Documento classe V A Tecico abbilgiamento e moda

Istituto Istruzione Superiore
“SANNINO-PETRICCIONE”
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe V
Sezione A
Tecnico Abbigliamento e Moda
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Italiano: Prof. Manuela Iuliano
Storia: Prof. Manuela Iuliano
Matematica: Prof. Anna Matrisciano
Disegno Professionale: Prof. Anna Montalto
Tecniche di Settore:Prof. Assunta De Pasquale
Inglese: Prof. Silvana Monfrecola
Storia dell’Arte: Prof. Flavia Alfano
Educazione Fisica: Prof. Ennio Varriale
Religione: Prof. Adele Paparo
Sostegno: Proff. Maria Rosaria Romano -
Loredana
Barrecchia
Napoli, 15 maggio 2014
Il Dirigente Scolastico
PROF. RICCARDO
GULL
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
In seguito all’attuazione del piano di razionalizzazione delle istituzioni
scolastiche (d.l. n.112 del 25.06.2008, convertito l.n.133 del 06.08.2008), a
partire dall’ a.s. 2009-10 gli istituti scolastici IPIA “Sannino” di Ponticelli e IPIA
“Petriccione” di San Giovanni a Teduccio, confluiscono in un unico Istituto
Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Sannino– Petriccione”, con sede
centrale a Ponticelli in via De Meis 243, e sede distaccata in corso San Giovanni
a Teduccio. I due istituti sono collocati quindi nella periferia orientale della
città di Napoli, all’interno della Sesta Municipalità (Ponticelli, Barra, San
Giovanni a Teduccio).
Le due strutture scolastiche sono molto differenti tra di loro, essendo la sede
“ex Petriccione” un sito storico realizzato alla fine del XIX secolo, collocato in
prossimità delle antiche Officine di Pietrarsa, mentre la sede “ex Sannino” è
costituita da un complesso di edifici costruiti agli inizi degli anni ’90 del secolo
scorso. A partire dall’anno scolastico 2011-2012 l’IPIA “Sannino-Petriccione”
cambia denominazione in I.S.I.S (Istituto d’Istruzione Superiore) “SanninoPetriccione” con l’apertura di una sezione di Istituto Tecnico,settore tecnologico
ad indirizzo Elettronica-Elettrotecnica.
L’utenza di entrambe le scuole, proviene da un bacino territoriale molto vasto,
comprendente, oltre i quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni, l’ottava
municipalità Poggioreale-Zona Industriale e gran parte dei comuni vesuviani:
Cercola, San Sebastiano, Massa di Somma, Volla, San Giorgio a Cremano,
Portici, Ercolano, Torre Annunziata.
Elementi distintivi di un comprensorio così ampio sono derivabili dalla storia
economica della periferia napoletana, che ha visto, fino agli anni ’70 del secolo
scorso, le aree di San Giovanni, di Barra e del Torrese, caratterizzate da
un’economia fortemente industriale (indicativi gli insediamenti agro-alimentari,
le raffinerie per il settore chimico, le industrie meccanico/elettriche per
trasporti ferroviari, la cantieristica, ecc.), mentre la zona di Ponticelli e dei
comuni vesuviani caratterizzate da un’economia prevalentemente agricola, con
estese e pregiate coltivazioni di frutta e di ortaggi per il mercato locale e
nazionale.
La fine del secolo scorso ha visto cambiamenti significativi: la maggior parte
delle industrie è stata delocalizzata e l’inurbamento post terremoto ha svuotato
le campagne, sostituendo le aree verdi con quartieri dormitorio privi di un
radicamento economico, sociale e culturale.
La carenza delle idonee opere di urbanizzazione secondaria, di centri culturali e
di aggregazione, ha fatto assumere all’intera zona la classica conformazione
della periferia metropolitana, dove la violenza, la sopraffazione e le attività
illegali, storicamente già ramificate, hanno raggiunto una rara intensità.
Insieme alla persistenza di una sola grande realtà industriale (Ansaldo)
esistono attualmente delle attività artigianali e piccole industrie (tessile,
lavorazione delle pelli, metallurgia di precisione), che non hanno però i requisiti
adeguati per diventare poli industriali e artigianali trainanti, mentre diffuse
sono le attività sommerse.
Da questo quadro deriva l’alto tasso di disoccupazione e di precarietà che
caratterizza in modo particolare questa area, con la conseguente scarsa
possibilità per i giovani di inserirsi nel mercato del lavoro.
A tali problemi si deve aggiungere la presenza poco integrata di comunità di
immigrati, per lo più provenienti dall’Albania e da paesi centro-nord africani. Le
comunità Rom sono state invece costrette, nel 2007, a lasciare il territorio di
Ponticelli in seguito a gravi manifestazioni di intolleranza.
In tale contesto, il settore dei servizi ha visto negli ultimi anni un progressivo
seppur lento sviluppo, anche se, allo stato attuale, i servizi di sostegno ai
cittadini e alle famiglie risultano ancora insufficienti.
In questo quadro economico e sociale, l’Offerta Formativa dell’l’I.S.I.S,
indirizzata alla formazione di personale qualificato da inserire in imprese del
settore meccanico, elettrico, elettronico, chimico, enogastronomico e nei
settori della moda, dell’immagine e dei servizi alla salute (odontotecnica), si
pone come una possibilità di crescita per i giovani di queste aree.
Fino ad oggi però, l’istituzione scolastica nella sua generalità, non ha saputo
sempre soddisfare le aspettative e i bisogni del contesto in cui è inserita, sia
per lo sviluppo culturale ed economico non proficuo, sia per le difficoltà socioambientali, acuite dalla crisi socio-economica degli ultimi anni.
Dall’analisi dei dati risulta che la tipologia degli allievi frequentanti
l’istituto ha:
A
•
Estrema demotivazione allo studio.
•
Una situazione di disagio economico.
•
L’influenza di una subcultura deviante.
tali
difficoltà
sociali
bisogna
aggiungere
quelle
specifiche
didattiche:
•
Carenza nelle attività di base.
•
Non idoneo metodo di studio.
I bisogni emergenti dall’analisi fatta sono:
•
Educazione alla convivenza civile e sociale.
•
Interventi di riequilibrio sociale.
•
Consentire l’accesso a competenze professionali specifiche.
•
Inserimento nel mondo del lavoro.
educative
Ciò detto, per molti allievi, l’inserimento nel mondo del lavoro diventa una
possibilità in più per interagire in maniera diversa col territorio e proiettarsi
verso un futuro migliore.
LA SEDE “L. PETRICCIONE”
Un discorso a parte merita l’Istituto “Luigi Petriccione”, per l’importanza storica
e culturale che ha avuto dalla sua fondazione ad aggi.
L'IPIA "L. Petriccione" in Corso S. Giovanni a Teduccio, 887 Napoli, nasce con
Regio Decreto del 14/06/1885 n. 1738 a supporto delle Officine della Reale
Ferrovia situata nei pressi (Pietrarsa) e si trasforma da Regia Scuola
Industriale in Regia Scuola Popolare Operaia per Arti e Mestieri. Dalla sua
fondazione l'Istituto ha avuto, quale obiettivo primario, la formazione di operai
specializzati nel settore ferroviario. Dopo gli eventi bellici e le note
trasformazioni istituzionali, nel 1961 il Petriccione diventa IPSIA a tutti gli
effetti, aumentando nel corso degli anni l’offerta formativa e diventando polo di
aggregazione culturale.
Attualmente presso l'Istituto funzionano, corsi di qualifica per Operatore
Meccanico, Operatore Elettrico-Elettronico, Operatore Chimico-Biologico.
Dall’anno scolastico 2008/’09 si è aggiunto un nuovo corso: Abbigliamento e
Moda. L'Istituto ha realizzato, altresì, diversi corsi post-diploma, beneficiando
dei fondi FSE, per consentire agli iscritti un più rapido inserimento nel mondo
del lavoro.
L'Istituto è frequentato da giovani provenienti dalle zone S. Giovanni, Barra,
Ponticelli, S. Giorgio a Cremano e Portici, zone che nel corso degli anni hanno
visto un progressivo degrado urbanistico e sociale.La disoccupazione a cui fa
da contrappeso il dilagare della criminalità organizzata, l’insufficienza dei
servizi,sono di solito il retroterra di strutture familiari spesso inconsistenti, con
rilevanti problematiche di natura sociale e culturale.
Pertanto, per gli studenti che frequentano l’Istituto, la Scuola spesso
rappresenta l’unica istituzione valida ai fini della crescita e della formazione di
giovani adolescenti che si trovano ad affrontare anche un momento cruciale del
loro sviluppo fisico e psichico.
Alla luce di tali “bisogni” l’Istituto ha attivato una serie di strategie e di attività
finalizzate a sviluppare conoscenze e competenze non solo nel campo
professionale, ma anche sul piano umano, accogliendo e curando gli allievi
nella loro integrità e dignità di persona.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO
La classe V A Moda è composta da16 allievi, tutti provenienti dalla classe IV. A
tutt’oggi i frequentanti sono 13.
Il numero esiguo di allievi ha consentito un dialogo serrato ed individualizzato
sia sul piano della socializzazione, sia su quello dell’istruzione e ha permesso,
nel corrente anno scolastico, di recuperare le fondamentali capacità di
apprendimento di quegli allievi che hanno vissuto un corso di studi abbastanza
travagliato e di valorizzare l’impegno e le possibilità di altri che, con senso di
responsabilità, hanno sempre cercato di migliorarsi.
Si è avuta la continuità didattica solo in alcune discipline, la qual cosa non ha
impedito, tuttavia, di consolidare nel tempo il dialogo educativo con gli allievi e
di instaurare un clima di propositiva collaborazione tra docenti e alunni.
Nel presente anno scolastico, la classe ha evidenziato una certa eterogeneità di
intenti e di formazione: un primo gruppo di allievi ha confermato un impegno
serio e responsabile, palesando capacità autonome di rielaborazione e
partecipazione attiva e costruttiva nell’ambito del lavoro scolastico. Per essi si
può parlare di un deciso progresso nella capacità di intraprendere processi
conoscitivi più consapevoli e ragionati, di affrontare con maggiore agilità
collegamenti e rapporti interdisciplinari, di esprimersi con testi sempre più
coerenti ed organici in sede di giudizio e di fornire soluzioni alternative.
Il secondo gruppo, pur presentando alcune lacune nella preparazione di base,
grazie a continue sollecitazioni, ha mostrato, in itinere, volontà ed impegno più
adeguati.
Nell’area tecnico professionale la quasi totalità della classe ha dimostrato
interesse e competenze raggiungendo risultati pregevoli.
Gli allievi hanno evidenziato sempre un comportamento corretto ed una
frequenza relativamente assidua, sintomatica della maturità comportamentale
conseguita nel percorso scolastico. Da evidenziare, nella classe, la presenza di
un’allieva diversamente abile ( relazione finale in allegato) che unisce ai propri
limiti oggettivi anche una serie di grossi problemi personali e familiari che
hanno, purtroppo, condizionato sfavorevolmente il suo corso di studi.
CANDIDATI INTERNI
n
Cognome e nome
Luogo di nascita
1
Ascione Urania
Claudia
Torre del Greco (NA)
07/02/1995
2
Beneduce Cecilia
Massa di Somma (NA)
07/08/1995
3 Caselino Martina
Napoli
14/02/1995
4
De Angelis Riccardo
Napoli
01/05/1993
5
De Francescantonio
Maria Laura
Massa di Somma (NA)
15/12/1993
Torre del Greco(NA)
04/12/1993
6
De Pasca Sara
data
7
Farletti Giovanna
Torre del Greco(NA)
11/10/1995
8
Freda Vincenzo
Napoli
13/04/1993
9
Lamanna Carolina
Napoli
20/05/1994
10 Mauri Simona
Torre del Greco(NA)
21/01/1995
11 Mulo Rosa
Napoli
18/10/1994
12 Oliviero Rosa
Pollena Trocchia(NA)
28/10/1995
13 Papa Roberta
Napoli
21/10/1995
14 Raggioli Giorgia
San Giorgio a Cremano( NA)
23/10/1995
15 Salzano Lucia
Massa di Somma (NA)
22/07/1993
16 Tranzillo Leonarda
La Spezia
27/08/1995
CREDITO SCOLASTICO
CATEGORIA
Credito scolastico
curriculare
Credito scolastico
extracurriculare
Credito formativo
MODALITA’
TIPOLOGIA
-
frequenza
partecipazione e interesse al
lavoro scolastico
approfondimento disciplinare
autonomo e/o guidato
omogeneità dell’impegno
Acquisito in orario
-
corsi svolti nella scuola
corsi integrativi
corsi sportivi
Acquisito fuori dalla
scuola di appartenenza e
debitamente certificato
-
corsi di lingua
corsi di informatica
attività di formazione
attività di volontariato
sport
-
Acquisito nell’ambito
del corso di studi
-
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
Il credito scolastico extracurriculare e il credito formativo è valutato dal CdC e concorre alla
assegnazione della fascia superiore in sede di scrutinio finale.
N.
Nominativo
Credito
3° anno
Credito
4° anno
1
Ascione Urania Claudia
4
4
2
Beneduce Cecilia
4
3
3
Caselino Martina
7
4
4
3
5
5
5
5
4
5
6
De Angelis Riccardo
De Francescantonio Maria
Laura
De Pasca Sara
7
Farletti Giovanna
7
5
8
Freda Vincenzo
5
4
3
4
9
Lamanna Carolina
Credito
5° anno
Credito
totale
10
Mauri Simona
4
4
11
Mulo Rosa
4
4
12
Oliviero Rosa
6
4
13
Papa Roberta
5
4
14
Raggioli Giorgia
7
5
15
Salzano Lucia
5
4
16
Tranzillo Leonarda
5
4
CRITERI DI VALUTAZIONE NEL PERCORSO CURRICULARE
VOTO
10
9
8
7
CONOSCENZE
Possiede una conoscenza
completa, coordinata,
approfondita e ampliata degli
argomenti, delle informazioni
e dei termini. Espone i
contenuti in modo preciso,
chiaro e completo.
Possiede una conoscenza
completa,
coordinata, approfondita
degli
argomenti delle informazioni
e dei termini. Espone i
contenuti con grande fluidità
e ricchezza progettuale e
verbale.
Possiede una conoscenza
completa e
approfondita degli
argomenti, delle informazioni
e dei termini.
Espone i contenuti con
precisione, in forma
comprensibile e articolata.
Possiede una conoscenza
completa degli
argomenti,delle informazioni
e dei termini. Espone i
contenuti con precisione, in
forma comprensibile e
argomentata.
COMPETENZE
Lavora in
autonomia,organizza
il proprio
lavoro,utilizza le
tecnicheappropriate,
opera congrande
precisione
eoriginalità.
Lavora in autonomia,
organizza il proprio
lavoro, utilizza le
tecniche con
proprietà, opera con
grande precisione e
originalità.
Lavora in autonomia,
organizza il proprio
lavoro, utilizza le
tecniche con
proprietà, opera con
precisione.
Sa utilizzare le
tecniche appropriate
e opera con
precisione anche se
non sempre in
completa autonomia.
CAPACITA
Risolve correttamente i
problemi con
procedure logiche e
chiare, senza alcun
errore.
Risolve correttamente i
problemi con
procedure logiche e
chiare, errorie
imprecisioni
riguardanosolo aspetti
marginali.
Risolve correttamente i
problemi con
procedure valide,
anche se a volte si
nota incompletezza
Risolve correttamente i
problemi con
procedure valide,
anche se avolte si
notano incompletezze
6
5
4
3
2
1
Dimostra di possedere le
conoscenze essenziali degli
argomenti, delle
informazioni, dei termini.
Espone i contenuti con
accettabile correttezza e in
forma comprensibile. Se
guidato, riesce a fornire
chiarimenti, precisazioni,
completamenti.
Dimostra di avere studiato,
ma di non aver conseguito
una sufficiente assimilazione.
Espone i contenuti con
qualche imprecisione e in
forma non sempre logica e
comprensibile.
Dimostra di non conoscere
gli argomenti. Espone i
contenuti con lacune ed
errori. L’argomentazione è
confusa ed incerta.
Dimostra studio molto scarso
o nullo.
Espone i contenuti con gravi
lacune ed errori, in forma
disordinata, poco chiara,
superficiale e contraddittoria.
Esegue con
correttezza
le procedure apprese
e opera con
accettabile
precisione.
Incontra difficoltà nella
applicazione delle
conoscenze. Risolve i
problemi con
procedure valide ma
emergono alcune
incertezze;
i passaggi più difficili
non vengono superati.
Ha bisogno di essere
guidato o di imitare,
solo così riesce a
ottenere risultati
accettabili.
Nei problemi commette
errori di procedura o
non
ne trova una valida, a
volte anche su
argomentiessenziali.
Denota disimpegno e
ignoranza delle
metodiche.
Opera in modo
impreciso.
Denota disimpegno
e/o ignoranza delle
metodiche. Opera in
modo gravemente
impreciso e a volte
costituisce disturbo
per gli altri.
Nei problemi commette
errori anche gravi,
dimostrando di non
possedere procedure
risolutive.
Nei problemi commette
numerosierrori anche
gravi, dimostrando di
non possedere nessuna
procedura risolutiva
PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE
OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI
Profilo professionale del Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda
La figura professionale del tecnico dell’abbigliamento e della moda può inserirsi
nell’ambito di quei segmenti specifici inglobati nel ciclo produttivo di una
piccola o
media industria di abbigliamento e può svolgere un lavoro autonomo o
cooperativo di
consulenza tecnica. A tale scopo deve essere in grado di:
Elaborare progetti finalizzati alla produzione di capi d’abbigliamento, sia a
livello artigianale/sartoriale sia a livello industriale della piccola e media
impresa.
Utilizzare mezzi e strumenti idonei e tenere conto degli aspetti tecnici,
creativi e comunicativi che la flessibilità del mondo del lavoro richiede.
Conoscere l’organizzazione aziendale e il ciclo completo di lavorazione, i
materiali e la tipologia delle attrezzature.
Conoscere e utilizzare la strumentazione computerizzata relativa ai software
per la modellistica e il design.
Conoscere le norme di sicurezza ambientale e del lavoro.
In particolare il tecnico dell’abbigliamento e della moda deve:
Saper interpretare e produrre figurini di ogni genere, graficamente chiari,
proporzionalmente corretti, con originali tecniche di rappresentazione e
accompagnati da note tecniche e sartoriali esplicative;
Conoscere e indicare i tessuti, valutandone le caratteristiche merceologiche
e proporre gli accessori idonei ai modelli progettati;
Conoscere e utilizzare con competenza la modellistica e la confezione sia
artigianale che industriale dimostrando di essere in grado di verificare la
corrispondenza tra il figurino proposto, la progettazione grafica e
l’assemblaggio su stoffa;
Conoscere e saper compilare le schede relative alla preparazione alla
produzione;
Conoscere e utilizzare correttamente la terminologia specifica settoriale.
Deve, quindi, aver acquisito le seguenti competenze tecniche :
Capacità operative nell’ambito della moda in riferimento alla progettazione,
realizzazione e marketing di capi di abbigliamento, in particolare, capacità di
realizzazione dei prototipi di campionario.
Capacità di ricerca di soluzioni originali nelle varie fasi di lavoro e attenzione
alla puntuale coerenza con le finalità progettuali nella fase esecutiva e di
rielaborazione.
Capacità di seguire l’evoluzione tecnologica del mercato.
Capacità di scelta e utilizzo dei principali tessuti, materiali di sostegno e
accessori
per compiere scelte appropriate in funzione del rapporto qualità-prodotto.
Capacità di operare in team su specifici progetti.
Capacità operative nell’uso di software applicativi.
Deve inoltre avere le seguenti competenze di carattere generale:
Aver sviluppato attitudini al senso della complessità e della flessibilità del
pensiero, oltre che alla creatività.
Saper leggere vari tipi di testo in modo personale e critico.
Saper interpretare testi di carattere professionale.
Possedere un linguaggio specifico e adeguato alle varie situazioni
comunicative.
Saper analizzare un problema nelle sue articolazioni e proporre ipotesi
risolutive.
Aver acquisito capacità organizzative in un lavoro di équipe.
Essere in grado di inserirsi professionalmente nella realtà territoriale locale
operando scelte autonome e consapevoli.
OBIETTIVI
OBIETTIVI FORMATIVI
• Saper collaborare nella partecipazione alle attività didattiche e
nell’organizzazione del lavoro
• Saper lavorare in gruppo
• Rispettare impegni, modalità e tempi del lavoro concordato
• Saper apprezzare i valori della vita relazionale
• Saper cogliere i valori della legalità intesa come rifiuto della violenza e
dell’intolleranza nei confronti delle idee e dei comportamenti altrui
• Saper valutare ed autovalutarsi.
OBIETTIVI TRASVERSALI
• Sapersi esprimere in maniera chiara, corretta, logica, sintetica nella
produzione orale e scritta
• Saper utilizzare i linguaggi specifici delle varie discipline
• Comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo letterario,
scientifico e tecnico
• Potenziare capacità logico-deduttive
• Porsi problemi e prospettare soluzioni
• Essere in grado di essere versatili e propensi al continuo aggiornamento
culturale
OBIETTIVI E PROGRAMMI DI TUTTE LE DISCIPLINE
ITALIANO
Nel quinto anno gli studenti hanno acquisito le linee di sviluppo del patrimonio
letterario – artistico italiano e straniero, nonché l’utilizzodegli strumenti per
comprendere e contestualizzare i testi.
Il suddetto percorso si è articolato attraverso i seguenti punti:
- Consolidamento degli obiettivi perseguiti nel corso del primo e del secondo
biennio
- Acquisizione degli strumenti culturali e metodologici per porsi con
atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi
fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.
- Sviluppo delle competenze espressive e comunicative e utilizzo di registri
comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici
- Contestualizzazione di testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di
differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana
e di altri popoli.
- Saper effettuare un’approfondita analisi contenutistica e formale di testi.
Saper leggere criticamente testi, sia in riferimento all’opera di un singolo
autore, sia in riferimento al contesto storico-culturale in cui opera.
- Saper operare confronti critici e collegamenti tra testi, temi, autori.
- Saper contestualizzare la produzione letteraria in relazione alle problematiche
storico-culturali dell’epoca.
- Saper leggere autonomamente testi integrali di autori moderni italiani e
stranieri.
- Saper argomentare oralmente e per iscritto in modo approfondito, coerente e
formalmente corretto.
- Saper formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario anche
mettendolo in relazione alle esperienze personali.
STORIA
-Valorizzazione della conoscenza degli eventi storici del passato per cogliere i
legami che intercorrono tra presente e passato.
-Focalizzazione dell’attenzione su eventi e problematiche ricorrenti
comparazione di personaggi, eventi, situazioni al fine di valutare
comprendere i perché dei fenomeni.
-Sviluppo, attraverso le
interpretative autonome.
conoscenze
acquisite,
di
capacità
critiche
e
e
ed
- Saper riconoscere, comprendere e valutare le più importanti relazioni tra
dati, concetti e fenomeni.
- Saper individuare e descrivere analogie e differenze, continuità e rotture tra
fenomeni.
- Saper esporre concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti
storico-culturali.
- saper classificare e organizzare dati, leggere e strutturare tabelle, grafici,
cronologie, atlanti.
- Saper utilizzare concetti e lessico appropriati e significativi.
PROGRAMMA DI ITALIANO
1. La letteratura di fine Ottocento
1.1. Positivismo, Realismo e Verismo. Affinità e divergenze
2. G. Verga
2.1La vita
2.2Le opere giovanili. La svolta stilistica rappresentata da Nedda
2.3 Il ciclo dei vinti. I Malavoglia e Mastro don Gesualdo
2.4 Le Novelle
Letture.Brani scelti da I Malavoglia e Mastro don Gesualdo
3. Il Decadentismo
3.1 Caratteri generali
3.2 Il Decadentismo inglese e Oscar Wilde
3.3 Il Decadentismo francese. I Simbolisti
3.4 Il Decadentismo italiano
4. G. Pascoli
4.1 La vita, il pensiero
4.2 Le opere. I contenuti della poesia pascoliana, la poetica del “fanciullino”
Letture. da Il fanciullino: il fanciullino musico;
da Myricae: X Agosto, Lavandare, Novembre, Temporale, Il Lampo, Il Tuono;
da I canti di Castelvecchio: La tessitrice
5. G. D’Annunzio
5.1 La vita, il pensiero, le opere giovanili
5.2 L’estetismo e il superomismo
5.3 Il ciclo dei romanzi
5.4 Le laudi
5.5 Il teatro dannunziano
Letture. Brani scelti da Il piacere, Il trionfo della morte, Notturno; da Alcyone:
La pioggia nel pineto, I pastori.
6. La poesia delle avanguardie: Crepuscolari e Futuristi
6.1 I Crepuscolari: la nascita del movimento, la poetica
6.2 I Futuristi: la nascita del movimento, la poetica
Letture. M. Moretti Le prime tristezze; G.GozzanoL’amica di nonna Speranza;
dal Manifesto del Futurismo alcuni principi ideologici e tecnici.
7. L. Pirandello
7.1 La vita, il pensiero, le prime opere
7.2 L’umorismo
7.3 Le novelle, i romanzi, il teatro
Letture. Brani scelti da L’umorismo, Il Fu Mattia Pascal, Sei personaggi in cerca
d’autore.
8. I. Svevo
8.1 La vita, il pensiero
8.2 Il contesto storico, sociale, geografico
8.3 Le opere
Letture. Brani scelti da Senilità – la morte di Amalia- ; La coscienza di Zenoprefazione, l’ultima sigaretta, il finale.
9. L’Ermetismo e la poesia lirica del Novecento
9.1 Caratteri generali
10. G. Ungaretti
10.1 La vita, le opere, la poetica
Letture. Da L’Allegria: Veglia, Sono una creatura, S. Martino del Carso, Soldati;
da Il sentimento del tempo: La madre; da Il dolore: Non gridate più.
11. E. Montale
11.1 La vita, le opere, la poetica
Letture. Da Ossi di seppia, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di
vivere ho incontrato, Non chiederci la parola; da Le occasioni: La casa dei
doganieri, Non recidere forbice..
12. S. Quasimodo
12.1 La vita, le opere, la poetica
Letture. Da Acque e terre: Ed è subito sera, Vicolo; da Giorno dopo giorno: Alle
fronde dei salici; da La vita non è sogno: Lamento per il Sud
13. Il Neorealismo
13.1 Caratteristiche generali. Il Neorealismo e il cinema
14. P. Levi e la letteratura dell’olocausto
14.1 La vita e le opere
Letture. Brani scelti da Se questo è un uomo
15. C. Levi
15.1 La vita e le opere
Letture. Brani scelti da Cristo si è fermato a Eboli
16. B. Fenoglio
16.1 La vita e le opere
Letture. Brani scelti da La malora e Una questione privata
17. I. Silone
17.1 La vita e le opere
Letture. Brani scelti da Fontamara
PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE
La Riforma e la Controriforma
Ripercussioni sulle arti figurative della ortodossia cattolica
Dalla Maniera all’arte contro riformata
La moda del Cinquecento
Evoluzione del costume e peculiarità di alcuni costumi europei
La moda femminile in Italia : i costumi veneziani, la moda attraverso i ritratti
di Bronzino della corte mdicea; la moda regale in Inghilterra e gli abiti del re
Enrico VIII e della regina Elisabetta.
Trattatistica ed Accademie
L’Accademia delli Desiderosi e la riforma di Annibale Carracci .
La rivoluzione antiaccademica di Caravaggio
La moda del Seicento
Evoluzione del costume e peculiarità di alcuni costumi europei
Aspetti della moda in Italia : i costumi popolari napoletani, e la moda
femminile attraverso i quadri di Caravaggio; la moda regale in Francia gli
abiti del re Luigi XIV e dell’Infanta Margherita
Il Barocco
Lo stile del trionfo cattolico. Caratteri generali del linguaggio architettonico
.Il mutamento urbano delle città. Napoli barocca, Roma barocca.
La pittura barocca
Il Rococò
Architettura, pittura e scultura
Caratteri stilistici della pittura francese
La moda del Settecento
Evoluzione del costume e peculiarità di alcuni costumi europei
La moda in Francia attraverso i costumi della regina Maria Antonietta
La moda a Napoli alla fine del Settecento: i costumi popolari napoletani, e la
moda femminile
Il Neoclassicismo
L’eredità classica.L’arte tra etica e funzionalismo
Caratteristiche generali. David e l’esigenza di espressione civica; Canova e la
ricerca estetica della forma perfetta
La moda del Settecento
Evoluzione del costume e peculiarità legate all’Illuminismo e agli esiti della
Rivoluzione Francese.
La libertà nell’abbigliamento. La moda al tempo dell’impero napoleonico
attraverso il quadro di David : L’Incoronazione di Napoleone
Il Romanticismo
La fuga verso il passato e il coinvolgimento emotivo.
I concetti di Sublime e di Pittoresco nelle opera dei pittori europei Friedrich,
Turner, Constable
Gericault e Delacroix
La pittura romantica in Italia: Hayez
Il Realismo
La poetica del vero e l’osservazione della realtà popolare: Courbet
La moda dell’Ottocento
Evoluzione del costume e peculiarità nel costume europeo
Il ritorno al controllo del corpo tra busti, crinoline e posticci. La moda in
Francia e in Italia
E’ previsto il trattamento a Maggio dell’ultimo modulo dedicato
all’Impressionismo:
L’Impressionismo
Dalla nascita della fotografia al soggettivismo pittorico
Manet:, Monet, Renoir Degas
Il Post- impressionismo
Cézanne, La montagna Sainte-Victoire
Van Gogh, Notte stellata
PROGRAMMA TECNICHE DI SETTORE
OBIETTIVI DISCIPLINARI
CONOSCENZE
· Conoscere la struttura del lavoro artigianale e l’organizzazione produttiva
aziendale.
· Conoscere le procedure per l’allestimento dei prototipi.
· Conoscere i criteri per il piazzamento in relazione al tessuto prescelto e alla
fattibilità tecnica del confezionamento, con particolare attenzione al consumo.
COMPETENZE
· Saper tradurre il figurino e il disegno in piano nella realtà tridimensionale di
un capo di abbigliamento che rispetti linea, volume e vestibilità del modello.
· Saper realizzare i grafici modellistici base e le principali trasformazioni dei
capi studiati e realizzati nell’arco del quinquennio con l’ausilio di schede che ne
guidano il procedimento progettuale.
· Saper costruire tavole tecniche con lo sviluppo delle parti di un modello.
· Saper compilare semplici schede tecniche modellistiche utilizzando un
linguaggio tecnico e merceologico corretto e appropriato.
· Saper effettuare su manichino una verifica del prototipo per valutarne volumi,
linee e tagli in relazione al figurino e l’adattabilità al corpo.
ABILITA’
· Essere in grado di realizzare la confezione di un capo curandone il livello di
qualità.
· Saper assemblare un capo rispettando l’iter operativo, i tempi e le scadenze
previste, i criteri di ordine e precisione richiesti nella confezione dimostrando di
aver compreso il procedimento di lavorazione del capo.
· Sapersi relazionare in un contesto lavorativo e collaborare per seguire un
obiettivo comune.
VALUTAZIONE
STRUMENTI DI VERIFICA:
· Realizzazione di cartamodelli in scala 1:1 e tavole tecniche in scala 1:2
· Realizzazione di prototipi in scala reale o ridotta
· Progettazione e realizzazione di capi
· Test strutturati
· Compilazione di schede tecniche
CRITERI DI VALUTAZIONE:
. Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure;
(valutazione formativa)
. Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo
conto della situazione di partenza (valutazione sommativa)
· Correttezza e pertinenza della trasformazione del modello in relazione al
figurino proposto
· Precisione, chiarezza e completezza nell’elaborato grafico
· Conoscenza e uso corretto dei segni convenzionali e delle diciture tecniche
· Ordine logico e operativo nell’iter della confezione
· Rispetto delle fasi e dei tempi assegnati
· Correttezza e completezza dei dati tecnici nella compilazione di schede
· Autonomia nell’elaborazione grafica del modello e nelle procedure di
realizzazione di un capo
. Osservazioni sul comportamento di lavoro: partecipazione, impegno, metodo
di studio e di lavoro.
TEMPI E SPAZI
5 ore settimanali per un monte ore annuale di circa 185 ore.
METODOLOGIA DIDATTICA
Gli argomenti relativi ai moduli programmati sono stati trattati partendo
sempre da una visione generale e sistemica dell’attività laboratoriale partendo
da una discussione collettiva sulle conoscenze e abilità pregresse. Dal briefing
iniziale finalizzato alla ricerca di soluzioni funzionali al progetto da realizzare, le
allieve hanno eseguito la fase grafica che le ha condotte alla realizzazione del
prodotto.
STRUMENTI ADOTTATI
· Appunti sulle procedure esecutive di progettazione e montaggio
· Fotocopie, schemi e grafici
· Materiale tecnico e grafico presente nel laboratorio
· PC, Lavagna Interattiva Multimediale
· Riviste e libri specialistici
CONTENUTI
MOD.1
MOD.2
MOD.3
Tecnica della modellistica artigianale
UD 1/1 Terminologia tecnica del settore
UD 1/2 Strumenti e materiali di lavoro
UD 1/3 Sviluppo e trasformazione dei modelli in scala ridotta 1: 5.
UD 1/4 Studio tecnico di figurini, anche in scala ridotta 1:5
Tecnica della modellistica industriale
UD 2/1 Terminologia tecnica del settore
UD 2/2 Tecnologia della produzione industriale
UD 2/3 Industrializzazione dei modelli
UD 2/4 Sviluppo taglie, manuale e/o con supporto informatico.
Tecnica ed interpretazione stilistica
UD 3/1 Il figurino di moda, il disegno in piatto e lo sviluppo del
modello
UD 3/2 Studio delle linee e tendenze moda: creazione di abiti
UD 3/3 Abbinamento colori, tessuti, modelli.
UD 3/4 Tecniche del drappeggio, della rotazione del modello, della
eliminazione delle riprese attraverso i tagli, con
particolare riferimento ad abiti da sposa e da sera
MOD.4
Progettazione stilistica
UD 4/1 Progetti per una collezione d’Alta Moda
UD 4/2 Studio degli accessori: borse, scarpe, cappelli
.
MOD.5
Studio e realizzazione di un capo da presentare all’esame di stato
UD 5/1 Analisi, studio e scelta del modello dalla collezione di
Disegno Professionale e proposta del materiale adeguato alla realizzazione.
UD 5/2 Compilazione della scheda tecnica
UD5/3 Scelta della base appropriata ed elaborazione delle
trasformazioni e sviluppo pezzi. Piazzamento e realizzazione della confezione
UD5/4 Progettazione della tavola tecnica di trasformazione e
sviluppo del modello( scala 1:2 )
UD 5/5 Relazione tecnica finale
DISEGNO PROFESSIONALE
OBIETTIVI
• Essere in grado di osservare, analizzare, contestualizzare ed estrapolare
attraverso l’analisi di riviste di moda e del settore, quelle che sono le
tendenze attuali della moda
• Saper personalizzare un figurino facendo particolare attenzione alle
posizioni, le acconciature, il modo di rappresentare mani e piedi.
• Saper ideare e progettare una mini collezione con capi coerenti tra di
loro e con il figurino che li rappresenta. Essere in grado di disegnarne i
relativi plat e schede tecniche. Ideare un tessuto coerente con la
collezione, Saper scegliere una cartella colori idonea al lavoro svolto.
Saper abbinare ai figurini accessori.
• Essere in grado di personalizzare capi di abbigliamento trovando tra i
capi base motivi e particolari che li accomunino e rendano unici.
• Essere in grado attraverso una ricerca personale di comporre un book
finale utile ed appropriato alla presentazione dei propri elaborati
PROGRAMMA
IL PROTOTIPO-FIGURA
Stilizzazione del figurino di moda
.
Potenziamento delle tecniche di stilizzazione
.
Costruzione di un prototipo-figura personalizzato
.
Studio di posture e dei particolari
LA COLLEZIONE. Mood. Iter progettuale, scheda tecnica e disegno in piano,
.
La cartella colore.
COLLEZIONI ISPIRATE AD ALCUNI PERIODI STORICI
La Bella Epoque e l’avvento dello stile floreale:
.
Analisi del costume storico; la linea a S
.
La collezione: Il Modernismo in Spagna di Gaudi’: il parco Guell
.
Klimt e la secessione viennese
LA MODA NEGLI ANNI 1910/15
GLI ANNI ‘20
.
Glianni del charleston
.
La tuta di Thayath
.
La rivoluzione di Coco Chanel
.
Sviluppo di una mini collezione moda ispirata alla moda anni ’20 :la linea
a matita
GLI ANNI ‘30
L’avvento del cinema e l’influenza della corrente surrealista con Elsa
Schiaparelli e Salvador Dalì
.
Analisi del costume storico;
.
Sviluppo di una mini collezione moda ispirata alla moda anni ’30
Progettazione concorso SPOSISSIMA 2013- VALLO DELLA LUCANIA
Progettazione concorso PREMIO ISABELLA 2014
Progettazione di un book personalizzato.
Preparazione disegni tesina di fine anno.
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
Avendo l'Ed. fisica come finalità generale quella dell'ordinato sviluppo psicomotorio finalizzato alla formazione della personalità, ho cercato di raggiungere
determinati fini educativi:
-Rafforzare il senso della disciplina senza sopprimere la personalità
-Sviluppare la socializzazione ed il senso civico
-Compensare con il movimento i danni della sedentarietà scolastica e
lavorativa
-Rendere consapevole l'alunno dell'utilità dell'esercizio fisico anche attraverso
la
conoscenza di alcune nozioni di anatomia
-Incentivare l'attività motoria sportiva e ricreativa
Obiettivi operativi
1. POTENZIAMENTO FISIOLOGICO E AFFINAMENTO DEGLI SCHEMI
MOTORI
-Miglioramento della resistenza e della funzione cardio-circolatoria e
respiratoria
-Potenziamento ed elasticità muscolare
-Mobilità articolare
-Velocità
-Resistenza
-Equilibrio
-Coordinazione
2.ATTIVITA' FINALIZZATE A FAVORIRE LA SOCIALIZZAZIONE
-Gare a squadre ed a gruppi
3.CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Breve profilo della classe
Nel corso dell'anno scolastico la classe non ha richiesto particolari interventi,
in quanto gli allievi hanno dimostrato una buona capacità di apprendimento
consentendo, così, al docente di portare a termine gli obiettivi prefissati con
buoni risultati. Alcuni allievi si sono messi in evidenza per le loro capacità
psico-motorie, ottenendo ottimi risultati, specialmente negli sport di squadra.
Verifiche e valutazioni
Le verifiche sono state effettuate attraverso l'osservazione sistematica del
comportamento motorio, con colloqui collettivi sugli argomenti teorici trattati e
su gare sportive interne.
La valutazione finale ha tenuto presente il grado di apprendimento rispetto ai
Livelli di partenza delle conoscenze tecniche e teoriche, nonchè l'impegno e
la partecipazione mostrati durante le lezioni.
Tempi
Ore settimanali 2
PROGRAMMA DI MATEMATICA
Modulo n. 1
Equazioni
• Richiami sulle equazioni di secondo grado e di grado superiore al secondo
e riconducibili ad equazioni di primo e secondo grado
• Equazioni biquadratiche
• Equazioni goniometriche elementari e riconducibili a quelle elementari.
• Equazioni logaritmiche
• Equazioni esponenziali
Modulo n. 2
Disequazioni
•
Disequazioni di secondo grado intere e fratte
• Disequazioni biquadratiche
• Disequazioni logaritmiche
• Disequazioni esponenziali
• Sistemi di disequazioni
Modulo n. 3
Studio di una funzione:
Funzioni
• Concetto generale – funzioni razionali, irrazionali, goniometriche,
logaritmiche ed esponenziali. Dominio di una funzione. Positività.
Intersezione con gli assi.
Limiti
• Definizione di intorno. Definizione di punto di accumulazione per un
insieme.
• Concetto di limite finito per x che tende ad un numero finito
(
visualizzazione grafica)
• Concetto di limite finito per x che tende ad un numero infinito
(visualizzazione grafica)
• Concetto di limite infinito per x che tende ad un numero finito o infinito
(visualizzazione grafica)
•
•
•
•
•
Teorema dell’unicità di un limite (enunciato)
Teorema della permanenza del segno (enunciato)
Teorema del confronto fra limiti (enunciato)
Teorema della somma, della differenza, del prodotto e del quoziente
Limiti che si presentano in forma indeterminata
Continuità
• Definizione
• Funzioni continue in un punto
• Funzioni continue in un intervallo
• Punti di discontinuità di una funzione
• Asintoti
Derivate
• Definizione di derivata di una funzione in una variabile reale
• Significato geometrico di derivata
• Equazione della retta tangente ad una curva in un suo punto
• Derivate delle funzioni elementari
• Derivata del prodotto di due funzioni
• Derivata del rapporto tra due funzioni
• Derivata di una funzione composta
• Retta tangente al grafico di una funzione
Teoremi del calcolo differenziale
• Teorema di Rolle, Lagrange, Cauchy e significato geometrico.
• Teorema di De L’Hospital
Crescenza e decrescenza di una funzione
• Determinazione degli intervalli nei quali una funzione è crescente o
decrescente
• Dimostrazione del teorema che lega la crescenza e la decrescenza di una
funzione al segno della derivata prima. Visualizzazione grafica
• Massimi e minimi relativi
• Massimi e minimi assoluti
Bibliografia: Tonolini – Approccio alla Matematica vol. H – Ed. Minerva
PROGRAMMA DI INGLESE
GRAMMAR
-Simple present
-Present continuous
-Simple past (regular-irregular verbs)
-Past continuous
-Present perfect
-Simple past/past continuous
-Simple past/present perfect
-Past perfect
-Duration form ( present perfect/present perfect continuous )
for-since
MODAL VERBS (can-could-will be able to-must-should-had to)
Future tense ( shall/will-to be going to-present continuous)
Pronouns-adjectives- prepositions-adverbs
Phrasal verbs
TECHINICAL READINGS
A successful marketing campaign
The fashion show as a business
A fashion show in NewYork
What women want
Teenage stores
What teenagers want
Computers in the clothing industry
More than a web site
Fashion and style
-
Le suddette letture tecniche sono state accompagnate da esercizi di
comprensione, da traduzioni, sintesi ed elaborazione dei testi proposti.
Inoltre sono state effettuate letture e traduzioni da “ Fashion Magazines ”
PROGRAMMA RELIGIONE
•
•
•
•
•
•
Principali concetti sulla morale
I diritti dell’uomo
Giustizia, carità, solidarietà
La pace
Pace e Pluralismo
Il razzismo nel novecento
•
•
•
•
Forme attuali di razzismo
Elementi di bioetica
Il mondo del lavoro
La scelta universitaria
ATTIVITA’ PROFESSIONALIZANTE: ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
PROGETTO FORMATIVO
Figura professionale di Visual Merchandiser
CARATTERISTICHE dell’attività in ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’alternanza scuola-lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n.
77 del 15 aprile 2005, ha sostituito l’Area di professionalizzazione nelle quarte
e quinte classi degli istituti professionali con 132 ore di attività svolta
parzialmente in sede scolastica e per il resto in stage aziendale, secondo
quanto previsto all’articolo 8, comma 3, del D.P.R. n.87/2010. Essa
rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti
finalità:
· collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi
reali;
· favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali;
· arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze
spendibili
nel mercato del lavoro;
· realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la
società;
· correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del
territorio.
La riforma degli Istituti Professionali prevede, infatti, che nella progettazione
dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che
valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e
mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di alternanza
scuola lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una pluralità di
soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e
personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in
ambienti operativi reali.
Il percorso in oggetto,articolato in due annualità, per 66 ore annue, è destinato
agli allievi dell’ indirizzo ” Tecnico Abbigliamento e Moda“ , e prevede un
itinerario metodologico che contiene elementi specifici per l’acquisizione di
competenze professionali relativi alla filiera del settore Moda. Con particolare
riguardo alle competenze e al ruolo della figura professionale di Visual
Merchandising .
Il Visual Merchandiser è un attento osservatore della realtà sociale, del
mercato e dei trend di consumo, che si occupa di organizzare la disposizione
delle merci nei punti vendita in modo da renderle immediatamente attraenti
agli occhi del cliente, mostrandone le caratteristiche distintive, massimizzando
l’impatto visivo e interpretando i codici e i valori del brand.
Gli obiettivi
Il Visual sarà in grado sviluppare da un lato le abilità e le competenze connesse
all’attività di marketing e comunicazione, dall’altro le tecniche necessarie allo
sviluppo e alla progettazione di un format retail coerente con l’immagine e i
valori del brand.
Sarà inoltre in grado di conoscere tecniche (sui materiali, le attrezzature, i
colori, le luci, la gestione del magazzino), competenze di marketing, e la
capacità di coordinare vari linguaggi di comunicazione (corporate identity,
arredamento, cartelloni, design, packaging ecc.).
Profili professionali di riferimento: Responsabile show room; responsabile
punto vendite; Visual merchandising; vetrinista.
Nella prima annualità si sono trattate le principali tematiche connesse alla
pubblicizzazione del prodotto all’interno dello store. Si è passati dalla
progettazione grafica dello spazio espositivo, con l’utilizzo anche dei software
di grafica (CAD), ad accenni al marketing del prodotto moda, con particolare
attenzione rivolta allo studio del prodotto, del soggetto fruitore della merce (il
consumatore), e a tutti gli aspetti comunicativi più importati. La vendita, il
prodotto (consumatore e distribuzione), il punto vendita e distribuzione del
prodotto, cenni di marketing, la comunicazione del negozio e la vetrina.
La seconda annualità ha previsto la realizzazione di abiti ed accessori
confezionati con l’impiego di materiali di riciclo: bicchieri di plastica, fili
elettrici, fili di rame, carta, tappi di bottiglia, ritagli di stoffa, rete edile,
pacchetti di sigarette, vecchie pellicole in celluloide ecc..
La sinergia tra ricerca e sperimentazione ha dato vita ad una mini collezione di
abiti e accessori ecologici attraverso il riutilizzo creativo nel “laboratorio
alternanza”.
Il progetto sviluppa una filiera produttiva completa, dall’ideazione alla
realizzazione del manufatto dove gli allievi con la loro creatività e le loro
competenze artigianali daranno vita a prodotti eco– compatibili. Perché
diffondere la cultura del riciclo come sinonimo di innovazione e convenienza
ecologica ed economica, rappresenta una sfida che il mercato può accogliere in
una prospettiva eco-fashion e di stile di vita consapevole.
Avanzi di stoffa, carta da giornale e carte da gioco, piatti di plastica e tappi di
bottiglia saranno trasformati in abiti e accessori grazie all’estro e alla creatività
degli studenti, permettendo loro di confrontarsi con un valido esempio di
realizzazione pratica, dopo uno studio di ricerca e di progettazione . In più
l’intero progetto sarà rivelato per gli studenti un primo incontro con il
mondo del lavoro , nello specifico con i meccanismi legati all’organizzazione
di un evento complesso come una sfilata di moda e un allestimento.
Durante il percorso i ragazzi con l’aiuto del docente, l’esperto e l’azienda
visiteranno esempi di allestimento di mostre di fama internazionali per
prendere visione di spunti progettuali:
Visita Allestimento Mostra Caravaggio e Raffaello in digitale – Convento San
Domenico- Napoli
Visita al Belvedere San Leucio dell’allestimento dell’ Accademia della Moda
Mostra Andy Wahrol al PAN -Le Vetrine
Allestimento nei locali dell’IIS Sannino con gli abiti realizzati dagli allievi
Una volta passata l’onda colorata e bizzarra degli abiti, placata la fibrillazione e
smontata la scenografia, resta ciò che un’esperienza di questo tipo lascia
dietro di sé. Sviluppatasi tra i banchi di scuola, si rivela formativa e
umana. Da un lato, nel corso delle ore di lavoro, permette di acquisire
competenze spendibili in futuro, e dall’altro presuppone il mettersi in gioco in
modo – perché no – divertente, solleticando l’interesse e l’entusiasmo
personali. Infine, fa parlare di scuola non per denunciare fatti incresciosi, crolli
di controsoffitti, tagli e chiusure di locali a tempo indeterminato, ma per
ricordarne il ruolo positivo e costruttivo all’interno della società.
Finalità specifiche del percorso:
• Contribuire alla consapevolezza che lo studio delle conoscenze di base
delle discipline del settore moda sono importanti la comprensione della
realtà che ci circonda
• Promuovere lo sviluppo delle capacità di apprendimento
• Affinare la sensibilità estetica personale
• Conoscere l’intero percorso progettuale del prodotto Moda
• Conoscere ed impiegare in modo autonomo e corretto gli strumenti e i
materiali di base
• Conoscere e impiegare materiali riciclati
SIMULAZIONE III PROVE
Nel corso dell’anno sono state effettuate due prove di simulazione.
• La tipologia è a risposta multipla nelle seguenti discipline:
• Storia
• Storia dell’ Arte
• Tecniche di Settore
• Matematica
• Inglese
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
Macroindicat
ori
Competenze
linguistiche
di base
Indicatori
Descrittori
Capacità di Si esprime in
esprimersi
modo:
Punteggiatu ‰ appropriato
ra
‰ corretto
Ortografia
‰ sostanzialmen
Morfosintas
te corretto
si
‰ impreciso e/o
Proprietà
scorretto
lessicale)
‰ gravemente
scorretto
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellen 4
te
3,5
Discreto/buono
3
Sufficiente
2 1-4
Insufficiente
1
Nettamente
insufficiente
Efficacia
Capacità di Argomenta in
argomentativ sviluppare
modo:
a
le proprie
‰ ricco e
argomentaz
articolato
ioni
‰ chiaro e
ordinato
‰ schematico
‰ poco coerente
‰ inconsistente
Analisi dei nod Capacità di ‰ Sa analizzare
concettuali e analisi
e interpretare
delle strutture d'interpreta ‰ Sa descrivere
formali
zione
ed analizzare
‰ Sa solo
individuare
‰ Individua in
modo
incompleto
‰ Individua in
modo errato
Rielaborazion Capacità di Rielabora in
e,
rielaborare, modo:
collegamenti di
‰ critico
e riferimenti effettuare
‰ personale
collegament ‰ essenziale
i
‰ parziale
e fare
‰ non rielabora
riferimenti,
di
contestualiz
zare
Ottimo/Eccellen
te
3
Discreto/buono 2,5
Sufficiente
2
Insufficiente
1,5
1-3
Nettamente
1
insufficiente
Valutazione
complessiva
Totale
punteggio
Ottimo/Eccellen
te
6
5
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
4
3
2-6
2
Nettamente
insufficiente
Ottimo/Eccellen 2
te
1,5
Discreto/buono
1
Sufficiente
0,5
Insufficiente
0
0-2
Nettamente
insufficiente
15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
PARAMETRI E
INDICATORI
Uso del linguaggio
tecnico
• Corretto
• Appropriato
• Chiaro
Contenuto e
organizzazione
• Conoscenze
• Comprensione
• Applicazione
• Congruenza
• Organicità
• Collegamenti
• Completezza
Elementi di merito
LIVELLI DI PRESTAZIONE
VALUTAZIONE
1. Rivela padronanza della
Ottimoterminologia di settore che usa in
eccellente
modo dettagliato, approfondito e
pertinente.
2. Usa un lessico corretto, la
Discreto-buono
terminologia tecnica è
appropriata.
3. Esprime i contenuti con un
Sufficiente
linguaggio abbastanza corretto e
appropriato
4. Usa un lessico con varie
Insufficiente
improprietà e utilizza raramente
una terminologia appropriata.
5. Non usa un linguaggio tecnico
Nettamente
appropriato
insufficiente
Ottimo1. Spazia in modo organico tra i vari
eccellente
argomenti facendo opportuni
collegamenti, mostrando
conoscenze approfondite dei
temi proposti
2. Mostra conoscenze adeguate
Discreto-buono
dell’argomento e le utilizza con
coerenza e puntualità
3. Comprende i dati proposti e li
utilizza in maniera organica e
Sufficiente
puntuale; mostra conoscenze
sufficienti
4. Conosce parzialmente
l’argomento e non manifesta
Insufficiente
un’esauriente comprensione.
5. Conosce in modo approssimativo
Decisamente
l’argomento e la comprensione
presenta carenze
insufficiente
6. Non centra l’argomento e le
Nettamente
conoscenze sono pressoché
nulle
insufficiente
Giudizi, idee, soluzioni adeguate e
fondanti; consapevolezza dei
problemi
VALUTAZIONE COMPLESSIVA:
3
2,5
2
1,5
1
11
10
9
8
6-7
4-5
0-3
1
/15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
Tipologia delle prove: Quesiti a scelta multipla e aperta
Materia 1
3 PUNTI
Punti
assegnati
per n°
quesiti
Punteggio
totale per
materia
0,5
0,25
1
Materia 2
3 PUNTI
0,5
0,25
1
Materia 3
3 PUNTI
0,5
0,25
1
Materia 4
3 PUNTI
Materia 5
3 PUNTI
0,5
0,25
0,5
0,25
1
TOTALE
1
__ / 15
CRITERI DI VALUTAZIONE PROVA ORALE
Conoscenze
Capacità
Competenze
Lacunose
0-3
Frammentarie e/o superficiali e poco corrette
4-5
Di base
6
Esaurienti
7-8
Approfondite
e critiche
Non sa individuare i concetti chiave
9-10
Sa individuare i concetti chiave ma non sa collegarli
4-5
Sa individuare i concetti chiave e collegarli
0-3
6
Sa individuare e collegare concetti generali e
particolari, nozioni acquisite in altro contesto
7-8
Sa individuare i concetti e ap-profondirli criticamente
Non sa esprimere giudizi personali
9-10
0-3
Sa esprimere giudizi, ma non sa argomentarli
4-5
Sa esprimere giudizi motivandoli in modo semplice
Sa esprimere giudizi motivandoli
6
7-8
Sa esprimere giudizi motivati, approfonditi e originali
TOTALE
9-10
__/30
METODI, MEZZI, TEMPI
METODI
Il Consiglio di classe ha utilizzato, nel corso dell'anno, metodologie didattiche
diverse in funzione delle esigenze emerse nei vari ambiti disciplinari, dei ritmi
di apprendimento e delle difficoltà a livello cognitivo incontrate dagli allievi. In
particolare sono stati impiegati i seguenti metodi:
a) lezione attiva mirata al coinvolgimento degli alunni meno recettivi ad una
propositiva partecipazione;
b) lezione frontale necessaria per fornire specifici contenuti;
c) problemsolving per un approccio più ragionato e graduale a determinate
tematiche;
d) lezione multimediale per alcune discipline.
INDICAZIONI METODOLOGICHE AREA PROFESSIONALIZZANTE
L'insegnamento delle discipline afferenti alla tecnica professionale del corso di
postqualifica (quarto e quinto anno), non può prescindere dalle indicazioni
metodologiche del biennio e del monoennio, che pongono l'accento sullo
sviluppo delle capacità di gestione di situazioni reali.
Il binomio insegnamento/apprendimento è stato quindi condotto per problemi,
intesi nella loro accezione più ampia, con momenti gestiti sia singolarmente sia
in
gruppo,utilizzando
metodi
e
approcci
integrati.
Le
fasi
di
insegnamento/apprendimento, pertanto, non sono state intese come semplici
applicazioni di fondamenti concettuali, ma piuttosto sono state finalizzate
all’acquisizione di una cultura della moda, nella molteplicità degli ambiti e delle
possibilità di espressione, a rendere sempre più consapevoli i discenti dei
processi produttivi con l'utilizzo degli strumenti più idonei, ad ampliare le loro
conoscenze e competenze e fornire strumenti per l’innovazione tecnologica
nelle piccole e medie imprese. In particolare, le attività dell'aula-laboratorio
sono state condotte in modo da ottenere una continua e intensa interazione fra
teoria e pratica.
MEZZI E STRUMENTI
Sono stati utilizzati libri di testo, fotocopie integrative, schede semplificative,
diagrammi industriali ed articoli tratti da riviste scientifiche.
Per un'adeguata comprensione ed acquisizione dei concetti teorici è stato
necessario avvalersi, per le discipline tecniche, del supporto dell'attività di
laboratorio. Tale attività è stata limitata a lezioni ed esperimenti dimostrativi in
quanto l'acquisizione di abilità operative professionalizzanti è compito precipuo
della terza area.
TEMPI
Per alcune discipline sono state poste in atto attività integrative di recupero in
orario extrascolastico, mentre in altre si è proceduto ad un recupero in itinere
per colmare le lacune emerse e per consolidare le conoscenze fondamentali.
L'orario scolastico degli allievi è stato distribuito in cinque giorni onde
consentire l'attuazione delle attività previste dalla terza area il sesto giorno.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono state effettuate verifiche in itinere per misurare gli obiettivi primari:
conoscenza e comprensione. Le abilità più complesse (analisi, sintesi, capacità
critica) si sono verificate attraverso prove semi-strutturate e prove tradizionali
sia scritte sia orali. La sufficienza è stata attribuita al conseguimento degli
obiettivi minimi disciplinari.
Nella valutazione delle prove si è tenuto conto della capacità espressiva,
logico-linguistica e critica, della capacità di individuare regole e principi
necessari ed efficaci alla soluzione di specifici problemi, dell'uso appropriato del
macrolinguaggio.
In relazione al profilo professionale, gli indicatori che sono stati utilizzati per
verificare il raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari sono: la
correttezza e l'ampiezza delle informazioni inerenti i vari settori disciplinari. In
merito alle competenze sono state verificate: la capacità di comunicare in
modo chiaro ed essenziale, utilizzando, quando richiesto, il lessico specifico nei
diversi ambiti lavorativi. Si è tenuto conto, inoltre, della capacità di organizzare
le informazioni, di cogliere l'essenziale, di rielaborare le conoscenze e
rapportarle ad ambiti più vasti e diversi, di correlare i contenuti disciplinari alle
relative applicazioni tecnologiche nell'ambito del profilo professionale, di
partecipare al lavoro organizzato in maniera costruttiva.
Nella valutazione finale si terrà conto, come stabilito nella programmazione di
classe di inizio anno, non solo dei livelli di competenza e di conoscenza
acquisiti dagli allievi ma anche della frequenza, della partecipazione attiva al
dialogo educativo e dell'impegno profuso.