INCLUSIONE L AVORATIVA Qui la sesta stella ce la mettiamo noi Sei ragazzi down imparano il mestiere dell’alta hotellerie sotto l’occhio della telecamera. E il format spopola È il fenomeno televisivo dell’anno. E non è un’esagerazione. Per la prima volta una docu-fiction racconta l’esperienza lavorativa di sei ragazzi con sindrome di Down in un grande hotel della Capitale. Hotel 6 Stelle, così si intitola, va in onda su Rai3 ogni lunedì alle 23 e le repliche sono visibili sul sito della Rai. Tutti ne parlano e anche i centralini dell’Hotel Melia Roma Aurelia Antica che ha ospitato l’iniziativa sono subissati dalle telefonate di chi vuole saperne di più. «Per la prima volta in Italia uno dei 33mila hotel italiani ha ospitato un tirocinio formativo di sei settimane di sei giovani con sindrome di Down. E l’esperienza è stata seguita dalle telecamere quasi in presa diretta. La fiction è la cronaca di quanto è avvenuto», specifica il direttore Palmiro Noschese. Hotel 6 Stelle nasce da una chiacchierata davanti a un caffè. «Con la casa di produzione Magnolia stavano registrando una trasmissione televisiva. In un momento di pausa qualcuno raccontava di una serie tv svedese “Service whit a smile” dove ragazzi con disabilità erano messi alla prova con il lavoro in hotel. L’argomento di conversazione è diventato presto una realtà avendo coin- 103 volto Aipd - associazione italiana persone down con cui organizziamo, da diversi anni, il tradizionale incontro per lo scambio di auguri natalizi». Un grosso impegno per un grand hotel di 270 camere di categoria superiore, ristorante, piscina, frequentato da gruppi di turisti di tutto il mondo. Un via vai ogni giorno di centinaia di persone. «I ragazzi hanno fatto davvero formazio- Il modello svedese Quello del training alberghiero per ragazzi con sindrome di Down costruito e trasmesso come un reality è un format che sta facendo da qualche anno il giro d’Europa, e dovunque ha raccolto consensi - come si suol dire - di pubblico e di critica. L’idea originaria viene dalla Svezia, si chiama “Service with a smile” ed è il format da cui hanno tratto spunto o hanno repicato tutti gli altri. In Svezia il reality è stato trasmesso dalla rete televisiva TV3, ed è stato ambientato e girato nei Choice Hotel, una delle più importanti catene alberghiere scandinave. Dall’estremo nord, il programma ha puntato a sud, ai Paesi mediterranei, con il medesimo successo. La prima è stata la Spagna, dove la serie è andata in onda con il titolo “Con una Sonrisa”. Dopo i buoni ascolti della prima edizione, siamo quest’anno alla seconda: 13 episodi brevi, ognuno della durata di mezz’ora, e trasmessi dal secondo canale di TVE. La serie iberica viene girata grazie alla disponibilità dell’Hotel Sheraton Mirasierra di Madrid, e il programma è stato costruito grazie alla collaborazione della Fondazione Sindrome di Down spagnola. ne, come si può vedere nella fiction, ciascuno è stato affiancato da un educatore di Aipd e da un mio collaboratore, e per questo ho dovuto rafforzare i turni. Ma chi lavora da noi conosce la politica di corporate social responsibility di Gruppo, attenta al miglioramento della qualità della vita dei diversi stakeholders». Per sei settimane, Nicolas ha lavorato al ricevimento, Emanuele come cuoco, Livia come barista, Edoardo come manutentore, Benedetta come cameriera alla sala breakfast e Martina come cameriera ai piani. «Oggi questi ragazzi, tutti under 30, si possono collocare sul mercato del lavoro in maniera diversa rispetto a prima. Tutti alla prima esperienza di lavoro, hanno saputo affrontare momenti difficili, e sono diventati sempre più autonomi. Come corrispettivo del lavoro svolto hanno ricevuto un compenso. Al momento Meliã Roma Aurelia Antica non ha posizioni aperte, ma se si creassero sarei ben contento di poter assumere uno o più di questi stagisti. Porterò questa esperienza in Confindustria; penso che tutte le aziende italiane dovrebbero offrire questo tipo di stage». —Carmen Morrone marzo 2014 — VITA
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