Istituto Istruzione Superiore “SANNINO-PETRICCIONE” DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe V Sezione A Tecnico Abbigliamento e Moda COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Italiano: Prof. Manuela Iuliano Storia: Prof. Manuela Iuliano Matematica: Prof. Anna Matrisciano Disegno Professionale: Prof. Anna Montalto Tecniche di Settore:Prof. Assunta De Pasquale Inglese: Prof. Silvana Monfrecola Storia dell’Arte: Prof. Flavia Alfano Educazione Fisica: Prof. Ennio Varriale Religione: Prof. Adele Paparo Sostegno: Proff. Maria Rosaria Romano - Loredana Barrecchia Napoli, 15 maggio 2014 Il Dirigente Scolastico PROF. RICCARDO GULL PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO In seguito all’attuazione del piano di razionalizzazione delle istituzioni scolastiche (d.l. n.112 del 25.06.2008, convertito l.n.133 del 06.08.2008), a partire dall’ a.s. 2009-10 gli istituti scolastici IPIA “Sannino” di Ponticelli e IPIA “Petriccione” di San Giovanni a Teduccio, confluiscono in un unico Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Sannino– Petriccione”, con sede centrale a Ponticelli in via De Meis 243, e sede distaccata in corso San Giovanni a Teduccio. I due istituti sono collocati quindi nella periferia orientale della città di Napoli, all’interno della Sesta Municipalità (Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio). Le due strutture scolastiche sono molto differenti tra di loro, essendo la sede “ex Petriccione” un sito storico realizzato alla fine del XIX secolo, collocato in prossimità delle antiche Officine di Pietrarsa, mentre la sede “ex Sannino” è costituita da un complesso di edifici costruiti agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso. A partire dall’anno scolastico 2011-2012 l’IPIA “Sannino-Petriccione” cambia denominazione in I.S.I.S (Istituto d’Istruzione Superiore) “SanninoPetriccione” con l’apertura di una sezione di Istituto Tecnico,settore tecnologico ad indirizzo Elettronica-Elettrotecnica. L’utenza di entrambe le scuole, proviene da un bacino territoriale molto vasto, comprendente, oltre i quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni, l’ottava municipalità Poggioreale-Zona Industriale e gran parte dei comuni vesuviani: Cercola, San Sebastiano, Massa di Somma, Volla, San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre Annunziata. Elementi distintivi di un comprensorio così ampio sono derivabili dalla storia economica della periferia napoletana, che ha visto, fino agli anni ’70 del secolo scorso, le aree di San Giovanni, di Barra e del Torrese, caratterizzate da un’economia fortemente industriale (indicativi gli insediamenti agro-alimentari, le raffinerie per il settore chimico, le industrie meccanico/elettriche per trasporti ferroviari, la cantieristica, ecc.), mentre la zona di Ponticelli e dei comuni vesuviani caratterizzate da un’economia prevalentemente agricola, con estese e pregiate coltivazioni di frutta e di ortaggi per il mercato locale e nazionale. La fine del secolo scorso ha visto cambiamenti significativi: la maggior parte delle industrie è stata delocalizzata e l’inurbamento post terremoto ha svuotato le campagne, sostituendo le aree verdi con quartieri dormitorio privi di un radicamento economico, sociale e culturale. La carenza delle idonee opere di urbanizzazione secondaria, di centri culturali e di aggregazione, ha fatto assumere all’intera zona la classica conformazione della periferia metropolitana, dove la violenza, la sopraffazione e le attività illegali, storicamente già ramificate, hanno raggiunto una rara intensità. Insieme alla persistenza di una sola grande realtà industriale (Ansaldo) esistono attualmente delle attività artigianali e piccole industrie (tessile, lavorazione delle pelli, metallurgia di precisione), che non hanno però i requisiti adeguati per diventare poli industriali e artigianali trainanti, mentre diffuse sono le attività sommerse. Da questo quadro deriva l’alto tasso di disoccupazione e di precarietà che caratterizza in modo particolare questa area, con la conseguente scarsa possibilità per i giovani di inserirsi nel mercato del lavoro. A tali problemi si deve aggiungere la presenza poco integrata di comunità di immigrati, per lo più provenienti dall’Albania e da paesi centro-nord africani. Le comunità Rom sono state invece costrette, nel 2007, a lasciare il territorio di Ponticelli in seguito a gravi manifestazioni di intolleranza. In tale contesto, il settore dei servizi ha visto negli ultimi anni un progressivo seppur lento sviluppo, anche se, allo stato attuale, i servizi di sostegno ai cittadini e alle famiglie risultano ancora insufficienti. In questo quadro economico e sociale, l’Offerta Formativa dell’l’I.S.I.S, indirizzata alla formazione di personale qualificato da inserire in imprese del settore meccanico, elettrico, elettronico, chimico, enogastronomico e nei settori della moda, dell’immagine e dei servizi alla salute (odontotecnica), si pone come una possibilità di crescita per i giovani di queste aree. Fino ad oggi però, l’istituzione scolastica nella sua generalità, non ha saputo sempre soddisfare le aspettative e i bisogni del contesto in cui è inserita, sia per lo sviluppo culturale ed economico non proficuo, sia per le difficoltà socioambientali, acuite dalla crisi socio-economica degli ultimi anni. Dall’analisi dei dati risulta che la tipologia degli allievi frequentanti l’istituto ha: A • Estrema demotivazione allo studio. • Una situazione di disagio economico. • L’influenza di una subcultura deviante. tali difficoltà sociali bisogna aggiungere quelle specifiche didattiche: • Carenza nelle attività di base. • Non idoneo metodo di studio. I bisogni emergenti dall’analisi fatta sono: • Educazione alla convivenza civile e sociale. • Interventi di riequilibrio sociale. • Consentire l’accesso a competenze professionali specifiche. • Inserimento nel mondo del lavoro. educative Ciò detto, per molti allievi, l’inserimento nel mondo del lavoro diventa una possibilità in più per interagire in maniera diversa col territorio e proiettarsi verso un futuro migliore. LA SEDE “L. PETRICCIONE” Un discorso a parte merita l’Istituto “Luigi Petriccione”, per l’importanza storica e culturale che ha avuto dalla sua fondazione ad aggi. L'IPIA "L. Petriccione" in Corso S. Giovanni a Teduccio, 887 Napoli, nasce con Regio Decreto del 14/06/1885 n. 1738 a supporto delle Officine della Reale Ferrovia situata nei pressi (Pietrarsa) e si trasforma da Regia Scuola Industriale in Regia Scuola Popolare Operaia per Arti e Mestieri. Dalla sua fondazione l'Istituto ha avuto, quale obiettivo primario, la formazione di operai specializzati nel settore ferroviario. Dopo gli eventi bellici e le note trasformazioni istituzionali, nel 1961 il Petriccione diventa IPSIA a tutti gli effetti, aumentando nel corso degli anni l’offerta formativa e diventando polo di aggregazione culturale. Attualmente presso l'Istituto funzionano, corsi di qualifica per Operatore Meccanico, Operatore Elettrico-Elettronico, Operatore Chimico-Biologico. Dall’anno scolastico 2008/’09 si è aggiunto un nuovo corso: Abbigliamento e Moda. L'Istituto ha realizzato, altresì, diversi corsi post-diploma, beneficiando dei fondi FSE, per consentire agli iscritti un più rapido inserimento nel mondo del lavoro. L'Istituto è frequentato da giovani provenienti dalle zone S. Giovanni, Barra, Ponticelli, S. Giorgio a Cremano e Portici, zone che nel corso degli anni hanno visto un progressivo degrado urbanistico e sociale.La disoccupazione a cui fa da contrappeso il dilagare della criminalità organizzata, l’insufficienza dei servizi,sono di solito il retroterra di strutture familiari spesso inconsistenti, con rilevanti problematiche di natura sociale e culturale. Pertanto, per gli studenti che frequentano l’Istituto, la Scuola spesso rappresenta l’unica istituzione valida ai fini della crescita e della formazione di giovani adolescenti che si trovano ad affrontare anche un momento cruciale del loro sviluppo fisico e psichico. Alla luce di tali “bisogni” l’Istituto ha attivato una serie di strategie e di attività finalizzate a sviluppare conoscenze e competenze non solo nel campo professionale, ma anche sul piano umano, accogliendo e curando gli allievi nella loro integrità e dignità di persona. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO La classe V A Moda è composta da16 allievi, tutti provenienti dalla classe IV. A tutt’oggi i frequentanti sono 13. Il numero esiguo di allievi ha consentito un dialogo serrato ed individualizzato sia sul piano della socializzazione, sia su quello dell’istruzione e ha permesso, nel corrente anno scolastico, di recuperare le fondamentali capacità di apprendimento di quegli allievi che hanno vissuto un corso di studi abbastanza travagliato e di valorizzare l’impegno e le possibilità di altri che, con senso di responsabilità, hanno sempre cercato di migliorarsi. Si è avuta la continuità didattica solo in alcune discipline, la qual cosa non ha impedito, tuttavia, di consolidare nel tempo il dialogo educativo con gli allievi e di instaurare un clima di propositiva collaborazione tra docenti e alunni. Nel presente anno scolastico, la classe ha evidenziato una certa eterogeneità di intenti e di formazione: un primo gruppo di allievi ha confermato un impegno serio e responsabile, palesando capacità autonome di rielaborazione e partecipazione attiva e costruttiva nell’ambito del lavoro scolastico. Per essi si può parlare di un deciso progresso nella capacità di intraprendere processi conoscitivi più consapevoli e ragionati, di affrontare con maggiore agilità collegamenti e rapporti interdisciplinari, di esprimersi con testi sempre più coerenti ed organici in sede di giudizio e di fornire soluzioni alternative. Il secondo gruppo, pur presentando alcune lacune nella preparazione di base, grazie a continue sollecitazioni, ha mostrato, in itinere, volontà ed impegno più adeguati. Nell’area tecnico professionale la quasi totalità della classe ha dimostrato interesse e competenze raggiungendo risultati pregevoli. Gli allievi hanno evidenziato sempre un comportamento corretto ed una frequenza relativamente assidua, sintomatica della maturità comportamentale conseguita nel percorso scolastico. Da evidenziare, nella classe, la presenza di un’allieva diversamente abile ( relazione finale in allegato) che unisce ai propri limiti oggettivi anche una serie di grossi problemi personali e familiari che hanno, purtroppo, condizionato sfavorevolmente il suo corso di studi. CANDIDATI INTERNI n Cognome e nome Luogo di nascita 1 Ascione Urania Claudia Torre del Greco (NA) 07/02/1995 2 Beneduce Cecilia Massa di Somma (NA) 07/08/1995 3 Caselino Martina Napoli 14/02/1995 4 De Angelis Riccardo Napoli 01/05/1993 5 De Francescantonio Maria Laura Massa di Somma (NA) 15/12/1993 Torre del Greco(NA) 04/12/1993 6 De Pasca Sara data 7 Farletti Giovanna Torre del Greco(NA) 11/10/1995 8 Freda Vincenzo Napoli 13/04/1993 9 Lamanna Carolina Napoli 20/05/1994 10 Mauri Simona Torre del Greco(NA) 21/01/1995 11 Mulo Rosa Napoli 18/10/1994 12 Oliviero Rosa Pollena Trocchia(NA) 28/10/1995 13 Papa Roberta Napoli 21/10/1995 14 Raggioli Giorgia San Giorgio a Cremano( NA) 23/10/1995 15 Salzano Lucia Massa di Somma (NA) 22/07/1993 16 Tranzillo Leonarda La Spezia 27/08/1995 CREDITO SCOLASTICO CATEGORIA Credito scolastico curriculare Credito scolastico extracurriculare Credito formativo MODALITA’ TIPOLOGIA - frequenza partecipazione e interesse al lavoro scolastico approfondimento disciplinare autonomo e/o guidato omogeneità dell’impegno Acquisito in orario - corsi svolti nella scuola corsi integrativi corsi sportivi Acquisito fuori dalla scuola di appartenenza e debitamente certificato - corsi di lingua corsi di informatica attività di formazione attività di volontariato sport - Acquisito nell’ambito del corso di studi - CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO Il credito scolastico extracurriculare e il credito formativo è valutato dal CdC e concorre alla assegnazione della fascia superiore in sede di scrutinio finale. N. Nominativo Credito 3° anno Credito 4° anno 1 Ascione Urania Claudia 4 4 2 Beneduce Cecilia 4 3 3 Caselino Martina 7 4 4 3 5 5 5 5 4 5 6 De Angelis Riccardo De Francescantonio Maria Laura De Pasca Sara 7 Farletti Giovanna 7 5 8 Freda Vincenzo 5 4 3 4 9 Lamanna Carolina Credito 5° anno Credito totale 10 Mauri Simona 4 4 11 Mulo Rosa 4 4 12 Oliviero Rosa 6 4 13 Papa Roberta 5 4 14 Raggioli Giorgia 7 5 15 Salzano Lucia 5 4 16 Tranzillo Leonarda 5 4 CRITERI DI VALUTAZIONE NEL PERCORSO CURRICULARE VOTO 10 9 8 7 CONOSCENZE Possiede una conoscenza completa, coordinata, approfondita e ampliata degli argomenti, delle informazioni e dei termini. Espone i contenuti in modo preciso, chiaro e completo. Possiede una conoscenza completa, coordinata, approfondita degli argomenti delle informazioni e dei termini. Espone i contenuti con grande fluidità e ricchezza progettuale e verbale. Possiede una conoscenza completa e approfondita degli argomenti, delle informazioni e dei termini. Espone i contenuti con precisione, in forma comprensibile e articolata. Possiede una conoscenza completa degli argomenti,delle informazioni e dei termini. Espone i contenuti con precisione, in forma comprensibile e argomentata. COMPETENZE Lavora in autonomia,organizza il proprio lavoro,utilizza le tecnicheappropriate, opera congrande precisione eoriginalità. Lavora in autonomia, organizza il proprio lavoro, utilizza le tecniche con proprietà, opera con grande precisione e originalità. Lavora in autonomia, organizza il proprio lavoro, utilizza le tecniche con proprietà, opera con precisione. Sa utilizzare le tecniche appropriate e opera con precisione anche se non sempre in completa autonomia. CAPACITA Risolve correttamente i problemi con procedure logiche e chiare, senza alcun errore. Risolve correttamente i problemi con procedure logiche e chiare, errorie imprecisioni riguardanosolo aspetti marginali. Risolve correttamente i problemi con procedure valide, anche se a volte si nota incompletezza Risolve correttamente i problemi con procedure valide, anche se avolte si notano incompletezze 6 5 4 3 2 1 Dimostra di possedere le conoscenze essenziali degli argomenti, delle informazioni, dei termini. Espone i contenuti con accettabile correttezza e in forma comprensibile. Se guidato, riesce a fornire chiarimenti, precisazioni, completamenti. Dimostra di avere studiato, ma di non aver conseguito una sufficiente assimilazione. Espone i contenuti con qualche imprecisione e in forma non sempre logica e comprensibile. Dimostra di non conoscere gli argomenti. Espone i contenuti con lacune ed errori. L’argomentazione è confusa ed incerta. Dimostra studio molto scarso o nullo. Espone i contenuti con gravi lacune ed errori, in forma disordinata, poco chiara, superficiale e contraddittoria. Esegue con correttezza le procedure apprese e opera con accettabile precisione. Incontra difficoltà nella applicazione delle conoscenze. Risolve i problemi con procedure valide ma emergono alcune incertezze; i passaggi più difficili non vengono superati. Ha bisogno di essere guidato o di imitare, solo così riesce a ottenere risultati accettabili. Nei problemi commette errori di procedura o non ne trova una valida, a volte anche su argomentiessenziali. Denota disimpegno e ignoranza delle metodiche. Opera in modo impreciso. Denota disimpegno e/o ignoranza delle metodiche. Opera in modo gravemente impreciso e a volte costituisce disturbo per gli altri. Nei problemi commette errori anche gravi, dimostrando di non possedere procedure risolutive. Nei problemi commette numerosierrori anche gravi, dimostrando di non possedere nessuna procedura risolutiva PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI Profilo professionale del Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda La figura professionale del tecnico dell’abbigliamento e della moda può inserirsi nell’ambito di quei segmenti specifici inglobati nel ciclo produttivo di una piccola o media industria di abbigliamento e può svolgere un lavoro autonomo o cooperativo di consulenza tecnica. A tale scopo deve essere in grado di: Elaborare progetti finalizzati alla produzione di capi d’abbigliamento, sia a livello artigianale/sartoriale sia a livello industriale della piccola e media impresa. Utilizzare mezzi e strumenti idonei e tenere conto degli aspetti tecnici, creativi e comunicativi che la flessibilità del mondo del lavoro richiede. Conoscere l’organizzazione aziendale e il ciclo completo di lavorazione, i materiali e la tipologia delle attrezzature. Conoscere e utilizzare la strumentazione computerizzata relativa ai software per la modellistica e il design. Conoscere le norme di sicurezza ambientale e del lavoro. In particolare il tecnico dell’abbigliamento e della moda deve: Saper interpretare e produrre figurini di ogni genere, graficamente chiari, proporzionalmente corretti, con originali tecniche di rappresentazione e accompagnati da note tecniche e sartoriali esplicative; Conoscere e indicare i tessuti, valutandone le caratteristiche merceologiche e proporre gli accessori idonei ai modelli progettati; Conoscere e utilizzare con competenza la modellistica e la confezione sia artigianale che industriale dimostrando di essere in grado di verificare la corrispondenza tra il figurino proposto, la progettazione grafica e l’assemblaggio su stoffa; Conoscere e saper compilare le schede relative alla preparazione alla produzione; Conoscere e utilizzare correttamente la terminologia specifica settoriale. Deve, quindi, aver acquisito le seguenti competenze tecniche : Capacità operative nell’ambito della moda in riferimento alla progettazione, realizzazione e marketing di capi di abbigliamento, in particolare, capacità di realizzazione dei prototipi di campionario. Capacità di ricerca di soluzioni originali nelle varie fasi di lavoro e attenzione alla puntuale coerenza con le finalità progettuali nella fase esecutiva e di rielaborazione. Capacità di seguire l’evoluzione tecnologica del mercato. Capacità di scelta e utilizzo dei principali tessuti, materiali di sostegno e accessori per compiere scelte appropriate in funzione del rapporto qualità-prodotto. Capacità di operare in team su specifici progetti. Capacità operative nell’uso di software applicativi. Deve inoltre avere le seguenti competenze di carattere generale: Aver sviluppato attitudini al senso della complessità e della flessibilità del pensiero, oltre che alla creatività. Saper leggere vari tipi di testo in modo personale e critico. Saper interpretare testi di carattere professionale. Possedere un linguaggio specifico e adeguato alle varie situazioni comunicative. Saper analizzare un problema nelle sue articolazioni e proporre ipotesi risolutive. Aver acquisito capacità organizzative in un lavoro di équipe. Essere in grado di inserirsi professionalmente nella realtà territoriale locale operando scelte autonome e consapevoli. OBIETTIVI OBIETTIVI FORMATIVI • Saper collaborare nella partecipazione alle attività didattiche e nell’organizzazione del lavoro • Saper lavorare in gruppo • Rispettare impegni, modalità e tempi del lavoro concordato • Saper apprezzare i valori della vita relazionale • Saper cogliere i valori della legalità intesa come rifiuto della violenza e dell’intolleranza nei confronti delle idee e dei comportamenti altrui • Saper valutare ed autovalutarsi. OBIETTIVI TRASVERSALI • Sapersi esprimere in maniera chiara, corretta, logica, sintetica nella produzione orale e scritta • Saper utilizzare i linguaggi specifici delle varie discipline • Comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo letterario, scientifico e tecnico • Potenziare capacità logico-deduttive • Porsi problemi e prospettare soluzioni • Essere in grado di essere versatili e propensi al continuo aggiornamento culturale OBIETTIVI E PROGRAMMI DI TUTTE LE DISCIPLINE ITALIANO Nel quinto anno gli studenti hanno acquisito le linee di sviluppo del patrimonio letterario – artistico italiano e straniero, nonché l’utilizzodegli strumenti per comprendere e contestualizzare i testi. Il suddetto percorso si è articolato attraverso i seguenti punti: - Consolidamento degli obiettivi perseguiti nel corso del primo e del secondo biennio - Acquisizione degli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. - Sviluppo delle competenze espressive e comunicative e utilizzo di registri comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici - Contestualizzazione di testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli. - Saper effettuare un’approfondita analisi contenutistica e formale di testi. Saper leggere criticamente testi, sia in riferimento all’opera di un singolo autore, sia in riferimento al contesto storico-culturale in cui opera. - Saper operare confronti critici e collegamenti tra testi, temi, autori. - Saper contestualizzare la produzione letteraria in relazione alle problematiche storico-culturali dell’epoca. - Saper leggere autonomamente testi integrali di autori moderni italiani e stranieri. - Saper argomentare oralmente e per iscritto in modo approfondito, coerente e formalmente corretto. - Saper formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario anche mettendolo in relazione alle esperienze personali. STORIA -Valorizzazione della conoscenza degli eventi storici del passato per cogliere i legami che intercorrono tra presente e passato. -Focalizzazione dell’attenzione su eventi e problematiche ricorrenti comparazione di personaggi, eventi, situazioni al fine di valutare comprendere i perché dei fenomeni. -Sviluppo, attraverso le interpretative autonome. conoscenze acquisite, di capacità critiche e e ed - Saper riconoscere, comprendere e valutare le più importanti relazioni tra dati, concetti e fenomeni. - Saper individuare e descrivere analogie e differenze, continuità e rotture tra fenomeni. - Saper esporre concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali. - saper classificare e organizzare dati, leggere e strutturare tabelle, grafici, cronologie, atlanti. - Saper utilizzare concetti e lessico appropriati e significativi. PROGRAMMA DI ITALIANO 1. La letteratura di fine Ottocento 1.1. Positivismo, Realismo e Verismo. Affinità e divergenze 2. G. Verga 2.1La vita 2.2Le opere giovanili. La svolta stilistica rappresentata da Nedda 2.3 Il ciclo dei vinti. I Malavoglia e Mastro don Gesualdo 2.4 Le Novelle Letture.Brani scelti da I Malavoglia e Mastro don Gesualdo 3. Il Decadentismo 3.1 Caratteri generali 3.2 Il Decadentismo inglese e Oscar Wilde 3.3 Il Decadentismo francese. I Simbolisti 3.4 Il Decadentismo italiano 4. G. Pascoli 4.1 La vita, il pensiero 4.2 Le opere. I contenuti della poesia pascoliana, la poetica del “fanciullino” Letture. da Il fanciullino: il fanciullino musico; da Myricae: X Agosto, Lavandare, Novembre, Temporale, Il Lampo, Il Tuono; da I canti di Castelvecchio: La tessitrice 5. G. D’Annunzio 5.1 La vita, il pensiero, le opere giovanili 5.2 L’estetismo e il superomismo 5.3 Il ciclo dei romanzi 5.4 Le laudi 5.5 Il teatro dannunziano Letture. Brani scelti da Il piacere, Il trionfo della morte, Notturno; da Alcyone: La pioggia nel pineto, I pastori. 6. La poesia delle avanguardie: Crepuscolari e Futuristi 6.1 I Crepuscolari: la nascita del movimento, la poetica 6.2 I Futuristi: la nascita del movimento, la poetica Letture. M. Moretti Le prime tristezze; G.GozzanoL’amica di nonna Speranza; dal Manifesto del Futurismo alcuni principi ideologici e tecnici. 7. L. Pirandello 7.1 La vita, il pensiero, le prime opere 7.2 L’umorismo 7.3 Le novelle, i romanzi, il teatro Letture. Brani scelti da L’umorismo, Il Fu Mattia Pascal, Sei personaggi in cerca d’autore. 8. I. Svevo 8.1 La vita, il pensiero 8.2 Il contesto storico, sociale, geografico 8.3 Le opere Letture. Brani scelti da Senilità – la morte di Amalia- ; La coscienza di Zenoprefazione, l’ultima sigaretta, il finale. 9. L’Ermetismo e la poesia lirica del Novecento 9.1 Caratteri generali 10. G. Ungaretti 10.1 La vita, le opere, la poetica Letture. Da L’Allegria: Veglia, Sono una creatura, S. Martino del Carso, Soldati; da Il sentimento del tempo: La madre; da Il dolore: Non gridate più. 11. E. Montale 11.1 La vita, le opere, la poetica Letture. Da Ossi di seppia, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Non chiederci la parola; da Le occasioni: La casa dei doganieri, Non recidere forbice.. 12. S. Quasimodo 12.1 La vita, le opere, la poetica Letture. Da Acque e terre: Ed è subito sera, Vicolo; da Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici; da La vita non è sogno: Lamento per il Sud 13. Il Neorealismo 13.1 Caratteristiche generali. Il Neorealismo e il cinema 14. P. Levi e la letteratura dell’olocausto 14.1 La vita e le opere Letture. Brani scelti da Se questo è un uomo 15. C. Levi 15.1 La vita e le opere Letture. Brani scelti da Cristo si è fermato a Eboli 16. B. Fenoglio 16.1 La vita e le opere Letture. Brani scelti da La malora e Una questione privata 17. I. Silone 17.1 La vita e le opere Letture. Brani scelti da Fontamara PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE La Riforma e la Controriforma Ripercussioni sulle arti figurative della ortodossia cattolica Dalla Maniera all’arte contro riformata La moda del Cinquecento Evoluzione del costume e peculiarità di alcuni costumi europei La moda femminile in Italia : i costumi veneziani, la moda attraverso i ritratti di Bronzino della corte mdicea; la moda regale in Inghilterra e gli abiti del re Enrico VIII e della regina Elisabetta. Trattatistica ed Accademie L’Accademia delli Desiderosi e la riforma di Annibale Carracci . La rivoluzione antiaccademica di Caravaggio La moda del Seicento Evoluzione del costume e peculiarità di alcuni costumi europei Aspetti della moda in Italia : i costumi popolari napoletani, e la moda femminile attraverso i quadri di Caravaggio; la moda regale in Francia gli abiti del re Luigi XIV e dell’Infanta Margherita Il Barocco Lo stile del trionfo cattolico. Caratteri generali del linguaggio architettonico .Il mutamento urbano delle città. Napoli barocca, Roma barocca. La pittura barocca Il Rococò Architettura, pittura e scultura Caratteri stilistici della pittura francese La moda del Settecento Evoluzione del costume e peculiarità di alcuni costumi europei La moda in Francia attraverso i costumi della regina Maria Antonietta La moda a Napoli alla fine del Settecento: i costumi popolari napoletani, e la moda femminile Il Neoclassicismo L’eredità classica.L’arte tra etica e funzionalismo Caratteristiche generali. David e l’esigenza di espressione civica; Canova e la ricerca estetica della forma perfetta La moda del Settecento Evoluzione del costume e peculiarità legate all’Illuminismo e agli esiti della Rivoluzione Francese. La libertà nell’abbigliamento. La moda al tempo dell’impero napoleonico attraverso il quadro di David : L’Incoronazione di Napoleone Il Romanticismo La fuga verso il passato e il coinvolgimento emotivo. I concetti di Sublime e di Pittoresco nelle opera dei pittori europei Friedrich, Turner, Constable Gericault e Delacroix La pittura romantica in Italia: Hayez Il Realismo La poetica del vero e l’osservazione della realtà popolare: Courbet La moda dell’Ottocento Evoluzione del costume e peculiarità nel costume europeo Il ritorno al controllo del corpo tra busti, crinoline e posticci. La moda in Francia e in Italia E’ previsto il trattamento a Maggio dell’ultimo modulo dedicato all’Impressionismo: L’Impressionismo Dalla nascita della fotografia al soggettivismo pittorico Manet:, Monet, Renoir Degas Il Post- impressionismo Cézanne, La montagna Sainte-Victoire Van Gogh, Notte stellata PROGRAMMA TECNICHE DI SETTORE OBIETTIVI DISCIPLINARI CONOSCENZE · Conoscere la struttura del lavoro artigianale e l’organizzazione produttiva aziendale. · Conoscere le procedure per l’allestimento dei prototipi. · Conoscere i criteri per il piazzamento in relazione al tessuto prescelto e alla fattibilità tecnica del confezionamento, con particolare attenzione al consumo. COMPETENZE · Saper tradurre il figurino e il disegno in piano nella realtà tridimensionale di un capo di abbigliamento che rispetti linea, volume e vestibilità del modello. · Saper realizzare i grafici modellistici base e le principali trasformazioni dei capi studiati e realizzati nell’arco del quinquennio con l’ausilio di schede che ne guidano il procedimento progettuale. · Saper costruire tavole tecniche con lo sviluppo delle parti di un modello. · Saper compilare semplici schede tecniche modellistiche utilizzando un linguaggio tecnico e merceologico corretto e appropriato. · Saper effettuare su manichino una verifica del prototipo per valutarne volumi, linee e tagli in relazione al figurino e l’adattabilità al corpo. ABILITA’ · Essere in grado di realizzare la confezione di un capo curandone il livello di qualità. · Saper assemblare un capo rispettando l’iter operativo, i tempi e le scadenze previste, i criteri di ordine e precisione richiesti nella confezione dimostrando di aver compreso il procedimento di lavorazione del capo. · Sapersi relazionare in un contesto lavorativo e collaborare per seguire un obiettivo comune. VALUTAZIONE STRUMENTI DI VERIFICA: · Realizzazione di cartamodelli in scala 1:1 e tavole tecniche in scala 1:2 · Realizzazione di prototipi in scala reale o ridotta · Progettazione e realizzazione di capi · Test strutturati · Compilazione di schede tecniche CRITERI DI VALUTAZIONE: . Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure; (valutazione formativa) . Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di partenza (valutazione sommativa) · Correttezza e pertinenza della trasformazione del modello in relazione al figurino proposto · Precisione, chiarezza e completezza nell’elaborato grafico · Conoscenza e uso corretto dei segni convenzionali e delle diciture tecniche · Ordine logico e operativo nell’iter della confezione · Rispetto delle fasi e dei tempi assegnati · Correttezza e completezza dei dati tecnici nella compilazione di schede · Autonomia nell’elaborazione grafica del modello e nelle procedure di realizzazione di un capo . Osservazioni sul comportamento di lavoro: partecipazione, impegno, metodo di studio e di lavoro. TEMPI E SPAZI 5 ore settimanali per un monte ore annuale di circa 185 ore. METODOLOGIA DIDATTICA Gli argomenti relativi ai moduli programmati sono stati trattati partendo sempre da una visione generale e sistemica dell’attività laboratoriale partendo da una discussione collettiva sulle conoscenze e abilità pregresse. Dal briefing iniziale finalizzato alla ricerca di soluzioni funzionali al progetto da realizzare, le allieve hanno eseguito la fase grafica che le ha condotte alla realizzazione del prodotto. STRUMENTI ADOTTATI · Appunti sulle procedure esecutive di progettazione e montaggio · Fotocopie, schemi e grafici · Materiale tecnico e grafico presente nel laboratorio · PC, Lavagna Interattiva Multimediale · Riviste e libri specialistici CONTENUTI MOD.1 MOD.2 MOD.3 Tecnica della modellistica artigianale UD 1/1 Terminologia tecnica del settore UD 1/2 Strumenti e materiali di lavoro UD 1/3 Sviluppo e trasformazione dei modelli in scala ridotta 1: 5. UD 1/4 Studio tecnico di figurini, anche in scala ridotta 1:5 Tecnica della modellistica industriale UD 2/1 Terminologia tecnica del settore UD 2/2 Tecnologia della produzione industriale UD 2/3 Industrializzazione dei modelli UD 2/4 Sviluppo taglie, manuale e/o con supporto informatico. Tecnica ed interpretazione stilistica UD 3/1 Il figurino di moda, il disegno in piatto e lo sviluppo del modello UD 3/2 Studio delle linee e tendenze moda: creazione di abiti UD 3/3 Abbinamento colori, tessuti, modelli. UD 3/4 Tecniche del drappeggio, della rotazione del modello, della eliminazione delle riprese attraverso i tagli, con particolare riferimento ad abiti da sposa e da sera MOD.4 Progettazione stilistica UD 4/1 Progetti per una collezione d’Alta Moda UD 4/2 Studio degli accessori: borse, scarpe, cappelli . MOD.5 Studio e realizzazione di un capo da presentare all’esame di stato UD 5/1 Analisi, studio e scelta del modello dalla collezione di Disegno Professionale e proposta del materiale adeguato alla realizzazione. UD 5/2 Compilazione della scheda tecnica UD5/3 Scelta della base appropriata ed elaborazione delle trasformazioni e sviluppo pezzi. Piazzamento e realizzazione della confezione UD5/4 Progettazione della tavola tecnica di trasformazione e sviluppo del modello( scala 1:2 ) UD 5/5 Relazione tecnica finale DISEGNO PROFESSIONALE OBIETTIVI • Essere in grado di osservare, analizzare, contestualizzare ed estrapolare attraverso l’analisi di riviste di moda e del settore, quelle che sono le tendenze attuali della moda • Saper personalizzare un figurino facendo particolare attenzione alle posizioni, le acconciature, il modo di rappresentare mani e piedi. • Saper ideare e progettare una mini collezione con capi coerenti tra di loro e con il figurino che li rappresenta. Essere in grado di disegnarne i relativi plat e schede tecniche. Ideare un tessuto coerente con la collezione, Saper scegliere una cartella colori idonea al lavoro svolto. Saper abbinare ai figurini accessori. • Essere in grado di personalizzare capi di abbigliamento trovando tra i capi base motivi e particolari che li accomunino e rendano unici. • Essere in grado attraverso una ricerca personale di comporre un book finale utile ed appropriato alla presentazione dei propri elaborati PROGRAMMA IL PROTOTIPO-FIGURA Stilizzazione del figurino di moda . Potenziamento delle tecniche di stilizzazione . Costruzione di un prototipo-figura personalizzato . Studio di posture e dei particolari LA COLLEZIONE. Mood. Iter progettuale, scheda tecnica e disegno in piano, . La cartella colore. COLLEZIONI ISPIRATE AD ALCUNI PERIODI STORICI La Bella Epoque e l’avvento dello stile floreale: . Analisi del costume storico; la linea a S . La collezione: Il Modernismo in Spagna di Gaudi’: il parco Guell . Klimt e la secessione viennese LA MODA NEGLI ANNI 1910/15 GLI ANNI ‘20 . Glianni del charleston . La tuta di Thayath . La rivoluzione di Coco Chanel . Sviluppo di una mini collezione moda ispirata alla moda anni ’20 :la linea a matita GLI ANNI ‘30 L’avvento del cinema e l’influenza della corrente surrealista con Elsa Schiaparelli e Salvador Dalì . Analisi del costume storico; . Sviluppo di una mini collezione moda ispirata alla moda anni ’30 Progettazione concorso SPOSISSIMA 2013- VALLO DELLA LUCANIA Progettazione concorso PREMIO ISABELLA 2014 Progettazione di un book personalizzato. Preparazione disegni tesina di fine anno. PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA Avendo l'Ed. fisica come finalità generale quella dell'ordinato sviluppo psicomotorio finalizzato alla formazione della personalità, ho cercato di raggiungere determinati fini educativi: -Rafforzare il senso della disciplina senza sopprimere la personalità -Sviluppare la socializzazione ed il senso civico -Compensare con il movimento i danni della sedentarietà scolastica e lavorativa -Rendere consapevole l'alunno dell'utilità dell'esercizio fisico anche attraverso la conoscenza di alcune nozioni di anatomia -Incentivare l'attività motoria sportiva e ricreativa Obiettivi operativi 1. POTENZIAMENTO FISIOLOGICO E AFFINAMENTO DEGLI SCHEMI MOTORI -Miglioramento della resistenza e della funzione cardio-circolatoria e respiratoria -Potenziamento ed elasticità muscolare -Mobilità articolare -Velocità -Resistenza -Equilibrio -Coordinazione 2.ATTIVITA' FINALIZZATE A FAVORIRE LA SOCIALIZZAZIONE -Gare a squadre ed a gruppi 3.CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA' SPORTIVE Breve profilo della classe Nel corso dell'anno scolastico la classe non ha richiesto particolari interventi, in quanto gli allievi hanno dimostrato una buona capacità di apprendimento consentendo, così, al docente di portare a termine gli obiettivi prefissati con buoni risultati. Alcuni allievi si sono messi in evidenza per le loro capacità psico-motorie, ottenendo ottimi risultati, specialmente negli sport di squadra. Verifiche e valutazioni Le verifiche sono state effettuate attraverso l'osservazione sistematica del comportamento motorio, con colloqui collettivi sugli argomenti teorici trattati e su gare sportive interne. La valutazione finale ha tenuto presente il grado di apprendimento rispetto ai Livelli di partenza delle conoscenze tecniche e teoriche, nonchè l'impegno e la partecipazione mostrati durante le lezioni. Tempi Ore settimanali 2 PROGRAMMA DI MATEMATICA Modulo n. 1 Equazioni • Richiami sulle equazioni di secondo grado e di grado superiore al secondo e riconducibili ad equazioni di primo e secondo grado • Equazioni biquadratiche • Equazioni goniometriche elementari e riconducibili a quelle elementari. • Equazioni logaritmiche • Equazioni esponenziali Modulo n. 2 Disequazioni • Disequazioni di secondo grado intere e fratte • Disequazioni biquadratiche • Disequazioni logaritmiche • Disequazioni esponenziali • Sistemi di disequazioni Modulo n. 3 Studio di una funzione: Funzioni • Concetto generale – funzioni razionali, irrazionali, goniometriche, logaritmiche ed esponenziali. Dominio di una funzione. Positività. Intersezione con gli assi. Limiti • Definizione di intorno. Definizione di punto di accumulazione per un insieme. • Concetto di limite finito per x che tende ad un numero finito ( visualizzazione grafica) • Concetto di limite finito per x che tende ad un numero infinito (visualizzazione grafica) • Concetto di limite infinito per x che tende ad un numero finito o infinito (visualizzazione grafica) • • • • • Teorema dell’unicità di un limite (enunciato) Teorema della permanenza del segno (enunciato) Teorema del confronto fra limiti (enunciato) Teorema della somma, della differenza, del prodotto e del quoziente Limiti che si presentano in forma indeterminata Continuità • Definizione • Funzioni continue in un punto • Funzioni continue in un intervallo • Punti di discontinuità di una funzione • Asintoti Derivate • Definizione di derivata di una funzione in una variabile reale • Significato geometrico di derivata • Equazione della retta tangente ad una curva in un suo punto • Derivate delle funzioni elementari • Derivata del prodotto di due funzioni • Derivata del rapporto tra due funzioni • Derivata di una funzione composta • Retta tangente al grafico di una funzione Teoremi del calcolo differenziale • Teorema di Rolle, Lagrange, Cauchy e significato geometrico. • Teorema di De L’Hospital Crescenza e decrescenza di una funzione • Determinazione degli intervalli nei quali una funzione è crescente o decrescente • Dimostrazione del teorema che lega la crescenza e la decrescenza di una funzione al segno della derivata prima. Visualizzazione grafica • Massimi e minimi relativi • Massimi e minimi assoluti Bibliografia: Tonolini – Approccio alla Matematica vol. H – Ed. Minerva PROGRAMMA DI INGLESE GRAMMAR -Simple present -Present continuous -Simple past (regular-irregular verbs) -Past continuous -Present perfect -Simple past/past continuous -Simple past/present perfect -Past perfect -Duration form ( present perfect/present perfect continuous ) for-since MODAL VERBS (can-could-will be able to-must-should-had to) Future tense ( shall/will-to be going to-present continuous) Pronouns-adjectives- prepositions-adverbs Phrasal verbs TECHINICAL READINGS A successful marketing campaign The fashion show as a business A fashion show in NewYork What women want Teenage stores What teenagers want Computers in the clothing industry More than a web site Fashion and style - Le suddette letture tecniche sono state accompagnate da esercizi di comprensione, da traduzioni, sintesi ed elaborazione dei testi proposti. Inoltre sono state effettuate letture e traduzioni da “ Fashion Magazines ” PROGRAMMA RELIGIONE • • • • • • Principali concetti sulla morale I diritti dell’uomo Giustizia, carità, solidarietà La pace Pace e Pluralismo Il razzismo nel novecento • • • • Forme attuali di razzismo Elementi di bioetica Il mondo del lavoro La scelta universitaria ATTIVITA’ PROFESSIONALIZANTE: ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PROGETTO FORMATIVO Figura professionale di Visual Merchandiser CARATTERISTICHE dell’attività in ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L’alternanza scuola-lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005, ha sostituito l’Area di professionalizzazione nelle quarte e quinte classi degli istituti professionali con 132 ore di attività svolta parzialmente in sede scolastica e per il resto in stage aziendale, secondo quanto previsto all’articolo 8, comma 3, del D.P.R. n.87/2010. Essa rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti finalità: · collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali; · favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali; · arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro; · realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società; · correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. La riforma degli Istituti Professionali prevede, infatti, che nella progettazione dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di alternanza scuola lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in ambienti operativi reali. Il percorso in oggetto,articolato in due annualità, per 66 ore annue, è destinato agli allievi dell’ indirizzo ” Tecnico Abbigliamento e Moda“ , e prevede un itinerario metodologico che contiene elementi specifici per l’acquisizione di competenze professionali relativi alla filiera del settore Moda. Con particolare riguardo alle competenze e al ruolo della figura professionale di Visual Merchandising . Il Visual Merchandiser è un attento osservatore della realtà sociale, del mercato e dei trend di consumo, che si occupa di organizzare la disposizione delle merci nei punti vendita in modo da renderle immediatamente attraenti agli occhi del cliente, mostrandone le caratteristiche distintive, massimizzando l’impatto visivo e interpretando i codici e i valori del brand. Gli obiettivi Il Visual sarà in grado sviluppare da un lato le abilità e le competenze connesse all’attività di marketing e comunicazione, dall’altro le tecniche necessarie allo sviluppo e alla progettazione di un format retail coerente con l’immagine e i valori del brand. Sarà inoltre in grado di conoscere tecniche (sui materiali, le attrezzature, i colori, le luci, la gestione del magazzino), competenze di marketing, e la capacità di coordinare vari linguaggi di comunicazione (corporate identity, arredamento, cartelloni, design, packaging ecc.). Profili professionali di riferimento: Responsabile show room; responsabile punto vendite; Visual merchandising; vetrinista. Nella prima annualità si sono trattate le principali tematiche connesse alla pubblicizzazione del prodotto all’interno dello store. Si è passati dalla progettazione grafica dello spazio espositivo, con l’utilizzo anche dei software di grafica (CAD), ad accenni al marketing del prodotto moda, con particolare attenzione rivolta allo studio del prodotto, del soggetto fruitore della merce (il consumatore), e a tutti gli aspetti comunicativi più importati. La vendita, il prodotto (consumatore e distribuzione), il punto vendita e distribuzione del prodotto, cenni di marketing, la comunicazione del negozio e la vetrina. La seconda annualità ha previsto la realizzazione di abiti ed accessori confezionati con l’impiego di materiali di riciclo: bicchieri di plastica, fili elettrici, fili di rame, carta, tappi di bottiglia, ritagli di stoffa, rete edile, pacchetti di sigarette, vecchie pellicole in celluloide ecc.. La sinergia tra ricerca e sperimentazione ha dato vita ad una mini collezione di abiti e accessori ecologici attraverso il riutilizzo creativo nel “laboratorio alternanza”. Il progetto sviluppa una filiera produttiva completa, dall’ideazione alla realizzazione del manufatto dove gli allievi con la loro creatività e le loro competenze artigianali daranno vita a prodotti eco– compatibili. Perché diffondere la cultura del riciclo come sinonimo di innovazione e convenienza ecologica ed economica, rappresenta una sfida che il mercato può accogliere in una prospettiva eco-fashion e di stile di vita consapevole. Avanzi di stoffa, carta da giornale e carte da gioco, piatti di plastica e tappi di bottiglia saranno trasformati in abiti e accessori grazie all’estro e alla creatività degli studenti, permettendo loro di confrontarsi con un valido esempio di realizzazione pratica, dopo uno studio di ricerca e di progettazione . In più l’intero progetto sarà rivelato per gli studenti un primo incontro con il mondo del lavoro , nello specifico con i meccanismi legati all’organizzazione di un evento complesso come una sfilata di moda e un allestimento. Durante il percorso i ragazzi con l’aiuto del docente, l’esperto e l’azienda visiteranno esempi di allestimento di mostre di fama internazionali per prendere visione di spunti progettuali: Visita Allestimento Mostra Caravaggio e Raffaello in digitale – Convento San Domenico- Napoli Visita al Belvedere San Leucio dell’allestimento dell’ Accademia della Moda Mostra Andy Wahrol al PAN -Le Vetrine Allestimento nei locali dell’IIS Sannino con gli abiti realizzati dagli allievi Una volta passata l’onda colorata e bizzarra degli abiti, placata la fibrillazione e smontata la scenografia, resta ciò che un’esperienza di questo tipo lascia dietro di sé. Sviluppatasi tra i banchi di scuola, si rivela formativa e umana. Da un lato, nel corso delle ore di lavoro, permette di acquisire competenze spendibili in futuro, e dall’altro presuppone il mettersi in gioco in modo – perché no – divertente, solleticando l’interesse e l’entusiasmo personali. Infine, fa parlare di scuola non per denunciare fatti incresciosi, crolli di controsoffitti, tagli e chiusure di locali a tempo indeterminato, ma per ricordarne il ruolo positivo e costruttivo all’interno della società. Finalità specifiche del percorso: • Contribuire alla consapevolezza che lo studio delle conoscenze di base delle discipline del settore moda sono importanti la comprensione della realtà che ci circonda • Promuovere lo sviluppo delle capacità di apprendimento • Affinare la sensibilità estetica personale • Conoscere l’intero percorso progettuale del prodotto Moda • Conoscere ed impiegare in modo autonomo e corretto gli strumenti e i materiali di base • Conoscere e impiegare materiali riciclati SIMULAZIONE III PROVE Nel corso dell’anno sono state effettuate due prove di simulazione. • La tipologia è a risposta multipla nelle seguenti discipline: • Storia • Storia dell’ Arte • Tecniche di Settore • Matematica • Inglese GRIGLIE DI VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA Macroindicat ori Competenze linguistiche di base Indicatori Descrittori Capacità di Si esprime in esprimersi modo: Punteggiatu appropriato ra corretto Ortografia sostanzialmen Morfosintas te corretto si impreciso e/o Proprietà scorretto lessicale) gravemente scorretto Misuratori Punti Ottimo/Eccellen 4 te 3,5 Discreto/buono 3 Sufficiente 2 1-4 Insufficiente 1 Nettamente insufficiente Efficacia Capacità di Argomenta in argomentativ sviluppare modo: a le proprie ricco e argomentaz articolato ioni chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente Analisi dei nod Capacità di Sa analizzare concettuali e analisi e interpretare delle strutture d'interpreta Sa descrivere formali zione ed analizzare Sa solo individuare Individua in modo incompleto Individua in modo errato Rielaborazion Capacità di Rielabora in e, rielaborare, modo: collegamenti di critico e riferimenti effettuare personale collegament essenziale i parziale e fare non rielabora riferimenti, di contestualiz zare Ottimo/Eccellen te 3 Discreto/buono 2,5 Sufficiente 2 Insufficiente 1,5 1-3 Nettamente 1 insufficiente Valutazione complessiva Totale punteggio Ottimo/Eccellen te 6 5 Discreto/buono Sufficiente Insufficiente 4 3 2-6 2 Nettamente insufficiente Ottimo/Eccellen 2 te 1,5 Discreto/buono 1 Sufficiente 0,5 Insufficiente 0 0-2 Nettamente insufficiente 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA PARAMETRI E INDICATORI Uso del linguaggio tecnico • Corretto • Appropriato • Chiaro Contenuto e organizzazione • Conoscenze • Comprensione • Applicazione • Congruenza • Organicità • Collegamenti • Completezza Elementi di merito LIVELLI DI PRESTAZIONE VALUTAZIONE 1. Rivela padronanza della Ottimoterminologia di settore che usa in eccellente modo dettagliato, approfondito e pertinente. 2. Usa un lessico corretto, la Discreto-buono terminologia tecnica è appropriata. 3. Esprime i contenuti con un Sufficiente linguaggio abbastanza corretto e appropriato 4. Usa un lessico con varie Insufficiente improprietà e utilizza raramente una terminologia appropriata. 5. Non usa un linguaggio tecnico Nettamente appropriato insufficiente Ottimo1. Spazia in modo organico tra i vari eccellente argomenti facendo opportuni collegamenti, mostrando conoscenze approfondite dei temi proposti 2. Mostra conoscenze adeguate Discreto-buono dell’argomento e le utilizza con coerenza e puntualità 3. Comprende i dati proposti e li utilizza in maniera organica e Sufficiente puntuale; mostra conoscenze sufficienti 4. Conosce parzialmente l’argomento e non manifesta Insufficiente un’esauriente comprensione. 5. Conosce in modo approssimativo Decisamente l’argomento e la comprensione presenta carenze insufficiente 6. Non centra l’argomento e le Nettamente conoscenze sono pressoché nulle insufficiente Giudizi, idee, soluzioni adeguate e fondanti; consapevolezza dei problemi VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 3 2,5 2 1,5 1 11 10 9 8 6-7 4-5 0-3 1 /15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Tipologia delle prove: Quesiti a scelta multipla e aperta Materia 1 3 PUNTI Punti assegnati per n° quesiti Punteggio totale per materia 0,5 0,25 1 Materia 2 3 PUNTI 0,5 0,25 1 Materia 3 3 PUNTI 0,5 0,25 1 Materia 4 3 PUNTI Materia 5 3 PUNTI 0,5 0,25 0,5 0,25 1 TOTALE 1 __ / 15 CRITERI DI VALUTAZIONE PROVA ORALE Conoscenze Capacità Competenze Lacunose 0-3 Frammentarie e/o superficiali e poco corrette 4-5 Di base 6 Esaurienti 7-8 Approfondite e critiche Non sa individuare i concetti chiave 9-10 Sa individuare i concetti chiave ma non sa collegarli 4-5 Sa individuare i concetti chiave e collegarli 0-3 6 Sa individuare e collegare concetti generali e particolari, nozioni acquisite in altro contesto 7-8 Sa individuare i concetti e ap-profondirli criticamente Non sa esprimere giudizi personali 9-10 0-3 Sa esprimere giudizi, ma non sa argomentarli 4-5 Sa esprimere giudizi motivandoli in modo semplice Sa esprimere giudizi motivandoli 6 7-8 Sa esprimere giudizi motivati, approfonditi e originali TOTALE 9-10 __/30 METODI, MEZZI, TEMPI METODI Il Consiglio di classe ha utilizzato, nel corso dell'anno, metodologie didattiche diverse in funzione delle esigenze emerse nei vari ambiti disciplinari, dei ritmi di apprendimento e delle difficoltà a livello cognitivo incontrate dagli allievi. In particolare sono stati impiegati i seguenti metodi: a) lezione attiva mirata al coinvolgimento degli alunni meno recettivi ad una propositiva partecipazione; b) lezione frontale necessaria per fornire specifici contenuti; c) problemsolving per un approccio più ragionato e graduale a determinate tematiche; d) lezione multimediale per alcune discipline. INDICAZIONI METODOLOGICHE AREA PROFESSIONALIZZANTE L'insegnamento delle discipline afferenti alla tecnica professionale del corso di postqualifica (quarto e quinto anno), non può prescindere dalle indicazioni metodologiche del biennio e del monoennio, che pongono l'accento sullo sviluppo delle capacità di gestione di situazioni reali. Il binomio insegnamento/apprendimento è stato quindi condotto per problemi, intesi nella loro accezione più ampia, con momenti gestiti sia singolarmente sia in gruppo,utilizzando metodi e approcci integrati. Le fasi di insegnamento/apprendimento, pertanto, non sono state intese come semplici applicazioni di fondamenti concettuali, ma piuttosto sono state finalizzate all’acquisizione di una cultura della moda, nella molteplicità degli ambiti e delle possibilità di espressione, a rendere sempre più consapevoli i discenti dei processi produttivi con l'utilizzo degli strumenti più idonei, ad ampliare le loro conoscenze e competenze e fornire strumenti per l’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese. In particolare, le attività dell'aula-laboratorio sono state condotte in modo da ottenere una continua e intensa interazione fra teoria e pratica. MEZZI E STRUMENTI Sono stati utilizzati libri di testo, fotocopie integrative, schede semplificative, diagrammi industriali ed articoli tratti da riviste scientifiche. Per un'adeguata comprensione ed acquisizione dei concetti teorici è stato necessario avvalersi, per le discipline tecniche, del supporto dell'attività di laboratorio. Tale attività è stata limitata a lezioni ed esperimenti dimostrativi in quanto l'acquisizione di abilità operative professionalizzanti è compito precipuo della terza area. TEMPI Per alcune discipline sono state poste in atto attività integrative di recupero in orario extrascolastico, mentre in altre si è proceduto ad un recupero in itinere per colmare le lacune emerse e per consolidare le conoscenze fondamentali. L'orario scolastico degli allievi è stato distribuito in cinque giorni onde consentire l'attuazione delle attività previste dalla terza area il sesto giorno. VERIFICA E VALUTAZIONE Sono state effettuate verifiche in itinere per misurare gli obiettivi primari: conoscenza e comprensione. Le abilità più complesse (analisi, sintesi, capacità critica) si sono verificate attraverso prove semi-strutturate e prove tradizionali sia scritte sia orali. La sufficienza è stata attribuita al conseguimento degli obiettivi minimi disciplinari. Nella valutazione delle prove si è tenuto conto della capacità espressiva, logico-linguistica e critica, della capacità di individuare regole e principi necessari ed efficaci alla soluzione di specifici problemi, dell'uso appropriato del macrolinguaggio. In relazione al profilo professionale, gli indicatori che sono stati utilizzati per verificare il raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari sono: la correttezza e l'ampiezza delle informazioni inerenti i vari settori disciplinari. In merito alle competenze sono state verificate: la capacità di comunicare in modo chiaro ed essenziale, utilizzando, quando richiesto, il lessico specifico nei diversi ambiti lavorativi. Si è tenuto conto, inoltre, della capacità di organizzare le informazioni, di cogliere l'essenziale, di rielaborare le conoscenze e rapportarle ad ambiti più vasti e diversi, di correlare i contenuti disciplinari alle relative applicazioni tecnologiche nell'ambito del profilo professionale, di partecipare al lavoro organizzato in maniera costruttiva. Nella valutazione finale si terrà conto, come stabilito nella programmazione di classe di inizio anno, non solo dei livelli di competenza e di conoscenza acquisiti dagli allievi ma anche della frequenza, della partecipazione attiva al dialogo educativo e dell'impegno profuso.
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