intervista ai vecchi redattori

Giornale scolastico di informazione e cultura dell’I.I.S. di Via delle Scienze di Colleferro
FEDERICA GIANNINI
Uscita dal liceo non troppi anni fa, mi sono laureata quest'estate nella triennale in Lettere, indirizzo editoria e giornalismo. Oggi frequento la specialistica ma continuo a svolgere numerose attività extra- universitarie... come ho fatto sin dai primi anni del liceo d'altronde! Collaboro con il settimanale "La
Tribuna dei Castelli", faccio lavoretti saltuari e sono Capo Scout della branca Rover (quella dei ragazzi tra i 16 ed i 19 anni) una delle attività che mi
fornisce l'energia necessaria per affrontare tutto il resto!
Senza gli anni trascorsi al liceo non sarei diventata quella che sono adesso: se Inter Nos mi ha permesso di fare le prime prove da giornalista sono gli
incontri di quegli anni che hanno avuto una grande influenza su di me come persona. Parlo di Inter Nos, parlo dei professori (soprattutto del Professor
Moratti che mi ha sempre spronata a fare del mio meglio), parlo delle amicizie e perfino degli amori.
PIERLUIGI SANNA
Oggi studia Lettere presso l'università di Cassino. E' presidente della Annales, piccola casa editrice che si occupa di storia e narrativa nel Lazio. A Colleferro è consigliere comunale di opposizione e collabora con varie associazioni tra le quali l'UGI, l'ANPI e
Libera. Si occupa in città soprattutto di temi come ambiente, salute e cultura."Gli anni del Liceo sono stati i più belli. Lì ho iniziato
a formarmi ed a impegnarmi soprattutto, al di là delle semplici materie, perchè non mi piaceva la matematica. Ho fatto belle esperienze, conosciuto i migliori amici e una prof speciale che mi ha fatto innamorare delle lettere”.
ANGELO BUGLIARI
Finito il liceo mi sono iscritto alla facoltà di Giurisprudenza (ragazzi, un consiglio gratuito: a meno che non siate veramente motivati, lasciate
perdere!) che frequento ancora oggi (sigh!). Parallelamente ho portato avanti la mia passione per la musica (nata proprio tra le mura del liceo)
grazie alla quale oggi, saltuariamente, impartisco lezioni di chitarra elettrica (R n' f'n R!) presso una scuola di musica.
Degli anni del liceo mi piace ricordare.. il bar di Mimmo e Angela (che saluto!), il carico di studi irrisorio (rispetto ai miei standard di oggi) e
quella stanza con la porta rossa nella quale ci si riuniva una volta a settimana per giocare a fare i giornalisti (e giocavamo pure bene! Abbiamo
vinto anche un sacco di premi!).
VALENTINA MARCHETTI
"Ex studentessa del liceo sezione E, sono stata presente nello staff nel periodo tra il 2005/2006 fino al diploma, oggi, dopo
la laurea triennale in Lettere, ne sto prendendo un'altra, e contemporaneamente mi occupo di giornalismo culturale scrivendo recensioni e svolgendo interviste con gruppi musicali, scrittori, registi, attori".
CONSUELO CENCI
21 anni, studentessa di Architettura al terzo anno di una quinquennale che sembra non finire mai.
Tento di trovare tempo per continuare a portare avanti gli interessi cominciati a coltivare proprio al liceo come il teatro,
lo sport (facevo parte della squadra di rugby della scuola) o la frequentazione dell'UGI, una meravigliosa associazione
ambientalista nata proprio tra i banchi del liceo. Perché alla fine è questo che soprattutto ti ricordi di quegli anni, quello
che facevi oltre l'orario di lezione... e le gite.
EMANUELE NATALE
Dottorando in Informatica a Sapienza, fa cose tipo candycrush.isnphard.com.
“ Il liceo... tutto quel tempo libero ma zero saggezza su cosa farci ...“
STEFANO TIBALDI
Occupazione: studente presso cinema, televisione e produzione multimediale (Roma3)
Parafrasando Bierce scrivo "Liceo: 1) Scuola antica dove si discuteva di filosofia; 2) Scuola moderna dove
si discute di football 3) Scuola postmoderna dove si scrive e pubblica Internos"
MINO MISSIMEI
Classe 1987 attualmente faccio il Presidente di un Circolo ARCI, quindi di un'associazione culturale che aderisce al
sistema dell' ARCI. Sto finendo gli ultimi esami per laurearmi alla Facoltà di Lettere e filosofia dell' Università La
sapienza di Roma e milito in diversi collettivi romani che si occupano di diritto allo studio e riappropiazione di spazi
pubblici. Frase che ricorda il Liceo:
" Il Liceo Marconi per me è stata la mia palestra di militanza politica, lì ho imparato i fondamentali per esercitare il
dissenso contro il Potere"
ILARIA LATINI
Ciao! Sono Ilaria Latini, ho 23 anni e mi sono diplomata nel 2009. Ho fatto parte della redazione di Inter Nos durante gli ultimi tre anni di liceo, quindi dal
2006 al 2009. Ero nella sezione G. Oggi sono iscritta al corso di laurea in lettere presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e nel contempo sto
terminando il corso di flauto traverso al conservatorio di Frosinone e mi piacerebbe far conciliare le due strade intraprese in un’occupazione futura. La cosa
che più mi è mancata del liceo, soprattutto durante il primo anno di università, e che continua a mancarmi, è l’atmosfera che si respirava:la familiarità che
c’era tra gli studenti e i professori, quel modo spontaneo e amichevole di rapportarsi gli uni con gli altri che sembrava quasi di essere a casa. E’ per questo
ricorderò il mio liceo sempre con affetto.
ELEONORA MIZZONI
Una frase sui tempi del liceo.. "si stava meglio quando si stava peggio"..che può essere coincisa e povera per certi versi però fa pesare..l'adolescenza e il
liceo sono un casino obbiettivamente e io non li ho vissuti benissimo ma ripensare ora a quei giorni mi fa sorridere e capisco che molti drammi di quegli
anni erano scemenze rispetto a come è la mia vita ora.. devo lavorare per pagare le bollette e l'affitto..sono una persona adulta..uno schifo! ahah
ROBERTA CICERCHIA
Sono
iscritta
al
IV
anno
di
Farmacia
all'Università
La
Sapienza.
Ho girato mezza Italia per le agenzie di Marketig e Comunicazione con cui collaboro. Ho vinto un concorso e da qualche anno
sto seguendo e lavorando a più progetti di sviluppo e rilancio turistico del mio territorio. Ho avuto modo di organizzare e gestire
vari eventi col PLG del mio Comune. Ho così tanti interessi e impegni che non mi basta il tempo per fare tutto quello che vorrei
Datevi
da
fare ragazzi,
ALESSANDRO COLTRE’
Penso di ricoprire lo stesso ruolo sociale della maggior parte dei miei coetanei: Il pendolare della Cassino-Roma!
Quando riesco a raggiungere la capitale faccio lo studente e passo le giornate in una Villa del Seicento a studiare
la terra di Tolstoj, Dostoevskij, Turgenev, Putin e di Gèrard Depardieu.Studio i nostri vicini dell'EST, spesso
considerati ancora straccioni o popoli di serie B invece c'è tanto da imparare dalla loro storia e dalla loro letteratura.C'è una cosa che è rimasta invariata dai tempi del liceo: la volontà di impegnarsi per cambiare quello che si
ha intorno!
MARIANNA BARUCCA
Nel 2006 si iscrive alla Facoltà di Psicologia.Nel 2009 consegue la laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche per l’infanzia, l’adolescenza e la
famiglia. Nel 2011 consegue la laurea magistrale in Psicologia Dinamico/Clinica per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia. Dal 2012 al 2013 esegue il
Tirocinio post-lauream presso il Laboratorio del Sonno della Facoltà di Psicologia e contemporaneamente svolge il Servizio Civile nell’Unità Operativa
di Psichiatria e di Oncologia presso l’Ospedale Sandro Pertini.Da Febbraio 2014 iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio. Attualmente frequenta il primo anno della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo/Comportamentale; svolge un tirocinio formativo presso una Cooperativa Sociale che
si occupa del trattamento dei disturbi autistici; svolge l’attività di volontariato (a cui è dedita dal 2004) presso l’associazione down “Crescendo insieme”.Gli anni della spensieratezza, gli anni dei sorrisi al mattino, gli anni delle sigarette fumate di nascosto, gli anni dei primi amori e delle lacrime ingenue, gli anni in cui cominci a scoprire te stesso, gli anni in cui emergono i primi veri tratti della tua personalità, gli anni degli ideali sbandierati, cantati,
gridati…Gli anni in cui si scriveva su Inter Nos. Inevitabilmente li guardo da lontano, li osservo con molta nostalgia e con l’amara consapevolezza che “qualcosa è cambiato”,
poiché allora si giocava con la realtà, ora si combatte con questa, si fa a spallate con il mondo per farsi avanti, ci si confronta con contesti variegati, nuovi, in alcuni casi anche
davvero sorprendenti. La nostalgia di cui parlo non ha una connotazione negativa, ma si associa molto spesso ad un sorriso, poiché percepisco quegli anni, quello spirito di
impegno ed iniziativa come “ momenti di allegrezza pieni” a cui ambire in questo caos di orari, date, minuti, secondi… treni da prendere sempre e solo al volo.
GIULIA DE LUCIA
Dopo il liceo si è iscritta alla Facoltà di Architettura “Valle Giulia” alla Sapienza. Ha conseguito la Laurea Triennale in Arredamento e Architettura degli Interni e da poco la Laurea Magistrale nella Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano.“Cosa fanno i bambini tutto il giorno? Fabbricano ricordi”
diceva Dino Risi. Tutto ciò che facciamo ogni giorno della nostra vita, e non solo quando siamo bambini, non è altro che creare ricordi. Non ce ne rendiamo
conto, presi come siamo dal presente, che in realtà stiamo collezionando piccoli tasselli di quello che saremo un giorno. Ogni sorriso sarà una nostalgia, ogni
lacrima una lezione, ogni incontro una fortuna. Citando John Lennon “la vita è ciò che accade mentre ci stiamo occupando d’altro”. E ai tempi del liceo non
mi accorgevo di quanti ricordi stavo accumulando, di quanta vita mi stesse passando tra le mani. Tra i miei ricordi del liceo c’è sicuramente “Inter Nos”, e
tutto quello che significava: l’entusiasmo di un progetto che parte da zero, la collaborazione, la sensazione di poter dire la mia, l’informazione, la sfida, la curiosità. Ogni uscita del giornale portava qualche articolo che avrebbe sicuramente fatto scalpore, nel nostro piccolo si parlava di grandi temi e questo ci poneva
dinanzi a domande e riflessioni. La politica, l’etica, l’attualità vista con gli occhi di adolescenti. Non abbiamo fatto la storia dell’editoria, ma sicuramente abbiamo fatto una parte della storia di noi stessi. E dopo dieci anni, ora che la vita è tutta un treno veloce,e la politica e l’attualità non sono solo grandi temi ma
fanno parte concretamente della nostra vita di giovani alla ricerca di un lavoro in quest’Italia malandata, ora che il mondo in cui ci muoviamo è improvvisamente più grande e per dire la propria bisogna urlare troppo forte, è bello ripensare a quei tempi, soprattutto agli amici persi o mantenuti che
sedevano con me intorno a quella grande scrivania. E allora grazie a chi ha costruito questi ricordi con me, che mantenga sempre
FRANCESCA LANNI
Dopo il liceo si iscritta alla facoltà di Psicologia dell’università di Roma “La Sapienza”.Ha conseguito la Laurea Magistrale nel 2012 in Psicologia della Salute,
Clinica e di Comunità. Attualmente lavora come Assistente Educativa e Culturale (Aec) presso le scuole dell’obbligo del Comune di Roma e come operatrice in
diversi servizi per persone diversamente abili.Gestisce da anni, insieme ad alcuni amici, l’Associazione Down “Crescendo Insieme” di Colleferro.“L’ho scritto io,
l’ho fatto io”. Uno dei ricordi più forti ancora oggi è la sensazione di sapere/potere fare, dire, commentare, curiosare, scegliere.Un insegnamento, quello nato
dall’esperienza del giornale, che ancora mi accompagna nella vita: un modo mai superficiale di avvicinarsi a persone, cose, fatti. Cercare il “surplus” per noi stessi
e per la voglia di raccontarlo agli altri, di condividere… senza tirarsi indietro. Un percorso di crescita, per il quale ringrazio il prof. Moratti, guida spirituale e
materiale, e i miei “colleghi” di un tempo, entrambi per aver creduto ad un’idea e averla resa reale.
LIVIA PUGLIESE
Dopo il liceo si è iscritta alla Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni” alla Sapienza.
Ha conseguito la laurea triennale in Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici ed attualmente è in procinto di laurearsi alla Magistrale in Restauro dell’Architettura.
Da alcuni mesi collabora come grafico con l’Annales edizioni.“Sono l’Oceano Pacifico e sono il più grande di tutti. Mi chiamano così da tanto tempo,
ma non è vero che sono sempre calmo. A volte mi secco e allora do una spazzolata a tutti e a tutto. Oggi per esempio mi sono appena calmato
dall’ultima arrabbiatura. Ieri devo aver spolverato via tre o quattro isole ed altrettanti gusci di noce che gli uomini chiamano navi… questa qui… sì,
questa che vedete, non so come sia riuscita a farcela. Forse perché il capitano Rasputin è uno che sa il fatto suo (…)”
CORTO MALTESE “Una ballata del mare salato”
La vita dopo il liceo è come l’Oceano Pacifico, quasi sempre calma ad eccezione di brevi ma intensi sconvolgimenti improvvisi che sembrano sempre
più frequenti man mano che si cresce e si va avanti. In questi momenti concitati capita di fermarsi per un secondo e di riflettere. Capita di ripercorrere
con la mente, in un solo secondo, l’esperienza vissuta fino a quel momento; ed è lì che ci si rende conto che gli anni della formazione, quelli del liceo,
ed ogni attività svolta in quel breve (perché credetemi è brevissimo) frangente di vita sono tutta la forza che il capitano Rasputin ha per mantenere quei
piccoli gusci di noce sempre sulla cresta dell’onda!
CRISTINA OLMISANI
Da due anni frequenta la Scuola Militare Nunziatella di Napoli.
ALESSANDRA COLAIORI
Ex liceale del G. Marconi e della vecchia squadra della redazione di “Inter Nos”, diploma di maturità scientifica classe V A a.s. 2007/2008.
Oggi Dottoressa magistrale in “Economia e Management” conseguita con lode presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con discussione della tesi di laurea in materia di Economia dei Gruppi Aziendali sul tema delle strategie di marketing nel settore farmaceutico.