La Voce dello Spif Ar Mensile di informazione Sindacale A cura della Redazione FISIOTERAPIA? SI TE LA FACCIO IO Abusivismo che tragedia! GENNAIO 2014 Il Sindacato Professionale Italiano Fisioterapisti e Professioni Area Riabilitativa, ha voluto creare uno strumento informativo, che possa consentire, di rimanere aggiornati sull’attività, posta in essere dal sindacato, con le notizie di rilievo in campo Nazionale. Uno strumento a disposizione di Tutti, dove Tutti possono esprimere le proprie considerazioni sullo stato dell’Arte della Professione IN QUESTO NUMERO: FISIOTERAPIA? SI TE LA FACCIO IO Pag 1 TAVOLO TECNICO MASSOFISIOTERAPISTI Pag.3 FISIOTERAPISTA UNA PROFESSIONE TRA MISSIONE ED ABUSIVISMO Pag.4 LA MUSICOTERAPIA SECONDO IL MODELLO BENENZON Pag.6 IL FISIOTERAPISTA, SAPPIANO DAVVERO CHI E? Pag.8 ELETTO IL NEO SEGRETARIO (SICILIA) DOTT. MARCELLO SICILIA Pag.10 FALSO FISIOTERAPISTA ARRESTATO A FLORIDIA Pag.11 L’AIAS MUORE NEL SILENZIO Il Fisioterapista è un professionista della Sanità in possesso del diploma di Laurea o titolo equipollente, che lavora, sia in collaborazione con il Medico e le altre professioni sanitarie, sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti ad eventi patologici, di varia eziologia, congenita o acquisita. Secondo il D.M. 741/94 il Fisioterapista: elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali; propone l’adozione di protesi ed ausili, ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia; verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; Svolge attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali. E’ una figura che cresce insieme al paziente, si forma con il paziente, migliora con lui, si configura come Ente Riabilitatore della persona stessa ed è per questo che va impreziosita, amata e soprattutto rispettata, maggiormente dalle altre figure professionali che, assieme al Fisioterapista, potrebbero rendere ancora migliore la qualità della vita delle persone, migliorandola sotto diversi punti di vista. non potete che uscirne peggio di prima, il ragionamento è abbastanza logico ed intuitivo. Questo vuole essere un piccolo sollecito per il nostro paziente: se avete un problema disfunzionale, se avete un disturbo meccanico, se avete un dolore posturale, se avete bisogno di una seduta di massoterapia, se avete bisogno di star bene…cercate di capire, prima di tutto, in quali mani state affidando il vostro corpo. Il concetto è molto semplice: le figure professionali sono delineate da un chiaro e distinto profilo professionale, se in questo è elencato ciò che voi chiedete che vi sia fatto allora state andando nella direzione giusta. Se voi chiedete qualcosa che i nostri colleghi, laureati in Scienze Motorie, non sono in grado di fare perché chiaramente esposto dal profilo prossionale, ma lo svolgono ugualmente, per un motivo o per un altro, allora state andando nella direzione sbagliata. IL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE NON E’ STATO FORMATO, NEL PERCORSO DI STUDI, PER LA CURA E LA RIABILITAZIONE DELLA PATOLOGIA. Il discorso è semplice: ognuno ha una sua funzione nella società e deve necessariamente rispettare la legge e soprattutto rispettare il paziente se vuole che questo migliori e faccia un percorso riabilitativo adeguato alle sue necessità. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che se voi andate da un laureato in Scienze Motorie pensando di andare dal fisioterapista e soprattutto affidate i vostri dolori, le vostre problematiche, i vostri disagi a lui, con una patologia o più patologie presenti, certamente I laureati in Scienze Motorie saranno pertanto messi in condizione di svolgere: attività professionali in ambito pubblico e privato, con particolare riferimento all’insegnamento delle attività motorie e sportive, all’allenamento sportivo; coordinamento e dirigenza di impianti e strutture destinate alla pratica motoria, sportiva e ricreativa o del tempo libero per le diverse fasce d’età, all’organizzazione di manifestazioni sportive, ecc. Per cortesia, pensiamo meno ai soldi e più ai nostri pazienti. Fisioterapista Dott. ssa Serena Manduca 2 TAVOLO TECNICO MASSOFISIOTERAPISTI – LO SPIF AR INVIA L’INTEGRAZIONE AL MINISTERO Roma, 03 dicembre 2013 in merito al verbale inviatoci relativo all’incontro di insediamento del tavolo tecnico ministeriale sulla figura del masso fisioterapista, desideriamo riportare per iscritto quanto dichiarato verbalmente dal delegato, dott. Antonello Viceconti, il giorno 29 ottobre e riteniamo pertanto doveroso suggerirne l’integrazione al verbale. La maggioranza delle posizioni che stanno emergendo, in sede di discussione, dalle associazioni dei masso fisioterapisti e dei massaggiatori, si centra soltanto sull'aspetto materialistico occupazionale ed economico, arrivando a citare addirittura un già duramente colpito fatturato delle aziende di elettromedicali. Premettendo che gli elettromedicali, in quanto terapie fisiche, comportano anche potenziali effetti collaterali per la salute dei pazienti si ricorda, come affermato dall'ultima sentenza del Consiglio di Stato, che il masso fisioterapista possiede una “formazione minore” e peraltro ottenuta mediante un canale formativo regionale (e non esclusivamente statale e quindi universitario, come avviene per i fisioterapisti), per altro difforme da regione a regione, per cui riteniamo fuori luogo l’utilizzo delle suddette apparecchiature da parte di personale non adeguatamente formato e titolato. Si afferma inoltre che i massaggiatori sportivi troverebbero impiego negli ambienti sportivi e che questo sia di notevole rilevanza: appare assurda anche questa motivazione in quanto estranea ad ogni contesto riabilitativo europeo ove, si rammenta, esiste per gli aspetti riabilitativi una formazione specialistica del fisioterapia nello sport, percorso tra l'altro già egregiamente portando avanti anche in Italia grazie al contributo dello stimato collega Ramponi del GIS Sport Aifi. Crediamo inoltre che, sulla scorta di quanto accade negli altri Paesi europei e non, più all'avanguardia in termini di legislazione delle professioni sanitarie e sicuramente i primi per produzione letteraria scientifica, vada adeguata la formazione e il profilo della figura già esistente del fisioterapista agli standard europei che prevedono un minimo di formazione di 4 anni e percorsi di laurea magistrale specialistica nelle competenze riabilitative e non solo (come attualmente esclusivamente prevede l'offerta formativa italiana) un percorso di tipo professionale, gestionale e coordinativo. Il dovere che ognuno di noi, prima ancora che come Organizzazione Sindacale espressione di interesse di parte, in quanto operatori e professionisti sanitari, abbiamo nei confronti del cittadino e del paziente, nel rispetto dei suo diritti e del suo stato di inabilità è e rimane il focus centrale su cui crediamo vada imperniata la discussione se si vuole giungere realmente a un proficuo cambiamento in senso migliorativo dell'attuale situazione di caos che prevede il proliferare delle più svariate tassonomie, a tutto discapito dell'utente finale. L'aspetto occupazionale non è certo esente dalle problematiche che colpiscono i fisioterapisti e le professioni dell'area riabilitative rappresentate dallo SPIF Ar, tuttavia crediamo che in un momento storico come quello che sta attraversando questo Paese ad oggi, l'aspetto prioritario sia rivestito necessariamente dalla tutela del diritto alla salute e dal suo doveroso rispetto nei confronti dei cittadini, se s'intende riformare l'attuale sistema. Siamo pertanto chiamati tutti oggi (Istituzioni e associazioni di parte) ad assumere una doverosa responsabilità nei confronti di questa importante tematica, senza sfuggire dalla centralità dell'argomento: il cittadino e il paziente. Distinti saluti. Il Presidente Nazionale SPIF AR Dott. Antonio Cartisano Il Segretario Nazionale SPIF AR Dott. Roberto Ferrara 3 DIATERMIA DA CONTATTO – APPLICAZIONI BIPOLARI Essenzialmente, un apparecchio per Diatermia da Contatto è costituito da un generatore RF alla frequenza di 500KHz i cui due poli sono collegati agli elettrodi, posti a contatto della parte da trattare, entro la quale è fatta circolare corrente RF. Tale corrente induce un innalzamento di temperatura nei tessuti interessati, per effetto Jaule, a seconda della densità di corrente, del volume in esame e d’altri più complessi fattori. Le applicazioni in modalità BIPOLARE, di recente introduzione, sono il naturale complemento delle applicazioni Unipolari, dalle quali differiscono essenzialmente per la costituzione dell’elettrodo attivo, ora denominato “elettrodo bipolare”. Tale elettrodo è scisso in due sezioni simmetriche, solidali ma elettricamente isolate fra di loro e poste breve distanza, ciascuna delle quali è connessa ad un polo del generatore RF, come raffigurato nello schema tecnico visibile più sopra. Nelle applicazioni BIPOLARI, il movimento di cariche elettriche percorre il breve tratto di tessuti compreso tra le due sezioni di cui è formato l’elettrodo. Pertanto avremo una intensificazione del trasferimento energetico nelle parti prossime all’elettrodo ed una progressiva attenuazione in profondità. Diversamente dalle applicazioni Unipolari, le BIPOLARI escludono l’impiego dell’elettrodo neutro. Le applicazioni BIPOLARI sono adatte a trattare in modo mirato e diretto tutti quegli organi che si affacciano sulla superficie corporea. Con l’impiego di elettrodi adeguati esse hanno la proprietà di concentrarsi su talune fibre, delimitare specificati segmenti, scavalcare protuberanze ossee, superare ostacoli e poter orientare a piacere l’asse di percorrenza delle cariche elettriche. A giovarsi delle applicazioni BIPOLARI sono i trattamenti spinali, molte fasce muscolari e tendinee, taluni anfratti fisici, piccole articolazioni e parti specifiche di grandi articolazioni. Elenchiamo, in sintesi, i principali vantaggi offerti delle applicazioni BIPOLARI, riscontrabili ove la morfologia corporea, il tipo di elettrodo in uso e la posizione degli organi favorisca questa tecnica. 1. Azione concentrata su organi specifici o loro parti 2. Ridotta interferenza del trattamento con altri organi 3. Risposta rapida alla terapia e tempi di applicazione diminuiti 4. Soppressione dell’elettrodo neutro e relativi disagi 5. Effetto termico raggiunto con ridotta potenza 6. Minore irradiazione elettromagnetica IL FISIOTERAPISTA: UNA PROFESSIONE TRA MISSIONE ED ABUSIVISMO (Dott. Alessio Bianchi) Nell'attuale sempre più caotica situazione dell'intero professione sistema sanitario italiano appare doveroso, ancora una ritroverà senza un occupazione.In Italia esistono oltre volta, questione 150.000 Fisioterapisti ma soltanto 1/3, circa 50.000, dell'abusivismo in campo riabilitativo ed in particolare risultano essere laureati ed abilitati all'esercizio della in Fisioterapia che interessa oltre che l'intero territorio professione; la situazione nella provincia di Viterbo nazionale riflette il dato rilevato su scala nazionale nonostante porre l'attenzione anche la sull'annosa provincia problema di per Viterbo.Un il vero malato che nel probabilmente territorio non Viterbese siano presenti si validi Fisioterapisti Cattolica del Sacro Cuore avente sede presso la Casa attuano cure inadeguate, inefficaci di Cura “Villa Immacolata”di S. Martino al Cimino (VT). ed il più delle volte dannose che Parallelamente purtroppo operano talvolta nell'ombra, potranno addirittura peggiorare le talvolta alla luce del sole sedicenti riabilitatori ed precarie condizioni di salute di chi esperti plagiatori che si spacciano per Fisioterapisti pur già soffre ma anche per tutti i non possedendo alcuna qualifica. Fisioterapisti Come difendersi? giorno facoltà colpa alle mani di persone incapaci che ogni nella sua spesso, in buona fede, si affida che formati per dell'Università svolgono con passione e totale dedizione il proprio Nonostante sia difficile per un paziente discernere tra i lavoro; da non trascurare poi il danno arrecato ai neo- tanti titoli equivalenti validi per legge è opportuno laureati in Fisioterapia il cui entusiasmo sarà presto prima di tutto verificare che il titolo posseduto ovvero spento da quel mercato del lavoro saturo di abusivi, la Laurea in Fisioterapia sia stato rilasciato da una che non saprà fornire il giusto premio a chi dopo aver Università Italiana ed in caso di titolo estero che abbia sostenuto regolari esami di ammissione per accedere ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Salute. Il alla facoltà universitaria, aver effettuato tre anni di Fisioterapista libero-professionista è inoltre sempre studio, ore ed ore di tirocinio in strutture sanitarie ed tenuto un esame finale di abilitazione all'esercizio della sanitaria esente IVA. La Laurea in Scienza Motorie – al rilascio della regolare ricevuta fiscale 4 ISEF, il titolo di Posturologo, quello di Chinesiologo, il Soltanto con l'istituzione dell'ordine professionale e diploma con la partecipazione da parte dei colleghi tutti alle di Massofisioterapista 17.03.1999 abilitano acquisito dopo il ed il diploma di Massaggiatore non assolutamente alla professione di associazioni di categoria come lo SPIF-AR Professionale Fisioterapisti diverrà e Sindacato Professioni possibile Area Fisioterapista. Ricordo inoltre che lo SPIF-AR mette a Riabilitativa disposizione di tutti i cittadini e dei colleghi, su tutto il definitivamente la pratica dell'abusivismo ed innalzare sconfiggere territorio nazionale, il servizio “Dillo allo SPIF” con cui la è possibile segnalare i sospetti casi di abusivismo che merita. bellissima professione del Fisioterapista al livello professionale che verranno portati a conoscenza, garantendo il completo anonimato, delle Forze Dott. Ft. ALESSIO BIANCHI dell’Ordine e delle Autorità Garanti (per maggiori informazioni www.spif.it o numero verde: 800 910 554). (Segretario SPIF-AR per la Provincia di Viterbo) CAMPAGNA D’ISCRIZIONE 2014 SIAMO LIETI COMUNICARVI CHE SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLO SPIF AR PER L’ANNO 2014. VI INVITIAMO A SCARICARE LA MODULISTICA ED A FARLA PERVENIRE ALLA SEGRETERIA NAZIONALE. WWW. SPIF.IT 5 LA MUSICOTERAPIA SECONDO IL MODELLO BENENZON Gentilissimi Colleghi/e, il 16 e 17 novembre si è svolta a Torino, presso la sede del Centro Musicoterapia Benenzon Italia la prima edizione del corso “La Musicoterapia secondo il modello Benenzon” tenuto dalla collega musicoterapeuta Cinzia Manfredi. Le partecipanti appartenevano a profili diversi: TNPE, ft, medico, educatore, logopedista. Il gruppo ha lavorato molto bene sin dal primo momento, l’ambiente accogliente ha favorito un clima disteso e confortevole che ha facilitato la comunicazione. Nei due giorni si sono affrontati diversi argomenti ma si è lasciato anche molto spazio all’esperienza personale sempre guidata da Cinzia che ha saputo magistralmente condurre le riflessioni e le comunicazioni verbali e soprattutto le non verbali .Il corso è iniziato con un cappello teorico del Modello Benenzon ed è proseguito con la presentazione di alcuni ambiti di applicazione della musicoterapia: la gravidanza, l’autismo, le gravi cerebrolesioni acquisite (stati di minima coscienza e emergenti) e il progetto “Comanauti”. Ad ogni argomento è stata dedicata mezza giornata partendo da una breve introduzione, la presentazione video di un caso clinico e una parte pratica in cui tutti i partecipanti hanno potuto mettersi in gioco esplorando il canale non verbale . Questa modalità ha facilitato molti momenti comunitari e anche di racconti di vissuti personali. Il confronto verbale ha offerto l’opportunità di condividere modalità d’intervento che hanno spesso molti punti in comune, mantenendo ognuno le proprie peculiarità. Di seguito vi scrivo alcuni stralci delle riflessioni che mi sono pervenute via mail: “una volta ho letto che gli psicomotricisti sono filosofi dai piedi scalzi… Oggi penso di riconoscere il luogo della musicoterapia come una “culla per l’anima” . Grandi doni hanno coloro che “cullano” e che accolgono tutto ciò che le “vibrazioni” procurano…un GRAZIE a voi sincero per questo.” “mi sono sorprendentemente sentita “centrata” come da tanto non succedeva, e, altrettanto sorprendentemente, con persone, voi, con cui c’è stato uno scambio verbale minimo, ma un contatto d’animo profondo… la sensazione di vedere una direzione non è facile da afferrare nè da conservare. mi è rimasta la voglia di lavorarci su, con costanza, o almeno provarci.” “E sospirando tra un affanno e l’altro, continuo a dirmi..finalmente. Se parlo di respiro non è un caso. Energia primordiale,vita, leggerezza. Quello che ho sentito mi ha avvolto, condotto, in qualche istante spaventato. Perché i piedi scalzi degli “psicomotricisti” sono radici o vulnerabili germogli. Ma con calli e geloni fanno male, e metti su i tuoi stivali scalcinati, i più comodi e fidati.” “…Ultimamente quando osservo il mondo intorno a me vedo che la maggior parte delle persone soffoca la propria sensibilità, le proprie passioni, i propri sogni per paura di essere ferita, giudicata…il distacco da se e dagli altri sembra essere utilizzato come un’ancora di salvataggio. Mi ha piacevolmente colpito vedere e conoscere delle persone che, invece, si mettono in gioco, si lasciano andare…che tentano di conoscere realmente l’altro e se stesse! Ancora una volta la mia amata musica ha fatto da input e da sottofondo ad un’esperienza intensa…” Grazie a tutte! Silvia Moglia 6 7 IL FISIOTERAPISTA: SAPPIAMO DAVVERO CHI E’? “Sei un fisioterapista?! …mi faresti un bel massaggino purtroppo basso non provocando alcuna risonanza di alla schiena?” notevole importanza. Chi gestisce il telecomando, le lobby, la politica, i manager e tutti coloro che dall’alto Alla luce di quanto scritto, molti uomini palermitani si occupano di sanità non hanno fatto abbastanza, o gonfierebbero il petto e spaccerebbero se stessi per forse fisioterapisti immaginando uno scenario simile a quello Le conoscenze e le competenze professionali costano, che viene reso esplicito da alcuni film a luci rosse e si capisce perché a qualcuno convenga assumere un quando la figura principale, per così dire, è quella praticone dal cervello ormai in fuga piuttosto che un tanto bramata dell’idraulico. In realtà, il percorso e gli vero fisioterapista. Si ricorda, che chiunque eserciti aspetti prettamente tecnici del fisioterapista prendono abusivamente lungamente le distanze dall’idraulico e, purtroppo, richiesta anche da una possibile evoluzione “romantica” della commette prestazione professionale da espletare. La verità è che professione”, ex art. 348 del Codice Penale, e dunque, la fisioterapia è ben lungi da ciò che traspare in merita di essere prontamente denunciato ai Nas dai maniera nitida dall’immaginario collettivo, il quale cittadini che amano la propria salute e quella altrui. mette allo stesso livello di rappresentazione non una una il hanno professione speciale reato voluto per la abilitazione di “Esercizio fare. quale dello sia Stato, abusivo di una il vero fisioterapista si occupa di riabilitazione, “massaggino da centro benessere” ad una prestazione Il esclusivamente sanitaria. ovvero, di “recupero di funzione” e non di certo del Ben radicato nel palermitano è anche il senso di massaggino antistress. Il Dott. Bortone, presidente appartenenza non dell’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFi), prova a riconosciute, come ad esempio “U zzu Ninu ri manu dare delle risposte su quali rischi si corrono se si santi“, oppure, “Don Tanino aggiustaossa” che, tra uno incappa sfincione ed una riparazione di una gomma bucata, si “Un professionista titolato è tenuto a informare il dice che pratichino fisioterapia. Ma, aldilà dei nomi cittadino sugli interventi riabilitativi che ritiene più pressoché caratteristici, perché in un’era come la appropriati, a concordare gli obiettivi, i tempi e le nostra, in cui le informazioni sono alla mercé di tutti, modalità di attuazione del programma riabilitativo, facilmente svolge la professione nel rispetto dell’ordinamento a certe fruibili figure anche collegialmente sulla rete, esistono nelle mani di un abusivo: fermamente certe situazioni? giuridico e delle normative in materia di privacy, Purtroppo elaborare una risposta potrebbe essere collabora con i sanitari di fiducia del paziente. Un molto più complesso di quello che sembra, ma ciò che trattamento appare ineludibilmente chiaro è che la realtà odierna funzionale, che accerta e conferma l’introduzione non favorisce di certo la tutela di salute del cittadino. diagnostica, Si potrebbe, forse, affrontare la situazione sollevata se condiviso. ci affidassimo a certe stime tanto eclatanti quanto L’abusivo ha un approccio molto grossolano, che spaventose, competente e redige un parte dalla programma valutazione riabilitativo “veri rischia di non inquadrare il problema del paziente dal fisioterapisti” contro almeno il doppio di abusivi della punto di vista clinico, con il pericolo di fare manovre professione maldestre. Nella migliore delle ipotesi, può procurare territorio che di vedono fisioterapista circa 50.000 presenti su tutto il nazionale. L’allarme è già scattato da anni, ma il volume rimane un danno transitorio, nella peggiore, un danno permanente e irreversibile.“ 8 Ma allora chi è il “vero fisioterapista”? Il vero fisioterapista è il professionista sanitario laureato in Fisioterapia ed abilitato che pratica la professione, elaborando ed propone l’adozione di protesi ed ausili, addestra il paziente al loro uso e ne verifica l’efficacia; verifica le attuando riabilitativa direttamente interventi di prevenzione, diagnosi, cura funzionale. rispondenze attuata agli della obiettivi metodologia di recupero e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni Sulla base di quanto affrontato, il palermitano medio corticali superiori e di quelle viscerali. Secondo il avrebbe già sgonfiato il petto e si sarebbe rimesso sui profilo professionale (D.M. 741/94), il fisioterapista suoi passi portandosi dietro però un’idea un po’ più valuta e tratta i disturbi conseguenti a eventi patologici conscia e seria della figura del fisioterapista ma di varia natura, congeniti od acquisiti, e l’attività può decisamente essere svolta autonomamente o in collaborazione con aspettative. Ciò che preme ricordare è che la salute è altre figure sanitarie. un diritto di tutti i cittadini e, come tale, deve essere Non tutti sanno che, il fisioterapista, nell’ambito delle difeso proprie competenze e in riferimento alla diagnosi ed Quindi, cari palermitani e non, accertatevi sempre che alle prescrizioni mediche, o anche in assenza di esse: il vostro fisioterapista sia un professionista sanitario smontata rispetto alla incondizionatamente totalità delle da tutti. competente e non uno specialista in quarume, o in valuta il paziente ed elabora un programma di carta assorbente per frittola, anche se quest’ultimo ha riabilitazione volto sicuramente più capacità stimolative delle gustative. Vogliate bene a un vero fisioterapista perché necessario lui fa lo stesso con voi. Un’ultima accortezza: non personalizzato all’individuazione problematiche ed del al superamento paziente, se sulle papille lavorando anche in équipe multidisciplinare; riproponete ad un “vero fisioterapista palermitano” la pratica autonomamente attività terapeutica per la richiesta di un massaggino come ad inizio articolo, rieducazione funzionale delle disabilità motorie, perché la sua risposta potrebbe, in via del tutto psicomotorie spontanea, e fisiche, manuali; cognitive, utilizzando terapie risultare all’incirca questa: “Tu po salare!!!.” Dott. Andrea Lo Nigro 9 ELETTO IL NEO SEGRETARIO DELLA REGIONE SICILIA IL DOTT. MARCELLO SICILIA RAPPRESENTERA’ LO SPIF AR Si è svolta, sabato 14 dicembre 2014, presso l’aula delle conferenze della R.S.A. di Caltanissetta, la prima Assemblea Regionale dello SPIF AR per l’elezione delle cariche regionali e la nomina del Segretario Regionale SPIF AR – Regione Sicilia. Dopo l’intervento del Segretario uscente, dott. R. Ferrara, che ha illustrato il lavoro che lo SPIF AR ha messo in atto in Regione, grazie al contributo di molti colleghi, impegnati in prima persona nell’attività sindacale a tutela degli iscritti, ricordando il grande contributo del collega Marcello Sicilia, Patrizia Zappalà, Biagio Princiotta, Francesco Locicero, Letterio Bucca e tanti altri, con la costituzione della varie RSA (Rappresentanze Sindacali Aziendali) SPIF AR che hanno sancito il ruolo determinante del sindacato all’interno delle”scelte” aziendali, i presenti, ancora una volta numerosi ed unanimi nelle scelte, hanno eletto il nuovo assetto regionale SPIF AR con l’elezione a votazione unanime del nuovo Segretario Regionale e dei componenti della Segreteria. Con il voto favorevole, di tutti i presenti è stato eletto il dott. Marcello Sicilia, in qualità di Segretario Regionale SPIF AR – Regione Sicilia. Eletti anche i componenti della neo Direzione Regionale con i Responsabili dei vari Uffici: - Tesoreria Dott.ssa Patrizia Zappala’ - Relazioni sindacali Sanità Pubblica Dott. Letterio Bucca - Realzioni sindacali Sanità Privata Dott. Francesco Locicero - Libera Professione Dott. Biagio Princiotta - Coordinamento Provincie e contrasto all’Abusivismo Dott. Gianpaolo Scala L’obiettivo primario che il Segretario Regionale si prefigge, a primo acchito, è la creazione di una “squadra” dove l’unione d’intendi, il lavoro sinergico ed il raggiungimento dei “targets” diventi mandataria nella mission, attraverso la verifica degli standard organizzativi nelle Cooperative, Enti, ADI, presenti in Regione; Attraverso il contrasto all’Abusivismo che in Sicilia è diventato dilagante con la compartecipazione di medici che, poco curanti del titolo e delle norme vigenti, inviano i pazienti a operatori non sanitari e non appartenenti all’Area Riabilitativa. Da evidenziare il grande interessamento dei colleghi più giovani, il cui desiderio di scendere in campo,a favore della legalità e del rispetto delle regole, non è mancato, infatti il dott. Gianpaolo Scala, nonostante la Sua giovane età ha voluto fortemente aderire alla nuova “Squadra” rivestendo un ruolo Istituzionale di importanza, quale il Responsabile Regionale Coordinamento Provincie e contrasto all’Abusivismo. In bocca al lupo Gianpaolo. Con l’augurio del Presidente, del Segretario e di tutta la Direzione Nazionale dello SPIF AR, sicuri che il Segretario Regionale, dott. Marcello Sicilia, insieme ai suoi più stretti collaboratori, continui a fare splendere le stelle dello SPIF AR, in Sicilia, auguriamo buon lavoro!! 10 " Se vengono segnalati, prima o poi gli Abusivi soccombono. Gentili iscritti e non allo SPIF AR, che si stà impegnando a 360 gradi per poter debellare l'Abusivismo. Seguite la nostra campagna anti abusivismo e producete le vostre segnalazioni, secondo quanto previsto. Grazie". Floridia, Si spacciava come ortopedico e fisioterapista. Arrestato dai Carabinieri I Carabinieri della Tenenza CC di Floridia (SR) hanno tratto in arresto Puglisi Nazzareno, 66enne di Solarino (SR), già gravato da precedente specifico risalente all’anno 2011, poiché responsabile di abusivo esercizio di una professione, sostituzione di persona e truffa aggravata. L’uomo, spacciandosi per medico ortopedico e fisioterapista, unitamente ad un complice sedicente assistente/collaboratore, A.M., 47enne di Francofonte ma residente a Floridia, incensurato, effettuava a domicilio visite somministrando anche dei medicinali a mezzo infiltrazioni. Il corrispettivo per ogni visita era di circa 25 euro a visita e 15 per ogni infiltrazione praticata. L’ultima visita effettuata risale al tardo pomeriggio del 31 dicembre 2013, ma il sedicente medico non sapeva che ad aspettarlo in casa della paziente che aveva già in cura da due settimane vi erano i Carabinieri della Tenenza di Floridia che al termine delle verifiche effettuate l’hanno tratto in arresto. I militari dell’Arma hanno appurato che a mezzo infiltrazioni il falso medico somministrava un farmaco cortisonico “depo-medrol”, prescrivibile solo con ricetta, che alleviava momentaneamente i dolori articolari patiti dagli ignari pazienti, creando un vero e proprio effetto placebo che faceva ritenere efficace e risolutiva la terapia praticata dal Puglisi, accrescendone nelle persone la fiducia. Proprio grazie a questa fiducia, l’arrestato riusciva ad estendere la sua clientela, offrendo i suoi servizi ai parenti prossimi. Nel caso accertato dai Carabinieri, il Puglisi era riuscito ad arrivare all’anziana paziente proprio contattando all’interno dei locali dell’A.S.L. di Floridia la figlia, lì recatasi per ritirare il foglio di esenzione ticket, presentandosi in modo distinto con la valigetta classica in uso ai medici condotti (la stessa valigetta è stata trovata dai Carabinieri al momento dell’arresto, con all’interno due flaconcini da 40 mg/ml di depo-medrol). Nel corso delle perquisizioni estese alle abitazioni, i Carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro anche un’apparecchiatura per ultrasuoni ed altre scatole del medicinale, a riscontro ulteriore dell’esercizio della sua attività illecita. L’uomo, inoltre, non è stato in grado di esibire alcuna documentazione/atto attestante l’abilitazione all’esercizio della professione medica e nessun titolo di laurea. I due arresti sono stati convalidati: il Puglisi permane in regime di arresti domiciliari, mentre per il suo collaboratore è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I Carabinieri rammentano che in caso di dubbio è bene contattare sempre il 112 e richiedere l’intervento dei militari per verificare sempre chi si ha di fronte ed evitare che malintenzionati riescano a commettere truffe, specie in danno di persone anziane, approfittando vilmente del loro stato di sofferenza, dell’età e, a volte, della condizione di solitudine in cui vivono. 11 Lo studio professionale del Fisioterapista: procedure di apertura LO STUDIO PROFESSIONALE DEL FISIOTERAPISTA SI PUO’ CONSIDERARE COME: il luogo fisico in cui il professionista abilitato, esercita autonomamente e responsabilmente la propria attività liberoprofessionale in base ai D.M. 741-94, 168-96 ed alle Leggi 573-96, 42-99, 251-00,d lgs 299/99. Lo Studio Professionale non necessita di alcuna autorizzazione ad eccezione di quella inerente la possibilità di effettuare pubblicità sanitaria che, in base alla legge 175/92 ed al D.M. 657/94, va richiesta al Sindaco competente per territorio. PER APRIRE LO STUDIO DEL FISIOTERAPISTA: è sufficiente recapitare al Sindaco competente per territorio la Denuncia d’Inizio Attività (D.I.A.). Alla D.I.A. vanno allegati il Titolo abilitante alla Professione Sanitaria di Fisioterapista, la Planimetria e la Destinazione d’Uso dei locali. Il Fisioterapista, fermo restando e fatti salvi i requisiti di sicurezza dell’impiantistica elettrica dello proprio Studio, può utilizzare apparecchiature Elettromedicali di Terapia Fisica complementari al proprio esercizio professionale. QUALI PROCEDURE EFFETTUARE? Comunicazione di apertura dello studio tramite Denuncia d’Inizio Attività da recapitare, di norma, al Sindaco o alla ASL di ubicazione in base alle specifiche normative regionali. Alla presente comunicazione, chiamata D.I.A. (Denuncia d’Inizio Attività), vanno allegati il Diploma di Laurea Triennale in Fisioterapia o Titolo Equipollente (Diploma Universitario di Fisioterapista o di Terapista della Riabilitazione), la Planimetria con copia dell’attestato di disponibilità dei locali (contratto di locazione,di comodato, di proprietà,ecc.) e la Destinazione d’Uso dei locali. È necessario allegare alla D.I.A. una relazione tecnica, redatta da un geometra, architetto o ingegnere iscritti all’ordine, attestante l’agibilità dei locali, la sicurezza e la conformità dell’impiantistica elettrica e termoidraulica alle vigenti normative. Nessuna autorizzazione deve essere preventivamente richiesta alla A.S.L. competente per territorio che, comunque, può effettuare controlli inerenti i sopraccitati requisiti di agibilità, igiene e sicurezza dei locali dove è situato lo Studio Professionale. Apertura della partita I.V.A. e tenuta dei libri contabili vidimati (registro degli acquisti e delle spese e bollettario delle Ricevute Sanitarie). Il codice d’apertura della partita I.V.A. è 8514C (attività sanitarie svolte da Fisioterapisti) e le prestazioni sanitarie fornite alla persona sono esenti IVA ai sensi del D.M. del 17 Maggio 2002. La pubblicità sanitaria è regolamentata dalla legge n. 175/92 e successive modificazioni. A tale proposito si ricorda che il dlg n. 362 del 14 ottobre 1999, concernente "disposizioni urgenti in materia di professioni sanitarie", all’articolo 12 consente la pubblicità, oltre che sulle riviste specializzate del settore, anche su giornali quotidiani e periodici di informazione. La domanda per poter effettuare pubblicità sanitaria (targhe, inserzioni ecc.) va indirizzata al Sindaco competente per territorio che ne autorizza la relativa concessione. La pubblicità sanitaria può essere effettuata solo quando si è in possesso del relativo numero di concessione rilasciato dal Sindaco e deve essere effettuata rigorosamente ai sensi di legge. Il comma 2, lettera a) dell’art 2, dl 223/06 ha abrogato le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono, con riferimento alle attività libero professionali: l’obbligo delle tariffe fisse o minime - il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti. Si ringrazia la ditta QUILMED e la ditta FISIOSTORE che ci ha permesso di offrirVi questo servizio. Se Vuoi sponsorizzare i Tuoi prodotti, attraverso i canali telematici di SPIF AR, visita il nostro sito www.spif.it e contattaci al seguente indirizzo: [email protected] 12
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