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Piano d’azione per l’energia sostenibile
COMUNE DI VILLAFRANCA DI
VERONA (VR)
PIANO D’AZIONE
PER L’ENERGIA SOSTENIBILE
Villafranca energia sostenibile
CAIRE – Urbanistica | ottobre 2014
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Ottobre 2014
1
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SOMMARIO
PREMESSA a cura del Sindaco Mario Faccioli
INTRODUZIONE ...................................................................................................................5
1.
1.1
1.2
1.3
STRATEGIA GENERALE E ASPETTI ORGANIZZATIVI ..................................................7
Obiettivi, finalità ed impegno del comune..............................................................7
Il contesto normativo ..........................................................................................13
Il gruppo di lavoro ...............................................................................................18
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
INQUADRAMENTO TERRITORIALE, SOCIOECONOMICO E CLIMATICO .....................21
Caratteristiche generali del Comune di Villafranca di Verona...............................21
L’evoluzione della popolazione e delle famiglie....................................................33
Gli edifici e le abitazioni .......................................................................................37
L’assetto economico produttivo del territorio ......................................................39
Il sistema dei trasporti ........................................................................................41
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
I CONSUMI FINALI DI ENERGIA E LA PRODUZIONE DI ENERGIA ............................45
Quadro generale al 2008 e al 2012 ......................................................................45
I consumi di energia elettrica ..............................................................................49
I consumi di gas naturale ....................................................................................51
I consumi di prodotti petroliferi ...........................................................................53
I consumi del patrimonio comunale di Villafranca di Verona................................55
La produzione di energia......................................................................................57
4.1
4.2
4.3
4.4
BASELINE EMISSION INVENTORY ...........................................................................61
Metodologia di raccolta dei dati ...........................................................................61
Anno base di riferimento e fattori di emissione ...................................................62
Bilancio dei consumi e delle emissioni nell’anno base (2008)..............................64
Bilancio dei consumi e delle emissioni al 2012.....................................................67
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
5.8
OBIETTIVI E POLITICHE DEL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE ........73
Le finalità del PAES ..............................................................................................73
L’articolazione del bilancio delle emissioni al 2008..............................................73
Il contributo del settore residenziale ...................................................................75
Il contributo del settore dei trasporti...................................................................76
Il contributo del settore terziario.........................................................................77
I nuovi carichi......................................................................................................77
La produzione di energia......................................................................................79
Le strategie e le azioni del PAES ..........................................................................79
2.
3.
4.
5.
6.
LE SCHEDE DI AZIONE.............................................................................................83
7.
IL MONITORAGGIO................................................................................................111
ALLEGATO 1: Template 2008-2012
ALLEGATO 2: Consumi degli edifici ed impianti comunali
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
….una necessaria premessa……
Il nostro Comune, insieme a tante municipalità dell’Unione Europea, ha
deciso di impegnarsi per guidare lo sviluppo sostenibile della nostra comunità,
per garantire alle future generazioni una qualità della vita migliore e una cultura
dell’utilizzo delle risorse energetiche che sia rispettosa del proprio territorio.
Insomma, ognuno nel suo piccolo faccia la sua parte per salvare il pianeta.
Non vogliamo che questo documento sia solo uno slogan e non vogliamo
nemmeno uno strumento per attingere a finanziamenti.
Per noi il PAES è un impegno politico ed etico verso il nostro territorio, per chi lo
abita e per chi lo usa.
Per noi il PAES rappresenta un cambio generazionale di mentalità e di stile di
vita e delinea, da oggi e per il futuro, la guida per lo sviluppo e la pianificazione,
per le scelte di investimento tra innovazione e tecnologia, per i comportamenti
quotidiani di ognuno in termini di mobilità e di servizi.
Nel nostro documento abbiamo analizzato le criticità e i punti cosiddetti “deboli “
su cui lavorare in termini di efficientamento energetico e ci siamo prefissi di
raggiungere obiettivi importanti per l’abbattimento della CO2.
Un
altro
aspetto
ritenuto
essenziale
è
quello
della
sensibilizzazione
e
dell’informazione che ci impegniamo a fare nei confronti di imprese, famiglie e
scuole, tentando con la massima responsabilità di orientare tutta la comunità a
una cultura più responsabile e alla consapevolezza che ognuno di noi lascia la
propria impronta, piccola o grande che sia, sul futuro degli altri.
Partecipare quindi al Patto dei Sindaci dell’Unione Europea, al quale abbiamo
aderito quest’anno, significa avere idee e valori condivisi sull’ambiente,
sull’energia, sullo sviluppo, sulle residenzialità, sulla mobilità, sui nostri stili di
vita e su quelli che vorremmo insegnare e consegnare ai nostri figli.
Il PAES, infine, nel quadro della programmazione europea, diventa così
strumento indispensabile per promuovere investimenti rilevanti, in ambiti fra
loro necessariamente integrati, in settori strategici quali la mobilità sostenibile, il
risparmio e l’efficienza energetica, l’economia digitale e l’inclusione sociale.
Mario Faccioli
Sindaco
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
INTRODUZIONE
Secondo l’Unione Europea, le Amministrazioni locali possono fare molto per il
raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dal pacchetto
clima-energia, o obiettivo “20-20-20”: (riduzione del 20% dei gas a effetto serra,
aumento del 20% dell’efficienza energetica, produzione del 20% di energia da
fonti rinnovabili.
Possono fare molto perché hanno la
su settori decisivi come il comparto
azioni energetiche sulle proprietà
conoscenza e della fiducia verso
innovativi.
possibilità di agire in modo diretto e mirato
edilizio e i trasporti, e inoltre lo sviluppo di
pubbliche può garantire l’aumento della
modi di costruire e di produrre energia
Lo scenario definito dall’Unione Europea comporta quindi un aumento degli
impegni per le Amministrazioni locali, ma come sempre avviene quando si parla
di politiche finalizzate alla sostenibilità, lo sviluppo di azioni virtuose può volgere
gli obblighi in importanti opportunità per diversi ambiti strategici: economico,
ambientale e sociale.
È questo un aspetto che raramente viene evidenziato e che ha una stretta
relazione con l’efficacia degli strumenti di pianificazione di cui l’ente locale si
dota.
Il Piano D’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), nel contesto dell’adesione al
Patto dei
Sindaci, rappresenta uno strumento strategico con cui
l’Amministrazione locale può valorizzare queste opportunità, con significative
ricadute sul piano economico, il PAES contiene infatti indicazioni degli obiettivi
che l’amministrazione intende raggiungere e le misure specifiche da realizzare a
questo fine.
Il PAES rappresenta la sintesi dell'impegno di un Comune verso una strategia
programmatica e operativa di risparmio energetico, e persegue i seguenti
obiettivi:
• Definizione della strategia generale: stima dell’obiettivo di riduzione delle
emissioni al 2020, budget stanziato per la realizzazione degli interventi,
creazione di un team di controllo del piano all’interno delle struttura
comunale;
• Realizzazione dell’Inventario Base delle Emissioni: raccolta o elaborazione
dei dati di consumo per vettore e per settore, raccolta dei dati di
produzione di energia a fonti tradizionali o rinnovabili sul territorio
comunale, conversione dei dati di consumo/produzione di energia in
emissioni di CO2;
• Realizzazione del PAES: definizione delle azioni finalizzate alla riduzione dei
consumi energetici e conseguentemente delle emissioni di CO2, indicando
costi, risparmio energetico o produzione di energia attesa e abbattimento
delle emissioni atteso.
Il PAES è uno strumento che ottimizza le risorse energetiche e ambientali del
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
territorio, e di conseguenza attiva un processo di programmazione a breve,
medio e lungo termine, delle azioni da sviluppare.
I campi di applicazione nei quali possono essere finalizzate le politiche
energetiche analizzate sono i seguenti:
• le proprietà pubbliche (edifici, illuminazione, parco veicolare)
• il settore residenziale;
• il settore terziario;
• il settore industriale (settore d'azione volontario);
• il trasporto pubblico e privato;
La redazione di un PAES rappresenta un’iniziativa importante per una serie di
motivi strategici:
• consente di acquisire in modo sistematico i dati relativi ai flussi di energia
facendo emergere le eventuali criticità;
• permette, di conseguenza, di definire e organizzare le diverse azioni mirate
all’efficienza energetica, valutando per ciascuna il rapporto tra risorse
necessarie e benefici attesi;
• consente infine di monitorare, attraverso indicatori dinamici, l’effetto delle
azioni introdotte, e modificare dove occorre le strategie adottate.
Agire sulle fonti energetiche rinnovabili e sul risparmio energetico consente di
evidenziare in primo luogo il territorio, le sue qualità e fragilità e la popolazione
con le sue esigenze e obiettivi che devono essere messi alla base di un nuovo
sviluppo locale e di una governance che impegni e responsabilizzi di più i livelli
sovraordinati.
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
1. STRATEGIA GENERALE E ASPETTI ORGANIZZATIVI
1.1
Obiettivi, finalità ed impegno del comune
L'Unione Europea, nel definire la politica energetica del prossimo futuro, ha
sancito tre diversi obiettivi di fondamentale rilevanza per la sostenibilità
energetica, noti come “Pacchetto 20-20-20”, da raggiungere attraverso
l’incremento dell’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, settori
cardine di una strategia complessiva mirata alla riduzione delle emissioni di gas
serra.
Per raggiungere questi obiettivi, anche le Comunità Locali saranno chiamate nel
corso dei prossimi anni a compiere notevoli sforzi, secondo una logica di
condivisione delle strategie.
Il Patto dei Sindaci - Covenant of Mayors - è un'iniziativa della Commissione
Europea mirata a coinvolgere attivamente le municipalità europee nel percorso
verso la sostenibilità energetica, attraverso la programmazione di azioni locali
che migliorino l'efficienza energetica, aumentino il ricorso alle fonti rinnovabili,
stimolino il risparmio energetico e l'uso razionale dell'energia.
L’adesione volontaria a questa iniziativa, lanciata formalmente il 29 gennaio
2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana Europea dell’Energia
Sostenibile (EUSEW 2008) impegna i Comuni a raccogliere la sfida della
riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio,
mediante la programmazione e l'attuazione concreta di misure ed azioni,
impegnandosi a predisporre l'Inventario Base delle Emissioni di CO2 sul territorio
comunale (BEI - Baseline Emission Inventory) ed il Piano di Azione per l'Energia
Sostenibile (SEAP - Sustainable Energy Action Plan).
La sostenibilità dello sviluppo è un tema che associa l'esigenza della salvaguardia
del territorio e delle risorse con l'esigenza della crescita economica, in condizioni
di equità sociale.
La pianificazione e l'innovazione tecnologica rappresentano un punto chiave per
definire un nuovo approccio in termini di sostenibilità alle questioni dell'energia e
dell'ambiente, che hanno acquisito oggi un ulteriore rilievo nel quadro
dell'attuale crisi economica.
La disponibilità di strumenti di programmazione e pianificazione che attribuiscano
valore all'innovazione tecnologica ed alla qualità nei settori dell'energia, delle
costruzioni, dei trasporti e della mobilità è destinata ad assumere un peso
sempre più rilevante nelle azioni di sviluppo e riqualificazione del territorio.
L’adesione all’iniziativa del Patto dei Sindaci rappresenta l’espressione della
consapevolezza dell’importanza di queste nuove sfide, sancita in un impegno
formale della comunità in tutte le sue espressioni politiche, economiche, sociali e
culturali.
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
La normativa in materia ambientale (unificata nel testo unico Dlgs. 3 aprile 2006
n. 152) ha come obiettivo primario la promozione dei livelli di qualità della vita
umana attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni
dell'ambiente e l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.
Il nostro Ente deve garantire la tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali
attraverso un'azione tesa ai principi della precauzione, dell'azione preventiva e
della correzione in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente,
nonché al principio “chi inquina paga”.
Partendo dal principio che ogni attività umana deve conformarsi al principio dello
sviluppo sostenibile al fine di non compromettere la qualità della vita anche delle
generazioni future, anche l'attività della pubblica amministrazione deve essere
finalizzata alla priorità degli interessi alla tutela dell'ambiente.
I temi della sostenibilità ambientale ed energetica non conoscono confini
territoriali, necessitano di essere affrontati congiuntamente e rappresentano un
tema importante anche per il dialogo tra le amministrazioni, dal livello locale a
quello europeo.
In questa linea vanno le seguenti proposte, allargando la visione alle azioni
intraprese dalla comunità europea.
L’Unione Europea ritiene che le Amministrazioni locali possano fare molto per il
raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni sintetizzati nello slogan
“20-20-20”, perché hanno la possibilità di agire in modo diretto e mirato su
settori decisivi come il comparto edilizio e i trasporti.
Gli strumenti chiave con i quali un’Amministrazione locale può valorizzare queste
opportunità – con significative ricadute sul piano economico – sono:
- il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES);
- il Piano Energetico Comunale (PEC).
In particolare, il PAES deve contenere l’indicazione degli obiettivi che si intende
raggiungere e le misure specifiche da realizzare a questo fine.
Esso rappresenta la sintesi dell'impegno di un Comune verso una strategia
programmatica e operativa di risparmio energetico, perché permette di:
• valutare il livello di consumo di energia e di emissioni di CO2;
• indicare gli eventuali ambiti di intervento;
• identificare i settori d'azione;
• contribuire a mettere in opera le politiche e i programmi necessari nella città
per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Il Piano Energetico Comunale – PEC - è lo strumento operativo del PAES,
concepito quale atto parallelo al principale strumento di pianificazione territoriale
(PAT), e destinato alla definizione di una puntuale, concreta e razionale disciplina
dell'utilizzo delle fonti energetiche che, ottimizzando le risorse di energia e
ambientali del territorio, attiva un processo di programmazione a breve, medio e
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
lungo termine, delle azioni da sviluppare.
L'Unione Europea ha adottato il 9 Marzo 2007 il documento “Energia per un
mondo che cambia”, impegnandosi unilateralmente:
• a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020,
• ad aumentare del 20% il livello di efficienza energetica,
• ad aumentare del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul
totale del mix energetico.
Il Piano di Azione dell'UE per l'efficienza energetica (“Realizzare le potenzialità”)
include come azione prioritaria la creazione di un Patto dei Sindaci.
Premesso che:
• le città sono responsabili, direttamente ed indirettamente (attraverso i
prodotti e i servizi utilizzati dai cittadini) di oltre il 50% delle emissioni di gas
serra in atmosfera derivanti dall'uso dell'energia nelle attività umane;
• l'impegno dell'UE a ridurre le emissione sarà raggiunto solo se gli stakeholder
locali, i cittadini ed i loro raggruppamenti lo condividono.
Da qui nasce l'impegno, attraverso l'adesione al Patto dei Sindaci con le relative
prescrizioni, delle amministrazioni locali ad andare oltre gli obiettivi fissati per
l'UE al 2020 riducendo le emissioni di CO2 di oltre il 20% attraverso l'attuazione
di un Piano di Azione per l'Energia Sostenibile da ratificare con delibera di
Consiglio Comunale.
La redazione di un PAES (quale progetto innovativo nel settore energetico–
ambientale nel rispetto dei programmi europei e come prima sperimentazione
del PEC) e di un PEC (quale strumento di programmazione ambientale del
territorio) rappresentano un’iniziativa importante per una serie di motivi:
• consente di acquisire in modo sistematico i dati relativi ai flussi di energia
facendo emergere le eventuali criticità;
• permette, di conseguenza, di definire e organizzare le diverse azioni mirate
all’efficienza energetica, valutando per ciascuna il rapporto tra risorse
necessarie e benefici attesi;
• consente infine di monitorare, attraverso indicatori dinamici, l’effetto delle
azioni introdotte, e modificare dove occorre le strategie adottate.
Il territorio di Villafranca di Verona ha prodotto 6,18 tCO2 pro-capite nel 2008 e
6,01 tCO2 pro-capite nel 2012.
Questa frase rappresenta l'origine del concetto di Bilancio Energetico, vale a dire
il rapporto tra l'energia consumata e la capacità di assorbimento delle emissioni
derivanti da parte dell'ecosistema circostante. È ovvio che, oltre a ciò, si dovrà
ridurre la quantità di energia consumata e si dovrà efficentarne il consumo.
Il Bilancio Energetico, risultato della raccolta dati “energetici” e dalla loro analisi
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
e confronto, sarà il documento primario di riferimento per indirizzare gli obiettivi
di risparmio energetico dell'amministrazione comunale.
Partendo quindi da questo dato, l'amministrazione inizia il suo percorso verso il
Piano Energetico Comunale attraverso anche l'adesione al Patto dei Sindaci
Europei per lo Sviluppo Sostenibile e quindi al Pacchetto Clima-Energia noto
come "Accordo 20-20-20" adottato dalla Commissione europea.
L’Amministrazione Comunale sta lavorando da tempo a progetti per il risparmio
energetico attraverso:
• la realizzazione di diversi interventi quali l’installazione degli impianti per la
produzione di energia pulita sugli edifici comunali e per una razionalizzazione
di quella esistente (impianti termici, solari per l'acqua calda e fotovoltaici).
• l’affidamento del servizio di erogazione dell’energia elettrica ad Aziende che
garantiscano a parità di condizioni minori costi e maggiore utilizzo di fonti
energetiche rinnovabili.
• lo studio preliminare dell’adeguamento dell’impianto di pubblica illuminazione
che prevede la sostituzione delle lampade a bassa efficienza, con lampade ad
alta efficienza luminosa,
• interventi sul sistema dei trasporti locali quali la messa a disposizione
all’interno del Comune di Villafranca di Verona di autovetture e biciclette in
Car e bike Sharing il cui utilizzo sarà messo a disposizione anche dei cittadini;
• l'introduzione nel Regolamento Edilizio vigente di uno specifico allegato
relativo alle “Norme per la progettazione energetica ed ambientale del
Territorio”,
• gli obiettivi del Piano di Governo del Territorio atti alla valorizzazione concreta
del principio della sostenibilità ambientale attraverso scelte orientate alla
qualità ambientale caratterizzate da:
- uso di materiali e concezioni ispirate alla bioedilizia nelle modalità e
nelle forme del costruire;
- riduzione delle fonti di inquinamento presenti nel territorio;
- incentivazione nell'uso di fonti di energia pulite;
- contenimento nel consumo di energia e nell'uso di risorse ambientali;
- utilizzo di sistemi di produzione di energia alternativi
• la riduzione dei consumi di carta con lo sviluppo per i procedimenti
amministrativi di sistemi e strumenti per la graduale abolizione di supporti
cartacei.
Molto altro dovrà essere fatto in materia di:
- acqua
- rifiuti
- aree verdi
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
- acquisti
sostenibili
(Green
Public
Procurement)
che
mirino
alla
razionalizzazione stessa degli acquisti con criteri ambientali che favoriscano
l'acquisto e la diffusione di prodotti dalla durata di vita maggiore, facilmente
riutilizzabili, contenenti materiali riciclati, disassemblabili, riciclabili, con un
ridotto volume di prodotti di scarto (imballaggi), al fine di ridurre la
produzione di rifiuti;
- inserimento di criteri ambientali nei capitolati di gara al fine di subordinare il
principio di economicità a criteri ispirati a esigenze di tutela dell'ambiente e
della saluta per la promozione dello sviluppo sostenibile (già previsti nel
D.Lgs. 163/2006 codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture)
Il Patto dei Sindaci rappresenta un’occasione per il nostro territorio, per i nostri
cittadini e per le nostre amministrazioni chiamate, oggi più che mai, ad essere
interpreti attivi di una “Azione Locale in un Contesto Globale”.
E' importante sottolineare che non si vuole rincorrere una moda, ma lanciare la
sfida di portare il Comune di Villafranca di Verona a migliorare il suo livello di
autosufficienza energetica.
Il Comune di Villafranca di Verona vuole ridurre le emissioni dei gas serra
responsabili del riscaldamento globale e promuovere le azioni innovative per
l’uso di energie rinnovabili e l’aumento dell’efficienza energetica per indirizzare la
società civile verso la sostenibilità energetica.
Il Comune di Villafranca di Verona ha aderito al Patto dei Sindaci con delibera di
Consiglio Comunale n. 3 del 20 febbraio 2014, impegnandosi a:
- raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE per il 2020, riducendo le emissioni di
CO2 nel territorio comunale di almeno il 20% rispetto all’anno base di
riferimento;
- predisporre, entro 12 mesi dalla data di ratifica (Delibera del Consiglio
comunale) del Patto dei Sindaci, un Piano di Azione partecipato che includa un
inventario base delle emissioni e indicazioni su come gli obiettivi verranno
raggiunti;
- predisporre un Rapporto, a cadenza biennale, sullo stato di attuazione del
Patto dei Sindaci e relativo Piano di Azione ai fini di una valutazione,
monitoraggio e verifica;
- organizzare, in cooperazione con la Commissione Europea, il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed altri stakeholders
interessati, eventi per i cittadini finalizzati ad una maggiore conoscenza dei
benefici dovuti ad un uso più intelligente dell’energia ed informare
regolarmente i mezzi di comunicazione locali sugli sviluppi del Piano di Azione;
- partecipare e contribuire attivamente alla Conferenza annuale dei Sindaci per
un’Europa sostenibile.
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Per questo, con il presente Piano di Azione per l’Energia Sostenibile del Patto dei
Sindaci (Covenant of Mayors) della Commissione Europea, il comune di
Villafranca di Verona vuole conformarsi all’iniziativa comunitaria.
L’obiettivo minimo consiste infatti nel ridurre del 20%, rispetto all’anno base di
riferimento, le emissioni di gas serra entro il 2020. L’anno di riferimento scelto
per tale calcolo è stato il 2005. Il PAES, infatti, deve contenere un riferimento
chiaro a questo impegno fondamentale. L’anno di base consigliato è il 1990.
Tuttavia, per via della difficoltà a reperire dati per il 1990, la maggior parte dei
comuni italiani ha definito il 2005 come primo anno disponibile per il quale
possano essere raccolti dati più completi ed affidabili.
I macrobiettivi sono strettamente collegati alle azioni in materia di ambiente e
salute per la riduzione della percentuale di popolazione esposta all’inquinamento
atmosferico. Infatti, le azioni per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti
possono avere effetti positivi anche sulla riduzione dell’inquinamento
atmosferico. Il tema dei cambiamenti climatici rappresenta, perciò, nella sua
complessità, un esempio della necessità di integrazione tra le diverse politiche:
la riduzione delle emissioni richiede, infatti, interventi decisi sui vari settori
responsabili di tali emissioni e, in primo luogo, sul settore dell’energia, a cui è
riconducibile una buona percentuale dei gas serra immessi in atmosfera.
Rendere ambientalmente sostenibile il settore energetico significa puntare, da un
lato, sullo sviluppo di fonti rinnovabili e, dall’altro, sull’efficienza energetica nei
consumi e nella produzione.
Il primo obiettivo da cui nasce l’inventario comunale delle emissioni di gas serra
è fornire una fotografia di quanto avviene nel nostro territorio, di quanto e come
noi contribuiamo all’effetto serra e, in questo modo, promuovere azioni
innovative con efficaci politiche di contrasto per l’uso di energie rinnovabili e
l’aumento di efficienza energetica per motivare la società civile verso la
sostenibilità.
L’inventario è, inoltre, uno strumento fondamentale per valutare e confrontare,
in termini di efficacia e di costi, gli scenari emissivi utili alla predisposizione delle
misure che possono essere adottate per il risanamento della qualità dell’aria;
esso fornisce le informazioni necessarie a indirizzare le azioni dove c’è più
bisogno, dove si possono ottenere risultati migliori e, grazie ai futuri
aggiornamenti, è il metro con cui misurare l’efficacia e i risultati del nostro
impegno.
Gli obiettivi che il piano d’azione del Comune di Villafranca di Verona si prefigge
di raggiungere sono in linea con la pianificazione nazionale ed europea, dal
momento che riprende fortemente la volontà di intensificare la produzione, lo
sviluppo e la diffusione degli impianti a fonti rinnovabili, oltre che adeguare i
propri edifici agli standard di efficienza energetica, cercando anche di individuare
gli strumenti più idonei per il territorio; tali obiettivi sono di tipo generale o
specifico e sotto il profilo della temporizzazione si suddividono in obiettivi di
breve periodo (1 - 3 anni) e di medio-lungo periodo (4 - 9 anni).
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Orizzonte temporale
L’orizzonte temporale del Patto dei Sindaci è il 2020. Il PAES prevede le azioni
strategiche che il Comune di Villafranca di Verona intende intraprendere per
raggiungere gli obiettivi previsti per il 2020. Pur delineando le azioni da
perseguire fino a tale data, il comune intende dare continuità alle attività anche
per gli anni successivi all’obiettivo temporale del piano.
Poiché il comune di Villafranca di Verona non può prevedere in dettaglio misure e
budget concreti per un periodo così lungo, nel PAES distinguerà tra:
- una visione, con una strategia di lungo periodo e degli obiettivi sino al 2020,
che comprenda un impegno formale in aree come pianificazione territoriale,
trasporti e mobilità, appalti pubblici, standard per edifici nuovi o ristrutturati
ecc.;
- misure dettagliate per i prossimi 3-5 anni che traducono strategie e obiettivi a
lungo termine in azioni.
1.2
Il contesto normativo
Contesto normativo generale Scenario Internazionale
La nascita dell’attenzione della comunità scientifica e politica internazionale
all’ambiente può essere fatta risalire all’inizio degli anni ’70 (salvo precedenti
sporadici accordi internazionali molto specifici) con i lavori del Club di Roma e la
Conferenza di Stoccolma.
Tuttavia occorre aspettare altri 20 anni perché l’attenzione si concentri sui
cambiamenti climatici. A questo proposito, la Conferenza mondiale delle Nazioni
Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro del 1992 ha portato per la
prima volta all’approvazione di una serie di convenzioni su specifiche questioni
ambientali quali il clima, la biodiversità e la tutela delle foreste, oltre alla
approvazione della “Carta della Terra”, in cui venivano indicate alcune direttive
su cui fondare nuove politiche economiche più equilibrate, e del documento
finale (poi chiamato “Agenda 21”) che rappresenta il riferimento globale per
capire quali iniziative è necessario intraprendere per uno sviluppo sostenibile nel
XXI secolo. Nel 1994, con la “Carta di Ålborg”, è stato fatto il primo passo
dell’attuazione dell’Agenda 21 locale, firmata da oltre 300 autorità locali durante
la “Conferenza europea sulle città sostenibili”: sono stati definiti i principi base
per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d’azione locali.
La Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC),
firmata a Rio de Janeiro ed entrata in vigore nel 1994, impegna 195 paesi a
contrastare i cambiamenti climatici e il riscaldamento del pianeta ponendosi
obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra che sono stati resi legalmente
vincolanti con uno specifico protocollo attuativo: il Protocollo di Kyoto.
Il Protocollo, approvato dalla Conferenza delle Parti (organo decisionale dei 195
paesi firmatari) nel dicembre del 1997, è un atto esecutivo contenente le prime
decisioni sulla attuazione di impegni ritenuti più urgenti e prioritari per la
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Esso impegna i paesi
industrializzati e quelli ad economia in transizione (Paesi dell’Est europeo) a
ridurre del 5% entro il 2012 le principali emissioni antropogeniche di 6 gas
(anidride carbonica, metano, ossido di azoto rispetto ai valori del 1990;
idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo rispetto ai valori del
1995) capaci di alterare l’effetto serra naturale del pianeta. Il Protocollo prevede
che la riduzione complessiva del 5% delle emissioni di anidride carbonica,
rispetto al 1990 (anno di riferimento), venga ripartita tra Paesi dell'Unione
Europea, Stati Uniti e Giappone; per gli altri Paesi, il Protocollo prevede invece
stabilizzazioni o aumenti limitati delle emissioni, ad eccezione dei Paesi in via di
sviluppo per i quali non prevede nessun tipo di limitazione.
La quota di riduzione dei gas-serra fissata per l’Unione Europea è dell'8%,
tradotta poi dal Consiglio dei Ministri dell'Ambiente in obiettivi differenziati per i
singoli Stati membri. In particolare, per l'Italia è stato stabilito l’obiettivo di
riduzione del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Al fine di raggiungere tali obiettivi,
il trattato definisce inoltre meccanismi flessibili di “contabilizzazione” delle
emissioni e di possibilità di scambio delle quote emissive stesse, utilizzabili dai
Paesi per ridurre le proprie emissioni (Clean Development Mechanism, Joint
Implementation ed Emissions Trading). Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore
il 16 febbraio 2005, senza tuttavia registrare l’adesione degli Stati Uniti.
L’urgenza di definire strategie globali sui temi più critici per il futuro del pianeta
(acqua, energia, salute, sviluppo agricolo, biodiversità e gestione dell’ambiente)
ha motivato l’organizzazione del più importante summit internazionale sullo
sviluppo sostenibile, tenutosi a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002.
Purtroppo, in tale occasione, si è constatato un peggioramento dell'equilibrio
ecologico globale e degli impatti dell’umanità sul clima (la concentrazione di
anidride carbonica è passata da 316 ppmv nel 1960 a 370 ppmv nel 2001
mentre la diminuzione delle foreste si verifica ad un ritmo di 140.000 km2/anno)
ed un aumento della povertà mondiale mentre il bisogno fondamentale di
cambiare i modelli di produzione e di consumo dell’energia è stato quasi
totalmente ignorato.
Con tale consapevolezza, i capi di Stato e di Governo dei 191 Paesi partecipanti
hanno ribadito l’impegno a mirare ad uno sviluppo sostenibile e per questo è
stato approvato un documento che richiama gli obiettivi fondamentali da
perseguire: la riduzione della povertà, il cambiamento dei modelli di consumo e
di produzione energetica, la protezione delle risorse naturali. Annesso a tale
documento vi è un Piano di Azione sullo sviluppo sostenibile volto alla ricerca di
un equilibrio tra crescita economica, sviluppo sociale e protezione dell'ambiente.
Il 19 dicembre 2009, la Conferenza delle Parti della Convenzione ONU sui
cambiamenti climatici (UNFCCC), a Copenhagen, ha preso atto di un accordo
politico elaborato da un gruppo di capi di Stato e di governo. In tale documento
si evidenzia che i cambiamenti climatici sono una delle maggiori sfide
dell’umanità e che l’obiettivo di limitare il riscaldamento climatico è possibile solo
attraverso una massiccia riduzione delle emissioni di gas serra.
Attraverso l'Accordo di Copenhagen, non giuridicamente vincolante, viene
14
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
chiesta l'adozione di misure da parte del settore industriale e dei Paesi
emergenti, i quali devono rendere trasparenti le proprie misure rispetto agli
obiettivi della Convenzione ONU sui cambiamenti climatici. Ulteriore passo nella
direzione di un’azione globale è stato fatto nel 2010 in occasione della
conferenza dell'ONU sul clima di Cancun durante la quale sono stati approvati
due diversi documenti: uno sul futuro del Protocollo di Kyoto e l’altro su un più
ampio trattato sui cambiamenti climatici che dovrà essere negoziato ed adottato
in un futuro summit. Nel citato accordo i Governi promettono "un'azione
urgente" per evitare che le temperature globali salgano più di due gradi Celsius
senza tuttavia specificare gli obiettivi precisi e vincolanti della riduzione di gas
serra per tenere sotto controllo le temperature. E’ stato poi assunto l'impegno a
lavorare per ottenere "al più presto possibile" un nuovo accordo che estenda il
protocollo di Kyoto oltre il 2012 ed è stato creato il nuovo " Green Climate Fund "
dove dovranno confluire gli aiuti dei paesi ricchi a quelli poveri per fronteggiare
le emergenze determinate dai cambiamenti climatici ed adottare misure per
prevenire il global warming. Con il COP17 (diciassettesimo summit ONU sul
clima) tenutosi a Durban nel novembre 2011, si è deciso innanzitutto di
prolungare la durata del Protocollo di Kyoto, in scadenza il 1° gennaio 2013, di
altri cinque anni, tempo necessario per elaborare un nuovo documento (entro il
2015) che vincoli ad una significativa riduzione delle emissioni di CO2 a partire
dal 2020. Viene inoltre confermata la volontà di creare il “Fondo verde” per il
clima, che dovrebbe aiutare i paesi poveri a prevenire l’ulteriore riscaldamento
del clima, ma soprattutto per la prima volta la totalità delle nazioni ha
riconosciuto la necessità di fare qualcosa, impegnandosi, quantomeno a parole, a
partecipare alle trattative che entro il 2015 porteranno ad un accordo formale e
vincolante che tutti dovranno sottoscrivere.
Scenario Europeo
Nel contrastare i cambiamenti climatici, l’impegno dell’UE si concentra
soprattutto sulla riduzione dei consumi e sullo sfruttamento delle fonti
energetiche rinnovabili.
Il Libro verde del Marzo 2006 intitolato “Una strategia europea per un’energia
sostenibile, competitiva e sicura”, propone una strategia energetica per l’Europa
per ricercare l’equilibrio fra sviluppo sostenibile, competitività e sicurezza
dell’approvvigionamento ed individua sei settori chiave in cui è necessario
intervenire per affrontare le sfide che si profilano. Il documento propone inoltre
di fissare come obiettivo per l’Europa il risparmio del 20% dei consumi
energetici. Nel gennaio 2007 la Commissione ha presentato il pacchetto sul
tema dell’energia per un mondo che cambia, che include una comunicazione
intitolata “Una politica energetica per l’Europa”. Nelle conclusioni, il Consiglio
Europeo riconosce che la situazione energetica mondiale rende necessario
adottare un approccio europeo per garantire un’energia sostenibile, competitiva
e sicura. Il Piano d’Azione approvato dal Consiglio Europeo delinea gli elementi di
un approccio europeo, ossia di un mercato interno dell’energia ben funzionante,
solidarietà in caso di crisi, chiari obiettivi e impegni in materia di efficienza
energetica e di energie rinnovabili, quadri per gli investimenti nelle tecnologie, in
Ottobre 2014
15
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
particolare per quanto riguarda la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica
e l’energia nucleare. L’impegno sottoscritto dal Consiglio Europeo dell’8-9 Marzo
2007 conosciuto con lo slogan “Energia per un mondo che cambia: una politica
energetica per l’Europa – la necessità di agire”, ovvero la politica 20-20-20
(riduzione del 20% delle emissioni climalteranti, miglioramento dell’efficienza
energetica del 20%, percentuale di rinnovabili al 20% all’orizzonte dell’anno
2020) indica la necessità di fissare obiettivi ambiziosi di lungo termine, a cui
devono tendere le politiche di breve e medio termine. Il 17 dicembre 2008 il
Parlamento Europeo ha approvato le 6 risoluzioni legislative che costituiscono il
suddetto pacchetto, con oggetto:
• energia prodotta a partire da fonti rinnovabili;
• scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra;
• sforzo condiviso finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas ad affetto
serra;
• stoccaggio geologico del biossido di carbonio;
• controllo e riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra provenienti dai
carburanti (trasporto stradale e navigazione interna);
• livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove.
L’esigenza di intervenire nell’ambito dell’efficienza energetica deve stimolare le
amministrazioni locali più accorte ad avviare iniziative in grado di travalicare lo
stretto ambito territoriale di competenza: la disseminazione di buone pratiche si
presta, infatti, a stimolare comportamenti emulativi presso altre realtà, così da
innescare un salutare effetto moltiplicatore.
Nell’ambito di questa iniziativa, la Direzione Generale per Trasporti ed Energia
(DG TREN) ha coinvolto la Banca Europea degli Investimenti (BEI), per mettere a
disposizione le risorse finanziarie necessarie per investimenti da effettuarsi sul
patrimonio dei Comuni. La Commissione prevede di supportare in diversi modi
gli organismi intermedi (Province, Regioni) che si offrono di coordinare e
supportare le iniziative dei Sindaci in questo programma. Per l’Italia il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha deciso di
coordinare e supportare finanziariamente tutte queste iniziative di supporto.
Oltre a questo, l’Unione Europea ha incluso il tema della gestione dell'energia a
livello regionale e urbano tra le azioni specifiche del programma comunitario di
promozione dell'efficienza energetica (SAVE II) incentrato sul risparmio di
energia, sull'uso delle fonti energetiche locali e sulla prevenzione degli sprechi di
ogni tipo. L’obiettivo principale dell'azione specifica SAVE II è quello di sostenere
la creazione di agenzie regionali o urbane dell'energia per aiutare le autorità
locali ad elaborare la loro strategia energetica ed assisterle nell'azione di
informazione, sensibilizzazione, consulenza obiettiva ed assistenza a tutti i
consumatori in materia di risparmio energetico. Nel dicembre 1998 le Agenzie
sorte sulla base dei finanziamenti del programma SAVE II, nell'incontro di Cork
(Irlanda), hanno redatto e sottoscritto in sede comunitaria una Carta delle
Agenzie Europee regionali e locali per la gestione dell'energia. Questa carta, oltre
ad esporre i principi guida, gli obiettivi e le modalità di funzionamento che
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
caratterizzano le Agenzie locali e Regionali, sottolinea l'importanza della
cooperazione e della dimensione di rete per una più efficace condivisione delle
esperienze, per una migliore diffusione dei progetti e delle informazioni e per
attivare le opportune sinergie con i livelli istituzionali e locali, nazionali ed
europei, con le collettività locali e con il mondo produttivo.
Scenario Nazionale
Il 10 settembre 2007 è stato presentato al Commissario Europeo per l’energia il
position paper “Energia: temi e sfide per l’Europa e per l’Italia”. Il documento,
approvato il 7 settembre all’interno del comitato interministeriale per gli affari
comunitari europei, contenente la posizione del Governo italiano sul potenziale
massimo di fonti rinnovabili raggiungibile dal nostro Paese. Nel testo sono
contenuti, inoltre, gli elementi per l’avvio della discussione in sede comunitaria
sugli obiettivi concordati dal Consiglio Europeo dell’8 e 9 marzo 2007
relativamente ai nuovi traguardi della politica europea in materia di fonti
rinnovabili, riduzione elle emissioni di gas serra e risparmio energetico. L’Italia
ha presentato a Bruxelles il proprio Piano di Azione nazionale sull’efficienza
energetica per ottenere il 9,6% di risparmio energetico entro il 2016, più di
quanto prevede la direttiva europea 2006/32/EC (9%).
Con riferimento al ruolo degli accordi tra gli enti locali, il D.Lgs n. 192 del
19.8.2005, recante norme di “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al
rendimento energetico nell’edilizia”, all’art. 9, intitolato “Funzioni delle Regioni e
degli Enti Locali”, conferma che le attività di ispezione e controllo di osservanza
delle norme inerenti la gestione degli impianti termici, finalizzate al
contenimento dei consumi energetici ed alla riduzione dei livelli di emissioni
inquinanti, devono essere condotte privilegiando accordi tra gli Enti Locali. Ai
sensi dell’art. 9, comma 2, del citato D.Lgs n. 192 del 2005, le autorità
competenti realizzano, con cadenza periodica, privilegiando accordi tra gli enti
locali o anche attraverso altri organismi pubblici o privati di cui sia garantita la
qualificazione e l’indipendenza, gli accertamenti e le ispezioni necessarie
all’osservanza delle norme relative al contenimento dei consumi di energia
nell’esercizio e alla manutenzione degli impianti di climatizzazione, assicurandosi
che la copertura dei costi avvenga con una equa ripartizione tra tutti gli utenti
finali. L’art. 5 del D.Lgs 19 agosto 2005 n. 192 prevede la promozione di
meccanismi di cooperazione finalizzati a:
• favorire l’integrazione della questione energetico - ambientale nelle diverse
politiche di settore;
• sviluppare e qualificare i servizi energetici di pubblica utilità;
• favorire la realizzazione di un sistema di ispezione degli impianti all’interno
degli edifici minimizzando l’impatto ed i costi di queste attività sugli utenti
finali;
• sviluppare un sistema per una applicazione integrata ed omogenea su tutto il
territorio nazionale della normativa;
• predisporre progetti mirati, atti a favorire la qualificazione professionale e
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
l’occupazione.
Tali strategie sono state delineate, a partire dal 2009, attraverso il pacchetto di
direttive noto come Pacchetto Clima-Energia che ridefinirà nei prossimi anni le
politiche riguardanti le emissioni di gas serra, la promozione dell’uso dell’energia
da fonti rinnovabili, l’efficienza degli usi finali dell'energia ed i servizi energetici,
le prestazioni energetiche degli edifici e dei trasporti.
Il pacchetto combina i tre obiettivi creando un rapporto stretto tra il concetto di
sostenibilità energetica (risparmio energetico e incremento delle fonti rinnovabili)
e di sostenibilità ambientale a livello globale (riduzione delle emissioni di gas
serra) e locale (riduzione delle emissioni di inquinanti locali) e si coordina con
altri provvedimenti di settore, emanati e recepiti nel tempo in coerenza con la
visione strategica elaborata nel corso dell’ultimo decennio.
Di seguito si esplicita con maggior dettaglio due direttive di riferimento nel
settore energetico:
- la direttiva 2009/29/CE concernente l’estensione del mercato delle quote di
emissioni, secondo la quale entro il 2020 si prevede l’abbattimento di
emissioni di gas serra del 20% rispetto ai livelli del 2005, attraverso
l’allargamento del novero delle industrie obbligate ad acquistare i permessi
per inquinare.
- La direttiva 2009/28/CE, di revisione della direttiva 2001/77/CE, ha ridefinito
con profonde innovazioni il quadro di riferimento per le FER, prevedendo, tra
l’altro che i Paesi membri approvino e aggiornino periodicamente un Piano di
Azione Nazionale (PAN) per le energie rinnovabili, che tenga conto degli
obiettivi stabiliti a livello europeo che per l’Italia è il raggiungimento, al 2020,
di una quota di energia da fonti rinnovabili pari al 17% dell’intero fabbisogno
energetico nazionale.
1.3
Il gruppo di lavoro
Per l’analisi dei dati di consumo ed emissioni e la definizione programmatico di
politica energetica ed ambientale, il comune di Villafranca di Verona ha ritenuto
di avvalersi della consulenza esterna (C.A.I.R.E. – Urbanistica scrl) che, con
collaborazione dei tecnici e dei politici del comune ha permesso l’elaborazione del
PAES. Tale scelta permette di garantire che la stesura del PAES sia coerente con
le guide ufficiali redatte dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione
Europea. La prima attività prevista nella organizzazione del progetto è stata la
costituzione, all’interno del comune, dell’Energy Team (ET) al quale, dopo una
adeguata formazione, è stata affidata la raccolta dati di consumo del patrimonio
comunale della amministrazione pubblica ed i dati di consumo/vendita presso i
fornitori di energia presenti sul territorio comunale. Compito dell’Energy Team è
stato anche individuare, all’interno della amministrazione pubblica i progetti in
essere e previsti dai diversi piani comunali per stimarne l’impatto sui consumi e
sulle emissioni di CO2. A tal fine l’ET è stato oggetto di momenti formativi
specifici per rafforzarne le competenze sui temi inerenti le attività del progetto.
In particolare l’ET, collaborando con i consulenti esterni, nella raccolta dati, è
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
stato interessato da una formazione “on going” durante l’esecuzione del progetto
e in momenti specialistici dedicati orientati al monitoraggio delle azioni e degli
obiettivi del progetto. L’ET dovrà essere un soggetto attivo nel primo Report
biennale sull’attuazione del PAES previsto dal PdS. Nella definizione dei ruoli
all’interno dell’ET si è tenuto conto sia della rappresentanza dei decisori politici
che della rappresentanza dei settori tecnici del comune entrambi impegnati per il
raggiungimento degli obiettivi del progetto. In particolare sono stati individuati i
seguenti ruoli:
-
Direzione: rappresentata dal Sindaco in rappresentanza della Giunta
comunale;
-
Il responsabile dell’Area IV – Servizi Tecnici: che, con la collaborazione
della direzione, coordina l’attività dei tecnici comunali impegnati nel
progetto e l’attività dei consulenti esterni;
-
I referenti IBE: rappresentati dai tecnici comunali di diversi settori che, in
accordo con le direttive del responsabile dell’Area IV – Servizi Tecnici e
con la direzione svolgono le attività di raccolta dati funzionali alla
definizione dell’IBE e alla individuazione della progettualità della
amministrazione pubblica.
Le figure professionali coinvolte nell’Energy Team sono riportate nella tabella
seguente.
Figura
Sindaco
Responsabile AREA IV Servizi Tecnici
Nome
Mario Faccioli
Arch. Arnaldo Toffali
Ruolo
Direzione progetto, responsabile
attuazione del PAES
Coordinamento operativo del
gruppo tecnico
AREA 4 - Servizi Tecnici
Geom. Francesco Baldassarre raccolta dati per IBE
AREA 4 - Servizi Tecnici
Geom. Alessandro Voltolini
AREA 4 - Servizi Tecnici
Arch. Francesco Vinco
AREA 4 - Servizi Tecnici
Dott.ssa Nicoletta Toffaletti
AREA 2 - Servizi Ec. Finanziari
e Tributi
AREA 2 - Servizi Ec. Finanziari
e Tributi
Consulenti esterni
Ottobre 2014
Dott. Giuseppe Grassetti
Giancarlo Merzi
C.A.I.R.E. - Urbanistica
raccolta dati per IBE
progettualità amministrazione
comunale
piani di monitoraggio
raccolta dati sul patrimonio
comunale
raccolta dati sul patrimonio
comunale
Predisposizione del PAES in
accordo alle linee guida del JRC
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
20
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE, SOCIOECONOMICO E CLIMATICO
2.1
Caratteristiche generali del Comune di Villafranca di Verona
Il Comune di Villafranca di Verona si trova nel settore sud ovest della Provincia di
Verona a circa 12 km da Verona; il suo territorio si estende su una superficie di
circa 57,43 kmq e confina con i comuni di Castel d’Azzano, Mozzecane,
Povegliano Veronese, Sommacampagna, Valeggio sul Mincio, Verona, Vigasio; al
1 gennaio 2012 conta 33.249 abitanti con una densità di popolazione di 578.95
ab/kmq.
Nel territorio comunale sono presenti le frazioni di: Alpo, Caluri, Dossobuono,
Pizzoletta, Quaderni, Rizza, Rosegaferro.
Il Piano di Rischio e la conseguente Variante parziale al vigente PRG interessa la
porzione centro settentrionale del territorio comunale, fra le propaggini
settentrionali della Zona Industriale Artigianale - PIP di Villafranca denominata
“Polo Postumia” e quelle occidentali della Zona Industriale Artigianale della
frazione di Dossobuono. Lo sviluppo complessivo delle aree coinvolte, a seguito
della definizione delle quattro zone di tutela, è di circa 6,2 kmq (6.197.485 mq)
corrispondente a circa il 10,8% della superficie comunale, comprendendo
territorio prevalentemente agricolo ad insediamenti sparsi (isolati o corti rurali)
con siti estrattivi in esercizio e limitate porzioni di territorio urbanizzato (le
frazioni di Caluri, Calzoni e in piccola parte di Dossobuono, oltre che parte della
zona industriale - artigianale di Villafranca capoluogo e Dossobuono).
Sul territorio del Comune di Villafranca, e precisamente nella frazione di
Dossobuono, è situato l’Aeroporto di Verona-Villafranca "Valerio Catullo". La città
è servita dalle stazioni di Villafranca di Verona e di Dossobuono sulla linea
Verona-Mantova-Modena.
Il territorio comunale è interessato dalla presenza di diverse tipologie di
infrastrutture dei trasporti e per la mobilità, tra le esistenti o in corso di
realizzazione, si annoverano:
• l’Autostrada A4 (detta anche Serenissima nel suo tratto centrale) attraversa
da ovest a est l'intera pianura padana, partendo da Torino, passando per
Milano e terminando a Sistiana, da cui prosegue verso Trieste;
• l'Autostrada A22 (o autostrada del Brennero o Autobrennero) collega la
Pianura Padana e l'Autostrada A1 con l'Austria e la Germania;
• la Tangenziale sud di Verona con il suo raccordo è una strada extraurbana
principale che fa parte del sistema di tangenziali di Verona e collega Vago di
Lavagno alla Tangenziale Ovest;
• la SR62 della Cisa è una strada che si origina a Sarzana e termina
innestandosi nella SS12 dell’Abetone e del Brennero;
Ottobre 2014
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
• le SSPP n. 24 del Serraglio (collega Valeggio sul Mincio a Bovolone), n. 26
Morenica (collega Bussolengo a Villafranca di Verona), n. 53 delle Salette
(collega Villafranca di Verona a Vigasio);
• le restanti strade di rango comunale.
Le infrastrutture per la circolazione ciclopedonale contano, ad oggi, una
estensione di rete in sede propria di 19,67 km e la mobilità ciclabile appare oggi
come una delle componenti di traffico da incentivare e da sviluppare
maggiormente, considerato che il territorio villafranchese manifesta un’ottima
propensione all’uso della bicicletta essendo del tutto pianeggiante.
Nell’ambito del Piano della Mobilità Urbana, in corso di elaborazione ed
approvazione, è stato ipotizzato lo sviluppo complessivo degli interventi a favore
della mobilità ciclopedonale.
Per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie, il territorio comunale è
attraversato dalla linea ferroviaria in esercizio Verona-Mantova-Modena, mentre
la linea ferroviaria Dossobuono-Isola della Scala è stata dismessa con Decreto di
chiusura n. DM 73/T del 15 aprile 1987. Nel territorio comunale sono inoltre
comprese le infrastrutture aeroportuali connesse alla presenza dell’Aeroporto
“Valerio Catullo” di Verona Villafranca.
Il quadro di riferimento programmatico
Il Comune di Villafranca di Verona è dotato di un PRG la cui ultima Variante
Generale è stata approvata dalla Giunta Regionale del Veneto con Deliberazione
n. 2768 del 21.06.1994, alla quale hanno fatto seguito alcune successive
varianti. Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 79 del 18.12.2009 è stata,
inoltre, approvata la Variante parziale al PRG per la trasposizione delle tavole
grafiche connesse all’assunzione di una nuova base cartografica.
L’Amministrazione Comunale di Villafranca di Verona, a seguito del parere
favorevole dell’ENAC, aveva già provveduto ad adottare il Piano di Rischio
Aeroportuale introducendo le relative previsioni nel proprio strumento urbanistico
con la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4/25.01.2011, superata dalle
significative modificazioni alla regolamentazione sui Piani di Rischio Aeroportuali
intervenute con l’Emendamento ENAC n. 7/2011.
Il Comune di Villafranca di Verona ha, inoltre, in corso il processo di redazione
del Piano di Assetto del Territorio (PAT), ai sensi della LR 11/2004 "Norme per il
governo del territorio". Nello specifico si rileva che con Deliberazione della Giunta
Comunale n. 166 del 25.11.2008 è stato approvato il Documento Preliminare, la
Relazione Ambientale e lo Schema di Accordo di Pianificazione (artt. 5 - 15 LR
11/2004), e successivamente sottoscritto l’Accordo di Copianificazione tra il
Comune di Villafranca di Verona, la Regione Veneto e la Provincia di Verona.
Fra le misure di programmazione urbanistico - edilizia si ricorda, infine, il
Regolamento di attuazione della LR 14/2009, come modificata con LR 13/2011
(cd. “Piano Casa”), approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale di
Villafranca di Verona n. 36 del 30.09.2011.
22
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Nell’ambito dell’elaborazione del Piano di Rischio dell’Aeroporto Valerio Catullo,
l’Ufficio Tecnico Comunale – Unità Urbanistica e Ufficio di Piano ha condotto la
valutazione di coerenza con gli strumenti urbanistici vigenti, elaborazione che si
riporta integralmente in allegato al presente Rapporto Ambientale Preliminare,
mentre nel seguito si riportano alcuni dati di sintesi ed, in particolare, le superfici
delle varie destinazioni urbanistiche ricadenti nelle quattro zone di tutela
introdotte dal piano.
Nell’inviluppo complessivo delle quattro zone di tutela del Piano di Rischio si
riscontrano i seguenti vincoli, tutele e fasce di rispetto definiti dal vigente PRG:
• vincolo aeroportuale (classe di vincolo 01, 02, 03): imposto ai sensi della L.
58/1963 e del DM 67/1971, consiste sostanzialmente in limitazioni in altezza
alla realizzazione di ostacoli alla navigazione;
• nuclei di antica origine: si tratta di aree ed edifici individuati di interesse ai
sensi dell’art. 10 della LR 24/1985, disciplinate dall’art. 9 “Corti agricole
aventi significato di bene culturale” delle NTA del PRG Comunale;
• limite meridionale della “fascia di ricarica degli acquiferi”: si tratta di una
tutela introdotta con la variante di adeguamento all’art. 51 del Piano d’Area
Quadrante Europa;
• fasce di rispetto della viabilità;
• fasce di rispetto di un elettrodotto della Società AGSM.
All’interno dell’inviluppo complessivo delle quattro zone di tutela ricade anche il
tracciato del metanodotto Vigasio – Bussolengo DN500 (20’’ – 75 bar) della
Società SNAM Rete Gas SpA che non è tra le fonti di vincolo del vigente PRG.
Per quanto riguarda la pianificazione di livello superiore si ricordano i seguenti
piani di interesse:
• il Piano d’Area Quadrante Europa: è uno strumento di specificazione del Piano
Territoriale Regionale di Coordinamento, approvato con Deliberazione di
Consiglio Regionale n. 250/13.12.1991, che, per ambiti territoriali
determinati, consente di "individuare le giuste soluzioni per tutti quei contesti
territoriali che richiedono specifici, articolati e multidisciplinari approcci alla
pianificazione"; nella Provincia di Verona esso riguarda 22 comuni posti in
un’area strategica sia sotto l’aspetto infrastrutturale che sotto quello
produttivo, in quanto elemento di continuità con la Lombardia, l’EmiliaRomagna e con il Nord-Est;
• il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Verona non è stato ancora
adottato dal Consiglio Provinciale, quindi si è preso in considerazione la
proposta di progetto elaborata a novembre 2008, dalla quale risulta che il
piano ha cinque obbiettivi generali così classificati:
- territorio, ambiente ed ecosistema;
- infrastrutture;
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23
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
- insediativo produttivo, turistico e commerciale;
- infrastrutture scolastiche ed altri servizi di interesse provinciale;
- aree di cooperazione e copianificazione intercomunale.
Il quadro di riferimento ambientale
Aspetti storici e patrimonio paesaggistico
Il Comune di Villafranca di Verona ha una storia molto antica. La struttura viaria
ad intersezioni perpendicolari è una testimonianza della probabile origine
romana. Nel medioevo, grazie al Consiglio dei Rettori di Verona nel 1185,
Villafranca divenne un borgo di confine. Con la successiva ascesa della Signoria
Scaligera a Verona, anche Villafranca entrò nelle dinastie veronesi. Il castello
venne ampliato ad opera degli Scaligeri nel XV secolo e fu eretta una grossa
cinta muraria. Villafranca fu nel 1796 il
Quartier-generale di Napoleone, durante la campagna d’Italia. Nel periodo del
Risorgimento è stata coinvolta in quasi tutte le fasi importanti dell’epoca, grazie
alla sua vicinanza con il fiume Mincio e per l’attraversamento della strada postale
che univa Mantova e Verona. Visse le tre Guerre d’Indipendenza.
Nel 1918 ci fu uno scontro tra Vittorio Emanuele III e il Vescovo di Verona.
L’impatto della Prima Guerra Mondiale sull’assetto urbanistico fu di continuità con
l’esistente, venne aperta un’altra via parallela alla principale e nel 1929 fu aperto
l’acquedotto. La presenza dell’aeroporto ha fatto si che durante la Seconda
Guerra Mondiale la città subisse bombardamenti. Negli anni ’60 partecipò al
boom economico e nel 1964 venne aperto l’aeroporto civile, solo
successivamente chiamato “Valerio Catullo”.
L'attuale assetto paesaggistico-ambientale del territorio villafranchese,
veronese nel suo complesso, è il risultato di due principali processi:
e
• una millenaria e diffusa antropizzazione, finalizzata al massimo beneficio
agricolo, in condizioni pedologiche ed ambientali favorevoli;
• l'espansione urbanistica e infrastrutturale, spesso incontrollata, che ha
interessato l’intero territorio della pianura padana negli ultimi 60 anni.
Il territorio di Villafranca di Verona presenta i caratteri tipici dell’alta pianura
veronese con morfologie naturali generalmente sub pianeggianti e prive di
articolazioni. A ovest, tale porzione di pianura si raccorda all’enorme anfiteatro
morenico pedemontano del Garda, mentre, verso il confine sud est e attraverso
la fascia delle risorgive, essa sfuma nella medio bassa pianura veronese. Il
sottosuolo è qui costituito prevalentemente da materiali sciolti di natura ghiaiosa
in matrice sabbiosa, che ospitano la potente (e depressa) falda freatica dell’alta
pianura e la cui elevata permeabilità determina l’assenza di un significativo
reticolo idrografico naturale. Solo il fiume Tione dei Monti, che attraversa la
porzione centrale del territorio comunale con direzione NNW-SSE, ha carattere
perenne e ad esso sono riferibili anche le principali risorse naturalistiche presenti
nel territorio di Villafranca di Verona costituendo il principale corridoio ecologico
24
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
locale; qui le aree sottoposte al vincolo paesaggistico comprendono una porzione
del capoluogo compreso fra il fiume Tione dei Monti a sud, via Trieste e via
Roma, includendo anche il Castello Scaligero.
Elementi di pregio del sistema naturalistico locale sono anche le teste di risorgiva
presenti al confine comunale con Verona, Povegliano Veronese e Mozzecane. Le
risorgive si trovano tipicamente lungo una ristretta fascia (la cosiddetta "fascia
dei fontanili") che caratterizza tutta la Pianura Padana; si tratta di escavazioni
artificiali, create secoli or sono, che captano e convogliano le acque emergenti
naturalmente dal terreno. Le acque di risorgiva presentano caratteristiche di
acque limpide di buona qualità, temperatura media di 12-13° C costante nel
tempo e portata anch’essa pressoché costante nel tempo; tali caratteristiche
favoriscono il formarsi di piccoli ambienti acquatici di alto pregio, con comunità
vegetali ed animali abbondanti e ben diversificate, nonostante le dimensioni
assai ridotte.
Per ciò che riguarda il settore rurale del paesaggio, la meccanizzazione introdotta
a partire dalla metà del ‘900 ha portato dapprima all’aumento delle dimensioni
degli appezzamenti e successivamente alla scomparsa delle siepi campestri,
formando un nuovo paesaggio rurale cosiddetto “dei campi aperti” in
contrapposizione al precedente paesaggio “dei campi chiusi”, caratterizzato da
campi di piccole dimensioni e circondati da siepi arboree e arbustive.
L’introduzione delle colture legnose inoltre (dei vigneti ma soprattutto dei
frutteti) ha contribuito a formare una ulteriore tipologia di paesaggio: ampie
superfici caratterizzate da sesti di impianto regolari, strutture di sostegno e
tutori per le piante, strutture accessorie di protezione contro la grandine (reti
plastiche e relative strutture metalliche).
A fronte di un paesaggio geomorfologico e naturalistico/rurale poco
rappresentativo, un rilievo maggiore assumono quindi i ricchi riferimenti storicoculturali che vedono nella presenza della Strada Consolare Romana “Postumia”,
nel centro storico del capoluogo con i propri assi di fondazione e nei luoghi
sottoposti al vincolo monumentale (come il Castello Scaligero) gli elementi
portanti del paesaggio antropico e urbano.
L’area di inviluppo complessivo del Piano di Rischio è largamente compresa nel
paesaggio agrario dell’Alta Pianura Veronese, che si presenta abbastanza
articolato nella forma ma semplificato nella ricchezza biologica e contraddistinto
da insediamenti sparsi e piccoli centri abitati come la località di Calzoni. Per ciò
che riguarda il settore residenziale e produttivo del paesaggio, gli elementi da
rilevare sono invece costituiti dalle frazioni (Caluri e le propaggini occidentali di
Dossobuono) e dai centri produttivi-artigianali della frazione di Dossobuono e di
Villafranca Capoluogo.
Aria e fattori climatici
Per quanto riguarda gli aspetti climatici la stazione meteorologica di Verona
Villafranca è la stazione meteorologica di riferimento per il Servizio Meteorologico
dell'Aeronautica Militare e per l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia,
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25
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
relativa alla città di Verona. In base alle medie climatiche del periodo 19712000, le più recenti in uso, la temperatura media del mese più freddo, gennaio,
è di +2,5 °C, mentre quella del mese più caldo, luglio, è di +23,6 °C;
mediamente si contano 63 giorni di gelo all'anno e 31 giorni con temperatura
massima uguale o superiore ai +30 °C. I valori estremi di temperatura registrati
nel medesimo trentennio sono i -18,4 °C del gennaio 1985 e i +36,0 °C
dell'agosto 1992. Le precipitazioni medie annue si attestano a 804 mm,
mediamente distribuite in 83 giorni di pioggia, con minimo relativo in inverno e
picco massimo in estate-autunno. L'umidità relativa media annua fa registrare il
valore di 77,8% con minimo di 73% a luglio e massimi di 85% a dicembre e a
gennaio; mediamente si contano 79 giorni di nebbia all'anno. Il comune di
Villafranca di Verona è inserito nella zona climatica “E” con 2.282 gradi giorno.
Secondo il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera il Comune di
Villafranca di Verona è classificato nella “Zona A1 Agglomerato”, essendo
caratterizzato da una densità emissiva di PM10 superiore a 20 t/a kmq. La
stazione di rilevamento di Villafranca di Verona, utilizzata per il monitoraggio
della qualità dell’aria evidenzia la seguente situazione:
- Biossido di Zolfo: non vengono superati né i limiti per la protezione della
salute umana, né quelli previsti per la protezione degli ecosistemi;
- Biossido di Azoto: si segnala il superamento del valore limite per la
protezione della salute umana pari a 40 µg/mc e il valore limite per la
protezione degli ecosistemi;
- Monossido di Carbonio: nel corso del 2007 non sono stati registrati
superamenti del valore limite per la protezione della salute umana (media
massima su 8 ore), né dei valori limiti previsti dal DPCM 28 marzo 1983;
- Ozono: in tutte le postazioni della provincia sono stati registrati numerosi
superamenti del livello di attenzione (DM 25.11.1994), del livello di
protezione della salute (D.M. 16.05.1996) e dei livelli previsti per la
protezione degli ecosistemi (DM 16.05.1996);
- Benzene: le concentrazioni medie annuali misurate tramite rilevatori
passivi presso le postazioni fisse risultano inferiori a 5 µg/mc;
- PM10: numerosi superamenti del valore limite giornaliero per la protezione
della salute umana.
Per la realtà del Comune di Villafranca di Verona il Piano Intercomunale di Azione
e Risanamento della Qualità dell’Aria si evidenzia che:
• in relazione agli ossidi di zolfo la fonte principale è costituita dalle attività
industriali e secondariamente dal riscaldamento;
• in relazione agli ossidi di azoto si può affermare come questo inquinante
venga prodotto dal traffico (69,4%) e in seconda battuta dall’industria
(16,1%);
• in relazione al monossido di carbonio, si può affermare come questo venga
prodotto quasi esclusivamente dal traffico;
26
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
• in relazione al metano l’origine è da ricercarsi quasi esclusivamente
nell’agricoltura e nell’allevamento;
• in relazione all’ammoniaca si può dire come provenga quasi esclusivamente
dalle pratiche agricole e di allevamento;
• in relazione alle polveri sottili, le valutazioni eseguite affermano che il 52,9%
proviene dal traffico e che il 20,5% sia originato dalle industrie.
Nel Piano Intercomunale di Azione e Risanamento della Qualità dell’Aria sono
riportati i dati riguardanti il traffico aereo presso l’Aeroporto Valerio Catullo
relativi all’anno 2007 e le emissioni specifiche per le tipologie di aeromobile ed i
totali annui per gli inquinanti NOx e CO. Si noti che il dato fornito dall’aeroporto
è in realtà più dettagliato e fornisce i singoli movimenti con la specifica di ogni
velivolo. Non disponendo tuttavia di tutti i fattori di emissione essi sono stati
raggruppati in tipologie equivalenti seguendo le classificazioni ICAO e IATA.
La ripartizione delle emissioni di inquinanti sui comuni confinanti è eseguito
attribuendo l’emissione al tracciato delle rotte all’interno del ciclo LTO incidenti
percentualmente sul territorio. Nello specifico si è considerato una ripartizione
delle rotte del 50% sul territorio del Comune di Verona e 25% ciascuno sul
Comune di Villafranca e Sommacampagna. Le emissioni attribuibili ai suddetti
territorio comunali interessati direttamente dall’impatto dell’aeroporto sono
riportati nella seguente tabella.
Comune
Emissione NOx [t/a]
Emissione CO [t/a]
Verona
50%
105
120
Villafranca di Verona
25%
52.5
60
Sommacampagna
25%
52.5
60
Totale
100%
210
240
Tabella 2–1: Ripartizione delle emissioni di CO e NOx dovute alla presenza dell’Aeroporto
Valerio Catullo
Acque superficiali e sotterranee
Il Comune di Villafranca di Verona, essendo prevalentemente ubicato su una
porzione dell’alta pianura veronese, presenta un reticolo idrografico superficiale
naturale poco evoluto, a causa dell’azione combinata dell’elevata permeabilità
dei terreni associata alla ridotta superficie dei bacini scolanti. Esso rientra nel
Bacino idrografico interregionale Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante che
si estende fra la Lombardia ed il Veneto, sommariamente circoscritto dal fiume
Adige a nord e dal fiume Po a sud e ricompreso tra l’area di Mantova a ovest e il
mare Adriatico ad est.
Solo il fiume Tione dei Monti, che attraversa la parte centrale del territorio
comunale in corrispondenza del capoluogo con una direzione NNW-SSE e ad una
distanza di circa 1,2 km dal margine sud dell’inviluppo delle quattro zone di
tutela, è un corso d’acqua naturale a carattere perenne, anche se nel corso del
tempo ha subito diverse sistemazioni idrauliche. Esso prende origine dai fontanili
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
posti tra i Comuni di Pastrengo e Castelnuovo nell’ambito dei terrazzi
fluvioglaciali raccordati alle cerchie moreniche würmiane; dopo aver
profondamente inciso queste ultime, prosegue in pianura, con percorso a
meandri, lungo un paleoalveo atesino, sottopassa presso Custoza il Canale
(Diramazione) di Sommacampagna, procede quindi in direzione di Villafranca di
Verona (dove assume il nome di Fosso di Sant’Andrea) e confluisce nel Tartaro
oltre Povegliano Veronese.
La rimanente rete idrografica del territorio comunale risulta in gran parte
costituita da corsi d’acqua artificiali che viene gestita dal Consorzio di Bonifica
Veronese. La rete principale è costituita da tre canali ad andamento Nord-Ovest
Sud-Est denominati “il vajo”, “il fossà” e il “feriadon” a cui si collega la rete
irrigua che interessa l’intera area non urbanizzata del comune.
In prossimità del confine comunale con Povegliano Veronese si assiste al
graduale passaggio fra l’alta e la media pianura veronese, manifestandosi le
prime risorgive ed i primi tratti dei corsi d’acqua da essi generati. Esse derivano
dall’affioramento in superficie della falda freatica e costituiscono uno dei caratteri
ambientali più tipici dell’intera Pianura Padana. La portata media complessiva dei
fontanili veronesi era negli anni ‘90 di 11-12 mc/s.
Dal fitto sistema di risorgive hanno inizio numerosi e tipici corsi d'acqua
(Molinello, Tione, Tartaro, Menago, ecc.), che caratterizzano in modo peculiare
l'idrologia della media e bassa Pianura.
Per quanto concerne il rischio idraulico, il “Progetto di piano stralcio di assetto
idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino del fiume Fissero Tartaro Canalbianco”
(aprile, 2002), indica un'unica area per il territorio comunale posta a monte del
capoluogo e classificata in parte nella classe di pericolosità P2 (medio) ed in
parte nella classe di pericolosità P1 (moderato).
A scala regionale, l’area oggetto di pianificazione rientra nell’ambito del
Complesso idrogeologico della pianura veronese (Unità dell’Alta Pianura
Occidentale), costituito dagli eterogenei depositi alluvionali del fiume Adige e
caratterizzato perciò da una permeabilità per porosità estremamente variabile. Il
limite settentrionale di tale complesso è rappresentato dal margine montagna pianura, quello occidentale e meridionale dai fiumi Mincio e Po rispettivamente,
mentre ad est il limite è rappresentato dall’asse Monti Berici-Monti Euganei.
Inferiormente il complesso idrogeologico è delimitato dai sedimenti
prevalentemente argillosi del Pliocene.
Suolo e sottosuolo
Come si evince dall’estratto della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:100.000
l’area oggetto di pianificazione è ubicata in corrispondenza dell’alta pianura
veronese di origine atesina. Da un punto di vista litologico, l’area analizzata nella
presente relazione, è quindi caratterizzata interamente dai Depositi continentali
quaternari di origine fluvio-glaciale e fluviale elaborati dal fiume Adige e dagli
scaricatori fluvioglaciali della massima cerchia rissiana. Tali depositi alluvionali
costituiscono un potente materasso ghiaioso e ciottoloso con suolo argilloso di
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
alterazione superficiale giallo-rossastro poco potente. Occorre notare che il
sottosuolo non risulta a composizione interamente grossolana in tutto il territorio
dell'Alta Pianura: infatti entro le alluvioni grossolane si individuano alcuni livelli
limoso-argillosi (di qualche metro di spessore) e conglomeratica, tuttavia di
potenza complessiva molto subordinata rispetto a quella delle alluvioni ghiaiose e
di scarsa continuità laterale. La natura di detti depositi rispecchia comunque la
composizione della successione stratigrafica affiorante nel bacino idrografico
dell’Adige, in particolare i termini carbonatici mesozoici ai quali si associano i
termini porfirici.
Per quanto riguarda le attività ad elevato impatto sul suolo, il territorio comunale
è stato ed è interessato da numerose attività estrattive, in parte estinte ed in
parte attive, come documentato dal Piano Cave della Regione Veneto (PRAC
Veneto, 2002) e dalle informazione reperite presso l’Amministrazione Comunale.
Trattasi esclusivamente di cave di sabbia e ghiaia ubicate in corrispondenza della
potente conoide atesina; all’interno dell’inviluppo complessivo delle quattro aree
di tutela del Piano di Rischio sono presenti le seguenti cave che interessano una
superficie di circa 35 ettari:
• Cava “Pezze Corte” della ditta Veneto Cave S.r.l., autorizzata dalla Regione
del Veneto con Deliberazione della Giunta Regionale n. 292 del 16.02.2010;
• Cava “Cascina Pozzi”, in corso di autorizzazione da parte della Regione del
Veneto;
• Cava “Caluri” della ditta Bastian Beton srl, estinta il 22.06.1993, con
sistemazione finale ad uso agricolo.
Inoltre, nel territorio comunale:
• non sono al momento in esercizio discariche di rifiuti, anche se la Regione del
Veneto ha autorizzato, con DGR n. 1115 del 28 aprile 2009, la discarica
controllata per rifiuti non pericolosi destinata allo stoccaggio di rifiuti non
putrescibili da realizzarsi in località Caluri, ora sospesa da un procedimento
amministrativo pendente al TAR del Veneto; nel passato, sempre in località
Caluri, era presente la discarica della ditta Bastian Beton ora in post esercizio,
dove, sulla base di una serie di autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di
Verona ed in tempi differenti, furono conferiti rifiuti con varie classificazioni:
prima inerti (discarica 2A) e poi successivamente rifiuti speciali tossico nocivi
(discarica 2B), con il vincolo dell'esclusione tassativa dei rifiuti putrescibili,
visto che la discarica confina con un insediamento militare;
• lo stabilimento della ditta Publigas Verona SpA, un deposito di gas liquefatti
ubicato a sud-est dell’abitato capoluogo, è classificato, ai sensi dell’art. 8 del
D.Lgs. 334/1999, come industria a rischio di incidente rilevante.
Vegetazione, flora, fauna e biodiversità
Nel settore settentrionale del territorio comunale di Villafranca di Verona, nelle
aree non occupate dall’intenso sviluppo urbano, i terreni sono attualmente
dedicati ad un’agricoltura di tipo estensivo (seminativo) intercalata a colture di
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
tipo intensivo, in particolare frutteti (prevalentemente pescheti), resa possibile,
in quest’areale caratterizzato da suoli molto drenanti, dalla distribuzione idrica ad
uso irriguo dei consorzi pubblici di irrigazione.
L’elevata permeabilità del suolo riduce fortemente la presenza di una rete
idraulica naturale e anche i canali artificiali sono rivestiti in cemento, impedendo
la formazione di una vegetazione igrofila completa, ed in particolare sulla sua
componente erbacea elofitica. La componente ruderale della copertura vegetale
è, quindi, riferita a due tipologie: le cenosi dei frutteti e quelle degli ambienti
ruderali e fortemente disturbati.
L’area di Villafranca di Verona, insieme ad altri 17 comuni dell’alta pianura
veronese centro-occidentale, è inserita nella zona di produzione ad
Identificazione Geografica Protetta o I.G.P. denominata “Pesca di Verona”
La componente faunistica è rappresentata soprattutto da elementi tipici degli
ecosistemi agro-urbani che mantengono aspetti tipici degli orti e degli
appezzamenti di piccole dimensioni coltivati con modalità marginali, cioè meno
impattanti di quelle dell’imprenditore agricolo medio.
Il contesto fortemente antropizzato del settore centro - settentrionale del
Comune di Villafranca di Verona esclude la presenza locale di siti della Rete
Natura 2000. Infatti, dei 31 siti di Rete Natura 2000 presenti nella Provincia di
Verona per una estensione complessiva pari a 22.915 ettari (7% del territorio
provinciale), nessuno di questi ricade all’interno del territorio comunale.
Solo all’esterno del perimetro del territorio comunale, si rileva la presenza dei
seguenti siti della Rete Natura 2000:
• SIC IT3210042 “Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine”, ubicato nei
Comuni di Albaredo d'Adige, Angiari, Badia Polesine, Belfiore, Bonavigo,
Castagnaro, Castelbaldo, Legnago, Masi, Ronco all'Adige, Roverchiara, San
Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Terrazzo, Verona, Villa
Bartolomea, Zevio, con una superficie totale di ha 1.569; esso dista 7,6 km
dal perimetro nord orientale del Piano di Rischio;
• SIC IT3210043 “Fiume Adige tra Belluno Veronese e Verona Ovest”, ubicato
nei Comuni di Brentino Belluno, Bussolengo, Cavaion Veronese, Dolce',
Pastrengo, Pescantina, Rivoli Veronese, San Pietro in Cariano, Sant'Ambrogio
di Valpolicella, Verona, con una superficie totale di ha 476; esso dista 6,4 km
dal perimetro settentrionale del Piano di Rischio;
• SIC IT3210008 “Fontanili di Povegliano”, che ricade nei territori comunali di
Povegliano Veronese e Vigasio, con una superficie complessiva di circa 118
ettari; esso dista 3,3 km dal perimetro sud orientale del Piano di Rischio
I siti indicati sono, inoltre, separati dall’area oggetto di piano da numerose
frammentazioni sia lineari (A4, A22, ferrovia, SR11, tangenziale di Verona, ecc.),
che areali (aree industriali, commerciali, Aeroporto Valerio Catullo).
Per tali motivi, sulla scorta delle indicazioni della DGR 3173/2006 – Allegato A,
Paragrafo 3 “Criteri e indirizzi per l'individuazione dei piani, progetti e interventi
per i quali non è necessaria la procedura di valutazione di incidenza“, visto che
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
l’areale del Piano di Rischio è esterno al perimetro dei siti della Rete Natura 2000
e facendo riferimento al sistema di indicatori proposti dalla DGR 3173/2006
(perdita di superficie di habitat e di habitat di specie, frammentazione di habitat
o di habitat di specie, perdita di specie di interesse conservazionistico,
perturbazione alle specie della flora e della fauna, diminuzione della qualità delle
acque, dell’aria e dei suoli, interferenze con le relazioni ecosistemiche principali
che determinano la struttura e la funzionalità dei siti), visto che non sono stati
individuati habitat, habitat di specie o specie di interesse comunitario, si ritiene
che tale piano rientri nella casistica riportata al punto VI) “piani, progetti e
interventi per i quali non risultano possibili effetti significativi negativi sui siti
della rete Natura 2000”.
Inquinamento acustico
Il Comune di Villafranca di Verona è dotato di un “Piano di Zonizzazione
Acustica”, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 53 del 23.2010.
Il territorio è suddiviso in cinque classi di cui la prima di “aree particolarmente
protette” applicata al solo complesso ospedaliero; le classi maggiori per
ampiezza sono la terza (aree di tipo misto), assimilabile alle zone B e C del piano
regolatore, e la classe quarta (aree di intensa attività umana), assimilabile alle
zone A e B, e classe quinta tipica delle zone industriali.
I livelli di rumori del territorio comunale sono maggiormente influenzati dagli
autoveicoli e dagli aeroplani insistenti in tale contesto. Una vasta parte del
territorio è ad uso agricolo con scarsa presenza di sorgenti di rumore, le fasce
maggiormente impattate sono quelle a ridosso delle importanti vie di
comunicazione e di alcune sorgenti produttive fisse, l’impatto acustico
proveniente dalla linea ferroviaria è di certo minore rispetto a quello derivante
dal carico autoveicolare.
Il Comune di Villafranca di Verona ha in corso l’adeguamento della
strumentazione comunale a regolamentazione della tutela dall’inquinamento
acustico, e in particolare, si dovrà provvedere all’aggiornamento del Piano di
Classificazione Acustica sulla base delle modificazioni normative intercorse.
Nel Rapporto Indicatori ambientali del Veneto (ARPAV, 2008), tutti i comuni
veneti sono stati classificati in base a quattro livelli di criticità acustica ricavati
dalla rumorosità delle strade presenti; il Comune di Villafranca di Verona
presenta una criticità acustica medio-alta durante le ore diurne e alta nelle ore
notturne.
In riferimento al rumore aeroportuale, la caratterizzazione acustica aeroportuale
definisce le zone di rispetto nell’intorno aeroportuale, tenuto conto sia dei piani
di sviluppo aeroportuale previsti dalla società di gestione dell’aeroporto, che dei
vigenti piani regolatori dei comuni circostanti l’aeroporto.
Con nota del 03.10.2011 prot. n. 3592 la Società Aeroporto Valerio Catullo ha
consegnato agli Enti costituenti la Commissione Rumore Aeroportuale, tra cui è
compreso anche il Comune di Villafranca di Verona, un cd-rom contenente i files
Lva e Laeq, nel sistema di riferimento Gauss Boaga, riportanti la
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31
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
caratterizzazione acustica valutata dalla Commissione stessa nella seduta del
14.12.2010.
La documentazione allegata alla nota del 03.10.2011, è tuttora in corso di
valutazione da parte della Commissione Rumore Aeroportuale e non ancora
definitivamente approvata.
Inquinamento luminoso
La LR n.17 del 07 agosto 2009: “Nuove norme per il contenimento
dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni
e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici”
prescrive misure per la prevenzione dell'inquinamento luminoso sul territorio
regionale, al fine di tutelare e migliorare l'ambiente, di conservare gli equilibri
ecologici nelle aree naturali protette, nonché al fine di promuovere le attività di
ricerca e divulgazione scientifica degli osservatori astronomici. La legge definisce
le competenze della Regione e dei Comuni, definisce i contenuti del Piano
Regionale di Prevenzione dell’Inquinamento Luminoso (PRPIL), del Piano
Comunale dell’Illuminazione Pubblica, stabilisce la tutela degli osservatori
astronomici professionali e non professionali, definisce le norme minime di
protezione del territorio inserendo delle aree di particolare tutela, stabilisce le
sanzioni.
Fino all’entrata in vigore del PRPIL i Comuni devono adottare le misure contenute
nell’allegato C della legge regionale; malgrado non sia supportato da alcun atto
amministrativo, nel Comune di Villafranca di Verona i nuovi interventi di pubblica
illuminazione sono conformi alla normativa per la prevenzione dell'inquinamento
luminoso.
La LR 17/2009 individua delle zone di maggior tutela nelle vicinanze degli
osservatori astronomici. In Veneto più del 50% dei Comuni è interessato da
queste zone di tutela specifica. La figura seguente mostra l’ubicazione degli
principali Osservatori Astronomici professionali e non, sul territorio regionale e le
relative zone di tutela.
Per quanto riguarda l’inquinamento luminoso, l’indicatore “brillanza relativa del
cielo notturno” permette di quantificare il grado di inquinamento luminoso
dell’atmosfera e valutare gli effetti sugli ecosistemi e il degrado della visibilità
stellare. In Europa l’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso
(ISTIL) fornisce una mappatura della luminosità artificiale del cielo per ampi
territori (Italia, Europa e intero Globo) con una risoluzione di circa 1 kmq, nelle
bande fotometriche di interesse astronomico, grazie ad un modello di stima della
“brillanza” del cielo notturno, basato su rilevazioni da satelliti e calibrato con
misure da terra. Essa rappresenta il rapporto tra la luminosità artificiale del cielo
e quella naturale media, come rapporto dei rispettivi valori di brillanza (la
brillanza si esprime come flusso luminoso per unità di angolo solido di cielo per
unità di area di rivelatore).
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CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Elettromagnetismo
Per quanto riguarda le radiazioni non ionizzanti, nel Comune di Villafranca di
Verona sono presenti n. 24 impianti per la radiocomunicazione, la maggior parte
dei quali collocati nei centri abitati e nelle aree aeroportuali.
Il monitoraggio dei campi elettromagnetici con postazioni mobili è eseguito dal
Dipartimento Provinciale di Verona dell’ARPAV. Alla fine di ogni monitoraggio, per
ciascun sito viene pubblicata una scheda riassuntiva contenente i dati validati del
campo elettrico relativi all’intero periodo, la media e il massimo della campagna,
una foto del sito monitorato con la collocazione della strumentazione, la mappa
contenente la localizzazione geografica del sito, gli impianti presenti in un raggio
di 350 m e la legenda esplicativa delle misure effettuate. I valori del campo
elettrico sono ben al di sotto del valore di attenzione/obiettivo di qualità di 6 V/m
previsto dalla normativa vigente.
Sono, inoltre, presenti diverse linee elettriche di alta tensione, fra cui seguenti
elettrodotti: la linea elettriche da 132kV di proprietà delle Ferrovie dello Stato
(circa 7,5 km) e la linea elettriche da 132kV di proprietà di Enel Distribuzione
SpA gestita da Enel Terna SpA (circa 4,3 km). Essendo entrambe a singola terna
le distanze di rispetto indicate nella DGR 1526/2000 sono di 50 m. All’interno
della Zona di Tutela C – Testata è presente un elettrodotto della Società AGSM.
Il Comune di Villafranca non rientra nell’elenco ARPAV dei Comuni interessati dai
monitoraggi per le radiazioni causate dal Radon e sempre secondo indagine
ARPAV rientra nella classe dei Comuni nei quali si è registrato una sola
abitazione interessata da un livello di radiazioni pari a quello di riferimento dei
200 Bq/mc stabiliti dalla DGR 79/2002.
2.2
L’evoluzione della popolazione e delle famiglie
La popolazione di Villafranca analizzata a partire dal censimento del 2001 è in
costante aumento, a parte una leggera flessione nel 2011 dovuta agli
aggiustamenti censuari. In particolare la dinamica di crescita rimarca l’evoluzione
della popolazione della Provincia di Verona. A fine 2013 la popolazione si attesta
oltre i 33.200 abitanti. L’incremento percentuale della popolazione dal 2001 al
2013 è stato per Villafranca del 12.9% mentre per la Provincia di Verona la
crescita registrata è pari al 11.4%.
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Figura 2–1: Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati Istat
Le fasi di maggiore crescita della popolazione si collocano negli anni dal 2005 al
2009 con una intensità superiore rispetto agli andamenti di crescita registrati
dalla Provincia di Verona. Anche la “correzione” della popolazione che l’Istat ha
riportato nel caso del censimento della popolazione del 2011 è meno marcata
rispetto al dato provinciale.
Figura 2–2: Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati Istat
Importante, oltre alla analisi della evoluzione della popolazione, è la valutazione
della dinamica dei nuclei familiari in quanto correlata con la crescita o la
decrescita dei consumi energetici nel settore residenziale. La crisi che ha
investito tutti i settori economici ha influito anche sulla dinamica della crescita
delle famiglie. Per la prima volta si nota, a fronte di un aumento della
popolazione, un calo nella intensità di crescita delle famiglie a partire dal 20092010, fino ad una forte decrescita osservata nel 2013. A Villafranca nel 2013 si è
verificato un calo notevole di famiglie, oltre 850 unità. Questo tipo di dinamica,
generalizzata in tutto il paese, potrebbe essere temporanea e solo legata
34
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
congiunturalmente alla crisi economica che tuttora persiste.
Figura 2–3: Numero di famiglie residenti a Villafranca di Verona 2001-2013
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati Istat
Se analizziamo i dati delle famiglie attraverso la valutazione della struttura delle
famiglie, osserviamo come la dinamica del numero medio dei componenti
familiari mostri questo parametro sempre in calo, si passa dai 2.67 componenti
per famiglia del 2003 ai 2.45 del 2011 (il dato del 2012 è anomalo in quanto
influenzato anche dai dati censuari) per poi tornare a valore 2.66 nel 2013. Si
ritiene che nei prossimi anni il tipo di andamento di questo parametro possa
essere prossimo a quello indicato nella linea di tendenza rappresentata nel
grafico seguente.
Riassumendo la popolazione negli ultimi 10 anni (dal 2003 al 2013) cresce di
circa il 9.4% mentre le famiglie nello stesso periodo, nonostante il calo del 2013,
aumentano di oltre il 9.8%.
Figura 2–4: Numero medio di componenti famigliari a Villafranca di Verona 2001-2013
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati Istat
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COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
La popolazione al 2010 se analizzata per fasce di età mostra una prevalenza di
persone nella fascia di età compresa tra 41 e 60 anni, la fascia da 21 a 40 anni è
inferiore di circa 350 unità. Il dato riveste una particolare importanza in quanto è
diverso il modo di recepire gli stimoli tecnologici che il mercato offre da parte
della popolazione in relazione alla età. E’ anche in base a questo dato che si
valuta la maggiore o minore propensione a realizzare interventi di
efficientamento energetico da parte di una popolazione.
Figura 2–5: Disaggregazione della popolazione residente a Villafranca di Verona per classi
di età - 2010
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati Istat
A partire dai dati della popolazione al 2010 organizzati per sesso ed età è stata
prodotta una stima della popolazione residente al 2020, applicando tassi di
fecondità, tassi di sopravvivenza e saldi migratori anno per anno.
Un primo scenario (ipotesi A) prevede la graduale crescita dei tassi di fecondità
(fino ad arrivare ad un +20% al 2020), un miglioramento dei tassi di
sopravvivenza (+3.5 al 2020) e saldi migratori costanti previsti sui valori medi
degli ultimi 5 anni. Nel secondo scenario (ipotesi B) si ipotizza invece la
conferma dei tassi attuali e una progressiva riduzione dei saldi migratori. La
popolazione stimata per il 2020 si attesterebbe a 35.517 abitanti nel primo
scenario e a 35.023 nel secondo. Assumendo come ipotesi la media delle
previsioni, la popolazione al 2020 si attesterebbe sulle 35.270 unità, con un
aumento delle famiglie di circa 916, ipotizzando una composizione media
familiare al 2020 di 2.35 persone per famiglia.
36
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Figura 2–6: Previsione della popolazione residente al 2020 per classi di età
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati Istat
Nelle due previsioni demografiche si nota come accanto alla crescita della
popolazione di oltre 60 anni è presente una buona tenuta delle classi più giovani,
il calo della popolazione nella fascia 21-40 anni è compensato dalla crescita della
fascia 41-60 anni e, in prospettiva potrebbe essere colmato dalla fascia più
giovane 0-20 anni.
2.3
Gli edifici e le abitazioni
Gli edifici e le abitazioni sono con i trasporti il principale consumatore di energia
e sono responsabili di una quota rilevante di emissioni di CO2. E’ quindi di
primaria importanza conoscere le caratteristiche del patrimonio abitativo per
individuare le politiche e le azioni più efficaci per la riduzione sia dei consumi che
delle emissioni CO2. La tabella che segue mostra la distribuzione degli edifici e
delle abitazioni per epoca di costruzione (per gli edifici costruiti dopo il 2001 si è
proceduto ad una stima in quanto il dato censuario 2011 non è ancora
disponibile). Il numero medio di abitazioni per edificio è cresciuto nel tempo
riducendo la superficie disperdente per alloggio.
prima 1919 1919-1945 1946-1961 1962-1971 1972-1981 1982-1991 1992-2001 dopo 2001 totale
Edifici per epoca
544
390
660
1,123
940
730
569
Abitazioni per epoca
948
649
1,239
2,320
2,336
2,082
1,762
1.74
1.66
1.88
2.07
2.49
2.85
3.10
abitaz./edif.
611
2,017 13,353
3.30
Tabella 2–2: Numero di edifici e di abitazioni per epoca
Ottobre 2014
5,567
37
2.40
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Figura 2–7: Numero di edifici per epoca
Utilizzando parametri medi di dispersione termica applicati alle superfici
disperdenti dell’involucro edilizio presenti alle varie epoche è stato possibile
tematizzare il territorio comunale per sub-ambiti (sezioni di censimento)
individuando le aree con presenza di edifici che presentano maggiore dispersione
termica. Questo
modello permette di stimare alcuni parametri che
caratterizzano l’edificato: articolazione delle superfici disperdenti per tipologia di
superficie, per epoca di costruzione e per caratteristiche termofisiche. Risulterà
più facile valutare il contributo che possibili interventi di implementazione di
sistemi di coibentazione possono dare in termini di risparmio energetico. La
situazione per il comune di Villafranca di Verona è illustrata nella immagine
seguente.
Figura 2–8: Fabbisogno energetico degli edifici nel comune di Villafranca di Verona
Oltre ad alcune aree caratterizzate dalla presenza di pochi edifici e di epoca
meno recente, si nota come il fabbisogno energetico sia più alto nelle frazioni
rispetto al centro del capoluogo in quanto sono caratterizzate da una tipologia di
insediamento meno “urbana”, situazione che si presenta frequentemente in
territori simili di tutta la pianura padana.
38
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
2.4
L’assetto economico produttivo del territorio
A partire dal 2007 e fino al 2012, ultimo dato disponibile, il tassi di natalità e
mortalità delle imprese si equivalgono, nel 2004 il tasso di natalità era di 2 punti
percentuali superiore. Nel grafico che segue la curva tratteggiata, denominata
tasso di evoluzione, indica la differenza tra i due tassi.
Figura 2–9: Natalità e mortalità delle imprese a Villafranca di Verona
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati CCIAA di Verona
In valore assoluto far il 2000 ed il 2012 il numero di imprese registrate ne
comune di Villafranca si è incrementato di circa 365 unità. La crescita è stata
continua dal 2000 al 2006 poi il numero di imprese si è mantenuto
sostanzialmente costante sopra le 3.300 unità, anche dopo l’inizio della crisi a
partire dal 2008.
Figura 2–10: Imprese totali registrate a Villafranca di Verona
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati CCIAA di Verona
Ottobre 2014
39
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Dal 2002 al 2012 si osserva un progressivo calo delle imprese presenti nei settori
della agricoltura e delle attvitità manifatturiere, di segno contrario la dinamica
dei settori delle costruzioni e del commercio. Il settore dei servizi se analizzato
insieme alle attività immobiliari (non censite prima del 2009) presenta una
crescita continua dal 2000 al 2012.
Figura 2–11: Imprese per settore di attività a Villafranca
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati CCIAA di Verona
La dinamica descritta precedentemente si riscontra anche nella ripartizione
percentuale delle imprese per settore.
Figura 2–12: Distribuzione delle imprese per settore di attività al 2012
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati CCIAA di Verona
40
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Figura 2–13: Distribuzione delle imprese per settore di attività al 2000
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati CCIAA di Verona
2.5
Il sistema dei trasporti
Nel territorio del comune di Villafranca di Verona sono presenti infrastrutture di
importanza nazionale come l’aeroporto “Catullo” e l’autostrada A22 del Brennero.
Inoltre il territorio è attraversato e servito dalla ferrovia del Brennero che collega
Mantova alla Città di Verona. Non sono disponibili dati di consumo e di emissione
di CO2 riconducibili a queste infrastrutture, quindi nelle analisi tratteremo solo
l’evoluzione del parco veicolare, dati del database ACI, per la serie storica 20052013. La tabella che segue mostra la composizione del parco veicolare per il
comune di Villafranca di Verona per gli anni dal 2005 al 2012.
AUTOCARRI AUTOVEICOLI
anno AUTOBUS TRASPORTO
MERCI
SPECIALI /
MOTOCARRI
MOTOVEICOLI
E
E
AUTOVETTURE QUADRICICLI MOTOCICLI QUADRICICLI
SPECIFICI
TRASPORTO
SPECIALI /
MERCI
SPECIFICI
RIMORCHI E
RIMORCHI E
SEMIRIMORCHI SEMIRIMORCHI
SPECIALI /
TRASPORTO
SPECIFICI
MERCI
TRATTORI
STRADALI
O MOTRICI
ALTRI
VEICOLI
TOTALE
2005
27
2.246
357
19.135
18
2.332
10
384
161
135
24.805
2006
38
2.356
361
19.724
17
2.491
14
386
162
90
25.639
2007
35
2.387
400
19.986
19
2.672
17
388
171
87
26.162
2008
42
2.442
429
20.230
22
2.801
25
390
198
113
26.692
2009
50
2.382
444
20.393
19
2.969
27
84
181
120
26.669
2010
69
2.393
464
20.806
19
3.095
31
91
187
226
27.381
2011
67
2.408
465
20.992
18
3.219
33
98
204
227
27.731
2012
68
2.324
455
20.928
16
3.331
31
67
179
261
27.660
2013
58
2.293
454
21.070
17
3.394
34
63
172
182
27.737
Tabella 2–3:Composizione del parco veicolare di Villafranca di Verona
Ottobre 2014
41
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Dalla tabella si nota la crescita continua delle autovetture e dei motocicli, le altre
categorie di veicoli sostanzialmente si mantengono costanti nel periodo
analizzato. La crescita degli autobus è legata alla sostituzione di parte del
trasporto pubblico con servizi privati. La crescita delle autovetture, molto intensa
nel periodo 2005-2011 ha subito una contrazione nel 2012 per poi riprendere a
crescere nel 2013. La dinamica degli ultimi anni risulta influenzata dalla crisi del
sistema economico osservata a partire dal 2008 che ha inciso anche sulla
dinamica delle famiglie.
Figura 2–14: Autovetture circolanti a Villafranca di Verona 2005-2013
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati ACI
Diversa la dinamica osservata sempre nello stesso periodo dei motocicli che si
sono diffusi anche a causa della aumento della congestione stradale e del
maggior costo legato agli spazi di sosta. Nel periodo osservato i motocicli sono
sempre in crescita anche se, come nel caso delle autovetture, si nota un
rallentamento negli ultimi anni.
Figura 2–15: Motocili circolanti a Villafranca di Verona 2005-2013
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati ACI
42
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Importante è analizzare la composizione del parco autovetture per classificazione
EURO perché ci consente di riusare e monitorare il rinnovo dei veicoli secondo
l’intensità delle emissioni e dei consumi.
Figura 2–16: Parco veicolare immatricolato a Villafranca di Verona per classe EURO
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati ACI
Dal grafico si nota la progressiva riduzione dei veicoli più “inquinanti” EURO3 e
inferiori con la loro sostituzione con veicoli EURO4 e superiori. La percentuale
delle auto immatricolate fino a EURO3 è passata dal 74.7% del 2007 al 45.9%
del 2013.
Il numero di autovetture, che sono il mezzo di trasporto più diffuso, sono
correlate alla dinamica della popolazione e delle famiglie. Dai grafici seguenti,
soprattutto dalla linea di tendenza (linea tratteggiata rossa) si osserva un
aumento del numero di autovetture per abitante che passa da 0,618 del 2005 a
0,635 del 2013.
Ottobre 2014
43
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Figura 2–17: Numero di autovetture per abitante 2005-2013
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati ACI
In calo invece la dinamica osservata per lo stesso periodo del numero di
autovetture per famiglia.
Figura 2–18: Numero di autovetture per famiglie 2005-2013
Elaborazione CAIRE-Urbanistica su dati ACI
44
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
3. I CONSUMI FINALI DI ENERGIA E LA PRODUZIONE DI ENERGIA
Per il bilancio energetico del comune di Villafranca si è cercato i valutare i dati di
consumo finali di energia per una serie storica sufficientemente estesa per poter
studiarne la dinamica. Per l’energia elettrica sosto stati utilizzati i dati messi a
disposizione da ENEL Distribuzione per una serie storica con dati ripartiti per i
settori domestico, terziario, industria e agricoltura e per gli anni dal 2006 al
2012. I dati di consumo di gas naturale sono stati forniti da Rete Morenica Srl
per gli anni dal 2008 al 2012 articolati secondo i settori di utilizzo definiti dalla
società di distribuzione dai quali è possibile ricavare i dati per il settore
residenziale, il terziario e l‘industria. Non è stato possibile riconoscere eventuali
consumi attribuibili al settore agricoltura. Per i prodotti petroliferi si è provveduto
ad elaborare una stima dei vettori gasolio e benzina è stata utilizzata la
metodologia top-down e avendo a disposizione come dati: vendita provinciale di
carburanti fornita dal Ministero dello Sviluppo Economico e il parco veicolare
provinciale e comunale a partire dal 2007 di fonte ACI. Sempre dal Ministero
dello Sviluppo Economico sono stati utilizzati i dati di vendita provinciale degli
altri prodotti petroliferi (GPL, Olio combustibile) e sono stati stimati i consumi
relativi al comune di Villafranca. Non sono disponibili, invece, dati di consumo di
biomasse (legna, pellet). Tutti i dati di consumo della pubblica amministrazione
sono stati forniti direttamente dagli uffici comunali e sono dunque reali.
3.1
Quadro generale al 2008 e al 2012
Dall’elaborazione dei dati raccolti dai diversi fornitori di energia, e con le stime
prodotte per il consumo dei dati petroliferi è stato possibile ricostruire il quadro
generale dei consumi per gli anni 2008 e 2012. Per il comune di Villafranca di
Verona i consumi di energia, compresi gli usi industriali e agricoli si attestano a
circa 735.4 GWh. La loro disaggregazione per vettore energetico mostra che il
gas naturale è il vettore più utilizzato nel comune con oltre 312 GWh, più del
doppio dell’energia elettrica (146.2 GWh), i prodotti petroliferi coprono il
restante fabbisogno con il gasolio come vettore predominante, utilizzato sia
nell’autotrazione che nel riscaldamento.
Ottobre 2014
45
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Figura 3–1: Disaggregazione dei consumi finali di energia per vettore energetico - 2008
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione, Rete Morenica Srl, Ministero dello Sviluppo
Economico, ACI
La ripartizione in termini percentuali è riportata nel grafico che segue.
Figura 3–2: Ripartizione dei consumi per vettore energetico - 2008
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione, Rete Morenica Srl, Ministero dello Sviluppo
Economico, ACI
La disaggregazione dei consumi finali per settore di utilizzo mostra come i
trasporti siano il settore più energivoro con 237.1 GWh, seguito dal settore
residenziale con consumi di 235.9 GWh.
46
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Figura 3–3: Disaggregazione dei consumi finali di energia per settore energetico - 2008
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione, Rete Morenica Srl, Ministero dello Sviluppo
Economico, ACI
La ripartizione percentuale dei consumi per settore di utilizzo è riportata nel
grafico che segue.
Figura 3–4: Ripartizione dei consumi per settore energetico - 2008
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione, Rete Morenica Srl, Ministero dello Sviluppo
Economico, ACI
Nel 2012 i consumi finali di energia risultano in leggera diminuzione -1.3% e
sommano a 725.7 GWh. Il vettore energetico più utilizzato è sempre il gas
naturale con 303 GWh in calo del 2.9%. In sensibile aumento invece i consumi di
energia elettrica (+ 14.9%) a circa 168 GWh, aumento determinato
principalmente dai maggiori consumi di industria e terziario. Per i consumi dei
prodotti petroliferi si nota la forte riduzione dei consumi di benzina (-44.3),
mentre si osserva un aumento dei consumi di gasolio (+10.9%). Nell’analisi per
settore si nota invece il calo dei consumi del residenziale (-11.8%), dei trasporti
(-3.1%) e del terziario (-2.5%), in aumento i consumi di agricoltura (+14.2%)
ed industria (+20.1%). I grafici che seguono mostrano il confronto tra il 2008 e
Ottobre 2014
47
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
il 2012 per vettore energetico e settore di utilizzo.
Figura 3–5: Variazione dei consumi finali per vettore 2008-2012
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione, Rete Morenica Srl, Ministero dello Sviluppo
Economico, ACI
Figura 3–6: Variazione dei consumi finali per settore 2008-2012
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione, Rete Morenica Srl, Ministero dello Sviluppo
Economico, ACI
La ripartizione dei consumi finali per vettore al 2012 evidenzia la riduzione del
peso relativo del gas naturale e la maggiore incidenza sul totale dei consumi di
energia elettrica e gasolio.
48
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Figura 3–7: Ripartizione dei consumi per vettore energetico - 2012
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione, Rete Morenica Srl, Ministero dello Sviluppo
Economico, ACI
Nella ripartizione percentuale dei consumi finali per settore si nota la riduzione
dell’incidenza relativa dei consumi del settore residenziale ( dal 32.1% del 2008
al 28.7% del 2012), di segno contrario l’incidenza dell’industria che passa dal
18.1% del 2008 al 22.0% del 2012.
Figura 3–8: Ripartizione dei consumi per settore energetico - 2012
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione, Rete Morenica Srl, Ministero dello Sviluppo
Economico, ACI
3.2
I consumi di energia elettrica
Come già detto i dati di consumo di energia elettrica sono stati forniti da ENEL
Distribuzione per i settori agricoltura, industria, terziario e residenziale per un
serie storica che riguarda gli anni dal 2006 al 2012. I consumi di energia elettrica
passano dai 137,3 GWh del 2006 ai 168,0 GWh del 2012, con un incremento
quindi di oltre il 22%.
Ottobre 2014
49
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Figura 3–9: Evoluzione dei consumi di energia elettrica
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione
Tutti i settori dal 2006 al 2012 presentano incrementi nei consumi di energia
elettrica ad esclusione del settore dell’agricoltura, che presenta un calo di cira
700 MWh. L’incremento più forte è del settore terziario (+15.288 MWh) seguito
dall’industria con un incremento di circa 12.653 MWh. In crescita anche il
residenziale di circa 3.496 MWh. I consumi totali di energia elettrica per abitante
passano da 4.402 KWh del 2006 ai 5.105 KWh del 2012. I consumi procapite del
settore residenziale sono passati dai 1.111 KWh per abitante al 2006 ai 1.169
KWh al 2012. Gli stessi consumi se rapportati alle famiglie passano dai 2.899
KWh per famiglia nel 2006 ai 2.886 KWh nel 2012.
Figura 3–10: Evoluzione dei consumi di energia elettrica per i diversi settori di utilizzo
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione
50
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
I consumi di energia elettrica, se valutati in termini di incidenza percentuale,
mostrano un aumento della quota relativa dei settori terziario ed industria a
scapito del settore residenziale e dell’agricoltura.
Figura 3–11: Evoluzione della quota percentuale di consumo elettrico per i diversi settori
di utilizzo
Elaborazione CAIRE su dati Enel Distribuzione
3.3
I consumi di gas naturale
Anche per quanto riguarda il gas naturale è possibile analizzare l’andamento dei
consumi per una serie storica, non coincidente con quella disponibile per
l’energia elettrica, che va dal 2008 al 2013. I dati di consumo forniti da Rete
Morenica Srl non consentono di individuare il consumo di gas naturale del settore
agricolo (qui contabilizzato assieme ai consumi dell’industria). Sostanzialmente
non ci sono variazioni sul totale dei consumi di gas naturale tra 32.5 milioni di
Mc del 2008 ai 32.4 milioni di Mc del 2012. Per gli anni intermedi i consumi si
mantengono appena intorno ai 31.6 milioni di Mc fatta eccezione per il 2010,
anno di maggior consumo con consumi di gas superiori a 33.3 milioni di Mc.
Ottobre 2014
51
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Figura 3–12: Consumi di gas naturale per settore
Elaborazione CAIRE su dati Rete Morenica Srl
Il settore residenziale risulta essere quello più energivoro con oltre 16 milioni di
Mc, sempre sopra al 50% nella ripartizione percentuale dei consumi per settore
e, come appare dal grafico che segue, in leggero calo come quota sul totale. I
settori dell’industria, in crescita nel periodo considerato, e del terziario, in calo, si
compensano tra loro.
52
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Figura 3–13: Evoluzione della quota di consumo di gas naturale
Elaborazione CAIRE su dati Rete Morenica Srl
3.4
I consumi di prodotti petroliferi
Non esistono dati sul consumo di prodotti petroliferi disponibili fino al dettaglio
comunale. Si è provveduto quindi con un procedimento top-down a ripartire le
vendite dei prodotti petroliferi disponibili per la provincia di Verona sul database
del Ministero dello Sviluppo Economico per gli anni dal 2008 al 2012 per comune.
I dati disponibili in serie storica e riferiti alla provincia di Verona sono descritti
nelle tabelle che seguono.
Anno
GASOL. G.MOT.RETE G.MOT.RETE G.MOT. GASOL. GASOL.
TOTALE
ORD.
AUT.
EX.RETE RISC.
AGR.
2008
418809
251301
58873
108635
17086
29818
2009
408515
249493
53673
105349
8215
48364
2010
399854
249797
54824
95233
8794
45553
2011
398832
249660
48864
100308
5545
33486
2012
378169
233475
36963
107730
5187
35935
Tabella 3–1: Vendite di gasolio in ton. – Provincia di Verona
Ottobre 2014
53
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Anno
TOTALE
RETE
RETE
EXTRA
ORDINARIA AUTOSTRADALE
RETE
2008
175659
143077
15606
16976
2009
165772
133558
13865
18349
2010
153980
118998
13549
21433
2011
143923
108142
11788
23993
2012
125975
94637
8242
23096
Tabella 3–2: Vendite di benzine in ton. – Provincia di Verona
oli combustibili
Anno
TOTALE
GPL
lubrificanti
DENSO TOTALE AUTOTRAZIONE AUTOTRAZIONE TOTALE
RETE
BTZ
RETE
EXTRA
RETE
2008
19513
19224
48674
17330
7614
5400
145
5254
2009
6183
6156
58721
20942
9681
4471
119
4351
2010
799
799
49521
16107
13122
4305
103
4202
2011
388
388
49003
21799
14180
4523
93
4430
2012
118
118
51093
24531
15165
3757
73
3683
Tabella 3–3: Vendite di olio combustibile, GPL e lubrificanti in ton. – Provincia di Verona
Per la ripartizione dei dati di vendita provinciali sono stati utilizzati i rapporti tra
parco veicolare, popolazione, n. aziende agricole, n. addetti nell’industria. In
particolare:
- Le vendite sulla rete ordinaria di gasolio e GPL per autotrazione e benzine
sono state ripartite in base alla stima dei veicoli equivalenti ricavata dai dati
ACI per i tre tipi di alimentazione;
- Le vendite di gasolio e GPL utilizzati per riscaldamento sono state ripartite in
base alla popolazione;
- Le vendite di gasolio utilizzato in agricoltura sono state ripartite in base al
numero delle aziende agricole presenti al 2010;
- Le vendite di olio BTZ sono state ripartite in base agli addetti del settore
manifatturiero.
Usando la metodologia sovraesposta è stato possibile stimare per il 2008 e per il
2012 i consumi di benzina, gasolio, GPL e oli combustibili per i diversi usi finali.
Nel confronto tra le due date si nota come i consumi di gasolio, già largamente
maggioritari sia ancora in crescita tra i due periodi principalmente a scapito delle
benzine. In leggera crescita i consumi di GPL per autotrazione.
54
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Figura 3–14: Consumi di prodotti petroliferi
Elaborazione CAIRE su dati Ministero dello Sviluppo Economico, ACI, ISTAT
3.5
I consumi del patrimonio comunale di Villafranca di Verona
L’Energy Team, con la collaborazione degli uffici comunali, ha provveduto a
raccogliere i dati di consumo del patrimonio comunale. Sono stati raccolti ed
organizzati in un database i dati relativi alle utenze in carico alla amministrazione
comunale. In particolare sono stati raccolti i consumi dal 2007 al 2013 relativi a:
- 56 edifici e 9 impianti comunali;
- I dati delle utenze della illuminazione pubblica.
- 34 mezzi di trasporto in dotazione alla amministrazione comunale;
Non sono stati raccolti i dati di consumo relativi all’energia elettrica utilizzata
dalle lampade votive dei cimiteri in quanto impianti gestiti da terzi.
3.5.1 Gli edifici comunali
La raccolta dei dati ha permesso di organizzare i consumi degli edifici ed impianti
pubblici in un database che risulterà utile anche per il monitoraggio delle azioni
(l’elenco degli edifici con i relativi consumi è presente in allegato).
Il grafico che segue mostra l’evoluzione dei consumi degli edifici e degli impianti
pubblici comunali per gli anni dal 2008 al 2012. L’andamento dei consumi di gas
naturale, linea rossa tratteggiata, mostrano una tendenza alla riduzione dovuta
sia al miglioramento degli impianti di produzione calore che alla adozione di
comportamenti più virtuosi degli addetti comunali. Diverso, invece, il trend dei
consumi di energia elettrica; i consumi sono praticamente stabili intorno al 1.000
MWh/anno e, almeno per quel che riguarda gli edifici, possono essere ridotti con
l’adozione di nuovi accorgimenti tecnologici e con il miglioramento dei
comportamenti da parte del personale comunale.
Ottobre 2014
55
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Figura 3–15: Evoluzione dei consumi degli edifici ed impianti pubblici comunali
Elaborazione CAIRE su dati amministrazione comunale
3.5.2 L’illuminazione pubblica
Ad oggi nel comune di Villafranca di Verona sonio presenti 118 impianti di
pubblica illuminazione a funzionamento indipendente: 111 di proprietà e
gestione comunale e 7 non di proprietà del comune (per 5 di questi però i
consumi sono a carico del comune). Complessivamente gli impianti possiedono
oltre 5.300 punti luce (5.243 con consumi a carico del comune). Solo 2.017
(38%) punti luce sono conformi alla L.R. n° 17/2009, il restante 62%, non
conforme, dovrebbe essere adeguato alla normativa vigente.
Con i dati di consumo forniti dall’Energy Team e dagli uffici comunali del comune
di Villafranca di Verona è stato possibile ricostruire l’evoluzione dei consumi di
energia elettrica per il periodo 2007-2013.
Figura 3–16: Evoluzione dei consumi della pubblica illuminazione
Elaborazione CAIRE su dati amministrazione comunale
56
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Il trend di crescita è confermato dal dato puntuale verificato dal Piano della
Illuminazione Pubblica recentemente approvato dalla amministrazione pubblica
che indica i consumi del 2014 superiori ai 3.300 MWh e con un impegno
economico annuo di oltre mezzo milione di euro.
3.5.3 I mezzi di trasporto comunali
La ricostruzione dei consumi del parco automezzi risulta più difficoltosa in quanto
non sempre è disponibile il dato relativo alla quantità di carburante utilizzato dai
veicoli, sempre presente invece il costo del carburante che, attraverso i prezzi di
mercato, ha permesso di ricavare le quantità di carburante utilizzato. Alla fine del
2013 sono utilizzati dal personale del comune di Villafranca di Verona 13
automezzi a benzina, 16 a gasolio e 5 a combustione mista benzina/metano. Dal
2014 sono presenti 2 mezzi alimentati a GPL. La tabella che segue mostra i
consumi per tipo di carburante dal 2008 al 2013.
Automezzi
benzina
Anno
Automezzi
benzina/metano
Automezzi gasolio
n.
litri
n.
litri
n.
litri benz.
kg. metano
2008
12
6908
19
7148
4
297
912
2009
12
8005
19
7352
4
402
890
2010
13
9337
21
7468
4
315
820
2011
12
8215
18
9344
4
468
911
2012
12
7902
17
8758
5
332
735
2013
13
5520
16
8002
5
280
861
Tabella 3–4: Consumi dei mezzi di trasporti comunali
Dodici automezzi sono stati immatricolati prima del 2000, altri sette dal 2000 al
2002 quindi (classificati fino a EURO3); questi veicoli sono candidati alla
sostituzione sia per ridurre i consumi (ed i costi) sia per ridurre la quantità di
inquinanti emessi in atmosfera.
3.6
La produzione di energia
Nel territorio del comune di Villafranca di Verona sono presenti solo impianti
solari per la produzione di energia. Non sono disponibili dati relativi agli impianti
solari per la produzione di ACS, mentre attraverso la banca dati ATLASOLE del
GSE è stato possibile ricostruire l’evoluzione della produzione di energia elettrica
con impianti fotovoltaici. La tabella ed i grafici che seguono mostrano
l’evoluzione della potenza degli impianti fotovoltaici installati a partire dal 2007.
Ottobre 2014
57
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
anno n.impianti
kWp
n.imp.cum.
kWp
cum.
2007
6
48.8
6
48.8
2008
12
291.8
18
340.6
2009
16
264.4
34
605.0
2010
64
718.5
98
1,323.4
2011
148
7,533.8
246
8,857.2
2012
109
1,711.1
355
10,568.3
2013
71
513.4
426
11,081.7
totale
426
11,081.7
Tabella 3–5: Impianti fotovoltaici installati nel comune di Villafranca di Verona
Figura 3–17: Potenza impianti fotovoltaici per anno di installazione
Figura 3–18: Potenza cumulata degli impianti fotovoltaici
58
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
A fine 2013 erano installati 426 impianti per una potenza di 11.081,7 KWp in
grado di produrre circa 121,9 MWh di energia elettrica. Il 2011 rappresenta
l’anno di maggior incremento per la presenza di incentivi molto vantaggiosi. Oggi
gli incentivi sono stati ridotti (rimane il 65% come detrazione fiscale ed il conto
energia) ma al tempo stesso si sono ridotti moltissimo i costi degli impianti da
far ipotizzare una intesità annuale di installazione di nuovi impianti dell’ordine di
quella osservata nel 2013 (71 impianti per 513 kW di potenza) anche per gli anni
a venire.
Ottobre 2014
59
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
60
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
4. BASELINE EMISSION INVENTORY
La Baseline Emission Inventory (BEI) è l’inventario delle emissioni annue di CO2
riferito all’anno base (anno più vicino al 1990 di cui si dispone di tutti i dati di
consumo energetico) relative agli usi energetici finali attribuibili ad attività di
competenza diretta e/o indiretta dell’Amministrazione Comunale.
Alle attività di competenza diretta sono attribuibili i consumi energetici del
patrimonio edilizio pubblico, dell’illuminazione pubblica e del parco veicoli del
Comune. Alle attività di competenza indiretta si riferiscono le emissioni del parco
edilizio privato, del terziario, delle piccole e medie imprese (non ETS – Emission
Trading Scheme) e del trasporto in ambito urbano che risulti regolato dalle
attività pianificatorie e regolative dell’Amministrazione.
Si sottolinea che quando si parla di settore industriale (non ETS) in realtà ci si
riferisce ad un settore “complessivo” che comprende i consumi (e le rispettive
emissioni) sia del settore industriale produttivo vero e proprio sia quelli dovuti al
settore agricolo.
Si sottolinea che i consumi del settore industriale non ETS devono essere
considerati solamente se il comune intende promuovere azioni di abbattimento
delle emissioni di anidride carbonica anche in quell'ambito.
Si è deciso di non definire azioni specifiche di riduzione delle emissioni per il
settore industriale poiché si suppone che esso tenda ad adeguarsi naturalmente
a politiche di efficienza energetica, ottenendo risparmi economici significativi.
4.1
Metodologia di raccolta dei dati
La metodologia adottata per l'elaborazione della BEI si è basata sull'utilizzo di
dati reali di consumo per alcuni vettori, energia elettrica e consumi
dell'amministrazione, mentre per altri vettori si è fatto uso di modelli di calcolo
utilizzando soprattutto la metodologia top-down. Tutti i dati di consumo della
pubblica amministrazione sono stati richiesti ai fornitori e sono dunque reali. I
metodi di raccolta dati sono riassumibili in tre categorie:
-
raccolta diretta dei dati della amministrazione pubblica comunale;
-
richieste specifiche a fornitori di energia;
-
ricerche su database provinciali e nazionali e di settore per quei dati che non
sono disponibili a livello comunale.
energia elettrica
I dati di consumo di energia elettrica sono stati forniti da Enel distribuzione,
ripartiti per i settori domestico, terziario, industria e agricoltura. La serie storica
riguarda gli anni dal 2006 al 2012.
gas naturale
Nel comune di Villafranca di Verona il gas naturale è distribuito da Rete Morenica
Ottobre 2014
61
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Srl, che ha fornito i dati di consumo a partire da aprile 2007 articolati secondo i
settori di utilizzo definiti dalla società di distribuzione dai quali è possibile
ricavare i dati per il settore residenziale, il terziario e l‘industria. Non è stato
possibile ricavare i dati di consumo per l’agricoltura
carburanti per autotrazione
Per elaborare una stima dei vettori gasolio e benzina è stata utilizzata la
metodologia top-down e avendo a disposizione come dati: vendita di carburanti
fornita dal Ministero dello Sviluppo Economico; parco veicolare comunale di fonte
ACI a partire dal 2007 suddiviso per tipo, classe e carburante utilizzato.
Una volta ottenuta la serie storica del numero di veicoli, partendo dal dato
provinciale, è stato calcolato il consumo annuo per veicolo per ogni tipologia di
combustibile, dividendo i dati di vendita di gasolio e benzine per il numero di
veicoli funzionanti a gasolio, benzina, gpl e metano. In seguito, il dato unitario è
stato moltiplicato per il numero di veicoli del comune. In questo modo per ogni
comune sono stati calcolati i valori di vendita annuale di gasolio e benzina e GPL.
biomassa legnosa
Non sono disponibili dati riferiti a biomasse utilizzate per la produzione di calore.
impianti fotovoltaici
I dati relativi al numero alla potenza degli impianti fotovoltaici installati sul
territorio del comune di Villafranca di Verona sono stati desunti dal database
GSE-Atlasole.
Per i dati demografici e produttivi si è fatto ricorso ai database dell’ISTAT e della
Camera di Commercio di Verona.
4.2
Anno base di riferimento e fattori di emissione
Le indicazioni delle linee Guida del JRC prevedono che l’anno base, rispetto al
quale costruire la baseline delle emissioni e quindi calcolare la riduzione del 20%
sia il 1990. Considerata l’indisponibilità dei dati per il 1990, è concesso scegliere
come anno base l’anno più vicino al 1990 per il quale siano disponibili dati di
consumo completi ed affidabili. Per il comune di Villafranca di Verona il primo
anno con consumi di gas naturale affidabili è il 2008, quindi si è scelto di
utilizzare tale anno come anno base.
Per quel che riguarda i fattori di emissione da utilizzare per il calcolo della
conversione dei consumi energetici in tonnellate di anidride carbonica in linea
con le linee guida del JRC si scelto di utilizzare i fattori IPCC.
62
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Combustibile
Potere calorifero inferiore (MWh/tcom)
Fattore di emissione (tCO2/MWh)
Benzina
12.3
0.249
Gasolio
11.9
0.267
Gas naturale
13.3
0.202
GPL
13.1
0.227
Olio combustibile
11.2
0.279
Pellet
4.7
0
Legna
4.0
0
Tabella 4–1: Fattori di emissione di CO2 dei combustibili utilizzati in base alle IPCC 2006
Fonte: linee guida “Come sviluppare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile PAES”
JRC-EU
Per il calcolo del fattore di emissione locale dell’energia elettrica si è scelto di
utilizzare sempre le indicazioni delle linee guida del JRC con la formula:
FEE=((CTE-PLE-AEV) x FENEE + CO2PLE + CO2AEV)/CTE
dove:
FEE = fattore di emissione locale per l’energia elettrica (t/MWhe)
CTE = consumo totale di elettricità nel territorio dell’autorità locale (MWhe)
PLE = produzione locale di elettricità nel territorio dell’autorità locale (MWhe)
AEV = acquisti di elettricità verde da parte dell’autorità locale (MWhe)
FENEE = fattore di emissione nazione per l’energia elettrica (t/MWhe)
CO2PLE = emissioni di CO2 dovute alla produzione locale di energia elettrica (t)
CO2AEV = emissioni di CO2 dovute alla produzione di energia elettrica verde
certificata acquistata dall’autorità locale (t)
Nell’anno base (il 2008) nel comune di Villafranca di Verona erano presenti 18
impianti per 340.6 kWp di potenza installata con una produzione di circa 374.7
MWhe e i valori di AEV, CO2PLE, CO2AEV sono tutti uguali a zero. Nel 2008, il
fattore di emissione nazionale era pari a 0.44734 t/CO2/MWhe (fonte: ISPRA –
“Produzione termoelettrica ed emissioni di CO2”); utilizzando la formula
precedente si ottiene per Villafranca di Verona un fattore di emissione locale per
l’energia elettrica di 0.4462 t/CO2/MWhe.
Ottobre 2014
63
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
4.3
Bilancio dei consumi e delle emissioni nell’anno base (2008)
Dai dati e dalle analisi illustrate precedentemente i consumi misurati per il 2008
si ottiene lo scenario riportato in tabella.
settore
residenziale
Gas naturale Elettricità
Benzina
Gasolio
GPL
MWh
MWh
MWh
MWh
MWh
0.0 235,899.8
32.1%
11.8
0.0 70,872.6 154,783.3 11,462.5
0.0 237,130.2
32.2%
11.8
0.0
89.8
120.2
0.0
0.0
221.8
0.0%
- trasporti privati
0.0
0.0
70,782.8
154,663.1
11,462.5
0.0
236,908.4
32.2%
Terziario totale
60,120.3
56,390.0
0.0
0.0
0.0
0.0 116,510.3
15.8%
- edifici comunali
4,101.7
1,032.1
0.0
0.0
0.0
0.0
5,133.8
0.7%
0.0
2,531.2
0.0
0.0
0.0
0.0
2,531.2
0.3%
56,018.6
52,826.7
0.0
0.0
0.0
0.0
108,845.3
14.8%
0.0
3,802.8
0.0
8,889.3
0.0
0.0
12,692.1
1.7%
77,685.4
49,151.4
0.0
0.0
0.0 6,294.4 133,131.3
18.1%
- trasporti comunali
- illuminazione pubblica
- terziario privato
agricoltura
industria
Totale
%
36,852.4
0.0
MWh
13,708.8 11,095.7
trasporti totale
174,242.9
Olio BTZ totale
312,060.4 146,196.7 70,872.6 177,381.4 22,558.2 6,294.4 735,363.7 100.0%
42.4%
19.9%
9.6%
24.1%
3.1%
0.9%
100.0%
Tabella 4–2: Bilancio dei consumi - 2008
Nell’anno base il comune di Villafranca di Verona ha registrato consumi, compresi
i settori industria e agricoltura, di circa 735.364 MWh che corrispondono ad un
valore pro-capite di 22,7 MWh per abitante. Lo stesso indicatore, se calcolato
senza i settori di industria e agricoltura, è di 18,2 MWh per abitante.
I consumi analizzati per settore mostrano che il primo settore per rilevanza è il
settore dei trasporti con il 32,2% dei consumi globali, seguito, quasi a pari
merito dal settore residenziale (32,1%). I settori dell’industria/agricoltura
(19.8%) e del terziario (15,8%) seguono con percentuali più basse. La pubblica
amministrazione presenta complessivamente consumi di circa 7.886,8 MWH pari
a circa l’1.1% dei consumi globali.
64
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Figura 4–1: Disaggregazione dei consumi per settore economico al 2008
Nella disaggregazione per vettore energetico la predominanza spetta al gas
naturale con il 42,4% dei consumi globali, seguito dai consumi di gasolio
(24,1%), elettricità (19,9%), benzina (9,6%) e GPL (3,1%). Nel 2008 sono
ancora presenti nel settore dell’industria consumi di olio combustibile per circa lo
0.9% dei consumi globali.
Figura 4–2: Disaggregazione dei consumi per vettore economico al 2008
Dai dati di consumo, utilizzando i fattori emissivi descritti al paragrafo
precedente si ottiene lo scenario emissivo illustrato nella tabella che segue. Nel
comune di Villafranca di Verona si producono annualmente circa 200.154
tonnellate di CO2, per un valore pro-capite di 6,18 tCO2 per abitante, inferiore al
valore nazionale valutato in 7.9 tCO2/anno per abitante e quello della Regione
Veneto 7.1 tCO2. Lo stesso indicatore senza le emissioni di industria e
agricoltura passa a 4,84 tCO2/anno.
Ottobre 2014
65
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
settore
Gas naturale Elettricità Benzina
TCO2
residenziale
TCO2
TCO2
Gasolio
TCO2
GPL
Olio BTZ totale
TCO2
TCO2
%
TCO2
35,197.1
16,443.6
0.0
3,660.2
2,518.7
0.0
57,819.6
36.9%
2.4
0.0
17,647.3
41,327.1
2,602.0
0.0
61,578.8
39.3%
2.4
0.0
22.4
32.1
0.0
0.0
56.8
0.0%
- trasporti privati
0.0
0.0
17,624.9
41,295.1
2,602.0
0.0
61,522.0
39.3%
Terziario totale
12,144.3
25,161.2
0.0
0.0
0.0
0.0
37,305.5
23.8%
- edifici comunali
828.6
460.5
0.0
0.0
0.0
0.0
1,289.1
0.8%
0.0
1,129.4
0.0
0.0
0.0
0.0
1,129.4
0.7%
11,315.7
23,571.3
0.0
0.0
0.0
0.0
34,887.0
22.3%
trasporti totale
- trasporti comunali
- illuminazione pubblica
- terziario privato
totale parziale
agricoltura
industria
tot.gen.
47,343.8
41,604.8 17,647.3 44,987.4 5,120.7
0.0 156,703.9 100.0%
30.2%
26.5%
11.3%
28.7%
3.3%
0.0%
100.0%
0.0
1,696.8
0.0
2,373.4
0.0
0.0
4,070.2
15,692.5
21,931.4
0.0
0.0
0.0
1,756.1
39,380.0
63,036.2
65,233.0 17,647.3 47,360.8 5,120.7
1,756.1 200,154.1
Tabella 4–3: Bilancio delle emissioni di CO2 - 2008
Il settore dei trasporti risulta, come per i consumi, predominante con circa il
30,8% delle emissioni globali, seguito dal residenziale con il 28,9%,
dall’industria/agricoltura (21,7%) e dal terziario (18,6%). Le emissioni della
pubblica amministrazione sono l’1.2% delle emissioni globali.
Figura 4–3: Disaggregazione delle emissioni per settore economico al 2008
66
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Nella disaggregazione delle emissioni per vettore energetico l’elettricità risulta
essere con in 32,6% delle emissioni globali il vettore predominante seguito dal
gas naturale (31,5%), dal gasolio (23,7%), benzina (8,8%) e GPL con il 2,6%.
Figura 4–4: Disaggregazione delle emissioni per vettore economico al 2008
Le emissioni all’anno base (2008), esclusi i settori di industria e
agricoltura, risultano essere di 156.703,9 tCO2, quindi la riduzione
minima (-20%) risulta essere di 31.340,8 tCO/anno. Nel 2020 le
emissioni totali di CO2 devono essere inferiori a 125.363,1 tCO2, la
riduzione delle emissioni dovrà coprire anche le nuove emissioni che nel
frattempo si concretizzeranno con lo sviluppo demografico e produttivo
del comune di Villafranca di Verona.
4.4
Bilancio dei consumi e delle emissioni al 2012
Dopo quattro anni i consumi e le emissioni si sono ridotti principalmente per
l’azione congiunta di tre fattori:
-
la crisi economica che ha investito le economie di tutto il mondo a partire
dalla seconda metà del 2008;
-
l’evoluzione tecnologica ha portato ha una maggiore efficienza per gli
impianti di riscaldamento, gli elettrodomestici ed i veicoli da trasporto;
-
la produzione di energia da fonti rinnovabili che ha beneficiato degli incentivi
nazionali.
Nel 2012 i consumi di energia a Villafranca di Verona si sono ridotti a 725.683
MWh, in calo rispetto al 2008 del 1.32%, quantità modeste. Se analizzati procapite, i consumi sono passati dai 22,7 MWh/abitante del 2008 ai 22.1
MWh/abitante nel 2012, senza considerare l’industria/agricoltura si passa dai
18,2 MWh/abitante del 2008 ai 16,8 MWh/abitante nel 2012. Il settore con la
riduzione più alta è il residenziale (-11.8%) seguito dai trasporti (-3.1%) e dal
terziario (-2.5%). La pubblica amministrazione, nell’ambito del terziario, è stata
più virtuosa con una riduzione dei consumi del 5,7%.
Ottobre 2014
67
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
settore
gas
ee
benz
gasolio
gpl
MWh
MWh
MWh
MWh
MWh
155,309.4
38,485.2
0.0
8,746.5
5,410.3
trasporti totale
9.5
0.0
- trasporti comunali
9.5
0.0
95.9
142.8
- trasporti privati
0.0
0.0
39,411.7
Terziario totale
46,228.8
67,419.3
- edifici comunali
3,574.1
residenziale
oli BTZ
totale
%
MWh
0.0
207,951.3
28.7%
0.0
229,756.9
31.7%
0.0
0.0
248.3
0.0%
177,036.3
13,060.7
0.0
229,508.7
31.6%
0.0
0.0
0.0
0.0
113,648.1
15.7%
944.2
0.0
0.0
0.0
0.0
4,518.4
0.6%
0.0
2,674.4
0.0
0.0
0.0
0.0
2,674.4
0.4%
42,654.6
63,800.7
0.0
0.0
0.0
0.0
106,455.3
14.7%
0.0
3,779.9
0.0
10,710.0
0.0
0.0
14,489.9
2.0%
industria
101,482.0
58,321.3
0.0
0.0
0.0
33.6
159,836.9
22.0%
totale
303,029.6 168,005.7 39,507.6 196,635.6 18,471.0
33.6
725,683.1 100.0%
- illuminazione pubblica
- terziario privato
agricoltura
41.8%
23.2%
39,507.6 177,179.1 13,060.7
5.4%
27.1%
2.5%
0.0%
100.0%
Tabella 4–4: Bilancio dei consumi - 2012
Nella disaggregazione per settore economico il settore più energivoro rimane
quello dei trasporti con il 31.6%, seguito dal residenziale (28,7%) e dall’industria
che con il 24,0% incrementa la propria quota relativa. Il peso del settore
terziario rimane sostanzialmente inalterato, mentre al suo interno la quota
relativa alla amministrazione pubblica si riduce all’1,0% sui consumi globali.
Figura 4–5: Disaggregazione dei consumi per settore economico al 2012
68
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
La disaggregazione dei consumi dal 2008 al 2012 per vettore energetico mostra
un calo dei consumi di gas del 2.9%, mentre si assiste ad un amento
significativo del consumo di energia elettrica (+14.9%) per gran parte
attribuibile ai settori dell’industria e del terziario/commerciale. In termini di
ripartizione percentuale, si riduce il peso del gas naturale a favore del peso
dell’energia elettrica. Il peso relativo dei prodotti petroliferi si riduce di due punti
percentuali, però con l’aumento dei consumi di gasolio a scapito della benzina.
Figura 4–6: Disaggregazione dei consumi per vettore economico al 2012
Passando dai consumi alle emissioni, moltiplicando i consumi per i fattori di
emissioni di tab 4-1 si ottiene lo scenario emissivo relativo al 2012. A differenza
del 2008 va ricalcolato il fattore di emissione dell’energia elettrica in modo da
includere la produzione fotovoltaica presente nel territorio di Villafranca di
Verona. Si ricorda che la produzione di energia da fotovoltaico non incide sulle
emissioni dei gas serra. L’ipotesi che viene adottata per elaborare questo
scenario è quella che tutta l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici sia
immessa in rete, e che quindi tutti i settori di consumo ne traggano beneficio, in
quanto non è possibile, ad oggi, ripartire tale energia tra la quota di
autoconsumo e la quota redistribuita.
Applicando la formula proposta dalle linee guida del JRC per il calcolo del fattore
emissivo relativo alla energia elettrica riportata precedentemente si ottiene:
FEE = ((168005,7 – 11625.15) x 0,4462 + 0) / 168005,7 = 0.4153 tCO2/MHh
Nel 2012 le emissioni di CO2 del comune di Villafranca di Verona si attestano
complessivamente a 197.710,9 tCO2, escludendo il settore industria/agricoltura
le emissioni di CO2 sono di 148.483,7, circa 8.200 in meno rispetto al 2008. Nel
stesso periodo la popolazione di Villafranca di Verona è aumentata di 511
abitanti, le emissioni pro-capite di CO2 si riducono quindi a 6,01 tCO2/abitanti;
Ottobre 2014
69
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
4,51 tCO2/abitante se si escludono le emissioni del settore industria/agricoltura.
settore
Gas naturale Elettricità Benzina
Gasolio
GPL
Olio BTZ
totale
%
tCO2
tCO2
tCO2
tCO2
tCO2
tCO2
tCO2
31,372.5
16,025.2
0.0
2,335.3
1,228.1
0.0
50,961.2
34.3%
trasporti totale
1.9
0.0
9,837.4
47,306.8
2,964.8
0.0
60,110.9
40.5%
- trasporti comunali
1.9
0.0
23.9
38.1
0.0
0.0
63.9
0.0%
- trasporti privati
0.0
0.0
9,813.5
47,268.7
2,964.8
0.0
60,047.0
40.4%
Terziario totale
9,338.2
28,073.4
0.0
0.0
0.0
0.0
37,411.6
25.2%
- edifici comunali
722.0
393.2
0.0
0.0
0.0
0.0
1,115.2
0.8%
0.0
1,113.6
0.0
0.0
0.0
0.0
1,113.6
0.8%
8,616.2
26,566.6
0.0
0.0
0.0
0.0
35,182.8
23.7%
40,712.6
44,098.6
27.4%
29.7%
6.6%
33.4%
2.8%
0.0%
100.0%
0.0
1,573.9
0.0
2,859.6
0.0
0.0
4,433.5
industria
20,499.4
24,285.0
0.0
0.0
0.0
9.4
44,793.7
tot.gen.
61,212.0
69,957.6
9.4
197,710.9
residenziale
- illuminazione pubblica
- terziario privato
totale parziale
agricoltura
9,837.4 49,642.1 4,192.9
9,837.4 52,501.7 4,192.9
0.0
148,483.7 100.0%
Tabella 4–5: Bilancio delle emissioni di CO2 - 2008
Nella disaggregazione per settore economico si nota l’aumento del peso relativo
delle emissioni del settore industria/agricoltura e la riduzione del peso del settore
terziario. Il peso delle emissioni della pubblica amministrazione rimane invariato
al 1.2%.
Figura 4–7: Disaggregazione delle emissioni per settore economico al 2012
70
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
La disaggregazione delle emissioni per vettore energetico mette in evidenza il
maggior peso dei vettori energia elettrica e gasolio.
Figura 4–8: Disaggregazione delle emissioni per vettore economico al 2012
Ottobre 2014
71
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
72
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA
SOSTENIBILE
5.1
Le finalità del PAES
Il Comune di Villafranca di Verona, con la sottoscrizione del Patto dei Sindaci
(Convenant of Majors) ha deciso di concorrere attivamente agli impegni assunti
dalla Unione Europea per contrastare i rischi del cambiamento climatico e, più in
generale, per promuovere una crescita “intelligente, sostenibile e inclusiva”
assumendo a sua volta l’impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica
(CO2), principale responsabile dell’”effetto serra” generate dalla comunità locale
attraverso un complesso di azioni e misure di diversa natura e intensità che,
all’orizzonte – ormai prossimo – del 2020 consentano una riduzione in volume
del 20% delle emissioni stesse rispetto ad un valore di partenza (base line)
individuato, in ragione della effettiva disponibilità dei dati, nell’anno 2008.
Nel 2008 le emissioni generate dalla comunità di Villafranca di Verona (ad
eccezione di quelle relative al settore industriale o a quelle determinate
dall’esercizio di infrastrutture di rilievo regionale e nazionale, come autostrada ed
aeroporto) erano valutabili nell’ordine di 157mila tonnellate di CO2. I settori
responsabili delle emissioni erano nell’ordine i trasporti con 61mila tonnellate, il
settore residenziale, con 58mila e il terziario con 37mila (valore che lo porrebbe
allo stesso livello dell’industria che però, come si è detto, resta
convenzionalmente fuori dal campo di valutazione del PAES).
L’obiettivo di ridurre le emissioni del 20% all’orizzonte del 2020 corrisponde
quindi ad una riduzione di circa 31.300 tonnellate.
Nel periodo intercorso tra il 2008 e il 2012 (anno per cui è possibile operare ora
un aggiornamento dei dati) si è registrata una riduzione di circa 8.000 tonnellate
arrivando ad un valore complessivo di poco superiore alle 148mila tonnellate. Il
ritmo di riduzione è stato pari a circa 2.000 tonnellate anno, sicuramente
insufficiente a cogliere l’obiettivo.
Nel periodo 2013 – 2020 restano ora da ridurre 23mila tonnellate, con un valore
annuo di circa 2.900 tonnellate; un ritmo di quasi il 50% superiore a quello
registrato nel corso degli anni più recenti che da l’idea della intensità dello sforzo
da realizzare e della necessità di un ampio e profondo coinvolgimento della
intera comunità locale nella sua implementazione.
5.2
L’articolazione del bilancio delle emissioni al 2008
L’obiettivo di ridurre le emissioni di gas climalteranti (e in particolare di anidride
carbonica - CO2) può poggiare in linea generale su tre principali assi di
intervento:
1. la produzione di energia con modalità e tecnologie che non richiedano
Ottobre 2014
73
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
l’impiego di combustibili fossili e si collochino all’esterno del ciclo del
carbonio: si tratta delle cosiddette Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) che
riguardano l’impiego di energia solare, idrica, eolica, geotermica, e da
biomasse;
2. la messa in efficienza di processi produttivi e di consumi ad alto consumo
energetico energia ottenendo prestazioni analoghe alle attuali attraverso
impieghi significativamente più ridotti di energia;
3. la “cattura” di CO2 attraverso il potenziamento di cicli ecologici (quelli della
vegetazione) che trattengono le emissioni e ne impediscono la dispersione
in atmosfera.
Nella specifica e concreta realtà socio-economica e territoriale del Comune di
Villafranca di Verona la distribuzione su queste tre direttrici dell’impegno di
riduzione delle emissioni deve considerare:
74
1.
il rallentamento dei ritmi di accrescimento della produzione di FER
attraverso impianti fotovoltaici, che negli anni scorsi hanno segnato un
cospicuo trend di incremento passando dai 340 Kw istallati del 2008 ai
10.568 Kw del 2012 in ragione del nuovo (e decisamente più contenuto)
regime di agevolazione e incentivazione riduce l’apporto possibile di questa
voce; una proiezione dei trend più recenti, quelli registrati in
corrispondenza del nuovo regime di agevolazioni, porta a valutare
nell’ordine di circa 2000 ulteriori tonnellate il contributo alla riduzione di
emissioni al 2020. L’impiego di altre fonti rinnovabili (in particolare microidroelettrico, geotermico e bio-masse) da non escludere richiede però
azioni di approfondimento conoscitivo e progettuale che consigliano di
valutare il loro possibile contributo come una riserva (da meglio esplorare
e quantificare nell’ambito della successiva azione di monitoraggio del PAES)
con la quale rafforzare ulteriormente (oltre il 20%) gli obiettivi di riduzione
delle emissioni ovvero, cautelativamente, assorbire eventuali scostamenti
dagli obiettivi previsti.
2.
La caratterizzazione del territorio del Comune di Villafranca di Verona che è
marcatamente quella di una utilizzazione agricoltura intensiva (frutteti),
non offre grandi spazi a politiche di potenziamento dell’apparato
vegetazionale arboreo che consentano a questo di operare significativi
assorbimenti di CO2; pur in presenza di politiche di implementazione di una
rete ecologica (previste dal Piano di Assetto del Territorio
(PAT)
recentemente adottato) si ritiene anche in questo caso opportuno non
operare esplicite quantificazioni nel PAES rinviando ai suoi sviluppi in sede
di monitoraggio la contabilizzazione di eventuali apporti di questa
provenienza.
3.
Risulta quindi con tutta evidenza che il tema della messa in efficienza dei
cicli energetici locali è chiamato a svolgere la parte del leone per
conseguire gli obiettivi del PAES, puntando ad una riduzione dell’ordine di
22mila tonnellate di qui al 2020. Obiettivo ambizioso da ripartire tra i
diversi settori (residenziale, dei trasporti, delle attività terziarie pubbliche e
private) non solo in ragione del diverso peso che questi settori presentano
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
attualmente nel bilancio delle emissioni ma anche in ragione della diverse
opportunità di intervento rese possibili dalla congiuntura economica, dai
trend tecnologici, e dall’orientamento degli attori sociali.
Tabella 5–1: RIPARTIZIONE DEL BILANCIO DELLE EMISSIONI
tonnellate)
Settore
Emissioni al 2008
v.a.
Trasporti di cui
PER SETTORE (Valori in
Obiettivo al 2020
%
v.a.
%
61.579
39%
46.533
37%
57
0%
10
0%
61.522
39%
46.523
37%
Residenziale
57.820
37%
45.064
36%
Terziario di cui
37.306
24%
32.799
27%
illuminazione pubblica
1.129
1%
745
0%
edifici comunali
1.289
1%
519
0%
terziario privato
34.887
22%
31.535
27%
156.704
100%
124.396
100%
settore pubblico (comune)
trasporto privato
TOTALE
5.3
Il contributo del settore residenziale
Per i consumi domestici debbono essere considerati trend tecnologici positivi che,
accompagnati da una evoluzione “virtuosa” dei comportamenti (debitamente
promossa e sostenuta da azioni di comunicazione sociale e incentivazione di cui il
PAES si farà carico), daranno frutti importanti.
Il PAES di Villafranca prende in particolare in considerazione quattro tipologie di
azioni (l’introduzione di valvole termostatiche, l’illuminazione intelligente,
l’”azzeramento” dello stand by e il miglioramento del rendimento energetico
degli apparecchi elettrodomestici) che, anche coinvolgendo quote di popolazione
significative ma non maggioritarie, di norma comprese tra il 10 e il 20%,
possono realizzare nel complesso una riduzione delle emissioni dell’ordine di
2.400 tonnellate anno.
Il contributo maggiore è però quello che dovrà venire da un miglioramento delle
performance energetiche del patrimonio edilizi esistente. Nel comune di
Villafranca è oggi presente un patrimonio edilizio – quello costruito nel secondo
dopoguerra sino almeno agli inizi degli anni ’90 – che presenta prestazioni
energetiche assai scadenti (consumi dell’ordine di 170 kW anno al mq).
Ottobre 2014
75
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Questo patrimonio può realisticamente essere interessato da operazioni di
ristrutturazione impiantistiche ed edilizie di diversa intensità che ne possono
portare i livelli prestazionali mediamente a quelli delle classi C/D, cioè attorno ai
90 kW anno/mq.
Considerando un ciclo di integrale rinnovo di questo patrimonio dell’ordine di 4050 anni è ragionevole ipotizzare un tasso di intervento annuo dell’ordine del 22,5%.
Rapportato agli 8.000 alloggi circa che costituiscono questo patrimonio
“obsoleto” nella realtà del Comune di Villafranca di Verona e agli 8 anni che
separano lo stato attuale del PAES dall’orizzonte del 2020 ne risulta una azione
che potrà coinvolgere 1400 alloggi circa (per 150mila mq di estensione) con una
riduzione unitaria delle emissioni di 0,022 tonnellate per metro quadro e un esito
complessivo di 3.300 tonnellate di CO2 in meno.
5.4
Il contributo del settore dei trasporti
Il settore dei trasporti, con la massiccia motorizzazione privata che ne
caratterizza l’esercizio nella realtà del nostro Paese, è il principale responsabile
delle emissioni di CO2; nella realtà di Villafranca di Verona si tratta di oltre
61mila tonnellate (il 39% del totale).
Il miglioramento delle prestazioni del parco veicolare, in relazione alla definizione
in sede comunitaria di standard ambientali sempre più stringenti (i famosi
EURO3, EURO4, …) comporta una progressiva riduzione delle emissioni
(attraverso la riduzione dei consumi ma anche a parità di consumi) sicuramente
importanti.
Pur rallentato negli anni più recenti dalla sfavorevole situazione economica, il
turn over del parco circolante comporta quindi “automaticamente” una riduzione
del volume di emissioni a parità di volumi di trasporto esercitato; riduzione che
per la realtà di Villafranca è stato stimata al 2020 nella misura del 18,5%, con
un apporto complessivo al bilancio del PAES dell’ordine di 12mila tonnellate.
Ma è anche un maggiore orientamento alla mobilità sostenibile e in particolare
alla mobilità non motorizzata (ciclo-pedonale) che può determinare una riduzione
di consumi energetici e di emissioni di gas climalteranti. Comportamenti che
favoriscono il miglioramento delle condizioni ambientali contribuendo al
contempo al miglioramento delle condizioni di benessere psicofisico e di salute
della popolazione, rispetto alla quale un maggiore esercizio fisico è condizione
fondamentale per la riduzione del rischio delle patologie più rilevanti.
La stima operata dal PAES è che ad ogni 1% di spostamento nella ripartizione
modale della mobilità locale urbana ed extraurbana dall’autovettura privata alla
ciclabilità (in particolare) corrisponda una riduzione di 600 tonnellate anno di
emissioni.
L’obiettivo assunto, da perseguire attraverso azioni strutturali (miglioramento
della rete ciclabile) ed organizzative (progetti di educazione e comunicazione
rivolti in particolare all’utenza scolastica) che sono affidate alla attuazione del
76
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
PUM in corso di redazione, è quello di uno spostamento modale del 5% che
corrisponde ad un contributo al bilancio delle emissioni dell’ordine di 3mila
tonnellate anno di emissioni in meno di CO2.
5.5
Il contributo del settore terziario
Tra le attività e i servizi terziari che determinano consumi energetici ed emissioni
di gas climalteranti su cui intervenire con il PAES in primo piano ci sono
innanzitutto quelli che fanno capo più direttamente alla operatività del Comune
che gestisce direttamente un proprio patrimonio immobiliare oltre al servizio di
illuminazione pubblica.
Incidentalmente si deve notare al riguardo come anche per il settore dei trasporti
il Comune ha responsabilità e margini di intervento diretto, potendo operare sul
proprio parco automezzi, ma si deve anche ricordare come le dimensioni di
questo autoparco siano sufficientemente esigue che l’apporto quantitativo che si
ritrarrà dalle azioni per il suo miglioramento ed efficientamento è decisamente
marginale rispetto al bilancio della riduzione programmata delle emissioni.
Il Piano di riorganizzazione dell’illuminazione pubblica, già predisposto dal
Comune ed in corso di implementazione potrà comportare una riduzione
decisamente cospicua, dell’ordine del 70% di consumi ed emissioni, che nel
nostro bilancio al 2020, “pesano” per oltre 700 tonnellate anno.
Riduzioni di analoga entità dovranno derivare dagli interventi di riqualificazione
del patrimonio pubblico di edifici ed impianti (in particolare scolastici) come più
puntualmente dettagliato in merito ai singoli interventi. In questo caso l’apporto
stimato alle riduzioni complessive è valutabile nell’ordine delle 500 tonnellate
anno.
Resta il vasto campo del terziario privato di cui va intanto considerato come gli
attuali consumi energetici e le attuali emissioni sono di 15 volte superiori a quelli
del terziario pubblico.
Gli interventi di riqualificazione/sostituzione degli immobili e degli impianti
(avendo in particolare riferimento alle imprese del settore commerciale e
soprattutto del suo comparto alimentare, che è quello che presenta la maggiore
intensità energetica) potranno portare di qui al 2020 ad una riduzione delle
emissioni dell’ordine dell’11.8%, con un apporto totale di 4.300 tonnellate di CO2
in meno.
5.6
I nuovi carichi
Fin qui le misure che potranno comportare un miglioramento delle prestazioni
energetiche (e conseguente riduzione delle emissioni) del sistema economico e
insediativo del Comune di Villafranca nella sua attuale configurazione.
Ma il sistema locale ha invece una sua positiva dinamica demografica ed
insediativa che lo vedrà crescere nella sua consistenza di qui al 2020. Il PAT in
corso di approvazione propone un orizzonte di più lungo termine (il 2025,
Ottobre 2014
77
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
almeno) e dimensiona una crescita insediativa dell’ordine di 500mila mc
derivanti da previsioni già presenti nel vigente PRG e da 400mila mc di nuove
previsioni introdotte dal PAT.
Assumendo come ragionevole una realizzazione effettiva entro l’orizzonte del
2020 rispettivamente del 50% delle previsioni “ereditate” dal PRG e di 1/3 delle
nuove previsioni introdotte dal PAT dobbiamo ragionare di circa 1.330 alloggi in
più che – assumendo prestazioni energetiche virtuose da classi A e B –
determinerebbero un incremento delle emissioni di circa 750 tonnellate da
compensare con una maggiore intensità dell’intervento di riqualificazione
energetica del patrimonio esistente di analoga entità (che potrà coinvolgere la
metà degli alloggi, cioè 45 in più all’anno sino a raggiungere un ritmo
complessivo di 250 alloggi riqualificati all’anno in virtù del maggiore risparmio
unitario conseguibile nel “vecchio” rispetto ai maggiori consumi unitari da
scontare nel “nuovo”, in un rapporto che è più o meno di 2:1.
Naturalmente il comportamento “più virtuoso” delle nuove costruzioni dovrà
essere assicurato attraverso l’introduzione del nuovo allegato energetico al
regolamento edilizio e delle sue misure premiali come anche di specifici progetti
di intervento come quelli dell’ecoquartiere nello sviluppo a sud della città.
L’incremento di abitazioni e famiglie comporterà, a parità di altre condizioni,
anche un incremento del parco automobilistico circolante e dei suoi consumi.
Assunto l’incremento di autovetture in misura analoga a quello delle famiglie ne
deriva un incremento delle emissioni valutabile nell’ordine di 1.700 tonnellate
anno (in virtù delle minori emissioni unitarie del parco mezzi aggiuntivo,
presumibilmente più moderno).
Anche in questo caso l’incremento dovrà essere compensato e lo potrà essere
attraverso un più cospicuo incremento dello spostamento modale a favore della
mobilità ciclo-pedonale: i maggiori carichi previsti comporterebbero un ulteriore
spostamento del 2,8% della domanda totale che, aggiunto al 5% già ipotizzato,
porterebbe al 2020 la quota ciclopedonale ad avvicinare il 20%: valore
impegnativo visti i livelli di partenza ma ancora largamente entro la soglia del
possibile.
Da considerare ancora l’incremento previsto delle superfici a destinazione
commerciale e direzionale (e delle relative attività).
Il PAT considera al riguardo un incremento conseguente alle previsioni
confermate del previgente PRG per 147mila mq di superficie utile cui si
aggiungono 140mila mq di nuove previsioni.
Considerato che dei 147mila mq “ereditati” dal PRG 120mila sono relativi alle
dotazioni dell’aeroporto e sono quindi estranei alle previsioni “locali” del PAES ed
applicando ipotesi attuative nell’arco di validità del PAES in linea con quelle
utilizzate per il settore residenziale (50% per le vecchie previsioni di PRG e 1/3
per le nuove previsioni PAT) può essere considerato un incremento di circa 1.100
tCO2/anno.
Tutto questo considerando naturalmente che i nuovi insediamenti e le nuove
attività presentino prestazioni energetiche decisamente più performanti delle
78
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
attuali (si è ipotizzata una riduzione dei consumi e delle emissioni unitarie del
50%) per effetto dei processi di innovazione tecnologica ma anche come esito
specifico dei più stringenti requisiti introdotti attraverso l’allegato energetico al
regolamento edilizio e delle specifiche azioni promozionali che il PAES
intraprenderà a questo riguardo.
5.7
La produzione di energia
Nel comune di Villafranca di Verona la produzione di energia avviene quasi
esclusivamente attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, quindi per la
produzione di energia elettrica; non ci sono dati disponibili sull’utilizzo di
collettori solari per la produzione di ACS. Tra il 2007 ed il 2013 sono stati
installati nel territorio del comune 426 per un totale di 11.081.7 kWp, di questi
513 kWp sono stati installati nel 2013 quindi con un rallentamento rispetto a
quanto installato nei due anni precedenti a causa del diverso regime di
incentivazione. Abbiamo assunto che l’intensità di installazione di nuovi impianti
per gli anni dal 2014 al 2020 sia la stessa osservata nel 2013 in virtù di:
-
Le nuove abitazioni dovranno dotarsi di impianti di produzione di energia
elettrica e termica per ACS;
-
Il costo dei pannelli fotovoltaici e termici tende a ridursi ulteriormente;
-
È ipotizzabile l’installazione di pannelli fotovoltaici abbinati a pompe di calore
per la climatizzazione degli edifici;
-
È ipotizzabile l’aumento dell’autoconsumo di energia elettrica tramite
l’installazione di apparecchiature per l’accumulo dell’energia elettrica.
Il Comune di Villafranca di Verona promuoverà lo sviluppo di un G.A.S. (Gruppo
di Acquisto Solare) con l’obiettivo di ridurre i costi di installazione, migliorare la
qualità degli impianti e facilitare l’accesso al fotovoltaico e solare termico per le
famiglie.
Non sono state computate ulteriori possibilità di produzione di energia legate allo
sfruttamento dell’acque del Tione (micro idroelettrico) e allo sfruttamento degli
scarti vegetali ed animali delle aziende agricole. La valutazione di queste
potenzialità, tra gli obiettivi della amministrazione comunale, potrà portare nuovi
benefici nella riduzione delle emissioni di CO2.
5.8
Le strategie e le azioni del PAES
La strategia locale messa in campo dal PAES per cogliere a Villafranca gli
obiettivi comunitari di sostenibilità e rispettare così l’impegno assunto con la
sottoscrizione del patto dei Sindaci, si muove lungo tre direttrici principali:
a) accompagnare i trend tecnologici virtuosi con azioni informative e di micro
incentivazione che ne rendano ancor più favorevole l’ingresso nel contesto
locale: è così per il miglioramento del livello di prestazioni del parco
automobilistico privato, per la diffusione di elettrodomestici di classe
Ottobre 2014
79
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
energetica più elevata o per la sostituzione dei corpi illuminanti domestici,
etc;
b) promuovere modificazioni – anche radicali – nei comportamenti individuali e
collettivi orientati ad una maggiore consapevolezza del rilievo e della criticità
degli obiettivi ambientali ma anche espressione di una visione più matura del
benessere personale: è così per la diversione modale della mobilità verso un
maggior rilievo della ciclo pedonalità, o per l’adozione di pratiche di consumo
più attente come l’azzeramento dello stand by o la riduzione degli imballaggi;
c) realizzare (o incentivare) interventi strutturali sul patrimonio e sulle reti che
consentano significativi e duraturi decrementi della intensità energetica e di
conseguenza sulle emissioni a parità di efficacia delle prestazioni rese al
benessere familiare e comunitario dal funzionamento del patrimonio è delle
reti: è il caso dei nuovi standard energetici del patrimonio edilizio o della
innovazione possibile nella illuminazione pubblica.
Queste linee di azione intersecano in diversa misura i settori di utilizzazione
finale dell’energia e determinano, in funzione della loro diversa maturità
tecnologica ed economica, come pure delle maggiori o minori difficoltà di
“apprendimento” culturale ed organizzativo che si prospettano nel dominio
operativo di questi diversi settori al livello in cui la competenza tecnica e la
sensibilità politica dei responsabili del PAES di Villafranca ha saputo delinearle e
trasformarle in più puntuali opzioni progettuali. Di qualche interesse sembra
essere al riguardo il quadro d’assieme che la tabella di seguito riportata illustra,
intrecciando settori di consumo e linee di azione.
Tabella 5–2: CONTRIBUTO DEI SETTORI E DELLE STRATEGIE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
LINEA DI AZIONE
Trasporti di cui
settore pubblico (comune)
trasporto privato
accompagnamento
trend tecnologici
cambiamento
interventi
nei
strutturali
comportamenti
12.000
4.700
12.000
SETTORE
Residenziale
80
4.700
2.400
3.600
Terziario di cui
5.500
illuminazione pubblica
700
edifici comunali
500
terziario privato
4.300
TOTALE
13.200
3.550
11.450
valori %
47%
13%
40%
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
A questi va aggiunto il contributo in termini di minori emissioni degli impianti di
produzione rinnovabile, stimato in circa 7.800 tCO2/anno, che compensano
anche le ulteriori emissioni indotte dall’evoluzione del sistema economico ed
insediativo (circa 3.574 tCO2/anno). Queste linee di azione strategica trovano
riscontro operativo nella definizione delle azioni messe in campo dal PAES per
cogliere i propri obiettivi, azioni che sono puntualmente descritte nelle schede
progettuali che formano il corpo centrale del PAES. Nelle schede le azioni
progettuali previste sono illustrate nelle loro caratteristiche costituenti, nel
dettaglio tecnico delle ipotesi assunte e dei parametri impiegati, nelle modalità
organizzative necessarie per la loro implementazione, nella definizione di
indicatori e criteri per il monitoraggio. La riduzione delle emissioni, dedotte le
nuove emissioni che possono sorgere dal 2014 al 2020 per effetto dello sviluppo
della Città, di CO2 è stimata in modo prudenziale in 32.309,1 tCO2/anno, il
20.6%, delle emissioni di CO2 presenti al 2008 (anno base). Non sono state
valutati i benefici che le azioni di comunicazione possono dare al raggiungimento
degli obiettivi, così come non sono stati valutati la possibilità di utilizzo di
biomasse in agricoltura o lo sfruttamento delle acque del Tione per produzione
energia.
Nel richiamare qui il sommario delle schede vale la pena di considerarne la
collocazione rispetto alla griglia strategica del Piano e che è richiamata nella dalla
tabella riportata di seguito.
Da ultimo va ricordato come il quadro strategico che abbiamo più sopra descritto
trova naturalmente i suoi fondamenti in un quadro conoscitivo dettagliato e
approfondito che propone tutti gli elementi di valutazione delle consistenze e di
analisi delle tendenze dei diversi settori di impiego finale dell’energia e dei
diversi vettori di convogliamento della stessa. Un quadro conoscitivo che è stato
possibile ricostruire grazie al lavoro degli Uffici della Amministrazione Comunale
di Villafranca e alla disponibilità degli Enti gestori che qui si ringraziano.
Tabella 5–3: Elenco azioni previste dal comune di Villafranca di Verona periodo 2008-2020
Scheda
Settore
Descrizione
Riduzione
Riduzione
% obiettivo
consumi (MWh) emissioni (tCO2) riduzione
PA.1
Edifici pubblici
Riqualificazione del patrimonio edilizio
2,000.0
404.0
1.3%
PA.2
Edifici pubblici
Illuminazione edifici pubblici
206.4
99.5
0.3%
PA.3
Edifici pubblici
Produzione FER
0.0
15.9
0.0%
PA.4
Illuminazione
pubblica
Piano comunale dell'illuminazione pubblica 1,545.5
745.0
2.3%
PA.5
Mezzi di
trasporto
comunale
Rinnovo del parco veicolare pubblico
n.q.
10.2
0.0%
RES.1
Residenziale
Valvole termostatiche e termostati
2,857.4
577.2
1.8%
RES.2
Residenziale
Illuminazione privata
2,775.5
1,337.8
4.1%
RES.3
Residenziale
Riduzione stand-by app. elettriche
567.5
273.5
0.8%
Ottobre 2014
81
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
RES.4
Residenziale
Sostituzione/rinnovo elettrodomestici
515.5
248.4
0.8%
RES.5
Residenziale
Riqualificazione energetica edifici resid.
9,082.3
1,834.6
5.7%
RES.6
Residenziale
Riqualificazione impianti energetici resid.
4,470.0
902.9
2.8%
RES.7
Residenziale
Allegato energetico al regolamento edilizio 2,710.5
547.5
1.7%
RES.8
Residenziale
Fotovoltaico
0.0
7,780.9
24.1%
RES.9
Residenziale
Nuovi edifici residenziali - ecoquartiere
5,320.0
-747.0
-2.3%
TERZ.1
Terziario
Illuminazione nel terziario
2,165.9
1,044.0
3.2%
TERZ.2
Terziario
Riqualificazione energetica edifici terz.
13,403.8
3,323.6
10.3%
TERZ.3
Terziario
Nuovi insediamenti del terziario
-1,125.0
-3.5%
TRASP.1 Trasporti
Rinnovo del parco veicolare privato
n.q.
10,356.1
32.1%
TRASP.2 Trasporti
Nuovo piano della mobilità
n.q.
4,680.0
14.5%
TRASP.3 Trasporti
Pedibus
0.0%
TRASP.4 Trasporti
Bicibus
0.0%
TRASP.5 Trasporti
Piste ciclo-pedonali
0.0%
TRASP.6 Trasporti
Bikesharing
0.0%
COM.1
Comunicazione Miglioriamo i comportamenti
0.0%
COM.2
Comunicazione Sportello energia
0.0%
COM.3
Comunicazione Sito web-energia sul portale del comune
0.0%
COM.4
Comunicazione Interventi di forestazione urbana
0.0%
Totale
47,620.3
32,309.1
100.0%
Di seguito è stato riportato un schema che illustra l’obiettivo di riduzione in
relazione con le emissioni di CO2. L’obiettivo di riduzione del 20,6 % permette di
assorbire anche i nuovi consumi generati dalla crescita demografica.
82
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
6. LE SCHEDE DI AZIONE
SCHEDA PA.1
Riqualificazione
pubblico
SETTORE DI INTERVENTO
EDIFICI PUBBLICI
del
patrimonio
edilizio
L’amministrazione ha in programma la chiusura di alcuni
plessi scolastici obsoleti e la costruzione del Polo
Scolastico nell’area sud della Città. Inoltre la
riqualificazione energetica della scuola elementare G.
DESCRIZIONE
Zanella nella frazione Rizza.
Il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici
prevede la realizzazione di cappotti termici, cambio
serramenti, interventi sugli impianti di produzione calore
privilegiando soluzioni di cogenerazione.
OBIETTIVI
Riduzione dei consumi di energia termica
Riduzione delle emissioni di CO2
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Comune di Villafranca di Verona
COSTI
490.000 euro
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Finanziamento da bando regionale
RISPARMIO ENERGETICO
Almeno 2.000 MWht/anno
RIDUZIONE DI CO2
404 tCO2/anno
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
Consumi termici degli edifici comunali
83
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA PA.2
Illuminazione interna degli edifici pubblici
SETTORE DI INTERVENTO
EDIFICI PUBBLICI
L’amministrazione ha in programma il proseguimento del
piano della sostituzione della lampade a basso consumo
iniziato nel 2007. L’azione prevede la sostituzione delle
DESCRIZIONE
lampade nel Palazzetto dello Sport di Dossobuono e nella
Palestra di Quaderni.
Riduzione dei consumi di energia elettrica elimando l’uso
impropria di energia (rilevatore di presenza, riduzione
dello stand-by, ecc.)
OBIETTIVI
Riduzione dei consumi di energia elettrica
Riduzione delle emissioni di CO2
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Comune di Villafranca di Verona
COSTI
n.d.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
n.d.
RISPARMIO ENERGETICO
206,4MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
99,5 tCO2/anno
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
84
Consumi elettrici degli edifici comunali
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA PA.3
Produzione di energia rinnovabile elettrica e
termica
SETTORE DI INTERVENTO
EDIFICI PUBBLICI
Installazione di pannelli fotovoltaici su edifici comunali;
l’amministrazione comunale ha intenzione di installare
sulle coperture degli edifici scolastici pannelli fotovoltaici
DESCRIZIONE
per complessivi 30 kWp.
L’amministrazione comunale intende valutare la
possibilità di produzione di energia attraverso impianti di
cognerazione (anche micro) a servizio degli edifici
pubblici e anche degli edifici limitrofi.
OBIETTIVI
Aumento dell’energia elettrica d fonte rinnovabile
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Comune di Villafranca di Verona
COSTI
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
RISPARMIO ENERGETICO
Riduzione di 15,9 tCO2/anno per gli impianti fotovoltaici
RIDUZIONE DI CO2
Non quantificabile a priori la riduzione di CO2 derivanti
da impianti da cogenerazione
INDICATORI DI
Produzione di energia elettrica e termica degli edifici ed
MONITORAGGIO
impianti comunali
Ottobre 2014
85
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA PA.4
Piano comunale dell’illuminazione pubblica
SETTORE DI INTERVENTO
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Il Comune di Villafranca di Verona ha di recente adottato
ill Piano dell’Illuminazione per il Contenimento
DESCRIZIONE
dell’Inquinamento Luminoso (PICIL). L’attuazione è
prevista in tre fasi, per 3.943.616,21 euro, 80%
finanziabile fino a 1.500.000,00 euro entro il 2015 e fine
lavori entro il 2016
OBIETTIVI
Riduzione dei consumi elettrici per l’illuminazione
pubblica
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Comune di Villafranca di Verona
COSTI
3.943.616,21 euro
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Bando regionale DGRV n. 1421 del 5 agosto 2014 all. A
RISPARMIO ENERGETICO
1.545,5 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
745 tCO2/anno
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
86
Consumi elettrici per illuminazione pubblica
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA PA.5
Rinnovo del parco veicolare pubblico
SETTORE DI INTERVENTO
MEZZI DI TRASPORTO COMUNALE
DESCRIZIONE
Il comune intende proseguire nella sostituzione dei
veicoli più vetusti con mezzi a metano o elettrici.
Riduzione dei consumi di carburanti nei trasporti della
OBIETTIVI
pubblica amministrazione
Riduzione delle emissioni di CO2 e altri inquinanti nei
trasporti della pubblica amministrazione
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Comune di Villafranca di Verona
COSTI
n.d.
STRUMENTI DI
n.d.
FINANZIAMENTO
RISPARMIO ENERGETICO
n.q.
RIDUZIONE DI CO2
10,2 tCO2/anno
INDICATORI DI
Composizione del parco veicoli amministrazione e relativi
MONITORAGGIO
consumi
Ottobre 2014
87
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA RES.1
Valvole termostatiche e termostati
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
Migliorare la climatizzazione delle abitazioni mediante
l’installazione di termostati programmabili che
permettono di regolare la temperatura degli ambienti
DESCRIZIONE
riscaldati. La regolazione riguarda sia le temperature
della caldaia che le ore di funzionamento. Le valvole
termostatiche, applicate sui radiatori, permettono di
regolare la temperatura di ogni singolo ambiente.
Riduzione dei consumi di combustibili fossili utilizzati per
OBIETTIVI
il riscaldamento
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore residenziale
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Comune di Villafranca di Verona
COSTI
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Risparmio atteso con termostato ambiente = 7%
Risparmio atteso con valvole termostatiche = 7%
RISPARMIO ENERGETICO
Consumo medio per abitazione Villafranca = 15,7 MWht
Abitazioni/famiglie coinvolte = 20% del totale (circa
2.600)
Risparmio stimato = 2.857,4 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
88
577,2 tCO2/anno
Consumi energetici edifici residenziali
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA RES.2
Illuminazione abitazioni private
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
Sostituzione delle lampadine ad incandescenza con
nuove sorgenti luminose a “risparmio energetico”.
L’azione prevede una costante informazione alla
cittadinanza attraverso l’utilizzo del sito web del comune
DESCRIZIONE
e con la programmazione di incontri dedicati (almeno un
incontro all’anno con esperti del settore).
L’amministrazione comunale intende promuovere
periodicamente con gli operatori di settore vendite a
condizioni vantaggiose per le famiglie.
Riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore
OBIETTIVI
residenziale.
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore residenziale.
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Si suppone un consumo di energia elettrica per
illuminazione in singola abitazione di 610 kWh/anno
(Fonte: elaborazione su dati Rapporto RSE/2009/14,
ENEA)
Il risparmio ottenibile con la sostituzione delle lampade
RISPARMIO ENERGETICO
ad incandescenza con lampade a risparmio energetico è
ipotizzato al 70% (Fonte: elaborazione su dati Rapporto
RSE/2009/14, ENEA)
Abitazioni/famiglie coinvolte = 50% del totale, circa
6.500
Risparmio stimato = 2.775,5 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
1.337,8 tCO2/anno
Consumo di energia elettrica edifici residenziali
89
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA RES.3
Riduzione stand-by apparecchiature elettriche
ed elettroniche
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
Aumentare la diffusione e l’utilizzo di multiprese
comandate a distanza (funzione on/off) a servizio delle
apparecchiature elettriche ed elettroniche dotati della
funzione standby (PC, stampanti, televisori,ecc.).
L’azione prevede una costante informazione alla
DESCRIZIONE
cittadinanza attraverso l’utilizzo del sito web del comune
e con la programmazione di incontri dedicati (almeno un
incontro all’anno con esperti del settore) in abbinamento
con altre azioni simili.
L’amministrazione comunale intende promuovere
periodicamente con gli operatori di settore vendite a
condizioni vantaggiose per le famiglie.
Riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore
OBIETTIVI
residenziale.
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore residenziale.
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
I consumi medi per abitazione a Villafranca sono circa
2,91 MWh/anno; si suppone un consumo a causa dei
stand-by di elettrodomestici di circa il 10% sul consumo
RISPARMIO ENERGETICO
totale (Fonte: IEA International Energy Agengy, dato
riportato su Rapporto RSE/2009/115, ENEA)
Abitazioni/famiglie coinvolte 15% del totale, circa 1950.
Risparmio stimato = 567,5 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
90
273,5 tCO2/anno
Consumo di energia elettrica edifici residenziali
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA RES.4
Sostituzione/rinnovo elettrodomestici
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
DESCRIZIONE
L’azione prevede la graduale sostituzione dei grandi
elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, lavastoviglie e
lavatrici) con elettrodomestici più efficienti per le
abitazioni. L’azione prevede una costante informazione
alla cittadinanza attraverso l’utilizzo del sito web del
comune e con la programmazioni di incontri dedicati
(almeno un incontro all’anno con esperti del settore).
L’amministrazione comunale intende promuovere
periodicamente con gli operatori di settore vendite a
condizioni vantaggiose per le famiglie.
OBIETTIVI
Riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore
residenziale.
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore residenziale.
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
Non necessari
FINANZIAMENTO
RISPARMIO ENERGETICO
Il consumo medio nazionale è di 637kWh/anno per il
frigorifero, 507 per il congelatore, 224 per la lavatrice e
369 per la lavastoviglie; si suppone una riduzione dei
consumi del 60% per frigoriferi e congelatori, del 15%
per la lavatrice e del 20% per la lavastoviglie (Fonte:
dato progetto MICENE – Rapporto RSE/2009/115, ENEA)
Si suppone il coinvolgimento del 20% delle famiglie, circa
2600; ogni famiglia sostituisce 1 elettrodomestico, in
proporzioni uguale alle 4 categorie riportate.
Risparmio stimato = 515,5 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
248,4 tCO2/anno
INDICATORI DI
Consumo di energia elettrica edifici residenziali
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
91
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA RES.5
Riqualificazione energetica edifici residenziali
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
L’azione prevede l’incentivazione degli interventi di
riqualificazione energetica degli edifici residenziali quali
sostituzione dei serramenti, la coibentazione delle
coperture e perimetrale delle abitazioni, attraverso una
DESCRIZIONE
attività informativa e formativa da rivolgere ai cittadini e
agli operatori. Sono previsti incontri periodici con la
cittadinanza e gli operatori di settore e la messa a
disposizione attraverso il sito web del comune delle
conoscenze in materia.
Riduzione dei consumi di combustibili fossili utilizzati per
OBIETTIVI
riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni.
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore residenziale.
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Si ipotizza la riduzione del 10% dei consumi per
riscaldamento con la sostituzione dei serramenti, il 15%
di riduzione per la coibentazione delle coperture, il 20%
per la coibentazione delle pareti perimetrali; si ipotizza
RISPARMIO ENERGETICO
che gli interventi interessino le 7.977 abitazioni costruite
nel periodo 1946-1991 nella misura del 20% per i
serramenti e del 15% per la coibentazione delle pareti e
delle coperture.
Risparmio stimato = 9.082,3 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
1.834,6 tCO2/anno
INDICATORI DI
Consumi di gas naturale e prodotti petroliferi edifici
MONITORAGGIO
residenziali
92
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA RES.6
Riqualificazione impianti
edifici residenziali
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
energetici
degli
Graduale sostituzione degli impianti di produzione calore
delle abitazioni con apparecchiature a maggior
rendimento energetico. L’azione prevede l’incentivazione
degli interventi di riqualificazione degli impianti energetici
degli edifici residenziali quali sostituzione delle caldaie,
DESCRIZIONE
installazione di pompe di calore, utilizzo della
cogenerazione nei condomini di grossa dimensione,
attraverso una attività informativa e formativa da
rivolgere ai cittadini e agli operatori. Sono previsti
incontri periodici con la cittadinanza e gli operatori di
settore e la messa a disposizione attraverso il sito web
del comune delle conoscenze in materia.
Riduzione dei consumi di combustibili fossili utilizzati per
OBIETTIVI
riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni.
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore residenziale.
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Si ipotizza la presenza nel territorio di Villafranca di
9.490 caldaie per la produzione di ACS e per il
riscaldamento delle abitazioni; considerato il ciclo di vita
delle caldaie della durata di 15 anni, il 50% potrebbe
RISPARMIO ENERGETICO
avere problemi di funzionamento, si ipotizza la
sostituzione del 20% del parco caldaie candidate alla
sostituzione (circa 942). Il risparmio atteso è ipotizzato
al 30% dei consumi.
Risparmio stimato = 4,470 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
902,9 tCO2/anno
INDICATORI DI
Consumi di gas naturale e prodotti petroliferi edifici
MONITORAGGIO
residenziali
Ottobre 2014
93
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA RES.7
Allegato energetico al regolamento edilizio
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
L’amministrazione comunale ha intenzione di dotarsi di
un “Allegato energetico al regolamento edilizio” con
l’obiettivo di incentivare la riqualificazione energetica
degli edifici concedendo premi volumetrici o sconti sugli
DESCRIZIONE
oneri di urbanizzazione e/o ampliamenti che porteranno
che porteranno alla formazione di unità immobiliari
certificate in almeno la classe energetica B. Saranno
previsti punteggi che differenziano la premialità in base
alle prestazioni ottenute sui serramenti, sull’involucro,
sugli impianti di produzione energia e recupero acque.
Incentivare la riqualificazione energetica degli edifici
OBIETTIVI
residenziali
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore residenziale.
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Si ipotizza un incremento del 20% della riduzione dei
RISPARMIO ENERGETICO
consumi e delle emissioni sulla somma delle riduzioni
ipotizzate nelle azioni RES.5 e RES.6
Risparmio stimato = 2.710,5 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
547,5 tCO2/anno
INDICATORI DI
Consumi di gas naturale e prodotti petroliferi edifici
MONITORAGGIO
residenziali
94
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA RES.8
Installazione di impianti solari e fotovoltaici
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
Installazione di nuovi impianti per la produzione di
energia elettrica rinnovabile con utilizzo di pannelli
fotovoltaici. L’azione prevede la promozione di GAS(
Gruppi di Acquisto Solidale) per incentivare la diffusione
DESCRIZIONE
degli impianti solari con una riduzione dei costi di
installazione e una costante informazione alla
cittadinanza attraverso l’utilizzo del sito web del comune
e con la programmazioni di incontri dedicati (almeno un
incontro all’anno con esperti del settore).
Aumentare la produzione di energia elettrica da fonte
OBIETTIVI
rinnovabile
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore residenziale.
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Potenza installata nel comune di Villafranca dal 2007 al
2013 = 11.081,7 kWp
Si ipotizza l’installazione di 513 kWp/anno (pari alla
potenza installata nel 2013) per gli anni dal 2014 al
RISPARMIO ENERGETICO
2020. Il solare termico è ipotizzato nella misura del 30%
circa del solare elettrico.
Produzione energia elettrica stimata = 16.142,9
MWh/anno
Produzione energia termica stimata = 5.246,6 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
7.780,9 tCO2/anno
Potenza installata
95
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA RES.9
Nuovi edifici residenziali - ecoquartiere
SETTORE DI INTERVENTO
RESIDENZIALE
I nuovi insediamenti previsti per l’area sud dal PAT
vengono realizzati per gran parte con le caratteristiche di
DESCRIZIONE
“ecoquartiere” quindi quasi autonomi dal punto di vista
energetico e con ridotte emissioni di CO2. L’allegato
energetico definirà i requisiti cogenti e i requisiti
incentivati per i nuovi edifici.
OBIETTIVI
Ridurre i consumi di energia nel settore residenziale
Ridurre le emissioni di CO2 nel settore residenziale
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Si ipotizza entro l’orizzonte del 2020 la realizzazione del
50% delle previsioni ereditate dal PRG e la realizzazione
RISPARMIO ENERGETICO
di 1/3 delle previsioni del PAT (complessivamente circa
1.330 nuovi alloggi) in classe energetica A o B
Aumento del consumo energetico di 5.320 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
Aumento delle emissioni di CO2 di 747 tCO2/anno
INDICATORI DI
Numero di permessi di costruzioni
MONITORAGGIO
Consumi energetici del settore residenziale
96
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA TERZ.1
Illuminazione edifici nel terziario
SETTORE DI INTERVENTO
TERZIARIO
Riduzione dei consumi di energia elettrica per
illuminazione nel settore terziario. Sostituzione delle
lampadine ad incandescenza con lampadine a risparmio
energetico. L’azione prevede il coinvolgimento delle
DESCRIZIONE
categorie operanti nel terziario con attività di
informazione e formazione attraverso il sito web del
comune e con incontri periodici con esperti del settore.
L’amministrazione comunale intende promuovere un
marchio comunale per premiare le attività più efficienti
energeticamente, tipo “Negozio amico dell’ambiente”.
Riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore
OBIETTIVI
terziario
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore terziario
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Il risparmio è stimato nel 4.1% dei consumi elettrici del
RISPARMIO ENERGETICO
terziario (Fonte: Rapporto RSE/2009/14, ENEA)
Risparmio stimato = 2.165,9 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
1.044 tCO2/anno
Consumi elettrici del settore terziario
97
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA TERZ.2
Riqualificazione energetica edifici del settore
terziario
SETTORE DI INTERVENTO
TERZIARIO
L’azione prevede di incentivare la riqualificazione degli
edifici del terziario per la riduzione delle dispersioni
termiche (coibentazione, serramenti), la sostituzione
degli impianti termici e di raffrescamento, la domotica ed
DESCRIZIONE
il telecontrollo. A tal fine saranno organizzati incontri
informativi e formativi con gli operatori del settore al fine
di illustrare le diverse opportunità di intervento di
riqualificazione. Sono previsti incontri con gli operatori
del terziario e le associazioni di categoria con cadenza
almeno annuale.
OBIETTIVI
Riduzione dei consumi di energia nel settore terziario
Riduzione delle emissioni di CO2 nel settore terziario
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
Ipotizzato un risparmio del 20% di consumo di gas
naturale per la generazione calore e sulla elettricità per il
raffrescamento (incidenza del 20% sui consumi elettrici
RISPARMIO ENERGETICO
totali)
Riduzione di energia termica = 11.203,7 MWh/anno
Riduzione di energia elettrica per raffrescamento =
2.113,1 MWh/anno
RIDUZIONE DI CO2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
98
3.323,6 tCO2/anno
Consumi di gas naturale ed elettricità nel terziario
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA TERZ.3
Nuovi carichi insediativi del terziario
SETTORE DI INTERVENTO
TERZIARIO
Il PAT considera un incremento di circa 147mila mq (di
cui 120mila connessi all’aeroporto ed esclusi da queste
previsioni) ereditati dal previgente PRG a cui si
aggiungono 140mila mq di nuove previsioni. Si ipotizza il
consumo del 50% delle previsioni residue del PRG e 1/3
DESCRIZIONE
delle previsioni del PAT. Tutti gli interventi saranno
regolati dalle norme inserite nell’Allegato Energetico al
Regolamento Edilizio, quindi con prestazioni energetiche
più elevate (50%) rispetto alle prestazioni degli
insediamenti terziari esistenti. L’allegato energetico
definirà i requisiti cogenti e i requisiti incentivati per i
nuovi edifici.
OBIETTIVI
Contenere le nuove emissioni relative all’incremento
dell’insediamento nel terziario
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
RISPARMIO ENERGETICO
n.q.
RIDUZIONE DI CO2
Sono previste nuove emissioni per circa 1.125 tCO2/anno
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
Consumi elettrici e termici del settore terziario
99
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA TRASP.1
Rinnovo del parco veicolare privato
SETTORE DI INTERVENTO
TRASPORTI
Il successo della azione è legato alla dinamica di
sostituzione del parco veicoli circolanti. I fattori di
emissione del parco circolante tendono a ridursi grazie
DESCRIZIONE
allo sviluppo tecnologico, i nuovi motori oltre ad avere
maggiori rendimenti, a cui corrispondono minori consumi
di carburante, producono minori emissioni nocive e
riducono l’emissione di CO2.
OBIETTIVI
Riduzione dei consumi di carburanti del trasporto privato
Riduzione delle emissioni di CO2 nel trasporto privato
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Case automobilistiche
COSTI
Costi a carico dei soggetti privati
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
RISPARMIO ENERGETICO
Non necessari
Il risparmio energetico non è direttamente calcolabile,
sono conteggiate direttamente le emissioni di CO2
La riduzione di CO2 osservata nel periodo 2008-2012 è
stata del 7.05% (rapportata alle auto equivalenti)
circolanti alle due date. Si ipotizza che la stessa intensità
di rinnovo del parco veicolare si verifiche per il periodo
2014-2020. Inoltre si ipotizza che l’aumento del parco
circolante che si è verificato dal 2009 al 2013 di circa 698
sia responsabile di circa 984,2 tCO2/anno. Il numero di
nuovi veicoli immatricolabili dal 2013 al 2020 è stimato
RIDUZIONE DI CO2
in 1.330 veicoli
Riduzione del 21.2% emissioni 2008-2020 per rinnovo
parco veicolare 2008 = 13.042,3 tCO2/anno
Aumento delle emissioni per nuovi (698) veicoli
immatricolati dal 2009 al 2013 = 984,2 tCO2/anno
Aumento delle emissioni per nuovi (1330) veicoli
immatricolabili dal 2014 al 2020 = 1.702,4 tCO2/anno
13.042,3-984,2-1702,4 = 10355,7 tCO2/anno
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
100
Composizione del parco veicolare circolante
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA TRASP.2
Nuovo piano della mobilità
SETTORE DI INTERVENTO
TRASPORTI
L’amministrazione ha in corso la revisione del PGTU con
l’obiettivo di aumentare il modal split di circa il 5% per
ridurre le emissioni di CO2 del parco veicoli esistente e di
un ulteriore 2,8% per compensare le emissioni dei nuovi
DESCRIZIONE
veicoli immatricolabili dal 2014 al 2020. Si prevede di
istituire sensi unici nel centro storico, di eliminare
gradualmente gli impianti semaforici sostituendoli con
rotatorie, di istituire parcheggi scambiatori, di valutare
interventi di moderazione del traffico. È previsto il
Mobility Management.
Riduzione dei consumi nei trasporti privati
OBIETTIVI
Riduzione delle emissioni nocive
Miglioramento della qualità ambientale
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
Non necessari
FINANZIAMENTO
RISPARMIO ENERGETICO
Non quantificabile
RIDUZIONE DI CO2
4.680 tCO2/anno
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
Consumi del parco veicolare
101
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA TRASP.3
Pedibus
SETTORE DI INTERVENTO
TRASPORTI
Istituzione di un sistema organizzato con genitori
volontari che accompagnano un gruppo di bambini a
DESCRIZIONE
scuola su percorsi pedonali protetti ed orari prestabiliti.
L’azione è valutata e quantificata nel PGTU in corso di
revisione.
Aumento del modal split
OBIETTIVI
Riduzione del traffico veicolare per accompagnare i
bambini a scuola
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
RISPARMIO ENERGETICO
n.q.
RIDUZIONE DI CO2
Riduzioni comprese nell’azione TRASP.2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
102
Numero di bambini coinvolti nel progetto Pedibus
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA TRASP.4
Bicibus
SETTORE DI INTERVENTO
TRASPORTI
Istituzione di un sistema organizzato con genitori
volontari che accompagnano un gruppo di bambini a
DESCRIZIONE
scuola su percorsi ciclabili protetti ed orari prestabiliti.
L’azione è valutata e quantificata nel PGTU in corso di
revisione.
Aumento del modal split
OBIETTIVI
Riduzione del traffico veicolare per accompagnare i
bambini a scuola
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
RISPARMIO ENERGETICO
n.q.
RIDUZIONE DI CO2
Riduzioni comprese nell’azione TRASP.2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
Numero di bambini coinvolti nel progetto Bicibus
103
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA TRASP.5
Piste ciclo-pedonali
SETTORE DI INTERVENTO
TRASPORTI
Realizzazione e completamento di percorsi riservati ai
soli pedoni o ciclisti che consenta rapidi spostamenti fra
le zone residenziali e i principali punti di interesse.
DESCRIZIONE
Realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili di
collegamento delle frazioni al capoluogo e di servizio in
particolare ai plessi scolastici. L’azione è valutata e
quantificata nel PGTU in corso di revisione.
Aumento del modal split
OBIETTIVI
Riduzione del consumo di carburanti nei trasporti privati
Riduzione delle emissioni di CO2 nei trasporti privati
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
n.q.
RISPARMIO ENERGETICO
RIDUZIONE DI CO2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
104
Riduzioni comprese nell’azione TRASP.2
Km di piste ciclo-pedonali
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA TRASP.6
Bike sharing
SETTORE DI INTERVENTO
TRASPORTI
DESCRIZIONE
Istituzione del bikesharing. L’azione è valutata e
quantificata nel PGTU in corso di revisione.
Aumento del modal split
OBIETTIVI
Riduzione del consumo di carburanti nei trasporti privati
Riduzione delle emissioni di CO2 nei trasporti privati
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
n.q.
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
n.q.
RISPARMIO ENERGETICO
n.q.
RIDUZIONE DI CO2
Riduzioni comprese nell’azione TRASP.2
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
Numero di utilizzatori del sistema Bike sharing
105
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA COM.1
Miglioriamo i comportamenti
SETTORE DI INTERVENTO
TUTTI
Adozione di buone pratiche per ridurre i consumi nel
residenziale (gas naturale ed elettricità). A tal fine il
comune si impegna a promuovere campagne di
sensibilizzazione ed informazione sulle modalità di
risparmio energetico. Saranno coinvolti le scuole con
DESCRIZIONE
iniziative che permettono agli alunni di misurare i
consumi delle proprie scuole all’inizio dell’anno scolastico,
di individuare i buoni comportamenti da adottare, quindi
misurare a fine anno scolastico i risultati ottenuti. Le
campagne di sensibilizzazione per i cittadini saranno
realizzate attraverso incontri pubblici e diffondendo
materiale informativo.
OBIETTIVI
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Riduzione dei consumi di energia
Riduzione delle emissioni di CO2
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
1.000 euro per realizzazione campagna informativa,
COSTI
pubblicazione materiale sul sito web del comune e
diffusione materiale informativo cartaceo
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
RISPARMIO ENERGETICO
Non quantificabili
RIDUZIONE DI CO2
Non quantificabili
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
106
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA COM.2
Sportello energia
SETTORE DI INTERVENTO
TUTTI
Allestimento di uno sportello energia ideato e gestito dal
comune tramite l’Energy Team in grado di fornire
informazioni ai cittadini e alle famiglie e aiutarli nelle
DESCRIZIONE
valutazioni in materia energetica sia per organizzare il
risparmio energetico che l’installazione di impianti di
produzione energia. Lo sportello funzionerà on line sia
con un servizio web.
OBIETTIVI
Riduzione dei consumi di energia
Riduzione delle emissioni di CO2
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
Da valutare con altri comuni
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
RISPARMIO ENERGETICO
Non quantificabili
RIDUZIONE DI CO2
Non quantificabili
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
107
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
SCHEDA COM.3
Sito web-energia sul portale del comune
SETTORE DI INTERVENTO
TUTTI
Predisposizione di un portale tematico per pubblicizzare
le azioni intraprese dal comune in materia di risparmio
DESCRIZIONE
energetico. Una specifica sezione sarà dedicata alle
iniziative di formazione ed informazione promosse dal
comune sul territorio, saranno inserite pagine dedicate al
risparmio energetico organizzate per temi.
OBIETTIVI
Riduzione dei consumi di energia
Riduzione delle emissioni di CO2
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
Da definire
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Non necessari
RISPARMIO ENERGETICO
Non quantificabili
RIDUZIONE DI CO2
Non quantificabili
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
108
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
SCHEDA COM.4
Interventi di forestazione urbana
SETTORE DI INTERVENTO
TUTTI
Piantumazione di alberi in prossimità delle grandi
DESCRIZIONE
infrastrutture presenti nel territorio comunale
(autostrade, tangenziali, aeroporto) con accordi con le
società autostradali e aeroportuali)
OBIETTIVI
Riduzione delle emissioni di CO2
RESPONSABILE ATTUAZIONE
Amministrazione comunale di Villafranca di Verona
COSTI
STRUMENTI DI
FINANZIAMENTO
Da quantificare e valutare con le società proprietarie e
gestori delle infrastrutture
Non necessari
RISPARMIO ENERGETICO
Non quantificabili
RIDUZIONE DI CO2
Non quantificabili
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
Ottobre 2014
109
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
110
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
7. IL MONITORAGGIO
Naturalmente il PAES, sia pure approvato formalmente, non può e non deve
essere considerato dai Comuni uno strumento chiuso. Si pensa, perciò, di
mutuare un sistema circolare Deming PLAN-DO-CHECK-ACT efficace per il
raggiungimento degli obiettivi prefissati e per il continuo miglioramento degli
stessi. Questo è il metodo riconosciuto a livello internazionale dalle norme di
qualità come processo per il miglioramento continuo, sarà possibile rivalutare
periodicamente le valutazioni originali al fine di affinare l’azione (PAES),
correggendo gli errori ed intervenendo con ulteriori azioni che perfezionano e
migliorano nel tempo il PAES stesso.
La sequenza logica dei quattro punti del ciclo
Deming P-D-C-A ripetuti per un miglioramento
continuo è la seguente:
-
P - Plan. Pianificazione.
-
D
-
Do.
Esecuzione
del
programma,
dapprima in contesti circoscritti.
-
C - Check. Test e controllo, studio e raccolta dei risultati e dei feedback.
-
A - Act. Azione per rendere definitivo e/o migliorare il processo.
La predisposizione di un adeguato sistema per la programmazione degli
interventi, l’attribuzione di responsabilità possibilmente diversificata all’interno
dell’organizzazione comunale ed il monitoraggio rappresentano i fattori cruciali
per assicurare il mantenimento dell’attenzione alta sugli obiettivi da raggiungere.
Il processo di attuazione delle azioni del PAES e dell’organizzazione della raccolta
dati per il monitoraggio verrà seguito dall’Energy Team.
Il processo di monitoraggio del PAES di Villafranca verrà realizzato
coerentemente con quanto previsto dalle Linee Guida del monitoraggio
pubblicato nel maggio 2014 “Reporting Guidelines on Sustainable Energy Action
Plan and Monitoring”, in modo da consentire di valutare il grado di
raggiungimento degli obiettivi prefissati e, se necessario, di adottare misure
correttive.
Il Patto dei Sindaci richiede che ogni 2 anni di presentare un rapporto sullo
stato di attuazione delle azioni, in modo di valutare qualitativamente
l’attuazione del PAES. E per monitorare l’evoluzione del quadro emissivo del
territorio e valutare l’efficacia delle azioni messe in campo, ogni 4 anni
l’amministrazione
comunale
dovrà
presentare
un
rapporto
completo
dell’attuazione del PAES, con informazioni quantitative sulle misure messe in atto
e con le eventuali proposte di misure correttive. Questo rapporto dovrà essere
accompagnato da un inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME).
Ottobre 2014
111
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
Per ogni scheda d’azione, riportate nel capitolo 6, è stato individuato l’indicatore
e la fonte (e/o Organo competente del monitoraggio e/o Responsabile dell’attuazione).
Per poter misurare lo stato di avanzamento delle Azioni, l’amministrazione
comunale potrà utilizzare le schede descrittive delle azioni predisposte in fogli di
lavoro excel.
Per effettuare il controllo sulla loro efficacia, valutando i risparmi energetici
effettivamente conseguiti, i tecnici comunali potranno compilare il modello già
utilizzato per l’Inventario di Base. La contabilità verrà mantenuta preferibilmente
ogni anno come suggerito dalla Linea Guida.
112
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
ALLEGATO 1: Template 2008-2012
Ottobre 2014
113
Anno 2008
CONSUMO ENERGETICO FINALE [MWh]
Combustibili fossili
Categoria
Elettricità
Calore/freddo
Gas naturale
Gas liquido
Olio da riscaldamento
Diesel
Energie rinnovabili
Benzina
Lignite
Carbone
Altri combustibili
fossili
Oli vegetali
Biocarburanti
Altre biomasse
Energia
solare
termica
Totale
Energia
geotermica
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E
INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti terziari
(non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie
contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione –
ETS)
Totale parziale edifici,
attrezzature/impianti
1032,1
4101,7
5133,8
52826,7
56018,6
108845,3
36852,4
2531,2
174242,9
11095,7
13708,8
235899,8
2531,2
0,0
93242,4
0,0
234363,2
11095,7
0,0
13708,8
0,0
120,2
89,8
0,0
0,0
154663,1
154783,3
168492,1
70782,8
70872,6
70872,6
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
352410,1
0,0
0,0
221,8
0,0
236908,4
237130,2
589540,3
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
Totale
11,8
0,0
93242,4
0,0
0,0
11,8
234375,0
11462,5
11462,5
22558,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t]
Combustibili fossili
Categoria
Elettricità
Calore/freddo
Gas naturale
Gas liquido
Olio da riscaldamento
Diesel
Energie rinnovabili
Benzina
Lignite
Carbone
Altri combustibili
fossili
Oli vegetali
Biocarburanti
Altre biomasse
Energia
solare
termica
Totale
Energia
geotermica
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E
INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti terziari
(non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie
contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione –
ETS)
Totale parziale edifici,
attrezzature/impianti
460,5
828,6
1289,1
23571,3
11315,7
34887,0
16443,6
1129,4
35197,1
2518,7
3660,2
57819,6
1129,4
0,0
41604,8
0,0
47341,4
2518,7
0,0
3660,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
32,1
22,4
0,0
41295,1
41327,2
17624,9
17647,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
44987,4
17647,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
95125,1
0,0
0,0
56,9
0,0
61522,0
61578,9
0,0
0,0
156704,0
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
2,4
0,0
0,0
2,4
2602,0
2602,0
41604,8
0,0
47343,8
5120,7
ALTRO
Smaltimento dei rifiuti
Gestione delle acque reflue
Indicate qui le altre emissioni del
vostro comune
Totale
Vettore energetico utilizzato [MWh]
Elettricità prodotta localmente
(esclusi gli impianti ETS e tutti gli
impianti/le unità > 20 MW)
Energia eolica
Energia idroelettrica
Fotovoltaico
Cogenerazione di energia elettrica e
termica
Altro
Specificare: _________________
Totale
Elettricità
prodotta
localmente [MWh] Gas naturale
Combustibili fossili
Gas liquido
Olio da riscaldamento
Lignite
Carbone
Vapore
Rifiuti
Olio vegetale
Altre biomasse
Altre fonti
rinnovabili
Emissioni di
CO2 o
equivalenti di
CO2 [t]
Altro
374,6
374,6
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Fattori di emissione di CO2
corrispondenti per la
produzione di elettricità in
[t/MWh]
Anno 2012
CONSUMO ENERGETICO FINALE [MWh]
Categoria
Combustibili fossili
Elettricità
Calore/freddo
Gas naturale
Gas liquido
Olio da riscaldamento
Diesel
Energie rinnovabili
Benzina
Lignite
Altri combustibili
fossili
Carbone
Oli vegetali
Biocarburanti
Altre biomasse
Energia solare
termica
Energia
geotermica
Totale
EDIFICI,
ATTREZZATURE/IMPIANTI E
INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti
comunali
Edifici, attrezzature/impianti
terziari (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie
contemplate nel Sistema europeo
di scambio delle quote di emissione
– ETS)
Totale parziale edifici,
attrezzature/impianti
944,2
3574,1
4518,3
63800,7
42654,6
106455,3
38485,2
155309,4
5410,3
8746,5
207951,4
2674,4
2674,4
0,0
105904,5
0,0
201538,1
0,0
0,0
5410,3
0,0
8746,5
0,0
9,5
142,8
95,9
13060,7
13070,2
214608,3
0,0
0,0
177036,3
177179,1
185925,6
39411,7
39507,6
39507,6
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
321599,4
0,0
0,0
248,2
0,0
229508,7
229756,9
551356,3
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
Totale
0,0
105904,5
0,0
5410,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t]
Combustibili fossili
Categoria
Elettricità
Calore/freddo
Gas naturale
Gas liquido
Olio da riscaldamento
Diesel
Energie rinnovabili
Benzina
Lignite
Altri combustibili
fossili
Carbone
Oli vegetali
Biocarburanti
Altre biomasse
Energia solare
termica
Energia
geotermica
Totale
EDIFICI,
ATTREZZATURE/IMPIANTI E
INDUSTRIE
Edifici, attrezzature/impianti
comunali
Edifici, attrezzature/impianti
terziari (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie
contemplate nel Sistema europeo
di scambio delle quote di emissione
– ETS)
Totale parziale edifici,
attrezzature/impianti
393,2
722,0
1115,2
26566,6
8616,2
35182,8
16025,2
31372,5
1228,1
2335,3
50961,1
1113,6
1113,6
0,0
44098,6
0,0
40710,7
1228,1
0,0
2335,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
38,1
23,9
0,0
47268,7
47306,8
9813,5
9837,4
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
49642,1
9837,4
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
88372,7
0,0
0,0
63,9
0,0
60047,0
60110,9
0,0
0,0
148483,6
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
1,9
0,0
0,0
1,9
2964,8
2964,8
44098,6
0,0
40712,6
4192,9
ALTRO
Smaltimento dei rifiuti
Gestione delle acque reflue
Indicate qui le altre emissioni del
vostro comune
Totale
Elettricità prodotta localmente
(esclusi gli impianti ETS e tutti gli
impianti/le unità > 20 MW)
Energia eolica
Energia idroelettrica
Fotovoltaico
Cogenerazione di energia elettrica e
termica
Altro
Specificare: _________________
Totale
Vettore energetico utilizzato [MWh]
Elettricità prodotta
localmente [MWh]
Combustibili fossili
Gas naturale
Gas liquido
Olio da riscaldamento
Lignite
Vapore
Carbone
Rifiuti
Olio vegetale
Altre biomasse
Altre fonti
rinnovabili
Emissioni di CO2 o
Fattori di emissione di CO2
equivalenti di CO2 corrispondenti per la produzione
[t]
di elettricità in [t/MWh]
Altro
11625,2
11625,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
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0,0
0,0
0,0
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0,0
COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA
114
CAIRE - Urbanistica
Piano d’azione per l’energia sostenibile
Ottobre 2014
115