Il suffragismo

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Laboratorio di Cittadinanza e Costituzione
sul film “Vote for Women. Angeli d’acciaio”
Titolo originale “Iron Jawed Angels”
3^ D Linguistico a.s. 2013-2014
EVENTI E PERSONAGGI STORICI CITATI NEL FILM CON DATE E
NOMI (Federico Usai ed Emanuele Carta)
1. Il tema principale del film è il suffragismo femminile: movimento politico,
culturale e sociale nato in Inghilterra nell’800 (suffragette) e poi diffusosi negli
USA agli inizi del ‘900. Le suffragiste rivendicano pari diritti e dignità tra
uomini e donne e hanno come obiettivo primario l’estensione del diritto di
voto alle donne (suffragio universale)
2. Sono numerosi i riferimenti alla Prima Guerra Mondiale (1914-1918) di cui
quest’anno ricorre il centenario. Gli Stati Uniti d’America governati dal
democratico Woodrow Wilson, inizialmente restarono neutrali, ma dopo
l’affondamento di alcune navi civili americane da parte degli U-Boot tedeschi,
entrarono in guerra (1917). Nel film si dà risalto al contributo dato dalle donne
americane alla vittoria statunitense nella Grande Guerra e forse il XIX
emendamento del 1920 è un riconoscimento tardivo a tutte le donne che si
sono sostituite in patria agli uomini che erano al fronte
3. Si parla della presidenza Wilson e dei due mandati democratici (1913-1921).
Thomas Woodrow Wilson era nato a Staunton il 28 dicembre 1856. Fu uno
dei principali protagonisti dei Trattati di Pace di Parigi svoltisi a Versailles
nel 1918, con il quale si concluse la Prima Guerra Mondiale. Wilson fu
l’ideatore della Società delle Nazioni, la prima organizzazione politica
internazionale, a cui però gli USA non aderirono per il voto contrario del
Senato americano. Wilson morirà a Washington il 3 febbraio 1924
4. Un altro tema ricorrente nel film è la questione razziale negli Stati Uniti di
inizio XX secolo. Si accenna anche al voto concesso agli ex schiavi nel 1870
con il XV emendamento e al XIII emendamento che abolì la schiavitù nel
1865 nel corso della Guerra Civile Americana
5. Nella parte finale della pellicola si dà molto risalto a una forma di lotta non
violenta: lo sciopero della fame, messo in atto dalle suffragiste nelle prigioni
americane e che costrinse le autorità penitenziarie a praticarle l’alimentazione
forzata.
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ALICE PAUL: BREVE BIOGRAFIA E IDEOLOGIA POLITICA
(Aurora Orlando e Viviana Mereu)
Una delle leader del movimento suffragista negli Stati Unidi d’America, fu Alice
Paul. Quest’ultima nacque a Paulsdale nel New Jersey da una famiglia benestante, in
un contesto nel quale l’uguaglianza e il lavoro erano fondamentali. La madre di Alice
faceva parte della National American Woman Suffrage Association (NAWSA) a
cui si iscrisse successivamente anche la figlia.
L’aspirazione di Alice era ottenere il diritto di voto alle donne, in quando esseri
umani capaci di intendere e di volere e non differenti dagli uomini, a parte il sesso.
Alice non riteneva, infatti, giusto che le donne non potessero votare ma fossero tenute
a rispettare le leggi.
Alice Paul non ha mai avuto paura di stare in prima linea per difendere i valori del
femminismo e dell’uguaglianza di genere e partecipò a numerose marce e
manifestazioni, organizzate dalle suffragiste americane. Questo spirito tenace la portò
ben sette volte in carcere, dove protestò mediante lo sciopero della fame, contro il
trattamento riservato alle prigioniere politiche.
I metodi di Alice Paul iniziarono a creare tensione e dibattiti tra lei e le leader della
NAWSA, così quando gli sforzi di Anna Howard Shaw e Herriot Eaton Stanton
Blatch si dimostrarono improduttivi, la giovane attivista insieme alle sue colleghe più
giovani e combattive, fondò nel 1916 una nuova associazione femminista: la
National Woman’s Party, e Alva Belmont, una mondana multi-milionaria, fornì al
movimento gran parte dei finanziamenti
La NWP seguì i metodi trasgressivi utilizzati dal movimento delle suffragette
britanniche e ottenne l’attenzione della stampa più prestigiosa. Il Partito Nazionale
delle Donne riuscì anche a pubblicare un settimanale: “Suffragist”.
Nel gennaio del 1917 la National Woman’s Party diede inizio alla prima protesta
politica rivolta alla Casa Bianca per il suffragio femminile. Durante le manifestazioni
di picchettaggio, note come “Silent Sentinelle”, le suffragiste tenevano striscioni in
cui esplicitamente chiedevano il diritto al voto delle donne. Nel luglio dello stesso
anno molte delle manifestanti, tra cui la leader Alice Paul, furono arrestate.
Dopo vari fallimenti, picchetti e arresti, nel 1920 Alice Paul e le suffragiste
statunitensi ottenere il diritto al voto per le donne, con l’Emendamento XIX alla
Costituzione degli Stati Uniti d’America del 1787.
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LE
PRINCIPALI
PROTAGONISTE
DEL
AMERICANO (Efisio Salis ed Eleonora Dessì)
SUFFRAGISMO
Ogni rivoluzione ha i suoi protagonisti. Per ottenere il suffragio femminile negli
Stati Uniti d’America, non sarebbe bastata Alice Paul. La leader del NWP fu
infatti affiancata nella lotta da molte altre donne. Le più influenti furono:
1. Inez Milholland (1886-1916) è stata un’attivista femminista statunitense.
Fu importante in quanto simbolo nella prima parata di protesta delle
suffragiste tenutasi a Washington il 3 marzo 1913, ove si vestì di bianco
e cavalcò un equino del medesimo colore. Era affetta da un’anemica
perniciosa che le causò la morte in occasione di una manifestazione a Los
Angeles
2. Lucy Burns (1879-1966) è famosa per essere stata la fondatrice del
NWP (National Woman’s Party) assieme ad Alice Paul. A causa delle
continue pressioni al presidente Woodrow Wilson con un picchettaggio
continuo alla Casa Bianca, venne arrestata insieme ad altre suffragiste
della NWP
3. Anna Howard Shaw (1847-1919), oltre a essere un’attività femminista
inglese, fu una scienziata e una delle prime donne a diventare ministro
negli Stati Uniti. Fu presidente del Movimento NAWSA (National
American Woman Suffrage Association), organizzazione avente come
obiettivo il suffragio femminile. Dopo un’esitazione iniziale appoggiò
successivamente la NWP, partito delle suffragiste più giovani capitanate
da Alice Paul
4. Harriot Eaton Stanton Blatch (1856-1940) fu una suffragista
statunitense, figlia dell’americana Elizabeth Cady Stanton, pioniera
delle attiviste dei diritti alle donne. Anch’ella seguì le orme della madre e
organizzò la parata di New York per il suffragio femminile e in un
secondo tempo si unì alla NWP
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CONDIZIONI DELLA DONNA NEGLI USA DI INIZIO ‘900 (Martina
Manca e Francesca Boi)
All’inizio del XX secolo, negli Stati Uniti d’America la donna aveva un ruolo diverso
nella società rispetto ad oggi. Soltanto con la rivoluzione degli anni ’20 le donne
sono riuscite ad ottenere maggiori diritti, tra questi quello che più rivendicavano, il
diritto al voto.
All’inizio del ‘900 la donna veniva ancora considerata inferiore rispetto all’uomo e
dipendeva da lui in tutto. Il patrimonio familiare e persino la stessa dote portata
dalla moglie, erano totalmente gestiti dal marito. La patria potestà era riconosciuta
solo al padre e in qualsiasi momento e con le scuse più banali, il marito poteva
sottrarre la custodia dei figli alla madre. Un buon americano era, secondo la mentalità
dell’epoca, colui che sapeva “tenere a bada la propria donna”.
Una donna sposata doveva occuparsi esclusivamente delle faccende domestiche e
badare ai figli; non poteva esprimere le proprie opinioni, se contrastanti rispetto a
quelle del marito. La donna nubile senza figli era invece considerata inutile per la
società. Inoltre le donne non potevano svolgere molti mestieri, come per esempio
essere giudici.
Nel film si vede la scena in cui la moglie di un senatore democratico vorrebbe
partecipare attivamente alla lotta per il suffragio universale, ma gli viene
categoricamente impedito dal marito, per non creare “scandalo”.
Per tutte queste ragioni le suffragiste statunitense rivendicarono il diritto al voto,
considerandolo il primo passo per una vera uguaglianza sostanziale.
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CONTRASTI E SOLIDARIETA’ TRA GIOVANI E
SUFFRAGISTE AMERICANE (Sara Mocci e Emma Kamilla Mei)
ANZIANE
Durante la lotta delle donne per il suffragio universale negli Stati Uniti d’America, si
distinguono due gruppi di suffragiste:
1. da una parte ci sono le più anziane, storicamente iscritte al NAWSA (National
American Woman Suffrage Association) e caratterizzate da un forte spirito
conservatore e contrarie alle forme di lotta estremiste. Sono coalizzate coi
democratici maschi e lavorano ad una campagna Stato per Stato, convinte che i
tempi per il diritto alle donne non siano ancora maturi
2. dall’altra parte le più giovani, innovative, trasgressive e combattive, capeggiate
da Alice Paul e Lucy Burn. Queste sono molto determinate a ottenere nel più
breve tempo possibile il voto alle donne.
Nonostante l’obiettivo sia lo stesso, tra i due gruppi ci sono molte divergenze sui
modi e sugli strumenti di lotta da adottare. Le giovani suffragiste danno vita a un vero
e proprio partito delle donne (NWP) che mediante la raccolta di fondi organizza
parate e promuove il pensiero femminista.
Arrivano addirittura a sfidare il potere costituito, protestando di fronte alla Casa
Bianca con striscioni e manifesti che in senso canzonatorio, riportano citazioni
dei discorsi del Presidente Wilson.
Finché nel pieno della Prima Guerra Mondiale non sono arrestate in massa, per
disturbo al traffico cittadino. A questo punto le anziane suffragiste, un tempo a
loro ostili, convincono Wilson ad appoggiare il suffragio universale e a
decretare la liberazione di tutte le manifestanti arrestate ingiustamente.
Nella pellicola viene più volte evidenziata la solidarietà tra le donne come
motore vincente per il riconoscimento dei diritti femminili. Come dire che di
fronte alla discriminazione di genere non contano più la razza (bianche e
nere), lo status (carceriere e detenute) e la classe sociale di appartenenza
(aristocratiche e operaie emigrate).