Provincia di Pordenone

REPUBBLICA ITALIANA
Provincia di Pordenone
SETTORE ECOLOGIA
TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI
Proposta nr. 103 del 08/05/2014 Determinazione nr. 1139 del 12/05/2014
OGGETTO: DPR n. 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Società: AZZURRA SRL Sede
impianto: Via Codopè, 62 Pasiano di Pordenone (PN) Codice pratica:
00850050261-10122013-1917
IL DIRIGENTE
PREMESSA
1. Fatto
La Società AZZURRA SRL, con sede legale ed operativa in Via Codopè n. 62 in
Comune di Pasiano di Pordenone (PN), in persona del Gestore pro tempore
dell’impianto, ha presentato, tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive
(SUAP) di Pasiano di Pordenone, la domanda di Autorizzazione Unica
Ambientale (AUA) corredata dalla documentazione tecnica.
In merito si precisa che:
- l’istanza è pervenuta allo Sportello in data 10/12/2013 acquisita al protocollo
provinciale n° 2013/89247;
- tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo
informatico 2013/9.2/108;
- sono stati assolti i diritti di bollo;
- è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell’art. 4, comma 1 del
D.P.R. 59/2013;
- l’istanza è stata presentata per richiedere i seguenti titoli abilitativi:
o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue
assimilate alle domestiche, di competenza comunale;
o autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui
all’articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di
competenza provinciale.
2. Documenti
Ai fini del rilascio dell'A.U.A., tutta la documentazione prodotta dalla ditta è stata
trasmessa dallo SUAP:
- alla Provincia di PN (autorità competente);
- all'ARPA FVG Dipartimento - Provinciale di Pordenone;
- al Comune di Pasiano di Pordenone - Ufficio Ambiente.
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
E' stata esaminata ed istruita tutta la documentazione presentata e le integrazioni
trasmesse successivamente che sono state ritenute adeguate per l’espressione del
parere.
3. Istruttoria
La Società AZZURRA SRL si occupa della produzione di mobili per l’arredo del
bagno.
Con la domanda di AUA, l’impresa intende chiedere:
- il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico di acque reflue assimilate alle
domestiche per modifica sostanziale dello scarico già autorizzato;
- l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera per modifica sostanziale di
stabilimento e contestuale rinnovo dell’autorizzazione alle emissioni in
atmosfera rilasciata dalla Regione Friuli Venezia Giulia con DGR n. 3265 del
31.10.1997 per i punti di emissione 1 (batteria filtrante e di raccolta polveri di
legno) e 2 (impianto di aspirazione cabine di verniciatura).
Le modifiche che la Società intende effettuare sono le seguenti:
1. dismissione della cabina di verniciatura con il relativo punto di emissione
(rif. 2);
2. installazione di due nuovi punti di emissione: Rif. 9 (cabina di
verniciatura pressurizzata e una linea di verniciatura robotizzata) e Rif. 10
(sottostazione filtrante).
Il Settore Ecologia quale Autorità competente ha:
- comunicato, con nota prot n. 2013/90194, l’avvio del procedimento indetto e
convocato la Conferenza di Servizi (CS).
La Conferenza di Servizi:
- ha chiesto integrazioni documentali trasmesse dalla Società, dopo
concessione di proroga, il 28/02/2014 e completate il 07/03/2014 assunte ai
prot. n° 2014/21840 e n° 2014/24117;
- si è conclusa con parere favorevole in data 17/04/2014.
4. Normativa
-
-
-
D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 ”Regolamento recante la disciplina
dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti
amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese
e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a
norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito,
con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35”;
D.P.R. 7 settembre 2010, n.160 "Regolamento per la semplificazione ed
il riordino della disciplina sullo Sportello Unico per le attività produttive, ai
sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133";
Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento
amministrativo";
Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i..”Testo unico delle norme
in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso”;
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale"
e s.m.i.;
Legge Regionale 27 novembre 2006, n. 24;
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
-
5. Motivazione
Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16;
Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del
10.10.2012, convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla “regolarità
tecnica”.
La decisione al rilascio dell’AUA si fonda:
- sull’acquisizione dell’Atto di Assenso formulato, in sede di CS, dal Comune di
Pasiano di Pordenone quale soggetto competente al rilascio
dell’autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue
assimilate alle domestiche;
- sull’istruttoria tecnica ed il parere favorevole con prescrizioni espresso dal
Servizio qualità dell'Aria della Provincia di Pordenone in merito
all’autorizzazione alle emissioni (prot. NP/2014/289 del 14.04.2014);
- sul parere favorevole espresso da ARPA FVG – Dipartimento di Pordenone
con prescrizioni per le emissioni in atmosfera assunto al prot. n° 2014/30984.
6. Responsabilità
procedimentale
Si richiama l’art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle “Funzioni e
responsabilità della dirigenza”, le norme dello Statuto provinciale ed il
Regolamento di Organizzazione dell’Ente, nonché l’Ordinanza Presidenziale n.
31 del 20.12.2012 relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che
attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia.
Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Pasiano
di Pordenone dott.ssa Giuditta Rombolà.
Tutto ciò premesso
DETERMINA
1. Decisione
Di adottare l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del
D.P.R.59/2013 a favore della Società AZZURRA SRL, con sede legale ed
operativa in Via Codopè n. 62 in Comune di Pasiano di Pordenone (PN) in
persona del Gestore dell’impianto che sostituisce:
- l’autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue assimilate
alle domestiche, di competenza comunale, così come specificato nell’Allegato
A, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
- l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui
all’articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., di
competenza provinciale. La Società deve rispettare i limiti e le prescrizioni
così come riportati nell'Allegato B, che fa parte integrante e sostanziale della
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
presente determinazione.
L’AUA sostituisce le autorizzazioni di cui ai titoli sopra richiamati
eventualmente possedute dalla Società.
2. Durata
La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3,
comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindici (15) a partire dalla data di
rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente.
Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP
competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto
dall'art. 5, comma 1, del D.P.R. 59/2013.
3. Avvertenze
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità del
soggetto come sopra autorizzato, le autorizzazioni e prescrizioni di
competenza di altri enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni
legislative e regolamentari comunque applicabili in riferimento all’attività
dell’impianto, con particolare riferimento alle competenze comunali in
materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della sicurezza sui luoghi di
lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione
incendi ed infortuni.
L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle
condizioni autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato
dall'attività dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale
aggiornamento non modificherà la durata dell'autorizzazione.
L’Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni
contenute nell’autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando:
− le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il
conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli
strumenti di pianificazione e programmazione di settore;
− nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo
esigano;
− vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per
la tutela della salute pubblica e dell'ambiente;
− ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed
amministrative, o altre verifiche.
In caso di modifica dell’attività o dell’impianto, si applicano le
disposizioni di cui all’art. 6 del D.P.R. 59/2013.
Ogni eventuale variazione relativa della denominazione della Ditta o
modifiche dell’assetto societario dovranno essere comunicate sempre
tramite il SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L’eventuale subentro
nella gestione dell’impianto da parte di terzi deve essere preventivamente
autorizzato.
La cessazione dell’attività deve essere tempestivamente comunicata
all’Autorità competente.
L’Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che
ritenga necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni
autorizzative.
La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida,
sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo sostituito, ed in relazione
alla specifica normativa di settore, oltre all’applicazione di eventuali
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
sanzioni previste dalla normativa vigente.
Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente
provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia.
10.
Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico
competente ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13.
11.
Copia del provvedimento finale unico deve essere trasmessa da parte
dello SUAP competente alla Società AZZURRA SRL, alla Provincia di
Pordenone, al Comune di Pasiano di Pordenone (PN) e al Dipartimento
provinciale di Pordenone dell'ARPA anche ai fini dell’effettuazione del
primo accertamento circa il rispetto dell’autorizzazione da svolgere entro
sei mesi dalla data di messa a regime degli impianti nuovi, come previsto
dall’art. 269 c. 6 del D.Lgs. 152/06.
12.
Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell’art. 147-bis del
TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito
in Legge n. 213/2012, in ordine alla “regolarità tecnica”.
4. A chi ricorrere Ai sensi dell’art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento
può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo
dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della
presente autorizzazione.
9.
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
ALLEGATO A
ATTO DI ASSENSO RILASCIATO DAL COMUNE DI PASIANO DI PORDENONE
per il rilascio dell’autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue assimilate alle
domestiche
CONFORMITA’ EDILIZIO-URBANISTICA.
L’area su cui insiste il capannone, secondo il vigente P.R.G.C., ricade in zona “D3” industriale esistente,
ricompresa in gran parte entro la fascia di rispetto di mt 150 dal corso d’acqua vincolato fiume “Meduna”.
Catastalmente l’immobile è identificato al foglio 11 mappali 379-95-527-530 ed è sito nella frazione di Cecchini
in via Codopè.
L’opificio oggetto della presente è costituito da due corpi di fabbrica: quello identificato con il mappale 379 è di
proprietà della Società Leasint S.p.a. e quello sul mappale 95 è di proprietà della ditta Mastino Servizi S.r.l.. La
ditta Azzurra S.r.l. è la conduttrice degli immobili.
I capannoni sono stati realizzati con il rilascio dei seguenti provvedimenti edilizi:
- Autorizzazione paesaggistico-ambientale n. P.T./10677/1.410/SF del 05.01.1996
- Concessione edilizia n.150/95 del 22.12.1995
- Autorizzazione di variante d’intestazione prot.n.1527/96 del 13.02.1996
- Concessione edilizia n.078/97 del 29.07.1997
- Autorizzazione paesaggistico-ambientale Decreto n. P.M.T./493/2006 del 06.06.2006;
- Concessione Edilizia prot.n. 20610 del 06.10.2006
- Certificato di Agibilità prot.n.1662/01.02.2010
Il capannone ricadente sul mappale 379 è completamente ultimato, mentre quello sul mappale 95 è ancora in
corso di costruzione. Per quest’ultimo dovranno essere presentate le relative pratiche di completamento e/o
variante.
L’attività esercitata dalla ditta consiste nella produzione di arredamenti per bagno ed è stata classificata, ai sensi
dell’art. 216 del T.U.L.S. 27.07.1934 n. 1265, di 1^classe “C”-25 Verniciatura con vernici a solvente organico e
di 2^classe “C”-5 (Falegnameria).
Tale classificazione è stata effettuata tenendo conto solo dell’attività produttiva esercitata sul capannone
insistente sul mappale 379. Poiché l’attività verrà ampliata e svolta anche sull’altro capannone distinto con il
mappale 95, con nota prot.n.4510 del 19.03.2014 è stato richiesto alla A.S.S. una nuova proposta di
classificazione.
Gli impianti tecnologici oggetto di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, sono stati oggetto di autorizzazione
paesaggistico-ambientale rilasciata in data 07.10.2013, prot.n. 17419.
L’attività è compatibile con le N.T.A. del vigente P.R.G.C..
IMPIANTO SCARICHI
La pratica di richiesta di A.U.A. è pervenuta a questo Comune in data 19.12.2013 con prot.n. 18862,
successivamente integrata e regolarizzata con documentazione pervenuta in data 19.12.2013 prot.n. 18864,
03.04.2014 prot.n. 3506, 10.03.2014 prot.n. 3862, 17.03.2014 prot.n. 4296, 18.03.2014 prot.n. 4440 e in data
03.04.2014 prot.n. 5417.
14.11.2013 prot.n. 16766.
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
Oggetto di autorizzazione sono gli scarichi non in fognatura di sole acque reflue assimilate alle domestiche, di
competenza comunale.
Si precisa che negli anni scorsi sono stati rilasciati i seguenti provvedimenti che riguardano l’immobile posto sul
mappale 379:
- Autorizzazione n. 022/FS del 07.08.1997
- Autorizzazione n. 11/IS/ del 04.03.2004
- Autorizzazione n. 01/IS del 24.01.2011.
Sono solo gli scarichi dei servizi igienici presenti sul capannone sito sul mappale 95, a non essere mai stati
oggetto di autorizzazione.
In sede di prima seduta della conferenza dei servizi avvenuta in data 16.01.2014, l’ufficio scrivente ha chiesto, con
propria nota del 15.01.2014, la presentazione delle seguenti integrazioni:
- asseverazione di cui al D.Lgs.152/2006, con allegata relazione;
- pagamento dei diritti d’istruttoria;
- chiarimenti sulla tipologia dei piazzali esterni e sulla presenza di eventuali materiali inquinanti.
Inoltre, oggetto di AUA dovrà essere il rilascio di una nuova autorizzazione allo scarico e non di un rinnovo, in
quanto lo stesso ha subito modifiche sostanziali.
A seguito presentazione dei documenti/precisazioni richiesti, si è esaminato quanto segue:
1) tavola grafica indicante lo schema scarichi;
2) relazione tecnica;
3) asseverazione ai sensi D.lgs.152/2006 e s.m.i..
Le linee di scarico raccolgono acque provenienti da:
- lavaggio piazzali
- copertura
- servizi igienici.
1) LAVAGGIO PIAZZALI
Secondo le indicazioni fornite dal progettista e dalla ditta, non esistono materiali potenzialmente inquinanti
posizionati sul piazzale, pertanto l’impianto raccoglie solo le acque meteoriche, che vengono convogliate nella
rete acque miste che va al fossato.
2) COPERTURA
Le acque provenienti dai pluviali vengono raccolte in apposita rete di scolo che poi si collega con la rete di
scolo principale che va al fossato.
3) SERVIZI IGIENICI
I fabbricati sono dotati di cinque gruppi servizi igienici, le cui acque reflue vengono pretrattate da apposite
vasca imhoff e condensa grassi. Da qui si immettono alla rete di scolo che va al fossato.
Lungo la strada provinciale via Codopè non è presente la fognatura pubblica collegata a depuratore.
Il fossato su cui avviene lo scarico dell’intero impianto, secondo la carta idrogeologica allegata al vigente
P.R.G.C., è denominato “corso d’acqua secondario” il quale, dopo un breve tratto, va a confluire direttamente sul
fiume Meduna, “corso d’acqua principale”.
E’ ammesso lo scarico su suolo in quanto sussiste l’impossibilità tecnica e l’eccessiva onerosità a recapitare in
corpi idrici superficiali, e comunque in fognatura pubblica, presente in strada ad una distanza di circa 700 mt.
Sono stati posizionati adeguati pozzetti d’ispezione e di prelievo, prima dell’immissione delle acque su suolo.
In base a quanto sopra detto, si rilascia il presente atto di assenso allo scarico delle acque reflue assimilabili alle
domestiche provenienti dagli immobili adibiti alla produzione di arredamenti per bagno, di proprietà della
Società Leasint S.p.a. e della ditta Mastino Servizi S.r.l., utilizzati dalla ditta Azzurra S.r.l., con recapito su
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
suolo, di cui al Capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del D.lgs.152/2006, con le seguenti
prescrizioni:
1) Le acque di scarico devono rispettare i limiti previsti dalla Tabella 4 dell’Allegato 5 del D.Lgs.152/2006.
2) lo scarico deve essere reso accessibile per il campionamento da parte dell’autorità competente per il
controllo, con le modalità attualmente previste dal D.Lgs.152/06 (paragrafo 1.2 dell’allegato 5 della
Parte Terza). A tal fine deve essere installato un pozzetto d’ispezione prima dell’immissione della rete
acque miste sul fossato;
3) Quando verrà realizzata la fognatura sulla strada pubblica le acque reflue di cui sopra dovranno essere
convogliate alla stessa predisponendo adeguato bypass alle fosse biologiche e idonea condotta di
collegamento e/o eventuali sistemi tecnici che permettano il corretto recepimento delle acque reflue alla
fognatura pubblica;
4) Non sono consentiti gli scarichi diretti o indiretti di acque reflue derivanti da processi produttivi, di
analisi, di sperimentazione e similari;
5) Non sono consentite diluizioni o immissioni dirette di acque reflue contenenti: agenti chimici (solventi,
fluidificanti…), sostanze idrocarburiche (oli, grassi, catrami, benzine…), o lo scarico di: sostanze solide
incompatibili con il trattamento primario di fognatura (stracci, inerti, gomme, assorbenti…), sostanze
radioattive, esplosive, sostanze capaci di produrre gas tossici o acque tossiche, veleni.
6) La ditta deve mantenere in buono stato di funzionamento la propria canalizzazione, attivando periodica
ed adeguata manutenzione alle vasche (minimo un’estrazione l’anno), atta a scaricare le acque reflue
domestiche senza pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e l’ambiente.
Il provvedimento è assunto nel rispetto dell’art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174/2012 e
L.213/2012, in ordine alla regolarità tecnica.
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
ALLEGATO B – EMISSIONI IN ATMOSFERA
Società:
AZZURRA SRL
Sede Legale:
Via Codopè n. 62 in Comune di Pasiano di Pordenone (PN)
Stabilimento:
Via Codopè n. 62 in Comune di Pasiano di Pordenone (PN)
1.DOCUMENTAZIONE TECNICA ISTRUITA
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
Relazione tecnica di accompagnamento alla domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera,
allegato 3 della modulistica AUA,
planimetria dello stabilimento (tav. 2/3) in scala 1:200 con prospetti dei camini (integrazioni del 07.03.14),
planimetria dello stabilimento (tav. 1/3) con estratto di mappa catastale, estratto CTR, estratto di PRGC,
ortofoto,
allegato C sul consumo solventi (integrazioni del 07.03.2014),
lista prodotti vernicianti usati attualmente (pre-modifica),
schede di sicurezza dei principali prodotti utilizzati,
schede tecniche dei principali sistemi di abbattimento polveri,
relazione integrativa pervenuta dallo SUAP il 07.03.2014,
integrazioni pervenute allo SUAP il 28.03.2014 in merito ai consumi di solvente.
2.PUNTI DI EMISSIONE SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONE IN ATMOSFERA
− Rif. 1: sottostazione filtrante per la produzione di mobili fuori misura
− Rif. 9: cabina verniciatura pressurizzata e linea di verniciatura robot (applicazione ed essiccazione)
− Rif. 10: sottostazione filtrante per carteggiatura, levigatura pezzi e spolvero della linea di verniciatura
robotizzata
3. LIMITI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA
Punto di emissione Rif. 1: sottostazione filtrante per la produzione di
mobili fuori misura
Punto di emissione Rif. 10: sottostazione filtrante per carteggiatura,
levigatura pezzi e spolvero della linea di verniciatura robotizzata
Sostanze
Altezza dal p.c.: 9,2 m
Portata: 19890 mc/h
Altezza dal p.c.: 9 m
Portata: 25000 mc/h
Limiti
10 mg/Nm3
Polveri totali
Punto di emissione Rif. 9: cabina verniciatura pressurizzata e linea di
verniciatura robot (applicazione ed essiccazione)
Altezza dal p.c.: 9,5 m
Portata: 35000 mc/h
FASE DI APPLICAZIONE
Sostanze
Limiti
3 mg/Nm3
Polveri totali
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
Sostanze riportate nel D. Lgs. 152/2006, in Allegato 1, Parte 2,
Tabella D:
Classe I
Classe II
Classe III
Classe IV
Classe V
2,5 mg/Nm3
10 mg/Nm3
75 mg/Nm3
150 mg/Nm3
300 mg/Nm3
FASE DI ESSICCAZIONE
Carbonio organico totale (COT)
50 mg/Nm3
NOTA BENE: Nel caso in cui, durante la fase di campionamento delle emissioni convogliate, le operazioni di
verniciatura ed essiccazione avvengano contemporaneamente, il limite applicato sarà il più restrittivo (ossia 50
mg C/Nm3)
4. PRESCRIZIONI
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Almeno 15 giorni prima di iniziare la messa in esercizio degli impianti afferenti ai punti di emissione
Rif. 9 e Rif. 10, la Società deve darne comunicazione alla Provincia di Pordenone, al Comune
interessato e all’ARPA Dipartimento di Pordenone.
Il termine ultimo per la messa a regime degli impianti nuovi è fissato in (novanta) 90 giorni dalla data
di messa in esercizio. La Società deve comunicare alla Provincia di Pordenone ed all’ARPA Dipartimento di Pordenone la data di messa a regime degli impianti.
Per i nuovi punti di emissione (Rif. 9 e Rif. 10), la Società deve comunicare alla Provincia di
Pordenone, al Comune interessato e all’ARPA - Dipartimento di Pordenone entro 45 giorni dalla data
di messa a regime, i dati relativi alle analisi delle emissioni effettuate almeno due volte nell’arco dei
primi dieci giorni di marcia controllata dell’impianto (ogni misura deve essere calcolata come media di
almeno tre campionamenti consecutivi), al fine di consentire l’accertamento della regolarità delle
misure e dei dispositivi di prevenzione dell’inquinamento nonché il rispetto dei valori limite.
Qualora si verifichi un’anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di
emissione, l’autorità competente deve essere informata entro le otto ore successive e può disporre la
riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l’obbligo del gestore di
procedere al ripristino funzionale dell’impianto nel più breve tempo possibile. La Società è comunque
tenuta ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni duranti le fasi di
avviamento e di arresto.
Le operazioni di manutenzione parziale e totale degli impianti di produzione e di abbattimento
devono essere eseguite secondo le indicazioni fornite dal costruttore dell’impianto (libretto d’uso e
manutenzione) e con frequenza tale da mantenere costante l’efficienza degli stessi.
La Società predispone un apposito registro, da tenere a disposizione degli organi di controllo, in cui
annotare sistematicamente ogni interruzione del normale funzionamento dei dispositivi di trattamento
delle emissioni (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del
funzionamento dell'impianto produttivo) come previsto dall'Allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n.
152/2006.
Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano, caricano e
scaricano materiali polverulenti o che possono comportare liberazione di Composti Organici Volatili
(COV), devono essere assunte apposite misure per il contenimento delle emissioni di polveri e COV.
Qualora la società preveda di superare la soglia di consumo di solvente di 15 ton/anno per l’attività di
“verniciatura del legno” prevista dall’art. 275 del D.Lgs. 152/06 e smi, deve presentare
preventivamente domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera per modifica sostanziale di
stabilimento ai sensi dell’art. 269 c. 8 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
La società deve compilare annualmente una distinta dei consumi dei prodotti vernicianti (inclusi i
diluenti) utilizzati nell’attività al fine di monitorare le quantità di composti organici volatili e di residuo
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
secco consumate nel corso di un anno solare. Tale documento deve essere inviato alla Provincia di
Pordenone e al Dipartimento di Pordenone dell’ARPA FVG entro il 30 giugno di ogni anno.
j)
Per la sottostazione filtrante esistente (punto di emissione Rif. 1), la Società deve effettuare nel 2014
le analisi delle emissioni (ogni misura deve essere calcolata come media di almeno tre campionamenti
consecutivi) nelle più gravose condizioni di esercizio dell’impianto ed inviarle alla Provincia di
Pordenone e all’ARPA FVG – Dipartimento di Pordenone. Successivamente la Società deve effettuare
le analisi delle emissioni con frequenza almeno triennale (quindi nel 2017, 2020, ecc) e conservare
presso l’azienda i risultati dei campionamenti analitici per tutta la durata della presente autorizzazione
tenendoli a disposizione degli organi di controllo.
k)
Per la sottostazione filtrante nuova (punto di emissione Rif. 10), successivamente alla messa a regime,
la Società deve effettuare con frequenza almeno triennale, nelle più gravose condizioni di esercizio, il
rilevamento delle emissioni derivanti dall’impianto. I risultati dei campionamenti analitici devono
essere conservati presso l'azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a
disposizione degli organi di controllo.
l)
Per gli impianti afferenti al punto di emissione Rif. 9, la Società, successivamente alla messa a
regime, deve comunque effettuare, entro il 31 dicembre di ogni anno, nelle più gravose condizioni di
esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. I risultati dei campionamenti analitici
devono essere conservati presso l'azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a
disposizione degli organi di controllo.
m) In concomitanza dei primi autocontrolli, per i punti di emissione nuovi e per quelli esistenti in cui è
stato installato un raddrizzatore di flusso, la Società dovrà verificare la conformità del flusso gassoso
alle specifiche di cui al punto 6.2, lettera C, punti 2), 3) e 4) della norma UNI EN 15259/08 e che il
profilo delle velocità di flusso, misurate lungo il diametro del condotto, sia conforme a quello di un
flusso in regime stazionario. In caso di scostamenti significativi dalle condizioni sopra citate, la Società
dovrà adottare le misure necessarie a ripristinare il regime laminate e stazionario del flusso gassoso. I
risultati di tale verifica relativi agli impianti, devono essere inviati alla Provincia di Pordenone e
all’ARPA FVG – Dipartimento di Pordenone.
n)
Deve essere rispettato quanto previsto dalle norme UNI o UNI-EN vigenti, con particolare
riferimento alla norma UNI EN 15259/08 e dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., soprattutto per quanto
concerne:
il posizionamento delle prese di campionamento;
l’accessibilità ai punti di campionamento che devono essere resi raggiungibili sempre in modo
agevole e sicuro.
o)
I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni devono essere quelli di seguito
specificati oppure eventuali altri metodi equivalenti:
Manuale UNICHIM n. 158/88
Misure alle emissioni – Strategie di campionamento e criteri di
valutazione
Norma UNI EN 15259:2008
Misurazione di emissioni da sorgente fissa . Requisiti delle sezioni
e dei siti di misurazione e dell’obiettivo, del piano e del rapporto di
misurazione
UNI EN ISO 16911-1:2013
Emissioni da sorgente fissa – Determinazione manuale ed
automatica della velocità e della portata di flussi in condotti . Parte
1: Metodo di riferimento manuale.
Norma UNI EN 13649:2002
Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione
in massa di singoli composti organici in forma gassosa - Metodo
mediante carboni attivi e desorbimento con solvente.
COV
Norma UNI EN 13284-1:2003
Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione
in massa di polveri in basse concentrazioni - Metodo manuale
gravimetrico.
Norma UNI EN 12619:2013
Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione
in massa del carbonio organico totale in forma gassosa a basse
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
COT
p)
q)
concentrazioni in effluenti gassosi - Metodo in continuo con
rivelatore a ionizzazione di fiamma.
La Società adotta i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di
emissione di cui all'Allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare, le emissioni
convogliate sono conformi ai valori limite se, nel corso di una misurazione, la concentrazione,
calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi, non supera il valore limite di
emissione.
Tutti i camini dovranno essere chiaramente identificati con la denominazione riportata nella presente
autorizzazione conformemente a quanto indicato negli elaborati grafici citati in premessa.
5. SUGGERIMENTI
Si forniscono i seguenti suggerimenti:
−
i condotti di emissione devono essere preferibilmente verticali; essi devono raggiungere
possibilmente la copertura del fabbricato e, a meno di impedimenti tecnici, sporgere un metro dal colmo
del tetto e delle coperture degli edifici circostanti;
−
nel caso la parte terminale del condotto sia a curva o semicurva lo sbocco deve essere rivolto entro
il perimetro della proprietà, in modo da evitare immissioni dirette nelle proprietà confinanti.
6. PUNTI DI EMISSIONE NON SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
Sigla
emissione
3
4, 5, 6, 7, 8
Origine dell’emissione
Impianto ECOFLAM, modello DUOMAX
500 funzionante a metano con potenza
termica nominale di 527 kW
Caldaie a condensazione NST, modello
ALBA 110 B23P B53P funzionanti a metano
e aventi ciascuna potenza termica nominale
di 106,3 kW
Inquadramento normativo
Non soggetto ad autorizzazione ai sensi
dell’art. 282 c. 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
Non soggetto ad autorizzazione ai sensi
dell’art. 282 c. 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
Pordenone, lì 12/05/2014
IL DIRIGENTE
Sergio Cristante
Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1139 del 12/05/2014
Elenco firmatari
ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI
Questo documento è stato firmato da:
NOME: SERGIO CRISTANTE
CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M
DATA FIRMA: 12/05/2014 01:38:54
IMPRONTA: 63CC6C7612C801274F1F3762FAD2F4E9E2C314AFED0BD15DA498D5F70275D672
E2C314AFED0BD15DA498D5F70275D6727153C82A9BDDD509C398DC1241AEFA6F
7153C82A9BDDD509C398DC1241AEFA6FED45E42908E43200A9948C5CE6E36720
ED45E42908E43200A9948C5CE6E36720FF4E17E53FD584E1F4590FD2B9B23C7A