Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 I. C. Castel di Lama 1 Via Roma n.107 - CASTEL DI LAMA ( A.P.) Tel. 0736813225 - fax 0736812311 email: [email protected] SITO WEB: www.medialama.it 1 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 Piano dell’Offerta Formativa Anno scolastico 2014/2015 2 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 INDICE 1. Considerazioni preliminari pag. 4 2. Preliminari 3. Considerazioni Analisi del territorio pag. 6 4. L’azione didattica pag. 7 AREA ORGANIZZATIVA 1. Le nostre scuole pag. 8 2. Organizzazione dei vari Ordini di Scuola pag. 10 3. Rapporti Scuola - Famiglia pag. 17 4. 5. AREA EDUCATIVA E DIDATTICA 1. Premessa pag. 20 2. Verso una scuola dell’inclusività e dell’integrazione pag. 25 CURRICOLO–VALUTAZIONE-PROGETTI 1. Il Curricolo verticale pag. 30 2. Valutazione degli apprendimenti pag. 33 3. Criteri di valutazione pag. 34 4. Ammissione all’esame e valutazione finale apprendimenti pag. 36 5. Autovalutazione d’Istituto pag. 37 6. Realizzazione di progetti pag. 40 7. Visite guidate / Viaggi d’ Istruzione pag. 43 AREA GESTIONALE 1. Servizi amministrativi e regole di funzionamento e gestione pag. 47 2. Organigramma dirigenza-sicurezza pag. 48 3 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 IL POF Considerazioni preliminari Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento che definisce l’identità di ogni istituzione scolastica (D.P.R. n.275/99 art.3). Esso rende esplicito: Le caratteristiche dell’Istituto Le finalità educative Le scelte culturali, formative e didattiche proposte dal sistema scolastico nazionale e la realtà in cui la scuola opera Le attività curricolari ed extracurricolari L’impegno educativo di cui l’Istituto si fa carico nei riguardi degli alunni, del personale scolastico e del territorio cittadino. 4 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 NATURA E SCOPO DEL NOSTRO POF Promuovere l’educazione e lo sviluppo della persona. Rafforzare la dimensione sociale attraverso la cultura della solidarietà, della diversità, della legalità, della salute e dell’ambiente valorizzando le potenzialità dei singoli. Promuovere il successo formativo limitando la dispersione scolastica con mirate iniziative di prevenzione dei disagi e di recupero degli svantaggi. Creare un ambiente favorevole all’apprendimento. Condividere il progetto educativo con le famiglie (con l’obiettivo di offrire un livello di servizi sempre più aderente alle specifiche richieste dell’utenza). Agire secondo criteri di trasparenza, obiettività ed equità. Costruire un rapporto di collaborazione permanente tra scuola e realtà economiche e socioculturali del territorio. Trasformare le potenzialità di ciascun alunno in competenze. 5 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 ANALISI DEL TERRITORIO Il nostro Istituto denominato “Istituto Scolastico Comprensivo Castel di Lama 1” si colloca in una delle frazioni che fanno parte del Comune di Castel di Lama. I locali sede dell’Istituto e della Scuola Secondaria, come del resto gli edifici delle altre strutture scolastiche sono di proprietà dell’Ente Comunale, che ne cura la manutenzione e provvede all’acquisto del materiale di sua competenza. Negli ultimi anni il territorio di Castel di Lama, con l’aumento progressivo del numero di abitanti, ha modificato il proprio assetto territoriale, organizzativo e strutturale. Tale cambiamento, dovuto anche alla presenza nel territorio di nuclei compatti di popolazione immigrata ed al continuo afflusso di cittadini extracomunitari provenienti soprattutto dai paesi dell’Est europeo, determina problemi inerenti l’integrazione e le scelte educative che la scuola è chiamata ad attuare. Si rileva anche un forte afflusso di famiglie provenienti da territori limitrofi, dovuto all’espansione urbanistica favorita dal nuovo Piano Regolatore. Attualmente l’offerta culturale del territorio è più ricca e varia rispetto al passato per la presenza di associazioni, enti, organizzazioni culturali, sportive e di volontariato(Pro Loco, Associazione fiera del SS. Crocifisso, Associazione parrocchiale, Croce Rossa, Banda musicale, Circolo culturale e ricreativo “Anni d’argento”, Associazione Bocciofila) spesso disposte a fornire servizi e ad avviare iniziative rivolte ai giovani in supporto all’istituzione scolastica. L’Ente locale garantisce: Accordo di programma Trasporto scolastico Servizio mensa e in parte il porzionamento Integrazione scolastica (assistenza ai disabili) Sostegno linguistico Centri di ascolto Nido d’infanzia, sezioni primavera, attività ludiche pomeridiane Per l’attuazione del suo compito istituzionale, l’ISC si ispira ai seguenti valori: Accoglienza Solidarietà Integrazione Uguaglianza delle opportunità educative Imparzialità 6 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 Libertà d’ insegnamento Promozione umana, sociale e civile degli alunni. Tra le priorità educative e didattiche l’Istituto individua il riconoscimento dell’appartenenza al proprio territorio, come momento fondante della costruzione del sè e quindi si pone gli obiettivi di : Favorire il senso di appartenenza degli alunni alla comunità cittadina; Migliorare la comprensione e l’apprezzamento dei beni artistici, culturali e ambientali; Preparare futuri cittadini disponibili ad ogni iniziativa che si ponga nell’ottica di una migliore fruizione, conservazione e tutela del patrimonio territoriale. La crescita culturale della persona è strettamente legata ad un processo di maturazione interiore e di formazione della personalità, in cui decisivi sono il riconoscimento e l’adozione di valori fondamentali, l’assunzione di responsabilità all’interno della società, il rispetto delle regole, l’apertura solidale agli altri. Il Collegio dei Docenti programma e attua diverse azioni educative finalizzate a promuovere le conoscenze/competenze di cittadinanza. All’ingresso nella scuola secondaria viene stipulato il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa i diritti e i doveri, nel rapporto tra Istituzione scolastica, famiglia e alunno. L’AZIONE DIDATTICA Dall’analisi dell’ambiente socio-culturale emerge il bisogno di personalizzare l’azione educativa per elevare al più alto grado possibile le potenzialità di ciascuno. L’Istituto Comprensivo esprime, pertanto, nel Piano dell’Offerta Formativa la propria metodologia operativa: ricerca risposte adeguate alle diverse esigenze sia di carattere culturale e formativo, sia organizzativo e pratico che scaturiscono dall’analisi del contesto socioculturale; promuove lo sviluppo della personalità, nel rispetto delle diversità individuali, valorizzando le capacità relazionali ed educando ai principi fondamentali della convivenza civile; privilegia la problematica dell’integrazione allo scopo di rendere possibile il confronto produttivo di realtà diversificate e la promozione della capacità di convivenza costruttiva in un tessuto sociale multiforme ed in continua espansione; interviene con iniziative finalizzate a promuovere lo sviluppo culturale del territorio, offrendo agli alunni la possibilità di partecipare ad attività formative in orario scolastico ed extrascolastico, coinvolgendo, se possibile, anche le famiglie. 7 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 AREA ORGANIZZATIVA LE SCUOLE NOSTRE SCUOLE DELL’INFANZIA Località Villa Piattoni Tel. 0736/811724 infanzia_ [email protected] VIA CARRAFO Località Villa S.Antonio Tel. 0736/814104 Infanzia [email protected] VIA GARIBALDI 8 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 SCUOLA PRIMARIA Largo Petrarca Loc. Villa Piattoni Tel. 0736/814309 [email protected] SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO sede dell’istituto Loc. Villa Piattoni Via Roma 107 Tel. 0736/813225 [email protected] 9 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’Infanzia è situata nei Plessi di Via Carrafo e di Via Garibaldi ed accoglie i bambini di una parte del territorio comunale. VIA CARRAFO Responsabile DAMIANI MONIA SEZ A SEZ B SEZ C SEZ D docenti: ANGELINI M. GABRIELLA TARANTELLI ALESSANDRA N° 26 iscritti: 17 nati 2009 9 nati 2010 docenti: DAMIANI MONIA FILIPPONI PATRIZIA N ° 27 iscritti: 23 nati 2009 4 nati 2010 VIA GARIBALDI Responsabile DI MECO M. VITTORIA SEZ A docenti: PUCA PAOLA SANTARELLI SONIA N ° 28 iscritti: 28 nati 2010 SEZ B docenti: CANTARINI SAMANTA I PIZI ALESIANA N ° 28 iscritti: nati 2009 docenti: DI GIROLAMO SARA MUZIETTI SILVANA N ° 27 iscritti: 27 nati 2011 SEZ C docenti: ALBERTINI ADELE MARTINELLI ANTONIETTA N ° 26 iscritti: 26 nati 2010 SEZ D docenti: CESARONI M. CRISTINA DI MECO M. VITTORIA FAUZIA CALVARESI(ass. linguist.) N ° 28 iscritti: nati 2011 docenti: CORRADETTI SILVIA MANCINI M. TERESA GAGLIARDI M. CRISTINA(sostegno) CAMAIONI RAFFAELLA(assistente autonomia e comunicazione) N° 28 iscritti: 28 nati 2011 SEZ E docenti: PROIETTI TANIA MORGANTI ELEONORA SIMONA N ° 21 iscritti: 11 nati 2011 10 nati 2012 TOT. ALUNNI 127 SEZ. E docenti: DE ANGELIS DONATELLA SILVESTRI VALENTINA N° 28 iscritti: 16 nati 2009 12 nati 2010 TOT. ALUNNI 140 Nei plessi operano: N ° 1 docente Religione Cattolica Mercaldi Lidia N ° 1 assistente mensa N ° 2 unità personale ATA 10 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 ORARIO DI FUNZIONAMENTO INGRESSO ORE 08.00 USCITA ORE 16.00 Previa richiesta scritta del genitore, è prevista una uscita intermedia per motivi familiari prima del pranzo: dalle 11:15 alle 11:30 e dalle 13:15 alle 13:45 per l’infanzia Garibaldi e Carrafo. PERSONALE DOCENTE Nei due plessi in ogni sezione operano due docenti (totale 19 docenti, 1 docente sostegno, nominata per 15 ore e 1 docente religione cattolica), che si alternano nella giornata in due turni: antimeridiano (dalle 07.55 alle 13.00) pomeridiano (dalle 11.00 alle 16.00) Gli stessi docenti sono in compresenza dalle 11.00 alle 13.00. La turnazione ha un’alternanza giornaliera, fermo restando il monte ore settimanale di ogni docente di 25 ore settimanali. L’orario di servizio può essere modificato in base ad effettive esigenze didattiche previa approvazione del Capo d’Istituto. Ogni Sezione usufruisce dell’insegnamento della Religione cattolica per un’ora e mezza alla settimana, secondo il calendario prestabilito. GIORNATA SCOLASTICA Nella Scuola dell’Infanzia accanto a momenti di educazione formale coesistono quote di attività non formale, cioè non direttamente connesse al progetto d’istruzione, ma comunque animate da intenzionalità pedagogica. La seguente tabella non può considerarsi rigida, ma solo indicativa. I tempi sono flessibili e funzionali ai ritmi formativi dei bambini. MOMENTI Tempo dell’accoglienza e del gioco spontaneo negli spazigioco Tempo • del riordino degli spazi • dell’appello • del calendario • del gioco organizzato • della motivazione ORARIO Modalità di aggregazione DOCENTI 08.00 09.15 Grande gruppo distribuito in sottogruppi Insegnanti turno Antimeridiano 09.15 10. 00 Gruppo sezione Insegnanti turno Antimeridiano 11 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 10.00 11.20 Carrafo 10.00 11.15 Garibaldi Tempo delle attività riferite • alle sequenze didattiche • ai laboratori • all’intersezione • Gruppo sezione • Piccoli gruppi omogenei o eterogenei per età 11.15-12.00 1° turno sez. C-E 12.15 -13.00 Tempo del pranzo e attività connesse 2° turno sez. A-B-D Carrafo Piccoli gruppi 11.45 Garibaldi 13.00 13.00 Carrafo 14.00 13.00 Garibaldi 14.00 Tempo del gioco e laboratorio spontaneo e/o organizzato in sezione o spazi collettivi Tempo delle attività riferite • alle sequenze didattiche • ai laboratori • all’intersezione 15.00 16.00 Insegnanti turno antimeridiano e Insegnanti pomeridiano turno (fino alle 13.00) Piccoli gruppi Insegnanti turno Gruppo sezione o intersezione Pomeridiano 114.00 Carrafo 15.00 14.14.00Garibaldi 15.00 Tempo del riordino e dell’uscita Insegnanti turno antimeridiano e pomeridiano (dalle 11.00) • Gruppo sezione • Piccoli gruppi omogenei o eterogenei per età Piccoli gruppi sezione Insegnanti turno Pomeridiano Insegnanti turno Pomeridiano SCUOLA PRIMARIA ORARIO DI FUNZIONAMENTO INIZIO LEZIONI: ORE 8,00 - TERMINE LEZIONI: ORE 12,30 L’orario scolastico è di 27 ore settimanali per tutte le classi. PERSONALE DOCENTE E’ costituito da 17 insegnanti, di cui: una docente di Religione cattolica impegnata su tutte le classi per 20 ore complessive; tre docenti di sostegno impegnati nelle classi 2°A, 3°B, 4°A, 4°B rispettivamente per n. 22 ore settimanali, tranne l’insegnante Carfagna Silvia impegnata per n. 6 ore. L’insegnamento della lingua inglese è garantito da quattro insegnanti: Alesi Sara, Ricci Barbara, Simonetti Valeria e Vagnoni Maria Teresa. Nel Plesso sono presenti 10 classi: 12 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 1°A – 1°B 2°A – 2°B 3°A – 3°B 4°A – 4°B 5°A – 5°B Il tempo scuola giornaliero (antimeridiano) è per gli alunni di 4,30 ore ripartito in cinque unità, ciascuna di 50 minuti. La concreta articolazione dell’orario è affidata all’autonomia organizzativa e didattica delle insegnanti. P IA N O O R A R IO D IS C IP L IN A R E Classe 1^ Classe 2^ Classi 3^ - 4^ - 5^ ITALIANO 8 8 7 INGLESE 1 2 3 2+2 2+2 2+2 MATEMATICA 6 6 6 SCIENZE-TECNOLOGIA 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 MUSICA 1 1 1 MOTORIA 2 1 1 RELIGIONE 2 2 2 27h 27h 27h STORIA/GEOGRAFIA TOTALE INTERVENTO DEI DOCENTI SULLE CLASSI L’attività di insegnamento si svolge su 22,00 ore settimanali, distribuite in non meno di cinque giornate cui vanno aggiunte 2 ore settimanali di programmazione collegiale il martedì dalle ore 16:00 alle 18:00. 17 INSEGNANTI + 1 INSEGNANTE DI RELIGIONE CATTOLICA + 3 INSEGNANTI DI SOSTEGNO TOTALE CLASSI N° 10 TOTALE ALUNNI N° 176 13 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 Responsabile di Plesso: CASTELLI GIOVANNA ALESI SARA 4°A – 4°B ANTOLINI M. RITA 2°A – 2°B – 4°A AMADIO LUCIA 2°A – 2°B CAPRIOTTI IOLE 3°A – 3°B CASTELLI GIOVANNA DE LUCA M. CONCETTA DE SANTIS ORNELLA 4°A – 4°B 1°A - 1°B – 5°A – 5°B 1°A – 1°B PICCIONI LINDA 3°A - 3°B RICCI BARBARA 1° A – 1°B – 4°B SALUTANZI M. LUISA SILIQUINI ROSA SIMONETTI VALERIA VAGNONI MARIA TERESA NATOLI CINZIA 5°A – 5°B 4°A – 4°B 5°A - 5°B 2°A - 2°B – 3°A – 3°B TUTTE LE CLASSI ALESSANDRI MARIELLA 2°A – 4°B sostegno 4°B sostegno 3°B – 4°A sostegno CARFAGNA SILVIA TEDESCHI SILVIA Religione cattolica N. 6 ORE Personale ausiliario : CARDI CLARA - TUFONI GIOVANNI - SACRIPANTI DANIELA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ORARIO DI FUNZIONAMENTO Dal lunedì al sabato INIZIO LEZIONI: ORE 08,05 - TERMINE LEZIONI: ORE 13,05 Per tutte le classi è previsto un orario settimanale di 30 ore. TOTALE CLASSI N° 13 TOTALE ALUNNI N° 276 14 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 ORGANIZZAZIONE ORARIA MATERIE ITALIANO + UN’ORA DI APPROFONDIMENTO STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE, GEOGRAFIA Tempo scuola 30 ore 7 2+1 MATEMATICA 4 SCIENZE 2 TECNOLOGIA/INFORMATICA 2 INGLESE 3 2° LINGUA COMUNITARIA 2 ARTE E IMMAGINE 2 MUSICA 2 SCIENZE MOTORIE 2 RELIGIONE 1 15 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 INTERVENTO DEI DOCENTI SULLE CLASSI Docenti Discipline Corsi/Classi ore Total e CELANI ROSSELLA Lettere 1B - 2B 8 +10 18 MARCUCCI PAOLA Lettere 1C - 3C 8 +10 18 Lettere 1A-2A-1B-1C-2D 2+2+2+2 +10 18 MATTONI IRENE Lettere 1D - 3D 8 +10 18 MURRI EMILIA Lettere 1A – 2C 10 +10 20 RE GIANLUCA Lettere 1A – 3A 8 +10 18 VITALI MARIA Lettere 1E-3B 10+10 20 FRACASSO MARIA GRAZIA Matematica Corso B+1E 6X3+4 22 MORGANTI LUCA Matematica Corso C 6X3 18 QUARESIMA EMANUELA Matematica Corso A+1E 6X3+2 20 SEGHETTI LAURA Matematica Corso D 6X3 18 COTTILLI CINZIA Inglese Corsi A – D 6X3 18 PAGNONI EUFRASIA Inglese Corsi B – C+1E 7X3 21 ACCIARINI TANJA Francese 1B - 3B- 3C 2X3 6 BRANDIMARTE ERMINIA Spagnolo Corsi A - D -1C-1E-2B-2C 2X10 20 MANDOZZI PIETRO Religione Corsi A - B - C - D -1E 1X13 13 CASTELLUCCI MARIO Tecnologia Corso B+1E 2X4 8 PIZI MARCELLA Tecnologia Corsi A - C – D 2X9 18 MORA NICOLETTA Arte e immagine Corsi A - C - D 2X9 18 DERNA PEROZZI FAUSTA Arte e immagine Corso B 2X3 6 SANTINI MARIA CHIARA Arte e immagine 1E 2X1 2 AZZARA M. REGINA Musica Corsi A - C – D-1E 2X10 20 PELLEI GABRIELLA Musica Corso B 2X3 6 ARMATA M. ANTONIETTA Sc. Motorie Corsi A - C - D-1E 2x10 20 TOFANI ERMANNO Sc. Motorie Corso B 2X3 6 DE CAROLIS LEONARDO Sostegno 3C 10X2 20 LAUDADIO MASSIMILIANO Sostegno 3D-1A 11+9 20 CIMINI MARIDA Sostegno 1B-1E -2A 8+8+6 22 MARANESI EMANUELA Sostegno 2D - 3B 10+9 19 MERLONGHI LUIGI Sostegno 1C-2B- 2C 3+8+11 22 BUZZO PRUDENZA Sostegno 1C-1D 4+8 12 CLEMENTI LUCIANO I.T.P. 3D+supporto segreteria 4+4 8 MARTONI FLORIANA 16 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA La scuola intende instaurare con le famiglie rapporti di corresponsabilità formativa per condividere i compiti educativi, pur nel rispetto del reciproco ambito di intervento, e per favorire lo sviluppo del senso di responsabilità degli alunni. SCUOLA DELL’INFANZIA Il bambino alla prima esperienza scolastica ha già elaborato un bagaglio di esperienze ed una risposta allo stile educativo della famiglia. In una prospettiva di interazione diventa indispensabile instaurare un clima di collaborazione e fiducia, nel rispetto reciproco dei ruoli, che rende più agevole l’inserimento e proficuo l’intervento educativo della scuola. A questo scopo la scuola si apre e promuove iniziative di collaborazione e d’incontro non solo in forma istituzionale (assemblee, colloqui, consigli d’intersezione) ma anche “informali” di organizzazione e partecipazione ad occasioni ricorrenti di aggregazione scuola – bambini - famiglie: NATALE - FESTA dell’ACCOGLIENZA - FESTA del COMMIATO. Ciascun docente si renderà disponibile una volta al mese, a seconda del turno di servizio (dalle 10.00 alle 11.00 o dalle 13.00 alle 14.00 o dalle 16.00 alle 17.00), sempre previo appuntamento. CALENDARIO mese DEGLI INCONTRI giorno ore Tipologia incontro Contenuto OTTOBRE 2014 23 16,15 16,45 ASSEMBLEA Elezioni rappresentanti Cons. d’Intersezione Informazioni sul Piano delle Attività Educative e sui compiti del Consiglio d’Intersezione FEBBRAIO 2015 12 16.15 19.45 COLLOQUI INDIVIDUALI Informazioni alla famiglia sul percorso didattico e sul raggiungimento degli obiettivi GIUGNO 2015 4 16.15 19.45 COLLOQUI INDIVIDUALI Informazioni alla famiglia sul percorso didattico e sul raggiungimento degli obiettivi Le insegnanti stabiliscono che previa espressa richiesta da parte della famiglia del bambino restano a disposizione un’ora al mese per ciascun docente, dunque due ore al mese per sezione, posticipando il turno antimeridiano oppure quello pomeridiano ( 10:00/11:00- 13:00/14:00- 16:00/17:00). SCUOLA PRIMARIA Sono previsti incontri formali: assemblee, colloqui individuali con cadenza bimestrale, incontri quadrimestrali per la consegna del documento di valutazione, incontri periodici con le famiglie di alunni diversamente abili. Le insegnanti ricevono i genitori per appuntamento nel giorno di martedì dalle ore 16:30 alle ore 17:30. 17 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 CALENDARIO 10 dicembre 2014 DEGLI INCONTRI ORA 15.30-19.30 Colloqui con i genitori 09 febbraio 2015 ORA 15.30-19.30 Consegna documento di valutazione/”pagellino” (fine 1° quadrimestre) 10 aprile 2015 ORA 15.30-19.30 Colloqui con i genitori 18 giugno 2015 ORA 10.00-12.00 Colloqui finali (fine 2° quadrimestre) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO All’inizio dell’anno scolastico, in fase di programmazione, sono state stabilite le modalità di colloquio con i genitori, con precisa indicazione degli spazi orari per i ricevimenti settimanali individuali (solo nella I e III settimana intera di ogni mese, visto che i genitori potranno accedere anche al registro elettronico), per quelli generali pomeridiani e per la consegna delle schede di valutazione. CALENDARIO DEGLI INCONTRI GIORNO E ORA DISCIPLINE 11Dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Lettere – Matematica e Scienze – Religione – Arte e Immagine – Sostegno 12 Dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Lingue – Musica – Sc. Motorie – Tecnologia 13 Aprile Lettere – Matematica e Scienze – Arte e Immagine – Religione 14 Aprile dalle ore 15.00 alle ore 18.00 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Lingue –Musica – Scienze Motorie – Tecnologia - Sostegno CONSEGNA SCHEDE DI VALUTAZIONE/”PAGELLINO” E COLLOQUIO FINALE GIORNO ORA Mercoledì 19 Febbraio 2014 15.00 – 18.00 Martedì 23 Giugno 2014 16.00 – 19.00 Nota Bene: nei mesi di dicembre ed aprile sarà sospeso il ricevimento settimanale. ORARIO DI RICEVIMENTO DOCENTI:PREVIO APPUNTAMENTO 18 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 COGNOME NOME GIORNO E ORE DI RICEVIMENTO RE Gianluca MARTEDI' 10,05 - 11,00 CELANI Rossella MARTEDI' 09,05 - 10,05 MARCUCCI Paola LUNEDI' 11,10 - 12,05 MURRI Emilia LUNEDI’ 10,05- 11,00 VITALI Maria VENERDI’ 09,05 - 10,05 MATTONI Irene GIOVEDI' 10,05 - 11,00 MARTONI Floriana MARTEDI’ 09,05 - 10,05 QUARESIMA Emanuela MERCOLEDI' 09,05 - 10,05 FRACASSO Maria Grazia MERCOLEDI' 11,10 - 12,05 MORGANTI Luca MARTEDI' 10,05 - 11,00 SEGHETTI Laura MARTEDI' 10,05 - 11,00 PAGNONI Eufrasia MERCOLEDI’ 10,05 - 11,00 COTTILLI Cinzia ACCIARINI Tanja MARTEDI' 09,05 - 10,05 SABATO 10,05 - 11,00 BRANDIMARTE Erminia LUNEDI' 09,05 - 10,05 MANDOZZI Pietro LUNEDI’ 10,05 - 11,00 PIZI Marcella MERCOLEDI' 11,10 - 12,05 MORA Nicoletta SABATO 09,05 - 10,05 AZZARA M. Regina LUNEDI' 09,05 - 10,05 ARMATA M. Antonietta MERCOLEDI' 10,05 – 11,00 CASTELLUCCI Mario MERCOLEDI' 09,35 - 10,05 DERNA PEROZZI Fausta MARTEDI' 11,10 - 11,30 SANTINI Maria Chiara SABATO 10.05 – 10,35 PELLEI Gabriella MARTEDI' 10,05 - 10,25 TOFANI Ermanno VENERDI’ 10,05 - 10,25 CIMINI Marida MERCOLEDI’ 8,30-09,05 MERLONGHI Luigi LUNEDI’ 10,05-11,00 DE CAROLIS Leonardo MARTEDI' 12,05 - 13,05 LAUDADIO Massimilano MARTEDI’ 09,05 - 10,05 MARANESI Emanuela MERCOLEDI' 11,10 - 12,05 BUZZO Prudenza MARTEDI’ 9,35 – 10,05 19 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 IL REGISTRO ELETTRONICO Al fine di raggiungere l’obiettivo della dematerializzazione di tutta la documentazione delle segreterie scolastiche, l’Istituto ha dotato tutte le aule della scuola secondaria di un PC con il quale i docenti potranno registrare i voti, garantendo la facilitazione delle procedure. Anche la scuola primaria utilizza la stessa modalità di registrazione on-line. Le famiglie sono dotate di una password che permetterà loro di accedere alla pagina personale del proprio figlio e di visionare gli esiti delle prove scritte, orali e pratiche. AREA EDUCATIVA E DIDATTICA In una scuola centrata sul soggetto che apprende, il curricolo diventa il fulcro dell’azione educativa e didattica, l’alunno il protagonista del processo di apprendimento. Gli obiettivi generali del processo formativo possono essere così sintetizzati: SCUOLA DELL’INFANZIA Il bambino, nel suo incontro con gli altri e con il mondo, si esprime in diversi ambiti del fare e dell’agire: i “CAMPI D’ESPERIENZA”. IL SÉ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità, autonomia, salute IMMAGINI, SUONI, COLORI Gestualità, arte, musica, multimedialità I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura LA CONOSCENZA DEL MONDO Oggetti, fenomeni, viventi – numero e spazio Essi costituiscono il suo SPAZIO VITALE, in essi coesistono la totalità dei fatti psichici, cognitivi, relazionali. Nel facilitare l’espressione del bambino in tutti i campi di esperienza la Scuola dell’Infanzia intende perseguire le seguenti finalità generali profondamente intrecciate tra loro: consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere 20 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 riconosciuti come persona unica ed irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’ esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare, “ripetere”, con simulazioni e in giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazione e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità. SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria promuove l’educazione integrale della personalità del bambino; mira all’acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti costituzionali; si pone come scuola formativa che attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero; favorisce 21 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 atteggiamenti di collaborazione, di cooperazione e di solidarietà come forme educative per praticare la convivenza civile e costruire legami in grado di valorizzare le diverse identità e le radici culturali di ogni alunno. Persegue efficacemente le finalità assegnate e propone apprendimenti significativi se è orientata a: valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni: partire dalle conoscenze pregresse che ogni bambino possiede e che utilizza nella sua lettura del mondo; tenere nel dovuto conto gli apprendimenti acquisiti nell’extrascuola apprezzare comportamentale per questo patrimonio conoscitivo, valoriale e considerarlo, esplorarlo, discuterne; intendere la corporeità come valore: il corpo è il modo globale di essere nel mondo e agire nella società, per questo è al tempo stesso condizione e risultato del valore di tutte le altre dimensioni della persona: la razionale, l’estetica, la sociale, l’operativa, l’affettiva, la morale, la spirituale, la religiosa; esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza: ogni bambino è portatore di un patrimonio di visioni, teorie e pratiche che ha accumulato nel corso della sua esperienza, la Scuola Primaria mira a far esplicitare l’implicito e lo scontato, in armonia con i valori della Costituzione; promuovere la consapevolezza sul proprio modo di apprendere: imparare ad apprendere; riconoscere le difficoltà incontrate e adottare adeguate strategie per superarle. Comprendere le ragioni degli insuccessi e conoscere i propri punti di forza per attivare un proprio stile di apprendimento e di essere sempre più autonomo nello studio; arricchire la “visione del mondo e della vita”: la scuola Primaria, in collaborazione con la famiglia, accompagna il fanciullo nel suo percorso di riflessione critica e lo stimola in un continuo confronto interpersonale di natura logica, affettiva, morale e sociale, fino all’adozione di “buone pratiche” in tutte le dimensioni della vita umana, personale e comunitaria; valorizzare le diversità delle persone e culture come ricchezza: far conoscere le diverse forme di diversità, disagio, ed emarginazione per affrontarli con autonomia di giudizio, rispetto e impegno; far prendere coscienza della realtà 22 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 dell’handicap stimolando all’operare e ricercare con sensibilità e partecipazione allo scopo di valorizzare sempre l’altro come risorsa; praticare l’impegno e la solidarietà sociale: offrire agli alunni la possibilità di sperimentare in prima persona le buone pratiche della convivenza civile: l’importanza dell’impegno personale, del lavoro di gruppo attivo e solidale. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO scuola dell’educazione integrale promuovere il processo formativo dell’allievo utilizzando il sapere e il fare come occasioni per sviluppare armonicamente la sua personalità in tutte le direzioni per consentirgli di agire in maniera matura e responsabile; scuola che colloca nel mondo aiutare lo studente a sviluppare un’immagine sempre più approfondita della realtà sociale, tecnologica, storica, economica, istituzionale, politica; scuola orientativa mirare all’orientamento di ciascuno favorendo l’iniziativa del soggetto per il suo sviluppo psichico, fisico, intellettuale, consolidando le sue competenze decisionali attraverso lo studio delle discipline e le attività inter e transdisciplinari volte alla scoperta di sé, della cultura, dell’arte, del mondo e della produzione umana; scuola dell’identità accompagnare il preadolescente nella sua maturazione globale fino all’adolescenza aiutandolo nella sua “fatica di crescere”, con una presenza coerente, fornendo gli strumenti di ricerca, di comprensione, di gestione positiva dei problemi con il coinvolgimento della famiglia a cui competono in modo primario e originario le responsabilità educative; scuola della motivazione e del significato impegnarsi a radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso; scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi impegnarsi alla disponibilità, all’ascolto e al dialogo, ad esempi e stili di vita positivi, a testimonianza pubblica e privata di valori, a condivisione empatica di esperienze, 23 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 problemi, scelte, a rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali e degli svantaggi culturali che impediscono il pieno sviluppo della persona; scuola della relazione educativa avere attenzione alla persona, valorizzare, rispettare gli stili individuali di apprendimento, incoraggiare, orientare, creare confidenza, correggere con autorevolezza, sostenere, condividere. 24 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 VERSO UNA SCUOLA DELL’INCLUSIVITA’ E DELL’INTEGRAZIONE Il sistema di istruzione italiano si contraddistingue per essere un luogo di conoscenza, sviluppo e socializzazione per tutti, sottolineandone gli aspetti inclusivi piuttosto che quelli selettivi. Il processo di integrazione scolastica considera le criticità emerse e valuta la necessità di ripensare alcuni aspetti dell’intero sistema. Con nota ministeriale del 27 dicembre 2012, il MIUR invita ad assumere un approccio educativo, per il quale “l’identificazione degli alunni con disabilità non avviene sulla base della eventuale certificazione, che certamente mantiene utilità per una serie di benefici e di garanzie, ma allo stesso tempo rischia di chiuderli in una cornice ristretta”. La prospettiva è quella della Classificazione Internazionale Funzionamento della disabilità e salute (ICF International Classification of Functioning, Disability and Health) che rende determinante il contesto sociale nella definizione della disabilità. L’ICF considera le varie dimensioni che, in modo globale e interconnesso, costituiscono la salute e non le disabilità o patologie. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, la situazione di salute e di funzionamento di una persona è letta secondo diverse prospettive, in modo interconnesso e reciprocamente causale e il contesto sociale è di particolare rilievo. In tale ottica, assumono un valore strategico i Centri Territoriali di Supporto, che rappresentano l’interfaccia fra l’Amministrazione e le scuole e tra le scuole stesse in relazione ai Bisogni Educativi Speciali. Essi pertanto integrano le proprie funzioni e collaborano con le altre risorse territoriali nella definizione di una rete di supporto al processo di integrazione. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) In ogni classe ci sono alunni che richiedono speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, nella stragrande maggioranza dei casi interessa gli alunni stranieri scarsamente alfabetizzati, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici. All’interno dei Bisogni Educativi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeco25 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 nomico, linguistico, culturale. Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività. La legge 170/2010 e il decreto ministeriale n° 5669 rappresentano un punto di svolta poiché aprono un diverso canale di cura educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003, nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA) Per “Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) si intende un gruppo eterogeneo di disturbi caratterizzati da difficoltà, più o meno significative, nell’acquisizione e nell’uso di abilità scolastiche (capacità di lettura, scrittura e calcolo). Il Disturbo Specifico dell’Apprendimento viene certificato tramite diagnosi clinica che prevede la somministrazione di test standardizzati, su lettura, calcolo o espressione scritta. Rientrano nella categoria dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento le seguenti forme di difficoltà: • disgrafia: difficoltà di scrittura caratterizzata da un grafico poco modulato e scorretto; • disortografia: difficoltà a controllare le regole della scrittura, con errori sistematici, di tipo fonologico e ortografico; • dislessia evolutiva: difficoltà nella lettura, nell’automatizzazione dei processi di lettura, lentezza; • discalculia evolutiva: difficoltà di accesso ai processi matematici, con cadute sia nell’ambito delle procedure esecutive sia nelle conoscenze numeriche; lentezza esecutiva nel calcolo, nella lettura dei numeri, nell’apprendimento di tabelline e stringhe. I Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono definiti evolutivi in quanto presentano aspetti che si modificano nel tempo, con caratteristiche specifiche a seconda della fase scolastica. La Legge n.170/2010, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, afferma che è compito delle scuole di ogni ordine e grado attivare interventi idonei per individuare più precocemente possibile i casi sospetti di DSA. 26 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 La fattiva collaborazione tra insegnanti dei diversi ordini di scuola, famiglia e figure professionali permette di organizzare attività di screening e monitoraggio degli alunni. Per gli alunni che presentano difficoltà persistenti, è necessario, mediante segnalazione della scuola alla famiglia, attivare un percorso diagnostico specifico tramite il Servizio Sanitario Nazionale che assicura competenze diagnostiche specifiche. A collaborare allo screening e all’individuazione di un percorso personalizzato sono il neuropsichiatria infantile, lo psicologo e il logopedista. La diagnosi, oltre a definire il disturbo, contiene un progetto riabilitativo volto ad aumentare l’efficienza del processo alterato e a fornire strumenti di compensazione e strategie efficaci a favorire l’acquisizione, il normale sviluppo e l’utilizzo funzionale dei contenuti di apprendimento scolastico. La presa in carico riabilitativa è compito di operatori sanitari e viene definita in base alle caratteristiche del bambino in stretta collaborazione con la scuola. La normativa vigente prevede la stesura di un progetto educativo individualizzato (PDP), sottoscritto dagli specialisti, dalla scuola e dalla famiglia, allo scopo di definire in modo chiaro e condiviso quali strategie utilizzare e come intervenire nel corso dei cicli di istruzione a tutela del soggetto con DSA affinché gli siano garantite pari opportunità di successo formativo. Le misure che la scuola mette in atto sono volte a: • favorire l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico, evitando metodi non idonei; • prevenire il fallimento e l’abbandono scolastici; • adottare accorgimenti di carattere dispensativo o compensativo per colmare le abilità mancanti e individuare percorsi alternativi. Un approccio educativo, non meramente clinico, dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente, senza bisogno di ulteriori precisazioni di carattere normativo. Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie di riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi. ALUNNI CON DEFICIT DA DISTURBO DELL’ATTENZIONE E DELL’IPERATTIVITÀ (ADHD) Gli alunni con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività sono definiti con l’acronimo A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder). 27 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 L’ADHD, che si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA o ad altre problematiche, ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei. Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza; disturbi specifici dell'apprendimento; disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc. In una scuola dell’inclusività, il percorso migliore per la presa in carico dell’alunno con ADHD si attua senz’altro quando è presente una sinergia fra famiglia, scuola e clinica. Le informazioni fornite dagli insegnanti hanno una parte importante per il completamento della diagnosi e la collaborazione della scuola è un anello fondamentale nel processo riabilitativo. In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo. ADOZIONE DI STRATEGIE DI INTERVENTO E’ necessario estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla Legge 170 e di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), uno strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e un documento per le famiglie per monitorare le strategie di intervento programmate. La normativa vigente in materia di Disturbi specifici prevede anche gli alunni con bisogni educativi speciali possono avvalersi per degli strumenti compensativi e delle misure dispensative. Nel progettare percorsi educativi e didattici, i Docenti tengono in considerazione la presenza di alunni diversamente abili, individuando attività, contenuti, strategie adeguati a favorire l'inclusione. In rapporto alla specificità di ogni ordine di scuola e alle specifiche esigenze di ogni singolo alunno, le attività educative proposte promuovono lo sviluppo integrale della persona, delle capacità espressive e comunicative, l'interazione e la cooperazione con coetanei e adulti, la costruzione di una progressiva autonomia personale e sociale, la progressiva acquisizione di competenze 28 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 riferite a campi di esperienze (Scuola dell'infanzia), ambiti disciplinari (Scuola primaria) e discipline (Scuola secondaria di I grado). Gli alunni diversamente abili o con difficoltà d'apprendimento lavorano preferibilmente nella classe di appartenenza, seguendo, laddove è possibile, l'attività curricolare; in presenza di alunni con particolari necessità si progetta il raggiungimento di livelli individualizzati e personalizzati (Piano educativo personalizzato). Il PEI presenta interventi educativi riabilitativi e di socializzazione per la realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione e all'integrazione, attuati in collaborazione e cooperazione dalla scuola, dagli operatori sanitari, dall'Ente locale e dalla famiglia. Nel corso dell'anno la scuola promuove incontri per ogni singolo alunno con équipe psicopedagogica, durante i quali si coordina e monitora la personalizzazione del percorso educativo-didattico dell'alunno. L’ORA ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA La presenza nel nostro Istituto di alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica ha dettato la necessità di attuare strategie necessarie per garantire il diritto di frequentare attività alternative. In particolar modo l’Istituto offre tre possibilità: - attività didattiche formative, secondo progetto di Istituto - attività di studio e/o ricerca individuali con assistenza di personale docente; - non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica (solo nel caso in cui l’ora di religione sia la prima o la quinta in orario). 29 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 CURRICOLO VERTICALE Premessa La scuola ha il compito di organizzare una programmazione curricolare che, nel rispetto dei programmi vigenti, consenta un rapporto con gli allievi tale da migliorare gli standards formativi e, contemporaneamente, prevenire i disagi e permettere il recupero degli svantaggi. La scuola, nel periodo dell’obbligo (o meglio di formazione di base), non può che operare nelle tre direzioni stabilite dai bisogni che emergono dal rapporto tra lo sviluppo dei soggetti-allievi ed il mondo nel quale essi sono situati e col quale interagiscono. Le tre direzioni sono quelle della socializzazione, dell’orientamento e della formazione mentale. La scuola di base ha la funzione primaria di aiutare, sostenere, stimolare i suoi utenti a raggiungere l’ottimizzazione della formazione mentale, in rapporto alle potenzialità di ciascuno, tenendo conto che tutti gli alunni sono “diversi”. La scuola di base ha il compito di aiutare i soggetti a sviluppare “funzioni” che servono per pensare correttamente, assimilando dei “contenuti” per ottenere dei “prodotti” utili allo sviluppo del pensiero, secondo il seguente schema: Funzioni utilizzano Funzioni da sviluppare come capacità di: conoscere memorizzare produrre pensiero convergente contenuti per ottenere prodotti Contenuti da usare: Prodotti che servono a: figurativi saper classificare semantici estrarre da una classe le unità simbolici porre relazioni comportamentali stabilire sistemi produrre pensiero divergente operare trasformazioni valutare L’utilizzazione dei contenuti è possibile a patto che il soggetto disponga di capacità relative a: Ascolto Orientamento spazio/temporale Classificazione Ordinamento Seriazione Relazione (mettere in) Combinazione (fare) Algoritmizzazione Strutturazione dei linguaggi La scuola ha il compito di individuare i saperi essenziali da sviluppare massimamente. Il Curricolo Verticale è reperibile all’indirizzo: http://isc.medialama.it/Themes/Medialama/doc/CurricoloVerticaleCdL.pdf 30 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione non è da intendersi semplicemente come una componente del processo formativo, ma ne costituisce un momento fondante, in quanto permette all’alunno di confrontarsi con l’esterno, con gli altri (gli insegnanti) e il loro punto di vista. La fase valutativa rappresenta quindi la registrazione di conoscenze e abilità acquisite, ma tende anche ad una maggiore complessità quando mette in relazione le potenzialità emerse e la loro realizzazione e permette di cogliere contemporaneamente tutto il cammino compiuto e la dinamica evolutiva riscontrata. In tal modo l’alunno non solo diviene consapevole dei risultati conseguiti, ma comprende anche il percorso effettuato e non è solo capace di mettere a frutto le competenze acquisite, ma anche di riflettere sui processi metacognitivi, con una maggiore consapevolezza di sé. Dunque è importante ciò che si sa o si sa fare, ma anche come è stato possibile imparare o imparare a fare. A ciò va aggiunto il saper essere, cioè l’insieme delle competenze non cognitive che afferiscono agli aspetti educativo/ comportamentali. I momenti valutativi sono diversi. Nella fase iniziale dell’azione didattica la valutazione ha valore diagnostico, conduce cioè alla definizione della situazione di partenza dei singoli allievi. Durante il percorso e al termine di esso si approda ad una dimensione più specificamente sommativa, misuratrice, attraverso degli standard definiti in precedenza e commisurati ai compiti di apprendimento individuati. Quindi, a questo punto, l’atto valutativo ha efficacia maggiore quanto più lontano dal soggettivismo e quanto più strutturato attraverso procedure chiare, oggettivamente verificabili e condivise dai docenti. Infine la valutazione sommativa si trasforma in formativa quando, attribuendo valore ai risultati e considerando anche gli aspetti comportamentali, non si producono soltanto giudizi dal non sufficiente all’eccellente, ma li si utilizza ai fini di un consiglio orientativo che consideri la persona nella sua unitarietà. Nell’anno scolastico in corso la valutazione ai sensi del D.L. n.137 del 010/9/08 vene espressa in 31 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 decimi sia nella scuola primaria che secondaria, fermo restando il giudizio sintetico per la scuola primaria. In aggiunta vale la pena di precisare che, come stabilito dal D. legisl. 59/2004, al di là dei risultati raggiunti, la validità e il superamento dell’anno scolastico rimangono subordinate al limite minimo di frequenza, pari ai ¾ dell’orario annuale personalizzato, considerate anche le attività opzionali scelte. In sintesi, comune ai tre ordini di scuola la VALUTAZIONE è responsabilità dei docenti che ne scelgono gli strumenti nel quadro dei criteri stabiliti dai competenti organi collegiali; precede, accompagna e segue i percorsi curricolari; attiva le azioni da intraprendere; regola le azioni avviate; promuove il bilancio critico di quelle condotte; è formativa e di accompagnamento dei processi di apprendimento è di stimolo al miglioramento. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI 3 - 4 (tre - quattro) NON HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce in maniera frammentaria e superficiale informazioni, regole e terminologia; commette gravi errori nell’applicazione e si esprime in modo scorretto. Non lavora in maniera autonoma. 5 (cinque) HA RAGGIUNTO SOLO IN PARTE GLI OBIETTIVI Conosce parzialmente le informazioni, le regole, la terminologia che applica con difficoltà anche in situazioni note; si esprime in modo frammentario. Non lavora in modo del tutto autonomo e necessita dell’aiuto dell’insegnante. 6 (sei) HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI MINIMI Conosce e comprende sufficientemente le informazioni, le regole e la terminologia, pur non riuscendo sempre ad applicarla in maniera autonoma; si esprime in modo semplice. Lavora in maniera sufficientemente autonoma. 7 (sette) HA DISCRETAMENTE RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia della disciplina; le applica e si esprime in modo corretto. Lavora in modo discretamente autonomo. 8 (otto) HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce e comprende le informazioni, le regole, la terminologia; inizia ad organizzare in modo autonomo le conoscenze acquisite; si esprime con proprietà. Lavora in modo autonomo. 32 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 9 (nove) HA PIENAMENTE RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce e comprende le informazioni, le regole, la terminologia; le applica correttamente; sa autonomamente collegare argomenti diversi; si esprime con proprietà. Lavora in modo autonomo e responsabile. 10 (dieci) HA BRILLANTEMENTE RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI Conosce e comprende pienamente le informazioni, le regole e la terminologia; sa esprimere valutazioni critiche e trasferisce le proprie conoscenze in contesti diversi; si esprime con precisione e proprietà. Lavora in modo autonomo e responsabile mostrando consapevolezza delle conoscenze. CRITERI COLLEGIALI CONCORDATI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 1° Quadr. 2° Quadr. 1a. scrupoloso rispetto del regolamento scolastico 2a. parziale rispetto del regolamento scolastico 3a. rispetto del regolamento scolastico 4a. inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare sanzioni disciplinari deliberate dal Consiglio di classe (allontanamento dalle lezioni, ivi comprese visite guidate, viaggi di istruzione, partecipazione ad attività extracurriculari) 5a. gravi inosservanze del regolamento scolastico tali da essere sanzionabili con l’erogazione di sanzioni disciplinari che comportano l’allontanamento dalle lezioni oltre i 15 giorni, secondo quanto stabilito dal regolamento di disciplina dell’istituzione scolastica (DM n.5 16 gennaio 2009, art.4). 1b. comportamento maturo per responsabilità e collaborazione 2b. comportamento buono per responsabilità e collaborazione 3b. comportamento incostante per responsabilità e collaborazione 4b. disturbo del regolare svolgimento delle lezioni 5b. comportamento scorretto e linguaggio irriguardoso nel rapporto con docenti, compagni e personale scolastico 6b. comportamento poco responsabile durante visite guidate e/o viaggi di istruzione 33 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 7b. disturbo del regolare svolgimento delle lezioni con note in diverse aree disciplinari sul registro di classe, notificate alla famiglia 8b. gravi danneggiamenti 1c. frequenza alle lezioni regolare 2c. ritardi all’inizio delle lezioni, pur con frequenza regolare alle lezioni 3c. ripetute assenze o ritardi non giustificati 1d. vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni 2d. interesse e partecipazione buoni alle lezioni 3d. Interesse sufficiente e partecipazione non sempre attiva alle lezioni 4d. interesse limitato e scarsa partecipazione alle lezioni 5d. limitata partecipazione alle attività scolastiche 1e. regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche 2e. regolare svolgimento delle consegne scolastiche 3e. svolgimento proficuo, ma non sempre regolare delle consegne scolastiche 4e. svolgimento regolare, ma non sempre proficuo delle consegne scolastiche 5e. discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche 6e. svolgimento spesso disatteso delle consegne scolastiche 1f. ruolo propositivo all’interno della classe 2f. ruolo positivo all’interno della classe 1g. falsificazione di firme o di contenuti di comunicazioni 2g. danneggiamenti 3g. violenze fisiche e psicologiche verso gli altri 4g. reati e compromissione dell’incolumità delle persone; violenze reiterate AMMISSIONE ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO E VALUTAZIONE FINALE Per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del ciclo, gli alunni devono avere conseguito la votazione di almeno sei decimi sia nel comportamento che in cia34 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 scuna disciplina di studio. Il consiglio di classe, con decisione assunta a maggioranza, delibera se ammettere o non ammettere all’esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo anno, formulando un giudizio di idoneità o, in caso negativo, di non ammissione all’esame medesimo. Il giudizio di idoneità o di non ammissione è accompagnato dalla indicazione dei voti in decimi attribuiti alle singole discipline di studio e al comportamento. Alla valutazione conclusiva dell’esame concorre l’esito della prova scritta nazionale di cui all’articolo 1, comma 4 del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176. I testi della prova, secondo quanto disposto sono scelti dal Ministro tra quelli definiti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (Invalsi). Alla valutazione finale dell’esame con voto in decimi, arrotondato all’unità per frazione pari o superiore a 0,5 punti, concorrono gli esiti delle prove scritte e del colloquio nelle seguenti misure: prove scritte d’istituto fino al 35%, prova scritta nazionale fino al 15%, colloquio pluridisciplinare fino al 25%. Un ulteriore 25% può essere attribuito dalla sottocommissione sulla base del voto finale di ammissione all’esame e degli elementi valutativi complessivi relativi all’alunno. In casi particolari, su proposta della sottocommissione, può essere assegnata la lode da parte della Commissione esaminatrice con decisione assunta a maggioranza. In caso di esito negativo dell’esame conclusivo del primo ciclo con valutazione inferiore a sei decimi, l’esame di licenza si conclude con la dichiarazione di “non licenziato”. L’esito conclusivo dell’esame finale è illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dallo studente. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO L’attivazione di un sistema di valutazione che consenta di tenere sotto controllo la qualità (efficacia ed efficienza) dei servizi scolastici che vengono erogati, costituisce una finalità di primaria importanza per ogni istituto scolastico. 35 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 Il collegio dei docenti dell’ISC “Castel di Lama 1” fa propria tale convinzione ritenendo che l’autovalutazione d’istituto debba essere considerato un elemento di qualità della scuola. Tale sistema infatti, fa perdere all’istituzione il carattere di autoreferenzialità, aprendola di più al territorio, favorendo l’analisi dei bisogni e portandola a: fare scelte progettuali calibrate, analizzare le risorse esistenti, valutare gli esiti finali. La valutazione del nostro istituto si articola nei seguenti modi: VALUTAZIONE PROGETTI VALUTAZIONE OFFERTA FORMATIVA DA PARTE DELL’UTENZA AUTOVALUTAZIONE SULLA PROFESSIONALITA’ DEGLI INSEGNANTI AUTOVALUTAZIONE SERVIZIO DEL PERSONALE “ATA” VALUTAZIONE COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI VALUTAZIONE INVALSI VALUTAZIONE PROGETTI inseriti nel POF, viene effettuata attraverso la compilazione di un questionario da parte dell’utenza, nel corso del 2° quadrimestre. Tale strumento permette di modificare e migliorare le proposte operative stabilite dal PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA. VALUTAZIONE OFFERTA FORMATIVA DA PARTE DELL’UTENZA avviene al termine dell’anno scolastico con la distribuzione ad un campione dei genitori di un questionario anonimo. Viene richiesto il grado di soddisfazione in merito all’orario scolastico, all’organizzazione educativa e didattica, ai rapporti scuola famiglia, alle aspettative. La tabulazione delle risposte fornisce indicazioni utili alla stesura del POF dell’anno successivo. AUTOVALUTAZIONE SULLA PROFESSIONALITA’ DEGLI INSEGNANTI avviene al termine dell’anno scolastico, mediante la somministrazione a tutti i docenti di un questionario anonimo nel quale viene richiesta una valutazione su: Dinamiche di relazione Organizzazione Didattica 36 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 Servizi AUTOVALUTAZIONE SERVIZIO DEL PERSONALE “ATA” avviene al termine dell’anno scolastico, mediante la somministrazione a tutto il personale di un questionario anonimo nel quale viene richiesta una valutazione su: Dinamiche di relazione Organizzazione Funzionalità dell’orario di servizio. VALUTAZIONE COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI per la Scuola Secondaria e primaria è stata definita in sede di collegio che ha individuato degli indicatori cui far corrispondere un voto per la Scuola Secondaria e un giudizio per la scuola primaria. Tale documento è stato socializzato ai genitori e agli alunni. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI è un processo continuo dell’attività didattica ed è funzionale al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Viene effettuata attraverso frequenti verifiche che danno modo ai docenti di assumere informazioni sul processo di apprendimento, sull’adeguatezza dei metodi e degli strumenti utilizzati, sul grado e sulla qualità degli obiettivi prefissati. VALUTAZIONE INVALSI la circolare del MIUR n. 86 prevede che per l’anno scolastico in corso la rilevazione degli apprendimenti relativi alla lingua italiana e alla matematica avvenga obbligatoriamente nel secondo e quinto anno della scuola primaria e nel primo e terzo anno della Scuola Secondaria di 1° grado. 37 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 PROGETTI COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA RACCORDO CONTINUITA’ AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE ISTRUZIONE DOMICILIARE DIGIT PA 38 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 SCUOLE DELL’INFANZIA VIA CARRAFO VIA GARIBALDI CANTANDO… NATALE LE DOLCI NOTE DEL NATALE BENVENUTI BENVENUTI A SCUOLA! ENGLISH 2.0 HELLO CHILDREN! GIOCOIMPARO CLASSI 2.0 ORTO IN FESTA ! MANGIARE BENE PER CRESCERE IN FORMA SCUOLA PRIMARIA PROGETTO LETTURA PROGETTO CONTINUITÀ’ INFANZIA -PRIMARIA TEATRO IN INGLESE: “LINGUE SENZA FRONTIERE” PROGETTO RECUPERO AREA LINGUISTICA E LOGICO-MATEMATICA LA BUONA STRADA DELLA SICUREZZA (ED. STRADALE) FRUTTA NELLE SCUOLE 39 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 SCUOLA SECONDARIA I GRADO EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’:”ANIMA AREE A RISCHIO: GIORNALINO “MATTEI NEWS” “MR CITTADINO” RECUPERO SMILE THEATRE (IN POTENZIAMENTO DI INGLESE/ CERTIFICAZIONE CAMBRIDGE (CLASSI CORO “FARE MUSICA INSIEME, FAR MUSICA D’INSIEME” PROGETTO MUSICA: C.O.M. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI:RUGBY “INSIEME GIARDINO DINAMICO (EDUCAZIONE AMBIENTALE) IL VOLO (CNA) PROGETTO CONTINUITÀ (PRIMARIA – SECONDARIA I GRADO) “LE La TRAscuola DIZIONsi I Eriserva, LA MEMinoltre, ORIA” nel (SANcorso MARTINdell’anno O-SANT’ANTONIO-CARNEVALE) scolastico di prendere in LABORATORIO eventuali TEATRALE proposte CLASSE IIdi B progetti e concorsi offerti da Enti esterni e considerazione considerati validi al fine dell’integrazione del processo formativo attivato. CLASSI E CORPO” CLASSI III(EVENTUALE) II LINGUA INGLESE) Ciascun Consiglio di Classe CLASSI II – III II-III) ALLA META” adotterà le proposte ritenute più idonee allo scopo. È prevista la partecipazione degli alunni a concorsi - attività integrative in base alle scelte adottate nei vari Consigli di classe e con eventuale contributo da parte degli alunni stessi: Giochi Matematici d’Autunno e Olimpiadi della Matematica (tutte le classi) Concorso Marcucci (classe IIIC) “Natale in un click” Mostra sulla I Guerra Mondiale 40 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 VISITE GUIDATE - VIAGGI D’ISTRUZIONE La scuola favorisce le uscite sul territorio in funzione della programmazione educativa e didattica secondo il D.M. 9.02.1979. Nel contesto normativo il turismo riceve legittimazione all’interno di un’istituzione che conduce l’alunno ad allargare le proprie esperienze dalla famiglia al mondo più vasto dei linguaggi naturali, produttivi e culturali. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione debbono essere strettamente complementari ai programmi e alle attività che la scuola ha svolto, svolge o prevede di svolgere, in base al progetto di offerta educativa e ai programmi istituzionali. Le visite guidate e i viaggi di istruzione sono deliberati dagli organi di autogoverno della scuola, nel rispetto delle competenze loro attribuite dalla normativa vigente e tenuto conto di quanto prevede la C.M. n.291 del 14.10.1992. Alla decisione concorrono oltre il Capo d’Istituto che vigila sulla serietà dell’organizzazione e sulla congruità del programma ai fini proposti il : Consiglio d’Istituto Collegio Docenti Consiglio di Classe, d’Interclasse, d’Intersezione Le visite guidate nel territorio effettuate con pulmini del Comune o a pagamento con pullman di ditte sono, ovviamente deliberate dal Consiglio d’Istituto e dal Collegio Docenti (giorno, orario, programmazione ecc.). Le visite guidate si concludono entro l’orario di lezione e gli accompagnatori sono gli insegnanti in servizio. La visita può essere effettuata per classi parallele. Non sempre è necessaria una specifica, preliminare programmazione per visite occasionali di un solo giorno ad aziende, musei e mostre in quanto le visite guidate verranno effettuate nell'arco dell'orario scolastico (antimeridiano, pomeridiano o entrambi). Alla visita guidata deve essere assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte. Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap deve essere assicurata la presenza di un accompagnatore qualificato (docente di sostegno o docente curriculare o genitore o assistente educativo) in aggiunta al 41 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 numero degli accompagnatori previsti per la classe, tenendo conto della gravità della disabilità. E' obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare. La partecipazione dei genitori degli alunni disabili potrà essere consentita, a condizione che non comporti oneri a carico del bilancio dell'Istituto, che gli stessi s'impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni e siano collaboratori dei docenti nel delicato compito della vigilanza. PROPOSTE VISITE GUIDATE Scuola dell’infanzia Via Carrafo Caserma Vigili del Fuoco Sez. A-B(ultimo anno) da stabilire Biblioteca di Ascoli P. Scuola dell’infanzia Sez. A (26/11/14) – sez. B (28/11/14) Via Garibaldi Villa Seghetti-Panichi Sez. B-E(ultimo anno) ottobre 2014 Frantoio Stipa Sez. B-E(ultimo anno) ottobre 2014 “La Vergara”- borgo rurale Sez. B (14/04/15) sez.E (15/04/15) 42 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 POSSIBILI ITINERARI SCUOLA PRIMARIA VISITE GUIDATE PER LE CLASSI VISITA AL FRANTOIO- “FRATONI” presso la Zona Campolungo (AP) 11/11/14 VISITA LIBRERIA MONDADORI presso C. Commerc. “Città delle stelle” Castel di Lama (24 e 26/11/14) 1°A - 1°B VISITA ALLA BIBLIOTECA COMUNALE “G. GABRIELLI” AP (12 e 9 /01/15) VISITA LIBRERIA MONDADORI presso C. Commerc. “Città delle stelle” Castel di Lama (25 e 21/11/14) VISITA ALLA BIBLIOTECA COMUNALE “G. GABRIELLI” AP (03/12/14) VISITA LIBRERIA RINASCITA AP (22 e 15/11/14) VISITA ALLA BIBLIOTECA COMUNALE “G. GABRIELLI” AP (19/11/14) VISITA LIBRERIA RINASCITA AP (15/11/14) VISITA ALLA BIBLIOTECA COMUNALE “G. GABRIELLI” AP (10 e 17/12/14) VISITA LIBRERIA RINASCITA AP (22/11/14) VISITA ALLA BIBLIOTECA COMUNALE “G. GABRIELLI” AP (14/01/15) 2°A - 2°B 3°A - 3°B 4°A – 4° B 5°A – 5°B VIAGGI D’ISTRUZIONE La scuola accoglie e promuove le visite guidate sul territorio finalizzate a: Visita a mostre, musei; Realtà significative socio-ambientali; Rappresentazioni teatrali, cinematografiche; Incontri sportivi. Sono previsti per viaggi di istruzione i seguenti itinerari: PARCO ZOO FALCONARA MARITTIMA (AN) classi IA e IB 28 APRILE 2015 PARCO ZOO FALCONARA MARITTIMA (AN) classi IIA e IIB 28 APRILE 2015 ITALIA IN MINIATURA –RIMINI classi IIIA e IIIB FINE APRILE CASCATA DELLE MARMORE-LAGO DI PIEDILUCO classi IVA e IVB FINE APRILE ROMA classi VA e VB FINE APPRILE 43 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VISITE GUIDATE – USCITE DIDATTICHE Ascoli Medievale 1A – 1B - 1C – 1D per le classi I Museo della ceramica Libreria Mondadori “Città delle stelle” CASTEL DI LAMA 1C - 1D - 1E 1D – 1E Visita all’azienda “Barilla” 2A – 2B - 2C - 2D Civitella del Tronto per le classi II Centrale idroelettrica ENEL Ascoli P. 2A – 2B - 2C - 2D 3A – 3B - 3C – 3D* Recanati - Servigliano Museo di Arte Moderna e Contemporanea (Ascoli Piceno) per le classi III 3A - 3B – 3C 3B * La classe non ha insegnanti accompagnatori VIAGGI D’ISTRUZIONE Assisi – Bevagna o Villa Adriana, villa d’Este o Parco d’Abruzzo San Leo, Acquario di Cattolica Villa Adriana, Villa d’Este Pastificio “Fara S. Martino”, Camosciara (1 giorno) o Alberobello, Trani, Matera, Castel del Monte (2 giorni) Urbino o Roma (1 giorno) per le classi prime 1A - 1B – 1C MARZO - 1C – 1D - 1E APRILE 1D per le classi seconde 2A - 2C – 2D MARZO - Parco Nazionale d’Abruzzo (1 giorno) APRILE Toscana, Firenze, Pisa, Lucca (2 giorni) per le classi terze Milano, Parma (3 giorni) o Napoli, Caserta, costiera amalfitana (3 giorni) o Toscana (2 giorni) Itinerario da definire MARZO - 2B - 2C 2B 3A 3B – 3C APRILE 3D 44 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 AREA GESTIONALE SERVIZI AMMINISTRATIVI E REGOLE DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE La scuola individua e fissa, garantendone il rispetto, gli standard e i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure; trasparenza; informatizzazione dei servizi di segreteria; flessibilità degli orari negli uffici a contatto con il pubblico per ridurre i tempi di attesa agli sportelli. L’ISCRIZIONE ON-LINE La normativa vigente (legge 7 agosto 2012, n. 135) stabilisce che “a decorrere dall’anno scolastico 2012-2013, le iscrizioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line”. Dall’anno scolastico 2013-2014, il processo di dematerializzazione è stato ulteriormente incrementato attraverso una nuova procedura informatica per le iscrizioni on line, determinando così un’accelerazione della digitalizzazione di tutti i processi amministrativi. RILASCIO CERTIFICATI Il rilascio dei certificati viene effettuato nel rispetto dell’art.40, comma 02, DPR 445 del 2000, secondo cui le Amministrazioni sono tenute ad apporre sui certificati, a pena di nullità, la dicitura “ Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”. 45 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 La modulistica relativa alla vita scolastica dell’alunno è reperibile sul sito istituzionale e scaricabile ai sensi della legge sulla de materializzazione della pubblica amministrazione. CHIUSURA PREFESTIVI UFFICIO DI SEGRETERIA dicembre 2014 Mercoledì 24 Sabato 27 Mercoledì 31 gennaio 2015 aprile 2015 Sabato 3 Lunedì 5 Sabato 4 giugno 2015 luglio 2015 agosto 2015 Lunedì 1 Sabato 4 Sabato 11 Sabato 18 Sabato 25 Sabato 1 Sabato 8 Venerdì 14 Sabato 22 Sabato 29 ORARIO RICEVIMENTO UTENZA INTERNA (Docenti e personale ATA) : UTENZA ESTERNA (Genitori, rappresentanti di Enti-Associazioni ecc.): Dirigente Scolastico previo appuntamento telefonico La scuola predispone i seguenti spazi ben visibili adibiti all'informazione: ALBO ufficiale ALBO Online (sito web dell’ISC) ALBO sindacale BACHECA degli insegnanti. IL POF, LA CARTA DEI SERVIZI, IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO E IL CODICE DISCIPLINARE sono pubblicati all’albo sito- web della scuola. Presso l'ingresso e negli uffici è presente un operatore scolastico in grado di fornire all'utenza le informazioni per la fruizione del servizio. UFFICIO DIRIGENZA Dirigente Scolastico prof.ssa VITALI MARIA 46 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 DOCENTI COLLABORATORI SCUOLA SECONDARIA I GRADO Prof.ssa CELANI ROSSELLA Prof.ssa QUARESIMA EMANUELA DOCENTE COLLABORATORE SCUOLA PRIMARIA Ins.te CASTELLI GIOVANNA DOCENTE COLLABORATORE SCUOLA INFANZIA Ins.te DAMIANI MONIA (plesso Via Carrafo) Ins.te DI MECO MARIA VITTORIA (plesso Via Garibaldi) FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Gruppo di lavoro MORGANTI - SILVESTRI - SIMONETTI AREA 1 Gestione piano offerta formativa Responsabile: VITALI MARIA AREA 2 Sostegno al lavoro docente e gestione delle risorse informatiche e multimediali Gruppo di lavoro: MORGANTI - SILVESTRI - SIMONETTI AREA 3 Interventi e servizi per gli studenti integrazione/intercultura Gruppo di lavoro: DI MECO - FRACASSO - VAGNONI Responsabile: DE CAROLIS LEONARDO AREA 4 Realizzazione di progetti formativi e di orientamento d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola NUCLEO PER LA VALUTAZIONE D’ISTITUTO Responsabile: DE ANGELIS Gruppo di lavoro: DI MECO - FRACASSO - VAGNONI Responsabile: RICCI BARBARA DS+Collaboratori del DS+FS area 2+Commissione per la realizzazione degli obiettivi indicati nel D.M. del 19/09. RSU - RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE DE CAROLIS LEONARDO – STAFFOLANI PIERO ULDERICO - NEPI TOMASSINO 47 Piano dell’Offerta Formativa 2014/2015 Il CONSIGLIO DI ISTITUTO possiede al suo interno la Giunta esecutiva presieduta dal Dirigente scolastico - risulta formato dalla componente docenti, genitori e personale ATA - il Dirigente Scolastico è membro di diritto e la presidenza dell’organo collegiale è riservata alla componente genitori. Il COLLEGIO DEI DOCENTI è costituito da tutti i docenti della scuola, indi- pendentemente dal tipo di rapporto esistente con l’istituzione scolastica. ALTRI ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA I Consigli di intersezione della scuola dell’infanzia Il Consiglio di interclasse della scuola primaria I Consigli di classe della Scuola Secondaria di I grado formati dai docenti delle classi/sezioni e i rappresentanti dei genitori L’Assemblea del personale ATA VARIE COMMISSIONI DI CONSULENZA E DI STUDIO Gruppo di lavoro “H” per gli interventi a favore degli alunni diversamente abili Commissioni relative alle aree delle funzioni strumentali. ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZACompito Titolare Nominativo Sostituto Nominativo Datore di Lavoro Dirigente Scolastico MARIA VITALI Collaboratore CELANI Vicario ROSSELLA RSPP - ACCIARRI LUIGI - - Responsabile di Plesso Scuola Secondaria I Grado Docente EMANUELA QUARESIMA Docente CELANI ROSSELLA Responsabile di plesso S.Primaria Docente GIOVANNA CASTELLI Docente RICCI BARBARA Responsabile di plesso S. Infanzia Docente VITTORIA DI MECO Docente MANCINI M. TERESA Responsabile di plesso S. Infanzia Docente DAMIANI MONIA Docente FILIPPONI PATRIZIA Preposto alla sicurezza dei Lavoratori NEPI TOMASSINO Il presente documento è suscettibile di modifiche in itinere. 48
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