R T1 CV PR T2 LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 VENERDÌ 4 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 93 • 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it L’allarme di Alfano La fine del «roaming» Europa League, 0-1 nel finale Migranti, 600 mila pronti a sbarcare Telefonate europee con la tariffa unica La Juve vince a Lione grazie a un difensore Il ministro: modificare il trattato di Dublino, l’Italia non può dare asilo a tutti. Lega e Sel attaccano Paolo Russo A PAGINA 8 Dal Natale 2015 nessuna variazione passando da un Paese all’altro Ma i colossi delle tlc protestano Marco Zatterin A PAGINA 21 Andata dei quarti, gol decisivo di Bonucci all’85’. Tevez esce per infortunio. Ritorno giovedì prossimo Ansaldo e Nerozzi ALLE PAGINE 34 E 35 Parla Draghi, Borse su Sgravio crescente per i redditi tra 8 mila e 25 mila euro. Pil, riviste al ribasso le stime di Saccomanni Deflazione, la Bce pronta a misure straordinarie Irpef, 80 euro il tetto massimo Il governo: crescita dello 0,8% L’inflazione bassa spaventa l’Europa e la Bce si prepara a varare nuove misure straordinarie, incluso l’acquisto di titoli finanziari su larga scala per contrastarla. Il Consiglio, unanime, è pronto ad agire, ha spiegato il presidente Mario Draghi, confessando che la sua paura maggiore è una lunga stagnazione. I tassi per ora restano fermi allo 0,25%, il minimo storico, ma i tempi si fanno serrati: tutto potrebbe dipendere dall’inflazione di aprile. 1 Mastrobuoni e Spini A PAG. 7 COME EVITARE IL CALO DEI PREZZI Voto di scambio, le correzioni della Camera: pene più leggere EX SOTTOSEGRETARIO Camorra, arresto per Cosentino L’accusa: estorsione mafiosa Favoriva l’azienda di famiglia La Mattina e Ruotolo A PAG. 9 I dettagli del Def, il documento di economia e finanza, saranno resi noti martedì. «Conterrà le riforme che vogliamo fare» ha detto Renzi, che ieri ha fatto il punto col ministro Padoan. Il governo rivede le stime della crescita: Pil in calo dall’1,1% allo 0,8%. Tagli fiscali, tre le opzioni. Voto di scambio: pene più leggere. DA PAG. 2 A PAG. 5 1 Premier, boom di apparizioni tv 68 Nel periodo dal 17 al 31 marzo in onda quasi 5 ore al giorno: 17 ore 15 minuti nei talk show e 51 nei servizi dei telegiornali Governo totalmente oscurato Mattia Feltri A PAGINA 3 ELISABETTA A PRANZO CON NAPOLITANO SI INFORMA SUL NUOVO ESECUTIVO. SCAMBIO DI DONI CON FRANCESCO La regina porta al Papa miele, uova e whisky IL CASO Guerra fredda anche nello spazio GIOVANNI BIGNAMI S periamo che sia una notizia farlocca, anche se è del New York Times. Un memorandum riservato della Nasa parla di nuove direttive internazionali per la collaborazione spaziale con i Russi, dopo l’intervento di Putin in Crimea. La Nasa, dice il Nyt, sospende ogni contatto con la Russia dello spazio, incluse trattative sui progetti in corso e futuri, visite di personale americano e perfino e-mail, teleconferenze e videoconferenze. C’è anche il nome dell’autore della direttiva: nientemeno che Michael F. O’Brien, il viceamministratore per le relazioni internazionali. Dal quale, almeno finora, non si riportano smentite o commenti. CONTINUA A PAGINA 27 FRANCO BRUNI DIARIO N ell’area dell’euro c’è il rischio di una perniciosa deflazione. Ma non è ancora un rischio indiscutibile, al punto di dover ricorrere subito a nuovi provvedimenti straordinari di politica monetaria. La Bce attende nuova evidenza, prepara le armi per combatterlo ed è pronta a usarle nel prossimo futuro. Ieri Draghi ha ammesso che l’ulteriore rallentamento dei prezzi rilevato in marzo, con alcuni Paesi che hanno inflazione negativa, ha sorpreso la banca centrale. Ma è possibile che la spiegazione sia in alcuni fattori destinati a invertirsi, come l’andamento dei costi dell’energia e dei prezzi dei servizi. Inoltre, secondo la Bce, l’inflazione attesa dai mercati nel medio periodo rimane ancorata all’obiettivo della Bce, poco sotto il 2% annuo. CONTINUA A PAGINA 27 L’Afghanistan del dopo Karzai apre alle donne Domani le elezioni, migliaia le candidate La minaccia taleban Joya e Molinari A PAGINA 12 Ora Pompei sarà controllata dai satelliti Messi a disposizione da Finmeccanica per prevenire i crolli STEFANO RELLANDINI/EPA La regina Elisabetta II, con Filippo d’Edimburgo, mostra i suoi doni al Papa durante l’udienza privata di ieri Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI 1 Vent’anni fa, proprio in queste ore, Kurt Cobain finiva di scrivere la lettera che fu poi ritrovata tra i fiori, accanto al cadavere. Per chi non lo sapesse, Kurt Cobain è stato un musicista, forse l’ultimo per il quale si possa spendere la definizione abusata di genio. Ha inventato suoni che prima non esistevano. E qualunque anima raminga si imbatta nella sua chitarra o nella sua voce graffiata si troverà a pensare: eccomi a casa. Aveva ventisette anni, quando scrisse la lettera. Ventisette anni, una moglie e una figlia amatissime, eppure indirizzò la missiva a Boddah, l’amico immaginario che aveva riempito la sua infanzia solitaria di figlio di divorziati. Nel messaggio di congedo gli rivelò di non riuscire più a provare nessuna emozione. E di amare troppo il genere Lettera a Boddah umano, tanto da sentirsi «fottutamente triste». Succede agli spiriti esageratamente sensibili che raggiungono vibrazioni d’amore così alte da risultare insostenibili. Di questa lettera si cita sempre la penultima frase. Là dove Cobain, riprendendo il verso di una canzone di Neil Young, sostiene che è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente. In realtà a spegnersi più o meno lentamente è solo il corpo (il suo era tormentato da un’ulcera). L’anima non si spegne né brucia. Ma mi guardo bene dall’entrare in polemica con un genio. Preferisco ricordarlo con le sue ultime e sottaciute parole: peace, love, Empathy - pace, amore, Empatia - l’ultima delle quali sottolineata e in maiuscolo. Vent’anni dopo non ne ho ancora trovate di migliori. Corbi A PAGINA 15 Rosaria Talarico A PAGINA 18 2 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 U GOVERNO Le parole di Renzi LE TRATTATIVE Il 15 o il 16 ci sarà il consiglio dei ministri per il taglio dell’Irpef Autoritario abolire una Camera? Rodotà lo voleva fare 30 anni fa Tagli fiscali ottanta euro ma non per tutti Sgravi a scalare per i redditi dai 25 mila agli 8 mila ALESSANDRO BARBERA ROMA Sul tavolo di Matteo Renzi ci sono tre opzioni. La decisione finale su quale scegliere non è stata ancora presa. Poiché una parte cospicua degli sgravi alle famiglie dovrà venire dalla riduzione delle spese, tutto dipende dai numeri che Carlo Cottarelli alla fine valuterà possibili almeno per quest’anno. Ma al Tesoro e a Palazzo Chigi tutti scommettono che alla fine la decisione finale cadrà sulla ipotesi più prudente: uno sgravio crescente per tutti i redditi fra gli ottomila e i venticinquemila euro e un tetto massimo di 80 euro. La ragione della scelta è intuibile: i tagli individuati finora non superano i quattro miliardi di euro, uno in meno delle previsioni più ottimistiche. Verranno da una stretta sugli acquisti pubblici - anche sul- la spesa per attrezzature sanitarie e farmaceutica - una sforbiciata ai cosiddetti contributi alle imprese, un taglio del 10% agli stipendi più alti dei dirigenti pubblici. Per avere il dettaglio occorrerà comunque attendere almeno un paio di settimane. Perché prima della riforma fiscale e dei nuovi sgravi Nel Def il governo rivede le stime della crescita del 2014 . Pil previsto in calo dall’1,1 allo 0,8% il governo deve tassativamente presentare all’Europa i suoi obiettivi di medio termine, ovvero il documento di economia e finanza (Def) e il programma nazionale delle riforme (Pnr). «Se non scriviamo nero su bianco gli obiettivi triennali della revisione della spesa Bruxelles non dirà mai sì al fi- nanziamento degli sgravi con coperture diverse», ammette una fonte di governo che chiede di non essere citata. Fra le ipotesi c’è quella di computare i risparmi dalla minore spesa per interessi dovuta al calo dello spread, oppure parte dei proventi che verranno dal rientro dei capitali all’estero. Quanto più il governo vorrà ottenere in flessibilità sul rispetto dei vincoli europei, tanto più dovrà risultare convincente sugli obiettivi di rigore nel medio periodo. Per questo il viceministro Enrico Morando sta cercando di convincere Renzi e Padoan a scrivere nero su bianco nel Def che d’ora in poi le nuove spese dovranno essere coperte solo da corrispondenti riduzioni di spesa. Un vincolo che per quest’anno avrebbe valore politico, mentre dal prossimo, in applicazione del fiscal compact, diventerà un vincolo giuridico. «In AGF Il ministro dell’Economia, Carlo Padoan ogni caso non seguiremo la strada scelta dalla Francia», sottolinea la fonte anonima del governo. «Non è nostra intenzione chiedere deroghe sul deficit, semmai sul percorso di rientro del debito secondo lo schema del fiscal compact». Il 3,1% del deficit «non lo faremo. Punto», conferma Renzi ospite di Lilli Gruber. Il premier ieri ha avuto una lunga riunione a Palazzo Chigi con Padoan per definire i dettagli del documento. Una delle decisioni più importanti da prendere è dove fissare l’asticella della crescita di quest’anno. I documenti ufficiali del governo Letta stimano ancora un prodotto positivo dell'1,1%, molto di più dello 0,6-0,7% ipotizzato da tutti gli organismi internazionali. È ormai deciso che sarà indicato lo 0,8%. Gli altri due provvedimenti che il governo sta mettendo a punto e che arriveranno prima della riforma fiscale sono quelli che puntano ad accelerare il pagamento degli arretrati della pubblica amministrazione e il taglia-bollette al quale sta lavorando Federica Guidi. In entrambi i casi ci sono resistenze da superare: per il primo restano da definire diversi punti con le banche, l’altro deve fare i conti con le resistenze dei produttori di energia rinnovabile, i quali dovranno accettare una riduzione lineare di almeno il 10% di quanto avuto finora, l’unica via per ottenere una riduzione della bolletta almeno per le imprese, tuttora la più alta d’Europa. Twitter @alexbarbera Udienza Retroscena UGO MAGRI ROMA er ricevere conferma che (almeno nell’immediato) il Cavaliere non farà scherzi, e in particolare eviterà di rovesciare il tavolo delle riforme, Renzi ha dovuto attendere l’ora di pranzo, quando da lui si sono presentati in coppia Verdini e Gianni Letta nella loro veste di carabinieri berlusconiani. I due a loro volta erano reduci da un faticosissimo colloquio col «principale», e insomma recavano al premier notizie fresche. Le notizie sono sinteticamente queste: il treno delle riforme procede, sebbene la sera prima Berlusconi fosse sceso dal Colle «incavolato come un picchio» (rivela fonte superattendibile). Napolitano era stato ad ascoltare i suoi sfoghi sulla condanna ingiusta, P REFERENDUM CONFERMATIVO Le riforme del governo hanno i numeri per passare anche senza i voti di Forza Italia sulla pena che mortifica un uomo di Stato, sull’umiliazione di essere affidato ai servizi sociali eccetera, senza minimamente battere ciglio. «Un muro di gomma», è come Silvio ha raccontato poi l’atteggiamento del Presidente. Non che Berlusconi gli abbia chiesto espressamente la grazia: pare si sia limitato a rivendicare i propri meriti passati presenti e futuri, sottintendendo che andrebbero contraccambiati con un atto di altrettanta generosità nei suoi confronti (e chi vuole intendere, intenda). Però Napolitano non gli ha dato corda, consigliandogli al massimo quello che già aveva suggerito pubblicamente lo scorso anno, cioè di di- Il 10 aprile ci sarà l’udienza per decidere del futuro di Silvio Berlusconi I giudici dovranno decidere se affidarlo ai sevizi sociali o infliggergli gli arresti domiciliari MATTIA FELTRI ncredibile caso in Australia. La Corte suprema ha deciso sulla stupefacente vicenda di Norrie May Welby, che oggi vive a Sidney. Norrie era nato bambino e come tale registrato all’anagrafe. Cresciuto, e non sentendosi un uomo, si sottopose a un intervento e divenne donna. Non pienamente soddisfatta della nuova identità, sospese le cure ormonali e oggi è un ibrido. La Corte suprema ha dunque deciso che non sarà né maschio né femmina ma alfaniano. I PIERPAOLO SCAVUZZO/ AGF Berlusconi non fa saltare il banco Prevale il realismo di Verdini e Letta Dopo l’incontro con Napolitano era tentato di non rispettare gli accordi col premier staccarsi dalla vita pubblica e di comportarsi con grande sobrietà, in modo da creare le condizioni per un eventuale provvedimento di clemenza che comunque, questo è sicuro, non potrebbe maturare nelle prossime ore. «Ne mancano le condizioni politiche», è stato il succo della riflessione presidenziale. Dunque Berlusconi sulle prime non l’ha presa bene. Tanto che ieri mattina s’è fatto vivo con un autorevole senatore del suo partito per spingerlo a infilare qualche bastone tra le ruote delle riforme, in partico- lare a quella del Senato, dove oltre gio, si sono precipitati tra gli altri il metà del gruppo forzista è pronto a consigliere politico Toti, l’avvocato firmare una proposta di Minzolini Ghedini, più i due che avevano già da che fa a pugni con quella governati- giorni appuntamento con Renzi e va. La notte aveva volevano sapere ingigantito gli inI SONDAGGI «che si fa? andiamo cubi di Berlusconi, non andiamo a PaIndicano il partito sotto olazzo «non ho chiuso ocChigi?». Gli il 20%. «Succede perché hanno fatto notare chio» s’è confidato non posso andare in tv» che, mandando alverso mezzogiorno con un amico: e l’aria le riforme, il non si sa se sia stata colpa del collo- primo a rimetterci sarebbe stato lui quio «duro e sincero» con Napolita- dal momento che Renzi avrebbe no, oppure di un ginocchio doloran- marciato lo stesso con una maggiote. Finché da lui, subdorando il peg- ranza risicata, per farsi poi approva- re la nuova Costituzione a furor di popolo tramite un referendum confermativo. E così, finalmente, la ragione ha preso il sopravvento sulla «pancia» del Cavaliere. «D’accordo, andate pure da Renzi a trattare sul Senato e sul resto», ha detto sospirando a Letta e a Verdini. Intanto i sondaggi di Forza Italia precipitano sotto il 20 per cento. «Lo so, e dipende dal fatto che io non posso andare in televisione a sfogarmi», è la spiegazione offerta a un visitatore allibito, «ma mandarci altri è inutile, tanto che stiamo come stiamo...». LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 La battaglia in Europa è per cambiare le regole non per sforare il 3% Non avrei alcun problema a incontrare Berlusconi ma non è in programma Renzi ostenta sicurezza “Forza Italia voterà le riforme” E avverte gli oppositori: se vado a casa io, ci vanno anche loro Retroscena FABIO MARTINI ROMA Le nomine pubbliche si fanno in base ai progetti non tirando i nomi a caso Certo, anche ieri sera Renzi non ha voluto dire quali saranno le coperture in grado di garantire busta paga più pesanti. Il presidente del Consiglio si è limitato ad annunciare: «Martedì prossimo presenteremo il Def, il 15 o il 16 aprile ci sarà il Consiglio dei ministri per sbloccare i denari che servono per il taglio dell’Irpef». Renzi ha detto poco di più, segno che ancora non è stata trovata la “quadra”: «Per il taglio dell’Irpef, la stragrande maggioranza dei denari verrà dalla cosiddetta revisione della spesa». In compenso Renzi è visibilmente infastidito dalla fronda che continua a circondare le sue riforme, tanto è vero che ha liquidato con un certo sprezzo il disegno di legge di riforma del Senato presentato da 22 senatori del Pd, che diL’AZIONE DELL’ESECUTIVO «Oggi abbiamo abolito 3mila politici. Si viaggia come un rullo compressore» na volta ancora ci ha pensato Denis Verdini, che per Matteo Renzi ha un debole, a rassicurare il presidente del Consiglio: tranquillo - gli ha detto a tu per tu perché Silvio Berlusconi non ha alcuna intenzione di rompere. I due, oramai vecchi amici, si sono incontrati a palazzo Chigi e alla fine Renzi ne ha tratto una doppia convinzione: i movimenti di “truppe nemiche” sul fronte di palazzo Madama - decine di senato- U ELEZIONI EUROPEE «Se Grillo prenderà un voto più di me non mi dimetterò E perché dovrei farlo?» ri riottosi del Pd e di Forza Italia - vanno scrutati con la massima attenzione, ma gli stati maggiori - ecco il punto non hanno alcuna intenzione di far naufragare il progetto di riforma del Senato, il cardine sul quale Renzi ha collocato tutto il suo “castello” riformatore. E così ieri sera, quando si è presentato negli studi de “la7” per essere intervistato in diretta da Lilli Gruber, Matteo Renzi ha potuto annunciare la il caso MATTIA FELTRI ROMA uecentonovantadue minuti e 30 secondi, e cioè 4 ore e 52 minuti e mezzo ogni santo giorno: tanto trascorre in tivù Matteo Renzi. I dati sono stati elaborati per la Stampa da Geca Italia (laboratorio di indagine sulla comunicazione audiovisiva) nel periodo intercorso fra lunedì 17 marzo e lunedì 31 dello stesso mese. Quattordici giorni lungo i quali il premier ha galoppato in sella al suo personalissimo telecomando, passando di canale in rete, di tigì in talk. L’elenco che segue non è ozioso ma reale: Rai uno, Rai due, Rai D VELARDI «Operazione buona Adesso è in luna di miele con gli italiani» tre, Rai News, Canale 5, Rete 4, Italia 1, TgCom24, La7, La7d, Mtv, Cielo, SkyTg24, DeejayTv, LafRtv. Non c’è emittente che non abbia diffuso il volto e le parole del presidente del Consiglio per un totale, sulle due settimane, di 68 ore, 15 minuti e 56 secondi. Lui è anche parzialmente innocente, e infatti di queste 68 ore eccetera, 51 se le portano via i telegiornali, con i servizi con e su Renzi. Quindi anche suo malgrado. Infatti al tg Renzi ha parlato (o lo si è sentito parlare) per 21 ore, quasi 22, mentre nelle restanti 29 sono stati i giornalisti a parlare di lui. C’è un ultimo dato che forse meglio Denis Verdini con il premier Matteo Renzi alla Camera lieta novella: «Denis Verdini non mi ha detto che Berlusconi è preoccupato, spero che FI resti nell’accordo e sono convinto che voterà la riforma del Senato, del Titolo V e l’abolizione del Cnel». E così, il 3 aprile ha finito per diventare un giorno di festa per il governo: in tv Renzi, come di consueto, si è vivacemente complimentato con sé stesso («Si viaggia come un rullo compressore»), ma lo ha fatto in una giornata propizia: in Par- 29 lamento è stato dato il via libero definitivo alla cancellazione dei consiglieri provinciali («Oggi abbiamo abolito tremila politici!»), si è capito che l’incontro di due giorni fa di Berlusconi col Capo dello Stato non prelude ad un voltafaccia del Cavaliere ed è sempre più vicino il varo del Def e del provvedimento che darà il via libera all’aumento delle buste paga per i lavoratori dipendenti con un’Irpef sotto i 25.000 euro. 39 ore in video ore di servizi Dal 17 al 31 marzo il premier ha superato le 29 ore di interventi diretti in televisione Nello stesso periodo sulle principali televisioni si è parlato di Renzi per più di 39 ore Operazione “occupy tv” Il premier imperversa su tutti i teleschermi Compare in video quasi 5 ore al giorno Matteo Renzi con Lilli Gruber di tutti esprime la straordinaria attrazione che la telecamera esercita sul capo del governo, che in quattordici giorni ha trascorso 17 ore e 15 minuti in talk show, il che significa l’ospitata a Otto e mezzo come ieri sera oppure l’intervista registrata per Ballarò. Cioè si tratta di presenze non occasionali né rubacchiate per strada o al tal convegno. E vuol dire, soprattutto, che Renzi si concede in rilassatezza per oltre un’ora al giorno, inclusi i giorni in cui riceve Barack Obama o va a trovare Angela Merkel a Berlino. Diciassette ore che sommate alle quasi 22 in cui ha parlato nei telegiornali fanno la cifra sbalorditiva di 39 ore dal 17 al 31 marzo: Renzi ci Primo Piano .3 . verge significativamente da quello del governo: «Quel ddl - ha detto il presidente del Consiglio - non ha alcuna chance di passare né al Senato né alla Camera». Si può presentare il provvedimento più interessante ma se non si hanno voti non passa». E, con un tono poco amichevole, ha avvertito i suoi oppositori: «A quelli che dicono “vediamo se ce la fa”, dico con chiarezza: io vado a casa, perché mi sono impegnato a farlo, ma secondo me vanno a casa anche loro». Una battuta anche per Stefano Rodotà che, assieme ad altri, ha visto nel progetto renziano una deriva autoritaria: «Lui, 29 anni fa, propugnava l’abolizione del Senato, però si cambia idea, basta dirlo e comunque le mie idee non sono autoritarie perché lo dice Rodotà». Per Berlusconi solo elogi: «Lui ha fatto una scelta molto importante, quella di stare al tavolo delle riforme e accetta che le regole del gioco siano scritte insieme». All’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni che ha contestato il criterio di onorabilità tra i requisiti per le imminenti nomine, Renzi ha risposto così: «È vero, quel criterio non c’è negli altri paesi, ma abbiamo ragione noi a volerlo». parla dal teleschermo per due ore e tre quarti (circa) ogni giorno. È una strategia precisa, dice il direttore del tg de La7, Enrico Mentana: «Non è una scelta bislacca, Renzi è il propagandista unico del suo esecutivo. Lo si evince dalla formazione del governo stesso, in cui lui è il terminale indiscusso. Non esistono, mediaticamente, le Madia o i Padoan o i Poletti e le Mogherini. Esiste soltanto lui». Un altro che di queste dinamiche ci capisce, Claudio Velardi (per i pochi che non lo sapessero è esperto di comunicazione e fu consigliere di Massimo D’Alema a Palazzo Chigi) sostiene che l’operazione occupy tv è indiscutibilmente buona: «Matteo è in luna di miele con gli italiani per cui questa sovraesposizione è ottima. Del resto lui ha un obiettivo specifico, e cioè conquistare i voti del grillismo debole e pure quelli di Forza Italia in parziale fuga da un partito sfilacciato». Più sta sullo schermo è meglio è, insiste Velardi, perché non è vero che «quelle di Renzi sono soltanto promesse, ma anche mezzi risultati. Mezza legge elettorale, mezza abolizione delle province e, se il bicameralismo paritario non esistesse più, come lui predica, sarebbero riforme già portate in fondo. Lui queste cose deve andarle a dire, e gli farà soltanto bene». È un punto su cui Mentana non dissente: «Dice in continuazione che sulle riforme si gioca la faccia e l’osso del collo. Quindi fino al 25 maggio (giorno in cui si vota per le Europee, ndr) non si scollerà dalle telecamere. E poi fa pure share, perché la gente ha capito che è Renzi che conta». Saranno quindi cinquanta giorni di furore dell’etere, e qui siamo in gradi di anticiparvi che Renzi ha in programma un’improvvisata (sorpresa rovinata, ci spiace) al Gazebo di Diego Bianchi, cioè Zoro. Poi, come conclude Velardi, terminate luna di miele e campagna elettorale, «si metterà anche a lavorare». Taccuino MARCELLO SORGI Il Cavaliere non ha la forza per cambiare le intese e forti turbolenze che hanno accompagnato ieri a Palazzo Madama i primi passi delle riforme - con Forza Italia che ha rimesso in discussione il patto del Nazareno e i senatori della minoranza Pd che hanno portato avanti il loro progetto alternativo sulla trasformazione del Senato confermano le incertezze della vigilia. Dopo un incontro con Denis Verdini e Gianni Letta, Renzi ha sostenuto che tra i due principali interlocutori sia in corso un tentativo di salvare l’intesa. Ma se anche il lungo colloquio di mercoledì sera tra Berlusconi e Napolitano doveva servire a calmare le acque, il giorno dopo la sensazione è quella opposta. Sul faccia a faccia al Colle tra il Capo dello Stato e il leader del centrodestra sono circolate varie versioni, dopo quella, negativa, diffusasi a tarda sera. Una è la versione cosiddetta “del cappello”: il Cavaliere, abbattuto dai foschi presagi dei suoi legali per la ormai prossima decisione dei giudici sull’esecuzione della sua condanna, sarebbe andato a invocare un aiuto che il Presidente non è in condizione di dargli, o comunque non può dargli diversamente da quanto aveva detto il 13 agosto dell’anno scorso: se vuole, presenti la richiesta di grazia, si vedrà se ci sono le condizioni. L’altra versione è quella “del coltello”, secondo la quale Berlusconi sarebbe andato a preannunciare a Napolitano il suo disimpegno dalla partita delle riforme, in conseguenza della privazione dell’agibilità politica imposta dai magistrati. Le conseguenze verificatesi ieri, sia al Senato, sia a Palazzo Chigi, sembrerebbero più connesse a quest’atteggiamento, anche se Verdini e Letta a Palazzo Chigi sarebbero andati per tenere aperta la trattativa. In materia di riforme condivise tra maggioranza e opposizione, Berlusconi, si sa, non è nuovo a ripensamenti. Il più clamoroso, ai tempi della Bicamerale D’Alema, fu quello che fece saltare il cosiddetto “patto della crostata”, siglato in una notte a casa Letta e smentito il giorno dopo. Era esattamente sedici anni fa: ma è da vedere se Berlusconi, nelle condizioni in cui si trova adesso, sia in grado di decidere una rottura, che porterebbe all’avvitamento della legislatura e a nuove elezioni anticipate. L Jena Renzi Si stava meglio quando si stava senza. [email protected] 4 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 U GOVERNO LE RIFORME I cartelli 9 260 Metropolitane Voti favorevoli Saranno nove le «città metropolitane» che assumeranno parte dei compiti delle province Con 260 sì, 158 no e 7 astenuti, è arrivato il via libera definitivo della Camera al ddl Delrio I deputati grillini hanno protestato denunciando che aumenterà il numero delle cariche e mostrando il numero dei nuovi consiglieri comunali che verranno nominati GIUSEPPE LAMI /ANSA Passa il ddl Delrio, le province cambiano L’abolizione solo con la riforma del Titolo V. Contrari Forza Italia, M5S, Lega, Sel e Fratelli d’Italia ANTONIO PITONI ROMA Nella corsa ad orologeria, il traguardo alla fine è stato tagliato in tempo. Con 260 sì, 158 no e 7 astenuti, il via libera definitivo della Camera al ddl Delrio ha scongiurato il rischio di tornare a votare per il rinnovo di 73 consigli provinciali, 52 a statuto ordinario e 21 già commissariati, all’election day del 25 maggio. In realtà, il disegno di legge che porta il nome del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, non certifica la morte delle province. Ma ne ridisegna funzioni e competenze in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione, che ne decreterà la definitiva abolizione. Un via libera arrivato non senza momenti di tensione. Se, d’altra parte, si sono espresse a favore, compatte, le forze di maggioranza (Pd, Nuovo centrodestra, Scelta civica e Popolari per l’Italia), hanno invece votato contro Forza Italia, M5S, Lega, Sel e Fratelli d’Italia. Un dissenso che dai banchi di FI, il capogruppo Renato Brunetta ha manifestato gridando senza mezzi termini al «golpe». Con tanto di appello al capo dello Stato: «Una legge porcata. Napolitano non la promulghi», chiede il presidente dei deputati azzurri. Perché, se abbinata alla riforma del Senato, genera «un obbro- Retroscena FRANCESCA SCHIANCHI ROMA essun «ultimatum», ma stimoli alla «accelerazione»: ai partiti in fermento dinanzi al testo di riforma del Senato, il ministro Maria Elena Boschi prova a ricordare la necessità di fare presto, «c’è una consapevolezza dell’urgenza e della necessità di procedere in modo spedito». Una consapevolezza che non placa però i tanti mal di pancia sparsi tra democratici e forzisti riguardo al testo presentato nei giorni scorsi dal governo. A inizio settimana, era stata una lettera-documento firmata da 25 senatori, promossa dal lettiano Francesco Russo, ad accendere i rifletto- N brio e una vera e propria truffa». Motivo? «Le province non spariscono, i costi aumentano e secondo i nostri calcoli - conclude Brunetta nel nuovo Senato, su 148 componenti, 130-135 sareb- Brunetta: «È un golpe Nel nuovo Senato su 148 componenti 130 saranno comunisti» bero comunisti». E a proposito di cifre, durante il dibattito, sui banchi del Movimento 5 Stelle spuntano dei cartelli eloquenti: «+260.932» e «+5.600». Rispettivamente corrispondenti, come spiega Giuseppe D’Ambrosio, al nu- mero di consiglieri comunali e assessori in più che saranno nominati per effetto del ddl Delrio. È proprio sulle cifre, d’altra parte, che anche il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, condensa in un tweet tutta la sua ironia: «Primo vero prodigio di Renzi: finge di abolire le Province e crea 25mila poltrone in più supereroe». Accuse respinte dal Pd, che con il vice segretario Debora Serracchiani difende il provvedimento: «Non è un golpe. Sono soddisfatta per l’impegno con cui il premier Renzi sta portando avanti con decisione il suo programma di riforme». Ma senza escludere «emendamenti che migliorino il testo e contestualmente i rapporti tra Stato e Regioni». In attesa dell’abolizione, le province diventano, intanto, enti territoriali di area vasta di secondo grado. E dal 2015, le città metropolitane prenderanno il loro posto. Sono in tutto nove: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Reggio Calabria, alle quali si aggiunge Roma Capitale a cui è dedicato un capitolo a parte del provvedimento. Ad esse si aggiungono le città metropolitane istituite conformemente alla loro autonomia speciale dalle regioni Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna ossia Trieste, Palermo, Catania, Messina, Cagliari. Il consiglio metro- Sui senatori non più eletti si salda la fronda di Pd e forzisti La proposta di 22 compagni di partito del premier non piace a Renzi: “Non passerà” (i nuovi senatori non devono essere eletti direttamente né devono percepire indennità, non devono votare la fiducia al governo né votare il bilancio), «noi ne condividiamo appieno tre, anzi, li superiamo, ma per il quarto poniamo una questione». E quel quarto paletto individuato come un problema dal drappello di senatori Pd («la democrazia si regge sulla sovranità dei cittadini», predica Chiti) è considerato dirimente anche per molti forzisti: i loro successori, anche nella nuova versione di Palazzo Madama, dovranno essere eletti direttamente. No, insomma, a un ente di secondo livello. Anche di questo hanno par- lato ieri il premier e gli emissari berlusconiani Denis Verdini e Gianni Letta: ma sul punto resta una fermezza del governo riportata dal ministro per le riforme, che non condivide «le perplessità sulle elezioni di secondo livello: i consiglieri e i sindaci hanno una legittimazione popolare quando vengono eletti», e co- «SLOGAN COPIATO» LE PRESSIONI politano è l’organo di indirizzo e di controllo, è titolare dell’iniziativa circa l’elaborazione e le modifiche dello statuto e approva il bilancio (proposto dal sindaco). Nelle nuove province il presidente è eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali della provincia, dura in carica 4 anni, e deve essere un sindaco. Sotto di lui ci sono il consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci, tutti ricoprono l’incarico a titolo gratuito. Per il consiglio provinciale hanno diritto di elettorato attivo e passivo i sindaci e i consiglieri dei comuni della provincia. La cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere provinciale. Manifesti per le Europee Polemica con Sel Il ministro Boschi chiede un’accelerazione della riforma «È necessario andare avanti» 1 «Ce lo chiede...» e il nome di un ri sul disagio del Pd chiedendo che la riforma non fosse un «prendere o lasciare». Ieri, poi, l’ex ministro e oggi senatore Vannino Chiti ha presentato una proposta alternativa di riforma di Palazzo Madama, sottoscritta da ventidue colleghi, un Senato elettivo composto da 106 membri con ripartizione tra le regioni in base alla popolazione, accompagnato da un dimezzamento dei deputati (liquidata in serata da Renzi come una proposta «interessantissima» ma che «non ha nessuna chance di passare»). «Non ci sono da una parte il verbo e dall’altra gli infedeli», sospira uno dei firmatari, Massimo Mucchetti; «non è una controriforma», assicura il promotore Chiti, il fatto è che dei quattro paletti posti dal premier militante vero del Pd. Sono giocati su questo slogan i manifesti del Pd per le Europee, realizzati dall’agenzia Proforma. Come aveva anticipato Renzi, vuole essere il contrario del refrain «Ce lo chiede l’Europa» ripetuto in questi anni d’austerity. Cinque persone, uomini e donne di età diverse, associate ad altrettanti temi (banda larga, Erasmus, contraffazione alimentare, welfare, energia), selezionate attraverso un appello pubblicato sulla Pd community. Ma lo slogan non ha fatto in tempo a filtrare che subito è insorta Sel, urlando alla copiatura, ricordando lo slogan di un suo candidato «Ce lo chiede l’Italia». «Una polemica sterile tagliano corto dal Pd - abbiamo copiato solo Renzi, che ha sempre detto che non ce lo chiede l’Europa, ce lo chiedono i nostri figli». [F.SCH.] munque ricorda che, «al momento, non ci sono spazi per il Senato elettivo», senza interrogarsi troppo sui patemi dei forzisti. «Berlusconi si è detto d’accordo con il progetto del governo. Se poi nel gruppo di Fi c’è chi la pensa diversamente, ne discutano». Ma c’è anche un altro punto su cui si insiste tra le fila del partito dell’ormai ex Cavaliere: invertire il calendario dell’approvazione, dedicarsi prima all’Italicum e solo dopo al Senato. Niente da fare, è ancora una volta la Boschi a chiudere alIL TENTATIVO DI FORZA ITALIA Invertire il calendario dei lavori per dedicarsi prima all’Italicum e solo dopo a Palazzo Madama l’ipotesi, il calendario resta quello fissato, cioè prima si manda avanti il Senato nella nuova versione e poi ci si occupa di legge elettorale. «Non tranquillizzano le dichiarazioni del ministro per le Riforme, che sembra cambiar idea un giorno sì e l’altro pure», attacca il capogruppo forzista alla Camera, Brunetta. Tuttavia, insistono da Forza Italia sulle riforme c’è una «intesa solida che», dice la Santanché, «solo il Pd può mettere a rischio». In questo incrocio di fibrillazioni bipartisan, Renzi resta ottimista: «Il patto reggerà: io sono molto convinto che le riforme promesse andranno avanti». LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Ora abbiamo una norma perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia Una grande responsabilità Il Senato approvi subito la riforma sul voto di scambio al di là delle perplessità restanti Un grande regalo alla mafia. Senza vergogna alcuna stanno stravolgendo il 416ter riducendo la pena già mite Franco Roberti Luigi Ciotti Michele Giarrusso Procuratore Nazionale Antimafia Libera Senatore del M5S Nuove verifiche Meno risorse alla Polizia Alfano frena ROMA Voto di scambio Reato più definito ma pene più leggere IlProcuratoreAntimafia:“Benecosi”.Protestegrilline FRANCESCO GRIGNETTI ROMA La Camera approva, 310 a 61, ma modifica il testo e lo rinvia al Senato. La nuova formulazione sul voto di scambio, insomma, fa un altro passo avanti. Ma per chi era convinto di votarlo oggi senza modifiche, e quindi senza ulteriori passaggi, pare un tradimento bello e buono. Così volano gli insulti, una volta di più. Il M5S contro tutti. Secondo i grillini, infatti, «Renzi e Verdini hanno ammazzato il 416ter. Dopo una lunga e dura battaglia il governo delle larghe intese sulla mafia, previo incontro tra capi, ha deciso che lo scambio politico mafioso non deve essere punito». Secondo il Pd, all’opposto, «è norma di grande rigore, che permetterà di stroncare qualunque patto tra politica e mafia». Soddisfatta anche Forza Italia. Sono state riviste le pene: da 7 a 12 anni, ora si prevede da 4 a 10. Ma il punto che infiamma davvero gli animi è se nel testo della legge si debba scrivere che è punita anche la «disponibilità» del politico verso il mafioso, o solo lo scambio di voti contro altra utilità. Al Senato, sulla base di un inedito accordo M5S-Pd-Sel, la «disponibilità» era finita nel testo. Alla Camera hanno deciso di toglierla. Per i grillini non c’è dubbio alcuno: solo la prima formulazione garantisce una vera lotta alla mafia. Per dirla con il senatore Mario Giarrusso, «senza vergogna alcuna stanno stravolgendo il 416ter riducendo la pena già mite per il voto di scambio politico-mafioso, ma soprattutto eliminando la punizione per il politico che si mette a disposizione della mafia». Ribatte Donatella Ferranti, Pd: «La norma che stiamo scrivendo rappresenta un salto di qualità enorme perché punisce il politico che accetta voti mafiosi in cambio dell’erogazione o della semplice promessa di erogazione di denaro o altra utilità. Che è esattamente quanto chiesto dalla campagna dei Braccialetti bianchi». A chi grida al tradimento, ri- GIUSEPPE LAMI//ANSA sponde anche Anna Rossomando, Pd: «La formulazione della “disponibilità” è troppo indeterminata, come ci hanno segnalato i magistrati stessi. Chi la difende così focosamente, si accontenterebbe, per così dire, di avvisi di garanzia e titoli gridati sui giornali. Noi vogliamo le condanne». Fuori dal Palazzo, però, l’attesa è forte. L’associazione «Libera» di don Ciotti preme per una rapida approvazione. «Con il voto alla Camera - scrive - il governo e il Parlamento si assumono una grande responsabilità: la riforma è ancora sulla carta. Il Senato ora approvi subito la riforma sul voto di scambio al di là delle perplessità re- Le nuove aree di approvvigionamento di materie prime vanno presidiate ROBERTO GIOVANNINI ROMA L Ambasciatore, sono tempi di vacche magre anche per la diplomazia... «Le risorse del Mae sono state tagliate del 25%, erano 2,5 miliardi nel 2008, sono 1,8 miliardi oggi. Pesiamo solo lo 0,2% del bilancio dello Stato: basti pensare che la Francia è all’1,8%, la Germania all’1,15%. Una politica estera efficace, che come ha detto la ministro Mogherini vuol dire contribuire alla sicurezza e alla stabilità del Paese e tutelare gli interessi nazionali, presuppone una macchina dotata di adeguate risorse umane e finanziarie. Tuttavia dobbiamo fare la nostra parte anche oggi». stanti, in particolar modo quelle relative alla prevista riduzione delle pene». In effetti la maggioranza aveva messo in conto le proteste e quindi ha deciso di cambiare la norma, ma solo sulla base di un accordo blindato per cui al Senato la legge si approverà definitivamente nel giro di una settimana. Si vedrà. «A questo punto abbiamo una norma perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia», commenta Franco Roberti, Procuratore nazionale Antimafia. «La norma era troppo estesa e poteva non essere di garanzia per i cittadini proprio per tale ampiezza». Il ministro dell’Interno non è del tutto soddisfatto dalle risposte ricevute dai prefetti e dai questori in merito al piano di riorganizzazione dei presìdi di polizia, perciò ha fatto chiedere a molti prefetti una risposta supplementare. Con il che, implicitamente, il piano, redatto sull’onda delle esigenze di spending review, subisce una battuta di arresto. Lo rivela Gianni Tonelli, presidente del sindacato autonomo di polizia-Sap: «Sulla base delle tantissime interrogazioni parlamentari di questi giorni - dice - il ministro ha chiesto un approfondimento agli uffici periferici. Sono coinvolti prefetti, questori, capi della polizia postale, stradale e ferroviaria. A tutti loro rivolgiamo un appello: che rispondano secondo libertà. È l’occasione di dire chiaramente al vertice del ministero che questo piano è sbagliato, illogico e non darà affatto i risparmi che sono stati preventivati». Il piano che il Sap avversa prevede la chiusura di 11 commissariati, di 50 sezioni nautiche, e di molte sedi minori della polizia postale, stradale e ferroviaria. Complessivamente sono 267 i presìdi in odore di chiusura. Ha detto Intervista e «feluche» stringeranno un po’ la cinghia, e diversi immobili di prorietà all’estero verranno venduti. Ieri il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha annunciato (in Parlamento e poi ai sindacati) tagli da 108 milioni nel triennio 2014-2016. «Dobbiamo fare la nostra parte», spiega l’ambasciatore Elisabetta Belloni, direttore del personale della Farnesina e stretto collaboratore di Mogherini. Primo Piano .5 . La Farnesina chiuderà alcune delle sue sedi all’estero Giusto guardare agli italiani nel mondo, ma certi servizi possono essere razionalizzati “Tagli alle sedi e al personale Così risparmieremo 108 milioni” Belloni, dirigente della Farnesina, spiega la spending review degli Esteri cessari e quali invece possono essere dismessi e venduti. I proventi li useremo per ristrutturare, ammodernare e “compattare” gli uffici: per esempio a Vienna (ma ci sono In che modo risparmierete RISORSE SVANITE anche altri casi) absedi una rapquesti 108 milio«Nel 2008 potevamo contare biamo presentanza presso ni? su 2,5 miliardi l’anno l’Osce, una presso «Un risparmio verOra siamo scesi a 1,8» l’Onu, la sede bilaterarà dalla ristrutturazione della rete le, i consolati, l’istituto diplomatico-consolare-culturale al- di cultura... possiamo spendere meno in l’estero, conseguenza del decreto leg- affitti e vendere il superfluo. Poi ci sarà ge 95 che ci chiede un taglio del perso- un “ritocco sostenibile” dei contributi nale e di 33 strutture all’estero. Una se- alle organizzazioni internazionali. E inficonda voce sarà un utilizzo razionale ne avremo una revisione del trattamendei nostri immobili all’estero: verifi- to e delle indennità di servizio dei dipencheremo quali sono strettamente ne- denti della Farnesina all’estero». Un tema spinoso: c’è chi sostiene che i diplomatici italiani guadagnano il doppio dei colleghi francesi o tedeschi... così com’è, o va adeguata spostando risorse? «Va riorientata: certe aree del mondo, «C’è stata una polemica a mio avviso come i paesi emergenti e le nuove aree di fuorviante. La verità approvvigionamento che la struttura degli LAVORO DA «RIORIENTARE» delle materie prime, stipendi, che nel «Dobbiamo esserci nei Paesi vanno assolutamente complesso sono infepresidiate. La nostra emergenti, dove la nostra rete è ancora una delriori, è stata finora attività è più necessaria» le più importanti ed poco comprensibile per l’opinione pubbliestese, ma è ancora ca. Per questo la ministro ha annunciato troppo orientata su logiche da anni ’60. una riforma che semplificherà e rende- È giusto guardare alle comunità degli rà leggibili le remunerazioni. Comunque italiani nel mondo, ma certi servizi posnoi non siamo una “casta”, ma professio- sono essere garantiti in modo diverso e nisti competenti che garantiscono la razionale. E dobbiamo “esserci” in tanti presenza dell’Italia all’estero». altri paesi in cui la nostra presenza oggi Ma la rete diplomatica italiana va bene è più necessaria». Alfano ha chiesto nuove carte I prefetti in verità avevano già dato i loro pareri. Ed erano positivi. Ma la mobilitazione del Sap e degli altri sindacati di polizia, sommata alle proteste di tanti Comuni, e di tanti parlamentari preoccupati per la sicurezza sul proprio territorio, secondo Tonelli sta provocando un notevole effetto al Viminale. «Il ministro Alfano, in una riunione con noi sindacati, ci aveva garantito che quel piano era solo una bozza e che avrebbe atteso i pareri dalla periferia. Noi sappiamo che questi famosi pareri erano già stati acquisiti. Però ora la partita si riapre». Eppure il Viminale crede fortemente nella riorganizzazione delle forze di polizia sul territorio. È al lavoro un Tavolo interforze tra polizia, carabinieri e finanza che sta esaminando le varie sovrapposizioni e cerca soluzioni. «Occorre rimettere mano a un’organizzazione - spiega il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico - frutto di sedimentazioni successive e non governate. Non è più tollerabile che ci siano aree con doppioni e aree troppo scoperte. Così come non possiamo più permetterci di tenere i commissariati in edifici affittati a caro prezzo e magari dietro l’angolo c’è vuoto un immobile sequestrato alla criminalità». [FRA. GRI.] VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 6 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Primo Piano .7 . U LA CRISI LE MOSSE DELLA BCE Draghi: pronti all’acquisto di titoli L’inflazione bassa spaventa l’Eurotower. Consiglio “unanime” nell’apertura a strumenti non convenzionali TONIA MASTROBUONI INVIATA A FRANCOFORTE Hanno parlato di nuovo, «ampiamente» di tutto, un tasso negativo sui depositi per tenere a distanza le banche che vogliono parcheggiare soldi presso la Bce, una nuova iniezione di liquidità a lungo termine come quella che al culmine della crisi preservò il sistema da una paralisi totale del credito, un taglio dei tassi di riferimento dall’attuale minimo storico di 0,25 punti base, persino una mossa all’americana, un acquisto massiccio di titoli privati e pubblici, il cosiddetto “quantitative easing”. Ma alla fine, ancora una volta, la Bce ha deciso di non decidere nulla. 165 lo spread L’Ocse migliora le stime sul Pil di Eurolandia ma avverte: «I rischi restano» E quando una giornalista ha chiesto a Mario Draghi quale sia la sua opzione preferita, lui le ha regalato l’unico sorriso della conferenza stampa per poi ribadire che è il consiglio a decidere, non lui. I mercati, però, dopo la delusione della riunione di marzo - niente mosse anche allora hanno festeggiato la caduta dell’ultimo tabù, la conferma che nell’armamentario della banca delle banche dell’eurozona è entrato ufficialmente il “qe”, cioè un altro bazooka finora sempre osteggiato dalla Bundesbank. Draghi, poi, ha letto ben quattro volte uno dei passaggi centrali del comunicato della riunione, in cui si specifica che «il consiglio è unanime nel suo impegno a usare anche strumenti non convenzionali per scongiurare i rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione». Il numero uno dell’Eurotower ha anche ribadito che i cile, fanno sapere a microfoni spenti dall’Eurotower, scegliere la tipologia di bond da comprare. E in particolare su quelli di Stato, si sa che le riserve dei tedeschi, ma anche di altri Paesi nordici, sono pesanti. A convincere anche la Bundesbank a ricredersi sull’acquisto di titoli in Il differenziale massa ha contritra i titoli italiani e il bund buito una dinamiè sceso ai minimi ca dell’inflazione da novembre 2010 che continua ad essere peggiore del previsto. Sono mesi, come ha ammesso anche Draghi ieri, che le stime della Bce si rivelano sempre troppo ottimistiche. E il dato di marzo, che ha rilevato un andamento dei prezzi al consumo dello 0,5 per cento, è stato di nuovo, ha detto il numero uno della Bce, «una genuina sorpresa». Ma, ha aggiunto, quest’anno Pasqua cade tardi e ad aprile c’è da aspettarsi un rialzo. In ogni caso Draghi insiste: Francoforte è stata continuamente costretta a rivedere in peggio le previsioni per i prossimi mesi e anni «perché ha sottostimato l’andamento dei prezzi energetici». In particolare, «il 70%» della correzione al ribasso dal 2,7 dei primi mesi del 2012 ad oggi, «è stato causato dai prezzi energetici e Di recente il Fmi è stato generoso dei beni alimentari». nell’indicarci cosa dobbiamo fare Per Richard Barwell di Royal Mi piacerebbe che lo fosse altrettanto Bank of Scotland si è indebolito lo scenario di un taglio dei tassi con le altre banche centrali, magari a breve anche se, nella geraralla vigilia di una riunione della Fed chia delle mosse, un aggiustamento sul costo del denaro verMario Draghi rà sicuramente prima di un Presidente eventuale quantitative easing. della Banca centrale europea Interessante in particolare un passaggio dell’analisi di Rbs: per ora i mercati continueranOcse sulla crescita (sarà del- sul quantitative easing, dopo no a fantasticare sul “qe” ma l’1% nel 2014 e dell’1,6 nel 2015): che nei giorni scorsi questa op- «col tempo l’attenzione si foca«le turbolenze potrebbero tor- zione era stata menzionata lizzerà sul fatto che il consiglio nare». Ma tornando alla Bce: esplicitamente da Jens Weid- non ha tagliato i tassi». Seconprimo, «resta vigile e pronta ad mann. Ma da qui ad attivarla do BnpParibas il via libera agli agire». Secondo, forse non è un subito, naturalmente, ce ne acquisti dei titoli è probabile caso la grande enfasi proprio passa. Anche perché non è fa- «nella seconda metà dell’anno». La polemica: non prendiamo lezioni da Washington CHARLES PLATIAU/REUTERS Per centrare l’obiettivo della stabilità dei prezzi nell’Eurozona sono necessari un maggiore allentamento monetario e anche misure straordinarie Christine Lagarde direttore generale del Fondo monetario internazionale segnali di ripresa sono «confermati», anche se sono soggetti a «rischi al ribasso». Un allarme simile è giunto anche dal rapporto sull’eurozona diffuso ieri dall’Ocse. Il recupero è minacciato dalla «situazione politica incerta, da tensioni sociali e dall sfide ancora notevoli che alcuni governi hanno davanti sui conti pubblici». In sostanza non bisogna farsi ingannare dall’attuale calma dei mercati e neppure dalle stime Domande&risposte: la deflazione FRANCESCO SPINI MILANO Che cosa è la deflazione? È l’esatto contrario dell’inflazione. Anziché salire, i prezzi scendono. Si direbbe che è un fatto positivo per chi fa la spesa tutti i giorni. È così? Sulle prime la deflazione potrebbe sorprendere positivamente chi va al supermercato, in quanto mese dopo mese si trova a pagare di meno la spesa. Ma le conseguenze sono pesanti. Le aziende produttrici si ritrovano con ricavi e redditività in calo. Il rischio è che reagiscano tagliando produzione e occupazione. Dunque i salari. Così anche se le famiglie pagano meno la spesa alla lunga si possono ritrovare con un reddito inferiore o addirittura senza più un reddito. Dunque ridurranno ulteriormente gli acquisti. L’incubo degli economisti i prezzi scendono e inchiodano l’economia Per le famiglie ci sono più svantaggi che vantaggi Cosa succede nei beni durevoli, quelli generalmente più costosi? Sono quelli che registrano l’impatto immediato negativo più forte. Dal momento che i prezzi continuano a scendere, non viene mai il giorno giusto per acquistare. In questo modo i consumi si bloccano: perché comprare oggi se domani lo stesso prodotto costerà di meno? Chiaro che l’effetto sui conti delle società è ancora più veloce che nei beni di largo consumo, i ricavi scendono, il mercato si ingessa. Che cosa capita a chi ha un debito? lia, ha un debito pari al 130% del prodotto interno lordo», dice l’economista dell’Università di Parma Francesco Daveri. Mentre il calo dei prezzi può portare a una prolungata stagnazione economica - come avvenuto in Giappone - una delle soluzioni è stimolare l’economia attraverso la mano pubblica, con politiche espansive della domanda. Lo stesso accade al debito degli Stati? È un rimedio efficace? In termini reali l’indebitamento aumenta. Mettiamola così: se ho un debito che è pari a 100 e una carota vale 1, il mio debito equivale a 100 carote. Ma se la carota arriva a valere 0,5, allora il mio debito raddoppia: per pagarlo dovrò rinunciare a più carote del previsto. «Combattere la deflazione è più complicato per chi, come l’Ita- Non del tutto, perché «l’utilizzo di politiche fiscali espansive spesso non si traduce in maggiori consumi», avverte Daveri. Sovente, anziché spendere tali soldi, le persone tendono a risparmiare, non sapendo fino a quando il fenomeno si protrarrà, con un ulteriore avvitamento dei consumi e, nel contempo, un considerevole aumento del debito pubblico. calo ma alla lunga subiscono la stagnazione dell’economia e la caduta dei profitti. Discorso diverso per le obbligazioni: gli investitori, in quanto creditori, possono godere di rendimenti reali più elevati oltre ad apprezzamenti in conto capitale con ulteriori cali dei tassi di interesse. Cosa ci si può aspettare su quest’ultimo versante? È vero che la Bce ha poche armi da opporre alla deflazione? Secondo un’analisi condotta dal Telegraph, da settembre i prezzi sono scesi mediamente dell’1,5% in Europa e del 5,6% in Italia. Una tendenza che, secondo il quotidiano britannico, entro il 2018 potrebbe far innalzare gli indicatori di debito del 10% in Francia, del 15% in Italia e del 24% in Spagna. Cosa succede invece per gli investimenti? In un clima di deflazione le Borse beneficiano dei tassi in Se può fare relativamente poco con la leva dei tassi, già vicini allo zero, la Bce può ricorrere a politiche non convenzionali, sulla scia di quanto ha già fatto l’americana Federal Reserve. Negli ultimi anni mediante l’acquisto di titoli di Stato (il cosiddetto «quantitative easing»), la Fed ha di fatto stampato moneta per aumentare la liquidità circolante, agevolare le banche e stimolare la ripresa. 8 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 U MEDITERRANEO EMERGENZA IN MARE Asilo politico In Italia il numero dei richiedenti è in crescita esponenziale 43 mila L’allarme di Alfano “Ci sono 600 mila immigrati in arrivo” Gli immigrati sbarcati in tutto il 2013 lungo le coste italiane secondo i dati del Viminale 11 mila I migranti arrivati nei primi tre mesi del 2014 Sono già sette volte in più che nel 2013 Il ministro dell’Interno: “L’Ue potenzi i controlli” PAOLO RUSSO ROMA A 24 ore di distanza dalla abrogazione del reato di immigrazione clandestina con il decreto «svuota carceri» Angelino Alfano lancia l’allarme sbarchi. Ed è subito bagarre politica. «Secondo le nostre informazioni ci sono tra 300 e 600mila persone in attesa di transitare nel mediterraneo dall’Africa», rivela parlando a Palermo il Ministro dell’Interno. Previsioni da mandare in tilt il nostro già precario sistema di accoglienza, se si pensa che lo scorso anno gli sbarchi sono stati in tutto 43mila. E i numeri del Viminale confermano che quest’anno è già boom, con 11mila approdi solo da gennaio a marzo, sette volte in più che nel 2013. Intanto è subito polemica politica, con la Lega che attacca le scelte del governo, Vescovi e terzo settore a difesa della scelta di abrogare il reato di clandestinità e Sel che da sinistra accusa Alfano di fare allarmismo preelettorale. «Arriveranno in Italia flotte di barconi», prefigura Maroni. Ma per Alfano «non è una questione solo italiana». «Se non si difende la frontiera non si risolve il problema degli sbarchi», anche se per il ministro lo strumento c’è e si chiama «Frontex». Quel Moloch europeo da 100 milioni di costi, con una, chissà perché, lontana sede a Varsavia, composto di 22 aerei, 113 navi e 26 elicotteri, che avrebbe dovuto bloccare gli sbarchi e soccorrere le vittime della nuova tratta dagli schiavi, ma che fino ad ora ha più che altro imbarcato dirigenti super-stipendiati. Ora Alfano chiede di potenziarlo, affrettandosi nello stesso tempo a sollecitare la modifica del trattato di Dublino, quello in base al quale i migranti sono obbligati a chiedere asilo nel Paese di approdo. «L’Italia non può essere la prigione di chi arriva nel nostro Paese ma vuole andare da un’altra parte», ha detto il leader di Ncd, che dal punto di osservazione del Viminale sa bene quale sia diventato per noi il cuore del problema. Gli immigrati infatti calano. Il fatto è che ad aumentare vertiginosamente sono i richiedenti asilo dai Paesi dell’Africa e del Medio oriente in ebollizione. Lo scorso anno solo i siriani hanno fatto contare ben 10mila richieste di asilo. Gente che fugge dalle guerre e dai paesi arabi in crisi dopo il fallimento delle «primavere». Persone che nella stragrande maggioranza dei casi, il 73%, «necessitano di protezione internazionale», secondo il prefetto Riccardo Compagnucci, a capo del diparti- mento libertà civili degli Interni. Un flusso migratorio di esuli, rispetto al quale l’abrogato reato di clandestinità non avrebbe giocato alcun ruolo. E poi c’è da dire che ad essere stato cancellato è il reato penale, non l’illecito amministrativo che comporta l’espulsione. Con tanto di carcere se per chi rien- 113 tra di nuovo. Insomma nessun liberi tutti. Anche se Maurizio Gasparri parla di «situazione al limite», mentre il coordinatore di Sel, Nicola Fratoiani, chiede l’abrogazione della Bossi-Fini. Scaramucce di primavera. Prima della bella stagione che, come sempre, porterà nuovi sbarchi e nuove tragedie. navi È il numero di quelle impegnate nell’operazione Frontex insieme a 22 aerei e 26 elicotteri FILIPPO MONTEFORTE/AFP IMMIGRAZIONE CLANDESTINA Abolito il reato Agrigento archivia 16 mila casi FABIO ALBANESE AGRIGENTO Ormai era diventata routine: ad ogni sbarco di migranti sulle coste di Lampedusa o dell’Agrigentino, la procura della città dei Templi indagava tutti quei disperati appena salvati. Il reato era quello di clandestinità previsto dalla legge Bossi-Fini. Ora però la depenalizzazione del reato, appena votata dal Parlamento, rende tutti quei fascicoli carta straccia. Così, la procura di Agrigento ha deciso di archiviarne ben sedicimila, tutti quelli aperti nel 2013, tanti quanti i disperati che hanno toccato il suolo siciliano nelle zone di competenza della procura, inchieste peraltro affidate ai pochi sostituti, sette in un organico che sulla carta ne conterebbe tredici. L’annuncio lo ha dato ieri il procuratore della Repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, nel corso di un convegno dedicato alle politiche sull’immigrazione in Europa che si è tenuto a Palermo. Il magistrato, riferendosi all’abolizione del reato di clandestinità, ha parlato di «giorno memorabile del Parlamento» perchè ciò comporterà «una deflazione del carico giudiziario di tutti gli uffici». «Terremo presenti i migranti come testimoni ma non ha senso colpire loro, artefici di alcun crimine e finora penalizzati da una normativa che mirava solo all’espulsione», ha aggiunto. Secondo Di Natale, la depenalizzazione «sicuramente avrà l’effetto di ridurre le spese e consentirà di fare una migliore lotta agli scafisti, perché fino ad adesso un migrante irregolare era indagato di reato connesso e, quindi, veniva interrogato con l’assistenza di un difensore; questo rendeva più difficoltose le indagini nei confronti degli scafisti e dei trafficanti di migranti». R LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Primo Piano .9 . U GLI ARRESTI Cosa hanno detto POLITICA E CAMORRA Si sono mangiati il sangue della gente Non hanno avuto pietà di nessuno Sono passati sopra a tutto e a tutti A Napoli Nicola Cosentino (al centro con gli occhiali) in una foto scattata domenica scorsa alla presentazione della lista Forza Campania all’hotel Romeo di Napoli A sinistra i carabinieri ieri sotto la casa del politico a Caserta Luigi Gallo, una delle vittime Dove ci vuole la politica c’è mio fratello Nicola Dove ci vogliono i soldi ci sono io e dove ci vuole la forza c’è pure la forza Giovanni Cosentino In cella Cosentino e fratelli “Sono i referenti dei Casalesi” Estorsioni e concorrenza sleale: 13 in manette, compreso un ex prefetto GUIDO RUOTOLO NAPOLI Nick ’o mericano è tornato in carcere, con i fratelli Giovanni e Antonio. Stop. Lui stesso sapeva da tempo che senza l’ombrello dell’immunità parlamentare il suo destino sarebbe stato quello di ritrovarsi in una cella. E in questi mesi ha In duecento pagine di ordinanza tutti i legami tra la politica e le famiglie mafiose cercato una sponda a Palazzo Grazioli, ha accarezzato l’idea di tornare in campo con una candidatura prestigiosa alle Europee. Ma si è ritrovato isolato e addirittura rinnegato dal suo referente politico, Silvio Berlusconi. Costretto così a dar vita a un suo gruppo di pressione, Forza Campania. Nicola Cosentino, a rimettere nella giusta prospettiva tutti gli elementi di quel caleidoscopio che è Gomorra - un po’ realtà, un po’ letteratura, un po’ vicenda giudiziaria - alla fine è solo uno dei fratelli di una potente famiglia di provincia, i Cosentino. «Il più diabolico dei fratelli è Giovanni» (dixit uno dei protagonisti di Gomorra, Antonio Zagaria oggi pentito). Eh già, la famiglia. Mozzafiato la lettura degli atti dell’inchiesta dei pm antimafia napoletani Antonello Ardituro, Francesco Curcio e Fabrizio Vanorio. Tredici misure cautelari in carcere, diversi indagati (c’è anche l’ex prefetto di Caserta premiata per la fedeltà al Cosentino con un seggio in Parlamento) per estorsione, concorrenza sleale aggravata dalla finalità camorristica. C’è un brano del racconto della vittima principale della famiglia Cosentino, Luigi Gallo, imprenditore - neppure lui uno stinco di santo (scrive il gip: «Non è uno sprovveduto, ha buoni legami con Giuseppe Papa, capozona di Sparanise») che spiega bene lo scenario. Intercettato mentre parla con un amico, Gallo si sfoga: «Si sono mangiati il sangue della gente, non hanno avuto pietà di nessu- Retroscena AMEDEO LA MATTINA ROMA ick ’o mericano in carcere e i suoi fedelissimi continuano la lotta in suo nome. Come dice Paola Raia, «l’affetto, l’amicizia e la stima politica per Nicola non muoiono e non moriranno mai»». Ci mancherebbe. Raia è la pasionaria capogruppo alla Regione di Forza Campania (sette consiglieri), di quella scheggia (impazzita?) di Forza Italia nata dopo l’emarginazione della vecchia guardia (Cosentino, appunto, e di personaggi come Amedeo Labocetta, l’ex deputato che impedì alle Fiamme Gialle di sequestrare il computer di Francesco Corallo nell’ambito dell’inchiesta Atlantis: il computer venne poi consegnato ripulito). Labocetta divenne coordinatore del Pdl a Napoli e solo dopo un po’ di tempo messo alla porta senza tante spiegazioni. Così Amedeo ha se- N no. Sono passati sopra a tutto e a tutti. La cosa più eclatante l’ha fatta il fratello onorevole. Manda a chiamare uno: tu vedi come devi fare, ferma a Gennaro Pinto sennò ti stronco la carriera...». Si dovrebbe fare una lunga premessa. Gallo alla fine degli anni Novanta decide di voler Controllavano i tecnici che bloccavano le licenze del distributore di benzina dei concorrenti aprire un distributore di carburanti sull’asse mediano che collega Nola a Villa Literno con annesso bar e albergo. La famiglia Cosentino di Casal di Principe, nella provincia di Gomorra, ha nei fatti il monopolio della distribuzione di carburante e metano. E si mette di traverso per neutralizzare l’iniziativa imprenditoriale di Gallo. Mobilitando uffici tecnici comunali e della Regione. Facendo bloccare la licenza e i lavori di quella stazione di rifornimento e aprendone una a sua volta, a pochi metri di distanza. «Ricordo - mette a verbale l’imprenditore - che nel primo incontro con Giovanni Cosentino, che se non erro avvenne in un bar di Aversa, egli mi porse la mano in segno di saluto ed io gli chiesi il perché di tanta cattiveria nei miei confronti. Egli mi rispose dicendo testualmente: “Chi ha più forza, quello spara” e poi, nel discorso mi colpì la frase, per me molto pesante, in cui il Giovanni, sostenendo la propria battuta di esordio, affermò: “Dove ci vuole la politica c’è mio fratello Nicola; dove ci vogliono i soldi ci sto io e dove ci vuole la forza c’è pure la forza”». Il padre dei fratelli Cosentino, si racconta, fece fortuna ai tempi degli americani, con il mercato nero del petrolio. Oggi la famiglia dei “Soprano’s” di Terra del Lavoro è un clan tra i clan, che ha dalla sua la forza imprenditoriale, le relazioni sociali e politiche. E che quando ha avuto bisogno, come in questo caso, di convincere un concorrente a desistere, ha fatto intervenire l’ala militare del siste- Le tappe Dalgoverno alcarcere 12/05/2008 Sottosegretario 1 Cosentino è nomina- to Sottosegretario all’Economia e alle Finanze del 4° governo Berlusconi. A settembre è accusato di riciclaggio di rifiuti tossici. Il mandato d’arresto viene negato dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. 14/07/2010 Le dimissioni 1 Dopo un incontro con Berlusconi, Cosentino, coinvolto nell’inchiesta sulla P3, si dimette da sottosegretario all’Economia: «Voglio potermi completamente dedicare alla vita del Pdl, particolarmente in Campania». 15/03/2013 Il primo arresto 1 Cosentino, ex coordi- natore regionale del Pdl e deputato uscente, si costituisce il 15 marzo del 2013. E’ accusato di concorso esterno in associazione camorristica, reimpiego di capitali e corruzione aggravati. Scarcerato il 26 luglio, va ai domiciliari fino all’8 novembre. I fedelissimi di Nick o’mericano “Svuoteremo lo stesso Forza Italia” La pasionaria Raia: “Ci mancheranno i suoi consigli” Silvio Berlusconi con Nicola Cosentino guito Nick che pochi giorni fa ha fondato Forza Campania. Anche perché, nel frattempo, Berlusconi aveva nominato Domenico De Siano, voluto dalla sua fidanzata Francesca Pascale, coordinatore regionale di Forza Italia. Denis Verdini ha cercato di difendere Cosentino e i vecchi amici campani presso il Cavaliere, ma ha perso la battaglia. E cosa fa l’ex assistente personale di Denis, la consigliera regionale Luciana Scalzi? Migra nel gruppo di Forza Campania che proprio l’altro ieri ha stretto un’inedita alleanza con il Pd per eleggere alla presidenza del Corecom la piddina Ilaria Perrelli. Uno schiaffo pesantissimo a De Siano, ma soprattutto al presidente della Regione Stefano Caldoro: il vero nemico giurato che non li vuole in giunta e nelle decisioni che contano. È Caldoro, oltre a Mara Carfagna, la bestia nera. Al punto che a dicembre i «cosentiniani» non gli votano il bilancio regioLE STRATEGIE L’autore de Il Casalese «Cercheranno l’alleanza con De Luca che sarà silurato dal Pd» nale. E per le amministrative e le Europee di maggio promettono guerra. L’obiettivo principale però sono le regionali del prossimo anno dove Nick, Raia e Scalzi (chez Verdini?) promettono di svuotare Forza Italia. «Scommet- ma Gomorra, i fratelli Zagaria. A verbale della inchiesta c’• la deposizione di un sindaco molto chiacchierato di Villa di Briano, che messo alle strette è costretto a confermare la richiesta di Nicola Cosentino di far fuori un tecnico comunale che non voleva assecondare il progetto dei Cosentino di ostacolare Gallo. «In Prefettura Nicola Cosentino mi disse: “Tu devi allontare il tecnico comunale Nicola Magliulo... Che mi sta dando fastidio. Se mi fai questo piacere ti sarò riconoscente, posso anche darti una mano politicamente». Più di duecento pagine di carte giudiziarie confermano che Gomorra è insieme politica e camorra. Dove i Casalesi hanno i loro rappresentanti nei consigli e nelle burocrazie comunali, la politica forte sa di poter trovare una intesa con gli Schiavone, Zagaria e le altre famiglie. Il potere politico trovandosi comunque su un gradino superiore. Nicola Cosentino si è sempre difeso negando di aver incontrato in politica e negli affari la camorra. Aveva paura di guardarsi dentro. Negava a se stesso le relazioni parentali dei suoi fratelli con boss e famiglie di camorra. Scrive il gip: «Il peso di Nicola Cosentino nella vicenda non è solo quello politico, bensì anche quello di un referente del clan dei Casalesi all’epoca dei fatti. Nel periodo in cui non era in carcere, dal giugno del 2013 al gennaio del 2014, Cosentino ha avuto ben 6.147 telefonate e 4.656 sms tra gli altri con amministratori locali e politici coinvolti in altra parallela indagine». to che Forza Campania alle regionali stringerà un’alleanza con l’ex sindaco di Salerno ed ex sottosegretario De Luca che non verrà candidato alla presidenza della Regione dal Pd, vendicandosi», spiega il giornalista Massimo Amato che, insieme ad altri, ha scritto un libro «Il Casalese» in cui Nick e famiglia sono ampiamente protagonisti. Odio, vendetta, voglia di rivincita, Berlusconi è intervenuto senza riuscire a cavare un ragno dal buco, senza che Verdini gli abbia dato un dito della mano sinistra. Ma quanto conta Forza Campania in questa Regione ora che il leader occulto è in carcere? «Tanto: ognuno dei sette consiglieri ha un bel pacchetto di voti: secondo me il 20% del 35% di Forza Italia», sostiene Amato. «Lo vedremo nelle urne», dice sibillina Paola Raia. «Sicuramente le divisioni fanno malissimo a Forza Italia, che prima era un partito inclusivo, dove c’era dialogo. Ora chi sta antipatico viene buttato fuori. Noi dobbiamo salvare la dignità e risponde alla rabbia che c’è nella società. Ci mancheranno i consigli di Nicola, che ha sempre voluto stare un passo indietro, ma saremo noi ad andare avanti». Al grido Nick ’o mericano libero. VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 10 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Primo Piano .11 . U INDIPENDENTISMO IL CASO VENETO Sequestro Il tanko degli indipendentisti veneti trovato in un capannone a Casale di Scodosia sequestrato e portato via dai carabinieri del Ros FILIPPO VENEZIA/ ANSA Nel paese del tanko “Ma quale rivoluzione sono dei bravi tosi” L’ex onorevole in cella: “I pm hanno frainteso” FABIO POLETTI INVIATO A CASALE DI SCODOSIA A guardarla da qui, questa storia del tanko, della secessione e dell’insurrezione armata di trattore sembra una barzelletta. Cristian Contin, che nel ’97 era sul campanile di San Marco, adesso difende lo zio Flavio agli arresti domiciliari: «È tutta una montatura... Non c’è niente di grave dal punto di vista penale. Ma gli ideali sono ideali, “ostrega”...». Casale di Scodosia, cinquemila abitanti e troppi giornalisti, vive con malcelato fastidio l’invasione delle telecamere. Un po’ perché è dura convivere a un metro da questa armata Brancaleone che sognava il leone di San Marco. Un po’ perché alla fine quelli che dicono che i venetisti avevano torto, non si trovano nemmeno con la L’ex sindaco Modenese: «La nostra gente è con loro, adesso serve il referendum» lente di ingrandimento. L’ex sindaco Renato Modenese, che si era dimesso lo scorso autunno quando era stato introdotta l’Imu pesante, capisce e giusti- FOTOGRAMMA L’abitazione di Flavio Contin, uno degli arrestati Secessionismo Bagnasco(Cei): «L’Italiaèunita» 1 Anche il presidente della Cei, il cardinal Angelo Bagnasco, interviene sulla questione indipendentismo del cattolicissimo veneto: «La questione della decentralizzazione di alcune funzioni va vista in un’ottica di non violenza, di collaborazione, di unità del Paese, non solo ideale e storica ma effettive dell’Italia». fica: «La nostra gente è d’accordo. Volevano fare solo un’azione dimostrativa. Mi sa che gliela vogliono far pagare. A questo punto il referendum regionale sulla secessione è l’unica strada per avere un po’ di speranza». E alla fine pure lui, come tutti in ogni angolo di Nord Est, fa l’elenco delle aziende che chiudono - in paese erano 400 adesso sono meno della metà - della crisi che morde e dello Stato centralista che prende ma non rende. «Xe’ bravi tosi...», dicono tutti dei «bravi ragazzi» con il tanko in cortile, la Serenissima nel cuore e in testa quelle che sembrano idee balzane. Ma alla fine con i forestieri prevale la linea minimalista. Rino Gerlain, il proprietario di uno dei tre bar del paese gioca al ribasso: «Con quei mezzi lì puoi solo fare una carnevalata. Di sicuro non la ri- Solidarietà dalla Lega Ma i venetisti non si fidano: finché ci sono loro, si fa poco voluzione...». Alla fine deve essere pure la linea di difesa di questi 24 imputati che solo per avere avuto tra le mani un calibro 12 poco più grande di un fu- Hanno Il sociologo Bettin detto Non vanno guardati Analisi gli aspetti goliardici ma le decine di suicidi ELEONORA VALLIN TREVISO L’imprenditore Tomat (Lotto) er leggere la temperatura emotiva e dare un senso all’intemperie, più che alla goliardia bisogna guardare alle decine e decine di suicidi degli ultimi anni». Il sociologo e scrittore veneziano Gianfranco Bettin va subito al cuore della questione e rilancia: «I nuovi secessionisti invocano la cruda sofferenza di territori improvvisamente impoveriti e angosciati dopo che si erano abituati a redditi ben maggiori e a business vincenti». «Mi ricordo il 1997 - narra «P LA BATTAGLIA DELLE TASSE La questione fiscale resta il grande tema politico mai affrontato Ettore Riello, industriale veronese -: uno degli assalitori del campanile era un nostro operaio. Una brava persona. Credo che anche oggi siano tutte persone intellettualmente oneste ma esauste ed esasperate da una mancata politica industriale». Anche Andrea Tomat, ai vertici della Lotto, racconta di un Veneto non compreso ma i toni si alzano: «Ora è necessario identificare un piano basato su un concetto di fon- Finiamola con questa gestione centralista Serve un piano politico L’economista Costa ALBERTO BEVILACQUA/BUENAVISTA Andrea Tomat, imprenditore veneto C’è uno spazio lasciato vuoto anche dal M5S che va riempito Pagliacciata o pericolo vero? “Qui il malessere è reale” Imprenditori e docenti concordi: segnali da non trascurare do: la possibilità di amministrare più autonomamente le risorse qui prodotte, di distribuirle e investirle sul territorio, sfruttando la nostra innata capacità di gestione. Questo malcontento deve ora prendere la strada verso un progetto politico e amministrativo concreto. È ora di finirla con una pessima gestione centralista, sprecona e mortificante per tutti». E questa è la linea anche dei piccoli artigiani: «Abbiamo problemi di rie- quilibrio tra quanto paghiamo e riceviamo - spiega Alessandro Conte, della Cna regionale -. Ma la battaglia per mantenere qui le tasse, non va portata avanti così; bisogna tornare a far lavorare le nostre imprese». cile rischiano di brutto. Franco Rocchetta, l’ex parlamentare della Lega e della Liga adesso in galera a Verona, cerca di non prendere sul serio i carabinieri: «Ho letto l’ordinanza con i capi d’accusa che mi sono contestati e mi è venuto da ridere. Magari posso aver commesso qualche ingenuità ma gli inquirenti devono avere frainteso qualcosa». In cella lo va a trovare il consigliere regionale Diego Bottacin, eletto nelle liste del Pd ma oggi alla testa di Veneto Nord: «L’ho trovato di buon umore. Mi ha chiesto anche un dizionario di ungherese per poter parlare con il suoi compagno di cella». Però quando c’è da guardare alle cose serie, Franco Rocchetta mica si tira indietro e delle sue idee non rinnega niente: «L’ho detto anche ai carabinieri quando mi sono venuti a prendere. Io sono per una transizione pacifica verso l’indipendenza. Ho poi saputo della solidarietà dei leghisti. Vorrei precisare una volta per tutte che sono stato io ad andarmene dalla Lega, mica loro a cacciarmi». E questo è un altro capitolo della storia dei venetisti che con il partito di Matteo Salvini continuano ad avere un rapporto di amore e di odio. Perché alla fine quel che conta davvero è essere veneti, un sentimento assai comune ma declinato in mille modi. Forza Italia, che pure ha appoggiato il referendum, ha steso uno striscione grande così sul Canal Grande a Venezia: «Noi Veneti, come Bolzano sì, come la Crimea no». Concetti precisi che si fa fatica a mettere in relazione con quello successo in Ucraina. Da Kiev alla Crimea, con morti veri e armi vere. Mica questa benna rivestita di latta rinforzata che ha fatto il giro di tutti i telegiornali del mondo e che porterà la Lega in piazza domenica a Verona a fianco degli arrestati. Gianluca Marchi, l’ex direttore de La Padania che oggi dirige il blog lindipendenza.com, perquisito pure lui, è tranchant: «Fino a che non lo cambiano, nell’articolo 1 della Lega si parla ancora del “movimento che nasce per l’indipendenza della Padania”. Ma molti venetisti sono scettici. E dicono che fino a che la Lega non sparisce si può fare poco». Voci fuori dal coro? Molti imprenditori hanno scelto la giusta distanza. «La definirei una pagliacciata dice Mario Carraro - è grave che questa gente non si renda conto che così facendo mette in ridicolo il 99% della regione che è fatta di persone serie che lavorano». Interviene anche il presidente della Condiretti veneta, Giorgio Piazza: «Vedo solo la voglia di soffiare nelle braci del malessere e della difficoltà economica». E ancora: «Siamo di fronte a un gesto esagerato ma non da sottovalutare - avverte Giovanni Costa, professore di strategie aziendali all’Università di Padova - c’è uno spazio vuoto che per le leggi della fisica deve essere riempito». C’è chi tira in ballo le carenze delle categorie e chi la débâcle della Lega. Ma c’è un fatto nuovo con cui, anche il Veneto, oggi deve fare i conti. «Il M5S ricorda Bettin - alle scorse politiche è stato il primo partito in regione. Ma in questo anno, gran parte di questo elettorato si è scontrato con l’impotenza del movimento. Voti di protesta che non han prodotto nulla, mentre la crisi mordeva. E il 60% degli imprenditori veneti sono ex operai ed ex artigiani che stanno soffrendo. Il terreno è dunque fertile per collegare lo scontento a idee nostalgiche e futuribili». Il messaggio al resto d’Italia? «Non derubricate questi fatti con velocità. Sono farseschi e in parte eversivi ma chi esprime queste tematiche ha a che fare da vicino con grandi difficoltà». 12 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 U AFGHANISTAN DOMANI LE PRESIDENZIALI 40% trici donne sono state quattro su dieci. Quest’anno potrebbero di elettrici sfiorare la metà dei Nelle presidenziali del votanti, una traguardo 2004 e del 2009 le elet- storico per l’Afghanistan 20% di ministri rosa La promessa di Habiba Sarabi candidata alla vicepresidenza in ticket con Zalmai Rassoul. L’ex ministro degli Esteri ha colmato così il fatto di essere l’unico in lizza non sposato Il dopo Karzai comincia dalle donne Tutti a caccia del voto femminile: migliaia le candidate, una alla vicepresidenza. Timori per attacchi taleban MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Le minacce dei taleban e i diritti delle donne sono i protagonisti delle elezioni di sabato che vedranno gli afghani andare alle urne per scegliere il nuovo presidente, chiudendo l’era di Hamid Karzai per affidarsi al leader che dovrà guidare il Paese dopo il completamento del ritiro delle truppe internazionali. I taleban hanno già attaccato il centro di registrazione dei votanti e il quartier generale della commissione elettorale, entrambi a Kabul, lasciando intendere di voler condizionare le consultazioni per ipotecare ciò che avverrà dopo. E il fatto che in alcuni distretti, anche poco lontano dalla capitale, l’esercito regolare afghano ha timore di addentrarsi dimostra un controllo del territorio da parte dei jihadisti destinato a diventare il primo vero banco di prova per chiunque sarà il successore di Karzai. Anche perché fra le prime decisioni da adottare vi sarà la scelta se consentire o meno la presenza di basi Usa permanenti. Ma se le minacce dei taleban erano prevedibili, più sorpresa desta il ruolo elettorale delle loro più temibili avversarie: le donne. I tre più accreditati contendenti alla presidenza hanno scelto i diritti delle donne come cavallo di battaglia. Per l’ex ministro delle Finanze Ashraf Ghani come per gli ex ministri degli Esteri Zalmai Rassoul e Abdullah Abdullah il motivo è duplice: voler garantire continuità con la riammissione delle donne nella società afghana avvenuta all’indomani del rove- Le tappe 2001 La cacciata dei taleban 1 Dopo l’11 settembre gli Usa attaccano gli islamisti che proteggono Bin Laden. Finisce il regime 2009 La conferma di Karzai AREF KARIMI/AFP Una sostenitrice di Abdullah Abdullah, ex ministro degli Esteri, sconfitto da Karzai nel 2009 1 Nominato nel 2002, eletto nel 2004, il presidente trova la conferma fra brogli e attentati 2010 Il «surge» americano 1 Obama manda altri 30mila soldati per schiacciare la guerriglia sciamento dei taleban, nell’ottobre 2001, e corteggiare una componente importante dell’elettorato perché in occasione delle ultime presidenziali – nel 2004 e 2009 – ben il 40 per cento degli elettori sono state donne. «Questi 12 anni per noi donne sono stati l’equivalente di un’età dell’oro e non possono più ignorarci perché portiamo molti voti» spiega Wazhma Frogh, militante femminista molto nota a Kabul. A dimostrare il fondamento di quanto afferma c’è il comportamento dei candidati. Rassoul non essendo sposato ha percepito l’handicap elettorale e per rimediarvi ha scelto una donna come candidata vicepresidente: Habiba Sarabi, ex governatore della provincia di Bamiyan, a maggioranza Hazara, che lo affianca spesso negli eventi della campagna anche quando si svolgono nelle regioni più conservatrici e Pashtun, dove prevale ancora l’idea che le donne debbano lavorare in casa e non pensare ad altro. Sarabi sfida tali pregiudizi, promette che «se vinceremo nel nostro governo almeno il 20% dei ministri saranno donne» e a prenderla sul serio è anzitutto Ghani, il tecnocrate apprezzato in Occidente, che è corso ai ripari arruolando la moglie Rula, di origine libanese come spalla nella fase finale della sfida elettorale. In particolare, Rula è stata il volto di Ghani in occasione degli eventi per la Giornata internazionale della donna, che l’ha vista invocare un «voto di massa per preservare i diritti conquistati con tanti sacrifici» negli ultimi anni. Abdullah Abdullah ha invece arruolato dozzine di donne nelle liste che lo affiancano nelle elezioni per i consigli provinciali contribuendo ad un fenomeno ben descritto dai numeri: su 2700 candidati locali oltre 300 sono donne. «È la prima volta nella storia dell’Afghanistan che si parla davvero di noi in una campagna elettorale» assicura Najla Ayubi, ex giudice nell’Afghanistan pre-taleban oggi analista dell’«Asia Foundation». Resta da vedere quante donne sfideranno i taleban recandosi al voto nelle province lontane da Kabul e dai maggiori centri abitati. Non possono esserci però dubbi sul fatto che chiunque succederà a Karzai dovrà dimostrare di volersi battere per rafforzare e prolungare l’«età d’oro delle donne afghane». CARTOLINA DA KABUL Jawad Joya ha 26 anni e vive a Kabul. Ha vissuto e studiato in Italia e negli Stati Uniti d’America; quattro anni fa è tornato a Kabul dove lavora per la ricostruzione e la rinascita del Paese JAWAD JOYA KABUL ercoledì a mezzanotte si è conclusa ufficialmente la campagna elettorale. Sorprendentemente le ultime battute prima del voto hanno avuto un enorme seguito, con un’altissima attenzione dei cittadini, nonostante i continui e violenti attacchi terroristici delle ultime settimane. Domani otto candidati si sfideranno per diventare il prossimo presidente dell’Afghanistan. Dopo due mesi di campagna elettorale sono tre i candidati alla presidenza con la più alta probabilità di vincere: Abdullah Abdullah, Zalmay Rassoul e Ashraf Ghani. Abdulla è il più noto personaggio politico qui in Afghanistan: era un consigliere del comandante Massoud, famoso in tutto il mondo per aver combattuto contro l’Unione Sovietica negli anni Ottanta. Ma qualcosa macchia la reputazione di Abdullah: il suo coinvolgimento nella lotta intestina mujahedin che ha distrutto la maggior parte di Kabul nel 1990, una colpa imperdonabile. Tuttavia, la gente qui ricorda anche il suo ruolo attivo nel movimento di resistenza contro i taleban e Al Qaeda. Nel 2009 Abdullah era il principale rivale di Karzai alle elezioni presidenziali, quelle che poi si rivelarono M truccate a favore di Karzai. Allora, a dispetto delle buone possibilità di vittoria al ballottaggio, Abdullah scelse di non correre al secondo turno per non dividere ulteriormente il Paese. Prendere questa decisione per l’interesse nazionale in un momento così delicato è stato visto come un segno della sua maturità politica. Abdullah ha iniziato la sua carriera come giovane radicale anticomunista, dopo essersi laureato in medicina all’Università di Kabul. Come portavoce di Massoud, ha contribuito a mantenere viva l’attenzione internazionale sulla resistenza anti-sovietica. Un tempo simile a un guerrigliero hippy di San Francisco, Abdullah è oggi forse il politico più lucido ed elegante di Kabul. Ashraf Ghani è un altro candidato alla presidenza. Noto tecnocrate ed ex funzionario della Banca Mondiale, ha conseguito un dottorato di ricerca alla Columbia University di New York ed è stato ministro delle Finanze di Karzai. Come Abdullah, ha cercato di scalzare Karzai alle elezioni del 2009, ma ha subito una sconfitta umiliante. Giudicato competente e onesto, Ghani non ha però ancora una forte base sociale come ha invece Abdullah. Per colmare questa lacuna, ha scelto il generale Dostum come suo primo vicepresidente. Dostum ha l’indiscusso sostegno dagli uzbeki e in certa misura anche dai turkmeni. Ma tutti sono stati scioc- Le nostre prime elezioni libere E questa volta a decidere non sarà (forse) l’America Ashraf Ghani è stato funzionario della Banca mondiale Tra i candidati favoriti c’è Abdullah, rivale di Karzai nel 2009 ed ex portavoce del comandante Massoud Zalmay Rassoul, medico, è stato ministro degli Esteri cati alla notizia che sarebbe stato lui il primo vicepresidente di Ghani. Lo stesso Ghani tempo fa aveva detto che Dostum era un «noto killer», riferendosi ai fatti del 2001, quando Dostum rinchiuse migliaia di taleban in container per soffocarli a morte. Potranno lavorare insieme in caso di vittoria? Zalmay Rassoul è il terzo principale candidato. Ex medico e ministro degli Esteri, Zalmay ha una personalità di basso profilo. La rosa dei suoi possibili vice include Zia Massoud e Habiba Sarabi. Rassoul spera che Zia, fratello del comandante Massoud, porterà i voti dei tagiki, dei sarabi, degli Hazara e delle donne. La percezione è che Zalmay sia un uomo di Karzai. In caso di successo, sarà la prima volta da un secolo a questa parte che in Afghanistan il potere viene trasferito in modo pacifico, con elezioni democratiche. Il risultato di questo voto disegnerà il futuro del Paese sotto molti aspetti. Ero a Kabul nelle ultime elezioni del 2009. Questa volta è tutto diverso: gli afghani hanno il compito di gestire direttamente il voto, i media giocano un ruolo più ampio, e l’interesse tra la gente, soprattutto i giovani e le donne , è altissima. Nel 2009, circa l’80 per cento delle persone sapeva chi sarebbe stato il vincitore e chi stavano sostenendo gli Stati Uniti. Questa volta nessuno sa chi vincerà, né quale sia il candidato appoggiato dagli Stati Uniti. Questo cambiamento non può essere sottovalutato . [email protected] Primo Piano .13 LA STAMPA . VENERDÌ 4 APRILE 2014 U VENEZUELA LA RIVOLTA SOCIALE Una guerra tra venezuelani è la peggior prospettiva. Per ora è in corso una battaglia tra il popolo e il potere. Il governo ha abusato della forza e torturato, è un atto criminale Henrique Capriles Governatore dello stato di Miranda e leader dell’opposizione venezuelana MIGUEL GUTIERREZ/EPA Manifestanti anti-Maduro a Caracas. In alto a sinistra, Henrique Capriles Capriles, è realistico dire che il Venezuela sta scivolando in una guerra civile? «Una guerra tra venezuelani è la peggior prospettiva. Per ora è in corso una battaglia tra i venezuelani e il potere. Il governo ha usato la forza in modo eccessivo e ha torturato, un atto criminale. Io faccio il possibile, ma il peso principale ce l’hanno loro. Finché saranno così intransigenti, siamo in un vicolo cieco». Si è parlato dell’intervento del Vaticano. Lei come la vede? «Sono d’accordo che la Chiesa ci aiuti a dialogare, perché l’altra parte vuole prevaricarci. Quando ho incontrato Papa Francesco, ho insistito sul fatto che le nostre istituzioni non sono più credibili e che, con un arbitro parziale, anche il voto è falsato». Crede che Bergoglio si impegnerà personalmente e verrà in Venezuela? «Si sta impegnando in prima persona. Viene informato direttamente ed è preoccupato. Sarebbe straordinario che venisse, ma non credo sia possibile. È più probabile che intervenga monsignor Parolin, il segretario di Stato. Conosce bene il Paese, perché è stato Volume di materie prime e prodotti finiti importati 12.000 10.000 Il mio modello economico è il Brasile di Lula. Non sono il garante dei ricchi Il petrolio resterà pubblico Non lo privatizzeremo nunzio a Caracas, sarebbe come avere il Papa». E se il governo facesse un gesto importante, come disarmare i gruppi paramilitari e liberare i prigionieri politici, sarebbe disposto a far qualcosa perché finisca la rivolta? «Finché i problemi resteranno senza soluzione, la gente resterà in strada. Sulla base di una conversazione, le proteste non finirebbero, ma certamente aiuterebbe a migliorare il clima». Continuerete a chiedere le dimissioni di Maduro e le elezioni? «Le dimissioni come gesto volontario sono poco probabili. Comunque, ci sono altre possibilità, come riformare la costituzione e rinnovare tutti i poteri dello Stato. In ogni caso, è necessario votare sotto il controllo di un organo indipendente. Questo è l’obiettivo». Maduro ha scritto sul «New York Times» che l’opposizione ha partecipato al tentativo di golpe del 2002. Lei era in strada in quei giorni e ha pagato col carcere. Non crede che questo le faccia perdere legittimità? «Tutto quello che ho ottenuto in poli- 78% 8% 6% 4% 2% 0 -2% -4% -6% 6.000 Tasso di povertà 53,9% 60% 56,2% Inflazione nel 2013 (prezzi medi al consumo) 10% 21% nel 2012 9% 50% 40% 25,4% 30% tica è stato attraverso il voto. Non sono un golpista. Non ho mai partecipato a un golpe, nemmeno a quello del 2002. Il governo ha fatto di tutto per rendermi responsabile, ma non c’è riuscito. È lo stesso governo che ogni anno festeggia il tentativo di golpe del’92 (il primo exploit politico di Chavez, ndr)». 410% 8% Aumento massimo del costo delle materie prime nel 2013 (minimo 15%) 7% 2008 ais m L in atte po lve ffè re di Ca ina 67% 43% 35% 33% Crescita del Pil 1,8% 5,8% 2009 2010 2011 2012 2013 7,2% 6% 5% MAR MAG LUG SET NOV GEN MAR MAG LUG SET NOV GEN 2012 carestia e il crimine». E come si risolvono problemi così gravi? «Che mostri le prove. Non abbiamo mai ricevuto alcuna risorsa né dagli Stati Uniti, né da altri Paesi. Bisognerebbe chiedere a Maduro se è in grado di dire lo stesso». Un sondaggio recente dice che l’appoggio al chavismo è calato molto. È vero che quella venezuelana è una rivolta dei ricchi? L’Italiahaimportantiaccordisugase petrolio col Venezuela, se lei fosse presidente, gli idrocarburi sarebbero privatizzati? «Questo è il miglior modo per confondere le acque. L’80 per cento dei venezuelani sono scontenti, ma i ricchi sono molti meno. Il ceto medio si è mobilitato e ha incontrato quelli più umili. Non è la politica a unirli, ma i problemi economici, la 77% Disoccupati «Cambiando il modello. Il mio modello è quello brasiliano. Io sono in politica per servire i poveri, perché i migliori Paesi sono quelli con la minor forbice sociale. Ma non credo che il settore privato sia un nemico. Bisogna lavorare con gli imprenditori, permettere l’arrivo degli investimenti. Non si può espropriare e confiscare, così si distrugge il mercato. Bisogna promuovere la produzione nazionale. Il capitalismo di Stato è un fallimento, anche se lo chiamano Socialismo del Ventunesimo Secolo». Maduro dice anche che gli Usa hanno finanziato l’opposizione venezuelana, il suo partito ha ricevuto soldi? Fa r io Ol 70% 14.000 8.000 Mi accusano di essere un golpista?Il governo ha fatto di tutto per rendermi responsabile, ma non c’è riuscito. Portino le prove ro Fa di rin gr a an o 30 milioni he Popolazione Percentuale del fabbisogno alimentare non coperta Pil pro capite (in dollari) 12.728 $ cc Paese al bivio Zu I Papa Bergoglio si sta impegnando in prima persona nella crisi. Viene informato direttamente ed è preoccupato Centimetri - LA STAMPA n quindici anni di governo socialista in Venezuela, un politico su tutti è emerso come il simbolo dell’opposizione liberale. 42 anni, cattolico, nipote di un’ebrea sopravvissuta all’Olocausto e figlio di una ricca famiglia con interessi nei media, Henrique Capriles è passato per alcune delle principali cariche dello Stato, mancando però per due volte la più ambita: la presidenza. Oggi, il governatore dello stato di Miranda è il punto di riferimento moderato dell’anti-chavismo e, in un Paese sempre più in crisi, apre uno spiraglio alla trattativa: col Vaticano come intermediario, è disposto a incontrare il presidente Maduro, a cui chiederebbe un referendum per cambiare la costituzione e ridare credibilità alle istituzioni. «Ma le proteste - dice - non finiranno solo con una conversazione». Il capo dell’opposizione Capriles: disarmi le milizie, noi in piazza finché non si cambia 20 04 20 05 20 06 20 07 20 08 20 09 20 10 20 11 20 12 FILIPPO FIORINI BUENOS AIRES “Maduro faccia un gesto o scoppia la guerra civile” 20 04 20 05 20 06 20 07 20 08 20 09 20 10 20 11 20 12 Intervista «No, resterebbero statali. L’azienda pubblica degli idrocarburi Pdvsa deve continuare a essere pubblica, perché è il motore dello sviluppo del nostro Paese. Comunque, questo non significa che non possa fare accordi coi privati». 2013 2014 Il ministro degli Esteri Mogherini:preoccupata perlacomunitàitaliana 1 L’Italia guarda con preoccupa- zione alla situazione in Venezuela, sostenendo «con grande convinzione lo sforzo delle organizzazioni dell’America latina per cercare di avviare un dialogo costruttivo tra governo e opposizione». Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha parlato anche della crisi del Paese sudamericano davanti alle Commissioni di Camera e Senato e ha annunciato la missione del sottosegretario Mario Giro a Caracas per seguire con estrema attenzione cosa succede» e per incontrare la comunità italiana, che conta circa due milioni di persone molte con il doppio passaporto. «La situazione che c’è in questo momento in Venezuela deve assolutamente finire», ha detto la Mogherini. 14 .Estero STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Star Wars ISRAELE RIFIUTA DI LIBERARE I DETENUTI PALESTINESI E SCATENA LA REAZIONE DELL’ANP. RAMMARICO USA Ieri è stato escluso il più bizzarro dei candidati alle prossime elezioni: si travestiva da Darth Vader, il cattivo di «Guerre Stellari» L’ultima sfida di Abu Mazen “Dateci Gerusalemme Est” MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Turchia Erdogantoglie ilbloccoaTwitter Israele annulla la liberazione dell’ultimo gruppo di detenuti palestinesi, la Casa Bianca reagisce parlando di «sfida al negoziato» e Abu Mazen chiede il formale riconoscimento di Gerusalemme Est come capitale del nuovo Stato. L’escalation di posizioni fra Israele e palestinesi è frutto di una giornata di burrascose trattative. Nella notte fra mercoledì e giovedì le due delegazioni, alla presenza dell’inviato Usa Martin Indyk, hanno duellato senza arrivare a un’intesa. Secondo una ricostruzione fatta da fonti palestinesi, appena seduti attorno Il governo turco ha tolto il blocco a Twitter imposto dal premier Erdogan pochi giorni prima delle municipali. Mercoledì la Consulta di Ankara aveva detto che il blocco violava la libertà di espressione. Ieri l’autorità governativa delle telecomunicazioni Tib ha tolto Twitter dalla lista dei siti vietati. Il bando era stato imposto nella notte fra il 20 e il 21 marzo,dopo che Erdogan aveva annunciato lo «sradicamento» del social network, da dove filtravano notizie sugli scandali che coinvolgevano lui e la sua famiglia. ARRESTATI 12 EX AGENTI SPECIALI DEL BERKUT Kiev accusa Yanukovich “Ha armato i cecchini della strage a Maidan” ANNA ZAFESOVA sato mercenari della Nato, agenti del Mossad, contractor della Blackwater, cecchini del Pravy Sector, le milizie nazionaliste del Maidan. Ora il capo dell’Sbu Valentin Nalivaicenko e il procuratore Oleg Makhnizky ritengono di aver ricostruito una parte della verità, nonostante i precedenti capi dei servizi avessero distrutto la documentazione. Tutti gli indagati sono ucraini. A sparare, secondo i magistrati di Kiev, è stato «il reparto nero» dei Berkut, gli unici ad aver avuto armi da fuoco. A loro si addebitano 17 vittime, mentre su altre morti si sta ancora indagando. E mentre i russi sostengono di aver arrestato 25 ucraini, tra cui tre del Pravy Sector, che stavano preparando atti sovversivi in Russia il mese scorso, da Kiev invece arriva la rivelazione del fermo di due russi che stavano tramando un attentato e il sequestro di uno dei candidati alla presidenza, travestito da Darth Vader. Lettera con sei richieste al governo israeliano «Confini del 1967 e ritorno dei profughi» Israeliani contro il rilascio dei detenuti palestinesi al tavolo Saeb Erekat, rappresentante di Abu Mazen, ha detto di esser lì «a nome dello Stato di Palestina» e non più dell’Autorità palestinese riconosciuta da Israele. Poco dopo un altro delegato ha rimproverato a Indyk di non essere credibile perché «sempre dalla parte di Israele». Il corto circuito è avvenuto quando Erekat ha chiesto a Tzipi Livni, negoziatrice israeliana, la liberazione dei rimanenti 26 detenuti palestinesi del gruppo di 104 concordato un anno fa. «Non possiamo farlo perché le condizioni sono cambiate» ha obiettato la Livni, riferendosi alla decisione palestinese di presentare domanda di adesione a 15 Trattati e organizzazioni dell’Onu. Alle 4,50 del mattino di giovedì le delegazioni si sono lasciate quasi senza salutarsi. E ieri pomeriggio la contromossa di Abu Mazen è stata la presentazione di una lista di sei formali richieste a Israele, la prima delle quali è «una lettera di Benjamin Netanyahu nella quale si riconosce Gerusalemme Est come capitale della Palestina e i confini del 1967 come frontiere del nuovo Stato». Abu Mazen chiede anche il rilascio di 1200 detenuti «inclusi Marwan Barghouti, Ahmed Saadat e Fuad Shubaki» simboli della rivolta armata, la fine del blocco di Gaza, il ritorno dei palestinesi espulsi nel 2002 dalla West Bank, il congelamento degli insediamenti. Per rendere inequivocabile il mes- saggio agli israeliani, Erakat ha aggiunto: «Potremmo denunciarvi per reati di guerra nei Territori Occupati». La Casa Bianca ha reagito con forte preoccupazione. «La decisione israeliana di cancellare la liberazione dei detenuti è una sfida al negoziato» ha detto il portavoce Jay Carney mentre il Dipartimento di Stato ha precisato che «la trattativa continua». Anche se in pochi scommettono sulla possibilità di salvarla. A ordinare di sparare sulla folla è stato l’ex presidente Viktor Yanukovich, a eseguire l’ordine sono stati gli agenti delle truppe speciali Berkut: è il verdetto della Procura generale e del Servizio di sicurezza (Sbu) di Kiev, che ieri hanno arrestato e interrogato 12 degli uomini che il 18-20 febbraio scorso avrebbero ucciso i manifestanti sul Maidan. E alle spalle del blitz ci sarebbero i servizi russi: 26 consulenti da Mosca sarebbero stati visti in un poligono vicino a Kiev a dicembre. L’Fsb di Mosca replica che l’accusa «resta sulla coscienza» degli ucraini. Mosca ha chiesto all’Onu un’indagine sui cecchini del Maidan, considerandoli militanti dell’opposizione ucraina, che avrebbero sparato sulla folla per dare la colpa a Yanukovich. Diversi politici e media russi avevano accu- Le famiglie Villata Secondo con Susy Picchio, Emanuela, Piergiuseppe con Paola De Fusco, Ludovico e Caterina, Adriano con Giovanna Barbero, Federico e Anselmo, ricordano con affetto la cara amica Dopo molti anni di lavoro e di passione comuni, GERMANA se ne va. Lorenzo Ventavoli e la famiglia partecipano con affetto al dolore per la sua scomparsa. Il iglio Marco e Fabrizia, i nipoti Luciano, Chiara e Corrado e Bianca piangono la perdita di Ci hai tanto amati, ti abbiamo amata tanto. Circondata da tutti noi è mancata E’ mancato all’affetto dei suoi cari nonna Uccia Carla Menaldo Zanetto anni 67 Ne danno il triste annuncio la moglie Luciana, le iglie Giulia con Nicola e il piccolo Simone, Chiara con Paolo. Funerali in S. Gillio (TO) sabato 5 aprile ore 9,30 parrocchia San Egidio. – S. Gillio, 3 aprile 2014 O.F. La Pegaso - tel. 011.3358993 Sarà sempre con noi Germana Erba Gian Mesturino con Miriam, Eva, Irene, Enrico, Eleonora, Emanuele, Davide e Anna. Rosario 4 aprile ore 19. Funerale 5 aprile ore 9,30 chiesa Madonna Addolorata Pilonetto, corso Moncalieri 227, Torino. – Torino, 4 aprile 2014 Sarà sempre con noi Germana Erba Gli artisti, i tecnici, i docenti, gli allievi e lo staff organizzativo di Torino Spettacoli e della Fondazione Teatro Nuovo. – Torino, 4 aprile 2014 La Presidente Evelina Christillin, il Direttore Mario Martone, il Direttore Esecutivo Filippo Fonsatti, il Consiglio di Amministrazione, gli Aderenti e i Sostenitori con tutto il Teatro Stabile di Torino partecipano con profondo cordoglio al grave lutto per la scomparsa di Germana Erba Mesturino – Torino, 3 aprile 2014 Il Direttore Gigi Cristoforetti e tutto lo staff di Torinodanza, ininitamente commossi partecipano al grande dolore della famiglia per la scomparsa di Germana Erba Mesturino – Torino, 3 aprile 2014 Vi siamo vicini. Vivi, Renzo e famiglia. Adriana, Gianni, Dafne Cava partecipano profondamente commossi al dolore di Gian, Irene, Miriam, Eva. Aldo e Patrizia abbracciano Gian e le sue ragazze in questo momento di grande dolore ricordando la cara GERMANA. Cara GERMANA, resterai sempre nei nostri cuori. Roberto Marchetti e tutti i suoi colleghi e collaboratori. JIM HOLLANDER/EPA Germana Erba – Torino, 4 aprile 2014 Lino e Claudio Bongiovanni partecipano al dolore di Gian e famiglia per la scomparsa della cara GERMANA. Lo studio Baravalle, collaboratori e impiegate, ricorda con affetto e stima Gli attori e il regista della “Tua Locandiera” ti salutano. Ciao GERMANA. Luisella Fassino e collaboratori dello Studio Fassino partecipano al lutto per il decesso della signora – Torino, 3 aprile 2014 Paolo Barbiero e i dipendenti dello studio partecipano commossi al dolore della famiglia per la scomparsa della DOTTORESSA Germana Erba Nino Nardello è affettuosamente vicino a Gian, Miriam, Eva ed Irene. – Torino, 3 aprile 2014 Ricorderemo sempre la cara amica GERMANA. Alice, Mariarosa, Vittorio Bruno. Raffaella Cenni, Andrea Cenni e Guido Barosio partecipano al dolore della famiglia in questo triste momento. Ti sono tanto tanto vicino Irene. Andrea Alberghina. Tutti gli amci della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus esprimono il loro cordoglio per la perdita di Germana – Torino, 3 aprile 2014 Ricordando GERMANA con affetto e riconoscenza, Loredana e Gabriella Devietti con la Scuola Comunale di Danza di Ciriè partecipano al dolore della famiglia. E’ mancata all’affetto dei suoi cari la DOTTORESSA Anna Maria Traveni Vittoria Doglio con Thomas e Viviana e Sergio Trombetta partecipano al lutto e ricordano la meravigliosa attività di GERMANA per il teatro e per i giovani. Viva la vita, viva il teatro, come piaceva a LEI. Alessandra Comazzi con Giorgio e papà Pino. Gli amici di Pilonetto Insieme del Centro d’Incontro Cavoretto e del bar Giardino partecipano al dolore di Miriam e famiglia. La scuola e la compagnia Jazz Ballet sono vicini alla famiglia per la perdita della carissima GERMANA. Ci uniamo al dolore della famiglia. La Consigliera Comunale Federica Scanderebech. La iglia Lucilla con Metello, Myrta e Marco Francesco addolorati salutano l’adorata Anna Maria Traveni – Torino, 3 aprile 2014 Germana Erba Germana Erba grande impresario teatrale di indiscusse qualità. Partecipa, commosso, all’immenso dolore della famiglia. – Torino, 3 aprile 2014 Ciao GERMANA, la tua amicizia è stata per me un grande dono, vicino a te ho respirato dolcezza, affetto e grande capacità imprenditoriale. Sei stata una grande donna, innamorata della vita, della tua famiglia e del teatro. Abbraccio forte forte Gian, Miriam, Eva, Irene, Eleonora, Davide, Emanuele e Anna. Marilena. Famiglia Bonis partecipa al dolore. – Milano, 3 aprile 2014 Ne danno il doloroso annuncio i igli Marco, Livia e Lucilla Gregoretti con Franco, Roberto e Hanna Pagani. I Funerali avranno luogo sabato 5 alle ore 14 presso la chiesa della Crocetta in Torino, dove questa sera alle 18,45 verrà recitato il Rosario. – Torino, 3 aprile 2014 Ciao nonna Uccia Grazie. Livia e Augusto con Marco Camilla Carlotta e Andrea. – Milano, 3 aprile 2014 Franco con Roberto, Hanna ed Edoardo Francesco Pagani piangono l’amata Anna Maria Traveni – Torino, 3 aprile 2014 L’Apragi tutta si unisce commossa al cordoglio per la perdita di Anna Maria Traveni Ti porteremo sempre con noi nel ricordo dell’impegno condiviso e nella passione dei progetti futuri. Grazie Anna Maria! – Torino, 3 aprile 2014 Cara Livia, Maia, Stefania e Rossana, con tutti i collaboratori della showroom Gregoretti, ti abbracciano. Luciano, Flavia e Licia ricordano con affetto i bei momenti passati con ANNA MARIA e famiglia e rimpiangono una vecchia amica. Lo annunciano: la iglia Patrizia con William, gli adorati Arianna e Daniele con Alberto e Linda, i nipoti a lei carissimi Simone, Beatrice, Federico, Eleonora, il fratello Franco, cognate e cognati. Grazie di cuore ai dottori Giorgio De Marchi, Eleonora Menaldo e Sefano Rocchietto che hanno accompagnato con grande umanità i suoi ultimi giorni. Funerali in Torrazzo Biellese sabato 5 aprile alle ore 15 nella chiesa parrocchiale. Rosario in Torino questa sera ore 18 parrocchia Gesù Adolescente, via Luserna di Rorà, 16. – Torino, 2 aprile 2014 O.F. Baudano - tel. 011.9585038 Franco e Grazia, Federico e Marta, Stefano ed Eleonora, Simone, Beatrice e Bruno ricordano con ininito affetto e rimpianto la carissima CARLA. Renato, Elisabeth, Robert, Frederic, piangono la cara cugina CARLA. La nonna Emma e Laura con affetto ricordano CARLA. Nino e Luisa Spiller sono vicini alla famiglia. Condomini e amministratore di corso Galileo Ferraris 132 partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa della DOTTORESSA Fulvia con Marco Paola e Francesco, Giorgio con Isabella e Andrea sono vicini a Patrizia e famiglia in questo doloroso momento. Anna Maria Traveni I cugini Gabriele e Carla, Ugo e Sergina ricordano CARLA. – Torino, 3 aprile 2014 Ha raggiunto il suo amato Cesare Vera Briatore Bartolotta I Funerali avranno luogo oggi, venerdì 4 aprile, alle ore 11,30 nella chiesa San Lorenzo piazza Castello 7 Torino. – Torino, 4 aprile 2014 E’ mancato Sergio Ferrero di anni 85 Addolorati lo annunciano la moglie Erminia, la sorella Renata, i nipoti e parenti tutti. Funerali sabato 5 aprile ore 9 parrocchia S. Marco Evangelista. – Torino, 3 aprile 2014 Famiglie Fontanella vicine a Patrizia e famigliari tutti ricordando CARLA. Giò, Umberto, Chicca commossi partecipano al dolore di Patrizia Willy e famiglia. Giovanni e Roberto con rispettive famiglie si uniscono al vostro dolore. Gisella, Mirella, Maurizio ricordano con affetto la cara CARLA. La famiglia De March partecipa commossa. Luciana, Dolly, Palmina, Arnaldo ricordano commossi l’AMICA carissima. Bruno Freguglia Improvvisamente è mancato Mauro Abele Feltrin ex Presidente FITA/CNA di Torino anni 58 Tristemente l’annunciano: la moglie Antonietta, i igli William con Martina e Cristian con Antonia, parenti tutti. Un ringraziamento particolare ai colleghi. Funerale in Venaria Reale sabato 5 aprile ore 9 parrocchia S. Francesco. S. Rosario venerdì 4 ore 19 in parrocchia. – Torino, 1 aprile 2014 ANNIvERSARI 2013 2014 dott. Dario Pascuzzi Ciao amore mio, abbiamo passato 18 anni insieme e nonostante tutto siamo riusciti a coronare felicemente la nascita e la crescita della nostra meravigliosa Francesca Daria. Per sempre nei nostri cuori. Il tuo annuncio su senza recarti allo sportello. Telefona allo 011-6665280 / 011-6548711 Basteranno pochi minuti per dettare il testo che desideri pubblicare Servizio riservato ai privati Pagamento solo con carta di credito Orari: dal lunedì al venerdì 9.30 - 20.00 sabato 17.00 - 20.00 domenica e festivi 18.00 - 20.00 Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto un documento di identiicazione per poter dettare gli estremi all’operatore (Art. 119 T.U.L.PS.) LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Cuba, gli Usa crearono un Twitter anti-regime MARIA CORBI ROMA «M PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK QUIRINALE/AFP Al Quirinale Il benvenuto a Sua Maestà da parte di Giorgio Napolitano I due avrebbero parlato anche del «ragazzo» Renzi e di Ucraina Whisky, miele e politica Elisabetta incorona Roma La Regina pranza con Napolitano, poi scambio di doni con il Papa Welcome Scambi di sorrisi reali e papali E Francesco ancora non aveva visto le due bottiglie di whisky che il principe Filippo gli ha donato Il colore Le regine sono le uniche che possono andare dal Papa vestite di bianco Elisabetta è l’unica che ci è andata in glicine Agilità reale 88 anni di scalette aeree sono un ottimo esercizio per mantenersi in forma. E continuare a permettersi abiti pastello L’appello Verso l’una del mattino del 24 febbraio 1981 il re comparve in televisione con la sua uniforme di capo supremo delle forze armate per chiedere fedeltà alla Costituzione e alla democrazia Spagna, un libro imbarazza il re “Dietro il golpe c’era Juan Carlos” Nel 1981, in Spagna, di tentati golpe ce ne sarebbero stati due, e non uno solo. Il primo «di governo», organizzato dal re Juan Carlos per sostituire l’allora premier centrista Adolfo Suárez con il suo precettore ed ex capo del gabinetto, il generale Alfonso Armada. Il secondo, militare, culminato nell’assalto al Parlamento da parte del tenente colonnello Antonio Tejero, agli ordini di Armada. Il secondo tentativo di golpe non sarebbe mai scattato se non fosse partito il «put- sch» di governo. Chi l’ha messo in moto è stato proprio chi l’ha poi fermato: il re. L’ha fatto con quel famoso appello in piena notte, indossando la sua uniforme di capo supremo delle forze armate e chiedendo a tutti di restare fedeli alla democrazia e alla Costituzione. Sono queste le tesi sostenute nel libro «La grande smemoratezza, ciò che Suárez dimenticò e che il re non vuole ricordare» presentato ieri a Madrid dall’autrice, la giornalista Pilar Urbano, 74 anni, conservatrice, numeraria dell’Opus Dei e grande amica di Suárez. Una rivelazione che demoli- Una specie di Twitter clandestino, per aiutare il regime castrista a cadere. Un po’ sul modello di quello che i social media hanno fatto in Medio Oriente durante la Primavera araba. È un’operazione che era stata condotta dalla UsAid, cioè l’agenzia del governo americano per lo sviluppo internazionale, ed è stata scoperta dall’Associated Press ora che è terminata. L’idea, per quanto ha potuto appurare l’agenzia di notizie, non era nata negli ambienti dell’intelligence, ma in sostanza era un programma clandestino come quelli gestiti dalla Cia. L’operazione era cominciata nel 2009 ed era stata affidata a Joe McSpedon, un funzionario di medio livello che collaborava con la Us Agency for International Development. L’idea era quella di creare una specie di Twitter clandestino, usando l’invio di messaggi attraverso i telefoni cellulari per comunicare con la popolazione. Anche il nome, ZunZuneo, faceva il verso al social media americano dei 140 caratteri, perché è il termine slang con cui i cubani descrivono il cinguettio di un uccello locale. Lo stesso cofondatore dell’originale, Jack Dorsey, era stato contattato. Il progetto era stato costruito all’estero da UsAid e Creative Associates Inter- La rete era gestita dall’agenzia UsAid senza che il Congresso fosse informato PRESENTATA LA RICOSTRUZIONE DEL TENTATIVO DEL COLPO DI STATO DEL 1981 GIAN ANTONIO ORIGHI MADRID Estero .15 ATTIVO DAL 2009 Personaggio i dispiace averla fatta attendere, avevamo un pranzo molto piacevole con il presidente». La regina Elisabetta II, di glicine vestita, si scusa per il ritardo con papa Francesco e rivela il feeling con Giorgio Napolitano (a cui ha portato una stola di cachemire e un piatto d’argento). Un pranzo al Quirinale tra due grandi vecchi ancora capaci di tenere insieme i loro popoli, che insieme hanno attraversato e resistito al Novecento e a questo inizio di millennio tormentato da crisi economica e venti di guerra. Si è parlato di Europa e, secondo indiscrezioni, anche del nuovo governo italiano del «ragazzo» Renzi e della situazione Ucraina. Lo scambio di saluti è stato nella sala del Bronzino. Poi le due coppie, la regina Elisabetta con Filippo d’Edimburgo e il presidente con Clio, hanno pranzato nel Torrino, dove si allestiscono i pranzi ufficiali più riservati e da dove si gode una magnifica vista su Roma. Menù mediterraneo con risotto alle erbe aromatiche, agnello arrosto accompagnato da contorni tricolore: millefoglie di patate, sformatini di caponata e fagiolini al vapore. Bonet per dolce. E subito via verso il Vaticano. Mezzora per conoscere papa Bergoglio, in un incontro ufficiale ma rilassato nell’aula Paolo VI, con le battute british del principe Filippo, ultranovantenne, e lo scambio dei doni, tra cui uno anche per il piccolo George, il figlio di William e Kate: una sfera di lapislazzuli, che simboleggia il globo, sormontata da una croce di Sant’Edoardo in argento e posata su una base tonda di ferro. Ad attendere la sovrana anche il cardinale Cormac Murphy-O’Connor, arcivescovo emerito di Westminster. Nessun tema caldo, come le Falkland, e molta cordialità. Un «welcome» pronunciato dal Pontefice e la regina che spiega il suo regalo: «Ho portato qualcosa di tutte le nostre tenute per lei personalmente, questo è miele del mio giardino, spero sia insolito per lei». Mentre il duca di Edimburgo a un Francesco un po’ perplesso dona due grandi bottiglie di whisky della tenuta reale scozzese. E poi come tradizione impone due foto incorniciate della coppia reale inglese: «Temo che devo darle queste foto...», ha detto con un sorriso Elisabetta che ha ricevuto il decreto di Sant’Edoardo «il Confessore», re d’Inghilterra e fondatore di quella che oggi è l’abbazia di Westminster. E anche il facsimile di un documento del 29 maggio 1679 che estende il culto di Sant’Edoardo alla Chiesa universale. Al Duca di Edimburgo il Papa ha regalato tre medaglie del pontificato, d’oro, di argento e di bronzo. «L’unica medaglia d’oro che io abbia mai vinto», la battuta di Filippo. Storie di ordinaria (o forse no) regalità. . sce la figura del re ad appena 11 giorni dalla morte di Suárez , ritiratosi dalla politica nel 2003 per il morbo di Parkinson e commemorato con onori di Stato. «Ho impiegato 14 anni a scrivere questo libro - spiega Urbano - consultando decine di fonti allora al potere che poi, ormai lontane dalle stanze dei bottoni, mi hanno raccontato la verità». Il libro sembra un thriller. Il re, che si scontra con Suárez dicendogli di togliersi di mezzo, il premier che rifiuta e propone elezioni anticipate che però il Juan Carlos rigetta, e ancora Suàrez che si dimette a sorpresa poco prima di una mozione di sfiducia pianificata da Juan Carlos, che appoggia Armada fino al 10 febbraio, 13 giorni prima del tentativo di golpe militare. Dopo il colpo di stato fallito Suárez vorrebbe ritornare al potere ma il re gli dice che è «politicamente morto». Juan Carlos scarica Armada e opta per un civile, Calvo-Sotelo. «Il generale non si ferma e prepara il golpe di Tejero, all’insaputa del monarca», assicura la giornalista. La conclusione del libro è devastante per una monarchia già sotto scacco per i tanti scandali. «Juan Carlos diventò eroe in una notte. Il re di Franco divenne il re della democrazia». national, usando paesi come le Cayman Island, ed era stato affidato a contractor privati tipo Mobile Accord, e collaboratori presi da Costa Rica, Nicaragua e Stati Uniti. Nessuno, però, doveva sapere che dietro c’era il governo americano. Neppure i manager che gestivano l’operazione, e lo stesso Congresso, erano informati, cosa che ha generato le proteste di molti parlamentari sulla sua legalità. Attraverso una compagnia spagnola, i responsabili del progetto avevano ottenuto i numeri dei cellulari di migliaia di cubani ignari. L’idea era quella di creare con loro una comunità di informazioni, inviando inizialmente messaggi non politici, che riguardavano temi come lo sport, la musica, o le previsioni meteo degli uragani. Poco alla volta il gruppo degli utenti si era allargato, salendo a circa 40.000 persone. A quel punto la comunicazione era diventata più politica, arrivando anche a proporre manifestazioni. Questi messaggi venivano inviati con grande cautela, per evitare che il governo si rendesse conto di cosa avveniva. Anzi, l’obiettivo finale era staccare ZunZuneo dalla sua origine americana, e trasformarlo in un social media pienamente cubano. Qualcosa però non ha funzionato, e alla metà del 2012, misteriosamente come era apparso, il Twitter cubano ha smesso di cinguettare. 16 .Cronache STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 PESCARA, LA PERICOLOSITÀ ERA STATA SEGNALATA GIÀ NEL 1972 BERGAMO Rifiuti tossici a Bussi Anche nei pesci i veleni Montedison Ammazza il socio la moglie e si uccide PESCARA Livellidimercuriofuorinormaneicapellideipescatori Gliambientalisti:subitounoscreeningsuicittadini GRAZIA LONGO ROMA Il problema della maxi discarica industriale della Montedison - a Bussi, in Val Pescara - è una bomba ad orologeria. Un milione e 863 mila tonnellate di terreno altamente contaminato, elevato rischio cancro e una concentrazione di mercurio nei pesci e nei capelli dei pescatori da far paura. Ma l’aspetto più inquietante è che il timer di questa bomba è stato attivato parecchi anni fa ma, a parte gli ambientalisti, il Forum delle Acque e il Wwf, nessuno ci ha fatto caso. Un esempio? Il sit in del Forum, ieri davanti all’assessorato regionale abruzzese alla Sanità, ha invocato l’avvio di screening sanitari sui lavoratori e sulla popolazione almeno nelle aree in cui si è osservato un eccesso di tumori è la fotocopia di quello del 2008. «Ma nessuno volle darci retta - ricorda uno degli attivisti più impegnati, Augusto De Sanctis - e quindi ci ritroviamo ad avanzare le stesse richieste per le medesime emergenze. È ora di smettere di tergiversa- Il ministro Galletti: «Siamo parte civile per il risarcimento del danno ambientale» re». Se poi diamo un’occhiata alla relazione dell’Istituto superiore della sanità scopriamo che già uno studio del 1981 evidenziò valori «medio alti» di mercurio nei prodotti alimentari vegetali. Con concentrazioni di mercurio pari a 0,641 mg/kg in erba di frumento, 0,135 mg/kg in cariossidi di grano, 0,550 mg/kg in campioni di vite e 5,2 mg/kg in foglie di olivo. Valori «44-150 volte superiori alle concentrazione tipicamente riscontrate nell’alimento in Europa». E non finisce qui. La relazione, depositata al processo in Corte d’Assise a Chieti (dove oggi è prevista la prima parte della requisitoria dei pm Giuseppe Belelli e Anna Rita Mantini) contiene anche uno studio del 1972 dove i valori di mercurio sui pesci catturati alla foce del fiume Pescara e nel mare antistante, risultarono 4,5 volte superiore ai livelli di legge. Mentre i dati sui capelli evidenziarono valori 14 volte superiori ai livelli normali degli adulti, nei consumatori giornalieri di pesce e circa 5 volte superiore nei consumatori occasionali nella città di Pescara. «Possibile - si domanda ancora De Sanctis - che dopo tanti an- ni siamo ancora qui a chiedere una ricerca epidemiologica e una bonifica seria?». Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti assicura: «Interverremo prontamente e con fermezza laddove occorra per riportare alla normalità le attuali condizioni di degrado ambientale e sanitario conseguente». E aggiunge: «Il ministero, che si è costituito parte civile nel processo penale per il risarcimento del danno ambientale, ha stanziato 3 milioni di euro, già trasferiti alla Regione Abruzzo». Il guaio è che per la bonifica sono necessari 600 milioni di euro, ma il rito abbreviato ottenuto dagli avvocati dell’ex Polo chimico Montecatini Edison esclude la sua responsabilità civile. In altre parole, per rivalersi contro l’industria occorre una causa civile. Laconico Tommaso Navarra, avvocato di parte di Legambiente: «Ci toccherà aspettare almeno 20 anni». “Discariche chiuse Roma rischia di finire sotto l’immondizia” il caso ROMA alla grande bellezza alla grande monnezza il passo, ahinoi, è breve. Roma non è certo Napoli, ma in molte strade - anche in quartieri eleganti come i Parioli per non parlare della periferia - i sacchetti della spazzatura sono orribilmente accatastati. E per evitare che la situazione precipiti ulteriormente, scende in campo il sindaco Ignazio Marino. Il suo grido d’allarme è inequivocabile: «Tra qualche giorno non saprò dove mettere i rifiuti». E per «chiedere aiuto, per evitare di agire nell’illegalità» ieri mattina si è presentato dal procuratore capo Giuseppe Pignato- I «sigilli» alla discarica Montedison in Val Pescara D L’appello del sindaco: intervenga il governo Il sindaco di Roma, Ignazio Marino ne. Il nodo sta negli impianti di trattamento della Colari, società su cui pende una misura interdittiva, dopo la mega inchiesta sui rifiuti che ha coinvolto il patron dell’ex megadiscarica di Malagrotta Manlio Cerroni. Marino a febbraio è corso ai ripari con un’ordinan- za urgente che consente il conferimento da parte di Ama negli impianti per un massimo di tre mesi, cioè fino al 26 maggio, e ora si trova di fronte ad un’impasse. Il procuratore Pignatone ha ricordando al sindaco che deve rivolgersi al prefetto, non essendo l’interdizione amministrativa una competenza penale della Procura. E Marino ha subito raccolto il suggerimento: «Parlerò con il prefetto. Io Malagrotta non la riapro di sicuro. In una città come Roma si è consentito per circa mezzo secolo che un solo soggetto gestisse lo smaltimento dei rifiuti, ora questo soggetto è stato arrestato, e tra i reati contestati ce ne sono alcuni che impediscono alla pubblica amministrazione di avere rapporti con le sue aziende ». Il problema esiste. Ancora il sindaco: «Dove li conferisco così i rifiuti visto che adesso le istituzioni, nella Con tre proiettili Domenico Magri’ ha cancellato tre vite. Il primo colpo della sua Ruger 7.65 lo ha esploso ieri alle 10.15 contro il suo socio in affari, Carmelo Orifici, 69 anni: ucciso parandogli alla nuca in un cantiere di Segrate (Milano). Un’ora dopo, tornato nella sua villetta a Cerro di Bottanuco (Bergamo), ha sparato la seconda volta: contro sua moglie Maria Artale, 82 anni, originaria di Regalbuto (Enna). Poi si è puntato la pistola alla testa. Domenico Magrì era partito da Catania quand’era ragazzo in cerca di lavoro. Negli ultimi anni si era stancato di seguire gli affari della sua società edile e di lottare contro la malattia della moglie, costretta da circa 15 anni su una sedia a rotelle a causa di un ictus. A 82 anni, dopo una vita trascorsa nei cantieri aveva deciso di mollare tutto e ritirarsi. Ne aveva parlato con il suo socio, Carmelo Orifici, che però pare non fosse d’accordo e con il quale è stato in trattativa per lungo tempo nel tentativo di trovare una liquidazione adeguata. Un tira e molla che lo ha esasperato e spinto a impugnare la pistola. figura del prefetto, dicono che non possiamo portarli in quelle aziende e il ministro dice che non si può nominare un commissario? Siccome ho un’intelligenza media non riesco da solo a trovare la soluzione ma sono certo che ce ne sia una a cui tutti hanno pensato. Basta che il governo e il prefetto me la indichino e io la seguo». Il suo Sos è stato raccolto dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che convocherà presto «tutte le parti interessate». «Chiarirò con Comune, Provincia e Regione - dichiara - quali sono gli ostacoli che impediscono la soluzione della questione, utilizzando i poteri ordinari e straordinari che la legge attribuisce loro. Non accetterò scaricabarile su un tema di completa competenza regionale e comunale». E Marino replica: «E’ importante che il ministro abbia compreso l’urgenza. Vogliamo un ecodistretto invece di un grande buco per l’immondizia, vogliamo trasformare un problema in una risorsa economica». [GRA. LON.] LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 I nodi da sciogliere nella sanità LORENZA CASTAGNERI TORINO er anni hanno dedicato la loro vita all’università, non si sono persi una lezione, hanno studiato fin dal primo giorno di corso, fatto tirocini. Un lavoro part-time? Impossibile da conciliare. Per tasse, libri e affitto li hanno sempre aiutati mamma e papà. E adesso migliaia di giovani medici, laureati di primo livello, potrebbero restare senza lavoro o dover scappare all’estero per avere un futuro in questa professione. «In Italia rischiamo di essere medici a metà. Senza nessuna possibilità di esercitare». Motivo: i contratti di specializzazione non sono sufficienti. Quest’anno, a fronte di 9 mila domande di studenti, i posti disponibili potrebbero essere soltanto 3500. Poco più di un terzo. Ma senza specializzazione non si può lavorare all’interno del Sistema sanitario nazionale. «Puoi soltanto fare la guardia medica oppure sostituire qualche medico di base quando va in ferie. Due o tre settimane all’anno. E uno come si mantiene? Di solito questa é una soluzione temporanea in attesa di iniziare la specializzazio- P PESSIMA PROGRAMMAZIONE Le Regioni non riescono a calcolare correttamente il fabbisogno di camici bianchi ne» spiega Davide Pianori. Fa parte del comitato Aspiranti specializzandi. Con altri coordinamenti, una decina di giorni fa, ha lanciato una petizione online, «Medici senza futuro», indirizzata, tra gli altri, al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e al capo dello Stato. In poche ore, sono arrivate oltre 30 mila firme. I ragazzi chiedono più risorse e una miglior programmazione per l’accesso ai corsi di laurea. Programmazione che finora è stata apparentemente sbagliata o comunque poco lungimirante. Negli ultimi anni, i posti per entrare alle facoltà di Medicina italiane sono aumentati: nel 2007 erano 7.300, nel 2013 10.700. A questo incremento non è, però, corrisposto un adeguato numero di posti ai corsi di specializzazione: cicli di studi post-laurea, della durata di cinque anni, durante i quali chi li frequenta approfondisce una specialità e riceve uno stipendio di circa 1600 euro al mese. Invece di crescere, sono passati dai 5 mila nel 2012 agli ipote- L’incubo «In Italia possiamo solo fare la guardia medica o sostituire chi prende qualche settimana di ferie» «Tante parole ma il nostro Paese stronca i sogni dei suoi giovani» Contratti Il numero di contratti di specializzazione è calato: nel 2012 ce n’erano 5000, per quest’anno ne sono stimati 3500 (più 1000 per la formazione in medicina generale) 3 10700 Posti laurea 1° livello 30000 Firme Il comitato Aspiranti specializzandi e altri coordinamenti hanno lanciato la petizione on line «Medici senza futuro», raccogliendo oltre 30mila firme M Emanuele Spina Laureato in Medicina ANSA “Noi, senza specializzazione con un futuro di medici a metà” I corsi sono in numero insufficiente. “Così non possiamo esercitare” tici 3.500 del 2014. Vanno aggiunti, poi, ulteriori mille posti per i corsi di formazione in medicina generale, tre anni che servono per diventare medico di famiglia. In tutto, quindi, sarebbero 4500 posti, sempre pochi rispetto al numero dei candidati. «Il problema è che le regioni non hanno strumenti sufficienti e aggiornati per calcolare il fabbisogno di medici sul loro territorio. Con queste premesse, è impossibile riuscire a fare una corretta programmazione per gli accessi ai corsi di laurea» ragiona Walter Mazzucco, presidente del Segretariato italiano giovani medici (Sigm). «Bisogne- rebbe sapere - aggiunge Pianori - quali comitati che rappresentano gli aspiranfigure mancano: geriatri, rianimatori, ti specializzandi sono anche scesi in oncologi. Allo stato attuale, gli enti loca- piazza. Domina lo scetticismo. Se le coli non sono in grado di dirlo, mentre lo se non cambieranno, il rischio vero è Stato ha già pagato che nel 2015 il numecosti altissimi per la L’IMPEGNO ro dei candidati per nostra formazione». posto sia ancora Il Governo ha promesso che un Durante l’incontro più alto. «In Francia destinerà più risorse ci sono 7 mila posti di lunedì tra Lorenper risolvere il problema per la laurea di prizin e i «medici senza futuro», il ministro mo livello e altretdella Salute ha garantito nuove risorse tanti per la specializzazione - rimarcaper aumentare il numero dei contratti no i comitati -. Anche qui servirebbe un di specializzazione disponibili per que- sistema analogo. Non è difficile arrivarst’anno. Il decreto dovrebbe essere ci». I giovani medici pensano all’estero. pronto per metà aprile. Mercoledì, altri Per molti di loro, sempre più vicino. 4000 a rischio Alla Cri ci sono 2mila contratti a tempo determinato e 2mila a tempo indeterminato Oggi a Roma la protesta dei dipendenti igliaia di lavoratori sul piede di guerra, una disputa in punta di legge sulle date e una privatizzazione a metà dell’opera che rischia di trasformarsi nell’ennesimo massacro sociale in un’Italia dove la disoccupazione ha già raggiunto livelli insostenibili. É la trasformazione della Croce Rossa decisa nel 2012 tra le polemiche e ora in via di attuazione in un clima di certo non meno difficile. Per i sindacati è un’altra Electrolux, ma del pubblico impiego. Per Francesco Rocca, presidente della Cri, non c’è altra scelta per sopravvivere. In mezzo ci sono loro, i lavoratori, duemila a tempo indeterminato e altrettanti a tempo determinato, che domande a «Andare all’estero? Sì, ci sto pensando. Se non dovessi entrare in una scuola di specializzazione italiana, forse mi trasferirò in Germania. L’alternativa sono gli Stati Uniti o l’Australia. Un po’ di paura c’è, ma almeno oltre confine i medici italiani sono apprezzati. L’Italia, invece, é poco attenta ai bisogni dei giovani». Emanuele Spina ha 24 anni. Laureato in medicina all’Università di Napoli, vorrebbe specializzarsi in Neurologia. Il test di ingresso sarà a ottobre. Ha cominciato a I posti per accedere ai corsi di laurea in Medicina di primo livello sono aumentati: nel 2007 erano 7300, nel 2013 sono saliti a 10700 Ilavoratoriinpiazza “Noallaprivatizzazione” ROMA La fuga «All’estero, ad esempio in Francia, nessun universitario resta escluso: se le cose non cambiano, molti se ne andranno» 3500 CROCE ROSSA FLAVIA AMABILE Cronache .17 . non sanno che cosa ne sarà di loro. Oggi arriveranno in tanti a Roma a far sentire la loro voce mentre i sindacati sperano di poter finalmente avviare dopo la protesta una trattativa perché considerano impensabile trasformare un ente come la Croce Rossa con tutte le conseguenze in termini di stipendio (la perdita sarebbe del 20-30%), orari e garanzie che ne derivano, senza discutere e trattare con i ministeri competenti. Ad aggiungere polemiche alle polemiche c’è anche un contenzioso legale. La privatizzazione è disciplinata dalla legge 101 del 2013 che indica il 2014 come data d’inizio della trasformazione dei comitati locali e provinciali sulla base di un articolo inserito da un’altra legge, la 178 del 2012. Con quei salti morta- li che solo i legislatori italiani riescono a realizzare, la 178 è stata modificata inserendo il 2015 in ogni punto in cui era scritto 2014. «L’intenzione del legislatore è chiara - sostiene Cosimo Arnone della segreteria nazionale Cgil Funzione Pubblica –. É esplicito che tutto debba essere rinviato al 2015». Invece la privatizzazione in alcune zone d’Italia è già iniziata applicando il contratto Anpas. In una nota unitaria tutti i sindacati hanno chiesto a Rocca di «sospendere e censurare ogni iniziativa anticipatoria, con particolare riferimento alla trasformazione del rap- porto di lavoro». Ma Rocca non ha alcuna intenzione di fermare il processo iniziato. «La richiesta dei sindacati è una follia. La legge è molto chiara e prevede la trasformazione dei comitati locali e provinciali a partire dal 2014 e quelli regionali e il centrale dal 2015. Non esiste alcuna possibilità di dubbio su questo, solo la volontà di generare volutamente confusione che però crea problemi soprattutto ai lavoratori che con questa operazione di privatizzazione stiamo cercando di salvare». «Speriamo che i ministri competenti – risponde Arnone – capiscano che una riforma non si fa mettendo le mani in tasca ai lavoratori e vogliamo sapere il destino dei precari dei comitati locali. Il governo deve sapere che stabilizzarli sarebbe un risparmio. Ci sono già tre sentenze a favore, l’ultima della Cassazione e ci sono 1700 cause». Emanuele Spina, 24 anni studiare. «Ma il problema dice - non è l’esame, quanto i posti. Pochissimi». Immaginava di trovarsi in questa situazione? «No. Tutto ciò che sta accadendo é paradossale. Lo sconforto é tanto. Per me e per i miei genitori che mi hanno permesso di studiare». Sono stati anni duri? «Parecchio. Fare medicina é quasi una scelta di vita. Tra lo studio e i tirocini in reparto, si sacrifica tutto il resto. Per poi rischiare di restare senza prospettive». Amarezza? «Sì, molta Siamo tutti ottimi studenti, ma addirittura la metà di noi non riuscirà a specializzarsi». [LOR. CAS.] Il Lotto ConcorsoN.40-Giovedì3aprile2014 Bari 16 27 22 58 35 Cagliari 69 2 9 27 6 Firenze 84 61 75 Genova 21 Milano 18 23 25 51 74 Napoli 60 50 68 44 54 Palermo 74 16 63 85 49 Roma 37 6 51 8 18 69 65 4 6 49 66 Torino 12 61 43 88 85 Venezia 59 31 87 85 26 Nazionale 11 89 9 61 79 SUPERENALOTTO Combinazionevincente 40 47 59 numerojolly 66 64 79 89 superstar 18 MONTEPREMI 1.501.790,01 € JACKPOT 10.891.242,58 € Nessun6 Nessun5+ Ai6conpunti5 37.544,75 € Ai519conpunti4 444,14 € Ai19.530conpunti3 23,33 € 10 e LOTTO Numeri vincenti 2 4 8 9 12 16 18 21 22 23 27 31 37 50 59 60 61 69 74 84 18 .Società STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 il caso ROSARIA TALARICO ROMA 64 ettari l’estensione della città di Pompei 3220 20 metri la lunghezza della cinta muraria 2.443.325 mila persone persone il numero degli abitanti nel 79 d.C., anno dell’eruzione l’hanno visitata nel 2013 na volta c’era l’angelo custode, ora c’è il satellite. E proprio dallo spazio arriverà un aiuto ai custodi (senza ali) e al personale dei beni culturali che hanno il compito di vigilare sugli ettari degli scavi di Pompei, un enorme museo a cielo aperto spesso teatro di crolli e atti vandalici. Finmeccanica, il colosso italiano nella difesa e nella sicurezza, ha donato circa due milioni di euro in servizi e tecnologie innovative per il monitoraggio e la tutela del sito archeologico di Pompei. L’impegno di Finmeccanica (attraverso le controllate Telespazio e Selex Es) durerà tre anni, al termine dei quali il materiale messo a disposizione resterà al ministero dei Beni culturali con cui è stato siglato l’accordo. «Non è una sponsorizzazione ma un vero atto di liberalità» ha sottolineato il ministro Dario Franceschini. In concreto la conMICHELE FALZONE/JAI/CORBIS venzione mette a disposizione degli Gli scavi archeologici di Pompei visti dall’alto scavi la costellazione satellitare Cosmo-SkyMed che terrà sotto controllo movimenti di Praedia terreni e strutture: un Giulia sistema di preallarme per frane e Casa di Loreio Bottega Tiburtino crolli, in grado diorini del vasaio individuare Anfiteatro Domus tempestivaGladiatori mente i punti a rischio. I dati raccolti attraverIngresso so anche il poNecropoli della Porta sizionamento di Porta di Nocera di Stabia sensori, saranno oro resi accessibili via golare via Stabiana Domus Internet alle utenze d Moralista li dell M individuate dal iministero, il cui personale sarà formato da Finmeccanica. «Tutto questo partirà subito, da domani, seguendo per la piena attuazione un fatto il punto sull’impiego dei 105 milioni crono-programma fissato con i re- di euro messi a disposizione dall’Unione sponsabili di Pompei. Tutto dovrebbe Europea: «Sette gare sono state aggiudiandare a regime fra settembre e otto- cate, altre sette sono in corso di aggiudibre», afferma il presidente Gianni De cazione, solo per quanto riguarda il piaGennaro, sottolineando che Finmecca- no opere, il più ingente con 85 milioni di nica, oltre a fornire tutta la formazione euro appostati. Il Piano della conoscennecessaria, gestirà direttamente il si- za è concluso a livello di bando di gare, stema per garantirne il funzionamen- sono stati appostati tutti gli otto milioni to. Una campagna e la gara più consi«che ha un signifiCON I 105 MILIONI DELLA UE stente si concluderà a cato particolare Già sette gare aggiudicate giorni». per noi. FinmeccaPer il piano sicunica non poteva es- Per illuminazione e recinzione rezza saranno pubblipromessi i bandi entro aprile cati i bandi entro fine sere assente». L’amministratoaprile per i progetti re delegato Alessandro Pansa ha sotto- che riguardano recinzione e illuminazioIL CONSIGLIO ALLA PROSTITUTA: «LAVORI SU INTERNET» lineato l’importanza per il Paese di ne del sito, più quello di videosorvegliancontinuare a investire nella tecnologia: za. Nel complesso, ha concluso Nistri, «Nessuna voce di investimento pubbli- specificando che il dato non è aggiornaco ha uguale impatto sulla domanda e tissimo, sui 105 milioni di euro disponibi1 Beppe Grillo a Pompei: scortato da giornalisti e telecamere fa incontri diversi. Con i sul Pil come quello in tecnologia e inno- li «al momento sono impegnati in asta ragazzi in gita (foto sopra) e con una prostituta che gli chiede aiuto, per lavorare «al vazione. L’abbiamo messa al servizio circa 40 milioni di euro». Sarà più facile sicuro e pagare le tasse». «La Rete può aiutare - le dice Grillo - lavori sul web». E intanto sul del Paese e del suo principale patrimo- per il ministro Franceschini presentarsi web ci va Grillo che pubblica il video intitolato «Pompei è l’Italia»: «Questo è un pozzo di nio». Il direttore generale del Grande oggi a Parigi per il Forum dei ministri petrolio. è la prova che i romani avevano già inventato tutto. Tutto pubblico. Pompei è il progetto Pompei, Giovanni Nistri, ha europei dei Beni culturali. luogo della sacralità del pubblico. Tutto aperto». U Un custode dal cielo per proteggere gli scavi di Pompei Finmeccanica mette a disposizione del ministero i satelliti per controllare l’area e prevenire i crolli La visita di Grillo: «Luogo simbolo dell’Italia» «Neanche un cavo e la sicurezza è la stessa delle Olimpiadi» 4 domande a Fabrizio Giulianini ad Selex Es Fabrizio Giulianini, amministratore delegato Selex Es, in cosa consiste la tecnologia che verrà impiegata per il monitoraggio di Pompei? «Tendiamo a sviluppare soluzioni che abbiano un doppio utilizzo, per impieghi sia militari che civili. Per la protezione degli scavi abbiamo fornito quattro sottosistemi basati su una serie di sensori. Verranno installati nei punti critici concordati con gli esperti dei beni culturali e rileveranno modifiche dello stato delle opere. Niente cavi, ma onde radio che attraverso il wireless trasmetteranno i dati a una centrale di controllo». Di che tipo di sistemi si tratta? «Utilizzeremo la tecnologia iperspettrale, finora impiegata in campo spaziale e militare. Attraverso una rilevazione spettrometrica sarà possibile identificare componenti aggressivi causati da eventi atmosferici o vandalismo. È una tecnologia usata per esempio a bordo di sonde spaziali per rilevare molecole d’acqua sulla luna». Altre novità... «Le comunicazioni sicure garantite da Tetra, lo standard europeo criptato per le forze di polizia. Non proprio una novità perché l’abbiamo venduto in 50 Paesi ed è stato usato alle Olimpiadi di Sochi. Tutti gli operatori del sito potranno effettuare comunicazioni dati e voce verso la sala controllo e Perseus, la centrale intelligente che consente a tutti i terminali di comunicare tra loro anche con standard diversi, dal Gsm alle radiomobili in Vhs». Sarà complicato usare questo tipo di tecnologia? «Assolutamente no. Sono state sviluppate delle applicazioni da scaricare su smartphone per fare interventi immediati, come la geolocalizzazione di un turista che si sente male». [ROS. TAL.] LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 La storia VITTORIO SABADIN I sismi Colpite Los Angeles, San Francisco e la parte nord del Paese sudamericano, dove 900 mila persone sono state evacuate . Società .19 La certezza Gli esperti sanno che ce ne sarà uno devastante a San Francisco prima o poi ma nessuno sa se sarà annunciato da altri eventi L’America trema e teme il Big One Terremoti sulla costa Ovest Usa e in Cile: ora si dice che gli animali stiano fuggendo da Yellowstone a qualche giorno trema buona parte del continente americano e ci si domanda se non stia per accadere qualcosa di più devastante. Una nuova scossa di 6,5 gradi della scala Richter è seguita quasi subito all’impressionante terremoto (8,2) di martedì scorso in Cile e ieri nella stessa zona, al largo della città di Iquiqe, c’è stato un altro sisma di 7,6 gradi, senza conseguenze. Giorni fa erano stati colpiti San Francisco (6,9), Los Angeles per due volte (5,1) e il parco dello Yellowstone nello Wyoming (4,8). In Cile sono state distrutte 2500 case, ma le vittime sono limitate a sei. Il Paese da tempo ha imposto severe norme antisismiche per le nuove abitazioni e la popolazione è stata istruita su che cosa fare quando la terra trema. Giustamente, la presidente Michelle Bachelet si è detta fiera di come i cileni hanno reagito: per paura di uno tsunami, 900 mila persone sono state evacuate lungo tremila chilometri di costa. Ogni volta che si verifica in una zona abitata un terremoto di scala rilevante, la reazione è la stessa. Ci si domanda se le scosse che lo hanno preceduto o seguito siano collegate, se le autorità non nascondano qualcosa e se ci si debba preparare all’avverarsi ALDO SOLIMANO/AFP di una catastrofica profezia biblica. Gli effetti del recente terremoto che ha colpito il Cile settentrionale Ma basterebbe guardare ogni giorno la mappa del mondo nella quale lo United States Geological Survey se- le quando si tratta di eventi sismici. gnala i terremoti appena avvenuti Sappiamo che ce ne sarà uno devaper rendersi conto che non c’è da stante a San Francisco, ma non possiapreoccuparsi. O meglio: non ci sono mo dire quando. Qualcuno ha provato 1 Il satellite europeo Sentinel 1A, ragioni per preoccuparsi di più. con le macchie solari, gli allineamenti lanciato ieri alle 23,02 italiane dalla Ogni anno, si verificano sulla Ter- planetari e le fasi della Luna, senza fabase di Kourou, nella Guyana Franra 14 mila terremoti re ovviamente mecese (valore di 2,3 miliardi) grazie alsuperiori ai 4 gradi, la sua antenna radar da 12 metri L’ANELLO DI FUOCO glio degli scienziati. circa quaranta al Gli unici che semdi raccogliere dati senza Ogni anno si verificano brano accorgersi del- permetterà giorno. Quelli più precedenti sui terremoti. E il prossiforti di 6 gradi sono nel mondo 4 mila scosse forti l’arrivo di un terremo anno, quando sarà in orbita anIl 90 per cento avviene qui moto sono gli anima- che il suo gemello, a intervalli di 150, uno ogni tre giorni. Il 90% avvieli. Da un po’, sul web, tempo molto più ravvicinati. Le rine nel «Ring of Fire», l’anello di fuoco si rincorrono strane testimonianze in cerche più avanzate vedono proprio che parte da Capo Horn, risale la co- base alle quali i bisonti, i coyote, gli orsi nelle nuove sentinelle del cielo la sta americana del Pacifico, devia ver- e le antilopi dello Yellowstone, il parco chiave per stabilire finalmente un so la Russia, scende lungo il Giappo- che si trova sopra un supervulcano di legame tra le eruzioni vulcaniche e ne e le Filippine, costeggia la costa 55 per 72 chilometri, se ne starebbero le deformazioni del suolo che avEst dell’Australia e termina in nuova andando. Ma, se fosse vero, un ranger vengono lungo le placche tettoniZelanda. In questo anello ci sono li- ce lo avrebbe sicuramente detto. Speche e le dorsali oceaniche. nee di congiunzione delle placche tet- riamo bene. toniche e il Cile si trova in una delle zone peggiori, proprio sopra la Placca Nazca che cerca di infilarsi sotto la Placca Sudamericana, sollevando sempre più la Cordigliera delle Ande. Queste enormi masse di litosfera si muovono di pochi centimetri all’anno una contro l’altra, restano in tensione come per decidere chi deve passare per prima e alla fine si sbloccano, generando i terremoti. La maggior parte si verificano in fondo al mare o in zone disabitate. Quelli di cui ci accorgiamo sono pochi e ne veniamo a conoscenza quando colpiscono città o zone popolate. Ci spaventano non solo per l’alto numero di con condanne in primo grado per i setvittime che hanno causato nella stote membri della Commissione Grandi ria, ma anche perché siamo convinti Rischi, sismologi inclusi, rei di essere di vivere in un pianeta stabile e ogni stati troppo rassicuranti alla vigilia scossa, ogni frana, ogni inondazione del sisma. «Un verdetto perverso e mette in dubbio questa certezza. una sentenza ridicola», commentò alNon c’è invece nulla di più instabilora la rivista Nature. le della Terra e dell’universo di cui fa «Un caso che ha complicato il noparte, ed è solo la relativa brevità delstro lavoro», dice oggi Claudio Chiarabba, direttore della struttura terrela nostra vita a creare l’illusione. La Terra si muove e rimodella le sue formoti dell’Istituto nazionale di geofisime da miliardi di anni, senza curarsi ca e vulcanologia. «In un futuro lontaSTEFANO RIZZATO dei suoi più recenti, fragili e impaurino non so, ma in quello a breve termine ti abitanti. non credo arriveremo a poter preveSe ci fosse un modo di prevedere i n cinque anni nulla è cambiato. E dere un terremoto. La ricerca avanza, terremoti si potrebbero certamente oggi prevedere i terremoti è una sono studi importanti e interessanti, risparmiare molte vite umane, ma la sfida impossibile tanto quanto lo ma negli ultimi vent’anni non si sono scienza non ha fatto passi avanti in era quella maledetta notte del 6 apri- fatti grandi passi avanti e nei prossimi questo campo. Nemmeno le proiezio- le 2009, quando L’Aquila fu devastata venti non credo si arriverà a qualcosa ni statistiche sono utili e il movimen- dal sisma. Nulla è cambiato dal punto di definitivo». In Italia, la situazione attuale è to delle placche tettoniche è valutabi- di vista scientifico, neppure mentre le nel lungo termine, ma imprevedibi- quel terremoto finiva in tribunale, tranquilla solo in apparenza. Per ca- D Il satellite di guardia “A 5 anni dall’Aquila l’Italia è tranquilla solo in apparenza” Intervista I L’ANELLO DI FUOCO E’ un’area del pianeta nel bacino dell’Oceano Pacifico di 40 mila chilometri che dal Sudamerica arriva all’Australia lungo il continente americano e l’Asia: qui c’è il 75% di tutti i vulcani attivi del mondo. FAGLIA DI SANT’ANDREA 30 marzo Parco di Yellowstone, Wyoming (Usa) Ore 6,34 Magnitudo Oceano Atlantico 4,8 28 marzo La Habra, California Ore 21,20 Magnitudo Le scosse più recenti 5,1 23 marzo Largo di Taracaba (Cile) Ore 18,20 Magnitudo 6,1 Oceano Pacifico 1 aprile Largo di Iquique (Cile) Ore 20,46 Magnitudo 8,2 2 aprile Largo di Iquique (Cile) Ore 23,46 Magnitudo 7,6 Centimetri-LA STAMPA Direttore della Liguria rientra in questa casistica. Invece da tempo è in corso uno sciame sismico assai vivace in Umbria, nella zona a nord di Gubbio. Tra momenti in cui l’intensità aumenta ed altri in cui sembra diminuire, questa sequenza va avanti da quasi un anno». Lo sanno bene gli abitanti della zona, da un pezzo costretti a convivere con episodi di entità lieve, ma che spesso si fanno avvertire. Uno sciame sismico era anche quello, distruttivo, dell’Emilia Romagna e di fine maggio pirlo, basta consultare proprio la ban- 2012. E qualcosa di simile era successo ca dati dell’Ingv, aggiornata in tempo anche sulle Alpi Apuane, in Toscana, lo reale. I terremoti di magnitudo supe- scorso giugno, per fortuna senza poi riore a 3,0 della scala Richter sono episodi drammatici. I precedenti, instati 80 nel 2012, ben 207 nel 2013, già somma, sono sia rassicuranti che allar46 in questa prima manti. «Quando ci sono parte del 2014. L’ulPRIMI MESI DEL 2014 timo ieri, in mare, «Cresce l’attività di fondo sciami simili e specialmente in zone sidalle parti di Savona: magnitudo 3,4. ma nessuno con certezza smiche – dice l’esper«Negli ultimi anni sa quanto sia pericolosa» to – c’è sempre un’atc’è stato un aumentenzione in più e per to dell’attività sismiLA DIAGNOSI questo sull’Umbria ca di fondo, quella in costante co«È come un’influenza: siamo che noi definiamo municazione con la è un semplice malanno protezione civile. “di background”, o qualcosa di più serio?» Purtroppo, però, una ma anche di questo non c’è un’interprevolta di più non abtazione univoca», dice Chiarabba. biamo dati per poter prevedere gli esiti «È un’attività sparsa e sporadica, di quest’attività. È come con l’influennon organizzata in sciami o sequenze za: spesso è solo un’influenza come e, per ora, il terremoto di ieri al largo tante, altre volte qualcosa di più serio». Claudio Chiarabba (nella foto) dirige la struttura terremoti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia 20 .Società STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Il passato Costruito nel 1550 da Vicino Orsini fu probabilmente opera di Pirro Logorio, impegnato in quegli anni a Villa d’Este a Tivoli PAOLO PEJRONE B omarzo è un giardino famoso, amato, studiato, all’apice della popolarità, tanto celebre da esser anche «imitato». Fortissimo è il dialogo, per esempio, con l’iper-gettonato Giardino dei Tarocchi, una delle ultime opere di Niki de Saint Phalle, gloria delle basse terre della Maremma toscana, in quel di Capalbio. Il giardino di Bomarzo, costruito verso il 1550 da Vicino Orsini, dopo secoli di abbandono e dimenticanza, negli ultimi decenni è stato al centro di uno dei più dibattuti contenziosi giardinieri. Si è scritto di tutto e di più: gli studiosi si sono scatenati nell’interpretare i significati nascosti dietro agli inquietanti e giganteschi gruppi scolpiti nei massi di tufo e nel renderli comprensibili ai non iniziati. Una vasta messinscena, volutamente noncurante di proporzioni e prospettive, Il presente Dopo decenni di trascuratezza, il «luna park di pietra» riacquista l’antico rigoglio Noccioli e carpini avvolgono i mascheroni Torna allo splendore il bosco di Bomarzo Un libro, appena uscito in Francia, celebra il celebre giardino po’ dappertutto, sgorgava, si diceva, dalle fauci dell’orca marina e zampillava intorno alle molte statue femminili che, tra il divino e il mostruoso, custodiscono il giardino. Ora l’acqua non c’è più, sostituita in modo affettuoso ed affascinante da soffici e leggeri ruscelli di muschio, che stanno ricoprendo queste strane creature di pietra, diventandone un silenzioso ed originale interprete. Bomarzo è un luogo unico e speciale, immaginato fin dall’origine per risultare informale e selvatico, in netta contrapposizione con l’armonia e l’ordine del coevo giardino rinascimentale, che in quei tempi lentamente si andava affermando. E’ ancora irrisolto il mistero su chi ne sia stato l’autore: forse Pirro Logorio, che proprio in quegli anni poteva essere impegnato nella costruzione di Villa d’Este a Tivoli, giardino per altro concettualmente diverso da Bomarzo… Oggi appare come un vero bosco «sacro»: sapiente base e sostegno di un viaggio «iniziatico» che si snoda tra gli animali fantastici, le divinità in- RISCOPERTA VIAGGIO INZIATICO Il volume ha foto sofisticate che raccontano al meglio un luogo così misterioso Dal Gigante alla casa pendente, dalla statua della Fortuna alla Bocca dell’Orco che doveva trasmettere più inquietudine che serenità. «Bomarzo», il libro uscito un mese fa in Francia, di Cesar Garçon e Pierre de Filippis, pubblicato da Ulmer, tenta un approccio originale: testi molto brevi e sintetici, splendide e sofisticate fotografie raccontano il bosco. Quel bosco così bello in origine e così impunemente maltrattato nel secolo passato. Sicuramente il libro di Garçon e De Filippis può diventare uno dei mezzi più facili per avvicinarsi ad un luogo così speciale, nato e creato per rimanere enigmatico, sfuggente e misterioso. Finora le immagini di Bomarzo avevano un valore illustrativo e descrittivo e forse soltanto quelle in bianco e nero scattate più di sessant’anni fa dal celebre Herbert List riuscivano ad evocare ed interpre- 1954 Prima rinascita È l’anno in cui viene acquistato dalla famiglia Bettini (1954) che inizia il recupero tare la reale atmosfera del luogo. Quelli erano tempi decisamente «bui» per Bomarzo, che necessitava di cure e restauri: gran parte degli alberi erano caduti e romantici greggi di pecore pascolavano tranquillamente tra le rovine. Fino ancora a vent’anni fa Bomarzo poteva sembrare un po’ trascurato, un vero «luna park di pietra», per dirla con Moravia. Oggi il bosco è tornato al suo antico e sacro splendore: farnie, noccioli e carpini avvolgono, quasi nascondendoli, i grandi e minacciosi mascheroni, aumentandone l’effetto stupefacente ed inaspettato. Si sa che molti cambiamenti sono avvenuti nel tempo: in origine l’acqua era un L’Orco La «caverna» che si spalanca dietro le fauci della statua dell’Orco potrebbe appartenere a una delle fasi iniziali del percorso Breve storia delle essenze della regione di Grasse In tutta la regione di Grasse, la coltivazione della rosa da profumo si sviluppa con successo crescente: se nel 1846 si contano una sessantina di profumerie, crescono a circa ottanta nel 1864; lo stesso anno in cui il grande rosaista Nabonnand apre i suoi vivai a Golfe-Juan. Sfidando la crescente concorrenza della chimica, della produzione straniera e di quella delle colonie, nei campi di Grasse si raccolgono 500 tonnellate di rose ogni anno e si arriva a 1000 nel 1900. E’ dunque indispensabile dedicare tutti gli sforzi possibili a migliorare la produttività, impegnandosi a sele- Dai vivai di Golfe Juan nacquero i profumi mito ANNA PEYRON C IL ROMANZO DELLA ROSA 11 aterina de’ Medici passerà alla storia per la notte di San Bartolomeo e la strage degli Ugonotti, ma non va dimenticato che a lei la Francia deve la besciamella, i «macarons», il gelato, le mutande, la forchetta e la moda dei guanti profumati che conquista la corte di Parigi, si diffonde in quelle europee e dà origine alla fortuna di Grasse. Questa piccola e fiorente cittadina della Costa Azzurra, dedita alla coltivazione delle piante aromatiche che forniscono alle sue concerie la materia prima per profumare il cuoio, si trasforma in nuova capitale dei profumi. Fin dai primi anni del 1700, i guantai-profumieri si differenziano poco a poco dai conciatori veri e propri, fino a ottenere un loro status ben definito. Nel XIX secolo Grasse conosce un notevole sviluppo e diventa un’importante capitale industriale, la cui principale industria è quella del profumo. Nel 700, tra i guantai, un certo François Fragonard (padre del grande pittore della frivolezza e del Rococò Jean-Honoré) abbandona la pro- duzione di guanti per dedicarsi unicamente a quella dei profumi e crea quella che diventerà la più antica profumeria di Grasse. La coltivazione delle rose conquista, tra il gelsomino, le tuberose e il «lavandino», il posto di maggior rilievo, favorita dal clima della Provenza, particolarmente indicato alla sua coltivazione. Nel 1925 il più mitico dei profumi, il N°5 di Chanel, vede la nascita a Grasse, creato da Ernst Beau. Alla base della sua realizzazione c’è la «Rose de Mai Nabonnand» che dobbiamo al grande ibridatore di Golfe-Juan, Gilbert Nabonnand. Nabonnand s’impegna molto alla ricerca di rose da profumo e questa sua creazione, anche chiamata Centifolia Nabonnand è da lui particolarmente selezionata per la sua ottima resa nella produzione di olio essenziale. Nei primi anni della Belle Epoque i profumi delle grandi marche si moltiplicano e quanto spesso il tema eterno della Rosa contribuisce al loro successo presso il pubblico! La sola Maison Guerlain vi ricorre a più riprese per lanciare i suoi profumi: «Rose et Oeillet», «White Rose», «Rose Blanche», «Dix pétales de Rose», ecc. fernali e gli eroi vecchi e nuovi. Il libro di Garçon e De Filippis ripercorre tappa per tappa l’odierno tracciato, parzialmente diverso da quello originale, sempre che un percorso ci sia mai stato... E che forse incominciava aprendosi col feroce guardiano (il Gigante, identificato da molti nell’Orlando Furioso) passando per la famosa casa pendente (fatta costruire dall’amata moglie, Giulia Farnese, durante la prigionia di Vicino e simbolo di una dinastia che non crolla). Le scene più memorabili sono certamente la fantasmagorica statua della Fortuna, in precario equilibrio sul guscio della tartaruga, le mostruose sirene e poi il grande elefante che stritola il centurione con la proboscide, fino alla più nota ed impressionante, la vorace ed insaziabile Bocca dell’Orco. Altro che luna park… ROSICOLTORE L’ibridatore Gilbert Nabonnand era alla ricerca di nuove varietà Erano gli anni della Belle Époque Rose a tonnellate Nel 1864 nei campi intorno a Grasse si raccolgono 500 tonnellate di rose ogni anno. Si arriva a mille nel 1900 zionare un rosaio di coltura più facile e di maggior rendimento. Sarà la «Rosa di Maggio» di Nabonnand, ibrido tra una Rosa gallica (Provins) e una Rosa centifolia a essere la prescelta. La si coltiva in un primo tempo franca di piede, poi innestata sulla Rosa indica Major per aumentarne la resa. In breve tempo s’impone in tutta la regione pur senza eliminare del tutto la varietà tradizionale detta Rose de mai double. Gilbert Nabonnand si rivela così essere un rosicoltore attento alla grande produzione, come in seguito lo vedremo lanciato in una nuova sfida che lo porterà a diventare, sulla Costa Azzurra, il pioniere delle rose da taglio. W LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare +1,38% +1,30% Euro-Dollaro CAMBIO All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3714 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) R Oro 100,29 euro/grammo -0,01% -0,91% +0,06% -0,15% S 30,4048 ECONOMIA FINANZA . 21 & PASSO AVANTI VERSO IL MERCATO UNICO, AD OTTOBRE LA CONFERMA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. LA PROTESTA DEI COLOSSI DELLE TLC Tariffa unica per le telefonate in Europa Roaming abolito a partire da fine 2015. Regole più severe per i provider: vietato bloccare i contenuti sul web MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES I numeri Come in Patria, così all’estero. L’Unione europea si impegna a celebrare entro Natale 2015 la fine del roaming, stabilendo il principio secondo cui nel grande mercato a dodici stelle la tariffa telefonica deve essere unica, senza variazioni quando si passa da un Paese all’altro. Il voto dell’Europarlamento è stato netto in questo senso, ieri. Attende in ottobre la conferma del Consiglio, cioè dei governi, ma nessuno prevede sorprese. Furiosa la lobby delle Tlc, men- 300 milioni Il numero di consumatori in più quando il roaming sarà eliminato definitivamente Più trasparenza nei contratti e maggior flessibilità nel cambio dell’operatore 80 per cento REUTERS tre la Commissione esulta: «L’Europa è proprio questa dice la vicepresidente dell’esecutivo Ue, Neelie Kroes -: eliminiamo le barriere per semplificare la vita ai cittadini e ridurre i costi». Certo ha giocato l’imminenza del voto europeo. A due mesi dalle elezioni, la sempre contestata assemblea comunitaria ha messo a segno un magnifico uno-due, creando le premesse per il riequilibrio delle bollette telefoniche di chi viaggia e tenendo a battesimo un continente davvero con- nesso. Oltre al roaming, si stabilisce il principio della neutralità della rete (la disponibilità per tutti di un Internet aperto in cui sia vietato bloccare e degradare i contenuti), il coordinamento della concessione di frequenze per la banda larga senza fili, una maggiore trasparenza dei contratti per gli utenti di Internet e dei servizi a banda larga, la possibilità di passare più facilmente a un altro fornitore. Segnali concreti, tangibili. E’ un processo cominciato sette anni fa col primo taglio delle tariffe imposto dall’Unione ai gestori grandi e piccoli. Dal 2007, secondo la Commissione, si sono sforbiciati listini per chiamate, Sms e dati di oltre l’80%. Il roaming è oggi del 91% meno costoso rispetto al 2007, circostanza che ha consentito un aumento del 630% delle chiamate effettuate all’estero con un contratto nazionale. Mica poco. La sola Croazia, entrando nel club dei Ventotto, ha trovato un costo dei dati di 15 volte più basso rispetto a quando era GIORNI DECISIVI PER L’EX COMPAGNIA DI BANDIERA LUIGI GRASSIA Da oggi in poi ogni giorno è buono perché Etihad scopra le carte e faccia un’offerta per entrare nel capitale di Alitalia. «La “due diligence” è praticamente conclusa» ha detto ieri l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio, riferendosi all’attività di verifica (durata mesi) della compagnia aerea di Abu Dhabi sui conti e sulle effettive condizioni di salute dell’Alitalia. «Adesso stiamo aspettando di vederci per approfondire i temi ed entrare nella fase negoziale». Ma non è certo che l’offerta venga presentata proprio oggi, come ipotizzato ieri da Gaetano Micciché, direttore Alitalia si prepara al rilancio generale di Intesa Sanpaolo (che di Alitalia è azionista). Conferme non sono arrivate, anzi Del Torchio ha fatto un commento che sembra una frenata: ««Stiamo continuando con le nostre esplorazioni. Credo che tra qualche giorno potrebbe esserci qualcosa di significativo. Dobbiamo lasciarci il tempo per approfondire, perché sarebbe un passaggio strategico rilevante per la compagnia e sono cose che 91 per cento La diminuzione delle tariffe per chi chiama e naviga da altri Paesi europei dal 2007 a oggi Il commissario Kroes: eliminiamo le barriere e semplifichiamo la vita ai cittadini ste pratiche dovrebbero essere permesse solo per applicare l’ordinanza di un tribunale, per preservare la sicurezza della rete o prevenire la congestione temporanea della rete. Allo stesso modo non ci potranno in alcun modo essere discriminazioni nella circolazione dei dati, ad esempio non si potrà permettere a provider come Google di avere maggiore velocità dietro il pagamento di un compenso, cosa che negli Stati Uniti sta diventando piuttosto comune. E che Bruxelles non vuole succeda qui da noi. RAP S.p.A. Etihad, da oggi l’offerta per Alitalia Attesa sulle rotte e il costo del lavoro L’ad Del Torchio: «Puntiamo su più voli a lungo raggio» fuori. Dal luglio 2014 un megabyte scaricato su uno smart phone non deve superare i 20 cent più Iva. Nel 2007 il limite netto era a 70 cent. I colossi della telefonia con e senza filo protestano. Gli analisti di settore prevedono una possibile perdita del fatturato stimata nel 5 per cento, cosa a cui la Commissione risponde che ci sarebbero 300 milioni di consumatori in più una volta che il roaming fosse azzerato (sondaggio Eurobarometro). «Un passo nella direzione sbaglia- Il risparmio negli ultimi sette anni grazie alla riduzione delle tariffe ta», commenta Etno, gruppo di lobby che comprende Telecom Italia, Deutsche Telekom e Telefonica. Mentre gli utenti sono ovviamente raggianti: per l’Organizzazione dei consumatori europei (Beuc) «i costi aggiuntivi non hanno nessuna giustificazione in un mercato unico delle telecomunicazioni». Non finisce qui. Il concetto di neutralità della rete impedirà agli operatori di bloccare o rallentare determinati servizi per ragioni economiche, come è successo in alcuni Paesi per le chiamate gratuite di Skype: secondo l’Europarlamento, que- hanno bisogno di tempo, approfondimento e analisi». Il nuovo possibile socio in Alitalia arriva fra molte speranze ma anche timori. Se l’operazione si concretizza sarà un fatto positivo perché arriveranno soldi freschi e un partner forte nella forma di una compagnia ambiziosa e in crescita come Etihad. Ma fra i lavoratori di Alitalia serpeggia la paura che il socio di Abu Dhabi sia disposto a entrare solo a patto di tagli del costo del lavoro e delle rotte aeree. Su quest’ultimo punto Del Torchio ha rassicurato affermando anzi l’importanza per Alitalia di sviluppare le rotte intercontinentali, le più remunerative (e infatti ieri ha inaugurato quella fra Venezia e Tokyo). Sul costo del lavoro e gli eventuali tagli ha detto che «c’è veramente poco da commentare, le indiscrezioni non sono suffragate da niente di documentale. Qualche idea me la sono fatta. Non appena riceveremo le loro richieste le commenteremo». Questa Stazione Appaltante ha indetto una procedura aperta per il Servizio di manutenzione su n. 12 attrezzature di compattazione a caricamento posteriore marca Farid (CIG N. 5684464815), con tariffa oraria a base di gara € 7,51 oltre I.V.A. e per un importo complessivo del servizio € 430.160,00 oltre I.V.A., pubblicata, a mezzo avviso, sulla G.U.R.S. N. 14 del 04/04/2014 e, integralmente, sul sito internet www.rapspa.it. Formulario di cui al Regolamento (CE) n. 1564/2005 trasmesso alla G.U.C.E. via e-mail il 24/03/2014 e pubblicato il 27/03/2014 con il n. 2014/S 061-103400. IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO AFFARI DEL PERSONALE (Dott. Nicolò Gervasi) Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it www.lastampa.it Divisione Passeggeri Long Haul Programmazione Materiali, Acquisti e Controllo Pulizie LH Si rende noto che in data 25/03/2014, è stato pubblicato sulla G.U.U.E. il bando di Gara a Procedura Aperta n. D.P.L.H/P.M.A.&C.P.LH/Gara5502578 del 12/03/2014, interamente gestita con strumenti telematici, per l’affidamento della fornitura di nuovi braccioli in opera sulle carrozze Frecciabianca in asset alla Divisione Passeggeri Long Haul, per un importo complessivo presunto di € 1.438.601,05. Il testo integrale del bando è reperibile sul sito www.acquistionline.trenitalia.it. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 13:00 del 20/05/2014. Giuseppe Forino Direzione Logistica Industriale Acquisti Tecnici Il Responsabile AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - FORNITURE Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere, mediante gara a procedura aperta eGPA n. 6459, interamente gestita con sistemi telematici, alla stipula di un contratto di somministrazione avente ad oggetto l’affidamento della fornitura di “Apparecchiature elettromeccaniche/singoli componenti per impieghi elettrici” suddivisa in 2 lotti: Lotto 1 - CIG: 5667139F08 e Lotto 2 CIG: 566714432C. Tutta la documentazione di gara è disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il giorno 08/05/2014 ore 13:00. Rocco Femia CITTA’ DI TORINO PROCEDURA APERTA N. 12/2014 PER ESTRATTO “SERVIZIO DI MANUTENZIONE PATRIMONIO ARBOREO – ANNO 2014”. IMPORTO BASE PRESUNTO - I.V.A. esclusa: euro 774.590,16 (suddiviso in n. 6 lotti). Il bando integrale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 04 aprile 2014, trasmesso alla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee il 26 marzo 2014 e visibile su INTERNET al seguente indirizzo: http://www.comune.torino.it/appalti/. Scadenza presentazione offerte: entro le ore 9,30 del 20 maggio 2014. Torino, 24 marzo 2014 IL DIRIGENTE DELL’AREA APPALTI ED ECONOMATO Dott.ssa Monica SCIAJNO ESTRATTO DI ESITO DI GARA 1) Stazione appaltante: ITALFERR SpA, in nome e per conto di RFI SpA. 2) Oggetto: Procedura ristretta per la realizzazione degli interventi agli Impianti di Segnalamento e Telecomunicazioni per il raddoppio della tratta Castelplanio - Montecarotto sulla linea Orte Falconara. CUP: J61H03000030001 - CIG 5356704BF8 - (PA-1215). 3) Soggetto aggiudicatario: CEIT IMPIANTI Srl Importo Euro 499.622,46 Ribasso 25,0860%. 4) Profilo del Committente: www.gare.italferr.it. Il Responsabile Ing. Fabrizio RANUCCI TRIBUNALE DI TORINO TRIBUNALE DI BERGAMO CONCORDATO PREVENTIVO MONTECARLO SRL IN LIQUIDAZIONE – CP 4/2010 INVITO AD OFFRIRE – COMPLESSO INDUSTRIALE COMMERCIALE SITO IN RIVOLI (TO), VIA FRANCESCO RAIMONDO, N. 20, 20/A, 20/B, 20/C E VIA COMETTO, N. 11. Il Liquidatore Giudiziale, dott. Nicola Saba, invita a manifestare interesse all’acquisto in unico lotto dei beni immobili meglio descritti nella perizia reperibile e con le modalità dettagliate nel bando di gara reperibile all’indirizzo https://www.dropbox.com/sh/3km8p70r43ir8lr/TiS-IjfxUO. Le offerte d’acquisto dovranno pervenire presso lo studio del Notaio Remo Morone sito in Torino, via Luigi Mercantini, n. 5 tel. 011.5622522 mail [email protected], non potranno essere inferiori ad Euro 650.000,00, dovranno essere cauzionate con un assegno circolare di Euro 50.000 che dovrà pervenire entro 7/04/2014 alle ore 12.00. L’apertura delle buste e l’eventuale asta avverrà il successivo giorno 9/04/2014 alle ore 12.00. Per informazioni e dettagli scrivere a [email protected] o telefonare allo 035.217566. 22 .Economia STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 CONTINUA LA CORSA DEL TITOLO A PIAZZA AFFARI, TOCCA I MASSIMI DAL GENNAIO 2013 Blackrock è la più grande società di investimento nel mondo e gestisce un patrimonio totale di 4300 miliardi di dollari Mps, i nuovi soci verso la conferma dei vertici La Fondazione vende ancora, adesso è al 3,1% del capitale GIANLUCA PAOLUCCI Numero uno I nuovi soci «forti» di Mps sarebbero intenzionati a confermare l’attuale management della banca anche al rinnovo del consiglio, previsto tra un anno. Secondo quanto ricostruito, il tema dei vertici della banca non sarebbe centrale per Fintech e Btg Pactual, che saranno legati alla Fondazione Mps in un patto di sindacato per il 9% del capitale. Anzi, si sottolinea come la decisione dell’investimento sia stata ef- L’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola I nuovi soci del gruppo senese sarebbero intenzionati a confermarlo quando tra un anno saranno chiamati a rinnovare il consiglio La Mansi nei prossimi giorni illustrerà a Tesoro e Bankitalia i termini dell’accordo fettuata anche sulla base del piano industriale presentato dall’istituto e sulle prospettive di ripresa per Montepaschi dopo la tempesta dei mesi scorsi. Il patto, al cui testo stanno lavorando i legali delle due parti, prevede la facoltà per i due fondi sudamericani la facoltà di nominare l’amministratore delegato quando tra un anno scadrà il consiglio attualmente in carica. Mentre alla Fondazione spetterà ancora il diritto di poter indicare il presidente. La Fondazione intanto ha an- OPERAZIONE DA 300 MILIONI Mediaset cede il 25% di Ei Towers e accelera su pay tv e Digital plus Mediaset vende il 25% di Ei Towers, il gruppo delle torri televisive e delle telecomunicazioni, con un incasso che si avvicinerà di molto ai 300 milioni. Il Biscione, che manterrà una quota di controllo del 40%, utilizzerà la liquidità soprattutto per rafforzare i contenuti televisivi. Si tratta di 1 una nuova «cassa» importante, che potrebbe servire per acquisizioni o per «ogni opportunità industriale». Mediaset guarda alla pay tv: è in corso di definizione la nuova società che raggruppi le attività nel settore così come sono in corso i colloqui con Telefonica per il futuro della spagnola Digital plus. nunciato ieri di aver venduto ancora. Attualmente è al 3,1% del capitale della banca contro il 5,5% che aveva in precedenza, al netto del 6,5% che si è impegnata a vendere a Fintech e Btg. L’accordo sottoscritto lunedì scorso è sottoposto all’ottenimento delle autorizzazioni da parte di Banca d’Italia e Ministero dell’Economia.Per questo, la presidente dell’ente senese Antonella Mansi incontrerà nei prossimi giorni i rappresentanti sia del Tesoro che di via Nazionale per illustrare le intese raggiunte con i nuovi azionisti. A propositi dei vertici, ieri è emerso che l’ad Fabrizio Viola ha ricevuto emolumenti per 1,79 milioni. Il tetto imposto dalla Ue di 500 mila euro ha comportao la rinuncia, è scritto nella relazione sulla remunerazione della banca, a 3,5 milioni di euro complessivi. Il top manager tuttavia l’anno scorso ha ricevuto 1,4 milioni per la carica di direttore generale e altri 402mila euro per quella di ad. A Viola, inoltre, la banca ha riconosciuto un importo transattivo da 1,2milioni che potrà ricevere una volta che ci sarà «la sottoscrizione degli impegni vincolanti per l’aumento di capitale della banca». Prosegue intanto il rally del titolo a Piazza Affari: ieri +2,2%, ai massimi dal gennaio 2013. LA SCOMMESSA DEL COLOSSO AMERICANO Blackrock, 5 miliardi sulle banche italiane Dopo Montepaschi Intesa e Unicredit il gestore sale al 6,8% nel Banco Popolare TORINO Blackrock continua a fare rotta sulle banche italiane: dopo le operazioni in Mps, Unicredit e Intesa, il gigante statunitense sale al 6,8% nel Banco Popolare. Il superamento della soglia del 5%, secondo quanto comunicato alla Consob, risale a lunedì scorso, giorno dell’avvio dell’aumento da 1,5 miliardi. La quota nell’istituto veronese, che vale quasi 190 milioni, è detenuta attraverso 17 società di gestione del risparmio controllate dalla stessa Blackrock. Nel corso dell’assemblea degli azionisti che sabato scorso aveva confermato l’ad Pier Francesco Saviotti, era emerso che la più grande società di investimento nel mon- do aveva già in portafoglio l’1,34% dell’istituto. Con la salita annunciata ieri, il fondo ne diventa primo azionista. Prima dell’affondo sul Banco, Blackrock è uscito allo scoperto su Mps, dove ha raggiunto il 5,7% del capitale e poco prima aveva superato la soglia rilevante in Unicredit e Intesa. Il gruppo, con casa madre a New York ma attivo attraverso divisioni di tutto il mondo, ha oltre 4.000 miliardi di asset in gestione e di solito fraziona l’investimento in una serie di fondi diversi. La scommessa di Blackrock negli istituti italiani, ad oggi, vale oltre 4,6 miliardi di euro. In base alle comunicazioni alla Consob, emerge che il gestore di Laurence D. Fink ha una quota del 5% di Azimut, del 5% di Intesa Sanpaolo e sempre del 5% in Unicredit, dove è il maggiore azionista. Sotto la stessa soglia rilevante il colosso si è portato, a metà del mese di marzo, in Telecom. Nel gruppo aveva una quota del 7,7%, che arrivava al 10% considerando la partecipazione potenziale derivante dal convertendo. [G. BOT.] Untiatur ecestionem sapis et debit, tet laboreste descit laboreped everumq uatiumqui ipsam aut latiant etur? Met, qui ut verit, ut elest, optiamet faccae ducipsapit et quae accus. Ectemod ionecto dunt officius placest utenis aut volum volluptatat repudan dandest ressi rerspicitat perro bla volore que aligent, simaiostius millia simi, sunt odi a vent, core nus receprere dolorit atiaspe rnateseque laborpor si rem fugiae laborib erspiti offictumquo ium fuga. Estrum, odist, que sam assi num laut aut eatur as alit ma dolupist, int aut est, sunt alitis moluptature sincima vit aut eossus vitat quam sitaessint. Aliberu mendae nos est, quuntinci dolorem perferitae. Ehent dolupta quiae in re estint eaque es quia quoditemquat hit ex essit vent parum aliquassimus ulla ate doluptatem facculp arumquodis exped quat eius. Ihil min rest, con ratem aut lis voluptatur as que sinum as acerum aut volendunt erfero optatio consed ullabor iaestrumenda volorporem suntur ab in rehendame estrum hillit eaqui cumqui non nonet ut lanienim doluptatur aboreru mquibus aut ut harciis dis earchil lupicabore quis sequiss itiisquam il expellabore alitemquia aut molut laborrum ra nobis quiditate nobitatibus vit fugitis mo ea comnis il magnatures eos ex erspele stiorupta volecto conestrum accatis et ipsae. Nus dusandi tatendant omnimod isquibusa de voluptur acest, eosandae coriam aut omnis dus sinimpor aut est voluptate ea nost. Untiatur ecestionem sapis et debit, tet laboreste descit laboreped everumq uatiumqui ipsam aut latiant etur? Met, qui ut verit, ut elest, optiamet faccae ducipsapit et quae accus. 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LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Panorama Il mercato della casa L’anno nero del mattone Raddoppia il calo dei prezzi I l 2013 è stato un anno di saldi sul mercato del mattone, con il prezzo delle case che è sceso del 5,6% e sconti raddoppiati rispetto all’anno precedente, quando il calo si era fermato al 2,8%. Se da una parte dietro queste cifre si nascondono occasioni per quanti vogliono acquistare l’abitazione, per chi ce l’ha già il ribasso ha l’amaro sapore di una sva- Le vendite sono scese del 9,2% lutazione. La discesa delle quotazioni si accompagna al crollo delle compravendite, che è stato pari al -9,2% lo scorso anno, stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate. Già nel 2012 il mercato aveva perso oltre un quarto degli scambi, scivolati a livelli che non si vedevano da decenni. Il congelamento delle transizioni si è così scaricato sui prezzi. La stessa cosa d’altra parte è accaduta sul fronte consumi: gli italiani hanno stretto sempre più i cordoni della borsa e mese dopo mese l’inflazione è precipitata. Una spirale di cui non si vede la fine: a [R. E.] febbraio Confcommercio registra consumi «congelati». Crescita del 4,8% Il vino italiano batte la crisi L’export spinge il fatturato L’ Italia del vino tiene e, a dispetto della crisi economica, mette in cascina per il 2013 una robusta crescita del fatturato (+4,8%) in controtendenza con il settore alimentare (+0,3%) e manifatturiero (-0,3%). A tracciare il quadro, alla vigilia del Vinitaly, è la consueta indagine dell’ufficio Studi di Mediobanca sulle 111 principale aziende italiane da cui risalta il ruolo sempre più rilevante dell’export (+7,7%). Lo scorso anno è stato da incorniciare soprattutto per gli spumanti italiani che hanno visto aumentare a doppia cifra (+10,3%) le vendite all’estero. Anche allargando lo sguardo ad un orizzonte temporale più ampio il vino conferma un trend di crescita costante. [R. E.] A Valencia Moda Moretti Polegato Italia Independent riceve la laurea Una nuova linea honoris causa insieme ad Adidas Mario Moretti Polegato, presidente del gruppo Geox, è stato insignito della laurea honoris causa dall’Università Ceu Cardenal Herrera di Valencia (Ceu-Uch). Moretti Polegato, che ha rivoluzionato il settore delle calzatura, inventando e brevettando una nuova tecnologia che ha convertito il gruppo nella prima marca italiana e fra le prime a livello mondiale - con 30.000 dipendenti fra diretti e indiretti ed esportazioni in 103 Paesi - è stato insignito del titolo di dottore in ingegneria, nel corso di una cerimonia al Palau de la Musica, presieduta dal presidente della Fondazione Universitaria San Pablo Ceu, Carlos Romero. La laudatio è stata tenuta dalla direttrice del Dipartimento di espressione grafica, progetti e urbanismo Sara Barquero Perez. Economia .23 . Scaroni-Renzi, duello su nomine e onorabilità L’ad Eni: la norma non esiste altrove. Il premier: meglio che ci sia Al timone il caso Paolo Scaroni è ad dell’Eni da nove anni ma tra pochi giorni scade il suo mandato Lunedì scorso Scaroni è stato condannato a 5 anni di carcere per reati ambientali riguardo la centrale di Porto Tolle LUCA FORNOVO TORINO «U na norma sui criteri per le nom i n e pubbliche non esiste in nessuna società al mondo. Se non ce l’ha nessuno perché devo averla io?». Davanti all’aula del Senato, Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni in scadenza tra pochi giorni, decide di giocare all’attacco, muovendo critiche alle nuove regole che il Tesoro vorrebbe introdurre negli statuti delle società quotate ma controllate dallo Stato. Il numero uno dell’Eni da nove anni proprio non ci sta a lasciare la guida del colosso petrolifero e si dice sorpreso di «questa norma che non hanno neanche grandi aziende come Esso, Apple, Total o Siemens». La norma in questione è la direttiva del ministero dell’Economia del 24 giugno 2013, varata dall’allora ministro Fabrizio Saccomanni, che rafforzando i requisiti di onorabilità e di professionalità richiesti agli amministratori prevede «l’ineleggibilità e, nel corso del mandato, la decadenza automatica per giusta causa, senza diritto al risarcimento di danni, in caso di condanna, anche in primo grado, o di patteggiamento per gravi delitti». Una regola che potrebbe gettare ombre sulla riconferma all’Eni di Scaroni che, con un tempismo non dei migliori per lui, ha subito lunedì scorso una condanna a tre anni di carcere e 5 anni di IMAGOECONOMICA interdizione per la centrale ragione noi a volerla». Sui vertielettrica di Porto Tolle (Rovigo) ci dell’Eni il premier spiega poi per reati ambientali. I fatti ri- che le scelte saranno fatte parsalgono a quando Scaroni era tendo dalla valutazione del ruoancora ad dell’Enel e soprattut- lo del gruppo che «è un pezzo to va detto che il reato citato fondamentale della politica dalla sentenza non rientra af- energetica italiana, della politifatto tra quelli che fanno scatta- ca estera e di intelligence cioè re l’ineleggibilità o la decadenza dei servizi segreti. Le scelte le del manager in carica. Lo con- faremo entro il 14 aprile». ferma alla traSu un possibile smissione «Otto I NUOVI VERTICI ruolo all’Eni, per e mezzo» anche il come La scelta il 14 aprile esempio premier Matteo presidente, ScaSi pensa a un ruolo roni ha schivato Renzi: «La regola per il manager le domande di dell’onorabilità non riguarda Massimo MucScaroni». Renzi, che rivela di chetti, presidente della commisaver visto a pranzo l’ad dell’Eni sione Industria del Senato. (in un clima di cordialità), tiene «Faccio quello che credo - ha riperò il punto sulle nuove regole: sposto - sono un libero cittadino, «Scaroni dice il vero, quella ad o presidente, dipendente o innorma non c’è negli altri Paesi; dipendente sono fatti miei». Sema noi siamo contenti che ci sia, condo fonti vicine a Palazzo Chigli altri Paesi non ce l’hanno e su gi, Renzi starebbe comunque questo ha ragione, ma abbiamo pensando a un incarico per Sca- roni all’Eni. La via della presidenza non è però scontata se si considera che un recente orientamento del Cda dell’Eni ha previsto che il presidente sia «preferibilmente indipendente al momento della prima nomina o che, comunque, rappresenti una figura di garanzia per tutti gli azionisti». Requisiti che forse potrebbero non combaciare perfettamente col profilo di Scaroni, ad dell’Eni per nove anni su indicazione del Tesoro, l’azionista di maggioranza. Certo resta un manager che come arringa lo stesso Scaroni ha creato grande valore per tutti i soci: «Sono entrato in Eni con un patrimonio netto di 39 miliardi e oggi sono 61, abbiamo generato ricchezza per 22 miliardi e pagati 36 di dividendi di cui 12 allo Stato». E a proposito di cedole nei prossimi quattro anni cresceranno, «se lo scenario resta questo». NEL MIRINO LE OPERAZIONI DELLA DIVISIONE LOCALE “Maxi-truffa in Messico” Citigroup sotto inchiesta GIUSEPPE BOTTERO TORINO Lapo Elkann Adidas Originals e Italia Independent, il marchio fondato da Lapo Elkann, si uniscono per una nuova collaborazione: e i primi prodotti Adidas Originals X Italia Independent saranno disponibili nell’autunno-inverno 2014 in tutto il mondo. «Sono fiero di questa collaborazione tra due aziende europee e di respiro globale. Il risultato è una collezione accattivante», ha detto Elkann. Citigroup si è appena lasciata alle spalle il salvataggio pubblico e gli investimenti rischiosi. Ma già si profilano nuovi problemi, che rischiano di rimettere la banca nell’occhio del ciclone, incrinando il rapporto con Washington. Secondo indiscrezioni, le autorità federali hanno avviato un’indagine penale sul gigante del credito per la frode da 400 milioni di dollari nella sua divisione messicana Banamex. A questo si ag- giunge l’inchiesta delle autorità del Massachusetts per valutare se la banca abbia varato misure adeguate contro il riciclaggio di denaro da parte dei suoi clienti.Per Citi si tratta dell’ultimo recente smacco: è già stata bocciata dalla Federal Reserve negli ultimi stress test quando si tratta di management, in particolare l’attendibilità delle sue previsioni e dei suoi piani di capitale, un giudizio che le è costato la possibilità di alzare i dividendi a favore dei soci e di lanciare piani di buyback azionari. INSTALLAZIONE PER SOSTENERE OXFAM Via Montenapoleone omaggia Maserati 1 Via Montenapoleone a Milano omaggia il grande design nel segno della solidarietà. In occasione del Salone del Mobile (dall’8 al 13 aprile) la nuova Maserati Ghibli sarà protagonista di una mostrainstallazione in cui Oxfam Italia promuoverà un’asta silenziosa di oggetti di design per sostenere microcredito e persone in difficoltà. 24 LA STAMPA .SPECIALE VENERDÌ 4 APRILE 2014 Torino Arriva “IoLavoro” in palio oltre 6 mila posti MARINA CASSI Apre tra quattro giorni «IoLavoro», la principale job fair in Italia che si terrà il 9, 10, 11 aprile a Torino, al Lingotto, dalle 10 alle 18. E c’è una novità importante: la fiera ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica. I numeri Sono 94 le aziende, i franchisor e le agenzie per il lavoro che parteciperanno alla manifestazione, tra queste sono 76 le aziende che cercano personale e provengono dai settori turistico-al- Le lunghe code prima dell’ingresso all’edizione del 2013 Il ministro Poletti e i ragazzi Il 9, 10 e 11 aprile il ritorno al Lingotto berghiero, ristorazione, sport e benessere, commercio, grande distribuzione organizzata, agroalimentare, Ict e Digital. Le figure ricercate sono oltre sei mila: 3260 nell’animazione e spettacolo, 141 nell’alberghiero-ristorazione, 754 nel settore benessere e sport, 219 per turismo - eventi, 1685 nella grande distribuzione organizzata e commercio, 50 nel comparto Ict e ingegneri, tecnici e reparti produttivi. Tra le principali figure professionali ricercate ci sono: 2792 animatori, 1590 agenti di commercio, 290 istruttori sportivi, 184 responsabile miniclub, 50 coreografi, 80 dj, 60 cuochi, 4 capo villaggio, 100 organizzatore tornei, 20 scenografi, 100 ballerini. Garanzia giovani I giovani dai 15 ai 24 anni che non studiano e non lavorano potranno registrarsi direttamente al portale www.ga- Per la sua prima volta a Torino il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha scelto «IoLavoro». Il 10 aprile dalle 12 incontrerà i giovani insieme all’assessore regionale Porchietto. Nutrito il programma di convegni e incontri. Il 9 sarà presentato il programma di Garanzia giovani in Piemonte e i World Skills. Finmeccanica racconterà il suo progetto di inserimento di mille giovani. Ci sono poi appuntamenti sulla creazione di impresa, sulle storie ita- liane di successo, sulle strategie di attuazione del Quadro Europeo della Qualificazioni (EQF) nella costruzione del sistema nazionale di certificazione. Come ogni anno sarà premiata l’azienda che ha realizzato progetti di inserimento dei disabili. Altri incontri si svolgeranno sul terzo settore come opportunità di lavoro e di impresa, sulla domanda di lavoro nel web, sulle opportunità per far crescere l’occupazione giovanile. La folla di giovani nelle precedenti edizioni; in quella autunnale si sono svolti 14 mila colloqui 3000 94 Animatori Aziende Tra le richieste ci sono 3260 animatori, 80 dj, 100 ballerini Sono 94 le aziende che si sono iscritte alla fiera per cercare giovani ranziagiovanipiemonte.it, che è interconnesso con il sistema nazionale e qui troveranno servizi informativi e di auto orientamento. L’assessore regionale, Claudia Porchietto commenta: «Siamo la prima regione italiana a dotarsi dello strumento attraverso il portale Garanzia Giovani Piemonte collegato a “IoLavoro” si aderirà al programma e si potranno reperire tutte le informazioni utili all’iscrizione e alla partecipazione alle iniziative regionali e nazionali». Pyou card Novità assoluta è la carta regionale giovani Pyou card, carta che consente di accedere ai nuovi servizi, è anche un documento di riconoscimento per maturare punti premio per corsi di formazione gratuiti, corsi di lingua e abbonamenti a trasporti e musei. Worldskills Altr novità sono le Olimpiadi dei Mestieri, una rassegna internazionale che mette in competizione giovani dai 17 ai 22 anni, che si sfidano nelle arti e nei mestieri. I sono cinque: cuoco, cameriere, pasticcere, grafico web designer e meccanico d’auto. Tre i giorni di gare, 46 i ragazzi che parteciperanno. IoLavoro Talent La seconda edizione premierà un giovane che grazie alla partecipazione a una delle edizioni precedenti della fiera, tra il 2006 e il 2013, ha intrapreso un percorso lavorativo. Il vincitore riceverà una borsa di studio o un percorso di specializzazione o un master. Chi organizza La Fiera è finanziata dal Fondo sociale europeo, promossa dalla Regione Piemonte, organizzata dall’Assessorato al Lavoro, realizzata dall’Agenzia Piemonte Lavoro in collaborazione con Camera di commercio, Provincia, Comune di Torino, con la partecipazione di Ministero del Lavoro, Centri per l’Impiego e della Regione Valle d’Aosta,Serviziperl’Impiegofrancesi Pôle-Emploi della Regione Rhône-Alpes, rete Eures e Inps. Intervista La Caffarel assume malgrado la crisi c’è posto per chi è forte in inglese e informatica Tre milioni e mezzo di chili di cioccolatini e caramelle prodotti in un anno di cui una quota preponderante venduta all’estero. Sembra che persino la crisi sia golosa visto che la Caffarel di Luserna San Giovanni riesce a navigare nella recessione malgrado la sofferenza del mercato italiano. L’azienda, con i suoi 187 anni di storia, è tra le non molte che ha continuato a assumere giovani e anche persone disabili seguendo suoi canali di reclutamento. Il responsabile delle risorse umane, Alessandro Olive- Produzione Un particolare della linea produttiva della Caffarel di Luserna San Giovanni dove malgrado la crisi anche negli ultimi anni sono stati assunti dei giovani ro ha ben chiaro che cosa cerca in un ragazzo. Quale consiglio si sente di dare a un giovane in cerca di lavoro? «Il mio consiglio spassionato è di fare chiarezza in se stesso e capire la sua vera vocazione. Ma questo non deve indurlo a irrigidirsi o a rifiutare eventuali altre proposte». In che senso? «Nel senso che nulla che possa portare a accrescere le conoscenze o a fare esperienza o a confrontarsi con gli altri si deve rifiutare». Ha altri consigli? «Ci vuole un atteggiamento umile nell'approccio. È necessario sapere che il lavoro spesso non si trova sotto casa e serve una certa propensione al pendolarismo. E poi non bisogna mai smettere di formarsi . Anche quando è finita la scuola o l’Università, anche nei periodi tra un lavoro e l’altro ogni giorno e dico ogni giorno inglese e informatica vanno praticati per migliorare costantemente. Sono due elementi da cui oggi non si prescinde». La Caffarel ha 400 addetti di cui 300 in produzione, quante persone avete assunto negli ultimi anni? «Malgrado la crisi siamo riusciti a inserire otto ragazzi laureati, in produzione altrettanti hanno visto i loro contratti stagionali trasformati in part-time verticali e sono entrate anche quattro persone disabili». Quali strumenti utilizzate per questi inserimenti? «Per quanto riguarda i laureati abbiamo ottime relazioni con gli atenei torinesi. Da Scienze agroalimentari attingiamo ragazzi molto ben formati e lo stesso vale per i lau- reati del Politecnico che impieghiamo nella logistica o nella razionalizzazione dei processi produttivi. E poi, per le aree più tipicamente di marketing ci rivolgiamo a Economia e commercio». Ne siete soddisfatti? «Sì. La formazione universitaria è buona e noi utilizziamo l’utile strumento dell'apprendistato professionalizzante che può essere preludio alla stabilizzazione». E per le altre figure meno qualificate? «Il reclutamento stagionale avviene molto anche sul territorio tra chi ha già esperienza in altre aziende e o in laboratori di pasticceria. In questo caso dopo due-tre contratti stagionali tendiamo a offrire un part-time verticale». E se vi servono figure professionali più elevate dove indirizzate le vostre ricerche? «Anche nella rete che da buone risposte. E poi riceviamo almeno 30 curricula alla settimana che analizziamo». Borsa .25 LA STAMPA . VENERDÌ 4 APRILE 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 03-04-2014 il punto TITOLI Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim B Pop lg17 Mc Eur Barclays lug19 Fixed Ra Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT BP MG14 MC Eur Centrob /14 Rf Centrob /18 Rfc Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Crediop /14 Fe Cms Crediop /24 St Dw2 Crediop 98/18 Tf Capped DB LG14 MC Eur Dexia Cr dic14 Step Up Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 Eni ott 17 Tv Eur IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mar15 Tasso Misto IMI Mz 17 Mc Eur LUIGI GRASSIA IL MIGLIORE +19,41% Noemalife IL PEGGIORE Seat Pagine Gialle -5,56% 0,0017 6,06 Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer PREZZO Gio BPM E INTESA GUIDANO LE BANCHE BENE ENEL, CORRE PIAGGIO D raghi allenta la pressione sui titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona e alla Borsa di Milano l’indice Ftse Mib cresce dell’1,38% e l’All Share fa +1,30%. A spingere il listino, grazie alla riduzione dello spread Btp-Bund (a 165 punti) sono state le banche: Bpm +4,23%, Intesa Sanpaolo +3,24%, Unicredit +2,81%, Mps +2,26%. Per Generali +2,74%. Acquisti anche su Enel (+1,93%) mentre Mediaset, in netto rialzo per tutta la seduta, si è sgonfiata nel finale e ha chiuso con un aumento al di sotto del punto percentuale (+0,89%). Tra i titoli principali deboli Yoox (-2,34%) e Moncler (-1,18%) che risentono con Prada (-5% a Hong Kong), anche delle stime di frenata del settore del lusso mondiale. Piatta Telecom (+0,35%) nel giorno del Cda mentre tra i titoli minori prosegue la corsa delle Carige risparmio (+53%). Bene il Sole 24 Ore (+7,74%) e Piaggio (+7,51%) quest’ultima spinta dai dati di immatricolazione. 108.84 100.22 96.55 107.14 118.53 99.18 99.84 106.00 101.54 101.60 108.73 61.33 58.97 101.14 119.33 104.85 116.77 101.82 98.69 101.50 98.49 103.51 103.49 100.38 100.32 104.49 108.63 111.76 103.97 100.90 112.19 107.64 107.53 99.96 103.93 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO IMI MZ15 MC eur IMI st14 Bposta MC Eur Med Lom /19 1 Sd Medio ap23 Lower Tier2 T Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio Mb 12 fb18 TM Mc e Medio nov 14 Eur 2.65 Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 Eur 3 Medio Nv14 TV Eur Mediob /19 St Down Mediobanca ap19 MB14 Tas Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 09-16 4.3% Rbs 10-19 6% Rbs 22-12-14 tf/tv RBS feb 16 TV Eur RBS gen17 TM BcoPosta Rbs LG25 Rf Eur RBS MZ20 Tsf RBS nov16 Tasso Misto BP RBS ott16 Tasso Misto BP Rep Aus/CMS 2035 SG mg16 MC Eur Spaolo 97/22 115 Zc UBI DC14 Mc Eur UBI feb17 Lower TierII T UBI giu14 TF 5 Eur UBI giu15 Tasso Misto UBI giu18 TF Sub Lowtier UBI giu19 MC eur INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 99.60 122.60 95.51 110.42 92.63 105.50 109.43 99.84 100.92 106.75 101.20 99.87 98.09 100.80 108.58 104.96 104.44 107.17 96.57 100.08 100.27 99.14 120.84 97.16 99.04 99.03 102.91 103.24 79.51 99.26 101.00 100.65 99.95 104.74 99.37 EURIBOR 03-04-2014 VAR.% 21992,08 23453,67 30813,77 18379,41 19852,34 21513,52 3206,76 +1,38 +1,30 +0,68 +0,19 +0,14 +0,58 +0,61 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,2040 0,2400 0,2810 0,3190 0,4230 0,5080 0,6000 Il Mercato Azionario del 03-04-2014 0,2068 0,2433 0,2849 0,3234 0,4288 0,5150 0,6083 TITOLI PREZZO UBI gn18 Eur 5.4 UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nov17 Eur 4.3 UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II UBI ott19 Lower Tier II UniCr 30/05/15 S1/05 UniCr/16 LT Unicredit mag18 Banco P 104.67 98.85 98.84 102.91 98.90 107.81 112.22 103.60 102.35 110.13 TITOLI DI STATO BoT 13-14/04/14 A 13-30/04/14 S 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 14-30/09/14 S 13-14/10/14 A 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.58% 11-15/04/18 S 0.68% 13-01/11/18 S 1.08% 13-15/11/19 S 0.76% CTz 12-30/05/14 A 12-30/09/14 A 13-30/06/15 A 13-31/12/15 A 99.99 99.98 99.96 99.94 99.93 99.92 99.89 99.87 99.85 99.83 99.80 99.77 99.74 99.69 99.67 99.58 99.51 101.69 99.45 100.14 99.59 100.09 100.78 100.01 104.90 99.62 105.37 100.23 100.52 103.59 101.07 99.83 99.75 99.18 98.68 SCADENZA Giu14 Set14 Dic14 Mar15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 21495 21375 - 21697 21640 21521 21506 21350 21375 - 21760 21665 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 209,050 - 247,330 216,050 - 254,280 216,050 - 254,280 172,040 - 196,310 171,410 - 194,860 170,950 - 190,880 170,950 - 190,730 170,430 - 190,730 216,080 - 242,420 497,770 - 560,410 502,830 - 564,690 975,040 - 1095,250 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3771 1 0,7262 Yen giapponese 143,1200 100 0,6987 Sterlina inglese 0,8297 1 1,2053 Franco Svizzero 1,2209 1 0,8191 Corona ceca 27,432 100 3,645 Corona danese 7,465 10 1,340 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,230 10 1,215 Corona svedese 8,955 10 1,117 Dollaro australiano 1,491 1 0,671 Dollaro canadese 1,517 1 0,659 Dollaro Hong Kong 10,683 1 0,094 Dollaro neozelandese 1,615 1 0,619 Dollaro Singapore 1,740 1 0,575 Fiorino ungherese 307,210 100 0,326 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2234,487 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,949 1 0,339 0,17 -0,06 -0,20 -0,16 0,11 0,00 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut 1,164 0,931 10,900 1,046 1,329 13,360 0,052 0,001 0,621 3,698 0,579 0,082 0,006 12,210 19,050 7,640 16,880 25,960 +0,34 +0,05 +0,55 0,00 +0,68 -0,30 +0,19 0,00 0,00 -2,68 +1,05 0,00 0,00 +0,99 +0,26 +1,73 +2,30 +0,08 B Banca Generali 23,520 15,600 2,384 2,976 0,653 1,780 3,516 0,740 1,794 -0,93 +2,30 -0,17 -0,20 -2,61 +13,09 +1,33 +4,23 0,00 0,00 -0,13 +0,18 +1,47 +1,93 +0,90 -2,15 +0,10 +1,58 -0,73 +0,42 +0,55 +0,97 +0,61 +3,16 +13,20 +7,49 +1,21 +0,75 0,00 Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 0,475 3,380 3,044 7,125 11,160 0,386 0,514 0,643 2,162 0,719 0,424 20,900 31,240 0,913 1,132 0,121 20,120 13,440 7,600 1,162 0,928 10,787 1,046 1,325 13,396 0,052 0,001 0,622 3,702 0,577 0,082 0,006 12,186 19,005 7,627 16,664 25,952 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni REND. TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr 0,120 nr nr nr 0,450 0,355 nr nr 0,550 1,090 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,622 3,231 0,488 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,796 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,622 3,957 0,600 0,082 0,007 12,839 19,005 7,627 17,266 26,200 170437 156 13946637 2908 111797 2297 866772 38 36294 102 1400 121 9176271 53 2196300 0 0 11 123770 161 135249 54 0 4 4470238 10 21945 1072 2061641 15694 1265288 1940 6342 73 702446 3718 23,568 0,900 15,361 nr 2,378 nr 2,982 nr 0,668 nr 1,719 nr 3,493 nr 0,724 nr 1,796 nr nr 0,475 0,002 3,333 0,036 3,060 0,044 7,118 0,152 11,297 nr 0,387 nr 0,514 nr 0,649 0,022 2,156 nr 0,720 nr 0,424 nr 20,900 nr 31,062 0,040 0,917 nr 1,071 nr 0,117 nr 20,036 0,080 13,366 0,050 7,539 0,104 21,572 25,136 610256 9,111 15,631 8391390 2,125 2,511 17047 0,813 3,718 19015 0,396 0,678 21232393 1,041 1,719 37938 3,128 3,675 38436 0,435 0,735 123571102 1,796 1,796 0 0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,415 0,492 1,482 0,222 0,380 20,599 28,169 0,839 0,931 0,078 19,134 12,972 6,729 0,479 4324227 3,395 410858 3,060 59432 7,118 36081 11,297 39647 0,403 622299 0,619 120939 0,658 11647563 2,241 80458 0,845 138230 0,452 184882 21,448 30 38,858 26565 0,933 39828 1,071 16648 0,147 6699486 26,230 84618 15,134 576473 7,692 70254 2720 2709 145 53 1452 4 546 2337 53 0 322 390 40 82293 75 52 103 1243 20 54 15 91 175 35 1 92 1362 2210 307 C Caleffi 1,590 +0,06 1,585 nr 1,412 1,674 19832 20 Caltagirone 2,818 +2,85 2,780 0,030 2,009 2,780 44029 334 Caltagirone Ed. 1,180 +1,72 1,162 nr 1,054 1,293 39475 145 Campari 5,990 +2,39 5,926 0,070 5,738 6,281 1997086 3442 Cape Live 0,077 -0,39 0,077 nr 0,056 0,083 864206 25 Carraro 3,270 -0,91 3,298 nr 2,928 3,385 113286 152 Cattolica As 19,000 +1,33 18,841 0,800 18,071 19,715 33938 1019 Cell Therap 2,498 -1,58 2,510 nr 1,443 3,101 1761583 376 Ceram. Ricchetti 0,365 -1,59 0,372 nr 0,184 0,389 592244 30 CHL 0,055 +0,55 0,055 nr 0,044 0,059 2125596 12 CIA 0,297 +0,51 0,294 nr 0,252 0,311 88199 27 Ciccolella 0,395 +1,38 0,397 nr 0,300 0,419 232419 72 Cir 1,119 +0,54 1,117 nr 1,037 1,178 498718 887 Class Editori 0,410 -0,82 0,410 nr 0,209 0,423 100691 43 CNH Industrial 8,320 +0,18 8,304 nr 7,577 8,793 2757204 11211 Cofide 0,536 -0,65 0,537 nr 0,523 0,569 390884 386 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,611 -0,81 0,601 0,060 0,593 0,655 70835 28 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 22,000 +1,15 21,726 0,550 14,552 22,149 61068 1341 Cred. Emiliano 7,475 +0,07 7,470 0,120 5,708 7,470 162341 2483 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,624 +5,58 0,637 nr 0,159 0,637 369431 0 Cred. Valtellinese 1,711 +2,89 1,717 nr 1,135 1,717 5500259 808 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,698 +1,68 1,676 0,050 1,324 1,808 66905 56 D D'Amico 16 warr Danieli Danieli rnc De'Longhi 0,117 24,190 16,650 16,020 +0,17 0,116 nr 0,099 0,119 -0,17 24,162 0,300 23,244 26,687 +0,54 16,577 0,321 16,191 17,992 -1,11 16,140 0,290 11,869 16,406 248577 94095 84550 102790 0 988 670 2413 AZIONI Delclima Diasorin Dmail Group 1,409 -0,77 1,403 nr 1,200 1,439 30,640 -0,81 30,549 0,500 30,006 35,923 4,242 +1,00 4,180 nr 3,870 4,488 E Edison r Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 79217 104187 3879 210 1709 6 1,025 EEMS 0,473 Enel 4,110 Enel Green Pw 1,999 Enervit 4,820 Eni 18,200 Erg 12,180 Ergy Capital 0,168 Ergy Capital 16 warr 0,027 Eukedos 0,793 Exor 32,490 +0,49 1,024 0,150 0,973 1,051 684525 113 +0,04 0,474 nr 0,308 0,539 636227 21 +1,93 4,067 0,150 3,151 4,107 49144917 38242 -0,55 2,011 0,026 1,835 2,053 8442290 10057 +2,51 4,786 0,028 3,147 5,848 11981 85 +0,17 18,170 0,550 16,301 18,180 12637620 66034 +1,16 12,112 0,400 9,884 12,112 445704 1821 -0,06 0,168 nr 0,166 0,190 523428 28 0,00 0,028 nr 0,026 0,031 0 0 -0,13 0,790 nr 0,620 0,831 37747 14 +0,40 32,424 0,335 28,048 32,738 316688 7984 F Ferragamo 21,740 8,615 7,190 0,672 2,758 -0,55 21,836 0,330 20,514 27,699 762665 3677 +0,76 8,594 nr 6,613 8,695 12626511 10750 +0,63 7,172 nr 5,480 7,336 2982871 4146 0,00 0,672 0,012 0,485 0,690 806481 292 -0,07 2,724 nr 2,620 3,158 11756 30 0,040 4,832 16,880 3,370 1,649 22,460 +2,03 0,040 nr 0,031 0,043 26369810 87 -0,08 4,849 0,220 4,555 5,061 14664 218 +2,74 16,823 0,200 15,596 17,523 17050256 26192 +1,81 3,355 0,060 2,708 3,408 502025 870 +0,86 1,644 nr 1,357 1,962 1954544 675 +0,40 22,446 0,730 21,967 24,030 562882 3906 Fiat Finmeccanica FNM Fullsix G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi 2,078 +0,39 2,077 0,090 1,641 2,101 1423517 +1,60 -1,34 +7,74 +5,67 -0,45 +1,33 -0,52 +2,02 +0,25 +3,24 +2,91 -0,78 +1,25 -1,10 -0,43 -0,95 +0,58 0,00 +0,63 0,688 1,329 0,958 0,743 11,221 11,331 0,860 0,472 0,583 2,518 2,098 0,773 1,270 8,980 5,768 29,413 20,906 8,843 0,381 J Juventus FC 0,243 +0,33 0,244 nr 0,220 0,252 1836074 K K.R.Energy 1,619 +0,06 2,362 -1,01 1,608 nr 2,403 0,010 1,570 1,926 1,908 2,429 IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr Novare 0,700 1,322 0,974 0,755 11,100 11,400 0,866 0,476 0,592 2,552 2,124 0,766 1,293 9,000 5,795 29,280 20,970 8,950 0,400 nr 0,383 0,858 50505 31 0,070 0,861 1,339 646444 463 nr 0,606 0,958 1286963 42 nr 0,464 0,743 4542390 253 0,200 9,387 11,386 496664 1275 0,218 8,090 11,464 4967 6 nr 0,652 0,977 47791 20 nr 0,316 0,474 1202152 163 nr 0,406 0,611 350087 29 0,050 1,803 2,518 222950052 39043 0,061 1,469 2,103 10366857 1957 nr 0,667 0,839 5262 5 0,052 1,044 1,343 3222480 1501 0,060 6,271 9,128 429843 1590 0,060 3,428 5,816 363381 608 nr 24,973 30,420 3386 652 nr 14,552 20,906 26191 342 0,125 7,204 9,019 0 344 nr 0,200 0,444 17545 0 0,585 +0,69 0,584 nr 0,490 0,595 41,600 -0,50 41,612 0,580 37,321 42,208 0,151 -0,20 0,152 nr 0,049 0,180 0,164 2,782 6,500 4,288 8,280 7,015 0,161 1,694 0,770 12,530 1,437 0,467 0,285 0,036 0,171 0,061 32351 148423 5,429 0,373 0,935 nr nr nr 3,473 0,085 0,702 5,429 0,373 0,935 245 53 51 342508 40 756744 19877 480640 16 +0,86 0,163 nr 0,157 0,168 1306914 +5,22 2,755 nr 1,487 2,755 8224479 -0,38 6,448 nr 5,676 7,518 776 +0,89 4,308 nr 3,457 4,308 14484655 +1,91 8,220 nr 6,342 8,394 7274727 +0,29 6,980 0,100 6,183 7,009 2576844 -0,37 0,161 nr 0,078 0,183 223018 0,00 nr -1,51 1,701 nr 1,608 1,794 50775 +1,99 0,768 nr 0,555 0,849 2005524 -1,18 12,535 nr 12,401 16,314 887629 +0,07 1,429 nr 1,326 1,541 299056 +2,59 0,465 nr 0,441 0,605 23140 +2,26 0,282 nr 0,166 0,284 773035347 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 -0,98 0,061 nr 0,060 0,067 295526 6,060 +19,41 0,460 +53,30 0,935 0,00 2952 30530 9157 0 77 842 120 5088 7078 5137 8 0 150 171 3134 352 70 3292 5 4 4 41 0 13 AZIONI O Olidata Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 0,506 -1,17 0,511 QUOTAZIONI BOT SCADENZA PREZZO TASSO % 7 37 67 98 129 158 190 221 249 282 312 340 99,992 99,959 99,926 99,888 99,852 99,804 99,739 99,687 99,669 99,576 99,511 99,450 0,000 0,310 0,280 0,280 0,280 0,280 0,380 0,430 0,400 0,460 0,490 0,520 14/04/14 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 R Ratti RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi 2,430 0,929 1,681 1,324 12,720 0,705 0,214 1,560 Divid. Minimi Anno Massimi Anno nr 0,374 0,534 Quantità trattate Capitalizz. 17 0,013 2,460 2,548 478693 nr 1,416 1,502 21171 0,092 2,130 2,887 6593085 nr 0,515 0,776 397767 nr nr 3,207 5,043 184121 nr 1,778 2,355 22166 0,320 11,001 12,717 4970786 0,390 8,763 10,395 84443 0,020 0,296 0,456 244919 nr nr 6,520 9,529 2818020 0,033 4,045 5,263 1068229 nr 0,573 0,758 1903793 nr 0,289 0,413 74609 0,420 17,538 19,565 1656807 4551 0 1042 36 0 148 105 5385 121 56 3181 1622 203 73 4077 +0,41 2,413 0,100 2,183 2,619 13130 -0,85 0,935 nr 0,430 0,954 962585 +0,06 1,683 nr 1,295 1,800 1695252 -0,68 1,331 nr 0,704 1,354 319620 +0,63 12,675 0,220 10,290 13,196 270695 +0,50 0,701 nr 0,553 0,781 637568 +0,38 0,213 nr 0,189 0,237 130750 +2,50 1,592 nr 1,294 1,604 128456 66 73 715 39 2651 115 173 18 2,490 -0,32 2,493 Parmalat 15 warr 1,442 -0,89 1,451 Piaggio 2,920 +7,51 2,887 Pierrel 0,754 -0,33 0,758 Pierrel 12 war 0,00 Pininfarina 4,868 -1,06 4,899 Piquadro 2,102 -1,04 2,107 Pirelli & C. 11,320 0,00 11,320 Pirelli & C. rnc 9,925 +0,25 9,878 Poligrafici Editoriale 0,424 +4,59 0,421 Pop Emilia 01/07 0,00 Pop.Emilia Romagna 9,645 +2,12 9,529 Pop.Sondrio 5,320 +3,10 5,263 Prelios 0,745 +4,42 0,731 Premuda 0,389 -0,03 0,391 Prysmian 19,140 +1,86 18,998 -1,64 15,007 +1,42 17,877 0,00 17,420 +0,55 4,379 -0,08 12,285 +2,26 1,239 -0,08 13,140 +0,74 13,578 -3,33 0,162 -5,56 0,002 +4,55 0,920 +5,05 0,525 +0,39 12,867 -0,29 3,409 +0,92 8,792 +0,93 0,109 +1,36 2,070 -0,43 4,189 +1,02 6,395 -0,09 2,215 -0,99 10,140 0,00 0,416 -0,36 0,414 146,000 0,00 146,000 6,765 -0,22 6,760 14,950 17,860 17,420 4,374 12,280 1,268 13,140 13,600 0,163 0,002 0,920 0,530 12,950 3,430 8,800 0,109 2,090 4,180 6,450 2,218 10,050 nr 14,386 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 12,219 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,060 7,252 nr 0,107 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,108 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 19,075 86113 935 17,877 3295653 7889 18,500 25 2 4,910 145789 1959 12,876 2630 20 1,286 3686803 1178 13,346 10 130 13,578 13677 751 0,180 3796619 22 0,002 130287496 28 0,950 2100 1 0,525 90966 0 13,383 30058 181 3,415 49365 0 8,858 106939 2000 0,118 293745 5 2,072 367061 241 4,231 9011625 14167 6,524 19921 580 2,300 1340567 1060 11,056 4989 132 0 0,457 124968 35 146,000 0 0 6,880 5432395 6156 2,774 0,787 0,609 0,852 0,125 0,391 0,684 16,200 3,886 0,076 0,001 96,300 8,200 -0,29 2,783 0,041 2,182 2,810 135000 397 +0,58 0,790 nr 0,322 0,810 28453 0 0,00 0,603 nr 0,473 0,626 26753 25 +0,35 0,846 0,020 0,712 0,875 59762200 11348 +0,56 0,126 nr 0,123 0,143 2764148 183 +2,89 0,391 nr 0,171 0,430 13491 2 -0,15 0,681 0,031 0,563 0,683 15037712 4101 +1,12 16,102 0,130 14,900 17,363 1863225 19009 +0,10 3,889 0,070 3,568 3,906 7858129 7816 +2,29 0,077 nr 0,042 0,080 87509404 143 0,00 0,001 nr 0,000 0,001 10724602 0 +1,32 95,754 2,700 91,002 120,260 160763 2931 -0,18 8,261 0,130 6,210 8,261 292348 580 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 7,185 6,770 8,950 5,600 4,966 2,830 279,200 2,780 +2,06 7,121 +2,81 6,703 +0,62 8,920 -0,27 5,627 +0,16 4,978 +2,54 2,806 +1,53 277,021 +1,61 2,763 V Valsoia 11,960 +0,59 11,897 0,170 10,252 12,012 Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca -0,70 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA 0,050 4,895 7,121 10494086 6422 0,090 5,391 6,721 104167511 38859 0,090 7,827 9,435 11211 22 0,150 4,105 5,700 1058516 2498 0,170 3,602 5,043 877690 1361 nr 2,154 2,831 11017164 6316 nr 175,169 277,021 4917 354 nr 2,058 2,804 1090751 1042 18629 124 03-04-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1284,00 30,4048 485,2401 02-04-2014 EURO 1292,00 932,3941 30,4497 484,9902 - BORSE ESTERE GIORNI 370743 P Parmalat -0,18 -0,56 -0,05 0,13 0,17 -0,36 0,00 0,03 0,00 -0,20 0,00 ORO CHIUSURE MERCATI QUOTAZ. VAR.% Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 405.69 3147.13 9628.82 22565.08 6649.14 10584.10 4449.33 5415.68 15071.88 8521.63 16569.21 4237.74 -0.11 -0.10 +0.06 +0.18 -0.15 +1.42 +0.42 +0.13 +0.84 +0.16 -0.01 -0.91 VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. AZIONI Vianini Industria Vianini Lavori Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 1,500 +1,35 6,300 0,00 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 1,494 0,020 6,271 0,100 1,192 4,960 1,496 6,440 11340 2916 9,242 10,905 45 275 W World Duty Free 10,390 +0,39 10,397 nr 646256 2646 Y Yoox nr 24,409 34,569 1146074 1432 Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 24,250 -2,34 24,409 0,115 -0,69 0,003 -10,00 0,250 0,00 0,115 0,003 0,243 nr nr nr 0,073 0,003 0,183 0,143 1083258 0,008 1220050 0,294 29513 44 0 1 STAR Acotel Group 21,000 Aeffe 0,851 Amplifon 4,758 Ansaldo Sts 8,400 Ascopiave 2,290 Astaldi 7,640 B&C Speakers 7,890 Banca Ifis 16,220 BB Biotech 129,300 Bca Finnat 0,583 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,948 Biancamano 0,781 Biesse 6,485 Bolzoni 4,070 Brembo 27,710 Cad It 5,225 Cairo Comm. 6,710 Cembre 10,020 Cementir Hold 6,730 Cent. Latte Torino 4,220 Cobra 1,060 D'Amico 0,690 Dada 3,938 Damiani 1,680 Datalogic 9,200 Dea Capital 1,345 Digital Bros 3,670 EI Towers 42,650 El.En. 25,000 Elica 2,030 Emak 0,910 Engineering 54,000 Esprinet 7,910 Eurotech 2,642 Exprivia 0,926 Falck Renewables 1,470 Fidia 3,544 Fiera Milano 7,250 Gefran 4,128 Ima 36,990 Interpump 10,710 Irce 2,100 Isagro 3,000 IT WAY 1,918 La Doria 6,360 Landi Renzo 1,464 MARR 14,330 Moleskine 1,247 Mondo Tv 0,933 Mutuionline 5,100 Nice 3,336 Panariagroup 1,567 Poligr. S.Faustino 7,860 Poltrona Frau 2,950 Prima Industrie 14,330 R. De Medici 0,326 Reply 65,650 Sabaf S.p.a. 14,910 Saes 8,700 Saes rnc 7,140 Servizi Italia 5,640 Sogefi 4,936 TerniEnergia 2,198 Tesmec 0,717 TXT e-solution 9,945 Vittoria Ass. 10,660 Zignago Vetro 6,310 +1,35 20,719 -0,58 0,851 -0,04 4,737 +0,48 8,382 +1,33 2,282 0,00 7,596 +3,82 7,803 +1,31 16,190 -2,05 130,204 -0,68 0,583 +0,37 0,955 -1,14 0,775 +0,31 6,473 -1,45 4,076 +1,13 27,712 -0,29 5,299 +1,05 6,644 -1,09 10,063 +0,30 6,729 -0,71 4,273 -1,03 1,077 +2,37 0,684 +1,49 3,926 -1,75 1,697 +0,99 9,106 -0,74 1,349 -0,16 3,663 -0,72 42,716 +2,04 24,826 +1,50 2,026 +0,05 0,908 +0,75 53,740 +2,20 7,831 +0,53 2,622 +0,87 0,932 +2,08 1,460 +0,74 3,480 -0,34 7,262 -3,05 4,175 +3,21 36,622 -0,74 10,686 -1,22 2,114 +7,07 3,038 -1,18 1,938 +0,39 6,338 +1,46 1,456 +2,50 14,273 -0,95 1,246 -3,32 0,939 -1,45 5,047 +0,48 3,313 -0,06 1,552 +0,38 7,815 0,00 2,950 -1,17 14,304 +1,40 0,324 +2,50 64,825 -0,47 14,790 -0,68 8,747 +0,07 7,095 +2,27 5,613 +1,11 4,920 -0,27 2,203 +0,63 0,720 +0,10 9,946 +1,04 10,587 +2,69 6,245 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,180 7,796 0,110 1,775 0,170 6,630 0,280 6,404 0,370 11,790 7,000 115,438 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 nr 0,630 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 7,039 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 2,292 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,219 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,570 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,130 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,700 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,900 4,890 8,609 2,299 7,640 8,223 16,324 147,145 0,585 0,955 0,837 6,787 4,076 28,394 5,299 7,745 10,249 6,912 5,961 1,087 0,733 4,221 1,780 9,506 1,377 3,740 43,537 24,826 2,033 0,910 53,806 8,033 2,622 0,998 1,487 3,579 8,759 4,228 39,275 11,196 2,114 3,038 2,094 6,377 1,494 14,295 1,738 0,939 5,206 3,599 1,606 8,131 2,953 14,389 0,361 65,254 15,059 8,844 7,824 5,613 4,920 2,372 0,904 11,972 10,749 6,389 1784 70546 113586 578350 425346 429144 55111 160711 8741 1042529 5729128 229995 39125 22462 218488 5063 82930 5038 231974 274898 666703 2139339 7771 38537 86078 931060 47114 20066 44779 167307 307554 6074 318360 174898 139422 639443 10814 50855 14074 110029 239882 15004 1085600 4500 179172 74786 77889 1653790 1968316 23610 41641 10608 1893 103587 30446 539564 7127 12371 15357 36453 44146 209657 71444 438080 32050 16025 100276 86 91 1062 1509 535 748 86 871 1543 211 207 26 177 106 1851 48 521 171 1071 43 105 289 65 140 532 414 52 1207 120 128 149 672 410 93 48 425 18 306 60 1349 1164 59 53 15 196 164 949 264 25 199 384 70 68 414 150 122 606 171 128 52 154 577 83 77 118 713 550 26 .Lettere e Commenti STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA MARIO CALABRESI Secessionisti/1 L’inchiesta proceda 1 Nell’esprimere tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine che indagano sul complotto secessionista in Veneto, voglio invitare ad isolare non solo gli esaltati, ma anche quei politici, come il Sindaco Tosi, che subito si metteranno a chiedere alla Gustizia di fermarsi, col pretesto che la gente vedrebbe i fermati come dei perseguitati, e simpatizzerebbe per loro. Ricordiamoci come il Triveneto, negli anni di piombo, è stato infestato da terroristi sia rossi che neri. Non credo che costoro si siano mai decisi a perdonare agli italiani di essere andati avanti senza di loro, e che non vedano l’ora di tentare la rivincita. Senza contare i tanti delusi nei loro sogni di gloria o denaro facile. Quel che mi ha colpito nei propositi dei secessionisti, stando a quanto riportato su La Stampa di ieri, è l’intenzione di procedere a una pratica legalizzazione delle rapine in banca, costringendo i responsabili degli istituti di credito a concedere, sotto la minaccia delle armi, prestiti senza adeguata istruttoria e, soprattutto, senza restituzione. Evidentemente, ci si dimentica che tra la banca e l’imprenditoredebitore esiste un terzo incomodo: il risparmiatoredepositante. In quanto ai propositi di procedere all’espulsione dei forestieri, previo «esproprio proletario» dei loro beni, si sono mai chiesti cosa succederebbe, in tal caso, ai tanti veneti immigrati in Piemonte e Lombardia? GIUSEPPE MARCHISIO Secessionisti/2 Che esagerazione 1 I capi di imputazione che sono stati contestati ai neo e recidivi serenissimi sfiorano il ridicolo. I magistrati sono così convinti che basti prendere una macchina scavatrice, saldare alcune piastre di ferraccio ai lati per aver costruito un carrarmato? Evidentemente sì. Dopo tutto basta vedere non solo con quali equipaggiamenti gli Alpini sono stati mandati in Russia, ma anche le dotazioni attuali non brillano, infatti chiunque abbia prestato servizio nelle forze armate ha toccato con mano la modernità dei fucili Garand inventati nel 1936, e in dotazione a questa armata finta, fatta di sottufficiali con la pancia. Prendendo come termine di paragone le armi che sono in dotazione a chi ha il diritto di possederle, anche uno LETTERE AL DIRETTORE stuzzicadenti può essere considerato un’arma in grado di minare l’unità nazionale. Segno evidente che questa tanto sbandierata e difesa unità si dimostra con i piedi d’argilla. RANDALL J WILKINS d’Enghien, sarebbe «più che un crimine un errore»! MAURIZIO DEGIANI La vera vergogna sono le carceri 1 Il Presidente Renzi ha Secessionisti/3 Più unità, invece 1 Provo vergogna e imbarazzo per quei veneti, voglio sperare minoritari, che si riconoscono nelle tesi farneticanti e nelle azioni sconsiderate e buffonesche dei cosiddetti separatisti. L’Italia è in una crisi profonda e per uscirne bisogna unirsi, far quadrato, non dividersi! Se molti sono gli stereotipi negativi, in parte giustificati, che circolano sull’Italia all’estero come entro i nostri confini, molti di più sono invece i pregi di un Popolo che è stato grande molto prima di avere una propria Nazione. Italiana è la lingua della musica, italiano è stato il Rinascimento, italiane sono la capacità di creare bellezza e l’inventiva dispiegate fino ad oggi e nel corso dei secoli da artisti, artigiani, architetti, industriali e dai tanti lavoratori che con la loro perizia e accuratezza hanno conferito quel «qualcosa in più» alle opere e ai prodotti italiani diventati ovunque famosi. Enorme, seppure in gran parte sconosciuto, trascurato, degradato, rovinato e non correttamente sfruttato è ancora ciò che resta del nostro patrimonio naturale, paesaggistico, storico e artistico di valore mondiale. Dobbiamo buttare via tutto ciò per dei gretti localismi? Perché non usare per risorgere tutto ciò che possediamo e abbiamo fatto di buono in secoli di storia? Perché quest’ansia di distruggere l’Italia mentre tutti ci imitano, falsificano i nostri prodotti e mentre noi litighiamo lucrano sul falso Made in Italy? Vale la pena per un gretto individualismo dettato dalla difesa degli sghei e non certo da motivazioni ideali e tantomeno dalla nostalgia per una Repubblica di Venezia che letteralmente si squagliò davanti a Napoleone, senza resistere e dopo secoli di decadenza, tornare quel «volgo disperso che nome non ha» di manzoniana memoria? Come disse cinicamente Fouché in occasione dell’uccisione del Duca fatto della ristrutturazione dell’edilizia scolastica un punto di forza della sua azione di governo. Ma se vogliamo rinunciare alla demagogia (a parte la ovvia messa in sicurezza e ristrutturazione delle scuole, operazione di ordinaria amministrazione), la vera vergogna del patrimonio immobiliare dello Stato Italiano sono le carceri, come ricordato in un accorato appello dal Presidente Napolitano ed ancora recentemente sulle colonne di questo giornale dal Prof. Zagrebelsky. Cosa dovrebbe stimolare di più un Governo che constatare che gli altri Stati non ci estradano più i nostri delinquenti perché andrebbero incontro ad un trattamento inumano? GIANFRANCO RE Province utili Nessuno protesta? 1 La mia sarà un’osservazione da «svizzerotto» abituato alle piccole dimensioni. Mi chiedo tuttavia come mai l’Idea di sopprimere le province, in Italia, non sembri suscitare alcuna opposizione degna di nota. La gestione del territorio non implica forse dimensioni «a misura d’uomo», che certamente le Regioni sono ben lungi dall’assicurare? Posso capire che le spese prodotte dalle amministrazioni provinciali, con i loro cortei di auto blu e simili, possano suggerire l’idea di mettervi fine, ma non sarebbe più ragionevole correggere queste conseguenze indesiderate, piuttosto che «buttar via il bambino insieme all’acqua sporca»? FRANCO CELIO AMBRÌ (SVIZZERA) Classico/Scientifico Contano i docenti 1 Ho letto con attenzione le considerazioni della nonna preoccupata per la scelta delle nipoti di optare per il liceo scientifico a discapito del classico. Premetto che non sono ancora nonna e quindi forse non riesco a immedesimarmi appieno in questo ruolo, tuttavia essendo la mamma di un giovane che, a suo tempo, ha deciso in piena autonomia di scegliere lo scientifico mi sento parte in causa. Mi creda, Signora, non si amareggi; l’importante è trovare professori appassionati alla loro missione perché l’insegnamento se è vissuto con passione diventa davvero molto più che un lavoro. Appoggi e condivida le scelte delle sue nipoti… non è una questione di aut aut ma piuttosto di et et… classico o scientifico sono ottime scelte entrambe, e teniamoci ben stretta la nostra tanto bistrattata scuola pubblica. Mio figlio, ex alunno dello scientifico Antonelli di Novara, bocconiano e poi masterizzato a Berkeley ora analista finanziario a NY quando parla di letteratura, di arte o di filosofia con i suoi colleghi, si rende conto di quanto sia profondo il divario tra la sua preparazione e quella degli amici americani, specialistica e poco approfondita. C’è solo da sperare che in questa ventata di novità i licei rimangano lo strumento per aprire le menti dei nostri ragazzi, senza subire troppo stravolgimenti. Spero di esserle stata di aiuto e in bocca al lupo alle sue ragazze. MARIA GRAZIA COLETTO Zaia: “Rapporti zero con la sig.ra Badii” 1 In relazione all’articolo del giornalista Paolo Colonnello («La banda che sognava il Veneto libero») pubblicato ieri da La Stampa a pagina 4 in cui si afferma testualmente «Questo aspetto pubblico attira perfino il governatore del Veneto Luca Zaia, che prende un appuntamento telefonico (che però non avrà seguito) con Patrizia Badii, militante attiva del gruppo», inoltro copia del testo della mia precisazione uscita ieri sull’agenzia Ansa alle 18,42: «Apprendo con stupore di una intercettazione citata dalla stampa. Faccio presente che l’unica volta che ho visto la signora Badii è quando costei si è recata sotto la mia abitazione alla guida di una folta delegazione di persone che intendevano protestare. Nessuna mail, nessuna cartolina, nessuna telefonata, nessun sms è mai intercorso fra il sottoscritto e la signora Badii, tantomeno per interposta persona, né prima né dopo il 9 dicembre. Rapporti zero». LUCA ZAIA c. contatti LE LETTERE VANNO INVIATE A LA STAMPA VIA LUGARO 15, 10126 TORINO E-MAIL: [email protected] FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. Prendiamo atto della precisazione di Zaia. Purtroppo nelle intercettazioni contenute nel provvedimento bresciano la stessa Badii rivendica di aver ricevuto una telefonata da Zaia. Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. 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In realtà, i secoli successivi all’anno Mille non sono affatto bui e il Medioevo è stato un periodo fertilissimo che ha lasciato in eredità all’età moderna più di quanto possiamo immaginare: dalle università alle banche, dalla polvere da sparo agli oggetti più comuni di cui facciamo uso ancora oggi come la carta, la forchetta, gli occhiali – senza dimenticare, tra le altre cose, le camicie, i pantaloni e le mutande. Il merito di aver sradicato questi luoghi comuni spetta sicuramente a Jacques Le Goff, forse insieme a Étienne Gilson e Georges Duby, uno dei più grandi studiosi del Medioevo del secolo scorso. Scomparso il 1° aprile a Parigi all’età di 90 anni, Le Goff era nato a Tolone nel 1924 e apparteneva alla scuola storiografica delle Annales – dal nome della rivista fondata nel 1929 da Marc Bloch e Lucien Febvre – interessata non tanto alla storia fatta di dati ed eventi quanto alle strutture economiche e alla vita sociale e culturale. Animata da una straordinaria passione per la ricerca, l’opera di Le Goff si muove nel solco di questa innovativa posizione storiografica, occupandosi con rigore storico e talento narrativo di figure apparentemente minori - come la famiglia, il mercante, il banchiere e l’intellettuale - e affiancando all’attività accademica testi illustrati di divulgazione rivolti a tutti, persino ai giovani a cui aveva dedicato Il Medioevo spiegato ai ragazzi (2007). E di recente proprio ai giovani aveva rivolto un appello in difesa della lettura e sul valore inesauribile dei libri, da cui viveva circondato nella sua casa parigina, e che meravigliosamente definiva «strumenti essenziali e insostituibili di crescita culturale e civile». Q 21 anni, studente di Filosofia, Torino [P. COL.] Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. 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La vera deflazione arriva quando i mercati cominciano ad attendersi che nel medio periodo, fra i tre e i cinque anni, si diffonda nell’area una netta discesa degli indici dei prezzi. Allora chi compra e investe rinvia molto le sue spese, frenando ancor più i prezzi, in un circolo vizioso, contraendo la domanda, l’attività economica e l’occupazione. Attendersi prezzi durevolmente in discesa aumenta inoltre l’onere reale di chi è indebitato. Non siamo ancora a questo punto. Ma Draghi ha chiarito che più si allunga il periodo in cui nell’area dell’euro l’inflazione si approssima allo zero più diventa concreto il pericolo che le attese di medio termine trascinino l’economia nella vera deflazione. E’ anche pericoloso che il cambio dell’euro rimanga troppo a lungo troppo forte: la Bce farà attenzione a che questo, riducendo i costi delle importazioni, non accentui il ribasso dei prezzi. D’altro canto, se la Bce decidesse di intervenire con eccezionali provvedimenti espansivi, rimane il problema della loro efficacia, che potrebbe rivelarsi limitata, per almeno due ragioni. La prima è che parte dell’andamento dei prezzi è determinato da fattori globali, irrimediabili da politiche europee. In proposito Draghi ha ricordato che il 70% della riduzione dell’inflazione negli ultimi due anni è attribuibile alla frenata mondiale dei costi delle materie prime e dell’energia. L’occasione è stata buona anche per rispondere a Christine Lagarde, che dirige il Fmi e che alla vigilia della riunione di ieri ha consigliato alla Bce di adottare subito politiche più espansive: è stata ironicamente ringraziata per la generosità con cui dispensa i suoi suggerimenti ed è stata sfidata a permettersi analoghe interferenze il giorno prima delle riunioni della Fed americana. La seconda difficoltà nel combattere la deflazione europea con la politica monetaria è che, a differenza degli Usa, nell’eurozona le banche sono protagoniste assolute del mercato del credito, mentre oltre Atlantico le imprese ricorrono molto di più al finanziamento diretto in titoli. Comprando quei titoli la Fed può diffondere più facilmente la liquidità in tutta l’economia. La Bce deve invece passare dalle banche, dove la liquidità può fermarsi, per varie ragioni, compresa l’imperfetta salute dei bilanci bancari e la loro conseguente ritrosia a prestare. Per GIOVANNI BIGNAMI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA S Illustrazione di Dariush Radpour COME EVITARE IL CALO DEI PREZZI tentare di superare questo ostacolo la Bce sta lavorando in due direzioni. Innanzitutto sta preparando l’Unione bancaria europea con una revisione accurata della salute delle banche, stimolandole alla pulizia dei bilanci e alla ricapitalizzazione. L’operazione comincia a registrare evidenti successi, come si è visto dalle decisioni coraggiose prese dalle maggiori banche italiane nel redigere i loro bilanci del 2013, cancellando ingenti profitti con accantonamenti a fronte di prestiti che rischiano di non essere rimborsati puntualmente. Qualche segno di miglioramento si nota, anche in Italia, osservando come i prestiti «nuovi e buoni» stiano crescendo, anche se il loro aumento è in parte neutralizzato dal mancato rinnovo di quelli preesistenti, presumibilmente di qualità peggiore. In secondo luogo la Bce sta sollecitando provvedimenti fiscali e regolamentari per favorire lo sviluppo del canale diretto di finanziamento con obbligazioni delle imprese, anche con la trasformazione di pre- stiti bancari in titoli trattabili sui mercati e acquistabili dalla stessa Bce. Dal punto di vista italiano c’è una ragione speciale per sperare che l’inflazione torni a salire. La ragione è che dobbiamo ridurre rapidamente l’enorme e insostenibile rapporto fra debito pubblico e Pil. Anche se azzeriamo il deficit pubblico, tenendo così fermo lo stock di debito, il rapporto non scende se non sale il Pil. Il quale ha due componenti: la crescita reale e l’inflazione. La prima per qualche anno non potrà brillare, visto il difficile riordino generale della politica e dell’economia al quale dobbiamo procedere per tornare a crescere davvero. Serve dunque un po’ di inflazione per aiutare l’aumento del denominatore del rapporto. Se in uno o due anni portassimo la crescita reale un poco sopra l’1% e l’inflazione (italiana) salisse un po’ sopra il 2%, non servirebbero manovre straordinarie sul deficit per far scendere il rapporto debito/Pil, come ci siamo impegnati con l’Europa e come comunque ci conviene. [email protected] periamo che sia farlocca, dicevo, anche perché la notizia è completata dalla seguente perla: si interrompono sì tutti i rapporti spaziali, tecnici o commerciali che siano, tranne, naturalmente, l’accesso (andata e ritorno) alla Stazione Spaziale Internazionale (Ssi). E vorrei vedere: ricordiamo che, da quando ha dovuto mettere in pensione lo Shuttle (vecchio di 40 anni), la Nasa non ha più modo di mandare in orbita esseri umani, compresi i propri astronauti alla Ssi. Per farlo, deve ricorrere ai Russi, ed alla loro cara vecchia capsula Soyuz, uno scomodissimo resto dell’era post-Gagarin. Brutta e scomoda finché si vuole, ma molto affidabile perché provata da innumerevoli voli, la Soyuz, lanciata con vettore russo da Baikonur, è l’unico modo per andare e tornare dalla Ssi. Naturalmente, gli affari sono affari: un posto sulla Soyuz ad ogni non-russo costa oggi 70 milioni di dollari: prendere o lasciare. E, giusto una settimana fa, un astronauta Nasa è partito, insieme con due russi, per la Ssi, dove ora si trova. Fossi in lui, guarderei dal finestrino un po’ preoccupato. Cosa succede, mi chiederei, se i russi dicono «nyet» ad ulteriori passaggi Usa sulla Soyuz, vista l’attitudine della Nasa (almeno secondo il Nyt)? Più in generale, se Putin decidesse che può fare a meno dei 70 milioni per astronauta americano, come farebbe la Nasa a gestire la (largamente sua) Ssi? Lo stesso, peraltro, si potrebbe applicare anche agli astronauti Esa, e quindi anche italiani, se partisse questa specie di gioco al massacro spaziale. Per fortuna c’è il Cospar, il Comitato mondiale per la ricerca spaziale, che oggi presiedo. Da tempo avevamo pianificato proprio a Mosca, in agosto, la prossima assemblea generale, dove arriveranno più di 5000 scienziati da tutto il mondo. Potrebbe essere un eccellente terreno di incontro al di sopra delle parti. Con una certa emozione mi appresto, nei prossimi giorni, ad incontrare su questo argomento proprio Vladimir Putin. Ha risposto subito con un suo personale invito alla mia domanda di un incontro, inviata a nome di tutto il Cospar. Non so cosa dirà lui, naturalmente, ma certo io, a nome di tutti i ricercatori e tecnici dello spazio mondiale, gli chiederò di aiutare il nostro lavoro, per definizione pacifico e costruttivo. Spero che sappia come fare, ma, soprattutto, spero che non abbia letto il Nyt di ieri, o almeno che non lo abbia preso sul serio. 28 STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 DOMANI SU TUTTOLIBRI CULTURA SPETTACOLI La nuova Spagna Padre-figlio nel racconto di Marcos GiraltTorrente, ospite di «Encuentro» a Perugia. Nelle Terre selvagge di Sebastiano Vassalli. Laura Pariani con Dostoevskij a Orta. Ernaux, addio al padre nel bar di Normandia. Gli angeli molesti di Malamud. Steve Jobs: lezioni di leadership. Slow food: mangiare in cento parole. Le letture di Umberto Fiori, l’ex voce Stormy Six. Cartesio & ANNA ZAFESOVA MARIO BAUDINO Per Roth le calunnie ma per Petrini le lumache Ancora lui Philiph Roth, da quando ha smesso di scrivere, è diventato molto più disponibile per le interviste. Dopo quella a una studiosa americana di qualche mese fa, in cui raccontava come se la sta spassando, ne ha concessa un’altra, al giornalista svedese Daniel Sandstrom. Racconta di aver riletto tutti i suoi 31 libri, e di essere soddisfatto. Ma alla domanda sulla sua leggendaria misoginia, si ribella. Calunnie, dice, solo calunnie e diffamazioni. «Secondo le quali avrei sputato veleno sulle donne per mezzo secolo. Ma solo un pazzo si prenderebbe la briga di scrivere 31 libri unicamente per ribadire un suo odio». Anche perchè, aggiunge, «per molti aspetti la parola “misogino” è ormai usata in modo generico e sciatto proprio come “comunista” negli anni del maccartismo. E con lo stesso scopo». Anonymous Ma non hacker, forse fantasmi, come potrebbe suggerire Roth. Fatto sta che in Inghilterra sta diventando una tentazione irresistibile scrivere libri sotto pseudonimo e poi lasciarsi scoprire. Lo ha fatto, oltre alla Rowling, un autore come Julian Barnes (con meno successo, peraltro). Ora l’editore Redhook annuncia The First Fifteen Lives of Harry August (uscirà l’8 aprile) e tutta la campagna di lancio è basata sul fatto che il romanzo è firmato con uno pseudonimo, Claire North, da un famoso e celebrato autore. Che si rivelerà il 22 aprile, in occasione di una trasmissione radiofonica. Tutto sommato, un po’ impaziente. Attenti a quei due Luis Sepulveda e Carlo Petrini, invece, si sono messi insieme per un libro a quattro mani, dopo essersi incontrati all’Università del Gusto dove lo scrittore cileno era andato a presentare la sua Storia di una lumaca che scoprì l’importanza delle lentezza. Il titolo è poco ambizioso: Un’idea di felicità. Uscirà il 30 aprile per Guanda, debutterà al Salone del Libro domenica 11, giorno di massimo afflusso, e certo intercetterà le folle. La ricetta della felicità coinvolge i piccoli e grandi piaceri della vita quotidiana in armonia con la natura, e va da sé il cibo. Guazzetto di lumache compreso? Q uando entrò nella storia, a soli 22 anni, lo fece non soltanto per il suo genio – che molti giudicano tuttora il più brillante di tutti i tempi – ma anche per la sfida che lanciava, fin dal suo aspetto: una massa di capelli ribelli, lo sguardo di fuoco, il sorriso. All’epoca i sovietici non sorridevano, meno che mai i campioni di scacchi che dovevano mostrare al mondo che gli uomini più intelligenti non potevano che essere comunisti. Il suo avversario, cocco di Breznev, non sorrideva mai, portava i capelli biondi accuratamente lisciati con una matematica riga in mezzo, la spilletta con la bandiera rossa di deputato appiccicata al vestito grigio. Era il primo della classe, e a sfidarlo era arrivato un ragazzone irruento con un nome palesemente americano, un’origine etnica bizzarra – armeno di Baku, ma si sussurrava che fosse un ebreo che occultava le sue radici – e un disprezzo appena nascosto verso il comunismo. La sfida tra Garry Kasparov e Anatoly Karpov venne seguita con il fiato sospeso non solo dagli appassionati di scacchi: era il 1985, Gorbaciov era appena entrato al Cremlino, e lo scontro per il titolo mondiale di due campioni, entrambi sovietici, veniva vissuto come la sfida tra il vecchio e il nuovo, il regime e il dissenso. La nomenclatura tifava apertamente Karpov, e metteva i bastoni tra le ruote a Kasparov, percepito come un infiltrato nemico. Quando vinse, un Paese che giocava a scacchi perfino sulle panchine dei parchi tirò un sospiro di sollievo: il cambiamento era possibile. Trent’anni dopo Garry Kasparov è ancora un nemico del regime, un dissidente e un «infiltrato». A Mosca la polizia afferra regolarmente l’uomo che è stato per vent’anni un eroe nazionale e il numero uno sull’olimpo CONTRO LO ZAR «Gli importa soltanto il potere, è indifferente all’interesse nazionale» Scacco matto a Putin le istruzioni di Garry Kasparov Garry Kasparov durante una manifestazione di protesta contro il governo a Mosca nel 2007. Dietro di lui lo scrittore e dissidente Eduard Limonov Il mitico ex campione di scacchi russo, ora dissidente, presenta nel suo libro un ritratto al vetriolo della Russia ÉLITE CORROTTA «Sono avidi, vogliono vivere come Abramovich e governare come Stalin» scacchistico, e lo sbatte a botte nei cellulari insieme ai ragazzi dell’opposizione, con i quali scende in piazza. Ha investito tutta la sua fama nella guerra al Cremlino, offrendo istruzioni precise su come abbattere Putin. Istruzioni che fino a un mese fa sembravano troppo radicali, pessimiste, fatte da uno che magari aveva l’intelligenza matematica per sfidare a scacchi un computer (e perdere), ma che non comprendeva i meccanismi della politica. Lo sgambetto della Crimea ha dimostrato che Kasparov aveva ragione più di quanto sembrava, decifrando la partita che stava giocando Mosca con la logica di uno scacchista, e le sue «istruzioni per l’uso» vengono ora applicate dall’amministrazione di Obama. «Seguite il flusso dei soldi», esclama, «colpiteli nel portafogli», «punite non 140 milioni di russi, ma 140 oligarchi e le loro famiglie» ai quali il regime offre ricchezza e protezione. Insomma, «Use banks not tanks». Il più grande match della sua vita viene raccontato in Come dare scacco matto a Putin, in uscita in Italia da Isbn, una raccolta di articoli di Kasparov che è anche la cronaca del dissenso moscovita, fino alla tragedia della Crimea. «Non è più tempo di ascoltare le lezioni degli accademici, La sfida mondiale tra Garry Kasparov e Anatoly Karpov, finita alla 24a partita con la vittoria del primo per 13 a 11, fu seguita col fiato sospeso non solo dagli appassionati di scacchi: era il 1985 Gorbaciov era appena entrato al Cremlino è tempo di reagire», avverte il campione, e spiega agli occidentali chi è l’uomo che governa la Russia e che si ostinano a trattare alla pari, mentre non è che «un bullo di periferia, un boss criminale», che capisce solo la forza. La psicoanalisi dell’ex agente del Kgb è sprezzante: «L’unica cosa che gli interessa è il potere, è inutile cercare le sue motivazioni in complessi interessi nazionali. Ha solo interessi personali». Non è affidabile: «Non cerca compromessi, ma solo vantaggi, e viola le rego- le dovunque lo ritiene possibile». Ha codici politici e umani completamente diversi: «Vede le concessioni come debolezza». Insomma, «Putin è una causa persa e lo sarà anche la Russia fino a che governerà». E quindi bisogna essere cattivi, ancora più cattivi, e Kasparov si lascia sfuggire il suo sogno impossibile: assistere a una telefonata tra Putin e Reagan. La Russia che racconta non lascia spazio a pietà: un Paese corrotto, spaventato, arretrato, che si lascia sac- cheggiare da un’élite avida e ipocrita che vuole «governare come Stalin e vivere come Abramovich», e possiede «azioni londinesi e conti svizzeri» mentre dice ai propri orfani che per loro «è meglio morire in Russia che vivere adottati in America». Ma con la stessa rabbia e lucidità si scaglia contro l’Occidente, la sua eterna tentazione all’appeasement. In fondo, Kasparov condivide l’idea dei russi che gli occidentali sono dei codardi. Li accusa di aver preso per buone elezioni truccate, di essersi girati dall’altra parte in Georgia, in Cecenia, a Mosca, a Beslan, «cercando sempre pretesti per non definire Putin un dittatore». Facendo paralleli con Hitler e Mussolini, racconta un regime che «accende l’odio come la motosega» e usa i «liberali di sistema» per dare una facciata rispettabile all’alleanza «con gli strati più arretrati della popolazione e i loro istinti più bassi». Ma s’infuria anche con chi trova la Russia «geneticamente incapace di democrazia». Ai russi propone «lezioni di ucraino», agli occidentali chiede di «non vendere i propri ideali in cambio di petrolio, gas e consumi di lusso per gli oligarchi». E a chi gli chiede se tornerà agli scacchi risponde che resterà dissidente, e cita il Talmud: «Non sta a te compiere l’opera ma non hai il diritto di sottrartene». LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Addio allo scrittore svizzero Urs Widmer Roma, gli scrittori nel centro commerciale È morto a Zurigo, a 75 anni, lo scrittore e drammaturgo svizzero Urs Widmer (foto»), uno dei più raffinati autori di lingua tedesca. In Italia è noto per il romanzo L’uomo amato da mia madre (Bompiani, 2002). Il dramma teatrale Top Dogs, testo del 1996 (tradotto da Mimesis), è il suo lavoro più celebre a livello internazionale, insignito del Mulheimer Dramatiker Preis e del premio all’innovazione del Berliner Theatertreffen. Il suo ultimo romanzo, Viaggio ai confini dell’Universo, è stato insignito del Premio della Letteratura svizzera. Per la prima volta in Italia libri e scrittori occupano letteralmente, e per un’intera settimana, un centro commerciale. Accade a CinecittàDue, a Roma, che da lunedì 7 a domenica 13 aprile ospiterà «Libri al centro», una rassegna che vede protagoniste alcune tra le voci più rappresentative del panorama editoriale italiano: da Andrea Vitali a Chiara Gamberale, da Gian Antonio Stella a Sergio Rizzo, da Marco Lodoli a Marco Travaglio, Mario Tozzi, Marco Malvaldi, Nicola Gratteri. VITTORIO SABADIN frammenti di una antica stele egizia, trovati da una spedizione francese nel 1947 vicino al terzo pilone del tempio di Karnak, potrebbero costringere a datare diversamente la cronologia dei faraoni e contribuire a spiegare perché le antiche civiltà dell’Età del Bronzo collassarono all’improvviso tutte assieme, più di 3000 anni fa. La «Stele della tempesta» era già stata studiata da decine di esperti, incuriositi dalla tremenda descrizione, ricavabile dalle 48 righe di testo rimaste intatte, di un evento meteorologico estremo: per giorni e giorni, raccontano le incisioni nella pietra, sull’Egitto cadde una pioggia devastante, il cielo divenne nero, l’oscurità totale. Le acque sempre più vorticose del Nilo trasportavano a valle centinaia di cadaveri e il rombo dei tuoni copriva le urla della folla terrorizzata. Risalente al regno di Amose I, primo faraone della XVIII dinastia, la stele è il più antico resoconto dettagliato di una tempesta, ma poiché eventi meteorologici così devastanti sono del tutto rari nell’Egitto moderno, molti studiosi hanno pensato che il testo non fosse altro che una metafora per descrivere l’invasione degli Hyksos, che dominarono il paese tra la XV e XVII dinastia. Per nulla convinti di questa ipotesi, Robert Ritner e Nadine Moeller, due ricercatori del Chicago Oriental Institute, un’istituzione molto rispettata nel campo dell’Egittologia, hanno ora avviato una nuova serie di studi sui frammenti della stele, cominciando nel modo più semplice: con una nuova traduzione. Esaminando le iscrizioni, Ritner si è convinto sempre di più che gli eventi descritti rispondevano perfettamente ai mutamenti del clima che si riscontrano dopo una imponente eruzione vulcanica. Bisognava dunque scoprire quale. Ai tempi di Amose, intorno al 1520 a.C. non ce n’era stata nessuna. Ma solo un secolo prima nel Mediterraneo era però esplosa un’intera isola vulcanica, quella di Thera, ora chiamata Santorini. Ritner e Moeller sono convinti che la «Stele della tempesta» descriva le conseguenze di quella eruzio- I Il vulcano di Santorini alleato del faraone nella guerra agli Hyksos In un’iscrizione egizia la chiave per spiegare il collasso delle grandi civiltà del Bronzo alla metà del secondo millennio La settima piaga d’Egitto (la grandine) in un dipinto di John Martin del 1823 Disastri record LA «STELE DELLA TEMPESTA» Ritradotta da due studiosi americani, descrive gli effetti dell’esplosione nell’Egeo LE DEVASTAZIONI Da Hattusa a Micene a Ugarit Ma l’Egitto ne approfittò per liberarsi dagli invasori ne, e che l’evento fu di tale portata da avere riflessi letali per tutte le civiltà dell’area mediterranea. Per provarlo bisognava però prima mettere a posto le date, cosa non facile. Tutti gli esperti dicono che l’eruzione di Santorini avvenne pochi anni prima del 1600 a.C. Nel 1620, secondo la datazione al radiocarbonio di un ramo di ulivo, nel 1630 in base alla datazione ricavabile dagli anelli degli alberi, nel 1644 secondo lo strato di un carotaggio effettuato nel sottosuolo della Groenlandia. In ogni caso Amose, che visse tra i 30 e i 40 anni, non era ancora nato e non avrebbe quindi potuto fare iscrivere in una stele le conseguenze di un evento al quale non aveva assistito. I due studiosi dell’Oriental Institute di Chicago sono però convinti che basti retrodatare di pochi anni, fra i 50 e i 100, l’epoca del regno del faraone perché tutti i pezzi della teoria combacino. Non si tratta di una forzatura: l’esatta cronologia dei faraoni è ancora incerta e dibattuta, perché è stata desunta da La «foto» più antica di un’eruzione Un disegno murale turco risalente a 8.600 anni fa potrebbe essere la più antica immagine di vulcano in eruzione che si conosca. Ricerche precedenti avevano messo in dubbio che l’antico murale potesse effettivamente rappresentare il picco eruttivo del vulcano Hasan Dag. Per mettere alla prova questa ipotesi, un gruppo di scienziati della University of Waikato, Nuova Zelanda, e della University of California di Los Angeles hanno usato una nuova tecnica di datazione basata sui cristalli di zirconio trovati nelle rocce vulcaniche nella regione del vulcano, scoprendo che effettivamente alcuni uomini avrebbero potuto assistere all’eruzione che avrebbe ispirato il dipinto. Inoltre, la ricerca apre la strada a nuove tecniche analitiche nel processo della datazione. Krakatoa, Indonesia, 1883 L’eruzione del 27 agosto 1883 provocò un boato che arrivò a quasi 5000 chilometri di distanza. L’esplosione ridusse in cenere l’isola su cui sorgeva il vulcano e scatenò un’onda di maremoto alta 40 metri. Una precedente eruzione, intorno al 535 d.C., potrebbe essere stata responsabile dei cambiamenti climatici globali occorsi nel 535 e nel 536. Eyjafjöll, Islanda, 2010 Il 14 aprile 2010, dal centro del ghiacciaio Eyjafjallajökull, cominciò la seconda eruzione in pochi mesi, con una densa nube di cenere che si diffuse nell’atmosfera determinando fino al 23 aprile il blocco dello spazio aereo in gran parte dell’Europa. Altre chiusure e disagi si protrassero nei paesi dell’Europa Centrale fino al 9 maggio. pochi reperti in contraddizione tra loro. Se Amose avesse regnato al tempo dell’eruzione di Santorini, molti altri avvenimenti del passato troverebbero una spiegazione più plausibile di quella che è stata finora data. A cominciare dalla vittoria del faraone sugli Hyksos, culminata nella distruzione della loro capitale, Avaris. Il regno degli Hyksos, più che essere annientato da Amose, potrebbe essere crollato a causa delle terribili conseguenze dell’eruzione vulcanica, che bloccarono le vie di comunicazione, distrussero i porti e la flotta, incrinandone fortemente la potenza militare. L’evento catastrofico generato nella caldera di Santorini non distrusse soltanto la civiltà minoica, ebbe conseguenze in Egitto e ancora più lontano, sostengono i professori Ritner e Moeller. Anche la civiltà babilonese ne fu fortemente indebolita, lasciando spazio alle scorrerie degli Ittiti. E forse nuove indagini porteranno ancora oltre, a dare una spiegazione al quel «riallineamento» dell’Età del bronzo che vide cadere quasi contemporaneamente le grandi civiltà dell’epoca, con la distruzione di città come Hattusa, Micene, Ugarit e improvvisi cedimenti nelle strutture sociali dell’Anatolia, dell’Egitto, della Siria. Gli storici hanno spiegato questo decadimento, collocato tra il XIII e XII secolo a.C., con il collasso delle autorità centrali, la distruzione delle connessioni su lunga distanza e la perdita dell’alfabetizzazione. Recentemente, scienziati israeliani lo hanno attribuito a un lungo periodo di siccità. Può darsi invece che l’inizio di tutto sia da collocare in quella apparentemente pacifica laguna, che oggi i turisti percorrono in barca e ammirano estasiati guardando tramontare il sole. . 29 Elzeviro LUIGI LA SPINA Globalizzazione non vuol dire democrazia l sospetto covava da tempo, ma da quando la protesta contro l’Europa alla tedesca sembra dilagare, la tesi ha scavalcato i convegni dei politologi e ha fatto irruzione nei salotti televisivi, consacrazione popolare della sua verità. La globalizzazione, contrariamente alle illusioni dei soliti tardoilluministi, non solo non favorisce la diffusione della democrazia dove non era mai arrivata, ma la trasforma in una odiosa oligarchia proprio là dove era nata, nei sistemi politici sulle sponde dell’Atlantico. Quando un pensiero alla moda diventa uno slogan tanto comodo all’intera trasversalità degli schieramenti politici, da Marine Le Pen a Beppe Grillo, è certamente utile scavarne le ragioni, per cercare di distinguere il nocciolo dell’attendibilità dalla corteccia del luogo comune. Ed è quello che meritoriamente fa un agile libretto, appena uscito dal Mulino a opera di Giuseppe Berta, intitolato, appunto, Oligarchie (pp. 122, € 10). L’uso del plurale è la spia anche del curioso metodo dell’autore per approfondire il tema, attraverso sia la storia, sia la geografia. Berta, infatti, parte proprio dalla patria della democrazia moderna, la Gran Bretagna, per esaminare l’evoluzione dei classici caratteri oligarchici del Parlamento inglese, a partire dalla metà del Settecento, fino a quando la Prima guerra mondiale e la crisi economico-finanziaria del ’29 fecero trionfare i regimi di massa. Con un audace salto temporale e spaziale, l’autore, poi, analizza la struttura politica e sociale delle famose «tigri asiatiche», Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, per arrivare alla Cina, dove le illusioni sull’inevitabile abbinamento del mercato alla democrazia paiono contraddette da una ben più cruda realtà di ferrea autocrazia. Il libro si conclude con il capitolo per noi più inquietante, quello che descrive la parabola dell’ideale europeista, da Einaudi e Monnet fino al dottrinarismo della Bundesbank. Ma è riformabile questa dominante eurocrazia? Berta se lo chiede con un esile filo di speranza, troppo esile, forse, per non essere spezzato dalla cavalcata del prossimo futuro. I W 30 .Spettacoli STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Profondo blu Già è stata diffusa la copertina di Lazaretto di Jack White, tutta in bianco e blu, con il pallore del viso di White che si sposa a quello del marmo bianco degli angeli che lo circondano, da un’immagine tratta dai National Archive Personaggio MARINELLA VENEGONI MILANO L azaretto con una sola «z» è ovviamente sbagliato, ma venendo da un musicista di spessore di Detroit ugualmente suona come titolo colto per un album che, pure se in uscita il 10 giugno, già si annuncia come molto alternativo. Alternativo, e con ambizioni colte, soprattutto perché l’autore è uno degli ultimi epigoni della tradizione rock, Jack White. Nato come garage rocker, tipo appassionato e tosto, Jack ha mostrato fin dall’inizio una sensibilità di altri tempi, ed è passato dai garage al ruolo di superstar, nel migliore e più attuale rock/blues dello scorso decennio: suonava nel duo dei White Stripes, fondato con la ex moglie Meg, poi sciolto perché lei probabilmente non ne voleva più sapere di assistere ad ulteriori tradimenti, ora musicali, con band come i Raconteurs e i Dead Weather, attualmente in sonno. Morale che Jack è diventato solista, mentre si esaltavano anche echi un poco punk e un po’ post-grunge. Da solista ci ha propinato nel 2012 il notevole Blunderbuss che ebbe 5 nominations ai Grammy; ora annuncia appunto Lazaretto, con anticipazione per ora solo strumentale di inquieti risti storici del rock (da Keith Richardeliri chitarristici nel teaser High ds in là, con cui ama intrattenersi in inBall Stepper. Un modo anticonven- finite sessions a beneficio di pochi e zionale di annunciarsi in congruo an- fortunati) perché segue e rielabora in ticipo, chiedendo tra l’altro a tutti gli modo personale e assai efficace le radiappassionati di preci più autentiche di notare adesso Il L’EX WHITE STRIPES questa musica. Piace Vault Package in L’anticipazione strumentale molto ai cultori del edizione limitata, genere perché coltiva con allegato libro, del brano High Ball Stepper con minuzia aspetti forte di inquiete chitarre che in questo mondo manifesto, grafiche: insomma, tecniche suonano «solo» cultudi marketing applicate all’artigiana- ra del passato. Con la sua etichetta into discografico. dipendente Third Man Records lavora Con i suoi 39 anni, Jack White è un in direzione opposta a quella delle autentico personaggio. Ormai affer- major, con ritmi che tengono dietro la matissimo ma sempre off dentro di creatività e investendo soprattutto nel sé, assai amato non a caso dai chitar- vecchio e romantico vinile, anche colo- Jack White, rock colto in stile “Lazaretto” Attesissimo e “alternativo” il nuovo album dell’artista SPAZIO AFFARI > Gli avvisi si ordinano presso: TORINO, - via Lugaro 15, t. 011.6665211/258; MILANO, via Winckelmann 1, t. 02.24424611; ALESSANDRIA, Borgo Città nuova 72, t. 0131.445522; AOSTA, piazza Chanoux 28/A, t.0165.231424; ASTI, corso Dante 80, t. 0141.351011; BIELLA, via Colombo 4, t. 015.2522926-8353508; CUNEO, corso Giolitti 21bis, t. 0171.609122; NOVARA, Corso Cavour 17, t. 0321.393023-442387; PADOVA, via Strada Battaglia 71b 35020 Albignasego (PD), t. 049.8734717; ROMA, via C. Beccaria 16, t. 06.69548111; VERCELLI, via Balbo 2, t. 0161.503148-211795; GENOVA, Piazza Matteotti 2/7c, t. 010.2758911-2758695; SAVONA, corso Italia 20/4, t. 019.8429950; SANREMO, via Giacomo Matteotti 178, t. 0184.507223 Il prezzo delle inserzioni risulta dal prodotto del numero di parole (minimo 15) per la tariffa della Rubrica, con l’aggiunta dei diritti issi e delle imposte pari al 22% globale e deve essere corrisposto anticipatamente. ATTIVITA’ COMMERCIALI Negozi/aziende acqu./gerenze ACQUISTIAMO conto terzi attività industriali, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela selezionata paga contanti. Business Services 02.29518014. Negozi/aziende vend./gerenze CEDESI gioielleria argenteria compro oro in zona centrale (corso Vittorio / Madama) causa trsaferimento. Per info 347.8850991. Agenti e rappresentanti CERCHIAMO persone disponibili a proporre prodotti cosmetici di eccellenza per la cura ed il benessere della cute. 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La lingua italiana viene ovviamente del tutto trascurata: «Il termine appare per la prima volta in inglese - o almeno nell’Oxford English Dictionary - a metà del sedicesimo Secolo in La storia d’Italia con William Thomas. Qui, lo studioso gallese scrive di una casa a due miglia da Venezia, chiamata appunto il Lazaretto, dove viene ricoverata e curata la gente malata»; seguono altre ipotesi di etimo, tipo la derivazione dal personaggio di Lazarus nei Vangeli. Bene, simile attenzione linguistica, che ci si ricordi, non trova spazio per i titoli delle opere di Beyoncé o Mariah Carey. Colonna sonora GIANGIORGIO SATRAGNI Cherubini finisce sotto un cingolato I l vento della Restaurazione soffiò sulla Parigi musicale del 1816 nella forma di un capolavoro quale il Requiem in do minore scritto da Luigi Cherubini, somma autorità in Francia, per rendere onore al defunto Luigi XVI, decapitato 23 anni addietro dai rivoluzionari. La sublime compostezza della pagina vale sì come esempio di neoclassicismo musicale, di aulico monumento funebre, ma è attraversata da un pathos interiore che non solo increspa la superficie, ma arriva spesso a lacerarla con il dramma. Gratitudine, quindi, va a tale scelta di Nicola Luisotti, direttore del San Carlo di Napoli e dell’Opera di San Francisco, che l’ha scelta per il Regio di Torino, ottenendo dal coro, ben preparato da Claudio Fenoglio, compattezza e pianissimi di soffio. Sarebbe stata una resa maiuscola in assenza di qualche debolezza di singole sezioni nel coro stesso e di una scelta grossolana nel poderoso finale dell’Offertorium: anche nel forte la polifonia richiederebbe differenze nei piani sonori all’entrata delle singole voci, altrimenti non si distingue più nulla. Luisotti avrà avuto le sue ragioni nell’accostarvi, per contrasto, la novecentesca Terza Sinfonia di Prokofiev, nella medesima tonalità e ricavata dalla musica per la demoniaca opera L’angelo di fuoco. Però Cherubini è finito sotto un cingolato sovietico. Torino, Teatro Regio *** T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 . Spettacoli .31 Robin Wright: io e Spacey Bonnie&Clyde della politica La protagonista della serie rivelazione “House of Cards” Intervista LUCA DONDONI NEW YORK R conta il marcio dietro le quinte della politica ed è tratta dall’omonimo romanzo del consigliere di Margaret Thatcher, Michael Dobbs (del 1989), per cui «la politica fornisce un serbatoio inesauribile di storie, tanto che la realtà supera di molto la fantasia». La storia è quella del capogruppo del Partito Democratico al Congresso degli Stati Uniti Frank Underwood che, privato della carica di segretario di Stato americano, inizia una battaglia personale per sabotare il Presidente e ottenere il posto che desidera. Un uomo interessato al potere fine a se stesso, proprio come la sua cinica moglie Claire (la Wright appunto). obin Wright ha 47 anni e con il taglio di capelli corti è di una bellezza sconSignora Wright l’essere l’eroina, anvolgente. «Tagliarli è la corché malvagia, di una serie tv di succosa migliore che io abcesso non capita tutti i giorni. Come si bia fatto ultimamente - dice sorriè trovata nei panni di Claire? dendo - non riesco più a immaginar- «Mi sono calata nelle viscere di una mi con i capelli lunpersona peraltro dighi». Moglie per IL RUOLO DA CATTIVA stantissima da me. Il tanti anni di Sean «Mi ispiro ai comportamenti regista David FinPenn tra tradimencher mi è stato di dell’aquila, la calma grande aiuto quando ti e litigi, era abiprima di estrarre gli artigli» ha spiegato che se tuata a stare dietro le quinte, lasciando avessi realmente deche il marito si UN FUTURO DA REGISTA siderato entrare nei prendesse la ribaldella moglie di «Dirigere è una droga panni ta mediatica per un politico di livello A occuparsi dei loro pesante. Una volta provato avrei dovuto guardadue figli ora ven- non se ne può fare a meno» re al mondo animale tenni, Hopper e Dypiuttosto che al comlan. Oggi Robin non è più la signora portamento degli esseri umani». Penn e grazie a una serie di buoni Si spieghi meglio. film, tipo Two Mothers (Adore) al fian- «Ha in mente l’American Eagle, l’aquico di Naomi Watts, e soprattutto alla la americana, quella effigiata sui dollaparte di coprotagonista in House of ri per intenderci? Quel bellissimo aniCards per cui ha vinto il Golden Glo- male con le piume marroni e la testa be le sue quotazioni sono alle stelle. bianca. Ecco, è a quell’animale che ho House of Cards (su Sky Atlantic dal guardato quando dovevo immaginare 9 aprile alle 21,10) è una serie che rac- il comportamento del mio personag- Al via Sky Atlantic Castellitto-Mazzantini con «Venuto al mondo» Dal 9 aprile il canale 110 della piattaforma Sky trasmetterà il nuovo Sky Atlantic. L’inaugurazione sarà affidata a House of Cards anche se nel primo giorno di programmazione Atlantic offrirà anche un’altra prima attesissima dai fan. Si tratta della quarta stagione de Il Trono di spade già distribuita in trenta paesi e vincitrice di Emmy Awards e Golden Globe. Il giorno dopo sarà la volta di un’altra premiére importante, Boardwalk Empire con la star Steve Buscemi che racconta la storia di un boss nella Atlantic City del proibizionismo. Ci sarà anche l’intera prima stagione di True Detective con Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Per quanto riguarda le produzioni italiane una bella esclusiva con l’ottimo Sergio Castellitto in Venuto al mondo – estended version da lunedì 15 aprile. Castellitto sarà anche lo psicologo della seconda stagione di In Treatment. Un successo annunciato anche per Gomorra - la serie scritto con la collaborazione di Roberto Saviano. La Wright e Spacey in House of Cards su Sky Atlantic dal 9 aprile gio. La calma compassata di chi da un momento all’altro estrae gli artigli e diventa letale. Le piace come metafora? Sono stata chiara?». re. In più una coppia alla Bonnie & Clide che agisce usando le armi della legalità è di per sé una killer-application fantastica». Perfettamente. Dunque lei in House of cards è una donna complice, solidale quando si tratta di ordire trame e danneggiare qualcuno. Di lei suo marito Frank dice: «Amo questa donna più di quanto gli squali amino il sangue». Andate d’accordo anche sul set, lei e Spacey? «Frank è pazzo di me e io di lui. Ci siamo trovati perché amiamo le stesse cose e il potere sopra tutto. La figura del cattivo nel cinema, così come nelle serie tv è quella che cattura lo spettato- RadioRai dopo 15 anni l’Hit Parade ROMA Maria Roveran e Roberta Da Soller in Piccola patria Il debutto del regista Alessandro Rossetto “In Piccola patria il mio Veneto xenofobo” ROMA Quanto è grigio il Nord-Est raccontato da Piccola patria di Alessandro Rossetto in sala dal 10 aprile con l’Istituto Luce. E quanto è attuale oggi questo film con innesti di documentario (tra cui un comizio di Giancarlo Busato dell’estate 2012) il giorno dopo gli arresti di 24 secessionisti veneti. Uno spaccato, che potrebbe suscitare polemiche, di una provincia, xenofoba, in cui si ha voglia soprattutto di fuggire, oppressa dalle tasse, dai ricatti e dove la famigliaazienda è morsa dalla crisi. Presentato in Orizzonti all’ultimo Festival di Venezia, il film racconta la voglia di scappare di due ragazze unite da una morbosa amicizia: Luisa (Maria Roveran) e Renata (Roberta Da Soller). Insieme mettono su un tragico gioco per vendicarsi di Rino (Diego Ribon). E per fare questo uti- lizzano l’albanese Bilal (Vladimir Doda). Quando Luisa inizia a legarsi affettivamente all’albanese, interviene tragicamente suo padre (Mirko Artuso), xenofobo e in crisi lavorativa. Nel cast, fra gli altri, Lucia Mascino e Nicoletta Maragno. «La storia del film è concepita come una tragedia classica, con una forte stilizzazione delle vicende. Un racconto dove l’amore, anche se non vince, cerca di vincere - spiega il cineasta -. Non volevo emettere giudizi. Nel mio film non c’è nessun afflato sociologico, è una storia di finzione». Rossetto, padovano, per il suo debutto alla regia in un lungometraggio ha voluto girare nel Nord Est «perché sono cinematograficamente attratto da zone liminari, e il triveneto ha un numero maggiore di situazioni come questa». Quella a cui fa riferimento nel titolo «è la piccola patria dell’anima. Il territorio che raccoglie il dramma del film». [S. N.] L’urlo «Hiiiiiiiittttt Paraaaade» risuona ancora nell’immaginario collettivo degli ascoltatori radiofonici della Rai. Era il marchio di fabbrica, indelebile, della storica e omonima trasmissione di Lelio Luttazzi, programma cult che vide la luce il 6 gennaio 1967 e ha accompagnato per anni il pubblico attraverso le «canzoni della nostra vita». Ora l’Hit Parade viene ripresa Patrocinio della Città di Torino Luca Carboni e rilanciata con una nuova formula da Radio2: due gli appuntamenti settimanali di mezz’ora, il sabato e la domenica, a partire dal 5 aprile, alle 13. A presentare le hit saranno i grandi protagonisti della musica italiana. Si parte con Luca Carboni, Gaetano Curreri e Biagio Antonacci, che per tre weekend a testa guideranno il programma. «Abbiamo incassato anche il sì di Noemi - dice il direttore di Radio Rai Nicola Sinisi -. l’idea non è più quella di dare spazio ai dischi più venduti, ma alla musica scelta dai protagonisti». [S.N.] media partner sponsor tecnico «Moltissimo, ridiamo così tanto insieme che a volte devo rifarmi il trucco». Lei ha diretto uno degli episodi della seconda serie di House of Cards. Si dice che le sia piaciuto così tanto da farle venir voglia di cambiare carriera. «Oh sì. Il mio futuro è da regista, senza dubbio. Dirigere è una droga pesante. Non se ne può fare a meno». T1 CV PR T2 VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 32 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 . Spettacoli .33 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 4 aprile 2014 Rai 1 Rai 2 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con Antonella Clerici, nella 14ª edizione del programma 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità Il programma condotto da Veronica Maya 15.20 La vita in diretta 18.50 L’eredità Game show Dallo studio rotondo, il padrone di casa Carlo Conti conduce le sfide tra i concorrenti 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello Reloaded 6.00 La strada per la felicità Telefilm 6.45 Cartoon Flakes 8.15 Due uomini e mezzo TF 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Eat Parade Attualità 13.50 Tg2 Sì, viaggiare 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Cold Case Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Rai Player 17.55 Tg sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie 21.15 La Pista TALENT SHOW. Flavio Insinna con- duce una nuova sfida tra originali coreografie. La squadra vincitrice si aggiudicherà un montepremi di 50 mila euro in gettoni d’oro 23.45 TV 7 Attualità Lo storico rotocalco di Raiuno 0.50 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.25 Cinematografo 2.15 Sottovoce Attualità 2.30 Rewind - Visioni private 21.10 Virus - Il contagio delle idee Nuovo appuntamento con il docu-talk di Nicola Porro, che scava nell’attualità con i protagonisti della vita politica ed economica del Paese ATTUALITÀ. 23.20 Tg 2 23.35 The Voice of Italy Talent show 0.50 Rai Parlamento Telegiornale 2.10 Appuntamento al cinema Rai 3 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Kilimangiaro album 13.00 Cerimonia finale dell’iniziativa formativa “Testimoni dei diritti” 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Rai Player 15.15 Terra nostra Telenovela 16.05 Aspettando Geo 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 CentoVetrine Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk-show 16.05 Grande Fratello - Live Reality show 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque 18.50 Avanti un altro! Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Italia 1 7.00 Friends Telefilm 7.50 Le regole dell’amore Sitcom 8.45 Una mamma per amica Telefilm 10.30 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni animati 15.00 Big Bang Theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo Telefilm 16.35 E alla fine arriva mamma Telefilm 17.25 Nikita Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine TF 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum 15.30 Ieri e Oggi in Tv Special 15.45 Intrigo internazionale Film (spion., 1959) con Cary Grant, Eva Marie Saint. Regia di Alfred Hitchcock. Cary Grant viene scambiato per un personaggio inventato dal controspionaggio. ★★★★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore SO 21.05 Amore criminale 21.10 Le mani dentro la città 21.10 Colorado 21.15 Quarto Grado ATTUALITÀ. Il programma con Barbara De Rossi giunge all’ultima puntata. In primo piano la storia di Noemi Ciceri, 37 anni, uccisa a Viareggio dal suo compagno di una vita FICTION. I Nuzzo, convinti che VARIETÀ. Terza puntata in com- ATTUALITÀ. dietro la morte di Nico ci sia Pinuccio organizzano un agguato. Benevento, intanto, scopre che la droga destinata ai Marruso è a Milano pagnia di Diego Abatantuono, affiancatodall’attriceChiaraFrancini. Come di consueto, i 40 comici che si alternano sul palco sono il cuore pulsante dello show 23.10 I dieci comandamenti Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.05 Tg 3 Chi è di scena 1.20 Appuntamento al cinema 23.30 Supercinema Il rotocalco d’informazione cinematografica 0.00 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 0.30 Striscia la notizia Varietà satirico 0.00 True Justice Serie 1.50 Grande Fratello - Live Reality show 2.10 Sport Mediaset 2.35 Studio aperto La giornata 3.05 Hercules Telefilm VERO TV TV&TV can. 55 18.15 Tg Family 18.30 Vendetta d’amore Telenovela 19.30 Padre coraje TN 20.25 Tg News 20.30 Perla nera TN 21.30 Piatti unici a basso indice glicemico 21.45 I cuochi pasticcioni ALESSANDRA COMAZZI «M amma, non volevo diventare come te e lo sono diventata. D’altronde, tu eri l’unico mio modello, mi insegnavi cose come superare una perquisizione restando una signora». «Mamma, si chiamano alcolisti anonimi, non alcolisti dillo a chiunque». «Mamma: ti ho visto con i miei occhi leccare le briciole di cocaina sulla moquette». Risposta: «La parsimonia non è mai stata un difetto». Non è una serie sull’amore materno, è piuttosto una mamma (anzi, due: Anna Faris, la giovane, che nel telefilm ha già due figli, e la meno giovane, Allison Janney, che ha lei) tipo Profumi e balocchi, quella che «mormora la bambina, mentre pieni di pianto ha gli occhi: alla tua piccolina non compri mai balocchi, mamma tu compri soltanto profumi per te». La trasgressione della mamma cattiva si perde nella notte dei tempi, a partire dalla Giocasta che sposa, ancorché inconsapevolmente, il figlio Edipo. Di fronte a tragedie come le greche, ci fanno un baffo i drammucci di Mom, in onda su Joi, Mediaset Premium, il venerdì. Variety dice che l’autodistruzione si evita con una risata. Ma anche con una bella cura disintossicante. La sit-com è firmata da Chuck Lorre, lo stesso del grande Big Bang Theory. Resta svelta, carina, piacevole, un’oasi che ci fa rifuggire dai buoni sentimenti. O forse, dopo qualche finta, ce li riconsegna più forti che pria. Rete 4 Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi torna sul giallo di Garlasco con un’intervista alla madre di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella propria abitazione il 13 agosto 2007 0.05 Basic Instinct Film (thriller, 1992) con Sharon Stone, Michael Douglas, George Dzundza. Regia di Paul Verhoeven ★★ 2.25 Il sole buio Film 4.30 Ieri e Oggi in Tv Special TV2000 18.50 19.50 19.55 20.00 20.30 20.55 21.20 23.20 La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 6.55 Movie Flash 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità 21.10 Crozza nel paese delle meraviglie VARIETÀ. Nuova puntata del one-man show interpretato da Maurizio Crozza. Protagonista, come sempre, la stretta attualità del nostro Paese 22.40 Bersaglio Mobile Attualità Conduce Enrico Mentana 0.30 Tg La7 Night Desk 1.35 Movie Flash 1.40 Otto e mezzo Attualità REAL TIME Il Tempo Vola? Gocce di Miele Storie da Lourdes Rosario da Lourdes Nel cuore dei giorni Tg Tg La Canzone di Noi La Gara Effetto Notte DMAX 17.40 Amici di Maria De Filippi Varietà 18.40 Molto bene 19.40 Il boss delle torte 20.10 Best Bakery Varietà 21.10 Bake Off UK 22.10 Bakery Boss: SOS Buddy Documentari 23.05 Il re del cioccolato Documentari 17.45 Top Gear 18.35 A caccia di auto 19.30 Cacciatori di tesori 20.20 Banco dei pugni 21.10 Ci sei o ci fai? 22.00 Breaking Magic 22.50 Cacciatori di fantasmi 23.40 Banco dei pugni 0.35 Airport Security film / intrattenimento 17.10 I tartassati Fabrizi, maresciallo di Finanza, vorrebbe incastrare l’evasore cavalier Totò SKY CLASSICS 17.20 Magic Mike Channing Tatum nei panni di un giovane spogliarellista in cerca di fortuna SKY PASSION digitale terrestre 9.50 La grande ruota La saga di una famiglia austriaca tra le due guerre. Di Geza von Radvanyi IRIS 10.25 Private Pratice RAI 4 10.45 Noi tre RAI MOVIE 11.10 Brothers And Sisters RAI 4 11.50 Streghe RAI 4 11.55 The Tracker - La Guida IRIS 12.15 Il giorno della civetta Franco Nero indaga sulla scomparsa di un uomo, testimone di un omicidio mafioso RAI Private Pratice RAI 4 15.00 Brothers And Sisters RAI 4 15.40 90210 RAI 4 15.45 Mariti in affitto Maria Grazia Cucinotta, stanca di aspettare, va a cercare il marito a New York IRIS 15.50 Pioggia di fuoco Una pioggia di meteoriti semina panico e distruzione nella città di Cottonwood RAI MOVIE 16.20 Veronica Mars RAI 4 17.10 Robin Hood RAI 4 17.30 Rai News - Giorno RAI MOVIE MOVIE 13.20 Flashpoint RAI 4 13.50 Il consigliori Giovane avvocato, Tomas Milian è figlioccio e consigliori di un boss di LA IRIS 14.05 Rai Player RAI MOVIE 14.15 La donna perfetta Nicole Kidman, sposata con Matthew Broderick, fa amicizia con una scrittrice RAI A mezzanotte va la ronda del piacere Sul banco degli accusati per tentato omicidio, due coppie a confronto IRIS 17.35 Rai Player RAI MOVIE 17.45 Pirati Walter Matthau e il mozzo Ranan naufragano e vengono raccolti da un galeone RAI MOVIE MOVIE 14.35 Dr. House - Medical division JOI 14.50 Rescue Special Operations PREMIUM ACTION 15.40 Chicago Fire PREMIUM ACTION 16.05 Il riccio Due personaggi in incognito si incontrano solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu PREMIUM CINEMA 16.10 Una mamma per amica MYA 16.15 Fairly Legal JOI 16.20 Se mi lasci ti cancello La fidanzata di Jim Carrey si è fatta cancellare dalla memoria il loro rapporto PREMIUM UNIVERSAL 16.25 Cult PREMIUM ACTION 16.55 Textuality - Sms D’amore MYA 17.15 Smallville PREMIUM ACTION 17.50 Un Mostro a Parigi 17.55 17.59 PREMIUM CINEMA Friends JOI Chicago Fire PREMIUM ACTION 18.15 Una moglie Peter Falk, capo cantiere, ama sua moglie ma la trascura. Di John Cassavetes PREMIUM UNIVERSAL 18.20 Big Bang Theory JOI 18.45 Hart Of Dixie MYA 18.50 Due Uomini e 1/2 JOI Cult PREMIUM ACTION 19.10 Are You There, Chelsea? JOI 19.25 Nel Paese delle Creature Selvagge PREMIUM CINEMA 19.30 Parenthood MYA 19.35 Psych JOI Rescue Special 18.00 Streghe RAI 4 19.30 A-team IRIS 19.40 Tutti a squola RAI MOVIE Xena RAI 4 20.15 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.05 L’Ultimo Boy Scout Missione Sopravvivere IRIS 21.10 The Moth Diaries RAI 4 21.15 Sex List - Omicidio a tre Un giovane contabile incontra una misteriosa bionda. Con Ewan McGregor RAI MOVIE 23.00 Precious RAI MOVIE 23.45 In the Name of the King La vita di un contadino cambia quando i pericolosi Krug arrivano a Stonebridge IRIS 0.20 The descent RAI 4 0.40 Dexter RAI 4 0.55 Rai News - Notte RAI MOVIE 1.00 ANICA Appuntamento al cinema RAI MOVIE 1.05 Cinemag Ieri Oggi Domani RAI MOVIE Operations PREMIUM ACTION 20.25 Chicago Fire PREMIUM ACTION 21.15 Mom JOI Er-Medici In Prima Linea MYA I Signori della Fuga PREMIUM ACTION Anna Karenina PREMIUM CINEMA Sahara PREMIUM UNIVERSAL 22.05 Big Bang Theory JOI Parenthood MYA Grimm PREMIUM ACTION 22.55 Almost Human PREMIUM ACTION 22.59 Chuck JOI Nip’n Tuck MYA 23.25 Tango & Cash I poliziotti Tango e Cash costretti a lavorare insieme contro i narcotrafficanti PREMIUM UNIVERSAL 17.25 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME Noi siamo infinito Il difficile percorso di Charlie, adolescente segnato da un passato doloroso SKY CINEMA 1 17.30 Fan Trek DISCOVERY La mia vita fino ad oggi SKY PASSION 19.20 Il pescatore di sogni SKY HITS 19.25 Furia cieca SKY MAX 19.50 In Cucina con GialloZafferano FOX LIFE 20.00 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL FOX CRIME Castle FOX LIFE Airbus 380 DISCOVERY SCIENCE MythBusters DISCOVERY CHANNEL 20.05 Criminal minds 20.15 Quattro matrimoni in Italia FOX LIFE Sky Cine News Samuel Jackson SKY CINEMA 1 MAX 17.40 Madagascar 3: Ricercati in Europa Alex, Marty, Melman e Gloria in un viaggio che li condurrà nella città di New Yo Hook - Capitan Uncino Peter Pan (Robin Williams), ormai adulto, ha dimenticato il mondo magico SKY CINEMA FAMILY SKY HITS 18.00 Una mamma per amica FOX LIFE DISCOVERY CHANNEL 18.15 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 18.50 Sex & the City FOX LIFE 19.00 Un borghese piccolo piccolo All’impiegato ministeriale Alberto Sordi viene ucciso il figlio: vuole vendetta SKY CLASSICS SKY CINEMA 1 21.00 SCIENCE 17.35 Sex Crimes - Giochi pericolosi Florida: il professor Matt Dillon viene accusato di stupro dalla sua allieva SKY 18.10 Fast n Loud 19.10 N.C.I.S. FOX CRIME 19.15 Inkheart - La leggenda di Cuore d’inchiostro Sirene Cher è una mamma single, Winona Ryder la figlia maggiore e Bob Hoskins il vicino SKY CLASSICS Giustizia imperfetta SKY PASSION Venerdì 13 SKY MAX 21.10 Una bugia di troppo Eddie Murphy è un agente letterario che riesce a concludere ogni affare SKY HITS Kill Bill - Volume 1 Uma Thurman, vittima di una imboscata durante le nozze, perde marito e figlio SKY CINEMA 1 21.35 Come è fatto DISCOVERY SCIENCE 21.50 C.S.I. FOX CRIME 22.00 Finding Bigfoot: cacciatori di mostri DISCOVERY CHANNEL 22.40 Cooper: un angelo inaspettato SKY PASSION 22.45 The Following FOX CRIME La fredda luce del giorno SKY HITS Red Lights SKY MAX 22.55 Stregata dalla luna La vedova Cher è già impegnata ma si innamora del cognato Nicolas Cage SKY CLASSICS 23.00 Segnali dal futuro con James Woods DISCOVERY SCIENCE 23.05 Facciamola finita SKY CINEMA 1 23.25 Zampa 2 - I cuccioli di Natale Quando Mamma Natale parte per Pineville i cuccioli di Zampa saltano sulla slitta SKY CINEMA FAMILY 23.40 Criminal minds FOX CRIME 23.55 Fantasmi DISCOVERY SCIENCE 0.15 Sognando l’Africa L’aristocratica veneziana Kuki lascia la vita comoda e parte per il Kenia SKY PASSION 34 STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 SPORT La partita 0 Juventus 1 Olympique Lione Juventus (4-3-1-2) (3-5-2) Lopes 6,5; Tolisso 6, Konè 6,5, Umtiti 6, Bedimo 5,5; Ferri 6,5, Gonalons 5,5, Mvuemba 5; Malbranque 6 (41’ st Fekir); Briand 5,5 (44’ st Njiè sv), Lacazette 5 (30’st Gomis sv) Buffon 7; Caceres 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6; Isla 5,5 (33’ st Lichtsteiner sv), Pogba 5, Pirlo 5,5, Marchisio 6, Asamoah 6; Tevez 5,5 (10’ st Vucinic 5,5), Osvaldo 4 (17’ st Giovinco 6) ALL. Garde 6 ALL. Conte 6 Sono due le variabili della prima giornata dei quarti di Coppa Davis fra Italia e Gran Bretagna a Napoli: la pioggia, attesa anche per oggi, e le condizioni di Andy Murray, il n.1 britannico (8 Atp) colpito da un leggero attacco virale. Alle 11,30 il primo singolare fra Fabio Fognini, fresco n. 13 ma reduce da un infortunio al petto, e James Ward (insieme all’azzurro nella foto, n. EUROPA LEAGUE, L’ANDATA DEI QUARTI Vucinic sbaglia poi risolve Bonucci Olympique Lione Coppa Davis, da oggi Italia-Gran Bretagna Quasi fatta LaJuvepassaaLionenegliultimiminuti:semifinaleinvista Primotemposofferto,cambiodipassograzieallesostituzioni Tanti rischi ma ci siamo messi a posto nell’intervallo Senza urla Bonucci, difensore Juve RETE: st 40’ Bonucci AMMONITI: Tolisso, Vucinic SPETTATORI: 40 mila circa 6’pt Chance di testa Occasione per la Juve. Osvaldo difende la palla davanti alla porta e sul rimpallo Tevez mette fuori di poco con un colpo di testa. 26’pt Briand spreca 29’pt Brivido Apache 7’st L’analisi ARBITRO: Collum 6,5 INVIATO A LIONE H Salvataggio di Buffon che devia in angolo il tiro di Malbranque e sul corner Briand sbaglia un’occasione clamorosa davanti alla porta. Splendido lancio smarcante di Pirlo per Tevez che arriva a toccare la palla, ma Lopes in uscita gli chiude lo specchio della porta negandogli il gol. Chi sale Ferri 6,5 Parata di Buffon Pirlo commette un fallo a 30 metri dalla porta e viene ammonito. Pericolosa punizione di sinistro di Umtiti, che Buffon devia in calcio d’angolo. E Chi scende 14’st Lacazette 5 Forcing bianconero Punizione di Pirlo, Briand rischia l’autogol di testa. Sei minuti più tardi, Giovinco inventa e Asamoah sfiora il palo. Subito dopo, chance per Chiellini e Isla. T 14 Vittorie Il gol di Bonucci: palla sotto la traversa 40’st Jolly in mischia Gol di Bonucci, che sfrutta una mischia da angolo (tiro ribattuto di Pogba) e infila Lopes. Un minuto prima, clamoroso errore di Vucinic davanti alla porta. ghilterra per smarrire il talento: finora non si è visto l’Osvaldo a vinto la Juve del che risolveva certe partite della passato. Quella che Roma e si dovrebbe capire il in una serata diffi- perchè. L’esigenza di rimettere cile ha dato il me- Pirlo al timone si vedeva intorno glio quando sono alla mezz’ora in uno dei rari moandati in campo Vucinic e Gio- menti in cui l’ex milanista ha savinco, anche se il merito non puto, muovendosi, smarcarsi di esclusivamente loro. L’1-0 rac- tre metri. È bastato perché Pircattato nel finale allevia le pre- lo, quasi senza vedere dove fosoccupazioni per il ritorno ma se Tevez lo pescasse in corsa, non cancella le ombre per quan- lanciato verso la porta di Lopes to si è visto nel primo tempo che usciva bene a intercettarne contro una squadra che fu gran- il tocco. Era l’unico lampo, nelde ma ieri, ampiamente rabber- l’intero primo tempo, della Juve ciata e con un atteggiamento da che abbiamo imparato a conoprovinciale, non valeva molto scere. Il resto si condensava nel più di certe squadre di metà colpo di testa di Tevez che usciclassifica del nostro campiona- va di poco in una mezza mischia to. Insomma il Limentre il Lione in one visto in CopIN DIFFICOLTÀ un minuto costrupa ha proposto il le uniche due Bloccato Pirlo, il gioco iva tipo di gioco e di occasioni, la prinon ha sbocchi ma sventata da difficoltà che si presenteranno ai E l’attacco resta isolato Buffon, la seconbianconeri nelle da sprecata da prossime partite di campionato Briand, preferito per oscure rae il piglio, allora, dovrà essere gioni a Gomis, uno dei pochi che diverso. In più si aggiunge l’in- i bianconeri temevano. Nella rifortunio a Tevez, uscito dopo 10’ presa i francesi capivano che del secondo tempo e corso negli l’orco era rimasto nelle favole e spogliatoi senza passare dalla prendevano coraggio: la finivapanchina, segno che qualcosa no con il catenaccio camuffato, non andava. Certo, se la Coppa accennavano al forcing nei priavesse portato via a Conte l’uo- mi minuti, appena un’ideina, ma mo più importante dell’attacco vivacizzavano la partita. Ne questa trasferta si rivelerebbe guadagnava la Juve che aveva davvero disgraziata. La Juve è più spazio, aumentava l’aggresstata imbarazzante nel non tro- sività e creava pericoli: dopo vare mai in 45 minuti il filo del tanto spreco arrivava la rete ligioco. È bastato piazzare Mal- beratoria di Bonucci. branque a uomo su Pirlo perchè i bianconeri non sapessero quali pesci pigliare: eppure quella marcatura non è insolita nè rivoluzionaria e dopo tre anni si dovrebbe aver trovato una quaSpagnole ko dra nell’alternativa. Se l’unica fonte diventano i lanci dritti (e QUARTI DI FINALE - IERI fuori misura) di Bonucci da cin(ritorno 10 aprile) AND quanta metri con gli avversari Az Alkmaar raggrumati nella loro metà 0 (Ola) campo, la filosofia che ha ispirato Conte e che in Italia ha proBenfica dotto successi e complimenti va 1 (Por) a farsi benedire: così giocava anche Ranieri. Eppure quello Olympique Lione era lo schema di una squadra 0 (Fra) che faceva poco movimento a centrocampo con Pogba e Marchisio e che veniva chiusa sulle 1 JUVENTUS fasce molto prima di andare al cross. Mai palla bassa, mai la riBasilea cerca di sfondare per vie latera3 (Svi) li. Tevez e Osvaldo prendevano la palla una volta su dieci e non Valencia soltanto per colpa loro. Tevez 0 (Spa) provava a sfondare centralmente, Osvaldo era semplicemente Porto inutile e il povero guardalinee 1 (Por) faceva ginnastica con lo sbandierare i suoi fuorigioco. E’ cuSiviglia 0 rioso come all’italo-argentino (Spa) sia bastato restare 6 mesi in InMARCO ANSALDO Il bilancio della Juve in 23 gare contro squadre francesi: le ha sempre eliminate (10 su 10) arrivando sempre in finale L’esultanza di Leonardo Bonucci, 26 anni, al 7° gol con la Juve Brasile 2014, lavori in ritardo Mondiali,allarmeFifa:«Nonsiamopronti» 1 Piove sul bagnato in Brasi- le a poco più di due mesi dall’inizio del Mondiale. I lavori sono in ritardo e non è solo l’allagamento dell’Arena Pantanal di Cuiabà a testimoniarlo, anche se l’evento-test per l’inaugurazione dell’impianto non è stato un successo: il sistema di drenaggio delle acque piovane attorno allo stadio non ha funzionato, con il risultato che poco prima del match di Copa do Brasil tra Mixto e Santos si sono allagate tutte le vie d’accesso. Si riproverà il 26 aprile. A preoccupare la Fifa sono però soprattutto l’Itaquerao di San Paolo, dove il 12 giugno si giocherà (o si dovrebbe giocare) la partita inaugurale del torneo, e il Beira Rio di Porto Alegre. «Non siamo ancora pronti - ha ammesso ieri dal Sudafrica Jerome Valcke, segretario ge- I lavori allo stadio di S. Paolo nerale della Fifa -: ci sono due stadi in cui bisogna lavorare». A San Paolo, in particolare, la situazione sembra critica, anche dal punto di vista della sicurezza: la morte di un altro operaio durante i lavori, avvenuta nello scorso weekend, ha bloccato le opere. «Spostare la gara inaugurale? Non ci possono essere ritardi - così Valcke -: abbiamo un calendario che arriva fino al 13 luglio e va rispettato». LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Oggi in Tv 161), a seguire Andreas Seppi (n. 34) contro Murray, «I valori in campo e il fatto di giocare in casa sulla terra ci danno un piccolo vantaggio - dice il ct azzurro Barazzutti - ci sono due singolari dove siamo favoriti, quelli di Murray sono più complicati. Il doppio è il punto più equilibrato ma forse siamo più forti». Domani il doppio, dalle 14, domenica i singolari rovesciati dalle 11,30, diretta tv su SuperTennis (canale 224 di Sky e 64 del digitale terrestre). 12,45 F1. Gp Bahrain, prove libere Sky F1-Rai Sport 2 13,00 Sport Mediaset Italia 1 14,00 Sport Mediaset Italia 2 14,30 Tg sport Rai Sport 1 16,30 Pomeriggio da campioni Rai Sport 1 16,45 F1. Gp Bahrain, prove libere Sky F1-Rai Sport 2 Pagelle BUFFON Riflesso da videogame per chiudere l’angolo a Malbranque, che gli aveva tirato a bruciapelo, e mica piano. Nella ripresa, ottimo piazzamento e balzo per arrivare sulla punizione a giro di Umtiti, che sarebbe comunque uscita. 6,5 CACERES L’Isla che non c’è (nel primo tempo) lo costringe a una navigazione solitaria, ma se la cava piuttosto bene. Claudio Marchisio CENTROCAMPISTA 6,5 BONUCCI La marcatura a uomo su Pirlo lo promuove regista a tempo 5 Dall’impaccio nelle movenze, avrà mangiato in tutte e quattro le brasserie di Paul Bocuse, gran chef della città: mai pericoloso. 6 ASAMOAH 6 CHIELLINI 5,5 4 OSVALDO 5,5 5,5 TEVEZ ISLA Con la presenza da titolare numero 14, Conte gli dà nuovamente fiducia: la ripaga solo in parte, nella ripresa (dal 33’ st LICHTSTEINER SV). POGBA con colpi presi e dati. PIRLO Onorando l’assonanza con i diavoli danteschi, Malbranque gli rende la partita un Inferno, oscurandogli molte ricezioni e di conseguenza molte giocate. L’unica volta che si smarca, mette Tevez davanti alla porta, del Paradiso. 6 MARCHISIO Ferri è un tipetto tosto, per questo ne esce un duello medievale, Tostissimo in copertura, sugli scatti di Briand. Formato Napoli, senza pigliarne una (dal 17’ st GIOVINCO 6: entra e crea diversi pericoli). La palla buona gli capita alla mezz’ora del primo tempo, ma l’attaccante argentino riesce solo a metterci la punta del piede. E poco altro (dal 10’ st VUCINIC 5,5: si mangia un gol). [M. NER.] Tevez, al tabù Europa si aggiunge l’infortunio Personaggio i Protagonista SYNCSTUDIO DALL’INVIATO A LIONE pieno, quando solitamente esercita part-time: dovendo abusare del lancione, sbaglia inquadratura troppe volte. Ma centra la porta per il gol vittoria, rifacendosi. Contro nemici dinamici, gli toccano più le corse che i salti, ma fa comunque il suo lavoro. Preziosa chiusura nel finale. MASSIMILIANO N EROZZI INVIATO A LIONE N on sarà un’ossessione, come Carlitos Tevez ripeteva anche alla vigilia, ma il suo digiuno di gol in Europa sta diventando una maledizione, se ieri sera a Lione, il conto è arrivato a 1710 minuti. Al cambio di una magnifica carriera fanno cinque anni tondi, 24 partite, e tre maglie, Manchester United, City, Juventus. Il cronometro della SERATA SFORTUNATA L’argentino ancora a secco esce al 55’ per un problema muscolare alla coscia solitudine si avviò la notte del 7 aprile 2009 a Old Trafford, quando segnò in Champions. Da lì a qui, terra di Europa League, zero. E per un attaccante, è un dettaglio che con il tempo si fa tutto. La faccenda sta virando alla maledizione pure perché Tevez s’è fatto male, inseguendo un gol, e come senno? Era l’avvio di se- condo tempo, quando ha ricorso un pallone e tirato, come istinto e mestiere impongono: però s’è subito accesa la spia dei muscoli, visto che immediatamente si è toccato l’interno della coscia sinistra. Ha fatto segno alla panchina, e un minuto e mezzo dopo è uscito, scuotendo le testa e filando negli spogliatoi dello 35 17,55 Tg sport Raidue 19,30 Pallanuoto. Posillipo-Brescia Rai Sport 2 19,30 Goal Deejay Europa Sky Sport 1 20,30 Calcio. Palermo-Avellino Premium Calcio 20,55 Tuffi. Camp. italiani, finali Rai Sport 2 21,00 Golf. Us Pga Tour Sky Sport 3 21,55 Calcio. Mondiali U17 femminili Rai Sport 1 3,30 Basket Nba. Houston-Oklahoma Sky Sport 2 Buffon fondamentale, per Marchisio un duello medievale 7 . Bloccato Carlos Tevez, 30 anni, alla prima stagione in bianconero dopo 5 anni a Manchester stade de Gerland. «A infortuni, tra noi e loro è una bella lotta», aveva cercato di sdrammatizzare l’altro giorno Antonio Conte, perché anche il Lione ha l’infermeria stipata: beh, ieri la Juve ha vinto anche questa partita degli acciacchi, cosa di cui avrebbe ovviamente preferito fare a meno. E dire che Tevez, la sua buona occasione l’aveva pure avuta, già nel primo tempo, quando Pirlo l’aveva lanciato verso il portiere nemico, a tutta velocità: solo che il pallone era viaggiato lievemente lungo, e l’Apache c’era arrivato solo con la punta del piede. Sufficiente per indirizzarlo verso il bersaglio, ma non per superare Anthony Lopes, sveglio a fiondarsi in uscita, e a deviare. Ci aveva provato anche in apertura, dopo neppure dieci minuti, quando aveva spedito di poco a lato il colpo di testa, e gli era sfuggita una brutta espressione. Come dire: ma questa non entra mai. La Juve s’augura che Tevez possa riprovarci al più presto, perché vorrebbe dire che l’infortunio non è nulla: la diagnosi, si saprà invece solo oggi. Prima della partita l’ad Beppe Marotta era ovviamente tranquillo, sulla continuazione della stagione: «La preoccupazione è zero». Aspettando il referto di Tevez, a tarda sera un po’ di più ce n’era. T1 CV PR T2 36 .Sport . Retroscena TIZIANA CAIRATI MILANO I 2 Miliardi È il patrimonio di Peter Lim (in dollari) secondo la stima della rivista Forbes l Milan vola in Oriente. Un viaggio che potrebbe essere molto proficuo per le casse rossonere. Il Milan non si sposta da solo, ma è accompagnato da Jorge Mendes, amico e socio di Peter Lim, miliardario sesLa quota che il Milan è santenne di Singapore appasdisposto a cedere. Si cerca sionato di calcio e investimenin ogni caso un socio ti. La presenza del manager per il nuovo stadio portoghese a San Siro per la partita della squadra di See- Peter Lim, 60 anni, è stato a San Siro per vedere Milan-Chievo dorf contro il Chievo non è passata inosservata. Quella di Lim, quasi. Non del tutto, però. Perché due uomini d’affari al Meazza fanno pensare, soprattutto se quello asiatico da poco ha tentato di acquistare il Valencia in gravissime difficoltà economiche (300 milioni di euro di debito). Ma in questo caso gli spagnoli c’entrano poco, perché a Milano Mendes e Lim sono venuti per un primo approccio con il Milan e i vertici rossoneri, da mesi alla ricerca di un partner per la cessione del 30% del club o, in alternativa, di un socio che finanzi la costruzione del nuovo stadio. per incontrare e discutere il di Singapore (agosto 2013). Un comprare il Valencia, il LiverTutto, è ovvio, dovrà pas- rinnovo con lo sponsor Fly patrimonio personale derivan- pool, l’Atletico Madrid e il Midsare attraverso la Fininvest. Emirates. Il ritorno è previsto te principalmente dal campo dlesbrough, è socio di Mendes La possibile operazione è allo per venerdì 11. immobiliare. Ma Lim, appas- di Meriton Capital Limited, fonstato embrionale, ma svolte Poi, più avanti, è già in agen- sionato di sport, è anche pro- do di investimenti che all’inizio di febbraio ha acepocali potrebda un nuovo viag- prietario del bero avvenire TARGATO SINGAPORE gio, direzione 70% della FA- LA FIGLIA DI BERLUSCONI quistato i cartelnei prossimi Ha cercato di comprare Asia. Dove oltre STrack Iskan- Primo passo: domenica lini di Andrè Gomes e Rodrigo mesi. Tutto in alla Cina, lady dar, azienda che Liverpool e Valencia: è Berlusconi po- nel 2016 termi- negli Emirati Arabi per del Benfica, per casa milanista sponsor e nuovi soci complessivi 45 è in movimen- il 10° più ricco del Paese trebbe far tappa nerà un nuovo milioni di euro. to. Così come anche a Singapo- circuito di F1, inDal campo, invece, per il Mil’ad Barbara Berlusconi, che re, patria di Peter Lim. Che, co- dicato come diretto rivale di domenica partirà per gli me riporta la rivista «Forbes», Sepang e Singapore. Anche se lan arriva un’altra brutta notiEmirati Arabi con due tappe ha un patrimonio di più di due l’interesse principale del tyco- zia: lesione alla coscia destra per Essien. Si prevedono 10 precise: Abu Dhabi, per vede- miliardi di dollari, tanto da ren- on resta il calcio. re il Ferrari World, e Dubai, derlo il decimo uomo più ricco Lim, oltre ad aver tentato di giorni di stop. 30 Per cento Barbara vola in Oriente C’è un tycoon asiatico anche per il Milan Lim, socio del manager Mendes, è già stato a S. Siro L’ECLETTICO ARGENTINO PIACEVA GIÀ NEL 2012 Rodriguez è cresciuto Ora il Toro lo vuole Gioca nell’Estudiantes è del Santos: Petrachi l’ha visionato e poi ha trattato coi brasiliani FRANCESCO MANASSERO TORINO Troppo acerbo due anni fa per il salto in Europa ma anche per il campionato brasiliano, dove alla fine approdò senza convincere appieno (di lui si ricorda solo un gran gol di tacco), oggi sembra essere tornato il momento di Pato Rodriguez: l’ultimo nome, ma anche il primo, scritto nell’agenda granata. Il centrocampista ha quasi 24 anni (li farà il 4 maggio: una data non qualunque) e un bagaglio d’esperienza in più da esibire sul «curriculum vitae» spedito a quei club d’Oltreoceano che avevano chiesto informazioni. Tra questi c’era il Torino che, appena tornato in serie A, nel 2012 aveva pensato anche a lui prima di ritirarsi dall’asta a causa di una valutazione ritenuta troppo alta (4 milioni di euro) per un giocatore che in Argentina, pur considerato una grande promessa, era andato ad intermittenza nell’Independiente. Ma gli scenari sono cambiati, per tutti. Pato Rodriguez, dopo solo un anno, ha salutato il Brasileirao ed è tornato nella sua terra, questa volta nell’organico dell’Estudiantes che l’ha ingaggiato in prestito. Rigenerandolo e comple- Rodriguez, 24 anni il 4 maggio tandolo: il ragazzo, nato ala destra o sinistra, si è scoperto pure trequartista. E il club di Urbano Cairo, nel frattempo, è tornato sulle sue tracce. Con una visita in loco, questa volta. Che era stata programmata per visionare altri giocatori (su tutti Rodrigo Aguirre, attaccante del Liverpool Montevideo), ma che invece ha inaspettatamente riaperto un vecchio canale che sembrava chiuso. «Il Toro si era mosso per alcuni obiettivi, poi se ne sono aggiunti altri», è l’unica, piccola, ammissione, di Gianluca Petrachi, fresco reduce dal viaggio in Sudamerica. Quel che è certo è che a Pato Rodriguez è stata riservata più di un’attenzione. Il giocatore è stato visionato live dal direttore sportivo, in compagnia del responsabile degli osservatori dell’America Latina Luciano Zavagno, nella partita Estudiantes-Atletico Rafaela. E poi, i due sono volati in Brasile, a San Paolo, dove tra i tanti club di primo piano c’è pure il Santos, proprietario del cartellino del giocatore (in scadenza nel 2016). Il cerchio si può chiudere, sulla base di un prestito. LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Retroscena STEFANO MANCINI INVIATO A SAKHIR Sport .37 . Schumacher Lamanager:«Cisono segnaliincoraggianti» 1 «Ci sono segnali inco- ambiare le regole? E perché mai?». Lewis Hamilton inarca il sopracciglio quando sente parlare di correttivi, modifiche o qualunque cosa alteri lo status quo della Formula 1. Dopo due pole position e una vittoria, il pilota della Mercedes sa di avere la più grande occasione della vita di rivincere il titolo mondiale. «Quando Schumacher diventava campione cinque volte consecutive, Montezemolo non chiedeva certo di intervenire. E lo stesso con Vettel negli ultimi quattro anni: la Red Bull è stata ben zitta». Adesso che si presenta a lui l’occasione di aprire un ciclo, ecco lo spettro della controriforma. Manco a dirlo, il suo compagno di squadra Nico Rosberg, leader della classifica, è in perfetta sintonia: «Questa nuova Formula 1 è bellissima». Vai da quelli che finora le hanno prese e senti pareri op- «C SPETTATORI IN FUGA Gare noiose e ascolti diminuiti: deluso l’83% dei tifosi di Maranello posti. Fernando Alonso rassicura i rivali: «Se ci dessero un po’ più di benzina, le macchine veloci andrebbero ancora più forte e quelle lente sarebbero un po’ meno lente. Ma non succederà mai che una Marussia o una Catheram vincano una gara». Il filo del ragionamento è: i limiti al consumo hanno fatto crollare le prestazioni e reso raggianti che ci fanno sperare». Lo dice Sabine Kehm, la manager di Michael Schumacher. L’ex pilota tedesco, 45 anni, vincitore di sette mondiali di F1, è ricoverato da tre mesi in coma a Grenoble per le conseguenze di una caduta sugli sci sulle Alpi francesi. Secondo la Bild che riporta la notizia, appena sarà trasportabile Schumacher verrà trasferito in un centro specializzato per il recupero e la riabilitazione di pazienti che hanno subito gravi traumi neurologici. Kehm ha smentito invece la notizia secondo cui la moglie di Schumi Corinna avesse fatto allestire un reparto di terapia intensiva nella villa di famiglia in Svizzera. Ferrari e Red Bull stavano zitte quando vincevano: perché adesso bisognerebbe cambiare? AFP/MARWAN NAAMANI Fernando Alonso, 32 anni: oggi (ore 13-14,30 e 17-18,30) libere in Bahrein (Rai Sport 2 - Sky Sport F1) I piloti bocciano la nuova F1 Alonso: “Siamo troppo lenti” Ferrari e Red Bull spingono per cambiare le regole, resiste la Mercedes le gare più noiose, perché i piloti pensano più a risparmiare carburante che non a tentare sorpassi. Dunque, se si allenta la stretta si aggiunge un pizzico di pepe a uno show che langue. Gli ascolti sono in calo e gli appassionati bocciano le nuove regole (sono saliti all’83 per cento i contrari in un sondaggio su ferrari.com a cui hanno risposto 50 mila persone). Come intervenire? Il boss della F1 Bernie Ecclestone e il presidente della Ferrari Luca Montezemolo hanno discusso mercoledì a Londra di due proposte: gare accorciate di una trentina di chilometri (circa nove minuti in meno) e via il flussometro, così che il consumo istantaneo torni a essere libero, mentre rima- ne il limite dei 100 chili di carburante per completare un Gp. I due incontreranno il numero uno della Fia, Jean Todt. La riunione è in programma domenica mattina nell’autodromo di Sakhir qualche ora prima della gara. Alonso approva: «Piloti come me, Raikkonen o Button hanno provato monoposto molto più veloci e divertenti. Tra il Dopo la copertina di Playboy, Cagnotto, 28 anni, ha presentato la nuova collezione di costumi Arena Nel ’64 l’esordio di papà Giorgio. Per lei già 4 edizioni Intervista Con poco allenamento ha già fatto una gara strepitosa nelle World Series. Non le conviene stare leggera anche a Rio? GIULIA ZONCA TORINO Tania Cagnotto, l’ultima stagione doveva essere di relax e ha vinto 2 argenti mondiali. Quest’anno che vuole fare? 12 Ori Assoluti a Torino Siparteoggi:sfida traleielaMarconi I successi di Tania agli Europei Con 19 medaglie ha superato lo storico record di Dmitri Sautin «Se voglio fare le prossime Olimpiadi, dal 2015 bisogna tornare al lavoro tosto. Del resto queste sono davvero le ultime e bisogna giocarsi tutto. Non ho l’età». A proposito di età, quest’anno suo padre festeggia i 50 anni dallaprimaOlimpiade.50anni della famiglia Cagnotto ai Giochi. Che effetto fa? «Lo prendo ancora alla legge- «L’anniversario mi fa sentire re e vedo se riesco a preserva- ancora di più parte di una store il fisico per ria. Sono orgoRio». AFFARI DI FAMIGLIA gliosa e contenta anche queQuindi ha «Questo mondo resta che st’anno, con gli deciso di tiun circolo chiuso Assoluti che rare fino al ed è un vero peccato» stanno per inizia2016? «Se il fisico e la re, faccio tappa a testa mi reggono sì. Barcellona Torino dove papà ha debuttaè stata decisiva. Sono rinata e to». ho ricaricato le batterie dopo La Rai ha dedicato un docula delusione di Londra. Quementario all’anniversario, st’estate ci sono gli Europei e «Chiedi chi erano Dibiasi & Cavorrei arrivarci bene senza gnotto». Ha scoperto qualcospendere troppe energie». sa di nuovo? Dopo 19 medaglie continen- «Mi ha fatto impressione sentitali gli Europei le interessano re le interviste di mia madre a 13 anni e riconoscere la mia voancora? Maria Marconi 29 anni 1 Da oggi fino a domenica si svolgeranno a Torino i campionati nazionali di tuffi. Le gare sono valide come prima selezione nazionale per gli Europei di Berlino (18-24 agosto). Si apre stamattina (dalle 9,30) con le eliminatorie dei 3 metri femminili e quelle della piattaforma maschile. Finali nel pomeriggio (dalle 17). Gare in differita su Rai Sport 2. Le lotte più accesaranno in campo maschiledai 3m dove gli sfidanti sono più numerosi ed i posti sono 2 per specialità. In campo femminile sfida tra Cagnotto e Maria marconi (foto). more di m.», così il campione in carica ha definito il sibilo dei motori turbo. Il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo si è preso una squalifica in Australia perché il flussometro non funzionava. In pratica, il suo consumo istantaneo sembrava superare il limite. «Abolire il flussometro? Certo, sono favorevolissimo. E intanto mi ridiano il secondo posto che avevo ottenuto a Melbourne», sorride. È probabile che nella trattativa rientri anche il processo d’appello su questa vicenda. Per cambiare le regole con effetto immediato serve il voto unanime degli undici team. La Mercedes accetterà? «Se non lo farà, vincerà un campionato con gli spettatori in fuga» dice una fonte anonima nel paddock. La trattativa è appena cominciata. www.lastampa.it/mancini Glamour “I Cagnotto e 50 anni di tuffi: mi sono venuti i brividi” Ora Tania vuole altri Giochi «Certo. E poi ci sarà nuova concorrenza, anche interna: vedo una Maria Marconi agguerrita». miglior giro di domenica scorsa in Malesia e la pole position di Vettel del 2011 passano 9 secondi. Troppo». Inutile chiedere a Kimi Raikkonen di prendere posizione: «Io sono un pilota e devo solo cercare di andare forte. Le regole le fanno altri». Sebastian Vettel segue la linea della Red Bull, che ha minacciato di lasciare la F1. «Ru- Lewis Hamilton, pilota Mercedes ce. Mi sono sentita dentro quelle immagini in bianco e nero e ho avuto i brividi per l’emozione». Però intanto ha un po’ accantonato papà come allenatore. «Non proprio, è sempre lì. Solo che dopo i Giochi di Londra ho iniziato a collaborare anche con Oscar Bertone che mi seguirà ancora di più nel prossimo biennio. Funziona e papà non ha certo fatto resistenza». Aveva voglia di cambiare anche lui? sbagliata. Io ho iniziato divertendomi ed è un aspetto della preparazione che non ho mai perso, altrimenti avrei smesso». Agli ultimi Mondiali è quasi riuscita a battere una cinese. Nonècheperlaprossimasfida si indeboliscono un po’? «La migliore si è ritirata, ma resta una scuola impeccabile. Tocca a noi diventare più forti e sto provando un nuovo tuffo proprio per alzare il livello». E ha 28 anni ce la può fare? «Non lo so, ma questo mondo è così piccolo che in ogni caso ci si frequenta comunque». «Nei tuffi l’esperienza un po’ conta. Faccio valere la maturità». In anni di medaglie la sua specialità non si è allargata? LasuacompagnadisincroDallapè si è sposata. E lei? «È dura, restiamo un circolo chiuso ed è un peccato. Credo che ci sia ancora la percezione «C’è tempo. Volevate un’altra Olimpiade e ho dovuto rimandare». In breve Calcio, la Fifa Indagine sul Real 1 Dopo il Barça ci sarebbero anche Real e Atletico Madrid nel mirino Fifa per irregolarità nei tesseramenti degli under 18. Lo sostiene il giornale spagnolo Marca. Psg, l’infortunio Ibra, stop di un mese? 1 Zlatan Ibrahimovic, infortunatosi in Champions contro il Chelsea, potrebbe stare fuori un mese per un infortunio muscolare. Serie B, stasera l’anticipo C’è Palermo-Avellino 1 Serie B, stasera alle 20,30 (Sky sport 1, Premium Calcio) Palermo-Avellino. Disciplinare: 1 punto di penalità a Siena e Cesena per irregolarità amministrative. Ex giocatore del Foggia Suicida Scalingi 1 Massimo Scalingi, 53 anni ex del Foggia di Zeman (era nella rosa in serie B) e del Lanciano, si è tolto la vita. Scalingi, attuale giocatore-allenatore del Castelfrentano, si è impiccato nella casa dove viveva: pare soffrisse di depressione anche per il fallimento di due matrimoni. Ciclismo, La Panne Vince Van Keirsbulck 1 Guillaume Van Keirsbulck (Omega PharmaQuick Step) ha vinto la Tre Giorni di La Panne. T1 CV PR T2 VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 38 Più Valore alla Tua Casa Più Valore al Tuo Denaro con le nuove Detrazioni Fiscali E’ ora in vigore la Detrazione fiscale IRPEF del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica. Legge n° 147 del 27.12.2013 (Legge di Stabilità). Informazioni e Assistenza in sede. E’ ora in vigore la Detrazione fiscale IRPEF del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Legge n° 147 del 27.12.2013 (Legge di Stabilità). Informazioni e Assistenza in sede. Perché rimandare? Legnocasa da quasi 40 anni è il riferimento per Qualità, Vastità di scelta, Esperienza, Professionalità. · Porte · Finestre · Scale . Portoncini ingresso · Portoncini blindati . Serramenti · Armadi a muro · Cabine armadio · Basculanti · Rivestimenti · Pavimenti · Boiserie e l i r p A 6 a c i n Dome o r a g r o B i d ordinaria Sede Apertura Stra resso Libero g In 9 -1 4 1 / 2 -1 9 : orario Finanziamenti Tasso Zero reale BORGARO TORINESE via Lanzo 179 Tel. 011.4500816 Fax 011.4701725 orario: lunedì - venerdì 8-12/14 -19 sabato 8-12/15-19 Legnocasa è anche a AOSTA S. CHRISTOPHE Località Grand Chemin, 61 Tel. 0165.261020 Fax 0165.362462 orario: lunedì - venerdì 10 -12/14 -18 sabato su appuntamento www.legnocasa.it 39 DENUNCIA DELLA CISL SCUOLA IN PIEMONTE ad azioni reali. Il Piemonte è tra le regioni più penalizzate, con riflessi sull’occupazione e sul buon funzionamento degli istituti». Per Teresa Olivieri, segretaria Cisl Scuola Torino-Canavese: «Dei 180 posti mancanti, 80 sono in provincia di Torino. Se questa dovesse essere la situazione definitiva assisteremmo alla riduzione del tempo pieno, all’aumento del numero di alunni per classe, con riduzione della qualità e delle politiche per la sicurezza». [M. T. M.] “Tremila studenti in più e 180 docenti in meno” Il Miur ha pubblicato le tabelle degli organici dei docenti per il 2014-2015 e a fronte di una crescita di circa 3.000 alunni, al Piemonte verrebbero riconosciuti 66 posti in più in organico di diritto. In realtà - denuncia la Cisl Scuola - fatti IL TEMPO IN CITTÀ Ieri Un anno fa MIN (˚C) 11 11 6.7 MAX Oggi 16 17 10.5 Diario LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 i conti con i posti autorizzati lo scorso anno, all’appello mancano 180 docenti, il 45% dei quali in provincia di Torino. «Gli annunci del ministro – dice la segretaria regionale Maria Grazia Penna – di investire sulla scuola non corrispondono T1 T2 RUDY OROLOGI COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 TORINO Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] Addio Provincia a gennaio nasce la città metropolitana La Camera approva la riforma Delrio ecco cosa succede Alessandro Mondo A PAGINA 47 “Bloccai Stamina Vannoni voleva soltanto i soldi” L’INCHIESTA SUL CONSIGLIO REGIONALE STRETTA DELLA PROCURA SUGLI INDAGATI PER TRUFFA Rimborsopoli, congelati i conti di 5 consiglieri Mercoledì l’udienza per decidere sui 41 rinvii a giudizio L’ULTIMA RICHIESTA DI UN QUARTIERE CHE TEME L’ARRIVO DELL’ESTATE Quasi 220 mila eu* Blocco. ro bloccati, almeno fino a quando non ci sarà una sentenza. A tanto ammonta la cifra bloccata sui conti correnti bancari di 5 consiglieri indagati. Il 9 aprile udienza sul rinvio a giudizio dei 41 indagati. Ieri la prima udienza Anche Mercedes Bresso sarà tra i testimoni Massimiliano Peggio A PAGINA 43 Paola Italiano A PAGINA 40 Svaligiati gli uffici della Curia MINOTAURO Leini e Volpiano chiedono i danni all’ex sindaco Rubati i computer nelle redazioni dei giornali diocesani Vogliono da Coral un milione e 700 mila Maria Teresa Martinengo A PAG. 49 Bergamini e Legato A PAG. 41 Al ValsusaFest rivive il mito di Bonatti Si proietta «W di Walter» il racconto inedito del grande scalatore Guido Novaria LEGA NORD “Protezione civile anti-movida” Beppe Minello A PAGINA 53 A PAG. 56 La guerra di Brigandì contro Maroni Il leader del Carroccio indagato per calunnia Giaimo e Peggio A PAGINA 43 LA CULTURA COMPAGNIA DELLE PULCI TORINO CORSO FRANCIA 169 USATO CAMERE DA LETTO - DIVANI FRIGORIFERI - MOBILI LAVATRICI - LIBRI - LAMPADARI SGOMBERO CANTINE, ALLOGGI, SOLAI 011 7410119 Il Museo del Cinema vuole l’ascensore L’obiettivo sono gli incassi dei turisti che salgono sulla Mole Letizia Tortello A PAGINA 49 Cara Torino LUIGI LA SPINA Se Gtt diventa un affare di partito P erché continuano a prenderci in giro? Perchè non smettono di fingere di voler far entrare i privati nel gruppo dei trasporti torinesi, quando è chiaro che nessun imprenditore, se non con fini extraeconomici, è disposto, per di più al giorno d’oggi, a mettere mano al portafoglio per partecipare alla proprietà di un’azienda dove, in pratica, non avrebbe alcun potere, dove le condizioni alle quali dovrebbe sottostare gli impedirebbero di cambiare alcunché? Non ci volevano certo doti profetiche per prevedere quale sarebbe stata la sorte del secondo bando per l’acquisizione del 49% del Gtt: l’assenza di qualsiasi offerta. La vicenda ha una storia significativa che si potrebbe riassumere in poche parole. Prima si pensa a una vera privatizzazione, liberando al mercato l’80 per cento delle quote del gruppo. La reazione è immediata: i sindacati si oppongono e minacciano una raffica di scioperi. Ma anche nella maggioranza scoppia la rivolta. Il Pd ha, nell’azienda, un cospicuo serbatoio clientelare, basti pensare che, su circa 5 mila dipendenti, oltre mille vengono sempre sguinzagliati nei seggi, durante le votazioni, quali presidenti o scrutatori. Come è antico costume in tutte le aziende municipalizzate e in tutti i comuni, sia quelli tradizionalmente a guidadisinistra,siaquelliamaggioranza di destra, le assunzioni si fanno, nei casi migliori, anche per esigenze sociali edassistenzialie,neicasipeggiori, per garantire ai partiti un pacchetto sicuro di voti. Se questa è la realtà, fuori dalla solita insopportabile ipocrisia di politici e amministratori pubblici, è davvero sorprendente che quel primo progetto di vera privatizzazione sia stato subito cancellato e che sia stato sostituito da quella proposta, davvero irricevibile, del possesso solo diunaquotadiminoranzadel 49 per cento? CONTINUA A PAG. 48 T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 gg Dossier/ La politica all’esame della giustizia I giudici accelerano Congelati i conti a cinque consiglieri Sequestro preventivo disposto dal gip Nel mirino gli indagati per truffa aggravata PAOLA ITALIANO Quasi 220 mila euro bloccati, intoccabili. Almeno fino a quando non ci sarà una sentenza. A tanto ammonta la cifra complessiva sui conti correnti bancari di 5 consiglieri indagati nell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi regionali che il Gip ha blindato, disponendone il sequestro preventivo. Nessun accanimento La misura cautelare riguarda solo coloro ai quali, oltre al reato di peculato, è contestata anche la truffa aggravata. Non un accanimento giudiziario, a pochi giorni dall’udienza davanti al Gup, ma un provvedimento previsto dalla legge e comunemente applicato in casi analoghi. Tanto più che il blocco sui conti arriva ora, ma i pm Andrea Beconi, Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi lo avevano chiesto già a metà gennaio, al momento della richiesta di rinvio a giudizio per 41 consiglieri indagati, compreso il presidente Roberto Cota. Lupi nel mirino L’intervento più consistente è stato fatto sul conto corrente di Maurizio Lupi, dei Verdi Verdi: la cifra contestata dall’accusa ammonta a poco più di 75 mila euro, l’equivalente della retribuzione riconosciuta alla figlia Sara (anche lei indagata per truffa), assunta come collaboratrice del gruppo: “un rapporto di lavoro solo formalmente instaurato”, contesta l’accusa, perché Sara Lupi di fatto studiava fuori Torino, prima a Milano e poi a Parigi, e non avrebbe reso alcuna prestazione. Lucchetti anche ai conti dei leghisti Antonello Ange- PER I 41 CONSIGLIERI Il 9 aprile udienza preliminare E’ fissata al 9 aprile l’udienza preliminare per discutere della richiesta di rinvio a giudizio dei 41 consiglieri indagati nell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi regionali. Il Gup Roberto Ruscello ha respinto la richiesta del difensore del presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo di spostare la data a un momento successivo alle prossime elezioni, ma non è escluso che una richiesta di slittamento venga riproposta mercoledì prossimo. Nessuno degli indagati parla apertamente della possibilità di scegliere il patteggiamento: in caso di rinvio a giudizio, si aprirebbe così un dibattimento pubblico. 1 leri e Gianfranco Novero, inguaiati dai rimborsi chilometrici. Entrambi avrebbero attestato una falsa residenza per poi farsi rifondere dei soldi spesi per i trasferimenti a Torino per i lavori del Consiglio. Il caso Angeleri Angeleri disse di stare Incisa Scapaccino, nell’Astigiano. A lui è contestata la cifra di 64.389 euro, comprensiva di benzina e autostrada. Novero avrebbe allungato un po’ il suo percorso, perché secondo i pm non stava a Groscavallo, ma nella più vicina Ciriè, e ora dovrà difendersi dall’accusa di aver fatto la cresta sulla differenza, pari a 28.458 euro. Le trasferte Chilometri inesistenti anche quelli percorsi da Daniele Cantore, eletto nelle file del Pdl o ora nel Nuovo Centro Destra: secondo la procura risiedeva a Torino con moglie e figli e non nel Comune di Chiusa San Michele. Bloccati sul suo conto 23.140 euro. I 27 mila euro sequestrati a Gianfranco Boniperti, ex Pdl oggi nel Gruppo Misto, sono invece equivalenti alla somma di tre fatture che il consigliere si è fatto rimborsare ma che, secondo i magistrati inquirenti, sono «materialmente false». Tutti i nomi di Rimborsopoli 56 41 17 CONSIGLIERI indagati nel corso dell'inchiesta CONSIGLIERI rischiano il rinvio a giudizio (compreso Cota) Le richieste di archiviazione Il Popolo della Libertà Luca Pedrale Cristiano Bussola 11 Daniele Cantore Alberto Cortopassi Rosa Anna Costa Fratelli d'Italia (ex Pdl) Franco Maria Botta Marco Botta Michele Formagnana (ex Gruppo Misto) Girolamo La Rocca (in Consiglio fino al 2010) Lorenzo Leardi Circa 1,4 milioni di euro il totale delle spese contestate Angiolino Mastrullo Carla Spagnuolo Pietro Francesco Toselli 4 Augusta Montaruli Massimiliano Motta Progett’Azione (ex Pdl) Angelo Burzi Roberto Tentoni Rosanna Valle 3 Lega Nord Roberto Cota Mario Carossa Elena Maccanti Massimo Giordano 12 Giovanna Quaglia Roberto De Magistris Antonello Angeleri Michele Marinello Gianfranco Novero Paolo Tiramani Federico Gregorio Le mutande verdi La misura del sequestro preventivo non ha invece riguardato i consiglieri indagati per il solo reato di peculato: la differenza è quella che passa tra chi ha fatto carte false per ottenere indebitamente soldi a cui in ogni caso non aveva diritto, e chi ha quanto meno esagerato nel chiedere rimborsi per spese realmente sostenute ma che nulla avevano a che vedere con i lavori del gruppo, così come prescrive la legge. L’importo complessivo delle spese contestate dai procuratori tra il 2010 e il 2012 ammonta a circa un milione e 400 mila euro. Nei quali si trova di tutto: eclatante il caso delle mutande verdi di Roberto Cota, e poi solarium, giocattoli, sigarette, scontrini di caffè e ristoranti, con pasti spesso luculliani, fino al «celebre» tosaerba e alla sega circolare di Andrea Stara, l’ultimo dei consiglieri per i quali, dopo un supplemento d’indagine, è stato chiesto il rinvio a giudizio. Riccardo Molinari Centimetri - LA STAMPA Boniperti Novero “E’ stata una doccia fredda” “Ho un po’ di contante da parte” «Ma sì... l’ho saputo dal mio avvocato. Hanno bloccato i conti, solo per la cifra contestata». Che nel caso di Roberto Boniperti, Gruppo Misto, ammonta a 21.680 euro: «Lasciamo perdere. Però sul momento ci sono rimasto di sasso. In prima battuta hanno bloccato sia il conto privato che quello della mia agenzia di assicurazioni. Per intenderci, il conto dal quale pago gli stipendi degli impiegati. L’ho fatto Roberto Boniperti presente e allora si sono limitati a bloccare il monte titoli solo per la cifra in questione... altrimenti sarebbe stato un guaio». Boniperti, alla pari degli altri consiglieri coinvolti, non si aspettava una mossa del genere: «Se lo prevede la legge... Però è stata una doccia fredda. Io sono certo di poter chiarire tutto, sempre agito in buona fede, ma è stato comunque un colpo». [ALE.MON] «Incredibile: non so più cosa pensare». «Barba Toni», al secolo Gianfranco Novero, Lega Nord, passato alle cronache per l’improvvido acquisto di alcuni campanacci a uso delle vacche, non nasconde la sua perplessità senza venire meno alla tradizionale pacatezza delle parole: «Io ho un solo conto corrente, sia chiaro, e mi hanno bloccato 28 mila euro... per fortuna ero preparato in termini di liquidità». Se lo T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .41 g Unione di Centro Giovanni Negro 2 Alberto Goffi Italia dei Valori Andrea Buquicchio 2 Tullio Ponso Insieme per Bresso 1 Andrea Stara (oggi Pd) 1 Verdi Verdi Maurizio Lupi 1 Pensionati per Cota Michele Giovine 1 Moderati Michele Dell'Utri Gruppo misto Valerio Cattaneo (ex Pdl) 3 Roberto Boniperti (ex Pdl) Giuseppe Cursio (ex Pdl) Partito Democratico 0 Trasparenza Ancheivitalizi finisconoonline 1 Tempo una decina di giorni e saranno on line anche i vitalizi dei consiglieri regionali, ormai radiografati per ogni dove. Un altro passo verso la trasparenza. Non a caso, li troverete nella bacheca del sito di Palazzo Lascaris dedicata, alla voce «trasparenza». Obiettivo perseguito dai Radicali. «L’Anagrafe dei vitalizi è anche una nostra vittoria», commentano Silvio Viale e Giulio Manfredi. Segue un plauso a Valerio Cattaneo, presidente dell’Aula: «Ci aveva risposto che concordava con la nostra proposta ed è stato di parola». Il provvedimento è in linea con il decreto nazionale che impegna le amministrazioni a pubblicare i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione di una carica politica. Se è per questo, gli assegni vitalizi e le indennità di fine mandato dei consiglieri regionali possono essere considerati compensi connessi alla carica: ecco perchè il Consiglio ha deciso di rendere disponibili anche queste informazioni. Le modifiche proposte prevedono un elenco dei consiglieri cessati dal mandato che percepiscono il vitalizio o gli eventuali beneficiari, a cui comunque sarà garantita la riservatezza con la sola indicazione del nominativo dell’ex consigliere. [ALE.MON] Lupi aspettava? «No, ma avevo qualche soldo in più sul conto. Altrimenti non so proprio come me la sarei cavata. Oltretutto, non si spiega». Cosa? «Da una parte ci chiedono di rimborsare i soldi al Consiglio regionale, dall’altra fanno che prelevarci direttamente la cifra dai nostri conti correnti. Insomma: vorrei sapere come dobbiamo comportarci, alla fin fine». [ALE.MON] «Sono riusciti a bloccarmi addirittura cinque conti correnti»: parola di Maurizio Lupi, Verdi Verdi. Possibile? «Ma sì, compresi quelli di mia figlia e del partito. E questo, nonostante la cifra contestatami nell’ambito dell’inchiesta ammonti a 75 mila euro. Soprattutto, non capisco per quale motivo sono intervenuti anche sul conto del partito». Anche Lupi, alla pare dei colleghi coinvolti, non si aspettava il “Un milione e 700 mila euro per danno d’immagine” Retroscena NADIA BERGAMINI GIUSEPPE LEGATO L eini e Volpiano vogliono i soldi. Per la precisione: un milione di euro il primo Comune e 700 mila euro il secondo. Li hanno chiesti l’altroieri a Nevio Coral, ex sindaco di Leini ed ex candidato alla poltrona di primo cittadino di Volpiano. Minotauro Il ricorso in appello contro la pronuncia di primo grado del processo Minotauro è stato depositato dall’avvocato delle parti civili: Giulio Calosso e pone al centro del dibattito di quello che sarà il secondo grado del più grande processo di mafia del Nord Ovest , la necessità «che le città in questione vengano risarcite, già in sede penale, dell’enorme danno di immagine che hanno patito per via delle note vicende». Risarcimento immediato “Sigilli anche al conto di mia figlia” Gianfranco Novero Leini e Volpiano chiedono a Coral un maxi risarcimento Maurizio Lupi decreto degli inquirenti, con relativo provvedimento: «Infatti. Potevano almeno dare un minimo di preavviso, in fondo sarebbe bastato darmi un colpo di telefono... manco uno volesse scappare con i soldi. Andiamo!». L’accusa non sembra preoccuparlo più di tanto: «Parliamo di una truffa fantomatica, sono certo che alla fine tutta questa storia verrà chiarita». [ALE.MON] Le note vicende sono condensate nella condanna a 10 anni di reclusione che i giudici della Quinta sezione penale hanno disposto per Coral con la motivazione di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. In quel contesto, i giudici, hanno sì riconosciuto il diritto a un risarcimento per gli enti comunali ricorrenti, ma non hanno ritenuto di quantificare il danno effettivo «da ricercare in un separato giudizio in sede civile». Non un euro nemmeno a titolo di provvisionale. Ciò significa che ci sarebbe voluto un altro processo, in parallelo a quello per i reati contestati. Per l’avvocato Calosso «negare la detta somma Processo Minotauro Nevio Coral, a sinistra, mentre arriva con il suo avvocato per una delle udienze nell’aula bunker delle Vallette equivarrebbe a ridurre il valore della costituzione di parte civile del Comune di Leini nel processo penale a mero intervento simbolico, quando il processo ha dimostrato che la lesione diretta ed immediata degli interessi primari dell’ente è stata eclatante e tutt’altro che simbolica». biamo lottato tanto per rientrare nel procedimento di costituzione di parte civile da cui in un primo momento eravamo stati esclusi. La collettività - dice - ci teneva tanto e quindi a maggior ragione questo ulteriore passo è un atto dovuto verso i cittadini». Emanuele De Zuanne sindaco di Volpiano sostiene che «Leini «il danno di immarchiata» VOTO DI SCAMBIO magine c’è stato Insomma: «Leie ci semLa richiesta segue eccome ni rimarrà marbra giusto che la condanna venga risarcito.» chiata a vita per a dieci anni Coral, a Volpiavia dello scioglimento per infilno, era stato trazioni mafiose e merita subi- eletto in Consiglio comunale to un risarcimento». poche settimane prima di esRita Piermatti presidente sere arrestato. «Il danno di imcommissione straordinaria di magine per la nostra comunità Leini spiega: «Riproporre la - aggiunge il sindaco - è stato richiesta per danni di imma- legato proprio al suo nome gine ci è sembrato giusto e chiedere un indennizzo ci semdoveroso, anche perché ab- bra il minimo». T1 CV PR T2 VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 42 T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .43 “Bloccai Stamina, volevano solo i soldi” Parla Mercedes Bresso inserita nella lista dei testimoni per spiegare perché saltò il finanziamento Ieri prima udienza per tentata truffa. Oggi attesa per la chiusura dell’inchiesta di Guariniello Ha detto il caso PAOLA ITALIANO MASSIMILIANO PEGGIO ilenzio, qui ogni processo è importante». Il giudice Roberto Arata, con rigore garbato, ieri mattina ha subito messo un freno all’invasione di giornalisti accorsi alla prima udienza per Davide Vannoni, il profeta delle staminali sotto processo per tentata truffa alla Regione Piemonte, quando presidente era Mercedes Bresso. L’assedio di microfoni e telecamere è iniziato mentre in aula si stava concludendo un processo come tanti, senza clamore. Come annunciato alla vigilia dell’udienza, lui non si è visto al banco degli imputati, con i suoi due nuovi avvocati, Pasquale Scrivo e Liborio Cataliotti, legale di Vanna Marchi e della figlia Stefania Nobile. «S Scontro di testi L’ex presidente della Regione, Mercedes Bresso, gli ex assessori Paolo Peveraro ed Eleonora Artesio saranno testimoni al processo. Nell’udienza di ieri, riservata alle questioni preliminari, il pm Giancarlo Avenati Bassi ha chiesto l’audizione di 26 testimoni. La difesa ha replicato con 30, tra i quali dirigenti regionali, collaboratori di Vannoni, l’ex fidanzata e il professor Antonio Ponzetto, apprezzato ricercatore che ha dedica- «II progetto di Vannoni non era finanziabile perché rifiutava i controlli scientifici» Assente al banco degli imputati to studi sulle staminali. Sarebbe stato Ponzetto, nel 2007, a raccontare a Vannoni, colpito da una semiparesi, dell’esistenza di cure staminali sperimentate in Ucraina. La prossima udienza è fissata al 22 maggio. Tra i primi testi chiamati a deporre, c’é Riccardo Nicotra (ex Psi), uno dei consiglieri regionali che promosse la delibera di finanziamento a favore della società fondata da Vannoni a Torino. Così sulla «Stampa» LA STAMPA GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 il caso Cronaca di Torino .47 . Sulla «Stampa» Stamina Letappe dellavicenda PAOLA ITALIANO LODOVICO POLETTO così siamo al via. Oggi inizia in tribunale il primo processo a Davide Vannoni, fondatore, patron e anima di Stamina e del suo controverso metodo di cura attraverso le staminali. Lui, il grigio e lungo capelluto comunicatore prestato alla scienza non sarà in aula. Dice: «È un’udienza tecnica. Durerà poco. In futuro? Beh, se ci saranno necessità ci andrò». maggio 2009 E Riunione elettorale Fine delle notizie. Anzi, no. Perché in questa vicenda, adesso, si inseriscono altre due questioni che faranno certamente molto discutere. IL NUOVO LEGALE Tra i clienti spiccano anche Iva Zanicchi e Paolo Berlusconi La prima. Vannoni, qualche tempo fa, ha preso parte in Abruzzo ad una riunione elettorale dei liberali, invitato dall’onorevole Daniele Toto. Che dice: «Io credo nella libertà di cura. E credo che Vannoni sia un esempio». Da candidare? «Tutto da vedere». Perché? «Perché i liberali in questo momento sono divisi, non sappiamo ancora se e come saranno presenti alle Europee. E tantomeno chi sarà candidato». Perché no? Lui, l’uomo che ha diviso l’opinione pubblica italiana tra la chi lo giudica niente più che un La prima indagine Il pm Guariniello apre un’inchiesta su Stamina e Vannoni per l’uso delle staminali al di fuori dei protocolli. L’indagine è stata chiusa nel 2012 e poi riaperta. È tutt’ora in corso. Il 6 febbraio scorso la Procura di Torino decide il rinvio a giudizio per tentata truffa alla Regione Piemonte di Davide Vannoni. La vicenda risale al 2007: allora Vannoni, cercava finanziamenti pubblici per dare vita a un «centro di ricerca di valore internazionale in Piemonte per la ricerca sulle staminali adulte. 1 ottobre 2013 La sperimentazione Oggi l’uomo di Stamina non sarà in tribunale «L’udienza di oggi - dice Vanoni - serve per questioni tecniche e la mia presenza non è indispensabile. Nelle prossime udienze, se sarà necessario, ci andrò» Vannoni pensa all’Europa “Pronto a candidarmi” E per difendersi in aula punta sull’avvocato di Wanna Marchi ciarlatano che illude con cure impossibili malati gravissimi e chi sostiene che lui è l’unico a dare una speranza a quelle persone che vedono i loro figli morire senza che la scienza possa fare nulla, sceglie la strada di colui che tergiversa. Cioè. Alla Domanda se si candida alle Europee come sostiene qualcuno risponde: «Se me lo chiedono valuterò l’opportunità. Da parte mia non c’è nessuna chiusura». Poi, però, rettifica e spiega che: «Deve essere una presenza credibile, in una compagine capace di farsi carico di una questione delicata come quella delle staminali. Perché io nel metodo ci credo davvero». Insomma: niente candidature di facciata tanto per portare voti a questo o a quel mulino. Se lo mettono sul treno per l’Europa lui vuole che i vertici del partito, qualunque sia, ci credano davvero. I nuovi avvocati La seconda questione è legata al processo che parte oggi: quei 500 mila euro di finanziamento che la Regione prima aveva promesso poi negato a Stamina. Vannoni ha cambiato difensori. In questo processo lo assistono Liborio Cataliotti di Reggio Emilia e Pasquale Scrivo di Reggio Calabria. Il primo è noto per aver difeso Vanna Marchi e la figlia, Stefania Nobile. «E io che c’entro con loro?» dice Vannoni. Che spiega: «Quell’avvocato ha assistito anche Iva Zanicchi e il socio di Paolo Berlusconi. È un professionista serio e molto stimato. E non si dica che ho messo da parte l’avvocato Piacentino che continua invece a seguire la Autorizzata dal Parlamento viene bloccata perchè «il metodo Stamina potrebbe essere pericoloso per i pazienti». Manifestazione a Roma delle famiglia dei malati. gennaio 2014 Polemica a Brescia I medici degli Spedali civili di Brescia si rifiutano di somministrare le cure di Stamina ai pazienti in attesa. Fatti salvi i casi in cui ci sia una espressa ordinanza emessa dei giudici di un tribunale. questione dell’altra inchiesta». Per capirci: è quella di Guariniello e di cui si aspetta la chiusura delle indagini ormai da un momento all’altro. Cataliotti, invece, da tecnico, ragiona di carte, documenti, curricula universitari. E guai a parlargli di mala fede di Vannoni: «Si è indebitato fino al collo per realizzare ciò in cui credeva. Altro che truffatore». In breve TENTATA CONCUSSIONE L’IPOTESI D’ACCUSA Ospedale Sant’Anna, La Cassazione assolve l’ex direttore generale Le accuse Secondo la procura Davide Vannoni chiese un finanziamento di 500 mila euro per so- MASSIMILIANO PEGGIO La sesta sezione della Corte di Cassazione ha assolto definitivamente l’ex zarina della sanità piemontese, Marinella D’Innocenzo, direttore Convegno Contrastare la povertà Tra politica e istituzioni Una giornata di studi all’Associazione italiana fondazioni per discutere del «Ruolo e valore aggiunto della filantropia istituzionale nelle politiche di contrasto alla povertà in Italia». Moderatore Guido Tiberga, capo redattore La Stampa, intervengono esperti del settore come Giuseppe Guerrini presidente di Fdersolidarietà, Tiziano Vecchiato diettore della fonda- È di ieri, alla vigilia dell’apertura del processo a suo carico, la notizia che Davide Vannoni sta pensando di candidarsi per le prossime Europee. «Se me lo chiedono valuterò l’opportunità. Ma a patto di essere in una compagine capace di farsi carico di una questione delicata come quella delle staminali». Insomma, con chi si vedrà, ma lo scopo è chiaro da subito. 1 stenere la ricerca sulle cellule staminali presentando un «progetto privo di contenuto scientifico» e millantando la collaborazione di scienziati e luminari internazionali», reperiti in Ucraina. Nel settembre 2007 presentò alla Regione una richiesta per dare vita a un «centro di ricerca di valore internazionale in Piemonte». Il finanziamento, inizialmente deliberato, fu poi revocato. «Non ho mai incontrato Vannoni - dice Mercedes Bresso - Ricordo che fu Angelo Burzi, in sede di discussione di bilancio a proporre questo progetto. Ma non era fi- Si definisce leghista doc anche se ha denunciato Roberto Maroni e l’avvocato Domenico Aiello, legale di fiducia di Roberto Cota. Si ritiene calunniato per una vecchia storia di soldi, di parcelle legali non pagate, che ha lacerato il Carroccio. «Ho lavorato vent’anni per la Lega e un bel giorno mi han detto fuori dai coglioni. Sono ancora l’avvocato di Umberto Bossi». Matteo Brigandì, avvocato, vuole andare fino in fondo, portare in tribunale Maroni. Indagati Gli avvisi di garanzia a Roberto Maroni e all’avvocato Aiello sono stati inviati dalla procura di Vicenza, il primo luogo dove si sarebbe verificato il reato. Questa vicenda giudiziaria è nata in realtà più di un anno fa negli uffici della procura di Pinerolo dove l’avvocato Brigandì presentò una querela nei confronti di Maroni. Il caso finì sul tavolo del pm Ciro Santoriello che, dopo alcuni accertamenti, inviò gli atti, per competenza, alla procura di Vicenza. Brigandì - non ho dato esecuzione al provvedimento. Quando, tempo dopo, mi hanno detto di togliermi dai coglioni ho obbedito, ma a quel punto ho fatto valere i miei diritti». Contro le pretese dell’avvocato, il Carroccio risponde presentando in più sedi opposizione, ma solo all’esecuzione ormai. Tra le memorie difensive depositate al tribunale di Vicenza, Brigandì viene accusato da Maroni È la cifra chiesta alla Lega La calunnia e dal suo ledall’avvocato Brigandì Tutto nasce gale Aiello di per parcelle legali dalla ruggine aver volutanon pagate sorta dieci anni mente «occultafa tra Brigandì e la to all’amministraLega per parcelle legali tore del partito l’avvenon pagate: importo superio- nuta notifica del decreto agre a un milione di euro. Nel giuntivo» per non trovare 2004 Brigandì ottiene dal tri- ostacoli al pignoramento. Da bunale di Pinerolo un decreto qui l’ipotesi di calunnia. «Noi ingiuntivo per eseguire i pi- sosteniamo di aver ragione» gnoramenti. «Per alcuni anni, dice Aiello, ribadendo che la a seguito di un accordo - dice Lega non ha potuto opporsi al 1milione di euro nanziabile, perché non volevano alcuna valutazione scientifica. Volevano i soldi e basta». Di certo godeva di buone relazioni politiche, bipartisan, in particolare con Forza Italia. Prima di creare Stamina Foundation, Vannoni, laurea in semiotica, ricercatore universitario, si occupava di indagini di mercato. In questa veste ottenne incarichi di consulenza dalla Regione, dal Museo Egizio e anche da Forza Italia. Una strada che i giudici percorreranno a ritroso. Mentre oggi potrebbe essere il giorno chiave per l’inchiesta di Guariniello. Scarcerato Duevolteincella perlostessofatto Maroni indagato per calunnia nei confronti di Brigandì ANTONIO GIAIMO MASSIMILIANO PEGGIO ex presidente della Regione Come era stato annunciato, alla prima udienza di ieri Davide Vannoni non si è presentato in aula. In piedi nella foto il suo avvocato, Liborio Cataliotti, che ieri ha presentato l’elenco dei testi citati dalla difesa: trenta LA GUERRA DELLA LEGA NORD La battaglia dell’avvocato pinerolese per le parcelle Mercedes Bresso Albanese torna in libertà 1 È stato scarcerato ieri Matteo Brigandì quando i rapporti con la lega erano ottimi «Abbiamo ragione: la Lega non ha potuto opporsi al decreto ingiuntivo se non tardivamente» Domenico Aiello Avvocato della Lega Nord «Per anni ho sospeso il pignoramento quando mi han messo da parte ho deciso di far valere i miei diritti» Matteo Brigandì Avvocato ex assessore leghista decreto, se non tardivamente. E il denaro? «Il provvedimento - dice Brigandì, assistito dall’avvocato Luca Paparozzi è andato a buon fine». Sentenza Brigandì può esultare anche per la recente decisione della corte d’Appello che, oltre a confermargli un risarcimento per ingiusta detenzione, gli ha riconosciuto dopo un ricorso in Cassazione anche 5 mila euro per danni all’immagine. Difeso dall’avvocato Vincenzo Coluccio, Brigandì ha potuto affermare che nel 2003, quando fu «arrestato ingiustamente» dalla procura di Torino, subì un danno alla sua immagine di politico, quale assessore regionale leghista. Una «macchia indelebile» ancora visibile in Internet. sera il giovane albanese, studente universitario, arrestato «due volte per lo stesso fatto», conteso dalle procure di Torino e Asti. Lo ha deciso ieri il tribunale torinese, accogliendo le motivazioni presentate dal suo difensore, Antonio Genovese. Ervin, 30 anni, era stato arrestato su provvedimento del tribunale di Asti il 25 marzo scorso, con l’accusa di ricettazione di un tablet e un computer portatile. A dicembre, a seguito di una perquisizione nella sua casa di Torino, disposta sempre dalla procura di Asti nell’ambito di una più vasta indagine, era già stato arrestato, perchè in possesso di materiale illegale. Per questo arresto era diventato competente il tribunale di Torino. Il 14 marzo, dopo aver ammesso le sue colpe e accettato di patteggiare un anno e 2 mesi di reclusione, era stato rimesso in libertà. Dieci giorni dopo era tornato in carcere. Adesso il giudice ha riconosciuto che le accuse contestate nel provvedimento erano già presenti nel primo arresto. T1 CV PR T2 VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 44 T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .45 Il leader Centrodestra, fumata nera In forse anche Berlusconi Il regolamento nazionale per le primarie prevede una sola norma: essere iscritti al blog entro il 2012 Flop del tavolo romano, forse il Cavaliere non arriva più trodestra, che dopo avere chiuso con l’Udc il delicato accordo sulle europee sta valutando se replicarlo anche in chiave territoriale. Retroscena ALESSANDRO MONDO umata nera. «Nerissima», precisa a scanso di equivoci Agostino Ghiglia, coordinatore regionale dei Fratelli d’Italia, al termine di una giornata che ha registrato l’ennesimo flop del centrodestra. Un’altra giornata persa. Quel che peggio, potrebbe essere andato perso l’ultimo tentativo per trovare la quadra. F Fumata nera Se la politica è l’arte del possibile, questo punto le speranze di unire la coalizione contro i suoi due avversari diretti - Sergio Chiamparino per il Pd e il Movimento 5 Stelle - sono appese al siamo più perdere tempo. Dobbiamo mettere da parte gli egoismi, anche di partito, e non pensare all’abbinamento regioneeuropee ma solo alla possibilità di vincere in Piemonte». Berlusconi si nega Sfumato il «vis a vis» con Berlusconi in persona, in altre faccende affaccendato: il colpo di grazia a una giornata cominciata male e finita anche peggio. «Non possiamo essere gli unici a salvare il centrodestra dal baratro in cui sta sprofondando» Agostino Ghiglia coordinatore regionale Fratelli d’Italia convergere battendo i tacchi. Tutti hanno ribadito le loro posizioni. Con Altero Matteoli e Roberto Cota nel ruolo di pacieri. Assenti per un disguido gli esponenti del Nuovo cen- Pichetto scalpita Quanto a Pichetto, non demorde ma guarda sempre più spesso l’orologio: questione di giorni, se non di ore, poi non solo lancerà la campagna di Forza Italia ma entrerà personalmente in partita. Sorvoliamo sui «telefoni roventi» tra i leader dei vari partiti, a livello nazionale: non perchè non ci siano i contatti ma perchè finora non hanno prodotto risultati. Tutti in trincea Emblematico il comunicato di Ghiglia: «Non possiamo essere gli unici a salvare il centrodestra dal baratro. Abbiamo dovuto prendere atto,della posizione di totale chiusura da parte di Forza Italia, che ha continuato a riproporre il proprio esponente, non basandosi su dati oggettivi ma esclusivamente sulla pretesa che il candidato presidente fosse espressione del partito più grande». Laconico Napoli, che secondo indiscrezioni avrebbe proposto di «testare» anche il suo nome: «Adesso è necessario fare sintesi, non pos- Sulle Euroliste spunta una questione etica Bono: disattesa una norma varata per le regionali in Piemonte Il Cavaliere a Torino? Confermato, per ora, in tutto questo bailamme, l’arrivo del Cavaliere a Torino a inizio settimana. Con buona pace di chi, come l’inarrestabile Davide Balena, si trova a dover organizzare una convention al Teatro Alfieri: di lunedì, alle ore 18. Un’impresa nell’impresa di tenere unita la coalizione. ALTA TENSIONE C’è stato uno scontro tra Forza Italia e Fratelli d’Italia lumicino. Gli ottimismi, sempre più tiepidi, quasi un atto di fede. ELENA LISA Non chiamatela black list e nemmeno epurazione. Ma un’esortazione rivolta agli elettori del Movimento 5Stelle «di votare alle nostre primarie per le Europee prestando attenzione al valore della coerenza». In pratica un monito al popolo pentastellato che per una volta non parte dal ligure barbuto, Beppe Grillo, ma dal piemontese altrettanto barbuto, Davide Bono, neo candidato alle regionali. Il monito su Facebook Accuse incrociate Durante il tavolo convocato a San Pietro in Lucina, nella sede di Forza Italia, non solo non è stato trovato l’accordo ma si racconta che sono volasti gli stracci. In particolare, tra Osvaldo Napoli, FI, e i «Fratelli» - Giorgia Meloni, Guido Crosetto, Ignazio La Russa perentori nella loro richiesta. Della serie: noi abbiamo ritirato le primarie, e siamo disposti a ritirare la candidatura di Crosetto; il partito del Cavaliere dia un segno di disponibilità, commissionando un sondaggio condiviso per misurare le chance dei potenziali «competitor» in pista per le regionali. Compreso Gilberto Pichetto, il candidato che Forza Italia dà per acquisito, comparso magicamente a Roma. Il campione sul quale tutti gli alleati, nell’ottica di FI, dovrebbero Movimento 5 stelle IL PD INVECE CONTINUA LA CAMPAGNA ELETTORALE Chiamparino: “Allarmanti i continui attacchi a sedi del Pd” 1 Prima il popolarissimo mercato di piazza Fo- roni, luogo cult della numerosa comunità pugliese di Torino, poi le sedi Pd vandalizzate dai soliti noti. La campagna elettorale di Sergio Chiamparino non conosce un attimo di sosta. In via Cervino e Colautti dove sono le sedi vandalizzate, l’ex-sindaco ha spiegato di essere lì «perché vorrei che episodi come questi non passassero sotto silenzio. Il fatto che i Circoli del Pd siano sistematicamente oggetto di vandalismo é un segnale allarmante: in altre epoche l’aver fatto finta di nulla davanti a episodi analoghi ha comportato un grosso prezzo in termini umani e di democrazia. La nostra democrazia é molto piú forte di una piccola banda di estremisti». Nel primo pomeriggio di ieri, a poche ore dal termine per votare i nomi di chi si presenterà alle europee, è apparso sulla pagina Facebook di «PiemOltre tour» - attività in cui il consigliere è impegnato come in una sorta di campagna elettorale, prima tappa il Verbano Cusio Ossola - l’avvertimento alla rete: «I candidati piemontesi al secondo turno delle Europee sono undici». E fin qui, tutto bene. I dolori arrivano un attimo dopo. «Serafina Bruna Raffaele, non doveva candidarsi alle Europee come da impegno etico sottoscritto alle regionali. Bertellino, Geraci, che a sua discolpa vive in Svizzera, Urso e Martinez non abbiamo mai avuto il piacere di conoscerli». Bono non risparmia un tal Antonica «che a Pinerolo non hanno mai visto e che io conosco in quanto collega ed ex compagno di universi- tà». Poi, finalmente arrivano le gioie. Il consigliere tranquillizza la rete: «Li sto contattando su FB. Vi tengo informati». I busillis Cosa sta accadendo, dunque? I busillis sono due e hanno fatto sospettare un nuovo round, questa volta tutto piemontese, di espulsioni dal Movimento. «Due settimane fa - dice Bono - poco prima delle votazioni per decidere i candidati alle regionali, i 5Stelle in Piemonte avevano deciso una norma etica: chi si fosse proposto non avrebbe poi potuto mettersi in lista per le Europee a prescindere dal posizionamento. Del resto - aggiunge il consigliere regionale - se sei interessato al Piemonte come giustifichi il coinvolgimento, il desiderio, la spinta di andare in Europa?». E questo è il busillis numero uno, che investe in pieno Serafina Bruna Raffaele: candidata alle regionali, non è entrata nei primi quaranta nomi in lista, e adesso iscritta per le Europee. Può farlo, disattendendo la norma piemontese, ma attenendosi però a quella nazionale. Il regolamento di Grillo prevede infatti che tutti possano accedere alle primarie on line purché iscritti al blog entro il 31 dicembre 2012. Chi la spunterà? Il secondo busillis riguarda invece gli «ignoti» : «Chi entra nel gruppo - dice ancora Bono deve partecipare agli incontri del Movimento. È importante sapere chi sono i candidati». Bertellino, Geraci, Urso, Martinez e Antonica sarebbero semi-sconosciuti ai più. E quindi probabili bocciati. Anche se, rassicura Bono: «Non è detto. Io non ho ordinato di non votarli. Solo ho suggerito ai nostri di ricordare i principi del Movimento al momento della scelta dei nomi dei candidati». Oggi, chiuse le votazioni, capiremo se li hanno condivisi o no. 1 Unlettorescrive: 2 «Partecipai agli incontri ed ai lavori sulla raccolta differenziata sin dagli inizi. Non tutte le ragioniaddotteeranoconvincenti,nédaifavorevoli,nédaicontrari. Risultava però chiara una cosa:sarebbediminuitoilcostodellaraccoltarifiuti.Nonèstatocosì. Achisonoandatiinostrisoldi?». SERGIOFAVA Unlettorescrive: 2 «Pochigiornifaènatoilmio secondo figlio e già alcuni giorni prima avevo già programmato di effettuare la scelta del pediatra direttamente dal mio tablet, memore di un servizio premiato anche a Smartcity 2013 (lo so perché anche io ho partecipato come privato e ricordo la premiazione di un anno fa esatto). Bene venerdì sono diventato papà e ho rassicurato mia moglie sulfattocheavreiinseratascelto il pediatra per il piccolo Matteo. Bene le allego la pagina che mi sono trovato stamattina dinanzi Specchio dei tempi 1 123445657839A9BD9E697F5E39133D563837D375F35DA9659 F5D5F3F3951394496356D9F3 91!79DA9"5693D# 1 aprendo la pagina della Asl della quale faccio parte. Cioè il servizio senzaalcunpreavvisoèstatochiuso. Ora stamattina mi sono recato allo sportello e ho fatto la coda come tutti, ma mi chiedo un paio di cose. 1) Il servizio era gratuito, forse è per questo che è stato chiuso? 2) Leggevo e vedo ancora nella pagina, che allego, la coccarda con il premio Smartcity e mi chiedo che senso abbia investire denaro pubblico in un progetto quando poi questovienechiusodopounanno. 3) Questi signori pubblicizzavano risparmi di decine di migliaia di euroediocicredoperchélavorandonelsettoreinformaticosodipo- terraggiungererisparminell’ordine di molte centinaia di migliaia di euro sulle procedure informatiche,edallora?perchésichiude?4) Il rispetto per gli utenti non dovrebbe come minimo far immaginare a lor signori che due righe di avviso qualche giorno prima perlomeno per permetterci di prepararcipsicologicamente?5)Perché devo passare dal Csi come scrivonosullapaginaquandoidatisensibili sanitari andrebbero gestiti dalle aziende sanitarie? Insomma èlasolitastoria,perpagarsilemutande verdi chiudono i servizi ai cittadini,tantoalorocosafrega?». C.B. Unlettorescrive: 2 «Inmeritoallacostruzionedi vetro di Fuksas al mercato di Porta Palazzo ed il basso fatturato del mercato dell’abbigliamento ivi dislocato, non è forse che la gente non entra anche perché è brutto? Sappiamo quanto conti l’imballaggio e la dislocazione nella venditadeiprodotti.Epoiperchénon fu fatto un referendum consultivo? La democrazia non è adatta a decidere temi etici ma dà conto di ciò che la gente comune intende per bello, visto che poi dovrà sorbirsi la bruttura. Io vado sempre a Porta Palazzo e non sono mai entratolì.Adessopoichevieneilcal- do, non voglio certo pagare le spese di condizionamento dell’aria caricatesuiprodotti!». MARCELLOPROTTO Unalettricescrive: volta noi abitanti di BorgoPoprendevamoil3incorso Gabetti e in men che non si dica attraversavamo la città, ora dobbiamo fare un bel tratto a piedi per arrivare al capolinea in corso Tortona, non parliamo di prendere il 75 così ci mettiamo un tempo infinito…, una volta ritiravamo le raccomandateincorsoMoncalieri:10minutiapiediounsaltoveloce in macchina, al massimo 5 mi- 2 «Una nuti di coda, ora dobbiamo andare a prendere il 13 alla Gran Madre, scendere in via Pietro Micca, camminare camminare e raggiungere via Alfieri e, se va bene, mezz’ora di coda e poi fare il percorso inverso: per ritirare la nostra raccomandata circa due ore e 2 biglietti del tram…, una volta prendevamo un comodo 13 che ci portavaincentroepoifinoinBorgataParellasenzascossoni…,una volta, prima di andare al lavoro mettevamo davanti alla porta il contenitore della differenziata, ora secondo l’Amiat dobbiamo correre a casa, magari nell’intervallo del pranzo, a mettere fuori il nostro bidoncino a mezzogiorno e poi... Quali novità dobbiamo ancora attendere per migliorare la nostraqualitàdivita?». MARINELLAPOGGI [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 46 SIAMO APERTI 7GIORNI SU 7 TOYOTA AYGO 1.0 BZ 5 PORTE Consumi ed emissioni di ogni vettura proposta sono disponibili in concessionaria. PREZZO PROMOZIONALE ESCLUSO VOLTURA. CONSEGNA IN 48 ORE DI TUTTA LA GAMMA FIAT AZIENDALE • CLIMA • ABS • 6 AIRBAG • RADIO INTEGRATA €6.900 ** CON ANTICIPO ZERO E PICCOLISSIME RATE FINO A 96 MESI 2 COL. DISP. PEUGEOT 208 1.4 ACTIVE 5P 16V 95CV GPL AZIENDALE **Prezzi al netto dello sconto rottamazione. GPL • CLIMA • 6 AIRBAG • ESP • CERCHI IN LEGA BRUNITI • RADIO TOUCH SCREEN • USB • BLUETOOTH €11.900 ** 2 COL. DISP. CON ANTICIPO ZERO E PICCOLISSIME RATE FINO A 96 MESI 2 COL. DISP. DISPONIBILE ANCHE GPL 2 COL. DISP. 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Saitta rifiuta il ruolo di commissario, si lavora a una clausola per tutelare la rappresentatività di tutti i Comuni ALESSANDRO MONDO 315 Province: partita chiusa. Checchè se ne pensi - un atto necessario o una riforma-bonsai, di quelle che partono dalla coda anzichè dalla testa del Paese -, l’approvazione de provvedimento Delrio alla Camera (260 sì, 158 no, 7 astenuti) segna la fine di un’epoca. E ne apre un’altra, fissata sulla carta ma tutta da esplorare. Comuni La Città Metropolitana coinciderà con il territorio dell’attuale Provincia di Torino La svolta Difficile misurare la portata di un cambiamento, la nascita dell’enigmatica Città Metropolitana, che a Torino presenta almeno una particolarità. «Nel no- 18 persone Sono i membri del Consiglio metropolitano, che i sindaci eleggeranno entro fine settembre Sei mesi di vuoto nel passaggio tra il nuovo e il vecchio ente stro caso, coinciderà con l’intero territorio della Provincia spiega Antonio Saitta, che come presidente dell’Unione Province Italiane si è battuto fino all’ultimo per bloccare e poi arginare gli aspetti più deteriori della riforma -. Nessuna “ciambella”, nessuna ripartizione territoriale tra Torino e i Comuni dell’area metropolitana e tutti gli altri». Cosa cambia Cosa cambierà, di preciso? Intanto l’avvicendamento sarà una questione di date. La Città Mertropolitana diventerà operativa il primo gennaio 2015, l’attuale Provincia scadrà a giugno di quest’anno. Il presidente, nel caso specifico Saitta, verrà prorogato per legge fino a dicembre 2015 con l’obiettivo di gestire il passaggio di conse- gne. Non solo: dal primo luglio il Consiglio provinciale decadrà, le sue competenze verranno affidate al presidente. Un commissariamento in piena regola che Saitta ha già deciso di rifiutare con un secco «no, grazie»: «Il mio contratto scade a fine giugno, non ci sto a fare il liquidatore». Passaggio di consegne Anche così, altra notizia, il presidente - pronto a trasmigrare in Regione con Chiamparino - annuncia che chiederà al Governo di nominare al posto suo non un commissario ma un assessore della giunta uscente: «Serve qualcuno che conosca la realtà della Provincia», avverte non senza polemica. Il nuovo schema Poi le cose seguiranno il loro corso: da gennaio 2015 la Pro- Svolta La vecchia Provincia di Torino scadrà a fine giugno, entro fine settembre i sindaci del Torinese dovranno eleggere il Consiglio incaricato di redigere lo statuto del nuovo ente vincia si chiamerà Città Metropolitana, sarà un ente autonomo in termini di organici, di bilancio, patrimonio immobiliare e azionario; per quella data i sindaci eleggeranno un’assemblea con il compito di preparare lo statuto; entro il 30 settembre verrà eletto il Consiglio metropolitano, formato da 18 membri eletti da tutti i consiglieri comunali di tutti i Comuni del Torinese. Saitta, d’intesa con Fassino, annuncia che si lavorerà per smantellare le vecchie polemico sul rischio del torinocentrismo assicurando maggiore rappresentatività ai Comuni del Torinese. Quanto alle competenze, Saitta assicura che la Città Metropolitana avrà le stesse competenze della Provincia più qualcuna aggiuntiva: ad esempio, il ruolo di stazione appaltante per conto dei Comuni. Il ruolo di Fassino Dirigerà la Città Metropolitana Piero Fassino, sindaco del Comune capoluogo: un’anomalia, rispetto al resto d’Italia, giustificata dalla conformazione territoriale del nuovo ente. Come abbiamo detto, ricalcherà quella dell’attuale Provincia. Fassino ma non solo, anzi: considerata la difficoltà di conciliare i due ruoli, nella direzione del nuovo ente il sindaco sarà affiancato da un vice. «Va da sè - precisa Saitta,conunpiccoloaffondo-che per la prima volta la responsabilitàdiunentecosìgrandeverràaffidata a un sindaco per legge, senza elezione diretta». Ma questa non è una specifica locale. Rimpiangeremo la vecchia Provincia? Almeno nella prima fase, quando la Città Metropolitana dovrà imparare a camminare sullepropriegambe,moltisonopronti a scommetterci. Nei paesi Terzo mandato e unioni Cosa cambia per i piccoli Comuni Adesso è ufficiale. Centinia di sindaci dei piccoli Comuni piemontesi al secondo mandato, potranno ancora ricandidarsi. Con il voto definitivo alla Camera dei Deputati ieri è diventato legge il «ddl Delrio». Cambia quindi la geografia politica di molti Comuni che potranno contare di nuovo su più assessori e più consiglieri. In pratica, nei centri fino a 3mila abitanti, i sindaci potranno ricandidarsi per il terzo mandato e i consiglieri comunali aumenteranno da 6 a 10, con la possibilità di nominare due assessori. Mentre nei Comuni da 3 a 10 mila abitanti, i consiglieri lieviteranno a dodici, con un massimo di quattro assessori. Una piccola rivoluzione per chi è impegnato a formare le liste, in vista del voto del prossimo 25 maggio. Ma non è tutto. Nella nuova legge si chiarisce anche come saranno costituite le nuove Unioni dei Comuni che, in futuro, dovranno gestire in autonomia lo sviluppo economico e l’erogazione di quasi tutti i servizi. Il limite demografico minimo delle Unioni è di 3000 abitanti se i Comuni sono appartenuti a delle Comunità Montane e dovranno essere almeno tre i paesi che devono comporre l’Unione. Queste ultime, particolare non di poco conto, non saranno soggette al Patto di Stabilità. In pratica gli amministratori che verranno potranno spendere i soldi pubblici senza dover tenere conto dei vincoli imposti dall’Ue. C’è poi da ricordare che, il terzo mandato, è ammesso solo per l’imminente tornata elettorale, in modo da agevolare i primi cittadini «con esperienza» nel passaggio che prevede la creazione delle Unioni. [G. GIA] L’evento del Regio Le prime tensioni metropolitane L’altroieri al Regio il sindaco Fassino, presente Giuseppe Sala, commissario dell’Expo 2015, ha presentato gli eventi culturali torinesi che accompagneranno l’evento milanese “ToExpo, ed è subito un’occasione persa” Corgiat: “E’ inutile che Fassino provi a rassicurarci sul futuro” Sulla «Stampa» BEPPE MINELLO Il pd Aldo Corgiat, a poche settimane dal voto che non lo vedrà più ruggente sindaco di Settimo per esaurimento dei mandati, non molla la presa. Dopo aver predicato la disobbedienza, certamente civile, contro gli oneri connessi alla messa in naftalina delle Provincie e alla nascita della Città metropolitana, non si poteva lasciare sfuggire la presentazione in pompa magna del calendario degli eventi programmati da Torino per il 2015 e evocativamente chiamati ExTo. Una montagna di mostre, eventi culinari, spiri- al punto: «La presentazione in chiave auto celebrativa di ExTo da parte del sindaco Fassino è una nuova occasione persa per ragionare in chiave di città metropolitana», dice tutto d’un fiato. E siccome non è uomo abituato solo a parlare, nel suo piccolo annuncia i progetti che sta intessendo con Rho: «Se noi siamo la posta a Ovest dell’Expo, Rho è la porta a Est». Alla faccia di Fassino. «Rassicurazioni fasulle» 1 La presentazione degli eventi 2015 di ExTo fatta l’altroieri al Teatro Regio e che ha fatto arrabbiare Aldo Corgiat, il sindaco di Settimo. tuali e sportivi che avrebbero comunque accompagnato la vita dei torinesi il prossimo anno, ma arricchiti e adeguati alla bisogna. Ma questo è un altro discorso. Aldo Corgiat va subito «È inutile che il sindaco di Torino - aggiunge Corgiat - provi ogni volta a rassicurare sul fatto che non pensi affatto a una gestione della nuova istituzione (la città metropolitana, della quale diventerà “sindaco” per legge, ndr) in chiave Torino centrica. Quel che conta sono i comportamenti reali e la capacità o meno di ragionare concretamente in termini di area vasta». E dunque quanto accaduto l’altroieri al Teatro Regio va nella direzione opposta. «Il palin- sesto di eventi, tutto torinese, presentato ieri senza nessuna partecipazione o coinvolgimento dei comuni dell’area metropolitana è la prova di un egocentrismo che esclude a priori le opportunità di offerta che un territorio più vasto può offrire al pubblico dell’Expo 2015. Se queste sono le premesse per la costruzione della futura casa comune non c’è da stare tranquilli o sereni come si usa dire adesso». Ecco quindi la contromossa: «Da parte nostra ricordiamo a Torino che Settimo è la porta urbana più prossima a Milano ed è per questo che abbia- mo sottoscritto nei giorni scorsi un protocollo di intesa con il comune “gemello” di Rho per collaborare su progetti legati alle smart city e all’innovazione e per la promuovere insieme gli eventi di Expo 2015». «Lavorate con noi» « Auspichiamo ovviamente di poterlo fare insieme a Torino e all’intera Città Metropolitana - aggiunge Corgiat - ma siamo anche pronti a farlo autonomamente qualora proseguisse questa strana e controproducente modalità di comportamento di Fassino e della sua amministrazione». Il timore di Corgiat, ma anche di tanti sindaci, una parte dei quali s’erano rivolti proprio a Fassino quale presidente dell’Anci affinchè si desse da fare con il governo per mitigare gli eccessi di una legge che proprio nel Torino dispiegherà i suoi effetti più negativi. «Torino - spiegano i contestatori - comanderà tutto». «Con la Provincia - conclude Corgiat tante cose, fondi compresi, potevano essere riequilibrati. Ora Torino potrà fare la parte del leone. È necessario introdurre correttivi che ridistribuiscano il potere». T1 CV PR T2 48 .Cronaca di Torino La storia GIAMPIERO MAGGIO IVREA uesta è la scena: la porta del bagno chiusa a doppia mandata, un odore nauseabondo e il cadavere di un uomo riverso a terra, pancia sotto. E’ lì da almeno un paio di giorni. Una morte naturale, sulle prime. Poi, però, spuntano dettagli inquietanti. Due in particolare: in fondo alla bocca quell’uomo anziano ha qualcosa che assomiglia ad un foglio di carta assorbente appallottolato. Il medico legale nota quel particolare, sgrana gli occhi e si rivolge ai carabinieri. C’è di Q STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Pensionato morto in casa con un foglio in gola Giallo a Ivrea, dall’abitazione sarebbe sparito il denaro LUIGI LA SPINA Se Gtt diventa un affare di partito qualcuno che voleva morto quell’uomo? E se sì, perché? I fatti PARTICOLARI INQUIETANTI Indizi e poche certezze per quel corpo trovato riverso in bagno più. Ed è forse il dettaglio più importante. La chiave utilizzata per chiudere il bagno non c’è. Non si trova da nessuna parte. E allora questa storia diventa improvvisamente un giallo, tanto che la Procura di Ivrea non esclude nulla, neppure l’ipotesi dell’omicidio. Forse, sussurrano i vicini, per portargli via la pensione. Condominio anonimo Benito Peloso abitava al piano rialzato di un condominio di via De Gasperi L’anziano conduceva una vita decorosa ma non ricca Peloso hanno dato l’allarme chiamando i carabinieri. «Non lo vedevamo da due giorni, una cosa che ci ha subito allarmati». I pompieri hanno trovato la porta di casa socchiusa. Il bagno, invece, era chiuso a chiave. E una volta sfondata la porta hanno trovato il corpo senza vita del pensionato. «Morto per asfissia» dice l’esame necroscopico esterno. La vittima Si chiamava Benito Peloso, aveva 76 anni, abitava insieme ad un cagnolino in un appartamento al piano rialzato di una palazzina di via Alcide De Gasperi 6, a Ivrea. Uno di quei condomini anonimi, con i balconi tutti uguali e le tapparelle grigie un po’ invecchiate. E’ qui che, l’altro ieri, i vicini di Cara Torino Gli interrogativi Benito Peloso, 76 anni Adesso sono tanti. Perché quel pensionato aveva al fondo della bocca quel grumo simile ad un foglio appallottolato? E che fine ha fatto la chiave del bagno? Se avesse chiuso lui la porta le chiavi sarebbero certamente lì, nella toppa. E invece sono sparite. Per il procuratore capo della Repubblica di Ivrea, Giuseppe Ferrando non è un caso semplice. «Aspettiamo l’autopsia, ci dirà molte cose – spiega -. Questa è una storia complicatissima». Di che si tratta? Una rapina finita male? Oppure c’è Accertati, è che in casa non sono stati trovati segni di colluttazione, non c’era disordine, nulla che lasci pensare ad un litigio o una discussione finita nel peggiore dei modi. Tutti nel quartiere sapevano che la casa di quell’uomo, ex pensionato Montefibre dal tenore di vita decoroso ma non ricco, fosse stata frequentata per un periodo da alcune persone. «Una famiglia che abitava in città – confida Franco Lavazza, un vicino -, un uomo e una donna con una figlia più giovane. Per un periodo Benito li aveva ospitati a casa sua». La coppia si era poi trasferita in Liguria, mentre la figlia era rimasta in città. A casa del pensionato c’era spesso un via vai di persone. «Era uno generoso, aiutava gli altri» raccontano i vicini. La pensione E’ un vicino a spiegare al citofono: «Benito l’aveva appena ritirata, magari è stato rapinato da qualcuno che lui conosceva bene». Chissà. Strana questa storia. A chiarire con esattezza la causa della morte sarà l’autopsia, disposta per domani mattina, mentre oggi i carabinieri torneranno nell’alloggio per un ulteriore sopralluogo: anche perché il denaro della pensione non è ancora stato trovato. SEGUE DA PAG.39 na soglia tanto onerosa finanziariamente, quanto inutile per avere un vero potere in quel gruppo. Davvero sorprendente che nessuno sia disposto a sottoscrivere condizioni capestro, tali da impedire quei cambiamenti di gestione che sarebbero così necessari per affrontare la realtà di un mercato così difficile? È immaginabile, allora, che l’esito deludente del bando non solo non abbia meravigliato alcuno, ma che, al di là delle dichiarazioni d’occasione, abbia rincuorato molti. Così, i partiti di riferimento in quell’azienda possono dormire sonni elettorali tranquilli, i manager possono continuare a esercitare poteri incontestabili, i sindacati possono contare sul controllo garantito dei dipendenti. Fino, e oltre, il prossimo (finto) bando di pseudoprivatizzazione. U T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 il caso MARIA TERESA MARTINENGO A d accorgersene del furto sono stati i primi sacerdoti ed impiegati arrivati al lavoro ieri mattina: nell’edificio di mattoni rossi della nuova Curia, al Santo Volto, nella notte gli uffici erano stati svaligiati, svuotati di ogni strumentazione elettronica. I ladri hanno lavorato indisturbati per alcune ore, portandosi via come bottino alcune decine di computer e altre attrezzature per ufficio. Proprio ieri mattina doveva essere completato il trasloco della redazione del settimanale diocesano La Voce del Popolo da corso Matteotti 11 al complesso disegnato dall’architetto Mario Botta in via Val della MOLTI DANNI Quando non sono riusciti a portare via i ladri hanno distrutto ogni cosa Torre. Il giorno precedente era già approdato nella nuova sede l’altro periodico della Diocesi, Il nostro tempo. . Cronaca di Torino .49 Santo Volto Al Cottolengo AgoràdelSociale, domanil’incontro Il complesso disegnato dall’archistar Mario Botta: l’edificio sulla destra ospita gli uffici diocesani e da ieri avrebbe dovuto accogliere la nuova redazione della Voce del Popolo e del Nostro tempo 1 Domani dalle 9 alle 16, nella Sala convegni del Cottolengo (via Cottolengo 12), l’arcivescovo guida una giornata di approfondimento sui temi emersi nella prima fase, quella ecclesiale, dell’Agorà del Sociale, il grande lavoro di ascolto della società torinese che monsignor Cesare Nosiglia ha avviato per individuare strade che possano aiutare a guardare oltre la crisi. Partecipano associazioni e realtà diocesane. Dopo l’intervento dell’arcivescovo è prevista una relazione dell’economista Vincenzo Giorgino. Settimo furto negli uffici della Curia Portati via decine di computer Locali poco sicuri Nel mirino la nuova sede dei giornali diocesani. Nella stessa notte colpo alla Caritas I locali visitati dai ladri, sicuramente un gruppetto e bene informati, sono quelli del Vicariato, l’ufficio amministrativo, oltre alle sale che da questa settimana avrebbero ospitato le redazioni dei due giornali (che da soli potevano contare su una dozzina di postazioni). Purtroppo non si tratta del primo episodio del genere: solo qualche giorno fa c’era stato un tentativo di effrazio- ne nello stesso complesso e il furto della notte scorsa è addirittura il settimo da quando gli uffici di Curia si sono trasferiti al Santo Volto. Poche, comunque, le misure anti-effrazione predisposte e molta la spregiudicatezza dei ladri, dal momento che sulla corte interna del complesso si affaccia anche la casa parrocchiale con l’abitazione del vicario dell’arcivesco- vo per gli Affari economici, monsignor Giuseppe Trucco, ora alle prese con la conta dei danni. Il secondo obiettivo Sempre nella notte di mercoledì anche nel centro d’ascolto cittadino Caritas «Le due tuniche» di corso Mortara 46 c’è stato un tentativo di scasso della porta d’ingresso, fortunata- mente non riuscito. La Squadra mobile è intervenuta nelle prime ore della mattinata e la Polizia scientifica ha fatto una lunga serie di rilievi. A causa del furto, i due giornali della Chiesa torinese proseguiranno, per il momento, l’attività in corso Matteotti 11, mantenendo i vecchi numeri telefonici. Profonda l’amarezza del direttore della Voce del Po- polo, Luca Rolandi, chiamato dall’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, a succedere a Marco Bonatti e a mettere a punto un nuovo progetto per i media diocesani. «I primi ad arrivare - racconta Rolandi - si sono trovati davanti a un vero disastro. I ladri hanno avuto il tempo di prendere tutto ciò che interessava loro. E dove non sono riusciti a sradicare i compu- ter, hanno buttato all’aria ogni cosa». La speranza di tutti, giornalisti e non, è che la situazione possa essere normalizzata e resa sicura in tempi brevi. Ieri, intanto, è uscito il nuovo numero della Voce del Popolo: una pagina è dedicata alla storia del palazzo di corso Matteotti, per 50 anni il centro dei media diocesani e dell’associazionismo cattolico torinese. I DEBITI DELLA CULTURA “Per far pace con il Comune dateci l’ascensore della Mole” Il Museo del Cinema ha presentato la sua richiesta al sindaco LETIZIA TORTELLO A volte ritornano. Immaginate la faccia del presidente del Museo del Cinema Nespolo e del direttore Barbera quando, durante uno dei cda più importanti dell’anno (quello di ieri, per chiudere il bilancio 2013) si sono visti recapitare una raccomandata che sembrava un pesce d’aprile in ritardo. Il ritorno del Massimo Il Comune annunciava la disponibilità a dare, in proprietà al museo, il Cinema Massimo. Per tappare 1,4 milioni di euro di buco nel bilancio, soldi che Palazzo Civico dovrebbe versare alla Mole, ma che non ha. E allora si adotta la strategia degli immobili. Palazzi su cui chiedere alle banche soldi, fidi, garanzie. Peccato che, per il Museo del Cinema, l’ipotesi del Massimo sia un film già visto: a fine dicembre, Barbera e Nespolo avevano declinato l’offerta. «Il cinema di via Verdi è già nostro, di fatto – avevano detto al sindaco e agli assessori al Bilancio e alla Cultura –, con le banche non serve». Da Palazzo Civico non sono arrivate altre proposte, anzi è stata ribadita la precedente. Nessuna risposta neppure alla lettera inviata al responsabile comunale del Bilancio Passoni, in cui si chiede la gestione dell’ascensore del museo. Finora, i ricavi della funivia turistica che porta in cima alla Mole sono andati a Gtt. Ma il museo rivendica un possesso di fatto dell’ascensore: «E’ parte del complesso museale», si legge nella missiva inviata a Passoni, «è stata fin qui anomala la sottrazione della gestione alla nostra attività». Una prospettiva che piace all’assessore alla Cultura Braccialarghe. Ma l’ultima parola la metterà, forse già oggi pomeriggio, il sindaco Fassino, quando riceverà a colloquio Nespolo e Barbera, per trovare una via d’uscita. I conti non tornano La situazione è ingarbugliata. Il bilancio va chiuso entro il 30 aprile. La Regione ha annunciato i contributi del ’13 e del ’14. Il Comune pure, ma poi a fine anno scorso ha dichiarato che i soldi venivano rimpiazzati da immobili. Se il bilancio Gtt sarebbe d’accordo a lasciare l’ascensore al Museo ma ha un contratto di gestione fino al 2020 Prima che arrivi un nuovo socio di Gtt quell’ascensore deve essere nostro È naturale M. Braccialarghe Ugo Nespolo assessore comunale alla Cultura Presidente del Museo del Cinema andrà in rosso, la conseguenza è il commissariamento del museo, triste ipotesi che tutti vogliono scongiurare. Il Comune non ha il milione e 400 mila euro da versare, e anzi, ha annunciato che non pagherà più le bollette al museo del Cinema, come ha fatto finora: la Mole è una fondazione autonoma, pur se partecipata, dunque Palazzo Civico non può coprire le utenze. Gtt, dalla sua, 1,4 milioni di euro È il debito che il Comune di Torino ha nei confronti del Museo del Cinema Sedotti dalla «Dive da Oscar» Ieri sera al Museo del Cinema si è aperta la mostra dedicata alla «Dive da Oscar»: c’erano almeno duecento persone sarebbe anche disponibile a mollare l’ascensore. Ma c’è «un problema formale – spiega Braccialarghe –. Nel contratto di servizio firmato dal Comune con l’azienda dei Trasporti è prevista la gestione della funicolare fino al 2026. Dobbiamo trovare una formula giuridica per fare il passaggio». La preoccupazione è che, qualora Gtt venga venduta, un privato non sia disposto a cedere un bene immobile così redditizio. Ne- spolo confida nel Comune e in Fassino: «Prima che arrivi un nuovo socio di Gtt, quell’ascensore dev’essere nostro, è un affidamento naturale», dice. Con qualche preoccupazione: la Mole deve ancora versare a Gtt 1,5 milioni di ricavi della funicolare del 2013, che diventeranno 2,2 milioni a fine 2014. Fortuna che il museo va a gonfie vele. Ieri sera, all’inaugurazione di «Dive da Oscar» c’erano quasi 2000 persone. T1 CV PR T2 50 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Con Germana Erba se ne va il sorriso del teatro torinese Era malata e aveva 71 anni. Domani i funerali OSVALDO GUERRIERI È Sudoku morta a 71 anni Germana Erba. Questa donna esile, ma fatta con il fil di ferro, è scomparsa nel pomeriggio di mercoledì. Era malata da tempo, ma niente lasciava immaginare una fine così repentina. Anche perché Germana era una donna nata per lottare e tutti sapevano che avrebbe lottato. Era figlia di Giuseppe Erba, l’impresario teatrale che dopo avere gestito l’Alfieri e costruito l’Erba («il mio teatro in riva al Po», diceva il commenda- Foto di famiglia Con Germana in piedi (e nella foto a fianco) la madre Elda, il padre Giuseppe, le tre figlie e il marito Gian Mesturino La «balenottera» va in Germana Erba il direttore artistico, ha portato in località periferiche quel che difficilmente in quei luoghi si sarebbe potuto vedere: ad esempio la grande danza internazionale a Vignale Monferrato o il teatro classico a Benevagienna. Germana Erba ha respirato il teatro fin da bambina assorbendone il gusto e il fosforo e seguendo il padre in avventure donchisciottesche. C’è una foto, fra le tante che tappezzano il foyer dell’Erba, in cui Ger- I festival A questa mole di attività va aggiunta la miriade di festival con cui la Torino Spettacoli, che ave- Il sudoku Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 2 1 5 3 2 2 6 1 4 1 5 3 3 6 1 2 3 6 5 5 7 1 6 2 6 Junior 2 Junior 1 5 4 2 1 3 4 6 2 1 2 5 3 4 1 6 3 6 5 3 6 5 4 2 1 6 2 3 1 5 4 1 5 4 6 3 2 Junior 2 2 5 3 1 6 4 4 2 5 6 3 1 3 4 2 5 1 6 1 3 6 4 5 2 6 2 3 5 1 4 4 5 1 2 6 3 E Germana, affettuosamente, era diventata per gli intimi «la balenottera», la donna che da una fantasia all’altra, e pur di portare il pubblico a teatro, le pensava tutte. Per esempio, si era inventata all’Erba un servizio di baby sitter. Quel mettere continuamente il teatro al centro della vita, quel puntare quasi ossessivamente sui giovani («i miei ragazzi», diceva come una grande madre, affettuosamente, senza quasi distinguere tra attori e stu- denti) non poteva non trasferirsi alla famiglia che, alla maniera antica italiana, è cresciuta nel segno del teatro con le figlie Miriam in palcoscenico e Irene nell’organizzazione, e con il marito Gian a tener le fila di tutto. Si metteva in secondo piano, Germana: era troppo ironica per fare la protagonista e troppo rispettosa dell’altrui lavoro per prevalere. Ma la Torino Spettacoli era lei, era suo il sorriso sottile e indimenticabile che riservava a chiunque ed era sua l’ultima parola. Non per caso, in queste sere di lutto per la città che ne ha perso il talento, i teatri della ditta resteranno aperti. Ha voluto lei che fosse così. I funerali si svolgeranno domani alle 9,30 nella chiesa del Pilonetto in piazza Zara. Difficile 4 Junior Sudoku 3 mana è ritratta in groppa a un cammello sullo sfondo delle Piramidi. Quella foto rimanda a un periodo eroico, quando il commendator Erba, socio produttivo di Vittorio Gassman, andò a vendere agli egiziani il teatro tenda con il quale l’attore avrebbe voluto rivoluzionare la mappa e il costume del teatro italiano. Il «mattatore» aveva scelto di lavorare con quell’uomo roccioso proprio perché sufficientemente matto: aveva girato l’Italia con il corpac- Medio Junior 1 cione di una balena importata dal Nord Europa dopo una quantità di sotterfugi e ne aveva fatto un elemento di attrazione. Per lui Giuseppe Erba era l’uomo della balena. 9 7 5 1 6 8 6 7 9 2 5 1 7 3 3 1 5 8 5 9 4 1 2 2 9 8 4 7 3 2 4 5 3 1 6 9 5 6 2 7 La soluzione dei giochi di ieri 1 6 8 1 9 2 4 7 3 5 2 4 7 5 6 3 9 1 8 3 5 9 1 8 7 4 6 2 7 6 8 4 9 5 3 2 1 5 2 4 8 3 1 6 9 7 1 9 3 2 7 6 5 8 4 8 3 6 7 5 2 1 4 9 9 1 5 6 4 8 2 7 3 4 7 2 3 1 9 8 5 6 5 3 2 8 6 4 9 1 7 1 7 4 5 9 2 3 6 8 6 8 9 3 7 1 2 4 5 8 5 1 9 4 6 7 3 2 7 9 6 1 2 3 8 5 4 4 2 3 7 5 8 6 9 1 2 4 7 6 3 5 1 8 9 9 6 8 4 1 7 5 2 3 3 1 5 2 8 9 4 7 6 3 4 8 9 Medio La storia Difficile tore) era stato il primo sovrintendente del nuovo Regio. Germana era un po’ come lui: innamoratissima del teatro e dello spettacolo, appassionata nella gestione dell’attività e delle compagnie, proiettata verso le novità e perciò un po’ visionaria. Con il marito Gian Mesturino, conosciuto da ragazza nelle aule della facoltà di Architettura, non si è limitata a proseguire l’opera del padre, ma è andata molto oltre. Senza trascurare l’esistente, ha acquisito la sala dell’ex cinema Gioiello mettendola a disposizione del teatro comico, ha fatto del Teatro Nuovo la sede privilegiata della danza e al Nuovo ha fondato il Liceo coreutico specializzato nell’insegnamento delle arti dello spettacolo. Il tempo: residue piogge al mattino sul basso Piemonte. Sole nel fine settimana. SOLE NUVOLOSO COPERTO POCO NUVOLOSO OGGI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo FRANCIA Nizza Savona Imperia Situazione e avvisi meteo PIOGGIA DEBOLEMODERATA VARIABILE La Spezia PIOGGIA INTENSA Fino al mattino nuvoloso o irregolarmente nuvoloso su Cuneese, sud Torinese, Astigiano e Alessandrino con piogge concentrate in prevalenza tra Cuneo e Mondovì; altrove parzialmente nuvoloso o irregolarmente nuvoloso. Dal pomeriggio piogge in diradamento e tendenza a schiarite. TEMPORALE NEBBIA VENTO NEVE MARE CALMO Annecy Verbania AOSTA Biella MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 9 11 11 12 12 11 12 12 9 12 13 14 14 16 18 17 17 16 16 16 16 14 17 16 16 17 A cura di www.nimbus.it Una depressione posizionata sul Tirreno centrale determina fino al mattino di oggi nuvolosità estesa sul basso Piemonte con piogge concentrate prevalentemente sulle zone più meridionali del Cuneese; altrove tendenza già a schiarite in estensione dal pomeriggio anche sul Basso Piemonte. Nel fine settimana con l’estensione dell’anticiclone atlantico verso la regione alpina il tempo tornerà soleggiato e le temperature risaliranno su valori miti con massime in pianura superiori ai 20˚C. MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo FRANCIA Nizza Savona La Spezia Imperia Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 7 10 9 9 9 8 8 9 8 10 12 12 11 22 24 24 24 24 24 24 24 22 24 22 24 25 Si leva alle ore 9.58 Cala alle ore 0.10 Fasi Lunari Culmina alle ore 13.32 Tramonta alle ore 20.03 Centimetri-LA STAMPA Un manuale originale e completo, rivolto sia ai semplici appassionati che agli esperti, che tratta molteplici argomenti, dalla preparazione atletica alla manutenzione del mezzo, dalle regole per la sicurezza ai consigli per l’equipaggiamento. MARE AGITATO LA LUNA A TORINO IL SOLE A TORINO Sorge alle ore 7.02 MARE MOSSO In prevalenza soleggiato su tutte le regioni con formazione nel pomeriggio di addensamenti sui rilievi accompagnati da qualche isolato rovescio. Temperature massime in aumento, tra 21 e 24 ˚C in pianura. Venti deboli o moderati da nord-est in montagna, orientali pianura. SVIZZERA Temperature ˚C CITTÀ POCO MOSSO MANUALE DI CICLOESCURSIONISMO 29 APR 7 APR 15 APR 22 APR DA GIOVEDI 10 APRILE A € 9,90 IN PIÙ NELLE ELLE EDICOLE, AL NUMERO 011.22.72.118, SU WWW.LASTAMPA.IT/SHOP VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 51 T1 CV PR T2 T1 CV PR T2 VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 52 R T1 T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 il caso BEPPE MINELLO L a Protezione civile al posto delle telecamere che, se mai si decidesse di piazzarle, potrebbero entrare in funzione solo nell’estate 2015. E’ l’ultima su San Salvario. L’ha buttata lì, con tutte le prudenze del caso, il presidente della Commissione Commercio, il pd Gianni Ventura, durante l’ennesima discussione in Comune sui disastri della Movida «che fra poco più di un mese esploderà, anche se già oggi è un bel tormento» ha denunciato il presidente della Circoscrizione, Cornelio Levi. Il quale ha lanciato un appello che è suonato più o meno così: «Fate quello che volete, ma fate qualcosa!». . Cronaca di Torino .53 “Usiamo la protezione civile per la movida a San Salvario” Le telecamere sono troppo care e sarebbero pronte solo nel 2015 Hanno detto «Usare i volontari potrebbe essere la soluzione per gli ingressi della Ztl» Senza risorse Ecco, nel desolante panorama di una finanza pubblica che deve guardare il centesimo che non ha, la fantasia sta giocando un ruolo determinante. E Ventura ci ha messo del suo. Qualcuno ha sorriso, qualcuno ha ammiccato. Ma nessuno, perché nessuno ha soluzioni in tasca, ha avuto il coraggio di mandarlo metaforicamente a stendere. L’assessore ai vigili, Giuliana Tedesco dei Moderati, s’è limitata a replicare: «Se i volontari se la sentono di garantire un servizio di sorveglianza il giovedì, venerdì e sabato sera per 5 ore, dalle 22 alle 3 del giorno dopo, senza per questo intaccare il senso della loro missione, be’...». Gianni Ventura (Pd) «Se i volontari sono disposti a stare 5 ore ai varchi e non si sentono sminuiti...» «Fra un mese sarà il caos, fate qualcosa» L’appello del presidente della Circoscrizione 8, Cornelio Levi, è stato netto: «Fra un mese il caos sarà al massimo ed è necessario fare qualcosa in tempo» Giuliana Tedesco sa bene cosa zio sul tardi e a mezzanotte, cosignifica mandare per strada me nella favola di Cenerentola, uomini e donne a controllare deve tornare in caserma altriuna massa foriera di guai. Da menti in chissà cosa si trasfornon molto, la mossa quasi «di- ma. Ironia a parte, di più il patsperata» di Palazzo Civico per tuglione, per problemi anche di tenere a bada il quartiere at- risorse (leggi: straordinari), tualmente più caldo della cit- non può operare. «E’ comunque tà insieme con piazza Vittorio un’iniziativa unica in Italia» Veneto da cui ha ereditato spiega Tedesco ricordando la faccia inorridita gran parte degli orfani dei IL PATTUGLIONE di un alto ufficiale dei carabinieri di Murazzi («Potessi vederli Ogni sera un gruppo fronte al gruppo di vigili circola di uomini e donne riaperti da subito...» s’è laper il quartiere in divisa spedite in quella bolgia. sciato sfuggire Levi) è stata «il pattuglione». In ogni caso, dopo mezzanotte, Vigili e vigilesse che girano il quando la Movida si scatena, quartiere in gruppo e in divi- non c’è più. Ieri, sotto le volte sa. Bilanci non ce ne sono an- della Sala dell’Orologio, s’è udicora. Certo è che il pattuglio- ta solo una litania di lamentele ne è ad autonomia, diciamo, o di cose che si dovrebbero fare ridotta perché entra in servi- ma che non si fanno. Il rappre- Giuliana Tedesco, assessore Sulla Stampa LA STAMPA GIOVEDÌ 13 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .49 I commercianti Il comitato “Sconti per i parking sotterranei” “Un piano d’insieme anziché misure spot” Duecento esercizi tra via Valperga Caluso e corso Vittorio hanno firmato un documento indirizzato al Comune in cui si chiede di ragionare su soluzioni come una zona a traffico limitato accessibile nelle ore serali solo ai residenti e anche su forme alternative di trasporto pubblico e ciclabilità. «Tra il Padiglione 5, inutilizzato per gran parte dell’anno, e la zona dello scalo ferroviario in via Nizza, lo spazio non manLA PETIZIONE cherebbe», preciDuecento esercizi sa Stefano Cane, chiedono misure presidente dell’Asper il traffico sociazione commercianti di via Madama Cristina. Oltretutto, «noi stessi siamo disponibili a partecipare alle spese del biglietto o a offrire sconti per chi vuole usufruire dei parcheggi sotterranei invece di lasciare l’auto in seconda fila – continua Rossella Nadalin dell’associazione Enjoy San Salvario –. Sono tutte idee praticabili, ma senza una visione d’insieme si rischia solo di sprecare tempo e risorse». «Si tratta di interventi “spot”, che non tengono conto del quadro d’insieme». Umberto Capra, vicepresidente del Comitato «Salviamo corso Marconi», avrebbe auspicato un intervento diverso da parte dell’assessore Lubatti. «È buffo che la delimitazione mostrata nelle cartine confinasse con via Madama Cristina. Lì c’è un parcheggio sotterraneo pubblico che non viene utilizzato, la genIL NODO RISORSE te paga i parchegabusivi «Il dubbio è che giatori per lasciare l’auto manchino i soldi per in superficie dove attuare le proposte» sarebbe vietato». Le proposte fatte nell’assemblea di martedì non hanno convinto il professor Capra: «Si parla di riservare i posti auto ai residenti, ma di posti ne sono rimasti pochi a causa dei meccanismo dei dehors. Inoltre temo che manchino le risorse per far rispettare limiti e restrizioni. In corso Marconi, ad esempio, pista ciclabile e strisce pedonali sono costantemente occupate dalle macchi[PF. CAR.] ne». [E. BAR.] I residenti “Soluzione utile, ma è un tampone” «Qualunque progetto non ha speranza se prima non si prende coscienza delle reali dimensioni del problema», sottolinea Eliana Strona, segretario dell’associazione Rispettando San Salvario. «Riservare dei posteggi ai residenti potrebbe essere la decisione migliore e più immediata da realizzare, ma comunque è un provvedimento L’APPELLO tampone. Senza «L’amministrazione considerare che deve consultare il traffico si scachi vive i problemi» richerebbe inevitabilmente nelle vie adiacenti». Tra passi carrabili occupati, macchine in doppia fila e bidoni dell’immondizia che vagano senza meta, ogni sera la ricerca del parcheggio nel Borgo antico è una giungla. «È diventata un’emergenza che si potrà risolvere solo se si coinvolgerà chi ci vive e in questi anni ha acquisito anche una serie di competenze che ora l’amministra- Il piano della mobilità per San Salvario punta a ridurre alcuni disagi provocati dai molti locali Ztl notturna contro la movida selvaggia Il progetto del Comune per San Salvario I parcheggi in zona riservati ai residenti ANDREA ROSSI «Non sono qui per fare promesse». Noto per la sua iper democristiana cautela - che lo spinge a evitare di infilarsi in annunci roboanti - l’assessore alla Viabilità Lubatti s’è presentato all’assemblea pubblica convocata a San Salvario dai circoli di Pd e Sel con l’aria di chi entra nella fossa dei leoni. Eppure, di fronte a 200 leoni, di promesse ne ha fatte. Con la solita prudenza s’intende, che potremmo riassumere nella frase che ogni assessore consegna alla platea quando deve prendere tempo: «Incaricherò i miei tecnici di verificare». Le richieste Dunque, per arginare certi effetti perversi della movida sul borgo, da tempo la circoscrizione chiedeva aiuto: Ztl notturna, parcheggi riservati ai residenti, mezzi pubblici serali. Si può dire che ieri sera sia passata all’incasso. Via libera alle strisce gialle per chi abita nel quadrato compreso tra corso Marconi, via Nizza, corso Vittorio e via Madama Cristina. A loro verrà consegnato un nuovo tagliando per la sosta. L’ipotesi di partenza è individua- mo, Belfiore e Saluzzo) e riservare ai residenti un lato della carreggiata. E - per evitare che il traffico si scarichi sugli isolati circostanti - ricavare qualche striscia gialla anche fuori dal quadrato. L’operazione è a costo zero o quasi: non più di 5 mila euro, quanto andrà speso la vernice gialla. Poi, nel 2015 arriverà la raccolta porta a porta, cosa che farà sparire un bel po’ di bidoni della spazzatura dalle strade, ricavando nuovi parcheggi. Ben altro costo ha il cuore dell’operazione: la Ztl notturna. LE STRISCE GIALLE Posti ricavati in quattro vie con una spesa di cinquemila euro Tutti i giorni dalle 20 alle 8 o dalle 21 alle 6. Il Comune non ci voleva sentire. Questione di soldi, ovviamente. Servono 400 mila euro per le telecamere e il sistema di controllo. «Questa è più difficile», ha confessato Lubatti, che tutti gli anni deve lottare per non farsi tagliare le risorse per rattoppare le buche, figurarsi come si senta all’idea di chiederne altri per nuove iniziative. E comunque, l’assesso- comunque, anche senza telecamere, installando cartelli ai varchi d’accesso al quadrilatero Marconi-Nizza-Vittorio-Madama Cristina. Inutile dire che perché il sistema funzioni aspettando le telecamere - serviranno controlli. Qui entrerebbero in gioco i vigili. Condizionale d’obbligo perché la richiesta di un pattugliamento «soft» lungo le vie della movida giace inascoltata da tempo. In attesa della Ztl, per cui Lubatti s’è preso un anno - per evitare l’assalto a San Salvario la sera i non residenti dovranno pagare il parcheggio. La circoscrizione Musica per le orecchie di chi chiede da anni interventi drastici. «Se non facciamo qualcosa, con la bella stagione si scatenerà l’inferno», dice Paola Parmentola, responsabile della commissione Cultura in circoscrizione. È stata lei - insieme con il presidente della commissione Ambiente del Comune, Marco Grimaldi - a convocare l’assemblea. Ed è stata lei, sempre con Grimaldi, a strappare l’ultima promessa: il Night Buster. Delle 10 linee che viaggiano il venerdì e sabato notte tra piazza Vittorio e la perife- L’associazione “Incentivare l’uso di bici e bus” «Le proposte illustrate dall’assessore Lubatti lasciano il tempo che trovano». Silvana Ranzato, dell’associazione «Donne per la difesa della società civile», non usa mezzi termini. «È inutile affrontare discorsi legati agli strumenti da utilizzare se prima non si concentra l’attenzione sugli obiettivi da raggiungere. A cosa serve controlLE PERPLESSITÀ lare quale sia il costo degli interventi «Prima di decidere se non si pensa agli servirebbe porsi effetti che avranobiettivi precisi» no? Bisogna andare a vedere quante auto in meno devono entrare in quella porzione di territorio e poi provare a muoversi di conseguenza». Ranzato si aspettava che la discussione prendesse una direzione diversa: «Gli argomenti dovevano essere altri, quelli legati alla mobilità sostenibile: aumentare gli spazi pedonali, le piste ciclabili, incentivare l’uso del mezzo pubblico. Questi dovrebbero essere gli obiettivi L’annuncio dell’assessore Lubatti sulla creazione della Ztl a San Salvario: il problema è come controllare gli ingressi perchè le telecamere costano troppo 1 sentate dell’assessorato alla territi a fare ciò che vogliono. Viabilità ha rammentato il co- Una contestazione che ha persto improponibile (400 mila eu- messo all’assessore al Comro) per la decina di telecamere mercio, Mangone, e al suo dirinecessarie a presidiare gli al- gente più in gamba, Pizzichetta, trettanti ingressi nel quadrila- di spiegare che nel nostro Stato tero di San Salvario. Mossa che di diritto chiudere un locale è potrebbe rivelarsi un bel flop il più difficile che vincere il Supegiorno in cui la massa festante renalotto. Per il resto, tutte le si sposterà da qualche altra strade per domare la Movida parte. «Cosa si sono state citate: sta facendo per bus dedicati per L’APPELLO contenere l’invaevitare che Vanchiglia, diventi «Chiudete quei locali sione delle auto in una seconda San che vendono chupito un quartiere dove Salvario?» ha la chiesa a 50 centesimi» «anche chiesto Magliafra un po’ avrà il no (Ncd) autore dehor», uno dei dell’interpellanza sull’anarchia tanti che portano via spazio alle di due locali sempre di San Sal- auto. «Fate qualcosa - ripete Levario che, pur pizzicati più volte vi - se solo si impedisse a tre loa sforare decibel e orecchie dei cali di inondare il quartiere di cittadini, a vendere chupito co- chupito a 50 centesimi l’uno same aspirine, continuano imper- rebbe già un gran risultato». La sfida al mondo della scienza partita da un’enoteca di periferia Anche uno scienziato può accompagnare la creazione di un progetto ambizioso con un bicchiere di rosso. Impossibile? Non proprio. Tra i finalisti della competizione «Big Data Challenge» organizzata da Telecom Italia e conclusa ieri a Trento con la premiazione dei Nel tempo in cui le risorse statali per il welfare sono ben lungi dal tenere il passo delle richieste di aiuto, il ruolo delle fondazioni e degli «enti di erogazione», cioè della cosiddetta «filantropia istituzionale», diventa sempre più prezioso. Per analizzare le condizioni generali del sistema e cercare nuove ed incisive strategie, da ieri è in corso a Torino il convegno nazionale di Assifero, l’Associazione Italiana Fondazioni ed Enti di Erogazione: 97 realtà, tra le quali le torinesi Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, Fondazioni Paideia, Carlo Denegri, Cecilia Gilardi, Comunità Mirafiori. Una tavola rotonda nel salone Intesa San Paolo ha evidenziato come sussidi e contributi in denaro non producano risultati nell’aiutare ad uscire dal disagio, se non nel breve periodo. Il vice sindaco vincitori, c’è anche un team torinese che è riuscito a sbaragliare la concorrenza di oltre 600 partecipanti tra scienziati e universitari di tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’India. «A gennaio appena uscito il bando, abbiamo deciso di partecipare - racconta Michele Tizzoni, 30 anni, di Torino -. Il tempo però era poco, incastrare gli impegni di tutti molto complicato. Così ci siamo organizzati nel modo più semplice possibile: con fogli di calcolo, appunti e pc al seguito, abbiamo deciso di incontrarci dopo il lavoro in un’enoteca in corso Regina Margherita. Azzardato, ma ha funzionato: siamo riusciti a sfiorare il primo posto». Da sinistra a destra Matteo Delfino, Michele Tizzoni, Paolo Bajardi e Giovanni Petri «Entropy» Così dopo un mese e mezzo di lavoro, la squadra capitanata da Michele e composta da Paolo Bajardi, Matteo Delfino, Giovanni Petri e André Panisson ha presentato il progetto «Entropy»: lavorando sui dati delle chiamate internazionali in entrata e in uscita nella zona di Milano, si può monitorare in tempo reale sia quel che sta succedendo in città, sia seguire le dinamiche delle comunità straniere nel tempo. Se catalogati e analizzati, i «big data» possono generare un’infinità di preziose informazioni: social media, smartphone e l’utilizzo sempre più diffuso di sen- Elide Tisi, il presidente Assifero Felice Scalvini, Tiziano Vecchiato (Fondazione Zancan), Giuseppe Guerini (Federsolidarietà) e Gerry Salole (European Foundation Center) si sono trovati d’accordo: problematiche complesse come quelle delle nuove povertà, possono essere affrontate solo mobilitando le potenzialità delle persone in difficoltà. «Le persone devono essere coinvolte in progetti che possano aprire loro un futuro», ha detto Scalvini. Il vice sindaco Tisi ha fatto l’esempio virtuoso del «lavoro accessorio» pagato con i voucher, capace di restituire dignità. Negativo, invece, quello della social card statale. Iniziative come microcredito, housing sociale, market sociale, Assifero vuole svilupparle creando un sistema di «welfare generativo» dove i progetti possano appunto generare risorse ulteriori a partire dalle conoscenze e competenze di chi chiede aiuto. Indispensabile, però, parallelo, un cambio di rotta delle politiche pubbliche. [M. T. M.] La finale di Trento di Big Data Challenge LA START UP DEI GIOVANI INGEGNERI NADIA FERRIGO “I nuovi poveri vanno aiutati valorizzando le loro capacità” «I sussidi servono solo nel breve periodo, occorre un welfare che dia prospettive» Gli orfani dei Murazzi Il progetto sulle telefonate internazionali di un team torinese FONDAZIONI sori che permettono di misurare e registrare ogni cosa generano un volume impressionante di dati. La sfida Una sfida per Michele, Matteo, Giovanni e André, prima compagni di corso al Politecnico, ora colleghi alla Fondazione Isi di Torino, l’istituto per l’intercam- bio scientifico che si occupa di innovazione nel campo delle situazioni di grande complessità, mentre Paolo lavora come data scientist, letteralmente «scienziato dei dati», per l’azienda torinese «AizoOn». Il loro lavoro è studiare modelli matematici adatti a elaborare grandi quantità di elementi: per il concorso, sono riusciti a ricostruire dai ta- bulati telefonici gli spostamenti dei tifosi olandesi nella partita di Champions League MilanAjax dello scorso dicembre. Al mattino le chiamate partivano dall’aeroporto, al pomeriggio dal centro città e la sera nella zona dello stadio, dove c’erano sono stati degli scontri. «E a tarda notte, si può vedere molta attività nella zona dell’ospedale. L’applicazione di questo schema può essere molto utile agli amministratori della città, ad esempio per sapere quel che accade durante i grandi eventi come Expo - spiega Michele -. Le opportunità offerte dai Big Data sono moltissime, e noi siamo solo all’inizio». T1 T2 54 .Quartieri STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 uartieri A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Peschiera 142/F; via Passo Buole 160/A; via Orvieto 10/A; corso G. Agnelli 56; corso Svizzera 42; corso Grosseto 216/C; corso San Maurizio 35; via Bologna 91/D; galleria Umberto I° 54; via De sanctis 60; via Nizza 65; corso Moncalieri 257; via Sempione 112; via Bellini 8. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II, 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org Madonna di Campagna “Caro sindaco, nominami assessore per 48 ore per il caso Victoria Ivest” Uno dei concerti della coppia artistica Maksim e Daria dal balconcino dei via Mercanti I concerti in crescendo di apprezzamento Centro Concerti dal balconcino la rivolta dell’amministratore Ogni domenica 200 persone nel cortile: “È pericoloso, non c’è sicurezza” L’impianto di via Veronese costato milioni di euro BEPPE MINELLO CRISTINA INSALACO Finché, per tre anni, il concertino dal balconcino in via Mercanti numero 3 è rimasto un appuntamento domenicale poco conosciuto, con un pubblico nel cortile di qualche decina di persone, tutto è andato bene. Ma da quando, da tre mesi, ogni domenica alle 17 circa 200 persone se ne stanno per un’ora sotto al balcone con il naso all’insù per lo spettacolo, sono iniziati i problemi. Il concerto dal balconcino di Maksim Cristan, scrittore e chitarrista, e Daria Spada, cantante lirica, accompagnato sempre da musicisti, attori e poeti, da qualche tempo comincia ad essere insopportabile per alcuni condomini. Così l’amministratore del condominio, Giorgio Gatti, ha fatto un esposto ai vigili del fuoco e alla polizia, e ha spedito una lettera a Daria e Maksim invitandoli a interrompere lo spettacolo. «Noi continueremo a suonare ogni domenica», è la risposta dei due artisti, che non hanno nessuna intenzione di smettere di cantare proprio adesso che il loro apprezzamento non fa che aumentare. Per l’amministratore i problemi del concertino dal balconcino sono tre: «Innanzitutto non possono espandersi a suonare sul tetto del basso fabbricato accanto al loro balcone, dove c’è spesso una batteria. È pericoloso e se non smettono mi toccherà passare per vie legali. Il secondo problema è la sicurezza. Se in un cortile si affollano più di 99 persone, lo spettacolo va tenuto sotto controllo dai vigili del fuoco». La terza lamentela viene dai residenti. Che hanno paura del- Sulla «Stampa» LA STAMPA MARTEDÌ 31 DICEMBRE 2013 . Cronaca di Torino .53 Improvvisazione rap in centro “Canto in strada per capire cosa vuole il pubblico” In via Mercanti 3 Daria Spada e Maksim Cristan, una cantante lirica e uno scrittore-chitarrista, sono i «Mccs» (Maksim Cristan Con la Spada). Con loro si esibiscono cantautori, poeti, musicisti e attori In concerto dal balcone di casa Ogni domenica una”serenata al contrario” La storia/1 CRISTINA INSALACO i capelli, metto i tacchi ed entro in scena». L’idea del balcone è nata da Maksim, quando due anni fa si sono trasferiti a Torino. «C’è un cartello sotto casa nostra che dice: il cortile non è una discarica. E allora che cos’è?, mi sono chiesto – racconta lui -. Così un giorno ho detto a Daria: il nostro cortile diventerà un teatro». In via Garibaldi Nei giorni fortunati Matteo Zulian riesce a raccogliere anche 120 euro «Ma devi piacere, o il cappello resta vuoto. Di questi tempi nessuno ti regala niente» La storia/2 ner. «L’amore per il rap è cominciato gradualmente - racconta -, a 16 anni ho iniziato a fare break dance e hip hop e dalla danza mi sono avvicinato al rap. È come se lui fosse venuto a cercarmi». Senza sosta Si esercita continuamente: a casa, sotto la doccia, mentre guida L Il 31 dicembre segnalavamo i concerti dal balcone U 1 la presenza di «malintenzionati». Hanno paura, principalmente, che possano fare irruzione dei ladri. «La domenica io mi chiudo in casa, il portone è aperto e può entrare chiunque – dice Laura Carcano -, è un pericolo per la nostra sicurezza». «Sono circa il 50% i condomini che si lamentano – continua l’amministratore -, se vogliono continuare a suonare, lo devono fare rispettando le norme di sicurezza». Se ci sono inquilini che vogliono mettere a tacere Daria e Maksim, Torino è anche piena di sostenitori di questa «serenata al contrario» che vengono al concertino portando applausi e cartelli: «Ci avete tolto tutto, lasciateci almeno cantare dai balconi». Tra il pubblico, Maurizio Norrito sgrana gli occhi appena sente la parola «malintenzionati», perché «i ladri non verrebbero a rubare con 200 testimoni oculari», e Matteo Negrin non solo spera che non smettano di suonare, ma si augura che la bellezza e l’originalità del loro concertino possa andare in tour in tutta Italia. Mirafiori Nord Le Case hanno vinto un bando da 100mila euro FABRIZIO ASSANDRI «Pur essendo un progetto esplicitamente dedicato alla periferia di Torino, propone in modo molto chiaro una visione sui bisogni e i modi d’intervento nelle città dov’è sempre meno facile mantenere relazioni di comunità». Con questa motivazione la rete delle nove Case del quartiere di Torino s’è accaparrata 100 mila euro con il progetto «Di casa in casa». «Uno sforzo esemplare che va moltiplicato altrove» scrive la giuria. Il progetto ha sbaragliato 600 proposte di innovazione culturale che hanno partecipato al bando “Che fare”, promosso dall’associazione Doppiozero. Idee arrivate da tutta Italia sui temi più disparati: da una carovana trainata da cavalli per spettacoli itineranti a una piattaforma web per finanziare progetti scolastici. In finale c’era anche il progetto dei googleglass per sordi del museo Egizio. L’anno scorso, alla prima edizione del bando, aveva partecipato la Casa del quartiere di via Morgari. Ma ad aver vinto, con il progetto di quest’anno votato prima online poi scelto dalla giuria, sono tutte le Case torinesi. Insieme. Cascina Roccafranca, capofila del progetto, appunto via Morgari, Casina Roccafranca capofila del progetto vincente +Spazio4 di via Saccarelli, i Bagni di via Agliè, il Barrito, la Casa nel parco, il Cecchi Point e i nuovi progetti Le Vallette e Bossoli 83. «Sono spazi con vocazioni diverse ma hanno in comune di essere aperti al territorio - dice l’assessore Ilda Curti – solo Cascina Rocca- franca è riferimento per 70 associazioni e gruppi informali, dai bambini agli anziani». I 100 mila euro serviranno a creare un gruppo di lavoro comune, a formare gli operatori, a organizzare progetti trasversali per un anno: laboratori, seminari, corsi sulla creatività. Non c’è nulla di più efficace dell’ironia. E una vecchia volpe della politica qual è Sergio Gaiotti lo sa bene. Tanto che ieri ha diffuso una lettera indirizzata al sindaco Fassino al quale chiede nientepopodimenoché essere nominato assessore al Bilancio per «48 ore». Tanto basterebbe a Gaiotti, una degli esponenti più vivaci di quella che un tempo era definita la sinistra Dc, per risolvere il problemaccio che angoscia la società calcistica dilettantistica del Victoria Ivest, da 70 anni su LA LETTERA Scritta dall’ex-consigliere della Dc, Sergio Gaiotti «Passoni si muova» piazza, una delle più antiche di Torino. La società s’è imbarcata in un mega progetto - una robetta da 3 milioni di euro - dal quale è nato il nuovo centro sportivo tra via Maninetti e via Paolo Veronese. Un’operazione resa possibile dal Comune che ha sottoscritto una fidejussione che ora rischia di dover onorare perché il Victoria Ivest non riesce a ripagare l’investimento fatto. Ecco, su questo punto, si sta muovendo anche il capogruppo del Nuovo centrodestra in Sala Rossa, Enzo Liardo, il quale ha uno scarso senso dell’umorismo, o comunque meno di Gaiotti, e già annuncia un esposto alla Corte dei Conti per denunciare quella che lui giudica una «sconsiderata gestione di denaro pubblico: quando il Victoria Ivest presentò il businessplan del nuovo centro sportivo, e parliamo dei primi anni del nuovo millennio, era chiarissimo che non c’era futuro. Se ne sarebbe accorto anche un bambino». Non i tecnici del Comune, per stare nel solco del ragionamento di Liardo: «Se avessero subito detto no, oggi non ci troveremmo in questa situazione». Gaiotti, invece,è più soft. Parte morbido e un po’ ironico («Caro sindaco, stai facendo un ottimo, apprezzabile lavoro come ambasciatore mondiale di Torino. Il tuo impegno e la dedizione per far uscire la città dalla profonda crisi che l’attanaglia sono veramente encomiabili. Complimenti sinceri») per poi attaccare: «Rimango pero’ molto sconcertato come una questione di natura prevalentemente sociale - peraltro a te nota - non di difficile soluzione trovi l’indisponibilità totale dei tuoi assessori Passoni (bilancio, ndr) e Gallo (sport, ndr) nel farsi carico e dare risposte certe e concrete nell’interesse generale della collettività». Gaiotti ricorda i meriti del Victoria Ivest («Ha più di 500 tesserati e svolge prima di ogni cosa una azione di promozione civile a favore dei giovani in un quartiere a forte rischio di disagio) e poi se la prende con Passoni, del quale sostiene di non comprendere «l’atteggiamento». L’ex-consigliere comunale Dc ricorda che il contenzioso con il Victoria Ivest lo gestisce l’assessore al Bilancio: «Porta la sua firma la delibera con cui l’AmministraLA FIDEJUSSIONE Il Comune ha garantito per l’impianto con 3 milioni Liardo (Ncd): «Un errore» zione Civica si accolla una assurda fideiussione (oltre 3 milioni di Euro) che, vista la documentazione in oggetto, neanche uno studente del secondo anno di ragioneria avrebbe approvato». La proposta di Gaiotti al sindaco è semplice: «Caro sindaco affidami per 48 ore le deleghe di Passoni e vedrai che la questione te la risolvo con beneficio anche per il Comune». T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 etropoli Metropoli .55 . Per le vostre segnalazioni [email protected] Chieri, lavori al Duomo Orbassano, manutenzione del verde Dopo il crollo di alcuni mattoni sul sagrato del Duomo, gli operai sono al lavoro per sistemare la cima del campanile trecentesco. La piazza dovrebbe essere liberata dalle transenne già nei prossimi giorni. [F. GEN.] Costerà circa 162 mila la manutenzione del verde comunale. Il Comune ha affidato a una ditta specializzata e agli agricoltori locali gli sfalci e le potature delle 2500 piante presenti sul territorio. [M.MAS.] Nichelino Beinasco Il pane pagato a chi non I corsi universitari potrebbero essere ospitati in una palazzina della frazione Fornaci se lo può permettere In arrivo la facoltà di infermieristica MASSIMO MASSENZIO Dopo le voci insistenti circolate nei mesi scorsi, è arrivato anche il primo passo ufficiale verso il trasferimento a Beinasco della facoltà di infermieristica dell’ospedale San Luigi. Ieri sera il Consiglio comunale beinaschese ha dato mandato all’amministrazione di ricercare una possibile sede sul territorio e verificare l’economicità dell’operazione. La soluzione logistica ideale per ospitare i 450 studenti universitari che attualmente frequentano i corsi in strada del Drosso sembrerebbe essere già stata individuata in una palazzina per uffici in via San Giacomo, nella frazione Fornaci, alle porte di Torino. Al momento si tratta solo di un’ipotesi,destinata però a concretizzarsi già nelle prossime settimane. Se non ci saranno intoppi, infatti, l’iter burocratico potrebbe concludersi a maggio e l’inizio delle attività accademiche è previsto per settembre. Sviluppo commerciale «Se la trattativa si concluderà positivamente, sarebbe una grandissima occasione di rilancio per tutta la città», ha commentato il sindaco Maurizio Piazza. Che immagina futuri sviluppi per l’economia locale: «Avere quasi 500 studenti che si muovono sul territorio avrà sicure ricadute dal punto di vista commerciale e occupazionale. Senza contare il prestigio di ospitare una sede universitaria». 450 studenti È il numero degli allievi del corso di infermieristica che potrebbero arrivare a Beinasco Si può lasciare il pane pagato GIUSEPPE LEGATO 10 corsi di laurea Rimarranno in via Rosmini, a Torino, vicino alle Molinette, per un totale di 1400 studenti Scelta strategica L’edificio che potrebbe ospitare i corsi della facoltà di Infermieristica si trova nella frazione Fornaci, alle porte di Torino e ben servito dai mezzi, a soli 3,5 chilometri dall’ospedale San Luigi di Orbassano Beinasco Servizi La gestione dell’operazione sarà affidata alla Beinasco Servizi, che si occuperebbe di tutta la logistica relativa alla struttura di via San Giacomo. I dipendenti della partecipata comunale, oggi in cassa integrazione, potrebbero garantire oltre alla manutenzione e ai controlli tecnici, anche il servizio mensa. «Anche questo è un aspetto da non sottovalutare – sottolinea il primo cittadino – Lavoreremo per questo importante traguardo». Fra gli obiettivi di mandato dell’amministrazione c’era quello di portare a Beina- sco una scuola superiore. Riuscire ad ospitare addirittura una facoltà universitaria sarebbe un grande successo. «Non è il caso di dare nulla per scontato – futura sede. In ogni caso l’acquisizione potrebbe essere finanziata con la futura vendita del capannone di Plastlab, che però è vincolato fino al 2015. Il sindaco Maurizio Piazza: «Ci saranno ricadute commerciali e occupazionali» Nessun trasloco predica prudenza il direttore generale Gaetano Chiantia - dovremo valutare tutti gli aspetti economici». A cominciare dalla scelta di acquistare o affittare la Se il trasloco a Beinasco della facoltà di infermieristica del San Luigi, sembra qualcosa di più di un’opzione, non ci saranno altri spostamenti, almeno a breve termine, per i 700 aspiranti infermieri che frequentano l’ex istituto Rosmini. Anche per l’altra sede torinese, infatti, si era parlato di un possibile trasferimento, ma le indiscrezioni non trovano conferme: «A quanto so il contratto di affitto scadrà il prossimo anno e nessuno mi ha comunicato nulla in merito», precisa il presidente del corso di laurea, Valerio Di Monte. E aggiunge: «Questa struttura è funzionale e strategica per la sua vicinanza alle Molinette. Ma in ogni caso queste sono valutazioni che spettano ad altri». In via Rosmini attualmente ci sono 10 corsi di laurea, per un totale di circa 1400 studenti: «Ogni considerazione dovrà essere fatta di comune accordo, ma c’è tutto il tempo per pensarci». Il pane del giorno prima, scontatissimo e ancora buono, non si vende solo a Torino. Da qualche giorno anche a Nichelino, nel forno della signora Laura Maddio, via Torino, all’altezza della Crocera, quasi all’angolo con via XXV aprile il «pane di ieri» costa 80 centesimi al chilo. Un’iniziativa di solidarietà contro la crisi che a Nichelino picchia duro forse più che in altre realtà. Qui hanno chiuso fabbriche di recente, altre sono sulla strada della cessazione di attività (vedi Viberti). L’iniziativa ha riscosso molti consensi tra la gente ed è abbinata a un’altra piccola, ma altruista, idea: il «pane pagato». Chi compra un chilo di ciabattine può lasciare due panini gratis a chi ne ha bisogno. Una replica in salsa sabauda, del caffè pagato a Napoli. Al momento cinque o sei persone al giorno hanno usufruito di questo segno di solidarietà. La speranza è che la generosità non si fermi qui. Chieri Rivalta Maxi-furto nei garage Svuotati quaranta box Risparmio energetico Accordo per la riduzione investimenti da 1 milione dei consumi al Bit FEDERICO GENTA Almeno quaranta box forzati e razziati. Altri venti spiati attraverso un foro sulle saracinesche. Tutto in una notte. È successo nei sotterranei delle nuove palazzine residenziali di via Amendola, ai piedi del centro storico di Chieri. Uno spazio immenso, dove però manca ancora un impianto di video sorveglianza. La banda ha varcato l’ingresso principale e ha agito indisturbata. Ieri mattina l’amara scoperta dei residenti, che nel corso della giornata si sono presentati davanti alla caserma dei carabinieri Le palazzine di via Amendola per le denunce di rito. Secondo i primi dati raccolti dai militari, il bottino del raid è stato in ogni caso modesto. Sono sparite alcune biciclette, piccoli arnesi da lavoro, vestiti e generi alimentari. Chi abita nella zona non nasconde la rabbia: «Non è la prima volta che subiamo furti simili - dicono - Servono più controlli». Rivalta continua a puntare forte sul risparmio energetico con 4 maxi interventi da oltre un milione di euro. Il progetto più importante, dal costo di 500 mila euro, riguarda l’installazione dei pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici comunali. Ma l’amministrazione pensa anche alla ristrutturazione e alla coibentazione degli asili Bionda e Mary Poppins, che comporterebbero una spesa complessiva di circa 600 mila euro. Altri 110 mila euro saranno infine investiti per la sostituzione dei vecchi lampioni stradali con nuovi punti di illuminazione a led. Sono Beinasco L’asilo Bionda di Rivalta già partiti, invece, i lavori per il cambio di tutte le lampadine negli uffici di palazzo civico. La fase di progettazione verrà affidata a professionisti esterni tramite una procedura negoziata e il calendario degli interventi verrà deciso in base alla possibilità di ottenere finanziamenti e al piano triennale delle opere pubbliche. [M. MAS.] Siglato ieri pomeriggio il nuovo accordo del Patto territoriale del Sangone, che consentirà una migliorare fruibilità e prestazioni del Bit, l’Incubatore di imprese. Comune, Politecnico e Provincia avvieranno un intervento da 20 mila euro per l’isolamento termico dei laboratori , puntando alla riduzione dei consumi e delle emissioni. Il Bit, nato nel 2009, garantisce sede e servizi comuni per dieci aziende del territorio, ospita un’attività gratuita di accompagnamento e consulenza per gli aspiranti imprenditori ed è uno strumento di supporto al La sede del Bit di Beinasco piano locale giovani. «Oggi svolgono qui la loro attività piccole imprese che hanno ottenuto risultati significativi. - ha commentato l’assessore provinciale alle Attività Produttive, Ida Vana. - A tutti auguriamo un successo che costringerebbe i nuovi imprenditori ad avere necessità di spazi ben più grandi». [M. MAS.] T1 CV PR T2 56 .In città STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 incittà LA STAMPA Società cultura & spettacoli GUIDO NOVARIA Museomontagna Tuttenude allavetta di Walter. A meno di tre anni dalla sua scomparsa, il Valsusa Filmfestival rende omaggio questa sera - ore 21, al Cinema comunale di piazza del Municipio a Condove - a Walter Bonatti, figura unica nel panorama alpinistico di tutti i tempi. Ottanta minuti di film biografico, «atto d’amore per un uomo complesso, spigoloso e sognatore» voluto dalla sua compagna di vita per un trentennio, l’attrice Rossana Podestà, anche lei scomparsa nel dicembre scorso. L’opera, realizzata insieme alla videomaker Paola Nessi (che questa sera sarà in sala), documenta le scalate e rivisita le vette di Bonatti, fotografate dall’elicottero, ma anche la sua sete di conoscenza, che ne fece un grande viaggiatore, dapprima solitario e poi in coppia, oltreché sulle montagne, anche per mari, deserti e foreste. W 1 Al Museo Nazionale Eroe solitario In garage Pellicole rimaste in garage da moltissimi anni nella casa di Dubino. «Chissà quante volte Walter mi aveva detto di buttarle via perché erano piene di A CONDOVE Alla proiezione di stasera ci sarà la regista del film polvere - aveva ricordato Rossana presentando il film al Festival di Trento - Abbiamo recuperato un proiettore da 16 millimetri e improvvisamente Walter era lì, nella nostra casa. Bello come poteva esserlo quando girava il mondo per il settimanale Epoca». «Sentivo il bisogno di fare qualcosa di definitivo per Walter: - raccontò allora Rossana Podestà - lui che veniva cercato per raccontare le tante avventure di cui fu protagonista. Ma è sempre apparso più importante quello che gli era accaduto, piuttosto che lui come essere umano. Quello che aveva dentro non poteva uscire, schiacciato com’era dal peso dall’attualità, dalla forza di quello che gli capitava. Volevo quindi raccontare un Bonatti diverso». Impresa riuscita. Dopo il K2 Il film è stato realizzato con tanti documenti inediti. «Tra il materiale recuperato c’era un’intervista fatta dalla Rai quando Walter aveva 25 anni. Era il 1955 ed era appena tornato dal K2. Era come un automa, paralizzato. Forse per colpa Walter Bonatti ha firmato tantissime «prime» in solitaria. Emblematica la vicenda del K2 e la verità nascosta per anni, fino a quando i saggi scelti dal Cai hanno ristabilito come andarono realmente le cose della Montagna al Monte dei Cappuccini si sta allestando la mostra (aprirà il prossimo 11 aprile) delle opere di due fotografi, Georges-Louis Arlaud (1862-1944) di Ginevra, e Marcel Meys (1885-1972) di Parigi, noti per la produzione di nudi femminili en plein air negli anni 19201930. Le fotografie di Arlaud e Meys – appartenenti alle collezioni del Centro Documentazione Museomontagna – fanno parte di un «mondo» francese che ha avuto uno sviluppo temporale tra l’inizio del secolo e il 1940, facendo parte di quel gusto pittorialista che improntò la fotografia ai massimi livelli all’inizio del secolo e che fece del nudo en plein air uno dei soggetti più raffigurati. Seguendo una linea d’azione che prevede l’apertura degli archivi del museo a nuovi pubblici e l’impegno ad allargare il bacino di utenza per fasce di età e interessi trasversa- Valsusa Festival “Ecco il mio Bonatti alpinista e sognatore” “W di Walter” è il titolo della pellicola che svela l’alpinista Ritratto inedito di un personaggio spesso controcorrente «Quante volte Walter mi aveva detto di buttar via quelle pellicole perché erano polverose» Rossana Podestà compagna di Bonatti morta il 10/12/2013 dello choc vissuto sul Karako- mata in un vero e proprio studio rum, forse era solo l’emozione, di produzione. «Questa casa racma cercava le parole mentre si conta la sua e la nostra vita. Ci sotormentava le mani. Era un ra- no i suoi oggetti. La scena finale gazzo. Poi ci sono le immagini del film si chiude con un’immagiche abbiamo trovato per caso ne realizzata con un drone. Parte dentro quelle vecchie pellicole dal mio viso per poi alzarsi in ciesparse per casa. È lo sopra la nostra stata un’emozioIL LAVORO casa e finire sulle ne immensa perdove WalLa casa di Dubino tomba ché finora si erater riposa. Era era diventata l’unica maniera no viste solo le founa sala di regia per collegarci alla tografie dei suoi viaggi più incredisua morte» disse bili nei luoghi più sperduti della all’uscita del film. Un finale cariterra. Vederlo in video è qualcosa co di straordinaria suggestione, di unico. E pensare che tante vol- se si pensa che Rossana è tornata te sono stata lì lì per buttarle a unirsi a Walter dopo la morte. vie». Per la realizzazione del film la casa di Dubino, all’imbocco La rassegna della Valtellina, è stata trasfor- Il festival prosegue domani, alle 18 in piazza Conte Rosso ad Avigliana, con un singolare reading musicale: «Emilio Comici Blues», tratto dal libro «Point Lenana» di Wu Ming 1 (Roberto Bui) e Roberto Santachiara; ad animare il reading sono lo stesso Wu Ming 1 e il gruppo musicale I Funambolique. Sempre domani, alle 21 al centro sociale di Pelissere 16 a Villar Perosa, i coniugi Marzia Pellegrino e Sandro Gastinelli presentano il film-documentario «A la vita!», l’epopea narrata dei boscaioli della Valle Ellero, tra manualità perdute, funi d’acciaio e carichi sospesi: è l’ultimo appuntamento della rassegna «Cinema in verticale», fiore all’occhiello del cartellone del Valsusa Filmfest. Recensione PAOLO FERRARI 99 Posse, concerto tutto da ballare Bel colpo d’occhio a Hiroshima Mon Amour per il concerto con cui i 99 Posse celebrano vent’anni dall’uscita del loro primo, storico album «Curre curre guagliò». Il gruppo arriva al club con un certo ritardo, ed è quasi mezzanotte quando parte l’invito a ballare di ‘O Zulù su quel ritmo serrato che è inno di un’intera Un’immagine in mostra li, le immagini sono uscite dalle raccolte della Fototeca del Centro Documentazione per far conoscere una piccola storia tra le tante storie della fotografia. Un’iniziativa in linea con il progetto culturale che da decenni caratterizza l’attività del Museo, comprendendo la montagna in tutte le sue accezioni, estendendosi a tutto il mondo, anche con iniziative spesso non convenzionali. Un patrimonio in continua evoluzione che guarda a nuovi orizzonti ed esperienze, con lo scopo di reinterpretare un consolidato rapporto con la montagna da molteplici punti di vista, cercando nuove letture e interpretazioni che ne attualizzino il senso del suo essere. città alternativa: «Napoli-Napoli-Napolì!». La prima parte del live ripercorre gli Anni Novanta, risalendo persino allo storico singolo «Rafaniello», attualizzato nella galleria di personaggi politici. Mix di chi allora c’era e di spettatori più giovani, il pubblico monta come una maionese: un po’ per volta. Fino a un finale tutto da ballare, che conferma la potenza della sezione ritmica e l’attualità dei groove. T1 CV PR T2 In città .57 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Auditorium Orpheus Palazzo Lascaris Piano e chitarra in concerto per la lotta alla Sla Gian Carlo Caselli parla di “Agromafie” Alle 20,45 all’Auditorium Orpheus (corso Govone 16/a) concerto di musica classica con il sedicenne Francesco Mazzonetto (foto) al pianoforte e Paolo Garganese alla chitarra. La serata ha lo scopo di raccogliere fondi per la lotta alla Sla: il ricavato sara’ devoluto al Cresla (Centro Regionale Esperto per la Sclerosi Laterale Amiotrofica ) attivo presso l’ospedale Molinette. L’evento anticipa il trofeo «Oltre la vista, oltre la sla», gara podistica non competitiva che si terrà il 25 aprile al Parco del Valentino. Alle 10,30 nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris in via Alfieri 15, si terrà l’inaugurazione del 229° anno accademico dell’Accademia di Agricoltura di Torino. Dopo il saluto delle autorità, il presidente Pietro Piccarolo farà la sua relazione sull’attività dell’Accademia nel 2013. Seguirà la prolusione di Gian Carlo Caselli sul tema delle «Agromafie» La storia conti». Il lavoro è iniziato nel settembre del 2012 ed ha portato alla realizzazione di quindici canzoni. «E in questo lungo periodo di ricerca ho avuto il piacere di incontrare musicalmente Carlot-ta e Dente, con cui ho collaborato nella realizzazione dell’album del film». Il mulino sulla Dora dove sono nate le musiche di “La luna su Torino” NOEMI PENNA «La luna su Torino» sorge dalla Dora. Nell’antico mulino ottocentesco costruito sulla riva del fiume fra Rivoli e Collegno, trasformato da Fabio Barovero dei Mau Mau nello studio di registrazione dove è stata realizzata la colonna sonora dell’ultimo film di Davide Ferrario, in uscita oggi su iTunes, Pandora e Spotify. Dalla farina al mixer Vero Sounds Recording Studio è molto diverso da come si può immaginare una sala di registrazione. E’ un luminoso loft con finestroni a strapiom- . bo sulla Dora, ristrutturato in jingle, temi musicali e album». chiave vintage con materiali di Non ultimo «La luna su Torino», recupero – fra cui un muro di la colonna sonora dell’omonimo paglia, perfetto insonorizzante film di Ferrario distribuito in dinaturale – da quattro anni tem- gitale da Peermusic, la casa dipio della musica di Barovero. scografica di Rihanna, Raphael «Di ritorno dai primi tour con i Gualazzi e Ornella Vanoni, proMau Mau ci siaprio da oggi. Il mo resi conto che FABIO BAROVERO mulino è casa di non potevamo e artigiani Ha fondato lo studio artisti più provare in gada più di 40 anni: sulla riva del fiume «Il quarto piano rage e che avevamo bisogno di tra Rivoli e Collegno era il teatro della uno spazio tutto Compagnia del nostro – ricorda il musicista to- Bagatto, chiuso subito dopo la rinese, fondatore della band con tragedia del cinema Statuto e Luca Morino –. E fu così che af- trasformato prima in una fabfittammo dallo scenografo brica di tessuti, in cui Jean-Paul Adriano Grimaldi una sala nella Gaultier in persona si riforniva cattedrale che sorge proprio a per i suoi foulard, poi nello show fianco al mulino dove oggi creo room di Lucifero Illuminazioni». 45° parallelo Fabio Barovero nello studio di registrazione Trasgressioni musicali Nell’album «La luna su Torino» si mescolano bande, liuti arabi, la kora senegalese e il friscalettu siciliano. «Tante piccole trasgressioni che ho potuto realizzare grazie al bellissimo rap- Da noi la Pasqua porto che si è creato in questi anni con Davide Ferrario, che mi ha dato carta bianca permettendomi di spaziare con la fantasia ancor prima che venisse girato il film, guidato solo dalle suggestioni dei suoi rac- La pellicola di Ferrario è uscita nelle sale il 27 marzo e in una settimana a Torino è stata vista da 3500 spettatori. E’ ambientata sul quarantacinquesimo parallelo, ovvero a metà tra il polo Nord e l’Equatore, in una Torino affascinante e misteriosa la cui architettura è scandita dalla musica. Barovero ha ideato per Ferrario anche le colonne sonore di «Se devo essere sincera», «Tutta colpa di Giuda» (insieme ai Marlene Kuntz) e «Dopo mezzanotte» in formazione con la Banda Ionica. L’ensemble, fondato nel 1997 con Roy Paci, ha ottenuto il Nastro d’argento per le musiche de «La febbre» di Alessandro d’Alatri, realizzate proprio nello studio sulla Dora dove sono nate anche la sigla di «Masterpiece» di Rai Tre e tutti gli album di Saba Anglana, compagna artistica e di vita del musicista torinese. arriva prima. Colomba Motta Tradizionale o Paradiso kg 1 Offerta € 1 ,9 9 Asparagi Grana Padano DOP g 500 Offerta Offerta al pezzo all’etto € € 0 ,8 9 1 ,8 8 al Kg 8,90 € al Kg 3,76 € Detersivo Piatti Nelsen conf. 4 pz L 1 Cad Offerta € 3 ,8 9 al lt 0,97 € Fino a domenica 6 aprile Offerte valide dal 4 al 6 aprile nei Carrefour market della Liguria, Valle d’Aosta e Piemonte ad esclusione delle provincie di Alessandria, Novara, Vercelli e Verbania, salvo esaurimento scorte e/o salvo errori e omissioni di stampa. Le foto sono solo rappresentative. Scarica l’APP myCarrefour 800 650650 011 0706181 Solo per chiamate da rete fissa. Attivo da lunedì a sabato, la domenica con risponditore automatico. Il costo della chiamata da cellulare varia a seconda del piano tariffario dell’operatore telefonico prescelto. carrefour.it @ carrefournews T1 CV PR T2 58 .In città STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA montagna Intagliare il legno Cordillera Huasyuash Forno Canavese ospita il secondo corso di intaglio su legno a punta di coltello condotto dallo scultore Marco Rolando (foto): sei serate tra aprile e maggio, dalle 20 alle 23, nei saloni dell’area ex Obert. Iscrizioni entro domani: 347/15.89.954, [email protected]. La sezione Cai di Ala di Stura presenta domani alle 21,30, da Les Montagnards (frazione Cornetti 73, Balme), il video «Trekking nella Cordillera HuayhuashPerù (agosto 2013)». Per chi vuole, alle 20 cena da Les Montagnards (prenotazioni allo 339/48.58.057). Libro-ricerca/1 Viaggio alla scoperta dei nuovi montanari Storie di “cittadini” che hanno scelto le Terre Alte per vivere e lavorare “Una realtà inaspettata che può rilanciare l’economia di tante vallate” MAURIZIO DEMATTEIS Il tour Domenicaprima tappaaOulx «La montagna va rispettata. Bisogna entrarci in punta di piedi. Molte persone invece arrivano qui dimenticandosi del suo fascino, portandosi dietro i problemi della città». Quella di Renato Riccardi, «nuovo abitante» di Melezet, a Bardonecchia, sembra la ricetta contro «Il vento fa il suo giro». E’ una delle tante storie contenute del libro «Nuovi montanari. Abitare le Alpi nel XXIesimo secolo» (a cura di Federica Corrado, Giuseppe Dematteis e Alberto Di Gioia, Terre Alte-Dislivelli, Franco Angeli editore), volume con cui l’Associazione Dislivelli ha voluto raccogliere e restituire i risultati di due anni di ricerche nelle valli alpine, dieci comunità territoriali indagate, centinaia di persone incontrare e decine di interviste realizzate. Conferenza Il “Club 4000” Giovedì 10 aprile, ore 21 nella sala «Pacem in terris» di via del Pino 49 a Pinerolo, incontro con lo storico alpinista Luciano Ratto (foto), che parlerà del Club 4000, di cui è stato co-fondatore ed è presidente. Tra gli ospiti, il vescovo di Pinerolo, monsignor Pier Giorgio Debernardi, soci del Cai locale, l’alpinista e scrittore Lodovico Marchisio e il giornalista Patrizio Righero. Il Club 4000, riunisce gli alpinisti che hanno salito almeno 30 vette superiori ai 4mila metri, sulle 82 dell’elenco ufficiale dell’Unione Internazionale Associazioni Alpinismo. Il Club, fra l’altro, ha da poco rinnovato il proprio sito web www.club4000.it. Valle Orco Torna il Trad Meeting 1 «Nuovi montanari» Il vento ha fatto il giro verrà presentato con una tournée in giro per le valli alpine italiane: «Novalp in tour», una serie di appuntamenti organizzati con le comunità vallive coinvolte nella ricerca, che si concluderà a Torino. Primo appuntamento a Oulx, domenica prossima, alle ore 17, nella sala consiliare del Municipio. L’integrazione mancata descritta nel celebre film di Dritti Effetto trekking «Abbiamo cominciato facendo giri a cavallo su ordinazione – continua Renato Riccardi -. Chiedevamo alle Comunità montane o nei comune se volevano un servizio di trekking a cavallo. Ci presentavamo con le nostre tende. E’ cominciato tutto così». Una scelta forte, lasciare la città per andare verso quella montagna espressione di un ambiente incontaminato, che diventa anche una scelta economica e di vita. “Siamo nella giusta via di mezzo tra il selvaggio e al vita urbana – spiega una delle due figlie di Renato Riccardi -. Se A CURA DI GUIDO NOVARIA voglio andare al cinema posso farlo a Bardonecchia, se mia mamma vuole andare a fare la spesa può farlo comodamente. Ma tutto questo è vicino solo quando lo vogliamo noi”. Tante le storie dei «Nuovi montanari», tornati oggi a rivitalizzare quelle valli alpine definite «aree marginali». Tante domande E il libro di Dislivelli, che ne raccoglie decine, tenta di dare risposta ad alcune domande: chi sono i nuovi abitanti delle Alpi? Perché hanno scelto di stabilirsi in montagna? Che cosa hanno trovato sui monti? Pace, tranquillità, aria pura? Cos’altro? Di cosa si occupano? Di ricezione turistica, di lavorare la terra e di ’tenere’ gli animali? Che altro tipo di attività svolgono? Scelta di vita Giorgio Galetto, sempre di Bardonecchia: «Sono arrivato in Valle di Susa nell’aprile del 2000, dopo una brutta esperienza lavorativa a Torino, che mi ha visto lasciare il circolo sportivo presso il quale lavoravo come maestro di tennis. In quel perio- do facevo l’alpinista e circa due giorni alla settimana venivo in montagna. Ho pensato così di trasferirmi qui per poter avere una migliore qualità di vita». Oggi Giorgio Galetto, con i suoi soci, è arrivato ad avere una scuola di sci, due noleggi e sei piste di pattinaggio. Un’evoluzione conquistata in quindici anni, lavorando sul turista-cliente per farlo sentire parte di un sistema territoriale strutturato, offrendo professionalità, conoscenza del territorio e della sua storia, cortesia e accoglienza. Libro-ricerca/2 Il gioiello nascosto di Novalesa MAURO SAROGLIA La val Cenischia, incuneata nelle Alpi Cozie, deve la sua fama soprattutto per l’antica abbazia benedettina di Novalesa e per il valico del Moncenisio: una vallata di transito privilegiato nel Medioevo fra Italia e Borgogna, tra la macroregione delle terre imperiali nella loro configurazione subalpino-padana e quella alpino-rodaniana. Un’area ricchissima di storia plurisecolare lungamente indagata, ma non ancora sufficientemen- te nota per quanto riguarda le strutture materiali e le forme insediative. Il recupero strutturale e il restauro minuzioso di una locanda medievale nell’abitato di Novalesa diviene così occasione per un’attenta analisi del manufatto restituito al suo contesto insediativo e funzionale lungo il tracciato del passagium Montis Cenisii nei secoli XIII –XVI. L’edificio presenta soprattutto un originale e rarissimo apparato con la riproduzione di armi araldiche a fresco sulla facciata principale e di moduli suntuari all’interno degli ambienti destinati ai Il volume Edito dalla Clut raccoglie i risultati dello studio legato al restauro di un altro tassello medievale del piccolo centro viaggiatori. Ne è nata un’indagine storica e territoriale sintetizzata nel volume «Le Alpi ospitali», che parte dall’analisi del «costruito» e dalla notevole presenza architettonica di ori- Il Club accademico del Cai, organizza dal 15 al 20 del prossimo settembre, il secondo Trad Climbing Meeting, appuntamento internazionale, a Ceresole Reale, nell’alta Valle dell’Orco, regno del «Nuovo Mattino». Dicono gli organizzatori: «Scopo è quello di favorire lo scambio di esperienze tra scalatori da tutto il mondo, promuovere l’arrampicata ed in particolare quella in stile Trad, e la conoscenza delle valle dell’Orco come sito privilegiato per questo tipo di scalata». Al meeting saranno invitati ospiti da tutte le maggiori federazioni di arrampicata del mondo, fino ad un massimo di 60 partecipanti, accompagnati sulle pareti da arrampicatori italiani. Per informazioni: info@tradclimbing Valli di Lanzo Nove rifugi in passerella Lanzo incontra i nove rifugi delle proprie valli, di proprietà del Cai torinese. Al centro polivalente di piazza Rolle, oggi alle 17, s’inaugurano due mostre: quella dell’artista Tino Aime e quella dedicata a parchi e aree protette del Piemonte. La merenda sinoira, alle 19, è curata dal Rifugio Salvin; alle 21 concerto del coro La Grangia. Domani alle 19,30 cena valligiana proposta dal Rifugio Città di Ciriè (foto), prima dell’incontro con Silvio «Gnaro» Mondinelli. Domenica alle 10 riaprono le mostre; alle 12,30 pranzo preparato dagli allievi dell’istituto alberghiero «Albert» di Lanzo e dalle 15 musica occitana e piemontese con Lhi Menestrels. Info 340/67.69.984. gine medievale del borgo, punto di passaggio obbligato ai piedi del valico montano. Gli studi si avvalgono di una larga analisi documentaria, che restituiscono a un edificio apparentemente minore il significato dell’importanza storica di uno dei tratti più suggestivi lungo la Via Francigena. Domani pomeriggio, dalle 15,30 nella sala conferenze dell’Abbazia, la presentazione di questo libro-ricerca, diventa l’occasione per parlare dei progetti su Novalesa. Introdotti dalla giornalista della Stampa Antonella Mariotti, interverranno,fra gli altri, il professor Luciano Re, ordinario di restauro al Politecnico di Torino; Gianni Bergadano, della Sovrintedenza per i beni architettonici;lo storico dell’arte Claudio Bertolotto, l’archivista Luca Patria e MIchele Ruffino, progettista dell’intervento di restauro. T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 port . Sport Cronaca .59 A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] Calcio: al via la «Superclasse Cup» Golf, ecco il circuito per Under 12-14-16 Inizia oggi la fase provinciale della «Superclasse Figc Puma Cup», che coinvolge 30.000 studenti di 322 scuole superiori italiane impegnate in un torneo di calcio a 5 e in un progetto di classe: le finaliste a Riccione dal 22 al 24 maggio. [p.acc] Torna il circuito Saranno Famosi, organizzato dal Comitato Regionale Piemontese. Il circuito prevede 14 gare più la finale ed è riservato a giocatori Under 12-14-16. Sabato prima gara al Golf Club Le Fronde. Tuffi Assoluti alla Monumentale la carica degli outsider Cagnotto è la star, dietro a lei cercano risultati le nuove leve ALBERTO DOLFIN I tuffatori azzurri ormai sono di casa a Torino. Per la quinta volta negli ultimi anni, la Monumentale ospita i Campionati Italiani Assoluti di tuffi, che gremiranno la piscina di corso Galileo Ferraris da oggi a domenica. Anche perché sul trampolino ci sarà la diva azzurra Tania Cagnotto, plurimedagliata a livello europeo e mondiale grazie anche ai due argenti iridati più recenti targati Barcellona 2013, ma ancora a caccia dell’acuto olimpico. Per colmare questa lacuna, ha deciso la separazione tecnica da papà Giorgio per affidarsi, a partire dall’anno prossimo e fino ai Giochi di Rio 2016, al tecnico della Nazionale Oscar Bertone. «Cambiare fa bene ed è normale nella vita di un’atleta per cui mi darà nuovi stimoli. È una decisione presa di comune accordo con mio papà e non si tratta di una divisione burrascosa», ha precisato la fuoriclasse bolzanina. E lo conferma papà Giorgio, indimenticato tuffatore, che non rinnega i suoi esordi torinesi, prima di mietere medaglie internazionali di cui quattro alle Olimpiadi. «Ho bellissimi ricordi legati a Torino, ho imparato a nuotare alla Monumentale e mi ci sono allenato per diversi anni. Sono contento che si gareggi spesso qui perché le manifestazioni sono sempre ben riuscite – L’accoppiata uova di cioccolata-gare di sci è un marchio vincente Sci VIVICITTÀ 12 km di corsa in nome della dignità Vivicittà è e una corsa che sfida il tempo. Sono 31 anni che la manifestazione promossa dalla Uisp coinvolge migliaia di persone in tutto il mondo, che corrono in nome di un ideale: il tema del 2014 è Sport & dignità. Domenica alle 10,30 scatteranno simultaneamente 42 città italiane e 19 estere per fare correre lungo i 12 km. del tracciato. Il via sarà dato da Radio 1 Rai in diretta dal carcere di Rebibbia, anche per i partecipanti torinesi che partiranno da viale Mattioli all’altezza della Facoltà di Architettura. La corsa si snoderà attraverso i viali del parco del Valentino, corso Cairoli, lungo Po Diaz, lungo Po Cadorna, via Napione, controviale di corso Regina Margherita, parco Michelotti, lungo Po Diaz e ritorno nel Valentino. Alla gara competitiva è abbinata una camminata di 4 km. [A.BRU.] 1 La promessa torinese Francesca Zagaglini espressione di punta del movimento piemontese, in gara nel sincro con la nuova compagna Atzei racconta -. Riguardo alla scelta di Tania è stata una decisione che fa parte del programma studiato a tavolino dopo Londra tra i diretti interessati con l’avvallo della Federazione». Oggi (ingresso libero: eliminatorie ore 10, finali ore 17, differita su Rai Sport 2 ore 20,55) la Cagnotto sarà in gara nel trampolino da 3 metri e nel sincro da 3 metri insieme all’inseparabile Francesca Dallapè. Il programma odierno prevede anche la gara della piattaforma che vede favorito Francesco Dell’Uomo, con Andrea Chiarabini quale outsider. Nelle due competizioni femminili, salirà sul trampolino pure la promessa torinese Francesca Zagaglini (Blu 2006), che proverà l’impresa soprattutto nel sincro dove si tufferà assieme ad una nuova compagna, la romana Beatrice Atzei. La festa dell’Uovo d’oro 1700 partecipanti e due big come apripista DOMENICO LATAGLIATA Due atleti di Coppa del Mondo come apripista, Matteo e Francesca Marsaglia, per una gara riservata ai più giovani non sono roba da tutti i giorni. Succederà domenica, a Sestriere (il via alle ore 9), in occasione della 33ª edizione dell’Uovo d’Oro Zoom di sci, classica manifestazione pasquale quest’anno anticipata di due settimane rispetto alle festività per non scivolare troppo in avanti nella stagione. Alla sfida potranno prendere parte gli atleti appartenenti alle categorie Children e Pulcini (nati/e dal 1998 al 2007): attesi sulle nevi olimpiche circa 1700 partecipanti provenienti dagli sci club di tutta Italia e anche dall’estero. In zona Alpette saranno allestiti differenti tracciati per assecondare al meglio le esigenze delle varie categorie in gara. In omaggio allo sponsor «Zoom» (il primo bioparco immersivo d’Italia alle porte di Torino), i quattro tracciati previsti prenderanno il no- me di Bolder Beach, Madagascar, Sumatra e Serengeti: gli animali più rappresentativi di questi habitat - dalle giraffe alle tartarughe alle tigri - invaderanno i percorsi di gara e tematizzeranno i pettorali dei concorrenti. Anche la tradizionale mascotte WalterOvo vestirà per il secondo anno i panni di un moderno esploratore in stile Indiana Jones: lo Sci Club primo classificato (negli ultimi anni ha sempre vinto il Sestriere) potrà festeggiare la vittoria, oltre che con il classico trofeo, anche con l’uovo gigante di cioccolato Balocco. Al termine della manifestazione ogni partecipante riceverà comunque un ricco pacco gara, comprensivo del classico uovo di cioccolato: nel pomeriggio, lungo le vie del paese e fino in piazza Fraiteve dove avranno luogo la premiazione e l’estrazione dei fantastici premi per atleti, allenatori e società, si terrà poi una colorata sfilata cui parteciperanno tutti gli Sci Club. Alla fine, sarà una gran festa per tutti. T1 CV PR T2 60 .Dove andiamo STAMPA .LA VENERDÌ 4 APRILE 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18, mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da martedì a domenica e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or. lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre «Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile) PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 [email protected] T1 CV PR T2 LA STAMPA VENERDÌ 4 APRILE 2014 I Cinema Le trame del 4 aprile 2014 ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC Sotto una buona stella Solferino 1 P 20.00-22.00 A proposito di Davis Solferino 2 P 19.50-22.00 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Yves Saint Laurent Sala 1 P 16.00-18.00-20.30-22.30 Storia di una ladra di libri Sala 2 P 15.00-17.30-20.10-22.30 Nottetempo Sala 3 15.30-22.30 Allacciate le cinture Sala 3 17.30-20.10 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Storia di una ladra di libri Sala 1 P 16.30-19.00-21.15 Saving Mr. Banks Sala 2 P 17.00-19.00-21.15 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo The special Need 16.30-18.15-20.00 Lei VO 21.30 (sott.it.) GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Ti ricordi di me? Sala 1 P 18.00-20.30-22.30 In grazia di Dio Sala 2 P 17.50-20.10-22.30 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Captain America: The winter soldier P 15.30-18.30-22.15 Divergent P 15.10-16.10-18.10-19.1021.10-22.10 Captain America: The winter soldier 3D P 17.50-21.00 Non buttiamoci giù P 15.40-20.35 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-16.50-18.40 47 Ronin P 22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Captain America: The winter soldier Sala 1 P 17.30-20.00-22.30 Divergent Sala 2 P 17.30-20.00-22.30 Noi 4 Sala 3 P 18.00 Dallas Buyers Club Sala 3 P 20.00-22.30 CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: € 10,00 Int; € 8,00 Rid. Storia di una ladra di libri P 15.00-17.30-20.00-22.30 Ti ricordi di me? P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 Cuccioli - Il paese del vento P 14.50 Mr. Peabody & Sherman P 16.20-18.10 Amici come noi P 20.00 Captain America: The winter soldier P 15.00-17.30-20.00-22.30 Divergent P 15.00-17.30-20.00-22.30-21.40 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. P 15.30-17.50-20.30 Quando c’era Berlinguer Massimo 1 Allacciate le cinture Massimo 2 P 16.00 12 anni schiavo Massimo 2 P 18.15-21.00 La signora Miniver VO Massimo 3 P 16.00 (sott.it.) La donna dai tre volti VO Massimo 3 P 18.30 (sott.it.) Il romanzo di Mildred VO Massimo 3 P 20.15 (sott.it.) Phenomena VO Massimo 3 P 22.15 (sott.it.) DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Lei Nirvana P 15.45-18.00-20.15-22.30 Quando c’era Berlinguer Ombrerosse P 15.50-18.00-20.10-22.20 NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 Lei Nazionale 1 15.00-17.20-19.40-22.00 Il pretore Nazionale 2 15.30-17.40-19.50-22.00 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 Storia di una ladra di libri Eliseo Grande 15.30-18.00-21.00 La luna su Torino Eliseo Blu P 16.00-18.00-20.00-22.00 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 Eliseo Rosso P 15.30-17.40-19.50-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace, over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 E fu sera e fu mattina Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Captain America: The winter soldier 3D Reposi 2 P 15.15 Captain America: The winter soldier Reposi 2 P 18.30-21.45 Divergent Reposi 3 P 15.15-18.30-21.45 Supercondriaco Reposi 4 15.30-17.50-20.10-22.30 Storia di una ladra di libri Reposi 5 15.00-17.30-20.00-22.30 Ti ricordi di me? Reposi 6 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Reposi 7 15.15-17.40-20.05-22.30 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Storia di una ladra di libri Sala Groucho P 15.30-17.50-20.10-22.30 Yves Saint Laurent Sala Chico P 16.15-18.15-20.25-22.20 Father and son Sala Harpo P 15.45-18.00-20.15-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 Over 60; Abb. 14 € 5,00; 1° e 2° spett. pom. Father and son Sala 1 P 15.30-17.40-19.50-22.00 La luna su Torino Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Ida Sala 3 P 15.45-17.20-19.00-20.30-22.15 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,00 over 60; € 5,00 Under 25 card Divergent Sala 1 P 15.45-18.55-22.05 Captain America: The winter soldier P 16.00-19.05-22.10 Sala 2 Mr. Peabody & Sherman Sala 3 P 15.20-17.40 Non buttiamoci giù Sala 3 P 20.05 300 - L’alba di un impero Sala 3 P 22.30 Storia di una ladra di libri Sala 4 P 15.05-18.10-21.15 Captain America: The winter soldier 3D Sala 5 P 15.00-18.05-21.10 Ti ricordi di me? Sala 6 P 15.05-17.25-19.45-22.05 Cuccioli - Il paese del vento Sala 7 P 15.00-17.10 Divergent Sala 7 P 19.20-22.30 Amici come noi Sala 8 P 15.05-17.30-19.55-22.20 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Storia di una ladra di libri P 14.00-16.50-19.40-22.30 Captain America: The winter soldier 3D P 15.20-18.30-22.00 Cuccioli - Il paese del vento P 14.50 300 - L’alba di un impero P 17.00-19.40-22.20 Amici come noi P 14.40-17.10-19.45-22.25 Ti ricordi di me? P 19.40-21.00-22.15 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-17.20 Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20 Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 P 14.00-16.50-19.40-22.25 Divergent P 14.30-17.40-21.00 Supercondriaco P 22.20 Mr. Peabody & Sherman P 19.30 Ti ricordi di me? P 14.30-17.00 Divergent P 16.10-19.15-22.20 Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Riposo CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Philomena 21.00 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo BARDONECCHIA CUORGNÈ PIANEZZA SABRINA 012299.633. Captain America: The winter soldier Storia di una ladra di libri MARGHERITA 0124657.523. Divergent LUMIERE 01196.82.088. Divergent Captain America: The winter soldier Ti ricordi di me? Storia di una ladra di libri Captain America: The winter soldier 3D 17.30 21.15 BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,70 intero; € 6,50 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Captain America: The winter soldier Sala 1 16.00-19.00-22.00 Captain America: The winter soldier 3D Sala 2 18.15-21.15 Ti ricordi di me? Sala 3 17.40-19.55-22.10 Storia di una ladra di libri Sala 4 15.50-18.40-21.30 300 - L’alba di un impero Sala 5 19.50-22.15 La bella e la bestia Sala 5 17.15 Divergent Sala 6 17.50-21.00 Mr. Peabody & Sherman Sala 7 17.30-19.45 Divergent Sala 7 22.00 Amici come noi Sala 8 17.50-20.10-22.30 Cuccioli - Il paese del vento Sala 9 16.00-18.00 Non buttiamoci giù Sala 9 20.00-22.20 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. E fu sera e fu mattina 20.10-22.10 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Storia di una ladra di libri 21.15 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. Captain America: The winter soldier 21.00 CONDOVE CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Diana - La storia segreta di Lady D 18.30 Valsusa Film Fest 21.00 21.30 IVREA BOARO 0125641.480. Captain America: The winter soldier 3D 21.00 POLITEAMA 0125641.571. Storia di una ladra di libri 20.10 Quando c’era Berlinguer 22.20 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Tarzan P 14.30 300 - L’alba di un impero P 17.15-20.00-22.40 Divergent P 15.00-18.20-21.40 Amici come noi P 15.15-17.40-20.05 12 anni schiavo P 22.30 Il pretore P 15.10-17.40-20.00-22.20 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.20-19.45 Supercondriaco P 22.35 The Lego movie P 15.20 Yves Saint Laurent P 20.00 Allacciate le cinture P 17.30-22.30 Divergent P 16.05-19.15-22.20 Captain America: The winter soldier P 16.15-19.20-22.25 Captain America: The winter soldier P 15.00-18.10-21.15 Ti ricordi di me? P 15.25-17.50-20.05-22.25 Captain America: The winter soldier 3D P 15.40-18.50-22.10 Nymphomaniac - Volume 1 V.M. 14 P 14.00-16.50-19.40-22.20 Storia di una ladra di libri P 16.20-19.15-22.15 Cuccioli - Il paese del vento P 14.45-17.10 12 anni schiavo P 19.40 Amici come noi P 22.35 Divergent P 14.20-17.40-21.00 Non buttiamoci giù P 14.45-20.00 Need for Speed P 17.10-22.20 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. AMICI COME NOI ·· Commedia. Regia di Enrico Lando, con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e Amedeo lasciano il loro negozio di pompe funebri a Foggia e vanno prima a Roma e poi a Milano. CAPTAIN AMERICA THE ... ···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale. DIVERGENT ··· Fantasy. Regia di Neil Burger, con Shailene Woodley e Theo James. Durata: 139’. La giovane Tris è una divergente in quanto non appartiene a nessuna fra le 5 fazioni in cui si articola la futuristica società di Chicago: eruditi, pacifici, intrepidi, abneganti, candidi. Dal regista di «Limitless». 12 ANNI SCHIAVO ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti. L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. FATHER AND SON ···· Drammatico. Regia di Hirokazu Koreeda, con Masaharu Fukuyama e Yôko Maki. Durata: 120 minuti. Un manager scopre che il bambino che sta crescendo con la moglie non è il loro figliocausa uno scambio nella culla: il vero bambino vive in una famiglia disagiata. IDA Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia Teatri Dove andiamo .61 . YVES SAINT LAURENT ···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo amore per il compagno di vita Pierre Bergè. Successo di pubblico oltralpe. LA LUNA SU TORINO ··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di «Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di dare un senso alla propria vita. LEI 18.00-21.15 21.15 17.30-20.30-22.30 17.30-20.30-22.30 18.00 PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. Storia di una ladra di libri MULTISALA 0121393.905. The Wolf of Wall Street V.M. 14 Italia 200 Ti ricordi di me? Italia 500 RITZ 0121374.957. Captain America: The winter soldier ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. 21.00 20.30 21.00 21.00 SAN MAURO TORINESE GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. Mr. Peabody & Sherman P 21.15 SESTRIERE FRAITEVE. Captain America: The winter soldier P 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Divergent Sala 1 21.10 Captain America: The winter soldier Sala 2 21.20 Storia di una ladra di libri Sala 3 21.30 VALPERGA AMBRA 0124617.122. Captain America: The winter soldier 3D Uno 21.30 Storia di una ladra di libri Due 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Captain America: The winter soldier P 20.00-22.30 Storia di una ladra di libri P 20.00-22.30 Divergent P 20.00-22.30 ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar alla sceneggiatura NYMPHOMANIAC VOL 1 ··· Erotico. Regia di Lars von Trier, con Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgård. Durata: 110 minuti. La vita di una ninfomane nel film scandalo dell’autore de «Le onde del destino». NON BUTTIAMOCI GIU’ ··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre si stanno per suicidare. Dal best seller di Nick Hornby («Alta fedeltà», «Febbre a 90 gradi» altri suoi libri diventati film). STORIA DI UNA LADRA DI ... ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller, dirige il regista di «Dowtown Abbey». SUPERCONDRIACO ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. TI RICORDI DI ME? ··· Commedia. Regia di Rolando Ravello, con Ambra Angiolini e Edoardo Leo. Durata: 91 minuti. La narcolettica Bea e il cleptomane Roberto s’incontrano da una psicanalista ed è subito amore. del 4 aprile 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Sabato 12 ore 21 e domenica 13 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIESpresentalanovitàassolutaLarosadiStanbuloperetta in sue tempi di Leo Fall con la regia di Augusto Grilli. Si prenota inoltre per l’ultimo spettacolo della stagione il musical Victor Victoria - [email protected] ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. SiprenotaperThebestofmusicalinscenal’11 e il 12 aprile e per Sette spose per sette fratelliin scena dal 13 al 18 maggio ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. L’importanzadilavarsiprestodiMikaelaCappucci,CompagniaMikamaleTeatro.Sabato 5. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653.ConcertoJohnAxelrod direttore, Valentina Lisitsa pianoforte. Musiche di Liszt,Kodaly,Brahms.Giovedì10eVenerdì11. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera ore 20.45 Operette morali di Giacomo Leopardi,regiaMarioMartone,Fondazionedel Teatro Stabile di Torino CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Festival Ter- re comuni / Terres communes - Giocateatro Torino 2014 Sala Piccola: ore 14.30 e ore 18.30 La CompagnieClandestinepresentaCartamemoria Sala Grande: Ore 21.Fondazione TRG onlus presenta Hansel & Gretel dei fratelli Merendoni CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni. Unione Musicale. Concerto Pietro De Maria pianoforte. Musiche di Bach, Schoenberg, Kurtag. Mercoledì 9. Ore 21. Info 0115669811 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Stasera ore 21 Milena Vukotic e David Sebasti sono i protagonisti di “C come Chanel” omaggio ad un’icona assoluta del nostro tempo, di Valeria Moretti, per la regia di Roberto Piana GIOIELLOTEATROviaCristoforoColombo31bis, tel.01158.05.768.Staseraore21FrancoOppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli anni Sessanta e Settanta,conA.LoFaroeA.Valsecchi,elaband dal vivo 4EVER. Regia di R. Giordano GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 20.45 Oscura immensità, di Massimo Carlotto, con Giulio Scarpati e Claudio Casa- dio, regia Alessandro Gassmann, Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”/ Accademia Perduta Romagna Teatri I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. “Motori di ricerca”. Percorsi d’artisti fra coreografia e arti visive a cura di Chiara Castellazzi. In collaborazione con il concorso per giovani artisti “Autofocus”, promosso da Vanni occhiali, a cura di Olga Gambari. Venerdì 4. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATROSTABILETORINOviaPastrengo88,tel. 800.235.333.Staseraore20.45Mackiscoming Back – Opera Cabaret da Macbeth di Heiner Müller, regia Gabriel Alvarez, Thèâtre du Galpon Studio d’Action Thèâtrale (Ginevra) MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Venerdì 04 e Sabato 05 ore 21, e Domenica 06 ore 15.30, a conclusione della XX°RassegnadiTeatroinLinguaPiemontese “Tutdarije” la “Companìa Teatral Carla S.” presenta Pija la mare, pija la fija, fane ‘n mass e sbt-je viadi TreMaGi TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Staseraore21AbbadreaminTheultimateAbba Show. Sabato 5 ore 21 Mvuyla Sungani company e Marlene Kuntz Live in Il vestito di Marlene OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 011 73.99.833. Mercoledì 16 e giovedì 17 ore 21: “DIES. Giorni contati” di Stalker Teatro, regia di Gabriele Boccacini, musiche originali di Riccardo Ruggeri. Giovedì 17 ore 17: cenacolo su “Cultura e Benessere” a cura di Stalker Teatro e Comitato Emergenza Cultura PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.L’Orchestra a puntate: abbonamento a 3 concerti a 22 (under16:15).GliArchi(TeatroRegio,9/4ore 20, S. Galaktionov dir.), i Legni (Piccolo Regio, 11/4 ore 20, E.S. Kim dir.), gli Ottoni (Teatro Regio, 13/4 ore 11, R. Romm dir.) PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel. 011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fondazione Dravelli presentano “La domenica andando a teatro”. Domenica 6 ore 11 Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi” SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Dal 7 al 9 maggio (mer e gio ore 13.45; ven ore 12.45), nuove repliche di “Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzodiMarcellaOlschkiconiGiovaniTalenti del Liceo Teatro Nuovo TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti (3 ore settimanali) - Corso di dizione ed uso della voce - Corso di Teatro per bambini e ragazziInfo 011338698dallunedìalvenerdì (9-13 e 15.30-19) TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Terre Comuni/Terres Communes Giocateatro Torino 2014 – il 5 aprile alle ore 11.00FondazioneTeatroRagazzieGiovaniin Ilgirodelmondoin80giorni,alleore16.00Stilema/Unoteatro in A proposito di Peter Pan TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Grande. Ore 21 Arte an itzalak di Dantzaz Kompainia (Paesi Baschi) / Palcoscenico Danza SalaProve.Ore19UltimanotteMia.MiaMartini. Una vita. diAldoNove,conErikaUrban.Progettoeregia di Michele De Vita Conti TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187. Precaryart-L’artediviverecondignitàdiecon Elena Ruzza. Mercoledì 9. Ore 21 TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Sabato 5 aprile ore 21 Area Teatrale presenta Parlami di tuo padre. Domenica 6 ore 18, per la rassegna “Con occhi nuovi”, LiberamenteUnico presenta Polvere - La vita che vorrei. Venerdì 11 ore 21 comp. La Funicolare in Premiata pasticceria Bellavista TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 5 e Domenica 6 aprile ore 21 Marco Ferrero e Gianluca Cerutti in “GrandHotelSerenase”diManuelBona.Ultimo appuntamento di “Settimo Ride” venerdì 11 ore 21.30 Gli Gnomiz TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826.Martedì8aprileore21pressoTeatro Alfieri di Asti, L’Origine del Mondo, ritratto di un internoscritto e diretto da Lucia CalamaroconDariaDeflorian,FedericaSantoro e Daniela Piperno TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. Il berretto a sonaglidi Luigi Pirandello. Ore 21 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Stasera ore 21 per la “”Settimana Mondiale della Danza” i ballerini dell’ArabaFenicepresentano:“RicordandoRudolf Nureyev con Susanna Egri e allievi della sua Scuola” TEATRO REGIO. Ore 15.30 Al Regio dietro le quinte,visitaguidata.Lunedì7/4ore20L’arca di Noè, opera di B. Britten. C. Bertola dir. Regia di E. Marini. Solisti e Coro di voci bianche del Regio e del Conservatorio diretti da C. Fenoglio TEATRO SAN PAOLO via Berton 1.. Rumorsdi NeilSimon,regiadiLucianoCaratto.Venerdì 4 e sabato 5. Ore 21 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “Lisistrata” (12/4) ore 21, regia di Andrea Battistini Compagnia Teatro Castalia/Teatro Superga. Stagione concertistica – “C’era una volta… il cinema” (13/4) ore 21,ChiesaMadonnadellaFiducia-Artistidel Teatro Regio di Torino TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246.Unionemusicale.ConcertoFrancois Thirault violoncello, Saskia Giorgini pianoforte. Musiche di Strauss, Poulenc, Beethoven. Martedì 8. Ore 20. Info 0115669811 T1 CV PR T2 VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 62 W VENERDÌ 4 APRILE 2014 Il tempo Tempo .63 . Piogge e rovesci in prevalenza al Centro-Sud. Più sole nel fine settimana IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. W VENERDÌ 4 APRILE 2014 LA STAMPA 64
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