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La Voce dello Spif Ar
Mensile di informazione Sindacale
A cura della Redazione
FISIOTERAPIA? SI TE LA FACCIO IO
Abusivismo che tragedia!
GENNAIO 2014
Il Sindacato Professionale Italiano
Fisioterapisti e Professioni Area
Riabilitativa, ha voluto creare uno
strumento informativo, che possa
consentire, di rimanere aggiornati
sull’attività, posta in essere dal
sindacato, con le notizie di rilievo
in campo Nazionale.
Uno strumento a disposizione di
Tutti, dove Tutti possono
esprimere le proprie
considerazioni sullo stato dell’Arte
della Professione
IN QUESTO NUMERO:
FISIOTERAPIA? SI TE LA FACCIO IO
Pag 1
TAVOLO TECNICO
MASSOFISIOTERAPISTI
Pag.3
FISIOTERAPISTA UNA PROFESSIONE
TRA MISSIONE ED ABUSIVISMO
Pag.4
LA MUSICOTERAPIA SECONDO IL
MODELLO BENENZON
Pag.6
IL FISIOTERAPISTA, SAPPIANO
DAVVERO CHI E?
Pag.8
ELETTO IL NEO SEGRETARIO (SICILIA)
DOTT. MARCELLO SICILIA
Pag.10
FALSO FISIOTERAPISTA ARRESTATO A
FLORIDIA
Pag.11
L’AIAS MUORE NEL SILENZIO
Il Fisioterapista è un professionista della Sanità in possesso del diploma di
Laurea o titolo equipollente, che lavora, sia in collaborazione con il
Medico e le altre professioni sanitarie, sia autonomamente, in rapporto
con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti
nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali
conseguenti ad eventi patologici, di varia eziologia, congenita o acquisita.
Secondo il D.M. 741/94 il Fisioterapista:
 elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del
programma di riabilitazione volto all’individuazione ed al superamento
del bisogno di salute del disabile;
 pratica autonomamente attività
terapeutica per la rieducazione funzionale
delle disabilità motorie,
 psicomotorie e cognitive utilizzando
terapie fisiche, manuali, massoterapiche e
occupazionali;
 propone l’adozione di protesi ed
ausili, ne addestra all’uso e ne verifica
l’efficacia;
verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi
di recupero funzionale;

Svolge attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei
servizi sanitari

ed in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali.
E’ una figura
che cresce
insieme al
paziente, si
forma con il
paziente, migliora con lui, si configura come Ente
Riabilitatore della persona stessa ed è per questo
che va impreziosita, amata e soprattutto
rispettata, maggiormente dalle altre figure
professionali che, assieme al Fisioterapista,
potrebbero rendere ancora migliore la qualità
della vita delle persone, migliorandola sotto
diversi punti di vista.
non potete che uscirne peggio di prima, il
ragionamento è abbastanza logico ed intuitivo.
Questo vuole essere un piccolo sollecito per il
nostro paziente: se avete un problema
disfunzionale, se avete un disturbo meccanico, se
avete un dolore posturale, se avete bisogno di
una seduta di massoterapia, se avete bisogno di
star bene…cercate di capire, prima di tutto, in
quali mani state affidando il vostro corpo. Il
concetto è molto semplice: le figure professionali
sono delineate da un chiaro e distinto profilo
professionale, se in questo è elencato ciò che voi
chiedete che vi sia fatto allora state andando
nella direzione giusta. Se voi chiedete qualcosa
che i nostri colleghi, laureati in Scienze Motorie,
non sono in grado di fare perché chiaramente
esposto dal profilo prossionale, ma lo svolgono
ugualmente, per un motivo o per un altro, allora
state andando nella direzione sbagliata. IL
LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE NON E’ STATO
FORMATO, NEL PERCORSO DI STUDI, PER LA
CURA E LA RIABILITAZIONE DELLA PATOLOGIA.
Il discorso è semplice: ognuno ha una sua
funzione nella società e deve necessariamente
rispettare la legge e soprattutto rispettare il
paziente se vuole che questo migliori e faccia un
percorso riabilitativo adeguato alle sue necessità.
Cosa vuol dire questo? Vuol dire che se voi
andate da un laureato in Scienze Motorie
pensando di andare dal fisioterapista e
soprattutto affidate i vostri dolori, le vostre
problematiche, i vostri disagi a lui, con una
patologia o più patologie presenti, certamente
I laureati in Scienze Motorie saranno pertanto
messi in condizione di svolgere:


attività professionali in ambito pubblico e
privato, con particolare riferimento
all’insegnamento delle attività motorie e
sportive, all’allenamento sportivo;
coordinamento e dirigenza di impianti e
strutture destinate alla pratica motoria,
sportiva e ricreativa o del tempo libero
per le diverse fasce d’età,
all’organizzazione di manifestazioni
sportive, ecc.
Per cortesia, pensiamo meno ai soldi e più ai
nostri pazienti.
Fisioterapista
Dott. ssa Serena Manduca
2
TAVOLO TECNICO MASSOFISIOTERAPISTI – LO SPIF AR INVIA L’INTEGRAZIONE AL
MINISTERO
Roma, 03 dicembre 2013
in merito al verbale inviatoci relativo all’incontro di insediamento del tavolo tecnico ministeriale sulla figura del
masso fisioterapista, desideriamo riportare per iscritto quanto dichiarato verbalmente dal
delegato, dott. Antonello Viceconti, il giorno 29 ottobre e riteniamo pertanto doveroso
suggerirne l’integrazione al verbale.
La maggioranza delle posizioni che stanno emergendo, in sede di discussione,
dalle associazioni dei masso fisioterapisti e dei massaggiatori, si centra soltanto
sull'aspetto materialistico occupazionale ed economico, arrivando a citare addirittura un
già duramente colpito fatturato delle aziende di elettromedicali.
Premettendo che gli elettromedicali, in quanto terapie fisiche, comportano anche
potenziali effetti collaterali per la salute dei pazienti si ricorda, come affermato dall'ultima
sentenza del Consiglio di Stato, che il masso fisioterapista possiede una “formazione minore” e peraltro ottenuta
mediante un canale formativo regionale (e non esclusivamente statale e quindi universitario, come avviene per i
fisioterapisti), per altro difforme da regione a regione, per cui riteniamo fuori luogo l’utilizzo delle suddette
apparecchiature da parte di personale non adeguatamente formato e titolato.
Si afferma inoltre che i massaggiatori sportivi troverebbero impiego negli ambienti sportivi e che questo sia di
notevole rilevanza: appare assurda anche questa motivazione in quanto estranea ad ogni contesto riabilitativo europeo
ove, si rammenta, esiste per gli aspetti riabilitativi una formazione specialistica del fisioterapia nello sport, percorso tra
l'altro già egregiamente portando avanti anche in Italia grazie al contributo dello stimato collega Ramponi del GIS Sport
Aifi.
Crediamo inoltre che, sulla scorta di quanto accade negli altri Paesi europei e non, più all'avanguardia in termini di
legislazione delle professioni sanitarie e sicuramente i primi per produzione letteraria scientifica, vada adeguata la
formazione e il profilo della figura già esistente del fisioterapista agli standard europei che prevedono un minimo di
formazione di 4 anni e percorsi di laurea magistrale specialistica nelle competenze riabilitative e non solo (come
attualmente esclusivamente prevede l'offerta formativa italiana) un percorso di tipo professionale, gestionale e
coordinativo.
Il dovere che ognuno di noi, prima ancora che come Organizzazione Sindacale espressione di interesse di
parte, in quanto operatori e professionisti sanitari, abbiamo nei confronti del cittadino e del paziente, nel rispetto dei
suo diritti e del suo stato di inabilità è e rimane il focus centrale su cui crediamo vada imperniata la discussione se si
vuole giungere realmente a un proficuo cambiamento in senso migliorativo dell'attuale situazione di caos che prevede
il proliferare delle più svariate tassonomie, a tutto discapito dell'utente finale.
L'aspetto occupazionale non è certo esente dalle problematiche che colpiscono i fisioterapisti e le professioni dell'area
riabilitative rappresentate dallo SPIF Ar, tuttavia crediamo che in un momento storico come quello che sta
attraversando questo Paese ad oggi, l'aspetto prioritario sia rivestito necessariamente dalla tutela del diritto alla salute
e dal suo doveroso rispetto nei confronti dei cittadini, se s'intende riformare l'attuale sistema. Siamo pertanto chiamati
tutti oggi (Istituzioni e associazioni di parte) ad assumere una doverosa responsabilità nei confronti di questa
importante tematica, senza sfuggire dalla centralità dell'argomento: il cittadino e il paziente.
Distinti saluti.
Il Presidente Nazionale SPIF AR
Dott. Antonio Cartisano
Il Segretario Nazionale SPIF AR
Dott. Roberto Ferrara
3
DIATERMIA DA CONTATTO – APPLICAZIONI BIPOLARI
Essenzialmente, un apparecchio per Diatermia da Contatto è costituito da un generatore
RF alla frequenza di 500KHz i cui due poli sono collegati agli elettrodi, posti a contatto
della parte da trattare, entro la quale è fatta circolare corrente RF. Tale corrente induce
un innalzamento di temperatura nei tessuti interessati, per effetto Jaule, a seconda della
densità di corrente, del volume in esame e d’altri più complessi fattori. Le applicazioni in
modalità BIPOLARE, di recente introduzione, sono il naturale complemento delle
applicazioni Unipolari, dalle quali differiscono essenzialmente per la costituzione
dell’elettrodo attivo, ora denominato “elettrodo bipolare”. Tale elettrodo è scisso in due
sezioni simmetriche, solidali ma elettricamente isolate fra di loro e poste breve distanza,
ciascuna delle quali è connessa ad un polo del generatore RF, come raffigurato nello
schema tecnico visibile più sopra. Nelle applicazioni BIPOLARI, il movimento di cariche elettriche percorre il breve tratto di tessuti compreso tra le
due sezioni di cui è formato l’elettrodo. Pertanto avremo una intensificazione del trasferimento energetico nelle parti prossime all’elettrodo ed una
progressiva attenuazione in profondità. Diversamente dalle applicazioni Unipolari, le BIPOLARI escludono l’impiego dell’elettrodo neutro. Le
applicazioni BIPOLARI sono adatte a trattare in modo mirato e diretto tutti quegli organi che si affacciano sulla superficie corporea. Con l’impiego di
elettrodi adeguati esse hanno la proprietà di concentrarsi su talune fibre, delimitare specificati segmenti, scavalcare protuberanze ossee, superare
ostacoli e poter orientare a piacere l’asse di percorrenza delle cariche elettriche. A giovarsi delle applicazioni BIPOLARI sono i trattamenti spinali,
molte fasce muscolari e tendinee, taluni anfratti fisici, piccole articolazioni e parti specifiche di grandi articolazioni. Elenchiamo, in sintesi, i principali
vantaggi offerti delle applicazioni BIPOLARI, riscontrabili ove la morfologia corporea, il tipo di elettrodo in uso e la posizione degli organi favorisca
questa tecnica. 1. Azione concentrata su organi specifici o loro parti 2. Ridotta interferenza del trattamento con altri organi 3. Risposta rapida alla
terapia e tempi di applicazione diminuiti 4. Soppressione dell’elettrodo neutro e relativi disagi 5. Effetto termico raggiunto con ridotta potenza 6.
Minore irradiazione elettromagnetica
IL FISIOTERAPISTA: UNA PROFESSIONE TRA MISSIONE ED
ABUSIVISMO
(Dott. Alessio Bianchi)
Nell'attuale sempre più caotica situazione dell'intero
professione
sistema sanitario italiano appare doveroso, ancora una
ritroverà senza un occupazione.In Italia esistono oltre
volta,
questione
150.000 Fisioterapisti ma soltanto 1/3, circa 50.000,
dell'abusivismo in campo riabilitativo ed in particolare
risultano essere laureati ed abilitati all'esercizio della
in Fisioterapia che interessa oltre che l'intero territorio
professione; la situazione nella provincia di Viterbo
nazionale
riflette il dato rilevato su scala nazionale nonostante
porre
l'attenzione
anche
la
sull'annosa
provincia
problema
di
per
Viterbo.Un
il
vero
malato
che
nel
probabilmente
territorio
non
Viterbese
siano
presenti
si
validi
Fisioterapisti
Cattolica del Sacro Cuore avente sede presso la Casa
attuano cure inadeguate, inefficaci
di Cura “Villa Immacolata”di S. Martino al Cimino (VT).
ed il più delle volte dannose che
Parallelamente purtroppo operano talvolta nell'ombra,
potranno addirittura peggiorare le
talvolta alla luce del sole sedicenti riabilitatori ed
precarie condizioni di salute di chi
esperti plagiatori che si spacciano per Fisioterapisti pur
già soffre ma anche per tutti i
non possedendo alcuna qualifica.
Fisioterapisti
Come difendersi?
giorno
facoltà
colpa
alle mani di persone incapaci che
ogni
nella
sua
spesso, in buona fede, si affida
che
formati
per
dell'Università
svolgono con passione e totale dedizione il proprio
Nonostante sia difficile per un paziente discernere tra i
lavoro; da non trascurare poi il danno arrecato ai neo-
tanti titoli equivalenti validi per legge è opportuno
laureati in Fisioterapia il cui entusiasmo sarà presto
prima di tutto verificare che il titolo posseduto ovvero
spento da quel mercato del lavoro saturo di abusivi,
la Laurea in Fisioterapia sia stato rilasciato da una
che non saprà fornire il giusto premio a chi dopo aver
Università Italiana ed in caso di titolo estero che abbia
sostenuto regolari esami di ammissione per accedere
ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Salute. Il
alla facoltà universitaria, aver effettuato tre anni di
Fisioterapista libero-professionista è inoltre sempre
studio, ore ed ore di tirocinio in strutture sanitarie ed
tenuto
un esame finale di abilitazione all'esercizio della
sanitaria esente IVA. La Laurea in Scienza Motorie –
al
rilascio
della
regolare
ricevuta
fiscale
4
ISEF, il titolo di Posturologo, quello di Chinesiologo, il
Soltanto con l'istituzione dell'ordine professionale e
diploma
con la partecipazione da parte dei colleghi tutti alle
di
Massofisioterapista
17.03.1999
abilitano
acquisito
dopo
il
ed il diploma di Massaggiatore non
assolutamente
alla
professione
di
associazioni di categoria come lo SPIF-AR
Professionale
Fisioterapisti
diverrà
e
Sindacato
Professioni
possibile
Area
Fisioterapista. Ricordo inoltre che lo SPIF-AR mette a
Riabilitativa
disposizione di tutti i cittadini e dei colleghi, su tutto il
definitivamente la pratica dell'abusivismo ed innalzare
sconfiggere
territorio nazionale, il servizio “Dillo allo SPIF” con cui
la
è possibile segnalare i sospetti casi di abusivismo
che merita.
bellissima professione del Fisioterapista al livello
professionale che verranno portati a conoscenza,
garantendo
il
completo
anonimato,
delle
Forze
Dott. Ft. ALESSIO BIANCHI
dell’Ordine e delle Autorità Garanti (per maggiori
informazioni www.spif.it o numero verde: 800 910
554).
(Segretario SPIF-AR per la Provincia di Viterbo)
CAMPAGNA D’ISCRIZIONE 2014
SIAMO LIETI COMUNICARVI CHE SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLO SPIF AR PER L’ANNO 2014. VI
INVITIAMO A SCARICARE LA MODULISTICA ED A FARLA PERVENIRE ALLA SEGRETERIA NAZIONALE.
WWW. SPIF.IT
5
LA MUSICOTERAPIA SECONDO IL MODELLO BENENZON
Gentilissimi Colleghi/e,
il 16 e 17 novembre si è svolta a Torino, presso la sede del Centro Musicoterapia Benenzon Italia la prima edizione del
corso “La Musicoterapia secondo il modello Benenzon” tenuto dalla collega musicoterapeuta Cinzia Manfredi.
Le partecipanti appartenevano a profili diversi: TNPE, ft, medico, educatore, logopedista. Il gruppo ha lavorato molto
bene sin dal primo momento, l’ambiente accogliente ha favorito un clima disteso e confortevole che ha facilitato la
comunicazione. Nei due giorni si sono affrontati diversi argomenti ma si è lasciato anche molto spazio all’esperienza
personale sempre guidata da Cinzia che ha saputo magistralmente condurre le riflessioni e le comunicazioni verbali e
soprattutto le non verbali .Il corso è iniziato con un cappello teorico del Modello Benenzon ed è proseguito con la
presentazione di alcuni ambiti di applicazione della musicoterapia: la gravidanza, l’autismo, le gravi cerebrolesioni
acquisite (stati di minima coscienza e emergenti) e il progetto “Comanauti”. Ad ogni argomento è stata dedicata mezza
giornata partendo da una breve introduzione, la presentazione video di un caso clinico e una parte pratica in cui tutti i
partecipanti hanno potuto mettersi in gioco esplorando il canale non verbale .
Questa modalità ha facilitato molti momenti comunitari e anche di racconti di vissuti personali. Il confronto verbale ha
offerto l’opportunità di condividere modalità d’intervento che hanno spesso molti punti in comune, mantenendo
ognuno le proprie peculiarità.
Di seguito vi scrivo alcuni stralci delle riflessioni che mi sono pervenute via mail:
“una volta ho letto che gli psicomotricisti sono filosofi dai piedi scalzi…
Oggi penso di riconoscere il luogo della musicoterapia come una “culla per l’anima” . Grandi doni hanno coloro che
“cullano” e che accolgono tutto ciò che le “vibrazioni” procurano…un GRAZIE a voi sincero per questo.”
“mi sono sorprendentemente sentita “centrata” come da tanto non succedeva, e, altrettanto sorprendentemente, con
persone, voi, con cui c’è stato uno scambio verbale minimo, ma un contatto d’animo profondo…
la sensazione di vedere una direzione non è facile da afferrare nè da conservare. mi è rimasta la voglia di lavorarci su,
con costanza, o almeno provarci.”
“E sospirando tra un affanno e l’altro, continuo a dirmi..finalmente.
Se parlo di respiro non è un caso. Energia primordiale,vita, leggerezza.
Quello che ho sentito mi ha avvolto, condotto, in qualche istante spaventato.
Perché i piedi scalzi degli “psicomotricisti” sono radici o vulnerabili germogli. Ma con calli e geloni fanno male, e metti
su i tuoi stivali scalcinati, i più comodi e fidati.”
“…Ultimamente quando osservo il mondo intorno a me vedo che la maggior
parte delle persone soffoca la propria sensibilità, le proprie passioni, i propri
sogni per paura di essere ferita, giudicata…il distacco da se e dagli altri
sembra essere utilizzato come un’ancora di salvataggio. Mi ha piacevolmente
colpito vedere e conoscere delle persone che, invece, si mettono in gioco, si
lasciano andare…che tentano di conoscere realmente l’altro e se stesse!
Ancora una volta la mia amata musica ha fatto da input e da sottofondo ad un’esperienza intensa…”
Grazie a tutte!
Silvia Moglia
6
7
IL FISIOTERAPISTA: SAPPIAMO DAVVERO CHI E’?
“Sei un fisioterapista?! …mi faresti un bel massaggino
purtroppo basso non provocando alcuna risonanza di
alla schiena?”
notevole importanza. Chi gestisce il telecomando, le
lobby, la politica, i manager e tutti coloro che dall’alto
Alla luce di quanto scritto, molti uomini palermitani
si occupano di sanità non hanno fatto abbastanza, o
gonfierebbero il petto e spaccerebbero se stessi per
forse
fisioterapisti immaginando uno scenario simile a quello
Le conoscenze e le competenze professionali costano,
che viene reso esplicito da alcuni film a luci rosse
e si capisce perché a qualcuno convenga assumere un
quando la figura principale, per così dire, è quella
praticone dal cervello ormai in fuga piuttosto che un
tanto bramata dell’idraulico. In realtà, il percorso e gli
vero fisioterapista. Si ricorda, che chiunque eserciti
aspetti prettamente tecnici del fisioterapista prendono
abusivamente
lungamente le distanze dall’idraulico e, purtroppo,
richiesta
anche da una possibile evoluzione “romantica” della
commette
prestazione professionale da espletare. La verità è che
professione”, ex art. 348 del Codice Penale, e dunque,
la fisioterapia è ben lungi da ciò che traspare in
merita di essere prontamente denunciato ai Nas dai
maniera nitida dall’immaginario collettivo, il quale
cittadini che amano la propria salute e quella altrui.
mette
allo
stesso
livello
di
rappresentazione
non
una
una
il
hanno
professione
speciale
reato
voluto
per
la
abilitazione
di
“Esercizio
fare.
quale
dello
sia
Stato,
abusivo
di
una
il
vero
fisioterapista
si
occupa
di riabilitazione,
“massaggino da centro benessere” ad una prestazione
Il
esclusivamente sanitaria.
ovvero, di “recupero di funzione” e non di certo del
Ben radicato nel palermitano è anche il senso di
massaggino antistress. Il Dott. Bortone, presidente
appartenenza
non
dell’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFi), prova a
riconosciute, come ad esempio “U zzu Ninu ri manu
dare delle risposte su quali rischi si corrono se si
santi“, oppure, “Don Tanino aggiustaossa” che, tra uno
incappa
sfincione ed una riparazione di una gomma bucata, si
“Un professionista titolato è tenuto a informare il
dice che pratichino fisioterapia. Ma, aldilà dei nomi
cittadino sugli interventi riabilitativi che ritiene più
pressoché caratteristici, perché in un’era come la
appropriati, a concordare gli obiettivi, i tempi e le
nostra, in cui le informazioni sono alla mercé di tutti,
modalità di attuazione del programma riabilitativo,
facilmente
svolge la professione nel rispetto dell’ordinamento
a
certe
fruibili
figure
anche
collegialmente
sulla
rete,
esistono
nelle
mani
di
un
abusivo:
fermamente certe situazioni?
giuridico e delle normative in materia di privacy,
Purtroppo elaborare una risposta potrebbe essere
collabora con i sanitari di fiducia del paziente. Un
molto più complesso di quello che sembra, ma ciò che
trattamento
appare ineludibilmente chiaro è che la realtà odierna
funzionale, che accerta e conferma l’introduzione
non favorisce di certo la tutela di salute del cittadino.
diagnostica,
Si potrebbe, forse, affrontare la situazione sollevata se
condiviso.
ci affidassimo a certe stime tanto eclatanti quanto
L’abusivo ha un approccio molto grossolano, che
spaventose,
competente
e
redige
un
parte
dalla
programma
valutazione
riabilitativo
“veri
rischia di non inquadrare il problema del paziente dal
fisioterapisti” contro almeno il doppio di abusivi della
punto di vista clinico, con il pericolo di fare manovre
professione
maldestre. Nella migliore delle ipotesi, può procurare
territorio
che
di
vedono
fisioterapista
circa
50.000
presenti
su
tutto
il
nazionale.
L’allarme è già scattato da anni, ma il volume rimane
un
danno
transitorio,
nella
peggiore,
un
danno
permanente e irreversibile.“
8

Ma allora chi è il “vero fisioterapista”?
Il
vero
fisioterapista
è
il
professionista
sanitario laureato in Fisioterapia ed abilitato che
pratica
la
professione,
elaborando
ed
propone l’adozione di protesi ed ausili, addestra il
paziente al loro uso e ne verifica l’efficacia;

verifica
le
attuando
riabilitativa
direttamente interventi di prevenzione, diagnosi, cura
funzionale.
rispondenze
attuata
agli
della
obiettivi
metodologia
di
recupero
e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni
Sulla base di quanto affrontato, il palermitano medio
corticali superiori e di quelle viscerali. Secondo il
avrebbe già sgonfiato il petto e si sarebbe rimesso sui
profilo professionale (D.M. 741/94), il fisioterapista
suoi passi portandosi dietro però un’idea un po’ più
valuta e tratta i disturbi conseguenti a eventi patologici
conscia e seria della figura del fisioterapista ma
di varia natura, congeniti od acquisiti, e l’attività può
decisamente
essere svolta autonomamente o in collaborazione con
aspettative. Ciò che preme ricordare è che la salute è
altre figure sanitarie.
un diritto di tutti i cittadini e, come tale, deve essere
Non tutti sanno che, il fisioterapista, nell’ambito delle
difeso
proprie competenze e in riferimento alla diagnosi ed
Quindi, cari palermitani e non, accertatevi sempre che
alle prescrizioni mediche, o anche in assenza di esse:
il vostro fisioterapista sia un professionista sanitario
smontata
rispetto
alla
incondizionatamente
totalità
delle
da
tutti.
competente e non uno specialista in quarume, o in

valuta il paziente ed elabora un programma di
carta assorbente per frittola, anche se quest’ultimo ha
riabilitazione
volto
sicuramente più capacità stimolative
delle
gustative. Vogliate bene a un vero fisioterapista perché
necessario
lui fa lo stesso con voi. Un’ultima accortezza: non
personalizzato
all’individuazione
problematiche

ed
del
al
superamento
paziente,
se
sulle
papille
lavorando anche in équipe multidisciplinare;
riproponete ad un “vero fisioterapista palermitano” la
pratica autonomamente attività terapeutica per la
richiesta di un massaggino come ad inizio articolo,
rieducazione funzionale delle disabilità motorie,
perché la sua risposta potrebbe, in via del tutto
psicomotorie
spontanea,
e
fisiche, manuali;
cognitive,
utilizzando
terapie
risultare
all’incirca
questa:
“Tu
po
salare!!!.”
Dott. Andrea Lo Nigro
9
ELETTO IL NEO SEGRETARIO DELLA REGIONE SICILIA
IL DOTT. MARCELLO SICILIA RAPPRESENTERA’ LO SPIF AR
Si è svolta, sabato 14 dicembre 2014, presso l’aula delle conferenze della
R.S.A. di Caltanissetta, la prima Assemblea Regionale dello SPIF AR per
l’elezione delle cariche regionali e la nomina del Segretario Regionale SPIF
AR – Regione Sicilia.
Dopo l’intervento del Segretario uscente, dott. R. Ferrara, che ha illustrato il
lavoro che lo SPIF AR ha messo in atto in Regione, grazie al contributo di
molti colleghi, impegnati in prima persona nell’attività sindacale a tutela degli iscritti, ricordando il grande
contributo del collega Marcello Sicilia, Patrizia Zappalà, Biagio Princiotta, Francesco Locicero, Letterio
Bucca e tanti altri, con la costituzione della varie RSA (Rappresentanze Sindacali Aziendali) SPIF AR che
hanno sancito il ruolo determinante del sindacato all’interno delle”scelte” aziendali, i presenti, ancora una
volta numerosi ed unanimi nelle scelte, hanno eletto il nuovo assetto regionale SPIF AR con l’elezione a
votazione unanime del nuovo Segretario Regionale e dei componenti della Segreteria.
Con il voto favorevole, di tutti i presenti è stato eletto il dott. Marcello Sicilia, in qualità di
Segretario Regionale SPIF AR – Regione Sicilia.
Eletti anche i componenti della neo Direzione Regionale con i Responsabili dei vari Uffici:
- Tesoreria Dott.ssa Patrizia Zappala’
- Relazioni sindacali Sanità Pubblica Dott. Letterio Bucca
- Realzioni sindacali Sanità Privata Dott. Francesco Locicero
- Libera Professione Dott. Biagio Princiotta
- Coordinamento Provincie e contrasto all’Abusivismo Dott. Gianpaolo Scala
L’obiettivo primario che il Segretario Regionale si prefigge, a primo acchito, è la creazione di una
“squadra” dove l’unione d’intendi, il lavoro sinergico ed il raggiungimento dei “targets” diventi mandataria
nella mission, attraverso la verifica degli standard organizzativi nelle Cooperative, Enti, ADI, presenti in
Regione; Attraverso il contrasto all’Abusivismo che in Sicilia è diventato dilagante con la
compartecipazione di medici che, poco curanti del titolo e delle norme vigenti, inviano i pazienti a
operatori non sanitari e non appartenenti all’Area Riabilitativa.
Da evidenziare il grande interessamento dei colleghi più giovani, il cui desiderio di scendere in campo,a
favore della legalità e del rispetto delle regole, non è mancato, infatti il dott. Gianpaolo Scala, nonostante
la Sua giovane età ha voluto fortemente aderire alla nuova “Squadra” rivestendo un ruolo Istituzionale di
importanza, quale il Responsabile Regionale Coordinamento Provincie e contrasto all’Abusivismo. In bocca
al lupo Gianpaolo.
Con l’augurio del Presidente, del Segretario e di tutta la Direzione Nazionale dello SPIF AR, sicuri che il
Segretario Regionale, dott. Marcello Sicilia, insieme ai suoi più stretti collaboratori, continui a fare
splendere le stelle dello SPIF AR, in Sicilia, auguriamo buon lavoro!!
10
" Se vengono segnalati, prima o poi gli Abusivi soccombono.
Gentili iscritti e non allo SPIF AR, che si stà impegnando a 360 gradi
per poter debellare l'Abusivismo. Seguite la nostra campagna anti
abusivismo e producete le vostre segnalazioni, secondo quanto
previsto. Grazie".
Floridia, Si spacciava come
ortopedico e fisioterapista.
Arrestato dai Carabinieri
I Carabinieri della Tenenza CC di Floridia (SR) hanno tratto in arresto Puglisi Nazzareno, 66enne di
Solarino (SR), già gravato da precedente specifico risalente all’anno 2011, poiché responsabile di abusivo
esercizio di una professione, sostituzione di persona e truffa aggravata.
L’uomo, spacciandosi per medico ortopedico e fisioterapista, unitamente ad un complice sedicente
assistente/collaboratore, A.M., 47enne di Francofonte ma residente a Floridia, incensurato, effettuava a
domicilio visite somministrando anche dei medicinali a mezzo infiltrazioni. Il corrispettivo per ogni visita era di
circa 25 euro a visita e 15 per ogni infiltrazione praticata. L’ultima visita effettuata risale al tardo pomeriggio
del 31 dicembre 2013, ma il sedicente medico non sapeva che ad aspettarlo in casa della paziente che
aveva già in cura da due settimane vi erano i Carabinieri della Tenenza di Floridia che al termine delle
verifiche effettuate l’hanno tratto in arresto.
I militari dell’Arma hanno appurato che a mezzo infiltrazioni il falso medico somministrava un farmaco
cortisonico “depo-medrol”, prescrivibile solo con ricetta, che alleviava momentaneamente i dolori articolari
patiti dagli ignari pazienti, creando un vero e proprio effetto placebo che faceva ritenere efficace e risolutiva
la terapia praticata dal Puglisi, accrescendone nelle persone la fiducia. Proprio grazie a questa fiducia,
l’arrestato riusciva ad estendere la sua clientela, offrendo i suoi servizi ai parenti prossimi.
Nel caso accertato dai Carabinieri, il Puglisi era riuscito ad arrivare all’anziana paziente proprio contattando
all’interno dei locali dell’A.S.L. di Floridia la figlia, lì recatasi per ritirare il foglio di esenzione ticket,
presentandosi in modo distinto con la valigetta classica in uso ai medici condotti (la stessa valigetta è stata
trovata dai Carabinieri al momento dell’arresto, con all’interno due flaconcini da 40 mg/ml di depo-medrol).
Nel corso delle perquisizioni estese alle abitazioni, i Carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro
anche un’apparecchiatura per ultrasuoni ed altre scatole del medicinale, a riscontro ulteriore dell’esercizio
della sua attività illecita.
L’uomo, inoltre, non è stato in grado di esibire alcuna documentazione/atto attestante l’abilitazione
all’esercizio della professione medica e nessun titolo di laurea. I due arresti sono stati convalidati: il Puglisi
permane in regime di arresti domiciliari, mentre per il suo collaboratore è stato disposto l’obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria.
I Carabinieri rammentano che in caso di dubbio è bene contattare sempre il 112 e richiedere l’intervento dei
militari per verificare sempre chi si ha di fronte ed evitare che malintenzionati riescano a commettere truffe,
specie in danno di persone anziane, approfittando vilmente del loro stato di sofferenza, dell’età e, a volte,
della condizione di solitudine in cui vivono.
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Lo studio professionale del Fisioterapista: procedure di apertura
LO STUDIO PROFESSIONALE DEL FISIOTERAPISTA SI PUO’ CONSIDERARE COME:
il luogo fisico in cui il professionista abilitato, esercita autonomamente e responsabilmente la propria attività liberoprofessionale in base ai D.M. 741-94, 168-96 ed alle Leggi 573-96, 42-99, 251-00,d lgs 299/99. Lo Studio
Professionale non necessita di alcuna autorizzazione ad eccezione di quella inerente la possibilità di effettuare
pubblicità sanitaria che, in base alla legge 175/92 ed al D.M. 657/94, va richiesta al Sindaco competente per territorio.
PER APRIRE LO STUDIO DEL FISIOTERAPISTA:
è sufficiente recapitare al Sindaco competente per territorio la Denuncia d’Inizio Attività (D.I.A.).
Alla D.I.A. vanno allegati il Titolo abilitante alla Professione Sanitaria di Fisioterapista, la Planimetria e la Destinazione
d’Uso dei locali.
Il Fisioterapista, fermo restando e fatti salvi i requisiti di sicurezza dell’impiantistica elettrica dello proprio Studio, può
utilizzare apparecchiature Elettromedicali di Terapia Fisica complementari al proprio esercizio professionale.
QUALI PROCEDURE EFFETTUARE?
Comunicazione di apertura dello studio tramite Denuncia d’Inizio Attività da recapitare, di norma, al Sindaco o alla
ASL di ubicazione in base alle specifiche normative regionali. Alla presente comunicazione, chiamata D.I.A. (Denuncia
d’Inizio Attività), vanno allegati il Diploma di Laurea Triennale in Fisioterapia o Titolo Equipollente (Diploma
Universitario di Fisioterapista o di Terapista della Riabilitazione), la Planimetria con copia dell’attestato di disponibilità
dei locali (contratto di locazione,di comodato, di proprietà,ecc.) e la Destinazione d’Uso dei locali. È necessario
allegare alla D.I.A. una relazione tecnica, redatta da un geometra, architetto o ingegnere iscritti all’ordine, attestante
l’agibilità dei locali, la sicurezza e la conformità dell’impiantistica elettrica e termoidraulica alle vigenti normative.
Nessuna autorizzazione deve essere preventivamente richiesta alla A.S.L. competente per territorio che, comunque,
può effettuare controlli inerenti i sopraccitati requisiti di agibilità, igiene e sicurezza dei locali dove è situato lo Studio
Professionale. Apertura della partita I.V.A. e tenuta dei libri contabili vidimati (registro degli acquisti e delle spese e
bollettario delle Ricevute Sanitarie). Il codice d’apertura della partita I.V.A. è 8514C (attività sanitarie svolte da
Fisioterapisti) e le prestazioni sanitarie fornite alla persona sono esenti IVA ai sensi del D.M. del 17 Maggio 2002. La
pubblicità sanitaria è regolamentata dalla legge n. 175/92 e successive modificazioni. A tale proposito si ricorda che il
dlg n. 362 del 14 ottobre 1999, concernente "disposizioni urgenti in materia di professioni sanitarie", all’articolo 12
consente la pubblicità, oltre che sulle riviste specializzate del settore, anche su giornali quotidiani e periodici di
informazione. La domanda per poter effettuare pubblicità sanitaria (targhe, inserzioni ecc.) va indirizzata al Sindaco
competente per territorio che ne autorizza la relativa concessione. La pubblicità sanitaria può essere effettuata solo
quando si è in possesso del relativo numero di concessione rilasciato dal Sindaco e deve essere effettuata
rigorosamente ai sensi di legge. Il comma 2, lettera a) dell’art 2, dl 223/06 ha abrogato le disposizioni legislative e
regolamentari che prevedono, con riferimento alle attività libero professionali: l’obbligo delle tariffe fisse o minime - il
divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti.
Si ringrazia la ditta QUILMED e la ditta FISIOSTORE che ci ha permesso di offrirVi questo servizio.
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