings could be annulled only if really affected by the committed violation. This statement is concerned with a principle belonging to Dutch administrative law, recalled by the national court, according to which a violation of the law governing the proceeding (in the case at issue, the right to be heard) would imply the annulment of the final measure adopted only if the outcome could have been different after no violation had been committed. Therefore, if the said infringement has clearly not affected the outcome of the proceeding (i.e. the final administrative measure), there is no obligation to annul the administrative measure under EU law. In this case, the procedural autonomy invoked by the Member State does not violate the principles of full application of EU law (effectiveness) and of equal procedural protection as in comparable situations under national law (equivalence). 18 L’utilità delle spese di regia salva la deducibilità Comments about deduction of management fees for intra group services (Mia Pasini – Valeria Forner) (Mia Pasini – Valeria Forner) Con il termine “spese di regia” si intendono i costi per servizi amministrativi (quali ad esempio tesoreria, marketing, sistemi informativi) forniti alle società appartenenti ad un gruppo e gestiti in maniera accentrata. The term “management fees” refers to costs auxiliary to the business which are sustained by a subsidiary of a multinational group to obtain administrative services (such as, for example, treasury, marketing, IT) that are managed centrally at a group level. La ragione che spinge i gruppi di società a concentrare le suddette funzioni è chiaramente di natura economica, in quanto ne permette la razionalizzazione, mediante il raggiungimento di economie di scala. The reason behind the decision of centrally managing the mentioned functions is mainly linked to economic efficiency, as in this way multinational group are able to save costs. Per quanto riguarda la deducibilità di tali spese ai fini IRES, il comma 5 dell’art. 109 del TUIR, dispone che i componenti negativi esclusi interessi, oneri fiscali e contributivi, “sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi”. With reference to the deduction of these expenses, it is necessary to note that according to the art. 109, paragraph 5 of the Legislative Decree n.917/1986, costs, excluding for interest, taxes and social security contribution, “are deductible if they are related to the business activity carried out that will produce taxable income”. Le spese di regia sono pertanto deducibili ai fini delle imposte sul reddito solo se risultano inerenti all’attività. As a consequence of the above, management fees are deductible by taxable income, only in the case in which these are related to the business activity. In generale, tale requisito si ritiene soddisfatto quando fra tali componenti negativi e i beni o le attività da cui successivamente scaturiranno componenti positivi di reddito esiste un rapporto di causa-effetto. In general, this condition is met when it exists a relationship between costs incurred and taxable income realized. Deve, pertanto, individuarsi una correlazione fra il costo sostenuto e la sua utilità nel successivo ottenimento di ricavi tassabili. Dall’esistenza della correlazione deriva la deducibilità del componente passivo di reddito. Therefore, it is necessary to identify a connection between the cost incurred and the benefit for the company in terms of positive income. Where this requirement is met, it is possible to deduct costs incurred. Considerata la complessità della fattispecie trattata, la stessa è stata più volte oggetto di pronunce giurisprudenziali. Due to the complexity of the matter at hand, the deduction of this costs is frequently examined by tax courts. In particolare si ricordano le sentenze della Corte di Cassazione n. 26851/2009 e 8808/2012, nelle quali si afferma che la deducibilità delle spese di regia, adeguatamente documentate, va determinata in relazione al grado di utilità effettiva dei servizi ricevuti e del rispetto del requisito dell’inerenza. In this regard, the Supreme Court, by the decisions n. 26851/2009 and 8808/2012, stated that that the deduction of management fees has to be examined taking into account the actual benefit for the taxpayer and the connection with the business activity carried out. Inoltre, gli Ermellini hanno nel tempo ribadito che l’onere della prova dell’utilità effettiva delle spese spetti esclusivamente alla società che le ha sostenute. In addition, the judges pointed out that, in order to deduct management fees, the burden of the proof lies on the taxpayers that incurred such expenses. Recentemente, la Corte di Cassazione, con la sentenza n.16480, depositata il 18 luglio 2014, ha ulteriormente confermato il proprio orientamento. Recently, the Supreme Court, by the decision n. 16480, dated July 18 2014, has confirmed again its position. 19 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Più precisamente, il caso sottoposto all’attenzione dei Giudici di Legittimità riguardava la deducibilità per costi di servizi relativi ad un contratto di “servizi generali di management” quali telefonia, marketing, EDP e consulenza legale, contabile, e fiscale forniti dalla capogruppo alla società accertata. In particular, the mentioned decision pertained the deductibility of costs for “general management services” such as communication, marketing, EDP, tax, legal and other administrative services rendered by a foreign holding company to its Italian subsidiary. Sulla base di tale accordo, la controllante ha riaddebitato alle controllate costi e spese sostenute ripartendo le stesse in relazione ai ricavi delle vendite e delle prestazioni delle singole imprese del Gruppo (cosiddetto “Cost Sharing”). The holding company, based on a cost sharing agreement, recharged to its subsidiaries the mentioned costs, using the turnover realized by each of the mentioned controlled companies as “allocation key” to allocate the expenses incurred. L’Amministrazione Finanziaria aveva contestato la deduzione, in capo ad una delle società controllate, delle spese che erano state addebitate, difettando del requisito dell’inerenza, che, a giudizio dell’ufficio, non era stato debitamente provato dalla contribuente. Italian Tax Authorities disregarded the deduction of such costs in the hands of the controlled subsidiary as, it did not provide the proof of the actual relation between costs incurred and business activity carried out. La Suprema Corte, nell’esaminare la questione, preliminarmente ha ricordato che, nell’ambito dei gruppi multinazionali si sono diffuse operazioni aziendali, tra cui il riaddebito delle spese di regia, che sono spesso risultate meramente elusive, con lo scopo esclusivo di una più conveniente allocazione dell’imponibile tra le società associate. The Supreme Court that examined the case at hand, first of all pointed out that, frequently, management fees represent the instrument used by multinational group in order to obtain an undue tax saving allocating income to the subsidiaries with the sole aim of a “tax efficiency” . A parere degli Ermellini, è pertanto ritenuto giustificato un trattamento con particolare rigore di tali fattispecie. Taking into account the above, the Judges stated that it is appropriate that tax authorities carry out an in depth examination where such expenses are deducted. In merito all’onere della prova, i Giudici di legittimità hanno ribadito che: “l’onere della prova in ordine all’esistenza ed all’inerenza dei costi sopportati incombe sulla società che affermi di aver ricevuto il servizio, occorrendo, affinché il corrispettivo riconosciuto alla capogruppo sia deducibile ai fini delle imposte dirette e l’iva contestualmente assolta sia detraibile, che la controllata tragga dal servizio remunerato un’effettiva utilità e che quest’ultima sia obiettivamente determinabile e adeguatamente documentata […]”. With reference to the burden of the proof, the judges stated that taxpayers have to be able to prove that the services obtained are actually relevant to the business activity performed and, in order to deduct the costs incurred from taxable income and deduct the relevant input VAT, it is necessary to prove that the controlled company has an actual benefit from such services and this benefit has to be duly documented […]”. Ai fini della deducibilità dei costi di regia, è stato poi precisato che non risulta determinante la forfetizzazione percentuale dei costi riaddebitati dalla capogruppo alle controllate, ma che, tuttavia, “quando si utilizza un metodo di imputazione indiretta, la relazione tra costi e servizi forniti appare poco chiara e pertanto può essere difficile valutare il beneficio ottenuto”. In addition, concerning the amount of management fees deduction, it has been pointed out that where is is used an indirect cost allocation method, it is difficult to identify the benefit of the services received in the hand of the subsidiary. This is because the relationship between costs and services is not clear and it can be difficult to determine the effective benefit”. Pertanto, gli Ermellini hanno sottolineato la correttezza della prassi amministrativa e più precisamente hanno confermato che: “Ne deriva la legittimità della prassi amministrativa (C.M.32/9/2267 del 22 settembre 1980) che fondatamente subordina la deducibilità dei costi derivanti da accordi contrattuali sui servizi prestati dalla controllante (cost sharing agreements) all’effettività e all’inerenza della spesa all’attività d’impresa esercitata dalla controllata e al reale vantaggio che deriva a quest’ultima, senza che rilevino in proposito quelle esigenze di controllo della capogruppo, peculiari della sua funzione di shareholder. In siffatta prospettiva non è sufficiente l’esibizione del contratto Therefore, the judges, in the decision at hand, agreed with the interpretations of the tax authorities and confirmed that the legitimacy of the Circular Letter 32/9/2267 dated September 22 1980. In particular, it is correct to provides that (as Tax Authorities used to do) the deduction of intercompany’ s costs, incurred in consequence of a cost sharing agreement, is allowed to the extent their effectiveness and inherence to the business activity is proved. Consequently, it is necessary that the subsidiary obtain a real benefit from these costs, without any possibility to deduct so called “shareholders costs” incurred to the benefit of the controlling entity in its function of control. In this regard, it is not sufficient entering in a TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 20 riguardante le prestazioni di servizi fornite dalla controllante alle controllate e la fatturazione dei corrispettivi, dovendo emergere specificamente quegli elementi necessari per determinare l’utilità effettiva o potenziale conseguita dalla consociata che riceve il servizio”. In conclusione, alla luce dell’orientamento giurisprudenziale sopra esposto, ai fini della deducibilità delle spese di regia, non si ritiene sufficiente la mera esibizione del contratto relativo alla fornitura dei servizi intercompany ma è necessario che la società che ha ricevuto il servizio, ne provi l’utilità effettiva o potenziale. written cost sharing agreement but it is crucial to demonstrate the specific elements that allow to determine the actual (or, at least) potential benefit for the subsidiary which receives that service”. Cassa integrazione straordinaria anche per i partiti politici Extraordinary Unemployment Insurance Found for political parties (Gianluigi Baroni – Stefano Miniati – Claudio Burello) (Gianluigi Baroni – Stefano Miniati – Claudio Burello) Con il Decreto Legge n. 149 del 28 Dicembre 2013 (di seguito il “DL”), convertito con Legge n. 13 del 21 Febbraio 2014, che ha stabilito, inter alia, l’abolizione del finanziamento pubblico diretto ai partiti politici italiani, il governo Italiano ha esteso l’applicabilità dell’istituto della cassa integrazione guadagni straordinaria (di seguito la “CIGS”) e dei contratti di solidarietà difensivi (di seguito il “CDS”) anche ai partiti politici. Il DL, che ha ad oggetto, principalmente, la riforma del sistema di finanziamento dei partiti politici, introduce, dunque, nell’ordinamento italiano la possibilità anche per tali soggetti giuridici di accedere sia alla CIGS che ai CDS, stabilendo i requisiti di accessibilità a tali strumenti ed il limite finanziario delle erogazioni disponibili. With the Law Decree no. 149 of December, 28th 2013 (hereinafter the “DL”), converted into Law no. 13 of February, 21st 2014, which has established, inter alia, the abolition of direct public funding for the Italian political parties, the Italian government has extended the applicability of the extraordinary unemployment insurance fund (hereinafter the “CIGS”) and the defensive contracts of solidarity (hereinafter the “CDS”) also to the political parties. The DL, which mainly concerns the reform of the funding system of political parties, introduces in the Italian system the opportunity, for these legal entities, to access both to the CIGS and the CDS, establishing the requirements to access to those instruments and their financial limit. Tali ammortizzatori sociali sono stati originariamente ideati dal legislatore quali strumenti finalizzati ad integrare o sostituire la retribuzione di lavoratori, esclusivamente per le imprese industriali che si fossero trovate ad affrontare situazioni di crisi, ristrutturazione, riorganizzazione, conversione produttiva, privatizzazioni, fallimento ecc., con lo scopo di mantenere l’occupazione ed evitare, quindi, la riduzione del personale. Queste situazioni possono dipendere da problemi della singola azienda, del settore merceologico o di un’intera economia e che, poiché implicano un’impossibilità di ripresa dell’attività, determinano un’eccedenza strutturale di personale. Benché, dunque, nel corso degli anni il novero dei soggetti ammessi ad accedere a tali strumenti sia stato ripetutamente allargato, sino all’entrata in vigore del DL i partiti politici erano esclusi dalla fruibilità di tali ammortizzatori sociali. These social security measures were originally designed, by the legislator, as instruments aimed to integrate or replace the employee salary, only for the industrial enterprises, which were dealing with crisis, restructuring, reorganizations, productive conversions, privatizations, bankruptcy, etc., with the aim of maintaining the employment and avoiding personnel reductions. 21 In conclusion, according to the Supreme Court’s view, in order to deduct management fees for intra group services, it is not sufficient the mere exhibition of written agreements but it is necessary that the subsidiary, which received the services, is able to prove that it obtained an actual benefit from such services. These are the situations that can derive from problem of the single company, of the business sector, or of the entire economy and that, since they imply the impossibility of the business recovery, determine a structural staff redundancy. Although, thus, during the years the range of subjects admitted to these social security measures has been repeatedly extended, until the entry into force of the DL, the political parties were excluded from the application of such social security measures. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Successivamente all’emanazione del DL ed alla sua conversione, è poi intervenuto, come previsto dal DL stesso, il decreto ministeriale 22 aprile 2014 (di seguito il “DM”), con cui si è fornita una regolamentazione di dettaglio della materia. In particolare, il DM prevede, in merito ai CDS richiamati nel DL, che i partiti politici possono avere accesso esclusivamente a quelli di “tipo A”, ovvero quelli previsti appositamente per le aziende rientranti nel campo di applicazione della disciplina in materia di CIGS, senza possibilità, quindi, di usufruire di quelli di “tipo B”, che possono venire attivati in genere solo in casi particolari. A seguito dell’intervento normativo del 2013 e dell’emanazione del successivo DM, l’INPS, in data 8 Luglio 2014, ha emanato la circolare n. 87 (di seguito la “Circolare”), con l’intento di chiarire alcuni aspetti che erano ancora rimasti in sospeso ed aperti a molteplici interpretazioni. Questo, dunque, il quadro di riferimento, sia normativo che regolamentare. Nel merito, la norma del DL che viene in primo luogo in rilievo è l’articolo n. 16, che estende ai partiti e movimenti politici e alle loro rispettive articolazioni e sezioni, a prescindere dal numero di dipendenti, le disposizioni in materia di trattamento straordinario di integrazione salariale, ivi compresi i relativi obblighi contributivi, nonché la disciplina in materia di contratti di solidarietà. Following the emission and the conversion of the DL, a Ministerial decree, April 22nd 2014, has been issues (hereinafter the “DM”), as foreseen by the DL, which has provided a regulatory detail of the subject. Per “partiti politici”, sempre secondo il DL (articolo n. 18) devono intendersi i partiti, i movimenti e i gruppi politici organizzati che abbiano presentato candidati sotto il proprio simbolo alle elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, dei membri del Parlamento Europeo spettanti all’Italia o in uno dei consigli regionali o delle province autonome di Trento e di Bolzano riportando almeno un candidato eletto. “Political parties,” according to the DL (article no. 18) shall be considered the parties, movements and organized political groups who have submitted candidates under their own symbol in the elections for the renewal of the Senate, the Chamber of Deputies, the Italian members of the European Parliament or of one the regional councils or the autonomous provinces of Trento and Bolzano, reporting at least one elected candidate. Tali soggetti giuridici potranno, dunque, avvalersi degli strumenti di integrazioni salariali indicati nel DL, ma esclusivamente alle seguenti condizioni: 1. siano dotati di uno statuto, redatto nella forma dell’atto pubblico, che riporti le informazioni e con i requisiti di cui all’articolo n. 3 del DL; 2. siano iscritti in apposito registro tenuto da specifica commissione. These legal entities may access to the treatments of CIGS and CDS specified in the DL, but only at the following conditions: In merito ai destinatari delle prestazioni di integrazioni salariali di cui al DL,come chiarito ancora dall’INPS con la Circolare, questi devono intendersi tutti i dipendenti dei partiti politici inquadrati come operai, intermedi, impiegati e quadri, anche se assunti con contratto a tempo determinato o part-time. Restano, dunque, esclusi i dirigenti, gli apprendisti e i lavoratori a domicilio. Quanto al finanziamento delle prestazioni previste dagli ammortizzatori sociali oggetto del presente articolo, il secondo comma dell’articolo n. 16 autorizza una spesa complessiva di n. 15 mln di Euro per l’anno 2014, di n. 8,5 mln di Euro per l’anno 2015 e di n. 11,25 mln di Euro a decorrere dall’anno 2016. With regard to the recipients of the treatment of CIGS and CDS referred to the DL, then, as clarified moreover by INPS with the Communication, these should be all the employees of political parties, classified as blue collars, white collars and upper white collars, even if employed under a fixed-term or part-time contract. Therefore, the executives, apprentices and home workers are excluded. Regarding the financing of the treatment of CIGS and CDS, described in this article, the second paragraph of the Article no. 16 authorizes a total expenditure of no. 15 mln of Euros for the 2014, no. 8.5 mln of Euros for 2015 and no. 11.25 mln of Euros for 2016. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 In particular, the DM establishes, regarding the CDS regulated in the DL, that political parties may access only to those of “type A”, that are those specifically provided for companies falling within the scope of the rules of CIGS, without the possibility, therefore, to access at those of “type B”, which generally, can be activated only in special cases. After the legislative intervention of 2013 and the emission of the subsequent DM, then, the INPS, on July, 8th, 2014, has published the communication no. 87 (hereinafter the “Communication”) aiming at clarifing certain suspended aspects that could have lead to multiple interpretations. What above, then, is the framework, both legislative and regulatory. With reference to the legislative regulation, the main rule of the DL that has to be firstly taken into consideration is the article no. 16, which extends to political parties and movements and their respective connected structures and sections, regardless to the number of their employees, the provisions of the CIGS, including the related contributory obligations, as well as the rules governing the contracts of solidarity. 1. to have a constitution, draft as public act, which must include the information and the requirements of the Article n. 3 of DL; 2. to be enrolled in a special register, kept by a specific committee. 22 In aggiunta a quanto sopra, per quanto concerne la CIGS, questa sarà finanziata anche da ulteriori fondi e cioè dal c.d. “contributo ordinario”. Tale contributo, secondo le regole generali, è posto a carico sia dei datori di lavoro che dei lavoratori e ammonta allo 0,9% della retribuzione imponibile di tutto il personale per il quale è astrattamente possibile il ricorso alla CIGS quanto alla quota a carico dei datori di lavoro, allo 0,3% della retribuzione imponibile per la quota a carico dei lavoratori. Al fine di stabilire un ordine di priorità, è stabilito poi nel DM che la concessione dei trattamenti di CIGS e CDS sarà autorizzata, sino ad esaurimento fondi, in virtù dell’ordine cronologico di presentazione delle relative istanze da parte dei soggetti interessati. In addition to the above, the CIGS will be also financed by additional funds, the so called “ordinary contribution”. This contribution, according to the general rules, is due both by employers and employees and, for what is due by the employers, amounted to the 0.9% of taxable retribution of all the staff for which it is theoretically possible the CIGS, to the 0.3% of taxable remuneration for the part due by the employees. Ancora in tema di fondi, una volta attivata la CIGS, chiarisce l’INPS con la Circolare, il partito politico interessato dovrà, secondo le regole generali, versare anche il c.d. “contributo addizionale”. Still on the matter of funds, once activated the CIGS, the INPS has clarified within the Communication that the political party that requests the CIGS will have to pay, in accordance with the general rules, also the “additional contribution”. Per quanto riguarda, invece, la procedura da espletare per l’ottenimento del trattamento di integrazione salariale, i partiti politici hanno l’obbligo di presentare la necessaria domanda alla Direzione Generale delle politiche attive e passive del Ministero Del Lavoro, secondo le vigenti disposizioni in materia. Con gli interventi sia legislativi che regolamentari di cui sopra il legislatore italiano ha, pertanto, esteso ai partiti politici la possibilità di accedere ad alcune forme di integrazione salariale. In particolare, dal luglio 2014 i partiti politici hanno accesso, a tutti gli effetti, agli ammortizzatori sociali cd. “straordinari” (e cioè alla CIGS e al CDS). Regarding the procedure that must be followed for obtaining the treatment of CIGS and CDS, the political parties have to submit the mandatory application to the General Directorate for the active and passive policies of the Ministry of Work, according to the general applicable provisions on the matter. Al fine di comprendere le ragioni della descritta novità per i partiti politivi è necessario calarla nel ben noto contesto economico e produttivo attuale, che non ha ancora dato chiari segni di stabile ripresa, ove l’abolizione, proprio per il tramite del DL, del finanziamento pubblico ai partiti potrebbe portare ad un generale indebolimento della solidità finanziaria di alcuni soggetti del panorama politico attuale, con evidente esposizione, in mancanza della descritta estensione, dei lavoratori dipendenti di tali soggetti alla mancanza di quelle tutele previste invece per gran parte degli altri lavoratori dipendenti. 23 In order to establish a priority parameter for the treatments concession, it is established in the DM that the concession of treatment of CIGS and CDS will be authorized, until funds are exhausted, in accordance with the chronological order of presentation of the requests from the subjects involved. With both the legislative and regulatory acts described above, then, the Italian legislator has extended to the political parties the opportunity to have some means of salary integration. In particular, since July 2014, the political parties have access to all intents and purposes, to the so-called social security measure defined as “extraordinary” (i.e. the CIGS and the CDS). In order to proper understand the reasons of the new legislation for the political parties, must be taken in consideration the well-known current economic and productive context, that has not shown clear signs of steady recovery yet, and the abolition, through the DL, of the public financing of political parties, that could lead to a general weakening of the financial viability of some of the subjects of the current Italian political framework, with the clear exposure, in absence of the described extension, of the employees of these entities to the lack of those protections provided instead for most of other employees. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Trasformazione delle imposte anticipate ai fini IRAP in credito d’imposta Conversion of the regional tax (IRAP) deferred tax assets (DTA) in tax credit (Marta Primavesi – Jacopo Meregalli) (Marta Primavesi – Jacopo Meregalli) Premessa Premise Si ricorda che l’articolo 2, commi da 55 a 58, del decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225 (c.d. Decreto milleproroghe) ha introdotto la disciplina in presenza di una perdita d’esercizio (si veda la TLS Newsletter n. 3, Anno 2011, “Milleproroghe e le imposte anticipate nel bilancio delle banche e degli enti finaiziari”) della trasformazione in credito di imposta delle attività per imposte anticipate (di seguito “DTA”) iscritte in bilancio, relative alle svalutazioni di crediti – non ancora dedotte ai sensi dell’articolo 106, comma 3, del TUIR – e al valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali i cui componenti negativi sono deducibili ai fini delle imposte sui redditi in più periodi d’imposta. We remind you that Article 2, paragraphs from 55 to 58, Law Decree no. 225, dated December 29, 2010 (i.e. the so called “Decreto Milleproroghe”), introduced the discipline, of the conversion of deferred tax assets related to write downs of receivables not yet deducted from the taxable income according to paragraph 3, Article 106, ITC, and those related to goodwill and other intangible assets that are deductible from the taxable income in several periods in case the Financial Statements show a loss (please see the TLS Newsletter no. 3/2011, “The “Milleproroghe” bill: conversion of deferred tax assets for banks and financial companies”),. Tale disciplina è stata successivamente modificata dall’articolo 9 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (c.d. “Decreto Monti”) il quale ha aggiunto il comma 56bis all’articolo 2 del decreto milleproroghe che prevede la conversione delle DTA iscritte in bilancio in presenza di perdite fiscali rilevanti ai sensi dell’articolo 84 del TUIR (si veda la TLS Newsletter n. 12, Anno 2011, “Trasformazione delle imposte anticipate in credito di imposta”). The above mentioned discipline has been amended by Article 9, Law Decree no. 201, dated December 6, 2011 (i.e. the so called “Decreto Monti”), which added the paragraph 56bis to Article 2, Law Decree “Milleproroghe”, providing the conversion of the deferred tax assets booked in the Financial Statements in case of tax losses, according to Article 84, ITC (please see the TLS Newsletter no. 12/2011, “Conversion of deferred tax assets in tax credit”). Fermo restando quanto già chiarito con la risoluzione ministeriale n. 94/2011 e con la circolare ministeriale n. 37/2012, il presente articolo illustra le ulteriori novità introdotte dall’articolo 1, commi da 167 a 171, legge 27 dicembre 2013, n. 147 (c.d. “legge di stabilità 2014”) che ha ulteriormente esteso l’ambito applicativo della disciplina in esame alle DTA IRAP afferenti ai medesimi componenti negativi (i.e. svalutazione crediti, ammortamenti / svalutazioni dell’avviamento e delle altre attività immateriali) in caso di perdita civilistica e valore della produzione netta negativo, nonché i relativi chiarimenti forniti in merito dalla circolare ministeriale n. 17 del 16 giugno 2014 (di seguito la “Circolare”). Without prejudice to what was already clarified by the Italian Tax Authority with Resolution no. 94/2011 and Circular no. 37/, this article would illustrate the new rules introduced by Article 1, paragraph from 167 to 171, Law no. 147, dated December 27 2013 (i.e. the so called “Legge di stabilità 2014”) extending the discipline to the IRAP deferred tax assets relating to the same negative components (i.e. bad debts, depreciation and amortization of goodwill and other intangible assets) in the case of statutory loss and negative IRAP taxable base, as well as the relevant clarifications provided by the Italian Tax Authority with Circular no. 17, dated 16 June 2014 (hereinafter the “Circular”) in this respect. Trasformazione in credito di imposta delle DTA IRAP in caso di perdita di esercizio (commi 55 e 56) Conversion of the IRAP DTA in tax credit in case of statutory loss (paragraphs 55 and 56) La fattispecie della trasformazione in credito di imposta delle DTA iscritte in bilancio nell’ipotesi in cui venga rilevata una perdita di esercizio (articolo 2, comma 55, del Decreto milleproroghe) è stata integrata dall’articolo 1, comma 167 della legge di stabilità 2014 il quale dispone che le “rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti non ancora dedotte dalla base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive ai sensi degli articoli 6, comma 1, lettera c-bis), e 7, comma 1, lettera b-bis), del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, nonché quelle relative The discipline of the conversion of the DTA booked in the Financial Statements in tax credit in case of statutory loss (Article 2, Paragraph 55 of the “Decreto Milleproroghe”) has been extended by Article 1, paragraph 167, of the “Legge di stabilità” which states that the “net value adjustments for depreciation of receivables not yet deducted from the IRAP taxable base according to Article 6, paragraph 1, letter c-bis), and Article 7, paragraph 1, letter b bis), Legislative Decree 15 December 1997, no. 446, as well as those relating to goodwill and other intangible assets that are deductible in several TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 24 al valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali, i cui componenti negativi sono deducibili in più periodi d’imposta ai fini (…) dell’imposta regionale sulle attività produttive, sono trasformate in crediti d’imposta qualora nel bilancio individuale della società venga rilevata una perdita d’esercizio”. periods (...) from the IRAP taxable base , are converted in tax credits in case the Financial Statements show a Statutory loss”. Ne discende che risultano trasformabili in credito di imposta anche le DTA IRAP afferenti a: • rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti non ancora dedotte dalla base imponibile IRAP per i soggetti che applicano l’articolo 106, comma 3, del TUIR (ovvero banche e altri enti finanziari nonché imprese assicurative); • componenti negativi relativi al valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali, la cui deducibilità è rinviata in più esercizi (ovvero tutti i contribuenti interessati come già chiarito dalla Risoluzione n. 94/2011). As a consequence, the following IRAP DTA can be converted in tax credits: • those relating to the net value adjustments for depreciation of receivables not yet deducted from the IRAP taxable base for taxpayers which apply Article 106, paragraph 3, ITC (i.e. banks and other financial institutions and insurance companies); • those relating to negative components relating to goodwill and other intangible assets, whose deductibility is deferred over several years (i.e. all taxpayers as already clarified by Resolution no. 94/2011). Ai fini della quantificazione delle DTA IRAP trasformabili restano fermi i chiarimenti forniti dalla circolare n. 37/E del 2012 in relazione alle modalità applicative, in ambito IRES, dell’articolo 2, comma 56, del Decreto Milleproroghe. In order to quantify the amount of the IRAP DTA which can be converted in tax credits, the clarifications provided by Circular no. 37/2012 in connection with the income tax (IRES) DTA remain valid. Trasformazione in credito di imposta delle DTA IRAP in caso di valore della produzione netta negativo (comma 56-bis.1) Conversion of the IRAP DTA in tax credit in case of negative IRAP taxable base (paragraph 56-bis.1) L’articolo 1, comma 168 della legge di stabilità 2014, ha inserito all’articolo 2 del Decreto milleproroghe, il comma 56-bis.1, il quale dispone che “qualora dalla dichiarazione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive emerga un valore della produzione netta negativo, la quota delle attività per imposte anticipate di cui al comma 55 che si riferisce ai componenti negativi di cui al medesimo comma che hanno concorso alla formazione del valore della produzione netta negativo, è trasformata per intero in crediti d’imposta”. Article 1, paragraph 168, of the “Legge di stabilità 2014”, added the paragraph 56-bis.1 to Article 2 of the “Decreto Milleproroghe” stating that “in case the IRAP return shows a negative taxable base, the share of deferred tax assets referring to the negative components indicated in the paragraph 55 which contributed to the determination of the negative IRAP taxable base, are converted in tax credits “. La disposizione in esame introduce una nuova ipotesi di trasformazione in credito di imposta delle DTA afferenti i componenti negativi di cui al medesimo comma 55 per la quota riferita ai reversal che trovano capienza nel valore della produzione netta negativo. The above provision introduces a new hypothesis of conversion of the DTA in tax credit, i.e. those referring to the negative components indicated in the above paragraph 55 in the extent of the amounts relating to the reversal included in the negative IRAP taxable base. Come chiarito dalla Circolare e analogamente a quanto chiarito in relazione alla trasformazione delle DTA IRES in presenza di una perdita fiscale (circolare ministeriale n. 37/2012), si ritiene che anche in ipotesi di conversione di DTA IRAP il valore della produzione netta negativo vada prioritariamente riferito alle variazioni in diminuzione connesse ai componenti che hanno dato luogo all’iscrizione di imposte anticipate (ad esempio, ammortamenti / svalutazioni dell’avviamento e delle altre attività immateriali). As clarified by the Circular and as explained in the same way in connection with the conversion of the IRES DTA in case of a tax loss (Ministerial Circular no. 37/2012), it is believed that also in case of conversion of the IRAP DTA , the negative taxable base has to be primarily attributed to the decreases relating to the components that gave rise to deferred tax assets (i.e. amortization / depreciation of goodwill and other intangible assets). 25 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Aspetti applicativi Applicative aspects Per quanto riguarda le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti di cui agli articoli 6, comma 1, lettera c-bis) e 7, comma 1, lettera b-bis) del decreto IRAP, la Circolare chiarisce che sono convertibili le DTA connesse alle svalutazioni operate a partire dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013; le rettifiche su crediti operate in periodi d’imposta antecedenti a quello in corso al 31 dicembre 2013, non danno luogo a DTA convertibili. With reference to the net value adjustments for depreciation of receivables according to Articles 6, paragraph 1, letter c-bis) and 7, paragraph 1, letter b-bis) of the IRAP Decree, the Circular clarifies that the DTA relating to the depreciation booked starting from the fiscal period in progress at December 31, 2013 can be converted; the adjustments on receivables made in prior fiscal periods to those in progress at December 31, 2013 are not relevant for the conversion of the DTA in tax credits. Tale soluzione appare confermata dal dato letterale del comma 55, che fa espresso riferimento alle rettifiche di valore nette dei crediti operate ai sensi degli articoli 6, comma 1, lettera c-bis e 7, comma 1, lettera b-bis del decreto legislativo n. 446 del 1997. Si tratta, dunque, di componenti valutative che, ai fini della disciplina IRAP, trovano concreto riconoscimento solo a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 (i.e. esercizio 2013 per i contribuenti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare). This solution is confirmed by paragraph 55, which expressly refers to the net value adjustments of receivables made pursuant to Articles 6, paragraph 1, letter c-bis and 7, paragraph 1, letter b-bis, Legislative Decree no. 446/1997. These evaluation adjustments are relevant for IRAP purposes only starting from the fiscal period in progress at December 31, 2013 (i.e. starting from the fiscal year 2013 for those taxpayers having the calendar year coinciding with the fiscal year). Con riferimento all’ammortamento ovvero alle svalutazioni dell’avviamento e delle altre attività immateriali, la Circolare chiarisce che sono convertibili anche le DTA connesse a variazioni in aumento operate in periodi d’imposta antecedenti a quello in corso al 31 dicembre 2013, trattandosi di componenti rilevanti agli effetti dell’IRAP anche anteriormente all’entrata in vigore della normativa in esame. With reference to the amortization and depreciation of goodwill and other intangible assets, the Circular clarifies that the DTA relating to the adjustments made in fiscal years prior the year in progress at December 31, 2013 are also convertible, because they were relevant for IRAP purposes also before the entry into force of the Law under discussion. In altri termini, in ordine a tali componenti, la trasformazione opera anche in relazione alle DTA correttamente iscritte nel bilancio 2013 riferite a componenti negativi contabilizzati in esercizi anteriori al periodo d’imposta considerato. Ad analoghe conclusioni si perviene con riferimento alla rilevanza delle DTA IRAP convertibili ai sensi del comma 56-bis.1 del decreto legge n. 225 del 2010 in presenza di valore della produzione netta negativo. In other words, for these adjustments, the conversation is applicable also to the DTA correctly booked in the Financial Statements relating to FY 2013 but relating to costs booked in prior fiscal years. A similar conclusion is reached out with respect to the IRAP DTA which can be converted pursuant to paragraph 56-bis.1, Law Decree no. 225/2010 in presence of negative IRAP taxable base. Ne discende che ai fini della trasformazione: • la quota delle DTA corrispondenti ad eventuali reversal afferenti alle rettifiche di valore dei crediti operate in esercizi antecedenti al 2013 non assume rilevanza; • trovano, per contro, riconoscimento fiscale le DTA corrispondenti ai reversal connessi a variazioni in aumento operate in esercizi antecedenti al 2013 relative alle svalutazioni e/o all’ammortamento dell’avviamento e delle altre attività immateriali. As a consequence, in order to convert the DTA in tax credit: • the share of DTA relating to reversals related to depreciation of receivables made in fiscal years prior to 2013 is not relevant; • the share of DTA relating to the reversal made in the years prior to 2013 and related to depreciation and / or amortization of goodwill and other intangible assets is relevant. Modalità di utilizzo del credito d’imposta How to use the tax credit La Circolare rammenta che il credito di imposta de quo non è produttivo di interessi e può essere utilizzato, senza limiti di importo in compensazione, ovvero può essere ceduto al valore nominale a società del gruppo secondo quanto previsto dall’art. 43-ter, D.P.R. 602/1973; è consentito, inoltre, chiedere a rimborso l’eventuale credito che residui dopo aver effettuato le compensazioni. The Circular clarified that the tax credit at issue does not produce interests and can be offset without any limit, and/ or can be sold at arm’s length principle to other group companies in accordance with Article 43-ter, Presidential Decree 602/1973; it is also possible asking for the refund of the residual credit after the offsetting. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 26 Nell’ambito del regime della tassazione di gruppo, il credito d’imposta rientra tra quelli cedibili alla società o ente consolidante secondo quanto consentito dall’articolo 7, D.M. 9.6.2004. In the tax group regime, the tax credit can be transferred to another group companies according to the provision of Article 7, Ministerial Decree dated June 9, 2004. Compatibilmente con le peculiarità proprie del regime della tassazione di gruppo, la società consolidata ha la possibilità di trasferire il credito d’imposta con gli stessi limiti di utilizzazione che incontrerebbe se operasse al di fuori del regime del consolidato. In accordance with the tax group regime provisions, the consolidated company has the possibility to transfer the tax credit under the same limitations that it would meet in the absence of the tax group regime. Poiché in via generale il credito da DTA può essere utilizzato dalla società che lo ha maturato per abbattere l’IRES dovuta senza limiti di importo, una società consolidata può trasferire il credito DTA alla consolidante senza tener conto degli eventuali utilizzi effettuati in proprio, anche oltre il limite di Euro 700.000, di cui all’art. 17, D.Lgs. 241/1997, purché entro il limite dell’IRES corrispondente al proprio reddito imponibile, al netto di eventuali elementi trasferiti al consolidato quali detrazioni, crediti per imposte pagate all’estero, ritenute alla fonte a titolo di acconto, versamenti in acconto e eccedenze e, comunque, fino a concorrenza dell’IRES dovuta dalla fiscal unit. Because in general the DTA credit can be used by the company to reduce the IRES due without any limit, a consolidated company may transfer the DTA credit into the tax group without taking into account any its own offsetting , even more than the limit of Euro 700,000, pursuant to Article 17, Legislative Decree no. 241/1997, but within the limit of IRES corresponding to group taxable base, net of any items transferred to the tax group regime such as credits for foreign taxes paid, withholding tax, advance payments and surpluses and, in any case, up to the amount of the IRES due by the fiscal unit. Per la parte di credito che eccede le compensazioni effettuate può essere attivata la procedura di rimborso. The amount of the tax credit not offset can be asked for the refund. Entrata in vigore delle modifiche normative e periodo transitorio Entry into force of the new rules and transitional period L’articolo 1, comma 171, della legge di stabilità 2014 dispone che la nuova disciplina di cui ai commi da 167 a 170 si applica a partire “(…) dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013”. In particolare, in relazione alle DTA IRAP convertibili ai sensi del comma 55, la trasformazione decorre “dalla data di approvazione del bilancio da parte dell’assemblea dei soci, o dei diversi organi competenti per legge (…)” ; pertanto, assumono rilievo le DTA IRAP risultanti dal bilancio relativo all’esercizio 2013. Article 1, paragraph 171, of the “Legge di Stabilità 2014” provides that the new rules provided by paragraphs from 167 to 170 are applicable starting from “(...) the tax period in progress at December 31, 2013”. In particular, with reference to the IRAP DTA indicated in paragraph 55, the conversation applies “starting from the date of the approval of the financial statements by the shareholder, or by the competent organ (...)”; therefore, the IRAP DTA resulting from the financial statements at December 31, 2013 are relevant. Per quanto riguarda le DTA IRAP trasformabili ai sensi del comma 56-bis.1 la “trasformazione decorre dalla data di presentazione della dichiarazione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive in cui viene rilevato il valore della produzione netta negativo (...)”. Ai fini della prima applicazione della norma, si fa dunque riferimento alla dichiarazione IRAP 2014, relativa al periodo d’imposta 2013. With reference to the IRAP DTA which can be converted according to paragraph 56-bis.1 the “conversion applies from the date of filing of the IRAP return showing the negative taxable base (...) “. For the purposes of the first application of the rule, you should make reference to the IRAP 2014, relating to the fiscal period 2013. 27 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Le modifiche al Testo Unico Bancario ed al Testo Unico della Finanza apportate dal “Decreto Competitività” Amendments to Consolidated Law on Banking and to Consolidated Law on Financial Intermediation by “Competitiveness Decree” (Mario Zanin e Giulio Farolfi) (Mario Zanin e Giulio Farolfi) Il decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014 (c.d. “Decreto Competitività”; “D.C.”), convertito con modificazioni dalla legge n. 116 dell’11 agosto 2014, entrata in vigore il successivo 21 agosto, ha apportato talune modifiche - fra l’altro - al d.lgs. n. 385/1993 (c.d. “Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia”; “TUB”) ed al d.lgs. n. 58/1998 (c.d. “Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”; “TUF”). Law Decree no. 91 of June 24, 2014 (“Competitiveness Decree”; “D.C.”), converted with amendments by Law no. 116 of August 11, 2014, entered into force on following August, 21, has brought by several amendments – inter alia – to Legislative Decree no. 385/1993 (“Consolidated Law on Banking”; “TUB”) and to Legislative Decree no. 58/1998 (“Consolidated Law on Financial Intermediation”; “TUF”). In particolare, quanto al TUB, l’art. 22, comma 3, D.C., ha introdotto all’art. 114 il comma 2-bis, che consente alle imprese di assicurazione italiane di svolgere l’attività di concessione diretta di finanziamenti sotto qualsiasi forma (ad esclusione di quella di rilascio di garanzie), alle seguenti condizioni: (i) esclusivamente nei confronti di soggetti diversi da persone fisiche e “microimprese” (come definite dall’allegato alla raccomandazione della Commissione 2003/361/CE); (ii) nei limiti stabiliti dal d.lgs. n. 209/2005 (c.d. “Codice delle Assicurazioni Private”) e dalle relative disposizioni attuative emanate dall’IVASS (già ISVAP); ed, infine, (iii) adempiendo agli obblighi di invio a Banca d’Italia delle segnalazioni periodiche e di ogni altro dato e documento richiesto secondo modalità e tempi stabiliti dalla stessa Banca d’Italia, nonché di partecipazione alla Centrale Rischi. In sede di conversione è stato specificato che Banca d’Italia può prevedere che l’invio di tali dati e la partecipazione alla Centrale Rischi avvengano per il tramite di banche ed intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’art. 106, TUB. In particular, as to TUB, art. 22, par. 3, D.C., has added to art. 114 the paragraph 2-bis, which allows the Italian insurance companies to carry out the business of direct granting of loans in whatsoever form (except for the issuance of guarantees), under the following conditions: (i) exclusively to parties other than natural persons and “microenterprises” (as defined in the annex to Commission Recommendation 2003/361/EC); (ii) within the limits set forth by Legislative Decree no. 209/2005 (“Code of Private Insurance”) and by the related implementing provisions issued by IVASS (previously, ISVAP); and, finally, (iii) fulfilling the obligations of sending to the Bank of Italy every periodic report and any other required information and document, in accordance with the rules and time established by the Bank of Italy, and of participating to the Central Credit Register. With the law decree’s conversion it has been specified that Bank of Italy may dispose that the submission of such data, as well as the participation in the Central Credit Register, may be carried out through banks and financial intermediaries entered in the register referred to in art. 106, TUB. Peraltro, si evidenzia, la possibilità di concedere finanziamenti in favore dei suindicati soggetti è stata introdotta, dal successivo comma 6 del medesimo art. 22, D.C., anche per le società di cartolarizzazione dei crediti, mediante opportune modifiche alla legge n. 130/1999 finalizzate, dunque, a stabilire limiti e condizioni della nuova operatività in questione. Quanto, invece, alle principali modifiche al TUF, innanzitutto l’art. 20, comma 1, lett. aa), D.C., ha disciplinato, per il tramite del nuovo articolo 127-quinquies, l’istituto della “maggiorazione del voto”, ovvero la possibilità per le società quotate o quotande di prevedere un’apposita clausola statutaria che attribuisca un diritto di voto maggiorato, fino ad un massimo di due voti, agli azionisti di “lungo periodo” (ossia a quelli iscritti da almeno 2 anni in un apposito elenco, la cui tenuta è disciplinata dallo statuto). TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Moreover, it should be noted, the faculty of granting loans in favour of the above-mentioned subjects has also been introduced, by paragraph 6 of that art. 22, D.C., for the securitisation special purpose entities, by appropriate amendments to Law no. 130/1999 aimed at setting the limits and conditions of such new business. As to, instead, the main changes to TUF, first of all art. 20, par. 1, lett. aa), D.C., has regulated, through the new article 127-quinquies, the institution of the “vote’s increase”, this being the possibility for listed companies or IPO companies to insert a specific bylaws provision conferring a right to an increased vote, up to a maximum of two votes, for the “long term” shareholders (i.e. those enrolled for at least two years in a special list, the keeping of which is governed by the bylaws). 28 L’introduzione delle azioni a voto maggiorato è volta ad incentivare l’accesso alla quotazione delle “imprese familiari italiane”: infatti, è stato ritenuto che una maggiore flessibilità nella struttura del capitale possa consentire l’aumento della dimensione del flottante offerto al pubblico e della liquidità delle azioni quotate, senza al contempo determinare una diluizione in sede assembleare per gli azionisti di controllo. Per le società quotande sarà possibile computare ai fini del possesso continuativo anche il periodo precedente all’introduzione della clausola statutaria; diversamente, per le società quotate, il voto maggiorato potrà essere attribuito soltanto una volta decorso il periodo continuativo di iscrizione nell’apposito elenco. The introduction of the increased vote shares is intended to encourage the access to listing of the “Italian family enterprises”: in fact, it has been deemed that a greater flexibility in the capital’s structure would enhance the size of the float out to the public and the liquidity of the listed shares, without lead, in turn, to a dilution for the controlling shareholders at the general meeting. The IPO companies will be able to compute, for the purpose of the continuous possession, also the period preceding the introduction of the bylaws provision; differently, the listed companies will be able to assign the increased vote only when the period of continuous enrolment in the above-mentioned list will have elapsed. La disciplina dell’art. 127-quinquies, TUF, non è comunque di immediata operatività, dovendosi attendere l’emanazione da parte della Consob – prevista entro il prossimo 31 dicembre – di un regolamento che stabilisca le relative disposizioni di attuazione. The rules disposed by art. 127-quinquies, TUF, are nonetheless not of immediate applicability, as it is necessary to wait for the issue by Consob - expected within the next 31st of December - of a regulation laying down the provisions for their implementation. Infine, si sottolinea che l’art. 20, comma 8-bis, D.C., aggiunto in sede di conversione, ha sostituito i commi terzo e quarto dell’art. 2351, codice civile, stabilendo che: • tutte le società potranno prevedere nel proprio statuto che, in relazione alla quantità delle azioni possedute da uno stesso soggetto, il diritto di voto sia limitato ad una misura massima o sia “scaglionato”; • solo le società diverse da quelle quotate potranno prevedere nel proprio statuto la creazione di azioni con diritto di voto plurimo, anche per particolari argomenti ovvero subordinato al verificarsi di determinate condizioni non meramente potestative, con un massimo di tre voti. Pertanto, a superamento del principio “one share one vote” finora imperante nel nostro ordinamento, nell’ambito delle società quotate saranno possibili azioni con due voti (azioni a voto maggiorato), mentre in quelle non quotate saranno possibili azioni con massimo tre voti (azioni a voto plurimo). Finally, it should be noted that art. 20, par. 8-bis, D.C., added pending the law decree’s conversion, has replaced the third and fourth paragraphs of art. 2351, Civil Code, stating that: • every company is able to insert in its bylaws, in relation to the sum of shares owned by the same person, a provision which limits its right to vote to a maximum amount or divides it into “ranges”; • only the companies other than those listed are able to provide in their bylaws the creation of shares with multiple voting rights, even for particular topics or subject to the satisfaction of certain conditions not merely discretionary, up to a maximum of three votes. Ulteriore novità è l’introduzione nell’ambito del TUF, da parte dell’art. 20, comma 1, D.C., della categoria delle “piccole e medie imprese” (“PMI”), definite alla lett. w-quater.1) dell’art. 1, comma 1, TUF, come “emittenti azioni quotate che abbiano, in base al bilancio approvato relativo all’ultimo esercizio, anche anteriore all’ammissione alla negoziazione delle proprie azioni, un fatturato fino a 300 milioni di euro, ovvero una capitalizzazione media di mercato nell’ultimo anno solare inferiore ai 500 milioni di euro”, e, altresì, dedicandovi una disciplina apposita. In sintesi, le nuove previsioni sono finalizzate a favorire la quotazione delle PMI, concedendo loro la facoltà di modificare in via statutaria la soglia al superamento della quale scaturisce l’obbligo di lancio di offerta pubblica di acquisto (di base fissata nella misura del 30% della partecipazione o dei diritti di voto); più in particolare, la soglia in questione potrà esser scelta nell’intervallo fra il 25% (qualora l’interesse prevalente dei soci fosse quello di tutelarsi maggiormente contro il rischio di perdita del controllo) ed il 40% (nel caso, opposto, di volontà di favorire l’ingresso nel capitale di ulteriori soggetti). Another novelty is that art. 20, par. 1, D.C., has introduced within TUF the category of “small and medium-sized enterprises” (“PMI”), by defining them at art. 1, par. 1, letter. w-quater.1), TUF, as “listed issuers who have, according to the approved financial statement for the last year, even prior to the admission to trading of its shares, a turnover of up to Euro 300 million, or an average market capitalization of the last calendar year less than Euro 500 million” and providing upon them a specific regulation. 29 Therefore, overcoming the principle “one share one vote”, so far prevailing in our legal system, listed companies are now allowed to create shares with up to two votes (increased vote shares), while those unlisted are allowed to create shares with up to three votes (multiple vote shares). In summary, the new rules aim at easing the listing of PMI, granting them the right to choose, by amending their bylaws, the threshold the overcoming of which results in the obligation to launch a takeover bid (in general fixed at 30% of the capital or voting rights); more in detail, such threshold may be chosen in the range between 25% (if the main interest of the shareholders was to better protect against the risk of loss of control) and 40% (in the opposite case in which there was the desire to facilitate the acquisition of capital by other persons). TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Infine, l’art. 22, comma 5, D.C., ha modificato l’art. 1, comma 1, lett. k), TUF, ricomprendendo la specifica tipologia dei crediti “erogati a valere sul patrimonio dell’OICR” nel novero dei beni in cui può investire l’organismo di investimento collettivo del risparmio (“OICR”, appunto). Specularmente, si osserva, la previsione in questione è stata inserita nelle versioni, già poste in consultazione pubblica, sia dell’art. 4, comma 1, lett. e), dello schema di regolamento attuativo dell’art. 39, TUF (avente ad oggetto la determinazione dei criteri generali cui devono uniformarsi gli OICR italiani), sia del “Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio” (cfr. Titolo V, Capitolo III, Sezione V, Paragrafo 1). La possibilità di utilizzare il patrimonio dell’OICR per la concessione di finanziamenti è stata riconosciuta al fine di favorire l’iniezione nel mercato di capitali aggiuntivi rispetto a quelli di natura bancaria, in linea con le principali tendenze normative europee; in tal caso, a norma del menzionato schema di regolamento attuativo dell’art. 39, TUF, il fondo dovrà necessariamente assumere la forma “chiusa” e potrà essere oggetto di offerta anche nei confronti di investitori al dettaglio. Finally, art. 22, par. 5, D.C., has amended art. 1, par. 1, lett. k), TUF, by including the specific type of credits “paid out of the assets of the UCI” in the group of assets in which the collective investment undertaking (“UCI”) may invest. Similarly, it is observed, such provision has been included in the versions, already submitted to Italian public consultation, of both art. 4, par. 1, lett. e), of the draft regulation implementing art. 39, TUF (concerning the determination of the general criteria which Italian UCI must comply with) and of the “Regulation on collective asset management” (cfr. Title V, Chapter III, Section V, Paragraph 1). Impugnabilità dell’estratto del ruolo esattoriale. La parola passa alle Sezioni Unite The appealability of the tax register excerpt. The case is referred to the Joint sitting of the divisions of the Supreme Court (Carlo Romano - Francesca Russi) (Carlo Romano - Francesca Russi) L’impugnabilità dell’estratto del ruolo esattoriale torna a far discutere e la questione verrà decisa dalle Sezioni Unite. Questo è quanto emerge dall’ordinanza n. 16055 dell’11 luglio 2014 con la quale la Suprema Corte, valutata la complessità e la presenza di orientamenti contrastanti nella giurisprudenza di legittimità, ha deciso di sottoporre la questione al Primo Presidente per l’eventuale rimessione della causa alle Sezioni Unite. The appealability of the tax register excerpt is back to discussion and the issue will be decided by the Joint sitting of the divisions of the Supreme Court. In fact, due to the conflicting case-law regarding this complex legal issue, the order no. 16055 of 11 July 2014 of the Supreme Court submits the issue to the First President of the Court so that the Joint sitting of the divisions of the Supreme Court could state the case. L’ordinanza in questione ha svolto una attenta e critica analisi dei diversi orientamenti giurisprudenziali formatisi negli ultimi anni. In particolare, ha posto in evidenza come una serie di pronunce si sono orientate verso la non impugnabilità dell’estratto del ruolo esattoriale se non in via di eccezione, in quanto un mero atto interno quale il medesimo non sarebbe impugnabile, potendo quindi rientrare nel novero degli atti di cui al combinato disposto degli artt. 2 e 19 D. Lgs. 546/92 solo ed unicamente nel caso in cui lo stesso sia stato notificato autonomamente rispetto alla cartella, assurgendo così alla funzione di atto impositivo, oppure quando i vizi del ruolo, per effetto di specifiche norme di legge – come ad esempio l’art. 17, D.P.R. 602/73 con cui fissa i termini per l’iscrizione – si riverberano sul rapporto tributario (Cass. nn. 6395/2014, 6610/2013, 6906/2013, 139/2004). In this regards, the Supreme Court provides a high and accurate analysis of the conflicting doctrines developed by the case-law. More specifically, the aforementioned order highlights that certain judgments went mostly through the unappealability of the tax register excerpt: according to this doctrine, the said excerpt is an internal document, i.e. unappealable pursuant to articles 2 and 19 of the Legislative Decree no. 546/1992. The only exception would occur in case the tax register excerpt is notified either apart from the recovery notice or in breach of procedure (Supreme Court judgments nos. 6395/2014. 6610/2013, 6906/2013, 139/2004). TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 The ability to use the assets of the UCI for the granting of loans has been recognized in order to facilitate the injection of capital into the market in addition to those of a banking nature, in line with the main European legislative trends; in this case, in accordance with the recalled draft regulation implementing art. 39, TUF, the fund will necessarily have to be “closed-end” and could be offered also to retail investors. 30 Secondo tale orientamento, in difetto della notifica di un atto nel quale il ruolo sia trasfuso “mancherebbe un interesse concreto ed attuale ex art. 100 c.p.c., ad impugnare una imposizione che mai è venuta ad esistenza” atteso “che il processo tributario ha semplice struttura oppositiva di manifestazioni di volontà fiscali “esternate” al contribuente, senza cioè che possa farsi luogo a prevenire azioni di accertamento negativo del tributo”. According to the described doctrine, in case the measure which transposes the tax register is not notified, “there would be no vested and present interest in appealing the taxing measure pursuant to article 100 of the Civil Procedure Code” provided that “the tax appeal is fashioned like an objection by the taxpayer, therefore no action for a negative declaration may be pleaded in court”. Sul punto la suddetta ordinanza dei giudici di legittimità obietta altresì come risulti alquanto “inverosimile l’ipotesi di notifica (autonoma e postuma) di un estratto di ruolo”. Infatti, l’estratto di ruolo non è altro che una documento da cui si evincono i debiti che il contribuente ha con il fisco, pertanto risulterebbe assai improbabile una notifica dello stesso da parte dell’Agente della riscossione. Furthermore, the Court deems “unrealistic a(n autonomous and posthumous) notification of a tax register excerpt”. In fact, in the tax register excerpt all the taxpayer debts towards the tax authorities are listed; therefore, its separate notification by the Italian tax authorities is unlikely. La Corte nel prosieguo richiama la sentenza n. 2248 del 3 febbraio 2014, con la quale, contrariamente alle precedenti, nel ritenere impugnabile l’estratto di ruolo pone in evidenza il momento di formazione del ruolo. Quest’ultimo, quindi, secondo tale ricostruzione sarebbe impugnabile entro 60 giorni dalla visura dell’estratto. Dello stesso tenore le sentenze nn. 724/2010 e 27385/2008, nelle quali si afferma la legittimità dell’impugnazione di ogni atto adottato dall’ente impositore che porti a conoscenza del contribuente una pretesa impositiva. Afterwards, the Court recalls the judgment no. 2248 of 3 February 2014 which, unlike its precedents, deems the tax register excerpt appealable because of its peculiar nature. Consequently, according to this doctrine, the said excerpt may be appealed within 60 days, accruing from when the taxpayer views the records. This doctrine was upheld by the Court also in judgments nos. 724/2010 and 27385/2008, whose holdings confirm that the taxpayer can challenge any measure making him aware of a tax demand. Nell’ordinanza in commento, i giudici evidenziano come le sentenze che ritengono ammissibile l’impugnazione dell’estratto di ruolo si pongono in continuità logica con quelle che ritengono non tassativo l’elenco degli atti impugnabili di cui all’art. 19, D.Lgs. 546/1992, in quanto l’impugnabilità è da ricondursi alla natura dell’atto “sostanzialmente impositivo”. Da qui, l’esigenza di rimettere la questione alle Sezioni Unite, di modo da evitare il protrarsi per altri anni dei descritti contrasti sul punto. In the order at issue, the Court argues that this doctrine logically derives from the theory according to which the list set forth by article 19 of the Legislative Decree no. 546/1992 is not exhaustive. In other words, the appealability of the tax register excerpt is inferred from its tax imposing nature. 31 Since then, the Court decided to refer the case to the Joint Sitting of the divisions of the Supreme Court, so as to avoid the persistence of the conflicting case-law. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Ultime novità in merito alla fatturazione elettronica ed alla archiviazione elettronica Latest news related to the electronic invoicing and the electronic archiving (Alessia Angela Zanatto – Andrea Werner Beilin) (Alessia Angela Zanatto - Andrea Werner Beilin) Nel mese di giugno 2014 sono stati emanati due documenti chiave per la semplificazione dei processi di fatturazione elettronica e di archiviazione elettronica. In June 2014, the Italian tax authorities and the Italian Government published two acts with the aim at simplifying the e-invoicing and e-archiving obligations. Si tratta, in particolare: • della circolare n. 18/E del 24 Giugno 2014 dell’Agenzia delle Entrate (“Circolare”), che ha, tra l’altro, fornito importanti chiarimenti in merito alla fatturazione elettronica; • del decreto 17 giugno 2014 del Ministero dell’Economia e delle Finanze (“Decreto”) (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 146 del 26 giugno), che ha disciplinato le modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici. In particular: • the Italian tax authorities’ Circular letter no. 18/E/2014, dated June 24, 2014 provided for important clarifications related to the e-invoicing; La circolare n. 18E/2014 Più in dettaglio, la Circolare fornisce chiarimenti, tra gli altri, in merito ai seguenti punti. 1. Requisiti di autenticità dell’origine (“A”), integrità del contenuto (“I”) e leggibilità (“L”) necessari per la fattura elettronica (i.e. “AIL”). Circular letter no. 18/E/2014 More in the detail, the Circular letter provides for clarifications about: 1. the authenticity of the origin (“A”), integrity of the content (“I”) and legibility of the invoice (“L”) that are necessary to have a compliant electronic invoice (i.e “AIL”). Per la definizione di tali requisiti, l’Agenzia delle Entrate fa esplicito riferimento alle Note esplicative alla Direttiva 2010/45/UE. In this respect, the Italian tax authorities made explicit reference to the requirements outlined by the explanatory notes of the Directive 2010/45/EU. A titolo esemplificativo, l’Agenzia chiarisce che: • l’autenticità dell’origine (i.e. identità del fornitore/ prestatore dei beni/servizi o dell’emittente della fattura) è garantita obbligatoriamente sia per il soggetto passivo fornitore/prestatore che per il soggetto passivo cessionario/committente; • in merito all’integrità del contenuto (i.e. i dati obbligatori previsti dall’art. 21, d.P.R. n. 633/1972 non possono essere alterati), “a condizione che sia garantita l’invariabilità del contenuto obbligatorio della fattura, il relativo formato può essere convertito in altri formati”; By way of example, the Italian tax authorities clarify that: • the authenticity of the origin (i.e. identity of the supplier/ provider of goods/services or the issuer of the invoice) must be guaranteed by both the taxable supplier and business customer; • con riferimento alla leggibilità, le Note esplicative “prescrivono la disponibilità, per tutto il periodo di archiviazione, di un visualizzatore adeguato e affidabile del formato elettronico delle fatture … la fattura può essere resa leggibile anche solo in sede di accesso, ispezione o verifica da parte degli organi accertatori”. • 2. Accordo tra fornitore e cliente per la definizione di fattura elettronica. L’Agenzia, richiamando le Note esplicative, precisa che il termine accettazione non presuppone necessariamente un accordo formale (precedente o successivo) alla fatturazione tra le parti. 2. Agreement between the supplier and buyer for the electronic invoicing definition. The Italian tax authorities, making explicit reference to the explanatory notes, states that the “acceptance” (of the customer) does not necessarily imply a formal agreement between supplier and customer. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 • • the Ministry of Economy and Finance’s decree dated June 17, 2014 (published on the Official Gazette on 26 June 2014, hereinafter “Decree”) stated the e-archiving obligations related to informatics documents. in relation to the integrity of the content (i.e. the mandatory requirement provided by art. 21, Presidential Decree no. 633/1972 should not be subject to amendments once the invoice is issued), “provided that it is ensured the immutability of the mandatory content of the invoice, the invoice format can be converted into other ones”; with reference to legibility, the explanatory notes “prescribe availability, for the entire period of storage, of an appropriate and reliable viewer of electronic invoices format ... the invoice must be made readable at least at the time of access, inspection or audit by the authorities”. 32 In sostanza, al fine di non creare vincoli alla diffusione della fatturazione elettronica, all’emittente non viene impedito di procedere all’integrazione del processo di fatturazione ed archiviazione elettronica anche nel caso in cui il destinatario non accetti “tale processo” (“anche nel caso in cui il destinatario non accetti il documento elettronico, all’emittente non è impedito di procedere all’integrazione del processo di fatturazione con quello di conservazione elettronica, sempre che la fattura generata e trasmessa in via elettronica abbia i requisiti di A.I.L. dal momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione”). In practice, in order to avoid constrains for the use of the electronic invoice, the supplier can proceed with the electronic invoice and electronic archiving even in case the buyer does not accept to receive the electronic document. (“even if the recipient does not accept the electronic document, the issuer is not prevented from proceeding with the integration of the electronic invoice and electronic archiving process, provided that the invoice generated and transmitted by electronic means meets the requirements of AIL from the time of its issuance until the end of its storage period”). Qualora il destinatario della fattura non accetti il processo di fatturazione elettronica ai fini fiscali, lo stesso “potrà materializzare il documento – garantendone la leggibilità …. Pertanto, la stampa e la conservazione analogica del documento ricevuto elettronicamente rappresentano un comportamento concludente per esprimere l’intenzione del destinatario di non accettare la fattura come ‘elettronica’ (pur procedendo, viceversa, al suo pagamento e alla sua registrazione)”. In this respect, where the invoice recipient does not accept the e-invoicing process for tax purposes, the latter “can materialize the document - ensuring legibility ... Therefore, the printing and the storage in hard copy of the document received electronically by the recipient represent its intention not to accept the invoice as ‘electronic’ (even in case he proceed with its payment and its registration”). Qualora, invece, il cedente/prestatore demandi ad un terzo la trasmissione della fattura, sarà necessario uno specifico accordo tra le parti. On the other hand, in case the supplier decided to delegate to a third party the transmission of the invoice (i.e.”outsourcing”), a specific agreement between the supplier and the third party is required. 3. Modalità che garantiscono i requisiti della fattura elettronica. 3. Arrangements/ways in order to guarantee the requirements of electronic invoice Le tecnologie ritenute idonee per garantire i requisiti AIL, previsti dall’art. 21, comma 3, d.P.R. n. 633/1972, sono a titolo esemplificativo: • i sistemi di controllo di gestione che assicurino un collegamento affidabile tra la fattura e la cessione di beni o la prestazione di servizi; • la firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente; • i sistemi EDI (“Electronic Data Exchange”) di trasmissione elettronica dei dati; • le altre tecnologie, non specificate, lasciate alla discrezionalità del soggetto passivo. The technologies that the taxpayer should use to guarantee the AIL, provided for by art. 21, paragraph 3, of Presidential Decree no. 633/1972 are: • business control systems that ensure a reliable connection between the invoice and the supply goods or the provision of services; • the qualified or digital signature of the issuer; • the EDI systems (“Electronic Data Exchange”) for the electronic transmission of data; • other technologies, unspecified, left at the discretion of the taxable person. L’Agenzia, oltre a chiarimenti in merito al sistema EDI ed alla firma qualificata o digitale (già in parte affrontati dalla stessa Agenzia con le precedenti circolari – e.g. Circolare 36/E/2006), fornisce i tanto attesi chiarimenti in merito al sistema di controllo di gestione. The Italian tax authorities, in addition to guidelines on the EDI system and on the qualified or digital signature (already clarified, in part, with the previous circular letters – e.g. Circular letter 36/E/2006), it provides for the long awaited clarifications about the business control systems. Il sistema di controllo di gestione è “un processo con il quale un soggetto passivo crea, attua e aggiorna la garanzia riguardo l’identità del fornitore/prestatore di beni/servizi o dell’emittente della fattura (autenticità dell’origine) e controlla che il contenuto della fattura non sia stato alterato (integrità del contenuto) …. durante tutto il ciclo di vita della fattura. Ciò significa che non deve essere conservata solo la fattura, ma – per lo stesso periodo – anche tutta la documentazione che ne garantisce l’autenticità e l’integrità”. “Il sistema di controllo di gestione deve permettere di verificare che l’ordine di acquisto corrisponda a quanto inviato dal fornitore e a quanto effettivamente consegnato, che la fattura sia corretta e che il pagamento sia stato effettuato e sia The business control system is “a process by which a taxable person creates, implements and updates the guarantee regarding the identity of the supplier/provider of goods/ services or of the issuer of the invoice (authenticity of the origin) and checks that the contents of the invoice has not been altered (integrity of the content) ... during the life-cycle of the invoice. This means that the taxpayer must archive, besides the invoice, also all the documentation that guarantees the authenticity and integrity for the entire storage period”. “The business control system should allow to verify that the purchase order matches with what sent and actually delivered to the customer, that the invoice is correct and that the payment was made and corresponds to the invoice itself, 33 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 corrispondente alla fattura stessa, seguendo passo per passo la storia documentata di una operazione dal suo inizio fino al suo completamento”. Tali processi potranno realizzarsi anche attraverso un sistema integrato ERP (“Enterprise Resource Planning”, ovvero un qualsiasi sistema applicativo che gestisca l’elaborazione dei processi di business) che rispetti determinati requisiti. Nella Circolare l’Agenzia fornisce delle esemplificazioni di sistemi di controllo di gestione. following step by step the recorded history of the transaction from its beginning to its completion”. Il decreto 17 giugno 2014 The decree date June 17, 2014 Il Decreto, relativo alla conservazione sostitutiva, è strettamente connesso al decreto sulle nuove regole tecniche del 12 marzo 2014 (rif. TLS flash-news del 28-042014). The Decree, related to e-archiving, is strictly connected with the technical Decree dated 12 March 2014 (rif. TLS flash-news dated April 28, 2014). Con tale Decreto: • viene, di fatto, abolito il termine di 15 giorni per la conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche; • la comunicazione all’Amministrazione finanziaria della scelta per la conservazione in modalità elettronica viene effettuata attraverso la dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riferimento; in questo modo, viene, di fatto, eliminato l’obbligo di invio dell’impronta dell’archivio all’Agenzia delle Entrate; • vengono semplificate le modalità di assolvimento dell’imposta di bollo sui documenti informatici. In particolare, il versamento dell’imposta di bollo sui documenti conservati elettronicamente (non solo per le fatture elettroniche) dovrà essere effettuato entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio; • viene, di fatto, prevista la possibilità di utilizzare la conservazione sostitutiva anche per i documenti doganali; • viene abrogato il previgente decreto del Ministero Economia e Finanze del 23 gennaio 2004. Quest’ultimo decreto rimane, tuttavia, valido per i documenti già conservati, che possono, alternativamente, essere riversati in un sistema di conservazione tenuto secondo le nuove disposizioni. According to the decree: • the 15 days term to proceed with the electronic archiving of electronic invoices is, in practice, abolished; • the taxpayer should communicate the e-archiving option in the Tax return related to the FY in which the e-archiving is adopted; in practice, the communication of the e-archive footprint to the Italian tax authorities is abolished; TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 These processes could be realized even with an ERP system (“Enterprise Resource Planning”, i.e. an integrated informatics system which manages the business processes) that meets specific requirements. In the Circular Letter, the Italian tax authorities provide examples of business control systems. • the payment procedure of the stamp duty on electronic invoice is simplified; In particular, the payment of the stamp duty on documents stored electronically (not only for electronic invoices) must be made within 120 days from the fiscal year end; • in practice, the Decree provides for the possibility to e-archive also customs documents; • the Ministerial decree 23 January 2004, previously in force, is revoked. However, the latter is still valid for the documents that are already archived (such a documentation can, in any case, reversed in a new archive kept according to the new decree). 34 Fusioni transfrontaliere: per le Stabili Organizzazioni le perdite fiscali sono determinate in base al fondo di dotazione “figurativo” Cross border mergers: tax losses can be carried forward within the limits of “notional” capital endowment for permanent establishments (Elena Robicci - Matteo Merli) (Elena Robicci – Matteo Merli) L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione del 17 giugno 2014, n. 63/E, è intervenuta recentemente sul tema delle perdite fiscali riportabili a nuovo in ipotesi di fusione transfrontaliera. Italian Tax Authorities, with Resolution dated 17 June 2014, no. 63/E, has recently issued a ruling concerning the topic of the tax losses that can be carried forward in case of cross border merger. Secondo il citato documento di prassi, il limite del patrimonio netto previsto dall’articolo 172, comma 7 del TUIR deve intendersi riferito al fondo di dotazione della stabile organizzazione fiscalmente congruo (c.d. fondo figurativo), al netto di eventuali incrementi effettuati nei 24 mesi antecedenti la fusione mediante rettifiche sia contabili che fiscali. According to the mentioned ruling, the net equity limit set forth by article 172, paragraph 7 of TUIR has to be considered referred to the capital endowment of permanent establishment tax adequate (so-called notional capital endowment), net of the increases made in the previous 24 months before the merger by means of either accounting or tax adjustments. Il quadro normativo di riferimento Legislative background Il trattamento tributario applicabile alle perdite fiscali pregresse nell’ambito di operazioni di fusione transfrontaliere è disciplinato dall’articolo 181 del TUIR, secondo cui “…le perdite fiscali sono ammesse in deduzione da parte del soggetto non residente alle condizioni e nei limiti di cui all’art. 172, comma 7, proporzionalmente alla differenza tra gli elementi dell’attivo e del passivo effettivamente connessi alla stabile organizzazione sita nel territorio dello Stato risultante dall’operazione e nei limiti di detta differenza”. The tax regime applicable to tax losses within the context of cross border merger is ruled by article 181 of TUIR, according to which “…tax losses can be deducted by the non-resident entity in accordance with the conditions and limits set forth by article 172, paragraph 7, proportionally to the difference between assets and liabilities which are actually connected to the permanent establishment resulting from the transaction in Italy and within the limits of the said difference”. In base alla norma surriferita, il riporto delle perdite fiscali pregresse è ammesso in caso di operazioni di fusione transfrontaliere: • proporzionalmente alla differenza tra gli elementi dell’attivo e del passivo effettivamente connessi alla stabile organizzazione sita nel territorio dello Stato del soggetto non residente (incorporante o risultante dalla fusione); • alle condizioni e nei limiti previsti per le operazioni di fusione domestiche a norma dell’articolo 172, comma 7 del TUIR. According to the mentioned law provision, tax losses can be carried forwarded in case of cross border merger: Per effetto del richiamo operato all’articolo 172, comma 7, del TUIR, quindi, le perdite fiscali sono ammesse in deduzione solo per la parte del loro ammontare che non eccede il patrimonio netto, quale risulta dall’ultimo bilancio o, se inferiore, dalla situazione patrimoniale di fusione di cui all’articolo 2501-quater del codice civile, senza tener conto dei conferimenti operati negli ultimi 24 mesi anteriori alla data cui si riferisce la situazione stessa (c.d. limite patrimoniale). Thereby, as result of the reference made to article 172, paragraph 7 of TUIR, tax losses can be deducted only for the amount not exceeding the net equity, as resulting in the last balance sheet or, if lower, from the merger balance sheet situation as per article 2501-quarter of the civil code, without considering the contributions made in the last 24 months preceding the date the accounting situation refers to (socalled, equity limit). 35 • • proportionally to the difference between the assets and liabilities actually connected to the permanent establishment placed into the Italian territory of the non-resident entity (incorporating or resulting from the merger); under the conditions and within the limits set forth for domestic mergers by article 172, paragraph 7, TUIR. TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Inoltre, le perdite fiscali così parametrate sono riportabili a nuovo, sempreché dal conto economico relativo all’esercizio precedente a quello in cui la fusione è stata deliberata, risulti un ammontare di ricavi ed un ammontare di spese per prestazioni di lavoro subordinato superiore al 40% di quello risultante dalla media degli ultimi 2 esercizi anteriori (c.d. test di vitalità). Furthermore, tax losses - so commisurated - can be carried forward, provided that the revenues and labour costs, reported in the profit and loss of the financial year preceding that in which the merger has been resolved, have an amount exceeding 40% of the average of the previous two last years (so-called, vitality test). Il caso sottoposto all’Agenzia delle Entrate The case submitted to the Tax office La fattispecie esaminata dall’Agenzia delle Entrate nel citato interpello è relativa ad un’operazione di fusione per incorporazione di una società per azioni italiana in una società residente nel Regno Unito con stabile organizzazione in Italia. The case examined by the Tax Office in the mentioned ruling is related to a cross border merger entered into by an Italian company with a company resident in the United Kingdom and having a permanent establishment in Italy. Nello scenario prospettato, l’operazione comporta l’integrazione delle attività della società italiana nella preesistente stabile organizzazione italiana della società incorporante. Per effetto della fusione, il patrimonio della società italiana incorporata confluisce nella stabile organizzazione della società incorporante. Under the envisaged scenario, the transaction implies the integration of the activities of the Italian company with the Italian permanent establishment of the merging company. As a result of the merger, the assets of the Italian merged company would flow into the merging company. Con riferimento alla suddetta operazione, la società istante ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di confermare la correttezza delle seguenti soluzioni interpretative: - possibilità di assumere, in luogo del patrimonio netto contabile, il c.d. fondo figurativo determianto secondo i principi OCSE quale parametro per verificare la capienza patrimoniale delle perdite riportabili, ai sensi del citato articolo 172, comma 7 del TUIR, richiamato dall’articolo 181 in materia di fusione transfrontaliera; - possibilità di non sterilizzare il fondo figurativo degli eventuali incrementi effettuati nei 24 mesi antecedenti alla fusione al fine di rendere fiscalmente “congruo” il fondo in conformità ai principio dell’arm’s lenght. With regard to the mentioned transaction, the applicant company has asked Tax Authorities to confirm the fairness of the following interpretative solutions: - assume, instead of the accounting net equity, the so-called notional capital fund, determined in accordance with OECD principles, as parameter to verify the capacity for the carrying forward of tax losses pursuant to the mentioned article 172, paragraph 7 of TUIR, as referenced by article 181 for cross border merger; - not freeze the notional capital endowment with increases (if any) made in the previous 24 months before the merger in order to make the endowment fund amount consistent with tax arm’s length principle. Il limite del “Patrimonio netto” nel parere dell’Agenzia delle Entrate The limit of “Net equity” in the ruling issued by the Tax Office L’Amministrazione Finanziaria, condividendo la soluzione prospettata dall’istante, ha chiarito che, per una stabile organizzazione di società estera, il limite del patrimonio netto è rappresentato dal fondo di dotazione contabile risultante dall’ultimo rendiconto di cui all’art. 14, comma 5, del D.P.R n. 600/73, integrato delle eventuali variazioni fiscali effettuate per realizzarne la congruità in base alle Guidelines OCSE. Tax Authorities, sharing the interpretative solution envisaged by the applicant, has clarified that, for a permanent establishment of a foreign company, the net equity limit would be given by the capital endowment resulting from the last financial statement as per article 14, paragraph 5 of DPR no. 600/1973, increased by adjustments made to be arm’s length pursuant to OCED Guidelines. Nella pratica, secondo l’Agenzia delle Entrate, il limite del patrimonio netto rilevante agli effetti del riporto delle perdite fiscali in ipotesi di fusione transfrontaliera deve essere quindi determinato quale sommatoria dei seguenti elementi: • fondo di dotazione (o patrimonio netto) contabile da rendiconto ex articolo 14, comma 5 del DPR n. 600/1973; • adeguamenti fiscali posti in essere al fine di ottenere la riclassificazione figurativa dei debiti (produttivi di interessi passivi) risultanti nel proprio passivo patrimoniale in fondo di dotazione. In essence, according to the Tax Office, the net equity limit relevant for the purposes of the carrying forward of the tax losses in case of cross border merger has to be determined as sum of the following items: TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 • • accounting capital endowment (or net equity) reported in the financial statement as per article 14, paragraph 5 of DPR n. 600/1973; tax adjustments made in order to obtain a notional reclassification of debts (interest bearing) reported among the liabilities of balance sheet into the capital endowment. 36 La sterilizzazione del fondo di dotazione figurativo della stabile organizzazione The freezing of the notional capital endowment of permanent establishment In merito al secondo quesito, relativo alla necessità o meno di sterilizzare l’importo del fondo di dotazione degli eventuali incrementi effettuati nei 24 mesi precedenti la fusione, l’Amministrazione Finanziaria non ha accolto invece la soluzione prospettata dall’istante. Concerning the second topic, related to the necessity of freezing (or not) capital endowment by the contributions made in the 24 months before the merger (if any), instead Tax Authorities have not accepted the solution proposed by the applicant. Secondo l’Agenzia, la previsione del periodo di sorveglianza di 24 mesi antecedenti all’operazione di fusione previsto dall’art. 172, comma 7 del TUIR, è volta, infatti, a contrastare le ipotesi in cui i conferimenti e versamenti operati artificiosamente durante tale periodo incrementino il patrimonio netto incidendo sulla determinazione del plafond delle perdite riportabili. According to the Tax Office, the provision requiring monitoring period of 24 months before the merger, set forth by article 172, paragraph 7 of TUIR, is aimed to contrast the situations where contributions and payments are artificially made during this period to increase the net equity, affecting the plafond of carrying forward tax losses. Stante la finalità antielusiva di poratata generale, la suddetta previsione è stata estesa anche all’ipotesi in cui la casa madre incrementi il fondo di dotazione della propria branch nel periodo di sorveglianza. Given the general anti-avoidance purpose, the said law provision has been considered applicable also to the hypothesis in which the head office increases the capital endowment of the branch in the monitoring period. Ai fini della verifica degli incrementi di patrimonio netto effettuati nel periodo di sorveglianza da sterilizzare, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che, oltre ai conferimenti ed i versamenti, assumono rilevanza anche le rettifiche contabili e fiscali del fondo, ad essi assimilabili per funzione. In order to verify the increases of net equity made in the monitoring period to be frozed, the Tax Office has also clarified that, accounting and tax adjustments are relevant, besides to contributions and payments, since functionally assimilated. Da quanto precede, il fondo di dotazione figurativo dovrebbe essere quindi assunto al netto degli adeguamenti effettuati nei 24 mesi precedenti la fusione realizzati mediante: • apporti in denaro effettuati a qualsiasi titolo dalla casa madre alla stabile organizzazione; • riclassificazione operata nel rendiconto contabile dei debiti (produttivi di interessi) risultanti dal passivo patrimoniale in fondo di dotazione contabile, con conseguente rettifica del conto economico attraverso lo storno dei relativi interessi passivi (c.d. rettifiche contabili); • riclassificazione figurativa dei debiti (produttivi di interessi) risultanti dal passivo patrimoniale in fondo di dotazione contabile, realizzata attraverso apposita variazione in aumento in dichiarazione dei redditi dei relativi interessi passivi al fine di rendere fiscalmente congruo il fondo (c.d. rettifiche fiscali). In light of the above, the notional capital endowment should be decreased by the adjustments made in the 24 months before the merger, including: Come opportunamente evidenziato dalla stessa Agenzia, trattandosi di una norma anti-elusiva, la stessa può essere disapplicata nell’ambito della procedura di interpello di cui all’art. 37-bis, comma 8 del DPR n.600/1973 in relazione al caso concreto, qualora si riscontri l’assenza degli effetti elusivi che la norma intende contrastare. As conveniently pointed out by the Tax Office, being an anti-avoidance law provision, the latter can be in any case disallowed by means of ruling within the context of the specific procedure set forth by article 37-bis, paragraph 8 of DPR no. 600/1973 with regard to concrete case, should the absence of avoidance effects, which the law intends to oppose, may be proved. In ultimo, rileviamo che la disciplina in esame potrebbe essere rivisitata in occasione dell’attuazione della delega di cui alla Legge 11 marzo 2014, n. 23 che prevede all’articolo 12 la revisione della disciplina impositiva relativa alle operazioni transfrontaliere, nonché il regime di tassazione delle stabili organizzazioni in Italia di soggetti esteri al fine di favorire l’internazionalizzazione dei soggetti economici operanti in Italia. Finally, it is to be noted that the tax rules under examination could be modified following the revision of the tax treatment of cross border transactions and taxation of permanent establishment as result of the enforcement of the delegated legislation set forth by article 12 of Law 11 March 2014, no. 23, which is aimed to favour internationalisation of economic operators doing business in Italy. 37 • • • cash contributions made by the head office to the permanent establishment for whatsoever purpose; reclassification of (interest bearing) debts from liabilities to capital endowment in the balance sheet, with consequent adjustment of the profit and loss by means of the write-off of the relevant payable interest (so-called, accounting adjustments); notional reclassification of (interest bearing) debt from liabilities to capital endowment, achieved by means of increasing tax adjustment of the relevant payable interest in the tax return in order to make tax adequate the endowment fund (so-called, tax adjustments). TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 In evidenza TAX ACADEMY. LA FISCALITA' INTERNAZIONALE SDA Bocconi in collaborazione con PwC Tax Academy si propone di promuovere un significativo punto di incontro e di dibattito sul tema della fiscalità internazionale nel mondo degli operatori. L’Academy sarà strutturata su tre programmi di formazione: il primo partirà nel 2014, i successivi nel 2015 e nel 2016. I tre programmi saranno strettamente connessi tra loro, ma ciascuna annualità sarà autonomamente fruibile, anche in ragione delle diverse competenze dei partecipanti. Quando: da ottobre 2014 Dove: SDA Bocconi Approfondimenti: formazione-executive/tax-academy La partecipazione al corso è a numero chiuso. Per ricevere ulteriori informazioni: [email protected] 38 TLS Newsletter n° 9 Anno 2014 Editore - Publisher TLS - Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti Via Monte Rosa 91 20149 Milano Direttore Responsabile - Editor Gaetano Arnò Comitato Scientifico - Scientific Committee Gaetano Arnò, Barbara Mirta Ferri, Valentino Guarini Realizzazione grafica - Graphic design Federica Colombo Stampatore - Printed by TLS - Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano Comitato di Redazione - Editing Committee Ugo Cannavale, Arturo Cassina, Alessandro Catona, Salvatore Cuzzocrea, Carmen Ettorre, Egidio Filetto, Maida Fiorese, Simone Guidi, Mario Zanin, Paolo Lucarini, Pietro Orzalesi, Mia Pasini, Leonardo Penna, Fabio Pirolozzi. 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